forever and always

di fefe_27
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter 1 ***
Capitolo 2: *** the departure ***
Capitolo 3: *** Miami Beach ***



Capitolo 1
*** chapter 1 ***


                                                           FOREVER AND ALWAYS

 

Chapter 1

 

<< No mamma non verrò con voi a Miami! So che sarà forse il viaggio più bello della mia vita, ma capiscimi, voglio stare con i miei amici, lo sai quanto ci tengo a loro e che questa sarà forse l'ultima estate che che li vedrò! >>

<< Si lo capisco Jenny ma sai che oramai abbiamo prenotato! Verrà anche tua cugina Lizzie non la puoi lasciare da sola, e poi sei ancora piccola per rimanere un mese a casa da sola! Quindi fai veloce e preparati le valigie, non voglio sentire discussioni! >> dice andandosene dalla mia camera sbattendo forte la porta.

Dire che non la sopporto più è dire poco, mia madre non vuole capire che significhi abbandonare degli amici a cui sei legata da cinque anni. Il solo pensiero che non potrò passare l'estate con Hannah, Mary, Patrick e Zoe, come ho fatto in questi anni, ridendo e scherzando, passando le notti in discoteca, e che al mio ritorno loro non ci saranno mi fa venire le lacrime agli occhi. Loro sono tutti un anno più grandi di me, infatti sono all'ulttimo anno di università ed è per questo che partono, si trasferiranno tutti in America a Chicago, mentre a me manca l'ultimo anno quindi mi dovrò fare nuovi amici per non rimanere sola. Posso metterli in valigia e portarli a Miami con me, dato che sono sicura che il divertimento con loro è assicurato!...ma che sto pensando! Forza Genny torna alla realta non puoi mettere i tuoi amici in valigia, pesano troppo e sono anche troppo alti, non ci entrerebbero. Peccato. In più al viaggio devo stare con mia cugina Lizzie che è anche lei anno più grande di me, lei a volte non la sopporto proprio, deve essere sempre ordinata, e guai a chi e scombina le sue cose, insomma siamo una il contrario dell' altra, ma anche se a volte è un po' viziata mi sta vicino e mi consola quando ho le crisi di cuore. Ah scusatemi non mi sono ancora presentata, sono Jenny ho 20 anni (e mia madre mi considera ancora un bambina), ho gli occhi verdi, i capelli lisci castani lunghi e sono alta circa 1.70m. Ho una sorellina: Sarah che ha 15 anni. Vado all'università di legge e voglio, anzi i miei genitori vogliono, che diventi avvocato, anche se avrei preferito mille volte di più diventare pediatra. Come avrete capito devo andare questa estate a Miami Beach in un villaggio turistico ma non ho intenzione di andarci, anche se so, che alla fine verrò costretta. Quindi mi alzo dal mio letto, su cui sono sdraiata e apro un'anta dell'armadio, dove prendo il mio trolley. Inizio ad aprire i cassetti e a metterci dentro verie magliette, canottiere, costumi, jeans, pantaloncini le mie pantofole, le infradito da mare, le comodissime e adoratissime converse, un di scarpe con i tacchi e tre vestiti da discoteca per qualche serata speciale. Riguardo il trolley ma mi accorgo di avere messo troppe poche cose, considerando che devo stare lì un mese, quindi aggiungo alcuni vestiti, e delle scarpe, quando sento il cellulare suonare sul mio comodino, lo prendo e vedo sul displey il nome Mary, così rispondo.

<< Pronto? Genny sono Mary sei ancora intenzionata a partire? >> chiede dall'altro lato del telefono con voce triste, visto che la conosco molto bene posso scommettere che è sdraiata sul suo letto, e sta facendo la faccia da cucciolo.

<< si scusatemi tutti e quattro ma ho fatto il possibile, mia madre non si è convinta a lasciarmi, mi dispiace tantissimo. Ah! A proposito voi quando partite ? >>

<< Non ti preoccupare, l'importante è che ci hai provato comunque noi dovremmo partire verso l'1 agosto tu? >>

<< io parto fra tre giorni e torno intorno il 2 agosto >> dico sbuffando

<< Che peccato per un giorno! Potevamo rivederci per salutarci! >>

<< Lo so ma non ci posso fare niente! Comunque scusami avverti tu gli altri io devo ancora finire di preparare le cose ok? >>

<< ok ciao! Ma domani ci dobbiamo assolutamente vedere! >>

<< ok scusa ma adesso devo proprio scappare a domani! >> dico chiudendo la chiamata e riposando il telefono sul comodino. Finisco di preparare il trolley, il beauty case con dentro profumo bagnoschiumi e cose varie, e scendo lentamente giù in cucina per la cena. Arrivata all'ultimo scalino sento il campanello della porta suonare << Vado io! >> grido correndo alla porta e aprendo. Mi ci vuole qualche secondo per capire che non era un incubo e che veramente quella faccia tosta di mia cugina era venuta a cenare a casa mia. C'erano momenti in cui la odiavo, ebbene, questo era uno di quelli, dato che ero sicura fosse venuta solo per assicurarsi che abbia messo cose decenti nella mia valigia per non farle fare brutta figura, mentre passeggieremo per Miami Beach.

<< Buonasera! >> grida con un sorriso a 32 denti stampato in faccia, i capelli biondi legati perfettamente in una treccia con alla fine un elastico a forma di fiocchetto rosso e gli occhi castani che mi squadrano da cima a fondo. Emana un profumo buonissimo di cocco. Lei è così dannatamente perfetta che in confronto a lei sembro un tombino della spazzatura.

<< Come mai sei venuta qui? >> Dico facendole segno di entrare e chiudendo la porta dietro di lei.

<< Beh ti volevo aiutare a mettere in valigia dei vestiti decenti! >>

<< Io veramente la valigia l'ho già fatta! >>

<< Allora la controllerò! Non voglio fare brutte figure! >> Nemmeno il tempo di finire la frase che me la ritrovo a metà scala che mi fa segno di seguirla. Apro la porta della mia stanza e mi avvicino al letto dove è messo sopra il trolley, lo apro e le lascio campo libero, tanto so che è inutile discuterci, sarebbe solo fiato sprecato, dato che lei non si fa mai dire un “no” come risposta. Stranamente sulla parte in cima del mucchio di vestiti (quella con i vestiti striminziti da discoteca) non dice niente, penso sia la prima volta in tutta la vita che approva una mia scelta. Non posso finire un pensiero! È già passata più giù, e la vedo fare dei “no” con la testa riferendosi a delle magliette a maniche corte unica tinta, una rossa e una verde.

<< Cucciola queste non vanno proprio! Sono fuori moda e poi non ti donano per niente! >>

<< Lizzie lo sai che odio quando mi chiami cucciola! Non sono mica un animale! >>

<< Si giusto, scusa me ne ero dimenticata... comunque queste si tolgono! >> esclama riferendosi dinuovo alle magliette e rimettendole dentro il cassetto, facendo una faccia sconvolta, vedendo tutti i vestiti scombinati non appena lo apre.

Fa lo stesso con altri vestiti piegandoli accuratamente e rimettendoli nei cassetti, e, invece prendendo e mettendo in valigia alcuni mini top e gonne troppo corte. È davvero convinta che io riesca a mettere quelle cose striminzite! Purtroppo per lei se lo può sognare! Non so nemmeno perchè sono nei miei cassetti! Preferirei mille volte di più la mia solita maglietta blu, i jeans (anche se penso faccia troppo caldo) e le converse bianche, anche se so che non me li farà mai mettere, si è fissata che oramai sono diventata grande e non posso girare con i vestiti che metterebbe una quattordicenne e che devo essere più carina ed elegante per dare un aspetto migliore di me....si certo! Io carina ed elegante! Magari solo nei suoi sogni.

<< È pronta la cena!!! >> sentiamo gridare da sotto, così richiudiamo il trolley e scendiamo, quasi correndo al piano di sotto. Penso che questo sia stato il momento migliore della giornata, la cena mi ha salvata dai commenti negativi di Lizzie sui miei vestiti!! Ho sempre pensato che la cena fosse il pasto più buono è importante...ho avuto raggione, la cena salva la vita!

Arrivate a tavola sento un profumo buonissimo di....Pizza! Il mio cibo preferito! Il fatto è che però mi fa ricordare troppo le abbuffate che si faceva Patrick di pizza margherita quando cenavamo insieme a casa sua mentre guardavamo un film, di solito di azione. È più forte di me non riesco a non pensarli nemmeno per un minuto, non so come farò a restare senza di loro.

Spero solo che questa vacanza sia molto divertente o non potrei mai perdonarmi il fatto di non avere potuto partecipare alla partenza dei miei migliori amici.

 

 

 

 

My space

 

 

ciao!! Spero vi sia piaciuta la mia nuova (e prima) ff!! Fatemi sapere lasciando una piccola recensioncina

Ah! se volete potete inviarmi un messaggio con il nome della vostra nuova ff!! la leggerò!! Ringrazio in anticipo tutte le persone che leggeranno questa ff

 

 

bacii

 

fefe ^.^

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Capitolo 2
*** the departure ***


 

                                                                                                               THE DEPARTURE

 

<< Jenny sveglia!! Miami Beach ci aspetta! >> dicono, non riesco ancora a capire chi è per via del sonno, dopo pochi secondi metto a fuoco...no! Non può essere! Lizzie è venuta a svegliarmi! Allora...quello di prima non era un incubo! Veramente sentivo la sua voce mentre dormivo.

Mi alzo dal letto molto lentamente, dato che dobbiamo partire. Scendo giù in cucina per fare la colazione, dove vedo mia madre che beve il caffè già pronta per partire

<< Jenny che ci fai ancora in pigiama! >> esclama tossendo per avere ingoiato il caffè di traverso.

<< Si buon giorno anche a te mamma! Ne è rimasto caffè o ve lo siete già finito >> esclamo facendo un grosso sbadiglio

<< l'ultimo poco lo ha finito tua cugina >> Ci mancava solo questo!

Vado per rifarmelo con aria scocciata, aspettando con ansia che uscisse e bevendolo di fretta. Salgo di nuovo per lavarmi e vestirmi. Metto la prima cosa che mi capita davanti: un paio di pantaloncini, una maglietta a maniche corte con disegnata una farfalla, un paio di ballerine e una borsa a tracolla dove metto il mio cellulare, il portafogli, l' ipod e le mie cuffie, per ascoltare la musica in aereo. Mi trucco velocemente con solo un po di matita, ombretto e mascara, afferro il trolley e il beauty case e riscendo, dove trovo solo mia sorella, già pronta per la partenza .

<< era ora! Pensavo fossi rimasta chiusa nel bagno! Sono tutti fuori che ci aspettano >>

<< cara Sarah, Per tua sfortuna io sono qui! >> dico facendole un finto sorriso e uscendo fuori, dove ci sono in macchina mamma, papà e Lizzie. Apro il portabagagli e infilo le mie cose, per poi andarmi a sedere tra Lizzie e il finestrino. Il viaggio sembrava non finire mai, ma dopo alcuni minuti (che in realtà sembravano ore) arriviamo all'areoporto. Scendiamo dalla macchina, prendiamo i bagagli ed entriamo nella struttura. Sorpassata la porta sento una voce molto familiare chiamare il mio nome, mi giro e vedo Hannah Mary Zoe e Patrick avvicinarsi molto velocemente, per poi stringermi in un forte abbraccio. Iniziamo a parlare per circa cinque minuti del più e del meno, quando mi accorgo che i miei genitori sono andati già avanti.

<< Scusate ragazzi forse...è ora che vada >> dico abbracciandoli ad uno ad uno

<< Jenny ci mancherai! Non dimenticarti di scriverci! >>

<< Certo! Scrivetemi anche voi! Sempre! >> dico allontanandomi piano piano mentre sentivo delle lacrime scorrere lungo il mio viso che cominciava a bagnarsi sempre di più. Senza accorgermene sbatto contro qualcuno, alzo la testa per vedere la persona che ho urtato. Mi ritrovo davanti un ragazzo abbastanza alto con degli occhi azzurri meravigliosi e un sorriso smagliante

<< Scusami non ti avevo visto >>

<< Non ti preoccupare non mi hai fatto niente >> dice, ma incontrando i miei occhi si accorge che ancora cadono dai miei occhi delle piccole lacrime. Lo guardo per pochi secondi, per poi tornare dai miei genitori, che mi stavano aspettando.

 

Qualche minuto dopo nell' aereo...

 

Posto 12 B, guardo i posti degli altri, i mei genitori e Sarah sarebbero stati accanto mentre io sarei stata con Lizzie.

Lei aveva il 12 A... perfetto! Chissà quale maniaco si sarebbe seduto accanto a me. Ci sediamo velocemente e per evitare l'ansia da partenza, collego le cuffie al mio ipod e inizio ad ascoltare musica. L'aereo inizia a salire, come la mia paura e l'ansia messe insieme, e ancora non ho guardato chi c'è accanto a me, tengo lo sguardo sul cellulare, mentre ascolto Hauted di Taylor Swift. Sposto lo sguardo al finestrino, dietro Lizzie e, per mia fortuna mi accorgo che il peggio è passato, ora siamo dritti. Ho ancora un po' paura a guardare chi ho accanto, ma cerco di superarla, mi giro e trovo una bambina piccola di circa 8 anni. Era davvero carina. Sensa che me ne accorgessi la musica si blocca. La playlist è finita, quindi mi levo le cuffie per qualche secondo, quando vedo che sopra di me, la luce che indica di indossare le cinture si spegne, così mi levo la mia. La bambina si alza e raggiunge un altro punto sull'aereo, la seguo con lo sguardo e vedo che va dalla sua mamma. Intanto faccio ripartire la musica, per evitare di parlare con Lizzie. Il viaggio era ancora lungo. Sento dei passi avvicinarsi a me, quindi suppongo che la bambina sia tornata al suo posto. La luce delle cinture si accendi di nuovo, così la riallaccio. Tengo lo sguardo fisso sul finestrino. Lizzie si gira verso di me e mi fa uno strano sorriso, che ha da essere così felice? Vedo che le sue labbra iniziano a muoversi, ma non la sento per la musica troppo alta. Dal suo labiale capisco che mi sta chiamando, ma non le do retta. Sento la musica stopparsi nella parte più bella della canzone, abbasso lo sguardo sul telefono e mi accorgo che lo ha Lizzie

<< Ehi! Che fai! Sai che mi sento male in aereo! >> Dico levandomi le cuffie per vedere che cosa ha di così importante da dirmi.

<< Jenny...perchè quel ragazzo ti fissa? >> dice sussurrando evitando che qualcuno ci potesse sentire

<< quale ragazzo? >>

<< beh quello che è seduto accanto a te !>>

<< Lizzie smettila di fare questi giochetti da bambina, li facevamo quando avevamo 10 anni, non ci credo più! So che accanto a me c'è una bambina piccola! >> dico facendo la faccia stranita e rimettendo mi le cuffie

<< Seriamente Jenny girati! >> dice rilevandomi le cuffie. Mi giro solo per farla contenta, mentre mi rimetto le cufie, tanto so che ora mi dirà “visto! Ci credi sempre!” ma... non vedo più la bambina di prima, anzi c'è un ragazzo con degli occhi azzurri, dall'aria familiare.

<< ciao! Come ti chiami? >> chiede con un sorriso stampato in faccia.

rimango un po imbambolata a guardare i suoi occhi e il suo sorriso, è qualcosa di indescrivibile, meraviglioso

<< S-sono Jenny tu ? >> Mi guarda con aria un po stranita per poi dire il suo nome.

<< Mi chiamo Louis, Louis Tomlinson >>

 

 

 

LOUIS

 

La ragazza che ho accanto ha un'aria familiare, forse era una delle tante fans che avevo salutato, però stranamente non sa il mio nome, sono rimasto molto stranito quando me lo ha chiesto, pensavo fosse rimasta a fissarmi per qualche secondo perchè mi avesse riconosciuto, e invece non sapeva proprio chi fossi.

<< Che ascolti? >> chiedo per rompere un po il ghiaccio

<< per ora niente, il telefono è spento >>

<< Ah... Voi per dove partite? >>

<< Miami Beach! >> Dice la ragazza seduta accanto a lei.

<< Ma Dai! Pure io! >>

<< Ah scusami non mi sono ancora presentata io sono Lizzie >> Le stringo la mano per poi riposare lo sguardo su Jenny. Era un po' timida, ma aveva l'aria di essere simpatica, ed era anche carina.

<< Ecco dove ti ho visto! >> dice, finalmente aveva capito chi ero!

<< Tu sei il ragazzo con cui mi sono scontrata all'areoporto! >> conclude sorridendo.

Rimango un po' deluso, ma in effetti aveva ragione, lo dicevo di averla già vista! >>

 

 

 

 

 

My Space...

 

eccomi! Di nuovo! Scusate per il ritardo ma lo studio non mi ha permesso di continuare =( comunque... potreste lasciare una piccola piccola recensioncina per dirmi se sto migliorando?? ringrazio tutti per avere letto la ff!! ^.^ ALLA PROSSIMAA!!

 

fefe ^.^

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Capitolo 3
*** Miami Beach ***


 

                                                                                                                      MIAMI BEACH!!

 

 

Dopo il viaggio passato in aereo, passato a chiaccherare con un ragazzo di nome Louis stavamo per arrivare all'hotel. I paesaggi, anche se visti solo dalla macchina di sfuggita, erano veramente spettacolari. Il sole era molto caldo , infatti tutte le persone indossavano maglie senza maniche, se non, addirittura, stavano in costume, ed il mare non era molto mosso. Dopo qualche minuto arriviamo davanti all' hotel. L'edificio è davvero spettacolare, enorme e, all'apparenza molto lussuoso. Dopo essere passati dalla resepction ci dirigiamo alle nostre camere. Io sarei stata insieme a Lizzie (ovviamente) mentre Sarah sarebbe stata con i miei genitori ( almeno non li avrei avuti tra i piedi per tutto il viaggio). Preceduta da Lizzie entro nella nostra camera. La stanza era davvero molto grade, dopotutto essendo in un albergo a quattro stelle, me lo potevo aspettare. All'interno a destra c'era un piccolo bagno, mentre a sinistra la camera da letto. Nella camera c'erano due lettini separati con i rispettivi comodini accanto. Una scrivania e un armadio molto grande. La cosa che però mi attraeva di più, era la meravigliosa grande finestra. Sotto di noi si può vedere l'entrata dell'albergo, davanti invece abbiamo un piccolo locale dove potev scommettere che la sera molti ragazzi là dntro si ubriacavano, e invece, proprio difronte a noi ammiravamo in tutta loro sua splendezza il mare e la spiaggia piena di persone. Era davvero spettacolare. Anche Lizzie rimase stupita alla vista davanti a noi , non riuscendo a fare altro che boccheggiare, probabbilmente non si aspettava, come me, che potessero esistere posti così spettacolari al mondo. Però poco dopo qualcuno che bussa alla nostra porta, ci distrae dai nostri pensieri. Apriamo e ci troviamo Sarah

<< Forza scendete dobbiiamo ancora pranzare! >>

<< Ok! Scendiamo >> diciamo in coro.

Prima di arrivare alla sala da pranzo attraversiamo la resepction, per vedere se in quell'hotel c'era la wi-fi. Delle voci ci interrompono, da fuori il portone scorgo tante, tante persone, forse, doveva essere una famiglia molto allargata. Nella sala dove dovevamo pranzare, c'era poca gente, e la maggior parte aveva già finito, quindi nei vassoi non rimaneva molto cibo. Prendiamo qualche cosa qua e là e ci sediamo in un tavolo a mangiare.

 

Pranzo finito...

 

Forse presa dall'entusiasmo avevo mangiato troppo. Mi dirigo insieme a Lizzie nella nostra camera , mentre Sarah va nella sua. Se non ricordo male il numero era...124, si stanza 124! Ci avviciniamo lentamente tenendoci la pancia, per avere mangiato troppo. Arrivati davanti la porta vedo una valigia proprio davanti ad essa. Strano avevo giurato che prima non ci fosse, così riguardo attentamente il numero della porta, eppure era giusto. Spostiamo la valigia ed entriamo. La luce calda del sole sorpassava le tende ed illuminava tutta la stanza.

<< Se non fosse che abbiamo appena mangiato, io sarei già lì >> dice Lizzie avvicinandosi alla finestra e indicandomi la spiaggia, sembrava quasi triste.

<< Se ci mettiamo i costumi e scendiamo per anche solo per prendere un po di sole? >> propongo sorridendo

<< Mi piace quando ha buone idee! >>

apro l'armadio per prendere la busta con tutti i costumi, ma non la vedo, ci sono solo quelli di Lizzie

<< Hai visto i miei costumi! Qui ci sono solo i tuoi! >>

<< Oh si scusa! Non avevo più spazio per le mie cose, ed ho infilato i tuoi nell'armadietto del bagno! >> Faccio un finto sorriso e apro la porta con furia, entrando velocemente, mi ritrovo davanti un ragazzo, girato verso la doccia, alto e...a petto nudo. I muscoli delle braccia, come i pettorali erano perfettamente scolpiti, sembrava di stare in paradiso, ma involontariamente caccio un urlo. Lui si gira verso di me e Lizzie preoccupata mi raggiunge correndo

<< Cucciola che succ... oh >> esclama guardando il ragazzo

<< Che ci fate nella mia camera!...aspetta Jenny? Che ci fai qui! >>

<< Louis? >> Non ci posso credere, il ragazzo dell'aereo era nella mia camera, dicendo che era la sua. Quel ragazzo si chiamava....com'è che si chiamava? Ah Louis. Louis mi aveva fatto simpatia fin da subito, ma ora provavo solo odio. Non è normale che un ragazzo si stia per fare la doccia nella tua camera d'albergo insistendo che quella è la sua camera.

<< Beh ti ho detto che andavo a Miami Beach giusto? Tu piuttosto che ci fai nella nostra camera>> Mentre parlo si rinfila la maglietta a righe.

 

 

Louis

 

Mi stavo per fare la doccia, quando sento delle voci. All' inizio avevo pensato a persone che parlavano fuori dalla stanza, ma poi ho visto la porta aprirsi ed una ragazza entrare di scatto, senza, in un primo momento, accorgersi di me. Appena mi ha visto ha cacciato un urlo. La mia prima ipotesi, era che lei fosse mia sorella Lottie che parlava con Georgia, appena entrando in agno aveva urlato. Di certo non potvano essere loro. Guardando meglio la ragazza che era entrata però, mi sono accorto di conoscerla, era la ragazza dell'aereo: Jenny. Ma la domanda che mi rimaneva sempre in testa era: Come ha fatto ad entrare nella MIA camera ??.

<< Allora chiaramo una cosa...questa non può essere la vostra camera se le chiavi le ho io! >> dico prendendole dalla tasca dei pantaloni e mostrando alle ragazze il numero scritto.

<< Ma le chiavi le abbiamo pure noi! Secondo te come abbiamo fatto ad entrare? >> questa volta a parlare è la ragazza accanto a Jenny di cui non ricordo il nome. Mi mostrano pure le loro chiavi uguali alle mie. Ma come potevano due persone avere le stesse chiavi?

<< Andiamo a chiedere alla reseption ci deve essere stato un errore >>

Andiamo, tutti e tre abbastanza infurati a chiedere alla reseption cosa può essere successo

<< Benvenuti avete bisogno di aiuto? >>

<< Si grazie, può spiegare come mai queste ragazze si ritroveno delle chiavi uguali alle mie ? >>

Facciamo vedere alla signorina della reseption le chiavi, lei le guarda bene per poi girarsi al computer per controllare.

<< Ragazze scusatemi, sono mortificata, c'è stato un errore da parte dell' hotel. Le chiavi che vi abbiamo dato sono la copia riservata a noi di quella camera >> Si riprende le chiavi, e ne da un altro paio a Jenny.

<< Q-questo significa... >> inizia Jenny ma completo io la frase.

<< esatto, La camera è mia >> Ero un po dispiaciuto, perchè sapevo che ora mi avrebbe odiato, anche se non era proprio colpa mia.

 

JENNY

 

Non ci posso ancora credere, la stanza non era nostra. Ora, per di più invece di scendere in spiaggia dobbiamo andare a riprendere le nostre cose nella camera di Louis e andare a risistemarle nella nostra camera. Prendo le nuove chiavi, ed anche quelle di Louis dirigendomi a passo molto svelto verso la camera 124 per riprendere velocemente le cose. Apro la camera con forza e la lascio aperta per fare entrare gli altri. Inizio riprendendo tutte le cose dal bagno, mentre sento Louis e Lizzie arrivare. Loro non parlano, probabbilmente hanno capito che mi sono arrabiata e preferiscono tacere. Prendo le scarpe e rimetto i vestiti che prima avevo uscito nel trolley. Dopo avere ripreso tutte le cose do le chiavi di quella camera a Louis e, senza dire niente vado molto velocemente verso la nuova camera numero...113. La stanza non era brutta, ma, era molto meglio quella. Era poco più piccola e la finestra non dava sul mare, ma solo su quel locale. Io e Lizzie, abbiamo passato la maggior parte del pomeriggio a disfare nuovamente le valigie. Verso le 17:30 avevamo finito, così ci mettiamo i costumi, un poco di crema solare, e scendiamo in spiaggia. C'era ancora un po di sole, ma non sarebbe durato ancora per molto, dato che tra qualche minuto, sarebbe duvuto tramontare. Per colpa di Louis ho perso una giornata di sole e di divertimento, ma soprattutto la camera, in cui dovrei essere restata per un mese. Giuro che me la pagherà.



My Space...

ciaù!!
Allora, non ho molto da dire, comunque spero con tutto il cuore che il capitolo vi piaccia!! Ringrazio in anticipo tutte le persone che leggeranno la ff ma soprattutto, quelle che non si sono fermate al primo capitolo. Potreste lasciare una piccolissima recensione per farmi sapere se miglioro e se vi è piaciuto?? 
BACIIII

fefe  ^.^

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