Non pensavo potesse succedere a me

di Sasuke Uchiha_10
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Il manto stellato ricopriva il paesaggio rendendolo tetro,solo la luna piena che risplendeva nel cielo limpida e brillante come sempre riusciva ad illuminare quella notte.
Una figura femminile osservava la piatta superficie argentea del lago su una grande rupe,quella radura nascosta le donava un senso di tranquillità.
I suoi capelli rosei ondeggiavano al vento con movimenti ipnotizzanti,i suoi occhi color smeraldo brillavano di felicità,la brezza accarezzava la sua pelle candida,un lieve sorriso era dipinto nelle sue labbra rosee.
Anche quella notte lo avrebbe rivisto,questo era il pensiero che rimbombava nella sua testa.
Saltò da una roccia all'altra con grazia e agilità.
Ad ogni balzo la casacca rosa che indossava ondeggiava come la mini gonna nera che indossava.
In poco tempo era arrivata alla riva del lago,osservò il suo riflesso che sorrideva felice in quella piatta distesa d'acqua.
Si sistemo il coprifronte che teneva legato al collo.
Osservò i suoi abiti,non si era mai vestita cosi.
Sapeva che non sarebbe arrivato subito,se lo scoprivano avrebbe significato la morte di entrambi,ma non le importava della sua vita,per lei quello era il minimo prezzo da pagare per l'uomo amato.
Si inginocchiò in quel manto erboso.
Era stanca di quella vita,per vedere colui che amava doveva allontanarsi ogni notte dal suo villaggio rischiando di essere scoperta e punita per stare con lui,per amare un traditore.
Ogni volta che si vedevano gli rivolgeva sempre la stessa domanda:Come fai ad amarmi Sakura?
E lei gli rispondeva sempre allo stesso modo:Perchè per me l'unico reato che hai commesso è stato quello di rubarmi il cuore.Era cosi immersa nei suoi pensieri che neanche si era accorta di una figura dietro di lei.
La figura prese un kunai e lo puntò alla gola della ragazza.

Sasuke:Se era un nemico a quest'ora eri morta.
Sakura:Mi dispiace ero immersa nei miei pensieri.
Sasuke:La prossima volta stai piu attenta.
Sakura:Lo farò-Sasuke si inginocchiò accanto a lei e la guardo con il suo solito sguardo freddo.
Sasuke:Come fai ad amarmi Sakura?Io sono un traditore e i Jonin come te dovrebbero uccidermi a vista-la ragazza gli si avvicinò e lo abbracciò,un' abbraccio caldo e delicato che lo rassicurava ogni volta.
Sakura:Perchè per me l'unico reato che hai commesso è stato quello di rubarmi il cuore-la ragazza posò la sua fronte su quella di lui,era cosi vicina che il ragazzo poteva sentire il suo respiro sulle labbra,quelle labbra che solo lei aveva e poteva toccare.
Sakura:Ora sei tu quello che sta diventando noioso-la ragazza rise,quella risata sincera e cristallina che gli aveva fatto battere il cuore,quel cuore che credeva di non avere.
Sasuke:Ti amo Sakura.
Sakura:Anch'io ti amo Sasuke-E Sasuke la baciò,le sue labbra avevano un sapore dolce,mai sentito dalla rosa.
E dopo accadde quello che potete immaginare....
I raggi del mattino cominciavano a farsi vedere all'orizzonte,il ragazzo apri gli occhi e la vide,accanto a lui ancora dormiente con il sorriso sulle labbra.
Dopo poco la rosa si svegliò.
Sasuke:Ben svegliata.
Sakura:E' già l'alba,che peccato,fra poco devo tornare.
Sasuke:Non possiamo continuare a vederci di nascosto Sakura,se Orochimaru o uno dei suoi seguaci ti trovassero ti ucciderebbero all'istante,non voglio che accada.
Sakura:Preferisco morire che non vederti piu....
Sasuke:Io non voglio che tu muoia Sakura!Tu sei l'unica cosa cara che ho al mondo!Tu sei l'unica persona per cui ho provato amore!Tu sei l'unica persona che amo!
Sakura:Anche tu sei l'unica persona che amo e darei la vita per la tua salvezza o anche solo per vederti.
Sasuke:Sei la solita testarda!
Sakura:Che ci posso fare!Sono fatta cosi-la ragazza si sporse e baciò il ragazzo.

Dopo essersi rivestiti,Sakura abbracciò Sasuke con le lacrime agli occhi.

Sakura:Non voglio lasciarti.
Sasuke:Neanche io voglio lasciarti ma dobbiamo-il ragazzo prese fra le dita il mento della ragazza e lo portò al suo baciandola.
Sasuke:Stasera alla stessa ora,va bene?
Sakura:Non posso stasera devo fare io il turno di guardia al villaggio stasera,domani?
Sasuke:Va bene.
Sakura:Conterò i minuti-la ragazza gli sorrise un'altra vollta e se andò,lo stesso fece il ragazzo,ma non sapevano che una figura da lontano li spiava.
???:Ecco dove va quasi tutte le notti...ma ora la pagherà!

























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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

I raggi del sole passavano dalle tendine chiuse,quando apri gli occhi venne inondata da una luce dorata,si impose di alzarsi anche se non aveva dormito molto.
Si stiracchiò e guardò la sveglia sopra al comodino,le 9:00.
Aveva dormito solo due ore,ma era felice,per lui avrebbe fatto questo ed altro.
Apri il rubinetto della vasca e entrò il quel caldo specchio d'acqua,si sentiva al settimo cielo.
Andò davanti allo specchio e si sistemò i capelli lasciando due ciuffi ad incorniciarle il viso.
Si vesti come la sera prima,i vestiti avevano ancora l'odore del suo Sasuke,muschio.
Senti un rumore di nocche contro il legno della porta.

Naruto:Sakura il Quinto Hokage vuole vederti!
Sakura:Arrivo-usci dalla stanza e salutò il ragazzo biondo che stava al tavolo della cucina con due bacchette in bocca e una ciotola di ramen pronta per essere mangiata in mano.
Sakura:Naruto,che ti ha detto il maestro Kakashi?
Naruto:Non me lo ricordo.
Sakura:Niente ramen a colazione e devi cominciare a mangiare verdure!
Naruto:Ma io odio quella roba!Ti prego solo stamattina!
Sakura:Va bene ma guai se sgarri!
Naruto:Agli ordini!-la ragazza stava per uscire ma il ragazzo la fermò.
Naruto:Sei piu bella del solito oggi.
Sakura:Grazie-gli sorrise raggiante e se ne andò.
Sakura:"Che vorra da me Tsunade?Forse vuole affidarmi una missione o impormi un'allenamento"-eppure sentiva qualcosa che non andava,sentiva lo stomaco e il cuore stretti in una morsa d'acciaio che non le lasciava scampo.
Sakura:"C'è qualcosa che non va,ho una brutta sensazione."

La ragazza era arrivata ad un grande castello,entrò e si diresse verso l'ufficio di Tsunade che ormai conosceva bene,bussò alla porta e aspettò una risposta prima di entrare.
Una donna stava compilando dei documenti sulla sua scrivania,quando vide Sakura fece cenno ai Jonin di guardia di uscire,anche se un po titubanti obbedirono lasciando da sole le due donne.
Tsunade si alzò senza dire una parola,si mise davanti alla scrivania appoggiata ad essa senza distogliere lo sguardo dagli smeraldi della ragazza che stava davanti a lei.
Sakura non abbassava lo sguardo continuava a sostenere quello dell'Hokage senza fiatare.
Aspettò che parlasse,non voleva mancare di rispetto,ma quando vide che la donna non aveva intenzione di proferire parola decise di essere la prima ad aprire una conversazione.

Sakura:Quinto Hokage per quale motivo mi ha chiamata?-la donna continuava a guardarla in modo grave,in cuor suo Sakura aveva capito.
Tsunade:Ti ho visto Sakura.
Sakura:Non capisco Tsundade-sama.
Tsunade:Ti ho visto con il traditore-il cuore della ragazza saltò un battito ma continuava a guardare negli occhi la donna davanti a lei,non si vergognava di essere stata con l'uomo che amava.
Sakura:Si è vero.
Tsunade:Non provi neanche a negare?
Sakura:No,perchè io non mi pento di quello che ho fatto,perchè io non mi pento di amare!
Tsunade:Tu sei proprio come me alla tua età,fiera,orgogliosa,testarda e forte...ma devi capire che non posso lasciare un atto di questo genere impunito.
Sakura:Mi dica subito la punizione,farò tutto quello che vuole senza ribattere.
Tsunade:Visto che sei stata una bravissima Jonin che ha sempre obbedito agli ordini ti dò la possibilità di scegliere,o lui o noi.
Sakura:Sono sicura che lei sa già la risposta Quinto Hokage...
Tsunade:Purtroppo si,ti dò cinque minuti di vantaggio per scappare prima di dare l'allarme,per te dovrebbero essere piu che sufficienti.
Sakura:Perchè lo sta facendo Tsunade-sama?
Tsunade:Per due motivi,il primo perchè so che l'amore ti fa fare cose impossibile e irragionevoli,e il secondo...perchè tu sei stata come una figli per me.
Sakura:Grazie Tsunade.
Tsunade:Prego piccola mia-la ragazza saltò fuori dalla finestra,una lacrima percorse la guancia della donna.
Tsunade:Mi mancherai piccola mia...spero che un giorno tu tornerai.

Una ragazza saltava di ramo in ramo ad una velocità disumana,nell'aria rieccheggiava il suono di una campana,era l'allarme.
Neanche una lacrima scese dagli occhi verdi di quella ragazza,sapeva di aver fatto la scelta giusta, anche se i suoi amici e il suo villaggio le sarebbero mancati non rivedere il suo unico amore l'avrebbe fatta morire.
Ora sarebbe stata catalogata come una nemica di livello S quindi uccisa a vista,doveva sbrigarsi a trovare un posto sicuro.
Non sapeva dove andare.
L'immagine di Sasuke si fece largo fra i suoi pensieri.

Sakura:"Dato che mi hanno come nemico e traditore non mi resta altro da fare,anche se è contro ogni principio dovrò allearmi con Orochimaru,anche se questo vorrà dire combattere con i miei amici un giorno."

Come poteva pochi minuti prima andare tutto bene e adesso tutto male?Questa era la domanda che continuava a porsi.
Avrebbe dovuto cercare il luogo dove si nascondeva Orochimaru,Sasuke non le aveva mai detto nulla,si erano imposti un patto,lui non diceva nulla sui piani di Orochimaru e dove si nascondeva mente avrebbe taciuto sulle difese e sui punti deboli del villaggio di Konoha.Ma non si sarebbe fermata,lo avrebbe trovato,doveva anche avvertillo che l'indomani nel loro luogo d'incontro ci sarebbero stati moltissimi ninja ad aspettarli per ucciderli entrambi.
Era piu determinata che mai a salvare il suo Sasuke e niente e nessuno l'avrebbe potuta fermare.



































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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Era da un giorno intero che vagava senza sosta e senza mangiare per trovare il suo Sasuke,ma ancora non c'era traccia nè di lui nè di Orochimaru.Si portò una mano al collo,ma il coprifronte non c'era,l'aveva buttato appena uscita dal villaggio dalla parte opposta per dare una falsa tracci ai Jonin che aveva alle calcagna.
Si fermò qualche attimà per riprendere fiato ai piedi di un faggio.
Sentiva la presenza di piu individui,forse i Jonin del villaggio l'avevano trovata.
Portò lentamente la mano al kunai che teneva legato alla coscia e si preparò all'attacco.
Quattro ninja comparvero davanti a lei.

Kioshi:Che ci fa una bella ragazza come te in giro per il bosco tutta sola e indifesa?-Sakura sorrise lievemente.
Sakura:Se pensi che io sia indifesa ti sbagli di grosso!-la ragazza lanciò due kunai al collo di due ninja che non riuscirono ad evitare il colpo,con uno scatto si avvicinò al ninja accanto a quello che aveva parlato poco prima e gli diede un calcio sulla spina dorsale che dal rumore che fece era sicura che si fosse rotta facendo cadere l'uomo a terra privo di vita.
Kioshi:Vedo che sei forte,ma ti ho visto prima mentre saltavi,non mangi o non ti riposi da molto e le forza ti stanno abbandonando vero?-l'uomo si lancio verso la ragazza e provò a colpirla ma questa lo evitò e gli diede un pugno in piena faccia,
l'uomo cadde a terra ma si rialzò e lanciò contro Sakura vari shuriken che riusci a parare con due kunai.
Kioshi:Però sei molto forte,sei riuscita a mettere al tappeto tre ninja di grande livello senza difficoltà e allo stremo delle forze.
Sakura:Te l'avevo detto che non ero indifesa!-le ginocchia della ragazza cominciarono a cedere,sentiva le forze abbandonarla,cadde a terra,prima di svenire vide l'uomo prenderla e coricarla sulle spalle.

L'uomo era arrivato ai piedi di una cascata,contò dei massi e ne spinse uno,L'acqua si fermò e la roccia si apri mostrando una caverna,entrò,dentro a quel nascondiglio c'erano migliaia di ninja accampati,andò sempre avanti senza fermarsi,sembrava che quella grotta non avesse mai fine,arrivato ad un bivio prese la strada di destra e continuò a camminare salutando a volte qualcuno.Si fermò davanti ad un ragazzo moro sui 18 anni che stava davanti ad una tenda nera con le braccia incrociate.
Sasuke:Dove sono gli altri tre ninja Kioshi?Mica ci hanno scoperto?
Kioshi:Stai tranquillo, piuttosto guarda che bella preda ho trovato a vagare per i boschi da sola!E' stata lei a fare fuori i miei ninja,stava per far fuori anche me,ma è svenuta priva di forze,probabilmente non mangia e non dorme da un bel po-Posò per terra la ragazza davanti a Sasuke,che nonostante la sua espressione fosse sempre fredda quella volta fu colto dallo stupore e dalla preoccupazione.
Sasuke:Non è possibile...-il ragazzo prese in braccio la ragazza che cominciò ad aprire gli occhi confusa.
Sakura:Sasuke...finalmente ti ho trovato...
Sasuke:Sei una stupida!
Sakura:Mi hanno scoperta Sasuke,ci hanno scoperti...-gli sussurò in modo da non farsi sentire dal ninja che osservava la scena disgustato.
Kioshi:Quindi la conoscevi...Ho fatto bene a non ucciderla.
Sasuke:Parlo io con Orochimaru tu puoi andare.
Kioshi:Fai un po' come ti pare-se ne andò lasciando i due soli,Sakura abbracciò Sasuke che l'abbracciò a sua volta.
Sakura:Sasuke sono dovuta scappare.
Sasuke:Stai tranquilla ora noi due stiamo insieme e nessuno potrà separarci.
Sakura:Ora siamo entrambi traditori Sasuke,condividiamo entrambi la stessa punizione.
Sasuke:Oh Sakura ci parlo io con Orochimaru dopodichè potremmo stare sempre insieme senza nasconderci,ma dovrò tenere nascosta la tua indentità,non dire che eri un Jonin del Villaggio della Foglia altrimenti ti ucciderà o vorrà sapere tutto del villaggio.
Sakura:Bene ho capito-Sasuke si alzò aiutando Sakura a fare lo stesso,stava per entrare nella tenda ma Sakura lo fermò e lo baciò con tutta la passione che aveva in corpo e Sasuke ricambiò.
Sakura:Non mi pentirò mai di questa scelta.
Sasuke:Sakura ora devo andare...sono felice che tu sia qui con me...Sasuke entrò nella tenda lasciando Sakura da sola.

























 



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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Sasuke era entrato in quella tenda nera lasciando sola Sakura,si sentiva in colpa,lei aveva rinunciato a tutto,alla sua famiglia,ai suoi amici,alla sua casa,ad un luogo sicuro per lui,per uno sporco traditore che si pentiva di essere diventato tale.
Lui era il vendicatore,non doveva avere rimorsi,ma da quando l'aveva conosciuta era cambiato,pure lui stentava a riconoscersi quando si guardava allo specchio.I suoi lineamenti un tempo duri e freddi si erano addolciti,e a volte le sue labbre erano piegate in un sorriso,un sorriso di cui solo Sakura era la proprietaria,un sorriso che donava solo a lei,un sorriso che solo lei aveva la possibilità di vedere.A questi pensieri sentiva il cuore contorcersi del rimorso dentro al suo petto,lei aveva rinunciato a tutto per lui,mentre lui che aveva fatto per lei?
La risposta gli arrivò come una lama ben affilata dritta al petto,prendendolo in pieno in cuore,niente.
Lui l'aveva soltanto fatta soffrire,togliendole per molti anni la sua spensieratezza e la sua allegria che la caratterizzava.
Per molto tempo aveva tolto la luce in quegli smeraldi di cui si era innamorato,rendendoli grezzi e freddi.
Solo pochi mesi fa aveva ritrovato la Sakura di sempre,la Sakura di cui si era perdutamente innamorato.
Quando lei lo aveva cercato e trovato da solo in mezzo ad una radura non lo aveva ucciso come gli era stato ordinato di fare,ma lo aveva solo guardato con odio,un odio che non le si addiceva.
Si ricordava ancora le dure parole che gli aveva rivolto quando dopo il tradimento si erano incontrati.

INIZIO FLASH BACK

Due ragazzi sui diciassette anni stavano immobili l'uno davanti all'altro.

Sasuke:Sakura perchè non mi attacchi?!Ti è stato dato l'ordine di uccidermi a vista,allora?!Che aspetti?!-Sakura lo guardò,i suoi occhi erano pieni di rabbia e odio,per un'attimo Sasuke fu intimorito di lei,ma si ricompose e ritornò con la sua espressione fredda e beffarda.
Sakura:Come puoi chiedermi questo Sasuke?Come puoi chiedermi di attaccarti?Tu sai quello che io provo per te,allora perche mi inciti a farti del male?...tu sei un'egoista Sasuke...sei un insensibile...tu sei senza cuore...sei freddo...SEI UNO STRONZO E IO TI ODIO BASTARDO!-quelle parole colpirono Sasuke in un modo inaspettato,la ragazza si inginocchiò e si mise a piangere bagnando il terreno di quelle piccole gocce salate.
Sasuke:Sakura...
Sakura:Vattene!Non voglio piu vederti mi hai già fatto troppo del male Sasuke,io non voglio soffrire ancora per te...-il ragazzo le si avvicinò e l'abbraccio cosi forte da fargli quasi male,sentiva le calde lacrime della ragazza bagnargli la maglietta,ogni sua lacrima era un battito perso per lui,non sopportava vederla soffrire in quel modo.
Sasuke:Mi dispiace Sakura...-la ragazza si asciugò le lacrime e strinse il ragazzo.
Sakura:Questa è la cosa piu significativa che mi hai detto dopo quel grazie...ma grazie per cosa Sasuke?-il ragazzo sospirò.
Sasuke:Possibile che tu non abbia ancora capito?...Quel grazie era per avermi fatto conoscere un sentimento che credevo di aver dimenticato.
Sakura:Qual è questo sentimento?
Sasuke:L'amore sciocchina-le prese il mento con le dita e porto il viso di lei vicino al suo unendo le labbra in un bacio.
All'improvviso senti il sapore di una piccola goccia amara,staccò il viso da quel leggero tocco tanto da poter parlare.
Sasuke:Perchè piangi?
Sakura:Non sono lacrime di tristezza ma di gioia.
Sasuke:Sei la solita stupida-il ragazzo sorrise e lo stesso fece la ragazza.

FINE FLASH BACK

Adesso però avrebbe dovuto rimediare al suo errore e l'avrebbe fatta accettare da Orochimaru con tutte le sue forze.
Si avvicinò ad una figura che stava immobile davanti a lui,i lunghi capelli neri e unti coprivano la sua carnagione cosi bianca e spenta da renderlo quasi etereo,le braccia di uno strano color viola penzolavana inerti dalla sedia rendendo la figura ancora piu cadaverica.Gli occhi dorati di quell'uomo si soffermarono su di lui facendogli quasi gelare il sangue.
Un piccolo sorriso piegò le labbra dell'uomo.

Orochimaru:Sasuke...che sei venuto a fare qui?Sei il portatore di buone o cattive notizie?
Sasuke:Sono venuto qui per chiederti un favore maestro.
Orochimaru:Dimmi Sasuke.
Sasuke:Kioshi ha portato qui un ninja molto valente,anch'io l'ho vista in azione molte volte e la sua abilità e la sua intelligenza nel controllare il chakra è di altissimo livello,sono venuto qui per chiedere di unirla a noi maestro.
Orochimaru:Siete sicuri che non sia una spia?
Sasuke:E' stata rinnegata dal suo villaggio e dalla sua famiglia.
Orochimaru:Questo aumenta il rischio di un suo tradimento.
Sasuke:Mi creda maestro,lei non lo farebbe mai.
Orochimaru:Devi tenere molto a questa ninja per insistere molto,vero Sasuke?
Sasuke:Si,tengo tanto a lei maestro.
Orochimaru:Sasuke un consiglio...se non vuoi che qualcuno ti possa fare del male non rilevare i tuoi punti deboli.
Sasuke:Me lo ricorderò.
Orochimaru:Sei sicuro che sia davvero tanto forte come dici?
Sasuke:Fidati Orochimaru,lei è molto forte.
Orochimaru:Bene,da oggi la tua amica fa parte dei traditori.
Sasuke:La ringrazio maestro-usci dalla tenda e vide Sakura appoggiata alla parete con lo sguardo basso,le si avvicinò e la baciò.
Sakura:Questo vuol dire che posso restare?
Sasuke:Questo vuol dire che d'ora in poi staremo sempre insieme!


















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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Sakura era felicissima,finalmente niente piu segreti,finalmente poteva amare il suo Sasuke senza nasconderlo.
Dopo tanto tempo lo poteva rividere ogni giorno proprio come quando erano al villaggio,quando avevano dodici anni.
Lui era cambiato da allora,o almeno con lei,con gli altri era sempre freddo e distaccato,forse quella era solo una maschera che si era creato per non affezionarsi troppo alle persone che aveva intorno.Forse solo lei aveva conosciuto il vero Sasuke,il Sasuke gentile,il Sasuke dolce,il Sasuke che amava.
Lei era sempre la stessa ragazza estroversa,vivace,solare,a volte un po' aggressiva,quel lato di lei un po' violento non l'aveva mai lasciata neanche quando era cresciuta,ma ora sapeva nasconderlo,era diventata molto piu femminile e le era anche parso di vedere che a Sasuke era piaciuto quel piccolo cambiamento.
Ora lui era li accanto a lei nella sua tenda che la teneva abbracciata mentre dormiva,la ragazza si girò senza svegliarlo e lo osservò divertita.Quando dormiva i lineamenti di Sasuke si rilassavano facendolo ritornare il bambino di un tempo.
Sakura con un dito gli accarezzò le guancie e le labbra che si piegarono in un lieve sorriso.
Il ragazzo strinse piu forte a sè e la baciò tenendo gli occhi chiusi.

Sakura:Allora eri sveglio!
Sasuke:Veramente dormivo!Ma tu con le dita mi hai svegliato.
Sakura:Mi dispiace.
Sasuke:Non importa,quando mi tocchi tu mi sta bene.
Sakura:Però quando parli con me potresti aprire gli occhi?
Sasuke:Perchè?
Sakura:Perchè mi piace specchiarmici dentro-il ragazzo sorrise e apri gli occhi tenendo lo sguardo fisso sul volto sorridente della ragazza.
Sasuke:Ora va meglio?
Sakura:Molto,lo sai qual è stata la prima cosa che mi ha fatto innamorare di te?
Sasuke:No,quale?
Sakura:I tuoi occhi...si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima...nei tuoi sono riuscita a vedere il vero Sasuke,quello che ora mi sta abbracciando.
Sasuke:Invece la prima cosa che mi è piaciuta di te è stato il sorriso.
Sakura:Davvero?
Sasuke:Una volta ti vidi giocare in un prato con Ino quando eravate ancora piccole e per la prima volta ti ho visto ridere,sono rimasto incantato da quel sorriso,non l'ho mai detto a nessuno quindi anche tu devi stare zitta e non farne parola con nessuno.
Sakura:Te lo prometto.
Sasuke:La seconda è stata la fronte,era cosi carina.
Sakura:Era sarcasmo quello?!
Sasuke:Si-la ragazza gli tirò un cuscino che il ragazzo prese appena in tempo.
Sasuke:Sei ancora molto lenta.
Sakura:Ah si-con un balzo andò sopra Sasuke e gli fermò le mani.
Sakura:Chi era quella lenta?
Sasuke:Tu-con un scatto felino ribaltò la situazione andando lui sopra la ragazza.
Sakura:Uffa!Sei sempre piu bravo tu!
Sasuke:Tu sei l'unica che riesce a farmi fare questi giochi stupidi!Non so ancora come fai ma presto lo scoprirò!
Sakura:Ti svelo subito il segreto...essere sempre spontanea...e cosi riesco a farti ridere.
Sasuke:Guai a te se parli di questi lati infantili a qualcuno!
Sakura:Terrò la bocca cucita.-la ragazza sorrise e inarcò la schiena per poter baciare Sasuke.
Sasuke:Non qui Sakura!
Sakura:Che c'è!Non posso dare un bacio all'uomo che amo?
Sasuke:Tu volevi di piu di un semplice bacio!
Sakura:Mi hai scoperto!-i due risero,Sasuke si distese accanto a Sakura e l'abbracciò gelosamente.
Sakura:Hai paura che mi portino via?
Sasuke:Stai diventando troppo bella e attiri troppe attenzioni maschili per i miei gusti.
Sakura:Da quando sei cosi geloso?
Sasuke:Da quando ho una ragazza...Sakura tu mi hai davvero cambiato.
Sakura:Spero che questo cambiamento ti piaccia.
Sasuke:Si mi piace molto-le baciò una guancia e poi scese al collo,la ragazza pian piano chiuse gli occhi coccolata da quei piccoli gesti d'amore che il suo Sasuke le dimostrava.

Il villaggio di Konoha non era ormai piu lo stesso,e Sakura si accorse che molti visi conosciuti la fissavano.
Naruto:Ci hai tradito Sakura!Ti sei alleata con i traditori e guarda cosa stanno facendo al nostro villaggio!
Ino:Pensavo che tu fossi una mia amica Sakura,ma adesso so che mi sbagliavo!
Rock Lee:E io che mi ero innamorato di te!Una sporca traditrice ecco cosa sei!
Hinata:Pensavo fossi una ragazza gentile Sakura,ma questa è la prova che mi ero fatta un'idea sbagliata di te!
Shikamaru:Guarda che cosa hai fatto!Traditrice!
Choji:Non pensavo che fossi cosi meschina Sakura!
Neji:Traditrice,non sei altro che una traditrice!
Tenten:Come fai a non vergognarti di quello che tu e i tuoi amici avete fatto!
Kiba:Se fossi in te scapperei via prima che io ti dia una lezione!
Temari:Io non capisco Sakura,perchè l'hai fatto?Era il tuo villaggio!
Kankuro:Non so come trovi il coraggio di farti rivedere qui!
Gaara:Neppure io scenderei tanto in basso.
Kakashi:Non ti riconosco più Sakura,dov'è quella ragazza che ho allenato per moltissimi anni?Che ne hai fatto della Sakura gentile?
Tsunade:Io ti consideravo mia figlia e tu mi hai tradita,sei senza cuore.

Il suo cuore cominciò a battere sempre piu velocemente impedendole quasi di respirare.
Si portò le mani alle orecchie,non voleva sentire.
Si sentiva come risucchiata in un baratro senza fine,sentiva il vuoto intorno a sè,ogni sua certezza si era dispersa nell'aria come un castello di carte al vento.
Sentiva il cuore stretto in una morsa dolorosa.
Che cosa doveva fare?Che cosa?
La testa le faceva male,persino pensare le dava un senso di nausea,faticava anche solo a respirare.
Si accasciò a terra,sentiva il freddo invaderla,l'oscurità avvolgerla,era come morire.
Tutto era scomparso ma le voci erano ancora vive dentro la sua testa e continuavano ad affollarsi sempre più numerose domande a cui non sapeva dare una risposta.
Aveva fatto la scelta giusta?Cosa sarebbe successo se le avrebbero ordinato di attaccare il villaggio?Che cosa avrebbe fatto se si sarebbe ritrovata i suoi amici davanti?Li avrebbe uccisi?
Più cercava di trovare loro una risposta più questa gli sfuggiva lasciandole un senso di confusione e dolore.
Era arrivata al limite,non c'è la faceva più.
All'improvviso una voce le diede sollievo,una voce che conosceva bene,una voce che la chiamava.

Sasuke:Sakura svegliati!SAKURA!La ragazza aprì gli occhi e si mise a piangere stringedosi al petto di Sasuke come per trovare rifugio.
Sasuke:Sakura che ti è successo?Ti sei agitata nel sonno e mi sono preoccupato.
Sakura:Sasuke ho sognato il villaggio...era distrutto...distrutto da noi-Sasuke la abbracciò ancora più forte.
Sasuke:Ora è tutto finito,è stato solo un incubo.
Sakura:Un giorno dovremmo combattere contro i nostri amici lo sai questo,vero?
Sasuke:Lo so fin troppo bene...ogni giorno prego che quel dì non venga mai.
Sakura:Dobbiamo trovare una soluzione.
Sasuke:Ma come possiamo fare?Ormai tutti i Jonin di ogni villaggio ci ucciderebbero appena ci vedranno.
Sakura:Forse un soluzione c'è.
Sasuke:E qual è?
Sakura:Questa tecnica me la insegnata Tsunade,ma dobbiamo usarla di notte quando tutti dormono in modo che nessuno ci senta.
Sasuke:Allora agiremo stanotte...
























Sasuke:
Sasuke:








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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Per ragioni di comprensione questo capitolo lo farò iniziare da quando Sakura se ne è andata lasciando il villaggio, poi successivamente tornerò dai protagonisti.
Ringrazio chi ha commentato e sprono chi non lo ha fatto a lasciare qualche commento, anche negativo... d' altronde sbagliando si impara! Buona lettura! Tsunade: Mi mancherai piccola mia... spero che un giorno tornerai...- la donna respinse le lacrime che le pizzicavano gli occhi, si appoggiò alla scrivania, le sue gambe tremavano, tremavano dal dolore ma doveva mantenere il controllo. Continuava a guardare l' orologio a pendolo in fondo all' enorme stanza, cinque minuti... Non si sarebbe mai aspettata che la sua piccola Sakura potesse unirsi hai traditori, lei la vedeva come una figlia. Ogni volta che pensava di non riuscire a mantenere il suo impegno di Hokage le bastava un suo sorriso, un suo sguardo per farle trovare il coraggio e la volonta di andare avanti. Le voleva bene come una sorella, se un giorno avrebbe avuto figli li avrebbe voluti come Sakura, sempre sorridenti, solari e spontanei.
Eppure quel sorriso era scomparso per molti anni dal suo volto, per colpa di un traditore. I suoi occhi erano diventati grezzi, privi di ogni luce e brillantezza, per colpa dell' amore provato per una persona sbagliata. Le mancava la Sakura che aveva conosciuto, le mancava la Sakura che faceva di tutto per farsi notare da lui, da Sasuke, le mancava la Sakura determinata e testarda, la Sakura che portava allegria dovunque andasse. In quegli anni quella Sakura era scomparsa seppelita da odio, rabbia e dolore. Soffriva ogni volta che vedeva quel suo sguardo un tempo sereno e spensierato che celava rancore. Ma qualcosa cambiò, qualche mese prima la rivide sorridente e felice, di nuovo vitale e solare come quando aveva dodici anni. Quel cambiamento era stato ben accolto da lei, aveva nostalgi di quella Sakura che sprizzava energia in qualunque situazione si trovasse. Ma il suo sesto senso la avvertiva di qualcosa di strano, lei lo ignorò, grave errore. Una persona non può cambiare da una giorno ad un' altro senza che ci fosse qualcosa sotto. Lei non ci voleva credere, voleva ignorare quella piccola vocina che le diceva di indagare, di andare a fondo in quella strana faccenda. Più volte l' aveva vista agli allenamenti o alle riunioni stanca e assonnata, le aveva chiesto una multitudine di volte se tutto andava bene e lei ogni volta le aveva sorriso dicendole: Non potrebbe andare meglio. Eppure sapeva che quella vocina non aveva tutti i torti, sapeva che quel piccolo campanello di allarme non era del tutto infondato, ma lei non gli dava ascolto, voleva credere che in quel buio e tenebroso tempo di guerra ci fosse qualcosa di buono, qualcosa di perfetto, una luce a cui lei si era aggrappata per non cadere in quel baratro di terrore e confusione. Il sogno è meglio della realtà, infinitamente meglio. Ma questo non può giustificare il suo comportamento inqualificabile, lei era l' Hokage e si doveva comportare come tale. Fu per quasto motivo che stanotte l' aveva seguita. Ed ecco che in quella radura nascostafra le montagne le era caduto il mondo adosso, l' aveva vista in comppagnia del traditore, l' aveva vista con il ragazzo che Sakura amava, l' aveva vista con il motivo della sua improvvisa felicità. Il suo cuore aveva saltato un battito, era come se avesse salito una rampa di scale e quando pensava mancasse un gradino alla perfezione, precipitasse in un baratro ( Tratto da una serie di sfortunati eventi). Sarebbe voluta morire lì all' istante invece di affrontare le dura e dolorosa realtà. E adesso eccola lì, sola in quel desolato ufficio, senza la sua protetta, senza sua figlia. Tutto per un sentimento chiamato amore, un sentimento che riesce a farti fare cose impossibili e irrazionali, quel sentimento che ti da la forza di andare aventi anche nei momenti più duri, quel sentimento che ti può far sentire al settimo cielo ma che può anche distruggerti. Tempo scaduto. La donna si avvicinò ad una corda di velluto e la tirò con forza, il suono di una campana riecheggiò nell' ariaa facendo precipitare i jonin in quell' ufficio testimone del dolre che una donna prova quando a perso un figlio. Tsunade: Sakura si è unita hai traditori ed è fuggita, da oggi viene catalogato come nemico di livello S quindi dovete ucciderla appena la vedete, solo se si arrende dovete portarla qua, chiaro?- nella stanza regnava il silenzio, fra quei jonin c' erano tutti gli amici di Sakura, compreso Naruto. Ino abbassò lo sguardo e delle lacrime scesero sulle sue guance, Shikamaru le prese la mano cercando di infonderle coraggio, Hinata non credeva a quelle parole cercava in tutti i modi di convincersi che quello era tutto un' incubo e che lei stava ancora dormendo, Tenten continuava a pensare alla reazione di Rock Lee alla notizia, il maestro Kakashi rimaneva imppassibile colto alla sprovvista e Naruto strinse i pugni colto da una rabbia improvvisa. Naruto: No!- tutti i presenti si girarono verso il biondo. Tsunade: Cosa hai detto Naruto? Naruto: Ho detto NO! Sakura non potrebbe mai fare questo... non è da lei... Tsunade: Lei ci ha traditi per amore di un traditore... neanche io ci voglio credere... ma questa è la dura realtà... Naruto: Quel maledetto... giuro che appena lo vedo... io lo ammazzo... è colpa sua se Sakura ha fatto questa scelta!... io non la ucciderò 5° Hokage... Tsunade: Sono gli ordini Naruto... neanche io voglio che lei muoia... ma non c' è altro da fare...- cercava di mantenere un tono sicuro anche se tratteneva a stento le lacrime. Naruto: Io la riporterò qui! viva! anche con la forza se necessario... Tsunade: Fai come vuoi Naruto... allora andate e riportatela qua... anche se quasto non credo servirà a molto... Naruto: Grazie Tsunade-sama- i jonin scomparirono alla ricerca di Sakura. Naruto: " Ti riporterò gli Sakura, anche se questo vuol dire morire nell' impresa!"

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Quando aveva sentito la notizia si era sentito sporofondare in un baratro senza ritorno.
Ora tutti e due i suoi migliori amici e compagni di squadra lo avevano lasciato per passare dalla parte del nemico.
Sentì di nuovo la rabbia ribollire in sè.
Era stata colpa di Sasuke se Sakura era diventata un traditore! Tutta colpa sua!
Lui prima l' aveva sedotta e poi tradita, lei e tutto il villaggio che credeva in lui.
Sakura era stata male per lui, per un ragazzo freddo e insensibile, una volta anche suo amico.
Lui gli aveva portato via la cosa più cara al mondo, da quando aveva dodici anni lui amava Sakura, quel sentimento non si era mai spento per lei, neanche con la consapevolezza che lei amava Sasuke, il bel Sasuke, il freddo Sasuke, il traditore.
Non poteva sopportarlo, l' aveva portata via, l' aveva portata via lontano da lui, e forse non l' avrebbe neanche più rivista, per quanto ne sapeva a quest' ora poteva essere morta.
Lo stomaco si strinse in una morsa d' acciaio a qual pensiero, lei morta... l' immagine del suo corpo senza vita steso per terra circondato dal sangue scarlatto entrò a forza nella sua testa, quegli occhi verdi chiusi, non avrebbe mai più potuto vederli, non avrebbe mai più potuto specchiarcisi dentro, non avrebbe mai potuto perdersi in quel mare di smeraldo che tanto amava.
Non avrebbe mai più potuto vedere il suo sorriso illuminarle il volto, non avrebbe mai più sentito quella risata cristallina che l' aveva incantato, non avrebbe mai più potuto sentire quella voce melodiosa che lo chiamava o che lo brontolava.
Non avrebbe mai più potuto sentire il suo calore, non avrebbe più potuto toccare quelle morbide mani candide che più volte l' avevano picchiato, non avrebbe mai più potuto sentire quel profumo di fiori freschi che solo lei emanava, non avrebbe mai più potuto sentire quel profumo che un tempo invadeva le sue narici lascaindolo sognare.
E poi lui... dietro al corpo inerme di lei, in mano una kunai sporco del suo sangue, del sangue di Sakura, nel viso un ghigno divertito quasi compiaciuto di quello che aveva fatto.
Quell' idea lo disgustò e gli fece salire la nausea, non Sakura non era così ingenua, non poteva lasciarsi incantare dalle parole che le diceva.
Se se ne era andata c' era un motivo valido, forse aveva visto un possibile interessamento da perte di Sasuke, dì, probabilmente era andata così.
Una parte di lui era sollevata e ringraziava Sasuke, ma l' altra lo odiova, lo odiava perchè gli aveva tolto lei, la donna che amava.
Strinse i pugni e continuò la ricerca, la cercava da quella mattina ma non si sarebbe arreso.
Ormai la notte aveva preso il sopravvento sul limpido cielo azzurro.
Naruto si fermò sul ramo di un' albero e si guardò intorno, niente, lei non c' era.
Il suo sguardo venne catturato da un' oggetto che brillava per terrariflettendo i raggi della luna decrescente.
Saltò giù e si avvicinò all' oggetto, lo raccolse.
Era un coprifronte del villaggio di Konoha, probabilmente il suo.
Lo portò al viso e lo annusò, c' era ancora il suo odore, lo poteva sentire ben chiaro.
Come amava quell' odore.
Una calda lacrima gli rigò il volto e cadde sulla lamina incisa del coprifronte.
Kakashi gli si avvicinò, gli mise una mano sulla spalla e lo guardò come un padre guarda il figlio che si è appena fatto male cadendo dalla bicigletta.

Kakashi: Naruto vai a riposare, continuo io
Naruto: No... io... devo... troovarla!...
Kakashi: In queste condizioni ci rallenteresti, vai a riposarti.
Naruto: Sì maestro...- tornò a casa distrutto e lacerato dal dolore.

Continuava a tenere ben stretto in mano il coprifronte della sua cara Sakura.
Lo custodiva gelosamente, come se per mezzo di quell' inerme oggetto di metallo e stoffa potesse raggiungerla, potesse anche solo vederla.
Si distese sul letto e si coprì con le calde coperte.
Il suo sguardo cadde sulla foto del gruppo 7 che teneva sul comodino.
La prese in mano e tocco le figure di due ragazzi, spensierati e ignari della guerra che in un futuro non molto lonteno li avrebbe travolti sconvolgendo completamente le loro vite.
Una lacrima, due lacrime, tre lacrime...
Non riusciva più a fermare quelle lacrime di amaro dolore, posò la foto sul comodino con la cornice rivolta verso il duro legno per non farsi ulteriolmente del male.
La stanchezza ebbe il sopravvento, gli occhi azzurri del ragazzo ancora lucidi vennero coperti dalle palpebre, il coprifronte ancora saldamente in mano.

************************************************************

Sakura: Dormono tutti?- Sasuke si affacciò dalla tenda, tutti i fuochi erano spenti e non sembrava che nessuno potesse spiarli.
Sasuke: Sì, fai presto
Sakura: Tecnica dello Spirito!- la ragazza ebbe un piccolo sossulto ma rimase a sedere composta senza cadere.
Sasuke: Speriamo che funzioni...- guardò Sakura preoccupato poi tornò a controllare che nessuno potesse disturbarla.

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Era di nuovo a Konoha, in un' appartamento che conosceva bene, quello che lei e Naruto convivevano.
Si guardò le mani, era semi trasparente, poteva vedere il pavimento dalla sua pelle, la tecnica aveva funzionato, il suo spirito era arrivato a Konoha.
Entrò nella stanza di Naruto, lo vide dormire nel suo letto, gli si avvicinò e con le mani gli diede piccole dolci scosse per svegliarlo.
Il ragazzo anche se assonnato aprì gli occhi, quando vide chi gli era davanti sa alzò di scatto a sedere e guardò Sakura a bocca aperta.

Naruto: S.. Sakura... sei proprio tu?
Sakura: Non sono proprio io, sono il mio spirito
Naruto: Quindi... tu... sei morta...?
Sakura: No, questa è una tecnica che mi ha insegnato Tsunade.
Naruto: Ma... che ci fai qui?
Sakura: Sono qui per chiederti un favore Naruto, puoi chiedere a Tsunade se io e Sasuke possiamo tornare al villaggio... io non sopporto questa vita... e neanche Sasuke riesce più a vivere in modo tanto ignobile.
Naruto: Ma allora perchè te ne sei andata?!
Sakura: Perchè io e Sasuke ci amiamo, Tsunade ci ha scoperto mentr ci vedevamo di nascosto... mi ha messo a scelta... o lui o il villaggio... troppo tempo ho aspettato che lui mi amasse per poi rinunciarci...- gli sembrò sentire il cuore liberarsi da un macigno enrme, stava bene ed era felice con Sasuke, se lei era felice anche lui lo era... daltronde sapeva che lei non lo amava, ormai se ne era fatto una ragione, ma forse l' avrebbe rivista, forse avrebbe potuto rivedere i suoi occhi e il suo sorriso.
Naruto: Come faccio ad assicurare a Tsunade che non sia una trappola oganizzata da Orochimaru?
Sakura: Sasuke è pronto a svelare ogni segreto e punto debole di Orochimaru, se volete vi diremo anche dov' è.
Naruto: Puoi ricomparire domani? così potro dirti la risposta di Tsunade.
Sakura: Non dovrebbero esserci problemi... devo tornare... questa tecnica consuma molto chakra...
Naruto: A domani Sakura...
Sakura: A domani...- la figura di Sakura sparì, Naruto rialzò la foto sul comodino e guardò il coprifronte che ancora teneva in mano.
Naruto: Grazie...- lo strinse più forte, il giorno dopo avrebbe dovuto convincere l' Hokage e non si sarebbe accontentato di un no.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Già mattina, ma quella mattina era diversa ne era sicuro.
Gli aspettava un importante compito, doveva convincere Tsunade.
Non sapeva se potesse risultare un compito arduo o meno, ma di una cosa era convinto, sarebbe riuscito a convincerla di riaccettare Sakura e Sasuke al villaggio.
Doveva assolutamente riuscire a convincere quella donna o non se lo sarebbe mai perdonato.
Eppure le aveva viste, quelle lacrime invisibili che aveva versato quando aveva dato l' ordine di uccidere Sakura a vista, di sicuro era stato l' unico, ma le aveva viste.
Invisibili per gli altri, ma per lui così evidenti, aveva sentito il dolore di quella donna che lui stesso assieme a Jiraya aveva convinto a diventare Hokage.
Aveva già perso due persone care quella donna, il fratello minore e il fidanzato, ed era sicuro che non aveva intenzione di perderne un' altra.
Lo aveva capito che Sakura aveva lasciato un segno indelebile a quella donna, in apparenza tanto dura, ma sotto dolce e sensibile.
Quando Sakura stava male per il tradimento di Sasuke, aveva visto Tsunade preoccuparsi per lei, l' aveva vista abbracciarla per darle coraggio e darle consigli che in qualche modo l' avevano fatta sentire meglio.
Probabilmente ora era distrutta, non lo dava a vedere, ma di sicuro dentro di lei ogni sua certezza era crollata come un castello di carte al vento.
Ecco l' ufficio, i Jonin che di solito stavano all' interno per proteggere l' Hokage ora erano fuori e sembravano molto preoccupati, fra di loro vide Shikamaru, era appoggiato al muro e osservava gli altri con il suo solito sguardo annoiato.

Naruto: Shikamaru cosa è successo?
Shikamaru: Tsunade è da ieri che non vuole che nessuno entri nel suo ufficio
Naruto: Perchè?- Shikamaru sospirò e guardò il biondino.
Shikamaru: Ancora non hai capito? Dopo qualche giorno è crollata dal dolore... mi fa pena...
Naruto: Devo entrare!
Shikamaru: Ma mi ascolti quando parlo? non vuole che nessuno entri!
Naruto: Sono notizie importanti riguardano Sakura e Sasuke!- Shikamaru lo guardò stupito.
Shikamaru: Li hai visti?... Ino è distrutta e speravo che qualcuno mi potesse dare qualche buona notizia per consolarla.
Naruto: Ho visto Sakura e lei e Sasuke vogliono tornare al villaggio
Shikamaru: Mi senbra un piano architettato da Orochimaru
Naruto: No! dicono la verità, sono pronti a svelarci il luogo dove si nasconde e altre utili informazioni.
Shikamaru: Bhè... allora credo proprio che l' Hokage ci perdonerà se entriamo...- Shikamaru si staccò dalla parete e si avvicinò alla porta bussando.
Tsunade: Chi è? non voglio vedere nessuno!
Naruto: Hokage ho delle informazioni importanti su Sakura e Sasuke!- la donna aprì la pporta e fece entrare Naruto e Shikamaru scaraventandoli, letteralmente, dentro al suo ufficio.
Tsunade: Che genere di notizie?- i suoi occhi erano ancora arrossati per il tanto piangere, ma cercò di nasconderli.
Naruto: Sakura mi ha chiesto se lei e Sasuke potevano tornare.
Tsunade: L' hai vista?! Dove?!
Naruto: Non l' ho proprio vista... era il suo Spirito... mi ha detto che era una tecnica che lei le aveva insegnato...- Tsunade sorrise amaramente.
Tsunade: La Tecnica dello Spirito...
Naruto: Allora Hokage? Può tornare?
Tsunade: E se fosse una trappola?
Naruto: Sono pronti a rivelarci il nascondiglio di Orochimaru e altre informazioni.
Tsunade: Non so... che ne pensi Shikamaru?
Shikamaru: D' altronde non abbiamo nulla da perdere... potremmo appostare dei Jonin nascosti all' entrata del villaggio nel caso fosse una trappola... quelle informazioni ci servono, forse così potremmo una volta per tutte porre fine a questa guerra.
Tsunade: Allora dì a Sakura che domani a mezzanotte lei e Sasuke devono essere all' entrata del villaggio.
Naruto: La ringrazio Hokage!- il ragazzo uscì correndo all' impazzata per la gioia.
Shikamaru: Finalmente Ino tornerà ad essere la solita ragazza permalosa e scorbutica
Tsunade: Sapevo che Sakura ci aveva traditi solo per amore e non perchè condivideva i folli ideali di Orochimaru, anche Sasuke ci ha traditi, ma lui per ambizione al potere... dovremmo tenerlo d' occhio, non perchè non mi fidi di lui, ma quel Segno mi preoccupa
Shikamaru: Sarà fatto!- anche lui uscì, sul viso della donna si dipinse un sorriso smagliante.
Tsunade: Lo sapevo che saresti tornata piccola mia...

Naruto correva all' impazzata per le vie della città. Era stato facile convincere Tsunade, si vedeva che anche lei non sopportava l' abbandono di Sakura.
Quella notte avrebbe potuto darle la buona notizia, finalmente l' avrebbe rivista sorridente come un tempo, e avrebbe anche rivisto il suo amico-nemico, Sasuke, dovevano ancora sfidarsi per vedere chi era il più forte... e ora finalmente potevano di nuovo litigare e provocare così la risata di Sakura.
Proprio come hai vecchi tempi.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Una ragazza dai capelli rosa stava seduta in una tenda mentre si tornturava le mani per il nervosismo.
Pochi minuti prima degli scagnozzi di Orochimaru avevano chiamato Sasuke, fin qua niente di strano ma le occhiate che avevano rivolto ad entrambi le aveva fatto accapponare la pelle.
Possibile che sapessero tutto? dell' imminente tradimento, del ritorno a Konoha e della loro imminente misfatta? No, non era possibile...
Era sicura che nessuno li avesse origliati o spiati eppure quella brutta sensazione non la lasciva respirare torturandola e l' attesa di certo non aiutava a tranquillizzarla anzi la faceva stare ancora più male.
Strinse il tessuto della gonna mentre osservava speranzosa l' entrata della tenda, come se osservandola Sasuke potesse comparire sorridendole e rassicurandola con il suo sguardo.
Aveva bisogno di lui, del suo sguardo, del suo così raro sorriso, del suo calore e delle sue labbra.
Ogni volta che si sentiva insicura lei cercava il suo sguardo e lui c' era sempre ad appoggiarla, anche quando lui li aveva traditi lei lo aveva sentito vicino come se i suoi occhi potessero giungere fino a lei anche se lontana migliaia di chilometri.
Un giorno Sasuke le disse che se stava piangendo in un luogo che lui non poteva vedere, magari anchese non era con lei, il suo sorriso sarebbe giunto fino a lei rincuorandola e smettendo di farla piangere.
Un piccolo sorriso increspò le sue labbra, Sasuke le aveva dato una felicità senza limiti anche se all' inzio l' aveva fatta soffrire, lui aveva trovato la chiave per il suo cuore e lei aveva trovato quella di lui.
Anche se aveva rinunciato a tutto per lui lei si sentiva serena perchè erano insieme.
Ma adesso che Sasuke non era con lei si sentiva persa, smarrita come una bambina senza la sua mamma che la tiene per mano.
Senza di lui si sentiva estremamente fragile, senza di lui si sentiva vuota, senza di lui si sentiva morire.
Voleva andarlo a cercare, anche se sapeva che era poche tende più in là non le piaceva affatto l' idea che fosse con Orochimaru, ma lui prima di andare gli aveva fatto promettere di non entrare in quella tenda qualunque cosa sentisse.
Era come se lui sapesse già cosa lo aspettava... ma allora perchè era andato? Perchè prima di scomparire dietro al tessuto della tenda l' aveva rassicurata sorridendogli? perchè non era scappato?...
Scappare? Sasuke non sarebbe mai scappato, davanti a niente e a nessuno... lui non aveva paura di nessuno...
Stupido! Stupido! Stupido! Baka! Quando non si ha altra scelta bisogna fuggire! ma lui no, lui non fugge mai... lui non ha paura di nessuno...
D' altronde il suo Sasuke è fatto così... è coraggioso ma anche stupido... stupido perchè anche se il nemico è più forte di lui non si tira indietro, lui lo affronta a testa alta.
Forse questa non è stupidità... forse questo è solo coraggio... perchè ci vuole coraggio per affrontare un nemico come Orochimaru... lei non ci sarebbe mai riuscita ma se lui era accanto a lei sapeva di poter far tutto, anche combattere contro Orochimaru...
Un urlo squarciò l' aria interrompando il flusso dei suoi pensieri.

???: AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH- Sakura strinse una mano al petto proprio dove era il cuore.

Sentì il cuore mancarle dei battiti, quella era la voce di Sasuke, del suo Sasuke.

Sasuke: AAAAAAAAAHHHHHHHHHH- Sakura strinse ancora di più la mano al petto.

Le lacrime cominciarono a rigarle le guance mentre tratteneva a stento i singhiozzi.

Sasuke: AAAAAAAHHHHHHHHHHHH

Strinse le ginocchia al petto come per proteggersi da quelle urla che le straziavano il cuore.
Non resisteva, doveva andare da lui, ma lui gli è lo aveva fatto promettere non poteva andare, lui non gli è lo avrebbe mai perdonato.
Le sue orecchie non sentirono più le urla, una parte di lei era sollevata mentre l' altra era ancora più in ansia.
Sperava con tutto il cuore che lo avessero liberato, non lo avrebbero mai potuto uccidere...
La tenda si aprì, Sasuke era entrato trascinandosi a fatica mentre da un angolo della bocca gli usciva un rivolo di sangue, non portava la maglietta e sulla schiena portava i segni delle frustrate appena ricevute mentre queste perdevano sangue.
Sakura si alzò e andò di corsa ad aiutare Sasuke straiandolo a pancia in giù.

Sakura: Che... ti hanno fatto?...- la sua voce era rotta dai singhiozzi.
Sasuke: Hanno scoperto che tu sei una kunoichi del villaggio della foglia e mi hanno frustrato dicendomi che questo era un' assaggio della punizione che avrei ricevuto se li avessi traditi...- Sakura poggiò le mani sulle ferite, le sue mani si illuminarono di un bagliore verde e pian piano le ferite cominciarono ad emarginarsi.
Sakura: Forse... è meglio se non... facciamo quelle che volevamo fare...
Sasuke: No, tu stai soffrendo a stare qui e non voglio che tu stia male per me
Sakura: Io sono felice quando siamo insieme...- Sasuke fermò la mano di Sakura prendendola per il polso e si sedette davanti a lei.
Sasuke: Sinceramente anche io non ce la faccio più a stare qui... anche se mi costa ammetterlo... mi mancano i litigi che facevamo io e la testa quadra...- Sakura sorrise
Sasuke: E' così che ti voglio Sakura... sorridente...- Sasuke poggiò una mano sulla guancia di Sakura spingendo il volto della ragazza verso il suo baciandola.
Sasuke: Stasera tu parlerai con Naruto e ci metteremo d' accordo, va bene?- Sakura annuì.
Sasuke: Ti amo
Sakura: Ti amo anche io...


Ringrazio tutti quanti per i commenti e se volete darmi qualche consiglio per come continuarla sarà ben accetto! Sasuke Uchiha_10

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Sasuke si svegliò ancora con la schiena dolorante per le frustate ricevute poche ore prima.
Per fortuna Sakura lo aveva curato con il suo chakra altrimenti non avrebbe potuto sopportare il lungo viaggio per tornare a Konoha se la risposta dell' Hokage alla loro richiesta sarebbe stata positiva.
Si girò e la vide in ginocchio che si guardava tremante le mani bagnate del sangue che fino a poco fa usciva dalle sue ferite.
La vide versare qualche lacrima mentre tentava affannosamente di pulirsi le mani con l' acqua.
Non sopportava di vederla piangere.
Ma d' altronde quella era Sakura, emotiva e sensibile.
Già quando era più piccolo non poteva vedere quell' acqua salata rigargli le guance, figurarsi adesso che aveva capito, dopo tanto tempo, di amarla.
Ma cosa poteva fare lui? Niente, niente se non confortarla con lo sguardo, niente, se non sorriderle e farle credere che tutto va bene anche se non è vero, niente, se non abbracciarla per farle capire che qualunque cosa succeda lui sarà sempre accanto a lei, nel bene o nel male.
Si alzò anche se la schiena lo implorava di distendersi.
Sentì una fitta, ma non una smorfia di dolore si dipinse nel suo viso, solo per lei, solo per farle credere che sta bene.
Le prese le mani fermandole da quella ossessionata pulizia e la guardò negli occhi annegando in quel verde che adorava.
Finalmente le lacrime si erano fermate, finalmente il suo cuore aveva smesso di fargli male.
Quante volte quelle lacrime erano state versate a causa sua? dieci, cento o forse mille volte... non lo sapeva... ma erano sempre troppe...
E adesso, ancora una volta, era lui la causa delle sue lacrime, era lui quello che l' aveva fatta piangere, ancora una volta era lui la causa della sua tristezza e della sua malinconia.
Lui non voleva vederla piangere, voleva solo la sua felicità.
Voleva vederla sorridere, voleva vederla sorridere portando felicità anche a chi stava intorno a lei, voleva vederla ridere iiradiando felicità solo a guardarla.
Voleva vederla con in braccio un bimbo, il loro bambino, mentre lo cullava per farlo dormire, voleva vedere lei, lui e quel bambino felici come ogni normale famiglia.
Perchè voleva che Sakura fosse il suo passato, il suo presente e il suo futuro.
Voleva creare una famiglia dove esistevano solo loro e nessun' altro.
Voleva avere dei figli con lei, l' unica donna che avesse mai amato e che mai amerà.
Ma restando lì e vivendo come traditori il suo sogno non poteva essere coronato, non poteva creare una famiglia in un luogo come quello, non era adatto per far crescere un figlio, senza contare che Orochimaru ne avrebbe approfittato, un bambino con lo sharingan e le abilità mediche di sua madre non se lo sarebbe fatto fuggire tanto facilmente, senza contare che essendo ancora piccolo lo poteva plasmare come meglio credeva e forse un giorno aizzato contro i suoi stessi genitori.
No, non poteva succedere, non doveva succedere.
Avrebbe fatto tutto ciò che fosse stato in suo potere per evitare una cosa del genere.

Sakura: Sasuke... ho un brutto presentimento...
Sasuke: Che riguarda questo presentimento?
Sakura: Non lo so... so solo che non sarà nulla ddi buono...
Sasuke: Non fare così, andrà tutto bene- Sakura lo abbracciò.
Sakura: Grazie di essermi sempre vicino- Sasuke la strinse ancora più forte.
Sasuke: Non mi devi ringraziare, è dove voglio stare, sempre accanto a te
Sakura: Anch' io
Sasuke: Non credi sia ora?
Sakura: Sì, ormai tutti stanno riposando, solo qualcuno è rimasto sveglio per fare la guardia all' esterno della grotta.
Sasuke: Io controllo qui fuori, tu intanto fai quello che devi fare, se ci sono problemi ti sveglierò io
Sakura: Va bene...- Sasuke si alzò e ando verso l' entrata della tenda, Sakura mise le mani in posizione.
Sakura: Tecnica dello Spirito!- la ragazza cadde a terra con un leggero tonfo.

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Naruto non riusciva a dormire, Sakura sarebbe potuta ricomparire da un momento all' altro e non voleva farsi trovare addormentato.
Senza contare che era troppo elettrizzato di dare la buona notizia alla kunoichi per riuscire a chiudere occhio.
Tamburellò on i piedi sul pavimento guardando la stanza.
Era impaziente di dare la notizia, non sapeva come avrebbe reagito l' amica ma di sicuro positivamente.
Guardò l' orologio, erano le tre.

Naruto: Dannazione! Quanto ci mette?!- si alzò dal letto di scatto.

Percorse la stanza a grandi passi per scaricare il nervosismo, cominciò a girare in tondo.
Possibile che fosse successo qualcosa? Forse li avevano scoperti, forse gli avevano fatto del male o forse... era tutto un' inganno...
Scrollò la testa dandosi dello stupido per aver anche solo minimamente pensato una cosa del genere.
Non poteva dubitare dei suoi compagni di squadra, loro erano i loro amici e di certo non lo avrebbero mai pugnalato alle spalle.
Per fortuna giunse alle sue orecchie una vocee familiare.

Sakura: Naruto- il ragazzo si girò e fu felice di vedere lo spirito della ragazza aleggiare in mezzo alla stanza.
Naruto: Sakura! Finalmente! pensavo non saresti comparsa!
Sakura: Scusa... abbiamo avuto dei problemi...
Naruto: Che generi di problemi?
Sakura: Orocimaru ha scoperto che sono un ninja del villaggio della Foglia e a frustato Sasuke per avvertirlo di non tradirlo, allora io gli ho curato le ferite ed ho aspettato che si riprendesse per contattarti- Naruto strinse i pugni.
Naruto: Quel maledetto pagherà il fatto di aver fatto del male ai miei amici!- Sakura sorrise con le lacrime agli occhi.
Sakura: Oh Naruto...
Naruto: Quasi dimenticavo! la vecchia Tsunade ha detto che potete essere riammessi al villaggio! dovete presentarvi a mezzanotte all' entrata
Sakura: Dici sul serio?
Naruto: Ehi! non scherzo su queste cose!
Sakura: Grazie Naruto! Ti ringrazio con tutto il cuore anche da parte di Sasuke! Sei un vero amico! Grazie!- qualche lacrima di gioia scese sulle guance eteree della ragazza.
Naruto: Mi raccomando cercate di essere puntuali!
Sakura: Ti avvertiremo se cci saranno problemi! Grazie ancora Naruto! Vado a dare la buona notizia a Sasuke!- lo spirito della ragazza scomparve.

Fece qualche passo e prese in mano la foto del gruppo 7 sorridendo.

Naruto: Finalmente di nuovo insieme come una squadra

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Sasuke guardò Sakura mentre il suo corpo ebbe un piccolo sbalzo.
Pregava con tutto il cuore che Tsuande li avesse riaccettati al villaggio.
Gli occhi verdi della ragazza cominciarono ad aprirsi.

Sasuke: Allora?- Sakura sorrise e abbracciò Sasuke al collo così forte da farlo quasi strozzare.
Sakura: Si torna a casa Sasuke! Si torna a casa!



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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Finalmente stanotte fuggiremo.
Questo pensiero non mi lascia da questa notte.
Come sono felice, io e Sasuke di nuovo insieme a Konoha, il nostro villaggio, la nostra casa.
Però ci aspetta una dura prova ancora: Riuscire a fuggire inosservati.
Se Orochimaru ci scoprisse potrebbe fermarci o seguirci fino a Konoha facendo credere agli abitanti che fosse tutta una trappola architettata da lui.
Dobbiamo essere prudenti.
Ma con Sasuke indebolito devo aiutarlo io.
Proprio come quando avevamo dodici anni, nella Foresta della Morte, quando io mi tagliai i capelli per salvarti.
Non sai quanto mi sono impegnata per farli allungare, perchè avevo scoperto che ti piacevano di più le ragazze con i capelli lunghi, ma mi sono bastati pochi secondi per tagliarli, per far sparpagliare la mia unica possibilità di piacerti e abbandonarla al vento.
Ma solo da poco ho capito che non erano i capelli quelli che ti hanno fatto innamorare di me.
E sono felice di questo.
Sono impaziente di tornare al villaggio.
So che le persone ci guarderanno in un modo diverso, con odio e dsprezzo, ma fin quando rimaremo insieme niente e nessuno potrà intimorirci.
Mi giro e tivedo accanto a me, ancora addomentato.
Quando dormi sei ancora più bello.
Sembri un bambino troppo cresciuto.
Però sento di nuovo quella brutta sensazione stringermi il cuore, non voglio sembrare egoista, ma ho bisogno di sfogarmi con te.

Sakura: Sasuke...
Sasuke: Mmmm...
Sakura: Quella brutta sensazione... è tornata ed è più forte...- Sasuke aprì gli occhi e guardò preoccuppato la ragazza davanti a lei.
Sasuke: Dici che succederà oggi?
Sakura: Credo di sì.
Sasuke: Speriamo in bene...- l' entrata della tenda si aprì mostrando Kabuto.
Kabuto: Orochimaru vuole vedervi, tutti e due- Sakura guardò preoccupata Sasuke che le sorrise e si alzò uscendo dalla tenda.
Sakura: Sasuke... ho paura...- Sasuke le strinse la mano mentre seguivano Kabuto fra le tende.
Sasuke: Ci sono io accanto a te, non ti devi preoccupare- Sakura abbozzò un sorriso mentre entravano in una grande tenda nera.
Orochimaru: Ben arrivati Sasuke e Sakura...- un sorriso poco rassicurante curvò le labbra dell' uomo.
Sasuke: Che vuole?- il tono di Sasuke era incredibilmente freddo, Sakura lo ammirava, non aveva mai paura di niente.
Orochimaru: Prima di tutto... Kabuto...- Kabuto afferrò Sakura per le spalle mentre cinque ninja fermarono Sasuke rendendogli impossibile muoversi.
Sasuke: Sakura!
Sakura: Sasuke!- Sakura stava per liberarsi dalla stretta di Kabuto quando altri due ninja si unirono a lui impedendo ogni movimento della ragazza.
Sasuke: Che buoi fargli Orochimeru?! Lei non ha fatto niente! Lasciala!
Orochimaru: Ma se non sai nemmeno cosa voglio da lei, devi scaldarti di meno Sasuke- Sasuke digrignò i denti mentre Orocimaru fece segno a Kabuto di avvicinarsi, l' assistente obbedì facendo inginocchiare Sakura davanti ad Orochimaru.
Orochimaru: Tu sei un' allieva di Tsunade, giusto?- Sakura non rispose, le tremavano le ginocchia.
Orochimaru: Dalla tua reazione direi di sì, bene, adesso ho una richiesta per te... devi guarirmi le braccia
Sakura: Che cosa ti fa credere che io lo faccia?
Orochimaru: Sasuke è nella mie mani e potrei farne quello che voglio...- Sakura lo guardò furiosa.
Sakura: Tu non uccideresti mai Sasuke! Lui è troppo importante per te!- Orochimaru rise divertito.
Orochimaru: Sei più astuta di quello che pensavo, allora, in questo caso...- Orochimaru fece un segno a Kabuto che piegò la testa della ragazza a forza da un lato scostandole i capelli dal collo.
Sasuke: NO! OROCHIMARU LASCIALA!- Orochimaru si alzò e si avvicinò alla ragazza.
Sasuke: LASCIALA STARE!- Orochimaru morse il collo della ragazza che urlò dal dolore.
Sasuke: SAKURAAAAAAAAAA!!!!!!- quando Orochimaru tornò a sedere, sul collo di Sakura c' erano tre piccoli tatuaggi neri che emanavano del chakra viola.
Sasuke: SAKURAAAA!- Sasuke si liberò dalla stretta e corse da Sakura che aveva perso i sensi.
Sasuke: Sakura! Rispondimi! Sakura!- Sasuke guardò con odio Orochimaru che osservava la scena divertito.
Sasuke: Perchè l' hai fatto?!
Orochimaru: Perchè se sopravviverà sarà sotto il mio controllo e guarirà le mie braccia.
Sasuke: Questo non dovevi farlo.
Orochimaru: Ma l' ho fatto...- Sasuke prese in braccio Sakura e la portò nella tenda.
Sasuke: Sakura, ti prego, svegliati- gli occhi della ragazza si aprirono appena.
Sakura: Sasuke... ti amo....
Sasuke: Anche io Sakura... e non ti lascerò...
Sakura: Devi avvertire... Naruto...
Sasuke: No, noi andremo, ti porterò in spalla non preoccuparti... sopravviverai... sei una ragazza forte...
Sakura: Sopravviverò... per te...- Sakura chiuse gli occhi mentre Sasuke le posò un panno bagnato sulla sua fronte.
Sasuke: Ti porterò a Konoha, te lo giuro Sakura, ti ci porterò viva...

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Come aveva potuto permetterlo?
Le avevano fatto del male e lui era rimasto a guardare, senza muovere un dito, era rimasto immobile ad osservare la scena.
Lei stava soffrendo, era in pericolo di vita, ancora per colpa sua.
Aveva giurato che non le sarebbe successo più nulla e aveva fallito.
Aveva fallito ancora una volta con lei e adesso la sua vita era in pericolo.
Ora doveva portarla al villaggio, forse Kakashi poteva imporle lo stesso sigillo che aveva imposto a lui, magari Tsuande poteva ancora guarirla essendo stata morsa da poco.
Loro due erano la loro ultima speranza.
Accarezzò la pelle calda del viso di Sakura e la avvolse in un mantello nero.
Prese dei kunai e degli shuriken e anche lui indossò un mantello nero.
Prese delicatamente Sakura, se la coricò sulle spalle e con cautela uscì dalla tenda senza farsi vedere o sentire.
La schiena gli doleva ancora per le frustate ricevute, ma doveva portarla in salvo, a costo della sua vita l' avrebbe portata a Konoha senza un graffio.
Era arrivato all' entrata della grotta dove c' erano le sentinelle.
Posò Sakura per terra, con una tecnica li fece addormentare ( La stessa che hanno usato all' esame chunin per far addormentare gli spettatori) e riprese Sakura uscendo di corsa dalla grotta.
Cominciò a saltare di albero in albero mentre sentiva la temperatura del corpo di Sakura aumentare.
Maledì mentalmente quella biscia dalla lingua lunga.
Come aveva osato falre del male?
Lui non doveva neanche toccarla con un dito.
Perchè aveva seguito Orochimaru quel giorno?
Cosa gli era passato in mente?
Poteva rimanere con Sakura e invece... aveva scelto il potere per distruggere suo fratello...
Solo adesso si accorse di quanto assomigliasse a suoo fratello, anche lui per il potere aveva tradito il suo villaggio e fatto del male ai suoi amici.
La realtà è dura da accettare ma era vero.
Non avrebbe fatto più questo sbaglio, non avrebbe mai più rincorso il potere, non lo avrebbe più bramato ai danni delle persone che amava.
Era stato un idiota, ma avrebbe rimediato.
Ora doveva sbrigarsi, a Sakura servivano delle cure al più presto.
Ci sarebbero volute altre tre ore prima di arrivre se manteneva quel passo, troppe.
Concentrò il chakra nei piedi e la sua velocità aumentò a dismisura.
Ora ci sarebbe voluta al massimo un' ora.
Doveva arrivare al villaggio al più presto.
Sentì Sakura mugullare dal dolore.
Lui sapeva più di chiunque altro cosa stava passando ed era terribile.
Non sapeva se sarebbe sopravvissuta, lui ce l' aveva fatta a fatica.
Stava pregando con tutto il cuore che la sua Sakura ce la facesse.
Non poteva sopportare l' idea di vivere senza di lei.
Senza il suo sorriso, il suo sguardo, la sua voce, la sua risata e il suo caldo tepore.
No, lei non poteva lasciarlo.
Aveva già perso tutte le persone che amava e non poteva perdere anche lei.
Le prime luci cominciavano a farsi vedere.
Mancava poco molto poco.
Ma la vista cominciava ad appannarsi e le gambe non riuscivano più a sostenere il suo e il peso di Sakura, le forze lo stavano abbandonando.
Ma l' entrata era vicina, doveva resistere.
Un ultimo salto ed erano arrivati, era mezzanotte e davanti a loro c' erano Tsunade, Naruto e Shikamaru.

Tsunade: Sasuke? Sakura?- Sasuke si tolse il capuccio mentre posava Sakura a terra.
Naruto: Che è successo a Sakura?- Sasuke stava per rispondere ma cadde a terra privo di energie.

Naruto corse a soccorrerlo mentre Tsunade e Shikamaru andarono da Sakura.

Naruto: Che è successo?!
Sasuke: Pensate... a... Sakura... Orochimaru...l' ha...
Tsunade: Le ha impresso il Segno Maledetto...- Naruto la guardò con gli occhi sgranati.
Shikamaru: Dobbiamo portarli in ospedale!
Tsuande: Jonin!- dei Jonin comparvero accanto a Tsunade.
Tsunade: Presto portateli in ospedale.
Kakashi: Io penso a Sakura, Asuma, tu pensa a Sasuke
Asume: Sì!- i quattro scomparvero metre Naruto guardò Tsuanade preoccuppato.
Naruto: Sakura se la caverà?
Tsunade: Dipende tutto da lei...
Shikamaru: Ce la farà Naruto, vedrai, è una ragazza forte...- Shikamaru mise una mano sulla spalla si NAruto che abbassò lo sguardo e strinse i ppugni.
Naruto: " Perchè è successo tutto questo?! Perchè?!"

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


L' ospedale.
Odiava l' ospedale.
Era un luogo scialbo, vuoto e l' odore di medicinali gli faceva dolere la testa più di quanto non gli facesse male.
Non sopportava le mura così bianche e pulite, troppe volte le aveva viste quando era stato ferito e ancora oggi le doveva sopportare.
Decise di non guardare più la stanza vuota e priva di fiori, al contrario di quando lei veniva a trovarlo, e di osservare il cielo privo di stelle quella notte.
Adesso odiava anche quel cielo.
Gli ricordava troppo il suo stato d' animo.
Buio senza la sua presenza vicino a lui.
Il dolore fisico era già una tortura ma sapere che lei era nella stanza accanto in fin di vita lo faceva sentire peggio.
Doveva vederla.
Anche se i suoi muscoli non gli è lo permettevano dovava andare da lei.
Non poteva lasciarla sola proprio in un momento come questo.
Scostò le ruvide coperte con un gesto secco e posò i piedi sul pavimento freddo rabbrividendo al contatto.
Sasuke si sforzò di alzarsi in piedi anche se la spina dorsale lo pregava di rimanere a letto a riposare.
Poggiò una mano sulle parete della stanza cercando un appiglio per non cadere mentre attraversava la stanza.
Posò una mano sulla maniglia e aprì la porta che dava sul corridoio deserto dell' ospedale.
Cercando di non cadere si diresse nella camera accanto.
Sulla porta c' era una targhetta con su scritto il numero 8.
Sasuke aprì anche quella porta entrando nella stanza.
Si sentì gelare il sangue nelle vene quando vide Sakura distesa nel letto che si dimenava dal dolore e che tratteneva a stento le urla.
Le si avvicinò il più in fretta possibile, si mise a sedere nella sedia vicina al letto e le strinse la mano calda e sudata.
Con la mano libera le accarezzò la fronte madida di sudore.

Sasuke: Sakura calmati, ora ci sono io vicino a te, non devi aver paura

La ragazza a sentire quella voce smise di dimenarsi e rimase immobile nel letto come se solo sentire la voce dell' uomo che amava le avesse alleviato il dolore.

Sasuke: Mi dispiace Sakura... mi dispiace per tutto... io non volevo finisse così... io non volevo farti del male... è stata tutta colpa mia, se quella notte io ti avessi ascoltato... tutto questo non sarebbe mai successo, io non me lo perdonerò mai Sakura... sono stato un' idiota e me ne sono accorto solo adesso quando ormai era troppo tardi per rimediare... non posso sopportare di vederti in queste condizioni... ti prego Sakura resisti... resisti... anche se sembrerò egoista tu devi sopravvivere perchè senza di te la mia vita non ha più senso... senza di te la mia vita è un' inferno... Sakura mi dispiace... spero che tu trovi la forza di perdonarmi... mi sento un verme Sakura... perchè ti hanno fatto del male e io sono rimasto a guardare... ti prego Sakura non mi lasciare... io ti amo...- gli occhi di Sasuke divennero lucidi, si era ripromesso di non piangere dalla morte dei suoi genitori ma doveva sfogarsi.

Una lacrima sfuggì al suo controllo e rigandogli la guancia cadde sul volto di Sakura.
Sasuke abbassò lo sguardo e strinse più forte la mano della ragazza.
Sakura cominciò ad aprire gli occhi.

Sakura: Sasuke...- il ragazzo alzò il viso e vide dei tatuaggi neri che dal collo come dei rami cominciarono a risalire sul volto della ragazza.
Sasuke: Sakura!- Sasuke le accarezzò la guancia e i tatuaggi sparirono.
Sakura: Hai... visto...?... anche... io... sono... forte...
Sasuke: Tu lo sei sempre stata! Stupida...
Sakura: Solo... per... te...
Sasuke: Grazie Sakura- Sasuke si distese nel letto accanto a lei e l' abbracciò.
Sakura: Staremo sempre... insieme... vero?
Sasuke: Per sempre, Sakura, per sempre...- entrembi chiusero gli occhi.


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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Soppravviverà?
Questa domanda lo aveva perseguitato tutta la notte facendolo rimanere sveglio, nonostante la costante voglia di addormentarsi per sognare di nuovo il Gruppo 7 di nuovo insieme.
Gli faceva male solo il pensiero che lei potesse trovarsi tra la vita e la morte.
E adesso, come se il pensiero che lei fosse in un lettino d' ospedale in fin di vita non gli facesse abbastanza male, ora le stava piegando i ricambi.
Per illudersi che sarebbe riuscita a vivere.
Era davvero masochista.
Si stava facendo del male da solo, ma voleva illudersi, perchè solo vivendo nelle illusioni non si può soffrire.
Naruto piegò l' ennesimo vestito di Sakura e lo mise dentro la borsa.
Chiuse il bagaglio e si fermò, soffermandosi ad osservare la stanza della ragazza dai capelli rosa.
La piccola stanza non era cambiata molto da quando aveva dodici anni.
Sorrise, ricordandosi come quella ragazzina dai lunghi capelli rosa si specchiava nel grande specchio sorridendo.
Un pò gli mancava quella bambina di cui si era innamorato, ma ora doveva farsene una ragione, il suo cuore appartiene ad un' altro.
E' una delle storie più vecchie del mondo, lui ama lei, ma lei ama l' altro e l' altro è quasi sempre il tuo migliore amico.
Naruto sospirò.
Non poteva dimenticarla, lei era pur sempre il suo primo amore, e niente può sostituirlo.
Una parte del suo cuore sarebbe sempre appartenuta a lei, la ragazza dai capelli rosa.
Il bussare alla porta interruppe il suo flusso di pensieri, nella cameretta entrò la signora Haruno.

Signora Haruno: Naruto hai finito?
Naruto: Sì, la ringrazio, ma non è meglio che le porti lei i ricambi a sua figlia? Sakura vorrà vederla...- l' espressione della signora Haruno si irrigidì e divenne improvvisamente fredda.
Signora Haruno: Io non ho niente a che fare cone lei- Naruto sentì una morsa al cuore.
Naruto: Ma è sua figlia!
Signora Haruno: Mia figlia è morta! E' morta dal giorno in cui ci ha traditi! Morta capito?!- la signora Haruno se ne andò sbattendo la porta.

Naruto non poteva credere alle parole della signora Haruno, come si può non riconoscere una figlia?
Ora Sakura era sola, senza una famiglia.
Naruto prese la borsa e uscì più veloce possibile da quella casa che ora gli faceva ribrezzo.
Si diresse all' ospedale con passo spedito e cercando le parole giuste per dire a Sakura di essere stata abbandonata, sempre che si fosse risvegliata.
Naruto entrò avvicinandosi al banco informazioni.

Naruto: In che camera è Sakura Haruno?
Infermiera: Nella 205, quarto piano penultima porta a destra.
Naruto: E Sasuke Uchiha?
Infermiera: Nella stanza accanto, la 206.
Naruto: La ringrazio...- Naruto si diresse verso la rampa delle scale salendo gli scali a due a due.

Arrivato al quarto piano percorse il lungo corridoio, dide uno sguardo veloce a tutte le targhette attaccate alle porte finchè non arrivò al numero 205.
Bussò ma nessuno rispose.
Aprì piano la porta senza fare rumore.
Una morsa allo stomaco e un dolore al cuore lo colpì vedendo Sakura e Sasuke abbracciati entrambi dormienti.
Naruto si fece coraggio e si avvicinò all' Uchiha dandosli piccole scosse per svegliarlo.

Sasuke: Mmmh...- il moro aprì gli occhi e si accorse di Naruto.
Naruto: Sasuke come sta Sakura? Si è svegliata?
Sasuke: Sì, stanotte- Naruto stava per esultare ma Sasuke capendo le sue intenzione con uno scatto felino gli tappò la bocca.
Sasuke: SSSSSHHHHH! Deve riposare!
Naruto: Scusa... non ci avevo pensato...
Sasuke: Se è per questo tu non pensi mai
Naruto: Bastardo come prima, eh?
Sasuke: Sì, e tu testa quadra come un tempo!- Sakura cominciò a svegliarsi per il frastuono che i due litigando avevano creato.
Sakura: Ciao Naruto...- Naruto abbracciò l' amica.
Naruto: Per fortuna sei viva!- Sasuke lo separò fulminandolo con lo sguardo.
Sasuke: Va bene che sei contento Naruto, ma è pur sempre la mia fidanzata...
Naruto: Sasuke è geloso! Sasuke è geloso!
Sakura: Su Naruto, non prenderlo in giro...- Naruto si ricompose e posò la borsa ai piedi del letto.
Naruto: Stamattina sono andato a prenderti dei ricambi.
Sasuke: E a me non hai preso niente?
Naruto: No
Sasuke: Il motivo?
Naruto: Idiota! Casa tua è chiusa!
Sasuke: Me ne ero dimenticato... Ehi! Ma come mi hai chiamato testa quadra?!
Sakura: Basta litigare! La testa mi fa già male senza che voi due facciate questo chiasso infernale!
Sasuke: Hai ragione, scusaci...- Saura guardò Naruto.
Sakura: Mia madre?- Ecco, ora Naruto doveva far richiamo a ogni briciolo di delicatezza che aveva in corpo.
Naruto: Bhè... vedi... lei non è molto contenta di quello che hai fatto... e... non vuole più vederti... mi dispiace Sakura...- la ragazza abbassò il volto.
Sakura: E' proprio da lei... se qualcosa non è come vuole... lo getta via... e fa come se non fosse mai esistito...- la voce era rotta dai singhiozzi che cercava di trattenere, Sasuke l' abbracciò cercando di farle coraggio.
Sasuke: Non preoccuparti Sakura, ora vivrai con me, così staremo sempre insieme...
Sakura: Grazie Sasuke... grazie anche a te Naruto...- Naruto si mise a sedere in un bordo del letto.
Naruto: Questo pomeriggio verranno tutti, ti conviene prepararti perchè Ino non vede l' ora di strozzarti...- Sakura rise mentre si asciugava le lacrime.
Sakura: Vuol dire che mi rifugerò in un bunker per sfuggire alla sua furia...
Naruto: Ora devo andare, l' Hokage era molto preoccupato per te e Sasuke
Sasuke: Naruto... ehm... grazie...- Naruto si alzò e sorrise hai due.

Naruto uscì dalla porta e si diresse verso il palazzo dell' Hokage.
Sappeva che nonna Tsunade non avrebbe permesso al consiglio di torcere neanche un capello a Sasuke e Sakura.
Forse ora tutto stava finalmente cominciando a girare per il verso giusto.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Fra pochi minuuti sarebbero arrivati tutti i loro compagni.
Non sapeva come avrebbero reagito rivedendola.
Nelle migliori delle ipotesi gli avrebbero fatto un discorsetto o avrebbero fatto finta di niente, nelle peggiori l' avrebbero ignorata o avrebbero fatto come sua madre.
E se avrebbero seguito l' esempio di sua madre lei ci sarebbe stata male, male da morire.
Per fortuna Sasuke gli dava sollievo.
L' unico raggio di sole in quel cielo coperto da nuvole nere.
Era ironico.
Colui che l' aveva fatta soffrire per anni ora era il suo unico motivo di vita.
Solo il pensiero la faceva sorridere.
Ora doveva affrontare l' ira di Ino, lei sapeva bene che quando si arrabbiava nemmeno un esercito di ANBU la poteva fermare.
Solo lei era riuscita a tenerle testa e superarla.
L' aveva sempre presa come esempio e finalmente era riuscita a superarla.
Non si dimenticherà mai la felicità che aveva provato quando Ino gli aveva chiesto di insegnarle le arti mediche.
L' aveva superata.
Ino era sempre stata una cosmea e ora lei era sbocciata, ed era diventata un fiore di ciliegio.
Dopo moltissimi anni ora era Ino che doveva seguire la sua ombra.
Adesso sperava solo che i suoi compagni non la trattassero come aveva fatto sua madre.
Ma daltronde loro gli erano sempre stati accanto, perchè non avrebbero dovuto farlo adesso?
Ora doveva calmarsi.
Essere nervosa non avrebbe di certo migliorata la situazione già complicata.

Sasuke: Sakura che hai?

Quella voce così profonda, gli bastava quella per calmarla.
Ora doveva solo fare un bel respiro, non voleva far preoccupare Sasuke, l' aveva già fatto spaventare abbastanza per il fatto del Segno e non voleva peggiorare il suo stato d' animo.
Sakura si voltò verso Sasuke seduto in un' angolo del letto e gli rivolse uno dei suoi sorrisi migliori.

Sakura: Niente, Sasuke-kun- Sasuke la guardò sorpreso poi sorrise.
Sasuke: E' da tanto che non mi chiamavi in quel modo.
Sakura: A volte fa bene un tuffo nel passato...
Sasuke: Hai ragione Sakura-chan...- Sakura rimase sorpresa.
Sakura: Mi hai chiamato...
Sasuke: Ti ho chiamato Sakura-chan- Sakura lo abbracciò.
Sakura: Non sai quanto ho desiderato che tu lo dicessi!- bussarono alla porta.
Sakura: Avanti!- un gruppo di ragazzi si accalcò per entrare spaventando la coppia.
Ino: SAKURA!- Ino gli saltò al collo e cominciò a stritolarla con un' abbraccio.
Sakura: Ino... mi serve l' aria per vivere...- Ino la lasciò con le lacrime agli occhi.
Ino: Sei una stupida! Stupida! Stupida! Stupida! Sei una grandissima BAKA!- Sakura sorrise.
Sakura: Ino ora sono qui
Ino: Pensavo non tornassi più!- Shikamaru le posò una mano sulla spalla.
Sasuke: Non strapazzatela troppo è ancora debole.
Kiba: Senti chi parla! Il freddo Sasuke Uchiha! Il vendicatore innamorato!- Sasuke gli lanciò un' occhiata di fuoco.
Kiba: Come non detto...
Neji: Era destino che Sasuke tornasse...
Tenten: Neji non ricominciare con il destino sai! Altrimenti è la volta buona che ti lascio!
Shikamaru: Che noia questi due... ora ricominciano a litigare!
Choji: Io però ho fame...
Shino: ...
Rock Lee: Questa è la forza della gioventù!
Hinata: Scusa Rock Lee... ma non riesco a capire... cosa centri adesso... la gioventù...- Sakura e Sasuke si guardarono e scoppiarono a ridere insieme agli altri ( naturlamente Sasuke e Shino si sono limitati a sorridere).
Sakura: Ino ho da chiederti un favore...
Ino: Dimmi
Sakura: Dovresti passare a casa mia a prendere la mia roba e portarla a casa di Sasuke.
Hinata: Allora... tu e Sasuke... vivete insieme ora?
Sasuke: Sì
Kiba: A cosa è dovuto questo cambiamento?
Sasuke: Al fatto che la madre di Sakura la buttata fuori
Neji: Cosa?
Sakura: Non gli ha fatto molto piacere il mio tradimento.
Tenten: Ma come si può trattare una figlia così?! Gli errori li fanno tutti ma poi si rimediano!
Sakura: Davvero non importa...
Ino: Certo che ti farò questo favore!- Sasuke prese dalla tasca delle chiavi e le lanciò a Ino.
Ino: E queste?
Sasuke: Sono le chiavi di casa mia
Shino: Ma Ino come farai a portare tutta quella roba da sola?- negli occhi di Ino cominciò a brillare una strana luce.
Ino: Ma io non sarò da sola, voi mi aiuterete!
Shikamaru: Tu non lo avessi mai chiesto!
Rock Lee: Forza ragazzzi! Con la forza della giovinezza ce la faremo!
Choji: L' importante è che mi ooffrite la colazione!
Infermiera: L' ora delle visite è finita
Ino: Ci vediamo fronte larga!
Sakura: Ciao scrofa!- il gruppo uscì e Sasuke si distese accanto a Sakura.
Sasuke: Alla fine è andato tutto bene...- Sakura baciò Sasuke.
Sakura: Già...
Sasuke: Ti dimetteranno fra una settimana, non vedo l' ora di divedere casa mia con la tua.
Sakura: Anche io tesoro

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


E' passata una settimana.
Una settimana da quando siamo tornati a Konoha.
Per fortuna Tsunade aveva lottato con tutte le sue forze per non faci scontare nessuna pena per il tradimento.
Le cose stanno finalmente girando per il verso giusto.
Forse questa volta niente rovinerà questa pace, anche se abbiamo dovuto sudare per crearla.
Pochi altri minuti e finalmente metterò piede nella villa Uchiha.
Da piccola lo avevo sognato spesso.
Mi ero sognata avvolta in un' abito bianco e che Sasuke mi portasse in braccio varcando la soglia di casa.
Sono proprio sogni da bambina, vero?
Se te lo raccontassi adesso ti metteresti a ridere.
E non ti biasimerei, hai tutte le ragioni del mondo per farlo.
Mi ripeteresti che ero un' ingenua.
E non ti do tutti i torti.
Ma forse un giorno lo farai davvero.
Ma ora devo farti aprire il cuore ancora un pò.
Ma da quando eri il ragazzino freddo e distaccato all' uomo dolce che sei ora abbiamo già fatto un' enorme passo avanti.
Non vedo l' ora di costruire la mia famiglia insieme a te.
E so, nel profondo del mio cuore, che questo sogno diverrà presto realtà.
Prendo le stampelle e mi alzo dal letto.
Tu corri verso di me e mi aiuti, sei diventato così apprensivo che quasi stento a riconoscerti.
Incontro i tuoi occhi neri come il carbone ma dolci come lo zucchero.
Quanto amo i tuoi occhi, so di ripetermi, ma li adoro.
Forse hai ragione, sono ancora un pò noiosa.
Ma se ammirarti e amarti vuol dire essere noiosi, io sono fiera si esserlo.

Sakura: Tranquillo Sasuke, ce la faccio da sola!
Sasuke: Non ti posso vedere con le stampelle
Sakura: Le dovrò tenere solo per due giorni
Sasuke: Saranno due lunghissimi giorni- mi avvicino a te con fare malizioso.
Sakura: Anche se saremo solo noi due, a casa tua senza missioni per molto, molto tempo?- mi abbracci la vita mentre mi baci la fronte.
Sasuke: Dovremo trovare il modo per far passare tante ore...
Sakura: Scommetto che tu hai già risolto il problema vero?
Sasuke: Sì... forse...- mi metto a ridere mentre tu sorridi.
Sakura: Andiamo?
Sasuke: Andiamo

Passando per Konoha mi accorgo di alcune occhiate d' odio di qualche abitante.
Mi fa male ricevere occhiate così dure, ma ero preparata.
Per fortuna sono solo una minima parte.
Mi chiedo come fai a far finta di niente.
Le occhiate ti scivolano addosso coem se fossi impermiabile.
Non sai quanto sei fortunato ad essere distaccato in momenti come questi.
Finalmente nessuno ci osserva più.
Abbiamo appena varcato il confine del quartiere abbandonato degli Uchiha.
Sembra una città fantasma.
Siamo arrivati alla villa Uchiha.
E' così imponente e gigantesca...

Sasuke: Siamo arrivati...- infili le chiavi nella toppa e aprì la porta, ti fermi vedendo che non ti seguo.
Sakura: ...
Sasuke: Che c' è?
Sakura: Bè... io... ecco... avevo pensato che... tu... io... lascia perdere...- ti avvicini e mi prendio in braccio facendo cadere le stampelle.
Sasuke: intendevi questo?
Sakura: Sì... ma come...?
Sasuke: Ormai ti conosco, mi basta uno sguardo per capire che desideri- Sakura baciò Sasuke che varcò la soglia di casa.

Sasuke attraversò la villa finchè non arrivò nella camera da letto dei suoi genitori.
Posò delicatamente Sakura nel letto e cominciò ad uscire.

Sakura: Dove vai?
Sasuke: A prendere le stampelle
Sakura: Ah, giusto...- Sasuke uscì.

Sakura inspirò l' aria della casa.
C' era molta polvere, sembrava che Sasuke non avesse toccato niente di quella casa.
Come se Sasuke avesse voluto lasciare tutto come quella notte.
La cosa le faceva un pò accaponare la pelle.
Sasuke tornò poco dopo e si distese accanto a Sakura abbracciandola.
Sasuke le bacciò una guancia.

Sasuke: Sakura, ora ti devo parlare, è una cosa seria e difficile da dire quindi ascoltami attentamente...- Sakura annuì.
Sasuke: Sakura... vuoi diventare mia moglie?- Sakura sorrise e baciò Sasuke.
Sakura: Sì! Sì! Sì!- i due cominciarono a baciarsi con trasporto.


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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Si era tolto un peso dal cuore, finalmente lui e Sakura potevano rimanere insieme per sempre.
Voleva chiedergli di sposarlo in un modo più romantico, ma non aveva resistito.
L' indomani quando sarebbero andati al ristorante per festeggiare gli avrebbe fatto una bella sorpresa.
Anche se questo voleva dire mettere da parte il suo orgoglio.
Ma per lei questo ed altro.
In amore bisogna mettere da parte cose come l' orgoglio o l' egoismo per la felicità del proprio pertnre, no?
Non avrebbe mai pensato di poter amare tanto una persona da quella notte.
Quella notte in cui ha dovuto dire addio a tutte le persone a lui care.
Ma non sarebbe successo un' altra volta.
No, non l' avrebbe permesso.
Troppe volte non aveva mantenuto le sue promesse, ma questa volta era diverso.
Era determinato.
E si sa, quando un' Uchiha si mette in testa una cosa è impossibile fermarlo.
Dopo tutto quello che avevano passato, ora finalmente poteva godersi un pò di pace.
A casa con la sua futura moglie.
Perchè Konoha era casa sua, ovunque c' era lei era casa sua.
Mai aveva provato tanta pace e serenità.
Finalmente si sentiva libero dalle catene che lo opprimevano.
Aveva compiuto la sua vendetta e si era finalmente liberato da Orochimaru.
Cosa c' era di meglio?
Niente...
Ora sperava solo che quella pace durasse abbastanza allungo da fargiela assaporare.
Però qualcosa non gli quadrava, troppo strano che Orochimaru lo avesse lasciato andare tanto facilmente senza reclamare il suo giocattolo.
Anzi, ora i giocattoli erano due.
Ora lui e Sakura dovevano stare allerta.
Ma ora non voleva pensarci, perchè forse dopo tanto tempo la fortuna girava dalla loro parte.
Sasuke si girò e vide la donna che amava dormire sul suo ventre cullata dal suo movimento ritmico.
Sasuke gli accarezzò la testa.
Gli occhi della ragazza si aprirono e si alzò di scatto mettendosi a sedere e tenendosi il ventre.

Sasuke: Sakura c' è qualcosa che non va?
Sakura: E' solo un pò di mal di pancia, non devi preocc...- la ragazza si alzò e corse in bagno chiudendo la porta.

Sasuke si alzò dal letto e si avvicinò alla porta di legno accostando l' orecchio.
Sakura stava vomitando.
Che si fosse ammalata?
Probabile visto che si è indebolita molto per il lungo viaggio e il freddo che ha preso.
Sasuke bussò alla porta.

Sasuke: Sakura va tutto bene?- nessuna risposta.
Sasuke: Sakura?
Sakura: Tranquillo Sasuke, solo un pò di nausea, tutto qui...- Sakura aprì la porta, era un pò pallida.
Sasuke: Ti starai ammalando, vieni stenditi...- Sasuke aiutò la ragazza a stendersi nel letto e poi la coprì accarezzandole la fronte.
Sakura: Sasuke sto bene...
Sasuke: In effetti non sei calda...- i due si guardarono per svariati minuti.
Sasuke: Credi che...
Sakura: Non lo so... tu...
Sasuke: Non lo so...
Sakura: Dovremo assicurarcene che io....
Sasuke: Si... dove vado?
Sakura: Direi in farmacia...
Sasuke: Ora vado, tono fra poco però...- le baciò la fronte e si rivestì in fretta uscendo di casa.

Sasuke era davanti alla farmacia.
Ma non aveva il coraggio di entrare.
Incredibile.
Sasuke Uchiha era in imbarazzo.
Un momento da documentare negli annali della storia.
Continuava ad andare avanti e indietro come un leone in gabbia.
Si fermò all' improvviso e sospirò.

Sasuke: " Sasuke tu sei un' Uchiha! E gli Uchiha non hanno paura di niente e non si sentono in imbrazzo!"

Stava per entrare quando due voci familiari lo fermarono.

Ino: Ciao Sasuke! Che ci fai da queste parti?- Ino e Shikamru gli arrivarono alle spalle facendolo spaventare,
Sasuke: Ehm... chi? io?... niente... non fate caso a me...
Ino: Sbaglio o sei a disagio? Che stai combinando?- lo sguardo indagatrice di Ino mise Sasuke alle strette che lanciò un' occhiata d' aiuto a Shikamaru.
Shikamaru: Su Ino, lascialo stare, sbaglio o dovevamo uscire insieme? Certo che voi donne siete proprio delle ficcanaso
Ino: Aspetta Shikamaru! Allora? Che ci fai in farmacia?
Sasuke: Non sono affari che ti riguardano- Sasuke era riuscito a riprendere un pò del suo autocontrollo.
Shikamaru: E dai Ino! Io mi annoio!
Ino: Ve bene... va bene! Ma con te non ho finito sai!- Ino lanciò un' ultima occhiata tagliente a Sasuke per poi allontanarsi mano per mano con Shikamaru.

Sasuke tirò un sospiro di sollievo ed entrò.
Si avvicinò al banco e fece richiamo a ogni briciolo di autocontrollo che aveva in corpo per dire quella frase che si vergognava a dire.

Sasuke: Avete dei test di gravidanza?- la donna dietro al balcone prese una scatolina e la passò a Sasuke che pagò ed uscì.
Sasuke: Non è stato poi così terribile come pensavo...

Tornò a casa e trovò Sakura seduta nel letto che si torturava le mani per il nervosismo.

Sakura: Perchè ci hai messo tanto?
Sasuke: Ho incontrato Ino e Shikamaru
Sakura: Capisco...
Sasuke: Tieni..- Sasuke le passò la scatola e Sakura andò in bagno.

Sasuke si mise comodo al bordo del letto e cominciò a tamburellare con le dita sul materasso.
Quei cinque minuti gli sembrarono i più lunghi di tutta la sua vita.
Aveva la sensazione di morire da un momento all' altro.
Finalmente lla porta del bagno si aprì.
Sasuke corse da Sakura.

Sakura: Sasuke... stai per diventare padre!- Sasuke rimase a fissarla per qualche secondo con la bocca aperta, ma poi l' abbracciò quasi stritolandola.
Sasuke: Sì! Sì! Sì! Sì! Un piccolo Uchiha!
Sakura: O una piccola Uchiha
Sasuke: Giusto! O Sakura quanto ti amo!
Sakura: Dovremo anticipare le nozze!
Sasuke: Meglio!
Sakura: Ti amo Sasuke
Sasuke: Ti amo anche io Sakura

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Diventerò padre!
Diventerò padre!
Diventerò padre!
Diventerò padre!
Diventerò padre!
Diventerò padre!
Questo pensiero ormai era l' unica che balenava nella mente del povero Uchiha che non aveva chiuso occhio tutta la notte per scrivere di nascosto una lista di nomi per il bambino ( Ovviamente tutti maschili, inutile dire che se Sakura l' avesse trovata lo avrebbe ucciso a suon di padellate...).
Anche ora che era seduto sul divano con lo sguardo fisso nel muro, l' unico pensiero che riusciva a formulare era: diventerò padre!
E qualche volta ci scappava anche un: Alla faccia di Itachi.
Naruto osservava l' amico da ormai dieci minuti passandogli una mano davanti agli occhi ma senza risultati.

Naruto: Terra chiama Sasuke Uchiha! Terra chiama Sasuke Uchiha...- niente, il moro era in coma vegetativo.

Naruto dovette fare ricorso a quel poco cervello che aveva tentando di trovare una frase che potesse risvegliarlo.

Naruto: Sasuke! C' è Itachi!- nada...
Naruto: Sasuke! C' è Orochimaru!- andata buca pure questa...
Naruto: Sasuke! Sakura ti sta tradendo con Itachi e il figlio non è tuo bensì di tuo fratello!- Sasuke cadde dal divano battendo una nasata.
Naruto: Finalmente! Ti sei svegliato! Sembravi un' ameba!
Sasuke: Brutta testa quadra! Ti sembrano scherzi da fare questi?!- Sasuke attivò lo Sharingan e si avvicinò a Naruto con il Chidori, Naruto cominciò a sudare ed indietreggiare.
Naruto: Era solo uno scherzo innocente... ti sembra il caso di prendertela tanto?
Sasuke: Vuoi morire ora? subito? o immediatamente?
Naruto: Non saprei... credo che il subito mi convenga... ma anche l' ora... l' immediatamente no, è troppo drastico...- Sasuke si paralizzò di fronte alla stupidità del biondino che stava ancora decidendo sull' ora della sua morte.

Sasuke decise di lasciar stare...
Daltronde... le persone nascono malate.... e Naruto ne era la prova vivente...

Sasuke: Ma quanto ci mette Sakura per fare gli accertamenti?
Naruto: Sarà passata da Itachi per fargli sapere che aspetta un bambino...- inutile dire che il biondino passò male, ma davvero male, l' ultima mezz' ora.

Sakura tornò a casa e ritrovò Naruto pieno di lividi.

Sakura: Santo cielo! Naruto che ti è successo?- Naruto guardò per un' attimo Sasuke che lo fulminò con lo sguardo.
Naruto: Io... bhè... sono caduto per le scale...- Sasuke si portò una mano al volto.
Sakura: Ma qui non ci sono le scale...
Naruto: ... Quelle di casa mia!...- Sasuke cominciò a soffocarsi con il cuscino.
Sakura: Ma neanche a casa tua ci sono le scale...
Naruto: Sono caduto da delle scale! Scale qualunque!- Sasuke stava per colassare, era lì lì per prendere un coltello dalla cucina.
Sasuke: Allora?
Sakura: Allora...- Sasuke e Naruto si avvicinarono curiosi.
Sasuke: Allora?- Sakura sospirò.
Sakura: E' maschio...
Sasuke: SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

A Suna...

Sasuke: SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Temari: Ma che succede?
Gaara: Non farci caso, Sasuke deve avere scoperto che suo figlio è maschio...

A Konoha

Naruto: I miei poveri timpani... Sigh!... T^T
Sakura: Meno male eri il freddo vendicatore...
Sasuke: Chi?... ah! Sì... vednicherò il mio clan e ucciderò ecc.. ecc... Come lo chiameremo?
Sakura: Non lo so... non ci ho pensato...- Sasuke tirò fuori da chissà dove una pergamena e l' aprì mostrando quattro metri di carta.
Naruto: E quella dove la tenevi? ?_?
Sasuke: Lasciamo perdere... comunque... io avevo pensato a questi nomi...
Sakura: Quando hai scritto tutta sta roba?
Sasuke: Adesso non è importante...

Era mezza notte del giorno successivo ed erano arrivati giusto a metà lista.

Sakura: " Giuro che il prossimo nome per quanto orribile possa essere mi va bene..."
Naruto: " ................ Ramen............. Ramen........... Ramen........ Ramen....... Hokage...... Ramen......."
Sasuke: Allora... il prossimo è Daisuke...
Sakura: Mi va bene!
Naruto: Si è carino... ramen...
Sasuke: E questo cosa c' entra?
Naruto: Il ramen c' entra sempre!
Sakura: Lasiamo perdere... sei un caso disperato....
Sasuke: Allora vada per Daisuke!
Sakura: Sentito piccolino? Ti chiamerai Daisuke
Naruto: Però non era meglio chiamarlo Dainaruto?
SakuraeSasuke: NO!
Naruto: Calmi... era solo una costatazione...
SakuraeSasuke: Ma se non sai nemmeno che vuol dire..-_-

Fine cappy!
Lo so è più corto, ma come ho detto nell' introduzione, questo cappy è particolare.
Naturalmente è passato un mese da quando ha scoperto di essere in cinta....
Preparatevi! Fra poco questa FF finisce!

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Erano passati sei anni dal matrimonio fra Sakura e Sasuke.
Era nato il figlio che la coppia aveva tanto desiderato, Daisuke, l' erede dello Sharingan.
Capelli neri, e due occhi particolari, uno verde come la madre, uno nero come il padre.
Già all' età di sei anni si distingueva dagli altri compagni, per la sua forza, per le sue doti curative e il suo shraingan.
Ma aveva qualcosa in più degli altri bambini, una maledizione, un marchio ma allo stesso tempo ciò che lo rendeva particolare e più potebte degli altri.
Sul collo un piccolo drago nero, lì dove i suoi genitori portavano il Segno Maledetto, lui aveva l' eredità di quel Segno, ma che poteva comandare solo lui.
Anche se solo a sei anni riusciva a risolvere i problemi più intricati, grazie al suo sangue freddo e al suo quoziente di intelligenza di 190.
Proprio per colpa di quel segno che lo distingueva veniva isolato, gli abitanti erano convinti che anche lui seguisse le orme dei genitori e tradisse il villaggio per Orochimaru.
Quel Sannin non aveva mai smesso di dare la caccia ai suoi genitori e a lui.
Da alcuni anni non si era più fatto vedere, in molti dicevano che era perchè si stava preparando all' attacco finale.
Quella tensione che da un pò aleggiava a casa lo rendeva impaziente e nervoso.
Lui non voleva altro che un pò di pace, vivere come un ragazzo normale con i suoi genitori.
Chiedeva forse troppo?
A quanto pare sì...

Cos' è la felicità?
Vivere spensierati senza preoccupazioni?
No...
( La felicità non esiste...)
Avere tutto ciò che si vuole?
No...
( La felicità è solo un' utopia...)
Poter far tutto ciò che si vuole quando ci pare?
No...
( La felicità non è altro che una favola raccontata ai bambini per farli dormire...)
Cos' è la felicità?...
Forse...
( Non esiste...)

Sakura: Tesoro, svegliati- la voce dolce della madre gli arrivò agli orecchi.
Cominciò ad aprire gli occhi.
Il volto sorridente della madre lo salutò sereno illuminato dai raggi del sole mattutino.
Daisuke: E' già ora di alzarsi?- la madre gli scompigliò i capelli, bellissima come sempre, gli diede un piccolo bacio sulla fronte.
Sakura: I biscotti sono pronti, ho fatto i tuoi preferiti, quelli con il cioccolato- gli occhi del bambino si illuminarono.
Anche se particolare rimaneva pur sempre un bambino.
Si alzò dal letto e corse in cucina, dalla fretta neanche si mise la vestaglia e le ciabatte.
La madre rise vedendolo scomparire nel corridoio.
Daisuke corse verso il tavolo della cucina dove il padre stava sorseggiando il suo caffè pensieroso, come al solito negli ultimi giorni.
Il bambino gli saltò in grembo facendogli versare alcune goccie di caffè sulla tuta da Jonin.
Sasuke: Daisuke! Quante volte ti ho detto di stare più attento?- sua madre comparì in quel momento sulla soglia della porta baciando il marito.
Sakura: Non brontolarlo, non lo ha fatto apposta...- Sakura andò verso il forno e ne estrasse una teglia.
Quando l' appoggiò nel tavolo, le mani del bambino ne afferrò subito uno addentandolo.
La madre si sedette davanti a lui e si mise ad osservarlo sorridendo.
Daisuke: Perchè mi guardi così mamma?
Sakura: Mi piace vederti mangiare con gusto quello che ti ho preparato...
Sasuke: Tua madre non cambierà mai, rimarra un' inguaribile romantica...- la fine della frase fu completata dal grembiule cha andò in faccia all' Uchiha.
Sakura: Però l' hai sposata quest' inguaribile romantica
Sasuke: Solo perchè mi hai costretto
Sakura: Ah sì? però a mettermi inconta sei stato tu, o sbaglio?- Daisukke li osservò divertito.
I suoi genitori quando avevano queste piccole liti lo facevano ridere, se poi c' era anche lo zio Naruto le risate erano assicurate.
Quando quella piccola lite ebbe fine, Sakura aiutò il figlio a vestirsi, maglietta nera con collo largo e pantaloncini fino al ginocchio grigi.
Sembrava la copia del padre da piccolo, ma il carattere era sicuramente quello della madre.
Sasuke: Pronto per l' Accademia?
Daisuke: Prontissimo!
Sasuke: Allora andiamo- Sasuke prese il figlio sulle spalle che intanto sautava la madre con la manina.
Daisuke: Ciao mamma! Ci vediamo questo pomeriggio!
Sakura: Ciao tesoro, non fare tardi!
Come tutte le mattine andava all' accademia sulle spalle del padre.
Suo padre non era mai stato una persona molto socievole, ma con lui era completamente diverso.
" Quando non ci sei non fa altro che parlare di te" si ricordò ancora le parole della madre.
Tutto quello che sapeva lo aveva imparato da suo padre e sua madre.
Suo padre era il Jonin più forte di tutto il villaggio, dopo zio Naruto che era l' Hokage, e sua madre la miglior ninja medico di tutto il paese dopo che nonna tsunade era morta quattro anni dopo la sua nascita.
Lui sapeva tutto del tradimento dei suoi genitori, ma sapeva anche che lo avevano fatto in buona fede.
Per fortuna nonna Tsunade non aveva punito Sakura perchè sapeva che lo aveva fatto per amore, invece era stata un pò più dura con il suo papà.
Ma alla fine tutto si era risolto per il meglio.
Daisuke: Papà...
Sasuke: Dimmi
Daisuke: Perchè tu e la mamma siete così silenziosi e pensierosi in questi giorni?- Sasuke si fermò all' improvviso sospirando.
Lo sapeva, c' era qualcosa che non andava.
Sasuke lo fece scendere dalle spalle e lo appoggiò a terra inginocchiandosi davanti a lui per guardarlo negli occhi.
Sasuke: Ora prestami la massima attenzione Daisuke, io e la mamma siamo solo preoccupati per quel ninja, però sappi, che qualunque cosa io e la mamma facciamo lo facciamo solo e unicamente per il tuo bene, chiaro?- Daisuke annuì.
Perchè gli diceva quelle cose?
Era tutto troppo strano per un bambino, anche se intelligente non riusciva a capire.
Sasuke: Vai o farai tardi- Sasuke abbracciò il figlio che poi corse verso l' accademia.
Sasuke cominciò a tornare verso casa, ma proprio a metà strada incontrò la moglie con la tuta da Jonin.
Brutto segno.
Non sorrideva.
Brutto segno.
Lo sguardo era serio.
Brutto segno.
Sakura: E' arrivato.
Bruttissimo segno.
Sasuke: Dov' è?
Sakura: All' entrata del villaggio, fra poco daranno l' allarme.
Sasuke: Andiamo- i due scomparvero.

Il suono di un' allarme.
Era davvero rumoroso e grutturale.
Il maestro Iruka parve agitato, era insolito, lui era sempre molto calmo.
Cominciò a far uscire gli studenti dall' aula in fretta.
Aveva una brutta sensazione.
Una vampata di fuoco esplose verso il cielo.
Quella era sicuramente una tecnica di suo padre.
Brutto segno.
Mentre percorreva le vie di Konoha le immagini di sua madre e di suo padre gli invasero la testa.
Brutto segno.
Gli occhi smeraldini della madre sorridenti diventare sempre più sbiaditi.
Brutto segno.
Gli occhi profondi del padre diventare sfuocati.
Brutto segno.
Le parole del padre di quella mattina " ... Qualunque cosa io e la mamma facciamo, lo facciamo solo e unicamente per il tuo bene".
Bruttissimo segno.
Bruttissima sensazione.
All' improvviso la sensazione divenne dubbio, il bubbio certezza.
Daisuke si allontanò dal gruppo così all' improvviso che Iruka non riuscì a riprenderlo.
Daisuke correva veloce.
In poco tempo arrivò all' entrata del villaggio.
Vide decine di corpi a terra inermi.
Un ninja con la tuta di Oto in piedi, il volto pallido, i capelli neri e unti, gli occhi dorati.
Orochimaru.
Orochimaru: Quindi tu dovresti essere Daisuke, il figlio di Sasuke e Sakura... bene bene...
Sasuke: Lascialo stare!- Sasuke si mise in mezzo a loro.
Sakura: Naruto! Pensa a Daisuke!- Naruto prese Daisuke per mano e lo portò dietro di sè.
Sakura si mise accanto al marito.
I due si guardarono negli occhi.
Sakura: Dobbiamo farlo...
Sasuke: Lo so...
Sakura: Ti amo tesoro
Sasuke: Ti amo anche io e ti amerò per sempre...
I due si voltarono verso Daisuke e gli sorrisero per poi correre verso il ninja.
I due fermarono le braccia del ninja ormai guarite e formarono dei sigilli.
Sakura e Sasuke: TECNICA DELL' ESPLOSIONE!
Un rombo seguito da un bagliore accecante.
Daisuke riuscì a vederli, i suoi genitori tendergli le mani.
Sakura: Ti vorremo bene per sempre Daisuke, non te lo scordare mai
Sasuke: Se avrai bisogno di noi saremo sempre con te...
Daiuske: Mamma! Papà! Dove andate?!- le figure cominciarono ad allontanarsi.
Sakura: Saremo per sempre nel tuo cuore non te lo dimenticare!
Sasuke: Diventerai un grande ninja!
La luce sparì.
Dove erano Orochimaru e i suoi genitori adesso non c' era altro che una grande buca nera.
Daisuke cominciò a piamgere.
Naruto lo strinse forte a sè.
Naruto: Non devi piangere Daisuke, loro ti vogliono bene e rimarrano per sempre con te.
Daisuke: Lo so... ma mi mancano... li rivoglio con me...
Naruto: Loro sono due eroi, si sono sacrificati per poterti vedere crescere senza problemi, senza che qualcuno ti facesse del male...- Daisuke si strinse allo zio.
Daisuke: Ma rimarrano per sempre con me? Vero?
Naruto: Saranno per sempre con te, nel tuo cuore...

Cos' è la felicità?
La felicità è sapere che c' è qualcuno che ti vuole bene...
( Perchè la felicità esiste solo se ci sono persone care attorno a te che ti dimostrano affetto, la felicità non è solo un' utopia, è uno scoglio su cui aggrapparsi quando ti senti smarrito)

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