Il Signore della Notte

di Heldra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo/ L'incontro... ***
Capitolo 2: *** Sei Mia... ***



Capitolo 1
*** Prologo/ L'incontro... ***


   ***IL SIGNORE DELLA NOTTE***
Capitolo primo.
*Prologo*
 
Dolci, soavi ed incantante melodie danzavano per la sala della villa, le grandi finestre aperte lasciavano entrare un vento gelido che accarezzava delicatamente i lunghi capelli neri della ragazza seduta al pianoforte e le bianche tende ornate di pizzo svolazzavano come anime in pena, ad illuminare c’erano solo le candele ed il bagliore della luna piena, fuori il mare era inquieto e le onde che urtavano contro la scogliera, insieme al canto dei lupi che si erano radunati sulla collina, parevano voler accompagnare la musica.
Come ogni sera prima di andare a dormire, lei suonava e il Conte, poggiato ai piedi di un albero del giardino, ascoltava e la osservava senza toglierle un attimo gli occhi di dosso, la sua bellezza lo lasciava senza fiato, per lui era il momento piu’ sublime della notte, non aspettava altro che poter godere di questo spettacolo per dedicarsi poi alla caccia notturna.
Egli stesso era sorpreso dalla passione e dal piacere che violentavano il suo spirito e i suoi sensi.
Gli occhi freddi e malinconici del Conte, scrutavano attentamente ogni movimento della ragazza che tanto ardentemente desiderava.
Il solo pensiero che una simile creatura appartenesse ad una razza cosi’ sbagliata, stolta ed inutile, lo rattristava e lo tormentava ogni secondo di piu’.
Era deciso piu’ che mai nel suo intento, presto sarebbe diventata la sua compagna eterna…
 
___L’Incontro___
 
Quel giorno la signorina Ljen si sveglio’ di buon ora, adorava respirare l’aria fresca del primo mattino, osservare i riflessi armoniosi che la rugiada accarezzata dai raggi del sole creava nel roseto in giardino, passeggiare a piedi nudi sull’erbetta bagnata, farsi coccolare i capelli dal leggero venticello primaverile, quale modo migliore per iniziare bene una giornata…
Piu’ tardi, dopo aver fatto colazione, si affretto’ a prepararsi per andare in citta’ a far spese, perche’ quella sera ci sarebbe stato il piu’ grande ricevimento organizzato dalla corte reale, per rendere ufficiali le nozze del principe con la duchessa Xiang, grande amica della signorina Ljen.
 
Il pomeriggio passo’ in fretta e il sole tramontò…
 
Giulia: “signorina Ljen, il vestito che avete comprato per la festa e’ davvero meraviglioso, sono sicura che su di voi sara’ ancora piu’ bello!”
Ljen: “non esagerate Giulia…e’ un vestito come un altro, adatto all’occasione…”
Giulia: “oh signorina siete sempre cosi’ modesta…ora vi lascio sola, la carrozza sara’ qui fra 3 ore esatte, verro’ a chiamarvi io, con permesso…”
Ljen: “va bene…”
 
Rimasta sola, si getto’ sul letto esausta, passare tutto il pomeriggio da un negozio all’altro l’aveva di certo stancata…stava quasi per appisolarsi, quando un rumore la fece sussultare…di corsa ando’ a guardare fuori dalla finestra, ma non vide nulla, usci’ sul balcone per vedere meglio…”chi c’e’?...c’e’ qualcuno?...”…nessuna risposta…
Eppure…da lontano qualcuno osservava…”questa notte mia dolce fanciulla…questa notte…” il Conte sussurro’ queste parole prima di scomparire dietro il suo mantello nero…
Ljen percorsa da un brivido di freddo, torno’ nella sua stanza…
 
 
“signorina Ljen?...siete pronta?” Giulia dopo aver bussato, entro’ piano nella stanza, “signorin…”, non riusci’ a dire altro, trovandosi dinanzi a tanta bellezza…
Ljen era avvolta in un lungo vestito di seta nero con dei ricami in pizzo trasparenti, la scollatura era molto generosa, sia sul petto che sulla schiena, i lunghi capelli erano tutti raccolti in una stravagante acconciatura che lasciava cadere soltanto delle ciocche qua e la sulla spalla…”sono pronta…” disse seria…mentre Giulia ancora la guardava incantata…”siete divina…lo avevo detto io!”…”d’accordo…ti ringrazio…la carrozza e’ gia’ arrivata?”…”si signorina, 5 minuti fa”…”bene…allora e’ meglio che vada…”…”le auguro una buona serata…”…”grazie…”
 
Il viaggio dalla villa al palazzo reale fu piuttosto lungo, dopo ben 3 quarti d’ora, la carrozza giunse a destinazione…“era ora…” sussurro’ Ljen mentre scendeva, facendo attenzione a non inciampare nel lungo vestito…
Il palazzo reale era davvero immenso, una costruzione maestosa ed imponente, non sembrava un centimetro piu’ piccola neppure con le centinaia di persone presenti, che affollavano chi gia’ la sala principale, chi i giardini, chi i balconi…
Mentre Ljen entrava nel palazzo di sfuggita noto’ qualcosa con la coda dell’occhio che attiro’ la sua attenzione…qualcosa di nero…qualcosa di svolazzante…ma non vide nulla quando si volto’…eppure…aveva avuto la sensazione che quel qualcosa…la stesse fissando…decise di non farci troppo caso e lascio’ perdere…
La sala principale era immensa anch’essa, con l’imperioso trono, impossibile da non notare per primo, che si erigeva su una grande scalinata in fondo alla stanza, sovrastando tutto e tutti, ma il re e gli altri membri della famiglia reale non erano ancora presenti, mentre le danze avevano gia’ avuto inzio…
“Ljen…”…si volto’ di scatto…non c’era nessuno…ma era certa che qualcuno avesse pronunciato il suo nome…proprio vicino al suo orecchio…riusciva quasi a sentire ancora il fiato caldo sul collo…
“Ljen! Come sono contenta di vederti!”…la baronessa Tachibana l’abbraccio’ con affetto, “Hilary…ciao…anche io sono felice di vederti…” …”tesoro va tutto bene?...sembra che hai visto un fantasma!”…”emm…no no…va tutto bene…”…non fece in tempo a ribattere nulla che…
“LA FAMIGLIA REALE FA IL SUO INGRESSO IN SALA!!!”…e dopo essere stati annunciati, ecco che accompagnati da uno squillo di trombe, fecero il loro ingresso tutti membri della famiglia, compreso Rei, il principe, e Mao, la sua promessa sposa…sembrava cosi’ felice e Ljen lo era per lei…
 
Dopo le celebrazioni ufficiali, la signorina Ljen decise di prendere un po’ d’aria fresca e usci’ fuori in giardino, non c’era piu’ nessuno, ormai erano tutti in sala, o almeno…cosi’ credeva…
“come mai vi siete isolata…”…quella voce la fece sobbalzare…sembrava quasi…la stessa voce che aveva udito prima…quando si volto’ per vedere chi avesse parlato…si ritrovo’ davanti ad un ragazzo giovane estremamente bello, con i capelli scuri lunghi, raccolti in un codino e gli occhi rossi come il fuoco, ebbe un brivido…”emm…avevo solo bisogno di prendere un po’ d’aria…”…”capisco…ditemi, siete sola?...”… “s-si…e…voi?...” il bel ragazzo con un lieve sorriso rispose “ora non piu’…” …Ljen a quelle parole arrossi’ un po’…e si volto’ ritornando a guardare il lago del giardino, che rispecchiava la luce della luna piena…”la luna piena…” sussurro’ lei…
 
By Ljen... 
Continua…

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Capitolo 2
*** Sei Mia... ***


Ecco il secondo cap, un po' corto lo so, ma sono impegnata con l'uni e non solo, grazie mille a chi ha commentato!!! Spero vi piaccia anche questo...Kisses^^

Capitolo secondo.

...

“qual’e’ il vostro nome?”

“Conte Hiwatari…ma potete chiamarmi Kai…”

“ah…Kai…non volete sapere il mio?”

“ma io lo conosco gia’…Ljen…” rispose gentilmente e con un lieve sorriso…

“ma…come fate?...chi siete?”

“non abbiate timore…non dovete avere paura di me…se avessi voluto farvi del male…lo avrei gia’ fatto…io signorina Ljen…desidero soltanto la vostra felicita’…” mentre lo disse si avvicino' sempre di piu’ alle spalle di lei, e termino’ la frase accarezzandole una ciocca di capelli…

“…la mia…felicita’?...ma cos…”

Non fece in tempo a terminare la frase che le gelide  labbra del Conte si posarono sulle sue…gli occhi increduli…qualche istante iniziale di indecisione e poi Ljen fuggi’ via senza dir nulla…

“…oh piccola…non potete sfuggirmi…”

 

Dopo un quarto d’ora di corsa sfrenata in cerca di un luogo sicuro, trovo’ una piccola stanza isolata e vi si nascose al suo interno…ora credendo di essere finalmente salva ma ancora molto scossa, prese ad osservare la sua immagine riflessa in grande specchio, ripensando all’accaduto…perche’ quel tipo aveva fatto una cosa simile?…come aveva osato baciarla?...questi i suoi pensieri quando…

“non tentate piu’ di sottrarvi a me Ljen…come avete visto…e’ inutile…” “cosa?...” si volto’ di scatto e resto’ piu’ sbalordita di prima…nello specchio…non c’era…cioe’…lo specchio…non rifletteva nessuno…ma lui…era li…proprio di fronte a lei…si volto’ di nuovo verso lo specchio poi ancora verso di lui…niente…

Sogghignando il Conte le disse con dolcezza “e’ normale per me, non possono riflettere (indicando lo specchio) la mia immagine…essendo un vampiro…”…”un vamp che?...ahhh…” anche questa volta fu interrotta dal Conte che le cinse la vita con le sue forti braccia…”cosa volete da me?...vi prego lasciatemi andare…o mi mettero’ ad urlare!”…”ahahah…no non lo farai…”e dicendo questo, prese a baciarle lentamente il mento, poi il collo e lei non fu piu’ in grado di ragionare lucidamente, fu come se fosse entrata in trance…il tutto fu pero’ interrotto da una brusca entrata in scena…

“oh!!! Perdonatemi signori…non avevo idea che ci fosse qualcuno…e io…” disse il mal capitato…ma il Conte dopo averlo fulminato con lo sguardo e staccatosi piano da Ljen, gli si fiondo’ addosso, mordendolo sul collo e spegnendo la sua misera vita in un istante…

Incredula, terrorizzata e indignata per il massacro a cui aveva appena assistito, Ljen tento’ di fuggir via un’altra volta, per sua sfortuna, prontamente il Conte l’afferro’ per un braccio, il suo volto era cambiato, gli occhi che parevano gettar fiamme e i suoi denti allungati ancora sporchi del caldo sangue…

Ljen trovo’ il coraggio di dargli uno schiaffo molto forte, facendo restare Kai di stucco per un attimo…

Lei stessa ne fu sorpresa, chiedendosi mentalmente quale sarebbe stata ora la reazione del Conte, che mostrando ancora piu’ i lunghi canini disse: “un bel caratterino…si…mi piace…”

“vi prego…non fatemi del male…io…” improvvisamente non riusci’ piu’ a muoversi per il terrore, temeva che avrebbe fatto la stessa fine del povero mal capitato…”che…che vantaggio potete avere voi nell’uccidere un’innocente fanciulla…vi supplico…”…

“piccola mia…vi ho gia’ detto che non voglio farvi del male, al contrario…io voglio salvarvi…salvarvi dalla vostra inutile e debole razza…una bellezza come voi…merita molto piu’ di questo…nessun uomo comune e’ degno di mettervi le mani addosso e di possedervi…lasciate che io…” prima di concludere, i lunghi canini questa volta affondarono nel debole collo di Ljen, che lancio’ un lieve grido, per poi chiudere gli occhi…”faccia di voi la mia regina…”

 

 

 

 

Il mattino seguente…

 

Apri’ lentamente gli occhi, si sentiva cosi’ debole, non ricordava nulla della sera precedente, aveva la vista ancora annebbiata e non riusciva a vedere molto, anche per via delle tende nere che impedivano alla luce di filtrare, scruto’ attentamente il luogo in cui si trovava, per quanto le fosse possibile, riusci’ a capire di essere in una stanza molto grande, forse anche per il freddo che le penetrava la carne, e il letto in cui giaceva…era cosi’ morbido…troppo morbido…per un attimo le sembro’ quasi di sprofondarvi dentro, come se venisse risucchiata da sabbie mobili, richiuse gli occhi, non aveva piu’ forza neanche per tenerli aperti un secondo di piu’…le parve di essere…morta...

Continua...

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