Amori di corridoio

di _nanerottola_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il piccolo complotto ***
Capitolo 2: *** L'appuntamento ***
Capitolo 3: *** Il corridoio ***



Capitolo 1
*** Il piccolo complotto ***


Capitolo uno: un piccolo complotto





 
In un giorno soleggiato di dicembre, precisamente il 19, all’entrata della scuola c’era un ragazzo della scuola che si chiamava Federico, era un ragazzo alto, magro, capelli castani e occhi marroni; poi arrivò lei, la nanerottola con i capelli castano scuro e gli occhi color cioccolata. Ogni giorno la ragazza, Alessia, andava in giro per i corridoi della scuola per cercarlo, e ogni volta che s’incontravano, i loro sguardi,  si incrociavano. Erano ancora perfetti sconosciuti, ma ogni giorno, ogni sguardo, accendeva una scintilla nei cuori dei due ragazzi, ma nessuno dei due riusciva a capire l’attrazione che gli suscitava l’altro. Dopo qualche settimana Ale, capì che aveva una cotta per quel ragazzo e così lo raccontò alla sorella, Sofia, che il giorno seguente per aiutarla si appostò davanti alla macchinetta delle presenze per scoprire il nome e aspettò molto pazientemente l’arrivo di Federico; sentendosi osservato il ragazzo si girò più volte e ogni volta sorprendeva Sofia a fissarlo come un’ebete, finalmente si decise a strisciare il badge e così finalmente, Sofia, scoprì anche il cognome del ragazzo e corse a riferirlo alla sorella; finite le sei ore di scuola ed arrivate a casa corsero su facebook per cercare il giovane, ma con loro dispiacere non lo trovarono, e così per puro caso si scontrarono con il suo migliore amico, Andrea. Qualche giorno dopo Ale raccontò tutta la vicenda dei giorni precedenti e con grande stupore l’amica le disse di conoscere Andre poiché erano amici dall’elementari. Il pomeriggio l’amica  si mise in contatto Andrea per sapere se Fede era fidanzato e se avrebbe accettato di uscire con Ale, e così riuscì a far ottenere ad Ale un appuntamento con Fede.








* note dell'autrice*
siate buone questa è la prima storia che scrivo.. Spero vi piaccia.. Un bacio _Nanerottola_

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Capitolo 2
*** L'appuntamento ***


Capitolo due: L'appuntamento







 
Ale 19:30 del 14 gennaio, i due, pensando di incontrarsi con gli amici andarono al luogo indicato dall’appuntamento e si videro ma non capirono subito di essere stati imbrogliati e che l’appuntamento era per loro, si guardarono ma nessuno dei due riusciva a spiccicare parola.  E così chiamarono gli amici che diedero entrambi la stessa unica risposta “voltati e guarda la persona che hai affianco, è colei/lui con cui passerai la serata” si osservarono imbarazzati più che mai e in coro dissero *mi hanno detto di guardare la persona di fianco a me e sarebbe stata quella con cui passare la serata* *come??* .  Fede che non capiva nulla di quello che si dicevano, poiché parlavano insieme e dicevano la stessa cosa scoppiò a ridere e Ale dopo qualche secondo lo seguì nella risata. E così ridendo iniziarono la loro serata, entrarono al ristorante e si sedettero al tavolo che gli avevano fatto riservare gli amici, parlarono e scherzarono; c’era un’atmosfera magnifica fino a che.. non fu  interrotta dallo squillare di un telefono, era quello di Fede che fu richiamato alla realtà dalla sua morosa Lisa che voleva sapere con chi era e dove e lui per difendersi le disse che era a cena con Andre e che erano in un pub, finita la chiamata Ale gli chiese chi era e lui le rispose che era sua cugina,ma lei gli credette poco e niente ma lasciò così cadere il discorso. Finita la serata Fede, si offrì di accompagnarla a casa e lei accettò. Prima di partire fede si accese una sigaretta , Ale lo osservava di sottecchi e l’unica cosa cui pensava era: che fosse il ragazzo più bello e dolce che avesse mai visto.  Finita, la sigaretta Fede partì e arrivati sotto casa di Ale, si scambiarono i numeri; mentre stava per scendere Fede la richiamò e le diede un bacio sulla guancia e le augurò la buona notte sussurrandogliela all’orecchio, lei arrossì violentemente e non riuscì a trovare la voce per rispondere e gli fece solo un debole sorriso e si maledì con il pensiero per essere stata così stupida. Arrivata in casa, fu assalita dalla sorella che voleva sapere tutti i dettagli; anche Fede appena raggiunta casa chiamò Andrea e gli raccontò tutto e gli disse che avrebbe anche potuto prendersi una cotta per Ale e che quella sera era stato benissimo. Staccata la telefonata decise che era ora di andare a letto, ma appena si accocolò nel letto, sentì di dover mandare un messaggio ad Ale per augurarle nuovamente la buonanotte, così digitò il messaggio e inviò, aspettò con ansia la buona notte che arrivò dopo una decina di minuti.

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Capitolo 3
*** Il corridoio ***


Capitolo tre:Il corridoio





Mentre Ale parlava con la sorella vide lo schermo del cellulare illuminarsi, immaginò che fosse l’amica che le scriveva per chiederle di come fosse andato l’appuntamento; ma invece con sua grande sorpresa era lui, Fede, che le scriveva per augurarle la buonanotte, col cuore che le batteva a mille e il viso paonazzo dalla felicità non aspettò nemmeno un secondo per rispondergli la frase più stupida che le fosse mai venuta in mente “dolce notte” e pensò che appena avrebbe letto quel messaggio l’avrebbe creduta una perfetta imbecille. Il mattino seguente si svegliò prima del solito, anche prima del suono della sveglia, ma non era stanca poiché tutta l’eccitazione che da un momento all’altro avrebbe visto Fede le fece sparire tutto; arrivata a scuola con suo rammarico, non lo vide e attese pazientemente l’arrivo della ricreazione. Al suono che annunciava che finalmente c’era la pausa scattò in piedi come se qualcosa l’avesse punta e trascinò di tutta fretta l’amica in giro per i corridoi che ogni giorno diventavano sempre più affollati. Lo trovarono vicino alla sua aula intento a parlare con i suoi amici, Roccia, Andrea, Filippo, Mauro e Massi. Fede che casualmente anche lui cercava con lo sguardo di incrociare Ale appena la vide il suo sguardo s’illuminò e le fece uno dei sorrisi più belli che si potesse mai aspettare la ragazza, la salutò calorosamente e lei con un timido gesto ricambiò il saluto. Non si fermarono a parlare si accontentarono entrambi di quel saluto così intimo, Fede continuò a osservarle fino a che non sparirono. I giorni seguenti seguirono sempre la stessa routine, le ragazze giravano per la scuola e il gruppetto fissava, e le due ragazze,appena voltato l’angolo, scoppiavano a ridere come pazze per la situazione in cui erano capitate, ma un giorno la routine cambiò.

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