Nemesi Project

di shana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** About Kagome's feeling ***
Capitolo 2: *** A travel in the time ***
Capitolo 3: *** First battle...You are here?! ***
Capitolo 4: *** life's swinsgs ***



Capitolo 1
*** About Kagome's feeling ***


Questa storiella su inuyasha viene totalmente dal mio cervello impazzito e premetto che non so ancora con chi accoppiare Kagome per il momento sto facendo un pensierino su Sesshomaru…ma c’è anche Inu ù-ù

 

About kagome’s feeling

 

 

 

 

 

Questa storiella su inuyasha viene totalmente dal mio cervello impazzito e premetto che non so ancora con chi accoppiare Kagome °ò° se con Inu o chissà °-°

Comunque la storia si svolge 10 anni dopo un fantomatico ritorno alla sua epoca da parte di Kagome la quale è cambiata sia all’interno che all’esterno…ah secondo la Takashi l’epoca da cui proviene Kagome è circa il 1998 se non sbaglio o qualcosa del genere io per forza degli eventi la metto più o meno attorno al 2010 …dopo questa rottura di prefazione ecco il primo capitolo ^-^/

 

 

 

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Teneva il volto abbassato mentre diceva quelle parole….aveva paura di quella risposta che il suo interlocutore le avrebbe dato….

 

-Devi deciderti o lei o me….-

 

Chiuse gli occhi pregando molto intensamente che Lui sorridesse dolcemente per poi dirle che lei era l’unica donna della sua vita…ma…

 

-Kagome…io…lei è diversa io…-

 

Non disse “io l’amo” ma Kagome fu certa di sentire il suo cuore che cadeva per terra frantumandosi come un cristallo mentre i frammenti brillanti si trasformavano in lacrime che le bagnavano il volto…

 

-Bene…allora  non hai più bisogno di me….-

 

Quel giorno fu l’inizio di tutto,quel giorno perse la gioia di vivere,perse il sorriso ma imparò ad essere forte…Quel giorno iniziò la nostra storia…

 

 

Circa un ora dopo il suo zaino era fatto,aveva lasciato qualche ricordino alla nonna Kaede aveva salutato Miroku Sango e Shippo,aveva dato qualche buffetto affettuoso a Kirara poi si diresse verso il pozzo mangia ossa passando davanti al Goshimboku lo guardo qualche minuto reprimendo con tutte le forze le lacrime si era ripromessa di non piangere più…quando arrivò al pozzo mangia ossa lui era lì la guardava in modo indefinibile come se non sapesse nemmeno lui cosa fare.

Kagome scavalcò il pozzo,poi si girò,guardò quel ragazzo che amava tanto e che purtroppo aveva occhi solo per l’ombra di quella che fu il suo primo amore

 

-Kagome… io non…-

 

-Addio-

 

Disse ferma lei

 

-Addio Inuyasha…-

 

Detto questo saltò giù nel pozzo,una lacrima ribelle scese dalla sua rosea guancia,ma quella fu l’ultima che lei versò…

Intanto Inuyasha guardava il punto in cui lei era sparita sapeva che non sarebbe tornata tuttavia pur avendo ammesso di amare la sacerdotessa Kikyo il pensiero di non poterla rivedere mai più gli faceva così male da non riuscire a credere che gli esseri viventi potessero provare una sofferenza simile, forse si era sbagliato?forse…

Intanto dall’alto di un monte vicino una figura osservava l’accaduto,i lunghi capelli si muovevano sinuosi sotto un fresco venticello primaverile suoi occhi fissavano il punto in cui  era sparita una ragazza dai capelli ebano e gli occhi come il cioccolato,quando una vocina spezzata dalle lacrime raggiunse le sue sensibilissime orecchie

 

-Padron Sesshomaru, Kagome-sama se ne è andata per sempre?-

 

-credo di sì Rin…-

 

 Tuttavia la sua stessa affermazione gli fece sentire un senso di vuoto alla bocca dello stomaco…che fosse...scacciò questo pensiero scuotendo la  testa : lui,il principe dei demoni triste per una ragazzina una ragazzina per di più umana?si vergognava perfino ad ammetterlo a se stesso…

 

 

♠Da Quel Giorno Passarono Ben Dieci Anni♠

 

 

 

-Kagome pendi la pistola spara a quel fottuto bastardo-

 

-ricevuto Nana!-

 

Kagome Higurashi una bellissima venticinquenne con sguardo fiero e dei lunghissimi capelli color della notte impugnò un modello sofisticato di pistola e sparò all’individuo incappucciato che correva disperato fra le stradine di periferia di una grande città freddandolo all’istante

 

-Fatto!-

 

Disse battendo il cinque alla sua compagna Nana Saotome una bella ragazza dai tratti europei con un vivace baschetto castano chiaro e gli occhi celesti

 

-freddato sul colpo- 

 

-come al solito-

 

-beh oramai è abitudine-

 

-niente da fare Kagome sei tu che hai una mira straordinaria!-

 

-oh non esagerare Nana-chan!-

 

In quel momento scoppiarono a ridere come due liceali incuranti del corpo riverso a terra in un lago di sangue ed incuranti di trovarsi in una metropoli americana degli anni trenta...

 

 

Intanto in una base segreta sotto la baia di Tokyo due uomini che sembravano pezzi grossi di qualche associazione governativa segreta  stavano discutendo su una missione molto importante

 

-dovremmo affidarla a lei questa missione-

 

Disse il primo un anziano uomo americano, uno dei vertici delle organizzazioni segrete di difesa mondiale, tale Henry Wilson

 

-Lo so ma non crede che abbia troppa poca esperienza per gestire situazioni così importati?-

 

A parlare era stato il direttore dei un reparto speciale di missioni nel tempo delle forze di sicurezza mondiali Sojiro Hikarigaoka

 

-No Soji anche se lavora qua da soli 5 anni è sempre stata la migliore in tutti i corsi…-

 

-bene allora è deciso!-

 

cliccarono sull’iconcina con il nome “Higurashi Kagome” apparve un resoconto su l’ultimo periodo della sua vita

 

“Higurashi Kagome membro dell’esperimento Nova – creazione di individui con potenziale straordinario,possiede un potere spirituale molto forte, è stata sottoposta all’intervento di potenziamento psicofisico,  con risultati sbalorditivi è stata reclutata nel settore speciale di spionaggio e difesa temporale”

 

Tutto era deciso e Kagome avrebbe ricevuto un altro incarico ma questa volta era diverso questa volta il destino le giocava un tiro mancino…

 

 

 

Alla stessa ragazza citata dai due uomini brillò di luce rossa un piccolo gioiello che si trovava incastonato nella tuta nera che usava durante le missioni ( come quella di Celine in underworld ) guardò la sua amica Nana

 

-mi chiamano al quartier generale ci pensi tu a finire?-

 

-certamente vai pure kaggy  ^_- !-

 

In un fascio di energia scarlatta l’avvolse e la riportò all’anno corrente : 2020 davanti ad un gigantesco ufficio con su scritto Hikarigaoka

 

-mi voleva vedere signore?-

 

-Sì Higurashi ti è stata affidata una missione di massima importanza-

 

-mi dica tutto signore-

 

-abbiamo saputo che un organizzazione criminale vuole prendere possesso del Giappone attraverso le porte del passato quindi dovrai spiare le loro mosse se ce ne fosse bisogno recluta qualcuno molto forte del tempo…-

 

-in che epoca andrò?-

 

-nel Sengoku…-

 

Kagome si sentì mancare era sempre stato un suo timore da quando era entrata in squadra :essere mandata nel sengoku ed ora la sua paura si era rivelata fondata…un lampo di disperazione le balenò negli occhi e restò quel tanto che bastò a  Hikarigaoka per notarlo

 

- qualcosa non va Higurashi? 

 

-no signore! Quando è programmata la partenza?-

 

-domattina Higurashi!6 in punto!-

 

-ci sarò signore-

 

E mentre dava le spalle all’ufficio del suo superiore si augurò con tutto il cuore di non rincontrare qualche vecchia conoscenza…

Ma si sa che il destino è un gran bastardo …

 

 

 

 

 

 

 

 

Pant!puff! sono stravolta >ò< ci ho messo un bel po’ per scrivere ma il titolo è una skifess bah ditemi se vi è piaciuto e in quel casp continuo baaaaiiii -o-/

 

 

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Capitolo 2
*** A travel in the time ***


Nemesi’s project…

A travel in the time

 

 

 

-maledizione-

 

Sussurrò la ragazza dai capelli corvini, erano le 3:30 di mattina. Non aveva chiuso occhio tutta la notte e ora guardava irritata fuori dalla finestra, la notte autunnale era velata di nebbia mentre la luce soffusa dei lampioni illuminava a sprazzi quella fredda notte di Novembre, decise di alzarsi, tanto ormai il suo sonno era andato, si diresse verso il bagno e aprì l’acqua della vasca aspettando che si riempisse di quella schiuma rosata che si creava quando metteva nell’acqua l’essenza di rosa, la sua preferita.

Dopo essersi sfilata la delicata camicia di raso nero, mettendo in mostra un fisico non più da quindicenne ma da donna matura, si immerse stancamente nella vasca,mentre fastidiosi flash di occhi dorati, occhi che lei conosceva bene le scorrevano davanti al viso …ma … fu un attimo vide sì delle iridi del colore del miele ma non la squadravano con le più disparate espressioni, arrabbiate, offese, scocciate ma fredde imperturbabili che le guardavano dentro scrutandole fino in fondo all’anima…quegli occhi, non era Inuyasha ma …

 

-Sesshomaru?-

 

Bastò un secondo, batté le palpebre e si rese conto di quelle sue allucinazioni e si dette violentemente una manata sulla fronte

 

“ma a che diamine stavo pensando?!?!?

 

Così uscì dalla vasca avvolgendosi nel morbido accappatoio di spugna rossa

 

“6:00 … ci sarò!”

 

 

Ore 5:48 Base Militare Subacquea “Water Moon”

 

Una ragazza con una tuta nera camminava distrattamente lungo i corridoi della base quando si fermò davanti alla porta del suo diretto superiore.

Nell’atto di fermarsi il suo mantello nero che la sua cara amica Nana definiva “vampiresco” si fermò frusciando accanto ai suoi pedi avvolgendola dolcemente e facendola sembrare ancora più bella e allo stesso tempo terrificante; certo lei non era una bellezza finta platinata con ciglia lunghe senza un minimo di personalità, lei era una bellezza oscura, forgiata nel sangue …

Bussò, non attese nemmeno la risposta entrando dentro il grande ufficio.

 

 

-signor Hikarigaoka sono arrivata-

 

-oh Higurashi ben venga è pronta a partire?-

 

che domanda retorica”

 

Pensò Kagome comunque si limitò a fare un cenno affermativo con la testa .

Così si recarono nella grande sala dove il reparto speciale in cui lei lavorava effettuava i suoi spostamenti temporali.

Entrò in una specie di cilindro con un lato aperto, in quel momento la pietra rossa sulla sua tuta prese a brillare del colore del sangue, Hikarigaoka si avvicinò, scrisse l’anno di destinazione guardò Kagome e disse:

 

- Buona fortuna Higurashi, non mi deluda-

 

-Sissignore-

 

Allora lui spinse il pulsante rosso dell’attivazione e la ragazza ebbe la fastidiosa sensazione di essere risucchiata in un tubo strettissimo, la solita maledetta sensazione di sempre…

Ad un certo punto tutto cessò e si ritrovò in una radura, proprio davanti al Goshimboku, erano dieci anni che non lo vedeva,le ritornarono in mente tutte le situazioni del suo viaggio alla ricerca della sfera…

Si ritrovò a odiare quel albero e chi vi era stato imprigionato…

 

2 Giorni dopo:

 

“oh cazzo! Sono 2 giorni che dormo su questo albero di merda, 2 giorni che non chiudo occhio quando non dormo divento nervosa, vado a fare due passi”

 

Così con un salto scese dai rami dell’albero che le aveva fatto da “dimora” per due giorni ebbe solo il tempo di fare trecento metri che una vocina la distolse dai suoi pensieri

 

-SIGNORINA!!!SIGNORINA!!!!!!-

 

Una bimba che poteva avere all’incirca cinque o sei anni con due grandi occhi nocciola e due buffi codini la tratteneva per il mantello…che strano, le ricordava qualcuno…

 

-cosa posso fare per te piccina?-

 

-un corvo mi ha rubato la bambola e l’ha portata su un albero… io non ci arrivo…puoi andare a riprendermela?

 

Kagome sorrise alla piccola e con un balzo fu in cima all’albero prese la bambolina e la ridiede alla piccola

 

-come ti chiami piccina?-

 

Chiese sorridendo curiosa, le ricordava decisamente qualcuno, ma chi?

 

-SAKURAKO!!!!SAKURAKOOOOO!-

 

Una bella donna si affacciava in contro alla piccola, aveva lunghi capelli castani e due profondi occhi nocciola. Accanto a lei apparve un uomo vestito da monaco con degli occhi celesti e un buffo codino.

 

-Sango!-

 

S’affannò lui

 

-sei troppo veloce! Non lo tengo il tuo passo!-

 

-Miroku!-

 

Fece scocciata la donna

 

-Se io mi tengo in allenamento e tu no non è certo colpa mia!-

 

-MAMMA!!!! PAPA’!!!!!-

 

Trillò contenta la piccina 

 

-Questa signorina mi ha ripreso la bambola-

 

-oh grazie mille!-

 

Disse Miroku con sguardo furbetto

 

-cretino!-

 

Lo rimproverò la moglie, poi si rivolse alla ragazza

 

-grazie mille di cuore signorina…?-

 

-Kagome chiamami semplicemente Kagome, come facevamo tanto tempo fa…-

 

Detto questo alzò gli occhi non più color cioccolato, ma screziati di rosso, rosso sangue…

 

-K… Kagome?-

 

Disse Sango evidentemente stupita…

 

-Tu…qui?!-

 

Per un momento lo sguardo della mora si addolcì divenne quasi triste, ma fu solo per un attimo, poi un vento si alzò, così forte da dover fare chiudere li occhi a tutti, quando li riaprirono di lei neanche l’ombra…

 

“che sia stata solo un illusione?”

 

Pensò Sango poi si voltò verso la figlia che mormorava una “grazie mille signorina Kagome” mentre stringeva la bambola al petto… no non era stata un allucinazione lei era tornata, ma perché?

 

 

Continua…

 

Puff!!! Grazie a tutti per le recensioni ^_- vi sono grata mi hanno messo proprio di buon umore ☺ spero che anche questo chappy sia stato di vostro gradimento *ò*

 

 

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Capitolo 3
*** First battle...You are here?! ***


Coff coff coff scusatemiiiiiii se non ho aggiornato ma sapete com’è rischio seriamente la bocciatura e ahimé il greco è il mio peggiore incubo vorrei strangolarmi mi sogno le versioni di notte T_T comunque spero di essere più frequente negli aggiornament

Coff coff coff scusatemiiiiiii se non ho aggiornato ma sapete com’è rischio seriamente la bocciatura e ahimé il greco è il mio peggiore incubo vorrei strangolarmi mi sogno le versioni di notte T_T comunque spero di essere più frequente negli aggiornamenti prof malvagi permettendo….. ecco il 3° capitolo

 

First battle… you are here???

 

Kagome era seduta su i rami di una grande quercia (cavolo ma ci sono le querce in Giappone? O.ò) e guardava da lontano le sagome di Sango e Miroku che ponderavano la situazione,

 

“se solo sapessero… la piccola dolce Kagome non esiste ormai più non piango più da quel giorno, non ho pianto nemmeno quando la mia famiglia è stata sterminata, già ammazzata da delinquenti qualunque, beh almeno da quel giorno sono andata sotto protezione governativa e sono diventata beh quella che sono ora…”

 

Già Higurashi Kagome, la chiamavano ‘la donna dell’inferno’ era capace di ammazzare solo sbattendo le ciglia, già era diventata quasi un mostro, ma non le dispiaceva, infondo si divertiva quasi ad ammazzare quelle fottute carogne che facevano del male alla povera gente.

 

Nel mentre

 

 

La piccola Sakurako che zampettava allegramente verso il suo ‘zio Koinu’ (koinu significa cucciolo)

 

-ZIO KOINUUUUU!!!!!!-

 

-dimmi piccola peste!-

 

Disse un cresciuto Inuyasha, dietro di lui la figura austera di Kikyo guardava la piccola senza emozioni… (kikyo cara sei più morta che mai ù-ù’)

Alla piccola sakurako non piaceva la ‘vecchia bacucca’ che stava con il suo zietto…

 

-sai che una bella ragazza vestita strana mi ha ripreso la bambola che il corvo mi aveva rubato?-

 

-ah davvero piccina?-

 

-si si chiamava…

 

Ma fu interrotta dall’arrivo della ormai non più piccola Rin,ormai aveva sedici anni (oddio non so che età abbia ma credo tipo sei o qualcosa °-°)

 

-oh Sakurakooooooooo Rin è molto contenta di vederti come stai??-

 

-Rin-channn-

 

Dietro di lei apparve il suo costante protettore ormai praticamente padre, Sesshomaru

 

-SESSHOOOOOOOOOO-

-hn-

 

-feh che ci fate qua?-

 

Crete abitudini non sarebbero passate mai pensava Rin…

Proprio in quel momento arrivarono il monaco e la sterminatrice

 

-Inuyasha c’è un problema credo che sia tornata…-

 

Ma furono interrotti da un forte scoppio e da un rumore di motociclette, infatti proprio in quel momento arrivarono degli strani uomini vestiti di rosso cavalcavano motociclette avanzate e avevano mitragliette appese alla schiena…erano i banditi dunque…

 

 

-ma guarda guarda un gruppetto di demoni e una famigliola felice beh da oggi questo posto è nostro-

 

Disse uno alto e magro

 

-e dateci le donne!-

 

Disse uno basso e grasso afferrando il polso di Rin, che spaventata iniziò ad urlare, quando però Sesshomaru sfoderò Tokijin per salvarla il bandito le aveva già puntato un coltello sul collo

 

-ah ah spilungone fai un passo e lei è morta abbiamo rivelatori di velocità voi siete dei poveracci che vivono nel passato cosa potete fare?-

 

Così scoppiò in una risata sadica e maligna,ma che fu troncata da un proiettile che gli aprì una presa d’aria nella testa…

 

-chi cazzo è stato?!?-

 

Urlò quello magro e alto

 

-ti dice niente la donna dell’inferno’?-

 

Disse una voce fredda dal nulla

 

-ohò! Ma che abbiamo qui la difesa ha mandato l’angelo nero in persona è un piacere incontrarti e sarà ancora più un piacere ucciderti Higurashi Kagome…-

 

A quel nome tutti sobbalzarono specialmente Inuyasha il cui volto diventò più bianco della neve e Sesshomaru la cui maschera non si spezzò ma una strana luce apparve nei suoi occhi, che fosse speranza che lei fosse tornata?

La voce ghignò

 

-allora è vero che anche gli scarafaggi conoscono il mio nome-

 

 

Detto questo la ragazza saltò giù dall’albero gli occhi completamente scarlatti e de candide zanne che spuntavano dalle labbra rosse curvate in un ghigno, la gemma color sangue sulla tuta nera brillava, e alla vita aveva legata una satana e due pistole

 

-ma guarda che mi tocca far, rispedire all’inferno un pesce piccolo, tesorino dov’è il tuo capo?-

 

-tu lurida…non saprai mai dov’è il capo-

 

-beh in questo caso hai un ultimo desiderio?-

 

-vai all’infern…-

 

E in un battito di ciglia anche quest’altro aveva un buco in testa…

 

-poveri idioti…solo perché sono una donna pensano di potermi freddare allegramente….illusi-

 

Detto questo si girò per andarsene

 

-Kagome-

 

Sì girò tutti la guardavano, era un pugno nello stomaco, ma non lo dava a vedere

 

-sei tornata…-

 

Disse Sango

 

-No Sango, io sono qui per lavoro sono qui per ammazzare i tipi come questo non ho più niente a che vedere con questo posto…-

 

“e non ho più niente a che vedere con voi…”pensò lei

 

-Kagome sono dieci anni che non ci vediamo…-

 

Disse Miroku

 

-lo so Houshi-sama ma la vecchia me è morta tanto tempo fa-

 

-Kagome-

 

Inuyasha parlò era stato zitto fino ad quel momento, lei si voltò, lo guardò, tutta via non gli rispose, era palese lo odiava, con tutta se stessa. Poi il suo sguardo si spostò incatenandosi a quello del principe dei demoni…

 

“buffo però ora siamo tutte e due cubetti di ghiaccio”

 

Chinò la testa a mo di saluto, lui fece ugualmente. Kikyo però non era dell’idea del gruppo infatti prese il suo arco e mirò alla ‘reincarnazione’. Involontariamente Inuyasha e Sesshomaru ringhiarono alla morta, ma lei tuttavia scoccò ugualmente…

 

-possibile che tu debba sempre stare in mezzo ai piedi, muori stupida!-

La freccia rifermò esattamente davanti alla faccia di Kagome, i suoi occhi diventarono ancora una volta rossi e con un soffio rimandò la freccia a colei che l’aveva lanciata, mancando di un millimetro il viso

 

-sai Kikyo, riprovaci e ti becco in mezzo agli occhi, mia cara…-

 

“prevedo grosse seccature in arrivo”

 

Pensò la moretta mente tutti ormai erano in una situazione di stallo…..

 

 

 

 

 

Fine cap 3 sono le 11 e 45 ho la febbre ed ho sonno quindi me ne vado a letto recensite tutti eh un bacione ^-^

 

Shany ♥♠

 

 

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Capitolo 4
*** life's swinsgs ***


Salve salve il mio computer era andato a fanculo, la mia vita pure

Salve salve il mio computer era andato a fanculo, la mia vita pure! Cmq non mi hanno bocciato anche se il primo liceo prevedo che sarà molto difficile soprattutto dopo che quel bastardo di fioroni ha rimesso gli esami di riparazione, i tutti i modi oggi ho il debito di latino ma,leggendo le vostre recensioni mi sono commossa da morire e così ho pensato, vabbè continuiamo la storia!Vi ringrazio tutti per il supporto morale che mi avete dato penso che con voi che mi recensite da adesso in poi scriverò mooolto di più promesso ^__^

 

         Life’s Swings

 

 

Uno sguardo….una frase come cambia il tempo….

 

- la mia vita è molto cambiata…-

 

Disse Kagome

 

-dal giorno in cui me ne sono andata sono veramente cambiata, la mia famiglia è stata sterminata io e Sota siamo andati sotto protezione governativa, lavoriamo per loro ora…io non sono più una dolce e stupida ragazzina liceale. Io sono Higurashi Kagome membro delle forze speciali di difesa temporale,una spia,un’assassina-

 

-Oh Kagome, mi sei mancata tantissimo!-

 

-Anche tu Sango-chan,ma io ho una missione da fare non sono venuta per fare una riunioncina del gruppetto oh-evviva-i-morti-in-vacanza –

 

-Allora permettimi di aiutarti!!!-

 

-Sango sei una mamma ora non posso permettere che tu rischi la vita!-

 

-Ma se io non rischio per salvare la mia terra, dove vivrà mia figlia!?-

 

-beh… Sango la decisione spetta a te-

 

-Allora conta su di me-

 

-E su di me!-

 

Aggiunse Miroku

 

-E me-

 

Disse Shippou

 

-Meowwww!-

 

Fu la risposta affermativa di Kirara

 

-beh non contate comunque su di me! Sbrigatevela voi io non voglio muovere più un dito!-

 

-beh Kikyou, nessuno ha chiesto il tuo parere!-

 

-Se queste terre sono in pericolo, io in quanto padrone devo difenderle…-

 

Disse fiero Sesshomaru

 

-io…Beh che fareste voi senza di me? Eh sono costretto a venire feh!-

 

-oh Inuyasha…NON HO UN FOTTUTISSIMO BISOGNO D TE!!!! POSSO FARCELA ANCHE DA SOLA!-

 

Urlò inviperita Kagome

 

-Kagome-sama Rin vorrebbe sapere dove dobbiamo andare, visto che vuole unirsi al gruppo-

 

-No piccola Rin non voglio che tu veda l’orrore del mondo che sarà…-

 

Abbassando gli occhi, tanti flash tornarono nella mente di Kagome il corpo insanguinato del nonno il volto cereo e morente della madre, che le diceva di prendere Sota e scappare via e non farsi prendere…eh già a venticinque anni aveva già un così grande peso da portare, ovviamente oltre al suo cuore infranto.

 

-Comunque è giusto che voi sappiate in cosa andate contro, potete ancora ritirarvi…-

 

Con un grande sospiro la ragazza iniziò la sua storia, parlava di viaggi nel tempo uomini così malvagi, da mettere paura al più coraggioso degli uomini,mostri spaventosi, armi all’avanguardia, e magia, magia nera…

 

°*°Intanto in un luogo sperduto°*°

 

Uno strano uomo vestito con degli hakama e un armatura nera guardava dentro a uno specchio, retto da una bambina vestita completamente di bianco, La ragazza che parlava con delle sue vecchie conoscenze

 

 “La miko Kagome è tornata…potrebbe essermi molto utile d’altronde è la shikon no miko no? E poi  quel corpo così seducente e letale…”

 

In Quel momento prese una decisione: non più Kikyou ma la miko del futuro sarebbe diventata sua

 

-Kanna chiama Kagura e dille di portare qua gli umani del futuro, ho un affare da discutere con loro…Subito!-

 

-Sì signor Naraku  vado subito-

 

E così la bambina bianca si allontanò dalla stanza

 

-presto mia cara, sarai mia!tutta l’eternità mia Ahahahaha-

 

Rise Naraku immaginandosi quelle gambe slanciate serrate intorno ai suo fianchi, mentre lui la portava verso la felicità mentre sentiva il suo nome urlato a tutto il castello…..

 

 

 

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