Allora
che dire……SCUSATE SCUSATE SCUSATE e se non ho chiarito bene il concetto SCUSATE
ANCORA!
In
questi giorni ho cercato di aggiornare, ma mi hanno letteralmente sommersa di
compiti che mi impedito il proseguimento di questa storia.
Spero
comunque che apprezziate questo terzo capitolo e come dico sempre,
Buona
Lettura e commentate!!!
Entrambi avevano capito
cosa provavano nei confronti dell’altro. Entrambi sapevano che quello che a
prima vista poteva apparire come una semplice amicizia, era molto di più.
Non passava giorno che
non si pensassero.
Ormai erano del tutto in
sintonia tra loro.
L’unico problema stava
nel fatto che ciascuno di loro non fosse sicuro di quello che provava l’altro.
Erano certi di ciò che
sentivano, ma avevano paura a dimostrarlo apertamente, quasi come avessero
avuto il timore di poter rovinare quel bellissimo rapporto che c’era fra loro;
erano del tutto sicuri che, se l’altro avesse risposto negativamente alla loro dichiarazione,
ne avrebbero sofferto.
Quello poi che aveva più
timore a dimostrare ciò che sentiva era Gabriele.
Già una volta ci era
passato.
Già una volta aveva
sofferto per amore ed era appunto questo quello che provava.
Amore.
Un’ amore semplice, innocente,
ma allo stesso tempo pieno di passione lo stava devastando.
Dal primo momento che
l’aveva vista, da quel loro primo incontro avrebbe voluto rivelarle i suoi
sentimenti, avrebbe voluto dirle chiaramente quello che sentiva: ma nello
stesso tempo era come bloccato. Aveva troppa paura di soffrire.
Se solo lo avesse detto a
uno dei suoi amici lo avrebbero preso per uno sciocco, ma lui non lo era.
Eppure si sentiva tale.
Sapeva quello che
provava.
Aveva immaginato mille
volte quella scena.
Sapeva cosa dire, eppure
non l’aveva mai fatto.
Ed è questo ciò che lo
faceva sentire uno stupido.
Perché mentre provava
questa esitazione, un altro avrebbe potuto portargliela via e questo non se lo
sarebbe mai perdonato.
Da quando si erano
conosciuti aveva visto molte volte dei ragazzi avvicinarsi a lei e ogni volta
che ciò capitava si sentiva bruciare dalla gelosia.
Ogni volta avrebbe voluto
alzarsi, andare da lei, prenderla fra le sue braccia e baciarla.
Questo capitava tutti i
giorni, almeno nella sua immaginazione.
Ma la realtà non è un
film e lui, questo, lo sapeva bene.
Entrambi lo sapevano
bene.
Anche Angelica infatti
avrebbe voluto tanto dichiararsi e, come Gabriele, anche lei ogni volta che lo
vedeva con una ragazza era infinitamente gelosa.
Certo Gabriele in quei
mesi non aveva avuto una ragazza fissa, che lei sapesse, ma ogni volta che lo
vedeva chiacchierare o comunque anche solo guardare con quei suoi bellissimi
occhi un’altra, impazziva. Angelica però non immaginava minimamente che quegli
sguardi, quegli atteggiamenti, per lui non avevano nessuna importanza, se non
quando erano rivolti direttamente a lei.
Entrambi, arrivati a
questo punto, sapevano bene che avrebbero dovuto prendere le redini della
situazione e finalmente parlare a cuore aperto, ma era come se ognuno dei due
aspettasse la mossa dell’altro.
Entrambi volevano che
quello, che agli occhi degli altri poteva sembrare soltanto una stupida
dichiarazione, fosse invece per loro un momento speciale, il primo dei loro
futuri momenti speciali.
E come a volte può
capitare, sia che si veda solo come una casualità o si pensi magari al destino,
quel momento finalmente arrivò.
Angelica quel giorno non
faceva altro che pensare a lui.
Ormai era stata travolta
da quel uragano che quelli sopravvissuti ad esso chiamano amore.
Era completamente persa
di lui.
Non gli interessavano le
attenzioni che gli altri ragazzi le rivolgevano: lei avrebbe voluto solo le
sue.
Quando non c’era, lo
pensava continuamente e, quando era insieme a lei, per Angelica era come
toccare il cielo con un dito.
Non voleva altro.
Non voleva nessun altro.
Lei voleva soltanto
Gabriele.
Oramai lo sapeva, anche
se non era mai riuscita a spiegarsi il motivo.
Non poteva domandarsi il
perché amasse quel ragazzo, poiché non esisteva una risposta.
Non si può chiedere il
perché si ama una persona, poiché la si ama e basta.
E questo era appunto il
caso di Angelica.
Non era solamente
attratta dalla sua bellezza fisica, era qualcosa di più, che soltanto Gabriele
poteva capire, poiché provava le stesse identiche sensazioni per lei.
C’era una cosa che
comunque la preoccupava ormai da qualche tempo.
Lo aveva visto diverso,
le era sembrato che fosse cambiato d’un tratto e ciò la spaventava: ma non glie
ne aveva fatto parola, forse per convincere prima se stessa che in realtà si
stesse sbagliando.
Ma non era così.
Ultimamente, infatti,
Gabriele era cambiato: non in quello che sentiva per Angelica, piuttosto in
quello che provava per se stesso.
Aveva timore dei propri
sentimenti, che aumentavano ogni volta che lei gli rivolgesse un sorriso o che
persino lo guardasse soltanto, e questo lo stava portando ad allontanarsi dalla
persona che amava di più. Quella sera aveva deciso quindi, per cercare di non
pensarla, di svagarsi andando ad una festa e suonando lì insieme a qualche
amico.
Da quando era arrivato,
non era però riuscito a mantenere il suo proposito.
Pensava a lei
continuamente.
Era riuscito però a
nasconderlo a tutti, ai suoi amici, ai suoi genitori e persino a lei.
Il fatto però che
Angelica non fosse presente era quasi una consolazione per il suo cuore, perché
gli permetteva almeno per quella sera di non essere travolto quelle intense
emozioni che provava ogniqualvolta era insieme a lui.
Ma voltandosi,
all’improvviso si accorse che anche lei si trovava li.
Angelica, sembrava non
essersi accorta della presenza del ragazzo che intanto la stava fissando come
se stesse sognando.
Quella sera gli appariva
ancora più bella e non gli interessavano tutte le altre ragazze che gli stavano
intorno, perché lui in quel momento aveva occhi solo per lei.
Come se si fosse accorta
della sua presenza Angelica si voltò e lo vide.
Si trovavano in parti
opposte di quella stanza, eppure era come se fossero l’uno di fronte all’altra.
Le persone passavano
davanti a loro, ma sembrava come se non se accorgessero.
Angelica lo fissò ancora
per qualche istante, fino a quando si accorse che aveva in mano una chitarra.
Non sapeva che sapesse
suonare, non glie lo aveva mai detto: era una di quelle cose che ignorava
totalmente di lui.
Ma non le dispiaceva
dopotutto, perché quella sorta di mistero che a volte avvolgeva la vita di
Gabriele, lo rendeva ancora più affascinante ai suoi occhi.
Gabriele le rivolse un
misero saluto con la mano, prima di voltarsi e parlare con qualche ragazzo al
suo fianco.
Adesso ci era rimasta
male.
Non riusciva veramente a
capire come mai lui da qualche giorno si comportasse in questo modo con lei,
trattandola con freddezza.
Il suo più grande
desiderio era quello di stargli accanto, ma sembrava che lui la volesse tenere
distante da se.
In realtà ancora una
volta quel atteggiamento gli era stata suggerito dal suo cervello.
Se fosse stato per il suo
cuore, sarebbe corso da lei, ma questo non era avvenuto.
Così, ancora più triste
di quanto lo fosse Angelica, riprese a parlare con i suoi amici e iniziarono a
suonare.
Tutti i ragazzi erano
rapiti dalla musica, ma c’era una persona che più che altro era rapita dal
cantante del gruppo.
Aveva veramente una
bellissima voce e sembrava che qualsiasi genere lui cantasse, fosse adatto per
il suo timbro vocale.
Ma dentro, Angelica
soffriva, benché no le desse a vedere.
Non lo capiva.
Avrebbe voluto chiedergli
cosa gli stesse succedendo ma, ancora una volta, non fece nulla.
Si limitò a guardarlo da
lontano, finché un ragazzo le si avvicinò chiedendole se volesse ballare.
Non ne aveva voglia, ma
in qualche modo era come se lo volesse far ingelosire, facendo diventare quel
ballo una piccola vendetta nei suoi confronti e facendolo pentire di quel
comportamento che aveva solo verso di lei.
Così si avviò insieme a
quel ragazzo nel mezzo della pista.
Intanto Gabriele aveva
assistito a tutta la scena e stava letteralmente morendo dalla gelosia.
Sapeva che la stava
allontanando, ma non cercava di migliorare la situazione, anzi, con quel suo
modo di fare, la stava addirittura peggiorando.
Doveva cercare di fare
qualcosa, non poteva essere passivo di fronte a ciò che aveva davanti a se.
Serviva qualcosa che
potesse finalmente sbloccare sia lui, che quella situazione.
Appena finì la canzone che
stava suonando, si rivolse verso gli altri del gruppo, suggerendogli la
prossima che avrebbero dovuto eseguire.
Quelle note, quelle prime
parole, le avevano fatto capire subito di quale canzone si trattasse.
Look into my eyes, you will see
What you mean to me
Search your heart, search your soul
And when you find me there, you'll search no more
Don't tell me it's not worth tryin' for
You can't tell me it's not worth dyin' for
You know it's true
Everything I do, I do it for you
Un giorno lei gli aveva rivelato
che c’era una canzone che da sempre amava, una canzone che avrebbe tanto
desiderato che qualcuno un giorno glie la dedicasse.
Non poteva crederci:
adesso lui la stava cantando, per lei.
Look into your heart, you will find
There's nothin' there to hide
Take me as I am, take my life
I would give it all, I would sacrifice
Don't tell me it's not worth fightin' for
I can't help it there's nothin' I want more
You know it's true
Everything I do, I do it for you
Mentre cantava Gabriele
continuava a fissarla.
Le voleva far comprendere
che tutto quello che la canzone diceva, era dedicato solamente a lei.
There's no love, like your love
And no other, could give more love
There's nowhere, unless you're there
All the time - all the way
Tutti sembravano rapiti da quella canzone.
Ma c’era una persona, una
ragazza, che aveva smesso di ballare e che stava fissando con occhi pieni di
lacrime il ragazzo che la stava cantando.
Look into your heart, babe
You can’t tell me it's not worth tryin' for
I can't help it, there's nothin' I want more
Yeah, I would fight for you, I'd lie for you
Walk the wire for you, Yeah I'd die for you
You know it's true
Everything I do, I do it for you
Ormai le
lacrime scendevano copiose da quei suoi bellissimi occhi.
Nessun ragazzo aveva
fatto questo per lei, nessun ragazzo le aveva fatto provare tutte quelle
sensazioni che lui era riuscito a trasmetterle con una semplice canzone di
pochi minuti.
Gabriele finalmente aveva
fatto la prima mossa.
Era riuscito a esprimerle
ciò che sentiva nel suo cuore, attraverso le semplici parole di una canzone che
lei amava tanto.
Non restava altro che
capire se quel amore che provava verso di lei, fosse ricambiato.
Dopo aver cantato così
qualche altra canzone, decise di andarla a cercare e parlarle.
Angelica intanto, dopo
quel pianto di gioia, si era allontanata dagli altri e dopo essersi aggiustata
il trucco, era uscita fuori per cercare di mettere un po’ in ordine ciò che
provava.
Era ancora immersa nei
suoi pensieri, quando sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla.
Si voltò per capire chi
fosse, benché nel suo cuore sapesse perfettamente che poteva trattarsi solo di
una persona.
Gabriele si trovava
proprio dietro di lei, la stava guardando con uno sguardo pieno emozioni, ma
soprattutto d’amore.
Quel momento era magico,
sembrava che anche una semplice parola potesse rovinarlo, ma Gabriele voleva
finalmente parlare apertamente, dirle quello che provava, una volta per tutte.
“Spero che la canzone ti
sia piaciuta”
le disse Gabriele pronunciando
quelle parole con un sorriso così dolce che sciolse il cuore di Angelica.
“Si…e poi mi ha sorpreso
anche scoprire che tu sapessi suonare e cantare in quel modo”
“Ero ispirato da una
persona stasera”
le rispose, continuando a
sorridere.
Angelica ormai era
totalmente persa nei suoi occhi.
Non sapeva più cosa
pensare, così decise di ritornare dentro, per cercare di allentare un po’ la
situazione che si era creata.
Ma, non appena si
incamminò verso la sala e lo oltrepassò, lui, approfittando della sua
vicinanza, la afferrò per un braccio e, portandola vicino a se, la baciò.
Angelica, del tutto
impreparata a ciò che stava avvenendo, all’inizio rimase ferma e inerme di
fronte a quel gesto: ma appena lui la abbracciò, tenendola stretta per i
fianchi, lei gli strinse le braccia intorno al collo, contraccambiando quel
bacio, che a mano a mano diventava sempre più intenso.
Sembrava come se quel
momento non volesse mai giungere al termine.
C’erano solo loro due: la
festa, gli altri, non avevano alcun significato. L’importante era che adesso si
trovassero insieme.
Rimasero l’uno nelle
braccia dell’altro, fino a quando Gabriele, distaccandosi a malincuore da
Angelica, le rivelò chiaramente quello che provava per lei, utilizzando due
semplici parole, che avevano in se un enorme significato.
“Ti amo”
le disse finalmente dopo
tanto tempo.
Angelica continuò a
guardarlo negli occhi, senza dire però nemmeno una parola.
Gabriele, che finalmente
era riuscito a dichiararsi, ora si trovava davanti l’unica situazione che non
avrebbe mai voluto affrontare.
Aveva paura di un suo
rifiuto.
No, dopo quel bacio che
si erano scambiati, lui ormai era certo che anche lei provasse i suoi stessi
sentimenti.
Ma non riusciva a capire
come mai lei stesse in silenzio, continuando a fissarlo.
Dopo qualche attimo però
noto uno strano sorriso sul suo volto, che lo rese ancora più teso e agitato.
“Alla fine sei riuscito a
dirmelo. Pensavo che toccasse per prima a me dirti che ti amo più di qualsiasi
altra cosa al mondo”
gli rispose Angelica, rivelandogli
i suoi veri sentimenti.
Gabriele rimase come in
trance per qualche secondo.
Si era preoccupato per
nulla.
Lei lo amava.
Sembrava che quello fosse
solo un sogno, quello che faceva ogni volta che si trovava a pensare a lei.
Ma stavolta non lo era.
Si trattava della vita
vera, che finalmente aveva dato loro un lieto fine.
La prese di slancio tra
le sue braccia come se volesse che quel momento non potesse mai concludersi e,
insieme a lei, iniziò a ridere di felicità, baciandola ancora, come a volerle
trasmettere tutto quel amore che inondava il suo cuore, ora che finalmente
aveva saputo che la persona che lui più amava e desiderava, provava i suoi
stessi sentimenti.
Era come trovarsi in una
favola: il principe e la principessa, con un meraviglioso bacio, sancivano il
loro amore.
Erano certi che nessuno
avrebbe potuto separarli poiché possedevano quel amore che tutti sognano, che è
in grado di sconfiggere qualsiasi cosa.
Finito
anche questo capitolo.
Lo so,
è un po’ lungo, ma tagliarlo, secondo me, avrebbe spezzato quella atmosfera che
si era creata tra i due personaggi.
Ho
aggiunto il testo di una canzone di Bryan Adams, Everything I do, perché per me
spiega chiaramente quello che prova Gabriele per Angelica.
È
vero, il titolo della storia è Always e, come ho detto all’inizio, è riferito
ad una romanticissima canzone d’amore di Bon Jovi: ciò nonostante non l’ho
inserita, perché è più una canzone che rispecchia un addio o perlomeno una
separazione ed è per questo che ho aggiunto Everything I do, che comunque è
un’altra stupenda canzone, che, se non conoscete, vi suggerisco di ascoltare,
perché è veramente bellissima.
Questa
storia, benché si concluda con un lieto fine e sembri veramente il capitolo
finale, non è ancora conclusa.
Come
ho già detto infatti “non è tutto rosa e fiori”, nella vita bisogna affrontare
anche le difficoltà.
E la
vita di Angelica e Gabriele non sarà poi così perfetta...per ora comunque non
vi dico nient’altro!
Per
non farvi aspettare tanto cercherò di aggiornare presto.
Spero
che sia questo che i prossimi capitoli possano piacervi!
Non
mi resta altro che salutarvi e vi chiedo, ancora una volta, di lasciare
commenti. A presto
AngelOfLove