My Mistakes Were Made For You

di Ally M
(/viewuser.php?uid=25871)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***



Capitolo 1
*** I ***


Memories- Within Temptations

Rumplestilskin/Belle/Hook

 

 

 

 

Era crudele la gioia che riempiva il cuore di Hook mentre osservava il Coccodrillo discutere con Lacey.

Gesticolava, le sue mani si muovevano frenetiche, non poteva sentire quello che le stava dicendo ma sicuramente la stava mettendo in guardia.

Lacey, o Belle, come il Coccodrillo la conosceva, lo guardava con le labbra tirate in una smorfia apatica e insolente.

La bocca di Hook si stese in un ghigno quando notò la smorfia tediata che si allargò sul volto della ragazza, mentre l’uomo, imperterrito continuava a parlarle.

Lacey lo raggiunse e sbuffò scocciata, mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Cosa voleva?” le domandò Hook mentre si dirigevano verso il porto.

“Dirmi che farà tesoro dei ricordi che ha con me e che mi amerà fino alla fine dei suoi giorni”*

Lacey si accese una sigaretta accennando un ghigno.

“Patetico”

 

 

 

 

 

 

“E’ strano quando si torna a casa. Sembra tutto lo stesso, con gli stessi odori, le stesse sensazioni. Ti rendi conto che il solo ad essere cambiato sei tu”

Emma/Neal

 

 

 

 

Il Granny’s era esattamente come lo aveva lasciato: l’odore delle uova fritte e del caffè che t’investiva non appena entravi.

Il sorriso di Granny era lo stesso, caldo e accogliente.

Ciò valeva anche per i clienti: Marco al solito tavolo da solo, osservando una sedia che rimaneva vuota.

Regina sul suo solito sgabello al bancone che mangiava un pancake alla mela mentre Henry, muovendo le mani le raccontava di New York.

Emma però si sentiva soffocare, come se qualcuno la stesse tenendo sott’acqua e lei, annaspando, cercasse di recuperare fiato.

Non le era mai successo prima.

“C’è veramente caldo qui dentro” disse a Granny che in tutta risposta le indirizzò uno sguardo confuso.

“La temperatura è come sempre”

Neal le rivolse un sorriso “Vuoi andare a fare due passi?”

Emma scosse la testa abbassando lo sguardo sulla tazza di cioccolata calda fra le sue mani.

Neal le avrebbe tolto il fiato comunque.

 

 

 

 

 

 

 

 

Tramonto

Cora/Rumplestilskin

 

 

 

 

Cora amava osservare il tramonto dalla finestra della sua camera.

I suoi occhi si perdevano in quella distesa di sfumature colore del sangue che tingevano il cielo prima che venisse immerso nell’oscurità.

Una mano fredda le accarezzò le spalle lasciate scoperte dall’abito dello stesso colore del cielo, labbra sottili le baciarono il collo.

“Sei qui”

Fu l’unica cosa che riuscì a dire prima Rumpelstilskin la baciasse, le sue dita che litigavano con le stringhe del corpetto

“Lo sai, dearie, che vengo sempre quando cala il sole” le mormorò sulle labbra.

Le sciolse i lunghi capelli mossi, neri come la notte e l’abito rosso cadde a terra.

Cora amava il tramonto.

 

 

 

 

 

 

Saper ridere

Belle

 

 

Una grande e fragorosa risata le gonfiò il petto, la mano a coprirle la bocca.

“E Pennino aveva dei pezzi di cibo persino nei capelli, mentre Macchia continuava a usare il cucchiaio a mo’ di fionda”

Scosse la testa lasciando che i lunghi capelli scuri le accarezzassero le spalle avvolte dal sottile camice d’ospedale, i denti a morderle le labbra.

“Davvero? E poi?”

“Poi arrivò Trilli, infuriata e rossa per la rabbia, al punto che i Bambini Sperduti pensarono che presto le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie”

Gli occhi dell’uomo si alzarono dalla pagina del libro, incrociando quelli allegri e vispi di lei.

Era la prima volta che Killian Jones sentiva Belle ridere in quel modo da quando aveva cominciato a farle visita e senza rendersene conto si trovò anche lui a sorridere.

Non era sicuro che con il suo cuore marcio avrebbe saputo ancora come fare a ridere, ma sicuramente quello era un inizio

 

 

 

 

 

*traduzione dell’ultimo vero di Memories dei Within Temptations.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II ***


Morsi sul collo

Whale/Ruby

 

 

 

 

Avresti dovuto lasciarla perdere quando ti aveva raccontato quello che era successo all’ultimo uomo che aveva amato.

Avresti dovuto correre il più lontano possibile da lei, lasciartela alle spalle e dimenticare le sue labbra stese in un caldo e rassicurante sorriso.

Ora quelle labbra sono sul tuo collo, ti mordono piano mentre le tue mani si inoltrano sotto la sua maglietta.

Quando la mordi le carni tenere del suo collo sono bollenti o forse sei solo tu che stai andando a fuoco.

La senti pronunciare il tuo nome e allora capisci e cerchi le sue labbra.

Non hai mai avuto possibilità di scappare da lei.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III ***


 

Cicatrici

Hook/Belle

 

 

Il dito magro e fragile di Belle seguì la cicatrice lungo la guancia piena dell’uomo, fermandosi poco sotto il mento.

“Ogni grande uomo ha delle cicatrici”

Killian era comparso alle sue spalle e le aveva lasciato un bacio sui capelli.

Lo sguardo di lei però era rimasto il corpo del padre, esanime, steso sul freddo marmo dell’altare del tempio del Dio del Mare.

“Se la è fatta combattendo la prima guerra degli Orchi, lui ha ucciso Vermont il Re degli Orchi” fece una pausa, tirando su con il naso “era davvero un grande uomo.” Mormorò poi con voce tremante.

Killian le mise un braccio intorno alle spalle attirandola a sé, Belle si lasciò andare contro di lui, rilasciando tutta la tensione che aveva accumulato negli ultimi giorni.

“Mi dispiace di non essere potuto arrivare prima”

“Sei qui adesso, è questo che conta”

 

 

 

 

 

Ok, ora vi chiederete, che cavolo volevi dire con questa drabble o flashfic, quello che è.

E adesso ve lo spiego: questo che avete appena letto non è altro che un’anticipazione di”We Do Not Forget”, il seguito di Broken Crown.

Spero che vi abbia incuriosito almeno un po’!

 

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV ***


“Ogni volta che lo riterrai opportuno, accendi un sogno e lascialo bruciare in te.” — William Shakespeare

Bae/Wendy.

 

 

Quando il giorno lasciava il posto alla notte, Bae si rifugiava sulla cima della montagna più alta dell’Isola, lontano dal disperato pianto degli altri bambini, si accendeva un fuoco e stringeva con forza al petto la vestaglia che la signora Darling gi aveva donato.

Chiudeva gli occhi Bae e sognava di essere ancora Londra: poteva sentire il profumo di pulito delle lenzuola, la morbidezza del pane appena uscito dal forno sulle labbra e naso bagnato di Nana sul viso.

Vedeva il sorriso estatico di Wendy mentre gli raccontava i mille e mila sogni che le affollavano la testa.

I sogni di Wendy erano come il fuoco che accendeva ogni notte: caldi e ardenti, spettacolari e in grado di illuminare qualsiasi cosa, persino la vita buia di Bae.

A volte si chiedeva se Wendy riuscisse a vedere dalla sua finestra, di notte, il fuoco che accendeva per lei sulla montagna, quel suo omaggio a lei e ai suoi sogni brucianti, ai suoi occhi azzurri come il cielo al crepuscolo.

Lui non aveva sogni brucianti, aveva il ricordo del calore di Wendy e dei suoi abbracci.

Se lo sarebbe fatto bastare.

 

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1731314