You are a fallen Angel

di I am Maryanne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 2: *** La visita ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° Capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° Capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° Capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° Capitolo ***
Capitolo 12: *** 12° Capitolo ***
Capitolo 13: *** 13° Capitolo ***
Capitolo 14: *** 14° Capitolo ***
Capitolo 15: *** 15° capitolo ***
Capitolo 16: *** 16° Capitolo ***
Capitolo 17: *** 17° Capitolo ***
Capitolo 18: *** 18° Capitolo ***
Capitolo 19: *** 19° Capitolo ***
Capitolo 20: *** 20° Capitolo ***
Capitolo 21: *** 21° Capitolo ***
Capitolo 22: *** Sweet Kiss ***
Capitolo 23: *** Visita ***
Capitolo 24: *** Belle notizie e regali inaspettati ***
Capitolo 25: *** Belle notizie ***
Capitolo 26: *** L'operazione e il gran finale ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo ***


Sono le 9:30 del mattino, Kat si sveglia con il canto degli uccelli fuori dalla finestra di camera sua che tutti i giorni si appostano sull'albero di fronte. 
E' Agosto e fa caldo, sente dei passi e riconosce la voce che la sta chiamando, è quella di sua sorella maggiore Kate, ormai la conosceva da anni, una voce sottile ma molto più adulta di quella sua, ancora bambinesca, dato che aveva da poco compiuto sedici anni.
- Kat, alzati, è tardi. - le disse con voce materna scrollandola un po.
- Ancora cinque minuti, ti prego - implorò Kat rigirandosi nel letto ancora assonnata.
- Guarda che mamma ha appena fatto le crep - le comunica la sorella invogliandola a scendere dal letto e ad accompagnarla tenendo la sua mano su quella di Kat, portandola fino in cucina.
- Giorno - saluta Kate vedendo la madre mentre posava un piatto pieno di crep dul tavolo della cucina.
- Giorno - saluta dopo Kat, avendo realizzato che in cucina c'era sua mamma.
- Ciao Kate, ciao Kat! - salutano in coro i genitori.
- Ciao papà - continua Kate avvicinando la sorella ad una sedia vicino a quella di suo padre che le diede un bacio sulla fronte e fece lo stesso con Kate.
Kat cominciò a tastare il tavolo, cercando di trovare il piatto con le crep e quando lo trovò, ne prese una e gli diede un morso, realizzando che dentro c'era la nutella che tanto amava. Prese poi, anche un bicchiere di succo di frutta alla pera (il suo preferito) e iniziò a sorseggiane un po.
La famiglia stava facendo colazione nella solita tranquillità di sempre e anche il cane Otto mangiava il suo cibo tranquillamente.
- Ragazze, vi devo dire una cosa - disse il padre con voce seria, interrompendo il silenzio con cui si stava svolgendo la colazione.
- Cosa c'è papà? - chiese Kate pulendosi la bocca con un tovagliolino di carta bianca.
- Non ve lo avevo detto prima perchè non ero ancora sicuro, ma ci dobbiamo trasferire - disse 
- Louis, perchè non mi hai detto niente? - chiese la madre di Kat.
- Come ho già detto, non ne ero sicuto e non vi volevo dire una cosa per un altra - terminò il padre 
- Papà, ma cosa stai dicendo? - gridò Kate 
Suo padre abbassò gli occhi e non diede risposta.
- Come farò? - continuò Kate
Il padre non diede ancora risposta, poi si girò verso Kat e la guardò, guardò il suo profilo, il suo naso drittissimo che aveva preso da lui.
- Tu cosa ne pensi Kat? - chiese alla sua secondogenita.
- Cosa dovrei pansare? - disse Kat con una lacrimuccia che le rigò il suo viso sfinato.
- Perderò la mia migliore amica, perderò la scuola, perderò tutto! - continuò alzando la voce ed ora il suo viso era completamente bagnato dalle lacrime.
- Mi dispiace Kat - continuò suo padre abbracciandola e cercando di dargli conforto. Anche se il suo tentativo fu invano, perchè la ragazza avrebbe perduto tutto a quello a cui teneva e prima che si ambienterà passerà molto, dato che era non vedente. E continuò a piangere silenziosamente tra le braccia del padre.
- Quando partiremo? - chiese la madre mentre suo marito asciugava le lacrime a Kat.
- Tra tre giorni - fu la risposta del marito.
Il resto della colazione passò velocemente, perchè sia Kat che Kate volevano assolutamente tornare nelle loro stanze per chiamate le loro amiche e avvisarle di tutto, così, terminata la colazione Kat salì nella sua stanza accompagnata dalla sorella Kate e dal cane Otto che le seguiva ovunque andavano, intanto in cucina i due coniugi discutevano sulla partenza, sul lavoro, sulla casa e sulla scuola per le due ragazze.
La giornata passò molto lentamente, kat era distesa sul suo letto e accarezzava Otto che dormiva appoggiando la testa sul ventre piatto della pardoncina, mentre Kate parlava al telefono con la sua amica Mary dell'accaduto e camminava avanti e indietro per la stanza della sorella minore.
La notte Kat non riuscì a dormire, si immaginava come poteva essere Cincinnati, ma niente, non aveva mai visto niente nella sua vita, aveva solo sentito le voci di tutti quelli che la circondavano e le sapeva riconoscere bene, si immaginava i colori, ma non aveva idea di cosa potessero essere, o i fiori, ma di questi aveva solo sentito il profumo, pensava, quando si ricordò che il giorno dopo sarebbe andata (accompagnata da sua madre) a fare una delle ante visite che faceva durante l'anno, le controllavano gli occhi e i medici dicvevano sempre le stesse cose che Kat non voleva ricordare.
"Come sempre", "Niente di nuovo", "Non abbiamo altro da aggiungere", era tutto quello che sentiva uscire dalle bocche dei medici.
Si rigirava nel letto e cercava di prendere sonno, sperando che la visita che avrebbe fatto il giorno dopo sarebbe stata migliore.
- Ti prego, fai che migliori - supplicava il vuoto intorno a lei. In quel preciso istante, passò una stella cadente, che forse realizzerà il suo sogno.
________________________________
Commento dell'autrice: Allora? Vi è piaciuto? Spero di si,(è la prima che scrivo) recensite... PLEASE!!!

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Capitolo 2
*** La visita ***


Il giorno dopo venne svegliata da sua madre che la continuava a chiamare:
- Kat! Kat! Kaaat! - urlava 
- Guarda che è tardi, dobbiamo andare e fare la visita! - continuava ad urlare scrollando la figlia che ancora nel letto dormiva. E dopo varie suppliche Kat si alzò e dopo essersi lavata chiese un aiuto alla sorella per come doveva vestirsi:
- Che mi consigli? - chiese alla sorella che fissava l'armadio grattandosi il mento 
- Penso...Questa! - porse alla sorella una t-shirt bianca con la scritta "I LOVE ROCK" (infatti Kat amava davvero il rock, "mi fa immaginare  le cose più belle del mondo" diceva sempre) e un paio di pantaloncini di jeans chiari, con delle all stars bianche ai piedi. Le aggiustò anche i capelli e le fece una semplice coda alta che faceva uscire di più il suo viso coperto da una parte con un ciuffo che le arrivava quasi fino alla spalla.
- Come stò? - chiese Kat alla sorella che la guardava
- Sei semplicemente perfetta! - disse Kate dando il cinque alla sorellina.
Uscita di casa con la madre, Kat salì sull'auto e si sedette di fianco al posto del guidatore, si allacciò la cintura di sicurezza, la madre fece lo stesso e fece partite il motore dell'auto e si diresse veso la chlinica dove si sarebbe tenuta la visita.
- Signorina Born - la chiamò una signora di mezza età che la conosceva ormai da anni, aveva i capelli raccolti in un codino corto e portava dei grossi occhiali rossi sul viso.
La madre di Kat prese per mano la figlia e la condusse dentro la stanza entrando anch'essa.
- Ciao Kat - la salutò il dottor. Brown, un uomo sulla quarantina che conosceva anch'esso da anni, aveva un pizzetto nero, ma il resto del viso non aveva barba o baffi.
Dopo la visita il dottore comunicò qualcosa di davvero speciale per Kat:
- Facendo la visita ho visto che sei migliorata - disse con voce allegra e la ragazza sorrise.
- Kat - si rivolse alla ragazza - Ci puoi lasciare in attimo da soli per favore - la ragazza si alzò e con l'aiuto dell'infermiera tornò nella sala d'attesa.
Il dottore fece sedere la madre di Kat nella sedia di fronte ad un altra, dove si sedette il dottore poi si avvicinò e abbassando la voce cominciò a parlarle:
- Signora, dico sul serio, se Kat continua così potemo fargli anche un trapianto di occhi e potrà finalmente vedere - disse guardando la signora che si commosse un po.
- Ma perchè non potete farglielo subito? - chiese al dottore 
- Perchè deve ancora migliorare un po e se lo facessimo subito, nelle condizioni in cui è potrebbe solo peggiorare, si ricordi, però di non dire niente a sua figlia - si raccomandò 
- Perchè no? - domandò la madre
- Perchè non siamo ancora sicuri che possa migliorare e se questo non accadesse la faremo solo illudere - concluse il dottore. 
- Deve avere fede, signora - 
Poi uscì dalla stanza, salutò Kat e sua madre e loro dopo averlo salutato tornarono a casa:
- Mamma, che cosa ti ha detto il dottore di tanto importante da farmi uscire? - chiese Kat curiosa.
- Le solite cose, non ti preoccupare, ok? Ora devi solo pensare a migliorare - fu la risposta mentre parcheggiò l'auto nel cortile della casa.
Dopo essere entrate la madre fece riunire la sua primogenita Kate e suo marito Louis in cucina di nascosto e gli spiegò tutto, raccomandandoli di on dire nulla.

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


Il giorno prima della partenza era arrivato, tutti facevano valigie, Kat si fece aiutare dalla sorella maggiore a mettere tutto nella sua valigia, mentre il padre di famiglia dirigeva i facchini dicendogli l'indirizzo dove avrebbero dovuto portare la roba.
La sera arrivò in fretta e Kat chiese a Kate di dormire con lei quella notte, perchè troppo agitata per la partenza del giorno dopo, ma anche la stanchezza si faceva sentire e in poco tempo tutte e due le sorelle si addormentarono con il cane Otto ai piedi del letto.

 
Commento dell'autrice:
Sorry! E' un po corto, ma vi prometto che mi impegnerò di più per il prossimo capitolo. Lo giuro solennemente =)

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Capitolo 4
*** 4° Capitolo ***


Il mattino dopo, la famiglia si preparò e andarono all'areoporto, salirono su un aereo speciale, li si potevano portare gli animali, quindi anche Otto fu ammesso a bordo.
- Come ti senti Kat? - chiese la sorella seduta di fianco a lei
- Non lo so di preciso, ma sono curiosa, tu? - domandò l'altra
- Sono un po dispiaciuta perchè avevo intenzione di stare con Mary, ma menomale ci possiamo chiamare tutti i giorni -  disse Kate
Kat cercò di dormire, anche se è impossibile, anche se non vedeva aveva sviluppato tantissimo l'udito e non sopportò ogni minimo fruscio, poi pensò a cose belle... "OHIO, stò arrivando!!!" pensò.
Non passarono molte ore e la famiglia Born arrivò fino all'aereoporto di Cincinnati.
- Siamo arrivati Kat - mi disse Kate tenendo la mano alla sorella facendola salire su un taxy con lei e i loro genitori.
Poi padre guidò il taxista e cinque minuti dopo scesero dalla vettuta. Kat sentì il venticello di fine agosto che gli sfiorava il viso, "è bellissimo" pensò
- Com'è qui Kate? - chiese tenendogli la mano
- E' bellissimo! Ci sono un sacco di villette a schiera, davanti hanno un piccolo giardino perimetrato da un cancello alto, sembra che la nostra casa abbia due piani, ci sono numerose finestre e c'è un balconcino, dove accanto c'è un albero in fiore, il tetto ha le tegole rosse e si intravede di sbiego una finestra. - 
Finita la descrizione sentì delle chiavi girare, fanno un rumore sottile che riuscì a percepire benissimo, poi il cancello si aprì, camminiarono lungo un vialetto e si fermarono. Sentì un altra chiave girare e  il leggero rumore della maniglia che si girò.
- Com'è dentro? - chiedo a Kate che non mi risponde subito, forse è stupefatta da quell'abitazione, poi cominciamo a camminare e nostro padre ci fa da guida, e Kate cercò di descrivere le stanze.
- All' inizio c'è un corridoio, sulla destra c'è la cucina, con le pareti di un giallo canarino, non è tanto spaziosa, diciamo che in quattro più Otto ci stiamo alla perfezione, il tavolo fa quasi angolo e da un lato, invece delle sedie c'è una cassapanca che fa angolo, c'è un piccolo balcone, non quello di cui ti fo parlato prima, questo, non lo avevo notato, comunque ci sono delle corde dove si può stendere. Di fronte alla cucina c'è un salotto grande, le pareti sono verdi, non c'è alcun divano o televisione, ma sono sicura che il nostro divano a tre posti che fa angolo ci starà benissimo, come la televisione al plasma, anche il tavolino in vetro starà nel salotto, sotto il tappeto con le frange - dice, intanto continua il giro turistico, anche se per lei è la prima volta che entra in quella casa, come me, mentre papà e mamma dirigono i facchini.
- Poi c'è una camera da letto - ricomincia - E' grande e le sue pareti sono rosa pastello, ha una finestra che da sul retro della casa, mi sa che qui dormiranno mamma e papà, non so perchè, ma mi sembra tanto una stanza matrimoniale,comunque, vicino a questa camera c'è un bagno abbastanza spazzioso, dotato di doccia e vasca,ha le piastrelle azzurre, trovo che sia carinissimo, anche questo ha una finestra, ma questa è più piccola di quella della camera da letto, questa ha solo una porta. Ora andiamo di sopra - mi annuncia dopo un po di spiegazione sulla casa - wow! - dice stupefatta - questo è il paradiso - continua
- C'è un piccolo salottino di colore beige, poi c'è un corridoio bianco, che conduce a tre camere, lo deduco vedendo tre porte differenti, in una stanza c'è una finestra a tre porte, le pareti sono color crema ed è spaziosa, mi piace - poi entriamo in un altra stanza - Questo è un bagno - mi annuncia - Anche questo è dotato di doccia e vasca, mo,to spaziose, sia una che l'altra, le piastrelle sono rosa, anche qua c'è una finestra - continua -Questa è un altra camera, è spaziosa, le pareti sono lilla, questa è la stanza del balcone, infatti c'è un bellissimo balcone a tre porte,dove, come ti avevo detto ha un albero vicino - conclude, poi torniamo in quello che penso sia il salotto 
- Cos'è questo? - si domanda, sento una tenda cadere a terra e il silenzio nasce entro pochi secondi -Cosa c'è? - gli chiedo churiosa - Qui c'è una scala a chioccia,vieni, saliamo- dice prendendomi una mano - Oh, eccola qua, la stanza con la finestra sul fianco, questa è la mansarda- mi annuncia. Poi dopo chiacchere mi chiede quale stanza voglio:
- Non so - rispondo - Tu quale vuoi? - chiedo
- Se non ti dispiace, io vorrei la camera color panna - mi dice
- Bene, io prenserò quella con il balconcino - dico.
Dopo un po, le ragazze tornano di sotto e vedono già tutto il salotto, cucina, camera da letto e bagno arredate 
- Vi piace? - le chiede la mamma 
- E' bellissimo - risponde Kate descrivendo il salotto e il resto delle stanze ormai arredate
- Allora, avete deciso quale camera volete? - chiede il padre, dopo averlo detto e passato poco tempo anche le camere delle due sorelle furono arredate. Quella di Kat aveva il letto di fronte al balcone, l'armadio copriva una parete, l'altra, invece era coperta dalla scrivania e dalla libreria, per terra c'era un tappeto bianco che occupava tutta l'area della camera.
Quella di Kate aveva il letto contro un muro, l'armadio di fronte, i poster appiccicati su un altra parete insieme ad una scrivania ed a una libreria, l'ultima parete era quella della finestra, dove vicino c'era uno specchio al di sopra di un tavolino pieno di trucchi, smalti per unghie, solventi e roba per la cura del corpo.
Già la stessa notte le due ragazze dormirono nelle loro stanze, sapevano che il giorno dopo sarebbe stato speciale, infatti, Kat si sarebbe iscritta ad una scuola superiore: la scula preoccupava molto Kat, andava bene, ma aveva il timore di non trovare amiche e di restare sola.
 

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Capitolo 5
*** 5° Capitolo ***


Il giorno dopo arrivò in fretta, tutta la famiglia si diresse alla futura scuola, dove Kat venne iscritta, Kate, invece, no, dato che aveva già terminato il suo ultimo anno nella scuola precedente e ora cercava lavoro.
- Kate, com'è la scuola? - sussurrò piano per non farsi  sentire
- Bè, è grande, ha molte aule ed è spaziosa - rispose.
Poi viene consegnato a mamma e a papà un foglio con su scritti i nomi dei libri e subito dopo essere usciti si diressero verso una cartolibreria e comprarono il necessario.
"Mi sento strana, anche se non vedo questa città mi sembra di conoscerla bene, non so perchè ho questa sensazione" pensò Kat.
 
Il pomeriggio decido insieme a Kate di andare a fare una passeggiata, così che capisco un po qualcosa di più, ci portiamo dietro Otto e andiamo in un parco pubblico, lo capisco dai uccellini che cantano felici, dall'acqua che scorre dalle fontane e dai bambini che sento urlare mentre giocano.
Sono felice, mi stendo sull'erba insieme a Kate mentre parliamo su come potremo passare il tempo a Cincinnati, intanto Otto si è addormentato vicino a noi sul prato e lo accarezzo. Sento il suo muso alzarsi e lo sento abbaiare, gli tengo il guinzaglio stretto, ma Otto, essendo un beagle tira molto e mi sfugge il guinzaglio, lo sento abbaiare e correre, sveglio Kate che si era appisolata:
- Kate! Kate! - la chiamo
- Cosa c'è? - mi chiede preoccupata dalla mia reazione
- Otto! -  
- Cosa fa? - mi chiede preoccupata
- Sento che sta correndo dietro qualcosa o qualcuno, vallo a recuperare prima che combini guai! - 
In un secondo sento che si alza e corre chiamando il nome di Otto, senza che lui smetta di correre, lo capisco dal fatto che Kate non smette di urlare, quindi deduco che la sta ignorando.
- Lilyyyyy!!!!!!!! - urla una voce maschile
- Lilyyyy!!!!!!!!!! - continua ad urlare ordinando di tornare subito da lui.
Sento che si sta avvicinando a me chiamando ancora "Lily", forse il suo cane, forse quello che sta rincorrendo Otto.
Non lo sento più urlare e sento dei piccoli passi avvicinarsi a me, seguiti da altri più pesanti, qualcosa mi salta addosso,è Otto che comincia a leccarmi il viso facendomi ridere.
- Otto, dai, smettila!!! - dico ridendo, poi scende da me.
- Ti serve una mano? - mi chiede la stessa voce maschile di prima
- S-si - balbetto, poi sento una mano vicino a me che mi incita a prenderla, la afferro e in un secondo riesco a tirarmi su.
- G-grazie - balbetto ancora.
- Di niente - mi dice ridendo ammalapena
- Piacere, io sono Andrew, ma puoi chiamarmi Andy - si presenta.
- P-piacere, i-io sono Kat - dico rintontita e gli porgo una mano, lui l'afferra e la stringe.
- Non sei di qui, vero? - mi chiede proponendomi di sedermi accanto a lui sul prato
- Hai ragione, io sono di Londra, in Europa - 
- Ma chi è Lily? - gli chiedo
- Ah, si, Lily è la cagnetta di mia zia, a volte mi chiede di portarla in giro. E Otto? E' tuo? - mi chiede
- Si - rispondo
- Ma cos... - lo interrompo
- Cosa, i miei occhi vero? - dico a bassa voce, lui non dice nulla, deve aver capito tutto.
- Sei davvero carina, sai - mi dice, (forse anche per cambiare discorso) io arrossisco.
- Non posso dire lo stesso - dico rimanendo male del fatto che non posso vederlo
- Tu puoi vedermi Kat - Andy prendendomi le mani e pogiandole sul suo viso
- Guardami - mi dice dolcemente, una dolcezza infinita. sicuramente sarò arrossita come un peperone.
Poi gli tocco il viso: I suoi capelli sono lisci, sicuramente li piastra (neri), mi dice che i suoi occhi sono chiari (azzurri), il suo naso è dritto, la bocca è carnosa, ha un peicing sulla sua sinistra, è un anellino aderente, il viso è liscio e sfinato ai lati.
- Ora ti vedo - gli dico togliendo le mie mani dal suo viso e sorridendo.
Dopo un po chiacceriamo come due amici di vecchia data,
- Sono felicissima di averti conosciuto Andy - dico
- Io sono felice di averti conosciuta Kat - mi dice dolcemente
- A che scuola vai? - gli chiedo per uscire dall'argomento "sono felice di averti conosciuto/a" 
- Vado alla "Cincinnati Higt School", tu? -
- Anche io vado lì! - scatto felicissima
- In che classe sei? - mi chiede
- Nella 2°G, tu? -
- Che coincidenza, anche io - dice
- Kat! Kat! - sento urlare il mio nome e realizzo che mia sorella Kate mi sta chiamando.
- Devo andare Andy - dico tastando l'erba in cerca del guinzaglio di Otto e dopo averlo trovato mi alzo
- Quando ci rivediamo? - domanda 
- Non lo so, ma se vuoi ti do il mio numero, così mi puoi chiamare, gli detto il numero che ho imparato a memoria e poi gli allungo il mio telefono.
- Mi puoi scrivere il tuo nella rubrica? - chiedo 
- Mia sorella mi potrà aiutare a chiamarti - continuo
Lui prende il mio telefono e scrive sulla rubrica 
- Come nome ho messo Andy,daccordo? - 
Annuiso, poi mi porge il telefono e lo pendo.
- Ci sentiamo, ok? -
- Ok - 
- Ciao Kat - mi saluta
- Ciao Andy - lo saluto 
Poi ci diamo un bacio sulla guancia.
- Kat, eccoti qua, finalmente ti ho trovata - è la voce di mia sorella che mi prende per mano e mi porta a casa.
Lily e Otto non si vogliono lasciare, sento mugugnare Otto.
- Andiamo Lily - dice Andy mettendo il guinzaglio alla cagnetta e portandola anch'essa via.
La sera sacconto tutto a Kate, siamo sul mio letto nella mia stanza, gli racconto ogni singolo particolare senza tralasciare nulla:
- E' carino - dico ridacchiando
- Si, in effetti non è male - mi dice.
Continuiamo a palare finchè nostra mamma non ci chiama per la cena, dopo di questa, dato che abbiamo cenato tardi mi vado a lavare e mi dirigo nella mia stanza e chiudo la porta. Metto il mio telefono sul comodino, entro nelle coperte e mi addormento con il pensiero di Andy, "E' bellissimo!" penso.
 
 
Commento dell'autrice:
Spero che vi sia piaciuto... Vi prego, recensite!!! 
 

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Capitolo 6
*** 6° Capitolo ***


I giorni passavano in fretta, Andy non mi chiamava, iniziavo a preoccuparmi, avevo tanta voglia di sentire dinuovo la sua voce, aspettavo davanti al telefono ore, mentre ascoltavo musica, ma niente.
Due giorni prima di andare a scuola mi chiamò:
- Pronto - 
- Pronto, ciao, sono Andy -
- Ciao Andy, come va? - 
- Normale, tu? -
- Come sempre - 
- In che senso? - 
- Non lo sai che dopodomani si deve andare a scuola? -
- Ah, è vero!!! - sbotta dall'altra parte del telefono facendomi saltare sul letto su cui sono seduta con le gambe incrociate
- Andy, sei matto, mi hai fatto spaventare - lo rimprovero ironicamente, lui poi ride, io faccio lo stesso.
- Che fai domani? - chiede
- Dovrò andare a comprare il necessario con i miei - annuncio
- Ah, ok - 
- Ma perchè? - mi incuriosisco
- No, niente -
- Sicuro? - 
- Volevo chiederti se volevi venire con me a fare una passeggiata domani pomeriggio, ti volevo portare in spiaggia -
- Aspetta, ma io vado di mattina, il pomeriggio sono libera - dico festosa
- Ah si? Sono felice. Ti vengo a prendere domani alle 16 in punto sotto casa tua, dove abiti? - mi chiede, io gli dico la via e il numero e dopo averlo salutato chiudo la cornetta.
Sono felicissima, tanto che potrei fare i salti mortali (ma forse è meglio di no).
Alzo la voce, sento la maniglia della porta della mia stanza, sento dei passi:
- Cos'hai da esultare? - mi chiede una voce, è quella di mia mamma che si avvicina al mio letto
- Mamma, qualche giorno fa ho fatto amicizia con un ragazzo, si chiama Andy, ha la mia stessa età, va nella mia stessa scuola e pensa un po, è nella mia stessa classe! - dico esuberante
- Ah, davvero, che bello - 
- Mi ha chiesto se domani pomeriggio posso andare a fare una passeggiata con lui per andare in spiaggia, posso? - dico tutto d'un fiato
- Ma Kat, io e tuo padre non conosciamo questo ragazzo, non lo abbiamo mai visto e sicuramente tuo padre, protettivo com'è non ti farà mai andare - mi spiega
- Mamma, devi fidarti, si è proposto di venire a prendermi sotto casa, se vuoi quando arriva puoi chiedergli di entrare, così lo conoscete meglio - 
- Va bene, permesso accordato, vado a comunicare tutto a tuo padre che sicuramente lo farà entrare - dice prima di uscire.
Ora sono ancora più felice di prima ed esulto.

 
Commento dell'autrice:
Spero che vi piaccia... Per PLEASE, recensite!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** 7° Capitolo ***


Il giorno dopo mi sveglio con il canto degli uccelli fuori la finestra, "è bellissimo, sembrano così felici e spensierati" penso, finchè qualcuno non interrompe la mia riflessione ed entra in camera mia:
- Ciao Kat - mi saluta mia sorella 
- Ciao Kate - la saluto di conseguenza
- Lo sai Kate, sono felicissima - dico
- Per cosa? Sentiamo - si incuriosisce lei sedendosi sul mio letto accanto a me.
- Andy mi ha chiesto se volevo andare con lui in spiaggia - annuncio
- Forte - 
- Forte davvero, lui è così gentile con me -
- Dai, ora devi andare a fare colazione e dopo devi prepararti per andare a comprare la roba per la scuola - fa mia sorella scostando le coperte dal mio letto e accompagnandomi fino di sotto mano nella mano.
La mattina passa davvero in fretta, Kat, con il consiglio di sua madre compra un diario viola e alcuni quaderni, (lo zaino e il portapenne li aveva già).
Tra una cavolata e l'altra il pomeriggio arrivò veloce e Kat non stava più nella pelle per uscire con Andy.
__________________________________
- Cosa mi consigli di mettere? - chiedo a Kate 
- Penso che così sarai perfetta: Una canottiera nera, una maglia larga a atrisce viola e nere di sbiego, un pantaloncino nero e all star viola ai piedi - 
- Sei perfetta - mi annuncia
- Anzi, non ancora - Poi prende un elastico e mi fa una treccia su un lato, lasciando il ciuffo libero sulla mia fronte.
- Hai finito Kate? - chiedo
- Non ancora, qui ci vuole un po di trucco - prende le matite per occhi e me li trucca, poi mi mette un leggero strato di gloss sulle mie labbra 
- Ora si che sei perfetta - dice congratulandosi con me
- E' tutto merito tuo Kate, grazie -
Intanto Andy era sotto casa di Kat, bussa la porta e vede la madre di Kat sulla soglia che lo invita ad entrare
- Kat è pronta? - chiede
- Stà per arrivare - le dice la donna offrendogli qualcosa da stuzzicare intanto.
- Tu devi essere Andy, vero -
- Esatto -
- Kat mi ha parlato molto di te -
Poi entra in cucina il padre di Kat 
- Buongiorno, io sono Andy, l'amico di Kat - si presenta Andy
- Ciao Andy - salutò l'uomo scrutando il ragazzo, aveva i capelli neri carbone piastrati, un ciuffo gli copriva l'occhi destro, portava una t-shirt verde militare, aveva i jeans neri attillati, alla vita portava numerose cinture sovrapposte l'una all'altra, piene di borchie, le scarpe erano semplici, un paio di all star nere, al collo del ragazzo c'era una collana nera aderente e dalla parte destra del naso e alla sinistra del labbro inferiore aveva due anellini.
Non mancò molto che arrivò Kat, Andy la ammirava stupefatto di quella bellezza nella sua semplicità, stava scendendo le scale accompagnata dalla sorella e appena arrivò all'ultimo scalino la salutò con un frettoloso bacio su la sua guancia destra e sentì il profumo di fiori di ciliegio che improfumava il suo collo.
"Cavolo, sono qui, sto per uscire con Andy, yeah" pensava.
Sento il profumo maschile che ha addosso, sarà il punto di riconoscimento di Andy.
- Andiamo - dice Andy, io gli metto una mano sottobraccio e usciamo in strada.
- Sei bellissima Kat - mi dice, io arrossisco
- G-grazie -
- Ti voglio portare in spiaggia, li è bellissimo e potremo parlare in santa pace dato che nessuno ci va più per fare il bagno o prendere il sole -
- Amo il mare, mi da un senso di tranquillità eterna e insostituibile -
- Davvero? - 
- Davvero, mi piace tantissimo - dico
Dopo un po di camminata arriviamo in spiaggia, Andy mi aiuta a scendere gli scalini e ci sediamo sulla sabbia.
- Cosa mi volevi dire? - chiedo
- Volevo chiederti se domani che si torna a scuola vuoi che ti accompagno -
- S-si, mi farebbe piacere, ma tu dovresti arrivare sotto casa mia presto, non import - dico, ma Andy mi interrompe dicendomi:
- Non ti devi preoccupare, lo faccio volentieri e poi, ti guiderei nella scuola, così non rischi di perderti -
- G-grazie Andy - dico arrossendo a cotanta gentilezza.
Parlando parlando si fecero le 17:00 e ai due ragazzi venne fame:
- Kat, hai fame? - mi chiede
- Si, un po, tu? - 
- Io sto morendo, giuro che se non metto qualcosa sotto i denti schiatto - dice ironicamente facendomi ridere 
- Se vuoi andiamo ad un bar -
- Va bene - dico, dopo Andy mi aiuta ad alzarmi e mi porta fino in un bar, dove ordino un succo di frutta alla pera, lui fa lo stesso e mi dice che la pera è il suo succo di frutta preferito, io arrossisco lievemente
- Ah, domani ti farò conoscere i miei amici - mi dice posando il bicchiere sul tavolino.
- Che bello - dico esuberante
- Sono un po strani, ma mi assomigliano molto - mi confida
- E poi li conosco da anni ormai, sono come fratelli per me, sai, sono nella nostra stessa classe -
- Sono felice che tu abbia amici così speciali per te - 
- Si, ma non ho solo loro come amici, ci sei anche tu - mi dice teneramente
- Poi sembrano tanto strani, ma in fondo sono bravi ragazzi e ti faranno sentire a tuo agio, sono persone a cui non frega di come sei fisicamente, l'importante è altro - mi dice, io mi commuovo.
- Cos'hai Kat? Perchè piangi? Ho detto qualcosa di sbagliato? - chiede preoccupato.
- No, niente, solo che sono felice di averti incontrato, mi fai sentire sempre bene - dico singhiozzando
- Non piangere, ti prego - dice asciugandomi una lacrima che mi riga il viso.
- Sorridi, per favore - mi prega, io sorrido
- Sai che sei più carina quando sorridi? - mi dice teneramente.
- G-grazie - è la mia risposta
Poi sento una voce, una voce maschile ed adulta che si avvicina a noi e ci dice:
- Ragazzi, stiamo per chiudere, vi devo chiedere di andarvene - dice
- Andiamo Kat - dice Andy, io metto una mano sotto il suo braccio.
- Quanto fa? - chiede Andy al barista
- 2,50 $ - dice l'altro, io cerco il portafoglio nella mia borsa, ma Andy mi ferma.
- Stai tranquilla, offro io - Sento poi un rumore cartaceo (sarnno i dollati che Andy sta dando al barista), poi alcune montete:
- Ecco il resto- dice l'uomo.
Poi ci dirigiamo verso casa e dopo un bacio sulla guancia (il nostro saluto) mi dirigo verso la porta:
- Ci vediamo domani - dice
- A domani - dico sorridendo e mi chiudo la porta alle spalle.
 
 
Commento dell'autrice:
Devo ringraziare tutte le lettrici/scrittrici che hanno recensito questa storia, sono contenta che vi sia piaciuta e grazie per i consigli. Questo capitolo lo dedico a Rose fallen angel che mi ha consigliato di allungarli un po... - Spero che così vada meglio - ^_^

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Capitolo 8
*** 8° Capitolo ***


La notte non ho dormito molto, ero eccitata per il giorno dopo, la scuola inizia, conosco Andy, il dottore ha detto che sono migliorata, sento che mi sto realizzando piano piano.
A CASA DI ANDY
Sono davanti al computer, anche se sono le 22:30 e dovrei andare a dormire apro la mia pagina di Facebook e mi metto a chattare con Ashley e gli altri ragazzi:
 Andy:"Ciao Ash".
 Ashley:"Ehi Andy, vecchio volpone come va? Ma che te lo chiedo a fare, è vero, domani si torna a scuola, cosa può esserci di peggio?"
 Andy:"Ho incontrato una ragazza".
 Jake:"Ciao raga, mi sono appena connesso e qui con me c'è anche Jinxx e Christian".
 Andy:"Ciao Jake, Jinxx e Christian".
 Jake:"Ciao Andy".
 Ashley:"Ehi, chi sono io?"
 Jake:"Ashley, sciocco xD".
 Ashley:":(".
 Jake:"Di che parlavate tu e Andy?"
 Ashley:"Andy ha incontrato una ragazza >_<".
 Andy:"Ash, volevo dirlo io =(".
 Ashley:"Sorry T.T".
Natasha:"Ragazzi vi state rendendo ridicoli davanti a tutta Facebook".
 Ashley:"Ciao Natasha :P".
Natasha:"Ciao Ash".
 Ashley:"XD XD XD XD XD XD".
Natasha:"Ah,ah ah ah!!!"
 Andy:"Ash, ci sei? Ti devo parlare!"
 Ashley:"Aspè Andy, non vedi che stò parlando con Natasha XP".
 Andy:"Ci vediamo domani, ma poi non dirmi che non ti avevo avvertito".
 Andy=Disconnesso
 

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Capitolo 9
*** 9° Capitolo ***


Mi alzo presto, sono le 07:00 e mia madre viene a chiamarmi:
- Alzati Kat! Devi prepararti per andare a scuola - 
Senza fare troppe storie mi alzo e vengo accompagnata fino in cucina dove sento un gran profumo, sono biscotti e latte, mi siedo su una sedia e comincio a mangiare.
- Kat, lasciane un po anche a me - dice mia sorella ironicamente, dato che stavo divorando tutto il piatto con i biscotti.
- Ops, scusa Kate, senti, dopo mi consigli cosa mettere per la scuola? - domando zuppando un biscotto nel latte macchiato.
- Va bene - dice e terminata la colazione mi accompagna nella mia camera.
Kate consigliò alla sorella di indossare: Un paio di Jeans neri, una maglietta a maniche corte a strisce bianche e nere di sbiego, delle all star nere che arrivano fino alla caviglia, una felpa con il cappuccio nera, ai capelli mette una pinza su un lato, lasciando il ciuffo sciolto, poi la trucca con un po di matita nera sugli occhi:
 
- Sei divina Kat - mi dice 
- Grazie Kate - dico sorridendo.
Din Don!
- E' il campanello, vado ad aprire io - dice Kate scendendo le scale e aprendo la porta, ritrovandosi di fronte un Andy con i soliti capelli lunghi, neri e rigorosamente piastrati con un ciuffo che gli copriva l'occhio destro, indossava dei jeans neri attillati e un po strappati, una maglia a mezza manica bianca, una felpa nera, ai piedi portava delle all star nere consumate e al collo aveva sempre la solita collana nera aderente, la cartella era nera ed a tracolla, lunga, che gli sfiorava leggermente il ginocchi destro.
- Buongiorno - saluta Andy 
- Ciao, Kat sta per scendere, accomodati pure - lo incita mia mamma facendolo sedere al tavolo.
Kate torna su da me, prende la mia cartella nera e tenendomi la mano mi conduce fino di sotto.
- Ciao Kat - mi saluta Andy 
- Ciao Andy - lo saluto di conseguenza 
- E' meglio che andiate, sennò farete tardi - dice mia sorella consegnandomi ad Andy, gli metto poi una mano sottobraccio ed usciamo.
- Che bella arietta - dico sorridendo
- Hai proprio ragione, sai - 
E dopo chiacchere arriviamo finalmente a scuola.
- Vieni, ti porto fino al tuo armadietto - dice tirandomi un po, dato la grande massa di studenti che mi stavano schiacciando come una sardina.
- Andy! - urla qualcuno, sento i suoi passi avvicinarsi.
- Ciao Ashley - saluta lui il misterioso ragazzo
- Kat, lui è Ashley, ma si fa chiamare Ash, Ashley, lei è Kat - dice Andy presentandoci.
Poi allungo una mano e lui me la stringe
- Piacere - dico. 
- Piacere - dice lui.
- Quindi sarebbe lei la ragazza di cui mi avevi parlat ahi -
- Ash, stai zitto - sussurra Andy all'orecchi di Ashley pestandogli un piede.
- Tutto bene? - chiedo
- Si - dice Andy seguito da un si dolorante di Ashley.
- Ashley, perchè hai quella voce? - chiedo curiosa
- Andy mi ha pestato un piede - dice - Lo hanno visto tutti - continua - Sei mica ciec aaah - mentre stava per formulare la frase Andy pestò dinuovo un piede del povero Ashley, ancora più dolorante:
- Fai attenzione - sbotta
"Ho capito quello che Ashley voleva dire, sicuramente non conosce il mio problema".
- Kat, puoi scusarci un secondo - dice Andy scostandosi quanto basta per non farmi sentire quello che stava dicendo all'amico, in realtà lo so benissimo, ma non avrei il coraggio di dirglielo io, sicuramente mi metterei a piangere:
- Andy, che c'è? - Dice Ashley seccato
- Cosa c'è? E me lo chiedi pure! Idiota, se solo ieri su Facebook mi avessi fatto parlare invece di andare a fare la corte a Natasha ti avrei spiegato che Kat non vede! - gli urla addosso tutto d'un fiato.
- Scusa Andy, non lo sapevo, ma mi farò perdonare, te lo giuro - dice e dopo tornano, lo so perchè sento i loro passi avvicinarsi a me:
- Kat, io -
- Lo so, tu non lo sapevi -
- Scusa Kat, non volevo davvero - si scusa, poi mi prende le mani e le poggia sul suo viso (proprio come aveva fatto Andy), sento la sua pelle liscia, gli zigomi alti, la mascella pronunciata, i capelli lisci e piastrati, lunghi poco più di quelli di Andy, il naso dritto e le labbra fini. Dopo aver capito come può essere tolgo le mani dal suo viso e lo ringrazio.
- Devo lasciarvi, devo andare al mio armadietto - dice Ashley lasciando me e Andy soli:
- E' vero, l'armadietto - dice Andy e mi prende per un polso trascinandomi nel corridoio dove ci dovevano essere gli armadietti:
- Questo è il tuo - mi dice posando le mie mani sulla porta del mio armadietto, sento che è liscio, freddo e metallico, poi sento qua targhetta, la tasto e riconosco i numeri che escono in fuori.
- 1, 0, 1 - 
- 101, il mio armadietto è il 101 - dico entusiasta.
- Il mio è il numero 100 - dice Andy 
- E' proprio accanto al tuo - continua

 
Commento dell'autrice: Spero che vi sia piaciuto e mi raccomando di recensire.

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Capitolo 10
*** 10° Capitolo ***


Drinn!!! Il trillo della campanella rimbombava in tutti i corridoi e i ragazzi si avviavano velocemente verso le proprie classi, alcuni ragazzi mi hanno quasi fatta cadere a terra tanto che avevano fretta, ma fortunatamente Andy mi ha sostenuta per un braccio impedendomi di cadere. - Grazie Andy - dico - Di niente, ma dobbiamo avviarci nella nostra classe o il professore si infurierà - dice e poi mi accompagna nella classe dove si terrà la prima lezione della giornata. - Siamo arrivati - dice ed entriamo, mi accompagna fino agli ultimi banchi e mi fa sedere, poi si accomoda accanto a me. - Menomale siamo in tempo - dice tirando un respiro di sollievo. - Ehi Andy - chiama qualcuno - Ciao ragazzi, come va? - saluta lui - Bene, ma chi è lei? - chiede una voce maschile - Lei è Kat, è una mia amica e si è appena trasferita da Londra - mi presenta - Ciao Kat - mi salutano tre voci maschili - Ciao ragazzi - - Io sono Christian - fa lo stesso ragazzo che aveva chiesto che ero - Io sono Jeremy, ma tutti mi chiamano Jinxx - saluta un altro - E io sono Jakob, detto Jake per gli amici - Non riesco a sentire quello che ora si stanno dicendo, ma provo ad immaginare, si saranno accorti che non vedo e staranno chiedendo spiegazioni ad Andy: - Ma ha qualche problema agli occhi? - chiede Christian - In verità lei... Non vede - dice Andy - Ma quindi lei - continua, ma viene interrotto da Andy - Parliamone poi, ok? - - Ok - Non manca molto che arriva il professore e saluta tutti i ragazzi, i quali salutano di conseguenza: - Buongiorno ragazzi - - Buongiorno prof - dicono tutti in coro - Avete passato belle vacan - si interrompe e anche se non vedo ho capito che tutti mi stanno fissando. - Ci sono facce nuove vedo - fa il professore - Salve, io sono Kat Born - mi presento accennando un sorriso. Sento un lieve vociare di ragazze e ragazzi che sicuramente si staranno domandando che problema ho. - Bene ragazzi, visto che la signorina Born è nuova spero che la facciate sentire a proprio agio, vero ragazzi? - insiste su quel vero. - Da dove viene? - mi chiede - Io sono di Londra - dico - Ah, l'Europa, terra di belle cose - dice il prof perdendosi nei suoi pensieri. Dopo chiacchere varie la lezione termina e il professore mi chiede se può parlare con me in privato, mentre Andy si sta per alzare per aiutarmi io lo fermo e gli dico: - C'è la faccio da sola, grazie - sussurro e tastando quello che mi stava attorno raggiungo il professore che esce un attimo con me e mi fa alcune domande: - Signorina Born, io so tutto - - Tutto a quale proposito? - chiedo - Sul fatto del suo problema - dice, io sospiro - Stia pure tranquilla, informerò personalmente tutti gli studenti - annuisco e abbasso il capo - capiranno - mi dice mettendomi una mano su una spalla per confortarmi. - Grazie prof. - dico per poi rientrare in classe e sempre tastando tutto mi siedo nel mio banco. - Tutto bene? - domanda Andy - Tutto bene - confermo. _____________________________________

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Capitolo 11
*** 11° Capitolo ***


Le ore passano veloci e al suono della campanella tutti i ragazzi si dirigono alla mensa: - Vieni - dice Andy prendendomi per l'avambraccio e portandomi seguito dai ragazzi in mensa: - Blah! - dice Ashley - Carote - Continua. - E dai, non sono poi così male - dice Jinxx. Andy non parla molto, è concentrato sul cibo e dice solo il minimo indispensabile: - Ma guarda chi si rivede! - dice una voce maschile, grossa e cattiva - Biesack, Pitts, Coma, Purdy e Ferguson - - Lasciaci stare Ruben! - sbraita Ashley - Non ti stiamo facendo nulla - continua Christian - Ma voi non potete farmi nulla carini, siete solo cinque emo del cazzo, cosa potrete mai fare e soprattutto, cosa potrebbe farmi Biersack - lo umilia provocandolo. - Non ti conviene sfidarlo, sai - fa Jake ma viene interrotto da Andy che tranquillamente dice - Lasciamolo stare, quando si stancherà se ne andrà - e continua a mangiare. - E questa chi sarebbe? - si domanda fissandomi - Non ti deve interesare - si intromette Andy Sento che con gli occhi mi scruta, non dico nulla, sto solo immobile, mi gira intorno e mi continua a fissare - Carina eh? - dice ai suoi due amici che si chiamano Tyler e Geoff. Sento che si avvicina ancora di più a me fissandomi in viso, allunga una mano ma qualcuno la ferma - NON LA TOCCARE! - è la voce di Andy che mi si è parato davanti - Ehi tu, moccioso, levati di torno - sbotta cercando di scostarlo. - Ho detto NON LA TOCCARE - ripete - Stai zitto che ti piego come una fisermonica! - Ma Andy non si sposta e continua a stare davanti a me, finchè Ruben non lo spinge e andandose brontolando: - Tutto bene? - mi chiede Andy. - Si, tutto bene, grazie Andy - lo ringrazio Drinn!!! Il trillo della campanella avvisa i ragazzi che l'ora di pranzo è terminata e ci dirigiamo nella nostra classe a prendere le cartelle - Ciao Ragazzi - dice Andy salutando i suoi amici - Ciao - ripeto anch'io - Ciao - salutano i quattro in coro. Andy mi accompagna a casa, mi tiene sottobraccio: - Grazie Andy - dico - Di cosa? - - A mensa - - Ah, per quello - dice - Ruben è così, ha puntato me e i ragazzi dal primo giorno di scuola e ormai per noi è normale, non ci facciamo neanche più tanto caso - Arrivati sotto casa mia lo saluto: - Ciao Andy - - Ciao e a domani - dice e ci diamo un bacio sulla guancia (come facciamo sempre). ___________________________________________________ Commento dell'autrice: Spero vi sia piaciuto... Mi raccomando di recensire!

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Capitolo 12
*** 12° Capitolo ***


La giornata passa veloce, sono sdraiata sul mio letto, penso di continuo ad Andy, "che carino che è stato" mi ripeto nella mente con le cuffiette nelle orecchie mentre ascolto un pezzo rock che mi fa impazzire. Sento la porta aprirsi e mi tolgo di conseguenza le cuffie. - Ciao Kat - mi saluta mia sorella - Ciao Kate - la saluto - Sono felicissima, sai? - - Perchè? - mi incuriosisco - Ho trovato un lavoro - dice contenta - Che bello, e dove? - - Non sarà il massimo, ma in una pizzeria - - Wow, che bello, io amo la pizza - - E cosa farai? Cucini? - domando - No, faccio la consegna a domicilio - - Fico - - Lo so, mi piace - - Sono content, ma che stai ascoltando? - si interrompe e formula una domanda - Rock, rock e ancora rock - sorrido - Lo sai che non devi tenere troppo le cuffiette, sennò - viene interrotta da un altra voce femminile che entra nella mia stanza - Sennò ti faranno male i timpani - realizzo che è la voce di mia mamma - Non mi fanno male i timpani vi dico - - Comunque, hai una telefonata per te, avevi dimenticato il telefono di sotto - dice porgendomi il cellulare e uscendo dalla mia camera seguita da mia sorella - Pronto - - Pronto, ciao Kat! - mi saluta una voce maschile, è Andy - Ciao Andy, come mai mi hai chiamata? - - Volevo chiederti se ti va di venire a prendere un frullato - - Si, va bene - "Wow, Andy mi ha chiesto di uscire con lui!!!" penso - Siamo solo noi, vero? - - Si - - noi più i ragazzi - continua Il sorrisetto che mi si era dipinto sul volto è sparito ma vabbè. - Ciao Kat!!! - urlano altre quattro voci maschili - Ehi, non fate gli idioti!!! - grida Andy - A oggi pomeriggio allora - continua la voce di Ashley - Ashley molla quel dannato cellula... - Tuuu tuuu tuuu tuuu La chiamata è terminata. ___________________________________________________ Commento dell'autrice: Mi dispiace (per la lunghezza) ma vi prometto che il prossimo capitolo avrà: + azione, + risate e + sentimenti... Aggiorno appena possibile... Bye Dark Miry

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Capitolo 13
*** 13° Capitolo ***


Kat si preparò con l'aiuto della sorella maggiore, indossò: un paio di jeans sbiaditi, una t-shirt nera, delle all stars nere, i capelli erano semplicemente raccolti in un codino che le lasciava il ciuffo libero sulla fronte, Kate la truccò un po, gli mise sugli occhi un po di matita nera e un tocco di mascara dello stesso colore della matita e un gloss rosa sulle labbra carnose. - Sei perfetta - disse Kate - Non ancora - continuò Kat tastando la sua scrivania e prendendo il suo bracciale preferito... Rigorosamente borchiato che mise al braccio destro e una collana con la sua iniziale. - Ora si - disse Din dong. La porta suonò, Kate scese e aprì la porta, si ritrovò cinque ragazzi davanti, uno di questi era Andy, lo aveva riconosciuto, aveva dei jeans neri strappati alle ginocchia, all stars nere e consumate, una t-shirt nera con una stampa sopra "KISS" riuscì a leggere nella sua mente. I capelli erano come sempre piastrati. Alla destra di Andy c'erano due ragazzi, uno alto come lui, dai lunghi capelli mossi raccolti dietro una fascia, anch'esso era vestito di nero. L'altro con i capelli neri piastrati come quelli di Andy, solo più ribelli, aveva gli occhi azzurro ghiaccio ed era il più basso di tutti. Alla sinistra di Andy c'erano altri due ragazzi, uno con i capelli neri e lisci che gli arrivavano fino alle scapole, gli zigomi erano molto alti e pronunciati per essere un ragazzo, le sopracciglia aggiustate e il trucco sugli occhi, l'altro aveva anch'esso i capelli corvini e piastrati, solo che sembravano un riccio emo. Gli occhi erano color cioccolato che risaltavano sulla pelle un po abbronzata, anche lui pieno di borchie come gli altri. - Ciao - salutò Andy Kate - Ciao - salutò di rimando lei scrutando gli amici del ragazzo uno ad uno - Andy lo conosco, ma voi siete...? - - Ah si, loro sono Christian e Jinxx - indicò i due ragazzi alla sua destra - E loro Ashley e Jake - indicò poi quelli alla sua sinistra - Ciao - salutarono in coro con un accennato gesto di mano - Vado a chiamare Kat - disse la ragazza prima di socchiudere la porta. - Lei chi è? - chiese Ashley - Lei è la sorella di Kat, si chiama Kate - rispose Andy - Perchè? - chiese poi all'amico - Ma dico, la hai vista? E' fighissima - dichiarò senza alcun ritegno. Gli altri lo guardarono male - Ehi, che c'è? - domandò, ma nessuno gli rispose e gli sguardi degli amici non cambiarono - Dai, non ditemi che una così non ve la - fu interrotto dalla mano di Jake che gli parò la bocca perchè era appena tornata con la sorella minore accanto - Eccoci qua - le disse Kate - Oh, ciao Andy - salutò lei l'amico - Ti sei dimenticata di noi? - chiese Ashley - Oh, no, ciao ragazzi - li salutò - Andiamo - disse Andy e la ragazza piegò il suo braccio e lo mise sotto quello di Andy - Ciao Kate - salutò poi la sorella - Fate attenzione - si raccomandò prima di chiudere la porta. Camminarono per un po chiaccherando - Che si fa? - domandò Christian - Andiamo a prenderci qualcosa ad un bar - disse Andy Cose di questo genere, prima di un silenzio totale ed Ashley decise di rompere il ghiaccio - Kat! - la chiamò - Dimmi - - Ma tua sorella quanti anni ha? - chiese - 17, perchè? - - C'è l'ha il ragaz AHI! Jake! Vedi di mettere quei piedi dove devono stare e non sopra i miei! - rimproverò l'amico che gli aveva pestato il piede destro facendo sorridere gli altri ragazzi e Kat. - Idiota, ma la vuoi finire! - lo rimproverò tirandogli un po i capelli così da farlo piegare all'indietro e sussurrandogli all' orecchio. - Ma che ho detto? - chiese dolorante all'amico che lo guadrava di storto e gli disse - Ti sembrano domande da fare? - lo rimproverò ancora, ma non si accorse di averlo detto ad un volume normale, cosicchè tutti sentirono, compresa Kat - Stai tranquillo Jake - - No, non c'è l'ha il ragazzo - disse poi ad Ashley che esultò silenziosamente sbracciando le braccia all'aria. - Siamo arrivati - annunciò Andy alla ragazza accompagnandola ad un tavolo lontano che faceva angolo, dove c'era una cassapanca rossa come le pareti del locale. Lei si sedette nell'angolo, alla sua destra c'era Andy e alla sua sinistra Jinxx vicino a Christian. Sulle sedie c'erano seduti Ashley e Jake che a volte gli tirava qualche gomitata facendolo tacere. - Cosa prendete? - chiese una cameriera sulla trentina, con i capelli rossi raccolti in una coda di cavallo, in divisa del locale. - Per me un frullato medio all'ananas - disse Ashley - Anche per me - continuò Christian e Jinxx - Kat, per te? - chiese Andy - Per me alla fragola - - Anche per me alla fragola - disse Andy - Per me uno alla ciliegia - fece Jake. - Altro? - domandò la donna mentre si appuntava tutto su un taccuino. - No grazie - rispose Andy per tutti. In poco tempo arrivarono i frullati e i ragazzi socializzarono molto con Kat e la trovarono molto simatica Il tempo passava velocemente "Con questi ragazzi non ci si può annoiare" pensò Kat. - Ragazzi, io non voglio stare chiuso qua dentro con la bella giornata che c'è fuori - disse Christian invogliando gli amici ad uscire dal bar. - Va bene, paghiamo ed usciamo, ok? - fece Jinxx trattando l'amico come un poppante che vuole andare al parco giochi. - Perchè mi trattate tutti come un deficente? - domandò Christian mettendo il broncio e facendo ridere Kat. - Sei tu che ti comporti come tale, che ne pensi Jake? - disse Ashley battendo il cinquel con l'amico che si mise a ridere come del resto gli altri. Andy non parlò molto, si limitava a ridere alle battute, ma niente di che. - Kat, digli qualcosa! - la implorò Christian facendo il bambino - Dai ragazzi - sorrise lei "Kat ha un sorriso bellissimo" pensò Andy guardando la ragazza. - Ecco, ve lo ha detto! - sorrise Christian felice. - Dai, vogliamo andare! - fece Jinxx. Pagarono ed uscirono. - Andiamo al parco? - chiese Andy. - Perchè no - rispose Kat. In non molto si ritrovarono al parco dove si sedettero dull'erba. - Che bellezza! - dichiarò Ashley sdraiandosi ed addormentandosi - A chi lo dici! - continuò Christian sdraiandosi anche lui ed addormentandosi. Jake e Jinxx invece giocherellavano con i propri cellulari ed erano assenti. Andy si sedette accanto a Kat e cominciarono a parlare - Stai benissimo - disse Andy alla ragazza che arrossì violentemente - G-grazie - lo ringraziò e senza accorgersene gli si rovesciò la borsa e tutto le cadde da dentro - Oh, che sbadata! - si rimproverò realizzando quello che era successo. - Ti aiuto - disse Andy aiutandola a mettere la roba nella borsa. Kat aveva posato la sua mano sul lettore mp3 per metterlo a posto e in quel momento Andy poggiò la propria mano su quella della ragazza che arrossì ancora più violentemente di prima. A Kat si era fermato il cuore al tocco di Andy, quella mano così calda che le fece venire un brivido che le percorse tutta la colonna vertebrale. - S-scusa - si scusò Andy scostando la sua mano da quella di Kat, la quale rimase in silenzio e abbassò il capo. Un silenzio di tomba nacque tra i due. - S-stai tranquillo - fece Kat - N-non è successo n-niente - continuò mettendo il lettore mp3 nella borsa. Andy guardò il display del suo cellulare che segnava le 19:00. - Ragazzi, forse è meglio se andiamo - disse - Perchè? - chiese Ashley con gli occhi chiusi mentre si godeva l'arietta. - Sono le 19:00 - - E allora? Non avrai mica paura del buio? - presunse - No caro, è solo che la casa di Kat è lontana - disse alzandosi e invogliando gli amici a seguire il suo esempio, poi prese Kat sottobraccio e riaccompagnarono a casa l'amica. - Ci vediamo domani - disse Andy non appene furono sotto la casa di lei - Ci vediamo! Ciao ragazzi - salutò i quattro amici di Andy - A domani allora, ciao Andy - salutò poi dandogli un bacio sulla guancia e frettolosamente entrando in casa e chiudendosi la porta alle spalle attaccandosi con la schiena ad essa e facendosi scivolare fino a toccare terra super entusiasta. - Woooooo! - fecero gli amici ad Andy che si girò verso di loro accigliato. Si incamminarono verso le proprie abitazioni: - Sembra che Andy abbia fatto centro, vero Jake? - ridacchiò Christian battendo il cinque con l'amico alla sua destra. - Cupido ha scagliato la sua freccia - continuò Ashley spintonandolo amichevolmente. - Dai smettetela! - sbottò Andy scocciato - Uh, ma guardatelo, è diventato tutto rosso! - lo derise Jinxx - Non è vero! - lo contraddì Andy girando il viso dalla parte opposta a quella di Jinxx. - Dai, siamo tuoi amici, a noi le puoi dire queste cose! - fece Jake - Ma di quali cose?! - sbottò Andy, come risposta ebbe le quattro facce degli amici che lo guardavano come per dire "sappiamo tutto ormai". - Ti piace Kat, è vero? - domandò Jinxx Andy abbassò la testa per nascondere il rossore che gli era venuto sul viso dalla carnagione chiara. - Perchè non c'è lo hai detto? - chiese Jake - Perchè pensavo che mi avreste riso dietro, in fondo, non mi è mai piaciuta nessuna ragazza come mi piace lei - confidò Andy ai quattro. - Devi dirglielo! - disse Ashley convinto di quello che diceva - Come fosse così facile! E poi non so neanche se gli interesso e neanche so se ha già il ragazzo - - Tu lascia fare a me! - fece Ashley ancor più convinto di prima. - No! - urlò Andy spalancando gli occhi azzurro cielo - Basta capire che non sei quello adatto per la domanda secca che le hai fatto oggi sulla sorella... No, meglio di no! - disse scuotendo la testa. - Se vuoi ci parlerò io - si irruppe Jake - Grazie Jake, ma è meglio di no, se siete voi a chiederglielo potrà destare sospetti - - Faccio io, grazie - fu l'ultima cosa che disse prima che ognuno dei ragazzi prese la strada di casa. ___________________________________________________ Commento dell'autrice: Questo capitolo lo dedico ai miei due amici Rose e Andy, che erano impazienti di leggerlo. Spero che vi sia piaciuto, conto sulla vostra recensione ^.^ Dark Miry

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Capitolo 14
*** 14° Capitolo ***


Questo capitolo, l'ho postato questa sera perchè i miei due amici Rose e Andy me lo avevano chiesto e non ho potuto dirgli di no. "COSA NON SI FA PER AMORE?!?" ___________________________________________________________ Il mattino seguente Kat si svegliò e dopo essersi lavata il viso e dopo essersi vestita con un paio di jeans grigi, una felpa vola come le alla stars si fece aggiustare i capelli da Kate che li aveva legati con una treccia laterale e la aveva truccata con un po di matita nera e un tocco di ombretto viola. Scese le scale e si diresse in cucina per fare colazione a base di caffelatte e biscotti. Din don La porta suonò e come solito aprì Kate che come al solito si ritrovò davanti Andy con i soliti capelli piastrati e i soliti vestiti neri. - Ciao - salutò - Ciao - saluto Kate - Entra pure - continuò spalancando di più la porta. - Ciao Kat - salutò Andy quando la vide in cucina - Ciao Andy - lo salutò - Buongiorno - salutò poi i genitori di lei - Dammi pure del tu caro - disse la mamma di Kat - Uh, va bene - - Andiamo - fece Andy porgendo una mano a Kat che la afferrò e uscirono avviandosi verso la scuola - Senti Kat... Per ieri... Ehm... - disse Andy timidamente, ma fu interrotto da Kat. - Stai tranquillo, è stato solo un incidente - - Davvero? - - Davvero! - Arrivarono a scuola in silenzio, troppo silenzio. - Ciao ragazzi! - urlò Christian dall'altro punto del cortile, ma la sua voce risuonò tanto che i due la sentirono a diversi metri di distanza. - Ciao Chris - salutò Andy - Ciao - salutò Kat lui e gli altri ragazzi. - Ciao Kat! - salutarono in coro i ragazzi Non potettero parlare molto perchè la campanella suonò, segnalava che gli alunni dovevano entrare in classe. - Che palle si entra di già - borbottò Ashley Ma poi si diressero verso l'entrata e raggiunsero la propria classe. - Buongiorno ragazzi! - salutò la professoressa di Algebra/ scienze/geometria entrando in classe. Era una donna sulla cinquantina, bassa e in carne, i capelli erano quasi tutti bianchi e portava dei ridicoli occhiali rossi squadrati sul viso che gli facevano gli occhi grandissimi. - Buongiorno - salutarono gli alunni - Bene bene, oggi scienze... Dove siamo arrivati? Ah si, oggi facciamo che interrogare, vi va? - intimidì gli alunni che si misero a ripassare in fretta e furia anche se non servì a molto. La professoressa estrasse i bigliettini dove c'erano scritti i numeri di registro degli alunni. - 27... Purdy! - esclamò e Ashley si passò una mano sul viso - 5... Born! - esclamò dopo - Bene bene... Purdy, ci parli dell'elettricità - Ashley si bloccò, l'elettricità non gli era mai piaciuta, un po come tutto il resto del programma, ma quella in particolar modo. - Ehm... Bè... L'elettricità... C'è... - - Signorina born - il capo della professoressa girò e andò a fissare Kat che in un secondo prede la parola e illustrò da capo a piedi l'argomento desiderato. Finita l'interrogazione i due portarono i propri diari sulla cattedra della prof che su quello di Ashley scrisse un secco 4 e su quello di Kat un 8. Ashley tornò a posto a testa bassa, in quel momento gli faceva male, ma nel pomeriggio era sicuro che sarebbe passato tutto. - Quanto? - chiese Andy e Kat gli porse il diario che il primo aprì e lesse ad alta voce "8". - Wow! - si fece sfuggire dalla bocca - Eh? - - Voglio dire che è proprio un bel voto... Wow - ripetè La giornata passò velocemente e arrivò il momento di tornare finalmente a casa: - Kat! - venne chiamata da Ashley che la prede per il braccio fermandola. - Che cosa c'è? - domandò lei - Oggi potrei venire da te per studiare? - chiese - Per scienze? - - S-si e per storia... Please! - chiese teneramente Ashley supplicandola - Ti prego! Ti prego! Ti prego! Ti prego! - strinse il braccio di Kat scuotendolo un po. - Va bene, oggi alle 16:00 ok? - - Ok, ad oggi allora, grazie - disse lui e dopo averla salutata se ne andò allegramente. Come detto il pomeriggio arrivò Ashley a casa di Kat, bussò e venne aperto da Kate. Il moro rimase stregato da lei, le piaceva, ma sapeva che era più grande di lui, comunque rimase colpito dalla sua semplicità di sempre, indossava dei jeans neri strappati alle ginocchia, all stars rosa come la maglia a maniche corte sotto la felpa bianca, i capelli erano sciolti e il trucco era poco ma essenziale. - Ciao - salutò - Ciao, senti, io devo uscire, la camera di Kat è di sopra, l'ultima, ok? - - Dove vai? - chiese sfacciatamente Ashley Lei non rispose ed uscì di casa lasciandolo entrare. Come gli era stato detto Ashley salì le scale, si avvicinò all'ultima porta e una volta lì bussò - Avanti - Ashley entrò e vi trovò dentro Kat che stava alla sua scrivania a fare non si sa che cosa. - Ciao Kat - salutò - Oh, ciao Ashley - salutò lei - Accomodati pure - disse e il moro si accomodò su una sedia vicino a quella su cui era seduta Kat. - Hai portato tutto? - chiese - Si - rispose Ashley togliendo dalla cartella il libro di scienze. - Va bene, cominciamo quindi con scienze? - - Ok - I due studiarono tutto il pomeriggio e quando ebbero terminato si sedettero sul letto di Kat e cominciarono a parlare: - Kat, ma dove stava andando Kate? - chiese - Ah, lei stava andando a lavoro - rispose - Kate lavora? - si incuriosì - Si, nel frattempo cerca un lavoro migliore - - perchè dove lavora? - - Lavora alla pizzeria italiana nel centro e fa le consegne a domicilio - Ashley rimase in silenzio - Grazie Kat di avermi aiutato a studiare, ora vado però, ciao - disse e scese di corsa le scale e mentre aprì la porta si ritrovò davanti Kate - Oh, ciao Kate - la salutò - Stavi andando via? - chiese - Si - rispose - Senti, volevo scusarmi per come ti ho trattato oggi prima che uscissi... - - Stai tranquilla, so tutto - - Tutto? - lo guardò stranita Kate - Si, Kat mi ha detto che lavori - - Ah, Kat - - Ora devo andare... Ciao - la salutò prima di uscire. ___________________________________________________ Commento dell'autrice: Ed eccoci arrivati alla fine di un altro capitolo. Mi raccomando... Recensite!!! Dark Miry

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Capitolo 15
*** 15° capitolo ***


- Kat! - urlò Kate da sotto, la mora sentì e si preoccupò un po, così scese le scale il più in fretta possibile: - Cosa c'è? - chiese - Cosa c'è? E me lo chiedi, chi ti ha detto che volevo che Ashley sapesse dove lavoro, dove vado e che cosa faccio? - urlò - S-scusa Kate, non sapevo che non volevi - si scusò - Uff, lascia perdere, non importa, non rimanerci male, è colpa mia! - - E' successo qualcosa a lavoro? - - Lascia perdere - prese la sorella per mano e la porto fino nella sua camera dove la fece sedere sul proprio letto e gli raccontò tutto: - Oggi è successo il finimondo! - - Cosa è successo? - si incuriosì Kat cercando di tranquillizzare la sorella maggiore - Prima di tutto, prima che uscissi è arrivato Ashley e mi ha chiesto dove andavo, come fosse mia madre... Chi si crede di essere? Poi oggi la pizzeria era piena zeppa e oltre a portare le pizze a domicilio ho dovuto anche fare da cameriera e così sono arrivata tardi alla consegna che poi mi sono accorta che era sbagliata e che la pizza che quella donna aveva ordinato la avevo lasciata in pizzeria, così sono dovuta tornare indietro e la donna non mi ha dato neanche la mancia! - - Ok, calmati ora, se ti arrabbi non risolverai nulla - - Ma come faccio a stare calma!? - - Dai, pensa che domani andrà tutto bene e questo accadrà - - Guazie sorellina - disse Kate abbracciando Kat che ogni volta che aveva un problema la aiutava sempre con qualsiasi mezzo. - E' a questo che servono le sorelle no? - sorrise Kat - Per quanto riguarda Ashley invece... - cominciò - Invece cosa? - domandò Kate scostandosi dalla curiosità - Penso che sia cotto a puntino - ironizzò Kat - Davvero? - chiese Kate La sorella annuì - Quando siamo usciti ieri mi ha chiesto se avevi il ragazzo - - E tu? - - Cosa dovevo dire... Di no, come è vero - - E lui? - - Mi sembra che abbia esultato silenziosamente - - Oh no! - - Cosa? Non ti piace? - - E' attraente questo è vero, ma lui è più piccolo i me - - Cosa centra? L'amore non ha età - - Non lo so... E poi non dire così o mi farai sentire vecchia! - ironizzò Kate facendo il solletico alla sorellina - Ti voglio bene Kate - - Anche io te ne voglio - si abbracciarono... Si volevano proprio tanto bene. ____________________________________________________________ Commento dell'autrice: Allora? Come vi è sembrato? Anche se è un po corto spero vi sia piaciuto, intanto aspetto le vostre recensioni! Baci Dark Miry

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Capitolo 16
*** 16° Capitolo ***


I giorni passavano veloci e io stavo sempre più tempo con Andy e con gli altri ragazzi. E' un venerdì sera e mi squilla il telefono: - Pronto? - - Ciao Kat, sono Andy - mi saluta - Oh, ciao Andy - lo saluto - Senti, dato che domani non si va a scuola, volevo chiederti se volevi venire a casa mia - - A casa tua? - domandai stupefatta - Si, ci sono anche i ragazzi e dato che stiamo cercando di formare una band volevamo invitarti a sentirci - - Oh, certo, mi farebbe molto piacere - dissi sorridendo - Ok, vengo a prenderti domani alle 14:00 - - Va bene, a domani - - Ciao - salutò - Ciao - lo salutai e chiusi la chiamata All'ora di cena ne parlai con mamma, papà e Kate, mi sembravano contenti del fatto che avessi nuovi amici: - Kat, mi piace che tu abbia nuovi amici, ma io e tua madre conosciamo solo Andy e gli altri ragazzi no - disse mio padre - Ma papà, sono bravi ragazzi - dissi cercando di convincerlo - Lo sai che non mi piace come si veste Andy - - Cosa c'entra, è un bravo ragazzo! - sbottai - Calmati Kat - disse Kate - Papà, mamma, se volete accompagnerò io Kat - disse mia sorella ai nostri genitori - Non lo so però - borbottò mio padre - Dai Louis, lasciala andare - disse mia madre - E va bene - si arrese - Permesso accordato - - Grazie papà, tu si che mi capisci - dissi abbracciandolo - Louis, però noi domani sera dobbiamo andare a quell'assemblea lavorativa - disse mia madre - E' vero! - urlò papà - State tranquilli, semmai andremo alla pizzeria dove lavoro, così mangeremo lì - disse Kate - Ah, allora va bene - confermò papà. _____________________________________________________________________________________________________ Commento dell'autrice: Sorry per il capitolo corto. Ma il prossimo sarà più pieno. Ve lo prometto!

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Capitolo 17
*** 17° Capitolo ***


Come detto, così fatto, il giorno dopo Andy andò a prendere Kat a casa sua.
La porta venne aperta dalla sorella Kate che gli disse che stava per arrivare.
Quando Kat arrivò di sotto, Andy ammirò la sua bellezza in quella semplicità di sempre, indossava: un jeans sbiadito, una t-shirt nera come le all stars che aveva ai piedi.
I capelli erano lasciati sciolti e il trucco era solito nero:
- Andiamo? - domandò Andy
- Si, ma aspettiamo Kate - disse Kat
- Kate? -
- Ah, Andy, senti, ti da fastidio se viene anche Kate? - domandò.
- No, certo che no, può venire anche lei - disse ed uscirono in tre dirigendosi alla casa di Andy.
 
Camminarono per non molto e si ritrovarono davanti a una casa niente male, aveva un cancello che la perimetrava, un giardinetto ben curato, piccole siepi... Il colore del muro era giallo pallido, si intonava benissimo con il tetto rosso.
Entrarono e subito vennero assaliti dai altri ragazzi che cominciarono a salutare Kat allegramente:
- Ciao Kat! - gridarono in coro dandogli un bacio sulla guancia.
Ashley fu il primo che notò anche la presenza di Kate e fu il primo a salutarla:
- Ciao Kate - la salutò 
- Ciao - salutò lei un po scocciata di vederlo ovunque.
Senza preavviso Ashley si avvicinò al suo viso e gli stampò un bacio sulla guancia che fece sbarrare gli occhi di Kate, che però non disse niente.
- Andiamo? - propose Christian iniziando a spazientirsi.
- Ok - annuì Andy.
- Venite - disse prendendo una mano di Kat e conducendola nel garage dove si sarebbero svolte le prove, una volta dentro fece accomodare lei e la sorella Kate su un paio di puff neri.
Christian si sistemò dietro ad un enorme batteria, Jake e Jinxx presero una chitarra in mano ognuno, Ashley afferrò il suo basso ed Andy si sistemò dietro ad un microfono tenuto in piedi da un'asta rigida che regolò per l'altezza.
- Che si suona? - chiese Christian facendo voltare Andy all'indietro.
- Che ne dite di "Never give in"? - propose, gli altri annuirono e dopo che Christian diede il tempo gli altri strumenti partirono di conseguenza.
Andy cominciò a cantare con la sua bellissima voce profonda e Kat lo stava ad ascoltare con tutta se stessa assaporando ogni minima parola di quella bellissima canzone.
Ashley invece non toglieva gli occhi di Kate che all'incrociare del suo sguardo cambiava direzione andando a fissare un punto cieco del garage.
Finita la canzone, ce ne fecero ascoltare altre, però non ricordo il nome, erano tutte bellissime e piene di sentimenti. 
...Dopo...
- Allora? Vi sono piaciute? - chiede Andy
- Sono bellissime - confessò Kat sorridendo
- E a te Kate? Ti piacciono? - domandò Ashley istigando la mora
- Se lo vuoi sapere, si - fece lei sorridendo malignamente 
- Ah, mi fa piacere - continuò Ashley alzando un sopracciglio.
Lei si girò e cercò di ignorarlo, con la coda dell'occhio vide Ashley che sorrideva divertito nel vederla contrariata.
- Che facciamo? - domandò Christian facendo roteare le bacchette tra le dita.
- Ti va di venire nella mia stanza? Ti dovrei parlare - sussurrò Andy all'orecchio di Kat che sobbalzò al respiro del ragazzo sul suo collo.
Annuì e disse alla sorella che tornava subito, dopo di che prese sottobraccio Andy e si fece condurre nella sua stanza, lasciando la sorella con gli altri quattro ragazzi che, secondo lei parlavano di cose stupide.
Appena entrati nella camera, Andy fece accomodare Kat sul suo letto e chiuse la porta sedendosi accanto a lei:
- Senti Kat, se ti faccio una domanda, mi prometti di rispondermi sinceramente? - chiese Andy
- Si, certo, dimmi pure - si incuriosì Kat.
- Ti c'è l'hai il ragazzo? - chiese tutto d'un fiato.
- N-no, p-perchè? - chiese balbettando la ragazza.
- N-no, p-per sapere - rispose balbettando Andy.
- Andy, non è che mi nascondi qualcosa? - chiese Kat.
- No, stai tranquilla - 
Un minuto di silenzio nacque tra i due e poi a rompere il ghiaccio fu Kat:
- Ora vorrei che tu mi rispondessi sinceramente - disse 
- S-si, dimmi - 
- T-tu c'è l'hai l-la ragazza? - chiese Kat
- No - rispose Andy.
Un altro minuto di silenzio nacque tra i due.
Intanto in garage:
- Io vado a prendere qualcosa da bere - disse Christian dirigendosi verso la cucina seguito da Jinxx.
Nello stesso istante squillò il telefono di Jake che lo afferrò e con un sorrisone stampato in viso rispose:
- Ciao amore - 
- Bene, tu? -
- Sono contento, ti devo parlare... - disse e si allontanò dal garage uscendo nel giardino per parlare indisturbato con il suo "amore".
- Bhè, siamo rimasti solo noi - disse Ashley lasciandosi cadere sul puff accanto a quello su cui era seduta Kate.
- Che cosa? - si girò Kate accigliata.
- Quanti anni hai? - chiese alla mora.
- Sentiamo, perchè lo vuoi sapere!? - chiese Kate.
- Mah, che so! - fece Ashley.
Kate sospirò:
- 17 - disse.
- Yeah! - esultò Ashley silenziosamente.
- Ti va di andare a fare un giro? - chiese.
Come risposta ebbe lo sguardo di Kate che incrociò il suo e alzò un sopracciglio.
- Allora... Andiamo! - si alzò e allungò una mano, invitando Kate a prenderla.
- C'è la faccio da sola, grazie - si alzò scansando la mando di Ashley.
Uscirono dal garage e cominciarono a camminare in zona.
In cucina:
- Oh, io sto morendo di fame - si lamentò Christian frugando tra il frigo e il mobile della cucina tenendosi una mano sul ventre mugugnante.
- Dai, tra poco mangiamo - disse Jinxx 
- Tu non mi capisci Jinxx, io non ho fame, io ho bisogno di: zuccheri, calorie e grassi, non di mangiare pappette per vecchi - si lamentò prendendo l'amico per il colletto e scuotendolo.
- E va bene! Vado a chiamare Andy! - urlò Jinxx scostandosi Christian di dosso e dirigendosi verso la stanza di Andy.
Quando fu davanti alla porta dell'amico, senza esitare un secondo la aprì, senza nemmeno bussare, e vi trovò dentro Andy e Kat, ognuno aveva una cuffietta in un orecchio e la musica era talmente forte da sentirsi anche da fuori.
I due si girarono verso di lui, accorgendosi della sua presenza ed Andy domandò:
- Che c'è? -
- Christian sta morendo di fame - disse scocciato Jinxx
- Ok, ora veniamo - terminò.
Jinxx chiuse la porta e si diresse in cucina per preparare la tavola.
Da Ashley e Kate:
Il silenzio dominava, camminavano silenziosamente l'uno accanto all'altra senza proferir parola.
Passato un po di tempo stando in silenzio Ashley ruppe il ghiaccio:
- Come mai hai accettato di venire con me? - domandò con un sorrisetto.
- Se non mi vuoi posso sempre andarmene - rispose a tono lei accennando un sorrisetto.
- No, non voglio che tu te ne vada! - sbottò il moro per poi ricomporsi.
- Volevo dire che - 
- Ho capito - lo interruppe Kate.
Andarono a sedersi in un parchetto li vicino, si sedettero accanto ad una fontana centrale e a volte si guardavano.
Il cellulare di Ashley squillò, lo afferrò e rispose:
- Che vuoi Jinxx? - chiese scocciato Ashley.
- Ah, Christian, il solito, va bene, ora veniamo - e chiuse la chiamata.
- Dobbiamo andare - disse a Kate.
- Di già? - domandò dispiaciuta lei.
- Oh piccola, lo so che vorresti stare più tempo con me, ma non è possibile, dovrai aspettare - disse Ashley con un tono da "womanizer" del cavolo.
- Ecco, tu pensi sempre male! - si infuriò Kate alzandosi ed andando dalla parte opposta per tornare a casa di Andy.
- Dove vai? La casa di Andy è dall'altra parte - urlò Ashley 
- Vado a lavorare, avverti tu Kat - urlò lei per poi dirigersi verso il luogo di lavoro.
Ashley la guardò allontanarsi: "Una come lei non la ho mai incontrata" pensò.
Poi tornò all'abitazione di Andy e raccontò tutto ai ragazzi, compresa Kat:
- Allora? Vogliamo mangiare o no? - chiese Christian con voce bambinesca.
- E va bene - disse esasperato Andy prendendo il telefono in mano e digitando il numero della pizzeria da esporto.
- Kat, come vuoi la pizza? - chiese alla ragazza.
- Ehm, per me alla margherita - rispose la mora.
E dopo che la pizzeria rispose Andy elencò le pizze da portare all'indirizzo, in poco tempo arrivarono:
- FAME FAME FAME! - gridava Christian sedendosi su una sedia e prendendo in mano coltello e forchetta, tenendo la lingua fuori, come un cane affamato.
Jake Alzò gli occhi al cielo e cominciò a distribuire le pizze.
la cena procedeva bene, tutti tranquilli, parlavano di qualsiasi cosa:
- Kat, ma perchè Kate non si è fermata per la cena? - domandò Andy
- Perchè doveva andare a lavoro... Ricordi che Ash lo ha detto? -
- Ah si, che sbadato - si toccò la testa.
La cena terminò, tutti i ragazzi e Kat si sedettero sul letto di Andy e ascoltando un po di musica parlavano:
- Ragazzi, io vado a fare un giro - disse Ashley alzandosi e infilando le mani nelle tasche dei jeans,non prima di tirararsi il cappuccio della felpa sulla testa,  senza che nessuno controbattesse uscì dalla casa e si incamminò.
 
Commento dell'autrice: Spero che vi sia piaciuto e... Per Please, recensioni!!!!!
P.S  Questo capitolo lo ho aggiunto soprattutto perchè me lo ha chiesto il mio amico Andy. (for you Andy).
Bacioni Miry Dark Angel

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Capitolo 18
*** 18° Capitolo ***


Ciao Ragazzi: Questo capitolo è dedicato ad Ashley e a Kate. Spero che vi piaccia.



Era per strada, faceva freddo e c'era poca luce, il venticello gli scompigliava i capelli neri e qualche ciuffetto gli andava a finire sul viso sfinato.
Decise di incamminarsi nella via per andare al lavoro di Kate, voleva vedere se lo aveva concluso e le avrebbe proposto di tornare a casa con lui, dato che c'era poca luce.
Si avvicinò ad un parchetto poco illuminato, il suo sguardo si girò verso di esso, quando sentì della grida provenire da dietro il grande cespuglio, delle grida femminili... "E' Kate!" pensò.
Si mise a correre verso il cespuglio e una volta dietro vide Kate che era tenuta da un ragazzo da dietro, uno le era davanti e gli stava abbassando i jeans, lei aveva gli occhi pieni di lacrime e urlava di lasciarla andare, altri due ragazzi si gustavano la scena dietro l'amico.
Non notarono la presenza di Ashley, che al momento giustò uscì da dietro il cespuglio e tirò un pugno in pieno viso al ragazzo difronte a Kate, che cadde a terra e quando si rialzò si toccò il viso massaggiandolo:
- Ashley!!! - gridò Kate
- Tu! Ma io ti conosco! - gridò uno dei quattro.
- Si, tu sei quello che mi ha fottuto per ben tre volte! - urlò ancora.
Il ragazzo che teneva Kate, la lasciò cadere a terra e scappò via a gambe levate e gli altri due lo seguirono a ruota.
Quello che aveva ricevuto il pugno da Ashley, una volta in piedi gli saltò addosso cominciandolo a picchiare:
- LASCIALO!!! - gridò Kate e poi vedendo che il suo ex aggressore non intendeva piantarla di menare Ashley prese la prima cosa che gli capitò a tiro e lo stese.
Ashley e Kate guardarono un attimo il ragazzo svenuto a terra.
Ashley non ebbe il tempo di alzare gli occhi che Kate lo abbracciò fortemente stringendolo a se come non aveva mai fatto:
- Grazie Ash - lo ringraziò con gli occhi lucidi.
Lui non disse nulla e la abbracciò:
- E' la prima volta che mi chiami Ash - le fece notare.
Lei alzò gli occhi e cominciò a fissare quelli di lui, così neri, così perforanti, così affascinanti, così... Perfetti.
I due sorrisero e si abbracciarono, era diverso quel ragazzo, ora, per Kate, la aveva appena salvata, era stato coraggioso, solo per lei lo aveva fatto.
- Ash, ti prego, voglio tornare a casa - lo pregò Kate.
- Si, ora ti riaccompagno io - la rassicurò Ashley.
- Si, ma non voglio che Kat scopra tutto - continuò Kate.
- Puoi avvertire Kat che torno a casa - le chiese.
Ashley chiamò Andy e gli disse che riaccompagnava Kate e che Kat la doveva portare a casa lui.
Ashley e Kate si avviarono verso casa di lei, intanto lui cercava di tranquillizzarla per come poteva, in non molto tempo arrivarono sotto casa di Kate:
- Grazie Ash, non avrei saputo proprio come fare senza te - lo abbracciò Kate.
- Di niente... Ma questo vuol dire che non mi odi? - chiese.
- No, non ti odio - rispose Kate dandogli un bacio sulla guancia.
- Ci si vede - lo salutò ed entrò in casa lasciandolo solo, con la faccia da ebete a fissare la porta che si chiudeva.

 
Commento dell'autrice: Ciao ragazzi! Questo è quanto, spero che vi sia piaciuto e aspetto le vostre recensioni, che spero siano positive ^.^ Bye 
Miry Dark Angel
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 19
*** 19° Capitolo ***


Ashley rimase fuori dalla porta ancora un po, si sfiorò il viso dove Kate lo aveva baciato e un sorrisetto gli si disegnò sul viso.
Poi si diresse verso casa di Andy per avvertire Kat che sua sorella la aveva accompagnata lui prima.
Entrò in casa dell'amico e subito si diresse verso la stanza di Andy, entrando senza, ovviamente, bussare:
- Sono tornato - disse entrando e facendo girare gli sguardi dei ragazzi verso di lui.
- Ehi Ash, già di ritorno - lo salutò Andy.
- Andy, devi acompagnare tu a casa Kat - disse Ashley all amico.
- E Kate? - chiese Kat.
- E' già a casa e ti sta aspettando - disse.
- Allora andiamo - disse Andy che si alzò e invogliò Kat a seguire il suo esempio.
Si alzarono dal letto ed uscirono.
Rimasero in silenzio un bel po di tempo, poi, fu Andy a rompere il ghiaccio:
- Sei una brava ragazza Kat - disse arrossendo lievemente.
- Oh, grazie Andy, anche tu lo sei - rispose Kat arossendo pure lei.
- Ti voglio bene Kat - disse Andy arrossendo violentemente in viso
- Anche io ti voglio bene - dichiarò Kat arrossendo sempre di più.
Un silenzio di tomba nacque tra i due.
Andy teneva Kat sottobraccio, poi lasciò il suo braccio scivolare sul fianco di lei. Kat si bloccò, la mano di Andy si era separata da lei e non riusciva più ad andare avanti, non sapeva dove andare.
Poi, quando meno se lo aspettò la mano di Andy sfiorò le dita fini di Kat.
Le loro dita si intrecciarono, erano mano nella mano.
Resatrono immobili, erano vicino ad un muro di una casa.
Andy si avvicinò a Kat, ella indietreggiò, non per paura, toccò con la schiena il muro della casa grigia.
Andy si avvicinò a Kat, il viso di Andy si avvicinò a quello di Kat, ella sentiva il respiro di Andy sul collo, gli piaceva.
Si avvicinò ulteriormente alla ragazza, le loro labbra si unirono e le loro lingue si intrecciarono, era il primo bacio di Kat, durò un po di secondi, poi si staccarono , Andy guardò Kat fissa negli occhi, poi le sorrise.
Le carezzò i capelli, Kat le sorrise e poi, ella gli carezzò il viso di lui e toccando le sue labbra, con la punta delle dita sentì il sorriso di lui, e ne rimase molto contenta:
- Kat -la chiamò Andy che si inginocchiò a terra prendendo una mando di lei tra le sue.
- Si? - chiese lei
- V-vuoi essere la mia ragazza? - chiese
Kat rispose sorridendo
- Si - esultò, Andy si alzò da terra e la abbracciò alzandola di poco da terra.
- Sono l'Andy più felice del mondo - dichiarò sorridendo
- E io sono la Kat più felice di tutta la via lattea - rispose Kat sorriendo.
Andy la rimise a terra e si baciarono ancora una volta, poi però dovettero avviarsi verso casa di Kat, le loro dita si intrecciarono e si incamminarono sempre mano nella mano.
Arrivati sotto casa di lei, si diedero un ultimo bacio a stampo, questa volta, e Kat entrò in casa, e felice come una pasqua corse di sopra, fino nella sua stanza, dopo essere entrata si cambiò e si buttò nel letto.
Pensò per un bel po di tempo a quel bellissimo momento, ma era stanca e quindi, dopo poco si addormentò con il pensiero di Andy nella testa.


Commento dell'autrice: Ehilà ragazzi! Vi piace? Spero di si e mi auguro che recensiate!!!
Bye
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 20
*** 20° Capitolo ***


Ventesimo capitolo
 
Il giorno dopo Kat si alzò di buonora, la notte aveva dormito a scatti. A volte si svegliava, a volte si addormentava, ma era felicissima per quanto accaduto con Andy il giorno prima.
Si alzò e si diresse in cucina, dove, grazie ai saluti, si accorse della presenza dei suoi genitori e della sorella Kate, alla quale avrebbe raccontato il fatto appena sarebbero state sole:
- Buongiorno - salutarono in coro
- Buongiorno - salutò lei prendendo posto e afferrando un bicchiere contenente del latte caldo.
- Come è andata ieri? - chiese sua madre notando il sorriso disegnato sul volto della sua secondogenita.
- Ah, bene - disse cercando di non far notare troppo
- Io devo andare a lavoro - disse Kate guardando l'orologio da parete della cucina.
Si alzò e dopo aver preso la sua felpa, salutò i famigliari e dopo essere uscita di casa si diresse subito in pizzeria.
Dopo aver finito di fare colazione Kat si diresse di sopra, una volta dentro la sua stanza gli squillò il telefono:
- Pronto? -
- Ciao Kat! - la salutò Andy dall'altra parte del telefono
- Ehi Andy! - lo salutò lei
- Vuoi uscire oggi? - domandò Andy
- Certo - esultò Kat
- Dove si va? - chiese 
- Bah, non ne ho molta idea, tu? - domandò Andy confuso
- in centro? Ti va? - chiese lei
- Ah, va bene per me - rispose Andy
- Ok, allora ti vengo a prendere oggi alle 16:00 - disse Andy
- Va bene, a dopo -
- Ciao Andy - lo salutò 
- Ciao Kat - salutò Andy
Come detto, così fatto, il pomeriggio Kat si preparò, ma stavolta dovette rinunciare ai consigli della sorella che era a lavoro, così si fece aiutare dalla madre che le consigliò: una t-shirt bianca con su scritto "Rock", un paio di jeans neri e strappati e all stars nere. I capelli erano sciolti e liberi sulle spalle. Aveva poco trucco, giusto un tocco di matita nera sugli occhi.
Din don, la porta bussò e sua madre si precipitò ad aprire, davanti si ritrovò Andy che indossava un paio di jeans neri, all stars nere ed una maglia nera con il logo dei "Kiss".
- Salve - salutò Andy
- Oh, ciao Andy - salutò sua madre il moro
Kat scese le scale, si diresse verso la porta e dopo aver salutato uscì.
Non appena i due furono fuori e superarono il vialetto si diedero un bacio e le loro dita si intrecciarono.
Camminarono per un po ed arrivarono fino in centro dove entrarono in alcuni negozietti.
Girarono per un bel po e poi decisero di andare a mangiare qualcosa:
- Io ho un po di fame, tu? - chiese Andy
- Anche io - dichiarò Kat
- Ti va un gelato? - domandò Andy
- Certo - sorrise Kat.
I due si diressero verso la gelateria più vicina
- Buongiorno ragazzi, volete un gelato? - domandò un uomo sulla cinquantina, con un ridicolo cappellino bianco e un paio di baffetti brizzolati come i capelli un po ondulati
- Si - rispose Andy
- Come lo vuoi Kat? - chiese Andy
- Per me alla fragola - disse
- Per me al pistacchio - disse poi Andy
Il gelataio diede ai ragazzi quello che avevano chiesto e dopo aver pagato, pagò tutto Andy, uscirono e camminando mangiarono allegramente il gelato ridacchiando per ogni cosa.
Si sedettero su una panchina e cominciarono a parlare.
- Sai, non ho mai incontrato una persona come te - dichiarò Andy
- Come me a quale proposito? - chiese Kat incuriosendosi
- Sei speciale, bellissima, gentile, cordiale e... Ami il rock - rispose Andy sorridendo
- Ah, capisco - annuì Kat
- Ma la sai la cosa che mi piace di più di te? - domandò Andy suscitando la curiosità di Kat
- Cosa? - chiese 
- I tuoi occhi - disse Andy convinto.
Kat si intristì a quella affermazione, ma Andy non lo aveva detto con la malizia.
- Ehi Kat - 
- Non è nulla, stai tranquillo, mi capita a volte - disse Kat asciugandosi le lacrime
- Ehi ehi ehi - sussurrò Andy prendendo tra le mani il viso di Kat
- Non piangere, non mi piace vedere il tuo viso rattristato - sussurrò
- Sorridimi, per favore - continuò asciugando le lacrime di Kat.
Lei accennò un sorriso, Andy sorrise di conseguenza e si abbracciarono.
Poi si baciarono e rimasero vicini per un tempo indefinito.
- Kat, io ti amo - disse Andy
- Anche io ti amo - rispose Kat
Si abbracciarono ancora una volta e dopo essersi coccolati ancora un po, Andy riaccompagnò a casa Kat.
 
 
Commento dell'autrice: Ciao! Spero vi sia piaciuto! Aspetto con impazienza le vostre recensioni! Bye Dark Miry

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Capitolo 21
*** 21° Capitolo ***


Ventunesimo Capitolo
Ashley si diresse verso la pizzeria dove lavorava Kate, vi entrò e la trovò a servire della pizze ad un tavolo:
- Ciao - la salutò quando lei era libera
- Oh, ciao - rispose al saluto
- Senti, ti devo parlare - disse lui
- Oh, puoi aspettare un secondo, ora vado in pausa - disse lei, lui annuì ed aspettò che lei fu libera per parlarle.
Uscirono sul retro del locale e cominciarono a parlare:
- Allora? - domandò Kate
- Per l'altra sera -
- Non ti preoccupare, ho pensato a tutto io - disse lei
- Ah, ok -
- Senti, ma quindi ora noi siamo... A-amici - balbettò lui
- Tu vuoi essere mio amico? - chiese lei ridacchiando un po
- S-si, perchè no? - domandò
- Dal coraggio che hai dimostrato - rispose lei
- E... Allora? - domandò
- Perchè lo hai fatto? - chiese
- Perchè mi hai protetto? Perchè? - domandò
- Lo vuoi sapere sul serio? - chiese lui
- Si che lo voglio sapere - insistè Kate
- Perchè... Perchè... - fu interrotto
- Perchè cosa, parla! - 
- Perchè tu mi piaci Kate, tanto, anzi, troppo - confessò arrossendo
Lei rimase zitta, restò spiazzata da quella affermazione
- Scusa - disse lui facendo per andaresene
- No - lo fermò prendendolo per la manica della giacca
- Anche tu mi piaci - disse
I due si baciarono, anche se all'inizio avevano avuto qualche disguido ora era tutto a posto, contava solo quello che provavano ora, il passato non esisteva più.
- Kate... Vuoi essere la mia ragazza? - chiese Ashley
- Si! certo che si! - urlò lei saltandogli al collo e facendolo indietreggiare un po
- Finisco il turno ed usciamo, ti va? - chiese 
- Va bene - rispose lui
Aspettò che il turno di Kate terminò e poi fecero una passeggiata assieme tenendosi mano nella mano, si sedettero vicino ad una fontana ed una volta li, dopo essersi guardati negli occhi si diedero un altro bacio.
Alla sera Ashley riaccompagnò a casa Kate, dandole un ultimo bacio.
Kate era felicissima, poteva toccare il cielo con un dito, andò a dormire, sognando il suo Ashley...
 
 
Commento dell'autrice: Spero che vi sia piaciuto... Aspetto le vostre recensioni!!!
Bye Dark Miry
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 22
*** Sweet Kiss ***


Ciao raga! Scusate per il ritardo ^.^, spero che mi possiate perdonare.
Mi voglio anche scusare per la lunghezza e il contenuto di questo capitolo, dato che è corto e un po noioso.
Ma essendo, secondo me, teneroso, lo voglio dedicare ad una persona che, anche se non conosco molto, ritengo sia molto simpatica e divertente :)
Lo voglio dedicare a Morgan, il fratello maggiore di Andy ^__^
E, anche se non leggerà, spero che accetti questo mio piccolo pensiero.
Un bacio anche a Andy.
Miry Dark Angel
 
Sweet Kiss
 
I giorni passavano, i ragazzi si rincontravano, si abbracciavano, si baciavano, si coccolavano dolcemente:
- Ti va di venire a casa mia? - domandò Andy
- Si, mi piacerebbe - rispose entusiasta Kat
- Va bene, ti vengo a prendere domani alle 18:00 - disse lui
- Ok - 
Il giorno dopo, come stabilito Andy passò a prendere Kat a casa, quando la vide il suo sguardo si illuminò, indossava una gonna di jeans, leggins fino sotto il ginocchio neri, all stars bianche come la magia, con sopra una stampa a forma di stella con su scritto "Rock". Il trucco era nero e i capelli erano legati in due codini bassi:
- Ehi ciao! - la salutò prendendola sotto braccio
- Ciao - lo salutò lei.
Uscirono e si diressero verso casa di lui, vi entrarono e quando si fece tardi ordinarono una pizza.
Mangiarono soli, chiaccheravano allegramente e, a volte, si toccavano la mano, solo per un piccolo contatto.
Dopo aver mangiato Andy invitò Kat nella sua stanza, la fece accomodare sul letto e li parlarono:
- Sei bellissima - disse Andy 
- Grazie - rispose al complimento Kat arrossendo un po
Andy si sedette sul letto accanto a lei e la abbracciò forte, anche lei ricambiò il suo abbraccio.
- Andy, tu mi ami anche se io sono...? - domandò
- Certo che ti Amo! - 
- Ti amo così, sei bellissima, dolce, amante del rock... Sei semplicemente perfetta - disse sorridendo
- Grazie Andy di essere sempre così vicino a me - disse lei
I due si scambiarono dolci baci, quando si fece tardi Andy riaccompagnò a casa Kat, non prima però di averla riempita di coccole.

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Capitolo 23
*** Visita ***


Visita
 
Kat e Andy stavano insieme da un mese ormai, lei stava benissimo in sua compagnia, si sentiva bene e protetta, cominciava a migliorare gradualmente, fece altre visite ocuolistiche e i dottori le dissero cose del tipo:
- Stai migliorando molto -
- Continua così! - e robe simili, fatto sta, che le faceva molto piacere ricevere quelle affermazioni dai dottori, e, cominciava a sperare.
Arrivò il giorno dell'ennesima visita dall'oculista, Kat si preparò e si diresse verso lo studio, accompagnata da suo padre.
Attenderono un po nella sala d'attesa e poi furono chiamati, entrarono e il dottore li fece accomodare su un paio delle tre sedie messe di fronte alla scrivania di legno scuro del dottore:
- Ciao Kat! - la salutò il dottore
- Salve - salutò lei accompagnando un mezzo sorriso
- Salve anche a lei, signor Born - salutò, il dottore, il padre di Kat
- Salve dottore - salutò l'uomo dando al dottore la mano e stringendola lievemente.
- Bene Kat, sei pronta per la visita? - domandò il dottore, lei annuì e fu subito accompagnata da un'infermiera sul lettino dove si sdraiò e, subito arrivò il dottore che accese una forte luce e guardò bene gli occhi di Kat.
- WOW - disse
- Che cosa c'è? - domandò il padre avvicinandosi all'uomo preoccupato
- Stai migliorando molto - continuò 
- Batti il cinque! - disse sorridendo alla ragazza che diede il cinque all'uomo
- Se continui così... - 
- Se continuo così cosa? - si incuriosì la ragazza tirandosi a sedere sul lettino
- ... S-se continui così va bene - disse l'uomo
- Ah - 
Il dottore la visitò ancora un po e poi, dopo aver salutato, le chiese gentilmente di uscire:
- Allora dottore? - domandò il padre di Kat
- Sta migliorando sempre di più! - rispose convinto l'uomo
- E lei crede che... Per quella, operazione..? -
- Be, direi che se continua così la potremo fare - concluse il dottore e, dopo aver salutato il padre uscì e riportò Kat a casa, dove, di nascosto, spiegò tutto alla moglie e alla figlia maggiore.

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Capitolo 24
*** Belle notizie e regali inaspettati ***


Ehi raga! Si, non mi sono dimenticata di aggiornare... E' solo che ogni giorno ho un esame di una materia diversa... E... Domani ho... L'orale! C****, ho paura! Fatemi gli auguri please!




Belle notizie e regali inaspettati


I giorni passarono velocemente, Andy e Kat stavano insieme ormai da tempo.
Ashley e Kate erano felici, anche se di età differenti.
Tutti i week end Kat usciva o sola con Andy, o con i ragazzi, che la facevano divertire e ridere come non aveva mai fatto in vita sua:
- Stasera usciamo? - domandò Andy 
Lei sorrise 
- Ma certo - rispose
 
 
La sera, come stabilito, Andy andò a prendere Kat a casa sua, bussò alla porta e fu aperto da Kate, che indossava una mini gonna di jeans nera, delle scarpe col tacco fine e una maglietta a tre quarti azzurro chiaro.
- Ciao Andy - salutò lei distrattamente
- Ciao Kate - 
- Senti, io devo ancora prepararmi e sono di fretta... Se vuoi raggiungi Kat di sopra - spiegò lei mentre si abbottonava la giacca di jeans
- Ah, okay - rispose lui e salì le scale
- Ah, ultima cosa Andy... - lo chiamò
Lui si girò verso Kate
- Si -
- Non fate troppo tardi stasera e fai attenzione a Kat - si raccomandò 
- Si certo - sorrise lui annuendo
Kate annuì lievemente ed uscì chiudendo la porta
Andy si rigirò verso le scale e le salì.
Arrivato al piano superiore si perse totalmente, il corridoio lungo, le tante porte... Non sapeva dove andare e poi... Quella strana scla a chioccia?
Scosse la testa e cercò la stanza di Kat.
Bussò ad una delle tante porte:
- Chi è? - 
- Andy -
Lei aprì frettolosamente la porta
- Ciao Kat - la salutò con un bacio
- Ciao - sorrise lei
- Sei pronta? - domandò
- Un attimo solo - prese la borsa a tracolla e tornò da Andy, che stava sull'uscio della porta
- S-se vuoi puoi entrare - balbettò
- Ah, va bene - entrò nella stanza della ragazza, guardandosi intorno
- Che bella - 
Lei arrossì
- Si, è bella, ma qui la più bella sei tu - le si avvicinò prendendole una mano e dandole un bacio.
- Vuoi uscire? - domandò lui
- Si, solo un attimo e sono pronta - rispose sorridendogli
E così fu fatto, quando Kat fu pronta, uscirono mano nella mano e si diressero nel centro di Cincinnati.
Mangiarono insieme un gelato, girarono per negozi e andarono nel loro parco preferito.
Si sedettero sull'erba e si coccolarono dandosi carezze e dolci baci.
- Ti ho portato una cosa... - disse Andy infilando la mano nella tasca del suo jeans 
- Cosa? - chiese Kat sorridendo
Senza dire nulla, Andy si sedette dietro di lei e le mise al collo una collana che aveva come ciondolo la "A" di Andy.
Kat toccò il ciondolo per capire che cosa fosse:
- E' una "A" - sorrise
- Si... Spero che vada bene - arrossì lui 
- Oh, ma certo che va bene - sorrise dandogli un bacio sulla guancia.
- Io ti devo dare una bella notizia invece - cominciò
- Dimmi tutto - si incuriosì il ragazzo
- Sono andata a fare un'altra visita e... -
- E cosa? - si incuriosì ancora di più
- Il dottore dice che sono migliorata molto - sorrise
Andy sorrise ed abbracciò Kat, lei fece lo stesso e caddero con la schiena sull'erba cominciando a ridere festosi.
Passarono il pomeriggio così... Con la bella notizia data da Kat, con il regalo di Andy... Fu una gioia per lei sapere di essere amata così tanto da quel ragazzo...

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Capitolo 25
*** Belle notizie ***


Ecco il nuovo capitolo ^^
Spero che vi piaccia
 
 
Belle notizie
 
I giorni passarono veloci e anche le settimane, arrivò il giorno di un'altra visita per Kat.
Questa volta però ad accompagnarla fu la sorella Kate.
Arrivate, si accomodarono nella sala d'attesa ed aspettarono di essere chiamate.
Non molto tardi, l'infermiera le fece entrare, le due salutarono il dottore che, disse a Kat di mettersi sul lettino, lei lo fece e la raggiunse poi, l'uomo, con in mano una lucina piccola quanto potente.
Aprì un'occhio di Kat e con la lucina guardò bene, fece poi la stessa con l'altro.
Fece anche altri esami e roba simile:
- Brava Kat - sorrise l'uomo
- Stai migliorando davvero tanto - continuò
- Dai, ancora poco e... - 
- E cosa? - chiese la ragazza
L'uomo guardò Kate, annuì e disse a Kat
- Possiamo fare un'operazione - 
Kat rimase a bocca aperta, non sapeva cosa dire, era contenta ma anche preoccupata
- Di cosa si tratta di preciso? - chiese
- Non ti devi preoccupare, si tratta semplicemente di un trapianto - disse l'uomo
- Ed è... Pericoloso? - domandò lei
- Oh ma no mia cara! - rispose lui - non è niente di preoccupante, puoi stare pure tranquilla - continuò
Kat sorrise mostrando i denti, era felicissima e quella notizia la doveva sapere Andy, glielo avrebbe riferito al più presto.
- Domani verranno i tuoi genitori a firmare alcune carte e l'operazione si svolgerà dopo domani, va bene? - chiese
- Oh si, certo che va bene! - rispose entusiasta
- Va bene Kat, ci sentiamo dopo domani allora - disse il dottore
- Arrivederci! - salutarono in coro Kate e Kat
- Arrivederci - rispose l'uomo 
Le due uscirono dall'ospedale, Kat era felicissima e non stava più nella pelle
- Kate senti, mi accompagni da Andy per favore? - 
- Si, certo - ripose la maggiore
- Io devo vedere Ash invece, e dove può essere sennon da Andy? - rispose Kate
Si avviarono verso casa del ragazzo, bussarono e entrarono.
Kate e Ashley uscirono di casa per fare un giro, Andy invece rimase con Kat in casa:
- Hai capito quindi? - chiese Kat
- Si, ho capito e sono felicissimo - ripose lui abbracciandola
- Quindi dopo domani farai l'operazione? - domandò il ragazzo
- Si - rispose lei - verrai vero? - chiese
- Certo! E come potrei mancare - disse - voglio essere il primo - continuò
- Oh, ma certo, il primo sorriso lo farò a te - disse lei
E così, tra una risata e l'altra si fece sera, Andy riaccompagnò Kat a casa e prima che lei entrasse le diede un bacio.
- Ricordati che voglio essere il primo - ricordò lui
- Ma certamente - rispose la ragazza e entrò in casa.

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Capitolo 26
*** L'operazione e il gran finale ***


L'operazione e il gran finale
 
 
 
Il giorno dell'operazione era arrivato, Kat salì in auto con i suoi genitori e con la sorella Kate, si diressero verso l'ospedale.
Appena arrivati fecero indossare a Kat un camice bianco e poi la fecero accomodare su una barella.
Arrivò Andy, le corse incontro e l'abbracciò:
- Eccomi - disse
- A-Andy... Ho paura - rispose lei tremante
- Ehi piccola... Non avere paura - disse il ragazzo stringendola a se
- Vedrai che andrà tutto bene - continuò
 
- Dobbiamo andare - si intromise il dottore
- Si, solo un attimo - rispose Andy
Si avvicinò alla ragazza e le diede un bacio, poi le sussurrò all'orecchio
- Stai tranquilla piccola, io sono qui, ora arrivano anche i ragazzi, tranquilla - sussurrò
Il dottore la portò in sala operatoria e chiuse la porta.
I ragazzi non tardarono ad arrivare, entrarono e salutarono il ragazzo e la sorella Kate:
- Non si sa quanto durerà l'operazione? - chiese Jake
Andy scosse il capo
- Be, noi resteremo qui - disse convinto
 
L'operazione durò molte ore, Kate rimase abbracciata ad Ashley tutto il tempo, i ragazzi non mossero un passo, finché la luce al di sopra della porta non si spense. Questo era il segnale che l'operazione era terminata.
 
Uscì il dottore, si tolse una benda da sopra la bocca e si avvicinò ai ragazzi:
- Come sta Kat? - chiese Andy 
- Lei sta bene, ma ora sta dormendo... Potrete farle visita non appena si sveglierà - disse
- Scusi, potrei vederla? - chiese il moro - è urgente! - 
L'uomo sospirò
- E va bene, ma solo tu e stacci poco - si raccomandò
- Grazie - rispose il ragazzo ed entrò nella stanza dove Kat dormiva.
Aveva una benda sugli occhi, era immobile in quel letto, le si avvicinò e si sedette sullo sgabello di fianco al letto. le prese una mano e la baciò
- Sei bella anche quando dormi piccola mia - disse
- Mi raccomando, il primo sorriso devi farlo a me - si raccomandò anche se sapeva bene che lei non lo poteva sentire.
Le diede un ultimo bacio e poi uscì chiudendosi la porta alle spalle.
 
Aspettarono ancora un po fuori, poi il dottore fece segno ai ragazzi di entrare, loro si alzarono ed entrarono posizionandosi intorno al letto:
- Sei pronta Kat? - chiese l'uomo alla ragazza ancora bendata
- Si, non lo sono mai stata così in vita mia - rispose
Andy le afferrò una mano, che lei teneva stretta.
Il dottore cominciò a togliere alcuni strati della benda sui suoi occhi, piano piano lei cominciò a vedere una luce che le parve fortissima.
I ragazzi si avvicinarono ancor di più al letto per vederla.
La benda era tolta, Kat aprì leggermente gli occhi e si ritrovò davanti molte facce, che la guardavano sorridenti, una in particolare, quella di Andy che la guardava commosso, guardava i suoi occhi grigi, pieni di vita
- Andy - sorrise
- Kat - la abbraccò lui piangendo per tutta la gioia
Si baciarono, rimasero appiccicati per un tempo infinito
Si staccarono, Kat si voltò, vide cinque sette visi che riuscì a riconoscere subito:
- Kate! - urlò abbracciandola - Mamma, papà - abbracciò anche loro - E, Ashley, Jake, Jinxx e Christian - loro la abbracciarono forte forte 
Si voltò verso il dottore
- Grazie dottore - disse abbracciandolo
Uscirono dall'ospedale
- Mamma, papà, lasciatemi con Andy - disse
I suoi realizzarono il suo desiderio e la lasciarono con loro.
Fecero una passeggiata e quando si ritrovarono in un parco si lasciarono cadere sull'erba, baciandosi dolcemente
- Sei proprio come ti immaginavo - disse la ragazza sorridendo come non mai
- Tu sei bellissima - rispose il ragazzo
Rimasero insieme tutto il giorno, fino alla sera, quando lei andò a dormire dal ragazzo, a casa da solo dato che i suoi genitori erano fuori.
Mangiarono una pizza insieme e poi dopo un film romantico andarono a dormire.
Entrarono nella stanza di lui e si sdraiarono sul letto entrando nelle coperte e cominciando a baciarsi.
Lui la teneva abbracciata a se, lei si faceva coccolare da lui
- Andy - lo chiamò
- Si - rispose lui
- E' tutto perfetto - disse - tutto perfetto... Ho degli amici perfetti, una vita perfetta, una sorella perfetta, dei genitori perfetti e... Un angelo come te... Il mio fallen angel - terminò e si baciarono.
 
 
The End
 
 
 
Spazio autrice:
Ed ecco l'ultimo capitolo di questa mia fan fiction.
Mi sono divertita tantissimo a scriverla e grazie ai vostri consigli mi sono migliorata sempre di più :)
Un ringraziamento speciale:
A Ana, che mi ha sempre recensito 
A Andy, grande amico ^^
A mia sorella Faby, che mi ha aiutato a correggere il tutto
 
Vorrei ringraziare anche tutti quelli che hanno letto e recensito, davvero molte grazie a voi, che mi avete aiutato tantissimo. Grazie ai vostri consigli sono riuscita a migliorarmi :)
Davvero mille grazie!
Sweet Kiss
Miry Dark Angel
 
 
 
 

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