Doubts

di Zoe_Payne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri. ***
Capitolo 2: *** Ricordi che ritornano ***
Capitolo 3: *** Guerra in me stessa. ***



Capitolo 1
*** Pensieri. ***


Solitudine. Ero seduta da sola su quel marciapiede consumato da ormai mezz'ora. Accesi una sigaretta, osservando quei palazzi abbandonati, a pochi chilometri dal centro di Wolverhampton. Con la loro imponenza e particolarità mi facevano stendere la mente. Inspirai a fondo dal filtrino, il fumo entrò in me provocandomi un leggero brivido. Espirai, con gli occhi che bruciavano un po', e mi tornò il ricordo li lui. Di quel ragazzo, del mio vicino di casa. Liam. A tutto ciò che avevamo fatto assieme.
Chissà, magari in quel momento anche lui stava pensando a me. 
Mi alzai bruscamente cercando di scacciare il suo volto dalla mia mente, schiacciai con violenza il mozzicone di sigaretta. 
Con passo indeciso mi avviai verso casa.

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Capitolo 2
*** Ricordi che ritornano ***


Arrivai a casa, frugai in tasca, alla ricerca delle chiavi. “Accidenti ” pensai. Dove le avevo messe? Cercai in ogni tasca dei miei vestiti, ma non le trovai. D’un tratto mi ricordai che uscendo di casa, poche ore prima, non le avevo prese dal mobiletto affianco al portone. Suonai il campanello più volte, anche se sapevo già che i miei non erano in casa. Lavoravano tutto il giorno e avrebbero fatto ritorno solo dopo due ore. Mi guardai attorno pensando a cosa fare. Il mio sguardo cadde sulla villetta affianco alla mia, l’abitazione di Liam, dove avevo passato i pomeriggi più emozionanti fino a un paio d’anni prima. Con passo goffo, mi avviai verso la porta dei Payne, tentennante, suonai. Sentii che all’ interno qualcuno si mosse, la porta si socchiuse. «Ciao Karen..» sorrisi timidamente. «Ciao Zoe!! Era da un sacco che non ti vedevo!» la madre di Liam aprì la porta accogliendomi in casa sua. «C’è qualcosa di cui hai bisogno?» «B-beh.. Si, non voglio sembrare egoista, ma sono rimasta chiusa fuori di casa..» abbassai lo sguardo timidamente, mi sentivo una sciocca ad approfittare della sua gentilezza solo quando ne avevo bisogno. «Oh, Zoe.. Vieni pure dentro, su» Appesi la giacca sull’ attaccapanni nero vicino all’ entrata. «Ecco, tieni» mi disse porgendomi un bicchiere di succo. Mi cadde lo sguardo sulle foto sui mobili del salone. Il volto sorridente di Liam era presente in ogni foto. «Zoe, sbaglio o tu e mio figlio avete perso il legame che avevate prima?» Alle sue parole strinsi il bicchiere fra le mani, pensando a tutti i messaggi senza risposta che gli avevo inviato. «Non sbagli.. Ma non gliene faccio una colpa, dopotutto la fama è arrivata nella sua vita senza preavviso.» Karen mi sorrise dolcemente. «Nell’ultimo anno è tornato qui, a casa, pochissime volte, e non so perché non ha mai parlato di te..» Già. Non mi aveva mai più richiamata dopo l’ultima puntata di X-Factor, nessun messaggio. Nulla. Un’amicizia smaterializzata senza motivo. Io e Karen chiacchierammo, perlopiù di cose poco irrilevanti. Prima che uscissi per tornare a casa, mi prese il braccio «Zoe, fra pochi giorni Liam concluderà il tour, e beh.. torna qui» la guardai con sguardo interrogativo «Mi chiedevo se volevi passare a salutarci.. come ai vecchi tempi» «Ci penserò su» le sorrisi dolcemente «ti farò sapere» dissi uscendo goffamente. Tornai a casa, mia madre mi aprì la porta così potei andare nella mia stanza. Mi distesi sul letto, e ricordai. Ricordai tutti i bei momenti passati con Liam, fin da bambini. Eravamo inseparabili. Un anno esatto di differenza, io sono nata il 29 agosto 1994 un’anno dopo di lui, eravamo sempre assieme. Passai tutti i pomeriggi più felici con lui. Crescendo passai anche tutte le crisi adolescenziali con lui. Ci completavamo. Poi il suo sogno, la sua passione, la nostra passione, X-Factor me lo portò via. Anni prima, passavamo ore a cantare l’uno per l’altro. Ora non esisteva più nulla di tutto questo. Una lacrima sfuggì dal bordo del mio occhio castano mentre osservavo una nostra vecchia foto.

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Capitolo 3
*** Guerra in me stessa. ***


Erano passati 3 giorni dalla proposta di Karen, ed io non sapevo ancora che accidenti fare. Una parte di me aveva una disperata voglia di riavere la mia amicizia con Liam, poter di nuovo abbracciarlo senza motivo, il mio cervello invece mi diceva che non avrei dovuto riallacciare i contatti, perchè il nostro rapporto era irrimediabilmente rovinato, dopo il suo comportamento nei miei confronti. Insomma dentro di me si stava svolgendo la terza guerra mondiale. Ero in autobus, stavo tornando da scuola, stavo pensando ovviamente al mio amico, con la musica a tutto volume nelle orecchie. Dopo venti minuti di viaggio mi accorsi che solitamente dopo dieci minuti sarei dovuta scendere. "Merda" pensai, avevo perso la mia fermata. Schizzai via dal sedile, e scesi dal bus alla prima fermata. Tirai su il cappuccio della felpa, sperando che mi riparasse un po' dalla pioggia. Mentre camminavo più velocemente possibile per raggiungere casa mia, mi squillò il telefono. Era Karen.«Pronto?» 
«Ciao Zoe! Come stai?» 
«Benino, anche se camminare sotto la pioggia non è il massimo..» 
«Oh povera! Volevo chiederti se questo pomeriggio ti va di venire a prendere un the da noi, per parlare della mia proposta..» 
«Mmmh, si mi farebbe piacere, Karen» 
«Perfetto, allora ti aspetto per le quattro e trenta!» riattaccò. Che cosa le avrei detto?
Finalmente arrivai a casa, mi preparai un abbondante piatto di pasta, dato che la camminata mi aveva tolto una grande quantità di energie. Dopo aver pranzato mi fece una doccia fredda, per distrarmi da tutti i pensieri che affolavano la mia mente. Mi vestii ed asciugai i capelli velocemente, per paura di arrivare in ritardo in casa Payne. Quando finii di prepararmi erano solo le tre e quarantacinque. Mi sedetti sul letto, girandomi i pollici per una buona mezzora, poi mi alzai, decisa che avrei detto a Karen che forse era meglio che io e Liam non ci riavvicinassimo. Uscii di casa, e con passo incerto arrivai dai miei vicini. "Driiin"
Mi aprì la porta Ruth, la sorella di Liam, che con un abbraccio mi inivtò ad entrare.  
«Ciao Zoe!
» Karen mi accompagnò in cucina, mentre io mi sedevo lei versò il the in due tazze.
Chiacchierammo del più e del meno per una ventina di minuti finchè io presi coraggio e decisi di dirle la mia scelta
«Senti Karen, per quel discroso dell'altro giorno, io ci ho riflettuto a lungo.. Ho deciso che..
» in quel momento il portone di casa Payne si aprì e spuntò il viso sorridente di Liam. Il mio cuore cessò di battere.
«.. non voglio più rivedere Liam» e mentre finivo di pronunciare la frase i miei occhi si legarono a quelli di Liam per interminabili secondi.

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