Amore fraterno

di avalonne
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La lite ***
Capitolo 2: *** Il lupo ***



Capitolo 1
*** La lite ***


Questa storia è stata scritta per il Contest "FlashContest - Febbre da New Generation" di Roses98 e si è classificata prima! Ringrazio Roses per aver indetto il contest e per il suo giudizio, che riporto alla fine del secondo capitolo.
 
 

Autore (nick EFP e Forum)-  Avalonne
Titolo-  Amore fraterno
Personaggi-  Louis Weasley, Victoire Weasley, Fenrir Greyback
Rating-  giallo
Genere-  avventura, fluff
Avvertimenti- leggero  what if
Note dell'autore- Il leggero what if è legato al fatto che Fenrir Greyback non viene catturato dopo la Battaglia di Hogwarts ma risulta disperso, pertanto nessuno sa che fine abbia fatto fino al momento della storia (che si colloca un anno dopo i famosi diciannove anni dopo). Ho ipotizzato che, al momento dello svolgimento della storia, Louis stia per iniziare Hogwarts, mentre Victoire l’ha appena finita, ha diciotto anni ed è fidanzata con Ted Lupin. Dominique e Roxanne hanno entrambe quindici anni. Forse Bill Weasley sembrerà estremamente geloso della figlia maggiore, ma per questo tratto del suo carattere mi sono rifatta a come reagisce Ron ai fidanzamenti di Ginny. Inoltre considera che Bill è un semi-licantropo, perciò ho ipotizzato che nei giorni di Luna Piena sia piuttosto”umorale”. Non avendo idea del Patronus di Victoire ho ipotizzato che fosse un falco, perché la associo a un uccello, fiero e libero, ma non delicato come un passerotto. Per quanto riguarda gli scoppi di magia accidentale, anche Harry, nel primo libro, riesce a fare delle magie nei momenti di forte stress. Louis sa già degli incantesimi base, come Lucy che ha la sua stessa età, poiché in casa sua la magia si pratica da sempre. Dopotutto Hermione, che era figlia di Babbani, sapeva già riparare gli occhiali prima di iniziare Hogwarts.

 
 
 
 
 

 
 
Capitolo 1 - La lite
 
A undici anni appena compiuti Louis Weasley non aveva una grande opinione dell’amore, e men che meno delle coppie. Era pur vero che, quando sua sorella Dominique era impegnata a scrivere sul suo diario segreto o a scambiarsi gufi con le sue amiche a proposito di qualche bel Prefetto di Hogwarts, non aveva tempo di tormentarlo, e d’altro canto Ted Lupin, il fidanzato di Victoire, era davvero in gamba. Il problema, sosteneva Louis, era che lui era ben felice quando l’amore le distraeva dal controllare che non rubasse i biscotti di nonna Molly, ma diventava alquanto indisponente se impediva a sua sorella maggiore di portarlo a comprare un famiglio a Diagon Alley!
Quell’anno il minore dei figli di Bill e Fleur avrebbe iniziato Hogwarts ed era fermamente convinto di volere uno kneazle come animaletto domestico, possibilmente coraggioso e intelligente come Grattastinchi, il leggendario gatto di zia Hermione. Sua madre si era ovviamente opposta, Dominique lo aveva guardato dall’alto in basso accarezzando le piume del suo preziosissimo gufo e suo padre si era abilmente tirato fuori dalla discussione; solamente Vic lo aveva appoggiato e Louis l’aveva eletta a sua sorella preferita, per quella settimana almeno. Il problema era sorto quando Fleur aveva decretato che se sua figlia maggiore ci teneva tanto che Louis avesse quello stupido gatto, in quel caso doveva portarcelo lei a comprarlo. Peccato che, fino a quel momento, la ragazza fosse stata troppo impegnata ad amoreggiare con Ted Lupin per accompagnarlo.
Quel pomeriggio non aveva fatto eccezione. Victoire aveva promesso che sarebbero andati insieme a Diagon Alley, poi Ted era comparso sulla porta di casa, con il sorriso malandrino sul volto e la sua solita zazzera di capelli blu e sua sorella aveva decretato che fosse il momento migliore per risistemare la soffitta. A volte Louis si chiedeva se i suoi genitori fossero davvero così stupidi per credere a tutto quello che la loro figlia maggiore raccontava.
Per tutte queste ragioni, Louis Weasley stava salendo, con aria battagliera, le scale che portavano alla soffitta, con l’intenzione di dare a Victoire un ultimatum. Arrivato all’ultimo gradino, impugnò la bacchetta che aveva rubato a sua madre e si impegnò con tutte le sue forze per riuscire in quel semplice incantesimo: Alohomora. Lucy e lui si erano allenati tutta l’estate per arrivare a Hogwarts preparati e già conoscevano il Wingardium Leviosa, l’Alohomora e stavano studiando l’Incendio. I suoi sforzi vennero ripagati perché, dopo i primi due tentativi andati a vuoto, la porta si spalancò. Per quanto Louis non fosse del tutto digiuno dei fatti della vita si stupì ugualmente quando vide sua sorella e Ted nudi, su di un vecchio materasso poggiato per terra.
- Cosa? - Fece appena in tempo a domandare, prima che sua sorella iniziasse a urlargli di uscire immediatamente, gridando come una Banshee infuriata. Persino i capelli di Ted, che ormai non cambiavano più colore da soli da anni, erano virati verso un inquietante rosso imbarazzo; o rosso rabbia, rettificò Louis schivando una delle cianfrusaglie che il ragazzo aveva iniziato a tirargli addosso.
Il giovane Weasley si chiuse la porta alle spalle meditando vendetta. Così sua sorella preferiva passare il tempo con il suo fidanzato piuttosto che con lui? Bene, la guerra era appena iniziata.
Louis corse a perdifiato le scale che portavano in cucina, preparandosi a fare una bella scenata isterica ai suoi genitori.
- Mamma! - Urlò con quanto fiato aveva in gola - Vic non vuole venire con me a Diagon Alley!
Fleur non sollevò neppure gli occhi dal libro che stava leggendo: - Tua sorella ha detto che voleva risistemare la soffitta, andrà domani con te a compare quello stupido gatto.
- Non so esattamente cosa stava facendo, ma sicuramente non metteva a posto la soffitta. Lei e Ted erano tutti nudi. - Confessò con disarmante semplicità il ragazzino. Ovviamente sapeva benissimo cosa stavano facendo, come sapeva benissimo quale sarebbe stata la reazione di suo padre.
- Cosa? - Urlò infatti Bill balzando in piedi e, quando sua figlia aprì la porta della cucina per fermare le rivelazioni del fratellino, si prese in pieno la sfuriata di suo padre.
- Victoire Weasley! Si può sapere cosa stavi facendo con Ted Lupin? Io mi fidavo di te, di voi! Vi credevo una coppia responsabile … e tu! - Gridò poi alla volta dello sventurato ragazzo dai capelli blu che aveva avuto l’ardire di seguire la sua fidanzata - Fuori da casa mia!
- Papà!
- Bill … Signor Weasley!
Protestarono in coro i due ragazzi.
- Fuori ho detto! E tu, signorina, sei in punizione fino al ritorno a Hogwarts!
- Papà ho finito la scuola a giugno[1]!
- Meglio: sei in punizione fino ai trent’anni!
Louis Weasley si era sempre definito coraggioso e sicuro di essere Smistato a Grifondoro, ma lo sguardo che gli lanciò Victoire in quel momento lo fece gelare.
- Sei solo un piccolo mostriciattolo geloso! Ti odio!
Louis non aveva mai visto sua madre dare uno schiaffo a una delle sue sorelle, ma in quel caso Fleur lo fece, rimproverando aspramente la figlia per le sue parole. Vic, tuttavia, non abbassò lo sguardo e si ritirò altezzosa nella sua stanza, senza degnare il fratello di un’altra occhiata.



[1] Bill non è del tutto rincitrullito, sa benissimo quanti anni ha Victoire, ho semplicemente pensato che si potesse confondere in un momento di rabbia.

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Capitolo 2
*** Il lupo ***


Ed ecco il secondo capitolo!




Capitolo 2 - Il lupo

 

Quella stessa sera, Louis era rannicchiato in camera sua, nonostante fossero appena le nove e mezzo di sera. L’atmosfera in casa era irrespirabile. Suo padre era ancora furioso, probabilmente il fatto che quella notte ci sarebbe stata la Luna Piena influiva sul suo umore, e aveva deciso di andare a trovare lo zio George. “Vedrai che da domani ti odierà anche Roxanne” aveva sibilato Dominique a suo fratello. Le due sorelle, incredibilmente, si erano coalizzate contro di lui e lo avevano messo al bando, decidendo di non rivolgergli più la parola. Mai più, come si era premunita di fargli sapere Domi. Per Vic, era come se fosse diventato invisibile. Non le vedeva così arrabbiate da quando, tre anni prima, in uno scoppio di magia accidentale, aveva dato fuoco a gran parte delle bambole e dei libri delle due ragazze.
Persino sua madre si era chiusa in un mutismo silenzioso e, invece di premiarlo per aver raccontato cosa stessero facendo Vic e Ted, lo aveva rimproverato per aver fatto la spia.
La vita era davvero ingiusta. Louis era convinto che, a quel punto, non avrebbe avuto nessun famiglio da portare a Hogwarts quell’anno.
Guardò fuori dalla finestra, attratto dallo stridio di un gufo. Forse, se non poteva comprarlo, sarebbe riuscito a catturarne uno e addomesticarlo!
Scivolò silenziosamente fuori di casa e si inoltrò rapido nella campagna che circondava Villa Conchiglia. Troppe volte, di giorno, aveva scorrazzato tra gli alberi, il suo senso dell’orientamento era ottimo, ma, nel profondo del cuore, doveva confessare che le sagome scure nell’approssimarsi della notte, mettevano una certa inquietudine.
Louis camminava rapido, attento a evitare di spezzare rami secchi con la suola delle scarpe e concentrato nel distinguere i rumori dei vari animali notturni. Qualcosa, ad un tratto, attirò la sua attenzione. Sembrava che ci fosse qualcuno, nascosto nell’ombra; non poteva essere un animale, era troppo grosso. Brividi, che non avevano nulla a che fare con il freddo, iniziarono a correre lungo la schiena del ragazzino, che, cercando di non produrre il minimo rumore, indietreggiò piano.
- Dove credi di andare? - Latrò una voce feroce alle sue spalle.
Louis fece un salto e, in men che non si dica, si ritrovò una mano pelosa e dalle unghie gialle che gli stringeva il collo. L’uomo che lo teneva bloccato poteva avere l’età di nonno Arthur, ma sembrava molto più in forze, nonostante i capelli grigi e i vestiti laceri e puzzolenti.
- Dimmi un po’ ragazzino, dove posso trovare Bill Weasley?
- Papà è uscito prima di cena. - Rispose precipitosamente, come se si trovasse di fronte a un fattorino, sentendosi un idiota subito dopo.
- Ah, così tu saresti suo figlio? Bene, bene: ho un conto in sospeso con tuo padre! Sai chi sono io?
- No … - Replicò fievole Louis, la mano sulla sua gola iniziava a stringere troppo.
- Io sono Fenrir Greyback e sono venuto a finire ciò che iniziai tempo fa!
Louis gelò. Quello era il Lupo Mannaro Mangiamorte che aveva sfigurato suo padre ed era venuto per completare l’opera. Con orrore realizzò anche che quella notte ci sarebbe stata la Luna Piena.
- Guardi il cielo ragazzino? Sei sveglio! Esatto, tra poco mi trasformerò, è un vero peccato che non ci sia tuo padre nei dintorni, ma forse posso rimediare. Perché mordere lui, quando, tra le mie mani, ci sei tu? Sarà divertente! Chissà cosa penserà il mezzo Lupo di avere un Licantropo completamente sviluppato in famiglia?
Con orrore Louis realizzò che Greyback poteva fare qualunque cosa passasse per quella sua testa malata e che lui era completamente inerme nelle sue mani.
- Tremi ragazzino? Non ti piacerebbe avere il potere? Mordere è divertente, sai?
- Mai! - Ruggì Louis, recuperando un po’ di coraggio - Anche se mi morderai, non diventerò mai come te! Diventerò un Licantropo buono, come il padre di Ted Lupin, un eroe!
Il riferimento a Remus Lupin, che lo aveva apertamente sfidato durante la Guerra, scatenò la rabbia di Greyback che colpì il ragazzo con un potente manrovescio.
- Stupido! Forse dovrei ucciderti subito!
Un lampo di luce rossa sfiorò il Mannaro e una voce alle sue spalle gridò: - Non ti azzardare a toccarlo!
Ritta, con la bacchetta sguainata e i capelli rossi al vento, stava Victoire Weasley, pronta a colpire di nuovo.
- Guarda, guarda che bel bocconcino abbiamo qua! Questa è proprio la mia serata fortunata! - Esclamò l’uomo, estraendo a sua volta la bacchetta.
I minuti successivi furono caratterizzati da uno scambio di incantesimi senza esclusioni di colpi. Greyback era avvantaggiato dall’oscurità in cui riusciva a distinguere ogni piccolo particolare, al contrario della sua avversaria, e, più che altro, sembrava cercare di perdere tempo, in attesa che sorgesse la Luna Piena.
“Devo fare qualcosa, devo fare qualcosa!” Pensava, nel frattempo, Louis, ancora disteso a terra con il labbro spaccato. Se solo avesse avuto una bacchetta … Sua sorella stava rischiando la vita per lui, contro quell’uomo orribile, e Louis sentiva l’odio divampare dentro di sé come un fuoco. Quasi fosse una proiezione dei suoi sentimenti, una fiammella si accese davvero sulle spalle del Licantropo e, dopo qualche secondo, il fuoco attecchì sul mantello e sui suoi sudici capelli. Fu sufficiente un attimo, il tempo che Greyback realizzasse che stava bruciando e Victoire riuscì a mandare a segno un potente Schiantesimo.
Louis si gettò tra le braccia della sorella, piangendo. Anche lei aveva grosse lacrime che solcavano il viso, ma non si lasciò distrarre.
- Louis, ti ricordi quello che ci ha sempre detto papà? Che in un duello leale non bisogna mai attaccare un avversario a terra? Bene, ci sono casi estremi in cui la sicurezza è più importante!
Così dicendo Victoire lanciò un altro paio di Schiantesimi al Licantropo, prima di Pietrificarlo. La ragazza volse lo sguardo al cielo: - Non ci resta molto tempo prima della Luna Piena! Dobbiamo avvertire gli Auror e poi fuggire subito via di qua!
Louis era sempre stato affascinato dall’Incanto Patronus e, anche in quell’occasione, si meravigliò quando un magnifico falco argentato fuoriuscì dalla bacchetta della sorella.
 
Quella notte sembrava che nessuno volesse andare a dormire. Louis era stato strapazzato di abbracci da tutti i suoi famigliari, dalle sue sorelle, ai suoi genitori, ai nonni, zii e cugini. Persino Ted Lupin, per l’occasione riammesso al cospetto di Bill Weasley, gli aveva scompigliato i capelli, complimentandosi per la sua magia accidentale.
- Ehi Ted! Sai cos’ha detto Louis a Greyback che lo stava minacciando? - Interloquì Victoire. Da quando si erano abbracciati dopo aver schiantato il Mannaro, i due fratelli sembravano inseparabili. - Ha detto che sarebbe diventato un Licantropo buono, un eroe. Come tuo padre!
- Davvero? - Chiese Ted incredulo. - Grazie, Louis!
- Lo pensavo davvero, - rispose il ragazzino imbarazzato - e comunque scusami per oggi pomeriggio, ero solo un po’ geloso. In ogni caso Vic deve amarti davvero: ho visto il suo Patronus stanotte, ed è davvero potente!
Ted sorrise e sigillò con una stretta di mano la pace con il suo futuro cognato.
 
Più tardi, quella stessa notte, Victoire Weasley scivolò nella camera del fratello.
- Dormi? - Domandò in un sussurro.
- No, cosa ci fai qui?
- Controllavo che fossi ancora in camera tua. Non puoi immaginare che paura che ho avuto prima. Ero venuta a chiederti scusa, per quello che ti avevo detto oggi pomeriggio, e tu non c’eri! Sono andata nel panico, sono subito uscita a cercarti!
- Oh Vic! Mi dispiace tanto anche a me per oggi pomeriggio!
- Non importa! Ti volevo chiedere solo una cosa: perché hai detto quella cosa a Ted sul Patronus?
- Beh, tu dici sempre che lo ami e credevo che fosse il tuo ricordo felice!
La ragazza scosse la testa.
- Ti ricordi la vacanza che abbiamo fatto tutti insieme due anni fa in Francia? Quando la mattina ci siamo svegliati per vedere sorgere il sole sulla Loira e poi abbiamo fatto il bagno all’alba? Io, te, Domi, mamma e papà? Quello è il mio ricordo felice!
- Forte! Credi che potrò portare a Hogwarts un falco, invece che un gufo?
- Non lo so. Domani mattina andremo al Serraglio Stregato a cercarne uno, ti va?
Louis Weasley non amava troppo le smancerie, ma quella notte dormì felice abbracciato a sua sorella.






Sì, lo so, tanto fluff alla fine! Mi sono lasciata trasportare, che vi devo dire?

Riporto qui sotto il giudizio di Roses98! (Ho corretto gli errori di grammatica)





"Amore fraterno"- di Avalonne 


Grammatica: 18/20 
Stile: 10/10 
Originalità: 10/10 
Caratterizzazione personaggi: 14/15 
Gradimento personale: 15/15 
Totale: 67/70 

Grammatica:
 
-”Louis Weasley stava salendo con aria battagliera le scale che portavano alla soffitta,” qui ci va una virgola prima di “con” e una dopo “battagliera”. -0,2 
- “...in quel semplice incantesimo: Alohomora Lucy e lui si erano allenati tutta l’estate per...” qui ti sei dimenticata di mettere il punto dopo “Alohomora”. -0,2 
- “Per quanto Louis non fosse del tutto digiuno dei fatti della vita si stupì ugualmente quando vide sua sorella e Ted nudi,” qui ci va una virgola prima di “si”.-0,2 
-”Guardò fuori dalla finestra attratto dallo stridio di un gufo, forse, se non poteva comprarlo, sarebbe riuscito a catturarne uno e addomesticarlo!” allora qui ci va una virgola prima di “attratto” e un punto dopo “gufo” mettendo la maiuscola a “forse”. -0,4 (sono due errori) 
-”Troppe volte, di giorno, aveva scorazzato tra gli alberi,” forse è un errore di battitura, fatto sta che scorrazzato si scrive con due “r”. -0,2 
-” Sembrava che ci fosse qualcuno, nascosto nell’ombra, non poteva essere un animale, era troppo grosso.” qui ci va un punto dopo “ombra” per staccare la frase, o, in alternativa, mettere una “e” di congiunzione. -0,2 
-” Brividi che non aveva nulla a che fare con il freddo iniziarono a correre” qui ci va una virgola prima di “che” e una dopo “freddo”, inoltre non va bene “aveva” ma la giusta coniugazione è “avevano” visto che stai parlando di brividi al plurale. -0,4 (due errori) 
-”affascinato dall’Incanto Patronus e anche in quell’occasione si meravigliò quando un magnifico falco argentato fuoriuscì dalla bacchetta della sorella.” qui ci va una virgola prima di “anche” e una dopo “occasione”. -0,2 
18/20 

Stile:
 
Ragazza mia, il tuo stile è fantastico, davvero! Mi hai tenuto attaccata alla lettura dall'inizio alla fine, mi è piaciuto molto il modo di descrivere la scena. Non ti sei persa via in particolari futili e sopratutto hai descritto la scena e, allo stesso tempo, hai descritto pienamente le impressioni di Louis senza entrare nel suo punto di vista. Brava, punteggio pieno! 
10/10 

Originalità:
 
E' ultra originale, davvero!Aggiungendosi il fatto che hai fatto “resuscitare” (siamo in tema XD) Fenrir l'ha resa ancora più unica. Punteggio pieno. 
10/10 

Caratterizzazione personaggi:
 
Malgrado abbia avuto l'impressione di aver già visto questa caratterizzazione di Louis, il fatto che voglia così tanto il gatto da mettere nei guai la sorella me lo ha fatto apprezzare tanto. L'ho trovato vendicativo al punto giusto e sopratutto con lo spirito coraggioso di un vero Grifondoro. Inoltre non avevo mai letto una storia in cui Louis (da quello che ho capito) è amico di Lucy... in genere, malgrado siano i più piccoli, non si frequentano molto perché una è una secchiona, mentre l'altro è considerato un po' il belloccio della famiglia essendo antenato di una veela. 
Per quanto riguarda Victorie, mi è piaciuto molto il suo spirito di fratellanza che l'ha portata a chiedere scusa al fratello anche se sarebbe dovuto essere lui a scusarsi per primo (e per fortuna che ha voluto scusarsi altrimenti chissà che fine avrebbe fatto Louis!). 
14/15 

Gradimento personale:
 
Inutile dire che questa storia mi è piaciuta molto! (lo si può capire anche dal premio speciale XD) Davvero, l'ho apprezzata sin dal primo momento, sopratutto perché Louis è un personaggio che mi sta per niente indifferente seppur non sia il mio preferito... 
Ho apprezzato molto il bel rapporto che lega i due fratelli anche se qualche bisticcio ci sta sempre, ma sopratutto perché Victorie ha appoggiato Louis sulla scelta dell'animale e il fatto che lui, dopo aver visto il Patronus della sorella, voglia un falco mi ha quasi commosso. Punteggio pieno. 
15/15 


TOTALE: 67/70

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