Pirati dei Caraibi: la maledizione del Canto della Sirena

di Nekomi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In viaggio per la Baia dei Relitti ***
Capitolo 2: *** Il 5° Consiglio della Fratellanza ***
Capitolo 3: *** Il Successore ***
Capitolo 4: *** Arma segreta ***
Capitolo 5: *** Come Il Mare ***
Capitolo 6: *** L'attracco ***



Capitolo 1
*** In viaggio per la Baia dei Relitti ***


Pirati dei Carabi

La maledizione del Canto della Sirena

 

Una strana e triste melodia circonda da poppa a prora una nave dall’aspetto di un relittonote piene d’amore, di tristezza, di cieca furia, come di una tempesta;

Sulla prua della nave, circondata da creature orribili, meta’ umane, meta’ appartenenti al regno degli abissi, si erge una bambina, di non piu’ di 10 anni... scalza, con indosso  una vestaglia e con un fiocco azzurro come i suoi occhi tra i capelli neri, la bambina sfida senza paura gli sguardi minacciosi e divertiti di quella ciurma sinistra a malapena illuminata dalla luce di una luna calante

Ma basta che la musica s’ interrompa per pochi istanti e immediatamente le creature cambiano subito atteggiamento, aprono un varco proprio al centro del loro gruppo consentendo alla bambina di passare la musica continua a chiamarla, guidandola sino alla cabina del capitanoIntento a suonare con passione quasi dolorosa un imponente organo, che sembra nato dal mare.

La musica s’interrompe, come se il misterioso suonatore avesse avvertito la presenza della giovane

“Benvenuta Mirya Ti stavo aspettando

Si volta per guardare in viso colei che invece nulla scorge del capitano che le sussurra “Abbiamo gli stessi occhi

 

sbamm!!!!!

 

 

“MIRYA!!! CORPO DI MILLE BALENE, TI SV EGLI O NO!!???”

Una ragazza cinese di circa vent’anni aveva alzato con violenza l’amaca dove dormiva una ragazza dalla pelle olivastra e corti, mossi capelli neri...

“Mei-Sun!!!” esclamò Mirya massaggiandosi il punto d’impatto.

“Ma che modi sono!! Fuori è buio pesto e non saremo alla baia dei Relitti che all’alba!!”

“Se non te ne stessi sempre con la testa tra le nuvole, Mirya, ti saresti accorta che è già l’alba!!” esclamò esasperata la compagna cinese “ma che siamo in mezzo ad una tempesta! Come diavolo tu faccia a dormire nonostante le urla indemoniate del vento proprio non lo so…”

“Ma a me piace il suono delle tempeste!” ribattè Mirya cercando di rialzarsi

 

“mio Dio” sbuffò Mei-Sun “E’incredibile che una come te, che riesce ad attraversare una tempesta simile con tutta questa calma, sia completamente negata per il mestiere di pirata…”

 

era vero infatti… Mirya non aveva mai sofferto il mal di mare, attendeva tranquillamente la fine di una tempesta, ed era anche abbastanza brava quando era necessario presentarsi ai posti di manovra…

ma era Totalmente negata per qualsiasi cosa facesse parte delle qualità di un buon pirata…

era una spadaccina piuttosto imbranata, non sapeva assolutamente mentire, era ASTEMIA, non sapeva imprecare, e nonostane fosse al servizio della Signora dalla nascita, ancora aveva difficoltà a capire il significato di parole come BRACCIARE IL TRINCHETTO o DARE VOLTA AI PARANCHI…nel senso che sapeva eseguire queste cose, ma spesso bisognava tradurgli ciò che le si chiedeva di fare…

 

un rollio particolarmente forte mandò a terra anche Mei-Sun… lei era il nostromo della nave, titolo ottenuto in eredità dal defunto padre, ma ancora le mancava l’esperienza necessaria per abituarsi ai capricci di Calypso…

Mirya invece era una cartografa piuttosto abile nonostante fosse mancina, nonché medico di bordo … non essendo troppo portata per essere un vero pirata, preferiva aiutare come poteva i membri della ciurma della Long Xue, la nave ammiraglia della Flotta della Signora Ching, Piratessa Nobile Padrona dell’Oceano Pacifico, che quel giorno si sarebbe recata alla Baia dei Relitti per una riunione straordinaria dei 9 Pirati Nobili…  La Fratellanza.

 

“ La Signora ha chiesto di te” disse Mei-Sun

“raggiungila nella cabina del Capitano”

 

Mirya annuì alzandosi in piedi e uscì sotto la pioggia battente, che non la turbò affatto…

certe volte però si chiedeva come mai la Signora Ching si ostinasse ad averla al suo servizio nonostante c’erano pirati degni di tal nome non meno abili di lei come medici.. anche se ovvio che un vero pirata è più esperto dell’arte di uccidere che di curare. Addirittura Mirya nonostante fosse una donna aveva persino sottoposto un membro della ciurma all’amputazione del braccio sinistro, senza batter ciglio e con gran velocità… però non aveva il coraggio di puntare verso un'altra persona con l’intento di uccidere la sua spada, che mai usata pendeva al suo fianco solo per convenzione.

 

Mei-Sun, intanto, scrutava la rotta sotto la pioggia battente, cercando la nave di scorta…  

Solo una nave aveva il diritto di seguire l’ammiraglia della Piratessa Nobile fino alla destinazione, poiché quel giorno la Signora Ching avrebbe presentato all’adunanza dei Pirati Nobili e al loro Re colui che avrebbe designato come suo successore.

La nave che la seguiva era quella del candidato alla successione della Vedova.

Yao Chen Mii, questo era il nome del capitano della nave di scorta e successore della Vedova.. figlio del cugino della Signora, era ormai il suo unico parente vivente, quindi l’unico candidato… ma era un idiota, un depravato e un capitano estremamente mediocre… del tutto impreparato ad una tempesta di quelle dimensioni

 

La nave ammiraglia della Vedova Ching e quella di Yao Chen Mii non se la stavano cavando bene… soprattutto la nave di scorta, comandata da un emerito incapace…

 

Mirya si presentò nella cabina della Nobile Ching che rabbiosa stava infilandosi una veste pesante per uscire a prendere il timone al posto del suo timoniere

 

“FINALMENTE! “ tuonò alla ragazza non appena la vide

“ANDIAMO PRESTO!! SE NON AGISCI IN FRETTA NON SOLO RISCHIAMO TUTTI LA PELLACCIA, MA PEGGIO, ARRIVERO’ ALLA RIUNIONE DELLA FRATELLANZA PER ULTIMA!!”

 

‘la Signora avrebbe bisogno di rivedere le sue priorità -___-’ pensò sconsolata Mirya, seguendola fino al pozzetto, dove il timoniere si stava sforzando di mantenere la rotta, nonostante le vele fossero in parte ammainate, in parte squarciate.

La Vedova Ching afferrò il timone e gridò a Mirya:

“ORA MIRYA CORRI A PRUA E FA CIO’ CHE DEVI!! SBRIGATI!!”

 

Mirya non aveva voglia di rifare ancora quel gesto… però non aveva scelta…

 

Più veloce che poté, rischiando un paio di volte di inciampare sulle cime umidicce abbandonate sul ponte, Mirya corse fino alla prua e sorreggendosi ad una cima salì sull’albero di bompresso e lì in bilico iniziò a compiere il suo dovere, il suo incarico più importante sulla  Long Xue:

 

Si mise a cantare.

 

A voce bassissima, poi crescente, la ragazza intonò un canto senza parole, una voce dolce e triste, che riprendeva le stesse note che ella sentiva suonare nei suoi sogni…

Magicamente la sua voce parve arrivare ovunque, raggiungendo la nave Ammiraglia e la seconda scorta, il mare e il cielo…

Le nubi iniziarono a diradarsi,

il mare a poco a poco iniziò a perdere il suo furore e la pioggia smise a poco a poco di scendere……

Mirya non sapeva come né perché, ma aveva una voce incredibile che quietava le tempeste…

 

come la Voce di una Sirena..

 

eppure lei era evidentemente un qualsiasi essere umano, un po’ bassa per una ragazza della sua età, ma assolutamente umana, priva della classica coda di pesce e di tutti gli attributi che nel corso dei secoli erano stati identificati come i tratti fisici delle Sirene.

Vero però che il suo potere speciale si era rivelato comunque molto utile , in questa come in altre occasioni, in cui invece la sua voce oscurata dall’odio verso i nemici della Pirateria, ovvero la Compagnia delle indie Orientali, scatenò un uragano che assicurò la vittoria alla Vedova Ching.

 

Mirya doveva molto alla Piratessa Nobile…

Lei era spuntata nel regno della Vedova Ching dal nulla, tra le braccia di una donna misteriosa che l’abbandonò sebbene fosse ancora in fasce.

E nonostante la sua totale negazione per la pirateria, Ching la allevò e la incoraggiò agli studi di cartografia e medicina, elementi a parole della Piratessa Nobile importantissimi quanto il saper tirare di spada.

Mirya ricordava bene il giorno in cui fu nominata medico personale della Piratessa Nobile, poiché il figlio illegittimo della Vedova,  mosso dall’indignazione per il successo di una giovane straniera,aveva sguainato la spada contro di lei;

ma quando era riuscito a lasciare una cicatrice nel volto di Mirya, era già morto.

Per Mirya la cicatrice che portava da quasi 2 anni, una linea spezzata che dalla fronte le scendeva fino a sotto l’occhio sinistro rappresentava quel giorno, il suo primo e ultimo da pirata..

da allora non aveva più osato colpire né tanto meno uccidere qualcuno.

Finalmente la tempesta era cessata e quando la nave ammiraglia della Piratessa Nobile avvistò la Baia dei Relitti ormai vicinissima,  Mirya poté trasmettere l’ordine della Vedova di far porto;

l’ancora venne calata nel mitico porto della Baia dei Relitti…

 

Da quanto Mirya ne sapeva, erano passati quasi 20 anni dall’ultima volta che i 9 Pirati Nobili si erano riuniti alla Baia… Secondo il racconto della Vedova, Quel giorno era stata eletta una Regina dei Pirati, colei che da 20 anni regnava sul Mare del Sud della Cina al posto del famoso Sao Feng…

 

Elizabeth Turner

 

Sotto il suo comando la Fratellanza si era opposta al dominio dei mari da parte di quei cani della Compagnia delle Indie Orientali, che si era spinta ad un tale oltraggio da minacciare di morte persino il Diavolo dei sette mari, il Pirata Maledetto…

 

E poi la vecchia Ching interrompeva sempre i suoi racconti, sempre quando stava per lasciarsi sfuggire il nome del Pirata che si diceva avesse solcato il mare per secoli su una nave fantasma, e addirittura che avesse al suo servizio una creatura mitologica…. Il Kraken…

 

“guarda là quell’ idiota, Mirya!” disse il nostromo indicando che dalla nave di scorta era già stata calata la scialuppa dove l’ambizioso quanto incapace figlio del cugino della Grande Vedova già si sistemava comodamente nella montagna di cuscini che aveva fatto collocare dai suoi servi sul ligneo sedile della scialuppa.

Eccessivamente decorata e sfarzosa, la scialuppa riusciva a malapena a stare a galla, appesantita, oltre che dalla mole dell’uomo anche dai pesanti bauli pieni d’oro ricavato senza dubbio da strozzinaggio e da sfruttamento della prostituzione infantile, il passatempo preferito di Yao Chen Mii...

 

Di sicuro quello che apparentemente era un dono che egli offriva alla Fratellanza, era in realtà un tentativo di assicurarsi una volta per tutte il diritto di successione.

 

“Tsk. . . . Quella specie di cinghiale da macello pensa forse di poter comandare da oggi in poi la flotta di bucanieri della Piratessa Nobile, non sopportando nemmeno la durezza di un sedile ligneo??”

Sbuffò disgustata Mirya

 

“Se solo non fosse imparentato con la Nobile Ching, da tempo avrei personalmente preso l’incarico di farcirlo e di infornarlo!!!”

Disse Mei-Sun imprecando “ma purtroppo non ci sono altri candidati consanguinei e non mi pare che la Signora abbia mai nominato qualcun altro”

 Mirya personalmente avrebbe preferito prestare ancora servizio presso la Vedova Ching, Piratessa Nobile dell’Oceano Pacifico o meno, e immaginarsi agli ordini di quella spazzatura di Yao Chen Mii le faceva salire il sangue alla testa. . .

 

Piuttosto avrebbe preferito che la Vedova Ching facesse scegliere il suo erede dalla Regina Turner, chiunque le sarebbe andato di gran lunga meglio di quell’idiota che addirittura inciampò maldestramente nello scendere a terra.

 

La vedova Ching, distogliendo lo sguardo da quel penoso spettacolo scesa dalla sua scialuppa piuttosto modesta e diede a Mirya il segnale d’autorizzazione allo sbarco.

 

“ Scendi anche tu, Mirya!”

Esclamò d’un tratto la Signora

 

“ Ma.. ?? Signora!”

esclamò Mirya confusa

“solo chi deve incontrare la Fratellanza può scendere a terra!!”

 

“Sei il mio ufficiale medico no??”

Ribatté la vecchia Piratessa Nobile

“Sono vecchia e mi servi! Fine della questione!”

 

Obbedendo, Mirya salì di nuovo sull’albero di bompresso, la punta della nave e raggiuntane l’estremità si aggrappò ad una cima d’ormeggio e si lasciò scivolare appesa ad essa, atterrando precisamente sul pontile…anche se non era portata per essere una piratessa, era lo stesso una donna col mare nel sangue.

E di certo anche la magia dimorava dentro di lei, una magia che però si destava solo quando Mirya cantava... lasciando poi il posto alla solita diciannovenne imbranata ma volenterosa.

Yao Chen Mii e La vedova Ching salirono su 2 portantine, mentre Mirya camminava di fianco a quella della Piratessa Nobile…

 

Cosa ve ne pare come inizio?? lo so che con la storia della voce da Sirena ho rischiato terribilmente di trasformare la mia povera Mirya in una Mary Sue.. MA NON LO PERMETTERO’!! NE VA DELLA MIA DIGNITà DI SCRITTRICEE!!

Mirya: ecco, allora dovrò sceglier se diventar una Mary Sue o restar una totale rimba…

-___-

Nekomi: Mirya , sei una delle mie alter ego, hai in te pregi e difetti che sono anche miei, comprendi??

Mirya: ah be in effetti.. togliendo la voce da Sirena sono proprio te…

Nekomi: sapete fa uno strano effetto odiare un pg che sarebbe un altro te stesso -__-

 

E’ LA MIA PRIMA FIC SU POTC, NON SIATE CLEMENTI E SE NECESSARIO FERMATEMI PRIMA CHE CREI UN’ALTRA MARY SUE!!

 

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Capitolo 2
*** Il 5° Consiglio della Fratellanza ***


La Baia apparve a Mirya stranamente poco gradevole…

Mentre le portantine si fecero strada tra resti di scafi di tutte le epoche, collegati tra loro da ponti e scalinate, una strana inquietudine s’impossessò lentamente di lei, senza un vero perché; nonostante l’imponenza della gigantesca fortezza illuminata dai primi bagliori dell’alba e da centinaia di torce ardenti, a Mirya quel luogo non piacque per nulla… si strinse nelle spalle e continuò ad avanzare.

 

Entrati nel cuore della Città dei Relitti, la Vedova Ching, Yao Chen e Mirya  vennero accolti da due filibustieri i quali si offrirono di scortarli fino al salone del Consiglio, che in altro non consisteva che nella stiva del relitto più grande.

Osservandoli, Mirya li trovò piuttosto buffi: uno era basso e tarchiato, aveva una cicatrice sul lato sinistro della fronte, poco sopra al sopracciglio, nonostante una calvizie pressoché totale aveva una corona di capelli  lunghi e grigi attorno alla testa e aveva una barbetta arruffata; il suo compare invece era alto e piuttosto mingherlino, aveva una zazzera di capelli color paglia e un paio di baffi.

Mentre scortavano le 2 portantine, i 2 pirati che si erano presentati come Mastro Pintel e Mastro Ragetti non facevano altro che voltarsi a guardare Mirya con aria perplessa, come se lei avesse qualcosa di familiare… eppure la ragazza non ricordava di averli mai visti prima di quel momento.

 

Finalmente furono a pochi metri alla porta che li separava dalla Sala del Consiglio della Fratellanza.

Mirya offrì il suo braccio al suo Capitano, mentre quest’ultima scesa dalla sua portantina congedando i servitori… si sarebbe fatta scortare solo dal suo medico personale e da Yao Chen Mii, che poco gradì il fatto che la Vedova Ching aveva chiesto a Mirya di seguirla.

Yao Chen Mii, che già aveva un carattere collerico e a volte addirittura isterico, odiava con tutta l’anima quella ragazzina che aveva osato ergersi dal nulla da cui era spuntata fin quasi al suo livello, lei, una lurida gatta nera che non aveva neppure il coraggio ( e a ragione, sosteneva Yao Chen) di definirsi Pirata, e che aveva addirittura osato respingerlo!

Una volta diventato Pirata Nobile, Yao Chen si sarebbe divertito a torturarla a dovere prima di darle la morte dolorosa e lenta che meritava…

 

Seguì a ruota La Signora Ching e Mirya che si apprestavano ad entrare nella sala, quando un’ombra le sorpassò ed aprì loro la porta.

Alla vista dell’uomo, Pintell e Ragetti si misero immediatamente in riga e corsero all’interno della sala lasciandolo parlare con le 2 donne

“Nobile Ching! Ma quale piacere rivedervi!”disse l’uomo togliendosi il cappello in segno di saluto “spero che i miei uomini non vi abbiano importunato, avevo chiesto loro di precedermi e di farvi strada”

era un uomo piuttosto alto, con capelli castani e lunghi, una barbetta ispida e due occhi azzurri che brillavano di ingegno e malizia; indossava un grande cappello nero con delle piume e sulla sua spalla era seduta una graziosa scimmietta

 

“Hector Barbossa!”

esclamò La vedova riconoscendo il tono di voce astuto e falsamente ossequioso del Pirata Nobile Padrone del Mar Caspio

“Anche tu sei arrivato in ritardo quindi; il Consiglio doveva riunirsi almeno 3 ore fa”

 

“Ebbene si”

Ammise Barbossa

“ahimè, anche la mia nave è stata sorpresa dalla tempesta di poco fa e ho tardato a far porto”

la sua la si sarebbe potuta descrivere come la tipica parlantina del truffatore, eccessivamente educata e cordiale, lasciava trasparire quanto quell’uomo poteva essere potenzialmente pericoloso

 

“Ma...”

Continuò il pirata

“… grazie alla fortuna e all’intervento del vostro grazioso medico di bordo, la mia preziosa Perla Nera è ormeggiata al sicuro” sorrise e fece un piccolo inchino ad una Mirya più confusa che mai…

Ella pensava che solo la Long Xue e la nave di Yao Chen fossero rimaste coinvolte nella tempesta, nessuno aveva notato la Perla Nera… eppure Barbossa dava l’impressione di non aver scoperto il suo potere in quell’occasione

 

“I miei complimenti, avete una voce davvero portentosa Miss…”

 

“Ehm.. solo Mirya, Capitan Barbossa” rispose la ragazza piuttosto impacciata

“Io non ho un cognome.”

 

“Ma davvero?”

fece Barbossa, simulandosi sorpreso

“Quale peccato..”

 

E ridacchiando fece passare La signora Ching che afferrò Mirya per una manica della camicia e la tirò dentro.. Barbossa le seguì, chiudendo per errore la porta in faccia a ciò che a parer suo sembrò l’esemplare di suino più imponente del mondo.. suino cinese a giudicare dalla sfilza di bestemmie in tale lingua che il suddetto animale ringhiò entrando nella sala del Consiglio.

 

Mirya fu stupita di trovare pirati così diversi riuniti… in una tale confusione !

I 9 Pirati Nobili provenivano dai più lontani mari del mondo, e le loro scorte erano formate da gruppi di filibustieri di tutte le nazionalità: europei, indiani, turchi, cinesi e giapponesi;

In particolare sembrava che la scorta del Pirata Nobile Francese si stesse azzuffando con quella Spagnola, con sommo divertimento degli altri presenti... finché si udì, da uno scafo connesso da un ponte al punto più nascosto della stanza, un suono simile a quello che si produce quando si accorda una chitarra… suono che fece immobilizzare immediatamente i litiganti…

La sala era dominata da un enorme tavolo di forma ellittica, con 4 poltrone ad ogni parte, mentre nell’estremità rivolta al nord si ergeva un trono, e ancora dietro di esso vi era il ponticello che conduceva nella stiva da dove ogni tanto si sentiva una strimpellata su una chitarra scordata..

l’intera sala era illuminata da numerosi lampadari colmi di candele che pendevano dal soffitto mentre dalla parte opposta della sala vi era un mappamondo su cui i Pirati Nobili conficcavano le proprie spade appena entrati nella sala, esattamente nella zona rappresentante le acque sotto il loro dominio.

La vedova Ching conficcò la sua spada in corrispondenza dell’Oceano Pacifico e si andò a posizionare in piedi davanti ad una poltrona tenendo Yao Chen e Mirya rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra (Yao Chen si era “conquistato” il posto con una sonora gomitata nello stomaco della ragazza);

 

 Barbossa fece lo stesso sul Mar Caspio, per poi unirsi alla sua scorta…

 

La scorta di Barbossa era composta, oltre che da Pintell e Ragetti, da un uomo piuttosto vecchio che teneva un pappagallo sulla spalla, un nano, e due strani tipi che più che veri pirati sembravano reclute inesperte della Compagnia delle Indie Orientali… e tutti  guardavano Mirya con lo stesso sguardo colmo di sorpresa e sgomento.

‘ Ma cos’hanno quelli della ciurma di Barbossa?? Continuano a guardarmi in quel modo strano e non mi viene in mente nessun motivo valido …’

Quasi come se avesse ancora avuto il dono della vista, la Vedova Ching mostrò alla ciurma di Barbossa la sua espressione intimidatoria migliore, e gli uomini distorsero immediatamente lo sguardo.

 

Cercando di non pensarci oltre, anche le la cosa stava iniziando ad infastidirla, Mirya osservò gli altri Pirati Nobili che erano presenti nella sala, in piedi davanti alle loro poltrone in attesa dell’inizio del Consiglio.

Oltre a Barbossa e alla Signora Ching erano presenti inoltre ( Mirya li riconobbe dalle descrizioni ricevute dalla vedova):

·       Sri Sumbhajee, Signore dell’Oceano Indiano e gran Sacerdote indù, di tale rango che arrivava perfino a far parlare un suo servo per conto suo.

·       Gentleman Jocard, Signore dell’Oceano Atlantico ed ex schiavo nero divenuto in seguito un pirata ricchissimo.

·       Ammand il Corsaro, Signore del Mar Nero e discendente dei temibili Turchi Ottomani.

·       Capitaine Chevalle, Signore del Mar Mediterraneo che aveva l’abitudine di chiamare sé stesso “Lo Spiantato Francese”.

·       Villeneuva di Spagna, Signore del Mar Adriatico.

 

 

All’appello mancavano dunque la Regina Elizabeth Turner, Signora del Mare a Sud della Cina, e il famigerato Capitan Jack Sparrow, Signore dei Caraibi e il cui padre, Capitan Teague Sparrow, oltre ad essere il pirata che in quel momento continuava tranquillamente a strimpellare la sua chitarra, era il custode del Codice dei Pirati!

 

“Eh eh” Ridacchiò Barbossa notando l’assenza del suo miglior nemico “Chissà che fine ha fatto quel cane quando ci siamo scontrati alla Fonte della Giovinezza…”

Fece a malapena in tempo a pronunciare suddette parole, che il suono della porta d’ingresso che si spalancava lo distrassero dal proseguire… Jack Sparrow era arrivato!

 

“JACK SPARROW!!” ringhiò Barbossa “sei ancora vivo!!”

 

“CAPITAN Jack Sparrow !!” esclamò il pirata dai capelli ciondolanti di ogni genere di ornamento “ e comunque sono ancora vivo, bello, fantastico e aggiungerei giovane, se permetti!”

 

‘In effetti’ osservò Mirya ‘non si riesce a definire la sua età… guardandolo non gli darei più di una trentina di anni, ma in base alle informazioni che mi ha dato la Signora Ching lui dovrebbe essere Capitano da più di trent’anni!

e poi la Perla Nera non era la Sua nave??’

In ogni caso Jack era esattamente come lo aveva immaginato: pelle abbronzata, capelli neri intrecciati con le decorazioni più strambe, compresa una bandana rossa, occhi scurissimi e vivaci, barbetta legata in 2 treccine, il suo inseparabile tricorno e l’andatura oscillante.

Mirya si lasciò sfuggire una risatina, attirando per un’istante la sua attenzione;

ed ecco che anche lui la squadrò con una comicissima espressione di sorpresa e preoccupazione

‘insomma!!!!!! Ma ho qualcosa in faccia????’

Mirya si stava davvero arrabbiando, come lasciava intravedere il suo sguardo… ma Sparrow si spaventò ancora di più nel vedere la sua espressione irritata.

Mirya estrasse addirittura qualche centimetro della sua spada per specchiarsi nulla lama, ma non trovò nulla di strano…

Intanto finalmente era giunta nella sala del Consiglio anche Elizabeth Turner, regina del Consiglio della Fratellanza;

come avevano fatto gli altri, ella conficcò la sua spada nel mappamondo, poi contemporaneamente agli altri otto Pirati Nobili, si sedette dando così inizio alla riunione.

“che inizi questo 5° Consiglio della Fratellanza!” esclamò Elizabeth

“come ben sapete vi ho fatto convocare per via di una muova aggiunta al nostro Codice”

 

La chitarra smise di suonare e il pirata che stava suonando, una perfetta versione anziana di Jack Sparrow, entrò nella sala sorreggendo un enorme libro, stilato per mano di due vecchissimi pirati, Morgan e Bartolomeo: Il Codice Dei Pirati!

 

“Come dicevo” proseguì poi Elizabeth

“Ho deciso di apportare una modifica per quanto riguarda la successione dei Pirati Nobili… se la vostra votazione sarà positiva, da questo momento in poi la successione al titolo di Pirata Nobile,e il passaggio del pezzo da otto sarà possibile anche senza che il precedente detentore del titolo perisca.. in pratica potrete scegliere il nuovo Pirata Nobile anche oggi se lo desiderate, ed egli erediterà la vostra spada, il vostro titolo e consegnerà un nuovo pezzo da otto”

 

“Io non ho bisogno di un successore” disse Barbossa

“Ma sono favorevole alla nuova legge… in fondo i mari ora appartengono a nuove generazioni di pirati, che meritano di dimostrare il loro valore”

 

“Io mi associo, Liz” borbottò Jack con la sua voce accomodante e dal tono astuto

“ voto comunque sul favorevole, ma neanch’io ho un gran bisogno di lasciare il posto….. fare il Pirata Nobile è un ruolo gravosamente oneroso, ma intendo restare Capitano ancora per un bel pezzo di Storia della pirateria, comprendi?? ”

 

“Quindi il Capitan Barbossa e il Capitan Sparrow votano a favore della legge anche se perseguiranno nel loro titolo di Pirati Nobili” dichiarò Elizabeth

“Cosa mi dice voialtri invece??”

 

“Io ho portato con me il futuro Pirata Nobile dell’Oceano pacifico” disse la Vedova Ching, cosa che face gonfiare d’orgoglio Yao Chen, facendolo sembrare se possibile ancor più grasso di quanto già fosse

 

“Sri Sumbhajee ha già scelto suo erede” disse il luogotenente del Pirata Nobile indiano

     

Anche Capitan Chevalle, Villaneuva, Ammand e Gentleman Jocard avevano fatto altrettanto..

 

La nuova legge venne quindi aggiunta dal capitano Teague nel Codice della Fratellanza

 

“Allora coloro che hanno deciso di rinunciare al loro incarico ci presentino i loro successori”

dichiarò Elizabeth

“e gli altri consegnino direttamente i loro nuovi pezzi da otto”

 

Elizabeth pose In una ciotola al centro del tavolo un anello d’argento, Jack la specie di bacchetta di legno che teneva legata ai capelli e Barbossa prese al povero Ragetti la sua benda e l’occhio.

 

Il primo a rinunciare al titolo invece fu il Capitano Chevalle.

“Io nomino mio Successore mio figlio Etienne!” Esclamò il capitano, mentre dalla sua scorta si fece avanti un giovane uomo, un trentenne che a differenza del padre non era né imbellettato, ne incipriato, ma era sobrio e fine;

teneva i capelli biondi legati all’indietro con una coda,a parte un ciuffo arricciato che gli copriva in parte uno dei suoi occhi castani, gli abiti erano color acquamarina eleganti anche se leggermente rosi dall’acqua di mare e al suo fianco sinistro splendeva un fodero riccamente decorato, ma vuoto.

Inoltre indossava la giacca solo sul braccio destro, poiché il sinistro lo aveva perduto, probabilmente in battaglia.

 

“Etienne Chevalle è l’orgoglio della mia famiglia!” continuò il vecchio capitano francese

“Abile spadaccino, tiratore infallibile e capitano esperto, mio figlio erediterà il dominio sul Mar Mediterraneo”

 

Etienne annuì con il capo, sollevando poi uno sguardo colmo di fierezza su Elizabeth che dichiarò: “Molto bene… Etienne Chevalle da questo momento in avanti siete il Pirata Nobile del Mar Mediterraneo… consegnate ora ciò che sarà il vostro pezzo da otto, e la spada di vostro padre, nonché il suo titolo saranno vostri.”

 

 Etienne pose nella ciotola una gemma semipreziosa, un’ametista che staccò dal fodero vuoto legato alla sua cintura.

 

Gentleman Jocard designò suo successore suo cugino Akeym come nuovo Pirata Nobile dell’Oceano Atlantico; Akeym era un uomo sulla quarantina, altissimo e muscoloso, dal volto serio e lo sguardo intelligente.

Come suo pezzo da otto, scelse una zampa di leone imbalsamata, che a mo di spilla teneva fermo il suo mantello di pelliccia.

 

Villaneuva scelse sua figlia Helena per il titolo di Pirata Nobile del mar Adriatico, una bella donna di trent’anni dai lunghissimi ricci neri e gli occhi smeraldo, una donna famosa nella sua terra natia per la sua abilità nella danza e nell’uso di esplosivi; uno splendido fermaglio per capelli rappresentante una rosa rossa divenne il suo pezzo da otto.

 

Sri Sumbhajee nominò Pirata Nobile dell’Oceano Indiano il primo dei suoi 132 figli, Alì-Ahjiin, un trentacinquenne dalla corporatura longilinea e piuttosto minuta, ma famoso per la sua incredibile velocità nell’uso delle armi. Il pezzo da otto che mise nella ciotola fu un piccolo pugnale d’oro dalla lama ondulata.

 

Poi fu il turno del successore di Ammand il corsaro per il titolo di Pirata Nobile del Mar Nero, ovvero il figlio del suo defunto fratello.

Nefer, così si chiamava, somigliava parecchio allo zio, soprattutto per i baffi neri con le punte all’insù e l’enorme turbante che lo facevano apparire molto più grande dei suoi venticinque anni

Il suo pezzo da otto fu un pezzo di stoffa rosso fuoco con ricamata sopra una stella a dieci punte.

 

“Rimanete solo voi, Vedova Ching”

disse Elizabeth, mentre Teague Sparrow prendeva nota nel Codice dei nomi dei nuovi Pirati Nobili e le descrizioni dei loro pezzi da otto.

“Chi è il vostro successore??”

 

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Capitolo 3
*** Il Successore ***


La vedova Ching rifletté un poco prima di dare la sua risposta.

Così come avevano fatto gli altri, ella avrebbe dovuto nominare il nuovo Pirata Nobile elogiandone le qualità.

 

“Yao Chen Mii” disse la piratessa “E il mio unico parente vivente, un pirata feroce e spietato come pochi su questi mari…”

 

Ormai Yao Chen non stava più nella pelle, era eccitato come un bambino all’idea di ereditare il vasto impero della Piratessa, mentre Mirya già stava pensando alle belle parole che gli avrebbe urlato prima di andarsene… piuttosto che servire quella palla di lardo si sarebbe nascosta su una nave a caso e non avrebbe mai più rivisto l’Oceano Pacifico;

 

“tuttavia in troppe occasioni, mi ha deluso profondamente dimostrando di saper essere feroce e spietato solamente con i suoi uomini e i prigionieri, mentre giurerei di non averlo mai visto combattere durante i miei assalti alla Compagnia delle Indie Orientali… e oggi per poco non ha fatto affondare la nave che sono stata tanto sciocca da affidargli; la Oniumi, seconda in potenza solo alla mia Long Xue!”

 

Yao Chen perdette colorito ad ogni singola parola, tremando e quasi schiumando per la rabbia; era chiaro che stava facendo sforzi immensi per non saltare al collo della Vedova e stritolarglielo con quelle mani grassocce ma terribilmente forti.

 

Mirya non stava neppure a sentire, amareggiata come si sentiva al pensiero di dover rinunciare alla sua amicizia con la Nobile Ching pur di non rivedere mai più quel suino che ora era davvero in preda ad una crisi.

 

‘Magari ne approfitterò per andare alla ricerca dei miei genitori’ Pensò la ragazza cercando di essere positiva

‘ la Vedova Ching non ha mai voluto dire nulla di loro, ma è sempre stato chiaro che mi sta nascondendo tutto; siccome non sarà più Pirata Nobile, la convincerò a dirmi ciò che sa! E dopo mi imbarcherò su una delle Navi degli altri Nobili…’

 

“ quindi nomino mio successore IL MIO MEDICO DI BORDO!!!!”

 

“CHE COOOOOOOOOOOOSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??????”

Gridarono all’unisono sia Mirya che Yao Chen.. era la prima volta che si trovarono d’accordo su un’ argomento!

 

Yao Chen ormai mugugnava e gemeva incontrollabilmente, Mirya si sentiva come un improvviso tiro di schioppo nello stomaco, ma la Nobile Ching continuò a parlare

 

“Mirya non è capace di mentire, cosa che qualsiasi pirata che si rispetti sa fare” Disse

“Ma ciò le ha sempre garantito la più totale fiducia dei suoi superiori… non c’è uomo sotto il mio comando che non metterebbe la propria vita nelle sue mani con la certezza che lei non lo potrebbe mai tradire”

 

‘ma cosa sta facendo??’ pensò Mirya sconvolta ‘ sta rigirando i miei difetti ???’

 

“non ha mai toccato in vita sua una bottiglia di rhum, restando quindi costantemente vigile, anche quando l’intera ciurma era ormai annientata dalla nottata di bagordi. Più volte questo mi ha salvato da imboscate e tradimenti”

 

“ Esagerata” mormorò Mirya imbarazzatissima “e’ successo UNA volta!”

 

“Ed essendo il mio medico di bordo è sempre stata molto più portata per la salvezza di vite umane che non per la loro uccisione… ma questa sua consapevolezza della sua scarsa abilità nelle armi l’ha resa prudente e intuitiva nel cercare i punti deboli di navi e pirati nemici”

 

“NON DIRE ASSURDITA’ VECCHIA!!!!”

gridò allora Yao Chen che fece per chinarsi sulla vecchia piratessa;

ma Mirya fu più rapida e scattando anch’essa, girò attorno alla poltrona della vedova Ching, passò il braccio sinistro davanti a viso di Yao Chen afferrando il suo collo con la mano destra, dando poi una forte spinta verso il basso… Yao Chen cadde malamente a terra e venne immobilizzato dai pirati si Nefer, che sedeva al fianco della Piratessa Nobile.

 

La vedova Ching era, come tutti sapevano, completamente cieca, ma non era per questo che era rimasta del tutto impassibile a ciò che era successo… anzi esclamò trionfante:

“Come avete potuto vedere, Mirya ha sfruttato i punti deboli di Yao Chen per fermarlo, ovvero il suo scarso equilibrio e il suo grasso!”

 

“Hai capito la bambolina!” si lasciò sfuggire Pintell

 

“Però ha rischiato di beccarsi una pallottola.” Disse Teague Sparrow;

quando tutti si voltarono verso di lui solo allora videro che aveva estratto la pistola, che per fortuna non aveva usato.

In effetti tutti sapevano che violare il Consiglio o il Codice in presenza di Sparrow Senior significava morte; in un certo senso Yao Chen aveva avuto salva la vita proprio grazie alla sua odiata rivale.

 

Ora che Mirya aveva gli occhi della Fratellanza addosso, ella riprese il suo solito atteggiamento imbarazzato… abituata a situazioni di emergenza, ormai eseguiva i gesti meccanicamente, non curandosi di ciò che le accadeva intorno...

e ciò che le accadeva intorno la mise in tremenda agitazione

“Vi chiedo scusa Capitan Teague Sparrow!” esclamò

 

“Ti stavi per beccare una pallottola dal mio vecchio, tesoro, e tu ti scusi??” chiese sorpreso Jack

no, per fortuna la ragazza non era come lui temeva… lo sguardo arrabbiato che lei gli aveva rivolto prima aveva fatto riaffiorare nella mente di Jack un ricordo niente affatto piacevole.

 

“In ogni caso”

intervenne Barbossa

“la signorina non ha ancora deciso se accettare la nomina.”

 

“Per me è lei ma mia erede e nessun altro” affermò decisa la Signora Ching “Fine della questione!”

 

Yao Chen gemette ancora, ma fu zittito da un colpo di clava di uno dei pirati di Nefer.

 

Mirya non sapeva che fare… già si sentiva un’incapace come piratessa, figurarsi come Pirata Nobile!!

Però improvvisamente qualcosa dentro di lei la rassicurò… poteva farcela invece, le disse una voce dentro di lei, il ruolo di Capitano era suo, DOVEVA essere suo, poiché le apparteneva già da tempo.

Quella strana voce nella sua mente spazzò via ogni sua incertezza.

 

Si sfilò il nastro azzurro che teneva legato sulla fronte, lo osservò per qualche istante poi lo posò con gesto deciso nella ciotola. Il nastro azzurro che da piccola teneva sempre legato ai capelli con un fiocco, ora sarebbe stato il suo pezzo da otto.

“Accetto!” disse con fermezza

“Accetto il titolo di Pirata Nobile dell’Oceano Pacifico!”

 

Chissà perché, sia mastro Gibbs che la ciurma di Barbossa esultarono alla nomina della giovane, ma parve che Barbossa non fosse del tutto soddisfatto…

 

“Ebbene benvenuta tra noi Pirati Nobili”

disse, e nella sua voce si accese nuovamente quel tono malizioso

 

“Tale padre, tale figlia infine!”

 

l’intera Fratellanza ammutolì all’istante.

 

“C-come, prego???”

Esclamò Mirya

 

La Vedova Ching stette per replicare, ma Barbossa continuò:

“Anche vostro padre era un capitano, piuttosto famoso tra noi pirati, non è vero Jack?”

 

“Ehm….” borbottò Jack, che però lesse qualcosa negli occhi di Barbossa che lo spinse a rispondere

“ ah si! Molto famoso, ma molto assai!!”

esclamò allegro

“E tua madre, poi!! Gran donna!!”

Mirya ascoltava i due capitani incredula… allora SAPEVANO!

Si voltò verso la vedova che aveva avvertito la sua inquietudine

 

“Mi dispiace Mirya”

disse la Vedova

“Ho preferito farti sapere tutto adesso che sei in grado di capire, ed ora che ho portato a termine il compito che mi affidò tua madre; quello di crescerti e di portarti fin qui. ”

 

Mirya rimase in silenzio ad ascoltare… in quel momento non sapeva cosa pensare… era come se la stessero manovrando, e a cosa non le piaceva affatto, ma aveva troppa voglia di sapere per stare lì a lamentarsi… come era sempre stato nella sua natura avrebbe atteso paziente il momento giusto.

Trattenne la sua indignazione per il gioco cui i vecchi pirati Nobili stavano giocando e disse semplicemente

“ Dunque potreste almeno dirmi i nomi dei miei genitori, visto che sembrano vostre conoscenze” disse con voce inespressiva

 

“Beh mia cara” Iniziò Barbossa

“Tua madre era una sacerdotessa voodoo, una splendida donna dalla pelle scura come la tua”

 

“E un corpo da favola aggiungerei!!”

esclamò Jack

 

Barbossa fulminò con lo sguardo l’eterno rivale e continuò

“Il suo nome era Tia Dalma. Non sappiamo dove sia tutt’ora, ma un tempo viveva su un isola molto lontana da qui. Tuo padre invece era un..”

 

“Un lupo di mare!”

fece Jack agitando le braccia e alterando la voce dandogli un tono speudo solenne

“Un Gran Marinaio, finc…”

 

BANG!!!!

 

Uno sparo uscito dalla pistola di un esasperato Barbossa fece volar via il prezioso cappello di Jack

“…Finché ahimè non è deceduto; Aveva i tuoi stessi occhi.”

concluse Sparrow rimanendo poi in silenzio, con somma gioia del capitano Hector

 

“E il nome di vostro padre…”

disse infine Barbossa

“Era DAVY JONES !”

 

a sentire quel nome i vecchi pirati Nobili e le loro scorte sentirono dei brividi di gelo, ma Mirya non se ne curò minimamente… d’altronde questo nome, anche se era quello di suo padre non le diceva nulla.

 

“Quindi ora che lo sapete, possiamo richiedervi di nuovo: Accettate il ruolo di Pirata Nobile, Capitano Jones??”

 

di nuovo Mirya pensò un secondo: quindi il suo nome era Mirya Jones? No, preferiva avere nel suo nome anche qualcosa di sua madre, di cui sarebbe immediatamente andata alla ricerca!

 

“Io, Mirya Dalma Jones, Prendo il comando dell’Oceano Pacifico!”

esclamò fiera.

 

Un sorriso soddisfatto illuminò il volto di Barbossa

“Vi do nuovamente il benvenuto tra noi, Capitano Jones”

 

“Capitano!”

Esclamò la Vedova Ching

“Ormai il Consiglio della Fratellanza si è concluso; con il permesso del Capitano Turner, voglio avere l’onore di darti un ultimo ordine”

 

Elizabeth acconsentì, poco convinta in verità

 

“Conduci quell’idiota di Yao Chen Mii nella prigione della Long Xue”

disse la ex Piratessa Nobile

“E riferisci invece alla ciurma dell’ Oniumi che adesso quella sarà la nave ammiraglia della tua flotta, la tua nave!”

 

Mirya dopotutto era contenta di ciò che era accaduto, anche se desiderava interrogare sia la Vedova Ching che quei due strani Capitani, Barbossa e Sparrow.

Riprese il suo nastro e fece per afferrare il braccio di Yao Chen, quando Elizabeth le disse

“Capitano Jones, ora dovrete riprendere la vostra spada!”

 

Mirya si voltò e ricordò che ora avrebbe dovuto tenera la spada incastonata nel mappamondo, la spada della Vedova Ching…

Si avvicinò e la tolse dal suo posto e … quale sorpresa! Sono in  quel momento aveva notato che non era la sua solita sciabola dall’elsa di acciaio e pietre di giada, ma una splendida spada, con protezione per la mano in bronzo dorato finemente lavorato con motivi a onde e una sfera di madreperla nel pomo con cui terminava l’elsa, una vera opera d’arte!

 

Certa che comunque non l’avrebbe mai davvero usata, Mirya la pose nel fodero vuoto che pendeva dalla sua cinta, accorgendosi che vi entrava perfettamente; probabilmente era stata forgiata esattamente con le misure della sua spada precedente, che ora giaceva in un angolo inutilizzata assieme alla sciabola di Yao Chen.    

‘la vedova Ching aveva previsto tutto fin dall’inizio’ si disse andando poi a prendere uno sconsolato Yao Chen, cui immobilizzò un braccio dietro la schiena con una leva sul gomito e lo trascinò via con se, inchinandosi alla Fratellanza prima di uscire…

 

“Bene” disse poco dopo Barbossa, nei cui occhi non si leggeva altro che soddisfazione

“Ora possiamo dare inizio al VERO Quinto Consiglio della Fratellanza!”

 

 

Evvai, sto andando come un treno!!! Spero che con l’aumento dei capitoli che cercherò di rendere più interessanti possibile, aumentino anche i commenti che mi aiutano a migliorare la storia che sta nascendo sul momento.

 

Grazie mille a DJ Kela, mia prima lettrice e commentatrice, i suoi consigli mi stanno tornando utili… in cambio ti darò dei chiarimenti;

 

1)     Il colore dei capelli di Barbossa ( ancora indefinito per di più XD): Io ho detto castano per il semplice fatto che è comunque una tonalità di capelli che presenta molte varietà, ma se proprio vogliamo precisare, mettiamo che sia un castano rossiccio ( consideriamo però che dopo anni di salsedine i capelli tendono a sbiadire e a perdere colore e lucentezza  -POVERI  pirati!!- )

2)     Il fatto che Jack si sia spaventato davanti allo sguardo arrabbiato di Mirya: beh per questo suppongo di aver risposto in questo capitolo! Essendo la figlia di Davy Jones ella ne ha lo stesso sguardo! E per Jack , vedere in un viso tutto sommato carino gli occhi di uno dei suoi peggiori nemici finora gli ha fatto prendere un colpo XD del tipo “NOOOOOO, JONES FEMMINA NOOOOOO!!”

3)     Con il nostro Diavolo dei Mari Jack aveva fatto lo spavaldo con la storia del vaso di terra, perché era sicuro di avere con sé il Cuore, e quindi la garanzia che Jones non avrebbe dovuto attaccarlo.. ma se andiamo a vedere alcune scene, soprattutto nel terzo film ti assicuro che Jones sa come far paura al povero Jack

4)     Essendo io un’acerrima nemica di Elizabeth e del suo maritino bastardo, ne ho fatto il mio strumento di persuasione (AHAHAHAH ECCO LA MIA LEVA HAHAHA!!) e poi siccome ci son poche donne in POTC devo assolutamente far fare bella figura a tutte più o meno, ne va della mia muliebre dignità! ah e dimenticavo, il TRINCHETTO nei velieri a 2 o più alberi sarebbe semplicemente l'albero di prua ovvero quello davanti (ma non quello che forma un pò come lo spuntone della nave, quello si chiama BOMPRESSO!)

 

 

Beh, spero di aver chiarito i problemi che erano sorti, grazie a tutti coloro che stanno leggendo questa fic, mi raccomando commentate pure, sia bene che male! Non mi può fare che bene  ^__^ !!

 

P.S.

Ah dimenticavo:

la mossa che Mirya ha eseguito su Yao Chen Mii è una variante di una tecnica appartenente ad un’ arte marziale chiamata AIKIDO; la suddetta tecnica si chiama IRIMINAGE, ed è una tecnica di proiezione.

Qui ho messo il link di un illustrazione della tecnica in questione ( praticamente Mirya nella fretta dell’azione è passata direttamente alle fasi 3 e 4)

 

http://www.ilmioaikido.it/iriminage%20disegno.gif

 

Spero che questo approfondimento sia gradito, e mi raccomando attendete il prossimo capitolo, è già in lavorazione ^_^!

 

 

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Capitolo 4
*** Arma segreta ***


TUTTI i Pirati tirarono un sospiro di sollievo nell’udire le parole di Barbossa, ma

poi il sollievo lasciò il posto ad una grande agitazione, che generò un gran vociare confuso e acceso

 

“Era proprio lei?? Era davvero la Figlia del Pirata Maledetto!!??” Chiese Villaneuva attonito.

 

“la Dea in persona mi affidò quella ragazza vent’anni or sono!” disse la Vedova Ching

 

“Era lei, era la figlia del Diavolo???” esclamò il vecchio Chevalle sconvolto

 

“Capitano, quando siete trasalito alla vita del suo viso irritato, era perché aveva lo sguardo di Jones, giusto?”

Chiese Gibbs a Jack che rabbrividì nel ricordare quel momento

“Non ti immagini che impressione mi ha fatto vedere “quegli” occhi in “quel” corpo!”

 

 

“a guardarla bene, in effetti era identica alla ‘Signora Pescheria’!!” commentò Ragetti al suo compare che annuì animatamente.

 

“E di sicuro possiede anche alcuni dei suoi poteri!” aggiunse Gibbs

“ Altrimenti come si spiega che la sua voce stregata ha placato la tempesta di stamane!?”

 

anche gli altri pirati lo avevano notato…

 

“Somigliava alla donna che avevate con voi sulla Perla Nera, quando siamo entrati in guerra!”

disse Jocard a Barbossa, che però poco o niente riuscì ad udire dato la tremenda confusione multilingue che regnava sovrana nella sala del consiglio…

 

tutti i presenti commentavano, taluni imprecavano spaventati, addirittura uno degli uomini di Ammand aveva gridato che l’idea di far diventare Piratessa Nobile la figlia dei più vecchi nemici della Fratellanza era stata una pazzia…

ma il misero non poté dire altro perché Barbossa era saltato sul tavolo e sparando al malcapitato, aveva freddato lui e la sala che finalmente tornò in silenzio.

“Ascoltatemi tutti e vedete di darvi una calmata!!!”

Gridò con la sua voce roca ma tonante

“Tutto è andato esattamente secondo i nostri piani;

Non appena la Vedova Ching ci ha detto che Calypso le aveva consegnato sua figlia avevamo già in programma di farla diventare una di noi, no??

Così la Fratellanza avrà di nuovo il dominio dei mari!”

 

“ E cosa te lo fa credere, Barbossa??”

fece notare Villaneuva.

“te lo dissi allora e te lo ripeto anche adesso: se venti anni fa Calypso non ci ha accordato il benché minimo favore cosa ti farà pensare che sua figlia farà diversamente??”

 

“Mirya non è affatto come Calypso!”

Intervenne Ching

“Io stessa mi sono occupata della sua crescita e come già vi avevo detto, non solo lei ignora completamente la sua natura, ma ha sempre dimostrato un animo generoso e pacato… di certo a noi che l’abbiamo accolta tra i Pirati Nobili non farà nulla!”

 

Elizabeth decise di parlare e una mano dal vecchio Teague le garantì la massima attenzione da parte dei pirati.

 

“Quella ragazza non sa nulla nemmeno della storia di suo padre” fece notare, rammentando che poco tempo prima Mirya nel sentire il nome di suo padre non aveva minimamente accennato né alla sua maledizione né all’Olandese Volante

“Siete stata voi a nasconderglielo, giusto, vedova Ching??”

 

“Così come mi avevate consigliato di fare, Capitan Turner”

annuì  la vedova

“ Per lei il Pirata Maledetto è un uomo senza nome e il nome Davy Jones è un nome qualsiasi, anche se ora sa che era il nome di suo padre”

 

“ Quindi Cari compagni della Fratellanza”

esclamò Barbossa, soddisfatto dell’appoggio di Elizabeth e Ching.

“Non abbiamo nulla da temere dalla ragazza, anzi, come vi dissi venti anni fa, ella sarà la nostra arma segreta contro quei cani della Compagnia delle Indie. E inoltre ritengo che debbano essere i nuovi Pirati Nobili a parlare!”

si voltò poi verso Etienne Chevalle

 

“Voi che ne pensate, capitano??”

Sorrise… questi nuovi pirati nobili erano giovani e anche alquanto inesperti, per quanto talento avessero restavano pur sempre dei principianti in confronto ad uno come lui

 

“Io sono d’accordo con voi Barbossa”

dichiarò Etienne

“la ragazza mi era sembrata più che disposta ad usare il suo potere per la Fratellanza, e ritengo che meriti il titolo che ha ricevuto”

 

“Sono d’accordo anch’io”

disse Helena alzandosi in piedi. Tutti si voltarono verso la splendida donna che era; in particolare Etienne non le aveva tolto gli occhi di dosso un solo istante.

“ha ricevuto ciò che le spettava e ha dimostrato di non valere poco”

 

“La accettiamo come una di noi”

disse anche Alì-Ahjiin Sumbhajee

( che, tutti notarono con sollievo, NON aveva la stessa vocetta del padre)

“ e il suo potere ci sarà utile”

 

Akeym Jocard e Nefer Ammand erano anch’essi d’accordo.

 

“Quindi se avete sentito i vostri successori, signori, non vi resta che attenervi alle loro decisioni”

concluse vittorioso Barbossa

 

“ Ottima mossa, Barbossa!”

commentò Elizabeth.

Era andato tutto come lei, Jack, Barbossa e Ching avevano progettato; i nuovi Pirati Nobili avevano accettato volentieri Mirya tra loro, ed ora la ragazza sarebbe stata costantemente seguita e protetta…

Elizabeth sapeva che se Mirya avesse scoperto tutto di quella battaglia di venti anni prima, di certo la sua vendetta si sarebbe scatenata soprattutto su di lei; su di lei e su Will, ma probabilmente anche su Sputafuoco… per non parlare poi di suo figlio!

Anche perché adesso di uomini con il cognome Turner, ce ne erano 3!

Chissà suo figlio che stava facendo in quel momento, con la sua nave in giro per il mondo non tanto diversamente da come stava facendo Will con l’Olandese Volante.

 

“Senti un po’, Compare!”

Esclamò d’un tratto Jack. Che salì anch’egli sul tavolo, rischiando di rovesciarlo.

“ C’è una cosa che ancor non mi è limpida”

il suo viso era ora seriamente preoccupato; si voltò verso la vedova Ching

“Carissima... a distanza di quanto, dalla nostra battaglia con Jones e Beckett, la dea Calypso è giunta da te con la fanciulletta???”

 

“Ho fatto un calcolo preciso” rispose Ching “ se Calypso mi ha affidato la bambina poco dopo la sua nascita, posso dire con precisione che è stato esattamente 9 mesi dopo.”

 

“ecco, appunto e io vorrei sapere: quand’è che…”

Jack stava per continuare, ma poi ebbe come un lampo di tuono che gli esplose nella testa… Mirya era nata ESATTAMENTE 9 mesi dopo il 4° Consiglio… quella sera Tia dalma era rimasta da sola nella prigione della Perla Nera………

 

OMMIODDIO, NOOOOOOOOOOOOOOOO O___O

Urlò disgustato

NON SULLA MIA NAVE!!!!!!!!!!!!!”

Cominciò a darsi delle sonore pacche sulla testa per scacciare via le orripilanti visioni che la sua immaginazione stata creando impietosa.

 

“Complimenti Jack, per essertene accorto venti anni dopo  -_-”

Borbottò Barbossa roteando gli occhi e sospirando.

“Comunque” proseguì scendendo dal tavolo, trascinandosi dietro Sparrow che aveva l’espressione di chi aveva assistito a qualcosa di orribile.

“ormai la questione di Mirya è risolta, quindi spero per voi che la faccenda sia chiara.”

 

Inoltre aggiunse un'altra cosa con fare minaccioso

“E ricordate: Mirya non deve ASSOLUTAMENTE sapere che Davy Jones e il Pirata dell’Olandese Volante erano la stessa persona… provate ad immaginare cosa succederebbe se scoprisse la verità!”

 

“La sua ira potrebbe essere anche peggiore di quella di Calypso”

ammise Ching

“Il suo potere è incontrollabile, persino da lei stessa, proprio per il fatto che le è completamente sconosciuto.

Non è possibile sapere quando una tale notizia potrebbe renderla furiosa e quindi potente.”

 

D’improvviso a Jack si illuminò il volto e i suoi occhi scuri brillarono: gli era venuta in mente una splendida idea!!

La sua povera Perla aveva bisogno di lui!! E lui sapeva come fare per riaverla… silenzioso e rapido uscì dalla sala e corse via come il vento.

 

“Quindi, cari Compagni, fatemi il favore di zittire il più possibile ogni marinaio della vostra ciurma!

D’ora innanzi per noi l’unico Pirata conosciuto col nome di Jones sarà la nuova Piratessa Nobile. Sono stato chiaro??”

 

 

 Intanto Mirya ancora non del tutto sicura che quel che le era accaduto fosse reale, stava recandosi alla Long Xue, sospingendo davanti a sé Yao Chen che sembrava aver ripreso il senno quanto bastava

“ Tsk sei una povera ingenua Mirya! Lo sei sempre stata!” Esclamò ridacchiando Yao Chen

 

“Zitto Yao!” esclamò seccata Mirya

 

Il sole era ormai alto nel cielo limpido e gabbiani volavano attorno agli alberi delle navi, appollaiandosi sulle sartie, ma non era certo per il caldo che Yao Chen stava sudando abbondantemente.

 

“ Non ti è passato per la testa che quei pirati ti hanno eletta una di loro per il semplice fatto che vogliono quel tuo potere?!

Non hai pensato che per loro tu non sei altro che un arma segreta??”

Anche ora che sapeva di aver perso tutto, Yao Chen Mii non poteva rinunciare al suo passatempo preferito: tormentare Mirya

 

“Anche se fosse, gli farò cambiare idea!”

ribatté lei seccata

 

“Ah si?? Ma non avevi detto che preferivi fare il medico piuttosto che il pirata?? Dovrai comandare adesso, dare ordini e decidere della vita e della morte dei tuoi nemici, ma sappiamo entrambi che tu non lo sai fare!”

colpita dalle sue parole Mirya allentò un poco la presa.

Yao Chen non batté ciglio e seguitò ad avanzare avanti a lei.

“ sii sincera Mirya, tu finora hai fatto il pirata semplicemente perché ti sentivi in debito con la vecchia, no??

Ed ora che sai che tuo padre era un pirata, hai intenzione di diventare come lui??? Anche se va contro la tua natura?”

 

Mirya non aveva pensato a questo…

emozionata per le informazioni preziose che aveva avuto sui suoi genitori non aveva minimamente pensato al fatto che avrebbe dovuto prendere il posto della Vedova Ching…

sarebbe dovuta diventare un vero pirata, volente o meno.

E poi se avesse dovuto mettersi alla ricerca di sua madre, non avrebbe certo potuto portarsi appresso tutta la flotta del Pacifico!

No, non si sentiva per niente pronta al ruolo di Piratessa Nobile!

 

Presa com’era dai suoi pensieri quasi non si era accorta di aver camminato fino all’ultimo pontile del Porto dei Relitti, piuttosto lontano dall’ attracco della Long Xue..

e di aver mollato del tutto la presa sul braccio di Yao Chen!!!

 

Braccio che si alzò fulmineo su di lei e la colpì sul volto, facendola barcollare.

 

“SEI SEMPRE LA SOLITA STUPIDA, MIRYA!”

gridò Yao Chen estraendo un piccolo ma affilatissimo coltello dalla manica della sua veste

“Ti auguro di rivedere il tuo vecchio, IN FONDO AL SUO SCRIGNO!!”

 

BANG!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Un colpo di pistola colpì Yao Chen al centro della schiena trapassandolo; rantolando, barcollò qualche secondo per poi cadere sul bordo del pontile, che si impregnò del suo sangue.

 

Jack Sparrow ripose la pistola e tese la mano a Mirya, che per fortuna non si era fatta nulla, a parte prendersi un bello spavento.

 

“Tutto ok, gioia??”

chiese tirandola su

“smettere di trattenerlo per il braccio non è stata una mossa saggia”

 

“Già…”

mormorò Mirya scostando lo sguardo dal cadavere di Yao Chen.

“… forse aveva ragione, non sono proprio adatta ad essere un Pirata”

 

“Questo decidilo dopo avermi ascoltato” disse Jack, mettendole un braccio intorno alle spalle… data la differenza di altezza, Jack si inclinò un poco per poggiare il braccio camminando così con un andatura ancor più stramba del solito.

“Vieni con me, ho una proposta da farti”

 

allontanandosi dal pontile per riprendere la strada verso la Long Xue, che si trovava ancorata da tutt’altra parte, né Mirya né Jack si accorsero del cadavere di Yao chen che veniva silenziosamente trascinato giù nel mare da quella che sembrava una piccola orda di granchietti bianchi.

 

 

Nel frattempo il Consiglio della Fratellanza, terminata la discussione, si era sciolto ed ora tutti i Pirati Nobili si stavano recando alle rispettive imbarcazioni per far carico del necessario per riprendere il lungo viaggio verso i loro domini

 

Ormai nella Grande sala erano rimasti solo Barbossa, Elizabeth e Ching… il che era proprio ciò che la vecchia Vedova voleva

 

“Quindi Signora Ching, durante il Consiglio non ci avete raccontato tutto”

mormorò pensosa Elizabeth

 

la vecchia Piratessa scosse la testa

“Voi 2 e Sparrow siete gli unici che hanno affrontato direttamente sia Calypso che Davy Jones, quindi siete gli unici a cui posso rivelare questo particolare”

 

“Peccato che quell’idiota di Jack se ne sia scappato chissà dove a tracannare Rhum”

esclamò Barbossa imprecando

“Comunque quale sarebbe questa cosa tanto grave da non poter essere detta durante il consiglio?”

 

La signora Ching sospirò prima di parlare

“Credo che Davy Jones abbia cercato di mettersi in contatto con Mirya, tempo fa”

 

“Non capisco Nobile Ching” ammise Elizabeth

“Cosa intendete dire?”

 

“E’ successo quando Mirya aveva 10 anni”

continuò la Piratessa

“allora Mirya non aveva mai cantato in vita sua e soprattutto non aveva mai intonato la canzone che avete sentito oggi”

 

“La canzone dei medaglioni di Jones e Calypso!”

esclamò Barbossa

“In effetti mi chiedevo come diavolo facesse a conoscere quella musica”

 

“Una notte di 10 anni fa, quella piccola peste di Mirya non si trovava più.. la feci cercare in lungo e in largo sulla Long Xue e alcuni marinai terrorizzati mi dissero che, camminando come una sonnambula, si era arrampicata sull’ albero di bompresso, nonostante infuriasse una tempesta..

anzi era come se fosse la tempesta ad attirarla, e il suo corpo reagiva alla chiamata per conto suo senza che lei se ne accorgesse.

Poi trasalii quando la udii cantare quella melodia con una voce che non mi parve neppure sua …

sembrò che la tempesta cambiasse il suo ritmo in sincronia con la voce della bambina che ad un certo punto, così mi disse il mio vecchio nostromo, si era sollevata dal bompresso, come se il suo corpo non avesse peso e fosse sostenuto dal vento.. a quel punto ordinai ai miei uomini di riprenderla e per fortuna il mio nostromo l’afferrò prima che lei si lanciasse in acqua, stordita da quel richiamo che poteva udire solo lei.”

 

“E pensate che fosse stata Calypso?? Pensate che la volesse al suo fianco nel regno degli abissi?”

 

“Non credo fosse opera di Calypso”

mormorò pensoso Barbossa

“Se come avete detto voi, Vedova Ching, Calypso vi aveva affidato Mirya con l’ordine di fare di lei una Piratessa Nobile, non poteva desiderare che lei finisse negli abissi”

 

“Quindi Jones la stava chiamando?”

chiese Elizabeth

“dal suo stesso scrigno era riuscito a contattare sua figlia?”

 

“probabile”

Annuì la Vecchia Piratessa cieca

“dopo essere stata ripresa, la piccola Mirya cominciò a delirare, come se fosse in preda alla febbre… decisi di prendermene cura io personalmente e la portai nella mia cabina dove mi fu possibile capire cosa le stesse accadendo, a riparo dagli occhi e le orecchie indiscrete della mia ciurma.

Dalle parole sconnesse che mormorava in uno stato tra il sonno e la febbre capii che Davy Jones la stava chiamando, la stava pregando di raggiungerla nel suo scrigno per salvarlo”.

 

Barbossa rimase in silenzio ponderando le parole della vecchia.

 

“E quindi Jones aveva cercato di farsi raggiungere dalla figlia…”

borbottò Elizabeth

“Lo scrigno di Davy Jones… Mirya sarebbe morta prima ancora di arrivarci, piccola com’era!”

 

“Lei non è umana”

precisò Barbossa

“Probabilmente non avrebbe avuto alcun problema”

 

“Il fatto strano”

proseguì Ching

“Fu che al risveglio Mirya non ricordava nulla di ciò che era successo, a parte la melodia che diceva di aver sentito. Inoltre quello che era successo non si verificò più”

 

“che giorno era quando è successo?”

Chiese Barbossa

 

“Era il compleanno di Mirya”

Rispose Ching

 

“MA CERTO!!”

Esclamò il pirata

“OGNI 10 ANNI!! CERTO CHE CALYPSO NE HA DI SENSO DELL’UMORISMO!!”

E si fece una gran risata lasciando sbigottite le due donne

 

“Calypso ha preso Jones, anima e corpo il giorno della sua morte, e deve averlo confinato nel suo stesso scrigno…

però gli deve aver concesso di poter contattare Mirya una volta ogni 10 anni!!”

Stavolta non era molto contento di ciò che aveva scoperto

“Quanto tempo manca prima che Mirya compia 20 anni??”

 

“pochi mesi”

disse semplicemente Ching

 

“Allora Signora Ching vi consiglio di tenere d’occhio la ragazza fino a quel giorno…  O credo che tra qualche mese rincontreremo delle vecchie conoscenze…”

 

 

Mirya venne accolta a bordo dell’Oniumi come un messia, e quando la ciurma aveva saputo che Yao Chen era morto, e che al suo posto La Piratessa Nobile del Pacifico sarebbe diventata capitano, si era lasciata andare a festeggiamenti e bevute di rhum.

Udendo le ovazioni Mei-Sun era scesa dalla vicina Long Xue ed aveva raggiunto l’amica, che non le nascose nulla di ciò che era accaduto.

 

“Mirya sei un Pirata Nobile da meno di un’ora ma già ti adoro!!” esclamò stritolando la ragazza

“Yan Chen è morto, ora sei un Capitano, la Oniumi è tua e finalmente sai come si chiamino i tuoi! Non ne sei felice??”

 

In effetti era felice, e non poco, ma aveva il pensiero rivolto altrove, alle parole  che il capitano Sparrow le aveva detto lungo la strada

 

“Sai Tesoro, Il mare è vasto, immenso, e tu non sai neppure da che parte cominciare la ricerca di tua madre” le aveva detto ciondolando nella sua solita andatura

“Però si da il caso che io l’abbia conosciuta e che conosca il luogo dove viveva! Magari lì ci potrai trovare qualche indizio che ti possa condurre da lei…”

 

“Dove volete andare a parare, capitan Sparrow?”

le aveva chiesto lei un po’ sospettosa, ma le si era letto chiaro in faccia che era interessata all’idea di Sparrow

 

“Allora il piano è questo…

Finito di prepararsi per il viaggio, tutta la ciurma della mia Perla Nera sarà in coperta a ronfare della grossa, mentre il mio caro e odiato compare Barbossa in questo momento è ancora nella sala del Consiglio per discutere di un non so cosa con la tua vecchia Ching”

Aveva cominciato Jack

“Se tu chiedessi alla tua amica nostromo di farsi arruolare nella Oniumi, potresti chiederle di sostituirti… perché se tu mi aiuterai a recuperare a mia Perla, ti condurrò alla dimora di Tia Dalma!”

 

“E non credete che Barbossa si arrabbierà nel vedervi andar via con la Sua Perla??”

 

“Innanzitutto è la MIA Perla!”

aveva precisato il Capitano

“e poi se mi darai una mano.. magari con quella tua bella vocina, la nave se ne andrà tranquilla tranquilla e in silenzio in direzione del tuo desiderio, comprendi?”

 

Mirya ci aveva pensato un po’ su, poi anche a lei era venuta in mente un’idea.

“però risponderete a tutte le domande che vi porrò sui miei genitori?? Voglio risposte a tutte, senza alcuna eccezione!”

 

“Certamente Gioia!”

aveva esclamato il capitano, portandosi una mano davanti al viso come se stesse scimmiottando un ufficiale della marina che aveva ricevuto un ordine.

“Senza nasconderti nulla!!”

 

 

“Mirya?? Mirya ci sei???”

esclamò Mei-Sun

“Questa tua abitudine di avere sempre la testa in aria non ti passerà neppure ora che sei capitano, eh??”

 

Mirya ritornò di nuovo al presente, per essere precisi sul ponte dell’ Oniumi

 

“Mei-sun?”

Esclamò con gli occhi color ghiaccio che le scintillarono come stelle

“Mi serve un favore!!”

 

eheh finalmente la ragazza imparerà poco a poco a fare il pirata !!

grazie per tutti voi che state leggendo, ma non siete timidi, commentate!! Ah e volevo dirvi che il nome della Nave di Mirya , Oniumi, si scrive con gli ideogrammi giapponesi di "Demone" e "Mare"... MA CHE COINCIDENZA, NEH??

 

 

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Capitolo 5
*** Come Il Mare ***


 

“Bene” Disse Barbossa allontanandosi da Elizabeth e dalla Vedova Ching con cui aveva parlato fino a quel momento “Col vostro permesso signore, io torno alla mia nave; non mi piace l’idea di lasciarla incustodita quando quell’idiota di Jack è in giro con l’ossessione di prendermela”

 

“Ma Barbossa?”

Chiese Elizabeth

“Ora che ci penso, come mai adesso la Perla ce l’ hai tu?”

 

“Ah, beh la ricerca della Fonte della Giovinezza è stata molto… diciamo movimentata, eheheh.. ma ora scusate signora Turner, devo proprio andare”

e sempre ridacchiando si avviò verso la porta della sala

“Ah e un’ ultima cosa… fareste meglio a tener d’occhio la nostra piccola Piratessa Nobile” disse con uno strano tono di voce “è una preda ambita da parecchi pirati, una con il suo potere..”

e se ne andò continuando a ridere… gli era venuta in mente una bella idea…

 

Il suo tono di voce ingannatore e soddisfatto non poteva però ingannare una Piratessa cieca esperta come Ching che intuì che c’era qualcosa che non andava

 

“Non mi piace il suo tono di voce!”

disse la vedova

 

“In effetti è da quando è arrivata Mirya e l’ha riconosciuta che ha quell’espressione soddisfatta e trionfante”

ammise Elizabeth

 

“Capitan Turner, siate così gentile da accompagnarmi all’ Oniumi: devo parlare con Mirya”

concluse Ching preoccupata.

 

Elizabeth porse il braccio all’anziana piratessa e lentamente la guidò verso il porto dei Relitti…

 

La Oniumi era ormai pronta alla partenza, così come la vicina Long Xue…  La vedova Ching chiese di salire a bordo dell’Oniumi, e la ragazza con il cappello da capitano le venne incontro; solo che non era Mirya!

 

“MEI- SUN!! Non tentare di fare la furba con me, il rumore dei tuoi passi non è neanche lontanamente rumoroso e impacciato come quello di Mirya !!”

Tuonò la vecchia piratessa…

Elizabeth era rimasta attonita…

Mei-sun doveva essere una piratessa specializzata in spionaggio e travestimento, era addirittura riuscita ad imitare il color cannella della pelle di Mirya…

La vedova Ching sembrava avesse le orecchie del Demonio!

 

“Ehm, ecco signora…” cercò di spiegare la ragazza, strofinandosi il viso con la manica della giacca per togliere il trucco

“… Mirya ha accettato il ruolo di Pirata Nobile, ma… Ecco non desiderava partire con l’Oniumi e….”

provò ad inventare qualcosa, ma l’espressione furiosa della vedova la zittì all’istante.

 

Dove diavolo è finita Miryaaaaaaaaaaaaaaa !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!???????”

 

e incredibilmente, come fosse stato un eco si sentì echeggiare la voce di Hector Barbossa, Pirata Nobile del Mar Caspio:

“Dove diavolo è finita la mia Perlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!????”

 

Elizabeth si lasciò sfuggire un sospiro di rassegnazione “ Jack Sparrow -__-”

 

 

 

 

La Perla nera era partita senza lasciare alcuna traccia dietro di sé …

  

Dopo essersi assicurato che la ciurma dormisse, Jack aveva mollato la cima di ormeggio ed una volta salito a bordo con Mirya, aveva dato il via alla ragazza, che aveva cantato una melodia molto dolce che oltre a rendere ancora più pesante il sonno della ciurma, aveva generato un moto nelle onde lento e silenzioso, ma ritmico e constante che, anche se la Perla aveva le vele ammainate, la allontanò poco a poco dalla Baia dei Relitti.

Non c’era dubbio che quello fosse un canto di Sirena…

Quando la ciurma si svegliò, la nave era ormai lontana parecchie miglia dalla Baia, e Jack, che non aveva molta intenzione di star lì a spiegare perché ora il capitano era di nuovo lui, ordinò immediatamente di spiegare le vele e di allontanarsi il più possibile dalle acque della Fratellanza. La ciurma, cui intimamente non disturbava troppo il ritorno di Sparrow

(che per quanto fosse matto, li aveva sempre trattati relativamente meglio di quel, a parole loro, maniaco omicida di Barbossa).

 

Per alcuni giorni la navigazione procedette tranquilla, e Mirya, quando nessuno necessitava delle sue cure mediche, lavorava tranquillamente assieme al resto della ciurma come un pirata qualunque, come se la sua nomina a Piratessa Nobile non fosse mai avvenuta… la maggior parte del lavoro, lo sbrigava a fianco dei  pirati Pintell e Ragetti, cui il capitano aveva segretamente ordinato di tenerla d’occhio.

Più volte quelle due canaglie di filibustieri erano stati sorpresi a rotolare sul ponte per le grandi risate, mentre la povera Mirya si era ritrovava appesa a testa in giù con un piede impigliato tra le sartie…

Sembrava davvero negata per il mestiere di pirata!

L’ultima volta che Jack le aveva chiesto di dar volta al paranco del trinchetto, era dovuta stare 10 minuti buoni a farsi spiegare cosa il capitano intendesse per ‘dar volta’… alla fine Jack si era rassegnato a chiederle di andare a

“tirare la cima montata sulla carrucola dell’albero centrale”…

cosa che però riuscì ad eseguire in un tempo incredibilmente breve!

Il che fece sperare che la sua fosse solo agitazione per la strana avventura in cui era finita…

 

Eppure Mirya non sembrava agitata.. anzi non sembrava un accidenti di niente!

Non ribatteva mai agli scherzi dei suoi 2 compari, né la si era mai udita imprecare mentre cercava di districarsi dal sartiame, dove si ritrovava di sovente appesa per una gamba…

per il suo eterno essere muta come un pesce, si era ormai presa l’appellativo di “Sardina”, come erano soliti chiamarla Pintell, Ragetti e poi tutta la ciurma.

Non parlava praticamente mai, inciampava di frequante nel cordame lasciato sil ponte ed era costantemente distratta, ma ascoltava con la massima attenzione le miriadi di storie che Gibbs le narrava, incredulo di aver trovato un ascoltatore così interessato e quieto;

 inoltre non faceva mai parola di ciò che era accaduto il giorno in cui era diventata Capitano dell’Oniumi, titolo che si era tenuta per meno di un paio d’ore…

 

Jack  era rimasto piuttosto perplesso per il suo strano atteggiamento….

Rammentava di come Mirya avesse difeso la Piratessa Ching da quel lardone di Yao Chen Mii, eppure la ragazza dimostrava spesso e volentieri di non possedere affatto un indole compattiva..

A parte il fatto che aveva accettato di imbarcarsi sulla Perla senza pensarci troppo, da quando Jack l’aveva incontrata, mai l’aveva sentita dire qualcosa, almeno per far sapere cosa ne pensava di ciò che le fosse accaduto; e poi da quando era a bordo non aveva fatto neppure una domanda né su Tia Dalma, né tantomeno su Davy Jones, nonostante fossero proprio loro il motivo principale per cui si era imbarcata con Jack.. o forse no??

 

Come se non bastasse, la Perla Nera era rimasta bloccata in alto mare a causa di una totale assenza di vento.

Al terzo giorno di bonaccia, quando il giorno stava ormai calando, praticamente tutta la ciurma si era convinta che fosse Mirya a fermare i venti, che probabilmente riflettevano quanto la ragazza fosse indecisa sul da farsi.

Jack radunò a se Pintell Ragetti e Gibbs, mentre gli altri 2 ovvero Marty e Cotton sorvegliavano Mirya, assicurandosi che non li stesse ascoltando.

 

“Allora signori Pintell e Ragetti”

chiese Sparrow a due compari

“Mirya ha parlato o no??”

 

“Non una parola da quando siamo salpati capitano”

risposero Pintell

“neanche una battuta, una cantatina, una fischiettata, assolutamente niente..”

 

“E ogni volta che qualcuno gli ha chiesto come stava lei da a malapena una risposta positiva e poi riprende a starsene muta come un pesce”

Aggiunse Ragetti

 

“Quando una sirena canta, attira i marinai e genera tempeste”

ricordò Gibbs

“E a quanto pare una sirena depressa invece genera bonaccia, ma sembra che lei non se ne sia nemmeno resa conto”

 

Jack si mise a camminare lungo il ponte tenendosi il mento con le dita e mugugnando tra sé e sé.. ogni tanto gettava un’ occhiata alla ragazza che se ne stava seduta alla base dell’albero di bompresso giocherellando con la cinghia che chiudeva la sua borsa da medico che teneva legata alla cintura, il suo viso era più inespressivo di quello della polena della Perla Nera.

 

“E va bene!!” disse infine

“Visto che sono il capitano , nonché il più esperto qui in fatto di donne, ci penserò io a  

 far cantare quella sirenetta…

quel che ci vuole per una bimba taciturna è una bella terapia d’urto!”

 

“Terapia d’urto, capitano??”

chiesero i 3 pirati perplessi

“Cosa intende dire??”

 

“Se la fanciulletta si ostina a non aprir bocca, vorrà dire che le darò una bella spintarella!!”

rispose ridacchiando…

 

 

 “Ehi Sardina!”

chiamò Gibbs, pochi minuti dopo

“Il capitano ti vuole nella sua cabina”

 

Mirya si affrettò a raggiungere Jack, che sembrava stesse litigando con Pintell e Ragetti

“… ed ora fuori a spiegare le vele e non tornate finché la mia nave non si rimette a navigare!!”

esclamò buttando letteralmente fuori a calci i due poveracci

 

“Ehm.. eccomi Capitano Sparrow” disse la ragazza

entrando nella cabina

 

‘Beh siamo già a tre parole!’ pensò Jack, continuando a mugugnare facendo finta di non vederla

 

“c’è qualche problema?”

insistette Mirya

 

‘sei!’

“Tsk!! Questo me lo dovresti dire tu, Capitan Jones!”

Ribatté lui seccato

“Magari spiegandomi perché sono tre giorni che tieni la mia nave bloccata qui in pasto ai pesci!”

 

“Capitan Sparrow, non capisco a cosa vi state riferendo, ma vi assicuro che la bonaccia non può essere opera mia!!”

Disse la ragazza, che iniziava a sentirsi turbata dal tono di voce di Jack

“Sapete bene che posso modificare le condizioni del mare per poco tempo e solo mentre canto…ma sono giorni che non lo faccio”

 

“Appunto, Sardina mia!”

Esclamò Jack

“non canti, non parli, a malapena rispondi quando ti si rivolge la parola!”

 

Il volto di Mirya, che prima aveva mostrato sorpresa e perplessità ora era divenuto serio e teso, come scolpito nel marmo

“Un pirata agli ordini della Vedova Ching, per quanto incapace sia, deve imparare innanzitutto a contenere le emozioni!”

disse in tono burbero

 

“Ma tu sei peggio degli uomini della vecchia e di Liz messi assieme, Gioia!! E anche quando sei stata eletta piratessa Nobile… Perchè non hai praticamente obiettato?? Eri contenta?? Arrabbiata, delusa?’ oppure eri semplicemente spaventata??”

Incalzò Jack

 

“Non capisco cosa questo c’entri con la bonaccia capitano!”

Esclamò Mirya

“E poi non lo so che cosa ho provato… non ho avuto il tempo di pensarci, è successo tutto troppo in fretta per me”

 

“Ma quando ti ho proposto di venire con me, hai lasciato alla tua amica il comando della tua nave e accettato all’istante!” ribattè Jack… poco a poco stava ottenendo proprio il risultato sperato.

“Eppure adesso a meno di 3 giorni di distanza dall’isola di tua madre, tu mi crei questa bonaccia; Non vorrei che tu fossi salita sulla mia nave solo per sfuggire  al tuo ruolo di Piratessa Nobile..”

 

 

“ NON HO CREATO IO LA BONACCIA!! E se avessi voluto rinunciare all’incarico mi sarebbe bastato regalare il mio nastro a Mei-sun!”

 

Mentre Jack proseguiva con la sua terapia, la ciurma era in preda ad una crisi di nervi: era infatti la sesta volta che una raffica di vento improvvisa colpiva le vele e scompariva senza dar loro il tempo di spiegarle.. così come compariva, la brezza svaniva nella bonaccia…

 

“Ma si decide o no???” esclamò Marty esasperato

 

“Mi sa che Jack la sta confondendo ancora di più…” borbottò Joshamee Gibbs

“Proprio quel che ci voleva… una mezza strega del mare emotivamente instabile e Jack… una coppia promettente di guai!”

 

“Non che i genitori di lei fossero meglio… Jones era sempre infuriato, la signora pescheria non si sapeva mai cosa pensava… avrà preso da loro”

borbottò Pintell

 

“Da quel che ho capito il capitano vuole far liberare la Sardina da quel peso che sembra impedirle di decidersi a farci andare avanti” pensò a voce alta Ragetti

“ Ma che succederebbe se facendo così la facesse arrabbiare? dico proprio sul serio.”

 

“Beh, vi ricordate il Maelstrom di 20 anni fa??”

Chiese Gibbs

“Se Sardina possiede anche solo un briciolo del potere della madre, potrebbe anche succedere qualcosa di simile -__-! non possiamo saperlo.”

 

“O__________O!!!!”

Fece Pintell sconvolto

“DOBBIAMO FERMARE IL CAPITANO!!”

 

E come un lampo corse verso la porta della cabina del capitano… andando a sbattere contro la porta chiusa a chiave

“Mi sa che Jack non vuole che interveniamo…” commentò Ragetti scrostando il compagno dalla porta, il quale ci lasciò, ahimè, un paio di denti lì inchiodati.

Un'altra fortissima folata di vento, subito svanita, testimoniò che Jack proseguiva nella sua Terapia d’urto.

 

“.. E meno male che non ti fai chiamare capitano, visto che di norma un capitano non abbandona mai la sua nave, mentre tu l’hai lasciata dopo esserci salita una sola volta… si vede che non eri adatta!”

 

“Ti sbagli!!” Gridò Mirya che si stava cominciando ad arrabbiare

 

‘finalmente una reazione decente!’ pensò Jack mentre fuori il chiarissimo rombo di un tuono, tanto improvviso quanto atteso, esplose con furia inaudita…

 

“Mi sorprende che tu abbia steso quel pancione del tuo nemico con quella mossa strana… era stato un caso o stai solo fingendo di essere imbranata?” Esclamò Jack con un tono colmo di rimprovero

“Non hai il coraggio di metterti in gioco, Sardina!

 

“Non è vero!!”

Urlò Mirya, ancora più arrabbiata

 

“inoltre fingi di non avere emozioni, né opinioni né desideri… cos’è non hai un Cuore???”

 

“Ti avverto - Jack!”

Esclamò Mirya, la voce che le si strozzava per la grande rabbia che le stava crescendo in corpo… o che aveva sempre accumulato, ma mai sfogato, mentre il cielo e il mare iniziavano a tingersi di un cupo color fumo e lampi di saetta squarciavano nubi nere e pesanti come il piombo

“Non - provo - carmi - oltre!”

Ci siamo!! Ora si che riconosco un Jones!’

“Sennò che mi fai, Pesciolina!?”

Esclamò Jack, il cui tono passò dal serio e duro al divertito e provocatorio

“Mi terrai ancora il broncio?

O ti deciderai a sguainare quella bella spada che ti porti appesa alla cinta solo per equilibrare quella tua camminata impacciata?

Attaccami, avanti! Grida tutta la rabbia e la tristezza che hai nel corpo e attaccami!!”

 

Il cielo era ormai divenuto nero come la notte, onde altissime iniziarono a colpire senza pietà il fianco della nave, tanto che gli uomini della ciurma dovettero avvalersi della loro notevole prontezza di spirito, aggrappandosi con forza ai parapetti della Perla che oscillava pericolosamente a causa del vento fortissimo che gonfiava le vele, tendendole tanto da rischiare di staccarle dai pennoni.

Tutti cominciarono ad avere paura, temendo di trovarsi da un momento all'altro risucchiati da un votrice marino che li avrebbe condannati... ma la tempesta senza pioggia proseguiva inesorabile.

 

Contemporaneamente ad rombo assordante di un tuono, Mirya colpì più forte che poté, gridando con tutta la voce che aveva, ma colpendo solo la spada di Jack che parò quel colpo dato alla cieca con sorprendente abilità.

 

“Allora Cara signorina Jones!” Esclamò Il capitano che ora aveva sul vivo una espressione di ardente divertimento

“Come ti senti quando un’intera fratellanza di pirati si fa gioco di te, fingendo di non conoscere ciò che vuoi sapere da quando sei nata?”

 

“Io.. io sono - FURIBONDAAA!”

Urlò la ragazza attaccando di nuovo, senza successo.

Quello era il suo peggiore difetto, peggio dell’inesperienza e della goffaggine:

Non era capace di gestire i suoi sentimenti e le sue emozioni;

 

Istintivamente reprimeva tutto ciò che la turbava dentro di sé, cercando di non far notare a nessuno ciò che provava davvero, molto spesso fallendo risultando cos’ incoerente... e ogni tanto la sua rabbia repressa e la tristezza non confessata esplodeva in scatti d’ira incontrollata.

Nel raccontare la leggenda cinese della quercia e il giunco sorpresi da una tempesta, La vedova Ching le diceva che lei era una quercia stregata…

cercava di resistere  alle tempeste del suo cuore finché non cedeva e ne veniva spazzata via…

tuttavia ogni volta che la tempesta si placava la quercia ricresceva ostinata esattamente dove era stata sradicata…

Un circolo vizioso di insicurezza e frustrazione.

 

Ma ora la cosa era diversa.

la quercia non si stava sradicando dal terreno… stava bruciando!

 

“E poi Sardina??? Cosa hai provato quando Ching ti ha fatto quel bello scherzetto di nominarti Pirata Nobile?”

Insistette Jack: doveva insistere ancora, battere il ferro finchè fosse caldo!

 

“Ero arrabbiatissima – spaventata - un’emerita idiota – avevo solo – voglia di – scappare!”

Urlò Mirya, agitando la spada contro Jack ad ogni parola, con il capitano che continuava a schivare tranquillamente, incurante del rollio della Perla e del mobilio della cabina che ormai volava tra il pavimento e l’aria circostante tra i due pirati.

 

“Stai andando benissimo Gioia!”

Esclamò Jack

“Ci siamo quasi! ed ora domanda finale.. perché hai fermato la mia nave?”

 

se prima Mirya non sapeva neppure di avere una risposta da dare, ora essa le uscì fuori dalla bocca con tanta foga da farle male

“Perché…”

Ansimò quindi, fermando la spada che per la fatica non riusciva più a sollevare

“perché ho paura di ciò che potrei trovare a casa di Tia Dalma.. di mia madre.”

Pronunciare quella parola sembrò sfinirla al punto da farle mollare la presa sulla spada che cadde a terra

“Ho paura di non trovare nulla che mi possa condurle da lei e ho anche paura che se la trovassi a lei non importerebbe nulla di me… perché mi avrebbe abbandonata, se non perchè non mi voleva tra i piedi?”

 

Jack era rimasto stavolta nel più perfetto silenzio, aspettando pazientemente che Mirya finisse di parlare.

 

“Ottimo Lavoro, Sardina!”

disse con voce decisa e nuovamente seria, anche se ora vi era in essa una sottilissima nota di dolcezza

“Ti sei proprio meritata 3 dritte dal capitano Jack Sparrow!

1)     Pirati non si diventa ma si nasce! Uno può passare una vita a fare le cose più stupide e lontane dalla pirateria, ma poi quando salirà su una nave, il sangue pirata che c’è in lui non potrà fare a meno di uscire! E guarda che ne ho avuti ben due di tipi così!! Tu poi che sei vissuta tra pirati, per quanto possa non sentirti degna di esserlo, sei e sarai per sempre una Piratessa;

2)     Se non vuoi fare di nuovo la ‘Sardina esplosiva’, fingendo di essere di pietra per poi scoppiare come una bomba, ti consiglierei di essere onesta e di sfogarti per benino quando ti serve! Personalmente di consiglierei una bella rissa e un bicchiere di rhum… anzi no una bottiglia… anzi no, un barile!

3)     Ricorda che voi donne siete come il mare! Siete indomite, forti e mutevoli, quindi anche se tua madre ti ha lasciato in fasce non è detto che ti ignorerà ora che sei  grande! E poi tu con questo vizio di restare immutabile, anziché come il mare, mi diventerai una noiosa donna-palude!! E ti assicuro, le donne-palude restano zitelle!!”

 

Mirya aveva ascoltato tutto il discorso con la bocca aperta e gi occhi sgranati per lo stupore… Era davvero jack Sparrow, quello che aveva lì di fronte a sé ?

 

“Allora Piccolina”

disse infine tornando di nuovo allegro come sempre

“Ti senti meglio adesso?”

 

dopo un lungo istante di silenzio assoluto in cui la ragazza non aveva distolto lo sguardo dai suoi stivali, Mirya fece una cosa che non aveva mai fatto in vita sua…

corse verso Jack , che si ritrovò abbracciato da una ventenne alta un metro e 55 al massimo che lo stava stringendo singhiozzando come una bambina, mentre la tempesta e le onde immense cedettero il posto ad un vento lieve ed ad una pioggerellina leggera e fitta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OOk capitolo piuttosto strambo lo ammetto, ma avevo assolutamente bisogno di chiarire alcune cose su Mirya…

Questo pg mi assomiglia dannatamente, anch’io tendo a mascherare le mie emozioni, sono incoerente, tremendamente goffa, distratta e soprattutto, nonostante sia maggiorenne e più, SONO ALTA DAVVERO SOLO UN MISERO 1,55 ç__ç!

 

E poi ammettiamolo con una famiglia come la sua e tutti i vari problemi, è già tanto se ha come unico problema il suo essere emotivamente instabile XD

magari al posto dell’acne giovanile avrebbe avuto i tentacoli!!

 

Grazie mille a tutti voi recensori, soprattutto a DJ kela e Laura Sparrow che con i loro consigli mi stanno aiutando a migliorare questa fic che spero non vi deluderà!!

THANKS!!!!

 

P.s. per Laura Sparrow che mi ha fatto giustamente notare una cosa :

L’Aikido è un arte marziale che come diceva il mio maestro non necessita di forza fisica particolare o riflessi fulminei, ma semplicemente conoscenza della tecnica e capacità di capire le debolezze avversarie e fruttarne la forza.

Essendo negata sia con le armi da fuoco che con le lame,la povera Mirya doveva pur saper fare qualcosa,oltre a possedere un potere innato che di per se non dipende affatto da lei;

pensando alle tecniche di combattimento che potrebbe aver conosciuto nel regno della Vedova Ching, uno stile poco violento come L’Aikido era quello che le si addiceva di più XD.. Inoltre come accade per tutte le persone imbranate, qualche volta può accadere di essere un po’ meno imbranate del solito.. SOLO qualche volta, ovvio ^__^   

 

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Capitolo 6
*** L'attracco ***


La pioggia fu spazzata via da un caldo vento del sud e all’alba un sole caldo e luminoso finalmente si stava levando di nuovo. Lo Scirocco la faceva scivolare dolcemente la Perla nera nel mare tinto di scarlatto dalla luce dal crepuscolo mattutino.

Dopo aver passato l’intera nottata a battersi, al fine Jack e Mirya uscirono dalla cabina del capitano..

Nonostante l’esplosione di rabbia tristezza e sollievo della sera precedente, ora Mirya appariva evidentemente più fresca e serena rispetto anche ad uno dei Jack più stremati che la ciurma avesse mai visto..

Tuttavia Sparrow camminava davanti alla ragazza, che nonostante il volto finalmente tranquillo, appariva comunque leggermente intimidita.

Tuttavia Jack si fece da parte e per la prima volta da quando era salita sulla nave Mirya parlò alla ciurma esterrefatta: “ehm… signori… vorrei dirvi alcune cose” borbottò  leggermente imbarazzata.

 

“ era ora” sussurrò Pintell ridacchiando al suo compare.

 

Mirya inclinò leggermente il busto in avanti, nel classico inchino orientale

“Innanzitutto vorrei scusarmi per aver causato la bonaccia… e la tempesta… e la pioggia.. e ehm, mi scuso anche per il mio comportamento schivo e chiuso, nonostante fossi circondata da persone in gamba come voi”

man mano che continuava a parlare la sua voce si faceva più acuta e veloce, nonché imbarazzatissima, mentre Marty, Cotton, Pintell, Ragetti e Gibbs la ascoltavano sorpresi ed increduli; certo la cura speciale di Jack era stata davvero portentosa se ora la sardina stava esprimendo in una manciata di secondi tutto quello che le era passato per la testa in quella settimana di navigazione.., a quanto sembrava nonostane non si fosse mai espressa circa la ciurma considerava Il signor Gibbs il più straordinario narratore di storie che avesse mai udito, trovava adorabile il pappagallo di mastro  Cotton, che per di più riteneva un timoniere eccezionale, invidiava Marty per la sua straordinaria velocità nell’arrampicarsi e, anche se la prendevano spesso in giro non poté non ribadire che i Mastri Pintell e Ragetti erano incredibilmente simpatici e divertenti.

Ad ogni sua parola forti e calde raffiche di vento sospinsero con maggior forza la perla, come a volersi far perdonare per la loro assenza durante i giorni di bonaccia;

Improvvisamente Mirya si senti leggera, sollevata e serena come non si era mia sentita

In tutta la sua vita.

 

“Beh se ora hai finito, potresti cominciare a scusarti salendo sulla coppa di vedetta a dare un’ occhiata, comprendi?” disse Jack, con tono serio.

Mirya si inchinò nuovamente e corse verso le sartie dell’albero di vedetta e vi si appesa, cominciando a risalirle.. dal lato sbagliato, dando le spalle all’albero;

Dopo aver fatto meno di due metri però, mollò accidentalmente la presa ad una mano, ritrovandosi a testa in giù, appesa per un piede e con il viso rivolto perso la ciurma che la fissava immobile.

E fece un’altra cosa che non aveva mai fatto prima:

scoppiò a ridere

scoppiò a ridere così forte da farsi venire le lacrime agli occhi e la sua risata cristallina e magica come il suo canto contagiò l’intera ciurma che esplose in risa sguaiate sorreggendosi a vicenda per non cadere a terra, anche se Pintell in particolare stava già rotolando sul ponte tenendosi la pancia con le mani, Jack, poi si era completamente abbandonato tra le braccia di Gibbs che stava rischiando di soffocare, oltre a causa dell’eccesso di risa, per il peso che aveva addosso.

Nello stesso tempo gagliarde raffiche di vento accelerarono il moto della nave e uno stormo di gabbiani apparve nel cielo per indicare che la terra era vicina…

 

 

La Perla era divenuta così veloce che il veliero della Compagnia delle Indie Orientali che la stava seguendo da lontano, rischiò seriamente di perderla di vista, come era accaduto durante la tempesta e la bonaccia…

Lord Gabriel Tuckerton era stupito dal fatto che il capitano della Perla Nera non si fosse accorto di essere seguito dalla Highness, la nuova Ammiraglia della Compagnia.

 

“Lord Tuckerton!”

esclamò un ufficiale presentandosi al cospetto del nuovo rappresentante di sua Maestà presso la Compagnia

“La tempesta che si era miracolosamente interrotta ha lasciato il posto ad un vento molto forte, signore”

 

“Avete individuato la destinazione della Perla nera?”

chiese Tuckerton

 

“c’è solo un isola nelle vicinanze, signore!”

rispose l’ufficiale

“e se questo vento resterà costante, la Perla Nera la raggiungerà molto prima di noi! Almeno con una mezza giornata di anticipo”

 

“Non per nulla la definiscono come la nave più veloce dei Caraibi”

ammise tranquillamente Tuckerton..

“noi continueremo a seguirla con andatura lenta… agiremo quando i pirati avranno ormeggiato, quando saranno occupati con i rifornimenti di acqua e viveri, e li coglieremo di sorpresa”

detto questo si rimise a sorseggiare tranquillamente il suo the, comodamente seduta alla scrivania della sua cabina.

La cosa che più spaventava di lui, e la cosa che gli aveva permesso di succedere a Lord Cuttler Beckett erano la sua indole calcolatrice e spietata e la sua freddezza, che nascondeva un’ardente desiderio per il potere e l’ordine… il SUO ordine.

Ed era certo che ciò che andava cercando il capitan Jack Sparrow, avrebbe fatto proprio al caso suo.

 

    

La navigazione della Perla procedette serena e incredibilmente veloce, anche per una nave rinomata per la sua velocità.

Mirya, in seguito a quel giorno dopo la tempesta era divenuta infine la beniamina della nave; ora più loquace e serena, collaborava assiduamente con la ciurma e a volte si era ritrovata ad assumere temporaneamente il comando della nave quando si vedeva costretta a spedire Jack nella sua cabina a smaltire l’ennesima sbornia di rhum

“Ma cos’avrà di tanto irresistibile questo Rhum… a me sembra una vera sciagura!” si ritrovava a pensare quando raccoglieva il buon capitano dal ponte e lo trascinava nel suo letto.

Nonostante i continui errori, Mirya, a poco a poco sembrava iniziare ad apprendere quello che forse aveva avuto paura di imparare nei suoi quasi vent’anni di vita presso la vedova Ching.

Quando poi calava la sera e il sonno rischiava di vincere anche chi stava al timone, Mirya cantava gioiosamente una canzone piratesca (a “Pirate’s Life”, ovvio XD) mantenendo la vitalità e l’allegria.

Era persino riuscita ad avere una piccola rivincita sui suoi nuovi migliori amici/nemici, Pintell e Ragetti… infatti nell’ultima giornata di navigazione furono loro a rimanere appesi sulle sartie come pesci imbrigliati nella rete dei pescatori!

 

 “Ebbene Gioia!” esclamò soddisfatto Jack venendole vicino sul ponte dopo aver lasciato il timone al signor Gibbs

“Ora hai capito perché rivolevo per me la perla Nera per il nostro viaggetto??”

 

“In effetti è davvero una splendida nave… ed è velocissima” constatò Mirya

“Non ne avevo mai vista una così!”

 

“Ovvio cara! La Perla è unica, come il suo capitano del resto!”

esclamò Jack, pavoneggiandosi e tralasciando il fatto che se la Perla conservava quell’andatura era proprio grazie al buonumore della Sardina

 

“E mio padre???? Che tipo di capitano era??”

incalzò improvvisamente Mirya, lasciando il capitan Jack talmente sorpreso che il poveraccio si ritrovò con le braccia incastrate tra i raggi del timone, con l’espressione di chi ha qualcosa di traverso nella gola.

“Come scusa?”

 

“Mio p-a-d-r-e!”

esclamò Mirya

“Avevate promesso, capitano!”

 

“Ah si??”

borbottò Jack facendo il vago

 

“SI!” Esclamò Mirya

“Vi prego capitano, non mi prenda in giro!”

Mirya lo guardò con uno sguardo a metà tra l’offeso e il supplichevole

 che iniziava ad irritarsi di nuovo, e la sua espressione turbò nuovamente il capitano Sparrow

“E guardi che se lei nom ricorda di avermi promesso che mi parlerà dei miei genitori, io potrei anche scordarmi come si fa a NON scatenare una tempesta proprio ADESSO!!”

 

“Ehi, ragazza!!”

Esclamò infine Jack

“da quando sei così insistente? Certo che adesso ti senti davvero meglio!”

 

Mirya si fermò un attimo.

 

“E comunque penso che ti convenga di più indagare su un parente alla volta o non capirai più nulla di quel che volevi sapere, sapendo si ciò che vorresti sapere, ma non sapendolo in modo da saperlo come tu lo sapresti altrimenti, sapendolo poco alla volta ma sapendolo bene, comprendi??”

 

Mirya aveva sgarrato gli occhi ed era rimasta con la bocca mezza aperta…

“No, certe volte non vi comprendo affatto…”

gemette confusa, arrendendosi all’evidenza… Jack avrebbe risposto alle sue domande a tempo debito, ovvero quando avrebbe fatto comodo a lui.

“Avete vinto Capitano Sparrow, niente domande fino a nuovo ordine... e poi tra brave dovremo raggiungere l’isola dove avete detto che viveva mia madre…”

 

“Esatto Sardina! Ed ora che non ti comporti più in modo strano, vedrai che andrà tutto bene!”

esclamò il capitano stappandosi la sesta bottiglia di Rhum della giornata: non era ancora passato il mezzogiorno che lui aveva già il copro completamente annegato nell’alcol

“sapete una cosa capitano?”

disse d’un tratto Mirya

“Ora che mi sento bene mi rendo conto che finora mi sono sempre sentita come se…”

 

“…Se il tuo Cuore fosse rimasto chiuso in un Forziere??”

chiese improvvisamente Gibbs spuntando alle spalle di Mirya, anche lui completamente paonazzo per il bere.

 

“Si… Era proprio quello che stavo per dire!”

esclamò Mirya sorpresa

 

“TERRAAA!”

L’urlo di Marty dalla vedetta distrasse abbastanza Mirya da non farle notare che Jack stava nuovamente minacciando di morte il suo secondo, imitando il gesto di impiccare, squartare e decapitare un uomo invisibile posto tra lui e Gibbs. Ma rinunciò all’ omicidio quando Mirya iniziò a dare ordine di sbarco in vece sua

 

“Ohi!! MIA NAVE, IO CAPITANO!!”

Esclamò mentre la ragazza si lanciava rapida su una scialuppa

 

“E allora sbrigatevi capitano!!”

esclamò lei raggiante

 

Jack salì sulla scialuppa con lei ma decise che sarebbero andati solo loro due alla casa di Tia Dalma; gli altri si sarebbero occupati degli approvvigionamenti.

 

“Allora Sardina?”

Chiese infine con voce seria, mentre iniziava a risalire il fiume che sfociava poco lontano dal punto d’attracco della Perla

“Pronta a scavare nel torbido passato dei tuoi vecchi??”

 

Mirya sorrise e nel suo volto si accese un’espressione decisa che spinse Jack ad allontanarsi un po’ da lei

“Prontissima!!”

 

Note dell’autrice:

Mi scuso profondamente per il terribile ritardo ed il pessimo rapporto Tempo/qualità capitolo, non ho avuto modo di trascrivere questo capitolo su computer per parecchio tempo, e dato che il prossimo capitolo sarà molto importante, scriverlo su carta mi ha preso la maggior parte del mio tempo libero

(oltre, ammettiamolo alle vacanze che hanno su di me lo stesso effetto di una dose eccessiva di Rhum, ovvero stramazzare sul divano in stato semi comatoso per ore) 

 

farò di tutto perché non si ripeta mai più una cosa simile e spero che nonostante questo continuerete a seguire e a commentare la bizzarra avventura della povera Mirya che non ha colpa se la sua creatrice è ancor peggio di lei XD

 

Grazie a tutti quanti e a presto!! (STAVOLTA)   

 

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