The thin line

di SpreadTheWay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Prejudices ***
Capitolo 3: *** Other side. ***
Capitolo 4: *** You don't get it. ***
Capitolo 5: *** Just the way you are ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***



              
                                                                   
   

        bo
   
                                                                                               Prologo










Credo che l'essere futilmente inutili alle volte sia incomprensibilmente sbagliato.
«Lascia, faccio io.» mormoro accasciandomi e raccogliendo i fogli misteriosamente atterrati a terra.
Con un gesto abile e veloce li raccolgo, increspando le labbra in una smorfia.
Lui mi fissa stranito sorridendo impacciatamente. 
«Grazie.- esordisce, porgendomi la mano.- Io sono Harry, Harry Styles.» dice.
Come se non lo conoscessi, ed anche la presentazione alla James Bond lascia a desiderare,nel senso vero e proprio, essendo un nerd tutta la scuola ne parla, e approfittando del suo essere nuovo, è abbastanza imbarazzante.
Fa quasi tenerezza.
Ovviamente, quando avrà conosciuto le usanze dei giocatori di football nel mettere amabilmente teste dentro le tazze dei bagni, immagino che si trasferirà di nuovo.
Ma, nessuno lo aiuterà, nè pensarà minimamente di farlo. Perchè dovrebbe ripagarne le conseguenze?
La stronzaggine al giorno d'oggi a quante pare, ha invaso tutto un'istituto, compreso le persone pià ragionevoli e sensate, i professori? Assenti, quanto i soliti alunni ribelli.
A loro basta sapere che il caffè freddo di ogni mattina, è presente. Insegnare spudoratamente le loro rispettive materie senza lamentazioni di alcun tipo. 

«Sono nuovo.» scuote la testa tastandosi qualche riccio di troppo.
Corrugo la fronte, pensando sul fatto se rispondere influenzierebbe in qualche modo la reputazione stabilita rigorosamente durante due interi anni.

«Si, lo so.» ammetto annuendo con veemenza.
Perchè, non riesco a tollerare il mio odioso comportamento più che comprensibile con i nuovi?

Sarà l'orgoglio, il quale controvoglia agisce. «Senti.. Harry - sospiro, passandomi una mano tra i capelli biondi. - Vuoi sopravvivere qui?» domando come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«Sì.. credo.» schiocca la lingua sul palato, sistemandosi lo zaino.
Poi, ripensandoci piega leggermente la testa, fermandosi. 
«Inizio a confondermi, cosa vuol dire?» 
«Qui, mio caro Harry non è come in tutte le scuole del tuo paesino sperduto.» affermo stringendomi nelle spalle.
Stranito quanto interessato annuisce. «E.. e cosa dovrei fare?» 
«Prima di tutto, da dove vieni?»
Si morde con insistenza il labbro inferiore. 
«Dal New Jersey.»
Mi blocco, allibita. 
«Bene, sostituisci quel 'Jersey' con York.» sorrido.
Ancora, colta dalla mia genialità improvvisa sospiro, davvero cercherò di aiutare una possibile 'preda' per prese in giro da chearleader e giocatori di football solo perchè trovo il tutto immensamente.. ridicolo?
O forse, è una sottospecie di esperimento, per dimostrare a che nivello siamo arrivati?

«Sincermente,non puoi.» inarco entrambe le sopracciglie.
Mi guarda confuso. 
«Cosa,non posso?»
Schiocco le dita, con fare ovvio. 
«Credere che sopravviverai conciato - mi volto cercando una possibile via, ed inesistente, di fuga. - così.» concludo.
Camicia indubbiamente azzurra a scacchi lilla, stiamo scherzando? Completa scarsamente con i jeans sbiaditi e azzurri a sua volta, per non calcolare le scarpe del tredicesimo secolo, che, indossa.
Mi fissa, sconcertato, osservando il suo impresentabile vestuario. 
«Cosa c'è che non va in questa? - chiede, indicandosi la camicia. - Mia madre me l'ha regalata per il mio compleanno.» cerca inutilmente di giustificarsi.
Sento il rumore assordante della campanella perforarmi i timpani. 
«Ne parleremo dopo.» annuisco velocemente.
«Ma non mi hai detto il tuo nome!» sento gridare.
Rallento la corsa creatosi poco fa'. Voltandomi. 
«Lyn Jones!»
Urlo a mia volta, continuando affannosamente con la corsa, verso l'aula di biologia avanzata.




Ssalve! Eccomi qui,ad intasare il fandom dei one direction, awh.
Questa fanfiction è diciamo.. diversa, cioè , per spiegarmi meglio:
non è il solito Harry Styles, puttaniere.
Toglietevelo dalla testa, se pensavate che fosse così.
Ma bensì è dolce e l'immancabile particolare: nerd, al cento per cento babs.
potete anche seguirmi su twitter   https://twitter.com/harrystich
Il banner, non è mio ma di : blondine. Blondine.  BLONDINE. 
ne ho già parlato con lei su twitter,sul fatto che lei ha la ff con il titolo uguale, ma è diversa.

eccone la 'prova' cioè la conversazione:







bene, mi dileguo.
adwin.
bye. xx


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Capitolo 2
*** Prejudices ***


                       bo

                                                                                  (1)                                                                  
                                      Prejudices
       
       









Sospiro passandomi nervosamente una mano tra i capelli. Cammino  avanti e indietro scuotendo la testa, come è possibile, che io sia più puntuale?
Perchè, nonostante mi capaciti del contrario, riesco a tollerare l'arrivare in ritardo?
Solitamente, da quanto mi hanno riferito, dai pettegolezzi insistenti che circolano nell'istituto, i nerd sono puntuali, alle volte osano persino arrivare quarti d'ora prima.
Ma Harry? Sì, lui è l'eccezione.
«Lyn, lui è un asociale diverso, non arriva in tempo, sicuramente non sa leggere le lancette dell'or-» ad interrompere le mie imprecazioni è un ticchiettio insistente di dita sulle mie spalle.
Mi volto, incontrando una testa riccia affannata e piegata in due per lo sforzo.
«S-scusami, io.. l-la g-ginnastica e poi m-mia madre.. Lyn..» balbetta sedendosi accanto al tronco di un albero.
Corrugo la fronte, sventolando una mano in segno di dissenso.
«Certo, va bene.»
Riprende fiato, fissando con insistenza le mie iridi azzurre.
«Allora, perchè mi hai 'convocato' qui? In un parco isolato. E' come il nulla.» borbotta, spiegando velocemente le sue ipotesi surreali sul fatto che siamo in un parco realmente isolato.
«Harry! - lo richiamo.- se sei qui, con Lyn Jones, ci sarà pur un motivo, non credi?»
Sposta con insistenza un ricciolo, piegando leggermente la testa di lato. «E sarebbe?»
«Ammettiamolo, sei un nerd di prima categoria, di un nivello nettamente superiore, ovviamente di cervello intendo, e questo comportamento a New York, in questo istituto non va affatto bene.»
Si alza bruscamente da terra, assumendo un'espressione sconvolta.
«Nerd?!»
Annuisco, indicando una panchina sulla quale poi sedersi.
«Ma.- fermo il discorso, mordendomi il labbro inferiore.- questo cambierà.»
«Come?»
Sospiro.
«Ed è qui che entri in scena tu, Harry. Cambierai radicalmente, sia di aspetto che ecco..- prendo posto anche io, scuotendo la testa.- mentalmente. »
«Sul serio? Faresti questo per me?» esulta emozionato stritolandomi in un abbraccio.
Un profumo di cannella mi inebria totalmente; lascio la presa con riluttanza, ricomponendomi.
Restiamo qualche istante in silenzio, finchè Harry estrae dalla giacca verde bosco una merendina, il mio sguardo scivola sulla strana confenzione a me ignota, grassi,decine di carboidrati.
«Harry?» domando trasalendo.
Ecco quel particolare che mancava, che completava il puzzle, una dieta.
«Fi?» risponde, ingoiandone un altro pezzo.
Disgustoso.
«Q-quella è una merendina?»  socchiudo gli occhi a due fessure, balbettando appena.
Annuisce, indifferente.
«Fe fvuoi un pezzo?»
Sgrano gli occhi, sottraendo il dolce a me sconosciuto.
«Altro dettaglio della trasformazione Styles. Dieta.» affermo buttando la confezione quasi consumata del tutto, sotto lo sguardo imperterrito del riccio.
«Ma Lyn!» esclama, cercando inutilmente di riaferrarla.
Nego con la testa, scuotendo il capo. Styles dovrà cambiare.
Parecchio.





Okay è abbastanza tardi, lol.
Ma, lodatemi perchè ho deciso di pubblicare questa schifezza. ah.
lo so è corto, ma il prossimo sarà più lungo, promesso. babs.
Deliro.
Uao.Sono di tante parole.
beh, mi dileguo.
adwin.
elisa.

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Capitolo 3
*** Other side. ***


                                                                                                                    
     



                    141


                                                   

                                                                                                            (2)

                                                                                                   Other side














Assumo un'espressione schifata
,
certo, passare il sabato sera cercando inutilmente di mettere a dieta Styles, non è perennemente ed indubbiamente nella mia agenda. Indubbiamente neanche nei miei programmi del sabato sera, ma evidentemente avrebbe avuto 'impegni scolastici'.
Armeggio con un pacco di pasta nel davanzale di casa Styles.
Ovviamente, erano presenti solo carboidrati, dolci, pasta e altra pasta. Eppure mostrava giusto qualche chilo di troppo, e non la solita pancia da persona che si rifuggia nei dolci.
O peggio, nei muffin.
«Harry.- dico, appoggiando una barretta dietetica stancamente sul tavolo.- non devi mangiare compulsivamente quando sei nervoso.»
Toglie il capellino -  inguardabile - di lana dalla nuca,
«E cosa te lo fa pensare che io sia nervoso..?» borbotta incerto, stringendo il tessuto giallastro.
Annuisco velocemente.
«Dai, dimmi il perchè.»
«Ecco.. non ho mai portato una ragazza a casa mia.. sei la prima.» lo vedo diventare leggermente rosso, inclinando la testa di lato.
Sgrano gli occhi, ridacchiando.
«Senti, visto che non vedo che ti piace particolarmente cambiare alimentazione, partiamo dall'abbigliamento.- affermo, osservando la tuta larga e grigia che indossa.- se vuoi, come ho già accennato 'sopravvivere' devi diventare qualcuno, o non devi essere totalmente invisibile, se vuoi ovviamente mantenere la testa tua pulita e non bagnata.»
Lo vedo ragionarci, scuotendo vivamente la testa, per l'esasperazione.
«Non voglio assomigliare o essere qualcun'altro, voglio solo non essere considerato il nerd. Non voglio essere il solito puttaniere, sono troppo timido anche non volendolo. Voglio essere solo.. solo Harry.»
«Lyn?.- mi richiama, sventolando un mano sul mio viso.- perchè fai tutto questo, per me?»
La domanda che io stessa mi pongo alle volte. La domanda a cui non ho una valida e sensata risposta, da dare e da darmi. Forse, perchè so come in fondo ci si sente.
«Non lo so, so solo che voglio aiutarti.» mormoro abbassando lo sguardo.
Osservo una ciocca bionda scivolare sulla mia spalla, sospiro massaggiandomi le tempie.


«Credi che la nuova, sia una vera bionda?» sento sussultare alle mie spalle.
Mi irrigidisco convulsivamente, sono nuova; ed ovviamente l'unica bionda nell'aula.
Mordo con insistenza il labbro inferiore facendo finta di nulla, calma, sei Lynette Jones.
«Comunque sia. Lo sanno tutte che le bionde sono stupide e delle totali troie..»
Riconoscerei quella voce, in ogni luogo esistente. Tutte ne parlano, è Spencer Evans.
Chioma rossa, occhi azzurri penetranti e una gran malsana voglia di sesso ogni venerdì sera.
Forse, dovrei tingermi i capelli. Anche se il mio biondo slavato si noterebbe in ogni caso.



Scrollo di dosso quei pensieri, risalenti a solo due anni fa'. Così vividi ancora nella mia mente, ed impressi soprattutto. Spencer è al terzo anno, come dimenticare i suoi sguardi assassini, le sue continue lamentele sul mio studiare troppo.


Raccolgo i capelli in un chignon alto.
Sicuramente il biondo è ancora presente, ma richiama meno l'attenzione.
Inumidisco ripetutamente la labbra, sento la gola seccarsi, eccola lì.
Circondata da ragazzi e ragazzi, adorano forse il suo essere strafottente?
Scopare senza pecca con i giocatori di football. E non sentirsi in colpa per poi scaricarli penosamente.
Rallento la corsa, emttendo un verso strozzato.
Sento un picchiettio irritante sulla spalla, senza percatarmi di chi sia mi volto, afferrando bruscamente il libro di Charles Dickens, caduto pochi istanti prima.
«Jones, Jones.» sento la cantilena di Spencer.
Deglutisco rumorosamente.
«Hai già scritto la tesina sul libro di..- si ferma, osservando il contenuto dalle mie mani, e sfoderando un sorrisino malizioso.-Charles Dickens? »
Annuisco distrattamente.
Silenzio e poi uno spintone violento, accompagnato dalle risate continue di Spencer.
Ovviamente ha la mia tesina.



«Lyn, c'è qualcosa che non va?» scuoto compulsivamente il capo.
Corrugo la fronte. Harry è vestito con un paio di jeans stretti, una cannottiera bianca che stranamente, - sotto il mio completo stupore - lascia intravedere il pettorale poco scolpito.
«Da dove hai preso quei vestiti?» chiedo a mia volta, indicandoli con un sorrisino.
Arrossisce,
«Ecco.. sono quelli di mio cugino.» mormora cercando con lo sguardo un possibile via di fuga, ed alquanto inesistente.
Chiunque al suo posto, invece che arrossire continuamente ci avrebbe provato.
Ogni individuo di sesso maschile è attratto dal suo opposto.
Tranne i gay, le lesbiche, e disgraziatamente anche Harry Styles.

                                                                                                       _


Eccomi.
In enorme ritardo, lo so :c
Ma questi giorni, tra scuola casa, compiti non sono riuscita ad avere il tempo materiale nemmeno per me stessa, figuriamo per Harry e Lyn.
Okay, il capitolo non era molto come mi aspettavo, ma è più lungo.
I prossimo saranno ancora più lunghi, e ci saranno sorprese, ewe.
Qui, abbiamo visto qualcosa su Lyn, il suo passato.
E su quella stronza di Spencer ytfjgh
Bene, credo che ho detto quasi tutto.
Ah, il banner è stato fatto amorevolmente (?) da Chiara_88
Spero lascierete un vostro parere, per me conta moltissimo, scusate se non riesco a rispondere a tutte le recensione ma sono tante - almeno per me lol - e davvero non ho il tempo.
Al prossimo capitolo!


SpreadTheWay





                         
Scuoto energicamente la testa,io conoscevo Harry.
             Ma avrei dovuto ametterlo, davanti a lei?
             Cinquanta chili di pura superficialità incorniciati
             da mascara, certo che no.
           
«Ovviamente,- affermo decisa, mordendomi il labbro inferiore.- no.»                    conclusi.

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Capitolo 4
*** You don't get it. ***


           
            141
                                                                 (3)
                            You don't get it.




















Scuoto la testa, imprecando mentalmente.«No mamma, non voglio andare dalla zia Tiffany.» borbotto, sedendomi sulla poltrona, tenendo salda la cornetta tra le dita.
Ricevo un 'okay' amareggiato, prima di sentire il solito bip.
La domenica senza compiti è abbastanza noiosa, non che abbia la minima voglia di sfogliare qualche libro, ma la consapevolezza di non far niente è estenuante. Anche, sapendo che Harry è impegnato da sua nonna, tutto il fine settimana, questo vuol dire che solo ed esclusivamente domani lo vedrò.
«Lynette.- sospira una voce assonnata.- che ci fai qui?»
Mi volto, facendo cadere il pacco di biscotti integrali presi dal davanzale.
Corrugo la fronte,
«Perenelle, non ho idea del perchè tu sia mia sorella, davvero.- dico, sorridendo falsamente.- io qui, ci vivo.»
Volteggia con indifferenza i capelli castani, ghignando.
«Non chiamarmi in quel modo, sai che lo detesto. E' solo e semplicemente Pep, al massimo Perry.»
Sbuffo gesticolando, apparte il legame di sangue non abbiamo niente in comune.
Punta improvvisamente i suoi occhi verdi sui miei, abbozzando in un sorriso malizioso.
«Sai, ieri ho parlato con Spencer, Spencer Evans e mi ha detto che girano voci che tu e quello sfigato di Styles vi frequentiate.»
Deglutisco,
«No!- esclamo schioccando la lingua sul palato.- assolutamente no.»
«Mmh.. come vuoi, ma la mia era un'affermazione, Lyn.»
«Sì. Lei è una vera amica, Perry.» enfatizzo il nome, stringendomi nelle spalle.
La sento sussultare prima di allontanarsi violentemente in camera sua, salendo velocemente le scale.





  Cerco con lo sguardo Pep, forse potrei mangiare a mensa con lei. Dopottutto non potrà negare essere mia            sorella, no?
 Sorrido a chiunque mi passi davanti, e con cortesia e poca grazia vago ancora con lo sguardo, non trovando una  chioma castana da nessuna parte.
«Ehi.- mi richiama una voce roca, sbuffando.- Jones, in cerca di sfigati?» non ho la briga di voltarmi. La sua voce la riconoscerei tra mille, riesco persino ad immaginare la chioma rossa scompigliata con strafottenza.
Stringo il vassoio, mordendomi il labbro inferiore. «No.» dico solamente, voltandomi.
Sgrano gli occhi, facendo atterrare il contenuto dalle mie mani sul pavimento, macchiandolo disastrosamente.
Ma poco importa.
Non poteva essere realmente possibile.
«Pep?!» domando, indicandola. Lei e Spencer, Spencer e lei?
«L-Lyn?» chiede a sua volta, indietreggiando lentamente.
Spencer ci fissa confuse, prima di richiamare l'attenzione con uno schiocco di dita.«Voi due, siete sorelle?»
Annuisco, senza però il contributo di Pep.
«Evidentemente per Perry non è così.» dice in un soffio, dandomi uno spintone bruscamente.
Perry?! Che razza di nomignolo è?
Mordo con insistenza l'interno guancia, lasciando la mensa, correndo.





«Lynette Jones?» a richiamarmi dal mio stato continuo di trance è la voce della Belton.
Annuisco alzando lievemente il braccio, odio filosofia figuriamoci chi la insegna.
Trattandosi di una persona estrematamente pignola, ingrata e maledettamente distratta, beh allora ci sarebbe più di due semplici motivi per odiarla.
Avevo ben altro per la mente, oltre che avrei dovuto essere a casa Styles per le quattro.
Quel ragazzo sarebbe stato anche, come dire carino.
Non che mi piacesse, ma se non avesse quell'aria costantemente da nerd, senza vita sociale e con la sessualità pari a zero, allora poteva essere considerato.
Ma quella, evidentemente, era la sua descrizione.


                                                                                                        _





Scusatemi thgj
va bene , che inizio lol
qui, come vedete, non è apparso Styles :c
ma dovevo introdurre un po' della vita sentimentale, familiare, ecc di Lynette, ossia Lyn.
Lo so, è corto, ma i prossimi saranno più lunghi, DAVVERO.
va bene, al prossimo capitolo :)
vi consiglio come fanfiction quella di 'imspread' 13 days in love
è stupenda ftgyhjk
 
13 days in love



                                                             

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Capitolo 5
*** Just the way you are ***


                                                                      *leggere lo spazio autrice, in fondo.*
                           

                        141
                                                                                                              (4)
                                                               Just the way you are








Due settimane dopo




La trasformazione di Styles procedeva perfettamente, tranne per il fatto che oltre a fare progressi fisicamente assumeva la solita strafottenza dei giocatori di football, e questo non mi piaceva affatto. «Andiamo,Harry.- sospirai, farteniticando.- è la quinta volta che prendi un cinque e chimica..»
Alza solamente nelle spalle, stringendo il tessuto della giacca nera.
«Pazienza, Spencer dice che-»
Sgrano gli occhi, puntandogli un dito contro.
«Spencer?! - urlo, battendo un pugno sul tavolo della cucina di casa Styles.- Spencer Evans?!» ripeto, più forte questa volta.
Annuisce pensieroso
, scompigliando la massa di ricci castana. «Proprio lei.- inclina la testa, fissandomi.- c'è qualcosa che non so, su di te e di lei?»
Scuoto la testa, abbassando lo sguardo sulle converse grigie. In due settimane l'ho fatto diventare un Harry diverso, ora tutte lo amano, lo adorano, e soprattutto piace a Spencer.


«Harry Styles, l'ennesima figura di sex simbol.» borbotto divertita, ridacchiando.
Ghigna, inarcando le sopracciglia. «Quindi, questi pantaloni stretti mi donano?
»
Ha sempre perennemente quell'aria insoddisfatta e perplessa, come se pochi giorni fa' non avesse mai tagliato i capelli, portato le lenti a contatto nuove, e non fosse dimagrito di tredici chili.
Sorrido, sospirando e portando una ciocca bionda dietro l'orecchio. «Sì, carini.
»
Sembra soddisfatto di sè stesso, tanto che estrae dalla tasca posteriore un cellullare, digitando dei tasti a me sconosciuti. Sorride prima di voltarsi e parlare animatamente.
«Si? Jenny, possiamo uscire oggi, facciamo alle tre, vengo a prenderti.
» mormora, prima di alzare le braccia goffamente in modo trionfante.
«Indovina, chi ha un'appuntamente con una delle più belle chearleader?
»
Annuisco indifferentemente. «Tu?
»
«Sì! - esulta, facendo comparire due fossette ai lati della bocca. - questo pomeriggio.
»
«Dovrò decidere l'abbigliamento e tante altre cose..»
Lo fermo, assottigliando gli occhi.
«Domani dobbiamo vederci per il progetto di scienze, lo sapevi, no?»
Sbarra gli occhi, e a mia volta schiocco la lingua sul palato.
«Questa volta.- dico, sbuffando.- fammi indovinare a me, non ne hai la più pallida idea, vero?»
«Io.. dai Lyn, sai che sono un bravo al-»
Nego con il capo, sciogliendo il chignon fatto poco prima, abbandonandomi alla poltrona rossa in pelle, accanto a me.
«Sei cambiato Harry..»
«Non volevo che tu ti trasformassi in questo..» lascio la frase in sospeso.
Sgrana gli occhi, indietreggiando.
«Non è questo che volevi? Da nerd a popolare è Lynette Jones? Perchè è questo il tuo vero nome.»
«Sì, hai ragione.- sospiro, alzandomi bruscamente.- ora sei il classico stronzo, che io cercavo in tutti i modi di evitare, sei un mostro, ora come ora, Harry Styles.»



m
In un modo o nell'altro, avrei saputo che sarebbe cambiato radicalmente,no?
Una persona, indifesa, non potrà per tutta la vita esserlo, o sbaglio? Ecco, il primo caso,Harry Edward Styles, da nerd innocuo con una media intellettiva del nove, passa al cinque scarso.
Però, certe cose dette di getto, fanno male.
Forse, perchè in fondo, volevo che non accadesse, perchè forse tenevo a lui.






SCUSATEMI.

davvero se esistesse una più grande la metterei tyhjjk
scusatemi anche per il capitolo immesamente corto.
davvero, credetemi questa settimana faceva schifo.
schifo.

schifoquesto capitolo  è corto, lo ribadisco ma nel prossimo ci saranno sorprese.
comunque, io immagino Lyn come Sasha Pieterse.
bene, mi dileguo.
scusatemi ancora. ewe
       


                                                                          
                                 

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