Mentre lui salvava lei, lei salvava lui

di goingbacktothetime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12/ FINE. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Charlie si trovava nella sua vecchia casa, stava percorrendo i corridoi un ultima volta prima di trasferirsi, aveva deciso di abbandonare la sua casa e lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita. Di amici non ne aveva, l’avevano abbandonata tutti, tutti tranne uno. I genitori erano morti un anno prima e il fratello si era trasferito circa sei mesi prima della loro morte, ormai era sposato, non aveva tempo da dedicare a sua sorella. Dopo la morte dei genitori si era chiusa in se stessa allontanando sempre più i suoi amici, o meglio dire, i suoi compagni. Perché lei dava due definizioni diverse alle parole amici e compagni. Gli amici erano quelli che non ti avrebbero mai abbandonato , nonostante tutti i sbagli, tutte le litigate, loro ci sarebbero stati sempre, nonostante tutto. Mentre i compagni erano quelli con cui stavi bene ma al primo colpo ti avrebbero abbandonato. E ne aveva avuto la conferma.
Stava ripercorrendo quei corridoi pieni di foto, di splendide foto. Le osservava tutte, le adorava tutte ma c'era una in particolare che le piaceva tanto. Ritraeva lei, suo fratello Chris ed Harry, il suo migliore amico.
Harry era più grande di Charlie di qualche mese, era il suo migliore amico ed il suo ex.
A 14 anni Harry le chiese di essere la sua ragazza e lei entusiasta accettò. Stettero insieme per 3 anni, quando Harry dovette trasferirsi per il lavoro della madre. Harry prima di partire le aveva promesso che si sarebbero sentiti , e la sua promessa l'aveva mantenuta. Quasi ogni giorno si sentivano e quando aveva scoperto della morte dei genitori era andato a farle visita e le aveva proposto di andare a vivere con lui, visto che aveva comprato una casa e ci viveva con i suoi amici. Ma lei aveva rifiutato l'offerta, fino a quando nell'ultima telefonata lui era riuscito a convincerla e ora si stava trasferendo a casa del suo amico.
Quando era partito si erano lasciati con la promessa che un giorno sarebbero tornati insieme. Lui l'aveva aspettata, non si era mai più fidanzato da allora, e lei aveva fatto la stessa cosa. In molti le avevano chiesto di uscire ma lei aveva sempre rifiutato. Ora si stava lasciando tutto alle spalle stava andando a vivere con il suo migliore amico, e chissà magari sarebbero tornati insieme ,come quando erano piccoli, quando la loro vita era perfetta, come quando erano felici.
Quella foto le aveva portato alla mente una serie di cose che aveva fatto con Harry, il primo bacio, il primo appuntamento, quando lui l'aveva portata al luna park e le aveva comprato il gelato dopo aver litigato con il fratello. Le vennero in mente tantissimi ricordi legati ad Harry, ricordi felici. Si era ripromessa di portare con se solo le cose essenziali, i vestiti, i CD, i libri e il pupazzo che le aveva regalato il papà quando era piccola. Aveva deciso di non vendere la casa, di non affittarla e di lasciare tutti gli oggetti lì. Aveva deciso di non prendere nemmeno gli album fotografici e tutti i quadri e i poster di famiglia che tanto le piacevano, ma quella foto l'aveva colpita davvero tanto e aveva deciso di prenderla, e così fece. Diede un ultima guardata alla sua casa, prese le valigie e si chiuse la porta alle spalle, tirò un sospiro e si girò verso il ragazzo che le sorrideva appoggiato al cofano della sua macchina nera. Le si avvicinò , prese le valigie e le mise nel cofano della macchina, poi le aprì la portiera e la fece salire in macchina. 

Harry la vide chiudersi la porta alle spalle e sospirare. Quando Charlie si girò lui potè vederla meglio, i capelli biondi, gli occhi azzurri e le lentiggini la rendevano adorabile come sempre. Le sorrise e la fece salire in macchina per poi mettersi alla guida. Si girò a guardarla un paio di volte senza parlare mai e la vide distrutta, lei gli aveva confidato di essersi sentita abbandonata, dai genitori, dagli amici, ma principalmente dal fratello. Chris era sempre stato un suo amico e quando è andato via da casa per sposarsi gli aveva detto che avrebbe voluto che gli facesse da testimone, ma essendo minorenne non era possibile. Erano rimasti in contatto per un paio di mesi, poi però per qualche assurdo motivo non si erano sentiti più. L'ultima volta che si erano incontrati era stato al funerale dei genitori.

Chris venuto giusto per assistere al funerale, a stento aveva salutato Charlie e lei ci era rimasta malissimo, nemmeno in quel momento era stato in grado di consolare la sorella. Harry si arrabbiò così tanto che lo chiamò in disparte sputandogli contro frasi terribili e chiedendogli come fosse possibile che dopo la morte dei genitori non avesse minimamente pensato a suo sorella. Ma lui fu impassibile alzò le spalle e andò via senza nemmeno salutare Charlie, e da allora non si fece più sentire. Harry aveva provato a giustificare quel comportamento in ogni modo, ma non era mai riuscito a trovare un motivo per cui un fratello potesse abbandonare sua sorella minore al suo destino dopo la morte dei genitori. Non sapeva che c’erano forze più grandi di lui e che Chris aveva dovuto agire così per evitare guai. Aveva deciso che farsi odiare da tutti era decisamente meglio e aveva fatto di tutto per riuscirci. Harry si era ripromesso di dargli un pugno semmai si sarebbero rivisti.

Dopo qualche minuto di silenzio si girò verso la ragazza e la vide impegnata a guardare fuori dal finestrino, così si schiarì la voce per attirare la sua attenzione. Charlie si girò verso di lui sorridendogli e lui pensò che fosse davvero la ragazza più bella che avesse mai visto. Incredibile come dopo anni lei continuasse ad essere il suo punto debole. 

"Grazie Harry, davvero. Non so perché ho aspettato così tanto prima di accettare di venire a vivere con te” disse continuando a sorridere

“Ah non chiederlo a me” disse lui “Quando mi hai detto che saresti venuta mi sono messo a saltare per tutta la casa, tanto che Niall stava per chiamare un dottore, pensava fossi impazzito" aggiunse ridendo

"Questo Niall mi sta già simpatico” rispose lei 

"Sono tutti simpatici, sono sicuro che andrai d'accordo con tutti. Sono dei bravi ragazzi, e sono pazzi come me"

"Oddio vivrò in una casa di pazzi... Ok questa cosa mi piace" rispose lei ridendo.
Harry scosse la testa allungando una mano verso di lei per scompigliarle i capelli, dopodiché si concentrò sulla guida.

Dopo un momento di silenzio infinito si girò chiederle qualcosa quando vide che lei si era addormentata. Sorrise pensando a quanto fosse dolce, poi tornò a guidare. Holmes Chapel distava da Londra 3 ore e lui stava guidando già da un bel po’, sarebbero arrivati a breve.

 

Quando Charlie aprì gli occhi e si rese conto di essersi addormentata mancavano circa 15 minuti all’arrivo.

“Ma buongiorno, principessa” disse Harry prendendola in giro 

“Buongiorno” rispose lei ridendo

“Vuoi sentire un po’ di musica?” Chiese Harry
Charlie non parlò ma annuì.

Harry accese lo stereo e inserì un CD, poi selezionò la traccia 8 e subito partì "We Are Young

"Te ne sei ricordato" più che una domanda sembra un affermazione.

"Come potrei dimenticare la canzone che mi ha perseguitato per anni, ricordo quando mi facesti ascoltare questa canzone 13 volte consecutive" rise lui.

Charlie lo osservò quasi incantata pensando che quando Harry sorrideva sembrava sembra un bambino con quelle fossette.

“Perché mi guardi così?” Le chiese dopo un po’

“Nulla” rispose subito lei girando la testa e guardandosi intorno imbarazzata.

"Siamo arrivati" annunciò poi lui.

Dopo aver parcheggiato prese le valige di Charlie mentre lei era intenta a guardarsi intorno. La casa di Harry era una bellissima villetta a due piani, color panna con due giardini, in uno dei quali c'era una piscina grandissima. 

Quando entrarono Harry presentò i suoi amici ad uno a uno, poi fece gli onori mostrandole la casa dopo aver portato le valige nella propria stanza al piano superiore. 

"Non ho altre stanze quindi dormirai in camera mia ,non  ti dispiace mica?" mi chiese lievemente preoccupato. 

"No, non preoccuparti. Mi fa piacere" 

“Bene, allora sistema le tue cose. Io scendo un attimo giù, devo dire una cosa a Louis, poi torno e ti do una mano, va bene?" 

“Certo,grazie” disse lei sorridendo. 

Iniziò a sistemare le sue cose e quando Harry tornò aveva già quasi finito. 

“Sei stata veloce” disse Harry incredulo. 

"Non ho portato tante cose, ho pensato che per iniziare daccapo fosse meglio portare meno cose possibile..." rispose con un velo di tristezza. Lui notò il suo sguardo triste e le si avvicinò abbracciandola.
Harry riusciva sempre a capirla anche quando lei non parlava, gli bastava un solo sguardo per comprendere il suo stato d'animo. 

"Chi ti sta più simpatico tra i ragazzi?" Le chiese per smorzare un po’ l’atmosfera.

"Uhm penso... Non so... Niall, ha una faccia simpatica" Harry rise e poi le indicò il bagno, dicendole di scendere non appena finito.

Charlie pensò a quanto era cambiata la sua vita negli ultimi due anni, aveva perso i genitori e suo fratello l’aveva abbandonata senza un apparente motivo. Le mancava tantissimo, e avrebbe dato di tutto per tornare a quando erano bambini, quando stavano sempre insieme ed erano inseparabili. Charlie continuava a chiedersi cosa avesse fatto di sbagliato e si dava la colpa di quella terribile situazione. Quando finì di prepararsi indossò il pigiama e scese in cucina.

La scena che le si presentò davanti però era degna dei migliori film comici. 

Harry e Louis che si abbracciavano facendo gli scemi, Niall che brontolava, Zayn a telefono che camminava su e giù per la cucina gridando: “ho ordinato un ora fa quando ha intenzione di portarmi quello che ho chiesto eh? ha intenzione di farmi morire di fame?" e Liam che cercava di calmare tutti. 

Diciamo che come prima serata non era male. Appena Charlie entrò però si calmarono e si sedettero a tavola dandosi un contegno. Dopo circa mezz’ora qualcuno suonò il campanello e Niall andò ad aprire la porta impaziente per la sua pizza. Quando tornò però non aveva le pizze ma solo un’aria spaventata e gli occhi sgranati. Era...

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Saaaalve questa è la mia prima FF spero che vi piaccia, in questo capitolo non succede niente, funge solo da introduzione per capire meglio il personaggio di Charlie. Come avrete potuto capire è una ragazza che soffre per la morte dei genitori e per l'inspiegabile abbandono del fratello. E ci saranno Harry e gli altri ragazzi a farla stare meglio. Nei capitoli successivi si scopriranno alcune cose sul conto di Harry, cose che aiuteranno a capire meglio la sua personalità. Inizieremo a capire che il ragazzo ha avuto dei problemi in passato e potremo iniziare a capirlo già dal prossimo capitolo quando scopriremo chi è alla porta e cosa vuole. 
 

Ecco alcune informazioni su Charlie
Nome: Charlotte Foster
Data di nascita: 20 maggio 1994
Colore preferito: Rosso
Canzone preferita: We Are Young

 


(Ecco una foto di Charlie)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Quando tornò però non aveva le pizze ma solo un’aria spaventata e gli occhi sgranati. Era bianco come un lenzuolo.

“Cercava te, Harry” disse spaventato “è uno della banda”

I ragazzi iniziarono a spaventarsi ed Harry dopo essersi guardato intorno si avvicina a Liam sussurrandogli qualcosa. Il ragazzo annuì e  subito dopo si avvicinò a Charlie chiedendogli di accompagnarlo al piano superiore. Charlie lo seguì senza fare storie, aveva capito subito, dalla voce tremante di Niall e lo sguardo pensieroso e terrorizzato di Liam, che doveva trattarsi di una cosa grave. Non appena arrivati sopra Liam chiuse a chiave la porta alle loro spalle e sospirando andò a sedersi sul letto. Charlie tossì per schiarirsi la voce e lui si girò sapendo già cosa stava per accadere.

"Liam, che cosa sta succedendo?" Chiese lei 

"Charlie, come tu sicuramente saprai, quando Harry si è trasferito qui a Londra, era un pò… disorientato” disse tentando di trovare la parola giusta “ha iniziato a frequentare un brutto giro, erano dei ragazzi famosi per i continui guai che combinavano ma Harry questo non poteva saperlo, si era appena trasferito e loro si erano mostrati simpatici.Hanno iniziato ad uscire insieme e Harry ha capito che erano immischiati in faccende camorriste. Ha cercato subito di allontanarli ma ormai era troppo tardi aveva iniziato a drogarsi proprio come loro ed avendo deciso di uscire dal giro doveva dargli una grande somma di denaro che non aveva, e loro hanno iniziato a perseguitarlo" 

Charlie rimase in silenzio facendo capire a Liam che poteva continuare 

“Noi ci siamo conosciuti una sera in discoteca, Zayn era uscito a fumare una sigaretta e io l'ho accompagnato.Abbiamo visto tre ragazzi pestare Harry e siamo subito intervenuti e lo abbiamo aiutato. Ci siamo presi un paio di pugni però lo abbiamo salvato, sono sicuro che se non saremmo intervenuti lo avrebbero ucciso. Da allora abbiamo legato molto con Harry, lo abbiamo aiutato ad uscire dalla droga” spiegò lui velocemente. 

"E ora quello che ha bussato alla porta è uno del gruppo?" Chiese Charlie iniziando a capire la gravità della situazione.

“Si"

“Ho capito" rispose Charlie elaborando tutte quelle informazioni.

“Ma perché Harry ti ha chiesto di portarmi sopra?" Chiese curiosa

"Harry non vuole metterti nei guai, Charlie. Ha paura che potrebbero farti qualcosa se solo sapessero che sei qui. Loro stanno cercando di colpire Harry in tutti i modi, nell'ultima conversazione che hanno avuto gli hanno detto di stare attento alla sua famiglia. Sono pericolosi Charlie. Non devono assolutamente sapere di te, non ho idea di cosa potrebbe accadere se lo scoprissero." Concluse pensieroso. 

Charlie era talmente confusa in quel momento che non sapeva cosa pensare, era a conoscenza dei problemi di Harry ma non immaginava fossero così gravi, non fino a quel punto. Lui le aveva raccontato che c'erano questi tizi che lo perseguitavano, che aveva iniziato a drogarsi e che grazie ai ragazzi ne era uscito, quello che non sapeva era che lo stavano cercando e che erano così pericolosi.

Liam le aveva lasciato intuire che quella banda era abbastanza famosa e potente e che non avrebbero lasciato stare Harry senza prima ottenere ciò che volevano.

“Non capisco una cosa” disse Charlie dopo aver pensato un po’ “come mai lo hanno lasciato stare per così tanto tempo?” Chiese 

“Grazie a Zayn” disse Liam in modo sbrigativo “lui aveva delle conoscenze, non chiedermi come ne perché, so solo che è riuscito a guadagnare del tempo e soprattutto ha fatto si che diminuissero il debito. Da quello che ho capito qualcuno gli doveva dei favori” rispose Liam.

Charlie annuì e non fece altre domande, poi andò a sedersi a fianco al ragazzo e iniziò guardarsi intorno. La stanza era davvero ordinata. Gli scaffali in ordine e i libri posti in ordine di grandezza. La scrivania era praticamente vuota e Charlie si ritrovò a pensare a quella in camera di Harry e alla sedia che sembrava essere un armadio. Poi si girò verso Liam e iniziò a fissarlo. Prima quando si erano presentati non aveva avuto modo di osservarlo bene ma in quel momento non sapeva cosa fare così iniziò a scrutarlo attentamente e dovette ammettere che Liam era davvero un bel ragazzo, le labbra carnose, i capelli scompigliati e gli occhi dolci lo rendevano adorabile. Charlie si rese conto di star davvero esagerando così si girò verso la parete cercando qualcos’altro da guardare.

La stanza era piombata in un silenzio imbarazzante che fu spezzato dopo poco dal rumore del campanello.

"Probabilmente è il fattorino che porta le pizze" disse lui

“Già"

Dopo poco si sentirono dei passi e qualcuno bussò alla porta.

"Liam, Charlie uscite.” Era Zayn.

Liam aprì la porta ed entrambi uscirono andando in cucina.

Le pizze erano già in tavola. I ragazzi erano tutti silenziosi e Charlie si girò verso Harry. Lo sguardo perso e il volto pallido non facevano presagire nulla di buono. Avrebbe voluto chiedergli cos’era successo, ma sapeva che non era il momento adatto, e che glielo avrebbe detto lui più tardi. 

Dopo aver mangiato i ragazzi continuano a restare in silenzio, quella visita poco gradita aveva fatto calare l’umore di tutti così Louis decise di animare un po’ la serata. Prese un CD e lo inserì nello stereo alzano il volume e iniziando a ballare come un idiota, dopo poco si avvicinò ad Harry tirandolo per la manica e incitando tutti a seguirlo.Liam e Niall si alzarono quasi subito iniziando a ballare anche loro. Zayn si girò verso Charlie e dopo averla guardata si alzò porgendole la mano.

La ragazza dopo un iniziale tentennamento decise di accettare l’offerta e afferrò la mano di Zayn che la trascinò in salotto e iniziò a ballare con gli altri senza però lasciarle la mano.

"E' stato divertente" disse Harry quando tutti avevano iniziato a stancarsi

"Le mie idee sono sempre divertenti" esclamò Louis

"Lo so, tu sei l'allegria della casa" disse Harry e Louis sorrise soddisfatto.

"Ragazzi, non per darvi fastidio, ma io ho sonno vado a letto. Ci vediamo domani" disse Niall.

Man mano tutti andarono a letto e rimasero solo Charlie e Liam seduti sul divano. 

"Che ne dici di togliere la tavola?" Chiese il ragazzo 

Charlie annuì e dopo aver pulito tutto anche loro andarono a dormire.

Quando Charlie entrò in camera Harry era già nel letto. Allora dopo aver indossato il pigiamo si avvicinò silenziosamente a letto e con quanta più calma possibile si mise sotto le coperte facendo il possibile per non svegliare Harry. Ma lui si girò sorridendole appena la ragazza alzò le coperte.

“Hey sei sveglio allora” disse lei

Harry annuì e le diede un bacio in fronte allargando poi le braccia come a chiederle un abbraccio che non tardò ad arrivare.

Dopo poco Charlie si sistemò negli nel letto appoggiando la testa sul petto di Harry, poi si girò ad osservarlo.

"Harry, mi dici cosa è successo oggi?" Chiese timidamente

"Sono venuti a cercarmi, vogliono i soldi che gli spetta. Mi hanno dato quattro giorni di tempo" disse lui riassumendo la conversazione

"Quanti soldi sono?" 

"7000 euro" rispose e chinando il capo come se si vergognasse

"Harry, io ho la soluzione. Avevo messo da parte 5000 euro perché volevo fare dei lavori a casa, ma visto che sono qui… io ti do questi 5000 euro e tu trovi il resto va bene?"

"No" esclamò lui deciso 

"Perché?"

"Non userò i tuoi soldi per pagare i miei debiti"

"Harry, quei tizi sono pericolosi, sai che questa è l'unica alternativa, non fare l'orgoglioso e per una volta fatti aiutare”

Harry non rispose ma chinò il capo, non voleva prendere i soldi di Charlie ma sapeva di non avere altre alternative sapeva che lei non si sarebbe arresa fino a quando non avrebbe accettato di farsi aiutare.

"Grazie" disse semplicemente 

"Di niente. E ora dormiamo che ho sonno" 

Harry la abbracciò ancora di più, poi dopo averle lasciato un bacio fra i capelli rimase in silenzio per qualche minuti e dopo poco entrambi si addormentarono.

 

Quando Charlie si svegliò sentì il braccio di Harry intorno alla vita.Aprì gli occhi e lo osservò mentre ancora dormiva. Aveva i riccioli scompigliati sulla fronte, il naso schiacciato vicino alla sua spalla, gli occhi chiusi e in viso un espressione serena. Rimase a fissarlo per un pò

“Smettila di fissarmi, so di essere bello ma così mi sciupi" disse lui facendola arrossire.

Charlie si alzò imbarazzatissima ma lui la afferrò e la tirò giù con un braccio.

 “Ma sei più bella tu quando arrossisci” a quella frase divento ancora più rossa se possibile e gli lanciò un’occhiataccia.

"Ok ok la smetto" disse ridendo per poi alzarsi dal letto.

 

Appena arrivata in cucina Louis guardò Charlie spalancando gli occhi 

"Oddio ci siamo dimenticati che c'eri anche tu, scusa" iniziò a balbettare cercando qualcosa da farle mangiare dato che avevano finito i pancakes.

"Hey, non fa niente” disse lei provando a rasserenarlo 

“No davvero mi dispiace, io lo avevo dimenticato” disse 

"Aspetta" Niall si intromise " ecco prendi uno dei miei, tanto io ne ho presi di più" disse sorridendo a Charlie. 

Sicuro?” Chiese lei 

“Certo” rispose lui porgendole un piatto pulito in cui mettere il pancake.

Charlie lo prese poi si sedette a tavola con loro iniziando mangiare, mentre Zayn e Louis sghignazzavano. 

Li guardò con un sopracciglio alzato come a voler dire "perché state ridendo?" E loro capendo il mio sguardo perplesso iniziano a ridere ancora più forte. A loro si uniscono anche Harry e Liam che dopo aver osservato prima Charlie e poi Niall e scoppiano in una fragorosa risata. Gli unici a non capire erano Charlie e Niall.

"Mi spiegate cosa diavolo sta succedendo?" chiese Niall esasperato

"Tu che dai il tuo cibo a qualcuno" rispose Louis continuando a ridere come un matto 

"E allora?" Chiese Charlie ancora più perplessa 

"Niall non da mai del cibo a qualcuno, nemmeno se sta morendo" si intromise Zayn

"Devi stargli davvero simpatica, altrimenti ti avrebbe fatto morire di fame" aggiunse poi Harry 

Lei si girò verso Niall sorridendogli e lui divenne rosso in viso iniziando a borbottare cose tipo “Io li ammazzo, volevo solo essere gentile”

Gli altri continuarono a ridere come degli idioti allora lui si alzò dicendo che sarebbe andato a lavarsi.

"Anche a me stai simpatico" disse  Charlie prima che andasse via. Gli altri si ammutolirono e lui si girò verso di lei e le sorrise, poi si diresse verso le scale.

 

Poco dopo anche Charlie salì in camera per prepararsi e non appena finito uscì dal bagno andando in quella che ormai era anche la sua stanza. Quando entrò Harry era seduto sul letto e mentre lei metteva a post le cose Harry la fissava facendola innervosire. 

"Che c'è?" gli chiese curiosa

"Sono geloso"

"Di cosa ?" Domandò lei perplessa 

"Di te e di Niall"

“Stai scherzando vero?” Chiese lei totalmente confusa “lo conosco da meno di un giorno non puoi essere geloso” aggiunse poi.

Harry sorrise facendole capire che stava scherzando 

"Sono geloso lo stesso però" aggiunse accarezzandole un guancia facendola arrossire. 

“Tu sei solo mia” disse poi avvicinandosi e poggiando la sua fronte su quella di Charlie.

Con l’indice alzò la testa di Charlie che in quel momento era in totale imbarazzo e le si avvicinò ancora di più. Era a pochissimi centimetri dalle sue labbra quando…

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Saaaaalve gente :) 

Come potrete vedere in questo capitolo, si parla principalmente di Harry e del suo problema passato. Di come Charlie sia generosa nei confronti del suo migliore amico e di come porvi ad aiutarlo.

Coooomunque cosa succederà tra Charlie ed Harry ? Si Baceranno? Boh.. chi lo sa, non lo so nemmeno io xD lo scoprirete solo leggendo :)

Ora vi lascio, ciaoooo.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


"Sono geloso lo stesso.TU SEI SOLO MIA" dice facedomi arrossire. Sia avvicina e poggia la sua fronte sulla mia, avvicina le sue labbra alle mie, ma improvvisamente sentiamo una porta sbattere e sobbalziamo. Ci dirigiamo fuori dalla stanza per vedere cosa succede e ci troviamo davanti un Niall fuori la sua stanza con il cellulare in mano. Ha un aria stravolta, con gli occhi spalancati e pieni di lacrime.
"Niall, che succede?" Chiede Harry con aria preoccupata.
Niall non risponde, gli porge solo il telefono e scoppia a piangere. Mi avvicino e gli accarezzo le schiena e lui mi abbraccia mentre Harry risponde a telefono. Ha uno sguardo preoccupato, mi fa un cenno con la testa ed entra nella nostra stanza. Io continuo ad abbracciare Niall per farlo calmare, ma lui inizia a singhiozzare, mi dispiace vederlo così. È vero, ci conosciamo da un giorno ma mi sta simpatico, ed inoltre mi dispiace vedere una persona piangere. Niall cerca di calmarsi e mi porta in camera e ci sediamo sul letto. Lo vedo prendere dei respiri per calmarsi e poi parla
"Mi hanno chiamato dall'ospedale. Mia nonna è ricoverata lì. È morta." Dice e poi scoppia in un pianto peggiore di quello di prima. " Lei i è stata vicina in momenti difficili, c'è sempre stata." Dice tra un singhiozzo ed un altro. Lo abbraccio e lo stringo forte. 
"Stava male da un po', ma lo sapevo che prima o poi sarebbe successo. Ma speravo più poi" conclude con le lacrime agli occhi.
Lo abbraccio ancora una volta e lui mi stringe forte. 
"Niall, mi manca l'aria" dico debolmente
"Oh, scusa non volevo" dice impacciato
"Ehi, non fa niente" sorrido.
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.
"Ti preparo una camomilla. Torno subito." Gli dico sorridendo. 
Lui annuisce, ed io esco dalla stanza.
Mi scontro con Harry, ha uno sguardo triste.
"La nonna di Niall è morta." Dice solamente
"Lo so, me lo ha appena detto lui. Sto andando a fargli una camomilla."
"Già ti sei affezionata,Charlie? Non ti ho mai capito su questo fatto, come fai ad affezionanti così velocemente? Beh su questo punto mi sa che ti troverai molto bene con Niall e Liam, loro sono come te, di affezionano facilmente" dice
"Si mi sono già affezionata" dico alzando le spalle, poi mi dirigo verso le scale e preparo la camomilla per Niall. Arrivo in cucina e preparo il tutto, prendo dei biscotti e un bicchiere di latte e lo metto su un vassoio. Lavo il pentolino che ho utilizzato per la camomilla e lo metto a posto, poi prendo il vassoio e lo porto di sopra.
Cerco di aprire la porta, ma con un vassoio in mano è difficile, così provo a bussare con il piede e Harry mi viene ad aprire. Entro nella stanza e vedo anche tutti gli altri 'ma quando sono arrivati?' Mi chiedo 
"Ecco. Ti ho portato anche dei biscotti e un bicchiere di latte."
Lui mi sorride e inizia a mangiare.
Harry guarda Zayn, e lui annuisce e poi mi porta fuori.
"Prendi la giacca, ti porto a fare un giro."
"Se volevate stare da soli me lo dicevate, lo avrei capito" sorrido
"Non è questo, Harry ha pensato che ti avrebbe fatto stare male sentire Niall parlare di sua nonna. Per lui era come una seconda mamma..."
Capisco perfettamente cosa vuole dire. Niall sta raccontando ai ragazzi tutte le cose che ha fatto con sua nonna, e visto che lui la definisce come una seconda mamma, Harry ha paura che inizi a piangere anche io poiché mi ricorda i miei genitori...
Alzo la testa e guardo il ragazzo di fronte a me
"Grazie" sussurro 
"Dai andiamo" mi dice solamente, e apre la porta ,mi uscire per prima e fa una specie di inchino.
"Prima le signore" mi dice 
"Ma che gentiluomo" rispondo io, prima di scoppiare a ridere.

"Cosa vuoi vedere?"
"Non lo so, fai tu." Sorrido

Zayn mi porta a vedere tutta Londra, dal London Eye al Big Ben.
Mi fa vedere davvero tutta Londra, non ce la faccio più.
"Zayn, i miei piedi chiedono pietà" dico 
Lui scoppia a ridere e dice
"Non pensavo fossi così 'DEBOLE', Charlie" mi dice alzando un sopracciglio 
"IO DEBOLE?" Dico arrabbiata
"Si,tu. Ho un'idea. " dice divertito
"Spara"
"Una corsa. Il primo che arriva a casa vince."
"Accetto. Si parte al mio tre, ok?"
"Ok"
"1...2...3 via" dico.
Iniziamo a correre ridendo come dei matti, e ogni tanto finiamo anche addosso a qualche persona che ci manda a quel paese.
Sono quasi arrivata fuori casa e sono in vantaggio, quando Zayn mi raggiunge e mi sorpassa.
'Cavolo è quasi arrivato' penso.
Inizio a corre più forte che posso e non so come riesco a sorpassarlo e ad arrivare per prima.
"Come cavolo hai fatto?" mi chiede scioccato.
"Partecipare alle gare di corsa della scuola ha i suoi pregi" dico ridendo
Lui mi guarda e mi sorride, poi entriamo in casa. Ci dirigiamo verso la cucina per prendere qualcosa da bere.
"Comunque chi era quella Debole?"
"Nessuno" mi risponde lui ridendo
"Ecco,bravo. Comunque visto che sei arrivato dopo devi fare un pegno" dico guardandolo.
"Ah si? E vediamo, cosa dovrei fare?" Mi chiede divertito
"Non lo so, potresti farmi anche un favore, ma per ora non ho bisogno di niente, quindi appena ne avrò bisogno ti chiamerò" dico sorridendo.
Sentiamo dei passi provenienti dalle scale e sul ciglio della porta spuntano Liam e Harry.
"Allora, vi siete divertiti?" Chiede Harry 
"Si. Ma Niall come sta?" Chiede Zayn
"Sta meglio, ora sta dormendo" risponde Liam

Dopo un po scende anche Louis e si siede a tavola con noi.
"Charlie?" Mi chiama Harry
"Si?" Rispondo 
"Perché hai il fiatone ?" Mi chiede 
"Zayn mi ha dato della DEBOLE, per dimostrargli che non è così abbiamo organizzato una corsa, chi arrivava per primo a casa vinceva." Spiego io
"E chi ha vinto?" Chiede Louis curioso
"Io, ovviamente" rispondo felice.

A quella risposta Zayn mi fa l'imitazione e conclude con una smorfia e tutti scoppiano a ridere.

Stiamo un po' in silenzio quando sentiamo dei passi avvicinarsi, è Niall.
"Quando si mangia?" Chiede con una faccina da cucciolo 
"Anche io ho fame" dico io "Harry, tesoro, come sei bello oggi, hai fatto qualcosa ai tuoi stupendi ricci?" Gli chiedo facendo una faccia tenerissima, tipo quella del gatto con gli stivali di Shrek.
"Ho capito, cucino io." Dice ridendo.
Si alza e mi da un bacio in fronte, poi si dirige ai fornelli e inizia a cucinare. 
Io e Niall andiamo a sederci in salotto, mentre Zayn e Liam apparecchiano.

"Soffri il solletico?" Chiedo a Niall improvvisamente 
"Si, perché ?" 
Neanche il tempo di finire la domanda che gli salto addosso e inizio a solleticarlo.
Lui inizia a ridere come un bambino e dopo un po' lo lascio stare perché vedo che sta per soffocare. MOSSA SBAGLIATA. In un attimo mi piomba addosso ed è lui a farmi il solletico.
"A tavola" grida Harry fermando le nostre risate. 
Allora ci alziamo e raggiungiamo gli altri.
Harry ha cucinato un pollo che dalla faccia è davvero delizioso, allora tutti iniziano a mangiare.
"Harry, io ho da parte 1000€, voglio aiutarti, osa contraddirmi e ti taglio i capelli" 
Istintivamente Harry si porta una mano ai ricci e li accarezza 
"Va bene" dice alla fine "grazie" concluse sorridendo
Louis si sporge verso Harry e inizia ad accarezzargli i capelli
"Avete sentito piccoli, nessuno vi taglierà" dice con fare teatrale
Tutti scoppiano a ridere e Liam per poco non si strozza con il pollo.
Finito il pranzo andiamo tutti in salotto per vedere un film.
"Che guardiamo?" Chiedo curiosa
"Non qualche polpettone rosa" dico schifata. Harry sta per dire qualcosa ma lo interrompo "e soprattutto no 
Love Actually"
Harry fa una faccia delusa e poi si mette in ginocchio incominciando la fare il musino come i bambini piccoli.
I ragazzi scoppiano a ridere e lo accontentano, io e Zayn ci ribelliamo ma inutilmente, ormai hanno già messo il film. Ci sediamo tutti sul divano, io sono seduta tra Zayn e Liam, e quest'ultimo è tutto impegnato a guardare il film. L'ultima cosa che ricordo è Harry che va a prendere i popcorn con un enorme pacco di fazzoletti.
Mi sveglio e sento un braccio cingermi il fianco, ho la testa appoggiata sulla spalla di qualcuno, e sento la sua testa appoggiata sulla mia. Apro gli occhi e vedo che sto dormendo addosso a Zayn, che sta dormendo anche lui. Sposto la testa e vedo che apre gli occhi.
"Ti sei addormentata?" Mi dice con voce rauca
"Anche tu" rispondo sorridendo 
"Ohhh si sono svegliati" sento Louis gridare.
Subito arrivano gli altri e iniziano ad insultarci perché ci siamo addormentati all'inizio del film.
"Stavano ancora facendo i titoli di coda" dice Liam divertito
"Io ho visto tutta la scena. Charlie guarda Harry sedersi con la ciotola dei popcorn e poi appoggia la testa sulla spalla di Zayn che le guarda è poi prende sonno anche lui" mentre lo dice scoppia a ridere e trascina con se tutti. Ha una risata davvero contagiosa. Vedo che stanno ridendo tutti tranne Harry che mi fa una faccia offesa e dice: " ti sei addormentata durante il mio film preferito" e mette il broncio.
Allora mi alzo e lo abbraccio, e lui mi regala uno dei suoi splendidi sorrisi.
"Che ore sono?" Chiedo sciogliendo l'abbraccio con Harry
"Le 19:00" mi risponde Zayn
"Ok, allora io vado a fare la pipì e mi lavo" dico salendo di sopra.
Arrivò in camera e faccio tutto quello che dovevo fare e mi metto in pigiama. Poi scendo in cucina e mi siedo a tavola di fianco a Louis
"Ma davvero non ti sei mai più fidanzata dopo di Harry?" Mi chiede curioso
"Sono uscita con qualcuno, ma niente di serio. E lui?" Chiedo io 
"Anche lui è uscito con qualche ragazza e beh... Ma niente di serio, nemmeno lui. Una volta portò una ragazza a casa e la chiamo Charlie" dice Louis sorridendo al ricordo.
A quelle parole divento più rossa di un peperone e lui si mette a ridere.
"Una volta portai un compagno a casa, dovevamo fare un progetto di scienze insieme. Avevamo finito e stavamo parlando del più e del meno quando all'improvviso lo chiamo Harry. Lui mi guarda come a dire 'chi è Harry?' e io scoppio a ridere e lui mi guarda come se fossi pazza. Da allora non ci siamo parlato più, deve avermi preso davvero per una povera pazza." Dico ridendo.
Bussano al campanello e vado ad aprire io.
"Dammi una mano" dice Zayn con 10 buste del McDonald. Prendo 5 delle buste che aveva in mano e le porto in cucina. Lui chiude la porta e mi raggiunge. Apparecchiano la tavola e iniziamo a mangiare. Appena finito andiamo tutti in salotto e verso le 23 a letto.
"Io torno subito. Esco un attimo devo fare una cosa." Dice Harry
"Ok" dico io.
Vado a letto e prendo il computer e inizio a sentire un paio di canzoni.
Erano passate più di tre ore, e stavo iniziando a preoccuparmi. Aveva detto che tornava subito e erano le 2 di notte e non era ancora tornato. Mi alzo e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Sento la porta aprirsi e vedo i ricci Harry.
"Harry ma dove sei stato? Mi hai fatte prendere uno spavento" 
Harry accende la luce e vedo che ha un occhio nero e il labbro rotto, il naso gocciolante e la maglia piena di sangue. Lo aiuto a sedersi sulla sedia e subito prendo del disinfettante.
"Oddio, ma cosa ti è successo?" Chiedo spaventata
"Sono riuscito a trovare gli altri 1000€ che mi mancavano e sono andato a portare i 7000€ alla banda. Ho pensato che prima gli davo i soldi e prima li avrei cancellati dalla mia vita. Hanno preso quei dannati soldi e Bobby , il più grande, ha iniziato a pestarmi. Poi si sono aggiunti anche gli altri. Erano sei ed io ero uno." Dice.
"Almeno ora è tutto finito" conclude sorridendo.
Io rimango in silenzio e gli disinfetto tutto. Saliamo al piano di sopra e io mi metto sotto le coperte.
"Vado a farmi una doccia" dice.
Quando esce sono le 3:45 e io sono in dormiveglia, lo sento mettersi nel letto e abbracciarmi. Mi da la buonanotte e poi mi addormento.

Apro gli occhi e guardo l'orologio, solo le 13. Mi giro e vedo che Harry sta ancora dormendo. Mi avvicino e inizio a baciargli la fronte. Lui mi tira per un braccio ed io cado dal letto, sbattendo la testa a terra. 
"Cavolo che male" esclamo con voce dolorante
"Ti sei fatta male?" Mi chiede preoccupandosi
"No, guarda mi sono fatta bene" rispondo acida. Lui sorride e mi chiede scusa, poi scendiamo di sotto.
"Ohoho i dormiglioni si sono svegliati. Cosa avete fatto ieri sera?" Dice Zayn con sguardo malizioso.
Alzo gli occhi al celo e loro si mettono a ridere. Ma non appena vedono Harry con il labbro gonfio e l'occhio nero si ammutoliscono.
"Che cosa è successo?" Chiede Zayn con gli occhi sgranati
Harry gli racconta tutto e vedo Zayn e Louis irrigidire la mascella.
"Io li vado a prendere e li ammazzo tutti" dice Zayn alzandosi.
Liam lo ritira giù e lo fa sedere sulla sedia dicendogli di calmarsi.
Conoscendo Zayn da poco non lo avevo mai visto arrabbiato. Aveva una faccia serissima,la mascella serrata e gli occhi che sembravano di fuoco. 
"Ora non pensiamoci più, dimentichiamoli. Hanno avuto quello che volevano ora non ci penseranno più." Dice Harry
Gli altri annuiscono, Zayn sembra poco convinto, ma annuisce lo stesso.

"Ma dove sta Niall ?" Chiedo accorgendomi della sua mancanza.
"Ha passato tutta la notte a piangere per la nonna. Oggi alle 5 ci sarà il funerale." Dice Liam con un velo di tristezza.
"Ho preparato i tramezzini, ne vuoi?" Mi chiede Louis dolcemente.
Ne prendo 5 e loro mi guardano come se fossi un alieno.
"Che c'è ?" Chiedo con la bocca piena
"Ora capisco perché ti sta simpatico Niall. Mangi come lui." Dice Liam ridendo
"E questo non è niente" risponde Harry.
Gli faccio la linguaccia e in 10 minuti ho già finito tutto. E loro mi guardano ancora più scandalizzati.
Prendo altri 3 tramezzini e li metto in un tovagliolo.
"Che c'è ? Vuoi conservarteli?" Dice Louis ridendo
"No. Volevo portarli a Niall visto che nessuno si è degnato di chiamarlo. Probabilmente mi caccerà, ma almeno ci ho provato" dico alzando le spalle e dirigendo mi verso le scale.
Arrivo fuori la sua stanza e inizio a bussare. Sento un flebile "avanti" ed entro.
Vedo Niall sdraiato sul letto con gli occhi gonfi e lucidi.
"Ehi" dico accarezzandogli la testa
"Ehi" dice lui 
"Hai fame? Ti ho portato dei tramezzini"
"Si,grazie" dice iniziando a mangiare 
Appena finito si alza e va ad aprire le persiane e la finestra per far entrare un po' di luce e far cambiare l'aria.
"Charlie, i ragazzi mi hanno chiesto se potevano accompagnati al funerale, ma ho detto di no. Però... Ecco... Mi chiedevo se ti andava di accompagnarmi" dice timidamente.
"Certo" dico sorridendo
I ragazzi gli avevano chiesto di andare con lui, ma ha rifiutato. Poi però lo ha chiesto a me. Sinceramente non ho molta voglia di andare ad un funerale, ma non posso dirgli di no.
"Charlie?" 
"Si?"
"Grazie" lo abbraccio ed esco andando in camera a farmi una doccia.
Appena finito scelgo i vestiti e scendo in cucina.
"Dove vai vestita così elegante?" Chiede Zayn 
"Accompagno Niall" rispondo solamente
"Ma ha detto che non voleva essere accompagnato" dice lui
"Ha cambiato idea" rispondo.
Dopo 10 minuti scende il biondo
"Andiamo?" Mi chiede
"Si" 
E ci dirigiamo verso la chiesa.
Arriviamo appena in tempo e vediamo tante persone che piangono. Devono essere i loro familiari.
Ci andiamo a sedere. Durante la messa Niall non ha fatto altro che piangere tutto il tempo e io cercavo di calmarlo, e stranamente ci riuscivo.
Finita la messa ci alzammo e molte persone si avvicinarono a Niall per fargli le condoglianze.
Siamo usciti dalla chiesa stiamo andando verso la macchina per tornare a casa quando ad un certo punto si avvicina un ragazzo alto che per un certo senso mi ricorda Niall.
"Cosa ci fai tu qui?" Chiede Niall arrabbiato al ragazzo che si sta avvicinando.
"Che c'è fratellino? Come sei arrabbiato. Non mi presenti la tua ragazza?" Chiede beffardo
Vedo Niall tirare un sospiro per calmarsi.
"Charlie lui è mio fratello Greg. Greg lei è Charlie la mia ragazza"
Vedo Niall girare la testa e farmi una specie di occhiolino. Vuole che gli regga il gioco. Ma perché?

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Niall quando scopre la morte della nonna

Harry a telefono 


Saaalve gente. Eccomi con il nuovo capitolo. Qui non succede niente di speciale, è solo un capitolo "ponte", e può sembrare anche un po' noioso, tranne che per alcune parti. Ma dal prossimo inizieranno a succedere cose più intriganti e scopriremo perché Niall quando ha visto il fratello ha iniziato ad alterarsi.
Ora vi lascio CIAUUUUUZ 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Vedo Niall girare la testa e farmi una specie di occhiolino. Vuole che gli regga il gioco. Ma perché?
"Ora scusaci ma dobbiamo andare" dice Niall frettoloso
"Che c'è Niall? Come mai sei così freddo?" Dice beffardo
"E me lo chiedi? Hai rovinato tutto e ora ti presenti qui come se non fosse successo nulla, come se fosse tutto ok" dice arrabbiato "gli altri ti hanno perdonato, ma io no. Io non sono come gli altri. IO NON PERDONO" continua arrabbiatissimo, scandendo l'ultima frase in modo terrificante.
Poi mi stringe la mano e entriamo in macchina, lasciando Greg da solo.

"Niall mi dici cosa è successo?"
"Quello è mio fratello Greg" dice solamente
"Questo lo avevo capito"
"Ha rovinato una famiglia intera. Eravamo in vacanza, lui venne con la fidanzata Jane .Una sera andarono in discoteca e si ubriacarono, lei lo tradì. Greg lo scoprì il giorno dopo e andò il tilt, non ragionava più, prese una bazza da baseball e colpì ripetutamente la ragazza... La uccise"si ferma e poi continua
"Quando si rese conto di cosa aveva fatto impazzì ancora di più e incolpò nostro padre ma la polizia scoprì la verità e Greg è andato in galera. Da allora la nostra famiglia è cambiata, è come se si fosse distrutto tutto. I miei genitori si sono separati e io sono andato a vivere con mia nonna." Dice prendendo un sospiro
"Mi dispiace" balbetto senza sapere cosa dire. "Ma cosa c'entro io? Cioè perché hai finto che io fossi la tua ragazza?" Chiedo perplessa
"L'ho fatto per proteggerti. Quando vede una bella ragazza la corteggia, la fa innamorare e la lascia, poi le rovina la vita inizia a chiamarla giorno e notte, credimi è pericoloso. È stato denunciato già tre volte per stalcker. E visto che sei una bella ragazza penso che avrebbe fatto la stessa cosa con te, ma visto che per lui sei la mia ragazza... Credo che non farà niente." Dice pensieroso
"Grazie" dico a bassa voce
Lui mi guarda e sorride, ma lo vedo ancora troppo teso. Si vede che è arrabbiato.
"Niall davvero non lo perdoneresti?" Dico ripensando alle parole dette la lui poco prima
"Non posso e non voglio perdonare la persona che ha rovinato la mia famiglia, anche se è mio fratello. Non posso. Mia madre e mio padre lo hanno perdonato ,ma io no."
"Capisco" dico sospirando
"Tu lo perdoneresti? Perdoneresti chi fa distrutto la tua famiglia?" Mi chiede
"I miei genitori sono morti in un incidente... Si così lo hanno chiamato. Erano in macchina e i freni non funzionavano. La macchina ha preso fuoco, si è carbonizzato tutto e hanno detto che i freni erano troppo bruciati per vedere se erano stati tagliati volontariamente oppure si erano semplicemente rotti." Prendo un sospiro e continuo "L'incidente era voluto. Mio padre era un poliziotto, stava seguendo il caso di tre ragazze trovate morte, o meglio dire massacrate, nel loro appartamento. Mio padre aveva scoperto che ad ucciderle era stata una banda di criminali che erano entrati per fare una rapina, ma poi hanno visto che erano delle belle ragazze e si sono divertiti, e infine le hanno uccise. Mio padre aveva scoperto anche chi erano e voleva portare il fascicolo con tutte le informazioni per farli arrestare. Io dico che loro sapevano tutto e hanno tagliato i freni, volevano fermare mio padre ad ogni costo e ci sono riusciti. Non so chi sono, ma io non li perdonerò mai."
Niall mi guarda con sguardo triste
"Mi dispiace, io non ne sapevo niente."
"Lo so. Perciò ho voluto raccontartelo." Sorrido
Restiamo in silenzio per un poco
"Siamo arrivati" annuncia Niall

Scendiamo dalla macchina ed entriamo in casa. Si presenta Harry tutto sudato senza maglia con dei guantoni da boxe che si sta allenando con un Louis altrettanto sudato e anche lui senza maglia.
Appena Harry mi vede mi corre incontro e prova ad abbracciarmi ma io mi scanso "che schifo, sei tutto sudato" esclamo schifata e lui scoppia a ridere. Poi mi avvicino e gli sfilo i guantoni lui mi guarda con una faccia perplessa, ma io fingo di non averlo notato. Prendo i guantoni e li metto poi gli do un pugno sulla spalla e lui per poco non cade a terra mentre ho altri scoppiano a ridere.
"Ma sei impazzita? Mi hai ucciso" dice con voce dolorante
"E tu non prendere mai più i miei guantoni senza permesso. Non lamentarti così tanto, non ho nemmeno usato la forza"
"E meno male" dice
"Ehi che fine ha fatto Zayn?" Chiedo
"È uscito un oretta fa" risponde Louis. Nel frattempo Harry continua a lamentarsi
"Ma dai Harry, non può essere così doloroso" dice Louis
Alzò lo sguardo scettica e Harry dice: "credimi amico, fa male."
Mi avvicino a Louis e do un pugno anche a lui, ma mi blocca e prova a darmi un pugno, allora lo blocco anche io e gli sorrido, lui si distrae e gli sgancio un bel destro sul braccio e lui cade a terra.
"Mai abbassare la guardia" dico sorridendo e vado di sopra sentendo le risate di Niall e Harry.
Arrivo in camera vado a farmi una doccia. Metto il tappo alla vasca e inizi a riempirla d'acqua. Mentre aspetto inizio a pensare.
È stata una giornata davvero pesante, e dire che era partita davvero bene... Harry mi ha detto che sono sua e che è geloso di me, e manca poche che non i baciassimo. Ma io che provavo per Harry? La cotta per lui non mi era mai passata ma le cose erano cambiate. Erano passati due anni dall'ultima volta che ci siamo baciati e credo sia ancora troppo presto per ricominciare, infondo sto in questa casa da pochi giorni e credo sia troppo presto. Mi sorprendo del fatto che Niall abbia chiesto a me di accompagnarlo e abbia rifiutato gli altri, la vedo una cosa troppo strana io lo conosco da pochissimo e non credo che siamo arrivati ad avere già un rapporto così intimo. Mentre pensavo non mi ero accorta che la vasca si era riempita e che l'acqua era uscita fuori dalla vasca e il pavimento era tutto bagnato. Provo a chiudere il rubinetto ma niente, era bloccato. Allora provo a usare la forza ma la fontana si stacca dal muro... Accidenti. "Ma questa fontana è fatta di ricotta?" Esclamo irritata. Non so come riesco a chiudere il getto d'acqua ma nel frattempo mi rendo conto di essere totalmente bagnata per colpa dell'acqua che fuoriesce dal tubo.
"HARRY" inizio a gridare e dopo poco si spalanca la porta del bagno mostrandomi la figura di Liam senza maglia e con solo il pantalone della tuta "ma che cavolo hai combinato?" Mi chiede trattenendo le risate.
"Ho provato a trasformare il bagno in una piscina... Tu che dici?" Chiedo irritata.
Dopo poco giunge Harry con gli occhi strabuzzati e mi guarda come se volesse uccidermi.
"Harry tesoro mio" dico dolcemente
"Ma che hai fatto?" Mi chiede mettendosi le mani nei capelli
"Ha provato a trasformare il bagno in una piscina" risponde Liam
Lo guardo come a dire 'sei scemo o cosa?' E lui scoppia a ridere dando una pacca sulla spalla di Harry e va via.
"Ora mi spieghi come accidenti hai fatto a bagnare tutto?" Mi chiede Harry
"Volevo farmi un bagno e ho aperto l'acqua, ma quando ho provato chiudere la fontana si è staccata e ora... Eccola" dico mostrandogli ciò che avevo in mano
A differenza della reazione chi mi sarei aspettata Harry inizia a ridere così forte che deve mantenersi la pancia. Lo guardo confusa, allora lui si affretta a spiegare "solo tu sei in grado di staccare una fontana dal muro. Ma dimmi ora dove lo troviamo un idraulico?" Chiede
"Harry sono le sette, di idraulici ne troviamo quanti ne vuoi, il problema è pulire questo disastro." Dico guardandomi in torno. Entra Zayn barcollando e dice "Harry dove hai mess- che diavolo succede qui?" Poi mi guarda e inizia a ridere.
'Ma che hanno tutti stasera? Mi hanno presa per un clown?' Chiedo a me stessa.
"Scusa è che sembri uno di quei gattini teneri che quando vedi sotto la pioggia ti viene voglia di portare a casa" dice continuando a ridere
"Dovrebbe essere un offesa o cosa?" Chiedo perplessa
"E che ne so a me fa ridere" dice il moro andando via ridendo.
"Quello è strano davvero" dico ad Harry che nel frattempo aveva iniziato a pulire quel disastro. Chiamammo un idraulico che arrivò dopo poco e sistemò tutto. Harry pagò e lo accompagnò alla porta.
"Ora vai a farti una doccia e cerca di non rompere niente" dice Harry sorridendo. Gli faccio la linguaccia e vado a lavarmi. Finito prendo una maglia lunga e degli short, alzo i capelli un uno chignon spettinato e scendo di sotto per la cena. Arrivo in salotto mi si presenta una scena tenerissima. Harry e Louis addormentati sul divano, Liam e Niall anche loro addormentati ma sul tappeto e si stanno abbracciando. Prendo il cellulare e scatto una foto, li trovo estremamente dolci. Mi giro intorno e mi accorgo che manca Zayn. Vado in cucina e lo trovo li, addormentati su una sedia con una matita e un foglio scarabocchiato. Decido di non svegliarli e cucinare qualcosa, ma visto che non so fare niente predo delle uova e le metto nella pentola e cucino quelle. Le porto in tavola e inizio a mangiare osservando Zayn mentre dorme. 'È davvero carino' penso poi sposto lo sguardo verso la finestra e vedo che piove. Finisco le mie uova e lavo il piatto. Mi giro verso Zayn e mi accorgo che ha freddo. Ha la pelle d'oca e indossa una maglia a giro maniche. Giro un po' per la casa e trovo un plaid, lo prendo e lo appoggio sulle spalle di Zayn. Sto per andarmene quando una mano mi afferra e mi ritrovo seduta sulle gambe di Zayn. Lo guardo perplessa e lui inizia a dire cose tipo ''cosa? La cacca rosa!'' E poi scoppia a ridere, in un primo momento fa ridere anche me ma poi mi rendo conto che deve essersi ubriacato. Solo in quel momento mi accorgo delle due bottiglie di Vodka e delle 4 birre appoggiate sul piano della cucina.
"Zayn ma che hai combinato?" Dico guardandolo preoccupata.
Ecco perché prima è entrato barcollando, era ubriaco. Provo ad alzarmi ma lui mi trattiene e inizia a piangere come un bambino. 'E ora cosa gli è preso?' Lo osservo bene e mi accorgo che ha gli occhi arrossati e le pupille dilatate... 'Che si sia...' No non può essere. "Zayn che cosa hai combinato?" Dico seriamente preoccupata. "Calmati bambina è solo una pasticca,niente di che" dice ora ridendo. "Niente di che?" Dico arrabbiata "Ti sei ubriacato,drogato ti è venuto un brutto trip, e tu dici niente di che? Ma ti rendi conto?" Dico alterandomi. Ma si è bevuto il cervello? Si fosse solo ubriacato allora ok lo facciamo tutti ogni tanto ma la droga no, qualche canna la accetto ma le pasticche no. Quelle hanno rovinati Harry per due anni, quelle non le accetto per principio ormai. "Mamma mia e come la fai lunga. Mi sono solo divertito, bambolina" dice ridendo " bambolina mi piace. Che ne dici di andare a comprare un bombolone? Eh bambolina?" Dice continuando a ridere. "Zayn vieni con me." Dico alzandomi. Lui mi segue e arriviamo in bagno, apro l'acqua della doccia e gli tolgo la camicia. "Che vuoi fare?" Dice con un sorrisetto malizioso. "Niente" dico spingendolo nella doccia "voglio solo aiutarti" dopo dieci minuti lo aiuto ad uscire e nemmeno il tempo di chiedergli come stesse che inizia a vomitare. Gli mantengo la fronte e quando finisce gli chiedo come sta. "Come se il trattore del pulcini pio abbia investito anche me" dice ridendo... Ok è ubriaco fradicio e poi chi è questo pulcino pio ? Bah.
Lo aiuto ad asciugarsi e lo accompagno a letto,gli tolgo le scarpe e cerco di capire se si sta riprendendo, ma niente più sta e più peggiora. Poi mi spiega perché ha preso quelle pasticche...
"Charlie hai sonno dormi" mi dice tirandomi sul letto tenendomi con un braccio stretto intorno la vita. "Veramente sei tu che dovresti dormire" dico ma mi accorgo che sta già dormendo, provo a spostare il suo braccio, ma più ci provo e più lui aumenta la forza. 'Ok ho capito, mi arrendo' penso e dopo poco mi addormento anche io.
Apro gli occhi sentendo delle grida provenire dal piano inferiore mi giro e mi accorgo che Zayn non c'è, mi siedo al centro del letto strofinandomi gli occhi e mi rendo conto che qualcuno al piano di sotto sta litigando. Decido di andare a vedere che succede e vedo Harry e Zayn che litigano come pazzi. C'è Zayn che dice cose tipo:'non ho fatto niente, non ricordo nemmeno come ci è finita lì' e Harry "ah non ricordi? Beh vediamo se un pugno ti fa ricordare qualcosa" dice colpendolo, allora intervengono gli altri e li separano. "Ma che sta succedendo?" Chiedo con la voce impastata dal sonno "ah, ma ben svegliata mia principessa vuole che le porti qualcosa?" Dice Harry sarcastico "si, voglio che mi spieghi che succede e non usare quel tono di voce con me" dico arrabbiata.
"Oh beh succede che non posso allontanarmi un attimo che il mio migliore amico mi tradisce" dice indicando Zayn poi si gira verso di lui e dice "è stato bello portarsela a letto?"
"Zayn non può essersi portata nessuno a letto, ieri è stato con me tutta la sera" dico ancora più perplessa Zayn alza un sopracciglio e Harry mi guarda come se avessi detto chissà quale sciocchezza.
"Scommetto che era pure ubriaca per come è conciata" dice Harry indicandomi. "Harry te lo dico per l'ultima volta tra me e Charlie non è successo niente, e non era ubriaca lo ero io" dice Zayn, ma allora Harry di riferiva a me "oh" è l'unico suono che esce dalla mia gola. Harry abbassa lo sguardo dispiaciuto e Zayn gli da una pacca sulla spalla per poi superarmi e fare l'occhiolino.
"Harry spiegami cosa accidenti ti è saltato in mente?" Dico seria
"Stamattina sono entrato nella camera di Zayn per avvisarlo che la colazione era pronta e l'ho trovato senza maglia avvinghiato a te. Cosa avrei dovuto pensare?" Dice spazientito
"Forse avresti prima dovuto chiedere qualcosa e non prendere a pugni il tuo migliore amico. E poi..."
"E poi cosa?" Chiede Harry
"Hai fatto una scenata" rispondo sorridendo "non me ne facevi una da tipo 2 anni" dico.
Vedo Harry grattarsi la testa e diventare rosso, mi avvicinò e gli stampo un bacio sulla guancia andando in cucina per mangiare qualcosa. Inizio a mangiare dei pancake e poi salgo in camera prendendo dei vestiti per poi andare a lavarmi i denti e scendere di sotto, per andare a vedere un bel film.
Arrivata in salotto trovo tutti in costume e c'è Harry che grida come un pazzo. Louis e Liam cercano di convincere Zayn a mettersi il costume e ad andare in piscina con loro ma il moro non ne vuole sapere. In tutto quel baccano deciso di sedermi sul divano e godermi lo spettacolino che stanno dando quei matti. Poi mi accorgo che manca Niall. "Hei ragazzi, che fine ha fatto il biondo?" Chiedo
"È andato al cimitero" dice Zayn venendo a sedersi al mio fianco.
"Perché non vai in piscina con loro?" Chiede Zayn
"Ho paura dell'acqua" dici chinando il capo
"Oh beh allora siamo in due" dice sorridendo, mentre i ragazzi si recano in piscina.
"Zayn, posso farti 2 domande?" Chiedo guardandolo negli occhi
"Si dimmi"
"Perché hai preso quelle pasticche ieri?" Domando
"Ne prendo una ogni tanto, lo giuro. Solo quando sto davvero male e voglio dimenticare tutto. Ieri ho ricevuto la telefonata dell'ospedale dove è ricoverata mia sorella. Hanno detto che è meglio perderci le speranze che è praticamente impossibile che si risvegli dal coma."
Dice con lo sguardo perso nel vuoto.
"Che cosa è successo?"
"L'anno scorso stavamo tornando da una festa con mio padre e una macchina ci è venuta addosso... Lui è morto sul colpo. Io e mia sorella ce la siamo cavata con qualche graffio e un leggero trauma cranico... Ma più passava il tempo e più mi rendevo conto che mangiava sempre meno, e in oltre era entrata in depressione. L'ho portata in ospedale e abbiamo scoperto che era anoressica. Ha frequentato il corso di riabilitazione ma non ha funzionato, e un paio di mesi fa è entrata in coma.Non voglio che muoia, è l'unica persona che mi rimane della mia famiglia. Mia madre è morta quando ero piccolo e ora mi rimane solo lei... Perché non sono io quello che sta in coma?" Chiede con gli occhi lucidi
'Ma cosa sta succedendo, prima Niall e ora anche Zayn?' Penso
"Zayn io non so che dire, davvero... Mi dispiace"
"Grazie per ieri" dice soltanto"quale era la seco da domanda?" Chiede curioso
"Chi è il pulcino pio?" Domando sorridendo
"Oddio dimmi che non ho detto niente di strano su quel pennuto" chiede Zayn
"Hai detto che ti sentivi come se il trattore del pulcino pio ti avesse investito" dico ridendo e pensando alla scena di ieri sera
"Oh beh il pulcino pio è una canzoncina dove alla fine il pennuto muore investito dal trattore ma nel pulcino pio la vendetta si vede che non è morto e da un pugno al trattore" dice fiero delle sue conoscenze musicali.
"Ma che diavolo di canzoni ascolti?" Chiedo ridendo
"Quelle che mi capitano" dice alzando le spalle.
"Vado un attimo a prendere da bere e preparo qualche tramezzino " dice Zayn alzandosi e recandosi in cucina.
Il campanello bussa ma non ho intenzione di alzarmi per aprire ho sempre odiato dover rispondere al citofono o aprire la porta.
"Charlie apri tu mi sono sporcato le mani con la maionese" mi dice Zayn.
Arrivo alla porta e la apro. Mi si presenta davanti una figura alta e slanciata che devo aver già visto da qualche parte, lo osservò meglio e lo riconosco. Era il fratello di Niall.
"Ehi biondina per caso c'è mio fratello in casa?" Chiede entrando senza permesso.
'Certo entra pure fai come de fossi a casa tua' penso sarcastica
"No è uscito e non credo che tornerà presto, ma puoi ripassare se vuoi" dico fredda.
Greg mi guarda con un sopracciglio alzato e poi inizia a ridere 'e ora che gli viene a questo?' Mi chiedo
"Dì la verità, Niall ti ha parlato di me? Sono sicuro che ti ha raccontato la solita storia della ragazza morta in vacanza" dice sorridendo
"Può essere" rispondo con aria di superiorità. Non solo aveva ucciso una ragazza che era la sua fidanzata ma non se ne era nemmeno pentito e la chiamava semplicemente “la ragazza morta in vacanza”.
"Ma sai cosa biondina?" Chiede Greg avvicinandosi pericolosamente.
"Io le cose che voglio me le prendo, e non mi interessa di chi sono." Dice con un sorriso malizioso. Fortunatamente entra Zayn e appoggia il vassoio con il cibo sul tavolo, ma non appena si accorge che Greg Horan è in casa sua sbianca. Guarda Carlie negli occhi e non legge altro che il terrore. Si avvicina a Greg e lo tira per la camicia cacciandolo fuori di casa.
"Non è finita qui. Greg Horan è tornato e non ha intenzione di andare via." Grida fuori la porta di casa per poi andare via iniziando ad elaborare un piano per prendersi la biondina che a quanto ne sapeva era fidanzata con il fratello.
Charlie era ancora immobile dove Zayn l'aveva vista quando aveva cacciato Greg e a quanto pareva non aveva intenzione di muovere un solo muscolo.
"Stai bene?" Chiede Zayn vedendola davvero bianca in viso
"Le cose che vuole se le prende, anche con la forza se necessario. Non scherzava Zayn. Se ha davvero tutto questo potere significa che ha anche tanti contatti. E con le giuste amicizia si sa... Si può fare ciò che si vuole" dico guardandolo
"Andrà tutto bene Charlie, dopo parleremo con Niall e si sistemerà tutto." Dice avvicinandosi per accarezzarla.
Il campanello bussò di nuovo ma stavolta andò ad aprire Zayn, mentre Charlie provava a mettere qualcosa sotto i denti, ma quella discussione le aveva fatto chiudere lo stomaco. Niall appena entrò si rese conto subito che c'era qualcosa che non andava e chiese spiegazioni. Zayn andò a chiamare gli altri che giunsero in pochi minuti e iniziò a spiegare tutto.
"Non si fermerà Zayn, non si fermerà fin quando non avrà ottenuto ciò che vuole'' esclama Niall
"Si ma non è che vuole un oggetto, lui vuole Charlie, la mia Charlie e questo non lo permetterò" dice Harry
Nella stanza cala il silenzio più totale, fino a quando non interviene Liam
"Dobbiamo rafforzare la sicurezza, entrare in questa casa è più facile che respirare, Greg sa aprire una porta con una molletta e ha davvero tanti contatti, può colpire da un momento all'altro per questo ci serve un piano... Un buon piano"
Mi sembrava di essere in uno di quei film dove la ragazza si ritrovava coinvolta in un piano di protezione e andava in giro con la scorta perché sapeva chissà quale segreto della NASA. Peccato che alla fine la ragazza del film avrebbe trovato pace e si sarebbe innamorata e magari anche sposata, mentre a me sarebbe toccato solo soffrire, mai una volta che andasse tutto per il verso giusto, mai.
"Beh ora è meglio se io vado a schiacciare un pisolino sono le 5 e questo è l'orario del pisolino" dice Louis alzandosi e dirigendosi verso le scale.
"Beh vado anche io" dico alzandomi e andando anche io verso le scale, ma mi ritrovo Harry dietro. Andiamo in camera e ci mettiamo sotto le coperte. Iniziamo a parlare e a coccolarci un po', quando pian piano lo vedo avvicinarsi alle mie labbra, ma ancora una volta veniamo disturbati, questa volta da...



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Oddio scusate il ritardo, lo so non aggiorno da tipo due mesi ma sono successe tante cose e non riuscivo più a scrivere niente avevo perso l'ispirazione. Beh riguardo al capitolo non so che dire vi piace come sta andando la storia? Penso che avete capito che a Charlie non ne va mai una buona... Ma vabbè queste cose capitano. Ora devo salutarvi spero di aggiornare presto. Baci :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


CAPITOLO 5

Iniziamo a parlare e a coccolarci un po', quando pian piano lo vedo avvicinarsi alle mie labbra, ma ancora una volta veniamo disturbati, questa volta da un rumore proveniente dalle scale. Ci alziamo per controllare e troviamo Louis sdraiato che ride come un cretino e Niall sulle scale che si massaggia un piede.
"Che cosa è successo?" Chiede Harry
"Niall è caduto... Dovevate vederlo, è stato epico" dice Louis continuando a ridere
"Certo certo ridi pure tanto quello che si è fatto male sono io"dice Niall acido.
Harry lo aiuta a mettersi in piedi e poi lo accompagna in camera. Io nel frattempo torno in camera e mi metto sotto le coperte. Passa circa mezz'ora e Harry non torna, così decido di addormentarmi e ci sono quasi, quando qualcuno entra nella camera e si sdraia al mio fianco. Riconosco i ricci di Harry ma fingo di dormire, sono troppo stanca anche solo per aprire gli occhi.
Lui mi abbraccia e inizia a canticchiare.
"Se qualcuno osa toccarti lo ammazzo, credimi lo ammazzo. Nessuno deve osare avvicinarti a te. Ti ho aspettato per troppo tempo e non ho intenzione di perderti ancora, una volta mi è bastata ed è stata la cosa più dolorosa che mi sia mai capitata." Sussurra 
"Anche per me" dico girandomi dal suo lato e guardandolo negli occhi.
"N-non stavi dormendo?" Chiede
"Più o meno" sorrido per poi abbracciarlo e addormentarmi.

"Charlie... Charlie" ripete una voce 
"Charlie svegliati" continua 
Apro gli occhi e mi ritrovo Zayn che sorride.
"Che vuoi?" Chiedo acida
"Mamma mia e che simpatia" dice ridendo 
"Tu mi hai svegliata e pretendi anche che sia simpatica?" Gli chiedo
"Si. Comunque visto che è sabato e non abbiamo intenzione di rimanere a casa avevamo pensato di andare in centro... Vieni con noi?" 
"Si" rispondo sorridendo "datemi 10 minuti e sono pronta. Il tempo di una doccia."
Zayn scoppia a ridere e più lo guardo con aria interrogativa e lui più ride
"Una donna 10 minuti per prepararsi"dice tra una risata ed un altra.
Beh in effetti di solito le ragazze ci mettono ore per prepararsi. Ma io non sono quel tipo di ragazza, io in 5 minuti mi vesto e sono pronta.
"Si. In 10 minuti sono pronta, ora sparisci... Ma Harry?" Chiedo accorgendomi della sua assenza
"Si sta preparando" dice alzandosi e dirigendosi verso la porta.
Corro in bagno , mi lavo ed esco dalla vasca recandomi verso l'armadio.
Prendo un legins nero e ci abbino una maglia bianca lunga stretta in vita da una fascia che crea un fiocco dietro la schiena, e ai piedi metto le converse nere.
Apro la porta della camera e vado in cucina dove trovo tutti pronti, tranne Liam che è ancora in bagno visto che è entrato un paio di minuti fa.
"Davvero sei riuscita a prepararti in 10 minuti?" Chiede Zayn sbalordito 
"Si" rispondo avvicinandomi.
"Beh anche vestita così semplice rimani sempre figa" mi sussurra all'orecchio 
"Oh beh non c'era bisogno che me lo dicessi tu. Io sono sempre figa" rispondo ridendo, mi guarda con un sopracciglio alzato e poi ride anche lui.
Dopo una manciata di minuti ci raggiunge anche Liam e ci rechiamo verso la macchina.
"Piccolo problema" dice Louis
"Cioè" chiedo curiosa
"La macchina è per cinque, e noi siamo sei. Qualcuno deve andare in moto con Zayn"
"Io io io io. Posso andarci io?" Chiedo saltellando come una bambina.
"Ehi ehi ehi cosa è tutto questo entusiasmo?" Chiede Louis maliziosamente
"Le moto. Sono la mia vita" rispondo con sguardo sognante.
"Una volta Harry mi fece guidare la sua e iniziai a correre così tanto che appena scesi Harry si sentì male e iniziò a vomitare... È un po' debole di stomaco" dico ricordando quell'esperienza.
"Io debole di stomaco? Ma vi pare normale che una guida una moto a 200 km/h? e sapete la cosa bella ha finito il tutto con una sgommata che ha bruciato le ruote e ho dovuto pagare ben 400€ per metterle a posto." Dice arrabbiato
"Questa ragazza è un uomo!" esclama Zayn.
"Sali a bordo piccola, vediamo cosa sai fare." Dice sorridendo 
"Vuoi dire che mi fai guidare?" Chiedo incredula
"No scherzavo. Ora sali" dice facendomi la linguaccia.
Gli metto il broncio e poi salgo mettendomi il casco.
Aspetto che lo mette anche lui, poi accende il motore e partiamo.
Dopo una mezz'oretta arriviamo nel centro di Londra. Zayn scende dalla moto e mi da le chiavi della moto.
"Mantieni le tu che io ho le tasche troppo strette e mi danno fastidio" dice sorridendo.
Poi andiamo incontro agli altri.
"Beh adesso che si fa?" Chiede Niall
"Andiamo al luna park!" Esclama Louis battendo le mani proprio come un bimbo quando vede un gelato.
"Io voglio andare sulla ruota panoramica" dico
"London Eye, Charlie. Si chiama London eye." Dice Harry 
"Mamma e come sei pesante. Lo sai che non lo dirò mai" dico stufa 
"Perché?" Chiede Liam perplesso 
"A Charlie non piace il nome. È una fissazione" risponde Harry
"Oh beh invece di parlare delle mie 'fissazioni' andiamo?"
"Si andiamo" dice Niall 
Ci dirigiamo verso la ruota, ma non appena vediamo la folla cambiamo idea e ci dirigiamo verso una pizzeria, perché Niall ha fame, e sinceramente anche io.
Ci sediamo ad un tavolo vuoto e i ragazzi iniziano a parlare tra di loro. Io sono seduta tra Zayn e Liamo, di fronte ho Niall. Dopo poco arriva un cameriere, prende le ordinazioni e poi va via. Visto che mi sto annoiando prendo il cellulare e inizio a giocare con qualche applicazione. Ad un certo punto mi arriva un messaggio e decido di aprirlo.

Ho il tuo numero bambolina 
-l'altro Horan

Alzo gli occhi spaventata e il mio sguardo incontra quello di Harry.
"Charlie che hai?" Mi chiede preoccupato, gli passo il cellulare e lo vedo arrabbiarsi. Harry passa il cellulare anche agli altri che hanno più o meno la stessa reazione. Mentre il cellulare è ancora nelle mani di Liam arriva un altro messaggio sempre dallo stesso numero. Era una foto di noi sei seduti al tavolo della pizzeria e c'è Niall che guarda il telefono.
"È qui" sussurra Liam "dobbiamo fare qualcosa" continua guardandosi intorno. Dopo poco arrivano le pizze che abbiamo ordinato e decidiamo di iniziare a mangiare facendo finta di niente, anche se dopo quei messaggi l'umore di tutti è praticamente sotto i piedi. I ragazzi vanno a pagare, così rimaniamo solo io e Niall.
"Mi dispiace, Charlie. Se quel giorno non fossi venuta con me, probabilmente ora non ci troveremo in questa situazione" dice Niall con sguardo basso. Mi avvicinò alzandogli il capo e lo guardo negli occhi.
"Ehi, guarda che verrei con te altre mille volte" dico sorridendo. Niall mi abbraccia, ma veniamo disturbati dal continuo squillare del suo cellulare.
"Pronto" dice Niall.
La voce dall'altro lato dice qualcosa sicché Niall spalanca gli occhi, chiude la telefonata e poi prende la mia mano e mi trascina fuori la pizzeria.
Dopo poco mi ritrovo a correre verso la nostra macchina senza nemmeno sapere il perché.
"Accidenti non ho le chiavi" dice sbattendo un piede per terra.
"Ho le chiavi della moto di Zayn., ma mi spieghi che succede?" Chiedo in cerca di spiegazioni.
"Harry ha detto di uscire e di andare a casa il prima possibile, loro arrivano tra poco. C'è Greg che ci sta cercando loro fingono di perdere ancora un po' di tempo, così quando Greg si avvicina e scopre che tu non ci sei non potrà fare niente" dice sorridendo
"Oh... Tutto questo per...per me?" Chiedo
"No guarda per Obama. Certo cretina. Ma ora abbiamo un problema..." 
"Che problema?" 
"Io non so guidare una moto di questa portata" dice imbarazzato 
"E io che ci sto a fare qui? Forza meriti il casco e aggrappati bene, ti faccio vedere io come si guida una motocicletta." Dico sorridendo.
Entrambi saliamo sulla moto. Stiamo quasi per partire quando sentiamo una voce alle nostre spalle.
"Dove credete di andare piccioncini?" Chiede Greg.
Sento panico, ansia, paura e un mix di emozioni negative. La prima idea che mi viene è la fuga.
Mi giro e mi accorgo che, diversamente da come mi aspettavo, c'è solo lui e un altro, il che mi facilita il tutto. Accendo il motore facendo una sgommata degna di primo premio e inizio ad accelerare. Greg non sia aspettava una cosa del genere infatti rimane fermo come un cretino. L'amico prova ad afferrarci e riesce a prendermi per un braccio, cercando di tirarmi giù dalla moto in corsa ma io sono più veloce, gli do una sottospecie di calcio e accelero, in me che non si dica siamo già lontani un paio di chilometri da Greg. Arriviamo a casa in pochissimo tempo, parcheggio la moto velocemente e entriamo in casa chiudendoci dentro.
"Sei stata mitica!" Esclama Niall 
"Come accidenti hai fatto?" Mi chiede sbalordito. 
"Lo avevo detto che ero brava"dico vantandomi.
"Anche se credo di aver bruciato le ruote... Zayn mi ammazzerà" continuo ridendo 
"Nah io dico che ti perdona, ma solo perché eravamo in pericolo. Non ha mai permesso a nessuno di salirci, e sinceramente non glielo mai chiesto... Zayn guida sempre come hai guidato tu oggi, ma mentre lui lo fa così , tu lo hai fatto per emergenza... Vero?" Chiede 
"Certo Niall, certo. Basta crederci" dico ridendo 
"Ma questa è guida spericolata... Lo sai?"
"Certo che lo so. È questo il bello" dico.
Dopo poco arrivano i ragazzi, e posso vedere un Harry palesemente preoccupato.
"Oddio siete vivi" esclama tirando un sospiro di sollievo.
"Mi fa piacere che ci siete, ma non è che potrei avere le chiavi della mia moto? Vorrei controllare i danni" dice Zayn sorridendo
"È stata mitica, dovevate esserci" dice Niall mentre io do le chiavi a Zayn.
"Abbiamo visto tutto, eravamo troppo lontani e voi non ci avete visto, ma noi abbiamo visto tutti e devo dire... 'Ben fatto,Carlie'" dice Zayn sorridendo "anche se non ti darò mai più la mia moto, ho paura di trovare le ruote fuse" dice ridendo.
"E se è così ti ammazzo" dice tornando improvvisamente serio, poi si gira e se ne va.
Mi guardo intorno spaesata e gli altri hanno lo sguardo più confuso del mio.
"Vabbè andiamo a dormire che è meglio" dice Harry
"E se Greg tornasse?" Chiede Louis
"Non è così stupido, sa che lo stiamo aspettando." Risponde Niall.
I ragazzi vanno tutti a letto, tranne io, Harry e Niall.
"Io vado, mi raggiungo tra poco?"chiede Harry
"Si" rispondo andando in cucina per bere un bicchiere d'acqua, sospira e poi lo sento allontanarsi.
Prendo un bicchiere d'acqua e mi siedo sul tavolo pensando in che situazione mi trovo. Non è possibile che mi vada sempre tutto storto, mio fratello non mi parla, i miei sono morti, vado a vivere dal mio migliore amico e lo trovo in un giro di droga che fa paura, a Niall muore la nonna e ha un fratello criminale che mi vuole, e poi c'è Zayn che ogni tanto si droga per il problema della sorella. Beh direi che questa casa è piena di problemi...
"A che pensi?" 
Mi giro e trovo Niall appoggiato allo stipite della porta che mi osserva curioso. Gli faccio cenno di avvicinarsi e lui si siede sulla sedia di fronte a me.
"Penso a quanto sia incasinata la vita in questa casa" dico sorridendo
"E questo non è niente, dovevi vedere come stavamo l'anno scorso. C'era Harry drogato, Zayn mezzo alcolizzato, Louis e Liam andavano in discoteca ogni sera e Liam era un mezzo bulletto e Louis faceva piccole rapine nei supermercati, rubava solo alcolici per le feste, ma pur sempre una rapina è." Dice sorridendo
"In un anno è cambiato tutto. Noi siamo cambiati e siamo cresciuti. Certo qualche birretta e qualche bottiglia di alcol ogni tanto ci scappa, ma quello è normale. Il problema era prima" continua.
"Zayn era un mezzo alcolizzato?" Domando curiosa
"Si. Ora beve solo ogni tanto, ma prima... Credo che Zayn sia quello che ha avuto più problemi tra noi, non so come ha fatto a superarli tutti. È davvero forte, davvero. Non lo abbiamo mai visto piangere, non si è mai lamentato per nessun problema anzi, si è sempre dato da fare per risolverli, questo dopo essere uscito dal giro dell'alcol... Visto che prima li affogava nel bicchiere..." Dice pensieroso.
"Perché beveva?" Chiedo interessata
"Credo che questo sia meglio che te lo dica lui." Dice alzandosi 
"Aspetta"
"Cosa?" Mi chiede 
"Tu che facevi?"
"Mi credi se ti dico che ero solo amico di Liam?"
"Si" rispondo sorridendo 
"Ora andiamo a dormire" 
Arriviamo al piano superiore mi saluta e entra nella sua camera.
"Niall sei stanco?" Gli chiedo prima che entri nella sua camera.
"Non tanto perché?" Chiede perplesso
"Niente" dico sorridendo e dirigendomi verso la mia camera.
"Harry, sei sveglio?" Chiedo sull'uscio. Nessuna risposta, deve essersi addormentato.
Sinceramente non ho sonno così torno da Niall e busso.
"Entra" dice 
"Coma facevi a sapere che sarei tornata" chiedo chiudendo la porta.
Lui si sposta e mi fa spazio sul letto.
"Ho capito che non hai sonno e nemmeno io quindi dalla domanda che mi hai fatto..." Dice lasciando la frase in sospeso.
Mi sdraio al suo fianco e lui inizia ad 
accarezzarmi i capelli.
"Una settimana" dice all'improvviso
"Una settimana cosa?" Chiedo perplessa
"Ci hai messo una settimana a farti volere bene da tutti in questa casa." Dice sorridendo. Alzo le spalle e lo abbraccio.
"Niall dormi senza maglia?"
"No perché?" Chiede confuso
"Perché se mi addormento non mi va di sentire un altra scenata di Harry" dico sbuffando.
"Si mi hanno raccontato... Manco foste fidanzati" dice lui ridendo e io annuisco
"ehi, ti va di sentire un po' di musica?"mi chiede annuisco e lo vedo alzarsi e prendere il suo MP3, poi torna a sdraiarsi al mio fianco ci mettiamo una cuffia ciascuno e inizia Jet Lag.
"Simple Plan" sussurro "li amo" continuo canticchiando la canzone.
"Davvero? Sono i miei cantanti preferiti" dice sorridendo
"Anche i miei" sorrido anche io.
Niall inizia ad accarezzarmi i capelli e dopo poco iniziamo a cantare insieme il ritornello di Jet Lag e quella è l'ultima cosa che ricordo.

Mi sveglio con la mano del biondo nei capelli e una cuffietta ancora dell'orecchio. Mi stiracchio e anche lui si sveglia.
"Buongiorno" diciamo in contemporanea e io gli do un bacio sulla guancia, poi mi alzo le andare a fare colazione e lui mi segue.
Apriamo la porta e scendiamo le scale ma quando arriviamo in cucina ci rendiamo conto di essere solo. Sul frigo c'è un post-it.

Siamo andati a fare la spesa torniamo verso ora di pranzo.
Harry, Louis, Liam e Zayn xx

"Sono andati a fare la spesa, tornano per ora di pranzo" dico passando gli il foglio e prendendo un succo d'arancia.
"Ne vuoi?" Gli che di gentilmente
"Si, grazie." Prede un bicchiere e me lo porge e io lo riempio.
Iniziamo a bere e Niall propone un'altra giornata in piscina.
"NO" dico impaurita.
Lui si accorge della mia paura e mi chiede il motivo.
"Ero in vacanza con mio fratello e i suoi amici e io stavo facendo il bagno, non sapevo nuotare, avevo 8 anni. Ad un certo punto si presenta un 'amico' di mio fratello e scende in piscina con me. Iniziamo a parlare quando improvvisamente mi dice 'quindi tu sei la sorellina di Chris... Io dico che deve avere una lezione'." Inizio a piangere e Niall mi accarezza la guancia cercando di farmi calmare. "Mise una mano sulla mia testa e mi spinse giù. Io iniziai ad agitarmi cercai di nuotare per fuggire ma niente, lui era troppo forte. Ricordo che prima di svenire sentii mio fratello urlare e lanciarsi in piscina contro questo ragazzo e prendermi in braccio, gli sorrisi e poi svenni" dico singhiozzando "non sono mai più entrata in acqua, avevo sempre paura che spuntasse una mano e mi affogasse. Anche lavarsi era diventata una tragedia. Fu un trauma." Concludo
"Ma perché quel ragazzo voleva dare una lezione a tuo fratello?" Mi chiede curioso.
"Perché Chris era il leader del gruppo, e diciamo che lui voleva prendere il suo posto. Prendersela con me non ha alcun senso, ma Chris se la faceva con degli imbecilli quindi..." Dico alzandomi per prendere un bicchier d'acqua.
"Ma sai la cosa più bella?" Chiedo retorica.
"Io soffro di crisi respiratorie -perciò ho sempre l'inalatore sul comodino- e quando sono andata sott'acqua mi è venuta una crisi... Non solo mi stavo affogando ho avuto anche una crisi respiratoria e visto che soffro anche di panico probabilmente mi è venuta anche una di quelle... Diciamo che sono viva per miracolo" dico con faccia triste 
"In effetti..." Dice lui
Mentre parliamo sentiamo il suono del campanello andiamo ad aprire ed erano i ragazzi con la spesa. Ci salutano e subito dopo Harry si mette ai fornelli e inizia a cucinare, mentre Louis inizia a saltellare per tutta casa.
"Che avete fatto?" Chiede Harry
"Ci siamo svegliati da poco e abbiamo parlato un po'... " dice Niall facendo il vago.
Harry annuisce e dopo una mezz'ora annuncia che il pranzo è pronto.
Ci mettiamo tutti a tavola e iniziano a mangiare.
"Ah Charlie, oggi hai da fare?" Mi chiede Liam 
"No, perché?"
"Harry mi ha detto che ti piace leggere... E mi chiedevo se ti andasse di accompagnarmi a comprare un libro, è per una mia amica." Mi dice 
"Oh, si certo" 
"Bene"
Cala il silenzio e mi accorgo che tutti sono pensierosi, tranne Niall.
Osservo Harry e lo vedo giocare con le mani, e dopo un po' inizia a battere il piede per terra. C'è qualcosa che non va... Harry fa così solo quando è nervoso o preoccupato, c'è qualcosa che non va, ne sono sicura.
"Harry?" Lo chiamo
"Si?" Mi chiede senza alzare la testa.
"Che succede?" 
"Niente" mi risponde prendendo l'ultimo boccone. 
Abbiamo finito tutti.
"Non mentire a me. Sai che me ne accorgo subito. Dimmi immediatamente che succede" dico alzando la voce.
I ragazzi si alzano e vanno via.
Harry è ancora più nervoso di prima se possibile, si avvicina e si siede sulla sedia affianco alla mia.
"Dimmi che devo fare... Ha detto che è importante, ma se a te da fastidio..." Dice pensieroso. Assumo un espressione confusa allora lui sfila il cellulare dalla tasca e me lo passa.

So che probabilmente mi odi, e hai tutte le ragioni per farlo, ma mi farebbe piacere vederti, è importante.
-Chris

In un attimo mi ritrovo con le lacrime agli occhi e le braccia di Harry intorno al collo.
"Harry" dico tirando su con il naso "se vuoi andare vai, a me non da fastidio" gli dico stringendo lo più a me. 
"Stavo pensando..." mi dice 
"Cosa?"
"Beh... Tutti ora stanno tornando. Fratelli che non si fanno sentire da anni e si fanno vivi improvvisamente e contemporaneamente. È strano... Non credi anche tu?" Mi chiede 
"Beh in effetti..."
"Gli rispondo ora, davanti a te?"
"Si, rispondo ora" gli dico

Iniziano una specie di conversazione per decidere orario e luogo.

Ok. Ma di che si tratta? -Harry

Lo saprai quando ci vedremo, va bene domani alle 10? Al bar Pax? 
-Chris

Ok -Harry

Puoi portare anche Charlie? Mi farebbe piacere parlare anche con lei. -Chris

Io ed Harry ci guardiamo in faccia, ed io con gli occhi lucidi annuisco.

Ok. A domani. -Harry

Ci alziamo dalla tavola senza fiatare, e iniziamo a sparecchiare. Una volta finito andiamo in salotto e ci sono i ragazzi che giocano a obbligo o verità .
"Volete giocare?" Chiede Louis 
Io e Harry annuiamo.
"Inizia Louis. Obbligo o verità?" Chiede Liam 
"Verità" dice sorridendo.
"È vero che l'anno scorso ti sei ubriacato così tanto che hai pisciato nel letto di Zayn pensando fosse il bagno e a lui hai detto che ti era caduta la camomilla?" Chiede Louis con sguardo cattivo.
Zayn spalava gli occhi e Liam diventa più rosso di un peperone.
"Si" risponde Liam 
"Oddio che schifo" dico iniziando a ridere senza riuscire a fermarmi.
C'è Zayn che inizia a sbraitare contro Liam che si fa piccolo piccolo. Più Zayn grida e più io rido, ance se mi dispiace un po' per Liam, ma la pipì nel letto... Che schifo.
Dopo un po' ritorna la 'normalità' e proseguiamo con il nostro gioco.
"Harry, obbligo o verità?" Continua Louis
"Verità" 
"Uffa ma perché nessuno dice obbligo? Vabbè comunque... È vero che qualche giorno prima dell'arrivo di Charlie ti sei depilato perché a Charlie non piacciono i peli sulle gambe?" Chiede ridendo sotto i baffi
"Ti ammazzo" dice Harry e dopo poco gli salta addosso iniziano a fargli il solletico. "E comunque si è vero... E non c'è niente di strano." Dice annuendo convinto di ciò che ha appenda detto.
"Zayn tocca a te. Obbligo o verità?" 
"Obbligo"
"Finalmente!" Esclama Louis
"Allora fammi un frullato. Ho fame" dice sghignazzando. 
"Lou ma che obbligo è?" Gli chiedo ridendo.
"È pur sempre un obbligo" dice annuendo "e ora tocca a te, cosa scegli?" 
"Obbligo"
"Facci un bello spogliarello" dice malizioso
"Ma sei scemo?" Chiedo strabuzzando gli occhi.
"... Ok" dico
"Davvero?" Mi chiede sorpreso
"Si" rispondo girandomi verso Harry che mi guarda come se fossi impazzita. Gli faccio l'occhiolino e mi avvicino a Louis. 
"Lo faccio solo se tu ti spogli con me." 
"Ok, inizio io" io guardo Harry, e lui capisce subito le mie intenzioni, infatti non ha più la faccia tesa di prima, anzi mi sorride scuotendo i ricci.
Louis sta per togliersi l'ultimo indumento che gli è rimasto e quando rimane completamente nudo mi giro per non vedere niente,prendo tutti i suoi vestiti e corro in giardino.
Allora lui capisce e mi insegue in giardino mentre gli altri ridono come matti.
Lancio i cestini nella piscina e corro verso Harry, cercando di non guardare Louis rincorrermi nudo.
Sono quasi arrivata da Harry ma Louis sta quasi per acchiapparmi, sapeva che sarei andata da lui. Allora lo evito arrivando da Zayn e lo tiro in casa correndo verso la sua camera. Appena arrivati iniziamo a ridere e ci lanciamo sul letto come due bambini. 
"Non ridere troppo che va a finire che mi pisci anche tu nel letto" dice Zayn tornando improvvisamente serio.
Lo guardo pensando a quanto sia lunatico questo ragazzo e poi gli scoppio a ridere in faccia, e lui mi segue.
"Sai Zayn... Sei un po' lunatico"
"Si me lo dicono in molti" dice sorridendo.
"Ora ho paura di uscire e trovare l vendetta di Louis" dico ridendo
"Ti aiuto io" dice facendomi l'occhiolino 
"Hai un tic all'occhio?" Chiedo divertita.
"No perché?" Mi guarda confuso
"Quando parli fai sempre l'occhiolino..." 
"Oh... Beh... Di solito lo faccio alle ragazze... Ormai è un abitudine..." Dice riflettendo sulle sue parole
"Facciamo una 'congiura' contro Louis!" Esclamo ridendo 
"Mettiamolo KO" continua 
"dobbiamo darci dei nomi in codice e dei codici e... CODICIIIIII!" Dice corredo per tutta la stanza
"Codici?" Ripeto senza capire più niente
"Si io mi chiamo agente 1 e tu sei agente 3 ok?" Mi domanda 
"Ok... Ma che dobbiamo fare?"
"Prendi del dentifricio e lo mettiamo nelle sue pantofole, poi io caco nel suo bagno, visto che mi fa male la pancia, e quando lui entra lo chiudiamo dentro e scappiamo. Ti piace?" Mi chiede ridendo.
Quando sorride o meglio ancora, quando ride è ancora più carino del solito si formano delle rughette intorno agli occhi che lo rendono adorabile.
"Si mi piace" dico riprendendomi.
"Bene andiamo" dice tirandomi un braccio.
Arriviamo nel bagno di Louis e mentre Zayn va a fare la cacca io prendo il dentifricio e lo spalmo nelle pantofole.
Appena finisco Zayn esce dal bagno e dice "vedi se va bene?" 
Vado in bagno e sento una pizza terribile.
"Ma che schifo" dico uscendo da quello schifo.
"Louis morirà asfissiato!" Esclama fiero della sua cacca...

Ci nascondiamo sotto il letto e dopo poco arriva Louis.
"Charlie ti prenderò, e quasi ci riuscirò assaggerai la mia vendetta" dice ridendo.
Inizia a spogliarsi rimanendo solo in boxer poi va verso le pantofole e se le infila.
"Ma che caz...?" Si abbassa per vedere cosa c'è nelle sue pantofole e si accorge di noi. 
"Io vi ammazzo" dice venendoci in contro con i piedi tutti sporchi.
Io e Zayn ci alziamo e di corsa raggiungiamo i bagno, vogliaamo tendergli una trappola.
Entriamo nel bagno e quando Louis ci raggiunge usciamo e lo chiudiamo dentro.
"Faremo uscire... Oddio che schifo. Che puzza. Quando vi prendo vi uccido." Grida come un matto.
"Certo Louis certo." Dice Zayn
"Questo è la mia vedetta per non avermi detto che Liam mi aveva pisciato nel letto." Dice sghignazzando.
Più lo guardo e più mi viene da ridere, è cattivo, penso ridendo ancora di più.
Andiamo via e ci dirigiamo in salotto dove ci sono i ragazzi.
"Hei hei hei belli" dice Harry ridendo.
Quando fa così ha qualcosa in mente.
"Hei bello" dico avvicinandomi e dandogli un bacio sulla guancia.
"Fai qualcosa e stanotte ti taglio tutti i capelli" gli sussurro e lui spalanca gli occhi deglutendo.
"Zayn senti mi dispiace per il fatto della pipì, davvero" dice Liam.
Zayn si rilassa e gli sorride.
"Offrimi una birra e ti perdono." Dice Zayn .
"Ok andiamo. Ah Charlie il libro poi lo andiamo a prendere ok?" Mi chiede Liam
"Ok" rispondo . 
Io, Harry e Niall ci sediamo sul divano e accendiamo la tv. Io mi sdraio con la testa sulle gambe di Harry, che inizia a giocare con i miei capelli. Niall si sdraia sulle mie gambe.
Dopo poco ci addormentiamo così.
Quando mi sveglio non ho più Niall e sto nel mio letto. Mi alzo mi scontro con Harry.
"Hei bella addormentata, ti sei svegliata. Ieri pomeriggio ti sei addormentata erano le 11 e ancora non ti svegliavi, così ti abbiamo portata di sopra."
"Ma che ore sono?" Chiedo con la pancia che mi brontola.
"Le 9:30 del giorno dopo" dice ridendo
"Ho fame" dico lamentandomi come una bimba.
"Perché ieri non hai cenato. Tra poco usciranno per andare da Chris e mangi. Ora vado a prepararmi" dice andando in camera.
Vado in cucina per salutare i ragazzi, ma non c'è nessuno. Mi giro verso il giardino e li vedo lì. Improvvisamente mi ritrovo improvvisamente in aria tra le braccia di qualcuno. Mi giro e vedo Louis soddisfatto che ride come un cretino.
"Che vuoi fare?" Gli chiedo ancora mezza addormentata.
"Lo vedrai" dice dirigendosi in giardino.
Saluto gli altri dalle braccia di Louis, ma quando lo vedo avvicinarsi alla piscina inizio ad agitarmi.
"Louis no, ti prego. La piscina no" dico divincolandomi.
"Si, la piscina si" dice non accorgendosi della mia paura.
Guardo Niall in cerca di aiuto ma lui sembra non capire. Continuo ad agitarmi e quando mancano pochi centimetri Niall capisce le intenzioni di Louis e lo ferma.
"Louis la piscina no. Ha paura" dice Niall per farlo fermare. 
Non so come inizio a piangere.
"Ma come fai ad avere paura?" Mi chiede ridendo, ma appena si accorge delle mie lacrime mi mette a terra e mi accarezza una guancia.
"Hei" dice con dolcezza "calmati" inizio a scuotere la testa per degli capire che è tutto okay "lo so, stavi solo scherzando, ma io non ce la faccio. Scusa" dico scansandolo e andando a prepararmi.
Arrivo in camera e trovo Harry pronto per uscire. Appena mi guarda si accorge che c'è qualcosa che non va e si avvicina 
"Che succede?" Mi chiede 
"Louis voleva lanciarmi in piscina. Lo so che scherzava ma ho paura lo stesso" dico abbracciandolo. Lui mi stringe e mi accarezza.
"Dai preparati che andiamo" dice dandomi un bacio sulla fronte per poi uscire dalla stanza lasciandomi sola. 
Inizio a prepararmi poi vado in bagno per lavarmi i denti e fare la doccia e poi scendo in salotto per andare da Harry.
"Andiamo?" chiedo pronta per uscire.
Harry annuisce e usciamo per andare verso il bar.
"Harry..." Dico fermandomi improvvisamente.
"M-mi sto... Sentendo... Male" dico cercando di respirare.
"Mi manca l'aria" continuo.
"Charlie calmati" dice fermandosi anche lui.
"Respira. Non succede niente, respira." Cerca di calmarmi.
"Ho paura" dico piangendo.
"Non ci vediamo da un anno e... Ho paura di trovarlo cambiato... Di nuovo" dico lasciandomi scappare un singhiozzo.
Harry sembra capirmi al volo, annuisce e dice "andiamo".

POV's Narrator

I due ragazzi svoltarono l'angolo e giunsero al luogo scelto per l'appuntamento.
Il bar Pax a quell'ora era stranamente vuoto infatti Harry e Charlie si ritrovarono soli seduti ad un tavolo per aspettare il fratello della ragazza.
Charlie vide in lontananza la figura alta e slanciata del fratello avvicinarsi lentamente.
Chris alzò la mano in segno di saluto si avvicinò al tavolo ,dove la sorella e il suo migliore amico erano seduti, e si sedette.
"Ciao" disse grattandosi la testa 
"Ciao..." Ripeterono in coro Charlie e Harry.
"Io... Mi dispiace" disse Chris guardando la sorella "quel giorno al funerale ho sbagliato. E ho sbagliato anche a non farmi sentire e a non starti vicino quando ne avevi bisogno" concluse.
Charlie non disse niente, si limitò ad annuire e ad alzarsi per abbracciare suo fratello.
Aspettava quel momento da quasi due anni. Rivoleva suo fratello, quello che la consolava quando era piccola, prima che le cose cambiassero. Prima che suo fratello entrasse in quel brutto giro di persone che lo portarono sulla cattiva strada, allontanando tutti.
Chris quando aveva 17 anni conobbe una ragazza che gli fece perdere la testa, se ne innamorò e si fidanzò con lei. Nessuno sapeva che in realtà quella ragazza sarebbe stata la sua rovina. Marie, così si chiamava la ragazza, era fidanzata con un ragazzo che poi lasciò per fidanzarsi con il fratello di Charlie. Lei aveva lasciato il suo ragazzo per Chris, e il fidanzato non l'aveva presa bene. Iniziò a seguire Marie ovunque, minacciando di uccidere Chris se non fosse tornata con lui. Marie lo disse a Chris che in pochissimo tempo si ritrovò in uno scontro con l'ex di Marie. Chris sarebbe morto se non fosse per Max un ragazzo che faceva parte dei una banda che passava di li è penso di aiutarlo, da li incominciarono i guai. Max aveva accolto Chris nella sua banda, che per ringraziare lo aveva iniziato a fare dei 'favori' per lui, di li era iniziato a cambiare. Marie lo aveva lasciato perché diceva che era diventato come il suo ex e che lei si era innamorato di un ragazzo perbene e dolce, del Chris che aveva conosciuto non di quello che era diventato, disse che di ragazzi violenti ne aveva avuti fin troppi e che non ne volva più, detto ciò andò via, e con lei andò via anche l'unico appiglio di Chris. 
Il ragazzo entrò definitivamente nel giro di Max, era diventato membro del gruppo. Allontanandosi dalla famiglia e dagli amici, era capace addirittura di vendere se stesso per il denaro. Poi si era fidanzato ed è tornato lo stesso Chris di sempre, ma era tardi aveva allontanato tutti, solo Charlie lo aveva perdonato, prima che si sposasse e si allontanasse di nuovo. E ora era tornato per ricominciare.
"Harry... Devo chiedere scusa anche a te... Per quel giorno al funerale. So che tu volevi solo farmi aprire gli occhi e che ero arrabbiato per come mi sono comportato... Scusa, mi dispiace." Disse rivolgendosi al riccio, che fu tentato di dargli un pungo ma poi pensò che se lo aveva perdonato sua sorella poteva perdonalo anche lui. Così fece un cenno con la testa e gli diede una pacca sulla spalla.
Greg sospirò felice di essere stato perdonato dalle persone più importanti della sua infanzia.
"Ho comprato una casa qui e mi sto trasferendo con mia moglie e... È incinta" disse Chris imbarazzato come mai.
"Tu... Padre?" Chiesero in contemporanea Charlie e Harry.
"E chi lo avrebbe detto mai." Disse Chris "io il ragazzo più scapestrato dell'universo che divento padre" disse sorridendo. 
Harry scoppiò in una risata, non riusciva a credere che il suo migliore amico stesse per diventare padre.
"Sai... Non ti ci vedo proprio alle prese con un bambino tra pannolini e biberon" disse una volta calmatosi.
"Nemmeno io" rispose Chris.
Charlie nel frattempo si era fatta pensierosa e sia suo fratello che l'amico se ne resero conto.
"Che hai?" Chiese Harry 
"Io e la tua fidanzata ci siamo viste giusto al matrimonio... Mi farebbe piacere conoscerla meglio" disse rivolta al fratello.
"Sono sicuro che ti piacerà, è stata lei ad incoraggiarmi a venire qui, io avevo paura" disse Chris accarezzando sua sorella, che intanto si era seduta sulle sue gambe.
"Harry io ho fame, avevi detto che facevamo colazione, ciò significa che me la offri tu, quindi vai dentro e prendo un bel cornetto a marmellata e un bicchiere di latte" disse Charlie mentre appoggiava la testa sulla spalla del fratello.
"Agli ordini signorina" rispose Harry ridendo portandosi una mano alla testa facendo un segno militare.
Harry entrò nel bar mentre i due ragazzi rimasero soli.
"Chris c'è qualcosa che non va?" Chiese a suo fratello
"Non riesco a capire come tu abbia fatto a perdonarmi così facilmente, dopo tutto quello che ti ho fatto, io mi aspettavo che mi avresti preso a calci sbraitandomi contro le peggiori delle maledizioni, e invece... Mi hai abbracciato mettendo da parte tutto" disse Chris incapace di capire la bontà della sorella.
"Sei mio fratello, e sei venuto qui con il cuore in mano. Non posso e non voglio lasciato andare, ora che sei tornato" disse Charlie con gli occhi lucidi.
Chris strinse sua sorella in un abbraccio caloroso e rassicurante, uno di quello che solo i fratello maggiori possono dare.
Harry tornò con la colazione e la mattinata seguì tra scherzi e risate dei tre ragazzi che sembravano essere tornati a quando erano piccoli. Charlie si sentiva finalmente felice aveva dimenticato tutte le preoccupazioni ora pensava solo a godersi quel momento con suo fratello e il suo migliore amico, lontano dai ricordi e soprattutto lontano da Greg.
"Beh novità?" Chiese Chris mentre stava accompagnando i ragazzi a casa, a bordo della sua macchina nera.
"Troppe direi" disse Harry "qualcuna anche spiacevole" continuò Charlie.
"Spiacevole?" Chiese Chris preoccupato.
"Greg Horan" disse Harry "è tornato e a quanto pare ha puntato Charlie" concluse.
Chris guardò prima Harry e poi sua sorella, deglutendo. Non disse nulla, anzi rimase in silenzio sbiancando di colpo. Greg aveva fatto del male anche a lui, presentandosi da amico gli aveva fatto male.
"Ne riparliamo con calma" disse Chris "ora siamo arrivati" concluse.
"Beh allora ci sentiamo" Harry salutò Chris e scese dalla macchina. Mentre Charlie di avvicinò alla guancia del fratello e gli diede un bacio "a presto" salutò per poi scendere dalla macchina e raggiungere Harry in casa.
Entrammo in casa e trovammo Liam ai fornelli e gli altri che apparecchiavano la tavola, al l'appello mancava solo Niall.
"Salve ragazzuoli" disse Charlie salutandoli tutti con un bacio sulla guancia.
"Hei, è andato tutto bene a giudicare dal tuo sorriso" disse Liam abbracciando la bionda.
"Ho fatto pace con mio fratello, sta per trasferirsi qui e sua moglie è incinta" dice salterellando per tutta la cucina.
"Mi fa piacere" rispose Liam seriamente felice per la ragazza.
Charlie di accorse che i ragazzi erano un po' preoccupato e stava per chiedere il perché ma una voce parlò.
"Hei ma Niall?" Chiese Harry accorgendosi della mancanza del biondo.
"È uscito poco dopo di voi e non è ancora tornato" rispose Louis
"Dove è andato?" Chiese Charlie preoccupata "lo aveva chiamato?" Continuò.
"Non sappiamo dove sia e lo abbiamo chiamato un milione di volte ma non risponde... Non è da lui" rispose Liam.
Charlie prese subito il suo telefono e fece partire la telefonata. Dopo poco una voce rispose al telefono.
"Bambolina" disse quella voce
Charlie rabbrividì.
"Horan" disse con disprezzo "passami Niall"
"mi dispiace bambolina ma se vuoi devi venire qui" disse Greg ridendo
"Charlie, Charlie non venire è una trappola, io sto bene. Non venire" a parlare fu sicuramente la voce di Niall seguita da una voce che gli diceva in malo modo di tacere.
A Charlie scappò qualche lacrima 
"Dove e quando" Chiese a Greg
"alle 5 nel capannone dopo il supermarket."
"ci sarò" 
"Bene. Saremo solo io e te.Ci vediamo tra poco bambolina" disse Greg sorridendo tra se e se, sapeva che Charlie sarebbe andata, ne era convinto.
Charlie era decisa più che mai ad andare. Si era stancata, aveva deciso di lottare, per troppo tempo era stata passiva a guardare la propria vita seduta sul divano, ora aveva deciso di prendere tutto in mano e lottare. Era finito il tempo dove subiva in silenzio ora doveva lottare. Staccò al telefono e corse in camera sua aprendo l'armadio e iniziò a frugarci dentro.
tutti i ragazzi la seguirono per vedere cosa aveva intenzione di fare.
"Charlie che cosa sta succedendo? Ma cosa stai cercando?" Chiese Harry preoccupato, mentre Charlie continuava a cercare qualcosa nel l'armadio.
"Mi ha risposto Greg, Niall era con lui. Ha detto che se lo rivogliamo devo andare da lui. Sto cercando le chiavi della palestra" Disse Charlie con indifferenza.
"Eccole" disse quando finalmente le aveva trovate.
"Ma sei impazzita? Hai davvero intenzione di andare da lui?" Chiese Zayn 
"Si. E non cambierò idea." Rispose lei sicura.
Harry la prese per un braccio facendolo alzare da terra. 
"Ma sei impazzita?" Le gridò contro "se vai da lui, lo assecondi, lo fai vincere. Charlie non fare la scena ragioniamo, ci deve essere un altra soluzione. E poi che devi fare con le chiavi della palestra ? Anzi... Quale palestra?"
"la palestra dove mi portava mio padre quando ero piccola, li mi allenavo e li ho alcune cose che possono servirmi, tra cui la moto rossa di Chris che qualche volta hai visto in foto. Voglio andarci" disse staccandosi Harry di dosso andando decisa verso la porta. Ma una volta fuori fu bloccata dalla mano di Zayn che la prese per un polso.
"Sai che questa è una pazzia vero? Greg è più forte e più grande non puoi fare niente... Non ho nemmeno capito le tue intenzioni..." Disse cercando di fermarla.
"Zayn non ho nessuna intenzione, voglio andare li prendermi Niall e andare via. Deve capire che non sta giocando con una che gliela da vinta. Io non la do vinta più a nessuno, ora comando io. Deve capire che si è messo contro una che non ha paura e non si tira indietro." Disse Charlie con tono di chi non accetta repliche. Non sapeva che in realtà Zayn la capiva eccome. Lui avrebbe fatto esattamente la stessa cosa, e visto che c'era di mezzo Niall aveva intenzione di aiutarla, anche perché a lei si era affezionato e non avrebbe permesso a nessuno di farle del male, soprattutto se quella persona era Greg, che aveva già combinato troppi guai nella sua vita. Si sarebbe vendicato della persona che lo aveva rovinato e avrebbe salvato i suoi amici, ormai aveva deciso, la buona aveva tutte le ragioni per dimostrare a Greg chi era, anche se lei non le conosceva...le ragioni c'erano.
Zayn conosceva davvero bene Greg, più di quanto gli altri sapessero. Un tempo giravano sempre insieme e con loro c'era anche Chris il fratello di Charlie, erano tutti amici fino a quando Greg non uccise quella povera ragazza e non iniziò a cambiare, i ragazzi continuarono a stare con lui è cambiarono anche loro, ma non come lui. Anche loro avevano commesso qualche reato, ma non avevano mai ucciso nessuno. Greg era stato colui che lo aveva buttato giù quando tutte le sue convinzioni erano cadute. Greg gli aveva dato il colpo di grazia e di questo non lo avrebbe mai perdonato. Era per colpa sua se aveva iniziato a bere, ed era per colpa sua se Chris si era allontanato da tutti, il ragazzo che aveva lo aiutato faceva parte della banda di Greg. Ma questi Charlie non lo sapeva, Zayn avrebbe voluto dirglielo ma aveva paura che l'avrebbe persa, poiché sapeva cose che l'avrebbero aiutata con suo fratello, e non gliele aveva dette per paura, mentre lei per lui i era stata.
"Voglio aiutarti" le disse
"Bene. Mi fa piacere" rispose Charlie 
"Prendi la moto e accompagnami alla palestra, sono sicura che ti piacerà" disse la ragazza

Zayn prese la sua moto e fece salire la bionda, che diede indicazioni per arrivare alla palestra. Quando arrivarono Charlie prese le chiavi ed entrò, trascinando con se Zayn.
"Wow" disse il ragazzo una volta entrato.
Charlie sorrise e andò verso una porta di fronte l'ingresso, l'aprì e trovò esattamente quello che cercava: la moto del fratello.
La prese e la cacciò iniziando a pulirla.
"Zayn puoi provare tu il motore? Io devo fare una cosa" chiese al ragazzo che fino a quel momento era rimasto a bocca aperta per la bellezza di quella moto.
"Si" rispose ansioso di salirci.

Charlie entrò nel retro della palesta dove c'erano i suoi guantoni e il suo sacco preferito, tirò un paio di pugni tanto per vedere se era arrugginita.
Decise di tornare da Zayn che nel frattempo si stava divertendo sulla sua moto.
"è una bomba" disse Zayn 
"lo so. Ora scendi che voglio provarla" Rispose Charlie.
Zayn scese e fece salire la ragazza che in quel momento era davvero felice a giudicare dal sorriso. Fece  un paio di giri e poi si girò verso Zayn
"facciamo un giro io con la mia moto e tu con la tua?" chiese 
"si" rispose Zayn.
Charlie scese dalla moto chiuse la palestra e tornò da Zayn.
I due passarono un paio di ore insieme, mentre gli altri a casa erano preoccupatissimi per loro e stavano cercando di rintrracciarli in tutti i modi, ma i ragazzi avevano spento i cellulari.
Tra tutti il più preoccupato era Liam che conosceva bene la storia di Zayn e sapeva che avrebbe aiutato Charlie. Liam sapeva che Zayn aspettava solo un pretesto per vendicarsi, e aveva capito che Charlie era il tipo di ragazza che quando si metteva una cosa in testa non se la toglieva più. Era una ragazza d'oro ma era quel tipo di persona sempre calma ma che quando siarrabbia è inarrestabile, inoltre aveva in se una rabbia repressa di circa due anni di sofferenza e ora che aveva su chi sfogarsi, non si sarebbe fermata. Anche Liam sapeva che Charlie avrebbe dovuto vendicarsi per cose che ancora non conosceva, ma nemmeno lui glielo aveva detto per paura di qualche sua reazione.

Ma ne Liam, ne Zayn e ne Charlie sapevano che c'era ancora un altro motivo per cui Greg doveva fare i conti con la ragazza.

Harry uscì per cercarli, ma non li trovò. Così decise di telefonare Chris, che di sicuro lo avrebbe aiutato.
"Harry dimmi" rispose Chris al cellulare
"Greg ha preso Niall e ha detto a Charlie di andarlo a prendere, e lei ci è andata" disse Harry tutto di un fiato
"Cosa ha fatto?" chiese Chris anche se aveva capito
"Hai capito bene e... Zayn è andato con lei" 
Se prima Greg era preoccupato, dopo aver sentito il nome Zayn era preoccupatissimo. 
"Z-zayn  è andato con lei?" chiese in un fil di voce
"si" rispose Harry  "Liam mi ha detto che ha i suoi motivi per andare con lei, ho solo capito che è una cosa personale una specie di vendetta ma non so cosa. So solo che Zayn è pericoloso quando è arrabbiato figuriamoci se vuole vendicarsi... E Charlie non è da meno..." spiegò Harry.
"sto venendo a prenderti, li andiamo a cercare insieme." disse Greg velocemente.
Non appena attaccò con Harry chiamò Greg.

"Chris amico, a cosa si deve questa telefonata?" chiese Greg con tono beffardo
"Mia sorella" rispose 
"tua sorella cosa?" chiese Greg davvero confuso
"mia sorella è Charlie, la ragazza che hai puntato" disse arrabbiato
"D-davvero?" chiese Greg sorpreso
"Davvero" disse Chris  "e ti avverto, osa toccarla anche solo con in dito e ti faccio vedere chi è Chris. Mia sorella non si tocca" 
"Lo conosco bene Chris, so che non mi faresti male nemmeno per sbaglio."
"hai ragione, ma questo fino a quando non si tratta di mia sorella. Lascia stare mia sorella e andrà tutto bene. Conosco persone che farebbero di tutto per farti fuori, non ci metto niente a fare due telefonate." disse Chris con tono minaccioso
"Calmati. Non voglio fare niente, per ora. Voglio solo far vedere a quei bambocci che posso prendere chi voglio quando e come voglio. Devono capire chi comanda." disse Greg 
"Fai capire cosa vuoi a chi vuoi, ma lascia stare mia sorella." dettò ciò staccò la telefonata. Sapeva che Greg aveva ricevuto il messaggio, anche se aveva tenuto il suo tono spavaldo, sapeva che Chris aveva il doppio dei suoi contatti e che aveva le sue stesse capacità. Non avrebbe rischiato tutto per una ragazza, ma ormai doveva andare avanti, era una cosa di principio.

Charlie salutò Zayn  e disse che aveva da fare e che si sarebbero sentiti più tardi.

Due ore dopo Greg sentì il rombo di una moto si girò e vide una ragazza che lo guardava con aria di superiorità. Si avvicinò con passo deciso e quando fu abbastanza vicina si tolse il casco.
"Horan" sputò tra i denti "mi volevi?" chiese sorridendo 

Greg non poteva credere ai suoi occhi, si era presentata a bordo di una moto e con una spavalderia pari alla sua.

Greg alzò un sopracciglio e le mise una mano sulla spalla. "Cosa stai cercando di fare biondina?" chiese Greg ridendo
"voglio solo giocare" rispose Charlie avvicinandosi ancora di più a Greg. Era ad un centimetro dalle sue labbra quando un rumore assordante.
Sia Greg che Charlie si girarono confusi per vedere da dove proveniva quel rumore e si trovarono davanti Zayn e Chris con le pistole puntate.
"Charlie vieni qui" disse Zayn 
"No, andate via" rispose la bionda irritata "avevo detto che volevo stare da sola" 
"Non fare la cretina e vieni qui" sbottò Chris 
Charlie prese un lungo respiro e si girò verso Greg.
"Niall?" chiese 
Greg indicò una porta e Charlie si diresse verso quella. L'aprì e trovò Niall legato ad una sedia, si avvicinò e lo slegò abbracciandolo. 
"perchè sei venuta?" gli chiese 
"non potevo abbandonarti" 
Uscirono dallo stanzino  e tornarono al centro del capannone.

"Questa è guerra" gridò Greg agli altri due
"sei tu che l'hai volta" rispose Zayn gridando a sua volta "hai giocato con il fuoco e sei rimasto bruciato" aggiunse Chris ridendo 

Zayn si avvicinò pericolosamente a Greg e con lui anche Chris. "Osa toccare di nuovo uno di noi e ti spezzo" disse Chris. Greg spintonò Zayn e Chris spinse Grego, iniziarono a sipingersi sotto gli occhi spaventati di Nall e Charlie.
"fermatevi" disse Niall 
"Zayn avete delle pistole in mano è pericoloso" gridò Charlie.

Neanche il tempo di finire la frase che si sentì un colpa di pistola...




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Lui è Chris 



Saalve :) stavolta non sono ion ritardo fortunatamente, e visto che è finita la scuola ggiornerò molto più spesso.
Per quanto riguarda il capitolo direi che succedono tante cose visto che ci ho messo una settimana a scriverlo ho pensato di mettere più giorni in un solo capitolo.
Poi ho messo il punto di vista del narratore e volevo un consiglio, preferite la storia scritta dal punto di vista di Charlie o del narratore?

Ho scritto un capitolo lunghissimo per poi fermarmi sul più bello, volevo mettere un po di suspance :)
Voi dite che è un colpo al vento o ha colpito qualcuno?


ora vi saluto :)

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Tutto accadde velocemente, Charlie era girata di spalle, non appena sentì lo sparo sobbalzò. Si girò lentamente spaventata da ciò che poteva presentarsi davanti infatti non appena si girò per poco non le venne un infarto. Spalancò gli occhi e iniziò a respirare a fatica, c'era Zayn immobile che guardava Greg che a sua volta guardava la pistola che aveva in mano e il corpo del ragazzo a terra, immerso in una pozza di sangue.
Charlie capì subito che a sparare era stato Greg, anche se per sbaglio sapeva che era sto lui. Aveva capito che nonostante tutti avessero le pistole puntate l'uno sull'altro, nessuno avrebbe fatto male all'altro, poiché infondo si vedeva che tra loro c'era un legame forte, che tipo di legame fosse Charlie non ne aveva idea, ma che questo ci fosse lo aveva capito quasi subito.
La sua mente ancora non aveva elaborato che il ragazzo a terra rischiava di morire, se ne rese conto solo quando Zayn staccò la telefonata con l'ospedale per far venire al più presto un autoambulanza.
Charlie si accasciò al suolo cercando di elaborare tutte le immagini che le si presentavano alla rinfusa nel suo povero cervello. Strisciando si avvicinò al corpo inerme di suo fratello, lo accarezzò e iniziò a sussurrargli parole dolci, lo pregò di resistere, perché erano stati separati per troppo tempo, e ora che si erano ritrovati non potevano perdersi ancora. Lei non avrebbe sopportato un'altra perdita, soprattutto se quella persona era suo fratello. Chris svenne e li Charlie si sentì persa, strattonò più volte il corpo del fratello ma niente. Lo pregò di aprire gli occhi, ma lui non poteva sentirla.

Perché ti voglio troppo bene per lasciarti andare,
perché sei troppo importante per vederti morire.
Ti prego, apri gli occhi. Ti prego, lasciati salvare


Sussurrò quelle parole e poté giurare di aver sentito il fratello stringerle la mano, come a farle sentire che sarebbe andato tutto bene e che ben presto sarebbe finito tutto.

Poi si alzò di scatto camminando dritta con passo deciso verso Greg, ormai non ragionava più nei suoi occhi si poteva leggere solo vendetta. Arrivò verso il ragazzo e gli diede uno schiaffo che gli fece girare la testa, lo aveva preso impreparato. Continuò a colpirlo ripetutamente, finché Niall non la prese di peso e la portò lontano da tutti mentre lei continuava a dargli dei pugni sulla spalla sperando che lui la mettesse giù.
Niall la posò a terra solo quando furono abbastanza lontani da Greg.
"Charlie ti prego calmati" disse il biondo con le lacrime agli occhi.
Lui aveva visto Zayn spingere con forza Chris contro Greg, che a sua volta lo aveva spinto contro Zayn. Chris si era lanciato contro Greg che per sbaglio aveva premuto il grilletto respingendolo automaticamente.
Sapeva che se Charlie avesse visto ciò che aveva visto lui avrebbe reagito peggio. Probabilmente avrebbe preso direttamente la pistola e avrebbe sparato Greg.
Infondo c'era da capirla, Chris era l'unica persona rimasta della sua famiglia e di certo non aveva intenzione di perderlo.
"Calmarmi?" Urlò Charlie "calmarmi" ripeté a bassa voce incredula.
"Quel figlio di p.... Non farmi dire parolacce... Di tuo fratello ha sparato a mio fratello, un bel colpo dritto allo stomaco e ora lui è li terra immerso in una pozza di sangue a lottare per la vita, e tu mi chiedi di stare calma?" Urlò Charlie in preda ad una crisi isterica.
"Ora sta zitto e non provare a fermarmi o vedrai chi è la vera Charlotte Foster" disse allontanandosi e andando verso il capannone.
L'autoambulanza non era ancora arrivata e Zayn era accasciato su Chris.
"Amico ti prego svegliati, avremmo dovuto posare le postole subito. Mi dispiace non avrei dovuto spingerti ti prego, riprenditi." Disse il moro.
"Amico?" Chiese Charlie con un sopracciglio alzato, un po' per curiosità un po' per mostrarsi superiore visto che era arrabbiata anche per lui.
"Ti giuro che ti spiego tutto, ma questo non è il momento" disse Zayn tirando su col naso, aveva gli occhi lucidi, e Charlie vide una lacrima solcargli il viso che però fu subito asciugata.
Si avvicinò anche lei al fratello e gli prese la mano baciandogliela.
Alzò la testa e vide Greg seduto a terra che si teneva la testa, anche lui con le lacrime agli occhi.
Il ragazzo si sentiva in colpa, in tutti quegli anni non gli era mai capitato ma Chris era suo amico e nonostante tutto gli voleva bene perché Chris per lui era stato davvero un fratello, e gli era stato vicino in un brutto momento.
Pochi secondi dopo si sentì il suono della autoambulanza che portò via Chris.
Charlie aveva accumulato troppe emozioni in se e appena il suono delle sirene di allontanò la ragazza scoppiò.
Urlo così forte che rimbombò per tutto il capannone, si scagliò contro Greg prendendolo a pugni.
"Ti senti male, vero? Ti senti in colpa? Bene te lo meriti" disse Charlie piangendo.
"Ti meriti di sentirti male, te lo meriti" disse fermandosi di colpo sentendosi male. Greg la prese giusto in tempo mentre la ragazza gli svenne tra le braccia. Subito la sdraiò a terra e Niall si avvicinò con dell'acqua, mentre Zayn era seduto immobile guardando un punto indefinito oltre il capannone.

Dopo un paio di minuti la ragazza si riprese e anche Zayn che era rimasto immobile fino a quel momento. Tutti insieme andarono all'ospedale, anche Greg.

Arrivata all'ospedale seppe che il fratello nell'ambulanza aveva avuto un arresto cardiaco e ora quando lei era arrivata di trovava in sala rianimazione. Zayn aveva già chiamato i ragazzi che entrarono dalla porta, e subito notò gli occhi arrossati di Harry, che le corse incontro. E fu allora che lei scoppiò davvero. Pianse così tanto tra le braccia del suo migliore amico che si addormentò.
Si sveglio verso le 9 di mattina e vide che anche tutti gli altri stavano dormendo. Si avvicinò ad un dottore e gli chiese di suo fratello, ma il dottore le disse che in quel momento non poteva rispondere perché il fratello era ancora in sala operatoria per rimuovere il proiettile che era entrato troppo in profondità.
Charlie si sentì mancare l'aria, si allontanò dal dottore ringraziandolo e andò da Harry. Voleva svegliarlo, aveva bisogno di lui in quel momento.
"Harry" sussurrò "Harry ti prego svegliati"disse alzando un po' la voce.
Il ragazzo aprì gli occhi gonfi e rossi sia per il sonno che per il pianto.
"Chris... Chris è ancora in sala operatoria il proiettile ha colpito troppo in profondità" disse Charlie singhiozzando. Il riccio spalancò gli occhi e anche lui come Charlie si sentì soffocare in quelle quattro mura bianche. Il suo migliore amico non poteva morire, proprio ora che avevano fatto pace, proprio ora che le cose iniziavano ad andare meglio.
"Harry io non posso perderlo, di nuovo. L'ho perso troppe volte ma è sempre tornato, ma questa volta..." lasciò la frase in sospeso ma il riccio intuì il senso della frase. Spalancò gli occhi e iniziò a scuotere la testa "no Charlie no. Non pensarci nemmeno, Chris si riprenderà e festeggeremo e andrà tutto bene." Disse Harry piangendo. Charlie lo abbracciò ma si staccò improvvisamente
"La moglie di Chris... Dobbiamo avvertirla, lei non sa niente" disse improvvisamente.
"Cavolo, sarà preoccupatissima" disse Harry
"Ma io non ho il suo numero" disse Charlie
"Ma io so dove abitano" rispose Harry "andiamo" disse alzandosi e prendendo per mano la sua amica.

Charlie e Harry bussarono alla porta e dopo poco giunse una ragazza in pigiama con un gran sorriso, ma appena li vide il suo sorriso si spense.

"Charlie?" Chiese la ragazza
"Si, Sarah sono io. Possiamo entrare dobbiamo dirti una cosa" disse Charlie cercando di mantenere la calma.
"Certo, venite" disse. "Sediamoci sul divano" disse Sarah.
"Ecco... Oggi Chris non è tornato a casa, ma noi sappiamo dove sta" disse Charlie trattenendo le lacrime e Sarah tirò un sospiro di sollievo.
Charlie non riusciva a continuare, così se ne occupò Harry, che però ebbe poco tatto, tanto che la povera Sarah per poco non svenne. Non voleva crederci, non poteva crederci, corse a vestirsi e tutti e tre tornarono in ospedale.
"Dottore" disse Sarah "salve sono la moglie di Chris Foster volevo sapere le sue condizioni" chiese Sarah appena arrivarono in sala d'attesa dove c'erano anche tutti gli altri.
Il dottore stava per rispondere ma una voce metallica che gli diceva di raggiungere la sala operatoria urgentemente, lo interruppe. Si scusò e corse via. Sarah e Charlie si lanciarono su una sedia aspettando.
"Cosa hai li?" Chiese Sarah indicando la maglia di Charlie. Lei abbassò il capo per notare una grossa macchia rossa, che fino ad allora non aveva visto. Quello era sangue, il sangue di suo fratello. Charlie guardò Sarah come a fargli intuire la risposta. La povera ragazza sentì il suo cuore stringersi, e iniziò a respirare a fatica. Charlie cerco di farla calmare ricordandogli di non agitarsi poiché era incinta.
Sarah scoppiò in lacrime
"Se succede qualcosa a Chris questo... Questo bambino non avrà un padre" sussurrò tra le lacrime.
"Andrà tutto bene" Charlie ripeté le parole che Harry gli aveva detto poco prima, parole alla quale nessuno credeva.
Dopo poco il dottore uscì dalla sala operatoria.
"Foster" disse, e automaticamente Charlie e Sarah si avvicinarono per sentire ciò che il dottore aveva da dire.
"Il signor Foster è stato operato e per fortuna è andato tutto bene, ma è entrato in coma. Mi dispiace. Se volete potete vederlo ma massimo due alla volta" disse andando via.
"Il coma... Significa che si risveglierà" disse Charlie "non esattamente, può risvegliarsi come può non farlo" rispose Sarah. La prima ad andare fu Sarah che chiese di andare da sola. Fu poi seguita da Zayn e Harry e infine rimanevano solo Charlie e Greg che dovettero entrare per forza insieme viste che l'orario visite stava finendo.
"Non capisco perché devi entrare con me" borbottò Charlie
"Beh non sembrava dispiacerti la mia compagnia prima nel capannone. Stavamo quasi per baciarci" rispose Greg beffardo
"Era una trappola, avevo un piano." Disse Charlie spingendolo, per poi sorpassarlo ed entrare nella stanza.
Quando lo vide per poco non gli si spezzò il cuore. Suo fratello attaccato a mille fili con quell'orribile e assordante bip bip. Entrò anche Greg nella stanza, a vederlo si sentì terribilmente in colpa. È vero avevano litigato, si erano allontanati l'uno dagli altri ma Chris rimaneva pur sempre uno dei suoi migliori amici, anche se ora si odiavano.
Charlie si girò verso Greg con le lacrime agli occhi
"Vedi cosa hai fatto? Solo perché volevi 'prendermi' hai quasi ucciso mio fratello. Se ti piacevo così tanto avresti potuto conquistarmi come fanno le persone normali e non minacciarmi" Charlie sputò quelle parole e si rigirò verso il fratello.
Prese la sua mano e l'accarezzò.
Greg sentendo le parole della bionda si sentì ancora peggio. Davvero non gli era mai capitato di sparare una persona e sentirsi in colpa, anzi di solito era divertito, ma le parole della ragazza lo fecero sentire davvero male, lo avevano colpito e infondo sapeva di meritarsele.
"Chris... Mi hanno detto che le persone in coma sentono quando qualcuno gli parla... E beh volevo farti sapere che io sono qui. Ti prego devi riprenderti, non puoi lasciarmi anche tu, non puoi. Se l'unico che mi rimane e non posso perderti. Pensa anche a Sarah e al bambino che vive in lei, a tuo figlio. Tu devi svegliarti e... Poi andremo a fare un picnic tutti insieme, come quelli che facevamo da piccoli con Harry e ci divertiremo e.." Charlie non riuscì più a continuare, le lacrime le cadevano a fiotti dagli occhi e no riusciva più a parlare. Strinse la mano di suo fratello e gli diede un bacio sulla fronte alzandosi dalla sedia, lasciando il posto a Greg.
Il ragazzo si avvicinò al letto e non disse niente, guardava il corpo del suo amico attaccato a mille macchinari appoggiò una mano su quella di Chris e chinò il capo. No disse una parola sperava di trasmettere le sue emozioni a Chris attraverso la mano. Poi si alzò e andò via, sotto lo sguardo confuso di Charlie, che salutò e anche lei uscì dalla stanza.

POV's Charlie

Sono distrutta, ho delle occhiaie tremende e ancora la maglia sporca di sangue. Mio fratello non può andarsene così non può. Poi c'è questo Greg che da quando è entrato nella mia vita ha mandato tutto all'aria. Non solo ha distrutto la sua famiglia e la sua vita, ora anche la mia e mi ha quasi privato dell'unico familiare che mi rimane.
Greg me la pagherà, si merita di soffrire così come sto soffrendo io ora, lui si merita il doppio delle mie sofferenze, me la pagherà.

"Charlie è meglio se noi andiamo un po' a casa. Ci laviamo mangiamo qualcosa e ci riposiamo. Qui rimane Harry" dice Niall.
Io, Zayn, Niall, Louis e Liam tornammo a casa anche se non volevo.

Arrivati mangiamo tutto velocemente e andiamo a farci le docce.

Finito tutto mi faccio accompagnare da Liam in ospedale.

I giorni seguenti li passo così tra casa e ospedale, aspettando che mio fratello si svegli, ma niente.

"Chris... Mi senti? Sono io Charlie" dico accarezzandogli la fronte.
"Chris mi manchi, ti prego apri occhi" dico stringendogli la mano, ma niente. Mentre prendo la borsa per andarmene quando sento una lieve pressione sulla mano che avevo appoggiato sul suo petto. Mi giro per guardarlo e lo vedo con gli occhi aperti e mi sorride.
Non posso credere ai miei occhi, mio fratello li, sveglio davanti ai miei occhi. Lo abbraccio e subito chiamo un dottore, che però non arriva.
Nel frattempo Zayn che è qui con me si avvicina iniziando a dire "scusa, scusa, scusa. È colpa mia se sei in questo letto ora, non avrei dovuto spingerti" dice tutto d'un fiato.
"Hei non preoccuparti, tu non hai fatto niente, davvero. Sono io che mi sono rilanciato su Greg, non sentirti in colpa non hai fatto niente" dice Chris. "Davvero sei stato tu a rilanciarti?" Chiede Zayn che probabilmente non aveva notato quella cosa.
"Si" dice Chris
Zayn va a chiamare di nuovo un dottore mentre io chiamo gli altri per dirgli di raggiungerla in ospedale , ma non gli dico il motivo. Loro dicono che arriveranno a breve, ma prima devono passare a prendere Sarah.

POV's Narratore
Charlie iniziava a preoccuparsi, visto che non arrivava nessun dottore. Così uscì dalla stanza e cerco aiuto. Le si avvicinò un'infermiera, questa le disse che il dottore che si occupava del fratello era in sala operatoria e non poteva muoversi, e che avrebbe mandato al più presto l'altro dottore.
Charlie tornò in camera dal fratello e lo abbracciò.
"Mi sei mancato" gli disse e il fratello l'accarezzò sorridendo. Ma c'era qualcosa che non andava, Chris iniziò a respirare affannosamente e ad agitarsi.
Charlie capì che qualcosa non stava andando bene, si rese conto che il fratello stava per avere un infarto.
"Chris ti prego no. Resisti. Pensa a me che ci siamo appena ritrovati. Pensa a Sarah e a tuo figlio. Resisti ti prego, fallo per me, per Sarah, per Harry, per Zayn" disse indicando l'amico che era rimasto immobile "e per il bambino che nascerà senza un padre, ti scongiuro" disse quelle parole in prenda ad una crisi isterica. Cercava in tutti i modi di trattenerlo, anche se sapeva che non sarebbe servito a niente. Chris iniziò a calmarsi, ma respirava sempre più a fatica "Con Zayn e Harry è tutto apposto" disse sorridendo "E...amo mia moglie e mio figlio. E amo anche te" disse poco prima che il suo cuore iniziò a smettere di battere. Charlie era rimasta immobile, aveva gli occhi spalancati colmi di lacrime che scivolavano sulle sue guance senza che ne se rendesse conto. Suo fratello era morto, era morto l'unico familiare che le era rimasto. I dottori entrarono mentre la macchina collegata a lui iniziò ad emettere in modo continuo quel fastidioso bip bip, che indicava la morte del povero ragazzo. I dottori, fecero di tutto per salvarlo. Si impegnarono davvero, tanto che non si accorsero dei due ragazzi che erano rimasti li immobili.
Si accorsero di loro solo quando, si girarono per andare via, visto che si resero conto che non c'era più niente da fare.
"Signorina" dissero alcuni dei medico scuotendola, ma lei non diede segni di vita. Guardava in un punto indefinito oltre la parete, aldilà del tutto. Era decisamente sotto shock. Le lacrime cadevano dai suoi occhi come da una cascata, ma lei non lo sapeva. Non sapeva più niente, non sentiva più niente, nemmeno i dottori che cercavano di farla riprendere.
Anche Zayn era sotto shock ma appena il dottore gli si avvicinò, lui uscì dalla stanza.
I ragazzi e Sarah entrarono nella camera nel momento in cui stavano portando via il corpo di Chris, mentre Charlie ebbe un attimo di lucidità, giusto per vedere i medici portare via il corpo senza vita del fratello, poi tornò a guardare davanti a se.
Il primo che scoppiò a piangere fu Harry, seguito poi da Sarah che svenne.
Charlie fu visitata da un dottore che confermò lo stato di shock in cui si trovava. Disse a Liam che doveva essere portata a casa e doveva riposare poiché aveva avuto un trauma troppo grande, visto che non solo aveva perso un fratello davanti ai suoi occhi, ma aveva anche assistito a come i dottori avevano cercato di salvarlo, e questa è una cosa traumatica per tutti. Lo stato di shock di Charlie era troppo grave, infatti doveva stare sotto controllo.
Per quanto riguarda Sarah fu visitata più e più volte visto che era incinta e anche lei aveva subito un trauma.
Dopo un paio d'ore tutti tornarono a casa dei ragazzi, anche Sarah che ovviamente non se la sentiva di tornare a casa da sola.
Charlie fu portata per tutto il tragitto ospedale/macchina e macchina/casa in braccio da Liam, visto che la ragazza davvero non dava segni di vita. Non si muoveva e non parlava, si sentiva come se non avesse più motivo di far niente.
Liam la appoggiò su uno dei divani e la accarezzò, ma lei non si muoveva. Harry non la smetteva di piangere, non poteva e non voleva credere che il suo migliore amico fosse morto. Zayn invece pianse li per li, poi di asciugò le lacrime e anche lui si chiuse in se stesso come Charlie, solo che a differenza della bionda riusciva ad essere più lucido, e nessuno dovette prenderlo in braccio per accompagnarlo. Semplicemente guardava davanti a se, senza parlare o piangere, se qualcuno gli parlava lui lo guardava ma senza capire realmente ciò che l'altro stava dicendo, sentiva ma non ascoltava e così rimaneva in silenzio a fissare l'altro senza dire niente.
Poi c'era Sarah che piangeva e di tanto in tanto cercava di calmarsi, ma inutilmente, così rinunciava e si rannicchiava sul divano continuando a piangere.
Mentre Liam, Niall e Louis non sapevano davvero cosa fare o come comportarsi, così Niall era andato in cucina a preparare un po' di the, Liam era rimasto seduto tra Charlie e Zayn che sembravano due morti e Louis aveva consolato Sarah che gli aveva chiesto di accompagnarla in una stanza per stare sola. Fece ciò che gli era stato chiesto, accompagnandola nella propria stanza, per poi tornare in salotto per consolare Harry.
Niall aveva portato il the che solo Harry e Sarah avevano bevuto, nessuno parlava, perché in realtà non c'era proprio niente da dire.
Zayn e Charlie erano nella stessa posizione da quando erano entrati in casa, e se prima Zayn sembrava un po' più vivo di lei, ora si trovava esattamente nelle sue stesse condizioni. Il ragazzo si sentiva maledettamente in colpa, si dava tutta la colpa anche se non era stato lui a sparare, anche se Chris gli aveva detto che era stato lui a lanciarsi su Greg.
Poi c'era Sarah al piano di sopra che si era addormentata ancora tra le lacrime.
E infine c'era un Harry sconvolto, con i ricci spettinati, gli occhi arrossati e stanchi. Con la mente vagava tra i ricordi, e tra i bei momenti che aveva vissuto con Chris.
Nessuno sapeva quanto tempo fosse passato, sapevano solo che erano entrati in casa di mattina e che in quel momento era buio. Charlie e Zayn si erano addormentati sul divano e nessuno aveva i coraggio di svegliarli, così rimasero li per tutta la notte. Harry era riuscito a salire in camera e aveva dormito con Louis visto che la camera del ragazzo era occupata da Sarah. Mentre Liam e Niall andarono ognuno nella propria stanza, anche loro stanchi.
Il giorno dopo ci furono i funerali, a cui Charlie partecipò in un momento di lucidità, ma appena finito tornò al suo stato di shock. Era come se avvertisse quando c'era qualcosa che riguardasse il fratello, e solo in quei momenti riusciva ad essere lucida. I giorni che passarono non furono tanto diversi, Sarah tornò a casa di sua madre, in Scozia.
Erano tutti sconvolti, Charlie ormai non viveva più, era sempre da sola e non voleva nessuno.
Zayn si era ripreso, era tornato a dire qualcosa di tanto in tanto, ma niente di che. Harry aveva smesso di piangere ogni secondo, ma la notte quando tutti dormivano scoppiava in lacrime fino a quando non prendeva sonno. Louis e Liam non sapevano più cosa fare vedevano i propri migliori amici soffrire, e in più Louis si era accorto che Harry di notte piangeva, e si sentiva impotente, visto che non poteva aiutare il suo amico. In quella casa non si sentivano più le risate come qualche giorno prima, l'aria di allegria che si avvertiva non appena qualcuno entrava era sparita, ora non si avvertiva altro che tristezza, dolore e sofferenza. Era cambiato tutto.
Per quanto riguarda Charlie... Beh lei se ne stava tutto il giorno a letto, non voleva vedere nessuno e si era un po' ripresa, ma continuava a non parlare con nessuno, i ragazzi le portavano il cibo in camera, e quelle poche volte che scendeva giù con gli altri si isolava. Diceva qualche parola di tanto in tanto, se qualcuno le faceva qualche domanda rispondeva a monosillabi, nemmeno Harry riusciva a tirarla un po' su di morale. In effetti non riusciva a capire se stesso, come poteva aiutare Charlie?

Greg era stato arrestato per omicidio colposo e ora scontava la sua pena in carcere... Aveva avuto solo 2 anni. E ciò non fece molto piacere a Charlie, che quando lo venne a sapere si chiuse ancora di più in se stessa, se possibile.

Più il tempo passavano e più Liam e Louis si sentivano soffocare in quella casa, erano impotenti e nessuno poteva fare niente. Niall stava malissimo per Charlie, provava in tutti modi di tirarla su il morale, ma tutto sembrava inutile.
Anche se lui ed Harry avevano deciso che avrebbero fatto di tutto per aiutarla.

"Harry, non ho fame, davvero" disse

Ma il ragazzo le fece uno sguardo così arrabbiato che lei si accucciò su se stessa e quando il cibo le fu servito mangiò senza obiettare.

Harry non dormiva più in camera con Charlie, ma con Louis. Perché aveva deciso di lasciarla un po' da sola, così lui dormiva da Louis.

A un mese mesi dalla morte di Chris, Charlie non si era ripresa, la scomparsa di Chris l'aveva segnata in un modo davvero troppo doloroso per lei. Non riusciva a sopportarlo, aveva già sofferto abbastanza non riusciva a sopportare che anche Chris fosse andato via.
Le sue giornate erano sempre le stesse, piangeva tutto il giorno, non parlava con nessuno. I ragazzi non sapevano più che fare. Harry rivoleva la sua migliore amica, quella ragazza solare che con un sorriso riusciva a metterlo di buon umore.
Ma la ragazza davvero non c'è la faceva, si sentiva come intrappolata in un grosso vortice, in un buco nero che la impediva anche sono di provare a muoversi per uscire, e lei aveva abbastanza forza da provarci ma non da riuscirci.
Finché un giorno decise di uscire dalla sua stanza, di sua spontanea volontà, e ciò stupì tutti. I ragazzi pensavano che fosse un buon segno, che era un inizio e che si stesse riprendendo, e non avevano torto. Quella notte Charlie aveva sognato suo fratello.


Due ragazzi, un ragazzo ed una ragazza seduti su un prato. Entrambi biondi, entrambi bellissimo, entrambi felici... I due si stavano abbracciando, lei era seduta sulle gambe del ragazzo e lo accarezzava come se non desiderasse altro dalla vita.
"Non mi abbandonare, ti prego" disse lei appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
"Non ti ho abbandonato, mi hanno preso" rispose lui.
"Torna" insistette la bionda
" Non posso Charlie. Ormai sono qui" disse lui
"Allora rimango con te. Ti prego Chris voglio stare con te, fammi rimanere" lo supplicò
"No, tu devi stare con gli altri. Non puoi stare qui, devi riprendere la tua vita e viverla. Fallo anche per me" concluse il ragazzo. Le diede un bacio sulla fronte abbracciandola per l'ultima volta e poi andò via.




"Sei davvero uscita da quella stanza... E sei vestita ?" Chiede Louis sorridendo incredulo
"Già" rispose lei andandosi a sede in cucina "ho fame" disse guardando Harry ai formella che la osservava incredulo. Il riccio sorride per poi cucinare dei buoni pancake per la sua migliore amica.
Charlie si sentì stretta da dietro e vide Niall che le sorrideva a 325 denti. Lei ricambiò il sorriso e poi mangio i pancake che Harry le aveva appena servito.
Appena finito trascinò Harry fuori, aveva bisogno di parlargli.
Arrivati sul retro della casa si sedettero sul dondolo e Charlie iniziò a parlare.
"Harry... Tu" prese un gran respiro prima di continuare "tu sei il mio migliore amico e io... Io ho bisogno di te. Ho bisogno di parlare con te, di raccontarti di come mi sento, perché non ce la faccio più. Ho bisogno che tu mi aiuti" lei Charlotte Foster aveva chiesto per la prima volta in 19 anni aiuto ad Harry.
Il ragazzo rimase a bocca aperta, sapeva che non era da lei, e se gli aveva chiesto una cosa del genere significava che ne aveva davvero bisogno.
"Come hai detto tu sono il tuo migliore amico, e ti aiuterò" disse lui abbracciandola come non aveva mai fatto prima d'ora.
"Harry i-io mi sento vuota. Dentro di me girano solo un mucchio di foglie" disse fermandosi.
"Foglie?" Chiese il ragazzo
"Si, foglie. Foglie mosse dal vento che mi girano nello stomaco, e quando penso a... A... A Chris" disse il nome del fratello con una difficoltà estenuante " quando penso a lui, le foglie si trasformano in grosse e affilate forbici che tagliano tutto ciò che trovano e... Mi stanno distruggendo Harry. Non ce la faccio" disse accasciandosi.
"Ogni volta che penso a lui le forbici diventano sempre più affilate e fanno sempre più male" concluse
Harry non sapeva davvero cosa fare, in quel momento poté solo accarezzare la testa dell'amica accasciata sulle sue gambe.
Lui stava già male di suo, ma vedere Charlie in quello stato lo faceva sentire peggio.
E anche Charlie a edere Harry in quello stato, per lei, si sentì ancora peggio.
E fu proprio li, in quel momento che decise di dover fare qualcosa.
Vedere Harry distrutto, era orribile e fu per lui che di convinse di tornare a vivere davvero. Per lui e per ciò che gli aveva detto il fratello in sogno. Fu per lui che tornò a sorridere. Anche se dentro moriva lui non doveva saperlo. Harry doveva essere convinto che Charlie fosse tornata la stessa di sempre, non doveva avere nessun sospetto che la ragazza in realtà stava morendo dentro.
Per Harry era tornata la stessa ragazza di prima, la stessa ragazza sorridente.
Sorrideva al mondo per non mostrare la sua paura e la sua insicurezza. Sorrideva al mondo per non mostrare il suo dolore. Sorrideva al mondo perché era l'unica cosa che le era rimasta da fare.

Ma questo nessuno lo sapeva.


Erano passati due mesi da quando Charlie aveva iniziato la sua recita, e anche se continuava a stare male in realtà un po' so era ripresa. Nella sua recita si era autoconvinta che stava bene, e questo stava funzionando sul serio, si sentiva davvero meglio. Non si sarebbe mai aspettata ne una recita l'avrebbe aiutata davvero, ma ora lo sapeva. La vita nella casa era tornata la stessa di prima, Harry ed tornato a dormire con lei. Louis era il solito buffone che tutti adoravano, Liam era felice nel vedere Zayn bene, visto che anche lui si era ripreso e Niall era felice che tutto si stesse aggiustando, perché lui sapeva che in fine le cose sarebbero andare meglio, serviva solo tempo, perché come diceva lui: è tutto basato sul tempo.


Un giorno arrivò una telefonata dalla Scozia, era Sarah che voleva avvertire Charlie che il bambino era nato, e che sarebbe tornata a Londra il mese dopo, per un paio di giorni con i suoi genitori.

Quando Sarah tornò a Londra, era davvero cambiata. Era una ragazza di 24 anni con la vitalità di un 90enne, era spenta. Aveva perso suo marito e ora si ritrovava con un bambino piccolissimo da curare. Ma anche lei aveva deciso di lottare e stava facendo di tutto per lei stessa e per il suo bambino.
Trascorsero una giornata bellissima insieme, i ragazzi giocarono con Lindsay, così si chiamava il bambino, e Sarah e Charlie fecero una bella chiacchierata. Ognuna raccontava all'altra come stava andando la loro vita, Sarah fu del tutto sincera. Raccontò a Charlie anche come si sentiva e cosa provava , parlo di Chris anche se con difficoltà. Invece Charlie le raccontò solo di cosa accadeva nella casa, ma non le disse come si sentiva lei. Non lo aveva mai fatto e non era il suo genere. Una sola volta che ci aveva provato aveva visto il suo migliore amico distrutto e non aveva nessuna intenzione di riprovarci. Charlie dopo aver parlato che Sarah andò in salotto con i ragazzi e giocò tantissimo con Lindsay. Quel bambino era la fotocopia del padre da bambino e ciò spingeva Charlie a giocarci, si affezionò subito a quel bambino. Sarah rimase a Londra solo per 2 giorni e poi dovette andare via.

La vita in quella casa tornò la stessa di prima, tutti andavano avanti.a nessuno sapeva che Charlie non andava avanti come loro, no… lei sopravviveva.

* *
POV's Charlie
"Charlie... Sveglia" dice una voce.
Apro gli occhi per ritrovarmi il volto di Liam che mi sorride. Il ragazzo si siede sul letto e inizia a parlare.
"Avevamo pensato... Io e Niall... Se ti avrebbe fatto piacere venire a fare la spesa con noi" dice Louis. So che è un idea di Niall, ma che non ha avuto il coraggio di venire a chiedermelo di persona. Lui vuole che io esca un po'... Che mi rilassi e mi diverta. Uscirò, ma lo farò per lui. Non voglio che qualcuno pensi che io sto male. Non voglio che qualcuno si accorga che non vivo più. Non voglio che qualcuno si accorga che sono morta dentro. Mi stampo un sorriso sul viso e accetto la proposta di Louis. In poco tempo sono pronta e mi ritrovo in macchina con Louis e Niall, diretti verso il centro commerciale.
Quel giorno si divertirono tanto, e Charlie rise per davvero. Fecero la gara con i carrelli e andarono a finire addosso a una signora che furiosa andò a chiamare il direttore. Loro pagarono il tutto in fretta e furia e scapparono, con le guardie alle costole che dicevano di fermarsi.
Charlie rideva come non faceva da tempo, Louis e Niall non poterono fare altro che essere felici e fieri del lavoro che avevano fatto.
"Dovremmo rifarlo... Tra un po'" disse Charlie ancora ridendo
"Ditelo che Louis ha le idee migliore. Su ditelo" disse il ragazzo indicandosi
"Lou... Sei il migliore" rispose la ragazza mettendogli una mano sulla spalla.
I ragazzi tornarono a casa e si misero a tavola.
"Ragazzi io non ho fame, vado di sopra" disse Charlie dirigendosi verso la porta. Ma fu presa per un braccio da Harry che la trascinò verso di se
"Charlie sei dimagrita tantissimo. Devi mangiare" disse il ragazzo
"Harry ho detto che non ho fame" disse lei arrabbiandosi e andando via.
"Non andare via mentre stiamo parlando" strillò lui rincorrendola sulle scale e bloccandola.
"Ah si? E perché?" Disse lei
"Harry se non ho fame non mangio, e se non mangio sono sempre fatti miei" disse salendo altri due scalini.
Ma Harry la bloccò di nuovo e le urlò contro "Se non mangi sono anche fatti miei che stai male e devo prendermi cura di te"
"Devi?" Disse "quindi lo fai per dovere, non per volere?" Chiese ancora più arrabbiata.
"No, lo faccio perché a te ci tengo. Quindi fu ora scendi e mangi qualcosa" disse lui trascinando la giù per un polso.
Ma Harry non aveva intenzione di lasciarla, e più lei si divincolava più lui stringeva la presa sul suo polso.
"Harry, lasciami subito. Mi stai facendo male." urlò lei cercando ancora di divincolarsi.
"Tu fai quello che dico io,Charlie. Sta zitta e scendi"
Charlie lo spinse ma lui stinse ancora di più il suo polso, se possibile. Charlie sentiva che il povero polso si sarebbe spezzato. Gli diede uno schiaffo con la mano libera e fu solo allora che lui la lasciò. Lei subito prese il suo polso e lo massaggio. Le faceva malissimo ed era rosso.
"Sai cosa?"disse lui "la vita è la tua e se non mangi da 3 giorni e vuoi morire fatti tuoi" le sbraitò contro.
Lei si girò a guardarlo con le lacrime agli occhi, soprattutto per l'ultima parte della sua frase.
"No, Charlie io non volevo..." Disse Harry rendendosi conto di ciò che aveva detto, ma la ragazza stava già correndo di sopra.
Tornò a tavola dove erano rimasti gli altri immobili sentendo la discussione.
Harry prese il suo piatto e lo sbatté sulla tavola prendendo una forchettata, che non fu mai messa in bocca poiché la discussione di poco prima gli aveva fatto chiudere lo stomaco. Lanciò la forchetta nel piatto e sbuffò, sbattendo poi un pugno sul tavolo. "Mi è passata la fame" disse alzandosi sotto lo sguardo preoccupato degli altri.
Gli altri finirono la proprio pasta in poco tempo e Louis si alzò per andare a parlare con il suo amico.
"Harry" disse scendendosi al suo fianco "non le hai detto una bella cosa. Ha bisogno di te ora e tu..." Disse Louis
"Lou, lo so. Gli ho urlato contro anche se so che lei lo odia. E le ho stretto il polso in maniera disumana, non mi stupirei se si fosse spezzato" disse tenendosi la testa "ma Louis ho davvero paura per lei. È dimagrita tantissimo e io so come vanno a finire queste cose, e lo sa anche lei" disse affranto.
"Vuoi dire che in passato ha avuto problemi alimentari?" Chiese Louis sbalordito
"No. Non lei... Io" sospirò Harry "ho avuto dei problemi alimentari e lei mi ha aiutato a venire fuori, con dolcezza. E io ora la tratto così... Sono un c-"
"Cretino" disse una voce alle loro spalle.
Harry si girò e vide Charlie diretta in cucina. Si alzò e andò a parlare con lei.
"Charlie davvero io non volevo" disse supplicandola.
Lei prese del ghiaccio e lo mise sul polso che lui, qualche ora prima gli aveva stretto.
"Ok" disse lei
"Ok?" Chiese Harry stupito
"Harry so cosa significhi per te non vedermi mangiare, so che sei preoccupato. So che tu hai iniziato esattamente come me, ma non puoi costringermi a mangiare se non ho fame"
"Lo so" disse Harry "e mi dispiace" si affrettò ad aggiungere.
"Mi fai vedere il polso?" Chiese subito dopo. Lei allungò il braccio e vide ciò che lui stesso aveva fatto, un enorme ed orribile livido.
"Charlie io..." Disse dispiaciuto. La ragazza riprese il braccio e lo guardò più passava tempo e più il livido diventava rosso. Harry prese del ghiaccio e della pomata, e lo applicò sul polso della ragazza.
"Io esco" disse Charlie uscendo senza nemmeno dare il tempo di chiedergli dove andasse.
Zayn la seguì senza che lei se ne accorgesse. Il ragazzo aveva un cattivo presentimento e sperava di sbagliarsi, ma per sicurezza decise di seguire Charlie.

Charlie camminava per le strade affollate di Londra con sguardo perso. Sembrava una di quelle ragazze trasferitesi dall'estero in cerca di fortuna ma che avevano trovato solo sfortuna. E in un certo senso si sentiva così. Lei si era trasferita a Londra per iniziare una nuova vita, ma non era andata tanto bene.
Aveva camminato così tanto immersa nei suoi pensieri che si era persa. Si ritrovò in una stradina solitaria, allora decise di tornare indietro, ma quando si girò si trovò faccia a faccia con...
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Zayn in ospedale


Charli quando Chris muore


Harry e il cibo



saaaaaaalve guys, mi scuso per il ritardo ma ho avuto da fare e non ho trovato il tempo. In realtà il capitolo era pronto già la settimana scorsa, ma non mi convinceva, quindi ho apportato delle modifiche. ora vi saluto ciau :)

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***



Aveva camminato così tanto immersa nei suoi pensieri che si era persa. Si ritrovò in una stradina solitaria, allora decise di tornare indietro, ma quando si girò si trovò faccia a faccia con Zayn.
"Ma sei scemo? Mi hai fatto venire un colpo" disse con una mano sul cuore.
"Scusa... Ti stavo solo seguendo" disse Zayn alzando le spalle.
"Perché?" Chiese lei
"Perché hai un aspetto orribile, sei dimagrita e mangi pochissimo… so come ti senti e voglio aiutarti" disse lui "non volevo farlo a casa, così quando ho saputo che uscivo ho colto l'occasione. Mia sorella non è morta, ma è in coma, all'inizio sono stato malissimo e nessuno è riuscito a tirarmi su, non voglio che tu resti sola come me, voglio aiutarti" disse serio.
Charlie aveva le lacrime agli occhi, non sapeva cosa dire, così annui e si avvicinò abbracciandolo.
"Grazie" sussurrò poi al suo orecchio
"Ehm Zayn..." Disse poi "io mi sono persa, tu sai tornare indietro?" 
"Certo, vieni" 
Arrivarono su una grande strada affollata, piena di magazzini.
"Vuoi fare shopping?" Chiede Zayn a Charlie
"Solo se anche tu compri qualcosa" 
"Io ci sto" rispose il ragazzo entrando in un negozio, seguito subito da Charlie.
Girarono tutti i negozi di quella strada, Zayn aveva comprato una  maglia nera. 
"Che ne dici di questi?" Chiese Charlie uscendo dal camerino.
Aveva preso un pantalone, una giacca con delle borchie sulle spalle e degli anfibi, tutti in pelle. 
"Wow, sembri... Aggressiva?" Chiede più a se stesso "beh sei stupenda" lei sorrise e decise di comprare tutto.
"Che ne dici se cambiano un po' il look dei capelli?" Chiese Zayn una volta usciti dal negozio
"Lo cambi anche tu?" Chiese lei
"No, i miei capelli non si toccano. Dai perché non ti fai mora?" Disse lui scherzando.
"Ok" disse la ragazza
"Davvero? Non ci credo" disse lui
"Beh portami da un parrucchiere e vedrai" rispose la ragazza.
E così fecero. Zayn la accompagnò  dal parrucchiere e dopo un paio di ore di ritrovò d'avanti una nuova Charlie.
"Oddio, non credevo lo facessi davvero" disse lui sbalordito. Trovava Charlie magnifica con quei capelli, lui la trovava magnifica sempre, ma vestita in quel modo e con quei capelli, beh lo faceva andare davvero in tilt.
"Beh ho visto un camerino e ho chiesto se potevo cambiarmi e ho deciso di mettere investiti che abbiamo comprato" disse ridendo all'espressione stupita che aveva Zayn.
"Beh anche io a casa ho un pantalone e una giacca di pelle, e ho anche gli stivali" disse lui "ora andiamo a casa e li metto, così vediamo chi è più sexy" disse trascinando Charlie che rideva.
Arrivarono a casa e bussarono, ma la casa era vuota, così Zayn prese le chiavi e aprì la porta dicendo a Charlie di rimanere giù, e fece una corsa di sopra.
Charlie si guardò intorno e vide la cassetta delle chiavi aperta, si avvicinò per chiuderla, ma una chiave attirò la sua attenzione, era la chiave della motocicletta rossa di Chris. La prese e la guardò, si era persa nei suoi pensieri quando un colpo di tosse la distrasse. Si girò e vide Zayn vestito come lui, l'unica differenza era che lui non aveva le borchie sulla giacca.
"Beh sembriamo fratelli" disse Zayn ridendo.
"E guarda cosa ho preso" continuò avviando dalla tasca le chiavi della sua motocicletta.
"E guarda cosa ho preso io" disse Charlie cacciando dalla tasca le chiavi della moto del fratello.
Avevano avuto la stessa idea.
"Beh con questo abbigliamento possiamo permetterci una bella corsa in moto, conosco una pista stupenda, ed è chiusa il giovedì"
Disse Zayn. 
"Ma oggi è giovedì..."
"Appunto, andiamo a prendere la tua moto e andiamo" disse Zayn già diretti reso il garage.
Charlie chiuse la porta e raggiunse Zayn sulla moto, diretti  ad un parcheggio vicino, dove Harry aveva messo la moto.
Quando Charlie la vide per poco non le veniva un colpo, le venivano in mente le scene della sera in cui Chris fu sparto, a stento tirò indietro le lacrime e sali su quella motocicletta rosso fuoco che ormai era sua.
"Seguimi" disse Zayn dirigendosi verso la pista.
Si guardarono e poi iniziarono a sfrecciare su quella posta vuota. 
Charlie adorava il rumore della motocicletta, e l'odore di gomma bruciata, i segni che lasciava sull'asfalto, i capelli mossi dal vento, amava sfrecciare sulle piste a velocità inaudite. Tutto ciò la faceva sentire viva, sentiva l'adrenalina crescere in se, e più l'adrenalina cresceva più lei si sentiva viva e più aumentava la velocità. In quel momento era felice, sentiva il vento sbattere contro, ma non le interessava perché adorava quella sensazione. Zayn amava vederla correre, capiva come si sentiva perché era la stessa cosa che provava lui, e sapeva che lei era felice. Iniziò anche lui a correre alla stessa velocità di Charlie, sentiva anche lui l'adrenalina e il senso di pericolo crescere e si sentiva anche lui vivo. Fecero tantissimi giri, fino a quando non si resero conto che si stava facendo tardi. 

Harry era preoccupatissimo, erano circa le 9 di sera e Charlie non era ancora tornata, le aveva fatto 300 chiamate, ma lei non lo aveva mai risposto. Camminava su e giù  per la casa mettendo ansia anche agli altri che avevano iniziato a preoccuparsi. Improvvisamente un rombo di una moto li fece sobbalzare, uscirono tutti di casa e videro due moto.
I ragazzi che le guidavano scesero e si tolsero i caschi.
"Ehi Zayn, hai trovato la ragazza adatta?" Disse Loyis vedendo la ragazza vestita uguale al moro.
Harry gli fece un'occhiataccia e si rivolse al ragazzo.
"Oddio Zayn hai visto Charlie" chiese Harry senza pensare alla ragazza che era appena scesa dalla moto.
Tutti stavano ancora ridendo per ciò che aveva appena detto Louis ma si ammutolirono di colpo quando la ragazza parlò.
"Ehm Harry..." Disse.
Il ragazzo si girò di colpo, squadrando da capo a piede Charlie, che per lui era totalmente irriconoscibile.
"Cosa accidenti hai combinato ai capelli?" Chiese Harry sconvolto per l'assenza del biondo platino della ragazza.
"Ecco... Zayn mi ha accompagnato a tingerli..." Disse Charlie superando tutti ed entrando in casa, sapeva che Harry non l'avrebbe presa bene, per certi versi sembrava suo padre. Non gli faceva fare niente, era sempre attento a che non le succedesse niente e cercava sempre di non farla uscire da sola.
"C'è diavolo ti sei messa? Ma dico sei impazzita?" Sbraitò Harry entrando in casa seguito dai ragazzi.
Zayn fece un passo in avanti raggiungendo Charlie e si intromise
"Andiamo Harry ha solo cambiato in po' look, infondo se così vuole vestirsi che male c'è?"
"Zayn ma l'hai vista? Capelli scuri vestiti di pelle..." Disse Harry ancora scandalizzato per il nuovo aspetto dell'amica.
"Harry ho sono cambiato il colore dei capelli. E il vestito l'ho comprato per andare in moto. Io e Zayn siamo andati su una pista" disse Charlie cercando di farlo calmare, ma peggiorò solo le cose.
"Su una pista? Ma ti sei bevuto il cervello?" Disse a Zayn "Portare Charlie su una pista è come portarla ad uccidersi. Non sa fermarsi" disse Harry esasperato
"E anche se fosse? A te che importa? Ho 19 anni e so badare a me stessa, mi vesto come voglio e vado dove voglio con chi voglio" disse Charlie girando le spalle e andando in camera.
I ragazzi erano rimasti tutti immobili senza dire una parola.
"Harry è un periodo difficile per lei. Lasciala fare ciò che vuole, è grande e può prendere le sue decisioni" disse Zayn
"È proprio perché sta attraversando un periodo duro ho paura che possa commettere delle sciocchezze"
"Harry non significa che perché tu ti sei dato alla pazza gioia lo farà anche lei. E poi ci sono io" disse Zayn alzando il tono di voce.
"Che significa alla pazza gioia? Lo so non sono stato intelligentissimo a fare ciò che ho fatto e perciò non voglio che lei faccia i miei stessi errori" 
"E non li farà" disse Zayn "ma devi lasciarla fare ciò che vuole" concluse
"Ma hai visto come era vestita?" Disse Harry spostando poi gli occhi sugli abiti di Zayn che fino a quel momento non aveva notato.
Fu in quel momento che scoppiò, la sua mente vagò verso idee improbabili che sono un ragazzo geloso e innamorato riuscirebbe a pensare.
"Ah beh ora ho capito" disse Harry facendo un giro su se stesso "si è tinta i capelli e ha iniziato a vestirsi come te, tu la appoggi perché è il tipo di ragazza che ti fa impazzire a tra poco vi metterete insieme e vi ritroverò a farlo su una motocicletta in garage. Mi vuoi rubare la ragazza" constatò infine.
"Ma sei impazzito? No dico ma ti senti? Charlie ama vestirsi così, sai il suo animo ribelle. Sai che ama il rischio e le moto. E io non voglio rubare niente a nessuno. La appoggio perché la capisco. E se tu fossi un vero amico lo capiresti." Disse Zayn spruzzando rabbia da tutti i pori.
Liam capì che la cosa sarebbe degenerata di li a poco, così decise di intervenire.
"Ragazzi è tardi, siamo stanchi e affamati, andiamo a mangiare" disse il ragazzo calmando le acque.
"Vorresti insinuare che io non sono un buon amico?" Disse Harry ignorando Liam "io sono il suo migliore amico. E sono anche uno dei tuoi amici più stretti, o almeno questo era ciò che credevo fino ad ora." 
"Se fossi davvero mio amico sapresti che non ruberei mai la tua ragazza, o la ragazzi di cui è innamorato  un mio amico . L'ho già fatto una volta e ho giurato di non farlo più e ho intenzione di mantenere la promessa. E se fossi il suo migliore amico sapresti che non si fa influenzare e che quello è il suo vero stile." Sputò tutto d'un fiato "io non ho fame" disse poi rivolto a Liam salendo velocemente le scale.
Entrò nella sua stanza facendo sobbalzare Charlie che era nella stanza accanto. Aveva ascoltato tutta la conversazione, e sentire i due gridarsi contro in quel modo le aveva fatto venire le lacrime agli occhi, e le cose che aveva detto Harry, beh quelle non se le aspettava proprio. Davvero credeva che si era vestita così per fare colpo su Zayn? Non poteva crederci. Si mise il pigiama e andò in bagno a lavarsi i denti. Si chiuse li dentro per circa una mezz'ora. Era seduta per terra dietro la porta, immobile e immersa nei suoi pensieri, quando la porta si spalancò e spuntò la testa di Zayn.
"Che ci fai li a terra?" Chiese perplesso
"Sono caduta" si affrettò a rispondere.
Zayn le diede una mano e la aiutò ad alzarsi. 
La ragazza uscì dal bagno e andò nella propria camera, ma si scontrò con Harry.
Il riccio la squadrò a lungo entrando poi in camera senza degnarla di una sola parola. Lei entrò furiosa nella stanza e chiuse la porta, prese poi la chiave e fece finta di lanciarla dalla finestra.
"Ma sei impazzita?" Disse lui affacciandosi alla finestra alla ricerca delle chiavi
"No tu sei impazzito" rispose la ragazza "Dire quelle cose e... Anzi pensare quelle cose... Credi davvero che mi vestirei così solo per fare colpo su Zayn? Ti ricordi quando eravamo piccolo e io fantasticavo sui pantaloni di pelle che vedevo alle ragazze dei telefilm? Ti ricordi quante volte li ho cercati? E adesso te ne esci dicendo che mi sono vestita così per Zayn... Se volessi Zayn andrei di la e me lo prenderei punto fine della storia. Non cambierei nulla" disse furiosa.
"Allora perché sei ancora qui? Vai da lui e divertiti!" Rispose lui altrettanto arrabbiato.
"Non ci vado perché non voglio lui, Harry." Sospirò "sei un idiota" disse infine prendendo la chiave dalla tasca e aprendo la porta.
"Davvero credi che mi piaccia Zayn?" Chiese la ragazza.
"Me lo avresti detto?" Chiese lui
"Non si risponde ad una domanda con un altra domanda" replicò Charlie 
"Non mi hai risposto" disse lui
"Nemmeno tu"
"Sinceramente non credo che mi diresti che ti piace qualcuno" 
"te lo direi, sei il mio migliore amico, sempre e comunque, e Zayn non mi piace" disse infine la ragazza. Prese un cuscino e uscì dalla stanza e chiuse la porta sussurrando qualcosa che Harry non riuscì a capire.
Charlie andò in salotto, appoggiò il cuscino sul divano e si sdraiò coprendosi con una coperta, dopo 10 minuti prese sonno.

Una bimba bionda di 5 anni e una ragazzina di 14 si tenevano per mano.
Charlie era appoggiata alla sua motocicletta, aveva i capelli castani e i pantaloni di pelle e gli stivali con le borchie.
"Mi piacciono le tue scarpe" disse la più piccola avvicinandosi
"A me piacciono i pantaloni" disse la ragazzina.
"Li ho cercati ovunque ma non riesco a trovarli, dove li hai comprati?" Chiese dopo
"Non ricordo, li ho comprati con un amico, posso chiedere se lui lo ricorda" rispose Charlie
"Al mio ragazzo non piacciono" disse tristemente "prima dice che gli piaccio perché sono 'ribelle' poi quando cerco quei vestiti dice che sono orribili e si arrabbia... Capisco che sono troppo piccola ma quando mi farò grande sarò proprio come te" disse infine 
"Anche io" disse la bambina
Charlie annuì e sorrise "anche al mio migliore amico non piace come mi vesto... Abbiamo anche litigato"
"È brutto, fate pace" disse la bambina avvicinandosi e allungando la mano.
Charlie la prese in braccio e sorrise "è vero" aggiunse poi
"Noi dobbiamo andare al parco, ci accompagni?" Chiese la ragazza
"Si" rispose Charlie avviandosi con loro verso il parco.
"Li" disse la più piccola indicando un bambino biondo
Charlie mise a terra la bambina e si avvicinò al bambino.
"Harry?" Chiese 
Il bambino alzò la testa e la salutò con la mano.
"Io devo andare dall'altro lato disse indicando un ragazzo riccio" disse la ragazzina 
"Ma anche quello è Harry" disse Charlie confusa
"Si" sorrise la ragazzina
"Ma... Tu... Tu sei me giusto?" Chiese Charlie "e anche la bimba" disse guardando meglio la ragazzina che aveva davanti che gli sorrise e le fece l'occhiolino avvicinandosi a quello che doveva essere Harry a 14 anni.
"Ah" disse poi la ragazzina "però io i capelli li preferisco biondi" poi la saluto andando via definitivamente.

"Charlie" si sentì chiamare. Si guardò intorno ma non vide nessuno, fino a quando non notò due ragazzi in lontana e decise di avvicinarsi.
Uno era immobile e sorrideva, aveva i capelli ricci e gli occhi verdi e aveva la stessa età di Charlie
"Harry" esclamò subito dopo
Poi guardò l'altro ragazzo, non riusciva a riconoscerlo, era come se il volto del ragazzo cambiasse e si muovesse di continuo. Si avvicinò incuriosita, amava le cose strane e incomprensibili, amava dare una propria soluzione ad ogni cosa, più si avvicinava e più si rendeva conto che il volto cambiava a maggiore velocità, si giro verso Harry e vide che il suo sorriso stava scomparendo, più lei si allontanava e più il sorriso del ragazzo spariva.
Così decise di fermarsi, odiava vedere Harry triste.  Si guardò intorno spaesata e si ritrovo dietro la bambina e Harry piccolo e la ragazzina con Harry ragazzo.
"Quella ragazza ti somiglia" disse Harry alla ragazzina
"Già" disse lei
"Che devo fare?" chiese Charlie
"Perché quel ragazzo non ha la faccia? Mi fa paura" disse la più piccola facendo un passo indietro 
"Già" disse la più grande "Harry è stabile, c'è sempre. Anche se le sorprese sono belle" disse
"Charlie tu preferisce sapere le cose o preferisci le sorprese?" Chiese la bambina 
"Dipende" rispose
"Da cosa?" Chiese la più grande
"Dall'occasione" rispose Charlie
"Io preferisco sapere le cose" disse la più piccola
"Anche io" disse la ragazzina
"Harry è il mio migliore amico" disse la più piccola
"Ed è anche il mio ragazzo" 
Charlie si riavvicinò ad Harry e vide che gli stava tornando il sorriso.
Si dimenticò di tutto ciò le la circondava, vedeva solo Harry, il suo sorriso e i suoi occhi.
Gli sorrise ed Harry la abbracciò.



Aprì gli occhi e si ritrovò sul divano, ma aveva la mano incastrata e non riusciva a muoverla girò un po' la testa e vide Louis sdraiato sul divano affianco a lei.
Lui si girò, fece un salto e cadde dal divano.
Charlie iniziò a ridere 
"C-che ci fai qui?" Chiese stordito
"Io ho dormito sul divano, tu che ci fai qui?" Disse lei curiosa
Lui si guardò intorno e poi si diede una manata in testa
"Stanotte sono sceso a ere e ti ho visto da sola sul divano, credevo fossi sveglia e mi sono sdraiato per parlarti, sono stato un ora a parlare, poi mi sono reso conto che stavi dormendo..." Disse imbarazzato
Charlie iniziò a ridere senza sosta seguita a ruota da Louis.
"Che ora è?" Chiese lei quando si riprese un po' 
"Le 11" disse lui guardando l'orologio appeso alla parere del salotto "vuoi la colazione?" Chiese lui
"Si, ho fame" rispose Charlie seguendo Louis che nel frattempo si era avviato in cucina.
"Pancake?" Chiese
"Si" disse Charlie salterellando "li amo, li amo, li amo" disse girando su se stessa e andando a sbattere contro Liam 
"Mi ami?" Chiese lui ancora mezzo addormentato
"No, amo i pancake" disse lei sedendosi a tavola.
Liam prese le posate e si andò a sedersi accanto a Charlie, appoggiando poi la testa sul tavolo.
"Hei" disse Charlie appoggia dogli una mano sulla spalla "stanotte non hai dormito? Sembri uno zombie" disse.
"No, e per colpa tua" disse Liam "Harry è stato tutta la notte sveglio a lanciare la pallina contro il muro" disse lui
"Beh allora è colpa sua" disse Charlie ritirando la mano dalla spalla del ragazzo e girandosi verso Louis, che stava portando in tavola i pancake.
"Hei, guarda che lo so che non è colpa tua, scherzavo" disse Liam abbracciando la ragazza.
"Fi cerfto" disse Charlie con la bocca piena.
In 3 minuti aveva già finito la colazione e aveva iniziato a rubare dei pezzi dal piatto di Liam.
Che alla fine le aveva dato il suo piatto esausto.
"Mi fa male il collo" disse Liam accarezzandosi il collo " e devo pure lottare per mangiare, dopo aver fatto una nottataccia" disse guardando Harry che era appena entrato in cucina. Alle sue spalle c'erano Zayn e Niall anche loro ancora addormentati.
"Ma io ho fame" disse Charlie guardando Liam con aria innocente, e lui le fece una smorfia alzandosi dal tavolo e andando in camera sua.
Charlie finì anche la colazione di Liam e accese la Tv
"Buongiorno" disse Zayn 
"Ma tu dei qui da almeno dieci minuti" disse Louis 
"Si, ma non avevo detto buongiorno" disse il ragazzo alzandosi è andando in salotto, seguito da Niall che disse: "ah nemmeno io.."
Harry di alzò e andò in camera sua, senza degnare di uno sguardo nessuno.
"Gli passerà" disse Louis
"Poi vedremo se nel frattempo sarà venuta a me" disse alzandosi è spegnendo la TV.
"Comunque cosa volevi dirmi ieri?" Chiese la ragazza 
"In breve: dai tempo ad Harry, è arrabbiato e ha i suoi motivi" disse Louis
"I suoi motivi?" Chiese Charlie inarcando le sopracciglia 
"L'anno scorso Liam era innamorato cotto di una ragazza, ma lei era innamorata di Zayn, e lui non era lo stesso di ora, così non ci penso due volte e beh... Ci si fidanzò. Liam ci rimane malissimo e Harry lo consolò. Non lo ha mai perdonato per questo anche se la cosa non lo riguarda. Zayn ha giurato di non farlo mai più, anche perché è davvero cambiato e sono sicuro che non lo farebbe. Ma Harry pensa che se Zayn non si sia fermato nonostante Liam fosse il suo migliore amico, quindi come potrebbe fermarsi davanti a lui?" Spiego Louis
"Ma lo hai detto tu, Zayn è cambiato.  E poi a me non piace Zayn, è un ottimo amico e ci piacciono le stesse cose, ma solo perché abbiamo delle cose in comune non significa che dobbiamo per forza stare insieme" disse lei 
"Già beh... Vallo a dire a lui" disse Louis
"Vado a vestirmi" disse Charlie andando in camera.
Aprì la porta e si trovò Harry davanti.
"Devo cambiarmi" disse Charlie andando verso l'armadio.
Prese una tuta e andò in bagno a cambiarsi. Quando ebbe finito uscì dalla stanza senza degnare Harry di uno sguardo.
"È lei che ha torto" disse il ragazzo tra se e se, più che altro per  autoconvincersi che non aveva torto.
Harry era davvero convinto di aver ragione, credeva che Zayn fosse innamorato di Charlie e che lei ricambiasse il sentimento. Si alzò di scatto e prese il cellulare, fece una telefonata. Cinque minuti dopo staccò e decise di scendere in cucina per bere qualcosa.
Charlie era scesa in salotto andando sia sedere a fianco di Liam.
"Gli altri?" Chiese
"Sono usciti" rispose lui 
"Mi fa male il collo, e anche la schiena e le spalle" continuò lamentandosi. "E dal momento che è colpa tua devi farmi un massaggio" disse Liam.
"Fattelo la fare da Harry" rispose lei mettendo il broncio
"Ti prego" disse mettendo il musino.
"E va bene" disse mettendosi sulle ginocchia e iniziando a massaggiare le spalle di Liam.
"Ma lo faccio solo perché hai delle belle spalle" disse sottovoce 
"Cosa?" Chiese lui perplesso 
"Niente niente" rispose Charlie rossa come un peperone.
Nel frattempo era sceso Harry ma nessuno se ne era accorto.
"Hai detto che ho delle belle spalle" disse Liam ridendo.
"Non è vero" replicò Charlie
"Si, invece" Liam si girò e la guardò cercando in tutti i modi di non ridere, ma non ci riuscì e scoppiò in una fragorosa risata, trascinando con se anche Charlie. 
"E va bene, l'ho detto" ammise infine "ora girati e fammi finire di toccare le spalle" disse ridendo
"Volevi dire di farmi il massaggio" la corresse Liam
"È lo stesso" si giustificò Charlie tornando a farsi rossa.
Harry aveva seguito tutta la scena dalla cucina, e si era reso conto di essere geloso di Charlie non solo come ragazzo innamorato, ma era geloso anche da amico. Voleva Charlie tutta per se è non riusciva a sopportare di vederla con altri, anche se in una casa di 5 ragazzi era difficile che ciò non accadesse.
Posò la bottiglia sul tavolo arrabbiato e corse di sopra, facendo sobbalzare i due sul divano. 
"E ora che ho fatto?" Disse Charlie confusa
"È geloso, Charlie. Non ci vuole un genio per capirlo." Rispose Liam
"Anche di te?" Chiese la ragazza
"È geloso di tutti, ma di ragione a te. Siamo amici, siamo tutti amici e lui dovrebbe capirlo" disse Liam sorridendole.
"Vogliamo uscire? Andiamo a mangiare al mc e poi ci facciamo un giro" aggiunse poi
"Mc? Vado a vestirmi" disse Charlie correndo in camera, mentre in lontananza sentiva la fragorosa risata di Liam.
Entrò di nuovo senza degnare il riccio di uno sguardo, si vestì velocemente ed uscì. Ormai non facevano altro che ignorarsi, si ritrovò costretta a pensare.
Tornò in salotto e si guardò intorno, ma di Liam non c'era nemmeno l'ombra. 
'Sarà andato a cambiarsi' pensò sedendosi su una delle poltrone. 
Chiuse gli occhi e si ritrovò a pensare alla situazione in cui si trovava. Non riusciva a capire come Harry potesse essere così testardo. Lui era il suo migliore amico, se non la capiva lui... chi poteva farlo?
"Charlie" disse una voce dietro di lei, la ragazza si girò e vide Liam che gli sorrideva.
"ero andato a cambiarmi" disse lui
"lo avevo pensato... andiamo?" chiese lei ricambiando il sorriso precedente
"sisi, ho già preso le chiavi. Andiamo" disse Liam andando verso la porta, seguito da Charlie.
Il viggio in macchina durò circa 30 minuti, ma a Charlie parve durare molto di meno, tra scherzi e risate erano già arrivati.
"è chiuso" disse Charlie sbalordita una volta trovatasi davanti alla porta del Mc
"è impossibile, io ho fame" aggiunse dopo facendo ridere Liam, che si beccò un occhiataccia dalla ragazza.
"Dai andiamo da qualche altra parte" disse Liam tirandola per un braccio
"No, voglio restare quì a piangere" disse lei ridendo "e se andassimo a prenderci una pizzetta?" aggiunse dopo
"si, andiamo" disse lui 
I ragazzi stavano per tornare in macchina quando Charlie sentì una voce familiare, si girò e vide qualcuno. 
"Charlotte" disse la persona a cui apparteneva la voce.
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La ragazza che avevo scelto nel primo capitolo non riuscivo a trovarla quindi ho deciso di cambiare prestavolto, per questo motivo non ho messo altre sue foto fino a questo momento. 

Chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma non riuscivo proprio a scrivere, mi dispiace. Il capitolo è abbastanza lungo, magari questo può perdonare il mio ritardo (?) 
Per quanto riguarda la storia abbiamo visto una Charlie un pò più "ribelle" appunto come si definisce lei. Harry un pò troppo geloso, e questo lo porta a litigare sia con la sua migliore amica che con Zayn. Come dice la storia Zayn una volta ha "rubato" la ragazza a Liam e questo Harry non lo sopporta e ha paura che possa succedere anche a lui. Inoltre sa che Charlie è sempre stata attratta dai tipi come Zayn, e questo gli fa ancora più paura. 
Poi abbiamo un Louis preoccupato per Harry, che prova a giustificarlo, ma sa che è impossibile con Charlie, anche perchè lei ha ragione.
Poi alla fine del capitolo vediamo che Charlie sente una voce alquanto familiare, e si convince di conoscere la persona che ha parlato, ed è così. 
Non voglio darvi nessun indizio su questa persona, ma mi farebbe piacere sapere le vostre ipotesi.
Ciauuu :)

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


I ragazzi stavano per tornare in macchina quando Charlie sentì una voce familiare, si girò e lo vide.
"Charlotte" disse il ragazzo a cui apparteneva la voce. Lei lo guardò per un attimo, prima che lui sparisse correndo via. "Liam lo hai visto?" chiese
"visto chi?"
"Il ragazzo che mi ha chiamato" rispose lei
"Charlie ci siamo solo io e te, e non ti ha chiamato nessuno. La fame fa brutti scherzi lo sai, vero? disse il ragazzo prendendola in giro
"Già" rispose lei poco convinta guardandosi intorno un ultima volta prima di dirigersi verso la pizzeria con Liam.
"Cosa prendi?" chiese Liam una volta seduti al tavolo della ppizzeria.
"Una margherita, tu?"
"anche io" disse lui. Dopo pochi minuti giunse la cameriera a prendere le loro ordinazioni e in me che non si dica i due ebbero la loro margherita fumante.
"è squisita" disse Charlie con la bocca piena e il naso sporco di pomodoro.
"Si, vedo che anche il tuo naso lo apprezza molto" disse lui ridendo Lei prese il fazzoletto e si pulì il naso "tolto?" chiese dopo
"No" disse lui
"ora?"
"No"
"ora?
"Nemmeno"
"ma cosa è colla?" chiese lei esausta
"No è che stavi pulendo da un altra parte" disse lui continuando a ridere, poi prese il fazzoletto e pulì la macchiolina di salsa. "Grazie" disse lei
"Vuoi sentire una barzelletta?" chiese lui
"No" disse lei Ma il ragazzo la ignorò e iniziò a dire una sfilza di barzellette.
"No, ti prego" rispose lei ridendo per il cattivissimo senso dell'umorismo di Liam
"Ma quante ne sai?" disse lei
"Troppe, se vuoi continuo" disse lui mettendo in bocca l'ultimo morso di pizza.
"No no, grazie" Dopo un paio di minuti i due pagarono il conto e decisero di tornare a casa.
"Sono già le 15:30" disse lei
"il tempo è volato, mi sono divertita, nonostante le tue squallide barzellette" disse Charlie mentre entrava a casa
"Liam ti ha detto le sue barzellette? Oh povera ragazza, sarai rimasta traumatizzata" disse Louis che aveva sentito le parole di Charlie
"Ma dai, non sono tanto male" disse Liam offeso
"No infatti" disse Charlie, ma la sua voce la tradì
"Lo so che stai scherzando" disse Liam andando a posare le chiavi della macchina, si girò e Charlie gli saltò addosso
"Ma hai sempre le spalle migliori" sussurrò all'orecchio del ragazzo, che nel giro di pochi secondi aveva iniziato a ridere. "Ma che gli hai detto?" chiese Louis quando Charli gli si avvicinò sorridendo
"La verità" rispose lei andando di sopra. Con il sorriso ancora sulle labbra entrò in camera sua e per un attimo aveva dimenticato tutto tanto da parlare con Harry. Il ragazzo era sdraiato sul letto e lei gli andò vicino andando a sdraiarsi al suo fianco.
"Hei, oggi mi è successo una cosa strana, ho visto un ragazzo che aveva un aria familiare e lui mi ha chiamato ma Liam ha detto che eravamo soli… non ti semb-" si fermò di colpo notando il sopracciglio alzato di Harry. La ragazza tossì e fece finta di niente, andando in bagno per mettersi qualcosa di più comodo. Mentre si cambiava, si ritrovò a pensare alla grande figuraccia che aveva fatto, si diede della stupida mentalmente e appena finito uscì dal bagno per andare in salotto, voleva allontanarsi il più possibile da Harry. Ma quando uscì vide che era sola, così decise di mettersi a letto, dato che era stanca, e nel giro di pochi secondi si addormentò. Quando apri gli occhi vide che la stanza era piombata nel buio, guardò l'orario dalla sveglia sul comò e vide che erano le nove, probabilmente i ragazzi non avevano ancora mangiato, dato che nessuno era andato a chiamarla. Si stiracchiò e si alzò dal letto diretta in cucina.
"Ragazzi" disse appena entrò in cucina
"Ehi bella addormentata" le andò in contro Niall tenendole la vita e dandole un bacio sulla guancia
"finalmente ti sei svegliata" disse
"Avevo un po' sonno" si giustificò lei
"Un po'?" Chiese Liam ridendo
"Vabbe dai, un po' tanto" disse la ragazza ridendo
"Hai fame?" Chiese Zayn che stava ai fornelli
"Se cucini tu no" disse Charlie
"Perché? Sono così male?" Chiese Zayn mettendo il broncio "Ehm..." Disse Charlie abbracciando Niall ignorando la domanda
"Vabbe dai ho capito, chiamate Harry" disse Zayn mollando tutto e andando a sedersi.
"Veramente... È ... Ehm... Uscito" disse Louis imbarazzato. Charlie lo osservò con un sopracciglio inarcato, sciogliendo l'abbraccio con il biondo.
"È andato... Ha detto che andava in discoteca" disse Louis girandosi e iniziando a cucinare.
"Ah... Ok" disse Charlie alzando le spalle e tornando a giocare con Niall come se non fosse successo niente. In realtà era arrabbiata, e delusa. Ci era rimasta male ed era anche preoccupata. Harry faceva sempre guai quando andava in discoteca, e in più era gelosa. Mentre ci pensava un cuscino le arrivò dritto in faccia.
"Oddio scusa, era per Liam" disse Zayn "ti sei fatta male?" Gli chiese poi.
"No no, sto bene" rispose Charlie sorridendo, anche se aveva un po' male al naso non voleva far preoccupare il ragazzo. Louis chiamò i ragazzi avvertendoli che la cena era pronta.
"Mhm pollo e patatine" disse Charlie iniziando a mangiare "ed è anche buono" aggiunse Niall.
"Si beh, ho dovuto solo riscaldarli... Stamattina è passata mamma e ha pensato di cucinare qualcosa" disse Louis sorridendo
"Hai una mamma?" Disse Charlie scioccamente "Ehm... Tutti hanno una mamma..." Rispose Louis confuso
"No, ceh si... Lo so. Solo che non avevo mai pensato alle vostre mamme" disse Charlie grattandosi il capo imbarazzata.
"Oh..." Disse Louis
La stanza piombò in uno strano silenzio, ognuno stava pensando ai propri genitori. Finirono la cena in circa mezz'ora tra una battuta ed un altra. Sparecchiarono e lavarono i piatti tutti insieme, anche se in realtà lavarono più loro che i piatti. Charlie era bagnata fradicia perché Zayn le aveva lanciato un secchio pieno d'acqua, Liam aveva i capelli pieni di schiuma perché Louis si era divertito a fargli lo shampoo con lo svelto e Liam per vendetta gli aveva messo la testa nel lavandino, mentre Zayn era scivolato sull'acqua che lui stesso aveva lanciato a Charlie, cadendo e bagnandosi i pantaloni. L'unico pulito era Niall, a cui era toccata la sorte di pulire quel macello mentre gli altri andavano a lavarsi. Charlie aveva appena finito di lavarsi ed era scesa in salotto per bere qualcosa, nel frattempo era iniziato a piovere, e lei amava il rumore della pioggia, ma odiava i tuoni.
"Perché devono fare tutto questo rumore?" Borbottò tra se e se "Con chi parli?" Gli chiese Niall
"Con nessuno" rispose dopo aver bevuto.
"Hai intenzione di dormire anche oggi sul divano?" Gli chiese Niall
"No, io vado a letto. Quando torna fatti suoi dove si mette" disse Charlie
"Se... Se vuoi puoi venire da me"
"No, davvero. Non ti preoccupare" rispose lei dandogli la buonanotte e andando in camera. Si mise a letto e si ritrovò a pensare che ultimamente si sentiva sempre stanca, infatti in pochi minuti era già nel mondo dei sogni. Quando aprì gli occhi la stanza era illuminata dalla flebile luce dell'abatjour, guardò l'orario sulla sveglia e vide che erano le 4:30.
"Non volevo svegliarti" disse Harry mentre si stava cambiando.
"Non fa niente. Sei appena tornato?" chiese Charlie
"Si" rispose lui mentre si metteva il pantalone del pigiama.
"Ok" disse la ragazza girandosi di lato e tornando a dormire.
Quando si sveglio la camera non era illuminata dalla lampada, ma dal sole. Vide che erano solo le 9 e che probabilmente i ragazzi stavano ancora dormendo. Infatti quando andò in corridoio sbirciò nelle camere di Liam e Louis e vide che stavano ancora dormendo. Scese in salotto e si sedette sul divano, non aveva tanta fame così decise di accendere la Tv per perdere un pò di tempo. Si rese conto che Harry non c'era nè in camera ne in salotto, dato che era seduta lì. Pensò che probabilmente era uscito di nuovo, oppure era andato a dormire nella stanza di uno dei ragazzi. Per circa un ora rimase seduta sul divano, a guardare la TV ma non trovò nulla di interessante, così decise di andare in bagno a lavarsi. Quando uscì vide Harry sulla soglia della stanza di Niall, probabilmente aveva dormito lì, pensò Charlie. Mentre camminava vide uscire anche Niall, che le andò in contro salutandola.
"Ciao" disse appoggiando la testa sulla spalla della ragazza e facendo finta di addormentarsi.
"Ho troppo sonno" disse poi abbracciando Charlie
"E allora perchè non torni a dormire?"
"Perchè ho fame, ovvio" rispose il ragazzo facendo scoppiare a ridere Charlie. Scesero in cucina e mangiarono velocemente latte e cereali.
"Ma Zayn?" Chiese la ragazza
"Non è in camera sua" disse Liam entrando in cucina.
"Si sarà svegliato presto e sarà andato a fare quattro passi" disse Louis alle spalle di Liam. Charlie si mise ai fornelli, ma Harry la spostò in malo modo dicendo che poteva andare a sedersi e che ci avrebbe pensato lui.
"Ok" rispose la ragazza andando a sedersi
Si sentì la porta di casa aprirsi e sbucò Zayn pieno di pacchi. Charlie subito si alzò ad aiutare Zayn e con il piede chiuse la porta.
"Ecco la principessa che va in aiuto al suo bel principe" borbottò Harry con ironia, ma fortunatamente solo Liam lo sentì e gli scoccò un occhiataccia.
"Cosa sono?" Chiese Charlie
"Sono andato nella mia vecchia casa e ho trovato questi addobbi natalizi in cantina, visto che tra un mesetto è Natale ho pensato che potessero servire" disse Zayn sorridendo
"Buon idea" Disse Louis
"Portiamoli nel ripostiglio dietro casa" concluse.
"è pronto" disse Harry dalla cucina
"Io e Liam portiamo questi pacchi fuori, voi andate" Disse Louis. Appena finirono di fare colazione ognuno andò via. Harry uscì, Zayn andò in camera sua, Liam e Louis sparirono senza motivazioni mentre Niall rimase in cucina a fissare Charlie mentre finiva di sparecchiare.
"Ehi che ci fai ancora quì?" chiese la ragazza
"Devi fare pace con Harry" rispose lui ignorando la domanda "So che ha sbagliato, ma forse dovresti andargli in contro, farlo ragionare."
"Io non vado in contro a nessuno, che si prendesse le proprie responsabilità" rispose posando tutto e andando via.
"Charlie avanti, è da bambini il vostro comportamente" disse seguendola
"Non mi importa" rispose chiudendosi in bagno
Si fece un bagno caldo che durò minimo due ore, si stava rilassando davvero. Guardò le mani e si rese conto di essere li dentro da un secolo, aveva un milione di grinze, così decise di uscire e di asciugarsi. Quando uscì erano già tornati tutti, e Liam le disse che avevano anche un ospite.
"Chi è?" chiese lei pettinandosi i capelli
"Non la conosco, è...un amica di Harry" disse imbarazzato Lei sorrise, aveva capito il piano del ragazzo, voleva farla ingelosire. Prima era andato in discoteca e solo lui sapeva cosa aveva fatto, poi portava un'amica a casa. 'Beh' pensò la ragazza 'se vuole la guerra... avrà la guerra'
"Vado a conoscerla" disse sorridendo a Liam che scuoteva la testa contrariato. Era quasi arrivata alla porta sul giardino, dove si trovava Harry, quando qualcuno bussò alla porta di casa. "Vado io" disse Charlie essendo la più vicina.
"Si?" disse aprendo la porta Non aveva ancora alzato il capo quando una voce la fece bloccare di colpo
"Signorina Charlotte Foster" La ragazza alzò la testa lentamente, e quando vide chi si trovava davanti non potè fare altro che saltargli in braccio.
"Brian" gridò nell'orecchio del ragazzo
"che ci fai quì?"
"Ti sono mancato?" disse il ragazzo stringendola forte
"Da morire" rispose la ragazza.
"Beh hai intenzione di rimanere così per il resto della vita oppure scendi?" chiese lui ridendo Charlie scese e lo fece entrare in casa.
Liam, Niall e Zayn la guardavano confusi, ma lei era troppo felice per accorgersene, solo quando Zayn si schiarì la gola lei si riprese.
"oh" disse "ragazzi lui è Brian. Brian loro sono Liam, Niall, Zayn e quellò sulle scale è Louis" disse indicandoli tutti.
I ragazzi si presentarono e Charlie spiegò che Brian era un amico che non vedeva tanto spesso a causa del lavoro di lui. "Brian è un soldato" disse lei
"Già, ma ho chiuso, sono quì per questo. Ho fatto un macello per trovarti. Prima sono andato a casa tua, ma mi hanno detto che ti eri trasferita, allora ho provato a telefonarti, ma non avevo più il tuo numero, ma non so come mai avevo quello di Chris... Ho parlato con sua moglie.. Ho saputo..." lasciò la frase in sospeso facendo intendere ciò che stava pesando "e mi ha mandato quì" disse "ecco in realtà ti ho trovata un paio di giorni fa, ero appena arrivato ma ti ho visto con il tuo ragazzo e non volevo disturbare, così sono andato via" concluse. "Il mio ragazzo?" chiese Charlie confusa
Brian indicò Liam che scoppiò a ridere subito dopo.
"Io non sono il suo ragazzo" Disse Liam seguito dalle risate di Charlie.
"Ah, Sarah mi aveva detto che ti eri traferita con ehm... Harvey" disse cambiando discorso
"Harry?" chiese Charlie
"Eh si lui" rispose grattandosi la nuca imbarazzato.
Tra Brian e Harry non era mai corso buon sangue, il riccio lo aveva sempre visto come una minaccia, una persona che gli voleva portare via la sua Charlie e in più non era mai riuscito a capire come fossero riusciti a diventare amici in meno di un mese e come fossero sempre riusciti a mantenere i contatti anche se si vedevano una volta l'anno. D'altro campo Brian odiava Harry poiché il riccio lo trattava sempre con superbia.
"Aspetta adesso lo chiamo" disse Charlie.
La ragazza si avvicino alla porta che dava sul giardino e vide Harry parlare stancamente con una biondina un po' troppo esultante. Appena Harry la notò di avvicinò alla ragazza e iniziò a sorriderle.
"Ehi Don Giovanni" gridò Charlie "vieni un attimo, c'è qualcuno che vuole vederti" poi si rivolse alla ragazza
"scusa se vi ho disturbato" disse tornando poi in salone. Quando Harry entrò e vide un ragazzo che stringeva Charlie e le dava baci sulla fronte si ingelosì e però poco non saltò addosso a quel ragazzo, quando poi di rese conto di chi era dovette appellarsi a tutto il suo buon senso per mantenere la calma. "Harry" disse il ragazzo sorridendo
"come va, amico?" Disse dandogli una pacca sulla spalla Harry trasse un enorme sospiro e sorrise
"bene tu?"
"Bene" rispose Brian
"Beh" disse la ragazza interrompendo un imbarazzante silenzio "noi andiamo di sopra. Hai molte cose da raccontarmi" disse poi rivolgendosi a Brian.
"Allora? Cosa vuoi sapere?" Chiese lui sedendosi sul letto "Come mai sei qui?"
"Sai che io sono diventato militare perché lo era anche mio padre e... Un anno fa lui... Lui è…" si interruppe riprendendo fiato per terminare la frase, ma non ce ne fu bisogno, Charlie aveva capito.
"Oddio Brian, mi... Mi dispiace" disse abbracciandolo
"Così ho deciso di lasciare tutto, ma dovevo finire prima quest'anno e appena ho finito sono venuto a cercarti, non ci vediamo da quasi 4 anni e... Beh sai che i militari non possono comunicare tanto spesso per ragioni di sicurezza" concluse lui.
"Si, lo so." "Ho saputo dei tuoi genitori e di Chris. Hai fatto bene ad andare via, e poi Harry ti vuole bene"
"Abbiamo litigato" sospirò Charlie e poi gli raccontò tutto. Gli raccontò del perché era li, di tutto ciò che era successo da quando i genitori erano morti, dei ragazzi e di come era vivere con loro, gli raccontò tutto.
"Ti preferivo bionda però" disse lui accarezzandole i capelli
"Lo so" rispose lei sorridendo
"Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati? Avevi solo 3 anni, eri all'asilo e non riuscivi ad aprire la porta perché eri troppo bassa" disse lui ridendo.
"E arrivasti tu, con la tua aria da piccolo uomo, ad aprirmi la porta. Ricordo ancora la frase che mi dicesti…"
"Se avrai ancora bisogno di un apriporte chiamami, sono in 1ªB" concluse lui la frase della ragazza.
"Si" rispose Charlie senza trattenere le risate.
"Da allora mi apristi la porta per tutto l'anno" disse poi. "Poi per il lavoro di papà abbiamo traslocato" disse lui
"e ci siamo incontrati di nuovo al tuo primo anno di liceo"
"Vuoi sapere una cosa?" Chiese lei, lui annuì.
"Quando mi hai chiesto se mi ricordavo di te risposi no... Beh in realtà mi ricordavo bene, ma ho detto no perché non sapevo che fare" disse lei imbarazzata
"Che idiota" disse lui ridendo
"Beh poi siamo stati nella stessa scuola per un anno e tu hai dovuto di nuovo traslocare"
"E ci siamo rivisti 3 anni dopo" disse lei immersa nei ricordi "L'estate più bella della mia vita" ricordò lui.
"La ragazzina più carina del villaggio seduta su una sdraio che guardava da sola il tramonto, non potevo non farle compagnia."
Disse ricordando come avevano iniziato a diventare amici.
"E poi in una settimana diventammo amici" disse "ma anche l'estate finì" concluse.
"Si ma abitavo solo ad un paio di ore di macchina, ecco perché quando potevo venivo a trovarti"
"Ma quando 4 anni fa ti sei arruolato..." Disse lei
"Lo so, ci siamo sentiti poco e niente. Ma ora sono qui, da quando è morto mio padre ho deciso di lasciare tutto, ora ho chiuso. E decido io dove vivere, cosa fare e con chi stare" disse lui accarezzandole il mento.
Charlie gli sorrise. Adorava Brian avevano un rapporto un po' strano, ma lo adoravano. Furono interrotti da Niall che li avvisava che il pranzo era pronto.
"Chi ha cucinato?" Chiese Charlie assaggiando un pezzo di roast-beef. "Mia mamma" disse Liam
"Devo conoscerla, questo roast-beef è squisito" disse ingoiando.
"Qualche volta ti porto a mangiare da lei" rispose il ragazzo sorridendo.
Poi la cucina piombò in un silenzio imbarazzante.
"Oh, ho dimenticato di fare le presentazioni" disse Harry guardando la bionda al suo fianco.
"Ragazzi lei è Caroline" disse mettendo il braccio sulle spalle della ragazza.
"Piacere" disse lei sorridendo. Tutti la salutarono con un sorriso per non sembrare scortesi, ma nessuno sapeva cosa dire. Brian abbracciò Charlie avvicinandola a lui
"beh, da quanto ho capito è la prima volta che porti la tua ragazza a casa" disse indicando Caroline.
"Oh no, lu-" la ragazza stava per dire qualcosa ma fu interrotta da Harry.
"Si" disse sorridendole. E lei lo guardò sorridendo. Harry si avvicinò alla ragazza e le diede un bacio, sotto lo sguardo sbalordito degli altri. Zayn si girò subito a guardare Charlie, che nonostante stesse morendo dentro sorrise senza far trasparire le sue emozioni. Harry si staccò e tornò a mangiare. Brian guardò l'amica e capì lo scopo di Harry, dato che lei gli aveva raccontato tutto.
"Beh" disse sorridendo "siete una bella coppia. Certo con come me è Charlie tra un po' ma... Non siete male" e si girò a guardare Charlie che aveva capito il piano di Brian, e gli sorrise scuotendo la testa.
"Te e Charlie tra un po?" Chiese Harry
"Si" rispose Charlie sorridendo poi tutti tornarono a mangiare. Finito il pranzo si trasferirono tutti in salone. Harry lanciava sguardi infuocati a Charlie che di rimando gli sorrideva avvicinandosi a Brian. "Che ne dite di vedere un film?" Chiese Louis
"Che ne dici se invece noi usciamo?" sussurrò Brian a Charlie "Si" disse lei alzandosi
"Noi usciamo, ci vediamo più tardi" disse dopo salutando tutti e prendendo il giubbotto.
Decisero di andare al parco.
"Mi vuoi dire cose sta succedendo con Harry?" Chiese lui
"Abbiamo litigato per il fatto che ti ho raccontato prima, e adesso vorrebbe farmi ingelosire"
"Beh, questo lo avevo capito e direi che ci sta riuscendo male" disse lui ridendo
"Grazie a te adesso è lui quello geloso" disse lei con un sorrisetto malvagio.
"Ma è un litigio scemo..." Disse lui
"Lo so. Facciamo qualcosa?" Chiese lei
"Che vuoi fare?" Chiese abbracciandola
"Quello che vuoi" rispose la ragazza stringendosi ancora di più.
Il resto a giornata trascorse tra risate e abbracci, e Charlie non poté non pensare ad Harry e a come si sentiva quando era con lui e a fare un paragone tra il riccio e Brian.
"Si è fatto tardi, ti riaccompagno a casa?" Chiese Brian guardando l'orologio
"Ok" rispose Charlie.
Brian accompagno Charlie a casa e poi tornò nel suo albergo. Quando la ragazza entrò in casa la trovò totalmente vuota, tranne che per Zayn steso a terra all'entrata. Entrò di corsa spaventatissima, si chinò sul corpo dell'amico e iniziò a chiamarlo.

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Scusate ancora per l'enorme ritardo :( sono stata super impegnata con la scuola, comunque spero che questo capitolo vi piaccia e vi abbia incuriosito il fatto di Zayn steso a terra e spero che continuerete a seguire la storia nonostante i miei ritardi nel pubblicarla. 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


"Zayn... Svegliati" urlò Charlie e subito il ragazzo sobbalzò 
"C-cosa? Perché urli?" chiese stordito
"Oddio Zayn che spavento" disse la ragazza abbracciandolo 
Fu in quel momento che entrarono i ragazzi che erano andati a fare la spesa. Harry posò la busta a terra e salì di sopra, mentre Liam guardava la scena confuso. 
"Ma che ci fate a terra?" chiese Louis posando le buste sul tavolo della cucina
"Non lo so, sono entrata e l'ho trovato a terra, credevo fosse svenuto ma quando l'ho chiamato mi ha risposto subito... mi sono spaventata" Disse la ragazza mentre Zayn e gli altri ridevano.
"Charlie" disse Zayn "è il mio modo di rilassarmi, quando sono solo a casa mi piace stendermi a terra" disse ridendo
"Beh non farlo più, mi hai spaventata" disse lei alzandosi aiutata dal moro.
"Io vado di sopra" disse Louis. 
Dopo qualche minuto salì anche Charlie che aveva intenzione di andare a lavarsi ma si bloccò davanti alla porta del bagno sentendo le voci di Louis e Harry. 
"Harry basta" Disse Louis con tono stanco
"Erano a terra... Che ci facevano a terra?" 
"Zayn si stava rilassando, sai come è strano quando sta a casa da solo, lei è entrata e l'ha trovato li, credeva si fosse sentito male e si è chinata per controllare. Punto fine della storia. E poi credi davvero che se fossero innamorati non si nasconderebbero? Certe volte sei proprio stupido Harry, stupido davvero" concluse Louis
Harry ci pensò per un po' "Hai ragione... sono scemo" 
"Adesso vai da lei" disse Louis avvicinandosi alla porta per uscire.
Charlie sentì i passi e subito tornò in cucina dimenticandosi di fare la doccia. 
In cucina trovò Niall che mangiava e lui le fece spazio dandole una coscia di pollo.
"Mh buona" disse Charlie
"Pensare che quando ho preso la busta mi è caduta se non era per un ragazzo che l'ha presa giusto in tempo adesso non staresti mangiando"
Charlie si mise a ridere finendo la sua coscia di pollo.
"Guarda cosa ti ho preso" disse Niall cacciando da una busta un frullato "viene direttamente da Starbucks, l'ho preso apposta per te" 
La ragazza lo ringraziò e iniziò a bere il suo frullato. 
Iniziarono a parlare del più e del meno, quando Liam annunciò che sarebbe uscito insieme a Harry e Louis dato che avevano un impegno importante, così andarono via senza dare altre spiegazioni. Niall restò con Charlie per un'altra ora poi andò in camera sua e Charlie si diresse in bagno per lavarsi. 'Harry è davvero scemo' pensò a ciò che aveva sentito prima. 
Fece una doccia veloce e uscì dal bagno con l'asciugamano addosso, dato che aveva dimenticato di prendere la sua roba. 
Entrò in camera sua e di Harry e si cambiò, decise di indossare il pigiama e si stese sul letto nonostante fossero solo le nove, ma quella sera non si sentiva tanto bene e voleva stare comoda. Dopo un po' scese in salotto e si sedette sul divano. Per qualche strano motivo si sentiva sfinita, nonostante non avesse fatto nulla.
''Ehi che fine avevi fatto?" le chiese Zayn siedendosi al suo fianco sul divano
"Mi ero stesa un po sul letto, mi sento male Zayn"  disse sdraiandosi sulle sue gambe
"In effetti sei un pò pallida"  poggiandole una mano sulla fronte "Charlie hai la febbre" disse poi preoccupato. 
"Aspetta prendo una coperta e il termometro" disse Zayn. 
Tornò in salotto e prese anche una bacinella con dell'acqua fredda e una pezza e misurò la temperatura alla ragazza, che nel frattempo si era sdraiata. 
"Charlie forse è meglio chiamare Liam per fargli prendere qualche medicina dato che è uscito. Hai la febbre a 39... è un pò alta" disse alzandosi per chiamare l'amico
"Hei Liam, sono Zayn. Dove sei? Potresti prenderequalche medicina per la febbre? Charlie sta male" Disse il ragazzo per poi staccare la telefonata
"Ha detto che sta arrivando, tu aspetta un attimo vado a cambiarmi e dopo ti porto di sopra" disse mettendole la pezza bagnata sulla fronte per poi andare in camera sua.
Appena entrato in camera sua Zayn corse all'armadio per cambiarsi. 
Tornò giù e andò in cucina, vide Niall sdraiato a terra e gli chiese cosa ci facesse sdraiato a terra. 
"Niall?" ripetè senza però avere risposta. 
"Zayn" sussurrò per poi tossire flebilmente. 
"Niall che hai?" disse chinandosi sull'amico 
"Fa caldo, mi gira la testa" disse per poi svenire. 
"Ma che succede?" Lo prese in braccio mettendolo sul divano affianco a Charlie. 
"Charlie tu come stai?" Chiese alla ragazza, ma si accorse che anche lei era svenuta.
"Accidenti" esclamò prendendo il telefono per telefonare di nuovo Liam. 
Ma proprio in quel momento il ragazzo aprì la porta entrando insieme con Louis ed Harry. 
"Non so cosa stia succedendo qui. Charlie e Niall sono svenuti"
"Entrambi?" Chiese Harry preoccupato
"Si"
"Portiamoli in camera mia" disse Harry prendendo in braccio Charlie. 
"No Harry portiamoli in ospedale, credevo che fosse una semplice febbre, ma dopo aver visto anche Niall mi pare strano, portiamoli li, non si sa mai" disse Zayn.
 
Arrivati all'ospedale dopo aver fatto vari controlli i medici scoprirono che i ragazzi erano stati avvelenati. 
"Si riprenderanno nel giro di qualche settimana, avete fatto bene ad averli portati subito qui, le dosi di veleno presenti nel loro organismo li avrebbe uccisi nel giro di pochi giorni." Disse il dottore
"Veleno?" Chiese Harry sbalordito
"Si. E vi conviene fare una denuncia. A quanto pare hanno ingerito del veleno presente nel cibo o nelle bibite, per maggiori dettagli dovete aspettare ancora qualche ora" disse il dottore" potete vederli se volete" aggiunse per poi andare via. 
I ragazzi entrarono nella stanza e trovarono i due sdraiati sui terribili lettini ospedalieri. 
"Hei" disse Charlie
"Ci avete fatto venire un infarto" disse Liam sedendosi su una delle sede che si trovava proprio tra i due letti. 
"Cosa avete mangiato?" Chiese subito Zayn
"Del pollo, due aranciate e Charlie un frullato" disse Niall
"Niall hai preso tu il cibo?" Chiese Liam
"Si"
"E non hai notato nulla di strano? Il dottore ha detto..." Liam si fermò "ha detto che c'erano delle enormi dosi di veleno nel vostro organismo" continuò Zayn con tono arrabbiato. 
"Del veleno?" Chiese Niall 
"Si" rispose Harry "e dobbiamo capire cosa è successo. Intanto aspettiamo le risposte dettagliate degli esami e dopo andiamo a fare una denuncia" concluse passandosi una mano tra i capelli. 
Mentre parlavano una figura si presento alla porta della stanza
"Brian!" Esclamò Charlie
"Sono venuto appena ho saputo" disse il ragazzo "come state?" Chiese subito guardando anche Niall
"Bene" disse Charlie sorridendo. Parlarono per pochissimo tempo poiché dopo poco furono interrotti
"Ragazzi uscite, l'orario delle visite è terminato" disse un'infermiera. 
"Noi andiamo a fare questa denuncia" disse Harry salutando tutti. 
Charlie non capiva come fosse possibile che qualcuno avessi provato ad avvelenarli, il gruppo che Harry aveva abbandonato non poteva essere anche perché si erano trasferiti e Greg era ancora in prigione e non sarebbe uscito prima di 4 mesi. 
Charlie pensò che per la morte di suo fratello quel vigliacco aveva avuto solo 2 anni e che erano quasi trascorsi. Non riusciva a crederci. 
Perse il filo del discorso e quando se ne rese conto tornò a pensarci e non aveva davvero idea di chi fosse stato. 
"Niall secondo te chi è stato?" Chiese guardando il ragazzo
"Non ne ho idea, so solo che sono troppo stanco per pensare" disse sorridendo 
"Già. Anche io" rispose la ragazza. 
Dopo poco entrambi ripresero sonno.
Vari medici li visitarono nel corso delle giornate successive, e scoprirono che sul pollo era stata messa della polvere che in realtà era veleno, mentre la polizia dopo la denuncia fatta da Harry non riusciva a capire chi fosse stato ne il perché, ascoltarono i ragazzi svariate volte ma non trovarono nulla di sospetto. 
Niall si ricordò del ragazzo che lo aveva aiutato a prendere la busta prima che cadesse e lo disse alla polizia "non sarà d'aiuto ma è l'unica cosa 'strana' che può essere successa" disse 
"Sa chi era il ragazzo?"
"No, mi spiace. Però lo vedo spesso al ristorante dove ho comprato il pollo" disse Niall dando l'indirizzo e una descrizione del ragazzo. 
Il giorno dopo Charlie e Niall tornarono a casa dato che si erano ripresi. 
In quei giorni Brian era andata a trovarla molto spesso e gli aveva dato una brutta notizia: doveva tornare a Liverpool poiché doveva aggiustare alcune carte per la morte del padre e aiutare la madre con il patrimonio di famiglia. 
Appena tornati a casa Harry accompagnò Charlie in camera e ne approfittò per chiarire. 
"Ehi Charlie" disse lui. Lei si voltò a guardarlo con aria interrogativa  "io... Io volevo chiederti scusa. Sono stato uno sciocco a pensare che ti potesse piacere Zayn e ad aver scatenato l'inferno, mi dispiace" disse toccandosi i capelli
"Si, sei scemo" disse lei sedendosi sul letto e sorridendo. Lui si sedette al suo fianco e aspettò che dicesse qualcos'altro. 
"Ma non credere che sia finita così, te la farò pagare" disse per poi abbracciarlo. 
"Mi sei mancata da morire" rispose lui "e ti giuro che non ho fatto nulla con quella Caroline" disse facendo la faccia da bambino che solo lui sapeva fare. 
"Ti credo" disse la ragazza. 
"Ah finalmente" si sentì la voce di Zayn che era appoggiato allo stipite della porta. 
Harry si alzò per dire qualcosa anche a lui, ma il ragazzo non gli diede il tempo "è tutto apposto razza di cretino" disse dandogli una pacca sulla spalla per poi andare via. 
"La cosa bella dei miei amici" disse Harry "è che mi perdonano senza troppe storie" concluse. 
"Stai attento a non superare il limite però" disse la ragazza alzandosi per scendere in salotto. 
"Louis" gridò Charlie dalle scale. 
"Che c'è?" Disse il ragazzo sbucando dalla cucina. 
Charlie gli saltò addosso abbracciandolo "ho fatto pace con Harry, ti ho sentito l'altra volta. Grazie." 
"È stato un piacere" disse lui felice di aver aiutato i suoi amici. 
"Beh io vado di sopra, devo fare la pipì" disse andando in bagno. 
Quando uscì dal bagno trovò Harry steso sul letto con un enorme muffin che le faceva segno di sedersi affianco a lui. Lei sorrise e gli andò vicino. 
"Mhh per chi è questo splendido muffin?" Chiese Charlie sorridendo
"Per la ragazza più bella del mondo" rispose Harry. 
E così iniziarono a mangiare il dolce. 
Chiacchierarono del più e del meno quando ad un certo punto Niall e Liam fecero capolino dalla porta. 
"Charlie Zayn ti aspetta di sotto" disse il biondo. "Perché?" Chiese lei
"Non lo so" rispose Niall. 
"Ok vado" disse lei scendendo. 
Arrivò in salotto ma non vide nessuno allora si diresse verso la cucina ma Zayn non era neanche li, così provò a guardare nel giardino dove si trovava la piscina e lo trovò lì intento a fumare, così gli si avvicinò per vedere perché l'aveva chiamata.
Nel frattempo Liam si accomodò sul letto di Harry che subito si accorse che qualcosa non andava. 
"Allora? Volete parlare o restate così tutto il giorno?" Chiese impaziente
"Beh abbiamo saputo che Greg è uscito. Non so che intenzioni ha... So solo che due anni in galera lo avranno sicuramente reso peggio e non so come dirlo a Isa" disse Niall preoccupato
"Merda!" esclamai
"Così ho pensato che sia giusto che glielo dica Zayn" disse Liam
"Zayn? E perché mai?" Chiese Harry 
"Sai il rapporto che aveva con Greg e Chris... Erano legati da non so cosa è nessuno lo so. Quando Chris morì Zayn promise a Charlie che le avrebbe spiegato tutto, ma la depressione di Charlie e gli eventi che seguirono quei giorni non gli hanno mai dato modo di mantenere quella promesse e... Credo sia arrivato il momento di farlo" disse Niall velocemente "prima che tutto ricominci" sussurrò concludendo il discorso. 
 
"Zayn" dissi andandogli in contro "mi hanno detto che mi cercavi" 
"Charlie vieni. Sediamoci" disse andando in veranda. 
Subito mi accorsi che qualcosa non andava, Zayn era nervoso e il suo sguardo era cupo. Mi sedetti al suo fianco e lo fissai. 
"Ti ricordi quella notte in quel capannone... Chiamai Chris amico e tu mi guardasti male. Ti promisi che ti avrei spiegato tutto" iniziò Zayn
Si che me lo ricordavo, era stato il giorno peggiore della mia vita ma avevo totalmente rimosso dal mio cervello quella parte, non ci avevo mai più pensato ma adesso che me ne stava parlando ogni cosa mi tornò in mente. Ricordo l'odio con la quale lo guardai, la freddezza nelle mie parole e la rabbia che rivolsi a lui e Greg. Sapevo che il tutto era stato involontario perché c'era un chissà che tipo di stretto legame tra loro. Un legame della quale non avevo mai saputo e che per due lunghi anni avevo dimenticato. Un legame della quale stavo per conoscere i dettagli. Perché capii subito le intenzioni di Zayn, quello che non riuscivo a capire era il motivo della quale mi stesse dicendo quelle cose proprio adesso. 
"Continua" dissi mantenendo la calma
"Eravamo amici... Qualche tempo fa. Sembra passato un secolo. Charlie io ti conoscevo già. Ti ricordi quando Chris andò in vacanza da solo per la prima volta?" 
"Si" sussurrai. 
"Andammo tutti e tre in vacanza con due nostre amiche. Una di queste si chiamava Marie"
"La ragazza che…" dissi interrompendolo
"Si, lei." Disse sospirando
"Fu in quel viaggio che si misero insieme. Una sera andammo a mangiare su uno yacht di un nostro amico non so come ma ci scontrammo con degli scogli e lo yacht iniziò ad affondare. Io non sono mai stato un grande nuotatore e Chris riuscì a tirare sia me che una delle ragazze mentre Greg penava a Marie. Fu allora che il nostro rapporto diventò ancora più forte. Da allora non ci separavano quasi mai, iniziammo a frequentare brutti giri e non stavamo mai a casa. Fu allora che iniziammo a bere e drogarci. Ognuno di noi sembrava convinto di poter conquistare il mondo... Quanto eravamo stupidi." Prese una piccola pausa sospirando. 
"Charlie sappi che ti voglio bene" disse scuotendo la testa prima di riprendere il suo racconto
"Greg andò in vacanza con i suoi e con Marie, quello che successe lo sai già. Quando tornò iniziò ad andare fuori di testa, io e Chris non riuscivamo a farlo ragionare così lo lasciammo per un po', non volevamo abbandonarlo... Volevamo solo che capisse ma le cose non andarono bene. Credeva che noi lo volessimo fregare così ci incastrò... È inutile spiegarti cosa fece, sappi solo che se non fosse per tuo fratello oggi non sarei qui. Da allora ci allontanammo definitivamente da Greg e lui giurò vendetta. Io e Chris restammo amici ma poi successe quel terribile incidente ai tuoi genitori e Chris andò via e smettemmo di sentirci. Entrambi siamo cambiati e con il tempo ci siamo rifatti una vita" concluse sospirando
"Io... Non so che dire" dissi.  Non mi sarei mai aspettata questo da mio fratello. I nostri genitori erano morto per incastrare persone come loro e non riuscivo a credere che tra quelli ci fosse il mio Chris. 
"Greg non ti ha mai conosciuto, ma io si" disse sorridendo
"Zayn non mi ricordo di te" dissi scuotendo il capo
"Perché hai deciso di parlarmene adesso?" Chiesi curiosa
"Perché Greg è uscito e non ha avuto l'opportunità di parlare con te dopo quello che è successo. E non volevo che te lo dicesse lui semmai vi rivedrete... Cosa che suppongo accadrà" 
Mi alzai. 
"Greg è... Uscito" sussurrai "non è giusto! Perché? Perché solo due anni?!" Chiesi mentre le lacrime iniziavano a scorrere sul mio volto. 
Zayn si alzò e mi abbracciò. 
"Shh, ci sono io. Va tutto bene" disse mente mi stringeva. 
Mi calmai e ci sdraiammo sull'amaca. 
"Qualche anno fa, quando tutto iniziò..." Cominciò a parlare Zayn "Chris mi disse che se mai gli fosse accaduto qualcosa io avrei dovuto prendermi cura di te." 
"Direi che lo hai fatto" risposi sorridendo. 
Restammo li immobili, senza parlare 
"Vogliamo andare a farci un giro?" Chiese Zayn
"Si" risposi
"Prendo la moto. Ho un'idea." Disse sorridendo. 
"Andiamo a svagarci" urlò saltando. 
Entrò in casa mentre io rimasi ancora un po' li. Pensavo a quello che mi aveva detto e pensavo a mio fratello. 
Improvvisamente sentii Harry urlare
"Ma sei impazzito?" 
"Harry calmo. Non possiamo mica restare chiusi qui per sempre" disse Zayn con tono scocciato. 
Mi avvicinai e chiesi cosa stesse succedendo. 
"Non mi interessa. Voi da qui non uscite. È troppo pericoloso" disse Harry
"Ma sta con me. Non preoccuparti" rispose Zayn prendendo le chiavi della moto
"Davvero Harry, sta calmo" dissi io avvicinandomi all'uscita 
"Fate quello che vi pare!" Esclamò salendo sopra
Sbuffai scocciata e uscii seguita da Zayn. 
"Dove andiamo?" Chiesi salterellando 
"È una sorpresa. Andiamo" rispose 
 
"Zayn è... Magnifico" dissi 
"Era dei miei nonni e l'hanno lasciata a me" rispose lui
Zayn mi aveva portata in una splendida casetta di legno, una piccola baita circondata da un incantevole prato con fiori colorati e alberi maestosi. 
"E non hai visto dentro" disse aprendo la porta della baita
"Prima le signore" disse ridendo. 
Anche l'interno era stupendo, semplice ed essenziale. 
"Trasferiamoci qui" dissi  in occhi sognanti 
"È un po troppo piccola per 5 persone" rispose ridendo "e poi è abbastanza isolata"
"Non fa niente ci stringiamo" risposi osservando ogni singolo dettaglio di quella splendida casetta. 
"Sapevo che ti sarebbe piaciuta. E poi è un posto tranquillissimo. Alassimo se vuoi possiamo restarci questa notte" 
"Possiamo?" Chiesi "possiamo davvero?" 
"Certo. Dobbiamo un po arrangiarci perché non ci sono pigiami ma si... Possiamo" disse "ma sarà meglio mandare un messaggio a casa. Siamo fuori già da un bel po' e Harry si starà già preoccupando. Li avvertiamo che dormiamo fuori stanotte." Disse prendendo e digitando un messaggio. 
"Zayn quanto ci abbiamo messo per arrivare qui?" 
"Non lo so, aspetta che vedo" osservò l'orologio che portava al polso e spalancò gli occhi "5 ore" disse "sono le 10:30"
"Di già? Sembrava molto meno tempo" dissi incredula
"La mia moto ha questo potere" disse ridendo "prepariamo qualcosa? Ho fame" disse dopo un po'. 
"Zayn ma credo che non ci sarà niente in dispensa" dissi andando verso la cucina
"Mai dire mai bambolina" 
Mi fermai a guardarlo 
"Che c'è?" Chiese
"L'ultima volta che mi hai chiamato così eri ubriaco. E l'ultima persona che mi ha chiamato così è stato Greg" dissi ricordando ciò che era successo due anni fa
"Beh Greg è un copione" disse cacciando un pacco di pasta e un barattolo di pelata. 
"Questo andranno bene" disse poi iniziando a cucinare. 
Presi il telefono e iniziai a fare un video mentre lui cercava di cucinare, era buffissimo.
"Zayn saluta la telecamera" dissi facendo ciao con la mano
"No, dai. Posa quel telefono" disse ridendo
"No" 
Mi misi al suo fianco e girai il telefono in modo che riprendesse entrambi. 
"Allora chef Malik ci spieghi il suo metodo per cucinare la pasta con la salsa" dissi ridendo
"Oh beh è semplice" rispose lui "si mette l'acqua nella pentola e si aspetta che bolle e poi si mette la pasta. Quando è cotta la si scola e la si mette in una padella dove verseremo la pelata" disse orgoglioso di se stesso
"Questa è la teoria. Adesso vediamo la pratica" risposi. 
Alla fine Zayn ce la fece e volle che cantassimo "we Are the champions" riprendendoci in quello stesso video. 
Iniziammo a mangiare mentre continuavamo a ridere e una volta finito sparecchiammo e lavammo. 
"Come ci sistemiamo?" Chiese Zayn
"Andiamo a dormire e basta" risposi sbadigliando
"Vedo se è rimasto qualcosa per dormire" disse scavando in un armadio vicino al letto. 
Dopo un po tornò con due maglie enormi. 
"Le usavo per dormire quando venivo qua" disse lanciandomene una "indossala. Il bagno è di là" e lo indicò. 
Dopo aver messo entrambi quelle enormi maglie ci mettemmo in un letto matrimoniale super comodo. 
"Non c'era un pantalone?" Chiesi mentre mi sistemavo
"No, mi spiace. Ma la maglia è così lunga che ti va a vestitino, non preoccuparti" disse. 
Dopo di che prendemmo sonno. 
 
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In ritardo di qualche secolo... lo so
scusate
Spero la storia vi piaccia :)

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Quando aprii gli occhi vidi Zayn dormire ancora, così mi alzai senza fare rumore e vidi che erano le 9. Decisi di vestirmi e presi la moto di Zayn. Dopo circa mezz'ora trovai un bar così presi due cornetti una bottiglia di latte. Vicino c'era un supermercato così decisi di comprare un pacco di toast e del prosciutto, dopodiché tornai a casa. 
Entrai mentre Zayn continuava a dormire beatamente, apparecchiai la tavola e mi rimisi la sua maglia/pigiama per poi rimettermi a letto. Mi girai verso di lui e contemporaneamente aprì gli occhi. 
"Scusa, non volevo svegliarti" dissi a bassa voce
"Non fa niente. Che ore sono?" 
"Uhm 10" risposi "vuoi la colazione?"
"Charlie non c'è niente"
"Chi lo ha detto?" Dissi alzandomi e tirandogli la mano. 
Arrivammo in cucina e quando vide la colazione mi guardò a bocca aperta. 
"Mi sono svegliata presto così ho deciso di farti una mini sorpresa" gli dissi sorridendo. 
"Non so se essere felice o arrabbiato"
"Perché?" Chiesi stranita
"Hai preso la mia moto" disse 
"Oh andiamo" risposi sbuffando "noi condividiamo tutto" dissi con fare altezzoso "quello che è mio è mio e quello che è tuo è mio" dissi ridendo. 
"Scema" rispose solamente andando a sedersi. 
Dopo colazione decidemmo di fare una passeggiata. 
"L'ultima volta che sono stato quì fu con tuo fratello e Greg" disse sorridendo al ricordo. 
Dovevano essere stati buoni amici un tempo, lo capivo da come Zayn sorrideva ad ogni ricordo con Chris. 
"Questi fiori sono stupendi" dissi respirando l'aria fresca di montagna
"Quando ero piccolo venivamo qui per una settimana in estate. Restavo tutto il giorno su quell'altalena" disse indicandola. 
"Un'altalena!" Gridai vedendola
"Vuoi fare un giro?" Mi chiese ridendo
"Si!" Esclamai iniziando a correre.
Salii sull'altalena mentre Zayn si sedette sull'erba al mio fianco. Abbassò gli occhiali da sole e si sdraiò girandosi verso di me. 
"Che hai da guardare?" Gli chiesi
"Non puoi dire che ti sto guardando. Ho gli occhiali" rispose sorridendo d facendomi una linguaccia
"Non c'entra. Hai la testa rivolta verso di me" risposi sorridendo anche io, in segno di vittoria. 
"Vabbene hai vinto" disse scuotendo la testa. 
Cacciò il telefono dalla tasca e mi chiamò mentre io stavo ancora ridendo. 
"Ecco!" Esclamò 
"Cosa?" Chiesi
"Guarda quanto sei bella" disse facendomi vedere il telefono. 
"Mi hai fatto una foto? Perché?" Chiesi stranita. 
Non rispose. Si alzò e andò verso la casetta. 
"E adesso dove vai?" Chiesi rincorrendolo. 
"Mangiamo qualcosa e torniamo a casa" disse solamente. 
"Ho comprato il prosciutto prima. Faccio i toast?" Chiesi
"Si" rispose sdraiandosi sul divano. 
Preparai i toast che mangiammo seduti su quel divano. 
"Dovremmo vestirci" disse lui notando che avevamo ancora le maglie/pigiama, solo che lui aveva messo un pantalone sotto. Mentre a me andava talmente grande che sembrava un vestito fatto apposta. 
Mi tolsi la maglietta e misi il mio pantalone. 
"Zayn non riesco a trovare la mia maglia" dissi guardandomi intorno. 
"Aspetta, ti aiuto" rispose alzandosi
La cercammo per 5 minuti ma sembrava essersi polverizzata nel nulla. 
"Vabbè andiamo" dissi rimettendomi la sua. 
"Oh che moda" disse ridendo "anche se infondo stai bene" 
"Guarda che io sto bene sempre" dissi sorpassandolo
"Già" rispose lui chiudendo la porta della baita. 
"Sai che stai indossando la mia maglia preferita?" Disse dopo un po'
"Davvero?" Chiesi
"Si. Dormivo sempre con quella quando venivo qui. Dovresti essere onorata, stai indossando una cosa mia" disse con aria di superiorità. 
"Beh ormai è mia" dissi girandomi 
"Solo perché sei tu" disse acconsentendo. 
Salimmo sulla moto e arrivammo a casa alle 5. 
Quando entrammo non c'era nessuno. 
"Vado a farmi una doccia" dissi accaldata
"Si, anche io" rispose salendo in camera. 
Poi salii anche io. 
Dopo essermi lavata scesi in salotto sedendomi sul divano.   
"Hanno lasciato un post-it sul frigo" disse Zayn uscendo dalla cucina  "dicono che hanno mangiato dalla mamma di Louis e che torneranno entro le 7" disse venendo verso di me con due bicchieri di succo d'arancia. 
"Bevi, fa caldo. Così ti rinfreschi" disse ponendomi un bicchiere e sedendosi al mio fianco. 
Zayn era sempre così dolce e carino con me, tanto che a volte mi sorprendeva. Sapeva sempre come farmi felice e mi sosteneva qualsiasi cosa io facessi ma sapeva anche quando fermarsi e mi dava delle dritte se sbagliavo. 
"Zayn ti voglio bene" dissi improvvisamente 
"Anche io" rispose dopo un attimo di stupore, dopodiché mi abbraccio. 
"Odori di me" disse ridendo
"Cosa?"
"La maglia" rispose alzandosi e andando a posare i bicchieri ormai vuoti. 
La porta si aprì e i ragazzi entrarono ridendo. 
"Ah siete tornati" disse Louis salutandomi 
"Si, 3 ore fa" risposi sbadigliando "ho sonno"
"Si vede" rispose Niall ridendo 
"Vi siete divertiti?" Chiese Harry sbuffando
"Si. Dovremmo trasferirci tutti li" dissi convinta
"Ma se in due stavamo stretti" rispose Zayn mentre scuoteva il capo
"Ma se ci stingiamo ci entrano tutti" ribattei di nuovo
"Abbiamo fatto lo stesso discorso ieri" disse tornando in cucina
"Uffa" risposi sbuffando
"Vado di sopra" disse improvvisamene Harry con tono freddo. 
Lo seguii in camera ma lui era già entrato in bagno, così mi stesi sul letto. Mi guardai intorno non sapendo cosa fare, presi il telefono e iniziai a perdere tempo. 
Dopo un po' Harry uscì dal bagno. 
"Cosa fai?" Mi chiese
"Perdevo tempo" dissi chiudendo il cellulare e guardandolo
"Odio i tuoi capelli neri" disse sdraiandosi anche lui 
"Si lo so" risposi sorridendo
"Charlie io non ti capisco" disse toccandosi i capelli. 
Sapevo a cosa si stava riferendo, ma non riuscivo a spiegarlo né a lui né a me. 
"Da quanto viviamo tutti insieme qui?" Mi chiese 
"2 anni" risposi
"Sono passati 2 anni, Charlie. Capisci? 2 anni. Ti ho aspettato così tanto ed ero convinto che se saresti venuta a vivere con me saremmo tornati insieme ma… adesso non capisco più niente." Disse sconsolato 
"Sai che sono geloso… di Zayn in particolare e tu sai bene il perché, quindi non mentirmi. Devi dirmi qualcosa?" Disse senza neanche guardarmi 
"No" sussurrai 
"Allora vuoi spiegarmi perché ti comporti così? Che vai a farti un giro ci sta, Charlie, è un tuo amico. Ma perché restare a dormire fuori con lui?" 
Ecco la domanda che stavo aspettando, sapevo mi avrebbe chiesto il perché, me lo stavo chiedendo anche io, ma semplicemente non avevo una risposta. 
"Non lo so" dissi "siamo arrivati lì tardi e io ho proposto di trasferirci tutti li e poi abbiamo pensato che sarebbe stato meglio restare per la notte" dissi
"E non hai pensato a me?" Chiese solamente
"Io... No. Per me… mi è sembrata una cosa normale" dissi sapendo che ci sarebbe rimasto male. 
Ma era stato lui a chiedermi di dire la verità, ed era esattamente quello che stavo facendo. 
"Perché Zayn è un amico e non c'è niente di male. Giusto?" Chiese per conferma
"Giusto" dissi convinta
"Va bene" disse dandomi un bacio sulla fronte. 
"Andiamo giù" disse poi alzandosi e tendendomi la mano. 
La accettai ma sapevo che non era convito, aveva solo deciso di togliere occasione per quella volta, ma sapevo che dentro stava male e non potevo fare niente per aiutarlo perché il suo problema ero io. Avrei potuto rassicuralo, avrei potuto chiedere io a lui di tornare insieme, e potevo ancora farlo, ero ancora in tempo, ma non lo feci. Restai zitta sapendo che non era quello che sentivo è che non sarebbe stato giusto. Così accettai semplicemente la sua mano che mi aiutò ad alzarmi dopodiché lo lasciai subito e aprii la porta. Sapevo che quella volta avevo sbagliato io e non riuscivo nemmeno a stargli vicino sapendo che lui stava soffrendo per colpa mia, così scesi in salotto da sola, sapendo che così lo avrei confuso solo di più, ma era l'unica cosa che mi sentivo di fare. 
Scendendo le scale andai a sbattere contro Liam. 
"Scusa" dissi senza guardarlo. 
Uscii fuori e andai in veranda lanciandomi sull'amaca ma sentivo i suoi passi dietro di me. 
"Tutto bene?" Chiese preoccupato
"Si" risposi poco convinta
"Non si direbbe" disse sedendosi su una sedia di fronte 
"È solo che..." mi fermai
"È solo che non capisco più niente" dissi con un nodo alla gola
"Ti riferisci ad Harry?" Chiese 
"Anche... Anzi soprattutto a lui" 
"Charlie sii sincera… cosa provi per Harry?" 
"Non lo so più. Ero convinta fosse… fosse lui. Il ragazzo con cui volevo stare. Voglio dire… siamo cresciuti insieme, è stata la mia prima cotta, il mio primo ragazzo, il mio migliore amico. Sono venuta qui per lui e… e adesso non so più cosa provo. È tutto così statico…" 
"Statico?" Chiese perplesso
"Si Liam, Statico. Siamo fermi così da due anni. All'inizio era normale poi è morto Chris e allora ok ma adesso? Sono passati ben due anni. Perché non fa niente. Io ho bisogno conferme e risposte" dissi esausta
"Le sue scenate di gelosia e il fatto che non voleva farti uscire quando ha saputo della scarcerazione di Greg non bastano?" Chiese dopo un po'. 
"Chiunque sarebbe preoccupato per Greg, lo sei anche tu. E le scenate… ok ma oltre a quelle non fa niente." 
"Cosa vuoi che faccia?" 
"Non lo so Liam. Non lo so. Te l'ho detto voglio solo qualcosa che mi faccia mettere chiarezza perché non ce la faccio più" 
"Charlie andrà tutto bene alla fine" disse alzandosi "forza andiamo a mangiare" concluse prendendomi dall'amaca come se fossi sacco di patate. 
"Mettimi giù" dirti ridendo 
"Zitta patatina" rispose ridendo
"Ma avete una fissa nel darmi dei soprannomi in questa casa?" Chiesi mentre lui mi portava in cucina. 
Ci sedemmo a tavola e mangiammo. 
 
Dopo cena uscii in giardino e mi sdraiai su una sedia a sdraio mentre gli altri toglievano la tavola. 
"Sono andati tutti a dormire" disse Zayn dopo un po'
"E tu?" Chiesi 
"Avevo voglia di una sigaretta" rispose iniziando a fumare. 
"Posso sedermi?" Mi chiese poi indicando i piedi della mia sdraio
"Certo" risposi spostando i piedi. 
"Quante stelle ci sono stasera" disse guardando il cielo 
"Già" dissi alzando la testa. 
"Fa così caldo. Se sapessi nuotare farei un bel bagno" disse Zayn 
"Siamo due cacasotti" aggiunse ridendo
"Io non sono una cacasotta" risposi subito 
"Ah si?" Chiese con tono di sfida mentre io annuivo "Allora facciamoci un bagno" disse lui serio. 
"Cosa?" Chiesi spalancando gli occhi. 
"A sinistra tocchiamo e poi potremmo tenerci ai bordi" dissi alzandosi e svuotando le tasche.
Poi mi tese la mano. 
"Zayn io…" stavo per dire qualcosa ma lui era lì fermo che mi tendeva la mano e aspettava me. 
Così accettai. Presi la sua mano e ci avvicinammo entrando verso destra con tutti i vestiti. Man mano che camminavano l'acqua saliva sempre di più, e più il livello dell'acqua saliva più stringevo la mano a Zayn. 
Avevo paura, non sapevo nuotare e dopo quell'episodio da piccola non ero mai riuscita a restare serena quando ero in acqua.
"Fermiamoci qui e avviciniamoci ai bordi" disse quando l'acqua mi arrivava poco sopra il seno. 
"Vedi così non fa paura" disse. 
Andò con la testa sotto e risalì subito aggiustandosi i capelli all'indietro. 
"Credevo avessi paura anche tu" dissi 
"Fin dove tocco non ho problemi" rispose schizzandomi. 
Ci riflettei e capii che infondo aveva senso, così mi lasciai andare e iniziai a schizzarlo anche io. 
"Prova ad andare sotto" disse dopo un po'. 
In condizioni normali non lo avrei fatto ma con Zayn mi sentivo al sicuro, nonostante sapessi che anche lui non riusciva a nuotare, così lo feci. 
Quando riemersi tirai anche io i capelli all'indietro e inizia a ridere giocando con lui. 
Restammo in acqua per un oretta e poi uscimmo. 
"Dovremmo toglierci almeno il cloro di dosso" disse Zayn 
"Andiamo in casetta" risposi. 
Nel giardino sul retro c'era una specie di piccola casetta che era in realtà una doccia. Così andai prima io facendomi una doccia e uno shampoo e dopo andò Zayn.
Strizzai i capelli mettendoli nell'asciugamano mentre Zayn trovava una spina dove mettere l'asciugacapelli dato che avremmo svegliato tutti se l'avessimo usata in casa. Quando finimmo tornammo dentro e misi i nostri vestiti bagnati nei panni sporchi, presi il pigiama pulito e poi mi sedetti sul divano. 
"Non hai sonno stasera?" Mi chiese mettendosi sulla poltrona di fronte. 
"In realtà si. Ma mi scoccio di salire di nuovo" risposi chiudendo gli occhi. 
Bugia. Non volevo andare a dormire con Harry, semplicemente non me la sentivo.  
Non dicemmo nulla per qualche minuto così presi sonno. 
 
Aprii gli occhi e vidi che erano le 11 del mattino ed ero sul divano. La casa era ancora silenziosa, segno che dormivano ancora tutti. Mi guardai in torno e vidi Zayn dormire sull'altro divano. Mi alzai e andai in cucina, dato che avevo sete bevvi un bicchieri di succo d'arancia. 
"Non hai dormito con me stanotte, vero?" Chiese la voce di Harry alle mie spalle. 
Non mi girai. 
"No" risposi posando il bicchiere di vetro in lavandino. 
"Va tutto bene?" Mi chiese 
"Certo. Tu?" Chiesi girandomi finalmente
"Si" rispose.
Stava per dire qualcosa quando un cellulare iniziò a squillare e Zayn cadde dal divano, sobbalzando. 
"Pronto" disse mentre era ancora a terra "oh non rompere il cazzo" disse staccando la telefonata mentre si tirava su'. 
"La dolcezza di prima mattina" dissi ridendo. 
Mi sorrise e poi scosse la testa tornando subito serio. 
"Era Greg" 
"Cosa voleva?" Chiese subito Harry
"Boh. Ha detto solo: ehi amico. Con il suo solito tono di spavalderia. Così ho staccato il telefono" disse alzando le spalle e sedendosi a tavola.
"Bravo. Vuoi qualcosa? Te la preparo io" dissi subito 
"No, grazie." Rispose guardando Harry 
"Secondo te cosa voleva?" Chiese il riccio 
"Rompere le palle" rispose Zayn mentre io salivo le scale. 
Mi ero appena svegliata eppure ero ancora stanca così mi lanciai sul letto della camera mia e di Harry, e chiusi gli occhi. Mi girai e mi rigirai in quel letto per più di un ora ma nonostante avessi sonno non riuscivo a dormire, mi sentivo inquieta, così alla fine decisi di alzarmi. Mi feci un codino e andai a lavarmi la faccia.
A ora di pranzo non scesi dato che non avevo fame e restai tutto il pomeriggio in stanza. 
"Harry" gridai verso le 7 di sera. 
Il riccio salì le scale di corsa spalancando la porta. 
"Che c'è?" Chiese spaventato 
"Niente. Stavi facendo qualcosa?" Chiesi 
"No. Perché?"
"Mi scoccio. Vogliamo fare qualcosa" chiesi prendendo un respiro. 
Volevo risolvere quella situazione al più presto. Dovevo capire cosa provavo e dovevo capirlo subito, perciò avevo proposto di fare qualcosa insieme. 
"Qualcosa tipo?" Chiese sorridendo 
"Non so vedi tu" risposi alzando le spalle 
"Ho un idea" disse "metti qualcosa di caldo" concluse mentre anche lui prendeva qualcosa dall'armadio. 
"Harry ma è estate. Fa caldo" dissi guardandolo come se fosse impazzito
"Fidati" concluse vestendosi.
 
"Oddio Harry…" dissi guardandomi intorno
"È l'ultimo giorno, sai per il caldo. Il ghiaccio si scioglie. Non venivamo a pattinare da secoli" disse prendendomi la mano. 
Era stato un genio. Ecco perché era il  mio migliore amico, sapeva sempre come comportarsi con me e cosa mi piaceva. 
Gli strinsi la mano e iniziammo a pattinare. 
"Grazie" gli dissi guardandolo.
Non mi rispose e iniziò a trascinarmi sulla pista praticamente vuota. 
"Harry mi fai cadere" dissi ridendo mentre lui continuava a trascinarmi facendo giravolte. 
"Non essere fifona, Charlie" rispose continuando. Mentre io non facevo che ridere. 
"Charlie attenta!" Gridò Harry mentre cadevo trascinandolo con me.
In un attimo mi trovai sdraiata sulla fredda superficie del ghiaccio con Harry schiacciato su di me. 
Alzò di poco la testa e iniziò a ridere, seguito a ruota da me. 
"Harry pesi" dissi 
Harry si sollevò un po' sui gomiti e smise di ridere fiondandosi sulle mie labbra mentre io ridevo ancora. 
All'inizio mi paralizzai, non me lo aspettavo, ma poi mi lasciai andare in quel bacio dolce e delicato.
"Harry" sorrisi 
"Charlie" rispose guardandomi negli occhi "stavo aspettando questo momento da anni" concluse. 
Mi alzai spostandolo e corsi via, mi rimisi le scarpe e scappai di li.
Non so perché lo avessi fatto non so perché scappai, ero spaventata e confusa, il bacio che aspettavo da tanto era finalmente arrivato e io non avevo saputo tradurre le sensazioni che avevo provato. Così scappai via, fuori pioveva e io ero bagnata fradicia. 
Iniziai a correre senza una meta, non sapevo dove fossi e pioveva a dirotto. 
Di fronte c'era un bar così corsi lì per ripararmi dalla pioggia. Arrivata sotto la tettoia i strizzai i capelli e sistemai i capelli, poi entrai. 
Mi avvicinai al bancone chiedendo un drink. 
"Ehi che ci fai qui?" Mi chiese un ragazzo 
"Ci conosciamo?" Chiesi 
"Certo Grace sono io... Eddy" disse il ragazzo 
"Ehm... Eddy io mi chiamo Charlie, non Grace. Mi sa che hai preso un abbaglio" dissi ridendo 
"Oh.. Merda. Scusa" rispose imbarazzato 
"Non preoccuparti" dissi continuando a ridere. 
"Ti offro da bere" disse notando che avevo finito il mio drink
"Va bene" accettai. 
Dopo di quello ne seguirono tanti altri, fino a quando ormai ubriaca non gli vomitai sulle scarpe. 
"Merda scusa" dissi 
"Non preoccuparti" rispose ridendo anche lui ubriaco. 
Eddy iniziò ad offrire da bere per tutto  i clienti del bar e in poco furono tutti ubriachi. Padrone, camerieri e barista compresi. Mettemmo la musica e iniziammo a ballare e in poco quello che prima era un bar si era trasformato in una sottospecie di discoteca. Continuavamo a bere e fumare tutti. 
"Tieni. Fa un tiro" disse Eddy passandomi una qualcosa 
"Non è una sigaretta vero?" Dissi ridendo senza un motivo
"No" rispose ridendo anche lui. 
Gli altri iniziarono a cadere svenuti o addormentati uno dopo l'altro, sembrava uno di quei party finiti male. Spensi la musica dato che erano quasi tutti andati, poi mi alzai e andai via.
"Dove vai?" Chiese Eddy
"A casa" 
Mi salutò con la mano e io uscii. 
In realtà non avevo idea di dove fossi così iniziai a camminare a vuoto sotto la pioggia battente. 
Avevo bevuto così tanto e i capelli avevano iniziato a bagnarsi di nuovo e avevo freddo. 
In qualche modo arrivai nei pressi di un parco per bambini e tirai un sospiro di sollievo quando da lontano vidi il viottolo di casa. 
Mi accorsi di non avere neanche le chiavi così bussai. 
"Charlie" disse Zayn "cosa cazzo è successo?" Mi chiese tirandomi dentro "È notte" disse 
"Io e Harry ci siamo baciati. E io sono andata via" dissi ridendo e facendo giravolte "poi un tipo mi ha scambiato per non so chi e mi ha offerto da bere e abbiamo bevuto, ballato, ci siamo sballati tutti, anche il padrone del bar, poi l'ho salutato e sono andata via. Buffo" dissi pensandoci per poi sedermi a terra. 
"Ma che ti passa per la testa, Charlie?" Disse tirandomi su 
"Perché sei andata via?" Mi chiese
"Avevo paura. Cosa provo?" Dissi chiedendolo a lui 
"Devi saperlo tu. Dove è Harry ora?" 
"Non lo so" dissi 
Mi abbracciò
"Lasciami stare. Non toccarmi" iniziai a gridare e a dargli pugni sul petto per allontanarlo. 
Ma Zayn era forte, più io cercavo di allontanarlo più lui mi stringeva. 
"Ehi, sono solo io. Sono Zayn" disse tenendomi i polsi con voce dolce
"So chi sei. È colpa tua. Vaffanculo, vaffanculo" dissi piangendo. 
Corsi in camera e chiudendo la porta a chiave. 
"Cosa?" Chiese confuso
Mi rincorse 
"Charlie apri la porta" iniziò a sbattere i pugni. 
"Charlie apri questa cazzo di porta" 
Rumori. Urla. Sentivo tutto ovattato, vedevo la stanza muoversi intorno. Caddi. 
Quando aprii gli occhi mi resi conto di essere sul mio letto, ero da sola. Chiunque mi avesse messa lì probabilmente adesso era uscito o era di sotto. 
Guardai la porta e notai che era rotta… Zayn era riuscito ad entrare. Probabilmente era stato lui. 
Zayn era sempre ovunque ultimamente proprio come Harry. 
"Harry. Che cazzo ho fatto?" Dissi alzandomi di colpo, mentre pensavo al macello che avevo fatto il giorno prima. Ma fui costretta a sdraiarmi per colpa di un fortissimo capogiro. 
"Non preoccuparti. Ho capito" disse una voce. 
Mi girai e vidi Harry appoggiato allo stipite della porta. 
"No Harry io… io non volevo andare via. Ho solo avuto paura" dissi provando ad alzarmi. 
"Non ti alzare."
Lo ignorai e mi misi seduta. 
"Harry ascolta io… non volevo. Davv-"
"va bene" disse interrompendomi 
"Va bene?" Chiesi
"Si. Ho capito. Non preoccuparti" disse avvicinandosi e dandomi un bacio in fronte. 
"Ma dovresti andare a lavarti. Puzzi" disse sorridendo
"Che ore sono?" Chiesi
"Le 9:30 del mattino. Sei tornata a casa verso le 2 di notte. Quando sono arrivato ho sentito Zayn che gridava di aprire la porta. Non c'era nessun altro in casa" disse ripensando "Zayn mi ha detto che hai incontrato qualcuno che ti ha offerto da bere e poi avete fatto festa?" Chiese con una voce tra lo stanco e il geloso. 
"Si" dissi per poi spiegargli cosa fosse successo dopo. 
"Da quando bevi e fumi?" Mi chiese 
"Da mai" risposi evitando il discorso "vado a lavarmi" conclusi andando in bagno. 
Era vero, difficilmente bevevo e il massimo che fumavo erano sigarette, quella notte avevo esagerato, ma mi ero sentita così bene, ero serena e felice. 
Mi lavai e scesi giù e vidi che erano seduti a tavola a fare colazione e mi guardavano preoccupati. 
Mi sedetti e bevvi solo un bicchiere di latte, dopodiché andai in veranda lanciandomi sull'amaca. 
"Vuoi parlare?" Mi chiese Liam 
"Dejavu" dissi sorridendo. 
"Io e Harry ci siamo baciati ieri. Ma sono scappata subito dopo e… il resto suppongo che tu lo sappia già" dissi chiudendo gli occhi 
"Cosa hai provato? Avevi detto che volevi che lui facesse qualcosa. Ti ha portata fuori, ti ha fatto divertire e ti ha baciata. Hai avuto quello che cercavi?" Chiese Liam 
"io…"
"Charlie ti voglio bene, lo sai, ma non farli soffrire" disse alzandosi
"Cosa?" Chiesi confusa "farli?" Domandai 
"Quando te ne renderai conto Charlie? Non è che tu non sai cosa vuoi, tu non sai chi vuoi. È diverso" disse facendomi l'occhiolino e andando via.
"Liam aspetta" dissi scendendo dall'amaca "non te ne andare, ti prego. Mi hai chiesto di parlare non di confondermi" dissi immobilizzandomi. 
"Devi capirlo da sola"
"Liam ti prego" dissi con voce implorante 
"Rispondi alle domande che ti ho fatto prima" disse sedendosi sull'amaca. 
Feci la stessa cosa e iniziai a parlare
"Mi è piaciuto, è stato come togliersi parte di quel peso che sento da tempo. Harry è favoloso e sa sempre cosa fare con me, mi conosce perché siamo amici da sempre, da piccoli ci chiamavano i gemelli…" sorrisi ricordando quel soprannome. Non ci pensavo da anni. 
"Io so tutto di lui e lui sa tutto di me" conclusi 
"Vuoi dire che ti conosce così bene e che riesce a farti stare bene perché sa come comportarsi perché è come un fratello?" Disse riflettendo
"No. Non è come un fratello. Non è come Chris" dissi. 
"Il problema non può essere proprio il fatto che conosce tutto di te?" Chiese. 
"In che senso?" 
"Nel senso che lo conosci così bene e forse hai bisogno di scoprire cose nuove ed è per questo che con lui non funziona più"
"Non ho detto che non funziona" replicai subito 
"Ma è quello che senti" rispose lui 
"Non è vero" dissi. 
"Vedi? Non ne sei convinta neanche tu" disse accarezzandomi. 
"Chi non dovrei far soffrire?" Dissi riferendomi alla sua frase di prima
"Davvero non ci arrivi?" Chiese. 
Scossi il capo. Davvero non capivo cosa volesse dire. 
"Harry e Zayn" disse sospirando
"Cosa?" Chiesi sconvolta. 
"Zayn ti piace, solo che non te ne sei ancora resa conto. È questo il problema. Harry ci ha messo troppo tempo e tu hai iniziato a guardarti in giro, involontariamente ma lo hai fatto. E Zayn era lì, con il suo fascino e i suoi modi di fare. Ti è stato vicino quando ne avevi bisogno e ti ha capito meglio di chiunque altro. E questa cosa ti ha attratto così tanto. E non te ne sei neanche resa conto. Adesso devi solo mettere chiarezza, capire chi vuoi e cosa vuoi. È il massimo dell'aiuto che posso darti" disse scompigliandomi i capelli, per poi alzarsi ed andare via. 
Mi lasciò lì, da sola con i miei pensieri mentre riflettevo sulle sue parole. 
Mi alzai anche io e andai in giardino. 
Mi piaceva Zayn? 
No... Era impossibile. Eppure Liam mi aveva aperto gli occhi, aveva ragione io sentivo l'esigenza di essere scoperta, di avere qualcuno che si interessasse a me, che avesse voglia di conoscermi. Ma con il fatto di Zayn mi aveva messo la pulce nell'orecchio  ed ero ancora più confusa di prima. 
"Charlie" la voce di Zayn mi fece sobbalzare 
"Vieni dentro che piove" disse facendomi segno con la mano di entrare. 
Guardai il cielo e sospirai, per poi entrare in casa. 
"Sei stata stupida ieri" disse Zayn senza guardarmi 
"Cosa?" Chiesi 
"Camminare di notte da sola, mezza ubriaca e mezza fatta. Poteva capitarti qualcosa e poi scusa non sei stata tu a dirmi che la droga non l'accettavi?" Disse arrabbiato
"Non mi sono drogata" dissi
"Capirai… una canna è pur sempre droga"
"È fumo" risposi a bassa voce
"Non cambia. Accetti da bere da uno sconosciuto. Sai che avresti potuto incontrare Greg? E cosa sarebbe successo?" Chiese scuotendo il capo 
"Non ci ho pensato. Me ne ero dimenticata" dissi ammettendo di essere stata stupida. 
"Non sono arrabbiato Charlie. So che vuoi la tua libertà e te la meriti, ma sarei stato preoccupato anche se non ci fosse stato Greg" disse accarezzandomi. 
"Io ti sosterrò sempre, ma un po' di attenzione e prudenza soprattutto ci vuole"  disse 
"Ieri improvvisamente mi hai dato la colpa di qualcosa… posso capire cosa?" Chiese subito dopo. 
"Non ricordo" mentii  
Gli sorrisi abbracciandolo e lui mi strinse. 
"Ti voglio bene, Zayn" dissi appoggiando la testa sulla sua spalla. 
Zayn sospirò senza rispondere e sciolse l'abbraccio salendo di sopra. 
Non era vero che non ricordavo, in quel momento gli stavo dando la colpa della mia confusione ma non me ne ero resa conto, lo avevo capito solo dopo aver parlato con Liam. 
Sbuffai. 
"Zayn" gridai all'improvviso inseguendolo. Entrai in camera sua e lo vidi steso sul letto e inizia a tirarlo. 
"Che c'è?" Chiese ridendo 
"Ho la ricrescita dei capelli… rifaccio il nero o torno bionda?" Chiesi 
"A me piacevi anche prima Charlie, stai bene sempre" disse solamente
"Si ma io voglio un consiglio. E poi mi devi accompagnare!" dissi 
"È un'imposizione? Come osi?" Mi saltò addosso iniziando a farmi il solletico
"Smettila, smettila" iniziai a gridare mentre ridevo. 
"Andiamo a farti bionda" disse alzandosi e tendendomi la mano. 
"Grazie" risposi alzandomi con il suo aiuto. 
 
Tornammo a casa con la mia nuova pettinatura. Ero tornata bionda ma non quel biondo platino, era un buono più oro. 
"Vado a far vedere i capelli ad Harry" dissi appena tornammo a casa lasciando una bacio sulla guancia di Zayn. 
Non vedevo l'ora di vedere la reazione che avrebbe avuto, avevo tolto dalla testa quello che lui definiva un orribile nero. 
Salii le scale di corsa sorridendo e entrai in camera chiamandolo. 
"Harry guarda qui" dissi entrando. 
Quando Harry si girò resto senza parole e poi mi sorrise.
"Ti sei finalmente decisa a toglierti quella merda dalla testa" disse con un sorriso a trentadue denti. 
"Stai molto meglio, anche se non è proprio il tuo colore" disse 
"Allora ti piace?" Chiesi impaziente 
"Certo" rispose abbracciandomi e riempiendomi di baci su tutto il viso mentre mi lanciò sul letto. 
Iniziammo a ridere mentre lui continuava, si fermò sdraiandosi di lato. 
"Avremo mai un attimo di pace?" Gli chiesi riferendomi a tutti i litigi che avevamo avuto e alla situazione confusa di quel momento. 
"Credo di no" rispose sorridendo. 
Si sdraiò con le braccia sotto la testa e lo sguardo rivolto verso il tetto. 
"Facciamo verniciare di blu notte il tetto e disegniamo le costellazioni. Beh dopo aver aggiustato quella porta" disse improvvisamente. 
"Oddio si" dissi alzandomi di scatto. 
"Chiama subito qualcuno!" Esclamai
"Nah, facciamolo noi."
 
Nei giorni che seguirono io e Harry riverniciammo l'intera stanza e facemmo esattamente ciò che avevamo detto, ci divertimmo tantissimo, soprattutto quando Harry appoggiò sulla scaletta un secchio di vernice che gli si rovesciò sulla testa dopo un suo urto accidentale. 
Si ritrovò completamente blu, i ragazzi corsero dopo aver sentito il rumore della scaletta che cadeva e così tutti iniziarono a chiamarlo puffo. 
In quei giorni mi sentii come una bambina, sembravamo essere tornati a 12 anni fa, quando verniciammo la nostra casa sull'albero. Mi divertii e risi come non facevo da tanto. 
Quando finimmo pulimmo tutto e andammo a lavarci. 
 
Mi sdraiai sul letto guardando il nuovo soffitto. 
"È venuto bene" dissi 
"Beh non abbiamo perso le nostre doti di pittori" disse ridendo 
"Andiamo a mangiare"dissi alzandomi
"Tu vai, io scendo tra un attimo" rispose
Uscii e mi diressi verso le scale e mi scontrai con Zayn. 
"Bambolina ti davamo per dispersa" disse ridendo mentre scendeva le scale. 
"Zayn tutto bene?" Chiesi stranita. 
Lo vedevo strano ma lui disse che era tutto apposto e uscì di casa. 
Dopo un po' scese anche Harry e Louis ci cucinò una splendida pizza. 
"Ne voglio ancora" disse Niall
"Sempre il solito" dissi lanciandogli una patatina che afferrò al volo con la bocca. 
"Sei un mito" dissi ridendo. 
"Ma Zayn?" Chiese Liam dopo un po'
"È uscito" dissi con la bocca piena
"Dove è andato?" 
"Non me l'ha detto" risposi mettendo in bocca l'ultima patatina. 
Quando tutti finirono di mangiare sparecchiai la tavola e inizia a lavare le stoviglie mentre gli altri avevano deciso di uscire per fare la spesa. 
Harry aveva insistito per restare con me dato che cerca sempre di non lasciarmi da sola in casa per paura di Greg ma io lo avevo convinto ad andare. 
Misi un po' in ordine la casa, facendo un po' di pulizia poi Andai in camera e mi lavai.
Uscii dalla doccia coperta dall'asciugamano e aprii l'armadio prendendo la biancheria intima e la indossai. 
Mi girai verso la scrivania e vidi la maglia che Zayn mi aveva dato sulla baita così mi avvicinai e la indossai. 
Era stata lavata ma l'odore di Zayn era ormai impregnato nella maglia, così presi un angolo e lo avvicinai al viso aspirandone l'odore. 
Scossi la testa e scesi in salotto, sedendomi sul divano. 
Bussarono alla porta così andai ad aprire. 
"Ho dimenticato le chiavi" disse Zayn entrando
"Bella maglia" disse poi facendomi l'occhiolino 
"È così comoda" dissi sorridendo e tornando a sedermi sul divano. 
Osservai di nuovo quella maglia grandissima che mi andava a vestitino e iniziai a giocare con l'orlo. 
"Charlie…" stava per dire qualcosa quando il campanello suonò di nuovo. 
"Vado io" disse Zayn. 
Si avvicinò alla porta e la aprì. 
Con grande "sorpresa" scoprii che alla porta c'era Greg. 
"Ma tu non la smetti mai di rompere le palle" dissi sbuffando. 
Zayn stava per chiudere la porta ma Greg fu più veloce e riuscì ad entrare. 
"Si trattano così i vecchi amici?" Disse ridendo "qualche giorno fa ti ho  chiamato e mi hai tratti male, vengo a trovarvi e mi trattate male… mi fate pensare che non sono il benvenuto, uffa" disse ironicamente. 
"Infatti, adesso vattene" dissi acida. 
Greg provò ad avvicinarsi ma Zayn subito si mise d'avanti come a proteggermi. Greg sbuffò e alzò le mani facendo un passo indietro. 
"Bella maglia" disse indicandola. 
Zayn aveva detto che era una delle sue preferite e che l'ultima volta ce l'aveva indossata era stato quando andò sulla baita con mio fratello e Greg. A quanto pareva l'aveva riconosciuta. 
"Che c'è Zayn? Rubi ancora le ragazze dei tuoi amici? Dovrei fartela pagare… giochi con la ragazza di mio fratello… ah no aspetta lei non è mai stata la ragazza di Niall" disse appoggiato ad una delle sedie della cucina del tavolo dove noi eravamo seduti 
"E pensare che ci avevo creduto davvero, sai?" Disse ridendo 
"È la vita" risposi scrollando le spalle. 
"Ci assomiglia, vero Zayn?" Chiese al moro seduto al mio fianco che aveva iniziato ad innervosirsi. 
"Senti Greg che cazzo vuoi?" Disse Zayn alzandosi di scatto. 
"Ti sembrerà strano, ma non voglio niente. Voglio solo fare quattro chiacchiere" disse sedendosi difronte a me. 
"Non credi che ci somigli?" Chiese di nuovo a Zayn 
"Si, un po'. E quindi?" Chiese Zayn evidentemente scocciato
"Infondo è la sorella di 'nostro fratello'" disse riferendosi a Chris
"Chris non era tuo fratello" sputai con odio. 
"Ma era il fratello di Zayn giusto? Perché Zayn è quello buono, quello che è cambiato proprio come Chris, lui può definirsi suo fratello. Vero Zayn? Tu lo meriti, vero? Questa è una rimpatriata ragazzi. Questa storia è iniziata in tre: un Horan, un Malik e un Foster." Disse guardandomi negli occhi 
"Cosa?" Chiesi confusa
"E finirà in tre" disse confondendomi ancora di più. 
"Ti conviene stare lontano Greg" disse Zayn avvicinandosi e dandogli un pugno in faccia. 
Greg cadde a terra, non aspettandosi la reazione di Zayn che non gli diede neanche il tempo per riprendersi che subito lo colpì di nuovo per poi prenderlo per il colletto e sbatterlo fuori di casa. 
"Zayn… cosa?" Chiesi confusa e spaventata. 
Mentre fuori si sentiva la risata di Greg. 
"Charlie ascoltami bene. Greg è fatto così, quando non può avere qualcosa allora inizia ad andare fuori di testa. Non ascoltarlo" disse abbracciandomi. 
"Cosa significa… questa storia è iniziata in tre?" Chiesi ancora confusa
"Non ascoltarlo e basta. Non preoccuparti, ci sono io" disse prendendo il mio viso tra le mani. 
"Ok?" Chiese 
"Ok" risposi. 
Andò in cucina e prese un bicchiere d'acqua. 
"Tieni, ti farà bene" disse passandomi il bicchiere. 
"Grazie"
 
"Io lo avevo detto che non dovevo andare. Cosa sarebbe successo se Zayn non fosse stato qui?" Disse Harry furioso. 
Camminava su e giù per la cucina sbattendo all'aria qualsiasi cosa gli capitasse d'avanti. Aveva saputo della visita di Greg e non ci aveva visto più dalla rabbia. 
"Harry calmati. Zayn c'era, non pensare sempre al peggio" dissi toccandomi le tempie. 
Avevo un mal di testa terribile, e le grida di Harry non facevano che peggiorare la situazione. 
Anche gli altri erano preoccupati ed ebbero tutti una reazione brusca, Niall in particolare. 
"Non posso avere un fratello così" disse scuotendo la testa. 
I ragazzi discutevano e gridavano mentre io mi sentivo sempre peggio. 
Gli unici più calmi furono Louis e Zayn. Alzai lo sguardo e lo incrociai con quello di Louis che subito si avvicinò abbandonando la discussione con gli altri. 
"Che hai?" Chiese inginocchiandosi 
"Mi gira la testa" dissi chiudendo gli occhi. 
Mi prese in braccio e mi portò fuori, appoggiandomi su una delle sedie a sdraio. 
"Un po' d'aria fresca ti farà bene" disse accarezzandomi 
"Che succede?" Disse Liam uscendo fuori seguito da tutti gli altri
"Succede c'è Charlie si stava sentendo male, così l'ho portata fuori" disse guardandoli male
Fece un segno e tutti annuirono entrando. 
"Resta qui" mi disse mentre entrava anche lui 
"Che c'è Lou?" Chiese Harry impaziente 
"Gridate come matti su una questione che riguarda principalmente lei e non le chiedete neanche cosa ha da dire, non vi rendete conte che è sempre stanca e preoccupata. Harry tu che sei il suo migliore amico non la vedi sempre nervosa?" Chiese sbuffando
"Certo, è preoccupata. Da quando è qui le è successo di tutto e adesso è tornato Greg"
"E non credete che parlandone così davanti a lei potreste metterle paura?" Disse con tono ovvietà. 
"Lou ha ragione" disse Zayn 
"Va bene" rispose Harry ancora nervoso "Vado da lei" concluse. 
"No Harry" disse subito Zayn fermandolo "forse è meglio se ci va qualcun altro" 
"Perché?" Chiese il riccio innervosendosi
"Perché sei ancora nervoso" rispose Zayn scocciato 
"Ci vado io" disse Niall intromettendosi. 
Così li lasciò li e uscì in giardino. 
"Ti senti meglio?" Chiese avvicinandosi 
"Si" risposi 
"Charlie non devi preoccuparti. Andrea tutto bene" disse Niall sorridendomi 
"Non ho paura di Greg. È solo che ha detto una cosa e…" mi bloccai pensandoci 
"Cosa?" Chiese lui curioso
"Niente. Zayn ha detto di non pensarci" risposi sorridendo
"Entriamo?" Chiesi subito dopo
"Si" disse seguendomi. 
Quando entrammo i ragazzi erano seduti tutti sul divano e si respirava un'aria pesante. 
"Ehi su con la vita" dissi per sdrammatizzare 
"Vedo che ti sei ripresa" disse Louis
"Faceva solo un po' troppo caldo" dissi sorridendo 
"Stasera vogliamo fare qualcosa? È da tanto che non usciamo" dissi 
"Eh certo andiamo a darci in pasto ai leoni" rispose subito Harry 
"Harry" lo richiamò Zayn. 
Poi si girò verso di me e con gli occhi mi fece segno di salire in camera, mentre gli altri parlavano di qualcosa con Harry. 
Salii al piano di sopra ed entrai in camera di Zayn sdraiandomi sul suo letto mentre lo aspettavo. 
"Harry è sempre esagerato, ma non sempre ha torto" disse lanciandosi sul letto vicino a me. 
"Non credo ci siano i leoni al di fuori dello zoo" dissi ridendo 
"No" rispose "al massimo ci sono i topi" 
"Ma i topi sono innocui" dissi
"Ma se ti mordono portano malattie. Mettiamo prima un po' di veleno e poi controlliamo se sono andati via. Ok?" Disse 
"Va bene. Ma almeno facciamo qualcosa qui" dissi.
"Carino paragonare Greg ad un topo" dissi ridendo. 
In quanto a fantasia Zayn era bravo, si era inventato un bel modo per dirmi di no. 
Guardai il soffitto bianco della sua stanza, pensando a quello blu notte della mia e di Harry. 
Quei giorni trascorsi con Harry senza staccarci neanche un attimo mi avevano confusa ancora di più. Adesso sapevo di stare ancora bene con Harry, sapevo che stavamo bene insieme e che non avevamo pensieri quando eravamo vicini. Ma ora sapevo anche che non era l'unico con cui mi sentivo bene, e spesso mi chiedevo se anche Zayn stesse bene con me come io stavo con lui. Avevo paura di mettere a rischio tutto ciò che avevo con Harry per una persona che magari non ricambiava neanche, ma sapevo che così non potevo continuare. 
Zayn si accese una sigaretta e si sdraiò mettendo una mano sotto la sua testa guardando anche lui il soffitto. 
"A cosa pensi?" Mi chiese. 
Mi girai a guardarlo e gli sorrisi.
"Un Horan, un Malik e un Foster il trio originale" dissi improvvisamente. 
Vidi la sua faccia stranita, così mi spiegai meglio. 
"Zayn siamo ancora un Horan, un Malik e un Foster, solo che… adesso è 'una' Foster. Ecco perché continuava a dire che ci somigliamo. Se la storia è iniziata in tre finirà in tre" dissi prendendogli la sigaretta dalle mani e iniziando a fumarla. 
"Ladra" disse prima di pensare a ciò che avevo detto 
"Ha qualcosa in mente. Lo sai vero?" Disse riflettendo 
"L'ho sempre saputo, Zayn" risposi "ed è ovvio che centriamo noi" dissi ridandogli la sigaretta. 
Zayn fece l'ultimo tiro e spense la sigaretta. 
"Vieni qui" disse avvicinandosi. 
Eravamo sdraiati sul letto, in silenzio, senza dire niente. Forse perché non c'era niente da dire. Sapevamo che Greg aveva qualcosa in mente ma non avevamo paura, gli altri erano preoccupati e noi facevamo finta di esserlo anche se sapevano bene che era inutile. Sapevo che c'era qualcosa che ci univa, oltre al legame con mio fratello, c'era qualcos'altro. Qualcosa che non avevo ancora capito e che Zayn non voleva si sapesse. Mi fidavo di Zayn e del suo buon senso, sapevo che aveva fatto tantissimi errori in passato ma sapevo che a me ci teneva e voleva solo il mio bene, ma nonostante ciò lui sapeva che non mi sarei arresa, ero testarda e lo sapeva bene. 
Quel giorno non gli chiesi niente, preferii restare lì abbracciata senza dire una parola. Chiusi gli occhi e smisi di pensare a tutto ciò che non andava. 
Aprii gli occhi e vidi che quelli di Zayn erano chiusi. Lo osservai attentamente, ogni suo piccolo lineamento, qualsiasi cosa in Zayn mi trasmetteva serenità. Avvicinai la mia mano al suo viso e lo accarezzai, aprì leggermente gli occhi e mi sorrise. 
"Non guardarmi così" disse divertito
Chiusi un occhio e continuai ad osservarlo 
"Così va meglio?" Chiesi ridendo 
"Quanto sei scema" disse ridendo anche lui. 
Stavolta era lui che mi osservava e sempre lui avvicinò la sua mano alla mia iniziando a stringerla. 
La porto a se e la baciò. Non stavamo facendo assolutamente niente. Si sdraiò a pancia in su lasciando la presa sulla mia mano, ma io subito la ripresi e mi avvicinai un po' di più a Zayn. 
'Situazione strana e pericolosa' era esattamente quello che il mio cervello continuava a ripetere. Non sapevo cosa dire, ero semplicemente in imbarazzo. Così mi alzai dicendo di avere sete. 
"Charlie no" disse tirandomi per un braccio. 
Subito mi girò verso di lui spostandomi i capelli dagli occhi. 
"Charlie…" sussurrò. 
Appoggiò la sua fronte sulla mia e restò così, fermo senza fare niente. 
Il mio sguardo era sfuggente, così con una mano mi prese il viso e portò il mio sguardo sul suo. 
"Zayn" la voce di Liam che lo chiamava dal corridoio ci fece staccare. 
Uscii dalla stanza nel momento in cui Liam stava entrando. 
Chiusi la porta dietro di me e mi ci appoggiai sopra. 
Zayn sbuffò facendo un mezzo giro su se stesso per poi lanciarsi sul letto. 
"Dimmi" disse rivolto all'amico
"Ho interrotto qualcosa?" Chiese per prima cosa 
"No" rispose secco 
"Zayn senti" stava per dire qualcosa ma Zayn lo interruppe subito "Liam ho detto che non hai interrotto niente, stava uscendo l'hai vista anche tu. E poi cosa ci sarebbe da interrompere?" Chiese scocciato 
"Niente hai ragione" questa fu l'ultima cosa che sentii prima che mi allontanassi. 
Scesi in cucina per prendere davvero un bicchiere d'acqua e poi andai in giardino sdraiandomi sulla mia solita sedia a sdraio. 
Zayn era ancora con Liam, mentre gli altri erano in salotto a giocare con la playstation. 
Guardai la piscina e pensai a quella sera con Zayn quando facemmo il bagno nonostante le nostre paure. Forse era questo che mi attirava in lui, oltre al fatto che con lui sentivo di poter essere esattamente me stessa, mi piaceva che riuscivo a fidarmi ciecamente affidandomi alle sue decisioni,ad esempio Harry aveva sempre provato a farmi entrare con lui in piscina ma non ci era mai riuscito. Mi fidavo di Harry ma la paura dell'acqua era troppo forte, e Zayn aveva capito che non l'avrei mai superata se non fosse stato per qualche sotterfugio. Sapeva che accettavo sempre le sfide e aveva capito che quello era il modo giusto, e non si era sbagliato. Magari non mi conosceva quanto Harry ma provava a capirmi e questa cosa mi piaceva. Non potei far altro che pensare alle parole di Liam e mi trovai costretta a dargli ragione, forse volevo solo qualcuno che provasse a capirmi e che non desse tutto per scontato. E quel qualcuno probabilmente era Zayn. Perché lui era come me, odiava le cose scontate, era sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e perciò riusciva sempre a sorprendermi, non era per niente abitudinario e in questo mi assomigliava tanto. Commetteva molti errori per colpa del suo modo di essere, ma cercava sempre di rimediare, non lasciando mai niente così com'era. 
Entrai in casa prendendo un plaid, delle patatine e una bottiglia d'acqua e piano piano salii in mansarda senza farmi sentire perché volevo restare un po' da sola. 
La mansarda aveva una specie di balcone sempre all'interno della casa e sopra c'era una sdraio e un tavolino. 
Mi sdraiai e vidi che c'era un pacchetto di sigarette quasi pieno, così ne sfilai una e l'accesi. 
Non fumavo da tanto, ma dopo quella sera al bar mi era ritornata la voglia. Alzai la testa e guardai il cielo cercando di rilassarmi mentre cacciavo fuori il fumo. 
Quando finii la sigaretta iniziai di nuovo a pensare. 
Ricordo che in una delle ultime litigate con Harry per colpa della sua gelosia gli avevo detto che Zayn non mi piaceva e che semmai mi sarebbe piaciuto glielo avrei detto. 
E adesso cosa aver dovuto fare? Avrei dovuto dirgli: Harry non riesco a stare così perché forse (non lo so neanche io) sono attratta da Zayn? 
Il punto era che neanche io sapevo se mi piaceva, come persona mi attraeva sicuramente e questo Harry lo aveva sempre saputo perciò era geloso di lui, ma non sapevo se mi piaceva in quel senso. Avevo iniziato a vederlo con occhi un po' diversi improvvisamente, quel giorno nella baita, ma pensandoci forse era una cosa che risaliva a un po' di tempo prima. Capii di essere legata a Zayn quando andammo a correre in moto insieme e da allora era nato un legame molto stretto. 
Mi aggiustai il plaid e chiusi gli occhi. 
Dopo poco presi sonno. 
Quando mi svegliai sentii Harry chiamarmi così lasciai tutto lì e corsi di sotto per non farlo preoccupare. 
"Merda Charlie dove stavi?" Chiese Harry tirando un sospiro di sollievo. 
"Ero in mansarda, avevo preso sonno" dissi alzando le spalle.
"Abbiamo ordinato una pizza, ne vuoi un po'?" Chiese cambiando discorso 
"No, grazie. Non ho fame" gli sorrisi. 
Mi andai a sedere vicino a Niall sul divano e guardai Zayn di sottecchi, intento a battere il biondo. 
I ragazzi facevano il tifo per Niall che però perse lo stesso. 
Avevo sonno, ma anche quella sera non me la sentivo di restare a dormire con Harry quindi ero costretta ad aspettare che tutti andassero a dormire per avere il divano libero.
Mentre loro mangiavano tornai in mansarda e mi sdraiai di nuovo sulla sdraio. 
Mi feci un codino morbido con delle ciocche che scendevano e fumai un'altra sigaretta. 
"Meglio posarle, altrimenti me le fumo tutte" dissi tra me e me. 
"E poi me le devi ricomprare" disse una voce alle mie spalle. 
"Zayn!" Esclamai sobbalzando
"Cosa ci fai qui?" Mi chiese
"Mi piace" risposi semplicemente "e a quanto pare anche a te" dissi indicato il pacchetto di sigarette. 
"Vengo sempre qui quando voglio stare da solo e ho qualcosa che non va" disse facendosi spazio sulla sdraio accanto a me. 
"Anche io" risposi facendo un mezzo sorriso. Poi lo guardai "cosa c'è che non va?" Chiesi 
"Sono combattuto, Charlie" disse prendendo una sigaretta "mi fai compagnia?" Chiese poi ridendo 
"Si, ma è l'ultima" dissi prendendone anche io una "comunque continua". 
"Vorrei fare una cosa ma so che farei soffrire qualcuno e potrei soffrire anche io, ma se non lo facessi non saprò mai se è la cosa giusta e ne soffrirò comunque" Disse aspirando dalla sua sigaretta. 
"E tu?" Chiese dopo un po'
"Più o meno la stessa cosa" dissi sorridendo amara. 
"Sai, qui non ci sale mai nessuno. Infatti sono rimasto sorpreso vedendoti" disse dopo un po'.
"Zayn io vengo sempre qui, strano che non ci siamo mai visti" risposi subito. 
"Non hai sonno?" Mi chiese 
"Si" risposi spegnendo la sigaretta 
"E perché non vai a letto?" Chiese spegnendo anche la sua. 
Bella domanda pensai. Cosa avrei dovuto dirgli: non me la sento di dormire con Harry? 
"Dimmelo, Charlie" disse serio
"Cosa?" Chiesi confusa 
"Dimmi perché non vuoi andare a dormire" disse continuando con un tono serio 
"Perché preferisco restare qui" dissi la prima cosa che mi venne in mente. 
"Dimmi la verità, aiutami" 
"È la verità" ribattei subito
"Non è vero" rispose alzando la voce
"Cosa vuoi sentirti dire, Zayn?" Chiesi anche io alzando il tono
"La verità" rispose gridando "che non non vuoi perché non riesci a dormire con lui. Dimmelo... O mi sbaglio?" Chiese. 
Storsi il naso e sospirai abbassando lo sguardo. 
"Dimmi che non riesci neanche più a guardarlo negli occhi, dimmi che cerchi di parlargli il meno possibile, che lo stai evitando, che vorresti sparire ogni volta che lo vedi, ma soprattutto dimmi che tutto questo è colpa mia" disse infine cambiando il tono. 
Lo guardai spalancando gli occhi. 
"Cosa?" Chiese incredula
"Dimmelo Charlie" 
"Lo sto evitando perché so di non potergli dare ciò che vuole… per colpa tua" dissi infine. 
Mi alzai e stavo andando via in fretta e furia, ma lui fu più veloce. Mi blocco e mi tirò a sé proprio come aveva fatto poche ore prima. 
"Ecco di cosa mi stavi incolpando quella notte" disse stringendomi "non andartene" disse prima di baciarmi. 
Appoggiò le sue labbra sulle mie in fretta, forse perché aveva paura che scappassi, ma il bacio fu molto più lento. Era un bacio dolce e calmo, ma soprattutto sentito da entrambi, probabilmente aspettava di farlo già da un po', prima ancora che io iniziassi a sentire qualcosa per lui. 
"Zayn" dissi staccandomi 
"Sh, ti prego non dire niente" disse baciandomi di nuovo. 
Quando si staccò mi accarezzò il viso e sorrise. 
"Ce lo teniamo per noi, almeno per un po'" disse leggendomi quasi nel pensiero. 
Gli sorrisi anche io e tornai sulla sedia a sdraio mentre lui scendeva un attimo per prendere da bere. 
Sorrisi da sola senza sapere neanche il perché, anzi il perché lo sapevo solo che non mi aspettavo di avere una reazione del genere. Non volevo far altro che sorridere e non era esattamente ciò che era successo con Harry. 
'Merda Harry' pensai sbuffando. Adesso si che avrebbe sofferto, ecco perché io e Zayn saremmo stati zitti per un po'. Chiusi gli occhi e sorrisi di nuovo pensando al bacio di prima. 
Mi lanciai per sdraiarmi e tirai un sospiro di sollievo. 
"Si respira una bella aria fresca qui, vero?"
Quando sentii la sua voce spalancai gli occhi e rimasi lì, ferma, senza girarmi. 
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(Charlie che urla contro Zayn dopo avergli dato la colpa)

(Charlie al bar)
Salve. 
Per una volta non sono in grave ritardo. 
Diciamo che in questo capitolo ho deciso di soffermarmi più sui sentimenti della nostra Charlie e ho introdotto un colpo di scena che mi gironzolava in testa già da un po', e cioè l'improvviso amore per Zayn. Diciamo che non è proprio improvviso, dato che seguendo gli eventi si può capire che è stata una cosa abbastanza graduale, Zayn era sempre lì pronto ad aiutare la nostra Charlie e a lei questa cosa piaceva anche se non se ne era mai resa conto. E dobbiamo ringraziare Liam per avergli fatto aprire gli occhi. Riguardo ad Harry tutti penserete qualcosa tipo: oh andiamo li hai fatti restare in stallo per due anni e poi hai scelto Zayn? 
Ebbene si, ma no pensate che sia finita qui. 
Al prossimo capitolo, ciauu. 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11
 
Mi sdraiai e tirai un sospiro di sollievo. 
"Si respira una bella aria fresca qui, vero?"
Quando sentii la sua voce spalancai gli occhi e rimasi lì, ferma, senza girarmi. 
"Si" risposi freddamente
"Cosa ci fai qui?" Chiese avvicinandosi
"Niente" dissi aprendo il pacco ti patatine
"Tutto bene, Charlie?" chiese sentendo il mio tono strano 
"Si, Harry" risposi nervosamente
E come avrei potuto avere un tono normale, ero fredda e distaccata perchè sapevo di star sbagliando. Erano secoli che gli davo la falsa illusione che saremo potuti tornare insieme e giusto pochi minuti prima avevo baciato quello che era uno dei suoi migliori amici. E dopo poco lui si presentava lì, ed era proprio l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.
"Va bene" disse abbassando il capo "allora io... io scendo". 
Restò pochi secondi fermo, magari aspettando che lo fermassi, ma non lo feci... anzi gli dissi semplicemente ok, sapendo di ferirlo. 
Scese le scale senza girarsi, camminando a testa bassa. Più lo vedevo così più mi sentivo una merda. Harry era una delle persone a cui tenevo di più al mondo, solo che non lo amavo... o almeno non quanto lui avrebbe desiderato.
Scendendo andò a sbattere contro Zayn che saliva le scale distratto mentre sorrideva alzando due bottiglie di succo.
"Oh Harry scusa" disse cambiando faccia non appena lo vide
"Non fa niente. Dove stai andando?" gli chiese dopo aver notato la sua espressione felice di prima, e le bottiglie di succo.
"Io... ecco... avevo sete" disse solamente aspettando che Harry scendesse le scale per poi risalire in mansarda senza farsi vedere.
Seguii tutta la scena dall'alto, ero diventata anche una spia. 'Grandioso' pensai tornando alla sdraio.
"Stava scendendo da qui, vero?" Chiese Zayn posando i succhi sul tavolino
"Si" 
"Cosa gli hai detto?" Mi chiese accarezzandomi. 
Gli raccontai quella breve conversazione e finii dicendo che ero una merda. 
"Non è vero, Charlie" disse serio "è una cosa che capita". 
Sbuffai annuendo per niente convinta e presi uno dei succhi. 
"Dormi con me stasera?" Chiese sorridendo. 
"Zayn abbiamo deciso di stare zitti per un po'" gli ricordai
"E quindi? Quante volte abbiamo dormito insieme?" Disse alzando le spalle. 
"Va bene" dissi. 
Mangiammo le patatine e bevemmo il succo fumando un altro paio di sigarette, dopodiché scendemmo in camera sua. 
"Hai deciso di trasformare definitivamente la mia maglia nel tuo pigiama?" Chiese Zayn ridendo mentre camminavamo nel corridoio. 
"Ti interessa?" Chiesi facendogli la linguaccia. 
"Vado a fare la pipì" dissi entrando nel bagno alla fine del corridoio.
Stavo quasi per uscire quando sentii la voce di Liam sussurrare qualcosa. 
"Zayn che hai in mente?" Chiese a bassa voce per non farsi sentire
"Niente, Liam" rispose Zayn 
"Non potete fare così" disse arrabbiato
"Così come? Sto solo cercando di proteggerlo, voglio che passi un po' di tempo poi gli dirò tutto" disse sbuffando
"Zayn so che è una cosa che capita, ma Harry non lo merita, io prima vi ho visti. Cosa sarebbe successo se vi avesse visti Harry?" Chiese arrabbiato
"Liam cosa devo fare? Lasciar andare Charlie dopo che so che ricambia? Sarei uno stupido. Ho provato a nascondere tutto per tanto tempo, lo sai bene. Non è una cosa recente ma sono stato in disparte per Harry. Ma adesso le cose sono cambiate" disse arrabbiato 
"Zayn sono cambiate perché tu le hai fatte cambiare" rispose Liam
"E quindi? Non l'ho fatto apposta, è successo e ne sono felice. Ormai è fatta" 
"Fa quello che vuoi" disse Liam prima di andare via. 
Dopo qualche minuto uscii dal bagno e trovai Zayn seduto sulla cassapanca vicino al letto ad aspettarmi. 
"Zayn forse è meglio se dormo giù" dissi senza guardarlo 
"Hai ascoltato tutto, vero?" Annuii e andai via. 
Zayn cercò di fermarmi ma poi capì che era meglio lasciarmi dormire da sola. 
"Allora dormi tu in camera mia, dormirò io giù" disse spingendomi verso la sua stanza 
"No Zayn non cambierebbe niente" dissi tirandolo 
"Per favore Zayn, facciamo come ho detto io" gli dissi con tono supplicante. 
Accettò e andò in camera sua. 
I giorni che seguirono furono terribili, Liam era incazzato nero con Zayn ma la cosa strana era che con me era normale, Louis cercava di evitarmi proprio come io cercavo di evitare Harry, l'unico a mantenersi normale era Niall, anche se ultimamente era spesso preoccupato. 
La situazione era insostenibile, avevo solo voglia di uscire e divertirmi, così proposi una bella uscita di gruppo e al momento giusto io e Zayn ce la saremo svignata. 
Louis propose di andare in discoteca sotto le proteste sia mie che di Niall, ma alla fine vinsero loro. 
Salii in camera di Harry e misi un vestitino e mi aggiustai i capelli, mentre lui era in bagno. 
Avevo appena finito e stavo per uscire dalla stanza nello stesso istante in cui Harry uscì da bagno della stanza avvolto solo in un asciugamano dalla vita in giù. 
"Sei uno schianto" disse guardandomi. 
Sobbalzai portandomi una mano al cuore. 
"Harry ma sei scemo?" Dissi 
"Scusa, non volevo spaventarti" disse sorridendo
"Mi dai una mano a scegliere i vestiti?" Disse poi 
"Oh.. Ok" risposi posando la borsetta. 
Scegliemmo i vestiti e io lo aspettai seduta sul letto mentre lui si cambiava in bagno. 
"Mi aiuti con il papillon?" Chiese una volta uscito. 
"Certo" 
Mi avvicinai e gli aggiustai il papillon e notai che era nervoso. 
Appena finii gli sorrisi, presi la mia borsa e uscii dalla stanza lasciando la porta aperta. 
Entrai in bagno per truccarmi ma mi misi a pensare, mi appoggiai alla parete e sospirai. 
Perché ero così complicata? Non riuscivo a spiegarmelo. 
Mi avvicinai allo specchio e mi truccai, per poi scendere di sotto e scoprire che mancavo solo io. 
Andammo tutti con la macchina di Liam, dato che era la più spaziosa. 
Uscimmo di casa ed ecco il problema di chi andava in braccio a chi.
"Niall" dissi abbracciandolo
"A cosa si deve tutta questa dolcezza?" Chiese mentre gli altri entravano in macchina. 
"A niente" dissi sorridendogli
"Volete muovervi e salire?" Urlò Louis
Niall entrò prima di me così per comodità dovetti sedermi in braccio a lui. 
'Problema risolto' pensai. 
Liam stava guidando e Zayn era seduto avanti con lui. 
Appoggiai la mano sul sediolino dove era seduto lui dopo una frenata brusca di Liam. 
"Sto deficiente" disse Liam iniziando a bussare il clacson. 
Zayn notò la mia mano sul sediolino e in un attimo di distrazione generale la strinse lasciandola subito dopo. 
Sospirai appoggiandomi su di Niall. 
"Tutto bene?" Sussurrò
"Odio la discoteca" dissi scocciata. 
Sorrise senza aggiungere altro. 
"Siamo arrivati" disse Liam parcheggiando. 
Scendemmo tutti ed entrammo. 
Dopo neanche un ora Louis era ubriaco fradicio e ballava in mezzo ad un gruppo di ragazze ancora più ubriache di lui che non facevano altro che ridere. Liam era seduto insieme ad Harry su un divanetto e ridevano insieme a due ragazze molto carine. Anche Niall aveva trovato il da fare, il DJ era un suo vecchio amico quindi era salito sul palchetto con lui e insieme sparavano musica a tutto volume. 
Mentre Zayn era vicino a me e aveva ordinato da bere per entrambi. 
"Zayn basta" dissi ridendo "sei tu che mi hai detto che non si beve qualche giorno fa" lo rimproverai mentre continuavo a bere anch'io. 
"Uno strappo alla regola" disse abbracciandomi. 
A fine serata Louis era sdraiato su un divanetto mezzo svenuto e noi altri eravamo messi esattamente come lui prima che svenisse. 
Io Zayn e Liam ballavamo come pazzi nonostante io odiassi ballare mi stavo davvero divertendo. Dopo un po' si aggiunse anche Harry e iniziammo una specie di ballo di gruppo. Mentre tutti ridevano e scherzavano mi allontanai e uscii dalla porta sul retro. 
Presi una sigaretta dal pacchetto che Zayn mi aveva messo in borsa e iniziai a fumarla. 
"Non scappare" sentii la sua voce appena finito di fumare. 
"Zayn barcolli" dissi accarezzandogli il viso. 
Si avvicinò e mi schiacciò al muro iniziando a baciarmi. 
"Mi sei mancata così tanto in questi giorni" disse stringendomi ancora di più. 
"Zayn" dissi sorridendo felice. 
"Andiamocene" disse 
"E dove? Tu sei praticamente ubriaco. Torniamo dentro non fa niente" dissi trascinandolo. 
Ma un attimo dopo Zayn era accasciato al suolo e aveva iniziato a vomitare. 
"Proprio come due anni fa" dissi mantenendogli la testa e appena entrammo in discoteca gli feci bere un bicchiere d'acqua. 
"Va meglio?" Chiesi 
"Si, grazie" disse. 
Mi guardai intorno e vidi che tutti i ragazzi erano impegnati a fare altro. 
Zayn mi trascinò di nuovo in pista ma questa volta iniziammo a ballare tra di noi. Eravamo solo lui ed io e nessun altro. Mi prese i fianchi e lo avvicinò a sé dandomi un bacio furtivo sul collo.
"Zayn non esageriamo" dissi tirandolo di nuovo verso il bancone. 
Ordinammo ancora da bere. 
"Che fine avevate fatto?" Era la voce di Harry
"Zayn ha vomitato" dissi guardandolo. 
Notai che era ubriaco marcio anche lui e non solo dal verde spento dei suoi occhi e il rossore che li circondava, ma anche dal modo di parlare. 
"Hai fatto la brava crocerossina, amore?" Disse ridendo 
"Cosa?" Chiese Zayn innervosendosi
"Sono le due passate, forse è meglio che ce ne andiamo"
Iniziarono un battibecco che probabilmente non avrebbero neanche ricordato dato che era completamente insensato e che erano ubriachi marci entrambi. 
Radunai gli altri, mentre Harry e Zayn si guardavano ancora in cagnesco, e tornammo a casa. 
Guidò Niall dato che era l'unico sobrio mentre Louis era avanti che dormiva e io ero dietro seduta su Liam mentre Harry e Zayn dormivano. 
"Puzzi" dissi rivolta a Liam
"Tu stai messa peggio" rispose ridendo
"A casa ci laviamo" dissi annuendo 
"No andiamo a dormire puzzolenti tutti in un solo letto" rispose Liam quasi più ubriaco di me. 
Iniziammo a ridere senza un motivo facendo svegliare Harry che però prese sonno dopo pochissimo. 
Quando arrivammo a casa ci lanciammo tutti sul pavimento dell'entrata e ci sdraiammo mentre Niall cercava di farci alzare stavamo già dormendo tutti. Così si arrese e dopo essere andato a lavarsi si sdraiò con noi. 
 
La mattina mi svegliai sul divano e notai che l'unico ad essere sul divano come me era Zayn. Mentre gli altri non erano più a terra. 
"Ben svegliata" disse Louis 
"Siete rimasti solo tu e Zayn così abbiamo pensato di mettervi sul divano. Vi siete dati da fare ieri" disse sorridendo
"Non hai neanche idea" dissi portando una mano alla tempia. 
"Vuoi un aspirina?" Chiese gentilmente. 
Ma si accorse che avevo già ripreso sonno. Guardò Harry  "è andata!" Esclamò alzandosi. 
"Si è scatenata ieri?" Chiese Harry rivolto a Liam. 
"Non ricordi?" Domandò l'amico. 
"Solo qualcosa" rispose sospirando
"Beh lei e Zayn hanno bevuto come due matti, come tutti del resto, poi abbiamo ballato tutti insieme. Dopo un po' lei si è allontanata e Zayn l'ha seguita e li abbiamo ritrovati al bancone un ora dopo. Zayn aveva vomitato ma hanno continuato a bere. Poi avete avuto un piccolo battibecco e siamo tornati a casa" disse Liam pigramente. 
"Ok, adesso ricordo tutto. Tranne il battibecco" disse il riccio. 
"Fidati non aveva senso" rispose l'amico. 
Quando mi alzai definitivamente vidi che anche Zayn era già sveglio. 
Io ci misi un po' ad alzarmi, andai in bagno e dopo aver vomitato anche l'anima mi feci un bel bagno, poi presi un aspirina. 
"Serata devastante" dissi quando scesi in salotto. 
I ragazzi erano tutti lì, distrutti dalla serata precedente, così mi unii a loro sedendomi tra Liam e Niall. 
"Io sto bene" disse il biondo sorridendo.
"Io sto morendo" disse invece Zayn tenendosi la fronte
"Come se il trattore del pulcino pio ti avesse investito?" Chiesi ripetendo le sue parole di qualche anno fa. 
Zayn capì subito e iniziò a ridere seguito dalla mia risata. Gli altri ci guardavano straniti dato che non conoscevamo il fatto così sorrisi chiedendo chi aveva sete per cambiare discorso.
Avrei potuto spiegare quell'aneddoto ma preferii tenerlo per me, era una cosa scema, ma era una cosa che solo io e Zayn potevamo capire e questa cosa mi piaceva e non avevo intenzione di condividerla. 
Presi da bere per me e Harry dato che era l'unico che aveva sete e tornai il salotto con gli altri. 
"Avete ancora un po' di sbronza?" Chiesi 
"Un po'" rispose Louis.
"Bene cosa ne dite se andiamo nella baita di Zayn e ci accampiamo li come profughi per qualche giorno?" Chiesi entusiasta. 
"Oh andiamo Charlie" disse Zayn ridendo. 
"Facciamo una cosa, ti prometto che tra qualche giorno ci andremo tutti insieme ma per adesso restiamo qui" disse Zayn scuotendo il capo. 
"Uffa" dissi scocciata. 
Tornai a sedermi sul divano, solo che questa volta mi misi vicino a Zayn e gli feci il broncio ma lui mi rispose con una linguaccia. 
"Mi viene ancora da vomitare" dissi "e ho troppo caldo, accendo i condizionatori"  
Mi alzai chiudendo tutte le porte e dopo aver acceso i condizionatori mi tolsi i vestiti rimanendo in intimo. 
"Ti pare il modo di camminare per casa con 5 ragazzi?" Chiese Liam ridendo
"Non rompete, ho caldo" risposi sdraiandomi a terra. 
"E adesso perché ti sei messa a terra?" Chiese Niall confuso
"Perché così mi rinfresco la schiena" risposi con tono di ovvietà. 
"Allora vengo a rilassarmi anche io" disse Zayn riferendosi al suo modo di rilassarsi. 
Si tolse la maglia e si sdraiò anche lui vicino a me, mentre gli altri avevano deciso di fare un bagno in piscina. 
"Che scostumati" disse Zayn "non ci avete neanche chiesto se volevamo venire" disse indicandoci. 
"Ma se non venite mai, e poi Charlie ha paura dell'acqua" disse Harry 
"Charlie vogliamo andare?" Chiese Zayn facendomi un occhiolino. 
Feci una piccola risatina e dissi a tutti di non muoversi di lì. 
Salii in camera e misi il costume e quando scesi notai gli occhi confusi di tutti, tutti tranne Zayn. 
"Cosa?" Chiese Harry sconvolto
Gli raccontai quello che era successo quella sera in piscina e notai che nel suo sguardo c'era un misto di gioia vera e rabbia. 
Era felice del fatto che avessi superato quella terribile paura ma era arrabbiato perché avevo dato a Zayn tutta la fiducia che non avevo mai dato neanche a lui, ma non mi disse niente, su complimentò con me e Zayn per poi avviarsi in piscina. 
Ci facemmo tutti un bagno rinfrescante con tanto di doccia e shampoo alla fine. 
"Prendo l'asciugacapelli?" Chiese Harry
"No, li asciugo al sole" risposi sorridendogli. 
Si avvicinò anche Zayn per passarmi la spazzola e la maglia che mi aveva regalato. 
"L'ho appena tolta dallo stendi abiti" stava per parlare ancora quando una voce alle nostre spalle ci distrasse. 
"Principessa" la voce di Greg risuonò nelle mie orecchie. 
"Che palle!" Esclamai girandomi
Zayn stava già per partire all'attacco seguito da Harry, tuttavia furono bloccati da Liam e Louis all'istante. 
"Stai davvero bene in costume" disse facendomi un occhiolino. 
"Non trovi, fratello?" Chiese guardando Niall
"Si e quindi?" Rispose scontroso
"Hai fatto male a fartela rubare da uno come Zayn" disse sghignazzando
"Cosa?" Chiese Zayn confuso
"Oh andiamo" iniziò a ridere "non è la tua maglia quella che sta mettendo?" Chiese beffardo. 
"Si e quindi?" Chiesi nervosa 
"Ah non perdiamoci in chiacchiere vestiti ti porto da una parte" disse sorridendo
"Cosa ti fa pensare che verrei con te?" Chiesi con un sopracciglio alzato
"Glielo dico Zayn?" Chiese avvicinandosi. 
Zayn scattò in avanti con una velocità tale che neanche Liam riuscì a bloccarlo. 
"Zayn fermo!" Gridai un attimo prima che si scagliasse contro Greg
"Dirmi cosa?" Chiesi 
"Coraggio Zayn!" Disse Greg ridendo di gusto.
"Vestiti" disse guardandomi "e tu resta qui" disse poi rivolto a Greg che alzò le mani ridendo. 
Zayn fece segno ai ragazzi di tenerlo d'occhio e salì in camera, probabilmente a cambiarsi.
Mi cambiai anche io e non dovetti usare il phon dato che i capelli si erano ormai asciugati. 
Quando uscii vidi Zayn scendere le scale così lo chiamai. 
"Vuoi dirmi cosa succede?" Dissi arrabbiata. 
Si bloccò "lo vedrai tra poco" rispose per poi scendere di nuovo. 
Uscimmo fuori e Zayn fece un segno a Greg che lo seguì. 
Salutò gli altri con un sorriso beffardo e mi mise una mano sulla spalla. 
"Non toccarmi" dissi scandendo ogni lettera per poi spostarlo. 
"Siamo nervosette" disse ridendo. 
"Greg se non stai zitto e fermo credimi ti picchio talmente tanto da non farti ricordare neanche più il tuo nome" disse Zayn iniziando a camminare. 
Per quelli che parvero secoli nessuno parlò, se non si contano le frasi insensate e le battute stupide di Greg. 
Notai Zayn fare un mezzo sorriso ogni tanto, cercava di nasconderlo, ma a Greg ci teneva, solo che era stato ferito troppo per perdonarlo e per di più Greg non sembrava pentito di nulla.
"Volete dirmi cosa c'è ?" Chiesi più arrabbiata che mai. 
"Greg in carcere ha scoperto una cosa, quella mattina quando mi chiamò e io attaccai il telefono voleva dirmela. Richiamò più tardi e mi raccontò cosa aveva scoperto solo che io... Non volevo che lo sapessi, beh in realtà è tuo diritto saperlo ma io non volevo che te lo dicesse subito" disse Zayn guardandosi intorno per sfuggire ai miei occhi. 
"Vi lascio soli"disse guardandomi
"Greg torno a prenderla tra un ora esatta, no fare cazzate o giuro che ti ammazzo"disse andando via. 
"Cosa?" Chiesi sconvolta. 
Mi lasciava da sola con Greg, doveva essere impazzito. 
"Non preoccuparti" disse
"Non è mai stata mia intenzione farti del male" iniziò
"No certo" dissi sarcastica
"Rapii mio fratello, ma non era un rapimento volevo solo far capire chi ero" disse ricordando 
"Un pazzo" dissi subito
"Non è vero, Charlie" disse sospirando
"Greg sei pericoloso. Non so neanche perché sono qui e perché Zayn abbia acconsentito" dissi guardandolo disgustata 
"Perché Zayn si fida e sa che non ti farò del male" disse calmo
"Me ne hai già fatto" risposi 
"Non è vero" di fermò "non a te. Non ti ho mai toccata" disse 
Lo seguii e mi guardai intorno. 
"Perché siamo qui?" Chiesi. 
"Il nome Jakson ti ricorda qualche familiare?" Chiese 
"Mhh... Uno zio, mi sembra. Il fratello di mio padre" dissi "perché?"
"Tanti anni fa, mia madre ebbe una storia con lui, erano giovani e lei aveva solo 19 anni aveva deciso di lasciare Jackson e di scappare di casa e qualche giorno dopo si stabilì a sud di Londra e incontrò mio padre, non quello vero" tenne a specificare "andarono in discoteca si ubriacarono e quando tornarono a casa nessuno ricordava più cosa fosse successo, si misero insieme e dopo qualche mese lei scoprì di essere incinta. Non ha mai scoperto che il mio vero padre è Jackson" disse sospirando 
"Cosa?" Chiesi sconvolta 
"Sei... Tu sei mio cu-"
"Cugino" disse interrompendosi
"Oh mio Dio!" Esclamai 
"Quindi… Niall" pensavo che anche lui fosse mio cugino 
"No, lui no" disse "io sono tuo cugino perché sono figlio di tuo zio, lui no. Non ci sono legami di sangue" 
"Avrei preferito mille volte lui" dissi tenendomi la testa tra le mani. 
Greg Horan era mio cugino, il migliore amico di mio fratello nonché il suo assassino, il migliore amico di Zayn, e la persona che mi aveva reso la vita un inferno negli ultimi 2 anni. 
"Cugino" sussurrai ancora sconvolta
"Un lato negativo c'è " disse 
"Sono tutti negativi" dissi 
Mi ignorò "non puoi venire a letto con me" 
"Cosa?" Chiesi "non ci verrei lo stesso!" Esclamai sedendomi su una panchina. 
"Chris lo sapeva" disse dopo un po' 
"Jackson l'ho incontrato in galera, diciamo che frequentiamo le stesse persone e aveva parlato con tuo fratello qualche anno fa, solo che lui non l'ha mai detto perché non voleva che io ci stessi male. Avrei fatto lo stesso" disse dopo un po'. 
Credevo che della mia famiglia non fosse rimasto assolutamente nulla e invece adesso avevo trovato un cugino, il peggiore che potesse esserci però era pur sempre un cugino. 
"Perché sei così, Greg?" Chiesi 
"Così come?" Chiese 
"Non mi fai paura perché so che non mi faresti mai del male ma… ad altri ne hai fatto. Hai ucciso delle persone" dissi 
"Sono fatto così" disse semplicemente. 
"Sai per me i legami di sangue sono importanti" disse improvvisamente
"Suppongo che tuo fratello è quel poveruomo di tuo padre che hai mandato in galera per un omicidio non commesso da lui non siamo molto d'accordo" dissi tutto d'un fiato. 
"Ho sempre saputo di non essere suo figlio e ho sempre saputo che Niall non è mio fratello, lo sanno tutti" disse
"Tutti tranne me, ciò non toglie che tu non abbia un legame di sangue con Niall"
"Infatti non gli ho rubato la donzella quando credevo stesse con te" dissi
"No, certo. Il teatrino del suo rapimento che ha causato la morte di mio fratello lo testimonia" dissi acida
"Lo scopo era un altro. Quello che è successo dopo è stato un incidente" rispose subito di rimando. 
Un attimo dopo il clacson di un auto bussava. 
"È arrivato Zayn, ci vediamo" dissi alzandomi
"Entra nel giro con me" mi disse all'improvviso 
"Cosa? Sei impazzito?" Chiesi assolutamente sconvolta 
"No" disse 
"Ciao, Greg" dissi salutandolo mentre entravo in auto. 
Zayn mi guardava in silenzio senza dire una parola. Non aveva ancor messo in moto l'auto. 
"Greg è l'ultimo della mia famiglia, davvero?" Chiesi ancora incredula
"Mi sa di si" dissi sospirando
"Niall lo sa?" Chiesi dopo un po'
"Non ancora" 
"Qualcuno dovrà dirglielo" dissi riferendomi a me. 
"Si ma non sarai tu" disse poi facendo segno a Greg di avvicinarsi. 
"Che c'è?" Chiese 
"Sali scemo" disse Zayn togliendo la sicura. 
"Perché?" Chiese Greg stupito entro entrava. 
"Perché qualcuno dovrà pur parlare a tuo fratello" disse Zayn 
"Cazzo, Niall" disse Greg sbuffando. 
Quando tornammo a casa erano tutti preoccupati e quando ci videro arrivare tirarono tutti un sospiro di sollievo. 
"Niall" chiamai il biondo appena entrammo. 
"Che c'è?" Chiese uscendo dalla cucina.
"Vieni un attimo" dissi portandolo di sopra seguita da Zayn e Greg. 
Lasciai che Greg raccontasse tutto perché io non avevo ancora le idee chiare. 
Quando Greg finì Niall era confuso quasi quanto me. Nessuno sapeva cosa dire così per rompere la tensione che si era creata proposi di comprare una bella pizza dato che erano le 20:30. 
Scendemmo le scale e andammo in cucina. 
"Harry chiami la pizzeria?" Chiesi andando verso il riccio. 
"Mica resta anche lui?" Chiese in modo scontroso. 
Non risposi, non sapevo nemmeno se la domanda fosse rivolta a me. 
"Certo che resto, amico" disse Greg provocandolo "voglio far compagnia a mio fratello e alla mia cuginetta" disse indicandomi. 
"Cosa?" Chiese Harry confuso. 
Greg adorava vedere le persone perse, amava confonderle soprattutto se erano persone che gli avevano dato problemi. 
"Eh già caro Harry la cara dolce Charlotte è mia cugina" disse con tono beffardo. 
"Greg vai a farti fottere" dissi spingendolo verso la porta 
"Ehi tesoro tratti così i tuoi parenti?" Chiese ridendo. 
Cosa che mi fece innervosire ancora di più. 
"Ciao" dissi spingendolo fuori dopo aver aperto la porta. 
Quando tornai in cucina i ragazzi mi guardavano confusi. 
"Si, è quello che ho scoperto oggi. Greg è mio cugino, Niall no" dissi sospirando. 
Dopodiché chiarii i gradi di parentela. 
"Adesso possiamo ordinare la pizza?"chiesi "vorrei andare a letto, sono stanca" dissi alla fine. 
Mangiammo la pizza in fretta e appena finito salii in camera mia e di Harry lanciandomici sopra. Non dormivo in un letto da quasi due settimane e il divano mi aveva spezzato la schiena. In pochi minuti presi sonno. 
Quando mi svegliai vidi che ero ancora vestita, guardai l'orario e vidi che erano le 5 di notte e notai che Harry non era con me. Probabilmente stava dormendo giù, meglio così. 
Provai a riprendere sonno ma avevo troppo caldo e in camera di Harry il condizionatore era rotto. 
Mi alzai e mi affacciai in camera di Zayn, lo vidi dormire così beatamente che decisi di non svegliarlo, così tornai in camera mia. 
Chiusi la porta e stavo per lanciarmi a letto quando ad un certo punto sentii qualcosa sbattere vicino la finestra. 
Mi affacciai per vedere cosa fosse e vidi Greg con dei sassolini in mano che mi faceva segno di scendere. 
"Cosa vuoi a quest'ora ?" Chiesi confusa 
"Scendi" mi disse 
"No, vai a dormire" risposi scuotendo la testa 
"Solo un attimo" disse dopo.
Sbuffai e acconsentii. Neanche io sapevo il perché ma lo feci. 
"Che vuoi?" Dissi 
"Ho appena finito di lavorare e passavo di qui, ho pensato di farti un salutino" disse ridendo
"Greg sei una palla" sbuffai "immagino di che lavoro parli" dissi subito dopo. 
Non rispose ma mi sorrise. 
"Posso tornare a dormire?" Chiesi 
"Perché sei vestita?" Mi chiese dopo 
"Perché ho preso sonno così" risposi alzando le spalle e sbadigliando. 
"Vieni con me?" Mi chiese. 
"No Greg, voglio andare a dormire" dissi acidamente. 
"Vieni a dormire con me" disse facendomi l'occhiolino. 
"Greg ma sei impazzito?" Dissi iniziando ad innervosirmi "uno, non mi fido, due è inutile che mi guardi con quelli occhietti maliziosi sono tua cugina lo hai dimenticato?" Dissi ancora schifata dal fatto di avere un parente così. 
"Certo che porti rancore" disse sbuffando
"Hai ucciso mio fratello, come potrei non portarlo?" Dissi abbassando la voce con tono minaccioso. 
Mi prese per le spalle e strinse spingendomi contro l'albero lì vicino. 
"È stato un incidente, cazzo!" Esclamò arrabbiato "era anche il mio migliore amico, nonostante tutto. Non puoi dimenticare una persona a cui hai voluto così tanto bene, entrambi ci siamo allontanati credendo di fare il bene dell'altro e per quanto puoi non pensarci non si può negare il bene che hai voluto"  disse "e se hai voluto bene davvero non puoi smettere mai, perché il bene che vi siete fatti non può essere cancellato da nulla. E non posso negare di esser stato felice con lui quindi mi dispiace ma io gli voglio ancora bene." Concluse sorprendendomi. 
Oh se ero d'accordo, per la prima volta da quando lo conoscevo era riuscito a sorprendermi positivamente ed ero assolutamente d'accordo con lui.
Prese qualcosa dalla sua tasca e la mise nella mia. 
"Era di Chris, sicuramente la riconoscerai. Buonanotte" disse via.  Mi lasciò lì vicino a quell'albero mentre lui si allontanava.
Presi ciò che mi aveva messo in tasca, era una collana. 
Mi avvicinai alla luce del lampione e la guardai meglio, certo che la riconoscevo era la collana che indossava sempre mio fratello quando era più giovane era la sua preferita ed era sempre piaciuta anche a me, una volta gli chiesi di regalarmela e lui disse che non poteva perché gliel'aveva regalata un suo amico, probabilmente quell'amico era Greg e gliel'aveva restituita quando avevano litigato. La strinsi nel palmo e poi la misi al collo. 
Rientrai in casa pensando alle sue parole, e pensai a Zayn, ero convinta che anche se stava parlando di Chris in realtà pensava anche a Zayn ed ero convinta che anche lo stesso Zayn sarebbe stato d'accordo, se solo Greg non fosse stato così stronzo, se sono non avesse ucciso mio fratello. 
Era mio cugino e non riuscivo ad accettarlo, fin da piccola mi hanno sempre insegnato che la famiglia si perdona sempre ma lui aveva ammazzato mio fratello, per sbaglio ma lo aveva pur sempre fatto. Dovevo perdonare anche lui? 
Aveva distrutto l'unica famiglia che mi era restata: Chris. E ricordo ancora le parole che dissi a Niall al funerale di sua nonna: non avrei mai perdonato chi aveva ucciso i miei genitori distruggendo così la mia famiglia. Ma adesso era Greg la mia famiglia, anche se io non la sentivo. Famiglia non è solo il legame di sangue, anche se era importante non era tutto. 
Oddio ero così confusa. 
Quando entrai in salotto vidi Harry sdraiato sul divano, prima non lo avevo visto. 
Harry, anche lui mi stava confondendo. 
Sospirai salendo di nuovo in camera e mi rimisi a letto, dopo un po' ripresi sonno. 
"Sveglia dormigliona" disse una voce scuotendomi delicatamente. 
"No" dissi girandomi dall'altro lato.
"Ti ho portato la colazione a letto" disse la voce di Zayn dandomi un bacio sulla spalla. 
Aprii gli occhi e mi misi a sedere. 
"Grazie" dissi sorridendo. 
"No aspetta, ma sei impazzito" dissi subito dopo
"Non preoccuparti, siamo da soli a casa" disse sedendosi al mio fianco. 
Bevve un sorso di latte
"Hai i baffi lattosi" dissi ridendo
"Chi vuole un bacio al gusto baffi lattosi?" Chiese lui facendo una voce strana 
"Io" dissi saltando sul letto da seduta. 
Si avvicinò e mi baciò.  
Lo strinsi a me e lui mi accarezzò i capelli senza interrompere il bacio. 
Io e Zayn non ci baciavamo quasi mai per non farci scoprire ma quando succedeva era magico, c'eravamo solo io e lui. 
Si staccò e mise la sua mano sul mio collo avvicinandomi a lui. 
"Charlie, cosa... Come l'hai avuta?" Chiese sbiancando all'improvviso. 
"Cosa?" Chiesi. 
"La collana" disse indicandola. 
"Oh. Ecco stanotte mi sono svegliata e ho sentito un rumore alla finestra mi sono affacciata e c'era Greg che mi chiedeva di scendere. L'ho fatto e dopo mi ha dato questa" dissi guardandola. 
"Era di Chris" disse guardandomi 
"Lo so" sorrisi "era la sua preferita, gli chiesi di darmela ma disse che era un regalo di un amico" dissi. 
"L'avevamo tutti e tre. Quando litigammo Chris gliela lanciò appresso e andò via incazzato, io ce l'ho ancora, non addosso ma... L'ho conservata" disse continuando a guardare quella di Chris. 
Sentimmo un rumore provenire dal salotto. 
"Devono essere tornati" disse prendendo il vassoio e uscendo dalla stanza. 
Sbuffai per la situazione di merda e mi alzai dal letto scendendo in salotto. 
"Buongiorno" dissi stiracchiandomi. 
I ragazzi mi salutarono. 
"Siamo usciti a fare la spesa mentre voi dormiglioni dormivate" disse Liam guardando me e Zayn che ci mettemmo a ridere. 
"Vi siete appena svegliati?" Chiese Louis 
"Io si. Zayn non so" dissi mentendo
"Si anche io, ho fatto solo colazione" rispose lui guardandomi. 
"Come fate? È l'una" disse Louis. 
"Allenamento" risposi ridendo. 
"Ho fame" dicemmo io e Niall contemporaneamente 
"Ti pareva" disse Liam ridendo 
"Cucino io" aggiunge poi. 
"Ma quella è di Zayn?" Chiese Louis indicando la mia collana. 
"No è di Chris. Me l'ha data Greg ieri sera. La indossava sempre mio fratello" dissi 
"È uguale a quella di Zayn" 
"Si lo so" dissi sorridendo. 
"In realtà io credevo fosse di Greg, ce l'ha anche lui" si intromise Niall. 
Stavo per rispondere quando il telefono di casa squillò, così andai a rispondere. 
"Oddio Sarah" dissi al telefono 
"Tutto bene?" Chiesi entusiasta. 
Non sentivo Sarah da più di un anno, dopo l'ultima volta che era venuta a farci visita per farci conoscere Nathan, il figlio suo e di Chris. 
Parlammo un po' del più e del meno quando mi disse una cosa che mi rimase sconvolta… si sposava.
"Cosa?" Chiesi sorpresa
"Si, Charlie non dirmi niente, io mi sono innamorata e… abbiamo deciso di sposarci. Probabilmente non capirai ma io te l'ho voluto dire e mi farebbe piacere se... Ecco se voi veniste al matrimonio." Disse 
"Cosa? Sarah ma come potrei non capirti?" Aveva paura che mi arrabbiassi ma per me andava benissimo "non pretendo mica che resti fedele a mio fratello per tutta la vita?" Dissi "veniamo" conclusi rassicurandola. 
"Tra qualche giorno devo venire per portare le partecipazioni ad alcuni amici, ci vediamo e la do anche a voi" disse per poi salutarmi. 
"Ragazzi siamo invitati ad un matrimonio, Sarah si sposa" dissi guardando gli occhi increduli degli altri. 
"Sarah?" Chiese Harry "quando?" Chiese. 
"Non lo so, passa in settimana a dare le partecipazioni" risposi sedendomi a tavola dato che Liam stava mettendo il cibo nei piatti. 
Anche gli altri si sedettero e iniziammo a mangiare. 
A fine pranzo iniziai a sparecchiare mentre Louis lavava le stoviglie. 
Dopo un po' squillò di nuovo il telefono e Zayn rispose. 
"Cos- No, non può essere!" Esclamò con voce rotta. 
"Arrivo subito" disse poi uscendo subito di casa. 
Niall provò a seguirlo ma aveva già messo in moto e con una sgommata pazzesca era andato via. 
"Non ce l'ho fatta" disse rientrando. 
Trascorremmo tutto il resto della giornata preoccupati per lui, gli facemmo mille telefonate ma lui aveva sempre il telefono spento. 
Verso le 3 di notte decidemmo così di andare a dormire. 
Nonostante fossi davvero preoccupata non riuscivo a restare sveglia, ma avevo un presentimento terribile così quando tutti furono andati a letto, mi andai a vestire e uscii a cercarlo. 
Andai prima al parco vicino casa e feci un breve giro per vedere se per caso stesse tornando, ma non fu così. Andai in garage e presi la moto rossa di Chris e andai a cercarlo. 
Girai mezza Londra ma sembrava essere sparito. 
Tornai a casa per vedere se per caso era tornato, ma niente. Ero in preda alla disperazione. 
'E se chiedessi a Greg?' Pensai disperata. 
Non volevo chiedergli nulla ma in quel momento era l'unico che avrebbe potuto aiutarmi, lo conosceva bene e probabilmente con il suo aiuto lo avremmo trovato. 
Erano quasi le 5:30 del mattino quando la sua voce impastata dal sonno mi rispose. 
"Chi cazzo rompe le palle a quest'ora, io ho finito di lavorare un ora fa" disse incazzato.  
"Greg sono Charlie" dissi 
"Charlie? Ma sono le 5 di mattina" disse sbadigliando
"Greg mi devi aiutare, è per Zayn" dissi agitandomi
"Cosa è successo?" Chiese mettendosi subito sull'attenti. 
Sapeva che non lo avrei mai chiamato se non fosse stato davvero importante, così iniziò a preoccuparsi anche lui. 
"Greg non lo so. Ha ricevuto una telefonata, era sconvolto ed è corso via dicendo che avrebbe raggiunto non so quale posto immediatamente. Non è ancora tornato e io l'ho cercato ovunque" dissi 
"Tu dove sei adesso?" Chiese 
"Sono appena tornata a casa stavo parcheggiando la moto" risposi 
"Va bene, non muoverti. Passo a prenderti subito" disse concludendo la telefonata. 
Parcheggiai la moto in garage facendo meno rumore possibile per non far svegliare gli altri. 
Uscii ad aspettare Greg e mi appoggiai all'albero dove ci eravamo visti l'ultima volta. 
Greg arrivò in pochissimo tempo. Abbassò il finestrino dell'auto e mi fece segno di entrare e poco dopo partimmo. 
"Hai detto che era sconvolto, giusto?" Chiese dopo un po'
"Esatto" risposi stanca
"Forse so dov'è" disse partendo a tutto gas. 
Mi guardai intorno sbuffando per la tensione a terra vidi una chiave inglese luccicare, lo guardai come se fosse qualcosa di interessante, dovevo trovare qualcosa da fare se non volevo impazzire dall'ansia. 
"Un ospedale?" Chiesi stranita quando arrivammo. 
"Non un ospedale qualunque, ma una clinica per chi ha problemi alimentari" disse 
"Problemi alim-" mi interruppi "sua sorella!" Esclamai 
"Esatto, andiamo" disse scendendo dall'auto. 
Entrammo in quella clinica e come Greg aveva pensato Zayn era lì, seduto su una sedia con la testa tra le mani.
"Zayn" dissi sottovoce avvicinandomi. 
Mi sentì e alzo il capo, stava piangendo. Mi inchinai alla sedia e lui mi abbracciò subito. 
"Charlie non c'è più" disse "è morta". 
Mi strinse a sé. 
"Ha avuto una crisi di non so cosa stamattina, poi un arresto cardiaco e due ore fa è morta" si staccò alzandosi e si asciugò gli occhi. 
"Cazzo" urlò girandosi.
Solo allora notò Greg. Mi guardò 
"Mi ha accompagnato, non avevo idea di dove tu potessi essere ho chiesto a lui" dissi 
"E poi gli amici ci sono sempre quando uno ne ha bisogno" disse lui avvicinandosi. 
Zayn abbracciò anche lui e Greg rispose dandogli delle pacche sulla spalla e ricambiando l'abbraccio. 
"Cosa stai facendo qui?" Chiese Greg per fargli capire che ormai non poteva fare più nulla. 
"L'hanno portata via, domani faremo il funerale ma... questo è tanto l'ultimo posto dove è stata e volevo restare qui" disse sospirando. 
"Torniamo a casa" rispose Greg tirandolo un po'. 
Mi avvicinai e gli misi una mano sulla spalla per incitarlo e dopo aver incontrato il mio sguardo annuì facendosi guidare da noi. 
"Come è successo?" Chiese Greg con tono strano quando eravamo in auto. 
"Pare che la bombola dell'ossigeno sia finita prima del tempo, tre ore prima quando le infermiere l'avevano controllata era mezza piena, poi improvvisamente era vuota" disse
"C'era qualche perdita probabilmente" ecco un altro caso di mala sanità pensai. 
"No hanno controllato, i bulloni che determinavano la quantità erano un po' più larghi, ma la cosa strana è che per tutta la notte andavano bene. Non so cosa possa essere successo. Non lo capisco" disse sconsolato. 
Quando arrivammo a casa erano circa le 7 del mattino e Zayn era praticamente assente. 
"Merda Charlie ci hai fatto cagare  sotto" disse Harry appena mi vide entrare. 
"Ho lasciato il telefono in macchina" dissi spostandomi per far entrare Zayn e Greg. 
"Zayn" disse Harry spalancando gli occhi. 
Il moro lo guardò scuotendo il capo e Harry capì subito. Appena gli altri sentirono il suo nome uscirono. 
"Vado a lavarmi" disse Zayn salendo di sopra. 
"Cosa è successo?" Chiese Liam 
"Sua sorella…" dissi senza aggiungere altro. 
I ragazzi capirono all'istante. 
"Oddio!" Esclamò Niall. 
Ci sedemmo sul divano senza dire una parola e io feci segno a Greg di sedersi con noi. 
"Cosa ci fa lui?" Chiese Harry guardando poi Greg
"L'ho trovato grazie a lui, sapevo che avrebbe saputo dove cercare e infatti lo abbiamo trovato" dissi guardandolo riconoscente. 
Seguirono minuti di silenzio, io pensai a Chris. Sapevo bene come Zayn si stava sentendo, anche io avevo perso un fratello e anche lui proprio come me aveva perso non solo una sorella ma anche l'ultimo familiare che gli era rimasto. 
Sentii la porta del bagno aprirsi e per un momento pensai di andare da lui, ma mi ricordai che io in quel momento volevo stare da sola, così non lo feci. 
"Io vado" disse Greg guardandosi intorno. 
Quello non era assolutamente il suo posto e stava con persone che non volevano, mi aveva aiutato solo perché glielo avevo chiesto io e perché si trattava di Zayn. 
Greg aprì la porta e stava andando via. 
"Greg aspetta" gridai correndo fuori.
Mi fermai sulle scale d'avanti alla porta e lui si girò. 
"Grazie" dissi raggiungendolo e fermandomi pochi passi davanti a lui. 
"Dovere" disse portandosi una mano alla fronte. 
"Greg" la voce di Zayn dietro di me "resta" disse. 
Greg mi guardò e gli sorrisi, poi guardò Zayn e annuì, così rientrammo sotto gli occhi confusi dei ragazzi. 
Zayn salì di sopra e stavolta decisi di seguirlo. Entrò in camera sua e io mi appoggiai alla porta guardandolo. Prese qualcosa da uno dei cassetti della scrivania e si girò verso di me mostrandomela. 
"Zayn? Cosa dovrei farci?" Chiesi guardando la sua collana
"Cosa dovrei farci io?" Chiese "tu l'hai indossata. Perché?" 
"Mi ricorda mio fratello" dissi semplicemente. 
"Dovrei metterla anche io?" Chiese dopo 
"Perché?" Domandai 
"Magari per ricordarlo" rispose
"Te la metto?"
"Si" 
Mi avvicinai e gli misi la collana.
Dopo un po' salì anche Greg 
"Come stai?" Chiese entrando
"Meglio" rispose Zayn sdraiandosi sul letto. 
Mi appoggiai anche io sul letto e mi avvicinai a lui prendendogli la mano. Greg entrò e chiuse la porta sdraiandosi con noi. 
"Zayn dovresti dormire un po'" dissi ricordandomi del fatto che non aveva chiuso occhio. 
"Dovremmo dormire tutti" disse Greg. 
E in effetti era così, io lo avevo cercato tutta la notte e Greg mi aveva dato una mano. 
"Allora dormiamo" disse Zayn stringendomi la mano. 
Fu così che prendemmo sonno verso le otto del mattino dopo aver trascorso una nottata insonne. 
Quando mi svegliai mi ritrovai seppellita sotto i due corpi di Greg e Zayn, decisi di non muovermi per non farlo svegliare e alzando la testa guardai l'orologio appeso sul letto di Zayn, erano le 8 di sera… avevamo dormito davvero un sacco. 
Alzai appena un braccio dato che era seppellito sotto il fianco di Greg e subito si mosse avvicinandosi ancora di più, ero davvero sepolta sotto il peso di quei due. Li osservai, erano così diversi l'uno dall'altro, uno biondo con due occhi azzurri che farebbero impazzire chiunque, la pelle chiara e le lentiggini sul volto, l'altro di carnagione scura, occhi e capelli neri. Eppure quelle che aveva in nero dentro era Greg, all'apparenza tanto angelo ma in realtà era un diavolo. Sapevo che di lui non potevo fidarmi non dopo ciò che aveva fatto a Chris, che fosse stato intenzionale o meno poco contava, aveva ucciso mio fratello l'unica famiglia che mi era rimasta. Mi mossi un altro po' e Greg si svegliò. 
"Ti ho schiacciata" disse spostandosi. 
Mi fece abbastanza spazio da liberarmi anche di Zayn. 
"Non fa niente" dissi
"Che ore sono?"
"Le 8 e un quarto di sera" dissi vedendo la sua faccia sorpresa. 
Ci girammo verso Zayn e lo vedemmo ancora dormire così decidemmo di non svegliarlo e di scendere giù a mangiare qualcosa dato che avevamo fame. 
I ragazzi avevano preparato dei semplici tramezzini così ne prendemmo un paio. 
"Avete dormito tutto questo tempo" disse Liam sorpreso 
"Devo ancora spiegarmi come fai" aggiunse poi ridendo. 
Gli feci una linguaccia e tornai al mio toast. Notai lo sguardo contrariato dei ragazzi posarsi di Greg, avrebbero tanto voluto cacciarlo, soprattutto Harry, ma non dissero nulla perché era stato Zayn a chiedergli di restare. 
"Harry" disse Greg notando il suo sguardo "come mai quel broncio? Eh piccolino?" Disse non il suo solito tono di superiorità. 
In qualunque situazione non si smentiva mai, doveva sempre fare il provocatore. 
Harry all'inizio lo ignorò ma quando Greg continuò dovettero fermarlo Louis e Niall per non far partire una rissa. 
"Harry è un coglione, non pensarlo" disse Niall scoccando un occhiataccia a suo fratello. 
"Greg smettila" sussurrai sottovoce con tono minaccioso. 
Sbuffò e diede l'ultimo morso al tramezzino. 
"Ho fame anche io" disse Zayn scendendo le scale e stropicciandosi gli occhi.
Gli passai dei tramezzini e mi sedetti a fargli compagnia. 
"Vi siete svegliati da tanto?" Chiese 
"No, in realtà appena il tempo di mangiare" dissi accarezzandolo. 
Era distrutto, la barba incolta, gli occhi scavati e rossi dal pianto. Mi dispiaceva davvero tanto vederlo così, quello non era Zayn. 
Greg tornò a casa e io salii in camera con Zayn, la mattina seguente ci sarebbero stati i funerali di sua sorella e noi amici volevamo essergli vicino, così tutti insieme salimmo in camera sua e restammo un po' li. 
Il giorno dopo andammo al funerale e Zayn non era in sé. 
Quando tornammo a casa salì subito in camera e ne uscì solo molte ore dopo. 
"Preparatevi, stasera usciamo" disse. 
Sapevo cosa aveva in mente, ma non ero convinta del fatto che fosse una buona idea. Nonostante ciò lo appoggiai contro le proteste di Liam e Niall. Zayn voleva solo svagarsi e divertirsi senza pensare sempre la stessa cosa, aveva bisogno di staccare la spina e io lo avrei sostenuto proprio come lui aveva fatto con me qualche anno prima. 
Così dopo un bel giro in moto a 200 km/h arrivammo in discoteca. 
I ragazzi arrivarono vennero con l'auto e arrivarono circa 15 minuti dopo di noi. 
"Andiamo a divertirci" gridò Zayn entrando nella discoteca. 
Lo seguimmo e la prima cosa che fece fu andare verso il bancone del bar, lo sapevo. 
"Charlie" disse sorridendo "distruggiamoci stanotte" disse prendendo il primo drink. 
Presi anche quello che aveva ordinato per me e facemmo cincin. 
Arrivati ad un certo punto eravamo completamente andati, Zayn notò Greg, era anche lui nella stessa discoteca e stava vendendo un po' di droga, quando si avvicinò ne approfitto per metterne un po' nei nostri bicchieri in un momento di distrazione e so unì a noi. 
Quello che successe esattamente quella notte non lo ricorda nessuno. 
Non sappiamo neanche come siamo arrivati a casa senza fare incidenti o altro. Liam che era quello meno sbronzo ricordava che dopo essere tornati a casa Zayn ha iniziato a dare di matto e a urlare di togliergli qualcosa di dosso. 
Io so di essermi svegliata sdraiata su Louis sotto il tavolo della cucina. 
Eravamo coperti di vomito e puzzavamo da morire. 
Era ancora buio e vidi che l'orologio segnava le 5 eravamo tornati da appena qualche ora. 
"Peggio dell'altra volta" dissi alzandomi, mentre lui era ancora lì. 
Quando fui in piedi ebbi un capogiro tremendo e per poco non caddi a terra. Vidi gli altri dormire negli angoli più improbabili della casa e c'era anche Greg. Mi trascinai su per le scale e mi lavai. 
Uscii dalla vasca e presi lo spazzolino, ma non feci in tempo a mettere il dentifricio che iniziai a vomitare per la milionesima volta, probabilmente. 
Era capitato altre volte di essermi ubriacata ma come quella volta mai. 
Mi sentivo ancora completamente sbronza quindi non oso immaginare cosa potesse essere successo il giorno prima. 
Finalmente riuscii a lavarmi i denti e mi andai a sdraiare sul letto nella stanza di Harry. 
Avevo in mente scene confuse, e in ognuna ceravamo io e Zayn che bevevamo. Ad un certo punto ricordai Greg che cacciava qualcosa dalla tasca e la metteva nei bicchieri, fu così che mi resi conto del perché stavo così male. Ci aveva drogati e noi eravamo troppo ubriachi per accorgercene. 
Scesi di sotto andando a cercarlo e quando lo vidi mi lanciai addosso. 
"Sei uno stronzo" dissi dandogli un pugno sul petto
"Che ho fatto?" Chiese stordito. 
Misi la mano nella sua tasca e cacciai una bustina. 
"Ecco" esclamai lanciandogliela in faccia
"Eddai Charlie, ci stavamo divertendo" 
"Vaffanculo" dissi alzandomi 
Vedevo sfocato e avevo troppo caldo. 
Chiusi le porte e accesi i condizionatori sdraiandomi a terra come l'ultima volta. 
Guardavo il soffitto e lo vedevo muoversi, come durante un terremoto tutto intorno a me si muoveva. 
Greg si era avvicinato
"Charlie" disse 
"Greg" sentivo la sua voce in lontananza. 
Mi sentii trasportare. 
E in un attimo fui completamente bagnata, l'acqua mi circondava e io non riuscivo a respirare, sbattevo le palpebre e mi agitavo tentando di prendere aria, poi ad un certo punto riemersi. Respiravo di nuovo. 
Aprii gli occhi e vidi i nuovo il soffitto muoversi e Greg mi stava scuotendo. 
Ma la mia faccia era bagnata davvero, Greg aveva un bicchiere in mano, probabilmente aveva provato a risvegliarmi. 
"Ci manca solo che inizio a vedere gli unicorni" dissi spingendo Greg. 
Lui rise. 
"Piccola questo è l'effetto dell'alcol non della droga" disse ridendo. 
"La droga ti rende solo più… felice" 
"Col cazzo" risposi strizzando gli occhi. 
"Ti senti meglio?" Chiese 
"Adesso che sto più fresca si" dissi mentre mi aiutava ad alzarmi "sto decisamente meglio". 
"Mi accompagni a fare un servizio?" Mi chiese. 
"Ok" dissi senza pensare. 
Lo seguii fuori dalla casa ed entrammo in macchina. 
Arrivammo in una grossa piazza e lui mi disse di restare lì mentre lui sparì in uno dei vicoletti intorno. Scesi dall'auto giusto il tempo di fumare una sigaretta che avevo trovato nella sua auto e poi tornai dentro. 
"Fatto" disse rientrando. 
"Vogliamo andare a mare?" Chiese dopo
"Greg non so nuotare, e se non c'è Zayn non vengo" dissi stiracchiandomi
"Allora andiamo a prenderlo" disse tornando a casa. 
Quando tornammo Zayn era ancora sdraiato a terra, Greg lo trascinò in bagno e lo mise sotto la doccia per farlo riprendere. 
Mi guardavo intorno persa, continuavo a non capire niente e parlavo dicendo cose senza senso. 
Quando Zayn si fu un po' ripreso iniziò a dire stupidaggini peggio di me. 
"Perché abbiamo smesso di bere?" Chiese improvvisamente "dobbiamo devastarci" gridò barcollando. 
Stava per cadere ma Greg lo prese in tempo, lui sembrava l'unico a stare bene, probabilmente non aveva bevuto quanto noi. 
"Non dovevamo andare a mare?" Chiese Greg 
"Al mare" gridò Zayn 
Scendemmo di sotto e lui prese una bottiglia di vodka dalla credenza. 
"Non basta mai" disse Greg. 
Quella bottiglia finì in neanche 5 minuti così Greg propose di procurarsene altra. Mi lasciarono in macchina ed entrarono in un mini market chiuso, uscirono correndo con 4 buste piene, così aprii le porte per velocizzare la fuga. Greg entrò lanciandomi una busta addosso e iniziò a correre. 
Le posai a terra e mi girai verso Zayn. 
"Siete proprio ladri" dissi ridendo. 
L'alcol annebbiava letteralmente il mio cervello. 
"Sono quattro buste piene di alcol" disse Zayn ridendo. 
Arrivammo a mare tenendo ognuno una bottiglia e quando le finimmo ci buttammo in mare con tutti i vestiti. 
"Niente più paura?" Chiese Zayn
"No" dissi. 
L'acqua non era tanto fredda così tornai a riva e mi tolsi i vestiti restando in intimo. 
"Perché non facciamo il bagno direttamente nudi?" Propose Greg con occhio malizioso. 
"No" dissi con un minimo di lucidità. 
Avevamo già svuotato una busta, mancava l'ultima bottiglia così la aprii e feci un sorso portandola in acqua con me. 
Ero in acqua, completamente bagnata alle 8 del mattino, ubriaca e drogata e mi sentivo la regina del mondo. Ero rilassata al massimo e sembrava che comandassi l'acqua intorno a me. 
"È una sensazione stupenda, vero?" Mi chiede Zayn 
"Era da tanto che non la provavo" disse
"So cosa ha fatto Greg, l'ho visto ero ancora abbastanza lucido da impedirglielo se avessi voluto, ma non volevo. Scusa" disse. 
"Non fa niente" dissi scuotendo la testa. Dopo aver vomitato anche in acqua e aver finito la terza busta ci sdraiammo sulla sabbia aspettando che i vestiti si asciugassero. 
Così presi sonno. Quando mi svegliai era finita anche la quarta busta, e i ragazzi stavano bevendo dall'ultima bottiglia, quando mi videro me la passarono e io bevvi l'ultimo sorso per poi sorridere e cadere svenuta. 
Quando mi svegliai mi resi subito conto di non essere più sulla spiaggia ma a casa mia. 
"Oh Charlie" vidi Harry corrermi vicino preoccupatissimo. 
"Come stai?" Mi chiese 
"Male" risposi. 
"Ma che cosa è successo?" Chiesi subito dopo. 
"Hanno bussato la porta e c'era Greg che ti teneva in braccio e Zayn che vomitava d'avanti al giardino. Ma dico sei impazzita?" Disse arrabbiato
"Zayn come sta?" Chiesi subito 
"Dopo aver fatto una doccia e aver vomitato anche lo stomaco bene" disse sospirando. 
"Credo di dover vomitare anche io" dissi spalancando gli occhi. 
Harry aveva previsto una cosa del genere e subito cacciò una bacinella da sotto al letto. Vomitai anche io e dopo stetti un po' meglio. 
"Quanto avete bevuto?" Chiese Harry con faccia contrariata. 
"Troppo" dissi osservandolo. 
Harry non mi avrebbe mai permesso di bere così tanto. 
"Sono trascorsi 2 giorni da quando Greg ti ha portata qui. Ti è salita una febbre altissima, ti sei svegliata molte volte e hai vomitato così tanto che ho perso il conto, e subito dopo perdevi conoscenza. Sudavi e tremavi, ti agitavi e gridavi. Mi sono davvero spaventato" disse accarezzandomi. 
"Mi dispiace" dissi "io... ecco io non ero in me. La morte della sorella di Zayn ha riaperto in me la ferita della morte di Chris. Mi è sembrato di rivivere tutto. E dovevo aiutare Zayn perché lui con me l'ha fatto… poi ho perso il controllo, ma" mi bloccai abbassando il capo "Harry stavo così bene" dissi piangendo. 
"Shh, va tutto bene" disse stringendomi a lui. 
"Zayn e Greg come stanno?" Chiesi dopo un po'. 
"Greg stava bene quando è venuto. Era sicuramente ubriaco ma stava meglio di voi. Zayn ha dormire ininterrottamente per 24 ore, poi si è svegliato, ha vomitato, si è lavato e ora sta giù mezzo stordito aspettando di sapere come stai tu. Ti sei svegliata spesso hai imitato e sei tornata a letto, ma supponi c'è tu non fossi cosciente. Quindi mentre io vado ad avvertire che stai bene tu lavati" disse dandomi un bacio in fronte e scendendo. 
Dopo essermi lavata mi trascinai giù e subito vidi Zayn venirmi in contro ed abbracciarmi. 
"Scusa, Charlie" disse "è colpa mia. Scusa scusa" ripeteva senza sosta 
"Ehi va tutto bene" dissi ricambiando l'abbraccio. 
Ma mi sentivo ancora debole e Zayn se ne accorse così mi resse accompagnandomi sul divano. 
Anche Harry si sedette vicino a noi guardando male Zayn, che chinò il capo e si allontanò. 
"Abbiamo avuto una discussione" disse Harry sospirando "è un irresponsabile. Ma neanche tu scherzi" disse con tono contrariato. 
"Harry non ricordo assolutamente niente di stanotte" dissi
"Neanche io" rispose lui "ma dopo non ho continuato a bere" aggiunse subito. 
"Non ricordo neanche di essere uscita, probabilmente ero ancora ubriaca" dissi
"Sicuramente" rispose sbuffando "ecco perché Zayn è irresponsabile, avete bevuto tutta la notte ed è ok ma dopo avrebbe dovuto fermarti sapendo che non eri lucida, è la stessa cosa quel coglione di Greg. Invece sono due teste di cazzo" disse arrabbiato. 
Harry non l'avrebbe mai permesso, lo sapevo. Lui aveva potuto fare tutti gli sbagli del mondo, ma non avrebbe mai permesso a me di seguirlo, nonostante sapesse che io lo avrei fatto avrebbe fatto di tutto pur di impedirmelo. Zayn invece non mi aveva chiesto di seguirlo, lo avevo fatto perché lui lo aveva fatto con me, ma quando stavo per abbandonare mi aveva pregato di restare con lui, e io lo avevo fatto. Harry non lo avrebbe mai fatto. Quasi a leggermi nel pensiero disse: "sai che io non lo avrei mai fatto. Non ti ho fermata solo perché sapevo che Mi avresti dato contro appoggiata da quei due idioti, ed ero anche troppo ubriaco per capire qualcosa". 
Gli sorrisi appoggiando la testa al divano. Alzai gli occhi al cielo se sbuffai. 
"A cosa pensi?" Mi chiese. 
Sapeva bene che facevo così quando c'era qualcosa che non andava. Girai la testa verso di lui per guardarlo meglio e sbuffai di nuovo senza risponderlo.
"Va tutto male. Niente ha senso" dissi contorcendo le labbra. 
Mi trascinò di sopra in camera nostra per avere un po' di privacy. 
"Spara" disse sdraiandosi e guardando le costellazioni dipinte sul tetto.
Mi sdraiai anche io e inizia ad osservare la stessa cosa. 
"Ho tutto ciò che ho sempre desiderato, amici che mi vogliono bene, una casa, vivere con te... Eppure c'è qualcosa che non va proprio" dissi storcendo il naso. Avrei voluto aggiungere un ragazzo a cui tengo, ma non potevo ancora dirlo ad Harry e poi... Zayn era il mio ragazzo?
Non lo avevo ancora capito e il fatto che non potessi essere del tutto sincera con l'unica persona che mi era sempre stata vicina mi turbava di più. Ancora una volta il potere del migliore amico ebbe la meglio su di me. 
"Anche quello che mi stai disperatamente nascondendo ti rende nervosa?" Chiese sorridendo amaro
"So che non mi nasconderesti niente se non ci fosse davvero qualcosa sotto. Quindi me lo dirai quando te lo sentirai. Fino ad allora non dimenticarti del fatto che io resto pur sempre il tuo migliore amico e che con me puoi parlare di tutto". 
Per poco non piangevo di gioia, gli saltano addosso stringendolo. Ecco perché era il mio migliore amico. Sapeva che gli stavo nascondendo qualcosa e mi aveva detto che avrei potuto dirglielo quando mi sarei sentita bene. Lo adoravo. 
Quando scendemmo di sotto ero molto più sollevata e i ragazzi notarono subito la gioia nei miei occhi. 
"Per essere una che negli ultimi giorni non ha fatto altro che vomitare tutti gli organi interni ti vedo abbastanza pimpante" disse Louis accarezzandomi la testa. Ci sedemmo tutti sul divano e parlavamo scherzando. Ad un certo punto mi accorsi che Zayn non era con noi, mi guardai intorno per cercarlo e lo vidi seduto al tavolo della cucina, da solo. Stavo per alzarmi per chiedergli perché non fosse con noi, quando Liam mi fece una domanda che neanche capii. 
Lo guardai confusa mentre tutti aspettavano una mia risposta. 
"Non stavo ascoltando, scusa." Dissi alzandomi e andando in cucina. 
"Perché non sei di là con noi?" Chiesi a Zayn. 
"Ho litigato con tutti" disse alzandosi e andando di sopra lasciandomi li. 
I ragazzi mi guardarono in silenzio. 
Mi avviai verso le scale per seguirlo e sentii la voce di Harry chiamarmi, ma decisi di ignorarlo. 
"Zayn" dissi entrando in camera sua. 
"Charlie forse è meglio se vai via" disse "so combinare solo guai, per poco non ti facevo ammazzare. Lasciami stare" disse lanciandosi sul letto. 
Lo affiancai e gli presi una mano stringendola a me. 
"No" dissi decisa "sono io che ho esagerato tu non centri" 
"Non è vero, tu non eri lucida e io non  ti ho fermata, anzi" disse tirando la sua mano. 
"Zayn" dissi avvicinandomi, ma lui si alzò di scatto lasciandomi li. 
"Non posso tirarti giù con me. Non lo reggeresti e non meriti questo, non meriti uno come me. Abbiamo sbagliato, va' da Harry" disse senza guardarmi. 
"Cosa?" Chiesi sbiancando. 
"È stato tutto un errore. Torna da lui." 
"No Zayn, no. Stai provando a mettere distanza solo per non farmi star male, abbiamo sbagliato a bere così. Ma ormai è risolto, non lo faremo più e basta" dissi avvicinandomi un po'. 
"Charlie no, non posso prometterti che non lo farò più perché sarebbe una bugia. È iniziato di nuovo" dissi scuotendo la testa e accendendosi una sigaretta. 
"Cosa?" Chiesi totalmente confusa
"Cosa è iniziato di nuovo?" 
"Sta lontana da me. Non farti distruggere, perché è esattamente ciò che farei se mi stessi vicino. È già abbastanza distruggere me, tu stanne fuori" disse con il tono più serio che avessi mai sentito. 
"Zayn no!  E non ti permetterò di fare questo. Non ti permetterò di rimetterti nei guai. Ormai ne sei fuori" dissi avvicinandomi. 
Si girò vero il muro per non guardarmi, così vi girai intorno e mi modo d'avanti a lui. 
"Vattene" disse guardandomi con tono minaccioso. 
"Se stai provando a spaventarmi sappi che non ci riuscirai" gli dissi spingendolo.
Si avvicinò schiacciandomi al muro appoggiò la sua fronte sulla mia guardandomi negli occhi. 
"Sei una stronza incorreggibile" 
"Mai quanto te" dissi prima che lui poggiasse le sue labbra sulle mie. 
Il bacio divenne molto più intenso e lui mi spinse ancora più al muro approfondendo il bacio, non era come gli altri, non era per niente dolce ma neanche passionale era un bacio dettato dalla rabbia, forse un modo tutto suo per vendicarsi, anche io non misi nulla di romantico in quel bacio, qualsiasi cosa aveva intenzione di fare non sarebbe riuscita, così ricambiai il bacio con la stessa rabbia e intensità che ci stava mettendo lui. 
Infatti si staccò all'improvviso spingendomi di nuovo contro il muro "stronza" ripeté di nuovo. 
"Stronzo" dissi spingendolo "e smettila di sbattermi al muro" dissi innervosita. 
"Altrimenti?" Chiese avvicinandosi e spingendomi di nuovo. 
Prese a baciarmi il collo ma tendendomi le mani. 
"Smettila" sibilai incazzata. 
"Altrimenti?" Chiese di nuovo con un ghigno. 
"Ero esattamente così qualche anno fa" disse. 
Ecco cosa stava facendo. Voleva mostrarmi come era e come stava tornando ad essere. La morte di sua sorella lo aveva lasciato senza legami ed ora che credeva di essere solo non trovava alcun motivo per non distruggersi, perché il suo obiettivo era quello che aveva detto all'inizio: la distruzione. 
"Zayn non sei solo, io sono qui. Ti vogliamo tutti bene" dissi improvvisamente.
Volevo che capisse che non era solo che non aveva motivo di comportarsi così, che per niente al mondo doveva mettersi di nuovo nei guai. Così glielo dissi. 
Ma non mi ascoltò "stai zitta, Charlie" disse allentando un po' la presa sui miei polsi. Meglio così, iniziava a farmi male. 
Lo guardai negli occhi e lui si avvicinò di nuovo alle mie labbra mordendole. 
Alzai un po' la testa solo per sentirlo stringere ancora di più le mie labbra tra i suoi denti. 
"Vuoi farmi male?" Chiesi in un modo strano. 
Strinse un'ultima volta prima di lasciare una piccola spaccatura sul mio labbro inferiore. 
Subito succhiai il sangue che era uscito guardandolo ancora negli occhi. 
Cercava di allontanarmi ma non avrei lasciato perdere così. 
Lasciò anche i miei polsi e sbuffò sonoramente. 
"Charlie non sono cazzi tuoi, vattene e basta" disse infine "faccio quello che mi pare". 
"Questo effetto ti fa Greg?" Chiesi guardandolo negli occhi con un mezzo sorrisetto. 
Sapevo di essere stata bastarda ma aveva iniziato lui.
Sorrise senza rispondermi ma ero sicura che ci stava pensando. 
"Non mi fermerai" disse solamente
"Perché?" Gridai muovendo le mani. 
"Perché a nessuno fregherà niente" rispose alzando anche lui il tono e tornando a stringermi tra il muro e il suo corpo. 
"Cazzo Zayn non sei l'unico ad aver perso tutto" gridai in preda ad una crisi isterica "anche io ho perso i miei genitori in un incidente d'auto. Sono morti, sono morti tutti. Anche sono un'orfana come te, anche io ho perso un fratello non sei l'unico. Quindi smettila di fare il coglione e ragiona" dissi incazzata nera. 
Sapeva che avevo ragione ma non aveva nessuna intenzione di darmi ascolto, ormai aveva deciso e probabilmente la litigata con i ragazzi era scaturita proprio da questo e ciò lo aveva ancora convito di più. 
Ero esausta e avevo ancora i decimi e i residui della sbronza si facevano ancora sentire, quella conversazione era stata sfianchiate. 
Almeno apparentemente ignorò ciò che gli avevo detto e si staccò indicandomi la porta. 
"Va' via"
"Dimmi il perché? Dammi retta " Dissi convinta senza muovermi di un centimetro 
"Perché dovrei darti retta?" Chiese osservandomi cupo. 
I suoi occhi di solito castani erano così scuri, di un nero talmente intenso da mettere paura. 
"Perché sono" mi fermai "perché" mi fermai di nuovo cosa ero? Dirgli che gli volevo bene non sarebbe bastato lo sapevo. 
"Perché mi fido di te" dissi alla fine
"Di uno che per poco non ti faceva ammazzare. Charlie siamo stati solo uno sbaglio punto. Sono cose che capitano, quella sera ero un po' più felice e ho fatto una stronzata" disse riferendosi al nostro primo bacio. 
"Allora dimmi che non hai provato niente e ti lascio stare" dissi
"Devo anche guardarti negli occhi come nei film?" Rispose sarcastico 
"No. Non credo al fatto che uno non possa mentore se guarda l'altro negli occhi. Io riesco a mentire lo stesso" dissi 
"Non provo niente per te, è stato uno sbaglio e le altre volte che ci siamo baciati ero ubriaco quindi non valgono." Disse deciso 
"Ok" dissi accontentando finalmente la sua richiesta e andando via. 
Andai in camera di Harry mi lavai e mi appoggiai sul letto ripensando a tutto, sapevo che Zayn stava mentendo ne ero convinta. Chiusi gli occhi per un attimo e subito preso sonno. 
I giorni che seguirono furono strani, avevo recuperato il rapporto con Harry pur tenendogli nascosto il "dettaglio" di Zayn e i ragazzi erano tutti più sereni, mentre Zayn era quasi sempre assente e nessuno faceva domande a riguardo. Così una sera aprii io l'argomento è l'unica risposta che ebbi fu: la vita è la sua. Grandioso pensai mentre mi mettevo a letto ripensando alla conversazione seria più breve della storia. Loro erano i suoi migliori amici e se ne lavavano le mani e quando lo avevano detto avevano risposto con un alzata di spalle e un semplice: noi lo abbiamo avvertito adesso sta giocando con fuoco e sa che si brucerà. Mi misi a letto e provai a prendere sonno, ma la mai dormirà non durò tanto, infatti mi risvegliai alle 3 di notte e Harry stava dormendo al mio fianco. Mi alzai piano per non farlo svegliare, aprii lentamente la porta della camera e sgusciai fuori. 
Vidi la porta della camera di Zayn aperta e notai che il letto era vuoto e non era disfatto: era iniziata. Corsi di sotto prendendo le chiavi della moto di mio fratello e notai che quelle della moto di Zayn non c'erano. 
Guardai l'orologio erano le 3:10 Greg iniziava a "lavorare" verso quell'ora e finiva per le 5, lo telefonai. 
"Cugino dove sei?" Chiesi cacciando la voce più disinvolta che potevo. 
"Che ci fai sveglia a quest'ora? È successo qualcosa?" Chiese. 
Erano giorni che lo telefonavo chiedendogli come andasse o cosa stesse facendo o solo per farmi compagnia. Non che mi interessasse davvero ma avevo un piano. Diciamo che non è he mi fidavo di Greg ma essendo di famiglia e sapendo che lui si legami di sangue ci teneva sapevo che non mi avrebbe fatto nulla e questo mi rasserenava. 
"Non è successo niente, volevo farmi un giro con te" dissi con voce pimpante
"Bambolina io lavoro a quest'ora lo sai, magari dopo o meglio domani mattina" disse
"Mhh e se venissi da te adesso?" chiesi. 
"Che dici mi dai una mano a vendere?" Chiese ridendo 
"Forse" risposi. 
"Avevi detto che non saresti mai entrata nel giro con me" disse
"e non avrei neanche mai fatto il palo mentre tu rubavi alcol" dissi ricordando quell'episodio. 
"Sono fuori al Piper, la discoteca" 
"La conosco, sto arrivando" dissi dal di sulla moto. 
Non mi sarei mai messa a vendere droga ma dovevo andare da lui perché sapevo che Zayn era lì, e se l'unico modo per tirarlo fuori era entrare con lui lo avrei fatto. 
Quando qualcuno cade in un pozzo bisogna entrare per tirarlo fuori, basta solo ricordare di legare bene la corsa e i miei valori sarebbero dato la corda ideale. Avevo fatto il palo ad un furto da ubriaca e non me lo ricordavo nemmeno, non sapevo neanche se era vero me lo aveva detto Greg, in ogni caso ora non ero ubriaca dovevo solo tirare Zayn fuori dal pozzo. 
Lo raggiunsi e scesi dalla moto togliendomi il casco. Mi girai verso di lui e gli feci l'occhiolino, subito notai che Zayn era dietro di lui e mi stava guardando arrabbiato. 
"Che cazzo ci fai qui?" Disse balzando in avanti. In pochi passi mi raggiunse sotto gli occhi confusi di Greg. 
"Siamo tutti e tre qui, no?" Chiesi "è questo che conta. Proprio come voleva Greg" dissi guardandolo negli occhi. 
"Un Malik, un Horan e un Forrest, come era quel fatto?" Chiesi ridendo 
"Non possiamo stare lontani, giusto cugino?" Chiesi notando uno sguardo strano. 
"Giusto" disse
"Charlie non fare stupidaggini e va via" sussurrò Zayn avvicinandosi
"Solo se tu vieni con me. Se vuoi rovinarti la vita allora rovinerai anche la mia. A restiamo a galla insieme o affoghiamo insieme" dissi. 
"Non puoi fare questo" rispose e riconobbi un cenno di ansia nella sua voce. 
"Neanche tu" dissi sorridendo
"Harry?" Chiese sapendo che lui non lo avrebbe mai accettato
"A casa che dorme beatamente" risposi facendo finta che la cosa non mi colpisse. 
Greg intuì che qualcosa non andava e si intromise, stranamente non c'era nessun drogato che era lì per comprare. 
"Serata moscia?" Chiesi quando si avvicinò
"Già" rispose mettendosi d'avanti a me. 
"Che succede?" Chiese guardando Zayn
"Mandala a casa, subito" disse stringendo i pugni. 
"Vado a casa solo se lui viene con me" dissi indicandolo. 
"Siamo qui da due ore e non è passato nessuno" iniziò Greg "torniamo a casa sono le 4" disse. 
Non so perché arrivammo tutti fuori casa mia e io andai a parcheggiare. 
"Contenta adesso?" Chiese Zayn sbuffando
"Contentissima" risposi spingendolo. 
"Sei un coglione, sei solo un coglione" ripetei continuando a a spingerlo. 
"Fermati" disse tirandomi verso di lui. 
Misi un piede storto e stavo per cadere dal marciapiede ma lui mi acchiappò al volo. Quando mi ristabilii lasciai subito la sua mano. 
"Io torno a casa, e voi smettetela di litigare" disse Greg salutando. 
"Vieni entra" disse Zayn quando Greg andò via. 
"No!" Esclamai decisa tirandomi indietro. 
"Muoviti e non fare la scema" disse avvicinandosi. 
Mi allontanai ancora di più sulla strada.
"Entreremo quando la smetterai di comportarti così" dissi alzando un po' la voce. 
"Io faccio quello che voglio" disse
"Allora io resto qui" urlai arrabbiata
"Fa quello che cazzo vuoi" rispose lui girandosi. 
"Lo farò" risposi 
"Vaffanculo" disse andando verso la porta. 
Ma arrivato lì si girò gridando il mio nome è indicando la mia destra. 
Mi girai appena in tempo per vedere un abbagliante luce bianca, sbattei sull'asfalto ruvido e feci in tempo solo a vedere Zayn correre verso di me con faccia preoccupata, poi vidi nero.  
_________________________________

(La scena del papillon)

(fuori la discoteca)


 
Saaalve. Stranamente non sono in grave ritardo yeah. 
Spero che questo capitolo vi piaccia anche perché si svolge nell'arco di circa un mese e accadono tante cose. La cotta di Charlie per Zayn, la scoperta di avere un cugino, una mega sbronza… diciamo che è un capitolo molto pieno. Ci avviciniamo sempre più alla fine della storia e volevo dirvi che dopo di questo ci saranno altri pochi capitoli. 
Ciauu
-Elli 
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12/ FINE. ***


Capitolo 12
 
Intorno a me sentivo la confusione più totale. Vedevo prima bianco poi nero, sentivo Zayn chiamarmi e chiedermi scusa, mi supplicava di aprire gli occhi e lo stesso faceva Greg. Sentivo le grida disperate di Harry e la sensazione di caldo bagnato era su tutto il mio corpo. 
"Zayn fa qualcosa" continuava a ripetere disperato "sanguina". 
"Harry ho già chiamato l'ambulanza" disse Zayn con voce rotta. 
Intorno a me era tutto agitato, sentivo parole confuse, suoni assordanti e il dolore era lancinante in ogni parte del mio corpo. Dopo un po' sentii i suoni di una sirena di lì in poi il vuoto. 
 
"Ti ricordi di quando facemmo quella corsa, quando la nonna di Niall morì... e io e te... Andammo a farci un giro e alla fine facemmo quella corsa e tu mi battesti alla grande, perché ti avevo sottovalutata" Zayn aveva la voce rotta "perché con te è sempre così. Ti ho sempre sottovalutata, non perché non avessi stima di te, ma perché sembri così fragile quando in realtà sei più forte di noi tutti messi insieme" adesso aveva iniziato a piangere "quindi ce la farai. Riuscirai a farcela anche questa volta, e ti sveglierai" smise di piangere stringendomi la mano. 
"Ho iniziato ad ammirarti da lì, e mi sono innamorato di te quella volta... quel giorno... sulla pista, ma non lo avevo capito o forse non volevo. Ho capito di essere innamorato nella baita. Oh ti prego Charlie apri gli occhi" disse alzandosi e dandomi un bacio sulla fronte. 
Zayn uscì e sentii entrare qualcun altro. 
"Rimettiti" disse solamente per poi uscire. Era Greg. 
 
"Charlie" stavolta la voce fu quella di Harry "guarda come sei conciata" disse accarezzandomi il viso. "Svegliati in fretta che ho bisogno di te" si fermò per un bel po' di tempo. 
"Dicono che le persone che sono in coma ascoltano comunque ciò che gli viene detto, so che è una frase da film ma spero sia così perché non vedo l'ora che tu apra li occhi così posso portarti ovunque. Potremmo tornare a casa tua e vivere una giornata come quando eravamo piccoli, in tenda nel tuo giardino." Piangeva a dirotto, la disperazione nella sua voce era evidente. Avrei voluto abbracciarlo e stringerlo fino a perdere il respiro. 
Ma non riuscivo ad aprire gli occhi. Mi stava sussurrando cose dolci ma io non riuscivo neanche quasi a respirare come potevo aprire gli occhi? 
"Harry" sussurrai e lo sentii stringermi la mano. 
Poi un fastidioso bip bip invase la stanza e di lì iniziai a non capire più nulla. 
 
Ero in piedi e camminavo in un immensa foresta che sembrava non finire più, conoscevo bene quel posto. Chris mi portava sempre lì quando i nostri genitori trascorrevano qualche giorno fuori città per lavoro, io e mio fratello andavamo lì e trascorrevamo qualche giorno in natura. Di giorno cucinavamo su un falò e di notte dormivamo nella tenda che avevamo fatto. La prima volta che andammo lì lui aveva 17 anni e io 13. Chris mi sbucò d'avanti facendomi sobbalzare. 
"Sapevo saresti saltata" disse ridendo. 
Lo guardai con occhi spalancati. 
"Cosa ci faccio qui? Sto sognando?" Chiesi con le lacrime agli occhi prima di saltargli addosso e stringerlo forte a me. 
"Più o meno" rispose toccandosi il capo. 
"Qual è l'ultima cosa che ricordi?" Mi chiese. 
"Litigavo con Zayn e poi..." spalancai gli occhi "Chris sono morta?" Chiesi
"Non ancora" rispose secco 
"Ma sono qui con te... E sto così bene. Come è possibile?" 
"Vuoi restare?" Chiese ignorandomi. 
"Vorrei che tu restassi con me" risposi tornando a stringerlo.
"Ma non si può. O resti tu con me o torni li" rispose accarezzandomi i capelli. 
"Cosa devo fare?" Chiesi piagnucolando. 
Si sedette dandosi delle pacche sulle gambe per invitarmi a sedere su di lui, come quando eravamo piccoli e lui doveva farmi un discorso. 
Mi sedetti su di lui e gli misi le mani al collo guardandolo. 
"Charlie la scelta è tua, puoi restare qui con me o tornare li. Ma prima o poi torneremo insieme, se resti qui adesso non puoi più tornare indietro" disse facendomi capire che lui avrebbe preferito che tornassi. 
"C'è qualche assurda legge che non ti permette di dirmi apertamente che preferiresti che tornassi li?" Chiesi 
"Nah" disse facendomi due volte l'occhiolino, come quando diceva una bugia e voleva farmelo sapere. 
Mi diede un bacio sulla guancia mentre con l'altra mano mi stringeva forte. 
"È ora." Disse poi facendomi alzare. 
Gli diedi un bacio anch'io e presi quella che era la sua collana mostrandogliela. Lui la toccò 
"Staremo sempre insieme" disse poggiando le labbra sulla collana.
"Quando avrei voglia di darmi un bacio, bacia la collana"
"Chris li non ho niente, ho litigato con tutti" dissi triste
"Dimentica e non preoccuparti"
Gli sorrisi e chiusi gli occhi sospirando
 
Provai ad aprire gli occhi ma mi sembrava una cosa difficilissima, sembravano essere chiusi con la colla. Quando finalmente ci riuscì iniziai a vedere bianco, poi man mano mi tornò la vista, all'inizio appannata poi sempre più nitida. 
Le orecchi mi fischiavano e non capivo cosa fosse tutta quella confusione. Mi guardai intorno e vidi tanti dottori che tiravano sospiri di sollievo e parlavano, un gruppo di ragazzi dall'aria stravolta che sorridevano felici e un fastidioso bip bip che suonava un po' troppo spesso. 
"Charlie" disse un dottore "Charlotte, mi senti?" Chiese guardandomi. 
Lo osservai confusa e per un momento vidi di nuovo appannato. 
"Si" risposi quando la vista mi tornò normale. 
Dopo qualche minuto uscirono tutti e il dottore mi visitò. 
"Mi fa male tutto" dissi faticando anche a respirare. 
Mossi la mano verso il mio viso. Avevo dei tubicini ai lati del naso è una grossa medicazione sulla fronte e sotto il mento ed ero attaccata a tantissimi fili. 
"Te la sei vista male" disse il dottore con tono cordiale. 
"Sono stata investita, giusto?" Chiesi 
"Si" disse il dottore. 
"Sono tutta intera?" Chiesi facendolo ridere di cuore
"Si" disse "solo molto ammaccata. Hai avuto un braccio e una gamba spezzata e abbiamo dovuto ingessare ma adesso abbiamo tolto tutto, hai avuto una lussazione alla spalla, 3 costole incrinate, trauma cranico, lividi e tagli su tutto il corpo causati dai vetri rotti e la perforazione di un polmone fortunatamente poco grave" disse sospirando. 
Mossi un fianco e sentii un dolore lancinante
"Non muoverti troppo. Cadendo una grossa scheggia di vetro ti ha colpito ed è rimasta sul fianco andando in profondità, abbiamo dovuto mettere dei punti e la ferita si è chiusa. Ma se ti sforzi potrebbe riaprirsi" 
"Sono un rottame" risposi con voce rauca "ho rischiato di morire?" Chiesi flebilmente. 
"Sei viva per miracolo, eravamo convinti che non ce l'avresti fatta e semmai ti saresti risvegliata dal coma" lo interruppi 
"Coma?" Chiesi spalancando gli occhi. 
"Charlotte sei stata in coma per 1 mese e mezzo. Eravamo convinti che non ti saresti mai più risvegliata, sei arrivata qui con un codice rosso gravissimo e in pieno arresto cardiaco, le tua tua situazione era critica. Poi stasera hai avuto un altro arresto cardiaco… sei morta per circa 70 secondi poi hai aperto improvvisamente gli occhi, perciò c'era tanto casino intorno a te. È stato un miracolo" disse infine. 
'Morta' pensai. Ero stata in coma ed ero praticamente morta. 
"Riposa adesso, domani potrai vedere i tuoi amici" disse andando via. 
Lo guardai stranita mentre attraversava la porta e subito dopo caddi in un sonno profondo. 
Quando mi risvegliai non ero più attaccata ai tremila fili, ma avevo ancora il tubicino al naso. 
"Charlie come stai?" Chiese Harry prendendomi la mano 
"Harry" dissi "bene" 
"Non si direbbe" disse lui accarezzandomi la testa. 
"Stavo morendo dalla paura Charlie. Non posso sopportare di perderti, ho solo te" disse Harry con le lacrime agli occhi. 
Gli strinsi la mano "come è successo?" Chiesi 
"Stavi litigando con Zayn ed eri al centro della strada è passata una macchina correndo e non è riuscito a frenare" disse Harry 
"Litigando con chi?" Chiesi confusa
"Zayn" disse lui osservandomi. 
Contemporaneamente entrarono Liam, Louis, Niall e un ragazzo che non conoscevo. 
"Ragazzi" dissi sorridendo. Loro mi vennero vicino e mi salutarono. 
"Ti abbiamo portato questi" disse Louis con dei fiori. 
"Li ha scelti Zayn" disse indicando quel ragazzo. 
Guardai Harry e portai di nuovo gli occhi su quel ragazzo.
"Stavo litigando con te?" Chiesi 
"Charlie mi dispiace, io non volevo…" disse avvicinandosi.
"Ma perché?" Chiesi "io non ti conosco. Perché stavamo litigando?" Chiesi confusa. 
"Cosa?" Disse lui spalancando gli occhi. 
I ragazzi mi guardavano come se fossi impazzita e quel ragazzo guardò Harry in cerca di aiuto. 
"Charlie vivi con tutti noi da tre anni. Zayn è… beh tu e lui…" si fermò
"Eravate grandi amici, stavate sempre insieme" disse Liam.
"No... io... non lo conosco" dissi 
"Sarà meglio che chiami il dottore" disse Harry alzandosi. 
Harry parlò per circa 10 minuti con il dottore poi uscirono tutti, tranne il dottore che si sedette sulla sedia vicina. 
"Dottore?" Chiesi 
"Si Charlie" 
"Ho praticamente dormito per un mese e mezzo... È normale che io abbia sempre sonno?"
"Ovvio" rispose 
"Charlie vogliamo parlare un po' della tua vita?" Mi chiese "quello che ricordi" 
"Oh" dissi "mi chiamo Charlotte Foster e sono nata in Ohio durante un viaggio che i miei genitori fecero, erano in America per trovare un parente e nessuno si aspettava che sarei nata li infatti sono nata settimina. Avevo un fratello Chris ma è morto due anni fa, Greg l'ha ucciso... Per sbaglio durante una lite" mi fermai 
"Cosa c'è?" Chiese il dotto 
"Qui sono confusa" dissi "manca qualcosa, non ricordo bene"
"Non fa niente, va' avanti" mi disse con tono rassicurante 
"Da piccoli io e Harry stavamo sempre insieme, è stato anche il mio ragazzo e adesso viviamo insieme ma siamo amici... Beh lui è il mio migliore amico. Sono andata a vivere con lui e con gli altri 2 anni fa. Da allora sono successe tante cose, sono morti i miei genitori e poi mio fratello... Sono rimasta sola ma avevo Harry e ho scoperto che Greg è mio cugino e quando me lo ha detto siamo tornati a casa e siamo andati in discoteca con gli altri e poi è tutto confuso... Non lo so" dissi stordita
"Charlie hai parlato solo degli ultimi anni" disse 
"Credevo volesse sapere... Quello che ricordavo e le cose importanti" dissi 
"Credo che tu debba parlare con uno psicologo" constatò
"Perché?" Chiesi 
"Parlami della sera dell'incidente" disse
"Non ricordo" risposi abbassando il capo. 
Sorrise soddisfatto e mi salutò uscendo. 
 
Man mano che altri giorni trascorrevano avevo sempre meno segni ma non potevo comunque tornare a casa perché dovevo restare sotto osservazione. Avevo iniziato le sedute con lo psicologo mi faceva raccontare la storia della mia vita ogni volta speronando che aggiungessi qualche dettaglio, ma avevo i soliti vuoti sempre negli stessi momenti. Aveva parlato anche con i ragazzi e si era fatto raccontare tutto e gli aveva impedito di dirmelo per il mio bene. Diceva che dovevo ricordare da sola e che nessuno avrebbe dovuto dirmi niente se volevo stare bene. 
Di notte avevo dei terribili incubi e in ognuno di quelli c'era sempre tanto fuoco. Quando lo raccontai allo psicologo decise di insistere non più su tutta la mia vita ma partì da poco prima che i miei genitori morissero. 
"Posso capire perché devo raccontare sempre la stessa cosa dallo stesso punto?" Chiesi un giorno sdraiata nel lettino della mia stanza dato che per colpa del polmone non potevo ancora alzarmi. 
"Perché c'è qualcosa che non va lì" disse con il suo solito tono pacato. 
Mi chiedevo come facesse ad essere sempre così calmo, anche quando mi era capitato di avere una crisi di nervi lui era rimasto calmo e lentamente aveva fatto calmare anche me. 
"Cosa c'è che non va?" Domandai allora
"Stiamo cercando di scoprilo" rispose lui
"Damian" il mio psicologo voleva che lo chiamassi per nome e gli dessi del tu, diceva che così avremmo avuto più confidenza e sarebbe stato tutto più facile. "Ricordo tutti i ragazzi tranne uno: Zayn. Perché?" Chiesi 
"Charlie non lo so, dobbiamo scoprirlo. Di solito chi ricorda tutti tranne una persona è perché ha ricevuto una forte delusione o quella persona gli ha fatto qualcosa. Ma questo non possiamo ancora saperlo. I tuoi amici continuano a dire che è impossibile, e lo stesso Zayn dice che morirebbe per te" disse
"Ci vediamo domani?" Chiese poi guardando l'ora
"Tanto io da qui non mi muovo" risposi 
"Damian" dissi prima che aprisse la porta "e se faccio ancora lo stesso incubo?" Chiesi 
"Prendi i sonniferi stasera e domani ne discutiamo con calma. Sei troppo stanca per sopportare un'altra notte così" disse "ora ti lascio ai tuoi amici" poi uscì dalla porta.  
Subito dopo entrarono i miei amici e anche quel ragazzo di cui non ricordavo niente. Negli ultimi giorni venivano sempre a farmi compagnia, Harry era sempre lì cercava di lasciarmi sola il meno possibile. 
Anche Greg veniva quasi tutti giorni, ma in orari diversi per non incontrare i ragazzi. 
"Tutto bene?" Chiese entrando seguito dagli altri. 
"Si" risposi mettendomi seduta. 
"Ti aiuto?" Chiese Zayn 
Lo osservai per un attimo
"Ce la faccio" dissi poi. 
Aveva un'aria familiare, e il suo sorriso mi sembrava di conoscerlo da una vita, e mi ispirava fiducia incondizionata e non riuscivo a capire il perché. 
Lo osservai meglio e notai che aveva una collana 
"Puoi avvicinarti?" Chiesi con sorpresa di tutti. 
Il ragazzo lo fece e io poggiai la mano sul suo collo cacciando fuori la collana per vederla meglio, in qualche modo mi attirava ma non sapevo il perché, lo capii quando la osservai, subito la lasciai spingendomi un po' più lontana e poggiai la mano sul mio collo e ci trovai la collana di mio fratello.
"Abbiamo la stessa collana" dissi. 
Lui mi sorrise sospirando e annuii. 
"Ma... L'abbiamo solo io e Greg e..." Mi fermai "e tu?"  Chiesi per conferma. 
"Si, Charlie. Me l'hai messa tu. Non ricordi?" Chiese. 
Scossi il capo ma sapevo che ero stata io a farlo, per qualche strana ragione gli credevo e sentivo che era così. 
Chiedevo spesso ai ragazzi di dirmi qualcosa ma nessuno di loro voleva, dicevano che lo facevano per me ma non capivano che avrebbero dovuto parlarmi e raccontarmi le cose per aiutarmi davvero. 
Mi appoggiai sul cuscino posizionato dietro di me. 
"Voglio tornare a casa" dissi
"Il dottore ha detto che potrai tornare tra qualche giorno" disse Liam felice. 
"Charlie Sarah disse che sarebbe passata a portare la partecipazione per il suo matrimonio ma quando è venuta tu eri in coma... Si sposa tra un mese, se starai bene ci andremo" disse Harry improvvisamente. 
"Oh si" dissi entusiasta, volevo davvero bene a Sarah. 
"Devo scegliere il vestito" mettendomi le mani nei capelli. 
I ragazzi iniziarono a ridere tutti  e notai Zayn guardarmi in modo strano. Aveva qualcosa nel suo sguardo che non riuscivo a riconoscere ma mi attirava. 
"L'orario visite è finito" disse l'infermiera entrando. 
I ragazzi mi salutarono ed uscirono. 
Dopo neanche 10 minuti la porta di aprì e Greg sgattaiolò dentro. 
"Greg che ci fai qui? L'orario visite è finito" dissi ridendo. 
"Sono pur sempre cattivo" disse facendomi l'occhiolino.
Gli sorrisi, sotto questo punto di vista mi assomigliava, la capacità di mettersi nei guai era proprio una cosa di famiglia. 
"Deve venire lo strizzacervelli o posso restare?" Chiese sedendosi sulla sedia dove poco prima era stato Harry. 
"Puoi restare" dissi ridendo. 
"Posso farti una domanda?" Chiesi 
"Certo bambolina" sorrisi al nomignolo. 
"Zayn... Ha la nostra stessa collana" dissi
"E la domanda sarebbe?" Chiese sorridendo. 
Non parlai 
"Ho capito" disse sospirando. 
"Si ha la nostra stessa collana era il migliore amico sia mio che di tuo fratello. E ultimamente… diciamo anche il tuo..." Disse 
"No. Harry..." 
"Harry non lo sostituirà mai nessuno è come un fratello per te. Ma con Zayn... Non lo avete mai detto ma stava nascendo qualcosa, io l'ho capito" disse.
"Impossibile, lo ricorderei e Harry..." ma non ne ero tanto sicura. 
E avevo la sensazione che Greg avesse ragione. 
"Il mio psicologo dice che potrebbe avermi fatto qualcosa perciò non riesco a ricordarlo…" dissi 
"È impossibile" rispose lui sicuro "Zayn morirebbe per te." 
"Avevamo davvero un bel rapporto?" Chiesi 
"Tutto da invidiare" mi rispose sorridendo. 
Guardai l'orologio erano le mie di sera. 
"Greg ho sonno" dissi 
"Vado via?"
"No. Ho sonno ma ho paura di fare altri incubi. Puoi restare con me fino quando non mi addormento?" Chiesi prendendogli la mano. 
"Perché non prendi i sonniferi?" Mi chiese 
"No!" Esclamai
"Va bene, allora resto qui." Disse sospirando. 
Passò circa un quarto d'ora, poi presi sonno.
Mi svegliai sudata e agitata, avevo fatto di nuovo lo stesso incubo solo che questa volta c'era qualcosa di più. 
"Perché non hai preso i sonniferi?" Mi chiese Damian. 
"Che ore sono?" Chiesi ignorando la domanda.
"Le 11:30. Avevo dimenticato una cartellina qui e sono passato a riprenderla e ti ho visto agitarti. Stavo per svegliarti ma hai aperto gli occhi da sola" disse. 
"Hai 5 minuti?" Gli chiesi. 
Avevo bisogno di parlare con lui e raccontargli del nuovo pezzo di sogno. 
"Anche 10" disse sedendosi. 
"Ho sognato qualcosa di nuovo" dissi "qualcosa in più"
"Racconta tutto dall'inizio" 
"È sempre il solito sogno. Ero in macchina con i miei genitori, stavamo andando in centrale perché loro dovevano portare un importante fascicolo. Improvvisamente diventava tutto buio e un forte odore di bruciato mi riempiva le narici, sentivo mia madre urlare di dolore e chiamare il mio nome. Di solito finisce così ma stavolta il sogno continua mi ritrovo improvvisamente tra le braccia di un ragazzo che non riesco a vedere in faccia. Mia madre aveva smesso di urlare il mio nome adesso gridava per il dolore e io mi dimenavo perché volevo aiutarla ma qualcosa me lo impediva, poi mi sono svegliata" conclusi. 
"Credi sia successo davvero?" Mi chiese
"Non può essere successo. Io non ero in macchina con i miei genitori quando successe" gli risposi 
"E dove eri?" 
"In giro. Ero uscita per prendere un po' d'aria" dissi
"Raccontami di quel giorno" Era la stessa cosa che mi chiedeva da quando avevo iniziato a fare degli incubi qualche giorno prima. 
"La casa era vuota. I miei erano andati in centrare e mio fratello era uscito con i suoi amici così decisi di andare a prendere un po' d'aria. Mi avviai verso il parco e incontrai alcuni amici, mi misi a parlare poi stavo tornando a casa." E come al solito mi fermai nello stesso identico punto di sempre. 
Quello che successe mentre stavo tornando non lo ricordavo, non lo avevo mai ricordato e non lo sapeva nessuno, neanche Harry. Avevo deciso di non dirlo a nessuno ma da quando avevo iniziato a frequentare lo psicologo per il problema di memoria avevo deciso i raccontargli tutto pregandolo di non dirlo agli altri. 
"E non può essere successo qualcosa in quel frangente che tu non ricordi? Qualcosa che renda il tuo incubo vero?" Mi chiese
"No. Alla mia memoria sfuggono solo due ore, perché quando salutai i miei amici erano le 19 e io ricordo di essere entrata a casa alle 21. E alle 22 entrò mio fratello dandomi la notizia" dissi 
"Cosa è successo dalle 21 alle 22?" Mi chiese
"Nulla. Sono stata seduta sul divano con la televisione accesa" 
"Cosa stavo guardando?" Mi chiese
"Non lo so. Non la stavo guardando davvero ero persa nei miei pensieri" dissi. 
"Charlie è tardi. Ascoltami prendi i sonniferi e torna a dormire. Ci vediamo domani" disse salutandomi e uscendo. 
Decisi di accontentarlo e presi i sonniferi. 
Mi svegliai la mattina dopo un po' meglio, i ragazzi non c'erano, vera solo Zayn seduto sulla sedia al mio fianco che mi stringeva la mano mentre dormiva con la testa appoggiata sul mio lettino. 
Lo osservai. 
"È qui da qualche ora" sussurrò l'infermiera che non avevo notato fino a quel momento. 
"Ti ha parlato tutto il tempo, poi ha preso sonno. Deve amarti davvero tanto, gli dispiace di aver litigato prima dell'incidente" disse per poi andare via. 
Mi amava? E io? Lo avevo amato? Perché non riuscivo a ricordare? Tutte queste domande mi giravano per la testa che non mi accorsi del fatto che lui si fosse svegliato. 
"Charlie" disse. 
Mi girai a guardarlo. 
"Scusa mi sono addormentato, sei sveglia da tanto?" Chiese
"Qualche minuto" gli sorrisi. 
Lui notò che non avevo tirato la mano dalla sua e sorrise. 
"So che non hai idea di chi io sia, ma perché non proviamo a conoscerci di nuovo. Facciamo finta di esserci conosciuti e di star diventando amici" propose tentando di trovare una soluzione a quel macello. 
"Perché no?" Dissi sorridendo. 
Lui tirò un sospiro di sollievo e mi strinse ancora di più la mano. 
"Hai sete?" Mi chiese prendendo un bicchier d'acqua
"Un po' grazie" dissi mentre lui iniziò a riempire uno anche a me. 
Non sapevo cosa dire, e mi sentivo in imbarazzo così iniziai a guardarmi le unghie. 
"Mi fa male non saper cosa dire con te" disse lui ad un tratto "con te è sempre atto tutto così facile, già dal primo giorno che ci siamo incontrati. Non c'era mai bisogno di pensare a cosa dire perché le parole uscivano da sole e stavamo bene" disse. 
Onestamente non ne avevo idea e non sapevo cosa dire, così mi limitai ad un semplice "mi dispiace". 
Lui annuì e chinò il capo. 
A salvare la situazione fu il dottore che entrando annunciò che il giorno dopo avrei potuto tornare a casa. 
"Potrai riprendere la tua via di sempre. Ti abbiamo trattenuta qualche settimana in più per accertamenti, ma da domani potrai fare quel che vorrai" sorrise. 
Quando uscì dopo avermi visitata calò nuovamente il silenzio che fu fortunatamente interrotto nuovamente da Greg. 
"Ehi" dissi salutandolo 
"Oh credevo fossi sola. Di solito a quest'ora lo sei" disse notando Zayn. 
"Avevo la mattina libera e sono venuto a trovarla prima" disse Zayn mentre il biondo prendeva un'altra sedia e gli si sedeva affianco. 
"Siamo sempre insieme noi tre eh?" Chiese Greg ridacchiando. 
Lo guardai spalancando gli occhi improvvisamente mi tornò in mente una frase. 
"Un Malik, un Horan è una Foster" sussurrai guardandolo. 
Greg guardò prima me e poi Zayn che sembrava aver visto un fantasma per quanto era sorpreso. 
"C'era una discoteca e... Bevevamo tanto poi siamo andati a fare un giro a mare e abbiamo fatto il bagno" dissi ricordando una notte strana. 
"La sera che andammo in discoteca" disse Greg. 
Chiusi gli occhi e iniziai a vedere esattamente tutto ciò che era successo quella sera e il giorno precedente, ero preoccupata per Zayn perché era sparito e avevo chiesto aiuto a Greg, dopo averlo trovato scoprimmo che sua sorella era morta e il giorno dopo il funerale decidemmo di andare in discoteca. Il ricordo di quel giorno mi ritornò alla mente nonostante fosse ancora confuso ma non per colpa della mia amnesia ma per colpa dell'alcol che avevamo ingerito. 
"Ricordi?" Chiese Zayn speranzoso
"Solo quella sera" risposi. 
 
Il giorno dopo feci una visita con Damian e gli raccontai di quel nuovo ricordo e lui decise di intensificare le sedute prima di salutarmi e farmi tornare a casa. Quando entrai i ragazzi mi avevano organizzato una festa a sorpresa con tanto di striscione, pizza e torta finale. 
"La torta l'ho preparata io" sussurrò Zayn sedendosi sulla sedia al mio fianco "spero ti piaccia"
"È cioccolato" dissi "come potrebbe non piacermi". 
Sorrise alle mie parole ed io ero felice che quel sorriso lo avevo provocato io, non riuscivo a capire perché mi facesse così tanto piacere essere riuscita a farlo sorridere e ripensai alle parole di Greg: non lo avete mai detto ma stava nascendo qualcosa. 
Nei giorni seguenti i ragazzi mi riempirono di attenzioni soprattutto Harry, non mi lasciava stare da sola neanche un attimo, era diventata la mia ombra. 
Scesi in cucina per prendermi da bere e mi sedetti su una sedia. 
"Dovresti essere a letto" disse mentre entrava anche Zayn che si sedette vicino a me. 
"Sono stata a letto per troppo tempo e poi il dottore aveva detto che potevo riprendere la mia vita di sempre, vero Zayn?" Chiesi a lui sto che quando il dottore ci aveva dato la notizia c'era lui con me. 
"Vero" disse mettendo da bere anche a Liam che era appena entrato. 
Vidi Harry lanciare un'occhiata a Liam per poi andare in salotto. 
"Zayn" dissi guardandolo "hai una moto?" Chiesi improvvisamente senza sapere neanche il motivo. 
Gli si illuminarono gli occhi all'istante. 
"Si, vuoi farci un giro?" Mi chiese
"Assolutamente no" disse Harry entrando "non se ne parla neanche. Tu devi riposare e tu sei un incosciente" disse incazzato. 
"Harry è solo un giro. Guido io, non si stancherà e ti prometto che andrò piano" disse Zayn. 
Guardai Harry con gli occhi da cucciolo smarrito
"Sempre i soliti, non cambierete mai. Fate come volete" disse sbuffando.
Sorrisi entusiasta fermandomi subito dopo. 
Sempre i soliti, non cambierete mai. A quanto pareva non era la prima volta che discutevamo per quello. 
"Andiamo bambolina" disse Zayn tirandomi la mano. 
Mi portò su una pista ma mi disse che non avremo provato dato che aveva detto ad Harry che non avrebbe corso. 
"Non potevi tenere le dita incrociate?" Chiesi "quando si promette qualcosa che non si vuol fare esistono le dita incrociate" dissi sbuffando. 
Provocai la sua risata con quel gesto. 
"Sei terribile" disse. 
Trascorremmo il pomeriggio su quella pista parlando e ridendo, seduti sulla sua moto come se fosse un salotto mentre guardavamo altri motociclisti sfrecciarci d'avanti. 
Verso le 7 tornammo a casa e Zayn parcheggiò la moto nel garage affianco alla mia. 
"Mi sono divertita, grazie" dissi sorridendo. 
Mi girai un attimo a guardare la mia moto rosso fuoco e improvvisamente mi si annebbiò la vista, iniziai ad avere problemi a respirare e sentivo di star cadendo. 
"Charlie" disse Zayn prendendomi al volo. 
 
"Dammi la mano" urlava un ragazzo "muoviti" 
Allungai la mano verso di lui e mi sentii tirar fuori. C'erano urla da ogni dove, sentivo gridare il mio nome ma non riuscivo a capire niente, respiravo male sentivo un odore terribile. 
"Stringiti a me, ce l'ho quasi fatta" disse la stessa voce di prima. 
Provò nuovamente a tirarmi fuori di lì mentre qualcun altro gridava di chiamare i pompieri. Stavo per svenire, fumo nero invadeva le mie narici da un tempo che sembrava infinito e iniziavo a sentirmi male. Finalmente il ragazzo riuscì a tirarmi fuori ma nel farlo il mio braccio toccò qualcosa di bollente che mi fece tirare un urlo, l'ultima cosa che vidi fu la moto rossa di mio fratello, mentre quel ragazzo mi teneva in braccio. 
"Fidati di me" 
 
La mia vista era ancora appannata e continuavo a gridare, Zayn mi aveva presa in braccio e mi aveva portata in casa sul salotto, subito aiutato da Harry e Niall che erano gli unici ad essere in casa. 
"Cosa è successo?" Mi chiesero quando mi fui calmata. 
"Io... io non lo so" dissi con le lacrime agli occhi. 
"Dov'è Zayn?" Chiesi guardandomi intorno e iniziando ad agitarmi senza motivo. 
"Ehi sono qui" disse uscendo dalla cucina con un bicchiere in mano. 
"Tieni" disse porgendomelo. 
"Ho bisogno di... di parlare con Damian" dissi 
"Beh domani hai un incontro quindi..." Disse Harry. 
"No Harry" dissi mentre mi girai a guardare la piscina "ne ho bisogno subito." Dissi un attimo prima che mi si annebbiasse di nuovo la vista. Strinsi la mano di Zayn. 
 
"Io non sono una cacasotta" risposi subito 
"Ah si?" Chiese con tono di sfida mentre io annuivo "Allora facciamoci un bagno" disse lui serio. 
"Cosa?" Chiesi spalancando gli occhi. 
"A sinistra tocchiamo e poi potremmo tenerci ai bordi" dissi alzandosi e svuotando le tasche.
Poi mi tese la mano. 
"Zayn io…" stavo per dire qualcosa ma lui era lì fermo che mi tendeva la mano e aspettava me. 
Così accettai. Presi la sua mano e ci avvicinammo entrando verso destra con tutti i vestiti. Man mano che camminavano l'acqua saliva sempre di più, e più il livello dell'acqua saliva più stringevo la mano a Zayn. 
Avevo paura, non sapevo nuotare e dopo quell'episodio da piccola non ero mai riuscita a restare serena quando ero in acqua.
"Fermiamoci qui e avviciniamoci ai bordi" disse quando l'acqua mi arrivava poco sopra il seno. 
"Vedi così non fa paura" disse. 
Andò con la testa sotto e risalì subito aggiustandosi i capelli all'indietro. 
"Credevo avessi paura anche tu" dissi 
"Fin dove tocco non ho problemi" rispose schizzandomi. 
Ci riflettei e capii che infondo aveva senso, così mi lasciai andare e iniziai a schizzarlo anche io. 
"Prova ad andare sotto" disse dopo un po'. 
In condizioni normali non lo avrei fatto ma con Zayn mi sentivo al sicuro, nonostante sapessi che anche lui non riusciva a nuotare, così lo feci. 
Quando riemersi tirai anche io i capelli all'indietro e inizia a ridere giocando con lui. 
 
Respirai a fondo, non capivo più niente. "Sto impazzendo" dissi in quello che parve un attimo di lucidità. 
 
"Come il pulcino pio" Zayn
"Afferra la mia mano" Zayn. 
"Distruggiamoci" Zayn. 
"Bella maglia" Zayn. 
"Dimmi che non riesci neanche più a guardarlo negli occhi, dimmi che cerchi di parlargli il meno possibile, che lo stai evitando, che vorresti sparire ogni volta che lo vedi, ma soprattutto dimmi che tutto questo è colpa mia" Zayn. 
"Afferrala, ti tiro fuori io" Zayn. 
"È incastrata" Zayn. 
"Fidati di me" Zayn. 
"Charlie" Zayn. 
 
"Chiama l'ambulanza e avverti lo psicologo" sentii Liam gridare. 
"Charlie, ascoltami sta calma. Ci sono io" disse Zayn. 
 
"Ci sono io. Ce l'ho quasi fatta" disse il ragazzo tirandomi fuori da quell'inferno. 
Mia mamma aveva smesso di urlare il mio nome nel momento in cui aveva visto che mi stavano tirando fuori. All'inizio aveva cercato di non urlare ma poi aveva ceduto al dolore, così come mio padre. 
Il ragazzo mi teneva in braccio mentre respiravo e tossivo convulsamente. 
"Aiutali" sussurrai 
"Ci sta pensando il mio amico" disse. 
Provai a scendere e ad andare ad aiutarli ma lui me lo impedì. 
"Sta calma. Ti porto a casa" disse mettendomi nella sua auto. 
Si girò a guardare un ragazzo, mio fratello che gli annuì e poi partì. Guardai a destra e vidi la moto rossa di mio fratello. 
Quel ragazzo mi lasciò d'avanti casa e andò via quando entrai. Accesi la TV senza però guardarla davvero. 
Mio fratello entrò dalla porta di casa sconvolto dandomi la notizia che i nostri genitori erano morti in un incidente. Iniziai a piangere. 
 
"Charlie, mi senti?" Mi guardai in torno ero in una sala bianca su un letto. Ero di nuovo in ospedale. 
"Si" sussurrai 
"Sono io, Damian" disse 
"Damian?" Chiesi. Ero ancora stordita. 
"Si" disse lui "ti voglio aiutare"
"Cosa è successo?" Chiesi stordita
"Ieri sera tu e Zayn stavate tornando a casa e hai avuto un crollo improvviso, dicevi cose senza senso e gridavi. Ti hanno portata qui e hai continuato così per qualche ora con quando non hanno deciso di darti dei tranquillanti. Hai smesso di gridare ma eri ancora agitata" disse 
"Era vero" dissi "il mio incubo, intendo"
"Ti va di raccontarmelo?" Chiese 
"Sono stanca" dissi 
"Ne parliamo domani?" Mi chiese comprensivo 
"No!" Esclamai per poi iniziare a parlare prima che potesse replicare  "stavo tornando dal parco e i miei stavano tornando a casa perché credevano di aver dimenticato una cosa così ci siamo incontrati e mi proposero di andare con loro" iniziai per poi raccontargli l'incubo. 
"C'era la moto di mio fratello, lui li stava aiutando ad uscire ma non ce l'ha fatta" dissi 
"Ma è riuscito a salvare te" disse 
"Non è stato lui" dissi mentre una lacrima mi solcava il volto. 
"È stato Zayn" 
Damian rimase un attimo sorpreso. 
"Ricordi altro?" Mi chiese
"Tutto" risposi raccontandogli ogni minima cosa. 
"È sorprendente come tu sia migliorata in così poco tempo" mi disse alla fine. 
"Stanotte prendi questi. Ci rivediamo domani"
Annuii. 
"Charlie ho negato a tutti di farti visita" disse 
"No!" Esclamai "Zayn..." Stavo per dirgli che avevo bisogno di parlare con lui ma Damian mi interruppe. 
"Ho dato il permesso solo a lui" disse uscendo. 
Subito dopo Zayn entrò dalla porta sospirando. 
"Lo sapevi" dissi tirando su il naso "lo sapevi e non mi hai detto nulla"
"Charl-" lo interruppi
"Perché?" Gridai "sapevi che non ricordavo nulla, sia tu che Chris. E non avete detto niente" piansi "perché?" Sussurrai. 
"Chris non voleva farti stare ancora peggio, pensava che se non ricordavi era meglio. Così non avresti sofferto" si giustificò. 
"Zayn noi ci conoscevamo, mi hai salvato la vita. Mi hai tenuta stretta mentre tutto intorno crollava. Come hai fatto a restare zitto, tutte le volte che mi hai guardata in faccia, tutte le volte che mi hai abbracciata, come hai fatto?" Chiesi mentre le lacrime continuavano a scendere incontrollate. 
"Ci ho pensato, tutte le volte. Ma non potevo dirtelo. Lo avevo promesso a Chris e... Charlie adesso sai che eri li, hai rischiato di morire con loro, li hai visti mentre bruciavano e non hai potuto fare nulla. Almeno senza memoria stavi meglio..." Disse a testa bassa. 
Aveva mantenuto quella promessa per me, sapevo che voleva solo proteggermi. Una volta mi aveva detto che aveva promesso a Chris di proteggermi e lo aveva sempre fatto, ma non riuscivo a credere a come mi aveva stretta senza mai dire niente, a come mi parlava fingendo di non aver mai avuto contatti con me quando in realtà sarei morta se non fosse stato per lui. Gli ero grata di tutto, ma mi spaventava il modo in cui mi aveva mentito. 
"Zayn va via" dissi guardando altrove
"Cosa?" Chiese sorpreso. 
Non lo guardai, mi asciugai le guance solo per farle bagnare subito dopo. 
"Hai capito" dissi ancora girata. 
Non volevo vederlo. Ero confusa, avevo riacquistato totalmente la memoria dopo 2 anni e mezzo. 
Uscì fermandosi un attimo alla porta e io gli lanciai un'occhiata per poi girarmi subito vedendo he mi stava osservando, poi uscì. 
Restai per tutto il resto della giornata da sola, dato che mi erano state proibite le visite perché dovevo riposare. Ma invece di dormire trascorsi tutta la giornata a pensare, mi alzai e iniziai a camminare per la stanza. 
"Dovresti stare a riposo" disse il dottore entrando. 
Gli sorrisi. 
"Dovreste conoscermi... Sto bene" mi sorrise anche lui. 
"Lo vedo. Per me potresti tornare a casa anche subito, ma preferisco essere prudente. Trascorri la notte qui e poi torni a casa" disse visitandomi. 
"Va bene" dissi "ma non ho intenzione di restare tutto il tempo a letto.
"Charlie hai avuto una crisi di nervi causata dal riacquisto della memoria, davvero dovresti riposare" disse guardandomi severo. 
"Eh va bene" sospirai mettendomi le lenzuola addosso. 
Mi sorrise per poi uscire dalla stanza e richiudersi la porta alle spalle. 
Era metà settembre e faceva un po' freddo. Avevo avuto l'incidente circa due mesi prima ed essendo luglio mi ero persa il meglio dell'estate. Mi aggiustai meglio le lenzuola dai che avevo un po' di brividi e mi sistemai sui cuscini. 
Misi a posto i pensieri ripercorrendo gli ultimi tre anni come facevo sempre con Damian, ripercorrere la mia vita mi aiutava a sistemare le idee, aveva ragione lui. 
I miei genitori erano morti in un incidente in cui avevo rischiato di perdere la vita anche io, ma fortunatamente ero stata salvata dal migliore amico di mio fratello. Insieme avevano deciso di non dire niente quando avevano scoperto che avevo perso la memoria, tutto per proteggermi. Poi mi ero trasferita a casa del mio migliore amico e avevo conosciuto Zayn, colui che mi aveva salvato ed eravamo diventati molto intimi ma non mi ha mai raccontato nulla lo stesso sempre per proteggermi. Mio fratello è morto in un incidente sparato dal suo altro migliore amico che poi ho scoperto essere mio cugino. 
La mia vita sembrava la serie Beautiful, piena di relazioni ingarbugliate e colpi di scena poco probabili. 
L'infermiera mi venne a portare il pranzo che finii in poco tempo dato che avevo fame, trascorsi la giornata immersa nei miei pensieri e la sera dopo cena presi i sonniferi che mi aveva lasciato lo psicologo e in poco tempo presi sonno. 
Mi svegliai la mattina dopo con l'odore del caffè. 
"Ho pensato che svegliarsi con una bella colazione fosse l'ideale per il buon umore" disse Zayn. 
All'inizio lo guardai stranita, poi scoppiai a ridere mentre lui mi osservava. 
"Ti faccio ridere così tanto?" Chiese goffamente. 
Non risposi ma gli sorrisi smettendo di ridere. Stava cercando di farsi perdonare partendo dalle piccole cose. 
"Zayn non mi piace il caffè" dissi ridacchiando. 
"Infatti quello è per me, per te ho preso la cioccolata calda" disse sorridendo fiero di sé. 
Mi allungò la mano con la cioccolata, lo guardai senza sapere che fare, ero ancora arrabbiata ma infondo mi aveva salvato la vita così accettai. 
Prese anche lui il suo caffè e si sedette sul mio letto. 
"So che sei arrabbiata perché ho tenuto il segreto e delusa dal fatto che sapessi tutto e non te ne abbia mai parlato, sono riuscito a non dire nulla per così tanti anni e so che per questo non ti fidi... Ma Charlie capiscimi ti prego, l'ho promesso a Chris" disse tutto d'un fiato. 
"Che ne posso sapere io se un giorno non farai un'altra promessa a qualcuno e mi nascondersi qualcos'altro?" Chiesi
Chinò il capo storcendo il viso, poi scosse la testa. 
"Fidati di me" disse. 
Fu l'ultima cosa che sentii prima di svenire quando i miei ebbero l'incidente, e mi aveva salvata, ero viva grazie a lui. Decisi di crederlo. 
"Va bene" sospirai 
Mi saltò addosso abbracciandomi e iniziò a baciarmi la faccia mentre io fingevo di oppormi. 
Ridevo come una bambina a Natale dopo aver scartato il proprio regalo, solo adesso che ricordavo tutto mi rendevo conto di quanto mi era mancato e di quanto doveva essere stato duro per lui. 
"Mi dispiace per quello che ti ho detto e per come ti ho mandata via. Ero spaventato e incazzato e... l'ultima volta che mi sono sentito così ho distrutto tutto ciò che mi circondava. E tu eri troppo importante per distruggere anche te. Mi avresti seguito anche in cima al mondo pur di non lasciarmi solo e non avrei potuto permetterti di fare questa fine per colpa mia." Disse stringendomi forte. 
Si staccò leggermente guardandomi negli occhi poi mi sorrise e mi baciò. Mi erano mancate davvero quelle labbra, mi faceva sentire così bene. Protetta da ogni cosa e... Così felice. 
"Cos'altro dovrà succedere Zayn?" Chiesi mentre ero ancora stretta a lui. 
"Non lo so, Charlie. Non lo so" mi diede un bacio sulla fronte per poi tornare a bere il suo caffè sdraiato al mio fianco sul mio letto. 
Più tardi venne a trovarmi Damian e mi diede una splendida notizia
"dato che hai ricordato tutto e sei riuscita a elaborare l'accaduto in poco tempo puoi, se anche tu lo ritieni opportuno, smettere di vederci" 
Spalancai gli occhi incredula
"Credevo non mi sarei mai liberata di te" dissi saltando giù dal letto entusiasta. 
"Mi adori proprio eh?" Disse ironicamente
"Non è per te" dissi sorridendo. 
Quando andò via venne il dottore che mi diede un'altra bella notizia: potevo tornare a casa. 
Feci il mio ritorno a casa accompagnata da Zayn e Harry. 
"Finalmente va tutto bene" disse Harry abbracciandomi forte. 
Improvvisamente mi ricordai del fatto che io e Zayn gli stavamo ancora nascondendo la nostra relazione... Se era una relazione. Onestamente non lo sapevo e non ne avevo mai parlato con Zayn, così un pomeriggio, qualche giorno dopo essere scesa dall'ospedale lo presi in disparte e glielo chiesi. 
"Zayn... Cosa siamo?" mi fermai "io e te intendo"  ero imbarazzata. 
Mi guardò senza dire neanche una parola. 
"Noi siamo... Esseri umani" disse ridendo. 
"Stupido!" Esclamai ridendo a mia volta "sai cosa intendo. 
"Siamo Charlie e Zayn" disse serio. 
"Zayn conosco i nostri nomi io voglio sapere se stiamo insieme" dissi sbuffando. 
"Non lo so" disse "vuoi esserlo?" Mi chiese prendendomi la mano
"Solo se anche tu lo vuoi" non mi rispose ma mi baciò. 
"Questo è un si?" Chiesi
"È un si" disse stringendomi. 
Il giorno dopo Niall propose di andare nella baita di Zayn per festeggiare il fatto che io stessi bene, dato che sapeva che adoravo andare li. 
Andammo a preparare delle piccole borse per ognuno di noi, io misi la maglia/pigiama di Zayn e un vestitino con delle scarpette e preparai spazzolino, asciugamani e bagnoschiuma per tutti. Niall andò a fare una piccola spesa e Liam andò a mettere la benzina nell'auto. 
Io e Zayn saremmo andati in moto ovviamente, mentre gli altri ci avrebbero seguiti con l'auto. 
Durante il percorso ci fermai due volte perché Niall aveva il voltastomaco, e dopo l'ultima volta Zayn mi permise di guidare fino all'arrivo. 
"Devo essere decisamente sbronzo per averti permesso tutto questo" disse dandomi un bacio sulla guancia 
"Oppure mi vuoi bene" dissi scendendo dalla moto e togliendomi il casco. 
"O magari qualcosa di più" rispose facendomi l'occhiolino e allontanandosi dato che gli altri stavano scendendo dall'auto. 
"Et voilà ecco la mia reggia" disse Zayn aprendo le braccia. 
Entrammo in casa e sistemammo un po' di roba. 
"Io dormo nel letto" dissi subito lanciandomici sopra
"Anche io. Sono pur sempre il padrone di casa" rispose Zayn saltando al mio fianco. 
"E vorreste lasciare me per terra?"chiese Niall saltandoci addosso. 
Iniziammo a ridere e poi ci alzammo.
"Fa caldo, cambiamoci disse Zayn. 
Andò a mettersi una di quelle splendide maglie e prese dal suo borsone un pantaloncino.
"Anche io" urlai facendo saltare tutti.
Aprii la mia borsa e presi la maglia uguale alla sua e la indossai e anche io avevo portato un pantaloncino che misi sotto, anche se non si vedeva data l'enorme lunghezza della maglia. 
Harry osservò le nostre maglie uguali con colori diversi e notai il suo sguardo triste. 
'Sono una frana' pensai
"Ma questa?" Chiese Louis alzando una maglia nascosta dietro la TV. 
"Ecco dove era finita" dissi alzandomi. 
"Sono dovuta tornare con questa perché avevo perso quella" dissi spiegando ciò che era successo. 
E notai il volto di Harry irrigidirsi ancora di più. 
Uscì fuori per fare una passeggiata e dato che era passata circa mezz'ora e non era ancora tornato decidi si andarlo a cercare. 
"Harry" chiamai il suo nome e alla fine lo trovai all'inizio del bosco.
"Non sai cosa darei per tenerti con me" disse a bassa voce
"Harry sei il mio migliore amico e… voglio… devo dirti la verità" dissi stringendo gli occhi
"Il tuo cuore non è con me… lo so. L'ho capito sai?" Disse con voce rauca... Stava trattenendo le lacrime. 
"Cosa hai capito, Harry?" Chiesi con una lacrima anch'io. 
"Che non mi ami più" disse lentamente come se potesse prolungare quel momento all'infinito. 
"Ti voglio bene" dissi tirando su con il naso
"Ma non basta" rispose scuotendo il capo.
Si sdraiò a terra come quando eravamo piccoli e aveva qualcosa di importante da dirmi, così mi sdraiai anche io. 
"Tutti dicono che l’amore fa male, ma non è vero. La solitudine fa male. Il rifiuto fa male. Perdere qualcuno fa male. Tutti confondono queste cose con l’amore, ma in realtà, l’amore è l’unica cosa in questo mondo che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi." Disse citando una frase di Oscar Wilde. 
Gli sorrisi. 
"Sono d'accordo!" Esclamai. 
Chiunque avrebbe detto che Harry stava soffrendo per amore, ma in realtà non era così è la sua frase lo spiegava davvero bene. 
Zayn ci vide da lontano e si avvicinò fermandosi qualche metro più là. 
"Va' da lui" disse "Charlie va da Zayn" 
Lo guardai con le lacrime agli occhi, sapevo che stava soffrendo ma non diceva niente... Per me. 
"Grazie" dissi piangendo. 
Corsi da Zayn abbracciandolo e mi allungai sulle punte per dargli un leggero bacio a fior di labbra. 
Ci girammo verso Harry che alzò il pollice verso di noi e ci sorrise. 
Zayn gli fece un segno con la mano e Harry scosse il capo sorridendo. Si avvicinò e i due si diedero delle pacche sulle spalle, e tutti insieme entrammo in casa ridendo per una terribile battuta di Harry sulle vesciche degli elefanti. 
Entrammo nella baita e vedemmo i ragazzi giocare con la panna per dolci che non so perché avevano portato. Quando ci videro entrare tutti insieme ridendo e notarono me e Zayn mano nella mano restarono sconvolti per un attimo, poi sorrisero tutti felici venendoci in contro con la panna e tutti insieme iniziammo a sporcarci tutti. 
 
Quando il giorno dopo mi svegliai misi la maglia di Zayn e uscii fuori. Mi stiracchiai per poi toccarmi i capelli, mi sentivo soddisfatta e... felice. 
Avevo avuto finalmente il mio lieto fine, con vicino i migliori amici di sempre e uno splendido ragazzo che nonostante tutto restava per me il migliore che avessi mai potuto desiderare. 
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(Charlie in ospedale)

(Harry parla a Charlie)

(
Ultima scena)

Saalvee, eccoci giunti alla fine di questa storia.
Quasi piango, ho iniziato a scriverla tanto tempo fa e mi sono bloccata tante volte perchè non riuscivo a continuarla.Riguarrdo al capitolo mi sono innamorata di come Harry sia riuscito a dimostrarsi un migliore amico perfetto. nonostante amasse la nostra Charlie ha capito quando farsi da parte per renderla felice. Ed è stato proprio il forte amore che provava nei suoi confronti a spingerlo a mettere la felicità di Charlie d'avanti alla propria.
La coppia Zayn/Charlie la adoro! 
e non aggiungo altro.
Spero che la storia vi sia piaciuta.

-Elli
 

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