sono morto milioni di volte

di stregamy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Leila ***
Capitolo 2: *** non andare ***
Capitolo 3: *** chiarimenti ***



Capitolo 1
*** Leila ***


Siamo arrivati davanti a casa di Anastasia, il mio telefono squilla è Ros che mi ricorda della riunione di venerdì e poi mi accenna che vorrebbe discutere con me su delle idee ma prima dell’incontro.
Ana mentre scende mi fa segno con la mano che ci metterà un paio di minuti, deve solo chiamare Ethan e poi andiamo tutti a cena fuori, le sorrido e lei va.
Finisco la chiamata e attendo ansioso che ana ritorni, mi sento stranamente ansioso come se ci fosse qualcosa che non va, mi sento a disagio e a quanto vedo non solo il solo perché noto che anche Taylor che è seduto davanti a me sembra nervoso.

Passano i minuti e né Ana né Ethan escono di casa, ma mentre impaziente guardo in giro vedo arrivare davanti al palazzo Ethan, come se fossi stato trafitto al cuore da un pugnale sento un enorme dolore al petto, << Anastasia >>  non so se l’ho solo pensata oppure ho gridato quel nome, so solo che sia io che Taylor ci siamo catapultati giù dalla macchina, ci siamo letteralmente fiondati su Ethan gli abbiamo preso le chiavi e siamo saliti su per le scale.

Ana la mia Ana poteva essere in pericolo ed io dovevo salvarla” . il cuore mi batte all’impazzata credo di non aver mai corso così velocemente in vita mia ma ora, ora ne va della mia vita perché Ana è l’aria che respiro.

Spalanco la porta e lei è li vicino alla cucina ma che prepara il te adesso ma non dobbiamo andare via, ma il suo viso è pallido e gli occhi sono spaventosamente impauriti “ perché? Cosa sta succedendo?”.
Con la coda dell’occhio intravedo una figura difronte a lei, credo di aver smesso di sentire battere il cuore in quel momento “Leila “, il mio corpo si blocca all’istante non riesco a farlo muovere eppure vorrei, dovrei fare qualcosa, nulla.

Osservo Leila e i miei occhi si fermano sulle mani o meglio su cosa ha in mano, ”cazzo ha una pistola, Ana ti prego stai ferma, non muoverti, non fare un passo, se ti succedesse qualcosa, perché lei? Leila ti prego non farle del male.”

Ora capisco perché il mio corpo non si voleva muovere, terrore, mi sembra di vivere uno dei miei ultimi incubi, qualcuno che fa del male ad Ana e lei distesa per terra morta, purtroppo non sto dormendo sono sveglissimo e devo riprendere in mano me stesso, ”Christian sveglia! tu sai sempre cosa fare, non devi farti vincere dalla paura concentrati Leila era una tua sottomessa, osservala bene, il suo viso il suo sguardo, il suo portamento.”

Vedo Leila abbassare leggermente lo sguardo e il suo viso è contrito mi fanno capire subito cosa devo fare, “ricordo quando era la mia sottomessa, sul suo viso si dipingeva quell’espressione ogni volta che la punivo, anche nell’ultimo periodo lo faceva quando la guardavo”.

Dominatore ecco cosa devo fare.

<< Lulù >>  è solo un leggero soffio quello che esce dalle mie labbra ma su Leila ha un effetto immediato, lei si inginocchia all’istante e lascia scivolare la pistola per terra poi come posa le mani sulle gambe leggermente aperte, rimane lì immobile aspettando che io gli impartisca gli ordini  “ siiii ho ancora il potere su di lei, ora si che posso salvare Ana.”

Mi avvicino a Leila e prendo la pistola che è per terra “ che sensazione di nausea che mi viene al solo contatto con l’arma, odio questi oggetti mi fanno ribrezzo” me la metto in tasca come se scottasse, poi come un torero nella nell’arena cammino intorno a lei, so bene che questo rafforzerà il mio potere.

Ora che Leila è non può più nuocere il mio cuore ritorna ad un battito ragionevole, ma il pericolo c’è ancora ed Ana se ne deve andare senza contare che Leila deve essere curata ed è mio compito, se lei sta male è anche colpa mia.

<< Anastasia va con Taylor >> il mio è un ordine, come sempre le non si muove “ che cazzo fa, perché non si muove ad uscire da qua, dai Ana ascoltami per una volta, ho bisogno di saperti lontana dal pericolo.”
<< Ethan? >> mi chiede, quanto è bella anche in questa situazione spaventosa
.
<< al piano di sotto….. Anastasia >> la mia voce è tagliente come una spada giapponese,” non vuole capire che se ne deve andare cosa aspetta mi sta portando all’esasperazione, in questi casi vorrei realmente che fosse la mia sottomessa, sarebbe già sparita dalla mia vista.”

Devo proprio usare le maniere forti lei non mi ubbidirà ma Taylor sa che quando dico una cosa va fatta subito << Taylor porta miss Steele di sotto. Ora!!! >>. Taylor prende Ana in braccio e mentre la porta via le dico di ritornare nel mio appartamento. Un senso di rabbia mi assale per quanto fosse necessario mi da fastidio che Ana sia così vicino ad un altro uomo che non sia io.

Ana dolce amore avrei voluto portarti io fuori, accarezzare quel viso bellissimo, posare le mie labbra sulle tue in un bacio che riuscisse a far dimenticare questa storia, ma non posso abbandonare Leila qua potrei peggiorare la sua stabilità mentale e non me lo perdonerei mai.

Ritorno a guardare Leila, “dio è l’ombra della Leila che ho conosciuto, è sporca ha i capelli orribilmente unti e i vestiti… larghi ma cosa ne è stata di quella ragazza bella che era”.
<< Leila, alzati e seguimi >> le devo assolutamente fare un bagno, “questa ragazza mi ricorda un bambino bisognoso di affetto, credo di essere stato anch’io così quando mi hanno trovato accanto alla puttana morta, capisco cosa ha provato mia mamma quando mi stava visitando.”

Preparo un bagno caldo e verso del bagnoschiuma  nell’acqua, quel profumo di miele mi penetra nel naso e si propaga fino al cuore, è il suo profumo dolce ed eccitante.

Svesto Leila e la faccio entrare nella vasca, prendo una spugna e mentre la lavo la mia mente torna a più di tre anni fa, “era una ragazza allegra e molto carina, anche lei come Ana voleva di più, avrebbe voluto essere non solo una sottomessa ma anche una fidanzata ma non ero pronto o semplicemente non è riuscita a farmi scattare quell’interesse che invece Ana mi ha suscitato. Cosa ha portato questa dolcissima ragazza a ridursi in queste condizioni, spero che con l’aiuto di Flynn, della sua famiglia e poi da uno specialista possa guarire.”

Lascio Leila ancora qualche minuto nella vasca e vado nell’armadio di Ana per cercare un vestito, apro e appeso vedo subito il vestito color prugna “no questo assolutamente no! è il mio preferito, la prima volta che l’ha indossato ho desiderato così tanto sfilarlo dal suo corpo meraviglioso. e quest’altro che l’ha messo alla laurea, le lasciava scoperta la schiena e ogni volta che era al mio fianco non resistevo e l’accarezzavo.”, proseguo la ricerca e mi imbatto in un vestito di dubbio gusto che spero di non vederlo mai indossato da Ana, “se lo metto a Leila sparirà da questo armadio e non lo vedrò più.”

Apro il cassetto della biancheria intima per prendere un paio di slip, un reggiseno e un paio di calze, e il cuore fa due battiti più veloci “i miei boxer!!! Se li era messi la mattina che ha conosciuto mia mamma, quando mi ha mostrato l’elastico sotto i jeans ridendo dicendomi che me li aveva presi sono rimasto sconvolto, lei con i miei boxer deve essere stata sexy da morire.”

Prima di tornare da Leila devo telefonare a Flynn, non voglio che lei mi senta mentre lo chiamo << John, Grey sono a casa di Anastasia, Leila è con me. Vieni. >> 
Vesto Leila e torniamo in cucina, frugo nel frigo per trovare qualcosa da mangiare ma trovo solo un frigo desolatamente vuoto, Ana è da quasi una settimana che non sta qua in casa, apro dei sportelli e trovo dei biscotti e del succo di frutta ancora chiuso, Leila non mangerà da giorni così le do quello che ho trovato.

Mentre attendo l’arrivo di Flynn i ricordi riemergono, “ ho conosciuto Leila alla festa di divorzio di Elena, era con il suo domatore, il suo atteggiamento da perfetta sottomessa, mi ha subito colpito, così seria e quel suo viso dolce, era straordinariamente obbediente. Erano mesi che non avevo una sottomessa, la volevo e appena il suo accompagnatore si è assentato un minuto gli ho proposto di diventare mia.
Una settimana dopo ha firmato il contratto. Sono stata con lei per un po’, quando è scaduto il contratto lei mi ha chiesto di poter rimanere ma voleva che il nostro rapporto si intensificasse, più dolcezza, più vita quotidiana …. Più.
Non ero quello che volevo io, non era nei miei pensieri avere una vita di coppia normale, io non ho mai creduto che per me ci fosse un futuro, io…nel mio domani non vedevo l’amore, non ero capace di amare, quello era ciò che pensavo. Ana…. lei mi ha sconvolto la vita. Avevo spiegato a Leila che non volevo di più, che i sentimenti non erano per me, poteva scegliere se andare o restare con me ma alle mie condizioni lei è rimasta ancora per alcuni mesi. Ero così contento che avesse trovato un uomo e l’avesse sposato ed ora quel disgraziato non ne vuole più sapere, se n’è lavato le mani.

I miei pensieri sono interrotti dall’arrivo di Taylor insieme a Flynn ed una sua assistente. << Ciao John, lei è lì in cucina, non parla, si muove appena >>

<< ciao Christian, cosa è successo spiegami tutto nei minimi particolari, mi serve per capire cosa fare. >>

Gli racconto tutto ciò che è successo in quelle due ore, le mie paura, Ana, quel suo non voler andare via, la sottomissione di Leila, quel suo mutismo, il suo essere sporca e malvestita e probabilmente anche a digiuno da un po’. Lui ascolta e poi concordiamo che bisogna ricoverarla in un ospedale e avvertire i genitori, anche il marito dovrà sapere
.
Decidiamo di andare, ma Leila è ancora lì ferma sulla sedia, le ordino di andare ma quando si alza la vedo rabbrividire e poi la prendo velocemente in braccio perché sta perdendo i sensi, mando Taylor a prendere un lenzuolo così posso avvolgerla. Usciamo da casa e salgo in macchina con in braccio lei.

La macchina di Flynn con noi quattro a bordo parte e Taylor ci segue col suv, inizio a rilassarmi era tutto finito, la fuga di Leila era ultimata, ora potrà essere curata, Ana non è più in pericolo “ non so come sta la mia Ana, l’ho mandata via così malamente ma dovevo farlo, sono così ansioso di tornare a casa, desidero abbracciarla, baciarla immergermi dentro lei. Questa giornata è finalmente giunta al termine e sono veramente distrutto, sfiancato come se un carro armato mi fosse passato sopra.

Leila viene accompagnata nella sua stanza e un’infermiera le starà accanto giorno e notte fino a quando non si riprenderà e potrà stare da sola, queste sono le mie disposizioni. Flynn mi terrà informato su ogni problema che possa insorgere, domani farò mandare l’aereo a prendere i suoi genitori così non rimarrà sola.

Anastasia, sto tornando a casa, tra pochi minuti rivedrò il tuo viso, mi immergerò nei tuoi occhi azzurri e le mie labbra divoreranno le tue, amo vedere i segni del mio ardore sulle sue labbra diventano rosse e gonfie, mi eccitano così tanto.”

<< Taylor corri a casa, velocemente!! >> “poco manca poco!!!!!!!”

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Capitolo 2
*** non andare ***


Rientro a casa e ad accogliermi c’è Mrs. Jones intenta a preparare la cena, << Gail, Ana è in camera mia? >>  lei non mi risponde ma sul viso un alone di tristezza le scende << Gail, Ana non è in casa! >> incalzo

<< no signor non è rientrata >> mi risponde

<< Taylor >> urlo ringhiando come un leone

<< Taylor non hai portato Ana a casa come ti avevo detto?>>

<< no signore Miss Steele non ha voluto>>

<< come non ha voluto, perché, dove l’hai lasciata, almeno era con Mr Kavanagh!!! >> ringhio una seria di domande senza dargli il tempo di rispondere poi con voce triste gli chiedo quella che più mi interessa << come stava quando l’hai portata fuori dall’appartamento? >>

<< signore è andata via col signor Kavanagh, stava piangendo convulsamente, era molto sconvolta, prima di andarsene mi ha detto di riferirle che vi sareste visti qua all’Escala. questo è tutto deve darmi delle disposizioni?>> mentre ascolto la risponda noto tristezza nei suoi occhi e cos’altro….. preoccupazione! le vuole bene! Ana in poche settimane è riuscita a farsi adorare da tutti, il mio staff, i miei genitori, perfino i miei nonni sono rimasti folgorati dalla sua dolcezza e Mia oooooh lei e la mamma mi ucciderebbero se le succedesse qualcosa.

<< si vai a cercarla, prova nel suo appartamento, dove lavora, nel bar di fronte setaccia tutta la città fai come vuoi ma trovala e riportala qua!!!!!>> la mia voce si alza di tonalità ad ogni parola.

<< subito signore!!! >> Taylor esce ,mi passo una mano nei capelli e il panico si impossessa di me

“dove sei Ana, perché non sei tornata a casa, cosa è successo, hai pianto ed io non potevo consolarti, avrei potuto asciugare le tue lacrime con le mie labbra, ti avrei presa in braccio e stretta a me, avrei accarezzato i tuoi capelli fino a quando non ti saresti calmata. Invece ti ho lasciato sola ma non poteva fare diversamente.

Perché non sei qui con me,  possibile che non riesci proprio ad ubbidire ad uno dei miei ordini?” vago per il salone in preda all’ansia i minuti passano ed io divento sempre più agitato, neanche lo splendido panorama di Seattle illuminata a sera mi da un po’ di sollievo.

Mi ha sempre dato tranquillità e serenità quasi avessi un potere su tutte le persone per il solo motivo che le dominavo da qua su.

Mi slaccio i primi bottoni della camicia e sul vetro davanti a me vedo riflesso una della mie cicatrici sul petto, la sfioro delicatamente con le dita “ Ana ti prometto che se ritorni ti racconto tutto di me, le mie 50 sfumature di tenebre, voglio farti capire il perché per me è così difficile farmi toccare, il motivo per cui ti nego questo piacere, per me è difficile molto difficile anche solo pensare a quello che proverei se tu mi toccassi. sento ancora il dolore della bruciature nonostante siano passati più di vent’anni.” 

Provo a suonare ma le mie mani non si muovono, ritorno ad osservare fuori ma questo senso di assenza è lacerante non mi da tregua, mi manca l’aria, mi manca lei. Guardo l’orologio sono le dieci e dieci, provo a chiamare Taylor << ancora nessuna traccia di Miss Steel>>

<< no signore >>

La porta di casa si apre e lei appare in tutta la sua bellezza << è qui >> liquido Taylor

Il mio corpo è pronto a volare tra le sue braccia, le mie labbra sono un fuoco ardente bisognoso di essere placato ma la mia mente è percorsa da mille sentimenti eccitazione, sollievo, brama, e rabbia si proprio rabbia ed è quella che vince sulle altre <>  “perché sono così arrabbiato dai Christian lei e qui, dovete solo parlare un po’ e poi potrai affondare dentro di lei e le cose si mettono apposto”

Mi passo una mano nei capelli, “calma Grey devi calmarti altrimenti lei scapperà!”
<< ti avevo detto di tornare qui…… sono le dieci e un quarto si sera ….. mi stavo preoccupando >> ecco che le mie parole fuoriescono più tranquille più ansiose.

<< sono andata a bere un paio di birre con Ethan, mentre tu ti prendevi cura della tua ex…… non sapevo per quanto tempo saresti rimasto….. con lei>> mi risponde ma la sua voce è strana calma troppo calma e troppo sarcastica.

cosa vuole dire con quelle parole, ha visto che Leila stava male, mi sembra normale che l’abbia aiutata, dovevo prendermi cura di lei non potevo mollarla lì

Faccio due passi verso di lei, devo avvicinarmi, devo toccarla, ho bisogno di stabilire un contatto con lei, so che il suo corpo non resiste al mio. Due passi sono più vicino di due passi eppure non sento ancora quell’energia che ci attira l’uno verso l’altro, il suo corpo mi sta rifiutando “no ti prego per quale motivo mi rifiuti, Ana ho bisogno di te.” 

<< perché dici così? >> “devo sapere” << Ana cosa c’è che non va?>> “ti prego parlami dimmi perché sento questa maledetta sensazione di disagio, ho paura.

<< dov’è Leila >> mi chiede “lontano da te, da me, da noi.”

<< in un ospedale nel Fremont >> le rispondo

 “Cosa sta succedendo! Perché non è ancora venuta ad abbracciarmi, perché sta mettendo tutta questa distanza tra noi non capisco, il pericolo è passato, no qualcosa è cambiato in lei ma cosa?” voglio diminuire la spazio che ci separa, voglio sentire il suo calore anche senza sfiorarla.

<< cosa c’è che non va? >> sono difronte a lei, ho paura di sapere ma questa agonia deve finire.

<< non vado bene per te >>

Mi sembra di cadere all’interno di un iceberg al polo nord, “cosa sta dicendo? Perché non vado bene per lei. Pensavo avesse compreso quanto sia importante per me, gliel’ho dimostrato in questa settimana
<< cosa??!! Perché lo pensi? Com’è possibile che tu lo pensi >> 

<< non posso essere tutto quello di cui hai bisogno >> ogni singola parola che ha detto è stato come ricevere una sberla dolorosa “ che cazzo sta dicendo! Non riesce proprio vedere che lei mi da più di ciò che ho bisogno, cosa devo ancora fare, cosa devo dire per farglielo entrare nella sua deliziosa testolina, Ana ti amo, ti amo, hai colorato la mia vita, mi dai te stessa e non desidero di più.

<< tu sei quello di cui ho bisogno >> “ di te ho bisogno, del tuo amore, del tuo calore, del tuo corpo, della tua determinazione, di te in ogni modo possibile.

<< il solo vederti con lei >>

il vedermi con lei cosa? Avevo una fottuta paura che ti facesse male, che il malessere di Leila degenerasse e imprevedibilmente ti potesse ferire, dio aveva una pistola.”

L’ansia diventa angoscia, l’angoscia si trasforma in paura e peggiora trasformandosi in terrore.<< perché mi fai questo? Questa faccenda non riguarda te Ana, riguarda lei!!! >> “ Ana lei è malata, è stata la mia sottomessa ed io me ne sono preso cura per un periodo, lei è passato non c’entra con te e se l’ho aiutata è solo perché è venuta a cercarmi, dovevo assicurarmi che lei stesse lontano da te che non commettesse sciocchezze. Ora non può più nuocerti non centra con te.”

<< ma io ho sentito….. quello che condividevate >> sento spezzarsi qualcosa dentro me il freddo del ghiaccio mi sta penetrando in ogni meandro del mio corpo. ” di cosa parla, quale casa condividevo con Leila, ero spaventato, volevo salvarti senza mettere nessuno in pericolo”.

<< cosa? No……. >> mi muoiono le parole in gola, sto soffocando, il mio incubo ritorna, mi sembra di tornare indietro di poche settimane quando lei mi ha lasciato, allora non ero totalmente consapevole dell’amore immenso che provo per lei se l’altra volta ero riuscito ad alzarmi dal letto e andare al lavoro, mangiare e suonare se ora mi lasciasse mi lascerei morire questa volta sarebbe la fine. Provo a toccarla ma lei si ritrae ed io lascio cadere il braccio, “perché?”

<< stai scappando? >> chiedo in esile sussurro, due parole la cui risposta può salvarmi o uccidermi.

no Ana non lasciarmi, morirei, ho già provato questo dolore ed ora che sono consapevole di quanto è devastante…… no…. ti amo ci sei solo tu, ho bisogno di te come l’aria ti prego… ”

<< non puoi >> la sto pregando, “incredibile io Christian Grey l’uomo più potente di questa città, l’uomo che con il suo sguardo mette paura alla maggior parte di persone sto pregando una donna di non lasciarmi, mi sento un bambino quel bambino che ha perso la mamma. Non lasciarmi …..”   

<< Christian….. io….. >>

“io cosa …”<< No no >> .” No noooo  mi sta lasciando…….. perché …….. come fa a non capire quanto ho bisogno di lei……. Non può andarsene…… non lasciarmi Ana!”

<< io…….. >> “cosa Ana! io…… cosa! mi stai uccidendo e non sai come dirmelo. Dai Ana io cosa maledizione ti amo! Dio dammi un’ispirazione, dimmi cosa posso dirle per non farla andare via, ti prego non può…..”

<< non puoi andartene. Ana, io ti amo >> “ti prego non dirmi di no” il sangue mi scorre veloce nelle vene, il cuore sembra in eterna agonia sono in attesa di vivere….. di morire…….

<< anch’io ti amo Christian, è solo che……..>> la sua risposta si spegne nei miei occhi disperati

<< non no >> “ cosa posso fare, non lasciarmi, non lasciarmi, non lasciarmi…….. sei la ma vita, sei tu che decidi sempre, tu sei tornata, per te sono cambiato……. Io……. Tu…….. nooo noooo no” ho le mani nei capelli disperatamente cerco un qualcosa per fermarla ma

<< no >> esalo l’ultima parola prima di crollare esausto, morente, e mentre mi lascio cadere in ginocchio, col capo chino e le mani sopra alle cosce pronuncio mentalmente queste parole:

IO CHRISTIAN TREVELYAN GREY CON QUESTO GESTO MI SOTTOMENTO AL TUO VOLERE ANASTASIA ROSE STEEL”

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Capitolo 3
*** chiarimenti ***


“ FAI DI ME COSA VUOI, FRUSTAMI PICCHIAMI LEGAMI E PER QUANTO SIA TERRORIZZATOSO KE PUOI ANCHE TOCCARMI MA SE Ciò KE DESIDERI IO TE LO LASCERò FARE SONO COMPLETAMENTE TUO”

Un senso di pace mi pervade, non mi sono mai sentito così sereno, nel pensarlo un sorriso mi affiora sulle labbra, così doveva essere così è sempre stato, lei ha sempre dominato, lei decideva cosa potevo o non potevo farle, lei è la mia strega, la mia Ana.

<< Christian per favore non fare così non voglio >>

<< perché stai facendo questo parlami >>

“Perché faccio questo? Perché non voglio perderti, non voglio che mi lasci. Cosa dovrei dirle? Le ho detto tante cose in questi giorni, le ho detto che la amo, nessuno mai mi ha fatto battere così il cuore ed ora mi vuole lasciare.”

<< cosa vorresti che ti dicessi >> “si Ana cosa dirti sono il to sottomesso, non ho diritto di parlare ma solo di obbedire.”

Sono inginocchiato in attesa che lei mi dica cosa fare, in attesa che lei decida cosa deve farne di me, del mio cuore, del mio corpo ed anche della mia anima.

“Avanti Ana ordinami cosa fare!”

“no Ana che stai facendo, non va bene, non devi inginocchiarti anche tu, non è il comportamento di un dominatore, oh Ana non conosco altro modo per farmi restare con te.”

<< Christian non devi fare così, io non scapperò. Te l’ho detto e ridetto, non scapperò. Tutto quello che è successo….. è sconvolgente. Ho bisogno di un po’ di tempo per riflettere….. n po’ di tempo per me stessa. Perché pensi sempre al peggio >>

“ non vuole scappare! Ha detto che non scapperà ma vuole tempo, tempo, però potrebbe cambiare idea, potrebbe ancora andarsene, ho un fottuto terrore che mi lasci, lo ha già fatto e ne sono uscito devastato, è troppo presto e la mia ferita è ancora aperta, non po’ succedere di nuovo.”

<< stavo per suggerire che potrei tornare al mio appartamento stasera. Non mi hai dato tempo …. per riflettere bene slle cose….. tempo per pensare e basta. Ci conosciamo a stento e tutto questo fardello che ti porti appresso…. ho bisogno … ho bisogno di tempo per riflettere e ora Leila è bè ovnque sia …. non è più la fuori e non è una minaccia… pensavo…pensavo. >>

“ oh Ana, quanto dolore nei tuoi occhi bellissimi, perché tutti questi dubbi, perché tutta questa voglia di startene per conto tuo. Cosa ti ha fatto cambiare idea? Qual è il problema? “

<< vederti con Leila ….. è stato uno shock. Ho avuto una fugace visione di quello che è stata la ta vita … e… ha a che fare con il mio non essere abbastanza per te, è stato un presentimento sulla tua vita. Ho così tanta paura che ti stanchi di me, e che te ne andrai…. E che io finirò come Leila…. Un’ombra. Ti amo Christian e se t mi lasci, sarà come vivere in un mondo senza luce. Vagherò nell’oscurità non voglio scappare. Sono solo spaventata all’idea che tu mi lasci >>

“ tu hai paura che io ti possa lasciare, ma come fai a pensarlo non posso lasciarti, sei la mia vita, sei l’aria che respiro, sono rinato quando sei tornata con me, vagherei anche io in un mondo buio non potrei vivere senza te.”

<< non capisco perché tu mi trovi attraente…. Tu sei tu ed io…. Tu sei bellissimo….>>

“ oh dio Ana come fai a non vedere quanto tu sia bella, attraente e quanto mi inebria la tua vista, sei la donna più bella su cui io abbia posato i miei occhi.” Sono sorpreso da queste parole, vorrei abbracciarla e farla mia qua su questo pavimento e farle capire quanto è forte il mio sentimento verso di lei.

<< te ne starai qui in ginocchio per tutta la notte?! Perché lo farò anche io!! >>

La osservo attentamente, nei suoi occhi vedo il desiderio di toccarmi, ma si trattiene.

“ Ana vorrei tento lasciarti toccare il mio corpo ma non riesco, la para mi attanaglia, dovrei provare solo una volta, si amore potrei….. oh Ana non è toccandomi che mi faresti male ma se tu te ne vai …… “
La sua supplica mi scioglie il cuore, sta soffrendo, vedo il suo volto triste ed è preoccupata per me.

<< ho avuto così tanta paura >> eccole le parole che escono dal profondo di me, quelle stesse parole che mi hanno imbrigliato il cuore fino ad ora, quelle che mi hanno offuscato il desiderio.
Il fiume di parole ora non riesce ad arrestarsi, deve dirgli come mi sono sentito quando Leila era con lei.

<< quando ho visto Ethan fuori dal palazzo, ho capito che qualcuno ti aveva fatta entrare nell’appartamento. Taylor ed io siamo balzati fuori dall’auto, avevamo capito. E vedere lei là, in quello stato, con te, e armata…. Penso di essere morto un migliaio di volte, Ana qualcuno minacciava la tua vita….. la realizzazione di tutte le mie paure, ero così arrabbiato con lei, con te, con Taylor e con me stesso >>

Deve capire quanto è importante per me, quanto sia entrata in ogni cellula del mio corpo, e quanto possa preoccuparmi per la sua vita che è anche la mia.

<< non sapevo quanto lei potesse essere instabile. Non sapevo cosa fare. Non sapevo come avrebbe reagito…. Poi lei mi ha dato la chiave…. Aveva l’aria contrita. E allora ho saputo quello che dovevo fare >>

Mi fermo per vedere la sua reazione e lei mi intima di andare avanti, mando giù un po’ di saliva ho la gola secca tutta quella tensione tutta quella paura….

<< vederla in quello stato di aver avuto a che fare in qualche modo con il suo stato >>

“ se solo l’avessi trovata subito appena saputo che era venuta a cercarmi, se solo mi avesse aspettato …. Ci saremo risparmiati questo dolore, Ana non avrebbe saputo.”

<< è sempre stata così maliziosa e vivace >> un brivido mi percorre al ricordo di Leila quando era la mia sottomessa.

<< avrebbe potuto farti del male e sarebbe stata colpa mia >> non posso sostenere il suo sguardo e se trovo rabbia verso di me?

<< ma non l’ha fatto!! E tu non sei responsabile dello stato in cui si trova, Christian >>

“lei deve sapere quale inferno ho passato in quei minuti, capire il perché del mio comportamento .

<>

Le ultime parole uscite dalla mia bocca sembravano più un sibilo del cobra e i miei occhi si posano intensi sui suoi

<< Anastasia Steel, sei la donna più testarda che conosca >> chiudo gli occhi e scuoto la testa “ dio quanto mi fa arrabbiare quando non fa mai ciò che dico, praticamente sempre “

<< davvero non stavi scappando prima >> “ti prego dimmi di no, dimmi che starai con me”

<< no >> mi risponde subito, chiudo gli occhi e assaporo quella sensazione dolce che mi ha dato quella solo parola, piccola ma che per me vale tantissimo, ma so che lei potrebbe ancora andarsene, appena saprà il perché ho 50 sfumature di tenebra se ne andrà e non potrò più riportarla da me.

Riapro gli occhi e “ dio una lacrima vuole scendere prepotente dai suoi bellissimi occhi “

<< pensavo ……>> “ avanti Christian dille qualcosa “

<< questo sono io, Ana. Tutto ciò che sono e sono tutto tuo. Che cosa devo fartelo capire? Per dimostrarti che ti voglio in tutti i modi possibile che ti amo >>

<< anch’io ti amo Christian e vederti così …. Pensavo di averti spezzato >> eccole le lacrime che non resistono più e scendono sul suo viso.

“ oh Ana tu non mi hai spessato, io sono vivo grazie a te, io vedo la vita in modo diverso per te, io non vago più nelle tenebre perché tu sei con me, non puoi spezzarmi puoi solo uccidermi se mi lasci”
<< spezzato? Me? Oh Ana proprio l’opposto >> le prendo la mano “ quanto mi è mancato il suo calore, quella magnifica energia che c’è tra noi mi inebria ogni volta.
<< tu sei la mia ancora di salvezza >> le bacio le nocchie e poi spingo il mio palmo contro il suo.

“ è ora, adesso devo farlo, sento questa necessità che si sta propagando in tutto il corpo, con nessuna ho avuto così tanto bisogno che mi ……
toccasse, qui sul petto, voglio sentire il suo calore sopra il cuore, deve capire che la amo così tanto da voler superare queste mie paure, devo…. Piano però …….”

È ora! Tiro la sua mano verso di me, la poso con calma sul mio petto, assaporo ogni piccolissimo istante di quel momento, e poi ecco quel calore che mi penetra in ogni punto del corpo, che mi fa eccitare ogni volta che lo sento ma ora è diverso, sta scaldando dove mai nessuno ho dato la possibilità di farlo ed è magnifico, non avrei mai immaginato che potesse essere così intenso, così …..
“ oh cosa mi sta succedendo?.... è meravigliosa questa sensazione non pensavo che mi colpisse così nel profondo, ho il cuore impazzito, potesse uscirebbe fuori dal petto lo farebbe e si unirebbe a quello di Ana solo per dimostrarle cosa lei è per me “

Una dolcezza inebriante mi assale e quando lei fa per togliere la sua mano il mio corpo incredibilmente si ribella << no ………. Non farlo >>. Rimetto la sua mano dove era prima, è lì che ho bisogno che stia.

Ana si avvicina a me, ora le nostre ginocchia si toccano, lentamente solleva l’altra mano e capisco cosa vuole fare, “ vuole aprire la camicia e toccarmi, si ti prego Ana fallo “

Molto delicatamente mi slaccia i bottoni, i suoi occhi fissi nei miei, occhi che si immergono uni negli altri, sensazioni che si susseguono una dopo l’altra, dolcezza, paura, desiderio, paura, ……. Ho la gola asciutta provo a deglutire ma non serve a molto.

“ mi sento diviso in due, il Christian desideroso di sentire cosa prova ogni uomo che viene toccato dalla donna che ama, quello che vuole sconfiggere i demoni del suo passato quello capace di amare e vuole l’amore di Ana in ogni modo possibile. E poi c’è il Christian bambino, ferito, maltrattato, punito, senza amore, impaurito, terrorizzato che gli altri gli potessero far ancora più male se lo toccavano, quello che si sentiva sempre sbagliato.”

Lei sta per appoggiare la sua mano su quelle ferite, sulle mie cicatrici, mi guarda “ vuole il permesso di toccarmi, si Ana lo hai, lo voglio “.

Chiudo gli occhi per sentire fino in fondo quel contatto, pelle contro pelle, calore contro calore, amore contro paura, paura di quel contatto intimo, mai voluto mai cercato ma ora …. Ora è la cosa che bramo di più.

Una smorfia si materializza sul mio volto, cos’è sorpresa, timore o semplicemente un’ emozione mai provata, lei mi toglie velocemente la mano forse crede di farmi male ma non è così anzi ne richiedo di più, voglio quel turbamento magnifico che mi dona la sua mano su di me.

<< no…. Ne ho bisogno >> e le rimetto la sua mano sul mio petto.

Ana dopo un attimo di stupore inizia ad accarezzarmi i peli, poi le cicatrici, vedo la sua espressione di timore misto godimento. “ si Ana, accarezza questa parte di corpo che odio, che è stata depredata della sua bellezza con la violenza del magnaccio di quella puttana di mia madre. Nemmeno nei miei sogni più audaci avrei mai pensato di godere così enormemente del suo tocco, ed ora ne vorrei di più,  oh Ana ora il mio corpo ti appartiene totalmente. “

Ana mi guarda e il suo viso, il suo desiderio del mio petto si fa sempre più intenso, mi fa capire che vorrebbe di più vuole baciarlo, e io la lascio fare.

“ oh mio dio Ana cosa mi stai facendo? Le tue labbra sono meravigliose e posate sulle mie cicatrici sono un lenitivo per le mie ferite, non sento dolore ma una scarica di emozione ad ogni suo bacio, che meraviglia, non posso fare a meno di gemere è più emozionante di una corsa in auto ad alte velocità.

<< ancora >>  “ si ti prego non posso credere che sia così intenso, così lussurioso, ne voglio tanto, ne desidero di più.”

Ogni carezza, ogni bacio mi entra nella pelle, il mio desiderio di lei aumenta, la voglio, il mio corpo è avido del suo corpo da tutta la sera, da quando è entrata in casa stasera ed ora che lei mi bacia dove nessuno ha mai posato le sue mani figuriamoci le labbra.

La voglio, voglio perdermi dentro di lei, voglio sentire il suo profumo, voglio le sue mani sopra ogni parte del mio corpo, non resisto più le prendo la testa tra le mie mani e poso le mie labbra sulle sue, la sua bocca la pretendo, la mia lingua ha fame della sua, il corpo necessita del suo così mi sdraia su di lei e questo turbinio di bisogno intenso mi  sta sopraffacendo e sento scendere calde lacrime dai miei occhi, lacrime liberatorie, lacrime di amore verso questa splendida donna.

<< Christian per favore non piangere. Facevo sl serio quando o detto che non ti avrei mai lasciato, sono qui. …. Se ti ho dato l’impressione di volermene andare, mi dispiace….. per favore, per favore perdonami. Ti amo. Ti amerò sempre.

Le sue parole sono musica per me, ma tutto ha un inizio e tutto ha una fine ed io ora sono arrivato in fondo, questo è il momento che aspettavo con orrore da giorni, ora se lei me lo chiede io le svelerò tutte le mie 50 sfumature.

Come se mi avesse letto nella mente mi chiede : << cosa c’è? >> “ ecco ora saprà la verità ed allora scapperà.

<< qual è questo segreto per cui pensi che possa scappare a gambe levate? Che ti fa credere così fermamente che me ne andrei? …….. dimmelo Christian per favore…..>>.

Mi rimetto a sedere, lei fa lo stesso.

“ ecco il momento della verità è arrivato, cosa le dico, quali parole devo usare per non scioccarla di più di quello che già succederà quando saprà.”

<< sono un sadico, Ana. Mi piace frustare le ragazze brune come te perché assomigliano alla puttana drogata…. Alla mia madre biologica. Immagino che tu possa capire perché >> “ ecco l’ho detto, erano giorni che mi ripetevo questa frase ma per quanto la dicessi bene mi faceva sempre orrore. Ok ora è finita, sa la verità e se ne andrà.”

Aspetto impaziente che dica qualcosa, che faccia qualcosa. Secondi interminabili che pesano come macigni dentro me, cosa farà ora, sta pensando ma non si alza, è un buon segno? No non penso.

<< hai detto che non eri un sadico >> lei mi ribatte.

<< no io ho detto che ero un dominatore se ti ho mentito è stata una bugia di omissione. Mi dispiace >>. Abbasso il capo, non riesco a guardarla perché ho il terrore  di vedere letto sul suo viso che mi disprezza, che come io temevo se ne vuole andare.

<< quando hai fatto quella domanda immaginavo una relazione diversa tra noi >> “ pensavo che diventassi la mia sottomessa, non avrei mai pensato che invece mi innamorassi di te Ana “ sono sfinito, il corpo è un fascio di tensione, sto aspettando agonizzante la mia dipartita, aspetto che lei mi butti addosso la merda del mio passato.

<< dunque è così, …….. non posso darti quello di cui hai bisogno >> il panico si impossessa del suo viso glielo vedo negli occhi meravigliosi.

“ sono scioccato, non ho bisogno di quello schifo, non ho bisogno più di sfogare la mia rabbia sulle donne brune, mi hai dato la tranquillità Ana, mi hai dato l’amore che la mia madre biologica non mi ha mai dato, la tua dolcezza, la tua forza, la tua determinazione e il tuo volere a tutti i costi capire le mie 50 sfumature mi hanno cambiato nel profondo di me stesso,  e lei deve capirlo, devo urlarglielo che la amo ed ho bisogno di lei soltanto. Che lei soltanto può aiutarmi a sconfiggere i miei demoni”

<< no non Ana, no tu puoi. Tu davvero mi dai ciò di cui ho bisogno >> le mie mani si chiudono in un pugno, rabbiose. << ti prego credimi >> una supplica mi esce dal cuore.

Con voce debole per il troppo piangere e per l’enorme tripudio di emozioni che ci invade lei mi dice << non so cosa credere, Christian è una situazione incasinata >>.

Ha perfettamente ragione ma non posso permettermi di lasciarle pensare troppo, lei deve fidarsi di ciò che dico, deve comprendere l’immenso sentimento che mi lega a lei, ed è proprio per questo che non posso lasciarla e che non posso più essere lo stesso che ero alcuni mesi fa.

<< Ana credi i. quando mi hai lasciato dopo che ti ho punito, la mia visione del mondo è cambiata. Non stavo scherzando quando ho detto che avrei evitato di sentirmi in quel modo un’altra volta….. quando hai detto di amarmi è stata una rivelazione. Non me lo aveva mai detto nessuno prima, ed è stato come se io avessi messo una pietra sopra a tutto, o forse come se tu avessi messo una pietra sopra a tutto, non lo so. Il dottor >

“ ti prego abbi fiducia in me.” Nei suoi occhi vedo un barlume di speranza ed io mi ci aggrappo come fosse l’ultima cosa che mi possa salvare.
<< che cosa significa tutto questo? >> mi domanda

<< significa che non ho bisogno di quelle cose. Non adesso >>

<< come fai a saperlo? Come fai ad esserne sicuro? >> “ dio Ana cosa devo fare per farti comprendere che sono cambiato, non sono più lo stesso di prima.”
<< lo so e basta. Il pensiero di farti del male …. In qualsiasi modo reale …. È aberrante per me. >> “ non sono più quel mostro, mai e poi mai ti potrei fare del male, ucciderei me stesso perché tu sei l’aria che respiro, tu sei la mia vita.”

<< non capisco. E che ne è delle regole? Delle sculacciate e di tutte le perversioni sessuali. >>

“Oh Ana tu non immagini neanche lontanamente cosa ho fatto alle mie sottomesse, la mia depravazione portava la mia mente ad inventare ogni volta un modo diverso e più brutale per godere del dolore inferto a loro, vivevo e gioivo nel far del male con strumenti di tortura e prove inimmaginabili per la tua dolcissima mente. Ero crudele.”

Mi passo una mano fra i capelli, il ricordo della mia perversione mi inorridisce ma pensare a come reagirebbe lei se sapesse alcuni dei miei metodi mi fa quasi ridere.

<< parlo di tutta la merda più pesante, Anastasia dovresti vedere cosa posso fare con un bastone o con un flagellatore >>

<< meglio di no >> mi dice scioccata

<< lo so se tu volessi fare quelle cose, allora andrebbe bene … ma non vuoi e io lo accetto. Posso non fare quelle stronzate con te, se non vuoi. Te l’ho già detto una volta, hai tutto il potere, e ora da quando sei tornata, non sento più quell’impulso.>>

Le mie parole l’hanno sconvolta, è scioccata da tutte le informazione che gli ho dato stasera.

“ come mi eccita quel suo viso turbato, la mia bocca sogna la sua, il mio corpo brucia per lei, ed ecco che il brivido di eccitazione mi parte dal centro del cervello e scorre inesorabilmente in ogni mia cellula.”

<< quando ci siamo incontrati, era quello che volevi, giusto? >>

 Dove vuole arrivare con questa domanda, lo sa che la volevo sottomettere, l’ho desiderata dal primo momento che ho incrociato i suoi meravigliosi occhi azzurri, quante notti quello sguardo ha invaso i miei sogni, scacciando quei incubi che mi spaventavano.

<< si indubbiamente >>  “ certo Ana che ti volevo così ma prima di conoscerti bene, prima del tuo abbandono, prima del di più.

<< come può il tuo impulso sparire e basta, Christian come se io fossi una panacea, e tu, diciamo così guarito? Non riesco ad afferrarlo. >>

 Sospiro come può non capire che lei lasciandomi mi ha devastato, non vivevo più, il mio mondo quello che ero non lo sentivo più mio, ha davvero spazzato anni e anni di merda dietro me dietro noi ed io non potrei mai tornare ad essere l’uomo che ero, non saprai mai l’angoscia che il mio cuore ha dovuto superare per andare avanti, ma ha ceduto, prima del nostro incontro dannatamente voluto io ti vista, mi sono appostato vicino a casa e ti ho seguito fino al lavoro, e non immagini quanta violenza ho fatto su me stesso per non correre da te e abbracciarti. Mi svegliavo col tuo pensiero e mi addormentavo col tuo profumo sui miei cuscini, ed ho analizzato la mia vita di prima e quella che invece mi avevi dato tu e hai vinto, il mio cuore ha avuto la meglio sulla mia ragione e sono tornato a cercarti, e ti ho concesso tutto ciò che volevi pur di farti rientrare nella mia vita.

<< non direi guarito. Non mi credi? >>

<< è solo che lo trovo … incredibile, il che è diverso >>

Vediamo di chiarire un po’. << se tu non mi avessi lasciato, probabilmente non mi sentirei così. Il tuo allontanarti da me è stat la cosa migliore che tu abbia fatto, per noi. Mi ha fatto capire quanto ti volessi, solo te e quando dico che ti vorrei in tutti i mdi possibili, lo intendo davvero. >>

Possibile che sia ancora qua a parlare con me, a chiedere ancora delle risposte per capire cosa fare, le ho detto le cose più brutte di me ed è ancora qua seduta sul pavimento con me.
<< sei ancora qui. Pensavo che a questo punto, te ne saresti già andata, >>

<< perché? Perché potrei pensare che sei uno psicopatico che fustiga e si scopa le donne che assomigliano a sua madre? Che cosa ti da questa impressione? >>

“ cazzo se ci è andata giù pesante, ma ha fatto una analisi perfetta di ciò che facevo, ma allora perché mi sento come se mi avesse piantato dei coltelli nel cuore? Mi ha dipinto in modo che risultassi spregevole o forse lo ero.”

<< bè non l’avrei messa proprio in questi termini, ma si >> “ ok ora che so come mi vede aspetto solo che mi dica che se va e poi dovrò vivere con questo amore per lei , no non vivrò .
<< Christian sono esausta, possiamo discuterne domani? Voglio andare a letto.>> “ ma… cosa…. Si …. Non va…. Via. Rimane!!!!”

<< non te ne vai? >>

<< vuoi che me ne vada? >> mi chiede

<< no!!!! Pensavo te ne saresti andata, quando avessi saputo. >>

“ Ana la mia Ana rimane con me, nonostante sappia quanto sia stato un mostro lei è ancora qui e non se ne vuole andare!!! Allora la mia vita non è poi così schifosa come avevo sempre creduto, un angelo è venuto a salvarmi ed ora è al mio fianco per amarmi, vuole andare a letto, mi vuole accanto a lei.”

<< non lasciarmi >> Ana Ana non fai mai quello che penso, tu sei il mio sole, la mia aria, il mio vivere, sei l’unica donna che saprebbe fare di me l’uomo più felice della terra, ti voglio in ogni istante del mio futuro, incredibile solo fino a poco tempo fa non c’era un domani felice per me ed ora…..”

<< oh devo gridartelo forte: no! Non me ne andrò! >> Mi urla stancamente

Il mio cuore esplode dall’emozione, << davvero >> ma l’insicurezza fa ancora capolino nel mio cuore.

<< cosa devo fare per farti capire che non scapperò? Cosa posso dire >> le sue parole sembrano una cantilena stanca.

 quelle parole mi rimbalzano nella testa, “ come posso farla restare con me per sempre, lei è l’unica che sia riuscita a far sbocciare in me questo amore unico, con lei sono finalmente libero dai miei demoni, con lei vedo una vita di coppia, ed è lei che vorrei legare a me”

 la paura si impossessa di me lentamente  ma so cosa devo fare perché rimanga con per sempre.

<< una cosa che puoi fare c’è. >> le dico

<< cosa?>> mi domanda lei ansiosa

“ oh Ana io ti voglio con me, voglio un futuro insieme, una famiglia tu ed io e magari …..”

<< SPOSAMI>>

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