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di mychoiceisyou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** primo capitolo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


- Prologo -
 

Sapevamo entrambi che non sarebbe durata per sempre, ma non volevamo crederci. Sapevo che un giorno se ne sarebbe andato ed io avrei dovuto accettarlo. 'Se ami una persona lasciala libera' diceva mia madre, ma perchè avrei dovuto farlo? Perchè avrei dovuto lasciare andare via l'unica persona che credeva in me, che mi amava? Avevamo lottato così tanto per il nostro amore e lasciarlo andare significava morire. - Ti prego, non andartene. - gli dissi con le lacrime agli occhi. Drew si voltò. - Mi dispiace Alison, non ho altra scelta. - rispose abbassando lo sguardo. Si strofinò gli occhi, mi guardò per l'ultima volta e se ne andò senza dirmi nemmeno 'Addio' e quella era la fine di tutto.

Tutto cominciò quando..

Era il diciottesimo compleanno di Abigail, la mia migliore amica. Oltre ad essere la mia migliore amica era anche la ragazza più popolare della scuola, e mi chiedo spesso come la più popolare della scuola possa essere amica di una come me, cioè una sfigata. Ma non pensiamo a questo. Mancava poco alla festa e Abigail mi aveva chiamata qualche ora prima per scegliere il suo abito.
- Come sto? - mi chiese facendo un giro su se stessa.
- Sei stupenda Abby. - le dissi sorridendo.
- Grazie mille, adesso dobbiamo trovare un bel vestito anche per te. - esclamò cercando un vestito nel suo immenso armadio.
- Cosa? No grazie, ma non penso di venire. - risposi abbassando lo sguardo.
- Scherzi, vero? Sei la mia migliore amica e non vieni al mio compleanno? Se non verrai non saremo più amiche. - disse alzando il sopracciglio.
Non ero sicura di volerci andare, odiavo, e odio tutt'ora, le feste. Ma in fondo era il compleanno della mia migliore amica e non potevo mancare. Annuii e lei si mise subito a cercare. Dopo pochissimi secondi aveva trovato già un abito che era bellissimo.
- Provalo. - disse buttandomi il vestito.
Andai in bagno a provarmelo, con quel vestito addosso mi sentivo una vera ragazza. Rimasi a guardarmi allo specchio per qualche secondo finchè Abigail non aprì la porta, mi guardò e si mise ad urlare. 
- Con questo vestito sei meravigliosa, è fatto per te. - affermò.
- Tu credi? - le chiesi con insicurezza.
- Certo, sei bellissima, credimi. - disse abbracciandomi.
Il tempo passò in fretta e gli invitati erano arrivati, erano tipo cento, duecento invitati. La casa era piena di sconosciuti, non li avevo mai visti prima e, secondo me, anche Abigail non conosceva la maggior parte degli invitati. La festeggiata era già a ballare con qualche ragazzo di scuola. Io, a differenza sua, ero in cucina ad annoiarmi, non avevo voglia di andare a ballare. Dato che non avevo niente da fare presi i libri dallo zaino che avevo lasciato in camera di Abigail e cominciai a studiare per la verifica che ci sarebbe stata il giorno seguente ma smisi dopo poco, con la musica che c'era nell'altra stanza non riuscivo a concentrarmi. 
- Tu che ci fai qui? Vieni di là a ballare. - urlò Abigail.
- Sto bene qui, grazie. - risposi.
- Avanti vieni. - disse prendendomi per un braccio.
Mi portò in soggiorno per farmi ballare, ma non avrei mai ballato davanti a tutti gli altri, allora mi misi da parte. Non ce la facevo più, ero stanca e avevo mal di testa. Mi feci spazio per andare da Abigail.
- Vado via, buona notte. - le dissi in un orecchio.
Non mi rispose, forse neanche mi aveva sentita. Glielo ripetei cento volte. La musica era troppo alta e mi stava scoppiando la testa, non potevo rimanere un minuto di più in quella casa. Uscii di corsa e presi contro qualcuno senza accorgermene.
- Scusami! - esclamai.
- Scusami tu. - rispose.
Mi voltai per vedere chi avevo spinto, era un ragazzo. Era buio ed era difficile inquadrarlo ma dopo poco i nostri sguardi riuscirono ad incontrarsi e non dicemmo più una parola. Sorrise ed io feci lo stesso. Prima che succedesse qualcosa di spiacevole, tipo una mia figuraccia, me ne andai. Tornando a casa continuai a chiedermi chi fosse quel ragazzo, non lo avevo mai visto prima.




- - - -
Ehilà gente! Come vi è sembrato fin'ora? Ho fatto un prologo e una specie di primo capitolo, anche se non lo è, soprattutto perchè è troppo corto. So che non è un granchè ma col tempo migliorerò e fatemi sapere cosa ne pensate, accetto tutto. Nel primo capitolo penso di postare anche le foto dei protagonisti, boh non lo so, deciderò poi. Se sei arrivato fino a questo punto ti ringrazio di aver letto.

Elle.

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Capitolo 2
*** primo capitolo. ***


Passai tutta la notte sveglia per il forte mal di testa che avevo. Non ero abituata a feste come quelle, e se fosse stato per me non ci sarei neanche andata, ma ero stata “costretta” dalla mia migliore amica ad andarci quindi non avevo altra scelta. Mi era dispiaciuto andarmene senza che Abigail lo sapesse ma avrei trovato sicuramente una scusa per farmi perdonare. Riuscii ad addormentarmi verso le cinque di mattina, e mi sarei dovuta svegliare alle sei.
- Sveglia Ally, è ora di andare a scuola. – urlò mia madre sul ciglio della porta.
- Cosa? E’ già mattina? – chiesi con aria confusa.
- Purtroppo sì, alzati dai. – disse togliendo le coperte dal letto.
Faticosamente mi alzai dal letto, andai in bagno e cominciai a lavarmi. Mi feci una doccia veloce, poi mi preparai per andare a scuola. Non riuscivo a trovare il telefono, probabilmente l’avevo lasciato da Abigail o mi era caduto mentre tornavo a casa. Fortunatamente mi sarei vista con lei per andare a scuola insieme.
- Hai preso tutto? Telefono, chiavi? – mi chiese mamma.
- Ehm.. Sì, non ti preoccupare. – risposi prendendo le ultime cose.
La salutai, le augurai buon lavoro e frettolosamente uscii da casa. Durante il cammino cominciò a piovere, ed io, ovviamente, non avevo l’ombrello. Corsi più veloce possibile per non bagnarmi, ma non servì: avevo preso tutta l’acqua. Vidi Abigail venirmi incontro, tutta carina con l’ombrello, con i vestiti che aveva scelto due giorni prima e con i capelli appena lavati. Quasi mi vergognavo a starle accanto, togliamo il quasi.
- Che è successo? – mi chiese stupita.
- Secondo te, cosa può essere successo? – chiesi ironicamente.
- Sei tutta bagnata. – disse.
- Che strano! – esclamai indicando il cielo.
A volte è proprio rincoglionita.’ pensai. Mi misi sotto il suo ombrello e andammo a scuola, intanto cercavo di asciugarmi un po’ i capelli. – Un ragazzo mi ha chiesto di te ieri sera. – mi rivelò a pochi passi dalla scuola. Non risposi, ero troppo impegnata ad asciugarmi i capelli. – Hai capito? – continuò a ripetermi. – Sì, ho capito! – esclamai. Entrate a scuola proseguì dicendomi tutto di quel ragazzo, ma io non avevo ancora capito chi fosse, sicuramente mi stava prendendo in giro. Tirai fuori tutti i libri che mi servivano per le prime due ore e mi avviai insieme ad Abigail verso la nostra classe. Abigail parlava, parlava, parlava. – Adesso basta! – urlai fermandomi. Neanche un secondo che qualcuno mi venne addosso, e tutti i miei poveri libri caddero per terra.
- Perdonami, andavo di fretta. – si scusò il ragazzo.
- Tranquillo. – dissi raccogliendo i miei libri.
- Ci siamo già visti per caso? – mi chiese aiutandomi a raccogliere i libri.
- Non penso. – rispondi tirando su l’ultimo libro che era per terra.
- Sei la ragazza di ieri sera, quella che mi aveva spinto. – asserì cercando il mio sguardo.
- Con il casino che c’era tantissime ragazze ti avranno spinto. – dissi ridendo.
Era la prima volta che conversavo con un ragazzo per più di dieci secondi, e questo, mi stupì.Me ne andai senza dire niente, però mi era sembrato di averlo già visto quel ragazzo ma non ricordavo dove. – Era quello il ragazzo che mi aveva chiesto di te. – mi sussurrò Abby. Mi girai verso di lei per vedere se diceva sul serio oppure no, e mi sembrava piuttosto sincera. – Davvero? – le chiesi. Abby annuì e mi scappò un sorriso che nascosi subito dopo.

* * *

Durante la noiosa lezione di storia chiesi al professore di andare in bagno. Raramente diceva sì, ma riuscii a convincerlo e corsi in bagno. Non mi spiegavo come gli altri potessero rimanere due ore ad ascoltare quella piaga. Rimasi in bagno per qualche minuto, non più di tanto altrimenti il professore si sarebbe chiesto cosa stessi facendo. Uscita dal bagno vidi di nuovo quel ragazzo.
- Ci incontriamo di nuovo. – disse avvicinandosi a me.
- A quanto pare. – risposi riprendendo la strada per tornare in classe.
- Aspetta! – esclamò prendendomi la mano.
- Che c’è? – gli chiesi.
- Per caso hai perso il cellulare? – mi domandò tirando fuori il mio cellulare.
- Sì, è mio! – affermai prendendolo.
- Allora eri tu la ragazza che mi ha spinto ieri sera. – disse sorridendo.
In quel momento ricordai tutto, ricordai subito il suo bellissimo sorriso che mi aveva mostrato anche la sera precedente. Lo guardai negli occhi per un secondo e mi accorsi che mi stava già guardando, mi sentivo molto in imbarazzo. – Devo andare, scusa. – dissi allontanandomi. Non sapevo cos’altro dirgli, così tornai in classe.




- - - -
Rieccomi qui con il primo capitolo, vi ringrazio per le dieci recensioni che mi avete lasciato nel prologo, grazie grazie grazie. Spero di non avervi deluso con questo nuovo capitolo. Nel prologo vi ho detto che avrei messo le immagini dei protagonisti, e ho visto anche che una ragazza me lo ha chiesto, quindi ecco a voi i protagonisti.

  

                                                - Alison McAdams -                                              - Drew Hardwick -                                                  - Sam Tyler -

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