he is the reason for my smile

di Kebby69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un brutto ricordo ***
Capitolo 2: *** Non volevo,ma dovevo andarci. ***
Capitolo 3: *** Sì,lui mi aveva cambiato la giornata. ***
Capitolo 4: *** Lo amavo,nonostante tutto. ***



Capitolo 1
*** Un brutto ricordo ***


Sono le 6 del mattino, sto sdraiata sul letto cercando di riaddormentarmi,mi agito tra le lenzuola girandomi da una parte e dall'altra,ma il pensiero che un anno fa mia madre ,su quel letto dell'ospedale morì,mi tormenta . La mia mente ricorda quella scena sconvolgente che mi ha traumatizzato, i miei occhi versano lacrime,continuamente,sono ormai gonfi .Era una madre stupenda,una di quelle che tutti desiderano,sapeva tutto di me,con lei potevo parlare di qualsiasi cosa,di ogni argomento a ogni ora,può sembrare strano ma Lei, era una mamma ma anche la mia migliore amica .Da quando è morta la mia vita è cambiata,mi sono isolata da tutto e da tutti,da 6 mesi sono autolesionista,ho smesso di studiare e ho iniziato  a lavorare per mandare avanti la mia famiglia visto che mio padre,dopo aver perso il lavoro,ha iniziato a bere.
Dopo aver visto l'orario,decisi di alzarmi,darmi una sistemata e andare a lavoro,mi avrebbe sicuramente distratta almeno un po' da quel pensiero fisso che avevo.
Decisi di vestirmi in modo semplice (http://www.polyvore.com/untitled_85/set?id=76754592)  misi un filo di matita e un po' di mascara e raccolsi i capelli in una treccia laterale, cercai le chiavi di casa cercando di non fare rumore per non svegliare mio padre e uscì di casa dirigendomi verso la fermata 
 
**
Lavoro al negozio H&M,al centro di Londra,con la mia migliore amica Emily,l'unica che ho,l'unica che mi è stata sempre accanto dopo la  morte di mia madre.
Appena entro,cerco di non far notare la mia tristezza,camminando a testa bassa piuttosto velocemente,dirigendomi verso il nuovo  reparto che mi era stato assegnato : il reparto uomo. Il mio collega si chiamava Jack,lavorava in quel reparto da 3 mesi e sicuramente mi avrebbe spiegato lui come mi sarei dovuta comportare.Ero abbastanza ansiosa,il pensiero di servire solo uomini mi preoccupava,ma almeno questo pensiero non mi avrebbe fatto pensare ad altro,ed era questo quello che volevo.
Il mio turno finì alle 16,ero più stanca del solito,l'unica cosa che volevo fare era andare a casa.
 
-”Amyy!” Sentì chiamarmi alle spalle,inizialmente non riconobbi la voce...era Emily.
 il tragitto per tornare a casa lo feci con lei, sapeva come mi sentivo,cercavo di essere più felice possibile,ma sia lei che io sapevamo che in quel momento ero tutto meno che felice,lei fece di tutto per farmi cambiare umore,cercava di farmi sorridere,non voleva vedermi così,faceva star male anche lei. Mi propose di andare con lei alla festa del fratello Vic,faceva 22 anni,ci sarebbero state tantissime persone ,cosa che odiavo. Avrei preferito restare a casa,rinchiusa nella mia stanza a leggere un libro o vedere un film ma questo avrebbe peggiorato il mio stato d'animo.Decisi di accettare,anche se ero sempre meno convinta della mia decisione. “Ti passo a prendere alle 7 e mezza ! " Disse Emily sorridendo,e fu così che ci salutammo.
Cercai le chiavi nella mia borsa ,mentre infilavo le chiavi nella serratura ,mio padre aprì di colpo la porta .Il suo sguardo diceva tutto,aveva bevuto più del solito,i suoi occhi erano lucidi,ero abituata a vederlo in quelle condizioni ma mi spaventava comunque.Cercavo di mantenermi calma,quella situazione era tremendamente angosciante,ma non dovevo preoccuparmi,dopotutto era sempre mio padre. Mi afferrò il braccio destro con violenza,avevo paura,volevo urlare ma non lo feci,lui mi fissò per qualche secondo e uscì sbattendo la porta con forza . Ancora abbastanza sconvolta ,mi diressi verso la mia stanza ,andai in bagno e mi diedi una rinfrescata,era stata una giornata pesante, e il brutto era che ancora doveva finire.
Aprii il mio armadio per trovare qualcosa da mettermi,volevo sentirmi bella,almeno per una volta,senza preoccuparmi di niente..non dovevo pensare assolutamente a  niente!
Scelsi un vestito che avevo comparto il mese scorso,non lo avevo mai indossato( http://www.polyvore.com/happy_birthday_sarah_jessica_parker/set?id=76526642&lid=2405293) ,mi lasciai i capelli sciolti,senza sistemarli tanto. Dopo essermi truccata,scrissi velocemente un biglietto a mio padre nel quale dicevo che avrei fatto tardi,consapevole del fatto che non l'avrebbe mai letto,glielo misi sul tavolo,il fatto di averlo avvertito mi rassicurava. 
Suonarono,era Emily,presi la borsa e uscii.
"Ciao Splendore!" Mi disse sorridendo.
"Ciao Tesoro!" risposi con voce rilassata,cercando di non far notare la mia tristezza.
Aveva un vestitino blu che risaltava l'azzurro sei suoi occhi,i capelli chiusi in una coda alta, un sorriso stupendo,era davvero bella. Emily è sempre stata una ragazza meravigliosa,c'è sempre stata,e per questo non la ringrazierò mai abbastanza.
Entrai in macchina,feci subito gli auguri a Vic . Il viaggio passò in fretta,dopo circa 5 minuti arrivammo al locale.

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Capitolo 2
*** Non volevo,ma dovevo andarci. ***


Il locale si chiamava Charlie's ,lo capii dalla scritta illuminata enorme che c'era davanti a me,non era uno di quei locali tranquilli, era il perfetto contrario. Emily si fece avanti tra la gente tenendomi la mano per non perderci.Arrivate Emily mi lasciò un attimo sola per andare a salutare delle persone,penso siano state care amiche del fratello e quindi anche sue.Mentre osservo il locale e cerco di ambientarmi inizia a girarmi la testa...mi capita sempre quando ho tanta gente intorno,decisi di sedermi su un divanetto che stava in un angolo,mi sarei sentita sicuramente meglio.
 
**
 
Emily non tornava,avevo freddo,tremavo,cercai la mia amica con lo sguardo e la notai mentre parlava con un ragazzo alto,forse troppo,non mi convinceva per niente, sembrava troppo grande per lei,non avrei sopportato il fatto che l'avrebbe fratta soffrire ma, nonostante questo decisi di non intervenire... sembrava felice quindi le avrei lasciato passare la serata in pace. C'erano ragazze che ballavano accompagnate da ragazzi,altri erano seduti su un divanetto a pochi metri da quello in cui stavo io,sembravano ubriachi visto il tono di voce che usavano.
Mi avvicinai al bancone   e chiesi da bere,feci decidere a quel ragazzo che serviva.Uno,due,tre bicchieri,il pensiero di mia madre mi tornò in mente,accompagnato dalla scenata che mi aveva fatto mio padre,una lacrima bagnò il mio viso...continuai a bere...quattro ,cinque,bicchieri.La testa girava ancora di più ma mi sentivo terribilmente bene,l'alcol avrebbe avuto in me il suo effetto qualche minuto dopo,succedeva sempre così quando bevevo un po' troppo. Volevo muovermi e la musica "confermava" questa mia voglia,iniziai a fare movimenti indefiniti fino a scatenarmi del tutto,l'effetto dell'alcol iniziava a farsi sentire. Notai Emily che mi mandava degli sguardi quasi preoccupati,accompagnati da piccole risatine. Continuai a ballare,per sbaglio andai a  incontro ad un ragazzo,era poco più alto di me,riccio,occhi verdi,dannatamente bello. La sua figura era confusa, in quel momento non pensai se potesse essere fidanzato o se si fosse infastidito dei miei movimenti un po' "sbilanciati"  ma non mi interessava...volevo divertirmi!
**
Mi ritrovai sdraiata su quel divanetto,aprì lentamente gli occhi,intorno a me c'era Emily e quel misterioso ragazzo,che era successo!? Non ricordavo assolutamente niente. Mi spiegarono la situazione, a quanto pare mi ero scatenata,un po' troppo,mi hanno raccontato,alquanto divertiti ,che ho iniziato a barcollare fino a svenire e che,grazie al ragazzo non ero finita per terra. Risi timidamente dopo aver ascoltato la storia , ora volevo andare a casa per evitare altri danni, salutai Emily e mi diressi verso l'uscita ,mi accorsi che quel ragazzo con cui avevo ballato mi stava seguendo.Volevo ignorarlo.
 
"Hey,aspetta,fermati un secondo!"
Era lui,ero sicura che cel'avesse con me,non volevo girarmi,un ragazzo  era l'ultima cosa che volevo.Mi fermai e dopo qualche secondo mi girai,sforzando un sorriso,si avvicinò e sorrise anche lui,se il suo intento ero quello di distrarmi con il suo sorriso ebbene sì,ci era riuscito!
"Volevo sapere come stai!" Mi disse mostrando le sue fossette.
"Bene grazie,solo un po' frastornata ma bene e...scusa per come mi sono comportata! Ho bevuto un po' troppo!" Dissi a bassa voce,sentendomi abbastanza in imbarazzo.
"Figurati!...Piacere,Harry!"
"Piacere mio,io sono Amy" Dissi sorridendo.
Ci fu qualche secondo di silenzio è come se ci stavamo conoscendo guardandoci,notai i suoi occhi verdi,erano bellissimi. 
Distolsi velocemente lo sguardo dicendo che dovevo andare,ci salutammo e mi diressi verso casa. Non sapevo che ore fossero,presi il cellulare per vedere l'ora,era mezzanotte e quaranta! Cominciai a camminare a passo svelto,non mi piace stare da sola per strada a quell'ora.
Arrivata a casa, aprii lentamente la porta e mi tolsi i tacchi,per non far rumore,accesi la luce per evitare di andare a sbattere ,convinta che mio padre stesse dormendo e non si fosse accorto del mio rientro.Andai in cucina per bere un bicchiere d'acqua, e trovai mio padre seduto,con le braccia appoggiate sul tavolo.Sobbalzai leggermente a vederlo,sembrava sobrio.
"c-ciao papà!" dissi in silenzio.Non rispose,fissava un punto fisso sul muro,era..spaventoso.Provai ad avvicinarmi,mentre mi incamminai verso di lui si girò e mi diede uno schiaffo.La mia guancia dolorante era diventata rossa,una lacrima scese involontariamente,non volevo piangere,ma in quel momento non sapevo cos'altro fare.Non aveva mai alzato le mani su di me,ero davvero scioccata,spaventata.
"Dove cazzo sei stata?" Urlò fissandomi.Non riuscivo a parlare,avevo paura di come avrebbe reagito. " Ad una festa,con Emily" Dissi a testa bassa. "Pensavi di farmi rimanere sveglio tutta la notte?Sei una puttana,come tutte." sputò sul tavolo. A quelle parole non seppi che fare,il mio cuore batteva ,avevo paura,paura di mio padre. Mi allontanai e non risposi,a quanto pare non era sobrio,aveva bevuto anche stasera. Gli diedi le spalle per andare in camera, si alzò di scatto e mi tenne il braccio per qualche secondo " non farlo più.." mi disse sottovoce. Appena mi lasciò il braccio andai velocemente in camera, mi chiusi dentro,ero terrorizzata. Aveva alzato parecchio la voce,speravo che nessuno avesse sentito quello che mi aveva detto.
Mentre mi struccavo notai la mia guancia rossa,mi faceva molto male,i miei occhi erano gonfi,era stata una giornata terribile,andai a dormire.

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Capitolo 3
*** Sì,lui mi aveva cambiato la giornata. ***


 
 
la sveglia delle 7 e mezza suonò,ero stanchissima,avrei preferito rimanere a dormire,ma non potevo..dovevo lavorare.
Mi lavai e scelsi i vestiti da mettere (http://www.polyvore.com/unicorn_leggins/set?id=75555325) ,cercai di coprire con il trucco il rossore della mia guancia e mi indirizzai verso la porta. Avevo paura di incontrare mio padre nel tragitto camera-porta .Camminai velocemente e ,una volta fuori la porta feci un profondo sospiro,mi diressi come sempre verso l'autobus.
Emily ancora non c'era,Jack mi salutò facendo cenno con la mano e mi sorrise,mi diressi verso di lui cercando di apparire più rilassata possibile.
Non c'erano molti clienti quel giorno,ma,ad un certo punto entrò un ragazzo,con una faccia abbastanza familiare,mi sorrise,feci finta di non guardarlo e intanto pensai a chi poteva essere.Si avvicinò sempre di più!
"Buongiorno Amy!* Disse...era Harry.
"Buongiorno Harry...come posso esserti utile?!"
Non rispose,continuava a fissarmi,mi fissava un punto preciso ma non riuscii bene a capire quale,solo dopo qualche secondo mi accorsi che stava fissando la mia guancia. Sorrisi mi giravi per piegare dei maglioncini che erano stati provati,facendo finta di niente.
"Non dovrebbe trattarti così,non so chi sia,ma non deve trattarti così..." Disse il ragazzo a voce bassa.
Iniziai ad agitarmi,come faceva a saperlo!? Mi aveva visto..sentito?! 
"c-come fai a saperlo..?" dissi dandogli le spalle.
"Abito di fronte a te,ho sentito delle urla e mi sono affacciato,dalla finestra della mia cucina ho visto la scena..mi dispiace Amy."
Ero imbarazzata,sorpresa." Non è successo niente,una semplice conversazione tra padre  figlia" Dissi sorridendo.
"Ho visto tutto...Amy."Disse con voce preoccupata.
Volevo piangere,non sapevo che fare,mai nessuno aveva mai assistito ad una cosa del genere,che avrebbe fatto!?A chi l'avrebbe detto.
"non dirlo a nessuno,ti prego" dissi singhiozzando e,mi diressi verso il bagno.Volevo stare sola.
In bagno mi bagnai il viso guardandomi allo specchio ,il mio viso era pieno di ferite. Dopo essermi tranquillizzata uscii dal bagno Harry era ancora lì. Mi raggiunse e mi chiese se volevo andare a pranzare con lui, accettai perchè in questo momento non volevo tornare a casa e vedere mio padre in faccia. Mi portò in un ristorante lì vicino molto confortevole, mi trattò come una principessa, prese la sedia facendomi sedere da gentiluomo, mi fissava .All'inizio ero un po' in imbarazzo perchè non sapevo cosa dire così lui per improvvisare mi fece delle domande su di me senza toccare l'argomento di mio padre, sapeva che volevo dimenticarlo e che magari con il tempo gliel'avrei raccontato.In pochi minuti mi fece dimenticare tutto ciò che era successo,con  il suo modo di fare mi sentivo a mio agio come se lo conoscessi da tutta la vita. Si fecero subito le due e mezza e stava per iniziare il mio turno al negozio, così mi alzai frettolosamente dicendogli che dovevo andare lui si offrì di accompagnarmi, accettai solo perchè era tardi. Arrivata al negozio lo salutai sempre in un modo freddo non mi ci volevo affezionare anche perchè in quel periodo, a chiunque mi affezionavo mi deludeva o si allontanava da me.
**
 
Appena entrai il negozio era già pieno,mi precipitai nel mio reparto cercando di non far notare che ero appena arrivata visto che ero in ritardo.Vidi Emily dall'altra parte del negozio e la salutai con la mano sorridendo,non vedevo l'ora di raccontargli quello che mi era successo con Harry.
Servii molte persone,molte invece prendevano i vestiti che gli interessavano e poi li lasciavano sulla sedia nei camerini.Mentre rimettevo a posto la merce provata negli scaffali pensavo a quel ragazzo dagli occhi verdi smeraldo con cui avevo pranzato,era assurdo il modo in cui mi aveva cambiato la giornata,per quanto non mi ci volessi affezionare era come se già fosse entrato nella mia vita.Il mio turno finì alle 17:15,Salutai Emily che ancora stava mettendo a posto e velocemente uscii dal negozio.
Non volevo tornare a casa,assolutamente no.
Decisi di passare in gelateria,faceva caldo avevo voglia di un bel gelato.
Mentre gustavo il gelato osservavo tutte le persone che entravano o uscivano dalla gelateria,mi piaceva osservarle,immaginare il loro passato,la loro vita...alcune si accorgevano dei miei sguardi e ricambiavano con un sorriso,altre facevano finta di niente,chissà che se tra tutte quelle ragazze che vedevo cene era qualcuna che come me,passava in gelateria per non tornare a casa,mi auguravo per lei di no.Molti pensieri mi giravano per la testa,pensavo a Harry,pensavo ad Emily che mi mancava molto perchè con il lavoro non ci vedevamo quasi mai per una chiacchierata,pensavo a mia madre . Uscendo mi scontrai con un signore,molto alto e robusto,e stranamente spaventoso,la sua espressione era fredda,mi scusai per essergli andata leggermente addosso ma lui non rispose,il mio pensiero si concentrò su mio padre...sì,quell'uomo mi ricordava mio padre.
Camminavo a passo lento,la voglia di tornare a casa era sempre di meno,osservai le case vicino alla mia,volevo trovare quella di Harry. Pensandoci davanti alla mia casa cene era un'altra che era stata disabitata per molto tempo,a quanto pare Harry si era trasferito da poco se quella era la sua,mi avvicinai,non c'era nessuno al momento,alzandomi sulle punte riuscivo a vedere aldilà della siepe una bella macchina grigia,presuppongo sia di Harry,visto che oggi a pranzo mi aveva detto che aveva preso la patente da 4 mesi ma che ancora non era bravissimo a guidare,la mia espressione accennò un sorriso a quel pensiero .
Ero davanti alla porta di casa,non sapevo cosa fare.Avevo paura.

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Capitolo 4
*** Lo amavo,nonostante tutto. ***


 
Mi tolsi la borsa dalla tracolla per cercare le chiavi,speravo con tutto il cuore di non trovarle.  Cercai tra tutte le cose che avevo, specchietto, portafoglio,cellulare,non c'erano.Era l'agitazione o meglio,la paura? Dopo aver cercato bene ,misi lentamente la mano dentro una tasca,erano lì,le presi e le infilai nella serratura. Si erano fatte le 18 e mezza,di solito a quell'ora mio padre era sul divano e aspettava che io preparassi qualcosa per cena al mio rientro , delle rare volte era in qualche locale,a bere o giocare a carte,perdendo soldi in continuazione.
Entrai,tutte le luci erano spente,non si vedeva nessuna luce dal salotto,se ci fosse stato mio padre,si sarebbe dovuta vedere almeno la luce della televisione. Accesi la luce dell'ingresso e ,piano piano le accesi tutte,mi rassicuravano. A quanto pare a casa non c'era nessuno.
Sarebbe tornato a momenti,per questo andai in cucina per preparare qualcosa velocemente. Faceva caldo,racchiusi i miei capelli in una coda disordinata e decisi di aprire le finestre,stare vicino ai fornelli d'estate,con l finestre chiuse,non era l'ideale.
In cameretta mia la finestra era già aperta,volevo aprirla anche in quella di mio padre..ci pensai un po' prima di farlo,quella camera era piena di foto di mia mamma,nell'armadio c'erano ancora i suoi vestiti. Il suo dolce profumo.
Mi feci forza,entrai e mi diressi verso l'interruttore della luce,che si trovava a pochi centimetri dalla porta.
C'era mio padre. Seduto sul letto,a testa bassa,con una foto in mano,di mia madre penso,mi dava le spalle ma riuscivo quasi ad immaginare la sua espressione.
Rimasi pietrificata,avevo paura,ma era così strano vederlo così..cos'era successo!? Era sobrio in quel momento!? Avrei tanto voluto saperlo. Feci qualche passo,lentamente,e me fermai a circa un metro da lui,si voltò verso di me,aveva gli occhi rossi e gonfi,un'espressione tristissima,stava piangendo,mio padre,per la prima volta dopo la morte di mia madre stava piangendo. Mi avvicinai,mi sedetti vicino a lui,era come pensavo,aveva una foto di mia madre in mano,piangeva.
"Ciao papà,cos'hai ?" dissi a bassa voce.
"Mi dispiace,non volevo. Lei ha fatto tanto per te,per me  ,e io ho rovinato tutto con la mia dipendenza dall'alcol. Scusa Amy" Disse con un tono di voce molto basso,alternando sguardi a me e alla foto di mamma.
Io..non riuscivo a vederlo così,mi aveva picchiata,trattata male durante quell'anno,ma era l'unica cosa che mi era rimasta della mia famiglia,lo amavo nonostante tutto.
Iniziai a piangere,ininterrottamente.
Si giro verso di me e alzò un braccio,chiusi leggermente gli occhi,ormai era naturale,quando alzava un braccio era per darmi uno schiaffo.
Mi sorprese accarezzandomi leggermente il viso, i miei occhi lucidi osservavano i suoi. Ci abbracciammo per qualche secondo poi,dovo aver aperto la finestra mi alzai dal letto asciugandomi le lacrime e " andiamo,la cena è quasi pronta" dissi cercando di sorridere. Annuì e fece cenno che tra poco sarebbe arrivato,cominciai ad avviarmi verso la cucina.
**
Dopo cena ci sedemmo sul divano,pensavo,pensavo,pensavo a molte cose,era come se Harry mi avesse portato fortuna,era strano come due ore prima avevo così tanta paura di uscire di casa e ora l'unica cosa che volevo fare era starci.
Ero stanchissima,ma non volevo andare a dormire,speravo che quella serata sarebbe stata una tra le tante,non volevo svegliarmi da quel sogno.
Sentii un porta sbattere,aprii gli occhi ,mi ero addormentata! Mio padre era andato in cucina e aveva sbattuto la porta,il mio sguardo si posò sull'orario scritto in basso a destra sulla televisione...erano le 22 e 40.
Mi alzai spostando la copertina che mio padre mi aveva messo sopra ,andai in cucina per avvertire mio padre che sarei andata a dormire.
"Buonanotte,vado a dormire."
"Notte,Amy".
Non so se mi ero stupita più del fatto che mi aveva riposto o del fatto che stava bevendo...acqua,non alcol,acqua!
Camminai velocemente dirigendomi verso la mia camera
 
Andai il bagno,misi il pigiama e mi sdraiai sul letto ,faceva un caldo atroce ma non interessava ero ancora troppo felice per come era andata la giornata!
per la felicità non riuscivo a prendere sonno,ma alla fine decisi di chiudere gli occhi perchè il giorno dopo mi sarei dovuta alzare presto per andare a lavoro.
 
 
 
Spero vi piaccia,lasciate  una recensione :) <3

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