Mi vogliono uccidere, dov'è il problema?

di Shivnyxiope
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io non ho bisogno dei baby sitter! ***
Capitolo 2: *** Questa sono io ***
Capitolo 3: *** Amelia ***
Capitolo 4: *** Che ha di strano la mia camera? ***
Capitolo 5: *** Sono arrivati ***
Capitolo 6: *** La piscina ***
Capitolo 7: *** Agguato ***
Capitolo 8: *** BOOM ***
Capitolo 9: *** L'ascensore (?) ***
Capitolo 10: *** Non ho idee u.u ***
Capitolo 11: *** Jack ***
Capitolo 12: *** Idee per il titolo? ***
Capitolo 13: *** Ehm.. Tuta anti proiettile? ***
Capitolo 14: *** Harry, non sarai per caso geloso? ***
Capitolo 15: *** La MIA nuova Ferrari ***
Capitolo 16: *** La casa di mamma ***
Capitolo 17: *** Ricordi ***
Capitolo 18: *** La mia debolezza ***
Capitolo 19: *** Come se fossimo bambini! ***
Capitolo 20: *** Dormi così? ***
Capitolo 21: *** Posso iniziare a fidarmi? ***
Capitolo 22: *** FBI ***
Capitolo 23: *** Si comincia!! ***
Capitolo 24: *** Perchè l'hai fatto? ***
Capitolo 25: *** Ultimo! ***
Capitolo 26: *** Epilogo 1 ***
Capitolo 27: *** Fine :') ***



Capitolo 1
*** Io non ho bisogno dei baby sitter! ***


                                                                                                                                         PRIMO CAPITOLO

Stavo cucinando quando mi squillò il telefono, guardai il display segnava: papà, risposi
- pà? -
- Amelia! Ho delle notizie importantissime da comunicarti! -
Mi misi il mestolo in bocca per assaggiare il sugo,  lo reputai pronto quindi spensi il fuoco e spostai il tegame sull'altro fornello.
- quali? - ero totalmente disinteressata alle così dette "notizie importanti " che mi doveva dire, di solito erano cose del tipo: ieri ho scovato un organizzazione terroristica, mi hanno sparato alla spalla ( cosa che succede quasi tutti i giorni perciò ogni santissima volta mi tocca sorbirmi tutto il suo racconto ) , mi si è sporcato il vestito quando è esploso un edificio... E cose varie.
 - ti stanno cercando! Ti vogliono ammazzare! L'altro giorno mi sono imbattuto in una....
Staccai il cervello, ecco che ricominciava a blaterare stronzate.
- arriva al punto -
- ok il fatto è che ho incaricato una squadra per proteggerti, non che tu sia indifesa! Anzi, ma starei più tranquillo! -  
- papà!! Ma non ci pensare nemmeno ! So badare benissimo a me stessa non c'è bisogno di qualcuno che mi pari il culo! -
- lo so Amelia, lo so, ma per favore fai stare tranquillo un vecchietto come me ok? -
Dannazione! Quando mi faceva quella voce non resistevo!
- va bene! Quando dovrebbero arrivare? -
- tra... all'incirca un oretta! Quindi hai tutto il tempo per prepararti! Ah! E grazie! -
- fa niente, me li descrivi? -
- allora: sono tutti sul metro e ottanta, uno con i capelli biondi, tre castani, uno liscio, uno quasi rasato e l'altro riccio, e per ultimo uno moro con un ciuffo biondo. -
- i nomi? -
- Niall, Louis, Liam, Harry e l'ultimo Zayn . Hanno 19 anni come te. -
- ok poi ci sentiamo ciao - stavo per riattaccare quando sentii mio padre chiamarmi
- ah! Amelia? Un ultima cosa! -
- che c'è? -
- per un po' fai la brava ragazza non sono abituati ad avere contatti con una ragazza come te ok? -
- uff ma che palle pà! Non mi mandi mica dei santarellini vero? Non è che poi sono io a dover" proteggere" loro? -
- no non sono dei santarellini, anzi , ma sei tu che sei particolare tesoro! ah! Fare la " brava ragazza " esclude Baky! -
Cominciavo ad odiarli, mo dovevo lasciare anche Baky! - ( Baky è il mio lancia razzi... Si do un nome alle mie armi problemi? No? Bene! )
- ok vado a preparami ciao -
- ciao tesoro! -
Salii in camera mia con tutta la lentezza e la svogliatezza di cui ero capace, mi stavano cercando per uccidermi e allora? Come se non fosse mai successo! Bha a volte mio padre non lo capivo proprio!

 
                                                                                  ~~~~~~~

Pov Harry

Stavamo sull'aereo diretti in Italia, avevamo ricevuto un incarico dal capo, a quanto pare stavano cercando sua figlia, per ammazzarla, e i tizi in questione da quello che ci avevano riferito, erano senza scrupoli, e di male in peggio erano tutti cecchini o almeno la maggior parte. Chissà da cosa era dovuta la loro fissa per la figlia del capo...
Il telefono di Zayn mi distrasse da i miei pensieri
- pronto? - la voce di Zayn risultava molto svogliata, da quando avevamo ricevuto l'incarico avevamo cercato di immaginarci la famosa Amelia di cui il capo ci aveva parlato... Eravamo giunti ad una conclusione: doveva essere una di quelle santarelline che si credeva chissà chi solo perché il padre era a capo della CIA... E da lì Zayn aveva perso l'interesse...
- si... ok,  capo è in viva voce -
- allora ragazzi! Come va il viaggio?
- bene grazie! Il cibo qui è buonissimo!! - la voce squillante di Niall riempì i nostri poveri cervelli
- ahahah ok Niall sono contento che tu gradisca! Comunque ho chiamato per dirvi che ho parlato con mia figlia, a detto che le va bene e che vi sta aspettando: dovreste arrivare a momenti  giusto? -
- si stiamo atterrando ora! - Louis invece era impaziente di conoscerla diceva che non doveva essere tanto brutta, insomma il capo era un bell'uomo ~ non che ci interessasse ovviamente ~ ma io avevo perso le speranze di trovarmi una bomba sexy  davanti.
- perfetto! Allora sta fuori Roma si trova a via Avezzano la prima villetta a sinistra è la sua, fuori vi aspetta il vostro suv. Ok ora ho da fare ci sentiamo dopo ragazzi.
Ah!! Un ultima cosa stati attenti a lei! -
- tranquillo capo ci prenderemo noi cura di lei! - Liam anche era curioso di conoscerla, anche se non era entusiasta come Louis.
Il capo scoppiò in una fragorosa risata e noi stupiti ci guardammo a vicenda
- non intendevo quello Liam! Intendevo che non siete abituati a frequentare ragazze come lei! Ne tanto meno ragazzi! Ok ci sentiamo dopo ciao - ed attaccò. Io abbastanza sconcertato mi girai verso gli altri che credo avessero  la stessa espressione dipinta in volto. Fu Zayn a dar voce al pensiero di tutti
- che intendeva con: non siete abituati a frequentare ragazze come lei ne tanto meno ragazzi? -
- non lo so Zayn... Poi vediamo ora siamo atterrati - risposi io abbastanza incerto.

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Heilà! Questa è la mia prima FF che scrivo l'ho postata per sapere che ne pensate...
Mi sento abbastanza stupida a parlare da sola soprattutto se nessuno mi risponde, ma vabbhè!!
Se vedo che qualcuno la segue posto il prossimo capitolo, altrimenti la cancello, non so poi vedo. Mi dileguo ciao ciao
Angy

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Capitolo 2
*** Questa sono io ***


                                      SECONDO CAPITOLO

Mi stavo mettendo Zack, l'ultimo coltellino, nello stivale quando sentii il citofono suonare (?) : erano arrivati,  mi misi una maglietta rosa ~ colore che odio profondamente ~ sopra la mia "divisa" che uso quando devo stare in mezzo a sparatorie o missioni pericolose, perché si, io a volte lavoro con mio padre, infatti li mi conoscono praticamente tutti: i ragazzi che mi aveva mandato mio padre erano nuovi. L'uniforme è tutta anti proiettile, e anti strappo, ed è formata da: pantalone nero aderente e rinforzato sulle ginocchia, la parte superiore era attaccata a quella inferiore con una cerniera nascosta da una cinta ( non era una semplice cinta al suo interno era piena di proiettili ),  con la parte rinforzata sulla mia quarta abbondante di seno tenuto perfettamente al suo interno, era a maniche corte ma sopra di essa era compresa la giacca a maniche lunghe ( che io solitamente tenevo aperta ), anch'essa aderiva perfettamente al mio corpo risaltandone le mie forme, anche questa rinforzata sui gomiti,ed anti proiettile,  ovviamente sia la parte inferiore che superiore erano piene di "scomparti " che contenevano armi che potevano avanzare ad un esercito, ma io preferivo essere prudente; tutte le armi erano perfettamente invisibili sia all'occhio, quindi impossibili da vedere, sia al tatto, in caso di perquisizioni nessuno poteva minimamente immaginare quello che nascondevo all'interno dei vestiti, per non parlare del "Push up " del reggiseno! Esso era costituito da congegni ( inventati da mio padre ) minuscoli, ma che potevano far esplodere una casa. I miei capelli nerissimi erano legati in una coda di morbidi boccoli che facevano contrasto con i miei occhi color del ghiaccio, tutti dicevano che erano inquietanti solo perché da essi non traspariva alcuna emozione, ed era una cosa che, secondo me, era una qualità, e l'avevo sviluppata nel tempo. Sopra i pantaloni elasticizzati e attillati misi un paio di Jeans ed ai piedi misi gli stivali della divisa ovvero alti fino a sotto il ginocchio, il bordo era circondato da quelle che, all'apparenza, sembravano borchie ma che in realtà erano proiettili, con il tacco di 18cm avvitabile  e svitabile all'occorrenza, ora era avvitato, in realtà essi erano 2 coltellini. Ah dimenticavo!! Ogni singolo coltello si apriva con un movimento diverso, tipo una combinazione, di cui io mi ricordavo di ognuna oltre al nome; perfetto ora potevo apparire una " brava ragazza" con sopra la mia attrezzatura una maglia rosa confetto e jeans fucsia: ero pronta.
Scesi le scale ed andai a vedere nel video citofono: 5 grandissimi fighi comparvero sullo schermo, riconobbi le loro descrizioni così gli aprii sia il cancello sia la porta di casa, intanto andai in cucina a vedere se la pasta era pronta.

                                              ~~~~~~~

Pov Harry

Eravamo arrivati finalmente! La
 " villetta" che ci aveva detto il capo, non era altro  che una villa a 3 piani, con un giardino gigante dove si poteva intravedere una piscina, con una Ferrari nera e bianca (?) parcheggiata davanti al garage . Lou allungò impaziente il dito per citofonare, 5 secondi e sentimmo scattare il cancello.
- un po imprudente aprire senza nemmeno guardare chi sia - constatò Zayn mentre apriva.
Effettivamente... 
Varcammo la soglia Liam nel frattempo si girava nervosamente per controllare non ci avesse seguito nessuno; stavamo per suonare al campanello quando notammo che la porta era aperta.
- ma è impazzita? Potrebbero ammazzarla! - constatai io mentre Niall con uno sguardo allucinato ci guardava.
Lo sapevo è una stupida ragazzina che non si rende minimamente conto dei problemi, viziata a non finire e per di più anche brava a cucinare! Accidenti!!
 Lo stomaco di tutti brontolò appena sentimmo l'odore di cibo nella casa, facendoci guardare a vicenda... Ma la ragazza? Dové?

- ma che cazz? -
Zayn si stava alterando, e come biasimarlo? Il cancello ci era stato aperto senza aver visto nessuno, la porta era aperta... Presi subito la pistola dalla fondina e mi misi in posa di allerta, mentre gli altri che, probabilmente, avevano fatto i miei stessi pensieri, facevano lo stesso: e se fossimo arrivati troppo tardi? Se l'avessero già uccisa?
Ad interrompere i mie pensieri furono dei rumori di tacchi provenire dal corridoio alla nostra sinistra, tutti puntammo la pistola in quella direzione, quando spuntò una ragazza, la ragazza più bella che io abbia mai visto, abbassai la pistola e rimasi a fissarla come un idiota.

- lo sapete che se puntate la pistola tutti nello stesso punto se c'è qualcuno dietro di voi vi può uccidere dato che siete tutti con le spalle scoperte? -

Aveva ragione... Aveva perfettamente ragione... E questo mi irritava a non finire in più il sorrisetto da scherno che aveva stampato in faccia mi fece a dir poco infuriare!

- ma sei matta? Hai aperto così senza guardare chi fosse!  La porta di casa già aperta ed in più ti presenti qui a darci lezioni? - ma questa è proprio scema!!

- sapete dell'esistenza dei videocitofoni? -
disse indicando un punto dietro di noi senza togliersi quel sorrisetto dalla faccia.
Merda! No, al videocitofono non ci avevo minimamente pensato! Che idiota che sono! 

- comunque piacere sono Amelia tu devi essere Harry giusto? -

disse avvicinandosi a me e porgendomi la mano, che afferrai prontamente mentre con la testa feci un segno affermativo, rimisi la pistola nella fondina al mio fianco e mi incantai a guardarla, ero rimasto senza fiato guardandola: soprattuto i suoi occhi, erano inquietanti, non riuscivo a vederci dentro, era come se riflettessero l'immagine che avevano davanti, senza permettere di vederci all'interno, non manifestavano alcun sentimento, erano completamente diversi da quelli del padre in quelli si potevano vedere tutte le emozioni che lo attraversavano, ed erano trasparenti e non riflettevano le immagini che gli si proponevano d'avanti, i suoi si invece, erano gli occhi più inquietanti che avessi mai visto ma allo stesso tempo stupendi! In più i capelli nerissimi raccolti nella coda li risaltavano ancora di più, li aveva boccolosi, i boccoli non erano stretti ma larghi; sembravano fatti con la piastra, erano lunghi fino a poco prima del seno e li, wow,  li mi fermai cavolo! Era davvero ben dotata! Altro chè! Era la ragazza più bella che avessi mai visto l'ho già detto? Bene! lo ridico, era stupenda!! Ma quando apriva bocca mi faceva innervosire da matti: l'abbigliamento che aveva non si addiceva alla sua persona, sembrava tutt'altro che una santa di come l'avevamo immaginata, aveva un non so ché di tenebroso, mi piaceva! Altro ché se mi piaceva!
Non mi ero accorto di star ancora fissando il suo seno finché non sentii Lou ridacchiare e gli altri che bisbigliavano frasi del tipo * La ragazza ha fatto colpo! *   Oppure * Harry sta sbavando * e altri sghignazzi... Così per togliermi dall'imbarazzo mormorai un
- ben dotata la ragazza - lei , ovviamente, sentii ma al contrario di come mi ero prospettato non arrossì, anzi sorrise e ringraziò: mi lasciò spiazzato, non me l'aspettavo un comportamento così audace.. Di solito le ragazze arrossivano e abbassavano la testa, invece lei era rimasta a testa alta, senza un minimo di rossore sulle guance ed era passata a salutare gli altri, le ragazze sbavavano ai miei piedi non ero io che mi incantavo! Ma che diamine mi stava succedendo?!

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Ok lo so fa schifo e non succede niente, però ho descritto di più Amelia il ché per me è molto importante, perché chi legge si può immedesimare meglio; passando al capitolo come vi sembra? Accetto, anzi, vorrei critiche perché così posso capire dove sbaglio e rimediare... La parte di Harry che ne pensate? Fatemi sapere e taantii baci a tutti <3
Sono da diabete u.u
Ps. Dio che fatica a scrivere 'sto capitolo, è lunghissimoo!! 
Ringrazio tantissimo:

wanderwalllucri
E
le righe di tomlinson 

Che avete recensito! Vi adoro grazie <3 

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Capitolo 3
*** Amelia ***


Questa  più o meno è Amelia, è la foto più somigliante a lei che abbia trovato, sorry. Immaginatela con i capelli neri, e gli occhi celesti come li ho descritti... Bah...  Image and video hosting by TinyPic

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Capitolo 4
*** Che ha di strano la mia camera? ***


 
                                       TERZO CAPITOLO

Dalla cucina sentii  qualche urlo, ma riuscivo a captarne solo qualche parola - impazzita , ammazzata - di sicuro pensano che io abbia aperto senza vedere chi fosse... Stupidi... Sentii la porta di casa aprirsi e dei passi... E... La sicura delle pistole? Ma che si credevano? Ma io bho la gente!! Mi incamminai sperando di non trovarli tutti con le armi spianate verso di me; mi affacciai dal corridoio così da poterli vedere e la vista che mi si presentò davanti era comica... Ma chi mi aveva mandato mio padre? Erano dei dilettanti!
Li trovai ~appunto~ con le pistole puntate verso di me, senza nessuno che guardasse le spalle agli altri! Potevano ammazzarli in questo momento stesso ma, dato che ci dovrei trascorrere moolto tempo insieme,almeno gli do qualche dritta:

- lo sapete che se puntate la pistola tutti nello stesso punto se c'è qualcuno dietro di voi vi può uccidere dato che siete tutti con le spalle scoperte? - dissi infatti io.

- ma sei matta? Hai aperto così senza guardare chi fosse!  La porta di casa già aperta ed in più ti presenti qui a darci lezioni? -
mi sbraitò contro il ricciolino

Ma allora è stupido? Quando vedo mio papà gli faccio una ramanzina che non finisce più... anche se intuisco il motivo del perché mi abbia mandato proprio loro: gli devo insegnare. E giustamente il mio caro papino mi fa fare da insegnante... Bhe, diamoci una mossa, potrebbero attaccare da un momento all'altro.

- sapete dell'esistenza dei videocitofoni? - 

la faccia che fece appena pronunciai quelle parole era epica! Tra l'imbarazzato e l'arrabbiato... Mi piaceva il riccio! Che, secondo le descrizioni, doveva essere Harry.

- comunque piacere sono Amelia tu devi essere Harry giusto? -

Lui annuì e mi prese la mano; poi mi cominciò a squadrare dalla testa ai piedi... Bhe non fino ai piedi si fermò sul mio seno: tipico...
Intanto gli altri sghignazzavano e parlottavano tra l'oro... Ma si rendevano conto che potevano ammazzarci tutti da un momento all'altro?! 
A distrarmi dai miei pensieri fu il commento del ricciolino pervertito

- ben dotata la ragazza -
disse con tono basso e roco, doveva risultare sexy? Bhe, non ci riusciva... Così feci uno dei miei sorrisi più normali (?) cioè: senza malizia, non provocatori, non irritati, non inquietanti e sadici, ed un altra dozzina di sorrisi che sapevo fare, ringraziai e passai oltre.

- Amelia, tu sei Louis giusto? - dissi io porgendogli la mano.

- Esatto! Piacere di conoscerti! Bella maglietta -

all'ultima affermazione storsi il naso, bella maglietta? Ma ci vedeva? Sembravo un confetto! Ma che gusti ha?
Lasciai perdere e mi presentai agli altri.

- dovreste essere affamati, venite ho fatto un piatto di pasta - detto questo li condussi in cucina, li feci sedere al tavolo e misi davanti a loro i piatti di pasta. Sembravano contenti...

- sentite io vado a preparare la borsa voi fate come foste a casa vostra ok? -

- si, ma aspetta! Harry? va' con lei! -

Il riccio preso in causa, alzò la testa e fissò con aria incredula il tipo che aveva pronunciato la frase: ovvero Liam.
Ma poi dallo sguardo truce che gli riservò l'amico si convinse ad alzarsi

- non ce né bisogno posso cavarmela da sola -
 dissi, con quello che doveva essere un tono infastidito ma che, come al solito, risultò normale per via del mio auto controllo.

- no! Vengo... - disse il riccio

Buttai gli occhi al cielo

- ok... - detto questo mi incamminai verso camera mia
Salimmo le scale: sentivo il suo sguardo addosso, e questo mi innervosiva terribilmente ma tenni i nervi saldi e continuai a salire. Arrivati davanti la porta feci per entrare ma lui mi bloccò per un braccio, io lo guardai con aria interrogativa e lui di tutta risposta mi disse che entrava prima lui per controllare non ci fosse nessuno; stiamo scherzando? Ma dico io! La mia camera è peggio di un armamento militare! ti pare che ci entri qualcuno che non sia ancora morto d'infarto?! Bha!
Spalancò la porta... 2 minuti dopo era ancora lì... I minuti passavano... Lui non si muoveva... Mi stavo stancando... Ora sclero...

- ma ti dai una mossa?! Non abbiamo tutta la giornata! Che c'è non hai mai visto una camera così? - dissi con tono infastidito ed irritato
Finalmente si spostò dall'entrata così da farmi passare... finalmente!

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Buon giorno gente! Ok in questo capitolo non succede niente ma, prometto! , nel prossimo cambieranno taante cose!! Ho già molte idee spero che continuerete a leggere! Per me è molto importante! Ringrazio anche ramona_94 mi hai scritto delle cose stupende! Grazie ^.^    
 PUFF!
 * ImmaginateviLaNuvolettaDiFumo*
 

 

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Capitolo 5
*** Sono arrivati ***


           QUARTO CAPITOLO

Entrammo in camera mia, presi da sotto il letto il mio borsone, aprii l'armadio e presi: 5magliette a maniche corte, 2 a maniche lunghe,2 felpe, 1 paio di calzoncini jeans, 3 jeans lunghi, 1 paio di supra, 1 paio di air fox ed, ovviamente,  l'intimo.
Mi diressi verso la mensola e presi una pistola calibro 38 e la lanciai a Harry che, nel frattempo, era ancora a guardare la camera a bocca aperta, la descrivo: era abbastanza grande, le pareti grigio chiaro con al centro una larga striscia nera che attraversava l'intera camera orizzontalmente , nella striscia nera erano appese delle mensole, ora quasi vuote dato che portavo praticamente tutte le armi addosso, ed in ognuna di quelle mensole erano appoggiate le rispettive armi;
Il letto era al centro ed era rotondo, le lenzuola variavano dal viola scuro al viola chiaro, sulla destra c'era una grande libreria che percorreva tutta la parete interrotta nel centro dalle mensole con le armi, nella parte di sinistra c'era la mia scrivania in vetro, la camera non aveva finestre, ma in compenso il " tetto " era a cupola, in vetro infrangibile ed anti proiettile, perciò creava tantissima luce nella stanza e si poteva vedere il cielo, ovviamente con il telecomando apposito potevo chiudere le tende che stavano dentro il doppio vetro, esse erano in velluto pesante di un blu scuro, così da permettermi privacy; il letto era sospeso da una pedana sull'acqua, dato che sotto c'era la piscina che portava fuori in giardino. Era bella, io l'adoravo.
Finito di mettere apposto il borsone andai davanti al riccio pervertito.

- allora? Ti dai una mossa?! -

- mmm, si scusa - richiudemmo la porta e scendemmo di sotto. Per tutto il tempo Harry mi guardò curioso, forse vedeva la differenza tra la camera ed il mio comportamento da " brava ragazza" che piano piano andava a farsi fottere lasciando il via libera al mio vero carattere. O forse lo facevo troppo intelligente. Andammo in cucina ed il biondino mi saltò addosso abbracciandomi

- sei una cuoca straordinaria!! Era buonissimo!!-

- ehm, grazie Niall..Ma ora staccati!-

In quel momento un rumore di vetro rotto ci fece sobbalzare: ci girammo tutti e vedemmo una bomboletta di gas lacrimogeno invadere la stanza. Erano arrivati.


__________________________

Buona pasquetta a tutti!
Il capitolo è corto, e fa schifo.... Il problema è che ho un sacco di compito e inizio scuola mercoledì! Perciò non ho molto tempo :(
Coomunque... Come faranno i nostri eroi (?) a scappare?? Bho! Ci penso dopo xD  forse oggi metto un altro capitolo! A presto ^.^
Ps. Cavolo in quanti la stanno leggendo! Ho una fifa assurda che non piaccia!
Grazie a chi recensisce <3  

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Capitolo 6
*** La piscina ***


              
            QUINTO CAPITOLO


Pov Harry

Sentimmo dei vetri infrangersi, ci girammo, appena vedemmo la bomboletta lacrimogena subito circondammo Amelia per proteggerla, ci mettemmo  le magliette sopra la bocca ed il naso per non respirare il fumo e corremmo verso il salone, lanciarono altre tre bombolette e, a quel punto, vedendo Amelia cominciare a lacrimare e tossire, tolsi le mie mani da davanti il naso e le misi sopra gli occhi di lei; sembrò sorpresa, così avvicinai la bocca al suo orecchio e le sussurrai:

- tranquilla sono io -

Lei annuì e mi sussurrò a sua volta

- seguitemi conosco un passaggio -

Mi prese la mano libera dalla pistola e mi condusse sulle scale

-Niall!! Venite su! - urlai sia al biondo che stava sparando contro la finestra,  sia agli altri ragazzi , che annuirono e ci corsero incontro .
Ci portò in camera sua, prese il borsone, e ci disse di prendere il respiro; io all'inizio non capivo ma poi mi venne in mente che il suo letto era sull'acqua e li cominciai a chiedermi se ci fosse di più di una semplice piscina, in fondo è la figlia del capo della CIA...  A distrarmi dai miei pensieri fu Amelia stessa, che mi prese per mano e mi strattonò verso il letto... * non pensate male *      E, con un tuffo da nuotatrice professionista,  si tuffò nella piscina... In quell'esatto momento si sentì lo schianto di una porta cadere al suolo: erano entrati!
Senza farmi altre domande mi tuffai anche io, seguito dagli altri; nuotammo li sotto per almeno due minuti poi, finalmente, vedemmo una luce... Amelia era già in superficie ad aspettarci, così quando riaffiorammo anche noi e capimmo di essere nel giardino, la guardammo ammirati.

- però!! Che trovata originale collegare la piscina di camera tua a quella del giardino! - fece notare Louis

Io intanto mi guardavo intorno per vedere se ci fossero uomini nei dintorni, quando realizzai che stavano tutti dall'altra parte presi Amelia per mano e insieme agli altri ci dirigemmo verso il suv, spalancammo le porte e ci tuffammo al suo interno; richiudemmo le porte proprio nel momento in cui una dozzina di uomini armati fino ai denti, giravano l'angolo della casa vedendoci... Cominciarono a sparare e lì ebbi,  per la prima volta, paura di non riuscire a compiere la missione e perdere Amelia.

Pov Amelia

Cominciarono a sparare contro l'auto... Io ero sotto shock... Non perché avessi paura, ci mancherebbe! Ma ero rimasta intontita dal gesto di Harry... Perchè aveva preferito togliersi le mani dalla bocca per mettermele davanti agli occhi? Era insensato! Poteva anche morire là dentro!
Una tamponata mi scosse e mi riportò alla realtà, Liam era alla guida
E la MIA Ferrari ci inseguiva insieme ad un furgoncino nero; un proiettile prese lo specchietto sopra la testa di Liam e Lou, che stavano davanti, e quella fu la cosa che mi fece scattare

- Liam passa dietro! guido io! - lui mi guardò male

- scordatelo! - ma che palle!!! Non mi fanno guidare!!

Mi squillò il telefono, lo presi e lessi ~papà~ era una video chiamata e l'accettai:

- Amelia! Tesoro come va? -

Proprio in quel momento ci tamponarono e la MIA Ferrari cominciava ad affiancarsi a noi

- bene grazie, ma loro non mi fanno guidare!! Ci stanno inseguendo e non mi fanno guidare!! In più hanno preso la MIA Ferrari e ci stanno inseguendo anche con quella!! -

Il viso di mio padre si trasformò in un enorme sorriso prima di scoppiare in una sonora risata; intanto mezzo abitacolo si era girato per guardarci allibiti: che c'è non avevano mai visto una ragazza che, in caso di pericolo, parlava con il padre allegramente? Bha! La gente!

__________________________

Salve gente!! Eccomi qui con un nuovo capitolo! Che ve ne pare?
Io personalmente adoro troppo il personaggio di Amelia! E poi Harry ed il suo gesto dolcioso per proteggerla? Ok ritornerò presto con un altro capitolo, ciao ciao <3 

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Capitolo 7
*** Agguato ***


               SESTO CAPITOLO

Pov Harry

Io, Lou, Niall e Zayn ci girammo a guardarla sconcertati, mentre parlava allegramente con il padre, come faceva a scherzare quando un furgone ci inseguiva, Liam guidava troppo piano, ci sparavano addosso ed una Ferrari ci stava affiancando? Non capirò mai questa ragazza...

- Liam porco cazzo! fammi guidare! -

Lo disse con un tono che non ammetteva repliche e con degli occhi glaciali: infatti Liam fece uno sguardo spaventato e mi guardò come per chiedermi ~ e ora che faccio? ~ poi rivolse la sua attenzione di nuovo alla strada; dal telefono di Amelia si sentì una fragorosa risata

- Liam tranquillo! Falla guidare! -

noi ci guardammo scettici, alle parole del capo, ma Liam poco dopo acconsentì...

 - finalmente! -

La mora si alzò, fece forza sulle braccia e si sollevò sul sedile posteriore andando a finite in braccio a Lou,

- dai Liam datti una mossa! - gridò lei

Il furgone ci tamponò un altra volta e Liam che, nel frattempo, stava passando dietro, mi venne addosso; Amelia con un abile salto prese il posto del guidatore.

- allacciate le cinture vi conviene - ci avvertì il capo

E noi ubbidimmo immediatamente, volevo davvero vedere come avrebbe fatto a seminare le auto dietro di noi.

- tesoro questa scena me la voglio proprio godere! Metti il telefono sul cruscotto così vedo tutto-

- sei uno scassa cazzi pà! -

prese il telefono e lo incastrò sul cruscotto così da non farlo cadere. Poi rivolse lo sguardo sullo specchietto retro visore per vedere le auto dietro. Eravamo giunti ad un Incrocio, lei spinse sull'acceleratore fino a superare i 190 km\h    
Non capivo il motivo il motivo di quell'improvvisa accelerata finché non vidi altri due suv affiancarci, e spingerci verso l'altra uscita: ci stavano tendendo un agguato.
 
- merda -

Al suo commento rivolsi l'attenzione sulla strada davanti a noi, quello che vidi mi fece tremare: un posto di blocco, uno stramaledettissimo posto di blocco, c'erano tutti furgoni messi in orizzontale fino a bloccare tutte le corsie, uomini armati erano posizionati sui tetti dei rispettivi mezzi.

- la situazione si fa' interessante! Su Amelia! Ricorda le nostre manovre! -
Come fa il capo a stare così tranquillo mentre: sua figlia rischiava di essere ammazzata, noi che dovremmo proteggerla.... Già noi dovremmo proteggerla... Cavolo! Noi la Dobbiamo proteggere! Non dovremmo!! Ma che cavolo ci è preso? Sembriamo novellini alle prime armi!
Detto questo ( o pensato ), presi la pisola, abbassai il finestrino, mi sporsi, presi la mira, e sparai.

__________________________

Rieccomi! Allora, forse ora comincerà a farsi più movimentata la cosa! Harry finalmente si è dato una svegliata e comincerà a fare il vero agente! E come sarà questo agente? E gli altri che faranno?
Bho! Non lo so neanche io! Poi ci penso xD
Domani inizia la scuola che scocciatura! Quindi non pubblicherò più tutti i giorni... Mi dispiace aver aggiornato a quest'ora, ma prima non potevo :(
Detto questo, sparisco.  

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Capitolo 8
*** BOOM ***


 
 SETTIMO CAPITOLO
 
Harry si sporse dal finestrino con la pistola puntata verso le auto, sparò varie volte nel serbatoio di un suv finchè non esplose,io per non farci coinvolgere dall'esplosione, sterzai immediatamente per tornare verso casa, nel frattempo Liam e Niall sparavano a chi si metteva in mezzo alla strada per impedirci di passare, così da liberarmi la via... Louis aiutava Harry a sparare a chi ci inseguiva; un tir mi si presentò davanti, era nella mia stessa corsia, voleva venirci addosso....
Erano tutti occupati tranne Zayn, lui non aveva visto il tir perché era troppo impegnato a parlare con mio padre al telefono cercando, invano, di farlo stare zitto. 
 
- Zayn! Aiutami! -
 
Nel frattempo tre camion ci si erano posizionati: uno a destra, uno a sinistra e l'altro dietro; così da impedirmi di cambiare corsia o frenare... Ma io non volevo fare nessuna di quelle due cose. 
 
- Zayn, tieni il volante! -
 
Lui fece come gli avevo detto, io intanto mi tolsi quella orribile maglietta e quegli orrendi pantaloni, lasciandomi in " tenuta da lavoro " così da permettermi l'utilizzo delle mie armi e facilitare i movimenti. 
 
- ma che cazz? MA TI SEMBRA IL MOMENTO ADATTO PER CAMBIARTI?? - la voce di Zayn risuonò in tutto l'abitacolo, zittendo anche mio padre,  io non mi presi nemmeno la briga di rispondergli e presi, dal mio reggiseno, un cip esplosivo, poi afferrai Tracy ( l'apposita " pistola" per spararli ) che stava nascosta, grazie alla mia divisa, all'altezza della coscia, e ci misi dentro il cip; aprii il finestrino, puntai Tracy, e premetti il grilletto: il cip si appiccicò al vetro del tir poi mi voltai indietro, presi un altro cip e feci la stessa operazione di prima, appiccicandoli ai vetri dei suv dietro di noi.  
 Mi rimisi al posto di guida, scacciando Zayn che mi guardava come se fossi un fantasma, e ripresi il comando del volante: il tir si avvicinava... Frenai quel poco da farmi tamponare leggermente da quello dietro
 
- Am? Che stai facendo? - disse con voce bassa il riccio pasticcio. 
 
 Am? Ma dico stiamo scherzando? Chi diavolo gli ha dato il permesso di chiamarmi Am? Che poi che soprannome è Am? Purtroppo per me e fortuna per lui, non era il momento di intavolare una discussione, perciò mi limitai ad un:
 
- venite qui -
Loro mi guardarono male poi però, data la situazione, fecero come gli avevo detto; si appoggiarono ai sedili davanti. Io rallentai un altro po' , il furgone dietro mi tamponò un atra volta, ma stavolta feci resistenza, feci combaciare la parte di dietro della nostra auto con quella davanti de suv e piano piano frenai sempre di più... Così la botta non sarebbe stata forte, riducendo i danni a qualche ammaccatura... Ad un certo punto frenai di botto e la macchina di dietro, dato che era già appoggiata alla nostra, frenò con me: capii che era il momento, dato che il tir stava a qualche metro da noi e stavo facendo resistenza alla macchina dietro di noi che cercava di spingermi in avanti, girai il volante con violenza verso sinistra conducendo, ovviamente, li la nostra macchina; tamponai il suv di fianco a noi facendolo traballare un po': il furgone che mi stava tamponando dietro, passò avanti dove prima era il mio posto, adesso il tir stava di fronte a lui non a me ed io gli stavo di lato, mentre l'altro dei loro, che stava alla mia destra, ora stava alla sua destra! Franai e fui libera dalla loro " morsa" . Girai nuovamente il volante facendo " testacoda" per un paio di volte, finché non  premetti sull'acceleratore e la macchina si mise dritta, sgommando, presi un altra strada; quando ci reputai abbastanza lontani da non subirne le conseguenze, premetti il pulsante per attivare i cip, che stava sul colletto della parte superiore della divisa, esso si illuminò di rosso e poi... BOOM!
 
__________________________
 
Rieccomi!! È un capitolo schifoso... È corto... E brutto... 
Purtroppo sto avendo problemi con internet e non mi faceva entrare... E l'ispirazione ( momentaneamente ) è a data a farsi friggere... Spero che il prossimo capitolo sia migliore e che possa pubblicarlo  presto... Poi sono di un allegria spaventosa 'sti giorni ( ironicamente parlando ) 
comunque anche se fa schifo potreste recensire per darmi qualche dritta?? 
Ok.. Ho detto quello che volevo dire, ciao ciao <3
Ps. Scusate eventuali errori ma non ho avuto tempo di ricontrollarlo...

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Capitolo 9
*** L'ascensore (?) ***


 
           OTTAVO CAPITOLO
 
- ahah vedo che gli allenamenti ti sono serviti giuggiola! -
 
- ti ho detto mille volte di non chiamarmi giuggiola! Lo odio! -
 
- per questo ti chiamo così GIUGGIOLA!  Perfetto ora vado ciao ragazzi - 
 
Detto questo, papà attaccò, i ragazzi mi guardarono e poi scoppiarono a ridere
 
- bel lavoro GIUGGIOLA! - 
 
- Harry? - dissi con voce calma e tranquilla verso colui che mi stava prendendo per il culo. 
 
- si? - mi rispose con un sorrisino da scherno, sorriso che svanì appena pronunciai le paroline seguenti
 
- ridillo e ti castro, nel modo più doloroso possibile -
 
Lui deglutì e gli altri ridacchiarono
 
- vale anche per voi - dissi con tono calmo e tranquillo, e li smisero di ridacchiare tra di loro. 
 
- allora, andiamo all'aeroporto? - chiesi. 
 
- si, ritorniamo a Londra e ti portiamo alla base centrale per ricevere ordini- mi disse Zayn, si vedeva lontano un miglio che quel ragazzo provava antipatia verso di me; ed io non facevo nulla per farmelo piacere: L'antipatia, quindi, era reciproca. 
 
- ok- mi limitai a dire prima di imboccare la strada per l'aeroporto.   
 
Parcheggiai, feci per scendere ma Louis mi afferrò il braccio e mi riportò dentro
 
- che cavolo fai? - chiesi io spazientita
 
- tieni, prendi questo è il tesserino della CIA, portalo sempre con te - 
 
detto questo mi diede la mia tessera di riconoscimento, era magnetica e, la mia, poteva aprire tutte le porte della centrale, nessun posto mi era negato, nessun posto che io non conoscessi... 
 
La presi senza indugio e la attaccai al colletto della divisa: mi mancava la centrale, mi mancava Tony il mio migliore amico, non che inventore di tutte le mie armi, ogni volta che andavo lì me ne regalava una; giocavamo insieme quando eravamo piccoli e ci siamo addestrati insieme per un periodo ~ fino a che io non ho intrapreso un altro corso, essendo la figlia del capo ~ mi mancava la centrale...
 
- Amelia tutto ok? - mi chiese il ricciolino
 
Tanto ero immersa nei miei pensieri non mi ero accorta che ora loro indossavano una tuta simile alla mia: simile perché la mia era speciale, se non unica... Nessuna divisa aveva mai raggiunto un tale " livello " ... La mia era perfetta, andavo molto fiera di questo. 
 
- si tutto ok - dissi convinta
 
- bene ora possiamo andare - annunciò Niall
 
Si misero intorno a me per proteggermi da eventuali attacchi; ma chi me lo ha fatto fare ad accettare la loro " protezione" ?!
non mi farò mai più convincere dalla vocina dolce di mio padre... 
Entrammo nell'aeroporto e ci dirigemmo direttamente nell'ascensore; l'ascensore aveva uno sportellino quasi invisibile che, se aperto, mostrava lo spazio per infilate la tessera magnetica. 
Liam prese la sua tessera e la fece scorrere nell'apposita fessura: si sentirono i meccanismi scattare e sotto i pulsanti dei piani (non mi ricordo come si chiama) comparvero altri sei pulsanti, con i rispettivi numeri: -1.  -2.  -3 ecc... Io prontamente spinsi il -6 ovvero l'ala segreta riservata agli algenti di alto livello ( in cui stavo io ) e agenti importanti ( in cui io entravo essendo la figlia del capo ). 
Il pulsantino si illuminò di blu e l'ascensore cominciò a scendere mooolto velocemente, talmente tanto da slegarmi la coda che mi ero fatta in precedenza, così da lasciarmi con i capelli sciolti. 
 
                         ~~~~~~~ 
 
Pov Harry
   
Quando Amelia ha schiacciato il pulsante giusto sono rimasta interdetto per un po', conosceva il posto, era ovvio... 
La velocità dell'ascensore mi distolse dai miei pensieri , non potevano ridurre un po' la velocità?!   
Le porte si aprirono e un'Amelia piuttosto incazzata uscì per prima. 
 
- ma che cazzo!! Non possono far andare meno veloce 'sto coso? -
Sbraitò, infatti, lei. 
 
Non potetti fare a meno di notare, ancora una volta, quanto fosse bella; soprattutto con i capelli sciolti!
 
Mi risvegliai dal mio stato di trance momentaneo e mi incamminai verso una cassa dell'aeroporto: mostrai il tesserino al tizio (?) e lui mi fece con il capo un cenno d'assenso. Andai oltre, fino ad arrivare ad un tavolo: lì si dovevano dare le armi, poi passate sotto un macchinario che rilevava: il numero di serie delle pistole, i " proprietari " e se eri autorizzato a usarle. 
Jeck, il ragazzo che si occupava di questo lavoro, ci salutò con un cenno del capo; nessuno, a quanto pare, era mai riuscito a farlo spiccicare parola, se non il capo... O almeno, questo era quello che credevo prima di vederlo aprirsi in un enorme sorriso,vedendo Amelia. 
 
__________________________
 
Spazio Me
 
-.-  è un capitolo orrendo... Ed in più è da tanto che non aggiorno, scusate!!! Ma ho problemi alla connessione internet, e per postare un capitolo ci dev'essere una connessione costante - che io non ho - perciò mi scuso tantissimo del ritardo!! 
Passando al capitolo: è di passaggio, nel prossimo si conoscerà il padre di Amelia e alcuni personaggi... E ci sarà una parte di azione, prometto!!  
Detto questo evaporo, buona giornata!!
Ps. Sono ancora incazzata per quello che Tom ( TheWanted ) ha detto a Lou... Se un giorno lo trovo per strada lo massacro! U.U 
( altamente improbabile), ma se dovesse succedere, sarò l'ultima persona che vedrà!! 
Mi sono sfogata.... Buona giornata!! ^.^

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Capitolo 10
*** Non ho idee u.u ***


                NONO CAPITOLO
 
- Amelia! - 
 
disse Jack con un enorme sorriso stampato in faccia
 
- Jack! Come va? È da un po' di tempo che non ci vediamo! -
 
Anche lei con un sorrisone, sembrava fossero ex da come si comportavano... 
 
- Abbastanza bene, grazie! Tu? - 
 
Intanto lei gli si era avvicinata, si sporse e gli diede un bacio sulla guancia!! Ma che stava succedendo? Amelia non aveva MAI mostrato un sorriso così sincero a noi, figurati un bacio!
Sentii il palmo della mano farmi male, guardai in basso e vidi che avevo stretto i pugni delle mani così forte da farmi male... Ero forse geloso? Nah! Harry Stiles non è MAI geloso!! Io sono quello un po' stronzo, quello da una botta e via, non posso essere geloso di una appena conosciuta!! Effettivamente però questi giorni mi sono un po' rammollito... Ora basta! Devo tornare in me! 
 
- Ok ragazzi, datemi le vostre armi -
 
Disse Jack ~ con un tono... felice?! Ma perché era felice di rivedere Amelia?! ~ 
 
Accantonai questi pensieri e mi diressi verso il rullo dove posare le armi;
Mi tolsi dalla fondina la mia pistola, un coltellino, e delle capsule di cianuro...( il cianuro serviva caso mai mi avessero preso, mi potevo uccidere ) 
Amelia guardava attentamente quello che facevo con una faccia strana, dedussi che non aveva mai visto un arma del genere ~ la pistola ~ .
Passò tutto sotto lo scanner che riportò il mio nome, la mia data di nascita, il mio codice agente... E altre informazioni.
Liam, Niall,Zayn e Louis fecero la stessa cosa, così ci incamminammo verso il nostro Jet privato per tornare a Londra. 
 
- Scusate? Io ancora non ho fatto! -
 
La voce di Amelia ci fece girare tutti, dire che avevamo un punto interrogativo stampato in faccia era poco, infatti Jack cominciò a sghignazzare, perché sghignazzava? 
 
- Dai Amelia, sennò facciamo notte! - 
 
Disse il ragazzo con un aria palesemente divertita
 
Io e i ragazzi ci guardammo, e poi insieme circondammo Amelia che cominciò ad estrarre dalla tuta quello strano aggeggio che aveva usato prima per far esplodere le macchine: una pistola, due postole, tre pistole, un coltellino, due coltellini, tre coltellini, quattro coltellini... 
Inutile dire che persi il conto di quello che tirò fuori! Sul nastro trasportatore c'era  una montagna di roba!! Di tutti i tipi! 
Coltelli, -da grandi a piccoli- , pistole, -dal calibro grane a piccolo- , e altra roba di cui non conosco l'esistenza!
Poi si girò dalla parte di Jack che, a quanto pare, sapeva già cosa fare, perché mise abilmente le mani DENTRO la maglia aderente nera di Amelia, e ne slacciò il reggiseno! Li sbroccai ( scoppiai, persi la pazienza ecc... il senso è quello )
 
- ma si può sapere cosa stai facendo razza di maniaco?! - 
 
Lui di tutta risposta scoppiò in una fragorosa risata, che ci trova di divertente? 
 
- Calmo agente Stiles! Noi siamo abituati alle armature di Amelia, anzi, oggi è stata clemente non ha portato Tracy! -
 
Chi cazzo è Tracy?
 
- Chi cavolo è Tracy?! - dissi infatti io, un po' scazzato.  
 
- Il suo lancia razzi! - rispose calmo ma allo stesso tempo divertito il ragazzo. 
 
- Che?! - disse con voce stridula Niall, tutti ci girammo a guardarlo con una faccia che stava a dire " tutto ok? Ti ha castrato nessuno? " lui diventò tutto rosso dall'imbarazzo e si scusò ~ con voce  normale stavolta ~
Louis scoppiò a ridere e Amelia alzò gli occhi al cielo, non potendo nascondere, a sua volta, un sorriso divertito. 
Si tolse il reggiseno ( una 5 in pizzo nero, che mi fece letteralmente sbavare ) e lo posò sul rullo... Finalmente aveva finito!! Mi chiedo come fa a tenere tutta quella roba nella sua divisa e non farla vedere!! 
 
Cominciò a rivestirsi ma appena ebbe finito un rumore assordante ci fece saltare tutti in aria; subito tutti scattammo a circondare Amelia, ognuno con una pistola alla mano, anche la ragazza l'aveva. 
Ci voltammo in direzione dell'ascensore e vedemmo, con orrore, che ne usciva del fumo, ma non solo quello... Un liquido rosso vermiglione... Sangue
 
__________________________
 
*SiNascondeDaiPomodori*
 
Scuuuusatee!! Oddio che ritardo pauroso!! Più di 10 giorni!! 
Oggi ho deciso di mettere 2 capitoli ( se la connessione a internet me lo consente ) così "recupero " il tempo perso... 
Ok gente! Ho detto tutto buona giornata!

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Capitolo 11
*** Jack ***


             
             DECIMO CAPITOLO
 
•. Occhi a me!! La prima parte forse potrebbe essere cruenta, non ho descritto nei particolari essendo rating arancione, ma non so come potreste prenderla. Buona lettura xD .•
 
Pov Amelia
 
Dall'ascensore usciva del sangue, stavamo tutti fermi come statue ad aspettare che le porte si aprissero, sembrava di stare in un film Horror...
La musichetta allegra che segnava l'aprirsi delle porte stonava completamente con l'atmosfera creatasi in quel momento.
L'aprirsi lento delle porte ci fece trattenere il fiato, strinsi di più la pistola che avevo nella mano, non si sentiva volare una mosca, almeno finché le porte non si aprirono del tutto... Un urlo proruppe dalla bocca di Jack, lui non era abituato a vedere scene del genere, quella scena stava mettendo a dura prova anche me e gli altri ragazzi, loro avevano lo sguardo fisso sul contenuto dell'ascensore ma si vedeva che sotto la maschera che avevano indossato da agenti insensibili, si nascondeva un profondo dolore...
Corpi. Chi con la gola tagliata chi con arti amputati, il sangue scorreva veloce sul pavimento, creando una macchia rosso scuro sul pavimento. 
Il silenzio ricreatosi dopo l'urlo di Jack venne di nuovo spezzato da un colpo di pistola. 
Mi girai lentamente per vedere se stavano tutti bene; il primo che controllai era Harry... Sano... Louis?... Sano... Niall?... Sano... Liam?... Sano... Zayn?... Sano... 
Un bruttissimo presentimento si fece strada nella mia mente... Jack?....... A terra, con la camicia coperta di sangue.
Il mio corpo reagì da solo, corsi verso di lui che annaspava con la bocca aperta, mi lasciai cadere a fianco a lui e gli presi la testa posizionandola sulle mie gambe,
i ragazzi corsero verso di me per farmi da scudo in caso volessero colpire anche me, ma non sarebbe stato così... Avevo capito come si stavano muovendo...
Sapevo bene che dire " Jack resisti sta arrivando l'ambulanza " sarebbe risultato patetico ed anche inutile, quindi chinai la bocca sul suo orecchio e gli sussurrai. 
 
- Sai mi mancherai tanto, ora a chi romperò le palle con tutta la mia armeria? E chi mi slaccerà il reggiseno passando per maniaco sessuale? -
 
Lo sentii ridere. 
 
- tu invece non mi mancherai per niente, anzi, ora non dovrò subire più i tuoi scleri! -
 
Ridemmo insieme
 
- salutami tutti eh! E... - un violento colpo di tosse gli fece morire le parole in gola, un fiotto di sangue uscì dalle sue labbra, riprese a parlare
 
- sappi che per me è un onore morire al posto tuo, sappilo, e ammazza quei bastardi al posto mio -
 
- te lo prometto Jack! - detto questo mi chinai su di lui e gli lasciai un bacio sulle labbra, sporcandomi le mie del suo sangue... Lo vidi sorridermi e chiudere gli occhi. Se ne era andato...
Gli alzai la testa e la poggiai sul pavimento. 
Harry mi mise una mano sulla spalla in segno di conforto, gli ero grata di quel gesto, ma già faticavo a sopportare i contatti quando stavo tranquilla figurarsi adesso... Quindi gli tolsi la mano con quanta più dolcezza potessi usare, a giudicare dalla faccia ci era rimasto male quindi mormorai un flebile " scusa " mi fece un sorriso sofferto ma anche in quella situazione così drammatica le sue adorabili fossette fecero ritorno... Da quando ero così dolce? 
Me ne infischiai della situazione e di quella che avrei dovuto essere in quel momento, ovvero una con il cuore di ghiaccio, e feci una cosa che avrei voluto fare dal primo momento che avevo visto quel magnifico sorriso, misi l'indice nella fossetta della sua guancia destra e sorrisi. 
 
__________________________
 
Eccomiiii!!!! Questo capitolo è triste :( 
Quando muore Jack stavo quasi per piangere e allora ho gridato " e che cavolo l'ho scritto io 'sto capitolo non posso piangere!! " mamma mi ha guardato male -.-
Comunque... Andava bene? Non era troppo descritto no?
Sono stata brava? 2 capitoli in 1 giorno!! ( corti ma oh! Sono sempre 2 capitoli! ) a 2 recensioni continuo ok?
Ps. Ma sono l'unica a cui stamattina diceva che l'account era inesistente? Bha! A me non funziona nemmeno l'html per questo è tutto attaccato :( 
Buona giornata!

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Capitolo 12
*** Idee per il titolo? ***


       UNDICESIMO CAPITOLO
 
Pov Harry
 
Mise un dito dentro la mia fossetta e sorrise, mi squagliai... Prima quando avevo cercato di consolarla dalla morte di Jack mettendogli una mano sulla spalla si è allontanata, non nego di esserci rimasto male, ma la dolcezza con cui ora mi ha toccato la guancia è unica, l'ho vista solo alle bambine, perché è questo che è ora: una bambina " indifesa " e che ha bisogno di conforto... La conosco da poco, ma quel tanto è bastato a farmi capire che non è così stronza come sembra... Ora probabilmente tornerà come prima ma il gesto che ha appena compiuto dimostra tutta la sua vulnerabilità. 
Tolse il dito dalla mia fossetta e mi fece l'occhiolino
 
- ok ragazzi, una mossa! -
  
Detto ciò si diresse verso il Jet come se alle sue spalle non ci fossero minimo una quindicina di cadaveri, compreso Jack, l'ammiravo, altro che se l'ammiravo!! Io dentro stavo morendo! Vedere tutte quelle persone nell'ascensore, Jack e la consapevolezza che delle persone capaci di uccidere così crudelmente, ti stessero cercando... Non so come avrei reagito, ma sicuramente non così coraggiosamente!  
 
- Forza bel ricciolino una mossa!! -
 
La sua voce mi risvegliò dai pensieri che stavo facendo e corsi dentro. 
 
- qualcuno ha la più pallida idea di come si guidi questo coso? -
 Disse Louis con la sua vocina squillante. 
 
- io - Disse semplicemente Liam, forse è ancora scosso dall'accaduto... Chi non lo sarebbe? 
Zayn invece sta sempre zitto, ma qualche volta l'ho sorpreso a guardare, no ma che dico?! Fissare Amelia... Chissà perché...
 
Pov. Zayn
 
Quella ragazza era strana, molto strana, mi stava sulle palle, è vero, ma vorrei conoscerla più a fondo... Ogni tanto mi fisso sui suoi modi di fare per cercare di capirla, invano...
Ha una maschera, l'ho capito questo... Sono arrivato alla conclusione che deve aver subito un forte shock, come l'ho capito? Sono un agente della CIA, sono abituato a vedere scene come quelle di prima, ma chiunque vi si trovi davanti, se non sei addestrato, rimani sotto shock ~ come di fatto é successo a Jack ~ anche lui era un agente ma aveva avuto una preparazione diversa... Amelia invece è rimasta impassibile... Anche ora cavolo! Gli è appena morto un amico sotto gli occhi e sta scherzando con Lou! Questo mi fa davvero infuriare! Un po' di rispetto per quel povero ragazzo! Non riesco a capirla! Un attimo fa sembrava una bambina  quando ha messo il dito nella fossetta di Haz, ed ora? Una senza cuore... Mi fa saltare i nervi!!
La cosa che più mi innervosisce è che Harry sembra provare attrazione nei suoi confronti! È solo una stupida ragazzina viziata che pensa di stare in un film! Mi rimangio quello che ho detto all'inizio, è impossibile capirla!
 
Pov Liam
 
Ero sotto shock, tutti quei morti... Era la prima volta che vedevo una scena del genere, i ragazzi stavano nella CIA da più tempo di me, io ero quello nuovo.
Davanti agli occhi ho ancora le immagini delle persone sensa braccia, gambe, testa... Il sangue che scorreva sul pavimento... Jack. 
Quel ragazzo mi era sempre stato simpatico, non avevamo mai avuto una conversazione decente ma era un tipo apposto... Ed è morto, sotto gli occhi di tutti ma soprattutto davanti ad Amelia, sembravano molto legati. 
Siamo tutti sopra il jet e tocca a me guidarlo dato che nessun altro era capace, doveva portarci Jack a Londra ma ora è morto...
Noto che Harry mi sta fissando, forse ha capito che non sto bene...
Amelia invece scherza con Niall e Louis, come fa? Insomma, gli è appena morto un amico davanti ed ha assistito ad una carneficina! Come fa a stare così tranquilla? Beh, se ci riesce lei posso farlo anche io. 
 
Pov Niall
 
Stavo scherzando con Amelia delle figuracce che abbiamo fatto nella vita, era simpatica! Non pensavo fosse così divertente! Certo, quello che ho visto oggi mi ha abbastanza shoccato, ma ci sono abituato, insomma è il mio lavoro!! La prima volta che ho visto una cosa del genere non parlavo e mangiavo più, tanto ero impaurito... Ma con l'aiuto dei ragazzi ne sono uscito!
 
Pov Louis
 
Amelia è fortissima!! Avevo ragione io ad essere entusiasta a conoscerla! Se ti fermi all'apparenza può sembrare senza cuore e stronza ma, se la conosci meglio, ti accorgi che è una persona molto dolce. 
Oggi è stato un brutto colpo per tutti, c'è chi, come Zayn, riflette guardando fuori, chi come noi che scherziamo cercando di distrarci, chi come Harold che guarda, ptf! Fissa! Amelia ( qui gatta ci cova ) chi come Liam che è concentrato a guidare... Stiamo facendo del nostro meglio per ingannare il tempo! 
Però ancora mi chiedo perché stanno cercando Amelia, il colpo che hanno fatto oggi è un chiaro avvertimento di quello che sono capaci di fare... Ma perché tanto accanimento verso una ragazza di 19 anni? Non riesco a capirlo! 
Amelia però lo sa di sicuro! 
La sua risata cristallina mi riporta alle stupidaggini che stavamo dicendo. 
 
- Io ho sempre creduto che quella delle bucce di banana per terra, fosse una cretinata dei cartoni animati, mi sono dovuta ricredere quando, al supermercato, ci ho fatto una sforbiciata sopra, sono volata per due metri! -
 
Niall ride senza ritegno contagiando anche noi
 
- come hai fatto? - chiede poi
 
- ti giuro non lo so! Un momento prima stavo camminando un attimo dopo ero con il culo per terra! La gente mi guardava male... -
 
Niall scoppiò a ridere ancora più forte, il linguaggio di quella ragazza era peggio di quello di un ragazzo!
 
Pov Amelia
 
Stavo raccontando la mia caduta sulla buccia di banana, quando mi accorsi che, sia Zayn che Harry mi fissavano, il primo con un aria truce, il secondo con sguardo dolce, quanto posso adorare Harry? Stop! Da quando faccio pensieri del genere? Per di più su quel riccio! Mi sto rincretinendo! Però Jack mi aveva sempre detto, quelle poche volte che mostravo la mia indole dolce, che preferiva che io abbassassi tutte le difese per una volta... Io non l'avevo mai fatto... Ed ora era tardi per rimediare... Ma questa giornata posso permettermela! Cercherò di essere più dolce possibile! 
Rivolsi uno sguardo inceneritore al moro con il ciuffo chilometrico e rivolsi un sorriso dolce ad Harold, mi piaceva il nome Harold!
 
__________________________
 
Cavolo! Questo capitolo è davvero lungo! Ci ho messo due giorni per scriverlo! 
Comunque, ho messo tutti i loro punti di vista! Che ve ne pare? Non succede niente ma si vedono tutti i loro pensieri e a me piace tanto!
Poi vorrei ringraziare tantissimo chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate
Non mi sarei mai aspettata che tutte queste persone leggessero la storia! Ero convinta che nessuno l'avrebbe calcolata ed invece ci sono persone che mi hanno messo anche come autrice preferita! C'è wow!! Non so cosa dire! Grazie!!! 
Per non parlare poi delle ragazze che hanno recensito! Grazie siete fantastiche! ( anche se al capitolo precedente vi ho costretto xD )
chiara_noce hai recensito anche se le due recensioni già c'erano quindi un grazie enorme!
Ora che ho fatto lo spazio autrice più lungo della storia posso andare xD
Ps. Non so quando potrò aggiornare di nuovo! Rischio la bocciatura perciò mi devo mettere sotto a studiare per l'esame! Venerdì sicuro aggiorno ma non so se riesco a postare prima... Scusate :( 
Spero continuerete a seguirmi! 
PPS. Scusate eventuali errori sia di grammatica che di punteggiatura, di solito controllo ma ora non ho tempo :(

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Capitolo 13
*** Ehm.. Tuta anti proiettile? ***


     
 
         DODICESIMO CAPITOLO
 
Pov Amelia
 
Eravamo appena atterrati a Londra, dove si parlava inglese... Si, sapevo l'inglese, ma non lo parlavo e basta!
 
- Finally! London! - 
 
Oh no! No! No! No! Ora questi cinque parlano inglese! Sono rovinata!
 
- Ve lo chiedo cortesemente... -
 
Dissi vaga, Niall mi guardò, sorrise e mi rispose. 
 
-  tell me Amelia -
 
- Ditemi una sola parola in inglese e giuro che vi tolgo gli attributi! - 
 
Ringhiai. Dalla faccia che fecero tutti, si direbbe che avessero capito!
 
- ok! Non ti scaldare! Niente inglese! - disse Louis
 
- Ptf, che bambina - sputò Zayn con tono acido. 
 
Ma loro non sapevano... Loro non sapevano nulla di me. Era finita l'Amelia dolce, ero a Londra, dove successe tutto... Tutti i miei incubi risalivano a quella città! Ed ora mi trovavo lì, quando anni fa' avevo giurato di non metterci più piede... Ma ora ero lì e dovevo affrontare le mie paure peggiori...
 
- Andiamo - 
 
dissi secca. Ci incamminammo verso la centrale, ma ad un certo punto cominciai a guardarmi intorno... Qualcosa non quadrava... C'era troppo silenzio... Le strade erano deserte, non c'erano passanti. 
Uno sparo interruppe i miei pensieri, il primo sparo di molti altri... In un attimo la scena cambiò, da ché non si sentiva anima viva ora regnava la confusione assoluta... Tutti avevamo come minimo due pistole alla mano e sparavamo a mitragliatrice verso i cecchini che erano posizionati sui tetti; vidi con mio immenso orrore che non miravano a me, ma bensì ai ragazzi... La mia intuizione era giusta, volevano uccidere tutte le persone a care, ed io tenevo particolarmente a quei ragazzi, anche se li conoscevo da poco.
Lanciai Julie alla gola di un tizio, che successivamente, cadde dal tetto su qui era appostato, corsi per riprendermi il coltellino, e mi voltai a sparare ad altri cecchini; due suv catturarono la mia attenzione: erano targati     IT     Italia! Erano dei nostri! Feci un fischio a Louis che seguì a ruota il mio sguardo e sorrise,
Corremmo velocemente verso i suv che accostarono violentemente per farci salire, i ragazzi volevano che io salissi per prima ma io li feci salire, sotto le facce sconvolte di tutti, prima di me. Mentre la portiera si stava chiudendo vidi un uomo sulla cinquantina stendersi a terra, mirare alla testa di Harry e sparare....
Il tempo sembrò fermarsi, quello che successe in pochi secondi a me sembrò un eternità... Dietro di Harry c'era Zayn perciò se facevo cadere Harry il proiettile sarebbe andato a Zayn... Mi alzai di scatto ed andai davanti ad Harold parandolo dal proiettile... 
Per il contraccolpo caddi a terra e socchiusi gli occhi.
Le urla mi stavano fracassando i timpani, tante urla, mani che mi toccavano la pancia ed il petto, io odiavo essere toccata... Ed un dolorino sopportabile all'altezza del cuore... Cavolo! L'ho scampata!La tuta ha fatto un bel lavoro! 
Certo, l'impatto è stato forte, forse avrò qualche osso incrinato, ma Harry è salvo!
Misi bene a fuoco chi mi stava intorno, ci stavano tutti i ragazzi sconvolti, ma che pensavano che il proiettile mi avesse preso? Bah! 
 
- Sei una stupida! Il proiettile doveva prendere me! Sono io l'agente! - sbottò Harry in lacrime... Lacrime? Sta davvero piangendo per me? 
Intanto il suv dove stavamo prese una curva troppo larga, facendo in modo che io mi trovassi faccia a faccia con Harry.
 
- Stupida lo dici a tua sorella non a me! E poi ti pare un ringraziamento adatto idiota che non sei altro? -
 
Tutti ~ compreso il tizio al volante, sembrava Mark ma non ne ero sicura, avevo il sole in faccia ~ dicevo: tutti mi guardarono allibiti.
 
- io ve l'avevo detto che questa ragazza è una roccia! - si, era Mark...
 
- Ciao Mark! Come va? Tutto apposto? - gli chiesi io. 
I ragazzi, se possibile, sgranarono ancora di più gli occhi. 
 
- Si tutto ok, in centrale c'è una sorpresa per te - 
 
I miei occhi si illuminarono a quelle parole. 
 
- Aaaah! Che bello! Cos'è? - 
 
Mark scoppiò a ridere e, crudelmente, mi disse:
 
- Non te lo dico! - 
 
Io di tutta risposta gonfiai le guance ed incrociai le braccia sotto al seno. Forse potevo sembrare una bambina, ma io adoravo i regali della centrale!
 
- Stronzo, sei un insensibile! - 
 
Mark scoppiò a ridere e fece finta di asciugarsi una lacrima, forse per quanto stava ridendo c'era davvero... Dettagli....
 
I ragazzi che, nel frattempo, seguivano la scena allibiti, no ma che dico! Allibiti è dire poco! Sconvolti! 
Si schiarirono la voce e Niall prese parola, beh, parola è dire tanto visto che balbettava cose senza senso...
 
- Ma tu... Proiettile... Harry... A terra... - 
povero Niall era davvero shoccato! Non riusciva neanche a parlare! 
 
- Ehm... Tuta anti proiettile? - chiesi io retorica. 
Tutti mi saltarono a dosso dicendo - grazie al cielo, sia ringraziato il signore! - o cose del genere...
 
- No, ringraziate papà per la tuta - 
 
Inutile dire che mi guardarono allucinati. Quando ebbero finito di ringraziare i santi, e non mio padre, Harold mi puntò un dito contro e mi disse con aria solenne:
 
- Tu! - 
 
-Ehm... Si io? - risposi con un sorrisetto strafottente. 
 
- Non ti azzardare mai più capito?! Mi hai fatto prendere un colpo! Sono io che ti... - non lo feci finire di parlare e, con ancora il sorrisetto malefico dipinto in faccia gli dissi:
 
- Passa al dunque, mi abbracci o no?! - di solito non mi facevo toccare da nessuno per quello che era successo, ma con loro, con lui... Era diverso, mi faceva piacere! E nessuno mi aveva mai fatto quest'effetto! MAI....
 
______________________________________ 
Mi seppellisco da sola non vi preoccupate!! Mamma mia, dovevo postare venerdì!! Che ritardo.... Scuuuusate ma non avevo molta ispirazione per questa storia!! 
Comunque questo capitolo non mi piace, spero di riuscire a scriverne un'altro per farmi perdonare, più decente spero. 
Scusate ancora :( 
Ciancio alle bande, che avrà vissuto di tanto sconvolgente Amelia? Perché non gli piace essere toccata?  Heheheheh non ve lo dico xD
Avete visto come si è addolcita? Che dolce!!
Alla prossima, spero continuerete a seguirmi nonostante questo brutto periodo di ispirazione... A presto ( spero )
Ps. Sto scrivendo una storia di pochi capitoli se vi va' passate <3
Il link PENSO sia questo, sono un incapace se è sbagliato rassegnatevi alla mia incompetenza! 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1795295&i=1

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Capitolo 14
*** Harry, non sarai per caso geloso? ***


   TREDICESIMO CAPITOLO
 
Arrivammo alla centrale, aprimmo il portone dell'edificio e citofonammo allo studio del dentista...
 
- Ambulatorio dentistico, avete un appuntamento? -
 
La solita vocetta di Ally uscì dall'aggeggio elettronico perforandoci i timpani con i suoi acuti. 
 
- Unità 1, codice 3751 - 
 
Dissi a bassa voce. 
 
- Oh! Amelia! Da quanto tempo!! -
 
E rieccola con gli acuti spacca timpani! Ma dico io, un uomo al suo posto no è? 
 
- Si lo so, lo so... Hai intenzione di aprirmi o ci lasci fuori? - 
 
Dissi con una voce abbastanza acida, conoscendo Ally ci sarà rimasta male...
 
- Uff, acida come al solito... - 
 
Sentimmo lo scatto del portone ed entrammo; lo studio dentistico ovviamente era una copertura, se entravi poteva sembrare tutto in regola ma se andavi dietro il bancone e premevi sul registro degli " appuntamenti " il bancone si apriva a metà rivelando le scale che portavano al piano di sotto. I corridoi della CIA erano un labirinto, così chi non era autorizzato a passare si perdeva. Arrivammo a quello che, all'apparenza, era un vicolo cieco ma che in realtà era un passaggio segreto, infatti se si guarda bene si può notare una minuscola strisciolina dove far scorrere la propria tessera della CIA. 
------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Pov. Harry
 
Arrivammo davanti all'entrata della centrale, Amelia si era orientata benissimo lì dentro e questo mi portava a pormi la domanda di quante volte fosse venuta alla centrale... Ci siamo ricreduti quasi tutti sul suo conto, pensavamo fosse una bambinetta viziata, abituata ad avere quello che vuole, con la puzza sotto il naso e per niente abituata alla situazione che si era proposta a noi... Invece era tutto il contrario! Non è assolutamente una ragazzina, anzi! Da quello che abbiamo visto è una persona responsabile, pronta a tutto e con nervi saldi, perfetto! Ancora devo riuscire a capirla del tutto ma la domanda che mi pongo più spesso è: per quale motivo la vogliono uccidere? 
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Pov. Amelia
 
Feci scorrere la tessera nella fessura e la parete si aprì di scatto. 
Ci si presentò davanti un via vai di Agenti, chi impegnato con le carte, chi con computer e telefonini... Ci addentrammo nella marea di persone fino ad arrivare all'ufficio di mio padre, io senza bussare entrai e ad accogliermi ci fu la visione di mio padre che limonava  con una segretaria. 
 
- Per procreare esistono i letti! - 
 
Urlai io, sia la segretaria che i ragazzi mi guardarono allibiti, invece mio padre scoppiò in una risata mooolto sonora, il movimento che c'era fuori si fermò di colpo poi, vedendo che ero stata io ad urlare tutti ripresero le loro abituali mansioni, ci erano abituati...
 
- Amelia! -
 
La voce contenta di mio padre si diffuse nella stanza, dopo di chè allargò le braccia per farsi abbracciare, io guardai scettica prima il suo viso ed in fine le braccia aperte, sbuffai ed alzai gli occhi al cielo ma, alla fine, cedetti e lo abbracciai. 
 
- Mi sei mancata! - 
 
Esclamò lui con le lacrime agli occhi, ancora devo capire come un personaggio del genere possa essere a capo della CIA... Io alla sua affermazione mi limitai a dire uno svogliato:
 
- Se... Certo pà -
 
Lui sorrise e mi lasciò, 
 
- ARIA!! MI SEI MANCTA! - 
 
Urlai io, papà scoppiò a ridere, di nuovo... I ragazzi che finora di erano stati zitti fecero un passo avanti e dissero in coro:
 
- Signore! -
 
Manco fossero militari aho!  
 
- Suvvia ragazzi, non chiamatemi così! E rilassatevi non vi mangio mica! -
 
Io alzai di nuovo gli occhi al cielo, ma si può essere così buoni ed ingenui? 
 
- Bando alle ciance! Che cos'è successo questi giorni? Fate rapporto e poi potete andare nella camera assegnatavi, partite domani, andate nella casa di tua madre... -
 
Disse incerto, guardandomi dispiaciuto. Soppressi tutti i sentimenti che provavo in quel momento ed assunsi una maschera di   Impassibilità, ormai mi riusciva benissimo, anzi era complicato mostrare quello che provavo, troppo abituata a sopprimere tutto. 
Feci un segno di assenso con la testa. 
 
- Ok, ora le spieghiamo tutto. - 
 
Disse Liam prendendo una sedia e sedendosi, gli altri fecero lo stesso mentre io preferivo restare in piedi.
 
•••••••••• 2 ORE DOPO •••••••••
 
- Perfetto! Allora ci sentiamo! E Amelia? Tu comportati bene! - 
 
Disse mio padre appena usciti dal suo ufficio, gli avevamo spiegato tutto... Anche della morte di Jack, la quale era rimasto molto colpito... Ora ci stavamo incamminando verso la stanza assegnataci. 
 
- Ameliaaaa!!! - 
 
Sentii gridare da una voce che, personalmente, adoravo. Mi girai con un sorrisone in viso e mi lascia travolgere da quella furia di Tony ( il ragazzo che gli fabbrica le armi, penso sia comparso nel capitolo 8 )
Mi abbracciò stretta stretta e mi diede un sonoro bacio sulla guancia, lui era l'unica persona che mi poteva fare quello che voleva, di lui mi fidavo ciecamente! 
 
- Tony! - 
 
Gli saltai addosso a mia volta e ricambiai il bacio sulla guancia. Quelle cinque carote (?) ci fissavano allibiti, che c'è pensavano avessi un cuore di ghiaccio con tutti? Beh, si sbagliavano!
 
- Guarda che ti ho fatto! - 
 
Mi disse il mio migliore amico con la vocina da bimbo, ed io con la stessa voce gli chiesi: 
 
- Cosa? Cosa? - 
 
Ci mancava poco che mi mettessi a saltare... Ah, lo stavo già facendo... Tony che effetto mi fai?!
 
- Guarda che meraviglia! - 
 
Prese dalla tasca un "coltellino" più che altro sembrava un coltello giapponese... Mi si illuminarono gli occhi alla vista di quel gioiello e lanciai un gridolino di gioia.
 
- Ma che gli prende? - 
 
Sentii bisbigliare da Zayn....
 
- Boh, ma sembra molto contenta! -
 
Disse Niall con una vocina particolarmente acuta, forse aveva fame...
 
- E chi è quello? - 
 
Disse Harry con voce seccata....
Harry, non sarai per caso geloso?
 
****************_________________****************_________________****************
Spazio me!! 
 
Finalmente ho postato!! Che faticaccia!! Mamma mia! Questo capitolo non mi veniva!!! Comunque il mistero si infittisce (?) che sarà successo ad Amelia di tanto grave? Che cos'ha da farle vedere Tony? Harry è geloso? Spero di riuscire a postare presto il capitolo con le risposte a queste domande! 
Grazie di cuore a tutti quelli che stanno leggendo questa storia e recensendo!! Spero che continuerete a leggere la storia e che non vi deluda! A presto, spero.... 
Ps. Scusate eventuali errori non l'ho riletto :(

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Capitolo 15
*** La MIA nuova Ferrari ***


QUATTORDICESIMO CAPITOLO

Stavo davanti a Tony con ancora il coltello tra le mani, era perfetto! Aveva un lama di 15 cm seghettata ed il manico era di un legno scuro, faceva risaltare ancor di più le rifiniture in oro, nella parte bassa c'era inciso il mio nome in corsivo molto elegante.

- La combinazione? -

Dissi con gli occhi che mi luccicavano, lui mi guardò soddisfatto per la mia reazione e mi prese il coltello dalle mani.

- Dai un colpo secco verso il basso, uno verso l'alto ed infine uno a destra. -

Mi ridiede il coltello mentre annuivo, feci come mi aveva detto ed uscì la lama, notai una cosa a cui prima non feci caso: sulla lama era inciso un motivo floreale lungo dall'impaginatura fino alla punta, dalla parte tagliente. Quello che più mi colpì furono delle lettere intagliate, anch'esse, nella parte dove partiva la lama, quindi per metà coperte dal legno... A&S... Rimasi allibita... Gettai le braccia al collo del magnifico ragazzo, nonché mio migliore amico, che mi stava davanti.
Una lacrima solitaria si fece largo sulla mia guancia. La prima, da anni.

- Grazie -

 Mormorai flebilmente.

- Di niente. -

Mi rispose lui; le parole non avevano valore in quel momento... Semplicemente il suo abbraccio, diceva più di mille parole. E lui lo sapeva.

**************
Pov Harry
**************

Aveva abbracciato il suo amico dopo aver visto il coltello, mi era anche sembrato di veder scivolare una lacrima sul suo viso, impossibile! Amelia non ha mai pianto!
La sua passione per i coltelli era disarmante! Quel coltello metteva paura!  Eravamo abbastanza lontani da lei ma la lama si vedeva perfettamente, era gigantesco!
Non nascondo un po' di gelosia nei suoi confronti, mi dava abbastanza fastidio, no! Ma che dico?! Mi stava facendo impazzire il fatto che stesse abbracciata a quello! La conoscevo da poco era vero, ma verso di lei ho sempre provato qualcosa di forte; non ho mai avuto paura a mostrare i sentimenti, anche se a volte facevo il duro, sotto sotto ero un pezzo di pane. Tutti mi chiedevano come facessi a fare l'agente... Ma mi piaceva! Era sempre stato il mio sogno!
Finalmente si staccarono da quell'abbraccio! Era ora! Sbuffai sonoramente quando lei gli stampò un sonoro bacio sulla guancia e gli sorrise. Perché con noi non era mai così spensierata?
Si sorrisero un ultima volta prima che lei si girò incamminandosi verso di noi.
Louis gli andò in contro e gli mise un braccio in torno alle spalle, lei a quel contatto si irrigidì, ma quando Lou gli sorrise rassicurante, la vidi stendere i muscoli e rilassarsi; dovevo capire il perché di quelle reazioni, a qualsiasi costo.

***********
Pov Amelia
***********

Quando Williams mi mise un braccio in torno alle spalle mi irrigidii subito, in fondo era normale... Mi sorrise notando il mio nervosismo, quel ragazzo aveva un sorriso semplicemente meraviglioso; era capace di sciogliere tutto il polo nord con esso, persino il mio cuore si sciolse vedendolo.
Ero rimasta un po' turbata da quell'incisione, ma in compenso ero felicissima di averla con me: in suo ricordo... Pensare che ora stavamo andando a casa sua... Ero nervosa. E se non riuscissi a controllarmi? E se fossi ricaduta? Tutte queste domande mi affollavano la mente finché la risata contagiosa di Niall non mi risvegliò dal mio " trans " momentaneo.

- Smettila cretino! -

Urlò Zayn al biondo, che gli stava facendo il solletico.

- Che c'è Malik, grande e grosso come sei, soffri il solletico? -

Lui mi lanciò un occhiata di fuoco, a cui io risposi con un sorrisino strafottente.

- Ok, sperando che non ci siano più sparatorie io andrei dritta a casa, voi? -

Domandai retoricamente, Liam mi guardò serio, come se stesse cercando di leggermi dentro, e annuì.
Dopo il consenso del ragazzo ci dirigemmo alla nostra auto, prima che potessi entrare la voce di Amy mi fece voltare.

- Amelia!! -

La sua voce stridula mi fece alzare gli occhi al cielo.

- Tuo padre mi ha dato queste! -

Mi lanciò un mazzo di chiavi, attaccato al porta chiavi c'era un cavallo. Una Ferrari!
Sorrisi e premetti il pulsante dello sblocco: le quattro frecce di una macchina illuminarono momentaneamente il parcheggio semi-deserto della CIA. Mi incamminai verso la vettura e appena ebbi modo di vederla completamente, sorrisi compiaciuta. Grazie papà!
La carrozzeria nera con delle fiamme rosse mi invase la visuale, adoravo le macchine modificate, soprattutto se erano Ferrari!

- Io vado con questa, chi viene con me? -

Urlai senza staccare minimamente lo sguardo da quella meraviglia.
Un coro di ~io!~ si levò da dietro di me, sorrisi raggiante e mi girai.

- Allora, facciamo a turni, poi, dato che mi state sempre vicino e mi sopportate, qualche volta se fate i bravi ve la lascio. Ok? -

Loro annuirono convinti tranne Zayn.

- Io preferisco comprarmela, non la voglio manco morto la tua. -

Disse lui imbronciato. Io sorrisi.

- Certo, allora non vorrei forzarti a salire ora. -

Dissi bastarda, sorrisi guardandolo negli occhi, lui di tutta risposta li roteò al cielo.

- Mai -

Annunciò lui fiero. Luis e Niall scoppiarono a ridere vedendo il suo patetico modo di auto convincersi.

- Ok, Harry? Lou? Volete venire? -

Dissi guardandoli sbellicarsi ancor di più dalle risate, Niall aveva le lacrime agli occhi e Louis era appoggiato alla spalla di quest'ultimo cercando di darsi un contegno. Harry invece mi guardava semplicemente, sorrideva.

- Malik, L'offerta è ancora valida! -

Urlai io distogliendo lo sguardo, di mala voglia, da Harold. Zayn sbuffò e disse rassegnato:

- Ok, ok! Hai vinto! Soddisfatta?! -

Louis e Niall intanto si rotolavano per terra dalle risate, sorrisi e annuii vigorosamente.

- Certo! Forza, andiamo! -

Porsi la mano ai due idioti per terra, aiutandoli a tirarsi su. Loro l'afferrarono al volo e si rimisero in piedi, mi diedero un bacio sulla guancia dopodiché Lou si avviò verso la Ferrari e Niall verso il Suv.

- La prossima volta tocca a voi. -

E feci l'occhiolino ai due che salivano sopra l'auto, loro contenti, ricambiarono. Mi avviai alla Ferrari e montai sù, Harry mi stava a fianco e Zayn e Louis dietro.
E si! Non era una semplice Ferrari! Ma ben sì una Ferrari FF! Praticamente rara! In più con i colori modificati! Un gioiello in poche parole! Se qualcuno osava toccarla senza il mio consenso si  trovava due pallottole nel cervello! Stranamente mi fidavo solo di quei cinque idioti! L'azionai ed il rombo dei 660 cavalli beò le mie orecchie. Sorrisi e spinsi sull'acceleratore. Destinazione: casa di mia madre.

____________________________________________________
Spazio me

Salve! Rieccomi con un capitolo ( abbastanza penoso ) dopo quasi 10 giorni! Scusate il ritardo!!!! Ma sono impegnatissima per la tesina!!
Comunque, che fica la Ferrari! *o* che cosa nasconderà Amelia di tanto importante? Lo scopriremo nel prossimo! ( si pure io lo scoprirò lol )
A presto, spero....
Arrivederci!!! :)
Ps. Scusate eventuali errori ( ce ne saranno sicuramente -.- ma non ho tempo! )
PPS. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1537990&i=1 potreste passare? È di una mia amica ed è su Ed Sheeran è molto bella ed ha poche recensioni :( se lo fate ve ringrazio tantissimo <3
Ora mi levo dalle scatole lol

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Capitolo 16
*** La casa di mamma ***


QUINDICESIMO CAPITOLO

Parcheggiai la Ferrari nel vialetto di casa di mia madre, appoggiai la testa sul sedile abbattuta. Sarei davvero riuscita a varcare quella soglia piena di ricordi? Non avevo altra scelta.
Harry mi mise una mano sulla spalla, io con gli occhi chiusi sorrisi.

- Tutto bene Am? -

Am...Am... Ancora quel soprannome... Anche mamma mi chiamava così... Sentii gli occhi pizzicarmi e subito balzai in piedi, ricacciai immediatamente in dentro le lacrime e mi avviai verso il portone di casa, stavo davvero per piangere?
Presi le chiavi di casa dalla tasca della divisa e le infilai nella toppa, aprii.
Mille ricordi mi invasero la mente, ricordi brutti... Scacciai tutte quelle emozioni futili e feci entrare i ragazzi che stavano fermi sulla soglia, probabilmente aspettando un mio consenso, appena feci un segno affermativo con la testa, schizzarono a perlustrare la casa gridando: LIBERO! Ad ogni ambiente che vedevano... Io dicevo libero quando finivo di usare il bagno... Non di certo per segnalare che non ci fosse nessuno... Bah!
Mi diressi in cucina, dato che avevo fame e di sicuro non soltanto io, per vedere cosa ci fosse nel frigo. Mi accucciai per vedere meglio cosa potevo cucinare con il cibo che stava lì dentro, presi: 6 uova, il pecorino, parmigiano, e la pancetta; papà aveva fatto bene la spesa! Andai a prendere nella mensola la pasta e misi tutto sul ripiano.

- Renditi utile donna, cucina qualcosa! -

Mi girai per vedere chi aveva parlato, anche se già lo intuivo, e vidi Niall appoggiato allo stipite della porta che si stava trattenendo dallo scoppiarmi a ridere in faccia, io non ebbi la stessa accortezza e mi liberai in una fragorosa risata.

-Agli ordini padrone! -

Dissi tra una risata e l'altra.
Intanto scesero anche Harry e Zayn e mi dissero che Lou e Liam si erano addormentati, pappamolli...
Sbattei l'uovo, misi a friggere la pancetta e accesi il fornello sotto la pentola con l'acqua. Undici minuti dopo era tutto pronto, perciò andai a svegliare Lou e Liam che dormivano beati sul letto.

-Sveglia dormiglioni! -

Dissi scrollandoli, loro di risposta mugugnarono qualcosa di incomprensibile. Mali estremi, estremi rimedi. Andai in bagno e riempii d'acqua il catino, dove forse prima erano inciampati visto che stava a terra, e glielo buttai addosso.

-Aaaaaaaah! Chi è stato?! -

Io scrollai le spalle innocentemente.

- Non vi svegliavate.... -

Loro strabuzzarono gli occhi e scesero dal letto, ormai zuppo, su cui erano ancora sdraiati.

- questa me  la paghi -

Disse Louis,  Liam gli diede ragione scuotendo energicamente la testa.
Scendemmo al piano di sotto, la scena che mi si presentò davanti mi fece scoppiare a ridere: c'era la carbonara al centro del tavolo e Niall che la fissava con due occhioni paragonabili a quelli del gatto con gli stivali.

- Sta' così da un quarto d'ora! Sbrigati a mettergliela nel piatto! -
( La pasta non pensate male )

Io ancora tra una risata e l'altra, feci un segno affermativo con la testa e feci le porzioni, avanzarono almeno 90g di pasta e Niall, dopo essersi svuotato il suo piatto, prese pure quella! Senza fondo....

- Buonissima! Davvero!! -

Mi disse Louis ancora con il boccone in bocca.

- Mi sono fatta perdonare? -

Chiesi retoricamente con un sorrisetto furbo.

- Certo! È una bomba! -

Sorrisi all'esclamazione tipica Romana, che d'Inglese aveva poco.

- Grazie Liam -

Lui tutto contento continuò a finire di mangiare.

- Anche perché non siamo molto abituati al cibo italiano... -

Stupita di sentire quella voce girai la testa, due occhi caramello mi scrutavano incuriositi.

- È vero, sarà anche per quello -

I ragazzi ci guardavano in modo curioso, Harry, che stranamente non aveva aperto bocca, mi sorrise in modo sereno, era sempre rilassato quel ragazzo!

- Perché ci guardate? -

Chiese Zayn, io annuii e guardai gli altri in attesa di una risposta.

- No, vi guardiamo perché state parlando normalmente, sembrate andare d'accordo... -

Io sgranai gli occhi all'affermazione di Harry, penso lo fece anche Zayn dato che gli altri si stavano trattenendo dal non riderci in faccia, probabilmente sembravamo due pesci palla...

- Io? Con questa? D'accordo? Ma vi siete impazziti?! Forse da quanto era collosa la pasta mi ha annebbiato il cervello! -

Si rendeva conto che quello che aveva detto non aveva senso vero?

- Strano, non sapevo avessi un cervello... -

Dissi io molto seria, i ragazzi scoppiarono a ridere mentre Zayn incavolato uscì dal salone per andare al piano di sopra.

- Facevo meglio a stare zitto! -

Esclamò Harry ridendo.
Niall, che sembrava fosse risorto ora dal suo amato cibo, ci guardò senza capire.

- Ma di che state parlando? Comunque buonissimo Amelia!! -

Lì non mi trattenni, gli scoppiai a ridere in faccia senza pudore, anche gli altri tre seguirono il mio esempio liberandosi in una sonora risata.


_________________________________________________________________

Spazio me!
Aaaaaah! C'è l'ho fatta!!!! Che angoscia! Non riuscivo a trovare un momento per scrivere!!
Allora: io tra un po' di giorni ho gli esami, perciò non posso postare... Quindi, dato che è da più di 10 giorni che non pubblico ho scritto 2 capitoli! Perciò se ho qualche recensione posto l'altro....
Scusate questo capitolo fa letteralmente schifo! Non l'ho ricontrollato perciò scusate gli errori, nell'altro si spiegheranno un bel po' di cose!
Non vedo l'ora di postarlo!
A presto! E grazie a chi ancora mi segue <3
Ps. Oggi la storia fa 2 mesi lol
 

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Capitolo 17
*** Ricordi ***


SEDICESIMO CAPITOLO


Dopo aver mangiato, riso e conversato un po' ci andammo tutti a riposare, io però mi trattenni cinque minuti in più per sistemare la cucina, quella fu la mia rovina... Salii le scale per andare a vedere come si erano sistemati e, con mio enorme sgomento, mi ritrovai nella mia camera Harry, in quella degli ospito c'erano Zayn e Luis, in quella dei miei genitori Liam e Niall e, ovviamente, nella mia Harry...

- Carina la stanza... È molto diversa dall'altra... -

Osservò Harry con il naso puntato verso il soffitto.
La stanza era nei toni del blu, più scuro in basso e a sfumare in alto, il soffitto raggiungeva l'azzurrino chiaro, invece il letto era sempre rotondo, con le coperte nere e dei ricami bianchi, c'era una piccola scrivania alla destra della stanza, con sopra ancora qualche mio libro delle elementari, a sinistra della stanza invece c'era una grande libreria, piena di libri di tutti i colori, era semplice, ma quando ero piccola l'adoravo.... Un finestrone portava al mio piccolo balcone privato, dove da lì si poteva vedere la boscaglia che ci circondava.

- È un letto unico... -

Osservò lui fissando, prima il letto e poi me. Genio....

- Si, per me non c'è nessun problema, se per te è lo stesso io mi faccio un sonnellino. -

Detto questo mi spaparanzai sul lettone "matrimoniale" e chiusi gli occhi. Sentii il peso di Harry incurvare il materasso: neanche lui si faceva problemi... Mi cinse la vita con un braccio e ci addormentammo.
Mi svegliai di soprassalto sentendo la sicura di una postola esser tolta, mi guardai intorno e vidi Harold parlare con Liam, mi avvicinai e chiesi il motivo delle pistole nelle loro mani.

- C'è una porta segreta, non l'avevamo notata prima dato che è nascosta dall'armadio nella camera dei tuoi. -

Una tristezza disarmante mi avvolse, i ricordi che avevo soppresso fino a quel momento lottavano per uscire.

******Flashback******
Il fiato mi mancava, correvo nella villa a perdi fiato, qualcuno mi tirò per i capelli buttandomi a terra, si misero sopra di me bloccandomi i polsi sopra la testa.

- Tesoro, non aver paura! Non ti facciamo nulla... -

Mi disse l'uomo sopra di me.

- Amelie! Scappa! Vai nella stanza! -

Mi ordinò papà buttandosi sopra l'uomo, togliendomelo di dosso.
Mi alzai in piedi e cominciai a correre verso la stanza. Uno sparo, mi girai di colpo e vidi mio padre steso a terra circondato da una pozza di sangue. Inerme, morto.
L'uomo con il passamontagna sorrise maligno e cominciò ad avanzare verso di me. Indietreggiai.

******Fine Flashback. ******

Non mi ero accorta di star avanzando verso La Stanza insieme ad Harry e Liam. Aprirono l'armadio a muro rivelando la porta al suo interno. Cercarono la chiave... Ma non la trovarono.

- Nel cappotto blu, la tasca destra. -

Dissi con la voce spezzata dalla sofferenza. Dovevo essere forte, io non mi lasciavo abbattere da nessuno! Ma in quel momento ci credevo poco.
Mi guardarono e fecero come gli avevo detto.

- Am? Tutto bene? -

*********Flashback**********

Mi presero e mi portarono verso La Stanza, come conoscevano quel posto? L'aprirono e vidi mia madre inginocchiata a terra con una pistola puntata contro dall'uomo dietro di lei.

- Am! Scappa! -

Mi disse lei, l'uomo dietro di me fece un sorriso divertito, con la testa fece segno all'uomo dietro mamma. Uno sparo.

******* Fine Flashback ********

Aprirono la porta, la macchia di sangue sul pavimento mi invase la vista.

****** Flashback ******

Uno sparo. Il corpo di mia madre a terra. Il sangue che colava dalla sua testa. Urlai, urlai con quanto fiato avevo in corpo.

******* Fine Flashback *******

Era troppo. Piano mi accasciai a terra, fissando l'unica cosa rimasta di mia madre, il suo sangue.


________________________________________________________________________________________________
Spazio me

Ecchime! Con un altro capitolo!
E penso l'ultimo per un po' :'(
Allooora....spero non sia troppo caotico!! Svelate un po' di cose?
Ed il padre? Non era morto?
Mi sento molto malefica u.u
Ok, dopo averne sparata una delle mie posso anche sparire....
Spero di riuscire a postare entro qualche settimana....
Spero continuerete a seguirmi <3

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Capitolo 18
*** La mia debolezza ***


 DICIASSETTESIMO CAPITOLO

-Am! -
-Amelia!-
-Oddio che ha? -
- Non si muove! -
- È svenuta? -

Sentivo tutte le voci preoccupate dei ragazzi, non avevo la forza di distogliere lo sguardo... Ed eccolo, il crollo... Era avvenuto, come mi avevano sempre detto tutti.

- La porto in camera -

****** Flashback ******

-La porto in camera -
Disse l'uomo prendendomi in braccio.  Io ero paralizzata, avevo assistito alla morte dei miei genitori... Restavo inerme tra le braccia di quello sconosciuto, aveva un sorrisino strano in volto, non ne comprendevo il significato...

****** Fine Flashback ******

Harry mi prese tra le sue braccia, stringendomi forte al suo petto;
Non mi ero mai resa conto di quanto potesse essere forte, mi aveva sollevato senza alcuno sforzo... Io in quel momento sembravo una bambina... Una bambina che non ha mai saputo cosa significasse dire la parola infanzia...
Chiusi gli occhi, stavo cercando di sopprimere tutte quelle emozioni, tutti quei ricordi, tutto quel dolore...
Ci sono sempre riuscita, perché ora non c'è la facevo?
Sentii una porta aprirsi ed il mio corpo toccare il soffice materasso.

****** Flashback ******

Il mio corpo sprofondò nel materasso, l'uomo sopra di me aveva ancora quel sorrisetto.
Mi strappò la camicetta di dosso, in quel momento ero completamente terrorizzata, cosa voleva farmi? Mi abbassò i pantaloni della tutina che indossavo, cercai di coprirmi, mi vergognavo... Arrabbiato l'uomo mi diede uni schiaffo sul viso, ricominciai a piangere silenziosamente; si abbassò i pantaloni e mi aprì con forza le gambe.

************
POV HARRY
************

La posai delicatamente sul letto, avendo molta cura a non farle male;
Ero terrorizzato, avevo un sacco di domande per la testa, già oggi era strana di suo, ma quando abbiamo aperto la porta... È come se stesse in un altro mondo, ha abbassato tutte le difese che tiene di solito, sembra una bambina...
Di chi era quel sangue?
In quel momento i ragazzi fecero irruzione nella camera.

- Chiamiamo il capo -

Annunciò Zayn, con un tono che non ammetteva repliche.
Noi annuimmo convinti. Louis prese il telefonino e chiamò la centrale chiedendo del capo.

- Ora prende il Jet e arriva, ha detto di non toccare Amelia... -

Io annuii, che cosa le era preso? Sembrava una bambina bisognosa d'affetto.

Nel tempo in cui aspettavamo il capo, andammo nella camera nascosta, perché c'era del sangue? A chi apparteneva? Perché Amelia appena l'ha visto è crollata?
Passò un'ora e mezza, ed il campanello suonò; andai di corsa ad aprire ritrovandomi davanti il capo.

- Dov'è? -

Capii subito che si riferisse ad Amelia,

- Nella sua camera -

Mi fece segno di seguirlo ed, insieme agli altri, salimmo le scale che conducevano alla sua camera.
Il Capo aprì la porta e si precipitò da lei; prese una siringa e le bucò il collo per poi abbassare lo stantuffo.
Gli occhi di Am lentamente si chiusero lasciando il posto ad un sonno profondo.  
Il padre di Amelia si alzò ed andò di sotto, facendoci, di nuovo, segno di seguirlo. Louis, lo vedevo, era piuttosto spaventato, forse non si aspettava, come noi del resto, un crollo improvviso da parte di Amelia...
Ci sedemmo tutti sul divano, in pelle nera, che stava in salone.

- Vi starete chiedendo perché ha subito questo crollo vero? -

Noi annuimmo alle parole del capo e stemmo zitti ad ascoltare quello che ci stava per dire.

- Vi posso accennare solo qualche cosa, il resto deve essere lei a dirvelo... In più io quella sera non c'ero... -

Lo guardammo tutti in attesa che ci dicesse di più, e così fece...

- Io non sono il vero padre di Amelia, suo padre è stato ucciso davanti ai suoi occhi in questa casa. -

_________________________________________________________________

E..... BOOM!

Eccomi! Allora, chi se lo aspettava che il Capo della CIA non fosse il padre di Amelia? Forse in pochi dato che a me stessa è venuta l'idea l'altro giorno lol se qualcuno l'aveva capito, Complimenti! Sei più intelligente di me! ari - lol
Ok, dopo aver fatto lo spazio sclero, posso andarmene felice e realizzata xD
Ps. Non so se riuscirò a postare presto, mi è morta mia nonna oggi... Ero molto legata a lei perciò proverò a stare sù di morale e a trovare il tempo per scrivere!
<3

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Capitolo 19
*** Come se fossimo bambini! ***


Importante: leggete sotto per favore, perché lo so che nessuno lo legge, non lo faccio neanche io lol

DICIOTTESIMO CAPITOLO

Non ci potevo credere! Il Capo non era il vero padre di Amelia?!
Incredibile!
Gli altri avevano la mia stessa faccia suppongo, era una notizia bomba!

- M-ma, voi vi assomigliate! Gli occhi celesti e anche i capelli! -

Balbettò Niall.
In effetti, non avevo pensato alla somiglianza...

- Puro caso... Non siamo neanche parenti... -

Disse con superficialità il capo. Incredibile!

- Ma come vi siete conosciuti? Beh, insomma, lei vi chiama papà... -

Dichiarò Liam, finora era stato zitto, ma era evidente che fosse sbalordito.

- L'ho trovata quando aveva cinque anni, era in una pozza di sangue, io e la mia squadra pensavamo fosse morta, invece... -

Lasciò in sospesa la frase. Amelia era in una pozza di sangue?! Perché? Cosa le avevano fatto?  
Presi coraggio e porsi quelle domande al capo.

- C-cosa le a-avevano fatto? -

Chiesi in un sussurro balbettato e appena udibile.

- Era stata violentata -

Fu la risposta secca del capo. Il mondo mi crollò addosso, come si poteva violentare una bambina di cinque anni? Bisognava essere un mostro! Capisco il perché della sua fobia dell'essere toccata... Era più che giustificata la sua paura, mi chiedo come abbia fatto a superare tutto quello che ha vissuto... Era una ragazza forte, è quello che pensavo prima,  ma mi sbagliavo, lei era una vera forza della natura!

- E dove l'ha trovata? -

Chiese curioso Zayn, conoscendolo starà rivalutando l'opinione che si era fatto su di lei...

- In questa casa, in camera -

Ma a dare questa risposta non fu il capo, ma bensì Amelia stessa. Ci girammo tutti di scatto.
Lei scendeva le scale tranquilla, come se stesse parlando di un'altra persona, come se prima non avesse avuto quel crollo emotivo... Si mise a sedere vicino al padre, o almeno, il capo... La guardai, nei suoi lineamenti non c'era traccia di emozioni, come faceva?

- è..è tua q..quella macchia di s..sangue sopra? - chiese Liam balbettando.

- No, quella è di mia madre -

Lo disse con tono così calmo.. Io invece ero a dir poco sconcertato, insomma, le avevano ucciso il padre davanti e mi viene a dire che il sangue sopra era della mamma... Ed ora? La mamma, dov'è? Prima che potessi formulare una domanda di senso compiuto, Zayn dette adito hai miei pensieri.

- Dov'è tua madre Amelia? È viva? -

Chiese con tono inspiegabilmente dolce, non era da Zayn essere così dolce, ma chiunque avrebbe usato quel tono dopo aver saputo una notizia del genere. Lei di risposta fece un sorriso canzonatorio, che stonava del tutto con il momento,  e con voce ferma, decisa e amareggiata, ci dette la risposta.

- Se sopra c'è sangue, pensi che sia ancora viva? Se fosse viva, credi forse che il capo mi avrebbe preso con se? -

La risposta ovviamente era scontata.. era morta.
Rimasi affascinato dal suo modo di essere, poteva sembrare una ragazza senza cuore, ma il crollo emotivo che aveva avuto prima dimostrava il contrario; io non avrei mai avuto la forza necessaria per affrontare tutto ciò.
Vidi anche il capo guardarla affascinato e orgoglioso, proprio come un vero padre guarda la propria figlia. Era incredibile il legame che si era instaurato tra quei due: chi, come noi, non sapeva tutta la storia, non avrebbe mai immaginato che non fossero parenti, si assomigliavano anche.

- Ora, potremmo smetterla di parlare ed agire per favore? -

Chiese Am. Il capo annuì, si alzò e si avvicinò a lei sussurrandole qualcosa all'orecchio. Amelia sbuffò sonoramente e gettò gli occhi al celo, poi però sul suo viso, spuntò un sorriso, un sorriso sincero, di quelli che comparivano raramente sul suo volto.

- Allora, dato che è sera io mi congedo, Amelia fai attenzione, Harry fai il bravo, Zayn non fare lo scorbutico, Niall fai mangiare anche gli altri, Louis non dar fuoco alla casa e Liam fai il responsabile, buona serata! -

Detto questo si diresse verso la porta e uscì.

- Come fossimo bambini! -

Borbottò Amelia sotto voce, Niall la sentì e scoppiò a ridere, inondando la casa di una sferzata di allegria che spinse tutti a liberarsi in una risata liberatoria.  

____________________________________________________________________

Spazio me!

Importante:
Vado dritta al sodo, mi sto sforzando a scrivere questa storia, perciò scusatemi se il capitolo è corto, orripilante e non succede nulla,
dopo la morte di mia nonna non sono molto dell'umore adatto per scrivere una storia d'azione, però mi sono presa l'impegno di scrivere questa storia e la continuerò! Sto scrivendo un'altra storia, chi vorrebbe leggerla?
Penso di aver rotto abbastanza, alla prossima, spero... ❤

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Capitolo 20
*** Dormi così? ***


DICIANNOVESIMO CAPITOLO

Mi alzai subito dal divano su cui eravamo seduti tutti e mi avviai verso la cucina.

- Va bene la frittata alla menta? -

Urlai io per farmi sentire ovunque in quella casa.
La risposta arrivò immediatamente, Niall sbucò dalla porta di corsa e mi si buttò addosso, ci mancava solo che mi leccasse per sembrare un cane... Con una risata me lo staccai di dosso.

- Si Niall, ho capito, sei contento -

Dissi schernitrice. Lui, evidentemente, non colse il mio sarcasmo e annuì freneticamente con la testa. Io risi e, tra gli assensi degli altri, cominciai a prendere le uova dal frigo, inizialmente ne presi 12 poi, ricordandomi di Niall, ne aggiunsi altre 2. Versai l'olio nella padella, presa in precedenza e, quando iniziò a friggere un pochino, ci buttai le uova sbattute con i pezzetti di menta; quando vidi che era semi cotta la cominciai ad arrotolare per fare un omelette.

- A tavola! -

Urlai, sentii le sedie spostarsi bruscamente emettendo un rumore assordante e, quando uscii dalla cucina, vidi cinque testoline guardarmi affamate. Quella visione mi fece tanta tenerezza, soprattutto la testa riccia che sfoggiava delle troppo pucciose fossette (?). Misi la padella sul tavolo e cominciai a dividere quell'enorme omelette, in vita mia mai ne avevo fatta una tanto grande! La padella, che era rettangolare, a malapena la conteneva! Misi le porzioni nei piatti facendo avanzare, appositamente, due pezzetti; sia Niall che Harry mi guardavano con la faccia da cucciolo ed io, esasperata, gli diedi un pezzo a testa: Liam ruotò gli occhi al celo, Louis scoppiò a ridere e Zayn mi guardava dolcemente ma allo stesso tempo divertito, miracolo!
Mi sedetti nell'ultimo posto rimasto, tra Harry e Niall, a volte mi chiedevo se lo facessero a posta a farmi stare sempre vicino al riccio capriccio (?).
La cena procedette tra chiacchiere futili e risate  insensate, fino a quando Niall, evidentemente stanco, fece uno sbadiglio da ippopotamo; era dolcissimo! Si stropicciò gli occhi proprio come farebbe un bambino di quattro anni e, sbadigliando nuovamente, annunciò il suo ritiro nella sua stanza. Poco dopo ero sola a lavare i piatti, li asciugai e li riposai nel cassetto. Potevo andare a dormire.
Salii lentamente le scale fino ad arrivare in bagno, prima che potessi entrare, la porta si aprì facendomi fare un salto indietro dallo spavento, dal bagno ne uscì uno Zayn mezzo assonnato ed in boxer.

- Coprirti no eh! -

Dissi acida, lui di risposta mi fece un sorrisetto "malefico", prima che potessi dire o fare qualcos'altro mi abbracciò e mi stampò un sonoro bacio sulla guancia, io rimasi lì, ferma, immobile... Sentivo Zayn ridere mentre si dirigeva in camera sua, dopo all'incirca cinque minuti stando lì impalata come un'idiota, urlai:

- Fottiti Malik! -

Sentii tante risatine, segno che qualcuno aveva seguito i nostri "battibecchi"

- Figurati dolcezza! -

Mi rispose urlando, il cretino.
Io tutta arrabbiata sbattei la porta del bagno e mi ci chiusi dentro. Mi sciacquai la faccia e mi struccai, mi preparai per la notte ed andai in camera. Aprii la porta e mi ritrovai Harry guardarmi con un sorrisetto.

- Litigato? -

Mi chiese divertito, sbuffai, gli diedi le spalle: mi tolsi le scarpe, la maglietta, i pantaloni ed i calzini; in poche parole, ero in biancheria...

- Dormi così? -

Mi chiese scettico Harold, io lo guardai interrogativa.

- Non hai paura che allunghi le mani? -
Proseguì lui. Ero giunta ad una conclusione, era stupido...

- Tu provaci e ti taglio le mani -

Intanto mi ero avvicinata al letto scostando le lenzuola, notai con piace..ehm..dicevo, notai che era in boxer.

- Dormi così? -

Dissi con un sorrisetto bastardo in viso.

- Si, da fastidio? -

Rispose al mio sorrisetto, forse si credeva che avrei rinunciato al "gioco" ma non ne avevo minimamente l'intenzione, mi divertiva troppo.

- No nessuno, ma non hai paura che io possa allungare le mani? -  

Risposi ritorcendogli contro la domanda, sapevo già come avrebbe risposto, era logico...

- Mi farebbe molto piacere avere le tue mani addosso -

Mi rispose con un sorrisetto malizioso, troppo malizioso...
Ci avrei scommesso che mi avrebbe risposto così!
Risposi al suo sorrisetto malizioso e mi misi sotto le coperte, intrecciai le mie gambe con le sue e cinsi con un braccio il suo fianco.

- Bene -

Dissi sorridendo. Non si aspettava questa mia mossa ma, nonostante la sua sorpresa, ricambiò il sorriso e mi attirò maggiormente a se, lo assecondai e poggiai la testa sul suo petto, sospirammo insieme e ci sorridemmo.

- Buona notte -

Sussurrò tra i miei capelli prima di lasciarvi un bacio.

- Notte Harry -

Sussurrai a mia volta chiudendo gli occhi.

______________________________________________________________________________________________

Popolo di Narnia, salve!

Un ennesimo capitolo dove non succede nulla, in queste settimane non sono in vena di scrivere >.<
Comunque, spero che il prossimo venga meglio, ho qualche idea e spero di riuscire a scriverla!
Ringrazio ancora chi ha la pazienza di leggere questi capitoli orrendi e nonostante tutto, recensisca. Grazie ❤
A presto, spero...
Ps. Ma solo a me non funzionava EFP ieri? Non sono riuscita ad entrare boh!
L'ultima cosa, mi sono fatta Twitter, per chi volesse seguirmi sono @LindaVenturini  ricambio volentieri ❤
Evitate magari insulti pubblici...

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Capitolo 21
*** Posso iniziare a fidarmi? ***


VENTESIMO CAPITOLO
 
Mi sentivo osservata, molto osservata... Con molta difficoltà riuscii ad aprire un occhio. Sorrisi. 
 
- Sò di essere bella, ma tu esageri -
 
Biascicai  con la bocca impastata dal sonno. Lui ricambiò il sorriso e mi diede un bacio sulla guancia. Strano, io mi sono sempre svegliata alle cinque s trenta; perché non mi sono svegliata oggi? 
 
- Harry? Che ore sono? - 
 
Lui mi rivolse un sorriso forzato, mi allungai per prendere la sveglia sopra al comodino, tastai piano la superficie liscia fino ad arrivare ad un rialzamento: la sveglia! 
La afferrai e me la portai davanti agli occhi: 3:43 lampeggiava ad intermittenza l'aggeggio elettronico. 
Mi girai lentamente verso Harold con un sopracciglio alzato; lui mi sorrideva innocentemente sbattendo le ciglia civettuolo. Scoppiai a ridere vedendolo con quel fare da donna, lui mi balzò addosso per tapparmi la bocca prima che svegliassi tutti. 
 
- Shhh! - 
 
Mi sussurrò all'orecchio. L'aria sul mio collo, appena uscita dalla sua bocca, mi fece venire la pelle d'oca. 
Lui lentamente alzò la testa per poi fissare i suoi smeraldi verdi nei miei occhi ghiaccio. Mi sfiorò delicatamente la guancia con le nocche della mano destra; l'altro braccio era lungo la mia testa e la sua mano giocava con i miei capelli neri. Soffermò la sua mano sul mio labbro inferiore e lo accarezzò. 
 
- Come fai? - 
 
Mi chiese riportando lo sguardo, precedentemente sulle mie labbra, ai miei occhi. 
 
- A fare cosa? - 
 
Chiesi io. Forse sapevo a cosa si riferisse ma speravo tanto di sbagliarmi...
 
- A vivere - 
 
Sussurrò flebile abbassando lo sguardo. Si, era proprio questa la domanda che speravo non mi porgesse. Faceva male ricordare, anche se io stessa mi auto convincevo del contrario, di essere forte ed indistruttibile ma, infondo, chi è che è invincibile? Forse mi rifugiavo nella piccola speranza di essere indistruttibile, per la mia stessa sanità mentale. I ricordi di Quella giornata, erano troppi... Troppi per una, all'epoca, bambina. Ma ero cresciuta no? Mi è stata privata l'infanzia, una cosa che non riavrò mai; la possibilità di toccare le persone senza provare disgusto, senza rivivere quelle scene... Solo da Harry mi facevo toccare e, sinceramente, non ne capivo il motivo... Mi è stata privata la vita. 
 
- Io non vivo, sopravvivo -
 
Fù la mia secca risposta. 
Lui mi fissò intensamente prima di parlare. 
 
- Ti va di parlarne con me? -
 
In quel momento il mio cuore urlava: raccontagli tutto!! Ma il mio cervello, come sempre, non voleva saperne di parlare, avevo paura di riaffrontare quei ricordi, quel dolore, di essere abbandonata... La mia filosofia di vita è sempre stata: non ti affezionare a nessuno, prima o poi soffrirai per quella persona. E l'ho sempre seguita alla lettera, perché ora è così difficile? Quelle parole le dovevo dire o me ne sarei pentita. 
 
- No. Devi starne fuori -
 
Al contrario delle mie aspettative non si arrabbiò, al contrario, mi sorrise sornione e mi diede una carezza.
 
- Perché lo vuoi tu o perché hai paura? - 
 
BOOOM. Centrato il punto. 
Lo guardai negli occhi, lui mi sorrise e mi accarezzò i capelli. 
 
- Devi comunque starne fuori - 
 
Cercai di scendere dal letto ma le sue braccia me lo impedirono, circondandomi i fianchi. 
 
- Non scappare sempre, non scappare da me - 
 
Mi disse dolcemente portandomi sopra di lui. 
 
- Parlamene -
 
Insistette lui. 
Però, tenace il ragazzo. 
 
- Che ti devo dire? - 
 
Chiesi ormai rassegnata. Non capivo il motivo del suo interesse! 
 
- Perché ti vogliono uccidere, perché ti tieni tutto dentro, di cosa hai paura... Sarebbe bello se tu rispondessi almeno a queste, ho milioni di domande da farti, milioni di punti interrogativi, sei un mistero... - 
 
Mentre dava voce ai suoi pensieri mi fissava e accarezzava i miei capelli, voleva incoraggiarmi a parlare, ma io, ero pronta a dire tutto?  
Si, forse di lui potevo fidarmi. 
 
_____________________________________________________________________
 
Scusate, Scusate, Scusate!!! Dio che ritardo!!! Ed è cortissimoooo!!! Avevo il pc rotto, sono dovuta andare da una mia amica per una settimana e non avevo il tempo di scrivereee! Ho cominciato l'altro e spero di postarlo presto! Nel prossimo capitolo ritornerà l'azione e si svelerà gran parte della storia di Amelia e, sinceramente, sono indecisa tra varie cose lol
Poi, per chi seguiva Forever, ho iniziato l'epilogo del seguito e l'inizio del primo capitolo, appena avrò scritto qualche capitolo pubblico l'epilogo! A presto! 
Ps. Passate da lei, scrive delle FF stupende! 
Dark_99
 
 
Twitter: @LindaVenturini 

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Capitolo 22
*** FBI ***


VENTUNESIMO CAPITOLO

Presi un respiro profondo, appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.

- Mio padre lavorava nell'FBI, era uno dei migliori agenti, un giorno entrò in un "giro grosso" come lo chiamava lui, non mi ha mai detto di preciso in cosa consistesse ma, da quel poco che mi aveva rivelato, si doveva trattare di agenti corrotti; insomma la classica trama da film...-

Raccontare la causa di tutto quel dolore vissuto, era una tortura ma infondo, Harry ed i ragazzi avevano il diritto di sapere; insomma erano incaricati di proteggermi!

- Lui inizialmente non disse nulla, troppo shoccato per dire qualcosa... So solo che qualche settimana dopo tornò a casa distrutto, continuava a ripetere "Potevo salvarlo, il mio migliore amico... È tutta colpa mia" girava per casa come un matto, capii che il suo migliore amico era morto, probabilmente l'avevano ucciso... Andò a denunciare il fatto al suo superiore, solo che non sapeva che anche costui era immischiato nella faccenda... Il resto più o meno lo sai... -

Ecco, avevo più o meno detto quello che era successo. Qualcosa però, mi diceva che voleva sapere altro... Forse il suo sguardo... Si, era decisamente il suo sguardo... Impiccione.

- No! Non lo so bene il seguito! Ti prego ti prego!! -

Ecco, appunto. Aveva gli occhi da cucciolo indifeso e, dato che a dirgli di no proprio non ci riuscivo, sviai il discorso, cosa che mi riusciva piuttosto bene direi!

- No, invece tu, dimmi perché sei entrato nella CIA! -

Lo deviai con questa domanda facendogli, a mia volta, gli occhi da cucciolo; mi rigirai sul suo petto e lo guardai teneramente negli occhi, feci scivolare una mano nei suoi ricci e giocai con uno di essi.
Lui fece spallucce e mi sorrise.

- Nulla di grave, mio padre è un poliziotto ed un suo amico lavora qui. -

Sorrisi, era un ragazzo normale, privo di drammi. Mi venne una fitta di nostalgia verso la famiglia che un tempo avevo.

- Raccontami della tua famiglia -

Lo pregai con lo sguardo, lui mi guardò scettico per un momento ma poi, visti gli occhi dolci che gli stavo facendo e la mia determinazione nello sguardo. Mi fece un segno d'assenso.

- Mio padre, come ho già detto, lavora in polizia, mia mamma lavora come ginecologa in una clinica ad Holmes Chapel, nel Cheshire, mia sorella Gemma sta in una università a New York... Molto normale no? -

Mi chiese con un sorriso sincero.

- Dà quant'è che non vedi la tua famiglia Harry? -

Il suo splendido sorriso svanì all'istante.

- Da mesi oramai... Prima lavoravo in un'altra sede della CIA, era il mio primo incarico, dovevo proteggere un ragazzo della mia età... -

Quindi era davvero un novellino! Caspita! E chi l'avrebbe mai detto! Certo, la sua inesperienza si vedeva nei momenti delicato come, ad esempio, quando mi hanno sparato... Ma non pensavo fossero così alle prima armi!

Mi si accese una lampadina, ecco perché! Quando papà mi aveva detto che dovevo avere delle guardie del corpo ero rimasta scioccata, insomma, dopo tutto l'allenamento fatto, la mia personalità forte ed il mio essere sempre fredda in situazioni di qualsiasi tipo, era scioccante dover avere guardie del corpo! Ma finalmente ne capisco il motivo di quella scelta! Non mi dovevano proteggere! Io dovevo insegnare loro il comportamento sul campo!
Mio dio....

- Am, mi stai ascoltando? - Harry mi sventolò la mano davanti agli occhi, io gliela presi e me la portai alla bocca, baciai piano il suo palmo per poi poggiarla sulla mia pancia.
Lui titubante mi guardò, si, sapevo essere dolce, era una cosa nuova persino per me.

- È ancora vivo? -
Domandai di punto in bianco.

- Chi? -
Mi chiese lui sbadigliando.

- Il ragazzo -

Mi guardò negli occhi, il suo sguardo era tormentato.

- No -
Rispose.

Come pensavo...
Gli diedi un bacio tenero e consolatorio sù una guancia per poi mettermi a sedere sul letto. Ormai si erano fatte le cinque, dormire non aveva più senso.

- Forza pigrone! È una splendida mattina e ora preparo la colazione! -

Il suo sorriso si allargò, probabilmente felice della mia reazione.

Scesi in cucina e cominciai a preparare le uova fritte con il bacon. Nel frattempo preparai anche una torta, torta alle fragole, la preferita di mia mamma....

Dopo un'ora eravamo tutti a tavola a mangiare, stavamo ridendo e scherzando quando con la coda dell'occhio scorsi un movimento, mi girai di scatto ma non vidi nulla.

- Am? Tutto bene? -

Continuavo a tenere lo sguardo verso le scale, non mi ero voltata per vedere chi aveva parlato ma non ne avevo bisogno, solo una persona mi chiamava così dopo mamma...

Annuii distrattamente continuando imperterrita a fissare le scale. I ragazzi si girarono lentamente alternando lo sguardo da me alle scale.

- Vado a vedere -
Dichiarò Niall.

Quel ragazzo mi sembrava il più maturo, paradossalmente parlando, insieme a Liam, penso però che Il biondo abbia vissuto più esperienze degli altri.

- Amelia, invece di stare li imbambolata ci vuoi dire che cazzo succede?! -
Sbottò Zayn, fine come sempre.

Non volevo esporli troppo, soprattutto dopo aver capito il piano di mio padre... Il fatto però era anche un'altro, in quegli ultimi giorni mi ero inspiegabilmente legata a loro: non era mai successo, MAI.

Alzai una mano verso Zayn e richiamai cautamente Niall, lui lentamente mi venne incontro guardandosi sempre le spalle.

Louis prese la sua pistola dalla fondina senza togliermi lo sguardo di dosso.
Liam lo imitò, si posizionarono ai miei lati circondandomi. Lentamente estrassi la mia pisola, infilata nello stivaletto e tesi l'orecchio.
Ero sicura di non essermi immaginata l'ombra, il mio addestramento sarà pur servito a qualcosa no?

Un rumore meccanico catturò la mia attenzione e con un gesto fulmineo della mano libera, misi fine al brusio che si era creato nei ragazzi. Sapere che Harry e, probabilmente anche altri di loro erano inesperti, mi faceva gelare il sangue nelle vene.
La situazione era cambiata, non erano più loro a proteggere me, ma io a dover proteggere loro.

Il rumore meccanico si fece sempre più vicino, fino a raggiungere l'entrata del salone, la luce dell'alba inondava la casa, il sole stava sorgendo in quel momento.

Una piccola ombra fece capolino dallo stipite della porta, non ci pensai due volte e sparai. Colpii in pieno il bersaglio, seppur piccolo, avevo centrato perfettamente quel piccolo corpicino ad una cinquantina di metri di distanza da me. Un topolino, un topolino meccanico. Erano stati qui, ci stavano osservando, quello era solo un'avvertimento.

____________________________________________________________________

OuO

Eccomi.
Allora?
Sta ricominciando l'azione...
OuO
Ok la smetto lol
Buon pomeriggio!!!
Penso che questa storia stia cominciando a diventare noiosa, perciò cercherò di concluderla! Mi dedicherò principalmente al seguito di Forever ossia, rullo di tamburi... The Dark Side!
Sono in ritardo per postarlo ma giuro, un giorno di questi, posto l'epilogo!
Grazie di cuore a tutte/i quelli/e che mi seguono, non ho parole, grazie ❤
Il secondo capitolo ha superato le 1100 visualizzazioni e, inutile a dire, me la sto facendo sotto dalla paura lol
Grazie ancora a presto (spero)
❤❤

Twitter: @LindaVenturini


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Capitolo 23
*** Si comincia!! ***



VENTIDUESIMO CAPITOLO

Strinsi gli occhi a fessura e mi girai su me stessa, Harry aveva estratto la pistola dalla fondina e la teneva con due mani lasciate libere sul fianco. Un'altro scricchiolio mi fece voltare, un'ennesimo topolino si avvicinava. Sentii dietro di me uno sparo, Harry aveva sparato sull'esserino meccanico, mancandolo. 

- Ma sei coglione o cosa? - 
Bisbigliò Louis. 

Io feci un sorriso sornione. 

- L'hai capito ora Lou? - 

Harry mi trucidò con lo sguardo, Louis scoppiò a ridere insieme a Liam e Niall mentre Zayn mi guardava male. Passai la pistola alla mano sinistra e alzai la destra in direzione di Zayn, chiusi la mano in pugno tranne un dito: il medio

Louis e Niall intanto stavano ridendo a crepapelle mentre Liam cercava di calmarci rimproverandoci di essere in pericolo, ma lui stesso faticava a mantenere la faccia da serio per non scoppiare a ridere a sua volta. 

I'aggeggio meccanico intanto procedeva spedito verso di noi, quando stava per raggiungerci sparai alla coda, emise uno scricchiolio raccapricciante e si fermò.
Mi avvicinai con cautela, con la punta dello stivale lo toccai: fermo, stava immobile. 

Mi abbassai alla sua altezza e lo smossi con la pistola, i suoi occhietti si illuminarono di un fioco bagliore di rosso. Si aprì a metà rivelando un bigliettino al suo interno. 
Lo lessi. 
Due semplici parole erano scritte: Siete morti. 

Calciai con forza il topo meccanico passando poi il biglietto agli altri. 
Si guardarono intorno circospetti prima di mettersi intorno a me. Ricordai nuovamente il motivo della loro presenza. Imparare, non proteggermi. Mi aprii un varco tra quelle facce sconcertate. 

- Ma che cazzo fai? Vieni qui! - 
Mi urlò contro Zayn. 

Mi girai lentamente nella sua direzione, lo trucidai con lo sguardo e dissi una sola parola, una parola che lasciò sbigottiti e sconcertati tutti i presenti. 

- Taci - 
Lo dissi con un tono glaciale, un tono che mai avevo utilizzato con loro. 

Con la pistola lungo il fianco, camminai esperta in quella casa, quella casa che aveva visto così tanti orrori... Stavano forse per ripetersi? Sarei restata nuovamente sola? Sarei morta una volta per tutte? 
Una cosa era certa: erano lì e non ci avrebbero mai permesso di uscirne, non ci avrebbero mai permesso di averla vinta nuovamente. 

Con la coda dell'occhio scorsi un'ombra, un'ombra di pistola... Cercai di mantenere la calma, di fare dei respiri profondi, dovevo capire da che parte stesse la persona. 
La luce solare inondò la stanza proprio in quel momento, permettendomi così, di vedere la canna della pistola. Non ci pensai sù due volte e sparai. Mi trovavo di schiena ai ragazzi, sentii uno sparo e mi girai velocemente. 
Liam era tenuto da due bestioni mentre un'altro lo prendeva a pugni, Zayn stava prendendo a cazzotti un uomo dalle sembianze di un enorme gorilla, Louis le stava prendendo da un'uomo che era il doppio di lui e Niall... Niall aveva sparato alla gola di un'uomo, il quale, stava affogando nel suo stesso sangue. Niall chiuse gli occhi e sospirò... L'uomo era stramazzato a terra, morto. 
Io restavo immobile, mancava qualcuno all'appello, quel Qualcuno tanto importante per me: Harry. 

- Lasciami brutto bastardo! Hai bisogno di due che mi reggano per menarmi? - 
Strillò Liam. 

Feci un luuungo respiro. Strinsi l'impugnatura della pisola e tolsi la sicura precedentemente inserita. 
Puntai alla testa dell'omone davanti a Liam e sparai. Costui cadde a terra morto, feci la stessa operazione per gli altri due liberando, finalmente, Liam il quale viso, era completamente sporco di sangue, se suo o degli uomini in nero non sapevo dirlo. 

La mia attenzione fu catturata da goccioline di sangue sulle scale, un'impronta di sangue, la cui forma, era quella di una mano. 

Il mio cuore smise di battere. Il sangue mi si gelò nelle vene. Stava succedendo nuovamente, mi stavano per togliere un'altra persona a me cara. Harry. 

Una potente stretta alla mia spalla mi fece sussultare. 

- E così tu sei la famosa Amelia... Sai, mi spettavo qualcuna più aggressiva, il mio capo ha paura di te. - 
Rise. 

- Ma a quanto pare ti ha sopravvalutato. -

Mi girai velocemente nella direzione della voce: un uomo alto, muscoloso e... Pelato... si presentò alla mia vista. 

- Forse sei tu che mi sottovaluti, non credi? -

Sorrise mostrando una serie di denti marci. Cazzo era sudicio! 
Mi scrollai la sua mano dalla spalla e sorrisi a mia volta. 

La furia che era in me uscì subito. 
Le persone a cui tenevo erano in pericolo, di Harry non c'erano tracce se non macchie di sangue e Loro, Loro stavano a casa MIA, la casa dove hanno ucciso la mia famiglia, la casa a cui mamma teneva... Era troppo. 

L'uomo sudicio si fece serio ed estrasse un coltello. 

- Ora vediamo - 
Mormorò. 

Finalmente, finalmente potevo uccidere liberamente, finalmente sfogavo la mia rabbia, finalmente avrei avuto una minuscola parte di vendetta che desideravo. Io non volevo giocare con le marionette, io volevo Lui, Daniel. 

****** Flashback ******

Ero in una pozza di sangue, il materasso era intriso da quel liquido rosso cremisi, l'odore ferroso giungeva prepotente e acre al mio naso. Gli occhi socchiusi dal dolore, le gambe abbandonate sul materasso, ormai bagnato, nella mia stanza. 

Sorrise maligno e mi accarezzò una guancia. 

- Sei stata brava piccola, la mamma sarebbe fiera di te -
Mi disse con tono apparentemente dolce. 

- Ora andiamo in un posto - 

Affermò prendendomi dai capelli ed alzandomi alla sua altezza. 
Il male era atroce ma non avevo il coraggio di fiatare, troppo doloroso persino quello. 

- Andiamo a trovare la mamma ti va? - 

Non aspettò una mia risposta e trascinò il mio corpo nella Stanza, Quella stanza. 
Aprì la porta della camera ed aprì l'armadio rivelando Quella porta. 

- Amelie! Que faites-vous ici? - 

Rimasi spiazzata a quella vista, la mia mamma, la mia mamma piena di sangue, la mia mamma in ginocchio con una cosa nera puntata addosso, una pistola. 

- oh mon dieu ce qu'ils ont fait? -
Esclamò sconvolta alla mia vista. 

- Mamma - 
Riuscii a pronunciare solo quelle flebili parole. 

L'uomo nero dinanzi a lei premette con maggior forza la pistola alla tempia di mia mamma. 

L'uomo nero dietro di me invece, mi tenne ferma per i fianchi. 
Mamma sgranò maggiormente gli occhi, sul suo bellissimo viso si dipinse il dolore, la paura, la rabbia, la rassegnazione e, nuovamente, il dolore. 

- Scappa - 
Pronunciò flebilmente. 

- Am! Scappa!! - 
Mi urlò contro stavolta. 

L'uomo mi teneva stretta, non mi permetteva di muovermi e le mie gambe erano molli, doloranti, e... Piccole... Le lacrime scorrevano libere dai miei occhi quando sentii il rumore familiare della sicura della pisola. 

Uno sparo. Un maledetto sparo e gli occhi di mia madre si rovesciarono all'indietro, l'anima che si separava dal corpo, la vita che abbandonava il SUO corpo, il corpo di mia mamma. 

Il liquido vermiglio si espanse intorno al corpo di mia madre, un corpo senza vita. Era morta. Mia madre era morta. Papà era morto. Mia sorella era morta. Ero sola. 

- Ricordati il mio nome tesoro. -
Mi sussurrò l'uomo al mio orecchio. 
Tremai. Tremai di paura, dolore, rabbia. 

- Daniel - 
Sussurrò costui al mio orecchio. 


____________________________________________________________________

-.-
U.U
OuO
•.•


Scuuuuusaaaaateeeeeee!!!!
Che ritaaaardo spaaaveeeentooosoooo!!
La smetto di scrivere cooosiiiii!!!
A parte il ritardo, come vi sembra?! 
Non ho avuto il tempo di correggerlo e ricontrollarlo! 
C'è abbastanza azione? 
Passando ad altro, ma BEST SONG EVER?!?!?!?! 
MIO DIOOOOO!!!! Non finivo più di ridere!! È fantastica!!! Perfetta! 
Alla faccia di quelli che dicono che si sono montati la testa u.u 
(Senza offendere nessuno) 
Ora scappo!! Buona estate e buon divertimento!!! ❤❤❤

Twitter= @LindaVenturini 

Ps. Penso ci sia tutta *o* 
(Scusate eventuali errori, l'ho presa da internet e non ho tempo di controllarla)

Maybe it’s the way she walked, straight into my heart and stole it
Through the doors and past the guards, just like she already own it
I said can you give it back to me, she said never in your wildest dreams
And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever
I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes…
Said her name was Georgia Rose, and her daddy was a dentist
Said I had a dirty mouth (i got a dirty mouth) but she kissed me like she meant it
I said can I take you home with me, she said never in your wildest dreams
And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever
I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes…
You know, I know, you know I’ll remember you,
And I know, you know, I know you’ll remember me,
And you know, I know, you know I’ll remember you,
And I know, you know, I hope you’ll remember how we danced,
(yeah yeah yeah) how we danced
1,2,1,2,3
And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever
(we danced, we danced, it goes something like)
We danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever
I think it went oh, oh, oh
I think it went yeah, yeah, yeah
I think it goes…
Best song ever, it was the best song ever,
It was the best song ever, it was the best song ever.
ps. fanno 3 anni!!!! aaaaah!!!!!

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Capitolo 24
*** Perchè l'hai fatto? ***


Note: faccio schifo lo so... Non aggiorno da un mese, il capitolo è corto e schifoso e non ho tempo per ricontrollarlo perciò sarà pieno d'errori... Se c'è ancora qualcuno che mi segue gli faccio una statua! Ho avuto parecchi problemi ma non è una giustificazione per il mio comportamento, sono stata egoista e stupida, mi faccio davvero schifo, scusate...



VENTITREESIMO CAPITOLO

L'energumeno davanti a me impugnò meglio io coltello che aveva in mano e fece per tagliarmi la gola ma io, abbassandomi prontamente, tirai un calcio al mento di quell'uomo, mi trovavo praticamente a fare la spaccata verticalmente; il gigante davanti a me, ancora intontito dal calcio ricevuto, barcollò e si pulì il rivolo di sangue sceso sulla sua mascella.

-Stronza- bisbigliò. Sorrisi

-Mi avevi decisamente sottovalutato omone-
Sputai acida.
Non avevo tempo da perdere con questo cretino, dovevo cercare Harry.

Presi Jack dallo stivaletto ma, anticipando il mio movimento, l'uomo mi afferrò il polso e mi fece cadere il coltellino di mano. Rise.

- Ora bambolina avrai il piacere di essere uccisa dal tuo coltello -

Così dicendo provò a tirare fuori la lama. Invano.
Mi sfuggì dalle labbra una risatina, macabra.
Il sangue mi stava salendo al cervello, i ricordi vividi più che mai mi impedivano un corretto comportamento. Se non avessi trovato Harry subito, avrei fatto una strage.

- Scusa, non ho tempo da perdere. - Mormorai cattiva.

Con uno scatto afferrai il polso dell'uomo, girandoglielo. Jack cadde a terra con un tintinnio, lo afferrai e, con un rapido movimento del polso, inserii la combinazione facendo scattare la lama affilata.

Sorrisi compiaciuta, dall'espressione sorpresa che l'uomo dinanzi a me aveva.

-Addio- mormorai, prima di tagliargli la carotide.
Il sangue schizzò dappertutto, pulii il coltellino sul pantalone della divisa e cominciai a salire le scale.

Sapevo dove avevano portato Harry, volevano ucciderci, tutti, ma David voleva che io soffrissi, mi avrebbero fatto rivivere la scena di mia madre ma, stavolta, io non sarei riuscita a scappare, nessuno mi avrebbe salvata. Questi erano i loro piani... Ma Lui, non aveva messo in conto la mia crescita.. La mia esperienza... L'avrei ucciso questa volta, non mi sarei fatta cogliere impreparata, non più.

Salii velocemente le scale, dritta verso Quella stanza.

Un altro energumeno cercò di uccidermi, non mi presi la briga di fermarmi e lanciai Jack dritto in fonte all'uomo, che cadde a terra morto.

Continuai ad avanzare senza preoccuparmi minimamente di tutti gli uomini che cercavano di fermarmi, incurante uccisi tutti quelli sul mio percorso; il sangue era padrone di quella casa come, infondo, era sempre stato...
Presi la mia Beretta ed aprii repentinamente la porta della camera dei miei genitori, spari, era l'unica cosa che padroneggiava in quella, ormai terrificante, casa. In totale avevo ucciso una ventina di uomini: il mio lato violento era uscito...

Finalmente aprii La Stanza, era tutto come nei miei incubi, tutto come lo ricordavo, tutto come l'avevano lasciato...
Ma quelli, erano solo ricordi... Ora ciò che mi interessava era, Harry...

Legato, inginocchiato, sanguinante, a terra... E dietro lui, Daniel...

- Ciao Amelia, come va?- disse lui in modo socievole.

- Bene grazie, tu? Ne è passato di tempo vero? - ressi il suo gioco, guardandolo e sorridendo ma, la verità era che, sotto il mio strato imperturbabile, stavo morendo... I miei incubi si stavano realizzando, nuovamente... Vedere Harry lì, nella stessa posizione di mia madre... Sulla sua macchia di sangue...

- Già, quindici anni o sbaglio? - chiese lui.

- Più o meno... Sei invecchiato... Ti ricordavo più bello... - dissi io provocatrice.

Harry ci guardava sconcertato, comprensibile, lui in teoria, doveva essere colui che aveva ucciso i miei genitori...

- Ed io più terrorizzata... O lo sei ancora oggi? - rispose alla mia provocazione. Sorrisi.

- No, forse il termine adatto sarebbe: più grande... Non mi trovi forse cresciuta? - feci una giravolta su me stessa, lui sorrise maliziosamente.

- Si, molto cresciuta... - mi squadrò da capo a piedi con uno sguardo lussurioso.

- Forse avrei dovuto fotterti adesso che sei formata invece di quando eri piccola... Avrei goduto di più... - sorrise.

Harry spalancò gli occhi e iniziò a dimenarsi dalla presa ferrea dei tizi dietro di lui, invano... Daniel, con l'elsa della pistola, colpì la sua fronte riccioluta facendo così sgorgare del sangue. Strinsi i pugni per la rabbia, dovevo trattenermi o le nostre teste sarebbero saltate tutte in aria.

Proprio in quel momento la porta della stanza si spalancò nuovamente, facendo intravedere un'ombra familiare. Lentamente essa si avvicinò, con passo lento e sicuro, verso di noi, la flebile luce emanata dalla lampadina sopra di noi portò alla luce l'unico volto da me amato e rispettato.

- Scappa ti prego! - sussurrai guardandolo.

- Cosa ci fai qui? Sono affari miei va via! - continuai imperterrita a supplicarlo ma, lui, al contrario di come mi aspettassi, sorrise, un sorriso che mai, MAI, mi sarei aspetta di vedere in quel volto angelico, un sorriso cattivo e diabolico.

- Ben fatto fratello - disse costui dando una pacca sulla spalla a Daniel. Harry mi guardò stordito.

Oh Harry, quanto vorrei poter colmare i tuoi dubbi, il problema, è che ne so meno di te...

Perché stava qui? Perché aveva dato una pacca sulla spalla a Daniel? Perché l'aveva chiamato fratello? Ma soprattutto, come aveva fatto a salire fin qui senza essere ammazzato!

- Scommetto che hai tante domande per la testa vero Amelia? - mi disse Daniel con un sorriso vittorioso.

Lo guardai stordita e dubbiosa. Che cazzo stava succedendo?!

Risero.

- Amelia, vorrei presentarti una persona a me molto importante -

Fece un gesto ampio con la mano in direzione di Quella persona.

- Ti presento Tony, anche se pendo che tu lo conosca già... Il mio amato fratellino -

Con quelle parole il mio mondo mi crollò addosso.

- Tony, perché l'hai fatto? -
Furono le uniche parole che riuscii a sussurrare flebilmente.

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Capitolo 25
*** Ultimo! ***


SPAZIO ME: IMPORTANTE!
Allora, ho già implorato il vostro perdono, ma lo rifaccio di nuovo lol scuuuusaaaateee! Questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo, L'epilogo sarà corto, perciò non lo calcolo nemmeno lol ho cercato di fare il capitolo più lungo possibile, spero di esserci riuscita... Lo so che ho pubblicato tardi però potreste farmi un gigantesco favore? Se vi va potreste recensire in tanti? È l'ultimo capitolo e vorrei sapere cosa ne pensate!  Ora vi lascio, ci si legge (?) all'epilogo! ( Penso di postarlo tra massimo 10 giorni, se ci riesco anche domani ) Ciao gente!   VENTIQUATTRESIMO CAPITOLO

Una risata agghiacciante fuoriuscì dalle labbra di Daniel, il volto distorto in un ghigno spettrale. 

Dovevo mantenere i nervi saldi, Tony non era più mio amico, era un nemico e, come tale, andava abbattuto. 

Cominciai a pensare ad un piano: Harry era in trappola, se io mi fossi mossa saremmo saltati in aria... Feci un riepilogo delle armi che possedevo addosso, di cui Tony era al corrente, perché si, non indossavo solo le sue armi, tipo i tacchi degli stivali, progettati da mio padre, oppure Yuri, il coltello giapponese sulla spalla sinistra... 

Il piano prese consistenza nella mia mente ma, purtroppo, non c'era tempo per definire i dettagli, se avessi sbagliato solo una cosa, saremmo morti tutti.  
Cominciai a temporeggiare. 

- Allora Tony, eri una spia. Pensavi così di riuscire ad emergere dall'ombra di tuo fratello oppure te l'ha ordinato lui? No, aspetta! Forse sei così stronzo e bastardo da manipolare tu Daniel? -  

Piegai lateralmente la testa, realmente interessata. 

- Oh Amelia sei così ingenua! Lui aiuta me, io aiuto lui; no? Siamo fratelli in fondo! - 

Scossi la testa profondamente divertita dalle parole subdole di Daniel. 

Mi voltai verso Harry che guardava la scena spaventato; il terrore si poteva scorgere in quegli occhioni verdi. La mia priorità era salvarlo, salvarli tutti. 

Indicai l'uomo che teneva la pistola puntata alla testa del riccio. 

- Tu, alzati. - 

Quel rifiuto umano si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduto, senza pensare alle conseguenze del suo gesto. Forse era stato un riflesso condizionato, ubbidire al mio ordine, fatto sta che cinque secondi dopo giaceva a terra morto. Daniel gli aveva sparato... 

- Ho capito il tuo piano Amelia, ma tu morirai qui dentro come tua madre. Non hai vie di scampo. - ghignò. 

Tony che, fino a quel momento, non aveva fiatato, trattenne il respiro per un attimo, un attimo sufficiente a farmi capire la sua indole debole e sottomessa dal fratello più grande. 

Sorrisi genuina al cinquantenne che, ormai, era Daniel. 

- Io veramente mi volevo solo sedere. - 
Sentii la sicura della pistola di Tony scattare, sapevo di avercela puntata alla testa.

Cominciai a camminare in direzione di Harry e della sedia, feci un'occhiolino 
al riccio, attenta a non farmi vedere dall'uomo dietro di lui, e scavalcai il cadavere del tizio morto poco prima. Presi la sedia, la alzai da terra e mi diressi nuovamente dai due fratelli. La posizionai davanti a loro e mi ci sedetti sopra accavallando le gambe. 

- Visto? Nessun trucchetto - 

Sorrisi a Daniel, Harry cercava di trattenere le risate per il mio gesto indisponente e provocatorio. 

Dentro stavo morendo, avevo paura di non riuscire a salvare Harry ed i ragazzi, che ancora lottavano al piano inferiore. Mi feci forza e continuai con il mio piano, usando a mio vantaggio l'indole debole di Tony. 

- Allora Daniel, come mai te la sei presa così tanto con la mia famiglia? - 

Lui rise, Tony ascoltava i motivi, anche lui in attesa di capire il motivo di tanto accanimento. 

- Quel bastardo di tuo padre aveva visto troppe cose, e mi aveva tradito, perciò ho pensato: "lo devo comunque uccidere per ciò che ha visto, tanto vale farlo soffrire..." No? Non ti sembra ragionevole Am? -

Rimasi a rimuginare sulle informazioni appena ricevute mentre Harry, meno addestrato di me, si irrigidì a sentire quelle parole ma, soprattutto, per l'abbreviativo usato per provocarmi, da Daniel.  

- Si, mi sembra ragionevole dal punto di vista di uno psicopatico... -

Lui serrò la mascella, Tony osservava attento. 

- Non sono uno psicopatico Amelia, sono umano - 

Provai ribrezzo per quelle parole. 

- Allora mi fa schifo l'essere umano, preferisco gli animali, si rispettano ed hanno le proprie regole, non si tradirebbero mai a vicenda...  -

Feci una pausa riflessiva e continuai. 

- Se dici di non essere psicopatico, perché tutto questo? - 

Allargai le braccia senza distogliere l'attenzione da loro. 

- Mi è sempre piaciuto il tuo carattere Amelia, ormai è diventata una sfida, lo è anche per te giusto? - 

Cercai di non far trasparire l'orrore ed il disprezzo per quella "persona" se così si può definire un matto del genere, purtroppo per lui, i matti sono anche giustificati, ma lui no. E la pagherà molto cara per il suo sadismo. 

- Per me lo è diventata da quando hai ucciso i miei genitori davanti a me e mi hai tolto la verginità a cinque anni, potevi uccidermi ma non l'hai fatto. Perché? -

Piegai la testa di lato in attesa della sua risposta, che non tardò ad arrivare. 

- Volevo vedere come avresti reagito, per me sei un'esperimento Amelia, un esperimento che ho sempre voluto fare e, con te, ne ho avuto l'occasione. Quanto dolore può sopportare l'essere umano? Era questa la domanda che mi affliggeva, ora ne ho la risposta, o almeno, mi sono stufato di aspettarla. A quanto pare puoi resistere molto, troppo... Ma è meglio finirla qui... Però ti chiedo un favore, non urlare e supplicare come tua madre, diventeresti patetica... -

Avevo capito il suo piano, ma lui a quanto pareva non aveva capito il mio... 

Rimasi immobile, non facendo trasparire nessuna emozione dal mio sguardo. Il suo livello di sopportazione terminò quando sorrisi amabilmente.
 Lo sapevo che il suo intento era quello di vedermi senza controllo: arrabbiata, terrorizzata, era quello che lui voleva da me, ma mai io gli avrei permesso di vedere quel mio lato indifeso, solo Harry l'aveva potuto vedere e solo di lui ero riuscita a fidarmi. 

Contrasse la mascella e strinse i pugni cercando di mantenere la rabbia, non riuscendoci... 

Venne verso di me a passi spediti, accecato dalla rabbia, con l'intenzione di prendermi per la giacca ma, quando protese le braccia verso di me, pronto a prendermi, io sgusciai via ed, estraendo dalla spalla Yuri, gli tagliai tutte e due le mani in un colpo secco. 

Ie sue urla agghiaccianti risuonarono per la casa, un silenzio tombale susseguì i minuti successivi. 

Mi beai delle urla di colui che mi aveva strappato tutto, provai un profondo senso di giustizia nel vedere quell'essere contorcersi dal dolore e urlare disperatamente, sapevo esattamente cosa stesse provando: urli tanto forte e disperatamente da cercare di alleviare il dolore, senti la gola bruciare e graffiare, ti chiedi da dove provenga tutta quella voce, ti senti consumato dalle urla che stai emettendo, senti le forze abbandonarti per quanta disperazione e forza stai mettendo nell'urlare. Io l'ho provato per il dolore interno, lui esterno, la differenza è minima, se non nulla. 

Lanciai Ashton, il pugnale con la lama seghettata lungo 15cm, nella testa dell'energumeno dietro Harry, che cadde all'indietro a peso morto, come in effetti, era... Con la coda dell'occhio vidi Tony con gli occhi sbarrati dal terrore, approfittai di quel sui stato di debolezza e, con il coltello ancora sporco del ripugnante sangue del fratello, tagliai la pistola che aveva in mano, provai un senso di piacere nel sentire come Yuri riuscisse a tagliare qualsiasi cosa come fosse burro. Ma, purtroppo, Tony riuscì a deviare la lama con la mano, procurandosi un profondo taglio, e a calciarlo via facendolo cadere al piano inferiore. 
 Mi assestò un calcio in pancia, ma io prontamente, presi il suo piede e lo rigirai cercando di farlo cadere, ma lui mise una mano a terra e, molleggiando con essa, riuscì a rimettersi in piedi, si liberò dalla mia presa dandomi una gomitata in pancia, colpo che incassai socchiudendo leggermente gli occhi dal dolore. Ovviamente essendo una donna non avrei mai potuto vincere in un corpo a corpo con un uomo... Lo sapevo, lo sapevo benissimo... Presi un coltello pronta ad inserire la combinazione ma il ragazzo di fronte a me, essendone il creatore, precedette tutte le mie mosse disarmandomi. 

- Dannazione - imprecai a bassa voce, Tony sorrise compiaciuto. 

Andammo avanti così per una buona mezzora, io non ero nelle condizioni per progettare un piano ed incapace di fare altro, tiravo fuori coltelli che prontamente, Il ragazzo inceppava in uno strano modo, che mai mi aveva svelato. Harry era corso al piano di sotto per vedere la situazione ed aiutare i ragazzi; non che l'idea di lui indifeso in balia di energumeni mi piacesse, ma non potevo fare altro... Io e Tony eravamo ormai sfiniti, prosciugati da ogni forza dal combattimento e dalle svariate ferite riportate. O forse era tutta una scusa per non ucciderlo perché, nonostante tutto, provavo ancora affetto nei suoi confronti. Dovevo dare un taglio a questa agonia... Dopo l'ennesimo coltello rotto e l'ennesimo colpo incassato, mi feci forza e, facendo una spaccata verticalmente e con un abile mossa del piede, lo sorpresi tagliandogli la gola con il tacco/coltello dello stivale. Quello che prima consideravo il mio migliore amico, che non aveva esitato a tentare di uccidermi, cadde a terra, morto. Pieno di ferite da me inferte e con una quantità di sangue impressionante intorno. 

La casa sembrava nel silenzio totale mentre guardavo il suo cadavere, spostai poi lo sguardo su Daniel, ormai morto dissanguato, e provai pena, pena per quei due fratelli malati e senza sentimenti. 
Feci scivolare una lacrima solitaria sul mio volto ripensando hai momenti passati con Tony, una lacrima che gli avevo concesso, come segno di gratitudine per i bei ricordi che, malgrado tutto, ancora avevo. Guardai per l'ultima volta quella macchia, la mia mamma, per cercare di capire se sarebbe fiera di me o disgustata da ciò che ero diventata... Il mio pensiero vagò poi verso papà, il papà che mi aveva cresciuta e formata a modo suo in tutti questi anni, e pensai che, se mia mamma non era soddisfatta di me non importava, avevo reso fiero di me l'uomo che mi aveva cresciuto e che aveva creduto in me per tutto questo tempo. Senza rimorso mi girai ed uscii da quella stanza infernale dirigendomi al piano inferiore. 

Appena ebbi finito di scendere le scale a chiocciola, mi trovai una scena impensabile. 

- Vaffanculo darmi una mano no è? - Dissi rivolta a tutto l'esercito riunito a casa mia. 

Nel mio salone di casa c'era tutto il reparto speciale della CIA con al centro mio padre che sorrideva sornione. 

- Stavo per venire a vedere, ci hai messo tantissimo bambina mia! Ti aspettavo dieci minuti fa ti tendi conto? - 

- E per di più ti sei fatta disarmare! Dobbiamo ricominciare l'allenamento! - 

Alzai gli occhi al cielo, per il tono severo appena usato da quell'uomo così strambo. Mi lanciò Yuri che io presi al volo e rimisi al suo posto sulla spalla.  

- Vaffanculo - 
Ripetei divertita dalla situazione. 

- L'hai già detto, come sei ripetitiva!- 
Disse, anche lui divertito, dal nostro strano modo di comunicare. 

Mi venne in contro e mi strizzò le guance con una mano. 

- Ma come sei carina! -  
Affermò mentre faceva fare destra e sinistra alla mia faccia a suo piacimento, sotto il mio sguardo trucidatore (?). Tutta la folla nel mio salone, stava cercando di trattenere una risata ma, Niall, non ebbe la stessa accortezza e mi scoppiò a ridere in faccia. Con la sua risata contagiò tutto il reparto. Io mi limitavo a fissarli male, cercando di trattenere un sorriso. 

Per un momento avevo avuto paura di non rivederli più; con lo sguardo vagai per la sala alla ricerca degli altri quattro ragazzi, che trovai sorridermi con tenerezza, solo allora mi ricordai che papà mi stava ancora stritolando la faccia, dovevo apparire davvero buffa in effetti... Gli diedi uno schiaffo sulla mano, liberandomi, e facendolo scoppiare a ridere. 

Dopo tutte le risate, gli abbracci spacca ossa, ricevute da quelle cinque belve che erano i miei amici e tutti i sorrisi sinceri ricevuti dall'unità, era ora di tornare a casa... Mentre tutti si dirigevano nel Jet privato della CIA, mi lasciarono sola con la casa e tutti i cadaveri al suo interno.  Era impressionante, c'erano decine di corpi ammucchiati uno sopra all'altro ed il pavimento era ricoperto di sangue... Già, avevamo fatto un bel lavoro... Uno dei doveri del'organizzazione, era non lasciare trace, perciò uscii di casa dirigendomi nel garage per prendere delle taniche di benzina, sperando funzionassero ancora dopo gli anni passati; e mi diressi nuovamente verso casa, cosparsi tutto con quella sostanza puzzolente, mi diressi sull'uscio della porta e presi i fiammiferi, che mi avevano dato in precedenza, ne accesi uno e, senza dare un ulteriore sguardo alla villa, lo gettai dentro, facendo subito prendere fuoco a tutto. Alle mie spalle sentivo la casa della mia infanzia sparire lentamente, casa testimone di troppi orrori. Nel frattempo mi raggiunsero i ragazzi. 

- Ora ai tuoi già immensi reati, aggiungeranno anche Piromane - Mi provocò Zayn. 

- Vaffanculo- 
Controbattei io. 

- Ha ragione tuo padre a dire che sei ripetitiva, appena torniamo a casa ti prendo un vocabolario dei sinonimi- continuò imperterrito lui. 

Io ed il moro continuammo a lanciarci le solite frecciatine, con quel ragazzo riuscivo a punzecchiarmici in qualsiasi momento, era incredibile! Harry invece mi avvolse un braccio in torno al collo e mi strinse a se baciandomi la testa, gli sorrisi grata. Liam stava borbottando qualcosa del tipo "che spreco infiammare una casa del genere, io avrei pulito tutto. " Niall mangiava un panino sotto lo sguardo sconvolto di tutti e si giustificava con la frase - Che c'è? Il combattimento mi ha messo fame! - incredibile... E Louis, beh, Louis si stava divertendo ad evitare le crepe sull'asfalto... I soliti bambini che non cambieranno mai... Ma in fondo, li adoro così. 

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Capitolo 26
*** Epilogo 1 ***


ATTENZIONE: ricordo che l'ultimo capitolo è (ovviamente) quello precedente ma, avendolo solo modificato non è comparso come aggiornamento! Questo non è l'ultimo epilogo, ce ne sarà un altro per le più romantiche! Detto questo, al prossimo epilogo: l'ultimo :'( 

EPILOGO N.1


La mia risata gracchiante risuona nell'immensa collina su cui siamo seduti. 

- Si, mi ricordo... - ammetto. 

Qualche dolorino alla schiena comincia a farsi sentire. Dò una spallata a Harry seduto vicino a me. Stiamo ricordando i vecchi tempi, quando facevamo parte della CIA. E ci stiamo facendo un bel po' di risate. 

- Ormai siamo tutti acciaccati, non è stata una buona idea venire qui senza il materasso... - 

Lui ride alla mia affermazione. 

- Effettivamente... Ma per ricordare i vecchi tempi ne è valsa la pena - Sorride.  

Le fossette che l'hanno sempre caratterizzato sono ancora li, e creano un enorme contrasto con il suo viso, ormai tutto rugoso. 

- Sai, quando ti ho vista per la prima volta, sono rimasto come folgorato, eri di una bellezza immane. -

- Hey! Che vorresti dire? Non mi trovi forse più attraente? - 

Lui ride alla mia affermazione. Ed io, non riuscendo a trattenermi, mi unisco a lui. 

- Andiamo Amelia, ti sei vista stamattina allo specchio? Guardati, sei così decrepita che appena ti si guarda si diventa cechi! - ride. 

Mi metto una mano davanti alla bocca e spalanco gli occhi, fingendomi offesa. 

- Tu più tosto! I tuoi bellissimi ricci dove li hai lasciati? O forse, dovrei dire persi... Guardati, sei praticamente calvo! - 

Lui sbarrò gli occhi incredulo. 

- Oh, questo non lo dovevi dire! Comincia a correre che se ti acchiappo ti frego la dentiera! -

Io emetto un urletto strozzato vedendolo cominciare a contare i secondi. 

Scatto in piedi e comincio a correre, con una mano sulla schiena per cercare di alleviare il dolore... Anche una lumaca sarebbe più veloce di me... Ma noi, ci divertiamo a fare queste bambinate ancora oggi, dopo 64 anni. 

Arrivo di corsa davanti al portone di casa e comincio a suonare freneticamente il campanello, con la speranza che qualcuno mi apra. 

Il portone cigola leggermente mentre comincia ad aprirsi, mi guardo indietro e noto Harry avvicinarsi sempre più, svelta mi infilo dentro il portone per cercare di non farmi prendere, ma una massa informe di bambini mi viene addosso fermandomi. 

- Nonna! - gridano loro in coro. 

- Presa! - grida invece Il vecchio riccio. 

Mi divincolo dalla sua presa e corro verso le scale gridando:

- Non avrai mai la mia dentiera!! - affermo decisa senza guardarmi dietro.  

- Questo è da vedere! - ribatte invece lui, rincorrendomi. 

- Mamma! Harry! Che state facendo?  Avete 83 anni per la miseria! Se cascate vi ammazzate! - ci sgrida Claire, mia figlia. 

Non avrei mai pensato di avere figli ma, arrivati ad un certo punto del matrimonio, mi è venuto il desiderio di averne uno, il "problema" è che ne sono venuti fuori tre gemelli... Due femmine ed un maschio... Claire, Lucy, e Mark, un altro "problema" è che, a loro volta, hanno fatto dei figli, ed ora mi ritrovo sommersa da figli e nipoti ovunque. 

- Ma lui mi ruba la dentiera! - ribatto io, cercando di scagionarmi dalle accuse. 

- Ed io te la rubo lo stesso, è inutile che corri! Mi hai dato del pelato! - risponde Harry. 

- Ma tu sei pelato! - ribatto con un ghigno. 

- Basta smettetela! Andiamo a tavola che è pronto! - ci sgrida per l'ennesima vota Claire, senza però nascondere un sorrisetto divertito dalla situazione. 

I bambini corrono come una mandria di bufali, bisticciando per il posto al tavolo, i nostri figli camminano tranquilli chiacchierando tra loro e noi vecchietti, a passo di lumaca, ci dirigiamo a sedere. È il 24 dicembre, vigilia di natale e compleanno di Louis; siamo rimasti amici per tutti questi anni, stiamo invecchiando insieme... Fortuna che Lucy ha una mega villa a quattro piani, perché ogni anno siamo tantissimi! Cinque vecchietti decrepiti, con ognuno la propria famiglia, moglie/marito, figli e nipoti, insomma qui dentro è un inferno! Ma ci piace così, non cambieremo nulla della nostra vita, siamo senza rimpianti... 

Appena arriviamo al tavolo, vediamo che tutti hanno già preso i propri posti e ci stanno aspettando per mangiare, mi siedo vicino a mio marito e gli sorrido. 

- Litigato nuovamente con Harry? - mi chiede divertito. 

- Si, mi voleva rubare la dentiera! - lui ride sommessamente. 

- E lei mi ha detto che sono calvo! Vero amore che non sono calvo? -  dice rivolgendosi a Cara, sua moglie. Quella povera vecchietta ruota gli occhi al cielo. 

- No Harry, non sei calvo! - afferma per calmarlo. 

Lui sorride soddisfatto e mi rivolge una linguaccia. 

I "ragazzi" intanto ridono sotto i baffi. 

- Hey ex-mora! Io vedrei i miei di capelli! - afferma Zayn. Anche da vecchietto è rompipalle! 

- Io non sono calva - dico confusa. 

- Lo so, ma sei bianca, vero Harry? - 
Mi rivolge un sorrisino indisponente a cui io sgrano gli occhi. 

- Vaffanc - Josh, mio marito, mi tappa la bocca con la mano, impedendomi di dire la parolaccia davanti hai bambini. I miei figli ruotano gli occhi al cielo mentre, i figli dei vecchietti accanto a me, ridacchiano. 

- Pensa al tuo parrucchino Zay - 
Ribatto divertita. 

- Oh questo non dovevi dir - viene fermato da Perrie, la povera donna che ha deciso di sopportarlo a vita. 

- Ora basta, mangiamo! - dice lei. 

- E, a proposito, buon compleanno Lou! - dall'affermazione della vecchia bionda, proseguirono un coro di auguri, indirizzato al mangiacarote professionista. 

- E buon Natale a tutti!! - concludiamo, iniziando a mangiare. 

- C'è il bis vero? - 

- Niall!! - esclama Liam divertito. 

- Ma io ho fame... - ribatte. 

- Stai zitto e mangia nonno! - lo rimprovera la sua nipotina, Giada. 

- Uff.. Rompi scatole! -



ME! Fine 1a parte! Aggiorno presto con il secondo! 
Ps. Scusate per il ritardo con cui ho pubblicato, avevo finito internet cwc

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Capitolo 27
*** Fine :') ***


SPAZIO ME prima del capitolo: mi scuso per il ritardo ma questo capitolo non ne voleva sapere di uscire fuori dalla mia testolina! Scusate! Sotto al capitolo inizio con i ringraziamenti



ULTIMO PROLOGO

Apro lentamente gli occhi, percependo quel peso ormai familiare sulla mia pancia, abbasso lo sguardo, sorridendo come un ebete, lo faccio sempre più spesso ultimamente e devo seriamente smetterla. Il suo braccio mi circonda la vita con fare possessivo, come a voler dimostrare che io sono sua e, per quanto strano possa sembrare detto da me, mi piace terribilmente. Mi giro lentamente su un fianco, facendo attorcigliare ancor di più le lenzuola alle mie gambe nude. Guardo il perfetto ragazzo di fianco a me. Sono passati sei mesi dalla fine di tutto e dall'inizio della mia nuova vita. Sono sempre andata avanti con solo un'obbiettivo nella mente: la vendetta. Compiuta quella, non ho saputo che fare, mi sono sempre reputata una ragazza forte, all'apparenza senza sentimenti, la mia idea è cambiata da quando ho conosciuto quell'impiastro di ragazzo riccio. Davvero, ancora non riesco a capacitarmi del fatto di essermi innamorata di un tale deficiente. Dopo aver lasciato la CIA, mi sono chiusa in casa con il solo obbiettivo di dormire. Purtroppo, o per mia fortuna non saprei dirlo, il campanello è suonato proprio nel momento in cui stavo per sdraiarmi sul letto, pronta a godermi la mia "pensione". Quel decelebrato di un riccio era letteralmente attaccato al videocitofono, rompendomi l'anima. Appena ebbi aperto la porta, non mi diede neanche il tempo di aprire bocca, o alzare le mani per picchiarlo, che me lo ero trovato direttamente spalmato sulla mia bocca, baciandomi. 
Sorrido a quel ricordo.  Successivamente si è letteralmente trasferito a casa mia, e non mi dispiace affatto la cosa...  
Ritorno con la mente al presente. 

Comincio piano ad accarezzare quei ricci che tanto amo, perdendomi nel suo volto rilassato e senza preoccupazioni, anche lui ha lasciato la CIA, per me. Diceva che era troppo pericoloso e che, per avere una relazione stabile, bisogna essere presenti e senza problemi, se lui avesse continuato a fare l'agente ora non sarebbe qui con me, in questo letto, a casa mia... 
Appoggio i miei piedi nudi per terra, pronta ad alzarmi. Mi dirigo con calma verso la porta, raccattando da per terra la maglia di Harry, volata li qualche ora prima, in attimi di passione. La infilo, coprendo il mio corpo nudo, e mi avvio in cucina. 
Comincio a preparare la colazione, canticchiando Another one bites the dust dei Queen. Prendo un vassoio per portare su i pancakes ed il latte al cioccolato. Entro di soppiatto in camera, posando la colazione sul comodino. 

- Hey principessa sveglia - dico con tono dolce e canzonatorio al riccio, disteso a pancia in giu sul letto. 
Qualche suono di protesta esce dalle labbra piene dell'essere. 

- Bella addormentata? - dico ancora scuotendolo. 

- Stanotte non pensavi fossi femmina - dice lui, beandomi della bellissima vista dei suoi occhi, ancora assonnati e stanchi, ma con quel pizzico di malizia che ho sempre amato in lui. 

Faccio un sorriso sghembo, profondamente divertita dalla situazione. 

- Un punto per te Styles - gli concedo. 
Lui sorride, contento di aver vinto una delle nostre solite battute. Lentamente si alza, appoggiandosi alla spalliera del letto e facendo scivolate via il lenzuolo, permettendomi così di bearmi ancora della sua nudità. 

- Hai la bava alla bocca amore - dice lui ridendo, sorriso che svanisce subito appena mi metto a cavalcioni su di lui. 
Comincio lentamente a baciare il suo collo, percorrendo con le dita quel petto tonico e allenato; arrivo fino ad intrecciare le mani nei suoi ricci ribelli e stringerli delicatamente, con la bocca arrivo invece alle sue labbra, che comincio a baciare con foga facendo scivolare la mia lingua sul suo labbro inferiore, chiedendo l'accesso ad entrare, accesso che lui non mi nega... Le nostre lingue si intrecciano passionalmente come qualche ora fa. Le sue mani mi circondano il bacino, stringendomi a lui. Mi stacco lentamente e lo guardo negli occhi sorridendo.

- Io invece penso che tu abbia qualche problemino lì sotto. - sorrido sorniona, compiaciuta della reazione che esercito su di lui. 

- Problemino che risolverai vero? - mi chiede con voce roca e maliziosa, carica di aspettative. 

- No, si raffredda la colazione - rido alla sua espressione da cucciolo bastonato. 

Si sporge verso il comodino per prendere il vassoio per poi cominciare a mangiare contento. Ogni volta che lo vedo sorridere, mi si scalda il cuore, ogni suo sorriso è collegato al mio, e lo amo, lo amo così tanto... 
Accorgendosi del mio sguardo lussurioso su di lui, smette di mangiare e mi rivolge un sorriso a trentadue denti. Rido alla sua buffa faccia e gli schiocco un bacio sulla guancia, proprio sulle sue adorabili fossette.

 In quel momento il videocitofono comincia a suonare, suonare, suonare... Cazzo ma ci si sono attaccati sopra? 
Alzo gli occhi al cielo avendo già capito di chi si tratta, dò un ultimo bacio sulle labbra al riccio e scendo giù. 

- Porca puttana Lou ci siamo appena svegliati! - grido al castano dagli occhi azzurri. 

- Io l'avevo detto che si sarebbe arrabbiata! - controbatte Liam. 

- Finezza in persona - mi stuzzica il moro. 

- Sei sicura di essere una donna? Ne ho seri dubbi - continua imperterrito il pakistano. 

- Zayn, ti assicuro che più donna di così non si può - fa la sua entrata teatrale Harry, in boxer, ovviamente... 

Un coro di ululati si alza dalla piccola folla davanti alla porta. Alzo gli occhi al cielo rassegnata, bambini... 

- Allora, ci fai entrare o ci lasci fuori a morire di freddo? - il finto biondo sbuca fuori da sotto l'ascella di Louis, con le guance rosse ed un cappello lanoso con i pompon. 

- Certo Nialler, entrate - 

Mi sposto di lato alla porta per farli entrare, appena passa il pakistano accidentalmente il mio piede va a conoscere i suoi gioielli di famiglia, si accascia a terra con gli occhi sgranati. 

- Sei sicuro di essere ancora maschio? Ne ho seri dubbi - gli faccio l'occhiolino mentre mi incammino in cucina. 

- Stronza! - mi urla dietro, ancora sull'uscio della porta. Rido. 



La mattinata passa in fretta, tra risate e punzecchiate fra me e Zayn. Comincio a preparare il pranzo, cucino di tutto e di più, dal dolce al salato, per gioia di Niall e anche di Harry. Non ho mai cucinato così tanto in vita mia, ho voglia di tutto ed ho una fame da lupi. 

- È pronto! - urlo per farmi sentire fino in salone dove, come bambini di otto anni, i ragazzi giocano alla Play. 

- Arrivo! - risponde immediatamente l'Irlandese presentandosi poi vicino a me, tutto affamato. 

Gli scompiglio i capelli in un gesto affettuoso, prima non avrei mai fatto una cosa del genere; in sei mesi sono cambiata molto, la vicinanza di Harry mi ha addolcito parecchio... Della ragazza senza scrupoli che ero, rimane poco o niente. 

Chiedo al biondo di aiutarmi a preparare la tavola e, una volta apparecchiata, ci sediamo tutti a mangiare. 

Prendo una coscia di pollo dal vassoio e la metto nel piatto, pronta a mangiarla quando, all'improvviso, un conato di vomito mi fa correre in bagno. Piegata sulla tazza, espello dal mio stomaco tutto il cibo mangiato in precedenza. Sento dei passi veloci dietro di me, la porta sbattere e due grandi mani afferrarmi i capelli e accarezzarmi la schiena. Harry. 

- Hei, che hai? - mi chiede lui premuroso. 

- Mal di pancia, si nota? - bisbiglio ironica prima di essere interrotta da un altro conato. 

- Hai il ciclo? - è preoccupato, lo sento. 

- No - rispondo semplicemente, troppo debole per poter rispondere decentemen... NO?! Un pensiero si fa largo nel mio cervello, non ho il ciclo... 

- Harry? - chiedo esitante. 

- Dimmi - 

- Oggi che giorno è? - la mia voce è flebile, la mia mente sempre più sicura dell'idea avuta.

- Venti gennaio, perché? - in quel momento fanno irruzione i terremoti. 

- Hei Am, che hai? - 

- Tutto bene?! -

- Era l'ora che si rendesse conto che mangia come un maiale - 

Sorvolo sull'ultimo commento di Zayn che, in fondo ai suoi occhi, si può scorgere la preoccupazione che nutre nei miei confronti, e guardo Niall, che ancora non ha proferito parola, nell'ultimo periodo è diventato il mio migliore amico. Lui ha capito, ha capito a ciò che sto pensando. Sgrana gli occhi. Guardo Harry, ha l'aria confusa ma, conoscendolo, so che sta valutando QUELL'IPOTESI, mi guarda, guarda i ragazzi, ha la sua faccia da cucciolo indifeso, guarda di nuovo me. 

- È quello che sto pensando? - mi chiede con una vocina stridula. 

- Niall, vai - il biondo mi guarda, annuisce e schizza fuori dal bagno, destinazione: farmacia. 

La mia mente intanto valuta varie opzioni di come potreppe essere successo, quella che mi colpisce di più risale a due mesi fa...
Le immagini di quella giornata si impossessarono della mia mente. 

Stavo facendo le pulizie di casa, ero in camera nostra, mia e di Harry, erano passati quattro mesi da quando avevo lasciato la CIA, stavo svuotando il cestino della camera quando l'occhio mi cade su un preservativo, rotto... Era da una settimana che non lo facevamo, Harry era via per una breve missione, l'ultima della sua carriera d'agente. Impanicata lo chiamai e gli raccontai di ciò che avevo trovato. 

- Si sarà rotto mentre lo toglievo... Stai tranquilla, domani torno - così mi disse. 
Mannaggia a te Harry. 

Niall entra sbrigativo nel bagno, con un test di gravidanza tra le mani. Quanto tempo sono restata immobile? I tre ragazzi, ancora vicini a me ad aspettare il ritorno dell'Irlandese, sono seduti sul pavimento, tranne Zayn che mi guarda carico di aspettative. Harry invece, è abbracciato a me, le sue mani circondavano la mia pancia e la sua testa è tra i miei capelli, sul mio collo. 

Niall caccia via Zayn e Liam mentre Louis fa le storie, vuole essere il primo a sapere di diventare zio, alzo gli occhi al cielo. 
Rimaniamo solo io e Harry, immobili. 

- Ti serve una mano? - 
Annuisco semplicemente, troppo shoccata per aggiungere altro. 

- Qui dice che devi togliere il tappino blu, metterlo a testa in giù e farci pipì sopra, lo devi tenere per venti secondi e poi richiudi il tappuccio mettendolo orizzontalmente - 
Mi spiega leggendo il libretto d'istruzioni. 

- E poi? - 

- E poi aspettiamo cinque minuti. - 


Siamo tutti sul divano, ad aspettare l'esito, finalmente l'aggeggio infernale emana un "bip". Lo prendo con mani tremanti, non mi sono mai tremate le mani in tutti questi anni, neanche quando vedevo i miei amici morirmi davanti per colpa di qualche delinquente. Ed ora invece? Mi tremano le mani per un test di gravidanza, assurdo! 

- Non c'è la faccio! - esclamo. 

Zayn mi prende il test dalle mani, lo guarda, tira gli occhi al cielo corrugando le sopracciglia concentrato, sorride, guarda Liam, guarda me, guarda Harry... 

- Zayn dimmi quel fottuto risultato! - esclamo al limite della sopportazione. 

- Beh, amico - si rivolge ad Harry. 

- Ti sei dato veramente da fare! In cinta di due mesi! - 

Ora, fermiamo un attimo il tempo, prendiamoci un istante per analizzare la situazione...

Harry sorride felice, è contento... Mi bacia con trasposto per poi abbracciarmi di slancio. 

Louis urla, urla e corre per tutta casa. 

Liam mi sorride sincero, contento anche lui e esaltato alla prospettiva di avere un "nipotino". 

Zayn ha un sorriso da un orecchio all'altro, però continua a sfottermi dicendo di aver capito la causa del mio mondo di mangiare, a parer suo, da maiale. 

Niall ride, emanando una sferzata di gioia in tutta la casa. 

Ed io? Io sto semplicemente ferma a pensare: dovrò avere in casa un altro Styles?! O Mio Dio, andrò al manicomio, me lo sento. 

- Nascerà intorno al compleanno di Liam! - esclama Harry, abbracciando l'amico chiamato in causa. 

Ora dovrei chiamare mio padre...
Afferro esitante il telefono, componendo quel numero che ormai conosco a memoria. 

- Hei figlia! - esclama lui. 

- Ciao papà - 

- Tutto bene tesoro? - 

- Sonoincintadiduemesi - rispondi velocemente alla sua domanda. 

- Che? Amelia tutto bene? - 

- Papà... Ho detto che sonoincinta - 

- Amalia cazzo parla lentamente! - 

- HO DETTO CHE SONO IN CINTA! - 
Urlo esasperata. 
- ORA HAI CAPITO? - urlo ancora. 

- Osantocammello! Non ti invidio! Due Styles a casa! - ride
- È da matti! - 

Detto questo attacca, grazie papà, grazie mille per avermi tirato su di morale. Due Styles a casa, non ci posso credere, sarà un inferno...



*Piagnucola* 
È finita... La mia prima storia è terminata... O MAMMA MIA!!! 
Comincio subito con i ringraziamenti sennò comincio a sproloquiare e non concludo nulla, per prima cosa ringrazio le 37 persone che hanno messo la storia nelle preferite, le 56 nelle seguite e le 14 nelle ricordate, grazie, grazie di cuore, senza di voi non avrei mai concluso questa storia ❤️ . Un ringraziamento speciale va alle persone che hanno recensito, ovvero:

Dark_99 (grazie, con le tue recensioni fantastiche mi hai fatto ridere a crepa pelle, e appena ho tempo recensisco tutti i tuoi capitoli, ti voglio bene ❤️)
Artemisia246 (adoro le tue recensioni, grazie ❤️ )
wanderwallucri (grazie mille per le tue recensioni, mi hai tirato su di morale parecchie volte)
_Sono Un Panda_ ( beh sistah, ovviamente la tua finezza è sorprendente, ti adoro grazie ❤️)
SuperSavo ( Mi hai commosso, grazie ❤️)
JuliaChanny
Ali 1d forever
Love1_D
Zebe98
marevi tomlinson (ti adoro, ogni tua recensione è stata un sorriso, grazie ❤️)
stefi18_04
sisaaa
cricchetta97
chiara_noce (non so che dire, solo, grazie infinite❤️)
lovebyely
Justfree (sei sparita! Quando pubblichi la storia?)
Paolalovestyles
Crazy00
Choco_Styles
keke1D
tnklou
ramona_94
le righe di tomlinson (devo leggere la tua nuova storia ❤️)
Styles_iloveyou

Per non parlare elle ragazze che mi hanno messo tra le autrici preferite!
athazagorafobja
Dark_99
ErikaMandre98
Loveatfirstsight
ramona_94
Xnjall

Dato che sono un incapace non so taggare, spero di non aver sbagliato i nomi lol se mi sono scordata qualcuna, o non ho messo la parentesi con una "dedichina" è perché devo studiare, poi ricontrollo per bene... grazie davvero a tutte voi, siete stupende ❤️❤️

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