Tom Orvoloson Riddle,un nato Babbano .

di Albus_Severus_Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nascita ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Il passare degli anni ***
Capitolo 3: *** Cap 3.La prima gita ***
Capitolo 4: *** Cap 4. La seconda gita ***



Capitolo 1
*** La nascita ***


Cap.1 La nascita

Ricordo ben poco di quel periodo,faceva freddo e una donna di nome Merope,particolarmente brutta e strana,era arrivata agli inizi di dicembre in questo orfanotrofio. Era una donna con un colorito di pelle molto bianco come la neve e gli occhi erano lividi e di un colorito particolarmente scuro . Era incinta,senza soldi,senza famiglia e senza marito,non sapeva dove altro andare .
-Scusate,potrei rimanere qui?Non ho posto dove andare,non ho soldi,non ho casa,non ho nulla,tranne che questo bambino -. Le infermiere di quel tempo erano molto arroganti e la sbatterono fuori . Il giorno dopo ritentò ,trovando me, e mi disse quelle esatte parole,come se stesse programmando il tutto da un sacco di tempo,così decisi di farla rimanere .
Era molto solitaria e spesso spaventata da come gli altri la guardavano,era quasi come impaurita . Ogni tanto la notte urlava di dolore e il suo viso era rigato da lacrime,che sembravano di vecchia data,lacrime che voleva versare da tempo e che poi finalmente riuscì a liberarsi .


Dicembre stava terminando,e l'inizio del nuovo anno avvicinarsi . Tutti erano così felici .
La mattina del 31 dicembre una donna iniziò ad urlare e imprecare dal dolore;era Merope e stava per partorire . Era più bianca del solito,le pupille si erano dilatate e lei urlava …. Dopo qualche ora partorì uno splendido bambino,aveva il suo stesso colorito di pelle.

-V-v-voglio che lo chiamate Tom,come suo padre-.. Si interruppe,prendendo una grossa bocca d'aria e poi proseguì-E Orvoloson,come secondo nome,quello di mio padre … - si rifermò – E Riddle di cognome-. Pochi alcuni secondi dopo Merope morì un sorriso stampato sulle labbra .

Il trentun dicembre di quell'anno,segnò la nascita di un piccolo bambino e la morte di una donna-madre indifesa .

Ps.

Questa è la mia seconda storia .. Spero che questa vi piaccia di più . E' una storia completamente diversa dalle altre,ma piena di misteri e segreti dell'infanzia e dell'adolescenza di Tom Orvoloson Riddle .
Pps.
Mi raccomando,seguitela ;)

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Capitolo 2
*** Cap.2 Il passare degli anni ***


La nasciata di Tom aveva colto di sorpresa tutti,compresa me . Ci aspettavamo che la donna sopravivesse e non che morisse . Purtroppo non potevamo far altro che occuparci del bambino finché un qualunque genitore lo venisse ad adottare .
Speravamo che tramite manifesti,visite,chiunque persona potesse venire ,un giorno, per poter adottare questo bimbo indifeso . Purtroppo non si fece vivo nessuno,perciò decidemmo di crescerlo con noi .

Qualche anno più tardi ci accorgemmo che il bimbo piangeva solo quando aveva fame,solo quami anni il bambino era tranquillo,anche troppo per un bambino dindo aveva bisogno di essere lavato o pulito, e solo quando si faceva male .

Il tempo passava e il piccolo Tom cresceva ed era sempre più bello . Era più alto dei bambini della sua età . Aveva i capelli marroni e occhi vitrei scuri . Aveva una bellezza tutta sua;le bambine lo adoravano . Era affascinante,e grazie ai suoi occhi poteva stregare chiunque lo guardasse . Aveva la particolarità di essere molto convincente e ben presto questo bimbo si sarebbe guadagnato la fiducia di tutti ..Infatti,si faceva,stranamente,prestare gli oggetti più cari dei bambini .
L'unica cosa che mi preoccupava tanto era il suo carattere;aveva un attegiamento presuntuoso e poco convincente,era la causa di molti problemi qui all'istituto ed aveva la brutta caratteristica di rubare o estorcere con la forza gli oggetti ai bambini senza che questi se ne accorgessero,direi una cosa molto strana . Con questo,a volte,alcuni bambini lo odiavano e lo isolavano dal resto del gruppo,come una punizione:ma a lui non sembrava importare,sembrava quasi contento,gli piaceva stare solo e questo mi preoccupava perché non era una cosa molto normale starsene per conto proprio all'età di cinque/sei anni,ma poi capii che lui era fatto così e che nessuno lo avrebbe mai potuto cambiare .

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Capitolo 3
*** Cap 3.La prima gita ***


Le riflessioni di Tom

-Odio questo posto,penso che sia il luogo più lugrube del mondo .. Blea-.Pensò un bambino solitario . Tom si trovava seduto,in un angolo,e solo,in un tavolino accanto al muro e aspettava che gli servissero la colazione . Aveva 8 anni ed era più bello del solito , ma sempre con quel pallore in viso,gli occhi,erano più marroni che mai,quasi sullo scuro,pronti a scrutare e giudicare chiunque gli capitasse a tiro,era un bambino troppo,per i gusti degli altri,curioso .
Finito di magiare,Tom si avviò,insieme agli altri bambini per una nuova giornata scolastica,sempre di mala voglia,odiava quel genere di cose da fare,sopratutto perché erano di gruppo .
-Bene ragazzi,vi annuncio che domani faremo,una piccola gita in uno zoo qui vicino . Non avete mai fatto esperienze del genere e siamo arrivati alla conclusione che sarebbe un bene per voi -. Disse l'insegnate,tutta felice per la vista dei bambini contenti;ma il suo sguardò si spostò al piccolo Tom .. - Riddle,non sei contento di venire?-. Tom la guardò con sguardo indifferente e rispose educatamente,non si era mai permesso di rispondere male a qualcuno più grande di lui – No,signora,non ne sono contento,perché non ne ho molta voglia .. Vorrei rimanere qui all'orfanotrofio,se mi è concesso .. -.
-No,Tom,non ti è concesso . Sei obbligato a venire-. Detto ciò,l'insegnante continuò la sua lezione di inglese . Tom seguì la lezione,gli piaceva sapere cose nuove,lo arricchivano . Era inoltre il più bravo della classe,era il più bravo in tutto e si offriva spesso di aiutare il personale,era un comportamento piuttosto insolito per un carattere del genere ..

Il giorno della gita arrivò e tutti i bambini si prepararono,mangiarono,si portarono un piccolo zainetto dove all'interno vi era un piccolo taccuino per prendere appunti,un po' di bibite e panini per fare un pic-nick ed erano pronti per andare .
Tutti parlavano tra di loro tranquilli e felici,invece Tom,come al suo solito,era l'ultimo della fila in disparte;stava riflettendo a ciò che gli accadde la sera prima .. Stava in camera sua, quando alcuni bambini,hanno iniziato a dargli fastidio fino a strappargli qualche capello . A quel punto,i suoi nervi scoppiarono,prese a spintoni i bambini e desiderò con tutto il cuore di dargli fuoco ai capelli e con sorpresa ciò che desiderò accadde veramente;i bambini gridavano dall'orrore e dallo spavento,ma lui ci provava un nonsocché di piacimento,di goduria .
Le insegnati lo punirono,frustandolo. Non versò neanche una lacrima . Niente di niente . La sua mente era impegnata a pensare a quello che gli era appena successo:certo,a volte gli capitavano cose strane,come per esempio di far galleggiare per aria oggetti,prendersi il raffreddore quando lo desiderava,ma non si era mai spinto oltre, e desiderava ardentemente quello che gli capitava . I suoi pensieri furono interrotti dal vociferare dell'insegnante . -Bene,ora,ci troviamo nel rettilario,una zona pericolosa,ma ben protetta . Quindi Olvir,Tomor,state tranquille,non vi faranno niente .. E ora partiamo con lo spiegare la particolarità di questo Cobra;dovreste avvicinarvi per vedere .. Bene così .. -.
La sua attenzione era attratta da quel lungo e viscido serpente . Lo considerava una creatura degna di rispetto,non ne aveva mai vista una così vicina e desiderava toccarla,gli altri si erano spostati e il vetro scomparve e il serpente allungò il viso . - Sei la creatura più bella che abbia mai visto, sei affascinante-. Disse Tom ammirandonla . - E tu sei il primo bambino che riesco a capire-. Disse il serpente scrutandolo . -Posso toccarti?-. Disse Tom,con gli occhi pieni di eccitazione . Il serpente annuì,Tom allungò la mano e la toccò,era ruvida,ma bella,era come essere leccati da un gatto . Le sue squame brillavano e sembravano aver vita propria . -Come ti chiami?-. Disse Tom fissandola . - Nagini-. Rispose il serpente . -Mi piace molto questo nome,e tu? Come ti chiami?-. Disse sibilando . -Tom . Io invece,lo odio-.Il serpente scivolò via e si stinse attorno al ragazzo,come per abbracciarlo e se ne andò . -Grazie per avermi liberato,spero di rincontrarti -.
Tutti accorsero attorno a lui . - Tom,Tom,stai bene?-. Urlò un bambino . - Si-. Rispose gelido,era tornato alla realtà . -Ma come diamine parli? Ti stavo sentendo,con quel serpente,ci parlavi?-. Disse il piccolo bimbo . -Ehm si,non lo capivi?-.Disse Tom con eccitazione . -No,sibilava -.

Ps.
Eccomi qui con il terzo capitolo,certo,non è niente di che,ma penso che sapere qualcosina in più sul Riddle di un tempo sarebbe piaciuto a tutti,così mi sono presa io la briga di farlo .
Mi raccomando seguite la storia e fatemi sapere se vi piace o no . Con tutto l'amore Albus :3 <3

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Capitolo 4
*** Cap 4. La seconda gita ***


Cap.4 La seconda gita

 

Tom,dal giorno della gita capì di aver un nonsoché di strano,particolare,ma sopratutto diverso . Il giorno prima aveva capito che sapeva parlare con i serpenti,che sapeva far accadere delle cose,ma non riusciva a capire il perché . Questi dettagli lo frustavano perché avido nel sapere quello che gli capitava,quello che faceva . Ma non ci fu una risposta da nessuno .

Un altro giorno di scuola stava per cominciare e come al suo solito si diresse verso l'aula da solo . Appena arrivata l'insegnante,propose di nuovo alla classe,di andare in un altro posto . E Tom,ovviamente sapeva quale,l'aveva convinta lui . Così entro tre giorni sarebbero andati in quel posto .
Quel posto” era abbastanza strano,ma a lui le stranezze piacciono . Era come stare in una favola dell'orrore . Il posto all'apparenza sembrava carino,perché da una parte c'era il sole con un bel prato e gente tranquilla,ma appena ti affacci alla scogliera vedi l'oscuro . C'era un mare in burrasca nero e sporco,il cielo nero e tenebroso;in fondo c'era una grotta triste,come se piangesse . E ovviamente lo sguardo di Tom è giunto propri lì,per quealche motivo lui era attratto da quel posto .
L'insegnante si distrasse e Tom invitò alcuni suoi compagni ad avventurarsi lì;così scesero ed iniziarono ad ammirare quell'orribile posto … I bambini iniziavano a preoccuparsi,ma per Tom,era appena iniziato il divertimento;aveva in mente di spaventarli a morte,a costo di ricevere la più severa delle punizioni,ma voleva vederli soffrire .
Cercò di fare,di provare a creare un qualche dolore,ma niente .. Allora decise di desiderare che qualcuno li sollevasse e li facesse arrivare al soffitto e pff i ragazzi iniziarono ad alzarsi e raggiungere il soffito dove vi sbatterono violentemente la testa e svenirono … Tom iniziò a provarci un strano godimento,si sentiva sollevato e completamente felice,scoprì che nel muro vi era una strana rientranza,uno specie di buco con un serpente attorcigliato,vi infilò la mano e questa si aprì e vi mostrò un lago oscuro,nero come la pece,e tante rocce intorno che gli apparivano piacevoli e con un nonsoché di interessante,in realtà erano orribili e paurose .. Purtroppo per lui,il divertimento finì in quanto arrivarono le insegnati che quella sera lo punirono pesantemente ..
A Tom non importava,non sentiva dolore,si era abituato al dolore;a lui importava semplicemente di se stesso e di ciò che era in grado di fare solo con la mente .
La stessa notte la passò in completo isolamento in una specie di cella dove iniziò a pensare di fuggire,lì non si trovava bene,odiava tutti,a momenti anche se stesso . Voleva un luogo di pace e solitudine che però rispecchiasse il suo essere,ma d'altronde,dove poteva andare un ragazzino di soli 9 anni senza qualcuno che gli indicasse una strada giusta ?
Passò circa 3 giorni dentro la cella senza né mangiare né bere . Stavano iniziando tutti a preoccuparsi per Tom,tutti erano spaventati e non gli si avvicinarono;però come tutti i bambini c'erano quelli più ottusi che volevano sfidarlo ,al contrario Tom era felice perciò non si faceva problemi,lui,aveva sempre la meglio e rubava tutto ciò che poteva .. Secondo il suo punto di vista,era una delle tante cose che sapeva far meglio .

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