Questa volta la fortuna è stata dalla mia parte

di Hazel92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Angolo dell’autrice: Salve! Questa fan fiction è il frutto dei miei numerosi film mentali sul concorso per andare sul set di Catching fire. Chi di noi non li avrà fatti? Invidio profondamente la fortunata vincitrice, e a me non resta che scrivere questa ff, con la quale cercherò di consolarmi e magari riuscirò a consolare anche un po’ voi. ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione. Questo è una sorta di prologo…ditemi se è il caso di continuare oppure no. Buona lettura! ^^
 

Non ero mai stata una persona fortunata. Non avevo mai vinto a un gratta e vinci. Non avevo mai vinto al lotto. Non avevo mai vinto al bingo. Non avevo mai vinto nessun tipo di concorso. Fino a qualche giorno fa. Se avessi saputo che tutta la sfortuna, o forse più precisamente la non-fortuna, che avevo avuto in questi anni, sarebbe servita ad accumulare la fortuna necessaria per vincere questo concorso, allora avrei evitato di lamentarmi durante i miei venti anni di esistenza su questo pianeta. Avevo vinto il concorso per volare ad Atlanta, sul set di Catching Fire, dove c’era il mio attore preferito, il ragazzo di cui sono platonicamente innamorata da anni, Josh Hutcherson.


Ricevuta l’e-mail che mi comunicava che avevo vinto, prima di iniziare ad esultare, l’ho riletta almeno una ventina di volte. Dopodiché, essendomi assicurata che non era un sogno e che non avevo problemi di vista o di comprendonio, ho iniziato ad urlare come una pazza. I primi a saperlo sono stati i miei genitori, poi ho subito chiamato l’amica che avrei portato con me, Sara. Ho passato circa mezz’ora solo a convincerla che non stessi scherzando, poi…beh ha avuto la mia stessa identica reazione.
Ancora non ci credo, eppure domani io e Sara prenderemo l’aereo che ci porterà ad Atlanta. Poi qualcuno verrà a prenderci in aeroporto ci porterà in un lussuosissimo hotel a quattro stelle. Soggiorneremo li per quattro giorni, che, ne sono sicura, saranno i più belli di tutta la mia vita.

Il giorno seguente mi sveglio con il cuore a mille e con delle occhiaie allucinanti. Non sono riuscita a chiudere occhio per via dell’agitazione. Tuttavia, mi preparo molto più velocemente del mio solito, e finalmente arriva il momento di partire. Raggiungiamo l’aeroporto e li mi incontro con Sara. I nostri genitori sono quasi più agitati di noi. Dico quasi perché, gran parte della nostra agitazione non è dovuta al fatto che partiremo da sole, che saremo da sole in una città dall’altra parte dell’oceano (come lo è per loro). La nostra agitazione dipende tutta dal fatto che andremo sul set della nostra saga preferita e molto probabilmente conosceremo gli attori. Anche se non dovessi incontrare nessuno, sarà comunque un’esperienza fantastica. Potremo conoscere fan di tutto il mondo con la nostra stessa passione. Sarà assolutamente indimenticabile.


Il viaggio in aereo io e Sara lo passiamo interamente chiacchierando, facendo foto ad ogni cosa, ma soprattutto facendoci film mentali degni di un Oscar su quello che potrebbe accadere. Proviamo a dormire diverse volte, ma non ci riusciamo. L’agitazione è troppa, e ormai non manca molto.

Quando scendiamo dall’aereo io e Sara ci teniamo per mano. Siamo entrambe troppo agitate per dire o fare qualsiasi altra cosa. Il solo toccare la terra, o meglio l’asfalto, dello stesso paese in cui si trova Josh ci fa perdere la testa. Lo so, è da pazzi, ma pensare che finalmente i chilometri che ci dividono non sono poi così tanti, che forse avrò la possibilità di vederlo…fa uno strano effetto.

Passiamo tutti i controlli, e recuperiamo le valige. Prima di uscire dall’aeroporto facciamo un salto in bagno a darci una sistemata, perché dopo tutte queste ore di volo siamo impresentabili.
Quando stiamo per varcare la porta dell’aeroporto, Sara mi afferra di nuovo la mano.
-          Sei pronta ? – mi chiede
-          Sinceramente? Assolutamente no… - ci guardiamo un attimo con un sorrisetto idiota e poi ci facciamo coraggio.
Ci sono tremila persone con dei cartelli in mano. Finalmente riesco a scorgere l’uomo che tiene in mano quello con il mi cognome. Lo raggiungiamo e lui ci scorta verso la macchina. È un macchinone enorme e nero. Sembra proprio un auto di lusso, e io e Sara non possiamo che esserne contente.

L’albergo è ancora meglio di quanto pensassi. È favoloso, e la nostra camera non è da meno. L’uomo che ci accompagna nella nostra stanza, portandoci i bagagli, ci comunica che abbiamo ancora quattro ore di tempo e poi ci porteranno sul set. In fondo qui è ancora mattina.
Non appena ci lasciano sole, iniziamo ad abbracciarci, a saltare e a urlare come pazze per tutta la stanza. Ancora mi sembra un sogno. Tra quattro ore potrò andare sul set di Catching Fire. Tra quattro ore potrei incotrare Josh Hutcherson.

 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO II ***


Angolo dell’autrice:Ho voluto subito aggiungere un altro capitolo…per farvi entrare un po’ più nel vivo della storia. Spero che vi piaccia…e se vi va lasciate una recensione. Buona lettura…Hutchers! ^^

 
Prima di decidere cosa mettermi, ho svuotato tutta la valigia, e provato e riprovato tutti i vestiti che mi sono portata dietro. In realtà mi sono portata dietro tutto l’armadio. Sara su queste cose è molto meno “perfezionista”. Non le importa molto del suo stile. Veste in maniera semplice. Jeans e maglietta. A me invece piace vestirmi in modo un po’ più particolare, e questo però non fa che complicarmi la vita. Ad Atlanta fa abbastanza caldo, ma mi sembra esagerato andare in giro in shorts, così alla fine opto per un paio di jeans grigi aderenti e una canottiera bianca, larga, che ho comprato a Londra. C’è disegnato un albero (nero) e sotto c’è scritto “Once upon a time”. Prendo anche un paio dei miei orecchini preferiti, con delle piume rosse e posso ritenermi soddisfatta. Io e Sara scendiamo alla reception come ci hanno detto e aspettiamo ulteriori indicazioni.

Arriva un tizio in giacca e cravatta e degli altri ragazzi. Sono i vincitori del concorso di altri paesi. Io e Sara ci presentiamo, ma lei come al solito è molto più spigliata di me. Essere timidi è davvero una scocciatura. Ci fanno salire su un pulmino e finalmente raggiungeremo il set.
Siamo tutti agitatissimi. Ancora nessuno riesce davvero a convincersi che siamo qui…ad Atlanta. Quando l’autista si ferma, capisco che è arrivato il momento che tanto aspettavo. Mi tremano le mani e mi viene quasi da piangere tanta è l’emozione. Prendo Sara sottobraccio perché ho paura che le gambe non mi reggano.
-          Sono agitatissima…non riuscirò a spiccicare parola! – le dico. Lei si mette a ridere e dice di stare tranquilla. La vedo molto difficile. In questo momento potrebbero chiedermi di tutto tranne che di stare tranquilla.


Io e Sara, come anche gli altri ragazzi, siamo munite di macchine fotografiche pronte a paparazzare chiunque. Soprattutto Joshino. Una ragazza ci farà da guida. Io e Sara la seguiamo camminando sottobraccio, ma in realtà ascoltiamo ben poco di quello che sta dicendo perché siamo troppo impegnate a guardarci intorno e ad esclamare :
-          Quello è un palco? Potrebbe essere quello per la mietitura! –
-          Si,si è un palco! Ma che c’è scritto ? –
-          Non lo so, non ci vedo! –
-          Aspetta! Ma quello è…-
-          Un pacificatore! Oddio! –
-          E quelli laggiù? Chi pensi che siano? –
-          Non so…potrebbero essere dei tributi… -
-          Oddio, oddio! Che bello! –
Continuiamo praticamente tutto il tempo così, beccandoci anche parecchi “Shhhh” da parte della nostra guida. Rimaniamo leggermente indietro rispetto agli altri, perché oltre a chiacchierare ci fermiamo a fotografare ogni cavolata. Mi allontano leggermente da Sara, ma mentre sto per scattare l’ennesima fotografia, qualcosa mi spinge da dietro, rischiando di farmi cadere in ginocchio.


Mi giro e mi ritrovo arrampicato sulle gambe un bellissimo cagnolino. Un cagnolino di mia conoscenza. Che ormai tanto piccolo non lo è più. Mi inginocchio e inizio ad accarezzarlo. È bellissimo e dolcissimo. Proprio come il padrone.
-          Driver! Ma sei bellissimo! – il cane continua a scodinzolare e mi lecca praticamente dappertutto. Menomale che amo gli animali, quindi per me non è affatto un problema. Inizio a chiedermi dove sia il suo padrone, quando sento la sua voce.
-          Driver! Smettila…lasciala in pace…-  alzo lo sguardo e me lo trovo accanto. Il cuore inizia a battermi a mille e sento la pelle bruciarmi. Sarò sicuramente diventata rossa. Non so che fare, ma forse la cosa più intelligente sarebbe innanzi tutto alzarsi e poi magari dire qualcosa di sensato. Però lui mi precede. Si abbassa ed inizia ad accarezzarlo insieme a me.
-          Scusami, non so cosa gli è preso…ha iniziato a correre come un pazzo finchè non ha incontrato te… -  mi sorride. Oddio, quanto è bello. Ancora più bello dal vivo. Anche con i capelli biondi. Si, io lo preferisco moro…ma anche così è stupendo.
-          Oh, non fa niente… - gli sorrido a mia volta, visibilmente imbarazzata. Ma non riesco a sostenere il suo sguardo più di cinque secondi, così lo riabbasso verso Driver…che imperterrito continua a scodinzolare. Santo cane mi ritrovo a pensare. E non solo perché mi hai portato Josh, ma anche perché mi stai facendo da diversivo per non guardarlo in faccia. Anche se in realtà vorrei solamente fissarlo. Ma immagino che se ne accorgerebbe. Sto finalmente per dire qualcosa, ma vengo interrotta da urla di gente che corre. Tra cui Sara. Evidentemente hanno notato la presenza di Josh.


Veniamo letteralmente assaliti. Beh, lui viene assalito. Io gli sono solamente troppo vicina. Osservo la nostra guida che mi guarda con aria di disapprovazione. Ma che vuole? Mica l’ho portato io qui…. Poi mi raggiunge Sara, che mi piazza in mano la sua macchina fotografica.
-          Sofia, sbrigati, facci una foto. Anzi, fanne il più possibile… - la mia amica è  completamente partita. Mi metto davanti a lei e Josh. Gli sta appiccicata come un polipo. Poverino. Poi Sara si stacca e mi sfila la macchinetta dal collo.
-          Su, su. Tocca a te ora! – mi spinge letteralmente verso Josh, rischiando di farmi cadere.
Mi metto accanto a Josh, ma non so che fare e fortunatamente è lui a stringermi in vita e ad avvicinarmi. Io lo imito. Anche se sembro piuttosto stupida. Driver è ancora ai miei piedi e sembra che voglia saltarmi in braccio. Deve averlo capito anche Josh, perché si piega e lo prende in braccio per fargli fare la foto con noi. Sembriamo una piccola famigliola. Mi allontano rivolgendogli un piccolo sorriso. E lascio il posto ad altre fan impazzite. La nostra guida poi si avvicina a Josh per sgridarlo.
-          Joshua! Avevo detto a te e agli altri di non farvi vedere da queste parti mentre facevamo il giro del set… -
-          Lo so, mi dispiace…ma Driver è scappato… - sento la guida mugugnare qualcosa, ma lascia perdere. È proprio antipatica. Josh invece è davvero dolce e gentile.
Con riluttanza veniamo tutti costretti ad allontanarci da Josh, e lui ci saluta con la manina. Che carino!
-          Ci vediamo dopo! – ci dice, ma ho l’impressione che guardi me. No, non è possibile…meglio che non mi faccia altri film mentali. Mentre cammino per raggiungere la guida, lancio uno sguardo indietro e non posso fare a meno di sorridere alla vista di Joshua, come l’ha chiamato l’odiosa guida, che cerca di portare via un Driver piuttosto indispettito. –Su, bello, su. Andiamo! – lo sento dirgli.

Avevo paura che venendo qui…sarei rimasta delusa da Josh. Poteva anche non essere come me lo immaginavo, e invece è ancora meglio. Ancora più perfetto se possibile.
Vengo riportata alla realtà da Sara, che mi strattona per un braccio.
-          Che cosa è successo tra te e Josh? –
-          Il suo cane mi è saltato addosso. Niente di interessante. –
-          Si, come no. Ti ho vista… -
-          Non capisco… - la guardo con aria interrogativa.
-          In un’intervista avevo letto che per conquistarlo bisognava creare una sorta di contatto visivo con lui, e poi sorridergli… Tu hai fatto tutte e due le cose! –
-          Se l’ho fatto non me ne sono resa conto… -
-          Si, come no! Non fare la finta tonta con me! – Passo almeno dieci minuti a spiegarle che davvero non me ne sono resa conto. Era stata una cosa naturale. Di certo non perché l’avevo letto in quell’intervista. Sara ancora non mi crede, ma veniamo di nuovo riprese dalla guida, e così decidiamo che forse è giunto il momento di darle retta…anche se dubito che riuscirò a prestare molta attenzione. La mia mente ora è concentrata su Josh.
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Angolo dell’autrice:Ecco un altro piccolo capitolo! Spero vi piaccia. Ringrazio tutti coloro che stanno seguendo la mia ff in silenzio, che l’anno inserita tra le seguite e che l’anno recensita. Buona lettura Hutchers…e come sempre, se vi va lasciate una piccola recensione. ^^

 
Quando arriva il momento di incontrare il cast per gli autografi ho il cuore a mille. Rivedrò Josh, rivedrò Josh è l’unica cosa che riesco a pensare. Ci portano in una sorta di capannone e consegnano ad ognuno di noi la locandina di Catching Fire. È bellissima. Gli attori del cast (non tutti ovviamente) sono seduti ad un tavolo e noi ci mettiamo in fila per farci firmare uno ad uno le locandine. Intravedo Josh. È all’ultimo posto. Non vedo Jennifer e ci rimango un po’ male. Forse adesso è impegnata, ma spero che avrò modo di vederla nei prossimi giorni. Non c’è neanche Liam, ma sinceramente non mi importa più di tanto. Non sono una sua grande fan. In compenso comunque ci sono Jena Malone e Sam Claflin che di certo non guasta. Non avevo in testa un’ idea precisa degli attori che mi sarebbe piaciuto interpretassero Finnick e Johanna, ma credo che loro due siano perfetti. In fondo all’inizio neanche Josh mi convinceva. Mi ero detta…Ma no! Non è biondo e non ha gli occhi azzurri! Non c’entra niente con Peeta. E invece è diventato il Peeta perfetto. E poi sono contenta che non abbiano scelto un attore realmente biondo. Non mi piacciono i biondi, quindi Josh è perfetto. I primi a firmarci l’autografo, sono Bruno Gunn che interpreterà Brutus, Jeffrey Wright che interpreterà Beete e Amanda Plummer che interpreterà WIress. Sono tutti gentilissimi. Poi ci sono Sam e Jena. Anche loro sono fantastici. Soprattutto Jena mi fa un’ottima impressione. Poi finalmente arrivo davanti a Josh. Sara che si trova dietro di me, mi sussurra all’orecchio “Fai la disinvolta! Di qualcosa di divertente! “ . Le lancio un’occhiataccia. Così non fa altro che mettermi ulteriore ansia addosso. Josh è sorridente come al solito. Quel sorriso bellissimo che per anni ho visto solo in foto, ora posso vederlo da vicino. Mi riprendo dalla contemplazione di Josh e cerco di fare la disinvolta come ha detto Sara.
-          Ciao! – mi dice lui. Possibile che tutto quello che dica o faccia mi sembra assolutamente perfetto? Si, lo so…mi ripeto. Ma è l’unica parola che riesce a descriverlo.
-          Ciao! Driver si è calmato? – gli chiedo. Non avevo altre idee. Lui accenna una risata.
-          Oh si, finalmente. Credo che tu gli faccia uno strano effetto… - arrossisco. Non so che dirgli. Lui abbassa lo sguardo verso la mia locandina. – Come ti chiami? –
-          Sofia… - rispondo ancora visibilmente in imbarazzo.
-          Sei italiana? –
-          Si…di Roma… -
-          Quando sono venuto in Italia a Roma non ci sono stato… -
-          Si, lo so… - subito mi pento di quello che ho detto. Prima gli fai sapere che conosci il nome del suo cane. Penso. Poi gli dici che sai che è stato in Italia. A questo punto…digli direttamente sono una stalker, so tutto su di te. Beh, tranne il tuo indirizzo e numero di telefono. Ma tranquillo, avevo intenzione di scoprirlo. – Ho visto delle foto.. – aggiungo. Lui mi sorride e torna a firmare la locandina. Ecco, ora sono sicura che mi riterrà una deficiente. Mi restituisce la locandina. Bene, il mio momento di gloria termina qui. L’afferro, lo ringrazio e me ne vado lasciando il posto a Sara.
Quando anche la mia amica ha fatto, mi raggiunge.
-          Ho fatto una figuraccia vero? –
-          Ma no! Anzi, sei stata bravissima! – io però non mi tranquillizzo.
Stiamo per uscire dal capannone una volta che tutti hanno avuto i loro autografi, quando mi sento chiamare. Da lui. Io e Sara ci giriamo entrambe nella sua direzione con gli occhi sbarrati. Josh ci raggiunge.
-          Scusami…prima non ho avuto modo di chiedertelo … - lo osservo con aria interrogativa. Lui sembra piuttosto imbarazzato. Che cosa dovrà chiedermi? Lancio un’occhiata nervosa in direzione di Sara, che però fa finta di non accorgersene e continua a fissare Josh.
-          Domani sera vado in un locale con dei miei amici…qui in città. Mi farebbe piacere se veniste. Tutte e due. – dice guardando sia me che Sara con quel suo sorrisone abbagliante. Io rimango pietrificata. Josh ci ha appena invitate ad uscire con lui? Non può essere… Sara fortunatamente si riprende prima di me.
-          Certo! Sarebbe fantastico! –
-          Bene…qui c’è scritto l’indirizzo. – dice porgendoci dei bigliettini. – Pensate di potere venire direttamente li? –
-          Si, nessun problema… - continua Sara. Ma come fa ad essere così tranquilla?
-          Ok, perfetto. Ci vediamo li alle 10…ok? Se vi creano problemi dite che state con me… - Lo salutiamo e usciamo fuori. Sara mi abbraccia e inizia a saltellare.
-          Oddio, ma ci pensi? Usciremo con Josh Hutcherson! –
-          Non mi sembra vero… - riesco a dirle…
-          Si è preso una cotta per te! –
-          Ma quale cotta! Che dici! È solo gentile…e poi ha invitato anche te. –
-          Si, solo perché sono tua amica e perché probabilmente non saresti andata da sola… -
-          Ti sbagli! –
-          Vedremo… -
 
Una volta tornate in hotel io e Sara ci diamo una sistemata e poi decidiamo di fare un giro per Atlanta anche perché dobbiamo cenare da qualche parte. La città mi piace molto. È una sorta di New York in miniatura. Quanto mi piace l’America! Mi trasferirei qui subito. Prima di cenare decidiamo di capire dove si trova il locale dove dovremmo andare domani sera, per non combinare qualche casino domani. Non vorremmo assolutamente dare buca a Josh Hutcherson. Me lo rinfaccerei a vita. Scopriamo che non è troppo lontano dal nostro hotel, ma comunque di sera è sempre meglio andare in giro in taxi. Il locale sembra davvero carino. Deve essere una sorta di disco-pub ma davvero davvero figo. Non come quelli che ci sono da noi. Fortunatamente avevo pensato a portare con me qualche vestito e soprattutto i tacchi. Io e Sara rimaniamo a mangiare in un locale li vicino, e poi esauste ce ne torniamo in hotel. Dobbiamo rimetterci in sesto per il giorno dopo. Ancora non ci credo che uscirò con Josh Hutcherson.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Angolo autrice:Questo capitolo l’ho scritto completamente di getto perché mi sentivo ispirataXD Spero sia venuto decentemente. ^^  Se non avete mai visto Detention con il nostro Josh, prima di leggere guardate questo video.  http://www.youtube.com/results?search_query=clapton+davis+dancing&oq=clap&gs_l=youtube.1.0.35i39l2j0l8.1727.2250.0.3801.4.3.0.0.0.0.185.389.1j2.3.0...0.0...1ac.1.N9h-Amh0eDM

Ora vi lascio alla lettura. ^^ Come sempre, se vi va di lasciare una piccola recensione mi fareste davvero felice. Baci. Hazel92 


Il giorno seguente è tutto davvero fantastico. Torniamo sul set di Catching Fire e questa volta incontriamo anche Jennifer. Lei è magnifica. La adoro. È così dolce e spontanea. Non è come le altre dive del cinema. Incontriamo anche Josh, sempre assolutamente bellissimo. Non abbiamo modo di parlare molto però. Oggi è piuttosto indaffarato con le riprese. Si assicura però che il nostro “appuntamento” di questa sera sia confermato, ed io non posso che esserne felice.  Ancora non riesco a capire perché ci tenga così tanto. Sara continua con la sua teoria che si sia preso una cotta per me, ma io la ignoro il più possibile. Non può essersi preso una cotta per me. Cavolo, lui è Josh Hutcherson! Può avere chiunque voglia…perché scegliere me? Non sono ne bella ne brutta. Penso di essere una ragazza assolutamente nella norma…forse tendente all’anonimato. Sono piuttosto bassa…più di lui. Ho i capelli lunghi e castani e gli occhi dello stesso colore. Non ho niente di particolare. Non ho nemmeno un carattere brillante. Sono timida e forse pure un po’ asociale. No, Josh non può assolutamente avere una cotta per me.


Quando torniamo in Hotel io e Sara iniziamo i preparativi per la serata. Abbiamo entrambe grande aspettative. Lei forse più di me. È tutto il giorno che penso a come vestirmi, e alla fine opto per una gonna nera aderente e a vita alta, e sopra un top verde. Non voglio essere troppo elegante perché in fondo non ho idea di come saranno vestite le persone nel locale. Indosso le mie decolté nere. Anche perché sono le uniche scarpe eleganti che ho portato con me. Sara invece indossa un paio di shorts, anche questi a vita alta…rossi. Sopra invece ha scelto una semplice canottiera nera. Anche per quanto riguarda il trucco decidiamo di non esagerare. Meglio essere se stesse.
Usciamo dall’hotel e prendiamo un taxi per recarci al locale. Quando arriviamo ci prende un colpo. C’è una marea di gente in fila. Cerchiamo Josh con lo sguardo, ma non lo vediamo da nessuna parte. Perfetto. Sara poi si fa coraggio e va dall’enorme Bodyguard all’entrata dicendogli che siamo con Josh Hutcherson. Certo che fa un certo effetto dirlo. Fa effetto anche solo pensarlo. Il Bodyguard ci chiede i nostri nomi, e devo dire che sono piuttosto sorpresa di scoprire che siamo nella lista. L’omone ci lascia entrare e una volta varcata la porta d’ingresso rimaniamo entrambe a bocca aperta. Il locale è veramente enorme, e guardando in alto vedo che ci sono anche altri piani. Chissà dove sarà Josh. Io e Sara iniziamo a guardarci intorno spaesate, poi sento una mano che si posa sulla mia spalla. Mi giro e me lo trovo a pochi centimetri dal mio viso, con quegli occhi dal colore nocciola-verde che adoro.

-          Ehi! – mi dice – avevo paura di non trovarvi in mezzo a tutta questa gente… - mi sorride e credo di essere sul punto di svenire. – Venite, vi porto dai miei amici… Tenetevi a me, altrimenti ci perdiamo… - annuisco e non me lo faccio ripetere due volte.
Gli metto una mano sul braccio e Sara fa altrettanto con me, facendomi l’occhiolino. Dopo aver attraversato centinaia di persone, arriviamo a dei divanetti, dove sono seduti due ragazzi e una ragazza. Gli amici di Josh. Non  ho idea di chi siano. E con questo intendo dire che non mi è mai capitato di vederli in qualche foto con lui. Io e Sara ci presentiamo, e sono tutti molto simpatici. Si divertono a farci domande e battute sull’Italia, poi quando la sala è ancora più piena, decidiamo di alzarci e iniziare a ballare. Sono contenta che non sia una vera e propria discoteca. La musica è per lo più commerciale. Mettono spesso canzoni di Lady Gaga, Madonna, Rihanna e così via. Ogni tanto mettono anche canzoni di anni passati. Non sono molto brava a ballare, e poi mi vergogno anche. Insomma, sono accanto a Josh Hutcherson! Qualsiasi essere umano si vergognerebbe. Almeno credo. Lui è bravissimo e disinvolto. La maggior parte delle volte però fa il cretino e due o tre volte afferra la mia mano per farmi fare una giravolta. È così dolce! E poi con questa camicia è ancora più sexy. Amo i ragazzi con la camicia. Sara se la sta davvero spassando. Ogni tanto mi da una gomitata accompagnata da uno sguardo ammiccante. Quando mi accorgo che uno degli amici di Josh sembra interessato a lei, ricambio il favore.


Ad un certo punto la musica cambia, e non posso non riconoscere immediatamente quella canzone. È “Mmmbop” degli Hanson. La canzone del famoso ballo di Clapton Davis. Josh in quel film è favoloso. Tutti immediatamente associamo la canzone a lui, e Sara lo prega di farci vedere dal vivo il balletto. Lui scoppia a ridere e poi, urlando per farsi sentire da tutti, dice – Però mi serve una compagna… - e guarda me.
-          No, non se ne parla! – gli rispondo. Ma lui non cede e mi guarda speranzoso.
-          Oh, avanti Sofi! – continua Sara. Alla fine sono costretta a cedere. Vedere all’infinito quel video è servito a qualcosa in fin dei conti. Lo so praticamente a memoria.

Ci creiamo un po’ di spazio tra la folla e iniziamo la nostra performance. All’inizio sono super imbarazzata, ma poi inizio a divertirmi e mi sciolgo. Ovviamente mi rifiuto di fare il pezzo in cui lei gli salta addosso, anche perché con la gonna sarebbe un problema. Josh anche sembra divertirsi e anche tutti gli altri. Ballare con lui è stupendo e perdo la cognizione del tempo. Solo quando finiamo di ballare e io sono spiaccicata contro il suo petto, con il fiatone e gli occhi piantati nei suoi mi accorgo che mezzo locale ci stava guardando. Torno ad essere la ragazza timida e insicura di sempre e abbasso lo sguardo. Josh lascia la presa intorno alla mia vita, ma si avvicina al mio orecchio e mi sussurra – Sei stata fantastica… - mi giro a guardarlo e gli sorrido imbarazzata. Questa serata la ricorderò per sempre.

Restiamo al locale fino a circa le due di notte, poi esauste e con i piedi doloranti ce ne torniamo in hotel. Josh ci saluta con un bacio sulla guancia, e per l’ennesima volta mi sembra di stare per perdere i sensi. Una volta sole Sara non fa che complimentarsi con me per come mi sono comportata e per una volta le do ragione. Quando mi infilo sotto le coperte, afferro l’ipod e mi addormento ascoltando “Mmmbop”. 

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Angolo dell’autrice:Salve! Ecco un altro capitolo. Un po’ corto si…ma volevo lasciarvi con il fiato sospeso. ^^ Spero vi piaccia e come sempre attendo le vostre recensioni.

p.s. Non so se tra di voi c’è  qualcuno segue la serie tv “Teen Wolf”… in tal caso, sulla mia pagina trovate altre mie ff su questa serie tv che io adoro. Se vi va dategli un’occhiata. Baciii Hazel92
 
La mattina come al solito io e Sara ci prepariamo per recarci sul set. Vengo un attimo presa da un momento di sconforto a pensare che domani sarà l’ultimo giorno qui, ma poi mi riprendo pensando a quanto sono stata fortunata a vincere questo concorso e soprattutto a poter uscire con Josh.

Sara è in bagno per gli ultimi ritocchi, ma siamo entrambe praticamente pronte, così mi avvio verso la porta e la apro. Quasi mi prende un infarto quando lo vedo. Davanti la porta della mia camera c’è lui…Josh Hutcherson, e appena mi vede mi rivolge uno dei suoi sorrisi più belli. Io lo guardo con gli occhi spalancati, ma prima che lui possa dire o fare qualsiasi cosa, faccio la cosa più stupida del mondo. Gli chiudo la porta in faccia. Con un espressione ancora decisamente sconvolta mi appoggio alla porta. Sara esce dal bagno e ignara dell’accaduto mi si para davanti.
-          Sono pronta! Andiamo? – io la guardo senza dire niente. – Ehi…che ti prende? Sembra tu abbia appena visto un fantasma… -
-          Ho appena visto Josh Hutcherson veramente… - Sara rimane un attimo in silenzio, cercando di metabolizzare quello che le ho appena detto.
-          Ch-che cosa stai dicendo? Hai pure le visioni adesso? –
-          No…lui è qui fuori… - dico sussurrando. Sara mi guarda con aria interrogativa.
-          Intendi…fuori dalla nostra porta? – annuisco e contemporaneamente Josh bussa alla porta.
-          Ma sei matta! Perché non apri? –
-          Ho già aperto…ma gli ho chiuso la porta in faccia… -
-          Hai sbattuto la porta in faccia a Josh Hutcherson? Io ti ammazzo… levati e fammi aprire! – cerco di protestare perché ora sono troppo imbarazzata per guardarlo in faccia dopo la figuraccia che ho fatto. Sara mi scansa dalla porta e la apre. Lui è ancora li. Perfetto e sorridente come al solito. Io lo osservo imbarazzata da dietro la mia amica.
-          Ciao Josh! – esordisce Sara. Ancora una volta non posso non invidiare la sua schiettezza. – Scusala… - dice rivolgendosi a me. – ma ero ancora mezza nuda…per questo ha chiuso la porta… - Oddio, ma che le viene in mente?
-          Oh, capisco. Scusate se mi sono presentato qui così… -
-          Ma figurati… - continua Sara. Io sono ancora nascosta dietro la mia amica e lo guardo come un ebete. Cala un momento di silenzio imbarazzante, in cui tutti ci lanciamo occhiate nervose a vicenda. Però spetta a Josh parlare. È lui che è venuto a bussare alla nostra camera d’albergo. Inizia a grattarsi nervosamente la testa…e poi finalmente parla.
-          Ecco…volevo chiedere una cosa a Sofia. – a me ? deve chiedermi una cosa? Oddio…che dovrà chiedermi?
-          Certo…vi lascio soli. Ci vediamo giù… - Sara si gira e mi fa l’occhiolino. Io le rivolgo uno sguardo carico d’apprensione che dovrebbe significare “Nooo, non abbandonarmi!”, ma ancora una volta mi ignora. Io e Josh rimaniamo soli, e il mio cuore continua a battere all’impazzata.
-          Scusami per prima… - riesco a dirgli.
-          Tranquilla. – e mi sorride. Di nuovo. Dovrebbero essere vietati certi sorrisi. Sono un pericolo per i poveri cuori delle fan innamorate. – Senti…so che potresti prendermi per pazzo…e non voglio che tu ti senta obbligata a dirmi di si, anche se lo vorrei molto, ma…ecco… - Josh ti prego arriva al punto. Penso tra me e me. Mi stai uccidendo. – Vorresti passare la giornata con me? Mi sono preso un giorno libero…perché  speravo che mi dicessi di si… - Josh Hutcherson mi ha appena chiesto di uscire con lui? Non può essere. O forse si? Davvero tutto ciò sta capitando a me? Non riesco a crederci, e così non posso fare a meno di chiedergli una conferma.
-          Vuoi uscire con me? Davvero? – lui accenna una risata. Devo sembrargli davvero patetica.
-          Si, voglio davvero che tu esca con me. Se ti piacciono le etichette…ecco…vorrei che tu venissi ad un appuntamento con me…davvero… - Appuntamento? Ha davvero usato questa parola? Cerco di darmi un contegno e riesco a formulare una frase di senso compiuto.
-          Ne sarei davvero felice… - rispondo cercando di dimostrarmi il più calma possibile.
-          Bene. Credi che Sara si arrabbierà se la lasci un giorno da sola? –
-          No…credo che capirà… - eccome se capirà. Si arrabbierebbe se non ci andassi… penso.
-          Perfetto. Avevo pensato di fare un giro per Atlanta. Ho comprato anche una guida turistica. – dice mentre tira fuori dalla tasca un libricino.
-          Wow! Va benissimo…in fondo ancora non ho visto niente della città. – questa volta sono io a sorridere. Come potrei non farlo? Questo è il giorno più bello della mia vita!
-          Neanche io la conosco molto…sono praticamente tutto il tempo sul set. Oh…ancora una cosa…hai paura della moto? –
-          No…adoro le moto… -  Forse l’ho detto con troppa enfasi, perché Josh scoppia a ridere.

Insieme scendiamo nell’atrio e li trovo Sara. La raggiungiamo e Josh le dice una cosa del tipo “Ti dispiace se per oggi rubo la tua amica?”. Quanto è dolce. Sara è felicissima, ma capisco che cerca di darsi un contegno davanti a Josh. La saluto con un abbraccio e seguo Josh fuori dall’hotel.

La riconosco subito la sua moto. Quante volte ho visto sue foto mentre la guidava? E spesso con lui c’erano altre ragazze. Famose, belle…e le invidiavo da morire. Ma per una volta sarò io una di quelle ragazze. Josh mi da un casco, me lo infilo e quando mi da l’ok monto sulla sua moto. Rimango un attimo ferma non sapendo che fare. Poi lui arriva in mio aiuto.
-          Tieniti a me… - Non aspettavo altro penso.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Angolo dell’autrice:Salve Hutchers! Intanto volevo dirvi che vi adoro! Siete gentilissime! Mi avete lasciato delle recensione bellissime, e anche chi non l’ha fatto è comunque fantastico perché sta seguendo questa storia. <3 Questa è la prima parte della “gita” ad Atlanta. Cercherò di pubblicare presto il seguito. Mi sono pure documentata su internet su cosa c’è da fare in questa città. XD Beh…spero che il capitolo vi piaccia…se vi va lasciate una recensione.
Xoxo Hazel92
 

Dopo aver passato i quindici minuti più belli della mia vita sulla moto di Josh, abbracciata a lui e odorandolo come un cane da tartufi (per la cronaca, ha un buonissimo odore) , Josh si ferma di fronte ad un enorme palazzo, con un enorme scritta che riporta “Coca-Cola” . C’è una bottiglia gigantesca e una fontana fichissima. Siamo nel mondo della Coca-Cola!
-          Ho pensato di venire qui come prima tappa. La Coca-Cola piace a tutti…- fa una breve pausa forse aspettandosi che io dica qualcosa, ma rimango in silenzio perché solamente ora sto realizzando che sono davvero uscita con Josh Hutcherson – Ora mi dirai che non ti piace la Coca-Cola e io mi sentirò un cretino per non avertelo chiesto prima… - mi risveglio dal mio stato di trans.
-          Oh, no,no! Adoro la Coca-Cola! –
-          Bene! Mentre siamo qui dentro almeno potrai dirmi quello che ti piace e possiamo scegliere le prossime tappe… -
-          Mi sembra perfetto… - gli sorrido e ci avviamo nel mondo della bevanda più amata dagli esseri umani.

Avevo sentito parlare di questo posto, e sono contenta che Josh mi ci abbia portata. Ci sono tantissimi poster di vecchie pubblicità della Coca-Cola, bottiglie, lattine e video che spiegano la storia di questo prodotto. È tutto molto interessante e io e Josh nel frattempo chiacchieriamo apertamente. Sono piuttosto sorpresa di me stessa, per essere così sciolta, ma evidentemente è merito di Josh che riesce a mettermi a mio agio. Josh cerca di scoprire quali sono i miei interessi, di lui non parliamo quasi per niente invece.
-          Mi piace molto leggere … - gli dico
-          Davvero? E cosa leggi? – ci penso un attimo prima di rispondere, perché mi ricordo di aver letto da qualche parte che lui legge tutte cose molto pesanti e filosofiche. Cose tipo sul senso della vita, e quindi mi chiedo se sia il caso di dirgli la verità o no. Alla fine però penso che sia meglio essere sincera.
-          Leggo molti libri Fantasy a dir la verità…leggo anche i classici, ma i fantasy sono la mia passione… -
-          Quindi immagino che prima di vedere Hunger Games, avrai letto il libro… -
-          Si, assolutamente! Li ho letti tutti e tre veramente, prima che uscisse il film… -
-          Quindi sei una vera fan! – credo mi stia prendendo in giro. In modo carino ovviamente.
-          Certo che lo sono! – e gli faccio la linguaccia. Lui fortunatamente si mette a ridere.
-          E cos’altro ti piace? –
-          Mi piace scrivere. Ma credo derivi dal fatto che mi piace leggere… -
-          E cosa scrivi? –
-          Beh, la maggior parte delle volte scrivo per me, ma…sto provando a scrivere un libro… -
-          Wow! È bellissimo… -

Io e Josh continuaiamo a chiacchierare e troviamo la prossima tappa, perfetta. Non ci avevo pensato da quando sono qui, ma Atlanta è la città di “Via col vento”, di Rossella O’Hara. Via col vento è uno dei miei libri preferiti e quasi faccio i salti di gioia quando Josh mi dice che negli studi della CNN c’è un negozio che vende gadget di via col vento. Decidiamo di non andare a visitare la tomba di Margaret Mitchell, l’autrice del libro, perché forse è un po’ lugubre per un appuntamento. Prima di uscire dal mondo della Coca-Cola però non possiamo non fare tappa nel negozio. Sono una maniaca dello shopping, e anche se è pieno di cose inutili, comprerei tutto. Alla fine compro una maglietta, un portachiavi e poi una montagna di caramelle gommose alla coca-cola. Amo le caramelle gommose, ma come al solito ne compro decisamente troppe. Mi verrà un’indigestione. A quanto pare anche Josh ne va ghiotto, perché non fa che infilare la mano nel mio sacchetto e rubare le mie caramelle. Ovviamente sono più che felice di offrirgliele. Voleva pagare tutto lui ma gliel’ho impedito. Però è stato davvero gentile. È incredibile che sia così meraviglioso in ogni cosa che fa. Mentre usciamo dal negozio, lo sguardo mi cade sui suoi occhi. Mi piacciono da morire, e senza rendermene conto dico ad alta voce quello che stavo pensando.
-          Oggi sono nocciola e verdi… –
-          Uhm? – mi guarda interrogativamente, perché ovviamente non sa a cosa mi stia riferendo. Mi sento arrossire e mi maledico per non aver tenuto la bocca chiusa.
-          Ehm, i tuoi occhi. Oggi sono nocciola e verdi. Cambiano sempre colore… - lui mi guarda sorridendo dolcemente. – Sono belli… - aggiungo. Ok, sembro una deficiente.
-          Grazie….ma trovo che i tuoi siano molto più belli. Sono davvero espressivi. – sorrido e involontariamente abbasso lo sguardo imbarazzata. Lo ringrazio, ma non provo a replicare, perché è vero. I miei occhi sono molto espressivi, me lo dicono tutti. E sono una delle poche cose che mi piace di me, nonostante siano di un comunissimo marrone scuro. Sono felice che anche Josh l’abbia notato però.


Rimaniamo per qualche secondo immobili, poi lui mi prende la mano. Mi ha preso la mano. Oddio. Sto stringendo la mano di Josh Hutcherson. È così morbida. E liscia. E calda. Come tutto il resto del mio corpo. Mi manda in escandescenza solo avercelo vicino, figuriamoci toccarlo. Lo vedo abbassare lo sguardo verso le nostre mani unite. Ha un espressione strana. Forse si è pentito di averlo fatto? Oppure la mia mano è sudata? Oddio che figuraccia sarebbe! Poi però torna a guardarmi sorridente.
-          Andiamo, altrimenti non riusciremo a vedere un bel niente. Ho già un’idea per la terza tappa. – lo seguo diligente come una bambina, mentre mi guida verso la moto.
Mi metto il casco, lo circondo con le braccia e siamo pronti ad andare agli studi della CNN.
Gli studi sono fantastici. C’è un sacco di gente, ed essendoci molte persone che lavorano in tv, quasi tutti riconoscono Josh. Io mi sento molto osservata. Non sanno nemmeno chi sono, eppure mi squadrano già tutti dalla testa ai piedi. Tuttavia, cerco di non farci caso e mi godo la nostra visita alla CNN. Ci divertiamo da matti. Passiamo nei diversi studi, tra cui quelli dei tg, ma anche semplici studi che utilizzano per le interviste. Facciamo un sacco di foto in cui ci impersoniamo giornalisti.  Andiamo poi a fare un giro per i negozi, tra cui quello di Via col vento, e anche qui non posso non comprare nulla.
Nel frattempo arriva l’ora di pranzo, e decidiamo di rimanere a mangiare in uno dei ristoranti del centro commerciale.
-          Mi dispiace, avrei voluto portarti in qualche posto più carino. –
-          Josh, va benissimo qui! –
-          Sei sicura? – annuisco. È così dolce. Sembra tenerci davvero al nostro appuntamento, e non posso che esserne felice.

Mangiamo in una specie di ristorante italiano. In mio onore. Tuttavia come al solito, non ha proprio niente a che vedere con la vera cucina italiana.
-          Non capisco perché nessuno riesce a fare una pasta decente! Persino io riesco a farla la pasta! – Per un attimo ho paura che Josh si offenda perché sto criticando il cibo del ristorante in cui mi ha portata, ma fortunatamente scoppia a ridere.
-          A dire il vero non lo so. Io ci ho provato una volta ed è stato un disastro! Però è vero. In Italia si mangia davvero benissimo… - riprendiamo a mangiare, poi gli faccio la domanda che mi frulla in testa da questa mattina e che probabilmente non dovrei fare, ma non riesco a trattenermi.
-          Posso chiederti una cosa? –
-          Certo… -
-          Perché mi hai chiesto di uscire? Insomma…sono più che felice che tu l’abbia fatto…ma, non capisco perché. Io sono una ragazza normalissima… – mi sorride.
-          Io non credo. – lo guardo interrogativamente – Non penso che tu sia una ragazza normalissima. Se ne è accorto perfino Driver. Sei…diversa. Non so spiegartelo, ma sapevo che dovevo fare in modo di conoscerti. –
-          E te ne sei pentito? –
-          Per adesso assolutamente no…e non credo che la cosa cambierà. -  questa volta sono io a sorridere. Non so che cosa intenda con il dire che sono diversa, ma se fin ora non si è pentito di essere uscito con me…deve essere qualcosa di positivo.
Ce ne andiamo dal ristorante, e questa volta devo lasciarlo pagare. È davvero insistente. Josh ha scelto la nostra prossima tappa. Andremo all’acquario. Non sapevo ce ne fosse uno, ma mi piacciono gli acquari. Il fatto è che mi piacciono tutti gli animali, anche i pesci. Non nascondo il mio entusiasmo, e Josh sembra piuttosto compiaciuto di aver fatto la scelta giusta. Appena usciamo mi prende di nuovo per mano. Le nostre dita si incrociano e piano piano inizio ad abituarmi a quel contatto. Beh, forse abituarmi è una parola grossa. Josh abbassa di nuovo lo sguardo verso le nostre mani.
-          Ti da fastidio? – sono sorpresa che me lo chieda.
-          N-no…anzi… - arrossisco. Forse sono stata troppo sfacciata. Lui sorride e poi aggiunge
-          Mi piace tenerti per mano. –
-          Allora continua a farlo… - la pelle mi formicola, il cuore mi batte a mille, ma sono contenta di aver detto questa frase. Questa giornata non potrebbe andare meglio…o forse si. 

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Angolo dell’autrice: Ecco un nuovo capitolo ! Scusate per l’attesa! ^^ Spero vi piaccia…e lasciate tante recensioni! ^^


Saltiamo in moto e ci dirigiamo all’acquario.  Mi avvinghio a lui pensando che non potrei mai stancarmi di stare così, anche se forse preferisco tenerlo per mano. “Mi piace tenerti per mano” Le sue parole ancora mi rimbombano in testa. Non posso credere che l’abbia detto. Sorrido da sola, come una cretina. Ma come potrei non farlo? Mi sembra ancora un sogno. Io e Josh Hutcherson che scorrazziamo insieme per  la città.

Arrivati davanti all’acquario, succede qualcosa che avevamo decisamente trascurato. Fan impazzite. Appena riconoscono Josh ci corrono incontro urlando come pazze (come biasimarle d'altronde? ).
-          Cavolo! – esclama lui. Io lo guardo smarrita. Che dovrei fare? Come se mi avesse letto nel pensiero mi risponde. – Ti prego, entra dentro intanto e fai i biglietti. Ti raggiungo subito. – annuisco e faccio come mi ha detto.
Se si mettesse anche in fila per i biglietti creerebbe soltanto altra confusione. Lo aspetto per circa un quarto d’ora, poi finalmente arriva.
-          Scusami, Sofia. –
-          Tranquillo… - gli sorrido
-          Ho pensato che sarebbe stato meglio se non ti avessero vista bene in faccia. Sono stato uno stupido. Probabilmente ci avrà fotografato anche qualche paparazzo… -
-          Pensi di essere così famoso Hutcherson? – lo prendo in giro.
-          Già, forse hai ragione tu. Non sono così famoso come penso di essere. – Mi sorride, e ancora una volta non posso che andare completamente in tilt.
Entriamo nell’acquario, e dire che rimango a bocca aperta è dir poco. Se ne accorge anche Josh.
-          Somigli a quello… - mi dice indicando un…pesce palla credo, che si, ha la bocca praticamente nella stessa posizione della mia.
-          Idiota! – gli dico dandogli una gomitata, ma non posso fare a meno di mettermi a ridere.  Qui dentro però è assolutamente fantastico. Sembra di essere ad Atlantide. Siamo in un corridoio, ma siamo praticamente circondati da pesci e acqua da tutte le parti.
-          Ti piace? –
-          A che pensi fosse dovuta la mia espressione sennò? – mi sorride e mi prende per mano. Mi piace sempre di più questa cosa. Attraversiamo il corridoio ed antriamo in altre mille sale, piene di pesci stupendi. Ci sono anche Nemo e Dori! Ad un certo punto troviamo una vasca aperta in cui nuotano le razze. Non sono belli come pesci, ma mi stanno simpatici. Quando ero piccola sono andata all’acquario di Genova, ed anche li c’era la stessa cosa. Mi ricordo che avevo messo la mano in acqua e le avevo accarezzate. Faccio la stessa cosa, e la razza che mi sta più vicino mi si strusia sulla mano come un gattino. Josh mi si avvicina da dietro e mi circonda con le sue braccia mentre appoggia il mento sulla mia spalla. Forse dovrei avvertirlo che così rischio di non arrivare a fine giornata.
-          Sembri una bambina… - mi dice. Mi giro a guardarlo con aria interrogativa.
-          È una cosa negativa? –
-          No, assolutamente. Sei adorabile, e sei uno spettacolo da guardare. – gli sorrido imbarazzata, mentre sento la pelle andarmi in encandescenza.
-          Dovresti andarci piano con i complimenti Hutcherson… -
-          Lo terrò a mente… - fa una sorta di ghigno malefico, poi mi prende per mano e continuiamo la nostra gita.


La giornata passa così velocemente che non mi rendo conto che è già sera. Sono stravolta e assolutamente convinta di avere un aspetto orribile, ma allo stesso tempo non vorrei mai che questa giornata finisse. Il motivo? È che non penso ce ne saranno altre simili. Non so se Josh vorrà ancora uscire con me. E anche se lo volesse…che senso avrebbe? Io dopodomani tornerò in Italia, e tutto questo sarà solamente un bellissimo ricordo. Tuttavia adesso voglio solo godermi questi momenti. Come si dice…Carpe Diem!
Io e Josh prendiamo dei panini in uno di quei chioschi per strada, perché lui vuole portarmi a tutti i costi in un parco in cui a quanto pare fanno dei fuochi d’artificio bellissimi. Per tutto il tempo ci teniamo per mano,  come dei veri fidanzati e il mio cuore ormai batte costantemente a mille.
Quando arriviamo al parco, noto che ci sono già tantissime coppiette sul prato, che aspettano di vedere come noi i fuochi d’artificio. Io e Josh ci sediamo sotto un grande albero, così che possiamo appoggiare la schiena sul tronco. Chiacchieriamo e mangiamo i nostri panini, che tralatro sono buonissimi.
-          Allora…ti sei divertita oggi? – lo guardo con gli occhi sbarrati. Seriously? Penso. Davvero mi sta facendo questa domanda?
-          Josh, è stata una giornata stupenda… - Evito di dire “E’ stata la giornata più bella della mia vita” perché forse sarebbe esagerato.
-          Bene…e voglio che tu sappia che lo è stata anche per me…. – gli sorrido ma rimango in silenzio.
Continuiamo a fissarci per un bel po’, sto per distogliere lo sguardo, quando iniziano i fuochi d’artificio. Entrambi saltiamo per lo spavento e poi scoppiamo a ridere. Josh aveva ragione. Sono davvero bellissimi. Non ho mai visto fuochi d’artificio così. Dopo l’entusiamo iniziale però, sento il bisogno di stare più vicina a lui, così mi faccio coraggio e mi accoccolo sul suo petto. Ho  paura che mi scansi, invece mi circonda con le sue braccia e posa la testa sulla mia, lasciandomi un lieve bacio sui capelli. Mi concedo un enorme sorriso, perché tanto non può vedermi. Rimaniamo così per un bel po’, poi si avvicina al mio orecchio.
-          Sai, il mio istinto non ha sbagliato quando mi ha suggerito di fare in modo di conoscerti…. – fa una breve pausa. – Non mi crederai, ma non mi era mai capitata una cosa del genere. È come se…non potessi più fare a meno di te. Credi sia da pazzi? – mi giro a guardarlo sorpresa dalle sue parole. Lo osservo un attimo prima di rispondere.
-          Se lo è…siamo in due ad essere pazzi… - lo vedo sorridere.
-          Ho una voglia tremenda di baciarti… -
-          Allora fallo… -  i secondi che precedono il bacio mi sembrano interminabili, ma finalmente le nostre labbra si incontrano. Sto baciando Josh Hutcherson, e la realtà non compete minamente con tutti i film che mi ero fatta. Le sue labbra sono calde e morbide. È un bacio dolce, ma bellissimo. Evidentemente baciare tutte quelle attrici è servito a qualcosa. Io non sono minimamente all’altezza. Ad un certo punto si stacca. Mi guarda con un aria strana e subito penso al peggio.
-          Che c’è ? – gli chiedo visibilmente agitata. Dopo un attimo ritorna normale e con un sorriso soddisfatto mi chiede.
-          Posso avere il bis? – scoppio a ridere.
-          Puoi  avere anche il tris Hutcherson… - le nostre labbra si incontrano ancora e non so dire per quanto tempo rimaniamo li a baciarci.

Ma di una cosa sono sicura. Questo è il migliore appuntamento di sempre.

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***



Il giorno seguente mi sveglio presto, perché Josh ha deciso che visiteremo Savannah. Non è esattamente dietro l’angolo e infatti ci andremo in treno. Savannah è la città più antica della Georgia, e qui finalmente respirerò la vera aria di Via col vento. In realtà avevo già sentito nominare questa città su una delle mie saghe di libri preferita, La sedicesima Luna. La storia infatti è ambientata in un paesino immaginario proprio vicino Savannah. Muoio dal sonno, perché la sera prima io e Sara siamo rimaste sveglie fino a tardi a chiacchierare del mio appuntamento con Josh.  Ancora non ci credo che ci siamo baciati. Mi sembra tutto un sogno. E poi…le cose che mi ha detto. È così dolce. Peccato che domani tutto dovrà finire. In effetti non capisco perché Josh si ostini a voler uscire con me. Tanto non ci rivedremo mai più. Lo sa anche lui. Sarebbe una storia a dir poco impossibile.
Mi preparo cercando di non svegliare Sara. Poverina. Mi dispiace lasciarla sola. Eravamo venute qui insieme e io l’ho abbandonata. Tuttavia so che se non uscissi con Josh andrebbe su tutte le furie.

Una volta pronta esco dall’hotel e li trovo Josh, raggiante e bellissimo come al solito che mi aspetta questa volta non con la sua moto, ma con un taxi. Gli sorrido a mia volta e gli vado incontro. Lui mi circonda con le braccia, mi attira a se e mi stampa un dolce bacio sulle labbra.
-          Buon giorno… - mi dice.
-          Buon giorno... – mi sento completamente stordita. Perché mi sento sempre così?
-          Allora…pronta per la nostra gita? –
-          Prontissima! – Josh mi apre lo sportello da vero galantuomo e poi da indicazioni al tassista di portarci alla stazione.
Josh ha già comprato i biglietti, non ho idea di quando l’abbia fatto, ma evidentemente se sei Josh Hutcherson tutto è possibile. Come al solito non vuole farmi pagare nonostante le mie numerose proteste.


Il viaggio durerà circa un’oretta, così io e Josh avremo un sacco di tempo per noi. Ovviamente Josh ha preso i posti in prima classe, e la cabina dove siamo è stupenda. Io e Josh ci sediamo uno accanto all’altro. Lui mi lascia il posto vicino al finestrino. Lui ancora non lo sa, ma ho un debole per i posti vicino al finestrino. Mi piace guardare fuori. È rilassante. Lo ringrazio per avermi fatta sedere li e gli spiego il motivo. Josh deve sapere tutto di me.
-          Vedi, senza saperlo ho fatto qualcosa di buono… - mi dice sorridendo.
-          Beh, non ti avrei di certo fustigato se non mi avessi fatta sedere qui… - scherzo
-          Oh, ci mancherebbe! – gli do le spalle e mi appoggio a lui, mentre con lo sguardo guardo fuori. Rimaniamo per un po’ in silenzio così, poi è Josh a parlare.
-          Che avete fatto ieri sera tu e Sara? –
-          Le ho raccontato del nostro appuntamento…ha voluto sapere tutto. – lo sento ridere.
-          E cosa le hai detto? –
-          Che è stato fantastico… - ringrazio che non possa vedermi in faccia, perché sono convinta di essere diventata completamente rossa.
-          Allora spero che dirai la stessa cosa anche dopo oggi… -
-          Vedremo… - ovviamente sono ironica. Sarà sicuramente fantastico. Mi basta essere con lui per rendere questo giorno fantastico.
-          Non vorrei tornare troppo tardi comunque, perché poi la sera vorrei portarti a cena in un posto carino… -
-          Va bene, come vuoi… - dopo un po’ lo sento sbadigliare. Povero, deve essere stanco.
-          Hai sonno? – gli chiedo
-          Un po’… -
-          Dormi…non mi offendo. –
-          Sicura?-
-          Sicurissima… - mi sistemo un po’ meglio così  che possa appoggiare la sua testa sopra la mia e stare più comodo. Intanto io prendo il mio ipod e mi ascolto un po’ di musica.
Sul finestrino si riflettono le nostre figure, così posso osservare Josh anche così. È bellissimo anche mentre dorme, anche se forse lo preferisco da sveglio perché così non si vedono i suoi occhi. Sorrido mentre penso a quegli occhi di un colore indefinito, che cambiano continuamente. Adoro i suoi occhi. All’improvviso mi viene in mente una frase che ho letto su un libro, e penso che sia perfetta per lui. Era così .

“Occhi come quelli avrebbero dovuto essere vietati. Oppure bisognava promulgare una legge in base alla quale i ragazzi con occhi così belli potevano circolare solo con gli occhiali da sole. A meno che, per compensare, non avessero enormi orecchie a sventola o cose del genere...”

Effettivamente sarebbe stato giusto. Almeno non saremmo tutte cadute vittime del suo sguardo.
Senza che me ne accorga passa un’ora ed io e Josh dobbiamo scendere. Cerco di svegliarlo il più delicatamente possibile, ma non ci sente. Così alla fine sono costretta ad urlare.
-          JOSHUA! – salta su all’improvviso, spaventato e disorientato. Io scoppio a ridere.
-          Ch-che c’è? – mi chide.
-          Siamo arrivati dormiglione! –
-          Oh…ok… - prendiamo le nostre cose e scendiamo dal treno. – Potevi svegliarmi in un modo un po’ più carino però… -
-          Ci ho provato, che credi? Ma dormivi come un sasso! –
-          Non è colpa mia, sei comoda come cuscino… - gli faccio la linguaccia.
Usciamo dalla stazione mano nella mano. Ormai è diventato quasi normale. Finalmente siamo a Savannah. Mi guardo un attimo intorno e non ci metto molto ad innamorarmi di questa città. È bellissima.

 
Angolo dell’autrice:Non odiatemi, vi prego! Ci ho messo molto ad aggiornare e questo capitolo non è neanche molto lungo. Spero vi piaccia comunque. Fatemi sapere che ne pensate ^^ Ringrazio tutte coloro che stanno seguendo la mia ff e soprattutto chi mi ha lasciato qualche recensione. <3
p.s. Per chi volesse saperlo, la frase sugli occhi è presa da La trilogia delle gemme , di Kertin Gire. Una delle mie saghe preferite. Purtroppo non ricordo esattamente da quale libro sia tratta…comunque ve la consiglio. Ed anche la Sedicesima Luna. ^^


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p.s. Sono anche su twitter se vi va di aggiungermi. @MsRenziV

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Angolo dell’autrice:Salve Hutchers! Mi spiace avervi fatto aspettare così tanto per il nuovo capitolo, ma con l’università non ho davvero mai tempo. Mi rifarò durante le vacanze di Natale ^^ Ora vi lascio alla lettura. Spero vi piaccia. Se vi va lasciate una piccola recensione.

Savannah è stupenda. Non è una città molto grande, ma è davvero graziosa. Sembra di essere nella sezione Far West in qualche parco a tema. È la città più antica della Georgia, e si vede. Ho gusti strani in fatto di città, perché mi piacciono sia le città super moderne che quelle più antiche. Io e Josh passeggiamo per le strade della città mano nella mano. Mi sono portata un paio di occhiali da sole, sotto suggerimento di Josh, così nel caso qualche paparazzo ci fotografasse sarei meno riconoscibile. Anche lui porta gli occhiali da sole, mentre in testa ha il suo solito cappello rosso. È adorabile. Indossa anche una delle sue solite canottiere, che lasciano intravedere l’ancora tatuata sul fianco. A dir la verità non amo molto quel tatuaggio. Insomma, io non mi tatuerei mai un’ancora!

Josh mi porta in un parco famoso di Savannah, davvero bellissimo. C’è un enorme viale circondato da alberi, che intrecciano i loro rami gli uni con gli altri  creando una sorta di arco continuo. Alla fine del viale c’è una grossa fontana che crea dei bellissimi giochi d’acqua. Lo adoro.
-          Non so perché, ma questo posto mi ricorda Central Park nella scena di Come d’Incanto in cui Giselle canta quella canzone bellissima… - gli dico sorridendo. Sono una fissata della Disney e amo da morire quel film e soprattutto quella scena. Noto però che Josh mi guarda interrogativamente.
-          Non hai mai visto Come d’Incanto? – gli chiedo sbalordita
-          No… -
-          Josh! È bellissimo! Davvero non l’ha mai visto? –
-          No! –
-          Non sai che ti sei perso! Se avessimo altro tempo per stare insieme te lo farei vedere… - all’improvviso mi pento di aver detto questa frase, perché entrambi diventiamo immediatamente tristi. Poi Josh si avvicina, mi prende le mani tra le sue e mi guarda dritto negli occhi.
-          Ehi…troveremo un modo per stare insieme…. – io scuoto la testa amareggiata.
-          Josh…forse dovremmo essere realisti e… -
-          Shhhh… - mi zittisce lui posandomi un dito sulle labbra. – Troveremo un modo, te lo prometto. Non posso lasciarti andar via… - sto per replicare, ma poi decido di rimanere in silenzio. Il cuore mi batte a mille per quello che Josh mi ha appena detto, e visto che lui ci crede così tanto, non vedo perché dovrei rovinare tutto con il mio essere realista. Continuerò a far finta di non dover tornare in Italia. Guardo Josh negli occhi e gli sorrido.
-          Va bene… - lo vedo rasserenarsi. Mi guarda sorridente, poi si avvicina e mi stampa un lieve bacio sulle labbra.
-          Allora…quale sarebbe questa canzone bellissima? –
-          Oh, la so in italiano, ma non la canterò… -
-          Perché no? –
-          Perché mi vergogno! – rispondo d’impulso. Josh scoppia a ridere.
-          Avanti, sei tanto stonata? –
-          Chi ti ha detto che sono stonata? Non lo sono per niente! – rispondo fingendomi offesa.
-          Allora cosa aspetti a farmi sentire la tua voce melodiosa? – gli faccio la linguaccia, mi stacco dalla sua presa, e cercando di imitare Giselle inizio a cantare la canzone.
 
Che fai per dirle “Ti amo”
per dirle ciò che hai nel cuore
qual è il tuo modo per dirle
“Cara io ti amo”.
Potresti scrivere qualcosa a cui non può resistere
cogliere un fiore bello come lei;
cerca di dirle ogni giorno
che tipo di uomo sei;
tanto lo so, tanto lo so
che lo vuoi.
Dovrai seguire l'istinto
guardarla come un dipinto
e dirle in modo convinto
quanto sia preziosa.
 
Mi limito a cantare solo una delle parti che mi piacciono di più, anche se Josh non parla per niente italiano e quindi sicuramente non avrà capito niente.
-          Sei bravissima! Non ho capito assolutamente niente, ma sei bravissima!-  inizia ad applaudirmi e io in risposta faccio un inchino. Poi entrambi scoppiamo a ridere, e solo adesso mi rendo conto che forse questa è la prima volta che mi sento davvero felice.
La giornata passa in maniera incredibilmente veloce e fantastica. Con Josh il tempo vola. Lui è così bello, divertente, intelligente, dolce…e io continuo a chiedermi che ci faccia con me. Riprendiamo il treno per tornare ad Atlanta, ed anche se sono stanchissima e mi farei volentieri una dormita, faccio di tutto per rimanere sveglia.
-          Ehi, se hai sonno dormi…- mi dice Josh dopo l’ennesimo sbadiglio.
-          Mmm…no grazie. Non voglio sprecare il tempo con te dormendo… - mi sorride e mi stampa un bacio in fronte. Io torno ad accoccolarmi tra le sue braccia e passiamo il resto del viaggio così…abbracciati e chiacchierando.
Quando “finalmente” arriviamo davanti all’hotel, Josh insiste per accompagnarmi in camera, nonostante tra qualche ora debba ripassare a prendermi, dicendo di voler salutare Sara. Io lo lascio fare, e trovo adorabile il fatto che si preoccupi anche della mia amica. Busso alla porta e Sara corre ad aprirci.
-          Ehi! Ciao, Josh! – non so perché,  ma mi sembra particolarmente felice.
-          Ciao Sara…- mi giro a guardare Josh, ed anche lui come la mia amica ha un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Che hanno quei due?
-          Su, su entrate! – ci dice Sara. Sto per risponderle che Josh deve andar via, ma lui senza fare complimenti entra. Io lo guardo interrogativamente, ma lui mi ignora. Spero solo che la stanza non sia eccessivamente in disordine. Esausta mi siedo sul letto, ma dopo un po’ noto che Sara e Josh rimangono in piedi uno accanto all’altro con una faccia…da idioti,si.
-          Che succede? – chiedo. Loro non mi rispondono e si guardano con aria complice e divertita.
-          Chi glielo dice? – chiede Sara, che freme come una bambina di tre anni.
-          Diglielo tu… - le risponde Josh. Dirmi cosa? Sara fa un breve pausa, durante la quale i battiti del mio cuore accelerano in maniera incredibile. Poi parla.
-          Resti qui! – rimango un attimo in silenzio.
-          Ch-che vuol dire che resto qui? –
-          Resti qui ad Atlanta! Con Josh! Per un’altra settimana! – li fisso entrambi…con la bocca spalancata. Non so che dire. Ci sono troppe domande che vorrei fare, ma non riesco a formularne nessuna.
-          Oggi ho approfittato del momento in cui sei andata in bagno ed ho chiamato Sara. Le ho chiesto se poteva fare in modo di convincere i tuoi genitori a farti restare qui…e beh..a quanto pare ci è riuscita… -
-          Hai chiamato i miei genitori? – chiedo alla mia amica. Lei annuisce.
-          Si, non è stato un compito facile, ma alla fine hanno ceduto. –
-          Non è uno scherzo vero? –
-          No, non lo è… - mi risponde Josh con una dolcezza unica.
-          Resto qui… - questa volta non è una domanda. È un’affermazione e sto cercando di convincere me stessa. Resto ancora un po’ seduta sul letto, poi mi riprendo e corro verso Sara abbracciandola. Iniziamo a urlare e saltellare e prese dall’euforia torniamo a parlare in italiano. Josh ci guarda divertito.
-          Grazie! Sei l’amica migliore del mondo!- le dico quasi con le lacrime agli occhi.
-          Lo so, lo so. Però ricordati di trovare un bel vip anche per me… - scoppiamo entrambe a ridere. Poi torno a focalizzare la mia attenzione su Josh.
-          Te l’avevo detto che avremmo trovato un modo… - mi dice.
-          Grazie per volermi qui con te… - gli rispondo. Lui mi tira a se e mi abbraccia. Rimaniamo un po’ così, poi mi stacco perché non voglio far sentire di troppo la mia amica.
-          Beh…credo che debba chiamare i miei genitori per ringraziarli… - dico a entrambi. Josh annuisce.
-          Sofia, visto che rimarrai qui un’altra settimana, credo sia giusto che quest’ultima sera la passi con Sara. Vi ho già divise abbastanza. –
-          Sicuro?- gli chiedo. Lui annuisce.
-          Grazie… - mi posa un bacio sulle labbra e se ne va.
Sono ufficialmente la ragazza più felice del mondo.

 
Anglo dell’autrice:Si, sono ancora qui a rompere. XD Volevo solo aggiungere una cosa che non ho scritto prima perché non volevo svelarvi niente. Non ho idea di come mi sia venuta in mente la parte della canzoncina di Come d’Incanto. Spero non sia ridicola XD
Avete visto? Hanno trovato una soluzione. Sofia rimane per un’altra settimana !
Xoxo Hazel92

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Io e Sara abbiamo passato quasi tutta la notte a chiacchierare e a fare progetti sulla mia vita. Beh, più che altro era Sara a fare progetti sulla mia vita. Tutta la sera non faceva che ripetere “sei come una nuova Kate Middleton “ e non sono riuscita a farla smettere. Altro che Kate Middleton. Insomma, tralasciando il fatto che tra me e lei c’è un abisso, per quanto Josh sia famoso, non ha comunque la visibilità che ha il principe William. Soprattutto in Italia.

La mattina l’accompagno in aeroporto e dopo invece raggiungerò Josh sul set di Catching Fire. Purtroppo non poteva permettersi altri giorni di riposo e a me va bene così. Sia perché non voglio causargli problemi a lavoro, sia perché sono una fan accanita della saga e quindi voglio che si sbrighino a finire le riprese. Cosa che non possono fare se Josh non si presenta a lavoro. Io e Sara ci salutiamo con altre migliaia di abbracci, poi ci decidiamo a salutarci definitivamente perché in fondo starò via solo un’altra settimana. Solo una settimana. È decisamente poco. Ma devo accontentarmi.


Finalmente arrivo sul set e mi faccio guidare nella cabina/roulotte di Josh. Busso e sento abbaiare Driver. Poi Josh viene ad aprirmi.
-          Ehi… - mi dice sorridente e questo già basta a farmi svenire. – gli sorrido incapace di rispondergli. – Forza, entra… - mi dice spalancando la porta. Non mi faccio pregare ed entro. La cabina è piccola ma carina. Driver mi corre incontro e mi salta addosso.
-          Ehi, bello…- gli dico accarezzandolo.
-          Stravede per te… - mi dice Josh.
-          Ha buon gusto… - gli dico scherzando.
-          Avrà ripreso dal padrone – mi risponde Josh ed io mi sento avvampare. Lascio andare Driver e mi allontano da Josh perché devo riprendermi. Mi accomodo su una sedia.
-          Quindi…oggi cosa girate? – gli chiedo.
-          Scene del tour della vittoria… -
-          Oooh! Che bello! Posso assistere? – Josh scoppia a ridere.
-          Avevo quasi dimenticato che sei qui per via del concorso… - lo guardo male, perché non capisco che cosa voglia dire. – Non guardarmi così! – mi dice mentre mi si avvicina. Si abbassa e mi posa le mani sulle ginocchia mentre mi fissa intensamente negli occhi – Non immagini nemmeno quanto sia felice che tu abbia vinto quel concorso. E intendevo dire che avevo quasi dimenticato che fossi una fan sfegatata e quindi quanto sia importante per te assistere alle riprese. – annuisco un po’ più convinta.
-          Ti da fastidio che io sia una fan della saga e…tua? – Josh mi sorride dolcemente.
-          No, non mi da alcun fastidio. –
-          Ok…sicuro? –
-          Sicurissimo! – annuisco decisamente più convinta. Mi alzo e Josh fa lo stesso. Mi avvicino e lo bacio. Mi sembra ancora incredibile tutto questo, eppure sono qui, tra le braccia di Josh Hutcherson e lo sto baciando. Non ho mai provato delle sensazioni così intense come quando sto con lui. È incredibile. Rimarrei così per sempre, poi è lui a staccarsi.
-          Wow… - dice. Ed io arrossisco.  Che avrà voluto dire? Josh rimane un attimo in silenzio, come se cercasse di riprendersi, poi fa un sospiro. – Ok, tra poco devo tornare sul set, ma prima devo dirtelo. –
-          Che cosa? – chiedo allarmata. Lui mi sorride.
-          Ecco…sono davvero felice che tu sia qui con me e non mi sono mai sentito in questo modo per nessuna ragazza. Penserai che sia pazzo e che stia correndo troppo, e forse è vero, ma sono sincero. Ti ho chiesto di rimanere qui…beh in realtà non te l’ho nemmeno chiesto, ho fatto tutto da solo e forse sono stato un po’ egoista, e forse prima di farlo avrei dovuto ufficializzare le cose. – lo guardo interrogativamente.
-          In che senso? –
-          Tra poco andrò sul set…e tu verrai con me e…vorrei poterti presentare a tutti…come la mia ragazza… - Josh arrossisce ed è assolutamente adorabile, ma non riesco a concentrarmi troppo su di lui perché sto ancora pesando le sue parole. Ho capito bene?
-          M-mi…stai chiedendo di… - non riesco a terminare la frase.
-          Di essere la mia ragazza… - Josh è visibilmente agitato, ma come può pensare che io possa dirgli di no? Gli salto praticamente addosso e lo circondo con le braccia.
-          Si,si! Certo che voglio! – sembra quasi che mi abbia chiesto di sposarlo. Beh, non sarebbe male. Avrei acconsentito anche a quello. Io e Josh ridiamo entrambi e credo per oggi le sorprese siano finite, ma Josh mi spiazza.
-          C’è un ‘ altra cosa che dovrei chiederti….-
-          Spara Hutcherson… -
-          Le riprese qui sono praticamente finite. È rimasto solo domani e tra due settimane gireremo alle Hawaii. – per un momento temo che stia per chiedermi di seguirlo li. Accetterei se fosse per me, ma…non posso chiedere tanto ai miei genitori e comunque a Roma ho la mia vita. Ma non è questo quello che sta per chiedermi.
-          Forse non lo sai perché da voi non si festeggia, ma il prossimo giovedì è il Ringraziamento e…vorrei che lo passassi con me…nella mia casa a Los Angeles. –
-          Si, certo…ma…non vuoi passarlo con la tua famiglia? – Josh mi guarda divertito.
-          Vuoi davvero venire in Kentucky…a casa mia…con tutti i miei parenti? –
-          No, direi di no… -
-          Bene, allora è deciso…LA! – scoppiamo entrambi a ridere e poi ci dirigiamo sul set.
 
 
Angolo dell’autrice:Salveeee! Che ve ne pare? Vorreste essere al suo posto vero? Beh…anch’io :( Anche se in ritardo volevo farvi gli auguri di Natale e visto che ci sono Happy New Year! Chissà come festeggerà Joshua^^
Beh…se vi va lasciate una piccola recensione. Ah…e ovviamente un grazie enooorme a chiunque stia seguendo la mia storia. Sia a chi lo fa in silenzio sia a chi ha lasciato un segno del suo passaggio. ^^
XoXo Hazel92

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


.Angolo dell’autrice:PERDONO! SCUSATEMI! *Si prostra ai vostri piedi* Davvero, non so come farmi perdonare e come scusarmi. Mi dispiace tantissimo non aver più aggiornato, soprattutto perché siete state tutte sempre così carine con me : ( Ora non riceverò più recensioni XD Sono stata molto impegnata…e si, lo ammetto…mi sono dedicata soprattutto ad altre due ff che sto scrivendo (Su Teen Wolf, nel caso interessi a qualcuno). Prometto che non sparirò più. Almeno non per tutto questo tempo. Cercherò di aggiornare almeno ogni due settimane. ^^
La prossima sicuramente non ci sono…perché *rullo di tamburi* VADO A NEW YORK! Ancora non ci credo! Speriamo che Josh decida di farsi un giro li proprio in quei giorni XD
Beh ora vi lascio… spero che il capitolo vi piaccia.
Se vi va lasciate una recensione…anche per insultarmi XD
Baciiii Hazel92

 
Quando usciamo dalla cabina, mano nella mano…entrambi ancora piuttosto imbarazzati, veniamo quasi assaliti da Jennifer. Io rimango impalata perché nonostante l’abbia già incontrata…in quel caso ero una semplice fan…adesso sono…la ragazza di Josh Hutcherson. Oddio…mi sembra strano anche pensarlo.
-          Josh! Ancora non ti sei cambiato? – effettivamente lei è già pronta. È completamente vestita di bianco ed è bellissima.
-          Adesso vado…beh ecco… - si gratta la testa imbarazzato. Che gli prende? Dovrei essere io quella in imbarazzo. Jennifer sposta freneticamente lo sguardo da me a Josh. Poi mentre Josh sta per finire la frase le si fionda su di me e mi abbraccia. – Lei è Sofia…la mia ragazza… - Io però sono stritolata tra le braccia di Jennifer. La adoro. Titubante ricambio l’abbraccio mentre guardo Josh che se la ride sotto i baffi. Poi Jennifer si stacca da me e mi prende le mani.
-          E così tu sei il motivo della negligenza del nostro Peeta? – sorrido imbarazzata.
-          A quanto pare… -
-          È adorabile Josh. Hai la mia approvazione. – dice rivolta a lui. Poi mi fa l’occhiolino.
-          Ehm…grazie… - riesco a dirle. Sono sempre più convinta che questa ragazza non abbia tutte le rotelle a posto.
-          Avanti Hutcherson…vatti a preparate…mi occupo io della tua bella… - Lo guardo in cerca di aiuto. Jennifer mi piace ma non voglio rimanere sola con lei. I suoi modi strambi mi mettono in soggezione. Lui però non sembra afferrare la mia richiesta.
-          Ok…grazie Jen. – poi si china su di me lasciandomi un lieve bacio sulla guancia. – sei in buone mani… -
Jennifer mi prende sotto braccio e inizia a trascinarmi chissà dove.
-          Ci siamo già viste, vero? – mi faccio coraggio e mi costringo a tirare fuori la voce. Insomma…sto sempre parlando con Jennifer Lawrence!
-          Ehm si…io, ero qui per il concorso…. – Lei mi guarda con gli occhi spalancati mettendomi un po’ paura.
-          Davvero? Oh si…mi ricordo! Ma quindi è successo tutto così velocemente tra voi due! È stato un colpo di fulmine! Che cosa romantica! – arrossisco.
-          Beh si…una specie… -
-          Di dove sei? Hai un accento strano… -
-          Sono Italiana… - le rispondo. Inizio piano piano a sentirmi a mio agio.
-          Oh, l’Italia! Vorrei tanto andarci! –
-          E gli italiani vi aspettano con ansia. Spero che quest’anno verrete a presentare il film anche da noi…-
-          Lo spero anche io! Oh…siamo quasi arrivate. Adesso ti presento agli altri… - vorrei scappare ma non sarebbe una scelta saggia. Mi sono appena abituata a lei e già vuole presentarmi tutti gli altri?
 Presenta la troupe e Francis Lawrence. A tutti ripete che sono la ragazza di Josh, mentre io continuo a rivolgere sorrisi imbarazzati di qua e di la. Fortunatamente sono le riprese del tour della vittoria, quindi non c’è traccia di Sam Claflin, e ne sono grata perché non penso avrei retto anche questo.
Dopo un torna Josh e trattengo a stento un sospiro di sollievo. Tuttavia fa appena in tempo a darmi un breve bacio sulla guancia che viene immediatamente richiamato sul set insieme a Jennifer. Un tizio della troupe invece mi raggiunge e mi invita a seguirlo vicino alla sua posizione così da poter osservare la scena senza disturbare.


Trascorrono diverse ore, eppure sono così presa da tutto quello che mi accade intorno che non me ne accorgo minimamente. Quando terminano di girare Josh mi raggiunge sorridente circondandomi la vita con un braccio.
-          Allora…ti sei annoiata? – Con gli occhi sbarrati e l’espressione stupita scuoto energicamente la testa.
-          Annoiata! No! Per me potreste continuare a girare fino a notte fonda! – esclamo. Josh scoppia a ridere, mentre torniamo nella sua cabina.
Deve cambiarsi ed io mi sento terribilmente in imbarazzo. Anche lui probabilmente lo è perché tentenna per diversi minuti prima di decidersi a sbottonarsi la camicia. Io arrossisco violentemente, e mi giro dall’altra parte per non guardare. Lo so, chiunque al posto mio avrebbe ispezionato ogni centimetro del suo corpo, ma…io d'altronde non mi sono mai considerata una persona normale.
Josh  mi richiama alla realtà schiarendosi la voce.
-          Ehm…ho finito… - mi giro a guardarlo sperando che la mia pelle abbia riassunto un colore normale. Noto un sorrisino sulla sua faccia, ma sono grata del fatto che decida di non dire nulla riguardo la mia infantile reazione.
Mentre usciamo dal set, mano nella mano, Josh mi da un paio di occhiali da sole ed uno dei suoi berretti. Anche lui indossa entrambi gli accessori. Lo guardo interrogativamente.
-          Paparazzi… - mi dice solo. Ed io capisco e mi infilo quella roba. Entrambi mi stanno un po’ grandi, ma pazienza. Spero che non ci fotografi nessuno mentre sono conciata in quel modo.
La moto di Josh è parcheggiata proprio li fuori. Vi saliamo a bordo e Josh inizia a guidare. Si ferma davanti ad un hotel ed io storco il naso perché non è il mio hotel… Forse è il suo? Per un attimo vengo presa dal panico pensando al perché mi  abbia portato nel suo hotel. Io non sono ancora pronta per fare determinare cose. Scendo dalla moto e mi sfilo il casco.
-          Perché…siamo qui? – chiedo titubante. Lui ancora una volta mi sorride con quei suoi sorrisi bellissimi che ti tolgono il fiato.
-          Ti ho preso una camera qui per questa notte. Almeno domani non devo venirti a prendere all’altro hotel… - Oh, giusto. Che scema che sono. Mi ha preso una camera qui. È così premuroso…
-          Ma…le mie cose? –
-          Tranquilla, è già tutto qui…spero non ti dia fastidio che qualcuno abbia sistemato la tua roba per te… - in realtà si. Un po’ mi da fastidio…avrebbe potuto avvisarmi questa mattina. Ma so che lo ha fatto a fin di bene e così lo rassicuro dicendogli che non c’è alcun problema.
Entriamo nella hall e Josh dopo aver parlato con un uomo alla reception, mi fa segno di seguirlo. L’hotel era già magnifico nella hall, ma rimango sbalordita quando vedo la mia camera. È stupenda ed enorme.
-          Ti piace? – mi chiede
-          Secondo te gli occhi a cuoricino a cosa sono dovuti? – gli rispondo sarcastica. Lui si mette a ridere. sono contenta di riuscirgli a strappare risate così facilmente.

Vedo che sta per andarsene, così presa da un insolito coraggio, mi avvicino a lui e lo bacio sulle labbra con una passione che non abbiamo mai messo in nessun bacio finora. Gli metto le mani intorno al collo. All’inizio lo stento un po’ teso, ma poi si lascia andare cingendomi la schiena. Io sorrido dentro di me per essere riuscita nel mio intento. Dio quanto è bello! Potrei rimanere a guardarlo per tutta la vita. Non chiederei altro. Mi basterebbe ciò…e invece…io ho molto di più. Josh è il mio ragazzo. Io lo ho appena baciato. E dopodomani partiremo per Los Angeles. Io e lui.
-          Meglio che tu vada adesso Hutcherson…devo farmi una doccia… - gli dico mentre sciolgo le dite delle mie mani ancora avvinghiate al suo collo, mentre le faccio scendere per incrociarle alle sue. Lui mi sorride e mi lascia un bacio sulla fronte.
-          Va bene…a dopo… -
Josh Hutcherson esce dalla mia camera ed io ne approfitto per buttarmi di peso sul letto con un sorriso a trentadue denti in faccia. Non sono mai stata così felice.

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