I love you for ever and ever.

di Marmeladeboyy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ABBIAMO SCAMPATA BELLA ***
Capitolo 2: *** La recita continua ***
Capitolo 3: *** DA SOLI SULLA SPIAGGIA ***
Capitolo 4: *** LA SPIAGGIA SI AFFOLLA ***
Capitolo 5: *** UNA SERATA IN DISCOTECA ***
Capitolo 6: *** UNA BRUTTA SORPRESA ***
Capitolo 7: *** CERCASI CASA ***
Capitolo 8: *** 7 LUNGHI MESI ***
Capitolo 9: *** IL GIORNO TANTO ATTESO E' ARRIVATO ***



Capitolo 1
*** L'ABBIAMO SCAMPATA BELLA ***


Erano le otto del mattino Yuu si svegliò inebriato da un dolce profumo proveniente dalla cucina. Guardò l’altra parte del letto ed era ancora li, il suo amore-  Miki! Sei ancora qui- sussurrò tra sé e sé lasciandosi uscire, quasi per sbaglio, le parole di bocca- Se i nostri genitori lo sapessero?!- anche questa volta le parole gli uscirono da quelle labbra che la sera prima erano state chiuse dolcemente da quelle morbide di Miki. Le percorse la schiena nuda con una mano gelida in una sorte di carezza. La vide muoversi e lamentarsi per il freddo abbraccio che l’aveva accolta quella mattina nel mondo. Si girò verso Yuu. Solo dopo si rese conto era già mattina, che i loro genitori erano già svegli e che guardandolo negli occhi aveva sempre più voglia di stringersi a lui per tutto il giorno. Invece no, non poteva- Oh no! Mi sono addormentata! Come è possibile! Perché non mi hai svegliata?!- li disse e lui con voce ancora addormentata rispose- E avrei dovuto svegliare e poi mandare via un così bel fiorellino come te!- Poi con un gesto imprevisto si mise sopra di lei e iniziò  baciarla. Miki  si sentì folgorata dalle stesse sensazioni che aveva provato anche la notte precedente.- No, non possiamo Yuu! Non si può! È mattina! Non mi tentare, lo sai che non ti so  resistere!- lui quasi deluso si alzò e mettendosi la camicia le diede un bacio e uscì dalla stanza.
Lì trovò tutti in cucina, attorno alla tavola con sguardo severo e irritato – Che c’è?-  domandò lui con aria impacciata. In quel momento l’unica cosa che li venne in mente fu” ecco ci hanno beccati” – Miki, quella furbetta, non è tornata a casa questa notte! Poteva perlomeno dircelo!- disse uno – l’avremmo lasciata andare! Ma appena si farà vedere una bella punizione non gliela toglierà nessuno! Non uscirà più di casa, questa è una promessa!- l’unica cosa che avrebbe voluto dire sarebbe stato “ non è vero! Miki non è così! Non è stata fuori tutta la notte. Era con me, accanto a me, in camera mia.” Ma l’unica cosa che disse fu- No non è vero. Era da Meiko. Lo aveva detto a me ma, con il lavoro e tutto mi sono dimenticato di dirvelo, tornerà tra poco.- Con un balzo iniziò a salire le scale facendo quattro gradini alla volta. Entrò in camera e vide Miki con ancora il seno scoperto che si allacciava la camicetta.- Yuu che fai! Perché hai il fiatone- e lui – i….i nostri genitori- alla parola genitore capì tutto li si spalancarono gli occhi  che le si riempirono di lacrime.- Hanno scoperto tutto! Lo sapevo che sarebbero venuti a saperlo! E adesso che faremo non ci faranno mai vivere ancora insieme! Ho rovinato tutto! Come sempre….- Yuu, capendo che la ragazza aveva frainteso tutto le andò accanto e la abbracciò, si mise in ginocchio e con le dita le pulì le lacrime che fuoriuscivano dai suoi occhi come acqua da un rubinetto. – non piangere! Non serve! Hai frainteso! I nostri genitori non sanno niente! Anzi… pensano che tu sia stata fuori tutta la notte solo perché hanno notato che non eri in camera tua! Appunto se te lo chiedono tu stanotte hai dormito a casa di Meiko OK?! E me lo avevi detto ieri a scuola- gli ultimi goccioloni uscirono dai suoi lividi occhini.- A…OK? Ti ringrazio Yuu e….. ti ….-non fece in tempo a finire la frase che Yuu la baciò.- anch’io Miki! Tanto- rimasero li per altri cinque minuti scambiandosi carezze e baci. Erano innamorati e niente avrebbe potuto separarli.





angolo dello scrittore
cari lettori ( sempre se esistete) questo è il primo capitolo di una storia che spero vi piacerà. Mi raccomando recensite in tanti al prossimo episodio e buona lettura! :-)

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Capitolo 2
*** La recita continua ***


LA RECITACONTINUA

-Ora basta! vatti a vestire, metti il pigiama dentro una borsa, ti aspetto tra cinque minuti qui!- disse Yuu con estrema decisione.
-Ok ma perché? A cosa servirebbe?!-
-fallo e basta!-
Uscì cautamente dalla porta e quatta quatta si diresse in camera sua.  Cinque minuti dopo tornò in camera di Yuu che le disse- era ora!- senza darle nessuna spiegazione la prese in braccio e uscì dalla finestra. La poggio a terra e poi tornò con qualche salto tornò in camera.
-ci vediamo fra un po’! -e con la mano le mandò un bacio e le fece l’occhiolino. Lei lo accolse volentieri e si avviò alla porta di ingresso. La notte era finita, e ora si tornava a recitare come tutti i santi giorni. Appena suonò il campanello sentì qualcuno che dietro la porta urlò- vado io!- era Yuu!.
Aprì la porta guardando la cucina e disse- Sto aspettando una amic…..!- quando girò la testa e vide Miki dissi facendoli l’occhiolino in segno di complicità.
- Ma guarda chi si fa vedere Miki!!!!!!!!!-
I genitori al suono di quel nome scattarono dalle loro sedie ansiosi- Miki ma dov’eri finita?- disse uno- potevi almeno avvertirci!-
-Ma come Yuu non ve lo ha detto. Sono andata da Meiko a studiare, e così mi sono fermata a dormire da lei. Gliel’ho detto ieri a scuola. Non preoccupatevi sto bene.- disse con la massima tranquillità poi aggiunse- ora però se, non vi dispiace, vado in camera mia perchè questa notte io e Meiko abbiamo fatto le ore piccole- con uno sguardo divertito guardò Yuu che sorrise arrossendo. Tornarono in camera insieme e quando si divisero per andare ognuno nella propria camera si scambiarono un ingenuo bacio ed un bellissimo e lungo abbraccio.
- ora vado! Ci vediamo più tardi!-
Si avviò verso camera sua. Si sedette alla scrivania e iniziò a scrivere sul suo diario.
-cara Meiko, non puoi nemmeno immaginare come mi sento in questo momento. È un mix di felicità e tristezza di eccitazione e depressione. Non vedo l’ora che incomincino le vacanze estive così Yuu mi porterà in viaggio con lui. Non sai quanto desideri poter stare sola con Yuu. Sono allo stesso tempo felice e eccitata per ciò che c’è stato tra noi questa notte! Però allo stesso tempo non posso sopportare di dover tenere nascosta ai miei la nostra relazione, di dover recitare tutto il santo giorno.- registrò tutto nel suo piccolo robot. Guardò e tenne stretto per qualche minuto il ranocchio, quel pupazzino che tanto amava che le aveva regalato Yuu al loro primo appuntamento. Fra pochi giorni sarebbe stato il suo compleanno. L’unica cosa che desiderava era stare sola con lui! Poi si sdraiò sul letto dove si addormentò.

Yu intanto era in camera sua. Stava facendo il letto dove trovò un elastico di Miki che doveva esserli caduto la sera prima. Lo annusò pensando che dentro ad esso fosse racchiuso il dolce sapore del suo amore. Uscì dalla stanza. Quando entrò nella camera di Miki la trovò a letto che dormiva. Era bellissima si sedette su una sedia e la fissò per ore e ore pensando che non sarebbe mai stato stanco di guardare quel dolce visetto.

 
 

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Capitolo 3
*** DA SOLI SULLA SPIAGGIA ***


Passarono due giorni e finalmente arrivò il grande giorno. Era il compleanno di Miki. Miki apri i suoi dolci e grandi occhi consapevole che in quel giorno sarebbe stata festeggiata da tutti. La cosa che più le interessava era però di poter stare sola con Yuu. Sentì passi che percorrevano il corridoio. Guardò l’orologio erano le cinque della mattina chi poteva essere! Vide la maniglia che girava la porta si aprì e da dietro scorse capelli biondi mani delicate e un bellissimo viso che la guardava.-Yuu!- urlò ma non potè andare avanti perché Yuu corse a tapparli la bocca . Chiuse la porta e a bassa voce disse – Auguri amore mio ! fai piano però altrimenti i nostri genitori si sveglieranno!- le vide illuminarsi gli occhi e disse- sei stato il primo!? Te ne sei ricordato- -Cosa pensavi che me ne dimenticassi!? Non sono mica come te!- Miki sorrise sapendo che stava scherzando. -semplicemente… volevo passare un po’ di tempo da solo con te. Pensavo che oggi avresti voluto passare il tuo tempo con i tuoi amici e non con un fidanzato nascosto…- il sorriso svanì dalla faccia di Miki che disse- Yuu …come puoi pensarlo. Non potrei ma volere questo! Anzi, non sai quanto vorrei passare una giornata con te…- le sue guance si arroventarono e Yuu le spense mettendole a contatto con la sua pelle fredda dandole un bacio. – come sei freddo- chiese lei - Eh! Effettivamente fa un po’ freddo!- -allora cosa ci fai ancora li vieni qui con me sotto le coperte?!- Con questo Yuu si spostò dal bordo del letto a sotto le coperte accanto a Miki, abbracciati più che mai per non cadere dal letto piccolo. Rimasero così per molte ore scambiandosi abbracci e baci indimenticabili da togliere il fiato. Tutto terminò quando alle otto sentirono voci confusionarie e passi nel corridoio. -sono i nostri! Corri va via! Scappa ! se ti trovano siamo nei guai!- - e da dove esco sono nel corridoio!- -Dalla finestra! Sei capace lo hai già fatto una volta! Sbrigati però staranno sicuramente venendo a svegliarti per venire tutti insieme a farmi gli auguri!- Yu uscì dalla finestra e come già aveva fatto una volta tornò in camera sua e si mise sotto le coperte appena in tempo perché proprio in quel momento i suoi genitori entrarono nella stanza. - Yuu svegliati vieni a fare gli auguri a Miki.- dissero in coro. Facendo finta di essersi appena svegliato disse:- COSAAA? Mi dovrei svegliare per fare gli auguri a quella la! Ma anche no?! Glieli farò più tardi!- -abbiamo detto MUOVITI quindi alzati!- gli dispiaceva dover fingere in quel modo spudorato e in certi momenti persino trattare male Miki per non fare sospettare di niente. Si alzò e li seguì. Aprirono la porta con una torta che prima non aveva notato, con 16 candeline che portava sua madre tra le braccia. -SORPRESAA!!!!- -BUON COMPLEANNO MIKI- La trovarono alla finestra che guardava fuori con aria preoccupata. Si girò vedendo che tra loro c’era anche Yuu il suo viso riprese colore e la stessa espressione di sempre ricomparve nel suo viso. -tanti auguri Miki- le disse Yuu - Eeeee si siamo riusciti a svegliarlo. Pensa che questo pelandrone non voleva neanche venire.- disse uno dei genitori. -a si???! Non volevi! Poi me la paghi!- e si scambiarono un complice sguardo. -Miki- disse a un certo punto-oggi ti va di venire con me da Meiko insieme agli altri per festeggiare il compleanno?- -Ovviamente!- disse decisa anche se nel suo tono di voce vi era anche, un po’ di tristezza. Percependola Yuu li fece l’occhiolino provandole a spiegare l’imbroglio. La mattina la passarono a scambiarsi i regali. Quando arrivo il turno di Yuu lui disse-io non ce l’ho il regalo! Te l’ho fatto con gli altri. Lo vedrai oggi pomeriggio!- - ok - La mattina passò in fretta per Miki che attendeva con ansia il pomeriggio che avrebbe passato con Yuu. Quel pomeriggio fu speciale. Prima di partire Miki tornò in camera dove trovò un pacchetto bello grosso con accanto un messaggio. Con entusiasmo lo aprì e con molto stupore e vi trovò dentro un bellissimo vestito. Poi prese il biglietto e iniziò a leggere. -care Miki, Questo pomeriggio fatti trovare alle cinque in punto ( non ritardare mi raccomando) sulla spiaggia. Li io ti aspetterò Dal tuo amato Yuu- -Oh Yuu quanto ti amo!- disse eccitata prese il vestito e in un men che non si dica si specchiò. Era stupendo, sembrava una fata. Era di un bianco candido, attillato sul basto ma che si apriva in una gonna, non troppo corta, di tulle che in basso sfumava verso il rosa, pieno di paiette sulle coppette. Era magnifica, come una principessa, uscì dalla stanza e facendo attenzione a non essere beccata dai suoi genitori disse prima di uscire dalla porta di ingresso-MAMMA ESCO!- Si avviò subito verso la spiaggia. Era deserta, non c’era traccia di Yuu ne tanto meno di qualcuno. Guardò l’orologio, erano le cinque in punto cosa era successo? Perché Yuu non era lì? Si sedette sulla sabbia con l’idea di essere stata scaricata. Con le ginocchia accovacciate e la testa appoggiata ad esse con alcune lacrime che le uscivano dagli occhi. -Miki sei già qui! Sei in anticipo o sono io che sono in ritardo?- -A sei venuto?! Pensa che per un momento avevo creduto che mi avessi dato buca.- -Cosa? Come potrei darti buca il giorno del tuo compleanno- Miki si alzò in piedi per mostrarsi in tutto il suo splendore. -come sto? Ti piaccio?- chiese con aria civettuola.- Sei… sei bellissima!- disse lui balbettando un po’ per lo shock- sembri una principessa! Anche se bella lo eri anche prima!- -oh grazie Yuu. Dopotutto è tutto tuo il merito!- -non solo mio il vestito lo ha scelto Meiko- O fa lo stesso sei tu però che me lo hai regalato. Lei li corse in contro e lui la prese al volo tenendola in braccio come un papà fa con la sua bambina e le diede un bacio.

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Capitolo 4
*** LA SPIAGGIA SI AFFOLLA ***


Erano sulla spiaggia, insieme,non avrebbe desiderato altro. - Miki, fra un po’ inizieranno le vacanze estive e…. mi piacerebbe tanto passare le vacanze insieme a te- disse Yuu fissandola. Miki lo guardò intensamente con gli occhi lucidi e notò che questa volta erano le sue, le guance che diventavano color porpora. Doveva essere difficile per lui esprimere le sue emozioni. Durante la vita quotidiana passava il tempo a nascondersi dietro a una maschera. Si vergognava a esprimere i suoi sentimenti. Persino a lei, la ragazza che amava. Spesso la prendeva in giro. Inizialmente la irritava ma poi capì che dietro quella scherzosa battuta voleva semplicemente dire “ ti voglio bene”. - Mi piacerebbe tanto Yuu. Non sai quanto desidererei stare con te anche solo qualche volta, per poco tempo. Farei i salti mortali per non dover fingere come facciamo tutti i giorni. Per poterti dire che ti amo ogni volta che voglio. Per poterti prendere per mano e baciarti ogni qual volta che ho paura, che sono triste che ho bisogno di te. Urlare ai quattro venti quanto ti amo e non dover stare con te nascosti come fossimo dei ladri come dei fuggitivi.- le scapparono due lacrime che le percorsero il caldo viso e poi caddero sulla fresca sabbia- -no non piangere. Sai che vorrei tanto dire tutto a tutti. Ma capisci non lo capirebbe nessuno. Noi due ci amiamo ed è questo l’importante. E comunque….- ci fu una breve pausa, poi Miki vide che Yuu raccolse le mani intorno alla bocca e urlò- IO AMO MIKI!!!!!!!!!!!!- Miki sorrise divertita e a sua volta urlò- IO AMO YUU!!!!!!!!!!- lo avevano fatto. Quella pazzia. Lo avevano fatto insieme e questo significava che insieme potevano fare qualsiasi cosa. -MIKI, YUU MA CHE STATE FACENDO?!- sentirono una voce alle loro spalle. I loro occhi si pietrificarono si guardarono e poi alzandosi da terra si girarono . -GINTA, ARIMI ma che ci fate qui?!- dissero all’unisono. Per fortuna pericolo scampato. -stavamo venendo a casa vostra per farti gli auguri Miki. Quando vi abiamo sentito urlare- disse Ginta. – ma siete pazzi a urlare certe cose ai quattro venti? Lo sapete che le voci girano?e se i vostri genitori lo venissero a sapere?- disse Arimi con aria severa. - Effettivamente ai ragione. Siamo stati degli sciocchi!- dissero in risposta - ma vedete. Siamo o almeno sono convinta che insieme potremmo fare qualsiasi cosa.- disse Miki cercando la mano e il consenso di Yuu. Yuu la guardò e poi fece cenno di si con la testa stringendo forte la mano di Miki. Si guardarono e si sorrisero e poi si avvicinarono sempre di più arrivando a sfiorarsi con i nasi. - hmhm!- fece Arimi e in tre secondi e mezzo si divisero e divennero entrambi bordoe. - oh? Comunque possiamo unirci a voi?- disse Arimi inconsciamente. -in realtà….- iniziò Miki. -si certo che potete- la interruppe Yuu. -che problema c’è?- ripetè, Miki pensò: “ come che problema c’è? È il mio compleanno e volevo passarlo con te ma niente sembra che tu non ci riesca” iniziò a piangere si staccò dalla sua mano e iniziò a correre. - Miki ma dove vai?- urlò lui. Poi capì la gaff che aveva appena fatto. - scusate forse è meglio che noi togliamo il disturbo- disse Ginta iniziando a spingere via Arimi. Yuu a quel punto disse- Grazie! Comunque scusate è stata tutta colpa mia!- poi iniziò a correre dietro a Miki. -Miki! Miki ! ferma non scappare!- iniziò a urlare. In poco tempo riuscì a raggiungerla. Le saltò sopra e la spinse per terra poi le si mise a cavalcioni fissandole le mani a terra. -FERMA!- disse – Non scappare! Ho sbagliato ! lo so!- Miki allora riprese a combattere per liberarsi. - lasciami Yuu. Perché non torni da Arimi!- poi sentì una, poi due poi infinite goccie che li caddero sulle guance. Di certo non erano gocce di pioggia. Erano lacrime. Quelle di Yuu che quasi inconsciamente le perdeva dai suoi grandi occhi castani. Lui mollò la presa. Poi piano piano si alzò e disse con un filo di voce. -Ok! Scusami, mi dispiace. Non ti dirò più fastidio lo prometto- poi si girò e iniziò ad andare via. Miki si alzò li corse in contro e, come prima lui aveva fatto, li si buttò sopra e disse con le lacrime agli occhi - non farlo. Ti prego! Non voglio! Non smettere di darmi fastidio. Ti supplico. Mi piace quando lo fai. Mi fai sentire importante.- Anche lui sentì le sue lacrime cadergli sulla faccia. Si avvicinarono e si baciarono.

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Capitolo 5
*** UNA SERATA IN DISCOTECA ***


Il pomeriggio finì presto, d’altronde si sa che quando ci si diverte il tempo vola. Il tempo era bello l’acqua era tiepida. Giocarono con l’acqua, fecero castelli di sabbia, parevano due ragazzi che non sono mai stati al mare. Guardarono il sole abbracciare l’acqua colorandola, insieme al cielo, di un rosso vivo. Si abbracciarono e lo guardarono finche il sole non esisteva più e si iniziarono a scorgere le prime stelle nel cielo. - è tardi,dobbiamo tornare a casa Yuu- disse a malincuore Miki. -no perché? La notte è ancora giovane. Dimmi Miki sei mai stata in discoteca?- le chiese guardandola negli occhi. Lei disse di no scossando la testa. - come no? Ormai sei grande! Ti andrebbe di venirci con me?- -si ma non sono capace di ballare!- - non preoccuparti neanche io. Su andiamo ne conosco uno che fa proprio a caso nostro- e così si diressero verso il centro e dopo qualche minuto entrarono in un locale. - lo SMILE. Ne hai mai sentito parlare?- - No. Non sono molto esperta di discoteche te l’ho detto- -ma come è la più famosa di tutta la città?! Su vieni entriamo.- Entrarono nel locale e si trovarono in un locale scuro , con luci bianche che a getto illuminavano la stanza, con una musica orecchiabile e carina. - su vieni Miki! Buttiamoci!- -Ok!- si dissero urlando perché con la musica alta non si sarebbero sentiti. Ballarono spensierati per parecchio tempo, quando Miki li urlò all’orecchio. -Yuu non mi sento molto bene! Mi manca l’aria, portami a casa- Yuu la guardò: era pallida, fredda e non si reggeva in piedi. Quando meno se lo aspettò se la vide cadere ai piedi svenuta in mezzo alla pista da ballo. Yuu la raccolse preoccupato da terra e la portò fuori dal locale. - Miki, Miki! Riprenditi ti prego- era già successo se lo ricordava bene la prima volta era stato nel bagno di casa loro quando erano stati a casa da soli pochi giorni prima. -Miki, Miki su apri gli occhi. Guardami.- Miki dopo qualche minuto riprese conoscenza e si trovò sdraiata tra le braccia di Yuu. - Yuu cosa è successo?- -Sei svenuta, ancora, ti ho dovuto riprendere in braccio. Non farci mica l’abitudine però!?- disse sdrammatizzando la situazione. Miki sorrise ancora intontita dal sonno che improvvisamente l’aveva pervasa. - Mi dispiace Yuu. Sembro una bambina che viene perennemente protetta e presa in braccio da te.- - Ma che dici guarda che mi fa piacere!- esclamò – piuttosto non credi che dovresti andare da un dottore? Ultimamente sei strana. Sei già svenuto due volte nell’arco di qualche giorno. Sei molto debole. Tutto ok?- - si, si non ti preoccupare, avrò la pressione bassa. Non c’è alcun problema. O perlomeno se ce n’è uno tu sarai il primo a saperlo. Te lo prometto. Se ti può far stare meglio andrò dal dottore- - ok. Vieni su torniamo a casa- ANGOLO DELL'AUTRICE SPERO VI PIACCIA LA MIA SERIE CHE PRESTO AVRA' UNA GRANDE SVOLTA POI VEDRETE.RECENSITE IN TANTI PERCHE' MI FA SAPERE COSA NE PENSATE. MI SCUSO IN ANTICIPO PER GLI ERRORI CHE CI SARANNO MA SAPPIATE CHE è TUTTA COLPA DI maka_evans97 CHE NELLE ORE DI ITALIANO DORMIVA INVECE DI LEGGERE E CORREGERE LE MIE STORIE SCHERZO MARINA TVB

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Capitolo 6
*** UNA BRUTTA SORPRESA ***


Tornando a casa Miki ripensò a ciò che le aveva detto Yuu. Nelle ultime settimane era molto strana: era ingrassata, irascibile e molto debole. Arrivarono a casa e ognuno tornò nella propria camera. Il giorno dopo Yuu non la trovò in camera. Andò così a parlare con i suoi genitori che dissero che era andata via presto da Meiko. * - Meiko. Non so cosa mi prende in questi giorni- disse Miki all’amica - Cos’è che i turba. Sei triste? È successo qualcosa con Yuu?- -No no niente di tutto questo. Anzi con Yuu va alla grande. È solo che nelle ultime 2 settimane sono sempre più debole sono già svenuta due volte. Sono ingrassata di 3 kg e per di più sono molto irascibile. Passo in un secondo dal massimo della felicità alla massima tristezza. Piango e poi subito dopo rido. Cosa mi stà succedendo?! Stò diventando bazza?!- - Oh mio dio la cosa si fa strana! Sei già stata da un dottore?- -No non ancora ma ho promesso a Yuu che ci sarei andata al più presto- -Brava! Perché se è quello che penso io non sarà una bella notizia.- - Ah si? E cosa dovrei avere? Dimmelo Meiko è grave?- -No,no stai tranquilla ma vai dal medico, il mio è solo un sospetto.- - Ok poi ti racconto – -Ok ma ora vai!- -Si ciao Meiko- Poi uscì dalla porta di casa. Meiko appena uscì disse -credo proprio che il mio non sia solo un sospetto- Il giorno dopo Miki finalmente andò dal medico. -buongiorno- - buongiorno. A cosa devo la vostra visita?- -ultimamente non stò molto bene. Nelle ultime settimane sono svenuta 2 volte. Poi sono irascibile piango, riso, non mi è mai capitato una cosa del genere. Forse ho la pressione basa. È grave dottore?- -non saprei. Vorrei fare alcuni esami signorina se non le dispiace- - si si non si preoccupi- -perfetto partiamo con l’esame delle urine- -si va bene- -ok il risultato arriverà fra qualche giorno. Arrivederci a presto.- - Ok arrivederci.- Camminando per tornare a casa pensò a ciò che aveva detto Meiko. Chi sa cosa voleva dire? Era preoccupata. Poi si guardò la pancietta. -sto ingrassando. Colpa dei dolci che mangio alla gelateria. Se continuo così presto Yuu non mi vorrà più perché sono un tricheco.- -ora mi metterò a dieta- Andò in farmacia. Diede la pipetta che era piena della sua pipì e ne approfittò per comprare delle pillole dimagranti. Tornando a casa, incontrò Yuu, era bello come sempre, lo salutò e poi andò in camera sua. Si sedette sul letto e prese fuori le pillole per leggere le istruzioni. Dopo poco la raggiunse Yuu. Che le disse sedendosi sul letto accanto a lei – ciao amore, come va?- e lei rispose – bene grazie. Sono stata dal dottore- -si? E cosa ti ha detto?- -niente purtroppo. Mi ha fatto fare degli esami. I risultati arriveranno fra qualche giorno.- - ok ma cos’è quello?- disse indicando le pillole. -niente sono pillole dimagranti. Sto ingrassando e queste mi daranno una mano- -non devi sei bella così come sei. E comunque non mi sembra che tu sia ingrassata. Anzi se sei debole come adesso, mangiare è l’unica soluzione.- Poi le prese e uscì dalla porta. -uffa Yuu- I giorni passarono in fretta e dopo 3 giorni arrivarono gli esami. -DRINN! DRINN!- -vado iooooo!!!- urlò Miki che aspettava una telefonata. -Pronto sono Miki!- - Ciao Miki sono Yocoama- - ah dottore è lei. Aspettavo una sua telefonata. Ha i risultati degli esami?- -si ti ho chiamato per questo . prima una domanda. Da quant’è che non ti viene il ciclo?- - perché? Cosa centra mi devono ancora venire- disse arrossendo leggermente. - Ah. Non vorrei dartela io questa notizia ma….- -si mi dica!- - questo mese non ti verrà il ciclo a dire la verità non ti verranno per 9 mesi se tutto va bene. Miki sei incinta- Miki si sentì mancare il telefono le cadde di mano. Yuu passandole davanti corse a soccorrerla pensando avesse un altro mancamento - ok ti ringrazio arrivederci.- disse con un filo di voce alla cornetta. -cosa c’è Miki!- le chiese preoccupato Yuu. - l’irrascibilità. I mancamenti. L’aumento di peso.- Yuu la guardò e ancora rispose - cosa? Hai avuto i risultati degli esami.- -come sono andati è grave?- -molto- poi alzò lo sguardo verso gli occhi del fidanzato. -sono…….- -cosa Miki?- -sono incinta- disse con l’ultimo filo di voce che le avanzava. Poi scoppiò a piangere. -i…incinta?- disse sconvolto lui. -ma… ma come è possibile. Siamo stati attenti. Abbiamo usato i metodi contraccettivi- -eppure è successo. Non so cosa dire, non so come, ma è successo.- e poi scoppiò a piangere nella più totale depressione corse in camera sua. Yuu rimase fermo immobile per qualche minuto poi si alzò e corse in camera di Miki. -come stai?- -male!- disse con gli occhi rossi di qualcuno che a appena smesso di piangere -mi dispiace Miki è stata tutta colpa mia- -no! Non solo tua è stata anche mia- Yuu allora si andò a sedere accanto a Miki sdraiata sul letto con i pugni stretti sul cuscino. -il problema non è il bambino. Il problema sono i nostri genitori. Il bambino è la cosa più bella che mi poteva accadere, avere n figlio dall’uomo he amo. Il problema sono loro. Pensa come reagiranno non sapevano neanche ero fidanzata con te poi pensa quando sapranno che il padre del bambino sei tu?- -capisco. Sappi comunque che ti rimarrò accanto sempre in qualsiasi momento.- -ti ringrazio Yuu. Ma come faremo con i nostri genitori?- li chiese preoccupata. -glielo spiegheremo. Se ci vogliono bene ci capiranno- -va bene. Quando pensi di dirglielo?- -anche adesso se tu ti senti pronta.- -si. Io sono pronta. Andiamo.- Si alzarono in piedi e mano nella mano entrarono in salotto dove li trovarono tutti seduti sul divano che leggevano giornali diversi. - mamma- disse Miki. -papà- disse Yuu. Poi insieme dissero con decisione – dobbiamo dirvi una cosa- -oh ciao ragazzi dice tutto- disse uno. -cìè qualche problema?- disse l’alto -si. Uno bello grosso.- -o mio dio cosa è successo?- - be vedete Miki è …….. è incinta!- - incinta!!!!!- ripeterono tutti in coro distogliendo lo sguardo dal giornale che leggevano. - si purtroppo è così- disse Miki imbarazzata - ma… ma di chi? Lo conosciamo?—disse una delle due mamme. -si lo conoscete meglio di quanto credete.- E come si chiama quel farabutto che ha messo incinta la mia bambina???- A quel punto Yuu fece 2 passi avanti e con aria colpevole disse - sono stato io- -COSAAAAAAAAA??????????!!!!!!!!!- dissero in coro. Poi videro il padre di Yuu e quello di Miki svenire all’improvviso. -ma… ma come hai potuto è tua sorella per dio!- - no! Non è vero. Non siamo fratelli, e non è un farabutto. È il mio fidanzato e non vi permetto di insultarlo- disse Miki con prepotenza - ma…ma Miki- dissero le mamme. Uno dei due genitore riprese i sensi e disse - da quand’è che va avanti questa situazione?- - da…da praticamente quando ci siamo conosciuti- disse Yuu balbettando. -perché non ce lo avete mai detto ragazzi?- dissero. -perché sapevamo che non avreste mai approvato. Pensavamo che quando lo sareste venuto a sapere ci avreste separati. - ma no! Da cosa lo avete dedotto? Non avremmo mai distrutto una bella relazione come la vostra! Lo sappiamo cosa si prova!- - siamo molto contenti per voi ragazzi!- -come avete pensato di fare con il bambino?- -lo terremo, è frutto del nostro amore. E dobbiamo crescerlo. So che siamo giovani ma entrambi abbiamo dei risparmi da parte perché volevamo fare un viaggio questa estate. Ma lo utilizzeremo per prenderci un appartamento in affitto per i pannolini e tutto il resto- - quindi avete deciso di andarvene di casa?- - si penso che sia la cosa più giusta- Poi il silenzio dopo tutto l’avevano presa bene pensavano avessero reagito molto peggio. Quindi sarebbero andati a vivere da soli dove avrebbero cresciuto al meglio il loro piccolo.

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Capitolo 7
*** CERCASI CASA ***


Girarono tutto il pomeriggio per la città mano nella mano , finalmente, non avrebbero più dovuto nascondersi, in cerca di una casa. Ma tutte erano o troppo care o troppo piccole per poter ospitare una famiglia di tre persone. Infine ne trovarono una era appena fuori città in mezzo al verde. Una piccola graziosa casina con i muri merlati. 2 stanza da letto, un salotto, la cucina , il bagno con una grande vasca. La cosa più bella però era il laghetto giapponese con dentro pesciolini di tutti i colori. Il prezzo era alto rispetto a tutte le altre case ma non eccessivamente. - Prendiamo questa Yuu ti prego.- disse Miki. - Per essere bella è bella però è un po’ lontana dalla città. Dovremmo prendere tutte le mattine un autobus per andare al lavoro o a scuola. E poi non costa poco. Solo con i nostri risparmi e il mio misero stipendio sarà difficile mantenerla.- - Ti prego Yuu . Per gli autobus non è un problema e poi con anche il mio stipendio ci riusciremo.- - Con il tuo stipendio? Ma Miki tu non andrai a lavorare! Nelle tue condizioni?- - Certo finché posso giocherò a tennis, andrò a scuola, lavorerò in gelateria.- - Ma dovrai riposare.- - Mi riposerò non preoccuparti. E poi nelle coppie ci si aiuta a vicenda no?- - Va bene – poi si avvicinarono e si baciarono. - Va bene prendiamo questa.- disse Yuu all’agente che li lasciò soli. La casa era interamente arredata . Andarono nella camera che sarebbe diventata la loro e si sdraiarono sul letto. - finalmente – disse Miki con un grande sospiro - cosa?- disse Yuu - finalmente potremmo dormire insieme. Non dovremmo più recitare- - già questo è bellissimo- poi le si avvicinò cercando di creare un po’ di intimità tra loro. * Si svegliarono l’uno accanto all’altro e rivestendosi iniziarono a fare il giro della casa. Entrarono nell’altra stanza da letto. Miki si tocco la pancia poi disse -qui dormirà la nostra bambina- - sai Yuu….- - cosa?- - sono contenta che sia tu il padre del mio bambino- Yuu la guardò con occhi dolci e le sorrise - anche io che tu sia la sua mamma- Poi ricominciarono a baciarsi. Ora erano liberi potevano fare tutto ciò che volevano.

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Capitolo 8
*** 7 LUNGHI MESI ***


I mesi passarono e ogni giorno la pancia di Miki cresceva e cresceva sul suo esile corpicino. Ormai aveva abbandonato il lavoro e Yuu aveva raddoppiato i turni. Era a casa raramente e le volte che c’era era talmente tanto teso per Miki che era quasi più irascibile e sclerotico della ragazza incinta. -Yuu!- urlò Miki -oh mio dio. È ora. Sta arrivando, corro a prendere la valigia!- -No Yuu, calmati mancanp ancora 2 mesi. È solo che , ho voglia di fragole.- - fragole ma è inverno.- - lo so ma è irresistibile. Va be proverò a resistere- - va bene. Mi dispiace.- - non preoccuparti. Sono le voglie è normale non preoccuparti.fra un po’ paseranno.- - si, comunque pensavo di prendermi delle ferie. Perché volevo rimanerti vicino in questi ultimi mesi. Qua tutta sola in mezzo al verde con un bambino che deve arrivare…- - va bene. Ma non serve so mantenere a me stessa – - va bene questo lo so. Ma non posso stare un po’ di tempo insieme a te e al mio bambino o bambina?- -certo che puoi- poi con aria giocosa si avvicinò a lui e lo baciò. -MMM! Le tue labbra sanno di cioccolato!- -ti piace è il mio nuovo burrocacao me lo ha prestato Meiko.- - si si è proprio buono fammi risentire- E con impertinenza incominciarono a baciarsi senza tregua Yuu mordicchiava le sue labbra che avevano il dolce sapore del cioccolato . - sembriamo dei ragazzini.- - hai ragione allora abbandoniamoci alla pazzia.- -son d’accordo!- e ancora le due bocche e le due lingue si incontrarono in una impetuosa danza. - ti amo!- disse con imbarazzo Miki. - anche io. Aspetta un attimo!- poi si alzò e scomparve in camera da letto. -dove vai?- - arrivo subito.- Poi dopo qualche minuto ritornò in salotto. Si mise in ginocchio davanti a Miki. - Dimmi che non è quello che penso!- Yuu non le rispose annui solamente. A quel cenno della testa gli occhi di Miki si riempirono di lacrime di gioia. - o Yuu sono così felice- Yuu tirò fuori da dietro la schiena un cofanetto candido nero. Lo aprì e disse - Miki ti andrebbe di diventare mia moglie?- - si si si assolutamente si. Cento volte si.- poi si alzò dal divano e si buttò su yuu. - ti amo Yuu. ti amo – - anche io però tesoro ti prego ora di alzarti che con quella pancia mi schiacci!!!!- - oh scusa è vero. Ma sono così felice- -anche io lo sono. Volevo dartelo dopo il parto ma non ho resistito.- Yuu prese l’anello e lo mise al dito anulare sinistro della donna che amava. Lei guardò attentamente quel bellissimo anello in argento con un diamante sopra. - Yuu ma quanto hai speso? È bellissimo.- -un po’. Ho solamente rinunciato ai fondi per la machina. - nooo. Perché?- - perché ti amo. Cosa avrei dovuto fare?- - ma quei soldi erano tuoi. Tu…tu… hai fatto tutto questo per me?- -si- Poi Miki senza pensarci saltò di nuovo addosso a Yuu. Questa volta però Yuu non si lamentò. Anzi prese ad accarezzarle dolcemente i capelli e poi riprese a baciarla. Mangiarono ciò che c’era siccome con il poco tempo che aveva Yuu e la poca voglia che aveva Miki nessuno aveva fatto la spesa. Poi entrambi andarono a letto esausti. Erano vicini anzi vicinissimi sia per scambiarsi calore sia per scamiarsi alcune innocenti, dolci coccole. - yuu senti- disse Miki. Poi prese la mano del fidanzato e se la mise sulla grossa pancia. - scalcia?!- disse sorpreso e inesperto Yuu. - I è un po’ che fa così- - ma non ti fa male?- chiese Yuu ingenuo come un bambino che chiede alla sua mamma. - no stai tranquillo. Si sta solo preparando.- - preparando a cosa?- - a uscire. Domani ci sarà l’ultima ecografia ti va di venire con me?- - voglio sapere come sarà il nostro bambino. Se sarà maschio oppure femmina- - io avrei preferito rimanere nel dubbio ma se tu vuoi saperlo…- - allora lo saprò solo io.- Poi si avvicinarono fino ad avere ogni centimetro di pelle a contatto - buona notte amori miei- disse amorevolmente Yuu - buona notte amore mio- rispose miki. Poi spensero le luci e si addormentarono spensieratamente. La matina dopo presero insieme la corriera e arrivarono davanti all’ospedale fino ad arrivare finalmente in quello giusto “ ginecologia/ ostetricia” - salve avevo prenotato per l’ultima ecografia.- - il suo nome prego?- disse una giovane infermiera secca e alta con la puzza sotto il naso. - Miki Koishikawa.- - a si eccola qui nell’ultimo ambulatorio in fondo- -grazie- Poi si avviò e Yuu la seguì a ruota. - scusi lei non può entrare. È permesso l’ingresso solo ai parenti.- - ma io- - lo lasci venire è il mio fidanzato non chè futuro marito. Le basta questo signorina! – disse impulsiva e violenta Miki. - mi scusi in questo caso può entrare- - grazie- E riprese òa mano di Miki incamminandosi verso l’ambulatorio giusto. -avanti il prossimo- sentirono provenire dall’interno. - Siamo no vieni Yuu entriamo- Emozionato come un bambino il primo giorno di scuola entrò tremando dentro lo studio del dottore. - Miki ciao. Come ti senti? Ormai è ora è? È emozionata?- disse il dottore con aria amichevole. - salve dottore. Ma non male. Fra due mesi finirà tutto sono così emozionata- - non preoccuparti andrà tutto bene- -lo spero- Poi il dottore notò finalmente la figura che stava accanto a lei. -Miki chi è questo bel ragazzo il tuo fidanzato? il neo papà?- - E’ si proprio così. È questo bel giovanotto il papà del mio bambino. Il mio fidanzato Yuu Matura.- - piacere. Mi ha sempre parlato bene di te. Complimenti hai una ragazza veramente eccezionale. Mi sembri un po’ emozionato o sbaglio?- - no no non saglia. È persino più eccitato e nervoso di me!?- - simpatica!!!- le disse sottovoce Yuu. - bene se non mi sbaglio questa è l’ultima ecografia prima del parto.- Disse scrivendo in alcuni fogli sparsi sulla scrivania. - no non sbaglia- disse Miki. - Ah un’ultima cosa. Sa benissimo che io non volevo sapere il sesso del bambino vero? Be mio mar…… cioè volevo dire Yuu voleva saperlo quindi glielo dica dopo in segreto va bene?- - come desideri. Forza sdraiati sul lettino. E tira su la maglietta- disse il medico. - Yuu? Vieni qui accanto a me?- - si arrivo.- e le si mise accanto stringendoli forte la mano. Subito dopo il dottore si mise all’opera. Mise una misteriosa, agli occhi di Yuu, pomata blu fredda sulla pancia della ragazza. -3,2,1 via- poi disse toccando la pancia con un telecomando. Al via sullo schermo del televisore comparve un’immagine bianca e blu inizialmente poco chiara poi sempre più diluita e distinta- - ecco qua il vostro bel pupo- disse il dottore scherzando. -hai visto amore. Questo è il nostro bambino. Tuo figlio.- poi sentì la mano bagnarsi di calde lacrime che fuoriuscivano dagli splendidi occhi di Yuu. - no Yuu non piangere. Che hai fatto? Non ti piace?- - no è solo che (NHH) sono (NHH) commosso. Quello è il mio bambino ( NHH) è bellissimo (NHH).- -guardate ragazzi. Qui ci sono i piedini le manine la testa e ……- disse il dottore mostrando ciascuna parte con un dito. – c’è qualcosa che non va? E…. cosa?- - E………. è un bellissimo bambino.- disse con aria da imbecille. -si ha proprio ragione è bellissimo. La ringrazio dottore.- disse Yuu ancora con le lacrime agli occhi. -prego- Dopo qualche minuto Miki si alzò si pulì la pancia dalla crema gelida e si rivestì. Pooi uscirono insieme dalla porta. - la ringrazio dottore. Ci rivedremo presto spero.- -arrivederci e buona fortuna- -arrivederci- poi uscirono dalla porta - Hai visto? Ti è piaciuto?- - si molto- - Hai saputo il sesso?- - no alla fine ho cambiato idea ho pensato che essendo nostro figlio non è importante il sesso in questo momento.- - hai ragione la penso così anche io- - ti amo Yuu- - anche io- * -ti va di andare a trovare i nostri genitori? È da un po’ che non ci andiamo e poi vorrei andare anche un po’ da Meiko.- - va bene torneremo a casa domani. Per stasera ci fermeremo là. Se sei d’accordo.- * Dlin dlon -chi è? Arrivo- si sentì da dentro. Una mano aprì la porta. - Miki, Yuu da quanto tempo come state?- -bene mamma sono solo un po’ stanca. La pancia cresce e i chili aumentano.- -o mia cara, la mia bambina. Solo 16 anni e quasi madre.- -avete già comprato i vestitini?- -i pannolini?- -i biberon?- - le salviettine?- Dissero uno alla volta con molta agitazione. - mamma papà calmatevi mancano ancora 2 mesi- Disse Miki cercando di calmarli. - e tutto il tempo che vogliamo- - ok- dissero un po’ delusi. La serata passo con domande indiscrete da parte dei genitori e risposte seccate dai rispettivi figli. Poi arrivò finalmente il momento di andare a dormire. Entrambi dormirono nel etto che prima apparteneva a Yuu perché era l’unico matrimoniale. La mattina si ritrovarono come tutte le mattine abbracciati, mano nella mano. Erano contenti, finalmente potevano fare ciò che volevano in casa loro, fuori in casa dei loro genitori. Non dovevano più nascondersi dalla gente. Potevano far vedere agli altri, quanto si amavano. Quella mattina Miki si alzò presto diede un bacio a Yuu che ancora dormiva ma che comunque partecipò al bacio come se fosse inebriato da un magnifico sogno. - dove vai?—chiese Yuu quando le labbra di Miki si staccarono dalle sue. - vado da Meiko. È da tanto che non ci vediamo!- rispose Miki, poi rimise le se labbra sopra quelle dell’amato come se entrambe le bocche erano state colpite da una forte crisi di astinenza da bacio. -ti amo- disse Yuu impegnato nell’assaporare la sua amata. - Anche io- disse Miki risedendosi sul letto per aumentare il contatto tra i 2 corpi. -ma devo andare!- poi si staccò di colpo trascinando via le sue lavora che sembravano fossero diventate un corpo indipendente che non voleva abbandonare quella dolce effusione. - ci vediamo più tardi- disse Miki girandosi. - va bene. Mi mancherai- disse Yuu afferrandoli e baciandole la mano. -anche tu- e finalmente uscì dalla stanza. Corse giù dalle scale tenendosi stretta la panciona che traballava pericolosamente e la schiena che a causa del peso dell pancia si piegava notevolmente. - mamma vado da Meiko- - si d’accordo. Ci sarai per pranzo?- - penso di si- poi uscì dalla porta. In qualche minuto arrivò da Meiko che l’accolse con le lacrime agli occhi in casa sua. - Miki, amica mia, da quanto tempo.- - e gia tanto non ci vediamo da quando io e Yuu non ci siamo trasferiti e abbiamo lasciato la scuola.- - e già come sta a neo mamma?- - mah non c’è male. Mi fa male la schiena un po’ per il peso del resto tutto bene. Tu invece? Cosa mi racconti?- -mi sono fidanzata!- - a si e con chi?- - con Nacchan. Si è trasferito di nuovo.- - a si e dove?- - be qui. Sai in casa mia adesso. I miei genitori si sono trasferiti nella casa al mare e a me hanno lasciato questa. Nacchan sarà a casa tra poco è uscito per alcune commissioni. E te e Yuu?- Miki allora a quella domanda non rispose bastò solo un gesto per convincere Meiko. Tirò su lo la mano destra e le mostrò l’anello. - vi sposate? E quando? Non siete un po’ giovani? Quando te lo ha chiesto- chiese confusa per lo shock Meiko. - be ci sposeremo dopo la nascita del bambino. Me lo ha chiesto la scorsa sera. Sono così felice. Viviamo già insieme e abbiamo un bambino o una bambina- - come non sai se è maschio o femmina?- - no entrambi abbiamo deciso si non saperlo fino alla nascita ovviamente pensiamo che non sia importante visto che è il nostro bambino va bene qualsiasi sia il suo sesso- - E’ vero. Non hai paura di cosa succederà? Dico il parto. Sei giovane, inesperta. Non sentirai più un dolore del genere. Dicono sia lancinante.- - lo so e preferisco non pensarci. Mia mamma mi ha fatto vedere il video del suo parto e credimi non ho mai visto una cosa così schifosa.- - pensa che capiterà pure a te.- - o mio dio che schifo. Ma serve per fare venire al mondo il mio cucciolo.- - tu e Nacchan avete deciso di mettere su famiglia?- continuò - si ma è ancora presto- -hai ragione. Il mio è stato uno sbaglio. Non devi farlo anche tu. Non sai quanto vorrei giocare ancora a tennis uscire la sera con gli amici e soprattutto andare a scuola ma non posso.- - mi dispiace Miki- disse con tono di compassione. - non preoccuparti. Da altre felicità. Sei sempre servita e riverita a tuo piacimento. Il tuo fidanzato ti adora e ti aiuta in qualsiasi momento. Sei al centro dell’attenzione.- Mentre chiacchieravano la porta si aprì all’improvviso e da dietro compare lo sguardo adulto e stanco di Nacchan. - sono tornata a casa tesoro….- poi si interruppe quando vide Miki. - Professor Nacchan. Da quanto tempo non ci si vede.- poi le corse incontro e lo abbracciò. - ciao Miki. Ma, ma, ma tu sei incinta. Di chi? Ma come? Da quando?- disse scioccato. - è si non mi avevi ancora visto? È di Yuu fra 2 mesi nasce.- - di Yuu Matura. Ma come non eravate fratelli?- - c’è……. Acquisiti. Comunque ci siamo innamorati e….. questo è stato un piccolo imprevisto ma adesso ben voluto errore.- disse sorridendo accarezzandosi la pancia. -v…va bene. Sono felice per voi. Mi raccomando facci vedere il pupo appena nasce.- e si misero tutti a ridere * Mentre tornava a casa pensava a ciò aveva detto “ piccolo errore” pensava e ripensava a quelle parole che li sembravano sbagliate. Una bestemmia che li continuava a occupare la mente. “ no! Non è un errore! Non è vero! Il mio bambino è un miracolo, non è un improvviso errore!” Arrivo a casa e trovo tutti in cucina intenti a preparare il pranzo mentre Yuu sdraiato sul divano a guardare la televisione. - sono tornata- - posso venire vicino a te Yuu?- disse Miki un po’ imbarazzata dallo sguardo vigile dei genitori. Yuu non rispose a parole le fece semplicemente un grande sorriso. Miki allora si mise accanto a lui, abbracciati e innamorati. Vicino a lui gli sguardi indiscreti sei genitori non le faceva né caldo è freddo. Era proprio vero insieme potevano superare qualunque cosa.

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Capitolo 9
*** IL GIORNO TANTO ATTESO E' ARRIVATO ***


Passarono due mesi di felicità e tranquillità. Yuu sembrava sempre più agitato aspettando con ansia il giorno tanto atteso. Era notte fonda quando la bajour si accese improvvisamente. - Yuu che vuoi?- disse Miki con aria scocciata. -Ma ti sei fatta la pipì addosso- - no perché?- disse Miki. - perché c’è il letto completamente bagnato?!- disse Yuu sconvolto e anche un po’ divertito -Yuu sai cosa potrebbe voler dire?- - no cosa?- disse ancora ridendo per la figuraccia che aveva fatto Miki. - che mi si sono rotte le acque!!- disse Miki che sentiva l’agitazione salire per tutto il corpo. Yuu non rispose più di se si alzò tutto agitato correndo andò al telefono e chiamò i loro genitori. - dai rispondete vi prego è importante- disse sussurrando sul punto di svenire. - mamma papà sono io Yuu venite subito qui Miki sta per avere il bambino!- esclamò mangiandosi la metà delle parole in totale apnea. - bene Yuu stai calmo ripeti non ho capito bene.- disse la voce dall’altra parte del telefono. -tua figlia sta per partorire!!!!!- disse piangendo. Non ricevette una risposta la persona mise giù il telefono. Dopo qualche minuto si sentì il rumore in lontananza di una macchina che a tutta velocità sfrecciava sulla ghiaia del vialetto di casa. - Miki stai bene?- chiese urlando Yuu tornando in camera. - Yuu mi fa male?- disse Miki piangendo - C’è qualcosa che non va!- disse aumentando sempre di più il tono di voce. - che cosa hai? Dimmi Miki.- Miki lo guardò intanto era in piedi, appoggiata al muro con una mano e con l’altra si teneva la pancia. -Esce del sangue!- disse indicando la piccola pozza di sangue sotto di lei che andava aumentando. - il bambino è in difficoltà disse la madre di Miki che era entrata e alla vista di quel sangue era corsa a soccorrerla. - hai già chiamato il dottore?- chiese la mamma di Yuu prendendolo tra le braccia. Stava tremando era freddo e immobile. - tesoro rispondi hai gia chiamato un’ambulanza?- -n……….no- disse Yuu scioccato rimasto immobile tra la porta, vedendo Miki sdraiata sul letto che perdeva sangue e soffriva. - vai da lei- disse suo padre comprensivo. - va da lei. Ha bisogno di te Yuu. Lo capisci.- disse ancora. Yuu allora facendo un passo alla volta si avvicinò al letto. E si sedette affianco al letto. - mi dispiace Miki è colpa mia se stai provando tutto questo.- -N…non dire così. È colpa del nostro amore.- disse chiudendo gli occhi ogni volta che un dolore lancinante gli attraversasse il corpo. Yuu si piegò su di lei sdraiata sul letto le strinse la mano e la baciò sulla fronte sudata. Dopo qualche minuto il dolore divenne insopportabile e Miki ogni quaranta secondi urlava e gemeva per il dolore e stritolava la mano di Yuu. - Nooooo- urlava ansimando e piangendo. Sentirono le sirene dell’ambulanza. I genitori andarono ad aprire la porta dove videro i paramedici arrivano correndo con una barella dall’ambulanza. - correte presto mia figlia sta per partorire!- urlò Ginn. - si arriviamo dobbiamo portarla subito in ospedale. Ha gia le doglie?- - si – -ogni quanto- - quaranta secondi- - accidenti è già in travaglio. È troppo rischioso portarla in ospedale il bambino potrebbe nascere da un momento all’altro- - e quindi?- - il bambino nascerà qui- voi preparatemi una bacinella d’acqua e voi degli asciugamani puliti,- disse indicando i genitore. - si subito- dissero. - ciao Miki. Sono Jinga aiuterò il tuo bambino a venire al mondo.- - ok- disse Miki completamente stremata. - maledizione sei poco dilatata- disse il dottore tra sé e sé. - cosa significa dottore?- disse Yuu preoccupato - che il bambino è pronto ma la mamma no. Per questo perdi sangue.- - tu prendimi della……..- disse a un infermiere che passava correndo dicendoli un nome incomprensibile - subito- Dopo avergli iniettato quel medicinale andò tutto bene. Miki si dilatò sufficientemente e il bambino riuscì a nascere. - è un maschio!- urlo il dottore guardando il nuovo papà e la neomamma. Li pulì il naso con un asciugamano e l’acqua calda. Poi lo avvolse in un asciugamano e lo porse ai nuovi genitori. Poi si alzò e li lasciò da soli. Miki era stremata. Yuu aveva perso il braccio destro ma prese lo stesso in braccio la piccola creatura. Era minuscola con la testa grande quanto un pugno. Era leggerissimo e più il bimbo si dimenava più il papà lo stringeva a se per paura che volasse via. Miki intanto dormiva stanca. Ma ebbe comunque le forze per prendere in braccio il bambino per darli un bacio. - guarda Yuu. È bellissimo proprio come te- disse con un filo di voce. - è minuscolo e bisognoso di protezione proprio come te invece.- disse Yuu baciandola. -il nostro bambino! Come vuoi chiamarlo?- - non saprei. Chiamiamolo Kiseki. Perché è un miracolo. Quindi il suo nome deve rappresentarlo in tutto e per tutto. Ti piace?- disse Miki tutto d’un fiato. - si hai ragione. Lo rappresenta in tutto e per tutto. Ora però riposa te l0o meriti-disse Yuu alzandosi e prendendo in braccio il bambino. Entrò in salotto dove i genitori erano in piedi che aspettavano di vedere il loro nipotino. - vi presento Kiseki- - o il mio nipotino. Guardate che bello- disse Gin – è proprio un ometto- disse l’altro. - Kiseki, che bel nome. Sei proprio fortunato ad avere dei genitori così sappilo.- - ora vi lasciamo mi raccomando ragazzi fate i bravi e se avete bisogno chiamateci.- disse Ginn. E così uscirono tutti dalla porta. Yuu si diresse in camera dove c’era Miki che dormiva. Si sdraiò accanto a lei le prese la mano e mise il bambino tra di loro. Tra poco si sarebbero sposati e con il loro amore avevano arricchito la loro vita. SPAZIO AUTRICI: SALVE A TUTTE VI LASCIO CON QUESTO CAPITOLO MI SCUSO PER IL RITARDO, PER GLI ERRORI. NON HO MAI AVUTO UNO SPAZIO AUTRICE PERCHE' SINCERAMENTE NON NE TROVAVO UN'UTILITA' MA ORA VI SCRIVO CHE QUALUNQUE COSA ABBIATE DA DIRVI SULLA STORIA, CONSIGLI, CRITICHE COSTRUTIVE E NON POTETE SCRIVERMI E RECENSIRE SPERO VI PIACCIA IL MIO MODO DI SCRIVERE VI SALUTO ALLA PROSSIMO RACCONTO ALICE

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