MI INNAMORAI SUBITO DEL TUO SORRISO SAI ?

di Bastille___
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** STOLE MY HEART ***
Capitolo 2: *** ONE THING ***
Capitolo 3: *** gotta be you ***
Capitolo 4: *** what makes you beautiful ***
Capitolo 5: *** more than thins ***
Capitolo 6: *** i wish ***
Capitolo 7: *** tell me a lie ***
Capitolo 8: *** taken ***
Capitolo 9: *** live while were young ***
Capitolo 10: *** little things ***
Capitolo 11: *** kiss you ***
Capitolo 12: *** c'mon c'mon ***
Capitolo 13: *** rock me ***
Capitolo 14: *** change my mind ***
Capitolo 15: *** i would ***
Capitolo 16: *** over again ***
Capitolo 17: *** Back for you ***
Capitolo 18: *** still the one ***
Capitolo 19: *** Save You Tonight ***
Capitolo 20: *** magic ***
Capitolo 21: *** summer love ***
Capitolo 22: *** Nobody Compares ***
Capitolo 23: *** Same Mistakes ***
Capitolo 24: *** Irresistible ***
Capitolo 25: *** moments ***
Capitolo 26: *** follow me ***
Capitolo 27: *** help me ***
Capitolo 28: *** firework ***
Capitolo 29: *** love you ***
Capitolo 30: *** la sua bellezza ***
Capitolo 31: *** L.O.N.D.O.N ***
Capitolo 32: *** N.E.W.... ***
Capitolo 33: *** Se si potesse non morire ***
Capitolo 34: *** come l'acqua dentro il mare ***
Capitolo 35: *** Come è fatto??? ***
Capitolo 36: *** non è mai abbastanza ! ***
Capitolo 37: *** ci sarò! ***
Capitolo 38: *** lui o lei? ***
Capitolo 39: *** bhe..... ***
Capitolo 40: *** scusa! ***
Capitolo 41: *** paura,tanta paura ***
Capitolo 42: *** ti prego!! ***
Capitolo 43: *** quasi... ***
Capitolo 44: *** si si e ankora si ***
Capitolo 45: *** ma....papà... ***
Capitolo 46: *** si lo voglio! ***



Capitolo 1
*** STOLE MY HEART ***


Capitolo 1

Era domenica,l'amata domenica.
Mi svegliai verso le 10,e andai a fare colazione.
Ero a casa da sola,non c'era ne mia sorella,ne mio padre ne Jasmine,la compagna di mio padre,che io tanto odiavo.
Dopo colazione andai a fare un giro al parco,lasciando il mio cane Lilli da solo.
Me l'aveva regalato mia mamma prima di lasciarmi,ecco perché li ero così affezionata.
Presi l'Ipod e uscì.
Arrivai al parco e mi sedetti su una panchina.
C'erano bambini che correvano felici e spensierati,fidanzati che si baciavano e anziani che leggevano il giornale in silenzio.
All'improvviso mi senti appoggiare una mano sulla spalla.
Era Harry ,mi senti come un colpo allo stomaco.
"Ciao Adele!"
"Ciao"
"Posso farti compagnia?"
"Si certo!"
Si sedette vicino a me
"Che ci fai qui?"
Mi chiese
"Non avevo voglia di stare chiusa in casa,così sono venuta qui,tu?"
"Anche io,oggi è la mia giornata libera"
Harry lavorava in una panetteria in pieno centro,e ogni giorno andavo a prendere il pane lì,così avevo una buona scusa per vederlo.
"Ti va di fare un giro?"
Mi chiese
"Intendi noi due? Insieme?"
"Si,perché,ti sembra strano?"
"No no,affatto"
Ci alzammo e andammo a fare un giro
Mi sentivo terribilmente bene quando stavo con lui,parlavamo e ridevamo,come vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo,poi mi riaccompagnò a casa prima di pranzo.
 Harry abitava a un po' di isolati da qui,ma lo vedevo quasi tutti i giorni.
Appena entrata in casa Denise mi chiamò
"Ehi Adele!"
"Hey!"
"Senti,sta sera è il compleanno di Matthew,ti va di venire?"
Matthew è il fidanzato di Denise,si sono messi insieme 1 mese fa'.
Ma non lo sopportavo proprio,era antipatico e si ubriacava ogni santissima volta che usciva,e di conseguenza Denise lo imitava.
Così poi dovevo sempre intervenire io,ma lei era attratta dai tipi come lui.
"Ma devo proprio?!"
"Certo! Sei la mia migliore amica,e io verrei al compleanno del tuo fidanzato"
"Ma sta sera sono già impegnata!"
"Ah si,e dove vai?"
"Dal dentista!"
"Alle 8 di sera?"
"Si,li piace lavorare di sera"
"Ah capisco,ti verrò a prendere per le 19.30,vestiti carina!"
E attaccò.
Sono fottuta,odiavo le feste,e soprattutto odiavo il suo ragazzo.
Sapevo già che sarei finita a stare seduta su una sedia in un angolo,sperando che non ci fosse nessuno che mi chiedesse di ballare.
Che poi io non avevo neanche un vestito decente! 
Tutti vecchi e piccoli,scoloriti o strappati.
Così decisi che dopo pranzo sarei andata al centro commerciale.

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Capitolo 2
*** ONE THING ***


Presi la bici e pedalai fino al centro commerciale.
Entrai nel primo negozio di vestiti,ma i prezzi erano troppo altri,e io non potevo proprio permettermi un vestito che costava un'occhio della testa e che avrei indossato si e
no due volte in un anno.
Così presi un vestito nero corto,brillantinato e senza spalline.
pagai e andai in uno starsbucks a bere un frullato.
Mancava più di un mese a natale,ma vedevo già persone indaffarate a prendere i regali.
Non come me che arrivavo sempre all'ultimo minuto a scegliere il regalo.
Ritornai a casa,erano ormai le 17.30,e mancava poco alla festa,decisi di prepararmi.
Andai in bagno a farmi una doccia,accesi la radio e ascoltando la angelica voce di Adele mi
sdraiai nella vasca.
Mi truccai e vestii,poi arrivò Denise.
Scesi le scale,rischiando più volte di cadere come un sacco di patate.
"Hei,sei stupenda!"
Mi disse Denise sulla soglia della porta
"Tu di più"
Entrammo in macchina,ci accompagnò suo padre.
Arrivammo alla festa,la casa di Matthew era enorme,aveva un enorme piscina,
una sala da ballo,dj,un tavolo per gli alcolici e anche un cinema interno.
Denise saltò subito al collo di Matthew baciandolo.
Io andai a sedermi su una poltrona in un angolo.
Guardavo gli altri ubriacarsi e scatenarsi sulla pista da ballo,e tra la confusione,avevo già 
perso di vista Denise,sperando davvero che quel coglione non la portasse in camera.
Andai a prendere una coca cola,e poi uscì fuori.
Non c'era più nessuno in piscina,così mi sedetti sul dondolo.
Erano quasi mezzanotte,e se non fosse per Denise sarei andata a casa subito.Vidi una sagoma in lontananza avvicinarsi,era Harry.
Okay,il lato positivo di venire qui c'era.
Dio quanto era bello,anche in smoking.
"Anche tu alla festa eh?"
"Già,mi ha costretto Denise"
"Ma non ti stai divertendo"
"Non mi diverto mai a questo tipo di feste"
"Neanche io"
Si sedette anche lui sul dondolo
Sarebbe davvero stato il momento perfetto per confessarli la mia cotta,ma non ne avevo il coraggio
"Sei davvero bellissima con questo vestito"
"Oh,grazie"
Stavo diventando bordeaux.
"Ti va di rientrare a ballare?"
"Solo che io,non so proprio ballare bene,c'è ci provo,ma poi finisco con il sembrare una scema"
Rise
"Ti insegno io"
Ah beh,allora accetto!
"Ma non c'è ne bisogno"
"Eddai,non voglio lasciarti qui sola"
Allora resta con me no?
"Mah..."
"Dai su!Provaci!"
"Va bene.."
Rientrammo in casa e poi andammo in pista.
Mi prese la mano,e iniziammo a ballare a ritmo di Knew you were trouble di Taylor Swift.
Seguivo i suoi passi,anche se molte volte mi incartavo e rischiavo di cadere.
Lui continuava a ridere guardando che disastro che ero,e io cercavo di non sembrare una scema.
Poi andammo a bere qualcosa.
"Dai,non balli così male!"
"Se io non ballo male tu sei un bravo attore"
Rise
Alle 2 Harry dovette andare a casa,così andai a cercare Denise.

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Capitolo 3
*** gotta be you ***


Dopo che Harry se ne andò andai a cercare Denise tra la folla.
Girai in lungo e largo,ma niente,sembrava scomparsa.
In quel momento mi venne un enorme dubbio,corsi su in camera di Matthew,non stupendomi se l'avessi trovata sul suo letto,nuda.
Invece non ci trovai Denise,ma Matthew,a letto con un'altra.
Mi venne il sangue al cervello a pensare che Denise,la persona migliore del mondo,venisse tradita da un coglione ubriaco fradicio palestrato,a letto con una delle più troie di tutta Leeds.
Li tirai uno schiaffo con tutta la forza che avevo,lasciandole il segno di cinque belle dita sulla guancia.
"Ma sei cogliona!?"
Mi urlò spingendomi
"No coglione,sto solo proteggendo la mia migliore amica da uno stronzo come te"
E me ne uscì sbattendo la porta.
Non sapevo dove era finita Denise,e speravo davvero che non avesse visto quella scena e fosse scappata.
La chiamai,ma come avevo immaginato dopo 8 squilli partì la suoneria,sicuramente non l'avrà sentito.
Chiesi in giro se l'avevano vista,ma mi accorsi che erano tutti ubriachi e io ero l'unica sana di mente,o almeno non ubriaca.
Uscì sulla veranda,e per mia grande fortuna la trovai a fumare sul dondolo.
"Hei"
Dissi sedendomi vicino a lei.
Mi guardò per un'istante,il tempo per accorgermi che aveva gli occhi rossi e gonfi,poi scoppio a piangere.
"No Denise no,ti prego non piangere"
L'abbracciai forte,lei si strinse a me
"Tu mi avevi detto che non era il mio tipo,e io da cogliona non ti avevo ascoltato"
"No,non sei tu in torto,non buttarti la colpa addosso,è lui,è lui lo stronzo che ha preferito una bionda tinta sverginata a 8 anni,a una ragazza bella acqua e sapone e gentile"
"Ma io lo amo!"
E' ricominciò a piangere.
Li presi il volto,poi li asciugai gli occhi con il palmo della mano.
"Lo so,ma passerà,non ti merita,davvero"
"Dite tutti sempre la stessa frase:'non ti merita'"
"Ma è la verità,ascolta so che adesso ti sembra che tutto il mondo giri intorno a lui,che sia la ragione della tua felicità ,ma credimi,tra un po' te lo dimenticherai e ci riderai su a tutto questo,ora andiamo"
La presi sotto braccio e ci dirigemmo al portone,Denise chiamò un taxi.
Andammo a casa mia a dormire,non volevo lasciarla sola.
Andammo su fino in camera,cercando di non svegliare mio padre,Jasmine e mia sorella che stavano dormendo.
Ci svestimmo e abbracciate nel letto e ci addormentammo.

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Capitolo 4
*** what makes you beautiful ***


Mi svegliai verso le 10,Denise dormiva ancora.
Uscì dalla camera silenziosamente,evitando di svegliarla.
Scesi in cucina in vestaglia e pantofole.
Sul frigo era attaccato un post-it:"Adele,appena ti svegli vai a prendere il pane,papà"
Certo! Avevo una scusa per vedere Harry!
Mi vestii,poi scrissi un biglietto a Denise avvertendola che ero uscita e lo lascia sul tavolo.
Presi capotto e i soldi,poi uscì.
Si congelava fuori,e mi sembrava di avere 2 aghi dentro i guanti di lana.
Arrivata alla panetteria,Harry mi salutò:
"Adele,ciao!"
Mi stampò due grossi baci su entrambi le guance.
Avevo la sensazione che da li a poco sarei svenuta.
"Come va?"
Mi chiese
"Bene..."
Io continuavo a fissarlo senza dire niente,mentre lui sorrideva come se fosse veramente felice di vedermi.
"Allora ieri hai ritrovato Denise?"
"Sisi...grazie comunque per avermi insegnato a ballare"
"E di che! Ora dovrei tornare al lavoro...dovevi prendere qualcosa?"
"Si,il pane"
Presi il pane e uscì frettolosamente dal negozio,salutando Harry con la mano.
Avevo il battito del cuore a mille,ogni giorno mi rendevo sempre più conto di quanto lo volessi;
ma proprio quando ero sul punto di dirli che mi piaceva,il mondo mi crollava addosso e le parola mi morivano il bocca.
Ritornai a casa,Denise era già sveglia
"Ma buongiorno! Ti sei svegliata finalmente"
Dissi posando il pane sul tavolo
"Si,ma ho un mal di testa incredibile,tu dov'eri?"
"Sono andata a prendere il pane"
"C'era Harry che serviva?"
"Ah,si"
Dissi come se non mi interessasse della sua esistenza e che il mio cuore non facesse le capriole dalla felicità quando lo vedevo.
"Stai meglio?"
Chiesi andandoli vicino.
Annui in silenzio.
"Dai,passerà"
L'abbracciai e poi andammo a fare colazione 

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Capitolo 5
*** more than thins ***


Il giorno dopo,la sveglia suonò alle 6:00...
avevo la mia canzone preferita come suoneria,ma tanto odiavo quella sveglia che avevo pure iniziato a odiare la canzone,e ogni volta che la sentivo mi veniva da vomitare.
"ADELE SVEGLIATI!"
Urlò mia sorella.
Mi alzai faticosamente dal letto,non avevo proprio le forze di andare a scuola,e neanche la voglia.
Mi vesti,poi scesi per fare colazione.
Ogni mattina Selena mi accompagnava in macchina a scuola,mentre andava poi a lavorare.
E a me mancavano solo due anni per prendere la patente,e poi avrei potuto considerarmi libera.
Sognavo di abbandonare Leeds,per viaggiare per km e km,raggiungere i confini della Gran Bretagna,e comprarmi una casa.
E naturalmente volevo che nel mio futuro ci fosse anche Harry ,almeno lo speravo.
Arrivai a scuola,Denise era davanti alla porta che mi aspettava,come tutti i giorni.
"Ciao Ade!"
Mi venne ad abbracciare
Suonò la campanella,entrammo in classe.
Prima ancora di sederci entrò la prof di lettere.
"Dividete i banchi,verifica a sorpresa"
NO,TUTTO MA NO LA VERIFICA,CAZZO!
"Oddio Denise non so niente!"
"Dai tranquilla,ti suggerisco io!"
Dividemmo i banchi,ma nonostante Denise mi aiutasse,i suoi suggerimenti sembravano in turco.
Così alla fine risposi solo a 3 domande su 20.
All'una ritornai a casa,papà e Jasmine sul divano abbracciati.
Avevo una voglia matta di spaccare un vaso in testa a quella stupida.
"Ciao Adele!"
Mi salutarono papà e Jasmine
"Ciao"
Risposi bruscamente.
Salì di corsa su in camera.
Mi infilai le cuffie dell'Ipod e poi accesi il mio cellulare.
Un vecchio samsung con lo schermo rotto per tutte i voli che aveva fatto.
Entrai sulla rubrica e scorsi tutti i nomi che avevo in memoria.
Mi fermai su Harry,e per sbagli feci partire la chiamata,e ancora prima di riuscire ad attaccare senti la sua voce
"Pronto? Adele?"
Cazzo che che cosa li dico?!
"Ah ciao Harry ,non ti avevo riconosciuto!"
Ma ero scema? Se avevo fatto partire io la chiamata!
"Ma se sei stata tu a chiamarmi"
"Si,lo so,ma stavo chiamando un'altra persona che ha il numero simile al tuo,e quindi ho sbagliato"
Dissi mentre sbattevo la testa contro il muro per la figura
"Ah okay"
"Devo andare scusami,ciao"
E' attaccai frettolosamente. 

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Capitolo 6
*** i wish ***


Mio padre mi chiamò dal salotto
"Adele,scendi,riunione di famiglia"
Odiavo le riunioni di famiglia,finivo sempre per litigare con papà,e poi sapere che Jasmine debba partecipare a queste riunione mi andava il sangue al cervello.
Scesi giù,erano già tutti in salotto,compreso Lilli.
Mi sedetti vicino a Selena.
"Visto che questo e il nostro primo natale insieme a Jasmine,volevamo fare una bella vacanza natalizia,vi va?
Andremo a Edimburgo,sarà sicuramente una bella esperienza!"
Disse contento.
"Per me va benissimo!"
Disse Selena sdraiandosi sul divano.
"No,io resto a casa"
Mi alzai bruscamente e ritornai su in camera,lasciandoli dispiaciuti per la mia risposta.
Ma poco dopo,papà entrò in camera mia
"Adele sai che non mi piace quando ti comporti così!"
"Mi hai chiesto se andava bene,io ho espresso solo il mio parere,non voglio venire"
"Sai che Jasmine c'è la sta mettendo tutta per farsi apprezzare!"
"E' questo il problema,non importa quanto ci provi,tanto non la sopporterò ugualmente"
"Porta più rispetto! E' comunque la donna che amo!"
"Io porterei più rispetto a lei se non fosse entrata nella mia vita sconvolgendo tutto,con il sorriso sulle labbra pensando che sarebbe riuscita nel giro di pochi mesi a prendere il posto di mia madre!"
"Ah quindi adesso devo chiedere il permesso a te per fidanzarmi con qualcuno?"
"Non per fidanzarti,ma non puoi obbligarmi a voler bene a una persona che vuole prendere il posto di mia madre!"
Dissi con le lacrime agli occhi.
"Non mi interessa,tu verrai con noi a Edimburgo,che ti piaccia o no"
E se ne uscì sbattendo la porta.
Mi sdraiai sul letto a pancia in giù con la testa sul cuscino,per soffocare l'urlo che lanciai poco dopo.
Perché erano così complicati i genitori?
Ti chiedevano se ti andava di fare qualcosa e poco dopo ti obbligavano a farla.
Uscì di casa di nascosto,proprio non volevo passare un minuto di più li dentro.
Andai a fare una passeggiata.
Passai davanti a un pub,alcuni ragazzi erano fuori a parlare,e notai qualcuno di molto familiare.
Mi avvicinai di più,abbastanza per vedere chi fosse.
Harry.
Era in compagnia a degli amici,e anche due bellissime ragazze.
Non avevo mai pensato che Harry potesse essere fidanzato,e ora mi stava venendo questo dubbio.
Mi nascosi dietro a dei cespugli,volevo capire chi erano.
Ma da imbranata che sono,mi impigliai i capelli nei rami.
Dopo un po' senti dei passi venire verso di me.
Cercai di sganciarmi in fretta,e per mia grande fortuna ci riuscì.
Inizia a correre,ma proprio mentre pensavo di non essere vista,senti qualcuno chiamarmi
"Adele?"
Cazzo!
"Harry?"
Ero fottuta
"Che ci fai qui?"
Potevo dire che io venivo ogni sera qui,a farmi qualche canna,ma sarei passata per una scema.
"Ma niente,facevo una corsa per riscaldarmi"
"Di sera?"
"Si,mi piace di più che di giorno,sai,c'è meno gente"
"Ah,ma eri tu prima dietro gli alberi?"
"Cosa? No,io vengo dal parco"
Che genio che sono!
"Ah va bene,allora ci vediamo"
"Ciao!"
E ripresi a camminare velocemente.
Dovevo smetterla di fare così,o sarei finita per farmi delle figure di merda ogni giorno.

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Capitolo 7
*** tell me a lie ***


Ritornai a casa,sperando di non ritrovarmi papà arrabbiato a rimproverarmi,così salì velocemente su in camera e chiusi la porta lentamente.
Mi sdraiai sul letto e poco dopo mi addormentai.
E così ricomincia un altro giorno da incubo.
Selena mi lasciò davanti il cancello della scuola,e Denise mi venne subito in contro.
"Buongiorno!"
Dissi con un sorriso a trentadue denti
"Ciao Denise"
Dissi dirigendomi verso l'entrata della scuola
"Hey cos'hai? Come mai quella faccia?"
"Niente,tranquilla"
"Oh andiamo,ti conosco da 15 anni Adele!"
"Ma niente di grave"
"Non mi interessa,che sia grave o meno,tu me lo dici,questo è un'ordine"
E' si mise davanti alla porta per bloccarmi l'entrata
Sbuffai.
"Papà mi ha obbligato ad andare insieme a lui,Sel e Jasmine a Edimburgo"
"E non è una bella notizia?"
"No,perché non voglio passare il Natale rinchiusa in casa senza qualcuno che mi tenga compagnia!"
"Dai,sono sicura che alla fine ti divertirai"
Suonò la campanella e noi entrammo in classe.
Entrò la prof. di Lettere,accompagnata da due alunni che li stavano portando un enorme pila di fogli e la sua borsa di pelle.
Dopo che si fu seduta disse quasi disperata
"Ho corretto le vostre verifiche"
"E' sono andate bene?"
Chiese una mia compagna speranzosa
"Alcuni si...alcuni no"
E' mi indirizzò uno sguardo minaccioso e deluso.
Non avevo dubbi che ero andata male.
Poco dopo ci chiamò alla cattedra e ci consegnò le verifiche
"Adele Adele Adele..quando ti metterai a studiare"
"Quando lei farà meno la stronza"
Dissi tra i denti
"Cosa?"
"Niente,ho solo detto che avevo studiato ma poi alcune cose non le sapevo benissimo"
"Se ascoltassi un po' più in classe sicuramente sapresti dirmi qualcosa"
"No,io credo che guardare i piccioni volare in cielo sia più interessante della sua lezione"
Dissi senza neanche pensarci
"COSA HAI DETTO?"
Mi chiese tra il stupore e la rabbia
"Niente,niente"
Dissi cercando di rimediare
"Senti piccola bambina impertinente,l'anno scorso te lo lasciata passare,ma quest'anno non chiuderò un' occhio,sia chiaro"
"Certo non avevo dubbi che una stronza come lei volesse farmi restare in seconda"
Dopo cinque minuti mi ritrovai in presidenza con la preside che mi guardava delusa e stanca.
"Adele,cosa dobbiamo fare con te?"
"Boh ,non saprei"
Dissi girandomi i pollici
"Prima dai fuoco all'astuccio della prof di matematica,adesso insulti quella di lettere,so che tu non sei un'amante della scuola ma devi fare uno sforzo"
Poco dopo arrivò anche mio padre.
"Buon giorno preside,sono Alan,il papà di Adele"
"Si salve,mi dispiace averla fatta correre fin qui dal lavoro ma Adele ha creato ancora guai"
'Guai',che parolone,sembra che abbia picchiato a sangue la prof mentre lo solo insultata
"Si certo,mi dica"
"Ha insultato la professoressa di Lettere dandole della presunta 'stronza'"
Papà si girò verso di me dandomi un'occhiata minacciosa
"Ah..interessante"
"Si ecco,noi vorremmo che Adele si impegni di più in ciò che fa',non posso nascondere che l'anno scorso con tutti i danni che ha fatto li abbiamo dato una seconda opportunità,ma se quest'anno fa di nuovo così,non possiamo più chiudere un'occhio"
"Si certo capisco,e sono sicura che Adele non farà mai più una cosa del genere,vero?"
Mi chiese guardandomi male
"Sisi,sicuro"
Dissi cercando di essere convincente
"Va bene,arrivederci e scusi se l'ho fatta correre fino a qui"
"Si figuri"
Ritornai in classe,ma poco dopo,quando ritornai a casa mi arrivò la 'ramanzina' da parte di mio padre.
"Adele sono stufo,STUFO del tuo atteggiamento,la devi smettere di comportarti così,o sarò costretto a portarti in collegio"
"Non oserai.."
"Oh si che oso! Sono tuo padre,è voglio il meglio da mia figlia,che sia felice"
"E' da quando mandare d'obbligo la proprio figlia in collegio equivale a farla felice?"
"Da quando tu sei diventata così poco responsabile,dannazione Adele hai 16 anni,non 4!"
"Siete voi che mi trattate da bambina,obbligandomi a fare cose senza il mio permesso!"
"Finché sei sotto il mio stesso tetto dovrai rispettare le mie regole!"
Me ne andai su in camera sbattendo la porta,mi sdraiai sul letto distrutta. 

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Capitolo 8
*** taken ***


Era sabato mattina,mi svegliai verso le 10,e appena vestita andai in cucina.
Papà e Jasmine erano indaffarati a fare l'albero di Natale,ed ero sicura che se mi avessero visto mi avrebbero obbligato ad aiutarli,così presi solo una mela dalla cucina e risalì in camera.
Quando entrai in camera il mio cellulare stava squillando,risposi giusto in tempo.
Era Denise.
"Ciao Adele!Senti oggi volevo fare un salto al centro commerciale,visto che ci sono i saldi,ti va di venire?"
"Si okay,quando vai?"
"Subito dopo pranzo,ti vengo a prendere io,a dopo!"
"Si a dopo"
E attaccai
"Adele! Vai a prendere il pane!"
Urlò mio padre dal salotto.
Mi vestì velocemente e dopo aver preso i soldi uscì.
Arrivai 10 minuti dopo alla panetteria,e per mia grande fortuna era Harry che serviva.
"Hey Adele!"
Mi salutò sorridendo da dietro il bancone
"Ciao Harry!"
Dissi cercando di non mostrare troppo entusiasmo.
"Ah,volevo aspettare Natale per dartelo,ma tanto siamo vicini,quindi tieni"
Mi si avvicinò con una busta azzurra,con dentro una piccola scatoletta.
Sorrisi un po' impacciata,poi apri la scatoletta.
Era una collanina d'argento con un ciondolo a forma di infinito.
"Oh Harry è bellissima! Grazie non dovevi!"
Dissi abbracciandolo.
"L'ho vista in vetrina e visto che sapevo che ti piaceva te lo presa"
"Grazie,è davvero bellissima"
Sorrise.
"Girati che te la metto"
Mi spostò i capelli e poi mi agganciò la collana al collo.
Stavo diventando bordeaux.
Dopo aver preso il pane,mi incamminai verso casa.
All'una,dopo aver finito di mangiare,Denise e io andammo al centro commerciale con il suo motorino.
Avrei preso lì il regalo per Harry,così visto che mi aveva fatto anche lui un regalo avrebbe pensato che fosse per gentilezza,e non perché mi piaceva,avevo visto un bel maglione azzurro caraibico,che stava benissimo con i suoi occhi.
"Secondo te può piacere a Harry?"
Chiesi a Denise facendoli vedere il maglione.
"Perché a Harry? Mica ti piace?!"
Mi chiese sperando in un sì
"Ma va! Ma visto che lui mi ha regalato una collanina non volevo essere maleducata"
Dissi agitata.
"Sicura?"
Chiese guardandomi dritto negli occhi.
"Si,sicura!"
Portai il maglione alla cassa e pagai.
Facemmo ancora qualche giro per i negozi,poi mi accompagnò davanti casa.
"Ci vediamo domani,ciao Adele!"
Disse mentre mi toglievo il casco.
"Si,ciao!"
Rientrai in casa.
Sentivo delle risate provenire dalla cucina,così andai a vedere.
C'erano Selena e Harry che ridevano e scherzavano.
Rimasi come paralizzata.
"Ciao Adele!"
Mi salutò Harry
"Hei sorellina!"
Mi disse Selena.
"Ciao.."
"Cosa hai comprato di bello?"
Mi chiese Selena
"Ah..volevo dartelo a Natale,ma visto che sei già qui,tieni"
Dissi sporgendoli il regalo a Harry.
"Quindi tu fai i regali a lui e non a me?"
Disse Selena facendo il broncio.
"Si,perché tu mi stai antipatica"
Dissi facendoli la smorfia.
Aprì la busta,e fece una faccia tipo stupita.
"Grazie! E' davvero bello!"
"Davvero ti piace? Se no ti do lo scontrino e lo vai a cambiare!"
"Nono,mi piace,grazie mille,e poi è il pensiero che conta"
Mi abbraccio,e per la seconda volta in un giorno potevo sentire la sua pelle a contatto con la mia.
Rabbrividì.
"Ora devo fare i compiti,ciao!"
Salutai veloce tutti e due.
Andai su in camera,e mi infilai le cuffiette dell'Ipod e mi sdraiai sul letto con i Coldpaly a tutto volume.
Pensando a tutti i dialoghi avuti in quei ultimi giorni con Harry

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Capitolo 9
*** live while were young ***


Quella mattina mi svegliai abbastanza presto.
Non c'era nessuno in casa,solo Lilli sdraiata sul tappeto.
Feci colazione e poi mi andai a sdraiarmi sul divano.
Dopo un po' suonò il campanello.
Andai ad aprire,è mi ritrovai davanti Harry,in tutta la sua bellezza.
"Harry? Che ci fai qui?"
Chiesi tra lo stupore e l'imbarazzo
"Niente,ero passato a farti un saluto!"
"A me?"
Chiesi diventando rossa.
"Si,visto che eri sola,mi dispiaceva lasciarti a casa sola"
Rimasi bloccata sulla porta.
"Allora posso entrare?"
Mi chiese sorridendo un po' impacciato.
"Sisi,certo.."
Chiusi la porta,poi rientrai in salotto.
Non ero mai stata sola in casa con Harry,è non sapevo se essere felice oppure preoccuparmi.
Ci sedemmo sul divano.
"Cosa stavi guardando?"
Mi chiese curioso
"Un programma di cucina"
Dissi continuando a fissare la televisione.
Nessuno dei due sapeva cosa dire,eravamo entrambi in imbarazzo.
"Sai volevo dirti una cosa.."
Disse ad un certo punto Harry.
"Cosa?"
Chiesi.
"E' da tanto che te lo volevo dire,ma non avevo mai avuto il coraggio di affrontarti.."
Iniziai seriamente a preoccuparmi.
Poi continuò
"Mi piaci,ecco.."
Un enorme fitta alla pancia mi colpì in quell'istante.
Ero rimasta paralizzata,fissandolo e cercando di trovare le parole giuste per dirli che anche a me era sempre piaciuto.
Si avvicinò lentamente,il cuore mi batteva all'impazzata.
Ero a pochi centimetri dalla sua bocca e..
il campanello suonò.
Mi alzai di scatto,e andai ad aprire la porta,lasciando Harry solo in salotto,felice di essere riuscita a scappare da quel bacio,anche se avevo sognato quel momento da tutta una vita.
Papà entrò con la spesa.
"Ciao piccola"
Mi diede un bacio sulla fronte.
Harry entrò in cucina.
"Salve signor Dokler"
"Ah ciao Harry! Che ci fai qui?" 
Chiese papà sospetto.
"Ero venuto qui per fare compagnia a Adele"
"Ah,bene.."
"Ora tolgo il disturbo,arrivederci Alan"
"Ciao Harry!"
Seguì Harry fino alla porta.
"Scusami Harry davvero,non so perché prima me ne sono andata,tu mi piaci.."
"Nono tranquilla,ci vediamo"
E' se ne andò.
Cogliona sono proprio una cogliona!
Ora che Harry mi voleva baciare io che facevo? Lo evitavo!
Mi sarei presa a schiaffi da sola se avessi potuto!
Entrai in camera e il mio cellulare stava squillando,era Denise
"Ciao Adele!"
"Ciao"
"Cos'hai? Sei arrabbiata?"
"No figurati,solo un po' stanca"
Avrei voluto dire a Denise della mia cotta,così magari mi avrebbe aiutata,ma non avevo il coraggio.
"Stasera vieni da me,ho un sacco di cose da raccontarti!"
"Si okay,a stasera!"
E attaccai.
Decisi di andare a fare un giro,giusto per stare un po' tranquilla e chiarirmi le idee.
Presi il mio Ipod e andai al parco.

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Capitolo 10
*** little things ***


Passarono una decina di giorni dal "quasi bacio" che c'era stato tra me e Harry.
E' ogni volta che lo incontravo alla panetteria oppure in giro per strada ci salutavamo facendo un cenno con i capo.
Come i fidanzati che si sono appena lasciati e che si erano promessi che sarebbero comunque rimasti amici.
Ed era un problema,un grosso problema.
Così,stanca di quella situazione,mi feci coraggio e un bel giorno andai a casa di Harry.
Era ad un paio di isolati dalla mia,presi la mia bici e mi diressi verso casa sua.
Arrivai 10 minuti dopo,con il fiatone per la salita ripida che avevo fatto.
Suonai il campanello.
Aspettai una trentina di secondi prima di sentire dei passi venire verso la porta seguiti dalla chiave che all'interno fece un paio di giri prima di aprire la porta.
Vidi una donna sulla quarantina in vestaglia e pantofole.
Era Anne,sua madre.
"Adele,ciao!"
Mi abbraccio calorosamente.
"Salve signora Cox"
"Sei qui per Harry?"
"Si,avrei bisogno di parlarli"
"E' in camera sua"
"Okay grazie mille"
La casa,le pareti e i mobili erano sempre gli stessi,c'era sempre lo stesso odore di menta,nonostante non entrassi in quella casa ormai da anni.
Arrivai davanti alla stanza da letto di Harry, respirai profondamente,poi bussai.
"Chi è?"
Mi chiese.
"Ciao Harry,sono Adele"
"Ah..entra"
Entrai in camera.
Harry era sdraiato sul letto che messaggiava con il cellulare.
Mi sedetti sul bordo del letto.
"Che ci fai qui?"
Mi chiese ad un certo punto.
"Dobbiamo parlare.."
"E di che?"
"Senti Harry tu mi piaci,davvero..e non so perché ho reagito così,forse perché non pensavo di piacerti,e quindi quel bacio e stato piuttosto..inaspettato"
"Si capisco..ma non importa,non mi sono offeso tranquilla"
"Mi sembra così strano di piacerti,c'è tu sei perfetto e io sono..io"
Lui si avvicinò vicino a me.
"No,tu sei fantastica,e io sono un cretino,perché solo quest'anno mi sono accorto quanto tu sia perfetta"
Sorrisi diventando rossa.
Si avvicinò sempre di più a me,era a pochi centimetri dalla mia bocca.
Iniziai a agitarmi,eravamo (di nuovo) sul punto di baciarci.
Poi appoggiò delicatamente le sue labbra sulle mie,erano morbide come spugne.
Non ci potevo credere,avevo sempre pensato che quel momento sarebbe stato solo un sogno per me.
E' invece stava succedendo per davvero.
Sentimmo dei passi venire verso di noi,così ci staccammo velocemente.
"Harry è ora di mangiare,Adele se vuoi fermati pure a mangiare da noi"
"No grazie Elena,devo tornare a casa che papà non sa che sono qui"
"Ah okay,va bene"
Sorrise e uscì
"C'è mancato un pelo!"
Dissi a Harry
"Già"
"Ora devo andare,ci vediamo"
Uscì dalla camera in fretta,e mi incamminai verso la porta d'ingresso.
"Vai di già?"
Mi chiese Anne mentre apparecchiava.
"Si,papà a chiamato,ciao!"
Salutai con la mano e poi uscì di casa.
Presi la bici che avevo attaccata al palo e iniziai a pedalare verso casa.
Finalmente ero riuscita a baciarlo,ed ero al settimo cielo.
Tornai a casa,papà e Jasmine non c'erano,solo Selena che stava guardando la tv in salotto.
"Hei dove sei stata?"
Mi chiese continuando a guardare la tv.
"In giro,papà?"
"E' andato insieme a Jasmine a prenotare il viaggio"
"Viaggio?!"
Chiesi agitata
"Si non ti ricordi,andiamo ad Edimburgo per le vacanze natalizie,e manca solo una settimana"
"Ah,si hai ragione"
Andai su in camera,presi carta e penna e mi sedetti alla scrivania.
Dovevo dirlo a Denise tutto quello che era successo,che mi piaceva Harry da 11 anni e che finalmente ero riuscita a farli capire che lo amavo,e che anche a lui piacevo,e non potevo essere più felice.
Non riuscivo più a trattenere questo segreto,e dovevo dirlo a qualcuno,o sarei scoppiata.

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Capitolo 11
*** kiss you ***


Dopo essere riuscita finalmente a scrivere la lettera andai fino a casa sua per imbucarla nella buca delle lettere.
Poi ritornai a casa.
Non c'era nessuno in casa,papà e Jasmine erano andati a trovare la nonna,invece Selena era al corso di yoga.
Andai a farmi un panino con la nutella,poi andai a vedere un po' di tv.
Ancora prima che potessi sedermi sul divano,suonarono il campanello.
Mi alzai e andai ad aprire.
Era Denise.
"Perché non me l'hai detto subito?"
Mi chiese entrando in casa
"Denise non è facile,volevo tenermelo per me,per evitare che lo scoprisse prima del dovuto"
"Quindi non ti fidi di me?"
Mi chiese irritata
"No,non intendevo quello,ma che preferivo tenermelo per me,ecco"
"Va be,comunque sia,raccontami di voi due su!"
Disse felice mentre si toglieva il giubbotto
"Beh,cosa devo dirti? Ti ho già detto tutto nella lettera!"
"Da quanto state insieme?"
"Ma non siamo ancora una coppia ufficiale,almeno credo"
"Ah okay,senti devo dirti una cosa"
"Cosa?"
Dissi iniziando a preoccuparmi
"So che a te non piacerà come cosa,ma io e Matthew siamo ritornati insieme"
Rimasi scioccata
"Denise ma ti sei bevuta il cervello? Sei ritornata con quel coglione che al posto del cervello ha un criceto in prognosi riservata? Scherzi?"
"Senti Adele tu non puoi capire,lui mi piace ancora"
"Oh certo che posso capire! Ma ti ricordo che è stato lui a tradirti l'altra sera!"
"Lo so,ma è cambiato!"
"Oh andiamo Denise,non fare la bambina! Sono sempre le solite cazzate! Nessuno cambia da un giorno all'altro!"
"Ma era ubriaco quella sera,è stato un incidente"
"Denise stai prendendo le sue difese ho sbaglio? Un incidente e quando cadi per sbaglio dalla bici,ma uno non può finire a letto con un altro per sbaglio Denise,e questo lo sai!"
"Adele,io lo amo"
I suoi occhi diventarono sempre più lucidi 
"Io ti voglio bene Denise,è non voglio che tu soffra"
L'abbracciai forte.
In quel momento rientrò papà
"Ah ciao Denise!"
Disse sorridendo
"Ciao Alan"
Disse Denise asciugandosi le lacrime con i polsi
"Adele se vuoi,per non sentirti sola ad Edimburgo porta Denise"
"Davvero?"
Chiesi stupita
"Si certo!"
Mi girai verso Denise
"Per me va bene venire!"
Disse anche lei al settimo cielo
"Devo solo chiedere a mia mamma,ma non credo che abbia niente in contrario"
"Va bene,noi partiamo tra 3 giorni"
"Si va bene!"
Papà andò in cucina e io e Denise restammo sole
"Per fortuna che vieni,almeno non mi sentirò sola!"
Denise si fermò a mangiare a casa mia,così ci chiudemmo in camera guardando un film d'amore in compagnia di una pizza ai quattro formaggi.

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Capitolo 12
*** c'mon c'mon ***


La sveglia suonò alle 6:00.
Ci eravamo addormentate sul tappeto,abbracciate,con il cartone della pizza sulle mie gambe e gli m&m che avevamo rovesciato, sparsi per tutta la camera.
Mi alzai a fatica,andai a spegnere la sveglia.
Forse non era stata una buona idee dormire sul tappeto,mi era venuta la schiena ricurva,e ad ogni passo che facevo piantavo un urlo atroce di dolore.
Aprì le tende,poi scossi un po' Denise per svegliarla.
"Denise,alzai sono le 6:00"
Dissi quasi sussurrando.
Denise aprì gli occhi,poi io la aiutai ad alzarsi.
"Non ho voglia di andare!"
Si lamentò
"Dai,oggi è l'ultimo giorno,poi iniziano le vacanze!"
Era strano,solitamente era lei che mi diceva questo per incoraggiarmi ad andare a scuola.
Ci vestimmo velocemente,poi andammo in cucina per fare colazione.
papà stava canticchiando allegramente mentre preparava la colazione.
"Oh, buongiorno ragazze!"
Disse con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Mi sedetti a tavola,osservando la marea di cibo che papà aveva preparato per noi.
C'era di tutto,dai cereali alla pancetta,dal succo al caffè.
Mi sentivo sazia solo a guardare.
Dopo aver mangiato Selena ci accompagnò a scuola.
Ci lasciò davanti al cancello,un attimo prima che suonasse la campanella.
La prof ci consegnò le verifiche di matematica.
Feci un urlo di gioia appena notai che avevo preso un 6.
Mentre gli altri miei compagni si disperavano prendendo un sette.
Io proprio non li capivo.
"A mia mamma sta bene se vengo a Edimburgo"
Mi disse Denise prima di riconsegnare la verifica
"Ah perfetto,partiamo dopodomani,oggi scelgo cosa portarmi"
Quando fini la scuola Denise mi diede un passaggio fino a casa.
Appena entrata vidi papà indaffarato a infilare cravatte e pantaloni nella valigia.
"Ciao papà"
Dissi posando il giubbotto
"Oh ciao Adele"
Mi baciò la fronte
"Allora Denise viene?"
"Sisi,sua mamma è d'accordo"
"Va bene,tu hai già preparato le valigie?"
"No,le preparo poi sta sera"
Andai su in camera,feci subito i compiti,poi uscì e andai al parco.
Mi sedetti su una panchina dietro un pino,lontana da occhi indiscreti.
Poco dopo sentì qualcuno chiamarmi in lontananza.
"Adele!"
Mi girai di scatto,anche se avevo già capito chi era.
Harry,mi stava raggiungendo a piedi con un sorriso bellissimo stampato in faccia.
"Hey,ciao Harry!"
Si sedette vicino a me.
Notai che aveva il mio maglione,quello che li avevo regalato io.
"Stai bene con questo maglione!"
Dissi sorridente
"Si mi piace tantissimo,e non solo perché me l'hai regalato tu"
Arrossì imbarazzata.
Mi girai verso di lui,i suoi occhi brillavano ancora più intensamente alla luce del sole.
Si avvicino a me,con intenzioni che io avevo già capito.
Poi mi baciò,fu più bello e dolce del primo.
Mi accarezzò dolcemente i capelli,poi dopo essersi staccato mi sorrise.
"Ti va di fare un giro?"
Mi chiese
"Si,okay"
Dissi cercando di non mostrare l'immensa felicità che provavo in quel momento.
Parlare con lui mi faceva stare bene,mi capiva,e sembra anche interessato alle mie lunghe storie noiose.
Mi riaccompagnò a casa verso le cinque.

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Capitolo 13
*** rock me ***


Ritornai a casa,Harry mi accompagnò fino alla porta.
"Ci vediamo"
Mi disse sorridendo.
Sapevo che avrebbe voluto che ci fossimo baciati,ma non mi sentii pronta,mi mancò il coraggio.
"Si okay! Ciao"
Entrai in casa,Harry aspetto che chiudessi la porta,poi se ne andò.
Andai in cucina a prepararmi un panino e salii in camera.
Aprì l'armadio e iniziai a scegliere già i vestiti da portare in vacanza,visto che mancavano solamente due giorni.
Da una parte ero felice di andare perché avrei passato il natale con Denise,papà,Selena e (purtroppo) Jasmine.
Ma non volevo andare via,proprio adesso che ero riuscita a dichiararmi a Harry,proprio ora che eravamo diventati una coppia..
o almeno credo.
Scelsi la roba da portarmi dietro,poi presi la valigia e infilai tutto dentro.
Sentì la porta dell'ingresso aprirsi,poi le risate di papà e Jasmine.
"ADELEE! SAI A CASA?!"
Urlò papà
"No,non ci sono!"
Dissi con sarcasmo.
"Spiritosa,hai fatto le valigie?"
"Si"
Scesi giù e andai i salotto per guardare un po' di tv.
Papà mi raggiunse un attimo dopo,sedendosi vicino a me.
"Adele,sai che domani è il compleanno della mamma.."
Come potevo scordarmelo?
Mia mamma era stupenda,una donna forte e coraggiosa,che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
Bella come il sole,dolce e simpatica.
Era mia,ci volevamo bene come non mai.
Avete presente 'Una mamma per amica'? Ecco,noi eravamo esattamente quello, più che madre e figlia.
Era come la mia migliore amica,mi fidavo ciecamente di lei.
Riusciva a farmi sentire meglio con una sola parola,riusciva a farmi sorridere solo con una barzelletta.
Era fantastica,è nessuno sarebbe riuscita a prendere il suo posto.
"Si,lo so papà"
Dissi cercando di non piangere.
"Ecco,volevo organizzare una cena di famiglia in memoria di lei,con i nonni,prima di partire"
"Jasmine deve esserci?"
Chiesi speranzosa
"Adele, per favore per una volta non comportarti da bambina"
Non risposi,per evitare di iniziare una discussione.
Denise mi chiamò verso sera,chiedendomi per quale ora saremmo partiti per Edimburgo.

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Capitolo 14
*** change my mind ***


23 Dicembre,il compleanno di mamma.
Senza di lei la casa era come vuota,e mi mancava ogni giorno sempre di più.
Mentre mi vestivo il campanello suonò,e mi affrettai ad andare ad aprire.
Un signore anziano,con un capello da baseball e una camicia a quadretti mi fece un enorme sorriso.
"Adele!"
Disse felice
"Nonno!"
Lo abbracciai forte.
Entrò lui,poi a seguirsi mia nonna.
Anche lei mi abbracciò.
Papà ci raggiunse con le mani sporche di farine
"Silvia,March!"
Disse venendo incontro ai nonni con le braccia spalancate.
Si abbracciarono calorosamente,mentre io mi diressi in cucina.
Jasmine cucina in silenzio,mentre ascoltava la radio.
Riempii un bicchiere di succo alla pesca, poi andai in salotto.
Verso mezzogiorno mangiammo,così papà mi venne a chiamare in salotto.
"Adele è pronto"
Andai a sedermi vicino al nonno,mangiammo di tutto e di più,mi sentivo piena solo dopo un piatto di pasta!
Alle 3:00 i nonni se ne andarono,così chiamai Denise per avvertirla che saremmo passata a prenderla fra mezz'ora.
Il viaggio per Edimburgo sarebbe stato molto lungo,così caricai sia l'Ipod che il mio cellulare,presi tante riviste e poi caricai la valigia in macchina.
Poi presi il motorino e andai fino a casa di Harry,giusto per salutarlo.
Arrivai li 5 minuti dopo.
Suonai il campanello,e dopo un po' sentì la porta fare mezzo giro di chiavi.
Harry,in tuta da ginnastica e bello come il sole mi fece un enorme sorriso.
"Ciao"
Dissi quasi balbettando
"Hey,entra!"
"Veramente io ero qui solo per salutarti..sai parto per Edimburgo"
"Ah si,Selena me l'aveva detto"
Il suo sguardo si fece più cupo.
"Si,ritorno tra 2 settimane,circa"
"Mi mancherai"
Disse all'improvviso.
Rimasi come paralizzata,con gli occhi sbarrati ma felice per quello che provava.
"Devo essere sincera? Anche tu"
Lui si avvicinò a me,prendendomi la faccia con le mani,mi accarezzò dolcemente i capelli,poi mi diede un lungo e morbido bacio a stampo.
"Non ne avevo ancora avuto l'occasione,un po' perché ero in imbarazzo un po' perché avevo paura. Ma volevo chiederti se vorresti essere la mia ragazza"
Non dissi niente,ma dentro di me ero al settimo cielo.
Mi uscì come un sibilo,poi feci un enorme sorriso senza neanche volerlo.
"Si! Certo che domande!"
Dissi quasi urlando.
Lui,felice per la risposta mi abbracciò.
Mi diede un altro bacio,poi dovetti andarmene.
Potevo ritenermi la ragazza più felice del mondo,anzi universo!
Quando tornai a casa papà stava caricando le ultime valigie nel portabagagli.
Salimmo in macchina,poi andammo a prendere Denise.
Non gli dissi niente del fidanzamento con Harry in macchina,per evitare che Selena sentisse e lo scoprisse prima del dovuto.
Ascoltai tutto il tempo la musica,guardando il paesaggio e continuando a pensare a Harry.

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Capitolo 15
*** i would ***


Dopo ore e ore di viaggio in macchina,finalmente arrivammo a quella che sarebbe dovuta essere la nostra casa per 2 settimane.
Era davvero enorme,con tanto di giardino e piscina,
ed ero sicura che mi sarei trovata bene.
Appena entrata in casa,iniziai ad 'esplorarla'..
poi salì nella camera che avrei dovuto dividere con Denise.
C'era un letto matrimoniale,subito appena entrate Denise si butto sul letto emettendo un gemito
"Sono distrutta!"
Disse quasi sottovoce
"Non dirlo a me"
Posai la valigia vicino alla scrivania,poi uscì sul balcone.
Erano quasi le 7 di sera,è il cielo stava iniziando a diventare scuro.
La vista era stupenda,rimasi incantata a guardarla.
Poi rientrai per disfare la valigia.
Mandai un messaggio a Harry,per avvertirlo che eravamo arrivati.
"Denise,devo darti una notizia!"
Dissi
"Quale?"
Chiese agitata
"Io e Harry ci siamo fidanzati!"
"ODDIO! E' fantastico!"
Disse abbracciandomi talmente forte da togliermi il respiro
"Quando?"
"Prima di partire sono andata a casa sua,poi lui mi ha chiesto se volevo mettermi con lui e io ho accettato!"
"E' perché non me l'hai detto prima?"
"C'era Selena,e preferivo dirlo insieme a Harry,sai che loro due si vogliono un mondo di bene,è non credo che sarebbe felice di saperlo così"
"Si,hai ragione"
Papà ci chiamò,noi scendemmo frettolosamente
"Stasera volete mangiare fuori?"
Chiese 
"Ovvio!"
Esclamò Selena
"Vi va del cinese?"
Consigliò Jasmine
"SI!"
Urlammo tutte e tre in coro.
Alle 20:30 andammo al ristorante cinese,che non era lontano,due-tre isolati dalla nostra casa.
Mangiai di tutto di più,amavo il cibo cinese,era una delle poche cose che mi piacevano.
Poi,dopo aver mangiato andammo a fare un giro per il parco,poi tornammo a casa.
Il mattino dopo io e Denise ci svegliammo alle 10:00.
Papà e Jasmine erano andati a fare la spesa,visto che ci eravamo portati poco da casa.
Allora io e Denise decidemmo di andare a fare un giro con Lilli.
Tutti quelli che abitavano ci guardavano male,il che era normale essendo in una città che non avevamo mai visitato.
Quando arrivammo in un parco li vicino,io andai a prendere delle brioche in una bar,mentre Denise mi aspettava su una panchina.
Ma quando tornai,Denise era come sparita.
Iniziai ad urlare il suo nome,ma niente non mi rispondeva.
Mi affrettai a prendere il cellulare per chiamarla.
Dopo otto squilli partì la segreteria.
Continuai a cercarla,provando e riprovando anche a chiamarla sul cellulare,poi al decimo tentativo,finalmente rispose
"Denise dove cazzo sei?"
Chiesi tra il preoccupato e l'arrabbiato
"Ah Adele! E' da mezz'ora che ti cerco! Dove sei tu al massimo!"
"Ma sei tu che sei sparita all'improvviso!"
"Ah,io sono insieme a un ragazzo"
"Senti sbrigati a venir..aspetta,un ragazzo?"
"Si,l'ho conosciuto prima!"
"DENISEEEE"
Urlai 
"Okay,tu aspettami alla panchina,io arrivo"
Attaccò.
Dopo dieci minuti arrivò in compagnia di due ragazzi, uno alto,moro e con gli occhi castani,l'altro con gli occhi azzurri e i capelli biondo chiaro"
"Adele,loro sono Zayn e Niall"
"Piacere,Zayn"
Disse quello con i capelli castani
"E' io sono Niall"
Disse l'altro
"Ciao,sono Adele"
Dissi sorridendo
"Denise ora dobbiamo andare"
"Ma io volevo..."
Non la lasciai finire che la stavo già trascinando verso un taxy.
"E' stato un piacere conoscervi!"
Urlai.
Tornammo a casa.

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Capitolo 16
*** over again ***


"Ma che ti è preso?"
Mi chiese Denise appena rientrate in casa
"Ma che ti è preso a te! Manco li conosci,magari erano dei pedofili che aspettavano solo il momento giusto per rapirti!"
"Adele tu hai troppa immaginazione!"
"No,sei te che ti fidi troppo"
"Io mi fido troppo?! Oh scusa,ma vorrei ricominciare a frequentare dei ragazzi!"
"Dopo quello che ti è successo con Matthew?"
"SOPRATUTTO dopo quello che è successo con Matthew!"
E' sottolineò con un tono di acidità quel 'sopratutto'.
"Senti.."
Continuò
"Vorrei ricominciare tutto da capo,dimenticarmi quello stronzo che alla fin fine mi ha fatto solo soffrire.."
"Si,ma non mi sembra il caso di 'attaccarti' a dei ragazzi che neanche conosci"
"Certo,se non mi avessi trascinata via magari sarei riuscita a scambiarci anche due parole!"
La guardai male,poi mi diressi in cucina.
Papà stava cercando di aggiustare il microonde,ma inutilmente.
"Ciao "
Disse baciandomi la fronte
"Ciao papà,Selena e Jasmine non ci sono?"
"Sono andate a fare compere"
Il mio cellulare suonò in quel momento,e mi allontanai lasciando papà e Selena parlare.
'Harry'
quel nome lampeggiava sullo schermo del mio cellulare,e un po' emozionata,risposi.
"Pronto?"
"Ciao piccola!"
Oddio mi aveva chiamata piccola wsdfghjkl *-*
Okay,cercai di calmarmi
"Ciao Harry!"
"Ti stai divertendo?"
"Beh divertendo non proprio,ma ci provo,tu come stai?"
"Bene,c'è più a meno,avrei preferito che non te ne andassi,mi manchi già"
"Ah,grazie.."
Dissi emozionata
"Ora devo andare,ti chiamo poi"
"Si,va bene"
"Ciao Adele"
"Ciao Harry.."
Aspettai che attaccasse,poi posai il cellulare sul tavolino in salotto.
Denise arrivò in quel momento,e vedendomi tutta rossa mi chiese cose mi fosse preso
"Ho appena parlato con Harry,dice che li manco!"
Mi fece quel tipico sorriso un po' perverso
"Oh,tenero!"
Disse con voce dolce
"Ragazze è pronto!"
Disse sulla soglia della cucina
Jasmine e Selena rientrarono in quell'istante.
"Buona vigilia a tutti!"
Disse sorridendo Jasmine
"Anche a te tesoro"
Rispose papà,dandole un bacio a stampo.
Stavo per vomitare.
Dopo mangiato io e Denise andammo a fare un giro.

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Capitolo 17
*** Back for you ***


Ritornammo al parco,erano quasi le 4..
ero sicura che fine giornata avrebbe piovuto,anche se avrei preferito nevicasse visto che domani sarebbe stato natale.
Ci sedemmo su due altalene poste una di fianco all'altra,parlando del più e del meno.
"Guarda!"
Disse ad un certo punto Denise
"Cosa?"
Chiesi curiosa
"Quel volantino!"
Si alzò di scatto dall'altalena,stacco un foglio di carta attaccato a un cartellone,poi lo lesse mentalmente,mimando le parole senza emettere suono.
"Dice che inaugureranno un nuovo pub,si chiama:"Diavolo rosso"!"
Disse trionfante
"E allora?"
Chiesi dandomi una spinta leggera con i piedi per mandare avanti l'altalena
"Beh,andiamoci!"
"Denise sai che io non sono una tipa da feste,sono venuta a quella di Matthew solo perché mi ci hai costretta,ma non ne ho proprio voglia.."
"Adele dai! Questa è l'età giusta per 'sperimentare',per divertirsi insomma!"
Disse piegando il volantino e infilandolo nella borsa
"Non lo so.."
"Senti,facciamo così,andiamo a questa festa,solo 10 minuti! Se ti piace restiamo,se no torniamo a casa,ci stai?"
Dopotutto aveva ragione,anche se avrei preferito restare a casa a leggere un libro bevendo una tazza fumante di cioccolata.
Ma uscire una sera per andarmi a divertire non mi avrebbe fatto per niente male,anzi.
"Okay,va bene"
"Fantastico! Domani sera ci andremo,è a solo mezz'ora da qui,ci divertiremo!"
Lo speravo davvero.
Ritornammo a casa per l'ora di cena,mangiammo della pizza surgelata, comprata nel supermercato qui di fronte.
Dopo aver finito di mangiare,io e Denise andammo a vedere un film sul computer.
Così,portai su un enorme pacco di patatine,coca cola e popcorn.
Ci addormentammo verso le 2,ma io avendo mangiato troppo proprio non riuscivo a dormire.
La pioggia continua a picchiettare sui vetri,e il vento far muovere i rami che battevano contro le tegole,facendo rumore.
Denise dormiva come un sasso, così per non svegliarla presi il cellulare per farmi luce,poi mi alzai lentamente cercando di evitare i bicchieri di vetro da cui avevamo bevuto la sera prima lasciati sul pavimento.
Poi appena uscita dalla stanza,andai in bagno a lavarmi la faccia.
Tornai poi in camera,mi sdraiai sul letto,cercando di addormentarmi.

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Capitolo 18
*** still the one ***


Era pomeriggio,io e Denise eravamo sedute sul letto,con la testa appoggiata alla spalliera.
Quando,suonò il mio cellulare,era Harry.
Feci un urlo soffocato di gioia prima di rispondere
"Ciao Adele!"
Disse contento
"Hey!"
Dissi sorridendo come una scema
"Tutto okay la?"
"Si,tutto okay,a te come va?"
"Bene,vi state divertendo?"
"Si,sta sera andiamo ad una festa"
"Ah,figo!Dove?"
"Inaugurano un nuovo pub,tipo un ora da qui"
"Stai lontana dai ragazzi.."
Mi sembra infastidito
"Cosa c'è? Sei geloso?"
Chiesi 
"Certo! Non voglio che nessuno ti tocchi!"
Dissi quasi urlando.
Nessuno si era mai preoccupato così tanto per me,e sapere che era proprio Harry quello geloso era strano
"Anche io se per quello non voglio che altre ragazze ti girino in torno!"
"Ci sei solo tu per me,tranquilla"
Disse con voce calma
"Ora vado,ciao Harry"
"Ciao piccola,ci sentiamo"
Attaccai.
Poi ci iniziammo a preparare per la festa,che sarebbe iniziata solo tra un paio d'ore.
Alle 20 uscimmo di casa,quindi prendemmo il taxy che ci portò fino al pub.
Entrammo a fatica,con la gente ubriaca che ci spingeva.
Poi ci dirigemmo al banco degli alcolici.
"Io vado a cercare un amico,tu aspettami qui!"
Urlò Denise per la musica troppo alta
Amico?
Non feci in tempo a domandare chi fosse che Denise era già scomparsa inghiottita dalla folla.
Così rimasi seduta sullo sgabello,aspettando che tornasse.
Dopo 10 minuti tornò,in compagnia dei due ragazzi che avevamo incontrato ieri al parco.
La fulminai con lo sguardo,ma lei non se ne accorse
"Guarda che c'è!"
Disse Denise sorridendo
"Ah,ciao!"
Dissi mostrandomi entusiasta e felice
"Hey,Adele giusto?"
Chiese Zayn
"Si"
Niall non disse niente,mi salutò facendo un cenno con la testa.
"Beh,vi va di ballare?"
Chiese Denise
"Io non credo sia una buona idea"
Dissi a denti stretti
"Dai! Scateniamoci!"
Disse Denise spingendo me,Zayn e Niall in pista.
La fermai,poi la presi per il polso e la allontanai dai loro due.
"Denise smettila,non li conosci"
"Ancora con questa storia? Adele balliamo solo,niente di più"
Odiavo quando si comportava così.
"Denise,no"
"Va bene,tu resta qui,io vado a divertirmi!"
Disse ritornando in pista.

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Capitolo 19
*** Save You Tonight ***


Denise ormai ballava senza sosta,in più aveva bevuto dei bicchieri di troppo e ora non si reggeva neanche più in piedi. Era circondata da un gruppo di ragazzi,di una decina di anni più grandi di noi. La portai via dalla pista,prima che la situazione degenerasse. Usci dal pub,tenendo per mano Denise che camminava a fatica. "Dove stiamo andando?" Mi chiese guardandosi in torno "A casa" Dissi furiosa "Ma no! La festa è appena iniziata!" "Si,ma tu sei già ubriaca" Denise oppose resistenza,puntando i piedi per terra. "No,io resto!" Prima ancora che potessi rispondere sentì qualcuno chiamarmi. "Adele!" Mi girai istintivamente. Era Niall. "Niall? Perché non sei alla festa?" Chiesi un po' irritata poiché ci aveva seguito. "Ero uscito per prendere una boccata d'aria,poi vi ho viste andare via,cosìvi ho seguite.." "Beh,noi dovremmo andare" "Perché?" "Denise non sta tanto bene" "Vi accompagno io,la mia macchina è là" Disse indicando una Fiat 500 posteggiata vicino al marciapiede. "No grazie,prenderemo un taxy" Dissi allontanandomi "Preferirei che non andaste in giro a quest'ora da sole" Ma chi cazzo era? Mia madre? "Scusa ma io faccio quello che voglio" Dissi sforzando un sorriso. Lui rise. Mi chiedevo per cosa rideva,avevo mica qualcosa in faccia?! "Perché ridi?" Chiesi scorbutica "Io non ti piaccio,vero?" Mi sembrò più una affermazione che una domanda. "No,tu mi stai simpatico" Non sembrai credibili. E solo che mi dava fastidio che un ragazzo che non conoscevo neanche da un giorno si comportasse come se lo conoscessi da una vita. "Oh andiamo Adele!" Disse sorridendo "Scusa ma quando sono stanca divento irritante" "Allora,vuoi che ti dia un passaggio?" Chiese sperando in un si "Va bene" Dissi sospirando. Mi aiutò a portare Denise fino alla macchina,appoggiando un braccio sulla sua spalla e uno sul mio poi la caricammo in macchina. Ci accompagnò fino a casa. Denise si era un po' ripresa dalla sbronza,ma era stanca e non si reggeva in piedi. "Grazie Niall" Dissi aprendo la porta di casa. "Ci sentiamo" Disse infine lui prima chiedere la portiera della macchina.

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Capitolo 20
*** magic ***


Il giorno dopo,verso le 10 mi svegliai. Avevo un mal di testa allucinante,mi sembrava di aver preso a testate un muro,invece era solo l'effetto dell'alcohol non ancora del tutto passato. Mi alzai faticosamente,poi raggiunsi il bagno oscillando. Mi legai i capelli con un elastico e mi bagnai la faccia. In quel momento entrò anche Denise,aveva le occhiaie e i capelli tutti spettinati. "Adele mi sento male" Disse aggrappandosi al lavandino. Sentivo un forte odore di alcohol provenire da lei,così l'aiutai a lavarsi. Andai a prendere della biancheria pulita,quindi gliel'ha porsi e lei chiudendosi in bagno si cambiò. "Ti aspetto giù" Urlai da dietro la porta. Senti un debole 'ok',così mi diressi in cucina. Papà stava cucinando allegramente,mi sedetti a tavola distrutta. "Buongiorno piccola" Disse baciandomi la fronte. "Denise?" Chiese mentre scaldava la pancetta. "Si sta vestendo" "Ieri sera siete rientrate tardi" Dissi un po' irritato "Non saprei,non ho guardato l'ora" Mentii. Denise arrivò e si sedette a capotavola. "Denise ti senti bene?" Chiese papà preoccupato. "No,sto bene Alan" Disse Denise bevendo del succo. Papà tornò a cucinare. Dopo colazione,io e Denise andammo a fare un giro. "Ogni volta che usciamo c'è sempre qualcosa che non va,mi fai sempre pentire di aver accettato di venire!" Dissi scalciando una pietra che si trovava sulla strada. "Eddai Adele sei sempre esagerata!" La guardai male. Suonò il suo cellulare. "Pronto?" Disse "Ah si,ci vediamo tra cinque minuti davanti al bar,ciao" Attaccò. "Chi era?" Chiesi curiosa. "Ah,nessuno" Disse guardando altrove "Denise,era Niall?" "Nono" Non era per niente convincente. "Denise smettila! Hai ancora intenzione di vedere quei due?" Chiesi arrabbiata. "Perché no? Sono simpatici!" Si,come un rinoceronte che balla la samba con un tutù rosa. "Si,proprio" Niall e Zayn ci stavano aspettando su una panchina davanti al bar. "Hey!" Disse Denise accelerando e lasciandomi indietro. "Ciao!" Ci salutarono entrambi. "Come state?" Chiese Zayn "Bene,anche se ho ancora un pò di mal di testa per la sbronza" Disse Denise divertita. "Adele te come stai?" Mi chiese Niall,notando che non avevo detto ancora niente. "Io? Io sto bene" Dissi indifferente. Denise mi costrinse a fare un giro con loro.

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Capitolo 21
*** summer love ***


Niall e Zayn a fine giornata ci accompagnarono a casa. "Ci sentiamo" Disse Denise prima di scendere dalla macchina di Niall. "Sicuro! Ciao Denise,ciao Adele" Rispose Zayn,facendoci un cenno con il capo. Appena entrata in casa,chiamai Harry. "Ciao Harry!" Dissi appena rispose. "Ciao piccola,come stai?" "Bene,tutto bene. Te? Come stai?" "Bene,sono solo un po' stanco" Non so perché,ma sentivo dalla sua voce che non era solo per la stanchezza. "Sicuro?" Chiesi un po' preoccupata. "Si,solo che con questo tempo,ho anche un po' di tosse,ma per il resto sto bene" Finsi di crederci,ma lo conoscevo da troppo tempo,e sapevo quando mentiva. "Va bene,come hai passato il natale?" "Bene,sono venuti giù i miei nonni dalla Spagna,si fermeranno qua fino all'epifania" Harry aveva origini spagnole,i suoi nonni e gli zii abitavano tutti a Barcellona,e venivano a farli visita nelle festività. "Allora salutameli" "Si,lo farò.Ora devo andare Adele" Rispose freddamente "Certo,ciao Harry" "Ciao piccola" Attaccai. Non capivo il suo atteggiamento,mi trattava come se li avessi fatto qualcosa di male. E' in più non capivo perché doveva mentirmi dicendomi di stare bene,mentre era ovvio che c'era qualcosa che non andava. Mi diressi in cucina,e ci trovai Denise che stava divorando un panino al prosciutto. "Denise,ho paura che Harry mi stia nascondendo qualcosa" Dissi sedendomi sul bordo del tavolo. "Perché dici così?" Chiese addentando il panino. "Non lo so.Prima mi ha risposto freddamente" "Magari era solo stanco" Infatti,è quello che lui mi vuol far credere. "Non credo.Ho paura che sia successo qualcosa" "Dai,stai tranquilla" Disse riempiendo un bicchiere di latte. Salimmo su in camera,e ci sedemmo sul letto. "Ah,Niall ci ha chiesto se capodanno lo volevamo festeggiare con lui" "E tu naturalmente hai accettato" Dissi scorbuticamente "Eddai Adele,loro cercano solo di essere gentile,sei te che fai la dura" Io faccio la dura? o.o "A me non stanno simpatici,punto" "Ma a me si.Potresti sforzarti almeno a frequentarli,per me?" Mi chiese facendomi gli occhi da cucciolo. "Denise.." "Dai! Ti supplico!" "Dov'è sarebbe questa festa?" Chiesi sospirando "A casa di Niall,solo qualche isolato da qui,ci divertiremo!" Disse alzandosi di scatto e mostrandomi un sorriso a trentadue denti. "Io non ho detto che verrò,ci penserò su" "Uff,va bene" Disse borbottando. Sentii la porta d'ingresso aprirsi,seguita dalle risate di mia sorella,Jasmine e papà.

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Capitolo 22
*** Nobody Compares ***


31 dicembre. L'ultimo giorno dell'anno,l'avrei voluto tanto passare con Harry. Invece,mi ritrovo a doverlo passare con Denise e due persone che non sopporto. "Come mi sta?" Mi chiede Denise con un vestito in mano,mentre si specchiava. "Secondo me stai meglio con quello grigio" Dissi indicando un vestito corto che aveva appoggiato sulla sedia. Ritornò a specchiarsi,facendo facce buffe e lasciando cadere i lunghi capelli biondi sulle spalle. Mentre ero immersa nei miei pensieri,sentì vibrare qualcosa nella tasca dei miei jeans. Tirai fuori il cellulare,mi era arrivato un messaggio: Harry. "Piccola divertiti sta sera,passa un buon capodanno,mi manchi ♥ :)" Non risposi,ma anche lui mi mancava un casino,sentivo ogni giorno di più la sua mancanza,era con una spina nel cuore. "Niall sta sera ci passa a prendere per le 19:00,tu tieniti pronta,va bene?" Annui poco convinta. ** Erano ormai le 18:30,stavo finendo di vestirmi,indossai lo stesso vestito che avevo messo l'anno scorso a capodanno,era un regalo di mia mamma,ed era una delle poche cose che mi tenevano ancora legata a lei. Il campanello suonò,sentì Niall salutare Jasmine. Scendemmo un attimo dopo che si presentarono. "Wow ragazze,siete stupende" Disse Niall continuando a guardarci con stupore e meraviglia. "Grazie,anche tu sei stupendo" Disse Denise prendendolo a braccetto. Io mi limitai ad accennare un sorriso timido. "Beh,divertitevi allora" Disse Jasmine accarezzandomi i capelli. Non la trovavo ancora del tutto sincera,ma sapevo con non era cattiva,e stavamo iniziando a parlarci un po' di più. "Grazie Jasmine,salutami papà" Dissi chiudendomi la porta dietro. Niall aprì la portiera a Denise,poi anche a me,ma non ero una di quelle che si facevano colpire da un gesto simile. Arrivammo a casa di Niall,era due volte più grande della casa di Matthew. Aveva un giardino enorme,con piscina e anche un campo da mini golf. Entrammo in casa,anche quella,per niente piccola. Niall ci portò fino al tavolo degli alcolici,dove ci aspettava Zayn e un paio di amici che io non conoscevo. "Hei!" Disse Niall dando una pacca sulla spalla a Zayn. "Ciao!" Disse Zayn fingendo entusiasmo. "Ragazzi,queste sono le due belle ragazze di cui vi ho tanto parlato,Denise e Adele" "Piacere!" Disse Denise facendo un sorriso a trentadue denti. "Piacere,io sono Micheal,e loro sono Liam e George" "Ciao" Dissero in coro Liam e George. Notai che Micheal aveva tutto il braccio destro tatuato,e un enorme serpente tatuato su collo. Erano tutti e tre alti e snelli. Micheal aveva i capelli neri,con gli occhi grigi,come quelli di Denise. Liam,era l'esatto contrario di Micheal,aveva i capelli biondo chiaro,con gli occhi verdi,come quelli di Harry,quelli di cui la prima volta che li vidi me ne innamorai perdutamente. ma Liam era completamente diverso da Harry,non solo fisicamente,ma ero sicura anche caratterialmente. George,invece,aveva i capelli neri e gli occhi marroni. "Volete fare un giro?" Chiese Niall,guardando prima me poi Denise,per poi far ritornare il suo sguardo cupo su di me. "Ovvio!" Rispose Denise. Ci portarono fuori,a fare una passeggiata. Poi,ci sedemmo su una sedia a dondolo,e presero tutti quanti a fumare,offrirono a Denise una sigaretta,e lei la prese. La fermai prendendola dal un polso "Che stai facendo?" Chiesi guardandola male. "Fumo,cosa credi?" Disse come se fosse la cosa più naturale del mondo "Denise,ti ricordo che tu non fumi" "Adele,e solo per provare!" Denise aveva provato a fumare una o due volte,ma quando era nervosa,a volte,fumava,e io la lasciavo fare,perché sapevo che era stressata. La offrirono poi anche a me,ma io non accettai. "Eddai! E' solo per provare!" "No,io non fumo,mi dispiace" "Oh andiamo!" Mi incoraggiò Niall. "Se non ha voglia non ha voglia,e inutile che la costringete" Disse Zayn. Tutti si girarono verso di lui,poi ricominciarono a fissarmi. "Va bene" Disse George, allontanando la sigaretta che mi aveva offerto.

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Capitolo 23
*** Same Mistakes ***


"Ragazzi,è quasi mezzanotte!" Disse George all'improvviso. Rientrammo in casa,Niall salì sul palco,dove un attimo prima si erano esibiti una band di ragazzi. "Bene ragazzi,è iniziato il conto alla rovescia!" Disse guardando un punto indefinito della folla. Tutti in coro,iniziarono a contare "10..9..8.." Ero l'unica (almeno credo) a non contare,mi ero seduta su una sedia,in un angolo, lasciando Denise e gli altri divertirsi in questi ultimi secondi. "2..1.." Urlò Niall dal microfono. "ZEROOOO" Liam e George salirono di corsa sul palco,poi stapparono le bottiglie di champagne. Denise mi raggiunse,con due bicchieri in mano. "Buon anno Adele!" Disse abbracciandomi. Mi porse il bicchiere che aveva in mano,io lo presi. "Auguri ragazze" Disse Naill sorprendendoci da dietro. Senti il cellulare in tasca vibrare,lo presi,era un messaggio da Harry. "Buon anno piccola,mi manchi :)" Avrei voluto chiamarlo,per sentire la sua voce,che mi sembrava così lontana. Non volevo passare l'ultimo giorno dell'anno con delle persone che non sopportavo, se non fosse per Denise,avrei preferito passarlo con Jasmine e papà. Visto che Selena,era andata in chissà quale pub. "Buon anno" Dissi sforzandomi di sorridere a Niall e gli altri. Ritornammo a casa verso le 4 di notte. ** Il giorno dopo mi svegliai verso l'una. Denise non era nel suo letto,e infatti,la trovai in bagno. Aveva le occhiaie e i capelli tutti arruffati,concentrata a coprire le imperfezioni con il correttore. "Buongiorno" Dissi. Non rispose,mi fece un debole sorriso,che intravidi dalla specchio. Mi tolsi la vestaglia,poi mi lavai. Finito anche di vestirmi,andai giù in cucina,papà stava cucinando uova e pancetta. "Giorno Adele,succo?" Mi chiede porgendomi la bottiglia di succo. Ci raggiunse anche Denise,con un maglione di lana grigio chiaro e le pantofole di Homer,che li avevo regalato al suo compleanno l'anno scorso. "Ciao" Disse a bassa voce,avviandosi verso la dispensa per prendere i cereali. "Vi siete divertite ieri sera?" Chiese papà. "Si,tanto!" Rispose Denise allegramente. Papà sorrise a Denise,poi mi guardò come per dire:"Tu? Ti sei divertita?" Mi limitai a fare spallucce. Dopo colazione,Denise ed io uscimmo,per fare una passeggiata. Incontrammo a metà strada Niall,con Micheal,George e Liam. Mi chiedevo dove fosse Zayn; "Heii!" Disse Niall venendoci in contro. "Ciao ragazzi!" Disse Denise salutandoli da lontano. "Come state?" Ci chiesero. "Alla grande!" Disse Denise. Ero fortunata ad avere lei,quando ci facevano le domande tipo:"Come stai" lei rispondeva al mio posto, così evitavo di dire bugie. "Ieri sera vi confesso che mi sono divertito molto" Disse Niall,sorridendo timidamente. "Anche noi! La migliore serata!" Parla per te! Era solo in queste circostanze che volevo rispondere,avevo voglia di dire a Niall quanto lo odiassi,nonostante non mi avesse mai fatto niente. E confessarle che l'unico che mi stesse simpatico,era Zayn. E mi chiedevo come facesse a essere amico di uno come Niall,erano totalmente diversi. Zayn era più timido,ma dalle poche volte in cui parlava mi sembra un tipo simpatico. Beh,almeno era quello che pensavo. Mentre Niall era antipatico,ed era convinto di fare colpo,sia su femmine che maschi, con una battutina o una gesto gentile,ma sapevo che lui non era così. E -anche se avrei voluto negarlo- si vedeva lontano un miglio che Denise li sbavava dietro. Ma chi ero io,per impedire di piacersi? Anche perché,avevo provato già tante volte a mettere in guardi Denise,ma lei era cocciuta, e non mi avrebbe ascoltata neanche sotto tortura. Anche perché,l'ultima volta che mi ero messa in mezzo tra lei e quello che li piaceva, cercando di avvertirla che non era quello giusto e che l'avrebbe solo fatta soffrire, ero stata definita da lei per una 'ruba ragazzi' gelosa che lei avesse trovato un così e io no. E fu così,che non mi parlò più per 2 mesi,fino a quando si accorse che lui la stava solo usando. Allora venne da me,una sera, con le lacrime agli occhi,dicendomi che avevo ragione.

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Capitolo 24
*** Irresistible ***


''Allora,dove andiamo di bello?" Chiese Niall,girandosi per guardare me e Denise che camminavamo dietro loro. "Non saprei.." Rispose George,grattandosi la nuca. "Scusate,devo andare a casa a finire di fare un paio di cose" Dissi allontanandomi velocemente. Denise mi prese un polso,trattenendomi. "Che stai facendo?" "Vado a casa,tu resta pure qui se hai voglia" Mi guardò per un po',poi mi lasciò andare. "Ci vediamo stasera" Urlò,non risposi,continuai a camminare. Non vedevo l'ora di tornare a casa,dove avrei finalmente riabbracciare Harry,che mi mancava terribilmente. Arrivai a casa,Jasmine era a fare shopping,c'era solo papà seduto sul divano in salotto,impegnato a leggere il giornale. "Ciao" Disse da sopra gli occhiali,vedendomi salire su in camera. "Ciao papà" Risposi senza girarmi verso lui. Chiamai Harry,avevo bisogno di sentirlo. Dopo parecchi squilli,finalmente,rispose: "Pronto?" Chiese con voce dolce,triste. "Harry,sono Adele" Mi chiedevo cosa avesse,in queste ultime due settimane,le poche volte che ci sentivamo, avevo sempre la sensazione che qualcosa non andasse, e la sua voce mi sembrava preoccupata. "Ah,ciao Adele" Rispose con voce piatta. "Stai bene?" Chiesi preoccupata. "Si certo,sono solo un po' stanco" Era inutile che mi mentisse,era le stessa scusa che avevo usato io per anni, evitando che mi inondassero di domande,e che le persone impiccione mi chiedessero perché stessi male. E si sa,che quando uno è stanco,sembra triste. "Andiamo Harry,io non me la bevo" Dissi sbuffando,mi lasciai cadere sulla sedia che si trovava di fianco al telefono, prima che lui rispondesse: "Adele,ti prego" Chiese con voce rotta. Potevo capire il suo disagio,anche io quando ero giù di morale non avevo mai voglia di parlarne. "Harry,sai che io ci sono per te,sempre" Ci fu un lungo momento di silenzio,poi Harry sospirò. "Ora non posso parlare,però" Ero sicura che quella fosse solo una scusa,ma lasciai perdere,aveva anche lui diritto alla sua privacy. "Okay,ci sentiamo poi" Dissi alzandomi dalla sedia. "Certo,ciao piccola" Disse con voce più rilassata. Attaccò. ** Oggi pomeriggio,verso le 15, saremmo finalmente tornati a casa. Era passata una settimana dall'ultima volta che avevo sentito Harry,e oggi potevo finalmente chiederli cosa stesse succedendo. Per tutto il viaggio non feci altro che pensare alla chiamata,alla voce di Harry triste, e poi,sfinito,mi pregava di non farli domande,tagliando corto. Arrivammo a casa verso le 18,così decisi di andare da Harry.

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Capitolo 25
*** moments ***


Arrivai da Harry in motorino,dovevo sapere cosa stessa succedendo,e adesso che mi sarei trovata faccia a faccia con lui,non poteva mentirmi. Suonai il campanello,aspettai un po' di tempo,poi mi accorsi che la porta era aperta. Appoggia la mano sulla maniglia,la tirai giù,non oppose resistenza e la porta si aprì. Mi sentivo un ladro,anche se non avevo intenzioni cattive, entrare in casa altrui mi sembrava scorretto,eppure,dovevo capire cosa avesse Harry. Salii al piano attraversando il corridoio frettolosamente,e quando mi trovai davanti la porta di Harry,bussai. Nessuna risposta,così non esitai ad entrare. La stanza era vuota,ma il computer era acceso,sul profilo facebook di Harry. Notai che aveva la chat aperta,con un ragazzo che lavorava alla panetteria con lui,e che io avevo visto si e no due volte. Quando mi girai,mi trovai Harry davanti alla porta,appoggiato allo stipite. "Che ci fai qui?" Mi chiese con aria sorpresa. "Sono tornata e volevo farti una sorpresa" Dissi,evidenziando l'ovvio. "Lo so,Selena me l'ha detto" Disse entrando in camera e avvicinandosi. "Harry,dobbiamo parlare" Dissi guardandolo. "Di cosa?" Chiese confuso. "Del tuo comportamento,non capisco perché fai così,sei cambiato" Dissi giocherellando con le dita. "Non è vero" Negò. "Si,smettila" Sbuffò,poi si sedette sul letto,io rimasi davanti a lui,guardandolo mentre si passava una mano sulla faccia. "Ascolta,non voglio dirtelo così,su due piedi" Disse fissandomi. "Ma..." Si fermò,diede una veloce occhiata alla porta socchiusa,poi ritorno a guardarmi. "Che ne dici,se ne parliamo sta sera?" "Harry no,voglio parlarne adesso,sono qui apposta" "Nono,ti vengo a prendere io per le 20 sta sera,poi andiamo a mangiare fuori" Sospirai,poi annui. "D'accordo,ci vediamo sta sera" Lui mi fece un debole sorriso,poi mi sollevò il mento,dandomi un leggero bacio sulle labbra. "Ti amo." Disse,infine. Lo guardai stupita,mentre il mio stomaco faceva le capriole. Nessuno mi aveva anche solo accennato un 'ti amo',e realizzare che era stato proprio Harry a dirmelo,mi fece rabbrividire. Arrossì leggermente,poi feci un sorriso,non trovando le parole giuste. "Anche io Ha-Harry,anche io" Mi accompagnò fino alla porta,e prima che uscissi mi accarezzò i capelli, poi mi disse "Allora a sta sera, mi raccomando,tieniti pronta per le 20" Annui poco convinta,poi presi il motorino e tornai a casa. *** Tornata a casa,chiamai Denise,per raccontarli del mio appuntamento che ci sarebbe stato tra poco "La vostra prima uscita!" Disse contenta,dopo che li avevo detto tutto. "Già" Risposi. "Ohw,siete proprio carini insieme,sai?" Sussurrò con voce dolce. "Oh.grazie" Dissi contenta per il suo complimento. "Va bé,domani poi mi racconti tutto,okay?" "Si certamente,ciao Denise" "Ciao Adele,e salutami Harry!" Annui senza rispondere,poi attaccai. Mi andai a vestire,scegliendo infine una maglietta maniche lunghe rosa e del pantaloni aderenti neri. Alle 20 il campanello suonò,così mi diressi a gran velocità verso la porta. "Ciao Adele" Disse sorridente Harry. Aveva dei normali jeans grigi,con sopra una polo bianca. "Hei!" Dissi chiudendomi dietro la porta di casa. Li lasciai un umido bacio sulla guancia,poi ci dirigemmo verso la macchina. Salimmo in macchina,poi dopo aver messo le cinture di sicurezza,accese la radio. Stavano trasmettendo una delle tante canzoni di Jessie J. Arrivammo alle nove meno un quarto al ristorante,uno fuori città. Ci sedemmo in uno dei tavoli all'angolo,poi arrivò quasi subito il cameriere. Un uomo alto e robusto. "Signori,vorreste ordinare?" Harry mi guardò per un po',aspettando che rispondessi,poi ripose lo sguardo sul cameriere "Una birra piccola per me,grazie" Il cameriere dopo aver segnato l'ordinazione di Harry,mi guardò. "Per me una coca piccola" Dissi sistemandomi meglio sulla panca incassata. "Arrivano subito" Disse allontanandosi. Mi guardai attorno,poi posai il mio sguardo su Harry intento a leggere il menù. "Allora?" Tagliai corto. "Cosa allora?" Chiese facendo finta di non aver capito cosa intendessi. "Harry,eddai" Dissi prendendo il menù. "Adele,non è facile" Disse con voce stanca. "Dimmi almeno di cosa si tratta,di me? Di noi?" "No..cioè si" Speravo davvero che fossero buone notizie,anche se dubitavo. "Bene,dimmi" "Adele.." "Harry se si tratta di noi,devo pur saperlo!" Esclamai. "Si..ma" Si bloccò. "Ma cosa?" "Niente." Disse appoggiandosi contro lo schienale. "Forza" Lo incoraggia. "Non due..." Si bloccò di nuovo. "Noi due?" Chiesi sperando di non sentire le parole che uscirono poco dopo. "Noi due,non possiamo stare insieme" Disse con voce rotta. Rimasi pietrificata,fu come un pugno allo stomaco. "Per-perché?" Chiesi maledicendomi per aver usato un tono di voce troppo acuto,che faceva capire che da li a poco sarei scoppiata a piangere. Harry si morse il labbro,non credevo ci fosse di mezzo una ragazza,ma bensì qualcosa di più grande,più importante. "Adele.." "Harry,ti prego,dimmi perché.." Abbassò lo sguardo,non reggendo il mio. Poi,dopo una ventina di secondi,lo rialzò. "Adele,io..io sono malato" Lo fissai,cercando di trovare le parole giuste. Ma non ci riuscì,e intanto sentì le lacrime salirmi,annebbiandomi la vista. Senti un groppo in gola,e la pancia rivoltarsi. Harry,vedendo gli occhi lucidi e tremare,mi prese la mano. "Adele,non fare così,ti scongiuro" Disse,con voce rotta dell'emozione. "Ma-malato?" Lo dissi con un filo di voce. "Adele,ho un tumore,un tumore al fegato"

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Capitolo 26
*** follow me ***


Rimasi allibita,con le lacrime che mi bagnavano le guance. Sentivo un nodo in gola,non riuscivo a parlare,a formulare una frase di senso compiuto. Harry mi guardava,era strano che fossi io a piangere invece che lui. Erano anni che ormai aspettavo solo che lui mi notasse,dopo che lo avevo amato con tutta me stessa,dopo tutti gli sforzi,non volevo che mi lasciasse solo per una malattia. Non volevo,anzi,non potevo perderlo. Mi alzai di colpo dalla panca,e mi diressi fuori dal ristorante. "No Adele,aspetta!" Urlò Harry. Ma non mi fermai,continuai ad andare avanti. Fuori pioveva,non c'era anima viva. Iniziai a correre lungo il marciapiede,sentivo l'adrenalina salirmi. "Adele,fermati!" Harry mi stava rincorrendo,e sapevo che se non avessi accelerato il passo, me lo sarei ritrovato subito dietro le spalle. Ma iniziai a rallentare,sentendo le gambe farmi male, cercavo comunque di non farmi raggiungere da Harry. Poi,non so bene cosa successe,mi ricordo solo di qualcosa che spuntò all'improvviso, come dal nulla, e che mi colpì,facendomi cadere. Vidi una figura che pian piano si avvicinava a me,distesa ormai a terra. "Adele,Adele alzati" Sentì solo questo. Poi,iniziai a vedere sfocato,e chiusi gli occhi. *** Quando mi svegliai,avevo un mal di testa infernale. Mi sembrava di aver dormito con un macigno in testa; aprì lentamente gli occhi,cercando di mettere a fuoco la vista. Poi,capì che ero in un letto,ma non il mio. In un letto duro,che cigolava ad ogni mio movimento. La porta si aprì,e una signora,in veste bianca,entrò accompagnata da un carrello. "Ah,ti sei svegliata finalmente" Disse facendomi un sorriso a trentadue denti. Era bassa e minuta,con capelli biondi legati in un codino e con due occhi enormi a mandorla. "Dove..dove sono?" Balbettai. "Hai avuto un incidente,per fortuna siamo arrivati in tempo" Disse prima di sistemarmi il cuscino. "Quindi,ora posso tornare a casa?" Chiesi speranzosa. Mi guardò per un istante,poi fece un sorriso,forse perché li facevo pena. "Oh,tesoro.Mi dispiace dirlo,ma resterai qui ancora per un po'" E solitamente,per un po',poteva significare giorni,settimane,mesi. "Ma da quanto sono qui?" Chiesi,guardandomi intorno. "Oh,da ieri sera" Disse,dando un occhiata all'orologio. "Ah.Mah,è stato un ragazzo a chiamarvi?" "mmmh,non so,non c'ero in quel momento,ma da quello che mi è stato riferito mi sembra di si" Beh,era anche ovvio,ero con Harry in quel momento. "Ah,grazie" Dissi,sprofondando nel cuscino. L'infermiera mi salutò con un altro sorriso,poi uscì. In parte me lo meritavo anche,ero stata una stupida,scappare da Harry, che non mi aveva fatto niente,e solo che quella notizia mi aveva sconvolto. E sarei voluta andare da lui,per dirli che c'ero,e che ci sarei stata fino alla fine. Ma non me la sentivo,lui era tutto per me,e avrei fatto di tutto per che uno stupido cancro non me lo portasse via. Sentì qualcuno bussare alla porta,poi,entrò Denise. "Hei!" Disse facendomi un cenno con il capo. "Denise,ciao" Dissi sforzando un sorriso. "Stai bene?" Mi chiese,sedendosi sul fondo del mio letto. Bene? Sto bene? Sto per perdere la persona più meravigliosa del mondo,e il più sono congedata a stare su un letto scomodo e vorrei che mi amputassero immediatamente le gambe,pensi che io possa stare bene? "Si,tutto bene" Dissi,facendo spallucce. "Harry mi ha raccontato dell'incidente" "Ah." Dissi,sperando che non li avesse raccontato nient'altro. "Mah,non capisco perché sei scappata da lui,è successo qualcosa?" No,non li aveva detto nient'altro,e non avevo voglia di raccontarlo io,non ero sia fisicamente che psicologicamente pronta. "No,niente" Dissi,coprendomi ancora le coperte. Si vedeva che non ci credeva,ma non mi fece altre domande,limitandosi a sorridere. Mi dispiaceva,infondo,la stavo trattando un po' male,non le raccontavo niente di quello che era successo,come se fosse le stata la causa,mentre ero solo io,che non ne avevo voglia. "Adele,io ci sono,se hai bisogno di me,io ci sarò,sempre" Disse,come se avesse sentito ciò che pensavo. Sorrisi,annuendo. "Si,lo so"

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Capitolo 27
*** help me ***


Quella mattina,mi svegliò l'infermiera,avvisandomi che avevo visite. Che poi non avevo manco chiuso occhio per tutta la notte,visto che ogni 1 ora passava un'infermiera (che non era lei) a guardarmi,cambiarmi il filtro e poi se ne andava. Se ne andò quasi subito,e appena fu fuori,qualcuno busso alla porta. "Chi è?" Chiesi "Adele,sono Harry,posso entrare?" Il mio stomaco si chiuse all'improvviso. "Si,av-avanti" Balbettai. Harry apri lentamente la porta,come se avesse paura di vedermi. Poi,mi rivolse un sorriso. "Come stai?" Mi chiese,sedendosi sulla sedia che era accanto al mio letto. "Bene,tu?" "Sto bene,ma sono preoccupato per te" Disse,prendendomi la mano. "Harry,dovrei io essere preoccupata per te" Dissi,con voce rotta. "Adele,credimi,non lo devi essere. Ho vissuto la mia vita al meglio,e non ho paura di morire,non soffrirei più, ho solo paura di perdere te" Disse,abbassando lo sguardo. "Harry,ti prego,dimmi che puoi ancora guarire" Dissi,con gli occhi che si riempivano di lacrime. Mi sorrise,un sorriso falso,di quelli che ti fanno intendere tutto. "No,non c'è nessuna possibilità" Disse,infine. Mi si creò un nodo alla gola,strinsi la mano di Harry involontariamente. "Hei piccola,calma" Disse,accorgendosi del mio improvviso cambiamento. "Harry,io,io ti amo" Fu come una liberazione,nell'esatto istante in pronunciai quelle due parole. Far sapere a Harry,quanto io lo amassi,lo avevo sognato tutta la vita. Avevo provato tante volte a dirglielo,ma non ci riuscivo mai,mi bloccavo sempre,più e quelle due maledette parole,non mi uscivano mai. Harry mi sorrise,poi si avvicinò a me. "Anche io Adele,e non smetterò mai di farlo,neanche se il mio cuore smettesse di battere,dall'oggi al domani" Appoggiò le sue labbra piene sulle mie. Fu un bacio dolce,lento,e per per un momento tutto il dolore che avevo scomparì. Ma quando si staccò,il mondo mi crollò addosso. "Harry,ma io non voglio perderti" Dissi,con un filo di voce. Harry mi asciugò con in palmo della mano una lacrima. "Tu non mi perderai mai" Lo abbracciò,trovavo sempre sicurezza tra le sue braccia,era come un enorme scudo che mi proteggeva da tutti i mali,se ero tra le sue braccia,niente mi faceva paura. *** Nel pomeriggio mi venne a fare visita anche Jasmine,cosa che mi diede fastidio, ma era comunque la fidanzata di mio padre,e da quando Harry mi aveva detto quello, avevo capito quali erano i veri problemi. "Ciao!" Disse,appena entrò in camera. "Ciao Jasmine" Sforzai un sorriso. "Alan non è potuto venire per motivi di lavoro,passa sta sera" Disse,mentre appoggiava la borsa sul fondo letto. "Si,non importa" Risposi. Mi sorrise. "Stai bene?" "Si,più a meno" Dissi,facendo spallucce. "Senti Adele,so che io non ti sto per niente simpatica. Cioè,insomma,tu non volevi che tuo padre si vedesse con altre donne, e io questo posso capirlo,anche io,quando mio padre se ne andato non volevo che qualcuno prendesse il posto di mio padre,ma alla fine ho accettato,perché ho capito che nessuno mi stava obbligando a pensare che lui volesse prendere il posto del mio papà, ma solamente che mia madre voleva essere felice,innamorarsi di una persona vera,farsi una nuova vita,in poche parole. E credimi Adele,io non ti voglio costringerti ad apprezzarmi,ma ti giuro,che io amo tuo padre,e l'ultima cosa che voglio e farlo soffrire,comprese tu e Selena" Disse,con voce calma. Aveva ragione,infondo. Avevo sbagliato tutto,non dovevo giudicarla male,non la conoscevo, non mi aveva fatto niente,eppure io la detestavo. Lei si era innamorata di mio padre,e io ero stata solo una stupida a cercare di dividerli. "No,Jasmine,scusami te. Sono stata una scema,e mi scuso,anche se in ritardo,per tutto quello che ti ho fatto e detto,ma ero arrabbiata,con me,con tutti,con il mondo intero. E mi sono sfogata con te,che non centravi,ma visto che eri comparsa dal nulla, mi sembravi un bell'obiettivo,allora mi sono arrabbiata,per cause stupide" Lei mi sorrise,un sorriso dolce. "Adele,io ti voglio bene,anche se tu mi odi" "Ma io non ti odio" Mi giustificai. "Io farei di tutto per te,perché sei come una figlia,una figlia che non ho mai avuto" Jasmine non voleva prendere il posto di mia madre,amava mio padre,e voleva costruirsi una vita con lui,tutto qui. "Mi dispiace Jasmine" Dissi,mentre la guardavo sorridere. "E di cosa?" Chiese,mentre si sistemava due ciocche dietro l'orecchio. "Di tutto" Risposi seria. Mi prese la mano,poi baciò il mio polso. Lo faceva spesso con papà,era il suo modo per dire 'ti voglio bene'. Poi,mi abbracciò. Aveva un buon profumo,sapeva di genuino,di pini e natura. "Tranquilla,ti perdono"

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Capitolo 28
*** firework ***


Finalmente,dopo due settimane in ospedale,ritornai a casa. Per miracolo,non mi ero rotta nessun osso,solo slogata il polso. Tornai a casa con Selena,visto che papà lavorava. "Allora,come stai?" Chiesi a Selena ad un certo punto,stanca di quel silenzio. Selena rallentò per il semaforo,poi mi guardo con la coda dell'occhio. "Io bene,dovrei domandarlo a te,piuttosto" Non sapevo se Selena fosse al corrente di Harry,e adesso che ci pensavo,non li avevamo detto neanche che avevamo una relazione. Era capitato tutto così in fretta,in poche settimane avevo realizzato e visto sfumare il mio sogno. "Io sto bene" Dissi guardandola,poi mi girai per vedere fuori dal finestrino. "Bene,mi fa piacere" Disse. "Senti Selena,so che tu sei arrabbiata con me perché non ti ho detto prima di Harry e me,ma.." "Oh,io non affatto arrabbiata con te" Disse interrompendomi. "Anzi,sono felice,sul serio" Mi sembrava sincera,anche se,in tutta sincerità,pensavo se la sarebbe presa. "Ah,okay" Selena mi guardò per un istante,poi mi sorrise. "Adele,pensavi davvero che io non avessi capito che ti piaceva Harry?" Rimasi colpita. Non avevo mai reso l'idea che Selena potesse averlo capito,ma dopotutto,si notava. "Davvero?" Chiesi sorpresa. "Eddai Adele,si vede!" Disse ridendo. "Ah,ma nessuno se n'era mai accorto" "Vuol dire che non ti conosco bene" Li sorrisi,non trovando le parole giuste. Aveva ragione,potevano averlo notato tutti senza che me lo facessero capire, e io sinceramente pensavo lo sapessero solo le persone a cui l'avevo detto. "Ma tu,l'avevi mai detto a Harry" Chiesi,un po' preoccupata. Mi sorrise di nuovo. "Non ce n'era bisogno,anche Harry era già pazzo di te,anche se l'ha sempre negato" "Oh,okay" Dissi poco convinta. "Adele,sai che dobbiamo stare vicine a Harry,in questo momento ha bisogno di noi" Si,lo sapeva. Il che era ovvio,essendo che era la sua migliore amica. "Si,lo farò" Mi sorrise,poi mi fece l'occhiolino. *** Ritornai a casa,papà era a lavoro,come sempre. Andai in salotto,mi sdraiai e accessi la tv. "Adele hai fame?" Mi chiese Selena comparendo dalla soglia della cucina. "Mmh si grazie,un panino va più che bene" Selena annuì,poi tornò a cucinare. Suonò il campanello,mi diressi sbuffando verso la porta. La aprì decisa,poi mi ritrovai davanti Harry. "Ciao!" Disse,con voce allegra. "Heii!" Risposi,sorridendo. "Adele,chi è?" Chiese Selena venendoci in contro. "Harry!" Urlai. "Hei,ciao!" Disse Selena,abbracciandolo. Avrei sempre voluto avere un migliore amico,visto che Harry non credo mi ritenesse tale,uno di quelli di cui ti puoi fidare,che non ti tradisce,e che non si ingelosisce se esci con altri. Insomma,uno come Harry. Selena e lui si conoscevano da 15 anni,da quando sono finiti in classe insieme in prima elementare. Da lì,non si sono più separati,e si vogliono bene come se fossero fratelli. Ecco perché temevo che Selena se avesse saputo che io e Harry ci frequentavamo si sarebbe infuriata,perché ero sicura che non li sarebbe piaciuto. Poi,quando finirono di abbracciarsi,mi guardarono entrambi,io sorrisi a tutti e due. Harry mi si avvicinò,mi fisso per un istante,prima di stamparmi un bacio. Selena ci guardava felice,pensavo si sarebbe ingelosita,invece no. "Come va?" Mi chiese Harry,facendo un passo indietro. "Io bene,tu,come stai?" Fece spallucce e abbassò lo sguardo,poi tornò a fissarmi. "Bene,ora che ci sei tu" Arrossì leggermente. "Okay! Basta smancerie,o mi farete sentire più sola di quanto io non sia già" Disse Selena,incoraggiandoci a seguirla in cucina. "Harry,vuoi anche tu un panino?" Chiese,prendendo il prosciutto e formaggio dal frigo. "Oh no grazie,sono apposto" Disse rivolgendoli un sorriso.

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Capitolo 29
*** love you ***


La mattina dopo,appena aprì gli occhi,sobbalzai nel letto. Harry,in piedi,mi guardava dall'alto. Sbarrai gli occhi,appena mi accorsi che aveva un enorme mazzo di rose rosse appoggiate al fondo del mio letto. "Harry,che ci fai qui?" Chiesi,mentre mi alzavo lentamente per mettermi a sedere. "Hei,ti sei scordata? Oggi facciamo un mese!" Esclamò,fingendosi offeso. "Oddio Harry ,me n'ero scordata,scusami tanto,ma con tutto quello che è successo.." Mi sorrise dolcemente,sedendosi anche lui su letto. Mi guardò per un po' di secondi,i suoi occhi azzurri inchiodavano i miei verdi chiaro, poi si avvicinò tanto che sentì il suo respiro accarezzarmi dolcemente la pelle. "Non preoccuparti piccola,e tutto apposto" Mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio,poi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. "Si,ma tu mi hai preso le rose,e io niente" "Ho già tutto quello che desidero,io ho te" A quelle parole mi si bloccò il respiro. Era incredibile quanto Harry fosse dolce con me,anche nei più brutti dei casi. Era sempre lì,pronto per aiutarmi,ed era quello che avevo sempre voluto, un ragazzo che ci fosse sempre quando avevo bisogno di lui. Mi accarezzò una guancia,poi mi lasciò un bagnato bacio sulle labbra. "Ti amo" Dissi,mentre lui mi avvolgeva tra le sue braccia. "Anch'io Adele,anch'io" *** Andammo a fare una passeggiata,mano nella mano. Chiacchierando e sorridendo felice,dimenticandoci per un po' di tutto ciò che era successo. Ma ogni volta che ci ripensavo,mi veniva da piangere. Harry era un ragazzo stupendo,che ti faceva sentire bene con un sorriso. Perché le persone migliori se ne andavano sempre via per prima? Non potevo ancora realizzare,che un giorno qualsiasi mi sarei potuta svegliare senza lui. "Adele,cos'hai?" Mi chiese Harry,notando la mia distrazione. "Io? Niente" Dissi,cercando di essere convincente. Harry arriccia il naso,capendo che stavo mentendo. "Davvero Harry,non ho niente" Dissi sorridendo,afferrandoli la mano e baciando le nocche. "Sicura?" Mi chiese indeciso se credermi o meno. "Sicura!" Esclamai. Verso mezzogiorno andammo in un ristorante,per festeggiare il nostro mesiversario. Mangiai di tutto,avevo una fame tremenda,visto che all'ospedale avevo mangiato poco niente. Harry per tutto il pranzo non tocco cibo,si limitò a guardarmi. "Come mai non mangi?" Chiesi,imbarazzata. Fece spallucce. "Non ho fame" Disse,poi si guardò intorno. "Sta sera ti va di venire a casa mia?" Mi chiese ad un certo punto,interrompendo il silenzio. Mi sorprese quella domanda,da quando stavamo insieme,non ero ancora andata a casa sua. "A cas-casa tua?" Balbettai. Lui sorrise. "Perché,ti sembra strano?" Disse,mentre mi guardava leggermente divertito. "Nono,per niente" Dissi cercando di apparire tranquilla.

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Capitolo 30
*** la sua bellezza ***


Verso le 20,andammo a casa di Harry. Ritornare a casa di Harry,significava ritornare nel posto dove tutto era incominciato, dove io e lui ci eravamo scambiati il primo bacio. E mi ricordo perfettamente le farfalle che facevano a botte con il mio stomaco per uscire,il nodo alla gola che mi impediva di dirli quanto anche io lo amassi. Mi ricordavo perfettamente le sue labbra sulle mie,morbidi e calde, e la sua mano che dolcemente mi accarezzava i capelli. "Eccoci" Disse Harry,aprendo lentamente la porta sorridente. Notai che avevano cambiato il divano del soggiorno,prima era bianco con la fodera azzurro chiaro,ora era rosso,rosso sangue. C'era anche un leggero odore di fragole,proveniente dall'incenso che era appoggiato sul tavolino. Posai la borsa sulla poltrona,mentre osservavo Harry che si toglieva la giacca. "E Anne?" "Ah,è ancora al lavoro" Disse Harry,distrattamente. "Ah,capisco" Dissi,sedendomi sul bracciolo del divano. "Non tornerà probabilmente stasera,fa il turno di notte" Disse Harry,sorridendo. Non sapevo se essere sollevata o preoccupata,sapevo che Harry non era uno pericoloso,e non mi avrebbe fatto niente,ma ero comunque agitata. "Vieni?" Mi chiese Harry,allungando la mano per acciuffare la mia. Annuì in silenzio,lasciandomi guidare da Harry fino in camera come una bambina. Arrivati davanti camera sua,Harry tirò giù la maniglia,e la porta si aprì con un cigolio. Appena entrata,mi sedetti sul letto,mentre Harry accendeva il pc. "Ti va una pizza?" Chiese Harry,senza staccare gli occhi dal pc. "Mmmh okay" Si girò e mi sorrise. "Cosa?" "Scegli te,per me è uguale" Risposi,mentre mi sedevo sul letto. "Ok,vado a chiamare" "Va bene,io intanto chiamo Denise" Dissi mentre Harry era già uscito dalla stanza. Sfilai dalla tasca dei Jeans il cellulare,e digitai il numero di Denise, che sapevo a memoria. "Hei!" Rispose al primo squillo Denise "Ciao De" Risposi mentre sorridevo. "Come butta?" Mi chiese. "Bene bene,ho un sacco di novità da raccontarti" Dissi mentre mi mettevo a gambe incrociate. "Spara" Li raccontai tutta la giornata con Harry,dai fiori alla pizza. "Ohw,si vede che vi amate" Disse,con voce dolce. Risi in silenzio. "Grazie Denise,e tu,novità con i ragazzi?" Chiese curiosa. "Io? Naah,per ora preferisco godermi la mia età,i ragazzi portano solo problemi" Disse decisa. "Oh,mi piace come la pensi" Rise. "Ora devo andare,ciao Adele" Disse Denise. "Ciao,ci vediamo poi" E attaccò. Intanto,Harry era rientrato in camera. "Ho ordinato una con patatina,visto che so che a te piace,e una con prosciutto e funghi" Mi schioccò un bacio sulle labbra. "Oh,grazie" Dissi,mentre lui si sedeva vicino a me. Mi guardò per un po',poi si avvicinò al mio orecchio. "Lo sai che sei stupenda?" Mi sussurrò. Arrossì leggermente,mentre lui mi guardava con i suoi immensi occhi verdi. "E ancora di più quando sorridi" Aggiunse poi sorridendo. "Esagerato" Dissi,abbassando lo sguardo. "Non sono esagerato,sono solo innamorato perdutamente di te" Mi disse serio. "Harry,non voglio perderti" Dissi prendendoli le mani. "Non mi perderai mai,io ci sarò sempre,anche se non fisicamente,io sarò per sempre nel tuo cuore" Disse avvolgendomi nelle sue braccia. "Harry,ho paura" Dissi,mentre le lacrime iniziavano ad uscire. "Di cosa?" Chiese preoccupato. "Che troverai un altra migliore di me" Lui rise,poi mi accarezzò i capelli. "Non succederà mai,nessuno prenderà mai il tuo posto Adele,nessuna è migliore di te" Mi alzò il mento con le dita,poi mi appoggiò dolcemente le sue labbra sulle mie. "Te lo prometto" *** Le pizze arrivarono venti minuti più tardi del dovuto. "Giuro che è l'ultima volta che le compro là" Disse Harry,entrando in casa sbuffando. "Eddai,stai tranquillo" Dissi,mentre mi toglievo il cappotto. Ci sedemmo a tavola,e iniziammo a mangiare; Harry continuava a rubarmi le patatine. "Buone?" Chiesi ironica,mentre sorridevo. Lui rise,poi si tagliò un altro pezzo di pizza e la posò sul mio piatto. "Harry scherzo,prendile pure" Dissi,prendendo la pizza e riposandola sul suo piatto. "Non ti piace?" Chiese Harry,guardandomi. "Nono,ma non ho voglia" Harry continuò a fissarmi per un po',poi mi sorrise. Dopo cena,andammo in camera dei suoi,visto che non c'erano. Lui mi imprestò un paio dei suoi boxer,e una maglietta bianca della red bull. Appena finito di svestirmi,mi infilai sotto le coperte,poco dopo arrivò anche Harry. Mi girai rivolgendoli la schiena,così lui mi strinse i fianchi da dietro e mi trascinò più vicino a lui. Mi bacio i capelli,poi il collo. Mi girai,ora eravamo faccia a faccia. Il suo respiro caldo mi faceva venire i brividi,appoggiai la mia testa sul suo petto,sentivo il suo battito accelerare. "Ti amo" Dissi,baciandoli il petto e stringendoli la mano. "Anche io piccola,anche io"

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Capitolo 31
*** L.O.N.D.O.N ***


Quando mi svegliai Harry stava ancora dormendo. Mi avvicinai alla sua faccia,per sentire il suo respiro vibrare sulla mia pelle. Notai che sorrideva,rilassato,per una volta tranquillo nel mondo dei sogni. Li accarezzai i capelli,poi li stampai un bacio sulla guancia. Mi alzai e presi i vestiti del giorno prima,poi mi diressi in bagno. Appena chiusa la porta mi legai a capelli con un elastico che portavo sempre al polso. Mi guardai allo specchio,sembravo uno zombie,ero pallida come un lenzuolo,e avevo le occhiaie. Feci una smorfia,poi mi lavai la faccia e i denti. Mi vesti in fretta,e andai in cucina; volevo stupire HARRY cucinandoli una colazione mozzafiato,anche se non ero proprio portata per la cucina. Aprì il frigo e presi il latte,poi preparai il caffè. Presi i biscotti e i cerali,poi il succo d'arancia e posai il tutto sul tavolo. Mentre cucinavo il bacon,senti due mani stringermi forte i fianchi,sobbalzai. "Buongiorno bellissima" Disse Harry appena mi girai trovandomelo a 3 cm dal mio naso. Mi diede un bacio deciso sulle labbra,poi mi sorrise. "Buongiorno anche a te" Dissi mentre mi giravo per riprendere a cucinare. "Mmh,che buon odorino" Disse Harry guardandosi intorno. "Spero ti piaccia,non sono bravissima a cucinare" Dissi poco convinta. "Non importa,puoi anche bruciare tutto,basta che tu sia qui" Disse poi riprendendo a baciarmi il collo. Arrossì,Harry mi abbracciò da dietro,poi posò il mento sulla mia spalla. Iniziò a giocherellare con delle ciocche dei miei capelli,girandole tra le dita; "Amo i tuoi capelli,profumano sempre di buono" Disse baciandomi la guancia. "Oh,grazie" Dissi,cercando di non andare in iperventilazione. "Sei stupenda,lo sai?" Mi disse serio,quando mi girai per guardarlo. "Harry,non sono stupenda" Dissi sospirando. "Se te lo dico e perché è vero" Disse mentre io mi allontanavo dal bancone per prendere delle uova. "NO,è perché ci tieni a me" Dissi,mentre Harry mi seguiva. "Anche,ma quando dico che una ragazza è bella non mento,credimi" "Sei troppo buono" Mi girai per guardarlo,i suoi occhi erano fissi sui miei. "No,sono solo innamorato" Disse,prendendomi i fianchi e riducendo la nostra distanza. Mi baciò,stavolta con la lingua. Appena ci staccammo,sorrisi abbassando gli occhi. Ritornai a cucinare,mentre Harry finiva di apparecchiare. "Ecco qua,pronto" Dissi,mentre riempivo il piatto di Harry con bacon e uova. "Grazie piccola" Disse lasciandomi un umido bacio sulla fronte. Io sorrisi,poi lo servì. *** Dopo mangiato io e Harry uscimmo per andare a fare una passeggiata, andammo al parco e ci sdraiammo sotto un albero,coprendoci dai raggi solari. "Amo passare il pomeriggio con te,lo sai?" Disse Harry,mentre io li accarezzavo i capelli. Era sdraiato sulle mie cosce,mentre io avevo la schiena appoggiata contro il tronco dell'albero. Mi abbassai per stamparli un bacio,quando un ragazzo biondo si avvicinò a me e Harry. "Hei Harry!" Disse,mentre Harry si alzava per abbracciarlo. "Hei Daniel,come va?" Chiese Harry sorridendo. "Benissimo,e te?" Chiese Daniel. "Bene,bene" Disse Harry,appoggiandosi all'albero. "Emmh. ciao,e lei chi è?" Chiese Daniel indirizzandomi uno sguardo. "Oh,lei è Adele" Io,che ero ancora seduta a gambe incrociate,feci un cenno di testa,per salutare. "Piacere,Daniel" Disse il ragazzo avvicinandosi e allungando la mano. "Ciao" Dissi,sorridendo. "E' la tua ragazza?" Chiese Daniel,sorridendo divertito. Harry rise,poi mi guardò. "Si,stiamo insieme da un mese,e tu,invece con Jenna?" Chiese Harry. "Io vado un attimo al bar,prendo una bottiglietta d'acqua" Dissi guardando Harry,mentre continuava ad ascoltare interessato quello che Daniel aveva da dire su questa codesta 'Jenna'. Mi allontanai senza aggiungere altro,andando al bar come avevo già accennato. Harry non mi raccontava poco niente dei suoi amici,di quelli che frequentava, ecco perché Daniel non mi sembrava un viso familiare. Tornai all'albero,Harry e Daniel stavano parlando in una panchina poco più in là, li raggiunsi. "Ah Adele,eccoti" Dissi Harry,come se non lo avessi avvertito di dove andavo. "Daniel ci ha invitati ad andare ad una festa a Bradford,questo sabato, ci andiamo?" Mi domandò Harry,appena mi sedetti sulla panchina. "Emh,non so,per me è uguale" Risposi,mentre aprivo la bottiglietta. "Ok,allora ci saremo" Disse infine Harry,sorridendo a Daniel. "Perfetto,ci si becca in giro,ciao Harry,ciao Adele" Disse mentre si allontanava.

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Capitolo 32
*** N.E.W.... ***


Dopo che Daniel se ne andò,anche io e Harry tornammo a casa. "Non ti ho mai visto uscire con Daniel" Dissi,prendendolo per mano e sorridendoli. "Si,Daniel era un amico di Gemma" Disse,abbassando lo sguardo. Gemma era sua sorella maggiore,era morta un paio di anni fa,investita da un ubriaco fuori dalla discoteca. A quel tempo aveva solo 17 anni,mentre Harry ne aveva 13. Erano molto legati,non sembravano neanche fratelli,chi l'avesse visti, gli avrebbe presi per fidanzati o migliori amici. Harry chiuse gli occhi e sospirò. Notai che si morse il labbro inferiore,lo faceva sempre,quando era nervoso. "Ah,ho capito" Nonostante stessa soffrendo in silenzio,riuscì comunque a sorridere, ma si vedeva lontano un chilometro,che era uno sforzo enorme. Quando Gemma morì,Harry per un mese restò chiuso in camera sua,a piangere e ascoltare musica triste. Fu Selena,che riuscì a farlo uscire,trascinandolo fuori certo,ma almeno ci riuscì. Harry iniziò a stringermi di più la mano. "Harry,stai bene?" Chiese preoccupata. "Si,tutto.." Si bloccò. "Tutto bene" Disse infine,balbettando. "Non mi sembra,vieni" Dissi guidandolo fino a una panchina di legno. "Ascolta Harry,io capisco perfettamente come ti senti,che da quando Gemma non c'è più sei cambiato,lo sai che anche io ho perso la persona a cui volevo più bene,ma non posso vederti soffrire,mi fai stare troppo male" Dissi infine,mentre li accarezzavo la guancia. "Adele,non preoccuparti,sto bene" Disse Harry. I suoi occhi azzurri,fissi sui miei,iniziarono a diventare più scuri,cupi. Si vedeva che soffriva,ma che restava forte per me,per non farmi un dispiacere. "Harry,io sono qui,lo sai" Dissi,mentre li lasciavo un morbido bacio sulle labbra. "Ci sarò sempre per te" Harry mi abbraccio,mi strinsi a lui. Appoggia la testa sul suo torace. Il suo respiro mi scaldava il cuore,mi faceva sentire bene. "Torniamo a casa" Disse,prendendomi per mano e alzandosi dalla panchina. *** Quando tornai a casa,Jasmine e papà mi stavano aspettando in cucina. "Adele,ciao" Disse papà,sorridendo e facendomi cenno di sedersi. "Che ho fatto sta volta?" Dissi sbuffando,abbandonando la borsa sulla sedia e sedendomi sul tavolo. "Niente,volevano solo parlarti" Disse Jasmine,guardando prima me e poi papà "Abbiamo saputo di te e Harry.." Iniziò. Io chiusi gli occhi,papà e Jasmine conoscevano Harry,e sapevano che era un tipo affidabile e gentile. Infatti,non capivo perché volessero parlarmi di questo. Non ero molto abituata a parlare delle mie storie con loro,e difatti mi sentivo piuttosto spaesata. "Beh,allora? Non posso più frequentare le persone che voglio?" Chiesi scocciata. "Non abbiamo detto niente di tutto questo,Adele,volevamo solo parlare,tutto qui" Disse papà,tranquillo. "Ora non ne ho tanta voglia,però" Dissi,mentre scendevo dal tavolo. "Adele,sta tranquilla,non ti vogliamo mica rimproverare, eh?" Iniziò Jasmine,sorridendo. "Ma,abbiamo saputo di quello che sta succedendo a Harry,e volevamo aiutarlo" Non so perché,ma quando pronunciò quelle parole,mi sembrò che tutto il mondo si fermò,come se un macigno mi prendesse in pieno,facendomi cadere. In quei ultimi tempi,cercavo sempre di non pensare alla malattia di Harry, evitavamo di sfiorare l'argomento. E quando papà disse quello,mi bloccai,incapace di parlare. "Adele,tutto ok?" Chiese Jasmine,visibilmente preoccupata. "Si,sto bene" Riuscì ad articolare. Sedendomi sulla sedia e inghiottendo quella poca saliva che mi rimaneva. "Beh,ti sei bloccata all'improvviso,sicura di star bene?" No,non sto per niente bene,non volevo toccare di nuovo quell'argomento,non ho più voglia di piangere,di chiedere aiuto in silenzio,di passare le notti in bianco pensando a Harry. "Si,sto alla grande,davvero" Dissi fingendo un sorriso. "Va bene,comunque volevo solo dirti che io e Jasmine siamo più che vicini in questo momento a Harry,e che se ha bisogno di qualcosa,di qualsiasi cosa, basta che chiami" Disse papà sorridendo. "Si,grazie mille papà,glielo riferirò" Dissi,mentre mi alzavo per dirigermi in camera. "Okay,ciao Adele e salutami Harry appena lo vedi in questi giorni" Disse Jasmine mentre si alzava per bere un bicchier d'acqua. "Si,lo farò" Urlai dalle scale.

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Capitolo 33
*** Se si potesse non morire ***


Quella mattina,Denise mi venne a trovare. "Buongiorno!" Disse sorridente spalancando la porta di camera mia e buttandosi a pancia in giù sul letto. "Hei!" Dissi mentre finivo di infilarmi i Jeans. "Come va?" Mi chiese,tirandosi su e mettendosi a sedere con le gambe incrociate. "Bene,tu?" Mentii,il fatto e che stavo ancora male per la faccenda di Harry. "Benissimo!" Rispose entusiasta. "Allora..come va con Harry?" Mi chiese curiosa. "Oh,tutto bene" Dissi,cercando di fare l'indifferente. In realtà non andava tutto bene,e anche se cercavamo di sorvolare quell'argomento, ogni volta che ci pensavo era come un pugno nello stomaco. "Sicura,non sembri molto convinta" Disse indecisa se credermi o meno. "Nono,va tutto bene,davvero" Dissi,fingendo un sorriso. "Adele,ti conosco troppo bene,dai,dimmi che è successo" Disse Denise,mentre mi sedevo affianco a lei. Non avevo voglia di parlarne,ogni volta che ci pensavo,mi veniva da piangere, e non ne avevo proprio voglia,sopratutto in sua compagnia. "Niente,tranquilla" Dissi,cercando di essere convincente. Sentivo i suoi occhi fissarmi,ma non riuscivo a guardarla,mi sarei sentita debole,stupida..indifesa. "Adele,non sei obbligata a dirmelo ora,prenditi il tuo tempo" Disse appoggiandomi la sua mano sulla mia. Sbuffai,poi respirai profondamente. "Harry.." Mi bloccai,non riuscivo a pronunciare quelle maledette parole,non ne avevo la forza. "Harry,è malato" Dissi infine,e ingoia quella poca saliva che mi rimaneva. "Malato?" Mi chiese con un filo di voce. "In che senso,spiegati Adele" Disse con un filo di voce,mentre i suoi occhi iniziavano a diventare sempre più lucidi. "Quanti sensi può avere? Non sicuramente intendo che ha la febbre! Ha il tumore cazzo,il tumore Denise!" E quella ultima frase,usci come un sibilo. Appena la pronunciai,ebbi una fitta alla pancia,e mi si creò un nodo alla gola. Dissi arrabbiata,mentre una lacrima percorreva la mia guancia. Non disse nient'altro,mi abbracciò soltanto. Mi strinsi a lei,mentre lei mi accarezzava i capelli e baciava la testa. Restammo così a lungo,in silenzio,sentendo solo il nostro cuore frantumarsi in mille pezzi,con il dolore che stava diventando la nostra ombra. "Andrà tutto bene,tranquilla" Disse tra i singhiozzi. Denise non aveva mai frequentato Harry,non lo conosceva bene come lo potevamo conoscere io o Selena,ma sapeva che era un bravo ragazzo,simpatico e gentile, e quelle poche volte che ci aveva parlato,li erano bastate per capire che era un ragazzo meraviglioso,e in fondo,li voleva davvero bene. Mi staccai da lei,mentre lei si asciugava una lacrima con il polso,per poi fare lo stesso con me. "Ascolta Adele,so che per te Harry è tutto,si vede,da come ti brillano gli occhi quando ne parli,da come arrossisci e diventi timida sentendo il suo nome, si vede che lo ami,ma non puoi prenderti tu la responsabilità di quello che li sta succedendo,tu non centri" Disse Denise,con voce tremolante. "Non li sono stata vicina quando ne aveva più bisogno,quando me l'ha detto sono scappata,è colpa mia" Dissi,mentre mi torturavo le dita mordendomi le unghie,lo facevo sempre quando ero nervosa. "No,tu non centri,non è colpa tua se lui adesso sta male,tu non potevi saperlo" "Denise,non voglio che Harry venga portato via da questa stupida malattia, la mia vita senza di lui non avrebbe senso" Balbettai. Denise mi sorrise,poi mi prese una mano e la strinse dolcemente. "Hei,va tutto bene,tranquilla,sai che io ci sono" Disse,mentre mi la fronte. Sforzai un sorriso,ma si capiva che era finto. "Ci sarò sempre per te" *** Quel pomeriggio mi venne a trovare Harry. Era davvero strano,fino a due mesi fa ogni volta che lo vedevo dovevo lottare con la voglia di baciarlo e abbracciarlo. Non potevo dirli quanto lo amassi,e non potevo sentire le sue braccia forti intorno a me. Ora invece,era tutto cambiato,e quello che avevo sognato da anni,finalmente l'avevo trasformato in realtà. "Hei!" Dissi a Harry mentre faceva il suo ingresso in cucina,il posto dove lo stavo aspettando. Lo guardai per un istante,poi andai verso di lui correndo,per poi saltarli al collo. Serrai le labbra e li stampai un bacio. Harry mi fece fare un mezzo giro,mentre io ero ancora in braccio a lui. Poi mi poso delicatamente,sempre sorridendo. "Ciao anche a te" Disse,sedendosi su una sedia. "Come stai?" Mi chiese,mentre io li offrivo un caffè,che lui rifiutò scuotendo la testa. "Bene,tu?" Mentii. "Bene,ora che son con te" Sorrisi alle sue parole,poi mi sedetti sulle sue ginocchia. "Mi sei mancata" Disse guardandomi. "Ma ci siamo visti ieri.." Dissi timidamente,abbassando la testa e arrossendo. "Infatti,e passato troppo tempo" Harry mi passò dolcemente la mano tra i capelli,spostandomeli poi su un lato. Mi appoggiò una mano sul collo,poi si sporse verso di me,e mi lasciò un altro lungo e dolce bacio.

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Capitolo 34
*** come l'acqua dentro il mare ***


Nel pomeriggio tardi,Harry sarebbe venuto a prendermi. Saremmo andati alla festa che ci aveva invitato Daniel,il tipo che avevamo conosciuto un po' di giorni fa'. Denise mi accompagnò a prendere un vestito,assicurandosi che non usassi quelli vecchi e scoloriti che avevo nel mio armadio. "Useremo la carta di credito di mio papà,consideralo un regalo in anticipo per il tuo compleanno" Disse facendomi l'occhiolino mentre entravamo in un negozio. "Ma non ce n'è bisogno" Dissi mentre la seguivo. "Ascolta,voglio farti questo favore,puoi accettare senza contraddire per una volta?" Mi chiese sbuffando. "Uff,va bene" Dissi facendo una smorfia. Entrammo nel negozio,Denise mi scelse alcuni capi d'abbigliamento da provare e alla fine,scelsi un semplice vestitino bianco senza spalline. *** Quando tornai a casa,mi affrettai a lavarmi e vestirmi,visto che da lì a poco Harry sarebbe arrivato. Difatti,mezz'ora dopo,il campanello suonò. Finì di mettermi la matita,e mi diressi velocemente verso la porta. Harry,in Jeans e polo,era appoggiato allo stipite della porta,e appena mi vide,si avvicinò per stamparmi un bacio sulle labbra. "Hei,sei stupenda" Disse sorridendo,mentre con gli occhi mi squadrava il vestito. "Oh,anche tu stai benissimo" Dissi arrossendo. Sorridendo,mi prese per mano. "Andiamo" Disse guidandomi fuori dal cortile fino alla sua auto, parcheggiata davanti al cancello. Mi aprì lo sportello per farmi entrare,poi fece il giro che sedersi al posto di guida. Prima di accendere il motore,mi diede un altro bacio,sta volta sulla guancia. "Sei la mia principessa" Mi sussurrò in un orecchio. Poi,infilò la chiave nel nottolino,poi partimmo. Per tutto il viaggio non spiaccicammo parole,solo arrivati. "Eccoci qua" Disse Harry prima di uscire dalla macchina per venirmi ad aprire la portiera. La casa,come me l'ero immaginata,era grande,quasi come quella di Matthew. Harry mi trascinavo verso l'ingresso,mano nella mano,ci completavamo. A volte si girava a guardarmi,come se avesse paura che mi dissolvessi come l'aria da un momento all'altro. Daniel,che riconobbi dalla camicia a quadretti blu e bianche che indossava anche il giorno che l'ho incontrato al parco. "Hei!" Disse,appena fu abbastanza vicino per farsi sentire. "Wei Daniel" Disse Harry sorridendo. "Allora,vi state divertendo?" Chiese con un sorriso malizioso. "Beh,sinceramente siamo appena arrivati,ma è forte qui!" Esclamò Harry,guardandosi intorno. "Bene,se avete bisogno,io sono là" Disse indicando un gruppetto di ragazzi su dei divanetti bianchi,che ridevano e bevevano. "Ok,grazie Dan" Disse Harry. "Figurati,ciao Adele!" Rispose mentre si allontanavo. Io e Harry andammo al bancone per bere qualcosa. "Io una vodka con arancia" Disse Harry al signore che serviva mentre si sedeva. "Oh anche per me" Mi affrettai a dire. Quest'ultimo si allontanò,per poi tornare dopo un minuto con l'ordinazione. "Grazie" Dissi infine. Harry si girò accennando un sorriso a qualcuno in lontananza,poi si girò per sorridermi. "Torno tra un istante" Disse mentre si alzava e mi stampava un bacio. "Emh,ok" Dissi sorridendo. Vidi Harry allontanarsi dalla folla velocemente,per poi scomparire. Ritornai a bere il mio drink,mentre picchiettavo le dita a tempo di musica. Poco dopo,senti qualcuno appoggiarmi la mano sulla spalla,facendomi sobbalzare. Un ragazzo alto,magro e con i capelli neri cenere mi sorrideva. "Ciao bellissima" Disse,sedendosi sullo sgabello di fianco al mio,dove un attimo prima era seduto Harry. "Ciao.." Dissi sbarrando gli occhi. "Sei sola?" Mi chiese,guardandosi intorno. "No..il mio ragazzo tornerà tra pochi minuti" Dissi mentre bevevo un altro sorso di vodka,cercando di apparire tranquilla. "Beh,non li dispiacerà se per un po' resti con me..no?" Disse, accennando un sorriso malizioso,che io trovai inquietante. Mi afferrò un braccio,trascinandomi via dal bancone prima ancora che io potessi protestare. Iniziavo ad agitarmi,dov'era Harry? Ero sicura che una volta tornato al bancone sarebbe venuto a cercarmi,ma ero tremendamente preoccupata. Intanto,il ragazzo mi aveva già portato fuori dal locale. "Lasciami!" Urlai,infilzandoli le unghie nel braccio. "Muta,o finisci male" Mi ordinò,guardandomi con aria di sfida. "Mollami! O-o ti denuncio!" Dissi,mentre sentivo le lacrime salirmi e i polmoni scoppiarmi. Scoppiò a ridere,poi mi guardò male. "Oh,povera ingenua, pensi davvero che riuscirai a denunciare una persona di cui non sai nemmeno il nome?" Gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime,era successo tutto così in fretta. Lo guardai per un istante,impaurita. Poi,trovai la forza per muovermi,tirandoli un calcio negli stinchi. Il ragazzo imprecò bestemmiando un paio di volte prima di mollare la presa e lasciarmi il braccio. Dovevo trovare Harry,o quello mi avrebbe fatto chissà che. Ma mi accorsi che si era già ripreso,e mi stava rincorrendo. Poco dopo,senti qualcuno prendermi dal polso. "Brutta puttana vieni qui,ora si che sei nei guai" Disse a denti stretti con voce dura,arrabbiata. "Adele!" Senti uròare il mio nome,e per un attimo,il mio cuore ricominciò a battere. "Chi sei tu? Che stai facendo?" Chiese Harry visibilmente arrabbiato,mentre fissava il ragazzo che ora mi teneva entrami le mani dietro la schiena. "Andiamo amico,volevo solo divertirmi un po'" Disse ridendo. Harry scosse la testa,stringendo i pugni. "Ti do 3 secondi,prima che venga li e ti spacchi la faccia" Disse Harry,facendo un passo in avanti. Non l'avevo mai visto così,Harry non mi era mai sembrato un tipo manesco, eppure,in quel momento,ero attratta e spaventata da lui. "Ascolta amico,possiamo divertirci insieme,ti va?" Disse quest'ultimo infine,mentre sorrideva. "No,lei è mia" Harry si avventò sul ragazzo con furia,buttandolo per terra e tirandoli un pugno dritto in faccia. "Harry no! Fermo!" Urlai prendendolo dalle spalle. Harry si alzò,rimasi colpita da quello che aveva fatto. "Toccala ancora una volta e.." Li presi la faccia tra le mani. "Harry calmati,è tutto ok,sto bene"

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Capitolo 35
*** Come è fatto??? ***


Harry mi lasciò un umido bacio sulle labbra. "Stai tranquillo,sto bene" Li sussurrai piano,appoggiando delicatamente la mia fronte sulla sua. "Non potrei mai permettere a qualcuno di farti male" Disse,e non so perché,li credetti. "Ma io sto bene,non devi più preoccuparti" Ripetei,prendendoli la mano e baciandoli le nocche. "Sei solo mia" Disse,e io sorrisi alle sue parole. "Ti amo piccola,ricorda" *** Verso l'una tornammo a casa di Harry .Non volevo lasciarlo solo, e anche se sapevo che il giorno dopo mio padre mia avrebbe fatto il culo perché non lo avevo avvisato,corsi il rischio. Salimmo le scale silenziosamente,cercando di non far rumore,evitando così di svegliare i suoi. Entrati in camera sua, Harry chiuse la porta lentamente,poi accese la luce. "Eccoci qua" Disse,sorridendo e togliendosi le converse con i piedi. Poi,mi si avvicinò tanto che potei sentire il suo respiro,ancora una volta, sulla mia pelle. Quindi,iniziò a baciarmi il collo,facendomi venire fitte sempre più forti alla pancia. Mi fece sdraiare sul letto,continuandomi a baciare con foga. Di tanto in tanto,infilava la sua mano sotto la mia maglietta,per accarezzarmi la pancia. Si sdraiò dolcemente sopra di me,e poi,riprese a baciarmi le labbra. Poi,ad un certo punto,si tolse la maglietta. "Harry,io ho un po' paura" Dissi con un filo di voce,mentre l'ansia mischiata con l'emozione prendevano il sopravvento. Harry,sorridendo,mi si avvicinò all'orecchio. "Non devi sentirti obbligata,Adele" Sussurrò,con voce rauca,mentre io lottavo con la voglia di saltarli addosso e dirli,ancora una volta,quanto lo amassi. "Non mi sento obbligata,anzi,mi sento pronta" Dissi,poco convinta. "Sicura?" Mi chiese,dopo che io intrecciai le mie dita con le sue. "Si,sicura" Harry sorrise ancora una volta,e a quel punto,fui io che presi il controllo della situazione,mettendomi io sopra di lui. Li infilai una mano nei capelli,mentre li mordevo delicatamente il labbro inferiore. Harry,invece,mi sfilò il vestito,mentre io li toglievo la cintura e sganciavo il bottone dei pantaloni. Il suo respiro mi faceva venire la pelle d'oca,mentre mi baciava la pancia. Mi tolsi il reggiseno e gli slip,invece Harry faceva lo stesso ma con i boxer. Eravamo nudi,vestiti solo dell'amore che nutrivamo l'uno nei confronti dell'altro. All'improvviso,senti le sue forti braccia stringermi la vita,e mi senti protetta,vestita. "Sei sicura di volerlo fare?" Mi chiese ancora un volta. Annui in silenzio,per poi sussurrarli un debole:"Si"

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Capitolo 36
*** non è mai abbastanza ! ***


Quando mi svegliai verso le 11:30,il mattino dopo,mi accorsi che non avevo sognato niente, e che avevo veramente fatto l'amore con Harry. Lui dormiva ancora,così ne approfittai per vestirmi e preparare la colazione, come l'ultima volta. Prima di alzarmi dal letto,restai ancora un po' a guardarlo mentre respirava affannosamente. Mi infilai dei pantaloncini corti,e camminai scalza mentre mi dirigevo in cucina. "Adele" Senti Harry chiamarmi con voce roca. Mi affrettai a ritornare in camera sua,Harry era già seduto sul letto. "Pensavo te ne fossi andata" Mi disse appena mi vide appoggiata allo stipite della porta. "Non me ne andrei mai" Dissi avvicinandomi e sedendomi vicino a lui,a gambe incrociate. Mi allungò una mano,accarezzandomi la guancia,poi si avvicinò e appoggiò le sue labbra sulle mie. "Oggi voglio portarti in un posto speciale" Disse Harry,con fare malizioso. "Ah si? E dove?" Chiesi sorridente. Harry mi prese la mano,baciandomi il polso. "Lo scoprirai presto,vestiti" Disse,mentre mi lanciava una felpa verde brillante. *** 20 minuti dopo,eravamo già fuori in strada. Harry non voleva dirmi dove mi stesse portando,e mi continuava a tenere sulle spine. "Dai! Dove stiamo andando?" Chiesi curiosa. "Eh no,non te lo dico!" Disse serio,ma si vedeva che si divertiva. "Uff,sei cattivo" Harry si fermò all'improvviso,si girò verso di me,guardandomi negli occhi, mettendomi in soggezione. "Lo so" Disse infine,sorridendo. "Dai,che siamo quasi arrivati" Mi incoraggiò. Continuammo a camminare in silenzio,mano nella mano,girandoci di tanto in tanto per guardarci e sorridere. Pochi minuti dopo,Harry imboccò una stradina che si trovava tra due case gialle,probabilmente disabitate da anni. Poi,quando uscì da quel cunicolo,mi ritrovai davanti al 'Blond',il ristorante più costoso di tutta Leeds. "Eccoci!" Disse Harry ,senza staccare gli occhi dal locale,mentre sorrideva contento. "Mah Harry,è troppo costoso qui,una bottiglietta d'acqua ti costerà solo € 10" Dissi guardandolo con aria sfiduciosa. "Non importa,volevo portarti in un posto carino,ed eccoci qua!" Esclamò,con gli occhi che li brillavano. "No,non voglio che tu spenda tutti quei soldi,va benissimo un bar qualsiasi" "Hei non sono un cretino,se avessi voluto spendere poco sarei andato da un'altra parte,non ti pare?" Mi chiese,guardandomi negli occhi. "Si ma.." Non finì la frase che Harry si stava già entrando nel ristorante. Mi affrettai a raggiungerlo,ma ormai aveva già pagato il biglietto. "Perfetto,quale posto vuoi? Quello vicino alla finestra è il migliore" Disse,mentre si guardava attorno. "Emmh,è uguale" Dissi,sforzando un sorriso. "Bene,prendiamo quello allora" Disse al cameriere che ci aveva accompagnati fino al tavolo scelto da Harry. "Ti piace?" Mi chiese,appena ci sedemmo. "Si,è tutto molto carino,qui" Accennai un sorriso,mentre Harry stava già ordinando. "Ci porti la specialità del giorno" Disse convinto. Il cameriere se ne andò immediatamente,lasciandoci soli. "Adele,c'è anche un motivo per cui ti ho portato a pranzo fuori,oggi" Sussurrò piano Harry serio. "E spero che non reagirai come l'ultima volta,scappando" Mi iniziai ad agitare,se aveva ritirato fuori la scenata che avevo fatto il giorno che mi aveva detto tutto,significava che quello che mi avrebbe detto a momenti non era niente di buono. "Harry,è qualcosa di brutto?" Chiesi,con voce sottile e rauca. "Detesto ammetterlo ma...non è niente di buono" Harry abbassò la testa,guardandosi le dita. "Si tratta della malattia?" Chiesi,sempre più agitata. Harry non rispose,mi guardo solo,ma capì comunque tutto. "Harry,ti prego,parla" Dissi mentre sentivo le lacrime salirmi. "Harry..." "Adele,non c'è niente da fare,gli esami non sono andati bene" Disse,guardandomi. Mi accorsi che anche lui aveva gli occhi lucidi,e le mani che adesso stringevano le mie,tremavano. Non riuscivo a dire una parola,a creare una frase di senso compiuto. Rimasi immobile,mentre con la coda dell'occhio vidi il cameriere avvicinarsi con l'ordinazione servita su un vassoio d'argento. "Adele,ascoltami.." Iniziò a dire Harry,ma ormai avevo scollegato il cervello. Quando mi aveva detto del tumore,avevo comunque sperato che avesse ancora una shans per salvarsi,ma ora,tutto era svanito. "Harry,quant-quanto ti resta?" Balbettai con un filo di voce. "Non ne ho idea,pochi mesi" Disse anche lui con aria distrutta. "Harry non riesco a immaginarmi che tra pochi mesi,tu..tu non ci sarai più" Sussurrai,mentre una lacrime mi bagnava una guancia. "Lo so piccola,lo so. Proprio per questo dobbiamo goderci ogni giorno,ogni attimo insieme come se fosse l'ultimo,perché manco io riesco ad immaginarmi una vita senza di te" Disse,prendendomi dolcemente la mano. "Tu ti farai un'altra vita,quando io non ci sarò più" Non avevo mai pensato a qualcosa di questo genere,ma era dannatamente vero. Quando lui sarebbe morto,io avrei ricominciato ad uscire nei mesi successivi, mi sarei trovato un ragazzo e avrei ricominciato una nuova vita. Lui,no. "No,tu sarai sempre il mio unico amore" Dissi decisa,Harry invece sorrise. "Andiamo Adele,sappiamo entrambi che non è vero,magari per un po' ti ricorderai di me,ma poi sai benissimo che ti troverai un ragazzo migliore di me" "Io non mi dimenticherò mai di te" Dissi infine. "Lo spero,lo spero tanto"

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Capitolo 37
*** ci sarò! ***


Per tornare a casa prendemmo un taxy,e il viaggio fu silenzioso,l'unica cosa che spezzava il silenzio era la radio che trasmetteva "Scream&Shout" di Will.I.am e Britney Spears. "Adele.." Disse all'improvviso Harry,girandosi verso di e guardandomi dritto negli occhi. Mi prese la mano,e se la portò al petto. "Non voglio rovinare tutto per una stupida malattia,voglio passare i migliori momenti con te,voglio esserci quando tu hai bisogno,farti ridere quando sei giù di morale,farti sentire bene con un abbraccio.." Mentre diceva questo,continuava a fissarmi con quegli occhi verdi. Lentamente mi avvicinai a lui,accarezzandoli i capelli,poi lo baciai. "Harry anche io lo voglio,ma pensare a quel che ti può succedere mi viene angoscia" Dissi,sospirando. "E lo possiamo fare,dobbiamo solo dimenticarci tutto quel che è successo" Sorrisi,ma sapevamo entrambi benissimo che sarebbe stato impossibile. "Harry,ma tu sei sicuro che non ci sia niente da fare" Harry non disse niente,si limitò a guardarmi dispiaciuto,sospirando di tanto in tanto. "Non lo so Adele,ma non voglio pensarci" Sapevo che non me lo diceva anche per non farmi stare male,ma glielo si leggeva negli occhi che aveva paura anche lui di saperlo. *** Quando il taxy mi lasciò davanti a casa,Harry dalla macchina chiedendo al tassista di aspettare che mi salutasse. Mi accompagnò fino alla porta,lì mi prese dai fianchi e stringendomeli delicatamente mi tirò verso di se per poi stamparmi un umido bacio sulle labbra. "Ti amo Adele,non scordarlo mai" Mi sussurrò. Mi guardò con gli occhi sempre più grandi,come se fossi tutto quello di cui lui aveva bisogno. "Anch'io" Poi entrai in casa,chiudendo lentamente la porta. Buttai la borsa sul divano,poi corsi su fino in camera,dovevo raccontare tutto a Denise. Ma per mia grande sorpresa,Denise mi aveva preceduta,infatti la trovai seduta sul letto con le gambe incrociate che fissava un punto indefinito fuori dalla finestra. Mi chiese da quando tempo mi aspettava,potevano essere ore,e questo non permetteva niente di buono. "Hei" Dissi mentre accostavo la porta,Denise si alzò,avvicinandosi a me. "Dobbiamo parlare,Adele" Disse seria,non credo si trattasse di qualcosa di bello,sia dalla sua espressione che dal modo in cui si era avvicinata:piano ma decisa. Non credo centrasse con me,non li avevo mai fatto niente,ma aveva l'aria preoccupata. "Mi stai facendo preoccupare,che è successo?" Chiesi mentre mi sedevo sulla poltroncina dove appoggiavo sempre i vestiti. "Sù,dimmi" La incoraggia. Denise,ancora in piedi davanti a me,si guardò la punta delle dita dei piedi. "E' successa una cosa,che non credo ti piacerà" Disse timidamente. "Centra Harry?" Chiesi preoccupata. "Nono..non centri né tu né Harry,centro io" In quel momento,mi erano passati tante brutte cose per la testa che poteva aver fatto Denise,e speravo tanto che nessuna di quelle fosse vera. "Denise forza,parla" Dissi sospirando rumorosamente. "E' successo un po' di tempo fa,ma voglio raccontarti tutto dal principio" Disse,mentre si sedeva sul letto con i gomiti sulle ginocchia che li sostenevano la testa. "Allora,un po' di tempo fa,tipo 2 mesi,ho conosciuto un ragazzo,si chiama Niall,è Irlandese.L'avevo conosciuto subito dopo essere tornata dalle vacanze natalizie,in un pub.Beh,ci siamo iniziati a frequentare e a poco a poco ci siamo fidanzati" Fece una pausa. "Ecco,poi recentemente sono andata a casa sua,e lui mi ha chiesto se io l'avevo mai fatto prima d'ora,e io li dissi di no,allora lui mi chiese se volevo farlo con lui" Rimasi scioccata,sapevo già,che quello che mi avrebbe detto tra pochi istanti, non mi sarebbe per niente piaciuto. "Eh,beh..io ho accettato" Disse infine sotto voce. "TU COSA? SEI ANDATA A LETTO CON UNO SCONOSCIUTO?" Urlai in preda ad un attacco isterico. "Non era uno sconosciuto!" La guardai male,cercando di disintegrarla con lo sguardo. "Denise non mi fare incazzare,continua" Dissi cercando di mantenere la calma. "Ok,e poi ho scoperto una settimana fa che aspetto un bambino" Lo disse con una tale semplicità che mi scioccò. "TU COSA CAZZO ASPETTI? DENISE DIMMI CHE STAI SCHERZANDO O VERAMENTE TI SPACCO LA FACCIA!" Urlai alzandomi di scatto. "DENISE HAI SOLO 17 ANNI! DICIASSETTE FOTTUTISSIMI ANNI! E' TROPPO POCO PER RIMANERE INCINTA!" "Si,ma cosa vuoi che ci faccia?" Mi chiese dispiaciuta. "E SE ORA MI DICI CHE LO VUOI TENERE TI PICCHIO SUL SERIO" Denise non disse niente,si limitò a fare spallucce. "DENISE JENNIFER SELENA ANDERSON ORA TI FICCO VERAMENTE UN PALO IN CULO! HAI SOLO 17 ANNI! E' TROPPO PRESTO PER TENERE UN BAMBINO,LO VUOI CAPIRE?" "Adele sai che sono contro l'aborto! Io voglio tenerlo!" "MA SCHERZI? TI PREGO DIMMI CHE OGGI E' IL PRIMO APRILE E CHE MI STAI PRENDENDO IN GIRO! HAI PERSO LA VERGINITÀ' CON UNO CHE MANCO CONOSCI E HAI INTENZIONE DI TENERE IL BAMBINO? CHE MANCO RIESCI A BADARE A TE STESSA? LUI LAVORA?" "IO RIESCO BENISSIMO A BADARE A ME STESSA!" Urlò,ora lei arrabbiata. "OH SI CERTO,LO VEDO COME CI RIESCI!" Ok,forse avevo esagerato,l'avevo offesa. Ma ero fuori di me,non mi andava giù vedere la mia migliore amica con il pancione. Denise non disse niente,mi guardò con aria distrutta,mentre le lacrime li scendevano. "Scusa,non volevo" Dissi cercando di giustificarmi. "Volevo solo qualcuno che mi capisse,ma manco la mia migliore amica riesce a sostenermi" Disse mentre tirava fuori le sigarette e l'accendino. "No Denise,ascoltami" Li dissi prendendoli il pacchetto e appoggiandolo sul mobile. "Intanto non fumare che fa male,e poi ero solo arrabbiata perché non volevo vedere la tua giovinezza venire rovinata da un bambino" Dissi,abbracciandola. "Lo so,ma io voglio tenerlo Adele,e voglio che tu mi appoggi in ciò che faccio" "Ma io ti appoggio.." "Se lo facessi non ti arrabbieresti così" Disse,mentre si asciugava le lacrime con la manica della felpa. "Hai ragione mi dispiace aver reagito così,e la tua vita." "Grazie Adele,ti voglio bene"

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Capitolo 38
*** lui o lei? ***


Per quella sera Denise restò a dormire da me. Aveva bisogno del mio supporto in questo momento,e non l'avrei lasciata sola neanche un secondo.Sapevo che non ci sarei mai riuscita a far cambiare idea a Denise riguardo il tenere il bambino,ma ci avrei comunque provato. Il mattino dopo,al mio risveglio,Denise non c'era più. Mi alzai lentamente dal letto,molte volte mi capitava di alzarmi velocemente e di vederci all'improvviso nero,rischiando di svenire. Mi infilai le pantofole e scesi giù in cucina,Denise mi stava aspettando appoggiata alla dispensa con una tazza di caffè tra le mani. "Buongiorno" Disse sorridendo. "Giorno!" Risposi,mentre mi sedevo al mio posto guardando con stupore tutto quello che Denise aveva cucinato. "Wow,non dovevi!" Dissi meravigliata. "Oh,niente di che" Disse facendo spallucce e sedendosi al mio fianco. "Beh,non direi" Iniziai a mangiare con voga,c'era davvero di tutto:Cereali,bacon,uova,tè,latte,succhi, brioche,frutta.. Denise mi guardava mangiare mentre si portava la tazza alla bocca. "Beh,tu non mangi?" Chiesi. "Oh no,non ho fame,mi accontento di questo" Disse,alzando la tazza. "Va bene,usciamo oggi pomeriggio?" Chiesi mentre rovesciavo un po' di succo nel bicchiere. "Umh,in realtà preferirei restare a casa" Disse,mentre posava la tazza nel lavabo del lavandino. "Eddai Denise,voglio stare un po' di tempo con te,oggi" Denise sbuffò rumorosamente. "Adele.." Iniziò. "Dai Denise,non siamo state più insieme in questo tempo,e poi dovrò pur conoscere il fidanzato della mia migliore amica" Dissi facendoli l'occhiolino,mentre riempivo il cucchiaio di cereali e me lo portavo alla bocca. "Mah.." "Dai Denise!" Dissi insistendo. "Ok ok,va bene.Ma non farmi fare brutta figura" Disse sotto voce,mentre abbassava la faccia e si fissava i piedi scalzi. "Perfetto,farò la brava bambina" Dissi sorridendo. Denise rise,poi uscì dalla cucina frettolosamente. "Vado a cambiarmi!" Urlò a metà scala. *** Nel pomeriggio,prima di uscire con Denise,mi chiamò Harry. "Hei piccola" Disse con voce allegra. "Io mi buttai sul letto a pancia in giù. "Hei,come va?" Chiesi. "Tutto bene,ti va di uscire oggi pomeriggio" Chiese un po' speranzoso. "Emh,veramente io e Denise avevamo intenzione di uscire insieme" Risposi sperando che non si offendesse. "Oh ok,va bene non importa" Rispose con voce sottile. "Capiscimi,sono stata solo con te da quando stiamo insieme,e l'ho un po' trascurata" "Sisi,capisco perfettamente,non importa,davvero" Dissi con voce decisa,ma sapevo che mentiva. Non capivo perché capitava tutto a me,prima Harry è quella fottuta malattia,poi Denise che è incinta. Io che non mi ero mai accorta di niente,l'avevo totalmente abbandonata in questo periodo, ma non potevo neanche trascurare Harry,che avrebbe potuto lasciarmi da un momento all'altro. Avevano entrambi bisogno di me,e io dovevo esserci per tutti e due. "Harry,ti va di venire con noi?" Chiesi sospirando. "Nono tranquilla,prendetevi il vostro tempo" Disse. "No Harry voglio che tu venga" Dissi decisa stringendo i pugni. "Adele veramente non impor.." "Harry credimi.." Lo interrompei. "Ti aspettiamo alle 15 al parco" Dissi infine. "Adele,ti amo" Sorrisi in silenzio. "Anche io Harry,anche io" Quando attaccai,Denise mi stava aspettando con le mani conserte appoggiata allo stipite della porta. "Ah Denise,scusa se non ti ho avvisato,ma se ti va bene vorrei che venisse anche Harry" Dissi,mentre mi avvicinavo a lei. "Non credo ci sia molto da decidere,hai già fatto tutto tu" Si stacco dallo stipite e si diresse velocemente verso le scale. "Denise devi capirmi,io e Harry abbiamo poco tempo per stare insieme,e mi dispiaceva dirli di no" "Oh si certo hai ragione Adele,tanto ormai esiste solo più Harry vero? Adesso che ti sei messa insieme tutto intorno a te è scomparso,esisti solo te e lui.Non ti sei accorta di niente" Disse girandosi per guardarmi in faccia. "Non ti sei accorta che ero incinta,non ti sei accorta che nessuno ti parla più, non sei accorta che sto soffrendo,non ti sei accorta che Selena e venuta da me perché ormai Harry sta solo più con te" Mi puntò il dito contro minacciosamente,mentre una lacrima scendeva lentamente sulla sua guancia. "Non sei più la vecchia Adele di prima,tu-tu sei cambiata" Balbettò. "Non dire cazzate Denise,io ci sono sempre per te" Dissi,sentendomi sempre più offesa e in colpa. Denise scoppiò a ridere,una risata isterica,nervosa. Di quelle che fai quando non ce la fai più,le fai quando tutto in torno a te sta cedendo e tu non sai più a cosa aggrapparti. "Tu? Tu ci sei stata? Dimmi quando in questo ultimo tempo? Ci sei solo stata per Harry" Iniziai a sentire delle forti fitte alla pancia,un groppo alla gola. All'improvviso mi sentì debole,senza speranze. Mi sentì soffocare,come se tutto il mondo mi fosse caduto addosso. "Quando Adele ci sei stata eh? Non sicuramente una frase può farti credere di stare. Quante volte mi hai detto:"Io ci sono" e alla fine non c'eri mai? Quante?" Denise iniziò a singhiozzare sempre più forte,mentre si asciugava le lacrime con il palmo della mano. "Denise.." Feci per avvicinarmi,ma Denise mi incenerì con lo sguardo. "Non ti avvicinare Adele,lasciami in pace" Disse,e si allontanò correndo. Non ci potevo credere,avevo deluso la mia migliore amica,lei soffriva e io non me n'ero accorta,soffriva a causa mia. Non potevo vederla fare così,era scappata da me,io li avevo promesso che ci sarei sempre stata,nel bene e nel male,nei momenti brutti e in quelli belli,e non c'ero stata. Non più,non da quando stavo con Harry. Mi sentivo un schifo,nel vero senso della parola. Ma in fondo mi stava solo bene,aveva ragione,su tutto. Ogni volta che lei aveva bisogno di me io non potevo mai aiutarla,mai esserci,allora lei ha iniziato a chiudersi in se stessa. Lei che prima era un libro aperto per me,si era costruita una corazza in questi ultimi mesi. Mi accorsi che ero ancora sulle scale,impalata,a fissare la porta. Mi sedetti sulle scale,appoggiando i gomiti sulle ginocchia per tenermi la faccia. Dovevo chiamare Harry,raccontarli tutto,chiederli scusa anche a lui. O sarei finita per perdere anche lui,l'unica persona che mi era rimasta.

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Capitolo 39
*** bhe..... ***


Chiamai Harry avvisandolo che c'era 'un'emergenza' e che lo avrei aspettato qui a casa e non più al parco. Così,20 minuti dopo,suonò il campanello e Harry,tutto sudato e con il fiatone entrò. "Ma potevi anche camminare,quando ho detto che c'era un'emergenza non intendevo così grave" Dissi,mentre lo aiutavo a sedersi sul divano. "Ero preoccupato" Disse stampandomi un bacio sulle labbra. Sorrisi poi lui mi fece cenno di sedermi sulle sue gambe,così feci. "Beh,allora cosa dovevi dirmi?" Mi chiese respirando affannosamente. "Prima ho litigato con Denise" Iniziai,mentre sospiravo pesantemente. "E..?" Chiese,incoraggiandomi a continuare. "Bè,si è arrabbiata" Sul volto di Harry comparì un espressione confusa,come se fosse appena sceso dalle nuvole. "Arrabbiata? Con te? Perché?" Chiese,mentre mi prendeva la mano e se la portava al petto. "Quando li ho detto che saresti venuto anche te,lei non l'ha presa molto bene. Cioè ha detto che io non c'ero mai per lei,che in questo tempo l'avevo un po' presa sulla leggera la nostra amicizia,tralasciandola un po' troppo. Dice che ormai per me esisti solo te,e non è affatto vero! Io vi amo entrambi,siete le persone che ci sono più per me,in questo periodo. Solo che con tutto quello che è successo tra di noi forse ha ragione,l'ho lasciata sola nel momento in cui lei aveva più bisogno,e credimi mi sento totalmente in colpa,ma non volevo farla soffrire,non lo vorrei mai" Dissi abbassando lo sguardo. Harry mi guardò per un po' senza dire niente,aspettando che finissi il racconto. "Bè,poi mi ha anche detto che Selena in questo ultimo tempo è andata molto spesso da Denise,perché dice che tu da quando stiamo insieme l'hai lasciata.. cioè non uscite più insieme,non ridete e scherzate più come un tempo,e mi sento in colpa anche per questo,insomma,se non ci fossi io,tu e lei avreste il legame che avevate fino a 5 mesi fa e.." Harry mi prese il viso tra le mani e mi baciò le labbra,non lasciando che finissi la mia frase. Io non dissi niente,lo guardai spaesata,mentre mi perdevo nei suoi occhi sempre più verdi. "Non è colpa tua Adele,smettila di fare così. Sono io,che da quando sto con te non l'ho più sentita e lei ci sarà rimasta male. Ma non è colpa tua,e non voglio che tu dica così" Mi accarezzò la guancia con le nocche,mentre io sorridevo. "Ma Harry,ora Denise mi odia e Selena ce l'avrà con me" Harry rise sotto i baffi. "Odiarti? Denise? Adele,voi siete migliori amiche,non potrebbe mai odiarti. Non si può passare da un estremo all'altro così. Lei ti vuole bene e non ti odierebbe mai,anche se magari è un momento un po' così lei non potrebbe mai. Quando siamo arrabbiati il 90% delle volte diciamo delle cose che non pensiamo,ma la rabbia che proviamo e così alta che ci fa dire delle idiozie. Adele davvero,anche io quando litigavo con Selena dicevo cose che non pensavo,tipo che la odiavo che volevo che scomparisse,ma appena le dicevo mi pentivo,perché sapevo che li volevo bene e che non li avrei mai augurato del male" Forse aveva ragione,poi Denise non mi aveva proprio detto 'ti odio' così a sangue freddo, ma vedevo nei suoi occhi la rabbia,il dolore e lo avevo pensato. "Si ma Harry,dovevi vederla,,mi diceva delle cose terribili" Mi vennero in mente tutti i momenti in cui lei c'era stata per me,e io che da un giorno all'altro per un ragazzo l'avevo lasciata. Aveva ragione ad arrabbiarsi con me,anche io ero arrabbiata con me stessa,ma tutto quello che avevo fatto non l'avevo fatto con l'intenzione di farla soffrire. "Te l'ho detto Adele era solo arrabbiata" Annui,ma non ne ero sicura. "Adesso non pensarci più,andiamo a farci una passeggiata" Disse alzandosi dal divano e porgendomi la mano. "Veramente Harry non ho proprio voglia di uscire,scusa" Dissi,sinceramente dispiaciuta. "Allora restiamo qui" Disse sorridente,mentre si risedeva sul divano accanto a me. In realtà non avevo voglia di stare in compagnia,preferivo stare sola,ma non potevo mandarlo via. Harry mi accarezzo i capelli,poi lentamente si distese sul divano,facendomi sdraiare sopra lui. Prese a baciarmi con foga le labbra,poi il collo. "Ti amo" Mi sussurrò piano,ero abituata a sentirmelo dire ormai,ma ogni volta che pronunciava quelle parole il mio battito accelerava. "Io di più" Dissi respirando pesantemente. Harry posò di nuovo le sue labbra sulle mie,poi piano infilò la sua lingua giocando con la mia. Mi accarezzò la pancia,cosa che mi diede una strana sensazione di piacere. Mi avvicinai al suo orecchio, sussurrandoli un dolce e armonioso:"Ti voglio" Harry sorrise a quelle parole,poi mi alzò la maglietta baciandomi i seni. Poi,suonò il campanello. Mi ero resa conto,da quando stavo con Harry,che ogni volta che eravamo soli c'era sempre qualcuno che veniva a disturbarci nei momenti più 'intimi'. Prima il bacio,ora quando eravamo sul punto di fare l'amore per la seconda volta. Mi infilai velocemente la maglietta,alzandomi di malavoglia dal divano. Mi diressi verso la porta,e dopo essermi specchiata per mettermi a posto un po' Mi trovai davanti Selena,in compagnia di un ragazzo alto e biondo,con le spalle larghe. Aveva una pettinatura anni 90',e così a colpo d'occhio,mi sembrava un ragazzo abbastanza affascinante. Selena fece una smorfia appena incrociò il mio sguardo. E senza dire niente,entrò in casa seguita dal ragazzo. "Ciao anche a te" Dissi mentre Selena si toglieva la giacca e le scarpe. "Dov'è papà?" Chiese,guardandosi in torno. "Non lo so,sarà a lavorare" Denise alzò un sopracciglio,continuando a fissarmi. "Di domenica?" Mi chiese,sbuffando. "Allora non ho idea di dove sia" Dissi,odiavo quando mia sorella faceva così,sapevo che era arrabbiata,ma non poteva comunque comportarsi così con me,che ero sua sorella. Harry comparì sulla soglia del soggiorno,appoggiandosi allo stipite della porta. Squadrò prima il tipo poi mia sorella,prima di parlare. "Ciao Selena" Disse facendo un cenno con la testa in direzione del ragazzo. "Oh,vedo che hai compagnia" Disse Selena,senza girarsi per guardare Harry,continuava a fissarmi. "Si e vedo che tu non sei da meno" Disse Harry,rispondendo al mio posto. Si avvicinò lentamente,poi appena mi fu accanto appoggiò il suo braccio attorno alla mia spalla. "Ah si,lui è Jack" Disse,indicando il ragazzo dietro a lui. Jack sorrise impacciato. "Ciao ragazzi" Disse Jack,guardando prima me poi Harry. "Piacere Jack,sono Harry" Disse Harry tendendo una mano verso il ragazzo. "E io sono Adele" Dissi sorridendo. "Non vorrei essere scortese,ma chi sei tu? Un amico? Un compagno di scuola di Selena?" Chiese Harry. "E' il mio ragazzo,stiamo insieme da 2 settimane" Disse Selena,come se fosse la cosa più normale del mondo. Harry la guardò con gli occhi sbarrati,non era mai successo che Selena non gli dicesse con chi usciva. "2 settimane? E quando avresti avuto intenzione di dirmelo?" Chiese Harry a denti stretti. "Perché avrei dovuto dirtelo? Chi sei tu per sapere tutta la mia vita?" Lo provocò Denise,con il sorriso malizioso sulle labbra. Harry tolse il braccio dalla mia spalla,poi chiuse la mano in un pugno. "Selena smettila,ti stai comportando come una bambina" Disse Harry,sbuffando. "No Harry ora basta,non abbiamo più niente da dirci noi due,la nostra amicizia ormai è chiusa"

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Capitolo 40
*** scusa! ***


Harry era ancora dopo un intero pomeriggio arrabbiato con Selena. "Non capisco che ha tua sorella,che li ho fatto?" Chiese,quasi disperato. "Lasciala stare Harry,e ancora arrabbiata per quella faccenda del nostro fidanzamento, prima poteva averti tutta per lei,e ora non più" Spiegai sedendomi accanto a lui e prendendoli la mano. "Si,ma ne ho avute altre di ragazze e non ha mai fatto così. Abbiamo promesso che non ci saremmo mai intromessi nella vita sentimentale dell'altro,eppure ora è arrabbiata" Disse passandosi una mano tra i capelli. "Si,ma io sono sua sorella. E strano da vedere,non riesce ancora a capacitarsene" Dissi sorridendoli. "Si ma.." Si bloccò. "Ma cosa?" Chiesi incoraggiandolo a continare. "Niente,lasciamo stare" Harry si alzò di scatto,dirigendosi verso il balcone,così lo segui. Lo abbracciai da dietro,stringendolo forte e appoggiando la mia guancia con sulla sua schiena. "Va tutto bene,si risolverà per il meglio,credimi" Sussurrai. Harry si girò per avermi faccia a faccia. Poi mi prese il viso tra le mani,e mi baciò le labbra dolcemente,come non aveva mai fatto. "Grazie Adele,ti amo" Mi sussurrò sorridente. "Dobbiamo continuare quello che stavamo facendo,prima che Selena e il suo tipo ci venissero a disturbare" Disse,con fare malizioso. "Non adesso però,più avanti" Dissi prendendolo in giro. Harry fece il broncio,fingendosi offeso. Risi per la sua faccia. "Non sei un bravo attore" Dissi. Anche Harry scoppio a ridere,la sua risata mi metteva sempre di buon umore,era così pulita e contagiosa. "Lo so" Disse infine,dandomi un ultimo bacio. *** Quella notte Harry non si fermò a dormire da me,doveva sbrigare un po' di cose per lavoro e io poi in più dovevo tornare a scuola. Dopo questo lungo periodo a casa mi ero accorta che in fondo mi era mancata un po' la scuola. E poi,avrei avuto l'occasione di poter parlare con Denise e risolvere tutto. Sapevo che sarebbe venuta a scuola,nei 16 anni che la conoscevo non aveva mai saltato un giorno,tranne una volta a causa della varicella,in terza elementare. Infatti,appena entrata la trovai al suo banco,così la salutai con un sorriso prima di sedermi affianco a lei. "Hei!" Dissi. Lei non mi calcolò,si alzò e uscì fuori dalla classe,con tutti gli altri miei compagni. Sbuffai e la seguì. "Denise!" La chiamai appena fui abbastanza vicina da essere sicura che mi sentisse. "Denise ti prego fermati,parliamone" Dissi. Denise si bloccò all'improvviso,e si girò lentamente per avermi faccia a faccia. "Non abbiamo niente di cui parlare,noi due" Disse con una punta di odio nella voce. "Si invece,Denise sei la mia migliore amica da 16 anni,e non voglio perderti per una cazzata" Dissi avvicinandomi. "Non ti avvicinare" Disse,allontanandosi di qualche passo. Non la riconoscevo più,davvero. "Non è una cazzata,Adele. Per me è importante che tu ci sia perché una vera amica c'è sempre,nel bene e nel male" Disse con voce tremolante,insicura. "Denise io ci sono sempre stata per te,lo sai. Ma quando ho iniziato a vedermi con Harry ho dato più attenzioni a lui,ma tu sai quanto bene ti voglia" "Se mi vuoi bene allora devi dimostrarmelo" Disse incrociando le braccia. "Pensavo di avertelo dimostrato già abbastanza in questi 16 anni" "Per me non era abbastanza" Disse,mentre si allontanava a passo veloce. Sbuffai,mentre mi dirigevo in classe,ormai rassegnata. *** Nel pomeriggio Harry mi venne a fare visita. "Ciao amore" Disse mentre entrava con una borsa di plastica in casa e mi stampava un bacio labbra. "Cos'è?" Chiesi cercando di sbirciare. "Una sorpresa" Disse,con il suo solito sorriso da sfacciato. Salimmo in camera di corsa per poi chiuderci dentro a chiave. "Dai,cos'è?" "Volevo passare la serata da te,così mi sono attrezzato" Disse,mentre svuotava il borsone sul mio letto. Ne uscì di tutto: pacchetti di patatine,popcorn,noccioline,lattine di coca cola e poi un dvd. "Che film è?" Chiesi indicando il dvd. "'I passi dell'amore' è una storia drammatica,di due ragazzi completamente diversi, ma che finiscono per innamorarsi stando tanto tempo insieme. Solo che la ragazza è malata si scopra malata di leucemia.." Mi venne un tuffo al cuore,era incredibile di quanto fosse uguale alla nostra,solo con l'inversione dei ruoli. Sorrisi,cercando di apparire tranquilla anche dopo aver scoperto la trama del film. Ma Harry,sembrò accorgersene. "Lo scelto apposta,mi sono stupito di quanto fosse uguale alla nostra storia, è un po' triste,ma sono sicura che dopo averlo visto sapremmo meglio cosa fare" Disse,baciandomi la guancia e prendendomi la mano. "Già,ne sono sicura" Dissi. Passammo così la serata a guardare il film che Harry aveva scelto,baciandoci di tanto in tanto o coccolandoci. "Sei la mia vita,ti amo" Mi sussurrò,baciandomi il collo. "Anche io,tanto

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Capitolo 41
*** paura,tanta paura ***


Quella mattina,quando mi alzai,Harry non c'era più. Aveva lasciato un biglietto accanto al mio cellulare:"Buongiorno amore,sono dovuto correre a lavoro,passa una bella giornata " Sorrisi arrossendo leggermente,anche se lui non era presente fisicamente riusciva a farmi sentire in imbarazzo anche con un biglietto. Mi alzai dal tappeto,solo adesso mi rendevo conto che avevo passato la notte per terra, abbracciata a Harry. Mi diressi verso il bagno un po' rintontita,e mi sciacquai la faccia energicamente,poi mi lavai i denti e mi vesti. Arrivai a scuola alle 7.55,Denise era già arrivata. Li andai incontro sorridente,poi li feci un cenno con la mano per salutarla. "Hei ciao!" Dissi. "Non rompere Adele" Disse senza neanche girarsi per guardarmi. "Dobbiamo parlare" La informai,prendendola per il braccio e trascinandola vicino ad una quercia. "Denise ti prego,ascoltami. Ho bisogno di te" "Oh,adesso che hai bisogno di me vieni a cercarmi?" Mi chiese. "Denise smettila,io ho sempre bisogno di te. Sei la persona più importante per me, ci sei sempre stata,e io ho cercato di esserci per te,mi dispiace se a volte mi faccio trasportare da Harry e ti ignoro,ho capito che tu avevi bisogno di me in questo momento,e io da di certo non sono stata una brava amica,ignorandoti. Ma devi capire che con tutto quello che è successo ho trascurato un po' la nostra amicizia e mi sento totalmente in colpa per questo,ma io ti voglio un bene dell'anima. Sei come una sorella,per me. Ti prego,credimi" Dissi,con le lacrime agli occhi. Non li avevo mai detto,in 16 anni che la conoscevo,quanto lei fosse importante per me. Gliel'avevo sempre fatto capire con i gesti,ma magari lei non aveva bene compreso quanto bene gli volessi. Denise mi guardò a lungo,squadrandomi con le braccia incrociate. "Ti credo.." Disse,dopo un lungo momento di silenzio. "Ma questo non giustifica comunque il tuo comportante" E si allontanò. Ma non la lasciai andare via,la trattenni dal polso,e l'abbraccia. "Denise ti prego,ho bisogno di te" "Adele smettila,non di certo riconquisterai così la mia amicizia" Mi asciugai gli occhi. "Denise per favore. So che sono testarda,lunatica e a volte insopportabile,che rendo difficile alle persone che mi stanno accanto volermi bene,perché a volte mi chiudo in me stessa e sembra che a me non interessa degli altri,ma non è vero. Tu sei una delle poche persone che è riuscita a starmi accanto anche nei momenti più brutti,che mi hai fatto vedere il mondo con altri occhi,mi hai fatto capire che nella vita gli alti e bassi esistono per tutto. Ci sei stata per me senza che io te lo chiedessi, sapevi che avevo bisogno di qualcuno,e tu sei restata. Non sono mai stata brava con le parole,sono la solita ragazza timida,ma adesso voglio dirti che tu per me sei tutto,e anche se era sottinteso e non te l'ho mai detto, ti voglio bene" Due lacrime scesero dalle guance di Denise,e lei frettolosamente se le asciugò. "Sono felice che io valga per te,ma devi anche dimostrarmelo" "Denise.." Dissi,mentre le parole mi morivano in bocca. "Adele no,mi dispiace" La guardai con gli occhi pieni di lacrime,mentre la vedo allontanarsi con passo lento e deciso. Così,distrutta e amareggiata,tornai in classe. *** Chiamai Harry appena feci il mio rientro a casa,dovevo raccontarli tutto. "Pronto?" Disse,rispondendo al sesto squillo. "Ciao amore,sono Adele" Dissi. Mi accorsi solo ora che da quando stava insieme non lo avevo ancora mai chiamato 'amore',solo lui lo aveva fatto. Ma quel nomignolo mi uscì involontario. "Hei piccola,come va?" Mi chiese,con voce roca. "Io bene,tu piuttosto come stai..hai la voce roca,stanca" Dissi,preoccupata. "Si,cioè sono solo un po' stanco. Oggi abbiamo lavorato tutto il giorno,e sono distrutto" Disse,cercando di essere convincente. Ma sapevo che mentiva,in questi 4 mesi che stavamo insieme ero riuscita a conoscerlo talmente bene che sembrava che noi ci frequentassimo da anni,ormai. Sapevo che mentiva,e volevo scoprire cosa mi nascondeva. "Sicuro?" Chiesi. "Sisi,davvero Adele,non ho niente" "Harry sai che tu di me puoi fidarti,io ci sono per te,sempre" Dissi,sottolineando il 'sempre'. "Lo so piccola,ma sto bene,sono solo stanco,tutto qua" Disse sospirando. Io sbuffai. "Va bene,se hai bisogno chiamami" Dissi. "Certo amore,ora devo andare,ho ancora un sacco di cose da sbrigare ancora un sacco di lavoro alla panetteria" "Ok,ciao Harry" "Ciao piccola,ti amo" Non risposi,mi limitai a mormorare piano un debole 'anch'io',ma ormai,Harry aveva già attaccato. Appoggiai il cellulare sul letto,e mi diressi giù in salotto. Accesi la tv,e mi sedetti con un pacco di patatine sulle gambe. Stavano mandando in onda la terza stagione di Sex and the city,così cercai di distrarmi un po'. Ma sapevo che era impossibile,avevo troppi pensieri per la testa. Denise,Selena,Harry e quant'altro e non riuscivo a concentrarmi. Così spensi la tv,mi infila le Vans rosse e uscì di casa con la giacca. C'era sole,ma tirava un forte vento. Avevo necessità di vedere Harry, così mi diressi verso la panetteria,in centro. Quando arrivai,mi accorsi che non c'era. C'erano tutti i suoi colleghi,tranne lui. Mi avvicinai ad un ragazzo abbastanza giovane,che così ad occhio li avrei dato una ventina di anni. Era alto e un po' robusto,con occhi grandi e marroni,e capelli sul castano chiaro. "Scusami?" Chiesi,mentre li picchiettavo sulla spalla con il dito. "Si?" Disse,dopo avermi squadrata per una decina di secondi. "Emh,tu lavori qui?" Chiesi. Lui si guardò il grembiule,dove c'era il nome della panetteria cucito e un cartellino con il suo nome scritto a macchina,si chiamava Zayn. "Mmh,credo di si" Sorrise divertito. Bene,anche con i colleghi del mio ragazzo dovevo farmi delle figure. "Oh,che sbadata. Volevo chiederti se c'era Harry" Lui si guardò intorno,come se cercasse qualcosa. Sussurrò qualcosa all'orecchio di una ragazza con il codino,e poi tornò a fissarmi. "No,Harry oggi non è venuto a lavoro,neanche ieri" Disse. Sbarrai gli occhi,eppure Harry mi aveva detto così. Poi mi affrettai a sorridere e annuire. "Bene,grazie mille,Zayn" Dissi,allontanandomi velocemente. Tornai a casa a prendere la bicicletta,se non era al lavoro sicuramente era a casa. Ma non capivo perché mi aveva mentito dicendomi che non c'era,non li avrei fatto sicuramente mille domande se mi avesse detto la verità. Arrivai a casa sua e suonai il citofono. Mi aprì suo padre,un signore alto e magro,con i capelli brizzolati e gli occhi azzurri. "A ciao Adele" Disse,sorridendo. "Entra" Aveva gli occhi rossi,e i capelli tutti scompigliati. Annui mentre entravo lentamente,mi accorsi che nell'aria c'era un odore di chiuso, non buono come quello che c'era di solito quando entravo. "Salve,sono qui per Harry" Suo padre mi guardò a lungo,con le labbra serrate e uno sguardo severo. "Non c'è..è all'ospedale"

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Capitolo 42
*** ti prego!! ***


Sapete quella sensazione di vuoto che ti prende all'improvviso? Ecco,provai quello,dopo che suo padre pronunciò quella dannata parola,che non avrei mai voluto sentire:'ospedale'. "Os-ospedale?" Chiesi balbettando a voce bassa. "Si,è andato sta mattina" Rimasi a bocca aperta. Non potevo crederci,Harry era davvero all'ospedale? "Per il.." Mi bloccai,non riuscivo ancora a dire quella parola,mi si chiudeva lo stomaco al solo pensiero. Ingoiai la poca saliva che mi rimaneva prima di dire:"per il tumore?" Robin (il padre di Harry) mi guardò per un minuto intero,poi abbassò lo sguardo e annuì lentamente. In quel momento,mi sentì cadere il mondo addosso. Uscì di casa senza dire niente,senza ringraziare,senza salutare o altro. Solo con un enorme vuoto dentro,che non sarei più riuscita a colmare. *** Arrivai all'ospedale alle 17,presi l'autobus per fare più in fretta. Mi affrettai ad andare reception per chiedere la stanza dove si trovava Harry. "Salve,mi potrebbe dare il numero della camera di Harry Styles?" La signora da dietro il bancone mi squadrò mentre masticava rumorosamente un chewing gum. Era grassottella,aveva i capelli rossi legati in un elegantissimo champignon e due grandi occhi azzurri color mare. Si leccò le labbra rosse fuoco,poi,da sotto gli occhiali,mi squadrò nuovamente. Sbuffai muovendo il piede spazientita. "Allora?" Chiesi bruscamente. "L'orario di visita è finito,mi dispiace" Disse,prendendo un astuccio e tirandone fuori una lima leopardata. "Senta signora,è tutto il giorni che aspetto notizie dal mio ragazzo,e solo adesso scopro che si trova in chemioterapia. Vuole davvero che aspetti un altro giorno per vederlo?" Odiavo raccontare i miei affari agli estranei,ma mi aveva talmente irritato che non ci avevo pensato due volte a dirlo. "Puoi sempre sentirlo per telefono" Disse con indifferenza. La fulminai con lo sguardo,davvero non capiva? "La prego signora" "Mi dispiace ragazzina,doveva arrivare prima" Li lanciai un ultima occhiataccia prima di allontanarmi. "Ah,mi faccia un fischio quando qualcuno ti impedirà di vedere il suo ragazzo che sta per morire eh!? Mi raccomando!" Li urlai,ormai dall'altra parte del corridoio. "Hei!" Urlò la donna,mi girai di scatto. "Terzo piano,stanza 243" Corsi a prendere le scale senza ringraziare,e quando arrivai davanti alla porta contai fino a 10,poi dopo aver respirato profondamente la aprì. Harry era a letto,a guardare la TV. Non si accorse di fino a quando non mi piantai davanti al televisore,impedendoli la visuale. "Adele..?" Disse,incredulo nel vedermi. "Fino a prova contraria,si" Dissi mentre appoggiavo la borsa sulla spalliera della sedia accanto al letto,e mi sedevo. Harry si limitò a guardarmi con gli occhi sbarrati. "Beh..non mi dici niente?" Chiesi arrabbiata,mentre incrociando le mani al petto. "Ch-che ci fai qui?" Chiese balbettando. "Potrei farti la stessa domanda" Ok,forse stavo esagerando. Insomma..lui stava male e io li stavo in un certo senso facendo il culo,ma se lo meritava. Se avessi saputo prima di questo,sarei corsa immediatamente qui,mollando tutto e tutti. "Adele io.." Si bloccò,non trovando le parole giuste per continuare. "Harry,io capisco che tu ti senta un po' a disagio dicendomi tutto quello che ti capita,ma sono preoccupata per te. Sono andata in panetteria e non c'eri, a casa non c'eri..poi tuo padre mi ha detto che eri qui e sono venuta di corsa" Dissi,guardandolo negli occhi. "Mi dispiace,non volevo farti star male,sei già abbastanza preoccupata senza che io arrivi con i miei inutili stupidi problemi e.." Non lo lasciai finire,li presi la faccia con le mani,stringendo con il palmo leggermente le sue guance. Poi mi avvicinai e li baciai dolcemente le labbra che sapevano di fragola. "Hei,va tutto bene..ci sono qui io ora" Harry mi sorrise dolcemente,poi si avvicino e mi baciò la guancia. "Ti amo Adele" "Anche io Harry,tanto"

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Capitolo 43
*** quasi... ***


Mi avvicinai con la sedia al letto di Harry,poi mi allungai per baciarli la fronte calda. Hary sorrise mentre io mi sdraiavo affianco a lui e appoggiavo la testa sul suo petto,così da poter sentire il battito del suo cuore accelerare di tanto in tanto. "Ti ricordi,quando la prima volta che ti abbracciai,tu arrosì di colpo,e poi scappasti via" Disse ridendo. "Hei,non è mica colpa mia,quell'abbraccio fu del tutto inaspettato per me,e poi era la prima volta che provavo qualcosa per un ragazzo,cosa dovevo fare?" Dissi,spingendolo leggermente e facendoli la lingua. "Restare" Disse,a labbra serrate. "Volevo solo che restassi per sempre tra le mie braccia,volevo solo poterti difendere" Continuò con voce rauca. Io lo guardai,mentre lui sorrideva ignoro che io lo stessi fissando. "Harry,ma tu sapevi che ero innamorata di te?" Chiesi,mentre mi stringevo sempre di più a lui. "Ovvio,lo sempre saputo. E io sono sempre stato innamorato di te" "E perché non me l'ho hai mai detto?" Chiesi sbalordita. "Perché eri piccola Adele,non volevo farti entrare nel mondo degli adolescenti così presto,io ero ancora un ragazzino e sapevo solo illudere le ragazze. Ma tu eri diversa, tu eri speciale,per questo ho aspettato di essere abbastanza maturo per poterti poi frequentare" "Ma a me non interessava essere illusa,delusa o ferita. Sapevo che tu eri troppo buono per farmi del male" "Adele,tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata,mai avrei chiesto un'altra ragazza. All'inizio avevo una cotta per te,ma pensavo che con gli anni sarebbe passata,invece,quando ho capito di essermi davvero innamorato di te,sapevo che non volevo una ragazza qualsiasi,da portare a letto per divertirmi. No,ho capito che io volevo qualcuno da poter abbracciare durante la notte,coccolare,baciare,e tu eri l'unica persona con cui volevo passare il resto della mia vita" Continuò a guardarmi per un po',poi distolse lo sguardo,mordendosi il labbro. "Sei speciale Adele,davvero" Io sorrisi,mentre sentivo le lacrime ormai salire. "Harry,io ci sarò sempre per te,come tu ci sei sempre stato per me" Dissi,accarezzandoli i capelli. "Sei perfetto,e Dio solo sa quando io ti ami" Harry sorrise dolcemente,poi due fanali azzurri si inchiodarono sui miei verdi, facendomi smettere di respirare. "Io non sono perfetto Adele,credimi. Sono pieno di difetti" "Hai ragione Harry tu non sei bello o perfetto,tu sei bello da far star male. E il tuo non cercare di essere perfetto che ti rende così dannatamente irresistibile" Harry rise,poi mi baciò le labbra dolcemente. "Sai qual'è il tuo difetto? Sei troppo buona" Disse,ridendo. "Non sono troppo buona,solo solo sincera" Dissi,incastrando le mie dita fra le sue. "No,se fossi sincera non diresti delle simili cazzate" Disse,iniziando ad accarezzarmi la pancia. "Io non dico cazzate,se sei perfetto non è mica colpa mia" Dissi. Harry rise un'ultima volta,poi iniziò a baciarmi le labbra e il collo con foga. In quel momento,entrò l'infermiera con un carrello pieno di siringhe. "Ah,vedo che ti sei ripreso" Disse sorridente a Harry,mentre io mi rialzavo per mettermi a posto. "Più a meno" Disse divertito all'infermiera,mentre io lo fulminavo con lo sguardo. "Dai,non dirò niente al dottore" Disse,facendo l'occhiolino prima a me e poi a Harry. "Ma non stavamo facendo niente" Dissi cercando di giustificarmi. "Oh si,lo so" Non ero sicura che lo avesse detto in modo serio,ma feci finta di niente. "Ti senti meglio?" Chiese poi a Harry. "Si,ho solo un po' di mal di testa" "Quando potrà uscire?" Chiesi rivolgendomi a lei. L'infermiera fece una smorfia,poi sospirò. "Non saprei,dovresti chiedere al dottore" Disse senza guardarmi,continuando a frugare dentro una borsa bianca. "Stasera potrei fermarmi qui?" Chiesi. L'infermiera mi guardò per un istante con una faccia indecifrabile,poi le labbra si aprirono in un sorriso. "Certamente,basta non facciate niente apparte dormire" Harry rise di gusto,annuendo. "Bene,tornerò tra un ora per cambiare il filtro,ci vediamo dopo" Disse,mentre si dirigeva verso la porta. "Aspetti,potrei portarlo fuori a farli fare un giro?" Chiesi,indicando la sedia a rotelle. "Certo,basta che rientri prima di mezz'ora" "Ok,grazie mille" L'infermiera mi regalò un ultimo sorriso,prima di dileguarsi e scomparire dalla porta. *** Dopo aver aiutato Harry a vestirlo,lo portai fuori,ero sicura che l'aria gli avrebbe fatto bene. "Che bella giornata" Esclamai,appena uscimmo fuori dall'ospedale. "Si,ma con te è ancora migliore" Disse Harry,facendomi ancora una volta sentire in imbarazzo. Lo aiutai a sedersi su una panchina vicino ad un pino,poi ci sedemmo in silenzio, io con la testa sulla sua spalla mentre lui mi accarezzava il braccio. "Sai,non importa quando io morirò,se oggi,domani o tra una settimana,sono felice. Felice di aver passato i migliori ultimi mesi della mia vita,con la persona migliore del mondo" Disse,sorridendo tra sè e sè. "Harry,non sono la persona migliore del mondo,credimi" "Lo sei per me,e lo sarai per sempre,anche quando il mio cuore smetterà di battere" Disse,mentre dolcemente mi mordeva il labbro inferiore. "Ti amo Harry,non sai quanto,non puoi neanche immaginartelo" "Io di più piccola,di più" Disse sorridente,mentre io appoggiavo la mia testa sulla sua spalla e contemplavo il cielo azzurro in silenzio. "Appena starò meglio,ti porterò in un posto magnifico" Disse,sorridendo maliziosamente. "Quale?" Chiesi curiosa. "Eheh,lo scoprirai tra un paio di giorni" "Dai ti prego! Non lasciarmi ansiosa! Dove?" Harry rise divertito. "Mi piace troppo tenerti sulle spine" Lo spintonai dolcemente. "Eddai,ti prego!" "Ti dico solo che è un posto dove non ci siamo mai stati,ma sono sicuro che ti piacerà tanto,ne sono certo" Disse,facendomi l'occhiolino. Harry si guardò intorno sorridendo,mentre io continuavo a chiedermi dove mi avrebbe portato,visto che sapevo che i suoi posti erano sempre i migliori. Mezz'oretta dopo rientrammo nella stanza di Harry,e dopo essermi svestita e infilata nel letto insieme a Harry,ci addormentammo abbracciati,ascoltando solo i respiri che vibravano nella notte.

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Capitolo 44
*** si si e ankora si ***


Il giorno dopo,mi svegliai ancora abbracciata a Harry. Mi alzai lentamente,cercando di non svegliarlo mentre mi allontanavo e mi dirigevo verso la porta. Ma prima ancora che potessi uscire,senti pronunciare il mio nome dalle debole labbra di Harry. "Adele,dove vai?" Mi chiese,ancora ad occhi chiusi. "Stavo andando a prendere la colazione amore,tu torna a dormire" Dissi,sorridendo. Harry annuì dolcemente,poi tornò nel mondo dei sogni. Andai a comprare due brioche alla marmellata e due succhi alla pera nel bar davanti all'ospedale. Poi tornai in camera,Harry stava contemplando il paesaggio seduto sulla sedia davanti alla finestra. "Hei,rieccomi" Dissi sorridente,mentre appoggiavo la colazione sul tavolo e mi avvicinavo per stamparli un bacio. "Oggi ti porterò nel posto di cui ti avevo parlato ieri.." Disse Harry,con gli occhi che gli brillavano. "Ma non avevi detto che mi avresti portato appena ti avrebbero dimesso?" Chiesi confusa. "Si,ma se scappiamo non dovremmo aspettare" Disse facendo la sua solita faccia da schiaffi. " Harry non ci provare,tu non vai da nessuna parte,non ti faccio uscire prima del dovuto" Dissi,chiudendo la porta. "Oh andiamo Adele!" Disse sbuffando e mettendo il broncio. Risi per la sua faccia,sembrava un bimbo a cui non gli era stato concesso di prendere il gelato,e a fare le imitazioni Harry era davvero bravo. "Non fare quella faccia da cucciolo bastonato che tanto non mi convinci" "Dai Adele non succederà niente,sto bene!" Disse facendo il labbruccio. "Sai cosa mi sembri?" Dissi divertita. "Cosa?" "Uno di quei bambini che al parco iniziano a piangere e a pregare la propria madre di prenderli il palloncino che li piace tanto" Harry mi fece la linguaccia e si finse offeso. Mi avvicinai ridendo e li baciai il collo. "Non cercare di farti perdonare,sono arrabbiato con te" Disse incrociando le braccia al petto per protestare. "Harry lo faccio per te,non vorrei che stessi male,se ti tengono per un po' di giorni ci sarà un motivo" Dissi,sedendomi accanto a lui. "Ma io voglio uscire adesso,voglio passare questi giorni con te,portarti nei posti più belli" Disse,guardandomi. "Ma Harry .." Incominciai,ma venni interrotta da Harry che mi baciò le labbra. "Ti prego Adele,non voglio stare ancora un minuto di più rinchiuso qui" Disse accarezzandomi i capelli. "Harry e se magari ti succedesse qualcosa? Non me lo perdonerei mai" "Non mi succederà niente,nè a te nè a me,ci proteggeremo a vicenda,come abbiamo sempre fatto" Sbuffai rassegnata. Non so perché ma avevo questo presentimento che qualcosa sarebbe andato storto,non volevo farlo uscire prima,sapevo che non li avrebbe fatto per niente bene,ma non volevo neanche vederlo rinchiuso qui,in un posto che odia e che non li appartiene. "Harry però devi promettermi una cosa.." Dissi prendendolo per mano. "Cosa?" Chiese. "Devi promettermi che mi dirai d'ora in avanti sempre la verità,che non mentirai più e che non troverai la scusa del lavoro per nascondermi che sei in ospedale,perché preferirei che me lo dicessi tu invece di scoprirlo dagli altri" Harry mi guardò per un po' senza dire niente,poi le sue labbra si sollevarono in un sorriso. "Te lo prometto Adele" Disse,abbracciandomi. *** Dopo aver aiutato Harry a vestirsi uscimmo dalla stanza controllando che non ci fossero infermiere o dottori nelle vicinanze,poi ci dirigemmo verso le scale. Sapevo già che me ne sarai pentita presto di questa fuga,le infermiere si sarebbero subito arrabbiate perché sapevano che io ero con Harry ,e che ero stata convinta a fare una idiozia del genere. Per di più quando sarebbero venuti a saperlo i nostri genitori beh..non osavo pensare cosa mi avrebbero fatto. "Harry ti rendi conto che quando scopriranno cosa abbiamo fatto i nostri genitori ci ammazzeranno?" Chiesi,mentre scendevamo le scale furtivamente per non farci scoprire. "Si,ma ho sempre voluto fare una cosa del genere con la ragazza che amo,e quindi non mi importa cosa poi mi faranno" Disse,stringendomi ancora di più la mano,come se avesse paura che scappassi da un momento all'altro. Arrivati al parcheggio sotterraneo ci mettemmo una buona mezz'ora prima di trovare la macchina di Josh. "Guido io" Annunciai,appena la trovammo. "Non se ne parla,nessuno può guidare la mia bambina oltre a me" Disse solenne,mentre accarezzava il cofano dell'auto. Sbuffai girando gli occhi. "Harry dammi quelle maledette chiavi" Dissi alzando la voce. "No!" Urlò stringendosele al petto. "Harry abbiamo poco tempo prima che le infermiere si accorgano che non ci sei più e vengano a cercarci,ora dammele!" Urlai allungando la mano per prenderle. "Non importa guido io" Odiavo quando faceva il cocciuto. "Harry ti prego,cammini appena e avresti bisogno della sedia a rotelle,figurati se riesci a guidare!" "Ma tu non hai la patente" Disse con aria di sfida. "Non importa" "No Adele guido io,ora sali" Disse con voce dura. Sbuffai e mi sedetti davanti nel posto vicino a quello del guidatore. "Perfetto,ora andiamo" Disse sorridente Harry mentre metteva faceva retromarcia. "Avrei dovuto guidare io" Dissi guardando fuori dal finestrino. "Se ci fermavano eravamo fottuti entrambi" "Ma tu stai male,quindi avrei preferito così" Harry sbuffò,e velocemente uscì dal parcheggio. *** Parecchie ore dopo, io e Harry ci ritrovammo in una spiaggia,con il mare di un azzurro limpidissimo e il cielo delle gradazione del rosa. Ma non era un mare qualsiasi,l'avevo già visto,in foto e nei video. Mi guardai intorno,prima spaesata e con una faccia confusa,poi le mie labbra si aprirono in un sorriso. Questa era la spiaggia dove,17 anni fa,i miei si erano sposati. "Harry ,ma questa e la spiaggia di.." "Esatto" Disse Harry prima ancora che potessi finire la frase. "Mi prese le mani e lentamente si piegò davanti a me,finendo per inginocchiarsi. "Adele,lo so che siamo giovani,e che io non sono delle nelle più belle situazioni ma.." Inizio. Lo guardai sorridente,con le lacrime agli occhi. "..ma voglio passare la tua vita con te. Non importa dove,quando o come,voglio solo questo. Voglio svegliarmi accanto alla donna che amo,voglio poter raccontare un giorno a nostra figlia tutte le avventure che abbiamo avuto e.." Si bloccò,i suoi occhi sempre più lucidi. "voglio sposarti" Rimasi allibita,quelle parole mi lasciarono letteralmente di stucco. Una lacrima lentamente iniziò a percorrere la mia guancia,fino ad infilarsi nell'incavo delle labbra. "Harry io..io.." Iniziai,ma non mi uscivano le parole giuste. Anche io,anche io volevo passare la mia vita con lui,la persona che amavo più di qualsiasi altro essere vivente. Si,era innamorata,davvero. Ero innamorata di lui,dei suoi sbalzi d'umore,dei suoi sorrisi che riempivano le mie giornate,dei suoi abbracci che mi facevano sentire protetta,dei suoi baci che ogni volta erano sempre più dolci e belli,dei suoi occhi che mi toglievano il respiro,della sua testardaggine che tanto odiavo quando amavo. Lo amavo anche quando mi faceva disperare. Lo amavo anche quando avrei voluto picchiarlo a sangue. Lo amavo anche quando faceva le sue battute cretine che facevano pena. Lo amavo anche quando litigavamo. Lo amavo anche quando cercava di farmi ingelosire. Lo amavo anche quando non dovevo. Lo amavo anche quando avrei solo dovuto odiarlo. Lo amavo,basta. "Adele,non ti prometto di poterti comprare sempre gioielli,scarpe e quello che ti piace,ma ti prometto che ti farò sentire comunque una regina,anche senza tutto ciò" Mentre mi asciugavo una lacrima,notai che le sue labbra tremavano. "Adele,vuoi sposarmi?" Mi chiese. Annui,accennando un debole "si" che mi uscì acuto per tutta l'emozione. Poi,li saltai addosso facendolo cadere sulla sabbia morbida e sottile. Ci baciammo come non lo avevamo mai fatto,fondendo le nostre anime,per crearne una sola. "Ti amo" Mi sussurrò,mentre mi accarezzava i capelli e mi baciava il collo. "Anche io Harry,ora,domani e per sempre"

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Capitolo 45
*** ma....papà... ***


Rimanemmo abbracciati a lungo sulla sabbia,baciandoci e sussurrandoci parole dolci all'orecchio. "Ti va di fare un tuffo?" Mi chiase all'improvviso Harry,mentre si alzava e si dirigeva verso l'acqua. "Ma non ho il costume" Spiegai. "Ma neanche io!" Disse lui sorridendo e togliendosi la maglia. "Dai Adele,tanto siamo solo noi due!" Urlò incoraggiandomi ad entrare. "E se arriva qualcuno?" "Non arriverà nessuno,fidati" Disse,regalandomi un sorriso irresistibile. Harry mi venne incontro,prendendomi la mano e portandomi verso il mare. "Vieni con me,nuoteremo insieme" Disse,baciandomi il polso. Mi aiutò a togliermi i vestiti poi una volta rimasta in reggiseno e mutande salimmo su uno scoglio per tuffarci. Facemmo diversi tutti e salti insieme,schizzandoci e divertendoci come non mai. Mi sembrava di essere ritornata piccola,quando senza problemi nuotavo libera. "Non credi dovremmo avvisare i nostri? Inizieranno a preoccuparsi" Dissi mentre tornavamo a riva. "Naah,sicuramente ci obbligherebbero a dirli dove siamo,e noi non lo faremo" Disse guardandomi intensamente. I suoi occhi mi mettevano così tanto in soggezione che dovetti distogliere lo sguardo,ma Harry mi alzò con il dito il mento,obbligandomi a guardarlo. "Sei bellissima quando sei in imbarazzo,lo sai?" Mi chiese baciandomi dolcemente le labbra. Arrossì involontariamente,mentre Harry mi accarezzava i capelli. "Tu invece sei sempre bello" Dissi. "So di essere sexy" Si vantò Harry facendomi l'occhiolino. Lo spinsi leggermente,facendoli la linguaccia. "Scemo!" Harry rise,poi andò nuovamente a farsi un tuffo. **** Rimanemmo a dormire sulla spiaggia,e il giorno dopo mi svegliai grazie all'inconfondibile suoneria del mio cellulare:Heart Attack di Demi Lovato. Era mio padre. "Adele dove cazzo sei?!" Urlò isterico. "Tranquillo papà,sono con Harry" Li spiegai. "QUello lo sapevo,voglio sapere dove minchia siete! Come diamine vi viene in mente di scappare?" Disse mischio tra agitato e arrabbiato. "Siamo al mare,papà" "Ma come vi è venuto in mente di andare al mare? Mentre Harry è in quelle condizioni?" "Papà ora sta calmo,tra un paio d'ore saremo a casa e ti racconterò tutto" Dissi con voce calma per tranquillizzarlo. "Come faccio a stare calmo Adele? Io che mi fidavo di te? Mi hai deluso, pensavo fossi abbastanza matura da mettere le tue ridicole scappatelle d'amore da parte per una volta. Non so se l'hai capito ma qui si parla di una cosa seria, Harry non può uscire e andare dove li pare e quando li pare,no,lui sta male e pensavo lo avessi capito,ma evidentemente mi sbagliavo" Disse tutto d'un fiato. Rimasi ferita dalle sue parole, non pensavo mi ritenesse così poco matura da non capire a cosa andassimo incontro. "So benissimo a cosa sta succedendo papà, sei tu che non lo vuoi capire. E non ho fatto una 'ridicola scappatella romantica' o come la definisci tu,sono consapevole di ciò che ho fatto e mi sento anche in colpa,ma non puoi venirmi a dire questo,perché io sono sempre stata accanto a lui,sono stata che l'ho aiutato in questi mesi difficili, sono stata io la prima a scoprire tutta la verità, e la prima a dire:'io ci sono,io non ti abbandono'sono stata la prima ad abbattermi ma subito dopo a rialzarmi perché sapevo che lui aveva bisogno di me. Io ci sono sempre per lui,sei tu che non lo capisci,o che non lo vuoi capire" Dissi,con le lacrime agli occhi. Era la prima volta che dicevo la verità a mio padre, e a esser sinceri mi sentivo più libera ora,come se mi fossi tolta un peso inutile. Ci fu una lunga pausa, dove si sentiva solo il suo respiro affannoso. "Ne parliamo più tardi" Disse infine,e attaccò. Io sospirai rassegnata,mentre riponevo il mio cellulare nella borsa. "E' arrabbiato?" Mi chiese Harry venendomi vicino. Annui lentamente,mentre mi rinfilavo i pantaloni e la maglietta. "Beh,allora sarà meglio se ritorniamo a casa,non voglio che alla fin fine se la prenda con te,sono io che ho insistito tanto" Disse in colpa. "No,non è colpa tua. Aveva ragione,sono stata irresponsabile,loro tutti si fidavano di me,e io li ho traditi per una stupida giornata al mare" Non so perché,ma avevo l'impressione che Harry ci fosse rimasto male. Forse non era neanche stata una giornata al mare,è stato il giorno in cui Harry mi ha chiesto di passare la mia vita con lui,e io l'ho presa fin troppo alla leggera. Da qui,da questo posto,da oggi inizierà la nostra vita insieme,e io l'ho descritta come una 'normale giornata al mare'. "Cioè,dico..non stupida,ma nel senso che loro non sanno ancora perché mi hai portato qui,quindi per loro è stupida" Cercai di rimediare,ma peggiorai solo le cose. Iniziare a dire le cose a caso quando ero nervosa o sotto pressione era uno dei miei tanti difetti,e io lo maledicevo giorno dopo giorno. "Insomma..hai capito no?" Chiesi,sperando in un 'si'. "Sisi ho capito,pensi che condividere la tua vita con me non sia importante" Disse irritato Harry. "No! Ma che dici?! Non ho mai detto questo!" Mi giustificai. "Ma era quello che intendevi" Rispose Harry sempre più arrabbiato. "Ma va, perché pensi questo? Dicevo che io ho tradito la loro fiducia perché dovevo venire qui,ma non so manco perché ho detto stupida,mi è uscito involontario. E che sono sotto pressione,tutti si aspettano qualcosa da me,e io non ce la faccio più" "Forse sposarci è stato un passo troppo importante" Disse guardandomi dritto negli occhi. Senti una fitta alla pancia,e il mondo mi crollò addosso. Potevo perfettamente capire se Harry era arrabbiato,anche io me la sarei presa,ma speravo che non facesse sul serio. "Dai Harry non te la prendere,ho sempre desiderato questo momento,solo che mio padre mi mette l'ansia,e così ho detto cose che manco pensavo! Credimi.." Harry rimase un po' a guardarmi,indeciso se credermi o meno,poi sbuffò e si diresse verso la macchina. Salimmo entrambi senza dire niente,e anche per metà viaggio nessuno dei due fiatò. "Harry dai,io scherzavo!" "Avrei potuto benissimo stare all'ospedale ieri,non guidare per oltre 5 ore per arrivare su quella spiaggia dove dopo varie ricerche ho scoperto che i tuoi si erano sposati,avrei benissimo potuto chiederti di sposarti davanti ad un parco o alla macchinetta del caffé,oppure potevo ancor meglio non chiedertelo affatto. Ma ho deciso di andare lì,nonostante il male,la stanchezza e altro,forse perché ti amo" Disse senza neanche guardarmi,concentrato a guidare. "Harry ci sto male per quello che ti ho detto prima,ma io ci tengo a quello che è successo oggi,davvero. Te l'ho detto,era un momento un po' così,ero semplicemente alterata con mio padre" Harry si massaggiò le tempie. Lo faceva nei momenti in cui era nervoso,quando magari era indeciso se fare una cosa o meno. "Amo quando ti arrabbi" Dissi scherzando. Harry rise,allungandosi per stamparmi un bacio sulle labbra. "Ti amo" Disse infine. "Anche io,tanto"

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Capitolo 46
*** si lo voglio! ***


I mesi a seguire passarono in fretta, e noi ci godemmo ogni giorno come se fosse l'ultimo, come se non ci fosse un domani.
Arrivò anche il giorno più importante,quello dove avremmo messo per iscritto che noi due ci amavamo e volevamo passare la nostra vita insieme.
Quando Harry mi aveva chiesto di sposarlo,due mesi fa,su quella spiaggia,io non avevo voluto crederci.
Perché dopo anni che lo amavo,dopo anni che ci provavo,dopo anni che soffrivo,lui aveva scelto me.
Non tutte le altre ragazze che erano pronte a rimpiazzarmi in ogni momento,visto che Harry era sempre stato riconosciuto per la sua simpatia,gentilezza e bellezza.
Tutte,tutte le ragazze di Leeds avrebbero dato perfino un braccio pur di uscire con lui.
Io,invece,li avevo dato la cosa più importante,la più essenziale per vivere:il cuore.
"Sei pronta allora?"
Mi chiese Jasmine entrando in camera mia,emozionata come non mai.
"Si,ho solo un po' di paura"
Jasmine mi sorrise comprensiva,poi si sedette sul letto affianco a me,accarezzandomi i capelli.
"So che è un passo importante,condividere la vita con una persona promettendoli di amarla per sempre non è una cosa da poco,ma io sono sicura che tu e Harry vi amate veramente,insomma,si vede!"
Disse sorridendo.
Notai un velo di malinconia nei suoi occhi.
"Jasmine,perché tu hai sposato mio padre?"
Gli chiesi,era una domanda che mi ero sempre posta,ma che non avevo mai avuto l'opportunità di fare.
Jasmine sospirò,poi guardo sorridente un punto indefinito nel muro.
"Non lo so. Quando l'ho conosciuto non lo sopportavo. Era prepotente e si faceva tutte le ragazze,insomma,un vero puttaniere! Ma poi,pian piano,ho capito che lui era l'uomo giusto,quello che amavo veramente.
Non saprei precisare quando l'ho capito,so solo dirti che da un giorno all'altro ho iniziato a sentire il forte desiderio di baciarlo,abbracciarlo e condividere con lui la mia vita.
L'amore è così,arriva quando meno te lo aspetti. Poteva essere anche l'uomo più antipatico della terra,ma mi ha colpito.
Forse il suo carattere un po' strano,un giorno saltella per la casa cantando Heidi e l'altro giorno e sdraiato sul divano a ronfare con il giornale sulla faccia. Forse i suoi occhi scuri e vissuti,o magari il suo sorriso da bambino,si,è stato quello a colpirmi.
Alan,tuo padre,può sembrare il più noioso,iperprotettivo e scorbutico al mondo,ma può anche essere il più dolce e premuroso quando vuole,e io lo amo per questo"
Disse.
In quel momento,Jasmine non mi sembrò più la regina cattiva di 'Biancaneve',ma la donna più dolce e gentile al mondo,innamorata follemente di mio padre,e non la cattiva che voleva distruggere una famiglia felice.
O quello che ne restava di felice.
"Jasmine,ancora una volta mi scuso per averti giudicata un brutta persona,pensavo volessi rubarmi mio padre,invece tu sei riuscita a rallegrare questa famiglia,che dopo la morte di mamma era totalmente caduta a pezzi"
Jasmine sorrise con gli occhi lucidi,poi mi abbracciò.
Era la prima volta,dopo 5 anni che la conoscevo,che l'abbracciavo.
Ma fu piacevole,era come avere una seconda madre,anche se mi era ancora difficile ammetterlo.
Jasmine mi accarezzò i capelli e mi baciò la fronte dolcemente,poi mi aiutò ad alzarsi dal letto.
"Suvvia,ora vestiti,abbiamo un matrimonio da preparare"
Disse,e uscì dalla porta sorridente.


***


Alle 14 eravamo davanti alla chiesa,io ero agitata e nostalgica.
Era vero,sarei stata davvero felice di condividere la mia vita con Harry,che era la persona che amavo più di chiunque altro,ma era anche vero che così mi sarei tolta la libertà di fare cose che una sedicenne normale avrebbe potuto perfettamente fare.
Si,perché in fondo a sedici anni non era tanto normale sposarsi,ma noi ci amavamo abbastanza per affrontare qualsiasi cosa.
Mio padre mi affiancò pochi minuti dopo,sudato e stanco, mentre che si legava la cravatta al collo.
"Eccomi piccola,scusa se ho fatto in ritardo"
Si scusò con il fiatone.
"Calmati papà,respira o andrai in iperventilazione"
Dissi aiutandolo a legarsi la cravatta.
Papà mi guardò con gli occhi lucidi,poi mi abbracciò di slancio.
"Oh bambina mia,non posso ancora crederci,la mia piccola si sposa. Mi aspetto che tra un paio di mesi diventerò nonno"
Disse giocando con le ciocche dei miei capelli che uscivano da sotto il velo.
Io risi,prendendolo per mano.
"Papà,che io abbia sedici,venti o quarant'anni,rimarrò sempre la tua piccolina"
"Si,ma quando te ne andrai di casa? Io che farò senza di te? Senza poterti vedere ogni giorno?"
"Non significa che non sarò comunque più la tua piccola. Crescerò,me ne andrò e tu questo lo dovrai accettare. Ma stanne certo che tornerò sempre da te"
Dissi,mentre le lacrime prendevano il sopravvento.
"Promettimi una cosa"
Mi chiese lui.
Io annui lentamente,sorridendo per incoraggiarlo.
"Promettimi che tornerai sempre da me,qualunque cosa accada"
Mi chiese con voce rotta dall'emozione.
"Te lo prometto papà,te lo prometto"
Dissi,e ci abbracciamo un ultima volta.

Le porte della chiesa si spalancarono,e una musica da matrimonio iniziò a spandersi per tutta la cappella.
Harry era lì,a pochi passi da me,che mi guardava sorridendo mentre io mi avvicinavo cauta a lui,con mio padre a braccetto.
"Sei bellissima"
Mi sussurrò appena fui davanti a lui.
Io mi tolsi il velo lentamente,prima di vedere gli splendidi occhi verdi di Harry brillare ancor di più.
Il prete iniziò a parlare e a gesticolare per far comprendere meglio le parole,lo faceva sempre.
Harry mi prese le mani,e se le strinse forte,mentre annuiva alle parole del prete.
Non stavo ascoltando,la mia mente stava ripercorrendo tutti i momenti con Harry,brutti e belli.
Tutti i baci,gli abbracci e le notti insieme.
Le litigate e i problemi non erano riuscita a buttarci giù,noi eravamo ancora li,pronti ad affrontarli insieme per il resto della nostra vita.
O almeno era quello che speravo,visto che per un giorno ero riuscita a dimenticarmi della fottuta malattia di Harry,che mi faceva venire le fitte alla pancia e i crampi al cuore ogni volta che ci pensavo.
Mi 'risvegliai' dai miei pensieri giusto in tempo per sentire la domanda fatale,quella per cui tutti erano lì.
"Vuoi tu,Harry Edward Styles prendere per legittima sposa Adele Sasha Jeakey per amarla e onorarla,nel bene e nel male,nella buona e nella cattiva sorte finché morte non vi separi?"
Harry guardò prima il prete e poi me,e dopo un attimo di esitazione sorrise.
"Si,lo voglio"
Furono le sue parole.
Vuoi tu,Adele Sasha Jeakey prendere come legittimo sposo Harry Edward Styles per amarlo e onorarlo,nel bene e nel male,nella buona e nella cattiva sorte,finché morte non vi separi?"
Ecco,ecco la domanda a cui mi ero sottoposta per mesi,in cerca di una risposta.
Lo volevo? 
Volevo condividere la mia vita con lui,affrontare paure e tensioni insieme a lui?
Forse mi ero sbagliata,forse non lo volevo davvero.
In questi anni ero sempre stata sicura di amarlo,di volerlo davvero sposare.
Ma ora non ero più la bambina di prima,la piccola e spensierata Adele.
Ero cresciuta,avevo affrontato in pochi mesi incomprensioni,litigi,paura,tensioni e ora mi sentivo una donna.
Se l'avessi sposato,non avrei più potuto contare sui genitori che ti aiutano nei momenti di difficoltà o che ti tolgono dai guai.
Sposarsi significa dover prendersi cura della persona che si vuole avere accanto. Sposarsi significa crescere,essere abbastanza maturi da prendere delle decisioni senza dover contare sull'aiuto di nessun'altro.
E io,ero pronta? Volevo davvero fare un passo così importante? Dover affrontare il mondo da sola?
Volevo davvero sposare Harry?
"Si,lo voglio"

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