Forced Cohabitation-Convivenza Forzata

di Dream16
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. La punizione ***
Capitolo 2: *** 2. L'arrivo ***
Capitolo 3: *** 3. Convivenza ***
Capitolo 4: *** AVVISO ***
Capitolo 5: *** 4. Sciare? Devo proprio? ***
Capitolo 6: *** 5.Il Piano ***
Capitolo 7: *** 6. Dispersi ***
Capitolo 8: *** 7. Nella Baita ***
Capitolo 9: *** 8. Gelosie ***
Capitolo 10: *** 9. La Vigilia: tra confessioni e litigi... ***
Capitolo 11: *** 10. La gita ***
Capitolo 12: *** 11. Qualcosa sta cambiando... ***
Capitolo 13: *** 12. L'aiuto di Pansy ***
Capitolo 14: *** 13. Because you live- Capodanno prima parte ***
Capitolo 15: *** 14. Il mio desiderio piú grande- Capodanno seconda parte ***



Capitolo 1
*** 1. La punizione ***


chap1
FORCED COHABITATION- CONVIVENZA FORZATA

Personaggi: Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Blaise Zabini, Il trio protagonista, Draco Malfoy, Ginny Weasley.


1. LA PUNIZIONE

Le case Grifondoro e Serpeverde erano sempre state in rivalita’ tra loro. Era cosi’ dal litigio di Godric e Salazar, mille anni prima, quando fondarono Hogwarts.
Con il tempo le cose non erano affatto cambiate e tutti gli insegnanti erano stufi dei continui litigi tra i grifoni e le serpi.
Non si poteva passare un giorno senza che si sentisse la McGranitt dire: “Malfoy, Potter! Nel mio ufficio per favore!”.
Cosi’ il professor Silente convoco’ gli insegnanti per discutere della faccenda. Gli insegnanti presero’ cosi’ la decisione di dare una strana punizione ai primi Serpeverde e Grifondoro coinvolti in una rissa…


Sala comune Grifondoro

“Ti fa male, Harry?” chiese premurosa Hermione al moretto, che si teneva sul labbro gonfio dei cubetti di ghiaccio.
“Non piu’ tanto. Certo che Malfoy c’e’ andato giu’ pesante, eh?”
“Si’, ma almeno gli hai tenuto testa! Non ho mai visto Malfoy correre a gambe levate verso l’ufficio di Piton! Stava morendo di paura!” intervenne Ron.
“Malfoy che muore di paura?? Accidenti, peccato che non fossi presente!” disse una voce alle loro spalle.
I tre amici si girarono. “Ciao Mel!” disse Ron.
Una ragazza sui diciassette anni, con scalati e lisci capelli neri, lunghi fino alle spalle e due occhi verde chiaro, si sedette accanto al rosso.
Melanie Gilmore, del loro stesso anno ad Hogwarts, era una delle loro migliori amiche e l’avevano conosciuta tre anni prima al Torneo Tremaghi.
“Ciao! Cavolo Harry ma sei conciato maluccio! Certo che Malfoy c’e’ andato giu’ pesante!” disse sorpresa Melanie ripetendo le parole dette poco prima dal bambino sopravvissuto.
“Che ore sono?” chiese Hermione.
“Sono le 13:30, dobbiamo andare a pranzare.” rispose Harry.
Cosi’ i quattro amici si avviarono verso la Sala Grande. Ignari di quello che gli sarebbe successo di li’ a qualche ora.


Corridoio fuori dalla Sala Grande

“Che mangiata, ragazzi! Sono pieno come un uovo!” commento’ Ron appena uscito dalla Sala.
“Sai Lenticchia, scommetto che tuo padre ti manda ad Hogwarts solo per farti mangiare, visto che non credo abbiate abbastanza soldi anche solo per una zuppa di piselli a casa vostra (sempre che si possa chiamare casa!) !” sghignazzo’ Draco Malfoy, comparso in quel momento da dietro una colonna.
“Io invece penso che a te farebbe bene mangiare un po’, cosi’ terresti occupata quella boccaccia!” gli rispose a tono Harry.
“Attento Sfregiato, che non ci metto molto a gonfiarti anche l’altro labbro!”
“Che pauuuura!!! Sei patetico, Malfoy” disse Harry. Intanto Melanie e Hermione si erano messe in disparte ad osservare la scena, e aspettavano di assistere ad un altro famigerato incontro Ron-Malfoy-Harry.
“Patetico? Se fossi in te scapperei, sei ancora in tempo!” sibilo’ minaccioso Malfoy.
“Sissi’, che paura mi fai!!”
“Senti, perche’ non torni a salvare il mondo magico e la smetti di rompere?” chiese acido il biondino.
“E tu perche’ non te ne torni ad Azkaban dal tuo caro papino? Scommetto che sara’ cosi’ contento di vederti che ti lancera’ una bella Maledizione! Non e’ cosi’ che fanno i Mangiamorte ai loro figli? Li stregano per dimostrare il loro affett…MA SEI MATTO??” urlo’ spaventato Harry quando Malfoy tiro’ fuori la bacchetta e gli lancio’ un incantesimo che per fortuna non lo prese.
“Non-osare-piu’-insultare-mio-padre-Potter. Mi hai capito bene?” sibilo’ incavolato nero il Serpeverde.
“Harry, andiamocene. Malfoy mi sembra un po’ nervosetto!” mormoro’ Melanie all’orecchio dell’amico.
“Nervosetto a chi? Torna a sguazzare nei fiumiciattoli della Foresta dove sei nata!” sbraito’ Malfoy.
Melanie ebbe un sussulto e divento’ pallida come uni straccio alle parole della Serpe. Come faceva Malfoy a saperlo?
“Prova a insultarla un’altra volta e ti giuro che te ne pentirai!” disse Ron furioso, alzando anche lui la bacchetta.
“Oh, mi dispiace, Lenticchia! Ho ferito la tua cara amichetta! Be’ non credo che le fara’ dispiacere qualche battutina! In fondo ha sopportato di peggio!” disse malignamente il Serpeverde.
“Che cosa significa?” chiesero piano Hermione, Harry e Ron, mentre Melanie era ancora piu’ pallida.
“Non te l’ha detto? Ma lo sai che la tua carissima amichetta non e’ uman…”
“STUPEFICIUM!” un lampo di luce rossa scaturi’ dalla bacchetta di Melanie, che ora aveva il viso contratto in una smorfia di rabbia.
Malfoy pero’ fu piu’ veloce e urlo’ “Protego!”, cosi’ che l’incantesimo non lo raggiunse.
“Ho toccato un nervo scoperto, eh? Weasley, Weasley, Weasley! Un Purosangue che si associa con Mezzosangue…” disse accennando a Hermione, “Matti con allucinazioni…” accennando a Harry, “E Mezzi Ibridi…” fini’ spostando lo sguardo a Melanie.
A quel punto sia Ron che Harry si avventarono sul biondo e dieci minuti dopo erano nell’ufficio della professoressa McGranitt.
Harry esibiva un occhio pesto, Ron un grosso livido sotto l’occhio sinistro e Malfoy un labbro spaccato e parecchi graffi.
“Sono DISGUSTATA dal vostro comportamento! Non riesco a capire cosa vi sia successo! Due Grifondoro per bene, cedere a delle provocazioni cosi’ leggere!” disse irata la professoressa.
“Ma…non erano affatto leggere! Malfoy ha insultato Melanie davvero pesantemente!” rispose Harry.
“Questo non significa che siete autorizzati a comportarvi come bestie in uno zoo! Per tanto non mi lasciate scelta! Dovrete…” in quel momento nell’ufficio entro’ Gazza, tutto sorridente, che teneva per il colletto Pansy Parkinson e Hermione, mentre Melanie sorreggeva un ragazzo della loro eta’, ma Serpeverde, moro e con gli occhi color zaffiro, che aveva un grosso e profondo taglio sulla guancia sinistra e quella che sembrava una caviglia slogata. Infine c’era Ginny Weasley a chudere il “corteo”.
“Signor Gazza! Cosa diavolo e’ successo??” chiese sconvolta la professoressa di Trasfigurazione.
“Ho scovato la signorina Parkinson e la signorina Granger intente a scagliarsi incantesimi di fronte all’aula di Difesa Contro le Arti Oscure!” ghigno’ divertito.
“E…e la signorina Gilmore? E il signor Zabini? E la signorina Weasley?” chiese ancora.
“Loro si sono trovati in mezzo al duello, percio’ ho preso anche loro!”
“Bene…bene. Allora…signor Gazza, puo’ andare. Tutti voi, seduti di fronte a me.”
Dopo che la porta dell’ufficio si fu chiusa, la professoressa chiese cos’era successo.
A quanto pareva, la Parkinson aveva provocato e insultato Hermione, che si era difesa lanciandole l’incantesimo “Silencio” per zittirla, solo che non l’aveva beccata e cosi’ avevano cominciato un duello, fino a quando Blaise Zabini, Ginny e Melanie, passando di li’, non le fermarono. Solo che un’incantesimo colpi’ il ragazzo, che inciampo’, si ruppe una caviglia e si graffito’ il viso.
“Ragazzi, mi confesso profondamente delusa. Per tanto io e il professor Silente abbiamo deciso di darvi una punizione che speriamo possa aiutarvi a diventare piu’ tolleranti gli uni con gli altri.” tutti e sette rimasero zitti per sapere quale sarebbe stata la punizione.
“Dato che domani sara’ l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale…”continuo’ la professoressa, “Partirete per la montagna. Starete li’ per le due settimane di vacanza e starete insieme! Scierete, vi divertirete e farete tutto quello che vorrete, ma insieme! Lo abbiamo deciso io e gli altri professori, visto che siamo stufi dei vostri continui litigi! Ah! E le camere della baita saranno in coppia!” si fermo’ per vedere l’effetto che le sue parole avevano avuto.
Be’, i ragazzi ebbero qualche difficolta’ a capire esattamente quello che aveva detto la McGranitt, ma dopo dieci secondi esplosero in un “CHE COSA????????”


SPAZIO DELL’AUTRICE
Ehi!!! Salve! Sono nuova di questo sito e mi sono registrata poco tempo fa, anche se lo frequento da due mesi, ormai! In questo chap Draco e‘ un po‘ piu‘ perfido del solito, ma l‘ho fatto perche’ li doveva provocare molto per portarli alla rissa, altrimenti non sarebbero andati dalla McGranitt per la punizione! Grazie a chi ha letto e spero che mi lascerete un commentino! Ah, mi dispiace se i personaggi risulteranno un po’ OOC, non e’ mia intenzione. Spero che il primo chap vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi! Baci, Dream16.

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Capitolo 2
*** 2. L'arrivo ***


chap2 Salve! Mi ero dimenticata di dirvi che questa ff non tiene conto di H.P.6, infatti Ginny non e’ mai stata fidanzata con Harry. Ora vi lascio al secondo chap! Spero vi piaccia!



2. L’ARRIVO

“E’ uno scandalo! E poi io nemmeno c’entro! Mi sono solo trovata nel posto sbaglato al momento sbagliato!” sbraito’ furiosa Ginny, una volta in sala comune.
“Nessuno di noi e’ contento. Ma almeno potremmo provare a fare amicizia con Blaise Zabini! Mi sembra davvero un bravo ragazzo. E poi anche lui non aveva colpa come te e Melanie, Ginny.” disse Hermione mentre sferruzzava cappelli e sciarpe per gli elfi domestici.
“Herm, e’ un Serpeverde!” disse Ron.
“E allora? Serpeverde non e’ sinonimo di cattiveria! Non credete troppo ai luoghi comuni!” rispose Melanie.
“Mel ha ragione. Comunque questo non significa che la McGranitt possa spedirci come cartoline in un posto che non conosciamo!” disse Harry.
“Si’, pero’ io non voglio partire!” si lamento’ Ron.
“Non abbiamo scelta, e la McGranitt ha detto che non potremo usare la magia…” disse Ginny.
“MA E’ PAZZA???” urlo’ Ron facendo fare un salto di mezzo metro ai suoi amici.
“No, e’ giusto! Non possiamo usare la magia in un posto pieno zeppo di Babbani!” disse Hermione poggiando sul tavolino un cappellino appena finito.
“Io vado in dormitorio. Domani sera partiremo per la nostra vacanza da incubo!” disse piano Harry, salendo le scale a chiocciola.
“Ma sono le quattro!” disse Ron.
“Mica vado a dormire!” rispose Harry.
Rimasero solo le tre ragazze che, anche se cercavano di non darlo a vedere, erano preoccupate quanto i loro amici.
“Due settimane con Malfoy, la Parkinson e Zabini!” mormoro’ Ginny scuotendo la testa.
“E dai! Magari Zabini non e’ cosi’ male!” ripete’ Hermione.
“Ehi, ma vi rendete conto che andremo a divertirci in montagna?” disse sorridendo Melanie.
“Come puoi pensare a sci e pupazzi di neve in questo momento?” chiese con voce da funerale Ginny.
“Miss Ottimismo, eh?” commento’ Hermione.
“Io non ce la faccio piu’ di queste lamentele! Chissene importa se sono Serpeverde! Non possiamo comportarci come se fossimo tutti della stessa Casa??” chiese Melanie.
“Mel, ma lo sai che le camere saranno in coppia?” chiese Ginny.
“E allora? Guarda che c’e’ solo una femmina Serpeverde, percio’ solo a una di noi tre tocchera’! Mica a tutte!” rispose Melanie.
“Ehm…diciamo che non funzione proprio cosi’…” disse Hermione.
Melanie si fermo’ (visto che stava girando per la stanza da mezz’ora) di colpo.
“MA CHE SADICA!!!!” urlo’.
“Gia’.” concordarono le sue migliori amiche.
“Vuoi dire che le coppie saranno…ragazzo e ragazza??” chiese la bruna ancora mezza scioccata. “Se dovessi capitare con Ron o Harry sarebbe okay, ma con…un Serpeverde!?!?”
“Si’, e’ sadica.” ripete’ Ginny.
“Okay, stiamo calmi. Vado in dormitorio. Ciao.” disse Melanie salendo le scale.


Vi siete mai chiesti se per caso il tempo sia sadico? I nostri eroi (si’, perche’ dover passare quindici giorni con dei Serpeverde nella stessa casa e’ proprio da eroi) si svegliarono la mattina dopo, ricordandosi che esattamente alle sei e mezza avrebbero preso una Passaporta per andare nella casetta di montagna.
Speravano che almeno la mattinata passasse lenta, e invece in un battibaleno erano gia’ le sei e un quarto, e tutti e otto i ragazzi si presentarono nell’ufficio di Silente con le valige in mano.
“Salve, ragazzi!” li saluto’ sorridendo il Preside. “Prima che prendiate la Passaporta, volevo dirvi alcune cose. Allora, per cominciare non potrete usare la magia! Se proprio dovrete farlo, fatelo solo in caso di estrema necessita’. Le camere sono gia’ state assegnate, infatti appena arrivati troverete su ciascuna porta di ciascuna camera da letto, il vostro nome e il nome del vostro compagno. Le coppie sono assolutamente casuali e le ho estratte a sorte io stamattina. Tutto chiaro? L’ultima cosa: potrete sciare e divertivi, e avrete una carta di credito babbana per fare le vostre spese.” quando fini’ di parlare, ormai tutti stavano prendendo in seria considerazione l’idea di lanciare un Petrificus Totalus al Preside per poi scappare.
“Ehm…professor Silente, dove andremo esattamente?” chiese titubante Pansy Parkinson.
Il Preside indugio’ un attimo, sorridendo. Infine disse: “Seefeld. Austria.”


Dopo che la Passaporta si fu fermata, gli otto ragazzi si trovarono in un piccolo cortiletto completamente coperto di neve soffice e candida. Davanti a loro c’era una bella baita con piano terra e primo piano e anche se non era molto grande, erano sicuri che ci sarebbero entrati tutti.
“Ma…dove diamine siamo?” chiese Malfoy guardandosi intorno, rimanendo folgorato, suo malgrado, dalla luminosita’ di quella via.
Davanti alla casa c’erano molti negozietti di souvenirs, ristoranti, negozi di abbigliamento e, alla fine della via, uno splendido negozio di oggetti di legno.
Le casette erano tutte piccoline, con le facciate bianche immacolate, le persiane, il tetto e le porte di legno e alcune avevano dei disegni di alci e angeli sulle pareti.
La loro casa dava sulla piazzetta principale, dove si ergeva, bello e maestoso, un grande pino illuminato da mille lucine bianche intermittenti.
Al lato dell’albero, invece, c’erano due pini un po’ piu’ piccoli; uno decorato con festoni rossi e oro, e uno con festoni verdi e argento (che coincidenza!).
Infine, per completare l’opera, tutta la via splendeva per le luci che gli abitanti avevano messo per Natale, e un forte odore di cioccolata calda invase i ragazzi.
“E’…e’ uno dei paesini di montagna piu’…piu’…” inizio’ Melanie.
“Belli che abbia mai visto” completo’ Blaise ancora sognante, davanti a tutte quelle luci.
“Perche’ non entriamo, invece di rimanere qui fuori e diventare pupazzi di neve?” chiese Ginny.
“E’ vero! Sta cominciando a nevicare!” concordo’ Hermione.
Aprirono il cancelletto del cortile e infine la porta di casa.
L’ingresso era caldo e molto accogliente, e sembrava quello di una locanda.
Dopo aver fatto una breve esplorazione della casa (che si rivelo’ bellissima, anche se non era molto grande), venne il momento critico; le coppie erano state estratte a sorte da Silente, quindi nessuno aveva colpa. Comunque il primo urlo lo dette Hermione, che fu la prima a salire al piano di sopra, per vedere le camere. La seconda porta a sinistra recava la targhetta “Hermione Granger, Draco Malfoy”.
“Io non ci dormo con il furetto! E’ escluso!” sbraito’ la riccia.
“Come se a me vada di passare due settimane con te in camera!” rispose Draco. Poi pero’ dovettero cedere, e salirono le scale imbronciati, trasportando i loro bauli.
Poi fu la volta di Ron, che scopri’ di avere come partner Pansy, Ginny ebbe Harry e Melanie aveva Blaise.
Il controllo della casa fu subito preso da Hermione e Melanie, che erano le uniche a sapere come funzionava una lavatrice. Infatti un’ora dopo, quando tutti avevano ormai disfatto i bagagli, Draco provo’ a infilare nella lavastoviglie dei posacenere di porcellana finissima.
“Che ne dite di un bel giretto per il paese? Sono solo le otto, dopotutto!” propose Ginny, seduta davanti al camino del grande salotto.
“Dimentichi il fuso orario. Sono quasi le dieci” rispose Hermione.
“Chissene. Che ne dite di un gelato?” continuo’ la rossa.
“Ma sei matta?? Gin, siamo a dicembre!” disse Harry.
“Ehi Serpeverde, perche’ non parlate?” chiese Ron girandosi a guardare i ragazzi verde-argento.
“Perche’ se parlassi ti ritroveresti con la testa in fiamme” rispose Draco.
“Non possiamo fare magie! Comunque io opterei per una passeggiatina verso il negozietto di souvenirs qui all’angolo!” disse Melanie.
“Okay! Prendete i cappotti, si va a esplorare!!” disse Ron.
Cosi’ i ragazzi iniziarono la loro nuova avventura che avrebbe fatto capire loro che dopotutto Serpeverde e Grifondoro non erano cosi’ diversi.


Hermione si sveglio’ di soprassalto nel cuore della notte, chiedendosi come mai fosse cosi’ agitata. Poi si guardo’ intorno e vide che nel letto a fianco non c’era Lavanda Brown, come a Hogwarts…ma Draco Malfoy!
Ci manco’ poco che alla ragazza venisse un infarto, ma poi si ricordo’ della punizione e delle coppie assegnate.
“Ma proprio a me doveva capitare il furetto??” penso’ risdraiandosi nel letto.


Ginny era al settimo cielo. Aveva come partner Harry! Il ragazzo che amava da sei anni, e forse questa era l’occasione giusta per potergli dimostrare quanto tenesse a lui.
Aveva avuto una fortuna sfacciata, se si pensava che i suoi amici erano tutti in coppia con dei Serpeverde!
“Eh, si’! Sono stata proprio fortunata!”


“La Parkinson!! Ma cosa avete contro di me??? Perche’ proprio la Parkinson???” questo era quello che si ripeteva Ron da quando aveva saputo chi sarebbe stato il suo partner.
Pero’ -si’, c’era un pero’- bisognava dire che Pansy non era male. Certo, era una Serpeverde, vanitosa, odiosa, antipatica, cinica, meschina, tutto quello che vuoi! Ma lo era davvero?? In fondo, non la conosceva molto bene…
“Ma sei matto, Ron?? Che cosa vai a pensare?? Dev’essere la pasta che ti ha fatto Herm oggi a cena che ti fa pensare queste cose!”

Gli unici che se la stavano cavando abbastanza bene, erano Blaise e Melanie, che dopo aver fatto una passeggiata insieme ai loro amici la sera prima, erano rimasti a parlare in camera loro.
Melanie pensava che dopotutto Hermione aveva ragione: Blaise non era affatto male, se paragonato a Malfoy e company.
Blaise dal canto suo pensava la stessa cosa su Melanie.
Infatti tempo dieci minuti di chiacchiere e i due sembravano gia’ un po’ amici…o qualcosa di piu’…


SPAZIO DELL'AUTRICE
Spero che questo chap vi sia piaciuto! Mi dispiace se la scrittura e' piccola, ma quando l'ho scritta nn era cosi'! Si vede ke e' un problema del computer! Cmq provero' a ingrandirla x vedere se va meglio! E ora i ringraziamenti!

Per DumbledoreFan: Ciao!! Sono davvero felice di aver ricevuto la tua recensione e sono contenta ke ti abbia incuriosito la mia ff! Ho letto le tue storie e mi sono piaciute molto, xcio' e' stata una grande gioia sapere che la mia autrice preferita abbia recensito la mia storia! Come vedi ho messo Herm e Draco insieme, anche xke' era la mia idea sin dall'inizio: e' anche la mia coppia preferita! Bacionissimi!

Per ninny: Grazie per il tuo commento, mi fa piacere che ti sia piaciuta la mia storia! Cerchero' di postare spesso, nn ti preoccupare! Baci!

Per furbacchina: Gia', Grifondoro e Serpeverde isieme e' un'idea un po' matta! Ci saranno botte, ma non solo! Grazie infinite x la tua recensione! Baci!

Per Seiryu: Ciao! Spero che le coppie ke ho fatto ti siano piaciute! Le ho estratte a sorte con dei bigliettini e mi sn venute cosi'! Grazie x il tuo commento! Baci!

Per Lucy Light: Lieta che ti piaccia la mia ff! Lo so, mi dispiace se i caratteri sn piccoli, ma il mio computer fa quello che gli pare e piace, e anche se li scrivo grandi vengono pubblicati minuscoli! nn so xke'! Cmq grazie x la recensione!!! Bacioni!

Per chiarucciapuccia: che carino il tuo nick! Spero ti piacciano le coppie! Grazie x il commento!!

Grazie anche a tutte quelle ke hanno solo letto! Spero continuerete a seguirmi! Bacioni, Dream16.









 

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Capitolo 3
*** 3. Convivenza ***


chap3 III
3. CONVIVENZA


Il giorno dopo, tutti erano abbastanza di cattivo umore. Soprattutto quelli che avevano avuto come partner un Serpeverde.

“Allora, io direi di andare a comprare le attrezzature da sci. Che ne dite?” disse Melanie verso le dieci, mentre tutti gli altri erano impegnati a far fuori pancakes come se quello fosse l’ultimo giorno della loro vita.
“E dove diavolo la troviamo la roba?” chiese Pansy sprezzante.
“Mah, non so…al reparto surgelati del supermercato?” rispose Melanie sarcastica.
“Vendono sci al supermercato??” chiese stupito Ron, che essendo un Purosangue non sapeva ne’ cos’era un supermercato, ne’ dove comprare gli sci, visto che a casa sua bastava uno colpo di bacchetta per farli apparire.
Tutti si girarono verso di lui a guardarlo increduli.
“Ron, era sarcastico.” disse Hermione.
“E poi ho bisogno che qualcuno venga con me a fare la spesa. Non c’e’ niente in frigo.” riprese Melanie.
“E come facciamo con gli sci?” chiese Ginny.
“Hermione e gli altri andranno al negozio qui in fondo al viale per le attrezzature e le tessere dello ski pass. Mentre io e qualcun altro andremo a fare la spesa. Chi viene con me?” disse Melanie.
“Ron, perche’ non vai tu?” chiese Harry.
“Mmmmh, no. Ron non puo’ venire, io non so quali sono le sue taglie per gli scarponi, percio' li deve provare.” disse Ginny.
“Malfoy?” chiese Ron.
“Manco morto ci vado in un supermercato babbano. Pansy?” rispose Draco, girandosi poi per guardare la brunetta.
“Nooo! Dracucciolo, io voglio stare con te!!!” piagnucolo’ la ragazza.
Draco sbuffo’. “Senti, Blaise, perche’ non vai te?” disse rivolgendosi all’amico.
“Okay. Andiamo, Melanie?” disse il ragazzo alzandosi e prendendo il cappotto, seguito subito dopo dalla mora.
“Melanie, che succede?” le chiese Ginny, prima che uscisse.
“Cosa?” chiese Melanie.
“No, e’ che mi sembrava che fossi…arrossita” disse Ginny.
“Io? Nooo!” e detto questo si decise a seguire Blaise.


“Bene, Blaise. Cosa compriamo?” chiese Melanie davanti al banco dei latticini.
“Mozzarella?” suggeri’ il moro.
“Okay! Io adoro la mozzarella!” disse la ragazza prendendo due confezioni di mozzarelline.
“E poi?” chiese Blaise.
“Non so…decidi tu.”
“Okay, vediamo un po’…” disse Blaise passando in rassegna tutti gli scaffali.
Venti minuti dopo si ritrovarono tutti e due alla cassa, con un carrello cosi’ pieno che sembrava avessero fatto le scorte per due mesi, invece che per due settimane.
Avevano preso uova, prosciutto crudo, latte, burro, parmigiano, formaggi vari, pane, baguette francesi, patatine, pasta, biscotti di tutti i tipi (visto che non sapevano i gusti dei loro coinquilini), mortadella, marmellata, farina, miele, impasto per i pancakes, aceto, nutella, zucchero, caffe’, cereali, sale, olio d’oliva, te’ verde, te’ alla mela, te’ al limone, te’ alla menta, un sacco di verdura e frutta di stagione, salsa di pomodoro, salsa per il pesto, cubetti per il brodo, salmone, alcuni alimenti surgelati, curry e altre spezie, lievito, carne varia, succo di pera, succo di pesca, succo d’albicocca, succo d’arancia, succo di ananas, succo di mela, riso, acqua, coca cola, pop corn, detersivi vari, tre confezioni di candeline profumate, cinque intere confezioni di yogurt alla frutta e crostatine varie.
“Bene, direi che abbiamo svaligiato il negozio!” disse Blaise.
“Gia’. Manca qualcosa?”
“Che ne dici di qualcosa per festeggiare il Capodanno?” chiese il moro.
“Ottima idea! Vieni, il reparto vini e liquori e’ qui.”
Si trovarono davanti a decine di bevande di ogni tipo, tanto che non sapevano minimamente quali prendere.
“Che ne dici di…mmmh…champagne?” disse Blaise prendendo due bottiglie.
“Si’, magari anche del fragolino. Non l’ho mai assaggiato ma dicono che sia buono.” concordo’ la moretta.
“Che ne dici di alcune birre e crema di Whisky?" (Ho preso i nomi delle bevande da un libro dei vini che ho a casa, visto che non sapevo i nomi! Infatti li ho presi a caso! ndA).
“Perfetto. Andiamo a pagare?” disse la Grifondoro andando verso la cassa.
Al momento dell’uscita avevano sei borse ciascuno, tanto che faticavano un sacco a portarle. Per fortuna la casa era a pochi metri dal supermercato, e arrivati nella baita cominciarono a sistemare il cibo in frigo e negli scaffali.
“Hermione non e’ ancora tornata. Secondo te sta bene?” chiese Melanie.
“Si’, stara’ alla grande. Ma te la immagini che cerca di trovare una taglia per i doposci di Draco?” chiese ridendo Blaise.
“Speriamo vada tutto bene. Okay che e’ Capo Scuola, ma vedersela con cinque ragazzi che si scannano tra di loro e’ un po’ impegnativo!”
“Allora se non torna tra un’ora l’andiamo a cercare” disse Blaise facendo i pop corn e sedendosi davanti al fuoco del camino, mentre Melanie si sedeva accanto a lui sul divano, leggendo un libro di Artimanzia.


“Mi scusi, vorremmo affittare dell’attrezzatura da sci.” disse Hermione ad un uomo dietro al bancone che, per sua immensa fortuna, parlava inglese.
“Certo! Siete voi sei?” chiese l’uomo.
“Si’.”
“Okay, allora seguitemi.” disse il commesso.
“‘Mione, ma siamo in otto! Non sei! Non ci sono anche Mel e Zabini?” chiese Ron.
“Si’, ma loro verranno a prendersele dopo le cose. Non so le loro taglie.”
Intanto erano arrivati in una parte del negozio piena di scaffali con sci, caschi, scarponi e doposci.
“Chi inizia per primo?” chiese la riccia.
“Oh! Io io io!!!” saltello’ Pansy.
“Okay. Oh, a proposito, io sono Jake! Piacere. Bene, signorina, iniziamo con gli scarponi.” disse Jake, tirando giu’ da uno scaffale dei pesanti scarponi neri e rossi.
“Ohhh! Ma solo neri ci sono?” chiese Pansy.
“Pansy, non rompere! Se ci sono neri prendi quelli!” sbuffo’ Draco.
Finalmente, dopo un’ora (e parecchi attacchi isterici da parte di Pansy) dopo, tutti e sei i ragazzi si decisero a tornare a casa.
“Ragazzi, ce l’avete fatta finalmente!” disse Melanie appena entrarono in soggiorno.
“Non dare la colpa a me se siamo in ritardo! Non e’ colpa mia se qualcuno ci mette due ore per scegliere il colore del proprio casco!” disse Hermione guardando Pansy.
“Avete fatto la spesa?” chiese avido Ron.
“Si’, e’ tutto in cucina.”
“Dov’e’ Blaise? Gilmore, se l’hai avvelenato ti faccio fuori.” disse Draco a Melanie.
"E’ in camera a leggersi il mio libro di Artimanzia.” rispose la ragazza.
"Che ne dite di mettere da parte i cognomi e iniziare con i nomi?" chiese Ginny.
"Per me va bene, basta che non mi chiamate "Dracucciolo". E' un nome che odio." disse Draco.
"Non so voi, ma io mi sto annoiando. Facciamo qualcosa?" disse Harry.
"Che proponi, Sfregiato?" chiese Draco.
"Non avevamo detto niente cognomi e nomignoli idioti?" intervenne Ginny.
"Okay, okay."
"Avete mai giocato a verita' o penitenza?" chiese il Prescelto.
"E' un gioco babbano?" s'informo' Ron.
"Si'. In pratica bisogna mettersi tutti in cerchio, poi uno di noi fa una domanda e tutti in senso orario devono rispondere. Ovviamente si possono rifiutare di rispondere, ma la terza volta che manchi la domanda scatta la penitenza. E' un gioco che si fa spesso alle feste." spiego' Harry.
"Okay, giochiamo a questo vanita' e permanenza." disse Pansy.
"E' verita' e penitenza!" la corresse Hermione.
Cosi', dopo aver recuperato Blaise, si sedettero tutti e otto in cerchio, davanti al camino.
"Chi inizia?" chiese Ron.
"Harry. E' stato lui a decidere il gioco." disse Ginny.
"Bene. Fatemi pensare..." comincio' Harry.
"Harry, ti avverto, fai domande normali." disse Hermione.
"Ce l'ho! Okay, la prima domanda e'...la vostra prima volta: con chi, quando e com'e' stato?" disse Harry.
"HARRY!" disse Hermione.
"Dai, 'Mione! Sentiamo cos'ha da dire Pansy, e' la prima in senso orario!" disse Ron divertito, scordandosi che dopo avrebbe dovuto rispondere anche lui.
"Va bene. Con Theodore Nott verso la fine del quarto anno." disse Pansy.
"E com'e' stato?" chiese Ginny.
"Diciamo che ci sa fare..." ridacchio' Pansy.
"Tocca a me." disse Draco. "Vediamo...Daphne Greengrass al quinto anno. Fantastica!"
"Blaise, tocca a te." disse Hermione.
"Io? Allora...Helen O'Hair, Corvonero. Verso la fine del quinto anno." disse. "Siamo stati insieme per due mesi, ma era una frana!"
"Ron?" disse Melanie.
"Che c'e'?"
"Tocca a te!"
"A...a me? Oh, gia', la domanda! Ehm...Cali' Patil all'inizio dell'anno scorso. E' andato abbastanza bene..." disse diventando rosso.
"Cali' Patil?? Non lo sapevo! Pensavo Hermione!" disse ridacchiando Harry.
"HARRY!!" disse Hermione arrossendo violentemente.
"Si'. Be', comunque e' finita dopo un mese e mezzo." continuo' il rosso.
"Melanie, e' il tuo turno." disse Hermione.
"Oh, di gia'? Okay...mmmh...Andrew Abbott, Corvonero. Il fratello di Hannah Abbott. Inizio sesto anno. E' stato...be'...non male." disse.
"Okay ed ora tocca a Ginny!" disse Harry.
"Mia sorella non puo' rispondere! Non l'ha mai fatto!" disse sicuro Ron.
"Micheal Corner all'inizio del quinto anno. Stupendo." disse Ginny lasciando spiazzato il fratello.
"CHE COSA??? MICHEAL CORNER??? Ginny ma sei matta????" urlo' il rosso.
"Ehi, Ron, sono abbastanza grande da decidere la mia vita amorosa!" disse Ginny arrabbiata.
"No! Sono tuo fratello maggiore e ho il diritto di sapere queste cose!"
"Cosa??? Ronald Weasley, tu non hai NESSUN diritto a interferire sulla mia vita privata! Ci siamo capiti???" sbraito' Ginny.
"Okay, smettiamola. Mancano Hermione e Harry." disse Melanie.
"Si', Hermione. Con chi e' stata la tua prima volta?" chiese malizioso Draco.
"Calvin Lawrence, Tassorosso. Meta' dell'anno scorso. Un fiasco totale."
"Calvin Lawrence?? Quel cretino che gioca da Portiere nella squadra di Quidditch?" chiese Draco.
"Si'. Ci sono stata due mesi. Poi e' finita." disse la Capo Scuola.
"Harry, tu?" chiese Melanie.
"Cho Chang, al quinto anno. Appena abbiamo finito e' scoppiata in lacrime invocando Cedric Diggory. Ero scioccato!"
"Noooo! La cinesina piagnona?? Dovevi essere proprio disperato per stare con una come lei!" ghigno' Draco.
"Ah ah. Perche', la Greengrass e' meglio?" chiese Harry.
"Sicuramente!"
I ragazzi continuarono ad andare avanti cosi' fino alle quattro del pomeriggio, quando a Blaise e Ron tocco' la penitenza.
Ginny fu abbastanza perfida con il fratello, il quale non aveva fatto altro che chiederle particolari su tutte le sue relazioni e incavolandosi ogni volta che Ginny gli diceva di essere stata con qualcuno che a lui non piaceva (quindi in pratica tutti).
"Allora, Ron. La tua penitenza sara' questa: esci di casa insieme a Harry, il quale dovra' accertarsi che tu faccia la penitenza, e fai una dichiarazione d'amore alla prima ragazza che incontri!" disse sorridendo. Tutti scoppiarono a ridere, meno Ron, che comincio' a urlare cose come: "Ma sei impazzita??? Ci rimetto l'orgoglio se lo faccio!!!".
Poi pero' dovette farlo, portandosi dietro Harry.
"Blaise, tu dovrai andare nella casa accanto, bussare, e quando ti aprono devi cantargli "Jingle Bells" improvvisando anche un balletto!" disse Draco.
"Ah, ah, ah. Divertente, Draco."
"Non sto scherzando! Fila!" disse il biondino portando di peso il suo amico alla porta della baita. "E guai a te se non lo fai! Lo verremo a sapere!" disse ridendo Pansy.
Cinque minuti dopo i due condannati rientrarono in casa.
Ron era sotto shock perche' la ragazza a cui aveva fatto la dichiarazione gli aveva detto che si sarebbe messa volentieri con lui, se non fosse stata gia' fidanzata.
Blaise invece torno' con un cesto pieno di caramelle, e quando i suoi amici gli chiesero cos'era successo aveva detto che gli aveva aperto una signora anziana, che aveva creduto che fosse uno di quei ragazzi che fanno gli spettacolini di Natale in cambio di un piccolo cesto di leccornie. Percio' quando il moro ebbe finito di danzare e cantare "Jingle Bells" la signora gli aveva regalato le caramella come ricompensa.
Passarono il resto del pomeriggio a ridere e scherzare, come se fossero stati tutti Grifonforo o tutti Serpeverde.
Infine si coricarono tutti, aspettando (chi con impazienza e chi un po' meno) il giorno seguente, quando sarebbero andati a sciare.


SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti!!! Spero che questo nuovo chap vi sia piaciuto! E' un po' lunghetto, ma mi e' venuto cosi'! Spero non vi sembri troppo noioso, ma sono solo i primi capitoli, dove imparano tutti a conoscersi meglio. Infatti nei prossimi chap ci saranno molte sorprese!

Per DumbledoreFan: Ciaooo!!! Quanto sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo scorso!! Hai visto che ho messo Herm con Draco?? Non avrei mai potuto mettere Draco con Ginny, non la sopporto proprio quella coppia! Sono cosi' felice che ti piaccia la mia ff! Bacioni!

Per Seiryu: Ciao!! Lo so che ad alcune persone nn piace la coppia D/H, ma la storia mi e' venuta cosi'! Cmq grazie x il commento! Sono contenta che ti piaccia la mia storia! Baci!

Per Lucy Light: Ma ciaooo!!! Davvero era bellissimo il chap scorso?? Mi fa davvero piacere saperlo!!! Cmq nemmeno a me piacciono molto le ginny/harry, ma senno' dove li mettevo?? Spero continuerai a seguirmi! Bacioni!

Per Kiraliel: Ciao! Grazie per il commento! Nn ti preoccupare, forse nascera' qualcosa tra Herm e Draco...ma bisogna aspettare i prossimi capitoli! Baci!

Grazie x aver seguito i primi tre capitoli della mia storia! Spero sia di vostro gradimento! Continuate a commentare, mi raccomando! Baci8, Dream16.

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Capitolo 4
*** AVVISO ***


attenzione ATTENZIONE: Ciao! Devo dirvi che purtroppo devo partire per il mare oggi alle due e non potro' postare fino a domenica :(! Comunque non dovete preoccuparvi, perche' al ritorno postero' molti nuovi chappy (spero!) e vi prometto che ci saranno moltissime sorprese, a partire da una conoscenza che Ron fara' nel quarto capitolo...ma non vi anticipo nulla! Grazie a tutte quelle che hanno commentato il terzo chap! Un grazie speciale a Lucy Light e DumbledoreFan, che mi lasciano sempre magnifiche recensioni!
Non dimenticate che ci saranno molte sorprese, ma purtroppo dovrete aspettare fino a lunedi'! Un bacione a tutte le persone che leggono e recensiscono! Grazie di cuore, Dream16.
  

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Capitolo 5
*** 4. Sciare? Devo proprio? ***


chap4
4. Sciare? Devo proprio?


“Ragazzi, mi raccomando, NON dividiamoci e restiamo SEMPRE insieme, o ci perderemo.” raccomando’ Hermione mentre salivano la strada che li avrebbe portati all’ovovia per le piste.
“Ehi vi sbrigate? Siamo arrivati all’ovocomesichiama!” disse Draco chiamando gli altri.
“Ovovia!” lo corresse Hermione.
“Saputella…” disse Draco a denti stretti.
“Rompipalle…” disse a sua volta la Capo Scuola, sempre a denti stretti.
Poi, inaspettatamente, si misero tutti e due a ridere, facendo girare il resto dei ragazzi, che li fissarono stupiti.
“Dracucciolino! Amorino, perche’ ridi?” chiese Pansy.
“Nien…niente!” disse Draco tra le risate.
“Herm, quando hai finito di spanciarti dalle risate con Malfoy, che ne dici di aiutarci a capire come diamine si fa a passare tra queste sbarre?” chiese Ron, cercando di far alzare la sbarra d’acciaio per andare all’ovovia.
“Ron, devi far passare dentro a questa fessura la tessera dello ski pass che hai al collo.” gli spiego’ Harry, mostrandogli come si faceva.
Una volta recuperata una cabina, cominciarono a salire verso le piste.
Finalmente dopo un quarto d’ora arrivarono alle piste. Inutile dire che le possibilita’ che uscissero tutti indenni alla fine della giornata erano meno dello 0,000000001%!
“Ehi, Lenticchia, hai il tuo sci sul mio! Levalo se non vuoi fare un capitombolo di cinque metri!” disse Draco a Ron.
“Coraggio, bambini, fate i bravi che dopo la mamma vi da’ i dolcetti!” fece Hermione con la voce in falsetto.
“Ah, ah, ah. Divertente, Herm! E poi non dare la colpa a me! E’ questo furetto che si lamenta per ogni co…MA SEI IMPAZZITO???” urlo’ Ron, al quale Draco aveva infilato una palla di neve nel colletto della tuta da sci.
“Ooops, non volevo!” ghigno’ il biondo divertito.
“Fa un freddo cane!!!” disse Ron cercando di scrollarsi la neve che gli stava entrando anche nelle mutande.
“Basta ragazzi!! Vi comportate come se aveste cinque anni!” disse Ginny.
“Bene, ora che abbiamo finito di fare i pazzi, che ne dite di cominciare la discesa?” suggeri’ Harry.
“Dracucciolo!!” trillo’ Pansy.
Il ragazzo sbuffo’ sonoramente. “Che c’e’?”
“Che succede se cado?”
“Ti rialzi.”
“E se mi faccio male?”
“Ti attacchi.”
“Uh, Dracucciolo! Non dovresti trattare cosi’ la tua amata!” ridacchio’ Ron.
“Okay, statemi bene a sentire” comincio’ Hermione. “Non ho nessunissima voglia di starmene qui implata in mezzo alla pista solo perche’ Pansy ha paura di cadere, percio’ MUOVIAMOCI!” disse.
“Va bene, va bene. Facciamo che chi arriva ultimo alla fine della pista cucina la cena?” disse Melanie.
“Non ci conviene. Metti che arriva Ron per ultimo, allora rischi l’avvelenamento!” disse Ginny divertita.
“Ah ah ah. Guarda che so cucinare meglio di te!” ribatte’ Ron.
“Se se… Non ti ricordi di quella volta che ti sei offerto di preparare il budino al cioccolato e ci si e’ afflosciato nel piatto??” domando’ Ginny.
“E’ stato un incidente! Avevo sbagliato le dosi!” disse Ron.
“Ragazzi basta! Io voglio sciare e se voi non volete…be’, ve ne tornate a casa!” disse esasperata Hermione.
Finalmente dieci minuti dopo riuscirono a posizionarsi in fila dietro Hermione (che era quella che se la cavava meglio nello sci) per iniziare la discesa.
“Okay, seguite me e se qualcuno rimane indietro noi lo aspartame alla fine della pista.” disse.
Comincio’ a scendere e tutto ando’ alla grande fino a meta’ pista, ma si sa, non bisogna mai cantare vittoria troppo presto…
“Lenticchia muoviti! Stai andando a una velocita’ esasperante! Ti superano anche i bambini di tre anni!!” disse Draco. Infatti lui e Ron distavano di almeno cinque metri dal resto del gruppo.
“Non rompere, Malfoy! Se hai cosi’ tanta fretta perche’ non mi superi??” ribatte’ il rosso.
“Draco, Ron, vi muovete??” urlo’ Ginny, la quale stava gia’ in fondo alla pista.
“Ginny, non romp…AAAAAAAAHHHH!!!!” Incomincio’ Ron, che pero’ fece gli ultimi metri capitombolando.
“Chi mi ha spinto?” disse non appena si fu rialzato.
“Io no…” rispose Draco.
“Sbrigatevi che dobbiamo fare la fila per la seggiovia!” disse Melanie.
“Seggio-che?” chiese Draco.
“Lascia perdere. Comunque muovetevi.” disse Hermione.
Dopo due minuti la fila fini’ e gli otto ragazzi poterono finalmente prendere la seggiovia.
Per qualche miracolo, riuscirono a prenderla tutti senza intoppi, a parte il fatto che Ron era finito con Draco.
“Ma…Malfoy…” balbetto’ il grifone.
“Che vuoi?”
“Co…cos’e’ quella montagnetta?”
“La fine della seggiovia.”
“Dra…Draco, come faccio a scendere?” gli chiese Ron ormai in preda al panico.
“Ti dai una spintarella e scendi.”
“Ma c’e’ la sbarra!” disse il rosso.
Draco sospiro’. Poi, a meno di quattro metri dalla fine della seggiovia, also’ la sbarra d’acciaio.
“CHE HAI FATTO???” urlo’ Ron.
“Ho tolto la sbarra, Lenticchia!”
“Ma cosi’ cadiamo!”
“Ma ci sei o ci fai??? Va be’, te la do io la spinta.” e detto questo mise una mano sulla schiena di Ron e gli dette una leggera spinta, cosi’ che poterono finalmente arrivare in cima alla pista.
“Ce l’avete fatta, finalmente!” disse Blaise.
“Pensavamo foste caduti dalla seggiovia!” gli fece eco Harry.
“Oh, Dracucciopuccio! Ho avuto cosi’ tanta pura che ti fossi fatto male!” squitti’ Pansy, attaccandosi prontamente al braccio del biondino.
“Com’e’ che ora “Dracucciolino” non va piu’ bene?” chiese ridendo Ginny.
“Gia’, Pansy. Ti sarei grato se la smettessi di chiamarmi con nomi idioti!” disse Draco.
“Okay, okay. Come vuoi!” acconsenti’ Pansy.
Un’ora e parecchie cadute dopo, si fermarono tutti in una baita-ristorante per pranzare.
Dopo che ebbero ordinato il menu, una ragazza dai lunghi capelli castano chiaro e gli occhi azzurri si avvicino’ al loro tavolo con un sorriso.
“Scusa, ma tu non sei quello che ieri mi aveva fatto la dichiarazione?” chiese rivolgendosi a Ron, che si strozzo’ con la coca.
“Ehm…si’” disse non appena ebbe finito di tossire. “Ma era una penitenza!” continuo’.
“Oh, capisco!” disse la ragazza. “Comunque io sono Caroline Tourmont, piacere.” fece lei allungando la mano.
“Francese?” chiese Harry.
“Per meta’. Mia madre e’ inglese, mio padre e’ nato a Parigi.” rispose Caroline.
“Perche’ non ti siedi qui con noi?” suggeri’ Hermione.
“Volentieri, grazie!”
“Allora…sei qui in vacanza?” chiese Melanie.
“Si’. Vivete a Londra, vero?”
“Si’. Tu pure?” disse Hermione.
“Purtroppo mio padre lavora in Francia, percio’ viviamo li’. Anche se mi piacerebbe molto vivere a Londra.”
“A che scuola vai?” chiese Ginny.
“Ehm…Oh, guardate, arriva il pranzo!” disse in fretta Caroline, vedendo il cameriere che stava portando loro il cibo.
“Dov’e’ il tuo fidanzato?” chiese Harry.
“Oh, ci siamo lasciati ieri.” disse Caroline.
Ron si ristrozzo’ con un pezzo di carne. “Oh, mi…ehm…dispiace!” disse.
“Non ti preoccupare, era un mezzo matto! Meno male che abita in Germania, o me lo sarei ritrovato pure a casa!” rise.
Due ore dopo salutarono Caroline e si avviarono verso casa.
Una volta in salotto accesero il camino, e dopo aver bevuto un po’ di te’, si misero a chiacchierare.
“Salve, ragazzi!” disse una voce profonda e bonaria.
“Chi…chi c’e’??” chiese Ron guardandosi intorno.
“No, Ron, e’ il professor Silente! E’ nel camino!” disse Blaise.
“Salve, professore!” lo saluto’ Harry, sporgendosi verso il camino, dove la testa del loro preside stava parlando.
“Harry, come va?”
“Bene! Oggi siamo andati a sciare!” disse il Prescelto.
“Perfetto! Ehm…signorina Gilmore?” disse il preside.
“Si’, professore?” chiese Melanie avvicinandosi.
“Volevo dirle che puo’ tornare a Hogwarts. Vede, il signor Gazza ha detto che non era coinvolta nel litigio tra la signorina Granger e la signorina Parkinson. Percio’ la punizione le verra’ tolta!”
“Oh, ma io mi stavo divertendo!” si lamento’ la bruna.
“Mi dispiace, ma e’ stato deciso cosi’. Le consiglio di fare la valigia: tra poco dovrebbe arrivare un gufo con la Passaporta che la riportera’ a scuola.” disse Silente.
“Oh, okay. Arrivederci.” fece Melanie.
Il preside scomparve dal camino in una nuvola di scintille scarlatte.
“Mel, ci dispiace!” disse Hermione.
“Si’. Ma vedrai che ti divertirai a Hogwarts!” aggiunse Ginny.
“Ehi, il gufo!” disse Blaise indicando la finestra.
“E’ con la Passaporta.” disse Harry aprendo la finestra e facendo entrare il volatile, che reggeva un barattolo vuoto.
Quindici minuti dopo, Melanie era davanti al caminetto con accanto la valigia e la Passaporta.
“Ciao, ci vediamo tra tredici giorni!” disse Hermione abbracciando l’amica.
Dopo aver salutato tutti, prese il barattolo e dopo aver contato fino a tre, scomparve.
“Be’, uno in meno non fa un gran danno!” disse Ron sbadigliando.
“RON! Sei l’essere piu’ menefreghista che abbia mai visto!” disse Ginny.
“Stavo scherzando!”
“Ma sotto sotto ha ragione! La partenza di Mel non ci impedira’ di divertirci!” disse Harry.
“Certo che voi maschi avete proprio tatto, eh?” disse Hermione sarcastica.
“Che ci vuoi fare, siamo fatti cosi’!” disse Ron.
E tutto fini’ in una fragorosa risata.


SPAZIO DELL'AUTRICE
 Salve salve salve!!! Allora...dopo un soggiorno al mare di quattro giorni, Dram16 e' tornata!! (Noooo, ma nn potevi restartene al mare?? ndTutti) (CATTIVI!!!!ndA).
Spero ke qst chappy vi sia piaciuto! E' un po' corto, ma mi e' venuto cosi'! Sapete, a volte l'ispirazione manca!!
Cmq qui vediamo che entra in scena una nuova ragazza: Caroline Tourmont! Chi sara'?? Solo una francesina in Austria per le vacanze...o qualcos'altro??? Ehh, mi disp ma dovrete aspettare i prossimi chap x saperlo!
Riguardo alla partenza di Melanie...be', e' ke nn sapevo davvero ke farle fare! Non mi sembrava tanto un bel personaggio, xcio' l'ho rispedito a Hogwarts! Ma se volete farlo tornare...be', basta ke me lo dite! Cmq io penso ke stia meglio a Hogwarts!
Ringrazio tantissimo: DumbledoreFan, RebelHalloweenJack, CissyMalfoy, Lucy Light, Coccinella, Seiryu e MelettaDolce!
Grazie ragazze!!! Siete voi ke mi date la forza di continuare!!! Vi prometto ke ci saranno molte sorprese...a partire dal prossimo chap!!!















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Capitolo 6
*** 5.Il Piano ***


chap5
5. Il PIANO


“Ginny, non e’ che mi potresti aiutare a tirar fuori la roba dalla lavatrice?” chiese Hermione due giorni dopo la partenza di Melanie.
“Ehm…veramente stavo giocando a scacchi con…”
“Ho capito, ho capito. La tua cotta per Harry viene prima di ogni altra cosa vedo.” sospiro’ la riccia, che da quando era partita la sua migliore amica faceva sempre piu’ fatica a mantenere la casa.
Stava giusto aprendo lo sportello della lavatrice, quando vide quello che c’era dentro…
“CHI DIAVOLO HA MESSO LO ZERBINO D’INGRESSO NELLA LAVATRICE???” urlo’.
Tutti gli abitanti della casa accorsero per vedere cosa era successo. Be’, non era proprio un bello spettacolo: lo zerbino, essendo marrone scuro, aveva stinto, e ora tutte le magliette bianche erano diventate a chiazze color cioccolato.
“Nooo! La mia maglietta di cotone!!” piagnucolo’ Ron.
“Perche’ si porta il cotone in montagna non si sa…” bisbiglio’ Ginny.
“Okay, ora mi spiegate…chi e’ stato di una stupidita’ cosi’ abissale a mettere questo dannatissimo tappetino marrone in un bucato di soli bianchi!” ripete’ la Capo Scuola, ormai in preda ad un attacco isterico. Se c’era una cosa che Hermione Jane Granger odiava, era non avere risposte.
“Ehm…supponiamo che sia stato io…che faresti?” disse Draco.
“Che cosa???? Come ti e’ venuto in mente di fare il bucato quando non sai nemmeno apparecchiare senza rompere un piatto???” disse la riccia.
“Su ragazzi! Non e’ mica una tragedia! Basta un Incantesimo di Pulizia e le magliette torneranno normali!” disse Blaise.
“E’ questione di principio, Blaise! Da quando e’ partita Melanie -Merlino solo sa perche’ Silente l’ha fatta tornare- e’ diventato complicato pulire, cucinare e riordinare la casa, perche’ nessuno di voi ci ha mai aiutate! E anche quando provate a farlo, combinate sempre disastri! Vedi Draco!”
“Suvvia Herm! Non dirmi che impazzisci per cosi’ poco…” ridacchio’ una voce alle loro spalle.
Tutti si girarono come un sol uomo. Davanti al camino c’era Melanie, che si scrollava la cenere di dosso, sorridente.
“Melanie!!! Oh mio Dio quanto sono contenta di vederti!!” disse Hermione correndole incontro e abbracciandola.
“Che bello Mel! Siamo di nuovo tutti insieme!” sorrise Ginny.
“Come hai fatto a convincere Silente a tornare?” chiese Ron.
“Oh, be’…diciamo che ha capito che sarei stata meglio qui con voi, percio’ stamattina mi ha chiamata e mi ha detto che potevo tornare!” spiego’.
“E’ fantastico! Sentite, che ne dite di andare a pattinare? Dovrebbe esserci una pista qui vicino.” suggeri’ Harry.
“Bella idea! Su, andiamo!” disse Pansy.
E cosi’ venti minuti dopo erano tutti davanti a una piazzetta, che gli abitanti del paese trasformava in una pista di pattinaggio sul ghiaccio ogni anno.
“Ehm…io non so pattinare…” disse Draco.
“Non ti preoccupare, ti insegna Herm!” disse Melanie.
“Si’ ti insegn…Cosa hai detto??” fece Hermione.
Melanie sospiro’. Poi prese l’amica per mano e la porto’ lontano dal gruppo.
“Herm, guarda che e’ inutile fare la finta tonta con me…” le disse.
“Di cosa parli?” chiese confusa Hermione.
“Del fatto che ti piace Draco!” rispose la brunetta come se fosse ovvio.
Hermione spalanco’ gli occhi.
“Cooosa??? A me piace Malfoy??” disse incredula.
“Oh, si’!”
“Tu sei pazza…” disse con assoluta convinzione la Capo Scuola.
“Vedremo…Comunque scommetto che accettera’ di prendere lezioni da te!”
“Solo perche’ nessun altro gliele vuole dare!” ribatte’ la riccia.
“Non ne sarei cosi’ sicura…” disse Melanie indicando Pansy che cercava di trascinare Draco sul ghiaccio.
Hermione sospiro’.
“E va bene, gli insegnero’ io. Pero’ questo non significa che mi piaccia!” aggiunse.
“Se se…”
“Cosa vorresti insinuare???” sibilo’ minacciosa la grifoncina.
“Chi disprezza compra, cara mia!” e detto questo torno’ dagli altri.
“Malfoy! Ehi, MALFOY! Muoviti se vuoi imparare a pattinare decentemente entro queste due settimane!” grido’ entrando in pista al biondino, che si stacco’ felice da Pansy e la raggiunse.
“Bene. Direi che possiamo iniziare con i principi base.” disse con aria professionale.
“Cioe’?” domando’ Draco.
“Cioe’ rimanere in piedi senza rompersi l’osso del collo.”
“Ah, ah ah.” fece il Serpeverde sarcastico.
“Senti, facciamo cosi’. Tu stai fermo qui, e io faccio il giro della piazza, cosi’ vedi come bisogna muoversi. Okay?”
“Okay.”
Hermione si stacco’ dalla ringhiera che circondava la piazzetta ghiacciata, e inizio’ a pattinare elegantemente per tutto il diametro della pista.
Poco dopo torno’ da Draco, finendo la sua esibizione con una graziosa giravolta.
“Dove hai imparato a pattinare?” chiese il biondino.
“I miei genitori mi portavano ogni anno in montagna, e nel paesino dove andavamo c’era una pista di pattinaggio. Ho imparato li’.” spiego’ lei.
“Bene, credo di aver capito come bisogna muoversi. Quello che non ho capito e’ come non cadere.” disse Draco.
“Devi bilanciare il peso del corpo. Mai troppo indietro, o si rischia di scivolare. Devi stare con il busto leggermente piegato in avanti.” gli disse Hermione. Poi gli fece appoggiare un braccio intorno alle sue spalle, mentre lei ne metteva uno sulle sue, per sorreggerlo.
“Ora ti dai una piccola spintarella. Segui me e non aver paura di cadere; ti sorreggo io.” disse con la voce piu’ gentile che avesse mai riservato a Draco Malfoy.
All’inizio i tentativi di Draco ebbero scarso successo, ma dopo mezz’ora, con l’aiuto di Hermione, riusci’ a fare dei piccoli pezzi da solo. Almeno fino a che…
“Ooops, scusa, Granger!” disse aiutandola ad alzarsi, visto che l’aveva praticamente travolta.
E fu proprio mentre le tendeva la mano per aiutarla, che i loro occhi si incontrarono.
Rimasero cosi’ a guardarsi finche’ qualcuno non interruppe il contatto.
“Ma avete visto che ore sono??? Non mi ero accorta che fosse cosi’ buio! Torniamo a casa!” disse Ginny.
Hermione e Draco, entrambi rossi in viso, si rialzarono e seguirono gli altri.
Tutti e due speravano immensamente che nessuno dei loro amici li avesse visti. Ma qualcuno c’era…e una volta in camera ne parlo’ con il suo compagno.
“Ehi Blaise?” disse Melanie sedendosi sul letto.
“Si’?”
“Hai notato come si guardavano Herm e Draco?”
“Vuoi dire come Draco guardava Hermione?”
“In che senso?” chiese Melanie.
“Nel senso che ormai l’hanno capito tutti che a Draco piace Hermione!” rispose sorridendo il moretto.
“Davvero??”
“Ma si’! E’ solo che e’ troppo scemo per capirlo! E’…come si dice? “Innamorato ma non sa di esserlo”!”
“Credo che anche per Herm sia cosi’.”
“E allora che facciamo?”
Melanie ci penso’ un po’ su.
“Secondo te cosa succederebbe se loro due si trovassero per caso da soli, in una situazione…come dire…pericolosa?” chiese.
Blaise la guardo’ per un minuto buono.
“Melanie, sei un genio!” le disse.
“Io direi di mettere in atto il piano domani. Andremo ancora a sciare, e un signore tre giorni fa mi ha detto che vicino al boschetto c’e’ una baita abbandonata…”
“E noi dovremmo chiuderli dentro?” chiese Blaise.
“Esatto. Ma mica per tutta la notte!”
“Spero proprio di no…Ti immagini se per qualche motivo rimanessero chiusi li’ e non riuscissero ad uscire?”
“Non essere pessimista! Andra’ tutto bene!” rispose Melanie.
“Allora possiamo dare inizio al piano!” disse Blaise tendendo la mano.
“Diamo inizio al piano!” ripete’ sorridendo Melanie, stringendogliela.





SPAZIO DELL’AUTRICE
Ciaooo!! Eccomi qui con un nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Come vedete ho deciso di far tornare Melanie! Senno' il nostro Blaise chi lo consolava??
Eheh...e ora che succedera' quando Mel e Blaise metteranno in atto il loro piano? Per saperlo, non rimane che leggere il prossimo chap, ke spero postero' presto!
Grazie a: Saretta4ever e Lucy Light, e un grazie speciale a DumbledoreFan, x la sua magnifica recensione!
Un bacio a tutte!









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Capitolo 7
*** 6. Dispersi ***


chap6
6. DISPERSI


“Giornata perfetta per sciare, eh?” disse Melanie guardando fuori dalla finestra della sua camera.
Erano le cinque e mezza, e ovviamente Blaise dormiva, ma questo non avrebbe impedito a Melanie di calmare l’eccitazione, perche’ quello sarebbe stato il giorno in cui il suo grande piano sarebbe stato messo in atto.
Visto che Blaise non dava cenno di tornare nel mondo reale, la brunetta gli si avvicino’ e gli strappo’ letteralmente via le coperte.
“Sveglia dormiglione!!! Questo e’ il grande giorno in cui Herm e Draco scopriranno di essere fatti l’uno per l’altra! Con il nostro aiuto, s’intende.” gli disse fiondandosi in bagno per prepararsi.
Blaise, che allo “sveglia dormiglione” era balzato a sedere sul letto, si stropiccio’ gli occhi e disse assonnato: “Ma che bisogno c’era di svegliarmi alle cinque e mezza?”
“Ti rifarai stasera! Ora vestiti, dobbiamo incominciare il nostro piano gia’ qui in casa!” rispose lei uscendo dal bagno.
Quando furono tutti e due pronti, bussarono alla porta della camera di Hermione e Draco, e non ricevendo alcun suono in risposta, decisero di entrare.
I due letti erano tenuti separati da un comodino, che stava nel mezzo. Melanie lancio’ uno sguardo d’intesa a Blaise e con il suo aiuto spostarono il comodino, cosi’ che niente impedisse ai due letti di essere uniti.
Okay, Melanie aveva una mente pervertita quando si trattava di mettere insieme due persone, e le sue idee erano sempre un po’ strane…ma quei due erano cosi’ carini insieme! Non ce la faceva proprio ad aspettare che si dichiarassero senza un aiuto (e poi non era nemmeno detto che si dichiarassero!).
Dopo aver unito i letti facendo attenzione a non svegliare nessuno dei due, se ne andarono in punta dei piedi in cucina, per iniziare la colazione.
“Cosa faranno quando scopriranno che hanno dormito insieme?” chiese Blaise riempiendosi un bicchiere di succo d’arancia.
“Sicuramente Hermione dira’ che c’e’ una spiegazione logica, sai com’e’ fatta.” rispose Melanie.
“Che spiegazione logica c’e’ quando hai dormito accanto a una persona con cui non volevi dormire?” disse il Serpeverde.
“Mah, non lo so. Ma Herm fara’ di tutto per cercarne una. Dira’…non so…che e’ sonnambula e cose cosi’!”
Dopo quindici minuti, Blaise si alzo’ da tavola.
“Sono le sei e un quarto. Io vado a vedere se si sono scannati.” disse avviandosi verso le scale.
Cinque minuti dopo scese di corsa, con una macchina fotografica magica in mano.
“Melanie, devi venire a vederli, sono uno spettacolo fantastico!” disse prendendola per mano e trascinandola nella camera dei due ragazzi.
La scena che si prospetto’ davanti agli occhi di Melanie era davvero fantastica! Surreale, certo, ma fantastica!
Draco, che nel sonno doveva essere rotolato verso Hermione, aveva la testa della ragazza appoggiata sul suo petto, i suoi ricci sfioravano appena il mento del biondino e la mano di lei era leggermente premuta sul suo petto.
Melanie senti’ un clic alla sua destra, si giro’ e vide che Blaise stava scattando foto all’impazzata. La moretta sorrise, e lanciando un ultimo sguardo alla sua migliore amica e a Draco, usci’ dalla camera.
“Blaise, ma secondo te se ne sono accorti?” gli chiese la ragazza una volta in salotto.
“No. Draco ha un sonno pesantissimo. Non lo sveglieresti nemmeno a cannonate.”
“Anche Hermione ha il sonno pesante. Speriamo non si ammazzino quando scopriranno che hanno dormito insieme!” disse Melanie.


Hermione apri’ lentamente gli occhi. Con la vista ancora annebbiata dal sonno, si accorse che qualcosa, o meglio, qualcuno, le stava completamente addosso.
Alzo’ piano la testa e vide che stava completamente appiccicata a Draco Malfoy!
“Cosa diavolo ci faccio appiccicata a Draco?!?!?” si disse la riccia.
Penso’ di spostarsi, ma vide che era sul bordo del letto: un movimento affrettato e sarebbe caduta!
Decise di stare ferma e far finta di dormire, e fu allora che si accorse di una cosa terribile: la coperta durante il sonno, le era quasi completamente caduta, cosi’ da lasciarla scoperta fino alle ginocchia. Il vero problema, era che la sua camicia da notte era quasi completamente trasparente!
“Ma…come diavolo ci sono arrivata nel suo letto??? Io non sono sonnambula!” penso’ di nuovo.
In quel momento, Draco apri’ piano gli occhi. Hermione per fortuna fece in tempo a chiudere i suoi, facendo finta di dormire.


Draco senti’ un leggero solletico sul mento. Guardo’ in basso, e vide che Hermione dormiva attacata a lui! Prima di scostarsi di scatto, pero’, fece in tempo a vedere che Hermione era davvero bella quando dormiva, e anche quando era sveglia non era mica male!
Comunque si scosto’ veloce, e la ragazza, che non si aspettava quel movimento brusco, casco’ giu’ dal letto.
“Ahi! Che male!” esclamo’ rialzandosi. Nel farlo vide che Draco la stava guardando con curiosita’.
“Ehm, Granger?” disse.
“Si’?”
“Potrei sapere cosa ci facevi nel mio letto?”
La Capo Scuola si guardo’ intorno, e il suo sguardo si poso’ sui due letti uniti.
“Qualcuno ha unito i letti!” disse.
“Che co…” ma si blocco’ di colpo vedendo che stava seduto in pratica su un letto a due piazze.
Si guardarono. Poi si fiondarono insieme fuori dalla camera.
Arrivati in salotto videro i loro amici seduti comodamente sul divano a leggersi un libro.
“Oh, ciao ragazzi. Dormito bene?” li saluto’ il moro appena li vide.
“Non fate i finti tonti! Siete stati voi due a unire i nostri letti!” urlo’ Hermione.
“Noi???” Melanie e Blaise spalancarono gli occhi con aria innocente.
“Si puo’ sapere chi e’ che urla in questa maniera alle otto?” chiese Ginny scendendo insieme a Harry.
“Oh, niente Gin. Lascia stare.” disse Hermione.
“Malfoy, Pansy dice che se continuate ad urlare cosi’ le si rovina il sonno di bellezza…” disse Ron con una smorfia, comparendo anche lui dalla scala.
“Che facciamo oggi?” chiese Harry.
“Sciamo ancora, no?” dissero con un sorriso Blaise e Melanie.
Cosi’ un’ora dopo erano di nuovo sulle piste.
“Mmmmmh…siete sicuri che non comincera’ a nevicare?” chiese Hermione guardando il cielo scuro.
“Ma che dici, Herm!” disse Ginny.
“Okay, iniziamo con una piccola discesa su questa pista blu, dopo passiamo a quella rossa, va bene?” disse Hermione.
“Perfetto.” dissero tutti.
“Allora…Ginny dietro di me, poi Mel, Blaise, Ron, Harry, Draco e Pansy.” ordino’ la riccia.
“No no no, Herm! Oggi la faccio io la fila! Harry e’ il primo, poi Pansy, Ginny, Ron, Blaise, io, tu e Draco!” la corresse Melanie.
La Capo Scuola alzo’ le spalle.
Verso meta’ discesa, Hermione si fermo’ di botto, facendo andare Draco a sbattere contro di lei. Solo che persero tutti e due l’equilibrio, cadendo l’uno sull’altra e rotolando sulla neve per parecchi metri.
“Ehi, Malfoy, mi stai schiacciando! Levati!” disse Hermione con la guancia che le si stava ridurrendo in un ghiacciolo, visto che era caduta a faccia in giu’ sulla neve.
“Come se fosse facile con questi maledetti sci!” ribatte’ lui.
“Malfoy, sto gelando!”
In quel momento si giro’ di scatto, finendo a pancia in su, e ritrovandosi a meno di un centimetro dalle labbra di Draco.
Rimasero cosi’, a guardarsi negli occhi, per secondi che parvero interminabili…
“Mio Dio…certo che e’ bello…ma cosa stai dicendo, Herm! Il freddo deve avermi spappolato il cervello! Malfoy non e’ bello! E’…di piu’…COSAAAA???” penso’ la bella grifoncina.
Si stavano ancora guardando…
“Non mi ero mai accorto di quanto fosse bella la Granger…” si ritrovo’ a pensare il biondino, dandosi dell’idiota subito dopo.
E tutti e due sentivano di provare sentimenti che mai avrebbero creduto di poter provare…o almeno, non tra di loro…
Una sensazione magnifica che partiva dalla punta dei piedi e passava per tutto il corpo, facendoti battere forte il cuore…
“Pero’…non riesco a distogliere lo sguardo da quegli occhi di ghiaccio…”
“Pero’…non riesco a distogliere lo sguardo da quegli occhi di cioccolato…”
Solo dopo minuti, che sembrarono ore, Hermione riusci’ a rompere quel silenzio piu’ che imbarazzante.
“Ehm…io…hai il gomito sul mio stomaco…” sussurro’ la ragazza senza fiato per il peso di Draco.
“Oh…oh, si’, certo…scusa.” disse lui rialzandosi.
Si guardarono intorno. Senza essersene accorti, erano finiti fuori pista. Alla loro destra c’era un boschetto di pini, e proprio li’ vicino, si scorgeva una piccola baita.
In quel momento, delicati e leggeri fiocchi di neve cominciarono a scendere giu’ dal cielo, ma quella che sembrava una nevicata come le altre, si trasformo’ in pochi secondi in una piccola bufera.
“Credo ci convenga entrare nella baita! Non credo durera’ per molto questa nevicata, ma e’ meglio essere riparati!” urlo’ Hermione per farsi sentire al di sopra del vento.
Il Serpeverde annui’, si tolsero gli sci per portarli in spalla e cominciarono a camminare verso la piccola casetta.
Ad un tratto, la ragazza inciampo’ in una radice che spuntava dalla neve e per non cadere si aggrappo’ a Draco, che cadde anche lui.
“Mi dispiace!” urlo’ lei, sempre per non essere sovrastata dal vento.
“Non importa. Ti fa male da qualche parte?” urlo’ lui in risposta.
“Credo…la caviglia…penso si sia slogata, come minimo…” disse lei.
Il biondo poso’ gli sci a terra e aiuto’ la grifoncina ad alzarsi. Vedendo che difficilmente si reggeva in piedi, la prese in braccio.
“No…non importa! Ce la faccio ad arrivare alla casetta…sono solo pochi metri!” si affretto’ a dire Hermione.
“Non dire cretinate. Hai la caviglia slogata e non riusciresti a fare nemmeno un metro senza romperti anche l’altra! E smettila di agitarti, senno’ non riesco a portarti!” ribatte’ lui irritato.
“Ma…e gli sci?” chiese lei.
“Li torneremo a prendere quando la tempesta sara’ finita…”
Con molto sforzo, riuscirono a raggiungere la baita, e una volta dentro, il ragazzo l’adagio’ delicatamente su una poltrona imbottita che si trovava in mezzo alla stanza.
Evidentemente non era proprio abbandonata. Doveva essere una di quelle casette dove si riuniscono gli allievi con i maestri di sci tutte le mattine, visto che c’erano una brandina, una cucinetta a gas, un paio di coperte pesanti e due poltrone.
“Come va?” chiese indicando la caviglia.
“Molto meglio, grazie.”
“Hai idea di quando finira’ questa bufera?”
“No. Non ci resta che aspettare…” rispose Hermione.
“E allora aspettiamo…” sussurro’ Draco sedendosi sull’altra poltrona.


Nello stesso ristorante dove avevano incontrato Caroline Tourmont, Blaise e Melanie stavano facendo un buco nel parquet per quanto camminavano avanti e indietro.
Tutti gli sciatori si erano rifugiati li’ appena prima dell’inizio della bufera, e ora la radio della locanda era sintonizzata sul canale meteo.
Bufera in corso sulla pista nord-ovest del Tirolo, a due chilometri da Seefeld. Centinaia di sciatori sono bloccati nelle locande, ma per fortuna nessun disperso. I grafici ci informano che la bufera durera’ tra le due e le tre ore, e vi preghiamo di non uscire assolutamente nella tempesta. Il rischio e’ di congelare, viste le temperature al di sotto dei 5 gradi. Daremo notizie ogni mezz’ora. Raccomandiamo ancora di non uscire…” stava dicendo il metereologo alla radio.
“Oh mio Dio! E’ colpa mia, e’ colpa mia!” mormoro’ Melanie.
“Colpa tua? Di cosa?” chiese stupito Ron.
“Herm e Draco erano dietro di me…ero io che dovevo controllarli! E ora sono li’ fuori, dispersi nella tempesta!” le lacrime cominciavano a solcarle le guance.
“Mel, non dire neanche per sogno che e’ colpa tua! Tu non c’entri niente! E poi vedrai che stanno bene…” cerco’ di consolarla Harry.
“Si’, sono sicura che Draco si prendera’ cura di Hermione. Non ti devi preoccupare.” disse piano Pansy.
“Ma…scusa, tu non eri innamorata di lui??” chiese stupito Harry.
“Io? No! Voglio dire…lo sono stata fino al quarto anno…ma ora e’ solo un amico…” rispose lei.
“E tutti quei “Dracucciolino, vieni qui amorino!”?” s’informo’ Ron.
“Oh, ma quella e’ tutta scena! In fondo, gli voglio molto bene, e con lui mi viene spesso da fare l’oca, non so perche’…” disse Pansy.
“Wow, Pansy, tu mi sorprendi!” sorrise Harry.
Ginny, dal canto suo, stava prendendo mentalmente nota di strangolare Pansy non appena le sarebbe stato possibile.
La radio parti’ di nuovo: “Attenzione: sono stati trovati due paia di sci non lontano dalla pista numero 16, da qui raggiungibile con la seggiovia. I nostri elicotteri stanno attualmente setacciando la zona per cercare gli eventuali dispersi…
Dopo quella notizia Melanie scoppio’ letteralmente in lacrime.
“Sono loro! Noi siamo qui al caldo e riparati mentre loro sono dispersi chissa’ dove, in questa tempesta!” singhiozzo’.
Blaise le si avvicino’ cautamente e le mise con dolcezza un braccio intorno alle spalle.
“Stanno bene…ne sono sicuro…stanno bene…” le sussurro’ piano all’orecchio. E Melanie, dopo un ultimo piccolo singhiozzo, si calmo’.



SPAZIO DELL'AUTRICE:
Ciaoo! Okay, lo so che avevo detto che avrei scritto della baita in questo capitolo, ma ieri, quando l'ho scritto, mi e' venuto in mente lo scherzo dei letti, e se aggiungevo anche quello che succedeva nella baita il chap mi veniva lungo un chilometro! Cmq nn vi preoccupate, postero' presto il prossimo capitolo!
Spero che questo vi sia piaciuto e che non lo abbiate trovato troppo noioso...
Grazie a:

Lucy Light: Grazie x la tua recensione! Non ti preoccupare, anche se pensera' solo a Draco, la casa non ne risentira'! Insomme, e' sempre Hermione, no? Grazie ancora, baci!

DumbledoreFan: Ma ciaooo! Non so cm mi sia venuta in mente la scena della lavatrice, ma ti posso dire che hai ragione riguardo al fatto che Draco lo ha fatto per farla arrabbiare! Spero ti sia piaciuto qst chap e spero di aggiornare presto il prossimo, dove scopriremo cosa faranno Draco e Herm nella baita... Un bacio enorme!

Sigh...solo due hanno recensito...xo' la recensione di DumbledoreFan vale x dieci!  Xke' con le sue recensioni mi fa sempre sorridere! E mi fa davvero piacere che la mia scrittrice preferita recensisca i miei chap!
Un bacio a tutte!











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Capitolo 8
*** 7. Nella Baita ***


chap7
7. NELLA BAITA



“Malfoy?” sussurro’ Hermione.

“Mmmh?”
“Come staranno gli altri?”
“Bene, non ti preoccupare.” rispose lui.
Hermione era seduta sulla brandina, con la caviglia che le si stava gonfiando a vista d’occhio, e loro non potevano fare magie per farla guarire.
“Secondo me ci vorrebbe del ghiaccio.” disse Draco indicando la caviglia.
“Si’, ma non credo sia una buona idea uscire con questa bufera.” rispose lei.
Draco sospiro’. “Senti, quella caviglia ha raggiunto le dimensioni della tua coscia, percio’, se vuoi evitare di passare il resto di questa vacanza a letto con un’infezione, ti conviene lasciarmi andare a prendere un po’ di quel ghiaccio che si e’ formato sul pino di fronte la casa.” disse.
“No. Non se ne parla assolutamente! Tu non ci vai la fuori in mezzo al gelo!” ribatte’ lei.
“Tanto non puoi fare nulla per fermarmi…” disse Draco avviandosi alla porta.
“Ehi, Malfoy…dove vai?? Torna qui! Immediatamente!” urlo’ Hermione, ma il biondino era gia’ uscito in mezzo alla tormenta.
Passo’ un minuto. Ne passarono due. E Draco ancora non rientrava.
La ragazza comincio’ a torcersi le mani, diventando sempre piu’ nervosa ogni secondo che passava.
Ormai erano dieci minuti che non si vedeva, e il pino dove c’era il ghiaccio distava pochi passi.
“Ma dov’e’??” mormoro’ preoccupata.
Il guaio era che non poteva nemmeno alzarsi, visto che appena muoveva la caviglia le faceva un male cane.
“Oddio…oddio…perche’ non torna?…”
Guardo’ l’orologio che aveva al polso; era da quasi quindici minuti che non tornava…
“Oh mio Dio…io…se non torna e’ tutta colpa mia! Non potevo stare attenta invece di inciampare in quella radice? Oddio, e se muore? No! Non ci devo proprio pensare! Ma dov’e’? Dov’e’?” disse cercando di mettersi piu’ comoda sulla branda.
“Draco mi dispiace…mi dispiace tanto…ma ti prego, torna!”
“Wow, Granger, non sapevo ti preoccupassi cosi’ tanto per me…” disse una voce divertita dietro di lei.
Hermione si giro’ di scatto e Draco era li’, appoggiato al muro, mentre in mano aveva del ghiaccio che aveva reso resistente al caldo con un incantesimo, cosi’ che non si sciogliesse.
“Malfoy! Cosa diavolo…ma…non eri disperso nella bufera??” disse lei stupita e arrabbiata.
“Si’…fino a un quarto d’ora fa. Veramente sono dieci minuti che ti sto guardando mentre preghi che stia bene…” disse ridendo.
“Tu! Brutto idiota! Mi hai fatto preoccupare da morire!! Io ero qui a sperare che tu tornassi, mentre tu eri dietro di me! A proposito, come sei entrato?” chiese poi Hermione.
“C’e’ una porticina sul retro.”
“Sei un insulso menefreghista! Stavo quasi morendo dalla preoccupazione! Mi hai fatto passare venti minuti d’inferno! Venti minuti! Ti rendi conto, idiota???” ormai la ragazza era furiosa.
“Hermione, calmati, per l’amor del cielo! Era solo uno stupido scherzo!” cerco’ di sdrammatizzare lui.
Il fatto che l’avesse chiamata per nome, pero’, non sembro’ sortire alcun effetto calmante su di lei. Anzi…
“E cosi’ ora mi chiami per nome, eh? Bene, vedo che sei bravo a incantare le persone! Ma con me non funziona, capito?? Funzionera’ con la tua cara Pansy, ma non con me!” sbraito’.
“Senti, ora mi stai a sentire!” disse Draco con tono fermo. “Sono uscito per procurarti del ghiaccio, e l’ho fatto per te, non per me! E invece di ringraziarmi o chesso’ io, mi urli addosso come una pazza, perche’ ti ho fatto un favore! Un favore, Granger! E ora se non ti dispiace, tieniti questo ghiaccio e non rompere piu’!” fini’ di dire, porgendole i cubetti incantati.
Hermione prese il ghiaccio e se lo poso’ sulla caviglia dolorante. La sensazione fu subito di enorme sollievo, ma era ancora arrabbiata con Draco per quello stupido scherzo.
“Vedi se mi preoccupo ancora per te la prossima volta…” penso’ amareggiata.
Passarono dieci minuti nel piu’ completo silenzio. Ormai erano in quella baita da quasi un’ora, e la bufera non dava cenno di voler smettere.
Hermione non ce la faceva piu’ a restare in silenzio senza far niente. Sposto’ lo sguardo dalla sua caviglia a Draco, che stava seduto sulla poltrona a qualche metro da lei, e sembrava completamente preso ad osservare la tempesta fuori dalla finestra.
Aveva i capelli leggermente spettinati, e su alcune ciocche biondissime vi erano ancora intrappolati dei piccoli fiocchi di neve, che miracolosamente non si erano sciolti.
Il viso, dai lineamenti delicati, era concentrato sulla finestra, e quegli occhi azzurro-grigi perennemente freddi, brillavano ora di una luce completamente nuova, e parevano emanare un po’ di calore, nonostante stesse guardando una bufera in corso.
Visto cosi’, sembrava proprio un angelo, ma chi lo conosceva bene sapeva che non lo era affatto.
“Granger, perche’ mi fissi?” disse d’un tratto senza voltarsi.
Hermione arrossi’ violentemente.
“Io…non stavo fissando te…guardavo…la finestra.” menti’.
“Si’, certo…”
“Hai deciso di farmi saltare i nervi?” chiese lei cominciando a scaldarsi.
“Diciamo che e’ il mio passatempo preferito, ultimamente…” ghigno’.
“Non so proprio come fa Blaise a sopportarti! Dev’essere un santo!” disse lei a denti stretti.
“Si’, non posso darti torto, e’ un santo.”
“Ma si puo’ sapere che ti ho fatto??”
“Ehi, calma! Secondo me dovresti dormire di piu’!”
“Io…dormire di piu’?? Ma cosa dici??” domando’ scandalizzata.
“Sembri una pazza isterica.” ridacchio’ Draco.
“Io??? E poi tu sei un sadico! Ma dico, mi hai fatto prendere un colpo quando non ti ho visto ricomparire dopo quasi mezz’ora!” urlo’ Hermione.
Draco fece un respiro profondo, probabilmente per calmarsi.
“Okay, Granger. La vuoi mettere cosi’? Vuoi passare il resto di queste vacanze a odiarmi e a litigare con me? Bene, perche’ quando ho capito che sarei dovuto stare in camera con te, mi sono rassegnato e mi sono promesso di comportarmi meglio con te e i tuoi amichetti in queste due settimane! Ma evidentemente tu non sei cosi’ bendisposta! Voi Grifondoro, con questa mania del fatto che i Serpeverde sono degli stupidi bulli, antipatici, cattivi e tutte quelle cretinate! Non credo di aver mai conosciuto uno di voi bendisposto nei nostri confronti!” dichiaro’ con rabbia sempre piu’ crescente.
“Io si’…” mormoro’ Hermione.
“Scusa? E chi?”
“Melanie non pensa che voi siate neri come vi si dipinge. Ed e’ molto bendisposta nei vostri confronti.”
“Bene, almeno qualcuno di intelligente c’e’ tra di voi…” ribatte’ lui.
“Nemmeno io voglio litigare con te, ma mi pare che tu non faccia nessuno sforzo per contribuire!” disse la grifoncina.
“Ah, no? Hai presente stamattina, quando abbiamo trovato i letti uniti e ci siamo accorti che avevamo dormito insieme?” chiese girandosi a guardarla negli occhi.
“Si’.”
“Be’, diciamo che avrei dovuto buttarti giu’ dal letto a calci e tempestarti di insulti, ma non l’ho fatto! Vuoi sapere perche’?”
“Sorprendimi…” disse sarcastica Hermione.
Draco la guardo’ per qualche secondo.
“Lascia stare, non capiresti comunque…” sussurro’ tristemente.
“Oh, certo! Fa come ti pare, Malfoy!” sbotto’ arrabbiata.
I minuti passavano con lentezza esasperante, e Hermione e Draco smisero di parlarsi. Draco era troppo frustrato per quella nuova sensazione che s’impadroniva di lui ogni volta che guardava Hermione, e lei, dal canto suo, non riusciva a spiegarsi come mai si era preoccupata cosi’ tanto quando Draco non era tornato dalla bufera.
Il ragazzo prese un profondo respiro, poi si ando’ a sedere accanto alla Grifondoro.
“Granger?” disse piano.
“Cosa?”
Il Serpeverde rimase in silenzio per qualche istante.
“Allora?” lo incito’ Hermione.
“Scusa…” disse socchiudendo gli occhi.
“Co…come?” sbarro’ gli occhi.
“Ho detto scusa. E non fare quella faccia stupita, non mi sembra che ti abbia detto “sposami”!” replico’ un po’ acido.
“Scusa te…non mi sarei dovuta arrabbiare cosi’ tanto.”
“Riesci ad alzarti?” le chiese il Principe delle Serpi, indicandole la gamba.
“Ci provo…” Hermione provo’ ad alzarsi, cercando di non appoggiarsi troppo sulla caviglia, ma dopo nemmeno un passo, le gambe le cedettero (probabilmente perche’ si erano addormentate, visto che stava nella stessa posizione da un’ora) e stava per finire lunga distesa sul parquet, se Draco non l’avesse afferrata prontamente per un braccio, facendo’ cosi’ incontrare di nuovo quei due occhi, di ghiaccio e di cioccolato.
Rimasero cosi’, senza muoversi…
“Okay, Herm, stai calma! Non pensare a quanto e’ bello in questo momento, resta lucida!” si disse Hermione.
“Bene, sono a meno di un centimetro dalle labbra di Hermione Granger e questo non dovrebbe farmi alcun effetto. Infatti ora mi scansero’, e faro’ come se non fosse successo niente. Okay, spostati Draco. Ho detto spostati. Maledizione, perche’ ho questo enorme bisogno di baciarla? Cavolo, Draco, spostati!” penso’ il biondo.
E fu li’, in quella fredda baita di montagna, che Draco mando’ a quel paese tutti i suoi pregiudizi su Hermione Granger e, senza neanche accorgersene, poso’ dolcemente le labbra sulle sue, prima in un bacio casto, che poi divenne via via sempre piu’ passionale.
Hermione, dopo il primo momento di sorpresa, rispose al bacio e allaccio’ le sue braccia attorno al collo del biondo, e socchiuse piano le labbra, permettendo alla lingua di Draco di scontrarsi con la sua.
Solo due minuti dopo, Draco si stacco’ piano, per l’evidente bisogno di ossigeno, e guardo’ la ragazza per qualche secondo, prima di scansarsi bruscamente.
“Draco…” comincio’ Hermione.
“Hermione, io…mi dispiace, non so cosa mi sia preso! Non…volevo…” la interruppe lui.
“Oh.” riusci’ soltanto a dire. Capi’ che quello che era successo era stato uno sbaglio, e che non si sarebbe mai piu’ ripetuto. Ma sapeva che mentre Draco la baciava, sentiva dentro di lei emozioni che non avrebbe mai creduto di provare. Un misto di gioia infinita e paura…ma paura di cosa? Nemmeno lei lo sapeva.
In quel momento fuori dalla porta della baita qualcuno busso’.
Draco scatto in piedi e disse: “Chi e’?”
“Non vi preoccupate, siamo della guardia di montagna, siamo venuti a soccorrervi.” disse una voce.
Draco apri’ la porta e si trovo’ davanti quattro uomini abbastanza corpulenti, e guardando dietro di loro, si accorse che la bufera era finita.
“Come mai la signorina non si alza?” chiese un altro uomo accennando a Hermione.
“Ha una caviglia rotta.”
Con l’aiuto degli uomini, misero Hermione su un gatto delle nevi, per trasportarla fino all’ovovia e di li’ lasciarli ai loro amici.
“Ma allora stanno bene?” chiese Hermione.
“Si’, cara. Sono stati portati all’ovovia insieme agli altri sciatori. Ma due di loro erano proprio disperati,si vedeva!” disse l’uomo che aveva bussato alla porta della baita.
“Chi erano?” chiese Draco.
“Oh, non so i nomi, ma una la chiamavano Mel, e l’altro era un ragazzo davvero molto carino, con i capelli corvini e gli occhi blu…”
“Blaise e Melanie…” mormoro’ Hermione.
“Oh, a proposito, io sono Alex, e questi sono Jake, Mark e Steven.” si presento’ l’uomo.
Dieci minuti dopo arrivarono all’ovovia e appena entrarono, scorsero subito i loro amici. Non fecero in tempo a dire o fare niente, che Melanie e Blaise li stavano abbracciando come se temessero che sarebbero scappati da un momento all’altro.
“Dio, quanto sono contento di vedervi!” disse Blaise abbracciando l’amico, che ricambio’ l’abbraccio.
“Herm! Oh, Herm, ero preoccupata da morire!! Ma che ti e’ successo?? Sembra che tu abbia visto un Dissennatore!” commento’ Melanie vedendo la faccia della sua migliore amica.
“Niente, ti spiego a casa…” disse Hermione.
Poi alla ragazza fasciarono la caviglia, e alcuni infermieri dell’ovovia dissero che era una semplicissima storta, e non capirono come mai si fosse gonfiata cosi’ tanto.
“Domani riuscira’ di nuovo a camminare bene, signorina.” disse uno degli infermieri.
Arrivati a casa, contenti che tutto fosse finito bene, Hermione venne portata in camera sua da Melanie, che rimase con lei per aiutarla. E per farsi raccontare cos’era successo esattamente nella baita con Draco, visto che non la convinceva proprio quella faccia del tipo Ho-Appena-Avuto-Un-Incontro-Ravvicinato-Con-Un-Dissennatore.
Nello stesso momento, Blaise stava nella sua camera a parlare con Draco.
“Allora, Dracucciolo…che e’ successo nella baita?” gli chiese a bruciapelo dopo averlo fatto accomodare sul suo letto, mentre lui si sedeva su quello di Melanie.
“Nulla, che vuoi che abbia fatto?” rispose in fretta il biondino.
“Non m’inganni, Draco!”
“Ti giuro che non e’ successo niente!”
“Certo…allora com’e’ che hai l’aria cosi’ sconvolta?” chiese sorridendo Blaise.
“Sconvolta come?”
“Mah, non so…Hai presente quella volta in cui quella ragazzina di Tassorosso del secondo anno ti e’ corsa incontro durante la colazione in Sala Grande e ti ha urlato “Draco Malfoy ti amoooo!!! Sposamiiii!!!!”?”
“Si’…”
“Ecco, quella faccia!” rispose il suo migliore amico.
“Blaise, stammi a sentire: in quella baita non e’ succasso niente di niente! Hai capito?”
“Si’…ma non ti credo!”
“E anche se fosse successo qualcosa, non te lo direi!” aggiunse.
“Dimmelo.”
“No.”
“Dimmelo.”
“Scordatelo.”
“Dimmelo.”
“Leggi il labiale, Blaise: NO!”
“Okay, allora appena torniamo a Hogwarts vado da Luna Lovegood e le dico che fai sogni sconci su di lei.”
“Non e’ vero, e non lo faresti!” disse Draco, comunque preoccupato, perche’ quando Blaise ci si metteva, era capace di tutto.
“Non rischiare e dimmelo!” continuo’ Blaise.
“No!”
“Okay, sono sicuro che Luna apprezzera’…”
“Okay! Ho baciato Hermione Granger ma non sapevo quello che stavo facendo, pertanto non succedera’ piu’!” gli disse arrabbiato.
“Ah-ah! Io lo sapevo!!!!” urlo’ trionfante il bel amoretto.
“Cosa??”
Due camere piu’ in la’…
“Dai, Herm, cosa e’ successo?” chiese Melanie per la milionesima volta.
“Se prometti di non dirlo a nessuno…”
“Giuro sui calzini natalizi di Silente!” esclamo’ la brunetta.
Hermione alzo’ un sopracciglio.
“Okay, era un raptus momentaneo…allora, dimmi…” disse la Grifondoro.
“Ehm…ho baciato Draco. Be’, veramente e’ stato lui a iniziare, ma so che non voleva. E’ stato uno sbaglio e non si ripetera’ piu’.” disse la riccia un po’ triste. Non voleva ammettere che per lei quel bacio aveva significato qualcosa per lei.
“Come non si ripetera’ piu’?” chiese sconcertata la sua migliore amica.
“Esatto. Nessuno di noi lo voleva veramente.”
“Si’, certo…senti, io vado a dormire. Buonanotte Herm.” e con un sorrisino sottisfatto usci’ dalla camera.
Nel corridoio incontro’ Draco, che aveva la stessa espressione di Hermione.
“Ciao Draco. ’Notte.” lo saluto’ lei.
“Buonanotte Melanie. Oh, ti avviso: Blaise ha uno dei suoi momenti da psicopatico fuori di zucca, percio’ stai attenta.” le disse.
“Okay. Buonanotte ancora.”
“A te.”
Entro’ nella sua stanza, ma dopo nemmeno due passi venne abbracciata da Blaise, che le mormorava cose come “Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta!”.
Melanie cerco’ di contenere l’emozione che l’aveva invasa quando aveva sentito il profumo di vaniglia di Blaise.
“Co…cosa abbiamo fatto?” domando’.
“Okay, forse non sono ancora pronti a dichiararsi, ma si sono baciati! E’ gia’ un inizio!” esclamo’ felice lui.
“Cos…oh, gia’! Si’, credo proprio che ce l’abbiamo fatta!” ripete’.
“Ora e’ meglio andare a dormire. Buonanotte, Mel.” disse infilandosi a letto.
“Notte Blaise.” gli rispose lei spegnendo la luce.



SPAZIO DELL'AUTRICE
Ehila'! Allora, questo e' senza dubbio il capitolo piu' lungo che abbia mai scritto finora, ma non riuscivo piu' a fermarmi! Le idee mi venivano in mente ad ogni riga, e infatti e' stato molto difficile metterle per iscritto. Proprio per questo non sono sicura che questo chap sia venuto abbastanza decente...
Spero comunque che vi sia piaciuto e che continuerete a seguirmi!

Per DumbledoreFan: Ma tesoro! Ogni tua recensione mi commuove! Sei sempre cosi' gentile!!! Spero ti sia piaciuto anche il settimo chappy! Grazie infinite!!! T.v.b.!

Per Crilli: Mi fa piacere che tu abbia trovato divertente la mia FF! Purtroppo a me le Harry/Hermione non piacciono proprio! Come a te non piacciono le Draco/Hermione! Mi dispiace, comunque posso dirti solo che Ginny non si mettera' con Harry...

Per La Vero: Grazie x la tua recensione!! Spero che qst chap ti sia piaciuto e che continuerai a seguirmi! Baci!










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Capitolo 9
*** 8. Gelosie ***


chap8
8. GELOSIE


Erano passati due giorni dall’avventura della baita. Era il 23 dicembre, e tutti erano eccitati per l’imminente arrivo della Vigilia di Natale.
Solo un biondino e una brunetta non sembravano condividere la gioia natalizia dei loro amici, e il motivo vero e proprio lo sapevano solo Melanie e Blaise, che facevano di tutto per farli riappacificare.
Infatti Draco e Hermione non si parlavano. Non solo, non era raro che si mandassero a quel paese per ogni minima sciocchezza. Anche se piu’ che altro era Hermione quella che attaccava brighe.
E il fatto che dormivano in camera insieme non aiutava di certo!
Per sciogliere un po’ la barriera di ghiaccio che si era creata tra i loro migliori amici, Blaise e Melanie decisero di portare tutti gli abitanti della casa in un ristorante poco lontano per una tranquilla serata.
“Melanie, non mi va!” disse Hermione scocciata, mentre si sedeva accanto all’amica al tavolo del ristorante.
“Ma dai! E poi, se hai il muso lungo, non puoi costringere noi a stare a casa a far niente!”
“Infatti! Mel ha ragione!” disse Ron guadagnandosi un’occhiataccia dalla riccia.
Draco se ne stava in silenzio, apparentemente concentrato sul suo menu’, ma non si stava perdendo una parola della conversazione.
“Io…non mi sento in vena di divertirmi in questo momento!” ripete’ Hermione.
“Ma perche’? Siamo in vacanza!” chiese Harry.
“Sono…sono stanca…” borbotto’.
Dieci minuti dopo un ragazzo della loro eta’ si avvicino’ al tavolo per prendere le ordinazioni.
“E per la signorina?” chiese alla fine guardando Hermione con un sorriso smagliante.
“Credo che prendero’ una cotoletta, grazie.”
Il ragazzo sorrise di nuovo e prese appunti.
“Wow, Herm! Quel ragazzo ti stava mangiando con gli occhi!” ridacchio’ Ginny.
“Infatti non era male…” ammise la riccia.
“Secondo me alla fine della cena ti chiede di uscire!” disse la rossa.
Infatti un’ora e mezza dopo, quando tutti si stavano alzando dal tavolo per una passeggiata, il cameriere si avvicino’ al gruppo.
“Scusate, vi dispiace se vi faccio compagnia? Conosco un bar che fa dell’ottima cioccolata calda. Vi accompagno? Mi siete simpatici!” disse guardando ogni tanto Hermione.
Che sfacciato! pensarono nello stesso istante Blaise e Melanie.
Fuori dal locale, il ragazzo, che si presento’ come Francesco, attacco’ a parlare allegramente, sempre senza staccare gli occhi di dosso dalla giovane Capo Scuola.
“Sapete, io vivo a Manchester, ma vengo qui ogni anno, anche perche’ ho un lavoro invernale come cameriere. Mia madre e’ di origine italiane, sapete? Viene dalla Toscana!” disse quasi senza respirare.
Fece cenno ai ragazzi di entrare in un bel baretto dove su tutti gli scaffali erano poggiate barrette di cioccolata di ogni tipo.
“Scusami, mi sfugge il tuo nome…” disse gentile il cameriere alla riccia.
“Hermione.”
Dopo aver ordinato nove cioccolate, si sedettero in un tavolino a parte.
“Allora, Hermione…sei di Londra, vero?”
“Si’.”
“Fantastica citta’! Mi piacerebbe poterci vivere!”
“Gia’, e’ una citta’ molto interessante…”
“E dimmi, sei fidanzata?” chiese con un velo di malizia nella voce.
Hermione arrossi’ ma scosse la testa.
“Ma come! Una ragazza bella e simpatica come te non ha il ragazzo?? Devo dedurre che i tuoi amichetti qui presenti necessitano di un paio di occhiali!”
Se Francesco fosse stato la tazza di Draco, in quel momento sarebbe finita in mille pezzi sul pavimento.
Alle dieci finalmente si avviarono verso casa, con un’Hermione il cui buon umore era tornato, e un Draco che guardava in cagnesco tutti i ragazzi per strada.
Ormai nemmeno lui avrebbe potuto negare che Hermione gli era indifferente. L’enorme bisogno di ridurre Francesco in un budino parlava da se.
“Be’, io sono stanca. Vado a letto, ragazzi.” disse Melanie una volta in casa.
“Notte, Mel.” la salutarono tutti.
A poco a poco, il salone si svuoto’ e tutti andarono a dormire.
“Blaise, stiamo facendo un casino!” sispiro’ Melanie fissando le travi del soffitto della sua stanza, non del tutto immersa nell’oscurita’ per via delle luci della piazza che filtravano dalla finestra.
“In che senso?” chiese il moro girandosi a guardarla con quei suoi magnifici occhi color cobalto.
“Herm e Draco non si parlano. E’ da due giorni che va avanti questa storia. Forse abbiamo fatto male a cercare di metterli insieme. Forse non sono fatti l’uno per l’altra…” disse la bruna.
“Sai cosa ho letto una volta su un libro?” chiese Blaise.
Melanie scosse la testa.
Non lasciare che la paura di sbagliare ti impedisca di portare a termine le tue scelte. Ergo, anche se forse stiamo fallendo in questo momento, cio’ non significa che in futuro le cose non possano migliorare.” disse il Serpeverde.
La ragazza rimase in silenzio per qualche minuto, poi gli disse:
“Sai, non avrei pensato che un Serpeverde potesse essere cosi’ simpatico!”
“Ah, ma lo sai che in realta’ il Cappello Parlante era indeciso tra Serpeverde e Corvonero? Solo che io volevo stare con Draco, che e’ il mio migliore amico, cosi’ decise per la Casa verde-argento. E tutto sommato sono piu’ Serpeverde che Corvonero.” rivelo’ il moro.
“Da…davvero?” chiese stupita Melanie, senza poter nascondere un brivido di freddo. Il piumone era stato lavato quella mattina, e non si era ancora asciugato del tutto, e in piu’ aveva lasciato tutto il pomeriggio la finestra aperta ed era entrata un bel po’ di aria fresca.
“Hai freddo?” chiese preoccupato Blaise.
“No, non tanto.” menti’ la brunetta, mentre finiva la frase con un piccolo starnuto.
Blaise si alzo’ e gli sfioro’ il piumino.
“Ma e’ umido! Come fai a non congelare?” le chiese.
Melanie si strinse nelle spalle, dopo l’ennesimo starnuto.
“Ehi, ho un’idea. Perche’ non dormi nel mio letto? Cosi’ evitiamo una polmonite!” propose il moro.
La ragazza spalanco’ gli occhi, poi annui’ piano e si levo’ la coperta di dosso, fiondandosi nel letto del suo compagno.
Il letto era ancora tiepido, e si rannicchio’ in posizione fetale per stare piu’ calda.
“Hai ancora freddo?” chiese Blaise stendendosi accanto a lei.
“Un po’…”
Il ragazzo l’avvicino’ a se per farla stare calda, e mentre lei poggiava la testa sul suo petto, lui le poso’ un leggero bacio sulla testa.
“Notte, Mel.”
“Notte, Blaise.”
E si addormentarono.


Nella camera di fronte, un biondino era seduto sul bordo del suo letto, aspettando pazientemente che la sua compagna di stanza si degnasse di lasciargli il bagno.
Finalmente Hermione ricomparve con addosso una vestaglia pesante.
“Era ora! Ma hai idea di quanto ho aspettato? Venti minuti!” disse Draco.
“Sono una ragazza! Questo significa che ho diritto a stare in bagno quanto mi pare e piace!” rispose lei.
“Oh, certo! Dovevi farti bella per Francesco, no?” chiese sprezzante il Serpeverde.
“Scusa?” sgrano’ gli occhi.
“Non fare la finta tonta, Granger! Non ti levava gli occhi di dosso!”
“Sei geloso, Malfoy??” chiese ridendo la Capo Scuola.
“Mi prendi per cretino?? Geloso di cosa? Di un deficente che ti sbava dietro?”
“Be’, si da il caso che quando mi ha detto che ero bella e che vi sarebbero serviti un paio di occhiali, c’e’ mancato poco che la tua tazza si frantumasse per quanto la stringevi!” disse Hermione.
“Che fai, mi controlli?”
“Smettila di comportarti da stupido una buona volta! E io che credevo che fossi cambiato da quella sera nella baita!”
“Scusa? E perche’ dovrei essere cambiato?” chiese acido Draco.
“Perche’ mi sei andato a prendere il ghiaccio per la caviglia, perche’ dopo che abbiamo litigato mi hai chiesto scusa e perche’…” Hermione s’interruppe. Stava per dire “e perche’ mi hai baciato”, ma si fermo’ in tempo.
“Credevo che avessi capito che i Malfoy non chiedono scusa senza avere secondi fini…” le rispose Draco ghignando.
“E quali sarebbero?”
Il biondo rimase in silenzio per un po’. Non aveva avuto secondi fini, in realta’.
Le aveva portato il ghiaccio perche’ era preoccupato per lei. Le aveva chiesto scusa perche’ gli dispiaceva di averla fatta spaventare per quello scherzo, e l’aveva baciata perche’…be’, nemmeno lui lo sapeva veramente…
“E comunque, a te che te ne importa se un ragazzo mi fa dei complimenti?” ritorno’ all’attacco Hermione.
“Oh, a me niente. Se vuoi fare l’oca con un cretino vanitoso come quello, sono affari tuoi…”
“Ti detesto, Malfoy!” sbotto’ la ragazza.
“Anche io, Granger.” rispose calmo Draco. Ma nel dire quelle parole senti’ un groppo in gola.
Si giro’ dall’altra parte, e non si accorse della lacrima solitaria che rigava il viso di Hermione.




SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Scusate il ritardo, ma  ho avuto una vacanza inaspettata! Questo chap e' un po' cortino, ma non potevo mettere anche quello che succedeva la Vigilia, altrimenti mi veniva lunghissimo! Finalmente Blaise e Melanie si stanno dando una mossa, ma almeno nn sono come Draco e Herm, che ci mettono secoli per capire di essere innamorati persi.
Infatti si capisce da come e' geloso Draco quando Franceso fa tutti quei complimenti ad Hermione! Non vi preoccupate, non manchera' molto prima che Herm e Draco aprano gli occhi e capiscano di piacersi... Spero ke questo chap vi sia piaciuto, l'unica cosa che mi dispiace e' che ricevo sempre tre recensioni! Ma e' proprio cosi' poco interessante la mia storia, ke nessuno vuole lasciare un commentino?? Purtroppo DumbledoreFan, ke mi lascia sempre bellissime recensioni, manchera' per tre settimane, e dovro' fare a meno dei suoi commenti :'(...
Ringrazio comunque tantissimo Lucy Light e La Vero, che hanno sempre recensito. E DumbledoreFan per la sua ultima recensione! Un bacione, e spero di ricevere qualche piccola recensione in piu'! Dream16.












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Capitolo 10
*** 9. La Vigilia: tra confessioni e litigi... ***


chap9.2
9. LA VIGILIA: TRA CONFESSIONI E LITIGI


Melanie apri’ lentamente gli occhi verdi e sbatte’ le palpebre un paio di volte, per mettere a fuoco la stanza.
Fuori nevicava. Grossi fiocchi di neve scendevano da cielo grigiastro e si posavano dolcemente sul davanzale e sul suolo candido del cortile.
La ragazza si stiracchio’, ma nel farlo si accorse che c’era qualcuno oltre a lei nel letto. Si giro’ e vide Blaise profondamente addormentato, con alcune ciocche corvine che gl’incorniciavano il viso dolce, e le labbra incurvate in un leggero sorriso, come se stesse sognando qualcosa di bello…
Il primo pensiero della brunetta fu di sorpresa, nel trovarsi nello stesso letto del Serpeverde, ma poi si ricordo’ della sera precedente e sorrise.
Rimase a guardarlo per dieci minuti buoni, quando una voce un po’ assonnata le chiese: “Ti diverti tanto a guardarmi mentre dormo?”.
Blaise aveva aperto gli occhi e la stava fissando divertito.
La Grifondoro arrossi’ vistosamente.
“Io…cioe’…scusa…non volevo…”
“Guarda che sto scherzando! Da quanto tempo sei sveglia?” chiese rizzandosi a sedere sul letto.
“Un quarto d’ora…” disse squadrandolo. “Ma non hai freddo in maglietta e pantaloncini?” chiese poi stupita.
“No. E poi c’eri tu stanotte…sai che emani un sacco di calore?”
“Grazie per avermi fatta dormire con te. Stavo gelando nel mio letto.” lo ringrazio’ Melanie.
“Figurati…Ehi, ma oggi non e’ il 24?” chiese Blaise.
“Cos…Oh, gia’! E’ la Vigilia!!” disse allegra la brunetta alzandosi e correndo fuori dalla camera, ancora in pigiama.
“Aspetta, non dovremmo aspettare gli altri, prima?” le chiese il moro raggiungendola in salotto, dove era stato fatto comparire un bellissimo albero di natale.
“Silente…” disse Melanie guardando l’albero.
“Quando apriamo i regali?” richiese Blaise.
“Di solito io li apro la sera del 24. Percio’ ho ancora una giornata per finire i miei acquisti.” rispose la ragazza.
“Ritardataria…” mormoro’ Blaise divertito.
“Oh, siete gia’ svegli?” chiese una voce un po’ assonnata dietro di loro.
Hermione stava scendendo le scale con gli occhi un po’ gonfi e rossi, e Melanie si domando’ se avesse pianto.
“Ciao Herm! Ma che hai fatto agli occhi? Sono cosi’ rossi…” disse la sua amica preoccupata.
“Ehm, niente…Mel, potrei parlarti un attimo?” chiese alla brunetta. “In privato…” aggiunse poi eloquente guardando Blaise.
“Oh, certo! Scusate! Ora vado…” disse quest’ultimo.
Accertatasi che il Serpeverde fosse uscito dalla stanza, Hermione fece cenno a Melanie di sedersi sul divano, poi chiuse la porta e si mise accanto a lei.
“Allora, di che mi volevi parlare?” chiese curiosa la brunetta.
“Mel, hai presente quando io e Draco siamo rimasti intrappolati nella baita?”
“Si’, certo.” annui’ la Grifondoro.
“Ti avevo raccontato tutto. Che mi aveva trasportata in braccio fino alla casa, che mi era andato a prendere il ghiaccio, che mi aveva chiesto scusa…e che mi aveva baciata…” comincio’ la Capo Scuola.
“Ma non ti ho detto una cosa… Quando mi ha baciata, ho sentito come una scossa elettrica per tutto il corpo. Le mani mi tremavano e avevo le guance in fiamme! Poi quando si e’ staccato, e mi ha detto che gli dispiaceva e che non sarebbe successo’ piu’, mi sono sentita delusa e triste…perche’ speravo che quel contatto avesse significato qualcosa per lui, come era significato qualcosa per me!
Ed e’ per questo che in questi ultimi giorni sono sempre stata intrattabile! Mi aveva deluso, speravo che fosse cambiato…che sotto quella maschera da Malfoy ci fosse un nuovo Draco…Capisci?” chiese alla fine Hermione.
Melanie la guardo’ attentamente, e lesse nei suoi occhi un misto di amarezza, rabbia, delusione e tristezza.
“Melanie, io…io credo di essermi innamorata di lui! Non so da quanto, sinceramente. Credo da quella volta in cui gli ho insegnato a pattinare…” confesso’ la ragazza.
“Herm, ma se sei innamorata di lui, perche’ non glielo fai capire in qualche modo?” chiese l’amica.
“Perche’ ieri, mentre mi stavo infilando a letto, mi ha detto che mi detestava!” il viso di Hermione era solcato da grosse lacrime.
“Sono sicura che non lo pensava veramente. E poi, scusa, hai visto com’era geloso di Francesco? Che motivo aveva di esserlo, se ti detestava?” chiese logicamente Melanie.
“Be’, diciamo che sono stata io la prima a dirgli che lo detestavo…” ammise Hermione lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso.
Melanie rise. “Lo vedi? E lui che avrebbe potuto rispondere se non “anche io”? “Io invece ti amo”? Ma dai! In fondo e’ sempre un Malfoy!” disse divertita.
“Quindi che faccio?”
“Sai che c’e’? Parlo con Blaise! E’ il suo migliore amico, e potra’ dirci qualcosa di piu’ sul suo comportamento!” propose la bruna.
“Grazie Mel, ti voglio bene.” le disse abbracciandola. L’amica ricambio’ e mentre si alzava dal divano per preparare due cioccolate calde, senti’ dei passi sulle scale.
Non se ne curo’ piu’ di tanto, e si concentro’ sulle due tazze.

Al piano di sopra, un ragazzo era entrato come una furia nella sua camera sbattendo la porta.
“Non ci posso credere!” mormoro’.


“Ginny, mi passi la panna?” chiese Hermione alla rossa.
Il suo umore era notevolmente migliorato dalla chiacchierata con Melanie.
Ora stava in cucina con Ginny e Pansy a preparare il dolce per la cena di Natale, e canticchiava allegramente.
“Avete visto Melanie?” chiese Harry entrando in quel momento in cucina.
“Non la vedo da oggi a pranzo… Mi sa che e’ andata a finire di comprare i regali…” rispose Ginny.
“Be’, se la vedete ditele che la sto cercando… Non riesco a finire il tema delle vacanze di Trasfigurazione, e lei e’ bravissima in materia.”
“Si’, se la vedo glielo dico. Comunque sono le sette meno un quarto: i negozi chiuderanno tra un quarto d’ora e la cena iniziera’ alle otto, percio’ se non si sbriga trovera’ tutto freddo!” disse Hermione.
“A proposito di scomparse, avete visto Draco?” chiese Pansy.
“L’ho visto due ore fa che usciva di casa come una furia…sembrava parecchio scosso…” rispose Ginny.
“Perfetto! Manca un’ora alla cena di Natale e due nostri compagni mancano!” sbuffo’ Hermione mentre guarniva di panna la torta al cioccolato.
“Ragazze avete visto Ron??” chiese Harry entrando per la seconda volta in cucina.
“Oh mio Dio! Ma dove sono finiti tutti??” disse esasperata Pansy.
D’un tratto si senti’ sbattere la porta d’ingresso, e pochi secondi dopo comparve Melanie, con le braccia piene di grossi pacchi e i vestiti completamente zuppi.
“Ciao! Fuori nevica da far paura! Per fortuna sono riuscita a fare in tempo tutti gli acquisti” disse mostrando le buste infiocchettate.
Harry la prese immediatamente per un braccio e la trascino’ fuori dalla stanza per farsi aiutare con il tema, e in quel momento entro’ Ron.
“Scusate, sono stato fuori per finire le compere. Salgo a prepararmi. A che ora si mangia?” chiese tutto d’un fiato.
“Alle otto.” rispose Pansy.
“Grazie.” e usci’.
Finalmente, dopo che anche Draco rifece la sua comparsa, si sedettero tutti e otto a tavola.
“Wow, quante cose fantastiche che hai preparato, Herm!” commento’ Harry ammirando la tavola imbandita di ogni ben di Dio.
“Ringrazia anche Pansy: la torta alla frutta e la pasta al salmone l’ha fatta tutta lei!” rispose Hermione.
Il bambino sopravvissuto fece un sorriso alla brunetta, che arrossi’ un poco.
“Ora che abbiamo finito con queste chiacchiere inutili, possiamo mangiare?” intervenne Ron.
“Draco, si puo’ sapere dove sei stato fino a mezz’ora fa?” chiese Blaise all’amico, mentre si serviva un po’ di pasta.
“Compere…” borbotto’ il biondino.
“Oh, certo! Melanie a far compere, Ron a far compere, Draco a far compere… Possibile che non vi siate mai incrociati per strada?? Non mi sembra che il paese sia cosi’ grande!” commento’ divertita Ginny.
La cena prosegui’ tranquilla, poi, alle undici e mezza, si sedettero tutti sul grande divano a gustarsi la torta al cioccolato che Hermione aveva preparato, in attesa della mezzanotte per l’apertura dei regali.
“Questa torta e’ fantastica. Chi l’ha fatta?” chiese Draco facendo fuori l’ultimo boccone.
“Io.” rispose secca Hermione.
“Oh. Be’, buona.”
“Grazie.”
I minuti passarono velocemente, e a mezzanotte meno cinque Melanie raggruppo’ tutti i pacchetti sotto l’albero e disse: “Bene, mancano due minuti al 25, percio’…”
“Si’, si’, abbiamo capito! Possiamo scartare i regali o aspettiamo Pasqua?” intervenne Harry, impaziente di dare e ricevere i regali.
“E va bene!” acconsenti’ Melanie. Poi prese un pacchetto turchese con un vistoso nastro bianco sopra e lesse il bigliettino.
“Per Harry, con tanti auguri di buon Natale e tutto il mio affetto! Hermione.” disse.
Harry sorrise e comincio’ a scartare il regalo, e quando ebbe strappato l’ultimo lembo della carta turchina, corse ad abbracciare l’amica per il regalo, che si rivelo’ contenere una maglietta da Cercatore, di quelle che usavano i giocatori della Gran Bretagna.
Tra risate e pacchetti vari, arrivarono agli ultimi regali.
Ginny si offri’ di leggere i biglietti.
“Okay, vediamo…” comincio’ prendendo un pacchetto dorato. “Questo e’ di Blaise per Mel!” disse alla fine lanciando il pacchetto all’amica.
Melanie strappo’ letteralmente l’involucro dorato, e si ritrovo’ con una scatolina scura tra le mani. L’apri’ lentamente e vide che conteneva un braccialetto d’argento con scritto sopra il suo nome.
“Ho visto che ti eri fermata a guardarlo in vetrina, quando stavamo andando con Francesco a prendere la cioccola…” Blaise venne interrotto da Melanie che gli aveva circondato le braccia al collo, e gli diceva: “Grazie, Blaise! Mi piace un sacco!! Grazie!!”.
“Prego! Il tuo nome non c’era, percio’ l’ho ordinato e sono andato a prenderlo oggi a colazione!” spiego’ lui abbracciandola.
“Ehm ehm!” richiamo’ l’attenzione Ginny. “Questo e’ da…Melanie a Blaise!” disse sorridendo, porgendo al Serpeverde un pacchetto blu e argento.
“Melanie, non ci credo!!” esclamo’ ritrovandosi tra le mani un paio di paragomiti e guanti da Portiere, con ricamato un piccolo stemma di Serpeverde sopra.
“Ti piace?”
“Sono bellissimi! E mi servivano proprio! Grazie!” le rispose schioccandole un bacio sulla guancia.
“Oh, be’…mi fa piacere!” disse lei arrossendo un po’.
“Questo e’ da Herm a Draco.” intervenne Ginny porgendo al biondo un pacchetto verde con il nastro argenteo.
“Che fantasia, Granger! Verde-argento!” ridacchio’.
“Fa meno il cretino e aprilo!” disse Blaise.
Il pacco conteneva un libro di Pozioni antiche, un tomo talmente raro che probabilmente non si sarebbe trovato nemmeno nel Reparto Proibito della biblioteca di Hogwarts.
“Ma…come hai fatto a trovarlo?” chiese stupito Draco alla ragazza.
“A Diagon Alley all’inizio di quest’anno c’era un negozio pieno di queste cose rare…l’ho comprato con l’intenzione di leggermelo, ma due giorni fa, mentre mettevo a posto il baule, me lo sono ritrovato davanti, e ho pensato che sarebbe stato un bel regalo per un bravo pozionista come te!” spiego’ Hermione.
“Io…be’, non so che dire! Grazie!” disse alla fine il Serpeverde. “Penso ti piacera’ il mio regalo, allora. Stesso gusto nello scegliere i colori e stesso gusto nello scegliere i regali!” commento’ porgendole un pacchetto rosso-oro.
Hermione lo apri’ e rimase stupita nel vedere un grande libro di Antiche Rune, la sua materia in assoluto preferita.
“Wow, Draco! Grazie!” disse felice, cominciando a sfogliare il libro prezioso.
Rimasero a chiacchierare fino all’una, quando, stanchi morti, si prepararono ad andare a dormire.
“‘Mione, posso parlarti un attimo?” chiese Ron prendendo da parte l’amica.
“Certo.”
“Che sta succedendo tra te e Malfoy?” le chiese a bruciapelo.
“Tra…me e Malfoy?? Ma cosa stai dicendo?” disse lei stupita.
“Credi che non mi sia accorto di come lo guardavi oggi a cena?? E poi, quando sei tornata a casa dopo l’avventura in quella baita con Malfoy, sembrava che ti fosse successo chissa’ che!” riprese il rosso.
“Ron, non so di cosa tu stia parlando! Non sta succedendo niente tra me e Malfoy!” ribatte’ irata la Capo Scuola.
“Ah no? Senti, non fai altro che parlottare con Mel tutto il giorno, e da quella giornata della bufera, sei insopportabile! Sempre arrabbiata, come se ti avessimo fatto non so cosa! Ora, per favore, mi dici cosa sta succedendo, perche’ so per certo che c’entra qualcosa con Malfoy!”
“Ti sbagli! E smettila di impicciarti degli affari miei e lasciami vivere la mia vita!”
“Non voglio che fai l’ochetta con il furetto, okay??” alzo’ la voce lui.
“Non chiamarlo furetto! E poi chi ti credi di essere per darmi dell’oca??” chiese Hermione furiosa.
“Sono il tuo migiore amico!” rispose lui.
“Be’, smettila d’impicciarti dei cavoli miei!! Fammi fare quello che mi pare! Non sei mio padre! Non ti sopporto quando fai cosi’!” e senza dare a Ron il tempo di ribattere, corse su per le scale e si fiondo’ in camera piangendo.

“Blaise, non so come ringraziarti! E’ bellissimo!!” disse Melanie guardando il braccialetto d’argento.
“Strano che tu non ti sia accorta della seconda scritta…” disse il moro andandole vicino.
“Quale seconda scritta?” chiese la ragazza perplessa.
Blaise le prese il polso e le slaccio’ il bracciale. Lo giro’ e le indico’ una piccola scritta incisa alla base del cinturino.
Blaise e Melanie.
La brunetta rimase a fissare quei nomi per un lungo istante, poi levo’ lo sguardo sul volto di Blaise.
“Io…” comincio’, ma venne interrotta dal ragazzo che aveva posato dolcemente le labbra sulle sue.
Melanie ebbe un piccolo sussulto’ di sorpresa, ma poi gli allaccio’ le braccia intorno al collo e socchiuse piano le labbra, approfondendo quel contatto che tutti e due aspettavano da giorni, ormai.
“Buon Natale, Mel!” le disse il ragazzo.
“Buon Natale anche a te, Blaise!”


Nella camera di fronte, Hermione era uscita piano dal bagno, per non svegliare Draco, che si era addormentato dopo la lunga giornata.
Si infilo’ a letto e decise di leggere un po’. Dopo la litigata con Ron aveva perso il sonno e non c’era niente di meglio di un libro per aspettare che tornasse di nuovo.
Prese il libro che le aveva regalato Draco, e apri’ la prima pagina.
Nel farlo si accorse di una piccola dedica scritta a mano con una grafia elegante e precisa.

Questo libro l’ho preso dalla biblioteca privata di Malfoy Manor. E’ un pezzo piu’ unico che raro, e spero lo apprezzerai…

Buon Natale, Hermione.



SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Allora, questo chap non mi e' venuto molto bene, ma in certi momenti l'ispirazione mi manca...
Ringrazio tantissimo Lucy Light, LaVero e Sery06.
Ringrazio anche Cattiva_Dentro, che ha trovato carina la mia storia, sebbene non so cm possa aver fatto a trovarla tale se ha criticato in pratica tutti i personaggi XD!
So ke questo chap nn e' un gran che, ma mi rifaro' con i prossimi, prometto!
Un bacio anche alle 22 persona ke hanno messo la mia fic nei preferiti!!








   

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Capitolo 11
*** 10. La gita ***


chap10
10. LA GITA


Era il 27 dicembre e mancavano solo 5 giorni alla fine della “punizione”, perche’ le vacanze sarebbero finite il 4 gennaio, ma il professor Silente aveva insistito perche’ tornassero prima ad Hogwarts.

Cosi’ il giorno dopo Capodanno avrebbero preso armi e bagagli e tutti gli abitanti della baita sarebbero tornati a scuola.
Inutile dire che lo stato d’animo dei ragazzi non era dei migliori.
Ron era furioso per la litigata con Hermione la notte di Natale. Ginny ce l’aveva a morte con Pansy perche’ Harry non la smetteva di farle complimenti. Draco cercava di pensare sempre meno ad Hermione, con il risultato che ci pensava sempre. Melanie e Blaise erano soggetti a continue battutine dai loro amici da quando si erano messi insieme, e Hermione viveva in simbiosi con il libro di Antiche Rune che le aveva regalato Draco a Natale.
“Ragazzi sembriamo degli zombie! Perche’ non usciamo a fare qualcosa?” propose quella mattina Hermione, staccando finalmente gli occhi dal libro.
“E cosa?” chiese stancamente Ginny.
“Non so, potremmo andare in giro per negozi! In fondo mancano ancora cinque giorni alla partenza; sfruttiamoli!” rispose la riccia.
“No, a fare shopping ci siamo gia’ andati ieri pomeriggio. Perche’ non prendiamo il bus per andare a fare un picnic al bosco?” disse invece Melanie.
“Al bosco? C’e’ un bosco?” chiese stupito Harry.
“Si’, c’e’ un boschetto a meno di un’ora da qui. Ci si arriva con un piccolo trenino.” rispose Ginny.
“Secondo me e’ una bella idea. Siete tutti d’accordo?” domando’ Ron.
Tutti annuirono, e si misero a preparare la roba da mangiare e i cestini da picnic.
Un’ora dopo erano saliti sul trenino e stavano aspettando che si riempisse per partire.
“Ehi Ron, ma quella non e’ Caroline?” chiese Ginny al fratello.
Ron si giro’ e vide la ragazza mezza francese che avevano incontrato alcuni giorni prima.
“Ciao Caroline!” la saluto’.
“Oh, ciao Ron! Anche voi state facendo una gita al bosco?” chiese lei girandosi a guardare gli altri.
“Si’.” risposero tutti.
“Melanie, ho letto da qualche parte che in questo bosco ci sono degli orsi. Non sara’ pericoloso?” s’informo’ Hermione mentre il treno partiva.
“Ma figurati! Senno’ perche’ organizzano gite se e’ pericoloso?”
“Be’, magari sono rinchiusi. Ma se scappano?” ipotizzo’ la riccia.
“Herm, da quant’e’ che sei cosi’ pessimista?” s’intromise Ginny.
“Uffa, stavo solo ipotizzando!” si offese Hermione.
Il treno si fermo’ ad una piccola stazione, da cui partivano alcune carrozze trainate da cavalli, che si potevano affittare per un giro guidato del bosco.
“Prendiamo le carrozze?” chiese Pansy.
“No, e’ meglio se camminiamo.” rispose Harry.
“Caroline, vuoi venire con noi?” domando’ Hermione alla bionda.
“Volentieri!”
Arrivarono all’inizio del bosco, e videro che per fortuna il sentiero era tracciato.
“Melanie, hai la mappa?” chiese Blaise.
“Si’, certo. Hermione, potresti tenermi la bussola? A me non entra piu’ niente nello zaino.” disse all’amica la mora.
“Nemmeno a me entra piu’ niente. C’e’ qualcuno che la puo’ portare?” chiese Hermione girandosi a guardare i suoi amici. Tutti scossero la testa, meno Draco, che sbuffo’ e disse: “Dammi qua. La tengo io.”.
“Perfetto, ora che siamo tutti pronti, direi che possiamo andare.” fece allegra Ginny.
Si inoltrarono nel bosco, e cominciarono a chiacchierare tranquillamente, quando ad un tratto Pansy esclamo’: “Guardate che bella radura!”
Ed era davvero una bella radura! Uno spiazzo molto grande, circondato dagli alberi e con qualche tronco che fungeva da sedia e un ceppo abbastanza grande da fungere da tavolo.
“Wow! Che ne dite se ci fermiamo a mangiare? E’ l’una e mezza, e ho un certo languorino!” disse Harry.
“Che silenzio!” mormoro’ Hermione.
“Be’, siamo proprio nel cuore del bosco!” aggiunse Caroline.
Si sedettero all’ombra di una grande quercia e cominciarono ad aprire i cestini.
“Herm, questo panino e’ magnifico!” esclamo’ Ginny a bocca piena.
Hermione non la ascoltava. Aveva gli occhi impegnati a scrutare il bosco, e le orecchie attente ad ogni rumore.
Nonostante le parole che le aveva detto Melanie per rassicurarla, non si sentiva affatto tranquilla.
“Io vado a fare una passeggiata…” disse Draco alzandosi.
“Okay, ma non scomparire.” rise Blaise.
“Hermione, va tutto bene?” chiesero preoccupate Melanie e Caroline.
“Cosa? Oh, si’, certo. Sto bene.” si affretto’ a rispondere la riccia.
Passo’ un quarto d’ora, e tutti si distesero sull’erba a riposare.
Hermione aveva aperto come al solito il suo libro di Antiche Rune, ma stava comunque attenta ai rumori sinistri del bosco. Ad un certo punto le parve di aver visto addirittura un’ombra scura tra gli alberi, ma quando sbatte’ le palpebre non la vide piu’.
“Blaise, ma dov’e’ Draco?” chiese Melanie guardandosi intorno.
“Era andato a fare una passeggiata. Non ti preoccupare, aveva la bussola con se.”
“E’ mai possibile che debba sempre scomparire e farmi preoccupare in questa maniera?? Sembra quasi che lo faccia apposta!” penso’ Hermione.
“Dove vai?” le chiese Ginny vedendo la sua amica alzarsi.
“Un passeggiatina. Torno subito, giusto dieci minuti.” le rispose la riccia.
Hermione si diresse verso la fine della radura e comincio’ a camminare seguendo distrattamente il sentiero.

Uffa, maledetto Malfoy! Non riesco nemmeno a concentrarmi su un libro senza pensare a lui!

Si accorse ben presto di essersi allontanata dal sentiero principale.
Vago’ con lo sguardo in cerca di un punto di riferimento, ma invano.
“Che palle!” disse a mezza voce.
Ricomincio’ la passeggiata cercando di ritrovare la strada, ma piu’ camminava, piu’ s’inoltrava nel folto del bosco, tanto che ad un certo punto arrivo’ ai piedi di un enorme albero, e dietro di questo si estendeva un cespuglio di rovi che continuava per mentri e metri.
La cosa peggiore era che dietro al cespuglio, si trovava il sentiero, e non c’era altra via per raggiungerlo, se non superare il rovo.
“E ora come diavolo ci torno alla radura??”
D’un tratto senti’ un rumore di passi svelti, che si facevano sempre piu’ vicini.
Tremo’ e la mano ando’ istintivamente alla bacchetta.
“Chi c’e’?” chiese piano.
I passi si fecero piu’ forti, e la ragazza indietreggio’ fino a stare con le spalle attaccate all’albero.
Levo’ la bacchetta, pronta a lanciare un incantesimo a qualunque animale o cosa si stesse avvicinando, ma quando la figura di Draco spunto’ da dietro un albero, si lascio’ sfuggire’ un sospiro di sollievo.
“Che ci fai qui?” gli chiese.
“Secondo te? Mi sono perso, dannazione!” disse imprecando il biondino.
“Ma non hai la bussola?” domando’ Hermione.
“No. L’ho persa mentre correvo cinque minuti fa.”
“Correvi?” s’incuriosi’ la riccia.
“Avevo sentito uno strano rumore alle mie spalle…” spiego’ lui noncurante.
“Ma ti rendi conto che siamo qui, intrappolati nel bosco, senza nemmeno una bussola?” fece leggermente isterica la ragazza.
“Si’. Ma se non sbaglio dietro quel rovo c’e’ il sentiero.”
“Certo, basta superarlo, no?” disse sarcastica.
“Sta calma! Dovrebbe esserci un rovo un po’ meno spinoso che possiamo superare!” disse Draco avvicinandosi al cespuglio e cominciando a esaminarlo.
“E’ inutile! Non si puo’ sorpassare! Dovremo tornare indietro e sperare di trovare un’altra via per il sentiero!” fece Hermione.
“Vuoi stare zitta?” la freddo’ il Serpeverde.
La ragazza sbuffo’ e si sedette sull’erba umida.
“E’ la seconda volta che io e te ci troviamo in una situazione di pericolo, lo sai?” constato’ la Capo Scuola.
“Ma no…” le rispose lui sarcastico, continuando a scrutare torvo il rovo.
“Stavo solo dicendo una cosa! Non c’e’ bisogno di essere cosi’ acidi, Malfoy!” ribatte’ la Grifondoro.
Un rumore come di rami spezzati giunse all’orecchio della ragazza.
“Hai sentito?” domando’ al ragazzo di spalle, balzando in piedi.
“Sara’ un ramo caduto. Stai buona.” rispose lui senza girarsi.
“Malfoy, so riconoscere un ramo che cade a terra da qualcosa che lo spezza volontariamente. Dobbiamo andarcene di qui!”
“Santo Merlino quanto sei isterica Granger!” ridacchio’ lui.
“Malfoy! Ora tu ti scolli da quel cespuglio e ce ne andiamo, o ti schianto!” disse furiosa.
“Ma ti vuoi calmare?”
Hermione sbuffo’. “Bene. Vuoi rimanere qui? Perfetto! Io me ne vado!” detto questo gli volto’ le spalle e ricomincio’ a camminare.
Due minuti dopo, si penti’ di non essere rimasta con Draco.
Era finita nel cuore piu’ fitto del bosco, dove da qualunque parte andasse c’erano solo rovi.
Senti’ di nuovo quel rumore, ma non si giro’ piu’ per paura, che per altro.
Il rumore era sempre piu’ vicino.

Forza Hermione! Sei una Grifondoro, no? Fatti coraggio!

Sempre piu’ vicino…

Dai, sara’ solo qualche scoiattolo! Ora ti girerai e cercherai di ritrovare la strada.

Un tonfo, e un altro rumore, piu’ forte dei precedenti…

Uno scoiattolo piuttosto grande…

Hermione si fece coraggio e, bacchetta pronta, si giro’.
E quello che vide le fece gelare il sangue nelle vene.
Un orso bruno, almeno due volte l’altezza di Hagrid, era a pochi metri da lei.
Bloccava l’unico passaggio libero dai rovi, e la ragazza non fece in tempo a dire ne a fare niente, che l’orso si era avvicinato e con una zampata l’aveva mandata a terra.
Senti’ un dolore lancinante al braccio destro, una voce in lontananza, un raggio di luce rossa…poi piu’ niente.



SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao! Scusate il ritardo, ma come ho scritto sul mio account il pc ha dei problemi di connessione, e non posso postare spesso come le altre volte! Questo capitolo e' un po' cortino, ma l'ho fatto volutamente, per lasciarvi un po' con il fiato sospeso! E ora che succedera' ad Hermione?? Chi l'ha salvata?? Che fara' quando si sara' svegliata?? Comunque siccome mi sto affezionando alla mia fic, non mi piace creare tantissima suspence, infatti il prossimo chap lo postero' presto.
E ora i ringraziamenti:

Lucy Light: Eh si', Blaise si fa amare da tutti! Lo so che la storia e' un po' troppo zuccherosa, infatti cerchero' di fare meno smancerie e roba del genere... In quanto a Ron, Mister Intelligenza (seee, come no!) ha finalmente capito che Hermione non e' piu' la stessa e che pensa solo a Draco! Be', ci vorra' un po' prima che facciano pace! Ti ringrazio tantissimo per il commento! Un bacione!

Crilli: Ciao! Lo so, i Serpeverde non sono proprio dei romanticoni, ma io l'ho detto che era OOC! E poi, lo sanno tutti che Blaise come Serpe e' un po' "fuori dalla norma"!  Comunque hai fiutato bene, Harry si sente visibilmente attratto da Pansy, e questo non puo' far altro che far ingelosire Ginny! Chissa' che combinera'... Un bacio!

LaVero: Ciao!!!  Davvero scommettevi che fosse Melanie a dichiararsi? Ti diro', ho avuto anche io una mezza idea di farla dichiarare, ma poi non so perche' ho scartato l'idea! Diciamo che anche io sono una fan degli OOC! E poi, come dice Melanie nel secondo chap, Serpeverde non e' sinonimo di cattiveria, percio' ho pensato che sarebbe stato carino far fare il primo passo a Blaise! Grazie 1000 per la recensione! Un bacione!

Sora86: Ciao!! Mi fa davvero piacere sapere che ti piace la coppia Mel/Blaise, perche' man mano che andavo avanti avevo paura che piacesse sempre di meno! Poi, ovviamente, la coppia Draco/Hermione e' stupenda!! Un bacione e grazie infinite per la recensione!!

DumbledoreFan: Be', che dire, ogni tua recensione mi fa talmente piacere che non ho parole! Eheh, Draco e' davvero lento a capire i suoi sentimenti! Diciamo che comunque sta capendo che Herm non gli e' poi cosi' indifferente! Ma un po' per orgoglio, un po' per il fatto che e' il Principe delle Serpi, non vuole ammettere a se stesso che e' innamorato perso! Anzi, a dire la verita', non se ne accorge nemmeno di esserlo! Ma non ti preoccupare, non manchera' molto al chap in cui capisca di essere innamorato della bella Caposcuola! In quanto ai regali, non ho molta fantasia a riguardo, mi sono scervellata per cercare qualcosa di adatto per tutti, ma non mi veniva in mente niente e cosi' ho fatto solo Mel, Blaise, Dracucciolo, Herm e Harry. Blaise come al solito e' stato molto tenero, perche', si sa, anche le Serpi hanno un cuore! Bacionissimi, tvtttttb!












 

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Capitolo 12
*** 11. Qualcosa sta cambiando... ***


chap11
11. QUALCOSA STA CAMBIANDO…


Hermione sbatte’ le palpebre un paio di volte, prima di mettere a fuoco il posto dove si trovava.
Era in un piccolo spiazzo del bosco, ma comunque sempre nel cuore della foresta, e la luce del sole si era vagamente scurita, questo voleva dire che era passata almeno un’ora da quando era svenuta.
Ricordava tutto nei minimi dettagli, l’orso, il dolore al braccio, la luce rossa, la voce…
Gia’, la voce. Quella voce che non era riuscita ad identificare. Quella voce che l’aveva salvata da una morte quasi certa…
“Granger, ti sei svegliata finalmente!” fece una voce alle sue spalle.
Si giro’ e vide Draco che veniva verso di lei.
“T…tu? Sei stato tu che mi hai salvata dall’orso??” chiese stupita Hermione.
“Proprio salvata direi di no. Ci hai quasi rimesso un braccio…” disse il biondo lanciando un’occhiata al braccio che, solo in quel momento se ne accorse Hermione, era fasciato da una sciarpa verde scuro.
“Ma…perche’?”
“Ma che razza di domande sono?? Dovevo lasciarti morire??” rispose lui contrariato.
“No…be’, grazie!” mormoro’ la Grifondoro.
“Niente…” borbotto’ lui.
Probabilmente se Piton avesse cominciato a regalare punti extra a Grifondoro, Hermione non sarebbe stata piu’ sorpresa di come lo era in quel momento.
Draco Malfoy le aveva salvato la vita E le aveva fasciato il braccio con la sua preziosissima sciarpa E non se n’era andato lasciandola sola nel bosco, ma l’aveva portata (probabilmente in braccio) fino ad una radura piu’ sicura.
Be’, questo non puo’ essere Draco Malfoy!
“Che fine ha fatto l’orso?” chiese curiosa Hermione dopo un lungo silenzio.
“L’ho schiantato e l’ho fatto addormentare per un po’.” fece lui noncurante sedendosi vicino a lei.
“E ora come facciamo a tornare indietro?” chiese preoccupata la Capo Scuola.
“Aspettiamo che qualcuno ci venga a prendere, perche’ non mi ricordo piu’ che strada ho fatto per arrivare qui.”
“Che cosa??? Ma lo sai che potrebbero non trovarci mai???” sbotto’ irosa la ragazza.
“E secondo te ci lasciano qui??”
“Be’…e’ possibile! E guarda, ha iniziato anche a nevicare!” disse Hermione guardando il cielo.
“E allora?”
Hermione scatto’ in piedi, lasciandosi sfuggire un lamento per la fitta al braccio.
“Ti fa ancora male?” chiese con un tono che doveva essere noncurante, ma che tradiva una certa preoccupazione.
“Un po’.” rispose lei risedendosi.
Draco le prese il braccio e sciolse piano la sciarpa, rivelando uno squarcio nella maglia di Hermione, e un taglio abbastanza profondo e molto lungo, con ancora un po’ di sangue rappreso.
“Non fara’ infezione?” chiese Hermione.
“No, l’ho disinfettato.” rispose lui.
“E con cosa?” s’incuriosi’ la Grifondoro.
“Magia, Granger!”
“Oh, gia’…” sospiro’ lei.
Dopo aver esaminato a lungo il taglio, il Serpeverde prese la bacchetta e mormoro’ un incantesimo, e quasi immediatamente il taglio si rimargino’, lasciando pero’ una lunga cicatrice argentea.
“Che incantesimo era?” chiese stupita Hermione.
“L’opposto del Sectumsempra. Ricuce le ferite, ma solo dopo che il flusso di sangue si e’ fermato.” rispose Draco. “Puova a muoverlo.” ordino’ poco dopo.
“Ma non e’ mica rotto!” protesto’ lei.
“La vuoi finire di rompere? Fino a prova contraria sono io quello che ha la madre Medimaga, percio’ zitta.”
La ragazza sbarro’ gli occhi. “Tua madre e’ una Medimaga?”
“Era…” la corresse lui, abbassando lo sguardo.
“Oh.” fu l’unico commento che usci’ dalla bocca di Hermione. Chissa’ perche’ aveva usato il verbo al passato… Non poteva essere morta. Si sentiva parlare un sacco di Narcissa Malfoy ultimamente.
“Mio padre le ha chiesto di smettere e di stare a casa circa tre anni fa…” disse lui cogliendo lo sguardo interrogativo di Hermione.
La ragazza annui’, e mosse piano il braccio.
“E’ a posto. Non sento nulla.” disse poco dopo.
“Perfetto. Che ne dici di fare l’Incanto Quattro Punti per tornare alla radura dove sono tutti?”
“Non lo puoi fare tu?”
“No. Silente ha detto che non possiamo fare magie, ma l’ho sentito dire alla McGranitt che ogni bacchetta ne avrebbe potute fare al massimo tre. Io ho lanciato lo Stupeficium all’orso, ti ho curato il braccio e ho usato l’incantesimo congelatore quella volta nella baita quando ti eri rotta la caviglia. Percio’ ora tocca a te.” spiego’ lui.
Hermione prese la sua bacchetta e la poggio’ sul palmo della mano aperta. Mormoro’ l’incantesimo e la bacchetta comincio’ a girare velocemente, finche’ non si fermo’ indicando un sentierino poco visibile alla loro destra.
“Quello e’ il Nord. Se non mi sbaglio, la radura dovrebbe essere a Nord-Ovest, quindi non ci resta che prendere quel sentiero tenendoci sempre un po’ sulla sinistra…” disse Hermione.
D’un tratto, sentirono delle voci alle loro spalle, si girarono e videro Blaise, Ginny, Melanie, Pansy, Ron, Harry e Caroline che gli venivano incontro correndo.
“Finalmente vi abbiamo trovati! E’ da un’ora e mezza che giriamo in tondo!” esclamo’ Pansy col fiatone.
“Comicio a pensare che lo fate apposta a scomparire cosi’!” scherzo’ Harry.
“Ma che e’ successo?” chiese Ginny.
“Hermione, perche’ sei cosi’ pallida?” domando’ Melanie.
“Altro che pallida…cadaverica!” commento’ Caroline.
“No, sul serio, ragazze, sto bene…” ma aveva appena finito di dire questo, che tutto intorno a lei si fece confuso, sbando’ e svenne. Fortunatamente Draco l’aveva presa appena in tempo, prima che si facesse davvero male, sbattendo la testa a terra.


“Come mai e’ svenuta?” chiese Pansy quella sera a casa.
“Blaise dice che puo’ succedere quando si perde molto sangue… E la febbre e‘ dovuta al fatto che nevicava e lei era senza sciarpa ne mantello.” rispose Harry.
Erano seduti sul divano, mentre tutti gli altri erano impegnati a girare per casa per assistere Hermione, che era in uno stato semi-coscente e molto debole.
Ginny era andata a prendere dei medicinali in paese, Melanie stava preparando una zuppa calda, Blaise continuava a misurarle la febbre, che pero’ continuava a salire ogni ora, tanto che ormai era salita a 38.9.
Draco invece stava in camera dell’amico, apparentemente noncurante del fatto che Hermione stava male.
Solo Pansy che era passata per caso davanti alla porta chiusa, l’aveva sentito sfogliare dei libri del S. Mungo per trovare una medicina.
In quel momento Ginny entro’ con le braccia cariche di pacchetti farmaceutici.
“Oh, sei qui con Pansy…” disse piano avvicinandosi.
“Ciao Gin! Hai trovato le medicine?” chiese Harry.
“Si’. E’ meglio che le porti subito a Herm, almeno vediamo se scende la febbre.”
“Okay, allora vado a dare il cambio a Blaise. Ci vediamo dopo!” fece il moro prendendo un pacchetto di aspirine e salendo le scale.
“Ehi Blaise? Posso entrare?” chiese davanti alla porta della camera dell’amica.
“Si’, certo.”
Apri’ piano la porta e vide il Serpeverde seduto accanto al letto che esaminava il termometro e Hermione che sonnecchiava.
“Quanto ha?”
Blaise sospiro’. “Non me ne intendo molto di questi aggeggi babbani, ma credo che abbia 39. Hai portato l’aspira non so cosa?” chiese il moro Serpeverde.
“Si chiama apririna!” ridacchio’ Harry porgendogli la pasticca.
“Be’, ti dispiace se mi vado un po’ a riposare?” fece Blaise alzandosi e dirigendosi verso la porta.
“Figurati, sto io con lei.” aspetto’ che il ragazzo fosse uscito, poi si sedette sul letto di Hermione.
“Herm? Hermione? Sono Harry…” fece piano.
“H…Harry?” rispose lei aprendo piano gli occhi.
“Ciao piccola! Come ti senti?” disse l’amico sorridendo.
“Diciamo che sono stata meglio…”
“Ti ho portato l’aspirina.” le disse Harry porgendole un bicchiere d’acqua in cui galleggiava una piccola pasticca.
“Grazie. Sai, mi sento molto meglio.” disse la riccia dopo che ebbe bevuto.
“Spero solo che per Capodanno starai bene!”
“Ma si’, non ti preoccupare!” rise lei.
“Be’, ti lascio sola, cosi’ puoi riposare.” e dopo averle dato un bacio sulla guancia usci’ dalla camera chiudendo la porta.


Intanto in salotto Melanie e Blaise stavano tranquillamente giocando a scacchi, quando videro Ron che usciva dalla cucina e saliva in fretta le scale.
“Che gli succede?” chiese il moro.
“Non so. Ultimamente e’ un sacco strano. Parla sempre meno e non rivolge la parola a Hermione. Secondo te che puo’ essere successo?”
“Be’, darei per scontato che hanno litigato, ma su cosa non saprei dirlo.” rispose Blaise.
“Uff…certo che Ron e’ proprio impulsivo! Non mi stupisco che litighi tanto con Herm…” fece Melanie.
Nello stesso momento Ron era davanti alla porta chiusa della stanza di Hermione, indeciso se entrare o no.
Alla fine prese un bel respiro e abbasso’ la maniglia, entrando nella camera.
Hermione sollevo’ lo sguardo dal libro di Antiche Rune e lancio’ un’occhiata severa al rosso.
“Come stai?” chiese Ron avvicinandosi a lei.
“Meglio, grazie alle medicine che Ginny mi ha portato.” rispose lei.
“Mmh…” fu il commento del ragazzo.
A quel punto Hermione sbuffo’ e poggio’ il libro sul comodino.
“Si puo’ sapere cosa vuoi?” sotto’.
Ron rimase interdetto per qualche secondo, prima di dire con il tono piu’ serio possibile: “Voglio sapere cosa ti sta succedendo. E lo voglio sapere ora.”
“Scusa? Guarda che non mi sta succedendo nulla! Mi pare di avertelo gia’ detto a Natale, ma se non mi ascolti…” disse Hermione.
“Io non ti ascolto?? Semmai sei te che non mi vuoi dire cosa ti succede! Mi vuoi dire cosa c’e’ tra te e Malfoy?” torno’ all’attacco Ron.
“Te l’ho gia’ detto! Niente! N-I-E-N-T-E!”
“Certo, come no…” mormoro’ sarcastico il Grifondoro.  
“Ron, non c’e’ niente tra me e quella Serpe! Come te lo posso fare capire?!?”
“Non c’e’ bisogno che me lo faccia capire, Hermione. Ho gia’ capito tutto…” disse piano Ron.
“Ah si’? E cosa hai capito??” chiese la riccia.
Ron aspetto un poco prima di parlare, poi, con un tono triste, disse:“ L’ho capito che sei innamorata di lui.”
Hermione si blocco’. Non avrebbe mai pensato che lui, il suo migliore amico Ron, l’ombra di Harry Potter, il ragazzo che spesso era messo da parte e doveva continuamente competere con la bravura sua e di Harry, avesse capito che lei era innamorata del loro peggior nemico.
“Io…ma…cosa dici, Ron?” fece lei piano, con voce tremante.
“Hermione, non sono stupido. Ma mi chiedo come abbia fatto Hermione Granger, studentessa modello di Hogwarts, ad innamorarsi di Draco Malfoy….”
“Ron, io non sono…”
“NON prendermi per cretino, ‘Mione! Non mentirmi! Lo so che ne sei innamorata. Ti chiedo solo una tua conferma precisa…perche’ spero di sbagliarmi…” la interruppe lui alzando la voce.
La ragazza fece un sospiro profondo.
Era vero, ne era innamorata, ma non poteva dirlo a Ron. Si sarebbe arrabbiato, come minimo. E avrebbe cercato di spaccare la faccia a Draco.
Ma era il suo migliore amico, e una parte di lei voleva davvero che Ron lo sapesse…
“Ron…io…” lacrime calde le uscivano dagli occhi color cioccolato.
“Hai…hai ragione.” riusci’ a dire alla fine.
Ron sbarro’ gli occhi.
“Hermione, mio Dio! Come puo’ essere successo??” le chiese quasi urlando.
“Ti prego, abbassa la voce! Ho mal di…”
“Non chiedermi di abbassare la voce Hermione! Come PUOI esserti innamorata di lui?!?” la interruppe.
“Ron, mi dispiace!”
“E’ il nostro peggior nemico!!!” fece furioso.
“Lo so!” Hermione ormai aveva il viso rigato di lacrime. Sperava davvero che Ron capisse, ma ovviamente si sbagliava.
“Avrei fatto meglio a parlarne con Harry…” disse in un sussurro che pero’ fu udito dal rosso.
“Oh, be’, ovvio! Harry puo’ capirti, mentre io no, eh? Harry vuole solo il tuo bene, mentre io no, vero?” sbotto’ ancora piu’ arrabbiato.
“No! Ron, io non intendevo dire questo! Volevo solo…” la ragazza fu interrotta da Draco che entrava in stanza.
“Che sta succedendo qui?” chiese il biondino guardando i due Grifoni.
“Assolutamente niente che ti riguardi, Malferret!” e detto questo Ron usci’ dalla camera sbattendo la porta.
Hermione cerco’ di asciugarsi le lacrime e si mise a sedere sul letto.
“Che ti ha fatto?” le domando’ Draco avvicinandosi.
“Niente…e’ tutto a posto…” ma a dispetto di quel “tutto a posto”, nuove lacrime le uscirono dagli occhi.
Il Serpeverde si sedette sul proprio letto e comincio’ a fissarla.
“Si puo’ sapere perche’ mi fissi??” fece lei smettendo per un attimo di piangere.
Perche’ sei bellissima…
“Perche’ e’ strano vederti piangere. Non pensavo che una come te fosse cosi’ fragile.” rispose Draco.
“Piangere non significa essere fragili! Significa saper esternare i propri sentimenti. Cosa che tu non fai mai!”
“E chi ti dice che non lo faccio?”
Hermione rimase basita da quelle parole, ma si riprese quasi subito e ricomincio’ a singhiozzare.
“Ron dovrebbe essere felice per me!”
“Felice per cosa?” chiese curioso Draco.
La ragazza a quel punto capi’ di aver parlato troppo, e abbasso’ lo sguardo.
“Malfoy?” lo chiamo’.
“Si’?”
“Non e’ che…potresti sederti vicino a me?”
“Perche’?”
“Non mi piace parlare alla gente lontana…” spiego’ lei, ben sapendo che il motivo era un altro.
“Ma se ci sono si e no due metri tra il tuo letto e il mio!” ghigno’ Draco. Ma si alzo’ comunque e si sedette accanto ad Hermione.
“Certo che sei proprio una frignona! A proposito, ma tu non hai la febbre? Dovresti stare sdraiata!”
La ragazza scrollo’ le spalle e si rimise a leggere.
Draco usci’ dalla stanza lanciando un ultimo sguardo ad Hermione.
Due ore dopo, quando rientro’ per andare a dormire, la vide cosi’ fragile e debole, rannicchiata sotto le coperte, ed ebbe un po’ compassione per lei.
Si avvicino’ piano, e senza quasi accorgersene, le poso’ un leggero bacio sulla testa, poi s’infilo’ a letto.
Nell’oscurita’, due occhi nocciola si erano aperti, e un sorriso increspava le labbra di Hermione.



SPAZIO DELL'AUTRICE
Salve a tutti! Questo capitolo e' stato molto difficile da scrivere, e l'ho scritto almeno dieci volte prima di decidere di pubblicarlo.
Bene, qui vediamo un'Hermione molto triste per il litigio con Ron, e un Draco che comincia a provare qualcos'altro oltre all'odio nei confronti della Grifondoro.
Nel prossimo capitolo si capiranno meglio i sentimenti del bel Principe Serpeverde, e nemmeno lui potra' negare che Hermione gli sia cosi' indifferente.
Un'altra cosa: lo so che sto riservando poco spazio a Melanie e Blaise, come anche a Pansy, Ron, Ginny e Harry, ma loro avranno un ruolo importante nei prossimi capitoli, percio' bisogna solo avere un po' piu' di pazienza...
Spero che l'undicesimo capitolo vi sia piaciuto!
Ringrazio tantissimo:

DumbledoreFan: Ciao tesoro!! Be', che dire, Draco da bravo cavaliere l'ha seguita per vedere dove andava, e cosi' s'e' cacciato nei guai pure lui, ma se Herm non si fosse allontanata probabilmente sarebbero stati salvi tutti e due! Devo dire che seguire contemporaneamente le vicende di otto ragazzi non e' certo una cavolata, infatti, come hai detto tu, quei due "pucciosetti" (ihihih!) di Blaise e Melanie non si vedono molto. MANON TI PREOCCUPARE!! Nei prossimi chappy avranno un ruolo importantissimo insieme a Harry e Pansy, che come Serpeverde e amica di Draco potra' dare una mano a capire i sentimenti di Dracucciolo! Un bacione, tvumdb!

Fly Piton: Ciao!! Grazie mille per la recensione!! Mi fa davvero felice!! Spero ti sia piaciuto questo chap, perche' ho avuto un po' di difficolta' a scriverlo! Un bacio! 












 
 

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Capitolo 13
*** 12. L'aiuto di Pansy ***


chap12
12. L’AIUTO DI PANSY


Il giorno dopo Hermione era gia’ praticamente guarita, anche se era ancora un po’ debole.
Vagava eccitata per la casa, pensando a non si sa cosa, e urtando molto spesso gli altri abitanti, che di solito si facevano pure male, com’era successo a Ginny, che era capitombolata giu’ dalle scale per la fretta di una Hermione un po’ troppo sulle nuvole.
“Ma che ha? Sembra la reincarnazione della Lovegood!” disse Blaise a Melanie quel pomeriggio.
“Non lo so…e’ strana! Dopo le vado a parlare.” rispose la moretta.
Intanto Hermione stava fuori dalla casa, nel giardinetto sul retro, e cantava canzoncine natalizie a mezza voce.
Si sedette su un cumulo di neve e ripenso’ alla notte prima, quando LUI le aveva dato un bacio…
Certo, era sulla guancia, e non era nulla in confronto a quello che si erano scambiati nella baita sulla pista da sci, ma era pur sempre qualcosa! Un passo avanti che faceva sperare alla Grifoncina che dopotutto, forse il Principe di Serpeverde provava qualcosina per lei.
Nello stesso momento, Harry, Mel, Ginny, Blaise e Pansy stavano seduti a sgranocchiare biscotti al cioccolato davanti al camino del salotto.
“Herm e’ strana…” mormoro’ il bambino sopravvissuto.
“Secondo me c’entra qualcosa Draco…” bisbiglio’ Melanie piu’ a se stessa che agli altri, ma quel sussurro fu purtroppo sentito.
“Malfoy?? Che c’entra Malferret??” chiese Ginny.
“Oh…ehm…” la Grifondoro cerco’ di trovare una scusa per quello che aveva detto; aveva promesso a Hermione di non dirlo a nessuno!
Pero’, ora che ci pensava, se nessuno dava una mano a quei cretini, ci avrebbero messo anni per dichiararsi!
“Be’, ecco, Hermione un po’ di giorni fa e’ venuta da me e mi ha detto che…provava qualcosa per Draco…”
“COSAAAAAAAAAAAAAA?!?!?!?!?” urlo’ Harry seguito da Ginny. Pansy invece sbarro’ solamente gli occhi, ma non disse nulla.
“Ma dai, si capiva! Basta osservare Draco quando si parla di Hermione!” disse appunto.
“O Herm quando si parla di Draco…” completo’ Melanie.
“Non ci posso credere…!” disse Harry, calmandosi.
Blaise era rimasto a fissare le ceneri del camino, ma la voce della sua ragazza lo riporto’ alla realta’.
“Blaise, Pansy, voi siete i migliori amici di Draco. Non potreste, ecco, capire cosa sta succedendo? Se magari anche a lui interessa Herm?”
Blaise la guardo’ sconcertato, ma Pansy annui’ con vigore.
“Mi sembra un’ottima idea! Dopo che ci siamo lasciati Dracucciolo mi raccontava sempre tutto, perche’ e’ affezionato a me, come io sono affezionata a lui. Secondo me non avra’ problemi a confidarsi, e, a costo di infilargli in bocca un Veritaserum, confessera’ cosa prova per Hermione!” non si era mai vista Pansy piu’ eccitata per qualcosa, cosa che non sfuggi’ a Harry, che la guardo’ ammirato, sorridendo.
“Scommettiamo che con l’aiuto di Pansy, Draco ed Herm si metteranno insieme a Capodanno?” disse Blaise.
“Perfetto! Chi e’ con noi?” disse Melanie tendendo la mano. Ci fu un attimo di silenzio, ma poi tutti quanti (compresa una Ginny piuttosto contrariata ma obbligata da Harry) posarono la propria mano su quella della loro amica.
Pansy sorrise soddisfatta, e sali’ le scale per raggiungere Draco.
“Draco? Ci sei?” disse bussando alla porta della camera.
“Mhn, si’, entra Pansy…” fece lui annoiato.
La Serpeverde entro’ nella camera e si sedette sul letto accanto al biondo.
“C’e’ qualcosa che non va, Draco?” chiese.
“No, sto bene, Pansy. Non ti preoccupare.” disse lo Slytherin in un tono diverso da quello che usava di solito. Era un tono dolce, che lui riservava solo a Pansy e Blaise.
“Va bene, allora io me ne torno di sotto.” fece Pansy abbassando gli occhi.
La ragazza stava per uscire, quando una mano le si poggio’ sulla spalla, facendola voltare.
“Posso…posso confessarti una cosa?”
Pansy lo guardo’ dolcemente, poi annui’. era raro che Draco Malfoy si confidasse con qualcuno, eccetto che con Blaise, percio’ stette zitta, pronta ad ascoltarlo come solo un’amica vera sa fare.
“Quando sono venuto qui ero abbastanza arrabbiato…anzi, senza mezzi termini direi che ero incazzato nero!” inizio’ lui, e un sorriso incespo’ le labbra della ragazza.
“Ero ancora peggio quando ho scoperto che dovevo stare in camera con la Granger, percio’ puoi capire come mai ho trattato male tutti. Ma poi, quando siamo rimasti chiusi nella baita, era come se tutti i miei pregiudizi sui mezzosangue sparissero, perche’ lei mi stava facendo capire che era migliore di me, e proprio li’ in quella situazione ridicola ho scoperto che non provavo piu’ odio per lei…ma qualcos’altro che non mi sapevo spiegare…” fini’ di dire.
Pansy sospiro’ e si sedette accanto a lui.
“Draco, posso immaginare come ti senti e credimi, hai tutta la mia comprensione. Ma continuare a far finta che non sia successo nulla con Hermione non servirebbe! Ne sei innamorato cotto, e non fai nulla! Questo non e’ Draco Malfoy!”
“E cosa dovrei fare?? Ti pare che la migliore amica di San Potty e Lenticchia sia innamorata di me??”
“Che sia le migliore amica di Harry, okay, ma in quanto a Weasley…” disse la Serpeverde.
“Perche’?”
“Hermione ha litigato con quel cretino perche’ sapeva che c’era qualcosa tra te e lei. Non so esattamente quello che lei prova, ma di sicuro non le sei indifferente. Fa quello che ti dice il cuore, Draco. Dimentica di essere un Serpeverde, dimentica di essere un Malfoy, dimentica di odiare Potter. Sii solo la persona che conosciamo io e Blaise.” mormoro’ Pansy alzandosi e avviandosi verso la porta.
“Pansy?”
La ragazza si giro’.
“Cosa?”
“Grazie…” e le diede un bacio sulla guancia.
La sua amica sorrise. Non era una cosa che accadeva tutti i giorni avere un Malfoy che ti ringrazia!
Appena usci’ dalla camera si ritrovo’ davanti Blaise, Harry e Melanie che giocavano a Poker sul parquet proprio di fronte alla stanza.
“Ma che diavolo fate qui??” domando’ stupita.
“Abbiamo sentito tutto…” disse Blaise.
“Non per essere scortese, Pansy, ma sei sicura di essere una Serpeverde??” Harry la guardo’ ridacchiando.
“Che fai, sfotti?? Se vuoi la prova ti trasformo in un cucchiaino da te’!” ribatte’ lei mettendo il broncio.
Tornarono in cucina, dove trovarono Hermione intenta a fare una mousse al cioccolato.
“Che buon profumino, Herm! Ma perche’ non riservi le tue energie per la cena di Capodanno??” disse Ginny entrando in quel momento in casa.
“Mancano 4 giorni, e non riuscirei a non dare sfogo alle mie capacita’ culinarie per cosi’ tanto tempo!” disse lei ridendo.
Intanto Blaise aveva preso in disparte Harry, e lo aveva portato in camera sua e di Melanie.
“Posso chiederti una cosa?” chiese il moretto Serpeverde al Grifondoro.
“Dimmi pure”
“Se Hermione…be’…si fidanzasse con Draco…tu che…”
Harry sorrise, capendo quello che il suo neo amico gli stava chiedendo. “Vuoi sapere se mi metterei ad urlare contro di lei e subito dopo andrei a spaccare la faccia a Malfoy?” chiese ghignando.
“Uhm, si’, una cosa del genere!” ridacchio’ Blaise.
“Be’, diciamo che se me lo avessi chiesto quando eravamo ancora ad Hogwarts ti avrei risposto di si’, ma ora che sta per concludersi questa convivenza forzata direi che sto cominciando a vedere Malfoy in un'altra luce…se le sue intenzione fossero serie allora non avrei nulla in contrario, e sarei ben disposto a sotterrare l’ascia di guerra per Herm” disse il bambino sopravvissuto.
“Perfetto! Allora posso dirti che ho in mente un piano che potrebbe funzionare!” fece felice il Cacciatore.
“Quale?” chiese curioso Harry.
Il moretto sorrise furbescamente, poi si avvicino’ all’orecchio del Grifone e gli sussurro’ qualcosa.
Il viso di Harry si illumino’ subito dopo, ed esclamo’: “Blaise, sei un genio! Ci credo che sei mezzo Corvonero!”
Il ragazzo ridacchio’ soddisfatto, poi gli fece cenno di scendere in cucina, visto che era pronto la cena.
Quando gli altri abitanti della casa (compreso Draco, che aveva deciso di abbandonare la sua vita da eremita in camera) videro scendere i due ragazzi con quello strano e anche preoccupante, gli chiesero immediatamente cosa fosse successo, ma i due risposero con un ghigno sadico, e si sedettero a tavola, pregustando la cenetta che Hermione gli aveva preparato.
“Ragazzi, sono pieno come un uovo! Io me ne vado a letto. Buonanotte!” disse Harry alzandosi un’ora dopo.
Finalmente dopo un’ultima cioccolata calda tornarono ciascuno nella propria camera.
Harry stava camminando tranquillamente verso la sua stanza, quando da una porta accostata non spunto’ una mano che lo tiro’ dentro con forza.
“Hei, ma che…Herm! Che succede?” disse il ragazzo trovandosi di fronte alla sua migliore amica.
“Devo parlarti…” mormoro’ lei.
Harry, che si imaginava cosa le volesse dire la Grifondoro, si sedette sul letto e l’ascolto’ con attenzione.
Hermione gli disse tutto, senza tralasciare nulla, su quello che stava cominciando a provare per Draco, e, cosa strana, Harry la stette ad ascoltare, cosa che Ron non avrebbe mai fatto.
Finito di parlare, il ragazzo fisso’ a lungo la sua amica, poi si avvicino’ a lei e le mise una mano intorno alle spalle.
“Herm, so che probabilmente mi prenderai per pazzo, ma se tu provi qualcosa per Malferret io non faro’ storie. Sei la mia migliore amica, e voglio solo vederti felice. Ma se ti fa soffrire gli spacco la faccia, okay?” completo’ il moro ghignando.
Hermione ridacchio’, poi l’abbraccio’ e gli sussurro’ “grazie” all’orecchio.
Intanto, fuori dalla porta della camera, una persona aveva stampato sulle labbra un sorriso di vittoria. Si giro’ verso l'altra figura e le fece un ghignetto sadico.
“Ora si che e’ tutto piu’ facile…”




SPAZIO DELL'AUTRICE:
Ok, mi vorrete ammazzare, lo so...MI SCUSO ENORMEMENTE PER QUESTO IGNOBILE RITARDO!!!!
Comunque, se avete letto nel mio account saprete anche il perche' di questa suspence di un mese!
Spero possiate perdonarmiiiii!!! Per la gioia di chi e' davvero impaziente, vi posso solo dire che non manchera' molto al chap in cui Dracucciolo ed Herm riescano a fare il primo passo....conto di riuscire a scriverlo tra due capitolo o anche meno!
Ringrazio di cuore: DumbledoreFan, Lucy Light, LaVero, Ledy Slytherin, Furbacchina, Fly Piton, Crilli e _Purple_
Inoltre un grazie immenso alle  33 persone che hanno aggiunto la mia fic ai preferiti, e a Sora86, che mi ha aggiunta come autrice preferita XD!
Bacioni, e scusate ancora per  questi imperdonabile ritardo!!!!!
Spero che il chap vi sia piaciuto =)!









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Capitolo 14
*** 13. Because you live- Capodanno prima parte ***


chap13...
13. BECAUSE YOU LIVE- CAPODANNO PRIMA PARTE


Hermione Jane Granger era seduta sul divano della casa, davanti al caminetto acceso, sorseggiando cioccolata calda.
Coperta da un piumino di lana pesante, pensava a come presto sarebbe finita quella vacanza. Era la mattina del 31 Dicembre, mancavano poche ore a Capodanno, e quella sera oltre ai fuochi per l’anno nuovo, ci sarebbe stata anche una piccola festicciola per Draco, organizzata da Pansy e Blaise.
“Mi raccomando, non ditelo a Draco, che se lo scopre ci fa fuori…odia le feste!” aveva detto il moretto Serpeverde a lei, Harry, Ginny e Ron la sera prima.
La ragazza sospiró. Sí, le sarebbe mancata quella convivenza forzata, che da tale si era trasformata in una delle piú divertenti e belle vacanze di Natale che avesse mai fatto.
“Ciao!” la voce di Pansy Parkinson la ridestó dai suoi pensieri.
“Ciao, come procede con i preparativi?” chiese Hermione facendo spazio alla Serpeverde, che si sedette accanto a lei.
“Blaise é con Harry a scegliere il regalo, Melanie e Ginny sono andate a comprare la glassa verde per scrivere Forever Slytherin sulla torta, e Ron sta in camera sua a farsi i cavoli suoi” rispose lei.
“Oh, okay. Allora dimmi…come vanno le cose tra te e Harry?” domandó con finta noncuranza la Capo Scuola.
“Co…con me e Harry?? Cosa c’entra Harry??” si stupí Pansy assumendo pian piano un colorito rosato sulle guance.
“Ma dai, l’hanno capito anche i muri che ti sei inamorata di lui!” ridacchió Hermione.
Pansy la guardó sospettosa, poi si lasció andare pesantemente sul divano e si stropicció gli occhi.
“Hai ragione…” mormoró.
“Ecco, lo sapevo! E quand’é che ti deciderai a farti avanti?”
“Io?? Hermione, ma io non gli piaccio! E poi c’é il problema del fatto che c’ha quella Piatt…Ginny sempre tra i piedi!” la fece ragionare la brunetta.
“Eddai Pansy, a Harry non piace Gin! Stavano insieme da metá dell’anno scorso, poi si sono lasciati e anche quando Harry ha sconfitto Voldemort non si sono piú messi insieme!”
“Bé, forse hai ragione…” sussurró la Serpeverde.
Hermione ridacchió soddisfatta, rimettendosi a bere cioccolata.
“E tu invece? Che mi dici di Draco?” la interruppe peró l’altra.
La ragazza quasi si strozzó con la bevanda, e dopo due minuti di tosse ininterrotta, riuscí a balbettare un: “Me e Draco??”
“Certo cara, tu e Draco!”
“Bé, non credo di avere molte possibilitá…e poi, non penso che gli interessi una Mezzosangue come me…” fece triste la riccia.
“Ci tieni tanto a lui?”
la Capo Scuola annuí. “In questi giorni ho imparato a conoscerlo meglio, e ho scoperto che forse sotto quell’aria da algido Principe di Serpeverde c’é dell’altro…”
“Oh, allora perfetto!” squittí Pansy eccitata.
“Perfetto cosa?”
“Niente, niente…senti Herm…posso chiamarti Herm?”
“Certo!” sorrise Hermione.
“Bene, quand’é il tuo compleanno?”
“Il 7 Gennaio, perché?” chiese curiosa la mora.
“Che coincidenza…giusto sei giorni dopo quello di Draco!”
“Giá, é una strana coincidenza…comunque cosa c’entra??” la riccia stava cominciando a sospettare qualcosa.
“Oh, nulla! Bé, ora vado a vedere se Ron é ancora vivo. Ricordati di nascondere i regali quando arriveranno Blaise e Harry!” Pansy le lanció un sorrisino misterioso e si volatilizzó in camera sua.
Hermione sospiró e si lasció cadere pesantemente sul divano.
Chissá cos’ha in mente…


“Bene, ragazzi…mancano meno di due ore al Grande Evento!” disse Harry ridacchiando e sistemando un pacchetto azzurro nella credenza (quella delle spezie, che Draco evitava come la peste, da quando gli era caduta una boccetta di origano in testa).
“Sí, Harry, lo sappiamo!” sbuffó Ron. Lui e Hermione non avevano ancora fatto pace, e questo preoccupava un pó il Cercatore Grifondoro.
“Ginny dov’é?” chiese Melanie guarnendo un’enorme torta al cioccolato e frutti di bosco con una scritta verde.
“Mel, che diavolo di sapore ha quella glassa??” chiese Blaise scettico.
La ragazza passó un dito sulla guarnizione e l’assaggió.
“Mmmh, mela verde!” schioccó la lingua contro il palato.
“E pensare che al negozio ce l’hanno venduta come menta!” ribatté Ginny entrando in quel momento in cucina.
“Spiegatemi una cosa…perché facciamo questa cavolo di festa a Malferret se lui odia le sorprese??” domandó Ron che, suo malgrado, stava aiutando Harry a sistemare gli ultimi pacchetti.
“Perché io adoro farlo incavolare! E poi chissá…magari questa volta sará contento!” rispose Blaise lanciando uno sguardo ad Hermione, che sorrise e arrossí un poco.
“E Pansy?” chiese Harry.
“Ha portato Draco a fare una passeggiata con la solita scusa di un po’ di compagnia mentre fa shopping” rispose Melanie.
“E’ un prodigio quella ragazza!” esclamó Harry chiudendo finalmente lo sportello della lavastoviglie, dove aveva nascosto l’ultimo regalo.
“Giá, un prodigio…” borbottó la Weasley incrociando le braccia.
“Bene, direi che possiamo andare a riposarci” s’intromise Melanie mettendo la torta in frigo.
Tutti annuirono e si ritirarono nelle proprie camere, aspettando con impazienza la mezzanotte.


Draco Lucius Malfoy entró nella casa con Pansy piena di pacchi di tutti i colori. Si levó la giacca coperta di minuscoli fiocchi di neve e si sedette sul divano nel salotto.
“Allora Dracucciolo, ti sei divertito?” trilló Pansy.
“A fare shopping con te? Da morire!” ribatté lui sarcastico.
Pansy peró, invece che prendersela, ghignó soddisfatta. Il piano stava andando alla grande…
“Bé, io me ne vado in camera. Ciao!”
Una volta che Pansy se ne fu andata, il Serpeverde si alzó e si diresse verso la cucina, con l’intenzione di fare un thé.
Appena ebbe finito, prese un po’ di biscotti ai canditi e si avvió in camera sua.
Stava per aprire la porta, quando quest’ultima si spalancó beccando in pieno lui e il vassoio con sopra il cibo, che cadde rovinosamente a terra.
“Cazzo!” se ne uscí moooolto elegantemente.
“Oddio, scusa Dra…Malfoy!” Hermione si chinó e fece comparire con la bacchetta un paio di stracci per poter pulire il pavimento.
“Non importa…comunque potevi stare piú attenta, eh?”
la ragazza sbuffó, e dopo aver raccolto i cocci della tazza, scese giú in cucina, per tornare dieci minuti dopo con altri due thé.
“Tieni, te ne ho fatto un altro” disse porgendo a Draco una tazza fumante.
“Hn, grazie” il ragazzo si sdraió sul letto dopo aver chiuso la porta, e vide che Hermione correva a nascondere qualcosa di brillante nel comodino, chiudendolo a chiave.
“Cos’era? Mi é sembrata una carta da regalo”
“Oh, nulla…é che il 7 é il mio compleanno, e i miei genitori mi hanno mandato un regalo un pó in anticipo” mentí lei cominciando a sorseggiare il suo thé.
“Davvero il 7 compi gli anni? Il mio compleanno é domani” disse lui con finta noncuranza.
“Ricevuto qualcosa dai tuoi amici?”
“Blaise e Pansy di solito me li fanno in ritardo. L’anno scorso ad esempio Blaise me l’ha dato dopo due settimane perché non lo trovava piú, e poi ha scoperto che era nell’armadietto del bagno”
Hermione ridacchió divertita. “Ti spiace se metto un pó di musica?”
“Sorelle Stravagarie?” chiese Draco.
“No, roba babbana”
“Tu scherzi Granger! Come minimo ti metti le cuffie, io non la sento schifezza babbana!” protestó lui, ma Hermione non rispose e mise un cd nel suo stereo che si era portata da Hogwarts.

Staring out at the rain with a heavy heart
It’s the end of the world in the mind
Then your voice pulls me back
Like a wake-up call

I’ve been looking for the answer
Somewhere
I couldn’t see that it was right there
But now I know what I didn’t know

Because you live and breathe
Because you make me believe in myself
When nobody else can help
Because you live girl
My world…
Has twice as many stars in the sky…*

Vedendo che Draco batteva il tempo con una mano sul letto, Hermione sorrise e gli chiese: “Ti piace?”
Lui la guardó di sottecchi. “Non é male…”
I’m so glad I found an angel
Someone who…
Was there when all my hopes fell
I wanna fly looking in your eyes…” canticchió la ragazza, guardando ogni tanto il Serpeverde.
Ad un certo punto qualcuno bussó alla porta e comparve Harry tutto trafelato.
“Ragazzi, in piazza tra mezz’ora ci sono i fuochi! Prendete un cappotto e venite!” disse scomparendo e andando in camera di Blaise e Melanie.
“Sono le undici e mezza e non me ne sono nemmeno accorta!” disse Hermione sorridendo e scendendo in salone seguita da Draco, dove trovó tutti gli altri ad aspettarli.
“Dai andiamo!” esclamó Ginny eccitata.
Prima di uscire, Hermione fece in tempo ad accorgersi di Pansy e Melanie che si lanciavano un’occhiata d’intesa, ma non si soffermó piú di tanto a pensare, ed uscí avvolgendosi nel cappotto, con la strana sensazione che sarebbe accaduto qualcosa di straordinario…


SPAZIO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Bene, questo chap l'ho postato abbastanza in fretta, vero?? Mi scuso ancora per l'enormissimo ritardo nel postare il chap precedente, ma tra trasloco, imballamento, scuola, compiti...uff...che fatiiica!!!
Comunque non vi preoccupate, questa storia la mando avanti, fosse l'ultima cosa che faccio XD (suona molto di minaccia, vero??)!
Intanto volevo avvisarvi che PROBABILMENTE nei prossimi capitoli alzeró il rating...quindi preparatevi!
Spero che questo chappy vi sia piaciuto, e ringrazio Lucy Light per aver recensito e non avermi abbandonata anche dopo il mio imperdonabile ritardo!!!!
*La canzone é "Because you live" di Jesse McCartney. Non mi reputo una sua grande fan, ma questa credo sia l'unica canzone abbastanza carina che ha fatto, e l'ho scelta perché rispecchia molto i sentimenti sia di Herm che di Dracucciolo nel capitolo. Se volete la traduzione, ditemelo e non esiteró ad aggiungerla nel chap.
Un bacione a tutte le persone che recensiranno (spero piú di una... :'( sigh...) e anche le persone che la leggono soltanto...finora sono a 4695 letture!!!!!!
Al prossimo chappy, Dream16


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Capitolo 15
*** 14. Il mio desiderio piú grande- Capodanno seconda parte ***


chap14!!!
14. IL MIO DESIDERIO PIU’ GRANDE-CAPODANNO SECONDA PARTE


“Si puó sapere che diavolo state facendo voi due??” protestó Harry scoccando un’occhiataccia a Melanie e Pansy, che si scambiavano sguardi mooooolto strani…era come se fossero a conoscenza di qualcosa che solo loro sapevano.
“No, é che Pansy non si sente molto bene…non é che potremo andare a casa? Tanto in camera di Herm si vedono benissimo i fuochi” disse Melanie.
“Bé, se Pansy non sta bene…” Harry sembró pensarci su, poi annuí e richiamó gli altri che erano sparsi sulla piazzetta piena di gente che aspettava la mezzanotte.
Arrivati in casa, Pansy si fiondó in cucina con la scusa di prendersi una camomilla, invece tiró fuori la torta e la mise a scongelare.
“Pansy, come procede?” chiese Hermione entrando e passando un ditto sulla glassa del dolce ormai perfetto.
“E’ buonissima!” sorrise poi.
“Giá. Ehi, non é che mi potresti aiutare a portarla su in camera tua? Blaise sta tenendo occupato Draco”
“Okay”
Arrivate nella stanza della Capo Scuola, poggiarono la torta sulla scrivania e prepararono i vari pacchetti intorno al vassoio.
“E’ tutto perfetto! Draco avrá un infarto…ma sono dettagli!” esclamó allegra Pansy.
“Ragazze, é tutto pronto? Mancano dieci minuti alla mezzanotte!” disse Ron entrando con Harry e Ginny.
“E’ tutto a posto, dite a Blaise di farlo entrare. Ginny, mi aiuti con le candeline?” disse Hermione.
Dopo che le diciotto candele furono accese con la magia, nella stanza caló il buio, e dopo due minuti tornarono Harry e Ron, che si nascosero dietro un piccolo paravento, accanto alle ragazze.
“Tra poco dovrebbe arrivare Blaise…” sussurró il bambino sopravvissuto.
Infatti pochi secondi dopo si sentirono dei passi sulle scale, e una voce scocciata dire: “Blaise, dove sono tutti?? Dove mi stai portando?”
“Nella tua camera Draco, e dove sennó!” rispose il moretto.
La porta si spalancó, e le sagome dei due Serpeverde comparvero leggermente sfumate nel buio.
“Perché é tutto bu…” ma Draco s’interruppe quando il suo sguardo cadde sulle diciotto lucine che accompagnavano un profumo delizioso.
“Blaise ma che…”
“TANTI AUGURI!!!” urlarono in coro tutti gli abitanti della casa, e in quel momento il pendolo della chiesa accanto batté la mezzanotte, e il primo botto fu seguito da una luce rossa.
“Coooosa??? Blaise, chi é il deficente che ha messo in atto questa messinscena???” sibiló il Serpeverde fissando tutti i componenti della casa.
Ma dopo nemmeno dieci minuti era giá piú calmo, anche se avrebbe voluto spaccare la faccia a Potter quando gli ha detto: “Diciotto anni, caro mio! Manca sempre meno al giorno in cui ti vedró schiattare!”
“Affanculo Sfregiato!”
“Okay ragazzi, calmatevi! Mel, mi accompagni in camera che devo prendere una cosa? Harry, vieni anche tu?” disse Ginny.
“Oh, certo Gin!” rispose il moro cogliendo l’allusione.
“Ron, vieni con me a vedere se abbiamo scordato qualche regalo?” disse Blaise uscendo e chiudendo la porta.
Nella stanza buia illuminata solo dai fuochi d’artificio fuori dalla finestra, rimasero solo due figure alquanto imbarazzate.
“Bé, buon compleanno, allora!” fece titubante Hermione.
“Grazie…”
la ragazza sospiró e si avvió verso la finestra.
“Grazie anche per i regali…” aggiunse Draco, cercando di non mostrarsi deluso del fatto che lei ancora non gliel’avesse dato. Forse nemmeno gliel’aveva fatto…
Peccato…perché lui il suo gliel’aveva preparato proprio quella sera, dopo che aveva scoperto che di lí a sei giorni avrebbe compiuto gli anni.
“Figurati…”
Il ragazzo si avvicinó a lei e rimase a fissare le luci colorate sparate nel cielo.
“Belli, vero?” sussurró Hermione guardandolo.
“Sí…” i loro occhi s’incontrarono di nuovo, a meno di venti centimetri l’uno dall’altra, ghiaccio e cioccolato si fusero insieme, creando quel legame che da tempo si era creato tra di loro.
“Draco io…” cominció Hermione, ma il ragazzo accennó un sorriso e le posó un ditto sulle labbra.
“Ssshh…”
Le si avvicinó fin quando i loro nasi quasi si sfioravano. Draco poggió una mano sul fianco di Hermione, che era rimasta come pietrificata.
Ritrovata la luciditá mentale, la ragazza si avvicinó ancora, e nel farlo sfioró quelle labbra tanto agoniate.
Draco non ci pensó due volte, e affondó la bocca in quella di Hermione che gli gettó le braccia la collo, gemendo a qual contatto.
Il ragazzo le mordicchió leggermente le labbra morbide, passandoci sopra la lingua e approfondendo il loro bacio.
Hermione tremava e aveva come la sensazione che non si sarebbe retta in piedi per molto ancora.
Il Principe Serpeverde intensificó la pressione della lingua sui denti della ragazza, che socchiuse la bocca permettendo a Draco di esplorarla.
Un gemito soffocato uscí dale labbra del ragazzo quando lei gli passó le mani in quei capelli biondissimi, e lui la strinse ancora di piú a sé, mentre le loro lingue si contorcevano sensualmente.
Draco la spinse dolcemente sul letto e ce la adagió delicatamete, senza smettere di baciarla. Si stese sopra di lei e le infiló una mano sotto la maglietta accarezzandole la schiena. Lei sospiró di piacere e cominció a leccare e succhiare le labbra ormai rosse di Draco.
Quando la mancanza di ossigeno cominció a farsi sentire, Draco di staccó solo di pochi centimetri, sorridendo a Hermione.
“Non sai quanto ho aspettato questo momento…” sussurró ricominciando a baciarla.


Fuori dalla camera, con un orecchio appoggiato alla porta, Blaise Zabini cercava invano di ascoltare qualcosa.
“Allora, che succede?” chiese piano la sua ragazza.
“Non si sente nulla! Quel deficente di Draco deve aver insonorizzato la stanza!” rispose sbuffando il moro.
Vedendo la faccia sconcertata di Melanie si mise a ridere come un matto, mentre lei assottiglieva gli occhi pericolosamente.
“Che ti ridi!? Detto cosí si puó pensare a chissá cosa!” protestó lei.
“Eh, certo…ma a cosa stavi pensando?” fece malizioso lui, rientrando in camera e sedendosi sul letto.
“Io…bé ecco…insomma…tu hai detto che…bé pensavo che loro stessero…CAVOLO BLAISE MI METTI IN SOGGEZIONE COSI’!” sbottó la Gilmore.
Il ragazzo ridacchió divertito, poi la condusse verso la finestra, dove i fuochi stavano per volgere al termine.
“Sai che sei adorabile quando ti arrabbi?” le sussurró all’orecchio.
“Bene Zabini, vedo che sei bravo a mettermi a disagio…e poi non sono arrabbiata!”
“Certo, come no…”
“Blaise…?” disse piano Melanie, sfoggiando un sorrisino malizioso.
“Dimmi cara!”
“PIANTALA!” detto questo fece per andare in bagno per cambiarsi, quando una mano non l’afferró per il braccio facendola voltare. Non fece in tempo a dire o fare niente che si ritrovó le labbra di Blaise sulle sue.
“Pace?” mormoró il ragazzo sulle labbra di lei.
“Perché, abbiamo litigato?” ridacchió Melanie tornando a baciarlo.


Hermione si sveglió poco prima dell’alba il giorno dopo.
Sbadiglió e nel farlo urtó leggermente Draco, che si era addormentato con lei dopo che si erano baciati la notte prima.
Quasi non ci poteva credere…aveva baciato Draco Malfoy e, cosa piú importante, ora sapeva che lui ricambiava!
“Mmmh…giá sveglia?” mugugnó il Serpeverde aprendo un occhio e circondandole la vita con un braccio.
“Sí, non riuscivo a dormire…” rispose lei.
Il biondino sorrise e le posó un dolce bacio sulle labbra.
“Draco, mi dispiace, ma ieri non ho avuto il tempo di darti il regalo. Se cerchi sotto al tuo cuscino peró lo troverai” disse Hermione.
Il ragazzo la guardó confuso, poi mise una mano sotto al cuscino e ne estrasse un pacchetto rosso con un fiocco d’argento. Lui lo guardó per un pó prima di aprirlo, poi lo scartó e ne tiró fuori una piccola cupola di cristallo dove all’interno vi era un mini campo da Quidditch, con tanto di giocatori che sfrecciavano qua e lá vestiti di verde-argento e rosso-oro, Bolidi, Pluffe e anche un microscopico Boccino d’Oro.
“Wow…é…é bellissimo!” disse Draco. “Aspetta una attimo…ma questo sono io!” s’illuminó dopo aver osservato meglio la cupola.
“Sí. É una specie di ripresa di una delle partite a mio parere piú belle che hai fatto. É stata l’unica dove hai battuto Harry, cosí ho pensato di regalartela…sai, un buon ricordo perché tanto non si ripeterá piú!” scherzó Hermione.
“Ah, ah, simpatica! Ma come hai fatto a prendere una partita e infilarla qui!”
“E’ molto semplice: ho usato un apparecchio babbano chiamato telecamera. Volevo solo filmare una partita per mandarla ai miei, poi ho usato un incantesimo per racchiuderla qui” spiegó lei.
Draco la guardó per qualche secondo molto intensamente, poi l’abbracció con forza.
“Grazie…” le sussuró baciandola. “Comunque anche io ho un regalo per te…un pó in anticipo visto che mancano sei giorni al tuo compleanno, comunque tieni…” le porse un pacchetto blu, e quando lei lo abbe scartato, vide una scatolina nera di velluto. L’aprí con gli occhi luccicanti e quel che vide la lasció a bocca aperta: una collanina d’oro bianco, da cui pendeva un piccolissimo ciondolo a forma di “H”, nella quale vi era attorcigliata una piuma, come a voler sottolineare la passione di Hermione: lo studio e la scrittura.
“Oh mio Dio…” boccheggió.
“Ti piace?”
“E’ bellissima! Stupenda! Grazie Draco, grazie!” gli gettó le braccia al collo e lo bació con passione.
“Hermione?”
“Sí?”
“Hai visto la stella cadente prima che tornassimo in casa con tutti?” le chiese il ragazzo.
“Sí…”
“Cos’hai espresso?” domandó curioso.
“Non posso dirtelo…un giorno forse lo scoprirai. E tu?”
“Il mio si é avverato…”
“Davvero? E cos’avevi desiderato?” fece Hermione.
Lui la guardó intensamente, poi, prima di unire le loro labbra in un bacio dolcissimo, sussurró: “Te…”




SPAZIO DELL'AUTRICE
Salve a tutti!!! Allora, che ve ne pare di questo chappy?? Ce l'avevo giá pronto da ieri sera, perció l'ho postato subito XD! Spero siate contenti...finalmente quei due tontoloni ce l'hanno fatta (FACCIAMO FESTA!!)!!!
I ringraziamenti a:

HarryEly: Ciao!!! Che bello, una nuova lettrice ^___^! Sono stracontenta che ti piaccia la mia ficcy!! Anche a me piacciono le Harry/Ginny, ma le Harry/Pansy le trovo molto carine, perció ho deciso di sperimentarne una! Un bacione e grazie 1000 per la recensione!

Lucy Light: Certo cara, non ti preoccupare, il rating sará al massimo arancione! Ma come mai non potresti leggerlo ?___? Comunque ho una mezza idea di come far avvicinare Pansy e Harry, senza levare di torno Ginny, che comparirá molto piú spesso dopo questi chap! Poi, NON la finiró certo subito dopo il ritorno ad Hogwarts! Continuerá...eccome se continuerá! Ihih...non anticipo nulla, eh? Un bacio!

Dark_angel: Ciao! Mi fa piacere che ti sia piaciuta! Pubblicheró al piú presto il prossimo chap (tra scuola e impegni vari non ho tantissimo tempo :˚˚˚( ...) ! Grazie per la recensione, baci!

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