A Song For Every Moment

di saitou catcher
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Empty chairs at empty tables ***
Capitolo 2: *** Do you hear the people sing? ***
Capitolo 3: *** Stars ***
Capitolo 4: *** In my life/ Heart full of love ***
Capitolo 5: *** One day more ***
Capitolo 6: *** Lovely ladies ***
Capitolo 7: *** Red and black ***
Capitolo 8: *** A little fall of rain ***
Capitolo 9: *** Epilogue ***



Capitolo 1
*** Empty chairs at empty tables ***


Chapter one. Empty Chairs at Empty Tables

Parigi,1794

 

Nessuno sapeva o si ricordava a cosa era servito quell'edificio squadrato, che stava là, piantato nel mezzo di Parigi, come un parente vecchio lasciato in un ospizio. Dicevano tutti che era stato una caserma, perché vi erano stati trovati dei fucili, ma era disabitato da almeno cinque anni. La si rifugiavano gli accattoni quando pioveva, e i criminali quando gli serviva un ricovero per i loro sporchi affari.

Tuttavia, quel giorno, un uomo che non sembrava ne un accattone ne un criminale, era in piedi davanti al cancello arrugginito, su cui i licheni si arrampicavano come dita insidiose, considerando l'edificio con un'attenzione straordinaria. Teneva un robusto cavallo roano per la cavezza, e non sembrava curarsi delle raffiche di vento gelido, che gli soffiavano attorno, facendo roteare in cerchio le foglie secche che ingrombavano il cortile.

Era un'uomo che mostrava un'età tra i trenta e i quarant'anni, con un viso allungato dalla mascella decisa, e lunghi capelli neri che gli cadevano scomposti fino alle spalle. Aveva attorno alla bocca le rughette tipiche di chi sorride spesso, ma in quel momento le sue labbra erano una linea dritta e i suoi occhi castani avevano un'espressione di ardente concentrazione, come se stesse cercando di decidersi a fare qualcosa di cui non era convinto fino in fondo. Alla fine, scoutendo la testa e con un “Ah!” ringhiato che rivelava una personalità decisa e risoluta, si inoltrò verso il cancello tirandosi dietro il cavallo, che legò a una delle sbarre. Questi nitrì, fissando il suo padrone con un'occhiata interrogativa.

Non guardarmi così” sbottò Alain De Sassoins “Lo so anch'io che é una sciocchezza...”

Scuotendo nuovamente la testa, diede una spintarella al cancello. Il cigolio che produsse questo aprendosi, fece accaponare la pelle all'ex soldato, il quale si chiese nuovamente se stava facendo la cosa giusta. Ma era troppo tardi per i ripensamenti.

Entrò nel cortile, prima guardandosi cautamente attorno, poi a passo spedito. Si muoveva fra i corridoi e le stanze con sicurezza, ma man mano che si avvicinava alla sua destinazione il suo viso assumeva un'espressione sempre più incerta e la sua mano destra tormentava ossessivamente i lembi della sciarpa rossa che portava al collo.

Alla fine giunse in un piccolo corridoio che terminava con una porta socchiusa. Alain si avvicinò, con l'impressione di essere lì lì per rigettare il poco che aveva mangiato e posò la mano sulla maniglia. Posso ancora tornare indietro, si disse. Posso...

Abbassò la maniglia ed entrò.

Il tanfo di muffa che lo travolse gli fece salire le lacrime agli occhi: gli ci volle qualche secondo per riprendersi. Quando i conati di vomito furono cessati, si guardò intorno. La stanza doveva essere stata un dormitorio, a giudicare dalle dimensioni e dalle numerose brandine accostate alle pareti. Bottiglie di birra e pezzi di pane ammuffito facevano capolino un pò ovunque: le lenzuola, malamente ripiegate, sembravano potersi sgretolare solo a guardarle, sigari mezzi consumati e gavette unte erano lì a testimoniare la presenza dei loro proprietari. Al centro della stanza, campeggiava un tavolino attorniato da sedie, su cui faceva mostra di sè un vecchio mazzo di carte.

Alain avanzò lentamente e dopo essersi assicurato che la sedie più vicina reggesse il suo peso, vi si lasciò cadere di schianto. Il vuoto che sentiva da cinque anni, lì tra lo stomaco e la gola, tornava a riempirsi di dolore, di ricordi... e di rimpianti.

 

There's a grief that can't be spoken.”

 

Non sarei dovuto tornare, si disse Alain. E' stato un errore tremendo.

Eppure, quando Bernard gli aveva chiesto di raggiungerlo a Parigi, per parlargli di Oscar e Andrè( “Sto scrivendo un libro sulla Rivoluzione” aveva detto “e mi piacerebbe parlare anche di loro”), non aveva saputo resistere. Si era illuso che rievocando le vecchie memorie, avrebbe sconfitto il dolore che si portava dentro, il mostro silenzioso che da cinque anni lo divorava pezzo a pezzo. Ora si rendeva conto che non avrebbe mai potuto parlare di loro, mai più. E del resto, come avrebbe potuto riuscirci? Non era mai nemmeno andato a visitarne la tomba, per fingere con se stesso che non fossero morti. Che fossero da qualche parte, felici, lontano dai clamori del mondo...

 

There's a pain goes on and on.”

 

Diane. Mamma. Oscar. André.

Notti e notti intere passate a ripetersi quei nomi come una litania e ognuno di essi era una goccia di sangue che colava incadescente dal suo cuore, era un giorno in più vissuto alla giornata tentando di soffocare i ricordi e i rimpianti, e se avesse potuto, Alain avrebbe pianto, ma erano anni ormai che non aveva più lacrime.

 

Empty chairs at empty tables...”

 

Un tempo, seduti su quelle sedie abbandonate, c'erano stati i suoi compagni. Gente come lui, rozza e semplice, che si dannavano ogni giorno per sfamare la propria famiglia, con la disperazione negli occhi e il desiderio di rivalsa nel cuore.

A ben pensarci, non erano stati veri e propri amici. Erano stati più che altro camerati, gente con cui affogare la fatica del vivere nel bruciore dell'alcool, durante le notti fredde passate ai turni di guardia.

 

Now my friends are dead and gone.”

 

L'unico vero amico che avesse mai avuto l'aveva incontrato in una taverna, durante una serata di gozzoviglie. Era stato colpito da quell'uomo seduto in disparte, e l'aveva avvicinato senza troppo pensarci. Il suo nuovo amico parlava poco ma era un buon ascoltatore e Alain gli aveva confidato le proprie difficoltà, chiedendosi dentro di sè la ragione del tormento che intravedeva nello sguardo di quell'uomo. Alla fine, l'altro se n'era andato com'era venuto, lasciandogli sul tavolo i soldi per pagarsi la birra.

André, hai fatto proprio uno sproposito a morire prima di me” disse a voce alta al vuoto “Se a questo mondo c'era qualcuno che si meritava le felicità eri tu.”

E adesso lui era morto e non c'era nemmeno una bottiglia di birra in cui buttar via il dolore...

 

Here they talked of revolution...”

 

E poi c'era stata lei.

Oscar.

Oscar, quella donna severa, gelida, intransigente, di cui Alain aveva indovinato la debolezza nascosta, che si era guadagnata il rispetto dei suoi soldati a furia di gomitate e che alla fine li aveva guidati nella battaglia per la libertà. Oscar, che aveva dato via tutta una vita per amore dell'uomo che per anni l'aveva accompagnata,prottetta, amata.

 

Here it was they lit the flame...”

 

Era stato in quella stessa stanza che il loro Comandante aveva annunciato loro di essere la compagna di André Grandier e di voler lottare con lui e per lui a fianco del popolo.Alain ricordava con chiarezza le facce stupefatte ed entusiaste dei suoi commilitoni, la fiamma d'entusiasmo che gli era sbocciata nel petto...

 

Here they sang about tomorrow...”

 

Al di là dell' eccitazione per l'imminente battaglia, c'era stata anche la felicità sincera e cameratesca nei confronti del suo amico, che aveva finalmente realizzato il suo sogno d'amore.Mentre si preparavano per andare a Parigi, Alain aveva elevato con fervore un preghiera, perché almeno a quelle due creature smarrite fosse concesso di trovare la pace...

 

And tomorrow never came.”

 

Ed era bastato un solo proiettile.

Alain non riusciva a capacitarsene. Sarebbe bastato che il proiettile colpisse Andrè alla spalla o al braccio o che lo mancasse del tutto. Sarebbe bastato che colpisse lui. Se lui fosse morto, nessuno lo avrebbe pianto troppo a lungo. Invece no, era stato colpito Andrè, e adesso Alain era solo di fronte alla sua desolata e vuota esistenza.

 

From the table in the corner,

They could see a world reborn...”

 

Davanti ai loro occhi, mentre cavalcavano verso Parigi, si era srotolato un futuro diverso, un futuro in cui gli uomini sarebbero stati tutti uguali e il mondo un posto dominato da tre sole leggi: libertà, uguaglianza, fraternità. Un mondo giusto, un mondo rinato, un mondo del popolo!

 

And they rose with voices ringing...”

 

Non m'interessa di morire. L'importante é che crediate ai miei soldati!”

Questo aveva detto Oscar, fiera e sprezzante, minacciata da quella gente che desiderava con tuttu se stessa aiutare. E alla fine le avevano creduto. Oscar avrebbe potuto far credere che la Terra era piatta, se lo avesse voluto. Cavalcava tra il sibilo dei proiettili e le imprecazioni e lo volute di fumo provocate dagli spari, accompagnata dai ruggiti del popolo, bella e terribile come una dea della guerra.

 

I can hear them now!”

 

Sì, poteva ancora sentirli, Alain ,poteva sentire le incitazioni e le urla e i gemiti, poteva sentire la voce di Oscar che li spronava e quella di André, perso nel buio, che lo implorava di portarlo via...

 

The very words they had sung,

Became their last communion

at the lonely barricade at down.”

 

Amore e libertà. Erano state queste parole a guidare Oscar e André alla scelta di servire la Rivoluzione, e ed erano morti entrambi per tener fede fino alla fine a quegli ideali. Erano morti, e Alain aveva pianto per loro fino a non aver più voce.

 

Oh my friends, my friends, forgive me...”

 

Perdonatemi, pensò Alain. Perchè avrei potuto evitare tutto questo e non l'ho fatto. Sapevo dell'occhio di André. Avrei potuto salvarlo, avrei potuto salvarvi entrambi e invece non ho fatto niente...

 

That I live and you are gone...”

 

Dovevo essere io a morire, non voi. Che importava? Io ero solo. Ma voi vi amavate, di uno di quegli amori che fanno il mondo un posto migliore... io dovevo morire e invece sono ancora qui, a piangere e chiedere perdono...

 

There's a grief that can't be spoken.”

 

Alain chiuse gli occhi e si afferrò la testa, stringendo i capelli fino a farsi male, come per farne uscire il senso di colpa che racchiudeva. Un singhiozzo gli uscì dalle labbra e si morse le nocche con disperazione, fino a farle sanguinare.

 

There's a pain goes on and on.”

 

Il dolore per la loro morte non se ne sarebbe andato mai.Negli anni, si era attenuato fino a diventare sopportabile, ma a volte gli saltava alla gola come una bestia impazzita. Allora la sua anima si spaccava in mille pezzi e Alain si feriva per raccoglierne i cocci...

 

Phantom faces at the window...”

 

Alain riaprì gli occhi e per poco non cadde dalla sedia. Erano là. Oscar, André e tutti compagni che erano morti con loro in quella folle avventura, che alla fine si era rivelata solo una gigantesca e crudele beffa...

 

Phantom shadows on the floor...”

 

Oh mio Dio...” mormorò l'ex soldato, alzandosi come in un sogno.

Siete qui. Siete davvero qui. O forse sono solo impazzito io...” Si afferò nuovamente la testa e urlò, scagliando quel grido nel vuoto che lo attorniava, ma i fantasmi rimasero lì, a guardarlo...

 

Empty chairs at empty tables...”

 

Lasciatemi in pace... andatevene...andatevene...”

SI guardò nuovamente attorno, e il suo cuore parve spaccarsi nel momento in cui si vide nuovamente solo, circondato solo da tavoli e sedie.

 

...where my friends will meet no more.”

 

Dov'erano loro, mentre lui era lì a contorcersi e urlare? Potevano vederlo? O erano ormai ombre che camminavano solo nella sua mente?

 

Oh my friends, my friends, don't ask me...”

 

Siete morti per la Rivoluzione, pensò, mentre le gambe gi cedevano e crollava di schianto a terra. E ora la Rivoluzione non esiste più, é morta insieme a chi ha combattuto per essa...

 

What your sacrifice was for...”

 

Siete morti per la libertà. Ma la libertà che agognavamo vale davvero tutto questo sangue? La Francia valeva la vostra vita?

 

Alain si tirò lentamente su. Infilò la man nella tasca della giacca e che indossava e ne tirò fuori una logora rosa di stoffa bianca. Era stata Rosalie a dargliela. Gli aveva chiesto quale fosse il colore delle rose preferito da Oscar. “Non lo so” le aveva risposto lui “ ma so che André avrebbe risposto le rose bianche.”

 

 

Empty chairs at empty tables...”

 

Alain avanzò e posò la rosa sul tavolo.

Io vivo” disse ad alta voce, rivolto ai fantasmi nella stanza “Anche per voi.”

Poi si voltò e uscì a passi lenti senza voltarsi, mentre il vento faceva fremere i petali della rosa e gli richiudeva dolcemente la porta alle spalle.

 

...where my friends will sing no more.”

 

Buongiorno a tutti voi.

Dedico questo capitolo a Margherita, a mia sorella e a Lady Francois, la più entusiasta dei miei recensori.

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Capitolo 2
*** Do you hear the people sing? ***


Chapter two. Do You Hear The People Sing?

Parigi, 13 luglio 1789

 

Il cielo era terso e l'aria limpida. Il sole splendeva nel cielo, spandendo i suoi caldi raggi e, se qualcuno fosse arrivato a Parigi in quell'esatto momento, non avrebbe mai sospettato che la tempesta fosse in procinto di scoppiare, non in cielo, ma nei cuori e nella mente dei parigini, i quali presagivano che il loro momento era finalmente arrivato...

 

Do you hear the people sing?”

 

Il comandante dei Soldati della Guardia, Oscar François de Jarjayes, tirò le redini per fermare il proprio cavallo e trasse un profondo respiro. La musica che sentiva rieccheggiare nel cuore era nuovamente soffocata dal mormorio insistente dei dubbi, delle paure e delle incertezze...

Oscar?”

Al suono di quella dolce voce, la donna si voltò e subito la sua espressione tormentata fu rischiarata da un sorriso che splendeva di tutto l'amore del mondo. André Grandier, suo attendente, amico fidato e dalla notte scorsa anche compagno e amante, le era accanto e le aveva sfiorato delicatamente la schiena per distoglierla dalle sue riflessioni. Leggeva chiaramente sul viso di lei i dubbi che la tormentavano e avrebbe voluto poterli cancellare con la sua sola presenza.

Non voglio che tu faccia qualcosa di cui non sei convinta.”, disse.

Oscar aggrottò nuovamente le sopracciglia e scese da cavallo. Il suo compagno la imitò, parandolesi davanti

Sono convinta, André” lo rassicurò lei, scostandogli una ciocca di capelli dall'occhio “Non preoccuparti”. Poi lo guardò e aggiunse: “ Stammi vicino.”
Lui le strinse forte la mano “Fino alla fine”, promise.

 

Singing the song

of angry men?”

 

Nel momento in cui varcò la porta del dormitorio, sul volto dei suoi soldati era dipinto uno strano miscuglio serenità e diffidenza. Il giorno prima, avevano preso la loro decisione: si sarebbero uniti al popolo, del quale facevano parte, nella sua lotta, ma non sapevano cos'avrebbe fatto il loro Comandante e ciò li turbava alquanto, perché si erano abituati a seguirla e anche ad amarla, se pur a modo loro.

 

It is the music of the people

who will not be slaves again!”

Oscar comprendeva i loro sentimenti, perchè oramai erano anche i suoi. Comprendeva la loro sete di libertà, il loro desiderio di rinnovare un sistema ingiusto e il suo cuore cantava all'unisono con il loro, una melodia che sapeva di riscatto e di rivalsa, la melodia di un popolo in rivolta...

 

When the beating of your heart

Echoes the beating of the drums...”

 

A Parigi risuonavano insolenti i tamburi delle truppe straniere, ma il momento era ormai giunto. Tutti sapevano e attendevano.

Oscar guardò in faccia i suoi soldati. Lentamente e con commozione profonda, comunicò loro la sua scelta. Che

ormai era una di loro, perchè colui che amava, l'uomo a cui l'univa un legame più duraturo del tempo e più inesorabile della morte, lo era. Che se avessero voluto, li avrebbe guidati a Parigi e avrebbe combattuto al loro fianco. Alla fine tacque, sentendo in gola un nodo di lacrime, e voltandosi a mezzo sulla sedia, prese la mano di André e la strinse per darsi forza.

Comandante...”

Oscar e si girò e si vide davanti Alain, con il suo solito sorriso da schiaffi in faccia e la mano tesa.

Quand'è così...”le disse lui parlando lentamente “non c'è ragione che non siate ancora il nostro Comandante. Siete una di noi.” Le serrò con calore la mano “Benvenuta tra noi... e mi permetto di farvi anche le mie congratulazioni, Madame Grandier.”

Lei lo trafisse con'occhiata che si mutò subito in un sorriso e uscì per iniziare i preparativi.

 

There is a life about to start

When tomorrow comes!”

 

Nella stanza erano rimasti solo Alain e Andrè. Il primo guardò il secondo, poi, con un ruggito di gioia, gli saltò al collo.

Ce l'hai fatta!Ce l'hai fatta!Che fortuna schifosa che hai, André!”ridendo, lo strinse più forte “ E io non ho nemmeno le parole per dirti quanto sono contento!”

Nemmeno io.”fece André, con le lacrime agli occhi. Si fece serio. “Alain, credi che sarò felice?”

Alain allontanò di poco l'amico e lo fissò. “Lo sarai”, disse, con un tono di voce che esprimeva una fede incrollabile “Me le sento.”

 

Will you join in our crusade?”

 

Dobbiamo procurarci al più presto delle armi” fece Bernard. Ritto nel mezzo della chiesa che ospitava i loro conciliaboli rivoluzionari, guardava Robespierre dritto negli occhi. Questi annuì “Lo so”, disse “Ma non è questo il tuo compito, Bernard. Tu devi andare in strada e cercare di portare dalla nostra parte quante più persone possibili. Più siamo, meglio è. Hai capito?”

Il giornalista fece segno di sì.

Allora vai, corri. Non abbiamo molto tempo.”

 

Who will be strong and stand with me?”

 

Loro sono un esercito, noi siamo un popolo.” La voce di Bernard suonava bassa e suadente e riempiva lo spazio angusto della bettola. Gli occhi dei suoi ascoltatori brillavano. “ La giustizia é dalla nostra parte”, proseguì Bernard, fissando lo sguardo su ciascuno degli avventori, “ e la forza che abbiamo dentro non può essere sconfitta dalle pallottole. Allora, siete con me?”

Gli rispose un ruggito unanime di assenso.

 

Beyond the barricade,

is there a world you

long to see?”

 

Conquistarci la loro fiducia non sarà facile.” Oscar, ritta in piedi, con lo sguardo di un azzurro fiammeggiante e la voce metallica, riusciva a infondere nel petto dei soldati una determinazione ferrea e un fiducia assoluta in colei che li guidava. La donna camminava avanti e indietro, ma quel movimento non denotava incertezza, bensì la smania di agire, di gettarsi nella lotta. “Non dimenticate che fino a poco tempo fa servivamo il re. Ma in un modo o nell'altro ce la faremo.

Il mondo che vogliamo vedere merita qualunque sacrificio. Allora, siete con me?”

I soldati le risposero ad una voce sollevando i loro fucili...

 

Then join in the fight,

that will give you

the right to be free!”

 

Gli uomini della Guardia Metropolitana galoppavano verso Parigi. Nessuna incertezza, nessun ripensamento. Il loro posto era quello. Nella battaglia per la libertà.

 

Do you hear the

people sing?

Singing the song

of angry men?

It is the music of the people

who will not be slaves again!

When the beating of your heart

echoes the beating of the drums

There is a life about to start

when tomorrow comes!”

 

Il popolo cantava ad una voce, avanzando testardamente sotto il fuoco nemico, incurante dei proiettili e del sangue che iniziava a scorrere in rivoli sottili lungo le strade. I soldati del Royale Allemande ripiegavano confusamente, incapaci di tener testa a quella massa furibonda, che pareva accrescersi di minuto in minuto...

 

Will you give all you can give

so that our banner may advance?”

 

Non mi aspettavo di trovarti qui” fece Bernard, guardando Andrè, il quale non ricambiava l'occhiata.

Una volta mi hai detto che, a dispetto delle tue idee, il tuo compito era un altro...”

E' ancora così”, replicò bruscamente André, sollevando finalmente gli occhi in quelli del giornalista.

Che gli sorrise. “Me lo aspettavo. Sono contento che tu sia qui.”

 

Some will fall and some will live,

Will you stand up and take your chance?”

Alain si lasciò sfuggire una risata, mentre dava il suo fucile sul cranio di un soldato tedesco. La risata era dovuta all'essersi reso che non sapeva se avrebbe visto l'alba dell'indomani, o anche il tramonto di oggi, se é per questo. Stranamente, trovava la cosa divertente. E poi, pensò incupendosi, ne valeva la pena. Forse

era finalmente arrivata la sua possibilità...

 

The blood of the martyrs

will water the meadows of France!”

 

A centinaia erano caduti e i loro volti irrigiditi erano rivolti al cielo, fermi in un'espressione di feroce determinazione. Coloro che ancora si reggevano in piedi continuavano la lotta. Non soltanto per se stessi. Lottavano per coloro che non erano più e coloro che non erano ancora. E da cento, mille petti si levò lo stesso clamore...

 

Do you hear the

people sing?

Singing the song

of angry men?

It is the music of the people

who will not be slaves again!

When the beating of your heart

echoes the beating of the drums

there is a life about to start

when tomorrow comes!”

 

Eccomi finalmente col secondo capitolo. Penso che come accostamento, questo fosse quasi scontato

Un grazie infinito a coloro che recensiranno.

Questo capitolo é dedicato a Marghe, a mia sorella Saitou e a Lady Françoise.

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Capitolo 3
*** Stars ***


Chapter three. Stars

Casa de Jarjayes

 

Aveva smesso da poco di piovere, e l'erba gocciante rugiada emanava un fresco profumo che sembrava poter conciliare l'animo con la natura. Ma per la donna dai capelli biondi, che in quel momento entrava nel vestibolo a grandi passi, non esisteva nulla di tutto questo.

Era torva, e il suo volto dai lineamenti cesellati, solitamente così freddo e calmo, era contratto in un'espressione di collera mal trattenuta, che sembrava turbinare appena sotto la superficie del viso. Si era tolta il mantello con un gesto stizzito, gettandolo al suo compagno, il quale era sembrato vagamente sorpreso da quello scoppio inaspettato.

Qualcosa non va, Oscar?” le domandò dolcemente.

Qualcosa non va?” lo scimmiottò lei, voltandosi con un movimento improvviso e quasi sbattendogli in faccia i capelli “Come fai a chiedermi se qualcosa non va, André? Ci é sfuggito di nuovo!” Una parte di lei era consapevole di starsi comportando in modo infantile, ma era così arrabbiate che non le importava affatto. “Quel dannato Cavaliere Nero! Cos'è, la quarta o quinta volta che ce lo facciamo scappare?”

In realtà era la settima, ma André ritenne più saggio non farglielo notare.

Io vado di sopra, in camera mia” disse Oscar, voltandogli le spalle “Dì a Nanny che non voglio la cena e non voglio essere disturbata.”

Salì le scale che portavano al suo appartamento in fretta, saltando i gradini, quasi le bruciassero sotto i piedi. Una volta arrivata, si chiuse la porta con un tonfo alle spalle. I suoi occhi si abituarono presto all'oscurità, distinguendo il profilo del letto a baldacchino e della semplice scrivania, che costituivano tutto il mobilio di quella stanza.

La rabbia che fino a quel momento era riuscita a soffocare tornava a farsi largo, chiudendole la gola, tanto che dovette slacciare i primi bottoni dell'uniforme perché le sembrava di non respirare.

Maledizione!” urlò contro l'oscurità, e sferrò un pugno alla colonna del letto. Il dolore acuto che questo le provocò le fece provare una cupa soddisfazione, quasi quella fosse una punizione dovuta per la sua incapacità.

Aprì la porta finestra che dava sul balcone e uscì, con gli occhi fissi al cielo. Le stelle scintillavano pacatamente, e già quello bastava a darle un senso di completezza, di pace e di solidità. Aveva sempre amato le stelle.

 

There, out in the darkness...”

 

Il suo rapporto col buio era sempre stato ambiguo. Da una parte lo temeva, dall'altra l'oscurità le sembrava l'unico rifugio a cui ricorrere quando i pensieri si affollavano nella testa minacciando di farla scoppiare.

Ma c'era chi, a differenza di lei, aveva fatto del buio il suo più fedele alleato.

 

A fugitive running...”

 

Il Cavaliere Nero.

Oscar serrò la mascella, facendo scricchiolare i denti. Non sapeva chi fosse quell'uomo, non sapeva chi si nascondesse sotto la maschera, e forse proprio per questo non riusciva a catturarlo. C'erano volte in cui si chiedeva come dovesse essere vivere in quel modo, sempre in fuga, sempre braccato...

 

Fallen from God...

Fallen from Grace.”

 

Chiunque fosse, era sicuramente un disgraziato, qualcuno che tentava di farsi strada nella vita con quei furti meschini. O almeno, era questo che pensava, quasi per darsi una scusa, perché l'istinto spesso le diceva il contrario.

 

God, be my witness...”

 

La donna alzò gli occhi al cielo, quasi tentasse di vedere quel Dio di cui invocava l'aiuto e che certe volte le sembrava così lontano.

 

I never shall yield...”

 

E come avrebbe potuto riposare, con quella smania che le si agitava nel petto, quella frenesia di agire che le incendiava le vene e certe volte la faceva rigirare nel letto la notte?

 

Till we come face to face.

Till we come face to face.”

Oscar chiuse gli occhi, e sentì in bocca il retrogusto di una gioia fredda e amara, avvertì un'eco del senso di trionfo che l'avrebbe esalatata nel momento in cui avesse strappato la maschera da quel volto e guardato il suo nemico negli occhi.

 

He knows his way in the dark...”

 

Una parte di lei provava un'ammirazione involontaria per quel ladro, per la sua audacia e per come riusciva a muoversi in un mondo che evidentemente non era il suo.

Provava ammirazione per come riusciva sempre a sfuggirle, confondendosi con le ombre, quasi fosse lui stesso un'ombra...

 

Mine is the way of the Lord.”

 

C'erano momenti, come quella sera, in cui Oscar sentiva la convinzione infallibile di essere nel giusto. Non sapeva da dove venisse, a cosa fosse dovuta:ma quella soddisfazione quasi feroce le piaceva, perché placava almeno in parte i dubbi e i contrasti che erano la sua esistenza.

 

And those who follow

the path of the righteous

shall have their reward...”

 

Dalle prediche che aveva sentito da bambina, sembrava che il bene e il male fossero qualcosa di perfettamente distinto, e sebbene avesse imparato a sue spese che le cose non stavano così, certe volte ragionava ancora in quel modo.

 

And if they fall

as Lucifer fell,

the flames,

the sword!”

 

Era una frase che suo padre le aveva detto tanto tempo prima, quando nell'oscurità austera del suo ufficio la istruiva su quali fossero i suoi doveri e i suoi divieti. Oscar lo ascoltava affascinata, sprofondata in quella sedia coi braccioli, troppo grande per lei, mentre il generale percorreva lo studio a grandi passi, e la sua voce tuonante si alzava e si abbassava con fervore.

 

Stars, in your multitudes...”

 

Oscar si liberò con uno scatto della testa dalla rete dei ricordi, e alzò nuovamente lo sguardo verso il cielo stellato. Il suo cuore palpitò, mentre la pace che il luccichio sereno delle stelle riusciva sempre a infonderle tornava ad avvolgerla dolcemente...

 

Scarce to be counted...”

 

Moltiplicherò la tua discendenza come le stelle nel cielo...”*

Quanto di esse occupavano il firmamento? Solo a pensarci le girava la testa e avvertiva schiacciante tutta la propria piccolezza, la propria precarietà in confronto a quegli esseri eterni, innumerabili e immutabili...

 

Filling the darkness.”

 

L'ombra non sarebbe stata sopportabile, pensò Oscar, senza gli astri. Sarebbe stata un vuoto immenso e vertiginoso in cui gli uomini avrebbero solo potuto perdersi.

 

With order and light...”

 

Secondo suo padre, era la monarchia il faro a cui il popolo doveva rivolgersi, l'incarnazione di tutto ciò che c'era di giusto e corretto nel mondo. Lei non condivideva del tutto quest'opinione, ma sentiva il bisogno di un punto di riferimento, di una luce che le facesse da guida...

 

You are the sentinels...

Silent and sure.”

 

Le stelle sembravano le guardiane della notte e da bambina credeva che ci fosse una stella nata apposta per lei, per vegliare sul suo destino.

 

Keeping watch in the night.

Keeping watch in the night.”

 

Le stelle potevano vedere tutto e ciò che la notte nascondeva agli uomini loro lo conoscevano, e Oscar avrebbe tanto voluto che potessero parlare, per rivelarle dove si nascondeva la sua nemesi.

 

You know your place

in the sky...”

 

A differenza sua, che si sentiva sempre fuori posto, che da una vita si domandava se ci fosse un luogo dove essere se stessa, ma come poteva trovarlo se non sapeva nemmeno qual'era la vera se stessa?

 

You hold your course

and your aim...”

 

Chissà qual'è il mio vero scopo, riflettè Oscar meditabonda, appoggiandosi al cornicione. Se davvero ne ho uno...

In quel momento sapeva quale fosse il suo ultimo fine: catturare e smascherare il Cavaliere Nero. Non la soddisfaceva pienamente, ma era meglio di niente...

 

And each in your season

returns and returns...”

 

Gli astri c'erano da sempre e ci sarebbero sempre stati. Lei invece, e tutti quelli come lei, erano destinati a scomparire presto, spazzati via come polvere al primo soffio di vento...

 

And is always

the same.”

 

Le stelle sarebbero rimaste sempre com'erano in questo momento. Gli uomini invece erano destinati a cambiare, a volte in meglio, a volte in peggio, ma erano pochi quelli che avevano la fortuna... o la sfortuna... di rimanere sempre uguali a se stessi.

 

And if you fall

as Lucifer fell,

you'll fall

in flames!”

 

Ricordati, Oscar” le aveva detto suo padre, quel giorno lontano. “Devi essere severo con gli altri e ancor di più con te stesso. Non devi mai permetterti di deviare dalla retta via... mai!”

 

And so it must be!”

 

L'esaltazione crudele tornò a farsi largo in lei, fredda e metallica, e Oscar pensò tra sè che il generale aveva ragione, che mai avrebbe potuto concedersi di sbagliare,perché questo era ciò che ci si aspettava da lei e lei non sarebbe mai venuta meno al proprio dovere.

 

For so it is written

on the doorway to

Paradise,

That those who falter

and those who fall

must pay the price.”

 

Non devi permetterti di sbagliare, figlio mio, perché per ogni errore c'è un prezzo... un prezzo che prima o poi dovrai pagare... mentre per il tuo dovere un giorno avrai la ricompensa.”

Questo aveva detto il generale, guardandola dritto negli occhi e ora quelle parole le balzavano di nuovo alla mente, stampandolesi nel cervello in tutta la loro forza.

 

Lord, let me find him...”

 

Oscar alzò gli occhi alla volta stellata. Avrebbe catturato il Cavaliere Nero, perché era giusto così. Perchè era il suo dovere.

 

That I may see him

safe behind bars!”

 

E quando l'avesse visto imprigionato, il fuoco che non le dava pace si sarebbe finalmente placato.

 

I will never rest,

till then,

this I swear!”

 

Oscar si voltò e rientrò nella stanza, mentre le stelle sopra di lei parevano scintillare più intensamente, quasi fossero testimoni del suo giuramento.

This I swear by the stars!”

 

Buongiorno a tutti voi, ed eccovi il terzo capitolo.

In realtà il personaggio di Lady Oscar che nella mia delirante immaginazione malata ho sempre accostato a Javert è appunto il generale de Jarjayes, ma questa canzone con lui non ci stava.

Un grazie a coloro che mi seguono, in particolare Marghe, Saitou e Lady Françoise.

Catcher

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** In my life/ Heart full of love ***


Chapter four. In my life/ Heart Full of Love

Petite Trianon

Fersen

Oscar

Maria Antonietta

 

Quella sera,non c'era nessuno, nel giardino del Petite Trianon, che potesse accorgersi della presenza di due figure, che si facevano largo furtivamente attraverso la vegetazione, guardandosi continuamente alle spalle, per controllare che qualcuno li seguisse. Quello dei due che camminava avanti era un uomo, dai lineamenti cesellati e nobili, degni di una statua greca, e attraversati de fremiti d'eccitazione, avvolto in un lungo mantello scuro per proteggersi dall'aria fresca della notte. Una donna, vestita con l'uniforme rossa delle Guardie Reali, dai lunghi capelli biondi e con un braccio al collo, lo seguiva con più calma. Il suo volto era cupo e il suo respiro ansimante non sembrava dovuto all'affanno della corsa.

 

In my life,

she has burst

like the music of angels,

the light of the sun.

And my life seems to stop

as if something is over

and something has scarcely begun.”

 

Mentre si avvicinava lentamente al padiglione, dove lei

lo aspettava, il conte svedese Hans Axel di Fersen lasciò che la sua mente prendesse a vagare, dipingendo con colori vivaci la scena del loro primo incontro. L'aveva vista per la prima volta in un ballo mascherato all'Opera, e l'aveva notata subito, così pura e fragile, eppure maestosa come una dea, che spiccava in mezzo alle altre dame come una colomba in mezzo auno stormo di cornacchie...*

Oscar...” fece, voltandosi verso la compagna.

 

You are the friend

who has brought me here.

Thank to you,

I am one with the Gods

and Heaven is near!

And I soar trough a world

that is new,

that is free.”

 

Sì, Fersen?” disse lei, arrivandogli accanto.

Il conte svedese le posò una mano sulla spalla.

Io... non so davvero come ringraziarvi.”

Non dovete” stridette lei, bruscamente; si fece indietro, sottraendosi alla mano dell'altro. L'ombra densa che li circondava impediva allo svedese di vedere la luce cupa dei suoi occhi e il modo in cui serrava la mascella.

 

Every word that he says

is a dagger in me.”

 

Andate.” Si sforzò di sorridere e lo spinse avanti dolcemente. “Lei vi starà aspettando.”

Lo osservò sparire nell'oscurità, verso la luce appena accennata del padiglione, e la sua maschera d'improvviso cadde. Si appoggiò contro un albero, trovando quasi sollievo nello sfregare della corteccia ruvida contro la fronte.

 

In my life,

there's been no one

like him anywhere.

Anywhere... where he is.”

 

Oscar non sapeva a cosa fosse dovuto tutto questo, da dove venisse il fuoco che le bruciava il cuore ogni volta che gli occhi caldi dello svedese incrociavano i suoi e ogni volta che lui la sfiorava, seppur inavvertitamente. Non aveva mai provato nulla di simile per nessuno... e lui non avrebbe mai provato nulla di simile per lei.

 

If he asked... I'd be his.”

 

Ma non gliel'avrebbe chiesto mai.

Spinta da un impulso misterioso, Oscar si staccò dal tronco e si inoltrò verso il padiglione. Rimase immobile a osservare, sentendo il suono del suo cuore ferito rimbombare nel silenzio assordante.

 

In my life,

there is someone

who touches my life.”

 

Fersen assaporò ogni passo verso la luce nascosta, godendo al pensiero che a breve l'avrebbe avuta lì con lui, che almeno per poche ore non ci sarebbe stato nulla a separarli.

 

Oscar, sempre nascosta, sentì l'istinto di corrergli dietro, di trattenerlo, con una qualunque scusa...

 

Waiting near.”

 

Fersen scostò il velo leggero che costituiva l'ingresso del padiglione.

 

Waiting here.”

 

Oscar rimase in disparte, torturando con le unghie la corteccia dell'albero a cui si appoggiava.

 

A heart full of love...”

 

Ricoradava come fosse appena avvenuto il giorno in cui l'aveva incontrata. Le si era avvicinato, attratto da quegli occhi che splendevano come gioielli. La maschera che indossava nascondeva solo parzialmente il suo volto di bambina, con le guance colorite dall'eccitazione...

 

A heart full of song.”

Era scomparso tutto: tutto, eccetto loro e la musica. La musica che si muoveva assieme a loro, e li cullava, e danzavano ridendo, leggeri come piume...

 

I'm doing everything all wrong.

Oh God, for shame,

I do not even know your name.

Dear Mademoiselle,

won't you say?

Will you tell?”

 

E alla fine l'aveva scoperto il suo nome, anche se non era stata lei a rivelarglielo. E che nome! Nientemeno che Maria Antonietta d'Austria, regina di Francia. Ma ormai era troppo tardi, il seme era stato gettato...

 

A heart full of love...”

 

Maria Antonietta d'Austria, regina di Francia, rabbrividì, pensando che avrebbe dovuto coprirsi di più dal freddo, e si strinse addosso lo scialle. Priva degli ornamenti e dei gioielli che ostentava a corte, coi capelli sciolti su cui la luce della lampada gettava riflessi d'oro, sembrava una bambina. Avvertì un rumore, e trasalendo si volse.

Lui era lì.

Si gettò fra le sue braccia, lui la strinse a sè e le loro bocche si cercarono in un bacio intenso e disperato. Fersen era stato con molte donne, ma nessuna di loro lo aveva mai emozionato come sentire il corpo esile di lei stringersi al suo e sentire di poterla proteggere, da se stessa, dalla corte, dal mondo.

 

No fear, no regret.”

 

E insieme a lui, Maria Antonietta si sentiva davvero al sicuro. Finché loro erano insieme, nulla di male poteva accaderle.

 

I don't know what to say.”

 

Il conte si staccò da lei e si portò la sua mano alle labbra, baciandola. “Mia regina” sussurrò “non ho parole per esprimere la mia gioia qui con voi...”

 

Then make no sound.”

 

Non voglio che parliate, non ce n'è bisogno” disse lei estatica. “ E' già abbastanza che siate qui con me...”

Tornarono a serrarsi l'uno contro l'altro e le loro bocche si unirono teneramente.

 

I am lost.”

 

Nulla importava, quando era con lei. Fersen aveva l'impressione di perdersi, ma non gli dispiaceva affatto.

 

I am found.”

 

Nel suo abbraccio, lei ritrovava il calore della sua infanzia, il sapore di una libertà ormai perduta. Nel suo calore, ritrovava se stessa...

 

He was never mine

to lose.

Why regret what

cannot be?

These are words

he'll never say.

Not to me.

Not for me.”

 

Dal suo nascondiglio, Oscar, non vista, vedeva tutto.

Chiuse gli occhi e nascose il viso contro l'albero, mentre calde lacrime le rigavano il viso, giù fino al collo. Sentiva il suo cuore sanguinare ad ogni parola, esplodere di sofferenza ad ogni bacio.

Non sarebbe comunque mai stato tuo,le sussurrava una malefica vocina.

Ma questo non rendeva tutto meno straziante.

 

His heart full of love...

He will never feel this way.”

 

Era troppo. Voltò le spalle al padiglione e prese a correre attraverso il braccino, ignorando il dolore al braccio rotto.

Nella notte, sentiva arrivarle qualche stralcio di quel canto d'amore.

 

Questo capitolo è stato un po' ostico da scrivere, perché riguarda una coppia che non ho mai apprezzato molto:Fersen e Maria Antonietta. Io questa canzone ce la vedevo particolarmente bene per Bernard e Rosalie, ma non c'era il terzo incomodo, quindi per amor di analogia mi sono dovuta adattare.

Ho tagliato parte della canzone, fra cui ovviamente il pezzo “my name is Marius Pontmercy” “and I'm Cosette.”

Dedico il capitolo a Marghe, a Saitou e a Lady Françoise.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** One day more ***


Chapter five. One Day More

Parigi, 12 luglio 1789

Personaggi in ordine di apparizione

Alain-Jean Valjean

Oscar e André-Marius e Cosette

Diane-Eponine

Bernard-Enjolras

Generale De Jarjayes-Javert

Truffatori-Thenardier

Popolo

Quando cantano più persone

 

L'aria era limpida e il cielo sereno. Era appena l'alba e Alain de Sassoins era alla finestra, osservando senza vederlo veramente lo spettacolo del sole nascente, che immergeva tutto nell'oro.

 

 

One day more...”

 

Mancava solo un giorno. Lo sentiva.

Alain di solito dormiva come un sasso, ma quel giorno la smania che sentiva vibrare nell'aria da qualche tempo si era come intensificata e lui non era riuscito a rimanere disteso senza far niente. Un giorno ancora... e il mondo come lo conoscevano sarebbe finito.

 

Another day, another destiny...

This never ending road to Calvary...”

 

Dopo quel giorno, sarebbe cambiato tutto. O almeno, lui lo sperava. Ma presagiva con altrettanta chiarezza che quel mutamento non sarebbe stato indolore, come un'amputazione dolorosa ma necessaria...

 

These men

who seem to know

my crime

will surely come

a second time...

One day more!”

 

Del resto, era anche ora, si disse, grattandosi con aria distratta il ciuffo che gli ombreggiava la fronte. Doveva pur finire un tempo in cui semplici soldati erano costretti a compiere crimini per non morir di fame e in cui la miseria trasformava brave persone in mostri...

 

I did not live until today...”

 

Nell'oscurità della stanza, Andrè non vedeva nulla. Non avrebbe visto molto nemmeno se ci fosse stata la luce, in effetti... era rimasto sveglio tutta la notte,a contemplarla, mentre dormiva al suo fianco. Aveva un'aria così felice, quando dormiva, come se nessun male potesse sfiorarla...

 

How can I live when we are parted?”

 

Le scostò dolcemente un ciuffo biondo dalla guancia sudata, e la prima stilla di tormento s'insinuò nella gioia perfetta di quella notte. Come poteva starle accanto, accarrezzarla, guardarla dormire, sapendo che forse tutto questo gli sarebbe stato strappato tra poco?

 

One day more!”

 

Alain si lasciò sfuggire in sorriso che accese di una gioia inquietante i suoi lineamenti marcati. Ancora un giorno, e tutti avrebbero dovuto prendere posizione...

 

Tomorrow you'll be worlds away...”

 

Sentendo le sue dita su di sè, Oscar riaprì gli occhi. Incontrò il suo sguardo e si tese a baciarlo, sforzandosi di sorridergli, ma l'angoscia che lesse sul suo viso si espanse anche a lei, come una patina gelida e viscida sulla pelle.

 

And yet with you my world has started!”

 

Non voleva perdere l'amore dopo averlo appena trovato, si disse fra sè. Non avrebbero permesso a nessuno di strappar loro la felicità che avevano atteso così a lungo.

A nessuno.

Andrè vide la determinazione negli occhi di lei, e senti l'amore che li legava scintillare e vibrare nelle penombra del mattino.

 

One more day all on my own.”

 

Diane era accasciata nella sua stanza, sentendo a malapena i suoni concitati che provenivano dalla finestra aperta sulla strada. Indossava il suo vestito da sposa,la cui gonna le si allargava attorno come una grottesca aureola, e un velo bianco trattenuto da una coroncina di fiori. Ma a fare da contrasto alla purezza e alla castità di quell'immagine c'era l'espressione folle e disperata sul suo dolce viso, mentre riduceva metodicamente a strisce un lenzuolo.

 

Will we ever meet again?”

 

Oscar e Andrè si rivestirono in silenzio, senza guardarsi negli occhi, ma non era un silenzio imbarazzato o gelido. Erano entrambi intenti a meditare, a cercare una via nel mare tumultuoso che il futuro gli spalancava davanti.

 

One more day with him not caring.”

 

Perdonami, mamma. Perdonami, Alain. Ma non posso fare diversamente.

Diane smise per un attimo di lacerare il lenzuolo e guardò fisso avanti a sè. Calde lacrime le rigarono le guance, mentre la visione della sua vita desolata l'assaliva in tutto il suo orrore.

Sola, sempre sola. Non ce la faccio. Non ce la faccio a sopportarlo. E' troppo per me.

 

I was born to be with you!”

 

Quando furono entrambi pronti, Oscar si piazzò di fronte ad André e gli circondò il collo con le braccia, alzandosi sulle punte dei piedi per guardarlo negli occhi. Quando i loro sguardi s'incontrarono, sentirono nuovamente quel senso di pace e completezza che li aveva cullati tutta la notte.

In qualche modo riusciremo, André” disse lei. “ In qualche modo riusciremo. Insieme.”

Lui la baciò, ed era la risposta di cui lei aveva bisogno.

 

What a life I might have known.”

 

Diane iniziò ad annodare le strisce per formare un cappio. Le sue mani lavoravano in modo meccanico, la sua mente era ormai andata, persa nelle sue riflessioni e nel suo dolore.

Tu eri tutto quello che potevo desiderare. Eri gentile e bello e buono. Eri il sole nel grigiore della mia vita. E allora perché te ne sei andato? Perché farmi conoscere un'altra via, una via che non potrò mai percorrere?

Come posso tornare nell'ombra, dopo aver visto la luce?

 

And I swear I will be true!”

 

Le loro labbra rimasero unite a lungo prima che, con un sospiro di rimpianto, si decidessero a staccarle. André avrebbe voluto dire qualcosa, qualunque cosa, e contemporaneamente percepiva che non c'era bisogno di parole. Semplicemente, si appartenevano. Ora e per sempre.

 

But he never saw me there!”

 

Diane finì di intrecciare il cappio e si alzò. Mentre montava sullo sgebello vicino alla finestra, le venne in mente Alain, il suo caro, dolce Alain, tutte le volte che avevano riso insieme e si erano rincorsi per i vicoli sporchi di Parigi, tutte le volte che piangendo sul suo petto si era consolata di un qualche dolore infantile. Per un attimo, fu tentata di desistere. Ma il dolore fu più forte.

Alain, Alain, quando lo verrai a sapere, non pensare che sia stata colpa tua, non pensare che avresti potuto salvarmi. Non pensare che non ti abbia voluto bene. Te ne ho voluto, e tanto. Ma non posso vivere così.

Diane respinse con un calcio lo sgabello, la corda prese a girare su stessa e la vista le si appannò e anche mentre lottava per respirare pensò ad Alain e aveva ancora il suo volto davanti agli occhi quando tutto divenne nero.

 

One more day before the storm!”

 

Bernard percorreva in fretta i sordidi vicoli della città, fermandosi solo di tanto per scambiare qualche parola coi cittadini accalcati agli incroci. I suoi occhi brillavano per l'esaltazione. Finalmente ciò per cui stavano lottando da tanto tempo era sul punto di realizzarsi.

 

Do I follow where she goes?”

 

Non sapeva cos'avrebbe fatto Oscar, una volta arrivata in caserma. Poteva darsi che decidesse di schierarsi con lui come anche dalla parte dei nobili, fra cui era cresciuta. E in tal caso, cos'avrebbe fatto lui, Andrè? A chi sarebbe stato fedele? Al suo amore o ai suoi ideali?

 

At the barricades of freedom!”

 

Il giorno é giunto, Robespierre” disse Bernard senza preamboli, entrando nella chiesa, loro abituale luogo di ritrovo.

Robespierre fissò sul giornalista il suo sguardo gelido, nelle cui profondità si intravedeva ardere un fuoco inestingubile... e pericoloso.

Sì” disse infine. “Lo credo anch'io.”

 

Shall I join my brothers there?”

 

La cavalcata verso Parigi fu una tortura, ma Andrè non ne fece parola con Oscar. Non voleva credere che lei sarebbe potuta schierarsi dalla parte opposta alla sua, ma quell'idea molesta non lo voleva lasciare, e s'insinuava fra i suoi pensieri ogni volta che guardava Oscar.

Se accadrà, dovrò scegliere. Non avrò vie di scampo.

Ma chi sceglierò?

 

When our ranks begin to form!”

 

Le nostre file sono esigue, ma si rafforzano ogni minuto che passa” stava dicendo Bernard. “Non abbiamo che da chiederglielo, e andranno a morire per essere liberi.”

E allora chiediamoglielo” s'intromise Saint-Just, con un sorriso feroce.

 

Do I stay and do I dare?”

 

Non so cosa fare.

Il pensiero martellava ossessivamente la mente di André.

Non so cosa fare, non so cosa fare, non so cosa fare.

 

Will you take your place with me?”

 

Questa fu la domanda che Bernard, Saint- Just e Robespierre rivolsero a se stessi e al popolo che si trovavano di fronte. E da entrambe le parti la risposta fu unanime...

 

The time is now, the day is here!”

 

Il popolo sentiva che il suo momento era finalmente arrivato. Dovevano solo pazientare, perchè il giorno era vicino.

 

One day more!”

 

Alain serrò la mano sul davanzale della finestra. Dovrò aspettare poco, stava pensando, molto poco, e inizierà la lotta. La lotta per la libertà.

 

One day more

to revolution!

We will nip it

in the bud!

We'll be ready

for these schoolboys,

they will wet themselves

with blood!”

 

Anche il generale de Jarjayes, mentre abbottonava rigidamente la sua uniforme, pensava che mancava poco, molto poco, e avrebbero dimostrato a quegli idioti che mettevano in crisi la monarchia come stavano le cose. Avrebbero vinto, di questo non dubitava, perché la giustizia era dalla loro parte.

 

One day more!”

 

Alain si domandò cos'avrebbero fatto gli altri soldati, e sopratutto cos'avrebber fatto loro...

 

Watch 'em run amuck,

catch 'em as they fall,

never known your luck

when there's a free for all!

Hera a little dip,

there a little touch,

most of them are goners,

so they won't miss much!”

 

C'erano altre persone che attendevano lo scoppio della Rivoluzione, ma per motivi diversi da quelli di Alain o del generale de Jarjayes. L'attendevano perchè sapevano che la distruzione di un impero porta ricchezza e si ammassavano come sciacalli, fiutando in attesa di una buona occasione...

 

One day to a new beginning!

Raise the flag of freedom high!

Every man will be a king!

Every man will be a king!

There's a new world for the winning,

there's a new world to be won!”

 

Le strade si riempivano di gente, tutti in attesa dell'inizio della battaglia. L'eccitazione nei loro sguardi e nei loro cuori rendeva l'aria incandescente.

 

Do you hear the people sing?”

 

Il richiamo di quella massa in continuo aumento si faceva sempre più incalzante e il loro grido di libertà viaggiava di bocca in bocca.

 

My place is here, I fight with you!”

 

André incrociò lo sguardo di Oscar e tanto bastò a dissipare i suoi dubbi. Avrebbero lottato anche loro per quel nuovo mondo.

Insieme.

 

One day more!”

 

E anche Alain non ebbe più dubbi, quando li vide entrare insieme e lesse la determinazione negli occhi della'amico.

 

We will join these

people's heroes!

We will follow

where they go!

We will learn their

little secrets,

we will know the

things they know!”

 

Il generale afferrò la sua spada e scese maestosamente le scale. Avrebbe fatto quel doveva, ma il pensiero di Oscar gli attraversò la mente e sentì una fitta al cuore.

Avrebbe fatto quel che doveva.

 

Tomorrow we'll be far away,

tomorrow is the judgement day!”

 

E' ora di prepararsi” disse Alain. “La partita sta per iniziare.”

 

Tomorrow we'll discover

what our God in heaven

has in store!”

 

Il giorno stava per arrivare.

 

One more dawn...

One more day...

One day more!”

 

Questo capitolo é stato davvero un'ammazzata, ma sono soddisfatta di me stessa. Per ragioni di analogia, ho dovuto spostare il suicidio di Diane al giorno prima della rivoluzione, e ho tagliato l'ultima parte del testo in cui si cantano tutti sopra per non allungare troppo il brodo. Spero che il capitolo vi piaccia.

Dedicato a Marghe, a Saitou, a Lady Françoise e a Tetide che mi recensisce sempre puntualmente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Lovely ladies ***


Chapter six. Lovely Ladies

Parigi, una sera d'inverno

Prostitute

Clienti

Rosalie

Era un'inverno inclemente, quello. Non c'era neve, ma l'aria era gelida e il respiro dei passanti si condensava in nuvolette che salivano verso il cielo cupo. L'unica luce era quella cruda dei lampioni, che metteva a nudo spietatamente la sporcizia dei miseri vicoli e la miseria di coloro che vi si aggiravano.

 

La piccola Rosalie percorreva inquieta le stradine sordide dei quartieri bassi, e cercava di camminare a passo svelto, guardandosi continuamente alle spalle, con la prudenza di chi sa che potrebbe venire aggredito in qualsiasi momento. Non aveva nemmeno un mantello per proteggersi dal freddo, e tentava inutilmente di scaldarsi fregandosi le braccia con le manine screpolate.

Era stanca. Aveva girato per tutta la mattina, alla ricerca di un lavoro, e non l'aveva trovato. Era stato così oggi, era stato così ieri e Rosalie non osava pensare a cosa sarebbe successo, se fosse stato così anche domani. Una ragazzina sola con la madre malata! Rosalie non s'illudeva, la strada non perdona e se non avesse trovato il modo di sopravviverci sarebbe morta prima della fine dell'inverno.

Persa in quelle riflessioni, si accorse solo alzando la testa di aver sbagliato strada e di essere da tutt'altra parte rispetto alla sua casa. Il terrore l'attanagliò, e la ragazza arretrò senza riflettere, pensando a come si sarebbe preoccupata la sua povera mamma nel non vederla tornare, e a quanto fosse pericoloso girare da sola al buio...

Il suo sgomento si accrebbe nel momento in cui si accorse che non era sola. Nella luce malsana del lampione, pareva di vedere un enorme formicaio al lavoro, solo che qui non c'erano formiche, ma donne con vestiti luridi, che lasciavano ben poco all'immaginazione e bocce truccate dai sorrisi lascivi, che mettevano in mostra denti cariati. Si aggiravano per i vicoli ancheggiando con fare invitante, bevendo e ridendo in maniera sguaiata, unico sintomo della loro disperazione.

Rosalie comprese, in un lampo di lucidità, di essere capitata nel quartiere delle prostitute, e al suo orrore si mescolò un filo di disgusto. Arretrò tenendo d'occhio il formicaio umano, e andò a sbattere contro qualcuno alle sue spalle. Si voltò, pronta a urlare tutto il suo terrore, e il gridò le morì in gola, quando si accorse che a bloccarla era stata una donna, con un sudicio vestito dalla scollatura ampia e i capelli di un biondo impastato.

Ma che bella ragazza” gracchiò la donna, che nell'oscurità pareva quasi uno spettro. La sua mano risalì sui capelli di Rosalie. “ E cosa fa, in giro, tutta sola?”

Lasciatemi stare.” sussurò Rosalie. Era paralizzata e non aveva la forza di gridare. “ Lasciatemi stare! Lasciatemi andare!”

Diede uno strappo nel tentativo di fuggire, ma le dita scheletriche delle donna le si serrarrono sul polso in una stretta di ferro, e la sua aguzzina si rivolse a un'altra figura, ritta sul marciapiede di fronte. “Mercedes! Ehi, Mercedes! Guarda cos'abbiamo qui!”

Colei che era stata chiamata si mosse verso di loro. Indossava un lungo vestito verde e puzzava d'alcol. Il suo volto quadrato mostrava tutti i segni del vizio e della degradazione.

Cos'hai da strillare tanto?” Arrocchita dall'alcol e dalla stanchezza, quella voce quasi non suonava umana. La donna in rosso, eccitata, diede uno strattone più forte alla povera Rosalie e la spinse sotto il cono di luce proiettato dal lampione. “Guarda qua” disse. Afferrò il viso di Rosalie e glielo torse, volgendolo verso l'altra donna. “ Questa è carina, e sembra intatta. Potrebbe farci guadagnare parecchio.”

La donna in verde, Mercedes, esaminò Rosalie spassionatamente. La ragazza aveva abbandonato qualsiasi tentativo di ribellione e stava a capo chino, sforzandosi di trattenere le lacrime.

Guardami” scattò metallica Mercedes.

Obbediente, Rosalie sollevò lo sguardo e subito lo distolse, incapace di sostenere quegli occhi neri e vuoti, ottusi e colmi di disperazione.

Quanti anni hai?”

Do... dodici, madame.” La sua voce si era ridotta a un sussurro appena udibile.

Dove abiti?”

Poco... poco lontano da qui, madame. Vi supplico, lasciatemi andare! Mia madre é a casa da sola... malata... si preoccuperà se non mi vede tornare...” Rosalie tornò a divincolarsi e pestò un piede alla donna che la teneva, ma quella, pur grugnendo di dolore, non mollò la presa e la scrollò rudemente, togliendole il fiato.

Hai un lavoro, ragazza?” la incalzò implacabile Mercedes.

No...no! Vi supplico, mi state facendo male!” Rosalie piangeva, abbandonata su se stessa, sostenuta solo dalle dita della prostituta, che non aveva smesso di ghignare come uno spettro.

Male?” ripetè Mercedes. “Forse vogliamo aiutarti, ragazza.”

Con un gesto brusco, allontanò la donna in rosso e, afferata Rosalie per una spalle, la spinse in avanti. Attraverso il velo di lacrime che le ondeggiava davanti agli occhi, la ragazza guardò l'affannarsi delle prostitute in cerca di clienti nella notte fredda e squallida.

 

I smell women

smell 'em in the air.

Think I'll drop my anchor

in that harbor over there.”

 

A quell'ora, le strade si riempivano sopratutto di marinai, che dopo le fatiche della giornata, cercavano corpi di donne in cui affondare. I loro occhi lascivi, incavati in volti abbruttuti dal sale e dall'alcol, frugavano maliziosamente tutto il marciapiede e appena vedevano una donna di loro gusto, facevano un fischio.

 

Lovely ladies

smell 'em trough the smoke.

Seven months at sea

can you make hungry for a poke.

Even stokers need a little stoke!”

 

Era uno spettacolo osceno, eppure stranamente affascinante. Rosalie deglutì, chiedendosi come potessero quelle donne sopportare con tanta indifferenza il tocco di quelle mani ruvide e sporche...

 

Lovely ladies

waiting for a bite

waiting for the costumers

who only come at night.

Lovely ladies

ready for the call

standing up on lying down

or any way at all

bargain prices up against the wall.”

 

Erano tutte come te prima, sai.” fece Mercedes. La ua voce era priva d'intonazione, sembrava stesse recitando a memoria un copione.

Avevano tutti fratelli da mantenere o figli ammalati. E tutte hanno scelto questa strada per disperazione. Dammi retta, ragazza, non vale la pena conservare la propria virtù e poi doverla perdere per necessità. E' molto meglio se inizi senza esserci costretta.” Lanciò a Rosalie un'occhiata penetrante. “ Adesso scappi, ma so che tornerai.”

NO!” gridò Rosalie. Il monosillabo le uscì dalle labbra con la forza di un proiettile. Voltò le spalle a Mercedes e fuggì più veloce che poteva.

Quando fu certa di essersi allontanata, si fermò per riprendere fiato, accasciandosi contro il muro.

 

Lovely ladies

waiting in the dark.

Reading for a thick one

or a quick one in the park.”

 

Non voglio...” singhiozzò contro la pietra fredda. “Non voglio...”

Un pensiero sorse impellente dentro di lei. Eppure devo! Ho bisogno di soldi! Ne ho bisogno per mia madre!

Il rumore di una carrozza le fece sollevare il capo. Agì d'istinto. Si buttò davanti alle ruote del veicolo, che frenò, mancandola per un soffio, e lo aggirò, andandosi a mettere vicino allo sportello. Un volto angelico,

incorniciato da lunghi capelli biondi, apparve al finestrino e Rosalie sentì uno strano miscuglio di sollievo e orrore. Sarebbe potuta andarle peggio. Almeno era giovane e bello, e sembrava ricco. Lo guardò in faccia con quell'estremo coraggio che è proprio dell'estrema disperazione, disse:

 

Come on, Captain,

you can wear your shoes.

Don't it make a change

have a girl who can't refuse?”

 

Il giovane la fissò con uno sguardo sconvolto.... e scoppiò a ridere. Rosalie trasalì a quel suono, ma non reagì. Non le importava, poteva farle tutto quello che voleva, deriderla, picchiarla, non le importava. Per sua madre ne valeva la pena.

 

Easy money

lying on a bed.

Just as well they'll never see

the hate that's in your head.

Don't they know they're making love

to one already dead?”

 

E lei lo sentiva quell'odio, le scorreva sotto la pelle, lento e velenoso.

Il giovane smise di ridere.

Credo che tu ti sia sbagliata.” disse con gentilezza. E poi aggiunse: “Sono una donna.”

Rosalie la guardò, troppo esterefatta per reagire in qualche modo. La carrozza iniziò a muoversi per andarsene.

Tieni questo”, sussurò la donna, sporgendosi dal finestrino, e la fanciulla si sentì cadere in mano qualcosa di pesante e freddo. Abbassò lo sguardo. Il suo cuore diede un balzo, quando vide cos'era.

Una moneta d'oro...” mormorò. “Mi ha dato una moneta d'oro!”

Cercò di rincorrere la carrozza. “Come vi chiamate? Qual'è il vostro nome?”

Il veicolo svoltò e sparì alla sua vista. Rosalie si fermò. Gettò un ultimo sguardo alla carrozza ormai quasi invisibile e riprese il suo cammino stringendo in mano la moneta.

 

Per questa raccolta, mi ispiro più all'anime che al manga, quindi l'episodio descritto é del tutto frutto della mia fantasia. Come al solito, ho tagliato la parte di canzone che non si poteva adattare. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Dedicato a Marghe, Saitou, Lady Françoise e a tutti i miei recensori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Red and black ***


Chapter seven. Red and Black

Parigi, 1788

Robespierre

Saint-Just

Bernard

 

La bettola era insolitamente piena, quel giorno. Rigurgitava di cittadini, lavoratori stanchi che tornavano affaticati dal lavoro, e prima di andare a casa a mangiare, correvano a godersi i comizi di Robespierre, bevendo quelle parole di libertà e di rivolta, come un assetato beve il vino. Stavano schiacciati contro le pareti per far spazio all'avvocato di Arras al centro della locanda, con gli occhi in fuori lucidi di vino ed esaltazione. Ma il fulgore dei loro sguardi non poteva competere col bagliore che accendeva i verdi occhi di Robespierre, che calmo e misurato, percorreva in cerchio l'esiguo spazio della bettola, osservando con intensa concentrazione i volti dei suoi occhi ascoltatori.

Alle sue spalle l'algido e fiero Saint-Just, semimmerso nella penombra, giocherellava con un pugnale, senza perdersi una sola parola.

 

The time is near.

So near it's stirring

the blood in their veins.

And late beware,

don't let the wine go

to your brains!

For the army we fight

is a dangerous foe,

with the man and the arms

that we can never match.

It is easy to sit hear

and swat'em like flies.”

 

Il tempo è quasi arrivato”. Robespierre parlava piano, ma non aveva bisogno di alzare la voce, perché le sue parole erano il grido di un popolo morente. “ Non illudetevi che l'impresa a cui vi esortiamo sia facile. Cadranno in molti, tanto sangue di parigini scorrerà per la nostra libertà.” Il volto di Robespierre parve quasi accartocciarsi, per poi ridistendersi subitaneamente nella solita gelida esaltazione.

 

But the national guard

will be harder to catch.

We need a sign,

to rally the people,

to call them to arms,

to bright them in line!”

 

La presenza di eserciti stranieri sul suolo della Francia è un'insulto. Che il re insista a non volerle ritirare é un oltraggio al popolo, che non va tollerato! Noi dobbiamo far sì che capiscano che il destino della Francia appartiene a loro! Soltanto a loro! Non al re, ma alla gente che lotta nelle strade e ogni giorno muore di fame! Abbiamo bisogno di un segnale per radunarli, per...”

Robespierre fu interrotto dal rumore della porta che si apriva. Un uomo stave entrando, gettandosi il cappuccio del mantello sulle spalle, scoprendo un volto deciso, dai grandi occhi blu e folti capelli castani.

Bernard.” fece Robespierre, impassibile. “Sei in ritardo.”

Buongiorno anche a voi.” Bernard si lasciò sfuggire un sorriso. Era tipico di Robespierre apostrofarlo in quel modo, dopo giorni che non si vedevano e dopo che lui era quasi morto.

 

What's the wrong

with you today?

You look as you've seen a ghost.

Some wine and say what's going on!”

 

Il giornalista scrollò le spalle con un gesto rassegnato, e mentre Robespierre riprendeva il suo comizio, andò a sedersi in fondo alla bettola sulla sedia accanto a Saint-Just. Il giovane smise di rigirarsi il pugnale fra le dita e lo guardò fisso. “Hai avuto un'apparizione o cosa? Sei pallido da far paura.”

 

A ghost you say...

a ghost maybe.

She was just like a ghost to me.

One minute there, and she was gone!”

 

Non sei troppo lontano dal vero.” Bernard scrollò nuovamente le spalle. “ Ho rivisto una persona che ho incontrato tanto tempo fa.”

E ti fa quest'effetto?”. Saint-Just lanciò il coltello e lo riprese al volo, guardando poi di sbieco l'amico. Ma Bernard era ormai lontano, lo sguardo trasognato e perso nel vuoto. Ripensava a lei, ai suoi occhi blu e al suo sorriso d'angelo e quell'immagine disegno sulle sue labbra un sorriso estatico, che non sfuggì a Saint-Just, il quale scoppiò in una sonora risata.

 

I am agog!

I am aghast!

Is he* in love at last?

I've never heard him 'ooh' and 'aah'.”

 

Sentendo quel suono, Robespierre si era immediatamente voltato. Fissò su Saint-Just, che non smetteva di sghignazzare, uno sguardo gelido e poi volse gli occhi su Bernard, che risvegliatosi in quel momento dalle sue fantasticherie, guardava il giovane piuttosto perplesso.

Saint-Just, che hai da ridere?” domandò perentorio l'avvocato di Arras, indignato e anche un pò sconcertato dall'inusuale comportamento del suo seguace più fedele.

L'abbiamo perso, Robespierre” gli rispose l'altro, battendo amichevolmente sulla spalla di Bernard. “Tre giorni lontano da noi, e si é perso dietro alle sottane di qualche bella ragazza!”

 

You talk of battles to be won,

and here he comes like Don Juan.

It's better than an opera!”

 

Io?” fece il giornalista, cadendo completamente dalle nuvole.

Ma sì, tu.” Saint-Just gli scosse il braccio con fare amichevole, poi si rivolse a Robespierre, che li fissava .

Ormai é andato. Scommetto che é passato di qui per la forza dell'abitudine, e che nemmeno si ricorda di cos'è la Rivoluzione!”

Robespierre prese un profondo respiro, che mostrava tutta la sua collera.

Vi pare divertente tutto questo?” domandò gelido.

 

 

It is the time for us all

to decide who we are.

Do we fight for the right

of a night at the opera now?”

 

Sain-Just si zittì, e Bernard prese a dondolare la testa vagamente a disagio.

Qui si parla della Rivoluzione.” scandì lentamente Robespierre. “ Del futuro della Francia, e forse del mondo intero. E tutto quello che sapete fare voi due é accapigliarvi come ragazzini, discutendo sulle vostre cotte da studentelli?”

 

Have you asked to yourselves

what's the price you might pay?

Is it simply a game,

for rich young boys to play?”

 

Avete mai riflettuto fino in fondo sulle conseguenze di ciò che ci proponiamo? Vi é mai passato per la testa che di fronte alla grandezza del nostro scopo le nostre vite non contano poi così tanto?”

 

The colors of the world

are changing day by a day...”

 

No, le nostre vite non contano, affatto! Ma non lo capite? Non sentite il vento della libertà che soffia e scuote fino alle fondamenta questo vecchio mondo d'ingiustizie e privilegi?”

 

Red,

the blood of angry men!”

 

Non sentite il rumore del sangue che corre tumultuoso nelle vene dei cittadini? Non sentite il loro furore, che brucierà senza tregua tutto ciò che incontrerà?”

 

Black,

the dark of ages past!”

 

Per anni e anni l'ingiustizia ha regnato su questo mondo, come una cappa di soffocante oscurità, ma ora il suo tempo è finito e vedremo la luce dell'intelletto farsi largo nelle tenebre dell'ignoranza!”

 

Red,

a world about to dawn!

Black,

the night that ends at last!”

 

Un nuovo mondo sta per sorgere! Il mondo che noi vogliamo!”

Robespierre si fermò stravolto. I suoi occhi brillavano in maniera quasi innaturale nella penombtra e rivoli di sudore gli colavano lungo le guance. Si asciugò la faccia con una manica e si rivolse a Bernard. “ Capisci che non possiamo permetterci distrazioni?”

 

Had you been there tonight?

You might know how it feels

to be struck to the bone

in a moment of breathless delight!

Had you been there tonight?

You might also have known

how the world may be changed

in just one burst of light!

And what was right seems wrong.

And what was wrong seems to right.”

 

Tu potresti parlare se sapessi quello che ho provato io!” fece Bernard alzandosi e fronteggiando l'avvocato con foga. “ Tu vivi solo per la Rivoluzione, Robespierre, e non puoi immaginare cosa significhi avere un'immagine davanti agli occhi, per anni e anni, cosa voglia dire sognare il suo volto e la sua voce! Se tu sapessi, potresti parlare...”

 

Red!”

 

Allora illuminaci, Bernard” disse Saint-Just con sarcasmo, alzandosi a sua volta. “ Parlaci un po' della tua incontenibile passione...”

 

I feel my soul on fire!”

 

Non prenderti gioco di me!” Bernard si rivolse a Saint-Just con violenza. “ Voi non potete capire cos'è davvero la passione. E' come avere un fuoco nelle ossa che non si spegne mai...”

 

Black!”

 

Già detto, già sentito, Bernard.” Il giovane simulò uno sbadiglio, e fece roteare il coltello davanti agli occhi dell'amico. “Adesso vorrei sentire qualcosa di diverso dalla solita solfa...”

 

My world if she's not there!”

 

Bernard avrebbe voluto che potessero capire, ma era fatica sprecata. Che potevano saperne quei due, della disperazione che lo aveva preso per anni al pensiero che non l'avrebbe più ritrovata?

 

Red!”

 

Bernard?” Si sentì afferrare per le spalle e scuotere. “Ci sei?”

 

The color of desire!”

 

Sì, ci sono” sbottò il giornalista scostandosi bruscamente. Si passò una mano sulla fronte. “Non so come farvi capire.”

 

Black!”

 

Scommetto che lei è bella” lo stuzzicò Saint-Just. Bernard annuì vagamente.

 

The color of despair!”

 

Cosa sarebbe stato di lui se non l'avesse più rivista? Al solo pensiero la disperazione lo prendeva alla gola...

 

You're no longer a child.

I do not doubt you meant it well.

But now there is a higher call.

Who cares about your lonely soul?

We strive toward a larger goal.

Our little lives don't count at all.!”

 

Adesso basta.” s'intromise Robespierre.

I due lo guardarono e abbassarono il capo come bambini colti in fallo.

Parleremo di questo più tardi. Ora dobbiamo pensare ad altro.” E nel dire questo, i suoi gelido occhi verdi si accesero di un fuoco inestinguibile...

 

Red,

the blood of angry men!

Black,

the dark of ages past!

Red,

a world about to dawn!

Black,

the night that ends at last!”

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** A little fall of rain ***


Chapter eight. A Little Fall of Rain

Parigi, 13 luglio 1789

André

Oscar

Attraverso l'oscurità da cui era avvolto, avvertiva il rumore degli zoccoli che colpivano il selciato nella loro cavalcata furiosa. Gli giungeva smorzato il rumore di grida e spari che fendevano l'aria. La sua testa penzolava inerte sul braccio di Alain. Stavano cavalcando per lui, per portarlo in salvo, dopo che era stato ferito, ma era così difficile ricordarselo, la testa gli girava e ed era così difficile trattenere i pensieri...

Resisti, André, resisti...” gli sussurava Alain all'orecchio, mentre cavalcavno. “ Resisti, ti stiamo portando da un dottore... manca poco, Andrè, non azzardarti a morire adesso!”

 

Ma certo che non morirò, Alain. L'ho promesso a Oscar. E poi, sarebbe troppo ingiusto morire adesso che ho trovato la mia felicità, non trovi?

 

Questo pensava Andrè. Ma i pensieri non volevano saperne di formarsi in parole.

 

Arrivarono alla barricata costruita da Bernard dopo poco tempo, ma Andrè aveva l'impressione di essere rimasto su quel cavallo per secoli. La ferita sul petto bruciava, ma il dolore stava scemando. Si sentì posare a terra e la sua testa toccò le pietre dure del selciato. Qualcuno mandò un grido soffocato di sorpresa. Rosalie. La voce inorridita di Bernard risuonò nel silenzio denso come il sangue che gli colava da petto: “ Cos'è successo ad Andrè?”

 

Mi hanno sparato, non é evidente? Strano, non fa così male come pensavo...

 

Sentiva provenire da qualche parte attorno a lui un suono che lo riempiva di panico, un mugolio continuo e soffocato, come di una animale ferito a morte. Con un sussulto d'orrore, si rese conto che a emettere quel suono straziante era Oscar, nel momento in cui lei disse, tentando invano di frenare i singhiozzi che la soffocavano:

Bernard, ci serve un dottore... e subito...”

 

Non che non serve un dottore, Oscar, a questo punto non credo possa fare molto...

 

Il silenzio fu riempito di colpo dallo sbattere d'ali degli uccelli. Andrè l'immaginò mentre volavano, scuri contro il porpora della sera.

Il sole sta tramontando, non è vero, Oscar?” le domandò piano, girando automaticamente la testa per guardarla malgrado la vista l'avesse abbandonato. Udì risuonare un singhiozzo trattenuto.

Perché piangi, Oscar?”

 

Don't you fret...”

 

Perché piangi, Oscar?”

 

Perché credi che pianga, idiota? Stai per morire, non te ne sei accorto?

Ma io non voglio che pianga. Non voglio che pianga per me...

 

I don't feel any pain.”

 

Non piangere” sussurò. Allungò la mano nel buio e sentì le dita di lei intrecciarsi alle sue. “Non ce n'è motivo. Io sto bene...”

 

A little fall of rain can hardly hurt me now.”

 

Andrè...”

La frase si smorzò sul finire, perdendosi nell'ennesimo singhiozzo. L'uomo liberò la mano da quella di lei e le sue dita trovarono a tentoni il suo volto, seguendo il profilo della guancia bagnata di lacrime.

Non piangere, Oscar, non piangere. Parlami. Il sole sta tramontando, vero?”Si sforzò di assumere un tono incoraggiante, malgrado sapesse che nulla poteva confortarla in quel momento.

 

You're here...”

 

Sì...” disse Oscar, e André immaginò il suo sorriso stentato e i suoi occhi lucidi di lacrime. Solo il fatto che lei fosse lì bastava a farlo sentir meglio...

 

That's all I need to know.”

 

Sulla città é tornata la calma.” Stava proseguendo Oscar. “Non si sente più il rumore degli spari.”

Andrè l'ascoltava a malapena, concentrandosi solo sul suono della sua voce. Tutto sommato, non gli importava di nient'altro.

 

And you will keep me safe.”

 

Di colpo, lo prese il terrore. Lui non voleva morire. Lui voleva vivere, ed essere felice...

Oscar...”gemette, interrompendola a metà di una frase.

L'aveva prottetta per tutta la vita, e per la prima sentiva il bisogno che fosse lei a proteggerlo.

 

And you will keep me close.”

 

Oscar” la chiamò di nuovo. “Stammi vicina.”

L'attirò a sè, facendo scivolare la mano dal suo volto alla sua schiena e la testa di lei gli si poggiò sul petto. La sentiva tremare sotto la sua mano.

 

Stammi vicina, Oscar, non voglio nient'altro adesso...

 

And rain will make the flowers grow.”

 

Ti ricordi Arras, Oscar? A quest'ora, sarà piena di fiori. A te piacciono i fiori, Oscar, e anche a me, infatti mi sono innamorato di una rosa...

 

But you will live,

Dear God above.”

 

André, non morire!” esplose Oscar, alzando il volto dal petto di lui e incontrando i suoi occhi senza sguardo. “Ti prego, non morire, non lasciarmi sola... ti prego, André!”

 

If I could close

your wounds

with words of love...”

 

Promettimi che mi porterai ad Arras, André... promettimi che diventerò tua moglie.” Parlando, lo accarrezzava piano e la sua voce si era fatta dolce e carezzevole. “Mi porterai in una piccola chiesa, dove ci sarà una cerimonia semplice... promettimi che lo farai, André. Promettimi che diventerò tua moglie.”

 

Just hold me now and let it be.”

 

Sì, Oscar, te lo prometto...”

 

Ma sappiamo entrambi che non è così, perchè farmi dir cose che possono solo farti star male? Non parlare, Oscar, non tentare di convincere me o te stessa, stammi solo vicino e lascia che le cose vadano come devono andare...

 

Shelter me, comfort me.”

 

Lei continuava a parlare, e Andrè, con la testa abbandonata sulla sua spalla, la lasciava dire senza interromperla. Il suono della sua voce lo cullava come le ninna nanne ascoltate quand'era bambino...

 

So don't you fret...”

Hush-a-bye...”

 

Non piangere, Oscar” continuava a ripeterle, come a una bambina spaventata.

Andrà tutto bene.”singhiozzava lei, più a se stessa che a lui. “ Starai bene, Andrè.”

 

I don't feel any pain.”

You won't feel any pain.”

 

Non fa male, sai, Oscar?” le disse André a un certo punto, allontanandola lievemente da sè. “Ma perchè piangi... sto forse per... morire?”

La voce di lei fu quasi un grido: “NO! Ma certo che no, Andrè!”

 

A little fall of rain can hardly hurt me now.”

A little fall of rain can hardly hurt you now.”

 

Hai ragione” sussurrò lui. “Non posso morire adesso. Non é possibile che io muoia, se sto così bene...”

 

I'm here.”

 

Ti amo, André” mormorò Oscar, premendo le labbra sulla fronte di lui. “So che non serve a niente dirlo adesso, ma é vero.”

 

That's all I need to know.”

 

Lo so, Oscar, l'ho sempre saputo, e ti amo anch'io” la rassicurò lui.

 

E continuerò ad amarti da dovunque sarò, quando me ne sarò andato...

 

And you will keep me safe.”

And I will stay with you.”

 

Tienimi al sicuro, Oscar, come io ho fatto per tutta una vita...

Lo farò, André...”

 

And you will keep me close.”

Till you are sleeping.”

 

Da bambini, quando facevamo a gara di velocità, tu mi battevi sempre, ma questa volta sarò io a precedere te...

 

And rain will make the flowers...”

And rain will make the flowers...”

 

Andrè sentì he il tempo a sua disposizione era scaduto, sentì che l'energia scivolava lentamente via da lui, e mentre l'oscurità lo accoglieva dolcemente nel suo abbraccio, fu contento che l'ultima cosa che avrebbe sentito fossero le labbra di lei sulla fronte mentre mormorava:

 

...grow.”

 

Buongiorno a tutti voi.

Mi scuso per non aver lasciato alcun messaggio alla fine del precedente capitolo, ma andavo piuttosto di fretta. Comunque sia, spero che abbiate apprezzato. Questo è il penultimo capitolo, mi manca da scrivere l'epilogo e questo delirio sarà finito.

Un bacio a Marghe e Saitou e a tutte coloro che mi recensiscono, ovvero Tetide e Torniquet. Non saprei che fare senza di voi, ragazze.

Alla prossima.

Catcher

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Epilogue ***


Epilogue

 

 

Parigi, 14 luglio 1789

Rosalie

Oscar

André

Oscar e André

Popolo


 

Quando cadde, il silenzio calò di colpo sulla piazza. Cessò il rumore degli spari, che fino a pochi secondi prima avevano lacerato col loro sibilo le orecchie dei presenti. Cessò il rombo dei cannoni, che aveva fatto tremare la terra. Cessarono le grida dei rivoluzionari, che l'osservarono cadere, attoniti, senza capacitarsi di quanto era appena avvenuto.


 

Cadde a terra con un tonfo sordo, gli occhi rivolti al cielo, che seguivano affanosamente le evoluzioni della colomba tra le volute di fumo provocate dagli spari. Un sorriso raggiante si disegnò su quelle labbra esangui, su quel volto già pallido del biancore della morte e la videro sollevarsi su un gomito, mormorando: “André... sto per...”


 

Le mancarono le forze e crollò di nuovo a terra. Un filo di sangue le rigò la guancia, mentre sotto di lei, sulle pietre del selciato, si spandeva una macchia lenta e scura.


 

Il primo a riscuotersi fu Alain: “COMANDANTE!” Si lanciò oltre la barriera formata dai cannoni e si lasciò cadere in ginocchio accanto a lei. La fece rigirare sulla schiena e la scosse: “Comandante, comandante!”


 

Oscar mosse per le labbra, e tentò di dire qualcosa. Alain si chinò su di lei, per cogliere quel sussurro, e la sentì esalare: “...non c'è bisogno di urlare...Alain...ti sento benissimo...”


 

Un piccolo capannello di soldati si era formato attorno a loro. Alain si volse verso di lorò, e ringhiò con rabbia: “Ma che fate lì impalati, idioti? Dobbiamo portarla al riparo!”


 

La sollevò tra le braccia, seguito da Bernard, Rosalie, e alcuni soldati e la trasportarono in un vicoletto vicino. La deposero a terra, appoggiandole la schiena contro il muro affinchè stesse seduta. Rosalie ruppe il cerchio con un grido soffocato e si inginocchiò accanto a Oscar, prendendole una mano gelida tra le sue: “Oscar... Oscar...”


 

I do not understand.

Are you alright?

Why did you go away?”


 

Cosa vi hanno fatto? Cosa vi hanno fatto? Non preoccupatevi, Oscar, guarirete... un medico, Bernard, chiama un medico...”


 

My child...

Am I forgiven now?

Thank, God,

Thank, God.

I've lived to see this day.”


 

“Rosalie...” sussurrò Oscar. Sollevò una mano bagnata di sangue e percorse il profilo della guancia di Rosalie. La ragazza non cessava di singhiozzare. “Rosalie, shh... non piangere...io sono serena...” Poi, quasi a contraddire le sue stesse parole, una ruga le si disegnò fra le sopracciglia. “Che silenzio... troppo... Alain, Bernard, perché i cannoni hanno smesso di sparare?”

I due uomini si scambiarono uno sguardo colpevole.

“Vi ho fatto una domanda!” gridò Oscar. La sua voce aveva di colpo recuperato vigore. Si appoggiò al muro e riuscì a sollevarsi a mezzo. “Perchè non sento più il rombo dei nostri cannoni? Continuate a sparare! Dobbiamo prendere la Bastiglia!” Gridando, piangeva. Le forze le vennero meno e scivolò di nuovo contro la parete. Alain fu lesto ad afferarla. Lei gli strinse il bavero della giacca per attirarlo a sé.

“Continuate a sparare... dobbiamo prendere la Bastiglia...Alain, da tugli ordini...”

Il soldato annuì. Lacrime gli rigavano i lineamenti marcati. La posò dolcemente a terra, richiamò con un cenno gli altri soldati e prese a correre con loro verso la Bastiglia. Quando fu all'inizio del vicolo, si voltò e fece il saluto militare. Oscar lo vide sparire tra fumo e le rovine. Dopo qualche secondo, un nuovo colpo fece tremare la terra e si udì la voce di Alain tuonare imperiosa nel caos:

“Fuoco! Fuoco su quei maledetti! Distruggiamoli!”


 

Oscar sorrideva nell'udire i rumori della lotta lontana. Bernard le aveva chiesto se udisse il rumore dei cannoni e lei aveva risposto di sì, chiudendo gli occhi. Sentiva accanto a sè il pianto sommesso di Rosalie. Aprì gli occhi. Voleva almeno salutarli, prima di andarsene per sempre.


 

Now you are here...

again beside me.

Now I can die in peace.

Now my life is blessed.”


 

Bernard... Rosalie...” La sua voce era debolissima.

Rosalie alzò lo sguardo appannato di lacrime e fece cenno al marito di venir loro accanto. Bernard si avvicinò alle due donne e si accovacciò accanto a Rosalie, ponendole un braccio attorno alle spalle.

Volevo solo ringraziarvi... perchè siete qui... e anche per tutto l'affetto che mi avete dato in questi anni...” S'interuppe e afferrò la mano di Rosalie. Sentì che la ragazza la posava sul suo cuore. “E' bello... adesso che sto per morire... sapere quanto sono stata amata...”


 

You will live,

you're going to live.

It's too soon, too soon

to say goodbye.”


 

Morire?” Quello di Rosalie fu quasi un grido. Strinse più forte la mano di Oscar e scosse violentemente la testa. “ No! No! Voi non potete morire, Oscar, non potete! Ho bisogno di voi! Non mi lasciate, Oscar... non morite...” la voce le si ruppe sulle ultime sillabe e la ragazza reclinò la testa per trattenere il pianto, disperata.


 

Yes,

forbid me now to die.

I'll obey.

I will try.”


 

Oh, Rosalie...” Oscar fu interrotta da un colpo di tosse. Le accarezzò il volto. “ Non piangere, tesoro mio, non piangere... non vado molto lontano e da lassù ti rivedrò... basterà guardare il cielo di notte, mi vedrete sorridere*. Eppoi, per me è meglio così. Sono una creatura così misera che non merito neppure l'amore di Dio, ma ormai sono serena...”

On this page,

I write my last

confession.

Read it well,

when I at last am

sleeping.

It's the story

of those who always loved you.

Your mother gave her life for you,

then gave you to my keeping.”


 


 

Si volse verso Bernard.

Proteggila. Me lo prometti?”

Il giornalista annuì e si strinse più vicina la moglie.

E tu, Rosalie, digli tutto... tutto quanto. La verità sulle tue origini e tutto quello che sai su me e André.

Promesso?”

La giovane annuì, stavolta senza lacrime. “Lo prometto” sussurrò.

Oscar cominciava a sentirsi stanca, molto stanca. Reclinò la testa contro il muro. Tutto iniziava a diventare fumoso, lontano...


 

Come with me,

where chains will

never bind you.”


 

Quella voce le risuonò nella testa inaspettatamente. Aprì gli occhi di colpo e il suo sguardo incontrò la forma bianca della colomba che continuava a volteggiare.

André...” sospirò.


 

All your grief,

at last, at last,

behind you.”


 

André, sono pronta... sono pronta...”

Lo chiamava, ma senza riuscire a vederlo. Eppure, avvertiva la sua presenza. Il dolore iniziava a scemare, tutto scivolava via.


 

Lord in Heaven,

look down on

her* in mercy...”


 

Come poteva sentire la sua voce così distintamente, malgrado il rombo dei cannoni in lontananza?


 

Forgive me

all my traspesses,

and take me to your glory.”


 

Oscar ripensò a tutti gli errori della sua vita, a tutte le persone che aveva ferito o deluso. Una lacrima si fece strada su suo volto. Padre nostro che sei nei cieli, perdonami, e prendimi con te...


 

Take my hand,

I'll lead you to

salvation...”


 

E finalmente lo vide.

Era là in piedi nell'ombra. Le sorrideva, il suo familiare sorriso dolce e triste, e Oscar pensò che non lo aveva mai visto così pacificato in tutta la sua vita.


 

Take my love,

for love is

everlasting...”


 

Oscar guardò un'ultima volta verso Bernard e Rosalie. Non riusciva quasi più a vederli, attraverso la nebbia che le copriva gli occhi.

Vi voglio bene.” disse. “Salutatemi Alain.”

Poi si voltò. Andrè le era vicino.

Le tese la mano.

Oscar la prese.


 

And remember

the truth that was

once spoken...”


 

La aiutò ad alzarsi e furono uno di fronte all'altra. Non era poi così tanto tempo che non si vedevano, in fondo, eppure Oscar provava la stessa gioia che se lo avesse rivisto dopo cento anni...


 

To love another

person is to see

the face of

God...”


 

Dobbiamo andare.” disse André.

La prese per mano e cominciarono ad allontanarsi. Oscar si voltò. Rosalie piangeva disperata tra le braccia di Bernard, che la stringeva con gli occhi fissi sul corpo straziato appoggiato al muro.

Perché piangi, Rosalie? Io non sono triste...

Fece un passo verso di lei, per confortarla, per farle sentire, malgrado tutto la sua presenza, ma Andrè la trattenne. “Dobbiamo andare.” ripetè.

Oscar annuì. “ Lo so... solo che è brutto vederli così addolorati... dobbiamo per forza lasciarli soli?”

Non li lasceremo mai. Sanno che saremo sempre con loro.”

In quell'istante, si sentì risuonare un canto in lontananza...


 

Do you hear the

people sing?

Lost in the valley

of the night,

it is the music of the people

who are climbing to the light...”


 

Dove stiamo andando?” domandò Oscar ad Andrè, mentre lui la conduceva via.


 

For the wretched of the earth

there is a flame that never dies.

Even the darkest night will end

and the sun will rise.”


 

Nel frattempo, la battaglia continuava. Sotto la spinta continua dei cannoni del popolo, la fortezza aveva infine ceduto e dichiarato la resa. La Rivoluzione aveva vinto.

Ma ad Alain, ritto in piedi in mezzo al fumo prodotto dai cannoni, sembrava tutto senza scopo.


 

We will live again in freedom

in the garden of the Lord.

We will walk behind the plough-share

and we will put away the sword.”


 

Quando vide Bernard arrivargli accanto, non si girò nemmeno. Sapeva già cosa stava per dirgli.

Quando è morta?”

Il giornalista si fermò.

Quando è morta?” chiese di nuovo Alain, girandosi a guardarlo.

Bernard sospirò. “Un'ora prima che la Bastiglia si arrendesse.”

Il soldato piegò le spalle e fissò le rovine fumanti della fortezza.

Non sarà morta invano.” disse Bernard, più a se stesso che a qualcun altro. “Ne lei ne gli altri. Continueremo a combattere. Questo è stato soltanto l'inizio.”

Alain raddrizzò di colpo le spalle. “Io no.”

Il gioornalista lo fissò sconvolto. “Cosa?”

Io me ne vado. Non resto.”

Bernard non sembrava avere più parole.

Avevo deciso di andarmene comunque, anche se non fosse successo tutto questo. Ho sempre voluto fare il contadino.”

Ma... ma... i Soldati della Guardia...”

Se la caveranno. Troveranno un nuovo comandante. E' un ruolo che non è mai spettato a me.”

Ma se tu te ne vai, la loro morte a cosa sarà servita?”

Alain scrollò le spalle. “Non credo sia servita a niente comunque. E in ogni caso, loro stanno meglio di noi...”


 

The chain will be broken

and all men will have their reward!”


 

I due uomini si fissarono a lungo.

Capisco.” disse infine Bernard. Guardò negli occhi il soldato. “Buona fortuna, Alain.”

Alain annuì, strinse la spalla di Bernard, parve voler dire qualcosa, poi tacque. Gli voltò le spalle e prese ad incamminarsi. Nel fumo che si levava dalle rovine, gli parve di scorgere due figure che lo osservavano e sentì risuonare un canto lontano...


 

Will you join in our crusade?

Who will be strong and stand with me?

Somewhere, beyond the barricade,

is there a world you long to see?

Do you the people sing?

Say do you hear the distant drums?

It is the future that we bring

when tomorrow comes!”

 

*citazione dai Miserabili, quinta parte, libro nono, capitolo “Notte dietro la quale c'è il giorno.”

*Citazione dal “Versailles no Bara”, volume sesto.

E così, finalmente é finito. E' la prima volta in vita mia che riesco a concludere una storia, e malgrado la soddisfazione, provo anche un po' di malinconia. Devo dei ringraziamenti a molte persone, in particolare a:


 

Marghe, che mi ha ispirato questa storia e mi ha incoraggiato a portarla avanti.

Saitou, perchè, malgrado sia l'essere più irritante che conosca, è anche la mia sorellina adorata e senza di lei non saprei proprio che fare.

FABRIXZ, perchè con i suoi pareri antipatici, mi aiuta a ridimensionarmi.

Lady Françoise, perchè malgrado sia sparita dalla circolazione, è una persona splendida.

Tetide e Torniquet, per la puntualità con le recensioni e per le loro opinioni sempre ben argomentate.

Grazie a tutti voi, ragazzi, e un bacio. Ci si vede alla prossima!

Catcher


 


 

The End


 


 

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