Frozen

di KuroiHana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PAGE01_Alone ***
Capitolo 2: *** PAGE02_Memories in the dark ***
Capitolo 3: *** PAGE 03_Cose che cambiano. ***
Capitolo 4: *** PAGE04_Tu, io e la fioritura dei ciliegi ***
Capitolo 5: *** PAGE05_ Please, Don't Go Anywhere. ***
Capitolo 6: *** PAGE06_Io,te.. lei. ***
Capitolo 7: *** PAGE07_Symphony of a Destroyed Heart. ***
Capitolo 8: *** PAGE08_Luci del Paradiso, Fiamme dell'Inferno. ***
Capitolo 9: *** PAGE09_ Desire ***



Capitolo 1
*** PAGE01_Alone ***


Frozen~
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono sempre stata, in qualche modo, gelida.
 
Ho ,sempre e solo, liberato le emozioni dalla punta della mia spada.
 
 
Confinando la vita, e la morte, in una voragine.
 
 
 
Mi sono sentita sola.
 
 
Poi, sei apparso tu.
 
Anzi, sono apparsa io, finalmente, nei tuoi occhi.
 
 
 
 
PAGE01_ Alone.
 
 
 
Sembro patetica, adesso, ai tuoi occhi?
 
Sembro patetica, mentre guardi le lacrime, su questa lettera?
 
 
 
 
Sono lontana adesso, dal tuo cuore?
 
Sono lontana, adesso, da te.
 
 
Voglio tornare nel tuo mondo, così solo potrò amarti.
 
Potrò amarti non solo attraverso uno stupido Gigai.
 
Potrò amarti, darti me stessa, passare la notte a guardare le stelle insieme.
 
 
 
Voglio rinascere, voglio rinascere al tuo fianco.
 
 
Voglio morire, voglio morire al tuo fianco.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ero stanca, stanchissima di questa vita.
 
Ero stanca di scrivere questa dannata lettera.
 
 
 
 
 
Sapevamo di avere vite parallele, diverse.
 
Vite che non sarebbero mai state incrociate.
 
Eppure sento questo dannatissimo filo, che mi riconduce a te.
Mi riconduce alle tue labbra, alle tue mani, alle tue forti spalle.
Non avresti dovuto lasciarmi così, avresti dovuto urlarmi contro.
 
Non avresti dovuto abbracciarmi, perché, così, io continuo a sentire il tuo profumo attraverso i miei vestiti.
 
 
 
 
Ero stanca, perché?
Tu, adesso, non sei con me, non mi abbracci?
 
 
Mi sono fottutamente, perdutamente, illusa di questo nostro amore.
 
 
Tuttavia ricordo ancora.
 
Ricordo i nostri silenzi.
 
Ricordo, quanto ero gelida.
 
Ricordo come tu mi hai riscaldato il cuore, con il tuo raggiante sole.
 



NDA:
Salve! Rox_21 (ora KuroiHana) è tornata!
In realtà, non volevo caricarla, ma una certa scemotta mi ha convinta♥
Da un po' di tempo ho iniziato a leggere Bleach, così ho scritto una storia su Ichigo e Rukia ^^
So che non tutti apprezzano questa coppia, ma spero che nessuno si offenderà :)

Spero piacerà a tutti! Un bacione

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Capitolo 2
*** PAGE02_Memories in the dark ***


PAGE02_Memories in the dark.
 
 
Le mie mani tremavano.
 
Tremavano, mentre la penna colorava, come un pennello intriso delle più belle sfumature del mio amore, ricordi indelebili.
 
 
Chiusi gli occhi.
 
E mi lasciai semplicemente andare.
 
 
 
 
 
 
 
Come conobbi Ichigo?
Semplice: Poteva vedermi.
Un umano. 
Tsk, sembrano cose da barzelletta.
Eppure era così.
Lui mi vedeva, lui mi guardava.
 
 
 
 
Ed io guardavo lui.
Sbalordita.
 
 
 
Sentii subito qualcosa di troppo strano.
 
Ichigo, tu eri strano.
 
 
 
 
E i giorni passavano...
I giorni passavano.
 
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
 
 
 
"Yo, Rukia!" Ichigo, come ogni mattina, stava bussando all'armadio..
 
"Yo, Rukia, faremo tardi!" Ichigo cominciò a sorseggiare il caffè dalla tazza di Rukia.
 
"Un attimo stolto, ho quasi finito!" Disse Rukia, ovviamente fastidiata.
 
Ichigo si morse il labbro e distolse lo sguardo dall'anta dell'armadio.
 
"Ok cretina, ti lascio la colazione sul pavimento... P..puoi anche vestirti fuori dall'armadio, me ne vado io." 
 
"Non ce n'è bisogno stolto, ho già fatto!" Disse Rukia, aprendo l'anta e prendendo la colazione dalle mani di Ichigo. "Grazie"
 
Ichigo le diede le spalle "Quindi... oggi andiamo insieme a scuola?"
 
Rukia lo guardò e sorrise "Così sembra"
 
 
....
 
 
Karakura, 22:40.
 
Ichigo e Rukia tornavano, velocemente, indietro da un combattimento.
Menos sempre più forti, sempre più probabilità di essere sconfitti, da un momento all'altro.
 
Ichigo correva, testa alta.
Rukia, se ne stava fra le sue braccia: Aveva le mani intorno alla spalla, sporche di sangue.
Tuttavia, non si lamentava, ma controllava il dolore.
 
 
Ichigo correva, come se non dovesse fare altro, come se, oltre il correre, non avesse scopi nella vita.
 
 
 
~E io, incantata, guardavo lui e non provavo più dolore~
 
 
Di tetto in tetto, alla fine arrivarono su quello di casa Kurosaki:  Ichigo scese verso la finestra,la poggiò gentilmente sul letto, rientrò velocemente nel suo corpo e corse ad andare a prendere il necessario per medicarla, nel piano di sotto.
 
 
 
 
Era sicuro che, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe detto ogni cosa al padre.
Ogni minima cosa, anche tutto quello che Rukia non sapeva.
 
 
 
 
 
"Che strano.." pensò Rukia.
Era strano.
Ora si trovava fra i sogni, le notti insonni, i pensieri e i tormenti di Ichigo.
Poteva ancora sentire il suo odore fra le coperte di lino, ora, gentilmente, quasi candidamente, coperte di sangue scarlatto.
 
Quasi quasi, era felice di essere stata ferita.
 
Perché Ichigo l'aveva tenuta stretta, come mai aveva fatto.
 
 
Strinse i denti per il dolore e si portò una mano alla spalla sinistra: il sangue sgorgava e le sue candide mani si sporcavano di rosso, ancora di più...
 
 
 
Rukia guardava il sangue, sporcare la sua candida camicetta bianca e le sue mani.
 
 
Tuttavia, non urlava.
 
 
 
 
 
 
Ichigo tornò in camera e si fiondò da lei.
Rukia era sicura che, da tutto quel tempo che l'aveva visto, non aveva mai visto il suo viso con quell'espressione: Preoccupata, arrabbiata, triste..
 
 
Aprì la confezione delle bende con i denti, e poi, aprì la bocca più volte.
 
Era rosso in volto e non alzava lo sguardo verso di lei.
 
Alla fine, si decise a parlare.
 
 
 
"Rukia, devi toglierti la camicetta.." Disse, serio, come mai era stato.
Privo di malizia.
 
Rukia sorrise e si sbottonò la camicetta, poi, con un gesto, se la levò e la adagiò vicino a lei.
 
Ichigo alzò gli occhi, serio... la guardò negli occhi.. Poi, mise un po' di disinfettante su del cotone e cominciò a tamponare la ferita.
 
"Ngh" un suono uscì dalla sua bocca e strinse un po' le spalle di Ichigo.
 
"Ti ho fatto male?" Disse lui, guardandola.
 
"No, no, scusa..." Disse, distogliendo lo sguardo.
 
 
L'idea di Ichigo, davanti a lei, priva della maglietta... le distruggeva lo stomaco e, ogni volta che lo guardava, si sentiva strana.
 
 
 
 
"Ho fatto" Disse Ichigo, finendo di fasciare la spalla di Rukia.  Appallottolò tutte le carte delle varie bende, le gettò nel cestino e si diresse verso un cassetto, estraendone una maglietta bianca, abbastanza lunga.
 
La gettò verso Rukia.
 
"Tieni, prendi freddo." Disse, ancora girato.
 
 
 
 
Quanto avrebbe voluto dirgli di girarsi.
 
Era strano quella sera, Ichigo.
Stranissimo.
 
 
 
Rukia infilò piano la maglietta, per non farsi male.
 
Poi si morse il labbro..
 
"Ichigo..." Disse, guardandolo.
 
Ichigo si girò a metà.
 
"Mh?" 
 
"Grazie." Disse Rukia, sorridendogli.
 
Allora qualcosa in Ichigo scattò: le lacrime, fino ad ora rimaste nel fondo dei suoi occhi marroni, gli bagnarono dolcemente questi ultimi...  Così si girò verso Rukia, corse nella sua direzione e l'abbracciò.
 
Rukia fu sorpresa, ma quando l'udì piangere, lo strinse di più a lei.
Il suo cuore batteva all'impazzata, adesso.
 
 
"Che fai stolto, ti metti a piagnucolare adesso?"
 
Ichigo si strinse di più a lei.
 
"Io..."
 
"Shh, non c'è bisogno che parli.. è stato un po'.. come quel giorno, no?" Disse Rukia, con una nota di dolcezza, mentre gli accarezzava i capelli arancioni..
 
"Mh." Ichigo si staccò e si asciugo le lacrime con la manica della maglietta "Scusami, sono patetico"
 
Rukia sorrise ancora "Non sei patetico, sei uno stolto"
 
Ichigo tentò di sorridere, ma quello che ne uscì fuori non fu altro che un'espressione amareggiata.. E quell'espressione uccise Rukia, lentamente.
 
Allora lo guardò, poi aprì la bocca e, timidamente, cominciò a parlare "Io.. Penso che tu non debba essere così spaventato.. la.. la morte non è così... Insomma, se io muoio.."
 
Ichigo la interruppe bruscamente.
 
"Se tu muori? Vuoi iniziare il discorso degli Shinigami un'altra volta? Della Soul Society e stronzate varie Rukia?" Disse Ichigo, il viso rosso, le pupille dilatate dalla rabbia, dal dolore.
 
"Rukia.. Rukia... Io.. So che tu, in un certo punto di vista, sei già morta.. Ma per me sei viva e non voglio vederti morire.."
 
Rukia arrossì: era un discorso del cazzo, quello.
 
Gli accarezzò la testa, poi si alzò dal letto e lo guardò "So badare a me stessa, stolto. Non fare sempre l'eroe"
 
Ichigo la guardò e sorrise "Stronza."
 
Rukia ricambiò il sorriso e si avviò verso l'armadio.
 
"Beh, notte Ichigo"
 
 
 
"Notte.." 
Ichigo la guardò camminare verso l'armadio.
Ma poi qualcosa scattò ancora in lui: quel qualcosa... aveva un nome.. era bisogno, amore..
 
 
 
"Ehi, aspetta, Rukia!" Disse prendendola per il polso.
 
"Io... cioè, cazzo, so che suona male dirlo... Cioè" Disse, mordendosi il labbro.
 
"Su, cosa devi dire stolto! Sbrigati, ho sonno!" Disse, fastidiata, cercando di divincolarsi: le metteva imbarazzo avere un contatto con le sue mani.
 
"Dormi... Dormi con me" Disse, guardandola negli occhi. "Non ti faccio nulla.. ho.. ho solo bisogno, ecco.."
 
Rukia lo guardò.  
L'aveva letto da qualche parte.. 
Di solito i ragazzi non dormivano mai con le ragazze.
 
 
"Tu... cosa?"
 
"Ho solo bisogno.. Solo bisogno di dormire con te, stringerti e dirmi che va tutto bene.." Disse Ichigo abbassando gli occhi.
 
Rukia arrossì vistosamente "Stringermi? Che vai blaterando?"
 
Ichigo arrossì dalla vergogna e, senza dire nulla, si butto sul letto e si mise sotto le coperte, coprendosi fino al volto.
 
Rukia lo guardò e si intenerì "Sei proprio un bambinone eh, Ichigo?"
 
Detto questo, si sedette sul letto e si mise sotto le coperte, insieme a Ichigo.
 
Tuttavia lui non si mosse..
 
Allora Rukia lo osservò "Beh, non ti serviva qualcuno da stringere?" Disse ghignando.
 
Ichigo tirò fuori la testolina dalle coperte... Aveva i capelli scompigliati, gli occhi lucidi, le guancie rosse e le labbra umide.. Era... un po' strano, insomma.
 
"A pensarci meglio, mi basta che tu sia qui" Disse, sorridendole.
 
Rukia sospirò, poi scese alla sua altezza e lo abbracciò.
 
"Avevi solo bisogno di una donna che prendesse il posto di tua madre, no? Bel modo di darmi della befana, stolto!"
 
Rukia lo stringeva e lui si sentiva dannatamente bene. 
Allora decise di ristabilire le parti, scostando le braccia di Rukia e facendola adagiare sul proprio petto.
 
E Rukia arrossì, sentendo il cuore di Ichigo battere all'impazzata.
 
"Ora dormiamo.." Disse, guardando Rukia negli occhi.. E non era mai stato più bello di così..
 
Rukia sorrise, mettendo una mano sul suo petto e accarezzandolo "Domani..." S’interruppe bruscamente
 
Il cuore di Ichigo batteva all'impazzata. Come il suo.. 
 
"Domani?" Disse Ichigo, intrappolando la mano di Rukia, con la sua..
 
"Domani.. andiamo a scuola insieme? Senza preoccuparci di nulla?" Disse Rukia socchiudendo gli occhi.
 
"Ma si... Che importa.." Disse sorridendo e stringendola ancora un po’.
 
"Notte"
 
"Buona Notte"..

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Capitolo 3
*** PAGE 03_Cose che cambiano. ***


PAGE 03_Cose che cambiano.
 
 
Ho chiuso gli occhi adesso.
 
Accanto a me non ci sei più tu...
 
E quando mi giro, non c'è più il tuo sguardo a farmi compagnia.
 
 
 
 
 
 
~
 
 
Rukia aprì gli occhi.
 
Si guardò intorno, finchè, voltando il volto verso la destra, notò  il volto di Ichigo, illuminato dalle prime luci dell'alba.
 
"Yo.." Disse, sorridendo, scostandole una ciocca di capelli dal volto
 
Subito Rukia sentì il battito del suo cuore accellerare e le guancie scottare: Era bellissimo, di prima mattina.
 
"Yo" Disse strofinandosi gli occhi.. 
 
"Ti ho svegliata?" Disse Ichigo, guardandola, mentre si passava una mano tra i capelli..
 
"N-no, ti pare.." Disse Rukia, sorridendo.
 
"E' strano, non pensi?" Ichigo guardava il soffitto, mentre la sua mano si avvicinò, lentamente a quella di Rukia "Te lo saresti mai immaginato, eh, Rukia?" 
 
Rukia lo guardò "C-cosa?"
 
Ichigo le accarezzò il volto, piano, poi le lasciò un bacio umido sulla testa "Io e te.. abbracciati.." disse, con aria sognante.
 
Rukia sorrise "In fin dei conti, siamo sempre appartenuti l'uno all'altra, stolto. Solo che... ecco.. non so.."
La mano di Ichigo scese, lentamente, come una foglia che volteggia nell'aria, sulle labbra di Rukia e le accarezzò un po'.
 
Rukia sospirò, chiudendo gli occhi.
 
Allora Ichigo levò la mano, lentamente, poi, si avvicinò a lei.
 
"Io..."
 
*TOC TOC*
 
"Onii-chan! La colazione!" Urlò Yuzu, da fuori la porta.
 
Ichigo aveva il cuore in gola, le mani intorno alle spalle di Rukia e le loro labbra distanti meno di un centimetro.
 
Rukia se ne stava con gli occhi chiusi, le labbra semi aperte, in un sospiro flebile.
 
 
Poi,udita la voce di Yuzu, lo guardò e si alzò a sedere.
 
"Stiamo facendo una stronzata, Ichigo" Detto questo si alzò dal letto e si chiuse dentro l'armadio.
 
 
Ichigo rimase a bocca aperta.. Chissà il perché di quella reazione..
Si sentì improvvisamente stupido.
 
Rukia non era un'umana... chissà quanti altri uomini interessanti c'erano a Soul Society.
 
O, forse, era solo confusa, forse per quello lo aveva stretto quella notte. O forse, solo perchè sentiva di farlo, come amica.
 
Ma quella frase.. quella frase ormai era incisa nel cuore di Ichigo.
 
 
 
"In fin dei conti, siamo sempre appartenuti l'uno all'altra, stolto."
 
 
 
 
Sbattè il pugno sulla porta e uscì dalla stanza.
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
Rukia era corsa dentro l'armadio e aveva chiuso fuori il mondo.
Adesso si sentiva al sicuro.
 
Il cuore le scoppiava, lo stomaco le faceva malissimo, le mani tremavano.
 
 
Le sentiva: le lacrime.
 
 
Da quando Kaien Shiba era morto, Rukia non aveva permesso a nessuno di guardarla in quel modo.
Rukia non aveva permesso a nessuno di amarla.
 
 
 
Ma Ichigo, quella notte, l'aveva guardata come se esistesse solo lei..
Quella notte, lei, si era resa conto che qualcosa era cambiato.
 
 
 
Continuavano a bagnarle dolcemente le gambe, mentre se ne stava ranicchiata.
 
 
 
Sentì Ichigo sbattere la porta.
 
Lo aveva ferito.
 
 
Si appoggiò con la schiena sull'armadio e cercò di mettersi la divisa, mentre le lacrime continuavano a scendere.
 
 
"Sono stata un'idiota."
 
 
 
 
~
 
 
Ichigo entrò con rabbia in bagno, aprì il rubinetto e chiuse gli occhi.
 
Che uomo era?
 
 
Aprì gli occhi e si guardò attraverso lo specchio: I capelli arancioni, stranissimi, sparati in aria.. Gli occhi marroni, dolci, intensi, che facevano tanto contrasto con le sopracciglia, sempre aggrottate.. Una lacrima.
 
Ichigo si asciugò subito la lacrima e cominciò a lavarsi il volto.
 
Lo sentiva ancora, il respiro di lei, sulla sua bocca.
 
 
 
 
Allora capì.
 
Tornò nella sua stanza, di fretta e si mise davanti all'armadio: 
 
"Rukia, ascoltami. Non ti sto forzando a fare nulla. Se non volevi, potevi semplicemente dirlo.. Io..." Prese fiato, tenendosi la testa fra le mani "Sono stato un'idiota, un codardo.. Un'egoista.."
Poggiò una mano sull'anta dell'armadio "Io.. scusami Rukia"
 
 
Rukia, fra i singulti, si decise a parlare "N-non è nulla Ichigo, non tormentarti."
 
Ichigo capì: "Ti porto la colazione"
 
Scese la rampa di scale velocemente e, notando l'orario sull'orologio, prese con velocità qualche fetta di pane, una tazza di caffe e della marmella e corse subito sopra, nella sua stanza.
 
"Onii-chan?" Esclamò Yuzu, ma Ichigo non la sentì.
 
"Karin, secondo te cos'hai Ichi-nii?"
 
Karin era tutta concentrata sulla colazione "Avrà avuto problemi ad alzarsi, stamattina"
 
 





 
NDA: (attenzione minch cavol  insomma cose dannose)
Saaaalve!
Nello scorso capitolo ho scordato le note, poco male u_u
Sto preparando il cosplay di Rukia, mentre scrivo questa storia (anche se non so quando e se mai lo porterò)..
QUINDI IL TUTTO MI RENDE SOLA E TRISTE. *piange*
 
Orsù, recensite, STOLTI!
 
~KuroiHana

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Capitolo 4
*** PAGE04_Tu, io e la fioritura dei ciliegi ***


PAGE04_ Tu, io e la fioritura dei Ciliegi.
 
 
Me ne sto china, su questa scrivania...
Tengo ancora quel fiore con me, sai?
 
Il primo fiore di ciliegio.. 
 
La prima volta che ci siamo tenuti per mano
 
Il nostro primo bacio.
 
~
 
 
"Yo, Rukia!" Ichigo, come ogni mattina, stava bussando all'armadio..
 
"Yo, Rukia, faremo tardi!" Ichigo cominciò a sorseggiare il caffe dalla tazza della Shinigami.
 
"Un attimo stolto, ho quasi finito!" Disse quest'ultima, ovviamente sfastidiata.
 
Ichigo si morse il labbro e distolse lo sguardo dall'anta dell'armadio.
 
"Ok cretina, ti lascio la colazione sul pavimento... P..puoi anche vestirti fuori dall'armadio, me ne vado io." 
 
"Non ce n'è bisogno stolto, ho già fatto!" Disse lei, aprendo l'anta e prendendo la colazione dalle mani del ragazzo. "Grazie"
 
Lui le diede le spalle "Quindi... oggi andiamo insieme a scuola?"
 
La Shinigami lo guardò e sorrise "Così sembra" 
 
Poi, addentò una fetta di pane tostato,e, successivamente, si pulì le labbra e bussò sulla spalla di Ichigo.
 
"Mh?" Disse lui, girandosi. Rukia corse immediatamente fra le sue braccia, affondando il viso contro il suo petto.
 
"Scusa, se sono sempre così antipatica"
 
Il pel di carota la guardò e le accarezzò la chioma corvina "E' per questo che ho bisogno di te".
 
 
Rukia si staccò, andò verso la finestra e fece per scendere.
 
Ichigo la guardò "Aspettami fuori dalla finestra.."
 
La Shinigami annuì e saltò giù, lui, invece, si precipitò fuori casa.
 
 
 
 
~
 
 
La primavera era iniziata: Dolci petali di ciliegio, danzavano ovunque, spinti dal vento, il quartiere era diventato rosa e gli uccellini cinguettavano, felici, il loro amore.
 
Era la stagione perfetta, per la nascita di un'amore tanto importante.
 
 
Ichigo salutò Yuzu, Isshin e Karin, e corse verso Rukia, che lo aspettava sorridente.
 
"Beh, andiamo?" Disse lui, allungando una mano verso di lei, che la catturò velocemente con la sua.
 
" Si" 
 
 
 
 
~
 
 
"Kuchiki-san e Kurosaki-kun? Stai scherzando forse????" Keigo aveva alzato un po' troppo la voce, quella mattina.
 
"Ma si Asano, ti dico che è così! Li ho visti fuori casa Kurosaki, mano nella mano!" Disse Mizuiro
 
"Tsk, impossibile, stiamo parlando di Ichigo: Se non si è reso conto della mia Hime, con quelle tette che ha, figuriamoci di Kuchiki-san" Disse Chizuru.
 
"Maledizione volete smetterla!" Urlò Tatsuki, zittendo tutti.
 
Orihime la fermò con un gesto gentile
"Tatsuki, non c'è bisogno che li fai stare zitti.... ho visto anch'io..." Disse, guardandosi le mani "Ha fatto la sua scelta"
 
Tutti ormai guardavano Orihime.
 
"Inoue?"  
 
In quel momento, Rukia e Ichigo entrarono dalla porta, mano nella mano.
 
Inevitabilmente, tutti si girarono verso di loro.
 
 
 
 
 
 
I due erano arrivati quasi davanti scuola.
Visti da una terza persona, erano davvero una bella coppia.
 
Si tenevano per mano, parlando delle cose più assurde -di quanto Isshin russasse la notte, dei lamenti di Kon, delle ottime colazioni di Yuzu- e guardandosì negli occhi, di tanto in tanto.
 
Poi, in prossimità dell'ennesimo Ciliegio in fiore, Ichigo lasciò la mano di Rukia, si avvicinò a un ramo, staccò gentilmente un fiore e glielo mise fra i capelli, lasciandole un bacio sulla guancia.
 
La shinigami arrossì al gesto, ma non levò la mano, quando il ragazzo avvicinò di nuovo la sua per continuare il percorso verso scuola, insieme.
 
"Cosa pensi che diranno?" Disse lei, guardandolo "Non so come funzionano queste cose tra voi umani..."
 
Lui rise, stringendo la mano di Rukia, ancora di più "E cosa dovrebbero dire?" La guardò "Cosa sta succedendo fra di noi, sentiamo" 
 
Lei arrossì vistosamente "Io... Io non intendevo" 
 
Il ragazzo rise ancora un po' "Diranno: Quei due? Insieme? Cosa mi dici!" concluse, imitando la voce da saputello.
 
La shinigami rise, poi ci ripensò "Quindi... cosa siamo noi Ichigo?"
 
Il pel di carota si fermò e la guardò negli occhi "Quello che vogliamo essere, nulla di più.." fece una piccola pausa, poi riprese a camminare, ancora mano nella mano con la ragazza "Rukia, so quello che è successo con Kaien... so che hai difficoltà a lasciarti amare..." Rukia strinse poco la mano di Ichigo, incitandolo a continuare "Rukia, io non voglio forzarti a considerarmi nulla.. mi basta stringere la tua mano, adesso".
 
Lei arrossì, poi si decise a parlare "Io... ho solo.. bisogno di un po' di tempo." Disse mordendosi le labbra "Forse, di pochissimo tempo... Ieri.. sono stata benissimo.." aggiunse guardandolo "Mi hai fatta sentire viva."
 
Lui, di risposta, si grattò la testa, imbarazzato.
 
"Non dire queste cose, poi mi viene voglia di baciarti!" Disse ridendo.
 
Rukia sussultò: il suo cuore aveva preso a battere all'impazzata, solo per aver pronunciato quelle parole.
 
"Ehi non diventare così rigida! Non lo farò, tranquilla" Disse lui, guardandola sottecchi.
 
Poi continuarono il percorso, in silenzio.
 
Arrivarono a scuola e fuori dall'aula Rukia fece per lasciare la mano di Ichigo.
 
"Perchè?"
 
"Se ci vede Inoue?" Disse la shinigami, guardandolo.
 
Ichigo le accarezzò la guancia "Fai sempre l'antipatica, ma in realtà hai un gran cuore, eh, Rukia?"
 
"Ichigo.." 
 
"Le parlerò, promesso. Le parlerò di questa situazione."
 
Allora Rukia lo guardò e strinse di nuovo la sua mano.
 
Quasi si nascose dietro il suo corpo, quando Ichigo aprì la porta e notò lo sguardo di tutti puntato addosso. 
 
 
 
~
Ichigo e i suoi amici si scambiarono occhiate per un po'.
Poi Tatsuki fece un grugnito e si gettò contro Ichigo
 
"Brutto cretino, idiota che non sei altro! Hai la faccia tosta di venire qui mano nella mano con la tua ragazza! Eh!" Tatsuki le era corsa incontro e le aveva messo subito le mani addosso "Non ti credevo così stronzo!"
 
Subito Mizuiro e Keigo tentarono di fermare Tatsuki, ma, all'improvviso, si parò Rukia dietro di lei.
 
"Arisawa, se vuoi picchiare qualcuno, devi picchiare me."
 
La shinigami era seria e guardava Tatsuki.
 
"E' colpa mia." 
 
Tatsuki la guardò "Kuchiki, non sono affari che ti riguardano, Ichigo sapeva benissimo dei sentimenti che Orihime provava per lui e li ha sempre schiacciati!"
 
"Anche io ne ero consapevole, eppure mi sono ugualmente innamorata di Ichigo!" 
 
L'aveva detto. Subito si coprì la bocca con le mani e, quando scorse gli occhi di Ichigo che la guardavano, sconcertati, fece un passo indietro e scappò dall'aula.
 
"Rukia!" Ichigo la guardò andare via, poi guardò Tatsuki "Arisawa" diede un tono acido a quell'affermazione, erano amici da tanto tempo, Ichigo l'aveva sempre chiamata per nome "Non sono cose da te queste... Da quando in qua vorresti un amore fittizio per Inoue? Eh? Sapevi che non ricambiavo, sapevi che provavo qualcosa per Rukia.. eppure, ora hai creato questo casino? Fammi un favore, Arisawa: evitami." 
 
Detto questo, uscì dall'aula, sbattendo la porta, facendo sussultare tutti.
 
"Idiota." Tatsuki lo aveva perso di vista: Cosa doveva fare, adesso?
 
Orihime le si avvicinò e l'abbracciò "Non devi fare tutto questo per me, Tatsuki."
 
"Orihime.. tu non dici mai nulla?"
 
"Lasciamo che sia tutto così."
 
 
 
 
~
 
 
La dea, correva.
 
Voleva scappare. Non era pronta. 
 
Ichigo non doveva saperlo.
 
Era confusa, tanto confusa.
 
Le sentiva ancora. Non voleva piangere di nuovo.
 
 
 
 
 
Lui, l'umano, correva dietro di lei e continuava a chiamarla.
 
Non si fermava. 
 
"Rukia aspetta!"
 
Era veloce, troppo veloce.
 
La vide prendere le scale dirette al tetto della scuola.
 
 
Allora si fermò, prese un po' di fiato e aspettò qualche secondo, prima di prendere la rampa anche lui e andare sul letto.
 
 
 
 
 
Rukia si era adagiata sul pavimento della terrazza/tetto della scuola.
 
Le lacrime scendevano a fiotti, dalla vergogna, dall'imbarazzo...
 
 
 
Aveva fatto del male a Inoue... 
 
 
 
 
 
Anche lui, arrivò sul tetto..
 
La brezza primevarile gli scompigliava gentilmente i capelli arancioni.
 
Nell'aria si sentivano mille profumi e, di tanto in tanto, si vedeva qualche petalo di ciliegio fluttuare nell'aria.
 
 
 
 
Il piccolo petto di Rukia tremava, Ichigo poteva sentirla piangere.
 
 
 
Si avvicinò piano e si sdraiò accanto a lei.
 
La piccola dea non si mosse, continuò solo a piangere, forse per coprire l'imbarazzo.
 
 
"Rukia" Allungò dolcemente le mani verso le sue, per farle scoprire il viso "Rukia, perché piangi?"
 
Rukia prese fiato: Era difficile per lei parlare.
 
 
"Io... ho ferito Inoue.." disse, guardandolo negli occhi "Ti ho fatto litigare con Arisawa! Ichigo... perché sei venuto da me???"
 
 
 
Lui le accarezzò piano il dorso della mano.
 
"Sono venuto da te, perché è a te che appartengo. E se Arisawa, Inoue, Asano e Mizuiro non lo capiscono, non mi interessa." Le prese il volto fra le mani. "Ma noi dobbiamo parlare d'altro.."
 
Rukia arrossì e smise di piangere, poi accarezzò le mani di Ichigo, piano, gliele scostò e si alzò.
 
Andò verso la ringhiera, assaporando il vento primaverile.
 
"Ichigo... Io.. Sono innamorata di te da tanto, troppo tempo." Disse, guardando il cielo "E questo... non so se è un bene"
 
Lui le si avvicinò piano, le scostò i capelli e le lasciò vari baci sulla guancia, abbracciandola da dietro.
 
Lei arrossì e si sentì subito strana.
 
"Ichigo... Io" Rukia si girò di scatto e si trovarono a pochi centimetri l'uno, dalle labbra dell'altra.
 
"Rukia... Non.. Non parlare adesso" Ichigo chiuse gli occhi e si avvicinò sempre di più a lei.
 
Allora lei salì sui suoi piedi, gli mise le braccia attorno al collo e unì le sue labbra a quelle di lui.
 
 
La prima cosa che sentirono, fu un tonfo al cuore, entrambi.
 
Poi, sentirono il sapore della ciliegia.
 
La dea si strinse di più all'umano, che aveva schiuso la bocca in cerca di lei.
Allora Rukia, insicura, schiuse anche lei le labbra.
 
Dopodichè, l'unica cosa che sentì era il sapore di Ichigo: Sapeva di sole, mare e... fragola.
 
Sapeva di un sacco di cose: Primo fra tutto, sapeva di vivo.
 
 
 
 
 
Continuarono per un po', poi Ichigo si staccò.
 
Lei riaprì piano gli occhi: Cavolo se erano belli.
 
 
"Non so se è il caso di dirlo adesso... Ma... Io ci tengo tantissimo a te, Rukia.
Diventiamo una coppia"
 
 
 
NDA:
 
Mi sento una fangirl... lo sono? xD
Qualcosa mi dice, che ho letto troppi shojo scolastici...
Giusto un po', eh!
 
Recensite, stolti! *tira calcio a tutti*

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Capitolo 5
*** PAGE05_ Please, Don't Go Anywhere. ***


PAGE05_ Please, Don't go Anywhere.
 
 
Le tue labbra erano la mia culla e il mio risveglio perfetto.
 
Le tue mani erano il paradiso e poi l'inferno.
 
I tuoi occhi erano la luce e poi, l'oscurità.
 
 
 
 
~
 
 
"Non so se è il caso di dirlo adesso... Ma... Io ci tengo tantissimo a te, Rukia.
Diventiamo una coppia"
 
Rukia lo guardò, poi si avvicinò timidamente a lui 
 
"Questo vuol dire che potremo ripetere questo gesto all'infinito?"
 
Ichigo si avvicinò al suo orecchio "Tutte le volte che vuoi".
 
E lei, si sentiva ribollire.  Si sentiva come la neve, che si scioglie in primavera.
 
Allora si avvicinò a lui "Me lo rifai di nuovo?"
 
L'umano le sorrise e avvicinò ancora una volta le labbra a quelle di lei, unendole velocemente, quasi violentemente.
 
La shinigami schiuse subito le labbra.
 
Si strinse di più a Ichigo, poi si staccò "Mi piace da morire... davvero tanto" disse, guardando Ichigo "Il mio gigai è impazzito!" Disse ridendo timidamente
 
Lui si avvicinò ancora e ancora, in contatti brevi ma intensi.
 
Lei, era in estasi: Se questo era "L'amore", allora voleva restare sulla terra in eterno.
 
 
 
 
 
Le ore in classe erano state un susseguirsi di sguardi, ammiccamenti e baci durante il cambio dell'ora.
 
Durante la ricreazione, la shinigami aveva chiesto a Ichigo di baciarsi ancora, e lui le aveva detto che non c'era bisogno di chiederlo, che era una cosa naturale e spontanea.
 
Poi, all'uscita di scuola, lei aveva insistito con lui per andare a parlare con Tatsuki e Orihime .
 
 
 
"Arisawa!" Ichigo chiamò Tatsuki, che si apprestava a tornare a casa con Orihime.
 
Sentito il suo nome, pronunciato dal pel di carota, si girò.
 
"Oh, Kurosaki" diede una pronuncia dura al suo cognome "Com'è? Non sei con la tua dolce metà?"
 
"Cosa c'è? Sei gelosa, per caso?"
 
"Ti spacco la faccia" 
La mora aveva risposto così duramente, che a Ichigo erano venuti i brividi.
 
"Smettila con questa messa in scena." I suoi occhi marroni si erano illuminati "Mi spacchi la faccia? Fallo, vediamo!"
 
Tatsuki caricò un pugno e cominciò a tirare altri pugni verso Ichigo, che evitava i colpi. 
 
Quando lo colpì, dopo una decina di pugni dati all'aria, Ichigo non sussultò.
 
Era diventato davvero più forte, di quel bimbo che piangeva la scomparsa della mamma: Ichigo era un'uomo. Un'uomo in grado di proteggere quella donna che aveva perso e ritrovato in Rukia.
 
"Perché non mi fermi? Perché non soffri?" la mora alzò ancora di più la voce, sbraitando.
 
"Smettila Tatsuki" disse, prendendole il pugno "Perché mi odi, ora?"
 
"Sei uno schifoso, come tutti" 
 
"E lo sono perché mi sono innamorato?" 
 
Tatsuki lo notò: Ichigo era serio;
Nei suoi occhi vi erano le fiamme. Ardenti.
 
"Non pensi a Orihime? Eh? Sai da quanto ti viene dietro?" 
 
"Non merita un amore fittizio.. Tatsuki, lo sappiamo entrambi" Disse Ichigo, lasciandole il pugno.
 
"Non ce la faccio a vederla distrutta, Ichigo" Lo guardò negli occhi.
 
"Voglio un mondo di bene sia a te, che a Orihime." Disse sorridendo "Tu sei la mia migliore amica, Tatsuki e sei la sua migliore amica" Si sedette sulla panchina di fianco a Tatsuki "Sei confusa, non sai cosa fare. Ma non temere: Orihime è una ragazza d'oro, troverà sicuramente un uomo che l'ama" 
 
Detto questo, Tatsuki lo guardò "Sei proprio terribile, Ichigo" si fece scappare un sorriso
 
"E' per questo che mi adorano tutti" Disse Ichigo, alzandosi.
 
"Torni da Rukia?" Disse, stavolta sorridendo.
 
"Vado a dirle che è tutto apposto... era così in ansia" disse grattandosi la chioma arancione " Vado"
 
"Vai" Prese un po' di fiato "Grazie, Ichigo"
 
Il ragazzo sorrise, prima di iniziare a correre.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
"Rukia!" 
 
La shinigami, sentendosi chiamare, si girò.
 
"Eccoti qui" sorrise "risolto?"
 
 
Ichigo annuì, prendendole la mano.
 
 
Erano tornati mano nella mano.
 
Insieme.
 
 
~
 
"Sono a casa!" Disse Ichigo un po' nervoso.
 
Yuzu, Karin e Isshin lo salutarono, poi rimasero sconvolti: Il loro caro fratellone teneva la mano di una misteriosa fanciulla.
 
"Il mio nome è Rukia Kuchiki e sono...."
 
"E' la mia ragazza".
 
 
 
Ci fù un secondo di silenzio, poi Isshin la invitò gentilmente ad entrare.
 
Si sedettero a tavola e cominciarono a parlare.
 
"Come vi siete conosciuti quindi, Rukia-chan?" Disse barbetta, interessato.
 
"Oh beh..." La shinigami era in difficoltà, così guardò il suo ragazzo.
 
"E' lunga da spiegare papà.. ci puoi scusare un attimo? Rukia deve aiutarmi a studiare..." E  fece un occhiolino discreto alla ragazza.
 
"Già! Con permesso" 
 
Isshin lì guardò andare via: Era sicuro di non aver mai visto il viso del figlio tanto felice.
 
 
 
 
 
Ichigo fece strada a Rukia. Strada che poi conosceva benissimo.
 
Una volta nella stanza, lui si sedè sul letto, guardando lei.
 
Rukia era scoppiata a ridere e si era messa sulle gambe di Ichigo, guardandolo un poco.
 
"Hai visto che cavolo di faccia ha fatto tuo padre???" Rideva come una pazza, mentre se ne stava adagiata fra le gambe del ragazzo.
 
Lui sorrise "Non avevo mai avuto una ragazza prima d'ora" disse, accarezzandole i capelli
 
"Beh, neanch'io avevo mai avuto.. un ragazzo." Disse la shinigami, accarezzandogli il mento, con gli occhi lucidi.
 
L'umano si chinò verso le sue labbra "Non ti stanchi mai dei miei baci, eh?"
 
"Mh, no." Disse sorridendo "Mi piace il tuo sapore" Disse ancora, socchiudendo piano gli occhi.
 
Allora Ichigo le prese il mento, e unì le loro labbra
 
Il contatto fra loro durò tantissimo.
 
 
Rukia fremeva, Ichigo era in estasi. Era attrazione, fatale. 
 
 
 
 
 
 
Lei si staccò poco dalle labbra di lui.  Si sentiva maledettamente bene.
 
"Baci benissimo" Disse, abbandonandosi sul suo petto
 
E allora lui sorrise, accarezzandole la schiena.
 
"L'hai mai baciato?" disse improvvisamente
 
"Chi?" rispose , guardandolo.
 
"Kaien" 
 
 
 
-Ricordi troppo dolorosi, legati a quel nome...cercai di scacciarli via-
 
 
 
Si fece immediatamente cupa "No, lui... lui era sposato. Non l'avrei mai fatto."
 
Il ragazzo la strinse "Quindi... ti ho rubato il primo bacio?"
 
Lei sorrise, laciandogli un bacio a fior di labbra "Già.. e io? Te l'ho rubato?"
 
Di risposta, lui le accarezzò le labbra "No, è sempre stato qui" si avvicinò tanto da parlarle sulle labbra "Qui, con te" E la baciò ancora.
 
La shinigami ricambiò subito il bacio e Ichigo la strinse ancora di più.
 
Si stava lasciando andare troppo..
 
Ichigo si allontanò a forza da Rukia, che invece cercava ancora le sue labbra, affamata.
 
"Rukia?" Disse, cercando di chiamarla, mentre lasciava una serie di baci sulle labbra di Ichigo.
 
"Mh?" Disse, irritata.
 
"Ru...Rukia!" Disse staccandosi, infine.
 
"Che c'è stolto? Non avevi detto che potevamo baciarci quanto volevamo?" 
 
Ichigo la guardò, poi disse "Ma...come funzionano gli uomini alla Soul Society?"
 
Rukia rise "Ah, capisco" disse ridendo "Quindi sono" *fece il segno delle virgolette con le dita* "attraente anch'io?"
 
Ichigo arrossì "Oh, sta zitta! Anche un palo sarebbe più attraente di te!"
 
Rukia si alzò e gli diede un calcio "Tu! Non sono cose che di solito dicono i ragazzi alle ragazze!"
 
Ichigo la guardò "E tu che ne sai? Nella Seiretei non mi sembrate tutti dei grandi piccioncini"
 
Rukia lo guardò ancora, abbassando lo sguardo. "E' perchè... preferiamo non affezionarci troppo"
 
Ichigo si passò una mano fra i capelli, poi prese Rukia per il polso, invitandola a sedersi nuovamente fra le sue gambe.
 
"Rukia, sei tu che preferisci non affezionarti troppo..." 
 
Rukia si mise comoda sulle gambe di Ichigo, abbandonando la testa sul suo petto.
 
"Non si sa mai.. cosa può andare storto"
 
Ichigo le prese ad accarezzare i capelli "Pensi che qui, sia diverso?"
 
Rukia chiuse gli occhi e arrossì "No."
 
"Ti sei chiusa in un guscio gelido, dopo la morte di Kaien, perchè credevi che sarebbe andata a finire sempre così" Le cinse i fianchi e la tenne stretta "Ma io sono qui, sono vivo, puoi toccarmi.. puoi amarmi"
 
Rukia si abbandonò sempre di più alle parole di Ichigo.
 
"Io ci sono e ci sarò sempre... anche quando sarò lontano..." Prese fiato "Perchè... io penso che, il mio affetto verso di te, si possa proprio chiamare Amore"
 
Rukia si girò, mettendosi a cavalcioni o lo baciò ancora, ma stavolta con più sentimento.
 
Teneva le mani artigliate ai suoi capelli.
 
E lui se lo lasciava fare.
 
Quando Rukia si staccò, Ichigo non aprì gli occhi subito.
 
Quando li riaprì, si guardarono tanto.
 
"Un giorno sarò pronta... a dirti quelle due parole.."
 
 
"Anch'io"
 
 
 
 
 
~
 
Ora di cena; Casa Kurosaki.
 
 
"Insomma, Rukia-chan, dove abiti?"
 
"Io abito nel-" Ichigo le diede un piccolo calcio "Io abito molto lontano"
 
Isshin la guardò sbalordito "E dove diavolo vi siete conosciuti?"
 
"Per caso, a scuola"
 
"Per caso, in un negozio"
 
Si guardarono
 
"In un negozio"
 
"A scuola"
 
Isshin li guardò "Ichigo... C'è qualcosa che devi dirmi?"
 
"Io? No!"
 
"E sentiamo, dove dormirà questa fanciulla?"
 
"Nel mio letto, ovviamente."
 
Dopo quell'affermazione, aveva gli occhi di tutta la famiglia puntati addosso
 
"Che volete? E' la mia ragazza, dorme dove voglio"
 
Rukia guardò un po' tutti "Che c'è di strano?"
 
Ichigo si mise le mani fra i capelli "Papà, non farmi fare figure di merda, subito"
 
"La priverai subito della sua purezza, o quale affronto."
 
"Io non la priverò proprio di nulla" Disse, mangiando un pezzo di carne "Ho autocontrollo"
 
"Non esiste una cosa del genere, nella mente degli uomini."
 
"Papà: Yuzu e Karin."
 
Isshin si girò verso le figlie
 
"Oh tesorini! E' tutto ok!"
 
 
 
~
 
 
 
Ichigo salì in camera sua, seguito da Rukia, che si mise seduta sul letto.
 
"Non ho ben capito il discorso di tuo padre"
 
"Meglio così" Disse, prendendo le grandi cuffie sulla scrivania.
 
Rukia si spostò per far sedere anche Ichigo, che mise subito la musica ad altissimo volume: Lo faceva quando era turbato. Allora lei si sdraiò e mise la testa sulle gambe di Ichigo, chiudendo gli occhi.
 
Lui sorrise, accarezzandole piano la chioma corvina, mentre intonava qualche parola della canzone che stava ascoltando:
 
"I will climb the hills, draw my sword and take down 
anyone who tries to stand in front of me "
 
Rukia sorrise: Aveva una voce strana, ma era bello farsi cullare.
 
All'improvviso però, la voce di Ichigo, venne spezzata da un urlo: Era sicuramente un Hollow.
 
Ichigo si levò velocemente le cuffie, e Rukia staccò subito l'anima di Ichigo dal suo corpo.
 
Rukia salì sulle spalle di Ichigo, aprì il telefono e scoprì l'ordine: era talmente incantata dalla voce di Ichigo, che non si era nemmeno accorta del telefono.
 
"E'.. molto vicino a casa di Inoue!" 
 
 
 
 
NDA:
 
Allora, devo dire parecchie cose.
 
-Prima di tutto, le frasi messe tra i trattini  - - sono i pensieri di Rukia u_u
 
-La canzone che ascolta Ichigo è "As you wish" degli Alesana u_u
 
Mh... in effetti c'erano solo due cose da dire XD
 
Spero vi sia piaciuta... RECENSITE, STOLTI!
 
KuroiHana

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Capitolo 6
*** PAGE06_Io,te.. lei. ***


PAGE06_ Io, te.. lei.
 
 
 
 
 
La gelosia, è qualcosa che ti uccide.
 
La gelosia è ,prettamente, un sentimento umano e da deboli.
 
Eppure, con te, l'ho provato.
 
 
 
 
L'amore,è qualcosa che ti rende felice;
 
Ma, ho imparato, che sa anche ucciderti, nella sua innocenza assassina.
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
 
Rukia si strinse di più a Ichigo.
 
Il vento era gelido; 
L'atmosfera, tesa.
 
 
Ichigo aveva un espressione preoccupata;
Rukia, aveva paura.
 
-Paura di perdere, quello che le è più caro.
 Dannate memorie, si divertono a confodere l'animo umano.
 Dannate memorie, si divertono a confondere me.
 Figlia degli incubi generati dal mio essere, scosso e malato.
 Schiava dei suoi occhi, troppo vicini, per essere osservati.
 
 
 
 
 
Ichigo avvistò l'hollow dopo poco: Vicino, c'era una ragazza che stava combattendo.
 
Era ferita.
 
 
 
"Rukia, prenditi cura di Orihime, mentre io uccido quel bastardo"  
 
 
E Rukia si sentì sprofondare.
Tuttavia fece cenno con la testa e andò diretta da Orihime.
 
 
-Non sto, forse, mettendo da parte te?
 Quella parte di me, che ragiona col cervello.
 Quella Rukia, distaccata, fredda.
 Calcolatrice.
 
 Sto mettendo da parte la mia corazza.
Mettendo in berlina, la mia nuda pelle.
 Sto forse lasciando vedere, al nemico, le mie ferite?
 
Cosicchè, egli possa affondare la sua lama in esse, ancora.-
 
 
 
 
 
 
"Inoue, vieni con me, per favore" Disse Rukia, chiamandola, cercando di non attirare l'attenzione dell'Hollow.
 
Tuttavia Orihime, non l'ascoltò.
 
 
Allora Rukia urlò ancora.
 
Ma lei nulla. Sembrava non notarla nemmeno.
 
 
All'improvviso l'Hollow fece per attaccarla, ma Ichigo le si parò davanti, uccidendolo.
 
"Kurosaki-kun?" Fece Orihime, arrossendo vistosamente.
 
"Sono venuto a salvarti" Disse Ichigo sorridendo.
 
 
 
E Orihime l'abbracciò. 
Fu un abbraccio lungo, ricambiato.
 
 
E Rukia restò a guardare, mentre la gelosia la mangiava piano.
 
-Gelosia.. Cos'è la gelosia?
 Non è solo uno stupido sentimento umano?
 Cosa sono io, adesso?
 
 Oh, i miei incubi, realtà-
 
 
 
Quando Inoue si avvicinò pericolosamente a Ichigo.
Lei non potè fare altro, che andare via, senza fare rumore.
 
 
 
 
 
 
 
Gli incubi di quella notte, avevano avuto un senso.
I discorsi nella sua testa, avevano un senso.
 
Rukia era una dea della morte.
Lui, un umano.
 
Lei era morta.
Lui era vivo.
 
 
Inoue era bella, formosa, simpatica.
E Rukia, Rukia cos'era? Rukia era antipatica, trattava male Ichigo.
 
E allora Ichigo, sarebbe andato dritto da lei.
Appena avuta l'occasione.
 
 
Rukia continuava a correre. Le lacrime bloccate, nel suo scudo di ghiaccio.
 
 
"E' durata così poco, eh,  Ichigo?"
 
 
 
 
 
 
 
 
~
 
 
Ichigo si staccò dall'abbraccio di Orihime, allarmato: sapeva di Rukia.
 
"Bene, Orihime, stai bene adesso?"
 
"S-si, Kurosaki-kun.. dov'è Kuchiki-san?"
 
Allora qualcosa scattò in Ichigo...
 
"Quella cretina..." sussurrò "Scusami Inoue, devo andare!" Fece per andare, ma il braccio di Orihime lo fermò.
 
"Non posso lasciarti andare, Kurosaki-kun" Disse, con voce glaciale. "Ho finalmente ottenuto quello che volevo, scusami" 
Nonostante le lacrime traboccavano dai suoi occhi, Orihime manteneva uno sguardo serio.
Per niente sorridente.
 
"Io... Io penso sia meglio lei sia andata via."
 
Ichigo la guardò, sorpreso
 
"Orihime, tu non far-"
 
"Non faresti mai una cosa del genere, tu sei troppo buona. Lasciati scappare Kurosaki quante volte vuoi." Disse con tono glaciale "Non andrà così."
 
Ichigo la guardava. Era strana
 
"Stai bene Orihime? Non ti riconosco più" Disse Ichigo, triste.
 
"Non m'interessa... Ora, ti prego, non sottrarti al mio bacio" Disse Orihime, avvicinandosi sempre di più alle labbra di Ichigo.
 
Tuttavia lui non fece altro che girare il volto.
 
"Orihime, io amo Rukia."
 
"Non dirai la stessa cosa, dopo. Te lo prometto"
 
"Orihime, no." disse guardandola "Non voglio farti del male in nessun modo. Quindi adesso spostati"
 
Orihime gli diede uno schiaffo. Dopodichè, approfittandone della confusione del ragazzo, lo bacio.
 
Ichigo si staccò subito, correndo via.
 
 
 
La sensazione di disagio, era aumentata.
 
 
 
~
 
 
Ichigo sentiva quella strana sensazione sulle labbra: Era sgradevole.
 
Voleva il sapore di Rukia, delicato.
 
 
*E mi sentìi un bastardo.
  Stavo ferendo la donna che amavo. 
  L'unica donna che avrei amato per il resto della mia vita*
 
 
 
"Rukia! Rukia!" urlò più volte mentre correva ovunque.
 
 
"Rukia!" Urlò, quando finalmente la trovò in un angolino: Aveva un'espressione assente.
 
"Ichigo, verranno a prendermi presto.. sto avviando le procedure per tornare alla Soul Society, così, non ostacolerò più il rapporto tra te e Or"
 
"La vuoi finire di sparare stronzate?" Disse Ichigo, mentre le sue gote si facevano rosse, il suo respiro irregolare e le lacrime erano pronte ad uscire.
 
"Ho visto come vi guardate." Aggiunse Rukia, continuando a fissare il cellulare, con aria assente.
 
"Tu.. non capisci un cazzo, Rukia." Disse, urlando.
 
Allora Rukia si alzò e lo guardò dritto negli occhi, fredda.
 
"Sono una shinigami, Ichigo. Cosa posso darti, in futuro?" Continuò "Figli? Non posso. Amore? Non so. Una bella vita? No." Disse abbassando il volto "Non sono nemmeno poi tanto bella."
 
Ichigo la prese per il polso e fece cadere il suo cellulare.
 
"Non azzardarti a dire qualcosa." Disse, guardandola negli occhi "Inoue mi avrà pure baciato, ma io amo solo te" 
 
"Io ti amo, Rukia." Disse, stringendo la presa sul polso "Non sparare più cazzate del genere"
 
Rukia lo guardò.
 
"Non sparare tu cavolate del genere." 
 
Ichigo si bloccò
 
"Non devi continuare a fingere, per non ferirmi!." Disse, urlando  "Ora scusa, ma vado a cercare un posto dove stare" Detto questo, raccolse il cellulare e corse via.
 
Ichigo allungò subito le braccia, per fermarla, ma era veloce.
 
 
Si lasciò andare per terra, mentre la pioggia si mischiava alle lacrime.
 
 
 
 
 
"Why do we fall in love so easy
Even when it’s not right?"
 
 
 
 
 
 
 
-Feci l'errore di chiamarlo anche solo "ragazzo".
 Io e lui non potevamo amarci.
 Perchè siamo troppo diversi.-
 
 
 
 
 
 
 
 
Rukia rallentò il passo.
 
Non ce la fece più, così le lacrime uscirono.
 
Tutto come quel giorno, solo che era stata lei ad essere uccisa.
 
La pioggia cadeva, creando una melodia straziante.
 
La pioggia danzava, creando una coreografia in bilico fra la purezza e il dolore.
 
 
Trovò un piccolo vicolo, che era coperto gentilmente da due balconi.
 
Rukia, senza troppi complimenti, si sdraiò sull'asfalto bagnato e chiuse gli occhi: Quella notte si sarebbe aspettata di tutto, tranne di dormire sull'asfalto.
 
 
 
 
La notte prima aveva avuto un incubo: Ichigo e Orihime. E lei, impotente, inutile.
Quella notte, l'incubo era diventata triste realtà, per Rukia.
 
 
 
 
 
 
 
 
~
 
 
Ichigo, cadde in un pianto doloroso, per ore e ore, sotto la pioggia battente.
 
Poi si alzò e guardò il cielo.
 
"Cazzo, odio la pioggia."
 
S'incammino verso il centro della città.
 
In cerca di lei.
 
 
 
Girò in lungo e in largo.
 
Non si fermò mai, tranne per accendersi una sigaretta: L'aveva rubata al padre, per curiosità.
 
Era sicuro che a Rukia... Le lacrime continuarono a scendere.
 
Ichigo aspirò forte.
 
Era amara, aveva voglia di tossire, ma continuò.
 
Quella sigaretta, sembrava quasi rispecchiare il suo animo, in quel momento.
 
 
 
Poi vide una figura ranicchiata e tremante
 
 
Gettò subito la sigaretta e andò verso di lei
 
"Rukia, Rukia! Stai bene?" Disse, prendendola in braccio.
 
Rukia era rossa in volto, scottava e tremava.
 
"Cazzo..."
 
La prese in braccio e tornò verso casa, passando, per la prima volta, dalla porta d'entrata: Poco male, i suoi familiari non potevano vederlo, comunque.
 
 
Una volta arrivato in stanza, rientrò nel suo corpo e poggiò Rukia sul letto.
 
Poi si tolse i vestiti bagnati, cambiandosi velocemente.
 
 
-La sua schiena.. piena di tagli e ferite... la sua schiena.. lontana-
 
 
Andò in bagno a prendere un asciugamano anche per Rukia, che, nel frattempo, aveva aperto gli occhi con difficoltà.
 
Le girava la testa.
 
"Ich...Ichig..." Non riusciva nemmeno a parlare.
 
Ichigo arrivò con un asciugamano. Poi la guardò.
 
"Non farlo mai più, Rukia" Disse, mentre le sbottonava e toglieva la camicetta.
 
"Non devi pensare cose del genere, non voglio più che pensi a cose del genere" continuò, togliendole piano, anche la gonna.
 
Rukia lo guardò, mentre le sistemava l'asciugamano, senza arrossire, senza nessuna reazione.
 
"Io... Ichigo io.." Disse, cercando di accarezzare la sua guancia. Lui si scostò.
 
"Dormi pure qui, vado io sul divano" Disse guardandola freddamente, girandosi di spalle.
 
Lei, singhiozzò un po' "Io ti amo, Ichigo, è per questo che ho reagito così, stanotte. Ti amo davvero tanto e mi esplode il cuore, ogni volta che penso che non vado bene per te"
 
Ichigo la guardò "Ecco qual'è il problema. Puoi amarmi quanto vuoi, ma finchè non ti fiderai di me, non funzionerà mai"
 
"Io mi fido di te...." Disse guardando in basso.
 
 
*Probabilmente... non ti fidi di me abbastanza.
  Sono.. stato uno stupido*
 
 
 
"Ma io ho baciato Inoue, giusto? E' stata lei a baciarmi! Non l'avrei mai fatto, lo sai!" Disse, alzando la voce.
 
"Baciami." Disse Rukia, prendendogli il polso. "Baciami adesso."
 
Ichigo la guardò, poi si avvicinò al letto.
 
Rukia si trascino un po' più giù, permettendo a Ichigo di adagiarsi su di lei e baciarla.
 
 
La baciava con foga, come se non avesse mai visto Rukia prima d'ora.
 
Aveva stretto le sue mani intorno ai polsi di lei.
 
 
*Non posso lasciarti scappare.*
 
 
 
 
Rukia ricambiò il bacio con altrettanta foga.
 
Ichigo indugiò, e trasferì le sue mani dai polsi alle mani, intrecciando le sue dita con quelle di Rukia.
 
Si staccò da lei. E la guardò.
 
 
"Hai la febbre" Disse guardandola.
 
 
Rukia, riavvicinò le loro labbra, stringendolo "Sei tu, l'unica medicina che può farmi guarire"
 
Ichigo si staccò piano dalle labbra di Rukia, ansimando.
 
"Devo mantenere il controllo, Rukia." Disse grattandosi la testa e alzandosi. Poi si tolse la maglietta, dandola a Rukia "Metti questa"
 
Rukia si alzò e timidamente, scostando l'asciugamano.
 
Ichigo si girò subito.
 
"Ichig..Ichigo"
 
"Mh?"
 
"Guardami" Disse Rukia, parlando talmente piano, da farlo sembrare un sospiro.
 
"Non posso." Disse Ichigo.
 
"Guardami" Disse Rukia, piangendo "Mi vuoi davvero?"
 
Ichigo si voltò piano.
 
Poi, la guardò e le sue gote si fecero rosse.
 
Portava della biancheria intima semplice, che pronunciava le sue forme, prettamente inesistenti.
 
Era bellissima, anche così.
 
Nonostante la mancanza di seno.
 
Nonostante la mancanza di forme.
 
 
Rukia lo guardò imbarazzata "Mi vuoi... davvero?"
 
"Si. Ti voglio" Disse Ichigo avvicinandosi a lei "Tu non sai quanto io ti desideri, Rukia." Arrossì un poco. "Ma non voglio avere fretta: Abbiamo tutta la vita davanti" Disse, avvicinandosi a lei, accarezzandole una guancia.
 
"Tu... mi desideri? In.. che senso?" Disse Rukia, confusa.
 
Ichigo la guardò ancora "Che... Che mi piacerebbe tanto fare l'amore con te, Rukia"
 
Rukia arrossì: "Fare l'amore, hai detto? Intendi... unirci?" 
 
Ichigo sorrise "Si, ma... arriverà il giorno in cui saranno i nostri corpi e le nostre anime a deciderlo.." Disse, continuando ad accarezzarle la guancia "Fino a quel giorno, aspetterò"
 
Rukia lo guardò, poi s'infilò la maglietta "Scusa.."
 
Ichigo sorrise, intenerito "Di cosa, scema.." Poi si chinò a baciarla "Non farti troppi viaggi mentali: Sei bellissima così come sei"
 
 
*Dietro il mio sorriso, l'ombra di una colpa troppo grande*
 
 
Detto questo la prese in braccio e la sistemò sotto le coperte.
 
Poi, si coricò anche lui, sistemandosela sul petto.
 
"Buonanotte, Rukia"
 
"Buonanotte, Ichigo."
 
 
 
 
NDA:

Sono tornata, da poco, da una vacanza al mare che mi ha parecchio ispirata *v*
Quindi ora spero di scrivere a manetta OwO


La frase "Why do we fall in love so easy, even when it’s not right?" E' presa dalla canzone "Try" di Pink.. il capitolo l'ho scritto con questa canzone nelle orecchie u_u
 
Le frasi tra gli asterischi * * Sono i pensieri di Ichigo.
Quelle tra i trattini - - sono quelli di Rukia.
 
Eh... Ichigo fuma, perché pensa che Rukia lo trovi sexy (anche se è la prima volta che lo fa).
 
E.. io trovo sexy gli uomini che fumano, quindi l'ho fatto anche un po' per quello.
 
Insomma, faccio pena u_u RECENSITE, STOLTI! 
 
KuroiHana.

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Capitolo 7
*** PAGE07_Symphony of a Destroyed Heart. ***


PAGE07_Symphony of a Destroyed Heart.
 
 
 
 
 
 
Rukia si svegliò, lentamente e notò che Ichigo dormiva ancora.
 
Era presto, davvero troppo presto, per svegliarsi.
 
 
Stette molto tempo ad ascoltare il respiro di Ichigo e il battito del suo cuore.
Creava una melodia magica.
 
 
-Non sono quella giusta per te... 
 Ma continuo, egoisticamente, a tenermi avvinghiata a te-
 
 
 
 
Il Ryoka aprì poco gli occhi e la guardò
 
 
"Buongiorno"
"Giorno anche a te, stolto" disse, guardandolo..
 
Lui guardò la sveglia sul suo comodino 
 
"Mh... è presto.." Disse, strofinandosi gli occhi.
 
Rukia lo guardò "Sei bellissimo" disse, mentre uno strano senso di disagio, spinse il suo volto ad assumere un espressione triste.
 
Il ragazzo le baciò piano le labbra.
 
 
 
 
*Non amare le mie labbra, macchiate.
  Non amare me.
  Non sono l'uomo che cerchi.*
 
 
 
Ichigo si staccò e si alzò.
 
"Ti porto la colazione, non affaticarti" Disse, dolce.
 
"La febbre è passata, scemo"
 
"Insomma, ti fai trattare come una principessa, in pace?" Disse, ridendo un po'.
 
Lei arrossì e non aggiunse più nulla.
 
 
 
 
"I've been everywhere, man
Looking for someone
Someone who can please me
Love me all night long"
 
 
 
 
 
Rukia si alzò dal letto: Tutto taceva.
 
Doveva farlo? 
 
 
Scese al piano di sotto.
 
 
Ichigo se ne stava seduto, su una sedia, chinato.
 
La Shinigami entrò nella stanza e si avvicinò al Ryoka.
 
 
"La colpa" iniziò a parlare, Ichigo. "La colpa è stata mia."
 
*Perdonami*
 
Rukia prese posto nella sedia vicino a Ichigo.
 
 
 
-Mi eserciterò.. a dirti addio-
 
 
"Io... Potevo darle uno schiaffo... ma non l'ho fatto"
 
"Ichigo... non devi tormentarti" La dea si alzò e lo cinse in un abbraccio.
 
"Non sono abbastanza per te."
 
"Potrei dire lo stesso"
 
 
 
Si guardarono.
 
 
"Tu... ci stai male?" Disse Ichigo.
 
 
*Mi odio*
 
 
 
"E' una cosa mia, che non deve interessarti" Disse, un po' fredda, staccandosi da lui e rimettendosi seduta.
 
 
 
-Da morire, ma non posso dirtelo Ichigo. Lasciamo che tutto termini qui-
 
 
 
"Ho capito" Disse il ragazzo  abbassando lo sguardo.       
*Non sono riuscito.. ad aprire un varco nella tua corazza..eh, Rukia?*
 
"Sta... finendo tutto? Il nostro bel castello di carte... si sta già distruggendo, Ichigo?"
 
"Lo stiamo facendo con le nostre mani, Rukia"
 
"Come possiamo fermarci, se i nostri occhi continuano a guardare indietro?" Disse Rukia "Come possiamo fermare le lancette del tempo, quando queste ci osservano e si prendono gioco di noi?"
 
Ichigo si alzò e la guardò.
 
"Perchè mi sento vuota? Perché mi sento triste?"
 
Il ragazzo rimase in silenzio.
 
"Perché sto provando... emozioni umane?"
 
 
-Fa male.-
 
 
Ichigo si avvicinò, le prese il polso e la fece alzare.
 
"Perché continui a tornare da me?"
 
E l'abbracciò.
 
 
 
 
 
Rukia, fissò con aria assente, il vuoto davanti a lei.
 
 
"Perché ci siamo innamorati così facilmente.... Anche se non è giusto?" Prese fiato "Tutto questo è sbagliato, Ichigo"
 
"Allora continuiamo a sbagliare."
 
 
Rukia scosse la testa.
 
"Prima o poi, tornerò alla Soul Society, lo sai"
 
-E tu, ti prego, fermami-
 
 
"E allora, troveremo una soluzione."
 
"Mi impediranno di tornare qui"
 
 
-E tu prendimi e portami via-
 
 
"Troveremo una soluzione"
 
"Anche se" Lui non le diede il tempo di continuare e la baciò.
 
"Troveremo una soluzione, te lo prometto".
 
 
Lei lo guardò.
 
"Non c'è una soluzione: Io non sono viva, Ichigo."
 
"E allora, sarò io a morire"
 
"Improbabile" Disse Rukia.
 
 
-Sarò io a vivere-
 
 
"Vuoi che finisca?" Disse Ichigo, chiudendo gli occhi.
 
*Non può finire, Rukia*
 
 
"Tu?" Disse la Shinigami, sedendosi nuovamente.
 
-Mai.-
 
 
"No." 
 
"Ma sai, che è impossibile" Il tono di voce di Rukia, era tanto tremolante, quanto freddo.
 
 
-Voglio sia possibile-
 
 
"So che non proverai mai amore per me" Le lacrime volevano cadere, ma Ichigo continuava a mandarle via.
 
*Mai, nemmeno fra cent'anni. Niente di me, ha potuto far breccia nel tuo cuore*
 
 
"...."
 
 
-Ti amo, più della mia stessa vita, Ichigo-
 
 
"Cosa sono per te?" 
 
 
-Tutto-
 
 
 
Quelle parole, le colpirono il cuore: Cos'era per lei, Ichigo?
 
Ichigo è il suo centro.
Ichigo è il suo sole, in grado di scioglierla.
Ichigo è l'unica cosa, che la rende viva.
 
 
"Non... lo so." Disse la dea, trattenendo ancora un po' le lacrime.
 
"Se è così... Non ha senso la tua presenza qui." Disse l'umano, le cui lacrime avevano trovato una crepa, tra l'orgoglio e la ragione, per uscire allo scoperto.
 
*Resta qui, non andare*
 
 
"Ho.. Ho capito." Rukia le lasciò andare, le lacrime
 
-Addio Ichigo-
 
 
Lui la guardò salire al piano di sopra..
 
All'improvviso vide la sua schiena tremare e la sentì scoppiare in un pianto disperato.
 
Lì capì.
 
 
 
 
 
"Rukia!" Urlò, alzandosi.
 
Rukia si fermò, ma non ebbe il coraggio ne di aprire la bocca, ne di girarsi.
 
"Vieni qui, per favore" 
 
Lei non fece un passo.
 
E allora fu lui ad andare da lei.
 
Salì le scale e l'abbracciò.
 
"I...Ichigo.." Disse Rukia, tra  singhiozzi.
 
"Come siamo arrivati a questo punto, Rukia? Sto mentendo a me stesso" Disse il Ryoka, spingendola ad avanzare, fino alla camera.
 
"Anche io.." Disse lei, avanzando, grazie solo alla pressione delle sue mani, sui fianchi.
 
"Perché?" 
 
Rukia, stanca di questo gioco, si girò e lo baciò.
 
Ichigo la prese in braccio e ricambiò il bacio.
 
Lei chiuse le gambe sulla sua schiena, per reggersi, mentre intensificava il bacio.
 
Lui aprì la porta con un calcio e mise Rukia sul letto.
 
"Ti amo Rukia" Disse, sistemandosi su di lei "Ti amo tantissimo. Ed è questo che mi spaventa. Ti amo troppo, ho sempre paura di scoppiare, di farti del male" Ichigo la baciò, poi continuò "Ho chiuso i miei pensieri dentro il mio cuore e ne ho gettata la chiave. Non va bene." La guardò "Non andare...Qualsiasi cosa accada, io tornerò a prenderti, tornerò da te."
 
Lei, di risposta,  lo attirò a se, baciandolo, mentre le lacrime scendevano.
 
"Io.." Disse, parlando piano "Io.." si bloccò, mettendo le mani sul suo volto. "Io non riescò più a dirlo, adesso"
 
Ichigo la guardò "Cosa?" 
 
"Quello che provo per te.. voglio dirtelo, ma c'è qualcosa che mi ferma"
 
-Ho paura..
 
"Ho paura di perderti" Continuò ad alta voce.
 
Lui le tolse le mani "Non mi perderai"
 
Lei le accarezzò le guancie "Non te ne andrai?"
 
"No. Mai."
 
"Io... io sono gelosa di Orihime. Lei è più bella di me. E' più simpatica" Mentre parlava, Ichigo le alzò la maglietta, tanto per baciarle il centro del petto.
 
Rukia arrossì, ma continuò a parlare "Tu sei umano... Tu sei.. tutto quello che volevo.. Ma ora che ci sei, non so tenerti stretto a me" Prese fiato, mordendosi le labbra "Quando ti ha baciato, ho temuto di perderti, per sempre"
 
Ichigo, risalì, con dei veloci baci lungo il collo, la strada verso le labbra di Rukia e le parlò piano sulle labbra.
 
"Io non la trovo più bella di te, nemmeno più simpatica" Disse, sorridendo, mentre le sue mani, lentamente, s'intrecciavano con quelle della dea "Io non ho mai pensato di amare qualcun'altra.." La guardò negli occhi  "Sono stato un bastardo, Rukia" 
 
La Shinigami lo guardò: le gote rosse, gli occhi lucidi.
 
"Tu non hai colpa."  Disse stringendo le sue mani "Tu... Sei tutto, per me.. Ogni cosa"
 
Il ragazzo sorrise e la baciò, poi, le si levò piano da sopra  "Non ho voglia di andare a scuola" Ammise.
 
Rukia si posizionò sul petto di Ichigo, accarezzandolo piano "Nemmeno io, ma cosa diciamo a tuo padre?"
 
Lui la guardò "Usciamo, ti va?"
 
Rukia sorrise "E dove andiamo?"
 
"Ti faccio conoscere meglio una persona importante"
 
"Chi?" Disse guardandolo.
 
"Mia madre" Sorrise, baciandola.
 
 
 
NDA:
 
Questa FanFiction sta diventando parecchio OOC e noiosa! Volevo scusarmi con tutti di questo, ma, penso di essermi fatta prendere troppo!
 
E comunque non mi convince proprio per niente, tanto che stavo pensando di cancellarla xD
 
Continuerò a scrivere, finchè ci sarà qualcuno che le apprezzerà, ma, già tanto tempo fa, avevo deciso di smettere di scrivere.
 
Purtroppo, sto pensando -sempre più spesso- di aver perso la dote, se mai l'ho avuta.
 
Scrivo questo poema, spero di non annoiarvi, ma questi sono i miei pensieri.
 
Scrivevo per me stessa, un tempo, adesso scrivo per una serie di motivi, che non centrano nulla con la passione con cui ho scritto le mie prime storie... Ho bisogno di ritrovarla, per questo ho tentato con una nuova storia, che non ha fatto altro che essere ripetitiva, troppo smielata e al di fuori del contesto generale di Bleach.
 
Quindi questa, penso, sarà l'ultima storia che scriverò in vita mia.
 
Ora mi ritiro.
 
KuroiHana

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Capitolo 8
*** PAGE08_Luci del Paradiso, Fiamme dell'Inferno. ***


PAGE08_Luci del paradiso
 
 
 
E se mi manchi..
 
E' solo perché ti ho avuto.
 
 
E ti ricordo ancora;
E ti ricorderò sempre, anche dopo la morte.
 
 
 
Questa è l'ottava pagina Ichigo... ne serviranno ancora..
 
Probabilmente ti arriveranno dopo la mia mia morte;
 
Ma, hey, non essere mai triste, stolto.
 
Sono morta amandoti.
 
 
~
 
 
 
 
 
 
 
"Tu...Tua madre? Masaki?" Rukia lo guardò
 
Ichigo sorrise "Andremo alla sua tomba, te la presenterò" La guardò, poi le accarezzò la mano di Rukia "Ci sei già stata al cimitero, no?"
 
"Si ma..." 
 
"Niente ma." la guardò
 
La shinigami sorrise e si alzò a sedere.
 
"Ho capito, stolto" Disse alzandosi dal letto "Cambiamoci e andiamo!"
 
"Si, ma non vorrai andarci lercia! Vai a farti un bagno" Disse il pel di carota, alzandosi e prendendola in braccio
 
"Ichigo, mettimi giù!" Disse lei, dimenandosi. "Dai, Ichigo, seriamente!"
 
Lui rise e la mise giù, davanti alla porta del bagno.
 
Non c'era un solo rumore, tutti dormivano ancora.
 
"Che ne dici... se, per.. per risparmiare tempo facessimo...facessimo.." Si grattò la testa, imbarazzato.
 
"Il bagno insieme?" Disse la shinigami ridendo "Certo, chissà cosa c'è di tanto imbarazzante" 
 
Ichigo la guardò "Vado.. a riempire la vasca, dopodiché te la lascio bella piena e ti lascio entrare per prima"
 
"Cosa c'è, ti vergogni?"
 
"N-no, ecco.. Io.. veramente.." Disse balbettando un po' "Ecco.."
 
Rukia rise un po', poi si avvicinò e lo baciò dolcemente "Sei così carino"
 
Ichigo arrossì, poi entrò in bagno, chiudendo la porta.
 
Lei continuò a sorridere, mentre poggiava la schiena sulla porta.
 
"Sai Ichigo.. Penso che dovresti entrare prima tu."
 
"Mh, lo penso anch'io" Rispose.
 
Come sottofondo si sentiva lo scrosciare dell'acqua.
 
Rukia chiuse gli occhi "Pensi che il discorso di ieri sera..."
 
"Sia stato utile?" Disse lui, togliendole le parole di bocca: Si sentiva il frusciare degli abiti di Ichigo, e la mora poteva benissimo immaginarlo mentre si toglieva i vestiti. Divenne subito rossa.
 
"Mh" Annuì Rukia
 
Si sentì il rumore dell'acqua smossa "Vieni qui" 
 
La Shinigami aprì timidamente la porta;
 
C'era molta schiuma, il che avrebbe reso il tutto molto meno imbarazzante e tutto più romantico.
 
Lei si avvolse in un asciugamano, levandosi piano gli abiti da dietro Ichigo, il cui battito aumentò.
 
"Allora?" Disse Rukia, passando vicino al pel di carota "Non parli più?"
 
Rukia si immerse con l'asciugamano, che poi abbandonò una volta coperta dalla schiuma.
 
Ichigo la guardò, posizionata proprio davanti a lui: Le loro gambe erano incrociate, le loro guancie in fiamme, i loro cuori impazziti.
 
Lei aprì piano gli occhi "E' stato utile a qualcosa, per te, Ichigo?" 
 
Lui, invece, li chiuse "Penso proprio... penso proprio di si"
 
Rukia sorrise, abbandonando la testa all'indietro, lasciando scappare dalla sua bocca un sospiro rilassato.
 
"E per te?" Disse, prendendole il polso
 
"Mh?" Disse, non aprendo gli occhi, mentre il ragazzo la faceva accomodare con la schiena sul suo petto "Che intendi?"
 
"Non sei ancora sicura che io ti ami?" Disse, accarezzandole una guancia.
 
"Sei uno stolto" sorrise "Sono sicura... che mi ami, adesso" aggiunse, abbandonando la testa sul petto di Ichigo.
 
A sua volta, lui le prese di nuovo la mano, versando un po' di bagnoschiuma sul suo braccio, insaponandola piano. "Ne sono felice" Disse, sorridendo.
 
"Ichigo io" Disse, intrecciando le sue dita con quelle del ragazzo "Io, penso di amarti davvero... Ma quello che ho detto, è vero: Io, non so fin quanto potrò rimanere qui, essere la tua ragazza, essere un'umana, una persona viva" Sospirò un poco "Io, non posso darti nulla, oltre la consapevolezza del mio amore nei tuoi confronti" concluse, in una smorfia triste.
 
Ichigo le prese il mento "Non pensarci" le lasciò un bacio dolce sulle labbra "Non pensarci. Ora sei qui, fra le mie braccia. Non conta nient'altro." La baciò un'altra volta, questa volta con più sentimento "So.. so che non potrai darmi dei figli o che so io... Ma adesso non importa, Rukia" 
 
Rukia lo abbracciò e gli lasciò un lungo bacio sulle labbra.
 
Ichigo si staccò e le sciacquò i capelli, insaponandoli e lavandoglieli.
Rukia si sentiva coccolata come non mai.
 
Il ragazzo finì di sciaquare i capelli di lei, che decise di fare lo stesso con i capelli di lui.
 
"Hai sicuramente dei capelli particolari, ma sono bellissimi" Disse, sorridendo.
 
"Tu... tu sei veramente bellissima" Disse, baciandola poco. Lei arrossì e gli donò uno splendido sorriso.
 
 
Dopodiché, Ichigo abbassò gli occhi e le accarezzò piano una spalla "Sei veramente, perfetta" disse baciandogliela dolcemente.
 
Rukia sorrise ancora "Anche tu" poi si alzò, coprendosi pudicamente il seno con le braccia "Meglio se usciamo" 
 
Ichigo sorrise, uscendo anche lui, coprendosi subito con l'asciugamano.
 
Poi, ne prese un'altro e ci avvolse una tremolante Rukia, tenendole le spalle.
 
Rukia sorrise, abbracciandolo.
 
 
 
 
~
 
 
 
"Cosa?" Disse Isshin, guardandoli.
 
"Oh, vecchio, non rompere" Rispose Ichigo, prendendo una cucchiaiata di cereali
 
"Cosa vuol dire che non andate a scuola?"
 
Rukia abbassò le ciglia, mentre gustava un buon caffè
 
"Voglio" cominciò il ragazzo, serio "Voglio portarla alla tomba di mamma" concluse, guardando il padre, che assunse un'espressione seria, mai vista prima.
 
"Ho capito... se è così, fallo pure" Rispose il padre, sorridendo.
 
"Papà, puoi venire un attimo con me?" Disse, alzandosi
 
Isshin lo seguì, con aria curiosa.
 
"Devi dirmi qualcosa di serio? Non l'avrai mica messa-"
 
"Io penso sia quella giusta." Disse secco "Come hai capito che la mamma lo era?" 
 
"L'ho capito e basta. Fidati, se lo pensi, probabilmente è così Ichigo"
 
"E' proprio come la mamma: si sacrificherebbe per l'uomo che ama e non solo" Disse, sorridendo.
 
"Avrò dei bei nipotini allora, in futuro?" Disse Isshin sorridendo.
 
Ichigo assunse un'espressione intristita "Purtroppo no" disse.
 
Isshin lo guardò "Ah... beh, non fa nulla" Disse sorridendo "mi basta sapere che mio figlio è innamorato" Concluse, scompigliandogli i capelli.
 
Successivamente, vide Yuzu prendere per mano Rukia
 
"Dove andate?" Disse Ichigo, sorridendo alla sorellina.
 
"Rukia-chan mi sistema i capelli!" Disse battendo le mani.
 
Ichigo sorrise ancora "Posso venire a vedere anch'io?" Disse, chinandosi a guardare Yuzu
 
Yuzu annuì con la testolina, sorridendo.
 
Ichigo si rialzò e Rukia lo guardò, intenerita, prendendo la sua mano, stringendola.
 
"Andiamo, allora!"
 
Arrivati in camera di Yuzu, quest'ultima si mise seduta sul letto, guardando Rukia.
 
"Allora come li vuoi?" Disse, dolce, prendendo la spazzola.
 
"Mi fai le treccie?" Disse, battendo le mani 
 
Rukia la guardò "Hai i capelli un po' cortini, ma ci proverò"
 
Yuzu sorrise e Rukia le spazzolò i capelli.
 
Ichigo era sicuro, che, se mai fosse stato possibile avere dei figli, lei sarebbe stata la miglior madre possibile.
 
Poi, cominciò a farle le treccie e, a lavoro finito, disse a Yuzu di guardarsi allo specchio
 
"Ne, Rukia-chan! Sono bellissime, grazie!" Disse abbracciando Rukia.
 
Rukia, ricambiò l'abbraccio "E' stato un piacere, Yuzu-chan"
 
Poi Ichigo la prese per il braccio, intrecciando la mano con la sua.
 
"Yuzu, io e Rukia andiamo dalla mamma, ci vediamo tra poco, intesi?" Disse guardando Yuzu, che lo abbracciò subito.
 
"Salutami la mamma".
 
"Lo farò".
 
 
 
 
 
~
 
 
 
Ichigo aveva stretto la sua mano come mai, nel tragitto verso il cimitero.
 
La shinigami era sicura che doveva essere molto importante per lui, questo gesto.
 
Lei si allontanò un po', quando Ichigo si chinò sulla lapide, facendosi scappare una lacrima.
 
"Mamma" guardò la lapide, asciugandosi le lacrime 
"Dimmi, come te la passi?" accarezzò poco la lapide 
"Io" prese fiato "Io mi sono innamorato mamma" Disse, guardando la shinigami che si avvicinava poco.  
"Mi sono innamorato come tu hai fatto con papà, lei è magnifica mamma" un sorriso da bambino affiorò sulle labbra di Ichigo.
Rukia si avvicinò e lo cinse in un abbraccio tenero.
 
"Io la amo tantissimo; è la donna che aspettavo da una vita, ormai" Si girò e incrociò gli occhi con la Shinigami, che abbandonò la testa sulla sua spalla.
 
Rimasero un'altro po' in silenzio, poi il pel di carota avvicinò la sua mano a quella della dea, intrecciandola.
Alzarono entrambi lo sguardo, incrociandoli, mentre abbassavano piano le palpebre e davano il via a un dolcissimo bacio, dal sapore dolce-amaro.
 
 
Si staccarono e si alzarono -le mani ancora artigliate, i cuori palpitanti- sempre in silenzio, sempre con complicità.
 
"E' ancora presto, eh?" Ichigo strinse la presa sulla sua mano.
 
"Mh." 
 
"Qualcosa non va?" Si fermò, guardandola.
 
"Io" fece una piccola pausa "nulla. Tua madre deve mancarti molto, no?"
 
Il ragazzo sorrise "Si, ma è la forza che mi manda avanti ogni giorno, quella di renderla fiera di me"
 
"Già" lei sospirò piano "Vorrei anche io rendere fiero Nii-sama, ma non ne sono in grado"
 
"Io penso che lui sia fiero di te, a modo suo. Sono sicuro che sei un ottima Shinigami" Strinse di più la mano di lei.
 
"Ti amo."
 
 
 
 
~
 
 
E' la danza di questo nostro strano amore, a darci la forza.
 
L'effimera speranza, che, un giorno lontano, io sarò tua e tu sarai mio.
 
 
~
 
 
 
 
"Un giorno io" Il pel di carota prese fiato "Mi piacerebbe tanto sposarti"
 
La shinigami arrossì tantissimo "Sposare, me?"
 
"Già, ma sono solo i pensieri di un ragazzo di quindici anni"
 
Rukia si arrampicò per baciarlo: quando Ichigo la notò, la prese in braccio e la baciò.
 
 
La shinigami rise un po', poi si staccò.
 
"Viviamo in mondi diversi purtroppo" continuò a sorridere "Ma, chi lo sa"
 
"Verranno a prenderti, prima o poi?"
 
"Temo.. di si"
 
Ichigo l'abbracciò "Sai che ti difenderò con tutto me stesso?"
 
Rukia abbozzò un altro sorriso dolcissimo "Si"
 
"E lo accetterai?"
 
"No, lo sai"
 
Lui sorrise un po', poi la guardò.
 
"Lo sai che lo farò comunque?"
 
"Non pensiamoci ora" Rukia tornò seria e fredda, staccando la mano da quella di Ichigo.
 
"Che c'è ora?" 
 
La Shinigami non aprì bocca.
 
"Che c'è ora?!" Ripetè il ragazzo, leggermente sfastidiato.
 
"Non voglio pensarci." Alzò i suoi occhioni blu/viola verso Ichigo: erano leggermente lucidi.
 
 
"Quando succederà" Prese a parlare, Ichigo si avvicinò subito a lei, mentre si sedeva su una panchina "Voglio che tra di noi non ci sia mai un bacio d'addio." Lo guardò  "Voglio non voler ricordare il sapore delle tue labbra."
 
"Noi non ci diremo mai addio, Rukia" La guardò
 
"Si che lo faremo, tu continui solo a scappare da quel pensiero"
 
"Ti riporterò sempre indietro." Allungò la mano verso la sua guancia "Sei tutto quello che ho, non lasciarmi solo."
 
"Ichigo.. non puoi avvinghiarti a me! Hai Chad, Ishida, Keigo, Mizuiro" Guardò in basso "Inoue"
 
"Sei noiosa, nana" le diede uno schiaffetto sulla testa "Ho detto che amo solo te, cretina"
 
 
E lei amava quando tornava tutto ai vecchi tempi, quando un insulto era più imbarazzante di un bacio.
 
Quando combattevano fianco a fianco, mentre le loro anime si desideravano.
 
"E' una parola importante, quella." Disse, guardandolo.
 
"E con te la userò in eterno" 
 
Detto questo, Ichigo prese dolcemente la mano di Rukia, stringendola "Andiamo, torniamo a casa".
 
 
 
 
 
 
 
In lontananza, le nuvole, minacciose e prorompenti, si riunivano, coprendo il cielo blu.
 
Grigie, tristi...
 
Un temporale si avvicinava.
 
 
E un altro temporale era già iniziato, nel cuore della piccola Shinigami.
 
 
 
 
 
 
Strinse la mano di Ichigo forte, mentre non riusciva nemmeno a seguire i propri passi, figuriamoci quelli del compagno.
 
Sembrava assente: Gli occhi vacui, le mani tremolanti, lo sguardo fisso a terra, i piedi che continuavano a inciampare su se stessi.
 
All'improvviso, si ferma.
 
I piedi si bloccano, le mani, però, non smettono di tremare.
 
Lo sguardo fermo, verso l'asfalto nero, che le riempie gli occhi di oscurità.
 
Ichigo continua a camminare, ma si sente tirato indietro: Rukia non si muove.
 
 
"Hey?" La guarda un po'.
 
Lei però, continua a restare ferma.
 
"Hey, Rukia, che hai?"  Continua a guardarla, ma lei non risponde. E' ipnotizzata. E' bloccata.
 
"Rukia, ti ho chiesto cos'hai!" Stringe la presa.
 
All'improvviso, una goccia scende dal cielo.
 
E ne segue un'altra.. e un'altra ancora.
 
I capelli si bagnano, come le guance... e quelle mani incrociate, ma lontane.
 
 
"Ho paura" Rukia sussurra, non urla più.
 
Rukia piange, dentro di se,  non lo prende più a calci. 
 
 
Lei sa che una parola, può confinarla nell'oblio, di un pianto disperato e infinito.
 
Trattiene le lacrime, ma una parola, può liberare tutto.
 
 
 
Ichigo si avvicinò a Rukia, per sentirla meglio.
 
"Ho" non stacca gli occhi dall'asfalto "Ho paura"
 
Il pel di carota la guardò: Era davvero vicina, come non lo era mai stata.
 
E si sentì per la prima volta un uomo, in grado di proteggere la sua donna.
 
 
 
Non sarà più lei a proteggerti, Ichigo, ora tocca a te.
 
 
 
 
Ichigo arrossì, nel sentirla così vicina al suo corpo.
 
Gli era capitato molte volte di starle vicino, tanto da sentirsi parte di lei, ma stavolta era diverso: La sua anima, la sua bellissima e algida anima, era incatenata alla sua, in un abbraccio disperato; Poteva benissimo sentirla.
 
L'abbracciò davvero forte, per farle scordare tutto il dolore.
 
Ma Rukia non ricambiava, rimaneva con lo sguardo fisso sull'asfalto, gli occhi pieni di lacrime, la gola bloccata.
 
 
Allora il ragazzo si stacco un poco da lei, le alzò lo sguardo: Era traumatizzata.
 
"Che" le accarezzò il volto "Che ti prende? Di cosa hai paura?"
 
 
 
La shinigami provò ad aprire la bocca, ma l'unico suono che uscì, fu un gemito disperato, che seguì a un crollo, emotivo e fisico, della piccola Shinigami.
 
Cadde fra le grandi braccia del Ryoka, come una goccia di pioggia.
 
 
 
Note di Sclero C:
 
Saaaaaaaaaaaalve a tutti, Kuroi è tornata! 
Scusate se ci ho messo qualcosa come UNA VITA, ma avevo deciso di smettere di aggiornare u_u
Finirò questa storia e, probabilmente, caricherò anche quella che sto scrivendo adesso.
 
In questi giorni (chi è di Roma, lo sa) c'è il Roma Comics, quindi fino al quattro Marzo non avrò nemmeno il tempo di accendere il pc ;w;
(Maledetto il giorno in cui ho deciso di fare il cos di Toothiana/Dentolina)
 
Eh, Kuroi si sente tanto felice u_u 
 
Orsù recensite, stolti! 


Ps: Scusate per gli errori, in anticipo >O<

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Capitolo 9
*** PAGE09_ Desire ***


PAGE09_ Desire. 
 
 
 
 
 
Forse, quel giorno dovevo dirtelo.
 
 
Dovevo dirti quello che sentivo.
 
 
 
Forse quel giorno dovevo lasciarmi andare...
 
 
 
 
Così, ci sarebbe stata sempre una parte di te, in me.
 
 
 
 
 
~
 
Ichigo scosse Rukia più volte, tuttavia lei non faceva cenno a muoversi.
 
"Rukia, Rukia che ti prende! Di cosa hai paura?" Lui continuava a scuoterla, finché lei non si decise a parlare.
 
"Di te. Di noi. Di tutto questo"
 
Parlò quasi meccanicamente, la piccola dea.
 
Allora lui la strinse ancora una volta, sussurrandole piano nell'orecchio.
 
"Non devi avere paura di me, di noi e di tutto questo" Fece una piccola pausa "Perché sappi che io esisto solo per aiutarti e per farti stare bene"
 
Rukia, solo in quel momento si mosse, baciando Ichigo più volte, con foga.
 
Lui, incapace di ricambiare, all'improvviso la fermò, guardandola negli occhi.
 
"C'è qualcosa che alimenta la tua paura, Rukia?"
 
-Lo sento, Ichigo. Sento il loro Reiatsu. Stanno arrivando-
 
Lei lo guardò, intensamente. Poi, si decise a parlare.
 
"L'ultima volta che mi sono innamorata, l'ho ucciso, con le mie mani" Cominciò a tremare un poco "Ho paura, di questo, capisci?"
 
-Sto mentendo di nuovo-
 
Ichigo rise un po' "Sei noiosa, nana" 
 
La shinigami lo fissò  
 
"Ripeti sempre le stesse cose. Cosa devo fare per farti capire che, tanto, non ti libererai di me?"
 
 
-Devi liberarti di me, Ichigo, oppure...-
 
 
"Non lo so" Disse la Shinigami, mentre notava che il ragazzo si stava avvicinando di nuovo.
 
"Devo forse" Si avvicinò pericolosamente alle sue labbra, con uno sguardo mai visto prima "Baciarti fino a stordirti d'amore? Devo? Devo baciarti fino a quando non saremo più in grado di resisterci e mi implorerai di continuare?"
 
Rukia arrossì "Cos-"
 
Ci fu una silenziosa e imbarazzante pausa.
 
"Cosa cazzo ho detto?" Ichigo si tappò la bocca, arrossendo. "Okay, non so cosa mi è preso, scusami, Rukia" Si grattò la testa imbarazzato.
 
La shinigami lo guardò "Ehm... veramente" Si grattò la testa "Penso mi sia piaciuto"
 
Il ragazzo la guardò, sbalordito "Cosa?"
 
"Quello che hai detto, ecco.." Si nascose le guancie, mentre diventava, probabilmente, di un altro colore.
 
Intanto il temporale era cessato, sia dentro il corpo di Rukia che fuori.
 
I capelli dei due gocciolavano ancora un po' e i vestiti erano completamente inzuppati. 
Piuttosto violento, per un temporale estivo.
 
La camicetta di Rukia era diventata parecchio aderente e imbarazzante per entrambi, quasi quanto lo era quella di Ichigo, che mostrava i suoi addominali sviluppati.
 
"Tu, sei fuori, Rukia" Disse, distogliendo lo sguardo.
 
"Ah, prima parli da Personaggio di un libro d'amore per anziane e poi, sono io, quella che sta fuori???" La shinigami, riacquistato il buon umore, aveva puntato un pugno verso il ragazzo. 
 
"Su dai, andiamo a casa, che siamo" Distolse ancora lo sguardo, arrossendo "fradici"
 
Rukia annuì, abbassando di nuovo lo sguardo.
 
 
Casa significa silenzio. Silenzio significa pensare.
 
 
 
 
 
 
~
 
 
 
 
 
Rukia intrecciò ancora una volta la mano con Ichigo, mentre si avviavano a casa Kurosaki,
 
 
"Non possiamo entrare così" disse il ragazzo "Mio padre mi fa fuori"
 
Rukia sorrise "Entriamo dalla finestra, no?" 
 
Il ragazzo la prese gentilmente in braccio e cercò di appigliarsi a qualcosa, per salire.
 
Quando ci riuscì, si butto sul letto, con Rukia che gli cadde addosso, ridendo.
 
 
 
La shinigami aveva smesso di ridere, non appena aveva notato che Ichigo la guardava, come mai aveva fatto prima.
 
Ne rimase incantata lei stessa, mentre realizzava, che era sdraiata sul suo ragazzo ed erano fradici entrambi.
 
Ichigo la prese gentilmente per la nuca, baciandola piano e dolcemente.
 
Rukia ebbe un tonfo al cuore e arrossì tantissimo, quando comprese che il ragazzo le stava sbottonando la camicetta.
 
"Ichigo?" Lo chiamò staccandosi.
 
Il ragazzo, tuttavia, non la notò subito.
 
"Ichigo, aspetta, non sono sicura.." 
 
Allora Ichigo si fermò, guardandola: Le aveva sbottonato la camicetta, che mostrava la sua pelle nivea, abbracciata dolcemente dalla biancheria semplice, quasi da bambina.
 
Pelle bianca, delicata, eccetto delle guancie, rossissime, imbarazzate. 
 
Lei provò a coprirsi con una mano, ma il ragazzo gliela tolse subito, adagiandola sul materasso e sdraiandosi proprio sopra la shinigami, che di risposta lo guardò, intensamente.
 
Allora si avvicinò ancora, baciandola, mentre le toglieva anche la gonna.
 
La shinigami si lamentò un poco, spingendo un palmo aperto sulla camicia bagnata di Ichigo, che si alzò, staccandosi dalle dolci labbra della dea.
 
"M-Mh?" Mugugnò il ragazzo, aprendo piano i grandi occhi nocciola, lucidi.
 
Rukia, di risposta, si alzò piano, guardando il ragazzo negli occhi.
 
"Non so" Distolse lo sguardo "Non so se è tempo, adesso, Ichigo"
 
Ichigo sorrise, avvicinando la bocca al suo orecchio "Cretina, ti stavo solo levando i vestiti"
E la piccola shinigami si coprì il volto con la mano.
 
Rise un po' "Se vuoi, puoi fare lo stesso con me..no?"
 
Lei riportò lo sguardo sul ragazzo, sorridendo e spostando le sue labbra verso l'orecchio. 
 
"Chi ti credi di essere? Decido io se spogliarti o no."
 
Ichigo sussultò, quando sentì le mani della dea, vagare incerta verso i bottoni.
 
 
Era dolce, il suo tocco. 
Era dolce, l'espressione sul suo volto.
 
Imbronciata, quasi offesa. Teneva quei grandi occhi blu/viola chiusi, per non mostrare nessuna espressione, nessun pensiero: Perché da quei bellissimi occhi, potevi leggerci tutte le meraviglie del mondo, tutti i pensieri, tutto l'amore.
 
 
 
Quando finì, imbarazzatissima, di sganciare tutti i bottoni, aprì le piccole mani, adagiandole sugli addominali del ragazzo, senza aprire gli occhi.
 
 
 
Ichigo, di risposta, chiuse gli occhi e si fece scappare un sospiro, flebile, ma che agitò Rukia, che tentò di levare la mano, ma venne fermata da quella del ragazzo.
 
 
"Non smettere, Rukia"  
 
 
Allora lei continuò, spostando il tocco al petto, poi al collo, poi l'abbracciò, unendo i propri corpi.
 
Ichigo aprì gli occhi "Guardami, apri gli occhi, Rukia"
 
 
E così fece, aprì gli occhi, lo guardò e poi lo baciò, intensamente, come credeva di non saper fare.. 
 
 
Il ragazzo si fece più forza sulle braccia, per non cadere, mentre agitava le gambe, per liberarsi anche dei pantaloni.
 
 
La Shinigami approfondì ulteriolmente il bacio, stringendosi di più a lui.
 
Si stacco, con uno schiocco, ansimando un po'.
 
Era una sensazione strana, quella: Si sentiva scottare, nei punti dove i loro corpi si erano toccati e sfiorati.
 
 
"Restiamo così, per sempre, ti prego"  Si fece forza e rivelò quei pensieri che le annebbiavano la mente, come una coltre di fumo, intossicante. 
 
Ichigo si levò da dosso e si mise al lato, spingendo Rukia a fare lo stesso.
 
Una volta uno di fronte all'altro, il ragazzo allungò una mano, tremolante, verso il ventre di Rukia, cominciando ad accarezzarlo dolcemente.
 
"Chissà, magari per qualche strano motivo, un giorno potrò sentirci un calcio, qui dentro.."
 
Disse sorridendo, prendendola e stringendola come mai aveva fatto.
 
"Vuoi restare così per sempre?" Il ragazzo ripeté le parole della dea, piano, in un sussurro. "Senti il silenzio? Siamo soli." Si bagnò poco le labbra, per risentire il sapore lasciato dalla ragazza "Possiamo restare così quanto vuoi" 
 
E le sue grandi braccia, non le erano mai sembrate così forti, nemmeno quando impugnava Zangetsu, forte, nella notte.
 
Nemmeno quando stendeva orde di Hollow, davanti ai suoi occhi.
 
Nemmeno quando la proteggeva.
 
 
 
 
"Vorrei solo sparire, diventare una parte di te, adesso" Disse, soffocando ogni espressione nel caldo e nudo petto di Ichigo.
 
"Non dirlo." 
 
"Come?"
 
Il ragazzo arrossì, scendendo le labbra verso quelle della dea "Ti ho detto di non sbagliare parole, potrei illudermi facilmente"
 
Rukia sorrise "Non è ancora arrivato il tempo per illuderti" aggiunse con una punta che voleva sembrare maliziosa, ma che sembrò solo molto dolce "Ma puoi accontentarti di guardarmi, se vuoi"
 
 
"Fosse per me, morirei guardandoti così" Allora la guardò negli occhi.
 
"Vuoi..." si morse le labbra "Vuoi togliermi.."
 
Ichigo sorrise "Nah, avrò un’altra occasione presto, lo so" Disse malizioso, leccandole le labbra.
 
"Ah si, ne sei così tanto sicuro"
 
Il ragazzo le si avvicinò al collo, baciandola piano.
 
"Sì, tanto sicuro" Strinse la presa su suoi fianchi.
 
Rukia lo allontanò, girandosi dall'altro lato, lontana. 
 
"Beh, sbagli, hai appena perso la tua occasione" Disse, assumendo un ghigno adorabile.
 
Allora il ragazzo l'abbracciò, stringendola, mentre il suo petto e la schiena di lei si sfioravano, piano.
 
"Domani andiamo al mare, che ne dici?" Appoggiò le labbra su una porzione della spalla di Rukia.
 
"Al mare?" Disse incredula, lei.
 
"Già, magari ti faccio dimenticare tutto questo a suon di baci" Disse ridacchiando, mentre le guancie non smettevano di essere rosse.
 
"Non sei un po' troppo agitato, tu?" Rispose, un po' fredda.
 
 
"Non so cosa mi prende, ma quando sono con te, non ho più paura, ne di fare, ne di dire nulla. " Ichigo arrossì un po': Forse provava più vergogna nel parlare di se stesso. "All'inizio avevo paura, non avevo mai avuto una donna vicinissimo a me" Guardò un po' il soffitto "Nessuna, era mai entrata nel mio cuore, tanto da farmi desiderare" Si fermò, chiudendo gli occhi "Desiderare di averla davvero, al mio fianco."
 
Rukia, a vederlo arrossire, provò tenerezza e lo accolse subito fra le sue braccia.
 
"Nessuna, mi ha mai colpito così tanto, dal primo momento che l'ho vista" Affondò la testa sul suo petto "Non ho desiderato mai nessuna" Terminò, senza farsi sentire
 
"Che hai detto,Ichigo?" 
 
Lui arrossì ancora di più, alzando il volto "Non ho mai desiderato nessuna. Ho sempre avuto paura, ho sempre evitato quei discorsi, poi sei arrivata tu"
 
Lei lo strinse ancora.
 
"Sei più dolce quando arrossisci, Ichigo" 
 
-Peccato, che fra poco finirà tutto-
 
E lui si sentiva protetto, ancora. E lo faceva stare bene. 
 
Poi Rukia si staccò dall'abbraccio, lasciandogli un bacio fra i capelli, ancora bagnati.
 
"Vado a farmi una doccia, torno fra poco" Disse, sorridendogli.
 
"O-ok"
 
 
 
Chiuse la porta e Ichigo rimase con i suoi pensieri.
Allungò una mano verso i suoi pantaloni, prendendo il cellulare.
 
Aprì velocemente la rubrica, scegliendo i soliti numeri: Tatsuki, Chizuru, Mizuiro, Keigo... Inoue? Doveva forse invitarla?
 
Escludendo la rossa, inviò un messaggio uguale a tutti:
 
 
"Domani si va al mare! Ci incontriamo tutti alla stazione alle 9:00 in punto, siate puntuali!"
 
Digitò velocemente quei caratteri e inviò il tutto.
 
 
Si fece scappare un sorriso, quando notò che era riapparso il sole, splendido e raggiante.
 
A quel punto vide una figura a lui conosciuta, affiorare dalla finestra.
 
 
Kon.
 
 
"Hey, hey! Che ci facciamo qui-" Il peluche cambiò espressione, quando notò che Ichigo era rimasto in boxer. 
 
Successivamente gli saltò addosso, tentando di picchiarlo
 
"COSA HAI FATTO A NEE-SAN? DANNATO MAIALE! TI FACCIO A FET-" Venne bloccato dalla mano del ragazzo, che lo zittì.
 
"Stai calmo, non ho fatto proprio nulla!" Disse il ragazzo, arrossendo. 
 
"Ah, sei proprio un pappamolle, allora" 
 
"Mi sembra sempre di essere troppo avventato.. Il primo giorno che stavamo insieme, le ho già detto che la desideravo!" Rispose Ichigo a Kon, che fece un ghigno.
 
"E poi davi a me del pervertito?"
 
"Taci, Kon. Tu non fai testo" Si alzò, ripiegando i vestiti di Rukia e i suoi, abbandonati sul pavimento. Magari, un giorno, sarebbe davvero accaduta una situazione dove non avrebbe avuto nemmeno il tempo di raccoglierli. Arrossì ancora di più al pensiero.
 
Li poggiò nell'armadio, lo stesso armadio in cui dormiva tutte le notti Rukia.. Beh, non tutte: Da quando stavano insieme, dormiva sempre nel suo piccolo letto e non era mai stato un problema.
 
"Io.. aspetterò!" Disse all'improvviso. Kon, notandolo si girò verso di lui.
 
"Eh?"
 
"Io aspetterò! Aspetterò che lei sia pronta a donarsi a me, senza doverla forzare. Alla fine, non me ne importa nemmeno tanto, di questo stupido desiderio da quindicenne.. Ne ho fatto a meno per quindici anni, ne possono anche passare trenta."
 
Il peluche sbarrò la bocca, guardandolo.
 
"Ichigo, sei alquanto bipolare." 
 
Il ragazzo sorrise, poi sentì dei rumori provenire dal bagno. 
 
Aprì la porta e si avvicinò a quella del bagno, bussando poco "Rukia, tutto bene?"
 
"Ehm.. Si, ma" Aprì un poco la porta, mostrando un adorabile asciugamano di chappy, legato intorno alla sua figura "Non capisco come funziona questo asciugacoso"
 
"Se mi fai entrare, te lo mostro.." 
 
Rukia aprì tutta la porta e Ichigo venne sommerso dall'odore di mora. Era sicuramente il suo bagnoschiuma preferito.
 
"Tutte queste cose dove l'hai comprate?" Disse il ragazzo, guardandola.
 
"Oh, beh... Me li diede Inoue, tanto tempo fa... Per la biancheria intima ho provveduto io" 
 
Il pel di carota la guardò un po' "Beh, lo noto. Ti piacciono proprio i coniglietti, eh?"
 
Rukia chiuse subito le gambe "E non guardarmi, stolto!" Arrossì tantissimo, alzando un pugno, che Ichigo prontamente fermò.
 
"Non istigarmi al litigio, nana"  Disse lui, tenendole fermo il pugno.
 
La Shinigami partì con un montante con l'altro braccio, colpendolo sul busto. 
 
"Così impari, screanzato!" Disse, risistemandosi l'asciugamano.
 
"Maledetta" Disse Ichigo, rialzandosi.
 
"Tsk, ancora che parli?" Disse, mentre si tamponava i capelli con un asciugamano "Taci, stolto"
 
Il ragazzo tornò serio "Io" Arrossì un po' e Rukia si girò, per ascoltarlo.
 
"Tu?"
 
"Io aspetterò, Rukia. Ti aspetterò e conserverò tutto l'amore per allora." Anche la  Shinigami arrossì "Quel giorno sarà il più bello della mia vita" Rise un po' "Oh beh, mai quanto il giorno in cui ci sposeremo" 
 
Rukia lo abbracciò "Ha ragione Kon, sei proprio bipolare" 
 
Il ragazzo la guardò "Hai sentito tutto?" 
 
"Tieni le mani apposto, da oggi fino ad allora. Gli occhi puoi usarli quanto vuoi" Rise, Rukia, con aria di sfida.
 
"Non mi interessa. Non voglio guardare troppo il tuo corpo, se non quel giorno"
 
"Quando faremo..." Cominciò Rukia
 
Ichigo arrossì "Quella cosa"
 
La shinigami scoppiò a ridere "Fai tanto il figo e dici 'Domani di qua, Domani di là' quando nemmeno riesci a dire sesso"
 
Il ragazzo la guardò dritto negli occhi "Faremo l'amore... Non faremo.. quello Rukia" 
 
Rukia rispose al suo sguardo: Doveva essere un offesa, chiamarlo sesso. Beh, l'avrebbe tenuto a mente. 
 
Ichigo si avvicinò e la bacio piano e dolce. Poi attaccò l'asciugacapelli e glielò punto addosso.
 
"Premi questo tasto e punta 'l'asciugacoso' come dici tu, sui tuoi capelli"
 
La dea sorrise "Grazie"
 
"Di nulla, ora ti dispiace se faccio la doccia?"
 
"Figurati, la casa è la tua" Disse accendendo l'asciugacapelli.
 
Il ragazzo entrò nella vasca da bagno, chiudendo la tenda e sfilandosi i boxer, lanciandoli dall'altra parte.
 
Arrivarono vicinissimo a Rukia.
 
"Che razza di bestia sei?! Che schifo!!" Urlò la dea.
 
Ichigo rise forte, accendendo l'acqua.
 
Non gli ci volle troppo e quandò uscì, la Shinigami si stava ancora asciugando i capelli. Solo allora però, si accorse che stava cantando:
 
 
"And every time I see your face 
The oceans lead out to my heart
You make me wanna strain at the oars
And soon I can't see the shore"
 
 
 
Era una voce particolare, la sua.
 
Ma era bella comunque.
 
Si avvolse in un asciugamano, rimanendo ad ascoltare
 
 
Quando notò che Ichigo era uscito dalla doccia, si girò, tastandosi i capelli per accertare che fossero asciutti.
 
"Sono le cinque, Ichigo.. Io avrei un po' sonno, ti dispiace dire a Yuzu che salto la cena?" Disse, andando verso la porta, per uscire "Ci vediamo domattina"
 
Ichigo le sorrise, poi le lasciò un bacio sulle labbra "Dormi bene, nana"
 
"Anche tu, stolto."
 
 
 
~
 
 
Rukia si mise a dormire, senza nemmeno mettere il pigiama. Si abbandonò, fra le coperte, a un dolce-amaro sonno.
 
 
 
~
 
 
"Hey Yuzu, non fare la cena per Rukia, sta dormendo."
 
"Eh? Ma Oni-chan, lei deve mangiare!" Disse Yuzu, mettendo il broncio.
 
Ichigo si mise al suo posto "Sono sicuro, che ha altro a cui pensare. Farà una buona colazione domani, ne sono certo"
 
 
 
~
 
 
 
Quando Ichigo finì di mangiare, tornò in camera e trovò Rukia a dormire. Non sorrideva, ma aveva una strana espressione. Dormiva di lato, rannicchiata nella "sua parte" di letto, coperta quasi completamente, dalle soffici lenzuola.
 
Ichigo si mise i pantaloni della solita tuta, ma lasciò il petto nudo, a causa del caldo.
 
Quando smosse piano le lenzuola, realizzò che Rukia si era addormentata solo con la biancheria: Bene, dopo tutto quello che si erano detti..
 
Fece finta di nulla e si infilò sotto le coperte, schiena contro quella della Shinigami, che, per riflesso, lo abbracciò forte. 
 
Il ragazzo ebbe un fremito, che cercò di dormire e nient'altro. Solo, mise una mano, calda, sopra a quella piccola della dea.
 
 
Il giorno dopo, sarebbe stato particolare, per entrambi.


NDA

Ichigo Kurosaki e Rukia Kuchiki in... Vi ci facciamo credere! pt.2 

ALLELUJAAAAAAA 
Allora, donzelle. Il fatto è questo. Al momento sto scrivendo il decimo capitolo. Quindi questo l'avevo scritto eoni fa. MA LE DANNATE FIERE.
LE DANNATE FIERE.

Approposito, chi di voi è stata al Roma Comics & Games? Se ci siete state, come vi è sembrato e soprattutto... Mi avete vista? ;A; Ero una palletta che faceva Nel Tu il venerdì, il sabato Noriko Paku e domenica Dentolina... ;A;

Comunque scusate il ritardo, ma finita Toothiana, mi sono dovuta buttare su Zelda e Azula.. e dopo Zelda, comincerò a lavorare a Tesla Lindocruz, per il Romics di Ottobre e poi... poi Luppi, mie care.

Cercherò di non ritardare troppo, cercherò di essere veloce...

Vi voglio bene, non odiatemi ;A; 

~KuroiHana

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