A Cappuccino , Here and Now.

di c a m
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Festa ***
Capitolo 2: *** E' diretto ***
Capitolo 3: *** Interessante. ***
Capitolo 4: *** Cogli l'attimo. ***
Capitolo 5: *** Sarebbe andata. ***



Capitolo 1
*** La Festa ***


Saaalve a tutti. Allora , come ho già detto è la prima fic quindi °-° siate clementi xD
Bè che dire , non ce l'avrei fatta a finirla senza il sostegno della mia dolcissima e patatosissima musa Vale ( Carillon su EFP ) , che mi ha anche fatto iscrivere xD e che è sempre stata presente assiduamente anche scassando un pò xD ma ciò ha contribuito a creare questa. . ehm , sè , fic diciamo e a riuscire a postarla , dato che sono un'impedita cronica , e non scherzo.
 Un grazie enorme poi a mia moglie *ç* , e alla mia adoràh Ary che amo tanto e che avrebbe voluto o un terremoto o che il sole implodesse , ma il pugno è anche troppo , vero teso? XD. Ok , basta ringraziamenti. Spero vi piaccia. Mmm , fatevi quattro risate nei pezzi stupidi xD.
Un bacio e tanti commenti che mi piacciono *L*
Viva la schiuma del cappuccino u.u
( capirete dopo )

A Cappuccino , Here and Now

 

Time with me plays but I'm coming down
This a shining in the night
So here are words just think it twice
Wake me up, this time is running out, running out
Running out, running out
Live every second
Here and now
Don't let go.

 

 

 

 

 

 

 

 

Perfetto , ora mi stava fissando con una violenza tale da uccidere un angelo. Ma lui non voleva uccidermi , no.

Non lo sapeva neanche da solo , cosa voleva , cosa era in grado di sapermi fare.

L'unica cosa che sapeva , in questo momento , era che non doveva - o forse non poteva ? - smettere di fissarmi.

Non più. Non qui. Non ora.

 

 

 

 

 

 

 

Era incominciato tutto verso le otto e mezza.

I miei genitori erano tornati a casa avvisandomi che, la sera stessa, mi avrebbero accompagnato al compleanno di Alex. Non avevo la minima idea di chi fosse , ma sostenevano che io lo conoscessi già , che l'avessi visto e ci avessi addirittura parlato , più di una volta. Era uno dei figli di loro vecchi amici che, data l'importante festa, avevano invitato molte persone , me compresa.

<< Non ci vado. >> , dissi io , perchè non ne avevo voglia e perchè avevo un'altra centinaia di motivi per non andare a quella fottuta festa.

Neanche avevo finito di dirlo , che il mio samsung bianco squillò e cominciò ad illuminarsi. Una musichina piuttosto rilassante rimbombava nei meandri della mia borsa; l'avevo lasciato lì dentro. Suonò parecchio, perchè l'enorme custodia nera dei miei occhialoni anni settanta occupava gran parte dello spazio e quel dannato cellulare era piccolo e sottile , e sfuggiva spesso dalle mie mani imbranate e chiare, come il mio viso.

Non ero , o meglio non sono - esatto, non sono morta - una ragazza di quelle che si notano , per strada.

Una semplicissima ragazza , normale. Niente occhi azzurri , niente lineamenti da Dea , niente portamento elegante. Una mora , occhi mori. Quel tipo - fisiologicamente parlando - di ragazza che si incontra almeno cinquecento milioni di volte nella vita. Almeno che non si muoia prematuramente.

Non è il mio caso.

Trovai il cellulare; un numero anonimo mi stava chiamando. Risposi con un pronto piuttosto seccato: detesto gli anonimi.

<< Pronto? >>

<< Pronto Cam? >>

<< Dica. >>

<< Sono Alex, non so se ti ricordi di me . . >>

Roteai gli occhi, chi diavolo gli aveva dato il mio numero di cellulare? Quell'idiota di mia madre , ovvio.

<< Sì. >> , risposi semplicemente, sbuffando. E, nonostante ciò, mi rispose allegro: detestavo patologicamente quel ragazzo.

E' fottutamente chiaro , il messaggio: sbuffo uguale radice quadrata di non mi chiamare diviso chi cazzo ti ha dato il mio numero moltiplicato per sì, tu mi disturbi.

Alex però sembrava non recepire il messaggio.

<< Bene! Non so se i tuoi te l'hanno già detto, spero di anticiparli. Stasera faccio il diciottesimo e . . bhè, mi farebbe piacere se ci fossi anche tu. I miei ti adorano e sei troppo simpatica, dai vieni! >>

I suoi mi adorano e sono troppo simpatica.

Ovvio.

<< Mmm , non lo so. Penso di avere da fare, poi devo studiare per il compito di Latino e doveva venire un'amica qua e . . >>

Mi chiedo come faccio ad essere così garbata a volte.

<< Un'amica ? Dai, porta anche lei! E non ti preoccupare per il regalo, te l'ho detto io in ritardo. Appena arrivi nel vicolo basta che mi chiami. Ci sarà un tizio che sbarra la strada. E' privata e . . guarda, appena sei lì squillami che ti vengo a prendere io. Sù dai, alle dieci lì. >>

Stavo per parlare ma il ragazzo attaccò. Ero decisamente anche più garbata di lui, se per questo.

Ottimo. Quella sera sarei andata senza regalo alla festa di un tizio con cui avevo conversato , o almeno cercato di conversare data la scarsa materia grigia , sì e no due volte con un'amica immaginaria.

Il problema meno grave era l'amica. Ce ne era una che, di sicuro, sarebbe venuta con me. La avrei convinta, Vale, in qualche modo. Sapevo bene come ricattarla.

Presi il cellulare, schiacciai il tasto 1 e la cornettina verde. Era memorizzata lì, e la chiamavo più o meno tutti i giorni, cinque volte al giorno.

Il tasto 1 perchè lei era la mia numero uno, lei era la mia persona in qualsiasi momento.

<< Numero 1. >>

<< Coccola! >>

Ridacchiai. Adoravo solo sentire la sua voce. Lei era la mia maledettissima persona e non potevo farne a meno.

<< Aaallora. Ho una notizia. Sarò breve: io, te, sera, festa, dieci, idiota. >>

<< Se è uno scherzo Cam ti rispondo che ti spiez. . >>

<< Naa, sono seria purtroppo. Dai Vale, stasera ci vieni con me alla festa di un'idiota alle dieci? Ti scongiuro. " I suoi mi adorano e sono troppo simpatica ". >>

<< Mmm. . terribile. Mi ricatterai? >>

<< Assolutamente. >>

<< Allora non ci provo a dirti di no. Tanto finisco sempre per essere l'accondiscendente di turno. >>

<< Sì , tu sei la mia accondiscendente di turno preferita amora. >>

<< Ok, ma cosa ti metti? >>

<< Nulla di speciale. Fai conto che andremo al Circo. >>

<< Ma. . al Circo? >>

<< Sì, è la festa di una scimmia. >>

Rise e poi mi chiese.

<< Cam sono le nove lo sai ? >>

<< Sì, Uno.>>

<< Ecco. Mezzoretta e sono da te. Vengo in motorino, poi andiamo insieme ? >>

<< Sì ma portiamoli entrambi. . non si sa mai. >>

<< Ok. Perfetto Paperone, volo a cambiarmi. >>

<< See ya. >>

 

Attaccai.

Lei era la mia Numero 1, io la sua Paperone.

Ovvio.

 

Mi cambiai. Allisciai i capelli, misi un maglioncino viola con i bordi delle maniche neri e bianchi, le all star bianche coi lacci viola, jeans stretti e scuri e una cintura bianca, con la fibbia che raffigurava una picca nera. Salutai i miei, contenti poichè speravano in qualcosa tra me e Alex.

Speranze vane, che avrei dovuto troncare sin dall'inizio. Ma in effetti me ne fregavo abbastanza.

Scesi giù, con le chiavi del motorino. Erano stupende: Vale mi aveva regalato una ranocchietta da attaccarci con due occhi a palla che erano semplicemente favolosi. Era proprio un regalo degno di Lei.

La vidi in sella alla sua vespa rossa, uguale alla mia, se non fosse per il colore; la mia era azzurra.

Parcheggiò alla cavolo, mettendo il cavalletto e saltando giù, correndomi incontro e saltandomi addosso. Il nostro rapporto era indescrivibile.

<< Personaaa! >>

<< Andiamooo! >>

Erano le nove e trentacinque, o almeno, così segnava l'insegna luminosa sparafleshosa della farmacia lì accanto. Mi staccai dall'abbraccio e montai sul sellino, partendo verso casa di Alex, facendo cenno a Vale di seguirmi. Non ci volle tanto: bastarono venti minuti e fumm lì, anche in anticipo di cinque minuti. Parcheggiammo lì vicino i motorini e ci dirigemmo verso il vicoletto. Arrivammo all'inizio della stradina e lì, un'omone con tanto di occhialoni scuri, nonostante non ci fosse un filo di luce, se ne stava diritto e composto, tipo la statua di un colosso, ed era piuttosto inquietante, se guardato per bene.

Mi avvicinai, tenendo a braccetto la Uno.

<< Hey. . Non so se Al- >>

Mi smontò immediatamente, sfoggiando un vocione che somigliava a quello del tizio di Lucignolo. Io e la mia persona lo odiavamo, Lucignolo.

<< Pass? >>

<< Ridi che ti pass' ? >> , provai a fare la simpatica.

<< No Pass, No Party. >>

Non ero brava, e tantomeno lui.

Sbuffai, mentre qualche passo dietro di noi si fece sentire.

Un ragazzo si schiarì la voce e io e Vale ci girammo, quasi in sincronia.

Erano due ragazzi diversi e uguali. Sì, so che mi contraddico ma è così. Uno aveva i capelli sparati in aria, come se gli si fossero ibernati così , neri pece, con qualche chiazza bionda. Un tipo di capelli che, fossero stati di qualcun altro, avrei ovviamente deriso con un " bleeeh "; ma a questo strano tipetto stavano bene. Eccome.

Lo affiancava un tizio che dai vestiti sembrava meno esile , ma era solo uno stile. Portava abiti larghi, collanina e cappellino. Aveva dei rasta biondi. Il " bleeh " valeva anche per loro , sebbene gli stessero divinamente.

Ci squadrarono e si scambiarono un'occhiata indecifrabile. Noi facemmo lo stesso, e da come ci guardammo capii che in effetti , io e Vale , pensavamo come al solito la stessa cosa.

 

Da dove saltavano fuori questi due ?

 

L'uomo nero - ricordava quello della ninna nanna che avrebbe dovuto tenermi un anno intero , guai se l'avesse fatto - tese la mano decisamente enorme verso i due , che gli consegnarono due foglietti di carta dai colori vivaci e sgargianti.

<< Bene, Voi ,a differenza di Loro, potete entrare. Buona Serata.>>

<< Uh ? Lei sta con me. >>, disse il moretto indicando Vale , che fu spinta dal colosso verso i ragazzi. Mi guardò spaesata , poi il moro la prese a braccetto e parlarono , mentre lei tendeva all'indietro una mano , come a volermi aiutare. O forse mi stava chiedendo aiuto ? Imitò una cornetta. Poi fu troppo distante.

Il biondino intanto era rimasto a parlare con il " buttafuori ".

<< Lei sta con Voi ? >>

<< No, Lei no. >>, disse il rasta prontamente, sfoggiando un sorriso beffardo.

Poi si allontanò un pò, io sbuffai e lui mi guardò, passò la lingua sul contorno del labbro superiore e io disegnai dei no nell'aria , con la testa.

Alzò un sopracciglio , come se si aspettasse un'altra reazione , corse verso Vale e l'altro ragazzo , e scomparvero nel buio.

Il mio Rolex segnava le dieci e dieci. Ripensai a Vale e alla sua cornetta. L'avrei strozzata , di sicuro , ma . .

Bingo.

La cornetta.

Dovevo chiamare Alex , giusto.

Cercai nella rubrica tra tutte le A.

Nulla.

Cercai tra le I di idiota.

Assolutamente Nulla.

Schiacciai il tasto 1 , ma era irragiungibile.

Dio, che serata del cazzo.

 

 

**********************************

 

<< Io sono Bill , tu sei ? >>

<< Eh? Sìsì, Vale. . >> , dissi io guardando all'indietro. Cam non la riuscivo a vedere più , ed ero visibilmente preoccupata. Non tanto perchè ero con due sconosciuti alla festa di una scimmia , ma perchè lei era da sola , con quell'energumeno. Mi venivano i brividi.

<< Vale, non potevamo prendere entrambe. . sei stata fortunata , vedila così. >> , continuò lui.

<< Tu con capisci , lei è la mia persona. >>

Mi squadrò , pensieroso.

<< Ti capisco , ma non mi sembravate gemelle. Non come noi. >>

Li fissai. Era vero. Il viso era identico , se non fosse per il trucco di Bill e lo stile un pò largo di . .

<< Io sono Tom. >>

<< E quella laggiù è la mia persona! Devo fare qualcosa. Non può stare lì da sola. >>

Bill e Tom mi sorrisero.

<< Dai , chiediamo ad Alex appena lo incontriamo alla festa. >>

Proseguimmo e arrivammo ad una villa enorme , con piscina.

Anche a pochi metri dal cancello , a molti di più dall'entrata della casa dato l'enorme giardino , si potevano distinguere due cose:

alcool e urla. Quale dei due fosse più evidente , non chiedetelo a me. Io sono solo una specie di imbucata ad una festa di una scimmia senza la mia persona e con due gemelli pieni di piercing.

Woah. Sarei dovuta saltellare dalla gioia. No, quella che saltellava sempre era la mia persona.

Controllai il cellulare.

<< Cazzo. Non c'è campo. >>

Bill si avvicinò , mi porse il braccetto e disse , sorridendo affabile: << Vieni con me , chiediamo ad Alex.>>

In poco tempo entrammo in casa. Musica house rimbombava sin da fuori , e io , come anche la mia persona , la odiavamo quella musica , se si può chiamare così.

O semplicemente un ammasso di suoni truzzi. Così ci piaceva chiamarla.

Dovevo vedere se c'era campo da qualche parte.

<< Bill , vado in . . a . . vado a rifarmi il trucco. >>

Mi squadrò , poi annuì indicandomi il bagno.

<< Vai pure lì , io intanto cerco Alex. Vieni in giardino dopo , sennò ti perdi in mezzo a tutta 'sta gente. >>

Seguii la direzione del dito del moro che assieme al biondo usciva dalla villa , coprendosi le orecchie. Neanche a Lui piaceva quella musica.

Entrai , abbassando una maniglia d'ottone. Il bagno era veramente raffinato. La madre di Alex doveva avere buon gusto.

Era tutto azzurrino. Le mattonelle , gli asciugamani , le rifiniture , i fiori. Era perfetto.

C'era una biondina che mi squadrava , vestita con una gonna cortissima e un top altrettanto corto. Cercai di non far trasparire l'unica parola che stavo pensando in quel momento: iniziava per tro e finisce per ia.

Sì , la ragazza doveva appartenere alla categoria. Scelsi un'angolino e mi ci fiondai , guardando le tacchettine del mio Nokia.

Niente , non prendeva. Però io , la mia cam , dovevo riprendermela. La biondina uscì, io chiusi la porta , aprii la finestra e scavalcai, saltando verso il basso. Spuntai in giardino , atterrando perfettamente sull'erba.

Otto anni di ginnastica artistica dovevano pur servire a qualcosa.

<< Mmm . . non ti piace la mia festa. >> , disse un ragazzo moro , capelli corti , occhi verdi.

Doveva essere Alex. Bhè , che dire. . per essere una scimmia era proprio una bella scimmia. O magari era una bertuccia.

<< Vale! >> , esclamò Bill guardandomi stranamente. << Io faccio meno fatica a rifarmi il trucco. Ma saltare dalle finestre è un nuovo metodo ? Devo provarci assolutamente. >>

Risi , mentre mi avvicinavo strusciando le manine contro la maglia , che s'era stropicciata.

<< No , è che Cam è fuori. Non l'hanno lasciata entrare. >>

A quella parola , a quel nome di tre semplici lettere , a quel nomignolo che avevo inventato io e con cui tutti ora chiamavano la mia persona , i tre ragazzi si guardarono improvvisamente , per poi fissarmi.

Alex aveva gli occhi fuori dalle orbite. Evidentemente i suoi non erano gli unici che la adoravano.

Bill mi guardava ridendo , portando una mano al collo e sfregandoselo.

Tom non mi stava più guardando , fissava un punto indefinito verso il cancello , mordendosi le labbra.

<< Quella era Cam ? >> , chiese Bill. Annuii lentamente.

La cosa non mi piaceva. 

<< Dio , le avevo detto di chiamarmi! >>, disse Alex cominciando a camminare velocemente verso il cancello. Bill si avvicinò a me , ma quando Tom affiancò Alex , a passo svelto , sistemandosi il cappello , Bill prese fiato , rimanendo a bocca aperta , con gli occhi spalancati.

<< Oh Merda. >>

Aveva colto qualcosa nell'atteggiamento , nel fare del gemello , che doveva significare una determinata cosa. Quel gesto , quel sistemarsi il cappello - evidentemente - lui lo conosceva bene. E , se non fosse stato per la posizione perfetta della visierina rossa , non avrei notato nulla neanch'io. Ma lui l'aveva sistemata e prima si stava mordendo le labbra verso la mia persona.

Verso la mia persona.

La cosa non mi piaceva.

Affatto.

 

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Capitolo 2
*** E' diretto ***


Sono immensamente contenta che sia piaciuta *ç*
Posto subito il secondo , grazie delle recensioni *___*
Se piacerà , via col terzo *__*
Un bacio enorme , grazie ancora
Uh , Vale u_u la parte delle rose la scoprirai alla fine u_u
devi essere in attesa almeno di qualcosa u_u
gne gne gne
adieu
* running *

 

 

Remember
To me you'll be forever sacred

Forever you
Forever sacred
Forever you
You'll be sacred

In your eyes

 

 

 

 

 

 

 

 

Me ne stavo lì , semplicemente , a fissare le stelle. Quell'omone non smetteva di tenermi d'occhio , come se fossi una criminale.

Ad un certo punto vidi due persone avvicinarsi , il tipo girarsi un pò , facendomi cenno con la mano di restare ferma.

<< Maaaaanfred! >> , gridò un ragazzo un ragazzo moro, dai capelli corti , visibilmente pieni di gel.

Era Alex.

<< Qualche problema ? >>

<< Sì, sei un fottuto idiota. >> , dise l'altro ragazzo , con i rasta , guardandolo con aria di superiorità. L'uomo strinse i pugni. Gli avrebbe fatto qualcosa , se non avesse avuto un tantino d'autocontrollo.

<< Hey , Tom. . calma. Manfred , c'è una ragazza qui fuori. >>

Io stavo lì a guardare , in penombra , appoggiata al muro del lato sinistro del vicolo.

<< Sì , è qui da mezzora. Non la faccio entrare , tranquillo. Una ex ? >>

Il biondo , che Alex aveva chiamato Tom , rise. Alex lo fulminò con lo sguardo , per poi dire: << No , una cara amica. >>

<< Ecco a voi la carissima amica. >> , feci io , facendo un passo avanti e sfoggiando un sorrisetto verso i tre. Tom inumidì le labbra , guardandomi. Distolsi lo sguardo.

<< Hey , Cam. >> , disse Alex sorridendo verso di me , e avvicinandosi. Due baci sulle guance , niente di più.

Tom porse la mano , feci lo stesso. Stavo per dire qualcosa , stavo per presentarmi quando mi tirò a sè , grazie a quel contatto , e mi sussurrò qualcosa all'orecchio:

<< So chi sei. >> , sollevai un sopracciglio , lui schioccò la lingua al palato.

<< Ma tu non sai chi sono io. >> Concluse, mentre cercavo di divincolarmi dalla sua presa. Lui la strinse. Ora aveva la mano attorno al mio polso.

<< Vuoi scoprirlo ? >> , disse guardandomi malizioso. Un attimo dopo ero libera , lui era lontano due passi da me.

Quell'attimo coincideva con quello in cui Alex si era girato verso di noi.

<< Andiamo! >> , aveva detto poi , e avevamo continuato a camminare.

Alex ci precedeva , così il biondo aveva avuto modo di avvicinarsi di nuovo. Ma lo avevo zittito , portando un dito alle labbra. Quindi avevo avvicinato le mie al suo orecchio , sussurrandogli una risposta: << No , non ci tengo tesoro. >>

Il mio tono era visibilmente irisorio , mi allontanai un pò , affiancando Alex e lanciandogli un'occhiatina. Lui stava facendo lo stesso.

<< Allora Cam!>> , disse il festeggiato.

<< Ah, Auguri. >> , risposi io , col tono più entusiasta possibile. Tom e Alex si erano girati verso di me. Uno sorrise , l'altro mi fece l'occhiolino. A voi indovinare chi strizzò l'occhio.

<< Bhè , grazie. >>

Era imbarazzato , e si vedeva. Non tanto per aver ricevuto gli auguri , credo , ma per me. Mi guardava in maniera strana. Era terribile.

Arrivammo e Vale mi corse incontro , rubandomi dai due e sfrecciando un pò più lontano , prendendomi per mano e trascinandomi via.

<< Paperone! >>

<< Uno! >>

<< Ho tre notizie: Bill è . . >>, imitò la nostra faccina preferita: *ç*. Ridacchiai; la sapeva fare fin troppo bene.

<< E invece Alex è . . >> , disegnò un cuore con le mani , congiungendole.

<< E Tom. . >> , fece andare su e giù le sopracciglia. Roba da schianto , quel dialogo.

<< Ottimo. Ne manca una però. >>, dissi io, mentre lei mi guardava interrogativa.

<< Hey TU! >>, feci , prendendola per mano e trascinandola verso quello che doveva essere Bill.

<< Sì ? >> , rispose lui , con il tono più calmo che avessi mai sentito.

<< L'hai fatta bere vero ? >>

Scosse il capo , ridacchiando. << No , giuro! Non è opera mia. . dev'essere quel nuovo metodo , lo shake and jump. >>

Spalancai gli occhi.

<< Sìì , quello per il trucco! Dai , non potete nasconderlo a vita. Se funziona lo voglio imparare. Ne ho bisogno. Questa cazzo di matita cola sempre. >>

Spalancai gli occhi ancora di più.
<< Alex , ma gira la magica polvere di Pollon , che sembra talco e che serve a dare l'allegria ? >> , dissi io ridendo.

Alex scosse il capo. << No no , siamo sani noi. Solo birra e alcool a volontà. Ti porto qualcosa ? >>

<< Sì , dai. Del Bayles. >>

Alex si avviò. Eravamo rimasti io, Vale e Bill in giardino. Ci sedemmo sull'altalena. Vale in mezzo.

<< Sai Cam che Tom è il fratello di Bill ? >>, disse la mia persona guardandomi.

<< Non vi assomigliate. >> , risposi io.

Bill mi sorrise: << Siamo gemelli , però. >>

<< Intendevo caratterialmente. >>

<< Ah, è bellissimo sentirselo dire. - ridacchiò , poi continuò - Com'è lui ? >>

<< Diretto. >>

Vale rise , mentre Tom si avvicinava con due bicchieri tra le mani.

<< Mr. Diretto è qui, e le ha portato ciò che desidera. >>

<< Graaazie. >>, feci io al ragazzo.

<< Mr. Diretto potrebbe anche sparire. >> , disse quindi suo fratello.

<< Mr. Diretto è bellissimo e dotato , molto dotato. >>

<< Ma smettila di autoconvincerti , Tom! >>, disse Bill ridendo.

Io scoppiai a ridere. Tom mi fissò , seppur stesse parlando con il gemello: << Se vuoi controlliamo. >>

Dondolammo un pò , poi Tom cercò di sedersi accanto a me. Bill e Vale gli fecero spazio. Io ero piuttosto immobile ed impassibile.

Restammo lì a parlare per un pò , poi Alex ci chiamò dentro , a ballare.

Feci una smorfia: << Questa musica fa schifo. >>

<< Già. >> , disse Bill.

<< Io suono , sai Cam ? >>

<< Davvero ? >>

<< Sì , la chitarra. Mio fratello canta. >> Alla fine sibilò un " male " , ma solo io riuscii a sentirlo,

Fissai Tom , sorridendo , poi risposi: << Io suonavo il piano , ora suono la batteria. >>

Tom mi guardò , evidentemente stupito. Lo stesso faceva Bill. Vale crucciò le labbra , osservando verso l'alto: << Bla bla bla , io suono mio fratello. >>

Scoppiò la risata generale.

<< Persona , sei un genio. >>

<< Grazie grazie , sono nata così. >>

Altra risata.

Poi mi alzai , guardando avanti e porgendo una mano all'indietro. Era per Vale , ma la presa fu più forte del solito. E poco prima qualcuno mi aveva preso in quel modo.

<< Mmm >>

Tom emise un mugolio , poi entrammo in casa a ballare. Tanto non si poteva fare altro.

Bill e Vale ballavano insieme , ed erano piuttosto impediti entrambi. Tom se la cavava piuttosto bene. Io seguivo lui , ma sapevo farlo.

Ad un certo punto il dj cambiò e mise una canzone più lenta. Tutti i ragazzi si avvicinarono. Tom fece lo stesso , prendendomi le mani e mettendosele attorno al collo. Queste reagivano come se fossi svenuta , cadendo a peso morto sulle sue spalle. Le sue invece erano vivissime. Scesero sui fianchi , direttamente.

<< Diretto. >>

<< Non mi resisti più. >>

<< Sempre diretto. >>

Continuammo a ballare per un pò , finchè Alex arrivò accanto a me. La musica era dinuovo lenta. Bleeeh.

<< Tom , concedi questo ballo ? >>

<< Sinceramente ? No. >>

<< E' diretto. >> , dissi indicandolo con un sorriso.

<< Dai Tom , ti aspetta Jessica. >> , Alex indicò la biondina lì di fianco. Tom aprì la bocca , Alex gliela richiuse con la mano. Mi voltai a guardare: era una ragazzina bionda , con minigonna , top e stivali.

<< Mmm. Ok ok. >>

Alex doveva conoscere Tom da un bel pò. Neanche si avvicinò a me Alex , che già la biondina mi rovesciò un'alcolico addosso. Era terribilmente ghiacciato.

<< Ooops. Scusa. Alex , balli con me mentre si pulisce ? >>

Alex la stava guardando , e non molto bene.

<< Cazzo. Ora come faccio.>> , dissi io.

Tom si avvicinò. << Io ho la maglia sotto , la mia felpa ti sta. >>

Sorrisi. << Diretto ma gentile. >>

<< Gentiluomo , direi. Vieni. >> Mi prese per mano , trascinandomi in bagno.

Alex lo stava squartando con lo sguardo. Sembrava lo sguardo di un gorilla infuriato ( ricordate che non l'ho ancora classificato , tra le scimmie , intendo ).

Arrivammo lì , mi porse il cappello e si sfilò la felpa , mostrando un fisico molto asciutto e ben formato. I rasta penzolavano giù, verso la maglietta nera. Complimenti alla mamma.

Rimasi a bocca aperta. Solo ora mi rendevo conto che era davvero stupendo. Lui mi fissò.

<< Tocca a te. Mi giro se vuoi. >>

<< Tanto guarderesti ugualmente. >> , dissi io sfilando la maglietta. Avevo il reggiseno sotto. Semplice e nero , come un costume. Per questo non mi vergognavo. Mentre avevo la maglia davanti agli occhi e tantavo di sfilarla sentii il suo respiro vicino al collo. Le mani sfilarono la maglia più lentamente. Fu un riflesso incondizionato. Poi sentii una leggera pressione delle sue labbra sull'incavo. Pochi secondi e sfuggirono , mentre sfilai la maglia del tutto. Lo fissai per un minuto. Lui faceva lo stesso.

Aveva degli occhi stupendi. Di quelli che fisseresti per un periodo di tempo illimitato. Di quelli belli , belli da morire. Di quelli che tutto il resto perde senso. Di quelli che fanno sembrare il cielo più blu. Di quelli che fanno sembrare le stelle più luminose. Di quelli che provi a dimenticare. Di quelli che ti si tatuano nel cuore. Di quelli che sogni. Di quelli che , solo una persona , può avere.
Che mi stai facendo , Tom ?

Mi porse la felpa , la infilai in fretta. Era ancora calda.

<< Ti sta bene. >> , disse lui, sorridendo sghembo.

<< Grazie. >>

Si avvicinò un pò.

<< Tom , Bill e Vale ci staranno cercando . . >>

<< Penso che possano aspettare , tu non credi ? >> , disse lui , spostando una mia ciocca dietro l'orecchio.

<< Sai che potrei avere altre dieci ragazze molto più facili di te ? >>

<< Sì, è pieno qui fuori. Ma , allora , perchè continui ? >>

<< Sono nato stronzo e rompicoglioni , è inevitabile. Se voglio qualcosa la devo ottenere. >>

<< Ostinato, diretto e gentile. >>

<< Sono anche bello, sexy e dotato. Aggiungi, aggiungi. >>

<< Perfetto. Prendo appunti , aspetta. >>

<< Noo. Non serve. Te lo faccio ricordare io. >>

Quindi mi prese e lentamente mi fece avvicinare al muro. Avevo le spalle contro anche se sapevo che non avrei opposto più resistenza. Mise le mani sul muro , una a sinistra della mia testa , l'altra a destra. Quindi avvicinò le labbra alle mie , sfiorandole prima dolcemente , poi subito dopo con violenza. Le mie erano serrate e gelide. Le sue erano calde e si muovevano sulle mie , insistendo. Si staccò improvvisamente.

<< Sei la prima persona che mi resiste così tanto , sai ? >> , fece lui ridendo.

<< Mmm. Allora perchè continui ? >>

<< Perchè ti voglio. Qui e Ora. >>

Fui io poi , a avvicinare le labbra alle sue. Si sovrapponevano , si toccavano appena. Le lingue giocavano tra loro , fuggenti. Toccata e fuga in re minore. Suonavamo entrambi , lui era dannatamente bello. Posai le mani sul suo petto , baciandolo ancora.

Gneek.

La porta cigolò , aprendosi piano. Da questa fece capolino un Alex un pò trasandato che , barcollando , si avvicinò e aprì la bocca , serrando i pugni.

<< Che cazzo fai idiota! Levati di torno! Ora! >>

Era ubriaco.

Tom si staccò , lentamente , guardandomi e sorridendo. Quel sorriso e quello sguardo significavano uno " stai tranquilla , torno subito " .

Si voltò , poi , mentre una miriade di occhi cominciavano a pregustare la scena. Mancavano solo i pop-corn.

<< Io faccio quello che cazzo mi pare , Alex. Anzi , io ottengo ciò che voglio. Sì , suona decisamente meglio. >>

<< Che stronzo. >>

<< Figlio di puttana , esattamente. >> , rispose lui. Non lo vedevo in faccia , ma potevo immaginare il sorriso stupendo e derisorio , che piegava leggermente gli angoli della bocca , mostrando quella dentatura perfetta che poco prima avevo appena sfiorato , per sbaglio , con la lingua.

Si voltò verso di me , inumidendosi di nuovo le labbra. Voleva farmi impazzire , forse ?

<< Il cappello , Cam. >>

<< Uh ? Ah, sì. >>

Glielo passai , tremolante. Se ne accorse e sorrise sghembamente.

Poi mimò con le labbra qualcosa. Riuscii a decifrare un " continuiamo dopo " ,si sistemò il cappello in testa e disse: << Tutto tuo , Alex. >>

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Capitolo 3
*** Interessante. ***


*ç* bhe bhe bhe , che dire . .

*________________*

grazie dei commenti !

questo capitolo è mooolto moooolto frutto di un'immaginazione idiota come

la mia e quella di vale e ary xD

hope u like it *ç*

un bacettino

u_u e grazie a Ross , che già la adoro  (ma non troppo ndVale che sta facendo l’html del capitolo XD).

smack smack

aaaah , vorrei precisare che se non capite gli sbalzi e i cambiamenti ,

sono io che cambio punto di vista di narrazione , e non siete strabici. .

o almeno , non per causa mia XD

 

 

 

I don't want to cause you trouble
Don't wanna stay too long
I just came here to say to you

Turn around, I am here
If you want it's me you'll see
Doesn't count, far or near
I can hold you when you reach for me

 

 

 

 

 

Si scambiarono uno sguardo in cagnesco , poi uscirono fuori. Io rimasi in bagno , poggiata al muro dove poco prima il ragazzo più stronzo e strafottente che mai avessi conosciuto mi aveva baciato.

Era incredibile quanto poco tempo ci avesse messo. Erano passate quattro ore , sì. Era una festa , d'accordo. Ma solitamente ero più difficile. Molto di più.

Stavolta però lui, lui era nettamente diverso. Lui era completamente irresistibile. E non come una droga.

Troppo banale.

Lui era come l'ossigeno. E Dio , quanto avrei voluto respirare in quel momento.

Sapevo che là fuori stava succedendo qualcosa. E non volevo fosse per causa mia.

Lentamente , stavo scivolando verso il pavimento. La testa poggiata alle ginocchia , ritratte verso di me.

Sbuffai , schiarendo la voce e poggiando le mani sulle mattonelle. Una spinta e , ora , ero in piedi. Mi guardai allo specchio , sistemando i capelli alla bell'è meglio con la mano destra.

Poi rimasi lì , a fissare il mio riflesso , per un pò. Cercando di sentire che succedeva fuori. Tom stava urlando , e anche Alex. Non riuscivo a capire che dicevano , di preciso. Così uscii fuori dal bagno. La casa era vuota. Sbattei più volte le palpebre. Uscii dal portone e notai una calca. Mi avvicinai.

<< Che succede ? >>

Si voltarono tutti verso di me , creando quasi un varco per farmi passare. Odiavo essere al centro dell'attenzione ma , evidentemente , quella sera dovevo abituarmici. Arrivai nel mezzo. E lì c'erano Tom e Alex , a lato Vale , in mezzo Bill che teneva la mano sul petto di entrambi , per farli calmare. Alex perdeva sangue dal naso , e non poco. Si era sporcata tutta la camicia di un rosso scarlatto.

Tom , invece , aveva solo il labbro superiore , leggermente sporco di sangue. Appena Bill mi vide l'espressione cambiò: << Cam , tornatene dentro. Non vorrei che coinvolgessero anche te. >>

<< No Bill , non ti preoccupare. >>

<< Cam , entra. >> , disse Alex con tono sprezzante. Nonostante fosse brillo ricordava la scena in bagno di poco prima.

L'attenzione si spostò su Tom , toccava a lui parlare. Sollevò un sopracciglio , facendo spallucce : << Per me puoi anche restare. >>

Mi voltai , scotendo il capo. Camminai verso la villa , cercando il guardaroba. Presi la giacca, la mia maglia sporca e sfilai la felpa extralarge di Tom. Sentii il suo odore. Misi la giacchetta di pelle nera che avevo , presi le chiavi del motorino nella mano destra. L'altra era occupata dalla mia maglia e da quella di Tom. Feci retrofront , riuscendo in giardino. S'era un pò sfollato quell'ammasso di gente , spintonai , sgomitando , per arrivare in mezzo.

Bill stava ancora cercando di farli ragionare. Si fermarono a guardarmi.

<< Buonanotte. Ah , Tom , la tua felpa. Grazie tante. >>, gliela lanciai. La prese al volo. Mi guardava piuttosto stranamente.

<< Vale , se vuoi rimanere ti fai riaccompagnare da Bill ok ? >> , dissi io.

<< Abbiamo portato due motorini , ricordi ? >>

<< Ah, giusto. Ci sentiamo domani. Le tue chiavi. >>

Lanciai le chiavi anche a lei.

Bill mi guardò: << Lanci qualcosa anche a me ? Dai dai , che mi sento escluso sennò. >>

Sorrise , agitando la mano in aria.

<< Notte. >>

<< Buonanotte. >>

Feci due passi. Mi voltai , giusto per curiosità , e la folla già era tornata a ballare. Bill sembrava aver convinto i due. La mia persona mi guardava , sconcertata.

Girai la testa , continuando a camminare. Non avevo nessuna maglietta sotto e faceva un freddo cane. Era mezzanotte e mezza. Era fin troppo presto.

Sorpassai il cancello , svoltando e camminando nel vicolo. Era buio. Troppo.

Una mano mi afferrò da dietro , il braccio , facendomi voltare.

<< Dove credi di andare ? >>

Quel sussurro gridato mi fece sussultare. Deglutii , era Alex , e il suo umore non era dei migliori.

<< Che cazzo ci facevi con quello prima eh ? >>

Mi girai , continuando a camminare. Velocizzò il passo , riprendendomi e scaraventandomi contro il muro.

<< Dai , vieni qui. >>

<< Che cazzo fai idiota. Lasciami! >>

Mi aveva bloccato le mani e cominciava ad affondare le labbra sul mio collo. Era troppo forte per me.

<< Smettila! Smettila o mi metto a urlare! >>

Ora aveva quasi sfiorato le mie labbra. Provai a tirargli un calcio , che andò a buon fine. Si staccò leggermente.

Cominciai a correre verso la stradina dove avevo parcheggiato il motorino.

Lui si rialzò ed evidentemente cominciò a seguirmi , perchè sentivo dei passi dietro di me , avvicinarsi , sempre di più.

<< DOVE VAI ? >> , gridò.

Tirai un urlo , più forte possibile. Il vento mi sferzava il viso ed era terribilmente gelido.

Non potevo continuare a correre. Non avrei retto. In resistenza lo diceva anche il mio prof che facevo schifo. E solitamente aggiungeva anche che avevo " l'equilibrio di una rana morta ".

Mi fermai , voltandomi.

<< CHE CAZZO VUOI ? Sarò libera di fare quello che cazzo voglio? E per la cronaca la festa fa schifo! >> , gli sferrai un pugno , con tutta la forza che avevo in corpo.

Se non fosse stato ubriaco non sarebbe caduto a terra. Fortuna vuole che , invece , aveva alzato parecchio il gomito quella sera. Agitai la mano in aria , faceva un male assurdo.

Scoppiò una risata , non troppo lontana.

<< Dio , ricordami di non farti mai incazzare. Mi terrorizzi. >> , Tom si avvicinò con la felpa in mano.

<< Questa rimettila che fa freddo. Io ci sono abituato. >>

Me la porse , io la presi e risposi. << Si , e magari mi spoglio anche per strada. >>

Tom strabuzzò gli occhi: << Mi piace l'idea. >>

Gli abbassai il cappello sugli occhi: << Porco! >>

Lui si sistemò il capello , guardandomi , e posando le mani sui fianchi.

<< Noi siamo in macchina. Ti riaccompagno io , dai. >>

<< Si ma ho il motorino e . . >>

<< Shh. Spetta , chiamo Bill. >>

Tirò fuori un Nokia ( o almeno sembrava ) , digitò qualcosa e portò il cellulare all'orecchio.

<< Pronto Bill ? Senti , che ne dici se portiamo Cam e Vale a casa ? Mmm ? Ah-ah , sì certo. Ah ecco. Le chiavi le ho io. Eh? Si bhò , vieni che andiamo a casa , così ti diamo le chiavi e voi venite in motorino. Ok , siamo più o meno qui fuori. Ah, se vedi Alex a terra non è stata colpa mia. No , sul serio. L'ha steso Cam. - scoppiò a ridere - Sempre detto io che è una checca come te. Sì sì sì. Ah-ah , sì sì è uno stile sì. Vi aspettiamo. >>

Schiacciò la cornetta rossa e attaccò , rificcandoselo nella tasca sinistra. Quindi si avvicinò a me, stringendomi.

<< Hai freddo ? >>

Annuii , << Abbastanza. >>

Mi strinse ancora un pò , baciandomi la fronte e poggiando la guancia sulla mia testa. Poco tempo e Vale e Bill furono lì: << Oh mio dio! Tom? TOOOOM. >> , fece il ragazzo dai capelli sparati.

Tom strabuzzò gli occhi: << Eh ? >>

<< S-se-sei sentimentale ? >> , continuò lui.

<< No , la tengo calda per dopo.>>, disse ridendo , mentre gli tiravo uno schiaffo sulla spalla. Lui sorrise e dalla fronte , con le labbra , scese fino al profilo delle mie , disegnando il contorno con la lingua.

Bill intanto aveva detto: << Ok , ci vediamo a casa. Noi andiamo a prendere le vespe. >>

E si erano avviati verso dove avevamo i motorini.

<< Bill! >> , gridai io , staccandomi da Tom , che non gradì.

Il moro si voltò , io gli lanciai le chiavi.

<< Evvai! Mi hai lanciato qualcosa! Comunque , dicevi ? Sul serio non c'è nessun shake and jump ? Dai , a me puoi dirlo , ora. >>

Si stavano tenendo la mano.

Sorrisi , Tom se ne accorse.

<< Cosa c'è ? >>

<< Sono bellissimi insieme. >>

<< Già , ma mio fratello è . . romantico. >> , disse sprezzante. Lo guardai sollevando le sopracciglia. Lui sorrise , sghembamente.

<< Allora si troverà bene con Vale. >>

Poi tornò a cercare le mie labbra. No , lui non era decisamente romantico.

Se non vogliamo chiamarlo porco , troviamo un sinonimo.

<< E tu non sei romantico. >>

<< No. >>

<< Già. >>

<< Esatto. >>

<< Diciamo . . P - >

<< Puttaniere , sì lo so. >>

<< Stavo per dire passionale , ma più o meno il significato è quello. >>

Ci incamminammo verso la macchina. Lui teneva il braccio attorno alle mie spalle. Io lo guardavo , quando non stava attento. La mascella illuminata dai raggi lunari.

L'ultima volta se ne accorse. Mi guardò , aggrottando le sopracciglia.

<< Qualcosa non va ? >>

<< Eh ?No no , niente. . è che. . >>

<< Sì ? >>

<< Sei stupendo. >>

<< Aggiungilo alla lista , honey. >>

Arrivammo davanti ad una Z4 Coupé modificata.

<< Oddio! Ma è stupenda! Guarda le minigonne e . . il colore! Dio , è stupenda. >>

Tom spalancò gli occhi: << Ti intendi anche di macchine ? >>

<< Sì , le adoro. >>

<< Mmm , devo fare una lista anch'io. >>

Mi staccai dalla sua presa per aprire la portiera , ma lui mi seguì , precedendomi e aprendola per me. Entrai , sorridendogli stupefatta.

Lui , soddisfatto , aprì la portiera e entrò. Poi infilò le chiavi e partì. Guida sicura , come il suo portamento.

Esagerò di proposito le curve , facendo sgommare la macchina sull'asfalto , io rabbrividivo. Veloce come un pazzo. Avremmo fatto i 120 km/h su una stradina larga si e no due metri.

Schiacciò il pulsante nella chiave e un cancello nero , elettrico , si aprì. Appena possibile lui sfrecciò dentro , parcheggiando con una manovra azzardata la macchina.

<< Wow. >> , dissi io , guardandomi intorno. La loro casa era stupenda. Non con un giardino enorme , anzi , era decisamente piccolo , ma la casa sembrava accogliente.

Scesi , stringendomi nella giacchetta di pelle. Poi mandai un messaggio ai miei , avvisandoli che non sarei tornata. Dissi che stavo a dormire da un'amica di Alex.

Mia madre mi chiamò.

<< Pronto ? Eh ? Sìsì tutto bene. Sì ? Sì mi sono divertita tanto. Uh ? Sì ho incontrato qualche persona interessante. >>

Tom mi guardava leccandosi le labbra.

<< Molto interessante. >>

Ridacchiò.

<< Uh ? No era la Tv , sono in casa di questa ragazza. Sì sì , domani ti faccio sapere. . puoi avvisare la madre di Vale ? Ok , grazie. A domani. >>

Tom scosse il capo.

<< Sexy sarebbe più appropriato di un semplice interessante , ma mi accontento , per ora. >>

Prese le chiavi di casa e aprì , mentre dal cancello due motorini entravano e parcheggiavano.

Entrammo in casa. Era arredata stupendamente. Completamente moderna , pouf e divani super dinamici. Mi prese per un braccio , portandomi in camera sua.

<< Questa è camera mia. >>

Letto matrimoniale. Che strano.

<< Dai , ti do qualcosa per dormire. >>

Io , come avrebbe fatto una bimba piccola , mi gettai sul letto , rimbalzando e affondando tra i cuscini.

Lui si voltò immediatamente.

<< Ok , magari dormi dopo eh. >>

Tolse le scarpe e il cappello , adagiandosi lentamente sul letto. Io ero sdraiata , con la testa su un cuscino. Lui si sedette vicino a me , poi si sdraiò. Si avvicinò , finchè non fummo davvero accanto. I nostri jeans si intrecciarono. Poggiavamo solo un fianco sul letto , l'altro era rivolto verso l'alto. I visi vicini. Il suo respiro , il suo profumo. La sua mano salì fino alla giacca di pelle , le labbra che pian piano si accostavano alle mie. Poi , all'improvviso , un'urlo.

<< TOM! >>

Tom se ne fregò altamente , continuando a baciarmi , la mano alla cerniera della giacca, abbassandola lentamente.

<< TOOOM! >>

<< TI AMMAZZO! >> , gridò lui , allontanandosi da me.

Sentì il rumore di uno schiaffo , o qualcosa del genere. Ridacchiai fra me e me. Poi sentii il loro dialogo.

<< Facciamo vedere alle ragazze la loro stanza. >>

<< Eh ? Ma cosa ti . . ? No , Cam dorme con me. >> Quel dorme , anche da un'altra stanza , potevo sentirlo pronunciato con malizia.

<< Scherzi ? Dormono in camera degli ospiti. Figurati se faccio dormirei lei con te. >>

Mi alzai , andando verso il salotto. La giacca di pelle slacciata fino a metà. E sotto , non lo ricordavo , non avevo maglietta.

<< Dove dormiamo allora ? >> , chiesi io.

<< Già , dove andiamo a dormire ? >> , aggiunse Vale.

Tom si voltò e , vedendomi così , si girò verso Bill: << Dai! Hai visto? Dammi una buona ragione per cui non dovrebbe restare in camera mia ? >>

Bill mi guardò , io mi guardai e tirai subito la zip sopra. Vale intanto aveva pestato un piede a Bill , e non credo accidentalmente.

<< Visto ! Fatti i cazzi tuoi , Bill! >>

<< Dai fratellino , su. Cam prendi la tua roba , la stanza è quella. >> Bill indicò una porta lì vicino.

<< D'accordo. >>, facemmo in coro io e Vale.

Tom mi tirò a se. << Puoi anche dormire con me se vuoi. >>

Più che una proposta sembrò un'ordine , ma lo baciai ugualmente , velocemente , camminando verso l'altra stanza.

Entrammo, quindi Vale si gettò sul letto , sospirando.

Cominciai a ridere , guardandola. << Eeeh si , sei cotta. >>

<< Perchè tu no ? >> , fece lei di rimando , guardandomi come se sapesse ogni singolo particolare.

<< Ok , lo ammetto. Ma con che dormiamo ? >>

<< Bill mi ha detto che c'è qualcosa nel secondo cassetto dell'armadio. >>

<< Guardo. >>

Mi avviai verso questo e lo aprii. C'era qualcosina.

<< Mmm , qui c'è un pigiama da ragazza. >>

<< Mio! >>

Sbuffai , accontendandola e lanciandole un pigiama. Il resto erano tutte magliette di Tom. Evidentemente vecchie. Presi quella che mi ispirava di più. Una sul verde.

Sfilai la giacca e i jeans , infilando la maglia , che mi arrivava un pò sopra le ginocchia. Lo stesso fece la mia persona , con il pigiama.

Appena finii di piegare i jeans , bussarono alla porta. Vale andò ad aprire.

<< Possiamo entrare ? >>

<< Sìsì. >> , disse la Uno tranquilla. Io stavo piegando la maglia.

<< Wow. Il pigiama che dovevo regalare a mia cugina è servito a qualcosa. >> , disse Bill ridacchiando.

Tom entrò , spavaldo , nella stanza , avvicinandosi a me.

<< G i r a t i . >>

Mi voltai , mentre con l'elastico che avevo al polso mi stavo facendo una coda.

<< Sexy. >> , commentò avvicinandosi e cingendomi la vita con le mani. Quindi portò la bocca al mio orecchio: << Hai preso una delle mie preferite. >>

Affondò le dita nella stoffa , sulla schiena , e il viso tra il collo e la spalla , sentendo il mio profumo , evidentemente. Chiuse gli occhi , quindi li riaprii.

<< Molto interessante. >>

Ridacchiai , poi lo spinsi scherzando , verso Bill , sulla soglia. Lui mordicchiò le labbra.

Il moro si avvicinò a Vale , baciandole la fronte e dicendo un dolcissimo << Buonanotte. >>

Tom invece si era avvicinato , mi aveva preso tra le sue braccia , mi aveva baciato violentemente , facendo aderire i nostri corpi. Io avevo riso nel bacio. Quando aveva smesso , mordendomi anche il labbro inferiore , Bill lo aveva guardato spaventato. Ma non aveva smesso , in realtà. Si era solo fermato a guardarmi. Poi aveva fatto combaciare il contorno delle sue alle mie , e aveva continuato.

<< TOM! >>, aveva urlato Bill.

<< CAM! >> , aveva fatto Vale.

Quindi Bill si era fiondato sui polsi di Tom , attorcigliati alla mia maglietta , e lo aveva cominciato a tirare verso l'esterno. Vale faceva lo stesso con me , verso l'interno. Appena il gemello moro lo aveva staccato da me , aveva subito chiuso la porta e gridato un: << Chiudete a chiave ! >> , seguito da un << Notte Cam! >> di Tom.

Sorrisi , lo stesso fece Vale , e ci addormentammo presto , cullate dalle loro voci che , anche se in lontananza , si sentivano confabulare qualcosa.

Vale fu la prima ad addormentarsi. Io poco dopo.

Tom aveva appena smesso di parlare.

 

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Capitolo 4
*** Cogli l'attimo. ***


Raaagazze *ç*
* arrossiscing *
così me diventa tutta rossha *O*
grazie infinite!
intanto sto lavorando ad un'altra fic , questa è già finita. .
che dire , ancora grazie *ç*
spero piaccia anche questo capitolo.
e ricordate che ***** significa che il punto di vista cambia xD
non vorrei che mi prendeste per pazza xD
bacioottolosi
ps. - 2 . dio che emozione.
pps. NON è l'ultimo capitolo.
( vale ti amo tanto u__u scusa se ti ricordo il meno due )

 

Leb' die sekunde
Hier und jetzt - Halt sie fest
Leb' die sekunde
Hier und jetzt - Halt sie fest
Sonst ist sie weg - Sonst ist sie weg


 

 

 

 

 

**************************

 

 

Mi svegliai presto. L'orologio digitale proiettava verso l'alto , con un fascio di luce rossastra , l'ora: le nove e dieci. Sapevo che non avrei ripreso sonno , così lentamente cercai di alzarmi , senza disturbare il sonno di Cam. La magliettona larga di Tom , sebbene avesse qualche anno , era ben conservata , con qualche scritta argentata. Era tutta arrotolata al corpicino della mia persona, con pieghe incalzanti , ed era decisamente lunga per lei , che dormiva tutta rannicchiata , col viso rivolto verso la finestra. Conoscendola doveva aver guardato fuori dalla finestra , prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
Improvvisamente , il letto cigolò.

Non dovevo fare rumore. Assolutamente.

Ero scalza , e per questo la moquette attutiva i miei passi che affondavano , lentamente , prudenti e ben accorti. Le dita sfioravano il pavimento , poi avanzava l'altro piede , e così via , per un'interminabile numero di passi , lenti e attenti.

La camera di Bill era lì , vicina a quella di Tom. La porta del rasta , però , era aperta.

Bill evidentemente dormiva ancora , non c'era nessuna fretta. Io avevo sete , però. Ieri la dolcezza in persona mi aveva avvisato che la cucina era lì , verso destra. La raggiunsi: la luce era accesa , e qualcuno aveva appena aperto il frigo.

<< Mmm ? >> , feci io , entrando e intuendo chi ci fosse. Tom , a torso nudo , in boxer , stava prendendo qualcosa dal frigorifero bianco che padroneggiava , enorme , in quella stanza.

<< Ciao Vale. . come mai così presto ? >>

<< Bhò , sono piuttosto mattiniera. >> , risposi sorridendo , nonostante fossi in lieve imbarazzo , e distogliendo lo sguardo.

<< Io no , per niente. E' solo che sono caduto dal letto e . . >>

<< Ah , ecco cos'era quel tonfo! >>

<< Noo , non mi dire che l'ha sentito anche Cam? >>

<< No no , lei dorme beata nel letto. >>

Sul viso di Tom si dipinse un'espressione furbastra , poi mi sorrise , strizzando l'occhio.

<< Mmm , penso che mangerò qualcosa dopo. . Vado un pò da lei. >>

Si affrettò , avviandosi verso la camera dove avevo dormito. Scomparve di lì a poco. Io aprii il frigo , prendendo una bottiglia d'acqua e versandola in un bicchiere , che presi lì , da una mensola. Non bevvi tanto , quindi riposai l'acqua , il bichiere nel lavandino e mi avviai verso la stanza di Bill.

Era ancora chiusa , così abbassai leggermente la maniglia ed entrai , senza far rumore.

Bill dormiva , a torso nudo e in boxer neri , rannicchiato sull'angolo destro del letto matrimoniale. Io ero solita rannicchiarmi nell'altro angolo , verso sinistra. In effetti però la preferiscono tutti , la destra. La mia professoressa di storia dell'arte l'aveva detto , che l'occhio nudo tende a preferirla. Con Bill lì , però , la destra si faceva nettamente più interessante.

Mi avvicinai , poggiando lentamente le mani , poi le ginocchia sulla soffice superfice del materasso. Bill si mosse leggermente , così mi fermai per un attimo , approfittandone per guardarlo. Dio , quanto era bello. Il solo pensiero di averlo baciato mi dava alla testa. Poi era andato tutto così veloce , e lui mi aveva stretto la mano e mi aveva sussurrato all'orecchio , fino a farmi quasi sciogliere.

Sì , era il mio sole personale.

Lentamente mi coricai vicino a lui , poggiando una manina sul suo petto nudo. Lui aveva arricciato il naso , e si era voltato verso di me , con gli occhi chiusi , cercando il mio viso. Quindi aveva premuto leggermente le labbra sulle mie , per poco tempo , e poi aveva riaperto gli occhi , col più melodioso << Buongiorno. >> che potesse darmi.

Mi accoccolai , lui mi accolse tra le sue esili braccia. Ci ritrovammo uno addosso all'altro , lui sorrise: << Dormito bene ? >>

<< Sì. . Tu ? >>

<< Mmm , sì. Tom deve essersi agitato stanotte. >>

Sollevai un sopracciglio: << E tu come fai a saperlo ?>>

<< Tra gemelli , si sente. >>

<< Wow . . è fantastico. >>

<< Si sente il tonfo , intendo. La sua camera è proprio qua accanto alla mia. >>

Ridacchiò , con quei denti leggermente sporgenti. Tornò a baciarmi , sempre fuggente , poi mi prese per mano: << Colazione? >>

<< Mmm , ok. >>

<< Ehm . . Tom doveva fare la spesa , ergo non ci dovrebbe essere niente. Andiamo a mangiare fuori ? >>

<< Oooh. Ok, per me è perfetto. >>

<< Molto bene. >>

E poi un rumore forte , improvviso e sordo. Nella stanza degli ospiti era caduto qualcosa , o qualcuno. Decisamente la seconda.

Il viso di Bill si illuminò di un sorrisino: << Credo che la tua persona sia appena stata assalita dal mio gemello ninfomane. >>

<< Oh Oh Oh! >>

<< Buon Natale. >> , disse Bill alzandosi improvvisamente. Era davvero magro , e fino a quando si staccò da me non mi resi conto di quanto fosse caldo il suo corpo , a contatto con le mie mani. Si voltò , prendendo una maglia e infilandosela. Il look era più natural , ma stava bene ugualmente.

<< Bene. Io devo prepararmi. Tra un pochino sono pronto. Preparati anche tu , e in caso avvisa anche quei due. . anche se credo che Cam sia definitivamente morta. >>

Ridacchiai , avvicinandomi a lui e poggiando leggermente le labbra sul suo collo , ancora più caldo. Lui poggiò lentamente e lateralmente la testa sulla mia fronte , dicendo , flebile: << Vai su. >>

Mi avviai verso la stanza e , prima di entrare , per evitare di bloccarmi la crescita , nonostante i miei diciassette anni compiuti , bussai.

TOC TOC TOC. Già da fuori si sentiva Cam ridere e Tom , con il suo tono di voce piuttosto basso , dirle qualcosa , piano piano. Non appena bussai , le risate cessarono e si fece avanti un romorio strano e contorto , poi il silenzio totale e un << AVANTI. >> di Tom piuttosto imbronciato: non penso che gradisse la visita , dato quello che stava cercando di fare.

<< Viva la privacy! >> , disse il rasta guardandomi.

<< Sese , vabbè. . volete venire a fare colazione al bar con noi ? >>

<< Mmm , ok. A te va bene ? >>, disse il ragazzo verso la mia persona , che era tutta attorcinata a lui , e poggiava le labbra sulla sua guancia , sorridendo.

<< Ok. >> All'Ok successero una decina di baci , piuttosto rumorosi. Sapevo che già lo adorava. Si vedeva , io la conoscevo bene.

<< Ehm , Vale senti , mio fratello si è già vestito e preparato ? >>

<< No , è andato ora. >>

<< Eeeeh e allora! Abbiamo almeno mezzora per continuare a . . >> , mi lanciò un'occhiataccia.

<< Coccolarci. >> , aggiunse poi Cam sorridendomi e strizzando l'occhietto. Significava che andava tutto ok , tutto meravigliosamente ok.

<< Uff. Ma non mi piacciono i preliminari , io voglio . . >>, balbettò Tom , quando uno schiaffetto sulla fronte gli arrivò da parte di Cam , che cominciò a baciarlo sul collo. Lui chiuse gli occhi.

<< Questo ti piace eh , però! >> , feci io richiudendo la porta.

E le risate rincominciarono , più forti. Uh , m'ero anche scordata di chiedere del tonfo.

Vabè , l'avrei chiesto dopo a Cam.

Ero totalmente sicura che mi avrebbe raccontato ogni particolare , come d'altronde stavo pensando già di fare io.

Noi li adoravamo , i particolari.

Intanto , nella stanza , avevo preso i vestiti e mi ero rintanata nel bagno , per vestirmi e prepararmi. E lì c'era qualsiasi cosa: piastre , spazzole di tutti i tipi , phon sparafleshosi , matite di varie marche eccetera eccetera. Poi lacche , lacche , lacche. E bla bla bla. Quei ragazzi avevano più cosmetici e company di me e Cam messe insieme.

Dopo una mezzoretta uscii , tutta profumata e ben preparata. Profumata perchè come al solito avevo qualche campioncino nella giacca , tanto perchè non portando borse , non sapevo mai dove mettere niente.

Uscii , controllando in camera di Bill.

Niente. Doveva essere ancora in bagno , a prepararsi.

Mi gettai sul soffice divano rosso che padroneggiava nel salone. Pochi minuti dopo uscì Tom dalla sua stanza , ben vestito e sistemato.

<< Hey. >>

<< Cam? >>

<< Si sta vestendo. >>

<< Perchè l'hai svestita ? >>

<< Naa. . Coccole , tzè. >>

Lo guardai stranamente , poi risi.

<< Oddio , anche se devo ammettere che sono piacevoli. >>

<< Visto ? >>

Roteò gli occhi , per poi sedersi su una poltrona , lì vicino. Pochi secondi e uscì anche Cam , tutta saltellosa. Le piaceva da matti. Si era fatta le codine basse , come faceva solitamente quando era allegra.

<< Come sto ? >>, aveva detto verso Tom , con una piroetta.

<< Straordinariamente bene. >>

Lei aveva sorriso e aveva dato prima un bacio sulla fronte a me , poi si era seduta sulle ginocchia di Tom , poggiando la schiena al suo petto , così che lui riuscisse a carezzarle i capelli , tutte le volte che voleva.

Aspettavamo tutti Bill , che si sentiva trafficare dal bagno.

CLAC , la serratura scattò e il mio cioccolatino dai capelli da riccio si fece avanti.

Portava dei semplici jeans , stretti e aderenti , una cintura nera borchiata e una giacca di pelle nera , che faceva intravedere la maglia che portava sotto.

Me lo stavo mangiando con gli occhi. Gnam.

<< Ok , fatto! >> , disse lui con la sua voce allegra.

<< Sì , ma per il pranzo Bill! >> , aggiunse Tom , continuando: << Ci hanno messo loro meno di te! Sei proprio un coglione! >>

<< Parla il furbo! >>

Mi alzai dal divanetto , porgendo la mano al moro , che mi sorrise e si sistemò il piercing al sopracciglio con un dito.

<< Bene così , no ? >> , mi chiese intrecciando le dita alle mie.

<< Devo essere sincera ? >>

<< Sì , ti prego. >>

<< Ho molto autocontrollo. >>

<< Mmm ? >> , disse stranito , non capendo.

<< Ti salterei adosso qui e subito. >>

<< Puoi farlo. >> , fece lui , quindi Tom , che si era alzato insieme a Cam e ora aveva un braccio attorno alle sue spalle , disse: << Bill , non rubarmi le battute. Sono io il dio del sesso , non tu. >>

Bill scosse il capo , continuando ad avanzare verso la porta. La aprì , velocemente , lasciando passare me , quindi la lasciò.

<< Tom chiudi. >>

Il rasta sbuffò , chiudendo la porta e facendo qualcosa che fece ridere Cam. Svoltammo verso il giardino e il garage. Le nostre moto erano lì. Mi voltai , i due non c'erano. Sospirando , quindi , mi rivolsi a Bill: << Tom approfitta di ogni secondo eh ?. >>

<< Carpe diem. >> , sussurrò talmente piano che io non sentii.

<< Eh ? >>

Mi prese le mani , avvicinandosi e inclinando un pò il capo , tanto da baciarmi. Chiusi gli occhi.

<< Cogli l'attimo. >> , sussurrò staccandosi appena.

Tom spuntò , ma non ce ne eravamo ancora accorti quando. .

<< Bill bacia di merda. >>

Cam scoppiò a ridere , mentre io e Lui ci staccavamo un pò , voltandoci verso il ninfomane.

<< Vuoi provare ? >> , disse Bill.

<< Proposta indecente eh ? >> , rispose il biondo.

Ghignarono entrambi , poi Tom si voltò verso Cam.

<< Tu non vuoi provare ? >>

<< Eh ? >>

<< Dai , bacia Bill. . poi dimmi chi è che bacia meglio. >>

<< Sei pazzo ? >>

La fulminai con gli occhi. Sapeva che mi sarei incazzata. Bill si voltò verso di me.

<< Daaai! >> , disse Tom guardandomi.

<< Eh ? >>, feci io.

<< Ma siete sorde o cosa ? >> , disse Tom ridendo e avvicinandosi a me , malizioso.

Bill scosse la testa , allontanando il fratello: << Dai Tom , andiamo . . sai che non mi piacciono 'ste cazzate. >>

Quindi Bill mi aveva preso per mano e mi aveva portato fino al garage , per prendere le vespe.

Poi si era avvicinata Cam: << Bill , io e Vale andiamo in vespa dai . . andate voi due in macchina. >>

<< No , non se ne parla. . così prendete freddo. Assolutamente. >>

<< Dai , per me non è un problema. Vale non soffre per niente il freddo. >>

Bill mi aveva squadrato , poi aveva sorriso e mi aveva guardato alla stai-attenta-ti-prego-e-se-hai-freddo-ti-scaldo-io-poi.

<< D'accordo. Tom , vieni , andiamo in macchina. >>

Quindi sorridendo alla mia persona c'eravamo avvicinate alle vespe. Io avevo le chiavi , quindi lanciai a lei quelle con la ranocchietta.

<< Tutto ok ? >> , chiesi io.

<< Sì , benissimo. Siete stupendi sai ? >>

<< Davvero ? >> , dissi. Sarei arrossita con chiunque altro , ma per lei ero come un libro aperto , ormai.

<< Già. >> , aveva sorriso.

Poi avevamo sentito chiudersi due portiere , quasi contemporaneamente.

Avevo infilato la chiave nella toppa , poi mi ero voltata. E i due non c'erano già più.

I cerchioni della macchina , però , avevano disegnato sull'erba qualcosa.

Sì , sembrava proprio un cuore.

 

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Capitolo 5
*** Sarebbe andata. ***


Ebbene , questo è l'ultimo xD
Ora potete dormire sogni tranquilli xD
Grazie del sostegno e di tutti i Complimenti.
Spero che ( per chi il 30 c'era ) abbia emozionato anche voi
il concerto (L)
(Che culo ç__ç ndVale che fa l’html del capitolo)
Io li avevo davanti , e due sorrisi di Tom li ho ricevuti davvero.
I sogni son deeeesideeeri xD
Ok , ora la ary mi ha anche messo in testa le canzoncine della Disney xD
Do mi sol do do sol mi do bla bla bla bla bla blaaaa xD
Basta , mi rendo conto che sto sclerando.
Alla prossima!
P.s. Ary, Mogghia e Vale vi amooh!
(Ah, certo, io per ultima sto <_< ndVale che fa l’html del capitolo) [gneeek è.é t'ho beccato bastarda XD ti amooh xD ( sono io ) ] XD

 

 

We die when love is dead
It's killing me
 We lost a dream we never had
The world in silence should forever feel alone
Cause we are gone and we will never overcome

 

 

 

 

 

Mi voltai , procedendo col motorino e superando il cancello che si richiuse alle nostre spalle , elettricamente. Ci stavano aspettando , perchè li avremmo dovuti seguire. Potevo vedere Bill alla guida che , rispetto a Tom , guidava molto più prudentemente.

Arrivammo ad un bar piuttosto isolato , una ventina di minuti dopo. Parcheggiai la mia vespa azzurra , sistemando il casco , mentre Vale faceva lo stesso con la sua. Si poteva dire che ormai le nostre vespe vivessero in simbiosi , in un certo senso.

Entrammo , seguiti dai due gemelli che indicarono un tavolino riservato. Evidentemente avevano prenotato , oppure no.

<< TOM! BILL! >>

Una signora bionda si fece avanti , da dietro al bancone.

<< Da quant'è che non venivate! >> , disse ancora , guardandoli affettuosa. Io , intanto , stavo per sedermi al tavolo da loro indicatoci.

<< EHI TU! Quello non è il posto tuo , trovati un altro tavolo , signorina ! >> , disse acidamente la stessa signora che , poco prima , sembrava una pecorella tenera.
Strabuzzai gli occhi , Tom la fulminò: << Veramente Signora Wanda , la ragazza è con me. >>

Cambiò colore. Prima divenne bianca , quasi come il grembiule che portava addosso , poi rossa , come la tovaglia dei tavoli. Mi sorrise , avvicinandosi e tornando gentile: << Scusami Cara , desideri qualcosa ? Caffè , thè . . ? >>

<< Cappuccino per lei! >> , rispose Vale , conoscendo i miei gusti alla perfezione.

<< E chi ti ha interpellato , ragazzina eh ? >> , fece la signora , aspra come un limone.

<< Lei sta con me , invece. >> , disse Bill.

Sorrise dinuovo: << Accomodatevi , vi prego. >>

Bill e Tom sedettero accanto a noi. Da una parte io e Tom , dall'altra Vale e Bill.

<< Perfetto allora , un Cappuccino e poi ? >>

<< Mmm , per me cioccolata calda. >> , disse la mia persona.

I due scossero la testa , poi Tom aggiunse: << Niente da bere , come sempre. Però i soliti due cornetti. >>

La signora annuì e scomparve dietro una tendina.

<< Cos'era quel tonfo stamattina ? >> , chiese Bill , interrompendo il silenzio.

Io e Tom scoppiammo a ridere , lui diede semplicemente un'occhiata al fratello e lui intese , ridendo. Erano quasi telepatici , quei due.

La signora riapparve con le cose che avevamo ordinato. Prima mise davanti a me il cappuccino , poi la cioccolata , e infine in mezzo le due brioche.

<< Crema e semplice , come piacciono a Voi! E oggi visto che siete in compagnia offre la casa , d'accordo bambini ? >>

<< Sì signora Wanda , grazie.>> , rispose Bill sorridendole , poi appena fu a debita distanza dal nostro tavolo aggiunse << E' un'amica di famiglia , per questo ci tratta così. >> , fece spallucce , poi agguantò il cornetto semplice.

Io cominciai a fissare la schiuma della mia tazzina.

<< Non ci fate caso , resta sempre a fissare la schiuma per qualche minuto. >> , disse Vale , quando mi resi conto che i gemelli mi guardavano allarmati. Scossi il capino , i due avevano già finito i loro cornetti , Vale era a metà tazza. Poggiai la mano sulla mia: era fredda. Nonostante ciò , però , la portai alla bocca , bevendone un pò , e finendola quasi.

La ripoggiai sul tavolo , mentre Tom mi fissava. Sorrise , avvicinandosi e baciandomi velocemente. Poi passò la lingua sulle labbra: << Mmm , buono il bacio al cappuccino. >>

Vale prese il cellulare e , evidentemente notando l'ora , fece un balzo.

<< Cazzo Cam è tardissimo! >>

<< Mmm ? >> , feci io guardandola.

<< Sono le undici e mezza! >>

<< Oddio! I miei mi uccidono. >>

<< Ragazze vi accompagnamo ? >>

<< No , dobbiamo tornare in motorino e poi dobbiamo studiare per il compito di matematica di domani. . >> , sospirai.

<< Grazie comunque. Di tutto. >> , disse Vale abbracciando Bill , che le sussurrò qualcosa all'orecchio. Tom mi prese per mano , alzandosi insieme e senza salutare Wanda mi portò fuori. Si tolse il cappello e me lo mise , storto , guardandomi con dolcezza.

<< Appena puoi chiamami , ti prego. >> , disse Lui. Io annuii.

<< Appena posso. >>

<< Giuri ? >>

<< Giuro. >>

 

 

 

 

 

Più o meno sette mesi fa era il compleanno di una scimmia che era innamorata di me , a cui avevo dato un pugno , alla di cui festa avevo incontrato non solo il ragazzo più fantastico che avessi mai conosciuto , ma anche quello stronzo che proprio due giorni fa ha causato lo sgretolamento del mio cuore.

Inutile dire che ci sono abbastanza abituata , ma pensavo che questa volta sarebbe andata.

Non meglio , perchè il meglio non esiste. Ma sarebbe solo andata , come tutto il resto delle cose vanno. Andata bene , ecco. O forse andata e basta.

Non potevo sapere , non potevo immaginare neanche minimamente che due giorni fa , la sera di quel fottuto mercoledì , non sarebbe più andato niente.

 

Vale era a casa mia , stavamo facendo la quinta versione delle dieci che la nostra gentilissima professoressa di Latino ci aveva assegnato per le vacanze. Quasi dopo ogni " et " ( sì, i latini avevano una fantasia enorme ) sul letto cominciava a vibrare qualcosa: un messaggino sul cellulare della Uno , da Bill ovviamente. Quei due si erano messi insieme qualche giorno dopo la festa , e non si perdevano di vista neanche un attimo. Erano già sette mesi che la loro storia continuava , mentre la mia e quella di Tom non era propriamente una storia.

Le storie hanno un'inizio , uno svolgimento , il fatidico " spannung " - quello che la prof mi chiedeva ad ogni interrogazione , il punto di massima tensione - , la conclusione e bla bla bla. Ecco , forse la nostra aveva avuto solo lo spannung , o quello che è , proprio mercoledì.

Bill aveva chiesto a Vale tramite sms di raggiungerlo , qualche ora dopo , a casa sua , per presentarla a qualche amico venuto a fargli visita. Lei ovviamente aveva accettato , e io mi ero subito aggregata perchè era quasi una settimana che non rivedevo Tom. L'occasione era perfetta. Bill l'aveva detto , che io non disturbavo mai.

Quella sera si sbagliava , evidentemente.

Appena arrivammo Bill si fiondò alla porta , accogliendo Vale a braccia aperte. Quando vide me , però , si congelò.

<< Ah-Eh- Ca-Cam. . >>

<< Ciao Bill. . c'è Tom ? >> , dissi io sorpassandolo.

<< Cam . . >>

<< Eh? >> , mi voltai.

<< Aspetta , devo dirti una cosa. >>

Lo raggiunsi preoccupata , lui fece un gesto con le mani verso qualcuno , dietro di me. Stranita , mi voltai. Una bionda si reggeva al collo del mio Tom , e stavano uscendo entrambi dalla cucina. Lui la teneva tra le braccia e lei si rannicchiava , baciandogli il braccio.

Chiusi gli occhi. Vale mi raggiunse.

<< Vale. . >> , sussurrai.

<< Dimmi. . >>

<< Fermami o la faccio finire in cronaca nera.>>

<< Io non ti fermo. >>

<< Bene. >>

Deglutii , respirando lentamente. Intanto nella stanza era calato il silenzio. Girai i tacchi e mi voltai , semplicemente , sbattendo la porta alle mie spalle.

Corsi alla vespa , misi in moto , ma il cancello elettronico non potevo aprirlo. Così la lasciai lì , scesi , e scavalcai il cancelletto , saltando al di là e sbucciandomi le mani. Cominciai a correre , correre e correre. Non so per quanti metri , forse chilometri corsi , quando ovviamente , data la mia fortuna , cominciò a piovere. Mi rannicchiai sotto un balcone che dava sulla strada , rimanendo lì , fradicia.

Appena ero uscita avevo anche spento il cellulare , sicura che qualcuno mi avrebbe chiamato. Ma ora me ne stavo soltanto lì , ripensando a Lui e quella stronza tra le mani. Tra quelle mani sempre calde che adoravo , tra quelle mani che mi raccoglievano il viso , mi cingevano i fianchi e si intrecciavano alle pieghe delle mie maglie.

Ora , però , avrei dovuto chiamare qualcuno per farmi venire a prendere. Di chiamare i miei non se ne parlava proprio. Avrei potuto chiedere a Cristina , a lei ero affezionata. Ci eravamo anche sposate , scherzosamente parlando. Poi lei aveva scelto un altro liceo , e avevamo un pò perso i contatti , ma la adoravo e la sentivo spesso su msn , quando c'era.

Accesi il cellulare , digitando il pin. La mia fottuta data di nascita.

Neanche comparve lo sfondo - Tom che faceva la linguaccia - , che subito cominciò a squillare. Sullo schermino si vedeva bene un " Tom <3 " e il suo numero , che sapevo a memoria. Presi un forte respiro e risposi , cercando di rifugiarmi dalla pioggia , che batteva forte , sempre di più.

<< Pronto ? >> , fece lui .

<< Vaffanculo. >>

<< Sì. >>

<< Sei uno stronzo. >>

<< Lo so. E lo sapevi anche tu. >>

<< Esatto. >>

<< Già. >>

<< E anch'io sono un'idiota , perchè mi fidavo di te. >>

Attaccai , cercando veloce la voce " Mogghia *-* " tra la rubrica.

Intanto anche la Uno mi stava chiamando. Risposi: << Pronto? >>

<< E' uno stronzo. >>, stava urlando.

<< Lo so. >>

<< Esatto. >>

<< Già. >>

<< E sei idiota perchè ti sei fidata di lui! >>

<< Lo so. >>

<< Dove sei ? >>

<< Sotto un balcone. >>

<< COSA ? Ma piove a di rotto! Entra in casa! >>

<< UN balcone , non il balcone. Non è casa mia. >>

<< ODDIO! MA PIOVE! >>

<< Credi che non me ne sia accorta , Valentina ? >>

Silenzio. La chiamavo Valentina si e no una volta all'anno , era più che scioccante.

<< Ti vengo a prendere. >>, fece lei.

<< No , ci penso io. >>

<< Sì , col tuo motorino che hai lasciato qua. Smettila , arrivo. Dove sei ? Qualche metro più in qua ? Sei scesa, no ? >> , era agitatissima.

<< Chilometro direi più che altro. >>

<< Arrivo Camilla. >> , rispose buttando giù.

Un quarto d'ora dopo sentivo la vespa sempre più vicina , che si fermò proprio davanti a me , con una frenata rumorosa.

<< SALI! >> , intimò lei indicandomi il casco che presi e infilai , salendo in moto.

Girò la vespa e accellerò , tornando indietro.

<< Stai tornando su? Vuoi vederlo morto ? >>

<< Sono andati via tutti e non possiamo tornare a casa! Piove e ho poca benzina! >>

<< Ottimo! >>

Un'altro quarto d'ora ed eravamo lì. Aveva anche le chiavi per il cancelletto elettrico , che si aprì. Arrivammo nel garage , lei parcheggiò rapidamente col cavalletto correndo verso la porta che le fu subito aperta. Io rimasi davanti a questa , sotto la pioggia , fissando l'esterno. Una mano mi afferrò il polso , facendomi entrare. Era Lui.

<< Lasciala! >> , fece Vale avvicinandosi e cercando di dargli un calcio. Bill la fermò in tempo.

<< Ti ammazzo! E' stata sotto la pioggia fino ad ora! Mi fai schifo! Schifo! Non hai cervello! Fai schifo! >> , fece lei dimenandosi. Bill la strattonò , nonostante tutto era suo fratello. Sapeva che però Vale lo faceva per me. La prese e la abbracciò , mentre io fissavo Tom , che non osava lasciarmi. << Vi lasciamo soli. >> , fece Bill portandola di là. Stava piangendo e mi guardava sussurrando un << Ci tengo a te. >> tra le lacrime.

Ci lasciarono in salotto , io mi voltai verso di Lui , portando l'altra mano a scostare la sua dal mio polso.

<< Non voglio urlare. Lasciami andare. >> Ho fatto anche la rima , guarda un pò.

Allentò la presa , mollando il polso. Si voltò , prendendo il telecomandino del cancello e lanciandomelo. Cadde a terra , senza che io reagissi.

<< Non me ne vado via così. Non ora. >> Respirai.

<< Perchè ? Spiegami il perchè. Non credo di meritarmi una cosa del genere. Cioè , capisco che non stavamo assieme però. . io , cioè Tom tu lo sai che . . io , non . . >>

<< Non è colpa tua. . non c'è un perchè. . >> , mi interruppe.

<< Allora credo che abbia sbagliato tutto , anche fidandomi. >>

<< No. >>

<< Non ho sbagliato ? >>

<< No. Ti sei fidata di me. >>

<< Già. >>

<< Ho sbagliato io , e solo stavolta. >>

<< Non so cosa dire. >>

<< Non dire niente. >>

Si sedette accanto a me mentre una lacrima mi solcò il viso. La asciugò con un dito , poi io affondai la faccia nella sua maglia e cominciai a piangere silenziosamente , singhiozzando di tanto in tanto. Lui mi accarezzava , cercando di tenermi tranquilla.

 

****************

 

Passavo le dita tra i suoi capelli , morbidi e castani , riflettendo su una cosa in particolare.

Dopo un mese dal fidanzamento di mio fratello e di Vale lo avevo visto provare davanti alla nostra grande specchiera un sacco di discorsi. Un giorno - lo ricordo perfettamente - mi ero avvicinato a lui , che provava a testa in giù addirittura.

<< Cosa cazzo fai ? >> , gli avevo detto io.

<< Provo a dire ti amo a Vale. >>

<< E perchè lei non c'è ? >>

<< Quale lettera di PROVO non ti è chiara ? >>

<< Bhà , sempre detto io che è difficile. Non lo dirò mai a nessuno. >>

Poi avevo svoltato ed ero entrato in cucina , a guardare la tv , mentre Bill continuava a parlare.

Non avevo mai sentito il bisogno di dire " ti amo " a qualcuno. Non fino ad ora.

<< Cam ? >>

<< Tom. >> , aveva detto Lei.

<< Ti amo. >> Aveva ragione , ero diretto. Non lo avevo mai provato davanti a nessuno specchio. Non ci voleva così tanta preparazione con Lei. Non era necessario neanche appendermi a testa in giù , parlando col sangue alla testa come quel cretino di mio fratello. Mi rendeva spontaneo. Mi rendeva quasi diverso a volte. Era per questo che mi sentivo quasi spaventato , e che avevo fatto l'enorme cazzata di andare con Cassie. Lei mi sbavava dietro. Potevo averla con uno schiocco di dita , come era successo con tutte le altre.

Tutte tranne lei.

<< Anch'io. >> , mi rispose.

La abbracciai , stringendola forte. Era tremendo essere romantici e sentimentali , ma a volte non si può farne a meno.

<< Sei tutta fradicia. . Ti porto qualcosa. >>

Scappai nella camera degli ospiti , prendendo la maglia verde che aveva messo la prima volta che era venuta qui. Quella che le stava benissimo. La presi , poi andai in cucina , preparando con la macchinetta da caffè un cappuccino. Qualche minuto e fu pronto.

Con maglia e tazza la raggiunsi , porgendogliele. Sorrise , infilando la maglietta subito.

<< Adoro come ti sta. >>

Mi sorrise di nuovo. Poi prese la tazza fra le mani.

Bill e Vale sbirciavano dalla porta , uno da sotto , l'altro da sopra. Ogni tanto si guardavano sorridendo , incantandosi l'uno con l'altra.

Mi voltai dinuovo verso di lei , che non guardava la schiuma come aveva sempre fatto.

<< Tu sei meglio della schiuma. >> , disse verso di me annuendo.

La osservai , sorridendo: << Bhè , grazie. >>

<< Sei come tanta schiuma messa assieme. >>

<< E' una bella cosa ? >>

<< Sì! >> Urlò Vale energicamente , cadendo e facendo cadere addosso a lei Bill. Entrambi sembravano avere gli occhi a cuoricini.

Cam mi tirò a sè , sul divano. E dinuovo un tonfo.

<< TOOM! >> , gridò Bill.

<< TOOOOOOOOOOOOOOM! >> fece dinuovo.

Chiusi gli occhi , schiarendo la voce: << DIMMI PEZZO DI IDIOTA. >>

<< Cos'è staaaaaaaaaato ? >> gridò Bill.

<< L'avviso della tua fine! >>

Neanche due secondi che già mio fratello e Vale si erano fiondati su di noi , gridando << RAAOOR. >>

Poi Bill mi aveva guardato e aveva aggiunto: << Sì ma se lo provavi a testa in giù veniva meglio , te lo assicuro! >> Scoppiamo a ridere , poi Cam si rotolò verso il pavimento , cadendo e trascinò me accanto a lei. Essendole accanto , potevo sentire il suo profumo. Mmm , sapeva quasi di rose.
Oddio , lasciamole perdere , le rose. Mio fratello ne aveva comprate dieci , dal fioraio , per Vale , poi una falsa - mi pare - , e le aveva scritto anche un biglietto. Una cosa tipo: " ti amerò finchè l'ultima non sarà appassita ". Dio , roba che avrei vomitato solo a vederla. Io ero decisamente più spontaneo , e poi lui non era sexy come il sottoscritto. E si sa , sexy domina.

Cam si era alzata un pò , allungando la mano verso il tavolo doveva aveva poggiato la tazza , mi aveva tolto il cappello e mi aveva rovesciato il cappuccino tutto addosso , quindi mi aveva baciato. << Mmm , buono il bacio al cappuccino.>>

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