Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lei davanti a me, con un sorriso sgargiante, mentre con
la mano indicava il ragazzo che le stava accanto.
-Ash…ti presento il mio ragazzo, Josh.
E fu come se qualcuno mi avesse rovesciato addosso, un
secchio d’acqua gelida.
Da lì, cambiò la nostra vita.
Il tuo sorriso tanto spendente, al mio cuore lascia incantato.
Vieni, prendi la mia mano per fuggire da questa terribile oscurità.
Nell’istante in cui ti rincontrai, la
mia mente mi riportò a quel bel luogo
che quando ero bambino fu tanto valoroso per me.
Voglio sapere se per caso tu vuoi
ballare con me.
Se mi dai la tua mano ti porterò, per un cammino coperto da luce e oscurità.
Forse continui a pensare a lui,
non posso saperlo io.
Però sì che capisco che di amore
hai bisogno tu.
E il valore per lottare, in me lo
troverai.
Il mio cuore incantato vibra, per
la polvere di speranza e magia.
L’universo che ambiziosa, tutto
possiede.
Ti amerò per tutta la vita, non
mi importa se ancora non ti interesso.
Vieni, prendi la mia mano per
fuggire da questa infinita oscurità.
Le cose erano cambiate da quel giorno e passarono mesi pieni
di eventi.
Finché, tornando ai giorni nostri, Ash e compagnia
camminavano per il centro commerciale, nella città di Rubino in occasione della
festa nazionale, che aveva coinvolto alcuni amici di Ash.
Si erano infatti uniti al gruppo Misty, una vecchia amica
d’infanzia, May e Max, e non poteva certo mancare Drew al seguito dei due
fratelli.
La prima giornata non era andata male, anzi era stata molto
tranquilla. Ad Ash aveva fatto piacere rivedere May e Max, non li vedeva da un
sacco di tempo. Ogni tanto Max lo aveva chiamato per salutarlo, o meglio dire
per prenderlo in giro o per vantarsi dei Pokèmon che incontrava, e poi entrava
in scena May che spingendo via il fratellino, si metteva a raccontare a raffica
le sue avventure e gli incontri con Drew. Però in fondo, gli faceva piacere
constatare che i suoi amici non erano cambiati.
-Ehi Ash- sentì la voce della nuova compagna di viaggio, Dawn.
-Sì?- smise di camminare, insieme a Brock, Drew e Max.
-Io, Misty e May abbiamo intenzione di andare al negozio qui
accanto- disse lei- Venite anche voi?
Ash e i tre maschietti diedero un occhiata al negozio
stracolmo di ragazze e signore, che si davano battaglia per alcuni abiti a poco
prezzo.
Il ragazzo rabbrividì al pensiero di essere coinvolto in una
di quelle battaglie tra donne e capì che lo stesso valeva per i suoi amici, che
impallidirono di fronte alla scena.
-Passiamo- dissero insieme.
Anche Brock era d’accordo. Certo, l’idea di stare tra tante
ragazze lo avrebbe mandato in visibilio, ma aveva imparato a sua spesa una
importante lezione sulle donne: mai intromettersi nei loro acquisti.
-D’accordo- disse Dawn, certa che avrebbero risposto così-
Allora ci vediamo più tardi al Fast-food.
-Ok, a dopo- salutò Ash, mentre vedeva Dawn raggiungere le
altre due ragazze.
Sorrise a vederle così allegre…E dire che era la prima volta
che si incontravano per uscire, ma era come se si conoscessero da una vita.
Poi quando lui e Brock avevano accennato a Dawn l’incontro
che avevano organizzato, alla ragazza le si erano illuminati gli occhi. Dawn
aveva conosciuto Misty in un’altra occasione, ma non avevano avuto modo di
chiacchierare, e sapeva che May era una coordinatrice come lei.
Ash non capiva la sua felicità. Beh sì, era anche lui felice
di rivedere i suoi amici, però pareva diverso per Dawn.
-Ash, tu non puoi capire. Sei un maschio, come Brock.
E lui sbuffava di fronte a questa affermazione. Non era la
prima persona che glielo dicevano.
-Speriamo che non si dilunghino troppo- disse Max, il più
piccolo del gruppetto, che ora era seduto al tavolo del Fast-food con gli
amici.
-E’ già passata più di mezz’ora- disse Brock- Staranno per
arrivare.
-Se non si sbrigano, c’è il pericolo che Ash si sbrani tutto e
che non trovino da mangiare.
-Ehi!- esclamò il famelico mangiatore offeso- Mi hai preso per
uno Snorlax?
-Guardate, eccole lì- disse Drew, indicando tre ragazze che
avanzavano verso di loro, con il sorriso stampato in faccia e con delle borse
in mano.
Ash osservò la ragazza dai capelli color arancio.
Era passato un mese circa dall’ultima volta che si erano
visti di persona. Erano stati giorni molto tristi quelli, dove per la prima
volta aveva visto la sua migliore amica piangere davanti a lui, per qualcosa
che lui non c’entrava. Ed era una scena che non avrebbe mai voluto rivedere.
L’idea di vederla così fragile e indifesa a causa di un altro, lo faceva
infuriare.
-Ash, mi stai ascoltando?- chiese la voce della ragazza, che
gli stava ora davanti.
-Eh?- lui si svegliò da quei ricordi, per ritrovarsi ancora
seduto al tavolo con i suoi amici- Sì…- rispose non molto convincente.
-Mhh…- disse lei dubbiosa, poi sorseggiò la sua bibita, ma
qualcosa attirò la sua attenzione e per la sorpresa sputò il liquido addosso al
povero Ash.
-Ehi!- esclamò il ragazzo, ma non fece in tempo a lamentarsi,
che la ragazza lo spinse giù sul tavolo- Ma che ti prende!
-Shhh!- silenziò lei, guardando dietro di lui e tenendo la
testa abbassata- Non posso crederci!- disse a bassa voce.
-Cosa? Di che parli?- chiese lui girandosi e vedendo l’oggetto
dell’attenzione dell’amica- Ma…
-Incredibile. Uno cerca di dimenticarlo e lui ricompare qui!
Che coraggio! Avevo sentito che sarebbe venuto alla festa di Rubino City, ma
non pensavo certo di rincontrarlo qui.
Josh, l’ex-ragazzo di Misty, era lì in piedi mentre ordinava
da mangiare con degli amici e non pareva essersi reso conto della loro
presenza.
-E ora che faccio? Che faccio?- chiese Misty, visibilmente agitata.
-Come “cosa fai”? Semplicemente niente. Sei qui in vacanza, no?
E allora lascialo stare e rilassati.
-Sì, però…- lei continuava a fissare Josh da lontano.
-Niente però!- disse Ash deciso e rialzando la testa, coprendo
la visuale di Misty- Anche lui è impegnato con i suoi amici, quindi non ti darà
fastidio- continuò a mangiare, convinto di avere tutta la situazione sotto
controllo e di avere tranquillizzato l’amica con poche parole.
Così credeva…finché un ora dopo, Misty lo trascinò a debita
distanza dal gruppetto.
-Che c’è adesso?- chiese lui, un po’ infastidito per essere
stato trascinato in quel modo.
-Dobbiamo parlare- disse lei seria.
Lui la guardò e poi sospirò, intuendo già cosa le avrebbe
detto.
-Non dirmi…ancora Josh.
-Ma lo hai visto? Si comporta come se non fosse successo
niente! Chissà poi dove sarà la sua ragazza! E se mi vede, che faccio? Che gli
dico?
-Misty, ti stai facendo dei problemi per niente. Tu e Josh
avete terminato, no? Quindi cosa potrebbe voler da te?
-Non lo so…- disse lui incerta- Forse aspetta solo di vantarsi
della sua nuova ragazza e…
-In questo caso…- tagliò corto Ash- Sorridi e ignoralo- si
girò- Dai, adesso andiamo.
-Aspetta Ash- lo afferrò per il braccio. Lui si voltò per
guardarla e chiedendosi quale altra paranoia avrebbe tirato fuori.
Ma invece lei, abbassando lo sguardo incerta e
misteriosamente imbarazzata, lo sorprese con la sua richiesta.
-Ash…vuoi essere il mio ragazzo?
Il moro da prima incerto di aver sentito bene, rimane
silenzioso, poi guardando la ragazza, iniziò a ridere. Misty fece lo stesso
guardandolo.
-Bello scherzo Misty, ma ora muoviamoci- disse lui sorridente.
-Non stavo scherzando- disse lei seria.
-Eh?- il sorriso stava man mano svanendo- Suvvia Misty, non è
il momento delle battute di spirito.
-Ma io dico sul serio- insistette lei.
Ash iniziò ad arrossire, ma poi tornò ad essere normale
dandosi una scrollata.
-Fammi indovinare…c’entra Josh con questo?
-Esatto- fece cenno di sì, sorridendo imbarazzata- Ti sei fatto
più sveglio Ash.
-Non è difficile, quando il tuo unico pensiero è lui.
-Non è vero!- tentò di difendersi lei.
-Ma se non fai altro che parlarmi di lui. Pensavo che era tutto
finito.
-Ed è così! Però…- abbassò lo sguardo- Il fatto è che…poco
prima di venire qui, l’ho incontrato e mi ha chiesto dove andavo. Lì su due
piedi mi è sfuggito di dirgli che venivo a Rubino City per la festa. Poi lui mi
ha chiesto con chi ci sarei andata e sapevo a cosa si riferiva. Così per non
dargli la soddisfazione di dargliela vinta, gli ho detto che ci sarei andata
con il mio nuovo ragazzo.
-…come?
-Mettiti nei miei panni. Non avevo alternative in quel momento.
E poi non credevo certo che mi avrebbe seguito fin qui. Se adesso mi vede da
sola e capisce che gli ho mentito, penserà che sono ancora interessata a lui.
-E io che c’entro?
-Semplice: ti fingerai il mio ragazzo- disse lei tranquilla,
mentre il ragazzo rimaneva in silenzio per un po’.
-…scordatelo- si voltò.
-Aspetta Ash! Cosa ti costa accontentarmi?- lo trattenne per il
braccio.
-Perché non lo chiedi a qualcun’altro?
-Ci avevo già pensato…avrei chiesto a Drew questo favore, ma
non vorrei poi creare equivoci con May. Poi ho pensato a Gary, ma era impegnato
nelle sue ricerche e non aveva tempo e poi c’erano anche Lucio e Kim del gruppo
dei fans di Cerulean, ma dovendo scegliere uno di loro due, avrebbero finito
per litigare. Tracey ora frequenta Daisy e poi Josh lo conosce bene. Avrei
potuto chiedere a Brock, ma Josh conosce la sua fama di Dongiovanni e non mi
avrebbe creduto. Così che, sei rimasto tu.
-Che allegria, sono l’ultima tua speranza…- disse lui
sarcastico, dopo aver ascoltato quella lista- Non so se ritenermi fortunato o
il contrario.
-Dai Ash, sarà solo per qualche ora- lo prese per mano.
-Dammi un motivo valido, perché debba fare questa messinscena
ridicola.
-Sei il mio migliore amico- rispose lei semplicemente, a cui
Ash non poteva certo dare torto- Senza contare che l’ultima volta, hai rotto un
prezioso cristallo di Violet e io ti ho coperto.
-Urgh…- ricordò la scena inorridito. Se in quel momento non ci
fosse stata Misty, Violet lo avrebbe massacrato-…ricattatrice- mugolò
sconfitto.
-Andrà tutto bene, vedrai- disse lei felice.
-Ma chi ti dice che Josh ci crederà?
-Semplice. Tu e Josh non avevate un buon rapporto neanche
prima, senza contare che più di una volta mi ha detto di essere geloso della
nostra amicizia.
Ash ci pensò su. In effetti aveva ragione. Già dalla prima
volta che gliel’aveva presentato, non l’aveva potuto soffrire. Non sarebbe
sembrato così strano poi diventare rivali per la stessa ragazza, dopo il
litigio che avevano avuto in passato e di cui non aveva parlato a Misty.
-Va bene…però- sviò lo sguardo imbarazzato, grattandosi il
capo- c’è un altro problema.
-Quale?- chiese lei sorpresa.
-Io…non so come ci si comporti…quando si ha…la ragazza- disse
lui timido e molto imbarazzato. Misty lo fissò per alcuni secondi e Ash si
aspettò che si burlasse di lui.
-Tutto qui?- disse lei calma.
-Come tutto qui? Mi hai sentito? Ho appena detto che non ho mai
avuto la ragazza- disse lui arrossito in viso. Era dura ammettere di non avere
avuto storie serie in passato. Era ormai certo che lei, gli avrebbe riso in
faccia e invece si limitò a sorridere.
-Tranquillo, ti dirò io cosa fare. Basterà che seguirai le mie
istruzioni.
-Ohh, perché tu sei l’esperta, vero?- disse lui ironico.
-Vuoi aiutarmi o no?- rimbeccò lei.
-Sì, sì…- disse lui sospirando.
-Bene, domani andiamo al Luna Park, ricordi? Verrà anche Josh
con i suoi amici e sarà lì dove attueremo il nostro piano- disse lei mostrando
il pugno davanti al viso.
-Scusa, ma come fai a sapere che ci andrà anche lui?
-In occasione della festa, il Luna Park farà pagare metà il
biglietto d’ingresso, quindi ci verranno in molti. E poi…- guardò per terra,
movendo il piede come facendo dei piccoli cerchi immaginari sul pavimento-
…l’ho sentito dire da lui- disse a voce bassa.
-Aspetta…non mi dire che l’hai pure spiato!- disse Ash in tono
di rimprovero.
-E’ stato un caso, davvero- tentò di difendersi, agitando le
mani- L’avevo visto arrivare e mi sono nascosta dietro una pianta, così che
quando è passato per di lì, l’ho sentito parlare con i suoi amici.
-Ahh. Sei un caso senza speranza- sospirò- Però…se ti lasciassi
fare da sola, non ho idea di cosa combineresti- la prese per mano- Su, andiamo,
mi spiegherai i dettagli più tardi.
Misty lo osservò sorpresa, poi sorrise.
-Grazie Ash…non so cosa farei senza di te.
-Già, neanche io…- aggiunse lui con un tono divertito, ormai
voltatosi e tenendola per mano- Ma giacca e cravatta non li metto! Sia chiaro!
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-Misty è la mia ragazza- disse un ragazzo dai capelli nero
corvino, fissando serio il suo riflesso allo specchio.
Due secondi dopo, buttò l’aria che aveva accumulato nei
polmoni e abbassò la testa demoralizzato.
Assurdo, ma com’era finito in quella situazione? Lui che
diceva una cosa simile? E dire, che non l’aveva fatto con nessun’altra. E ora,
che c’era costretto, si sentiva un vero pagliaccio.
E non poteva neanche dire a Misty…”guarda, ho cambiato idea.
Lasciamo stare la storia del fidanzato, ok?”…Lei non gliel’avrebbe mai
perdonato.
Ma perché si era messo in quel casino? Ah, già…perché Misty
era la sua migliore amica e anche perché, ammettendolo di rado, le doveva una
sacco di favori, incluso l’episodio del cristallo rotto.
Chi l’avrebbe detto che lui, Ash Ketchum, si sarebbe
ritrovato a fingersi il suo ragazzo?
E trovava anche assurdo il motivo. Perché insisteva tanto
con Josh? Era finita, no? Non aveva chiuso con lui? Per caso, soffrire così
tanto, non l’era bastato? O forse, era solo vendetta, per quello che aveva
fatto Josh?
Lui le ragazze non le avrebbe mai capite.
Sospirò ancora, deciso ad uscire dal bagno che aveva tenuto
occupato per un bel po’ di tempo, solo per esercitarsi…a rendersi più ridicolo.
Misty poi non era molto d’aiuto, dopo ore passate a
spiegargli cosa doveva fare, lui ancora non lo capiva o forse era troppo
impacciato per sembrare disinvolto con lei. Lei si era arresa, definendolo
“senza speranza”.
Ehi, ma lui lo stava facendo per lei! Poteva mostrare un po’
di gratitudine. Avrebbe anche potuto prendere il primo traghetto e partire per
un nuovo viaggio, invece di stare lì a fare il pagliaccio. Mh…ora che ci
pensava, perché non gli era venuto in mente prima la scusa di un viaggio? Si
sarebbe risparmiato quell’umiliazione.
Incrociò le braccia. No, lui aveva invitato apposta Misty
per accertarsi che stesse meglio, non poteva certo scappare via come un
codardo.
Uscì dal bagno, ma appena aprì la porta, un'altra persona
stava entrando.
-Josh!- esclamò sorpreso. Poi si tappò immediatamente la bocca,
rendendosi conto della gaffe che aveva fatto, ma era troppo tardi ormai per
nascondersi. Aspetta, che motivo aveva lui di nascondersi?
-Ash- disse il biondino sorridendo- Che sorpresa vederti qui.
-Già…- disse lui, sorridendo a denti stretti. Nonostante tutto,
non poteva dimenticare il litigio avuto con lui.
-Pensavo che eri già in viaggio per chissà quale altro torneo-
disse lui tranquillo, mentre si avvicinava al lavandino.
-Ho pensato di prendermi una pausa- disse lui, cercando di restare
calmo.
-Ah, capisco, sarai qui con i tuoi amici- iniziò a lavarsi le
mani- …e Misty.
Ash sussultò al nome. Si sentì un po’ agitato. Che doveva
fare?
-Ehh…dunque…
-Non c’è bisogno che mi spieghi. Vi avevo già visti prima.
-Eh?- disse lui sorpreso.
-Misty non è stata mai molto brava a nascondersi- disse lui
ridacchiando, mentre si asciugava le mani.
-Già…- sospirò, immaginandosi la sua amica intenta a
nascondersi goffamente da Josh.
-Suppongo che sia stata una tua idea farla venire fin qui. Lei
non si muoverebbe da Cerulean, se non per te- si sistemò i capelli davanti allo
specchio.
-E tu hai pensato bene di seguirla- disse lui con sarcasmo.
-In parte sono contento che tu l’abbia fatta venire qui, così
avrò modo di parlarle, senza aver dietro le sue fastidiose sorelle.
-Ehi! Non parlare così di loro!- disse irritato- Le vogliono
solo molto bene e pensano alla sua salute.
-La sua salute e il suo benessere, eh? A me pare piuttosto che
vogliano solo intromettersi in questioni che non le riguardano. Come un certo
ragazzino…- lasciò la frase vaga e Ash intuì che si riferiva a lui.
-Io non mi sono intromesso! Sei tu che non sei fatto per lei!-
disse Ash arrabbiato.
-Immagino la tua felicità quando ci siamo lasciati…non
aspettavi altro.
-Rettifico: sei tu che l’hai lasciata e l’hai fatta soffrire!
-Comunque, ora pare che abbia un altro ragazzo. Sono venuto
qui, anche per averne la conferma.
Ash si irrigidì quando lo sguardo di Josh si posò su di lui,
come per avere delle risposte.
-Chissà che tipo è…- sorrise- e se esiste. Conoscendo Misty,
sarebbe stata capace di mentirmi, per farmi ingelosire. Nonostante tutto, lei
non riesce ancora a dimenticarmi. L’ho capito quando ci siamo rivisti e come si
è affrettata a dirmi che andava con il suo ragazzo- si toccò il mento- E a
quanto pare, neanche io posso staccarmela dai miei pensieri.
-C-che vuoi dire?
-Beh, te lo dirò…sono venuto a chiederle di tornare insieme-
uscì dal bagno, seguito da Ash.
-Che cosa?!- esclamò agitato.
-Prima vedrò questo misterioso fidanzato e poi le farò la
proposta. Sono sicuro che mi ha mentito e che vuole tornare da me.
-Che stai dicendo! Tu non hai già la tua ragazza? Non è per lei
che hai lasciato Misty?!
-Non era una storia seria…- alzò le spalle- E quindi l’ho
lasciata, per tornare da Misty.
-Non puoi farlo!- disse Ash visibilmente arrabbiato- Misty non
è un giocattolo! Non puoi lasciarla e riprendertela quando vuoi! Ha dei
sentimenti!
-Uh, mi sembra di averla già sentita questa frase- disse
alzando gli occhi al cielo- Ah già, me l’hai detto quella volta che abbiamo litigato.
-E pare che non ti sia entrato in testa!
-Dov’è il problema, Ash? Misty non è mica la tua migliore
amica? Tu vuoi il suo bene, no? E allora, lasciala decidere da sola- lo guardò
con un sorrisino- O forse…hai paura che lei ti possa lasciare? Ammettilo, Misty
vuole stare con me e questo non lo puoi sopportare, per questo non fai che
immischiarti.
-Ti sbagli! Se tu fossi la persona giusta per lei, non
l’avresti lasciata per un’altra!
-E’ chiaro che noi non andremo mai d’accordo- alzò le spalle-
Ma questo non mi impedirà certo di parlarle. Non ho bisogno della tua
approvazione- si voltò e se ne andò.
-Diamine!- serrò forte le mani, trattenendosi dal rincorrere
Josh e legarlo per bene ad un palo. In quel momento arrivarono i suoi amici.
-Finalmente Ash- disse Max, con in mano un orologio- Hai
ottenuto il record di tempo massimo rinchiuso in un bagno. Complimenti.
-Pensavamo che ti eri perso e che non avessi trovato il bagno-
disse May.
Il ragazzo ascoltò, ma non disse niente, neanche replicò la
battuta di Max.
-Qualcosa non va Ash?- chiese Misty, vedendolo con il capo
abbassato.
-No, va tutto bene- la ragazza guardò sorpresa il ragazzo,
intuendo dal suo tono di voce che qualcosa non andava.
-Direi di tornare all’hotel- disse Brock, per rompere
quell’atmosfera.
-Sì, voglio riposarmi bene per domani- disse Dawn e iniziarono
ad incamminarsi, tranne Ash e Misty.
-Senti Ash…- disse lei dubbiosa, guardandosi in giro- Mi era
parso di vederti con Josh…
-Ti sbagli!- disse lui subito, afferrandola per la mano- …C’ero
solo io- insistette nel dire, trascinandola.
-Ho capito Ash…- disse lei sorpresa da questo suo
atteggiamento. Non capiva se questo era dovuto al favore che gli aveva chiesto
o c’era dell’altro…
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-Ti rendi conto di quello che ha detto? Che faccia tosta!-
disse Ash avanzando avanti e indietro- Com’è stato possibile che Misty si
innamorasse di un tipo così?
-Calmati Ash- disse l’amico Brock, mentre ascoltava il
racconto, seduto su una panchina- E’ inutile agitarsi così. Non farai che il
suo gioco.
-E che dovrei fare, allora?- si fermò e lo guardò- Non posso
certo stare a guardare Misty, che si rovina nuovamente la vita. C’era già
riuscito in passato a cambiarla, facendole rinunciare alle sue ambizioni. Non
glielo permetterò ancora!
-Però…non puoi certo impedirgli di incontrarsi. E poi, non hai
detto che era terminata la loro storia, perché lui aveva un’altra?
-Era così…ma adesso si è lasciato anche con l’altra ed è venuto
apposta qui per Misty. E io so che quando lei lo saprà, sarà la fine.
-Perché dici questo? Per caso Misty…
Ash abbassò lo sguardo triste.
-…Non l’ha dimenticato. Non l’ha fatto in tutto questo tempo.
Nonostante lui l’abbia fatta soffrire e abbandonata- strinse forte le mani- Non
la capisco. Si può essere più ciechi? La farà nuovamente deprimere e io non so
quanto il mio aiuto le potrà servire.
-Ash…
-Tu non capisci Brock. Non hai idea di come l’ho ritrovata. Non
hai idea di cosa si provi a vederla in quello stato e sentirsi impotenti
davanti alle sue lacrime. Fin dalla prima volta che l’ho conosciuta, l’ho
sempre considerata una ragazza molto forte, determinata e sicura di sé…invece
quel tipo l’ha completamente trasformata in un’altra persona.
-Però Ash, è lei che lo ha scelto.
-Sì, lo so…- alzò lo sguardo- E non lo capisco. Perché fra
tanti ragazzi di Cerulean, ha scelto proprio lui? Se non fosse stato che lui
faceva parte del club di Misty, loro due non si sarebbero neanche conosciuti-
mise le mani sui fianchi- L’avevo detto io che non mi piaceva quel tipo.
-Io credo che lo avresti detto per qualsiasi altro ragazzo che
frequentasse Misty- ridacchiò il castano, ottenendo un occhiataccia dall’amico-
Comunque, non risolverai niente arrabbiandoti e camminando come un esasperato.
-Hai ragione. Devo rinchiudere Josh in un barile e buttarlo giù
in una fossa. Poi lo ricopro bene con la terra, in modo che nessuno se ne
accorga e…
-Ash, ok, il concetto è chiaro- disse Brock con la gocciolina
di sudore- Ma credimi, non servirà per tenerlo lontano da Misty.
-Uhm…forse chiedendo al Team Rocket…ma perché non ci sono mai
quando servono?
-Dicevo…non è così che risolverai il problema. Misty e Josh si
rincontreranno, che tu lo voglia o no, e si parleranno. La decisione spetta a
Misty, è lei che deve gestire la sua vita.
-Ma non lo capisci? Josh farà di tutto per riaverla e…
-E…?- ripeté Brock, non sentendolo più parlare.
-Josh?
-Josh?- ripeté nuovamente Brock, senza capire.
-Josh! Sta passando per di qua!
-Davvero?- si girò per controllare e vide un biondino che
camminava a braccetto con una ragazza.
-Pensavo che si era lasciato con la sua ragazza.
-E infatti non è lei- andò incontro a Josh, che si sorprese
vedendosi spuntare davanti Ash.
-Ash…Mi hai spaventato. Ma cosa…
-Le domande le faccio io!- disse Ash arrabbiato, indicandolo
con il dito- Chi è quella ragazza?
La castana lo guardò un po’ confusa e perplessa, poi si girò
verso Josh.
-Josh, tesoro, che sta dicendo questo ragazzino?
-Non sono un ragazzino!- ribadì offeso il bambino.
-Claire, scusami. Ci lasceresti parlare cinque minuti?
-Certo…ti aspetto al bar- si avviò guardando nuovamente Ash.
-Ebbene?- disse Josh tranquillo, con le mani in tasca.
-Come ebbene?! Chi è? Perché girava a braccetto con te?
-Uff…- sbuffò lui, mentre si sistemava il colletto- A volte
sembri Misty. Ecco da chi ha preso.
-Ehi, che stai insinuando! Voglio solo sapere chi era, visto
che sembrava molto in confidenza con te.
-Una semplice amica, per passare il tempo- disse con un
sorrisino.
-Che cosa?! Ma non avevi detto che volevi tornare con Misty perché
ti mancava?
-Sì, è così. Ma questo non vuol dire certo che non posso stare
anche con altre persone…- alzò le spalle- Ma tanto che sto a spiegare a uno
come te, che preferisce rimanere solo piuttosto di ammettere i suoi sentimenti.
Io al contrario di te, non voglio rimanere legato ad una sola persona. Sono
ancora giovane, per decidere già con chi stare per tutta la vita.
-Farabutto…e Misty, allora? Anche lei è solo un passatempo?!
-Misty è diversa…e l’ho capito quando l’ho lasciata. Voglio
provare a vedere quanto la nostra storia potrà andare avanti. Altrimenti, ci
proverò con altre ragazze. Non è una tragedia.
-Lei non vorrà mai stare con te, sapendo che tipo sei!
-Ohh, è per caso una minaccia?- disse con un sorriso divertito-
Hai intenzione di spifferare tutto alla tua amichetta? Questo ti farà sentire
meglio? Accomodati, allora. Ma sappi che lei non ti crederà - si avvicinò per
guardarlo negli occhi- Accettalo Ketchum, Misty è innamorata di me e non di te.
E tu non potrai mai farci niente- si voltò- E ora torno dalla mia Claire.
Josh si allontanò, lasciando lì Ash. Brock, che aveva
ascoltato solo in parte la discussione, lo raggiunse e gli appoggiò una mano
sulla spalla come conforto. Ma non poteva certo vedere il viso di Ash, che era
di spalle a lui.
-Ash…- cercò di dire.
-…è così allora, eh?- pronunciò Ash, con una strana atmosfera
intorno a lui. Brock indietreggiò, preoccupato da quell’aurea nera che
avvolgeva l’amico.
-…Ash?- vide un sinistro sorriso sul volto di Ash.
-Eh, eh, eh…- ridacchiò- Lo vedremo…Vedrai di cosa sono capace,
Josh.
Ash: Non lo so, sto ancora leggendo il copione. Piuttosto,
perché in questa scena, io…
Stooop! Non parlare! Altrimenti rovini la sorpresa!
Ash: Quale sorpresa? Avete organizzato una festa e non mi
avete avvertito?
Ahh, Ash, sei un caso disperato…ma per lo meno non mi sei
costato tanto.
Ash: Che vuol dire? Che ho uno stipendio?
Certo, tutti i personaggi vengono pagati. Infatti di questo
periodo, Gary è quello che costa di più, il suo prezzo è salito alle stelle.
Ash: Chee?! Gary viene pagato di più?
Beh, sì…poi con la sua ultima apparizione nell’anime, ha
fatto breccia nei cuori delle ragazze, compresa Dawn.
Ash: Gasp, non ci posso credere…pagato più di me! Ma se sono
io la star! Il cartone è dedicato a me e non a caso, appaio in tutti gli
episodi.
Ehm…non volevo essere dura con te, ma…hai stufato.
Ash: Chee?!
Per dirla in breve, nei sondaggi sei risultato dopo il Team
Rocket.
Ash: Argh! Tragedia!- si ritira in un angolino.
Dai, stavo scherzando. Torna qui Ash.
Ash: Vuoi dire che Gary non viene pagato più di me?
No, quello è vero.
Ash:…- torna nell’angolino.
Se questo ti può consolare, neanche Giovanni ha avuto tanta
fortuna. Pensa che lo hanno mandato a casa nelle ultime serie, perché non è
abbastanza cattivo. Ci credo, se gira sempre le scene al buio, chi vuoi che
veda la sua espressione da maligno?
Misty: Insomma voi due! Non è il momento per spettegolare!
Oh, hai ragione…cari lettori, ben ritrovati in una nuova fic
su Pokèmon, che però di Pokèmon non se ne vede neanche l’ombra, eh eh. In ogni
caso, non dovete temere in un ritardo nella pubblicazione dei nuovi capitoli,
perché la storia è già completa. Infatti, incredibile ma vero, in meno di una
settimana, sono riuscita a scrivere questa fic. E mi viene da piangere se penso
che, ancora una volta non sono riuscita a fare la fic in un unico capitolo.
Ah, il testo della canzone all’inizio, è la sigla finale di
Dragon Ball Gt spagnola (Il mio cuore incantato), tradotta poi da me in
italiano. Che poi ho pensato di utilizzare come titolo per questa fic.
Comunque, ora vi saluto e ci rivediamo nel prossimo
capitolo!
Se lo ricordava molto bene quel giorno, in cui le cose cambiarono
drasticamente…
In occasione di un ritrovo a casa del ragazzo, per
festeggiare il compleanno della signora Delia, erano stati invitati Misty,
Brock, Tracey, il prof. Oak e il nipote.
Una festa come tante, si sarebbe detto, anzi molto
semplice, come voleva la signora Delia. Ma certo non si sarebbe aspettato Ash,
appena tornato dal suo viaggio, di attendere gli ospiti e di ritrovarsi Misty
in compagnia di un’altra persona.
-Ciao Ash- disse lei abbracciandolo, come erano
soliti fare dopo tanto che non si vedevano.
-Ciao Misty- disse lui contento, ma subito dopo
l’attenzione fu attirata da un ragazzo dietro di lei, che in modo garbato,
tossiva.
A quel gesto Misty, come svegliata da quel momento
magico, si staccò da Ash e sorridendo imbarazzata, indietreggiò verso il
ragazzo sconosciuto.
Lui guardò il ragazzo, poi Misty con fare interrogativo.
Lei parata davanti a lui, con un sorriso sgargiante
indicò il ragazzo accanto a lei.
-Ash…ti presento il mio ragazzo, Josh.
Lui rimase immobile, senza dire niente, mentre l’altro
ragazzo gli offriva la mano.
-Piacere Ash…ho sentito molto parlare di te dalla mia
ragazza.
Ash ancora non dava cenno di muoversi e guardava
sbalordito il ragazzo. Misty guardò Ash, preoccupata per questa sua reazione.
-Ehm,
Ash…Josh ti sta salutando…Non ti senti bene?
La voce della ragazza sembrò fare effetto su di lui, che
chiuse e aprì gli occhi velocemente.
-Ah…sì, scusa- allungò la mano, per stringerla con
quella di Josh- Piacere di conoscerti.
Misty tirò un sospiro di sollievo, mentre vedeva tornare
il sorriso sul ragazzo. Per un momento, aveva avuto il timore di una sua
reazione negativa. Ash si girò verso di lei.
-Sono rimasto sorpreso. Non me ne avevi parlato nelle
mail.
-Sì…ho pensato di farti appunto una sorpresa.
-Ah…beh, dai, accomodatevi pure in salotto- disse lui
facendoli passare avanti.
-Grazie- dissero loro due e insieme attraversarono il
corridoio, mentre Ash li fissava da lontano.
-Non credevo che sarebbe venuto davvero- disse una
voce dietro di lui.
-Tracey…- guardò il ragazzo dai capelli neri- Tu lo
sapevi?
-Sì…- disse alzando lo sguardo- Circa un mese fa
hanno iniziato a frequentarsi.
-Non lo sapevo- disse lui con una nota di amarezza-
Ma quando lo ha conosciuto?
-Fa parte del club di fans di Misty.
-Il club?- ripeté lui sconcertato. Anche se aveva
sentito parlare dei fans di Misty, non credeva che avessero addirittura fondato
un club. Doveva essere di moda per le ragazze Waterflower.
-Pare che sia stato amore a prima vista, anche se non
credevo che sarebbe finita così.
-Che intendi dire?- lui lo guardò incuriosito.
-Beh, era chiaro come il sole che a Josh piacesse
Misty, ma per un lungo periodo lei lo ha solo considerato come amico. Poi un
giorno d’un tratto, Misty ci raccontò che stava insieme a questo ragazzo.
Ash lo continuò a guardare, senza capire il perché dei
dubbi di Tracey.
-Il fatto è che…fino al giorno prima, aveva ripetuto
che non provava per lui che amicizia e poi il giorno dopo aveva già cambiato idea.
Capisci? E’ stata una decisione troppo brusca. Senza contare che lei, è già
innamorata di un’altra persona.
-Come?- lui lo guardò ancora più confuso.
-Ehh…- Tracey si pentì di aver parlato troppo-
Niente, lascia stare. Andiamo dagli altri.
-…d’accordo- acconsentì seguendo l’amico. Era curioso
di conoscere questo nuovo ragazzo. Doveva essere proprio speciale, per che la
sua amica se ne innamorasse.
La piccola festicciola proseguì tranquilla tra
chiacchiere, brindisi e risate. Poi Ash e Brock si soffermavano ogni tanto sul
racconto del loro ultimo viaggio, mentre Gary raccontava le scoperte del suo
gruppo di ricerche, anche Tracey e il prof. Oak si dilettavano a raccontare
qualche loro episodio. Delia ascoltava felice i racconti, le faceva poi felice
rivedere il figlio tornare a casa.
Ash notò però il silenzio dell’amica, che non gli
chiedeva particolari sul suo viaggio. A lui sembrò strano, visto che era una
delle ascoltatrici più attente, e provava piacere a ridere e scherzare su
qualche episodio con la sua migliore amica. Anche se il più delle volte gli
rinfacciava qualche sua cavolata, lui si limitava a sbuffare offeso, ma tornava
sorridente, perché questo era il loro modo di stare insieme…loro erano Ash e
Misty.
Quel giorno però, lei sembrava quasi assente mentre lui
parlava e il più delle volte appariva Josh tra di loro, che con una scusa la
portava via.
Il fatto lo irritava non poco. Era da un sacco di tempo
che non incontrava la sua amica e aveva voglia di stare con lei, ma poi
arrivava lui. Non che facesse qualcosa di male, però per Ash erano poche le
opportunità di vederla di persona, mentre Josh avrebbe potuta vederla ogni
giorno.
Non lo sopportava.
-Ash…- Misty lo chiamò quando Josh si era
allontanato.
-Dimmi.
-Allora?- chiese lei a bassa voce.
-Cosa?- chiese lui confuso.
-Come ti sembra? Mi riferisco a Josh.
Il ragazzo osservò lo sguardo ansioso dell’amica, che
pendeva dalle sue labbra per un suo commento.
-Io…- cercò di dire, pensando a quanto lo irritava
Josh, ma poi si frenò dal dire qualsiasi cosa gli venisse in mente- Sembra
simpatico- disse infine. E poi vide sparire la preoccupazione dell’amica in un
bel sorriso.
-Davvero? Sono contenta che la pensi così. E’ davvero
una persona simpatica e gentile, quando lo si conosce bene- disse lei contenta.
-Se lo dici tu, ti credo- disse lui.
-Tu sì che mi capisci Ash, al contrario delle mie
sorelle che non fanno che criticarlo- sbuffò.
-A loro non piace?
-Piacere? Non lo possono soffrire. E dire che prima
che io stessi insieme a lui, loro andavano d’accordo. Non capisco perché
abbiano cambiato opinione.
-Chissà- alzò le spallucce- L’importante è che tu sia
felice.
Lei gli sorrise.
-Sì, lo sono.
-Misty!- tornò Josh e prese per mano la ragazza-
Andiamo a fare un giro.
Lei fece per dire qualcosa, ma Ash fece cenno di no sorridendo.
-Vai pure- disse lui- Parleremo più tardi.
-Grazie- lo salutò, prima di essere trascinata dal
fidanzato.
Ash rimase a guardare ancora una volta, la coppietta che
si allontanava. E dentro al cuore sentiva uno strano impulso. Strinse forte il
bicchiere che aveva in mano.
Non capiva. Doveva essere felice per lei…eppure era
triste. Molto triste. Sentiva di stare perdendo una amica importante.
Di nuovo torno alla
normalità
Tutto sembra essere
uguale
Però al camminare
io ricorderò
che tu già non ci sarai
qui
Ancora non so che è
quel che devo fare
Non trovo le parole
per dirti finalmente
che la tua voce
attraversò il tempo
e ancora rimane
ancora rimane
dentro il mio cuore
Non posso
dimenticarti
E’ impossibile
Sempre stai in me
il tuo sorriso mi
guidò fin qui
E anche se il tempo
passa
e il sole torna a
nascondersi
io sempre ti amerò
Tu mi capisci, vero?
-E’ mattino, ragazze!- May saltò sul lettone, dove dormivano
Misty e Dawn- Svegliatevi! E’ ora di prepararci!
-May…è possibile che tu abbia così tanta energia di prima
mattina?- disse una Misty assonnata.
-May, ma quanti caffè ti prendi?- disse Dawn sotto il cuscino,
per non sentirla urlare.
-Ragazze, un po’ di vita! Chi dorme non piglia i Magikarp.
-Non dobbiamo mica andare a pescare- disse Misty.
-E poi ieri ci siamo addormentate tardi, vedendo un film. Siamo
stanche.
-Dai, così sembrerete Ash, per come parlate.
-Chi la butta giù per prima?- disse Misty all’altra
addormentata.
-Facciamolo insieme.
-Wuaaa!- si sentì un grido e delle risate, seguito da un
movimento veloce di passi.
-Caspita, che energia che hanno di prima mattina- disse Drew,
mentre si preparava insieme agli altri.
-Scommetto che l’urlo era di mia sorella- disse Max, pulendosi
tranquillamente gli occhiali- A volte è più chiassosa di una banda musicale.
-Al contrario di Ash che sta ancora dormendo- disse Brock
sospirando e andando a svegliare l’addormentato- Ash, svegliati, è mattina-
mosse le coperte, ma con sua sorpresa sotto non c’era nessuno- Ash?
-Ma dov’è andato?- chiese Drew.
-Ciao ragazzi, ancora lì?- entrò di colpo il moro, con un
sorriso sulla faccia.
-Ash?- dissero i tre stupiti.
-Muovetevi o non lascerò niente della colazione- disse
nuovamente uscendo.
-Che strano…Ash si alza raramente prima degli altri- disse
perplesso Brock e lo seguì- Ash, tutto bene?
-Certo, mai stato meglio- disse ancora con il sorriso,
voltandosi verso di lui- Perché?
-Ehm…niente, solo ero sorpreso di vederti alzato prima di noi…
-Eh, eh…- si voltò e sussurrò con un ghigno- la vendetta non
aspetta…
-Eh?
-Dicevo che vi aspetto giù al nostro tavolo.
-D’accordo…- lo lasciò andare e tornò in stanza.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-Ma non si erano svegliate prima di noi?- disse Drew, seduto
insieme agli altri maschietti alla tavola.
-Le femmine sono lente- commentò Max, iniziando a mangiare.
-Spero solo che si siano ricordate che oggi andiamo al parco
giochi- disse Brock.
-Ragazzi, eccoci!- si sentì la voce di Hikari provenire dalle
scale.
In breve tre belle ragazze raggiunsero il loro tavolo.
Ash rimase imbambolato a fissare la ragazza dai capelli
color arancio, con ancora in bocca una fetta di toast. Ma era davvero lei?
-Ciao Ash- salutò lei, sedendosi accanto a lui.
Sì, era davvero lei. Anche se l’aveva vista più volte con i
capelli sciolti, non poteva che rimanere estasiato dalla sua bellezza. Pareva
che ogni volta che la vedeva, diventasse più bella.
-C-come sto?- chiese lei timida, sistemandosi una ciocca che le
cadeva avanti.
Avrebbe voluto dire d’istinto che era stupenda, ma il pane
in bocca gli impedì di parlare bene, finendo per soffocare dal suo stesso cibo,
come un completo idiota.
-Ash!- disse preoccupata la ragazza, mentre cercava di dargli
qualche pacca alla schiena.
-Uff!- sospirò sollevato, quando riuscì a mandar giù nello
stomaco il pezzo di pane- C’è mancato poco.
-Già…- sospirò anche lei sollevata. I due si guardarono e non
poterono che ridere.
-Vedo che siete di buon umore- disse May sorridendo ai due
ragazzi. Loro due abbassarono lo sguardo imbarazzati- Bene, questo è lo spirito
giusto- si alzò in piedi e indicò l’orizzonte con il dito- Il divertimento ci
aspetta!
-Non ti sembra di attirare un po’ l’attenzione May?- disse Drew
imbarazzato per lei- E’ ancora mattina e fai un gran chiasso.
-Che vorresti dire?!- disse lei offesa.
-Okey, che ne dite di avviarci?- tentò di dire Brock, prima che
May esplodesse. Gli altri acconsentirono.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-Non vedo l’ora di salire su questa montagna russa- disse May
leggendo emozionata il volantino.
-Che ci troverai di così divertente- disse Drew alzando le
spalle.
-E’ il massimo del divertimento, caro Drew- disse May
mettendosi le mani ai fianchi-
-Non ci trovo niente di emozionante all’idea di essere
sballottato qua e là, lasciato a testa in giù e percorrere incensanti ondeggi
alla massima velocità.
-Detto così suona strano- disse May perplessa- Vedrai che una
volta su, ti divertirai e dirai “avevi ragione May”.
-Questo non succederà mai- disse lui sorridendo e alzando le
spalle con superiorità.
-Mhh…- disse May pronta a rispondergli.
-Però che fila che c’è…- disse Dawn, che era già stanca di
aspettare- E’ da più di venti minuti che aspettiamo il nostro turno.
-In effetti, c’è molta gente…- constatò Max.
-Devono essere stati attirati dalla promozione sul biglietto
d’ingresso.
-Certo che con tutta questa gente, non si vede niente- disse
Misty.
-Non mi convinci Ash- disse dubbiosa Misty- Perché quel
sorriso?
-Niente, niente- scosse la testa.
Passarono altri venti minuti e i ragazzi erano già saliti
sull’attrazione. Ora stavano riprendendosi, seduti su delle panchine.
-Wow, che giramento di testa- disse Dawn.
-Forte, facciamo un altro giro!- dissero insieme Ash e May.
-Da quando Ash si è duplicato in due?- scherzò Brock- La vista
mi fa vedere doppio?
-Che spiritoso Brock- disse May, poi guardò Drew- Allora?
-Allora cosa?
-Non mi devi dire qualcosa?
-Sì, la prossima volta mi siedo vicino a Max, almeno lui non
strilla.
-Che?!
-Mi hai quasi rotto i timpani mentre urlavi.
-Stavo esultando! Al contrario di te, che sembrava che ti
avessero imbalsamato!
-Ehi voi due, invece di chiacchierare, perché non mi date una
mano?- disse il bambino raggiungendo il gruppetto, con in mano le bevande.
-Ma Misty non era con te?- chiese Ash.
-Sì…- disse lui- Ma poi è arrivato un ragazzo che le voleva
parlare. Non mi piaceva quel tipo, ma Misty mi ha detto che mi avrebbe
raggiunto, così sono andato via.
-Un ragazzo?- Brock guardò Ash, poco prima di vederlo scattare
via come un fulmine.
-Andato- disse Max sorpreso- Ma si può sapere chi era quel
ragazzo?
-Uhm…- Brock ci pensò su- Direi una fonte di guai.
Ash corse tra la folla e cercò di farsi strada, anche se era
difficile, con tutte quelle persone.
Gli era bastato distrarsi un attimo e l’aveva già persa di
vista. Quel Josh era proprio un avvoltoio.
-Eccoli là!- vide due ragazzi intenti a parlare e si avvicinò.
-…e così, ti sei lasciato con Aiko?- disse sorpresa la ragazza.
-Sì, esatto…- disse lui triste- Però in fondo è stato un bene…-
le sorrise- Perché ora ho capito chi è importante per me…- la guardò negli
occhi.
-Eh?- Misty aprì leggermente gli occhi sorpresa. Cosa gli stava
per dire?
-Misty!- la voce la fece sussultare e si voltò.
-Ash?- lei lo guardò sorpresa di vederlo lì.
-Per fortuna che ti ho trovata- disse lui sorridendo e
ansimando un poco per la corsa- Andiamo o perderemo di vista gli altri- la
prese per mano.
-Ah, aspetta un attimo Ash…- disse Misty, indicando il ragazzo
che stava con lei- Stavo finendo di parlare con Josh.
-Già, stavamo parlando…- disse Josh con un sorriso- Ti
raggiungerà più tardi.
-Non importa- disse Ash con lo stesso sorriso, mettendosi
vicino a Misty- Aspetterò che terminiate.
-Eh?- Misty guardò Ash confusa- Non è il caso Ash, davvero.
-Non avrai mica vergogna di me, no?- le strinse forte la mano-
In fondo siamo venuti qui per stare insieme.
-Che?- Misty era ancora più confusa.
-Cosa stai dicendo?- chiese Josh curioso per lo strano
comportamento del ragazzo.
-Ma come, non l’hai ancora capito? Ti credevo più sveglio,
Josh- con il braccio destro avvolse le spalle di Misty e la trascinò a sé-
Misty è la mia ragazza.
-Che?!- esclamò Misty stupita, anche il viso di Josh era molto
sorpreso e li guardava in attesa di una spiegazione.
-E’ così Misty?- chiese Josh.
-Ehh…- era senza parole.
-Certo che sì- disse Ash stringendola più forte- Il concetto
non ti è abbastanza chiaro?
-Ehm, scusa Josh…- disse Misty visibilmente nel pallone e con
un sorriso preoccupato- Puoi aspettare solo un secondo?- afferrò Ash e lo
trascinò a debita distanza da Josh- Ma che ti prende Ash?
-Come “cosa mi prende”, Misty cara?
-Capisco, è per quello che ti avevo chiesto ieri- disse Misty
ricordandosene in quel momento-Senti, lascia stare. Dimenticati quello che ti
ho detto ieri. Non devi più fingerti il mio ragazzo.
-E perché mai?
-Perché ho appena parlato con Josh e non è come pensavo io. Si
è lasciato con la sua ragazza ed ora è solo.
-E con questo?- disse lui mettendosi a braccia conserte.
-Beh…questo vuol dire che non è venuto fin qui, per prendersi
gioco di me. Forse voleva solo parlarmi…- disse un sorriso speranzoso.
-Tu dici?- disse lui ironico.
-Oh, insomma, non lo so- disse Misty esasperata
dall’atteggiamento di Ash- Sei mio amico o no? Non dovresti essere felice per
me?
-Per cosa? Perché tu torni da lui? Dopo quello che ha fatto?
-Non ho detto questo…- Misty abbassò lo sguardo- Solo mi
chiedevo…se in questo tempo sia cambiato e se abbia capito i suoi errori. Se
avessi l’opportunità di parlare sola con lui, forse riusciremmo a sistemare i
nostri passati malintesi.
-Ne sei convinta?
-Direi di sì…quindi, lascia stare la storia del fidanzato e
torna pure a divertirti con gli altri- si voltò, per tornare da Josh- Eccomi
Josh…stavamo dicendo?
Josh fece per parlare, ma rivide Ash nuovamente al fianco
della ragazza.
-Ash…avevo detto che potevi andare…- disse lei parlandogli a
bassa voce, mentre sorrideva a Josh.
-Sì…- disse lui con il sorriso.
-E allora, perché sei ancora qui?
-Ho deciso di passare la giornata con te.
-Che cosa?!- esclamò Misty.
-Qualcosa non va, Misty?- chiese Josh vedendo che Ash non se ne
andava.
-No, no, va tutto bene- poi si voltò verso Ash- Ash, che
intenzioni hai? Perché ti comporti così?
-Te l’ho già spiegato…voglio passare la giornata insieme alla
mia fi…dan…za…ta- scandì bene, nell’intento di farsi sentire dall’altro
ragazzo.
Misty si sentiva completamente a disagio, non capiva cosa
gli prendesse ad Ash e non era ancora riuscita a parlare con Josh. Che doveva
fare?
-Senti Misty, forse dovremmo andarcene da un’altra parte a
parlare- disse Josh, prendendola per mano.
Ash allontanò subito la mano di lui a quella della ragazza.
-Non la toccare- disse serio.
-Ash!- disse Misty imbarazzata.
-Misty non va da nessuna parte con te- si voltò, prendendo per
mano Misty- E ora se permetti, avremmo fretta- se ne andò trascinando la
ragazza. Josh rimase impalato, non riuscendo ad inquadrare bene la situazione.
-Ash…Ash…Ash!- lo chiamò la ragazza
-Che?- si voltò.
-Lasciami andare- si staccò dalla presa- Ma che ti prende oggi?
E poi ero io la persona strana? Ti sei visto come ti sei comportato?
-E allora?- mise le mani sui fianchi- Tu non ti sei vista?
-Come?
-Siamo qui con i nostri amici e l’unica cosa che ti preoccupa è
parlare con quel tipo. Gli altri si saranno già stancati di aspettarti.
-Avevo detto che vi avrei raggiunti dopo. Era questione di
minuti.
-E dopo aver parlato, cosa avresti fatto?
-Non lo so…io volevo solo chiarirmi con lui…
Il ragazzo fece per dire qualcosa, ma si frenò vedendo Josh
raggiungerli.
-Misty!- la chiamò Ash.
-Che?- sussultò la ragazza, sentendosi chiamata all’improvviso-
Che c’è?
-Ti va di fare un giro su quella giostra?- indicò un gioco dove
c’era poca fila.
-Ma…- non fece tempo a rispondere, che il ragazzo la trascinò
via nuovamente.
Ma che ti bevi alla mattina! Chiunque di mattina preferisce
dormire! Insomma è vacanza, no?
May: Appunto per questo.
Senti, non è che in realtà sei la sorella gemella di Ash?
May: Che?!
Ash: Vorresti dire che io somiglio ad una femmina!?
Beh…è stato più volte appurato che gli spettatori ti
preferiscono in versione femminile.
Ash: Argh!!
Dai, se proviamo a tingere i capelli di nero a May, vedi
che…
May: Non ci pensare neppure! Altrimenti non partecipo più a
nessuna fic.
Fa pure, per fortuna c’è Dawn che prenderà felicemente il
tuo posto.
May: Argh!!
Tralasciando i due depressi, preciso che il testo della
canzone è la seconda sigla finale di Naruto Shippuden. Stupenda! Non poteva
mancare nella fic!
Comunque, devo riconoscertelo Ash, nell’ultima scena, sei
stato sorprendente! Non mi sarei aspettata tanta passione! Soprattutto quando
hai detto a Misty “fidanzata”. Stupendo!
Ash: Ma non ero io.
Eh? E chi era allora?
Ash: Richie…mi ha sostituito mentre andavo a mangiarmi la
torta.
Argh! Non mi dire che hai mangiato la torta di fine riprese!
Ash: Ah sì? Ecco perché quelle scritte…
Io ti disintegro!
Ash: Non puoi, ti servo ancora!
…hai ragione, purtroppo. Vorrà dire che ti torturerò per
bene durante le riprese.
Ash:…Richie, vuoi prendere il mio posto?
Richie: Eh?
Non ci provare nemmeno Ash- girl!
Ash: Argh!
A tutti i lettori, sempre che ce ne siano, vi rimando al
prossimo episodio! Bye!
Ash arrivò di fretta alla palestra. Entrò dentro e giunse
alla piscina, utilizzato per gli incontri e spettacoli acquatici, dove trovò la
ragazza seduta accovacciata al bordo della vasca.
-Misty…- disse lui prendendo fiato per la corsa e
avvicinandosi a lei.
Lei smise di fremere e alzò la testa, senza voltarsi.
Si sfregò gli occhi con il braccio e si girò verso Ash. I
suoi occhi parvero gonfi e rossi, ma sul suo viso si dipinse un sorriso…triste.
-…è finita, Ash- disse lei semplicemente, sforzandosi
di mantenere quel sorriso.
-C-come?- chiese lui un po’ confuso. Lei si parò in
piedi e si diresse verso lui.
-Era come temevo- abbassò lo sguardo- Si vedeva con
un’altra ragazza…
Ash spalancò gli occhi preoccupato. Non poteva credere
che era successo per davvero. E lei ora gli era davanti, con quel suo corpo
sempre più magro, quei ciuffi di capelli che le ricadevano avanti, con le
braccia che stringevano se stessa e quello sguardo malinconico.
Pareva un vaso di cristallo, pronto a frantumarsi ad un
momento all’altro.
La ragazza capì la preoccupazione negli occhi Ash e si
sforzò di sembrare serena.
-Va tutto bene, Ash- disse lei- Sapevo che sarebbe
andata così. Una volta che, se ne prende coscienza, le cose sembrano meno
difficili…- chiuse gli occhi- era destino- gli riaprì, ma erano lucidi. Del
liquido trasparente iniziò ad uscire dagli occhi. Prima delle gocce, poi
parvero non terminare più quelle lacrime sul suo viso sorridente.
Ash la fissò con il cuore in gola, vederla in quello
stato lo faceva star male.
-Misty- disse lui prendendola per le spalle- Non
mentirmi…
Misty non poté ribattere a quel sguardo sincero e dolce
del suo amico.
In breve la sua espressione si sciolse in un vero e
proprio pianto. Lo abbracciò forte.
-…non riesco…non riesco a smettere di piangere, mi
dispiace…sono una stupida. Ma è che stavamo così bene insieme, non credevo che
mi avrebbe lasciata per un’altra. Sono rimasta sola…
Lui la abbracciò.
-Tu non sei sola…ci sono io qui con te- alzò il viso
di lei tenendola dal mento- Ci penserò io a romperti le scatole e farti
divertire- ridacchiò- Vedrai che in breve ti sarai dimenticata di quel tipo
odioso.
-Ash…- lei lo guardò commossa, poi rise contagiata
dal suo sorriso- Grazie- appoggiò la testa sul suo petto- Sei il mio migliore
amico.
Lui sorrise contento e rimase in silenzio, mentre
lasciava che l’amica si sfogasse con le ultime lacrime.
Noi siamo i migliori degli amici
E noi ci riveliamo i nostri segreti
Lei sa ogni cosa che mi passa per la mente
Ohhh....
Un po’ di tempo fa però tutto è cambiato
Come una bugia sveglia, nel mio letto
E una voce qui dentro alla mia testa
Che mi diceva dolcemente
Ritornello:
Perché non la baci
Perché non glielo dici
Perché non la lasci vedere i sentimenti che provi
Lei non lo saprà mai
Se non glielo mostrerai
Il modo come vi sentite insieme
Oh, sono così spaventato
A fare la prima mossa
Solo un tocco che noi proviamo
Passando la linea
E ogni volta che lei mi è vicina
Non vorrei mai farla andare via
Confessandole che cosa c'è nel mio cuore
Che cosa prova per lei
(Ritornello)
Che cosa vorrebbe dire
Non ho mai voluto solamente che lei si girasse e andasse via
O promettesse per me
Perché lei è qui per rimanere
Mi fa male aspettare
E comincio a chiedere a me stesso
(Ritornello)
Perché non la baci (Dille che la ami)
Perché non glielo dici (Dille che hai bisogno di lei)
Perché non le lasci vedere i sentimenti che provi
Perché lei non lo saprà mai
Se non glielo mostrerai
Il modo come vi sentite insieme
-Oookey…Ash, devi dirmi qualcosa, per caso?- disse d’improvviso
Misty al ragazzo accanto a lei.
-Mh?
-In meno di due ore, non hai fatto altro che farci salire su
tutte le giostre che incontravamo.
-E cosa c’è di male, se voglio provarle tutte?
-Niente…finché almeno non mi ritrovo su un cavallo a dondolo!
-E dai, era divertente, no?
-Ash, era un gioco per i bambini ed eravamo gli unici grandi
lì! Fatta eccezione per te.
-Grazie tante…- disse ironico- Però ti sei divertita, no?
-Divertita? Ad un momento all’altro, mi trascini in qualche
gioco, senza neanche aspettare una mia risposta. A volte non si tratta neanche
del gioco…mezz’ora fa, ti era venuto l’impulso di scalare la vetta di una
collina, che non c’entrava con i giochi!
-Però non puoi negare che si godeva una bella vista lì- disse
lui con un sorriso idiota.
-Non è questo il punto, Ash. Se ti comporti così, è perché…
-Ah, il venditore di gelati!- la trascinò nuovamente.
-Come non detto…- disse lei sospirando.
-Salve ragazzi- disse il venditore- Cosa posso darvi?
-Un gelato al cioccolato e vaniglia- disse Ash.
-Ecco a te…- il venditore porse il gelato al ragazzo- Passa una
bella giornata con la tua ragazza.
Ash e Misty arrossirono al commento del venditore e per poco
Ash non faceva cadere il gelato.
-Io…io…- cercò di dire Ash.
-No, si sbaglia signore- disse Misty, con un sorriso
imbarazzato- Noi non…
Ash notò nuovamente un ragazzo tra la folla e abbracciò
immediatamente Misty dalla vita.
-Certo, passerò una bella giornata con la mia ragazza- si
affrettò a dire al venditore.
La ragazza arrossì perché la stava tenendo per la vita.
-A-Ash!
-Oh, ma come state bene insieme. Si vede che siete innamorati.
-Sì. La ringraziamo, ora noi andiamo- e tornò a trascinarla
via, fino a giungere ad una panchina- Bene, non ci segue più…
-Di che parli?- chiese Misty, mentre si sedeva.
-Niente, niente- si sedette con lei.
-Ah, sì?- disse lei dubbiosa.
-Oh, già, dimenticavo…- le porse il gelato- Prendi.
-Eh? Era per me?
-A dire il vero…- alzò lo sguardo imbarazzato- Era per tutte e
due…ma solo se ti va- si affrettò ad aggiungere.
-Non riuscirei neanche a finirlo tutto- disse lei sorridendo-
Suppongo che il cioccolato sia per te e vaniglia per me- provò a mangiarlo-
Mhh, buono- disse contenta- provalo anche tu.
-Okey…-fece per avvicinarsi, ma si bloccò- Ho cambiato idea- disse
alzandosi in piedi.
-Eh?
-Mangiamolo mentre camminiamo.
-Oh, no…non dirmi che si rincomincia- disse lei sospirando,
mentre il ragazzo la prendeva nuovamente per mano.
-Cavoli, ci è alle calcagna…
-Chi?
-Niente…Saliamo su questo gioco.
-Ma…- come al solito, non servì reclamare e in pochi minuti si
ritrovò in una carrozza che passava attraverso un lungo tunnel.
-Bene…nessuno in vista.
-Ash sentì…- Misty si girò verso di lui- Ora che non puoi
muoverti per un po’, ti decidi a dirmi cosa succede?
-Cosa?
-E’ tutto il giorno che ti comporti molto stranamente. Dici e
fai cose assurde, non riesci a stare fermo un minuto e non mi stai ad
ascoltare.
-Non è vero che faccio cose assurde- si difese Ash.
-Ah, no? Spiegami allora perché il signor Ketchum ha deciso di
salire sul Tunnel dell’amore!
-Come immaginavo. Non ti sei neanche accorto che siamo saliti
su una giostra per innamorati.
-Che?!- disse lui inorridito.
-Conoscendoti, non ci saresti salito neanche morto qui. Quindi,
è chiaro che stai nascondendo qualcosa. Se c’è qualcosa che devi dirmi, fallo e
basta- sbuffò.
-Comprendo come ti senti…è solo che…- sospirò- E’ complicato…
-Complicato?
-Sì…la verità è che…- guardò la carrozza che veniva dietro
loro. C’era Josh- Non è possibile!
-Che stai guardando?- fece per girarsi, ma lui la bloccò
abbracciandola- Cos…?- disse Misty impietrita.
-La verità è che ti voglio molto bene!- disse lui, stringendola
più forte e guardando verso Josh. Il ragazzo li stava osservando molto adirato
e Ash ne approfittò per fargli la linguaccia, mentre abbracciava la ragazza.
-P- perché adesso stai sghignazzando?- disse lei perplessa e
arrossita per la posizione in cui erano.
-Ehh…perché mi diverte stare con te- disse con un sorriso, però
a Misty sembrava non convincere. Cercò di sembrare dolce- Sono poche le
occasioni in cui stiamo insieme…io con i miei viaggi e tu con la Palestra.
-…Già- ammise lei e si staccò dall’abbraccio. Voltò il suo
sguardo da un’altra parte.
-Che ti prende?
-Sto solo pensando che devo ancora parlare con Josh e la
giornata sta volgendo al termine. Se non lo incontro prima, è possibile che
lui…
-…Cosa? Che lui non ti chieda più di rimettervi insieme? E’
questo che aspetti da lui?
-Ash…- lo guardò. Aveva lo sguardo imbronciato e si girò dall’altra
parte.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
Misty guardò l’amico che se ne stava seduto sulla panca,
senza dire niente. Con lo sguardo diretto altrove e la faccia imbronciata.
Sospirò. Era stata ingiusta con lui. Ash aveva solo cercato
di farla divertire e invece lei stava rovinando tutto. E poi per che cosa? Cosa
le diceva che Josh l’amasse ancora?
Aveva ragione Ash…forse si stava illudendo. E non era il
caso.
-…scusami- disse lei, con lo sguardo fisso a terra.
Ash tornò a guardarla, dopo tanti minuti.
-Io sono un ingrata. Ti volevo costringere a fare la parte del
fidanzato, che so che non lo sopporti, e ti sto rovinando la vacanza con le mie
sciocche fissazioni. Nonostante io sappia bene che è sbagliato, non faccio che
pensare a Josh. Forse non sono riuscita a dimenticarlo, come ti avevo fatto
credere. E dire che tu mi hai aiutata così tanto…mi hai sostenuto quando le
cose tra me e Josh non andavano bene. Ed eri al mio fianco, quando mi ha
lasciato per un'altra. Hai perso il tuo tempo per me e io come una bambina capricciosa,
riesco solo a lamentarmi.
-…non è vero che ho perso il mio tempo per te- disse lui- Io
sono stato felice di passare le mie giornate con te, anche se vederti soffrire
mi faceva stare male. Ho solo sperato che ti saresti dimenticata di lui al più
presto, della persona che ti aveva resa così vulnerabile e che ti stava
cambiando. Non posso perdonarlo. Io voglio solo vederti felice…
-Ash…- disse lei commossa e sorrise- Grazie. Sei il mio
migliore amico.
Ash fece per sorridere, ma si fermò e rimase con il mezzo
sorriso. Perché d’un tratto non riusciva a sorridere?
-…migliore…amico…- ripeté.
-Sì- confermò, sorridendo.
Perché quelle parole non lo rendevano felice come sperava?
-…Misty!
La ragazza si sentì chiamata da qualcuno dietro di lei, ma
non fece in tempo a girarsi, che Ash aveva afferrato il suo viso tra le mani.
-Non voltarti.
Non riuscì neanche a chiedergli spiegazioni, che Ash
avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza, in un dolce bacio.
Il ragazzo che era non molto lontano da Misty, guardò
arrabbiato la scena che gli si presentava. Girò su se stesso e cambiò
direzione.
Il bacio non durò a lungo, giusto il tempo per cui il
ragazzo si allontanasse il sufficiente possibile. Ash allora poté staccare le
labbra da quelle di Misty, però lo fece molto lentamente, chiedendosi perché il
suo cuore iniziasse a battere così forte.
I due rimasero per qualche istante con il viso vicino,
mentre i loro cuori sembravano riprendere il loro battito normale.
-I…io…- tentò di dire lui. Si alzò in piedi- Io vado al bagno-
e si allontanò di fretta.
-Beh…per lo meno, non mi ha trascinato pure lì- mormorò lei.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
Okey, il piano stava procedendo bene. Stava ottenendo quello
che voleva, ovvero tenere lontano quell’individuo dalla sua amica.
Però…però qualcosa non era andato come aveva pianificato.
Aveva baciato Misty…e non sapeva neanche il perché. Sì,
avrebbe potuto dire che l’aveva fatto, perché aveva visto arrivare Josh e
credeva che così si sarebbe sbarazzato di lui una volta per tutte, che si
arrendesse all’evidenza.
Eppure…quel bacio…era stato strano. Non credeva neanche che
sarebbe arrivato a tanto. Baciarla…a lei…la sua migliore amica, la prima
persona che aveva conosciuto all’inizio del suo viaggio e che l’era stata
accanto nelle sue avventure. La ragazza che lo aveva spronato a reagire, a
diventare forte e l’aveva sostenuto, appoggiato e curato. Era l’unica a cui era
molto affezionato e che avrebbe voluto proteggere, come lei aveva fatto con
lui.
Ma quel bacio…quel bacio aveva cambiato tutto.
Perché sentiva un gran calore sulle guance, il cuore che non
cessava di battere forte e aveva un impulso di toccarsi le labbra?
Che significava?
Se ci fossero stati presenti in quel momento i suoi amici,
forse loro avrebbero dato un significato a quelle sensazioni.
Però ora…cosa doveva fare?
C’era Misty che lo stava aspettando seduta e le aveva
promesso di passare la giornata insieme. Se d’improvviso avrebbe cambiato idea,
ci sarebbe stato il pericolo che lei andasse da Josh.
No, non doveva permetterlo. Non voleva che lui la facesse di
nuovo soffrire.
Ma ora…cosa doveva dirle, una volta raggiunta? Doveva dare
una giustificazione al gesto o semplicemente stare zitto, e sperare che la
faccenda scivolasse via?
Era complicato. Conoscendola, ora lo stava aspettando lì e
avrebbe preteso delle spiegazioni. Ma che raccontarle? La verità? No, l’avrebbe
presa molto male. Forse mentirle era l’unica soluzione.
Si convinse che quella era la sua unica alternativa. Fece
retromarcia e tornò dalla ragazza.
Non avrebbe voluto mentirle, ma anche ad essere sincero, non
avrebbe saputo dare una spiegazione razionale a quel gesto.
Arrivò dove lo stava aspettando la ragazza e prese fiato per
riempire i polmoni, facendosi coraggio. Giunto accanto a lei, le toccò la
schiena. Lei si girò e lo guardò con quei suoi occhi azzurri.
Lui rimase incantato a guardarla, come se fosse la prima
volta e tutto il coraggio accumulato venne soffiato via.
-Ash…sei arrivato- disse lei tranquilla.
-Ehh…- cercò di dire, ma la sua bocca sembrava pietrificata, al
contrario del suo cuore che non smetteva di battere.
Cavoli, nella sua mente si stava disperando nel tentativo di
aprire quella stupida bocca, ma il suo corpo si rifiutava e gli occhi non
smettevano di fissarla.
Avrebbe voluto che i suoi amici comparissero in quel
momento, per portarlo in un posto molto, ma molto lontano.
Ebbe un sussulto, quando la ragazza si alzò in piedi e gli
porse la mano.
-Andiamo…- disse gentilmente.
Lui confuso, accettò la proposta e prendendo la sua mano,
s’incamminarono.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
Erano passati una decina di minuti o forse di più, da quando
avevano detto l’ultima parola. Nessuno dei due aveva poi aperto bocca, ma si
limitarono a camminare, mano a mano, come una vera coppietta di innamorati,
però i loro sguardi non s’incrociavano mai.
Ormai era già passato pomeriggio e presto ci sarebbe stato
il tramonto.
Fu in quel momento che Ash si sentì trattenuto dalla mano.
Si girò, vedendo la sua compagna ferma.
-Direi che per oggi può bastare- disse lei- Sarà meglio cercare
i nostri amici e tornare all’hotel.
-Ah…- si ricordò che ancora non avevano trovato i loro amici,
da quando si erano separati.
-Ho passato una bella giornata…seppur movimentata- sorrise
divertita.
Anche lui sorrise.
-Bene, andiamo…- disse lei voltandosi- Chissà che all’hotel non
trovi Josh- però non poté avanzare, perché qualcosa la stava trattenendo dalla
mano- Ash?- chiese sorpresa.
-Io vorrei parlarti, prima di raggiungere gli altri…- disse lui
serio.
-Certo, dimmi pure- lei lo guardò in attesa che lui dicesse
qualcosa.
-…mi dispiace- abbassò lo sguardo- Io non volevo arrivare a
questo punto…- era deciso a dirle la verità. Non meritava di essere presa in
giro.
-Di che parli?
-Io…- si bloccò e cambiò atteggiamento- A me dispiace che siamo
arrivati a questo punto e ancora non abbiamo fatto il gioco più importante!
-Eh?- lo guardò strano, vedendo un cambiamento improvviso nel
viso di Ash.
-Quello!- indicò una costruzione alta e grande.
Lei alzò lo sguardo, ma non riuscì neanche a guardarlo bene,
che Ash già riprese a trascinarla via.
-Aspetta Ash, cos’è questa fretta?
-Ehh…se non ci muoviamo, poi chiudono. E non vorrai mica
perderti questa esperienza.
-Ma…
Però non c’erano “ma” che resistevano ad Ash. Lui decideva
per tutti e due. E in breve, si ritrovò all’interno di una piccola cabina,
insieme al ragazzo.
-…ruota panoramica, eh?- disse lei sarcastica.
-Già, che giornata è al Luna-Park, se poi si dimentica di
salire sull’attrazione più famosa?
-Ohh, già…chissà che perdita- commentò lei ironica- Non avrei
più potuto dormire al dispiacere.
-Non ti piace?
-Non è questo…- sospirò- Ma ormai non ha più importanza.
Nel frattempo Ash dava un occhiata fuori dal finestrino,
alla ricerca del biondino. Doveva essere lì tra la folla, ne era sicuro, lo
aveva visto arrivare da loro.
E difatti, vide uno che corrispondeva alla sua descrizione,
che alzava ogni tanto lo sguardo alla ruota.
-Che stai guardando?- chiese lei curiosa, dall’atteggiamento
sospetto di Ash.
-Niente, niente- agitò le mani e ridacchiò- Allora, ti sei
divertita, eh?- cercò di cambiare discorso.
-Beh, diciamo che me l’ero immaginata diversamente la giornata-
alzò lo sguardo, poi lo abbassò e rimase silenziosa.
-Qualcosa non va?
-Mi chiedo cosa volesse dirmi Josh stamani…pareva importante.
E’ strano che in tutta la giornata non l’abbia incrociato una sola volta. Anche
se in un momento, mi era parso di sentire la sua voce che mi chiamava.
-…Josh. Sempre Josh.
-Mh?- Misty alzò lo sguardo, per vedere la faccia imbronciata
dell’amico- Perché quella faccia?
-E me lo chiedi? Da quando ci siamo visti a Rubino City, non
fai che parlare di lui- alzò le braccia- Josh lì, Josh là…è così importante per
te?- abbassò lo sguardo- Più importante degli amici…e di me?
-Ash, ma cosa stai dicendo? Certo che siete importanti per me.
-Eppure non sembra. Dal giorno che hai iniziato a stare con
lui, sei cambiata. E’ come se ti avessi persa.
-Ma sono sempre io, Ash. La solita Misty.
-Non è vero- scrollò la testa- La Misty che conoscevo, avrebbe
già dimenticato la persona che le ha fatto del male e avrebbe passato un
divertente pomeriggio con i suoi amici.
Misty guardò dispiaciuta l’amico.
-…hai ragione, scusami. Sembra che non imparo dai miei errori-
cercò di sorridere- Adesso godiamoci questo panorama- disse lei avvicinandosi
al finestrino- Dicono che ad una certa ora, lancino i fuochi d’artificio. Non
ti piacerebbe vederli?
-No, non ti affacciare!- gli gridò Ash bloccandola, ma finendo
goffamente addosso a lei.
Misty guardò stupita il ragazzo che era sopra di lei e che
apriva e chiudeva gli occhi di incredulità come lei. Come ci erano finiti in
quella posizione così imbarazzante?
Ash fissò nuovamente incantato gli occhi della ragazza, però
poi la sua attenzione fu attirata dalle labbra di lei. Perché ora gli sembrano
così rosse, morbide e invitanti?
I loro visi non erano tanto lontani, poteva sentire la
respirazione agitata della ragazza e si chiedeva se anche a lei battesse così
forte il cuore, quasi volesse uscire dal corpo.
In quel momento, avendola sotto di lei, immobilizzata dalle
sue braccia, gli tornò in mente le sensazioni provate quando l’aveva baciata.
Chissà se avrebbe provato la stessa emozione, se l’avesse baciata un’altra
volta?
Una parte di lui diceva che era assurdo, come poteva un
bacio essere così particolare? E dall’altra desiderava provare nuovamente
quelle sensazioni. La voleva baciare…
Nulla più gli interessava, che poter posare le sue labbra,
su quelle della stupenda ragazza che aveva vicino. Non desiderava altro…che un
suo bacio.
E così che, la mente smise di funzionare e il corpo si mosse
cercando il contatto con la ragazza.
In breve poté assaporare quella sensazione provata in
precedenza, solo che questa volta era più dolce, più passionale. Sentiva le
labbra di Misty che gli corrispondevano il bacio e non poteva che esserne
felice.
Tanti sentimenti e ricordi lo stavano sovrastando. Quei
sentimenti provati la prima volta che si erano incontrati, le volte che la
vedeva in un diverso abito, l’imbarazzo avuto quando i loro sguardi
s’incrociavano, la gelosia, la rabbia e la tristezza. Tutto sembrò avere
finalmente un significato.
Si staccò dal bacio e la guardò da vicino, mentre sentiva
ora chiaramente il battito della ragazza. Era agitata come lui.
Ora poteva dirlo chiaramente a se stesso…la amava. E l’amava
ormai da tantissimo tempo. Un amore protetto da un grosso muro, che lo
proteggeva da qualsiasi dolore e che ora poteva finalmente liberarsi.
L’amava e non poteva più smettere di ripeterselo.
Il silenzio era incessante tra i due, mentre gli sguardi
sembravano dirsi parole a non finire. L’incantesimo terminò quando la cabina
smise di muoversi e qualcuno stava aprendo la porticina.
I due ragazzi, seppur svogliatamente, si rialzarono e si
sistemarono.
-Il giro è terminato, prego scendete per di qua- disse
l’addetto alla giostra.
Ash seguito da Misty, uscirono dalla cabina e si diressero
verso l’uscita. Ripresero a camminare, ma più tranquillamente, senza però dire
niente. Nel silenzio dei due, le loro mani si mossero sole, cercandosi e
incontrandosi a metà strada. Si strinsero e i loro cuori ebbero un sussulto.
Tutto sarebbe andato per il meglio, si era detto Ash, che
ora vedeva il mondo stranamente migliore di prima. Però non poteva certo
aspettarsi che dietro l’angolo si potesse nascondere l’ennesimo ostacolo.
Così che mentre nei loro visi si dipingeva un sorriso,
arrivò l’imprevisto sotto forma di ragazzo.
-Misty! Finalmente ti ho raggiunta!- disse il ragazzo giungendo
davanti a loro.
Solo in quel momento Ash si svegliò, ricordandosi del
pericolo “Josh”.
-Josh?- lei lo guardò sorpresa- Mi stavi cercando?
-Certo che sì…non ricordi che non avevamo terminato di parlare?
-Ehh…sì- guardò di sfuggita Ash, che sembrava leggermente
impallidito.
-Bene, andiamo prima che chiudano- la prese per l’altra mano.
-Un momento- disse Ash non staccando la stretta di mano con la
ragazza- Misty è con me. Mi sembrava di essere stato decisamente chiaro.
-Ash…- lei lo guardò arrossita.
-Già, il vostro fidanzamento…- disse lui sorridendo
malignamente- Devo dire che per un momento ci ho davvero creduto, però poi ci
ho riflettuto. Troppe cose non quadravano. E alla fine sono giunto alla
conclusione che era tutta una messinscena.
-Come?- Misty guardò confusa Josh. Di cosa stava parlando?
-Ti sbagli, io…- tentò di dire, ma Josh lo interrompe.
-Hai cercato di farmi credere che Misty stesse con te,
attraverso azioni che farebbero solo una coppia, come stare insieme, darsi la
mano, abbracciarsi e baciarsi…tutte cose molto carine, ma false nel tuo caso.
Il tuo vero obiettivo era solo allontanare Misty da me, in modo che non
riuscissimo a parlare. Hai inscenato tutto questo, solo per il tuo scopo.
Misty si girò lentamente verso Ash, che lo guardava agitato
e preoccupato.
-…Messinscena?- disse lei.
-Già, il tuo caro amico, si è preso gioco di te- alzò le
spalle- Un azione un po’ malvagia nei tuoi confronti, che non ne sapevi niente.
-…è così, Ash?- chiese Misty.
Il moro non sapeva cosa dire. Ancora una volta gli mancavano
le parole. Ed era il momento peggiore per non dire niente.
La ragazza lo guardò in attesa di una risposta, che però non
ricevette.
-…capisco- abbassò la testa e si voltò- Che stupida che sono
stata…una vera stupida.
-No, Misty, aspetta…- finalmente qualche parole gli usciva
dalla disperazione- Posso spiegarti!
-Cosa…? Fin dall’inizio avevi intenzione di prenderti gioco di
me e io ci ho creduto- chinò la testa e sussurrò- Ancora una volta sono cascata
nella stessa trappola.
-Misty!
-Smettila!- gli urlò senza voltarsi- Basta così…ti prego- disse
con voce più moderata e strozzata- mi hai fatto male abbastanza.
E s’incamminò da sola, seguita da Josh.
Il moro rimase a guardarla, che si allontanava sempre più,
senza voltarsi. E quando non la vide più, capì di averla persa…forse per
sempre.
E fu così che in breve il primo amore di Ash ebbe termine.
Niente, è che mi ha emozionato vederti baciare Misty per ben
due volte. E dire che durante le prove, non riuscivi neanche a baciare un
manichino.
Ash: Ok, ok, ma ora non facciamolo sapere a tutto il mondo.
E comunque, era molto più facile baciare un manichino, che Misty.
Misty: Che intendi dire!
Ash: Che non facevi che ridermi in faccia.
Misty: Cosa ci posso fare, se avevi un espressione così
buffa.
Ash: Grazie tante.
Misty: Dico davvero, ti saresti dovuto vedere.
Ash: Oh, che peccato che non l’abbia potuto vedere…
Tracey: Niente paura Ash, ho ripreso tutto io con la mia
telecamera! Dall’inizio alla fine! Senza tralasciare nemmeno un dettaglio! E lo
pubblicherò pure su Internet!
Ash: Tracey…
Tracey: Sì?
Ash: Ti ammazzo!!
Dawn: Sentite, mi sorge un dubbio…com’è che Josh riesce a
trovarli sempre, nonostante il Luna-Park sia gremito di gente?
Semplice! In realtà Josh è un supereroe in grado di volare!
Dall’alto è più facile vedere, no?
Misty: Ma è assurdo!
Okey, okey, in realtà Josh è parente del Detective Conan.
May: Oh, questo spiega tutto. Ma perché si trova in questa
serie di Pokèmon?
Beh, a dire il vero, stava andando a trovare Conan, ma si è
perso ed ha creduto che Max fosse Conan.
Max: Non so se ritenermi lusingato o offeso.
Comunque, la canzone all’inizio questa volta è di Jesse
McCartney “Why don’t you kiss her” (Perché non la baci). In origine, questa
sarebbe dovuta essere utilizzata per il titolo, però all’ultimo minuto ho
cambiato idea. La canzone poi, non è stata tradotta da me, ma l’ho trovata nel
sito Testi Mania, tradotta da Mary.
Voglio precisare, visto che me ne capita l’occasione, che le
canzoni che traduco io non sono del tutto corrette e a volte nel cambio, il
significato può variare (ma non è la prima volta che lo dico).
Quindi, per la persona che mi ha fatto notare, che il testo
tradotto nel primo capitolo non è perfetto, spiego che innanzitutto non sono
bravissima, ma di certo lo spagnolo lo so. Di sicuro non mi metterei a tradurre
un testo, in una lingua che non conosco. Se magari ci sono degli errori, è
dovuto alle varie versioni che ci sono di quella stessa canzone, se non
addirittura in che Paese è stato trasmesso. Perciò è normale trovare delle
incongruenze dall’originale, io ho cercato piuttosto di paragonarle tra di loro
e cercare quella che avesse più senso (e c’è né voluto di tempo, credetemi).
Volevo solo precisare questo, prima che ne esca una discussione.
Tornando al capitolo di oggi, non trovate che la canzone sia
dolcissima?
Misty: Sì!
Dawn: Sì!
May: Sì!
Ash: No!
Cosa?
Ash: Non capisco. Perché nella canzone dice che deve
baciarla, perché lei comprenda i suoi sentimenti?
Okey, chi lo butta per prima fuori dalla finestra?
May: Facciamolo insieme.
Ash: Che? No, ferme! Ahhh!
E così, mi sono sbarazzata di un problema.
Max: Ma non hai pensato che ti mancherà il protagonista
principale.
Ahimè, sì, purtroppo. Per questo fuori c’era un materasso.
Max: Non credo che sarà servito…siamo al decimo piano.
Ohh…ops. Beh, si dice che io protagonisti hanno mille vite,
no? Tornerà, tornerà…
Non lo sopportava, non lo aveva mai sopportato. Fin dal
primo giorno non gli era piaciuto, ma per la felicità della sua amica, si era
sforzato di essergli amico. Aveva mandato giù interi bocconi indigesti, ogni
volta che sentiva parlare di lui dall’amica.
Per ogni loro litigio, lui si sentiva più irritato, nel
vedere gli effetti che provocavano in lei. Mangiava di meno, aveva lo sguardo
nel vuoto, si muoveva di rado e versava lacrime di continuo. E quando si
sentiva che stava per perdere la calma, lei tornava da lui dopo aver fatto la
pace con il ragazzo, come se non fosse successo niente.
Lui non capiva molto di queste cose, infatti per questo
finora non aveva avuto una ragazza. Era più interessato nel raggiungere i suoi
obiettivi e non prestava molta attenzione alle ragazze che gli dichiaravano il
loro amore. Lui era sempre scappato da tutto ciò che riguardasse i sentimenti e
l’amore. Ma anche se, non se ne intendeva, non poteva credere che una persona
innamorata dovesse soffrire così.
Quel ragazzo aveva fatto molto di più che allontanarla da
lui, dagli amici…l’aveva fatta piangere più di una volta. E lui ora era stanco
di vederla così.
-Ash? Che ci fai qui a Cerulean?- disse una voce
sorpresa, poi aggiunse con sarcasmo- Ah, già…immagino che ti sarai subito
precipitato da lei, appena saputa la notizia. Non ci hai impiegato molto.
-Giusto te cercavo- disse lui voltandosi verso il
ragazzo e afferrandolo per il colletto.
-Che vorresti fare adesso?- disse lui sorridendo
tranquillo- Vorresti fare a botte per lei?
-Ohh…non sai quanta voglia ne abbia, di affibbiarti
un pugno in faccia.
-Non è un po’ tardi per questa sceneggiata? Avresti
potuto farlo prima e invece sei rimasto a guardare in silenzio.
-L’ho fatto solo per Misty. Lei è la mia migliore
amica e voglio vederla felice.
Il ragazzo scoppiò in una risatina, il che fece
arrabbiare di più Ash.
-Amica…eh. Non credevo che gli amici arrivassero a
tanto, addirittura ad intromettersi nelle storie altrui.
-Non mi sono intromesso! Sei tu che non hai fatto
altro che farla soffrire! Ti sei solo preso gioco dei suoi sentimenti!
-Dici che io ho giocato con i suoi sentimenti e che
l’ho fatta soffrire?- ripeté con ironia e lo guardò negli occhi- Possibile che
non ti sei accorto, che sei tu la causa del suo malessere?
Ash lo guardò sbigottito. Cosa stava dicendo?
-Se le cose tra di noi non sono andate bene, è solo
per colpa tua!- disse ora arrabbiato.
Ash allentò la presa al colletto e Josh si staccò.
-Io?- ripeté Ash incredulo.
-Certo che sì. Con il tuo modo di fare egoista, le
hai rovinato la vita. La sua sofferenza sei tu!
D’improvviso Ash gli sferrò un pugno, facendo cadere Josh
per terra.
-Non dare la colpa dei tuoi errori agli altri! Io ho
sempre cercato di proteggerla, anche quando sapevo che non eri la persona
giusta per lei!
-Ah sì? E chi sarebbe, allora? Tu?- si rialzò e balzò
addosso ad Ash, finendo tutte e due a terra- Non farmi ridere! Sei solo un
bambino che pensa solo a se stesso!- gli diede un pugno. Ash ricambiò con un
calcio. Inizio così una lotta tra i due ragazzi, che sarebbe potuta finire
peggio se non fossero intervenuti Tracey e Gary a dividerli.
-Io sarei il bambino?! E tu cosa sei?!- gridò Ash
infuriato, mentre Gary lo tratteneva per le spalle.
-Calmati Ash- disse Tracey, mettendosi tra i due combattenti.
-Sei un…- si dissero i due lottatori, ma furono
interrotti dalla voce seria di Gary.
-Adesso basta voi due! Datevi una calmata! State
dando spettacolo!
I due si guardarono intorno. Le persone si erano
fermatead osservarli e stavano
spettegolando sull’accaduto.
-Andiamo, su- disse Tracey spingendo via Ash- Lo
stesso vale per te, Josh. Tornatene a casa.
Il ragazzo borbottò qualcosa e si voltò per andarsene.
Nel frattempo Tracey e Gary portarono Ash in un posto meno affollato e fatto
sedere su una panchina, aspettarono che si calmasse. I due lo fissarono, ma lui
non disse niente.
-Allora…- iniziò Tracey- C’è un motivo per cui ti sei
messo a fare botte con Josh?
Lui abbassò lo sguardo, mettendo il muso come un bambino.
-Hai intenzione di fare così tutto il tempo?- chiese
Tracey.
A quanto pareva sì. Tracey sospirò, mentre Gary decise di
agire e pestò il piede di Ash.
-Ahia!- si lamentò Ash- Gary! Sei impazzito o cosa?!
-Sono impazzito io che ti ho pestato il piede, per
darti una svegliata o tu che decidi di ammutolirti come un completo idiota?
-Eh?
-Ragiona Ash. E’ inutile prendertela con Josh. Ormai
il danno è fatto e non ci puoi fare niente.
-E’ vero- disse Tracey- E poi a Misty non farebbe
piacere sapere, che ti sei messo a fare a botte con Josh. Ci rimarrebbe molto
male.
-Mh…- abbassò lo sguardo- Hai ragione. Ma cosa posso
fare? Lei sta soffrendo.
-Fai quello che farebbe solitamente Ash- disse Gary
semplicemente- Aiutala come solo tu sai fare.
-Gary…- lui lo guardò sorpreso.
-Sono d’accordo con lui- Tracey incrociò le braccia e
fece cenno di sì- Tu e Misty siete amici da molto tempo ormai e avete imparato
a conoscervi. Misty ha gran fiducia in te, sa che può contare su di te.
-Perciò Ash, smettila di comportarti da bambino e va
da lei.
Ash li guardò sorpreso e ci pensò su. Si alzò in piedi e
sorrise ai due amici.
-Avete ragione…sono l’unico che può aiutarla. Farò
tornare Misty com’era prima.
Notai che qualcosa
cambiò, dal momento in cui tu e io ci siamo conosciuti.
Mi dispiace, però non
posso dirti chiaramente questo.
Adoro il modo in cui
sorridi sempre, ai rampolli che fioriscono in questo posto.
Pensare in te dà un
scintillio di luce azzurra e brilla nella mia anima più di un gioiello.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…ti amerò.
Anche se siamo
lontani, raccontami cos’è quello che sognavi da bambino.
Ancora se il destino
è crudele, io vorrei saperlo.
In questi giorni in
cui niente è pianificato, lascerò andare dal mio fianco questa nostalgia?
I ricordi si
manterranno ancora al mio fianco. Molto amabili sono e c’è pura allegria.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.
Sarà il tuo paese o i
tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…ti amerò.
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che sarà quello in cui tu confidi.
Sarà il tuo paese o i
tuoi amici? Tutti loro stanno sempre al tuo fianco e così sempre…
Dal profondo del mio
cuore, mi sono chiesta che è quel che più ami in questo mondo.
E’ il tuo sorriso? O
le tue lacrime?
Solo per vederti
felice, proteggerò quello e così…ti amerò.
-Il parco chiuderà a momenti- disse May- Dove si saranno
cacciati Ash e Misty?
-Beh, non ci vuole molto per capirlo- disse con un sorrisino
Dawn.
-Per favore Dawn, non ti ci mettere anche tu- disse May
sospirando.
-Che male ci sarebbe? Ad Ash non piace Misty? E viceversa, a
Misty non piace Ash?
-Sì, in teoria sarebbe così…- disse May guardando il
fratellino.
-In pratica, Ash è troppo tonto per capirlo- disse asciutto
Max- Ha ancora la mentalità di un bambino.
-Beh, detto da te, fratellino…- disse May guardandolo
nuovamente.
-Non mi paragonare a lui- disse offeso Max, sistemandosi gli
occhiali- Io ho più classe. Se avessi la sua stessa età, adesso non me ne
starei con le mani in mano e mi dichiarerei a Misty.
-Che?- disse stupita May- Non dirmi che…
Il bambino girò la testa altrove arrossito.
-Anche tu sei un po’ lenta, sorella.
-Su questo sono d’accordo anch’io- disse Drew.
-Ehi!
-La domanda rimane- disse Dawn- Perché fino ad ora Ash non si è
dichiarato a lei o viceversa?
-E chi lo sa?- May fece spallucce- Ash è un po’ particolare
quando si tratta di amore.
-Un motivo ci sarebbe…- disse Brock- Misty stava già insieme ad
un ragazzo.
-Che?!- esclamarono gli altri.
-Misty ha un ragazzo?- chiese Max scioccato. Odiava l’idea che
qualcuno l’avesse preceduto.
-Aveva…- precisò Brock- Però poi si erano lasciati. Ma pare che
lei non l’abbia ancora dimenticato, nonostante gli sforzi di Ash per aiutarla.
-Oh…non lo sapevo- disse Dawn triste.
-Neanche io…- ammise May- Né Ash, né Misty ne hanno mai
parlato.
-Però…- Dawn cercò di sorridere- ora avranno l’occasione di
stare insieme e…
-Ne dubito- Brock scosse la testa- Il suo ex- ragazzo ha
intenzione di tornare da lei.
-Che?! Ma non può!- disse May arrabbiata- Così Ash non potrà
stare insieme a lei! Bisogna impedirlo!
-Non sei certo tu a decidere per la tua amica- disse Drew
serio- La decisione spetta solo a lei.
-Però…
-Ehi ragazzi, guardate- disse Max indicando una persona che se
ne stava seduta su una panchina.
-Ash!- esclamarono gli altri e lo raggiunsero.
-Finalmente ti abbiamo trovato!- disse May- Non sai che
preoccupazione! Ma dov’è Misty?
Silenzio. Il ragazzo non disse niente. Né alzò lo sguardo
per guardarli in faccia.
-Ash…perché Misty non è con te? Per caso voi…- chiese
preoccupata May, ma Drew la bloccò facendo cenno di zittirsi.
-Sentite ragazzi, voi avviatevi che poi io e Ash vi
raggiungeremo- disse Brock.
-D’accordo…- il gruppetto si allontanò lentamente. Quando
furono lontani abbastanza, Brock guardò l’amico.
-…allora, com’è andato il piano?
-Ho fallito- disse lui.
-Come?
-L’ho persa Brock, l’ho persa- ripeté con un nodo alla gola.
Dirlo a parole era doloroso. Brock si sedette accanto a lui.
-Lei dov’è, ora?
-…con lui. E non mi stupirei se fossero tornati insieme- chinò
la testa- Sono un completo idiota- strinse forte le mani- L’amavo e non sono
stato in grado di dirglielo.
Brock guardò triste l’amico. Appoggiò una mano sulla spalla
di lui e rimasero lì in silenzio.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
Il silenzio non accennava a terminare e questo creava non
pochi disagi ai commensali.
Il gruppetto si era seduto attorno al tavolo a cenare, dopo
aver passato la giornata al Luna-Park. Avrebbero potuto dire che si erano
divertiti a salire sulle giostre e a chiacchierare, ma l’espressione cupa di
Ash, rendeva triste l’atmosfera.
May guardò il suo amico dispiaciuta, anche se non capiva il
motivo del umore triste.
La cena era già al termine e tutti i ragazzi avevano
terminato di mangiare, tranne Ash che aveva lasciato il piatto intatto.
Questo bastò per i presenti, per capire la gravità della
situazione.
May e Dawn avevano più volte provato ad intavolare qualche
conversazione, ma moriva dopo poche battute. Poi la castana guardò l’orologio.
-Sentite…ma Misty dov’è? Non viene a cenare?- chiese May
preoccupata.
-…si è fatto buio- disse Max guardando fuori dalla finestra-
Credete che stia bene?
-Ma certo- Dawn cercò di sorridere- Sono sicura che avrà avuto
un contrattempo. Presto arriverà qui.
Brock guardò Ash, che aveva lo sguardo fisso sul piatto
intatto.
-Però…- disse Drew serio- Stare fuori a quest’ora da sola, è
pericoloso per una ragazza.
-…Non è sola- disse Ash alzandosi in piedi, sorprendendo gli
altri- E non è una ragazza indifesa- abbassò lo sguardo- Scusate, non ho fame,
vado a fare un giro- e si allontanò.
Il gruppetto di amici lo guardò, poi sospirarono insieme.
-Ma perché fa così?- chiese Max.
-Forse c’entra con Misty…- ipotizzò Dawn- Questo spiegherebbe
la sua reazione.
-Però…anche se Misty è forte, non posso che essere preoccupata
per lei- disse May.
-Sì, anch’io- ammise Max- Non ha neanche avvisato che non
sarebbe venuta. E Ash si comporta come se non gli importasse.
-Non essere duro con lui- disse Brock- Anche se non sembra,
anche lui è preoccupato. Del resto lei è pur sempre una sua cara amica…
Ash camminò per un po’ assorto nei suoi pensieri. Senza
accorgersene andò a sbattere contro il muro dei corridoi. Indietreggiò un po’,
dovuto al colpo, poi si fermò e serrò forte le mani. D’un getto di rabbia, tirò
un pugno al muro che si era messo sul suo cammino. Rimase lì fermò con il
braccio in avanti, mentre il corpo fremeva. Strinse i denti.
Non capiva perché provava tanta rabbia. Eppure era stato lui
la causa del pasticcio.
Ma nonostante tutto, non poteva pensare che era bastato
quello perché lei lo lasciasse.
La immaginava già tra le braccia del suo adorato Josh,
mentre si scambiavano parole dolci e baci.
Tirò un altro pugno al muro.
-Dannazione- non poteva sopportare quell’immagine.
Non poteva credere che solo qualche ora prima, lei era tra
le sue braccia e si stavano baciando. Non poteva neanche credere che lei avesse
preferito Josh a lui. Cos’è che aveva quel ragazzo, che lui non aveva? Forse
era perché Josh era più grande di due anni? Una volta ricordò che lei accennò
che gli piacevano gli uomini maturi. E lui che era, allora? Un bambino? Forse
Misty non aveva smesso di vederlo che in questa ottica. Per lei era ancora quel
ragazzino che aveva salvato al fiume.
-Dannazione!- ripeté.
Eppure lui era cresciuto. Nella sua testa, non aveva fatto
altro che girare l’immagine della Capopalestra. Poi mentre viaggiava, anche se
lei non era al suo fianco, bastava qualche oggetto o azione per ricordargli la
ragazza.
E nelle notti senza sonno, sospirava stringendo il
fazzoletto di Misty. Ma non capiva il perché si sentisse così. Pensava fosse
solo nostalgia della sua compagnia, non poteva certo sapere che quello era
amore. Se solo l’avesse capito prima…
Era arrabbiato…per un attimo aveva creduto di avere qualche
possibilità con la ragazza. Credeva che il bacio bastasse a confermare il loro
amore, ma non aveva tenuto conto dell’imprevisto.
Che sarebbe successo, se lui gli avesse dichiarato i suoi
sentimenti e gli avesse raccontato la verità su Josh? L’avrebbe presa bene o
male? Forse ora ci sarebbe stato lui accanto alla ragazza.
Ma era troppo tardi, ormai. Aveva perso la sua fiducia,
anche come amica. Le cose tra di loro non sarebbero state più le stesse.
-Che stupido- borbottò. Per quell’amore, aveva sacrificato la
loro amicizia.
Eppure doveva saperlo com’era fragile l’amica. L’aveva vista
piangere più volte davanti a lui e si era ripromesso di renderla felice, e
invece l’aveva fatta soffrire lui stesso.
Era un imbranato e un bambino. In fondo Josh non aveva torto
a definirlo bambino. Ora capiva le sue parole.
Doveva accettarlo…nel cuore di Misty non ci sarebbe stato
spazio per lui…
Si asciugò qualche lacrima con il braccio, poi guardò dietro
di lui. Dalle finestre dell’ hotel, si poteva vedere Rubino City avvolta dal
buio della sera.
Avevano ragione i suoi amici…era davvero tardi. Litigio o
no, lei restava pur sempre la sua amica.
E poi non tutto era perduto. Ci sarebbe stato ancora una
cosa che avrebbe potuto fare…avrebbe potuto scusarsi e salvare almeno la loro
amicizia.
Senza pensarci oltre, uscì di fretta dall’hotel e iniziò a
correre un po’ a caso, alla ricerca dell’amica. Anche se non aveva la minima
idea di dove si trovasse, si affidò al suo classico sesto senso. L’avrebbe
trovata.
≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈**≈≈≈
-Ehi ragazzi…mi è parso di vedere Ash uscire dall’hotel- disse
Max.
-Eh? E perché mai?- disse May incredula.
-Forse a cercarla- disse Brock con un sorriso.
-Però…- disse Dawn incerta- Come la farà a trovare? Non sa
neanche lui dove cercarla.
-Diciamo che, conoscendo Ash…si affiderà al suo proverbiale
sesto senso.
-Ah, sì?- i ragazzi si guardarono curiosi.
Poi un botto improvviso li zittì. Si girarono tutti insieme
a guardare fuori dalla finestra.
-Fuochi d’artificio- disse May estasiata.
-Devono provenire dal Luna-Park- disse Drew- Avevano avvertito
che intorno a quest’ora avrebbero lanciato i petardi.
-Che magnifico spettacolo- disse Dawn affacciandosi alla
finestra.
-Chissà se anche Ash e Misty stanno guardando lo stesso
spettacolo.
In quel momento, una ragazza dai capelli color arancio, alzò
lo sguardo in alto. Il cielo era pieno di giochi di luce e i botti si
susseguivano uno dopo l’altro. Le luci colorate illuminavano il suo viso.
Era uno spettacolo così bello…era valsa la pena di venire
così vicino a vederli.
-Misty!
La voce la fece sussultare e si voltò. Non molto lontano,
una ragazzo l’aveva raggiunta.
Lei si limitò a sorridergli e tornare a guardare il cielo.
-Belli, eh? Mi ricordano i fuochi d’artificio di Cerulean…c’eri
anche tu quella volta, vero?
-…sì- lui si avvicinò lentamente a lei ed alzò la testa per
guardare lo spettacolo- Era in occasione di una festa.
I due rimasero in silenzio per un po’, mentre lo spettacolo
andava avanti.
-E’ un peccato che i giorni siano passati così in fretta- disse
lei- Domani dovrò tornare alla Palestra. Non immagino i disastri che avranno
combinato le mie sorelle- ridacchiò.
Il ragazzo la guardò, ma non disse niente.
-Sono contenta che ti sia ricordato dei fuochi d’artificio e
che mi tu abbia raggiunto…- sorrise- Anche se la giornata non è andata nel
verso giusto, conserverò questa notte con affetto.
Tornò il silenzio.
-Anche io conserverò questo ricordo, quando riprenderò il mio
viaggio…- disse lui- Mi dispiace solo di essere stato io a rovinarti la
giornata…anche se il mio intento era quello di proteggerti, ti ho solo arrecato
dolore. Ora non mi resta che chiederti scusa e sperare in un tuo perdono. E
anche se non lo farai e non vorrai più vedermi, ti capirò- cercò di sorridere-
Ti auguro di essere veramente felice…con chiunque sarai- si voltò intento ad
andarsene.
-…finisce così?
Il ragazzo si bloccò e si girò, per guardare l’amica che gli
stava di spalle.
-Come?
-…te ne andrai nuovamente e tornerà tutto come prima? E’ questo
quello che vuoi?
-Io…non so- disse lui abbassando lo sguardo.
-In tutti questi anni, non hai fatto altro che tornare e
andartene di nuovo. Non ti sei mai fermato a chiederti quello che provavo…
Lui alzò lo sguardo sorpreso.
-…cosa provavi?
-Non sai quante volte ho provato ad odiarti, a cancellarti
dalla mia testa…e quando finalmente ci riuscivo, tu tornavi da me con quel tuo
caratteristico sorriso. Mi sembrava di percorrere un tunnel buio senza uscita.
Ho provato a sperare che un giorno tu ti accorgessi di me, ma questo non è
successo- chinò la testa- Ero disperata. Volevo che tu rimanessi con me, ma
allo stesso tempo volevo solo il tuo bene, che raggiungessi il tuo sogno. Mi
dicevo che era la cosa giusta, lasciarti andare senza dirti niente, però
continuavo a soffrire in silenzio- alzò la testa- Fu lì che presi la decisione,
che se volevo veramente dimenticarti, dovevo cercare un'altra persona da voler
bene. E conobbi Josh. Conosceva i miei sentimenti per te, però mi chiese lo
stesso di stare insieme a lui- si strinse le spalle- Non capisci? Era l’unico
modo per uscirne fuori…con lui avrei trovato la tranquillità e avrei smesso di
aspettarti. Josh era l’unico che poteva amarmi, che poteva rimanere al mio
fianco. Per questo…per questo…- singhiozzò-…anche se sapevo che si vedeva con
altre ragazze, lo perdonavo. Lo facevo solo per un mio capriccio.
-Misty…
-Però poi tu sei tornato nuovamente e mi hai stravolto. Non
capivo più niente. Ti comportavi come un'altra persona e anche se lo facevi per
pietà nei miei confronti, ero felice comunque. Anche quando mi hai baciato,
sapevo che non lo facevi per amore…eppure…- il suo corpo tremò leggermente-
eppure ho creduto lo stesso che le cose sarebbero cambiate.
-Perché…perché non me lo hai mai detto?
-Che avresti detto se d’improvviso ti avessi dichiarato i miei
sentimenti? Mi avresti preso per sciocca o peggio ancora, la nostra amicizia si
sarebbe incrinata. Non volevo perderti del tutto…
-E’ vero…io mi sono sempre comportato come un bambino egoista e
non vedevo quello che accadeva. Quando però tu ti sei presentata con Josh, ho
iniziato lentamente a sentirmi male. Ero confuso…non capivo perché lo
consideravo un intruso- si toccò il petto- E questi sentimenti sono aumentati
man mano che ti vedevo in sua compagnia. Però avevo paura di analizzare quei
sentimenti…e se avessi scoperto qualcosa che mi avrebbe fatto soffrire? L’unica
cosa che potevo fare, era starti accanto come amico e andare avanti senza
guardarmi indietro. Non lo facevo per pietà, io tengo molto a te e credevo che
fosse la cosa giusta da fare…eppure quando Josh mi aveva detto che sarebbe
tornato con te, non ci ho visto più. Fremevo di gelosia e non volevo che ti
stesse vicino, per questo ho fatto di tutto per tenerti lontana da lui. Sapevo
che ti avrebbe fatto nuovamente soffrire- si toccò la bocca- Però solo dopo mi
sono accorto che stavo sbagliando. Per averti vicina, ti stavo mentendo. Ma non
riuscivo più a mettermi un freno quando ti ho baciato. Solo in quel momento ho
capito di amarti…amarti per davvero.
-…perché non me l’hai detto?
-Perché tu eri ossessionata da Josh. E poi quando mi decidevo a
parlarti, appariva lui.
-…sei uno sciocco- disse lei.
-Già, un gran sciocco- disse lui alzando le spalle e
sorridendo- Ma ormai dovresti conoscermi…per me l’amore è sempre stato un mondo
a parte.
-Sì…- si girò verso il ragazzo. Lui vide delle lacrime agli
occhi della ragazza- Sapevo che eri così e avrei dovuto capirlo che qualcosa
non andava. Però avevo paura di ricevere un’altra delusione. Sono stata una
sciocca anche io.
-Forse nel nostro caso, non cambieremo mai…
-Chissà…- alzò le spalle- O forse siamo già cambiati e non ce
ne accorgiamo. Anche se mantieni quella tua espressione caratteristica di
fanciullo, non posso fare a meno di vedere come sei cresciuto. Non sei più un
bambino, ma un splendido ragazzo- sorrise.
Il ragazzo arrossì a questa affermazione.
-Spero che tu possa trovare un bell’amore, perché te lo meriti.
Questo sarà il nostro ultimo ricordo insieme…da domani io sparirò dalla tua
vista e rincominceremo le nostre vite separate- s’incamminò e lo supererò-
Grazie per la giornata.
-…e finisce così?- adesso era il suo turno di fare la domanda-
Non mi dicevi spesso che gli amori erano destinati a durare per sempre?
-Gli amori alla tivù…- disse lei- Nella vita reale, non è mai
come si spera che sia.
-Però…bisogna pur provare, prima di piantare tutto. Non mi hai
sempre spronato a non mollare mai per le cose importanti?- la guardò- E tu sei
la persona più importante nel mio cuore. Sono disposto a lottare, a farti
lasciare da Josh, pur di riaverti- La fissò negli occhi- Solo se è quello che
vuoi…solo se provi ancora quei sentimenti per me.
Lei guardò stupita la determinazione del ragazzo.
-Devi solo rispondere alla mia domanda e poi non ti chiederò
nient’altro…mi ami?- le sue guance arrossirono, nonostante con il buio si
vedesse poco- Perché io sì, ti amo…
La ragazza rimase silenziosa a guardarlo, mentre il cuore
del ragazzo batteva all’impazzata. Serrò le mani, impaziente di una sua
risposta. Lo stava uccidendo quel silenzio.
Ma lei non aprì bocca e lo guardò triste. Lui allora abbassò
la testa e lasciò andare le mani. Era finita. Doveva rassegnarsi.
Però non si accorse dei passi della ragazza, che si
avvicinarono a lui, prendendolo per il viso e baciandolo.
Lui spalancò gli occhi dalla sorpresa, poi riprendendosi
chiuse gli occhi e la strinse a sé. I due continuarono a baciarsi, senza
volersi staccare, però la ragazza non poteva più tacere.
-Ash…- disse allontanando il suo viso a quello del ragazzo- Ti
amo…e voglio stare con te.
-Allora resta con me- lui la guardò con occhi supplichevoli-
Non separiamoci un’altra volta.
-…non è possibile, Ash- disse lei triste, abbassando lo
sguardo.
-E’ per Josh? Perché ora stai con lui? Se è così, io farò di
tutto per portarti lontano da lui- disse serio.
-No, Ash- sorrise imbarazzata per la sua affermazione- Io e
Josh non stiamo insieme.
-Ma come?- disse sorpreso il moro- Pensavo che aveste parlato e
che tu avessi ceduto alle sue lusinghe…
-Sì, abbiamo parlato, però…- lo guardò- Quando mi hai baciato,
ho capito di non amarlo…L’unica persona che abbia amato e che continuerò ad
amare, sei tu.
Ash sorrise contento.
-Ma allora, perché…?
-Per lo stesso motivo per cui ci siamo ridotti così…Entrambi
abbiamo i nostri sogni a cui non possiamo rinunciare.
Il ragazzo abbassò lo sguardo triste. Aveva ragione lei.
Maledisse per un momento il suo sogno di diventare Maestro Pokèmon. Ma ormai
era la strada che aveva intrapreso e Misty sapeva quanto importante era per
lui.
-Però, questo non vuol dire che sia finita qui- disse lei
sorridendo- Ora che so quel che provi per me, sono in grado di aspettarti. E
poi, ci saranno tante altre occasioni di rivederci…Non è un addio il
nostro…solo un arrivederci.
Ash alzò lo guardò timidamente e la baciò.
-Se è l’unica alternativa per stare con te…io la accetto.
Si sorrisero e si abbracciarono, mentre nel cielo fu
lanciato l’ultimo petardo, illuminando per l’ultima volta la coppia.
Josh: No, no. Sono arrabbiato perché non sono riuscito a
vedere i fuochi d’artificio.
Era meglio non chiedertelo. Hai rovinato l’atmosfera.
Comunque, un complimenti ad Ash!
Ash:…
Davvero, diventi sempre più bravo! E poi quelle frasi…se non
le avessi scritte io, avrei creduto che ti fossero venute spontanee.
Ash:…
Mh? Perché non dici niente?
Ash: Che dovrei dire…assassina!
Ancora arrabbiato per quel piccolo volo?
Ash: Piccolo?!
Dai, su, che sarà mai qualche storta…
Ash: Niente, se sarei rimasto fermo…ma tu no, addirittura mi
hai fatto correre per cercare Misty! E come chicca sulla torta, ci si mette
Gary che mi dà un calcio!
Gary: Non fare la vittima Ash. L’ho fatto velocemente e
indolore.
Ash: Però all’autrice non andava bene e abbiamo girato
quella scena ben dieci volte!
E’ incredibile come il dieci torni nella storia. Dieci
piani, dieci calci…
Ash: Non fare finta di niente! E’ colpa tua!
Suvvia Ash, questa è la tua ultima fatica…dopo sarà tutto
riposo. Senza contare che forse così ti sei conquistato le simpatie delle fans.
Gary: Secondo me, lo linceranno.
Tracey: O lo manderanno al rogo.
Brock: O peggio ancora, Violet scoprirà il colpevole del suo
cristallo frantumato.
D’accordo, d’accordo, il concetto è chiaro. Non deprimete
ulteriormente Ash.
Dawn: E’ il momento della domanda!
Di nuovo?
Dawn: E’ doveroso saperlo! Cos’è questo famoso sesto senso
di Ash?
Vedi, cara Dawn, tu non lo sai perché sei nuova. Si attiva
ogni volta che Ash combina qualche pasticcio. E lo intuisci quando ad Ash gli
crescono delle lunghe orecchie, ha dei grossi occhi, dei denti affilati, un
antenna sulla testa…
Dawn: Ahhh! Che impressione!
Ash: Mi stai descrivendo come un mostro!
Un mostro d’intelligenza. Sei riuscito addirittura a trovare
Misty nel buio. Perché credi che Josh non sia intervenuto in quella scena?
Perché non vedeva niente nel buio e si era perso.
Ash: Ma se non ha il senso dell’orientamento. Oggi l’ho
trovato chiuso in bagno e credeva che quello fosse casa sua!
Gary: Forse è semplicemente scemo.
Josh: Guarda che ti sento…
Gary: Appunto per questo.
Comunque, riguardo alla storia…La canzone utilizzata questa
volta, è quella di Crystal Kay, tradotta da me. Niente linciaggi, prego.
La storia sta volgendo al termine, infatti ci manca giusto
un capitolo…lo definirei l’epilogo. Snif, snif, il più tragico…Ash che va a giocare
in Borsa.
Misty: Ma che dici! Non c’è una scena simile!
Ash: E poi…perché dovrebbe essere così terribile?
…
Misty:…
Bella giornata, non credi Misty?
Misty: Già, già…
Ash: E non ignoratemi!
Ci vediamo al prossimo capitolo cari lettori!
Ash: Non fare finta di niente! Ti ho fatto una domanda!
Certe volte mi chiedevo se l’amore fosse tanto
importante. Non quello per i Pokèmon, bensì per le persone.
Me lo chiedevo tante volte, quando Dawn insisteva nel
guardare qualche film romantico.
Vedevo coppie di persone che si dicevano cose sdolcinate
e finivano per baciarsi. Dawn e Brock guardavano estasiati le scene e io mi
chiedevo cosa ci trovassero di così bello.
Finché…finché un giorno, su quel schermo mi apparve il
viso di Misty e il mio.
Con mio grande orrore vedevo i due, che poi eravamo noi,
avvicinarsi e baciarsi. Finì per scappare via imbarazzato e agitato, tra gli
sguardi confusi dei miei amici.
Ero spaventato e non capivo il perché di quella visione.
Da quel giorno in poi, in ogni coppia di persone, mi ci rivedevo insieme a
Misty.
Non capivo perché…ad un certo punto mi credevo
addirittura malato.
Però poi, con il passare del tempo, le visioni non mi
procurarono più quel nervosismo, bensì un certo piacere. Anche se, ero ben
lontano dal capire, cosa mi portasse a vedere quelle illusioni.
Mi chiedevo poi, se a Misty succedesse la stessa cosa. Ma
quando ero sul punto di chiederglielo, mi bloccavo. Lei sorrideva divertita del
mio improvviso imbarazzo e io rimanevo incantato a guardarla.
Convinto che lei ci sarebbe sempre stata per me, non ho
più fatto caso a quelle visioni.
Poi un giorno, qualcosa accadde. Tutto iniziò con una
semplice frase…
Lei davanti a me, con un sorriso sgargiante, mentre con
la mano indicava il ragazzo che le stava accanto.
-Ash…ti presento il mio ragazzo, Josh.
E fu come se qualcuno mi avesse rovesciato addosso, un
secchio d’acqua gelida.
Da lì, cambiò la nostra vita.
Più volte andavo a guardare la mia posta elettronica e mi
rattristavo nel non trovare una sua mail.
Sarà una cosa passeggera, mi dicevo…però lei sembrò avere
sempre meno tempo per me. Persino le chiamate al videotelefono, parevano troppo
brevi.
Se lei è felice, mi va bene così, dicevo a me stesso,
credevo di riuscire a resistere. Insomma, in fondo si trattava solo di un
amicizia, no?
Però l’ansia cominciò a crescere e la mia voglia di
vederla aumentava. Così che un giorno decisi di andare da lei. Ma quella che
trovai, non era la mia amica, bensì una sua imitazione.
Lei non sembrò essere tanto contenta nel rivedermi,
dicendo che il suo ragazzo si sarebbe arrabbiato con lei, se ci avesse visti
parlare.
Ma era assurdo, dicevo io. Con che diritto quel ragazzo
ci impediva di parlarci?
E poi, non diceva sempre che gli innamorati, sono il
ritratto della felicità?
Allora perché il suo sguardo sembrava così vuoto e
stanco? Ne ebbi la certezza la prima volta che la vidi piangere per lui.
Provai rabbia per quel ragazzo e frustrazione nel vedere
Misty allontanarsi da me.
Ma la goccia che fece traboccare il vaso, fu quando Misty
smise di rispondere al telefono e alle mail. Preoccupato per l’espressione
triste delle sorelle, decisi di andare a controllare di persona.
E la trovai lì, in Palestra. Tanto debole e fragile, dopo
che il suo ragazzo l’aveva lasciata, non la riconoscevo più.
Fu allora che una parte di me cambiò drasticamente,
portandomi a fare una azione che il solito Ash non avrebbe fatto. Mi misi a
fare a botte con Josh.
Non ne capivo il motivo e non volevo saperlo. Forse se i
miei amici non mi avessero fermato, sarei potuto sprofondare molto più in basso.
Ma grazie a loro, mi rialzai e tornai ad essere il solito
Ash.
Anche se intuì che dentro di me, qualcosa era davvero
cambiato… o meglio dire, era tornato a galla. Ovvero, i sentimenti confusi per
quella ragazza.
E quando, con una scusa, l’andavo a trovare e lei mi
accoglieva come la Misty di un tempo, non potevo che pensare…che la volevo
proteggere. Volevo proteggere quel suo sorriso, che mi era così caro. Volevo
stare al suo fianco, finché lei me lo avrebbe concesso.
Perché il mio cuore, dal primo giorno che l’avevo
conosciuta, non aveva smesso di battere per lei. Era bastato un suo sorriso,
per incantare il mio cuore.
Quanto lontani
abbiamo ottenuto, arrivare a questo punto finalmente.
Ora non possiamo
recuperare quel sorriso infantile che avevamo solitamente.
Mi piace questo mondo
in cui puoi sorridere (mi piace questo mondo dove puoi essere felice).
L’unica cosa che
voglio è stare insieme a te. Il dolore passato è interrato in me.
Al passare il tempo
ci cambierà, anche così io so molto bene che il passato,
quel che un giorno si
perse, quel che i sogni mi costarono,
tutto lo ricorderò
prendendo la tua mano.
Sempre al tuo fianco
starò.
Incluso i tempi
tristi non li vorrei mai dimenticare.
Voglio che mi guidi,
riservami nella tua mappa una piccola pagina per seguirti.
Quel giorno nel
vederti capì immediatamente (soffia il vento gelido, quello che sognasti),
che molto più in alto
potevamo volare.
Fino al futuro, il
vento spingendomi.
Al passare il tempo
tanto veloce, anche se qualcosa già cambiò, alcune cose no.
Ancora non arriva la
fine, e le voglio trovare le ali dei miei sogni, continuiamo cercando.
Per sempre al tuo
fiancò starò.
Per sempre io starò
insieme a te…
-Eccomi arrivato- disse un ragazzino con gli occhiali- Cerulean
City…
Guardò impressionato la Palestra. Era cambiata dall’ultima
volta che c’era andato, però aveva mantenuto le stesse caratteristiche.
Entrò dentro emozionato, vedendo molte persone e si sentì un
po’ perso. Non conosceva nessuna di quelle persone.
Poi goffamente, andò a sbattere contro una persona.
-Oh, attento…ti sei fatto male?
Il ragazzino alzò lo sguardo e guardò quella donna bionda
che si chinò verso lui.
-No, no- scrollò la testa imbarazzato. Non capiva perché avesse
qualcosa di famigliare…
-Bene…- sorrise lei e lo guardò- Sei qui per un incontro con la
capopalestra? Mi dispiace, ma dovrai tornare un altro giorno, oggi la Palestra
è chiusa per festa.
-Oh, sì, lo sapevo…- disse lui- Sono stato invitato alla festa.
-Ah, sì? Allora devi essere un amico di mia sorella.
-Tua sorella?- ripeté confuso.
-Daisy!- la donna bionda si alzò in piedi, sentendosi chiamata
da una ragazza- Eccoti qui…tuo marito ti stava cercando e…- si bloccò guardando
il ragazzino che la osservava imbambolato.
-…Ma tu…sei Max!- disse lei felice e abbracciandolo, provocando
un po’ di rossore nelle guance di lui- Che bello rivederti!
-…Misty?- disse lui sorpreso, sistemandosi gli occhiali. Era
ancora più bella dell’ultima volta.
-L’ho incontrato che girava intorno con aria smarrita…- disse
Daisy sorridendo- Piacere di averti conosciuto Max. Ora vi lascio soli, vado da
Tracey- si allontanò.
-Tracey?- indicò la donna bionda.
-Già, si sono sposati quasi un anno fa.
-Ohh- disse sorpreso.
-Sei arrivato in anticipo. Gli altri ancora non sono arrivati-
disse Misty- E tua sorella, non è con te?
-No, io ero in viaggio e sono venuto direttamente. May dovrebbe
arrivare tra un po’, con il suo ragazzo- disse con una nota di disappunto.
-Eh, eh…geloso di tua sorella?
-No, sapevo che lei e Drew avrebbero finito per stare insieme.
E nonostante mi costi fatica ad ammetterlo, Drew è l’unica persona in grado di
renderla felice- Misty sorrise al ragazzino- …e sopportarla- aggiunse con
sarcasmo.
-Oh, Max…- disse lei con un sorrisino divertito- Non cambierai
mai. A che punto sei con gli incontri Pokèmon?
-A buon punto- disse mostrando la scatoletta con le medaglie
vinte- Presto diventerò un bravo allenatore e sostituirò mio padre alla
Palestra.
-Non è facile la vita di un Capopalestra, però so che sei in
gamba e saprai cavartela al meglio.
-Basterà prendere esempio da te.
-Eh?- lo guardò.
-Fin da piccolo ti ammiro e desidero diventare bravo come
te…sei il mio modello d’esempio.
-Sei gentile Max- disse lei commossa- Però non credere che ti
risparmierò, quando verrai a sfidarmi.
-Tranquilla- ridacchiò- C’è la metterò tutta- disse
determinato.
-Bene- sorrise.
-E a te come va?- chiese curioso.
-Beh, ci sono gli alti e bassi, come in qualsiasi Palestra…ma
non posso lamentarmi- guardò orgogliosa la Palestra- Ne vale la pena.
-E gli altri?
-Stanno arrivando- disse lei.
-Anche Ash?
Lei smise di sorridere.
-Anche lui è in viaggio. Ha chiamato per avvertire che non
riuscirà a venire. Pare che la nave abbia avuto qualche problema.
Lui la guardò dispiaciuto.
-E’ dura stare lontani?
-Beh, a volte mi intristisce non poterlo vedere tutti i giorni,
ma dall’altra parte sono contenta che si stia impegnando nel suo viaggio
d’addestramento.
-E a te va bene così?
-A me basta vederlo qualche volta, per sentirmi meglio. Riesco
a sopportare la lontananza, se so che lui mi vuole bene.
-Mhh…non capisco- disse Max confuso.
-Eh, eh…avrai tempo per capirlo, caro Max. Arriverà anche per
te il momento in cui ti innamorerai e ti capiterà di fare cose assurde.
-Lo dubito- disse lui alzando la testa- Non voglio ridurmi
mieloso come mia sorella.
-Ohh, questo lo vedremo più avanti…- disse lei con un sorrisino
divertito.
-E Josh…l’hai più rivisto da allora?
Misty lo guardò.
-Sì…una volta. Era in compagnia di una ragazza. Però…- sorrise-
Non ho provato dolore…- si toccò il petto- Ora che ho la certezza…che il ragazzo
che amo ricambia i miei sentimenti.
-Ehi Misty- disse una ragazza dai capelli rosa- E’ arrivata una
persona.
-Non puoi andare tu?- disse lei un po’ scocciata- Non vedi che
sono impegnata?
-Chiede esclusivamente di te…- disse lei con uno strano
sorriso.
-Eh? Ma chi è?- chiese perplessa.
-Dai, non discutere e vai- la spinse via.
-Ma…ma…- guardò il ragazzino.
-Tranquilla Misty, aspetto qui- disse Max sorridendo e
salutandola.
-Okey…- disse rassegnata e andò alla porta d’ingresso- Sì, chi
mi cercava?
Non trovò nessuno.
-Ah, divertente, davvero divertente Lily- disse lei sarcastica,
appoggiando le mani sui fianchi- Ora faremo due chiacchiere…
Però in quel momento, due mani comparsero dietro di lei e le
coprirono gli occhi.
-Non puoi aspettare dopo, per chiacchierare con tua sorella?-
disse la voce dietro di lei.
Lei stupita, ascoltò la voce incredule.
-…Ash?
Il ragazzo staccò le mani e lei poté girarsi per guardarlo.
-…beh? Non mi dici niente?- disse lui un po’ offeso, per la sua
espressione ebete- Ho fatto carte false per arrivare in tempo e non perdermi la
tua festa. Non merito un premio?
Misty si lanciò su di lui abbracciandolo forte e finendo per
farlo cadere insieme a lei.
-Okey, ora va bene…- disse lui ridacchiando e abbracciandola-
Ma la prossima volta, mi accontento anche solo di un “ciao Ash”.
-…bentornato Ash- disse lei con le lacrime agli occhi e lo
bacio.
-Uhm…- assaporò il bacio della ragazza- Sì, direi che adesso
posso anche perdonarti per avermi fatto cadere.
-Per caso, insieme alle medaglie, hai vinto una dose di
sarcasmo?
-Quello e anche…- tirò fuori due pezzi di carta- due biglietti
per una crociera.
Misty guardò sorpresa e felice i biglietti in mano al
ragazzo.
-Sono per noi?- li prese.
-Certo…Buon compleanno, Misty- e la baciò.
-Ash, non era il caso…a me bastava la tua presenza oggi.
-Come vuoi- glieli sfilò di mano- In questo caso, li regalo.
-No, no!- disse agitata, cercando di riprenderseli- Li accetto
molto volentieri!
-Ecco, adesso va bene- disse lui sorridendo e ridandole i
biglietti- Questo è il mio modo di scusarmi per la mia assenza. So che a causa
dei miei viaggi, finiamo per vederci poco.
-Tranquillo…- lei gli sorrise contenta- E poi gli incontri in
Palestra mi tengono così occupata, che non mi accorgo neanche della tua
assenza.
-Questo dovrebbe consolarmi?- disse lui alzando un
sopracciglio.
-…ehm, interrompiamo qualcosa?
I due ragazzi si girarono, per guardare le persone che erano
appena arrivate.
-Ragazzi!- esclamarono i due ragazzi contenti.
-Non pensavo che, fosse una moda attendere gli amici seduti per
terra- disse Gary.
Misty guardò Ash ed indicò Gary.
-No, lui c’è l’ha sempre avuto il sarcasmo- rispose il moro.
I due si alzarono da terra e andarono incontro agli amici,
tenendosi per mano.
-Sono felice di rivedervi- disse Misty contenta.
-Anche noi- disse Brock.
-Buon compleanno Misty!- disse May abbracciandola.
-Grazie.
-Ci devi raccontare un sacco di cose- disse Dawn prendendola
per mano.
-Ehi, ma…- disse Ash, guardando le due ragazze che si portavano
letteralmente via la sua Misty.
-Ehh, Ash…- disse Tracey appoggiando una mano sulla spalla del
ragazzo- Devi rassegnarti, mio caro cognato.
-Cognato?- ripeté lui imbarazzato- C’è qualcosa che non so?
-Già, già- disse Brock- In compenso potrai vederla più spesso,
una volta terminato il tuo viaggio.
-D’accordo…resisterò- sospirò rassegnato e sorrise guardando la
ragazza che scherzava con le amiche- In fondo…questo è solo l’inizio della
nostra storia.
Oh! Provo un certo piacere nel mettere la parola fine, in
una mia fic. Ma una certa tristezza nel ricordare le altre numerose fic
lasciate incomplete. Ma del resto, cercate di capirmi…è colpa dei personaggi
che non vogliono lavorare, se le fic rimangono non concluse.
Misty: Ehi, non dare la colpa a noi! Dalla ad Ash, che non
fa che combinare disastri.
Ash: Che?! Sei così gentile Misty…chi lo direbbe che in
realtà sei perfida.
Misty: Perfida io?! Allora tu sei un imbranato!
Ash: E tu, sei troppo alta! Giraffa!
Dawn: Ma questa si può considerare un offesa?
Misty: Che cosa?! Sei tu che sei basso!
Ash: Che ci posso fare se i disegnatori non si decidono a
farmi crescere! Persino Dawn sembra più grande di me ed è più piccola d’età!
L’unico che mi consola, è Max.
Max: Ehi! Non paragonarmi a te! Nella fic in teoria
crescerei più in fretta di te!
Ash: Solo in teoria!
Max: E anche se non crescessi, sono sempre più intelligente
di te!
Ash: Vorresti dire che io non lo sono?
Max: Ma certo…che no! Tu un completo bambino e Brock troppo
adulto.
Brock: Non mi tirate in ballo.
Ash: Non voglio certo diventare come Brock ossessionato
dalle ragazze.
Brock: Non sono ossessionato!
Sentite…ehm…capisco la vostra baldoria per aver finalmente
terminato questa fic, ma non lasciatevi andare troppo all’euforia.
Ash: Non è colpa mia, ha iniziato Misty.
Misty: E tu potevi anche startene zitto, invece di
rispondermi.
Calma, calma…ho appena concluso la fiction con un bel finale
e voi state già scannandovi?
Ash: Mh…
Misty: Mh…
Dicevo…questo è l’ultimo capitolo. Ringrazio tutti coloro
che hanno letto questa fic, compresi i piccoli commenti alla fine. Se vi va,
lasciate pure un piccolo vostro commento. Solo se vi va…okey, forse dovreste
farlo, anzi dovete farlo. Insomma, voglio un vostro commento!
Dawn: La pazzia dilaga, eh?
May: Eh, sì.
Con la tristezza nel cuore, vi saluto. Non so se mi
ricapiterà di fare un’altra fiction su Pokèmon (che poi di Pokèmon non ne è
apparso neanche uno, povero Pikachu), visto che sono ancora indietro con Light
and Shadow, Itsumademo Togheter e Vortice.
Anche se, provo un certo piacere a far andare nel panico il
povero Ash.
Ash: Grazie tante.
Comunque, la canzone di questa fic è Yume no tsubasa
(Tsubasa Chronicle). Non è perfetta la traduzione, lo so, ma è giusto per farvi
comprendere il significato della canzone. Di cui per altro ho fatto anche un
amv su Ash e Misty. Andate a vederlo, se vi va.
Max: Ehi, questa si chiama pubblicità occulta!
Che male può fare, se non si può vedere. E’ occulta, no?
Max: Per caso ti sei presa il morbo Ketchum?
Ash: Oh, che strano, c’è una malattia che si chiama come me.
Max: Già…che casualità.
Okey ragazzi, salutate il vostro pubblico con un
bell’inchino e ringraziatelo per il loro sostegno.
Gary: Mi spieghi come fanno a vederci chinati?
Tu fallo e basta.
Ash: Grazie a tutti!
Misty: Ci rivedremo presto in altre fic!
Dawn: Facile per voi dirlo, ci siete in tutte le fic. Io
invece sono nuova.
May: Beh, per me non è certo meglio, visto che mi hanno
sostituita da te.
Dawn: Evidentemente non le eri simpatica.
May: Ha parlato miss simpatia.
Brock: Calma, calma. Non litighiamo adesso. Pensate che ora
potremmo andarcene in vacanza.
May: Mh…sì, hai ragione.
Ash: Scusate…ma a voi ha pagato Ya-chan?
Misty: A me aveva detto che ci avrebbe pagato a lavoro
ultimato.
Brock: Sì, anche a me.
Gary: Piuttosto, lei dov’è?
Max: Ma non era qui un attimo fa?
Tracey: Io l’ho vista poco fa con una valigia. Diceva che
partiva per una crociera intorno al mondo.