Il Quadro Incompiuto di gemellina (/viewuser.php?uid=10499)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Come poter venir meno ad una richiesta di Philippus? ***
Capitolo 2: *** Non avevo fatto i conti con la mia coscienza ***
Capitolo 3: *** L'emblema di una giornata normale ***
Capitolo 4: *** Era nervoso e non stava facendo nulla per nasconderlo ***
Capitolo 5: *** Un'incontro ad opera d'arte ***
Capitolo 6: *** Confusione... quasi generale ***
Capitolo 7: *** Il serpente senza veleno ***
Capitolo 8: *** Il dolce e l'amaro ***
Capitolo 9: *** Involucri ***
Capitolo 10: *** Electricity ***
Capitolo 11: *** Ritrovata serenità ***
Capitolo 12: *** A.A.A cercasi amore ***
Capitolo 13: *** I never dreamed that I’d meet somebody like you ***
Capitolo 14: *** Profumi d'arte ***
Capitolo 15: *** Sposami ***
Capitolo 1 *** Come poter venir meno ad una richiesta di Philippus? ***
quadro
La stesura dell'’ultimo
capitolo de “Il Ragazzo della Mia Migliore Amica”, è in fase di scrittura, e nel
frattempo qualche giorno fa ho scritto questo capitolo, anche il secondo è in
fase di scrittura.
L’idea di base esiste,
adesso sta solo nello scriverla, e tutto dipende da i miei lampi di
genio.
Se ne avrò.
XDXD
Credo di avervi tediato
abbastanza, vi lascio alla lettura.
Fatemi sapere cosa ve ne
pare, ne sarei molto felice^^
Il Quadro
Incompiuto
Away, away in time Every dream’s a journey
away Away to a home away from care Everywhere´s just a journey
away
Non era quella la giornata
più adatta per recarsi al piccolo cimitero di little Hangleton nei pressi di
Hogsmeade. Decisamente non era quella la giornata più appropriata, ma lei sapeva
che quella giornata rispettava in pieno la personalità di colui che adesso
riposava in pace.
Tutto faceva da cornice
affinché quello fosse un giorno fausto, che rischiarasse gli animi degli uomini,
affinché tutti sorridessero felici alla natura, ma per qualcuno non poteva
essere così, non dopo gli ultimi avvenimenti della sua
esistenza.
Erano trascorsi tre anni
dalla terribile battaglia finale,e lei, sentiva che ancora non era stata fatta
giustizia.
Anche se due tra i più
temuti Mangiamorte erano stati uccisi, che Voldemort era morto per mano del
grande Harry Potter, e che molti altri dei suoi seguaci erano finiti ad Azkaban,
continuava a sentirsi irrequieta. E il suo stato d’animo non aveva niente a che
vedere con colui che adesso riposava in
pace.
Avrebbe mentito a se stessa
se avesse detto che non gli mancava, ma non poteva certo dare retta ai
sentimentalismi.
Milioni di persone erano
morte in quella guerra, e tutti i giorni aveva a che fare con gente che moriva,
la cosa non era entusiasmante di certo, ma lei riusciva sempre a non far
trapelare che la cosa le rievocasse tristi e orribili
ricordi.
Lei dopotutto aveva ucciso
un uomo, e non un uomo qualunque, bensì il doppiogiochista per eccellenza,
l’infida serpe che aveva ucciso l’amato Albus Silente, lui, il suo ex professore
di Pozioni e per solo un anno di Difesa Contro le Arti Oscure. Che strano
scherzo del destino.
Un leggero venticello le
scompigliò i capelli, si lasciò accarezzare mentre rivolgeva un sorriso alla
foto del suo migliore amico che le sorrideva
felice.
Adagiò una rosa bianca
sulla superficie marmorea e uscì dal cimitero; pronta per un’altra giornata
lavorativa tremendamente noiosa.
Il Ministero secondo
Hermione Jane Granger, era il posto in cui era racchiusa tutta la noia esistente
sul pianeta Terra.
Era impossibile, che da tre
anni a quella parte non succedesse niente di
entusiasmante.
Era sempre per le sue, e
non amava molto parlare o intrattenersi con i colleghi per un pranzo veloce dopo
il lavoro, non amava relazionarsi, ma forse perché quel giorno di tre anni
prima, le aveva fatto provare le più svariate sensazioni, e non se la sentiva
davvero di vivere in modo sfrenato… voleva semplicemente tanta tranquillità, e
tanto tempo per rimettere a posto alcune idee.
In fondo aveva solo ucciso un
uomo.
Stancamente si era seduta
sulla poltrona girevole del suo ufficio, sorseggiando del caffè, e addentando
voracemente una ciambella glassata, sfogliava svogliatamente alcuni fascicoli
barbosi, ovviamente.
La radio della Comunità
Magica aveva iniziato a trasmettere i 10 più grandi successi delle Sorelle
Stravagarie, niente di estremamente interessante, visto che ormai erano passate
di moda.
“Ehi Hermione, il capo
vorrebbe che leggessi questo rapporto… a quanto pare parla di ciò che ti ha
coinvolta direttamente 3 anni fa!”, poteva essere una notizia
sensazionale?
Secondo Marcus, uno degli
impiegati minori, sì. L’enfasi che aveva messo in quella frase faceva quasi
paura.
Hermione afferrò il
rapporto, leggerlo non le costava niente, e poi il tempo doveva pur in qualche
modo passare.
Niente di entusiasmante, a
parte il fatto che il fascicolo era incentrato su ciò che sarebbe successo ai
Mangiamorte che erano stati catturati e portati ad Azkaban dopo la famosa
battaglia finale.
Walden MacNair, Antonin
Dolohov, Augustus Rookwood… e la lista poi proseguiva. Insomma tutti quei
Mangiamorte di lì a qualche giorno avrebbero ricevuto il celebre Bacio del
Dissennatore.
L’ennesimo fascicolo
estremamente noioso, pensò la ragazza, continuando a sfogliarlo priva di
interesse.
Priva di interesse fino a
quando il suo sguardo non cadde su un nome; Draco Lucius
Malfoy.
L’ultimo ricordo che aveva
di quel ragazzo, non era positivo, era appunto l’ultima battaglia, e lui non
aveva combattuto, era rimasto tutto il tempo in un angolino; era spaventato,
tremante, distrutto.
Aveva perso la glacialità,
aveva perso tutto, aveva perso ciò in cui aveva creduto per tutti quegli anni,
aveva perduto ciò che credeva fosse la sua vita.
La sua maschera era
crollata, così come l’impero di Lord Voldemort.
***
“E’ da tre anni che non mi
parli”
Una donna dai lunghi
capelli neri sedeva su una delle poltrone dell'’immenso salone dai toni un po’
tetri; un liquido rossastro imprigionato in un calice di cristallo, sbatteva
contro le pareti.
“Non mi risulta… due giorni
fa ti ho anche detto che mi fai schifo!”, rispose l’interlocutrice,
completamente catturata dalle pagine di un libro.
“Cissy, sono trascorsi tre
lunghissimi anni, non ti è rimasto più nulla… adesso ci siamo solo io e te,
dobbiamo aiutarci, siamo sorelle”
I discorsi di Bellatrix
Lestrange sembravano però essersi consumati tra le fiamme del camino, l’algida
Narcissa Malfoy non aveva dato segno di aver captato nessuna delle parole vomitate da quella che si definiva sua
sorella.
“Bella, domani il mio unico
figlio riceverà il Bacio del Dissennatore, e la cosa che più mi distrugge è
sapere che lui verrà condannato per qualcosa che non ha mai commesso, mentre tu
macchiata dei più svariati delitti, braccio destro di Voldemort e donna svitata
che ha praticamente ucciso suo marito, suo cugino e la sua sorella minore, è qui, in casa
mia a sorseggiare del vino elfico di ottima annata… quando invece dovresti
morirci ad Azkaban”, il discorso di Narcissa Malfoy era stato proferito con
quanta più grazia concepita da mente umana.
Narcissa era perfetta anche
quando avrebbe dovuto apparire come una mamma
disperata.
Aveva perso tutto tre anni
prima: suo marito era stato ucciso, Severus Piton colui che l’aveva aiutata era
stato ucciso, e il suo unico figlio che aveva tentato di proteggere era stato
incarcerato ad Azkaban… una disgrazia senza
precedenti.
La sua famiglia aveva avuto
parecchi lutti, la famiglia Black era colata a picco, la famiglia Malfoy
probabilmente non esisteva più… e tutto per colpa di quel viscido essere che
rappresentava la sua sorella maggiore.
“Draco, Draco… era solo un
moccioso”, disse, e riprese a sorseggiare il suo vino elfico di ottima annata
.
Sua sorella Narcissa, era
sempre stata una sentimentale.
***
Hermione Jane Granger aveva
sempre sospettato che il suo capo la odiasse.
Un uomo di mezza età basso
e pancione, fumava imperterrito il suo sigaro magico, buttando il fumo in faccia
ad Hermione.
Alquanto sgradevole come
aroma, per una contro i sigari.
“Come hai potuto notare
domani alle 10 del mattino i Mangiamorte su quella lista riceveranno il famoso
Bacio…”
“Ho letto il rapporto,
domani alle 10 vedrò di darmi alla pazza gioia e festeggiare l’evento”, rispose
Hermione quasi del tutto infastidita.
“Hermione cara, tu per me
sei come una figlia e non vorrei dirtelo, ma domani alle 10 non potrai darti
alla pazza gioia…”
Era un eufemismo, per la
miseria! Per quanto potesse essere un’adorabile vecchietto, Philippus Cigar, non
riusciva a captare quando quella che considerava come una figlia
scherzava.
“Dal rapporto è sorto un
problema”
“Sarebbe?”
“E’ giusto condannare Draco
Lucius Malfoy?”
“Assolutamente”, rispose
Hermione senza pensarci due volte.
“Pensaci, non ha ucciso
nessuno… ha comunque sbagliato, ma non poss…”
“Ha cercato di uccidere
Silente, questo mi basta”
L’uomo si alzò dalla sua
postazione e le mise una mano sulla spalla, come a volerle infondere un po’ di
buon senso.
“Ha cercato… non l’ha
ucciso!”
“Non l’ha ucciso solo
perché quel viscido di Piton ha pronunciato prima di lui le paroline magiche”
Era inutile che Philippus
le volesse inculcare la sua folle idea di non vedere Draco Lucius Malfoy come un
assassino, perché Draco Lucius Malfoy era un
assassino.
“Il Ministro è preoccupato
per quello che succederà dopo che quel ragazzo riceverà il Bacio… ha solo 21
anni Hermione, ha una vita davanti, è come te”
“Questa è una bestemmia,
non puoi paragonarlo a me, lui è un Mangiamorte”
“Un Mangiamorte che non ha
mai avuto il coraggio di uccidere”
Hermione strinse forte i
pugni fino a conficcarsi le unghie nella carne.
Lui non era come
lei.
“Ti prego Hermione,
rifletti sulla questione… il Ministro ha voluto dargli un’altra opportunità,
però tutto dipende da te… se vuoi domani alle 8 puoi andare a trovarlo ad
Azkaban e vedere se davvero vuoi la fine di Draco Lucius
Malfoy.”
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Capitolo 2 *** Non avevo fatto i conti con la mia coscienza ***
you
Deliver me from this war It’s not for me it’s because
of you Devil’s instant my eternity Obey to kill to save
yourself
Qual è l’unica
preoccupazione di un ragazzo di 17 anni?
Si potrebbero elencare
numerose preoccupazioni, ma sarebbero tutte frivole; di fatti rasenterebbe il
paranormale sentire che un ragazzo a 17 anni ha degli obblighi e delle
costrizioni, e soprattutto la necessità di uccidere un uomo per salvare la sua
famiglia.
Erano ormai passati 3 anni
dalla morte del Preside Albus Silente per mano di Severus
Piton.
Draco Malfoy dall’inizio
del suo sesto anno ad Hogwarts era a pezzi emotivamente; la sua mente era
dominata dai pensieri più terribili.
Aveva vissuto quei tre anni
ad Azkaban con la pressante consapevolezza di essere un vigliacco, un arrogante
borioso senza alcun ideale.
Draco Lucius Malfoy non era
un assassino, era un debole codardo, il chè era anche
peggio.
Accovacciato all’angolo
della sua fredda cella riviveva quel terribile giorno della Battaglia
Finale.
Attorno a lui si svolgeva
la battaglia, e lui non riusciva a muovere un dito.
Tremava, non c’era freddo,
ma tremava ugualmente… non riusciva a tenere ferma la bacchetta, e sperava che
venisse ucciso, bramava la morte, solo da morto avrebbe acquistato un po’ di
tranquillità, ma anche la morte sembrava non prenderlo in considerazione,
neppure la morte voleva a che fare con un codardo come
lui.
“Malfoy, hai visite”, una
frase, una semplice frase.
Possibile che fosse sua
madre? Ma che importanza aveva, mancavano 2 ore e avrebbe perso tutto, aveva già
perso i suoi pensieri felici, e adesso avrebbe perso anche
l’anima.
Si ritrovò a ridacchiare
istericamente, lui non aveva un’anima.
***
Lui non era come lei.
Quella frase pronunciata da
se stessa, l’aveva ferita più di qualunque altra
cosa.
Lui non era come lei.
Era vero. Lui era ad
Azkaban solo perché era stato incaricato di uccidere
Silente.
Lei aveva una vita, un
lavoro, degli amici… ma aveva ucciso un uomo.
Per quanto Piton potesse
essere perfido, lei aveva comunque ucciso un uomo.
Ecco il perchè aveva deciso
di scambiare 4 chiacchiere con quello.
La cella le era stata
aperta, era titubante nell’entrare. Cosa vi avrebbe trovato
dentro?
Si strinse nella giacca ed
entrò.
Draco era ancora
rannicchiato nell’angolo. Le gambe trattenute al petto dalle braccia, era
rimasto in ascolto del ticchettio dei tacchi che avevano prodotto le scarpe del
suo interlocutore sulle fredde pietre che componevano il pavimento di
Azkaban.
Alzò il viso quando si
trovò davanti la figura di una ragazza.
Era qualche giornalista
pazza in cerca delle ultime volontà dell'’ultimo dei
Malfoy?
Le avrebbe dato il ben
servito.
Si mise in piedi e il suo
volto venne colpito dalla luce che emanavano alcune
fiaccole.
Hermione si trovò davanti
la figura di un semplice ragazzo che aveva perso lo sguardo carico di odio e
supremazia, il ghigno era sparito e aveva sviato a quelle labbra un sorriso
amaro.
Era molto più magro di come
lo ricordava ad Hogwarts, ma probabilmente era anche merito della casacca più
grande di lui che indossava.
I lunghi capelli biondi e
la barba incolta facevano apparire i suoi occhi scavati, specchi della lunga
sofferenza e della voglia di farla finita.
Era stanco. Stanco della
vita. Era evidente.
“Non capisco la ragione per
cui una ragazza perda il suo tempo con uno che sta per ricevere il Bacio del
Dissennatore”, la sua voce era molto più matura.
Forse perché era roca, ma
Hermione riuscì a coglierne la differenza.
Draco Lucius Malfoy non
aveva più quel tono da Purosangue altezzoso smanioso di potere, il suo tono era
più umano, più umile.
“Non riceverai nessun
Bacio”, si ritrovò a dire.
“Cos’è? Qualcuno vuole
farmi credere che sarò libero? Davvero complimenti… uno scherzo in regola farmi
credere che sarò risparmiato nel giorno del mio compleanno”, dicendolo si voltò,
dandole le spalle… non voleva neppure sapere chi era quella
ragazza.
“Non è uno scherzo, Malfoy!
Ieri mi è stato detto che la tua condanna dipendeva da me… e per quanto fossi
convinta che meritavi quel Bacio… beh… mi sono dovuta ricredere… sei esattamente
come me, e per uno strano scherzo del destino… sei anche più innocente di
me”
Una
risata.
Una risata amara investì
Hermione e rimbombò nelle fredde pareti della piccola
cella.
“Sei
libero”
Draco non si voltò, ed
Hermione ritenne opportuno andarsene da quel posto, per quanto si era imposta di
continuare ad odiarlo, non vi era riuscita.
Era impossibile odiare quel
bambino imprigionato nel corpo di un uomo.
Era del tutto
impossibile.
Solo quando Hermione rivide
la luce del sole, dalle labbra di Draco uscì una semplice
parola.
“Grazie”
***
“E non dirmi che sono la
solita sentimentale”
Hermione gettò il foulard e
la borsa sulla sua scrivania, e si diede mentalmente dell'’imbecille mentre il
suo adorato Philippus, la guardava
adorante come se fosse un profitterol al cioccolato ricoperto da una moltitudine
di scaglie di cioccolato bianco.
Una visone
paradisiaca
“Se vuoi mi limiterò a
pensarlo”
La ragazza gli lanciò una
strana occhiata, quell’uomo poteva incutere terrore a tutti in quel reparto meno
che a lei… era da due anni che credeva di far paura lei a lui, ma non avrebbe
mai rivelato all’uomo le sue supposizioni, era divertente stare con lui, ed era
anche vero che gli voleva bene come ad un padre.
Il caro e buon vecchio
Philippus.
***
Bellatrix si aggirava per
il salone con aria alquanto scocciata.
Narcissa sembrava averla
catalogata come una mosca piuttosto fastidiosa, non un parola, non un cenno,
niente di niente, era come se sua sorella non
esistesse.
D’altro canto Bellatrix la
tormentava da ormai un anno con la sua presenza. Era riuscita a sfuggire a tutti
gli Auror che le davano la caccia, era ormai costretta a non poter soggiornare
nello stesso posto per più di due ore, ma Narcissa non riusciva a capire il
perché sua sorella non si spaventasse di trascorrere molto tempo a Malfoy Manor,
dopotutto quella casa era sempre tenuta d’occhio dallo squadrone della
giustizia.
“Cissy, potresti almeno
guardarmi!”
“Bella, ogni giorno devo
sentire i tuoi lamenti… lasciami in pace”
“Stai pensando a tuo
figlio?”
Narcissa non
rispose.
“A quest’ora avrà già
ricevuto il Bacio”
Narcissa si rifugiò nel suo
silenzio. Non riusciva a credere che quell’odioso pendolo aveva segnato l’ora
della morte spirituale del suo unico figlio.
***
La campana della piccola
chiesa aveva battuto il decimo rintocco.
Erano le 10
esatte.
Draco Malfoy non riusciva
ancora a credere che quella ragazza gli avesse regalato un ‘altra opportunità,
non avrebbe mai creduto che là fuori ci fosse qualcuno tanto magnanimo da
ridonargli la vita.
_________________________________________________
Visto che il secondo
capitolo era già pronto mi sono detta; “perché non
postarlo?”
Adesso si scoprirà che ho
fatto male, e che nessuno avrebbe voluto che postassi perché quello che n’è
venuto fuori fa veramente ribrezzo!
Vi prego fatemi sapere, io
mi affido a voi.
Criticatemi, elogiatemi,
mandatemi maledizioni via recensione… ma fatelo!
Marygenoana: l’ho postato
praticamente prestissimo, che velocità!^^
Che te ne
pare?
Un
bacione
LaDamaLuthien: concordo con
te… il personaggio di Hermione non parlerebbe mai così, e sono immensamente
felice che nonostante ciò, tu abbia preso la mia ficcy in
considerazione^^
Magari anche Draco non è in
sé, per certi versi, ma sta a te farmi sapere, io ho cercato di renderlo come
dovrebbe essere un ragazzo debole come lui(almeno dal sesto libro secondo me è
solo un bellissimo ragazzo debole), quindi non dimenticarti di farmi
sapere.
Baci
White_tifa: Che bello, che
bello!
Ho una tua recensione. Me
contenta^^
Che ne dici di questo?
Troppo inverosimile?
Un
bacione
Valemione: Ciao cara, il
mio cranio è pieno di sorprese(perverse)
Sono strafelice che l’idea
ti sia piaciuta… se così non fosse stato non avrei saputo dove andare a sbattere
la testolina^^
Un
bacione
Little lady butterfly: il
primo t’è piaciuto e non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto sapere
cosa ne pensavi. E adesso del secondo?
Un
bacione
Tigra88: Io adoro la gente
cinica, sadica, ironica, dunque quasi sempre la Hermione da me descritta appare
così^^
Speravo vivamente che non
fosse un disastro!
Grazie.
Un
bacione
June: ho aggiornato
prestissimo. Sono contenta che tu l’abbia trovata
originale.
Fammi
sapere.
Un
bacione.
Mojito86: Ciao, quanto
tempo. Ovviamente non avrebbe mai potuto farlo
condannare.
Un Draco/Hermione senza Draco che
cos’è??
XDXDXD
Fammi
sapere.
Un
bacione.
Grazie a tutte, e
lasciatemi un commentino, commentare non costa
nulla^^
kisses
|
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Capitolo 3 *** L'emblema di una giornata normale ***
Just
like a spy through smoke and lights I escaped through the back door of the
world and I saw things getting smaller fear as well as
temptation.
I deboli raggi del sole di
Giugno avevano illuminato il viso di un ragazzo che non godeva di quella luce,
che non godeva di quel tepore da tre lunghi anni.
Adesso era arrivato il
momento di riprendersi la sua vita, o almeno, quello che ne
rimaneva.
***
Per Hermione la giornata
lavorativa era già finita, e la cosa era del tutto normale anche se l’orologio
aveva battuto le 10 e 15 minuti.
Andare ad Azkaban e donare
la libertà ad un ragazzo che aveva detestato per anni, era stato più che
sufficiente, e anche Philippus aveva capito che sarebbe stato del tutto inutile
farla stare seduta nel suo ufficio a sbrigare il suo
lavoro.
La
Gelateria
Fortebraccio brulicava di
persone accaldate che cercavano ristoro in una coppa gigante di
gelato.
Hermione non nera lì tanto
per rinfrescare almeno l’interno del
suo corpo, ma semplicemente perché l’atmosfera che si respirava la faceva stare
tranquilla, e poi perché leggere un buon libro con il gustoso accompagnamento di
un gelato è davvero il massimo.
Era arrivata a leggere un
bel po’ di pagine, quando un ragazzo a lei conosciuto le si parò davanti,
facendo cambiare traiettoria al cucchiaino colmo di cioccolato e vaniglia, che
Hermione stava portandosi alla bocca.
“Ho sempre saputo che sei
un’inguaribile golosona”
La ragazza, un po’ stizzita
chiuse il libro dalla copertina rigida, e guardò il ragazzo dai capelli castani
che la guardava sorridente.
“Julius, credevo che
avessimo chiarito”, sperò con tutto il cuore che le lasciasse continuare la
lettura in santa pace, ma si sbagliava di grosso.
“Si, sei stata molto
chiara, ma io…”
“Ci siamo lasciati, eravamo
d’accordo mi pare!”
Il viso del ragazzo sembrò
oscurarsi per una frazione di secondo, subito però riprese la sua aria
gioviale.
“Lo so, ma non sono qua per
implorarti di rimetterti con me, anche se ci
spero…”
Hermione inarcò il
sopracciglio.
“Ci spero, ma rimarrà
sempre e solo un sogno”, disse per placare quel cipiglio che non prometteva
niente di buono.
L’espressione della ragazza
si rilassò.
“So che tra noi due è
finita definitivamente, e che neanche sotto Imperius tornerai con me… però
questo non mi vieta di invitarti alla più grande mostra d’arte che si terrà
domani negli immensi saloni della Gringott!”
Hermione sembrò non
interessata, anche se bramava di poter andare a quella mostra da ormai due
mesi.
C’era solo un piccolo
problema; bisognava possedere degli inviti speciali, e lei, non ne era
impossesso.
“C’è solo un piccolo
problema, bisogna possedere gli inviti speciali, e noi non li abbiamo!”, disse
con fare annoiato.
“Ovviamente non ti avrei
mai proposto di andarvi se io non avessi gli inviti speciali… anche se non ci
crederai, nella mia testolina non è mai passata l’idea di
imbucarci”
E messa K.O, Hermione Jane
Granger, le sventolò due strisce di pergamena color
celestino.
“Lavorare alla Gringott,
serve!”
Hermione non riuscì a
credere che quelle due striscette di pergamena avrebbero realizzato uno dei suoi
sogni; quello più importante era ovviamente la liberazione degli Elfi Domestici,
ma ancora non era riuscire a far approvare il C.R.E.P.A al
Ministero.
I suoi occhi erano lucidi,
Julius pensò inevitabilmente, che nemmeno quando si erano lasciati lei aveva
versato qualche lacrima.
Perché l’arte, il lavoro, i
suoi amici, i libri, erano sempre più importanti di
lui?
La ragazza si slanciò verso
il ragazzo e lo baciò sulla guancia, “Grazie Jul, sei un
amico!”
Ma Julius non voleva essere
un amico.
***
Narcissa Malfoy quella
mattina era più silenziosa del solito, non era neppure riuscita a rimproverare
come si deve, uno sbadato elfo domestico che le aveva rovesciato il tè sulla
veste.
Anche gli elfi in quel
giorno particolare la temevano.
Sapevano che il bambino che
avevano servito e riverito per 17 anni, era morto.
Era seduta sull’immenso
tappeto del salone persa nei ricordi.
Foto sparse un po’
dappertutto le stavano regalando qualche minuto di
serenità.
Aveva gli occhi chiusi
quando con un puff, qualcuno si smaterializzò proprio dietro di
lei.
Perché preoccuparsi? Era
sicuramente Bellatrix di ritorno dal suo peregrinare per sfuggire agli Auror,
all’alba le aveva ricordato che Draco sarebbe stato baciato, con il suo solito
savoir faire. Come se non ci pensasse
giorno e notte da anni.
“Bella, gradirei che non
aprissi bocca, ti ho già sopportata abbastanza”, sospirò
forte.
Ci furono attimi di
silenzio, poi una parola:
“Madre”
Madre?
Che razza di scherzo era
quello?
Narcissa si voltò
incuriosita; un ragazzo era davanti a lei.
Era un ragazzo anonimo, ma
gli occhi erano sempre quelli del suo bambino.
Era
lui.
Non riusciva ancora a
crederci.
Corse da lui e lo
abbracciò, lo strinse forte al petto, non riuscendo ancora a credere che
qualcuno aveva ridonato la vita al suo Draco.
Draco non riusciva ancora a
crederci. Dopo anni era tra le braccia di sua madre, e la cosa non gli
dispiaceva poi tanto.
Non lo aveva mai
abbracciato, ma solo perché l’algida Narcissa Malfoy non si era mai slanciata in
simili gesti così poco ortodossi, ma adesso era ben felice di poterla sentire
così vicina a sé.
“Draco”, fu più che un
sussurro, ma Draco capì cosa volesse sapere la
madre.
“Non so chi mi ha
risparmiato, era una ragazza”
L’immagine della ragazza si
fece vivida nella sua mente.
Perché lo aveva
salvato?
Chi
era?
Draco Malfoy si ammirò
nello specchio, lo stile selvaggio anche se gli donava, non gli conferiva
quell’aspetto regale che aveva amato per anni; era arrivato il momento di
tornare alla normalità, quella barba incolta non faceva per
lui.
Sistemò i capelli, non li
accorciò drasticamente, e per la barba decise per un accenno di barbetta, non
una cascata stile il suo vecchio preside Albus
Silente.
Sedeva nella grande Sala da
Pranzo con la madre, avevano tante cose da raccontarsi, e soprattutto di cui
parlare.
“Cissy, ho un regalo per
te”
Narcissa avvertì la
fastidiosa voce della sorella.
“Cissy, ma dove diavolo ti
sei cacciata?”
Bellatrix camminava per i
lunghi corridoi del Maniero in cerca di sua
sorella.
Improvvisamente sentì
indistintamente due voci, quella di sua sorella e quella di un
uomo.
Un sorriso malizioso le si
dipinse sul volto.
Le due figure parlavano
tranquillamente, l’uomo le ricordava qualcuno, era uguale a Lucius; possibile
che sua sorella non riuscisse a frequentare uomini che non fossero
biondi?
Doveva avere qualche strana
patologia.
Decisa più che mai a
rovinare quel quadretto idilliaco, entrò con i suoi soliti modi nella
Sala.
“Cissy, da te non me lo
sarei mai aspettata… Draco ha appena ricevuto il Bacio, e tu fai la civettuola
con questo?”
Lo guardò con disgusto, poi
porse alla sorella un mazzo di rose nere.
“Un regalo da parte mia,
spero che ti ricorderai per sempre che quel moccioso di tuo figlio è
morto”
Prese la sedia e si sedette
anche lei, anche se quell’aria silenziosa stava iniziando a
innervosirla.
“E tu saresti?”, chiese poi
al giovane, mentre con le lunghe unghia picchettava sulla superficie del
tavolo.
Sulle labbra di Draco si
dipinse un sorriso sarcastico.
“Tuo
nipote”
Inutile dire che Bellatrix
rimase di stucco.
Salve, eccomi con un nuovo
capitolo.
Vorrei dilungarmi con i
saluti, ma è già un miracolo che io stia aggiornando, non era nemmeno in
programma^^
Un Grazie particolare
a:
white_tifa(le tue
recensioni mi entusiasmano sempre, sono contenta che la caratterizzazione di
Cissy^^ ti sia piaciuta,kiss)
June( grazie mille, questo
capitolo t’è piaciuto^^)
Fanny( eccoti un altro
piccolo capitolo, la storia si sta delineando. Fammi sapere cosa ne
pensi^^)
LaDamaLuthien( Grazieeeee,
sei un vero tesoro, mi hai fatta sciogliere. Sono felicissima che ciò che la mia
mente malata sta partorendo ti piaccia^^ continua farmi
sapere^^)
Aysha( neanche a me
piacciono le “pene di morte”, mi è servita solo per rendere la cosa più cruenta,
di certo stare ad Azkaban non è una sorta di viaggio premio. Ti ringrazio per la
recensione sperando che continui a piacerti^^”
Marygenoana( Ciao, che
bello risentirti. Sono sempre contentissima dei tuoi
pareri,kiss)
Mojito86( neanche un’idea?
Anche se piccola piccola? Questo mi piace, cercherò di sorprendervi…se ci
riesco-__-, un bacione)
Little lady butterfly(
spero di aver ripagato l’attesa, adesso però non
abbandonarmi,kiss)
SweetChocolate( Ciao, la
storia è ancora lunga, spero continuerai a dirmi cosa ne pensi.
kiss)
Cobwy23(my dear, sei
ufficialmente perdonata, non ti fustigare, please, come faccio senza i tuoi
splendidi commenti?
Sono contenta che ti sia
piaciuta!kiss)
Merryluna(ciao tesoro, hai
trovato altre idee per la nostra strepitosa ficcy? Dobbiamo ancora trovare i
protagonisti^^
Dimenticavo di dirti che
sei perdonata, altrimenti con chi la scrivo?kiss)
Kissses
|
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Capitolo 4 *** Era nervoso e non stava facendo nulla per nasconderlo ***
circle
In
the circle of life It's the wheel of fortune It's the leap of
faith It's the band of hope Till we find our place On the path
unwinding In the circle, the circle of life
“Draco?”
“Già”, disse
laconico.
“No, non è possibile. Tu a
quest’ora avresti già dovuto ricevere il Bacio del Dissennatore… a meno che tu
non sia evaso, non esistono altri modi per riuscire a evitare il
Bacio”
“Suvvia zia, non sei
contenta di rivedermi?”
Bellatrix aveva gli occhi
spalancati, credeva ancora che davanti a lei ci fosse un
fantasma.
Era inammissibile che lui
fosse lì,in sane condizioni mentali.
Vide la mano diafana del
ragazzo avvicinarsi al mazzo di rose nere che aveva portato a Narcissa in segno
di scherno semplicemente per farla soffrire un po’ di più, e subito l’idea che
Draco potesse dire agli Auror dove si trovava si fece spazio in
lei.
Non avrebbe mai permesso
una cosa del genere.
Draco avrebbe preferito
evitare di fare del sarcasmo, ma la situazione non glielo
consentiva.
Di certo avrebbe
sicuramente preferito parlare con sua madre, farsi una passeggiata e magari
dormire su un letto decente; e invece quella pazza di sua zia si era presentata
in casa sua con uno stupido mazzo di rose nere.
“Finalmente un membro della
famiglia che possa capire la sofferenza che ho provato ad
Azkaban!”
Se parlare con sua zia
delle sofferenze provate ad Azkaban, era l’unico argomento che potevano
spartire, Draco avrebbe preferito diventare muto.
“Padrona…
ospiti”
Narcissa fece cenno
all’elfo di far accomodare i suoi ospiti, e dopo qualche istante una bellissima
donna alta, slanciata dai capelli castani e dagli occhi blu cobalto, e dai
tratti delicati fece il suo ingresso insieme ad un ragazzo da magnetici occhi
blu, Morgana Zabini era
accompagnata da suo figlio Blaise.
Bellatrix era sparita, i
Zabini non ci avrebbero pensato due volte a chiamare una squadra di
Auror.
Purosangue dal senso del dovere
dubbio.
“Oh Narcissa, abbiamo
saputo della disgrazia”, indubbiamente Morgana dalle parole appena pronunciate
non si era resa conto che un baldo giovane identico a Narcissa la guardava quasi
divertito.
Blaise era rimasto in
disparte, un pò pensieroso a dirla tutta, improvvisamente una mano sulla sua
spalla lo fece voltare, e fu così costretto a ritrovarsi davanti il viso di un
ragazzo familiare.
Draco
Malfoy.
Ma Blaise sapeva che il suo
vecchio amico aveva ricevuto il Bacio, e che dunque la voglia di poterlo
rivedere un’altra volta e magari sentire la sua voce arrogante e i suoi
atteggiamenti da padrone del mondo, gli avevano fatto immaginare quella mano
diafana sulla sua spalla.
“Ciao
Blaise”
“Draco?”,chiese
dubbioso.
“A quanto pare
sì!”
Blaise boccheggiò un paio
di volte, poi due forti braccia accolsero Draco in una ferrea morsa che voleva
essere solo un semplice abbraccio fraterno.
Era come riabbracciare
qualcuno morto da anni.
La scena era alquanto
surreale, incredibile a dirla tutta.
Blaise credeva di stare
sognando, ma quando Narcissa raccontò di ciò che era accaduto solo due ore
prima, dovette iniziare a crederci seriamente.
Draco Malfoy era tornato
dall’inferno dei vivi.
***
Hermione si poteva definire
felice per un verso e infelice per l’altro.
Riuscire ad avere i
biglietti per quella mostra la rendeva indubbiamente felice, ma dovervi andare
con Julius la deprimeva alquanto.
Julius non era cattivo,
solo che non riusciva a capire che la loro storia era del tutto
finita.
Storia. Non
riusciva neanche a definire quei tre mesi come una
storia, le sembrava tutto
terribilmente assurdo, perché Julius
durante quei tre mesi, non
era stato protettivo, geloso sfiorando quasi l’ossessione, (un angelo per
molte), ma non per Hermione che non si sentiva amata e che soprattutto aveva
creduto di essersi fidanzata con un bambino che vede l’amore come uno stupido
gioco.
Era semplicemente stanca di
dover essere sempre lei quella dura, era stanca di non potersi permettere un
pianto liberatorio e far vedere sempre che nulla la
intaccava.
***
“Si può sapere come hai
fatto a scampare al Bacio?”, chiese Blaise, appoggiandosi ad un tronco
dell'’immenso giardino che circondava Malfoy Manor.
Fare una passeggiata negli
immensi giardini di Malfoy Manor era stata una decisione a dir poco grandiosa…
le chiacchiere delle madri sanno essere sempre troppo nauseanti.
“Potrei dirti un angelo, ma
non ho mai creduto in queste sciocchezze”
“Siamo in
due”
Draco si sedette sull’erba
fresca e prese a tirarne qualche filo; era nervoso e non stava facendo niente
per nasconderlo.
“Ho un ricordo sbiadito
anche se è successo poche ore fa; per 3 anni non ho visto la luce del sole, per
3 anni ho visto solo Dissennatori e qualche carceriere pazzo, ma poi è arrivata
lei con questa notizia inverosimile”,proseguì, mentre l’amico lo ascoltava
rapito.
“Almeno hai un indizio, era
una donna.”
Draco si voltò verso
Blaise, “Sai che aiuto Blaise sapere che è una
donna”
“Ok hai ragione, ma davvero
non riesci a ricollegare il suo volto a qualcuno? Chi è che non ti avrebbe
voluto morto?”
Draco fece finta di
pensarci, Blaise sembrava sempre vivere nel suo mondo; aveva quella strana
abitudine di dimenticarsi che lui a scuola era temuto, a scuola aveva soltanto
nemici,(a parte Tiger e Goyle,ma quelli non potevano definirsi uomini pensanti
con proprio cervello,quindi non facevano testo), e dopo la morte di Silente di
certo nessuno lo aveva apprezzato, il suo comportamento non si poteva di certo
definire un atto
eroico.
“Blaise, a parte mia madre,
nessun altra donna avrebbe voluto che non venissi giustiziato”,sospirò
amaramente.
“Sempre pessimista,
descrivimela”
“Grazie alla mia
descrizione il tuo cervello riuscirà a focalizzare la donna del mistero?”,disse
beffeggiandosi di lui; ma Blaise sembrò non
ascoltarlo.
“Dunque… ha indubbiamente
la nostra età, non è altissima, è magra, portava i capelli lunghi e molto mossi…
credo siano castani”
“Portava gli
occhiali?”
“No”
“Ok… non so davvero chi
possa essere!”,rispose infine.
Draco scosse la testa
divertito.
***
“Hai da fare stasera?”,
ecco Julius che tornava all’attacco, Hermione era
stremata.
Ormai il gelato era
diventata una schifosissima pappina sciolta per nulla invitante, il suo
pomeriggio di tranquillità era stato distrutto da uno scocciatore e il libro che
stava leggendo assomigliava sempre più ad un’adeguata arma per farlo
fuori.
“Devo aiutare Phil, siamo
sommersi dal lavoro al Ministero”
“Capisco.”
Hermione picchettò
nervosamente le unghia sulla copertina del libro; era nervosa e non stava
facendo niente per nasconderlo.
“Adesso devo andare, sono
già in ritardo”, e dopo essersi allontanata, ringraziò il cielo e andò a
rifugiarsi nell’unico posto in cui avrebbe davvero potuto stare tranquilla; il
piccolo cimitero di Little Hangleton; non aveva ancora raccontato al suo
migliore amico del regalo che aveva fatto a Draco Lucius
Malfoy.
***
Erano rimasti in silenzio,
ognuno perso nei propri pensieri, ognuno concentrato ad ascoltare il suono del
vento tra gli alberi, almeno fino a quando Blaise interruppe quella melodia
silenziosa.
“Hai da fare
domani?”
“A parte dormire,
nulla”
Gli occhi blu cobalto
presero a brillare, facendo preoccupare Draco.
“Domani ti voglio vivo e
attivo, pronto per il tuo reingresso in società”
Draco strabuzzò gli occhi,
stava dando di matto senza alcun dubbio.
“Non se ne
parla”
“Non mi interessa Malfoy,
domani do una mostra e tu sarai presente…”
Draco non capì, ma era così
stanco che sarebbe stato davvero inutile provare a
ribattere.
Some
of us fall by the wayside And some of us soar to the stars And some of us
sail through our troubles And some have to live with the
scars
§§§
Che bello avere un pò di
tempo a disposizione per dedicarsi a ciò che
piace^^
Finalmente sono riuscita ad
aggiornare entrambe le fanfiction a distanza di un giorno sono davvero
soddisfatta.
Il capitolo non è
estremamente entusiasmante, ma vi prego, non abbandonatemi, io ho bisogno di
voi… dei vostri pareri, dei vostri consigli, delle vostre critiche…
Ok, credo davvero di avervi
rotto abbastanza con i miei piagnistei, meglio passare ai
ringraziamenti:
Mojito86: Ciao, concordo
con te nel dire che Bellatrix è un’idiota^^ c’hai visto giusto per quanto
riguardo il loro primo incontro, ma non posso dirti altro… spero continuerai a
seguirmi.
Lunachan62: Ciao, sono
sempre immensamente felice di leggere le tue recensioni. Sono anche contenta di
sapere che ti piaccia anche questa mia ultima trovata per continuare a parlare
di Draco ed Hermione… ti ringrazio tantissimo.
June: Ciao, devo dire che
anch’io sono soddisfatta di come sia uscita la mia versione di Narcissa. Speravo
venisse apprezzata, io nel 6° libro l’ho trovata molto umana e quindi ho cercato
di adattare quello squarcio del suo carattere descritto dalla Rowling il meglio
che ho potuto.
Nel prossimo capitolo ci sarà la mostra.
J
Aysha: Ciao, credo ci sia
ancora molto per avere gli scontri/incontri. Draco non sa davvero chi possa
essere la sua liberatrice, dopo anni di prigionia non credo proprio che potesse
subito associare il volto della donna del mistero all’odiata
Mezzosangue.
Saka: Ciao, è bello
ritrovarti anche in questa fanfiction. Sono molto
contenta.
Spero continui a
piacerti^^
Cobwy23: My dear^^
l’impressione che hai avuto su Julius è cambiata?
E’ forse
peggiorata?
Sono ansiosa di
sapereJJ
White_tifa: Ciao cara, non
è vero che le tue recensioni sono delle ca**te, a me piacciono, fanno divertire
e mi fanno arrossireJ
Narcissa 4ever a quanto
pare ^___^
Ho evitato di far sbucare
il rosso, insomma sempre lui poveretto, credo sia stanco di essere sempre preso
a pugni da Draco.
Un grazie
gigantesco.
Marygenoana: Ciao, sono
riuscita a non farti abbandonare la lettura della storia? Oh mamma spero
continuerai a farmi sapere, sono bisognosa di
consigli^^
Little lady butterfly:
Ciao, so che il chap era un po’ corto e forse questo lo è di più.. non so, con
molta probabilità questo non ti sarà piaciuto perché è davvero moscio, spero
sempre si sapere cosa ne pensi^^
Merryluna: Tesora, non lo
sopporti? Ma povero piccolo bimbo che lavora alla Gringott… ok, ammetto che
neanche a me piace poi tanto, però mi serviva un ex molto idiota per
Hermione^^
Aspetto i nuovi sviluppo
della song-fiction J
Fedefun: Ciao, sono
immensamente felice che ti sia cimentata nella lettura della mia nuova
Draco/Hermione
Ovviamente si incontreranno
e si svilupperà come si sviluppano le Draco/Herm, adoro questa coppia e ne
parlerei in tutte le salse.
Per quanto riguarda la
mancata fisionomia di Draco ti dico che secondo il mio parere stare 3 anni ad
Azkaban senza avere contatti con anima viva, non porta all’immediato
riconoscimento della Sporca Mezzosangue Zannuta… e c’è da dire che
l’illuminazione precaria non lo ha aiutato. JJJ povero, povero
Draco.
Sono riuscita a farlo
diventare più verosimile?
E poi se fosse arrivato a
chi fosse la donna del mistero l’intera storia avrebbe avuto uno
stravolgimento^^
Grazie per
tutto!
^_____^
Grazie a
tutti.
kisses
|
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Capitolo 5 *** Un'incontro ad opera d'arte ***
opera d'arte
Una folla inverosimile
aspettava di entrare alla Gringott, una gran percentuale era lì per depositare o
prelevare soldi, e si chiedevano il perché molta gente sembrava impazzita; non
era del tutto normale andare in Banca ostentando abiti e gioielli estremamente
eleganti e costosi per uno stupido deposito o prelievo.
Hermione non si era di
certo premurata nell’indossare un vestito da capogiro, né di fare sfoggio del
suo ultimo anello con un macigno al
posto di una semplice pietra preziosa.
Blaise Zabini osservava
divertito tutta quella gente, sapeva che la sua arte faceva venire i brividi, e
che molti avrebbero fatto carte false per avere uno Zabini autentico adorava i
complimenti, le adulazioni e i servilismi solo per ingraziarsi lui, il sommo
artista.
“Perfetto, è tutto
perfetto”,un ghigno si dipinse su quelle labbra perfette, era compiaciuto e non
stava facendo nulla per nasconderlo.
Draco sospirò
spazientito.
“Blaise, cosa ci facciamo
nascosti dietro ad una colonna della Gringott?”, si guardò in giro annoiato,
finchè i suoi occhi non incontrarono un Goblin piuttosto arrabbiato.
“Blaise, credo che quel
Goblin voglia uccidermi”
“Piantala Draco, capisco il
tuo nervosismo… la società magica ti crede morto e non di certo alla mitica
mostra dell'’eccelso Blaise Zabini, ma stai tranquillo… non hai di certo scritto
in fronte sono Draco Lucius Malfoy e invece di essere ad Azkaban sono a piede
libero e seminerò terrore e distruzione”, disse senza degnarlo di uno sguardo,
poiché completamente assorto da quella folla benvestita che non aspettava altro
di fare l’agognato ingresso.
Draco adesso era davvero
spaventato.
“Ma Blaise, non è mia
intenzione seminare terrore e distruzione…”,era abbattuto e
stanco.
“Su dai, è un semplice modo
di dire… la parola Mangiamorte è inesorabilmente associata a terrore e
distruzione”
“Ma io non sono un
Mangiamorte”
“Quel bel disegnino sul tuo
avambraccio dice il contrario, ma tu non ti devi preoccupare… la colpa non è tua
se non sei più ad Azkaban in stato vegetativo, ma alla mostra più grandiosa del
secolo dove le opere del tuo migliore amico faranno
scintille”
Faranno scintille
Draco pensò inevitabilmente
che qualcuno animato da buonissime
intenzioni desse fuoco a quei quadri.
“… la colpa è di quella
ragazza che ti ha liberato”,proseguì soddisfatto delle sue convinzioni
insensate, vomitate giusto per tranquillizzare un Draco decisamente
sconvolto.
E se la ragazza che lo
aveva liberato si trovasse alla Gringott?
Magari era una fanatica
d’arte.
Magari lavorava alla
Gringott.
Magari stava solo
viaggiando con la mente…
“Signor Zabini, se vuole
seguirmi nei saloni sotterranei…”, Blaise sorrise a quell’uomo dall’aria
impomatata, e preso Draco per il polso lo trascinò senza tanti complimenti nei
saloni sotterranei di quel luogo.
***
“Fammi capire… noi siamo
qui per guardare attentamente la trentina di stupidi disegni che sono appesi in
questa stanza grande?”
La concezione che Julius
aveva dell'’arte non era molto ampia.
Hermione lo guardò
spazientita, e si disse che era meglio far finta di non ascoltarlo e immergersi
in quei quadri spettacolari.
Julius si avvicinò ad un
quadro, il naso quasi sfiorava la tela.
“Adesso spiegami perché una
quercia e delle folate di vento dovrebbero rappresentare il sesso.”
La sensibilità di Julius
era inesistente, altro che cucchiaino… uno stuzzicadenti sarebbe andato bene, e
forse sarebbe stato anche troppo.
Il quadro rappresentava una
Quercia secolare su uno sfondo bluastro accarezzata dal
vento.
Perché simboleggiava il
sesso per Blaise?
Il sesso è un appagamento
dei sensi, immergersi nella natura è un appagamento dei sensi, superficiale
descrizione dell’opera, ma Hermione non avrebbe potuto usare altri termini per
farlo capire a quel coso.
Quando la ragazza ebbe finito la celere
spiegazione, Julius fece spallucce, “Certo che questo Zabini… è proprio un
deficiente”,disse.
***
Draco Lucius Malfoy aveva
deciso di camuffarsi, giusto per passare
inosservato.
Il ragazzo aveva abnormi
manie di grandezza; stava iniziando a credersi l’opera d’arte più bella di quel
salone.
Un paio di occhiali da
sole,(del tutto inopportuni essendo sottoterra), e un berretto di lana
grigia,(inopportuno visto il caldo).
Osservava rapito il quadro
rappresentante la timidezza; un bosco
rigoglioso, con alberi maestosi dai verdi intensi, e poi nascosta da un masso
ricoperto quasi interamente da muschio, una piccola
violetta.
Era forse banale, ma Draco
si immerse in quel paesaggio così tranquillo, ma allo stesso tempo pieno di
mistero.
Zabini era davvero pieno di
risorse, e stava forse iniziando a comprendere il suo insano egocentrismo,
essere fieri di quei capolavori, era dire poco.
***
Blaise Zabini si aggirava
per l’immenso salone, compiaciuto ad ogni complimento e ad ogni commento che
captavano le sue orecchie.
***
“Herm… ma sono tutti
uguali”, disse Julius piagnucolando e sbattendo i piedi per terra come un
moccioso di 5 anni.
Uno sbuffo sonoro; era
troppo chiedere di potersi godere la mostra?
Dai lamenti di quel
deficiente che le aveva procurato i biglietti, sembrava proprio che chiedere una
villetta sul Sole sarebbe stato un desiderio del tutto
realizzabile.
“Julius, sei una lagna
continua”
Julius si morse la lingua,
non era di certo lagnandosi di ciò che faceva felice Hermione, che l’avrebbe
riconquistata.
***
La
comprensione, Draco era stato catturato
da quel quadro, ma era stato il titolo ad averlo immerso nel suo piccolo mondo
fatto di domande.
Comprensione; cos’aveva
spinto quella ragazza a liberarlo?
Si massaggiò le tempie, non
era quello il momento di provocarsi un mal di testa di intensità superiore a
quello che non lo aveva lasciato riposare per anni.
Il quadro rappresentava due
occhi dallo sguardo ambiguo su uno sfondo rosso.
L’iride dell'’occhio destro
era castano chiaro, mentre il sinistro era di un celeste
scuro.
Non riusciva a capire in
cosa consistesse la Comprensione, fatto sta che il ragazzo ne venne
completamente catturato, la sensibilità mista alla fantasia di Blaise erano una
miscela sorprendente.
L’associazione di idee del
suo migliore amico lo aveva piacevolmente
sconvolto.
Tired of livin’like a blind
man
I’m sick inside without a sense of
feeling
And this is how you remind
me…
This is how you remind
me…
Quando avvertì un
solleticare involontario prodotto dal fugace tocco di dita estranee sul dorso
della sua mano, si riscosse immediatamente dai suoi
pensieri.
“Scusi”, una donna
giovanissima quasi mortificata si voltò verso il
ragazzo.
“Non è successo
nulla”,rispose cordialmente.
“era così immerso nella
bellezza dell'’opera che…”
“davvero, non è successo
nulla”, sorrise all’idea che quella ragazza si era scusata con un Mangiamorte; era buffo, era strano, era
tutto inverosimile.
Si voltò a guardarla;
indubbiamente una bella ragazza, non altissima ma slanciata, con una morbida
cascata di morbidi ricci castani lasciati libere sulle spalle minute, tratti
delicati e un nasino niente male che lo colpì
subito.
Si bloccò immediatamente:
quella ragazza l’aveva già vista, e non una sola
volta.
Una serie di immagini si
fecero spazio nella sua mente, non ricordava con precisione, ma sapeva di averci
avuto a che fare più di una volta.
Si tolse gli occhiali per
osservarla meglio e cogliere il particolare che lo avrebbe aiutato
nell’associare quel viso ad un nome.
“Qualche problema?”, chiese
gentilmente la ragazza sentendosi un po’ troppo
osservata.
Era in imbarazzo, ma il
rossore che stava iniziando a farsi strada sulle gote, lasciò il posto ad un
pallore quasi surreale.
Il particolare degli occhi
color grigio-blu, quegli occhi che sembravano il mare in tempesta, quegli occhi
umili e pieni di fragilità si associarono al volto di un ragazzo che avrebbe
preferito dimenticare.
Draco Lucius
Malfoy.
Draco Lucius Malfoy era
davanti a lei; si voltò immediatamente, non c’erano dubbi, era a pochi
centimetri di distanza da quell’essere, e lui sembrava averla riconosciuta… non
poteva scappare, non poteva urlare, non poteva
schiantarlo…
“Granger?”, chiese
incredulo.
“Dipende”, disse lei acida,
e il repentino cambio di tono non sfuggì all’orecchio di
Draco.
“Da cosa?”, Hermione però
notò che lui continuava ad usare un tono pacato e
gentile.
“Da chi sei
tu”
Draco sospirò, gli costava
dirlo, non gli piaceva nemmeno rispondere a tono sicuro su chi fosse lui, in
fondo non era più sicuro di niente da molti anni.
“Sono Draco
Malfoy”
“Lo so, e non voglio
parlare con te”, secca e decisa.
Fece per andarsene, ma
Draco la fermò.
“E allora perché mi hai
salvato dal Bacio?”
Il cuore di Hermione perse
un battito.
Maledetto Julius. Perché
aveva fatto di tutto per trovare la mostra dell’anno?
Perché lei doveva andare
matta per l’arte e soprattutto per i capolavori di Blaise
Zabini?
Se fosse rimasta bel suo
schifosissimo ufficio in compagnia di Philippus, di qualche ciambella e di una
tazza di acqua sporca spacciata per del caffè, di sicuro non avrebbe incontrato
Draco Malfoy e quella conversazione non sarebbe mai
avvenuta.
Hermione Granger,
la Mezzosangue
Zannuta, colei il cui braccio scattava in alto ad ogni domande
dei professori.
Era stata lei a ridonargli
la vita.
Del tutto incredibile,
visto il rapporto di battutine acide, che intercalava tra i due ai tempi di
Hogwarts, ma in quell’istante non avrebbe voluto far altro che abbracciarla e
ringraziarla fino a che le forze glielo avrebbero
consentito.
“Sei libero, non ti importa
il perché l’ho fatto”
“Sì che
m’importa”
“Non credo, e adesso devo
andare”,sfuggì dalla presa del biondino e uscì di fretta e furia dal
salone.
Draco era
basito.
“Sai chi era quella
ragazza?”, Draco non rispose, e Blaise proseguì, “E’ Hermione
Granger”
“Lo so Blaise, Hermione
Granger è colei che mi ha salvato”
Blaise non disse nulla,
sorrise semplicemente.
***
Era trascorsa un’ora, e
Julius per amor della sua bella, aveva guardato ogni quadro con mostruoso
interesse.
Solo per lei, per fare in
modo che lei fosse fiera di lui; ma quando si guardò intorno per cercarla, non
la trovò.
Credo che questo capitolo sia
venuto molto più lungo dei precedenti… ehm, non è che credo che sia venuto più
lungo, è davvero molto più lungo -__-
Spero che non vi dispiaccia,
insomma avrei anche potuto allungare le idiozie visto che è molto più
lungo…
Mon Dieu, mi sto perdendo nei
labirinti dove il mio unico neurone ama giocare a
nascondino^^
E’ meglio passare ai
ringraziamenti:
Mojito86: Ciao genio, li ho fatti
incontrare, sono sicura che non ti aspettavi un incontro del genere… povero
Draco.
Neanch’io saprei dire chi tra i 2
è il più scemo…secondo me se la giocano^^
E adesso che il mistero della
donna è stato svelato, sono ancora più scemi^^
Kisses
Marygenoana: Non mi abbandonare
mai^___^
Si sono incontrati… mmm… fatto
schifo?
Kisses
June: Ciao, piaciuto quello che è
successo?
Certo, le cose non sono andate
bene perché Herm è corsa via in preda a dio-solo-sa-cosa, però si sono
incontrati; è questo quello che conta,no?
Kisses^^
Saka: Ciao, Zabini è il mio mito
personale, si può usare a proprio piacimento e riesce sempre ad essere un
personaggio a dir poco stupendo^^
Alla
prossima.
Kisses
Baby Emma: Ciao, la mostra era proprio la stessa, ed
ecco l’agognato incontro, cosa te n’è parso?
Incrocio le
dita^^
Kisses
Fedefun: Ciao, il cap scorso era
proprio scarno, era un piccolo capitolo di transizione, mi serviva per far
invitare i due alla stessa mostra^^
L’incontro t’è piaciuto o ho
deluso le tue aspettative?
Magari non è stato come te
l’immaginavi… però…
Kisses^^
Little lady butterfly: Ciao, spero
di essermi riscattata con questo cap, molto più corposo, almeno
credo…
-l’importante è
crederci-
JJJ
Kisses
White_tifa: Ciao carissima, alla
fine era proprio Blaise che organizzava la mostra, è un grande artista nel mondo
Magico, i suoi quadri sono tesori inestimabili^^
M ai quadri sono stati di tuo
gradimento?
Non so davvero se ho distrutto
qualcosa e il principio dell'’arte in sé^^
Kisses
Merryluna: Ciao tesora, ma chissà
chi è morto…
Ok ok, verrà detto a tempo
debito.
Non mi offendo mica se mi riprendi
e se trovi delle imperfezioni nei miei capitoli,(la mia ira si abbatterà su te e
la tua progenie nei secoli dei secoli), dunque…
ehm…dicevamo?
Non ero pienamente soddisfatta del
capitolo scorso, e ora che mi ci hai fatto pensare, mi sono resa conto che ho
dimenticato di dire che quella frase sull’angelo è detta in maniera molto
retorica, in quanto Draco non crede negli angeli, e nelle persone affette da
buonismo… c’è sempre un doppio fine… bhuahahah!!
Comunque, se mi mandi un e-mail
non mi offendo mica, anzi, non può farmi altro che
piacere^^
Per quanto riguarda il Re Leone è
anche il mio cartone animato della Disney preferito… lo amo, lo adoro… ho 18 anni e continuo
a perdere molte delle mie giornate a mangiare porcherie, spaparanzata sul divano
a guardare a rotazione continua quell’adorabile film!
Ok, vista la lunghezza potevo
mandarti anch’io una e-mail, ma così è più divertente; ma visto che dobbiamo
procedere per gradi, come ce li facciamo arrivare quei due nel
fiume?
Aspetto tue
notizie.
Kisses
Lunachan62: Ciao, io sto
tranquilla se mi dite che non mi devo ritirare. Grazie
infinite.
Kisses
Grazie a
tutte.
|
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Capitolo 6 *** Confusione... quasi generale ***
jui
Il bagno dell'’appartamento
di Hermione era irriconoscibile, sembrava che Hagrid avesse fatto una capatina
lasciando un segno ben visibile del suo passaggio.
Vari prodotti gettati per
terra senza alcuna logica, un accappatoio che provava lo stile libero nella
vasca trasbordante d’acqua, un asciugacapelli intento ad imparare il corretto
uso di un lavandino, e Hermione seduta sul gabinetto avvolta in un soffice telo
da bagno color prugna che fumava disperata.
Il colmo era che lei non fumava.
“Hermione, esci da
lì”
Philippus era accorso in
suo aiuto quando la vicina di casa di Hermione,(una magonò), l’aveva vista rincasare piuttosto
stravolta.
“Perché non provi a
raccontarmi quello che è successo?”, chiese, sperando di ricevere almeno un
cenno che gli facesse capire che non si era impiccata, facendo il cappio con
mezzi di fortuna, magari usando il filo
interdentale.
“E’ stato Julius? Quel
ragazzo dovrebbe smetterla di essere così
assillante”
Julius, chissà se aveva
capito che aveva abbandonato la mostra di sua spontanea volontà e che nessuno
l’aveva rapita.
“Hermione? Sto iniziando a
preoccuparmi… e ti ricordo che ho anche gravi problemi al cuore”, buttò lì il
suo problema con leggerezza.
***
“Non metti lo zucchero nel
tuo tè?”
Blaise Zabini e Draco
Malfoy si trovavano al Paiolo Magico.
Blaise sosteneva che Draco
avesse assoluto bisogno di una tazza di tè; apprendere che a salvarti il culo da
morte certa era stata Hermione Granger, era stato abbastanza
traumatico.
Almeno Blaise credeva fosse
così.
“Ne ho già messo mezzo
cucchiaino”,rispose pacato il ragazzo, mentre il cucchiaino girava
incessantemente nella tazza fumante.
“Ah bè.. se ne hai messo
mezzo cucchiaino io mi preoccuperei di un eccitamento dovuto ai troppi zuccheri
presenti nel tuo sangue”,fece sarcastico, mentre tre cucchiaini strapieni di
zucchero si scioglievano nel suo tè.
“Blaise, secondo te perché
mi ha salvato?”
Blaise si affogò con il
liquido, e dopo essere riuscito a ricomporre la sua perfetta immagine, si
accinse a rispondere all’amico che continuava a guardare la tazza con sguardo
emblematico.
Di certo quei 3 anni ad
Azkaban l’avevano cambiato radicalmente, era diventato molto più serioso.
“Che domande!”,disse come
se l’avvenimento fosse stato più che ovvio e che Draco fosse l’unico imbecille a
non esserci ancora arrivato, “Lo ha fatto per far in modo che tu vedessi una mia
mostra”
Draco scosse la testa
spazientito, sarebbe stato troppo chiedere una risposta seria a quel gran
superficiale di Blaise Zabini.
Ma quando quei capolavori
che i suoi occhi avevano visto, e che la sua anima aveva percepito nel loro
senso più profondo, si disse che quel ragazzo dagli intensi occhi blu cobalto,
era tutto tranne che superficiale.
***
I have a problem that I cannot explain I have no
reason why it should have been so plain Have no questions but I sure have
excuse I lack the reason why I should be so
confused
Hermione aprì quasi
furiosamente la porta, non voleva di certo Philippus sulla
coscienza.
“Allora?”,chiese l’uomo, ma
Hermione sembrò non ascoltarlo.
Aprì uno stipo e ne tirò fuori una grande tazza verde
chiaro dove versò del caffè.
“Vuoi?”,gli chiese, alzando
in aria la caffettiera per mostrarla al suo capo, che sedeva quasi abbattuto su
di una poltrona.
Scosse la testa, “Mi vuoi
dire cosa succede?”
“Non succede un bel
niente”
“I tuoi occhi dicono il
contrario”
Hermione posò spazientita
la tazza sul piano cottura.
“I miei occhi? I MIEI occhi
non dicono un bel niente… io sto bene, sono semplicemente stanca”, disse
massaggiandosi le tempie.
Philippus però sapeva che
la colpa non era di uno stupido mal di testa, e che la sua piccola Hermione
soffriva per qualcos’altro.
Ma
cosa?
Un nome bazzicava nella sua
mente: Draco Lucius Malfoy.
“Si tratta di
Malfoy?”,chiese titubante, stava davvero iniziando ad aver paura poiché niente e
nessuno avrebbe impedito ad Hermione di gettargli contro, il grandissimo vaso
che faceva sfoggio di sé vicino l’ingresso.
“Malfoy? Cosa te lo fa
credere?”,il timbro di voce alterato non sfuggì a
Philippus.
“A me puoi
dirlo”
“Cosa dovrei dirti? COSA?
Dovrei dirti che quando l’ho visto in quella cella ho rivisto quella dannata
scena in cui Lucius Malfoy lo ha… lo ha ucciso?”,ormai piangeva a dirotto,
“Dovrei dirti che quando ho visto il suo sguardo ho visto solo lo sguardo di un
bambino impaurito e che mi sono sentita una merda? E’ questo quello che vuoi
sentire?”, piangeva e piangeva senza sosta, senza riuscire neppure più a
respirare; Philippus le si avvicinò e le porse un fazzoletto, “Se è quello che
ti fa stare male, sì… è quello che voglio sentire”, Hermione strabuzzò gli occhi
e lo abbracciò continuando a piangere
sommessamente.
***
L’incantevole canto di
alcuni uccellini stava facendo viaggiare Blaise con la fantasia, era una di
quelle sensazioni che gli infondeva benessere, sapeva bene di non stare facendo
qualcosa di complicato o di gratificante, ma anche l’eccelso Blaise Zabini –ogni
tanto- aveva bisogno di momenti di semplicità.
Draco lo guardava
divertito.
“Cosa intendi fare?”,chiese
poi improvvisamente.
“Per quanto riguarda
Hermione?”
“No, per quello che
riguarda quel Goblin che credevi ti volesse uccidere”, anche dopo i suoi momenti
di pace interiore, non riusciva proprio a non essere sarcastico, “ E poi…
Hermione? Mi stupisco… allora non la chiamavi Granger e Mezzosangue Zannuta
perché non sapevi il nome”
“Imbecille! Mi chiedo
perché sono in tua compagnia invece di qualche..”
“Troia?”,suggerì
Zabini.
“Forse”
“Io sono più soddisfacente
di qualche misera sciacquetta… e poi, di questi tempi vanno di moda quelle
provviste di cervello”
“Forse quando avrò voglia
di credere che l’amore esista… al momento non ne sento il
bisogno”
“Qualche giorno fa ho rotto
con una ragazza con cui stavo da quasi un anno… credevo fosse amore, ma poi mi
sono soffermato sul suo seno…”
Draco rise, “Ti sei
soffermato sul suo seno solo dopo quasi un anno? Stai forse dicendomi che hai
fatto voto di castità?”
Blaise roteò gli occhi; da
Azkaban era uscito ancora più stupido e più carnale di quanto non fosse ad
Hogwarts?
“E poi dicono che la
sofferenza ti fa crescere… sei il sedicenne immaturo che frequentavo in quella
scuola di merda?”
“Possibile”, rispose
placidamente il biondino facendo spallucce.
Blaise gli diede uno
scappellotto affettuoso dietro la nuca.
“Comunque.. stavo dicendo
che ho guardato la sua carrozzeria in un momento in cui anche il cervello era
collegato, e lì ho avuto l’illuminazione… ho vissuto per mesi con la convinzione
di essere innamorato di lei, e invece ero solo innamorato del suo
seno…”
“Fantastico! E cosa vuoi
che me ne importi?”
“Assolutamente
nulla!”
***
“Sta diventando il mio
incubo, sta facendo riaffiorare in me numerosi sensi di colpa… quello stupido
fascicolo che mi hai recapitato, quella stupida storia di Malfoy ventunenne
rinchiuso ad Azkaban… Per Merlino Phil, mi ha fatto ricordare che io ho ucciso
un uomo e che ho una vita serena e tranquilla… Adesso l’ho incontrato alla
mostra di Zabini e l’unica cosa che lui vuole sapere da me è il perché l’ho
salvato da morte certa… cosa dovrei dirgli?”
Philippus la scostò
dolcemente da sé e la guardo negli occhi velati di
pianto.
Hermione stringeva tra le
mani un fazzoletto, lo stava usando come sfogo, ma si vedeva indistintamente che
le unghie erano conficcate nel palmo della mano, le nocche bianche ne erano il
segno evidente.
“Tu perché l’hai
fatto?”
Hermione si sentì
gelare.
“Di certo non perché te
l’ho chiesto io… visto che fai sempre tutto il contrario di quello che ti dico”,
proseguì l’uomo, riuscendo a strappare un mezzo sorriso ad
Hermione.
“L’ho fatto perché, lui
meritava una seconda chance”
“E non ti importa se ha
tentato di uccidere Silente?”
“Non lo so se m’importa, il
ragionamento è piuttosto contorto… non lo so nemmeno io perché l’ho
fatto…”
“Stai solo tranquilla,
quando farai chiarezza dentro te, saprai il perché l’hai fatto… adesso
preparati, ti porto fuori a pranzo”
Hermione sorrise e corse in
bagno a prepararsi, ma non prima di aver scoccato un bacio sulla guancia al suo
adorabile e panciuto Phil.
***
Narcissa Black Malfoy
sbuffava un po’ troppo per i canoni riservati ad una donna del suo rango, ma sua
sorella Bellatrix ne era il motivo. E anche se ormai aveva visto e toccato con
mano che Draco era ancora in vita e che non sarebbe marcito in carcere,
continuava a tediare la sua stanca sorella.
“Bella, ma se per caso
invitassi una squadra di Auror a Malfoy Manor riuscirei ad evitare la tua
fastidiosa presenza almeno per qualche ora?”
“Non lo faresti
mai”,rispose beffardamente la sorella incurvando le labbra in un ghigno distorto e
sinistro.
“Ci allieterai con la tua
gioiosa presenza anche a pranzo?”,di certo Narcissa non si sarebbe mai messa a
discutere su una possibile squadra di Auror che brindavano allegramente nella
sua Sala da Pranzo, rimpinzandosi a dovere; Bellatrix credeva che la sua
sorellina non avrebbe mai avuto un simile coraggio, ma Bellatrix non si era mai
spinta aldilà della facciata fragile che Narcissa aveva dimostrato più volte…
quella pazza non la conosceva veramente, ma la bella Narcissa non poteva
mettersi a sproloquiare su quanto il loro rapporto fosse
superficiale.
Per Narcissa sua sorella
era come un moscerino
fastidioso.
“Solo se Zabini non è in
compagnia di tuo figlio”
Narcissa sembrò non
udirla.
“Cissy, sai perfettamente
che adesso che tuo figlio è risorto
le possibilità che i Malfoy rinascano dalle ceneri sono
aumentate…”
Lo sguardo di ghiaccio di
Narcissa si posò tagliente sulla sorella, che per nulla spaventata proseguì con
i suoi vaneggiamenti, “… credo sia ora che ridia tono alla famiglia e che si
sposi”
Continuava a guardarla con
sguardo tagliente sperando che la trafiggesse così da squarciarle il petto e
vedere in che condizioni era il suo cuore. Era esistito? Nonostante tutto
pulsava come ogni cuore? Si era rinsecchito? C’era davvero una lastra di
ghiaccio?
Prese un lungo
respiro.
“Bella, Draco fino a ieri
credeva che la sua vita fosse finita, come puoi solo pensare che l’unica sua
preoccupazione sia sposarsi e ingravidare la sua consorte? Vuoi che i Malfoy non
si fermino a Draco? Non vedo perché debba preoccupartene tu, dopotutto sei una
Lestrange”
Gli occhi di Bellatrix
erano vuoti, gli occhi neri persi nel vuoto.
“Draco è pur sempre mio
nipote”
“Sai zia, è sempre bello
sapere che la famiglia per te viene prima di tutto”, Draco aveva fatto il suo
ingresso nel salone dove le due donne discutevano.
“Draco, sai bene, che ho
sempre avuto un occhio di riguardo per il mio nipote
preferito”
Draco roteò gli occhi
infastidito.
“Grazie per esserti
preoccupata, ma ogni volta che l’hai fatto hai solo contribuito a distruggere la
mia vita ancora più di quanto già non lo fosse”
“Cosa intendi
dire?”
“Fosse stato per te e le
tue stupide convinzioni, a quest’ora sarei morto nell’inutile tentativo di
uccidere Silente… avevo solo 16 anni, 16 miseri anni… sai qual è l’unica
preoccupazione di un sedicenne?”, il tono di voce alterato, “ Preoccuparsi di
portarsi a letto la prima cretina che ti fa gli occhi dolci, preoccuparsi di
fare i compiti di Trasfigurazione, preoccuparsi di vincere la partita di
Quidditch… Sai quali erano le mie preoccupazioni? Uccidere Silente, pensare che
se non lo avessi fatto quel pazzo di Voldemort avrebbe ucciso i miei genitori…
tutto dipendeva da me…”, si sedette stancamente su di una poltrona e sorrise
amaramente; un sorriso che fece gelare il sangue nelle vene a
Narcissa.
Bellatrix ascoltò parola
per parola senza che la sua bocca potesse storcersi in ghigni
sarcastici.
Draco era solo un inutile
moccioso, non era riuscito a capire l’importanza della sua missione allora, non
era riuscito a comprenderla a distanza di anni.
Inutile essere umano.
“… e sai cara zia, quando
avrò intenzione di sposarmi sarai la prima a
saperlo”
Bellatrix strinse forte i
pugni.
Stupido bambino
insolente.
Narcissa
sorrise.
“Bella, hai ancora
intenzione di rimanere a pranzo con noi?”,chiese affabile, mentre dentro di sé
scoppiava di gioia.
“No… ho altro da fare”, e
con un Puff sparì portando via con sé l’alone di fastidio che la
circondava.
“Tintarella di luna
tintarella color latte tutta notte stai sul tetto sopra il tetto come i gatti… e
se c’è la luna piena… tuuuu diventi candidaaaa”
Salve mie adorate/i (sempre
se qualche maschietto si cimenti nella lettura della mia
ficcy)
Dunque in questa domenica
mattina ho deciso di rovinarvi la giornata con ciò che
scrivo^^
Ma vi piace
davvero?
Coooomunque passiamo ai
ringraziamenti:
marygenoana: Ciao cara, me
immensamente felice per non averti recato alcuna
delusione^^
e questo?
Mmm…
kisses
June: Ciao, e anche questo
hai trovato bello? S’, lo so che dire bello è tanto.. però poi fai
tu^^
Qui non si sono incontrati,
ma non mancheranno di certo i capitoli in cui lo
saranno^^
Kisses
SweetChocolate: Ciao, sei
perdonata, ma adesso sei costretta a farmi sapere cosa pensi di questo,(
tranquilla, non è una minaccia), (forse U_u)
Kisses
Mojito86: Ciao, allora
forse l’ho reso male io, ma comunque gli ha sfiorato la mano per sbaglio, capita
a tutti di esseri distratti ed andare a cozzare contro altri esseri umani, ad
Hermione è successo questo e poi c’è rimasta male perché lo aveva distolto dai
suoi pensieri… oh cavolo, adesso forse ti ho fatto confondere ancor di
più!-___-
Mi spiace non ci sia stato
nessun incontro tra i due, ma le cose vanno fatte
lentamente^^
Kisses
Saka: Ciao, certo che ti
concedo il permesso di dire che il dolce e caro Blaise è….
Unico!
Non è che io l’ho reso un
po’ pirla?
Non so, ma certe volte mi
sembra proprio un idiota? Oh mamma… cos’ho combinato? Soprattutto in questo
capitolo U_u
Kisses
^___^
Babyemma: Ciao, un grande
incontro dici? Me commossa…. Grazie grazie…
Si fa sempre più
intrigante? Non sai quanto sono felice.
^___^
Kisses
Lunachan62: Ciao, forse
Blaise ha davvero doti divinatorie non indifferenti, forse ha solo una gran
sensibilità che lo porta a vedere cose ch’egli umani non possono vedere,
dopotutto è un artista^^
Chi leggerà
vederà^^
Kisses
Valemione: Ciao cara, sei
ufficialmente perdonata, ma dopo tutto ciò che mi dici e che mi fa arrossire,
come non potrei perdonarti?
Julius è così tenero che
non ha speranze… bhuahahaha!
Cooomunque… purtroppo
dovrai aspettare, credo il prossimo capitolo, per un altro loro
incontro^^
Alla
prossima.
Kisses
Merryluna: Ciao tesoro, qui
Blaise credo abbia sparato una serie di c*****e non indifferenti, o
sbaglio?
A te l’ardua
sentenza!
Io vado pazza per le
mostre, per i castelli, per i cimeli antichi, per le case avvolte da un alone di
mistero, per le fotografie in bianco e nero, e anche per la fotografia… solo che
questa passione prende il sopravvento quando ho davanti cose estremamente
curiose^^
Non so se hai capito, se
vuoi cercherò di mandarti un dizionario, creato appositamente per tradurre i
miei pensieri contorti.
Ma sai che mi ha fatto
venir una voglia folle di veder il Re Leone per tutta una
giornata?
Devo farlo…
assolutamente.
Aspetto tue notizie sulla
song^___^
Kisses
White_tifa: ciao cara, i
quadri ti sono piaciuti davvero?
Ma così il mio rossore alle
guanciotte sarà perenneJJJ
Comprendo che in questo
capitolo non succede un granchè, visto che gente che piange, gente che prende il
tè e gente che sputa sentenze… ma fammi sapere
ugualmente^^
Kisses
Ragazze grazie
infinite.
kisses
|
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Capitolo 7 *** Il serpente senza veleno ***
serpe
Due giorni. Erano
trascorsi due giorni, ed Hermione Granger sembrava avesse fatto colazione con
due tazze stracolme di pozione del buonumore.
Fischiettava
allegramente anche se un pila scomposta ed esageratamente alta di documenti
faceva sfoggio di sé sulla scrivania inesorabilmente disordinata -dove il caos
regnava sovrano-strapiena di oggetti assolutamente inutili nell’ambiente
lavorativo.
Forse era vero che nelle
sue vene scorreva tanta pozione del buonumore, ma nessuno in quell’ ufficio era
così competente da stabilirlo.
Anche quell’acqua
colorata di nero spacciata per caffè, e quella pasta elastica colorata spacciata
per una ciambella, non le dispiacevano più di tanto.
Quella mattina Hermione
Jane Granger aveva fatto un patto con se stessa; in un foglio di pergamena aveva
scritto e promesso a sé stessa che qualunque cosa fosse accaduta, lei non se ne
sarebbe curata… niente e nessuno avrebbe potuto intaccarla.
Aveva firmato e con un
colpo di bacchetta l’aveva bruciata, come a voler sigillare quel
patto.
***
L’odore forte dei colori
acrilici stava dando alla testa ad un Draco terribilmente
spazientito.
Appoggiato al muro con
atteggiamento scanzonato fumava una sigaretta; uno di quei piccoli piaceri che
la reclusione ad Azkaban aboliva.
I raggi del sole
illuminavano il suo viso diafano attraverso la grande vetrata della
porta-finestra, facendo sembrare d’oro i suoi capelli.
Blaise, seduto
scompostamente su di uno sgabello, era immerso nella sua arte e trasportato
dalla realizzazione di un soggetto fuori dal comune.
Quel giorno aveva deciso
di cimentarsi nell’antica arte del carboncino.
Il foglio ruvido
leggermente inclinato; e con il suo tocco leggero sembrava che il soggetto si
stesse imprimendo in quel foglio da solo, come per magia.
“Hai finito?”, la
sigaretta tra le dita, ormai stava esalando l’ultimo respiro, e il tono
forse infastidito del ragazzo fece sorridere Blaise; Draco non capiva il perché
ci volesse tanta concentrazione per ritrarre uno stupidissimo cesto di
frutta.
Frutta
morta.
“Solo un attimo”, e dopo
un ultimo tratto veloce e una sfumatura ad effetto grazie all’aiuto del pollice
dell'’artista, un altro sorriso soddisfatto si dipinse sulle sue
labbra.
“Ti rendi conto che hai
impiegato quasi un’ora per uno stupido cesto di frutta?”
“Non ho mica ritratto un
cesto di frutta”
“Ah no? E allora si può
sapere cos’hai ritratto?”, chiese cercando di sbirciare, ma Blaise si parò
accuratamente davanti la sua opera in modo da impedire all’amico di
osservarla.
“L’idiozia”, risposta
semplice che lasciò Draco sgomento.
“L’idiozia? E’ un
autoritratto?”
“Non proprio”, e così
dicendo-sempre sfoggiando quel suo sorrisino- lasciò che la sua opera venisse
vista e commentata da Draco.
“Sei un imbecille senza
speranze”, sbottò il biondino; una frase che voleva celare tutta la sua infinita
stima per la bravura di Blaise.
La tela ritraeva Draco
nella posa che aveva assunto naturalmente , accompagnato dalla sigaretta e da i
suoi pensieri.
Blaise, aveva colto
perfettamente il momento, e lui, non se ne era accorto.
“Più che l’idiozia
dovresti intitolarla…”
“… il Mangiamorte
depresso?”, fece sarcastico.
Draco rise, “No, stavo
pensando a qualcosa come… Meditando di uccidere Blaise Zabini, o,il tempo di una
sigaretta e Blaise Zabini avrebbe trovato la morte, non prima di aver fatto
testamento in favore di Draco Malfoy”
“Non ti sembra un po’
lunghetto come titolo?”
Draco fece spallucce;
Blaise avvicinandosi gli mise una mano sulla spalla facendolo
sussultare.
“Sai perché l’ho
chiamato l’idiozia?”
“Ho una vaga
idea”
“La tua idea non è vaga,
va da lei… è l’unica soluzione che hai per guarire dal tormento”
Draco annuì
impercettibilmente e non disse nulla, e dopo un’occhiata fugace al ritratto
corse via da Zabini Manor.
Forse Blaise aveva
ragione.
***
Ovviamente grazie ai
suoi informatori, Draco Malfoy era a conoscenza della vita di Hermione Jane
Granger.
Un modo per sapere dove
lavorava e dove abitava.
Quel giorno l’indirizzo
che avrebbe sfruttato era: Ministero della Magia, sezione-controllo della
Criminalità Magica-
Questo piccolo
particolare avrebbe potuto aiutarlo, anche se in una minuscola parte, a chiarire
qualche domanda.
Vi entrò, sperando che
nessuno lo riconoscesse e che lo additasse come una creatura del demonio. Ma un
uomo pacioccone e sorridente gli andò incontro.
“Draco Malfoy?”,chiese
gioviale.
“Sì, ma abbassi la
voce”, evidentemente grazie al tono baritonale dell'’uomo, molti occhi curiosi
si erano puntati sulla sua aitante figura.
“Cerchi Hermione?”,
rispose incurante della richiesta del ragazzo di abbassare il tono di voce e
farlo scendere ad un tono normale; Draco inarcò il sopracciglio
sinistro.
“E lei come fa a
saperlo?”
“Intuito”
Draco non disse nulla,
anche perché le parole che sarebbero potute uscire dalla sua bocca, sarebbero
risultate parecchio scortesi.
***
Di quella giornata
perfetta, Hermione però non aveva previsto che si sarebbero potuti presentare
degli imprevisti.
Toc Toc
“Avanti”, disse la
ragazza, mentre china sulla scrivania controllava dei documenti, picchettando la
matita sulla bocca.
Noia.
“Posso?”, il faccione di
Philippus fece capolino dalla porta.
“Certo Phil… mi sai dire
perché a me dovrebbe interessare di un baule rubato a King’s
Cross?”
“Penso faccia parte del
tuo lavoro”
“Sai allora dirmi cosa
sto aspettando per licenziarmi?”,gli occhi ridotti quasi a due fessure come se
stesse realmente cercando una risposta a quella domanda.
Ironia prima di
tutto.
E lei ne era una
portatrice sana.
Philippus sorrise,
“Forse l’arrivo del principe azzurro?”
“Julius?”,chiese lei con
una smorfia terrorizzata all’idea di Julius su un cavallo bianco che la
aspettava all’uscita del Ministero.
“Non proprio… al mondo
ci sono milioni di ragazzi interessanti…”
Hermione lo guardò
scettica.
“Il discorso è inutile
visto che l’uomo dei miei sogni non varcherà mai la porta del mio
ufficio.”
Un sorriso un po’
troppo malizioso per un uomo della veneranda età di Philippus si dipinse su
quelle labbra.
“Mai dire
mai”
“Il mondo dovrebbe
cambiare repertorio… ma sei venuto qui per infastidirmi?”
“No, ti ho portato un
amico, può entrare?”
“Certo”, non vide
immediatamente a chi aveva dato l’accesso di entrare, e infatti Draco dopo
essere stato spinto al cospetto della Granger e soprattutto dopo che quell’uomo
aveva chiuso la porta, si era sentito solo… terribilmente solo.
Deglutì a vuoto più
volte.
“Ciao Granger”, da dove
era balzato fuori tutto quel coraggio?
Hermione era ancora
china sul foglio, “Ciao Malfoy, come mai qui?”
Naturale. Era forse la
cosa più semplice del mondo salutarlo in maniera così naturale?
Trattarlo come se fosse
uno dei suoi amici?
Cos’era successo in quei
due giorni?
Se non ricordava male, e
se un mattone cadutogli in testa non gli aveva fatto perdere parte della
memoria, dopo la chiacchierata avvenuta alla mostra lei era scappata in preda ad
uno sconvolgimento totale.
“Mi chiedevo se ti
andasse qualcosa da bere”
Hermione incontrò il suo
sguardo, ma subito si ritrasse.
“Qualcosa da bere? In
verità ho fame…”
“E’ quasi ora di pranzo,
mi sembra comprensibile”
Gli lanciò un’occhiata
incerta.
Stava davvero cercando
di farsi portare fuori a pranzo da quel Draco Malfoy?
Lo stesso Draco Malfoy
che meno di una settimana prima voleva morto?
“E quindi tu mi
porteresti fuori a pranzo?”
“Sì… devo trattarti il
più gentilmente possibile se voglio risposte esaurienti alle mie
domande”
A quell’ultima
affermazione di Draco, lei sorrise; almeno non le aveva detto qualche stronzata
per addolcirla. Era arrivato dritto al punto, dritto al suo scopo.
“Perfetto! Tu mi offri
il pranzo, io ti offro le risposte che tanto brami”, afferrò la giacca di
velluto verde e la borsa, “… bada bene biondino, non approfittare della mia
insolita gentilezza”
Draco la guardò con
atteggiamento di sfida, un modo come un altro per nascondere quanto si stesse
divertendo, e le aprì la porta da bravo cavaliere, “Lo stesso vale per te,
carina. Non abusare della mia insolita generosità”
***
Sulle scale del
Ministero della Magia, Julius Kiterwood, stava cercando di ripassare il suo
discorso mentalmente; quella sarebbe stata una data da ricordare, avrebbe detto
ad Hermione che la vita senza la sua rifulgente presenza era
nulla.
Due voci che si
mescolavano, stavano di sicuro punzecchiandosi.
Julius si voltò e la
vide in tutta la sua bellezza ed eleganza.
“Hermione”
La ragazza si avvicinò,
ma con lei vi era anche un ragazzo. Un ragazzo dall’indubbia bellezza che non
aveva mai visto con Hermione; eppure a Julius parve che i due si conoscessero da
tempo.
Probabile che fosse un
nuovo collega?
“Ciao Jul”
“Senti, io dovrei
parlarti”
Hermione si toccò lo
stomaco; la fame era troppa, e anche l’opportunità di scroccare un pranzo a
Malfoy era più che allettante.
“Jul, non possiamo
vederci stasera?”
O addirittura mai
più?
Aggiunse
mentalmente.
“Ce-certo”, balbettò,
non ebbe l’opportunità di ribattere altro, che le due figure erano già
sparite.
***
“Sei indegna… ma non ti
vergogni?”
Hermione ingoiò il
boccone, e bevuto un sorso d’acqua gli sorrise furbescamente.
“Malfoy… non è colpa mia
se ti nutri d’aria”, e riprese a mangiare di gusto la sua bistecca ai
ferri.
“Granger, ma se continui
così nel giro di qualche settimana diventerai una mongolfiera”
Hermione roteò gli occhi
esasperata, “Anche se così fosse la cosa non ti riguarderebbe”
“Ma io lo dico per il
tuo bene, perché diventare grassa e inguardabile? Poi neanche quel tipo che ti
aspettava all’uscita del Ministero ti guarderà più…”, disse Draco compiaciuto
nel vedere le guance della ragazza tingersi di un grazioso rosso
acceso.
“Il problema rimane
comunque solo mio”, ribattè, e continuò a mangiare di buona lena, “ E poi
tranquillo, non ti prosciugherò il conto alla Gringott”, aggiunse.
Draco le riempì il
bicchiere di vino, “Sta tranquilla, è impossibile che il mio conto si
prosciughi”
“Ma io non mi strapperei
di certo i capelli se tu finissi sul lastrico…”
“Secondo me un po’ sì…
avevo intenzione di invitarti a fare colazione con me domani mattina, ma se
finisco sul lastrico…”, disse, buttandola giù come se gli stesse dicendo una
cosa normalissima.
Era un altro suo invito,
non era una cosa normalissima.
Hermione sentì la testa
girare.
Colpa del vino.
Accidentaccio!
“Malfoy… come mai tutta
questa gentilezza nei miei confronti? Devo iniziare a credere che oltre alle
risposte vuoi qualcos’ altro?”
“Granger… ma così mi
ferisci! Un invito a colazione non implica necessariamente che io…”, Hermione
gli mise l’indice sulle labbra per zittirlo.
Il primo contatto
umano.
Il primo contatto fisico
della loro intera esistenza, (ovviamente senza contare il pugno del loro 3° anno
ad Hogwarts).
“Il primo appuntamento…
ma la colazione sarebbe già il secondo”, tolse il dito dalle labbra del ragazzo,
che istintivamente se le inumidì.
Hermione
sorrise.
Non era in
lei.
O forse era la prima
volta dopo anni che era di nuovo in sé.
Difficile da
stabilire.
“Bruciamo le tappe,
Granger! Siamo già al secondo appuntamento”
“Davvero incredibile… ma
adesso, se non ti dispiace… ordiniamo il dolce”
***
Anche Draco aveva ceduto
al dolce.
E 2 gigantesche fette di
torta al cioccolato avevano messo fine a quel pranzo del tutto
incredibile.
“Sono satolla”, esordì
Hermione tamburellando allegramente le mani sulla sua pancia.
“Sarei rimasto scioccato
se avessi detto il contrario”, fece sarcastico, ed Hermione gli regalò una
linguaccia infantile.
“Era da tanto che non
avevo così appetito”
“Solitamente si mangia
molto quando si è nervosi”
“A me accade il
contrario a quanto pare… perché oggi sono stata veramente bene”
Draco sentì una fitta
all’altezza del cuore.
Hermione invece si portò
le mani alla testa, “Per la Barba di Merlino… che mal di
testa!”
La fitta al cuore di
Draco tornò, ma stavolta violenta; le parole di Hermione erano state dettate dal
mal di testa, da quella condizione dettata da qualche bicchiere di vino
che a quanto pare non riusciva a reggere, non le pensava realmente, Hermione
Granger non pensava davvero che lui avrebbe potuto farle passare un pranzo
piacevole.
“Granger, non riesci a
reggere nemmeno due bicchieri di vino…”, disse aiutandola a mettersi in
piedi.
“Non erano due… erano
due… e mezzo”
Prese Hermione in
braccio, pronto per smaterializzarsi nell’appartamento della
ragazza.
“Se la metti così…”, e
con un Puff sparirono.
***
“ Come fai a sapere che
io abito in questa casetta fatta di pan di zenzero?”
Draco inarcò un
sopracciglio. Posizionò la ragazza delirante sul divano e si guardò intorno;
quell’appartamento non era di pan di zenzero e non riusciva a capacitarsi di
come due bicchieri di vino… ehm… due bicchieri e mezzo di vino avessero
portato Hermione a credere che il suo appartamento fosse fatto di pan di
zenzero.
“Sei realmente ubriaca,
Granger?”
“No Malfoy… sei tu
quello ubriaco”
“Sì certo, adesso vado…
cerca di dormire così almeno non combinerai alcun danno”, lei annuì con
espressione estremamente sciocca sul visino ridente.
Era pronto per
smaterializzarsi, ma la sua mano venne catturata da quella di Hermione; “Sono
dispiaciuta…”, sussurrò.
“E perché?”
Lei sospirò, “Perché
volevi delle risposte”
“Tranquilla Granger, c’è
sempre domani”,disse con tono rassicurante, quasi paterno.
“Allora… domani niente
vino…”
“Niente caffè corretto”,
fece lui scherzoso, e si ritrovò un cuscino in pieno viso.
“Ehi… ma così sembra che
io sia un’alcolizzata…”
“L’hai detto tu, non
io”
Hermione si morse la
lingua e quando Draco sparì con il solito Puff, uno scampanellio si amplificò
nella sua testa confusa e leggera.
Non aveva la forza di
aprire e crollò in un sonno profondo.
Aveva mantenuto fede al
patto e non le era dispiaciuto.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
E’ da qualche giorno che
sono senza internet, e credo di impazzire.
In tutto questo sono a casa
di mia cugina e ho portato con me il capitolo che ho scritto in questi giorni,
probabilmente queste righe che sto scrivendovi saranno poco estetiche in quanto
la mancanza dell’htlm si fa sentire-____-
Io ci provo...in quanto la
voglia di postarlo è troppa^^
Al 99% delle probabilità
Draco ed Hermione in questo capitolo sembreranno dei pazzi, visto che dopo
alcuni capitoli in cui le paranoie li sommergono, adesso sono così amiconi da
pranzare insieme e divertirsi.
Vi giuro che non sono
uscita pazza… alle volte la mente umana fa fare cose assurde, e quella che hanno
fatto i nostri eroi è totalmente assurda^^
Vorrei potervi ringraziare
come si deve perché siete fantastiche, ma il tempo è
tiranno.
Baby emma(indubbiamente tra i due
c’è qualcosa, anche se non lo sanno… adesso bisogna stare attenti agli
sviluppi^^), Mojito86( accontentata!
L’incontro sarà stato molto strano credo…ma spero comunque di vostro
gradimento), white_tifa( my dear,
l’avvicinamento c’è stato, è sicuramente avvenuto in modo strano,ma ho trovato
che fosse il modo più azzeccato^^), June( tra i preferiti? Wow!Non lo so,ma
mi fa arrossire^^ spero continui a piacertiJ), titti6493( benvenuta, mi scuso per
l’enorme ritardo e spero che continui ad appassionarti), lunachan62( Ciao, indubbiamente Blaise
per certe cose è molto più sveglio di Draco, la sua sensibilità di artista lo
porta a vedere cose che i poveri umani non riescono a percepire… e consideralo
come il grillo parlante di Draco non è per niente una cattiva idea^^), marygenonana,( Ciao mary, eccoti
accontentata con un nuovo incontro tra i due…adesso devo solo sviluppare la
colazione^^), camyxpink( benvenuta,
sono contenta ti stia piacendo…saperlo non fa altro che farmi felice. Continua a
farmi sapere cosa ne pensi), Valemione( Qua Julius ci rimane un po’
male poiché Herm non fa nulla per nascondere il suo fastidio… poveretto, fa
quasi pena ihihih^^), merryluna( Non
vorrei dirtelo, ma sei stata l’unica a chiederti cosa c’entrasse la tintarella
di luna XDXDXD sei assolutamente geniale! E adesso ti tedierò dicendoti che
abbiamo un’altra cosa in comune…anch’io metto pochissimo zucchero nel tè e in
tutte le altre bevande che lo richiedono… mm… devo iniziare a credere che mi
leggi nel pensiero?),
Mearmind( Benvenuta^^, sono
contenta ti abbia catturato positivamente questa ficcy…spero continui a farlo.
Ma vedi cos’ha combinato stavolta quel gran simpaticone di
Philippus^^?)
GRAZIE A TUTTE
kisses
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Capitolo 8 *** Il dolce e l'amaro ***
dolce
Un mugolio sospetto uscì
dalle labbra di Hermione, che, non ricordandosi di aver dormito sul divano dove
lo spazio era limitato, cadde a terra, procurando un tonfo sordo.
“Ahio”, automaticamente una
mano iniziò a massaggiare la parte dolorante.
“Merda, la
schiena”,esclamò, quando la mano raggiunse il punto in cui sembrava essersi
concentrato tutto il dolore.
“Amore, ti sei fatta
male?”
Amore? Ti sei fatta
male?
Due braccia la sollevarono
e la aiutarono a mettersi in piedi.
“JULIUS”, lo urlò.
Quell’idiota di Julius era dotato di un’idiozia fuori dal
comune.
Perché si ritrovava a
chiamarla amore?
Era un illuso se credeva
che sarebbero ritornati ad essere una coppia.
Illuso solo un povero
illuso.
“Ben
svegliata,tesoro”
“Smettila! Non stiamo più
insieme e questi stupidi nomignoli sono fuori luogo”,ruggì Hermione ed una
ciocca le finì sugli occhi.
Julius senza pensarci due
volte la portò dietro l’orecchio, e quando Hermione gli regalò la sua occhiata
più raggelante, lui ne fu divertito.
“Sei solo frastornata,dici
cose senza senso… ma vedrai che con una tazza di caffè e qualche biscotto
tornerai in forma”
Perfetto. Parlava come la
vecchia nonna di Hermione.
E per Hermione non era di
certo un complimento. Sua nonna era uscita di senno, e credeva che con qualche
biscotto si risolvessero i problemi che affliggevano il
mondo.
“Spero tu stia scherzando.
Perché qui l’unico che sta dando di matto sei tu”
Continuò a sorridere, e la
sua figura entrò in cucina.
Hermione lo seguì, e lui le
porse una tazza di caffè che lei afferrò e poggiò sul tavolo senza tanti
complimenti.
“Non sono io che mi offro
al primo biondino che incontro”
Di cosa stava
parlando?
“Eh?”
“Fai la finta tonta
adesso?”
“Biondino?Ti riferisci
forse a Malf?”
“Non so come si chiami il
tuo nuovo compagno di giochi sessuali”
“Mio compagno di giochi
sessuali?”
“Sì, vi ho seguiti ieri… e
vi siete smaterializzati nel tuo appartamento… e poi questa mattina tu avevi
un’espressione appagata…”
Fantastico! Già il suo
atteggiamento con Draco Malfoy era stato più che strano, ci mancava solo che si
iniziasse a credere che fossero amici di sesso.
Già l’essere amici era
complicato, ma se poi vi si aggiungeva la parola sesso diventava qualcosa di
tragicomico.
“Hai ragione, io e lui
andiamo a letto insieme…”, Julius deglutì a vuoto più volte, “ e sai una
cosa?”
Julius scosse la testa
terrorizzato.
“Non ho mai fatto sesso
migliore… adesso che posso paragonarti con un vero uomo, sappi che venire a
letto con te è stato come andare a letto con un
cadavere”
Si era sfogata, ed era
stato bellissimo.
“La pensi
così?”
“Sì”
“Allora anche con Ronald è
stato come andare a letto con un cadavere?”
Hermione sentì infiammarsi.
Nessuno poteva parlare di Ron a quel modo, men che meno quell’idiota patentato
di Julius.
Uno schiaffo. La piccola
mano di Hermione si schiantò con forza sulla guancia del ragazzo. Cinque dita
adesso sembravano dipinte sul viso di Julius.
Quasi come arte
moderna.
“Ho un appuntamento con il
mio compagno di sesso… quando torno vorrei non dover rivedere la tua
faccia”
“Mi stai dicendo
che…”
“… che non voglio più
vederti”, afferrò una giacca e la borsa con furia sbattendo violentemente la
porta, il cui rumore rimbombò nelle orecchie del povero Julius per parecchi
minuti.
***
Una giovane coppia di
innamorati era ignara di avere due occhi dal colore insolito su di
sé.
Lui le teneva la mano e le
sussurrava qualcosa all’orecchio, parole che sortivano in lei una melodiosa
risata argentina.
Davvero un bel soggetto,
uno di quelli che il Draco Malfoy adolescente avrebbe guardato con sdegno e che
avrebbe classificato come l’umanità nel suo essere
patetica.
Il nuovo Draco Malfoy però
aveva cambiato pareri, nessuno meritava di stare solo, e lui purtroppo, aveva
dovuto perdere tre anni della sua vita per rendersene
conto.
“Potrebbero credere che sei
un maniaco”
Si voltò lentamente verso
il suo interlocutore, e con girasi vide davanti la
Granger.
“Buongiorno
ubriacona”,rispose lui divertito, e lei sembrò mettere un finto
broncio.
“Sai che non ti
sopporto?”
“Sai che stavo iniziando a
credere che non accetti i miei inviti solo per scialacquare il mio sterminato
patrimonio?”
“Sai che ho
fame?”
“Sai che novità!”, Hermione
lo prese per il braccio e lo trascinò dentro al Bistrot in preda a salutari
risate che fecero voltare parte della clientela; nessuno sano di mente a quell’ora del
mattino avrebbe avuto da ridere!
***
Era trascorsa mezz’ora, ed
Hermione Granger era indecisa sul cosa ordinare.
Cornetto alla crema, al
cioccolato o alla marmellata?
Ardua scelta, che diventava
ancora più ardua se si aveva anche voglia di un cornetto con niente
dentro.
“Siete pronti per
ordinare?”, anche il povero garçon appariva piuttosto spazientito, non che
gliene importasse molto del tempo che impiegavano i clienti ad ordinare, ma gli
si stringeva il cuore a vedere il povero accompagnatore che doveva sorbirsi
tutto il processo prima di arrivare alla scelta
finale.
“Ancora un momento”, il
garçon si allontanò, ma non prima di scambiarsi sguardi compassionevoli con
Draco.
“Facciamo che scelgo io per
te?”,propose.
Gli occhi color caramello
fecero capolino da sopra il menù.
“Cosa proponi?”,chiese
speranzosa.
“Cornetto al
cioccolato!”
“No”
“Marmellata? Anche se
personalmente la detesto”
“Tu detesti tutto ciò che è
dolce”,disse facendo tornare lo sguardo fisso sul menù, sperava che quella sua
frase non fosse veritiera, sarebbe stato orribile sentirsi dire che odiava tutto
ciò che fosse dolce. E poi lui aveva delle fattezze eleganti e dolci.
Dolce non è solo ed
esclusivamente colui che elargisce complimenti a destra e manca;anche perchè i
complimenti perderebbero la loro dolcezza
se detti ad ogni occasione.
Dolce era anche lui nei
suoi movimenti e nei suoi modi di essere.
“Il troppo dolce
nausea”
Un perfetto misto tra il
dolce e l’amaro.
Come un caffè
equilibrato.
Sublime
agrodolce.
“Ok ho deciso…un caffè è un
cornetto alla crema”
“Sicura?”
“Non pormi questa domanda…
anche quello al cioccolato è irresistibile”, il mordicchiarsi le labbra fu
trovato da Draco come un gesto irresistibile.
“Io prenderò quello al
cioccolato…”
“… e me lo farai
assaggiare”
“E tu mi farai assaggiare
quello alla crema”
“Certo
Malfoy”
Ando il cameriere venne
richiamato da Draco alzò gli occhi al cielo in segno di ringraziamento, era
forse in quei frangenti che: Dio
esisteva.
***
Hermione stava giusto azzannando il cornetto al cioccolato di
Draco, sotto gli sguardi attoniti del cameriere.
“Oggi non ho molta
fame”
“Non l’avrei mai
detto”
Hermione non contraccambiò,
anche se Draco si aspettava una rispostaccia degna della sua lingua
tagliente.
Lei abbassò lo sguardo, e
stettero per qualche minuto in silenzio,come se qualcosa di oscuro si fosse
abbattuto tra i due.
“Ho detto qualcosa che non
va?”,chiese poco dopo Draco, per evitare che quel silenzio diventasse
imbarazzante.
Si premurò a scuotere la
testolina castana, non voleva di certo che Draco Malfoy si preoccupasse per
lei.
“No no, è tutto
ok”
“E allora cos’è successo?
Non sei più loquace come qualche minuto fa…”
“No, stavo pensando che tu
vuoi delle risposte… ecco perché siamo qui,giusto?”
“Siamo qui anche per fare
colazione”,ribattè giustamente Draco, posando con grazia la tazza sul
piattino.
“E non le vuoi le
risposte?”
“Se devono farti stare così
male, allora aspetterò che tu ti senta pronta”
Chinò il capo, era
dispiaciuta.
Draco si stava rivelando
diverso da come aveva creduto. Azkaban aveva apportato modifiche al suo
carattere da bambino viziato e spocchioso, e questa parte umana e divertente che
stava conoscendo la faceva sentire bene e in colpa allo stesso
tempo.
Stava bene in sua
compagnia, ma forse inspiegabilmente, si sentiva anche in
colpa.
Aveva ucciso Piton e non
aveva fatto i conti con la giustizia, mentre lui aveva solo la colpa di
appartenere ad una famiglia con credenze alquanto
assurde.
Era uno stupido tatuaggio
la sua colpa?
“Vieni con me.”, quasi un
sussurro.
Si alzò di scatto e lo
guardò negli occhi,”Vieni con me”, ripetè con più decisione; ma Draco non
accennava a muoversi, continuava a guardarla
stranito.
Così, gli afferrò la mano e
si smaterializzarono; il cameriere temette che fuggissero senza pagare il conto,
ma Draco era stato abbastanza celere da lasciare anche una cospicua
mancia.
La bocca del cameriere si
curvò in un grande sorriso.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Se qualcuno si aspettava un
aggiornamento, (sigh…come sono pessimista), eccomi qui con 10 giorni di ritardo
sulla tabella di marcia. Mi dispiace, ma questa settimana è stata
infernale.
E poi non so perché ma ho
la pazza tendenza a scrivere più cose contemporaneamente
-___-
Ma lasciamo
perdere…
Gradito questo
capitolo?
Spero vivamente di sì,
giuro che mi sto impegnando.
E adesso i
ringraziamenti:
June:
Continua ad essere ripetitiva, i tuoi
complimenti mi tirano su il morale, e mi danno la speranza che questa ficcy
piaccia^^
Grazie
mille^^
SnowWhiteQueen: Benvenuta cara, l’importante è che tu abbia scoperto la mia ficcy e che non l’abbia
trovata da brivido.
Philippus e Blaise diciamo
che sanno molte più cose di quei due cretinetti^^ ma è sempre così. Chissà
perché gli altri si rendono conto sempre prima di alcune cose, e i diretti
interessati sembrano avere le fette di prosciutto sugli
occhi-___-
Ma comunque… credo proprio
che qui Julius ti abbia fatto ancora più antipatia, dico
bene?
Spero di
ritrovarti.
Kisses
Mearmind: E di
questa colazione cosa te ne è parso? Magari saranno apparsi ancora più pazzi del
capitolo precedente.
Kisses
Titti6493:
Ehi ciao, scrivo davvero così bene?
Mamma che complimento^_______________________^
Grazie.
White_tifa:
Ciao my dear, qui non c’è stato spazio per Blaise, ma
tornerà^^
Purtroppo è iniziato con il
meraviglioso Julius, che a quanto pare non sta simpatico a nessuno; (ma
poverinooooo, cos’avrà mai fatto?), no, non sono uscita
pazza^^
Incrocio le dita sperando
che anche questo capitolo un po’ strano si stato di tuo
gradimento.
Merryluna: Ciao
tesora, hai visto che indecisione per un cornetto?
Hermione diventerà una
balena prima della fine della storia?
A te l’ardua sentenza cara
Sibilla^^
Ho chiesto a Blaise per il
carboncino, ma purtroppo la sua risposta è stata negativa, in quanto è un pezzo
unico e sarebbe impossibile ritrarre nuovamente Draco… adesso che sa che il suo
amico lo ritrarrebbe anche in bagno, si mantiene alla larga da
lui.
Sai com’è… Draco è molto
riservato!
Kisses
Fedefun: Ehi
ciao, anche questo è un po’ insolito, trovi?
Però per fortuna che li
trovi carini^__^
Gli avvicinamenti ci sono,
basta leggere tra le righe XDXDXD
Kisses
Camyxpink: Di
certo il vino le ha dato alla testa, ma si dice anche che in vino Veritas si
dice tutto, è un po’ come il Veritaserum… quindi c’è un fondo di verità in
quelle parole^^
Kisses
Valemione: Il
povero Jul sta iniziando a rompere, trovi?
Ma più si rende odioso più
getta Hermione tra le braccia di un altro, e in questo caso l’altro è Draco
Malfoy.
XDXDXDXD
Hermione continua ad
ingozzarsi, ed è davvero fortunata che ci sia qualcuno sommerso dai galeoni a
pagare^^
Kisses
Mojito86:
Almeno a colazione l’ho risparmiata, adesso ci vuole un invito a cena con tanto
tanto vinello.
E come avrai ben notato non
regge l’alcool, semmai dovessi farla ubriacare a cena chissà cosa potrebbe
accadere XDXDXD
Spero comunque che tu abbia
apprezzato lo stesso nonostante la mancanza di baci e carezze e tutto quello che
segue… è solo un prestino^^
Kisses
Un bacione a tutti, a
quelli che recensiscono e a quelli che leggono
soltanto.
JJ
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Capitolo 9 *** Involucri ***
cimitero
Inutile dire che la
curiosità stava divorando Draco Malfoy; la smaterializzazione dura pochi
istanti, è vero, ma quando ci sono di mezzo le emozioni anche un minuto può
durare un’ora.
“Eccoci, siamo
arrivati”
Draco Malfoy fu proiettato
in un luogo che non aveva mai frequentato.
In 21 anni di vita non era
mai stato al cimitero, se non per una bravata notturna in compagnia di: Blaise
Zabini, Theodore Nott, Tiger e Goyle nell’estate del loro quarto
anno.
Ovviamente il motivo per
cui la Granger glielo aveva portato non era
uguale a quello che aveva vissuto con i suoi compagni di
dormitorio.
Si guardò intorno; il
gracchiare dei corvi si mescolava al frusciare delle foglie per via del vento, e
un’atmosfera grigia avvolgeva il luogo.
Hermione prese a camminare
e lui fu costretto a seguirla, non voleva di certo rimanere davanti al loculo di
un certo George Thompson il cui sguardo psicotico non infondeva in Draco la
voglia di rimanere lì.
***
Un lampo di luce verde, e
lui era caduto al suolo privato della sua vita, della sua freschezza e
genuinità… e soprattutto privato della sua ingenuità, quella di cui Hermione era
innamorata tanto.
Il sentimento si era
sviluppato lungo quei sei anni che li aveva visti protagonisti di numerose
battaglie, e poi qualche mese dopo il matrimonio di Bill e Fleur il loro
sentimento era esploso, e lei era diventata la ragazza più felice del
pianeta.
Ma le cose belle hanno
sempre una fine ed Hermione Granger lo sapeva bene.
Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an
end?
Flames to dust
Lovers to friends
Why do all good things come to an
end?
***
“Malfoy”
Hermione si era fermata di
scatto e aspettava che il ragazzo la raggiungesse.
Lei era ferma davanti ad un
loculo, e quando la raggiunse rimase pietrificato, come se stesse prendendo
coscienza dopo un incidente, come se la memoria gli fosse tornata di colpo,
magari mentre stava innaffiando le piante.
LUCIUS
MALFOY
Sotto la terra che stava
calpestando giaceva il corpo regale di suo padre.
16 anni della sua vita si
mescolarono e dettero vita al suo sesto anno, al suo orribile sesto
anno.
Non aveva vissuto più, se
non con la convinzione di portare a termine la sua missione per evitare che
venisse fatto del male a lui e alla sua famiglia.
Aveva pagato per il
fallimento di suo padre, e adesso, vedere ed essere catapultati nell’immediata
realtà che una parte di lui era morta, nonostante tutto il male psicologico che
gli era stato inflitto, non riusciva a non provare compassione o semplice
cordoglio.
Stava male interiormente, e
la cosa era abbastanza evidente, solo lui passava sopra al suo
malessere.
Cadde in ginocchio
sull’erba umida sotto gli sguardi pieni di lacrime di
Hermione.
Cos’era stato della sua
vita?
Non era neppure riuscito a
portare la sua missione. Codardo fino al midollo. Su quel loculo mancava un
nome.
DRACO LUCIUS
MALFOY
Era quello che doveva
esservi scritto. Solo quello.
Per quanto spregevole fosse
suo padre, il suo posto era accanto a sua madre, accanto alla sua bellissima
moglie.
Era lui la nota stonata in
quella famiglia.
Suo padre era diventato un
assassino per colpa di suo nonno, era tutta una schifosissima catena, e lui era
solo l’anello corroso da un qualche acido potentissimo che lo aveva fatto
distaccare dal suo vero essere.
“Non volevo metterti
davanti al fatto compiuto con così tanta crudezza…”
Piangeva, Hermione Granger
piangeva.
Draco alzò lo sguardo su
quello splendido viso arrossato e umido per vie della
lacrime.
“Tranquilla, sono cose che
andavano fatte… anche se mi sarei aspettato di trovarlo nel cimitero di
famiglia…”
Lei tirò su col naso, “No,
ho letto sulla Gazzetta del Profeta che tua madre ha voluto che avesse una
sepoltura degna, voleva che lo ricordassero come uomo… non come uno spregevole
assassino”
Non come uno spregevole
assassino
Quello che sarebbe potuto
diventare se fosse stato lui ad uccidere Silente.
Ma non era forse peggio
vivere con la consapevolezza di essere un codardo?
“Draco, se ti ho portato
qui c’è un motivo…”
“Dimmi”,fece lui con voce
roca. Aveva indubbiamente voglia di piangere.
“Devo farti vedere…”, non
riusciva neppure a dirlo, si limitò a prenderlo per mano e iniziarono a
camminare in silenzio.
Ognuno troppo perso nei
suoi pensieri, troppo distante dalla realtà
effettiva.
***
Quando arrivarono a
destinazione, Draco si trovò davanti il loculo di Ronald Bilius Weasley, ai
tempi Lenticchia.
Nessun particolare stato
d’animo si impadronì di lui, almeno fino a quando Hermione non scoppiò in un
pianto silenzioso.
Era
disperata.
Draco le si avvicinò e
inaspettatamente l’abbracciò.
Hermione si lasciò cullare
e dette sfogo alle sue lacrime e al suo dolore. Si sentiva al sicuro, protetta,
come se non potesse succederle niente di brutto… ma dentro sé sapeva che era
tutto fittizio, che niente dura per sempre, che questa splendida sensazione
provata tra le braccia del suo miglior nemico non era reale, era solo quel
qualcosa che le mancava e che Julius non era mai stato in grado di
darle.
“Non volevo
piangere…”,singhiozzò, stringendosi più forte a
lui.
“Ehi, non ti
giustificare…”, le disse affettuosamente scostandola da sé per poter guardare
quei particolari occhi color caramello offuscati dalle
lacrime.
“E’ da 3 anni che mi tengo
tutto dentro…”, le scostò una ciocca da davanti gli occhi e le posò un lieve
bacio sulla fronte, come a volerla rassicurare.
Lei percepì il suo cuore
fermarsi e poggiò nuovamente la testa sul petto del
ragazzo.
“Hanno pensato tutti che
non lo avessi amato abbastanza, che tutta la vita passata sui libri avesse
cancellato i sentimenti dal mio cuore arido”
Draco la strinse più forte.
Era così piccola e indifesa.
“Tuo padre lo ha ucciso”,
frase che era arrivata al suo cuore come un pugnale intriso di un potente
veleno.
“Mi
dispiace”
“Non dispiacerti, non è
colpa tua”
“Ma era mio
padre”
“Era tuo padre, non te, e
purtroppo c’ho messo 3 anni per capirlo”
Si scostò da lui, era lei
il vero mostro della situazione.
“Quando mi è stato detto
che non meritavi il Bacio del Dissennatore ho pensato che Philippus fosse pazzo,
per me eri un assassino avevi provato ad uccidere Silente, ma poi… poi ho
riflettuto ed ho capito che per uno strano scherzo del destino tu eri
addirittura più innocente di me… ho ucciso Piton durante la battaglia… ho ucciso
Piton nello stesso istante in cui tuo padre scagliava l’Anatema che Uccide su
Ron… sono un’assassina esattamente come tutti… siamo stati tutti degli
assassini, non ci siamo fatti tanti preamboli nell’uccidere un altro essere
umano…”
“Era la guerra,
Hermione”
Chiuse le mani a pugno,
lasciando che le unghie si conficcassero nella carne facendo diventare bianche
le nocche.
“Volevo che tu ricevessi il
Bacio… lo volevo più di ogni altra cosa, ma poi riflettendoci bene non solo non
hai mai commesso nessun crimine… ma ho anche capito che se ti volevo morto era
solo perché volevo vendicarmi di tuo padre… vedevo in te tuo
padre.”
Lo sbaglio che avevano
fatto in tanti, ma solo adesso si rendeva conto che durante gli anni ad Hogwarts
non aveva fatto niente per evitare che gli altri credessero che non era la copia
sputata di suo padre,e non solo fisicamente.
Era un ragazzino
assolutamente irritante,e solo perché quello era il personaggio che doveva
interpretare.
“Sono stata
superficiale…”
“Smettila”, Hermione si
voltò verso di lui con fare interrogativo.
“Io non sono mai apparso ai
vostri occhi per quello che ero realmente… il tuo comportamento è del tutto
giustificato, fossi stato in te non sarei stato così magnanimo da darmi una
seconda chance e provare a conoscermi…”
“Ma sei un ragazzo
splendido, lo sai…”
Le sorrise, un sorriso
sincero.
“Lo so perché me lo stai
dicendo tu…”
Fu un attimo, Hermione si
alzò sulle punte e posò le sue labbra su quelle di
Draco.
Il bacio non fu mai
approfondito, si smaterializzarono a casa di Hermione assaporando ancora di quel
dolce contatto salato.
***
Puff
Quando si staccarono, nei
loro occhi non vi era nessuna nota di imbarazzo, era stato un gesto particolare,
che Draco non si era sentito da approfondire proprio perché non poteva definirsi
un bacio… era come un ringraziamento più intimo, qualcosa che avevano condiviso
e che aveva riscaldato i loro animi freddi.
“Sarà meglio che
vada…”
“No, ti prego… resta”, un
sussurro debolissimo.
“Non vorrei
ess…”
“Piantala, Malfoy… ho
voglia di vedere una stupida commedia senza capo e né coda, e se tu vai via non
so con chi dividere i Pop-Corn…”, gli fece cenno di sedersi accanto a lei,
mentre una ciotola piuttosto grande e stracolma di Pop-Corn faceva il suo
ingresso fluttuando.
Ragazze, io vi
ADORO.
Vorrei potervi ringraziare
come meritereste, ma domani ho due compiti in classe e dovrei studiare, quindi
non potrò dilungarmi con i ringraziamenti.
Mi dispiace
infinitamente.
Spero solo che il capitolo
vi sia piaciuto, ma anche se vi avesse fatto schifo ditemeloJJJ
Ringrazio
infinitamente:
June, Mearmind, Mojito86,
fedefun, titti6493, Lady_Eowyn, lunachan62, SnonWhiteQueen, merryluna,
white_tifa, camyxpink, marygenoana.
GRAZIE.
Kisses
|
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Capitolo 10 *** Electricity ***
kui2
Electricity through her body
That one thing that can make one
happy
Like electricity through your
body
That one thing that came you
happy
And you don’t need to have more, Oh no, Oh
no
Atmosfera. Indubbiamente
nel salotto di Hermione Granger si viveva un’atmosfera piuttosto
statica.
Lei con la testa sul
bracciolo e comodamente sdraiata, aveva portato i suoi piedi con calzette
coloratissime, a poggiarsi sulle gambe di Draco.
Lui totalmente abbacchiato,
stava meditando di fare esplodere quella scatola nera, ma venne fermato dal
semplice fatto che stare lì, in sua compagnia, non gli dispiaceva più di
tanto.
Cercava la normalità… e la
normalità si era presentata nella sua vita.
Dopotutto, cosa c’è di più
normale di una mattinata passata a
guardare un film mangiando Pop-Corn?
Era anche vero che lui
aveva un appuntamento con Blaise, e che lei avrebbe dovuto essere al Ministero a
svolgere il suo lavoro, ma in quel momento sembrava tutto troppo complicato,
anche solo a pensarci.
L’unica cosa che li
divideva era la ciotola piena di mais scoppiato, in cui due mani si erano
incontrate più volte.
Era come se volessero lo
stesso Pop-Corn, e la cosa risultava piuttosto assurda visto che nessuno dei due
vedeva dove metteva le mani, i loro occhi erano troppo concentrati a guardare
quella stupida commedia.
“Scommettiamo che adesso
lui inizia a pensare a tutti i bei momenti passati con lei, e che ci sarà una
folle corsa all’aeroporto per evitare che parta…”
“Così da dichiararle il suo
amore?”, concluse per lui Hermione, “E’ possibile, dopotutto è una banale
commedia americana”, disse ficcandosi due Pop-Corn in bocca con fare
annoiato.
Draco si voltò nuovamente
verso lo schermo, dove per l’appunto il protagonista maschile si stava esibendo
in una corsa che avrebbe fatto invidia al più grande maratoneta
mondiale.
Cadde di nuovo il silenzio,
la trama assolutamente non banale,
aveva preso entrambi.
E solo quando i Pop-Corn
annunciarono la loro fine, furono costretti a fermare il
film.
“Non si può vedere la fine
del film senza Pop-Corn…”
Si alzò di scatto lasciando
Draco intontito, di sicuro lui avrebbe potuto sopravvivere anche senza altro
mais scoppiato, ma non se la sentiva davvero di aprire una questione incentrata
sul grave problema della fine dei Pop-Corn.
Si alzò di malavoglia anche
lui dal divano, e la raggiunse in cucina, dove stava trafficando con una padella
e dell'’olio.
“Non farne molti… sto per
scoppiare”
Guardò la scatola quasi
afflitta.
“Se non ti vanno possiamo
sempre buttarci sui marshmallow, ti va?”
Non mangiava marshmallow da
tempi immemorabili. Forse dai tempi di Hogwarts.
“Ok, vanno
benissimo”
“Perfetto”, si alzò sulle
punte per raggiungere lo scaffale dove li teneva, e nel modo di prenderli un
sacco di farina aperto le cadde di sopra, inondandola di polvere
bianca.
“Merda”, imprecò cercando
di scrollarsela di dosso, e quando incrociò lo sguardo divertito di Draco che
stava facendo di tutto per trattenere le risate, si lasciò andare e insieme
lasciarono che la loro ilarità riecheggiasse per
l’appartamento.
“Sei una frana,
Granger”
“Non è vero, è solo che lo
stipo è troppo in alto”, disse incrociando le braccia al
petto.
“Sei tu che sei troppo
bassa”, sostenne lui divertito.
“Ah
sì?”
“Sì”
E fu così che Malfoy si
ritrovò cosparso di farina dalla testa ai piedi.
“Pensavi di passarla
liscia?”
“E
tu?”
Lei lo guardò
interrogativa.
“Cosa vuoi
dire?”
“Inizia a correre Granger,
ti conviene!”
La situazione che stavano vivendo non era
per niente banale, assolutamente.
Non succede tutti i giorni
che un sacco di farina ti cada di sopra, facendoti fare la figuraccia del secolo
con la persona che in quel momento si trova in tua
compagnia.
L’afferrò per la vita, e
quando Hermione afferrò la sua mano prese la
scossa.
“Ho preso la
scossa”
“Anch’io”
“Perché devi essere un
conduttore di elettricità?”
“Potrei chiederti la stessa
cosa, Granger”
“Io potrei
rifartela”
“Potremmo anche trascorrere
ore su questo grave problema”
“Interessante”, si scostò
da lui e fece finta di andare in cucina.
Draco abbassò la guardia, e
poco dopo si ritrovò scaraventato sul divano ed una Hermione piuttosto
sorridente che lo guardava divertita.
“Ho vinto”,disse con
nonchalance.
“Non è ancora detto”, si
mise a mezzo busto e la attirò a sé, facendola cadere sul suo
corpo.
“I tuoi metodi sono
subdoli… ero di spalle”
“Perdonami, ma è una mossa
da bravo codardo”, sì l’aveva detto per fare ironia, perché gli pesava davvero
quella condizione di sentirsi l’anello corroso della catena dei Malfoy, ma non
poteva fare altro.
Si odiava. Ironizzare era
l’unica cosa rimastagli.
“Draco, non è vero…
smettila… ti
prego”
Quel ti prego suonava tanto
come una supplica, non come due parole messe insieme che sembravano un bel modo
per dire: Sei così noioso, ti prego
piantala!
Si perse nei suoi grandi
occhi color caramello, e provò la voglia irrefrenabile di accarezzare quel suo
viso perfetto.
La mano era titubante,
temeva che quel contatto avesse recato fastidio a Hermione, era da 3 anni che
non aveva contatti con le donne, e tutte quelle che aveva frequentato prima non
erano certo degne di nota.
Temeva che ogni suo gesto
non fosse conforme a ciò che era
Hermione.
Il contatto che si venne a
creare tra la mano di Draco e la guancia di Hermione fu davvero elettrico. Non
si parla di scosse o cose varie, ma di una elettricità sita nei loro corpi e nei
loro animi che li portava ad un calore interno
intenso.
“Hermione, ti devo
parlare”, qualcuno si era smaterializzato nel suo salotto, dove sul divano due
persone stavano avendo un contatto semplice e puro.
Gli occhi pieni di malizia
di Julius avevano visto solo due corpi avvinghiati e
accaldati.
Hermione si voltò verso
Julius infastidita, e quando fu del tutto in piedi si parò davanti
all’intruso.
“Cosa vuoi, Julius? Credevo
di essere stata abbastanza chiara!”,infastidita, l’unico aggettivo da
appiopparle.
“Non credevo possibile che
saresti arrivata a venderti per uno come lui”, lanciò al biondino un’occhiata
sprezzante che Draco non accettò di buon grado.
“Julius come al solito non
riesci mai a vedere le sfumature…”
“Già, hai ragione… sei una
sgualdrina… non riesco davvero a coglierne le
sfumature”
“Sgualdrina lo sarei se noi
stessimo insieme ed io ti avessi tradito… ma non è così, noi due ci siamo
lasciati”
“Le tue parole non cambiano
la situazione”, la guardò con astio, come se anche nei suoi occhi fosse impressa
la parola: sgualdrina.
Improvvisamente Julius si
ritrovò con un pugno bene assestato sulla mandibola, barcollò, di certo non se
l’era aspettato.
Draco d’altro canto non si
sentiva in sé.
“E tu cos’hai? Ho forse
ferito il tuo vile orgoglio?”, disse sputando del
sangue.
“E tu avresti amato,
Hermione?”,chiese con rabbia al ragazzo che aveva di
fronte.
“Sì, più della mia
vita”
“Complimenti, tu sai come
far stare bene una donna!”, si voltò verso Hermione per chiederle se stava bene,
ebbe solo il tempo di rispondere un debole sì, che Draco venne assalito da
Julius a colpi di pugni.
“lo sapresti
tu?”
Nonostante il labbro
spaccato e sanguinante, s’incurvò in un sorriso che apparve piuttosto
sinistro.
“Almeno non ho mai fatto
spaventare nessuna, come stai facendo tu adesso”
Julius fu come colpito in
pieno da qualcosa, si voltò verso Hermione che era piuttosto terrorizzata.
Aveva davvero amato
quell’animale?
Non sapeva davvero darsi
una risposta.
“Scusami
Hermione”
“Vai
via”
“Scusa”
“Non ti voglio più vedere”,
la voce ferma e sicura.
Julius come era arrivato
andò via, lasciando che Hermione vedesse ciò che aveva combinato sul viso di
Draco.
“Brucerà un
po’…”
Applicò sul labbro spaccato
del disinfettante che fece uscire un gemito di dolore dalla bocca di
Draco.
“Perché non hai
contraccambiato i colpi?”
“Non sarebbe servito a
niente… doveva rinsavire e pentirsi di ciò che ti ha detto, non aveva bisogno di
ulteriori stimoli per incoraggiare il suo ego virile scatenandosi con ancor più
rabbia sul sottoscritto”
Hermione passò un unguento
sull’occhio tumefatto del ragazzo.
“Quindi adesso sfoggi un
occhio nero, il labbro spaccato e vari lividi solo per fargli scaricare la
rabbia…”, sorrise, e lui non potè far altro che desiderare di
baciarla.
“Spero che la mia bellezza
non sia stata devastata da quell’idiota”
“No tranquillo, sei sempre
accattivante”, disse, continuando a disinfettare.
“Questo è
l’importante”
“Già”
“E tu come stai?”,chiese
poi.
“Io? Io non ho nessun
occhio gonfio…sto bene!”
“Granger, ne sei sicura?
Non è bello sentirsi dare della sgual…”
“Sto bene!”,tagliò corto
lei.
“Ma secondo me
inve…”
“Shhh… certe volti parli
troppo”
Poggiò le sue labbra su
quelle Draco, non voleva di certo aggredirlo vista la spaccatura, ma Draco fu il
primo a fregarsene del dolore; la sua lingua fece incursione nella bocca di
Hermione e fu accolta nel migliore dei modi.
La strinse a sè, non voleva
più farla andare via.
Il battito del suo cuore
era come impazzito, e in quel momento si sentiva leggero, privato dei suoi
pensieri e del suo dolore.
Stava bene. Era felice.
Adorava baciarla.
Finalmente in vacanza per
qualche giorno, ed io ne ho subito approfittato per
scrivere.
Io ho scritto, e spero
sempre di non aver scritto qualcosa di estremamente orribileJJJ
In tutto questo se non
dovessi postare più niente entro Pasqua, auguro a tutti di trascorrerla al
meglio mangiando tanto cioccolatoJJJ
E adesso passiamo ai
ringraziamenti per le mie adorate:
June: Ciao carissima,
nevicherà ad Agosto? Ma tu mi fai sempre arrossire,e mi chiedo se davvero merito le vostre
parole così piene di gentilezzaJ Grazie, forse un semplice
grazie è riduttivo, ma non so davvero cosa dire, a parte sperare che la serata
con i Pop-Corn non sia stata deludente!
Un grandissimo
bacio
White_tifa: Ciao cara,
probabilmente troverai il capitolo banale, insomma scazzottata, farina che cade
sulle persone, inseguimenti per casa… roba già
vista,no?
Comunque, come sono andati
i compiti?
Alla fine a noi uno è stato
rimandato, però l’altro c’ha preso 4 ore e si è portato via parecchi neuroni
-___-
Kisses
Fedefun: Ciao, sono rossa
come un peperone per tutti i complimenti che fate!GRAZIE! Spero che questo
capitolo sia stato il degno seguito. Dimmi pure che fa schifo, se così è
statoJ
Inoltre spero di aver
aggiornato abbastanza presto.
Kisses
Mojito86: ^____________^
mon hai fatto una recensione decente? Spero tu stia scherzando! E’ bellissima,
ed io sono troppo felice di essere riuscita a trasmettervi qualcosa! Ho un
sorriso gigantesco grazie alle vostre parole!
Qui c’è stato il bacio
serio, spero di non aver rovinato nulla -____-
Kisses
Lady_Eowyn: Ciao, ecco
arrivato il chappy. Piaciuto? Non vorrei che vi riprendeste indietro i
complimenti bellissimi ed emozionanti^^
Kisses
Merryluna: Ciao tesora, il
tuo occhio va forte come un treno. Niente lo
fermerà.
Alla fine ho optato per il
rosso, perché se avessi fatto morire il moro ci sarebbe stata un’alleanza tra
Ron e Julius, e già Julius basta e avanza^^
E se il tuo occhio
interiore si sta chiedendo perché Herm mangi così tanto… sappi solo che non è
incinta^^
Kisses
Lunachan62: Grazie mille.
Manca pochissimo e diventeranno altro^^
Grazie
ancora.
Kisses
Marygenoana: Ciao, ho
aggiornato il prima possibile! Piaciuto anche
questo?
Grazie.
Kisses
Mearmind: Ciao, in questo
il bacio s’è fatto più appassionato. E’ stato di tuo
gradimento?
Kisses
Valemione: Ciao, tranquilla
se ti perdi qualche aggiornamento, l’importante è che non mi
abbandoni^^
Ho sempre temuto che il mio
Draco potesse essere fuori personaggio e non capito, ma non credo proprio che
dopo 3 anni abbia ancora la voglia di fare il
bastardo^^
Grazie.
Kisses
Alla
prossima.
|
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Capitolo 11 *** Ritrovata serenità ***
huj4
To paradise with pleasure haunted... haunted by
fear
Adorava baciarla. Era ormai
da parecchi minuti che una voglia insaziabile si era impadronita dei loro corpi
voluttuosi.
Hermione Granger non era
mai così intraprendente con un ragazzo, era forse accaduto tutto troppo in
fretta per potersene accorgere, ma quel ragazzo che fine al giorno prima
incarnava il suo miglior nemico, adesso incarnava ciò che la faceva stare bene,
ciò che la faceva sentire protetta e al sicuro.
Lui era lì, e solo il suo
pensiero riusciva a non farla sentire sola, a farla sentire bene… soprattutto
con se stessa.
“Draco…”
Lasciò il contatto con
quelle labbra peccaminose.
Lui inaspettatamente
sorrise, e lei dimenticò ciò cosa voleva dirgli. No che ci fosse qualcosa di
realmente serio da dire in quel momento, tutte le parole sembravano banali e
fuori luogo, ma la voglia di guardare quegli occhi era troppa, la voglia
incontrollabile di accarezzare quel viso e specchiarsi in quel mare grigio
tempesta aveva preso il sopravvento.
Draco dal canto suo aveva
creduto di morire. Baciare Hermione Granger aveva scatenato in lui una serie di
sentimenti mai provati prima di quel momento. La voglia di non andare oltre a
quel semplice contatto non era mai stata provata, aveva paura di rovinare tutto,
e quando avvertì le labbra di Hermione lontane dalle sue si sentì morire
dentro.
Aveva creduto di morire per
due motivi distinti e separati.
Non riusciva neppure a
capire come potesse riuscirvi.
***
Era a cavalcioni sulle
gambe di Draco; non era da lei baciare in quella posizione, si sentiva una
ragazza facile, la posizione era ambigua.
Non adorava essere ambigua,
lei amava essere se stessa, anche se per molto non lo era stata, ciò non
significava che non poteva tornare ad esserlo.
La mano di Draco si accostò
alla sua guancia bollente, lasciandole un tocco di glaciale
sensualità.
Incredibile come la
sensualità potesse essere glaciale, ma quelle mani potevano tutto, il suo tocco
gentile era qualcosa che le faceva provare sentimenti contrastanti, sentimenti
che si opponevano e che si
attraevano in una maniera quasi anormale.
La bocca famelica di lei si
avvicinò al palmo, e avvicinandosi sempre più prese a lasciare dei baci
affamati.
Era accaduto troppo
velocemente. Tutto si era abbattuto come un temporale dopo un lungo periodo di
siccità.
Lui si era abbattuto nella
sua vita come pioggia rinfrescante sul suo cuore
arido.
To
paradise with pleasure haunted... haunted by fear
Un bacio. Un altro
ancora.
Un’insaziabile voglia, che
sarebbe presto sfociata in qualcosa di delirante che forse avrebbe deluso
entrambi.
“Draco… l’indifferenza mi
fa più male dell'’odio”
Una frase di certo poco
azzeccata, visto il momento, ma basilare per
Hermione.
Probabilmente sarebbe
successo dell'’altro a distanza di poco, ma non riusciva a fermarsi. No che lo
volesse con tutte le sue forze, ma nonostante quello che sarebbe potuto
accadere, non voleva di certo che Draco il mattino seguente si mostrasse
indifferente nei suoi confronti. Meglio essere odiata e
disprezzata.
“Non potrei mai esserlo con
te…”
Una fitta di calore al
cuore.
Gocce di acqua fresca nel
deserto del suo cuore.
Si slanciò su quel corpo,
premendo la testa sulla spalla di lui.
Sensazione di calma e
tranquillità.
Felicità che sbucava fuori
dopo un assopimento di anni.
Lei stava dando un senso
alla sua misera esistenza.
To
paradise with pleasure haunted... haunted by fear
Ragazze sono tornata dalla
Spagna, e dopo essermi rimessa al passo con tutti bellissimi aggiornamenti che
mi ero persa, ho deciso di scrivere un pò.
Confesso di aver trovato
difficoltà nello scrivere questo capitolo, e non ne sono pienamente soddisfatta,
anzi, per essere precisi non ne sono proprio soddisfatta-___-Inoltre mi scuso
per la brevità di questo capitolo.
In ogni caso fatemi sapere
cosa ne pensate, tengo molto ai vostri pareri.
Purtroppo vorrei
ringraziare tutte le mie adorate come si deve, ma devo ancora recuperare molte
ore di sonno perso, nonostante non stia rispondendo alle vostre recensioni
stupende, spero vivamente che mi facciate sapere cosa ve n’è
sembrato^^
Un Grazie megagalattico
a:
fedefun, Mojito86, June,
marygenoana, white_tifa, Valemione, Lady_Eowyn, SnowWhiteQueen, lunachan62 e
Merryluna.
GRAZIE
Kisses
|
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Capitolo 12 *** A.A.A cercasi amore ***
se4
Incapace di amare di
nuovo.
Lei aveva l’assoluta
convinzione di non saper amare.
Ai tempi aveva dato se
stessa a Ron, dopo la tragedia che lo aveva colpito, aveva cercato di costruire
giorno dopo giorno la sua vita a contatto con la normalità, Julius era piombato
nella sua vita facendola diventare un automa, facendola diventare la proiezione
di se stessa.
Durante la sua relazione
con Julius aveva oscillato tra ciò che era e ciò che avrebbe voluto
essere.
***
I'll be your dream I'll be your wish I'll be your
fantasy I'll be your hope I'll be your love Be everything that you need
I'll love you more with every breath Truly, madly, deeply do I will
be strong I will be faithful 'cause I'm counting on A new beginning
A reason for living A deeper meaning,
yeah
Un nuovo inizio, qualcosa
da costruire insieme, qualcuno per cui vivere.
Abbandonati ai sensi e alla
voglia di scappare da quel mondo un po’ troppo crudele per le loro giovani vite,
un intreccio anormale che si stava rivelando l’unica via di salvezza per
riuscire a sopravvivere.
La necessità di sentirsi
protetta qualunque cosa accada.
La necessità di non
sentirsi più una nullità e combattere per qualcuno.
Sì, erano loro. Le loro
anime, dopo una lunga ricerca, stavano condividendo qualcosa di puro e
assolutamente ineluttabile.
Una sola certezza. Il loro
incontro era stato predestinato. Era tutto arrivato come una bufera, come una
tempesta di sabbia nel deserto; tutto troppo veloce, lasciando solo confusione e
distruzione… ma dalle ceneri si risorge sempre.
“…l’indifferenza mi fa più male
dell'’odio”
Non avrebbe mai potuto
trattarla con indifferenza. Era troppo preziosa, e lui era troppo cambiato per
poter trattare quella deliziosa creatura con
indifferenza.
Erano stati catturati dalla
voglia di condividere qualcosa di molto più intimo.
Avrebbe dovuto esserci
dell'’imbarazzo da parte di Hermione, ma quando il suo corpo nudo si ritrovò
sotto lo sguardo di Draco, tutte le sue insicurezze svanirono di colpo
lasciandole solo la piacevole sensazione di essere in un mondo fatto d’etere,
nel suo mondo perfetto abitato solo da loro due e da quel sentimento di pace e
ritrovata serenità che scalpitava dentro di sé.
Amami solo per questa
notte.
Amami fino a quando lo
vorrai. Amami perché è di amore che ho bisogno.
Se devo morire, voglio
morire d’amore.
I want to stand with you on a mountain I want to
bath with you in the sea I want to lay like this forever Until the sky
falls down on me
Carezze lente tra gemiti e
sospiri.
Baci rubati.
Era una danza. Una danza dolce e melodica. Una melodia
che accompagnava i loro movimenti.
Intensità sconvolgente. Passione travolgente. Sentimenti
contrastanti.
Stava condividendo ciò che di più prezioso avesse con il
suo miglior nemico, che in poco tempo era riuscito ad entrare nel suo cuore
facendola impazzire.
Non poteva definirsi amore, poteva definirsi voglia di
non essere più soli, ma guardandolo negli occhi aveva capito che quel ragazzo
dallo sguardo malinconico per lei era molto di più.
Desiderare che quell’istante non finisse
più.
Desiderare di morire pur di non doversi svegliare senza
lui accanto.
Desiderare di essere sua ogni
notte.
Desiderare di tornare ad
amare.
And when the stars are shining brightly in the velvet
sky, I'll make a wish send it to heaven Then make you want to cry
The tears of joy for all the pleasure in the certainty That we're
surrounded by the comfort and protection of
The highest powers
In lonely hours The tears devour you
Sperare di non soffrire dopo quella notte. Sperare di
trovarlo ancora al suo fianco.
La sua mano scese lungo un fianco, mentre la bocca
divorava di baci i suoi seni facendole inarcare la
schiena.
Gesti normali che con lui stavano assumendo un’altra
melodia, qualcosa di mai sentito prima, vibrazioni nell’anima che credeva
morte.
Erano solo assopite, aspettavano
lui…
Oh can you see it baby? You don't have to close your
eyes 'Cause it's standing right here before you All that you need
with surely come
Giusto o sbagliato?
Ansanti e soddisfatti. Lei tra le sue braccia che si
lasciava cullare.
Lei piena di dubbi.
Lui inseguito dal suo
passato.
“Ho paura…”
“Non averne”, la strinse più forte contro il suo petto.
Piccola e indifesa. La sua nuova vita, se solo lei glielo avesse
permesso.
“Ho paura di ritrovarmi sola…”, le baciò la fronte, e poi
scese lungo le guance dove una lacrima solitaria seguiva il suo
percorso.
“Avrai me fino a quando lo
vorrai…”
Era tutto troppo strano per essere vero, semplice ma allo
stesso tempo complicato, incredibile come il suo cuore sembrava impazzito,
incredibile come non avesse provato imbarazzo o avesse avuto
ripensamenti.
Era tutto imperfetto nella sua
perfezione.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Eccomi qui dopo un periodo di assenza con questa ficcy.
Mi prostro e invoco il perdono di chi aspettava
l’aggiornamento^^
Ringrazio:
Mojito86: Spero tu non sia impazzita, avrò al tua pazzia
sulla coscienza?^^
Sei adorabile, dirmi tutte quelle cose belle, ho temuto
di aver fumato qualcosa io e aver letto cose bellissime che poi in un altro
momento si sarebbero rivelate l’opposto esatto^___^
Grazie infinite.
Merryluna: Manu, ho per caso il mio aforisma? Sono
emozionata!Wow! Adesso che mi sono
riposata dalla Spagna, magari è venuto fuori una schifezza…
bah!-___-
Marygenoana: Grazie Mary. Spero ti sia piaciuto anche
questo!
White_tifa: Ciao carissima, ti ringrazio immensamente per
la recensione, e spero vivamente che anche questo abbia suscitato qualche
emozione…anche piccola^^
Valemione: Bella l’Austria? Mi piacerebbe andarci! Hai
visto cos’ho fatto combinare a quei due? Contenta?
Ihihih!
Non so se ti può interessare ma ho messo un’altra
Draco/Herm in rete… non so…
Grazie mille.
Fedefun: Credo proprio che una sculacciata non basti…
penso più ad un bell’arrosto sul rogo! Sigh…
Non so se questo sia più corposo per quanto riguarda le
pagine di word, ma credo proprio che sia corposo per altri motivi^^ hai visto
che alla fine si sono fidati l’una dell'’altra?
Lunachan62: Ciaooo, mi dici sempre che non ti deludo, e
sono immensamente felice… sarebbe catastrofico per
me!
Grazie mille!!!
redRon: Ciao cara, sei riuscita nel tuo intento? E che
intento! Ihihih! Sto scrivendo una storia bellissima? Ma
smettilaaaaa!!
Ciao scema!
Grazie a tutte.
kisses
|
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Capitolo 13 *** I never dreamed that I’d meet somebody like you ***
Aveva dormito tutta la notte come un ciocco, aveva
riposato senza che strani pensieri le affollassero la mente, e al mattino quando
un timido raggio di luce colpì le sue palpebre si stiracchiò, adorava
stiracchiarsi, ma quel semplice gesto le fece temere che Draco non fosse più
vicino a lei, che l’avesse abbandonata lasciandola nella solitudine e nella
voglia di farla finita.
Aprì gli occhi di soprassalto e lo vide accanto a sé. Il
petto che si alzava e si abbassava in maniera regolare, e quei ciuffi biondi che
cadevano disordinati su quel viso.
Dormiva beato, tranquillo. Come se avesse di colpo
dimenticato tutta la sua vita e tutto ciò che aveva dovuto
passare.
Hermione sfiorò delicatamente quel viso e
sorrise.
The world was on fire and no one could save
me but you
It’s strange what desire will make people
do.
I never dreamed that I’d meet somebody like
you
I never dreamed that I’d lose somebody like
you
Il suo cuore batteva veloce, ma lei non sembrava
essersene accorta. Continuava a guardalo incurante di
tutto.
Continuava a imprimere nella sua mente quel corpo, quel
ragazzo che le aveva mostrato l’anima, le aveva mostrato il Draco Malfoy che
nessuno aveva mai avuto il piacere di vedere, conoscere e
apprezzare.
Era stato se stesso con
lei.
E lei si era abbandonata tra le sue braccia come una
ragazza ingenua, ma in cuor suo sapeva che lui non l’aveva abbindolata in nessun
modo.
Non si era pentita di ciò che era accaduto tra di loro
quella notte, non si era pentita di essersi abbandonata all’istinto che aveva
vinto sulla ragione, non si era pentita di
niente.
Era stata se stessa, aveva seguito il suo cuore e ciò che
le aveva suggerito.
Non era semplicemente attratta fisicamente da Draco
Malfoy, lei provava qualcos’altro. Qualcosa che aveva provato solo per Ron, ma
se si fosse soffermata un po’ di più avrebbe di sicuro scoperto che quello che
provava per Draco era un po’ più maturo.
Gli occhi di Hermione divennero di colpo tristi, e si
abbandonò nuovamente alla morbidezza del cuscino, lasciando che i suoi boccoli
si disperdessero.
Il lenzuolo le copriva precariamente il seno, ma non se
ne curò.
Di certo non poteva iniziare a vergognarsi di Draco dopo
ciò che era accaduto, sarebbe stato
infantile.
Draco aprì gli occhi, e la vide lì,
bellissima.
Assorta nei suoi
pensieri.
Lo sguardo assente.
Continuò a guardarla in silenzio, non voleva strapparla
dai suoi pensieri, era bellissima.
I boccoli gli solleticavano una spalla, ma rimase
abbagliato dal colore che avevano assunto le labbra di Hermione; erano rosse, di
un rosso quasi innaturale ma che nessun rossetto sarebbe stato in grado di
conferirle.
Si era perso anche lui nei suoi pensieri, e quando
Hermione poggiò le labbra su quelle di Draco, il ragazzo ebbe un
fremito.
Schiuse istintivamente le labbra e lasciò che Hermione lo
baciasse con tutta la dolcezza di cui era
dotata.
La sensazione che li investì fu come se quello fosse il
primo bacio.
La attirò a sé, stringendola
forte.
Pelle contro pelle. Due anime solitarie che si erano
finalmente incontrate.
Ed Hermione sapeva che ciò che provava lei ogni qual
volta le loro labbra si avvicinavano, lui provava gli stessi
sentimenti.
Riusciva a
percepirlo.
Si staccò dalle sue labbra e si accoccolò contro il suo
collo, strusciandovi delicatamente il naso, il suo odore era inebriante, non
riusciva a farne a meno.
Non una parola era uscita da quelle labbra, ma non ve
n’era bisogno. Volevano solo sentirsi vicini, ci sarebbe stato il momento per le
parole, ma quello era riservato ai silenzi, ai loro silenzi pieni di
parole.
Baci lievi depositati su quel piccolo viso incorniciato
da quei boccoli che sembravano disegnati.
Baci di una dolcezza quasi irreale, baci che la
cullavano.
“Voglio fare l’amore con te…”, la frase di Hermione
spezzò il silenzio.
Voleva fare l’amore con lui, di nuovo. Voleva riaverlo di
nuovo dentro di sé, voleva sentire il corpo di Draco sul suo, voleva perdersi di
nuovo in quell’oblio di passione.
Voleva fare l’amore. Non sesso, ma anche la prima volta
non era stato sesso, era stato subito amore.
The world was on fire and no one could save
me but you
It’s strange what desire will make people
do.
I never dreamed that I’d meet somebody like
you
I never dreamed that I’d lose somebody like
you
E Draco, anche Draco voleva fare l’amore con
lei.
Non era ancora sazio di quel corpo, e dentro di sé era
sita la consapevolezza che non sarebbe mai stato
sazio.
Aveva trovato la sua linfa vitale, la felicità racchiusa
in quel corpo e in quella mente.
Sorrise e si chinò per catturare quelle labbra fameliche
in un altro bacio. Il primo di una lunga
serie.
____________________________________________________________________________________________________________________________________
Nnon aggiorno da tantissimo e chiedo venia.
Perdonatemi, ma avevo perso l'ispirazione.
Purtroppo non mi poso soffermare, spero solo che questo capitolo sia di
vostro gradimento. Fatemi sapere.
Kisses
|
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Capitolo 14 *** Profumi d'arte ***
arte
Ora vi racconto
una storia che Farete fatica a credere Perché parla di una
principessa E di un cavaliere che In sella al suo cavallo bianco Entrò
nel bosco Alla ricerca di un sentimento Che tutti chiamavano amore
I giorni erano trascorsi inesorabili, veloci, non avevano
neppure avuto il tempo di rendersene conto.
Stavano insieme. Erano una coppia. Lui e
Lei.
Assurdo.
Imprevedibile ciò che riserva la
vita.
Era accaduto troppo velocemente, ma era quella la cosa
più bella. La cosa più dolce. La luce dopo quegli anni vissuti nel terrore,
nell’angoscia, nelle tenebre di un cuore che aveva cessato di battere, che
viveva nell’assoluta convinzione che non sarebbe più tornato a battere per
niente. Per nessuno.
E adesso lei rideva felice tra le sue braccia con indosso
solo un suo maglione che le
inondava le narici di quell’odore forte e dolce allo stesso tempo che le faceva
palpitare il cuore incontrollatamente.
Cullata da lui. Cullata dalla sua nuova
vita.
“Adesso devo andare…”, disse Draco alzandosi dal divano
dove stavano coccolandosi.
Hermione emise un piccolo mugolio che lo fece sorridere,
non voleva che andasse via, nonostante sapesse di doversi recare al lavoro. Non
voleva lasciarlo andare, e sapeva perfettamente che neanche lui avrebbe voluto
staccarsi da lei.
“E’ necessario?”, chiese con vocina flebile, mentre
quegli occhioni color nocciola lo guardavano come solo lei sapeva
fare.
Si chinò. Si chinò e catturò famelico quelle labbra in un
bacio.
Di certo quel bacio non stava semplificando le
cose.
“Credo di sì…”, sussurrò tra le sue
labbra.
Hermione lo attirò a sé, si baciarono ancora e
ancora.
Per niente sazi l’uno
dell'’altra.
Peccatori forse di
ingordigia?
Probabilmente, niente lussuria tra di loro. Quella voglia
che avevano l’uno dell'’altra andava oltre. Oltre quella dimensione destinata
agli innamorati.
La loro dimensione. La loro isola. Il loro appiglio. Il
loro trovarsi.
“Posso tenerlo?”, lui sorrise a quella richiesta, “Il tuo
profumo è come una droga…”, si strinse di più a lui e lui l’accolse in un caldo
abbraccio. Non avrebbe voluto più lasciarla. Sentiva qualcosa dentro sé,
qualcosa mai provata prima, era felice.
“Sei fortunata che abbia anche una
maglietta…”
“Già”
Non voleva di certo che tutti ammirassero il torace
scolpito dell’uomo che amava. Anche se stavano insieme da pochi giorni era
gelosa, di una gelosia sana, di quelle che non opprimono che fanno solo sapere
che per lui tu ci sarai sempre e che detieni un posto speciale nel cuore e nella
mente.
Vorrei essere il
raggio di sole che Ogni giorno ti viene a svegliare per Farti respirare e
farti vivere di me Vorrei essere la prima stella che Ogni sera vedi
brillare perché Così i tuoi occhi sanno Che ti guardo E che sono
sempre con te
Nessuno dei due avrebbe pensato di avere un così
disperato bisogno l’uno dell'’altra.
Era forse innaturale. Andava contro le forze celesti. Era
un unione benedetta da qualcosa di oscuro. Una sorte di demone.
Semplici congetture che non interessavano. Stavano
insieme. Amore
Fiducia
Rispetto
Nati per caso, assopiti negli animi e risvegliati
bruscamente.
“Vai da Blaise?”
“Sì, è da un po’ che non lo vedo e poi vorrei far sapere
a mia madre che non sono morto…”
Sorrise.
“Effettivamente è da ben quattro giorni che non vediamo
la luce del sole…”, disse Hermione guardando fuori dalla finestra e notando un
sole accecante alto nel cielo.
“Ci vediamo dopo, ok? Adesso devo proprio andare…”, la
baciò teneramente e si smaterializzò a Zabini Manor luogo di dimensioni
spropositate in cui solo una stanza era
abitata.
***
Blaise Zabini aveva la brutta abitudine di dimenticarsi
dello scorrere del tempo.
Nessun orologio nel suo studio e una grande tenda ad
oscurare la grande vetrata per evitare che si rendesse conto dello scivolare
perpetuo di quella maledizione chiamata volgarmente:
tempo.
L’arte era arte. Non aveva
tempo.
Una pennellata a quel ritratto, un
sogno.
Stava cercando di dipingere un sogno, di riprodurre
fedelmente ciò che il suo inconscio aveva prodotto durante quelle ore in cui le
sue membra si lasciavano cullare dalla braccia di
Morfeo.
“Blaise!”
Il ragazzo si voltò, e alla vista del suo migliore amico,
con un colpo di bacchetta fece sparire il suo
operato.
“Non credevo di farti questo effetto!”, disse accigliato
seguendo con lo sguardo l’amico che posava la
bacchetta.
“Draco, sai che sono scaramantico,
no?”
“No, credo di averlo rimosso… o forse da adolescente non
credevi a quelle fandonie!”, ammise tristemente giocherellando con un
tagliacarte in argento.
“Sono passati tre anni,
Draco”
“Già”
Sospirò pesantemente, mentre l’odore dei colori acrilici
gli solleticava le narici.
“Cosa dipingevi?”
Blaise lo seguì con lo sguardo, “Un
sogno”
Draco fece spallucce e scostando la tenda si perse nella
bellezza dell'’orizzonte e della sua
immensità.
“Voglio sposarla”
Solo il rumore di un pennello che cadeva sul freddo
pavimento riempì la fredda stanza se non tutto il
Maniero.
Non cambiare mai quando
l’amore ha trovato la sua dimora. Properzio
Ma c’è davvero qualcuno che la legge sta
ff?
Ho i miei dubbi!
Comunque, siccome mi sentivo ispirata, anche se sostengo comunque che non
sia per niente ok come capitolo,
ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, sperando di non
aver scritto un disastro completo.
Kisses
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Capitolo 15 *** Sposami ***
Sposami
Blaise era il migliore amico che si potesse
desiderare.
Sempre pronto ad ascoltare, anche se il suo interlocutore
aveva soggiornato ad Azkaban per tre lunghi
anni.
Con la parola sempre a portata di
mano.
Dispensatore di consigli e di
sorrisi.
Aveva qualche stranezza, era un po’ eccentrico… ma era
tutto giustificato per il semplice fatto che era un artista senza
eguali.
“Sarai il mio
testimone?”
“Se me lo chiedi con quegli occhioni… non potrò non
accettare!”
L’usuale ghigno dipinto sulle labbra di Draco si storse
in un profondo sorriso e tenendo stretto tra le braccia il suo migliore amico
cercò di cacciare quelle lacrime che avrebbe tanto voluto
versare.
Le prime che avrebbe versato per qualcosa che lo rendeva
felice.
Che lo riempiva di gioia
pura.
Una virile pacca sulle spalle e un cenno con il
capo.
Draco, era ormai sulla strada che lo avrebbe riportato da
Hermione.
Non riusciva più a contenere quella gioia, non vi
riusciva.
Non voleva più reprimere ciò che provava. Lo aveva fatto
per troppo tempo e si era distrutto con le sue stesse
mani.
On
me dit que nos vies ne valent pas grand chose, Elles passent en un instant
comme fanent les roses. On me dit que le temps qui glisse est un salaud que
de nos chagrins Il s'en fait des manteaux pourtant quelqu'un m'a dit...
***
Hermione aveva ben deciso di svolgere il suo lavoro
stando comodamente seduta sul suo divano con accanto la sua immancabile tazza di
tè alla menta e qualche biscotto che la avrebbero aiutata a risvegliarle l’anima
quando la voglia di dare fuoco a quelle carte avesse preso il
sopravvento.
Si era già fatta fuori mezza scatola di biscotti… era
intuibile quanto quella voglia si fosse fatta
viva.
Avvolta nel maglione del suo Draco continuava a sognare
accompagnata dal ticchettio dell’orologio appeso al muro della
cucina.
Non aveva davvero voglia di lavorare e avere a che fare
con tutte quelle scomparse e quelle morti.
Non ora che aveva capito che nonostante i tendaggi
pesanti un barlume di luce riesce sempre a penetrare furtivo regalandoti momenti
di gioia che credevi non avresti più
provato.
“Uff”, sbuffò sdraiandosi sul divano con gli occhi sul
soffitto in attesa che la voglia di lavorare su quelle scartoffie la
rapisse.
Anche se avrebbe voluto che fosse qualcun altro a
rapirla, qualcuno con morbidi capelli biondi e profondi occhi
grigi.
Lo avrebbe gradito e non avrebbe fatto alcuna
storia.
“Ehi Hermione”
Lo desiderava così tanto che la sua mente lo aveva
riprodotto fedelmente. Troppo
fedelmente.
“Hermione??!!??”
“Draco??!?”, domandò quasi spaventata mettendosi a
sedere, non aspettandosi di certo che sarebbe piombato nel suo soggiorno solo
dopo poche ore.
Non ebbe il tempo di dire, pensare o fare altro che Draco
la baciò e imprigionò quel corpo esile tra le sue
braccia.
Era forse da maniaci pensarlo, ma Draco sapeva che non
poteva più fare a meno di lei e di ogni piccola cosa, che fosse un pregio o un
difetto, che la caratterizzava.
Semplice, la amava.
***
“Avrei dovuto lavorare…”, mormorò Hermione accoccolandosi
maggiormente contro il petto di Draco, “…non puoi farmi cadere sempre in
tentazione…”
Draco posò un lieve bacio sulla spalla nuda, “Ci cadi da
sola in tentazione… io volevo fermarmi al
bacio”
“Vuoi dire che la colpa è mia?”, disse accucciandosi
ancora di più verso l’uomo che amava.
“E’ una colpa di cui potrai macchiarti ogni volta che
vorrai”, le sussurrò.
“Ti amo”
Ma Draco non rispose immediatamente, sembrava piuttosto
pensieroso e attratto dal soffitto in maniera quasi
morbosa.
“Draco, c’è qualcosa che non
va?”
“Sposami, Hermione”
Parole irruente che scalfirono nel profondo di
Hermione.
Un dolore dolce.
Boccheggiò. Non sapeva davvero cosa dire. Bastava un
semplice e piccola sillaba colma di significati, ma era come bloccata, incapace
di intendere e di volere tanta era la felicità che invadeva il suo essere. Troppa.
“Sposami”, le ripetè baciandola fino allo
sfinimento.
Appariva come una supplica. Voleva essere suo anima e
corpo finchè la morte non li avrebbe
separati.
Avrebbe continuato ad amarla anche
oltre.
Era lì per lei e lo sarebbe sempre
stato.
“Ti sposo, Draco”
Lo soffocò con il suo abbraccio mentre lacrime di gioia
le inondavano il viso innamorato.
Let
me take you there To the place you know Why don't you dream with me The
answers will be found
***
Narcissa Black stava sorseggiando il suo tè delle cinque
accompagnata dalla lettura di un buon libro della biblioteca personale dei
Malfoy.
Era sua abitudine trascorrere pomeriggi in solitudine, e
se per tre anni erano stati intrisi di angoscia e dolore, adesso che il suo
unico figlio era di nuovo con lei, riusciva a vedervi la parte rilassante e
armoniosa.
“Buon pomeriggio,
sorella”
La voce metallica di Bellatrix era giunta al suo
orecchio.
Per pochi istanti era riuscita a dimenticare che aveva
una sorella che detestava come non aveva mai detestato nessuno e che era
divenuta la sua piaga.
“Cosa vuoi, Bella?”, rispose infastidita chiudendo il
libro e poggiandolo sul tavolo in cristallo.
“Prendere un tè in tua compagnia, Cissy”, rispose blanda
accomodandosi e servendosi di una tazza di tè, mandando al diavolo il piccolo
elfo che stava affaccendandosi per
porgerglielo.
Di sicuro non avevano dato vita a nessun tipo di
discussione visto che l’ora del tè era divenuta un’ora di religioso e noioso
silenzio.
Improvvisamente una voce ruppe quella specie di
rito.
“Madre, ho una notizia da
darvi…”
Draco entrò più felice che mai nell’immenso salone, ma
alla vista dell'’adorata zia si
rabbuiò.
“Dimmi, figliolo…”
Lanciò un’occhiata alla zia e si concentrò nuovamente sul
viso radioso della madre e sulla sua
felicità.
“Madre, mi sposo.”
Narcissa ebbe un fremito, era impreparata a quella
notizia.
“Che splendida notizia, chi è
lei?”
“Hermione Granger”
Narcissa sorrise e abbracciò il figlio. Era una
Mezzosangue, ma quella storia era acqua passata e per quanto le riguardava aveva
finito di credere in quella causa da quando il suo Lucius l’aveva lasciata
sola.
“Hermione Granger la Mezzosangue?”, la voce di
Bellatrix lo fece irrigidire.
“Sì, c’è qualcosa che non va,
zia?”
Bellatrix ghignò, “Figurati, nipote! Non potevi
desiderare una moglie migliore”
Mi nutrirò della tua gioia. Diverrà
dolore.
Eccomi
qui con un nuovo capitolo, postato non a distanza di mesi, grazie alle vostre
sollecitazioniJ
Sono davvero contenta di sapere che c’è ancora qualcuno che legge questa
ff.
Mi dispiace di aver fatto passare mesi, ma: Qual è l’indirizzo
dell’amore? Mi aveva presa talmente tanto da non far più spazio all’ispirazione
per questa.
Spero
anche che questo capitolo sia venuto fuori un po’ più lunghetto del
precedenteJ
Ringrazio di cuore: Merryluna, 8marta8, lelina, DamaArwen88, redRon,
fedefun, cipychan87 e marygenoana.
GRAZIE DAVVERO.
Kisses
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