Dov'è la mia felicità?

di ciokina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La missione ***
Capitolo 2: *** I miei amici ***
Capitolo 3: *** Astoria Greengrass ***
Capitolo 4: *** Decisioni ***
Capitolo 5: *** Inviti e dichiarazioni ***
Capitolo 6: *** Pensieri e incontri casuali ***
Capitolo 7: *** Verità ***



Capitolo 1
*** La missione ***


Quella sera a cena io e mia madre siamo stati soli. La villa non brulicava di Mangiamorte come ogni giorno. Da quando mio padre era stato arrestato, si erano stabiliti lì. A casa mia. Già.. mi sentivo così a disagio. E tutto quello era successo per colpa sua: Potter! Non riuscivo a capacitarmi dell'idea che probabilmente non avrei avuto tempo per vendicarmi. La mia missione era più importante.. dovevo riuscire a compierla.. o Lui.. mi avrebbe ucciso; o peggio, avrebbe ucciso mia madre! Lei mi è sempre stata vicina.

Non potevo permettermi di perderla. Ma anche Potter avrebbe avuto la sua parte in tutto questo: come avrebbe fatto senza il suo protettore? Era spacciato. Finalmente avrebbe avuto quel che si meritava! Mi aveva rovinato la vita, era tutta colpa sua, non potevo fare a meno di pensarci!

 

-AHI!- Avevo dato un pugno al muro.. si fa quando si è arrabbiati, no? La mia mano era tutta rossa. Poi un nodo in gola... No! Non avrei pianto. Era meglio andare a fare compagnia a mia madre, per consolarla.. era così triste! Non potevo farle vedere che lo ero anche io.

 

-Draco, che è successo? Ho sentito un tonfo.- -Nulla.. ehm..sono inciampato e il muro ha attutito la mia caduta- Silenzio. Che cosa avrei dovuto fare? Non ero uno che consolava!

-Domani andiamo da Magie Sinister con la zia Bellatrix, ti ricordi? Devi controllare quella cosa.- Ops.- Oh si.. si mi ricordo.. beh allora è meglio che vada a letto..dovremo alzarci presto. Buonanotte, madre-

 

Non sentii la sua risposta. Corsi su per le scale. Cercai di non pensare a questa storia, ma mi perseguitava! E in quel momento, si: piansi, come ogni giorno. Non vedevo l'ora che questa storia fosse finita.

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Capitolo 2
*** I miei amici ***


Il colore della mia pelle non era mai stato così chiaro. Ok, non ho la carnagione scura ma forse stavo esagerando.. Mangiavo pochissimo, ero stressato, avevo sempre lo sguardo fisso nel vuoto.. non ero più tanto socievole come prima.. non che lo fossi così tanto.. ma mi divertivo con i miei amici.. Theodore.. Blaise.. mi chiedevano cosa mi fosse successo.. e io non potevo dire nulla. Quella storia stava portando via la mia adolescenza! Prima o poi li avrei persi, si sarebbero stufati dei miei comportamenti...

-Draco?-

Continuavo a chiedermi cosa avevo fatto di male.

-Draco mi senti??-

Mio padre aveva sbagliato, non io!

-Accidenti Draco, mi vuoi ascoltare??-

Mi girai di scatto e ritrovai Blaise di fronte a me con un'aria alquanto preoccupata.

-A che pensavi? Che ti succede? Non stai più con noi, non.. Ci preoccupiamo per te, sei cambiato!-

 

Chi l'avrebbe mai detto che Blaise Zabini si sarebbe proccupato per me? È sempre stato un ragazzo che non esprime i suoi sentimenti così facilmente.

-Nulla.. ehm.. pensavo. Senti Blaise, ti andrebbe di uscire un po' all'aria aperta? Ho bisogno di distrarmi.. non chiedermi perché.. voglio solo stare tranquillo.-

Lo guardai, con la speranza che accettasse la mia richiesta senza fare altre domande.

-Certo amico! Chiamo gli altri e...-

-Se con altri intendi solo Theodore, a me va bene-

-Bene.. Allora lo chiamo.. senti però cambiati, o vuoi uscire in pigiama?-

Una lieve risata uscì dalla mia bocca-

**

 

Stavamo camminando nella direzione del lago. Era davvero una bellissima giornata: calda ma con un' aria leggera e fresca che ti faceva sentire bene; e mi sentivo bene davvero! Ci arrampicammo su un albero, come era nostro solito fare. Theodore e Blaise mi stavano raccontando la loro estate all'insegna del divertimento, delle ragazze, mare, sole... Bellissima estate..

-E tu Draco?-

Io? Chiuso in casa...

-Oh.. si anche io una bellissima estate, nonostante tutto.- Mentii.

A quanto pare non sono così bravo a mentire.

-Senti Draco.. lo sappiamo cosa è successo.. non devi mentire con noi!- Disse Theodore.

- Siamo qui per te; sei cambiato. Non puoi reagire così! tuo padre è stato arrestato. So bene come ti senti, anche il mio è in prigione! Ma se hai bisogno noi ci siamo. Non rinchiuderti in te stesso.-

La leggera brezza si era trasformata in forte vento. Guardai Theodore; non sapevo che dire.

-Io concordo con lui...-

-Grazie Blaise, mi sei stato davvero d'aiuto!-

Risi. Come non ridevo da mesi! E con me, risero anche loro. Volevo bene a tutti e due: avrò mai l'occasione e il coraggio di dimostrarlo? 

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Capitolo 3
*** Astoria Greengrass ***


Quel pomeriggio, mi stavo preparando per l'ennesima uscita con Pansy. Che noia....Ormai stavo con lei solo per abitudine. Non ricordavo neanche come e quando ci eravamo fidanzati. Era ora di finirla? Con lei mi ero divertito, mi era sempre piaciuta.. ma non era più come prima. Allora decisi di lasciarla quel giorno stesso. Così rimisi l'uniforme scolastica.

 

Dirigendomi verso l'ingresso, luogo dell'incontro per l'appuntamento, notai una coppietta formata da Astoria Greengrass, sorella di Daphne Greengrass, e da un Serpeverde di cui non ricordavo il nome. Si dava da fare la piccolina. Mi guardò timidamente, e per un istante i nostri sguardi si incrociarono e restai come ipnotizzato. Erano proprio belli!

 

-Draco sei in ritardo, ti stavo cercando! Perché hai ancora la divisa? Ti sei dimenticato del nostro appuntamento? Su forza andiamo, ti cambi e ti aspetto in sala comune!-

Pansy mi trascinò per i sotterranei parlando, parlando, parlando e parlando....

-Pansy, fermati devo dirti una cosa-

-Me la dirai dopo, abbiamo poco tempo per stare insieme!-

-No, è importante. C ' è un motivo per cui non mi sono cambiato. Non mi sono dimenticato dell'appuntamento. Io... non so come dirtelo.-

Era davvero difficile, porca miseria.

Lei mi guardava seria, ma allo stesso tempo impaziente di sentire cosa avevo da dire.

Poi presi coraggio e tutto in una volta dissi:

-Non voglio più stare con te. Stiamo insieme per abitudine, io non provo niente nei tuoi confronti. Non posso darti quello che tu vuoi, Pansy.-

Mi fissava. Io facevo lo stesso, cercando di sembrare dispiaciuto. Anche se guardavo in terra.

-Non so che dire. Io.. non me l' aspettavo, davvero. Pensavo di piacerti, pensavo di dimostrarti che sei importante per me, pensavo...-

Era sull' orlo delle lacrime, ormai.

-Almeno sei stato sincero. Beh, è meglio che vada a cambiarmi anche io. Ciao-

E corse via, ma feci in tempo a notare una lacrima che scendeva sulle pallide guance.

 

**

 

La fine di una storia è difficile da superare. Questo è quello che pensano tutti, ma non quello che pensavo io.

Visto che avevo ormai la giornata libera decisi di dedicarmi alla missione. Dirigendomi verso la Stanza delle Necessità, feci lo stesso incontro di un'ora prima: Astoria Greengrass, questa volta da sola. E piangeva. Me la trovai di fronte, ancora inconsapevole che io fossi lì.

-Problemi di cuore?-

Alzò la testa di scatto; prima mi guardò sorpresa, poi i suoi occhi si ridussero a due fessure:

-Per il semplice motivo che sei un maschio, vattene! Siete tutti uguali, vi interessa solamente che noi ragazze ci innamoriamo di voi e poi ci lasciate, come fazzoletti usati! Me la pagherà, Dan!-

Oh ecco come si chiamava! Dan Forester. Grazie Greengrass.

Draco non fare l'insensibile.

 

-Beh.. non è l'unico ragazzo che c'è qui a Hogwarts. Tu, Greengrass, non farai fatica a trovarlo.-

Poteva bastare. Frase semplice, ma con effetto. E in effetti aveva smesso di piangere.

-Ora devo proprio andare. Ci si vede Greengrass.-

Mi voltai e cercai di andare più veloce che potevo.

-Grazie, Malfoy. Sei un ragazzo gentile, dopotutto.-

Inutile dire che il mio tentativo di “andare più veloce” fallì. Mi voltai e vidi il più bel sorriso che mi avessero mai fatto. Ero sicuro che quella notte l'avrei sognato.

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Capitolo 4
*** Decisioni ***


Avevo pensato molto ad Astoria da quella sera. Avevo pensato a quel magnifico sorriso e ogni volta che passava davanti a me, speravo che lo rifacesse, magari salutandomi. Invece accadeva sempre il contrario: non mi considerava affatto!

“Ma non ero un ragazzo gentile? Un ragazzo gentile si saluta. Non bastano tutti i problemi che ho, ora ci si mette anche lei!”

Mi dirigevo verso la sala comune, in tarda notte, di ritorno dalla Stanza delle Necessità, attento a non farmi beccare. Anche oggi non avevo concluso nulla. Quanto tempo sarebbe durata?

-Draco!-

Se non conoscessi così bene quella voce non sarei rimasto così tranquillo.

-Blaise.-

-Che ci fai in giro a quest'ora?? Di ritorno da una bella serata?-

-Bella non direi. Tu mi sembri di ritorno da una bella serata, no?- Dissi, con uno sguardo e un sorriso maliziosi.

-Ooh sì. Hai capito bene amico! Ma ora parliamo di te.-

Dritto al sodo. Come sempre.

-Ti vedo più distratto del solito questi giorni. Mi vuoi dire che succede?-

Ci trovavamo di fronte alla sala comune. Non c'era nessuno e decisi di parlare.

-Ok, senti. Se una ragazza ti fa un complimento e poi non ti considera più, che significa?-

L' espressione di Blaise era un misto tra maliziosa e seria.

-Beh..penso che vorrebbe attenzioni da te. Perché non chiedi di uscire alla piccola Greengrass?-

Sentii il mio volto pallido arrossire, lo stomaco in subbuglio, il balzo al cuore e GIURO che non sgranai gli occhi. Lo giuro.

-Come..?-

-Persino quello stupido di Weasley se ne accorgerebbe. Noto come la guardi. Noto come la cerchi nella Sala comune o nella Sala Grande e quando lei c'è i tuoi occhi diventano luminosi. Io noto tutto amico.-

Rimasi senza parole. Mi limitai a guardarlo e alzare un sopraciglio.

-Ho sonno andiamo a letto.-

Dissi velocemente. Ma quella notte pensai alle parole di Blaise. Dovevo farmi avanti. E l'avrei fatto, molto presto.

 

**

Scusate il ritardo. Ho molto da studiare e sono in ansia per l' esame di quest'anno!

Volevo anche ringraziare chi ha messo tra i preferiti, ricordati e seguiti la mia storia!

Un bacione, a presto :*

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Capitolo 5
*** Inviti e dichiarazioni ***


È proprio vero che quando vuoi incontrare una persona sei destinato e non incontrarla. Cercavo Astoria tutti i giorni, disperatamente, ma non la incontravo praticamente mai e nelle rare volte in cui la vedevo era circondata dalle amiche.

Quando tornavo dalla Stanza delle Necessità, guardavo dietro le colonne sperando di trovarla da sola, ma niente. Mi stavo demoralizzando, era evidente che non fossimo fatti per stare insieme. Se no non sarebbe tutto così difficile!

 

-Se non combatti per un tuo desiderio, allora non si avvererà mai!-

Mi diceva Blaise. Da quando era così saggio? Pensai anche che fosse geniale, dopo lìidea che ebbe avuto.

Mancavano pochi giorni alla prima gita a Hogsmade dell'anno. Avevo deciso di non andarci, per i miei soliti problemi. Ma una mattina a colazione, Blaise propose di andarci tutti insieme. Per tutti insieme intendeva me, lui, Theodore e Pansy che si sarebbe portata dietro Daphne Greengrass nonché sorella di Astoria. Blaise e Daphne andavano molto d'accordo: sapevo che lui era innamorato di lei, per la sua semplicità, intelligenza, per il suo essere una tranquilla e brava ragazza e nonostante lui non lo ammettesse, io ne ero certo. Così non ebbe problemi a chiedergli di portare con lei sua sorella e lei fu felice che il nostro gruppetto accettasse sua sorella minore.

Ho ragione no? Il mio amico è geniale.

Purtroppo, Astoria non accettò l'invito. Per qualche strano, stupido, banale, odioso motivo lei non accettò! Così, decisi di fingere un mal di pancia (parlando di banalità) per non andare a Hogsmade.

 

Mi alzai tardi, non andai nemmeno a fare colazione. Ero deciso a non fare nulla tutto il giorno. Quando scesi in Sala Comune, trovai Astoria che studiava sul divano. Il mio cuore fece un balzo.

-Hey. Troppo studio per andare a Hogsmade?-

La domanda fu diretta, volevo sapere perché non avesse accettato l'invito.

-Hey, ciao! Come mai non sei andato neanche tu? Volevo farti un favore in verità.-

-Un favore?-

Si alzò in piedi e si mise di fronte a me.

-Si! Con Pansy! Da quando ti sei lasciato con lei hai lo sguardo più vuoto, si capisce che ti manca! Vedo che cerchi sempre lei tra la folla.. Io non ci facevo nulla a Hogsmade con voi, tu dovevi andare e farti avanti, era l'occasione giusta per riconquistarla! Non dovevi rimanere qui a deprimerti!-

Ero senza parole. La guardavo a bocca aperta, perdendomi nei suoi stupendi occhi marroni.

-Io.. ehm.. io non sono più interessato a Pansy, Greengrass.

-Eh? Scherzi? Ma.. io ti vedo sempre..- Com'era bella quando pensava intensamente! Il suo sguarda rifletteva dispiacere per il suo pensiero sbagliato, era così espressiva. I capelli lunghi le incorniciavano il viso. Erano di un bellissimo nero e mossi.

-A me piaci tu.-

Mi guardò sorpresa, esattamente quanto lo ero io per essermi fatto scappare una cosa del genere.

Che razza di idiota!

-Grazie...ehm.. Io devo andare.. ho molto da fare.. ci si vede, Malfoy-

Mi fece un lieve sorriso e uscì dalla Sala Comune. Mi lasciai andare sul divano e cercando di non pensare a nulla, mi riaddormentai. 

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Capitolo 6
*** Pensieri e incontri casuali ***


Era passata una settimana dalla mia stupida dichiarazione. Non avevo più parlato con Astoria da quel giorno. Ogni volta che la vedevo, cambiavo corridoio o, nell'impossibilità di farlo, abbassavo lo sguardo. E poi avevo deciso: l'amore non faceva proprio per me.. tutte quelle cose sdolcinate..era troppo impegnativo. E io avevo una cosa più importante da fare!

 

Ero davvero vicino al compimento della mia missione, se Katie Bell non avesse aperto la scatola che conteneva la collana maledetta. Uccidere Albus Silente era tremendamente difficile.

 

E la cosa che mi urtava di più, quella che mi faceva stare male, era che non volevo farlo! O almeno non direttamente! Sapevo cosa sarebbe potuto succedere se l'avessi fatto. Ma se non l'avessi fatto, Lui mi avrebbe ucciso!

 

È incredibile come le tempeste più tormentose e distruttive possano nascere dentro il corpo di una persona: non sapevo esattamente come mi sentivo; sapevo solo che Katie Bell ha rischiato la vita per colpa della mia paura.

 

Paura di affrontare la realtà.

 

Paura di ribellarmi, di chiedere aiuto, di confidarmi per paura di morire! Ma era normale avere paura? Facevo schifo a me stesso. Tutte le volte che mi guardavo allo specchio piangevo e volevo solo farla finita una volta per tutte! Volevo uccidere quel dannato vecchio! Ma il ciclo ricominciava. Tutto il mio volere era pura illusione. Io non sono capace di fare tutto ciò. E Lui lo sapeva; per questo aveva affidato il compito a me. Per farmi fuori e sapevo che prima o poi sarebbe successo.

 

**

Uscii dalla Stanza delle Necessità, uno dei miei rifugi preferiti in caso di crisi, e camminavo con gli occhi fissi nel vuoto, senza neanche sapere dove stavo andando e rischiando di sbattere la testa in qualche parete. Invece andai a sbattere contro un corpo. Di una ragazza. Di Astoria.

 

Pensai che un semplice -Scusa- potesse bastare, infatti deviai nell'immediato ma poi sentii:

 

-Scusa tu. Ti ho fatto credere di non essere interessata a te, quando invece mi sei sempre piaciuto. Dal primo momento in cui ti ho visto non ho mai smesso di pensare a te. Sembravi quel ragazzino viziato che poteva permettersi tutto, che pensava di essere superiore, selettivo e superficiale. Ma tante volte ho visto i tuoi occhi brillare di una luce diversa. Lo vedo anche ora. Tu sei qualcosa di più e io l' ho sempre saputo, in fondo. Vedo paura e risentimento nei tuoi occhi, Draco, cose che quasi sicuramente non avevi ancora provato. Ti conosco più di Pansy. Credo che per lei fossi solo qualcuno che ammirava, ma io voglio capirle le persone. Non basta essere carini e superiori. E tu in fondo non sei solo questo. Perciò volevo dirti che sono pazza di te.-

 

Non ci potevo credere. Mai una persona mi aveva detto parole più belle. Mai una persona mi aveva capito come l'aveva fatto lei. Fanculo il ripudio per le cose sdolcinate. Avevo bisogno di lei.

 

Non dissi niente. In quel solitario corridoio del 7° piano, si sentivano solo i respiri di due ragazzi, i cui visi erano molto e fin troppo vicini, che si erano finalmente trovati.

 

 

. Ciao ragazzi, scusate la lunga assenza:) Ho tante cose da fare e poco tempo per scrivere. Questo capitolo mi piace un sacco. Volevo esternare i sentimenti di Draco, spero di averlo fatto nel modo giusto! Grazie a tutti quelli che mi seguono! Un Bacio e alla prossima :*

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Capitolo 7
*** Verità ***


“Io non ti lascerò per questo, Draco. Ti starò vicina, in ogni momento della tua vita, finché tu vorrai. Non lascerò che tutto questo ci separi!”

Il momento che credevo sarebbe stato uno dei peggiori della mia vita si è rivelato essere uno di quelli che ricorderò per sempre e che mi farà sempre riempire il cuore di felicità. Ormai erano 2 mesi che io e Astoria stavamo insieme e avevo deciso che era arrivato il momento di dirle la verità. Per me non era una semplice ragazza che in futuro avrei ricordato come “la ragazza con cui stavo a scuola”; io sentivo di amarla, davvero. E sfido chiunque a trovare un altro modo di dimostrare a una persona il proprio amore se non quello di dire la verità! Sui propri errori, sulle proprie scelte, sulla propria vita. Avevo anche il pensiero che probabilmente l’avrei persa per sempre. Ma io dovevo farlo! Non potevo continuare a guardarla negli occhi e mentirle. Io DOVEVO farlo.
E successe proprio l’inaspettato!

“Astoria, dovrei parlarti di una cosa importante e delicata”. Il tempo impiegato per far sì che le parole uscissero dalla mia bocca sembrava infinito. Avevo una paura tremenda.. come sempre!
Eravamo sdraiati in un piccolo parco a Hogsmade. Faceva freddo, nonostante il sole illuminasse tutto quanto intorno. Il suo viso splendeva più di ogni altra cosa; era così bella!
“Dimmi, Draco. Non farmi preoccupare. C’è qualcosa che non va tra di noi?”
“No, tra di noi va tutto bene. Astoria quello che ti sto per dire deve restare tra di noi; non importa come la prenderai, promettimi che non dirai nulla.”
Il mio cuore batteva a mille.

“Draco non dirò nulla, te lo prometto! Ma adesso parla, per favore!”
MI avvicinai a lei, il tanto giusto per poter parlare a voce bassissima, anche se nei dintorni non c’era nessuno. Avevo gli occhi lucidi, me lo sentivo. Non riuscivo a dire una parola.
“Draco.. avanti, dimmi.”
“Sono diventato uno di loro, Astoria. Uno di loro! E devo eseguire i suoi ordini altrimenti Lui mi ucciderà! Capisci? Dimmi che capisci! Non lasciarmi. Ti prego. Ho bisogno di te più di ogni altra cosa. Ti prego.”

Scoppiai a piangere, appoggiandomi a lei. Mi abbracciò. Più forte di quanto avesse mai fatto.
“Io non ti lascerò per questo, Draco. Ti starò vicina, in ogni momento della tua vita, finché tu vorrai. Non lascerò che tutto questo ci separi!”
Mi staccai da lei e la guardai negli occhi.

“Io ti amo, Draco. Sei stato costretto, lo capisco. Non dirò nulla. Mi fa male tutto questo; pensare che sei esposto a questo rischio, pensare che da un momento all’altro potrei perderti! Non riuscirei a sopportarlo! Ti amo e ti resterò vicino sempre!”
Non avevo parole. Il conforto che provai in quel momento era indescrivibile! Avevo lei vicina. Lei, la mia vita!
“Ti amo, Astoria. Ti amo più di qualsiasi altra cosa.”
 
 
Ciao a tutti! Sono tornata con un nuovo capitolo. Eh si, Draco ha deciso di dire la verità alla sua amata. Credo che questo sia un momento importante per lui. Sapere di avere qualcuno al suo fianco, che lo ama tantissimo come Astoria deve essere un grande conforto! Beh, ho fatto del mio meglio come sempre, spero vi piaccia! Grazie ancora a chi mi segue e recensisce! :* Alla prossima!

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