UnBroken

di ale e franci
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'It's A Pleasure To Meet You.' ***
Capitolo 2: *** 'It's A Joke?' ***
Capitolo 3: *** 'Water's Games.' ***
Capitolo 4: *** 'The Night.' ***
Capitolo 5: *** 'Something Wrong?' ***
Capitolo 6: *** 'Turn On The Spark.' ***
Capitolo 7: *** 'The Boys.' ***
Capitolo 8: *** 'Honey.' ***
Capitolo 9: *** 'Do You Wanna Go Out With Me?' ***
Capitolo 10: *** 'Allison.' ***
Capitolo 11: *** 'Run.' ***
Capitolo 12: *** 'Why Are You Crying?' ***
Capitolo 13: *** 'Forget.' ***
Capitolo 14: *** 'You're Strong.' ***
Capitolo 15: *** 'Pretending It's Ok.' ***
Capitolo 16: *** 'Don't Leave Me.' ***
Capitolo 17: *** 'Over Again.' ***
Capitolo 18: *** 'You're Making Me Crazy.' ***
Capitolo 19: *** 'I'm Here With You.' ***
Capitolo 20: *** 'There's Something That You Should Know.' ***
Capitolo 21: *** 'Disco.' ***
Capitolo 22: *** 'This Kiss.' ***
Capitolo 23: *** 'Rain.' ***
Capitolo 24: *** 'The Truth.' ***
Capitolo 25: *** 'Friends As Before.' ***
Capitolo 26: *** 'Quiet At Home.' ***
Capitolo 27: *** 'I'm Awake And In Love.' ***
Capitolo 28: *** 'Good Morning!' ***
Capitolo 29: *** 'Feathers.' ***
Capitolo 30: *** 'The Return.' ***
Capitolo 31: *** 'The Concert.' ***
Capitolo 32: *** 'Message.' ***
Capitolo 33: *** 'My Heart Will Always Beat For You.' ***
Capitolo 34: *** 'Drunk.' ***
Capitolo 35: *** 'Vulnerable.' ***
Capitolo 36: *** 'I'm Sorry.' ***
Capitolo 37: *** 'I Don't Wanna Lose You.' ***
Capitolo 38: *** 'Welcome To My Life.' ***



Capitolo 1
*** 'It's A Pleasure To Meet You.' ***


Mi chiamo Isabella, i miei amici mi chiamano Bella o Belle, è uguale, ho diciotto anni e vivo a Milano; ho i capelli castano chiaro con il ciuffo destro, anche se cambio molto spesso lato rispetto al mio umore, non sono bassina, anzi, un pò alta lo sono, forse questo è uno dei pochi punti a favore visto che non sono ne una top model o ne ho la minima somiglianza di un'attrice americana. La cosa che mi piace e che mi riesce meglio è disegnare, il disegno è la mia vita, riesco a liberare la mente ed entrare in un mondo miofornendomi soltanto di un pennello o di una matita.

Sono figlia unica, anche se mi sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella maggiore, ma sapete come è, non si può scegliere la famiglia, no?!
Io e la mia migliore amica Lucy siamo in viaggio per Londra, abbiamo deciso di prenderci una pausa prima di ricominciare gli studi. Lucy è la mia conquilina insieme a Jake, lo conosco dall'infanzia e mi è sempre stato vicino nelle situazioni difficili, anche se ha qualche anno di più di me e Lucy lo consideriamo come un fratello maggiore. lei mi ospiterà per un pò di tempo a casa che sua zia ci ha messo a disposizione finchè non ce ne andremo dalla città, per ora siamo state invitate a trascorrere per qualche giorno in un albergo di lusso da un nostro caro amico. Andiamo molto d'accordo tra di noi, sia perchè abbiamo caratteri diversi che ci uniscono e ci differenziano dall'altro, ci compensiamo a vicenda come una vera famiglia ed è questo quello che conta.

'It' A Pleasure To Meet You.'

La pioggia batteva sul vetro del finestrino a intervalli regolari, formava delle piccole gocce sulle pareti scure dell'autobus e il mio sguardo era abbandonato al paesaggio autunnale ad una delle città che mi affascina particolarmente, Londra.
Era il 27 ottobre, ricordo bene quel giorno, sì, quel giorno cambiò la mia intera esistenza e io, per quanto non ancora cosciente lo vedevo come un giorno qualsiasi.
Il veicolo si ferma davanti a un alto edificio grigio, è circondato da ragazzine che urlano, l'intera piazza completamente invasa da striscioni e grida disperate che si sentono per tutta la via e che di certo non sono passate inosservate ai passanti. Dei uomini alti e robusti impediscono il passaggio a chiunque osa attraversare quella soglia che divide il marciapiede dal cancello dell'hotel, la massa si agita di più quando una Mercedes Van grigia oltrepassa il cancello di ferro entrando dentro la residenza prima di noi. Le grida aumentano quando esce fuori dal furgone qualche individuo incappucciato, noto tra le innumerevoli teste cinque ragazzi a testa china, accompagnati da uomini corposi che velocemente li prendono e li portano dentro l'hotel.

La polizia nelle vicinanze allontana la gente dall'entrata e finalmente il nostro autobus entra nel parcheggio dell'hotel, scendiamo per prendere le valigie e aspetto che Lucy recuperi le sue. Nel frattempo che gli altri passeggeri recuperassero le valigie per lasciare spazio a Lucy guardo verso il grande hotel davanti a me, fu allora che noto immediatamente che da una tenda scostata spunta un ciuffo castano chiaro oscurato dal vetro, degli occhi mi osservano dall'alto, riconosco la sagoma di un ragazzo. Le mie labbra mostrano un timido sorriso non appena comincia a farmi un'occhiolino e avampo di brutto. La mia attenzione viene distolta quando Lucy mi chiede di aiutarla con i bagagli pesanti, prendo uno zaino e lo porto in spalla, e ci dirigiamo alla Hall dell'hotel. Il mio sguardo ritorna un'ultima volta sulla finestra dove quel ragazzo era affacciato ma non vi trovai nessuno. Che strano penso.

Prese la chiavi dei nostri appartamenti andiamo nelle rispettive camere a depositare i bagagli e nel attraversare i corridoi deserti dell'hotel ci imbarchiamo in un mucchio di gente davanti alle porte un poco più avanti alle nostre. Ad un tratto una porta, non poco distante dalla nostra, si apre e un ragazzo dai ricci capelli scuri ne esce, è abbastanza alto, porta delle Converse bianche ai piedi e una t-shirt nera dei Rolling Stones. Assomiglia a qualcuno ma per quanto mi posso sforzare non mi viene in mente a chi.

Inizia a parlare con una donna bionda fuori dalla porta e va a bussare in un'altra camera vicina. Quando la porta si spalanca riconosco subito quel ragazzo, è il ragazzo della finestra che mi aveva fatto l'occhiolino. Ora che lo vedo meglio ha i capelli biondi, tinti credo, porta un cappellino in testa e dei Ray-Ban, non poco meno alto di quello riccio. E' carino, sì, ha però anche lui un'aria familiare e rimango ferma a osservarlo mentre Lucy apre la porta della sua stanza. Continuo a pensare a dove avevo già visto quei volti ma per quanto mi sforzo la mia mente non mi offre risposte.

Lucy mi da una svegliata: "Hey Bella, svegliati!" dice dandomi un pizzicotto. Appena Lucy aprì bocca, tutto ad un tratto, lo sguardo del biondino era su di me, spuntò un sorrisetto sul suo viso non appena mi scappò una borsa di mano, i libri che si trovavano all'interno erano sparsi sul pavimento, no, ma è tipico che vedendo un ragazzo carinomi capita sempre qualcosa di imbarazzante davanti ai suoi occhi. Il biondino si avvicina per chinarsi a raccoglierli e me li porge gentilmente. Mentre ci alziamo le nostre teste si scontrano leggermente, picchio la testa contro la sua, il suo cappello cade per terra e i suoi occhiali scivolano sul naso.
"Oh, grazie.." dico distratta recuperando l'ultimo libro da terra.

Rimango meravigliata nel vedere un paio di occhi luminosi azzurri davanti a me, non è possibile, questo ragazzo è..è Niall Horan!

I lineamenti del suo viso incurvano le sue labbra sottili da un lato, i suoi occhi mi trascinano a lui: "Prego dolcezza" arrossisco lievemente imbarazzatissima.

Sono ancora scioccata, cioè Niall è proprio davanti a mee sto avendo una conversazione con lui!

Ok Isabella calmati, infondo hai soltanto il sogno di migliaia di fan davanti ai tuoi occhi, quindi cerca di mantere la calma e non renderti ridicola davanti a lui. La persona che mi ha cambiato la vita, colui per cui ho perso la testa sin dal primo momento che ho saputo della sua esistenza, quel ragazzo dal look ribelle e dal suo stile unico, adesso è apparso alla mia soglia. Non ho ancora spiccicato parola, se starò zitta ancora per un pò penserà che sono sorda, provo a fare uscire qualche sillaba dalla mia bocca: "T-tu sei..". Alzo un pò il tono della mia voce senza rendermene conto balbettando, perfetto non manca niente.

Niall mi mette un dito sulla bocca per zittirmi: "Sssh, non urlarlo ti prego" implora.

Faccio subito un 'sì' con la testa e lui toglie la mano dalla mia bocca: "Tu sei Niall Horan" parlo sottovoce quasi tremando.

"Hahaha già, faccio questo effetto alle ragazze" inizia a ridere. Niall, sempre il solito.

Sento il calore che mi sale sulla faccia: "Tu invece come ti chiami bella?" si avvicinando di più a me. Hey hey, già mi manca l'aria poi se ti avvicini mi fai morire!

Rispondo imbarazzata: "Is-Isabella..ma gli amici mi chiamano Bella" balbetto, cercando di ricompormi. Lui mi sorride vedendo che continuo ad emettere suoni incomprensibili per la sua presenza: "E' davvero un piacere conoscerti" quasi sussurra mostrando un sorriso a 32 denti.

Le sue parole mi rimbalzano su tutto il corpo e nel vedere la mia reazione Niall si diverte facendo uscire una risatina dal suo petto. Questo ragazzo mi sta mettendo in difficoltà.



 



 

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Capitolo 2
*** 'It's A Joke?' ***


"Bella mi vieni ad aiutare?" dice la voce di Lucy dall'altra parte della stanza.

"Sì" rispondo di fretta senza neanche rendermi conto che cosa stao dicendo. Come faccio ad ascoltarla quando ho Niall proprio davanti a me!
Rimango a fissarlo con curiosità, lui fa lo stesso, non capisco perchè, cosa potrebbe trovare di così interessante in me perchè mi guardi così? Ci sono tante cosa che vorrei dirgli, mille frasi che mi ero preparata nel caso un giorno lo avessi incontrata e tutt'ora non so neanche che cosa dirgli, ho paura che qualcosa vada storto, che non capisca o qualcos'altro. Mi faccio troppe paranoie, so che tra qualche minuto arrossirò senza motivo, solo per la sua presenza mi potrebbe succedere di tutto, inizio ad avere un pò di paura, vorrei parlargli ma la mia voce non riesce ad uscire, come se avessi la gola secca.
Il ragazzo dai ricci capelli si volta, è Harry che si avvicina a noi con aria curiosa "Neanche un secondo che mi giro e sei già a provarci con una ragazza, sei davvero incorreggibile" dice in tono scherzoso. I miei occhi si illuminano quando lo vidi avvicinarsi a noi, ecco adesso sono fritta.

"Oh scusa Harry" risponde Niall.
Dall'espressione di Niall, non capisco se gli da fastidio o se fa finta, credo non gli piace molto essere stuzzicato. Niall cambia immediatamente espressione del viso e sorride: "Bella ti presento Harry, ma credo che già tu lo conosca" in modo forzato presentandomi a lui.
Saluto Harry con un cenno di mano che lui ricambia, mi caccia un'occhiolino, ormai il mio viso è completamente color porpora, mostro uno dei miei sorrisi più timidi che abbia mai fatto, imbarazzo ti odio. L'espressione di Niall si è indurita, rivolgo la mia attenzione a lui, non comprendo il motivo della sua reazione, ho fatto qualcosa di strano o forse è per la non desiderata presenza di Harry, può darsi, ma come è possibile se è il suo migliore amico. Una voce proveniente dalla porta mi chiama, Lucy è uscita dalla camera ormai stanca di chiedere e aspettare il mio aiuto.
"Hey Isabella è da tanto che ti chiamo!" mi rimprovera con aria stufa ma quando vede con chi sto parlando i suoi occhi si spalancano. Eh già sono proprio loro. Leggo sul volto di Lucy il suo pensiero.
Lo sguardo di Harry si sposta su di lei che è in piedi sulla soglia della porta, la scruta con interesse. Un pò inquietante a dir la verità.

Lucy sobbalza quando vede Harry avvicinarsi a lei furtivamente, ancora non riusce a crederci: "Tu, non è possibile, tu sei Harry.." emetto una risata soffocata.
Harry ridacchia: "Ciao bella" dice spostandosi da lei.

I due un pò timidi iniziarono a conversare, lo stesso fecimo poi io e Niall solo che lui era più vicino a me, ma sembrava non esserne accorto. La distanza tra e Niall è ormai inesistente, le sue Supra blu toccano le mie Vans rosse, il mio respiro si fa più affannato. Il volto di Niall è davanti a me, sento il suo respiro sulla mia pelle quando parla, e quando gli faccio notare la distanza ci mettiamo entrambi a ridere, subito si scusa per il malinteso. Lui che si scusa, esiste ragazzo più dolce di così?!

Tra una parola e l'altra iniziamo a chiaccherare, ovviamente ci siamo tolti dal corridoio ed siamo tutti entrati nel nostro nuovo appartamento. Noto che Niall non mi toglie gli occhi di dosso mentre parlo, sembra interessato a ciò che gli dico, questo mi piace, mi ero dimenticata che anche lui è un ragazzo normale, almeno così sembra quando non fa lo scemo insieme agli altri quattro. Non ha perso neanche una parola di tutto quello che ho detto, infondo non ho detto molto, solo qualche chiaccera così tra amici.
Passato il tempo in risate i ragazzi, iniziarono ad andare nelle proprie stanze, io accompagnai Niall alla sua.
Arrivati davanti alla sua porta Niall prima di entrare mi chiede: "Ti faccio una proposta" mette le braccia conserte.
"Sentiamo" dico, metto le braccia conserte con il pollice sul mento prendendolo in giro.
Non sembra che scherza, anzi abbastanza serio: "Alle 8.00, in piscina" Dice Niall.
All'inizio non capì che cosa intedesse: "In piscina?" alzo un sopracciglio.
Niall comincia a sorridere, solo lui sa a cosa sta pensando: "Porta un costume" Eh?! Wow wow, mi sono persa qualcosa?
Va avanti a parlare: "Dillo anche a Lucy, ci faremo una nuotata" accenna. Continuo a guardarlo, perchè vuole portarci in piscina? Non mi conosce neanche e vuole portare una perfetta sconosciuta a fare un bagno, non credevo fosse così impulsivo.
Io replico: "E se non porto il costume?" cerco di capire le varie opzioni.
Non lo vedo in difficoltà a rispondere: "Come preferisci" risponde sorridendo e soffocando una risatina. Entro per un attimo in come poteva essere la mente di un maschio e poi in quella di Niall capendo cosa sta pensando, gli lancio un pugno sulla spalla. 
Niall emette un gemito di dolore e ride: "Mmmh, ma che aggressiva". Ma c'è la fa?! 
"Basta" rispondo in imperativo.
"La finisco solo se tu mi baci" prende il mio braccio tenendomi ferma. Non capisco cosa voglia fare, non c'è nessuno che passa in corridoio, sta per succedere? Capita sempre qualcosa quando ci sono dei momenti così, ma questa volta non c'è nessuno e niente che ci sta interrompendo. Che strano.
Lo vedo che si avvicina velocemente tentando di baciarmi, mi giro porgendo la guancia non capendo che cosa vuole fare.
Niall ringhia scherzosamente: "Aaah ma così complichi le cose" dice toccandomi con il pollice la bocca. Capisco dal suo tono che sta scherzando, almeno credo, e se non era uno scherzo? Faccio un lieve sorriso, se fosse andata così lo avrei baciato? Naaah, Bella ma che dici! Niall che ti bacia, non avrai nessuna possibilità con lui, non sei al suo stesso livello sociale e poi io chi sono, una semplice ragazza normale. Saluto Niall e torno da Lucy, inizio a raccontarle tutto mentre ceniamo.






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Capitolo 3
*** 'Water's Games.' ***


Lo sto cercando da tutte le parti, nelle tasche, nella giacca, nella borsa, sul tavolo ma non lo trovo! Ricontrollo un’altra volta più attentamente nella giacca e… niente non c’è! Dove è il mio cellulare?! Circa due ore fa era qui con me e ora potrebbe essere chissà in quale luogo sperduto o in mano a qualsiasi sconosciuto, sarebbe il disastro totale! Nel mio cellulare c’è tutta mia musica, le mie foto, i miei contatti e tutta la mia vita, se solo ci penso mi vengono i brividi! Ma perché succede tutto a me? Sbuffo.
Lucy nota la mia reazione e un po’ preoccupata mi chiede: ”C’è qualcosa che non va?”
“Non riesco a trovare il mio cellulare da nessuna parte!” la mia voce diventa più nervosa.
“Magari lo hai lasciato in camera” prova a confortarmi.
In effetti non ci avevo pensato, forse lo avevo messo in carica e distrattamente lo avevo lasciato sul tavolo, mi capita spesso. Decisi però di andare a controllare lo stesso lasciando Lucy a finire la sua cena.
“Vado sopra a controllare, ci vediamo dopo qui” dico prendendo la giacca e la borsa dalla sedia.
“Tranquilla, vai pure” dice salutandomi da lontano mentre io mi ero già messa in cammino.
Percorro velocemente l’uscita dal ristorante e chiamo subito un ascensore per tornare all’appartamento. Quando spuntai al mio piano il corridoio era deserto, non c’era nessun rumore e nessuna persona fuori dalle camere, il che è logico visto che era ora di cena e tutti erano fuori.
Arrivo alla porta del mio appartamento, cerco la chiave ma qualcosa mi fa sobbalzare, un rumore sordo che proviene da dietro me, sento una mano sulla spalla, mi giro spaventata e caccio un grido. Chi diamine..! Mi ritrovo davanti un ragazzo dagli occhi azzurri, chi poteva essere se non Niall! Si mette a ridere a più non posso, io rimango ancora un po’ pietrificata e mi appoggio alla porta per riprendermi dallo spavento. Giuro lo uccido, mi è quasi venuto un infarto! Niall sta ancora ridendo, io non lo trovo affatto divertente, io che pensavo che era un maniaco o uno spietato assassino. Forse devo guardare meno horror.
“Non è divertente” dico.
Niall calma la sua risata e si riprende, quasi soffoca dalle risate: “Bella dovevi vedere la tua faccia!” dice trattenendosi dal ridere.
Solo ora mi resi conto della figuraccia che avevo appena fatto, però anche lui non doveva spaventarmi, non sa che io mi faccio i filmini nella mente. Senza rendermene conto arrossì, non capì perché, non volevo arrossire e cercavo di evitarlo ma il mio corpo reagiva a senso opposto e il mio viso si colorì di porpora. E’ imbarazzante.
Niall si rimette di nuovo a ridere e lo feci anche io, entrambi poi sorridemmo.
Tornai seria: “Se lo fai di nuovo giuro che ti uccido”.
Lui la prese più come una sfida: “Ok, ma la prossima volta non sarò io a farti paura” muoveva le dita davanti alla mia faccia cercando di farmi paura.
Sorrisi rispondendo alla sua sfida accettandola.
Nel frattempo uscì dalla stanza anche Harry: “Ehi Bella” sfoderò uno dei suoi sorrisi che ti possono far morire in pochi secondi.
“Ciao Harry” dico semi ipnotizzata.
“Che ci fai qui?” mi chiede Harry.
“Ero salita per controllare una cosa” dico quasi come se mi svanisce la voce. Perché quando sono davanti a loro due la mia voce dà i numeri o inizio a sembrare intontita.
“Che cosa?” chiede incuriosito guardando me e Niall.
“Il mio cellulare” torno al mio tono normale di voce.
Niall rimane un po’ pensieroso e poi mi chiede: “Hai un Samsung Jet?”.
Lo guardo strana: “Sì perché?”.
Tira fuori dalla tasca dei pantaloni un cellulare dello stesso modello, mi mostra la cover che era uguale alla mia.
“Oh Dio grazie Niall!” dico facendo un sorriso completo e prendendo finalmente il mio cellulare tra le mani.
Premo il pulsante di sblocco e noto alcune notifiche che non avevo attivato, corrugo la fronte e guardo Niall pretendendo spiegazioni.
Prima di parlare Harry mi anticipa la risposta: “Ah ecco di chi era quel telefono, ci sei stato tutto il tempo prima, non la finivi di ficcanasare…” Niall dà una gomitata allo stomaco di Harry interrompendolo e facendo un gemito di dolore.
A vedere l’espressione di Harry direi che non era piano la gomitata e la sua faccia inizia a prendere colore.
“No niente, non ascoltarlo” cerca di sembrare il più normale possibile, ma così mi spaventa.
Significa che Niall aveva usato il mio telefono e probabilmente aveva visto le immagini che avevo di lui e i ragazzi come sfondo e come immagini varie. Bella non iniziare a farti idee strane forse lui non le ha viste davvero, magari non ha neanche provato ad accenderlo o forse Harry aveva ragione. Rimango ancora con questo dubbio.
“Comunque..” tossisco scandendo la voce “..invece voi che ci fate qua?”.
Harry e Niall si diedero un'occhiata e Harry rispose: "Niente, ci assicuravamo che sareste venute dopo”.
Niall: "E che portavate il costume" finisce aggiungendo.
Lo guardo male: "Niall!?"
Inizia a ridacchiare, un secondo dopo anche Harry ma non credo che ridesse per la battuta ma per la sua risata contagiosa, rideva in modo buffo.
“Ma Lucy?” dicee all’improvviso Harry, come se fosse caduto dal pero.
“E’ rimasta giù, stava finendo di mangiare” rispondo.
Le uniche parole che pronuncia sono un “Ah” che Niall imita somigliando a una femminuccia. Harry si porta le dita alla bocca iniziando a giocare con il labbro inferiore, sembrava volerne sapere di più su Lucy, credo gli piaccia.
Niall ci interrompe: “Andiamo” dice indicando la porta che portava all’ascensore.
Percorremmo il corridoio e non so come ma un secondo dopo mi ritrovai camminando davanti a loro due, come se avessi due guardie alle spalle. Dopo aver camminato per un po’ tra i corridoi sentii dei rumori dietro di me, mi girai e vidi Niall e Harry che si spintonavano... Appena si accorsero che li stavo guardando sorrisero come se niente fosse, come se stessero tramando qualcosa, con le loro solite facce da angioletti.
Torno a camminare e dico sottovoce: “Ehmm… Okay”. Prendiamo l'ascensore e mi ritrovo con Niall da una parte ed Harry dall'altra. Appena entrati Niall mi sfiora la mano, io lo fisso ma lui sembra voglia evitare di incrociare i miei occhi, lo lascio stare. Quando riabbasso lo sguardo noto con la coda dell’occhio Niall che fa un sorrisino imbarazzato a Harry.
La porta dell'ascensore si apre, usciamo e scendiamo le scale che portano della Hall. Vedo Lucy seduta su un divanetto che sta usando il cellulare e gli vado vicino lasciando Harry e Niall dietro ad aspettare.
“Andiamo” dico facendo alzare la testa a Lucy che era impegnata a stare su Twitter. Lei si alza scattante e andiamo dai ragazzi.
Ci fecero scendere delle scale che portavano a tante piscinette e idromassaggi vari, doveva essere la zona benessere.
“Ancora non ho capito che ci facciamo qui?” dico guardando in giro.
Niall/Harry: “Un bagno ovvio” risposero in coro.
Entrambi si tolsero i pantaloni, all’inizio rimasi un po’ ferma per il loro gesto ma poi capì che sotto avevano il costume.
“Non vi aspetterete che io entri con voi, non ho nemmeno il costume…” dico.
Harry: “Non ti servirà il costume vi potete buttare anche vestite, poi vi darò dei ricambi” rassicura.
Niall (scherzando): ”O svestite, ma visto che siamo a fine ottobre non credo che avrete così tanto caldo” ride leggermente, e mi da una veloce occhiata dal basso in alto, mi sento violata. Harry e Niall si tolgono anche le maglie, il petto di Harry è ricoperto in alcuni punti da tatuaggi mentre quello di Niall posso vedere i suoi pettorali non troppo sporgenti.
Io entro vestita, mi siedo sul bordo della vasca (l'idromassaggio era a cerchio, loro due sono da una parte io ero dall'altra) e vedo che Harry e Niall si avvicinano: “Che intenzioni avete?!” dico iniziando ad avere severi sospetti.
Loro avanzano e si bisbigliano all'orecchio qualcosa di incomprensibile al mio udito, poi tornano con lo sguardo su di me, un pò accattivante.
Niall: “Non ti preoccupare, è solo un'abbraccio!” mi fa soltanto agitare di più. Si spostano ancora più vicino a me con un sorrisetto stampato in entrambi i visi. Harry scambia un'occhiolino a Niall, sapevo che tramavano qualcosa e quel gesto ne era la prova, il mio cuore inizia a battere più velocemente quando le loro braccia si intrecciano tra le mie, posandole sulla mia schiena. Non mi abbracciarono ma finì che mi bagnarono completamente, tremavo come una foglia, me lo dovevo immaginare.





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Capitolo 4
*** 'The Night.' ***


Lucy non era ancora entrata in piscina e Harry se ne accorse: ”Lucy vieni a fare un bagno, dai entra dentro!" la incita con una risatina.
Lei non si muove, non vuole bagnarsi: "Cosa? Nono!” dice secca.
"Vuoi venire o aspetti che ti venga a prendere?” risponde Harry cambiando tono dela voce, sembra quasi arrabbiato, esce dalla vasca. Gocciola da tutte le parti con i suoi boxer, si mette vicino a lei, scosta indietro il ciuffo di capelli che gli cade davanti il viso e guarda Lucy.
Lei, ammirando il fisico di Harry, a malappena riesce a pronunciare le frasi: “Ma non ho il costume..e..”
Harry: “Dai Luuuucyyy è solo un bagno” comincia a spingerla verso il bordo e dopo vari tentativi cade in acqua, poi Harry la segue con un tuffo a bomba. Lucy stava tremando dal freddo, lui entrato in acqua iniziò a seguirla come uno squalo, deciso ad attaccarla.
Lucy era terrorizzata: ”Harry! .. Harry! Cosa vuoi fare?!”
La risposta di Harry non ci fu ma fece un sorriso superbo, le sue intenzioni non erano buone.
“Dovrei iniziare a stare attenta” replicò lei puntando uno sguardo difensivo.
Si avvicinano mantenendo il contatto visivo, sembrano legati con lo sguardo, c’era aria di sfida. Harry andò da lei e iniziarono a schizzarsi l’un l’altro, facevano un casino pazzesco e gli schizzi di Harry erano più forti di quelli di Lucy che lei dovette darsi alla ritirata. Lui però la inseguì per tutta la piscina schizzandogli l’acqua della piscina. 
 
Intanto io e Niall siamo rimasti nella posizione di prima, cioè qualche metro di distanza. Lui nuota un po’, mentre io sono un pò imbarazzata, non so cosa fare e non mi va per niente di nuotare. Sembrava tranquillo, ma cambiai idea quando tornò da me con una pistola d’acqua, mi schizzò tutta. Questa è guerra. Cercai di raggiungere il bordo della piscina uscendo e andando a prendere anche io una pistola ad acqua per potermi vendicare. Una volta presa torno in acqua avvicinandomi al biondo che intanto aveva iniziato a schizzare Harry e Lucy. Eravamo divisi in squadre, io e Lucy contro Niall e Harry, premo il grilletto e faccio spruzzare l’acqua addosso ai ragazzi, ormai la battaglia era iniziata. I ragazzi ovviamente vinsero. Dopo la battaglia uscimmo dalla piscina e Niall saltò a cavalcioni sopra a Harry.
"Go Harry!” grida Niall per tutta la piscina facendo trascinare Harry come se fosse un cavallo a random. Ad un certo punto Harry va a sbattere contro il muro e cadono entrambi per terra, Niall come al solito si mette a ridere insieme a Harry, io e Lucy non potevamo fare altro che andare a soccorrerli. Li aiutiamo ad alzarsi e loro ci danno degli asciugamani, abbiamo tutti i vestiti fradici.
Io e Lucy ci incamminiamo verso l’uscita ma notando un gran silenzio dietro le nostre spalle ci giriamo. Lucy caccia un urlo e neanche ho il tempo di girarmi che sento delle braccia attorno alla mia vita che mi trascinano giù nell’acqua, tiro fuori la testa dall’acqua cercando di riprendere aria e vedo Niall vicino con le braccia attorno a me. Harry in piedi sul bordo piscina vicino a Lucy che ride fissandoci dall’alto.
Mi ero dimenticata dei famosi scherzi dei ragazzi, non si può mai stare tranquilli con loro. Niall si tira su dal bordo uscendo dalla piscina e mi porge una mano aiutandomi ad alzare. Vado da Lucy che mi dà un asciugamano avvolgendomelo alle spalle, Niall e Harry si avvicinano: “Scusa Harry mi ha spinto” dice Niall cercando una scusa.
Harry innocente dice: “Ma non è vero Niall!” gli credo visto che non si può inciampare abbracciando alla vita la prima persona che capita davanti. Prendiamo le nostre borse e torniamo in camera, durante il tragitto Harry mi viene vicino e mi dice: “Comunque riguardo al telefono..” parla più piano cercando di non farsi sentire.
“Si?” dico.
“Niall davvero è stato tutto il tempo a guardarlo” dice Harry sussurrandomi nell’orecchio cercando di non far sentire a Niall davanti a noi che canticchiava Justin Bieber. Sbarro immediatamente gli occhi immortalando il mio viso, mi passano una serie di pensieri per la mente. Scuoto un po’ la testa e chiedo a Harry: “Cioè, in che senso?”.
“No niente, solo che è carina la tua foto in spiaggia con il tuo ragazzo” dice semplicemente mostrandomi un sorriso.
Ragazzo, quale ragazzo? Io non ho un ragazzo, di chi sta parlando? E perché parla di foto in spiaggia? Harry che diamine..
“Quel biondino con gli occhi verdi..quella dove vi abbracciate, si insomma non è che le abbiamo viste tutte..” Harry che cosa mi stai dicendo, ‘le abbiamo viste’ in quanti e cosa avete visto sul mio cellulare?
“Vuoi dire che avete guardato tutto quello che c’è nel mio cellulare?” dico un po’ arrabbiata alzando il tono.
“Nono!” dice facendomi gesto di abbassare la voce.
“Ho visto Niall che stava con un cellulare seduto in disparte, mi sono incuriosito e sono andato vicino a lui. Stava guardando di chi poteva essere e abbiamo visto delle foto così abbiamo scoperto che era tuo” racconta Harry.
Tiro un sospiro di sorpresa, anche se è un po’ imbarazzante sapere che proprio loro hanno visto le mie foto, ma ora cerco di dimenticarlo e ritorno al dunque: “Prima, di quale ragazzo stavi parlando? Io non ho un ragazzo con occhi verdi e capelli ..” colpo di fulmine, ho capito di chi stava parlando. Jake, il mio migliore amico, lo scambiano spesso per il mio ragazzo solo perché stiamo tanto insieme, ma in realtà noi siamo solo amici-
“Ah, credo di aver capito di chi stai parlando, di Jake! Ma lui è solo un amico, niente altro” dico.
“Oh ok, scusa non lo sapevo” dice scusandosi Harry.
“Non ti preoccupare non sei il primo” gli mostro un sorriso di comprensione.
Niall ascoltando la mia ultima frase e vedendo che stavo parlando a bassa voce con Harry si avvicina un po’ ficcanasando e chiede: “Non sei il primo a fare cosa?”.
“Non sono il primo a ficcanasare come te” risponde un po’ duro Harry facendo una battuta.
Vedo l’espressione scocciata di Niall e dico: “No niente tranquillo..”
Harry: “Comunque se volevi saperlo Bella non ha il ragazzo”. Harry perché lo hai detto?
“Sai Harry non mi interessava così tanto” ribatte Niall. Ma perché fanno così, si comportano come dei bambini, manca solo che si mettano a litigare davanti a me. Lucy si gira e notando l’aria un po’ viziata della situazione dice: “Tutto apposto?”
“Sì, andiamo” rispondo andando avanti prendendo il braccio di Lucy e andando via con lei. Non capisco, cosa ha Niall che non va, sembra infastidito da Harry e non capisco il perché. Stavo parlando con Harry e arriva lui che scocciato inizia a non andare d’accordo con il suo amico. Sarà meglio che quei due risolvano la questione come due veri amici e non passando la serata a bisticciare.
Siamo arrivati al nostro piano, il tragitto è stato breve e silenzioso, troppo silenzioso. Harry si avvicina a noi e ci chiede: “Che ne dite se stasera passate la serata con noi, giusto per conoscerci”. Mi sembra un’ottima idea, quando Harry fa la proposta il viso di Niall che era basso si alza all’improvviso e dice: “Vi potremmo dare anche qualche vestito di ricambio, se, insomma, nel caso vi fermaste a dormire”. Sembra in imbarazzo, si porta una mano dietro la testa e inizia a grattarsela, è tenerissimo quando fa così. Mi spunta un piccolo sorriso sulle labbra e Niall inizia a guardarmi arrossendo.
“Bella ti va di stare da me?” dice infine Niall evitando il mio sguardo. Rimango un po’ in silenzio, poi Lucy mi da una gomitata ricordandomi che dovevo rispondergli.
“Ok” non sono una ragazza dalle poche parole ma non sapevo esattamente se avrei dovuto, era ovvio che lo desideravo eccome stare con lui.
Harry chiese la stessa cosa a Lucy, i due poi andarono nella stanza di Harry mentre Niall aprì la porta della sua. L’appartamento di Niall era abbastanza ordinato, si sentiva un leggero profumo da uomo che mi trascinava dentro. Vidi l'orario, non era troppo tardi per farsi una doccia chiesi a Niall dei vestiti e degli asciugamani e andai a lavarmi.
“Se ti serve qualcosa, qualsiasi cosa, anche un asciugamano in più, chiamami! Io mi guarderò un pò di tv” dice, facendomi uno dei suoi bellissimi sorrisi che io ricambiai.
Andai a farmi la doccia e nel frattempo misi delle canzoni dell'Ipod. Ascoltavo ‘Up All Night’ per darmi la carica, perché sapevo che sarei stata sveglia tutta la notte, non capita tutti i giorni di dormire con un membro dei One Direction. Durante la doccia pensavo al comportamento di Niall di prima, non me lo sapevo spiegare ma sono sicura che se glielo avessi chiesto mi avrebbe dato una risposta.
Finita la doccia mi misi i vestiti che mi aveva gentilemente prestato Niall, una polo nera e dei jeans, e spensi la musica. Notai un silenzio strano in camera, non sentivo più la televisione accesa.
Uscii dal bagno e vidi la camera come la avevo lasciata, solo con qualche bottiglia di birra in giro, il profumo da uomo invadeva la stanza. Niall non c'era, secondo me era andato dagli altri, vedendo la camera vuota ne approfittai per andare nella camera di Harry a controllare la situazione.



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Capitolo 5
*** 'Something Wrong?' ***


Busso, mi apre Harry.
"Hey, sono venuta a dare le cuffie a Lucy" dico di fretta entrando in camera non lasciando il taìempo a Harry di rispondere.
"Ciao anche a te Bella, è un piacere vederti, sì sto bene grazie. Lucy sta facendo la doccia, puoi darle a me, gliele darò io" risponde cercando di farla franca, non ci provare Styles.
"No Harold, ti conosco, entro da lei a vedere se va tutto bene" cerco il bagno.
Harry fa il suo tenero faccino da innocente furbetto ma con me non funziona: http://media.tumblr.com/tumblr_megxanfSgx1raw9rz.gif 
Entro in bagno dove Lucy si sta ancora facendo la doccia: "Vuoi che te le lascio qui?!".
La voce di Lucy esce da dietro la tenda della doccia: "Sì grazie Belle, e non fare entrare Harry". Figuriamoci, sarebbe l'ultima cosa che mi passasse per la testa.
"Contaci" rispondo.
Torno da Harry a controllare se sta facendo il bravo e inizio a dirgli quattro cose: "Ascoltami, tu devi trattarla bene come una regina, cerca di evitare i tuoi metodi strambi da bad boy, abbi rispetto. E se domani mattina non sarete vestiti, dovrete confessare tutto a me e a Niall intesi?" dico ironizzando.
Harry si mette a fare una risata sonora: "Credo che ancora non conosci il sottoscritto, stai tranquilla starà benissimo”.
Torno poi al secondo motivo per cui ero venuta lì, sapere dove era Niall: “Hai visto Niall?" dico diretta senza girarci attorno.
"No, pensavo fosse con te" dice aggrottando le sopracciglia, adesso la situazione si è rivoltata, prima ero io a fare il terzo grado a lui e adesso e lui che lo fa a me.
“Non era in camera quando sono entrata, non so dove sia”.
Harry ci pensa un po’ su: “Perché tutto questo interesse su Niall?”.
Ecco, ha colpito giusto nel segno, questa domanda è diventata il mio punto debole e la risposta è chiara. Sono sempre stata colpita da lui su tutto, i suoi capelli, i suoi occhi, il suo carattere, la sua risata, la sua personalità e chi più ne ha più ne metta. Adesso che sono qui a Londra e che incontro Harry e Niall sembra quasi un sogno o una coincidenza anche se non ci credo molto nel destino, la mia unica paura è perderli da un momento all’altro. Sono molto affezionata a Niall anche se fino ad ora non lo mai conosciuto veramente ma è come se lo fosse, dall’inizio per me c’è stato un forte legame che mi ha aiutato ad attraversare alcuni momenti difficili della mia vita. Ho sempre sognato di incontrarlo, e ogni volta che ci penso adesso mi dico di comportarmi normalmente anche se per me non è facile perché vorrei ringraziarlo ogni volta che lo vedo. Tornando alla domanda di Harry non diedi risposta ma andai a sedermi sulla sedia che era lì vicino e guardando in basso per non incontrare lo sguardo di Harry feci un lieve sorriso.
“Aah ho capito, tu e Niall..” dice Harry insinuando qualcosa.
“No! Cosa dici, non mi piace Niall (?)” è come se stessi mentendo a una parte del mio cervello e fa male. Harry si siede vicino a me mettendomi una mano sulla spalla, mi giro verso di lui.
“Ho già capito Bella, non c’è bisogno che ti nascondi” dice Harry.
“Harryyy ti prego. Che stai dicendo?” fingo una risata.
“Bella basta di fingere, se non lo ammetti tanto lo sappiamo tutti e due quello che provi ma te lo tieni chiuso in un cassetto dentro di te”. Harry ha ragione, non posso tenermelo dentro per troppo tempo anche se glielo rivelerò tanto non succederà mai niente tra me e Niall. Forse Harry riesce davvero a capire come mi sento, mi fa piacere che lui mi ascolti, lo sento vicino adesso come amico.
La nostra discussione viene interrotta da Lucy che era appena uscita dal bagno, aveva una camicia bianca larga di Hazza, era provocatoria. Mi giro e guardo Harry che ha già cambiato espressione del viso http://media.tumblr.com/tumblr_mencxqZe6g1ru9mxt.gif
"Questo è tutto quello che hai da farle mettere con tutti vestiti che avete voi ragazzi!?!" lo rimprovero.
Harry si giustifica: "Beh, è tutto in lavanderia, questo è quello che rimane..." non me la racconti giusta.
Lucy: "Non ti preoccupare faremo i bravi, vero Styles!?”.
"Sìsì, conta su di me!" dice con un tono femminile. Harry sa sempre come sdrammatizzare questi momenti e avvicinerò i miei rapporti con lui visto la sua disponibilità e il suo aiuto che mi sta dando.
"Ok io vado di là, buona notte!" saluto dando un bacio sulla guancia a Lucy.
Lucy: "Buona notte e saluta anche Niall, che faccia sogni d'Horan" Harry non capì la battuta in italiano, aveva l’aria confusa e le sopracciglia all’insù, Lucy acconsentiva con la faccia prendendo in giro Harry che povero non capiva quello che le aveva detto.
Ormai penso che Niall sia tornato in camera ovunque lui sia andato, Ritornai in camera, la porta era aperta, c'era Niall che si stava cambiando.
"Hey, copriti! Oh Dio... Ehmm, scusa se vuoi esco un attimo..." dico mettendomi le dita davanti gli occhi.
Niall: "...Woow come hai fatto ad entrare!?… No tranquilla tanto mi devo mettere solo i pantaloni, per il resto puoi anche guardarmi...".
Si mette i pantaloni in fretta.
"...Hai lasciato la porta aperta, non te ne sei accorto?!" cerco di parlare normalmente mentre sta vestendo davanti ai miei occhi. Cielo, Niall perchè sei Niall?
"Strano, pensavo di averla chiusa..." dice così ma sapevo che lo aveva fatto apposta perchè entrassi quando lui si stava cambiando.
"Mi sa che devi controllare prima di aver girato la chiave dalla parte giusta e poi spogliarti!" puntualizzo.
"Ne ero convinto, scusa" risponde.
"Okok, non fa niente... Comunque io da questa parte e tu dall'altra metà e scusa se ti darò gomitate, non lo faccio a posta" scherzo.
"Per me va bene se lo dici tu, ma non credo che dormirò stanotte.." dice andando in bagno lasciando la frase interrotta.
Mi misi sotto le coperte e facendo finta di leggere una rivista spiai Niall che tornava dal bagno togliersi la maglietta e mettersene una polo blu a maniche corte. Pensavo alla conversazione di Harry, una parte di me voleva rivelare a Niall quello che potevo provare per lui ma l’altra, quella che per me sembrava più ragionevole ma più dolorosa, era di stare in silenzio e lasciare che il fato sia fatto. Ero troppo confusa, non volevo essere frettolosa.
Niall torna, si mette a letto: "Hai sonno?" mi chiede girandosi verso di me.
Mi girai dalla sua parte a mia volta e lo vedo accucciato nelle coperte che mi guarda: "Sì" mento. Passa una mano sulla mia guancia formando una carezza, come è dolce. Sorrido.
Mi rifa la stessa domanda: "Sei sicura?"
Non riesco a mentirgli: “No” ammetto. Piego il cuscino in due e lo appoggio più vicino all’asse del letto, mi tiro su e mi siedo. Niall fa lo stesso e iniziamo a parlare: “Dove eri prima, quando sono tornato non c’eri più”.
“Ero da Harry, abbiamo un po’ parlato”. Di nuovo la sua faccia cambia, e gli esce dalla bocca solo un ‘Ah’.
“C’è qualcosa che non va Niall?” lo vedo un po’ giù di morale mi domando cosa lo tormenta.
“No” dice insicuro di se. E' strano, ogni volta che gli parlo di Harry cambia letteralmente, credo qualcosa lo turba e Harry centra in questo.
Io: “Ne vuoi parlare?”.
Niall: “E’ complicato!”
“Prova a dirmi cosa succede, ti posso essere d’aiuto” cerco di confortarlo qualunque cosa sia.
“Non credo” Mi risponde.
“Riguarda il lavoro?” continuo.
“No…” risponde semplicemente. Provo ad andare per esclusione ma ogni risposta che mi da è sempre no, poi provo:
“Problemi di cuore?”
Annuisce leggermente con la testa, abbassandola e guardando le sue mani che gesticolava cercando di togliere lo stress.
“Sono o non sono una genia? Chi è la fortunata?” domando curiosa e forse un po’ ficcanaso, non credo venga a dirlo proprio a me.
Niall: “Non posso dirtelo… scusa”.
“Ok non fa niente. Lei lo sa?” forse un pò curiosa lo sono.
Niall: “No…”
“Perché?” insisto.
Niall: “Ha un altro…”
Io: “E quindi? Tutto può essere, magari le piaci di più tu, chi non vorrebbe un ragazzo come te? Nessuno può essere paragonato a te, devi rischiare, ti rimarrà il dubbio per tutta la vita se non lo fai, è solo un cosiglio che ti do, poi fai come vuoi… io la penso così e se fossi in te andrei dritto da lei a dirle tutto, poi o la va o la spacca!”
Niall: “Sai che ti dico?” domanda retoricamente alzandosi dallo schienale di colpo e forse convinto di sé. “Lo farò, hai ragione, anche se lei non ricambia i miei sentimenti, ci proverò. Grazie per esserci, Bella.” Dice abbracciandomi, forse l’abbraccio più bello della mia vita.
“Poi però devi farmi sapere com’è andata” finisco.
“Sì, certo, è ovvio.” Afferma stranito.
“Andiamo a dormire” domando infine.
“Si ti prego, sto crollando” ride assonnato.
Mi giro dall’altra parte: “Buona notte Bella” sento che mi dice dall’altra parte del letto. Sorrisi anche se non mi poteva vedere e ricambiai con un ‘Buona notte Niall’.
Lui era girato verso di me, sentivo il suo respiro calmo, io invece facevo finta di dormire ma avevo gli occhi aperti. Non chiusi mai gli occhi fino a che il sonno non mi rubò il tempo.

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Capitolo 6
*** 'Turn On The Spark.' ***


28 ottobre, mattina.
 
Apro le palpebre e mi trovo davanti a me due grandi occhi azzurri che mi guardano, Niall è già pronto in piedi: "Buongiorno Bella" mostra un grande sorriso di tenerezza. Deve essere un mattiniero, mi sorge una domanda, sarà rimasto in piedi tutto questo tempo aspettando che mi svegliassi per dirmi buongiorno.
"E' già mattina?" mugulai.
"Yes babe, la colazione è sul tavolo e sono riuscito a salvarti qualcosa" cerca di svegliarmi togliendomi pian piano le coperte.
"Grazie, ma non riesco ad uscire, le coperte non mi lasciano alzare, sarà meglio che..." mi giro dall'altra parte mentre cerca di toglierle del tutto.
Lui: "Hey, svegliati! Non ti posso lasciare così, la signora delle pulizie potrà pensare male!" ridacchia.
Tira via le coperte, sono tutta accartocciata su me stessa..: "Mmh noo...fammi dormire ancora cinque minuti" lo supplico da sotto le lenzuola. Dai ti prego Horan non insistere.
Lui apre le tende all'improvviso: "AAH THE LIGHT, no perchè l'hai fatto?! Sono diventata ceca!".
Niall: "Haha dai alzati!" comincia ad avvicinarsi al letto fino a entrare nelle lenzuola.
Io: "Okok, hai vinto" Che pizza!
Mi alzo stanchissima e vado in bagno a prepararmi, lui mi dà dei nuovi vestiti, è davvero gentile a scomodarsi per me... Ho sempre avuto un debole per il suo aspetto e il suo carattere, lo trovavo molto attraente, ha un sorriso molto contagioso e un atteggiamento un pò ribelle che mi piaceva da morire. Non era il tipo da farsi ripetere due volte le cose che era già all'opera, sempre in movimento, carico di energia, alla ricerca del divertimento. Per me è imbarazzante dover stare calma davanti a lui.
Finito di prepararmi andiamo dai nostri vicini, Harry e Lucy. Niall bussa.
Sentiamo la voce di Harry da dietro la porta: "Sì, arrivo!".
Apre la porta e dice "Buongiorno ragazzi".
Io e Niall entriamo e controllo Harry che mi fa uno dei suoi sorrisi, quelli che non mi avevano mai tanto convinto che fosse serio: "Buongiorno!”.
La camera è pulita, insomma con dei vestiti di Harry qua e là per la stanza e sulla poltrona, meglio di quello che mi aspettavo insomma. Lucy è già pronta, già vestita con gli indumenti che gli aveva dato Hazza.
Niall torna da Harry: "Dormito bene?" gli dice.
Lui risponde: "Bene grazie, tu invece?"
"Ho avuto un bel risveglio stamattina" dice girando la testa verso di me guardandomi di profilo. Perchè mi sento il volto che si sta surriscandando?!
Il mio viso si china in basso formando una grande sorriso sulle mie labbra.
Aspettammo che Harry e Lucy si finirono di preparare e scendemmo tutti quanti a fare colazione, Niall era al quanto esaltato. Mentre mangio il mio toast con burro e marmellata osserva ogni mia piccola mossa, non ha distolto neanche per un secondo i suoi occhi da me. Quando spalmo la marmellata sul pane e addento il panino lui continua a sorridere, ancora con il cibo in bocca, mi sforzo a non scoppiare e limitarmi a formare un buffo sorriso per non sporcarmi. 
"Ti è rimasta un pò di marmellata sulla bocca.." dice facendomi cenno con la mano. 
"Oh.." cerco il fazzoletto nella borsa.
"Lascia" Niall avvicina la sua sedia e allunga la sua mano, con il pollice mi toglie delicatamente la marmellata dal labbro inferiore sfregando con il dito. La marmellata non c'era più, ma lui era rimasto con il pollice sul mio labbro e si era fermato ad accarezzarmi la guancia. Io mi sono soffermata ad ammirare i suoi occhi, di mattina sono ancora più luminosi, che non sono mai stati staccati dei miei, mi perdo dentro al suo azzurro con delle sfumature dorate e rimango incantata da quello sguardo. L'altra mano di Niall si fa spazio e prende la mia che era libera sul tavolo, la mette sopra la mia tirandomi a se con il braccio. Ad un tratto un braccio si intromette facendo perdere il nostro contatto visivo, la cameriera porta via i piatti sporchi e questo fa indietreggiare la schiena di Niall sulla sedia. Quando se ne andò, lui sorrise strizzando l'occhio destro un pò imbarazzato per la cameriera, arrivarono Lucy e Harry al nostro tavolo. Harry fece cenno a Niall di andare e ci alzammo dalle sedie. Tempismo perfetto! I due maschi proseguirono avanti uscendo dalla mensa, io e Lucy rimanemmo dietro di loro. Ci fu una delusione da parte mia perchè quel momento era stato interrotto, quell'attimo in cui stava per esserci una scintilla tra me e lui era stato sfumato.
Il mio sguardo è sul pavimento, percorriamo le scale restando in silenzio.
Quando uscimmo, Lucy e Harry andarono a chiedere delle informazioni alla Reception lasciando me e Niall da soli, un'altra volta. 
Niall apre la porta, conduce a un corridoio senza anima viva e lungo questo c'è l’entrata a quella che doveva essere la sala prove dei ragazzi. Varco la porta che gentilmente Niall mi ha aperto, lui poi mi segue e chiude la porta. Camminando, non distante dalla porta si ferma un attimo ad allacciarsi le scarpe e si accovaccia per terra a rifare il fiocco, o come fa lui, a rimettersi le stringhe dentro la scarpa. Quando si rialza di colpo, la mia lunga collana che avevo appesa al collo va ad incastrarsi in uno dei bottoni della polo di Niall, tentiamo entrambi di riuscire a toglierla.
Provai per prima io a districarla ma vedendo che peggioravo il pasticcio alla fine lasciai che lui, credendolo il più capace tra noi due a risolvere questo intreccio, finalmente tolse il mio ciondolo dal bottone della sua maglia.
“Ecco fatto” dice infine. Accade tutto così in fretta che non ebbi il tempo di rispondere, non ce ne accorgemmo, eravamo tanto vicini in così poco tempo. I miei occhi che pochi secondi fa erano sulla sua maglia si spostarono alla sue azzurre iridi che apparirono più luminose e seducenti. Niall si avvicina, forse ho capito le sue intenzioni, rimane a guardarmi intensamente continuando a spostare a scatti la sue pupille dai miei occhi alla mia bocca. Ci guardiamo negli occhi, non so nemmeno descrivere l’immensa bellezza dei suoi, mi incantano. Porta la sua mano su uno dei miei fianchi, cominciando ad avvicinare il suo viso al mio, sempre di più, forse un po’ troppo, stringendomi forte, cosa vuole fare?
Io rimango immobile, senza muovere nemmeno un muscolo, non ci riesco, sono paralizzata, è come se avessi le gambe bloccate.
All’improvviso, alla mia sinistra, la porta viene spalancata al massimo, entrambi ci giriamo, è Harry.
Harry: “Ragaz…” fa mentre apre la porta. “C-che succede?” chiede alzando il sopracciglio. Lo guardiamo imbarazzati e Niall mi lascia subito, grattandosi la testa con una mano, facendo finta di niente.
“N-niente…cosa vuoi che succeda?”
Harry: “Vi ho visti” ci punta un dito contro.
Niall: “Beh, hai visto male. Sei venuto per dirci…? Cambia argomento.
“Come no…non sono stupido. Comunque i ragazzi dovrebbero già essere dentro la sala prove ad aspettarci” Dice Harry.
Ritornai alla realtà: “Sì, ma Lucy..?” neanche finisco la frase che lei spunta da dietro la porta chiudendola.
“Eccomi” dice Lucy andando avanti con Harry raggiungendo la sala prove. Niall li segue, ancora con la mano dietro la testa, dandomi un’ultima occhiata imbarazzato prima di entrare.

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Capitolo 7
*** 'The Boys.' ***


Harry apre la porta della stanza, dentro troviamo Liam, Louis e Zayn, finalmente riesco a conoscere il resto dei ragazzi che mi hanno cambiato la vita. Siamo arrivati in una scena cruciale, Louis è in piedi davanti a Liam che lo minaccia con un cucchiaio per farsi ridare la sua penna a forma di carota e Zayn seduto sulla poltrona che scarabocchia qualcosa su dei fogli da disegno.
Liam grida: "Lou, what are you doing!?".
Niall interrompe la situazione: "HEY guys, che succede?" chiede quasi urlando.
Liam: "Stò per essere divorato da quel cucchiaio, http://www.onedirectiongifs.com/gifs/gifs/liam-payne/1d-liam-payne-22.gif Niall aiutami ti prego!" sì, questo ragazzo è assolutamente normale…
Harry dopo un po': "Mi sa che abbiamo interrotto qualcosa" fece finta di indietreggiare per evitare di essere coinvolto.
Louis si giustifica: "Liam ha preso Jennifer!" dice indicando la tasca di Liam.
Harry fece una faccia stranita: "Jennifer?!".
Louis: "Sì, la mia adorata carotina!".
Harry si mise una mano sulla fronte come per dire 'Perchè faccio queste domande sceme?'.Niall prende il cucchiaino dalla mano di Louis e lo rimprovera: "Liam sei grande e maturo, ridai quella penna a Tommo, avanti!".
Liam prese la penna a forma di carota dalla sua tasca e gliela ridiede.
Zayn: "Uh, stava per diventare una guerra senza fine." *sospirò*.
Noi intanto a guardare tutta la scena... 'questi sono i ragazzi che tanto amiamo’ pensammo scambiandoci delle occhiate stranite.
"Ragazzi, loro sono Bella e Lucy!" Niall ci presentò ai ragazzi.
Zayn ci salutò subito accogliendoci con un meraviglioso sorriso: http://3.bp.blogspot.com/-ou2sTFtJT7U/UQRBDDmKa1I/AAAAAAAAAis/EBxnTwOok9I/s1600/Cap.13+Zayn.gif
Liam: "Ciao belle, come va?" sorride mostrando tutti i suoi denti come solo lui sa fare.
"Bene bene grazie!" rispondemmo finendo di abbracciarli e presentandoci. I ragazzi ci continuano a guardare da quando siamo entrate nella sala, e si può notare dalla loro attenzione mentre ci sedia sul divanetto.
"Come vi siete conosciuti?" domandò Zayn tagliando corto guardando Harry e Niall.
Harry: "Ieri pomeriggio, le abbiamo fatto fare un giro per l'hotel".
"Aa aaahhh, ora è chiaro!" esultò Liam sospettando.
Disse poi a Louis sotto voce: "Secondo me c'è molto di più che fargli da guida.." proprio nessuno lo ha sentito, eh.
Louis nascose una risata sotto la mano: "Mi sa che hai ragione... Sai, ci sarà da divertirsi" incominciò a ridacchiare insieme a Liam. Harry li sentì e di colpo disse: "Liam!!..." e lui di colpo http://25.media.tumblr.com/tumblr_md75tdYCRo1ry2nn8o2_250.gif "... Non siamo qui per scherzare!" dice cercando di avere un'atteggiamento serio, ma ottenneil contrario.
"Già hai ragione! Scusa, mi sono lasciato andare." Liam trattiene la risata con un sorriso.
"Dai Liam fai il bravo, torna serio... Così spaventiamo le nostre ammiratrici... A cuccia Liam!" disse Zayn dandogli unapacca sulla schiena.
Liam abbassò il viso, un pò abbattuto.
Zayn: "Liaam!...".
Liam alzo gli occhi verso Zayn.
Zayn lo consolò: "I love you"
Liam sorrise... http://data.whicdn.com/images/27782842/Liam-Payne-liam-payne-29273605-500-281_large_large.gif
Louis ruppe la discussione tornando a quella precedente: "Ragazze, parlateci un pò di voi, tanto abbiamo un pò di tempo prima del nostro programma. Siamo curiosi, da dove venite?!".
Noi ci sedemmo su delle poltrone iniziamo a parlare.
Fra: "Noi veniamo dall'Italia...".Neanche finita la frase che tutti loro si esaltarono e incominciarono a incuriosirsi di più, immaginatevi la scena.http://25.media.tumblr.com/tumblr_m58wvpev5m1rwkal5o1_500.gif
L'attenzione di Niall cadde su di me e mi iniziò a guardare più attentamente, mangiandosi le unghie.
Liam: "Oh Italy! Cool!! Noi amiamo l'Italia e i nostri fan italiani, hanno una personalità vivace! Adoriamo il vostro paese!".
"Soprattutto le ragazze e il cibo italiano!" aggiunse Niall di fretta sempre guardandomi.
"Yeah, viva la pizza! Non vediamo l'ora di prepararvi qualcosa di squisito!" scherzai un po'.
All'improvviso i ragazzi urlarono a Niall sfregandogli i capelli: "Eeeh Niall, le ragazze italianee!". 
Lui arrossì abbassando poi la testa: http://30.media.tumblr.com/tumblr_m2j3q8vpMg1rrhls3o1_500.gif I ragazzi erano divertenti, gentili e carini con noi, ognuno di loro aveva una personalità diversa da quello che avevo capito dopo averci fatto quattro chiacchere insieme. Liam era il più calmo, un pò timido forse all'inizio ma poi usciva fuori dal guscio e scoprendo che ha una grande parlantina e quando cominciava non lo fermava più nessuno, Zayn, invece, era più riservato ma quando gli riuscivi a strappare un sorriso esce fuori un ragazzo solare e simpatico, poi c'era Louis, il ragazzo più socievole e amichevole dei cinque, con il quale ero riuscita ad avere subito un rapporto amichevole.
La conversazione andò avanti e, non si sa per quale motivo ma, finimmo per parlare di cibo, Lucy (rivolgendosi a Harry): "La mia specialità sono i macaroni!"
Louis continuò a stuzzicarli: "Non credo che sei solo Niall, penso che anche Harry sta iniziando ad avere una certa quolina in bocca per la cucina italiana..." gli piaceva stuzzicare quei piccioncini specialmente davanti a lei facendo così mettere un pò in imbarazzo Harry.Continuava a guardare Lucy e Harry che si lanciavano ogni tanto delle occhiate e che si scambiavano gli stesso pensieri, Harry distolse lo sguardo da Lucy e vide Louis con gli occhi addosso: http://24.media.tumblr.com/b69088560cd3aa56bd35ea502616018f/tumblr_mhjnb4kCr61s49zd0o1_250.gif.
A quella scena non potevo perdermela anche se mi sentivo un pò in colpa per lui che era la vittima, tutti quanti avevano gli occhi puntati su di loro, soprattutto su Harry.Zayn cercò di non far fare una brutta figura a Harry e: "Ragazzi, che ne dite se facciamo una mini esibizione per queste simpatiche ragazze?!" trovò un diversivo a tutti quegli sguardi.

Harry ne approfittò del momento e suggerì qualcosa all'orecchio di Louis:http://25.media.tumblr.com/23001c0627a247ffc38dbe2046226dfd/tumblr_mh8g16DYcg1rhhk20o2_250.gif
Louis poi lo disse agli altri e si alzarono in piedi insieme. Lou andò vicino a Harry e disse:http://25.media.tumblr.com/924ee132028db2854fae46f14f14eb87/tumblr_mexpboVHz11ruhiyzo2_250.gif
"I love Italian Ass!" muovendo le labbra di Harry scherzando. Ecco il Louis Tomlinson che conosco io.
Io e Lucy ci mettemmo a ridere fortemente per il suo accento, e fu in quel momento nel vedermi ridere che Niall alzò le sopracciglia un pò sorpreso, sembrava gli si illuminassero gli occhi nel sentire il mio tono di risata, (certo non era il massimo la mia risata, ma in qualche modo attirai la sua attenzione)e scherzando fece uno dei suoi sguardi strani e seducenti, si diciamo seducenti (?):http://25.media.tumblr.com/4f4552c2301f01b7eae469cd03dd5323/tumblr_mgxyg91R0c1s33xl9o5_250.gif
Continuavo a ridere guardando solo lui. Avevo dimenticato il tempo e lasciato i pensieri fuori dalla mente. Niall mi guardava come se fosse stato colpito da un fulmine da quando aveva visto il modo in cui scherzavo con Franci, non riuscivo a capire il suo interesse verso di me di quel momento.
Liam intanto 'introdusse' il nome della canzone come se fossimo a un concerto: "Ed ecco a voi, More Than This dal vivo nel camerino delle prove!".
Cantarono la canzone, Harry poi prolungò un pò la nota per far impressione a Lucy.http://data.whicdn.com/images/36798354/tumblr_m9zt2pEdNQ1rufrnp_large.gifI ragazzi lo guardarono straniti e alla fine della nota Lou diede una manata nelle parti basse di Hazza che modificò la sua voce, uscì un piccolo grido di dolore. Niall scoppiò a ridere dalla sua reazione: http://media.tumblr.com/d8257001e6c5152b1d9306e18c7e1c83/tumblr_inline_mh20gfVhPl1rp5gq8.giftalmente fosse strana e buffa la voce di Harry che solo dopo 10 minuti finì di ridere. E’ normale se questo ragazzo si chiama Niall.
Lucy ed io applaudimmo tantissimo tra una risata e l'altra, subito dopo Louis si alzò e si unì a noi, applaudendo più forte, si aggiunsero anche gli altri: "Wuuuuw, Sii...yeaaah!" Normal guys.Ad un certo punto, dopo gli applausi, Liam si buttò a cavalcioni su Niall e Louis si buttò su Harry. Niall portò Liam in spalle correndo per tutta la stanza urlando 'POTATO!', poi fecero la battaglia contro Harry e Lou. Insomma, cose da adulti.
Zayn faceva l'arbitro: "One, Two, Three... Let's Gooo!!".La cosa imbarazzante era che noi eravamo proprio lì davanti a loro, che si comportavano con il loro modo 'normale' di tutti i giorni. In realtà tutto questo me lo aspettavo solo che non potevo crederci ad assisterlo. All'improvviso, dopo una lotta che sembrava non aver fine http://25.media.tumblr.com/c09cc1534f8faaf90edd2bfd923889b2/tumblr_migut9AXwk1qcu7kpo2_250.gif
poi cadde un silenzio un pò imbarazzante nella stanza.http://25.media.tumblr.com/8b12501b1e47234613f640053a621d37/tumblr_migulcjZTo1qhvsg7o2_250.gif
Niall alzò lo sguardo da Harry, che era rimasto sotto di lui, e mi diede un’occhiata sorridendomi, io ricambiai il sorriso divertita. Lucy: "Voi siete pazzi!".
Hazza si corresse: "No, noi siamo idioti è diverso!"
"Aaah giustoo...è perchè vi amiamo" feci un sorriso guardando Niall. Mi veniva di guardare solo lui, in qualunque momento e in qualunque luogo della Terra.
“E noi amiamo le nostre Directioners perchè loro sono uniche, siete la nostra vita!" disse Niall cercando di imitare la frase di un grande poeta mettendo una mano sul petto e alzando il braccio. Uguale, solo che il concetto era molto più profondo.
Liam: "Ci piace incontrare le nostre fans e parlare tranquillamente come persone normali, perchè in realtà abbiamo tante cose in comune e voi le state vivendo con noi e noi con voi. Siete quel tipo di ragazze con cui si può parlare senza quelle urla ogni 5 minuti...".
Louis: "Invece ci sono alcune ragazze con qui è quasi impossibile parlare. L'altro giorno stavamo facendo degli autografi e una ragazza và da Liam e... Come ha fatto Liam, ti ricordi?".
Liam: "Si... Più o meno così: http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdlh7mAjIr1ruhiyzo2_400.gif ".
Harry: "Qualcosa del genere.." si mette a ridere.
Nella mia mente mi scappò una risata potendo immaginare la reazione delle ragazze davanti a loro, e da quanto avevo riso mi era venuto caldo perciò mi tolsi la felpa.Zayn notò qualcosa di luccicante al mio collo e mi chiese: "Hey che cosa è quella collana che porti al collo? E' cute!".
Io arrossì: "Ehmm, questa è una collana che ho preso in Italia e Lucy ne ha una braccialetto fatto allo stesso modo.." cercai di evitare a questione della collana altrimenti avrei iniziato a imbarazzarmi davanti a loro.Niall mi guardava interessato:http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdpfo2LH1y1ruhiyzo3_250.gif Lucy mostrò il braccialetto e io diventai ancora più rossa in viso dopo aver visto l'espressione di Niall quando che aveva letto che cosa c'era scritto. Portavo il nome di ‘Niall’ al collo, questo fece incuriosire di più i ragazzi.Louis guardò me e Niall dando un cenno di sorriso: http://25.media.tumblr.com/tumblr_me62mkuwex1ruhiyzo2_500.gif . Sapeva già che eravamo diventati le prossime due prede dei suoi scherzi..ma questo non mi spaventava di tanto, mi sapevo difendere bene in questo campo.
Harry e Niall si guardano: http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdlgmxQ3JC1ruhiyzo2_500.gif .
Lucy aveva anche lei un braccialetto con su scritto 'H', l'iniziale di Harry.
Harry fu il primo ad accorgersene e non riusciva a cambiare direzione: http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdtke3RHc41ruhiyzo2_250.gif .
"La 'H' sta per Henri, il mio ragazzo" disse una bugia, non lo sapeva neanche lei perchè lo aveva detto. Era evidente che mentiva, era il primo nome che gli era capitato che assomigliasse a quello di Harry. Molta fantasia.
Harry per un momento sembrò che ci rimase male: http://24.media.tumblr.com/tumblr_mebhhw4SUf1ruhiyzo3_250.gif .e chiese subito "WHO IS THIS ONE?!" chiese ansioso di aver la risposta. http://24.media.tumblr.com/tumblr_mdl9vn2A6j1ruhiyzo2_500.gif ".Lei rimase seria, era curiosa della reazione di Harry ma poi cedette: "Naaah, non è vero." si trattenne una risata.
Harry: "http://media.tumblr.com/tumblr_m7oqe6EvUF1r5ln6u.gif *cought* *cought* ... Scusate ho un pò di tosse! *cought*".
Louis: "Seeee, anche io ho un pò di tosse allora... *cought*bullshit*cought*!".
Liam interruppe: "Oh cavolo, è quasi l'ora! Dovete andare, tra poco ci vengono a chiamare.".
"Già" disse Zayn, l'uomo di poche parole guardando l'orologio.

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Capitolo 8
*** 'Honey.' ***


"Lucy, andiamo! Ciaoo ragazzi ci si vedee!!" dico alzandomi in piedi. Niall di colpo si alza di fretta dalla poltrona: "Oh no Bella, noi poi ci vediamo dopo vero?" chiede insistente prendendomi per il braccio."Mmh quando?" domando un pò stranita dalla sua reazione. I ragazzi tutti incuriositi ascoltano la conversazione, sembra come avere dei gufi che ci osservano.
Niall: "Dammi il tuo numero, ci mettiamo d'accordo dopo perchè qui ci sono troppe persone (riferito ai ragazzi che origliavano), okay?".
"Va bene, ok!" toglie la mano dal mio polso e mi fa un'occhiolino. Sciolta. Gli diedi il mio numero su un foglietto e sul suo viso comparve un sorriso. Esco dalla stanza ma mi accorgo che Lucy non è con me, Harry aveva afferrato il suo braccio e gli aveva messo un bigliettino in tasca, riesco solo a vedere lei che si gira e Harry che le fa con un sorriso: "Sshh...".
Uscimmo dalla stanza e percorremmo il corridoio saltellando dalla felicità, eravamo tutte eccitate! "Dai, dai!! Aprilo aprilo!! Sono ansiosa" le dicevo di fretta. Apre il biglietto dove dentro ci sono una serie di numeri, è il numero di Styles.
"A questo punto dobbiamo festeggiare!" dico prendendola sottobraccio, tutta sorridente.
Lucy: "Sii, usciamo! Andiamo a farci una bella 'passeggiata londinese' e un buon pranzo... Ho l'impressione che questo sarà solo l'inizio di una meravigliosa settimana!".
Io: "Tu sì che mi conosci sorella".
Uscimmo a fare shopping, comprammo un paio di cose carine, scattammo delle foto e andammo a mangiare in un ristorantino vicino al Central Park.
Dopo pranzo mi arriva un messaggio sul cellulare, non sapevo chi era. Era un numero sconosciuto, leggo il messaggio e c'è scritto: "Ciao Bella, what are you doing? Haha my italian is better, don't you think? :) Niall x".
Saltai per un secondo in aria quando vidi il nome del mittente, il mio respiro aumento all'improvviso e la mia mano iniziò a tremare. Era strano ricevere un messaggio da Niall Horan, è una persona normale ma io, insieme agli altri, adoravo i One Direction soprattutto Niall, per il quale mi ero presa una cotta in passato e credo ancora di avercela. Aria.
Feci leggere il messaggio a Lucy:
"Dai su, che aspetti!? Rispondi!" disse prendendomi il telefono di mano. Facile a dirsi.
"Sì, ma cosa?" continuo a fissare lo schermo del cellulare che aveva in mano Lucy.
Lucy: "Ti ha chiesto come va, rispondigli che siamo al Greenwich Park!".
Io: "Beh, fin lì potevo scriverlo anche io". 
La vedo che maneggia con il mio telefono: "Ok allora rispondo io.." dice con aria divertita iniziando a scrivere. Cerco di recuperarlo ma quando lo feci il messaggio era già stato inviato.
Mi allontano con il cellulare in mano e mi siedo su una panchina in disparte a leggerlo: "Hey ciao, stiamo facendo una passeggiata! Invece come va lì tesoro?". Tesoro!? Mio Dio Lucy, ma che hai cobinato! Ti prego fa che non lo legga, lei è testarda quando ci si mette, avrei voluto rispondere personalmente al messaggio, ma qual che è fatto è fatto. Salvo il numero di Niall sulla rubrica quando vibra il telefono, un nuovo messaggio ricevuto:
"Abbiamo appena finito un'altra intervista ora abbiamo il pomeriggio libero 'tesoro' :)". Ok, ha letto il messaggio.
Rispondo: "Questo è positivo, sono contenta per voi almeno vi riposerete un pò. P.s. prima era Lucy che scriveva 'tesoro'." Era la prima cosa che mi era venuta in mente da scrivergli.
Niall: "Hahaha già, infatti mi chiedevo se siete impegnate questo pomeriggio alle 3.00 p.m.? Sai, per passare un pò di tempo insieme...". Quei tre puntini, non mi sono mai piaciuti, nascondevano sempre qualcosa ma in quel caso ero curiosa di sapere a che cosa si riferiva.
Io: "Altro che! Cioè... sì ci andrebbe volentieri, dove?".
Niall: "Davanti all'hotel va bene?"
Io: "Va benissimo. Allora a dopo"
Niall: "Perfetto, non vedo l'ora"
Ok, questo era assurdo, messaggiare con Niall... Cercavo di contenere la mia gioia, evitando di agitarmi altrimenti sarei andata in ansia ed era già un miracolo se ero rimasta calma senza perdere il controllo.
Sentivo che non potevo resistere a lungo, solo al pensiero di rivedermi con i ragazzi, ma specialmente con Niall, mi dava i brividi perché sapevo che appena ero in sua presenza la mia calma svaniva e mi bloccavo. Io e Lù ci precipitammo all'hotel a prepararci, ma in realtà solo Lucy si doveva preparare, voleva mettersi una maglietta più carina, dato che stavamo per uscire con i ragazzi. Si stavano facendo le 3, ci dovevamo sbrigare a scendere di sotto.
Andiamo nella Hall, ci sono i ragazzi... Harry guarda Lucy:http://25.media.tumblr.com/9e58fed2138362a358a606d6563caa2e/tumblr_mhh4ad3JYS1s4hlano2_r1_500.gif
Niall si sistemò il cappello appena mi vide: http://25.media.tumblr.com/tumblr_mec8z407Ai1ruhiyzo2_250.gif..
Non avevo idea perchè mi guardava così ma diventammo entrambi un po' rossi in faccia...
"Ciao!" salutiamo.
Harry: "Ciaoo!" disse seguito da Zayn e Liam.
Niall mi osservava da dietro Louis, salutò per ultimo, "Ciao" disse guardando Lucy per poi tornare a guardarmi nascondendo un leggero imbarazzo che tolse con un sorriso.
"Stop con questi 'ciao'! ...Ciao!" disse infine Louis.
Liam: "Bella maglietta Lucy.".
Lucy: "Grazie dolce Pooh" mostrando degli occhi da cerbiatto.
Harry: "E per me un nomignolo non ce l'hai?" disse iniziando a far finta di diventare geloso.
"Non ancora Harreh, ma tra poco ce lo avrai... Amore... Tesoruccio... Pulcino mio... Pio, pio, pio..." dice Louis imitando il cinguettio. Hahaha se continua così non avrò più il respiro per ridere.
Lù e Harry arrossirono e si continuarono a guardare intensamente, lei lo faceva apposta a farlo ingelosire così per vedere quanto ci tenesse al loro rapporto. Avevamo fatto una lunga chiacchierata io e Lù sui ragazzi e lei voleva avvicinare i rapporti con Harry perché in fondo aveva capito che era un bravo ragazzo e che ci potevano essere delle possibilità che gli sarebbe piaciuto.
Zayn: "Hahaha, dai dolce Liam andiamo."
"Dove andiamo?" chiesi.
Niall: "Sorpresa sorpresa. Non si può rivelare..." mi prese con il pollice e l'indice il mento avvicinandosi.
"Ooh ma che cattivo" feci la finta offesa.
Lou: "Dai piccioncini andiamo, non è il momento di flirtare adesso.".
Niall: "Allora significa che flirteremo mentre andiamo" gli scappò una risatina, non capivo se stava scherzando o se parlava sul serio. Poi capì che non stava parlando con me, ma con Liam.
Liam: "Niall, non dire così.. Guarda che Bella diventa gelosa, un pò di dignità!".
Io: "No Liam, ma che dici, io non...". *Guardo Niall* "... Non sono gelosa ... Come ti viene in mente" Mi mordo la lingua.
Liam: "Ok andiamo" dice lasciando stare.

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Capitolo 9
*** 'Do You Wanna Go Out With Me?' ***


Usciamo dal retro cercando, in qualche modo, a non farci vedere da nessuno. Fuori dall'hotel c'è un Van che ci sta aspettando:
"Harry alla guida, prego signora" Scherza Liam inchinandosi e aprendo la porta come se fosse un maggiordomo. Entriamo in macchina, Lucy si mette davanti con Harry, io sono vicino al finestrino, davanti a me ci sono Louis, Zayn e Liam, mentre Niall si è seduto accanto a me. Niall si era tolto il cappello, perchè tanto i vetri del finestrino erano oscurati per non far vedere che cosa c'è dentro. Harry accende il motore e la macchina fa retromarcia... o.O Aiuto, iniziamo bene.
Sobbalzo al veloce impatto.
"Harry dovremmo andare avanti non indietro, non credi?!" puntualizza Louis.
"Si, ho sbagliato manovra..."si giustifica Harry.
Louis: "Harry Harry, non ti devi far distrarre dalle ragazze... Se no poi finisce che facciamo un incidente..."dice dandogli delle pacche sulla spalla.
"Vuoi dire come fai te ogni volta che sei al volante?" ribatte.
Ci mettiamo a ridere.
Louis: "Quello era un incidente!".
Zayn: "Ooh si, lo avevamo capito Louis." Louis non era un grande guidatore, infatti gli avevano ritirato la patente per qualche mese. Harry riaccese il motore e questa volta 'guidò' verso il luogo che sarebbe stata la sorpresa. Sentivo che Harry e Lucy parlavano, e i ragazzi a volte facevano delle battute su di loro ma non sentivo di cosa parlavano loro due. Per tutto il tragitto i ragazzi mi fecero sbellicare dalle risate, soprattutto Niall con le sua buffe facce:http://25.media.tumblr.com/tumblr_me4jdgymY31ruhiyzo2_500.gif .
Non sò perchè, ma sembrava che Niall lo facesse a posta a farmi ridere, questa cosa mi faceva venir voglia di stargli più vicino. Scherzava tanto, e quando si metteva a ridere mi scoppiava una risata incontrollabile. Mi facevano male i muscoli della faccia, e quando si metteva a ridere per una battuta, io ridevo e lui poi rideva per il modo in cui ridevo. Buffo.
Poi i ragazzi parlarono un pò, io rimasi in silenzio ad ascoltarli. Guardo fuori dal finestrino, passiamo in una galleria e vedo il riflesso dell'interno della macchina, c'è Niall che mi guarda dal riflesso del finestrino. Mi vede e sorride dolcemente, sembrava una visione ma quando mi girai per vederlo era tutta realtà. La galleria finì, ed ecco di nuovo il sole. Iniziai a sentire lo stomaco scombussolato, non proprio a mio agio. Abbassai lo sguardo sulle mie gambe, Niall vide che c'era qualcosa che non andava e lasciò Louis, Liam e Zayn ai loro discorsi e si avvicinò a me, mise una mano dietro la mia spalla e mi diede un abbraccio.
All'inizio non capì perchè lo avesse fatto ma mi tirò su di morale.
"Grazie" gli mostro un lieve sorriso.
Niall: "Ne avevi bisogno". Ho già detto quanto è tenero questo ragazzo.
"A volte non so neanche io di che cosa ho bisogno" rispondo sospirando, penso che non può capire quanto avrei potuto amarlo e stargli vicino in quel momento mi esprimeva sentimenti che erano indescrivibili per lui.
Niall distaccò l'abbraccio lasciando un braccio dietro la mia spalla.
Lui: "Sei simpatica, sai?" dice cercando di strapparmi un sorriso. Cerco di ricambiarlo, ma lui in realtà non sapeva quanto era importante per me, non avrebbe mai capito cosa provavo veramente.
Io: "Per me invece è difficile persino dirti quello che provo per te quindi ti chiedo scusa, scusa per non essere all'altezza di esprimermi...".
I ragazzi avevano alzato la voce non riuscì a farmi più sentire. Niall disse ai ragazzi di abbassare la voce: "Sshhh! Ragazzi silenzio, non riesco a sentire!".
Io cercai di urlare e dissi: "Lascia stare, non mi potrai mai capire" mi rassegno. Abbassai il viso, ero troppo incompresa e se Niall non mi capiva allora non aveva senso continuare a insistere per fargli capire. Mi sta per lacrimare l'occhio, il sogno della mia vita non mi avrebbe mai capito, ma poi si sà, i sogni sono solo sogni.
Niall mi alzò il viso e vidi il modo in cui mi osservava, incuriosito e pensieroso. Sbattei le palpebre e scese una piccola lacrima che asciugai velocemente. I ragazzi non la avevano visto, ma Niall sì. Mi diede un bacio sulla guancia, io mi immobilizzai e diventai tutta rossa.
"Perchè?" chiesi confusa.
Niall: "Devi continuare a sognare" disse asciugandomi l'occhio. Forse non mi aveva sentita ma, magari, aveva capito.
Liam, Zayn e Lou avendo visto la scena, si commossero.
Finalmente arrivammo in questo posto. Si ma, dove eravamo? Era una specie di boschetto, con alberi e vialetti, un posto tranquillo.
Scendemmo... Harry sembrava appena uscito da 17 Again, camminava storto in modo strano: http://25.media.tumblr.com/729d5d3a381d3bbccb5e419b5207e7de/tumblr_mfr5yaqzLf1ruhiyzo2_500.gif del resto, Harry cammina così.
C'era una quiete che ci servì a distaccarci dalla città.
Facciamo una passeggiata tutti insieme, Lucy e Harry si distaccano e proseguono avanti a parlare. Io mi trovo dietro ai ragazzi quando Niall viene da me per farmi compagnia,
loro capirono a andarono avanti parlando, noi li seguiamo.
Niall inizia a parlare: "Bella..” si sofferma per un attimo e lo guardo. Poi continua: “ti ho già detto che sei una ragazza molto simpatica e divertente. E credo di non averne mai conosciuta una come te..." Dio così mi fai morire, ti prego va al punto!
Io troppo rossa sorrido per terra, (un'altra volta) tra poco sorrido alle formiche tanto che ho la testa china.
"Quindi..." continua lui grattandosi la testa cercando di evitare il mio sguardo. "Mi chiedevo se una volta ti andrebbe di uscire con me, solo noi due intendo" disse velocemente abbassando anche lui il viso per paura che gli avessi dato una risposta negativa. All'inizio rimasi in silenzio, la mia testa stava per esplodere dai pensieri ma poi mi feci coraggio e dissi "Sì"
Niall alza la testa quasi incredulo: http://25.media.tumblr.com/tumblr_mdpfty9os81ruhiyzo3_250.gif .
"Quando?" chiedo sua volta.
"Ehm veramente non lo so" dice girandosi i pollici. Li riconoscevo quei segnali: grattarsi la testa, evitare il mio sguardo, girarsi i pollici e mangiarsi le unghie poteva solo significare che era nervoso e imbarazzato.
Io: "Per me va bene". Sta diventando un pò imbarazzante, lui ne fu felice della risposta fece un sorriso a 32 denti entusiasta.

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Capitolo 10
*** 'Allison.' ***


Io e Niall torniamo dai ragazzi, Niall cammina vicino a me sorridendo e mostrando un’aria fiera che si notava a chilometri di distanza:
"Cosa è successo?" chiede Liam andando vicino a Niall con le braccia conserte.
"VAS HAPPENIN!" arriva poi Zayn seguito da Louis.
"Ehm, no niente..." il biondino si gratta la testa evitando di parlare dell’accaduto con loro, si vergogna.
Louis: "Horan che succede!? Non fare finta di niente".
“Louis, non ho niente da dire” insiste Niall, mi caccia qualche occhiata di sfuggita e vedo un leggero colorito sulle sue guance. Se non voleva dirlo ai ragazzi allora non lo avrebbe detto a nessuno, forse voleva che rimanesse un segreto, solo tra noi due, ma non era così tanto importante dirlo o forse qui c’è qualcuno che si vergogna? Guardo Niall.
Zayn si mette davanti a quest’ultimo guardandolo dritto negli occhi, lui non regge e distoglie lo sguardo guardando in basso e si mette a ridere.
“Tu sei innamorato ammettilo” deduce Zayn.
Niall scoppia in una risata sonora: “Come ti viene in mente” continua a ridere.
“Niaaall, chi è questa ragazza, la conosciamo?”  Suppone Louis. Ad un tratto tutti gli sguardi dei ragazzi sono rivolti verso di me, come se fossi io la risposta. Adesso mi sento io la vittima, perché guardano me? Non sono io la ragazza che dicono che sia, figuriamoci.
Niall si riprende: “No Louis, sai che non tradirei mai Nando’s” siamo a posto, si mette a ridere per le battute che si fa da solo.
Lucy mi nota per qualche minuto che sto per sciogliermi con tutte le occhiate dei ragazzi addosso, anche lei inizia a sospettare qualcosa, tanto lo sa, gli avrò parlato così tanto di Niall e di tutti i suoi dettagli che ormai sa già cosa mi sta passando per la mente e di come segretamente continuo ad amarlo ogni secondo, ogni minuto, ogni ora e ogni giorno della mia vita. Lucy mi viene vicino, c'è silenzio, questi momenti dove nessuno parla mi innervosiscono, sembra che aspettino qualcosa o qualcuno che rompa il ghiaccio, alla fine interviene lui: "Dove andiamo adesso" compare Liam nella mia visuale, lo benedico per aver interrotto questa chiesa. Ci incamminiamo al furgone.
"Noi dobbiamo tornare in albergo a fare le valigie" mi raggiunge Lucy dietro di me appoggiando le mani sui fianchi.
"Valigie? Partite di già?" parla dopo tanto tempo, la fronte di Harry si corruga non capendo.
"No, andiamo a casa della zia di Lucy per qualche mese" spiego. Vedo i ragazzi che a male appena capiscono, si soffermano, forse l'unico che ha capito è Liam che risponde:
"Vi diamo volentieri un passaggio" sorride. Gli altri finalmente si riprendono, e saliamo tutti in macchina, con i posti di prima, il ritorno è stato come la partenza, movimentato con le battute di Louis. Arrivati finalmente in albergo io e Lucy saliamo in camera a prepare i bagagli, scendiamo in ascensori con questi, giù troviamo i ragazzi fuori dall'entrata, non sono soli. Intravvedo un ragazza con loro, dei lunghi capelli biondi e dei tacchi alti sono la prima cosa che noto, i ragazzi non sono molto interessati, parlano tra di loro. Ci sono Liam, Louis e Zayn da un parte mentre in disparte questa ragazza che parla con Niall, Harry invece più in la che osserva la scena senza dire niente. Mi avvicino con le valigie uscendo dalla porta scorrevole, Liam mi rivolge l'attenzione, lo vedo che dice qualcosa ai ragazzi, ma non sento. Guardo Niall cercando di capire chi era quella ragazza lì con lui, all'improvviso gira la testa rivoglendomi lo sguardo, lui si avvicina. "Bella, siete pronte?" domanda. Arriva dietro di lui la bionda ficcanasando e chiedendo: "Niall, chi è questa ragazza?" Piuttosto tu chi sei Miss Paris Hilton? Ma sentitela con che tono mi rivolge la parola senza neanche degnarmi di uno sguardo se non per scrutarmi dalla testa ai piedi. Niall tira un sospiro: "Allison, lei è Bella" "Bella, lei è Allison" le porgo la mano per buona educazione, lei la offre con quasi disgusto e stringendomela. Non è piacere mio averti conosciuto. Non dico parola se non per vedere Niall e Allison, lei lo tira a se parlandogli nell'orecchio, Niall mi guarda dal basso, stanno di certo parlando di me. Mi da fastidio, lei lo fa apposta, lo ha di certo notato e prova a farmi ingelosiare, ma Bella calmati, lei è inferiore a te, non può farti del male se ci sono i ragazzi con te. Lei si mette a ridere, Niall da un'espressione stranita aggrottando le sopracciglia, il mio cuore batte più veloce quando lui mi fulmina di nuovo con i suoi occhi azzurri. La mia visuale viene coperta da Harry, che si mette davanti portandomi via: "Dammi, le porto io" prende le mia valigie da mano e trascinandomi vicino alla macchina allontanandoci dagli altri. Comprendo il gesto di Harry e lo ringrazio, doveva aver notato il mio disagio da lontano: "Chi è quella?" torno a guardare Niall in bella compagnia che continua a parlare con la tinta bionda. Harry carica le ultime valigie e guarda nella mia stessa direzione: "Allison è un'amica di Niall" dice semplicemente.
"Tutte le amiche di Niall mettono quei tacchi?" dico infine senza poi più parlare. Harry si mette a ridere: "Non ti piace vero? L'ho notato subito da come la guardavi appena sei uscita, sembrava volevi darle fiamme" scoppia a ridere in una risata incontrollabile.
Io non rido: "Che vuoi dire?" metto le braccia conserte, mi giro guardandolo aspettando la spiegazione.
"Oh andiamo Bella, non c'è bisogno di dirlo. Tanto neanche a me piace Allison" sorride alzando le spalluce.
Rimango un pò sbalordita dalla sua risposta: "Non ti piace Allison? Wow questo è uno scoop, Harry Styles dice di no alle top model, ragazzi che scoop!" dico quasi scherzando.
Harry non mi da tanto l'aria di divertirsi, forse fa sul serio, non gli piace veramente Allison? Una ragazza, diciamolo, bella come lei? Eh? Il suo sorriso scompare: "No, non sto scherzando. Non mi piace davvero Allison" 
Mi fermo un'attimo ad osservarlo, credo dica la verità: "Non ti piacciono le ragazze come lei?" questo mi incuriosisce di più. Lui muove la testa facendo di 'no'.
"Non mi sono mai veramente piaciute ragazze come lei?"
Quasi non ci credo: "Dici davvero?"
Sorride, non capisco il perchè: "Si vede che non mi conosci Bella" incurva le labbra da un lato mostrando una fossetta. Forse non lo conosco veramente, credevo di sapere tutto su di lui, essendo nonostante una grande fan dei ragazzi, c'è una parte di ognuno di loro che non conoscerò mai e adesso sono ancora più curiosa di saperla. Appunto parlando dei ragazzi, ci raggiungono in macchina, per ultimo Niall che dopo vari tentativi era riuscito a liberarsi di Allison. Partiamo, Lucy da tutte le informazioni necessarie a Harry e in poco tempo raggiungiamo la casa della zia di Lucy, è abbastanza grande, con un giardino attorno, come il resto delle case che abbiamo oltrepassato. Questa non è una casa, questa è una villa, talmente è grande all'interno, ringraziamo i ragazzi per aver portato le valigie sin dentro e li salutiamo. 



Niall & Allison.

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Capitolo 11
*** 'Run.' ***


E’ mattino, la sveglia non è ancora suonata, la spengo per evitare un secondo risveglio, deve essere presto. Fuori dalla finestra il tempo non è dei migliori, sta piovendo, con un certo senso di stanchezza mi alzo dal letto  e vedo Lucy che dorme beata sotto le coperte vicino a me, il suo faccino intento a stare nel mondo dei sogni, cerco di non svegliarla. Mi infilo le ciabatte con pigrezza e con molta calma mi dirigo al bagno. La ragazza riflessa nello specchio non ha un bel aspetto, mezza assonnata, un po’ pallida, penso che dell’aria fresca le farà bene. Torno in camera e trovo Lucy come l’avevo lasciata, decido di svegliarla, come solo io so fare. Mi avvicino al letto furtiva, la chiamo quasi sussurrando: “Luucyy, Luucyyy…” la sento che mugula qualcosa di incomprensibile, mi scappa una risata. Pian piano inizio a scuoterla finchè non passo al solletico, lei scoppia in una risata: “Basta basta! Mi arrendo, mi alzo, basta che la smetti ti prego” dice tra una risata e l’altra.
“Dai che voglio uscire!” le urlo mentre ritorno in bagno.
“Questo non significa che mi devi urlare nell’orecchio” replica da dietro la porta.
Mi preparo, quando esco dalla stanza la trovo pronta e vestita, e facciamo colazione. Prendiamo l’ombrello e usciamo, sta piovigginando, c’è un fresco venticello che passa tra gli alberi del viale. Questo è uno di quei giorni che voglio passare in compagnia di Lucy, suo padre vive a Glasgow e ha bisogno di aiuto in negozio, forse dovrà tornare per aiutarlo, gli affari in famiglia non vanno molto bene di questo periodo. Dovrà rinunciare alla scuola, i suoi genitori sono divorziati, sua madre è in Italia, non è sempre facile decidere, lei ha scelto di andare a trovare suo padre visto che non lo vede quasi mai. So che uno di questi giorni partirà, ma finchè resterà a Londra voglio trascorrere tanto tempo con lei, la mia cara vecchia amica, l’unica e sola che mi rende ogni giorno migliore.
Un clacson mi riporta alla realtà, la mano di Lucy mi afferra saldamente il braccio spostandomi con velocità sul marciapiede. Accade tutto così in fretta che mi sono dimenticata cosa è appena successo, ero così immersa nei miei pensieri che ho attraversato la strada senza guardare e stavo quasi per essere investita se non ci fosse stata lei. “Belle! Ma sei impazzita!?” mi urla Lucy con aria arrabbiata, si è presa un grosso spavento, e anche io.
“Scusa, stavo pensando ad altro” dico cercando di giustificarmi e chiedendole scusa.
“Vuoi farmi prendere un infarto” simula un finto infarto, le persone che ci camminano affianco iniziano a tirarle certe occhiatacce. Scoppio a ridere.
“Lucy?” la guardo male.
“Bella, non ho molto da vivere, guarda, sto invecchiando” si mette una mano dietro la schiena curva, imitando la voce da vecchia senza dentiera. Questa ragazza sta davvero male, qualcuno la curi d’urgenza.
Tutta la giornata l’ho passata con lei a fare la matta, sembravamo due pazze che andavano in giro a divertirsi, in effetti era così. Durante il pomeriggio abbiamo incontrato un amico di vecchia data di Lucy, o dovrei dire un bel amico. George, un ragazzo alto, castano, occhi color nocciola, ha una certa somiglianza a Liam, ma non può essere mai paragonato a lui.
Li lascio soli a parlare ‘dei vecchi tempi’, intanto gironzolo in giro li vicino, c’è un po’ di folla, ad un certo punto riesco a trovare un posto meno affollato. Guardo la gente passare, cammino sotto il marciapiede per un pezzo della via, ad un tratto mi fermo. Intravvedo tra la gente una sagoma conosciuta, il ragazzo è girato di spalle ma già dai capelli biondi non ho dubbi, Niall.
Mi si forma un sorriso.
Sembra che aspetti qualcuno, dalla porta di un edificio esce una ragazza bionda.. infatti stava aspettando qualcuno. Quando capisco che sono solo loro due, involontariamente mi si chiude lo stomaco, inizio a seguirli con lo sguardo cercando di capire che è questa bionda dai tacchi vertiginosi. Niall dà ancora le spalle, la ragazza è dietro di lui, poi si sposta. Ho una fitta al petto quando la riconosco, è Allison, la ragazza che abbiamo incontrato quando siamo tornati dalla gira con i ragazzi. Sin dal primo momento non mi è piaciuta, mi sembra una di quelle ragazze troppo superficiali e false che sta attaccata a Niall solo per fama.
Mi faccio spazio fra la gente mentre mi avvicino per vedere meglio senza farmi beccare. Ora si che vedo. La mano di Allison prende quella di Niall, un senso di rabbia scaturisce dal mio cuore, non ci riprovare. Lei è sempre più vicino, sembra che le mie costole mi stringano il busto facendomi mancare il respiro, e nel vedere la scena mi scoppia una lacrima calda che cade giù dalla mia guancia.
Rimango ferma senza un’espressione a guardare, Niall e Allison che si baciano. Scende una seconda lacrima dall’altro occhio, questa brucia di più dell’altra.  Mi fa male il petto, sento che si stringe in velocità, non mi da tempo di respirare regolarmente, le gocce che scendono sono come delle lame che mi tagliano il viso. Non voglio credere a quello che sto vedendo, cerco un posto dove nessuno mi possa vedere, voglio sparire, e inizio a correre via. Quel ragazzo, quel ragazzo per cui ho avuto una cotta e me ne sono innamorata, quello per cui ho lottato, per cui ho lasciato che si prendesse il mio cuore, tutta la mia vita. Stupida, stupida, che stupida Bella che sei! Pensavi veramente che lui si sarebbe fiondato su di te? No, non è come nelle favole, lui non è il tuo principe azzurro, Bella i principi azzurri non esistono. Era tutto un sogno, una finzione, lui non ti guarderà mai, il ‘per sempre felici e contenti’ non esiste, non ci sarà mai per te, apri gli occhi, svegliati, questo è un incubo!
Corro tra la gente che mi guarda male appena gli passo vicino, non mi interessa cosa pensano gli altri, in questo momento voglio solo scappare via da tutti e da tutto. Giro l’angolo, non c’è quasi nessuno la mia corsa è sempre più veloce, le lacrime che cadono sull’asfalto. Vado a sbattere in pieno contro un uomo, un ragazzo.



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Capitolo 12
*** 'Why Are You Crying?' ***


Il ragazzo non cade per terra, anzi mi ferma, cercando di riprendersi: “Scusi” dice con la testa china. Alzo il viso, noto una chioma riccioluta davanti a me: “Harry!”. Continuo a piangere, non posso farmi vedere da lui in questo stato. Riprendo a correre, ma lui mi ferma racchiudendo il mio polso con una forte presa nella sua mano.
“Bella, che è succeso!” mi chiede preoccupato. Ho lo sgiardo basso per terra, lo alzo, ora le mie lacrime escono più do prima, sono un disastro.
“Perché piangi?” Incontro i suoi occhi, un luminoso verde marino, non ho la forza di parlare. Lo abbraccio di colpo affondando il mio viso sul suo collo, mi lascio andare in un pianto a dirotto. Lo stringo a me, così forte che non se ne possa andare via, non voglio rimanere sola. Mi da delle carezza alla schiena, prende poi il mio viso tra le mani asciugando con i pollici le lacrime che scendono come delle cascate. Harry mi stringe tra le sue braccia tentando di calmarmi, sto singhiozzando, go sempre qualche problema a respirare quando piango molto, aumenta la velocità del respiro senza che io lo voglia e per fermare questo ho bisogno di tanta calma.
Harry si accorge della mia difficoltà e mi culla tra le sue braccia: “Ssshh… è tutto ok, è tutto ok.” Mi continua a ripetere.Io ho ancora in mente quei due ragazzi che si baciano, mi è rimasto impresso come una fotografia, una fotografia venuta male.
“Stai calma, ci sono io qui” sussurra con dolce e pazienza accarezzandomi la testa, Inizio e riprendere il battito giusto, una volta che mi sono calmata Harry mi prende la mano: “Vieni, ti porto a casa”. Mi fa salire in macchina assicurandosi che sia a mio agio e torna dal lato del guidatore. Mette in moto la macchina, non c’è stata parola per tutto il tragitto, poi mi accorgo che la strada che stiamo percorrendo non è per andare a casa di Lucy ma è quella dei ragazzi. Adesso non mi faccio problemi per dove andare, voglio solo qualcuno accanto a me, qualcuno che mi possa capire, un amico.
La macchina si ferma, siamo arrivati, Harry mi apre la portiera ed entriamo in casa. Ero già stata a casa dei ragazzi qualche volta, ma era diverso senza di loro, dava un’aria sola. Mi fa sedere sul divano, lui mi raggiunge vicino dopo aver posato la giacca.
“Non voglio vederti in questo stato, lo sai” dice guardando davanti a se. Dal mio viso scendono ancora piccole lacrime, ma non come prima.
“Non posso farci niente” cerco di riprendere la voce che era andata via dal pianto.
“Perché stai piangendo?” distoglie gli occhi guardandomi. Lo guardo con le lacrime calde agli occhi, a ogni battito cadono due gocce, una di dolore e l’altra di paura. Faccio segno di no con la testa, se glielo dico tanto non potrà aiutarmi lo stesso, ormai il peggio è venuto. Mi faccio coraggio e inizio: “Harry” abbasso lo sguardo sulle mie mani fragili e tremanti.
“Ti sei mai innamorato di una persona?” domando retoricamente, lui risponde dando un cenno con la testa. “Questa persona però non sa che tu gli piaci, e tu fai di tutto perché lei lo noti” faccio una pausa. Singhiozzo.
“Poi vedi che quella persona che si bacia con un’altra” Harry mi mette un braccio dietro la spalla in segno di comprensione, scende un’ultima goccia ma finisce che riprendo a piangere, questa volta in silenzio.
“Bella, non devi soffrire per Niall” quelle parole mi spiazzano, come fa a sapere che è per lui che soffro e non per un altro. Forse era così evidente da tutto, le occhiate che gli davo e i sorrisi che mi strappava, sono prevedibile. Ho bisogno di dimenticare, dimenticare che cosa mi ha detto il cuore, voglio sparire e ricominciare. Harry mi fa appoggiare sul suo petto, vengo cullata dalle sue braccia, da un bacio sulla mia fronte e poi si ferma. Mi tengo stretta a lui appendendomi alla sua maglia, sento come se fossi una bambina tra le braccia del suo papa, piccola e innocente, con la paura degli incubi. Tutta questa adrenalina mi ha fatto venire sonno, mi addormento abbracciata ad Harry.



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Capitolo 13
*** 'Forget.' ***


*Un’ora fa*
 
Giro la testa, il mio viso affonda su una superficie morbida e soffice, un cuscino, sono nel letto, non è il mio. Dischiudo un po’ gli occhi, vedo delle fotografie appese al muro, nelle foto riconosco qualcuno di familiare, in ognuna viene ritratto sempre Harry. Ora ricordo, la notte scorsa, mi aveva portata a casa dei ragazzi, adesso che ci penso questa dovrebbe essere la sua camera, mi dovevo essere addormentata sul divano per finire qui, si ma come mi ha portato dove mi trovo adesso?
Distendo un piede, tocco qualcosa, mi rigiro, sento una mano calda attorno al bacino, non è un qualcosa ma un qualcuno che dorme vicino a me. Tocco il punto dove si trova la mano, è morbida e calda, apro gli occhi, giro completamente la testa, mi trovo due occhi verdi quasi sognanti davanti al viso, Harry. Mostra un piccolo sorriso tirando fuori quelle adorabili fossette, non ha gli occhi del tutto aperti ma sono più dormienti, forse sta sognando, in ogni caso, abbiamo dormito tutto la notte così? Abbracciata a lui? Mi sento un po’ in imbarazzo. Davvero non avrei mai pensato che stavamo dormendo nello stesso letto, eppure lui mi ha tenuta accanto a se per tutto il tempo dormiente, in qualche modo ha cercato di non farmi sentire sola, e ci è riuscito. Ho mille domande nella testa, non faccio altro che tornare su ognuna di loro non appena mi capita una situazione del genere.
Cambio posizione, mi appoggio sul petto di Harry, sento il suo battito, è calmo, il suo ventre che si alza e si abbassa regolarmente, il suo respiro sul mio collo sembra una veglia su di me, sono al sicuro. Chiudo gli occhi, mi lascio trasportare dalla stanchezza, ho ancora il suo braccio attorno alla mia vita, cerco di non pensare all’accaduto di ieri, voglio solo dimenticare.
 
*Dopo un’ora*
 
Una fresca brezza mi fa rabbrividire la schiena, un piede fuori dalla coperta inizia a raffreddarsi, lo tiro velocemente dentro al letto riscaldandolo. Mi accartoccio su di me stessa tra le lenzuola, mi accorgo che alla mia destra il posto è freddo e vuoto, nessuno che mi sta vicino. Alzo leggermente la testa, sì è la camera di Harry, non ho sognato, lui era qui che mi vegliava. Sorrido. Sento delle voci che vengono dal basso, i ragazzi dovrebbero essere tornati, anche Niall scommetto. L’unico e solo pensiero è lui, lui che non sa cosa ha fatto al mio cuore, se lo è preso per poi farlo soffrire, forse è una parola un po’ troppo grande ‘soffrire ma il dolore c’è stato comunque, e non poco.
Mando un messaggio a Lucy dicendo che sono a casa dei ragazzi assicurandola, dopo qualche minuto vibra il cellulare, un messaggio: “Ok, ci vediamo più tardi, ti devo parlare”. Non ho la minima idea di che cosa voglia parlarmi, se non per il suo trasferimento a Glasgow. Le voci da basso iniziano a diventare più forti, mi infilo le ciabatte che Harry mi aveva messo a disposizione e scendo. Trovo Liam, Louis e Zayn in piedi mentre Harry è seduto sulla poltrona, e in un angolino, Niall che maneggia col cellulare. Harry ha la luce della lampada in faccia, sembra che gli abbiano appena fatto l’interrogatorio: “Ecco l’avete svegliata” dice Liam rimproverando Louis e Zayn, non capisco.
“Buongiorno cara” saluta Zayn non facendo caso a Liam. Sembro stravolta, non ho passato una delle mie notti migliori, sbadiglio e li saluto con un semplice ‘ciao’, non ho tanta voglia di parlare.
“Dormito bene, Bella?” chiede Louis. Do un veloce sguardo a Harry, mi rivolge un sorriso nascosto dai ragazzi, sì me lo ero immaginato che reagiva così. Non so se Harry gli abbia raccontato ciò che era successo, forse sì. Dalla curiosità di Louis sembra che siano venuti a saperlo in qualche modo.
“Sì” rispondo a voce bassa e lenta, sembro Harry.
2Mi raccomando Bella, non parlare così veloce e così forte” scherza Louis con i ragazzi.
“Aha, spiritoso” ribadisco, non ho voglia di scherzare così tanto.
“Belle, qualcosa non va?” chiede premuroso Liam.
“No” mento spudoratamente. Sì che c’è qualcosa che non va, ma non è qualcosa, è qualcuno! Giro gli occhi verso Niall, aveva distolto il suo sguardo dal suo telefono e ha iniziato a guardarmi come gli altri. Sembra che faccia l’innocente a comportarsi così, per lui è come se non fosse successo nulla, se ne sta là in silenzio che mi fissa, che rabbia che mi dà. Le occhiate dei ragazzi su di me, il peggiore è proprio Niall, in piedi appoggiato all’angolo sulla parete del muro, senza espressione che io conosca.Portei quasi piangere, se lui sapesse il perché, quanto soffro. Non c’è niente che io possa fare, il ragazzo per cui ho perso la testa, ma non glielo ho mai dimostrato, finirò per odiarlo se non lo dimentico.
Mostro un sorriso forzato, cerco di trattenere la lacrima che sta per scendere: “Scusate” corro in camera, non ce la faccio, c’è troppa pressione. Mi butto sul letto e affondo con la faccio nel cuscino. Perché è così difficile dimenticare?

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Capitolo 14
*** 'You're Strong.' ***


Harry’s Pov
 
Non era brava a mentire, le si leggeva negli occhi cosa provava, nella mia mente è come se rispondessi alle domande dei ragazzi. Mi accorgo che non sono l’unico a guardare Bella, sento troppe attenzioni per lei, la vedo in difficoltà, che voglia ho di stargli vicino. Corre di sopra, lo avevo previsto, do un’occhiata ai ragazzi, rimaniamo in silenzio.
Liam: “Ho detto qualcosa che non va? Guarda gli altri che non battono ciglio.
“Non si sentirà bene” dice Niall, sembra preoccupato, parla lui che non ha fatto altro che farla star peggio, è lui il motivo perché sta così male. Cosa ne vuole sapere di come ci si sente, adesso ci mettiamo a fare gli specialisti dei problemi di cuore, pfft!
“Tu che ne sai che ha lei” mi esce da sola la frase con un senso di rabbia, chiuda la mano in un pugno per controllarla. Lo guardo con aria da sfida. I ragazzi mi iniziano a guardare male, non voglio alzare mano su Niall, ma il corpo faceva apparire l’opposto. Sì, sono arrabbiato, ma non picchierei mai il mio migliore amico, come può passarmi per la mente?
“Non hai fatto altro che farla soffrire” continuo, sto alzando la voce, forse dovrei calmarmi. Niall resta fermo che mi guarda, proprio come i ragazzi, non ha ancora detto nulla da ridire, non me lo sarei aspettato. Forse, infondo, lui sa cosa ha fatto, so che questa per lui sarà solo una cotta, ma per me potrebbe trattarsi addirittura di amore. Non la permetterei una situazione del genere, non se lo merita, con me, invece, sarà al sicuro.
Zayn cambia espressione: “Non voglio restare qui a parlarne mentre c’è una ragazza che piange di sopra” dice. Immediatamente sale le scale, io subito lo seguo, anche Niall arriva dietro di me, ma Zayn mi blocca: “No, vado da solo, è meglio” percorre il corridoio ed entra nella mia stanza, rimango seduto sui primi gradini delle sclae in attesa, mentre Nial è in piedi di fronte a me che va avanti e indietro.
 
Zayn’s Pov
 
Lascio Harry e Niall fuori da questa storia, voglio cercare di capire cosa le è successo perchè si comporta così, di certo quei due centrano qualcosa e in particolar modo Niall. E' probabile, in questi ultimi giorni ho notato come si sentiva quando c'era lui che gli rubava tanti di quei sorrisi, sto in silenzio ma io osservo tutto. Busso, non c’è risposta, entro lo stesso. Spalanco la porta, trovo Belle sul letto con la testa immersa nel cuscino, non so se sta piangendo o meno. Mi avvicino a lei sedendomi sul letto: “”Bella..” dico mettendo una mano sulla sua schiena e dandogli una carezza cercando di calmarla. Ha il respiro forte, credo stia piangendo: “..vuoi parlarne?” so già che ha un problema con uno dei ragazzi, Harry non ha detto niente però c’è lo ha fatto capire qualche minuto fa.
Lei non risponde. “Ti prego sfogati, sono qui per questo”.
Mugula qualcosa, non lo percepisco, poi alza la testa, si gira e si mette seduta cercando di avere un giusto contatto visivo. E’ seduta davanti a me, non ha occhi rossi, ma pare si stiano preparando, doveva aver già pianto, cade una goccia lenta sulla sua guancia. E’ la prima che vedo, e l’ultima, il suo respiro si calma: “Tu sai già” parla piano e senza voce.
“L’ho capito adesso.” Dico.
“Non puoi capire” non penso sia arrabbiata, è la situazione che la fa rispondere così. Lei abbassa lo sguardo, io cerco di riaverlo: “Fidati”.
Alza la testa e mi guarda con aria di speranza, sembra spaventata: “ Non ho neanche il coraggio di guardarlo negli occhi, che stupida” fa le spallucce, si asciuga con il gomito le gocce calde dal suo viso.
“Hey” gli alzo il viso con il dito “tu non sei stupida, tu sei forte. Devi parlarci, è l’unica soluzione” resta ferma a guardarmi negli occhi, leggo nei suoi occhi che ha paura della conseguenza che dovrà pagare, non sopporto vedere le ragazze soffrire.
“Fa male” mi risponde.
“Devi combattere”
“E se perdo?”
“Tu lotterai finchè non ci riuscirai, piangere significa avere coraggio, amare significa essere forte. Il tuo cuore è forte, tu sei forte” tocco il petto.
Lei mi viene incontro con un abbraccio, affonda la sua testa nel mio collo: “Dove sarei senza di te?”
“Non saprei” si mette a ridere, almeno gli ho strappato un sorriso.
“C’è la fai a venire giu?” le chiedo cercando di non obbligarla a vederlo.
“Adesso non me la sento, magari dopo” si infila sotto le coperte.
“Va bene. Io scendo, ricordati cosa ci siamo detti. Combatti” mostro i pugni, mostro un’occhiloino e gli rubo un sorriso, non voglio più vederla piangere.

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Capitolo 15
*** 'Pretending It's Ok.' ***


Mi sono comportata da bambina, ha fatto sceneggiate, ma perché?
E’ da stupidi, così non vado da nessuna parte e non risolvo niente con le lacrime. Devo cercare di essere me stessa, far finta che non sia successo niente, farà male. Ne parlerà con qualcuno che mi potrà essere di grande aiuto, chiamo Lucy e organizziamo l’ora per trovarci. Scendo, in salotto sono rimasti solo Liam e Niall, mi devo ricordate delle parole che mi ha detto Zayn, non aver paura, sii forte e affronta la situazione.
“Scusa per prima, non volevo” mi viene vicino il castano appoggiando una mano sul mio avambraccio chiedendo le scuse.
“Liam non ti preoccupare,non hai fatto niente, tu non centri” cerco di evitare lo sguardo di Niall. Prendo la borsa, mi infilo velocemente la giaccia.
“Dove vai?” parla finalmente il biondo dopo un’intera giornata che non ho sentito la sua voce.
“Da Lucy, mi deve parlare” adesso lo guardo cedendogli solo uno sguardo di sfuggita. Già questo, i suoi occhi sono ipnotizzanti, non potrò avercela con lui per il resto dei miei giorni. Prima o poi lo saprà cosa provo per lui, un giorno forse potrà capirmi e restare fedele alla mia scelta.
“Vuoi un passaggio?” chiede la stessa voce. Sento suoi occhi sono permanenti sul mio viso
“No, grazie” non trovo altro di meglio da dirgli. Esco dalla casa e vado da Lucy, la trovo fuori dalla porta che aspetta impaziente: “Bella, è successo qualcosa? Ieri te ne andata senza dire niente”
“Ti prego non chiedermelo” mi fa segno di entrare. Appoggio la giacca, le racconto tutto, il motivo per cui ero scappata, l’incontro con Harry, la discussione con Zayn… “Di cosa mi dovevi parlare?”
“Della mia partenza” lo sapevo.
“Quando parti?” le chiedo.
“Domani mattina” abbassa lo sguardo avendo paura di vedere la mia reazione.
Barro gli occhi: “Cosa!?”
“Prima parto meglio è, per lui e per la famiglia.”
“Tu non puoi farmi questo, dovevi dirmelo subito!” quasi la rimprovero.
“Lo so ma..” mi guarda cercando tra i miei occhi le scuse. L’abbraccio, l’ultimo dopo un lungo tempo, chissà. Il tempo passa in fretta, ho aiutato Lucy a fare i bagagli.
 
*Il giorno dopo*
 
Siamo in viaggio per l’aeroporto, abbiamo parlato durante tutto il tragitto di come sarebbero andate le cose una volta che sarebbe arrivata a Glasgow. Arriva così presto il momento di salutarci, ci fermiamo prima dei controlli:
"A presto amica mia" l'abbraccio forte, lei si fionda dritta su di me.
"Ti chiamerò appena sarò arrivata" mi rassicura.
Rompo un pò quest'aria triste: "Poi dimmi come sono i ragazzi da quelle parti".
"Scema" si mette a ridere.
"Chiamami!"
"Ti voglio bene pazza" mi abbraccia infine.
"Sì, ti voglio bene anche io" Lucy si dirige verso i controlli, la vedo all'ultimo che mi saluta. Questo significa che rimarrò a casa da sola, e se invece lo chiederò ai ragazzi, ho paura di essere di troppo, loro sono già in cinque, pfft. Beh tentar non nuoce! L'unico problema sarà vedere Niall tutti i santi giorni, vivrò sotto il suo stesso tetto, da una parte sarà difficile per me ma potrò finalmente aggiustare questa storia una volta per tutte. Ho deciso, chiamo Zayn, ormai ci eravamo tutti scambiati i numeri di telefono, mi assicura che non sarebbe stato problema preparare un letto in più per me e mi viene a prendere. Gentilmente mi accompagna un'ultima volta a casa per recuperare tutto il necessario per un pò di tempo e andiamo a casa sua. Gli altri erano usciti a fare delle commissioni, Louis e Liam erano andati allo Starbuck's con Eleanor mentre di Harry e Niall nessuna traccia. Avevo già mangiato in aeroporto un panino che mi ero preparata da casa quando ho lasciato Lucy, io e Zayn passammo il tempo in casa a giocare e a chiaccherare un pò tra di noi. Arrivata la tarda sera, la porta dell'ingresso si apre, compaiono sulla soglia Louis, Liam e Harry, di Niall neanche l'ombra.
"Hey Bella!" dice Liam con un sorriso.
Louis e Harry mettono apposto le giacche sull'attaccapanni e ci raggiungono sedendosi vicino a me e Zayn sul divano. Louis si mette vicino a me poggiandomi il braccio dietro la spalla amichevolmente, mentre Liam va in cucina.
"Cosa sono queste borse?" domanda Louis indicandone qualcuna per terra. Gli sorrido.
Zayn risponde per me: "Resterà con noi per un pò" si laza in piedi. Noto l'espressione degli altri, Louis ne sembra entusiasta, Harry ad un tratto alza lo sguardo che era basso incontrando i miei occhi, come un fulmine. 
"Oh, ne sar.." Louis viene interrotto.
"Dove dormirai?" chiede all'improvviso Harry interrompendo Louis che si era zittito ascoltando l'intervento suo.
"Dormirò sul divano, non sarà un problema" dico sistemando un cuscino accanto a me.
Harry corruga la fronte, non gli piace la mia risposta: "Assolutamente no, dormirai in camera mia!" dice sicuro di sè.
Liam all'improvviso sbuca dalla porta della cucina: "No, ok forse mi sono perso qualcosa. Ora tu, abiti qui? In questa casa? Con Harry Edward Styles? Tu, da sola, in mezzo a cinque ragazzi?" dice tutto di un fiato.
Io: "Calma Liam. Respira! Cosa c'è di male?" lo guardo mentre riprende fiato.
"Perchè non vai da Niall?" perchè questa domanda? Questa è l'affermazione che i ragazzi sanno tutto o hanno intuito, l'unica che non ha ancora capito è la sottoscritta.
"AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA, no. Neanche per sogno." Harry finge una risata, poi torna serio.
"Non vorrei dargli fastidio..." non so cosa altro dire, non so se resisterei a stare nella sua stessa stanza dopo.. beh, non posso.
Harry si riferisce a Liam con le braccia conserte: "E poi glielo ho chiesto prima io!"
"Io vi controllerò!" esclama Louis puntandoci gli indici contro e riducendo gli occhi a due fessure.
Harry: "Metterai delle telecamere?"
"Ma cosa pensi? Io chiuda la porta a chiave!" mi intrometto.
"Figurati sei il proprietario della casa, non ha le chiavi di ogni camere." Dice sorridendo diabolicamente.
"Tanto ho il sonno leggero!"
"Buono a sapersi"continua Harry sempre con il sorriso stampato in faccia.
Un rumore interrompe la discussione, la maniglia della porta si gira, si apre all'ingresso e compare sulla soglia Niall, incrocio i suoi occhi, tutti sono in silenzio, si sente solo lo scricchiolio della porta che si chiude. Quell'azzurro diceva tutto, era come un libro aperto ormai per me, spunta un sorriso sul suo viso nel vedermi, non è arrabbiato con me, non sembra infastidito della mia presenza, non posso continuare a stare male per lui. Da quando è entrato mi sento meglio, anche se pensavo il contrario pensandoci, sono contenta che è qui, chissà se le cose cambieranno?

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Capitolo 16
*** 'Don't Leave Me.' ***


Harry è diventato così gentile e carino con me in questi giorni, quando ho qualcosa che non va lui se ne accorge subito e vuole sapere a tutti i costi che cosa è anche se per una sciocchezza. Lui è sempre lì che mi ascolta, a darmi consigli e a supportarmi, si è creato come un forte legame tra di noi e sembra si sta rafforzando. Mi fa dimenticare i brutti ricordi di Niall e Allison, ma non lo considero una distrazione. Passiamo le giornate insieme ai ragazzi uscendo o stando a casa a guardare film, giocare e rimpizzarci di cibo e schifezze varie che i ragazzi tengono a casa. Qualche volta, quando il tempo non è tanto brutto usciamo a farci un giro per la città.
Niall si è distaccato in questo ultimo periodo, non ha lo stesso umore di quando lo avevo conosciuto, so che dovrei stargli più vicino ma, quell’episodio di lui e Allison che si baciano non mi è ancora andato giù. Non so se essere ancora arrabbiata con lui, non ci parliamo come prima da troppo tempo, solo qualche parola spiccicata e ogni volta che cerca di chiedermi che cosa ho non ce la faccio a rispondergli. So cose i miei occhi hanno visto e non c’è bisogno di un dio per capirlo. Sarà che sto diventando gelosa di? Gelosa, io? Di Allison? So solo che non voglio più rivedere una scena del genere, o almeno sotto i miei occhi. Ho visto tante volte Louis baciarsi con Eleanor, ma fa tutt’altro effetto vedere Niall con una ragazza. Perché deve essere tutto così difficile.
 
15 dicembre
 
E’ un freddo tardo pomeriggio di dicembre, i ragazzi sono in soggiorno a guardare la televisione, tutti? No, manca Niall. Louis si accorge che sono in piedi di fianco al divano che lo cerco: “Se lo stai cercando è uscito qualche minuto fa non so dove” dice.
“Chi è che starei cercando?” dico presa alla sprovvista. Harry alza la testa dal televisore inarcando le sopracciglia accorgendosi della mia presenza. “Niall, appena hai messo piede nel soggiorno non hai fatto altro che girare per tutto il divano chiedendoti dove è quel biondino” ironizza Louis.
“Veramente stavo per dirvi che sto andando da una mia amica” dico, con addosso mille occhiate dei ragazzi.
“Vuoi un passaggio?” mi chiede Harry.
“No, andrò a piedi, tanto non sarà lontano” rispondo a Harry che si era alzato alla proposta di prima. Prendo la giacca e la borsa dirigendomi alla soglia della porta d’ingresso, Harry non si era mosso di un muscolo ed era rimasto li dove lo avevo lasciato.
“Non fare tardi che dobbiamo fare la nostra rivincita” dice Zayn. Riferendosi alla precedente partita di Mario Kart a cui io avevo vinto e lui perso.
“Tranquillo, non ci metterò molto” dico uscendo dalla porta. Sta piovendo, non tanto, ma l’acqua aumenta di volta in volta, non tornerò asciutta. Sono quasi arrivata alla casa di Agnese, la mia vecchia compagna inglese di scuola che si era trasferita qui con la sua famiglia per lavoro. Busso qualche volta alla porta bianca della sua casa ma non mi risponde nessuno, non sono in casa. Decido allora di ritornare indietro. Il vento è aumentato ed il piccolo ombrellino è troppo fragile per sopportare questa bufera in arrivo, è più comodo se lo chiudo restando con il cappuccio del giubbotto per evitare di tornare tardi per cena. Cammino a bordo del marciapiede per qualche vialetto, sotto vari tetti delle case, attraversando l’angolo andando contro qualcuno. Inciampo sbattendo il fondo schiena con l’asfalto freddo e bagnato del marciapiede, sento un dolore alla gamba la quale è andata a scontrarsi più bruscamente contro quella di una sconosciuto. Do un gemito di dolore cercando di rialzarmi da terra. Il ragazzo incappucciato che era caduto dall’altro lato raccoglie l’ombrello che era finito per strada e si affretta a ricomporsi: “Hey ma stai più attenta” dice non guardando chi ha davanti. Non dico parola se non per scusarmi e intravvedere una figura familiare nella poca luce della sera. Solo dopo riconosco quella persona, Niall.
Alza la testa riconoscendo la mia voce: “B-Bella! Che ci fai qui?” dice in tono sorpreso.
“Sono venuta a trovare un’amica” rispondo. Mi aiuta a rialzarmi porgendomi una mano fredda. La pioggia aumenta, mi sto infradiciando tutta. Niall non pretendendo altre spiegazioni senza pensarci due volte mi dice: “Sali in macchina, ti porto a casa”.
“No, Niall, vado da sola” dico poco convinta.
C’è silenzio, la pioggia di sottofondo, non passa una macchina, sembra che si sia fermato l’istante. Rimaniamo io e lui sotto la pioggia.
“Perché mi fai questo?” mi chiede.
“Cosa?”
“Se diversa, ti comporti come se non mi volessi vedere. Cosa ti ho fatto per essere odiato?”
“Niall io non ti odio” come può pensare una cosa del genere. Iniziano a pizzicarmi gli occhi, tutti i pensieri che mi trafiggono il cuore in piccole schegge. Fa male.
“Perché mi tratti così? Cosa ho fatto?” I suoi occhi blu chiaro fissi su di me che pretendono delle spiegazioni. Scendono le prime gocce ch erigano il mio viso bagnato dalla pioggia: “Vi ho visti” queste parole mi fanno ancora bruciare il petto.
Niall non capendo di cosa stia parlando corruga la fronte: “Chi?”
“Non sono così stupida Niall, tu e Allison…vi ho visti” le lacrime mi impediscono di continuare a parlare, sorgo il suo viso che cambia, ha capito. Il vento è troppo forte, i miei capelli mi volano davanti alla faccia e con tentativi cerco di togliergli per vedere Niall davanti a me, adesso sembra rimasto colpito dalle mie ultime parole, immobile dopo che gli ho nominato Allison. Non saprei descrivere la sua espressione, è indecifrabile, abbassa la testa quasi dispiaciuto.
Cerco di rallentare le lacrime e continuo: “.. non mi sarei mai dovuta trovare lì” le mie ginocchia tremano, non sopporto più questa situazione. Mi volto, e inizio a camminare in senso opposto.
“Bella dove vai!” Niall che mi chiama da dietro il marciapiede, non lo sento più, la mia camminata veloce è diventata una corsa, non so dove sto andando. Continuo a correre, le mie lacrime diventano un pianto coperto dal suono della pioggia che mi bagna i vestiti, non avevo avuto il tempo di rimettermi il cappuccio che i miei capelli sono passati da umidi a bagnati, sento freddo. Non ci penso, sto solo correndo, correndo via da quello che era diventato il mio incubo e ora è realtà, più ci penso più piango. Sono finita dal lato opposto verso casa, non so dove andare, inizio a rallentare cercando di prendere fiato. Non mi giro ma sento un tocco che mi prende il braccio destro, riconosco quella mano fragile con la paura di ferirmi di nuovo: “Bella aspetta” dice Niall avendo paura di perdermi.
“Tra me e Allison..” stacco il braccio dalla sua presa tentando di non ascoltarlo.
“Ascoltami ti prego, io non l’ho mai voluto”
“Se non l’ho hai mai voluto perché lo hai fatto” il mio tono di voce inizia ad alzarsi.
“E’stata lei credimi, ho cercato di evitarlo..” mi giro guardandolo con gli occhi rossi immersi nelle lacrime. Perché dovrei credergli.
“Era una promessa ti ricordi?. La promessa che mi aveva fatto la prima sera che ci eravamo conosciuti, pensavo che si poteva fidare di me, forse mi sono sbagliata.
“E’ ancora una promessa Bella, non l’ho mai rotta perché so quanto è importante per te. Non sono stato io a baciarla, non avrei mai voluto, non è Allison quella che voglio” la sua voce torna normale. Si avvicina a me, mi abbraccia: “Mi dispiace” rimaniamo così, abbracciati, sento del calore provenire dal suo petto, sembra un angelo, mi sta proteggendo, sì è così, lui mi ha sempre protetto solo che io ero troppo distratta da non accorgermene. C’è silenzio.
Il mio pianto si calma, ho un senso di leggerezza da quando l’ho abbracciato: “Non mi lasciare” dico con voce spezzata.
“Mai”.

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Capitolo 17
*** 'Over Again.' ***


Varchiamo la porta di casa, siamo bagnati dalla testa ai piedi. Butto l’ombrellino nel porta ombrelli, era passata l’ora di cena, i ragazzi sono in soggiorno che ci guardano.
“Dove siete stati tutto questo tempo voi due?” chiede Liam alzandosi dal divano e andando a prendermi qualcosa per coprirmi dal freddo. Io e Niall non diamo risposta, noto dei grandi punti di domanda sulle loro facce, soprattutto su quella di Harry che non sembra tanto contento di vedermi in questo stato.
“C’è stato un contrattempo” spiego senza dire di più. Ormai le mie lacrime non ci sono più, ma i miei occhi rossi parlano da soli.
“Vieni ti do dei vestiti di ricambio” Niall mi porta al piano di sopra in camera sua. Mi da dei vecchi vestiti, si vede che li usava per queste emergenze.
“Grazie” dico. Mi scappa uno starnuto, Niall si gira: “Scusa, se non fosse per me non saresti così” dice accarezzandomi i capelli bagnati e portandomeli dietro l’orecchio.
“Non ti preoccupare, è solo uno starnuto” lo assicuro.
“Non succederà più, te lo prometto” dice guardandomi negli occhi, so che lui c’è sempre stato, non mi ha mai lasciato dopo tutto questo tempo.
“Grazie, questa è la cosa che per me è più importante, se succederà qualcosa noi saremo sempre vicini. Non importa cosa sia” lo abbraccio.
TOC TOC
La porta della stanza di Niall è aperta, sulla soglia è comparso Harry: “Bella tutto bene?” dice preoccupato guardando male me e Niall.
“Sì, ora è tutto apposto grazie” do un cenno di sorriso a Harry per non farlo agitare. Niall mi sorride. Lui non sembra così tranquillo, c’è un po’ di silenzio e tante occhiate, Niall poi rompe il ghiaccio: “Vado a prepararti qualcosa da mangiare” dice lasciando me e Harry soli. Harry mi scruta me un momento, si avvicina accarezzandomi una guancia: “Sicura di stare bene?” chiede in tono dolce e un po’ roco.
“Sì Harry, ora… vado a farmi una doccia” dico per non stare lì a sentirmi a disagio con il mio corpo. Entro in bagno, chiudo la porta e ci resto appoggiata, tiro un sospiro, quante cose in un giorno. Mi lavo, finita la doccia mi metto i vestiti che Niall mi aveva dato, annuso, sento il suo odore. E’ così dolce, mi piace indossare i suoi vestiti, mi fa sentire più vicino a lui. Esco dal bagno e mi dirigo in cucina dove Niall era in piedi a cucinarmi la cena. Un profumino mi attira verso di lui scaturendo curiosità su cosa stava cucinando. Lo abbraccio da dietro, lui sobbalza non aspettandoselo: “Hey che mi prepari di buono?” dico tutta bella pimpante.
“Da una sbirciatina” dice alzando il coperchio della pentola. Esce del vapore e un buon odore, bistecca e a vederla deve essere deliziosa. Mi gustai quella squisita bontà che Niall mi aveva preparato con le sue mani, mangiammo insieme la cena, noi due in cucina a chiacchierare come una volta. I ragazzi erano in soggiorno a guardare la partita, strano che Niall non era andato con loro a seguirla.
“Niall c’è la partita perché non vai con gli altri a guardarla? Dico.
“Non ti lascerei mai qui da sola a finire di mangiare” so che moriva dalla voglia di sapere il punteggio delle squadre. Alzai un sopracciglio per la sua risposta: “Dai muoviti, andiamo di là a mangiare” dico convinta prendendo il piatto.
“Ma..!” dice Niall un po’ stranito.
“Niente ma, dai vieni” lo vedo che fa un sorriso superbo di contentezza mentre usciamo dalla cucina e raggiungiamo i ragazzi in sala. Ci sediamo sul divano, Liam e Zayn erano su quello vicino, Louis sulla poltrona e Harry messo in disparte. Mi siedo vicino a quest’ultimo che mi fa spazio seguita da Niall che si mette alla mia sinistra, sono in mezzo ai maschi eh già.
Niall chiede: “Come è la situazione qua?”
“Aah man, non vinceremo stasera” risponde Louis un po’ abbattuto. Loro parlano di calcio e io qui a sentirli, non so cosa fare. L’unico che non aveva ancora parlato era Harry, teneva gli occhi attaccati allo schermo del suo IPhone, lo guardo, come cavolo fa a scrivere con quel tastierino, per me è già tanto usarlo.
Harry si accorge della mia attenzione: “Cosa c’è Bella?” non alza nemmeno lo sguardo, rimane fisso sullo schermo continuando a scrivere. Come ha fatto ad accorgersene? Sei mica veggente Styles. Do un’espressione un po’ sorpresa, vedo che Harry accenna un sorriso mostrando le fossette. Ok mi ha scoperta.
“Come fai a scrivere con quell’affare?” lui alza gli occhi rivolgendomi il suo sguardo e scoppia in una risata sonora.
“E’ un’abitudine, per me è normale” dice semplicemente. Scommetto che per tutte le fan che ha su Twitter e per i messaggi che riceve scrive così veloce, chissà che male alle dita.
“Che bella abitudine per le tue dita” scherzo prendendo le sue mani e accarezzandole un po’ per compassione. Sono morbide e lisce, penso di non aver mai sentito delle mani così, sembrano quelle di un bambino. Harry posa il cellulare sul tavolino, ad un certo punto mi sento osservata dagli occhi dei ragazzi, all’inizio non ci avevo fatto caso, cercavo di capire che stava succedendo alla partita, poi mi accorgo che tutti guardano le mie mani. Erano intrecciate con quelle di Harry, non mi ero accorta che nel analizzarle mi sono spinta un po’ oltre, a lui sembrava non dispiacesse affatto. Di scatto le tolgo dalla sue, imbarazzata mi metto i capelli dietro le orecchie e alzandomi dico: “Io so-sono un po’ stanca, vado a dormire”
Niall mi guarda sorridendo: “E’ stata una faticosa giornata” ammette.
“Già” gli ricambio il sorriso. Saluto i ragazzi e mi dirigo in camera. Mi butto a peso morto sul letto, oggi sono accadute tante cose tra lacrime e sorrisi, ma almeno ho fatto pace con Niall. Devo ancora capire se i miei rapporti con lui sono solo di amicizia o di più, ho una grande confusione in testa, cercherò di cominciare daccapo.

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Capitolo 18
*** 'You're Making Me Crazy.' ***


16 dicembre
 
Un leggero raggio di sole si appoggia sulle mie palpebre, non mi da fastidio, anzi mi da la speranza di un giorno diverso dagli altri. Dai passi avanzano verso il mio letto, un’orma copre la luce rimanendo ferma. Dischiudo gli occhi intravedendo il ragazzo seduto davanti al letto, degli occhi smeraldini mi osservano attentamente mentre apro del tutto i miei.
“Buongiorno” riesco a male appena a pronunciare tra uno sbadiglio e l’altro.
“Come fai ad essere così?” Harry china la testa da un lato cercando di arrivare al mio stesso grado di inclinazione.
Mantengo gli occhi dischiudi: “Così come?” lui non ha ancora battuto ciglio, continua a guardami come se fossi l’unica persona in quella stanza. Alzo il busto, piego il cuscino in due e mi appoggio allo schienale del letto.Lo guardo ancora non capendo.
“Così innocente e pura. Perché sei questo e non altro? Perché tu? Perché mi stai facendo impazzire” mi rimangono in testa le sue ultime parole ‘perché mi stai facendo impazzire’, cosa c’è in me che lo fa impazzire?
“Harry che dici?” lui si alza dalla sedia e si mette seduto sul letto vicino a me.
“La verità, e credo che non potrò più nasconderla” inizio ad avere paura di questa verità, forse è meglio non saperla e lasciare stare, ma se non glielo chiedo adesso non avrò più occasione per farlo.
“Cosa vuoi dire, così mi spaventi” si avvicina di più, non so cosa voglia fare di preciso ma un’idea in mente c’è l’avrei. Ma no, non credo che Harry farebbe questo, è improbabile, io per lui sono solo un’amica, giusto? Lui non si ferma, ormai siamo a un sospiro di distanza, solo il fiato ci separa. Le sue iridi verdi mi trascinano a lui, sono così intense, non so perché non reagisco. Ha una voce sicura, dolce e calda.
“Bella io…” il sussultare mi da i brividi. Dai passi udibili dal corridoio vengono percettivi alle nostre orecchie, ci giriamo.
“Beeellaaaa, alzati pigronaa!” la voce di Louis fa eco nel piano finchè non si ferma guardando di sorpresa me e Harry: “Ohw, ho interrotto qualcosa” dice grattandosi la testa cercando di guardare da un’altra parte.
“No, no Louis, non hai interrotto niente” lo guardo assicurandolo. La distanza tra me e il ragazzo che ho davanti inizia ad allargarsi. Non do una minima occhiata a Harry per evitare di ricascare nei suoi occhi.
“Oh ok, comunque la colazione è pronta” risponde prendendo la mano di Harry alzandolo in piedi allontanandolo. Harry da un cenno di sorriso, di nuovo quelle tenere fossette, aveva capito il motivo del gesto di Louis, lo stava trascinando a forza fuori dalla stanza. Non rivolgo la mia attenzione a nessuno dei ragazzi, ma alla sveglia, sono le 10.30. Ho dormito così tanto? Mi alzo finalmente dal letto, i due ragazzi stavano scendendo passando per il corridoio, mi affaccio fuori dalla porta, intravvedo Louis e Harry che parlano, so già di cosa. Sono confusa, stava per baciarmi, ma non mi sono tirata indietro. Che mi sta succedendo? Non è di lui che mi sono innamorata, non mi è mai passato per la mente, Harry è solo un amico ma allora perché qualche secondo fa stavo per baciarlo.
 
Harry’s Pov
 
Louis mi ha afferrato il polso e mi sta trascinando via dalla camera di Bella, non capisco tutta questa fretta, non ho fatto niente di male. Poco fa stavo per baciarla, non si è tirata indietro, si vede che anche lei infondo ricambia qualche sentimento per me. Sorrido.
Louis mi porta in camera mia e chiude la porta: “Che hai da ridere Styles?” quasi mi rimprovera.
“Niente Louis, calmati” adesso non si può neanche sorridere?
“Vi ho visti, tu e Belle, confessa”
“Non ho niente da confessare” mi difendo.
“Ma se gli eri appiccicato come una cozza” alza il braccio riferendosi a prima.
“Beh ma non ci siamo mica baciati. E scusa, se anche fosse che problema c’è? Non si può” Perché mi rimprovera, è una cosa normale e scommetto che a Bella sarebbe piaciuto tanto quanto a me.
“Ma non pensi a Niall, se lui sarebbe entrato a posto mio non ti immagini come ci sarebbe rimasto? E’ un tuo migliore amico Harry!”
“Non ho niente da nascondergli, tanto vale lo sappia” ribadisco.
“Senti Harry, sto cercando di proteggerti e di non rovinare un’amicizia” mi appoggia una mano sulla spalla.
“Non ti preoccupare per me Louis, sarà lei a scegliere” gli dico in tono deciso.
“Sarà, ma basta che risolviate questa questione. Dai adesso andiamo, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto” Louis non sa tutto di quella notte, Niall l’aveva fatta soffrire, lei era in lacrime e mi si spezzava il cuore vederla così. Non succederebbe tutto questo se Bella preferirebbe me al posto suo, mai mi permetterei di farle del male. Niall non sa cosa si sta perdendo, ora che ha fatto la sua mossa ora tocca a me, è il momento di agire. Voglio proteggerla a tutti i costi, farle capire che sono io quello giusto per lei, lei è diversa, non è come le altre.

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Capitolo 19
*** 'I'm Here With You.' ***


Entro in bagno, scompiglio un po’ i capelli, metto una mano sulla fronte e poi sulle guance, sono rosse e calde. Le mie pupille sono dilatate, ripenso a Harry che pochi minuti fa stava per dirmi qualcosa, e di baciarmi, fa un po’ effetto dirlo. Non penso di essere quel tipo di ragazza che piace a quel genere di ragazzo, lo dico in generale perché credo che le cose in comune siano poche, mentre adesso scopro che c’è ne sono tante. Harry è simpatico, è una di quelle persone che non è come pensi sia la prima volta che lo hai incontrato, la prima impressione non è mai quella giusta e questo lo so a mie spese. E’ diverso, lui ti capisce, ti consola, scopri che è anche divertente, tutte le ragazze vorrebbero averlo come fidanzato. Ti tratta con rispetto, non è molto invadente, se lo è, è perché vuole prendersi cura di te, lo fa con onestà. Credo ci sia qualcosa che Harry non mi ha confessato, non lo penso solo io ma anche i ragazzi, deve essere questa ‘verità’ tanto attesa che mi rende nervosa.
Mi vesto e scendo giù per le scale, Liam, Zayn e Niall sono in soggiorno mentre Louis e Harry in cucina. Scendo l’ultimo gradino, ottengo l’attenzione di Zayn: “Buongiorno dormigliona! Parla proprio lui. Liam e Niall si girano.
“Ha parlato il ghiro della band” i ragazzi si mettono a ridere. “Dormito bene?” mi chiede Niall con un’aria serena.
“Bene grazie” rispondo mostrando un sorriso. Siedo sulla poltrona vuota vicino a lui: “Che si fa oggi ragazzi?”domando mentre dalla porta della cucina escono Louis e Harry.
“Io, Niall e Louis dobbiamo fare delle commissioni” risponde Zayn.
“Oh ok, quindi rimaniamo io, Liam eHarry” ammetto. Louis annuisce con la testa, sembra preoccupato dalla mia affermazione. Restiamo per una mezz’ora insieme, poi Zayn, Louis e Niall escono.
“Perché non usciamo anche noi?” propone Liam. Ottima idea, non c’è la farei a stare tutto il pomeriggio a casa. Annuisco alla proposta.
“Vado a prendere la macchina” Harry si alza prendendo le chiavi e uscendo. In pochi minuti suonò il clacson, la macchina era fuori ad aspettarci.
Liam è nel posto dietro, Harry alla guida mentre io sono dalla parte del passeggero: “Dove andiamo?” chiedo.
“Non lo so, avete qualche idea?” fa le spallucce Liam. Li osservo, io non conosco bene Londra, sono loro che sanno dove andare.
“Io ho dei biglietti per il cinema” dice improvvisamente Harry tirandoli fuori dalla tasca con una mano. Sorride, li rimette in tasca, questa non è casuale.
“E’ perfetto, dai andiamo, qui vicino c’è un cinema” indica Liam facendo segno a Harry di girare. Lui parcheggia, scendiamo. Entrammo nel cinema, non c’era molta scelta tra i film, alla fine abbiamo visto un film horror, è durato circa due ore, potete immaginare. Sembrava non finisse più, era in mezzo a loro, ogni volta rischiavo che c’era una scena cruciale di sporcarmi di coca-cola per gli spaventi che mi facevano venire quei due, li stavo per uccidere. Finito il film vado in bagno, Harry e Liam sono fuori che mi aspettano, mi lavo le mani appiccicose per la poca coca che mi ero rovesciata, chiudo il rubinetto, prendo un foglio di carta e torno dai ragazzi. Chiudo la porta, torno nel corridoio, e incontro il ragazzo riccioluto, Harry. Sorgo la sua intera forma quando arriva sotto la luce, si avvicina a passo lento, la sua statura mi sovrasta, i suoi occhi verdi luminosi su di me. Maglia bianca a ‘V’ e blu jeans stretti che gli slanciano il fisico, giacca di pelle nera, un senso di mistero. Il ciuffo riccioluto è più in su del solito, un mezzo sorriso di lato spunta sul suo viso mostrando un cenno di fossette, ha il look da ribelle, non so come ma mi piace.
Riesco a pronunciare qualche parola prima che arrivi completamente davanti a me: “Hey..Harry..” lascio la frase in sospeso quando lo trovo più vicino di prima. Ignora del tutto ciò che ho detto, non molto, continua a camminare avanti, c’è silenzio, non parla finchè non faccio io un passo indietro, si ferma: “Cosa stai pensando?”mi chiede. No niente, solo che vestito così, con quei capelli, con quel fisico e con quei occhi cosa posso dire? Sospiro.
“Niente. Comunque grazie per le lavate che mi avete fatto fare tu e Liam” gli dico, si mette a ridere. Siamo a meno di due metri di distanza, finita la risata rimaniamo di nuovo in silenzio, ci fissiamo tutti e due negli occhi, come se stessimo comunicando solo con quelli.
“Sai cosa succede adesso” è quasi un’affermazione che una domanda.
“No”
“Menti” si avvicina ancora, mi fa quasi paura. Si aggiusta il ciuffo, alla sua maniera facendo una serie di mosse che fanno incantare qualsiasi ragazza, mi mordo le labbra inferiori, vuole provocarmi. Perché mi sta facendo questo?
“Ti prego non tentarmi” lo imploro a bassa voce.
“Hai paura”
“Sì” ammetto.
“Ci sono qui io” dice sussurrando al mio orecchio, una scia di brividi mi percorre. Appoggia il suo mento sul mio collo, sento il suo respiro sulla pelle.
“E’ di questo che ho paura” sfoggia un sorriso quasi diabolico. Alza il viso, rimango incantata dai suoi occhi, sono diventati come una trappola per me, non sono più verdi e luminosi ma, scuri e profondi. E’ completamente diverso, sotto questa luce sembra la parte che non ho mai conosciuto di lui, non assomiglia neanche a quel Harry che stava con me questi giorni, come se avessi dimenticato quel vecchio ragazzo. Il suo naso tocca il mio, abbiamo entrambi gli occhi socchiusi, inizia a sfiorarmi le labbra, ancora non reagisco. Sono insicura, lui inizia a baciarmi lentamente poi più veloce cercando di farmi ricambiare. La tentazione mi fa cedere, comincio a baciarlo a mia volta, lui mi avvicina al suo bacino, così è troppo vicino. Le nostre labbra sono come incollate, cerco di distaccarmi mettendo la mano sul suo petto ma lui mi trattiene con una mano sul collo per non lasciarmi andare. Ho bisogno di respirare, devo distaccarmi, nella mia testa passano pensieri confusi, una parte di me dice che è sbagliato, non è lui quello che voglio, ma questo bacio mi dice di restare. Alla fine lo allontano dopo vari tentativi.
“Ti prego, non smettere” si avvicina di nuovo con la bocca tentando di baciarmi.
“Non posso” gli metto due dita sulla bocca allontanandolo, con una mano sul petto lo faccio smettere. Perché sta succedendo questo?



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Capitolo 20
*** 'There's Something That You Should Know.' ***


Sorride, sembra contento, mostra la lingua in un angolo della bocca: “E’ da tanto che volevo farlo”. Dio questo mi complica le cose. Non riesco a dirgli quello che penso veramente, sembra come se mi si fossero congelate le corde vocali, a me piace Harry, sì, ma come amico. Però il bacio di adesso, non posso negare che non mi sia piaciuto, dovrei dire tutto il contrario. Chiudo le palpebre, penso, cosa faccio adesso?
“Io non..non sono pronta. Cioè..” indugio un po’ sulla risposta ma lui mi precede: “Non voglio metterti fretta” dice.
Ci penso un po’: ”Devo riflettere” lui comprende, forse lo ha fatto apposta, eravamo soli e ha colto il momento giusto per farlo, meglio lasciar le cose da buoni amici per non complicarle.
“Sai, se cambi idea” di nuovo quel sorriso, mi irrigidisce il petto ogni volta. Harry apre la porta e fa segno di uscire, lui mi segue, troviamo Liam appoggiato alla portiera della macchina che ci aspetta. Non era solo, stava parlando con il tizio del cinema, almeno non lo abbiamo lasciato senza qualcuno. Liam ci vede e saluta l’uomo, Harry intanto tira fuori le chiavi e apre la porta. Sono le 18.30, il viaggio in macchina è meno silenzioso del solito, con Liam che continua a fare commenti sul film insieme a Harry, io mi limito ad annuire anche se non mi vede. Liam parla parla e parla, noto certe occhiate da parte di Harry che sembra dicano ‘Liam, non cambierà mai. Qualcuno gli dica di smettere’ mi scappa una piccola risata trattenuta.  Lui mi sente, gira la testa e manda un sorriso di lato, me ne accorgo e subito inizio a prendere colore. Infine mi congela con un occhiolino, ogni volta che fa così mi fa prendere degli sbalzi. Per il resto del tempo abbiamo chiacchierato e passato un bel pomeriggio, nonostante il tempo.
Siamo a casa, nel frattempo sono arrivati anche gli altri, stanno preparando la cena. La prima cosa che faccio appena li vedo è cercare Niall che come al solito mi saluta con un mega sorriso che mi riscalda il cuore.
“Ciao” mi fissa.
“Ciao” lo guardo anche io. Louis e Zayn che sono lì vicino ci osservano: “Ragazzi, ci siamo anche noi eh!” Louis schiocca le dita davanti a me e Niall, ci mettiamo a ridere.
“Louis lasciali stare, non vedi che si stanno guardando profondamente” arriva Zayn che appoggia la mano sulla spalla di Niall.
Louis mostra un sorriso birbante: “Eeeeh Niall è innamorato..” si mette a canticchiare per la sala pronunciando rime strane in inglese. Lui cerca di tappargli la bocca, nonostante i tentativi che fa per farlo tacere si mette a ridere, li guardo stranita. Louis poi si ferma davanti a me cantando una rima, era inglese troppo veloce e incomprensibile alle mie orecchie, Niall chiude finalmente la sua bocca: “Non ti preoccupare, Louis è andato” dice sforzandosi di non diventare rosso con il sorriso d’imbarazzo in faccia.
“Liam interviene finendo in beatboxing: “Eeeeeh Bella, you know Niall too, much dirty things on you” Louis, Zayn e Liam si mettono a ridere sonoramente dandosi delle spallate. Rimango con gli occhi un po’ sbarrati e con un filo di sorriso per quello che sono riuscita a capire, vedo il ragazzo irlandese mezzo rosso dall’altra parte della stanza che cerca di trattenersi, tra poco soffoca. Conosco quell’espressione, quando fa così significa che è in imbarazzo, un po’ di vergogna forse, infatti va dritto da Liam e gli da dei pizzicotti cercando di non farsi vedere ai miei occhi, ma io ho visto tutta la tortura al povero Payne. Poi faccio un panorama della situazione, l’unico che non ride è Harry, che era vicino a me, ora è seduto sul divano da una parte, isolato che fissa il tappeto. Ha l’aria abbattuta, non saprei descriverla, non da molto segno di vita, diverso da prima quando eravamo al cinema. Mi ripassano i momenti di questo pomeriggio, è probabile che gli piaccio, ma non ne sono ancora del tutto convinta, non lo dimostra quando sono con gli altri, un motivo ci sarà. Mi ricordo quando c’era anche Lucy, sembrava un’altra persona con lei, calmo, docile e simpatico, non che adesso non lo sia, mentre ora è…strano. Harry alza lo sguardo incontrando i miei occhi, fa un leggero sorriso nel vedermi e si alza in piedi. E’ davanti a me, mi scruta per un momento e mi sorpassa vicino senza dire parola. Strano. Non l’ho mai visto così, chissà che gli succede.
Mentre sono in sovra pensiero rimango ad osservare il posto vuoto di Harry e arriva Zayn accanto a me: “Hey, andiamo a mangiare dice guardando me poi nello stesso punto dove sto guardando.
“Sì” rispondo.
“Eehm… cosa stiamo guardando?” domanda Zayn grattandosi la testa. Faccio una risata “Niente Zayn, niente” torno con lui in cucina e pranziamo tutti insieme. Durante il pasto Liam e Harry hanno parlato molto del film che abbiamo visto oggi: “Bella se la è fatta addosso, avreste dovuta vederla” scherza Liam, tutti mi guardano con un sorriso in faccia.
“No dai, non è vero!” dico timida, mi sento osservata.
“E tutta la coca che ti sei rovesciata?” Inizia Harry, mi vuole proprio umiliare, eh. Ridono, Niall non si limita.
“Siete stati tu e Liam” li rimprovero scherzando.
“See see, certo!” ribatte il ricco.
“Ci avete messo tanto tu e Harry ad uscire dal cinema, che avete combinato la dentro?” interviene all’improvviso Liam, lo maledico con lo sguardo. Ecco. Harry mi fissa, senza sorridere o fare altre mosse, mi fissa soltanto, aspettando che io risponda. E’ tipo una prova quella a cui mi sta sottomettendo, sa che non lo direi mai cosa è successo, ma lui lo farebbe? Non so cosa dire, le uniche parola che mi passano per la mente sono ‘ci siamo baciati’, cosa dico?
“Bella e io siamo andati a lavare le macchie che aveva sui vestiti” Harry non da sguardi ai ragazzi, solo sbatte le palpebre con le pupille che mi osservano. Pensavo che diceva qualcosa del bacio, invece no, in qualche modo mi ha salvata, ancora non sono pronta per questo, devo prendere una decisione, è troppo presto e non ho un’opinione del tutto giusta su di lui. Cerco di guardare da un’altra parte, incontro l’azzurro degli occhi di Niall che mi fulminano, non dice niente, ho l’impressione che non se la sia bevuta. Sì, ormai non c'è più niente da nascondere, non c’è bisogno di dirlo, non so se ci sia rimasto male, non è come le altre volte, questa volta è rimasto fermo senza dire niente, forse fa più male questo silenzio che quando parla.

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Capitolo 21
*** 'Disco.' ***


Aah, l’amore è una cosa strana, pensi di amare una persona poi spunta un’altra che ti bacia, c’è solo un mucchio di confusione in tutto questo. Riordiniamo le cose; mi piace Niall ma lui non lo sa, arriva Harry e se ne spunta con questo bacio, ma perché? Credo abbia confuso i suoi sentimenti di amicizia in amore, lo consideravo un amico qualche giorno fa e adesso non so neanche come definirlo. Un amante? No, io non lo amo, e lui? Cosa prova veramente per me? Sospiro.
 
“Ragazzi? Siete pronti?” domando percorrendo le scale raggiungendoli al piano di sotto, attenta a non precipitare giù con i tacchi.
“Sì Bella, stiamo aspettando solo te da mezz’ora” sento la voce di Louis dal basso.
“Scusate!” esclamo ridendo e scendendo l’ultimo gradino, sono tutti sparsi per il salotto, vestiti proprio sexy, camicie, jeans, pantaloni stretti, Supra e Converse.
“Ehm… cosa c’è? Ho dimenticato qualcosa?” chiedo guardandomi, notando che mi stanno squadrando dalla testa ai piedi.
“Non, è che..” si gratta la testa Harry.
“…sei bellissima” lo precede Niall riprendendosi, al contrario degli altri.
Un sorriso stampato mi compare sul viso: “Ohw, grazie Niall!” esclamo. Attraverso la stanza, arrivo alla porta d’ingresso e la apro, aspettando che mi raggiungano anche loro, ma non si spostano di un centimetro.
“Pronto? Ci muoviamo? E chiudete le bocche che state per sbavare!” dico, tutti scoppiano a ridere. Entriamo in macchina, Louis guida, ha riavuto il permesso, già questo mi spaventa, Liam è affianco a lui per fortuna, mentre io e gli altri siamo seduti dietro. Arriviamo lì in poco tempo, circa quindici minuti, usciamo dall’auto e ci incamminiamo verso l’entrata. E’ un edificio grande, anche da lontano si riesce a sentire la musica che proviene da dentro. Non sono del tutto entusiasta di essere venuta qui, il motivo non è perché sono in loro compagnia ma, le discoteche proprio non mi attraggono poi così tanto, da una parte perché non so ballare e l’altra è perché mi viene un gran mal di testa… però cosa non si fa per i ragazzi? Non voglio ascoltare i miei pensieri per una volta, sono venuta qui per divertirmi e passare una bella serata con loro e lo farò nel meglio dei modi. Entriamo dentro, la musica è più forte e chiassosa che penetra subito nei miei timpani, però il ritmo è piacevole, la voglia di ballare viene subito. Nemmeno il tempo di superare l’entrata che i ragazzi, di fretta si buttano sulla pista a scatenarsi come non avevo mai visto, mentre Niall va a sedersi, Louis mi prende la mano e mi porta al centro insieme agli altri, balliamo sotto tutte queste luci colorate. Continuiamo a sfrenarci fino allo sfinimento, i ragazzi sono intorno a me, ogni tanto mi stappano una risata per le loro mosse improvvisate, Liam soprattutto con quelle alla Michael Jackson.
La mia gola si sta seccando, vado a prendere qualcosa da bere, mentre sorseggio il mio drink sorgo Niall seduto sul divanetto di pelle nera, non sembra si stia divertendo. Siedo accanto a lui.
“Ciao Nialler!” dico.
“Hei..” alza la chioma guardandomi a male appena negli occhi.
“Sei triste?” domando cercando di riacquistare lo sguardo, ma ha la testa bassa.
“No, sono felicissimo” sfoggia un sorriso, non ne sono del tutto convinta.
“Chi vuoi prendere in giro? Vuoi dirmi cosa ti preoccupa” insisto.
Alza la testa, mi guarda: “Magari in un posto più tranquillo”.
“Hai ragione, aspetterò. Vado in bagno, ci vediamo dopo”. Mi alzo e cerco la toilette, passando tra le persone che spingono e si attaccano addosso. Non vedo più gli altri al centro della pista che ballano, chissà che fine abbiano fatto. Dopo quasi dieci minuti, trovo finalmente il bagno, aggiusto i capelli elettrizzati, aggiusto quel poco di matita sbavata che mi ero messa ed esco. Intravedo una figura conosciuta camminare nel mini-corridoio, Niall, mi segue?
Forse deve andare al bagno anche lui per darsi una rinfrescata, ma non era la sua intenzione, cammina avanti, ha ormai oltrepassato il bagno dei maschi, gli è comparso un sorriso sul viso appena mi ha vista, sembra mi stia cercando.
“Niall, dove sono gli altri?” domando.
“Non ne ho la più pallida idea. In questo momento mi importa tutt’altro” dice avanzando, si guarda le mani che si stanno torturando a vicenda dal nervosismo.
“Vuoi parlarne qua?” dico.
“Qua, là, per me è indifferente, ma c’è una cosa che devo dirti” indugia a continuare, alza il volto, quando ancora trovo quei magnifici occhi azzurri opera di un angelo.
“Come vuoi, posso rimanere qui tutta la serata!” esclamo scherzando e facendo le spallucce. Niall stasera è strano. Si avvicina a me con un’espressione che ho visto sul suo volto poche volte, mentre indietreggio fino a toccare il muro con le spalle, appoggia la mano destra al muro e l’altra l’ha normale, stesa lungo il corpo.
“Lo sai che stasera sei proprio bellissima?” dice, lo prendo come uno scherzo.
“Apri la bocca, fa sentire” dico convinta che sia già ubriaco, lui si mette a ridere e mi ubbidisce avvicinandosi, da permettermi di annusare.
“Non puzzi di alcol, sei lucido” affermo abbastanza stupita.
“Sono più sobrio che mai!” dice. ‘Che miracolo’ dico tra me e me.
“Veramente sei bellissima!” insiste.
“Sì, ehm… grazie, anche tu!” borbotto confusa.
“Tu di più” sussurra avvicinandosi dolcemente e schiudendo le labbra, è bravo a provocare il ragazzo. Siamo più vicini che mai e sento le guance bruciare, tra poco prenderò fuoco. Sicuramente sono rossa come un pomodoro fresco e riesco a percepire il suo calore e il suo respiro fresco sul mio viso ormai bollente.





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Capitolo 22
*** 'This Kiss.' ***


Ciò che mi ha sorpresa maggiormente è che è sobrio, cioè ha intenzioni serie, però se ci penso, chi voglio prendere in giro? Niall è il mio idolo, per lui io sono solo una fan giusto? Vorrei tanto che non fosse così, questa vicinanza inizia a mandarmi in tilt, e se tutti i miei sogni diventassero realtà?
In questo preciso istante, i nostri nasi si sfiorano e ho il cuore a mille, come farò se esploderà?
Non ho nemmeno il tempo di pensare a come mi sento, perché lo sta facendo, Niall non è mai troppo frettoloso, infatti tutto accade con molta calma e dolcezza, lo stesso non capisco niente e all’improvviso, tocca appena le mie labbra per una frazione di secondo, poi allontana le sue e mi guarda intensamente negli occhi, come se stesse aspettando il mio consenso; spontaneamente, annuisco timidamente e subito, si precipita sul mio viso, indugiando ad un centimetro di distanza e poi, le sue labbra così perfette, un po’ carnose, sfiorano le mie dolcemente per poi passare ad un bacio più appassionato.
Non so come ma mi passa per la testa Harry, il suo bacio rispetto a questo è del tutto diverso, forse anche perché loro due sono due persone completamente diverse di carattere. Lui devo solo dimenticarlo e ora, ad essere sincera, voglio godermi questo momento, perciò porto le braccia al suo collo e gioco con i suoi capelli biondi spettinandoli, mentre Niall sorride, convinto che mi stia piacendo e interrompendosi un attimo per poi ritornare a baciarmi con vigore. Smette poi per un’attimo per vedere la mia reazione, scommetto di essere color porpora ma non ho vergogna, questa volta sono io che mi faccio avanti per baciarlo, lui mi appoggia le sue mani dietro la schiena, le mie invece continuano a disfargli la pettinatura, giocando con il suo ciuffo biondo.
 
Liam’s Pov
 
Io, Harry e Louis beviamo un drink camminando in mezzo la folla e non ci siamo persi di vista, chissà cosa staranno combinando Niall e Zayn, sicuramente avranno conosciuto qualche ragazza. ‘Parli del diavolo e spuntano le corna’ penso vedendo Zayn che viene verso di noi.
“Carina quella mora…” afferma Louis, intendendo la cameriera con cui prima parlava.
“Gìà, peccato sia un po’ acida” afferma assumendo un’espressione alquanto disgustata. “Niall dov’è? Spero non combini qualche guaio.”
“Lo cerchiamo? Sono troppo curioso di vedere com’è questa ragazza” dico entusiasta. Cerchiamo un bel po’, è difficile scovare due persone in quest’ammasso di gente e le luci non semplificano affatto la ricerca.
“Proviamo lì!" Indica Louis una specie di passaggio.
“No, lì ci sono i bagni” dico.
“Beh, tentar non nuoce” fa le spallucce Harry. Andiamo a vedere e riconosco i capelli biondi di Niall, come pensavo, non è solo e non vedevo l’ora di vedere questa scena.
“State vedendo anche voi quello che sto guardando io” dico guardandoli stupito di come continuano ad amoreggiare, come se non si fossero accorti della nostra presenza.
“Non ci credo! Niall mi sta tradendo, mi sentirà” scherza Zayn. Sposto lo sguardo su Harry che è accanto a me e proprio come credevo, li guarda deluso e triste, cercando di trattenere le lacrime; non mi dispiace affatto di Niall e Bella, finalmente si sono dichiarati, mi preoccupo solo del mio migliore amico, sto male solo a pensare che lui pianga. Tutti siamo impalati qui a fissarli, nessuno si accorge che Harry è scappato e uscito dal locale, ma io sì e senza pensarci due volte, lo seguo, stando attento a non perderlo di vista. Lo raggiungo, mi siedo accanto a lui su una panchina di legno, abbastanza lontana dal fracasso della discoteca.
“Harry, perché piangi?” domando guardandolo e provando compassione. Non mi risponde e continuano a scendere delle piccole goccioline che si asciuga con la mano di tanto in tanto. “Allora?” insisto, capendo che non ha nessuna intenzione di rispondermi. “E’ per Niall e Bella?” Le lacrime continuano a cadere dai suoi occhi, ma si limita a fare un cenno di sì con la testa.
“Oh Harry!” esclamo abbracciandolo forte per un po’. “Quindi ti piace ancora Bella?” dico dopo esserci divisi.
“Non è colpa loro, sono io, io ho frainteso tutto. Perché ho confuso dei sentimenti in amore, e ora guardami, guardami come mi sono ridotto!” dice guardandomi con gli occhi rossi.
“Harry, lei è una bella ragazza, ma non sei tu quello che vuole e il gesto di stasera ne è la prova. Ascoltami dimenticatela come ragazza, sai che tra voi due ci potrà essere solo amicizia perché ormai ha già deciso. Non te lo dico per cattiveria, ma per non peggiorare le cose.” Gli metto un braccio sulla spalla. Si asciuga un’ultima volta: “Liam, promettimi che mi aiuterai a non innamorarmi più di una ragazza prima che lei non lo sia di me. Non voglio più soffrire, ti prego" implora con la voce spezzata. Lo abbraccio nuovamente, ovvio che aiutero il mio amico, a qualsiasi costi. Questa situazione lo ha fatto agitare e mettere giù di morale, adesso tutto quello che devo fare è stargli vicino e fargli capire che non esiste solo Bella, forse se glielo dirò a lei potrà aiutarmi. Devono parlarsi e chiarirsi, se no qui ci sarà chi soffrirà per l'altro per solo un grosso malinteso, questo non deve accadere.



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Capitolo 23
*** 'Rain.' ***


Ho atteso tutto questo tempo per quel giorno, adesso è arrivato, se ci penso dico ‘Dio, ma è vero? Ditemi che non sto sognando, vi prego. E’ uno scherzo o sta accadendo veramente?’. La mia mente è su di giri da ieri sera, sta volando in chissà quali fantasie per lunghe vie in pensieri sognanti. Aaaahh, Niall, con i suoi occhi penetranti e limpidi, le sue labbra sottili e morbide, il suo naso sensibile, con le sue guance rosee che gli coprivano la forte emozione e la sua mascella decisa che veniva sfiorata dalla mia mano lasciandogli una carezza. Mi si forma un sorriso a ripensarci toccandomi con le dita le labbra ricordando quella sensazione unica mai provata prima d’ora. Gli sguardi che mi lanciava, un sorriso soddisfatto compariva mostrando i suoi denti bianchi e perfetti quando distaccava la sua bocca dalla mia, e il suo tocco delicato che poggiava sulla mia pelle proteggendomi da qualsiasi distrazione. E’ passato del tempo da quando ci siamo conosciuti, il nostro rapporto d’amicizia si è evoluto con i giorni passati insieme, senza che nessuno dei due avesse un contatto fisico ma con l’intenzione di farlo da troppo tempo e l’impatto finale è stato deciso per quanto abbiamo aspettato. Non so come potrei ringraziare quel qualcuno da lassù che sta ascoltando tutte le mie preghiere, e in qualche modo è riuscito a farci incontrare, lo ringrazio per questo grande dono.

*Il giorno dopo*

E’ pomeriggio, il tempo non è molto bello, ci sono dei nuvoloni neri e sicuramente pioverà da un momento all’altro, ma oggi io e Niall dobbiamo passare la giornata assieme, l’avevamo deciso da tempo, quindi ce ne freghiamo e decidiamo di uscire a fare una passeggiata, anche perché non sappiamo cosa fare in casa. Non ho dormito molto questa notte, beh il motivo sì sa, ma sono stata sveglia per una buona causa, la verità è che non ho chiuso occhio per pensare a quel bacio. Non smetto di pensarci ogni minuto, la mia unica domanda per adesso è, cosa succederà? Come sarà il nostro rapporto ora? Sinceramente non mi preoccupa tanto il futuro ma voglio godermi questo presente come se fosse l’ultimo dei miei giorni, e lo voglio vivere con accanto Niall. Sono pronta, ho indossato vestiti semplici e le mie adoraaaate Vans che amo tanto, un po’ di matita per gli occhi e capelli sciolti. Mi precipito giù dalle scale saltellando, trovo i ragazzi sparsi per la sala, Niall è di spalle che sta facendo qualche passo di danza strano e lo guardo alzando un sopracciglio: “Ehm..Niall che stai combinando? Ho interrotto qualcosa?” i ragazzi subito si metto a ridere mentre lui si gira non aspettandoselo e sorridendo come un deficiente pieno di vergogna.
“N-niente, ti stavo solo aspettando?” farfuglia, sempre molto in imbarazzo davanti agli altri, che tenero quando fa così.
“Aspettando?” ride con tutta la faccia Liam.
“Usciamo” risponde Niall.
“Come uscite? Da soli?” interviene Harry seduto sul bancone.
“Mhh, sì, cosa c’è di strano?” lo guardo curiosa chinando la testa.
“Tra poco ci sarà un’acquazzone!” dice.
“Non vogliamo che succeda di nuovo” puntualizza Zayn riferendosi all’ultima volta che eravamo tornati a casa tutti bagnati fradici.
“Questa volta ci ripareremo, a dopo” dico sorridendo e chiudendo la porta, lasciando Harry lì, ancora turbato. Passeggiamo per un’oretta, ignorando i posti in cui andiamo perché parlando e ridendo, non ce ne rendiamo assolutamente conto.
“Niall, guarda! Il Big Ben! Certo che abbiamo camminato molto.” Affermo ammirandolo. “Mi fai una foto?” gli sorrido come una bambina.
“Certo! Tutto quello che vuoi, col mio cellulare però.” Insiste
“Perché?” Domando posizionandomi più in lontananza, in modo che venga anche il Big Ben dietro.
“Così posso guardarla quando mi pare.”
“Ok.” Dico sorridendo, e la scatta. “Voglio vederla.” La guardo per una manciata di secondi. “Sì, è carina, mi piace.”
“Ed ora che ne dici di farne una insieme?” gli compare un sorriso su tutto il viso, quanto lo adoro quando fa così.
“Stavo pensando la stessa cosa!” dico. Mette la telecamera frontale e la scatta; mi piace tanto solo perché sono insieme a lui. Per tutto questo tempo ci siamo comportati come due semplici amici, però lo so che anche lui sta cercando di controllarsi, anche perché in pubblico è tutta un’altra cosa di quando siamo soli. Ritorniamo a camminare e dopo circa dieci minuti, inizia a piovigginare, però pochissimo e crediamo sia per poco tempo, invece dopo un po’, all’improvviso, la pioggia diventa sempre più forte.
“Vieni.” Dice prendendomi per mano e cominciando a correre. Mi trascina per le vie di Londra, correndo sotto la pioggia con le mie dita intrecciate nelle sue. Siamo in un grande parco e corriamo in mezzo al verde, ci ripariamo sotto a una specie di piccolo tunnel lungo circa quattro o cinque metri (non come quelli dove passano le macchine), forse ci giocano i bambini, non so.
“Aspettiamo che smetta di piovere…” dice guardardomi. Guardo fuori, il prato è bagnato, la pioggia comincia ad aumentare, torno con lo sguardo sul suo viso mentre lui guarda ancora il paesaggio piovoso, e mi spunta un sorriso nel vedere come si è conciato. Il suo ciuffo biondo che prima sprizzava in aria ora è bagnato in basso, il suo maglione blu che spunta dalla giacca aperta gli mostra le forme del suoi pettorali e le goccioline sul collo che gli risaltano il viso. Mi soffermo ad osservarlo mentre guarda fuori 'dall'entrata' del tunnel, sorrido per il suo modo di fare nel controllare se ci sono altre vie d'uscita asciutte. Si porta una mano in alto verso il ciuffo che ormai penzola di acqua aggiustandoselo e dandogli un'aria un pò sbarazzina, e d'un tratto il suo sguardo si sposta su di me, guardandomi con quegli occhi che prendevano un colore tenue tra l'azzurro e il blu, rimango quasi incantata nel vedere come mi parlano. E così, rimaniamo qui per un bel po’, forse ce ne vorrà ancora di tempo e sono all’oscuro di ciò che succederà tra poco.

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Capitolo 24
*** 'The Truth.' ***


“Fortunatamente non ci siamo bagnati molto.” Borbotto distraendomi dal suo sguardo e facendo avanti e dietro per il piccolo tunnel e sedendomi poi sull’unica panchina di legno che c’è. E’ un pochino buio qui a causa del cielo completamente coperto e, di certo la pioggia non aiuta.
“Ma abbastanza da beccarti un bel raffreddore, vieni…” Dice sedendosi accanto a me, a sinistra e circondando le mie spalle con un braccio, senza pensarci due volte, poggio la testa sulla sua spalla. “Non ho una giacca da darti, quindi devi accontentarti di me” Afferma ridacchiando.
“Tranquillo, tu vai benissimo!” sorrido.
“Credo che dovremo aspettare un bel po’, piove sempre più forte.” Rivolge gli occhi fuori.
“Possiamo anche chiamare Louis e chiedergli se può venire a prenderci.” Suggerisco fiera della mia idea.
“Ehm… n-non ho il cellulare.” Borbotta e alzando piano lo sguardo avendo paura di come reagisca.
“Fantastico, nemmeno io!” Esclamo e scoppiamo a ridere all’unisono. “Beh, pazienza, facciamo così, parliamo per passare il tempo?” Propongo risollevando la testa e guardandolo.
“Mhh, mi piacciono le tue idee” D’improvviso si bagna le labbra, come posso resistergli?
“Per prima cosa, devo alzarmi.” Dico appunto, alzandomi.
“Perché?”
“Perché ho delle domande da farti e devo camminare per ricordarmele tutte!”
 
-Mettete questo sottofondo: http://www.youtube.com/watch?v=6_kvs7oZg1w, per immedesimarvi più nella storia.
“… sei strana” Afferma ridendo.
“Sì, forse un po’, allora…” Inizio ricominciando ad andare avanti e indietro per l’agitazione che non so da cosa è provocata. “Ricordi quando mi hai detto che ti piace una ragazza e me ne hai parlato?”
“Sì, quindi?”
“Ecco, glielo hai detto? Hai seguito i miei consigli? Cosa ti ha risposto? Sicuramente ti ha detto che ricambia, no? Allora? Allora?”
“Una alla volta!” Esclama sorridendo, alzandosi anche lui e avvicinandosi. “Ehm no, non le dico niente, è inutile, scommetto che tra pochi giorni avrà già un altro ragazzo.” Dice abbassando la testa e rattristendosi.
“No Niall! Sei ottuso. È proprio per questo che non devi perdere tempo, aspetti che si fidanzi e poi non potrai più fare niente? Tu le confessi tutto, ti togli un peso dal cuore e almeno non puoi pentirti di non aver agito prima, mi capisci?”
“Hai ragione, ma non ci riesco, è più forte di me. Quando la vedo vorrei farle sapere tutto, gridarle che l’amo, però mi fa male sapere che invece non proverà mai le mie stesse cose, devo rassegnarmi. Non troverò un’altra come lei, ho provato e riprovato a togliermela dalla testa, con mille modi, anche con una ragazza per distrarmi ed è stato tutto inutile. E’ difficile, l’ho tutti i giorni davanti agli occhi e ogni volta mi innamoro sempre di più, mi fa morire quando mi guarda, perché so che non sono io il ragazzo che vuole e le do ragione, non sono niente in confronto a lui… lui è sempre bellissimo, sa sempre come conquistare tutte, ha qualcosa… che piace a tutte.” Spiega guardandomi negli occhi, mentre i suoi si inumidiscono.
“Oddio Niall, secondo me, questa ragazza è fuori di testa, non ti merita. Come si fa a rifiutare un ragazzo così… così… simpatico, dolce, meraviglioso? Vorrei proprio sapere chi è questo playboy, non sarà mai come te. Sei perfetto e non hai bisogno di niente”. Mi da un fastidio enorme che Niall si senta inferiore agli altri ragazzi, non ha ancora compreso che non gli manca assolutamente niente e che è eccezionale così com’è. Odio profondamente le ragazze che lo insultano, farei provare il dolore che prova lui ad ognuna di loro, una ad una.
“E tu, mi rifiuteresti?” Mi domanda stranamente e avvicinandosi troppo, ma non indietreggio, vorrei tanto abbracciarlo e fargli capire che è veramente importante.
“E io cosa centro?” Continua ad avvicinarsi, però stavolta non lentamente, ma di colpo e poggiando le mani su entrambi i fianchi, mi spinge all’indietro fino a farmi toccare il muro in pietra e cemento, mentre io rimango turbata e lo guardo intimorita perché non conosco le sue intenzioni, o forse ho già visto questa scena?
“Mag, io…” Sussurra ormai a un centimetro di distanza e facendomi sentire il suo respiro su una mia guancia rossa, come l’altra.
“Che stai facendo?” Domando tenendo il tono basso per la troppa vicinanza.
“Quella ragazza sei tu” Riesce a dire prima di fiondarsi d’improvviso sulle mie labbra un secondo dopo e, portando le mani al mio viso. Rimango completamente spiazzata e solo dopo un po’ mi rendo conto di ciò che ha detto e di ciò che sta facendo, ma lui la verità non la sa. Prima Harry, poi lui, sono talmente confusa, però già so chi scegliere, perché uno lo amo, mentre l’altro no. Ogni mio muscolo si irrigidisce impedendomi di muovermi, riesco solo a stringerlo e avvicinarlo di più a me, intrecciando le dita tra i suoi capelli biondi.
Non ci posso credere…per tutto questo tempo? Possibile che non mi sono mai accorta di niente?
Non so bene il perché, posso intuirlo, ma Niall ha messo la sua mano destra sulla parte sinistra del mio petto (non pensate male lol), come se volesse sentire il battito del mio cuore, che infatti è talmente forte che credo scoppierà da un momento all’altro e poi ritorna ad accarezzare la mia guancia; ho paura che lo senta davvero e pensi che sono una ragazzina debole.
Le nostre labbra continuano a sfiorarsi piano e poi più appassionatamente, sembrano fatte apposta le une per le altre per essere unite, fino a stancarci, non avere più fiato e dividerci molto lentamente; abbasso di poco la testa per l’imbarazzo e anche perché non so che dire.
“Finalmente, ora lo sai, io ho fatto ciò che il cuore mi ha consigliato, anche se so che ora mi rifiuterai, lo accetto, non devi preoccuparti della mia reazione, puoi tranquillamente dirmi la verità.” Dice iniziando ad allontanarsi, ma di poco, e posando fermamente i suoi occhi stupendi nei miei.
“In realtà…” Inizio, ricambiando il suo bellissimo sguardo, e sorridendogli sinceramente, intravedendo un pizzico di serenità comparire sul suo volto. “… no, non è successo nulla tra noi due” borbotto, sapendo che gli avrebbe fatto male sentire il nome di Harry.
“Come no? Vi siete baciati” non riesce a tenere il mio sguardo.
“Tu lo sai vero” ammetto a me stessa, lo sapevo che anche senza dire parola aveva capito, è stato in silenzio dopo tutto questo tempo.
“Non ho potuto fare altro che stare in silenzio, a guardare” il suo sguardo si abbassa, sorgo la sua mascella tesa.
“Niall guardami” gli ordino alzandogli il viso guardandolo negli occhi. “Come puoi pensare che ci potrebbe essere stato qualcosa tra me e lui, solo per un malinteso, non mi farà cambiare idea su quello che provo per te ormai da troppo tempo. Ogni singolo giorno della mia vita, non ho fatto altro che guardare te, per come sei, per come mi cambi le giornate, per come sei unico nel tuo essere, per ogni difetto che hai. Io non ho mai avuto una dannata occasione per dirti tutto questo, non sono mai riuscita a parlarti faccia a faccia e dirti tutto quello che penso, per tutto il tempo la mia mente era occupata da te. Ora che l’ho fatto mi sento meno fragile di prima, quindi capisco se adesso non mi vuoi più vedere, perché non ti ho detto tutta la verità, scusa.” Dico tutto di un fiato, notando che Niall mi ascolta attentamente senza proferire parola e mi guarda con i suoi occhi stupendi.
Si avvicina appoggiando le sue mani sui miei fianchi: “Bella, non avrei mai immaginato che…” si ferma. “Mi stai dicendo che…”  dice.
“Non voglio perderti, se tu adesso mi dirai che non ci sono possibilità giuro che farò finta che non sia successo niente pur di vederti ogni giorno. Ma ti prego, non lasciarmi” lo imploro. E’ sempre più vicino, quasi mi manca il respiro.
“Sai, sei proprio una bambina..” dice toccandomi il labbro con il pollice. “Bella io voglio te” sussurra infine, mi avvicino a mia volta a lui e gli stampo un bacio per una manciata di secondi e, quando stiamo per dividerci, lui lo impedisce riavvicinandosi, ma stavolta di più e riiniziando a baciarmi con vigore.
“Scusa, ho aspettato troppo tempo” riesce a farfugliare staccandosi per mezzo secondo e poi saldando le sue labbra sulle mie, mentre ridacchio per ciò che ha detto.



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Capitolo 25
*** 'Friends As Before.' ***


Solo dopo un paio di minuti ci allontaniamo e subito dopo lui mi abbraccia forte, affondando la testa nel mio collo e appoggiandoci le labbra sopra facendomi rabbrividire e anche capire che per tutto questo tempo avrebbe voluto che io gli fossi stata vicina e che gli sono mancata, in un certo senso.
“Uh guarda, ha smesso di piovere” Afferma dopo l’abbraccio stupendo.
“Torniamo a casa? Non vedo l’ora di mettermi dei vestiti asciutti” Mi affretto a ricompormi.
“Già, anch’io! Penso che potrei rimanere direttamente senza vestiti”.
“Niall?” arrossisco immediatamente solo a pensarci, osservandolo dall’alto al basso immaginando la scena. Lui fa un sorriso diabolico che mi raffredda, non posso fare altro che nascondermi dietro i capelli e inizio a balbettare.
“..Come vuoi. Ah Niall? Non diciamo niente agli altri, vorrei aspettare prima un po’.”
“Sì, sono d’accordo…” sfoggia un sorriso.

-Tornati a casa-

Metto la chiave –che Zayn mi ha dato- nella serratura, dopotutto adesso è anche casa mia, apro la porta e sorgiamo Harry seduto sul divano a fissare il nulla con le braccia conserte e uno sguardo irritato, e Louis, Liam, Zayn al tavolo a mangiare patatine, cereali, pop e altre schifezze per lo stomaco.
“Dove siete stati con questa pioggia?” ci domanda Harry alzandosi, subito dopo averci visti entrare, mentre gli altri tre si sono voltati a fissarci.
“Ci siamo riparati sotto una specie di tunnel in un parco” dico.
“E per tutto questo tempo cosa avete fatto?” si vede lontano da un miglio che a Harry non interessa cosa è successo, vero? Aaah, è sempre il solito, capisco che mi vuole proteggere, ma così è troppo.
“Cose cattive” dice all’improvviso Louis.
“Cioè…?”
“Cose sconce” afferma facendoci ridere entrambi.
“Abbiamo parlato…” lascia la frase in sospeso Niall, guardandomi per incitarmi a continuare, ma ancora non voglio dirglielo.
“Di cosa?” Insiste Harry. Adesso sta diventando invadente.
“Ma è un terzo grado? Un po’ i fatti tuoi, no eh?” sbotto andandomene di sopra quasi offesa e facendo rimanere tutti di sasso. Wow, non avevo mai detto qualcosa del genere a nessuno di loro, mi stupisco di me stessa. Entro in camera mia, chiudo la porta e rimango immobile per un po’ ripensando a prima ancora incredula, ho il senso di colpa adesso. Esco dallo stato di trance, prendo tutto ciò che mi serve e vado a farmi una doccia: dopo aver finito e asciugato i capelli, ritorno dai ragazzi ed Harry mi viene incontro portandomi lontano.
“Perché mi tratti così” prende il mio avambraccio.
“Così come?”
“Non lo so mi rispondi male” dice, sembra dispiaciuto.
Sbuffo, mi appoggio al muro e rivolgo lo sguardo su di lui: “Perché vuoi sapere tutto su dove sono o cosa faccio? Non credi che anche io meriti un po’ di privacy?” gli dico infine.
“Vuoi davvero sapere il perché?” domanda. Annuisco con la testa.
“Bella, lo so che ormai non mi potrai dare la possibilità di essere tuo per sempre. Ma non mi trattare come se non esistessi”. Dici davvero? Ma se la prima persona per qui mi sono preoccupata che ci rimanesse male sei proprio tu, ma non te ne accorgi.
“Harry ma tu sarai per sempre mio, e solo che…” abbasso la testa. Ok, adesso glielo dico o non glielo dico. Ci resterà male se lo saprà da qualcuno altro che non sia io, non voglio rovinare la nostra amicizia. “…non nel modo in cui tu credi, i-io, io non ti amo…” tiro un sospiro, ho paura di alzarmi e incontrare i suoi occhi. “Non sei tu quella persona, voglio che tu lo capisca. Non voglio più nasconderti niente, io e Niall ci siamo baciati.” Dio, ho paura, alzo il viso e lo vedo senza capire che espressione abbia sulla faccia, mi fa compassione. Che scema, perché glielo ho detto, adesso non mi vorrà più vedere.
Rimane in silenzio, con la testa china in basso rivolge un piccolo sorriso, di rassegnazione. Poi infine, parla: “Ho visto come lo guardavi, o meglio, come lo guardi ogni giorno che stai con lui. Non ho potuto fare altro che notarlo, ma sai, avevo paura che ti succedesse qualcosa senza che ci fossi io al tuo fianco. Ma solo oggi, dopo quello che mi hai appena detto, mi rendo conto che mi sbagliavo, forse non ci sarebbe persona più giusta di lui per farlo. Lui è ancora inconsapevole, ma in qualche modo vorrà sempre starti vicino e con il tempo capirà anche il perché. Quello che quel tardo pomeriggio è successo al cinema, beh…” sospira. “Non so neanche io perché l’ho fatto, e gli altri giorni che ti vedevo con lui, non ti posso mentire, ero geloso, ma non capivo il perché, adesso lo so. Voglio che tu sappia che non ostacolerò ne te ne Niall se è questo quello che vuoi, voglio che siate felici, perché siete destinati ad esserlo. Noi non potremo mai essere come lo siete tu e lui, ma sappi che ti proteggerò e sarò sempre vicino a te”.
Queste parole, mi commuovono, finalmente mi ha detto la verità, e se pur cruda non mi ha fatto male. Davvero non avrei voluto trattarlo così, ma si intrometteva troppo nelle mie cose, e non avrei voluto reagire così fino ad arrivare questo punto. In un certo senso mi rallegra, che la verità sia venuta a galla e non si sia peggiorata, è riuscito a raccontarla tutta.
“Davvero lo pensi?” Si avvicina, inizia a farmi cambiare idea, che quello che vuole fare sia baciarmi di nuovo. No, non è sua intenzione, allarga le braccia verso di me e mi fiondo su di lui affondando sul suo collo, lo abbraccio forte.
“Non sarò il tuo ragazzo, ma ti voglio bene” sorride. Alzo il volto e lo guardo: “Non mi dimenticherò mai di te” restiamo abbracciati cosi per un po’, poi lui si distacca.
“Amici come prima?” mi porge il mignolo come un bambino. Incrocio il mio con il suo, sembriamo due vecchi amici che non si vedevano da tanto tempo: “Amici come prima” ripeto sorridendogli.

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Capitolo 26
*** 'Quiet At Home.' ***


Io e Harry ci uniamo agli altri, mi siedo comodamente su una poltrona giocando con un Nintendo DS che ho preso sul tavolino accanto.
“Allora Isabella, come va la vita?” chiede Liam.
“Benissimo…” dico con un sorriso smagliante senza togliere lo sguardo dallo schermo e concentrandomi.
“Motivo in particolare?” continua Louis. Eccolo, Tomlinson all’attacco.
“Mhh, boh…” Sorrido come un’ebete quasi.
“Si vede lontano un miglio che hai gli occhi a cuoricino.” Dice Zayn facendomi paralizzare con la sua affermazione e alzo lo sguardo su di lui, facendo la finta tonta.
“In che senso?” non la smetto di sorridere, quasi mi fanno male i muscoli della faccia, mi sento una scema ma non riesco a smettere. Il mio comportamento viene subito notato da Niall che in un angolino mi rivolge lo sguardo con la coda dell’occhio ascoltando la conversazione.
“Mah, non lo so, dimmelo tu” Alza le sopracciglia.
“Sono assolutamente normale” tolgo finalmente il sorriso dal mio volto perso e fingo di tornare seria. Sposto lo sguardo sul resto della sala, sorgo Harry che mi guarda, ma non come le altre volte. Stranamente mi rivolge un sorriso, mostrando delle piccole fossette, sì adesso riconosco quel ragazzo.
“Niall…ehm, c’è una cosa che dovresti sapere..” dice all’improvviso Louis, guardandolo cercando pietà nei suoi occhi.
“Che succede Louis, che hai combinato?” risponde il biondo con uno sguardo di minaccia a Tommo.
“Ehm, quando tu non c’eri è successo qualcosa in camera tua, sul tuo letto…” dice chiedendo aiuto con lo sguardo agli altri. Sul tuo letto? Inizio a fare pensieri pervertiti, scusatemi.
Niall alza subito le sopracciglia, corrugando la fronte e guardando male Louis: “Ehm, cosa è successo al mio letto? Inizio a fare dei cattivi pensieri, dimmi cosa è successo Louis. Anzi no, non qui in pubblico, vieni con me” dice ridacchiando, non sono stata l’unica a pensare male allora.
“Wo wo, nono, non è successo nulla di quello che pensi.” Dichiara Louis mentre Niall scoppia a ridere incontrollabilmente. Ma che scemo Niall, cosa vai a pensare.
“Dai su racconta” si calma l’irlandese dalla risata facile.
“Ecco, io e Louis stavamo giocando per la casa picchiandoci con i cuscini perché mi aveva preso lo specchio per dispetto. Siamo finiti in camera tua, e lui si è buttato sul letto, poi ci sono salito anche io e…tra un salto e l’altro…beh, sì è rotto il materasso” dice Zayn, un po’ imbarazzato. Io scoppio immediatamente in una risata sonora, seguita dagli altri, tutti tranne Niall che è rimasto fermo cercando di capire se era uno scherzo o meno. Il biondo si dirige subito in camera sua correndo a controllare i danni.
“Davvero si è rotto?” continuo a ridere rivolgendo lo sguardo a Louis, lui annuisce con la testa sorridendo.
“Vedrai quando scenderà” dice.
Qualche minuto dopo torna Niall, con un’espressione un po’ delusa.
“Va be’, significa che dormirai sul divano stasera” cerca di aiutarlo Zayn, nascondendo il sorriso.
“No! Come potete pensare di farlo dormire sul divano? Starà scomodo.” Dico protestando, gli altri girano la testa guardandomi.
“No Bella, è perfetto per me” si sistema un cuscino e sedendosi sopra.
“Facciamo così, io dormo sul divano e tu nella mia camera, va bene?” dico trovando una soluzione migliore.
“Nemmeno per sogno!” replica alzandosi.
“Se tu ti rifiuti, io dormo a terra” caccio fuori una linguaccia.
“Ma perché? Starò bene!” so che non vuole vedermi dormire per terra per questo voglio che sia a suo agio a casa sua, infondo io sono solo un’ospite.
“Dai, fammi contenta, facciamo scambio?” faccio gli occhi dolci da cerbiatto.
“Ho alternative?”
“No.” Affermo sorridendogli dispettosamente.
“Come vuoi” si arrende.
Sono le 19:00, me ne vado in camera, soddisfatta, anche se ripensandoci, si è arreso troppo facilmente, chissà cos’ha in mente, prendo l’occorrente e vado a farmi la solita doccia; dopo aver finito, ritorno di sotto, dove trovo anche gli altri quattro già in pigiama.
“Che facciamo?” Domanda Zayn buttandosi a peso morto sul divano.
“Io ho fame!” sobbalza Niall nel dirlo.
“Beh, sai che novità!” spunta Louis.
“Ordino delle pizze?” Chiede Harry prendendo il telefono in mano.
“Perfetto!” Ti pareva se non fosse stato così, giusto Horan?
“Ah ragazzi, non dimentichiamoci che domani dobbiamo svegliarci presto, quindi non facciamo tardi” Interviene Zayn, preciso come
“Non conoscevo il tuo lato responsabile” Affermo ridendo e sedendomi su una poltrona.
“Ancora non sai molte cose di me.” Dice lanciandomi uno sguardo misterioso.
 
-Dopo due ore scarse-
 
Le pizze sono arrivate un’oretta fa, ovviamente abbiamo già finito e forse anche digerito, Niall ne ha mangiate due, il solito.
“Che ne dite di guardare un film?” propone Harold.
“Mhh, posso scegliere?” Gli domando facendo la faccia da cucciolo.
“Certo, tieni.” Dice porgendomi una scatola gigantesca contenente tutti i DVD. Adocchio subito uno dei miei preferiti e lo prendo subito, senza guardare gli altri.
“Questo!” Esclamo dandogli ‘Harry Potter e il principe mezzosangue’.
“Ti piace Harry Potter?” chiede Louis.
“Lo adoro!” ammetto.
Harry inserisce il dischetto nel lettore DVD, schiaccia ‘play’ sul telecomando, spegne le luci e ci sediamo tutti sul divano grande che è di fronte all’enorme televisore.
 
-Finito il film-
 
Louis: “FINE! Tutti a nannaaa, tutti a nanna!” Canta, alzandosi e avviandosi verso la sua camera.
“Beh, mi ritiro anch’io, a domani mattina.” Il gran poeta Zayn si ritira nel suo covo.
“Vado a prenderti delle coperte.” Harry si rivolge a me.
Torna con queste ultime in mano: “Ti serve qualcos’altro?” chiede, sembra un cameriere.
Io: “No, tranquillo, sono apposto così, notte.” Dico sdraiandomi e mettendomi comoda.
Così, se ne vanno e rimango completamente sola, nel silenzio e nel buio più totale, mi addormento dopo appena un minuto da aver chiuso gli occhi.
Intanto in camera mia…





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Capitolo 27
*** 'I'm Awake And In Love.' ***


Niall's Pov

Il profumo di Belle invade completamente la stanza, mi piace troppo, non so spiegarlo. Sono nel letto ed è da quasi un’ora e mezzo che cerco di prender sonno, provo a chiudere gli occhi, ma sembra che le palpebre non vogliano proprio stare unite, mi giro a destra, a sinistra, guardo il soffitto, l’orologio, ma niente, è tutto inutile.

La verità è una sola, non sono tranquillo perché io sono qui comodo, mentre lei è su quel maledetto divano, non è che è molto scomodo, ma questo è il suo letto, deve starci lei, non sono nessuno per impossessarmi della sua camera, mentre lei si sacrifica lì, anche tutta sola nel salone, secondo me fa anche freddo. Mi alzo, stando attendo a non sbattere contro qualcosa, apro la porta, esco dalla stanza senza fare il minimo rumore e camminando quasi in punta di piedi; mi avvicino a Bella e una volta vicino, la osservo intenerito, dorme beata e rannicchiata su di un lato, ‘che dolce’ penso. Porto una mano sotto la sua schiena, l’altra sotto le gambe, la tiro su prendendola in braccio, mentre lei poggia la testa sul mio petto, spero solo che non si svegli proprio adesso. Salgo le scale molto lentamente, rischio di inciampare, cascheremo giù entrambi e la porto di sopra. La poggio delicatamente sul letto, subito dopo mi volto, intento ad andarmene, ma vengo bloccato. Mi giro nuovamente verso di lei, non è sveglia, ma ha afferrato il mio braccio saldamente e ci strofina quasi la testa vicino, come un gattino, in questo momento la abbraccerei all’infinito. Aiuto, ed ora come faccio? Non posso andarmene, la sveglierei, però non posso neanche restare sveglio aspettando che mi lasci.
Visto che non ha nessuna intenzione di mollare la presa e non voglio rimanere in piedi come un deficiente, sposto Bella un po’ più in là facendomi spazio e, mi sdraio accanto a lei che tiene ancora stretto il mio braccio; con tutta la sua dolcezza poggia la testa nell’incavo del mio collo, lasciando intravedere un piccolo sorriso e tutto ciò che posso fare è carezzarle il viso con l’indice della mano. Finalmente mi addormento serenamente, anche perché non mi importa se veniamo scoperti.
 
Bella’s Pov
 
Una specie di fascio di luce presente nel mio sogno mi sveglia all’improvviso, apro gli occhi senza muovermi, resto girata sul lato destro e solo dopo un po’ riesco a capire e divento cosciente di dove sono, nella mia camera. Poi mi rendo conto che c’è qualcuno dietro di me, alle mie spalle, che cinge la mia vita con un braccio, per questo mi volto di poco e rimango sorpresa nel vedere Niall, anche se è buio, riesco a capirci qualcosa, e lui lo riconoscerei anche con una benda davanti agli occhi. Ha un viso talmente angelico e quasi spensierato, chissà come sono finita qui, forse sono sonnambula dato che mi ritrovo spesso in posti diversi la mattina. Dopo aver pensato ai possibili modi per cui sono con lui, mi riaddormento profondamente col sorriso stampato in viso. Non è la prima volta che mi risveglio nel letto con qualcuno vicino, chissà perché finisce sempre così, ho già visto questa scena, ma cosa hanno i maschi? L’abitudine di portare la gente a letto?
 
20 dicembre.
 
Penso di aver fatto una delle mie più grandi dormite, non mi dispiace affatto, non ne facevo così da tanto tempo, mi sento come un ghiro. Le mie mani sono intrecciate attorno al suo braccio, mentre la mia testa affonda sul suo collo, dischiudo gli occhi ed ecco che sorgo il viso di Niall girato verso di me. Mi spunta subito un sorriso nel osservare come dorme, i suoi occhi delicati che riposano, la sua bocca socchiusa, sembra un cucciolo questo ragazzo, davvero. Alzo la testa appoggiandola sul gomito guardando Niall dall’alto come è perfetto in ogni dettaglio, sì è preoccupato per me per portarmi qui. Ho uno strano dolore alla pancia, la testa mi gira un po’, il mio naso sembra tappato, spero di non aver l’influenza. Mi metto una mano sulla fronte, è un po’ calda, e no! Non devo prendermi la febbre, proprio adesso che arriva Natale, devo rimanere in buona salute. Il braccio di Niall si muove, gli lascio la mia mano attorno, penso di averlo svegliato. Infatti dischiude gli occhi nel silenzio più totale, si guarda attorno e vedo che mi nota sorridendo leggermente assonnato.
“Da quanto tempo è che sei lì a fissarmi?” domanda ancora sonnolente.
“Dal primo momento che ho capito che eri qui vicino a me” sorrido. Ho una voce nasale, la detesto.
Si passa una mano tra i capelli spettinandoseli ancora di più e cercando di svegliarsi completamente: “Aspetta parla” mi dice divertito.
“Che devo dire?” dico, lui si mette a fare una risata.
“Cosa è questa voce?” domanda notando la mia voce nasale.
“Raffreddore” starnutisco.
Mi guarda con compassione: “Vieni qui” si avvicina dandomi un abbraccio.
“Ma così rischio di contagiarti” lo allontano.
“Almeno avrò una scusa per stare a letto con te” dice incrociando le sue braccia attorno alla mia vita. Questa è una delle frasi più belle che mi abbiano mai detto, ma non voglio che prenda il raffreddore anche lui. Mi alzo con la testa e mi appoggio sul cuscino che avevo piegato in due, Niall fa lo stesso ricopiandomi.
“Non russo mica, vero? Chiedo quasi imbarazzata dalla risposta che mi potrebbe dare.
“Solo un poch…” si interrompe a causa della mia occhiataccia. “Non russi scherzavo!” esclama ridendo avvicinandosi con il viso. “Vai via..” mi giro non rivolgendogli lo sguardo, sento il suo viso sul mio collo e la sua mano che ne sposta i capelli. “Bella..” mi chiama, mi giro di scatto e lo bacio prendendo il suo volto tra le mani e tirandolo a me. Mi distacco, ma lui riprende a baciarmi a sua volta con vigore mettendo una mano dietro la nuca impedendomi di staccarmi. Poi alla fine di questo lungo bacio le nostre fronti si appoggiano entrambi, tengo ancora gli occhi chiusi e quando li riapro incontro i suoi, unici e riconoscibili, mostro un sorriso ancora quando anche lui me lo strappa e mordendosi il labbro inferiore, so che non si sarebbe fermato a questo.
“Ehm…scusate, forse mi sono perso qualcosa” una voce incombe nella stanza facendoci voltare di scatto. Zayn, lo scorgiamo sull’uscio della porta che ci guarda sbalordito e con un sopracciglio incurvato, forse anche un po’ imbarazzato.
Tra tutti i momenti, secondi, minuti, ore, che doveva svegliarsi, proprio ora, ci ha beccati proprio in pieno, che sfiga.
“Ehm…” la mia mente non trova altre parole da dire.
“Ehm… niente! Voi due..? Insomma…state insieme?” chiede non credendo a quello che sta per dire, in effetti non ci credo nemmeno io.
“Beh, diciamo di sì” sorride Niall imbarazzato, la sua faccia inizia a prendere colore.
“Ah..” non sa cosa altro dire, beh non se lo aspettava di entrare e vederci baciare, insomma. “E, lo sa qualcun altro?” chiede.
“Per ora credo che Harry lo abbia intuito…” ammetto. “Comunque non so se gli altri lo sappiano” in verità non ci ho fatto molto caso in questo periodo se notavano qualche sospetto tra me e lui, forse ci considerano tutt’ora dei semplici amici.
Zayn si gratta la testa, anche lui non sembra del tutto sveglio: “Capisco” sbadiglia. Niall lo imita buffamente, ci mettiamo a ridere.
“Beh, io vado” dice andandosene. Rimaniamo ancora io e Niall da soli in camera, mi alzo dal letto spostando le coperte, lui ancora dentro che mi guarda: “Dove vai? Non lasciarmi solo” mi fissa come un cucciolo.
“Scendo, e non ho intenzione di poltrire qui come fai te” lo prendo in giro.
Lui in un attimo si alza dal letto tutto bello pimpante “Eccomi” dice sonoramente.
“Sei in ritardo” rispondo. Cerco di uscire dalla stanza, ma lui me lo impedisce prendendomi per il busto e abbracciandomi forte. “Prima baciami” mi ricatta. Mi giro, lui mi lascia un bacio sulla bocca lasciandomi andare, rimanendo in contatto con me con la mano, dandomi piccole carezze con il pollici sulle nocche. 





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Capitolo 28
*** 'Good Morning!' ***


 
Scendiamo le scale mano nella mano, ormai non abbiamo più paura di farci scoprire, se così sarà allora che guardino, il nostro amore non dovrà più essere nascosto a nessuno di loro. Niall mi lascia la mano e mi mette il braccio attorno alla vita mentre mi siedo sul divanetto.
“Cosa vedono i miei occhi” la voce di Liam risuona per tutto il salone.
“Biongiorno anche a te Liam! Come dici? Come sto? Bene grazie, tu invece? Ti vedo in ottima forma oggi” sorrido.
“Cosa è questa storia? Perché io non ne sapevo niente?” replica con un faccino.
“Cosa? Quale storia?” Niall mi avvicina a lui con il braccio, cercando di far ingelosire Liam. Lui sa che definisco Liam carino e dolce, solo che a volte pensa lo sia di più lui che Niall, la gelosia si fa sentire. Ma il suo gesto non è di gelosia, vuole soltanto prenderlo in giro, come di norma i ragazzi fanno sempre tra di loro, o forse è geloso?
Liam arriccia le labbra come un bambino: “Tu e Bella, che sta succedendo tra di voi? Vi siete messi insieme vero?” dice curioso.
“EEEH Liam, ci sono tante cose che non sai, troppe per raccontartele tutte” cerca una scusa innocente per farlo impazzire di curiosità. “Sei troppo piccolo Liam per sapere cosa succede” intervengo lanciandogli un finto bacio da lontano. Noto subito la reazione di gelosia da parte di Niall, si alza da divano: “Adesso me ne vado” replica facendo la finta vittima. Era a questo che miravo, sì, Niall è geloso e non si nota per niente, se se.
Lo prendo per la maglietta alzandomi: “No, non te ne andare” dico.
“Voglio un bacio” il biondo non si fa pregare. Liam rimane sulla poltrona a guardarci un po’ stranito, non ci aveva mai visto comportarci così, era la prima volta per lui, ma per noi era del tutto normale ora mai.
“Ok” rispondo. Gli lascio un piccolo bacio di sfuggita sulla guancia e con uno sguardo da furba lo guardo mentre sorrido. Pensava che lo baciavo sulla bocca, invece non voglio che si prenda tutta questa briga. Ehy, ti bacio quando sarò il momento giusto. Per adesso non voglio trascurare gli altri, mica possiamo baciarci ogni volta che ci sono loro solo perché stanno li per noi a guardarci. Infondo mi piace vedere come Niall cerca di trattenersi, significa che dopo, in un secondo momento, non lo farà.
“Giormno genfte” arriva Louis mezzo addormentato e sbadigliando, e solo dopo due secondi, mi accorgo che è petto nudo.
“Insomma Tommo! Copriti” lo rimprovera Liam.
“Già, c’è una ragazza” dice Niall indicandomi ripetutamente.
“Non è la prima volta che lo vedo così” Li assicuro, arrossendo di brutto.
“Belle, ti da fastidio?” mi chiede allargando le braccia in segno di difesa.
“No, no. Fa pure…” ci mancherebbe altro, rido nella mia mente.
Liam e Niall mi fissano: “Come è che lo hai già visto così?” domanda Payne.
“No, sai come …eh” mi sto facendo delle grosse risate a pensarci. Mi guardano male, fanno bene, mi faccio paura da sola, divento fucsia.
“A proposito ragazzi, avete visto Zayn e Harry? Staranno dormendo come al solito” dice Louis.
“Zayn prima era sveglio, non credo si sia riaddormentato” ammetto, non sta dormendo di nuovo vero?
“Bella, se si tratta di Zayn tutto è possibile” si mettono a ridere.
“RAGAAAAZ…” Tomlinson urla, ma interrompe. “Anzi, vai a svegliarli tu? Se lo faccio io si arrabbiano da morire e poi si vendicano crudelmente” beh, giusto scaricare la colpa su di me, no.
“Cosa? M-ma, come li sveglio?” farfuglio qualcosa.
“Non so, delicatamente!”
“Tu non puoi svegliarli delicatamente?” lo rimprovero.
“Non riesco ad essere delicato” ammette, cercando una scusa per non alzarsi dal divano.
“Ehm, ok” mi arrendo. “Dove devo andare?” sono qua da un po’ di tempo, ma già non mi ricordo in che camera dormono, questa casa è così immensa, con troppe porte per potersi perdere.
“Non ti so spiegare, aprile a caso” dice.
“Come vuoi…aspettatemi qui, torno subito” dico guardando Niall che mi sta implorando di non andare. Sono sicura che se lo avrei lasciato lì Liam e Louis avrebbero subito iniziato a fargli il terzo grado, mi immagino la scena, per tranquillizzarlo questa volta sono io che gli faccio un’occhiolino. Salgo le scale, mi ritrovo in un corridoio strapieno di porte. E ora quale apro? Louis ha detto di aprirle a caso, ma ho paura, non so cosa potrei trovare… Ok, mi affido al destino, apro questa, è la seconda a destra. La apro lentamente con gli occhi socchiusi.
Che delusione: è un bagno, fortunatamente non c’è nessuno. Chiudo e ne apro un’altra, quella seguente. Stavolta la apro senza problemi, però di certo non la delle foto attaccate al muro e poi non sono riuscita a vedere altro, perché i miei occhi si sono fermati alla vista di un solo elemento: Harry.
Harry sta dormendo nel suo lettino beatamente, è coperto dalle lenzuola, menomale, di solito è nudo. I suoi ricci spettinati, sono ancora più belli.
Non voglio svegliarlo, è così tenero, mentre dorme, accenna anche un sorrisetto. Sono ancora sull’uscio della porta, la chiudo lentamente e mi avvicino a lui. Continuo a ripetere nella mia mente le parole di Louis ‘Sveglialo delicatamente’, col cuore che batte a mille, e se si sveglia di colpo e mi trova davanti?. Bene, ha detto delicatamente, ci proverò, ma se non funziona, mi toccherà usare le maniere forti.
Mi inginocchio vicino al letto, vicino alla testa, beh di certo, non mi metto dove ha i piedi.
“Harry…” Sussurro. Oddio, non vorrei svegliarlo bruscamente. Che situazione imbarazzante. Lui continua a sonnecchiare, come faccio?
Comincio a scuotergli la spalla leggermente, per qualche secondo, ma non si sveglia, nemmeno un po’.
Provo qualcos’altro; gli faccio il solletico sotto il collo, sempre dolcemente senza esagerare, dovrebbe funzionare, ho anche le unghie lunghe.
Harry comincia a muovere un po’ la testa, sembra infastidito, ma continuo, devo svegliarlo. Insisto a fargli il solletico per quasi un minuto, ma gli occhi non li vuole proprio aprire.

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Capitolo 29
*** 'Feathers.' ***


Sinceramente, ci sto prendendo la mano, non avrei mai pensato o sognato di fare questo oggi, mi sarebbe bastato anche solo incontrarli, fissarli per qualche secondo e poi non rivederli più, sì, mi sarebbe bastato, e invece? Guardatemi ora, sono diventata loro amica, addirittura sto facendo il solletico a Harry e Niall mi ha detto cotto di me, o meglio sembra che lo stia facendo impazzire. Giro la testa per guardare il resto della camera, mentre continuo a solleticarlo, ma riesco solo per un secondo perché sento qualcosa sfiorarmi la mano che ho sul suo collo, mi rigiro, una mano di Harry tocca la mia e la stringe forte, l’avrà fatto per farmi smettere; rimango immobile, senza dire una parola, lo osservo semplicemente, il mio cuore sta per andare in fiamme. La mia piccola, piccolissima cotta è passata, però posso ammettere che lui è uno dei ragazzi, dopo Niall ovviamente, che mi fa arrossire spesso. Lui apre gli occhi lentamente, li ha ancora socchiusi per la troppa luce, finalmente ci sono riuscita.
Mi fissa stupito, ma sembra contento: “Bella?! Potevi dirmelo, mi sarei preparato” Borbotta sorridendo maliziosamente.
“In verità, nemmeno io lo sapevo, Louis mi ha detto di svegliarti delicatamente… ci sono riuscita?” chiedo preoccupando di aver fatto una brutta figura.
“Ci sei riuscita benissimo” sorride, lasciandomi la mano. Mi alzo, lui rimane sdraiato, sembra pronto a riaddormentarsi come prima, da un momento all'altro. Ma come fa a dormire così tanto?!
“Sto aspettando che ti alzi.” Affermo intersecando le braccia. Harry sorride, ma non parla.
“Ok, ho capito, non voglio ammirarti.” Dico andando verso la porta, completamente rossa come un peperone.
“Non sai che spettacolo…” scherza.
“Oh sì, immagino. Vado a svegliare Zayn.” Sbotto.
“Buona fortuna!”
“Perché?” Chiedo voltandomi.
“E’ molto più difficile da svegliare…”
“Troverò il modo.” Dico aprendo la porta e chiudendola, sorridendogli.
Ok, missione compiuta, ma solo la prima parte, ora qual è la camera di Zayn? Apro la porta dopo, è una camera, ma non c’è nessuno, è disordinatissima, peggio di mio cugino, di sicuro è quella di Louis. Chiudo e apro quella seguente, sto esplorando la casa, yeah. Questa qui è abbastanza ordinata, tutto è al proprio posto, è carina, direi. Di fronte a me c’è un letto enorme e Zayn, l’ho trovato. Ma come dorme? E’ a pancia in giù e abbraccia il cuscino, con le gambe storte, una a destra e un’altra a sinistra. Si vede che è un pigrone. E’ tutto scoperto, le lenzuola sono a terra, aggrovigliate. Forse ha caldo? Infatti indossa solo dei pantaloncini corti, vuole farmi venire un colpo. Harry ha detto che svegliarlo è complicato, devo escogitare qualcosa, per ora voglio solo scuoterlo un po’, poi vedrò. Mi avvicino al letto e mi siedo, è grande e c’è spazio, altrimenti la mia mano non arriva a lui. Appoggio una mano sulla sua schiena e lo scuoto, dicendo di continuo: ‘Zaaayn’ ‘Zayn’ ‘Zaaaaayn!’ senza alzare troppo la voce, ma è in un sonno estremamente profondo, però contino così, forse mi sentirà prima o poi. Ha la faccia angelica quando dorme. Proseguo per qualche minuto, ma non da segni di vita, è più difficile di quanto pensassi. Ora basta, non mi sente nemmeno minimamente! Devo passare alle maniere forti. Cosa posso fare? Mhh…
Mi avvicino al suo orecchio e dico alzando un po’ la voce: “Zayn, ho rotto il tuo specchio.” Deve svegliarsi per forza penso.
Lo fisso per qualche secondo, forse ha il risveglio ritardato, ma no, continua a dormire come un ghiro, beh, se non ha funzionato questo, è proprio in coma. Ora lo butto giù dal letto, no, non posso farlo! Prendo uno dei tanti cuscini che sono sul letto e glielo lancio addosso ripetutamente, urlando ‘Zayn! Sveglia!’. Lancio il cuscino sempre più forte, a mali estremi, estremi rimedi.
Zayn comincia a muoversi un po’ di qua, un po’ di là, finalmente, smetto di tirargli i cuscini; apre gli occhi, sorride, e li richiude; ma mi prende in giro? Gli do una cuscinata in testa: “ZAAAAAAAAYN! INSOMMA!” Riapre gli occhi e si mette seduto guardandomi, ancora assonnato.
“E’ stata dura.” Affermo sospirando tirando via il ciuffo di capelli dal mio viso, guardandolo con aria stanca.
“Lo so.” Dice prendendo il cuscino su cui poggiava la testa prima e, abbracciandolo.
“Tu abbracci i cuscini?” chiedo.
“No, io non abbraccio i cuscini… LI SCARAVENTO SU DI TE!” Urla lanciandomelo in testa e ridendo. Mi proteggo con quello che ho usato prima, lui lancia tutti i cuscini presenti in stanza, uno ad uno, dopo essersi alzato dal letto. La guerra continua finchè non partono delle piccole piume dai cuscini svolazzando per la stanza. “Credo che dovremmo fermarci” ammetto ridendo e sputando piume dalla bocca.
Si mette a ridere come uno scemo, cercando di riprendere aria togliendosi le piume dai vestiti: “Non finisce qui” mi sfida.
Ormai per noi due era sempre così, una sfida dietro l’altra, ma noi ci divertiamo soltanto, e per quella partita di Super Mario Kart sapete chi ha vinto? La sottoscritta, naturalmente. Zayn si alza appoggiandosi alla mensola e mi sorride, ammettendo la sconfitta di questa partita e scendiamo giù dagli altri. Entrando in salone li troviamo sparsi come al solito per il divano.
“Zayn ha fatto fuori un pollo senza dirmelo” dice Niall sorridendo guardando me e lui sedendoci.
“E’ stato difficile svegliarlo” ammetto a me stessa rivolgendo lo sguardo a Harry che sorride immaginando come sia riuscita a farlo.
“Immagino, immagino” risponde Louis appoggiato sul muretto.

-Tardo pomeriggio-

“Siete tutti pronti?” chiede Liam rivolgendosi agli altri che annuiscono. Wo wo, pronti per cosa? Dove stanno andando?
“Hey, che succede? Dove andate?” chiedo spiazzata.
“Dobbiamo a fare il soundcheck per il concerto di stasera” dice all’improvviso Liam.
“Concerto? Stasera? Dei One Direction? Eh io cosa farò da sola a casa? Perché non me lo avete detto?” chiedo delusa e preoccupata.
“Doveva essere una sorpresa..” Harry fulmina Liam con lo sguardo. “Ma è ovvio che tu ci sarai, e per qualsiasi altra persona tu vorrai. E’ già tutto organizzato, non ti preoccupare” spiega il riccio.
“Solo che dovrai aspettare l’orario del concerto, come tutti gli altri. Verrà a prenderti un furgone che ti porterà nel luogo in cui si terrà” dice Louis alzandosi e andando ad aprire la porta.
“Ok” dico. Troverò qualcosa da fare in queste poche ore, ma cosa?





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Capitolo 30
*** 'The Return.' ***


Appena i ragazzi escono mi guardo in giro, la casa è totalmente deserta, mmh… bene e adesso? Non posso stare tutto questo tempo qui a pensare al concerto, mi viene l’ansia a pensarci, devo trovare qualcosa per distrarmi, forse uscirò? Sì, ho deciso esco, ma dove vado? Boh, ovunque ma non qui. Prendo la mia roba ed esco, stranamente non piove, ma il cielo è grigio e fa freddissimo, passeggio per i viali vicino giusto per visitare un po’ la zona. Attraverso l’altra parte del marciapiede, vado sempre avanti, dopo un po’ mi fermo vicino a un parchetto con dietro un quartiere familiare. ‘Ehy ma, quella è la casa di Lucy’ penso. Non mi ricordavo che era qui, cammino verso la casa, passo vicino agli alberi grandi sul marciapiede. Sono ferma davanti al cancello, la osservo, mi vengono in mente tanti ricordi, mi manca Lucy, vorrei averla qui vicino a me e raccontarle tutte le cose che si è persa. Inizia a cadere qualche goccia di pioggia, tiro fuori il mio solito ombrellino, sospiro. La pioggia aumenta, una voce sorda mi chiama in questo rumore, giuro che potrebbe essere lei, ma no, lei è a Glasgow con suo padre, non può essere qui, vero? Questa volta la sento di nuovo, è più forte, sembra dica il mio nome, credo di riconoscerla. Resto fissa con lo sguardo per terra, giro lentamente il piede, poi la testa, vedo sfuocato da lontano due figure tra la pioggia e il vento. Spalanco gli occhi, lascio cadere la borsa sul mio gomito quasi incredula, ed ecco una ragazza che corre verso di me in lontananza. Non è possibile, Lucy! Butto l’ombrello per terra e corro incontro a lei, l’abbraccio forte, sento il suo solito dolce profumo, quanto mi è mancata. Ci distacchiamo, la guardo, sembra cresciuta in questi mesi, quanto sono contenta di vederla.
“Bella, da quanto tempo” mi dice mentre raccolgo l’ombrello che avevo fatto cadere.
“Non sai quanto mi sei mancata, ma perché sei qui a Londra? Non dovevi stare con tuo padre?” chiedo.
“Il lavoro è andato meglio da quanto sono arrivata io, gli ho dato una mano. E per ricompensa mi ha voluto fare un regalo, ed eccomi qui!” esclama. Da lontano una ragazza, quella che era con Lucy poco fa, si avvicina a noi. Ha i capelli castani mossi e lunghi fino alle scapole, occhi che variano dal marrone al nero e labbra carnose a forma di cuore, non ha ombra di trucco ed è comunque molto bella. Arriva sino accanto a Lucy: “Bella, ti presento Jessica. E’ un’amica che ho conosciuto in aereo, anche lei è una grande fan dei ragazzi” ammette.
La ragazza mi stringe calorosamente la mano sorridendomi, è davvero carina. “Piacere di conoscerti” dico.
“Piacere mio” le ricambio il sorriso. Ci stacchiamo le mani e le guardo, mi è venuta una grande idea.
“E’ la prima volta qua a Londra?” chiedo.
“Sì” ammette un po’ imbarazzata.
“Bene, mi è venuta un’idea. Visto che dobbiamo inaugurare il vostro arrivo, vi vorrei portare in un posto” dico facendogli segno di venire con me. Loro mi seguono: “Bella dove andiamo? Cosa hai in mente?” chiede Lucy incuriosita.
“Ragazze, come reagireste se vi dicessi che vi porto a un concerto?” mi fermo in mezzo alla strada notando le loro facce. Quasi mi metto a ridere nel osservarle, credo Jessica abbia capito al volo, sembra sconvolta e incredula.
“Oddio..” rimane ferma con gli occhi sbarrati mostrando un enorme sorriso con le guance dipinte di rosso. “Non stai scherzando? Non ci stai prendendo in giro vero?” giuro potrei scoppiare a ridere nel vedere Lucy che ancora non capisce. Solo dopo anche a lei, le si accende la lampadina.
“Bella, dove stiamo andando? Questa non è la strada dei ragazzi?” ripete Lucy sorridendo ancora di più, lei non ci era mai stata ed era curiosissima, come Jessica. Mi limito a sorridere ed andare avanti mentre loro rimangono la imbambolate, poi si riprendo e iniziano a rincorrermi.
“Ci sono tante cose che sono successe da quando te ne sai andata” ammetto, le sto facendo morire di curiosità.
“Andiamo al concerto dei One Direction?” ripete Lucy, aspetta la mia risposta. Do un cenno di approvazione con la testa, quelle due iniziano a saltare per tutto il marciapiede, le guardo con un sorrisone sul viso.
“C’è la fate a restare vive per qualche secondo vero?” chiedo mentre ci avviciniamo alla casa dei ragazzi. C’è già il furgone che diceva Louis che ci aspetta, non credo che sarà un problema se vengono altre due persone, lo ha detto anche Harry.
“E questo furgone?” chiede Jessica.
“Un piccolo passaggio” dico sorridendo, saliamo sul macchinone che ci avrebbe portato ne luogo del concerto. Sono le 20:55 e i ragazzi se ne sono andati da circa due ore per provare, mentre noi stiamo quasi per raggiungerli. Durante il tragitto, ho raccontato tutto quello che successo a Lucy, mentre Jessica mi guardava sorpresa.
“Davvero sei loro amica?” chiede curiosa.
“Sì” rispondo. O meglio amica di loro quattro, e forse qualcosa di più per Niall, possiamo dire così. Arrossisco al pensiero.
“Beeellaa…e con Niall come stanno le cose?” sospetta Lucy, non gli sfugge mai niente. Cerco di non guardarla altrimenti so che potrei scoppiare a ridere, ma ahimè, la guardo lo stesso e incomincio a ridere, mi ha beccata.
“Ehm…niente, come devono stare..” non so che dire.
“Ehm…dimmi un po’ te. Si è confessato, state insieme, …” chiede. Faccio di sì con la testa timida. Lei tira un sospiro di sorpresa e di felicità.
“State insieme?” mi fa una domanda dietro l’altra, non riesco a seguirla. Continuo ad annuire come un asino.
“Lo avete fatto?” chiede ad un tratto.
“LUCY! MA COME TI VIENE IN MENTE!” mi trattengo subito ad annuire e la guardo male. Lei si mette ridere. Guardo Jessica che non sembra tanto imbarazzata di questi argomenti, più o meno, ma rivolgo la mia attenzione su di lei.
“Jessica non ti preoccupare, ti presenterò ai ragazzi” dico mettendogli una mano sul ginocchio.
“Ohw, grazie. Scusa, è solo che ancora non ci credo, è tutto così strano per essere vero. Cioè, davvero conoscerò i One Direction?” sorride, è nervosa, la capisco. Anche io la prima volta ero così, forse anche peggio, arrossivo di continui e facevo brutte figure con Niall sempre, poi dopo ho imparato a controllare il mio corpo.
“Non ti preoccupare ti terremo d’occhio noi se farai qualche cosa di imbarazzante” risponde Lucy sorridendogli. Non sono mai stata ad un loro concerto, per questo non vedo l’ora di arrivare lì e so che da directioner, proverò emozioni uniche, anche se sono miei amici ormai. Arriviamo davanti ad un immenso e gigantesco edificio (non sono mai andata ad un concerto, non so come sia fatto, quindi invento tutto ed evito di mettere dettagli, lol), le Directioners urlanti sono dappertutto e stanno facendo la fila per entrare, mostrando i biglietti ad una specie di guardia.
Noi saltiamo direttamente la fila perché dovremmo essere nell’elenco delle persone che non hanno bisogno del biglietto, diciamo come un ‘pass speciale’ e possiamo entrare tranquillamente, perciò ci avviciniamo all’omone grande e grosso (?) vicino all’ingresso che ha un foglio in mano in cui c’è la lista; le ragazze ci gridano contro ‘Non è giusto!’, ‘Ma che cazzo fate?’ oppure ‘Chi vi credete?’ notando che non abbiamo rispettato la coda.
x: “Ditemi i vostri nomi.” Ordina lui, tenendo gli occhi fissi sul foglio pieno di nomi, cognomi e altro che non so.
“Isabella Watson, loro due sono con me.” Dico scandendo bene ogni parola, avendo paura di sbagliare o non essere sentita e non poter entrare.
x: “Mhh…” Fa cercandoci. “Sì, ci sei. Prego, prima fila.” Si sposta facendoci spazio e oltrepassiamo l’entrata, guardando le altre fans allontanarsi sempre più e contente di essere qui.
Tutte e tre: “PRIMA FILAAAAAAAAA!” Urliamo all’unisono come delle matte e intravedendo tantissimissime Directioners, alcune cercano di scavalcare il palco (?).
“Però un po’ mi dispiace per le ragazze che possono vederli poche volte, mentre noi li vediamo tutti i giorni e siamo in prima fila.” Dico.
“Sì ma, una volta a noi, una a loro, la ruota gira!” replica Lucy.
“Hai ragione, godiamoci questo momento.” Ci facciamo strada tra tutte le fans che urlano così tanto da perforarmi quasi i timpani e dopo qualche minuto, -duramente- riusciamo ad arrivare lì, proprio vicinissime al palcoscenico.
Aspettiamo pochi minuti fino alle 21:30 (inizia in ritardo, aspettando che tutte le fans entrino) e agli ultimi dieci secondi, tutte insieme facciamo il conto alla rovescia:
DIECI.
NOVE.
OTTO.
SETTE.
SEI.
CINQUE.
QUATTRO.
TRE.
DUE.
UNO.
Subito iniziamo ad urlare peggio di prima quando li vediamo entrare tra le luci soffuse e talvolta colorate.
Credo che non avrò più nemmeno un filo di voce quando tornerò a casa, ma me ne frego e finalmente, comincio a sentire le prime note di One Thing.



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Capitolo 31
*** 'The Concert.' ***


I ragazzi spuntano da angolazioni diverse, Harry e Niall da sinistra, Zayn e Louis da destra e Liam dal centro che da pochi secondi sta già cantando il suo assolo nel migliore dei modi e avanzando in avanti, raggiungendo quasi la sponda del palco; dal vivo è 9182745658392 volte meglio dei video o delle registrazioni, beh, questo è ovvio.
 
“Shot me out of the sky,
you're my kryptonite.
You keep me making me weak
yeah, frozen and can't breathe.” Canta Harry subito dopo Liam, correndo quasi per il palco e guardando ogni fan alle prime file, notando anche me e le altre salutandoci.

“Get out, get out, get out of my mind,
and come on, come into my life.
I don't, I don't, don't know what it is
but I need that one thing,
and you've got that one thing.”
La canzone va avanti, mi accorgo subito di Niall che va avanti e indietro sul palco saltellando e divertendosi come un matto in tutti i modi possibili. Poi arriva il suo assolo, inizia ad andare al centro palco…
Now I'm climbing the walls
But you don't notice at all
That I'm going out of my mind
All day and all night

Niall ci intravvede nella prima fila, ed anche lui ci saluta, a me poi facendo l’occhiolino, appena si allontana le ragazze vicino iniziano a discutere, ma noi non ci facciamo tanto caso. Lui si avvicina a dare fastidio a Liam e gli sussurra nell’orecchio, credo di aver capito che cosa gli abbia detto. Infatti lui sorride e ci individua subito, notando che non sono sola e che ho portato delle amiche saluta anche Lucy, che ormai la conosce, e Jessica, seguito da un occhiolino. Io e Lucy la guardiamo per un attimo, c’è poca luce, ma ci vuole poco a capire che è rossa e un po’ su di giri.
Finita ‘One Thing’, parte ‘Gotta Be You’, non riesco a descrivervi o spiegarvi l’emozione perché questa canzone è già meravigliosa nello schermo del pc, immaginate di averli davanti a voi.
Tutte le directioners, compresa me, Jessica e Lucy cantiamo assieme a loro e cambiamo tono della voce a seconda della canzone… penso che i timpani si siano entrambi bucati.
Il tempo passa troppo velocemente, non è giusto, vorrei che questo concerto non finisca più, non mi stancherei mai di ascoltarli, di guardarli e di incantarmi di fronte a loro; in alcuni momenti, è come se la musica e le loro voci non ci fossero più e riuscissi a sentire solo le ragazze che strillano, è come se fossi ipnotizzata ad osservare ogni loro minimo movimento e mi rendo conto di quanto siano perfetti, sono nati e destinati per fare ciò che amano, cantare, e rendere felici tutte noi.
Le canzoni scorrono una dietro l’altra: ‘Up All Night’ (scatenamento al massimo), ‘I Wish’, ‘Tell Me A Lie’, ‘Taken’, ‘I Want’, ‘Everything About You’, ‘Same Mistakes’, ‘Save You Tonight’, ‘Stole My Heart’, ‘Stand Up’, ‘Moments’, ‘Another World’ e ora dovrebbe esserci ‘More Than This’, ma non so perchè, i ragazzi si sono fermati e messi in fila al centro del palco, senza musica, iniziano a parlare un po’ ansimanti.
“Calma! Calma!” Esclama Liam ridendo con tutta la faccia. “Abbiamo una sorpresa per voi.”
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!” gridano le fans.
“Visto che…” Inizia Zayn, ma si interrompe a causa delle urla e la sua voce non si riesce a sentire. “Parlerò quando starete buone.” Dice, e tutte ammutoliamo come dei cagnolini. “Come sono brave le mie bimbe.” Fa ridendo e facendo impazzire tutte.
Harry: “Le tue?”
“Le nostre.” Zayn fa una smorfia, mantenendo il suo bellissimo sorriso. “Continuo… allora, visto che Niall *lo indica* non ha molti assoli, abbiamo deciso…”
Louis: “… che…”
Ci fanno morire di curiosità, mi volto e vedo tutte le ragazze con una faccia attentissima e in attesa di qualcosa.
Liam: “Niall canterà ‘More Than This’!” A quelle parole, mi si accellera d’improvviso il battito del cuore, quando scopro che accade tutto così in fretta. Niall cammina verso la fine del palco sedendosi sul bordo, e indovinate dove si siede, proprio davanti a me. Un uomo è apparso dal nulla, porta in mano una chitarra che prende Niall che prende e cammina verso la fine del palco sedendosi sul bordo che è proprio vicino alle fans (e anche affianco a me) delle prime file, quasi danno di matto, ma i bodyguard entrano in azione e lo sorvegliano; gli altri si siedono all’argine del palcoscenico (tipo quando ci si siede a bordo piscina con le gambe nell’acqua), due alla sinistra di Niall e due alla destra.
“Voglio dedicarla ad una persona speciale.” Dice Niall indugiando due secondi.

“I'm broken, do you hear me?
I'm blinded but you are everything I see,
I'm dancing alone ,
I'm praying that your heart will just turn around.
And as I walk up to your door,
my head turns to face the floor,
cause I can't look you in the eyes and say.” Mostra tutta la sua dolcezza infinita e addolcendo tutte, alcune piangono, alcune gridano, alcune cantano assieme a lui. Io faccio parte del gruppo che piange, è più forte di me.
“When he opens his arms and hold you close tonight,
it just won't feel right,
cause I can love you more than this, yeah.
When he lays you down, I might just die inside,
it just don't feel right,
cause I can love you more than this,
can love you more than this.” Si aggiungono anche gli altri per arricchire il ritornello.
Continua la canzone, io mi asciugo le lacrime cercando di ricompormi, e in questo gesto la luce del palco si sposta sulle fan, e di conseguenza anche su di noi. Nel vedermi, Niall continua il suo assolo, e una volta individuata dove sono inizia a cantare come se ci fossi solo io in quella grande stanza, guardandomi con dolcezza e facendomi segno di non piangere. Mi strappa una risata, Zayn che mi ha osservata per questo tempo sussurra qualcosa di incomprensibile che fa sorridere il biondo girando subito la testa verso di me e continuando a cantare. Non so cosa gli avesse detto, ma ero sicura che in faccia stavo esplodendo di gioia.






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Capitolo 32
*** 'Message.' ***


Finita anche questa, ci ricomponiamo e prepariamo per l’ultima canzone: ‘What Makes You Beautiful’. Siamo pronte per tornare a scatenarci e a ballare.
Le luci colorate ritornano rallegrando tutto, assieme alle prime note di WMYB; i ragazzi sono in fila orizzontale di spalle a noi e pian piano, uno alla volta si voltano e iniziano a cantare, trasmettendo contentezza ad ogni ragazza.
“You're insecure,
don't know what for.
You're turning heads when you walk through the do-o-or.”

“Baby, you light up my world like nobody else,
the way that you flip your hair gets me overwhelmed,
but when you smile at the ground, it ain't hard to tell.
You don't kno-o-ow, you don't know you're beautiful.”

“If only you saw what I can see,
you'll understand why I want you so desperately
right now I'm looking at you and I can't believe .
You don't kno-o-ow, you don't know you're beautifu-u-ul.
That's what makes you beautiful.”
 
Mentre Liam, Louis, Niall e Zayn fanno ‘Na Na Na Na Na’ battendo le mani, Harry scende quegli stessi gradini di prima lentamente e le directioners vicine lo guardano come se fosse un Dio sceso in Terra, hanno ragione lol, anche io sono sorpresa, non l’ha mai fatto; per evitare che tutte lo violentino (?), i bodyguard rompipalle le fanno indietreggiare e lo controllano. Una manciata di secondi prima che finissero di battere le mani e partisse l’assolo di Harry, quest’ultimo, sotto gli occhi stupiti di tutti, nota la presenza di Lucy con sorpresa e si avvicina a lei sfiorando una sua mano –nell’altra ha il microfono- poi stringendola appena, quasi timidamente e inizia a cantare senza mai smettere di sprofondare i suoi occhi vivacissimi in quelli di Lucy, facendola arrossire completamente, non se l’aspettava proprio, io invece credo di proprio di sì. Quei due sono sempre stati legati da qualcosa, solo che erano troppo timidi per dire che potrebbero essere più che amici, sin dal primo momento è stato così. Io per Harry sono solo un’amica e lui sa che sarà così, perché non sono stata io a rubargli il cuore, ma la ragazza timida accanto a me.
 
“Baby, you light up my world like nobody else.
The way that you flip your hair gets me overwhelmed,
but when you smile at the ground, it ain't hard to tell.
You don't kno-o-ow, you don't know you're beautiful.”
 
Subito dopo, scatta all’improvviso e corre sul palcoscenico, giusto in tempo per il ritornello tutti assieme, lasciando Lucy immobilizzata.
La canzone finisce e i ragazzi escono di scena, mentre tutte si lamentano perché il concerto è giunto al termine e ammassandosi, escono pian piano.
“Penso che a noi dovrebbero far passare nel backstage” chiede Jessica.
“Mhh sì, i ragazzi mi hanno detto che possiamo.” Dico.
“PERCHE’ NOI, POSSIAMO!” Esclama Lucy e scoppiamo a ridere insieme.
Vediamo da lontano una scritta alla parete ‘Backstage’, seguiamo la freccia e troviamo un uomo che sorveglia.
x: “Avete qualche diritto per stare qui?”
“Simpatico!” rispondo.
x: “Anche tu lo sei, grazie. Venite con me.” Dice trascinandoci, afferrandoci per le braccia.
Con un po’ di fortuna, Liam ci soccorre.
“No, no! Sono mie amiche.” Urla da lontano.
x: “Davvero? Sicuro?”
Liam: “Sì, ora le lasci?”
x: “Va bene.” Dice rassegnato, e se ne va.
“Vi cercavo!” ci accoglie a braccia aperte.
“Eccoci qui!” Esclama Lucy contenta, ridendo. Liam saluta Lucy, e dopo un po’ nota anche Jessica, non so come ma sembra si sia imbambolato davanti a lei e ha iniziato ad essere più regale, non saprei descrivervi.
“E chi è questa ragazza?” dice rivolgendosi a lei, non gli toglie gli occhi di dosso. Jessica rimane immobile e fissarlo, non so se ho fatto centro, ma penso che si sia presa una cotta per lui, è strano vederla lì senza che dica una parola, mi ricorda me la prima volta che ho incontrato Niall.
“I-io sono Jessica..” si presenta molto timidamente, mentre Liam subito ne approfitta per abbracciarla.
“Piacere di conoscerti. Come va?” risponde lui.
Vedo che questo la mette ancora più in imbarazzo, la capisco: “B-bene grazie” risponde Jessica. Lucy osserva la scena con le mani ai fianchi: “Hey Liam, fai il piccioncino più tardi, intanto facci vedere i ragazzi” li interrompe. Mi metto a ridere, sono così carini insieme.
“Ha-hai ragione, andiamo.” Risponde Liam un pò turbato. Ci porta dagli altri in una stanza, passiamo anche vicino ai camerini.
“Le volevano cacciare!” Esclama ridendo.
“Quella guardia è un bruto.” Affermo imbarazzata. “Niall?” Domando notando che è l’unico che manca.
“Forse vuoi dire… il tuo fidanzatino-ino-ino?” punzecchia Louis.
“Eh?” Lo guardo stranita come se cadessi dal pero.
“Lascia stare, è andato nel camerino” mi indica Liam.
“Devo parlargli…” dico.
Esco da sola da quella stanza lasciando Lucy e Jessica con gli altri, dopo aver chiuso la porta, mi volto e Harry mi compare davanti facendomi sobbalzare.
“Che spavento!” uno di questi giorni mi faranno prendere un infarto.
“Scusa” Dice ridacchiando sotto i baffi.
“Piaciuto il concerto?”
“Sì, molto.” Ammetto. Guardandolo per un po’ negli occhi mi dimentico perché ero lì, poi mi riprendo: “Niall?”
“E’ andato di lì” mi fa segno.
*TAAAAATIIITATATATITAA*
“Scusa, è il mio” affermo prendendo il cellulare dalla tasca. Mi allontano per vedere, è un messaggio, ma non conosco il numero, lo apro e leggo con attenzione, non è molto lungo. ‘Raggiungimi fuori dal concerto tra 20 minuti’. Una frase del genere chi me la può inviare? Un maniaco? Se fosse stato Niall avrei subito risposto perché ho già il suo numero, ma questo è sconosciuto, potrebbe essere chiunque. Decido di lasciar stare questo tizio e tornare alle mie ricerche.

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Capitolo 33
*** 'My Heart Will Always Beat For You.' ***


Percorro il lungo corridoio aprendo l’ultima porta, questo per forza deve essere il camerino di Niall. Entro dentro, non c’è nessuno, è un semplice camerino, con vari poster attaccati al muro. Mi avvicino alla sedia davanti al grande specchio luminoso, intorno a questo ci sono attaccate delle foto dei ragazzi e altri personaggi di grande fama, poi scorrendo verso l’alto, nell’angolo destro sorgo una foto che mi colpisce particolarmente. Nella foto compare la mia immagine, sono stata fotografata mentre sto ridendo senza guardare l’obiettivo, mi chiedo quando l’abbia fatta, visto che me ne sarei accorta subito se qualcuno mi stava facendo una foto. Guardo attentamente la foto, la prendo in mano, poi il mio tatto si accorge che c’è qualcosa sotto ad essa, la volto, dietro c’è un foglietto di carta attaccato con lo scotch. Lo apro e nel centro compare una piccola scritta ‘Il mio cuore batterà sempre e solo per te, finchè tu lo terrai vicino al tuo saprò che è al sicuro. Tuo Niall x’. Nel leggerla sbatto più volte le palpebre, non credendo che sia indirizzato a me, ma è così, non sto sognando, lo ha scritto per me. Quasi mi esce una lacrima nel pensare che tiene questa foto con se, sapere che lui ci tiene a me così tanto da scrivere questo. La guardo un’ultima volta girandola e mettendola apposto nell’angolino dello specchio. Esco dalla stanza, non avendo trovato quello che stavo cercando, Niall, torno dai ragazzi nel salottino ed eccolo lì insieme a loro, il primo che si accorge che sono arrivata e che mi sorride come se fossi tutta la sua vita.
“Eccoti, ti stavo cercando dappertutto” dico riferendomi al biondo. Gli altri di spalle si girano facendomi spazio, la prima cosa che noto sono i gruppi che si sono formati durante la mia assenza, Lucy con Harry e Louis, Liam che parla con Jessica, e Niall e Zayn che conversano allegramente tra di loro.
“Perché lo cercavi?” chiede Zayn.
Lo fulmino con lo sguardo, sorridendo: “Dovevo parlargli” rispondo.
“Se se” ride il moro. Niall non ne può fare a me e lo segue a ruota.
Vicino a me arriva Louis, accorgendosi del mio ritorno e mi tira in disparte parlandomi nell’orecchio: “Hey, Lucy mi sta rubando il fidanzato, sto iniziando a ingelosirmi” mi metto a fare una risata.
“Tommo, ma non vedi come la guarda, lascia che succeda” lo rassicuro vedendo la sua reazione.
“Già, ho paura sia cotto ormai. Mi sentirà, stasera dovrà dormire sul divano” dice facendo il finto imbronciato. Louis si allontana, rimango sola un po’ di lato a loro; all’improvviso, mi ricordo del messaggio, riprendo il telefono, lo rileggo e decido di rispondere, se non lo facessi avrei ancora più dubbi che frullano per la testa, così pigio su ‘Rispondi’ e digito.
‘(?)… chi sei? Ti conosco?’ Gli invio.
Dopo due secondi, sento una suoneria breve, come un messaggio e subito mi salta alla testa che sia stato uno di loro a scrivermi.
“Che fate? Non rispondete?” Domanda Zayn al plurale, non sapendo di chi è il cellulare.
“Non è il mio.” Risponde Harry facendo le spallucce.
“Nemmeno il mio.” Lo segue Liam.
“Il mio è spento.” Ammette Louis
“Niall?” domanda Zayn.
“No, non è la mia suoneria.” Afferma il biondo alquanto sicuro di sé, come gli altri.
“Bene, mi sa che qui ci sono i fantasmi.” Li guardo un per uno. ‘Ma scoprirò chi di voi mi ha mandato quel messaggio.’ Penso nella mia testa. Ok, ora so che è uno di loro, quindi se vado a questo ‘appuntamento’ almeno so che non sarà un maniaco.
Metto il cellulare nella borsa, Niall osserva attentamente ogni mia mossa: “Vado un attimo in bagno” dico. Mi affretto a cercare il bagno e ricontrollare il messaggio precedente ma prima che potessi farlo, me ne arriva un altro, dallo stesso mittente: ‘Ho bisogno di vederti, adesso’. Sto morendo dalla curiosità, esco dal bagno e cerco un’uscita che mi avrebbe portata fuori da quel luogo raggiungendo così questo personaggio ‘secreto’. Trovo una porta di servizio, la apro, dell’aria frizzantina entra dentro la stanza, sono fuori. E’ buio pesto, non vedo quasi niente, se non per le luci sfocate del centro, vado avanti guardandomi intorno ma non vedo lo stesso niente. Sento un tonfo alle mie spalle, la porta d’uscita si è chiusa, ma io l’avevo lasciata aperta, dietro di me c’è qualcuno, deve avermi seguita. Deve essere questo ‘misterioso’ uomo, non provo paura, in parte potrei già sapere chi è, non mi spaventa per niente stare con lui. Rimango ferma, dei passi avanzano verso di me, appena sento che il suo bacino combacia con il mio un brivido mi percorre la schiena, ancora non mi muovo. Delle mani si appoggiano calde davanti ai miei occhi coprendomeli del tutto e facendo diventare tutto più così eccitante. Sorrido, riconosco subito quelle mani delicate che mi hanno stretta tante volte nel suo letto. Ecco che compare la sua voce che vibra nel mio orecchio: “Ti stavo aspettando” dice. La potrei riconoscere tra mille, le mie mani che erano ferme lungo il corpo si appoggiano sulle sue, toccandole e analizzandole meglio. Giro la testa, lui toglie le sue dalla mia vista, ma decido di tenere gli occhi chiusi. Allungo le braccia, sempre con gli occhi chiusi, toccando il suo corpo, cercandolo nel buio, sento qualcosa di abbastanza duro con un tessuto che lo avvolge. Sento una risata incontrollabile proveniente dal ragazzo, l’unico che potrebbe ridere in quel modo, devo aver analizzato il suo petto per tutto questo tempo. Salgo con le mani verso la parte alta del corpo, passando dai suoi pettorali, collo, mento, orecchie, bocca, naso, occhi e capelli, spettinando questi ultimi. Finalmente apro gli occhi, vedo meglio di prima, sorgo il suo viso davanti al mio che si avvicina, sembra di vedere i suoi occhi azzurrini brillare nel buio pesto della notte. Intreccio le mie braccia nel suo collo, diminuendo la distanza tra di noi, facendo combaciare nuovamente i nostri bacini, lui allunga una mano dietro la mia nuca incoraggiandomi a baciarlo mentre l’altra dietro la mia coscia alzandola di poco. Avvicino le mie labbra alle sue, appoggiandole appena lasciando un piccolo bacio provocandogli un sussulto, lui preme più forte dietro il mio collo unendomi completamente alla sua bocca. Inizia a baciarmi delicatamente e con dolcezza, giocando un po’ con il mio labbro inferiore, passando poi a farlo con più vigore. Continuo a tenerlo stretto a me, con una mano giocando con i suoi capelli biondi ripetutamente spettinandoli e pettinandoli in continuazione. Dopo essere rimasti senza fiato ci distacchiamo, lo guardo negli occhi mentre si morde le labbra inferiori, so che non si potrà contenere all’infinito.

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Capitolo 34
*** 'Drunk.' ***


Mi scatta una scintilla, come se sapessi che la mia parte ribelle di me sta per uscire, ma devo cercare di trattenerla, proprio come sta facendo Niall. E’ difficile, non possiamo stare insieme con questa proibizione, è come una punizione, bisogna controllarla, altrimenti diventeremo entrambi vulnerabili. Spunta un fascio di luce dietro di noi, l’uscita di emergenza si è aperta, esce un uomo addetto alla sicurezza che ci richiama: “Ehy voi!” urla avvicinandosi non vedendo bene, accendendo la torcia. Neanche il tempo di raggiungerci che Niall mi afferra la mano intrecciando le sue dita con le mie trascinandomi, correndo via da quel bodyguard. Corriamo così veloce, lui ride così forte che lo potrebbe riconoscere chiunque, non l’ho mai visto così, giriamo l’angolo ritrovandoci davanti all’altra uscita, sembra divertito. Si gira assicurandosi di averlo seminato, sempre con un sorriso stampato in faccia: “L’abbiamo seminato” dice. Ci mettiamo entrambi a ridere a crepa pelle perché ci avevano quasi scoperto. Mi stringe ancora più forte la mano dandomi delle piccole carezze sulle nocche con il pollice, lo guardo negli occhi, sembra che ridano anche quelli. Ci incamminiamo per tornare dai ragazzi, ma li notiamo già in lontananza mentre escono dal concerto tutti in gruppo che ci vengono incontro: “Eccoli, che vi dicevo” ammette Louis riferendosi agli altri. Harry da uno sguardo stranito, togliendolo da Lucy e fissando la mia mano.
“Abbiamo preso una boccata di aria fresca” dico, sorridendo.
“Sì, lo avevamo capito” risponde Louis, alzando un sopracciglio. Ok, adesso mi sento in imbarazzo, ma meno delle altre volte, Niall nota il mio piccolo disagio, ma non ha intenzione di togliere la sua mano dalla mia, anzi. Salda la presa, dandomi coraggio, sorridendo agli altri, notando il fastidio che provoca su Harry. Sembra lo faccia apposta, odio quando fa il geloso così, non deve dimostrare niente a nessuno, è stato troppo tempo chiuso nei suoi sentimenti e adesso gli sta facendo uscire tutti insieme, sempre per questo frainteso. Do una carezza alla mano di Niall per tranquillizzarlo, penso che creda che Harry abbia ancora una cotta per me, ma non è così, ormai a lui li piace Lucy ma questo non lo proibisce il fatto che mi voglia proteggere.
“Andiamo” dico, togliendomi da quella situazione e lasciando la mano di Niall. Gli altri proseguono, li lascio andare e rimango dietro con Zayn, notando gli sguardi che Harry mi lancia ogni tanto mentre parla con Lucy.
“Come ti è sembrato?” parla Zayn, rivolgendomi la sua attenzione mentre torniamo al furgone.
“Cosa?” chiedo.
“Come cosa? Il concerto!” dice, guardandomi attentamente.
“Ah, sì scusa, ero distratta. Sì, mi è piaciuto tantissimo” ammetto, tornando con i piedi per terra.
“Ti è piaciuto tantissimo il concerto o il bacio con Niall?” cammina mettendosi le mani in tasca.
“Eh? Cosa?”.
Fa una risatina. “Buona notte Bella, dimmi quando ritorni dalla Luna”
“Tu come sai che…” gesticolo alla cavolo con le mani.
“Oh andiamo! Non siamo così ciechi, forse non sono stato il primo a capirlo” guarda avanti, si riferisce ad Harry.
“Pensi che se la sia presa” chiedo.
“Bella, lui vuole solo che tu non faccia sciocchezze e che sia al sicuro. Poi se stai con Niall è uno dei suoi ultimi problemi, Bella..” si ferma, lo guardo. “Lui ti vuole bene, ti considera come una sorella, è normale che reagisca così” dice.
“Ma..” abbasso lo sguardo. “Ho paura che Niall non lo abbia ancora capito” ammetto riguardando Zayn che sembra mi capisca.
“Geloso?”
“Non ne sono del tutto convinta. Ma dobbiamo chiarire questa cosa prima che pensi male”. Arriviamo al furgone, siamo in otto, ci stringiamo un po’, certo il viaggio di ritorno non è stato così tanto comodo. Il tragitto era molto parlato, vedevo già le coppie che sbocciavano, Liam e Jessica, e Harry e Lucy, mentre Niall era con il suo solito a mangiare pacchetti di salatini, quel ragazzo è un pozzo senza fondo, non cambierà mai e non sarò di certo io a farlo. Non siamo tornati subito a casa, abbiamo prima fatto una sosta a bere un drink, abbiamo parlato un po’, per poi finire con fare una passeggiata nei dintorni. Louis e Niall credo abbiano esagerato un po’ col bere, Tommo continua ad andare in giro facendo gli auguri di Natale alle prime persone che incontra per strada mentre, l’irlandese ride come un pazzo, beh insomma non è del tutto sobrio. Percorriamo un piccolo parco, io come al solito preferisco essere l’ultima e stare un po’ per i fatti miei, sono davvero stravolta, tra concerto e pub, quasi non ci capisco più niente. Vedo i ragazzi che si avviano ai giochi, Liam subito corre sullo scivolo seguito da Zayn, mentre Niall, Lucy, Jessica e Harry si disperdono per il parco giochi senza uscire dal recinto. Decido di rilassarmi un po’ e andare sulla mia giostra preferita, l’altalena, sin da piccola ci andavo e mi divertivo come una matta con i miei amici, mi piaceva quando andavo in alto, sembrava di toccare il cielo ed essere al centro dell’universo. Ma crescendo ho scoperto che il mio universo è molto distante da qui, sto ancora imparando ad accettare questo come tutti gli altri. La mia mente è immersa nei pensieri di quando ero piccola, di tutti i sogni che facevo, e ora, i miei sogni sono diventati loro, cinque ragazzi, che mi hanno sconvolto la vita. Parlando di sogni, ecco che ne spunta uno di loro venire nella mia direzione. Harry si avvicina a me, forse l’unico che è rimasto brillo questa notte: “Hey…tutto apposto?” chiede sedendosi sull’altalena vicino alla mia iniziando a dondolarsi un po’.
“Sì…” sbadiglio mettendo una mano davanti. “…tutto apposto, tranne la stanchezza” ammetto.
“Yeah” sbadiglia. “Hey i tuoi sbadigli sono contagiosi” ci mettiamo a ridere.
“Come va con Niall?” mi chiede, sembra interessato.
Rivolgo il mio sguardo dall’altra parte del parco, ed ecco il biondo che sta per fare un’imboscata a Liam in piedi sullo scivolo, la prossima volta meno pinte Horan. Mostro un sorriso, abbasso il viso.
“Bene…bene, sai come è” lo guardo, capisco subito il motivo della sua curiosità, anche prima non ne era del tutto convinto.
Esce un ‘Mmh’ dalla sua bocca, aggrottando un pò la fronte.
“Harry…” lo chiamo, si gira fermandosi ad andare avanti e indietro con l’altalena.
“Capisco che ti preoccupi per me, ma non credi che sia abbastanza grande. Sai, non sarò per sempre una sorellina minore, mi dovrai lasciare andare prima o poi.” Dico.
“E’ solo che non voglio…” indugia sulla risposta. Sospira: “Eh va bene, ti darò spazio, ma appena vedo che qualcosa che non va..”
“Harry?” lo rimprovero.
“Ok, ok…come vuoi tu.” Si arrende.
“A proposito, come va tra te e Lucy?” anche se è buio sembra di vederlo arrossire, e non è una mia impressione.
“Aaww, Harry è innamorato” dico canticchiando.
“Bella? Ti prego non rincominciamo” si lamenta nascondendo un sorriso.
“Mica sono io qui quella che sta arrossendo come un peperone.” si pulisce il viso con le mani.
“Ma che dici, stai male” comincia ridere, poi non ammettendo la situazione si alza all’improvviso dall’altalena, è cotto il ragazzo.
“Eh eh eh eh eh!! Styles, Styles, vieni qui cucciolo mio” mi alzo andandogli incontro con un abbraccio. Gli sfrego i capelli con un pugno, mentre si lamente: “Beella! Lasciami dai!” finisco di strattonarlo e lo mollo.
“Sei innamorato” gli urlo mentre si allontana.
“E tu sei pazza” dice ridendo.
Mi rigiro su me stessa, e mi accorgo della presenza di qualcuno sotto l’albero appoggiato al fusto con le braccia e gambe conserte, mi spunta un sorriso nel vederlo, ma non sembra stia ricambiando il sorriso.

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Capitolo 35
*** 'Vulnerable.' ***


Mi avvicino all’albero su cui Niall è appoggiato, dell’aria frizzantina mi passa tra i capelli spostandomi dalla luce del faro del parco e andando all’ombra facendo attenzione a non prendere in pieno i rami ormai spogli delle sue foglie. Nel buio della notte, sorgo la sua intera figura, diversa dalle altre volte, decisamente, dà un’aria di mistero ma non so se questo sia positivo o meno. Smetto pian piano di sorridere quando noto che lui non ricambia, non riesco a capire la sua espressione per la poca luce e forse lui non mi ha ancora del tutto identificato, dopo tutte quelle pinte che si è bevuto ci credo! Riesco infine a guardare il suo volto più colorato del solito, ha le guance leggermente dipinte di rosso, e non per l’aria fredda di questo posto.
Attiro di più la sua attenzione facendo un piccolo colpo di tosse: “Hey Niall..tutto bene?” domando una volta trovato i suoi occhi.
“Hey…” china la testa in basso evitando il mio sguardo fingendo un piccolo sorriso di sfuggita.
“Qualcosa non va?”. Potrei dire che non l’ho mai visto così, il suo stato fisico non sta fermo un attimo, continua a muovere avanti e indietro il piede lasciandolo a penzoloni, qualcosa lo turba.
“..Sei venuta per giocare anche con me” deglutisce pronunciando con timore quelle parole, alzandosi di scatto dal tronco della pianta. Eh?
“..Cosa?” chiedo corrugando la fronte.
“Non posso starmene sempre da un angolo a guardarti tutto il giorno che c’è già qualcun altro che prova a starti addosso…” noto la sua difficoltà nel parlare, quelle parole fanno peso per lui, ma perché?
“Chi è che mi sta addosso?”
La sua voce non è come al solito, quasi sembra un rimprovero verso i miei confronti, incomincia a farmi paura: “Il modo in cui ti guarda, dal primo giorno che ha saputo della tua esistenza, quel dannatissimo giorno..Come ho fatto a non accorgermene subito, sono stato davvero così stupido da non capirlo al primo momento? Perché credi che provo a starti vicino il più possibile? Per chi credi che io difenda la mia ragione…?” sembra stia delirando, si ferma osservandomi.
“Che stai dicendo?” chiedo non capendo il motivo di questa sua specie di accusa, le sue parole vagano nel nulla.
Alza la testa all’improvviso, quasi inciampa su se stesso, lasciando un piccolo singhiozzo prima che inizi a parlare: “Oh andiamo, non ti bastava Harry. Ora sei venuta a consolare la tua anima anche con me con i tuoi soliti modi” mi paralizzo quasi alle sue parole, all’inizio non riesco a riconoscere che le sta dicendo a me.
“Niall, cosa..? Cosa dici?” mi si forma come un groppo in gola che man mano si gonfia. Mi avvicino a lui mettendogli una mano sul braccio ma lui di scatto leva il suo prima che riuscissi a toccarlo. Questa reazione mi sbarra gli occhi, so che l’adrenalina del concerto e della birra lo stanno facendo agitare, mi spaventa il fatto che stia davvero dicendo tutto questo. Lo fisso negli occhi, cerco la pietà nei suoi, voglio provare a farlo tornare con i piedi per terra, ma tutto quello che provo a dire mi si rinfaccia contro.
“Niall ti prego…non fare così” lo rincorro di scatto a passo veloce tentando un’altra volta a prenderlo per il polso.
“Come pensi che potrei fare con Harry che ti gira intorno come un’aquila?! Ha ancora il coraggio di parlarmi dopo tutto quello che è successo!” grida rallentando, ormai la sua voce echeggia per il parco e l’effetto dell’alcool si fa sentire presto visto che sta rispondendo è più lento e meno fluido.
“Cosa centra adesso Harry? Lui è tuo amico e anche mio, cosa ti ha fatto?” non capisco il perché di tutti questi giudizi così affrettati, è il suo migliore amico.
“Ah giusto, ora lo difendi pure. Visto che siete così in sintonia voi due, perché non vi mettete insieme dato che ci siete” pronuncia questa ultima frase ad alta voce facendo ascoltare tutti presenti del luogo, compresi i ragazzi.
Le sue parole, mi percorrono tutto il corpo lasciando al suo passaggio del dolore che pensavo non avrei mai provato con lui. Mi pizzicano gli occhi, compresi il motivo di tutto questo, non è mai riuscito a vedere l’amore che gli stavo donando perché continuava a preoccuparsi delle attenzioni di Harry verso i miei confronti. E per quale motivo poi? Perché Harry mi sta più vicino degli altri, perché si prende cura di me, perché forse è l’unico che sta capendo davvero cosa sta succedendo tra di noi? Come può la gelosia farsi spazio in questo ragazzo davanti a me che a stento neanche lui capisce cosa sta dicendo sotto effetto alcool, o forse è così certo di questi pensieri che me li sta confessando tutti adesso. Le mie guance si rigano di gocce salate, vedo i suoi occhi che all’improvviso si riempiono di pentimento, non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto, vederlo così vulnerabile, non l’ho avrei mai detto.
“Tu sei ubriaco” dico tremando al pensiero che non sia così. Le mie lacrime si fanno spazio e allagano gli occhi facendomi sbattere più volte le palpebre, il mio volto si surriscalda dal dolore. Agitazione, paura, solitudine, timore, delusione, queste sono le mie emozioni per questo tratto di discussione. Non posso più fare niente, è troppo tardi, non avrei pensato che fosse geloso del suo migliore amico, questa cosa sta diventando patetica. Provo pietà per lui, che non riesce a vedere oltre alla gelosia, che non riesce a guardare me, che dopo tutto questo tempo la mia visuale è stata occupata da lui. Il dolore si espande, la cosa che mi duole di più è il petto, mi giro, ancora una volta voglio scappare, ma non ne ho la forza, mi è stata sottratta da lui.
“Bella..” sembra la voce preoccupata di Niall quella che sento, quello che mi fa sentire male è che non riesco a stare un minuto senza di lui, detesto dover aver bisogno di una cosa che in quel momento mi sta tagliando il cuore. Mi afferra il polso voltandomi, lo guardo senza nascondere le lacrime, la sua espressione cambia rendendosi conto di quello che è realmente successo.
“Ti prego..” la sua voce inizia a tremare, lo fisso, ho l’impressione che i suoi occhi brillano di paura e tristezza, ho già visto questa scena.
“Non volevo dire..” non riesce a terminare la frase, il silenzio incombe, non reggo più, calo in un pianto silenzioso, mi asciugo in fretta le guance con le dita.
“Niall, lasciami”.
In passato non avrei mai detto questa frase, e ancora ora ho paura al solo pensiero di dover ripeterglielo. Tolgo la mia mano dalla sua presa, me ne vado, lasciandolo lì in piedi. Mi lascia una voragine questa lontananza, non c'è la faccio a vederlo così, non sopporto questa situazione, perchè è successo? La voglia di stare insieme, le continue interruzioni tra di noi, tutto accade così di fretta che non abbiamo mai avuto un solo momento per stare tranquillamente in pace solo noi due. Non sarebbe mai successo se entrambi non fossimo stati vulnerabili.

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Capitolo 36
*** 'I'm Sorry.' ***


Fu la notte più dolorosa della mia vita, non riuscì a dormire senza pensare a lui. Quando tornammo a casa quella sera, nessuno ebbe il coraggio di chiedermi che cosa era successo, visto che avevano assistito tutti a quella scena poco piacevole. Piangevo di continuo stringendo forte il mio cuscino che mi era mancato tanto, ringrazio le ragazze per avermi fatto dormire nel letto con loro, mentre dormivo le mie lacrime scendevano piano sulle lenzuola senza fare rumore, trascorrendo così tutto il resto della notte.
 
2 giorni dopo; 22 dicembre.
 
‘Driiiiiiiiiiiin’ Il suono insistente del campanello penetra nelle mie orecchie, è davvero fastidioso; il sonno prende il sopravvento e non riesco a svegliarmi per andare ad aprire, ci penseranno Lucy e Jessica.
‘DDDDDDDDRRRIIIIIIIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIIIIIIN’
Non riesco a non pensare a questo rumore che non cessa mai, così, furiosa, mi alzo con fatica, con gli occhi socchiusi e scendo di sotto, quasi inciampo per le scale, rischiando di rotolare giù come un misero sacco di patate.
‘MA NON C’E’ NESSUNO IN QUESTA MALEDETTA CASA?’ Urlo con forza, andando verso la porta, accorgendomi di essere da sola.
Apro con i capelli scompigliati, ieri sera li avevo raccolti in una coda, ormai ora è irriconoscibile e sembro una scimmia appena sveglia.
Mi passa letteralmente il sonno e gli occhi da socchiusi passano a spalancati, vedendo Niall di fronte a me che mi guarda con una faccia di qualcuno che ha subito un grave lutto. D’improvviso mi passano i ricordi di due notti fa, troppo forti per potermeli dimenticare.
Cerco di chiudere la porta velocemente, ma lui la blocca col piede; allora spingo mettendoci tutta la forza che ho nelle braccia… ‘Dovrà fratturarsi il piede, prima o poi’ penso, però lui è di gran lunga più forte di me e riesce ad aprire ed entrare in tre secondi, chiudendo la porta dietro di sé.
“Cosa vuoi, Niall?” Chiedo incrociando le braccia e mantenendo la calma.
“Non volevo svegliarti…” risponde, mi guarda negli occhi, cercando un modo per iniziare a parlarmi senza ricapitare nella stessa situazione che si era venuta a creare l’altra sera.
“Ti ho chiesto cosa vuoi.”
“Ora voglio solo che mi ascolti… noi abbiamo litigato, questo si è capito, ma n…”
“Sì sì, bla bla bla…” Borbotto roteando gli occhi e fingendo di sentire le sue parole.
“BELLA!” Urla poggiando le sue mani sulle mie spalle e scuotendomi un po’. “ALMENO UNA VOLTA, DEVI ASCOLTARMI!” fa sul serio.
“Punto primo: non mi toccare. Punto secondo: non alzare la voce con me. Punto terzo: ti ascolto.”
“Bene…” Dice lasciandomi. “Ascolta…” lascia andare un sospiro. “Io, ho parlato con Harry” alzo il viso cercando un suo possibile movimento che lo faccia reagire al nome. “Ci sono cose su qui abbiamo parlato, e una di queste era la sua cotta per te…”
“Sei stato così geloso che sei pure andato a parlargli, perché una buona volta non puoi fidarti semplicemente di me?” ed ecco di nuovo quella sensazione, mi sento il corpo fragile.
“Avevo bisogno di chiarire questa storia con lui una volta per tutte” spiega, mentre si indurisce la sua mascella.
Sbuffo. “Ma se ci pensi, non ti viene proprio niente in mente? Non mi è piaciuto il modo in cui ti sei comportato.”
“Bella, ogni giorno me ne stavo seduto in un angolo ad osservarvi, credevo che qualcosa ti avrebbe portato via da me.”
“Sì, e per quel qualcosa pensavi fosse Harry!” Lo accuso.
“Mi feriva solo il pensiero che avreste potuto avere una storia, perciò stavo in silenzio, perciò torturavo me stesso e non ero quasi mai presente.” Rimango in silenzio, questo significa che ha sofferto, questo ragazzo ha davvero sofferto per me per tutto questo tempo e io non me ne sono accorta.
Abbasso lo sguardo, lo rialzo piano incrociandomi con i suoi occhi azzurri penetranti: “Non ho mai avuto occhi per nessun altro se non per te. Sin dal primo giorno che ti ho incontrato, non c’era momento che il mio cuore smetteva di battere, non mi ero mai sentita più viva in vita mia” sento che potrei morirgli tra le braccia se anche voi potreste vedere il suo viso angelico davanti al mio a meno di qualche centimetro di distanza.
Niall poggia le sue braccia dietro la schiena, affondando in un grande e caloroso abbraccio. Sento un peso libero appena vengo a contatto con lui, erano passati solo due giorni ma già mi è mancato.
Ci distacchiamo senza perdere contatto fisico, questa volta è talmente vicino che penso che non perdonerò mai me stessa se lo lascerò andare via. Ci fissiamo entrambi, i suoi occhi non sono mai stati più luminosi, la sua bocca sottile e la mia continua voglia di baciarlo da quando ha varcato la soglia di quella casa. Il tocco della sua pelle, sentirla sotto la mia che prima tremava ora ha finalmente trovato la pace.
“Mi dispiace” sussurra al mio orecchio facendo vibrare quest’ultimo per il brivido che mi ha provocato. Quanto mi sono mancate le provocazioni di questo ragazzo.
Avvicino il mio viso al suo, sfiorando il suo naso e toccandoci le fronti, senza mai distogliere il nostro bellissimo contatto visivo. Il primo a fare la prima mossa è lui, che con la mano mi pende per la maglietta facendo combaciare i nostri bacini, mi scappa una risata per questo.
“Sshh, non rovinare tutto” scherza, mostrando un sorriso che si trasforma presto in una risatina. Porta il mio viso tra le sue mani unendoci completamente l’un l’altro, avviciniamo le labbra finchè non si congiungono in un lento, delicato e dolce bacio, quel bacio che rappresentò il perdono, l’amore per l’un l’altro e il forte desiderio di appartenenza.

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Capitolo 37
*** 'I Don't Wanna Lose You.' ***


Un rumore proveniente dalle scale dal piano di sopra ci fa distaccare pian piano finchè non ci è udibile una voce: “Aaw, che bello avete fatto pace” Lucy sorridente scende le scale fermandosi sugli ultimi gradini.
Non do risposta, Lucy alza le sopracciglia: “Avete fatto pace vero?” chiede avendo paura, io e Niall ci limitiamo a sorridere.
“Non so, tu credi che dovrei perdonarlo?” domando retoricamente mentre appoggio una mano sulla spalla del biondo prendendola in giro.
“Ha ha, sei sempre così simpatica. Guarda che io mi preoccupo per voi, allora state di nuovo insieme?”.
Ci penso un po’ su, osservando Niall che mi implora di dargli una risposta decisa: “Veramente…” lui mi fissa con degli occhioni dolcissimi, è impossibile resistergli.
“Ci devo pensare” ho sbalordito tutti, persino me stessa. Ho detto davvero così? In realtà non voglio prendere decisioni così affrettate, dire che ‘stiamo insieme’ o ‘rimetterci insieme’ non è ancora del tutto definito, visto che non so se prima lo eravamo. Siamo solo due ragazzini che si piacciono a vicenda, forse, ma non potrò mai dimenticare i momenti passati con lui e ho l’impressione che ne vivrò altri. Ho solo bisogno di capire quanto lui ci tiene a me, io credo di avergli già detto tutto quello che provo da quando l’ho incontrato, lui è stato ad ascoltarmi ma ora, vorrei che mi stesse affianco se è davvero forte quello che prova per me.
 
- Arrivata la sera -
 
Ormai è sera, il sole è calato completamente ed è buio, Niall è tornato a casa sua ormai già da un bel paio di ore fa, abbiamo passato la giornata chiacchierando di tutto e di più come normali amici senza dover ritornare sulla questione della lite, per evitare altre delusioni.
Sono le 23:45 e siamo ognuno nei propri letti, io penso solo a lui e che domani andrò direttamente di persona a ringraziarlo, a dirgli che gli credo, distraendomi dal freddo infernale che fa questa sera, la finestra è leggermente aperta, passa un soffio di vento gelido che mi fa rabbrividire. Cerco di chiudere gli occhi con la forza, visto che non ho proprio voglia di dormire, girandomi da un lato e poi da un altro per una decina di volte, dopo un po’, il sonno comincia a farsi sentire e mi addormento prima leggermente, qualsiasi suono sarebbe in grado di svegliarmi.
Sobbalzo letteralmente mettendomi seduta di colpo, nel sentire un rumore, un qualcosa che colpisce il pavimento.
Mi alzo dal letto con cautela, un pochino spaventata, cercando qualcosa di ‘sconosciuto’ e investigando su ogni singola mattonella; da lontano individuo qualcosa; mi avvicino e adocchio una pietra bella grossa avvolta da un foglietto mantenuto da un elastico.
Rimango sbalordita, rimuovo quest’ultimo e prendo il pezzetto di carta bianco un po’ stropicciato, lo apro lasciando cadere il sasso per terra; una sola parola è scritta, semplice e chiara: ‘Affacciati’.
Senza pensarci due volte, mi catapulto vicino alla finestra, col foglietto racchiuso e accartocciato nel palmo della mia mano.
E’ buio e quasi non riesco a distinguere bene le figure, però non ho nemmeno il tempo di scrutare tutta la visuale in cerca di qualcosa, che i miei occhi si riempiono di felicità vedendo Niall con una chitarra a tracolla, illuminato solo da tanti lampioni e la luce basta e avanza per vederlo perfettamente: i suoi capelli biondi, il suo sorriso che è comparso di colpo vedendomi. Ma è pazzo a venire fin qui a quest’ora con questo freddo mortale? Mi affaccio, sembriamo Romeo e Giulietta.
“Ehi, ma che ci fai qui a questa ora?” Sussurro per non svegliare nessuno, sorridendo come un’ebete ma allo stesso tempo arrabbiata perché si sta congelando.
“Sai perché sono qui…” Dice avvicinandosi di più per farsi sentire meglio, mentre parla esce del fumo dalla bocca.
“Niall, io…non stare lì fuori al freddo, sei pazzo? Ti verrà la febbre!”
“Shh!” Fa poggiando l’indice sulle sue labbra. “Non parlare ora, prima ascoltami…” Sussurra posando le sue dita sulla chitarra e punzecchiando le corde con le punte, iniziando a riprodurre il suono pian piano. ‘Shh! Certo no? Dovrei lasciarlo fare e prendersi una broncopolmonite, non ci sta con la testa’ penso.
Lo osservo incantata, ancora incapace di credere a ciò che sta succedendo, questo ragazzo pur di farsi perdonare farebbe qualsiasi cosa, è tremendamente dolce ma anche testardo.
Questa musica, questa melodia, la conosco, sono le note di More Than This. L’ho già detto che è dolcissimo? Ecco, non è dolcissimo, è super dolcissimo, è fantastico, nessuno prima d’ora aveva fatto questo per me, sto per commuovermi per l’ennesima volta, ho la lacrima facile.
Niall comincia a pronunciare quelle meravigliose parole, con la sua voce altrettanto meravigliosa e angelica:
“I'm broken, do you hear me?
I'm blinded but you are everything I see,
I'm dancing alone,
I'm praying that your heart will just turn around,
and as I walk up to your door,
my head turns to face the floor,
cause I can't look you in the eyes and say.”
 
Ogni tanto, guarda la chitarra per qualche secondo per poi ritornare con lo sguardo su, verso di me, così per qualche minuto, fino ad arrivare quasi alla fine della canzone:
“When he lays you down, I might just die inside,
it just don't feel right,
cause I can't love you more than this…
Yeah.
When he opens his arms and holds you close tonight,
it just won't feel right,
cause I can't love you more than this…
Yeah.
When he lays you down, I might just die inside,
it just don't feel right,
cause I can't love you more than this…
Can't love you more than this.”
 
Conclude sorridendomi dolcemente e guardandomi negli occhi anche se è lontano, mentre io sembro ipnotizzata e non distolgo lo sguardo da lui nemmeno per un secondo.
“Ora puoi dirmi quello che vuoi…” Sussurra tornando serio. “Però, prima vorrei che tu capissi che quel che provo per te è vero e che non ti ho mai mentito.”
“Aspetta…” Dico tornando dentro e iniziando a commuovermi.
Indosso una giaccone invernale da mettermi e una sciarpa, esco dalla camera -in pigiama- e scendo le scale rapidamente, apro la porta d’ingresso e la socchiudo, visto che non ho le chiavi per rientrare dopo, tutto ciò stando attenta a non fare il minimo rumore.
Vado verso sinistra, dove si vede la mia finestra ed intravedo Niall da lontano, gli corro incontro, mentre lui sfila la chitarra e la lascia cadere a terra; quando sono abbastanza vicina, mi lancio su di lui, abbracciandolo più forte che posso e scoppiando in un mare di lacrime, tanto da bagnargli la spalla destra, su cui ho poggiato la testa.
“Niall, non devi spiegarmi niente. Non dovevo trattarti in quel modo all’inizio, infondo non puoi farci niente, sono io la stupida, non tu. Ti credo, perché penso non esista una persona più sincera di te.” Dico singhiozzando, ancora stretta a lui, più di prima.
“Non sai quanto mi stai rendendo felice. Non dire che sei stupida, hai reagito come avrebbe fatto chiunque.” Sussurra al mio orecchio, per poi dividerci. “Non sopporto vederti piangere…” Afferma asciugando le mie guance. “Mi sei mancata, anche se per poco, non sai quanto ho sofferto credendo di aver fatto la più grande cretinata del mondo e non poterti parlare nemmeno per un minuto, sembravo assente, ma io vedevo e sentivo tutto, anche quando siamo usciti tempo fa.”
“Cioè… io mi ingannavo da sola, in questi giorni cercavo di auto convincermi di non aver bisogno di te, oppure di non cercarti, in realtà ho sempre voluto mollare da parte il mio orgoglio, invece ogni giorno tentavo di non pensarti, ci riuscivo, ma per poco.”
“Non voglio perderti.” Dice abbracciandomi di nuovo, per un po’ di tempo. Mi distacco, noto la sua giacca leggermente aperta, mi ricordo che ho ancora in mano la sciarpa e gliela fascio attorno al collo in modo che non possa aver freddo. Lui mi ricambia con un sorriso premuroso.
“Sai, ora ne ho la certezza, ho capito che…” lo fisso per un minuto senza parlare ammirando il ragazzo che mi ha sempre resa orgogliosa di lui e pensando a tutti i pezzi del puzzle che si ricompongono. Il suo sguardo curioso si accentua, sorrido leggermente, un giorno, un giorno saprà.

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Capitolo 38
*** 'Welcome To My Life.' ***


Mentre fantastico con i miei pensieri Niall è ancora fermo attento, aspettando una mia risposta.
“Cosa?” Domanda curioso, guardandomi negli occhi.
“No, niente…” fingo. Mi piacciono questi generi di indovinelli, solo alla fine però capirà di cosa sto parlando anche se la risposta c’è l’ha proprio sotto gli occhi, l’unica cosa che deve fare è usarli per trovarla e gli sarà tutto più chiaro.
“Dai, ora lo voglio sapere.” Inizia ad agitarsi.
“Ma no, niente che può interessarti.” Come posso essere così crudele con lui, deve venire a capo di questo rompicapo da solo, io gli sarò solo da guida, questo sarà il mio compito.
“Mi interessa tutto ciò che dici!” si avvicina.
“Ehm…” balbetto per la vicinanza poco spaziosa.
“Su!” mi incita.
“Ho dimenticato cosa dovevo dire.” Dico guardando Niall mettersi una mano sulla fronte.
“Non ti credo!” dice portandosi le mani sui fianchi.
“Ma come? Mi offendo.”
“Dimmelo subito!” Mi ordina bloccandomi, avvolgendo la mia vita con le sue braccia.
“Altrimenti?” rimpicciolisco gli occhi, cosa potrei mai immaginarmi da lui.
“Altrimenti…” Accenna un sorrisino diabolico, per poi cominciare a muovere le mani e farmi il solletico; comincio a ridere come un’esaurita, quasi da cadere a terra. “Avrai svegliato tutto il quartiere…” Dice smettendo e scoppiando in una risata rumorosa.
“E la colpa è tua!” riesco a dire dopo questa tortura. Smette per un attimo di farmi il solletico, poi mi scruta dalla testa ai piedi, notando che si potrebbe offendere e gli faccio un musetto tenero allungando le labbrucce.
Storce la bocca e sospira: “Prima o poi lo scoprirò cosa mi stavi per dire” ammicca.
“Oh ma la risposta è proprio sotto i tuoi occhi, solo che guardi troppo vicino per notarla” detto questo sorridendogli, lui ricambia piantando i suoi occhi magnifici nei miei. Adesso mi sento, come potrei definirlo, con ‘le farfalle nello stomaco’ come si dice. Anzi, forse potrei dire che ho i piccioni dato che si agita così tanto, un suo solo tocco potrebbe fare peggio e questa vicinanza è così attesa da quando l’ho visto questa sera. Mi avvicino a mia volta portando una mano a sfiorare la sua guancia fredda e guardandolo negli occhi luccicanti dal freddo, che rispecchiano esattamente il ghiaccio in un mare immenso di emozioni. Con lo sguardo attraverso tutti i suoi dettagli e lineamenti che lo rendono perfetto per me, passando dai capelli alla fronte, gli occhi e il naso, per poi notare su quest’ultimo un piccolo fiocco di ghiaccio che si sta sciogliendo sopra, un fiocco di neve. Alzo il viso, sta nevicando, non avrei potuto chiedere di meglio, adoro la neve, specialmente dover condividere questo magnifico fenomeno con qualcuno a cui si vuole del bene e che si ama rende tutto più magico. Ritorno con lo sguardo su Niall, che sta osservando ogni mia piccola gioia che provo quando vedo la neve, mi perdo di nuovo nei suoi occhi.
“Guarda con attenzione” gli dico, indicando la neve che cade giù a grandi fiocchi dal cielo. Lui fa come gli dico, alza il viso distaccandosi con lo sguardo da me e osserva la neve che pian piano scende. Mostra un sorriso appena si accorge di quel magico posto che si era creato intorno a noi, come se fossimo infinito, come se nessuno ci potesse toccare. Ormai siamo irraggiungibili, abbiamo preso il volo per un altro universo e ho l’impressione che non ci sarà un viaggio di ritorno, siamo partiti, ora siamo l’universo. Giro attorno a me stessa con le braccia in aria toccando la fredda neve che mi lascia piccole gocce di acqua appena atterrata sul palmo delle mie mani. Inizio a sorridere, fino a ridere di gioia e felicità, una persona di passaggio direbbe che sono pazza, ma se è così che ci si sente per essere felice, allora voglio essere pazza, sì, lo desidero. Continuo a girare su me stessa saltellando sull’asfalto bagnato che luccica per terra, comincio a ballare come se fossi libera, Niall mi guarda per un secondo e appena vede che lo guardo senza neanche aver smesso di ridere inizia a sorridermi leggermente fino a fare un completo sorriso che gli rimpiccioliscono gli occhi. Mi avvicino a lui prendendogli la mano e portandolo con me, non sò dove stiamo andando, però sò che siamo liberi, non importa dove, importa con chi si sta facendo questo viaggio. Niall si mette a ridere, anche lui pensa che sia matta, lo guardo senza perdere per un secondo il sorriso e ci fermiamo. Per qualche motivo siamo arrivati in un piccolo parchetto pieno di alberi, proseguo tirandolo per il braccio mentre Niall non capisce cosa voglio fare.
“Ehi, dove andiamo?” domanda sorridendo.
“Ssh..!” lo rimprovero ridendo per nessun motivo. “Non ne ho la più pallida idea, ma tu seguimi” gli dico ridendo notando la sua espressione. Niall accenna un ‘ok’ con la testa, lo trascino tra gli alberi fino a che non troviamo davanti a noi una estesa scia di luci, la città di Londra davanti a noi, immensa e bellissima per le sue luci e colori, intravvedendo un alto albero di Natale davanti a noi che spicca tra i palazzi.
Finisco di ridere rimanendo incantata dalla vista, sorrido e noto il biondo che si mette le mani nei capelli non credendo ai suoi occhi.
“Hai visto?” chiedo, lui incredulo sbatte più volte le palpebre, e muovendo la testa facendo di ‘no’ sorridendo come un abete. Sembra di vedere un ragazzino vicino a me, la sua sta diventando una certezza, sa che non è mai invecchiato e sarà per sempre giovane nel suo cuore perché è questo che gli sussurra ogni giorno della sua vita. Noto con sorpresa che si guarda intorno, guarda da lontano, come gli avevo suggerito, sta vedendo davvero tutto quello che sto vedendo io e sta provando i miei stessi sentimenti, finalmente ha aperto sul serio gli occhi.
“Benvenuto nella mia vita” gli dico avvicinandomi vicino a lui mettendo il braccio dietro la sua schiena tenendolo stretto vicino.
Guarda attentamente i miei occhi rimanendo immobile stringendomi in vita: “Sei tu la mia vita” pronuncia queste parole mentre gli esce un po’ di fumo dalla bocca per via del freddo. Sorrido, ma non è solo il mio viso che sorride, anche il mio cuore che si è surriscaldato insieme alle mie infuocate e viola guancie che avampano di continuo a ogni sua parola carina e gentile che dice. La neve continua a scendere, ci guardiamo intensamente fino a che lui non mi viene incontro abbracciandomi fortissimo. Un abbraccio, gesto di amore e fratellanza, il nostro punto di unione, il nostro punto di forza, nessuno ci dividerà. Gli ho insegnato a guardare, guardare le persone che lo circondano quanto amore gli hanno ancora tanto da offrire, la prossima volta, gli insegnerò ad amare, amare come se fosse l’ultima persona sulla Terra ad avere un cuore per farlo.

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