L'Ultima Elfa Elementale

di Nemesis_Kali
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Quando le cose si complicano ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Quando ci si mette a chiacchierare con un drago ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Partenze sofferte ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Prendere confidenza e avere troppi pensieri per la testa ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Bastoni e momenti di sbandamento ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Patto col diavolo ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Arriva il Natale e con sè porta le sue novità. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Crescere. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Cambiare e migliorare ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Che i giochi abbiano inizio! ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11:C'est l'amour ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12: Alia ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13: La Corte. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14: Visioni di un passato dimenticato e di un futuro sfuggente ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Quando le cose si complicano ***


Mentre un fastidiosissimo drin drin mi disintegra i timpani, apro gli occhi di scatto.

Nimea Owens!” urla mia madre.

Lasciatemi dormire...” biascico e mi giro dall'altra parte. Chiudo gli occhi.

Devi andare a scuola prima!! Oggi c'è la gita!!” Salto sul letto e mi guardo attorno mezza addormentata.

Cazzo, me l'ero scordato! Mi metto i primi vestiti che mi capitano tra le mani, prendo la spazzola e corro in cucina. Scendo le scale in fretta e furia mentre mi spazzolo.

Finalmente! Ti starò chiamando da almeno mezz'ora!” sbuffa lei mentre mi lego i capelli.

Lo so, ma'. Non ho sentito la sveglia...” dico arraffando dei fogli ed una penna. Butto il tutto nella borsa.

Io vado. Ciao!” urlo mentre esco dalla porta.

E la colazione?!” sento di rimando da parte di mia madre. Prendo la bici e comincio a pedalare di buona lena, quella stupida macchina che manda in malora il motore... Arrivo velocemente davanti alla scuola mollo la bici a terra e vedo la mia migliore amica che mi corre incontro.

Nim!!”
“Sam! Scusa il ritardo è che...” inizio ma lei mi interrompe subito.

Non avevi sentito la sveglia, vero?” sorride.

Come sei... Non lo faccio apposta...” faccio la faccia da cane bastonato.

Dai andiamo prima che la Williams rompa...” dice tirandomi per la manica della giacca. Saliamo sull'autobus e passiamo il viaggio a canticchiare le canzoni di Beyoncè. Siamo delle artiste nate ma il mondo ancora non è pronto per conoscerci. Almeno questo è quello che diciamo per farci quattro risate.

Appena scendiamo la prof comincia a fare le solite raccomandazioni.

Allora ragazzi essendo in una riserva naturale evitate di avvicinarvi ai vetri e prendete appunti che domani interrogo. Per chi fosse interessato ad allevare animali stia molto attento, lavorare qui è un privilegio.” sottolinea e poi ci divide in gruppi, dopo qualche minuto arrivano delle guide che iniziano a portarci in giro per la riserva. Camminiamo vicino a delle tigri. Ci fermiamo davanti alla gabbia e la guida comincia a parlare della loro origine. Spiega e dopo qualche domanda ricominciamo la passeggiata. All'ora della pausa mi siedo su una panchina e mi metto a mangiare un tramezzino. Passano alcuni minuti mentre io sgranocchio un panino ma improvvisamente sento un ringhio basso alle mie spalle. Mi volto di scatto ma non c'è nessuno. C'è un enorme telo rosso. Lo ignoro ma dopo qualche minuto che gli do le spalle un altro ringhio mi scuote. Mi volto e passo sotto, vedo un bestione enorme. Si avvicina al vetro. Mi scruta con i suoi enormi occhi viola, mi avvicino anche io.

Non lo farei se fossi in te.” dice una voce alle mie spalle. Mi volto. Un moro con gli occhi azzurri ed un lungo camice bianco.

Amano mangiare gli umani e sono secoli che un drago non si lega ad un umano.”
“Lo so anche io. Stavo solo osservando. Credevo fossero estinti...” replico.

Sembra interessato a te...”
“E quindi?”
“Niente, trovo solo sia strano. Sai io sono l'esperto della riserva che si occupa principalmente di questa razza.” risponde.

Poggia il muso sul vetro. Due secondi dopo il drago ringhia. Sostengo il suo sguardo assassino.

Signorina si allontani dal vetro, per la sua incolumità.” dice il moro ma i miei occhi sono incollati a quelli del lucertolone.

Non ci riesco.” sussurro. Provo a muovermi ma sono bloccata. Il dragone chiude gli occhi e mi ritrovo dall'altra parte del vetro. Cado a terra per lo spavento. Quel bestione è davvero enorme! Le squame nere e il ventre bianco, delle lunghe creste bianche e affilate.

Questa mi è nuova...” dico indietreggiando. Mi rialzo e corro. Lo so, sarei dovuta restare ferma, ma il buon senso in certi casi non c'è mai. Mi nascondo dietro a delle pietre enormi. Mi appiattisco così da non farmi vedere. Sfortunatamente il testone compare davanti ai miei occhi. Mi scanso velocemente e corro via. Lui mi prende una gamba e mi lancia contro il vetro. Cado rovinosamente a terra. Si avvicina nuovamente.

Ciao. Dice una voce.

Mi guardo attorno.

Sei stato tu?”

E chi se no? Quanti draghi credi che vogliano parlare con un'umana? Tsk, credete di essere il centro di tutto...

Senti tanto per cominciare che cavolo vuoi?”

Niente. Ti trovo interessante. Sei una dei pochi che mi guarda senza grande timore. Guarda quegli umani. Loro se la fanno sotto appena mi vedono. Sentilo come urla il tuo amichetto.

Il suo musone squamoso è ad un soffio dal mio. Guardo il vetro e vedo il moro, gli occhi pieni di paura. Eppure io adesso non mi sento più così spaventata anzi mi sento quasi al sicuro. Evidentemente mi hanno drogato perché il mio buon senso è morto...

Ma da quando fate magie?”
Da sempre però adesso avevo voglia di conoscere una semplice umana.

Posso tornare a casa?”
Non ancora. Come ti chiami?
“Nimea.”

Che nome strano. Sai conoscevo una giovane elfa che spesso mi chiedeva di insegnarle la magia. Lei è stata l'ultima a legarsi ad un drago.

Che intendi?”

Avete lo stesso nome. Di solito gli umani non hanno nomi come il tuo.

Chi sei?”
Sono un semplice drago che è stato brutalmente catturato da degli stupidi umani. Vorrei vedere quanto è cambiata la vostra vita.

E quindi?”
Fammi uscire da qui.

Perché?”
Potrei mangiarti in un boccone.

Lo so. Ma se tu uscissi da qui potresti ucciderne ben di più.”

Hai il coraggio di contraddirmi? Da quando siete così audaci?!

Quanti anni hai?”
Sono giovane, ho solo duemila anni.

Come ti chiami?” ma sto facendo una conversazione con un drago... Perché diavolo non te la stai svignando Nimea Owens?! Ah, giusto gli artigli...

Il mio nome non è pronunciabile nella tua lingua ma sarebbe traducibile con Daniel.

Ok.”
Allora mi porterai fuori da qui?
“No. Come potrei?”

Lui mi guarda e mostra i denti aguzzi. Mi tocca la fronte.

Tu, giovane umana, sei mia.

Che vuoi dire?”

Un bagliore mi acceca. L'ultima cosa che sento è un fastidioso bruciore nel punto dove mi ha toccato.

Apro gli occhi. Sono in un enorme giardino pieno di fiori e alberi. Mi ritrovo davanti ad un lago. Mi specchio nell'acqua limpida. Però la mia immagine è diversa. Ho le orecchie appuntite, la pelle candida ed i capelli azzurri, mentre di solito sono castani. Gli occhi mi spaventano a morte. Viola e le pupille sono due fessure. Niente a che vedere con i miei occhi verdi... Sfioro l'acqua e davanti a me compare il drago.

Ciao Daniel.”

Mia cara, Nimea. Come va?
“Bene. Ma sfortunatamente la mia vita sta per finire. Mi reincarnerò e tu dovrai salvarmi.”
Come? Perché?

Purtroppo hanno ucciso Jasper e come sai la mia vita era legata alla sua.” dico versando una lacrima. Lui avvicina il muso a me. Gli do un bacio sul naso.

Perdonami cucciolo mio. Ma devo andare. Tranquillo, ci rivedremo tra mille anni, sarò un po' diversa ma sarò io. Il tuo compito sarà quello di aiutarmi ed io ti salverò dal tuo destino.” sorride. Sento il mio spirito separarsi dal corpo.

Ciao Danny.” dico e mi disperdo al vento in un turbinio di petali azzurri.


 

Mi risveglio nel letto di un ospedale.

Un odore nauseabondo mi invade le narici. Giro la testa verso destra e trovo mia madre che dorme.

Mamma, che diavolo è successo?” dico provando a mettermi a sedere. Ma vengo bloccata da alcuni tubetti collegati a me. Lei intanto si sveglia e mi abbraccia.

Oh tesoro stai bene! Ti sei svegliata bocciolo.” dice piangendo.

Mamma lasciami, non respiro. Ma mi spieghi cosa cavolo è questa puzza?”

Quale cara?”

Questo odore di cadavere misto a uova marce.”

Bambina mia, l'obitorio è dodici piani più in basso.”
“Ah.” inizio a massaggiarmi la fronte. Ad un certo punto sfioro qualcosa di strano e cicatrizzato.

Che cos'ho qua?” domando indicando.

Una piccola bruciatura e un po' di sangue rappreso. Ma tranquilla tra pochi giorni ti dimetteranno e rivedrai i tuoi amici.”
“Che cosa mi è successo?”
“Ti sei legata al drago.” dice una voce profonda e familiare. Lo stesso esperto di draghi della riserva. Oggi ha una camicia azzurra e dei jeans. Mia madre sbianca.

Ma che cavolo stai dicendo? Sono anni che umani e draghi non si legano!” sbotto.
“E credi forse che non lo sappia? Però è successo. Ora dovrai subirne le conseguenze.” dice seriamente.
“Che cosa?! Sta forse dicendo che è colpa mia?!”

No. Ma sfortunatamente ora siete legati e dovrai fare la sua conoscenza, che tu lo voglia o meno.”

Non credo di esservi interessata. Adesso lasciami in pace.”
“Non posso. Lui mi ha dato questo per te.” dice poggiando un grosso libro sul mio letto.

Che cosa sarebbe?”
“Non lo so. La prima volta che ha parlato ha detto che solo tu lo avresti capito.”

Prendo tra le mani quel tomo in pelle rossa. Lo apro.

Ma non ci capisco niente! Che razza di lingua è questa?”
“Credo sia draconiano antico. Molto antico.”

Lo sfoglio ma non riesco nemmeno a intuire quello che c'è scritto. Mi sdraio.

Non andrò da lui. Non ancora.”
“Bambina mia devi stare lontana da quel mostro.”

Signora sarebbe meglio che sua figlia lo frequentasse, sa è molto raro che un drago così forte si leghi ad un umano. Ciò che è ancora più strano è che lei ha il marchio. Che Nimea lo voglia o meno, un giorno o l'altro quel dono, se così si può definire, le farà fare cose impossibili per gli umani.”
“Non credo succederà tanto presto. Vorrei continuare a vivere la mia vita.”
“Sempre che sia ancora tua... Allora arrivederci. Buona fortuna Nimea Owens.” dice con voce strana. Esce dalla stanza. Resto sola con mia madre. Ho un brutto presentimento.

 

Ciao!
Sono Nim che, come al solito, vi rompe le scatole con delle storie assurde.
Anche se a me piacciono. Immagino abbiate capito che quando scrivo in corsivo di solito sono i dialoghi di Daniel o i pensieri che si scambiano lui e Nimea.
Bene, che ve ne pare?
Sappiatemi dire, dolcezze.
Adios!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Quando ci si mette a chiacchierare con un drago ***


- Qualche giorno dopo -

Mi hanno dimessa da un paio di giorni ma mia madre ancora non aveva voluto farmi andare a scuola, ma da oggi mi obbliga.

Mi alzo e mi infilo le ciabatte. Vado in cucina e mi mangio una tazza stracolma di latte e cereali. Metto su un po' di musica e, dopo aver mangiato e messo la tazza nel lavello, comincio a vestirmi. Un paio di jeans ed una maglietta, un filo di trucco, scarpe da ginnastica, poi mi sistemo i capelli e sono pronta. Prendo la borsa, salgo sulla bici e pedalo fino a scuola. In qualche minuto arrivo davanti all'edificio azzurrino. Samantha mi vede subito e si avvicina.

Nim!” urla appena mi vede. Mi salta addosso e mi stritola.

Hey! Da dove tiri fuori tutta sta energia?!”

Ma mi sei mancata così tanto!!”

Anche tu twin, ma ti ricordo che ogni giorno venivi da me in ospedale.”

Dettagli. Lì non potevo saltarti addosso e salutarti come si deve.” replica sorridente.

Ci incamminiamo verso l'entrata e la campana suona. Le lezioni cominciano, io mi siedo in penultimo banco. Mentre la professoressa Rollins inizia a parlare di non so cosa la mia testa inizia a farmi male. Un male atroce. Me la tengo tra le mani. Non capisco niente. Chiudo gli occhi e provo a respirare a fondo. I muscoli sono tesi, le mani tremano. Non riesco a controllarmi... Inizio a sentire i sensi diventare molto sensibili. Le voci dei ragazzi sono più forti e quella dell'insegnante le sovrasta spaccandomi i timpani. Gli odori sono nauseabondi. Sento che un ragazzo in terza fila puzza di Colonia. Oh, buon Dio proteggimi da questo odore così... beh diciamo penetrante!

Prof stia zitta.” dico. La voce risuona come un ringhio terribile. Tutti si voltano verso di me. Lancio loro un'occhiata ed eccoli, spaventati e sbalorditi. La prof mi guarda mezza terrorizzata.

Si- signorina come si permette?” balbetta. Alzo lo sguardo ed i suoi occhi si riempiono di terrore.

Devo uscire.” mi avvio alla porta e metto la mano sulla maniglia.
“No.” mi interrompe. Mi volto, credo di avere lo sguardo spiritato. Mentre la donna inizia a fare un interminabile discorso sulla mia mancanza di rispetto io mi avvicino a lei e la guardo negli occhi. La prof tenta di farsi piccola piccola.

Faccia SILENZIO.” dico sbattendo il pugno su un banco, che per tutta risposta si sfascia. Mi volto per l'ennesima volta e sfondo praticamente la porta. Cammino per i corridoi ed esco. Mi siedo in giardino. La mia testa... Dio che male atroce. Sento la campanella suonare con quel suo trillo assordante che, solitamente mi avrebbe resa molto felice, mentre ora mi sta facendo dare di matto. Sento Sam avvicinarmisi.

Twin? Tutto... Tutto ok?”
“Ti sembra?” replico con voce roca. “Ti prego parla a bassa voce.”

O-ok.” si siede vicino a me.

Sento tutto. Mi fa male.” dico appoggiandomi a lei. Lei mi stringe.

Passerà vedrai. Everything is gonna be all right.”

La fai facile tu... Io vado a casa.”
“Se ti fa così tanto male potrei accompagnarti io.”

No, ce la faccio. Ho solo bisogno di calmarmi e di un po' di pace.”
“Certo. Lo so. Sei sempre la solita solitaria.”

EHI VOI!” urla qualcuno. Quella voce... La riconoscerei dovunque. Alzo lo sguardo e vedo il volto di Claire come se fosse la prima volta. Ha tre centimetri di fondotinta!!! AHAHAHAH!! Ora posso morire dal ridere!

Sam, la nostra cara civetta ha ben tre centimetri di fondotinta su quella sua faccia finta.” lei ridacchia facendo adirare l'ochetta numero uno.

Come ti permetti piccolo mostro?!” mi alzo per fronteggiarla. Non mi sono mai sentita spavalda come oggi.

Io. Faccio. Quello. Che. Voglio.” pronuncio la frase con calma lanciandole un'occhiataccia. Sento caldo ed una mano mi frena.

Tu non sei la regina qui. Io decido chi fa cosa e chi è chi, capito?! Credevo fosse abbastanza chiaro.” dice tentando di sembrare più alta alzando di un'ottava quella vocina stridula e nasale che si ritrova.
“Tu non sei nulla, schifosa ipocrita. Dopo tutti questi anni credi che comportarti come una vipera ti farà andare avanti?”
“Ovvio.”
“Perfetto. Va a spaccare le palle a qualcun altro.”
“Cos'è non sei in grado di dire parole volgari?!” dice deridendomi.

Il tuo linguaggio è così triviale a volte che basta per entrambe! Ed ora va via!”urlo. Lei indietreggia spaventata. Apro la mano destra e sento un piccolo fuocherello materializzarsi. Mi guardo attorno. Tutti mi stanno fissando. Odio la gente che mi fissa. Io voglio essere libera da questa società ottusa e corrotta.

Sparite!” urlo chiudendo gli occhi. Sento tanta energia girarmi attorno ma, pochi secondi dopo, mi accascio a terra non capisco più nulla e svengo.

Sono in cielo. Sto volteggiando libera come una farfalla.

Adoro stare qui. Mi sento così libera.” dice una voce.

Mi volto e vedo una donna simile a me. Tranne per i capelli azzurri e per gli occhi bianchi, che cosa strana...

Ciao Nimea. Benvenuta a casa. Io sono te e sei qui perché lui ti aspetta.”
“Lui chi?” domando avvicinandomi a lei. Questa situazione è davvero paradossale.

Daniel. Lui ci ha aspettate per tanti anni. Tu sei inevitabilmente legata a lui. Il suo compito è aiutarti a tornare ad essere te stessa.”
“Ma io non voglio andare da lui. Potrebbe... beh potrebbe mangiarmi.” dico arrossendo e lei scoppia a ridere. Ha una risata un po' scampanellante.

Non ti mangerà mai. Fidati di lui e di nessun altro. È l'unico a volere il tuo bene. Ti chiederai il perché quindi diciamo che lui rappresenta una sorta di fratellino rompiscatole, ma io gli ho sempre voluto un bene dell'anima. Addio mia cara.” dice lei sorridendo. Fa ciao ciao con la mano e si dissolve di nuovo. Io inizio a cadere ed urlo dal terrore, provo ad afferrare qualcosa ma trovandomi in cielo non ci sono appigli, naturalmente... Insomma è un po' complicato aggrapparsi alle nuvole! Atterro su qualcosa di caldo. La pelle squamosa mi ricorda il drago. Mi alzo di scatto e si avvicina con l'enorme muso.

Ciao Nim, muoviti. Ho aspettato anche troppo, signorina.” dice sorridendo. Spalanca le fauci e mi inghiotte.


 

Mi alzo di scatto e sono in una stanza d'ospedale, di nuovo. Mia madre è seduta al mio fianco ed entra quell'esperto.

Sei tornato, dottor Hastings.” saluto cordialmente.
“Come conosci il mio nome?” domanda sbalordito. Poi riprende un filo di serietà e cerca di non scappare a gambe levate.
“Hai la faccia da John ed il tuo odore mi ricorda una persona con questo cognome.”
“Quindi i sensi sono più acuti.” sottolinea lui osservandomi.
“Direi, no?! E si lavi, quella colonia puzza!” replico io tappandomi il naso. Sghignazza per un secondo, poi torna serio.

Sai cosa ti aspetta ora, vero?”

Devo andare da quel lucertolone.” dico mentre mi sfilo i cavetti. Mia madre mi blocca.

Tesoro, è pericoloso.”
“Lo so ma quella carogna la deve pagare e se è vero quello che circola sulla connessione umano drago...”

Cosa vorresti fare?” domanda John.
“Farlo impazzire.”
“Ma sei scema?! Potrebbe ucciderti!”
“Vedi quando due esseri sono legati la vita dell'uno dipende dall'altro. Certo se io morissi lui potrebbe sopravvivere ma se fosse lui a morire, la mia coscienza lo seguirebbe perché adesso, come ha detto lui, io sono sua.” sospiro con rassegnazione.

Ma che dici bambina mia?” domanda mia madre. La guardo negli occhioni grigi. La abbraccio. Come posso spiegarle qualcosa che nemmeno io ho capito fino in fondo?

Già adesso sento quel qualcosa di diverso che avevo da piccola. Te lo ricordi che a 10 anni mi lamentavo dicendo di sentire rumori strani? Ora quei rumori mi stanno parlando. Devo andare da lui.”

Entra il dottore. Un altro... Ma lasciatemi in pace!

Bene, signorina. Può andare tranquillamente.” ma a che cavolo servono i dottori se non fanno niente? Balzo giù dal letto e mi metto dei vestiti decenti nel bagno, scappo fuori dalla stanza tra le proteste superflue di mia madre e di quel tipo. Esco di corsa e salgo su un taxi. Arrivo in poco tempo alla riserva. Vado al tendone dove ho trovato il drago. Daniel si avvicina al vetro. Annuisce e sorride divertito. Gli occhi diventano per un secondo bianchi ed io mi ritrovo dall'altra parte del vetro.

Sono tornata.” annuncio calciando una pietra. Tutto questo è così strano... Io mi sento meglio con un drago che potrebbe mangiarmi da un secondo all'altro che con gli altri esseri umani... Devo essere impazzita.
Vedo. Ci hai messo un po' di tempo, eh?

Ero svenuta perché qualcuno mi aveva legato a sé.”
Oh, dettagli... Intanto io ho visionato i tuoi ricordi. Sai questa vita è davvero noiosa, meno male che ci sono io che te la movimento un po'. commenta divertito. Gli faccio la linguaccia e lui sorride.

Oh, certo. Sai era il mio sogno legarmi ad una lucertola alata troppo cresciuta! Ma vuoi spiegarmi perché hai deciso di legarti a me?” commento ironica.

Mi piace molto il tuo nome ed ho anche bisogno di te.

Ma perché?”

Tu sola puoi darmi ciò di cui ho bisogno. Sei l'unica non umana rimasta da questa parte dello specchio. Tu mi darai la libertà ed io ti porterò con me. Viaggeremo e saremo liberi!

Tu hai qualche problema... Dove vuoi che vada una diciassettenne?” Le sue parole mi ricordano tanto quelle dei super cattivi che urlano che conquisteranno il mondo.

Ovunque. Potrai vedere tutti i luoghi che vorrai visitare. Con la mia magia potremo fare tutto. Nessuno potrà fermarci.

Spiegami una cosa... ora che io e te siamo legati, io cosa posso fare?”
Ti insegnerò a dominarti, le tue capacità saranno amplificate oltre ogni previsione. Sarai invincibile.

Ma scusa chi ti dice che io voglia andare con un ricattatore?”
Lo vedo nei tuoi occhi. Tu sai di essere diversa, anche tua madre lo sa. Tutti sanno che non sei umana, solo tu non vuoi accettarlo. E a dirla tutta, la tua vita è una noia mortale senza di me.

E se ti liberassi poi mi abbandoneresti?” chi si crede di essere? Il fulcro del mio universo?
Non posso. Una volta legati lo si è per sempre. Perché mai dovrei abbandonarti piccoletta?

Finché morte non ci separi...”
Non esattamente, vedi siamo legati anche nella morte. Quindi o tu ti decidi ad accettare ciò che sei o sarò io a farti aprire gli occhi.

E cosa diavolo sarei?”
L'ultima elfa degli elementi. Semplice, no?
“E che sarebbe?”
Ma non hai studiato il libro? Oh beh... Allora esistono gli elfi elementali come te e gli elfi arcani che si occupano della magia in generale.

E da cosa avresti capito che io sia di origine elfica?”
L'odore ed il nome. Sul serio sei la copia spiccicata di quella Nimea.

Ok, io comunque devo finire la scuola. Sai almeno quella dell'obbligo e poi sarei in pace con me stessa.” lui mi fissa sbalordito. Forse ha ragione. Rifletti Nim, un drago ti sta proponendo di scappare da una vita noiosa e ti offre un'avventura. Che diavolo stai dicendo?! Scappa! Sentiti libera di fare ciò che vuoi!
Scordatelo. Ce ne andiamo oggi stesso. Ora che siamo legati io non posso più stare qui come tu non puoi più vivere con gli umani.

Io vorrei restare ancora un po' con la mia famiglia!”
Con una famiglia che ti ha mentito? Tra esseri che non possono più fare niente per te?

Che vuoi dire?”
Sai quello che intendo. Tu ormai hai solo una strada da percorrere ed i nostri sentieri si sono incontrati.

Quindi non starò più con i miei parenti e la mia famiglia?”
Ormai sono io la tua famiglia. Dobbiamo tornare nel nostro mondo.

E dove si trova?”
Dobbiamo oltrepassare le porte dello spirito. Ma prima dovremo farti affinare le tue capacità.

Quindi ora se io voglio uscire e desidero che tu venga con me... Tu puoi seguirmi tranquillamente, giusto?”

I suoi enormi occhi viola mi squadrano. Sorride mettendo in mostra i denti aguzzi. Apre le ali ed abbassa la testa.

Nimea sali. Ti porto io.


 

Salve Peolpe!

Allora ho postato oggi visto che l'altro capitolo ha avuto ben 4 recensioni.

Posso dirlo? Non sembrerò così disperata spero... GRAZIE!!! VI amo tutti!!!! <3

Bene, vi è piaciuto? I hope so <3 Anche se non è successo proprio nulla, ma gente bella ci vogliono anche capitoli così, o no?

Beh Nim tira fuori un po' di grinta! E ci voleva! Io voglio gente combattiva e se per ora non lo sembra più in là spaccherà la faccia a tutti!!! Oddio non è proprio così ma lascio a voi la parola. Vado a studiare storia dell'arte!

CIAO!


 

Nim <3

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Partenze sofferte ***


Capitolo 3: Partenze sofferte


"Grazie.” accenno timidamente mentre mi arrampico sulla sua testa.

"Non so se quello che sto facendo sia una buona idea ma ormai...” mi reggo alle sue corna d'avorio mentre lui esce da quel piccolo habitat con un semplice incantesimo.

"Ma perché non sei mai scappato?” domando.

Un'amica mi aveva detto che avrei dovuto aspettare l'occasione giusta. Ed eccola sotto forma di una singolare elfa mimetizzata.

"Ahahaha. Come siamo spiritosi... Senti io dovrei andare un attimo a casa. Non è che potresti portarmi là?”

Non sono un taxi, signorinella. Andiamo va. Quante cose che dovrò insegnarti...

"Credo che, dopotutto, sarà divertente.”

Cammina pacifico per le sale e quando arriviamo all'entrata un manipolo di guardie ci ha nel mirino.

"Qua ci penso io.” dico, scendo dalla sua testa e mi avvicino ai soldati.

"Salve. Ecco lui è con me.”
"Il drago non può andare da nessuna parte.”
“Purtroppo lui deve venire con me.” dico mostrando il marchio.

"Questo non significa niente.” dice un altro agente caricando il fucile.
"Ah, se fossi in voi mi sposterei. Sapete che questa è la razza più aggressiva e forte? Non vorrete avere contro il drago dominante spero.” loro indietreggiano spaventati ma continuano a tenermi nel mirino.

"Oh, cavoli vostri.”

Daniel abbassa la testa per permettermi di salire.

Posso fare del mio peggio? Domanda Dan.

"Non far loro del male, d'altronde non fanno altro che il loro lavoro.”

Sei troppo responsabile... Dobbiamo rimediare.

"Tutto a suo tempo. Basterebbe volare, no? Non serve che tu uccida qualcuno.”

Io avrei fame...

"No, non ci pensare. Adesso andiamocene senza uccidere nessuno.” gli agenti iniziano ad allontanarsi. Daniel avanza ed esce come se nulla fosse.

"Perché devi fare tante scenate se con un semplice incantesimo potevamo uscire da qui?”
Mi diverte spaventare gli umani...

"Allora con me ti sarai sganasciato dalle risate.” commento acida.

Con te è stato diverso. Sapevo che non potevo farti del male e non è neanche nelle mie intenzioni. Poi la magia non è inesauribile. Per carità io ho molta energia però insegnandoti ne userò moltissima...

"Oh e adesso il maestro mi lusinga.”

Come sei... Se mai tornerò indietro nel tempo dirò a Nim di cercarsi qualcun altro in cui reincarnarsi...

"Ah perché si può pure scegliere?!”
E che ne so io?! Sono abbastanza giovane, devo pur imparare anche io...

"Oh, sì certo... Tutti bravi a trovare scuse.” Dan sbuffa.

"Dove andiamo?”
Pensavo di portarti a casa mia.

"Hai una casa?” domando sbigottita.

È una sorta di casa. Vedi prima che mi lasciassi prendere dagli umani, avevo il mio nido in una caverna abbastanza profonda nel folto di una foresta e pensavo di portarti là. Così potremo allenarti con tutta calma...

"Se lo dici tu. Posso salutare la mia famiglia?”
Non credo. Ti impedirebbero di venire con me.
"Hai detto che non possono fermarmi, quindi non ci riusciranno. Almeno lasciami prendere dei vestiti e salutare la mia migliore amica.”
Anche lei non vorrà che tu venga con me.

"Lei vuole ciò che è meglio per me. Sono sicura che capirà. Lei non è come gli altri.”
Se lo dici tu, piccola. Se ne sei così convinta potremo provare. Ricorda ce ne andremo subito quindi dati una mossa, elfetta.

"Elfetta? A me? Ma ti sei bevuto il cervello?” dico dandogli un pugno in testa. Lui emette una nuvoletta di fumo.

"Smettila di fare tutto sto fumo così mi intossichi.” replico tossendo. Lui ride sommessamente.
Come siamo delicate...

"Sei tu che con queste squame così ruvide che non senti nulla.”

Sì, modestia a parte sono invulnerabile.

"Mi hanno legato ad un drago modesto... Che allegria.”

Continua a volare e si posa davanti a casa mia.

"Ci metto un secondo.” dico e corro in casa. Vedo mia madre sulla poltrona intenta a contorcersi le mani per l'ansia.

"Ciao ma'.” lei volta la testa di scatto. Si alza e mi stritola.

"Mamma, ti prego, lasciami. Lasciami!” si stacca da me un secondo e poi ritorna la mamma-ventosa.

"Cosa è successo?” domanda con voce roca.
"Devo andarmene da qui.” lo dico quasi in un sospiro. Lei si paralizza.

"Perché?”
"Lo vuole Daniel.”
"E chi è questo?!”

"Il drago.”

"E adesso si permette pure di dirti ciò che devi fare?! Io lo ammazzo!”

"Calmati mamma. Sarà per poco e vedrai che tornerò presto.”

"Come puoi andare con lui?!” sbraita lei.

Muoviti non voglio stare qui ancora a lungo. Iniziano a fissarmi ed io lo detesto.

"Io devo. So che non sono umana, pertanto vado in un posto con i miei simili. Un giorno ci rivedremo mami. Non so quando ma tornerò.” Mi allontano e corro su per le scale prendo dei vestiti e li butto in una borsa, lo so sono disordinata. Salto dalla finestra e subito trovo Sam.

"Ciao.” dico.

"Vai da qualche parte?” domanda lei sbigottita.

"Devo andare via col drago.”
"Cosa?!” urla lei. Mi prende per le spalle e punta il suo sguardo nel mio. Non sono mai riuscita a sostenerlo... Mi metto a fissare il drago.

Te l'avevo detto Nim.

Sei così tremendamente antipatico. Gli faccio notare.

Che hai intenzione di fare?

Squagliarmela. Lei non mi lascerebbe andare a sto punto...

"Allora?!” domanda lei.

"Sam, non posso rifiutarmi! Io non sono di questo posto.”
“E tu credi a lui e non a me?! Bell'amica che sei! Dopo tutto quello che abbiamo passato! Sei una schifosa traditrice!!” urla nascondendo le lacrime.

"Ti prego, sai che non ti abbandonerei mai, ma...” sono sul punto di piangere pure io, ma devo trattenermi.
“Non mi abbandoneresti, eh? E cosa pensi di star facendo?!”

"Come se fosse il mio più grande sogno!”
“Lui ti costringe con la magia, vero?!” urla isterica.

"Non ho altra scelta e comunque sono io a volermene andare, Samantha Aimee Sanders.” scandisco bene le parole. Rimane un secondo immobile. L'ho colpita nel profondo usando il suo nome completo. Mi asciugo le lacrime. Riprendo la mia espressione più autoritaria e seria.

"Non voglio rivederti mai più!” urla.

"Benissimo, io vado. Addio, Samantha.” lei mi lascia andare. Il divario tra di noi diviene incolmabile. Una volta nessuno ci avrebbe mai fatto del male o separate ma da oggi tutto sarà diverso. Salgo sulla testa di Daniel.

"Andiamo via.” ordino io e lui esegue senza fare domande. Si alza in volo ed io e Sam continuiamo a fissarci negli occhi. Mi tolgo la collana che ci unisce. Avrei voluto che tutto questo fosse il più indolore possibile ma è evidente che ho sbagliato qualcosa. Fisso per l'ultima volta la metà di un cuore in oro. Lo lascio cadere al suolo. Cade ai suoi piedi e lei lo raccoglie, lo osserva per un secondo scarso e poi lo scaglia lontano.

"Ed è così che finisce la nostra amicizia...”

"Addio.” sussurro mentre il drago vira verso l'oceano.

Non tornerai mai più, lo sai, vero?

"Sì. Non ho scelta.”

Su Nim. Ti porterò nella tua vera casa, ti farai tanti amici, non sei felice?

"Dovrei?”
Io pagherei oro al posto tuo. Quindi quanto mi dai?

"Ah, e tu credi che ti pagherò? Ma per favore.”
Dormi piccoletta, questo è solo l'inizio di una nuova vita.

"Hai ragione.” acconsento e sbadiglio.

Come sempre.

"Fa poco il saccente con me.” replico acida. Mi poggio ad un corno ed il mondo intorno a me comincia a sfumare. Chiudo gli occhi, sperando di svegliarmi da un incubo. Ma in cuor mio so che non succederà.


 

Hello!!!

Visto come sono brava?! Posto ogni settimana!! YEEEEE!

Allora mi dispiace tantissimo per l'addio tra Sam e Nimea, ma gente era una cosa importantissima renderlo sofferto! Siete stati fortunati che non abbia fatto di peggio, capito?

Allora ringrazio tutti coloro che recensiscono e sappiate che ogni recensione va bene, bella o brutta che sia. Ringrazio anche:

Diesis_Girl (Ciao Ratttasha XD)

SaryTheBest

Semele12

che gentilmente seguono o preferiscono la mia storia <3

Spero si aggiunga altra gente!

Allora vi è piaciuto? Spero di sì. Ora vado guys, see U soon! <3


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Prendere confidenza e avere troppi pensieri per la testa ***



Capitolo 4: Prendere confidenza e avere troppi pensieri per la testa


Al mio risveglio stiamo atterrando. Come sospettavo non mi trovo in un incubo. Peccato.

Ben svegliata, elfetta.

Non si dorme male sulla tua testa, sai? È comoda nonostante sia quella di uno zuccone come te.”
Sta attenta che non mi metta a giocare in volo con te sopra.

Non lo faresti mai.”
Ah, sì? Ne sei davvero sicura, Nim?

Mi provoca, eppure dovrebbe sapere che non si gioca con il fuoco se non si vuole rimanere bruciati... Replico dandogli un pugno in mezzo agli occhi. Ridacchia emettendo del fumo. Mi sporgo per guardare in basso. Sta sorvolando una foresta bella grande. Sento l'odore di pino... A casa avevo un pino ma quando ho compiuto dieci anni lo hanno abbattuto perché era malato e dava fastidio ai vicini. Stupidi Lawrence... Atterriamo nel mezzo della foresta.

Ma come farai ad andare in giro? Sei così ingombrante!” esclamo io mentre scivolo giù dalla sua testa.

Non ti preoccupare di quello mi occupo io.

Se lo dici tu, dolcezza.” replico calciando un sassolino.
Dolcezza?

Preferisci che ti chiami zuccone, scemo, idiota, mentecatto, o altro?”
Vada per dolcezza.

Sorrido a malincuore per la mia vittoria. Mi siedo su un masso e mi guardo intorno. Non ci sono rumori rilevanti. Vedo solo tanto verde, tanti alberi con delle radici enormi e a sprazzi pezzi di cielo.

Vieni?” domanda una voce. Mi volto sorpresa. Vedo un ragazzo a petto nudo, con dei capelli neri e arruffati. È anche parecchio alto, che figo... Mi avvicino e gli vedo gli occhi. Viola. E te pareva questo sa anche trasformarsi in un umano. Ma guarda te con che gente mi tocca andare in giro.

Sai fare anche questo? Ma scusa a che ti servo, io?” sorride divertito dalla mia provocazione.

Per divertirmi un po'... Dai la strada da fare a piedi è ancora lunga.” dice iniziando a saltellare di radice in radice. Sembra un coniglio.

Gasati poco, Daniel.” sorride e va avanti.

C'è da dire che la strada non è poi così facile, parecchio tortuosa direi. Nonostante io riesca a saltare fuori dalla finestra del secondo piano mi è complicato saltare di radice in radice come fa il signorino Agilità.

Guarda che ti sento.” replica lui.

Adesso neanche posso pensare in pace... Sei una palla al piede.” Si blocca, si volta verso di me e mi fissa. Mi si avvicina e si accovaccia su di una radice. Il suo viso è tremendamente vicino al mio e quei suoi occhi sembrano volermi scavare dentro. Con una velocità sovrumana mi prende in braccio come se fossi leggera quanto una foglia.

Ehi!” protesto aggrappandomi a lui. C'è da dire che Mister Agilità ha dei bei muscoli.

La palla al piede eri tu, tesoro.” dice soffiandomi sul viso e scompigliandomi un po' i capelli.

Avvertimi la prossima volta che vuoi fare Mister Muscolo.” lui ride e inizia a correre.

Non ero Mister Agilità?”

Abituati, sono volubile.”

Oh, se lo so...

Dice una voce nella mia testa. Alzo lo sguardo e replico facendogli il verso.

Ti sento pure io.” gli tiro una gomitata nello stomaco.

A che bello. Non si può più pensare per i cavoli propri di questi tempi.”
“No. Attento al ramo!” dico. Lui lo salta agilmente lasciandomi a mezz'aria per un secondo. Se la ride appena mi riprende.

Se cado, ti faccio venire un mal di testa che pregherai di non vedermi mai più.” dico ma questo mi fa venire in mente Sam. Mi accoccolo al suo petto e provo a non piangere ascoltando il suo battito accelerato. Non apro bocca.

Mi dà un bacio sulla testa.

Non temere, io non ti lascerò elfetta.”

Fino a che non mi urlerai di non volermi mai più rivedere...” sussurro.

Non fare la melodrammatica. Andrà tutto bene.” mi sussurra all'orecchio. Continua a correre in silenzio ed io provo a non pensare ma non è facile. Poco dopo annuncia la nostra “casa” tutto contento mentre mi poggia a terra.

Ecco a voi la nostra reggia, madamigella.” Osservo l'enorme caverna ricoperta di muschio ed edera che penzola dall'alto. Entriamo e delle torce si accendono.

Oh, ci sono ancora le mie pellicce.” indica dei mucchi di pelo. Ne tira fuori una chiara e sorride con sguardo vacuo e perso nel tempo. Mi avvicino a lui e me la lancia addosso.

Benvenuta nella mia casa. Ti piace?”
“Diciamo che la trovo interessante.” Mi lancio sul mucchio di pellicce e mi ci sdraio.

Sai è strano.” dice lui mentre prepara un piccolo falò.
“Cosa?” domando io.

Che tu sia così remissiva ad esprimere tutto il dolore e lo sconforto che provi. Nonostante tu lo senta così forte. Lo trasmetti persino a me...”
“Sono abbastanza forte da trattenermi.” nel frattempo lui si trasforma nel lucertolone nero.

Ti preferivo prima.” la butto lì come una battuta insensata. Scendo dalle pellicce ed esco dalla caverna. Qui sta già calando la sera ed il vento scuote gli alberi. Sento che Daniel continua a fissarmi, ma non dice nulla.

Mi siedo su un masso che si trova in mezzo al ruscello che scorre davanti alla caverna, o forse dovrei chiamarla casa?

Chissà come sarà questa vita. Cosa mi aspetta, soprattutto vivendo con una grossa lucertola nera con gli occhi viola... Chissà come se la passeranno gli altri, se sentiranno la mia mancanza oppure... Mah potrei anche essere dimenticata... Dopotutto la mia vita non è nulla di che.”

Ripenso al giorno in cui prendemmo quella collana in una bancarella. Eravamo amiche, io e Sam. Ci volevamo molto bene e un giorno decidemmo di comprare quel cuore durante una vacanza al mare. Lo dividemmo in due e una portava una parte e all'altra toccava la seconda metà. Le voglio un bene dell'anima ma evidentemente dovevamo separarci. Spero che tu abbia una vita lunga e felice Samantha. Io non so dove andrò a finire ma spero di tornare, un giorno.

Ci eravamo conosciute ad agosto. Lei leggeva ed io amo leggere. La conversazione iniziò per caso e continuammo a parlare a lungo. Ci mandavamo migliaia di messaggi. Lei mi incoraggiò a scrivere e mi insegnò tante cose... Se ci penso ho le lacrime agli occhi. Ci passavamo tanti libri e ci aiutavamo nei compiti. Sono sull'orlo di una crisi. Le lacrime scendono silenziose ed inesorabili. Vorrei urlare, vorrei picchiare qualcuno. Mi alzo di scatto e sbatto la testa contro un ramo impreco allegramente tirando giù tutti i santi dal Paradiso. Daniel mi tira su con i denti, come fa una mamma con i cuccioli. Mi mette vicino a sé.

Dormi Nim. Dice. Forse vorrebbe consolarmi ma non so se ci riuscirebbe.

Mi avvicino alla sua testa e mi butto sopra la pelliccia. Chiudo gli occhi. Lui canticchia una ninna nanna in una lingua che non capisco, ma poco importa. La mia testa pensa solo a Sam. A come l'ho abbandonata. Non se lo merita... Sono un'amica terribile. Crollo definitivamente in un sonno senza sogni. Sarà stata una benedizione divina.

Mi sveglio perché la luce mi arriva dritta in faccia.

Buongiorno elfetta.

Giorno, lucertola.”

Se ti togli vado a prendere qualcosa da mangiare.

Dubito di trovare dei cereali nel mezzo della foresta, vero?” lui mi scocca un'occhiata sorpresa ed incredula. Insomma io la mattina devo mangiare latte e cereali, eh!

Immaginavo. Ma saremo vicino ad un paesino o siamo nel bel mezzo del nulla?!”

La seconda...

Ah.” lui si alza e si trasforma in un umano.

Allora vado. Mi prometti che non te ne andrai in giro?”
“Certo... No problem.”

Si allontana in fretta nel folto della foresta.

E io che faccio?” domando al nulla. Sento l'eco della mia voce.

Mi alzo e mi stiracchio. Voglio vedere quanto è profonda sta caverna. Mi inoltro. Trovo un buco nella parete e riesco a passarci. Mi ritrovo in una seconda grossa caverna ma non vedo granché... Torno indietro e cerco del legno e delle pietre focaie. Dopo qualche minuto di ricerca trovo finalmente due sassolini un pochino arancioni.

Finalmente!” esclamo felice. Riesco ad accendere il legnetto e vado nella grossa caverna. Non riesco a vedere molto più di prima ma almeno so dove poggio i piedi. Ci sono solo ragni e teschi. Sì abbastanza inquietante direi... Il battito di un cuore mi fa sobbalzare ed un refolo di vento mi spegne la torcia improvvisata.

Ora posso avere paura?” domando. Una mano mi si poggia sulla spalla e caccio un grido.

Ti avevo detto di non andare in giro.” dice la voce arrabbiata di Daniel.

Suvvia, Mister Tenebroso. Non sono andata da nessuna parte. Sto tentando di ingannare il tempo.” dico andando a tentoni mentre prego che i ragni non mi salgano su per i jeans. La mano del ragazzo mi prende il braccio. Stringe con forza mentre mi trascina nell'altra cavità.

Eddai! Mollami mi fai male!” mi lancia sulle pellicce. Almeno ho fatto un atterraggio morbido Dan si trasforma in drago e mi inchioda al pavimento.

Non azzardarti mai più ad andare lì dentro. Capito?!

Danny calmati. Non è successo nulla. Stavo solo cercando qualcosa da fare!” mi giustifico io. Adesso ho una paura folle.

La prossima volta ti porto con me. Non posso neanche lasciarti da sola...

Ma vuoi spiegarmi che ho fatto di male?!” urlo per tutta risposta tirando fuori la grinta.

Nimea non sei una bambina! Non posso preoccuparmi in continuazione per te! Tu non sai che cosa ti sarebbe potuto accadere là dentro!

Dammi un motivo valido! Se non sono una bambina allora merito di sapere a cosa vado incontro.”

Adesso mangia le bacche. Poi inizieremo ad usare la magia.

Non mi rispondi così facendo.” metto il broncio. I suoi occhi sono ancora fissi nei miei. Si ritrasforma in umano e mi tira giù.

Mangia. Subito.”
“Certo, Mister Bugiardo.” mi guarda male e addenta un pezzo di carne appena cotto. Assaggio quella sostanza che lui ha il coraggio di chiamare bacche nonostante l'odore fetido. Le ingoio senza volerne conoscere il gusto.

Sono bacche energetiche. Non buone ma ti ricarichi.” si alza dopo aver spolpato l'osso in mezzo secondo.

Vieni qua.” dice e mi avvicino a lui.

Io sono il tuo maestro. Tu sei metà di me ed io metà di te. Io posso usare la magia e quindi anche tu.” prende in mano un sasso e lo fa levitare.

Ora prova tu. Devi sentire tutto quello che ti circonda parte di te. Sei un'elfa elementale quindi tutto segue il tuo volere.”

Devo dire qualcosa?”
“No. Pensa intensamente a qualcosa e quel sasso deve farlo.” me lo lancia tra le mani. Fisso quella pietra e la tengo tra le mani. Penso solo a lanciargliela in testa. Che gli venga un bel bernoccolo. Strizzo gli occhi ma non succede nulla. Continuo a pensarci ma niente di niente. Continuo a provarci fino allo sfinimento, per ora intere, per tutta la mattina. Adesso fisso questo stupido pezzo di roccia.

Inutile sasso ti ho detto di alzarti!” urlo indemoniata e quello lo fa. Resto senza parole. Decido di chiamare quel drago tutto nero.

Dan?” nessuna risposta. Solo l'eco della mia voce.

Daniel?!” urlo più forte. Niente. E che cavolo adesso scompare pure lui.

Ce l'ho fatta!!!” mi sento ignorata. Mi alzo tenendo in volo il sassolino.

Dove ti sei infilato?! DAAANIEEEL!!” e mo basta. Inizio a cercarlo. Arrivo al ruscello e salto sul sasso che divideva in due il piccolo corso d'acqua.

Dan aveva detto che dovevo o non dovevo andare in giro?” oh ma chissene frega! Balzo dall'altra parte dell'acqua. Vado un po' a zonzo, mi blocco.

Ma se il sassolino qui presente fa quello che gli dico... Allora può trovare Dan!” esclamo. Non so se sia giusto, e secondo la mia logica illogica tutto può essere, ma provare non costa niente, no?

Bene sassolino bello. Colpisci Daniel!” e quello lo fa. Ah mi stupisco sempre della mia bravura. Il suddetto pezzo di pietra parte a razzo, mi volto nella sua direzione e sento un grugnito.

Mi sa che l'ho colpito...” ridacchio un secondo.

Infatti, stupida elfetta...

Ma dove sei?”

Dietro di te.

Mi volto e sorpresa sorpresa c'è Dan con un bernoccolo. Trattengo a stento le risate.

Contenta?!” esclama scocciato.

Un pochino.” e parto a ridere senza ritegno.

Andiamo.” dice mentre con una mano mi tira nella caverna e con l'altra porta la carcassa di uno stambecco. Io inizio a darmi una calmata ma appena rivedo il bernoccolo riparto a ridere come una scema. Mi interrompo un secondo.

Sai dove si è cacciato il sasso?” domando sorridendo.


Ciao!!!

Sentite voi preferite che aggiorni il sabato o il venerdì sera?

Oggi mi sento buona e vi amo tutti!!!! Comunque come va?

Per si stanno avvicinando ancora di più il momento critico di maggio...

La scuola+ caldo assurdo = morte per me

Io soffro il caldo da morire. Comunque non sto ad assillarvi, che ne dite del capitolo?

Abbiamo iniziato a prendere confidenza con i poteri ma ce n'è di strada da fare ancora... Ora vado, la storia del 1500 mi attende ansiosa!

Ciao Dolcezze!

Ah e ringrazio:

Diesis_Girl ,SaryTheBest , Semele12 , LoveForHachi , terebinthia .

Nim <3 Passo a voi la parola :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Bastoni e momenti di sbandamento ***



 

Capitolo 5: Bastoni e momenti di sbandamento


 

Ma andate al diavolo tu ed il tuo sasso... entra.” mi spinge dentro ed accende il fuoco con una semplice fiammata. Scuoia la povera bestia sotto ai miei occhi allucinati. Sposta la pelliccia e mi guarda un secondo mentre si passa una mano sopra alla fronte umidiccia.

Che c'è? Non hai mai visto un animale scuoiato?” domanda lui dopo un po'. Credo abbia notato la mia espressione allibita.

No.” dico inorridita mentre mi allontano da lui e mi avvicino alla pila di pelli. Appena le sfioro, un brivido mi pervade e mi metto in un angolino della caverna mentre lui mi osserva sbigottito e... beh decisamente divertito.

Fa' poco la bambina e prenditi un pezzo di carne. Dopo fai un po' di esercizio fisico.”
“Non posso giocare ancora con i sassi?” chiedo gentilmente. Mi stavo divertendo abbastanza con quel giochino. Soprattutto quando l'ho beccato in testa.

No!”
“Paura che ti colpisca di nuovo?” domando sorridendo divertita. Si passa una mano tra i capelli e cuoce la carne. Mi dà un pezzo e mangio senza fare altri commenti, anche perché mi ha lanciato parecchi sguardi omicidi e non mi va l'idea di morire giovane... Finisce di mangiare, a dire il vero a me ha dato un pezzetto di carne ed il resto ha deciso di spazzolarselo tutto lui... che imbroglione.

Ma quanto mangi?!”

Tesoro sono un drago, ho sempre fame.”

Ahn, sempre bravo a trovare scuse...” si alza e sbuffa.

Dai Nim, andiamo a farci un giro.”

Si esplora?” domando entusiasta. Lui sorride e gli butto le braccia al collo. Finalmente si fa qualcosa di divertente!

Vai.” dice mostrandomi la strada. Mi arrampico su una radice e comincio a saltellare in giro ridacchiando. Mister Affamato continua a seguirmi.

Senti ma... Che altro posso fare?” domando bloccandomi un secondo. Lui mi si avvicina.

In che senso?” domanda abbassandosi per guardarmi dritto negli occhi.

Con la magia. Non vorrai dirmi che posso solo far volteggiare un sassolino e dirgli di colpirti...”

Tutto a suo tempo, elfetta. Va meglio?”
“Cosa?” chiedo presa in contro piede. Ma a che diavolo si riferisce?

La situazione di ieri...” risponde vagamente impacciato.

Ah... Giusto. Diciamo che non ci voglio pensare... Se anche solo mi passa per l'anticamera del cervello inizio a star male...” non voglio deprimermi, ok?

Dai devo farti fare una cosa prima che sia buio.” dice prendendomi per le spalle. Torniamo a casa, dovrò abituarmi ad identificarla con questo nome... Prende due bastoni.

In guardia, piccoletta.” afferro, più o meno al volo, il bastone che mi ha lanciato. Lo fisso, poi guardo il bastone e di nuovo Daniel. Ma mi sta prendendo in giro?

Sono serissimo. Dai devi imparare a difenderti. Non sarà facile portarti di là, dunque preparati a combattere.”

Ma se non so impugnare nemmeno un bastone. Vabbè. O la va o la spacca!” replico. Credo che userò il bastone come una clava... Lui mi si avvicina e mi colpisce una gamba, io mi muovo lentamente. Accidenti sembro un bradipo! Provo a colpirlo pure io ma mi disarma con una facilità impressionante. Mi punta il bastone alla gola.

Kaput .”

Ahaha. Davvero bravo. Riproviamoci.” lui sorride e si sistema. Ricominciamo fino a che non si fa buio. Mi blocca, disarmandomi e afferrandomi per un braccio alle mie spalle. Ride e mi soffia in faccia. Sa che lo odio quando fa così...

Ci hai provato. Adesso basta. Io vado alla ricerca di qualcosa da mangiare. Tu copriti e aspettami. NON andare a zonzo. Gioca con questo legnetto. Fallo muovere.” ma che sono un cagnolino? Tsk, che cattiveria.

Ma sono stanchissima.” mi lamento.

Lo faccio proprio per questo. Così poi dormi pacifica.” nel frattempo prende dei pezzi di legno e ravviva il fuoco. Mi siedo davanti ad esso. Sono mezza morta e ho anche un pochino freddo. Mi prendo le pellicce e mi copro come ha detto il tonto. Prendo tra le mani il pezzetto di legno. Provo a farlo muovere ma lui resta inerme davanti a me.

Non sfidarmi.” gli dico. Sembro una pazza, ma sono da sola quindi me ne frego.

Ti ho detto di muoverti!” si alza in aria. Lo faccio volteggiare vicino al fuoco così prende una scintilla e diviene la mia torcia. Balla intorno a me. Vorrei farmi un bagno, ma è troppo freddo. Guardo il fuoco. Sorrido e provo a toccarlo. Mi avvicino sempre di più e lo sfioro. Non ho sentito nulla. Guardo il pugno destro sferro un diretto in mezzo al fuoco. Il calore è eccessivo e mi ritraggo subito. Ok, non è stata tra le mie idee migliori ma almeno non mi sono ustionata. La mia piccola torcia danzante si esaurisce in un cumulo di cenere.

- Nel frattempo, nel paese d'origine di Nim

Perché mi ha abbandonata?! Guardo una nostra foto sul comodino. Io e lei quel giorno avevamo vinto una gara di tiro alla fune contro altri ragazzi al GrEst e poi avevamo giocato con la pittura. Ci eravamo divertite tantissimo. Come hai potuto abbandonarmi, Nim?! Prendo la mia collana e la butto in un cassetto.

Spero di non vederti mai più.” sussurro, ma so che sto mentendo a me stessa.

Hanno organizzato delle indagini sulla sua scomparsa. Gruppi di ronda perché i draghi vengano sterminati se si azzardano a prendere altri umani. Ma lei non è umana. Lei è sempre stata diversa.

Stupida esibizionista.” dico a voce alta.

Sam! La cena!” urla mia madre. Scendo le scale. I miei parlano di qualcosa ma non sto neanche ad ascoltarli. Sono troppo arrabbiata per dire alcunché. Punzecchio le verdure. Sono diventata vegetariana qualche mese fa e lei non ha mai fatto storie a differenza di molti altri... Lei mi capiva sempre.

Sam?” dice una voce. Alzo lo sguardo e vedo il volto di mia madre preoccupato.

Sto bene. Vado a letto, ho sonno.” non fanno nulla per fermarmi. Accedo subito al mio fake su facebook. Non ho voglia di essere Samantha. Quella che si è lasciata sfuggire la sua migliore amica sotto il naso. Scrivo quarantamila stati e chatto con tante persone,tanto che per poco non mi dimentico quello che è successo ieri. Quando sto per chiudere mi arriva il messaggio di un tizio che non conosco.

Noi Sappiamo quello che stai passando, Samantha. Ti aiuteremo a ritrovare Nimea Owens.

Sembra un patto col diavolo... Non credo che dovrei rispondere ma lo faccio ugualmente.

E chi vi dice che io la voglia trovare? Scrivo. La risposta arriva subito.

Non saresti stata in rete fino alle due del mattino per due giorni di fila se non volessi dimenticarla, giusto? Mi mordo il labbro. Che faccio? Non faccio in tempo a rispondere che ho già un altro messaggio.

Noi sappiamo che ci aiuterai. Incontriamoci domani alle tre, in mensa a scuola. A presto.

Non credo sia stata una buona idea... Ma non ho scelta. Spengo il computer e mi butto sotto alle coperte. Ti ritroverò Nimea.

- Nella caverna del drago

Dopo aver mangiato Dan si trasforma in drago ed io mi avvicino al suo muso. Sento che sorride soddisfatto.

Sei stata brava, Nim. Dormi.

Senza farmelo ripetere due volte mi addormento sotto i suoi occhi vigili. La mia pelle è scossa da un fremito e mi guardo attorno circospetta. Che diavolo era?

Sarà stato un venticello sbucato fuori dall'insenatura nella caverna.

E se fosse stato qualcos'altro?” domando preoccupata.
E cosa? Un umano? Chiunque sia dovrà vedersela con me ed ora ti prego di dormire. Mi hai fatto venire l'emicrania con quei tuoi sassolini...

Va bene.” mi sistemo e mi addormento. Avrei voluto un sonno senza sogni ma questo lusso mi è già stato concesso ieri...

Sono davanti alla mia ex scuola. C'è Sam che parla con un ragazzo. Oh mio Dio! È Neal! Quel pezzo di figo! Capiteci un ragazzo bello come il sole, dagli occhi nocciola ed i capelli biondo scuro voglio dire chi è che non gli sbaverebbe dietro, no? Anche perché ha un bel fisico scolpito. Non è da buttare... Né io né lei abbiamo mai avuto il coraggio di parlargli. Ma che si stanno dicendo? Mi avvicino ma i miei piedi sono incollati a qualcosa di molto duro. Non riesco a muovermi.

Sam!” urlo. Lei mi fissa. Sorride e saluta con la mano. Si avvicinano a me.

Nim... Questo è il mio nuovo ragazzo. Neal, lei è una sporca elfetta di quart'ordine.” tira fuori un pugnale e sembra pronta a conficcarmelo nel petto, ma qualcosa si frappone tra noi.

Tu!” urla Sam. Davanti a me c'è Dan a farmi da scudo.

Non la toccherete neanche con un dito, cacciatori.” dice lui arrabbiato. Si trasforma ed iniziano a combattere. Urlo. Li vedo come se si muovessero al rallentatore: Dan li colpisce con la coda e cerca di azzannarli ma loro evitano tutti i suoi morsi! Accidenti che agilità! Non riesco più a seguirli con lo sguardo.

Nim, svegliati. Ora!” urla lui. Cado in un oscuro abisso.

Rinvengo tra le braccia di Daniel.

Calma, piccola. Va tutto bene. Era solo un incubo...” dice dandomi un bacio sulla fronte.

No, non va bene! Era inquietante e c'eri tu, poi sono comparsi Sam e Neal. Dicevi che non dovevano toccarmi e li chiamavi cacciatori e poi...” mi blocco un secondo e lo vedo rabbuiarsi. Siamo sicuri che sia stato solo un sogno?

Chi è Neal?” domanda d'un tratto. Credo non voglia dirmi chi sono i cacciatori...

Un tizio molto carino...” rispondo senza neanche pensarci.

Dai, adesso è tutto finito. Nuova vita, ricordi? Ti ho cercato delle bacche. Poi se vuoi puoi farti un bagno nell'acqua del ruscello qua affianco.”
“Ma sarà gelida...”
“Dovrai farci l'abitudine, dolcezza. Poi ti alleni un po' con la magia e magari nel pomeriggio andiamo in cerca di una città, che dici?”
“Che si può fare.” replico sbuffando. È stata una notte movimentata e mi sento un po' spossata. Trangugio quelle bacche, ancora non ho trovato un nome per loro, fanno troppo schifo. Tiro fuori dalla borsa dei vestiti puliti ed un asciugamano. Mi tolgo questi puzzolenti e sudaticci e mi butto nell'acqua.

Avevo detto gelida? No, è congelata. Anzi, sono io quella che si sta surgelando! Fortunatamente la corrente non è forte e, ad un certo punto, intravedo dei fiorellini rosa. No, non ci credo!

Ma è saponaria!” esclamo avvicinandomi a quella piantina, la amo. Cresce anche nel mio giardino e a volte la usavo. Ne strappo alcuni fiori e mi sfrego le mani in acqua, mi passo un po' di poltiglia addosso e mi sciacquo. Almeno Daniel non s'è fatto vivo. Chissà dove sarà andato... esco dall'acqua e se possibile ho ancora più freddo! Mi copro con l'asciugamano ed entro in fretta nella grotta. Mi metto vicino al fuoco e provo ad asciugarmi anche se con scarsi risultati.

Nim?” domanda.

No, sono un barbagianni...” replico acida. Colpa delle bacche. Continuo ad asciugarmi ed infilo i vestiti più caldi che ho.

Posso entrare?” dice stando nascosto dietro alla roccia.

Sì. Apprezzo tutto questo tuo pudore.”

So che sei permalosa la mattina quindi sto molto attento.” replica ridendo. Mi fissa un secondo. Mi si avvicina e mi mette le mani tra i capelli.

Te li asciugo, ti va?” sussurra al mio orecchio.
“Vada, Mister Scaldino.” credo sorrida ed i miei capelli si asciugano di botto. Li spazzolo un po'.

Allora, lavora un po' con le pietre e dopo, forse, passiamo alle radici di questi alberoni qua fuori.” prende in mano un sasso verde. Me lo lancia ed iniziamo una sorta di gioco. Come se fosse un pallone. Intanto chiacchieriamo. Mi parla della sua infanzia, della sua famiglia e ogni tanto fa qualche battutina sulla mia vita.

Guarda che la mia vita non è una sitcom, capito?” e gli lancio il sasso in testa.

Ancora?!” urla lui. Sfortunatamente lo devia. Ne prende un altro e me lo passa.

Trasformalo in qualcosa.” ordina ghignante.

Come se fosse una scultura?” sorride e annuisce. Mi concentro su di una statuetta della Tour Eiffel, ne avevo una in camera.


 

Ciao! <3

So che è un capitolo del cavolo ma mi serviva per Sam, che a grande richiesta (sua naturalmente) tornerà alla carica. Ma non posso spoilerare troppo. Spero passiate delle belle vacanze, nonostante il tempo incerto. Ora vado perché ho una caterva di libri che rischiano di cadermi in testa.

Un'ultima cosa... Chi ha visto Iron Man 3?? Io AMO QUEL FILM!! A parer mio è il più bello dei tre. Ora scappo sul serio! Ciao Dolcezze e fatemi sapere che ne pensate. Intanto vi metto il link di questa storia qua. È sempre mia ma un po' diversa.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1599352&i=1

Ciao!!! <3

Ilaria ;)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Patto col diavolo ***


Capitolo 6: Patto col diavolo


 

- Liceo di Eureka

Mi aveva detto alle tre ed io sono qua. Un ragazzo magrolino mi si avvicina. Non sono dell'umore di conversare in questo periodo e sarei capace di farlo letteralmente a pezzi.

Samantha?”

Sì.” sbotto osservandolo da capo a piedi. Inetto, l'unica parola che mi trasmette la sua presenza. Bassetto e il volto scavato.

Vieni con me.” mi conduce in aula informatica dove si trova Neal Hammer.

Dio che F I G O. Capelli biondo scuro, occhi color dell'ambra, un dio sceso in terra, una voce suadente e un corpo... Ah...

Tu vuoi trovare Nimea Owens. Tutti la stanno cercando e noi sappiamo che è stato il drago 44 avvistato sette anni fa. Noi gli diamo la caccia da parecchio, poi si è fatto catturare tre mesi fa e trovato dalla sua amica.”

Voi, chi?”

Io ed altre persone...” risponde evasivo.
“Ed in tutto questo tempo non avete fatto nulla? Era lì, indifeso e sotto controllo! Potevate prenderlo facilmente!” aggiungo innervosita, quasi glielo urlo in faccia.

Ah sì? Tu credi di sapere come si fa? Bene allora entra nel nostro gruppo. Fai qualcosa per cambiare.” lo fisso. Ma è pazzo?
“E cosa sarebbe questa una setta?”
“No. Non ti chiediamo soldi. Sparirai per un po' e farai un corso molto selettivo e se passerai potrai dare la caccia tu stessa al drago e a Nimea Owens.”

Dove sarebbe la fregatura?” domando sospettosa.

Non c'è. È tutto in tuo favore. Non devi far altro che mettere una firma qui.” dice lui affabile. Mi porge un contratto. In quel secondo migliaia di immagini mi passano per la testa. I momenti con Nim, i sorrisi e le risate, poi l'arrivo di quel drago, le sue urla disumane, quel giorno in classe. È senz'altro colpa di quel mostro. Lo ucciderò e salverò Nim. Prendo la penna tra le mani e firmo senza pensarci troppo. Segno l'inizio della caccia. Neal sorride.

Benvenuta Adepta Sam.” esclama felice. Vallo a capire il ragazzo. Tanto gentile quanto oscuro.

Ora cosa succede?”

Tra una settimana partirai per la scuola dei cacciatori. Siamo specializzati in ogni razza ma immagino tu preferisca il drago ora... Approfitterai delle vacanze, dirai ai tuoi che sarai in montagna con alcuni amici e tornerai per l'inizio della scuola. Dovrai impegnarti a fondo. Bene, ci vediamo in giro.” dice lasciandomi là, immobile e a bocca mezza aperta come un baccalà. Non so se sia stata una buona idea firmare quel contratto. Vado in classe e continuo a fare la brava. Mentre i prof parlano di chissà cosa il mio cervello programma piani di vendetta. Quel drago la pagherà e anche cara.


 

- Nella grotta

Ormai sono abbastanza brava nel controllare i sassi, forse perché non sono vivi. Riesco a fare delle ballerine. Ne faccio una e quella inizia a ballare.

Divertente. Fanne una che suona.” prendo altri sassi e creo un pianoforte ed una ragazza.

Suona.” le impongo. La piccola ragazza si inchina e si siede al pianoforte. Muove le dita tanto velocemente che sembrano scivolare sui tasti. Sta suonando un pezzo di Beethoven, la Sonata al chiaro di Luna. La ballerina la osserva ed inizia a seguire le note. Mi chiedo come sia possibile che si propaghi della musica, ma lo fa ugualmente e quindi tanto vale iniziare ad adeguarsi a questo grande e meraviglioso mondo magico.

Brava, elfetta. Hai addirittura donato loro la vita.” Le note risuonano nella caverna. Continuano a ballare e a suonare. Potrei creare un'orchestra... Sorrido. Ma quelle note mi fanno ricordare il passato di una vita che vorrei rinnegare. Inizio a deprimermi poco a poco.

Balliamo?” dice alzandosi. Lo guardo con aria interrogativa.

Su, vieni con me. Guido io, se non ti spiace.” mi tira su. Mi avvicina a sé. Inizia a ballare quel lento. Continuiamo a girare anche quando il pianoforte, la ballerina e la pianista ritornano dei semplici sassi. Mi appoggio a lui e inspiro profondamente. Mi sento così calma.

Non mi stai facendo incantesimi, vero?” domando sospettosa.

Se te ne stessi facendo saresti così ammaliata da non pensarci neanche.”

Gasato.” replico sorridendo. Si ferma e sorride compiaciuto.

Divertita, piccola?”

Sì ma smettila di chiamarmi piccola. Ho quasi diciassette anni!” sbotto io infuriata.

Ne farai diciassette tra tre o quattro mesi.” sottolinea lui. Come sei puntiglioso stamattina, Danny... Sbuffo e lui ride.

La mia logica è inoppugnabile.” aggiunge soddisfatto.

La convinzione fatta persona, eh?”

Già... Comunque stai migliorando a vista d'occhio con la magia. Quindi proviamo a controllare qualcosa di vivo.” usciamo dalla caverna e ci sediamo su una radice.

Ma io non ero una semplice elementale? In teoria dovrei controllare gli elementi...”

Ma controllerai l'acqua delle radici, divertente, no?” risponde come se fosse un'ovvietà. Ah beh ha ragione... Certo, dopotutto è sempre colpa mia.

Non credo di riuscirci...”

Dai dai. Non ci hai neanche provato!” poggio le mani sulla radice.

Che dovrei fare?”

Chiedi di muoversi. Di uscire dal terreno.”
“Ma sei scemo?!”

Provaci, dai.” mi concentro sulla radice. Sento l'acqua che scorre. Spero che si muova ma non succede nulla, ci riprovo ancora e ancora ma mi sento ignorata.

Lavoraci ancora un po' mentre vado a cercarmi uno spuntino. Poi facciamo un volo.” dice e corre via.

Stupida radice... MUOVITI!” ma mi ignora.

Ah sì?! Bene!” inizio a saltarci sopra. Ma qualcosa mi blocca. Un ramo mi tiene sollevata da terra.

Basta. Dice la voce.

Sei l'albero?” Ossignore benedetto adesso mi parlano pure gli alberi. Non basta un drago mezzo fuori di testa, serviva anche l'albero... E domani? Mi metterò a discutere con le pietre su chi deve colpire Daniel?!

Certo...

Ahn, scusa. Ma perché non mi lasci controllare una radice?” domando timidamente.

Perché? Chiedi ad un gatto di ballare la polka e vediamo che ti dice.

È pure un albero con dello spirito... Fantastico.

Mi dispiace ma cosa posso fare per ottenere il tuo consenso?”
Tanto per cominciare smettila di bruciare dei miei pezzi. Prendi i rami secchi che lascio a terra. Inoltre dì al tuo amico di smetterla di sbattere i cadaveri delle sue prede sulle nostre radici. Sarebbe come se qualcuno ti pestasse un callo.

Vedrò di farlo. Mi dispiace. Quindi mi lascerai controllarti?”
Tutto a suo tempo, giovane elfa.

Ok, grazie della chiacchierata.” Adesso mi tocca pure chiedere il permesso... Ma guarda te. Mi specchio nell'acqua e vedo la mia faccia. La pelle è praticamente bianca tranne per del rossore sulle gote e le labbra rosse. Va a finire che divento una bambola di porcellana... I capelli hanno delle strane sfumature, sembra che mi sia fatta il negativo dei colpi di sole... Arriva Dan.

Mi spieghi che mi sta succedendo?!” esigo saperlo!
“Ti stai trasformando. Non temere, andrà tutto bene. Dai andiamo in cerca di una città.” dice prendendomi una mano. Non ho neanche il tempo di reagire che mi fa correre fino ad uno spiazzo abbastanza grande perché possa trasformarsi e mi fa salire sul suo testone. Decolla ed io mi tengo saldamente alle sue corna, non vorrei che mi facesse cadere o giocasse, come dice lui.

Ci sei riuscita?

A fare che?”
A controllare la radice, scemotta.

No, l'albero esige che tu la smetta di trascinare i cadaveri su di loro e dobbiamo prendere solo rami secchi e vecchi e da terra.”
Abbiamo pure gli alberi che fanno richieste.

Lo so. Ma se voglio imparare devo avere il suo consenso.”

Pensa se ti chiedo di controllare un animale...

Dovrò chiedergli se vuole che lo spazzoli.” dico sghignazzante.

E magari vuole anche che tu gli faccia il bagno. Dice ridendo. Scoppio a ridere pure io e non mi fermo per qualche minuto. Dopo qualche ora di volo vedo una cosa in lontananza.

Cosa c'è laggiù?” domando indicando un puntino nero. Mano a mano che lo fisso diviene definito e sembra un paesino. Piccolo ma familiare. Con degli edifici bassi e larghi.

Vuoi andare a vedere?

Perché no?” vira verso la cittadina e atterra. Si ritrasforma.

Ora mi dici in che zona del mondo siamo?” domando mentre osservo lo spazio circostante. In lontananza vedo dei palazzetti e delle case grigiastre. La flora mezza appassita completamente.

Italia, credo...” replica lui mentre si incammina.

Ma io non so l'italiano!” esclamo. Scusa sai se parlo solo inglese, francese e spagnolo! Accidenti non posso sempre sapere tutto, eh!

O ma va. Le lingue gli elfi le parlano facilmente.” dice lui come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Se lo dici tu...” ci avviciniamo ed entriamo nel paesino. Non è molto grande, ci sono i negozi essenziali e delle case. Un'atmosfera triste aleggia.

Non credo sia una buona idea stare qua.”

Dici?” domando io ironica. Che spirito di osservazione, Danny... Mi lancia un'occhiataccia ed io arrossisco.

Andiamo, torneremo un'altra volta. Magari in primavera...”
“Ma siamo in inverno!”

Appunto. Andiamo a casa. È già buio... Non ti sei allenata con il bastone.”
“Sai che perdita...”

Quando un giorno ti ritroverai a combattere odierai il fatto di non esserti allenata a sufficienza.”

Ci allontaniamo come delle ombre e torniamo alla caverna mentre io mi lamento e lui si arrabbia. Ci mangiamo qualcosa e poi dormiamo.


 

Salve <3

Allora sto risistemando un po' questi capitoli e spero vi piacciano <3

Sappiatemi dire gente bella. Ci vediamo, alla prochaine!

Nim <3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Arriva il Natale e con sè porta le sue novità. ***



 

Capitolo 7: Arriva il Natale e con sé porta le sue novità.


 

I giorni si susseguono sempre allo stesso modo. Mi alleno con la magia e la sera nel combattimento e poi svolgo alcune cose, tipo sistemare la caverna. Con tutte le pelli che c'erano ho ricoperto il pavimento, tranne dove c'è il fuoco. L'albero mi permette di controllarlo ogni giorno un pochino di più e mi ha promesso che, a Natale, lo potrò persino manipolare tutto. Questa è la Vigilia di Natale. Sono un po' triste per la lontananza della mia famiglia ma non posso lamentarmi perché il drago è sempre molto gentile, nonostante la sua totale imbecillità. Mentre mi sdraio lui torna con due daini.

Devi avere parecchia fame...” noto stando sdraiata su della lana. Già ogni tanto prende le pecore da mangiare. Per questo l'ho obbligato a fare provviste di cibo.
“Sai è un po' che mi accontento di solo un animale ed ho parecchia fame.”

Sai stavo pensando al fatto che non so se tu festeggi il Natale.”
“Di solito no, ma se vuoi...”
“Ma oggi è la Vigilia!”
“E allora? Un regalo te l'ho già preso e so che tu ne puoi fare uno a me. Per l'albero... beh chiedi a questo qua fuori se gli va di festeggiarlo con noi.”
“L'altro giorno gliel'ho domandato ma ha detto che non gli interessa...”
“E dai, non ci serve il signor burbero. Ci divertiamo io e te.”
“E come?”
“Con la magia, ovviamente.”

Adesso sto morendo di curiosità, dimmi cosa si fa!”

No, aspetti domani piccoletta.” prepara la carne e me ne dà un pezzo con delle verdure che abbiamo preso al paesino. Si trasfigura ed ingoia il tutto in un boccone. Lo guardo disgustata. Mi fa la linguaccia e spengo il fuoco. Si sdraia ed io mi metto sulla sua testa. Guardo la neve cadere.

Buon Natale, Nim.

Buon Natale, Danny.” dopo un po' crollo e mi addormento sulla sua testa.


 

- A casa di Sam

Parto stasera. Faccio gli auguri alla mia famiglia, che dopo litigate abbastanza lunghe ha deciso di lasciarmi andare, esco ed aspetto Neal. Da quanto mi ha detto viene a prendermi lui... I miei non sono stati molto contenti della notizia ma almeno non hanno contestato troppo l'idea... Una Lamborghini bianca arriva nel vialetto e al volante c'è Neal.

E così non dovresti dare nell'occhio?” gli domando.

Mi piacciono le macchine veloci.”
“Sali. La strada da fare è abbastanza lunga.” aggiunge dopo qualche secondo. Salgo in macchina e mi siedo al suo fianco. Il tempo scorre scandito dalle canzoni alla radio.

Anche io ero come te. Debole. Quando mio padre morì in missione capì quale sarebbe stato il mio obiettivo. Uccidere i mostri che mi hanno portato via i genitori.” lo ascolto senza fiatare.

Mia madre era la più brava cacciatrice della nostra casata e tornava sempre con corna di drago, crini di unicorno...”
“Ma gli unicorni sono anche cattivi?!” lo interrompo.

Simbolo di purezza. Dovrai avvicinarne uno anche tu se sopravvivi all'allenamento a cui verrai sottoposta. Comunque sono loro a darceli, il crine è così forte che lo usiamo per fare corde o vestiti.”
“Perché ve li danno?”

Perché vedono la purezza delle nostre intenzioni.” convinto questo qua...

Riposati, quando saremo arrivati non ne avrai il tempo.”

Obbedisco e mi addormento in poco tempo.

Sento la voce di Nim. Apro gli occhi e mi ritrovo sdraiata su un mucchio di pelli. Mi alzo piano e mi trovo vicino a Nim e al drago nero. Per ora sembra non vedermi.

Dai, Dan! Guarda che so fare!” esclama contenta. Vedo il muso del drago avvicinarsi a lei. Prende un masso enorme e ci poggia le mani sopra. Gli occhi sbiancano. La pietra prende la forma di una persona. Nim gli dà una scossa e quell'essere si alza mentre lei cade a terra svenuta. Mi avvicino di scatto e provo a prenderla tra le braccia ma le passo attraverso. La statua vivente mi fissa.

Sam! Ma che ci fai qui?” mi allontano.

Non mi riconosci? Sono Nimea.”

Non può essere.” sussurro. Lei indietreggia spaventata.

Samantha che ci fai con un coltello in mano?” divento materiale e osservo quel pugnale, lo sto puntando alla gola del corpo della mia migliore amica e gronda di un liquido scarlatto e denso.

Che vuoi fare, Sam?!” grida lei. Mi si avvicina e mi tira un pugno dritto in faccia. Cado all'indietro. Improvvisamente siamo solo io e lei.

Tu l'hai ucciso!” urla infuriata.

Se lo meritava.” replico. La pietra cade a terra e compare una figura di Nim umana.

Io non sono più così. Lasciami in pace. Va a vivere la tua vita con Neal. Perché quando arriverò, Samantha Aimee, tu morirai per il male che hai causato.” dice. La voce profonda e strana. Gli occhi divengono viola ed i capelli azzurri, le orecchie appuntite ed il corpo più snello dalla carnagione perlacea. Alza una mano e delle radici mi intrappolano. Alza l'altra mano ed il fuoco divampa come se fossi all'Inferno. Richiama l'acqua che si lancia contro di me. Diviene tutto caldo.

Tu hai cercato la vendetta. Ma non sapevi ciò a cui saresti andata incontro, cacciatrice. Ci rivedremo sul campo di battaglia e quel giorno giungerà la tua morte per mano della Natura stessa!” urla. Bruciamo in un'enorme fiammata.

Apro gli occhi di scatto. Sono nella macchina di Neal e, cosa non trascurabile, sono anche viva.

Tutto a posto?” domanda lui.

Niente. Va tutto bene. Era solo un incubo.”

Che succedeva?”
“Io e Nimea combattevamo. Più che altro lei faceva incantesimi e mi intrappolava. Diceva che avevo ucciso il drago e che io avrei fatto la stessa fine per mano della natura. Sciocchezze, giusto?”

No. Lei è un'elfa?” domanda d'un tratto.
“No, perché?”
“Sarebbe l'unico motivo per cui lui avrebbe potuto e voluto prenderla. Se è un'elfa elementale, vuol dire che il drago vuole andare nella loro dimensione.”
“Ovvero?”

Quelle dei mostri. Di quelle creature maledette. Elfi, draghi, lupi mannari, folletti, fantasmi, vampiri e chi più ne ha più ne metta...” risponde stringendo le mani sul volante.

Questo che significa?”
“Che lei non è di nostra giurisdizione. Dovremo chiedere al loro consiglio udienza e domandare a quale universo appartiene la ragazza. A seconda di questa decisione le regole cambieranno. Allenati, scovali e portala al nostro cospetto. Se lei è l'ultima elfa che questo mondo potrà ospitare per il resto dei secoli, saremo finiti. Odio la burocrazia...” sbuffa stancamente.

Perché?”

Sono gli elfi a mantenere l'equilibrio. Senza, noi moriremmo.”

Ovvio.” e ti pareva. Altre complicazioni? Frena davanti ad un antico castello.

Siamo arrivati. Questo è il nostro quartier generale. Avrai una serva che ti aiuterà in tutto quello di cui hai bisogno e dovrai dare l'anima per questo nobile obiettivo.” scendo dall'auto. Mi fa cenno di seguirlo e mi porta davanti ad un uomo anziano.

Benvenuta, Adepta Sam. Questo istituto la aiuterà a dare il meglio di sé. Sarà un allenamento duro ed estenuante ma la ripagherà, un giorno. Questa è la sua serva.” dice. Una ragazza con un velo azzurro sul capo si inchina. Porta un vestito color panna che le avvolge dolcemente l'esile figura.

Penelope, lei è la tua padrona.”

Benvenuta, mia signora.”

Da domani inizierai gli allenamenti. Verrà la tua addestratrice e ti darà tutti i dettagli. Noi chiediamo molto, giovane adepta.” dice severo. Mi fanno uscire e Penelope mi conduce nella mia camera enorme. Mi dice che la palestra è al piano sotto al nostro e la biblioteca a quello sopra. Mi sistema tutte le cose ed io vado a letto. Ammetto che la cosa è parecchio strana e queste regole sono assurde, ma non saprei come oppormi.

Buona notte, signorina.”
“Buona notte, Penelope.”

Chiudo gli occhi per un secondo e subito qualcuno mi butta giù dal letto. Sbatto la testa.

Chi è che rompe?!” urlo.

Non ci si rivolge così al proprio superiore. Dovrai studiare quella pila di libri e dovrai saperla entro la prossima settimana e dovrai essere pronta anche per combattere. Le selezioni sono durissime in questo istituto.” dice la donna dai capelli rossi tiratissimi, sembra che tra pochi secondi si stacchino dal cuoi capelluto. Indossa una tutina aderente in pelle rossa. Alla cintura è legata una frusta. Allegra la tizia...

Domande? No. Bene. Ci vediamo all'esame.” e sparisce dalla mia stanza. Guardo i sei volumi sulla scrivania. Ne apro uno in pelle verde. Scritto in piccolo. Fantastico...

Inizio a leggere, parla di tutti i tipi di creature esistenti e della loro creazione.

Secoli or sono eravamo tutti uguali ma un giorno arrivò un uomo diverso, dalle orecchie appuntite. Diceva di essere figlio della terra. Tutti credevano di esserlo e quindi non ci furono problemi fino a che quell'essere non creò altre persone come lui, che avevano la capacità di controllare la Natura stessa. Quell'uomo venne venerato come divinità e poi, col passare del tempo, additato come creatura maligna. Allora l'uomo degli elementi dovette creare un luogo per lui ed i suoi simili divenuti sempre più numerosi e diversi. Si rifugiarono in quel luogo, dove gli uomini non potevano andare. Ma la terra continuò a creare questi esseri e insieme a loro c'erano dei protettori. Li chiamarono draghi. Il loro compito era quello di salvare gli uomini degli elementi, detti elfi, e portarli nella loro vera dimensione. Ogni volta che un elfo andava nell'altro universo il pianeta Terra subiva una forte scossa e gli scienziati di adesso concordano che questi elfi sono legati alla Terra poiché da essa generati.

Padrona, dovreste presentarvi in palestra...” dice timidamente Penelope risvegliandomi da quella sorta di trance. Prendo il libro e scendo le scale. Entro nella stanza e vedo migliaia di ragazzi e ragazze che con i loro servi si allenano.

Da quel giorno non ho fatto altro che allenarmi e studiare. Ho incontrato dei cacciatori e mi hanno dato una mano con l'allenamento fisico e nello studio, ad esempio Neal ed una certa Corinne. Quella ragazza gli sbava sicuramente dietro. Mi hanno aiutato abbastanza ma erano spesso in missione e Penelope mi supportava. Ho scoperto che i cacciatori disprezzano i loro servi e li maltrattano, non capisco il perché visto che loro fanno molto per noi.

Penelope, perché i Cacciatori ti maltrattano?” domando un giorno. Stavo facendo una serie da cento addominali, l'esame si stava per avvicinare e stavo imparando a memoria il regolamento, l'origine dei mostri, le loro caratteristiche...
“Non lo so, signorina.” dice. Sembra in difficoltà. Non vado oltre. Continuo ad allenarmi. Mancano solo tre giorni all'esame. La notte ripasso e dormo sì e no tre ore scarse, non mi guardo allo specchio perché so di avere un aspetto orribile. Infatti chiedo a Penelope di sistemarmi la mattina. I giorni si susseguono studiando con il supporto della mia aiutante e facendo esercizio con Neal, che è cacciatore da tutta la vita. La mattina dell'esame sono nervosa ma provo a non mostrarlo. Penelope mi ha preparata al meglio. Io ho ripassato tutto e so anche utilizzare alcune armi. Entro nella stanza gialla e mi siedo su un banchetto. Ho solo una penna in mano, ci viene consegnato un foglio e appena lo giro inizio a scrivere come una forsennata. Devo passare per prendere Nim. Devo salvarla. Non ho altro per la testa. Consegno il foglio tra i primi. Esco dalla stanza e Penelope mi sta aspettando.

Come è andata, padrona?”
“Bene, almeno spero.” dico. Mi sento svuotata. Mangio qualcosa e corro in palestra. Ho cinque ore prima della pratica. Mi alleno al massimo, so che forse non mi farà bene ma io ce la farò. Corro, salto, pugnalo e colpisco. Ad un certo punto vedo Penelope entrare. Viene subito circondata dagli altri adepti. La spingono, iniziano a picchiarla. Mi alzo di scatto e corro verso di lei. Inizio a stenderli uno dietro l'altro.

Siete deboli se cadete così facilmente!” urlo quando sono tutti ai miei piedi. Solo ora mi volto verso la mia amica. Il velo è per terra. Sotto i capelli corvini ci sono delle lunghe orecchie da elfo. Mi ha tradita... Ha taciuto per due settimane...


 

Ciao ciao <3

Come state mie elfi elementali?

Spero lo siate perché se siete arcani, sparite!!!! No, scherzo <3

Allora che ne dite del capitolo? Il liceo di Nim e Sam alla fine l'ho messo ad Eureka perché mi piace come nome, ed è una cittadina di cui si parla nell'omonimo telefilm. Fantastic!!!!

Bene, scappo. Ciao Ciao <3

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Crescere. ***



 

Capitolo 8: Crescere.


 

Come hai potuto?!” urlo adirata, colpa anche dell'adrenalina ancora in circolo.

Chiedo perdono, ma noi siamo semplici elfi arcani. I cacciatori credono che tenendoci qua noi manterremo il mondo in equilibrio ma non è così. La sua amica è l'ultima vera Figlia della Terra.” dice accucciandosi a terra.

Ora non ho tempo. Devo sostenere una prova.” Corro alla stanza rossa. Entro. È tutto buio fino a che una luce non mi investe. Mantengo uno sguardo altezzoso e serio.

Buongiorno, adepta Sam. Questo è l'esame pratico. Il suo teorico è stato già corretto e ottimo lavoro, ha ottenuto il massimo dei punti. Ora ci dica cosa la porta a voler essere una cacciatrice.” annuncia una voce a sinistra.
“Salverò Nimea Owens. Ucciderò il drago numero 44.” dei sussurri si diffondono in quella stanza vuota.

Ne è sicura?” domanda una voce maschile e profonda.
“Assolutamente.”

Direi che è già un buon risultato il fatto che un'esterna come lei sia sopravvissuta a queste due settimane. Quindi ci dimostri ciò che sa fare.” dice una voce femminile. Mi inchino.

Molti oggetti vengono verso di me. Inizio a distruggerli come se nulla fosse. Disintegro manichini, sfuggo ad incantesimi di imprigionamento. Combatto senza sosta. Alla fine tutto quello che mi circonda è distrutto. Ansimo per lo sforzo.

Parlo a nome della commissione nel darti il benvenuto nella Setta dei Cacciatori di mostri.” dice la voce dell'uomo.

Grazie.”

I suoi corsi avranno inizio nella sua scuola così da essere più facile seguirli. Arrivederci.”

Mi inchino e vado verso la mia serva. La butto nella mia stanza. Mi siedo sul davanzale della finestra e guardo fuori. Sta piovendo a dirotto.

Sanno già ciò che sei?”
“Tutti noi schiavi siamo elfi arcani, privati della nostra magia.”

Quindi?”

Sì, i cacciatori sanno chi siamo. Siamo a loro vincolati.”
“Beh, io non ti voglio intorno. Vattene.” Un tock tock mi fa sobbalzare, entra Neal.

Allora?” domanda curioso. Finalmente qualcuno interessato a me e che non mi stressa o mente.

Sono passata.” esclamo schiudendo le labbra in un sorriso. Ci abbracciamo.

Adesso ritroverò Nim!” esulto ma lui cambia espressione, assumendone una più seria.

Sei sicura che lei lo voglia? Dopotutto è pur sempre passato un mese e lei non si è fatta sentire...” mi fa notare lui.

Lei vuole sicuramente che io la salvi.” è l'unico motivo per cui mi sono impegnata così a fondo.

Certo... Andiamo? Ti porto a casa.” dice porgendomi la mano. Sul suo bel viso è dipinto un sorriso incerto.

Addio, Penelope.” saluto glaciale.


 

- Nella grotta del drago

Mi alzo in fretta, sono ancora gasata da Natale. Ho manipolato un albero, Dan ha fatto uno strano incantesimo al fuoco che per tre giorni ha cambiato colore in continuazione, abbiamo ballato, ho trasfigurato un masso in tante persone che hanno fatto da orchestra per tutta la serata. È stata una sera fantastica.

La vita continua a scorrere come al solito, siamo a Febbraio ed il freddo è sempre più pungente, almeno le giornate passano più in fretta. Ultimamente la foresta è molto più benevola con me e si lascia manipolare più facilmente. Nel combattimento abbiamo iniziato ad usare armi più serie ed il fuoco mi segue e fa ciò che dico senza farsi pregare troppo.

Sono tornato.” dice portandosi dietro delle verdure. Le prendiamo sempre a quel povero villaggio, ma io sono stufa di mangiare sempre e solo carne. La cosa comica è che non se ne sono ancora accorti. Chissà come mai...
“Hola.” esclamo. In questi giorni il nostro rapporto è migliorato. Ogni tanto mi intrufolo nella grotta e lui non se la prende più di tanto, ancora non ha voluto spiegarmi perché io non ci possa entrare, ma un giorno o l'altro lo convincerò. La cosa peggiore è che inizia a bloccarmi, intendo dire che a volte mi impedisce di sentire i suoi pensieri, e la cosa è alquanto strana.

Ecco a te.” dice porgendomi un sacchetto.

Grazie. Ho una domanda da farti.” annuncio. Lui mi fissa. Si siede davanti al fuoco e lo ravviva un po'.

Vedi io voglio sapere perché non posso andare dall'altra parte della grotta.” chiudo gli occhi. Non sento spostamenti d'aria.

Apri gli occhi.” obbedisco. Lui è ad un palmo dal mio viso.

Perché tiri fuori questa benedetta storia?! Ti ho detto che non sei ancora pronta. Manca poco.” fa gli occhi dolci, quelli a cui non so resistere. Mi ci potrei perdere, quei pozzi viola e neri. So che non suona molto poetico ma se vedeste quelle due gemme... Non lo batte nessuno.

Va bene... Ma sappi che la cosa non è finita.”

Lo so. Allora oggi avevo un'idea speciale. Ma dovrai attendere questa sera. Adesso mostrami il massimo che sai ottenere dai tuoi poteri.” lo guardo con aria di sfida.

Bene. Siediti, lo spettacolo sta per iniziare.” lui ride e acconsente. Prendo dei sassi, li plasmo e le mie nove muse si inchinano e iniziano a ballare e cantare intorno a me. Schiocco le dita e delle fiammelle si separano dal fuoco e si avvicinano a me. Mi toccano la pelle, ormai sono abituata a questo calore e non demordo nonostante il fastidio, mi ricoprono. Sono una fiamma unica. Batto le mani e soffio delle scintille. L'acqua viene richiamata e mi ricopre il corpo mentre il fuoco inizia a concentrarsi sui capelli. Alzo le mani e delle radici spuntano dal soffitto e coprono il corpo come a formare dei vestiti. Sorrido e spicco il volo. Delle enormi ali si dispiegano. Il ritmo della musica diviene sempre più frenetico inizio a cantare insieme alle mie muse. Con le mani creo dei piccoli cerchi da cui si sprigionano dei fulmini.

Okay, gran finale.” dico sorridendo. Lui è affascinato. Tutte le mie energie si concentrano tra le mani. Il fuoco abbandona i miei capelli azzurrini, l'acqua lascia il mio corpo, le muse si sgretolano in una polvere finissima richiamata tra i miei palmi, le ali scompaiono ed io torno a terra. Solo la mia voce risuona nella grotta. Le radici prendono la pallina colorata. Le mie mani la abbandonano ed esplode in migliaia di scintille colorate. Ansimo per lo sforzo.

Che te ne pare, maestro?” domando divertita e stanca.

Direi che sei pronta, elfetta.”

Pronta per fare cosa?”

Vai nella caverna, accendi le torce e troverai un baule. Lì c'è un vestito che devi mettere.”
“Vorresti forse sposarmi?” replico ghignante. Lui sorride.

Ancora no... Animo, Figlia della Terra.” mi fermo un secondo.

Come mi hai chiamata?”

Dopo le spiegazioni. Vai!” corro nella fessura e le torce che ho messo qualche giorno fa si accendono rivelando le pareti ricoperte di cristalli colorati. In fondo trovo un baule con su scritto Nimea. Alla faccia delle coincidenze... Lo apro e trovo subito un lungo vestito bianco. A parer mio è troppo scoperto sulla schiena e le spalle, ma ho capito che ormai il freddo mi fa il solletico quindi non ci sono grandi problemi. Lo prendo e torno dall'altra parte della caverna.

Poggialo lì. Prima si combatte un po'.” Mi lancia una spada mentre lui impugna la sua.

In guardia.” ci giriamo attorno per qualche secondo ed io prendo l'iniziativa. Continuiamo a batterci per alcuni minuti che sembrano ore. Paro tutti i suoi colpi, quelli bassi e quelli alti. Gli tiro un calcio, mi prende per la vita mentre cade ed io gli finisco sopra.

Salve.” dice divertito avvicinandosi al mio viso.

Buona sera. Direi che ho vinto io.”

Sicura?”

Senti dove ho puntato la mia spada.” dritta alla giugulare.

Brava, piccoletta. Sei davvero tu, Nim.”

Certo che sono io, chi dovrei essere se no?” rotolo a terra e lo fisso.

Alzati è l'ora. Mettiti quel vestito e raggiungimi di là.” dice scomparendo attraverso la fessura. Mi infilo quel complicato vestito per tutti i tagli che ha. Mi sistemo e raggiungo Daniel. La luce si riflette di cristallo in cristallo. Lui ha disegnato un enorme cerchio.

Che dovrei fare?”
“Prendila seriamente ed entra nel cerchio elfa Nimea.” sembra serio. Acconsento.

Confermi di chiamarti Nimea?”

Sì.” rispondo.

Confermi di saper controllare le tue arti?”
“Sì.”
“Io,” e pronuncia una serie di suoni gutturali ed incomprensibili “sono il suo protettore e confermo la sua versione. Ora, chiedo alla dea Kira di permettere a questa elfa degli elementi la possibilità di esercitare la sua arte. Per l'acqua che le scorre intorno, per il fuoco che le brucia dentro, per la terra che protegge e cura e per l'aria che gonfia le sue ali. Con questo patto di sangue lei entra nella cerchia degli elfi come elementale completa.” dice, mi si avvicina e mi punge un dito. Una goccia di sangue cade sul pavimento e la terra trema, il vento infuria, l'acqua mi investe ed il fuoco mi brucia. Urlo con tutte le mie forze, non posso muovermi, urlo e prego di morire presto. La pelle si scurisce, i capelli si alzano e galleggiano nell'aria, l'acqua mi entra nei polmoni, non respiro più. Improvvisamente i cristalli brillano creando una cupola attorno a me.

Domanda accettata.” dice una voce femminile forte e profonda. Il casino che mi circondava scompare ed io cado a terra. Priva di forze e dei sensi.


 

Hello <3

Come state? Io sono presa da mille verifiche al giorno e non faccio in tempo a dormire che già mi sveglio per studiare!!! AAAAHH!!!

Bene detto questo gradirei più recensioni e non credo continuerò fino a che non ne avrò ricevute due.

Au revoir, Nim <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Cambiare e migliorare ***



 

Capitolo 9: Cambiare e migliorare.


 

Apro gli occhi lentamente. I colori sono troppo vivaci e mi giro ma, invece della solita pelliccia di daino, mi trovo il corpo di qualcuno. Abbasso le palpebre ed inspiro profondamente. Un odore forte ed invitante mi circonda. Riapro gli occhi e vedo Daniel.

Ciao, piccola.” la sua voce sembra diversa. Più giovane, forse?

Che è successo?” domando. Mi alzo piano piano e vedo tutto con occhi diversi. Vado a tentoni verso l'acqua e urlo.

I miei occhi!” sono viola, come quelli di Dan. La pelle è diventata completamente candida come la neve.

Sei un'elfa completa e la dea ha deciso di risvegliare le tue capacità sopite. Ci metterai un po' a concepirlo ma va tutto bene. Non preoccuparti, ci sono io ad aiutarti.” dice stringendomi forte. Ma cosa sono diventata?!

Perché?” sussurro sconvolta.

Non devi preoccuparti di niente. Rimarremo ancora un po' su questo pianeta per permetterti di allenarti e approfondire il legame con questo mondo e poi andremo a casa.” ripete con fare rassicurante. Lo guardo storto. Ho sempre pensato che fosse pazzo, ma mai fino a questo punto... Mi fa alzare con delicatezza e mi aiuta a sistemarmi. Mi cambio il vestito, che per quanto possa essere bello è davvero scomodo, mi lavo e mi avvicino a lui che è rimasto fermo tutto il tempo davanti al fuoco.

Danny, tutto bene?”
“Eh? Ahn, sì certo, non preoccuparti. Dai, testiamo i tuoi poteri.” Testiamo? Ma che cavolo sta dicendo? Sono sempre quelli, no? Insomma, non è che adesso mi metto a volare come Wonder Woman. Mi avvicino al fiume e, come di consueto, alzo le mani per controllare l'acqua ma, mentre alzo un dito per far sollevare una sola goccia, mi sfugge il controllo ed il fiume deborda, una colonna d'acqua si alza verso il cielo, improvvisamente mi cade addosso lavandomi. Resto allibita per un secondo sotto allo sguardo vigile e divertito di Daniel.

Te l'avevo detto che era cambiato qualcosa.” esordisce ridacchiando e abbracciandomi.


 

- Al liceo

È tarda notte ed io devo venire qui per dei corsi di specializzazione, è da qualche settimana che li faccio quindi ho molte tecniche ben collaudate per uscire ed entrare in casa e a scuola. Questa sera Neal è parecchio eccitato. Dice che avrò un grande onore.

Entro nell'aula magna. E vedo molti dei miei compagni fissarmi. Indossano delle cappe marroni. Neal mi ha fatto mettere una tuta di pelle nera, spacciandola per pelle di drago.

Entra nel cerchio, Cacciatrice Samantha.” obbedisco anche se non capisco che vogliano fare. I ragazzi mi circondano ed iniziano a canticchiare sommessamente un motivo che suona molto antico. Neal entra dalla porta.

Io, Neal Carter, sono a capo del gruppo di Eureka e tu, Cacciatrice Sam, diverrai una vera Cacciatrice Special con questo patto di sangue. Sei pronta ad affrontare i pericoli del mondo? Distruggere qualsiasi mostro tu incontri?” Oh, una Special? Sono così pochi quelli che vengono ammessi come tali!
“Sì.”

Allora benvenuta nel cerchio dei Cacciatori.” dice. Mi faccio un taglio sul palmo e lascio colare il mio sangue sul pavimento. I ragazzi smettono di cantare e si inchinano. Neal mi mette una mantello nero e mi porge un pugnale nero intarsiato.

Benvenuta, Cacciatrice Ombra.” dice quasi in modo ossequioso. Sorrido. Adesso nessuno potrà più fermarmi. Vado a casa. Mi sento molto spossata ma anche forte. Forse è solo il sonno. Mi addormento di botto e di conseguenza mi sveglio tardi...

Apro gli occhi con calma e appena vedo il display della sveglia lancio un gemito. Le sette e mezza?! Ma siamo fuori di testa?! Mi spoglio ed infilo i primi vestiti che mi capitano a tiro. Mi pettino in fretta e furia e appena mi catapulto di sotto vedo tutto diverso. Intorno a mia madre aleggia una nuvoletta bianca quasi inconsistente. Ma che è? Lei non sembra farci caso. Ora non ho il tempo di preoccuparmene trangugio la colazione e corro fuori di casa. Non posso guidare ma mi sento molto più veloce. Faccio gli isolati molto più in fretta del solito. Arrivo a scuola in poco tempo, mentre di solito ci metto un quarto d'ora o giù di lì... Mi guardo attorno e sono tutti circondati da quella nuvoletta bianca. Ma che roba è?

Buongiorno.” dice qualcuno alle mie spalle. Mi volto di scatto e vedo Neal.
“Ah, sei tu... Senti ma che cosa sarebbe questa nuvola bianca?” domando.

L'emanazione dell'aura. La loro è bianca, la nostra azzurra e quella dei mostri è nera.”

Perché?”

Sai, è sempre stato così... Non esiste una vera motivazione.”
“Ahn... Vabbè...” la campanella suona ed io entro in classe. La mattina scorre abbastanza velocemente e, appena è l'ora di andare a casa, me la prendo comoda. Passo vicino a casa di Nim. È impestata di nero. Mi avvicino e vedo dei poliziotti che fanno domande. Hanno tartassato quella famiglia per mesi, non credono basti? Entro. Gli sbirri mi fissano male.

Salve, signora Owens.” saluto cordialmente e facendo la faccia più innocente del mio repertorio.

Oh, ciao Sam.” ci mettiamo un po' in parte. Mi osserva con gli occhi languidi. Ha sempre sperato che Nim mi contatti.

Non sa quello che sta per succedere, gli altri non posso conoscere una verità così sconcertante. Non la accetterebbero. Dopotutto c'è già stata una guerra che è durata per due secoli e che è culminata con la vittoria dei Cacciatori. Ma sono convinta che non sia andata così, sento che c'è qualcosa sotto, una sorta di enorme complotto e che Nim ne sia il nodo.
“Non mi ha mai contattata... Mi dispiace.” lei annuisce sconfitta e chiede a tutti di andarsene. Si siede a tavola e non proferisce parola. Mi lancia uno sguardo quasi implorante e con un cenno della mano mi lascia salire le scale.

Mi permette di andare nella camera di Nim. Tutto è rimasto al suo posto. Cammino per la stanza e a volte mi sembra di sentirla ridere mentre tocco le vecchie foto. Apro il cassetto dove teneva il nostro primo album fotografico, lei adorava scriverci sopra.... Ma appena ci butto l'occhio lui non c'è. Manca quella copertina azzurra, al suo posto c'è un grosso tomo in pelle rossa. Non riesco a leggere il titolo, nonostante sia un'esperta in lingue antiche. Si apre di botto ad una pagina. C'è l'immagine di Nim in una caverna con il drago. Lei però sta cambiando. Vedo una chioma azzurra e c'è il disegno di un occhio viola e nero. Cade un foglietto, lo raccolgo. È una lettera!


 

Ciao, Sam. Io devo andare.

So che non vorrai, spero di non dover fuggire, beh ci vedremo, spero.

Ti voglio bene, sorella.

Nim

Stringo tra le mani quel pezzo di carta. Io ti troverò Nimea Owens.


 

Bene, l'altra volta ho detto che non avrei continuato, vero? Ebbene, mentivo!! Non riesco a stare lontana da questa storia!!! Allora vi è piaciuto questo insulso capitoletto microscopico?

Vabs, ditemi qualosa!!!!

Ciao <3


 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Che i giochi abbiano inizio! ***



Capitolo 10: Che i giochi abbiano inizio!


 

Tre anni dopo

- Nella grotta del drago

Mi alzo con calma. Sto molto attenta a non svegliare il mio caro Danny. Oltrepasso quel testone e vado al ruscello. Mi affaccio. I capelli sono azzurro intenso ed alcune ciocche sono rimaste chiare. Gli occhi sono viola penetrante con alcuni punti neri. La pelle candida come la neve. Mi lavo con calma. Almeno siamo in primavera. Mentre esco dall'acqua lancio una fugace occhiata a ciò che mi circonda. Sorrido rilassata. I fiori sono ovunque e a volte il drago starnutisce. In parte è colpa mia se ce ne sono tanti. Crescono come funghi, in realtà li faccio fiorire io per divertirmi. In questi ultimi tre anni i miei poteri sono cresciuti a dismisura ed il rapporto con Dan... Beh, è tutto diverso. Io credo, sì, insomma... Probabilmente io lo amo. Potrebbe essere anche solo un'ipotesi, fortunatamente riesco ad impedirgli di percepire i miei pensieri e sente solo le mie emozioni più intense. A volte però sento che anche lui prova qualcosa, ma riesco a percepire queste emozioni solo per qualche sporadico secondo, lui è ancora troppo furbo. Ah, un giorno lo beccherò in flagrante. Inoltre quella caverna ormai è piccola e noiosa. Non c'è più molto da esplorare ed io mi annoio, vado a caccia, faccio incantesimi e manipolo ciò che mi circonda. Mi rivesto velocemente, ormai mi asciugo con una velocità impressionante. Alzo la mano destra e controllo un ramo per farmi trasportare in cima alla sua chioma verdeggiante. Osservo il Sole, non mi dà fastidio fissarlo, i miei occhi saranno più acuti ma sono anche forti. Una presenza assonnata serpeggia nella mia mente.

Nim? Dove ti sei infilata?

Sono in alto, Danny.

Lo sento sbuffare e mi lancio a terra.

Visto sono qui.” esordisco sorridendo. Apre gli occhi e muove l'enorme muso nella mia direzione. Sposta il suo sguardo su di me.

Va bene, Mister Energia. Io vado in città, mi annoio qua.” gli do un bacio sul naso e mi volto. Mi abbasso un secondo per raccogliere la borsa verde e nera.

Fa un po' come ti pare.

Adieu.” Mi alzo in volo e vado velocemente nella cittadina. Non passo di certo inosservata con i miei capelli, ma ormai i cittadini si sono abituati. Non rubiamo più, fortunatamente. Mentre passeggio per una delle vie laterali e alberate, svolto a destra e mi trovo di fronte ad un vecchio edificio rosso con delle colonne doriche all'entrata. Apro la porta a vetri e mi soffermo ad osservare la bacheca con gli eventi più prossimi. Un concerto... Domani sera potrei anche andarci. Mi avvicino al banco dove c'è Simone, un giovane diciannovenne. Il ragazzo si volta appena sente la porta aprirsi. I capelli rossi e riccioluti, i lineamenti dolci e morbidi. Lui sorride.

Ciao.” saluto gentilmente.

Ehilà. Come va?”
“Tutto bene. Tieni, questo l'avevo da qualche giorno.” rispondo afferrando il tomo dalla borsa.
“Oh, non preoccuparti. Senti ieri c'era una ragazza un po' strana, con degli anfibi neri, un mantello nero ed una tuta aderente nera che se ne andava in giro con una foto tua molto vecchia. Ancora non ti tingevi i capelli, giusto?”
“Davvero? E come si chiama?” domando con malcelata curiosità. Quella tipa deve avere una passione per Halloween.
“Diceva di essere Bielen. Che nome assurdo. Poi se ne andava in giro come se fossimo ad Carnevale.” mi irrigidisco a quel nome. È Sam! Come ha fatto a ritrovarmi?

Scusami, ho un contrattempo. Devo andare. Ciao ciao!” corro verso il piccolo dirupo. Spicco il volo e mi dirigo alla caverna. Non può avermi trovata. Non voleva più vedermi! Atterro.

Danny, dobbiamo andarcene!” urlo appena arrivo a casa. Lo trovo mentre si sta stiracchiando.
“E perché?”
“Sam mi ha trovata.”
“E quindi? È umana, non può farti nulla.”
“Ha usato uno dei nostri pseudonimi ed è vestita tutta di nero. Poi aveva detto di non volermi più vedere. Ha mostrato al libraio quel tomo rosso.”
“Ma l'hai lasciato di là?” domanda stupefatto.

Non ti eri accorto che non ce l'avevo? In tre anni?” domando allibita. Lo fisso sconvolta. Ma ti si è fritto il cervello?
“Non ci avevo fatto caso...” dice lui guardando per terra.

Comunque lei non sembra la stessa. Andiamocene. Direi di sapermela cavare abbastanza bene ormai. Possiamo attraversare la barriera, giusto?”
“Sì. Andiamocene.” conviene lui. Corriamo fino allo spiazzo. Si trasforma. Sento un odore e qualcosa di appuntito mi sfiora la testa.

Chi è?!” urlo. Anche Daniel è in attesa, le lunghe zanne perlacee snudate.

Ma come? Ti sei dimenticata di me?”
“Sam!” esclamo. Lei compare dall'ombra. Un ghigno inquietante le deforma il volto. I capelli raccolti e le vesti nere. È molto più inquietante del solito. Si tira via qualcosa dal collo. Un pendaglio dorato, credo. Appena il piccolo oggetto brilla lo riconosco immediatamente. Il cuore.

Nimea. Drago.” saluta lei gelida.

Che vuoi da me? Come mi hai trovata?” domando. Lei lancia vicino a me un libro. Quello rosso. Lo prendo tra le mani e lo infilo nella mia borsa.

Che ti è successo?” domanda.

Hai i capelli azzurri, gli occhi viola, sei più alta. Sei diversa...” dice girandomi attorno.
“Sono sempre Nimea. Ma non sono umana, e tu lo sai. Lo vedo dal tuo sguardo sofferente e abbattuto.” replico io fissandola di sottecchi. Daniel si erge nella sua stazza. Inspira profondamente, mantiene gli occhi fissi su Sam.

È una cacciatrice. Filiamo via.

Ok.” rispondo annuendo.

Cosa?” domanda lei. Non sembra sorpresa, credo sia ancora arrabbiata, va bene forse un po' di più. Non posso biasimarla però lei non mi ha di certo reso le cose facili.

Non parlavo con te. Quindi che cosa vuoi da me? Non avevi detto di non volermi più vedere? Io l'ho superata, ma tu no.”

Sei l'ultima elfa elementale. Devi restare qua.” dice tremendamente seria.
“E perché?”

Il mondo morirà se te ne vai.”
“Il mondo ce la farà anche senza di me. Non sono io l'ago della bilancia, non lo sono mai stata.” Salto sulla testa di Daniel. Lui spalanca le ali.

Non andrai da nessuna parte.” dice lei.

Io credo il contrario. Via!” urlo. Alzo la mano e le radici la avvolgono, iniziano a stritolarla ma le fermo. Voglio che la contengano, non che la uccidano. Dan spicca il volo e ce ne andiamo. Mano a mano che ci allontaniamo il mio controllo si indebolisce e la lascio andare. Non sento quello che fa.

Allora Danny. Dove mi porti?”

Lontano.
“Che gran bella risposta...” commento sbuffando. Abbiamo volato per parecchie ore e alla fine atterriamo davanti ad un burrone.

Ehm... E dove saremmo?”
“Non importa il nome. Basta essere qui, questa è l'unica cosa che davvero importa, ricordatelo. Guardiano!” urla lui. All'inizio non succede niente, poi il cielo inizia a scurirsi, il vento soffia alzando un gran polverone. Chiudo gli occhi e appena li riapro davanti a noi c'è una figura incappucciata scura ed imponente. Mi avvicino a Daniel. Mi stringo al suo braccio, quel tipo mi spaventa davvero.

Chi mi chiama?” domanda una voce cavernosa e profonda.

Sono l'ultimo protettore che vivrà su questo pianeta. Ho ricercato la mia fine.” dice Danny lasciandomi e dandomi una leggera spintarella in avanti. L'essere mi si avvicina e mi fissa. Non so bene dove sia la sua faccia perché non si vede una beneamata mazza sotto quel cappuccio. Deglutisco.

Nimea. Sei pronta a partire?”

Sì.”

Sai ciò che stai per lasciare?”

“Credo di sì.” Forse è troppo da lasciare ma a pensarci bene, da quello che mi ha detto Dan, ho lottato per questo. È giusto così, in fondo. Non appartengo a

questo pianeta, nell'altro mi troverò meglio, immagino.

“Perfetto.” dice lui. Dal mantello escono delle braccia bianche cadaveriche e affusolate. Mi poggia una mano sul cuore e l'altra sulla fronte.

Che le porte dell'Averno si aprano e accolgano la tua anima mortale.” dice solenne. Un vento forte ed impetuoso si scatena. Mi sento dilaniata dentro. Urlo. Inizio ad essere scossa da convulsioni. Cado a terra, non respiro.

Daniel...” rantolo. Mi volto e lui distoglie lo sguardo sofferente dal mio supplicante. Uno spasmo mi fa sdraiare a terra.

DAAAAAAANNNNNNN!!!!!!!!” urlo con tutte le mie forze.

- Da qualche parte

Salgo sull'elicottero ancora in volo. Mi trovo davanti Neal.

Salve!” lui saluta e lo metto velocemente al corrente di quello che succede.

Vai ad Ovest!” dico a Jonah, il pilota che esegue in fretta il mio comando. Durante il tragitto un vento e delle urla catturano la nostra attenzione. Siamo sballottati

tra quelle correnti infuriate. Apro il portellone. Sento la voce di Nim ma sembra che si stia trasformando in qualcosa di mostruoso. Guardo giù e vedo un pallino.

Con una chioma azzurra. Faccio segno al ragazzo di avvicinarsi.

Io vado. Salvati, Jonah! ” mi butto tenendo per mano il biondo. Le urla di Nim mi riempiono le orecchie. Atterriamo più o meno indenni. Li vedo. La mia migliore amica a terra, il drago che non osa fissarla. Davanti a lei c'è una cosa nera svolazzante. Dio! È un guardiano! Ma esistono ancora? Come è possibile?!

NIMEA!” urlo, ma lei sembra non sentirmi. Provo a combattere questo impetuoso ventaccio ma mi sbaraglia. Vorrei avvicinarmi ma non ci riesco. Neal mi fa da

scudo. Lei continua ad urlare ed il vento imperversa. Improvvisamente tutto cessa. Non un rumore o un refolo di vento.

Mi alzo e mi avvicino. Davanti a Nim c'è... Oh, cavolo c'è un'altra Nimea! Mio Dio! Corro verso di lei e le vedo.

Nim, quella sdraiata a terra, si alza e fissa l'altra. Ok, questo è davvero strano. Supera persino la volta in cui ho dovuto rincorrere per tutta New York un cucciolo

di Homo Lupus minor, il figlio di un uomo lupo ed un'umana detta in poche parole.

Tu chi sei?” domanda quella in piedi. L'altra si sistema i vestiti mentre si ravvia i capelli.

Io sono te, o meglio tu sei la mia anima mortale ed io adesso sono immortale e non ho più alcun legame con il pianeta.”

“Oh... Va bene... Allora io vado nell'Averno?” domanda amareggiata.

“Già. Addio. Non preoccuparti lì ti dissolverai e tutti felici.” dice l'altra sorridente e dando un buffetto affettuoso sulla guancia dell'altra.

“Ma così morirò...” dice lei spaventata.

“No, le anime non muoiono ti reincarnerai in un altro essere e non ti ricorderai di me.”

“Quindi io chi sono?” domanda sconvolta.

“Un'anima come tante che ha portato un destino gravoso a coloro che è diventata, sei stata Ivy l'eroina, Nerissa la cacciatrice, Alnari la guerriera, Claudia la

strega, Annette la muta forma, Ilaria l'assassina... Eppure non ti ricordi di loro. Tranquilla, andrà tutto bene. Vivrai altre vite, sarai tante altre volte un personaggio

di spicco.” le assicura quella materiale. L'altra annuisce e mi saluta con la mano. Una lacrima le scivola lungo una guancia. I capelli tornano castani e gli occhi

verdi. È la Nim di sempre.

Ci vediamo in un'altra vita, Sam.” Il mostro incappucciato la circonda col mantello e lei scompare nel nulla.

Nim!!” urlo, ma ormai è tardi... Lei è andata.

Oh, ciao Sam. Ti sei portata dietro anche Neal? Cosa sarebbe... il tuo fidanzato? Guarda che è troppo grande per te... Ci sono ben quattro anni di differenza!”

dice l'altra indicandolo.

Spiegami che diavolo sta succedendo!”

“Non l'hai studiato al corso per cacciatori di elfi? Strano. Ehi, Daniel! Ce ne andiamo?”

Ma certo!” replica lui facendo finta di inchinarsi. Il mostro incappucciato apre un portale e loro ci si buttano a capo fitto. Riesco ad afferrare la mano della mia

migliore amica e cado nel vortice insieme a loro portandomi dietro l'altro cacciatore.


 

Eccoci qua! L'avventura entra nel vivo, finalmente direte voi <3

Allora in questo salto temporale di tre anni non ci sono stati eventi rilevanti e allora ho deciso di saltarli. Badate bene ad ogni

singolo particolare. Da adesso in poi qualsiasi cosa può sconvolgere la vita di Nim. LoveForHachi sto lavorando alle descrizioni del

nuovo mondo per te.

Bene, aspetto le recensioni prima di saltare nel vortice.

A e per chi non se ne fosse accorto alcuni dei nomi di Nim “anima” sono miei personaggi!!! In altre storie naturalmente <3


Ciao ciao Nemesis <3




 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11:C'est l'amour ***


Capitolo 11: C'est l'Amour


 

- Nel vortice

Apro gli occhi e mi ritrovo in un luogo azzurrino con dei filamenti argentei che ci girano attorno. Provo a sfiorarne uno, diventa improvvisamente violaceo. Rido divertita. I miei capelli svolazzano a causa di una sorta di turbine. Faccio una specie di giravolta e mi trovo ad osservare Daniel che si esibisce in delle capovolte in aria.

Danny non me l'avevi detto che i portali sono divertenti!” urlo come se fossi sulle montagne russe. Mi sto divertendo da matti!

Semplicemente non me l'hai mai chiesto!” dice urlando e ridendo. Improvvisamente mi accorgo che qualcosa mi tiene per mano, giro la testa.

Ciao ragazzi! Che ci fate da queste parti?!” i due cacciatori vengono sballottati da delle correnti.

Nim!” riesce a dire Sam ma la mollo e con lei il figo della scuola. Faccio ciao ciao con la mano.

Scusa tesoro, devo andare!” io e Daniel precipitiamo verso una luce verde. Cos'è un semaforo? Perdo momentaneamente i sensi e mi risveglio al centro di una radura. Al mio fianco c'è Daniel, nella sua versione umana, che mi aiuta ad alzarmi ma mi sento mancare la terra sotto i piedi e cado. Dan mi sorregge prontamente e mi accompagna fino al suolo evitando che io mi becchi ematomi vari... Mi tiene il capo tra le sue mani forti.

Grazie.” dico, lui sorride.

Di niente. Ti porto in un posto sicuro.” risponde e mi prende in braccio portandomi vicino ad un ruscello. Poggio la testa al suo petto. Sento che il mondo sta girando intorno a me. Mi poggia le labbra sulla fronte.

Scotti...” sussurra al mio orecchio accarezzandomi.
“Non sono il riso...” replico a fatica cercando di fargli scappare una risata. Cosa che non succede, ovviamente. Mi sento così stanca, non ce la faccio a tenere gli occhi aperti. Li chiudo piano piano e lui mi tiene tra le sue braccia. Forse il mio cuore starà battendo più velocemente per la febbre ma vi assicuro che anche la sua vicinanza mi fa andare in brodo di giuggiole.

Dormi, cucciola mia.” sussurra al mio orecchio. Sorrido e crollo definitivamente. Sento qualcosa esplodermi nel petto. Una fiamma impetuosa mi circonda, vorrei muovermi per allontanare il fuoco che mi sta facendo impazzire ma il mio corpo è un sasso. Vorrei urlare ma ho perso la voce.

Dan pov

Le sfioro il viso perfetto. La pelle morbida e liscia. Le labbra carnose e rosse. Le scompiglio appena i capelli ribelli. La prendo in braccio e la stringo a me. Siamo inermi ora come ora. Non posso trasformarmi in un drago perché questa forma deve abituarsi al nuovo ambiente e potrei metterla in pericolo sprecando energia per stronzate. Lei ha la febbre... Ma si può essere più sfigati di così?! La trasporto vicino ad un vecchio rifugio ed entro facendo attenzione. La catapecchia mostra il segno dell'età. Riesco ad adagiarla su di un letto improvvisato, questa era casa mia una volta. I colori erano molto accesi ed adesso sono morti, con la mia famiglia. Mi chino sulla mia piccola ed inesperta elfa. Le poggio la mano sulla fronte e provo a concentrarmi per ricreare del freddo per aiutarla. È una lotta interna, tra lei e il virus che l'ha colpita. La tengo tra le braccia a lungo, non me la sento di abbandonarla. Mentre provo a cercare degli stracci da bagnare sento dei bisbigli provenire dalla sua direzione.

No... Danny... Ti prego.” mi avvicino a lei. Strizza gli occhi ed ha qualche spasmo.

Sono qui, piccola.” sussurro baciandole la guancia.

N-non lasciarmi. Ho.. ho p-paura.” sussurra in preda a delle convulsioni sempre più forti.

Sarò sempre con te, dolcezza.” le compare un sorrisino sulle labbra. La stringo a me cercando di bloccare quegli spasmi innaturali.

Non ti abbandonerò mai.” continuo deciso. S'avvicina sempre più a me, petto contro petto, i respiri mescolati l'un l'altro, la sento così vicina a me col corpo, ma così lontana con l'anima e la mente, sembra entrata in trance tutto d'un tratto. Non parla più, lo spirito sembra aver preso il volo.

Resta con me, piccola, ti prego...” ripeto più volte. La mia voce è ridotta a nulla più di un sussurro. La voce roca. Non posso aiutarla e la cosa è snervante.

Nim. Ti imploro, non lasciarmi! Non ci provare, io ho... Io ho BISOGNO di te, non potrei vivere senza di te, torna da me. Per favore... Ti ho aspettata per tanti di quegli anni rinchiuso nella mia solitudine...” aggiungo alla mia preghiera un bacio a fior di labbra. Vorrei potertelo dire, angelo mio. Prendo fiato.

Ti AMO, Nimea.” lo urlo ai quattro venti, non mi interessa. Se i cacciatori arriveranno sono pronto a sacrificarmi per te. La stringo più forte. La sento muoversi, una mano si posa sulla mia maglia, stringendola, per poi tirarmi verso il basso, verso Nim.

.. sono qui, con te, dolcezza.” sussurra a fatica. Sorride ed io con lei. La febbre è ancora alta ma lei è tornata. Mi avvicino alle sue labbra succulente e la bacio in un impeto di passione. Lei risponde e ci scambiamo baci veloci. La mia mente si sintonizza con la sua, vedo i colori delle sue emozioni, la sento ogni secondo più forte e sento la sua passione. Vorrei saltarle addosso e poterla amare come non avevo mai fatto. I respiri sono assenti, continuiamo a baciarci. Improvvisamente lei apre gli occhi. Vedo il viola dei suoi occhi diventare più intenso. Mi stacco da lei e poggio la mia fronte sulla sua. Ride.

Ciao, tesoro.” saluta buttandomi a terra, io la tiro giù con me e rotoliamo così da invertire i ruoli. Ride e mi guarda maliziosa.

Sei una pazza.” sussurro baciandola ancora. Sembra riprendersi piuttosto bene, no? Meno male che dovrebbe stare male...

- Nell'universo parallelo da qualche parte con i cacciatori

Non ricordo molto bene ciò che è successo. So solo che mentre stavamo precipitando qualcuno mi ha fatto da scudo per proteggermi. Immagino sia stato Neal... Mi risveglio spalmata sul suolo fangoso, deve aver appena piovuto... continuo a non vederlo.

NEAL!” urlo. Al diavolo il codice. Non riesco a trovarlo. Setaccio la zona ma non c'è traccia di lui.

Sam...” sento un rantolo e lo vedo. Immerso nel fango, una gamba in una posizione innaturale e tanti di quei graffi che non capisco come possa essere ancora vivo.

Sono qui.” mi precipito verso di lui. Lo aiuto ad uscire da quello schifo.

Sono uno schianto anche così, vero?” esclama. Credo abbia perso parecchie rotelle...

Sì, non ti preoccupare. Corinne ti amerà ancora.” dico amareggiata.

E chi ha detto che lei mi interessa?” domanda facendo lo sbruffone. Tipico dei ragazzi, valli a capire...

Ne parliamo quando il tuo cervello funzionerà correttamente.” lo tiro su e lo trascino in una zona relativamente asciutta. Gli scrosto un po' di fango di dosso e inizio a dare un'occhiata alle ferite. Non ha tagli eccessivamente profondi e in punti delicati. Ciò che mi preoccupa è la gamba.

Certo, infermiera.” replica sogghignando. Lo ripulisco alla meglio.

Io vado a cercare delle erbe medicinali, non ti muovere.”
“Scusa dove pensi che vada così?” dice lui indicandosi. Vado in avanscoperta. Quella sua battuta mi resta impressa nella memoria e non riesco a non pensarci.

- E chi ha detto che lei mi interessa?- ma se non è lei, chi gli piace? Devo saperlo, gli farò sputare il rospo prima di sera. Durante le mie ricerche riesco a trovare le erbe necessarie per sistemare i taglietti ed i lividi. Per ottenere le informazioni necessarie potrei provare ad usare una certa arte mai usata, magari funziona. Torno a passo spedito da lui. Mi avvicino al ragazzo.

Eccomi di ritorno. Senti alcune di queste potrebbero darti un po' fastidio, pizzicano.” lo avverto mentre lo trovo seduto per terra con la schiena poggiata ad un masso. Mi metto in ginocchio accanto a lui e gli devo sfilare almeno la parte superiore della nostra divisa. Detto fatto, gliela tolgo, facendolo restare solo con i pantaloni neri, almeno quel che ne rimane e gli anfibi, lo osservo mordendomi un labbro.

Sam ma a te chi t'ha detto che mi interessa Corinne?” domanda dopo qualche secondo di silenzio. La sua voce melodiosa mi dà un brivido lungo la schiena ma devo resistere. Nel frattempo non gli rispondo e sciacquo alcune ferite.

Sei fortunato che non si siano infettate... Allora saresti stato nei guai.”
“Vuoi rispondermi sì o no?!” esclama sbuffando. Non replico abbassando la testa e lui mi fa alzare il mento con il pollice e l'indice e mi costringe a fissarlo nei suoi splendidi occhi ambrati.

Ah, ma guarda questa non l'avevo vista!” replico per distrarlo, ma lui continua a tirarmi su il mento e vuole che io gli risponda. Distolgo lo sguardo, è troppo bello per essere vero.

Allora... Chi ti ha detto che lei mi interessa?” dice guardandomi dolcemente, mentre le mie mani sono sul suo petto, mi si avvicina al volto ed inchioda il suo sguardo ambrato nel mio. contro cioccolato, sorride bagnandosi le labbra con la lingua e incitandomi a rispondere. Sorride mentre lo osservo incerta.

Ehm.. c-come dire.. lo si nota da come scherzate, sembrate quasi in simbiosi...” sospiro abbassando la testa cercando di togliere la sua mano dal mio volto. “lo si nota quando ti vengono intorno altre ragazze e tu non distogli mai lo sguardo da lei, ecco da cosa si capisce ciò che provi per lei.” quei suoi occhi così magnetici rappresentano la mia prigione dorata. Lui sorride, forse divertito..

Ma io non ho mai guardato Corinne. C'è sempre stata un'altra ragazza nel mio cuore e lei non si è mai fatta avanti, da quando ci siamo conosciuti e quando è arrivata l'opportunità non ho potuto non sfruttarla ed ora eccomi qua. Secondo te se fossi davvero cotto di Corinne adesso sarei qui, con te?” replica alzando un sopracciglio.

F-forse no... Ma è pur sempre il tuo lavoro. Quindi io non valgo granché ai tuoi occhi, sono solo un peso per te.” sospiro alzandomi, e guardandomi in giro.

Mi afferra una mano e mi trascina giù, su di lui, mette una mano sul mio fianco, e l'altra la poggia sul mio viso, mi accarezza la guancia e nel frattempo mi fa avvicinare a lui, da un sospiro dalle sue labbra si ferma e mi guarda dritto negli occhi.

Piccola, sei tutto fuorché inutile, tu sei quella fottutissima ragazza che mi ha rubato quel cuore che pensavo di aver dimenticato come si usa, ogni volta ti cercavo con gli occhi, e quando ti trovavo vedevo solo dolore e rabbia e, dietro il muro che ti sei costruita, c'è una ragazza indifesa che ha solo bisogno di una persona che le sarebbe rimasta accanto nonostante tutto, e quella persona voglio essere io, dannazione Aimee, mi sono innamorato di te.. e oh vada a farsi fottere pure il codice!” sbotta facendo combaciare le sue labbra con le mie, io ancora sbigottita da quel discorso non mi rendo conto che mi sta chiedendo il permesso con la lingua di entrare, appena apro un po' le labbra, la sua lingua ci si fionda dentro, rincorrendo la mia che timorosa scappa dalla sua. Salda la presa dietro la mia nuca facendomi avvicinare di più a lui se possibile, gli metto le braccia dietro al collo e le mani nei capelli, accarezzandoli, si stacca da me e sorride.

Dimmi che per te è lo stesso.. Sam, dimmelo.” dice guardandomi negli occhi, e leccandosi le labbra cercando di risentire la mia bocca sulla sua.

Sarei stata qui a baciarti se per me non fosse lo stesso?” rispondo mordendomi il labbro inferiore con forza per non ritornare su quelle sue fottutissime labbra, così perfette.

Piccola, smetti di farlo.” risponde sorridendo e liberando le mie labbra sottili con il pollice.

Lo guardo in cerca di una risposta che non tarda ad arrivare.

Mettila così, vorrei ribaciarti, ancora e ancora, e ancora.. ok?”

E secondo te io mi faccio problemi?” dico sussurrando al suo orecchio.

Scoppia in una fragorosa risata, melodia per le mie orecchie, scuoto la testa togliendomi da sopra di lui e prendendo le erbe da terra.

Piccola no, bruciano..” sbotta storcendo il naso. Osservo le sue labbra contratte in una smorfia mentre strizza gli occhi. Che bambino...

Ehi, quando avrò finito, starai meglio, ok?”

Sì, l'ultima volta l'aveva detto anche Corinne, e sono finito in infermeria.” oh no, non l'ha detto, non l'ha detto, vero?

Beh, AMORE l'infermeria qui non c'è, ma se vuoi ti vado a chiamare Corinne.” lo sbeffeggio facendo pressione sul suo addome con una delle erbe medicinali.

Com'è che mi hai chiamato?” dice dolorante. Lo guardo male per un secondo.

Amore? Giusto?” ripete sorridendo. Gli lancio un'occhiataccia che, sempre che non sia idiota, si può tradurre con cuciti la bocca.

Il sorriso sparisce dal suo volto, e piega la testa di lato, sono costretta a rimettermi a cavalcioni su di lui per non fare danni.

Respira piano, non parlare, e guardami negli occhi” sussurro cercando di essere delicata.

Scusa non volevo rovinare il.. AH! Momento.” dice gemendo per il dolore. Lo pizzico per farlo zittire. Ma quanto parla...

Lui seduto a terra e io in ginocchio sopra di lui, le mie gambe sono accanto ai suoi fianchi.

Percorre la lunghezza delle mie gambe con le mani, soffermandosi nei fianchi, attirandomi a sé.

Sam.. non volevo.. davvero. Era per sdrammatizzare il momento.” sussurra poggiando la fronte sul mio petto.

Gli metto la mano dietro la nuca, accarezzando i capelli dolcemente, come una mamma fa col proprio bimbo.

Ti ho detto di stare zitto non perché non volessi parlarti, ma ti dava meno fastidio Neal, capiscimi.” sussurro passandogli un'erba emolliente per alleviare il dolore al collo.

Samantha 'Aimee' Sanders voglio te, non Corinne” replica facendo il verso al nome di quella.

Neal Hammer, io voglio te.” dico guardandolo negli occhi, mi ribacia, dio quel ragazzo è la perfezione.


 

Note mie


 

Scusate per questa cosa... Betata da SheJustBelieve, io non sono capace di scrivere questo genere. Il romantico non è nelle mie corde. Fatto sta che lei ha tanto insistito che siamo state su fino alle 6 di mattina per farlo. L'ho scremato, era troppo lungo e mi stavano venendo le carie. Grazie twin <3

Grazie a chi legge, a chi recensisce e a chi preferisce/preferisce.

Non so cosa dirvi di più. La parte betata si limita a Neal x Sam. Lo so è praticamente un capitolo dedicato a lei, ma se lo merita. Le ho tolto tante cose ed è giusto che almeno possa amare. Bene, ditemi che ne pensate, oks?

Ciao, dolcezze <3

Nim!

Capitolo 12:

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Capitolo 12
*** Capitolo 12: Alia ***


Capitolo 12: Alia


 

- Nel capanno di Dan

La febbre è passata, evidentemente era un virus leggero e debole se l'ho sconfitto così in fretta. Mi guardo intorno. Dove si è infilato Dan? Mi alzo anche se ho la testa che mi gira e le vertigini.

Danny... Dove ti sei nascosto?” domando. Non odo risposte, ovvio... Esco dalla catapecchia e un bel Sole caldo illumina ciò che mi circonda, ora che guardo il cielo, limpido tra l'altro, ci sarebbe un altro piccolo puntino luminoso. Non dirmi che ci sono due soli?! Oh, ragazzi voglio sapere tutto di questo posto! Mi sento molto meglio in quel bagno di luce. Ci metto qualche secondo a mettere a fuoco il paesaggio. Faccio una giravolta su me stessa. Mi trovo in un piccolo spiazzo al centro di un bosco. Dei grandi faggi mi circondano. Mi allontano lentamente dalla casetta alle mie spalle e mi metto ad osservare meglio ciò che mi circonda. Le radici sono grosse e lunghissime, in alcuni punti escono dal suolo per qualche centimetro. Le accarezzo e sono calde. Sento la vita scorrervi dentro ed è... è fantastico. Sono così piene di energia. Dolce ed invitante energia. I fiori gialli e azzurri ondeggiano al venticello leggero che scompiglia anche i miei capelli. Un odore di menta si diffonde nell'aria. Mi sento in Paradiso... Non è che sono morta? Qualcuno mi prende alle spalle mentre sono ancora beata nella contemplazione di quel piccolo angolo di paradiso. Sono sul punto di ribellarmi, fortunatamente dopo pochi secondi riconosco il suo odore. Dolce, con una lieve punta di zolfo. Sento che poggia la sua guancia contro la mia.

Non dovresti riposare?” domanda lui in un sussurro.

Se usi il condizionale, è ovvio che non lo farò.” rispondo con calma. Poggio la mia testa nell'incavo del suo collo. Osservo il cielo azzurro e limpido.

La solita rompiscatole...”
“Dolcezza, chi si somiglia, si piglia.” replico sfuggendo alla sua presa. Lui mi osserva con disappunto ed io gli faccio la linguaccia. Sorride e, con uno scatto fulmineo, mi prende in braccio. Mi ha scambiata per un sacco di patate?!

NO! Mettimi giù!” urlo e lui ride.

Sicura?”

Mettiamola così non voglio mettermi a volare, ma se continui, sarai tu a volare a seguito del mio super montante, capito?” sottolineo. Lui sghignazza un po' e poi mi mette a terra. Si volta ed inizia a camminare.

Ehi, ma dove vai?”

Avanti, devo portarti al cospetto del re.”
“Ah, esiste un re?” domando perplessa.
“Certo, se no chi controllerebbe tutta la zona?” ribatte lui meravigliato.
“E io che ne so?! Poteva anche esserci la democrazia. Non me ne hai mai parlato, dopotutto.” sbuffo avvicinandomi al moro.

Tesoro, la democrazia è una baggianata che vi siete inventati voi umani per farvi ancora più del male con le scelte di gente cattiva e avara a comandarvi. Dai, dobbiamo sbrigarci.” sbuffo offesa, ma non ribatto. Ricordo la volta in cui ha voluto discutere di politica. Io sarei dalla parte del popolo, lui preferisce il re. Mah. Alla fine di quella discussione non gli ho più parlato per tre settimane. Mi procuravo il cibo per conto mio e mi sistemavo senza aver bisogno del suo aiuto. Poi ci abbiamo concordato un armistizio, era una guerra a chi sapeva tenere il broncio più a lungo. Da quel momento in poi la politica è stata un tabù.
“Ma non faremmo prima se qualcuno, a caso, si trasformasse in un drago?” domando garbatamente facendo un gesto eloquente con la mano per indicarlo.
“Ora non posso...” replica grattandosi la testa e abbassando lo sguardo. Lo prendo a braccetto e gli bacio un angolo della bocca. Lui si volta sorpreso verso di me.

Credevi che ti avessi baciato solo perché stavo male?” Sorride un po' imbarazzato mentre mi circonda con il braccio che avevo intrappolato con la mia presa. Non sono mai stata una ragazza molto affettuosa, ma con lui è tutto più facile e... spontaneo. A casa a volte mi sentivo fuori posto, ma in quei momenti pensavo di essere solo un'asociale con qualche problema psicologico. Ora tutto ha un senso. Non facendo parte di quel mondo, non potevo trovarmi bene! No?

Immaginavo di sì... I ragazzi che hai avuto erano tutti... Molto diversi da me, uno un musicista ed un altro un punk-secchione. Vedi un po' tu...”
“Beh, Kyle strimpellava una chitarra mezza rotta... Musicista è un po' esagerato... E l'altro, John, era molto intelligente. Non era affatto un secchione.” ribatto offesa. Chi si crede di essere per discutere sui miei due ex?! In questo momento per giunta! Lui accenna una risata.

Come siamo suscettibili oggi.” sghignazza.

Dai, portami da questo re. Ma chi è?”
“Lui è il Primo. Lo chiamano così perché è così antico da aver dimenticato il suo nome. È l'unico regnante che è sopravvissuto al Grande Massacro.” sussurra con un velo di tristezza nella voce e nello sguardo.

Ma non avevi detto che qui c'è la monarchia?”
“Sì, però secoli fa il Primo era affiancato da una donna molto capace, lei si faceva chiamare Sibilla, ci azzeccava sempre nelle premonizioni e negli incantesimi.” risponde. Quando ha nominato la ragazza, nei suoi occhi ho intravisto un'ombra di amarezza e malinconia. A cosa sarà stata dovuta?
“Il Grande Massacro? Non ne ho mai sentito parlare.” replico pensierosa.

Gli umani sono così...” inizia agitando le mani per aiutarsi a spiegare ma non ci riesce e, dopo aver lasciato perdere i gesti, mi osserva “Beh, diciamo che sanno come salvarsi la pelle. Loro non insegnano questa storia, hanno paura che un giorno qualcuno li tradisca e scopra la verità. Dovresti immaginare noi e loro come un unico ente. Siamo sempre stati due facce della stessa medaglia, ma un giorno si spaventarono perché compresero che eravamo a livelli differenti. Noi avevamo la magia dalla nostra e loro la tecnologia, anche se ancora in fase di avanzamento. Ci attaccarono in un momento di pace. Sai, apparentemente non dimostravano alcuna inclinazione alla guerra. Poi, una notte, tutto cambiò. Coloro che un giorno ci avevano aiutato, in quel momento sterminarono molti dei nostri. Il Primo scappò, portandosi dietro tutti i superstiti che trovò lungo il suo cammino. Arrivato in una radura improvvisò un portale ed un mondo in cui arrivare. Fummo costretti a lasciare la terra che ci aveva creato e molti ci lasciarono la pelle. Gli anni seguenti furono molti difficili per tutti, alcuni tentarono di riappropriarsi della Terra ma con scarsi risultati. Vennero organizzate spedizioni per cercare altri elfi sulla Terra e il Primo creò molti portali. Mandò gli elfi più antichi alla ricerca di altri. Eravamo stati battuti dagli umani, ma almeno loro erano bloccati dall'altra parte e così la vita continuò. Sfortunatamente nessuno dei due popoli aveva fatto i conti con Madre Natura, lei ci condannò alla vita eterna e continuò a creare elfi come te e protettori come me per riprendersi il pianeta. Gli Umani ci cacciarono ancora e ogni volta che uno di noi nasceva, se era stato abbastanza forte da resistere di là, veniva rintracciato da alcuni elfi arcani e salvato. Molti non sono stati fortunati quanto te, Nim. Alcuni sono stati catturati e da allora non abbiamo più avuto notizie...” si interrompe e sospira. I suoi occhi sono colmi di un dolore terribile ed indescrivibile.

Esistono umani che pensano che noi abbiamo a che fare con il surriscaldamento globale o con il buco nell'ozono. Che massa di imbecilli, è solo colpa loro se non sanno prendersi cura della loro generatrice.” riprende alzando lo sguardo al cielo scocciato.

Quindi, quando Sam ha detto che il mondo sarebbe andato in malora se io me ne fossi andata non era vero, giusto?”
“Per loro sì, per noi no.”

Non ho capito una parola. Ma che diavolo dovrebbe significare?” domando.

Loro probabilmente perderanno tutto, anche se a detta dei nostri scienziati sono solo stupide congetture di uomini ottusi sempre pronti a scaricare le proprie colpe su altre persone.” Ahn, ora ha senso la cosa...

Tu hai partecipato a questa guerra?” domando vedendolo così assorto e triste. Lui sposta il suo sguardo su di me.

Sì.” sussurra malinconico. “C'eri anche tu. Quando morì Jasper, il tuo vecchio protettore... Beh, mi lasciasti. Ti vidi sfumare sotto ai miei occhi. Stavi combattendo per permettermi di scappare e venire in questa realtà. Sei stata tu a chiudere il portale per salvare il mondo, o meglio i mondi. Eri l'elfa elementale più forte ed una dei più antichi, anche se non lo davi a vedere. Hai combattuto al fianco del Primo per anni e poi, quel giorno moristi per salvare uno stupido come me.” aggiunge a bassa voce. Sembra quasi che lo dica a se stesso più che a me. Lo abbraccio. Dovrei ricordarmela una cosa del genere, no? Era pur sempre la mia vita! Mi scosto leggermente per poterlo osservare negli occhi. Una lacrima solca il suo volto etereo.

Tu non sei uno stupido. Sei carino, intelligente, simpatico, forte e dolce. Non mi ricordo nulla di tutto questo, ma se ti ho salvato c'è stata sicuramente una buona ragione e forse sono... morta per potermi ricongiungere a te.” gli dico per confortarlo stringendo la sua mano. Lui mi fissa tristemente.

Puoi spiegarmi perché io non ho incontrato nessun elfo arcano?” aggiungo per far deviare il discorso.
“Quelli là sono stati legati ai cacciatori. Loro non nascono dalla terra, come te. Gli arcani acquisiscono la magia ad una certa età e poi vengono scoperti dagli altri della loro razza. La maggior parte è imprigionata nelle basi principali di quei mostri assassini. Per proteggere voi elementali, Madre Natura tenta di renderci più forti appena troviamo la nostra metà. Lei non vuole la guerra tra i suoi figli, ma dovrebbe spiegarlo a quegli umani cocciuti.” sospira. Che storia triste... Iniziamo a camminare per il bosco. Mi tiene per mano mentre ci inoltriamo tra quegli enormi alberoni. Improvvisamente si ferma ed io lo osservo incuriosita. Prende tra le mani un grosso ramo di un albero. Lo tira verso il basso. Di colpo mi ritrovo risucchiata dal terreno.

DAN!” urlo e lui mi segue nel buco formatosi nel terreno. Scivolo tra radici terra umida e, improvvisamente, atterro malamente su delle lastre di pietra. Mi alzo e mi guardo intorno. Mi ritrovo in una sorta di grossa caverna illuminata da delle torce. Ci sono diverse gallerie e dal soffitto pendono delle radici grandi e pesanti ad occhio... Il pavimento è ricoperto da delle mattonelle di marmo liscio.

Dove cavolo siamo?” domando girandomi in continuazione. Lui mi mette una mano sulle spalle e mi conduce attraverso una serie di intricati corridoi.

Ti trovi nei sotterranei di Alia. La capitale del Regno.” esordisce dopo qualche minuto di silenzio.

E perché passiamo dai sotterranei, scusa? Non avrebbe più senso camminare in superficie?” domando ironica.
“Vedi, è più sicuro aggirarci per questa via.” replica lui, mentre camminiamo per quei cunicoli abbastanza bui e pieni di insetti strambi. Insomma ci sono grossi ragni con dieci zampe, sono rossi a strisce bianche... Mi guardo attorno e continuo a seguire Daniel lungo il corridoio in marmo bianco. Le pareti lisce splendono in alcuni punti, anche se non capisco come possano farlo. Proseguiamo per altri cunicoli sempre più bui, Daniel mi tiene per mano, sarò anche brava a vedere al buio ma c'è un limite anche per me! Ad un certo punto intravedo una luce in fondo ad uno dei tanti corridoi.
“Dimmi che quella è l'uscita.” esordisco esasperata. Lui annuisce mentre io mi affretto a raggiungere l'apertura. Sto diventando claustrofobica... Corro a perdifiato verso quella luce tanto agognata e mi si mozza letteralmente il fiato. Oltre al fatto di dovermi riabituare alla luce, resto abbagliata di fronte al panorama che mi si offre. Mi trovo in cima ad una collinetta, all'ombra di alcune querce e ammiro una città splendente circondata da campi e alberi molto alti, le case colorate e con dei giardini enormi. Fiori ovunque posi il mio sguardo. Wow. È una cosa indescrivibile. Nell'aria aleggia una leggera fragranza all'arancia.

È meravigliosa.” sussurro ancora sconvolta. Pochi secondi dopo, Danny mi poggia una mano sulla spalla.

Lo so. È qui che sono cresciuto.” mi blocco un secondo interdetta.

Ma non dovresti essere nato dalla terra o qualcosa di simile?”
“In realtà, qui ci ho vissuto nel periodo che ha seguito la tua morte e ho imparato tutto quello che so. Quando ho saputo che tu saresti tornata, ho deciso di andare sulla Terra.”
Lo osservo, lui arrossisce per poi riprendere la sua maschera pressoché impassibile.

Come facevi a sapere della mia... Ecco, rinascita?”

Diciamo che giravano voci. Alcuni pensavano che tu non potessi morire così facilmente ed il Primo ne era rimasto abbastanza scosso. Ora muoviti, non abbiamo tutto il giorno.” sbuffa prendendomi per mano e salta giù dalla collinetta.


 

Ciao!
Sì, lo so. Sono in ritardo. Ma non ho proprio avuto tempo di scrivere! Volevo sempre stare fuori e la sera la voglia di accendere il computer o prendere in mano una penna era meno di zero, poi ci si è messo pure il teatro con migliaia di prove... Scusatemi!!! Vabs... Che ne dite di questo capitolo? Tutto mio, tra l'altro e credo si noti. Sto elaborando qualche modello per la città di Alia. Non è mica facile per una che scrive poche descrizioni! Okay, sto divagando. Ci vediamo tra tre settimane perché ho uno stage lavorativo da 01/07 a 12/07, quindi abbiate pietà. Però vado in uno studio di architetti e magari mi verrà qualche ideuzza. Finger crossed! A presto dolcezze!

Nim <3

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Capitolo 13
*** Capitolo 13: La Corte. ***



 

Capitolo 13: La Corte.


 

Ci dirigiamo a passo svelto verso le mura della città. Attraversiamo una fitta boscaglia, ancora mi domando perché lui non mi abbia dato retta quando gli ho detto di seguire il sentiero ben segnato. Ma no! Perché ascoltare quella santa di Nimea?! Non sia mai! Mentre rimugino su Daniel e il suo completo disinteresse verso le mie idee, giungiamo alle porte della città. Delle imponenti mura in marmo bianco mi fanno sentire una tappetta.

Beh, non è che tu sia poi così alta...” sussurra lui. Lo guardo male.

Cosa non hai capito della frase: << La testa è la mia e tu non ci guardi dentro. >> ?!” esclamo contrariata. Con tutte le volte che ho provato a convincerlo dell'esistenza della privacy... È una testa quadra quando ci si mette.

L'intera frase, dolcezza. Muoviti, dobbiamo andare dal re.”
“Ma questo re sa che ci sono anche io?”
“Certo che s..... Boh. Penso di sì.”

Siamo messi bene. Scusa, in tre anni, non hai mai pensato di avvisare in un qualche modo da abracadabra?” domando muovendo le dita mimando un incantesimo. Lui sgrana gli occhi come se avessi detto la cosa più assurda del mondo, poi scuote la testa e mi mette una mano sulla testa.

Vedi Nim, non è così facile comunicare attraverso i due universi. Avrei potuto farlo se avessi fallito, o nel caso della tua morte o della mia. Quindi avrebbero mandato un elfo anziano alla tua ricerca per salvarti.” lo fisso. Ma sì trattiamo l'elfa come un cane.

Ma come è possibile arrivare all'altro universo da questo?”
“Solo il Primo è ancora in grado di creare buchi dimensionali, gli altri devono chiedere.”

Ah.” ribatto asciutta. Questa non me la aspettavo, se devo essere sincera . Pensavo che qui la magia fosse all'ordine del giorno e che gli elfi non attraversassero la barriera per paura o disinteresse verso gli umani. Si scopre sempre qualcosa.

Chi siete?” domanda una profonda voce maschile. Mi volto verso lo scocciatore e mi ritrovo un elfo alto due metri, i capelli corti e sbarazzini castani che sbucano dalla sua armatura grigia e luccicante. Punta la sua lancia verso il mio collo. Deglutisco mentre do un pizzicotto a Daniel.

Non si preoccupi, sono un drago, il Protettore di questa elfa elementale.” dice il mio gentile accompagnatore mettendo una mano sulla lancia della guardia per allontanarla da me. Respiro di sollievo quando gli occhi verdi dell'uomo smettono di lanciarmi pugnalate. Si allontana, ma persiste nel mantenere un'espressione ostile.

Dimostralo.” ordina con voce minacciosa. Sorrido compiaciuta.

Niente di più facile. Dai, Danny. Facciamogli vedere ci siamo.” esordisco puntando la mano verso un masso lì vicino. Dalla roccia esce una mano, poi una persona prende forma lentamente. Si alza, i capelli sono corti questa volta, gli occhi vuoti si fermano su di me. Mi si avvicina e mi prende la mano, poi si inchina facendo una riverenze e prendendosi i lembi del vestito ampio. Si volta e si ricongiunge alla pietra.

Ne vuoi ancora?”
“Ti sembra forse sufficiente?”
“Come non detto. Danny, fa' qualcosa!” esorto il mio amico. Lui annuisce e si fa crescere le ali e la coda. La guardia alza un sopracciglio con fare arrabbiato.

Abbiamo appena attraversato il portale. Non posso trasfigurarmi ancora del tutto.”

Allora? Non sapete fare altro?” scherza lui. Ma proprio a me doveva capitare la guardia che fa il comico?

Ovvio che no.” esclamo. Mi avvicino ad un albero e mi inchino.

Grande signore, le chiedo il permesso di controllarla per pochi secondi. So che posso apparire arrogante, ma devo insistere.

E perché dovrei lasciartelo fare?

Mi chiamo Nimea Owens, devo dimostrare a quella guardia sempliciotta che sono un'elfa elementale.

Hai detto Nimea?

Sì.

Lasciala passare, Eniur. Lei può.” dice l'albero a voce alta. Wow, questo sa parlare. Cioè lo si può sentire senza toccare la sua coscienza. Osservo l'uomo che sbuffa e fa un cenno ad un altro elfo.

Grazie, grande Albero.” aggiungo servizievole. Ho imparato a mie spese quanto possa diventare permaloso un albero che non viene trattato con il giusto rispetto. Mi inchino e mi avvicino a Dan che riprende le sue dimensioni umane. Le enormi porte si aprono e rivelano un'enorme vallata, il cui centro è dominato da un castello gigantesco che mi ricorda vagamente una chiesa gotica con i suoi pinnacoli sulle torri ed il portale, probabilmente strombato. Mi guardo intorno. Sono circondata da case assurde, sembra di essere in una città progettata interamente da Gaudì, I colori sgargianti, le forme ondulate, le strade polverose ai cui lati ci sono stradine più piccole ricoperte da mattonelle colorate in alcune zone. Fiori e alberi da tutte le parti. Case rialzate da scale, altre che si fondono con gli alberi, altre ancora che sembrano sin troppo normali per i miei canoni. È fantastico! Mi sembra di essere in un mondo magico, aspetta... Ma ci sono! Mio Dio, rimarrei qui per sempre. Lungo le strade ci sono piccole aiuole dove giocano dei piccoli elfi. Una bambina mi colpisce subito. Ha i capelli neri e lunghi, a contrasto con la pelle diafana ed il vestitino azzurro, che fa apparire delle calle blu. Che meraviglia. Corro verso di lei, poi mi blocco.

Nimea, un po' di contegno!- sento la voce di Dan che mi rimprovera, anche se potrei giurare che stia ridendo in cuor suo. Non gli rispondo e mi avvicino cauta ai bambini. Uno di loro si volta verso di me e sorride. Lo osservo, ha già i lineamenti abbastanza affilati nonostante sia un bambino. I capelli sono biondi, quasi bianchi da quanto sono chiari, le orecchie sbucano timide da sotto i capelli un pochino lunghi del piccolo. I suoi occhi sono quasi magnetici, azzurri come il mare.

Ciao.” saluta il piccolo. Lo saluto a mia volta mentre mi avvicino a loro e mi inginocchio a terra.

Cosa fate di bello piccoli?” domando incuriosita dagli strani oggetti che usano. Un bimbo con i capelli rossi e ricci ha un mestolo in mano, l'altro ha i capelli mossi e castani e tiene tra le mani paffute una bandierina rossa e blu, mentre il piccolo che mi ha parlato tiene tra le mani una specie di arco anche se, al posto delle frecce, ci sono dei fili rossi che assomigliano a degli spiedini per la forma, l'arco è intrecciato con dei sottili fili argentati.

Giochiamo a liberare la principessa.” dice indicando con il capo una bambina seduta su una roccia.

Interessante... Chi interpretate?”
“Io sono Kyen, il Primo.” dice il bimbo dai capelli chiarissimi sorridendo.

Corl, quello rosso, è un umano e Tielin è Jasper il drago. Mentre la bambina laggiù, Fiu, è Sibilla, la veggente del Primo.” resto paralizzata un secondo, sento qualcosa. Un ricordo che tenta di riemergere. Arriva prontamente Daniel.

Andiamo, Nim. Il re non aspetta nessuno.”
“Ti chiami Nim?” domanda il piccolo mentre gli altri due fanno i dispetti alla bimba, la quale sembra molto scocciata e pronta a strozzarli.

Sì... Fammi un favore, fa' fare a Fiu qualcosa di più della veggente. Magari una guerriera alleata.”

Ma nella guerra la veggente Nimea è morta dopo essere stata liberata! Prima bisogna salvarla dal perfido umano.” esclama Kyen sconcertato dalle mie parole.

Ah, sì... Giusto. Ora devo andare. Divertitevi.” sussurro accarezzandogli la testa mentre Dan mi tira per una manica, lontana da loro. Mi sento davvero strana. Come se avessi un capogiro.

Questo è quello che è successo?”
“Più o meno, i dettagli sono di più ma il succo della storia è quello. Nimea è la Sibilla nella leggenda. Solo il Primo sa se è vero, a volte i sovrani cambiano le storie per proteggere i loro cari.” mi prende per mano e continuiamo a camminare lungo i viali alberati. Arriviamo dinanzi alla reggia. Improvvisamente la luce si fa più intensa, l'enorme palazzo presenta un portone in legno scuro e antico, le torri sovrastano tutta la città, sui muri si avviluppano delle rose rosse e bianche. Il mastio padronale è circondato da fiori dai mille colori e alle finestre, che sembrano delle trifore, sono appesi degli stendardi raffiguranti una spada ed una bacchetta bianche su un fondale blu scuro che schiarisce in un azzurro tenue verso il basso. Le pietre che formano il palazzo sono di marmo bianco anche se in alcuni punti sembra di un altro materiale che non mi è familiare. Delle finestre alte ed enormi illuminano le sale, probabilmente. Sopra al portone c'è persino un rosone! Le dimensioni di tutto l'edificio sono esageratamente grandi.

Dai, disincantati. Dobbiamo entrare.” mi risveglia Danny. Lo guardo con disappunto.

Ma se non sa nemmeno della nostra presenza!” esclamo “Non possiamo di certo entrare perché ci gira così nel castello reale!”

Invece noi lo faremo.” sbotta lui. Mi prende il braccio e si presenta alle guardie dall'armatura dorata davanti al portone. Loro non fanno una piega e scompaiono nelle aiuole davanti all'entrata. La porta si apre mostrando un lunghissimo corridoio. Dan cammina a passo svelto verso il trono, nell'abside del castello. Calpestiamo un tappeto rosso dai bordi d'oro. Le finestre ai lati della sala sono decorate con le immagini di epiche battaglie. Probabilmente quelle del Grande Massacro. Raggiungiamo in fretta il re. Il mio protettore si inchina e mi obbliga a fare la stessa cosa. Non mi dà il tempo di guardare l'uomo davanti a me, che mi ritrovo a testa china ad osservare il pavimento con un braccio al petto. Alzo di pochi centimetri la testa per osservare le facce sconvolte di certi tizi, probabilmente dei nobili, che ci fissano sconvolti. Al mio fianco compare un elfo tutto trafelato, mi ricorda il Bianconiglio.

Vostra Maestà, Sir Leion.”Annuncia l'elfo cicciottello. Leion? E chi diavolo è?

Sono io. Loro l'hanno tradotto così il mio nome.

E sei un sir?

Sì. Ora smettila di parlottare nella mia testa, il re può sentirci.

Ah. - Perché vengo avvisata sempre in ritardo?

Alzatevi pure, mie sudditi.” ordina la voce profonda del re. Però, che voce carica di... di dolore e risentimento, ma ci sono delle sfumature diverse di impazienza e curiosità anche se sono soffocate dal peso dell'autorità. Ci alziamo con calma e resto pietrificata da quello che vedo. Dietro al trono ci sono delle finestre enormi che raffigurano la fase finale della guerra. Sono tre e rappresentano scene diverse. In quella centrale c'è una ragazza dai capelli blu tra due uomini. I capelli sembrano volteggiare nel vento e tiene le mani giunte per sostenere una cosa. Sembra una sfera di energia. La osservo meglio, la pallina è azzurra e sembra un vortice, la ragazza porta un'armatura nera e si trova tra l'immagine di un elfo dai capelli castani e lunghi fino alle spalle ed un uomo dai capelli neri e corti. Entrambi sembrano sul punto di toccare la ragazza e hanno gli occhi sgranati dal terrore ma, guardando meglio, dietro alla giovane splendono il Sole e la Luna sovrapposti e nelle due finestre laterali ci sono i due eserciti che tremano spaventati. Seguo con lo sguardo le immagini delle altre finestre dove viene rappresentata la battaglia, mi volto e vedo l'immagine del rosone. Mi blocco per un secondo, che sembra non passare mai. Nell'immagine centrale c'è la stessa donna ma questa volta si trova davanti al vortice a fronteggiare un esercito, con una spada conficcata nel petto. Lei sta cadendo, ora che ci penso, ed il vortice è sempre più chiaro mano a mano che si raggiunge la fine del rosone, come ad indicarne la chiusura. La morte dell'elfa. Vengo rapita dalle mie osservazioni quando Dan mi dà una gomitata. Mi volto e poso il mio sguardo sul re.

Vedo che siete rimasta intrappolata nelle immagini del mio palazzo.” commenta l'uomo dai capelli lunghi e castani. I suoi occhi bianchi mi scavano nell'anima, la maglia è ricamata con raffinati e sottili fili d'oro che raffigurano un cielo stellato, i pantaloni sono neri e semplici. Il lungo mantello rosso contrasta i suoi occhi freddi.

Presentatevi.” ordina. Io sento morirmi le parole in gola. È un luogo che mi mette in soggezione, ne ho quasi paura.

Dai, Nim. Come abbiamo provato. - mi esorta il drago annuisco e deglutisco il groppo che mi si sta formando in gola. Nel frattempo il re ha alzato un sopracciglio curioso.

Vostra Maestà, sono Nimea Owens.” inizio facendo una riverenza. “Vengo dal pianeta degli Umani, ho venti anni e sono un'elfa Elementale.” continuo e, appena incrocio lo sguardo del Re, lo vedo sconvolto. Mi si avvicina mentre il respiro mi si mozza. La tensione è palpabile in tutta la sala. Mi prende il viso tra le mani e mi fissa negli occhi. Profuma di lavanda. Ma che diavolo c'entra? Non importa... Sento il suo respiro fermarsi per pochi secondi. Mi lascia andare.

Nimea.” sussurra. La stanza, il tempo, le persone. Tutto congelato in quegli istanti interminabili. La mia agitazione cresce. Vorrei scappare, ma il mio sguardo è allacciato al suo. Quegli occhi mi scavano nell'anima. Lo sento introdursi nella mia mente, va a fondo, sempre di più. Raggiunge gli angoli più bui della mia coscienza. Però non è invasivo, è un tocco leggero perché, anche lui, sembra teso e nervoso. Le labbra sottili si stendono in un sorrisino appena accennato, tanto che non credo che le altre persone lo abbiano notato.

Nimea.” mi chiama ancora. Come se non fosse sicuro di chi io sia. Sembra spaventato. Anzi, lui ha paura. Ha paura di me. Gli occhi sono spalancati. Non crede a ciò che vede. Se fosse per me lo allontanerei ma so di non poterlo fare.

Come sei tornata?” domanda stupefatto.

Tornata? Da dove? Insomma qualcuno vuole spiegarmi chi sono?! - mi chiedo.

Lui si volta e si allontana, il tempo riprende a scorrere e io a respirare. Mi sento stanca come se avessi lottato contro qualcosa per ore.

Popolo!” richiama l'attenzione sedendosi sul trono d'ebano.

Omaggiate Nimea.” ordina e appena la corte mi si avvicina lui pronuncia tre parole terribili. Tre parole che fanno crollare il mio mondo. Tre parole pesanti come macigni che mi svegliano da un sogno, tre semplici parole che svelano un passato dimenticato.

La Regina Perduta.”


 


 

Salve! * si nasconde dietro a Daniel *

Non uccidetemi, ammetto che non mi faccio sentire da due o tre settimane. Ma sono stata in stage, come avevo già detto. Mi riservo la facoltà di dire che questo capitolo mi ha sconvolta perché l'ho scritto oggi e di getto. È stato spontaneo e fluido. Le immagini si sono susseguite così in fretta da farmi smettere di respirare. Ho provato le stesse emozioni di Nim, durante questo capitolo. Sono fuori di testa!

Vi è piaciuto? Spero di sì. Attendo recensioni, ma anche no. Io scrivo per me stessa e perché sono curiosa di sapere come va a finire. Ammettetelo che le ultime righe sono state fantastiche, non ditemi che non vi ho fatto agitare almeno un po'....

Ciao belli miei.

Nim vi saluta. * inchino e scompare *

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Capitolo 14
*** Capitolo 14: Visioni di un passato dimenticato e di un futuro sfuggente ***



 

N.B. Questo capitolo vi confonderà le idee, ma non preoccupatevi. Tutto quello all'interno del capitolo, più o meno, mi servirà per portare un progetto a cui penso da qualche mese dove collegherò sette dei miei personaggi di sette racconti diversi. So don't panic. Non vi serve aver letto nient'altro di mio. Ho perso il filo del discorso... Beh, buona lettura.


 

N.B. Del N.B di prima: Non riguarda Nimea da vicino, sarebbe una sorta di... Beh, non faccio SPOILER. Ciao :)


 

Capitolo 14: Visioni di un passato dimenticato e di un futuro sfuggente.

 

“C-che cosa?”domando esterrefatta. Non ha senso. Dan mi ha detto che Nimea aiutava il Primo, non devo mica sposarmelo questo qua, vero? Insomma lui è il Re ed io sarei questa 'Regina Perduta'. Anche se all'inizio pensavo fosse la Sibilla, che sembra essere Nimea, ovvero io stessa. Ah... Le cose si stanno facendo complicate e molto confuse.

Nel frattempo i cortigiani, vestiti in modo assurdo con colori sgargianti e altri cupi, mi si avvicinano e mi stringono la mano, mi danno baci sulle guance, si presentano ma non li ascolto. Mi sento in balia di tante emozioni che si confondono con i colori della realtà. Non capisco. Non riesco a seguire ciò che sta succedendo. Il mio sguardo resta legato a quello di Daniel. Lui mi trasmette tutta la sua compassione e cerca di confortarmi ma io mi sento persa.

Perdo ogni contatto con la realtà mentre un urlo mi fa voltare di scatto. Il tempo è fermo nonostante veda le immagini nelle vetrate muoversi. La spada penetra nel corpo della donna. Ad ogni colpo sento una fitta al cuore, per questo avvicino meccanicamente la mano al cuore e stringo la stoffa della mia camicetta rossa. Sento un dolore inimmaginabile gravarmi sul petto. La ragazza raffigurata nel rosone sembra uscire dal disegno e compare davanti ai miei occhi attoniti. Lei sorride nella sua armatura nera mentre mi porge un guanto. Non so perché ma lo infilo e mi calza a pennello. In quella stessa mano si materializza una spada dalla lama nera e bianca con l'impugnatura tempestata di pietre preziose. Come se nulla fosse me la rigiro tra le mani. È ben bilanciata, mi sembra di averla sempre avuta tra le mani.

“Cosa significa?” sussurro a me stessa. Lei scuote la testa ed i suoi capelli volteggiano leggeri per ricadere morbidi sulle sue spalle. Mi si avvicina e mi dà un bacio sulla guancia. Le sue labbra sono gelate. Un brivido mi corre lungo la schiena.

“Twinkle twinkle little girl, how he wondered where you were*.” canticchia per tornare nella vetrata e lasciare che il tempo ricominci a scorrere. Mi riscuoto da quel torpore. Mi sento cadere, anche se delle braccia mi sostengono. Non capisco cosa stia succedendo. Mi sento in una sorta di trance. Una voce possente risuona in lontananza.

“Portatela nelle sue stanze. Sir Leion, resti con la sua protetta.”

Non ricordo cosa è successo dopo, ho solo dei brevi flash su grandi giardini curati e ordinati, dei giardini all'inglese oserei dire, ed enormi stanze e lunghi corridoi luminosi. L'improvviso impatto con un qualcosa di morbido fa calare le mie palpebre e scivolo lentamente in un lungo sonno.

“Dormi, elfetta.” sussurra Daniel al mio orecchio. Chiudo gli occhi e perdo la cognizione del tempo.

Il mio sonno non è esattamente tranquillo, anzi. È tutto un susseguirsi di immagini di morti, umani che combattono, draghi dai mille colori in volo. Non ha senso tutto questo. Colori sfocati, è tutto così strano e incomprensibile... L'ultimo frammento, però, è nitido e si incide nella mia memoria. Mi trovo in uno cortile. Il sole illumina i fiori che mi circondano e una leggera brezza mi scompiglia i capelli. Però non mi sento felice, nonostante quel luogo che mi ricorda un locus amoenus. Anzi mi sembra di essere sull'orlo delle lacrime. Abbasso lo sguardo sul terreno di fronte a me. Inorridisco. C'è una lapide ricoperta di muschio. Una. Grande. Cattiva. Lapide. Non va bene, no. Mi accovaccio per leggere il nome inciso, strofino la mano sulla superficie per togliere il muschio. Poche lettere sono visibili e leggibili. La lapide è cosparsa di fiori appassiti. Sono quattro piante diverse, una rosa rossa, un giacinto, un croco viola, un iris.

“Nemesis.” dice una voce alle mie spalle. Mi volto verso la fonte e vedo una figura incappucciata. Il lungo mantello verde smeraldo copre la sua figura lasciando visibili solo la bocca, incrinata in un sorriso amareggiato, ed un paio di occhi luminosi che sembrano ardere come il Sole. Si inginocchia davanti alla tomba e vi pone un ramo di calicanto. Poi si rialza e rimane. Resta lì, immobile come una statua. Il capo chino e le mani giunte, credo lo siano le maniche larghe e ariose mi impediscono di esserne certa. Non pronuncia una sola parola. Dopo qualche minuto annuisce, come se rispondesse ad una domanda. Alza la testa e si toglie il cappuccio. Daniel. Cerco di attirare la sua attenzione, e gli sono pure davanti, ma lui non mi vede. La mia voce si è spenta, provo a chiamarlo a confortarlo ma non esisto per lui. Il volto è deformato in una smorfia di dolore acuto. Si passa una mano sul volto e si crea una maschera d'argento assolutamente inespressiva. Lentamente la maschera viene assorbita dalla pelle del volto e la sua espressione si adegua a quella della maschera. Le labbra leggermente socchiuse gli occhi fissi e aperti. Non muove un muscolo. Ad un certo punto, ovvero quando la maschera si è unita completamente al viso, la pelle assume una sfumatura argentea per pochi secondi, ritorna abbastanza pallida.

“Addio, Nemesis. Ci vediamo nella tua prossima vita.” dice semplicemente. L'uomo si gira, un venticello gli scompiglia i capelli e lui scompare nel nulla. Mi guardo attorno abbastanza sconvolta. Insomma che accidenti sta succedendo? Dove sono?

Mi allontano quando altre tre figure mi si avvicinano. Dan sembrava non avermi vista quindi neanche questi potevano. Per l'appunto loro si dirigono verso la tomba. Incuriosita da loro mi riavvicino e li osservo farsi il segno della croce e poi inginocchiarsi, il tutto in una perfetta sincronizzazione.

“Claudia. Nerissa. Cordelia.” dicono all'unisono. Va bene, la situazione inizia a farsi inquietante. Improvvisamente i tre si voltano nella mia direzione. Sbianco quando si avvicinano a me e mi prendono le braccia. Cerco di ribellarmi ma mi buttano davanti alla lapide, mi obbligano ad inginocchiarmi e a tenere la testa alta per osservare la lapide. Rimaniamo fermi a lungo. Io con gli occhi incollati alla lapide, loro chinati a impedirmi di muovermi.

“Tutto questo è colpa tua, Nemesis. Tutto quanto. Un giorno saprai. Un giorno tutto questo ti sarà svelato. Ma prima dovrai morire e nascere altre volte.” sussurrano all'unisono.

Sono inquietanti. Provo ad usare i miei poteri ma non funzionano. Uno si abbassa all'altezza della mia testa.

“Non puoi fare nulla qui. In questo luogo la tua anima riposa da molto tempo. Voi avrete ancora tre volte per riscattarvi. L'ultima sarete uno spirito. Il tempo non vi è amico, fate attenzione.” sussurra. I suoi due compari mi lasciano. Mi rialzo, vorrei picchiarli, va bene voglio darmela a gambe levate in realtà, ma non riesco a muovermi. Il tizio nel mezzo prende la parola.

“Quando hai abbandonato la tua anima, ella si è incarnata. Non potrai mai trovarla, non è il tuo destino. Ora vi rimangono due vite. Scegliete con saggezza la vostra via.” dice mentre al terzo compare una macchina fotografica tra le mani. Mi scatta una foto e la fa sparire.

“A che diavolo di gioco state giocando? Chi siete? Dove sono?” domando, finalmente ho recuperato la voce. Il primo riprende la parola.

“Sei qui.” Risponde semplicemente mentre la sua mano si poggia all'altezza del mio cuore. I tre scompaiono e io rimango sola. In lontananza scorgo altre tre donne sedute sotto un albero. Mi avvicino a loro. Sono abbigliate in una maniera strana. Una ha un vestito un po' troppo pomposo per i miei gusti, una sembra coperta di stracci e un'altra sembra Lara Croft, un po' più vestita.

“Potreste aiutarmi? Devo andare a casa mia. Non posso stare qui.” chiedo mentre i loro sguardi si illuminano. Una delle tre, una dai capelli rossi come il fuoco e gli occhi azzurri e limpidi sogghigna, quella con gli abiti pomposi tanto per capirci.

“Questa qui? Sul serio? Dove ha perso la furia guerriera? Dove si trova il suo senso di responsabilità?” chiede. Una volta in piedi mi si avvicina e mi fissa. Mi fa un giro attorno e poi mi prende per il mento. Mi costringe a fissarla negli occhi. Nel fondo di quei due cristalli vedono delle ombre muoversi fino a che l'intera retina non è nera.

“Non va bene. Dobbiamo aspettare ancora. E io che credevo di ritrovarmi un po'. Insomma Cordelia è stata molto più aggressiva quando è arrivata qua.”

“Per non parlare di te, Nerissa. Tu hai tentato di uccidermi.” la rossa sorride e si allontana. Si volta verso quella che l'ha rimproverata e che ha i vestiti di stracci.

“Comunque tutto questo è colpa tua, se una a caso non avesse lanciato una maledizione sarei con il mio Nigel.” questa tizia, Nerissa a quanto ho capito, ha un bel caratterino. Guardo l'altra, lei la osserva con ostilità.

“Se non fosse per me voi non sareste nemmeno nate. Cordelia manda via Nimea. Tanto l'anima l'ha già persa.” la terza, quella che non ha mai parlato si alza e mi pone le mani sul cuore e sulla fronte. “Ci rivedremo quando tutto sarà finito. Il tuo frammento arriverà alla fine dei giorni e...” viene interrotta dalla rossa che le dà uno scappellotto. Cordelia protesta con mugolii e sguardi furiosi rivolti alla rossa.

“Non devi dirle nulla. Lei non l'ha fatto con me, io non l'ho fatto con te e tu devi cucirti la bocca. Ciao, Nimea.” lancia uno sguardo glaciale alla Lara Croft. Lei sbuffa e mi tocca il cuore.

“Alla prossima.” Dà un leggero colpetto al cuore e mi sento scaraventata da qualche parte.

Riapro gli occhi e ansimo. Ma che diavolo è successo? Che cosa era quella sorta di... visione è il termine che mi sembra più adatto. Mi guardo attorno e vedo Dan al mio fianco, addormentato. Mi alzo senza svegliarlo ed esco. Mentre cammino lungo un corridoio molto luminoso mi rendo conto di avere un passo malfermo. Dopo aver seguito il mio cammino senza meta mi appoggio un attimo ad una colonna che reggeva delle travi in legno del soffitto. Respiro un attimo. Mi sento abbastanza scombussolata, ma come mi è venuto in mente di andare in giro? Scema che non sei altro.


 

Samantha pov

Mi risveglio sotto ad un albero tra le braccia di Neal. A giudicare dalla posizione del Sole direi che è l'alba. Neal tiene lo sguardo fisso sull'orizzonte. Gli sfioro il mento con le labbra, lui distoglie l'attenzione dal paesaggio e si concentra su di me.

“Ti avevo detto di svegliarmi per il mio turno di guardia.” lo rimprovero bonaria. Lui sospira e mi fissa.

“Lo so.” risponde sorridente.

“E ti avevo anche detto che dovevamo partire prima dell'alba.”

“So anche questo.” replica come se nulla fosse. Io, vagamente scocciata, lo fisso storto e sbuffo.

“Allora come mai non mi hai svegliata né per la guardia né per la partenza?” domando. Lui mi dà un leggero bacio per poi alzarsi. Si sistema i vestiti mimetici e mi porge una mano per alzarmi. La afferro e mi tira su.

“Eri semplicemente troppo bella e rilassata per essere disturbata.” risponde tranquillo mentre si prepara per andare a caccia di qualcosa da mangiare. Alzo le braccia al cielo e le lascio ricadere lungo i fianchi.

“Sei un caso clinico...” commento mentre mi preparo per andare anche io a caccia. Lui mi vede e mi mette una mano sul braccio.

“Tu resti qua, io vado a caccia e tu cerchi legna.” ordina. Mi altero.

“Ascoltami, dolcezza. Io non sono una donna che ha bisogno di protezione, semmai sei tu quello che dovrebbe riposare visti gli ultimi avvenimenti. Quindi ora resta qui all'accampamento, io vado a caccia e tu prova a pensare a qualche modo per ritrovare Nim. Capito il piano?” Annuisce, a volte sembro un generale dell'esercito. Prendo una daga, l'arco e le frecce. Noi Cacciatori siamo sempre ben armati.

Gli faccio un cenno e mi allontano verso centro di quella foresta. Ci sarà sicuramente qualcosa da mangiare, se non carne almeno erbe commestibili, no?

Mentre mi aggiro per la zona sconosciuta sento un rumore, mi getto a terra, riparata da alcune rocce abbastanza grandi e coperte di muschio. Mi alzo quel tanto da poter cercare la fonte del rumore. All'inizio non vedo nulla se non pietre, alberi grossi e sottili, radici che si rialzano e creano intrecci sul terreno, foglie cadute qua e là, qualche fiore, edera da tutte le parti ma nessuna traccia di animale. Sbuffo frustrata, so che non è facile trovare una preda al primo colpo e sopratutto così presto. Mi rialzo e riprendo a camminare, ogni tanto faccio qualche segno sugli alberi per ritrovare la strada più facilmente. Continua a camminare ma non trovo tracce animali.

“Non ha più senso stare qui allora. Andiamo, va.” sussurro rimettendo la freccia a posto. Mentre mi sto girando sento un fruscio tra le foglie di un cespuglio. Coniglio! Ecco il mio primo pensiero, senza neanche pensarci lancio una freccia diretta al mio obiettivo no proprio visibile. Sento un lamento e un leggero tonfo sordo.

“Finalmente qualcosa di commestibile.” commento mentre mi avvicino alla preda e cerco di vedere cos'è. Arrivata trovo una lepre agonizzante. La tiro su per le orecchie. Sembra che voglia ancora combattere, così tiro fuori il pugnale e le squarcio la gola. Mi dispiace ma la sopravvivenza prima di tutto. La poggio a terra, prendo la freccia e la rimetto nella faretra. Riprendo la preda tra le mani e torno indietro.

Lo so, sarei potuta rimanere in giro per cercare della selvaggina più abbondante ma se ho già fatto un sacco di strada per un coniglio quanta ne dovrei mai fare per un qualcosa di più sostanzioso? Non posso correre rischi inutili qui. Già ho lasciato Neal solo, per carità è un cacciatore più esperto di me ma in questo mondo nessuno dei due ha la più pallida idea di dove andare. Seguo i segni lasciati in precedenza fino ad arrivare all'accampamento improvvisato, ovvero un giaciglio di foglie sotto ad un albero, alcuni arbusti con cui accendiamo del fuoco per scaldarci la notte. Aspetteremo domani, così controllerò la ferita di Neal e partiremo. Siamo arrivati ieri e già sono alla strenua ricerca di una città, un villaggio semi deserto o chissà che altro di abitato ma non trovo nulla. Mentre torno dall'altro cacciatore mi sento spesso osservata, mi volto ma non vedo mai nessuno.

“Gli alberi hanno occhi ovunque.” lo diceva sempre Nim. Le piaceva stare nei boschi a giocare quando eravamo bambine. Adorava starsene ore ed ore alla ricerca di un modo sempre più efficace per salire sugli alberi. Sorrido a tutte le volte che cadeva.

“Dove sei finita, Nim?” mi domando con un filo d'angoscia. Nel frattempo sono tornata da Neal, mentre lui scuoia l'animale io vado al ruscello vicino a noi a recuperare dell'acqua.

 

Angolino mio.

*Si nasconde.* So che sono cinque mesi che non aggiorno ma negli ultimi tempi me ne sono capitate di tutti i colori. Ne ho fatte di cotte e di crude e... Beh, non avevo la minima idea di che scrivere. Iniziamo con i chiarimenti.

  1. Sam e Neal sono caduti da un'altra parte. Sono lontani da Alia per questo Sam dice che non trova uno straccio di villaggio da nessuna parte.

  2. Il sogno/visione/quello che era serve a me per legare questi sette personaggi, quattro dei quali sono nominati, il quinto è Nim e gli altri due li vedrete. Nerissa è uno dei personaggi della quale sto scrivendo la storia su EFP. (La storia si chiama La cacciatrice di anime, se vi va leggetela.) Tutto questo casino serve per dare un senso anche alla storia dell'anima di Nim che se ne va nell'Averno e compagnia.

  3. Da qualche parte c'è un asterisco e si riferisce ad un mio rifacimento alla canzoncina Twinkle twinkle little star.

  4. Non mi viene in mente altro da spiegare.

 

Quindi Buon Natale, Buon anno in ritardo e Buona Epifania a tutti! Ci vediamo al prossimo aggiornamento, spero di riuscire ad aggiornare una volta ogni due settimane, spero.

 

Nim <3

 

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