Nobody Breaks My Heart.

di Stranella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Crazy. ***
Capitolo 2: *** Cook ***
Capitolo 3: *** EFFY ***



Capitolo 1
*** Crazy. ***


1.CRAZY
Era bello ritrovarsi a casa di qualcuno ogni settimana, questa volta eravamo a casa di Freddie e Thomas aveva portato la droga, eravamo distesi nel suo piccolo rifugio, dove lui, Cook e JJ si rinchiudevano per non far cosa. Era la prima volta che ci entravo e devo dire che era messo più tosto bene per essere nelle mani di tre ragazzi.
-Effy! Ti va di andare a casa di Freddie? Da quanto ho capito il padre ha accompagnato Karen ad un altro suo stupido programma di rifatte!- Cook era un ragazzo che pensava solo a scopare e, certo io ci sono stata delle volte, però poi mi sono accorta che il mio ragazzo ideale era Freddie e non Cook; Freddie era quel genere di ragazzo che ognuno vorrebbe avere, dolce, premuroso e ti difendeva in qualunque occasione, invece Cook può darsi che veniva a letto con te soltanto per le tue tette e la mattina dopo neanche si ricordava il tuo nome.
-Sai Cook, preferirei farmi JJ qui davanti a tutti voi che rivedere il tuo inutile chiodino.-
Sapevo come far crollare l’autostima di Cook e l’avevo appena fatto, credo soprattutto per farmi notare da Freddie che ancora stava con Katie, anche dopo la notte nel bosco. Non capisco perché deve stare con una persona e nello stesso tempo farsene un’altra, tanto vale che non stai con nessuno.
In quel momento entrarono Emily e Naomi, -Ciao ragazzi, scusate il ritardo ma abbiamo avuto dei problemini.- Ormai tutti sapevano che erano lesbiche, ma ancora non erano pronte ad ammetterlo, forse per paura o forse perché erano troppo innamorate l’una dell’altra, per me sarebbero state una bellissima coppia, era quello che pensavano  tutti.
-Ciao ragazze!- rispose Freddie al saluto delle ragazze. “Abbiamo lasciato qualcosa per voi, sapevamo che sareste venute!”
-Oh, Freddie! E’ per questo che ti adoro, dovresti saperlo!- Disse Emily, quasi per farla sembrare una presa in giro.
-Hey ragazze! Quando direte a tutto il mondo che state insieme?- JJ era considerato il buffone della situazione, ma nessuno sapeva che lui si comportava così per il semplice fatto che avendo dei problemi, cercava in tutti i modi di farsi accettare dalle altre persone e l’unico modo era questo. In realtà lui era un ragazzo dolcissimo e sempre pronto appena avresti avuto bisogno di lui.
-Tappati quella bocca e continua a fumarti il tuo spinello che è meglio!- Naomi trattava sempre un po’ male gli altri, io credo per un scudo di protezione, poi non so il vero motivo.
Dopo la morte di Anwar tutto era cambiato, soprattutto mio fratello Tony e per superare il dolore si faceva chiunque, fino ad arrivare al punto di rimettersi con Michelle, anche se sapevo benissimo che lui non aveva superato la storia tra lei e Sid. Però sembrava che tra i due non fosse successo niente, certo si vedeva che Tony qualche volta gli voleva spaccare la faccia, ma altre volte si comportavano come ai vecchi tempi.
Sid aveva sempre avuto una cotta per Michelle, è per questo motivo che sotto il cuscino aveva una sua foto in costume e quando si sentiva solo si masturbava guardando quella ragazza per lui perfetta. Sapeva benissimo che se si fosse messo con la ragazza del suo migliore amico Tony non gliel’avrebbe mai perdonato eppure Sid continuava a fare la vittima, dicendo che la colpa non era stata sua ma di Michelle, che dopo l’incidente di Tony lei si sentiva così sola che si consolava facendo sesso con Sid. Michelle sapeva che piaceva a Sid e diceva che stava con Tony per il fatto che era popolare, che non voleva rovinarsi la reputazione mettendosi con un “sfigato”. In effetti Sid, non era proprio sfigato, era uno sbadato; si dimenticava di far le cose, non gli andava di far niente, indossava maglie e dopo un’ora si rendeva conto della macchia di unto che era sulla schiena, si metteva scarpe diverse, ecc. Ma sotto era un ragazzo dolcissimo che avrebbe fatto qualunque cosa per stare una notte con Michelle, Sognava la loro notte erotica dal suo tredicesimo compleanno e pensare che ora ne aveva diciassette, ancora mi chiedo perché non ha dato un pugno in faccia a Tony e non è scappato con la ragazza. Lo ammetto, Tony delle volte è proprio uno stronzo, so che non dovrei dirlo perché è mio fratello, ma non ci riesco.
Ma perché stavo pensando a mio fratello quando avevo la possibilità di farmi Freddie? Era di fronte a me e si stava baciando con Katie, ho avuto una stretta al cuore e volevo picchiarla! “Tu devi stare lontano da lui! E’ mio! Sai cos’è successo la notte del tuo compleanno, eh? Lo sai? Mi sono fatta il tuo ragazzo mentre te dormivi! E che scopata! Vero Freddie?” Sapevo che non potevo dirle queste cose, Freddie non mi avrebbe mai perdonata, quindi ho preferito soffrire in silenzio.
-Hey Cook!-
-Dimmi cara!-
-La tua richiesta è ancora valida?-
-La mia richiesta per te è sempre valida. Su andiamo, non ci metteremo molto.-
-Ti conosco, lo so!- Anche se avrei voluto che durasse tutta la notte, non perché mi piacesse Cook, ma per il semplice fatto che non volevo star male vedendo Katie che si sbaciucchiava con Freddie.
Dopo quel momento mi ricordo solo che io e Cook lo facemmo nel bagno, dopo di che mi addormentai.
 

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Capitolo 2
*** Cook ***


2.COOK
James Cook, era stato parecchie volte in carcere per via della droga. Viveva con la madre, il padre li aveva lasciati quando aveva due anni, il motivo la madre non gliel’aveva mai detto, anzi quando cercava di avere spiegazioni lei cambiava sempre discorso. Dopo il divorzio era stata con diversi uomini, da cui era nato il fratello minore, che era pazzo di Cook.
James era una persona che appena vedeva un goccio di achool o una pasticca a disposizione impazziva dalla felicità; adorava “sballarsi” ed era proprio quello che avrebbe fatto quella sera. Thomas, lavorando nella discoteca più importante di Bristol, aveva la possibilità di far entrare tutto il gruppo senza far pagare nulla a nessuno. L’appuntamento era alle 21.00 dietro la discoteca. Cook quando arrivò trovò solo Naomi, la quale quando lo vide, fece una smorfia visibile anche a due Km di distanza.
-Campbell! E’ strano trovarti da sola. La tua ragazza?- Cook aveva la voce molto provocatoria.
-Emiy sarà qui a momenti, per ora la mammina mi ha proibito di parlare con gli idioti!-
-Oh, oh! Senti, senti! Naomi che si altera alla vista di un ragazzo!-
Naomi stava per scoppiare, ma fortunatamente in quel momento arrivarono tutti gli altri. –Ragazzi!- Disse Cook allargando le braccia, come per abbracciare un omone, -Siete arrivati giusto in tempo; Naomi mi stava per sbattere al muro e spero non per picchiarmi! Eheheh!-
-E invece era proprio per quello!- Disse Naomi con un’acidità assoluta mentre cingeva le spalle di Emily. D’un tratto si aprì la porta ed uscì Thomas.
-Su ragazzi! Non abbiamo molto tempo! Ho preso solo una pausa per andare in bagno.- Una volta dentro, Cook cercò di stare il più vicino ad Effy anche se lei cercava di ignorarlo, appicicandosi a Freddie, il quale ci stava senza lamentarsi; amava Effy, ma non lo aveva mai ammesso. Non voleva mettersi contro Cook. La notte continuò all’insegna dell’alchool.
La mattina Cook si svegliò a casa di Effy disteso sul divano con la giacca di Freddie che gli copriva fin poco sopra i pantaloni. Alzandosi sentì un dolore fortissimo alle costole che per poco non lo fece cadere a terra. Si guardò e si trovò del sangue sulle mani e sulla maglia, toccandosi il naso si rese conto che anche quello gli faceva male, era gonfio e pieno di croste. Si alzò con tutta la forza che aveva e i diresse verso lo specchio in bagno. Una volta davanti si rese conto che il viso era coperto da sangue asciutto; guardandosi allo specchio chiuse gli occhi e portò le mani alla testa, doveva pur ricordare qualcosa di quello che era accaduto, ma niente, sentiva solo il dolore di tutto il suo corpo e un mal di testa lancinante. Prima di tornare a casa si fece un giro per vedere chi altro era rimasto a dormire lì quella notte. Entrò nella stanza dei genitori di Effy e trovo Naomi ed Emily che dormivano in biancheria intima abbracciate, poi passò alla stanza di Tony, il fratello maggiore di Effy, dove JJ e Thomas dormivano per terra, mentre sul letto c’erano Katie e Pandora. Decise di non entrare in camera di Effy, sapeva che avrebbe trovato lei e Freddie nudi nel letto e non voleva assistere a quello spettacolo, così fece un ultimo profondo respiro ed uscì dalla porta, incosciente di quello che sarebbe accaduto… 

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Capitolo 3
*** EFFY ***


3. EFFY

Elisabeth Stonem è sempre stata una ragazza che aveva delle regole tutte sue e non faceva favori a nessuno, a meno che non le stesse veramente a cuore. Dopo aver scoperto il tradimento della madre, il padre si era trasferito per qualche mese dalla nonna, “Lo faccio solo per il bene della famiglia Elisabeth, tu non c’entri niente.” Aveva spiegato lui con le valigie sulla porta di casa; ma lei continuava a non capire perché due persine che si amano dovrebbero rovinare tutto quello che hanno creato con un solo gesto.
Dopo questo fatto Effy cercava di essere a casa il meno possibile, per avere poca conversazione con la madre, sapeva i suoi turni di lavoro e ogni volta che Anthea era fuori casa Effy rientrava e viceversa.
Anche da quando Tony era andato al college erano cambiate parecchie cose; non lo vedeva praticamente mai e ormai la conversazione con i suoi era sparita del tutto.
Anthea al ritorno dal lavoro trovò casa vuota, si mise a sedere sulle scale e inizialmente prese una foto di Effy, sorridente, aveva appena pescato un grandissimo pesce insieme a suo padre, aveva dieci anni, “come passano in fretta gli anni” penso, ora tenendo in mano una foto raffigurante tutta la famiglia sorridente, in quel momento le lacrime le iniziarono a segnare tutte le guance, rovinandole il trucco.
-Ho rovinato tutto, TUTTO! Cos’ho fatto di male per meritare una situazione del genere, cosa?- Anthea, presa dalla rabbia, scaglio la cornice addosso al muro, rompendone il vetro. Le mancava la famiglia sorridente, Effy e Tony che si rincorrevano per casa, facendo a gara a chi riusciva per primo a toccare la madre, “ricordi, solo ricordi, non è rimasto niente di tutto ciò!” Anthea mise le mani sul volto e scoppiò in lacrime.
Effy percorse il tragitto di sempre avviandosi verso il pub, sapeva di trovarci Freddie, lui quando non sapeva dove andare stava sempre lì seduto a bere. Entrata nel locale, un odore di fumo mischiato all’alchool la invase; il locale non era molto grande, parquet a terra con qualche chiazza qua e la, e dei tavolini con dei divanetti messi ai lati della stanza in modo da formare una sorta di corridoio per far passare le persone. Effy si guardò in torno e trovò Freddie seduto sul penultimo tavolino, con una birra bevuta a metà sul tavolo; aveva lo sguardo altrove, sicuramente stava pensando a qualcosa che lo turbava. Lei si avvicinò e rimase davanti al tavolo in attesa di una qualche attenzione da parte di Freddie. Lui alzò la testa e appena vide Effy si alzo in piedi, le cinse i fianchi e le diede un lungo bacio. Tutti e due si sedettero in attesa della cameriera che portasse loro la birra.
-Come va bellezza?-
-Non va male.- Disse Effy accendendosi uno spinello.
-Gli altri saranno qui a momenti. Ho sentito Cook e dovrebbe portare la roba.-
-Ottimo!- Cook era quello incaricato di procurarsi la roba, o meglio, era l’unico a conoscere parecchi spacciatori. La porta si aprì ed entrò tutto il gruppo. Come sempre Katie indossava un vestito molto corto, voleva vendicarsi di aver trovato il ragazzo mentre si faceva un’altra, non lo aveva mai perdonato e questa per lei era la vendetta adatta.
-Bene, bene!- Disse Cook sorridendo, mentre si avvicinava al tavolo.
-Abbiamo interrotto un momento di dolcezza?-
-Quando mai io e Freddie siamo dolci?- Disse Effy sbuffando.
Gli altri intanto avevano preso posto e avevano ordinato da bere.
-Bhe, non so. Magari oggi vi siete impazziti e siete diventati dolci!-
-Può anche essere!- Disse infine Freddie esausto. Odiava quando Cook faceva queste battute.
-Ok, ok. Allora sentite il programma che ho fatto.-
-Non ascoltatelo, fa schifo.- Disse Katie mentre sorseggiava la sua birra.
-Taci donna!- Katie non mandò a fanculo mentre beveva.
-Allora stavo dicendo… ah, si! Ora beviamo parecchio e ci facciamo di brutto e dopo andiamo a rimorchiare in discoteca, eh?- Disse alzandosi in piedi e allargando le braccia, come se stesse ringraziando un immenso applauso.
-Idea di merda.- Disse Effy senza un minimo di entusiasmo nella voce.
-Poi scusa, come facciamo ad arrivare in discoteca se siamo fatti e ubriachi?-
-Ma se te neanche ti ubriachi, JJ!- Disse Freddie ridendo. E’ vero, JJ non amava bere, più che altro lo faceva diventare “più diverso da come sono ora”, aveva spiegato agli amici.
Bevvero parecchie birre e anche qualcosa di più forte e ingoiarono più o meno tre pasticche ognuno, dopo di che uscirono dal pub e s’incamminarono senza una meta precisa. Dopo aver camminato per più di dieci minuti i ragazzi iniziarono a sentire a stanchezza su di loro, ma non gli importava più di tanto, avevano ancora tutta la notte e sicuramente non l‘avrebbero passata a riposarsi.
-Ragazzi, sono stanca! Ci possiamo sedere cinque minuti? Per favore!- Per evitare si subirsi le lamentele di Katie per altri cinque minuti acconsentirono e si sedettero su una scalinata che dava sul fiume.
Freddie strinse forte a sé Effy e la baciò più volte sul collo. La amava veramente e aveva paura che lei prima o poi si fosse stancata di lui e fosse andata alla ricerca di qualche nuova attrazione; ma per il momento non si doveva preoccupare di questo, lei era lì, accanto a lui che gli accarezzava il braccio con quelle mani che tremavano per il freddo, lui non aveva neanche una giacca da darle, in fin dei conti erano a metà luglio, a cosa serviva.
-Mi ami?- Chiese Effy voltandosi di colpo per guardare Freddie negli occhi.
-Ma certo piccola.- Rispose lui, mentre la baciava, ma lei si staccò.
-Dico sul serio.-
-Anch’io sto dicendo sul serio. Sono fottutamente innamorato di te e se ti dovessi perdere preferirei morire che vivere da so..- Effy gli aveva messo un dito sulle labbra per farlo tacere. Aveva capito la sua sincerità già nelle prime parole. Gli cinse il collo e gli diede un lungo e romantico bacio.
L’ultimo ricordo della serata fu quel bacio, dopo di che tutto era strano e incomprensibile, le pasticche avevano sicuramente iniziato a fare effetto.

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