Shine

di Enjoythesilenc7
(/viewuser.php?uid=360496)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Dormiva con me, come tutte le sere. Solo alcune notti dormiva con i suoi amici in altre stanze della casa ma questo succedeva di rado.
Le sue grandi mani erano dolcemente appoggiate sul mio corpo caldo, il suo respiro mi accarezzava la pelle e il suo profumo mi avvolgeva
caldamente mentre parlavamo e ridevamo sdraiati vicini nel mio piccolo letto.

Ci accoccolammo abbracciati su un fianco; il suo braccio scendeva lungo il mio
torace terminando un abbraccio sotto il  mio seno.
Talvolta alzava la testa, abbandonando il cuscino caldo, per darmi dei teneri baci sul collo.
Le sue labbra sottili e morbide sfioravano il mio collo sigillando un bacio sensuale e riempiendo
i miei sensi ancora una volta.
Mi sussurrava frasi dolci all’orecchio facendo talvolta uscire dalla sua dolce bocca qualche frase sciocca
ed insensata che ci faceva poi ritrovare a ridere a crepapelle.
Il suo torace possente sobbalzava contro la mia schiena ed il suo fiato mi accarezzava il collo nudo.

Ci addormentavamo cosi; teneramente abbracciati e stranamente comodi. 

****************************************************************************************************************************************

La mattina mi svegliavo molto prima degli altri ragazzi, lasciando il letto alle 7.10 mentre Louis
dormiva ancora, avvolto nelle coperte calde. Quella mattina scivolai via dalle sue forti braccia per dirigermi poi
in bagno mentre lui restava solo in bagno. Era bellissimo. Una volta uscita dal letto mi inginocchiai a terra
con gli avambracci stesi sul materasso appoggiandovici il viso e contemplando la sua innata bellezza.

Adoravo guardarlo. La pelle tonica, l accenno di barbetta che se ne sarebbe andato
via da li a poco, non appena sarebbe andato in bagno, le sue magnifiche labbra rosee e socchiuse.
I capelli scompigliati erano sparsi sul cuscino e gli incorniciavano il volto in maniera più caotica del solito.

E pensare a quante ragazzine vorrebbero essere al mio posto. Io a differenza loro lo conoscevo
benissimo ed ero certa di amarlo anche se a lui non l avevo mai detto, era un passo
importante e volevo dirglielo in un momento speciale della nostra relazione.

Poco dopo mi alzai, gli baciai la fronte e andai in bagno. Al mio ritorno lo trovai semisveglio.
I suoi occhi azzurri erano spenti e assonnati. Mi sfilai la canotierina e la lanciai sulla poltrona, dove
giornalmente questa veniva sovrastata dai nostri vestiti, mentre Louis a pancia in giù,
si alzò sui gomiti e mi guardò sorridendo.
Pimpante mi infilai un paio di jeans stretti che comprammo assieme qualche settimana prima a Londra.
Mi avvicinai a lui e lo baciai sulle labbra intonando un buongiorno energico e pieno di vita.
Lui mi rispose lentamente con una voce molto più roca del normale. Mi allontanai già di buon umore,
dirigendomi nuovamente verso la cassettiera dove cercai frettolosamente una maglia ed un cardigan.

Mentre mi vestivo lui stava li; mi guardava e mi parlava mentre io, perennemente in ritardo,
gli rispondevo velocemente ma mai in modo sgarbato, non me lo sarei mai perdonata, non con lui.
Avevo la fama di essere una ragazza piuttosto acida ma ciò non era del tutto vero. Io dicevo sempre di
essere acida solo con le persone che non mi stavano particolarmente simpatiche,
Louis mi stava più che simpatico, era il mio ragazzo ormai da un po’ e non c’era motivo
di essere acida o sgarbata con lui, non me lo sarei mai perdonata.

Mi truccai alla velocità della luce: correttore per i miei occhi stanchi, un po’ di mascara ed un tratto
fugace di matita nera sulla palpebra superiore. Mi ripetè che per lui ero bellissima
ed io arrossii come da prassi abbassando lo sguardo mentre mi infilavo i calzini e le scarpe da seduta.
Mi alzai in piedi e mi fermai sul tappeto affianco al letto con a spalle lo zaino e lo guardai
sorridendo mentre lui si risistemava comodo nelle coperte calde. Mi chinai su di lui,
poggiando una mano sul materasso per non cadere in avanti e lo baciai nuovamente.
Un bacio lungo e simpatico.
Uscì poi dalla stanza dopo esserci salutati spegnendo la luce.
Chiudendo la porta alle mie spalle a bassa voce sussurrai -A dopo amore mio....-

Scesi le scale con cautela, i ragazzi dormivano ancora.

*********************************************************************************************************************************************************************************************************

Tornavo da scuola verso le due. Spesso lui non c’era perché era via con i ragazzi ad organizzare concerti e tour.

Mi ritrovai a mangiare sola nel silenzio assordante che mi circondava.
Quando c’era Louis anche il silenzio era bellissimo, con lui il silenzio era dolce, era pieno.
Arrivata in cucina, prima di sedermi sulla panca guardai il telefono.
Un messaggio, Louis. Sorrisi mentre lo aprii.

-Ciao principessa, guarda in frigo! Xx- Scrisse.

C’ era una certa sfumatura di fierezza in quelle parole, chissà cos’avevano combinato quei cinque.

Mi voltai lentamente verso il frigorifero con, fissandolo misteriosamente incuriosita.
Cautamente mi ci avvicinai e tirai la portella verso di me sorridendo.
Cibo. Louis e i ragazzi avevano fatto un sacco di muffin coloratissimi e ben fatti durante la mattinata. Risi grassamente sfilando dai
ripiani i piatti freddi per poter meglio scrutare ciò che avevamo creato.
Sapevo di per certo che non era un’iniziativa di Louis, lui odiava cucinare.  
Li appoggiai sul tavolo iniziando incuriosita ad osservarli in tutta la loro bellezza, se così si può dire.
Scorsi d’un tratto un bigliettino sotto il muffin freschi ed umidi.

Riconobbi subito la scrittura di Liam.

–Hai visto che prelibatezze? Non pensavi ne fossimo capaci eh?Xx- Risi spontaneamente,
passandomi una mano tra i capelli ondulati e scuri.

Adoravo quei ragazzi, tutti loro.

Mangiai con calma, non avevo fretta di andare da nessuna parte.
Ero anche notevolmente stanca dopo una settimana cosi piena come quella.
Una volta finito di mangiare mi concessi un muffin  sorridendo.
Erano buoni!

Riposi poi i piatti e le posate ordinatamente nella lavastoviglie tenendomi il bicchiere per bere ancora un sorso d’acqua.
Mettei apposto la cucina, anche se odiavo farlo. Uscendo dalla cucina spensi poi la luce,
presi lo zaino e salendo le scale mi diressi verso la mia camera.

Entrai lasciando lo zaino sul pavimento e mi voltai verso il letto andandoci incontro levandomi le scarpe e le calze.
Mi ci buttai sopra a pancia in giù; il letto era freddo, perfettamente riordinato.

 Ascoltai la pioggia incessante mentre le gocce si sentivano battere chiare sul tetto picchiando violentemente il suolo.
Mi allungai faticosamente verso il computer accendendolo e curiosando un po’ su twitter con il mio profilo privato.
Dopo pochi minuti mi annoiai della solita timelist piena di insulti a me rivolti
data la mia relazione con Lou, così mi alzai per prendere la chitarra e canticchiare qualcosa.

Poco dopo posai la chitarra al suolo e mi addormentai sola, abbracciando il cuscino
cercando di rimpiazzare l’imponente figura di Louis, non mi piaceva stare sola.

*******************************************************************************************************************************************************************************************************

 
 
Mi svegliò Harry con dei gridolini acuti che dicevano il mio nome.
Mi tirai su dal letto tappandogli la bocca con la mia mano sinistra per farlo tacere.

Ridemmo entrambi mentre gli altri ragazzi entrarono confidenzialmente nella mia stanza
posizionandosi sul tappeto, sulla panca, sulla scrivania e Louis e Zayn sul letto con me.
Li salutai caldamente ma ancora un po’ assonnata, i gridolini di Harry non mi svegliarono del tutto.


 Il mio magnifico ragazzo strinse le sue labbra dolci sulle mie, accennando un sorriso
giocoso nel momento in cui mi morse leggermente il labbro inferiore mentre gli altri parlavano tra di loro.
Mi raccontarono della loro mattinata frenetica mentre Louis mi cingeva un braccio in vita con fare tenero.
Il suo profumo m’inebriava e riempiva per l’ennesima volta i miei sensi sentendo
un’irrefrenabile voglia di baciarlo e di stare sola con lui.

Niall prese in mano la chitarra ed intonò una canzone che noi tutti amavamo e cantavamo di continuo.
La cantammo assieme guardandoci e sorridendoci gli uni agli altri.
L’atmosfera era più che rilassata e divertita. Continuammo a cantare altre canzoni mentre io quatta quatta
scivolai tra le gambe del mio amato e lui mi si strinse attorno al busto facendomi sentire il suo calore.

Mi sentii protetta e ben voluta, un’emozione che di rado avevo provato prima d’allora.

Posò la sua testa sulla mia spalla destra continuando comunque a cantare,
interrompendosi quando talvolta lasciava dei bacetti teneri e leggeri alla fine del mio collo ringhiando
giocosamente per poi riprendere a cantare.
Io ,divertita, lo baciai svariate volte sulla guancia spostandomi verso sinistra.

Poco dopo Louis s’impossesso della chitarra appoggiandola al mio torace, raggiungendo le corde da sotto le mie braccia.
Iniziò poi a suonare un’altra canzone sbirciando la chitarra dalla mia spalla sinistra mentre
le mia mani si incontravano nella parte bassa della sua schiena.
Io ,divertita, lo baciai svariate volte sulla guancia spostandomi verso sinistra.

Continuammo a cantare tutti assieme, la cosa mi divertiva parecchio.

I ragazzi avevano tutti delle voci magnifiche ma quella di Louis veniva
udita dalle mie orecchie in maniera totalmente diversa;
la sentivo molto più comunicativa, più chiara e anche più dolce delle altre quattro.
Questo attimo molto vicino alla perfezione terminò nel momento in cui Niall si girò velocemente
guardando l’orologio posto sulla mia scrivania dove Harry era seduto
con le gambe a penzoloni.

-Sono gia le 5.30!!- Trasalì preoccupato.
Quel ragazzo non sapeva stare senza cibo per piu di quattro o cinque ore.
Ci muovemmo tutti per controllare che la sua affermazione fosse ben giustificata e vera. Ci alzammo tutti automaticamente
ed io presi la mano la bel ragazzo dagli occhioni azzurrie le labbra sottili mentre ci
dirigemmo in cucina continuando a parlare tra di noi ed a cantare.


Con il pollice gli accarezzai la mano formando piccoli cerchi concentrici mentre scendevamo le scale.
Gli sorrisi quando, arrivati in cucina, accendendo la luce gli scivolai via dalla sua presa
accendendo la luce per poi dirigermi verso l’angoliera prendendo le bustine di the che noi tutti preferivamo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Gli sorrisi quando, arrivati in cucina, accendendo la luce gli scivolai via dalla sua presa accendendo la luce per poi dirigermi verso l’angoliera prendendo le bustine di the che noi tutti preferivamo.

Lui e Liam aprirono il frigorifero prendendo un piatto freddo di muffin a testa mentre gli altri presero posto attorno al tavolo. Mi ritrassi dall’angoliera spargendo con cura le bustine sul tavolo e chiesi ai ragazzi di scegliersi una tazza.

Sorrisi e nel frattempo afferrai il bollitore il quale, una volta riempito d’acqua a sufficienza per sei persone, lo attaccai alla presa nel muro aspettando pazientemente appoggiata al bancone della cucina. Louis era seduto davanti a me, dandomi le spalle quando, d’improvviso, fece scivolare indietro la sedia e la sua testa capitò giusta tra le mie mani, all’altezza della mia pancia. Sorpresa presi tra le dita i suoi capelli lisci e morbidi giocherellandoci un po’ e passando le mie mani anche sul suo collo, appena sotto l’attaccatura dei capelli, sapendo quanto a lui piacesse.

Scherzammo tutti assieme, ridendo un sacco come sempre mentre mi raccontavano alcuni dei loro momenti più imbarazzanti ed io mi sbellicavo dalle risate avvinghiata al collo di Louis.

Da li a poco sentii il bollitore spegnersi automaticamente dopo che l’acqua era stata portata ad ebollizione. Io, impacciata come sempre, mi voltai afferrandolo e versando un po’ d’acqua in ogni tazza e dicendo ai ragazzi di prendere dello zucchero. I muffin erano quasi finiti.

I ragazzi avevano in precedenza occupato tutti i posti disponibili, così Louis mi fece segno di sedermi sulle sue forti gambe. Accettai di buon grado e dandogli un tenero bacio sulla fronte mi sedetti comodamente su di lui.

Ci guardammo scambiandoci sguardi intensi e pieni d emozioni mentre io, incredula, pesai ancora una volta alla fortuna che avevo ad avere un ragazzo cosi perfettamente dolce solo per me e che aveva occhi solo per me. Era mio. Lui mi sorrise nuovamente abbassando lo sguardo sulle mie gambe come se sapesse a cosa stavo pensando.

Ricambiai il sorriso e spostai nuovamente lo sguardo sugli altri ragazzi che si stavano prendendo in giro come sempre. Poco dopo la conversazione si spostò su ciò che avremmo fatto quella sera.

-Io e lei usciamo, soli!- Disse Lou prontamente.

Io, felicemente sorpresa, sgranai gli occhi ignara di tutto ciò. Era un po’ di tempo che non uscivamo assieme solo io e lui. Gli rivolsi un amplio sorriso e lui, vedendo la mia reazione, rise accarezzandomi le gambe con le sue grandi mani stringendomi al lui e percependo così il suo immenso calore.

-E’ da un po’ che non uscite mi sembra o no?- Disse Zayn incuriosito.

Mi voltai verso di lui annuendo e sorridendo ancora una volta. Ero felicissima di poter passare finalmente un po’ di tempo con il mio ragazzo.

D’un tratto m’assalì un pensiero; i ragazzi ed i miei genitori avrebbero mangiato assieme quella sera, senza di noi. Ciò mi spavento un poco dato che non sarei riuscita a tenere la situazione sotto il mio controllo ma ero talmente felice di uscire con Louis che le mie paure e le mie ansie vennero a meno in un solo istante.

Voltandomi poi verso di lui gli domandai in estasi dove mi avrebbe portata, la mia curiosità era sempre presente in queste situazioni.

-E’ una sorpresa tesoro!- Disse con un sorrisetto quasi compiaciuto sapendo benissimo che io mi sarei agitata almeno il triplo di quanto già non fossi.

Sapevo che lui andava pazzo per la pizza e che se fosse per lui avremmo potuto mangiare pizza per il resto della nostra vita. Colazione, pranzo e cena!

Ringhiai giocosamente appoggiando la testa sulla sua spalla destra in modo più che naturale e strofinando le mie labbra alla fine del suo collo.

-E come ci andiamo? Ti ricordo non hai la macchina qui, caro!!- Dissi io con una leggera aria di sfida mentre mi drizzai sull’attenti aspettando una sua risposta. Loro non avevano la macchina li ed io non potevo ancora guidare dato che mancavano ancora pochi mesi al mio diciottesimo compleanno.

-Tuo papà dice che mi impresta il suo BMW. Sai, di me si fida!- Mi rispose ridacchiando dato che qualche settimana prima mio padre affermò che non l’avrebbe mai imprestata ad uno di noi.

Annuii scherzosamente infastidita pensando, relativamente impanicata, a ciò che avrei potuto indossare quella sera quando tutto d’un tratto, entrò dalla porta d ingresso mia madre con delle buste della spesa tra le mani. Alcuni dei ragazzi scattarono in piedi per aiutarla ed io mi ritrovai in piedi affianco alla sedia.

 Risi guardando mia madre a mani vuote solo dopo pochi secondi mentre i ragazzi, fieri di essergli stati d’aiuto si dirigevano nuovamente in cucina appoggiando le buste sul bancone della cucina. Lei ringraziò ed una volta entrata nella stanza si unì a noi mentre gli porgevo la mia tazza di thè. Harry fece il galante lasciando il posto a mia mamma sorridendole garbatamente.

-Grazie tesoro!- Disse lei.

Lei adorava Harry, le ricordava in tutto e per tutto un mio vecchio amico che in quel periodo abitava a Pueblo, Colorado.

Guardai l orologio posto sulla parete alle nostre spalle, dopo essermi nuovamente seduta sulle gambe di Louis, e vidi che era già passata un’ora da quando eravamo scesi a fare il nostro solito thè break. 6.30.

Scattai in piedi, era tardi, dovevo farmi una doccia e prepararmi per uscire con Lou e normalmente ci impiegavo un’ora a fare tutto ciò. Saltai giù dalle gambe di Lou senza guardare in faccia nessuno dei presenti e m’ incamminai velocemente verso le scale urlando ai ragazzi un po’ confusi che sarei andata a  prepararmi. Risero.

Mi spogliai velocemente sfilando nel frattempo della biancheria pulita dalla cassapanca della mia camera per poi catapultarmi in doccia. Mi rilassai; l’acqua calda scivolava sul mio corpo provocandomi degli assurdi brividi di caldo.

 Chiusi gli occhi, lasciando che l’acqua calda accarezzasse il mio viso e scendesse lungo i miei capelli scuri prima di insaponarli accuratamente. Feci lo stesso con il corpo per poi risciacquarmi e ripetere l’operazione assaporando tutto il calore del vapore e dell’acqua calda preparandomi al freddo prima di aprire le portelle plastiche della doccia.

Il gelo. Mi diressi immediatamente verso l’asciugamano grande, posto sul termosifone sotto la finestra, avvolgendomici dentro e cercando un po’ di calore. Afferrai poi un asciugamano di misura inferiore e mi ci strofinai i capelli lasciandoli poi ricadere sulle mie spalle.

Mi asciugai il viso e, proprio in quel momento, dalla porta entrò un ragazzo riccioluto che ben conoscevo, Harry. Gli sorrisi amichevolmente.

-Il ragazzo ci tiene sai!?- Disse con voce ferma e divertita sorridendo.

Io aggrottai le sopracciglia non capendo di cosa stesse parlando. Sorridente chiuse la porta alle sue spalle dirigendosi verso il termosifone dove affianco si trovava un pouf sul quale ci si sedette.

-Louis! Ci tiene veramente a te, lo sai vero? Ci parla sempre di te e non l ho mai visto così felice da quando lo conosco, credimi!- Esclamò sorridendomi in modo giocoso.

Sapevo non stesse scherzando ma risi automaticamente. Ero veramente felice che lui me lo avesse detto; sono sempre stata una persona che ha bisogno di continue conferme e riceverne anche dal suo migliore amico mi fece pensare seriamente che Louis fosse proprio un ragazzo d oro che non avrei più trovato facilmente. Tornai semiseria mantenendo un leggero sorriso che non riuscii a scacciare. Mi sistemai meglio l asciugamano guardando verso il basso ed arrossendo leggermente mentre lui mi guardava incuriosito.

-Io….penso che.- Feci una breve pausa, respirai profondamente

- Harry io lo amo!- Dissi infine con voce ferma e sicura.

-Oddio! Davvero? Ma è una cosa bellissima!- Esclamò Harry felicemente sorpreso.

Io annuii vergognosamente mentre mi mettevo un velo di crema idratante sulle gambe.

-Sono proprio felice che Louis abbia trovato una ragazza come te. In più piaci a tutti noi, cosa da non sottovalutare assolutamente!- Disse con tono dolce e cauto mentre la sua voce roca riempiva la stanza di calore fraterno.

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1722107