A difficult love

di MikyG
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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Quel giorno non era di certo uno dei migliori. La pioggia cadeva allegra nell'asfalto dove le macchine sfrecciavano velocemente. Certa gente camminava con l'ombrello in mano, altra gente si proteggeva con il cappotto o con qualsiasi altra cosa che gli capitava sotto mano. Il tic tac delle pioggia rendeva nervosa la maggior parte delle persone che correva o camminava in quella fredda giornata di metà novembre. In questa non faceva di certo parte Hayley Colbat, che, a differenza di tutte quelle persone, si rilassava ascoltando la musica. Stava percorrendo il tragitto che andava dal negozio a casa, mentre i suoi magnifici boccoli dorati, ormai scuri per l'acqua, svolazzavano. Una volta varcata la sogliola della porta di casa, lanciò nell'attaccapanni la borsa e il cappotto, non curante che, quest'ultimo, fosse caduto a terra. Lanciò un occhiata veloce fuori dalla porta.

-Mamma, sono a casa- Urlò distogliendo lo sguardo dalla porta e incontrando gli occhi verdi della madre. Nonostante i suoi 22 anni, Hayley viveva ancora con i genitori, forse perchè non voleva ancora staccarsi dalla propria famiglia o forse perchè non aveva ancora trovato l'amore della sua vita. Nemmeno lei si sapeva dare una risposta, ma sapeva per certo, che l'ipotesi che si avvicinava di più alla realtà era quella sull'amore.

-Sei bagnata fradicia, vatti a fare una doccia- Disse premurosa portando le mani sulle braccia della figlia e cominciando a strofinarle leggermente per dargli calore. Hayley sorrise per poi fare un sogghigno e si avviò in bagno. Aprì il rubinetto facendo scorrere l'acqua calda, si spogliò di ogni suo indumento restando nuda davanti allo specchio. Si guardò attentamente i capelli bagnati, poi li spostò da un lato. Entrò dentro la vasca spegnendo l'acqua e godendosi quegli attimi di pace. Alzò la mano per prendere lo shampoo quando incontrò l'anellino posto sul dito medio della mano sinistra. Lo guardò attentamente constatando la bellezza del piccolo diamante che brillava. Si perse nei ricordi e si domandò come mai non l'avesse ancora tolto dall'ultima volta, sapendo che le avrebbe procurato dolore alla sola vista. Scosse la testa per poi prendere lo shampoo e spalmarselo nei capelli.

Finito, finalmente, di farsi il bagno, avvolse il suo corpo in un asciugamano abbastanza lungo, con un altro di essi coprì i capelli e fece una specie di vortice (Non so come spiegarlo). Infilò i piedi nelle ciabatte di spugna e se ne andò in camera. Trovò, sopra il letto, una busta di color rosa pallido. La prese tra le mani e la rigirò un paio di volte, stranamente era indirizzata a lei. La posò di nuovo sul letto e cercò, nell'armadio, qualcosa di comodo da mettere. Optò per una semplice tuta grigia e nera. Prese il bicchiere d'acqua che teneva, d'abitudine, nel comodino per poi prendere tra le mani di nuovo la busta. La aprì curiosa, estrasse il bigliettino del medesimo colore della busta. Fece scivolare gli occhi da una riga all'altra. Le cadde il bicchiere dalle mani che si frantumò in mille pezzi. Cercò di tenere le lacrime, ma non ci riuscì visto che ormai stavano solcando il suo viso già da un po'. Deglutì rumorosamente, la madre corse in camera sua preoccupata per il suono appena sentito.

-Tesoro, cosa succed...- Non finì la frase quando notò che aveva la lettera tra le mani.

-Oh, mi dispiace- Si fiondò addosso a lei accogliendola in un abbraccio caldo e materno, mentre la figlia stava piangendo per il forte colpo al cuore appena subito.

Harry Styles e Taylor Swift sono felici di annunciare il proprio matrimonio” La busta cadde dalle sue mani, lei era stata invitata al matrimonio di Harry, quello che per lei è stato il suo primo grande amore.
 

My spaces...
Salve, premetto nel dire che non ho mai letto una fan fiction di questo tipo, quindi non voglio che nessuno la copi. 
Mi è venuta l'aspirazione tutto ad un tratto e devo dire che è bella come storia, spero che riuscirò a scriverla in modo abbastanza comprensibile e non in modo bimbominchiso.
Il ratings è arancione e nei generi della storia c'è erotico, avverto che non è tutto erotico, ma soltanto uno o due capitoli.
Ho voluto scriverlo in terza persona per far vedere cosa pensano le altre persone  visto che a me non piace mettere i "Pov's"...
Vi lascio, spero di continuare presto e spero anche che abbia tanto successo. L'immagine è un po' schifosa, ma sto cercando di migliorare
Un ultima cosa: se volte contattarmi io sono su twitter e mi chiamo @__LolliPop__.
Ciao a tutte, buona lettura in ritardo.


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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La notizia l'aveva distrutta, sapeva che un giorno o l'altro sarebbe successo, ma non così presto. Avvertiva il desiderio di ritornare indietro nel passato e di riparare gli errori che aveva commesso, per ritornare tra le sue braccia, per stringerlo e baciarlo fino a non avere più respiro. Alzò la testa guardando il soffitto e tenendosi l'orsacchiotto di peluche bianco al petto. Chiuse gli occhi lasciando scivolare le lacrime. Presa dalla rabbia si levò l'anellino, che teneva da sempre, e lo scagliò contro il muro. Si portò le mani nelle tempie e cominciò a massaggiarle lentamente. Con il fazzoletto si asciugò gli occhi e le guance, azione inutile visto che le lacrime non cessavano di fuoriuscire.

-Per sempre insieme- Disse quasi come un sussurro con la voce rotta dal pianto, ripeté le stesse parole che uscirono dalla bocca di lui. Lo disse una seconda volta e poi una terza, voleva sentire quante bugie nascondevano quelle tre parole. “Per sempre insieme”, aveva pronunciato lui prima di darle l'anellino, “Te lo prometto”, aveva aggiunto poi alla fine.

-Te lo prometto, vaffanculo- Quando si erano lasciati, era al corrente che l'aveva perso, ma ora ne aveva la conferma che il suo incubo peggiore si era realizzato. Girò la testa verso la parete dove era appena andato a schiantarsi l'anello, il suo sguardo scivolò più basso dove il raggio di sole, che filtrava dalle tende rosa della sua camera, creava un bellissimo luccichio sull'oggetto prezioso. Il tempo era cambiato velocemente. Uscì fuori nel balcone ad ammirare l'enorme arcobaleno che si presentava davanti a se, si passò un ultima volta, sugli occhi, la manica della tuta e sorrise pensando a tutti i momenti per poi ritornare ad un volto senza espressione, senza felicità. Il tutto mischiato a lacrime amare che scendevano lente nella guancia rosea. Il cellulare squillò, lo prese in mano e guardò il nome scritto sul display.

-Pronto?- Disse tirando su con il naso.

-Ley, sono Mena- Sorrise, sentire la voce della sua migliore amica da sempre la faceva sorridere.

-Ciao Mena- Cercò di essere il più normale possibile, ma il tentativo fu invano visto che l'amica se ne accorse subito.

-Ehi, Ley, stai piangendo?- Non rispose, soltanto guardò il cielo.

-Arrivo!- Esclamò prontamente chiudendo la chiamata senza lasciare un po' di tempo per rispondere. Ripose il cellulare nella tasca della tuta e ritornò dentro, dove la madre la guardava sorridendo posando sul letto un cabaret con una cioccolata calda.

-Amore mio, so che è dura e mi addolora non poter far niente per far cessare quelle tue lacrime. Ti ho portato una cioccolata, dicono che il cioccolato fermi la sofferenza- Sorrise

-Quello è il gelato, mamma. Me ne potresti fare un altra, arriva Mena fra poco- La voce era rotta dal pianto e questo portava un enorme tristezza al cuore della madre. Annuì guardando un ultima volta la figlia, poi uscì sospirando e dirigendosi in cucina per preparare un'altra cioccolata. Hayley prese il cabaret dal letto e lo appoggiò nella scrivania, l'avrebbe bevuta insieme alla sua amica. Si guardò allo specchio, gli occhi erano gonfi e si poteva ancora intravvedere la cicatrice sulla guancia destra. La sfiorò con una mano, proprio come lui aveva fatto. Ricorda quando si erano baciati, lo sente ancora sulle sue labbra. Quella volta in cui ballarono insieme, senza musica. Ricorda quelle semplici cose, quando le dedicò una canzone, quando la fece conoscere a tutto il mondo intero come la sua ragazza, quando le aveva detto il primo ti amo, quando l'aveva portata a Parigi per San Valentino o a New York per Capodanno, quando l'aveva presentata ai suoi genitori, quando si era rotta il piede e lui è restato insieme a lei, quando tutti la minacciavano e lui la difendeva, quando le chiese di fare coppia fissa, quando poi le aveva detto addio...Ecco, un ricordo che voleva cancellare, quello che voleva dimenticare, il loro addio. Il motivo non si sapeva, se ne era uscito con un ti lascio, freddo e buttato lì come se niente fosse. Ricorda tutte le lacrime che aveva versato. Ricorda tutto, da una parte è un bene, ma dall'altra è un male. Sentì la porta sbattere, si girò spaventata, poi si accorse che era Mena.

-Ti prego, aiutami- Disse andandole incontro abbracciandola. Rincominciò a piangere, appoggiò la testa sulla sua spalla.

 

 

-Amore, è una cosa importante, stammi ad ascoltare!- Gridò nel suo orecchio facendolo sobbalzare. Odiava quando lo chiamava amore

-Cosa succede?- Chiese guardandola scocciato e sbuffando subito dopo.

-Le bomboniere bianche o rosa pallido?- Gliele mostrò aggrottando la fronte per poi inclinare la testa visto che il suo ragazzo, o meglio dire futuro marito, guardava altrove come prima senza ascoltarla. Tolse le bomboniere dai suoi occhi guadandolo arrabbiata.

-Harry?!- Chiese nuovamente e il ragazzo si risvegliò come da un sogno. Puntò i suoi occhi verde smeraldo su quelli azzurri della ragazza che lo guardarono curioso nel sapere cosa stesse pensando. In realtà non stava pensando a niente, non gli interessava il colore delle bomboniere ne tanto meno del matrimonio. Quel matrimonio era tutta una falsa, organizzata dal manager garantendo ai ragazzi il ritorno al successo. Tutto questo lo stava facendo per loro.

-Tay, io vado a casa- Rispose con non calanche alzando le spalle e dirigendosi verso l'uscita dell'enorme negozio. La ragazza non aspettò un secondo che gli corse dietro afferrando la manica della sua giacca e facendolo voltare.

-Harry, non fare queste scenate, ci sono i paparazzi fuori e dobbiamo essere...non noi- Prese la sua mano e incrociò le sue dita con quelle di Harry che era contrariato da quel gesto. Si diressero fuori dal negozio e tutti i paparazzi uscirono allo scoperto continuando a fare foto. Taylor prese saldamente il colletto della giacca di lui e si avvicinò alle sue labbra facendole combaciare in un non perfetto bacio. Le loro labbra non si incastravano bene, non erano fatte apposta per stare unite. Dopo cinque secondi si staccarono e i paparazzi se ne andarono soddisfatti. Tornarono nell'immensa villa Styles dove la madre comunicò felice che aveva spedito tutti gli inviti del loro matrimonio. Niall comparve di sorpresa dietro la madre facendo un segno a Harry di seguirlo, lui annuì e lasciò la madre e Taylor a parlare da sole.

-Ehi, bro. Ti devo dire una cosa che ho scoperto- Disse una volta lontani dalle due.

-Cosa è successo?- Chiese preoccupato guardando speranzoso in una risposta positiva.

-Tua madre l'ha invitata al matrimonio- Non disse ne nome ne cognome, mai gli bastò vedere l'espressione nella sua faccia per capire che si trattava di Hayley, della sua Hayley.

-Che cosa?- disse quasi sussurrando mentre la voce diventava sempre più debole. Non ci poteva credere.

 

My Spaces...
Scusate per l'assenza, ma mi sono dovuta preparare per lo scambio culturale  che avverrà tra poco. Comunque spero che vi sia piaciuto questo capitolo .
Spero di pubblicare in fretta il prossimo capitolo.
Se volete contattarmi io sono su twitter:@__LolliPop__
Grazie , vi auguro un buon preseguimento di giornata. Un grosso bacio :* pHazzaxxx.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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-Credi di andarci?- Le chiese l'amica guardandola negli occhi e mettendosi in bocca il cucchiaino pieno di cioccolata calda. Ci pensò un attimo, ma la testa non era ancora del tutto lucida.

 

-Non so- Abbassò lo sguardo -Ci soffrirei, ma dentro lo rivoglio così tanto rivedere- Sorseggiò il contenuto della sua tazza di topolino per poi appoggiarlo al tavola della cucina.

 

-Secondo me ci dovresti andare, insomma, se ti ha invitata un motivo ci sarà- Disse compiendo gli stessi gesti che poco prima fece Hayley.

 

-Ma ci soffrirei e in questi due anni ho già sofferto fin troppo- Guardò, oltre la sua amica, la finestra e notò che pioveva a dirotto. Il tempo cambiava continuamente.

 

-Facciamo una cosa- L'amica le prese le mani e le strinse leggermente -Io vengo con te, così almeno avrai un supporto e in più potrò rivedere quel figo di Niall- Le brillarono gli occhi e Hayley non fece a meno che ridere.

 

-Ma come facciamo che non hai l'invito?- Il sorriso della ragazza si spense in un attimo lasciando posto ad un'espressione dubbiosa e piena di punti interrogativi. Si passò velocemente una mano sui capelli spostando il ciuffo ribelle castano alla sua destra lasciando intravvedere i suoi profondi occhi verdi. La risposta non tardò ad arrivare, la madre entrò in cucina sorridendo.

 

-Scusate, ma ho sentito tutto, comunque non c'è problema per l'invito, ti do il mio. Preferisco stare a casa e dare da mangiare all'animale- Rise riferendosi al marito che urlò un “ti ho sentito”.

 

-Bene, allora è fatta, io verrò con te- Urlò sbattendo il pugno sul tavolo e facendo traballare la cioccolata dentro le due tazze della disney. Hayley però non era così tanto sicura di voler andarci, insomma, era stato il suo primo amore e rivederlo tra le braccia di un'altra non era di certo il massimo. Mentre decideva sul da farsi, Mena e la madre si stavano mettendo d'accordo su tutto. Poi finalmente, arrivò ad una conclusione, forse quella migliore. Bevve in un sorso la cioccolata rimanente e poi si alzò dalla sedia.

 

-Io non ci vado- Detto questo salì di nuovo in camera lasciando le due a bocca aperta. Aspettò

qualche secondo e poi sentì i passi di Mena venire in camera sua. Si preparò psicologicamente per affrontare l'amica che si avvicinava sempre di più alla sua camera.

 

-Come non ci vai?- Entrò brusca dalla porta sbattendo quest'ultima. I suoi occhi la dicevano lunga, erano infastiditi e pieni di dubbi.

 

-Non ci vado, punto e basta. Non voglio più soffrire per Har...- Si bloccò pronunciando il suo nome.

 

-Per Harry- Ingoiò la saliva e poi si morse il labbro inferiore per non piangere. Mena sapeva benissimo quanto l'amica era legata a quel ragazzo.

 

-Allora facciamo così, noi andiamo al matrimonio solo per me perchè voglio incontrare Niall- Mise le mani come quando il prete pronuncia il Padre Nostro e poi si avvicinò a lei prendendole una ciocca di capelli e spostandogliela dietro l'orecchio.

 

-E poi sono sicura che Harry ti ama ancora- La guardò, come se quelle parole l'avessero sollevato un po' su il morale.

 

-Lui non mi ama più, non mi ha mai amata- Si lasciò cadere nel letto provocando un rumore fastidioso.

 

-Chi te lo dice?- Hayley ci pensò un po' su prima di rispondere.

 

-Lui stesso. Mi ha lasciato lui, non mi ha dato spiegazioni. Non mi ha detto niente, è venuto lì puntandomi il dito contro e urlando che io ero una puttana, una ragazza con dei seri problemi. Capiscimi, Mena, ti prego. Solo vedere una sua foto mi si spezza il cuore, figuriamoci lui che bacia un'altra ragazza che non sono io. Il mio cuore non esisterebbe più, anzi, ho la certezza che io dentro non ho più un cuore perchè ormai appartiene soltanto a lui- Scoppiò in lacrime dopo aver urlato quelle parole. Mena la guardò tristemente e poi l'abbracciò sussurrandole parole dolci per farla calmare.

 

-Scusa- Disse Mena una volta che Hayley si staccò dal suo abbraccio. Non aveva mai capito perchè i due si erano lasciati, si vedeva come erano innamorati e proprio non capiva il motivo della rottura della coppia più invidiata. Lei stessa invidiava quello che era nato tra i due giovani innamorati, aveva sempre sognato una storia come la loro, ma non si è mai presentata alla porta accanto. Hayley le aveva sempre detto che l'amore bisogna sempre aspettarlo e non cercarlo, però, i risultati, erano insoddisfacenti.

Hayley smise di piangere, ma comunque si ributtò tra le braccia di Mena, cosa in cui trovava molta protezione, una protezione che solo pochi le avevano dato. Chiuse gli occhi lasciando che i ricordi riaffiorarono nella sua mente...

 

 

Allargò le braccia lasciando che il vento le scompigliasse i capelli, quel momento era magico e sconosciuto fino ad un certo punto da lei. Chiuse gli occhi e sorrise, assaporando quell'attimo come se fosse l'ultimo, mentre il vestitino di seta bianco svolazzava qua e là donandole una sensazione di libertà. Era sul punto più in alto della montagna più alta, l'immensa valle si estendeva davanti a se, un panorama davvero fantastico. Senti due mani cingerle la vita, si spaventò, ma le bastò un secondo per riconoscere il dolce profumo di Harry. Stettero in silenzio per qualche minuto, che parvero come secondi, quando la sua voce roca cominciò a sussurrarle cose dolci.

 

-Ti amo Ley- Disse una volta sciolto l'abbraccio. Hayley si girò verso di lui guardandolo dritto nei suoi occhi verdi.

 

-Anche io ti amo Harry- Annullò la distanza che si era creata tra di loro in un bacio semplice pieno di emozioni. Non passò molto tempo che il bacio si intensificò, si sentiva solo il rumore del vento misto a quello dei loro cuori. Hayley si allontanò appoggiando una mano dietro la testa di Harry per poi avvicinarlo alla sua fronte.

 

-Promettimi che tutto questo non finirà, che il nostro amore continuerà e che tu non ti stancherai mai di me- Harry sorrise, poi prese dalla tasca una scatoletta blu vellutata.

 

-Aprilo- La ragazza prese in mano la scatoletta e lesse attentamente il bollo dorato che indicava dove lo si era andato a comparare, peccato che era strappato a metà. Aprì la scatoletta e restò meravigliata dallo splendore dell'oggetto. Harry prese l'anellino d'oro bianco con un grosso diamante al centro e lo mise al dito di Hayley.

 

-Per sempre insieme- Incrociò le dita con le sue. -Te lo prometto- E la distanza fu di nuovo annullata da un bacio.

 

 

 

-Sono comunque dell'idea che dovresti andarci- Hayley scrollò la testa scacciando il ricordo e concentrandosi sulle parole che Mena aveva appena pronunciato.

-Dovresti dimostrargli quanto vali, dimostrargli quanto di sbagliava a dire quelle brutte parole. Dimostrargli chi è la vera Hayley Colbat!- La incoraggiò.

 

-Lui sa già chi è la vera Hayley, solo lui lo sa- Quelle parole erano la pura verità.

 

-Allora fagli vedere cosa ha perso, che splendida ragazza ha perso- Mena sorrise e subito dopo anche Hayley ripeté l'azione.

 

-Mi hai convinto, vengo!- Mena esultò abbracciandola e poi sussurrandole:

 

-Brava ragazza- E tutte due cominciarono a ridere sotto lo sguardo divertito della madre che aveva origliato per tutto il tempo.



Oooook, so di essere in ritardo, perdonatemi vi supplico.
Comuqnue, questo capitolo non piacerà molto, diciamo che è una via di mezzo  per far arrivare al succo della storia.
è molto più ricco di dialoghi come potete ben vedere e ho voluto inserire un ricordo di Hayley e Harry.
Detto questo  mandatemi un sorriso perchè ne ho davvero bisogno, oggi la mia corrispondente francese è andata via e mi manca già, troppo.
Comuqnue, vi ringrazio per le recensioni che mi avete scritto e ringrazio soprattutto  la mia amica che ha ispirato me.
Se volete contattarmi sono su twitter: @__LolliPop__
Un grosso bacio e abbraccio, vostra pHazzaxxx

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


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Gli uccellini che canticchiano una melodia dolce e rallegrante, il vento che scompiglia i capelli e accarezza il viso, i raggi del sole che illuminano la stanza creando una dolce atmosfera, era quello che Hayley definiva un risveglio normale. Ma, a casa Colbat, niente era normale...Hayley si svegliò con le striduli e assordanti urla della madre, accompagnate dal fortissimo vento che creò brividi non piacevoli con l'aggiunta di un pizzico di pioggia, no scusate, diluvio...

Sbuffò pesantemente alzandosi dal letto, guardò l'ora nel cellulare, le sei del mattino, cosa c'era di tanto importante da svegliarla a quell'ora? Infilò i piedi nelle ciabatte a forma di coniglio e scese giù assonnata con la gobba nelle spalle e i capelli arruffati. Arrivò in cucina dove ad aspettarla c'erano Mena e la madre. Le guardò curiosa e loro si misero a ridere senza un motivo ben preciso. Hayley scosse velocemente la testa portandosi una mano sulla fronte per poi soffocare una risata.

 

-Cosa succede?- Chiese una volta assicuratasi che non stessero più ridendo. Mena si risvegliò come da un trans e poi sorrise prendendo dalla tasca dei jeans un pezzo di carta piegato. Allargò il foglio scoprendo la cartina dell'Inghilterra. Piegò la testa da un lato non capendo la situazione, ma le spiegazioni non tardarono ad arrivare.

 

-Il matrimonio è il diciotto dicembre, giusto?- Annuì -Quindi abbiamo ancora tanto tempo prima di andarci, giusto?- Chiese nuovamente ricevendo la medesima risposta.

 

-Io e tua madre abbiamo organizzato una...gita- Gesticolò con le mani. -Abbiamo deciso che io e te ci faremo una gita a Londra per poi andare ad Holmes Chapel dove si terrà il matrimonio. Abbiamo già guardato tutti gli orari degli aerei e corrispondono a quello che volevamo fare- Prese un pennarello rosso e cominciò a disegnare tutto il tragitto che avrebbero dovuto fare per visitare la città. Non era una brutta idea, pensò Hayley

 

-Abbiamo due settimane di tempo per visitare Londra- Le brillarono gli occhi, Londra era sempre stata la sua meta preferita. -Però tutto questo accadrà solo se dirai di sì- La guardò con sguardo supplichevole mettendosi in ginocchio.

 

-Va bene- Sospirò lasciandosi stritolare dall'amica contenta della risposta appena ricevuta. Soffocò una risata.

 

-Allora preparati, il volo è oggi pomeriggio-

 

-Cosa?!-

 

 

***

 

 

-Cosa farai quando lei sarà qui?- Chiese Liam premuroso all'amico. Harry si strofinò lentamente gli occhi per poi lasciarsi andare nella poltrona.

 

-Non lo so, ho ancora due settimane per pensarci- Sbuffò infastidito dalla situazione che si era creata per colpa della madre. Non doveva invitarla al matrimonio.

 

-Sono passati cinque giorni da quando Niall ti ha riferito che veniva, da allora sei uno straccio. Ti riduci in questo modo, sai che stai male...Ma allora perchè l'hai lasciata?- Harry ricordò pienamente l'addio e anche il motivo per cui si lasciarono. La rabbia esplose nei suoi occhi quando il ricordo di quella giornata rivenne a galla nei suoi pensieri. Scosse la testa ripetutamente, non voleva ricordare.

 

-Ero andato al bar per una commissione che mia madre mi aveva assegnato. Durante il tragitto che portava a quel bar incontrai Taylor, mi chiese se volevo un aiuto e io accettai. Cominciammo a parlare del più e del meno fino a che non mi disse che Hayley mi tradiva con un altro. Non credetti alle sue parole, all'inizio. Poi, dopo quella chiaccherata, notai un cambiamento in Hayley. Tornava a casa tardi senza spiegazioni, aveva sempre impegni. Così un giorno la seguì e la trovai abbracciata ad un ragazzo sconosciuto. Il mio mondo crollò in un pochi istanti. Il mattino seguente la lasciai schifato dal suo comportamento, il bello è stato che lei diceva di non sapere cosa aveva fatto. Le dissi che mi faceva schifo e che era una...puttana- Abbassò lo sguardo e Liam lo guardò incredulo. - Lo lasciata a 2 giorni dal nostro anniversario, facevamo tre anni. Tre anni mi capisci?- Una lacrima solcò il suo viso, la sua voce ormai rotta rimbombò per l'ultima volta nella stanza.

 

-E io sono ancora fottutamente innamorato di lei- A quel punto si lasciò andare in un pianto disperato. Liam non aveva mai visto piangere l'amico e rimase stupefatto, ma contemporaneamente triste per quello che gli aveva appena raccontato.

 

-E allora perchè sposi Taylor?- Con la manica della felpa si asciugò gli occhi e poi soffocò una risata.

 

-Per voi, per il ritorno degli One Direction!- Esclamò alzandosi dal divano e, prendendo in una mano la valigia e nell'altra il biglietto per il treno, se ne andò mettendo un punto alla conversazione.

 

 

***

 

 

-Mi sembra esagerato partire così presto!- Protestò incrociando le braccia al petto e sbuffando infastidita. Sapere che tra poco l'aereo partiva di certo non la tranquillizzava. Odiava essere aggiornata sull'ultimo momento.

 

-Tra meno di due ore devo partire, le valigie non sono fatte e non so nemmeno da che parte sono girata- La madre e Mena scoppiarono in una fragorosa risata e Hayley non ci trovò niente di così divertente, anzi, c'era da disperarsi.

 

-Abbiamo già pensato tutto a noi, la valigia è già in macchina, qui ci sono i biglietti, qui la cartina e qui i posti che potreste visitare a Londra- Come se non sapesse quali fossero i monumenti importanti di Londra. Hayley rimase a bocca aperta, odiava tutto questo.

 

-Io...Ma che cavolo!- Strinse la mano in un pugno. Era già abbastanza stanca della situazione che si era creata: Harry, Londra, il matrimonio, non ci capiva più niente e ogni minuto che passava si rendeva conto che, forse, la soluzione più adatta era quello di annullare tutto.
Lasciò cadere la mano nel tavolo di marmo lucido sotto la smorfia poco gradita della madre. Mena la guardò preoccupata, era convinta che il piano fosse stato gradito, invece si dimostrò l'esatto contrario. Hayley si intenerì sotto lo sguardo dell'amica, così sbuffò rilassando le spalle.

 

-Forza, andiamo all'aeroporto- Esclamò sorridente pentendosi della decisione presa. Mena si affrettò a prendere la mano di Ley e di trascinarla in macchina entusiasta che il suo sogno si stava avverando. Sorrise.
Arrivate all'aeroporto, la mamma salutò tutte e due ed un attimo dopo, Hayley e Mena erano in viaggio per Londra, l'avventura stava incominciando.

 



Il viaggio in treno non durò molto, e questo fu un bene per Harry, non sopportava viaggiare in treno.
Prima di scendere dal treno avvistò tra la folla una decina di paparazzi, così si affrettò a prendere la mano di Taylor. Uscirono e, come previsto, i paparazzi li travolsero riempendoli di domande, sempre le stesse. Una volta entrati dentro l'auto privata, Harry le lasciò la mano. Questa gita non doveva essere programmata. “È una piccola Luna di Miele” le spiegò la madre. Per fortuna che i suoi quattro migliori amici erano venuti con lui. Sbuffò pesantemente e rilasso le spalle.

-Amore mio, che ne dici se andiamo a prenderci un caffè?- Harry strinse i pugni quando sentì come lo aveva chiamato.

-Non chiamarmi così, Taylor!- Taylor si gelò al tono freddo e arrabbiato di Harry, quindi si scusò velocemente e ritornò alla sua postazione iniziale.

-Scusa Tay, andiamo a prendere pure un caffè- Sorrise radiante. D'altronde, lei era sempre stata innamorata di lui.




-Come lo vuoi il caffè Ley?- Chiese Mena, Hayley guardò attentamente il menù non sapendo cosa scegliere data la vasta scelta, alla fine chiese semplicemente un bicchiere d'acqua. Girò lo sguardo verso l'enorme finestra e guardò fuori le persone che passeggiavano tranquille, ma una cosa attirò maggiormente la sua attenzione: l'enorme ruota panoramica che girava, il London Eye.

-Mena, arrivo subito!- Prese la borsa di pelle e uscì fuori quasi correndo, e frettolosa arrivò a metà strada, quando poi andò a sbattere contro un ragazzo. La sua borsa cadde e da questa ne uscirono tutte le cose che conteneva. Si preparò mentalmente un discorso da fare al ragazzo, ma quando alzò lo sguardo, il suo cuore perse un battito.

-Harry?!-

-Hayley?!-

 


My spaces...
Ok..Il mio enorme ritardo è giustificato! Da metà aprile il mio computer ha cominciato a cioccare e per due un mese e mezzo sono rimasta senza di esso.
Poi ho avuto l'esame (Andato tutto bene se vi interessa) e ho avuto tanto da studiare.
Comunque eccomi qui. Finalmente l'incontro tra Hayley e Harry è arrivato, amda quel punto arriveranno anche tanti altri guai.
Vabbè, non vi anticipò più nulla . Vi mando un grosso bacione :*
Se volete contattarmi mi trovate su twitter: @__LolliPop__
Vostra pHazzaxxx

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Ci fu un attimo di silenzio, Hayley non poteva credere a quello che stava guardando. I suoi occhi, quei due smeraldi le erano mancati così tanto. Le sue labbra, i suoi capelli, lui, Hayley stava scoppiando di gioia. Si alzarono entrambi allo stesso tempo. Harry voleva fiondarsi su quelle labbra descritte da lui perfette, ma non poteva, non dopo quello che gli aveva fatto. Hayley lo stesso, non dopo tutto quello che le ha detto senza un valido motivo. Si guardarono per un'ultima volta negli occhi, poi rivolsero lo sguardo alla ragazza che stava di fianco a loro.

 

-Ehi tesoro, da quanto tempo!- Esclamò acida Taylor prendendo la mano di Ley per tirarla tra le sue braccia in un fastidioso abbraccio. Hayley e Taylor non erano mai andate d'accordo.

 

-Ciao Taylor- Disse semplicemente una volta che Taylor la lasciasse libera da quel stritolamento poco piacevole. Harry guardava costantemente Ley, gli era mancata tantissimo e, nonostante il tradimento, provava ancora un sentimento molto forte nei suoi confronti.

 

-Come va?- Hayley si limitò a far spallucce, non voleva aprire un dialogo con lei, non quando aveva di fianco la persona che ha più amato, e che ama ancora tutt'ora.

 

-Tay, puoi lasciarci un attimo soli?- Chiese Harry lasciando spiazzate sia Taylor che Hayley. A quella domanda Ley si preoccupò molto, non voleva ricevere le stesse parole di quella mattina. Taylor se ne andò infastidita, lasciandoli finalmente soli.

 

-Senti, se vuoi rinfacciarmi tutte le cose che mi hai detto quella volta, ti fermo io e ti chiedo se puoi non parlare, perchè di stare male un'altra volta non ce ne ho vog...- Non terminò la frase, Harry si avvicinò a lei e l'accolse in un caldo abbraccio. Hayley spalancò gli occhi, non pensava che l'avesse fatto. Harry la strinse forte al suo petto e inspirò il suo profumo dolce di cocco, Hayley aveva le lacrime agli occhi, ma non voleva farle uscire. Si morse il labbro inferiore e cerco di non piangere, ma tutti i tentavi furono inutili, una lacrima rigò la sua guancia. Riavere tra le braccia la persona che hai amato con tutto il cuore, quella che ti rende più felice è la sensazione più bella. Il corpo di Harry tremava, stava piangendo anche lui, per lei, ma non aveva ancora il coraggio di perdonarla. La notizia del tradimento gli era arrivata in faccia improvvisamente, l'aveva sconvolto e ci soffrì per mesi, anni e fino ad ora non ha ancora dimenticato.

 

-Oh Harry!- Si strinse forte a lui e lui ricambiò, ma quando si rese conto di quello che stava facendo, allentò la presa e si staccò. Hayley aveva gli occhi lucidi, anche quelli di Harry. Cercò di riavvicinarsi a lui, ma venne respinta.

 

-Consideralo come l'addio che non ti ho dato- E con queste parole girò le scarpe e se ne andò via. Hayley rimase lì, ferma a guardarlo mentre se ne andava. Ci rimase male, malissimo, pensava che ogni cosa si era aggiustata, invece era solo per l'addio. Si portò le mani nella faccia e pianse senza farsi vedere dalle persone che giravano. Una volta assicuratasi che le lacrime non sarebbero più uscite, ritornò da Mena, che aveva assistito a tutta la scena con dispiacere. L'amica subito le corse incontro e l'abbracciò, cercò di trasmetterle tutto il bene che le voleva per tranquillizzarla, ma il tentativo fu invano, Hayley continuava a piangere delusa., amareggiata, arrabbiata, triste e confusa.

 

-Ora andiamo in albergo, così almeno possiamo parlarne tranquillamente- Le porse un fazzoletto che accettò volentieri. Prima di andare lasciò sul banco un po' di soldi non curante del resto che doveva ricevere, ma l'importante ora era la sua amica. L'albergo non distava tanto lontano dal bar cui erano appena state, ma comunque ci volle un quarto d'ora prima di arrivare a destinazione.

 

-Cosa vuoi fare?- Chiese Mena dopo essere entrate nella stanza. Hayley scosse le spalle, non aveva voglia di fare niente. Si buttò nel letto e chiuse gli occhi, si addormentò in un batter d'occhio.

 

 

 

 

 

L'incontro l'aveva scombussolato, rimase zitto per tutto il viaggio verso l'albergo, sperava solo di non essere in quello di Hayley. Appena arrivarono a casa corse dai suoi amici, che stavano giocando beatamente alla play.

 

-Ragazzi, vi devo parlare- Non lo degnarono di uno sguardo, erano troppo impegnati a giocare. Si mise davanti alla tv sventolando le mani per l'aria, ma l'unica risposta che ebbe fu da parte di Louis con un “Levati Harry, stiamo giocando”. Sbuffò pesantemente e se ne ritornò a dove era prima.

 

-Ragazzi, ho incontrato Hayley!- Esclamò ottenendo l'attenzione di tutti. 

 

-Come?- Chiese Zayn un po' diffidente dalle parole di Harry.

 

-Oggi mentre ero al bar, sono uscito fuori un attimo e mi sono andato a scontrare contro Hayley...- Niall sorrise e soffocò una risata che fu accolta da tutti con punti di domande. Lui scosse la testa sempre ridendo e poi ritornò a guardare l'amico. Harry non capiva il comportamento dell'amico, come faceva a ridere in una situazione del genere?

 

-Niall perchè ridi?- La risposta arrivo presto.

 

-Harry, tu credi nel destino?- Harry rimase confuso, stavano parlando di Hayley e cosa centrava adesso il destino? Ma comunque rispose. -Non lo so Niall, non mi sono mai fatto una domanda del genere-

 

-Bene, allora stammi a sentire. Tu ed Hayley quando vi siete conosciuti? Come vi siete conosciuti e dove vi siete conosciuti?- Harry ci pensò sopra e poi rispose.

 

-Allora, quando: il sedici dicembre di cinque anni fa. Come: Per sbaglio io stavo andando di corsa e mi sono scontrato con lei. Dove: Sotto il London Eye...- Harry spalancò gli occhi.

 

-La stessa scena è avvenuta oggi, sedici dicembre - Finì al frase Niall, tutti avevano gli occhi spalancati, poteva trattarsi di una coincidenza, ma quello che era avvenuto era così strano.

 

-è il destino Harry, tu e Ley siete destinati a stare insieme- A quel punto, Niall scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso di tutti. Niall rideva come un matto rotolando qua e là, ma poco dopo si ricompose.

 

-Oggi è il quattro dicembre coglioni!- E tutti scoppiarono a ridere. -Vaffanculo Niall- Anche se la data era sbagliata, il posto e il modo in cui si erano conosciuti erano uguali. Ma comunque non diede molto peso alla questione e si mise a ridere insieme ai suoi quattro migliori amici.

 

-Comunque, cosa hai fatto e cosa ha fatto?- Di parlare dell'errore che aveva appena fatto non ne aveva voglia, ma comunque dovette raccontarglielo.

 

-Una volta che ci siamo scontrati ci siamo guardati per non so quanto tempo, poi è arrivata Taylor che ha salutato anche lei in modo molto brusco Ley. Poi non so cosa mi è successo, ho mandato via Taylor e l'ho abbracciata. Si stringeva forte a me e io avevo le lacrime agli occhi. Mi era mancata da morire. Subito dopo mi sono accorto di quello che stavo facendo e mi era venuta in mente la nostra rottura, allora mi sono staccato e le ho detto che era l'addio che non le ho dato quando lo lasciata-

 

-Ma sei coglione?- Urlò Louis incredulo dal comportamento dell'amico. Hayley era la sua migliore amica, la conosceva come il palmo della sua mano...sapeva benissimo che era una ragazza molto sensibile, ci sarà rimasta malissimo.

 

-Sì, lo sono. Avevo la mia vita tra le braccia e me la sono fatta scappare. Ma lei mi ha deluso profondamente, Louis. Vorrei avere la forza per perdonarla, perchè so che senza di lei, mi manca qualcosa- Louis si morse il labbro superiore. -Scusa Harry-

 

-Tranquillo amico- Sorrisero a vicenda. Piombò il silenzio, nessuno sapeva più cosa dire o fare.

 

-Ma, hai mica visto se con Ley c'era Mena?- Domandò Niall portandosi la mano dietro la testa e arrossendo lievemente. Ad Harry spuntò il sorriso, ma poi gli sorse un dubbio. Non l'aveva vista, ma era sicuro che c'era anche lei.

 

-Io non l'ho vista Niall, ma penso proprio che ci sia. Mena e Hayley sono inseparabili- Niall ci pensò un attimo.

 

-Hai ragione, sono inseparabili come il cacio sui maccheroni, come il formaggio fuso sui tacos, come le patatine sulla pizza. Insomma, che pizza sarebbe senza le patatine?- Tutti scoppiarono a ridere. -Una pizza margherita?- Intervenne Zayn. Harry stava bene con loro, nonostante i vari litigi, loro sapevano sempre come tirare su il morale, era grato di questo.

 

 

 

 

 

 

Mena aveva lasciato Ley da sola immersa nei suoi pensieri, intanto si dedicò una giornata solo a lei andando a fare un po' di compere. Girò i vari negozi, ma non comprò niente, anche perchè costavano troppo. Ma quella giacchetta rosa confetto avvistata in quel negozio stava diventando un ossessione. Le piaceva da morire, ma i soldi che aveva in tasca non ricoprivano il costo di quella giacchetta.

 

-Ti piace?- Mena alzò la testa di colpo quando sentì al voce di Niall dietro di lei.

 

-La adoro- Prese coraggio e si girò dall'altra parte incontrando due bellissimi occhi azzurri. Gli sorrise e lui ricambiò piacevolmente il gesto. Si perse in quell'azzurro cielo, ci si specchiava benissimo.

 

-E allora perchè non la compri?- Mena distorse la bocca e gli fece vedere i pochi soldi che il suo portafoglio conteneva. Niall sorrise.

 

-Dai vieni, te la compro io!- Mena strabuzzò gli occhi. - No! No, Niall non voglio- Lui scrollò le spalle sorridendo e entrò nel negozio. Dopo poco uscì con la giacchetta, a Mena le si illuminarono gli occhi. Tirò fuori la giacca e non aspettò di arrivare a casa che se la mise subito. Intanto Niall la stava guardando, da dove proveniva così tanta bellezza? Si incantò.

 

-Grazie Niall- Lui le sorrise e lei ricambiò con piacere. Poco dopo Niall si portò la mano dietro la testa e cominciò a strofinarsi la nuca.

 

-Ho sentito che Harry ha incontrato Ley- Lei sospirò pesantemente ricordandosi di quel momento. -So che Harry è tuo amico, ma è stato davvero stronzo nei suoi confronti- Niall annuì consapevole che le parole di Mena erano tutte vere. Seguì un imbarazzante silenzio, quando poi a Mena le venne un idea.

 

-Senti Niall, io penso che Harry e Hayley debbano ritornare insieme, anche perchè sono la coppia più bella del mondo. Spero che tu sia d'accordo- Niall annuì nuovamente. -Bene, allora io e te dobbiamo organizzare qualcosa per farli rimettere insieme. Ad esempio potremmo organizzare una serata tutti insieme. Che ne dici?- Niall sorrise all'idea di Mena.

 

-è una bellissima idea Mena, proprio come te-

 

 

 

 

 

Da quanto tempo stava dormendo non se lo sapeva spiegare, sapeva soltanto che quel riposino le aveva fatto bene e si risvegliò con il sorriso sulle labbra. Si alzò dal letto chiamando ripetutamente Mena, che non rispondeva. Corrugo la fronte, ma non si preoccupò più di tanto. Girò la testa dalla parte del comodino e trovò un bigliettino bianco tutto strappato. Le spuntò un sorriso, prese in mano il bigliettino e lesse.

Ehi puzzona, visto che dormivi ho deciso di andare un po' per negozi, quindi se non mi trovi non ti preoccupare, ammesso che ti preoccupi...Va bè, penso di ritornare verso le sei. Ciao dolcezza

Guardò l'orologio, le sei e mezza, rise e poi si ributtò nel letto. Il tempo di richiudere gli occhi che un uragano entrò in camera mettendo sottosopra la stanza. Hayley strabuzzò gli occhi.

 

-Mena, tutto bene?- L'amica prese una maglia e un pantalone dalla valigia e gliele buttò in faccia. -Mettiti questa roba, stasera andiamo a cena-  

 

My spaces
Alloraaaaa, ho pubblicato presto questa volta. Come semrpe spero vi piaccia e che apprezziate quello che ho scritto come io ho apprezzato scriverlo.
Ho  voluto fare uno spazietto per la pubblicità , infatti ecco le storie che vi consiglio di leggere:
 ' An Angel From Mullingar' (the sun after the storm) di Directioner_Is a promise
Infinity Dream...maybe di FanOfEmblem3And1D4Ever

Inoltre ho chiesto ad una mia amica di scrivere una OS sulla rottura di Harry e Hayley e sono proprio contenta
del risultato. La OS è di I_Am_Mrs_StyPayHorLikSon e si chiama:

 What's happened between Harry and Hayley?
è
 Davvero bella e vi consiglio di leggerla.
Bè, se volete contattarmi mi potete trovare su twitter: @__LolliPop__
Un grosso bacio a tutti :* pHazzaxxx

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


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In pochi minuti, sia Hayley che Mena erano lavate, vestite e truccate. Ad Hayley faceva molto piacere andare a mangiare fuori insieme alla sua migliore amica, ma lei non sapeva che insieme a loro c'erano anche gli One Direction. Quindi rispose subito di sì alla domanda di Mena, liberarsi dai brutti ricordi le faceva bene.

Tranquilla e felice presero il taxi per andare al ristorante, che distava più o meno una mezz'oretta. A metà strada ad Hayley vennero i dubbi, non aveva chiesto ne se c'era qualcuno insieme a loro ne dov'era il ristorante o come si chiamava.

 

-Mena, ma siamo solo io e te?- Il corpo dell'amica si irrigidì di colpo mentre il cervello cercava di elaborare una scusa per mentire ad Hayley, ma allo stesso tempo non mentirle.

 

-Certo che non siamo sole, ci sono tutte le altre persone- Disse riferendosi a tutte le persone che avrebbero mangiato in quel ristorante e allo stesso tempo alle persone che sarebbero venute con loro. Hayley le sorrise, ma Mena era consapevole che, dopo la cena, l'avrebbe massacrata di botte. Ad un tratto, la tasca del pantalone le si illuminò, prese il cellulare in mano e lesse velocemente il messaggio dell'irlandese.

Noi siamo già arrivati, tu dove sei?

Guardò di sottecchi Hayley e poi rispose cercando di non farle vedere niente e allo stesso tempo di non farla insospettire.

Cinque minuti e arriviamo!

Ripose il catorcio antiquato, che si rompeva solo a guardarlo, nella tasca del jeans attillato arancione. Per quella sera, ne Mena ne Hayley si erano vestite eleganti, ma nemmeno come due appena scappate di casa.

Arrivati a destinazione Mena cominciò a ridere senza però farsi sentire dall'amica. Hayley invece si guardò attorno il magnifico panorama davanti a se. Il posto era bellino secondo il parere di Mena, isolato, tranquillo e molto soddisfacente visto che i prezzi non erano cari e le porzioni abbondanti.

 

-Entriamo?- Chiese Mena e Hayley annuì sorridente, quando poi entrò e incontrò lo sguardo di Liam si paralizzò e il suo sguardo si puntò subito su quello di Mena che si stava facendo piccola piccola.

 

-Oh, ma guarda chi c'è?- Disse Mena prendendo per il culo la povera Hayley che si stava disperando. -Ti odio Mena!- Esclamò fulminandola con lo sguardo e trascinandola nell'incubo più peggiore. Sperava solo di non incontrare Harry di nuovo, quell'abbraccio l'aveva un po' turbata, ma quando vide Louis farsi spazio tra la gente per venirla a salutare, lasciò i pensieri in un angolo e cominciò a correre verso il moro. Si buttò letteralmente tra le sua braccia per poi stampargli un gioioso bacio sulla guancia.

 

-Oddio Ley, quanto mi sei mancata!- Disse stringendola più forte che poteva.

 

-Due anni Lou, due anni, mi sei mancato così tanto- Dopo Louis tutti vennero a salutare Hayley e Mena che sorrisero felici.

 

-Ditemi, c'è anche Harry?- Chiese speranzosa in una risposta negativa, ma fu tutto il contrario e sul viso di Louis comparve un'espressione triste e schifata mentre guardava fuori dalla finestra. Hayley si chiese cosa aveva da guardare fuori dalla finestra, così cercò di girare la testa, ma fu interrotta da Zayn che l'accompagnò a sedersi nel tavolo. Mena non capì la situazione, girò la testa anche lei e quello che vide fu poco piacevole. Harry stava baciando Taylor con tutti i paparazzi intornò e capì al volo del perchè Zayn avesse allontanato Ley. “Si sta preannunciando una serata interessante”, pensò.

Si sedette anche lei nel tavolo in mezzo a Liam e Hayley per poi rivolgere uno sguardo di ringraziamento nei confronti di Zayn, che ricambiò con un sorriso.

-Sei arrabbiata con me, vero?- Le chiese Mena preoccupata. Hayley le sorrise e poi l'abbracciò forte forte.

 

-Anche se c'è Harry, mi fa piacere questa serata, ho rincontrato i miei migliori amici solo grazie a te- Mena alzò un sopracciglio sorpresa dal suo comportamento, ma comunque le sorrise radiante contenta che l'amica non fosse arrabbiata con lei. Come previsto, poco dopo arrivarono al tavolo sia Harry che Taylor. Entrambi non sapevano niente della presenza di Mena e di Hayley, dunque Harry si immobilizzò appena incontrò di nuovo gli occhi color ghiaccio di Hayley. Taylor, invece, sbuffò infastidita dalla presenza delle due ragazze. Si sedettero l'uno affianco all'altra proprio di fronte a Mena e Hayley, nessuno osò parlare. Fu Louis a parlare per primo e a incominciare una lunga conversazione con tutti, tranne con Harry e Hayley che si guardavano ininterrottamente. Lo sguardo di Harry cadde sulla mano sinistra di Ley, precisamente sul dito medio dove portava l'anellino. Hayley tirò via la mano e la mise sotto il tavolo, di modo che lui non potesse più vedere l'oggetto di inestimabile valore.

 

-Vedo che porti ancora l'anello- La voce roca di Harry rimbombò nelle orecchie di Ley, era come una melodia, non ne poteva fare a meno. Hayley aprì la bocca per rispondere, ma subito dopo la richiuse e annuì semplicemente abbassando la testa.

 

-Potrai anche non crederci, ma questo anello è molto importante per me...- Hayley si morse il labbro inferiore pentendosi subito dopo di aver detto quelle parole. -Perchè così non commetterò più un errore del genere- Harry la guardò stupito e arrabbiato dalle sue parole.

 

-Bene, sarei io l'errore? Non sono io quello che ti ha tradito- Sputò quelle parole addosso ad Hayley come pugnalate nel petto.

 

-Io non ti ho tradito Harry!- Urlò mettendo silenzio nell'intera sala. -Non so nemmeno come ti sia venuta in mente quest'idea. Non ti ho mai tradito e mai l'avrei fatto perchè ero innamorata di te, come cavolo facevo a tradirti se eri la persone più importante della mia vita? Spiegamelo! Io...io non ho mai capito perchè mi hai detto questo cose, non capisco e mai capirò- Gli occhi di tutti erano puntanti su di lei. Hayley si sentì sollevata da una parte, e dall'altra triste. Harry la guardò senza alcuna espressione.

 

-Dovresti spiegarmelo tu perchè mi hai tradito e non io!- Hayley strinse le due mani in due pugni, premette così tanto da farsi diventare le nocche bianche. Poi si alzò dalla sedia creando un fastidioso rumore alle orecchie delle persone che stavano ascoltando il litigio.

 

-Sai che ti dico...Vaffanculo Harry!- Si tolse l'anellino dal dito e glielo tirò addosso, dove c'era il cuore. Infastidita dalla situazione se ne andò via correndo, seguita da Mena. Poco dopo Louis si alzò e, prima di inseguire Ley, guardò dritto negli occhi Harry fulminandolo. Taylor, invece, ridacchiava silenziosamente, divertita dalla scena appena vista.

Hayley correva senza sapere dove andava, l'unica cosa che voleva era scappare via, da lui, da tutti, restare sola e eliminare tutti i problemi. Ad un tratto si sentì presa per un braccio e tirata bruscamente dentro un vicolo. Stava per urlare, ma le fu tappata la bocca con una mano.

 

-Sono io, Hayley- Hayley si rilassò, la voce di Louis la tranquillizzò in poco tempo. Si girò e abbracciò l'amico. In quel momento era l'unica cosa di cui aveva bisogno.

 

-Mi dispiace tanto- La strinse forte a se cercando di darle tutto l'amore possibile che aveva bisogno. Hayley si lasciò cullare dalle parole di Louis che la confortavano.

 

-Io non ho tradito Harry, non l'avrei mai fatto- Le lacrime non scendevano, le aveva esaurite.

-Io ti credo Ley- Hayley si staccò dall'abbraccio guardando i due splendidi occhi di Louis.

 

-La cosa che fa più male è che Harry non ha avuto e non ha fiducia in me- E a quel punto scoppiò a piangere.

 

 

 

 

 

Harry si sentiva davvero in colpa, nonostante lui fosse convinto che lei lo aveva tradito, si sentiva in colpa. Era infastidito dal comportamento di Taylor, ma soprattutto dal suo comportamento. Si guardò intorno, i suoi amici lo guardavano furiosi e avevano ragione. Si alzò dalla sedia sotto le mille domande della sua falsa futura moglie e se ne andò con le mani nelle tasche e la testa abbassata. Mentre camminava si scontrò con Mena che lo guardò in una maniera terrificante.

 

-Senti, brutto coglione, fai ancora soffrire di nuovo una volta così Ley che ti strappo le palle e le do da mangiare ai piranha- Disse puntandogli il dito nella pancia e facendolo arretrare.

 

-Hai ragione- Mena spalancò gli occhi e la bocca.

 

-Come?-

 

-Hai sentito bene, hai ragione, ora tu vieni con me e mi spieghi un po' di cose- Si diressero verso un giardinetto pubblico, si sedettero su una panchina e si guardarono.

 

-Io ti racconto cosa ho visto e tu mi dici dove ho sbagliato- Mena non capì al volo quello che stava dicendo Harry, ma annuì lo stesso.

 

-Allora, un giorno, mentre stava portando una cosa a mio nonno, ho incontrato Taylor per la prima volta. Era in pausa da un tour che aveva appena finito e stava aiutando sua zia nel bar di mio nonno. Quel giorno mi disse che Ley mi stava tradendo. Da quel giorno ho cominciato ad avere dubbi, anche perchè lei arrivava a casa tardi e si continuava a inventare scuse. Decisi quindi di seguirla e la trovai abbracciata ad uno- Harry si voltò verso Mena che soffocò una risata.

 

-Com'era fatto questo ragazzo?- Chiese Mena sapendo già la risposta.

 

-Non ho visto molto del suo viso, mi ricordo solo che aveva i capelli scuri e gli occhiali, mi pare blu- Mena cominciò a ridere sotto lo sguardo confuso di Harry.

 

-Io non ti dico niente su quello che è successo. Le spiegazioni le avrai soltanto da Hayley. Ti dico solo che veramente lei non ti ha tradito e che è stato soltanto un fraintendimento causato dalla poca fiducia nei suoi confronti, Harry- Detto questo si alzò e se ne andò lasciandolo da solo insieme ai suoi problemi. Infilò una mano nei jeans estrasse l'anellino d'oro bianco. Esso risplendeva sotto la luce lunare. Alzò gli occhi al cielo guardando le infinite stelle e subito un ricordo si fece spazio nella sua mente.

 

 

 

-Guarda amore, quella si chiama Cassiopea- Disse Hayley stringendo di poco la mano di Harry. Alzò lo sguardo e notò la “w” disegnata nel cielo e sorrise.

 

-Quella invece si chiama orsa maggiore, detta comunemente grande carro- Hayley puntò il dito nel cielo indicandogli la costellazione.

 

-E invece quella lì è il Cane Maggiore. È una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è anche una delle 88 costellazioni moderne- Quella era sempre stata la passione di Ley, l'astronomia. Sapeva riconoscere tutte le costellazioni e ne sapeva la storia.

 

-Invece guarda là- Intervenne Harry puntando il dito nel cielo. -Quelli li siamo noi due, siamo le stelle più luminose di tutto questo cielo- Harry sorrise soddisfatto della frase appena detta e si preparò per il bacio.

 

-No, Harry, quelle sono semplicemente il piede di Orione, ed è anche la costellazione più importante del cielo- Disse Ley lasciando di stucco Harry. Lei rise di gusto e poi si mise sopra di lui guardandolo negli occhi.

 

-Comunque, Orione o non Orione io ti amo alla follia- Si piegò verso di lui per dargli un piccolo bacio sulle labbra. Harry fece una smorfia di non consenso, si aspettava di più.

 

-Uffa, ero riuscito a fare una bellissima frase e tu me l'hai rovinata- Ley rise e Harry si incantò davanti a lei. Lei era perfetta per lui. Dolce, bella, simpatica. Era perfetta.

 

-Ritenta, sarai più fortunato- Harry sorrise e poi cominciò a accarezzarle la guancia dolcemente. Fece finta di guardare il cielo e poi esclamò -Guarda che bella quella stella, forse è la più bella in questo cielo, luccica tantissimo!- Ley si tolse da sopra Harry e si rimise a posto, nel telo da mere, per guardare la stelle che intendeva Harry, pronta per fornirgli tutte le spiegazioni. Ley guardò attentamente il cielo, ma dove stava guardando Harry non vide nessuna stella luminosa.

 

-Harry, io non la vedo!- Harry le sorrise e poi frugò nella borsa di Ley prendendo uno specchio. Lo mise davanti al viso di Ley.

 

-Ora la vedi?- Ley sorrise e si buttò nuovamente sulle labbra di Harry in un bacio passionale e pieno di amore. Non aveva dubbi, lui era il ragazzo perfetto per lei.

 

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My spaces.
Ciao a tutte, eccovi qui il capitolo 6. Spero che vi piaccia :D
Sono strafelice, sono uscita dall'esame con 9...Poco importa, non ve ne dovrebbe fregare niente.
Comunque, cosa sarà successo ad Hayley e Harry? Seguite la storia e lo scoprirete ;) 

Qui c'è la OS dov'è c'è scritta la rottura tra Ley e Harry:
What's happened between Harry and Hayley?
Leggetela ;)
Un grosso bacio :*
pHazzaxxx
Se volete contattarmi mi trovate su twitter: @__LolliPop__

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


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Certo mamma, Londra è bellissima e io e Mena ci stiamo divertendo tanto” Mentì Hayley alla madre mentre cercava di non far cadere altre lacrime. Mena la guardò e poi le sorrise.

 

Allora ti lascio stare tesoro mio, goditi la tua vacanza!” Esclamò entusiasta la madre.

 

Senz'altro” Chiuse la chiamata e si lasciò cadere nel piccolo divano della camera d'albergo, ma subito dopo la sua attenzione fu catturata dall'apertura di una porta. Alzò la testa e scorse Mena aprire la porta.

 

-Ley, Niall mi ha invitato a fare una passeggiata con lui...Spero non ti dispiaccia- La guardò sperando in una risposta positiva. Hayley le sorrise e annuì.

 

-Grazie!- Chiuse la porta e se ne andò lasciandola da sola nei suoi pensieri. Tutto quello che le stava succedendo le stava facendo male. Harry, Taylor, il matrimonio, tutto si mescolava e creava nervosismo e fastidio. Ley sbuffò per poi prendere il libro che si era portata a dietro. Sfogliò le pagine fino a che non trovò il segno di dove era arrivata e cominciò a leggere. Era, come minimo, la quinta volta che leggeva quel libro, le piaceva un sacco ed era stato anche un regalo da parte di Liam. Con Liam condivideva la passione per la lettura, ogni libro letto da Hayley veniva poi letto da Liam e viceversa. Un giorno Liam le fece leggere un libro, le piacque tanto così glielo regalò. Il libro, intitolato “Giovane e ribelle”, parlava di un ragazzo che entrava in contatto con la vita dei teenagers. All'apparenza poteva sembrare un libro facile per ragazzini, ma mai giudicare un libro dalla sua copertina, il libro era molto difficile e complesso nella sua semplicità. Così, si ritrovò a rileggere quel libro milioni di volte.

Era sul punto di finire il capitolo quando il cellulare le squillò. Lesse velocemente il nome sullo screen e poi schiacciò il tasto verde del suo cellulare. La voce del suo migliore amico la fece sorridere. Parlarono per un po', dato che Hayley non aveva niente da fare. Chiacchierare un po' con lui la rendeva felice, le faceva questo effetto insieme a Mena.

 

Comunque, ti ho chiamato per chiederti una cosa” Il tono di Louis si abbassò man mano che parlava e Ley si preoccupò.

 

Spara” Disse cercando di essere il più tranquilla possibile, cosa che non avvenne dato che Louis se ne accorse, ma non ci fece poi così tanto caso.

 

Devo fare un regalo ad una persona e non so proprio cosa fare” Hayley ridacchiò tranquillizzandosi all'istante. Sorrise e poi rispose a Lou.

 

 

 

 

 

Il bellissimo panorama che si presentava davanti ai suoi occhi lo fece rilassare. Amava guardare madre natura e tutti i suoi prodigi, peccato che nessuno li apprezza come lui. Si sedette sulla sedia della veranda quando un'idea gli passò per la testa. Si alzò e si diresse nell'armadio prendendo una custodia nera molto grossa da cui estrasse una chitarra. In quegli anni aveva imparato a suonarla e quella era un dolce regalo da parte di Niall, suo insegnante.

Si rimise comodo nella sedia portandosi sulle gambe la chitarra, sfiorò con la mano le corde prima di emettere un suono che ricordava un La. Accordò la chitarra e quando fu tutto pronto prese dalla custodia un foglio tutto stropicciato e rotto. Guardò lo spartito con malinconia per poi intonare le note sul foglio, aggiungendoci la sua voce melodiosa.

 

-Now you were standing there right in front of me
I hold on scared and harder to breath
All of a sudden these lights are blinding me
I never noticed how bright they would be-

 

Intonò la prima parte, si prese una pausa e continuò mentre delle piccole lacrime scendevano dai suoi occhi. Il testo di quella canzone era stato scritto da Hayley e lui quando stavano ancora insieme, e lui si sentiva in colpa, dopo le parole di Mena aveva capito che aveva commesso un'enorme errore che forse non poteva più riparare. Ma un mucchio di domande si annidavano nella sua testa, chi era lui? Perchè la stava abbracciando?

 

-I’ll keep my eyes wide open
I’ll keep my arms wide open

Don’t let me
Don’t let me
Don’t let me go
‘Cause I’m tired of feeling alone
Don’t let me
Don’t let me go
‘Cause I’m tired of feeling alone
-


 

Ma perchè è tutto così difficile? L'amore, i sentimenti? Perchè si doveva innamorare di lei? Perchè non ha chiesto spiegazioni prima di prendere decisioni affrettate? Perchè, perchè e ancora perchè?
Tutte queste domande si stavano intrufolando nella sua mente mentre cantava, l'unica risposta stava il lei, l'unica che poteva darle delle risposte. Si fermò tutto ad un tratto consapevole di non farcela più, le lacrime gli scendevano come fiumi nelle guance.


 

-Perchè è così tutto fottutamente difficile? Perchè, Dio spiegamelo- Sussurrò al vento, come se potesse dargli una risposta. -Cioè, sono stato un coglione, l'ho lasciata pensando che mi tradisse quando non era vero- Voleva una risposta, ma se avesse chiesto a Ley se si potevano vedere lei avrebbe subito detto di no. Gli venne così in mente un'idea. Frugò nella tasca dei jeans il cellulare.


 

Pronto?” Disse Louis dall'altra parte della cornetta.

Louis, sono Harry, ho bisogno di un tuo aiuto

Dimmi


 


 


 

Niall sperava soltanto che quel sorriso non svanisse mai. La guardava incantato da tutta quella bellezza. I capelli neri lisci, gli occhi marrone cioccolato, le sue labbra perfette a forma di cuore. Decisamente era una bella ragazza, poi insieme al suo carattere era la ragazza perfetta. Stava ininterrottamente parlando di un argomento non interessante per lui.

-Niall, mi stai ascoltando?- Chiese Mena guardandolo sorridendo appena.

-Bellissima- Si lasciò sfuggire il biondo. Spalancò gli occhi e si portò una mano sulla bocca. Mena arrossì al complimento.

-Cioè, la giornata è bellissima- Cercò di rimediare Niall sotto la risata di Mena.

-Certo, se non piovesse- Mena scoppiò a ridere e subito dopo Niall. Ridevano come cretini e si stavano comportando proprio come due quindicenni. Ma comunque si stavano divertendo un mondo.

-Niall, sono stata benissimo con te, ma devo andare- Disse dispiaciuta Mena avvicinandosi a lui per schioccargli un sonoro bacio sulla guancia, cosa gradita da Niall che diventò tutto rosso. -Ci vediamo- Niall gli sorrise e lei se ne andò al suo albergo.


 


 


 

Era felice, passare una giornata con il suo migliore amico le avrebbe fatto di certo piacere. Era da due anni che non lo vedeva, dovevano rimediare tutti quei giorni. Si dovevano incontrare in un parco. Sorrise all'idea di tutte le cose stupide che potevano fare, ma il suo sorriso svanì quando, al posto di due iridi azzurre, incontrò due smeraldi luccicanti.

-Che cosa ci fai qui?- Chiese Hayley tenendo un tono freddo e distaccato. Harry la guardò cercando le parole adatte.

-Ley, dobbiamo parlare- Sorpresa da come l'aveva chiamata inclinò la testa da un lato soffocando una risata.

-Senti, se vuoi dirmi che sono una puttana, che faccio schifo o cose del genere, sprechi solo fiato e sai, il fiato ti serve per limonare quella specie di cavallo mutante (Senza offesa nei confronti di Taylor...Lei è una delle mie cantanti preferite)- Hayley stava esplodendo, tutta la rabbia che si era accumulata in quei anni stava uscendo piano piano.

-No, volevo dirti scusa- Hayley lo guardò dubbiosa e curiosa, intanto si stava calmando.

-Come?- Harry chiuse gli occhi per un momento, formulò la frase in testa e poi li riaprì.

-Ti ho lasciato perchè ero pienamente convinto che tu mi tradissi- Lei inarcò un sopracciglio, lo sapeva benissimo quello. -Ma ho preso una decisione troppo affrettata e non ho chiesto spiegazioni- Ley non capiva dove voleva andare a parare.

-Ley, io non so come si andata veramente la faccenda, ma se io ti racconto perchè ho pensato che tu mi tradivi mi dici dove ho sbagliato?- Harry sperò in un sì, non capiva più niente. Hayley annuì semplicemente, così Harry cominciò a raccontare.

-Due giorni prima dei nostri tre anni insieme ti ho vista abbracciata ad uno. Taylor mi aveva detto che mi tradivi qualche giorno prima, ho cominciato a insospettirmi e così ti ho seguito, ti ho trovata abbracciata ad un altro che io non ero. La gelosia, la rabbia, la tristezza si erano impossessati di me e ti ho lasciato, senza chiedere spiegazioni- Hayley spalancò la bocca e guardò intensamente Harry che cercava una risposta a tutto questo. Scosse la testa lentamente facendo cadere una piccola lacrima che si andò a posare sul suo torso della mano.

-Sì, Harry, hai preso una decisione affrettata, perchè io non ti ho tradito con quello lì, e un abbraccio non doveva significare per forza che stavo con lui- Harry chiuse gli occhi aspettando il continuo. -Quello lì era mio cugino, gli ho chiesto di organizzarmi una cena per me e te, perchè facevamo tre anni. L'ho abbracciato per ringraziarlo-

Ad Harry arrivarono un mucchio di pugnali dritti al cuore. Lui aveva pensato che lo tradiva quando stava semplicemente organizzando una cena per lui e per lei. Si portò la mano davanti alla bocca cominciando a respirare fortemente. Era arrabbiato, ma con se stesso. Come aveva potuto?

-Ley, mi dispiace- Disse prendendole la mano e stringendogliela. Hayley non faceva trapelare nessuna emozione.

-Sì, anche a me- Harry alzò il viso verso di lei non capendo la situazione. -Mi dispiace che una storia come la nostra non possa più esistere- Si alzò in piedi per andarsene, ma fu fermata.

-Come, sappiamo che è stato tutto un errore, ritorniamo la cosa che eravamo prima- Harry forse non capiva la situazione. Hayley era molto addolorata, e non riusciva a perdonarlo.

-Harry, tu non capisci? Mi hai trattato malissimo, mi hai detto che sono una puttana, mi hai detto che faccio schifo per una stronzata. Io pensavo che ti fidassi di me, se nel nostro rapporto c'era fiducia allora tu mi avresti creduto. Tu mi hai dimostrato tutto il contrario, ho sofferto tutte le pene di questo cazzo di mondo perchè tu, senza spiegazioni, mi hai lasciata da sola. Per un mese sono stata malissimo, mi chiedevo che cosa avevo fatto di così male. Mia madre si preoccupava per quello che mi stava succedendo, Louis, Mena, Niall, Liam, Zayn. Tutti mi stavano dimostrando che mi volevano bene, tranne te, quello che doveva essere il primo a consolarmi. Non hai avuto fiducia in me e ora, tocca a te soffrire- Sputò quelle parole piene di verità e amarezza sulla faccia di Harry. Si guardarono negli occhi, nessuno dei due si preoccupava delle goccioline che cadevano dal cielo. Harry era pienamente consapevole che Hayley aveva ragione.

-Perdonami, ti prego- Harry fece cadere qualche lacrima prima di riprendere la mano di Ley per stringerla dolcemente. -No, Harry, questa volta no- Lasciò la sua mano andandosene.

 



Lei è Hayley:





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Lei è Mena:


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My spaces.

Ciao a tutte. Come va? Ecco il nuovo capitolo, spero (come sempre) che vi
piaccia come è piaciuto a me scriverlo.
Ho scritto questo capitolo tutto in un giorno, sono orgogliosa di me.
Bene, volevo solo dirvi che questa storia finirà ben presto, non voglio farla durare tanto,
ma tranquille, ho già in mente una nuova storia e presto pubblicherò l'introduzione.
Mandatemi un messaggio con scritto a quale capitolo volete che la storia finisca (scusate,
non ho idee, quindi mi rivolgo a voi).
Per quanto riguarda l'insulto a Taylor, non voglio creare litigi, io amo lei e le sue canzoni
quindi peace and love.
Ricordate di passare sulla OS della mia amica, trovate il link nel capitolo 5 e nel capitolo 6.
Se volete contattarmi mi trovate su twitter: @__LolliPop__
Un grosso bacio, vostra pHazzaxxx.
Ps. Recensite :*

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 

Dopo aver letto il capitolo potete leggere anche il “my spaces”?

C'è una domanda e spero che qualcuna saprà rispondere.

 

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Taylor non capiva chi stava bussando così forte alla porta, un pochino più di forza e avrebbe sfondato la porta. Sbuffò avvolgendo il corpo in un accappatoio, dato che aveva finito di fare la doccia. Guardò dallo spioncino della porta e, appena vide l'ammasso di ricci e due occhi color smeraldo, sul suo viso comparve un gioioso sorriso. Aprì la porta e Harry si catapultò sulle sue labbra sorprendendola. Anche lui era sorpreso dal gesto appena compiuto, ma comunque gli stava piacendo. Taylor poco dopo si staccò confusa.

 

-Ehi, qui non ci possono vedere i paparazzi- Disse Taylor. Harry la guardò.

-Non me ne frega niente!- Disse poi riprendendo a giocare con le labbra di Taylor. Lei spalancò gli occhi, era incredula, ma felice. Di solito lui la baciava solo in pubblico, davanti ai paparazzi come scritto nel contratto. Stava scoppiando di felicità. Si spostarono velocemente in camera da letto, dove poi si sedettero entrambi nel letto continuando a baciarsi. Taylor era ancora molto confusa dal suo comportamento. -Harry...- Cercò di allontanarsi, ma lui continuava a baciarla. Lo spinse e finalmente si tolse. La guardava con un'espressione interrogativa.

-E Hayley?- Harry si paralizzò. Non sapeva cosa rispondere, non sapeva nemmeno perchè ora stava baciando Taylor. Era confuso, troppo confuso. -Capito...Bè, Harry, io non sono un oggetto usa e getta. Non voglio venire usata per dimenticare- Si alzò dal letto arrabbiata lasciandolo per l'ennesima volta da solo. Ma che diavolo stava facendo? Si alzò anche lui cercandola in tutte le stanze, quando poi arrivò al controllo dell'ultima la vide seduta su una sedia mentre guardava fuori. Si avvicinò a lei abbracciandola e stringendola come più poteva.

-Harry, tu lo sai quanto ti amo, lo sai benissimo, perchè mi sfrutti- Harry rimase spiazzato, si sentì in colpa per il gesto appena compiuto. Taylor è sempre stata un'amica per lui, poi quando lei si innamorò di lui tutto cambiò.

-Mi dispiace, io sono così, so solo fare soffrire le persone- Taylor si girò verso di lui facendo combaciare le loro fronti. Lo guardò e con una mano gli asciugò la lacrima che era appena caduta.

-Cosa è successo con Ley?- Harry sospirò e le raccontò tutto l'accaduto e del suo grossissimo errore. Taylor spalancò la bocca anche perchè lei credeva che veramente lei lo tradisse. Si rese conto di quanto stupidi erano stati, lei aveva giudicato una persona senza nemmeno averla conosciuta, lui aveva preso una decisione troppo affrettata ed è finito col soffrire. Distorse la bocca pensando ad un modo per rimediare all'accaduto, soprattutto perchè voleva rivedere un sorriso su quel splendido viso. Segretamente lei si era innamorata di lui dal primo giorno che lo vide. Solo dopo un anno dalla scomparsa di Ley glielo confessò, ma la conclusione non fu come voleva. Ora che ci pensava capiva molte cose. Ecco perchè Ley se ne era andata quando poteva rimanere con il presunto amante, era scappata, era ritornata nel suo paese d'origine, l'Italia. Harry si staccò lentamente e Taylor rimase contrariata dal gesto appena compiuto da lui.

-Sono stato uno stupido, vero?- Taylor annuì alzando di poco un angolo della bocca. Harry si portò la mano nella faccia e cominciò a sfregarla, poi tirò un gridolino disperato. Sbuffò e poi si alzò, ma non vide il piede della sedia, così inciampò e cadde come un salame guadagnandosi una lunga risata da parte di Taylor. Harry fulminò l'amica mettendosi poi a ridere anche lui. Si massaggiò il mignolo, quello che faceva più male.

-Mi sono fatto male lo sai?- Taylor non smise di ridere, la caduta era stata proprio buffa. Harry scosse la testa in segno di arresa e soffocò una risata, gli era mancato anche tutto questo.


 


 


 

-E tu? C'è qualcuno che ti aspetta in Italia?- Chiese Niall a Mena sperando pienamente in una risposta diversamente positiva. Mena gli sorrise e poi scosse la testa. -Davvero? Una bella ragazza come te non ha un ragazzo?- Mena arrossì vistosamente e girò la testa dall'altra parte per non farmi vedere. Niall, divertito dal suo comportamento, le prese il mento e le girò la testa dalla sua parte.

-Sei ancora più bella quando arrossisci- Niall le sorrise per poi stampargli un bacio sulla guancia. Stava bene con lei, stava bene con lui, erano felici insieme. Forse anche Mena aveva incontrato l'amore, ma non ne era sicura, era già stata tradita due volte, si fidava poco.

-Niall, tu ti sei mai innamorato?- Chiese attaccando discorso. Niall si irrigidì di colpo e poi annuì, Mena capì di aver toccato un tasto dolente.

-Sì, bè, almeno credo. Mi ero innamorato di una fan. All'inizio andava tutto liscio, tenevamo nascosto la nostra storia, ma quando la feci conoscere al mondo intero cominciò a, sfruttarmi. Mi baciava solo in pubblico, quando eravamo soli non facevamo mai niente. Poi alla fine mi tradì e così finì la nostra storia- Mena trovò compassione per quelle parole e lo abbracciò.

-Ehi, tranquilla, è passato tutto- Le sorrise prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi. -Comunque credo di essermi innamorato nuovamente-




Liam stava passeggiando tranquillamente tra le vie di Londra quando vide una chioma bionda venirgli incontro.

-Bonjour Ley- Lei gli sorrise divertita dal suo accento francese.

-Bonjour Liam- Si misero a ridere entrambi. -Liam, Harry ti ha raccontato cosa è successo l'altro ieri?- Liam annuì abbassando la testa dispiaciuto per l'accaduto.

-Secondo te ho fatto bene?- Hayley aveva fatto la stessa domanda a Mena e lei le aveva dato una risposta affermativa. Da una parte sentiva che aveva fatto bene, ma dall'altra sentiva di non aver fatto la cosa giusta, era confusa. Liam ci pensò un attimo e poi le rispose.

-Hayley, tu di certo non hai torto, se in un rapporto non c'è fiducia non c'è niente, ma Harry ci tiene veramente a te, ed è veramente pentito per quello che ha fatto- Hayley si morse il labbro, dentro di se mancava una parte molto importante: Harry.


 


 


 

Harry e Taylor avevano passato il pomeriggio in albergo e tra cazzate varie si era fatta sera. Taylor, molto gentilmente, aveva ordinato una cena deliziosa per Harry. Una giornata passata con lei gli aveva fatto bene, anche se per la mente viaggiava sempre il suo nome.

-Dovresti dimenticarla, Harry!- Consigliò Taylor versando nel piatto di Harry la pastasciutta portata dal cameriere dell'albergo. Harry sbuffò.

-Non è facile. Fai conto che cerco di dimenticarla da due anni- Prese la forchetta da sopra il tovagliolo e cominciò a prendere la pasta calda nel piatto.

-Tu dovresti innamorarti di nuovo- Harry si girò verso Taylor squadrandola. Non voleva rimpiazzare Ley, ma da una parte aveva ragione.

-E come? Dieci giorni e ci sposiamo, non sarò più libero- Taylor lo guardò triste e dispiaciuta per poi infilarsi in bocca un po' di pasta. Sbuffarono entrambi all'unisco e finirono ben presto di mangiare. Mentre Taylor chiamava il cameriere per farsi portare vi ala roba, Harry si sedette comodamente sul divano cercando qualcosa di bello alla tv.

-Non c'è niente alla tv?- Chiese Taylor una volta arrivata. Harry scosse la testa, poi un canale attirò l'attenzione di tutti e due.


Ormai è confermato che ci sarà il matrimonio di Harry e Taylor, ma qualcosa non va, i nostri dipendenti hanno sorpreso Harry insieme ad un'altra ragazza. All'inizio non avevamo capito chi fosse realmente quella ragazza, ma ora siamo certi che si tratti di Hayley, la sua ex. I paparazzi hanno scattato delle foto dove si vedono Harry e Hayley. Nonostante il matrimonio, Harry è sempre il solito puttaniere e Hayley la solita puttana. Povera Taylor

Harry spalancò la bocca, come si permettevano a chiamare Ley, la sua Ley, puttana? Loro non sanno niente di tutto quello che sta realmente succedendo. Tirò un pugno al cuscino del divano cercando di sfogare tutta la sua ira.

-Se non fosse per voi tutto questo non succederebbe. Io non sarei costretto a sposarmi e la band continuerebbe a esistere- Urlò buttando tutto quello che teneva dentro di se. Taylor lo guardò comprensiva e arrabbiata, di certo non c'era un bellissimo rapporto tra lei e Hayley, ma le dava fastidio quando i giornalisti si inventavano cavolate su cavolate, nonostante l'odio nei confronti di Ley, sapeva per certo che lei non era una puttana e lui non un puttaniere. Posò le sue mani sulle spalle di Harry cercando di tranquillizzarlo, ma con scarsi risultati. Harry si alzò di scatto dal dovano per prendere il cellulare nel tavolino di vetro. Cercò il nome di Paul e poi schiacciò il tasto verde.

Harry! Dimmi” Disse il manager dall'altra parte della cornetta. Harry abbozzò un sorriso.

Paul, io ho firmato un contratto che diceva che dovevo sposare Taylor, ma se i giornalisti dicono di nuovo che Hayley è una puttana, strappo quel cazzo di contratto e se cadiamo noi, cadi anche tu” Quasi urlò Harry a pronunciare quelle parole. Dall'altra parte Paul si irrigidì perchè sapeva benissimo che tutte le parole di Harry erano vere.

Cercherò di fare il possibile” Detto questo chiuse la chiamata. Harry si sentì soddisfatto di quello che aveva appena fatto.




Anche Hayley vide la trasmissione, rimase di stucco. Da sempre i paparazzi l'avevano presa di mira dicendo che era una puttana. Scosse la testa infastidita dalla situazione mentre Zayn cercava di tranquillizzarla. Mena era rimasta a bocca aperta, come si permettevano? Niall restò tranquillo, sapeva che prima o poi sarebbe successo, mentre invece Liam leggeva tranquillamente il libro. Louis prese un bicchiere d'acqua e lo porse a Ley, era consapevole che se si arrabbiava diventava una belva.

-Come si permettono!? Io non sono una puttana e Harry non è un puttaniere. Povera Taylor? Ma vaffanculo, io che ci sto soffrendo per questa situazione e loro mi dicono che sono una puttana. Eh no! Ora mi sentono- Hayley si portò su le maniche del maglione di lana e si diresse verso la porta. Zayn le corse incontro e la prese per la vita allontanandola dalla porta.

-Zayn, lasciami- Urlò in preda all'ira. Si staccò facilmente guardandolo rabbiosa sotto lo sguardo divertito di Louis. Si girò e trovò Harry davanti a se. D'istinto si buttò tra le sue braccia quasi piangendo. Tutti rimasero spiazzati incluso Harry, quando poi Hayley capì che cosa aveva appena fatto si staccò, ma ormai, si accese un poco di speranza nel cuore di Harry.


 

My spaces.
Allora, ritiro tutto quello ho detto. La storia finirà tra i 19 e i 25 capitoli.
Come si fanno a mettere le foto modificate da gimp su EFP? Ci mi sa rispondere
potrebbe dirmelo. Io non ci riesco.
Come sempre spero che vi sia piaciuto come è piaciuto scriverlo a me.
Questo capitolo è un po' noioso, ma mi rifarò con il prossimo.
Vi ricordo di andare a leggere la OS della mia amica sulla rottura di Harry e Hayley. Trovate
il nome nel capitolo 5 e 6.
Se volete contattarmi mi trovate su twitter: @__LolliPop__
Un grosso bacio :* pHazzaxxx
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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


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Erano tutti riuniti attorno al grande tavolo della caffetteria mentre parlavano dell'accaduto. Hayley era infuriata sia con se stessa che con i giornalisti, il suo istinto l'ha mandata ad abbracciare Harry, oppure era semplicemente la mancanza di calore e protezione che solo quelle braccia le potevano dare. Comunque sia aveva sbagliato e ne era consapevole, doveva tenere a bada le sue emozioni e cercare di fare uscire quelle sbagliate. Impresa difficile, il suo cuore, anche se continuava a negarselo a se stessa, batteva ancora forte, come il primo giorno che lo vide.
Louis si stava torturando le mani impazientemente, quella cavolo di cameriera ci stava mettendo un sacco di tempo ad arrivare.

Mena stava tranquillamente parlando con Niall e Zayn, i quali ascoltavano disinteressati il suo lungo discorso sui vestiti poco economici.
Ad Hayley non piaceva quel silenzio che si era creato tra Harry, Liam e lei, avrebbe preferito di certo ascoltare la conversazione noiosissima di Mena, ma sedevano una distante dall'altra. Per fortuna, quel monotono silenzio fu interrotto dalla suoneria di Liam, un'allegra canzoncina sugli unicorni. Tutti si girarono verso di lui cercando di trattenere una risata mentre Liam si dileguava in fretta arrossendo per la figura non bella appena compiuta.

-Il volto oscuro di Liam Hounacanzonesugliunicornicomesuoneriadelcellulare Payne- Disse Mena facendo ridere l'intero tavolo. Hayley soffocò una risata scuotendo la testa in segno d'arresa.
Mena si rigirò dalla parte di Zayn e Niall sorridendogli. -Dove eravamo rimasti?- Chiese portando una mano sul mento. Niall e Zayn impallidirono insieme spalancando gli occhi, quando poi Mena si ricordò dove era rimasta, Zayn la precedette.

-Oh No! Ti prego- Purtroppo il pensiero se lo doveva tenere per se, doveva solo pensarlo, ma alla fine uscì dalla sua bocca. Si pentì subito dopo di averlo detto dopo la fulminata da parte di Mena. Hayley conosceva bene la sua amica, farla arrabbiare equivaleva a scatenare un uragano. Si voltò verso Louis.

-Preparati alla sfuriata, ci faremo qualche risata- Sussurrò nel suo orecchio facendolo sorridere. Louis annuì voltandosi a vedere la faccia di Mena pian piano diventare rosso fuoco. Come previsto, dopo poco Mena scoppiò e il povero e dolce Malik subì tutte le sue lamentele e le imprecazioni nei suoi confronti.

-Che maleducato! Non esistono più i ragazzi di una volta, gentili, educati e simpatici. Se non ti interessava bastava non ascoltare. Ma guarda un po' te!- Disse puntando il dito a Zayn. Quest'ultimo impallidì ancora di più, forse non conosceva bene il carattere di Mena. A questo punto intervenne Niall che le prese la mano e l'attirò a se in un abbraccio. Presa dalla sprovvista, arrossì di colpo. Hayley guardò attentamente la scena interessata, sono innamorati. Sorrise vedendo le guance, già normalmente rosse, divenire rosso fuoco. Zayn lo guardò e accennò un grazie con la testa. Dopo che Niall si staccò, Mena sembrò essere tranquillizzata e si scusò subito con Zayn. Liam rientrò nel bar riponendo il cellulare nella tasca, guardò la comitiva radunata intorno al tavolo e sorrise ad ognuno di essi.

-Ha chiamato un mio amico, mi ha detto che stasera ci sarà una festa nel suo locale e ci ha invitati. Dimentichiamo così quello che è successo ieri- Propose. La sua idea fu accolta molto bene e tutti risposero con un sì.

-Non dovete vestirvi come ad una cena di gran gala, ma nemmeno come dei scappati di casa. È una festa a cui parteciperanno molte persone, anziani, giovani, adulti- Informò Liam. Ad Hayley piaceva sempre di più quest'idea, come del resto a tutti.


-Va bene, a che ora?- Chiese Louis. -Alle 7 sotto il nostro albergo, non è molto distante, andremo a piedi- Tutti annuirono felici di questa trovata di Liam.
 

 

 

 

Mena ed Hayley erano ritornate al loro albergo per prepararsi. Seguirono i consigli di Liam riguardanti i vestiti, Mena indossò semplicemente dei jeans rosso fuoco con un maglione bianco e grigio sopra. Come d'abitudine si mise il suo cappello di lana sopra la testa e ai piedi le sue comodissime blazer grigie. Il tutto abbellito con vari bracciali, una collana con un cuore e pochissima matita nella linea superiore dell'occhio. Hayley invece jeans normali, un maglia maniche lunghe bianche che si liberava dal seno fino alla fine con sopra un giacchino in pelle marrone. Ai piedi le timberland marroni e intorno al collo una sciarpa azzurra. Si guardarono allo specchio orgogliose di quello che stavano indossando. Presero l'occorrente, telefono e qualche soldo, e chiamarono un taxi che le portarono direttamente sotto l'albergo di Liam. Non ci volle molto, solamente una decina di minuti. Quando arrivarono pagarono il tassista, che ricambiò con un sorriso sincero. Liam, Louis, Niall e Zayn le stavano aspettando davanti all'uscio dell'hotel.

-Cinque minuti di ritardo, non si fa!- Scherzò Louis facendo sorridere sia Hayley che Mena. Ley si guardò intorno cercando due smeraldi, ma non li vide.

-Ley, Harry è con Taylor. Dovevano farsi vedere in giro- Hayley si voltò verso Zayn. -Non mi interessa- Mentì, ma tutti sapevano che era l'esatto contrario. Dopo svariati secondi di silenzio, Liam prese parola.

-Bene, andiamo?- Disse, tutti annuirono e lo seguirono. Come aveva detto quel pomeriggio Liam, il viaggio durò pochissimo, massimo dieci minuti.
Il luogo si presentò molto tranquillo, all'inizio, ma quando poi si entrava, c'era il caos più totale. Persone che danzavano, bevevano, mangiavano o semplicemente parlavano. Ley sorrise, le piacevano quei posti, non era una discoteca, ma si sarebbe di sicuro divertita. Prese la mano a Ley e si diressero subito sulla pista dove si stava ballando dei balli di gruppo moderni. Poco dopo si aggiunsero anche Louis, Niall e Liam, Zayn stava tranquillamente parlando con una ragazza.
Solo dopo una mezz'ora smisero di ballare, dato che avevano messo dei lenti. Si sedettero su un tavolino che dava sulla pista da ballo e ordinarono da bere.

-Vi state divertendo?- Domandò Zayn sorridente sedendosi vicino a Hayley. -Tu di certo sì!- Zayn annuì, aveva appena ottenuto il numero di una bellissima ragazza. Arrivò la cameriera che porse quello che avevano ordinato. Hayley sorseggiò dalla cannuccia un po' di coca cola, quando una voce stridula e fastidiosa arrivò alle sue orecchie scatenando la sua ira.
Ma non dovevano andare a fare le foto? Che poi non capisco, che senso ha andare a farsi vedere in giro dai paparazzi?” Pensò Ley girandosi piano piano verso la direzione della voce. Strabuzzò gli occhi quando vide in che situazione era conciata Taylor, cercò di non ridere. Quel vestito era troppo stravagante, troppo complesso, troppo brillantato, troppo rosso, troppo corto e troppo inadatto. Nessuno aveva il vestito in quella festa, bè, ovvio, lei deve essere sempre l'eccezione alla regola. Hayley si girò dall'altra parte e guardò soddisfatta Mena avere la sua stessa impressione, scosse la testa portandosi una mano sulla fronte. Si alzò frettolosamente dal tavolo per dirigersi verso il barista.

-Salve, vorrei semplicemente un pacchetto di patatine- Il barista, che sembrava ritardato mentale dato il suo sguardo perso nel vuoto, barcollò un po' per poi entrare dentro una parte bianca scorrevole. Si sedette sullo sgabello rosso vinaccia e prese un altro sorso di coca cola aspettando il barista che non arrivava mai.

-Ehi ciao- Si sentì dire alla sua destra. Si girò scorgendo due occhi color cioccolato squadrarla da capo e piedi. Ley gli sorrise ricambiando il saluto.

-Piacere, io sono Dexter, ma tutti mi chiamano semplicemente Dex- Disse porgendole la mano e sorridendole.

-Il piacere è tutto mio, mi chiamo Hayley, ma chiamami Ley- Strinse la sua mano e poté ammirare la bellezza di quel ragazzo. Occhi color cioccolato, occhiali da vista ray ban neri, capelli castani tirati su e piegati verso sinistra con il gel, un accenno di barba e delle labbra che facevano invidia. Avrà avuto massimo 25 anni. Hayley aveva sempre odiato gli occhiali, ma su di lui gli davano un'aria alquanto...sexy?

-Sei qui da sola?- Le chiese guardandola dritta negli occhi. -No sono venuta con degli amici, sono quelli là- Disse puntando il dito sul grande tavolo. Dexter strabuzzò gli occhi.

-Tu sei l'ex di Harry Styles. Mi ricordo di te- Hayley abbassò lo sguardo e annuì facendo capire a Dex di aver toccato il tasto sbagliato, infatti le scuse non tardarono ad arrivare e Ley trovò molto carino il modo in cui diventò rosso quando appoggiò la sua mano sulla sua. Gli sorrise e lui ricambiò sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi.





Harry guardava infuriato la scena che si stava presentando davanti ai suoi occhi. Chi cavolo era quello lì? Stava toccando la sua Hayley! Picchiettò infastidito il dito sul tavolo e contemporaneamente il piede nel pavimento opaco rosso. Mena trovò curioso il suo comportamento, così girò lo sguardo nella sua direzione per poi sorridere divertita.

 

-Grande Ley, molto bello il ragazzo- Disse facendo diventare più arrabbiato Harry. Harry era geloso del ragazzo, Taylor era gelosa di Hayley e Mena trovò molto buffa la situazione. Niall si girò verso Mena alle parole “bello” e “ragazzo”, e quando vide il ragazzo che parlavano Ley si sentì strano. Aveva voglio di andare lì e spaccargli la faccia. Era forse gelosia nei confronti del ragazzo per Mena?
Harry si sentì male quando vide spuntare un bellissimo sorriso sul suo viso, un sorriso non causato da lui, ma da un estraneo con gli occhiali. Si morse il labbro inferiore per poi alzarsi di scatto e andare verso la loro direzione.

Sorpassò alcuni tavoli e quando arrivò davanti a loro Hayley lo guardò irritata.

-Mena ti vuole parlare- Formulò una scusa velocemente mentre sul viso di Ley si creò un'espressione piena di punti interrogativi. Si alzò sbuffando e si diresse verso Mena, Harry colse l'occasione.


-Bella Hayley, vero?- Il ragazzo rimase di sasso a quella domanda, ma rispose tranquillamente con sì e un sorriso.

-Bene, stalle lontano, capito?- Disse minaccioso puntandogli il dito addosso. Lui si alzò dallo sgabello e gli andò a confronto. Harry sospirò silenziosamente appena scoprì di essere un pochino più alto.

-Se no che mi fai?- Lo istigò spingendolo leggermente all'indietro.

-Ti spacco la faccia che ti ritrovi- Il ragazzo girò la testa a destra mordendosi il labbro superiore per poi sferrare un pugno sulla guancia di Harry. Scoppiò così una rissa tra Harry e il ragazzo mentre tutti i presenti si erano riuniti attorno a loro.




-Ehi, ma quello non è Harry?- Disse allarmato Louis facendo girare tutti. Hayley spalancò gli occhi quando vide Harry e Dex stesi per terra mentre si tiravano pugni e calci. Scosse la testa e insieme agli altri andò verso di loro. Liam e Zayn separarono Harry da Dexter, mentre quest'ultimo fu allontanato da un ragazzo che pareva essere un suo amico.
Una volta allontanato, Ley lo guardò con un'espressione di disprezzo, si girò dall'altra parte e se ne andò delusa.
Si allontanò dalla folla, che continuava a gridare rissa, delusa di tutto quello che era successo e cercando di non piangere. Ormai fuori si sedette sugli scalini e trovò, con grande stupore, le strade appena bianche. Stava nevicando, i piccoli fiocchi si stavano depositando sulla strada. Sorrise prendendo dalla borsa il cellulare per scattare una foto.
Chissà quando potrò di nuovo essere felice

 

 

 

My spaces
Bonjour. Ecco il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia come è piaciuto a me

scriverlo.

Vi ricordo la Os che ha scritto la mia amica, trovate il link nei capitoli 5 e 6.

La Os parla della rottura di Hayley e Harry, o come piace chiamarli io la coppia Haley.
Volevo dire, il nome Hayley non si legge come si scrive, è un nome inglese e la

pronuncia è diversa, si legge Eili, per chi non lo sapesse.
Ho detto questo perchè una mia amica pensava che si dicesse come si legge, quindi ho voluto

specificare.

Tuttavia, se aggiungiamo il nome Harry, l'unica ipotesi decente è Haley che si legge Ali.
Bene, dopo questo vi mando un grosso bacione, pHazzaxxx

ps. RECENSITE

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


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Ricambio a tutte...

BUONA LETTURA

 

 

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Erano passati troppi minuti da quando Hayley era uscita fuori dal locale. Harry si stava preoccupando, aveva visto quella spia di delusione e amarezza nei suoi occhi, era forte e chiara. La gelosia l'aveva fatto impazzire, il suo intento non era quello di picchiarsi con quel ragazzo, semplicemente non accettava l'idea di Ley abbracciata ad un altro. Scosse ripetutamente la testa scacciando quel bruttissimo pensiero guadagnandosi uno sbuffo da parte di Mena, che stava disinfettando il labbro sanguinante.

-Stai fermo, idiota!- Mena era stata fin troppo dolce nei suoi confronti. Lui era la causa delle innumerevoli lacrime che scendevano da quei zaffiri della sua migliore amica, ma allo stesso tempo era consapevole che Harry le faceva nascere dei bellissimi sorrisi. Si ritrovava in mezzo a due situazioni, tristezza e felicità, perchè d'altronde è questo l'amore, un miscuglio di emozioni che fanno male, ma che fanno scoppiare il cuore di gioia. È proprio vero che l'amore fa schifo come è vero che è estremamente bello ed importante. Poi quando codesto non è ricambiato, il dolore è straziante, Mena lo sapeva bene, l'aveva provato sulla propria pelle.

-L'ho fatta grossa?- Chiese sperando di non essere preso a schiaffi, o almeno di non essere insultato. Per fortuna, Mena si limitò a lanciargli un'occhiataccia da “Mi prendi per il culo?”. Si era controllata, lo sapeva fin troppo bene.

 

-Dire che la cavolata che hai fatto è grossa è dire poco!- Esclamò un attimo dopo con un tono provocatorio e distaccato. Harry abbassò la testa a quelle parole così dure, ma vere. Mena sbuffò per l'ennesima volta e si chinò per prendergli il mento. Con un gesto poco dolce e tenero gli alzò il viso guardandolo dritto negli occhi, mentre una punta di rabbia cercava il permesso di uscire dietro le iridi color cioccolato.

-Senti, Harry, dici tanto innamorato di lei, ma non fai altro che far pensare alle persone il contrario- Harry piegò la testa da un lato non capendo il discorso di Mena. -Tu ti sposerai con Taylor, no? Se dici tanto di amarla, lasciala e mettiti con Ley. Non ci vuole un genio- Mena aveva ragione, basterebbe lasciare Taylor e tutto sarebbe ritornato come prima, almeno credeva. Ma, al contempo stesso non poteva, aveva firmato quello stupido contratto, voleva rivedere felici i suoi amici, voleva rivedere gli One Direction attivi, pieni di grinta e passione. Sta di fatto che Mena non conosceva la vera situazione.

-Bè, Mena, l'avrei fatto se non fosse per un contratto- Ora, quella che inclinava la testa non capendo la situazione era Mena. -Ho firmato un contratto con la Modest in cui loro garantivano a me e al resto della band il ritorno al successo, ma per far si che questo accada avevamo bisogno di un aiuto da parte di Taylor, avevamo bisogno di pubblicità. La Modest così mi fece firmare questo contratto dove diceva che io dovevo sposarla, ma non ho mai smesso di amare Ley. Fosse facile come hai detto tu, ma questo è impossibile, voglio rivedere il sorriso di Niall, le battute di Louis, la serietà e dolcezza di Liam e il coraggio di Zayn. Voglio rivedere me, su un palco a fare la cosa che mi piace di più al mondo, a cantare, ballare come se non ci fosse un domani, mentre le fan gridano il mio nome e cantano le nostri canzoni. Mena, voglio, e so che suona egoisticamente, ma rivoglio la fama che avevo prima, ma rivoglio anche Ley, la musica e l'amore- Mena si ammorbidì a quelle parole mentre fissava gli occhi lucidi di Harry. Non aveva mai preso in considerazione l'ipotesi di un falso matrimonio, aveva sempre ascoltato il lato sbagliato del suo cuore, aveva sempre pensato che fosse lui il motivo di tutta quella tristezza. La Modest stava rovinando un'amore unico e non se ne rendeva conto, anche perchè era abbagliata dai soldi. Quella spia di rabbia prima presente era ormai spariti in Mena mentre cercava vagamente di tranquillizzare Harry, ma con scarsi risultati.

-Forse tu dovresti capire che non devi piacere alle persone per come ti vesti o per il fatto di stare con una persona ancora in carriera, devi piacere per quello che fai, se sono vere fan rimarranno per sempre- Harry scosse nuovamente la testa in segno d'arresa, aveva fatto anche lui quel ragionamento più volte, ma la conclusione era sempre la stessa.

-Ho paura di non farcela da solo e di fallire miseramente. Ho bisogno di aiuto in questo campo- Mena distorse la bocca in un lato guardando Harry dire quelle parole così tristi. Gli sorrise per incoraggiarlo e lui ricambiò porgendole la mano aspettando che lei la stringesse. Mena soffocò una risata per poi tirarlo verso di se accogliendolo tra le sue braccia.

-Harry, non sono così cattiva- Harry si mise a ridere pensando alla figura appena fatta e le sorrise radioso di quella conversazione, che l'aveva tirato un po' su. -Va bene Menina- A quel soprannome, la piccola Menina alzò un sopracciglio e lo guardò in cagnesco.

-Senti, piccolo orango tango, chiamami Menina e ti prendo a schiaffi davanti a tutti, Ley compresa- Disse facendolo rabbrividire -Meno male che non sei cattiva- E si misero a ridere tutte e due.

 

 

 

 

 

Hayley ritornò dentro solo dopo un'ora, voleva sbollire tutta la rabbia e la delusione accumulata in pochi minuti. Il locale era ritornato alla sua normalità, le persone erano andate a ballare. Scorse tutti i suoi amici seduti al tavolo di prima, tranne Harry e Mena. Louis era in posta insieme a Liam che cercavano di copiare il ballo che stavano interpretando una coppia di anziani, ad Hayley nacque un sorriso. Si avviò verso i suoi amici sedendosi al suo posto.

-Alleluia, è arrivata- Disse sarcastico Zayn ridendo seguito da Niall. Ley gli fece la linguaccia. Due braccia le circondarono le spalle.

-Vieni a ballare?- Riconobbe la voce di Mena gioiosa. Hayley annuì alzandosi e dirigendosi verso la pista da ballo mentre Mena guardò un punto impreciso dietro a Ley, poco dopo sorrise. Cominciarono a ballare un liscio, Hayley inventava passi a caso e la stessa cosa Mena. Finita la prima canzone ne seguì un'altra, un lento.

-Senti, voglio ballare con Niall, scambiamoci- Disse spingendola verso le braccia di Harry che aspettava impaziente. Hayley non sapeva chi era la persona che stava dietro di lei, ma quando si voltò, rimase immobile. Harry prese l'iniziativa e si avvicinò a lei prendendole la mano e stringendola. L'attirò a se e fece combaciare i loro corpi, Hayley era tesa, ma non voleva staccarsi. Si avvicinò pericolosamente.

-Perdonami, Ley, per tutto- Deglutì sentendo quelle parole apparentemente sincere, ma comunque non sicure. -Per oggi, per tutte le volte che ti ho fatto soffrire, per la mia ingenuità, per tutto, ti prego Ley- Hayley si guardò intorno non sapendo cosa rispondere, il cuore la spingeva tra le sue braccia, il cervello aveva un'opinione completamente diversa, Ley diede retta a quest'ultimo.

-Harry, no- Si staccò da quella presa intenta a ritornarsene fuori, dove era prima. Harry non tardò a seguirla correndo più veloce, riuscendo poi a prenderla per un polso e a farla girare. L'attirò a sé, come prima, cercò i suoi occhi, ma l'unica cosa che ottenne furono delle lacrime. Allentò la presa permettendogli di andare via, forse lontano da lui per sempre. Ritornò indietro con la testa bassa e la tristezza in volto, mentre un lacrima lasciava una lunga scia bagnata sulla guancia.

-Ma che sto facendo?- Si chiese alzando la testa di colpo e guardandosi intorno. Nemmeno il tempo di pensare a quello che stava per fare, corse via dal locale in cerca di due occhi blu. Uscì fuori dal locale, notando con piacere la neve nella strada, ma scosse poi la testa ritornando al suo obbiettivo fisso: Hayley! Guardò a destra, poi a sinistra, quando poi vide una figura minuta svoltare l'angolo e dirigersi verso un vicolo buio, l'idea subito gli balenò in testa e riprese a correre più velocemente possibile. Quando svoltò l'angolo anch'esso, si accorse di non aver sbagliato persona.

-Hayley!- Gridò facendola girare mentre delle nuvolette uscivano dalla sua bocca. Lei strabuzzò gli occhi restando ferma mentre Harry si stava avvicinando velocemente a lei.

-Harry, ti ho già detto di n...- Non bastò nemmeno che finisse la frase, il freddo che sentiva prima Ley era scomparso del tutto. Le farfalle svolazzavano, tutto intorno scomparì, il rumore delle macchina cessò, c'erano solo lei e lui, Harry e Hayley, nel momento in cui le loro labbra si incontrarono dopo due anni e le emozioni ritornarono a galla, come il primo giorno. In quel momento, tutta la rabbia, la tristezza e la delusione che provava nei suoi confronti si mise da parte lasciando spazio alla felicità, alla gioia e all'amore. Dire che le mancavano le sue labbra era dir poco, tremava, il suo respiro non era regolare e il cuore stava facendo quattrocento battiti al minuto. Le loro lingue entrarono in contatto e sopra di loro, migliaia di fuochi d'artificio esplosero nel cielo. Nessuno dei due voleva staccarsi, ma furono costretti, sia lui che lei non avevano più aria nei polmoni. Harry appoggiò la sua fronte sulla sua guardandola ansimare felice, mentre i loro respiri si univano, Ley si avvicinò di nuovo a lui stampandogli un dolcissimo bacio a stampo facendolo sorridere.

-Sono ancora innamorato di te, Hayley Colbat- Disse facendole comparire un bellissimo sorriso sulle labbra, questa volta fu lui ad avvicinarsi a lei per rubarle un bacio.

-E io di te- Fu felice di sentire quella frase, felicissimo. Le accarezzò la guancia destra passando continuamente il pollice sulla cicatrice poco visibile. Il suo sguardo si fece più serio al ricordo di quello che le aveva fatto. Hayley notò la sua preoccupazione, gli prese la mano libera e la intrecciò con la sua e con l'altra l'appoggiò sopra a quella che le stava accarezzando la guancia.

-Ti ricordi perchè c'è l'ho?- Gli chiese ricevendo un sì con la testa, gli sorrise rassicurandolo. -Per me ha un significato importantissimo, ogni volta che mi guardavo allo specchio mi ricordavo di te. E non ha importanza se ha fatto male quel giorno. Quell'incidente è ormai passato. Non ti devi sentire in colpa, tu non ne hai- Le sorrise dopo essersi tranquillizzato un po'. Erano passati solo tre minuti e ad Harry gli mancavano già le sue labbra. Si avvicinò a lei baciandola per l'ennesima volta, ma non a stampo, bensì approfondì subito esso. Il piccolo cuore di Ley stava scoppiando dopo tutto quello aveva provato in quei giorni, da lì a momenti avrebbe ceduto, ne era sicura. Portò le sue mani nei suoi capelli, massaggiandoli lentamente e tirando qualche ciocca che incontrava. Harry invece la teneva stretta a lui, aveva paura che se ne andasse, coma aveva fatto due anni fa e come aveva fatto prima. La stringeva, quanto le era mancata non sapeva spiegarlo, voleva fermare il tempo e rimanere all'infinito in quella posizione. Si staccarono e ad Hayley sorse un dubbio.

-Harry, ma Taylor?- Il suo corpo si irrigidì di colpo pensando a Taylor e al problema in cui si era cacciato. Ley si staccò di colpo dal suo corpo vedendolo non rispondere.

 

-è una situazione complicata Ley, se hai tempo te la spiego- Hayley spalancò le braccia facendogli capire che di tempo ne aveva eccome.

-Io non sposo Taylor perchè la amo, ma perchè rivoglio indietro il sorriso dei miei migliori amici- Hayley inclinò la testa, proprio come aveva fatto Mena. Harry allora le raccontò tutto quello che c'era da sapere e Ley era sempre più incuriosita da quello che le stava raccontando.


-La Modest, dio quanto la odio, non ha fatto altro che creare problemi- Disse stringendo le mani in un pugno. Harry gli sorrise grato che lo aveva capito. -Quindi, Taylor non ama te e tu non ami lei!- Esclamò dopo aver capito tutta la situazione, ma Harry si irrigidì di nuovo.

-No, io non amo lei, lei sì, mi ama- Ley spalancò la bocca e per la prima volta provo compassione verso Taylor. -E noi?- Chiese dopo Harry a Ley sperando in una risposta che gli avrebbe garantito la felicità. Hayley inclinò la testa, capendo in che situazione di cacca si era cacciata.

-Non potrà più esserci niente. Potremmo sempre avere una relazione segreta, ma non mi andrebbe a genio essere fidanzata con un uomo che è legato dal matrimonio con un'altra donna, che non sia io- Quelle parole così veritiere colpirono al cuore sia Harry che Hayley, non aveva parlato lei, ma bensì il suo cuore, per la prima volta esso era d'accordo con il cervello. Harry si avvicinò, ma lei lo fermò con la mano.

-Bene, Harry, scegli, o io o la fama- Harry si ritrovò in una situazione bruttissima.



 

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Holaaaa people.

Ca va? Io più o meno bene. L'altro giorno sono rimasta bloccata in ascensore e io soffro di claustrofobia, una bellezza! Sarcasmo, ovvio. Non so come ringraziarvi per le recensioni che mi mandate, sono davvero felice per questo.

Spero, come sempre, che vi sia piaciuto questo capitolo e che leggerete il seguito. Leggete la OS scritta da una mia amica dove parla della rottura tra Harry e Ley. Il link si trova al capitolo 5 e 6.
Non mi allargherò troppo, quindi la chiudo qui e vi mando un grosso, ma che dico, grossissimo bacio.

ps.Recensite, voglio sapere se vi piace la storia  

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


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Buona Lettura






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Scoppiare a piangere non le sembrava il caso, la decisione che aveva preso era giustissima e, se anche fosse stata sbagliata, ormai era fatta. Aveva chiesto ad Harry di scegliere, di fare l'amante non le piacque molto come idea. Conoscendolo avrà sicuramente scelto la fama, fama per modo di dire, lui ha scelto i suoi amici e da una parte Hayley era felice, voleva bene a tutti e cinque in un modo pazzesco. Dunque la soluzione ai loro problemi poteva essere che loro rimanevano amici così potevano stare l'uno accanto all'altra. Gli One Direction ritornavano a cantare e Harry poteva stare con Hayley e viceversa. Quest'idea balenò in testa anche ad Harry, ma non voleva stare accanto a Ley e non poterla coprire di carezze e baci, tra lui e lei c'era amore, non amicizia. E quindi, la soluzione che poteva avvicinarsi di più al problema era stata spostata nel cestino del cervello.
Hayley, immersa nei suoi pensieri, si accorse di aver passato più volte davanti al bar con l'insegna di un gelato. Eppure, Liam aveva fatto questa strada, ma lei non si ricordava minimamente di quel bar.

 

-Bena, mi sono persa. Al diavolo, Harry!- Esclamò portandosi le braccia al cielo per poi lasciarle cadere. Forse, il miglior modo per ritornare in albergo era chiedere in giro, ma nessuno a quell'ora girava. Hayley sbuffò rassegnata dopo aver cercato, tra le varie vie, un qualche gentile signore o signora che potevano fornirle delle indicazioni. Si sedette sulle scale di una casa al riparo dai fiocchi di neve che continuavano a scendere piano piano. Approfittò dell'occasione per ripensare a quello che era successo poco prima. Sperava pienamente che Harry scegliesse lei, ma dall'altra voleva che non facesse così. Amore o amicizia, amore o amicizia, quale di questi è più importante? Hayley non lo sapeva, si sarebbe cacciata nella stessa situazione di Harry se le avessero chiesto di scegliere. Amore e amicizia non possono essere paragonati, sono tutte e due delle emozioni importanti che portano alla felicità. Sbuffò per l'ennesima volta sperando pienamente in qualche segno di vita in quel posto dimenticato da tutti. Prese il cellulare e notò amareggiata di non aver più carica nel cellulare.

Passarono i minuti e Hayley si decise ad andare a piedi, qualcuno sicuramente incontrerà. Non seppe per quanto camminò, sta di fatto che si sedette su una panchina sotto un albero esausta, non aveva incontrato nessuno, ma che diavolo di posto era? Per una volta la fortuna fu a suo favore, una donna sulla sessantina passò davanti a lei guardandola male e avvicinandosi zoppicando aiutandosi con un bastone.

-Ehi, cosa ci fai qui tutta da sola?- Hayley si sentì in imbarazzo e arrossì di botto.

-Non trovo più la strada per arrivare al mio albergo- Disse abbassando la testa e soffocando una risata nascondendo l'imbarazzo. La vecchietta la guardò sorridente e le porse la mano.

-Vieni con me. Ti offro un tè mentre mi spieghi dove alloggi. Magari so aiutarti- Hayley le sorrise grata a afferrò la mano piena di rughe della signora. Si avviarono lentamente, data la velocità della signora, verso la sua casa. A Ley stava già simpatica. Passarono davanti ad innumerevoli case illuminate dalla luce fioca dei lampioni. Nonostante i cinque anni passati a Londra, non aveva mai visto quel posto così...misterioso. Arrivarono davanti ad una casa molto piccola con cinque finestre e una porta mezza scassata. La signora sforzò un po' la maniglia e aprì la porta. Un odore di prugna l'accolse e una luce molto potente illuminava il piccolo corridoio.

-Permesso!- Disse prima di entrare. Strofinò le scarpe nel tappetino e seguì la signora in quella che doveva essere la cucina. Era molto piccola, come del resto tutta la casa. -Grazie mille signora- Le sorrise entrando in cucina.

 

-Oh, ti prego, mi chiamo Giovanna e dammi del tu- Le sorrise -Io mi chiamo Hayley, ma tutti mi chiamano Ley- Giovanna le porse la mano e la strinse per presentarsi.

 

-Bene, Ley, siediti pure che vado a prendere le bustine per il te. Fragolina di bosco o mora?- Hayley ci pensò un po' su e poi rispose con fragolina. Aspettò che Giovanna se ne andasse per perlustrare un po' la casa. La cucina era molto bella nonostante le dimensione molto piccole. Un tavolo di legno bianco con al centro un vaso di rose rosse finte. Le sedie del medesimo colore come le ante sopra il lavandino e l'antina piena di piatti. Il piano da cucina era in granito. Il pavimento rivestito dal parquet e il muro bianco con appesi due quadri. Nell'antina c'erano una mucchio di fotografie vecchie in bianco e nero. Ne prese una in mano e la esaminò, raffigurava una ragazza ed un ragazzo sopra al cofano di una macchina d'epoca. Sorridevano e si tenevano la mano. La fotografia di fianco, invece, raffigurava sempre la solita ragazza con il solito ragazzo solo abbracciati mentre si fanno le pernacchie, la terza invece raffigura loro girati di spalle mentre fanno volare un'aquilone. Hayley sfiorò con le dita la foto, sarà stata sua figlia con il fidanzato o semplicemente erano tutte e due i loro figli.

-Quella sono io- Disse una voce alle sue spalle. Hayley sobbalzò e posò la fotografia girandosi dalla parte della voce. Si scusò per la curiosità e si sedette. Giovanna soffocò una risata per poi porgerle una tazza piena d'acqua bollente con la bustina per il te.

 

-E il ragazzo è suo fratello?- Giovanna la guardò. Il suo umore cambiò incredibilmente da felice a triste.

-No, lui era il mio fidanzato- Hayley inclinò la testa. Avrebbe voluto sapere di più, ma sapeva che quell'argomento era molto doloroso per lei dal modo in cui il suo umore cambiò, quindi lasciò stare.

-Doveva diventare mio marito, ma è morto due giorni prima il nostro matrimonio- Hayley spalancò la bocca e gli occhi rattristata dalle parole della signora. -Avevamo litigato, quel giorno, per uno stupido motivo che io non ricordo nemmeno. Arrabbiato se né andato di casa deciso a farsi una passeggiata, mentre attraversava la strada una macchina non l'ha visto e...- Hayley le permise di non finire la frase. Si morse il labbro e appoggiò la sua mano su quella di Giovanna che guardava un punto fisso della stanza. Addolorata dalla situazione sussurrò un mi dispiace.

 

-Ormai è passato, tranquilla. Ma dimmi, tu sei innamorata?- L'espressione di Giovanna mutò nuovamente da triste a felice, un cambiamento quasi impossibile. Ley arrossì di botto annuendo.

-Il mio è un'amore difficile- Alzò la testa stringendosi nella spalle e cercando di non pensare a lui. La signora la guardò curiosa.

 

-Come mai dici questo?- Hayley si preparò psicologicamente e cominciò a parlare di Harry, di Taylor, di Mena, della Modest, degli One Direction. Non tralasciò nessun particolare per far capire in che situazione si erano cacciati. Giovanna ascoltava interessata le parole di Hayley.

-Mi dispiace...Io sono un po' troppo vecchia per capire questa cosa della pubblicità, ma capisco quanto tu stia soffrendo, sai, l'ho provato anche io, solo in un altro modo- Ley scosse la testa non d'accordo con la signora.

 

-No, Giovanna, lei vive con un dolore più grande del mio perchè io non starò insieme al ragazzo che amo, ma lo vedo tutti i giorni, lei no. Se Harry morisse, io andrei di matto- La signora annuì. Hayley non aveva più voglia di parlare, dopo aver pronunciato quelle parole, non voleva più parlare. La parola Harry e morte non dovevano mai stare insieme, piuttosto se ne sarebbe andata via, ma una vita con il pensiero che Harry non vivesse più lì l'avrebbe di certo sconvolta e portata alla depressione più totale. Si tirò uno schiaffo nella guancia scacciando quel brutto pensiero che le era apparso dal primo momento che la signora le aveva detto del suo fidanzato. Girò la testa verso l'orologio a pendolo e notò, con grande stupore, che erano le due precise.

-Comunque, ho bisogno di sapere come tornare a casa- Giovanna si alzò dalla sedia e, con l'aiuto del bastone, prese le due tazze e le posò nel lavandino.

-Dove alloggi?- Cercò di ricordare il nome della via e dell'albergo, e quando glielo disse, la signora non ebbe tanti problemi a spiegarle la strada che doveva compiere, conosceva bene il posto. Una volta finiti i ringraziamenti e i saluti si avviò verso l'albergo pronta alla ramanzina che Mena le avrebbe fatto.

 

 

 

 

 

Harry era entrato da poco nell'albergo di Hayley e Mena, Niall l'aveva chiamato urgentemente e lui non si fece aspettare appena sentì le parole “Non si trova Hayley”. Prese l'ascensore schiacciando velocemente il tasto del piano, quando poi fu arrivato corse alla porta ed entrò. Ad accoglierlo c'era il caos più totale, Mena stava piangendo nel divano consolata da Niall e Zayn , Louis e Liam al telefono con vari bar per vedere se era lì o meno.

-Harry!- Urlò Mena abbracciandolo e dicendogli che Hayley non la vedeva da ben quattro ore. Mena conosceva bene Hayley, lei era di solito una che si faceva sentire, se andava in un posto glielo diceva e poi lei non avrebbe mai fatto così tardi.


-Calmati Mena, magari ha il cellulare scarico o nel posto in cui è non prende bene- L'assicurò con tono dolce Niall prendendole la mano e stringendogliela. -Abbiamo chiamato tutti i bar della zona, Hayley non è da nessuna di quelli- Disse Liam buttandosi disperato nel divano. Mena sospirò calmandosi e asciugandosi le lacrime, aveva paura, paura che ad Hayley fosse successo qualcosa. Harry prese il suo cellulare e tentò di chiamarla, ma dava la segretaria, ora si stava preoccupando pure lui, erano le due e mezza. Tutto ad un tratto si sentì in colpa, magari, troppo presa dai suoi problemi con lui, si era imbattuta in una rissa, ho l'aveva rapita, o magari...Scosse la testa al pensiero di lei sopra ad una pozza di sangue. Se le fosse successo qualcosa di brutto non se lo sarebbe perdonato. Tentò di ricordare in che direzione era andata, ma non se lo ricordò, era troppo preso dai suoi pensieri.

Passarono altri minuti e Hayley non si faceva ne vedere ne sentire, Harry sempre più preoccupato. Scaccio via i pensieri con un ricordo.

 

 

 

Hayley fremeva dall'emozione, Harry l'aveva appena chiamata e le aveva detto di farsi trovare davanti alla porta dell'albergo, aveva una sorpresa per lei. E di sorpresa non era di certo la prima, quella mattina aveva trovato, sopra il suo letto, un enorme scatola color argento con un enorme fiocco blu. Sorrise divertita e aprì la scatola prendendo in mano un bigliettino azzurro con su scritto“Ti amo”. Alzò le quattro alette di cartapesta blu e ci trovò un vestito bianco con delle rose rosse disegnate la cui lunghezza arrivava a metà coscia, una giacchetta rossa con dei bottoni argento nelle maniche e delle ballerine del medesimo colore. Sulla seconda sorpresa, Harry non le aveva detto granché, solo di vestirsi con il vestito che le aveva regalato, e così fece, solo aggiunse dei collant spessi trasparenti dato il freddo. Scese le scale e, all'uscita, l'aspettò una limousine bianca, ma di Harry nessuna traccia. Salì sulla macchina che la portò in un bosco e la lasciò lì da sola. Preoccupata chiamava il nome di Harry, quando poi due braccia le circondarono le vita e l'attirarono a se, stava per parlare, ma la interruppe mettendole una fascia intorno agli occhi.

-Ti fidi di me?- Le chiese. -Ovvio, Harry- Sorrise a quella risposta e cominciò a condurla verso la destinazione esatta. Salirono delle scale, molte scale.

 

-Siamo quasi arrivati, amore- La informò rassicurandola. Salirono ancora pochi scalini e subito una musica di una fisarmonica, una musica molto dolce. Harry le fece appoggiare le mani su un tubo orizzontale freddo. Piano piano sciolse il nodo della fascia e le scoprì gli occhi, Hayley guardò davanti a se il bellissimo panorama di una Parigi illuminata e rumorosa, si vedeva tutto da lì, ma il dubbio era: Dove l'aveva portata? Si guardò intorno e quando capì di essere sulla famosissima Tour Eiffel spalancò gli occhi e si buttò tra le braccia di Harry. Di fianco a se un tavolino con due sedie, una rosa al centro della tavola con una candela e un cabaret coperto contenente, probabilmente, la cena.

Solo dopo realizzò che gesto romantico le aveva fatto, san Valentino, Parigi, Tour Eiffel, cena romantica, tutto era perfetto.

Si sedettero al loro posto e mangiarono la cena. Finita essa Harry la portò dall'altra parte. C'era un lenzuolo steso per terra con dei cuscini sopra e sopra una specie di tettuccio, si sedettero entrambi e cominciarono a parlare.

 

-Harry, tu hai fatto tutto questo per me?- Harry le sorrise radioso nel vedere la sua ragazza felice della sua sorpresa.

 

-Per te farei qualsiasi cosa- Disse avvicinandosi a lei per poi appoggiare la sua fronte con quella di Ley. -Ti amo con tutto il mio cuore- Hayley intrecciò la sua mano con quella di Harry diventando seria. Lo guardò decisa perdendosi in quei smeraldi.

 

-Voglio essere tua- Disse facendolo voltare dalla sua parte.

 

-Sei già mia, Ley- Scosse la testa, Harry non aveva capito, oppure sì e voleva avere delle conferme.

 

-No, Harry, voglio essere tua in tutti sensi, voglio farlo, con te- Harry trattenne il fiato, desiderava quel momento da tanto tempo, e ora che era arrivato non riusciva a muoversi. Sentì le sue gambe tremare quando la mano di Ley si appoggiò sulla sua guancia. Si avvicinò ancora di più facendo combaciare le loro labbra, Hayley era inesperta su questo campo, sperava facesse tutto lui. E così fece. Hayley fece per la prima volta l'amore, sotto un cielo stellato, sulla Tour Eiffel e con il ragazzo più dolce che avesse mai conosciuto, cui si era innamorata al primo sguardo.

 

 

 

 

Harry rimase rigido a quel pensiero, uno dei suoi più bei ricordi. Respirava a fatica, si accorse di quanto le mancava e che forse la scelta giusta da fare era proprio quella di lasciare Taylor e mettersi con lei, perchè lei era il suo sorriso.

I suoi pensieri furono interrotti da una porta che si apriva e un Hayley piena di neve.

-Hayley!- Esclamarono tutti avvicinandosi a lei.

 

-Scusate ragazzi, mi sono persa- Disse spiegando poi a tutti quello che era successo. Harry si teneva in disparte, ma comunque ascoltava le parole di Hayley. Era felice che fosse tornata sana e salva. Tutti cominciarono e dirle di tutto e lei ascoltava impazientita le loro prediche. Dopo di che Harry si alzò e si avvicinò a lei, l'accolse in un abbraccio e fece zittire tutti.

-Mi dispiace, è solo colpa mia- Le disse in un sussurro. Si allontanò e si rimise seduto sulla poltrona.




 

Image and video hosting by TinyPic Il vestito di Hayley

 

 

 

Ciao ragazze...

Prima di tutto mi scuso con voi per l'enorme ritardo, ma ero in vacanza e non mi sono portata dietro il computer. Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo. Grazie mille per le recensioni, mi fate sentire veramente apprezzata.

Mentre ero in vacanza ho pensato molto ad una cosa, che quando avrò finito questa fan fiction, vorrei scriverne un'altra e io ho bisogno del vostro parere.

Ci sono tre opzioni:

-Primo racconto: fantastico e surreale. Candice ha dei poteri magici e dovrà salvare un mondo, invisibile all'occhio umano, da un attacco da dei stregoni malvagi. Intanto, nel mondo dove vivono le persone normali, si innamora perdutamente del suo migliore amico Niall Horan.

-Secondo racconto: Erin e Shelly, finita la maturità, vanno in vacanza ed incontrano due ragazzi, Niall e Zayn. In questo racconto ci saranno feste, musica, divertimento, amicizia e amore.

-Terzo racconto (Quello che preferisco io): Harry Styles è costretto a passare le vacanze estive con il nonno e la nonna che vivono in Tennessee, abituato alla vita di città, incontrerà Eden, ragazza libera appassionata di cavalli, infatti, lei gli farà imparare a cavalcare e altre cose.

Ecco qui i tre racconti, almeno dieci ragazze dovranno darmi un parere.

Va bè, vi lascio, un grosso bacio :*

Ps. Recensite, voglio vedere se vi piace...

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


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Buona Lettura

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Una volta salutati tutti, si misero subito a dormire, Hayley trovò strano che l'amica non le avesse fatto la ramanzina, infatti quella mattina, appena Ley si distese sul divano per guardare un po' di televisione, arrivò Mena guardandola con uno sguardo arrabbiato.

 

-Ti prego, non urlarmi addosso- La scongiurò aprendo tutte e due gli occhi per controllare che reazione avesse avuto. Aspettandosi urla e imprecazioni nei suoi confronti, si stupì quando vide i suoi occhi diventare dolci e comprensivi. Mena si avvicinò a lei e la strinse in un abbraccio, Hayley aveva capito di aver fatto preoccupare molto la sua amica. Era sempre stata così Mena, aggressiva e permalosa, si affezionava a poche persone, soltanto a loro dimostrava la sua parte dolce e romantica. E fu così che diventarono migliori amiche, Mena aveva dodici anni e si era appena trasferita in Alessandria (provincia del Piemonte, per chi, come me, è ignorante in geografia). Era stata subito presa di mira il primo giorno a causa del suo apparecchio e delle sue solite treccine. Spesso veniva presa in giro dalla ragazza più carina della scuola, ma un giorno Hayley affrontò la ragazza nonostante non conoscesse Mena. Vinse, e così Mena si affezionò subito a lei. Diventarono amiche, la loro amicizia crebbe sempre di più fino a che non diventarono migliori amiche. Alle superiori, Mena cambiò completamente il suo look, le treccine tanto amate dalla madre furono eliminate completamente dal suo modo di acconciarsi i capelli, li lasciava lunghi. L'apparecchio fu tolto donandole un bellissimo sorriso cui molti si innamorarono. Insieme ad Hayley andavano alle feste organizzate dagli amici, diventò così una bellezza unica e ben presto anche la ragazza più desiderata della scuola. Nonostante la corte di molti ragazzi, Mena restava sempre dell'idea di una storia seria, quando poi conobbe Marco, un ragazzo con i capelli marroni e gli occhi azzurri, se ne innamorò al primo sguardo, ma il suo amore non era ricambiato e così diventò una ragazza aggressiva che dimostrava il suo lato dolce solo alle persone a cui voleva veramente bene.

 

-Mi hai fatto spaventare, lo sai?- Hayley annuì fiera dell'autocontrollo che stava cercando di mantenere. Le sorrise abbracciandola di nuovo. Finite le smancerie tra migliori amiche, cominciò a domandargli dove era stata, cose le aveva sussurrato Harry e molte altre cose. Hayley le raccontò tutto, del bacio, di Giovanna, del suo fidanzato e della sua chiacchierata. Mena esplose di felicità appena le disse che Harry l'aveva baciata, ma quando scoprì che Ley l'aveva, per modo di dire, scaricato, spalancò gli occhi e la bocca. Stette ad ascoltare il suo racconto sempre più curiosa, invidiando, in un certo senso, tutto quello che le stava succedendo.

 

-Sai, Ley, sono sempre stata gelosa di te. Ti sei innamorata di un ragazzo che ricambiava e che ricambia tutt'ora i tuoi sentimenti- Disse con un pizzico di tristezza riportando i suoi pensieri a Marco.

 

-è che tu non ti guardi intorno, Mena!- Esclamò facendo voltare l'amica dalla sua parte. Alzò un sopracciglio non avendo capito quello che le aveva appena detto.

 

-Tu non ti sei accorta che piaci a Niall!- Continuò. La mascella di Mena cadde a terra e i suoi occhi si spalancarono di colpo.

 

-Niall è innamorato di me?- Hayley sorrise. -Innamorato non lo so, ma sono sicura che gli piaci- Mena fece un sorriso a trentadue denti.

 

-A te piace?- Chiese poi. Le guance di Mena si colorarono in un perfetto rosso porpora, cominciò a balbettare un forse, poi un credo, ma alla fine si lasciò andare e disse di sì.

 

-Bene, tu provaci. La cosa si evolverà sempre di più e vedrai che tutti e due vi innamorerete l'una dell'altro. Conosco Niall, è uno dei miei migliori amici, non ti farà mai soffrire- Disse convinta facendo accendere un barlume di speranza negli occhi color cioccolato della sua amica pre-innamorata. Il rumore di un gong fece voltare entrambe nella direzione del cellulare di Mena sopra il mobile, si alzò dal divano e prese il mano il cellulare. Strabuzzò gli occhi appena lesse il nome della persona, girò il cellulare dalla parte di Ley, che appena il nome di Niall comparì nei suoi occhi, spalancò la bocca.

 

-Tempismo perfetto- Alzò il pollice all'insù e se ne andò in camera lasciandola da sola con Niall. Mena la ringraziò sorridendole prima di aver schiacciato il tasto verde. Appena sentì la voce del biondo, arrossì vistosamente sorridendo come un'ebete.

 

Ciao Mena” Disse solare Niall dall'altra parte della cornetta accennando un sorriso. La voce di Niall era molto paffutella, Mena constatò che avesse del cibo in bocca appena l'aveva salutata. Soffocò una risata.

 

Niall, stai mangiando?” Si portò una mano in fronte continuando a ripetersi mentalmente quanto era stupida. Sentì Niall ridere e si rincuorò nel sapere che non l'avesse presa in giro.

 

Sì, cornetto alla nutella” Disse facendole venire l'acquolina in bocca. Sorrise mettendo i piedi nel tavolino di fronte al divano. Si mise comoda e continuò la conversazione con Niall.

 

Mmh, buono!” Esclamò sentendo nuovamente la sua risata entrarle in testa. Confusa e felice si mise a ridere anche lei riempendosi il cervello con la sua voce così pura e contagiosa.

 

Guarda, se vuoi qui c'è ne sono ancora due, vieni nel mio albergo che c'è lo mangiamo insieme” Mena urlò silenziosamente alzandosi di colpo dal divano, cominciò a fare movimenti strani con il bacino e con le mani, ma non vide la gamba del tavolo. Picchiò il mignolo del piede proprio nello spigolo della gamba, si portò una mano alla bocca e cominciò stringere i denti nella carne tenendosi con l'altra mano il piede. Si sedette nuovamente nel divano per poi mordersi il labbro inferiore, la voce di Niall la riportò nella realtà, accettò il suo invito e andò subito da Hayley a dirle della notizia. Entrò in camera trovandola stesa nel letto che leggeva un libro, si girò dalla sua parte e poggiò un attimo il libro sulle sue gambe. Mena le spiegò la situazione e Ley le sorrise divertita e felice per quello che le stava capitando, riprese il libro in mano e continuò a leggere lasciando Mena da sola a decidere quello che doveva indossare.

Mena, indecisa, stava scrutando dentro l'armadio alla ricerca di qualcosa di caldo, ma di decente da indossare. I suoi occhi caddero sui suoi jeans aderenti verde smeraldo riposti in un angolino dell'armadio, ora toccava la parte sopra, la decisione ardua. Guardò ancora, ma non trovò niente di così interessante, ma poi le venne un'idea.

 

-Ley, mia cara e bellissima migliore amica Ley, mi potresti prestare il tuo maglione bianco?- Chiese cominciando a fare gli occhi dolci e fare il labbruccio.

 

-Quello della fix design?- Domandò sperando che le dicesse di no. Mena annuì sorridendole, ma il suo sorriso scomparì appena Ley le fece no con la testa. Incrociò le braccia al petto fingendosi delusa e continuando a fare il labbrucciò, Hayley scoppiò a ridere.

 

-Hai ventidue anni, Mena!- Le sorrise alzandosi dal letto e andando a prendere il maglione, a Mena le si illuminarono gli occhi.

 

-So già che me ne pentirò, ma tienila- Le porse la maglia che Mena accettò molto volentieri, si porse verso il suo viso e le scoccò un sonoro bacio sulla guancia sorridendole. Il maglione era molto semplice, bianco con un enorme fiocco dorato al centro e con due bom bom che cadevano dalla stringa del cappuccio. Sotto essa mise un maglia a maniche lunghe del medesimo colore e si infilò le timberland. Si guardò allo specchio soddisfatta di come si era vestita e si diresse in bagno, si lavò velocemente la faccia e i denti, passò sopra l'occhio una riga di matita marrone scuro, per evidenziare i suoi occhi color cioccolato, e riempì le sue ciglia con il mascara. Prese il lucidalabbra e se lo passò sulle labbra non prima di aver messo il burro di cacao, schioccò un bacio e sorrise allo specchio. Ritornò veloce in camera per prendere la borsa nera di pelle e salutò per l'ultima volta Hayley, prese il cappotto nero dall'attaccapanni stando attenda a non prendere quello di Ley visto che erano uguali e uscì dall'albergo quasi correndo. Chiamò un taxi che la portò dritta verso l'albergo dove alloggiavano i ragazzi e si preparò psicologicamente ad affrontare una mattinata in compagnia di Niall.

Bussò alla porta che si aprì subito facendo intravvedere un irlandese dagli occhi blu sorridente. Si avvicinò per baciarle la guancia per poi prenderla tra le sue braccia in un abbraccio. Mena sorrise chiudendo gli occhi e inspirando il dolce profumo di Niall. Si sedettero nel divano e mangiarono il loro cornetto appena scaldato mentre parlavano incessantemente.

 

-Ti piace tanto mangiare?- Niall si girò verso di lei rimanendo un po' confuso dalla sua domanda, molto probabilmente, se fosse spuntanto dal corpo di Mena un'altra Mena, essa l'avrebbe presa a schiaffi per la domanda imbecille appena fatta. Niall le sorrise annuendo e porgendole una tazza di thè fumante.

 

-Si vede- Disse addentando l'ultimo pezzo di cornetto. Niall la guardò di nuovo più serio di prima.

 

-Tu mi hai appena dato del ciccione?- Mena spalancò la bocca rendendosi conto che quello che aveva detto poteva essere interpretato in due modi, lei non voleva dirgli che era un ciccione, semplicemente che ogni volta che lo vedeva mangiava sempre qualcosa.

 

-Oh no, Niall, hai fraintes...-

 

-Ti do tre secondi per scappare- Mena lo guardò non capendo, ma appena Niall cominciò a contare  Mena cominciò ad indietreggiare. Arrivò al due e Mena non sapeva proprio dove andare, quando poi Niall urlò il tre si alzò di colpo dal divano e cominciò ad avanzare verso Mena che lo guardava. Cominciò a correre anche lei verso la camera scontrandosi con mobili, letti e armadi e maledicendo essi ogni volta che picchiava una botta. Aprì la porta e uscì dalla stanza cominciando a correre nel corridoio seguita da Niall che continuava a ridere.

Scese le scale arrivando nella hall dell'albergo salutando e scusandosi con le persone che entravano o uscivano dall'albergo. Ritornarono su sempre correndo, appena Niall vide che Mena rallentava, scattò superandola e bloccandola al muro con le mani. Non smettevano di ridere.

 

-Niall, hai frainteso, non potrei mai dire che sei un ciccione, hai un fisico perfetto- Niall arrossì sorridendole e baciandole la guancia per poi staccarsi e liberarla. Mena ansimava per la corsa durata almeno una decina di minuti, dopo sarebbe venuto il proprietario dell'albergo a sgridarli per il casino che avevano fatto.

 

-Stanca?- Mena annuì, così Niall la prese a principessa e la porto dentro stendendola nel divano e porgendole la sua tazza di thè ancora piena. Niall trovò carine le guance arrossate di Mena appena la prese in braccio, gli ricordava vagamente una ragazza che non voleva ricordare, scrollò la testa scacciando i brutti ricordi di quella fan che gli aveva spezzato il cuore.

Bevvero in santa pace il loro thè continuando a parlare del più e del meno quando poi Niall la invitò a mangiare una pizza a pranzo, non ci pensò nemmeno e rispose di sì.

 

-Mena, tu già mi hai detto di Marco e di quanto ti ha fatto soffrire, ma volevo chiederti, lasceresti entrare qualcun altro nel tuo cuore?- Mena ci pensò su e poi rispose.

 

-Credo sia già capitato-

 

 

 

Taylor passeggiava tranquilla nel parco mentre teneva la mano ad un Harry chiuso e dubbioso. Spesso si girava dalla sua parte per controllare se avesse cambiato umore, ma rimaneva sempre com'era. Testa alta, nessun sorriso. Si fermò facendolo fermare, si avvicinò a lui e premette le sue labbra sulle sue. Le farfalle nello stomaco, il tremolio nelle gambe, la felicità negli occhi, il sorriso sul viso e il calore delle labbra di Harry sulle sue la portavano in ecstasy, era indubbiamente innamorata di lui, ma lui no. Harry si staccò non volendo approfondire quel bacio, ma volendo sue solo le labbra di Hayley. Guardò gli occhi azzurri di Taylor per un attimo e si lasciò cadere una lacrima che strisciò sulla guancia fino alla fine della mascella. Taylor lo guardò sentendosi male vedendolo ferito, raccolse la seconda goccia che stava per cadere con la mano e appoggiò la fronte su quella di Harry.

 

-Taylor, ti prego, non sposarmi, io non sono felice. Non voglio perderla- Scoppiò in lacrime appoggiando la testa sulla spalla di Taylor, essa aveva ascoltato le parole di Harry, si sentiva terribilmente in colpa, quelle parole erano così vere e piene di sentimento, era invidiosa, invidiosa di Hayley. È vero, Harry  avrebbe perso Hayley, ma lei? Lei avrebbe perso Harry.

 

-Ormai il contratto è stato firmato, ci sposeremo- Harry sospirò e continuò a piangere sotto il tocco leggero di Taylor che stava morendo d'invidia.

 

-Lasciami solo- Taylor annuì prendendo una strada completamente diversa da quella che avrebbe fatto Harry si incamminò verso la strada. Approfittò per fare qualche autografo ai fans e si diresse verso un luogo affollato ma mai visitato da lei. Mise le mani dentro alla sua giacca per il freddo e cominciò a camminare guardando basso, quando poi si scontrò contro un qualcosa, o forse meglio dire un qualcuno dato lo sbuffo di dolore proveniente dalla persona.

 

-Mi scusi, non stavo guardando, mi dispiace tantissimo- Disse Taylor raccogliendo i fogli sparsi per terra e porgendoli alla signora che si stava alzando faticosamente. La signora, una donna sulla cinquantina, prese i fogli e la guardò sorridendole.

 

-Non si preoccupi, io sono June, piacere- Le porse la mano.

 

-Taylor- Strinse la mano e le sorrise. La donna la squadrò da capo a piedi.

 

-Tu sei Taylor Swift!- Urlò. -Mia figlia ti adora- Taylor le sorrise soffocando una risata, abbassò la testa quasi in imbarazzo.

 

-Ti va di venire fino a casa mia che te la faccio conoscere. Oggi compie diciasette anni e sarebbe un ottimo regalo insieme a quello che le ho fatto- Annuì felice della sua proposta, rendere felice qualcuno la rendeva sempre di ottimo umore, e ora le serviva un po' di felicità dopo quello che le aveva detto Harry. Si ritrovò, così, a passeggiare a fianco alla donna fino ad arrivare ad un grosso palazzo. Entrarono in ascensore e quando finalmente furono dentro casa, Taylor si tolse la giacca.

 

-Candice!- Urlò June il nome della figlia. Subito dopo comparve una ragazza alquanto bassa. Aveva i capelli azzurri che diventavano sempre più scuri quando si scendeva fino alle punte, gli occhi grigi con una pagliuzza d'orata in entrambi gli occhi coperti da un paio di occhiali da vista azzurri. Era magra, troppo magra, ma era veramente un bella ragazza nonostante i capelli molto vistosi. Candice, alla vista di Taylor strabuzzò gli occhi.

 

-Mamma, sto avendo le allucinazioni, chiama il 118- Taylor si mise a ridere insieme alla mamma. Candice si diede un pizzicotto sul braccio e, quando constatò che quella era la realtà e che Taylor le stava veramente davanti, le corse incontro e l'abbracciò. Taylor le sorrise ridendo e augurandole buon compleanno, cosa che fu molto gradita dalla ragazza che cominciò ad urlare. Nonostante i suoi diciassette anni, sembrava ne avesse dodici.

 

-Ma cos'è tutto questo casino?- Taylor alzò la testa in direzione della voce e incontrò due occhi color verde acqua, un verde così non lo aveva mai visto in giro. La voce, bassa e roca, apparteneva ad un ragazzo, alto e abbastanza muscoloso. I capelli di un nero corvino erano lasciati giù in un frangia spettinata, sotto agli occhi verde acqua c'era un piccolo naso all'insù. Il ragazzo si appoggiò allo stipite della porta guardandola interessato, poi dopo le sorrise mostrandole le due fossette ai lati della bocca.

 

-Taylor, questo è mio figlio, Cody- Si guardarono un istante, ma subito dopo lei distolse lo sguardo imbarazzata. Cody soffocò una risata e si avvicinò a lei porgendole la mano, accettò volentieri il gesto e la strinse.

 

-Bene Taylor, che ne dici di restare qui a mangiare?- Chiese June sorridendole, guardò prima Cody e poi Candice che continuava ad annuire, così rispose con un sì.

 

 

 

 

La neve si era depositata sulla strada, uno spettacolo incredibile, Hayley ha sempre amato la neve. Quando lei abitava ancora in Italia, viveva in un paesino sconosciuto della provincia di Alessandria. Un paesino di campagna pieno di vigne e campi di grano. Da piccola, quando nevicava, andava sempre fuori con il suo papà a fare i pupazzi di neve, si divertivano un mondo. Poi, a fine giornata, dopo aver mangiato la squisita cena della madre, si mettevano sotto una coperta a vedere un film. Hayley aveva molti ricordi riguardanti la sua vita in Italia. A causa del lavoro del padre, si dovettero trasferire a Londra, lasciò quindi Mena e tutti i suoi amici, ma per fortuna, passato un mese, anche Mena si trasferì a Londra visto che suo padre faceva lo stesso lavoro del padre di Hayley. Le giornate passavano e aveva incontrato un mucchio di nuovi amici, tra cui Marco, anche lui italiano trasferitosi a Londra.

Conobbe Harry e da quel momento la sua vita ebbe una svolta, in senso positivo ovvio, gli anni insieme a lui erano stati i più belli della sua vita. Litigarono molto, si lasciarono anche due volte, ma ritornarono insieme consapevoli che non potevano vivere separati. Intanto il padre di Hayley ebbe una nuova promozione insieme a quello di Mena e si dovettero ritrasferire in Italia. Harry non voleva lasciare Hayley e viceversa, così le chiese se voleva vivere con lui nonostante i suoi diciotto anni e, dopo lunghi litigi, la famiglia acconsentì, così Mena e Hayley rimasero a Londra.

Dopo la dura litigata con Harry che segnò la loro rottura definitiva, Mena e Hayley se ne ritornarono in Italia.

Furono cinque anni bellissimi quelli a Londra, ma tutto si rovinò per uno stupido errore.

Ley sbuffò ripensando a tutto quello che aveva passato con Harry, ricordava ogni singola giornata, ma più di tutti ricordava quel giorno tanto triste in cui Harry le disse che era una puttana e che le faceva schifo, il giorno più brutto. Se non fosse stato per quel stupido abbraccio, ora, al posto di Taylor, ci sarebbe stata lei felice e senza dubbi. Ormai aveva perdonato Harry, ma lui deve decidere, o l'amore o l'amicizia.

Guardò ancora un po' fuori quando il suo occhio cadde in un ragazzo che stava passeggiando da solo nel parco di fronte al suo albergo, il cappuccio della giacca alzato e la testa bassa. Il ragazzo si girò dalla parte della sua finestra incontrando gli occhi di Ley.

 

-Quello è Harry!- Esclamò aprendo un pochino di più la tenda che bloccava la visuale. Harry le sorrise facendole il gesto di venir giù e così fece.

Era in tuta, ma in quel momento non le importava, voleva andare da Harry. Entrò in camera per prendere le sue timberland, ma quando scoprì che c'è le aveva Mena la maledì con tutto il suo cuore. Prese le sue all star, super adatte per la neve, rubò un maglione a Mena e poi prese il suo cappotto e si diresse giù verso Harry.

Ogni volta che faceva un passo verso di lui il suo cuore perdeva un battito, per poi riprendere a battere sempre più veloce, stava impazzendo. Arrivata vicino a lui lo salutò e notò subito i suoi occhi semi-lucidi.

 

-Ciao- Disse in imbarazzo mentre il cuore le rischiava di uscire dal petto.

 

-Ciao- Le sorrise. -Ti va di fare un giro?- Ley si morse il labbro inferiore sorridendo per poi annuire. Cominciarono a camminare, Hayley sentiva i piedi gelati e bagnati, maledì Mena per l'ennesima volta.

 

-Allora...come va?- Le chiese attaccando discorso.

 

-Bene e tu?- Gli sorrise

 

-Ci sono state giornate migliori- Disse sincero alzando la testa verso il cielo mentre un fiocco di neve gli cadde nel naso.

 

-Ley, è tutto il tempo che sto girando a vuoto assorto nei miei pensieri e ho preso una decisione- Hayley lo guardò quasi intimorita da quelle parole.

 

-O scelto la fama- Si sentì quasi male, allora era deciso, lei e Harry non potranno mai più ritornare insieme.

 

-Ma...tu potresti sempre stare con me, di nascosto- Deglutì mentre sentiva le lacrime salirgli gli occhi.

 

-Non voglio fare l'amante- Disse schietta riportando dentro le lacrime che prima stavano per uscire.

 

-Ti prego amore mio, io non posso vivere senza di te, ma nemmeno senza i sorrisi dei miei amici- Harry si fermò prendendole le mani e stringendole forte. Hayley si gelò appena sentì le parole amore mio, era da tanto che non le sentiva pronunciare.

 

-Ma non lo capisci? Io dovrei stare insieme a un uomo che bacia un'altra, non lo potrei mai sopportare. E poi trascorreresti più tempo con Taylor che con me. Pensa se poi vi fanno firmare un contratto dove voi dovete fare dei figli, cosa farei io? Restare a guardare mentre tu ti scopi Taylor e crei la famiglia perfetta quando sotto, nello scantinato, ci sono io che soffro? Non lo capisci?- Le lacrime chiedevano l'accesso per uscire, ma in quel momento Hayley provava solo rabbia. -Tu pensi che sia così facile, ma non lo è. Hai deciso e rispetto la tua decisione, ma non venirmi a chiedere di fare l'amante, perchè ci soffrirei- Disse allontanandosi.

 

-Quindi è un addio?- Una lacrima solcò la guancia rossa di Ley.

 

-Lo era già da un po', quando tu hai preso una decisione affrettata e mi hai dato della puttana per una cazzata- Harry rimase zitto a quelle parole.

 

-Potremmo sempre rimanere amici- Propose non volendo veramente dirle addio.

 

-Certo, intanto dei rapinatori chiedono il numero di telefono alle loro vittime per tenersi in contatto, mi pare ovvio- Hayley scosse la testa in preda ad una crisi di pianto. Lo guardò ancora un attimo e se ne andò, senza salutarlo, lontano da lui, convinta che quello era veramente un addio, ma senza sapere che Harry avrebbe lottato ancora per riprendersela.

 

 

 

Ciao...

Finalmente ho pubblicato il capitolo, un po' particolare. All'inizio è divertente, ma alla fine è triste. Mi è piaciuto molto scriverlo e spero che piaccia anche a voi. Ringrazio tutte le persone che leggono la storia, ma in particolare a queste cinque persone che hanno recensito la mia storia, passate da tutti.
Hikita
Costy2198
simonaDirectioner
Directioner_Is a promise
Oysh_more than me

Grazie mille, vi voglio veramente bene. Ringrazio anche i miei lettori-fantasma...Grazie davvero, mi fate setire apprezzata.
Ok, vado.

Ah, volevo dirvi che sto scrivendo una OS molto lunga che pubblicherò tra un po' tempo. Un grosso bacio, pHazzaxxx.
Ps. Recensite

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


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Buona Lettura


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Una giornata meravigliosa, piena di divertimento e risate in compagnia di Niall. Avevano sostato per il pranzo in una pizzeria e poi si erano fatti un giro tra le bancarelle, quel giorno c'era una piccola festa. Una giornata di sole nonostante la stagione fredda, ma comunque il freddo si era fatto sentire. Mena era entusiasta e non vedeva l'ora di andare a raccontare tutta la giornata ad Hayley, era appena entrata dentro la stanza, tra le mani aveva un sacchetto bianco contenente la pizza che aveva avanzato, l'avrebbe data alla sua amica. Il silenzio era la prima cosa che l'aveva accolta. Chiamò Ley un paio di volte, ma non rispondeva. Sarà andata a fare un giro, pensò, ma appena vide il cellulare sopra il tavolino del divano capì che la sua supposizione fosse sbagliata. Si tolse il cappotto e lo mise nell'attaccapanni dell'entrata per poi dirigersi verso la camera da letto. Hayley dormiva beata nel letto, Mena sorrise alla visione, ma la sua espressione tramutò completamente quando vide le sue guance leggermente bagnate e la montagna di fazzoletti che giaceva per terra. Si avvicinò a lei lentamente per portarle la coperta fin sopra le spalle. Hayley si mosse leggermente aprendo poi gli occhi e guardando l'amica davanti a se, Mena, invece, si spaventò alla vista degli occhi gonfi e rossi di Ley.

 

-Cosa è successo?- Hayley si mise seduta sul letto facendole spazio. Sospirò per poi strofinarsi gli occhi e cercando di non versare più lacrime, all'inizio, l'unica cosa che provava nei confronti di Harry era rabbia, ma quando cominciò a ragionare con il cervello e capì che quella era la fine della loro storia, fu la tristezza a prendere il sopravvento su tutto.

 

-Harry ha scelto, ma non ha scelto me- Si morse il labbro inferiore rivolgendo lo sguardo a Mena che la guardava con la bocca semichiusa. Ci furono cinque interminabili secondi quando poi Ley si buttò tra le braccia di Mena, cominciò a piangere anche se si era ripromessa di non farlo più.

 

-Mi dispiace- Le disse stringendola forte a se cercando di tranquillizzarla, ma con scarsi tentativi. Non sapeva come farle tirare su il morale, stava soffrendo.

 

-Mi ha chiesto di fare l'amante, di restare accanto a lui anche se doveva stare con Taylor. Mi sono sorti dei dubbi, ma lui mi ama veramente?- Disse staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi per l'ennesima volta gli occhi.

 

-Sì, Ley, lui ti ama con tutto il suo cuore, ma ha scelto l'amicizia. L'hai messo in una situazione molto difficile, la felicità sua o quella degli amici? Tu cosa avresti scelto se fossi stata io il caso?- Hayley aprì la bocca per dire qualcosa, ma non uscì niente, sapeva che Mena aveva ragione.

 

-Mi ha detto che aveva scelto la fama, ma soltanto se io rimanevo con lui- Mena soffocò una risata.

 

-Hayley, ogni volta che mi parlavi di Harry mi dicevi che era un'amore difficile, non esiste quell'aggettivo vicino alla parola amore, siete voi che lo fate diventare così. Harry, inconsapevolmente, ha già scelto, ha scelto te, e tu facevi tanto l'arrabbiata con lui, ma quando ti ha baciata tutta quella rabbia che avevi nei suoi confronti era svanita. Fiducia o non fiducia, cosa avresti fatto se avessi visto Harry abbracciato ad un'altra? La gelosia ti avrebbe portato a conclusioni affrettate come è successo a lui. Harry ha sbagliato a non fidarti di te, ma tu hai sbagliato ad arrabbiarti con lui, anche tu hai preso conclusioni affrettate. Bisogna mettersi nei panni degli altri. Non è un'amore difficile, siete voi che lo fate diventare così e ci soffrite. Hayley, credimi, Harry non ha ancora scelto, ha solo cercato la via più facile e ha chiesto a te il parere, tu l'hai rifiutato e ora lui si ritrova nella stessa identica posizione di prima- Un discorso lungo e pieno di parole veritiere, Hayley si sentì quasi in colpa, le parole di Mena non facevano una piega. Cercò di ribattere, ma si accorse che in quel momento aveva torto lei. Mena le sorrise trasmettendole tutto il bene che le voleva solo attraverso esso, le porse il sacchetto bianco contenente la pizza e poi le sorrise di nuovo.

 

-Grazie, non so cosa farei senza di te- E si abbracciarono.

 

 

 

 

-Parlami un po' di te- Gli disse Taylor sorridendogli e fermandosi di colpo facendolo voltare. Dopo aver pranzato, Cody le aveva chiesto gentilmente se voleva fare una passeggiata con lui, cosa che lei accettò ben volentieri.

 

-Di me c'è poco da dire- Disse serio guardando davanti a se la strada innevata.

 

-Pazienza, l'importante è parlare- Cody si strinse nelle spalle sospirando mentre Taylor lo guardava incuriosita dal suo comportamento.

 

-Bè, mio padre è morto quando io avevo appena cinque anni, è morto di overdose. Mia madre poi si è risposata con il mio attuale padre e da loro nacque Candice, mia sorella. Non ho molti amici, come lavoro aiuto i ragazzi che hanno dei problemi con i genitori e cerco di rendergli la vita migliore e non uno schifo. Le persone a cui voglio veramente bene sono mia madre e mia sorella, sto cercando di proteggerle da tutti e da tutto, persino dall'uomo che dice tanto di amarla quando dietro la tradisce come un porco- Taylor spalancò la bocca quasi sorpresa nel vederlo serio, nel suo volto non c'era traccia ne di tristezza ne di dolore, serietà e basta. Si fermò di colpo per raccogliere da terra un penny sotto lo sguardo curioso e sbalordito di Taylor.

 

-Mi dispiace per quello che ti è successo- Gli disse guardandolo e perdendosi in quegli occhi così belli, oscuri e misteriosi. Si strinse nuovamente nelle spalle mettendosi in tasca il penny e sorridendole.

 

-Non mi conosci nemmeno e mi hai detto di tuo padre, come mai tutta questa fiducia?- Dal suo volto scomparì in pochissimo tempo il sorriso ritornando ad un'espressione dura e seria.

 

-Per me, raccontare di mio padre è come raccontare che cosa ho mangiato oggi. Non sono dispiaciuto del fatto che sia morto, lui picchiava mia madre e molto spesso anche me nonostante fossi piccolo, non potevo fare niente per proteggerla. Lui è morto e forse è un bene per tutti- Taylor spalancò la bocca di nuovo facendolo scoppiare a ridere.

 

-Siete tutti uguali, vi sbalordite quando vi racconto di me- Disse soffocando una risata e continuando a guardare davanti a se. Taylor si voltò dalla sua parte guardandolo esterrefatta, ma non vide il sasso per terra e inciampò goffamente. Prima che cadesse per terra, una mano grande e calda le afferrò il polso e la ritirò su facendola sbattere contro un altro corpo. Alzò la testa incontrando i due occhi verde acqua mentre il cuore le batteva all'impazzata. Le sorrise appena vide il rossore farsi spazio nelle guance bianche di Taylor.

 

-Tutto bene?- Annuì frettolosamente staccandosi e ricomponendosi.

 

-Vieni, ti faccio vedere una cosa- Le disse svoltando in un vicolo puzzolente.

 

 

 

 

Si lasciò cadere nel letto creando un fastidioso rumore all'udito. Si guardò un po' attorno stordito ripensando a tutte le cose che si erano detti prima lui e Hayley, le parole gli rimbombavano nella testa come tamburi, gli occhi gli bruciavano e la testa gli stava per scoppiare. Cominciò a respirare affannosamente per poi prendere il cuscino di fianco a se per lanciarlo contro il mobile che c'era davanti al letto. Strinse le mani in due pugni e tirò un urlo per liberarsi di tutte le emozioni che aveva tenuto dentro di se durante il tragitto parco-albergo. Una volta calmatosi le lacrime cominciarono a fuoriuscire.

 

-Sono un emerito coglione- Disse cominciando a tirare pugni al cuscino arancione. Non sopportava l'idea di una vita senza Hayley, non sopportava più niente di quella situazione. Si distese nel letto cercando di mantenere la calma ed estrasse dalla tasca dei jeans il suo cellulare, cliccò sulla casella di twitter e controllò i messaggi delle fans che erano aumentate tantissimo.

 

Harry, sono felice che ti sposi, spero tu sia felice con Taylor” Tirò un sospiro scuotendo la testa.

 

Sei sempre stato uno dei miei idoli, ti amo con tutto il mio cuore, ripensaci ti prego” Sorrise vedendo che, in fondo in fondo, le fan gli volevano ancora bene.

 

Haylor, sono contenta per te idolo” Soffocò una risata al nomignolo Haylor, lesse qualche altro tweet quando poi vide, tra le tendenze mondiali, una frase che gli fece gioire il cuore.

 

#MissHayley” Sorrise e schiacciò sopra alla frase e notò, con grande piacere, i numerosi tweet delle fans.

 

Non sopporto Taylor, Harry ama ancora Ley

 

“Insieme a Taylor Harry non sorride come quando era con Hayley

 

Non puoi fingere con me, lo vedo da come la guardi che la ami ancora

 

Hayley non è una puttana, è una ragazza normalissima e dolcissima che ho conosciuto personalmente

 

Uno degli scatti più belli che ho fatto al mio idolo” Ed insieme al tweet c'era una foto, una foto scattata qualche anno fa, c'era lui e Hayley e si stavano baciando. Si perse a guardare quella foto, a guardare loro due felici ed innamorati. Affogò nei suoi pensieri, mentre un ricordo veniva a galla.

 

 

 

 

-Ed ecco perchè l'ozono è molto importante nella nostra vita- Finì in tempo prima che la campanella suonasse. Tutti si alzarono felici della fine della lezione mentre Hayley sistemava la roba in cartella, la sua relazione era andata benone, il prof le aveva sorriso svariate volte. A scuola andava bene, i voti erano i più alti della classe. Si mise lo zaino blu in spalla e si diresse al suo armadietto per incontrare Mena. Percorse il lungo corridoio spesso fermata da ragazzi o ragazze che la salutavano e arrivò ben presto al suo armadietto. Di fianco a lei c'era Mena, si stava sistemando il rossetto con lo specchio del suo cellulare, quando la vide le sorrise e smise di fare quello che stava facendo.

 

-Com'è andata?- Le chiese sapendo del lavoro faticoso che Hayley aveva svolto per quella relazione. Lei si limitò ad alzare le spalle e a sorridere.

 

-Come sempre- Soffocò una risata e aprì il suo armadietto da cui cadde un bigliettino rosa confetto. Lo prese in mano e lesse le parole a carattere gotico. Mena, incuriosita si avvicinò per leggere.

 

-Chi è?- Chiese confusa rigirando il biglietto tra le mani. L'amica le sorrise.

 

-Io un'idea c'è l'avrei...Il tuo amico Harry!- Disse facendo con le dita le virgolette alla parola amico. Hayley si mise a ridere e aprì il biglietto curiosa.

 

“Sei libera?” Alzò un sopracciglio confusa facendolo leggere anche a Mena che, come lei, ebbe la stessa reazione.

 

-Se sapessi chi sei te lo direi!- Esclamò strappando in due il biglietto per poi buttarlo nel cestino di fianco. Prese gli ultimi due libri dall'armadietto e se lo rimise in spalla. Prese a braccetto Mena e si diressero verso l'uscita.

 

-Non ho la più pallida idea di chi sia!- Esclamò nuovamente aprendo il portone della scuola per uscire.

 

-Ecco, avevo ragione- Disse fermandosi di colpo e indicando un punto ben preciso. Hayley alzò la testa e diventò tutta rossa all'istante. L'amica soffocò una risata alla sua reazione buffa e poi ritornò a guardare seria Harry appoggiato ad una macchina nera scintillante.

 

-Non penso sia qui per me- Sospirò girandosi verso l'amica per poi ritornare a guardarlo. Hayley incontrò gli occhi di Harry e fu una scintilla, lei sorrise involontariamente. Poco dopo il ragazzo si avviò verso di loro.

 

-Ciao Hayley- Disse sorridendo avvicinandosi a lei e baciandole la guancia come faceva sempre. Mena si sentì di troppo e si dileguò con una scusa lasciandoli, per modo di dire, da soli.

 

-Ciao Harry- Rispose cercando di non sbattere per terra e di evitare figure di merda. Si sistemò il ciuffo biondo dietro l'orecchio e ritornò a fissare quel verde che l'aveva rapita.

 

-Cosa rispondi al bigliettino?- Si sentì particolarmente felice a sentire quelle parole, voleva dire che l'aveva scritto lui, Harry le aveva chiesto se era libera. Le guance si arrossirono improvvisamente, le faceva questo effetto, lo conosceva da più di due mesi e la reazione era sempre quella.

 

-Dove mi vuoi portare?- Chiese guardando un punto dietro di lui per non perdersi dentro quegli occhi.

 

-Avevo pensato a un picnic, conosco un posto davvero bello e ho già preparato tutto- Sorrise radiante a quell'idea, non aveva mai fatto un picnic con un ragazzo se non suo padre. Annuì con la testa.

 

-Bene, allora andiamo- Le mise una mano dietro la schiena e la condusse dalla macchina. Aprì la porta del passeggerò e la fece accomodare dentro, poco dopo si sedette anche lui e partirono. Non durò molto il viaggio, un quarto d'ora preciso, parcheggiò la macchina nel grande prato e prese tutto l'occorrente dal bagagliaio. Sistemarono la tovaglia verde quadrettata e presero dal cestino in vimini i due panini che Harry aveva gentilmente preparato.

 

-Com'è andata a scuola?- Chiese cercando di avviare un discorso. Hayley ingerì il boccone che aveva appena morsicato e rispose.

 

-Benissimo, avevo una relazione da consegnare ed è andata alla grande- Sorrise fiera di se stessa, cosa che fece scaturire una risata da parte di Harry.

 

-Secchiona!- Disse continuando a ridere leggermente facendo venire l'arrabbiatura a Hayley.

 

-Vaffanculo Harry- Biascicò visto che aveva il mangiare in bocca. Harry scoppiò a ridere non avendo capito niente di quello che aveva appena detto, diede un morso al panino e cercò di fare lo stesso verso che aveva appena fatto Hayley. Anche lei scoppiò a ridere, si portò subito il fazzoletto alla bocca cercando di non sputare tutto quello aveva in bocca. Una volta ingerito anche quel boccone poté ridere con lui.

 

-La mamma non ti ha insegnato che non si parla con la bocca piena?- La stuzzicò sorridente nel vedere la sua reazione.

 

-E la tua non ti ha insegnato ad essere meno rompi palle?- Ribattè lanciandogli un pezzettino di panino che andò dritto nel centro della fronte di Harry. Scoppiarono a ridere entrambi.

 

-Dai, facciamo i seri, di cosa parlava la relazione?- Chiese addentando un pezzo di panino e assaporandone ogni sapore.

 

-Ho parlato del buco dell'ozono, che potrebbe cambiare l'equilibrio dinamico del nostro pianeta- Rispose sorridendogli, era il primo ragazzo che si interessava a cosa aveva fatto a scuola.

 

-Mi ricordo che una volta avevo fatto una relazione, era abbastanza bella, ma la prof che avevo mi odiava così mi aveva dato solamente sei quando meritavo di più- Disse finendo di mangiare il panino e distendendosi a pancia in giù nella tovaglia. Hayley gli sorrise finendo anche lei di mangiare il panino.

 

-Io vorrei tanto diventare astronoma, vorrei tanto andare nello spazio, sai, il cielo mi affascina molto. Pensare di essere una piccolissima parte di tutto l'Universo mi fa scaturire una sensazione strana, amo guardare le stelle di notte- Puntò il suo sguardo sul cielo pieno di nuvoloni grigi, Harry la guardò vedendo in lei una particolare luce splendere, ma non era quello del sole.

 

-Queste frasi da scienziata mi fanno sentire molto ignorante- Hayley soffocò una risata posando il suo sguardo su quello di Harry, e fu silenzio per pochi secondi.

 

-Siamo tutti ignoranti in questo mondo, Harry- Seguirono altri secondi di silenzio, quando poi Hayley si alzò e aprì lo zaino.

 

-Non ho voglia di tornare a casa senza aver finito i compiti, mi aiuti?- Harry le sorrise annuendo. Hayley si distese vicino a lui aprendo il libro e il quaderno di trigonometria. Lesse il problema e lo trascrisse nel quaderno.

 

-Sono sempre andato bene in questa materia- Disse spiegandole la soluzione di quel problema. Dopo pochi minuti il problema era completo. Hayley lo ringraziò di cuore e prese il libro di storia.

 

-E di storia?- Chiese lanciandogli il libro.

 

-No, di storia no, ho sempre odiato questa materia- Hayley soffocò una risata e si riprese il libro in mano aprendo nella pagina da cui doveva incominciare a studiare. Passarono i minuti e Hayley praticamente non aveva studiato anche perchè Harry non glielo permetteva, le continuava a fare il solletico e lei non riusciva a concentrarsi. A farli finire di ridere fu la goccia d'acqua che cadde nella pagina del libro.

 

-Sta per piovere, è meglio andare!- Esclamò Harry raccogliendo la roba e mettendola tutta disordinata nel bagagliaio. Le gocce cominciavano a scendere sempre più velocemente. Salirono nella macchina e partirono per ritornare a casa.

 

-Harry, ti chiedo troppo se mi puoi portare a casa?- Scosse la testa prendendo la via che l'avrebbe portato alla casa di Hayley. Quando finalmente arrivarono la pioggia cadeva velocemente, le persone erano sotto l'ombrello, altre correvano.

 

-Grazie mille per il bellissimo pomeriggio Harry- Gli disse sorridendogli, aprì la porta, ma fu subito bloccata da Harry.

 

-No, aspetta, tu non abitavi più avanti?- Chiese.

 

-Sì, ma non ti preoccupare, non puoi entrare con la macchina- Harry si strinse nelle spalle e prese l'ombrello, uscì dalla macchina e andò a recuperare Hayley dal sedile del passeggero.

 

-No, davvero, non c'è ne bisogno- Ma non la stette a sentire e la prese per un braccio facendola uscire. Si incamminarono e arrivarono davanti al portone verde. Harry chiuse l'ombrello, che non servì molto visto che era marcio da capo a piedi come Hayley. Il cielo si era fatto buio e Hayley fece fatica a trovare la chiave dentro lo zaino.

 

-Ancora grazie- Sorrise avvicinandosi per baciargli la guancia, molto lentamente si staccò non volendo separarsi da lui. Aprì il portone per entrare, ma fu di nuovo fermata dalla mano di Harry che l'attirò a se. Poca fu la distanza che gli separavano, Harry ne approfittò subito e posò le sue labbra su quelle di Hayley in un bacio casto e dolce, si staccò poi.

 

-Pensami piccola- Si staccò del tutto e si avviò verso la macchina senza l'ombrello lasciandola perplessa e con mille farfalle allo stomaco. Ormai non aveva più dubbi, gli piaceva.

 

-Oh Harry, è da tempo che ti penso costantemente-

 

 

 

 

-Siamo arrivati? E da mezz'ora che camminiamo in questo luogo dimenticato da tutti- Domandò spazientita Taylor a Cody che restava in silenzio e camminava sempre più velocemente.

 

-Eccoci qui!- Disse fermandosi davanti ad un portone mezzo scassato e tutto arrugginito. Taylor alzò un sopracciglio e scosse la testa facendo un passo all'indietro.

 

-Fidati, fuori è brutto, ma dentro cambia tutto- Le porse la mano guardandola negli occhi, lei, un po' titubante, la prese e si fece trasportare dentro il garage. Attraversarono un pezzo tutto al buio e a Taylor cominciavano a venire i brividi, quando poi sentì delle voci. Un spiraglio di luce si poteva intravvedere davanti a loro, Cody tirò un calciò ad una porta ed entrarono, rimase letteralmente colpita.

 

-Ommioddio!- Esclamò portandosi una mano alla bocca e guardando l'enorme posto davanti a se. Un mucchio di ragazzi andavano sullo skate, facevano acrobazie sulle rampe. I muri erano completamente ricoperti da scritte fatte con le bombolette. Un posto enorme, illuminato e pieno di ragazzi e ragazze.

 

-Questo è il mio mondo- Le disse Cody sorridendole. Si guardarono le mani ancora unite, ma nessuno dei due volette separarle.

 

-Dai, vieni- Entrarono in un'altra porta scoprendo una stanza molto più piccola con tantissimi attrezzi.

 

-Qui si riparano gli skate rotti- Prese dalla tasca il penny che aveva raccolto e lo depositò sopra il tavolo. Poco dopo prese due attrezzi dall'anta e bucò la moneta, Taylor lo guardò curiosa.

 

-Perchè mi hai portato qui?- Chiese non capendo il significato di tutta questa fiducia nei suoi confronti, prima il padre, adesso questo. Cody si spostò da un banco all'altro cercando qualcosa tra i vari cassetti.

 

-Non lo so nemmeno io- Disse sincero. -Nemmeno mia madre sa di questo posto- Chiuse il cassetto che aveva appena guardato e aprì le ante sopra di se.Taylor rimase un po' perplessa. Cody strasse dall'anta un pezzo di filo che lo fece passare nel buco della moneta, finita l'operazione si girò verso Taylor e le sorrise.

 

-Questo è un braccialetto porta fortuna, te lo regalo- Le porse il braccialetto con il penny, Taylor lo guardò e poi lo prese guardando da vicino quella monetina, come se non ne avesse ami vista una.

 

-Un giorno, mentre passeggiavo con mio nonno, avevo visto per terra un penny. Non lo presi all'inizio, pensavo che un penny non poteva cambiare la situazione economica di mia madre. Ma mio nonno me l'ho aveva fatto prendere, mi aveva detto che quel penny era come una persona, la persona con meno valore lasciata da sola in mezzo alla strada. Da quel giorno, ho imparato che le cose con meno valore sono quelle più preziose- Si portò su la manica della giacca e le fece vedere il braccialetto con un penny attaccato. Taylor lo guardò in silenzio affascinata da quella parole, poi gli sorrise e si avvicinò a lui porgendogli il braccialetto.

 

-Me lo metti?- Cody le sorrise e le mise il braccialetto al polso. Taylor alzò lo sguardo verso di lui notando la poca distanza che li separava e diventò tutta rossa. Finito di fare il nodo posò il suo sguardo su quello di Taylor, seguirono interminabili secondi di silenzio, quando poi furono interrotti dalla porta che si apriva.


 

Ciao a tutte, finalmente ho pubblicato. Lo so, in ritardo, avevo messo un "capitolo" (che adesso è eliminato) con scritto i vari motivi per cui non ho pubblicato. Ve li rimetto qui:
1) vivo in un paesino di merda in cui la connessione c'è un mese e l'altro no, questo è il mese no. È talmente tanto lenta che non riesce nemmeno ad aprirmi google.

2) il mio computer, tarocco per precisare, ha avuto dei problemi e ora è ad aggiustare ( questo messaggio lo sto scrivendo al cellulare)
3) è iniziata per me la prima superiore e ci hanno già caricati di verifiche...vorrei andare bene, avere un buona impressione per i prof e quindi mi sono dedicata molto allo studio.
Vi ringrazio per le recensioni ricevute da:

simonaDirectioner
Gioy_1D_Love
Oysh_more than me
alrosefly
Jamesswitnees
Directioner_Is a promise
Hikita
_PayneTostato_
Costy2198
Grazie mille a tutte... 
Ho cambiato nome, Mikyg. Mi chiamo così perchè il mio vero nome è Michela e di cognome incominciò con G. Ecco perchè. Spero il capitolo vi piaccia :) Ci sentiamo al prossimo capitolo. Ciaooo
ps. Recensite.

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Instagram: michelagemme
Ask: MichelaGemme

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BUONA LETTURA

Lanciò il telefono in aria per poi riprenderlo stando attento a non farlo cadere, ripetè la stessa azione un paio di volte imspazientito dal ritardo di Hayley. Scostò il ciuffo con un colpo di testa scoprendo gli occhi azzurri, si voltò verso la macchina. Harry stava seduto nervoso al posto del guidatore picchiettando di volta in volta il dito nel manubrio. Hayley si stava facendo aspettare, ma forse era un bene per Harry. Louis fece segno ad Harry di abbassare il finestrino, e così fece.

 

-Allora, ti ricordi tutto quello che devi fare?- Gli chiese assicurandosi che il piano messo in atto funzionasse.

 

-Sì, spero non ci siano problemi- Incrociò le dite mostrandogliele e sorridendogli, in realtà era nervoso come non mai, sperava di riuscire a parlare con Hayley senza che lei si arrabbiasse. Louis si voltò un attimo, ma ritornò subito a guardare Harry.

 

-Sta arrivando, tira su il finestrino!- Lo avvisò, Harry tirò su il finestrino nero che permetteva di non far vedere a quelli di fuori, intanto guardava la scena che si stava svolgendo fuori dalla macchina.

 

-Ciao Lou, scusa il ritardo- Si giustificò sorridendogli. Louis si strinse nelle spalle ricambiando il sorriso.

 

-Andiamo?- Chiese, Ley annuì e si fece aprire la porta, entrò, ma non si accorse che al posto del guidatore c'era Harry. Troppo tardi per scappare, Harry chiuse tutte le porte permettendogli la non uscita. Hayley cercò di aprire la porta, ma invano non si apriva.

 

-Lasciami Harry, abbiamo già parlato io e te- Sforzò la maniglia, ma non si aprì, esausta si lasciò cadere nel sedile con uno sbuffo.

 

-Harry, che cazzo vuoi?- Rimase in silenzio accendendo la macchina e partendo per un luogo sconosciuto, ma doveva assolutamente parlare con lei.

 

-Voglio parlare, Hayley- Disse calmo quando dentro era tutto il contrario. Ley sbuffò pesantemente cominciando ad imprecare contro Louis.

 

-Vuoi parlare di cosa Harry? Vuoi di nuovo chiedermi di fare l'amante?- Urlò queste parole con un accenno di sarcasmo nella voce. Harry scosse la testa stringendo sempre di più il manubrio della macchina.

 

-Hayley, ho sbagliato- Disse sottovoce creando un dolce silenzio piacevole. Hayley si rilassò e lo guardò.

 

-Ti spiego, ho scelto te, l'ho subito detto al gruppo, ma mi hanno detto che non dovevo, che se l'avrei fatto mi avrebbero cancellato definitivamente- Sussurrò con la voce rotta di un pianto che stava per venire. Hayley rimase in silenzio guardando Harry tremare.

 

-E così gli ho detto che era uno scherzo e che mi sarei sposato- Una lacrima scivolò sulla sua guancia sotto lo sguardo perplesso di Hayley.

 

-Gli ho detto che mi sono dimenticato di te, che non ti amo più- Balbettò guardando attento la strada davanti a se.

 

-Ma non è vero- Hayley rimase in silenzio come aveva fatto in tutto quell'arco di tempo. Arrivati ad un semaforo rosso Harry si fermò e finalmente la guardò negli occhi.

 

-Scusami- Disse Hayley abbassando la testa per poi ritirarla su. Harry la guardò, ma distolse subito lo sguardo perchè il semaforo era diventato verde.

 

-No, Ley, scusami te- L'aria che li circondava era diventata finalmente più tranquilla, Mena aveva ragione. Nessuno parlò più, Hayley poggiò la testa nel finestrino pensierosa guardando lo specchietto le macchina che sfrecciavano sull'asfalto dietro di loro. Una macchina in particolare la incuriosì parecchio, era nera, una range rover nera, a bordo c'erano due ragazzi tra cui uno teneva tra le mani una macchina fotografica.

 

-Cazzo!- Esclamò alzandosi di colpo ricevendo l'attenzione di Harry. Gli indicò lo specchietto retrovisore.

 

-Merda!- Sbuffò arrabbiato. Aumentò leggermente la velocità acquistando un distacco di dieci metri, ma durò poco visto che la macchina superò tutte le macchine e riuscì ad arrivare proprio dietro di loro.

 

-Harry, non possiamo farci vedere insieme- Annuì aumentando sempre di più la velocità, per fortuna era una strada abbastanza isolata. Hayley prese di fretta la mappa dal cruscotto e cercò il punto in cui si trovavano. Esaminò a fondo essa fino a quando non notò una stradina poco dopo la curva che stavano affrontando in quel preciso istante.

 

-Gira a sinistra, presto!- Colto alla sprovvista tirò il freno a mano e sgommò imbucandosi nella stradina, fortunatamente i paparazzi non li videro. Harry si fermò con la macchina tirando un sospiro di sollievo.

 

-Forse è meglio muoverci, faccio retromarcia e ce ne ritorniamo a casa- Hayley scosse la testa bloccando la mano di Harry con la sua, subito dopo si accorse di quello che aveva appena fatto e sciolse subito la presa diventando improvvisamente rossa in viso. Harry soffocò una risata alla sua reazione.

 

-Ci saranno un mucchio di paparazzi in giro, è meglio continuare per questa stradina, in base a quello che c'è scritto qui, tra un chilometro ci dovrebbe essere un boschetto che ci dovrebbe portare a qualche metro dal mio albergo. Tu mi lasci a fine boschetto e me ne torno a piedi- Harry annuì d'accordo con quello che aveva appena detto Hayley. Riaccese la macchina e proseguì per la stradina. Passarono svariati minuti, Harry non capiva, non avrebbero dovuto metterci così tanto a fare un chilometro.

 

-Hayley, sei sicura che questa è la strada giusta?- Tutta concentrata a guardare la cartina annuì tracciando con il dito la strada che avrebbero dovuto fare lei dal boschetto al suo albergo.

 

-D'accordo, adesso devo andare a sinistra o destra?- Alzò di colpo la testa dalla cartina guardando la strada davanti a se. Guardò confusa la cartina e poi le due strade. Harry fermò la macchina e tirò il freno a mano

 

-In teoria dovrebbe essere tutta dritta- Harry la guardò sbarrando gli occhi prendendole di mano la cartina, subito dopo si lasciò cadere nel sedile portandosi le mani nella faccia.

 

-Che succede?- Chiese allarmata.

 

-Hai tenuto la cartina al contrario- La bocca di Hayley si aprì in una perfetta “O”, ma subito dopo scoppiò a ridere sotto lo sguardo punitivo di Harry che non cedeva alla tentazione di ridere. Subito dopo si accorse che rideva solo lei, così smise e si ricompose.

Harry riprese la cartina cercando di capire dove erano, fortunatamente trovò subito la strada che avevamo percorso e capì dove erano.

 

-Siamo a dieci chilometri da casa- Annunciò facendole vedere il punto in cui erano e il punto in cui dovevano arrivare. Forse non si era accorto di quanto si era avvicinato a lei, fatto sta che Hayley si girò per guardarlo e si ritrovarono a pochissima distanza. Nessuno dei due volette allontanarsi, entrambi volevano quel bacio che stava per arrivare, Harry si sporse più in avanti mettendo per sbaglio la mano nel freno a mano, lo tirò giù e la macchina cominciò ad avanzare, nessuno dei due si era accorto di niente. Soltanto quando la macchina sbattè contro il masso che divideva le due vie si allontanarono. Harry imprecò rumorosamente accendendo la macchina per fare retromarcia, spense poi la macchina e uscì per controllare il danno commesso. Hayley fece lo stesso, nonostante la macchina stava avanzando lentamente, la macchina aveva subito dei danni riparabili davanti.

 

-Io odio i paparazzi!- Esclamò aprendo il cofano per assicurarsi che non fosse successo niente dentro. Sbuffò un paio di volte mentre Hayley camminava avanti e indietro nella strada, non c'era nessuno, nemmeno una casa o una vecchia cascina, niente di niente. Prese il cellulare, non prendeva un granchè, anzi, non prendeva proprio.

 

-Ley, salì in macchina, andiamo a casa- Annuì, Harry era arrabbiato, era evidente dal suo tono di voce e dall'espressione che teneva. Harry riaccese per l'ennesima volta la macchina e partirono per andare a casa.

 

-Mi dispiace- Disse quasi in un sussurrò Hayley, Harry sembrò addolcirsi, la sua espressione si rilassò tutt'ad un tratto. Si strinse nelle spalle e la guardò sorridendole mostrandole le fossette.

 

-In questi due anni, ti sei mai messa con altri ragazzi?- La domanda spuntò così all'improvviso dalla bocca di Harry. Lei sgranò gli occhi sorpresa da quella domanda. Ricordava bene cosa aveva fatto dopo la rottura con Harry, no, non si era più messa con nessuno, si era dedicata solamente ed esclusivamente a se stessa. Non riusciva più a fidarsi di un ragazzo.

 

-No, di quello che ho fatto dopo la nostra rottura non ne vado fiera- Disse sospirando andando indietro con i ricordi. Harry alzò un sopracciglio, quasi turbato.

 

-Cioè?- L'insistenza di Harry la infastidì, ma rispose comunque alla domanda.

 

-Sono andata a letto con molti ragazzi- Rispose scuotendo la testa in segno di disapprovazione. Harry la guardò, se prima era quasi turbato, ora lo era al massimo. Strinse la presa nel manubrio cercando di non pensare a tutti quei ragazzi che l'avevano toccata, quando lei era sua...

 

-Quanti ragazzi?- Hayley ci pensò su contando con le dita il numero.

 

-Sei o sette- Harry si morse la guancia cercando di controllare la sua rabbia. Hayley invece pensava a tutti quei ragazzi che non avevano lasciato lo stesso segno che aveva lasciato Harry.

 

-Tu mi hai appena detto che sette ragazzi hanno violato il tuo corpo?- Harry cercò di tenere un tono calmo, ma con scarsi tentativi. Hayley annuì scostando dalla faccia il ciuffo biondo ribelle.

 

-Non è violazione, io mi sono concessa a loro- La vena nel collo di Harry era ormai evidente a dieci chilometri di distanza, proprio quanti c'è ne volevano per arrivare a casa.

 

-Ma hanno toccato il tuo corpo, cazzo- Ley si girò improvvisamente nella sua direzione guardandolo, non era riuscito a controllarsi. La presa sul volante aumentava e le nocche sulle mani di Harry erano mai bianche.

 

-Non puoi farmi una scenata del genere. Sei tu quello che ti sposi, perchè se io lo faccio con chi voglio poi dopo non sono legata da nessun cazzo di giuramento!- Rispose anch'ella arrabbiata. Si lasciò cadere pesantemente sul sedile e incrociò le braccia.

Harry mollò la presa sul volante colpito da quelle parole, colpito per modo di dire...Guardò avanti sulla strada sterrata concentrato sul viaggio.

 

-Dovremmo almeno cercare di andare d'accordo in questo frangente- Azzardò Harry voltandosi per pochi secondi verso Ley che non aveva intenzione di smuoversi dalla posizione in cui si era messa.

La ragazza sbuffò rumorosamente e si portò una mano sulle tempie cominciando a compiere movimenti circolari con gli indici.

 

-Sai cosa dovremmo fare? Stare zitti e stop...Tutte le volte che cerchiamo di avere una conversazione finiamo per litigare, quindi guida e taci- Harry tacque come consigliato da Ley e proseguì il viaggio per circa mezz'oretta, quando poi la macchina cominciò a fare rumori insoliti e a fermarsi.

 

-Fanculo!- Esclamò guardando l'indicatore della benzina che segnava il zero totale. Hayley chiuse gli occhi trattenendo il respiro, ma anche trattenendo tutte le probabili bestemmie che chiedevano l'uscita alla sua bocca. Inspirò ed espirò un paio di volte portando le mani tese in alto e in basso, a ritmo con il diaframma. Aprì poi gli occhi.

 

-Dimmi che hai un po' di benzina nel bagagliaio...- Harry scosse la testa.

 

-Devo prendere un po' d'aria- Disse infine uscendo dalla macchina sbattendo la portiera. Hayley lo seguì fuori prendendo il cellulare e notando che c'era solamente una tacca di rete che andava e veniva. Compose il numero di Mena, ma fu la segreteria a rispondere. Riprovò una decina di volte, ma non c'era campo.

 

-Non risponde?- Chiese Harry avvicinandosi a lei.

 

-No, ci tocca andare a piedi, non c'è campo- Harry strabuzzò gli occhi guardando la macchina e poi lei.

 

-Io non lasciò qui da sola la mia macchina- Hayley alzò entrambi i sopraccigli.

 

-è una macchina non è una persona...appena arriveremo a casa verremmo a prenderla con la giusta dose di benzina- Harry scosse la testa facendo sbuffare Hayley.

 

-Fa come vuoi, io vado. Tu resta pure qui- Detto questo si avviò per la stradina lasciandolo lì da solo. Harry guardò prima lei e poi la macchina, poi la seguì.

 

 

 

 

 

Mena era con Niall, era la decima volta che uscivano insieme, ma non era ancora successo niente. Questo a Mena dava fastidio, aveva scoperto di essere innamorata di Niall e, in qualche modo, sapeva che Niall ricambiava. Ma quello che non capiva era perchè non faceva la prima mossa, era legge, i maschi devono fare la prima mossa.

 

-Mena, mi stai ascoltando?- Scosse la testa guardandolo e riprendendo a camminare velocemente nel parco, Niall la guardò confuso. Si affrettò a raggiungerla.

 

-Ehi, ma che hai?- Disse prendendole il braccio e facendola voltare verso di lui. Mena lo guardò quasi infuriata.

 

-Dimmi Niall...Io ti piaccio?- Colto alla sprovvista arrossì di botto e si allontanò di qualche passo da lei.

 

-Perchè mi fai questa domanda?- Mena sospirò stringendo i pugni.

 

-Perchè mi hai chiesto di uscire già una decina di volte, quando un ragazzo chiede di uscire ad una ragazza vuole dire che le piace e io non capisco. Tu continui a chiedermelo ma non succede mai niente...E io non capisco- Balbettò quasi imbarazzata a dire quelle parole così infantili. Niall la guardò a bocca aperta, il suo viso era diventato bianco...era entrato in panico e non sapeva cosa rispondere.

 

-Ti ho chiesto di uscire perchè mi sembravi un'ottima amica con cui parlare...Ma niente di più- Disse quasi in un sussurro cominciando, inspiegabilmente, a tremare. Mena restò senza fiato portandosi una mano alla bocca.

 

-Mi dispiace, non credevo che provassi qualcosa per me, se l'avessi saputo non ti avrei invit...-Non lo fece finire di parlare.

 

-Tranquillo, mi è già successo, so come affrontare questa cosa- Si girò dall'altra parte e se ne andò, mentre delle lacrime scendevano fredde sulle sue guance. Prima Marco, poi Niall.

Niall tirò un pugnò al palo che aveva di fianco e prese la strada opposta a quella di Mena. Prese il cellulare dalla tasca dei jeans bianchi e cercò il numero di Liam sulla rubrica. Dopo vari squilli, Liam rispose.

 

“Liam, sono un coglione” Dall'altra parte della cornetta Liam rise divertito, ma smise appena sentì che Niall non ricambiava.

 

“Niall, cosa succede?” Chiese preoccupato

 

“Avevo l'opportunità di stare con la ragazza che amo, ma sono un coglione e lo lasciata scappare”

 

 

 

 

-è da due ore che camminiamo, Harry, sono stanca!- Si lamentò lasciandosi cadere per terra. Sbuffò prendendo dalla borsa il cellulare e controllando la rete.

 

-Ne abbiamo ancora di strada, forse è meglio riposarci un po'- Si lasciò cadere anche lui a terra, proprio vicino a Hayley.

 

-Hai dell'acqua dietro?- Scosse la testa facendogli vedere il contenuto della sua borsa. Sospirò per poi strofinarsi gli occhi con la manica del maglione.

 

-è mai possibile che proprio il giorno che ci dobbiamo perdere ci deve essere un sole così? Non potrebbe nevicare un po' visto che siamo a metà dicembre?- Si lamentò portandosi le mani in alto e guardando il cielo. Hayley soffocò una risata.

 

-Ti ricordi il primo giorno che ci siamo incontrati?- Gli chiese Hayley voltandosi dalla sua parte. Harry sorrise annuendo.

 

-Come potrei dimenticarmelo?- Hayley sorrise abbassando poi la testa quasi imbarazzata.

 

-Mi avevi rovesciato tutto il mio cappuccino sulla giacca- Disse ridendo ricordando quel giorno così importante.

 

-è stata colpa tua...Eri troppo affascinata da Londra che non mi hai visto arrivare- Rise anche lui tracciando delle spirali nella polvere della terra(o come si chiama).

 

-Tu comunque guardavi indietro. Mi sei venuto addosso ed è scoppiata una lite. Io ero super arrabbiata e tu non eri da meno. Ma non posso negare che appena ti ho guardato negli occhi...bo...è successo qualcosa al mio cuore- Chiuse gli occhi portandosi le mani sulla faccia per coprire il rossore.

 

-Manco volessimo il giorno dopo ci siamo rincontrati, tu non sapevi nemmeno chi ero, non ci conoscevi nonostante la nostra fama- Disse scoprendole il viso.

 

-Cosa ti ha colpito di me?- Gli chiese curiosa.

 

-Gli occhi. Sono così limpidi e sinceri. Poi tu sei bellissima, non sai quante discussioni ho avuto con dei ragazzi che ti continuavano a guardare!- Hayley annuì.

 

-Mi ricordo di Randy che ci provava con me e, anche se non stavamo insieme ancora, l'hai minacciato- Harry soffocò una risata ricordandosi con disprezzo di quel ragazzo.

 

-E Emily? Io giuro che l'avrei buttata giù da un ponte se non fosse stato per te che mi hai bloccato! Ti è venuta lì come se non esistessi e ti ha abbracciato!- Esclamò quasi urlando. Harry l'abbracciò così all'improvviso facendola diventare tutta rossa. Stettero in quella posizione per un bel po' di tempo.

 

-Ley, se ti baciassi ora, tu mi allontaneresti?- Il cuore di Hayley perse un battito. Spalancò gli occhi e non seppe rispondere alla domanda.

 

-Voglio saperlo- Si allontanò da lei guardandola intensamente negli occhi. Hayley scosse la testa quasi intimorita e abbassò la testa. Harry si avvicinò a lei e le tirò su il mento con un dito per poi premere le sue labbra contro quelle di Hayley. E fu un bacio cauto, piccolo, ma pieno di sentimenti. Si staccò da lei, mantenendo comunque una minima distanza tra di loro.

 

-Se continuo il bacio, mi allontaneresti?- Hayley scosse la testa e subito dopo, risentì le labbra di Harry sulle sue. Le leccò il labbro inferiore per chiederle l'accesso alla sua bocca, e così lei schiuse la bocca. E fu quello il bacio che Harry aveva desiderato da troppo tempo ormai. Le mise un braccio dietro la schiena e l'attirò a se, facendo scontrare i loro corpi. Hayley portò le mani sui capelli di Harry, tirando qualche volta delle ciocche di capelli. E il bacio continuò fino a quando Hayley si staccò da lui per riprendere fiato, ma non fu molto il tempo di distacco tra di loro poiché Hayley si rifiondò sulle sue labbra, che erano così morbide. La testa le stava scoppiando, il cuore batteva all'impazzata, le gambe le tremavano e ringraziava Dio che erano seduti per terra, se no sarebbe già caduta. Tutto intorno era ormai scomparso, esistevano solo lui, lei e il rumore dei loro baci. C'era pace tra di loro, una pace che era da un po' che non percepivano, pace nei loro cuori e nella loro testa. Era riusciti a toccare il cielo con un dito.

Oltre a gli One direction, siete fan di chi?
 

Ehi...
Il mio ritardo è stato pazzesco, mi dispiace troppo ma con la scuola tutto è più complicato. Verifiche su verifiche. 
Anche l'anno scorso non avevo pubblicato per tre mesi per la scuola, non lo faccio apposta, ma voglio portare buoni voti a casa e quindi mi impegno anche se so di aver preso un impegno cominciando questa storia.
Quindi spero accettiate le mie più sincere scuse.
Passiamo ai ringraziamenti per le 7 recensioni.
Ringrazio:

Love_Zain_
Costy2198
Sweetlove250513
simonadirectionerLT
_PayneTostato_ (Mi piace troppo sole, Mari)
Harryrocksme69
Directioner_Is a promise
Ringrazio sopratutto tu,Directioner_Is a promise, perchè sei sempre così dolce con me e mi fai sempre sciogliere con le parole che mi scrivi...Ti ringrazio davvero tanto...<3
Eccoci qui :) Visitare il profilo di _PayneTostato_, come avevo già detto è lei che ha scritto la OS sulla separazione (Ahimè) di Hayley e Harry.
Alla fine della storia ho voluto mettere una domanda, così da conoscerci un po' meglio.
Ancora scusa.
MikyG.
Vi voglio troppo bene.
Recensite <3



 

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