Cominciò tutto così...

di Hailey Lullaby
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E' tutto ciò che desidero ***
Capitolo 2: *** Emotività... ***



Capitolo 1
*** E' tutto ciò che desidero ***


 
 Ed ecco che comincia la storia.
Ho provato tante volte ad inventarne una io, ma alla fine non riuscivo a concludere niente.
Allora ho deciso di prendere la mia storia, modificandola nel momento preciso in cui comincia a cadere nella monotomia.
Cominciò tutto il giorno in cui i biglietti per Milano e Verona furono messi in vendita...
-Lily, muoviti, dobbiamo andare a casa a prendere i biglietti!! Tra poco verranno messi in vendita!- Urlò Emma tirandomi per la manica della mia felpa grigia enorme che mi arrivava a mezza coscia, appena sopra i miei jeans azzurro cielo strappati al ginocchio...
Dovevamo muoverci, era quasi l'ora X e saremmo dovute arrivare a casa mia in due minuti scarsi.
Fortunatamente riuscimmo ad arrivare a casa in tempo. Ci fiondammo al computer pronte a comprare due biglietti per il Forum di Assago, ma il computer cominciò ad impallarsi. Non riuscivamo più a far niente, se non a piangere, pregando (lei pregava, io sono atea) il Signore di far "disimpallare" il computer e di prendere i biglietti. Provai a riavviare il computer, mentre Emma stava seduta su una sedia coi lunghi capelli biondi e mossi che le cadevano davanti alla faccia, mentre piegava il busto in avanti facendo scorrere le lacrime sulle guance rosee. 
Riuscii a far funzionare il computer, ma ormai era troppo tardi. Ticket One era impallato, non funzionava più.
I biglietti erano finiti e ormai l'ultima chance di vedere i nostri idoli in concerto era sfumata.
Quel giorno piangemmo tantissimo. Eravamo disperate. Volevamo morire.
Anche se non eravamo molto amiche, quei 5 angeli erano riusciti a farci stare insieme nonostante tutto.
Oh che idiota che sono! Ancora non mi sono presentata!
Allooora, che c'è da dire?? Mi chiamo Hailey, ho 13 anni, vivo in un piccolo paesino sperduto dal mondo, sono alta 1.65, abbastanza grassa (eh, poco sport e tanta nutella), ho i capelli rossi, mossi, gli occhi verde intenso... Amo scrivere e suonare. Sono una batterista e sto scrivendo un romanzo.
{Ricordo a tutti  voi che non sono tutte vere le info. Il nome e i capelli non sono veri}
 
Beh, tornando alla storia...
Ero disperata... non volevo neanche più mangiare... era una cosa veramente orrenda. 
Non mi funzionava più il computer, quindi, anche se avessero rimesso in vendita i biglietti, non avrei potuto prenderli....
 
Dopo 4 giorni mia madre mi fermò in corridoio dicendomi:-Hailey, guarda che ad Aprile andiamo al concerto dei UAN DAIRECHSIISIREUOFBON- 
Io risposi:-Sìsì ahahah ed io sostituirò Josh come batterista ahahah-
Dopo quel momento non ne parlammo più, perchè tanto io non ci credevo...


Angolino autrice:
Allora, sciaoo c: Facciamolo in stile oned: I just wanna say a massive massive thank you...  for reading the first chapter.
Ahahah cooomunque. Per ora è palloso, lo so. Ma è così che tutto è iniziato lol
Spero che vi piaccia, che recensiate, che aggiungiate (?) alle preferite, seguite, ricordate, pisciate (?) eccetera eccetera la mia storiella (più o meno) bella. 
Vi ricordo che cagare la mia storia è totalmente economico, ecologico, semplice, non rovina le dita, le mani, le unghie, i capezzoli o qualsiasi altra parte del corpo e che altro?? Che porta la pace nel mondo AHAHAHAH no, ok, scusate, sono sveglia da 24 ore e sto dando i numeri.
Comunque spero che almeno l'inizio vi piaccia c: 
Crazie mille 


Hailey 
 
 

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Capitolo 2
*** Emotività... ***


"Caro diario,
Oggi è la mattina del 19 Marzo, niente scuola. Mia madre è fuori casa, non ho voglia di alzarmi dal divano per prendere il computer o il telecomando, quindi sono confinata in questo poco spazio a scrivere tutto ciò che mi passa per la testa...
Non che non mi piaccia scrivere su di te, ma preferirei parlare con qualcuno.. Quasi quasi dormo un pò... sì, mi metto giù e provo a dormire. Quindi buona notte."
Ed eccomi qua. Sul mio divano, vestita con i miei pantaloni della tuta grigi, una magliettona che uso per dormire, le ciabatte colorate e i capelli in disordine.
Provo a dormire, ma i pensieri mi inondano la mente. Comincio a pensare alla mia vita, a quello che mi capita ogni giorno. A come odio essere fatta così. Ai miei compagni di scuola, che ogni giorno mi picchiano e insultano, facendomi soffrire enormemente e tagliare ogni giorno. Cominciarono a scendermi delle lacrime, una dopo l'altra. Piangendo mi tornò in mente anche il non aver un biglietto per il concerto dei miei idoli, non poterli vedere, non poter piangere davanti a loro farfugliando qualche frase senza un senso compiuto, tremando tutta e sorridendo da ebete, senza credere che fosse la vita reale.
Altre lacrime scesero, facendomi colare tutto il trucco sulla faccia, donandomi un effetto joker alquanto inquietante e triste allo stesso tempo.
Tenevo in bocca un cuscino, per non urlare dal dispiacere. Per non fare rumore. 
Ma non ci riuscii, il pensiero di non avere quel biglietto mi fece fare un urlo disperato, mentre stringevo il mio mp3 tra le mani, ascoltando Moments e piangendo senza di più, inzuppando il cuscino che passò dall'azzurro al blu a causa di tutta l'acqua che usciva dai miei occhi.
Strinsi i denti, mentre i lunghi capelli ricadevano sulla mia faccia, nascondendo il nero che colava sulle mie guance rosse per via del pianto disperato.
Sembrava stupido, patetico, piangere per qualcuno che non hai mai visto prima, qualcuno che non conosci e che non conoscerai mai. "E tu fai tutto questo solo per 5 sfigati?" Mi chiedevano le mie amiche ogni volta che mi vedevano piangere per loro. Ebbene sì, piango per quei "5 sfigati". Quei cinque sfigati sono la ragione per la quale ogni giorno mi sforzo di sorridere, nascondendo le lacrime dentro di me. Sono quelli che mi danno la forza di andare avanti e che mi ricordano sempre che la vita va vissuta. Che non ha senso vivere senza essere felici. Senza divertirsi, senza fare i coglioni sulle scale almeno una volta. 
Mia madre mi ha dato la vita. Loro cinque mi hanno aiutata a viverla. 
Mi hanno fatto capire il senso di essere qui. Loro. Loro sono la mia ragione di vita. Sono loro che mi fanno vivere. 
 
Dopo quasi due ore di pianto disperato e di urla, suonò il campanello. Mi incazzai parecchio. Non volevo andare ad aprire la porta in quelle condizioni. Allora ignorai quel suono fastidioso. 
Dopo la terza volta che il "Dlin Dlon" del campanello rieccheggiò per casa, decisi di pulirmi la faccia e andare ad aprire.
Arrivai davanti alla porta e mi trovai davanti un bel ragazzo sui 18 anni.
Io:-Ehm... posso aiutarti?- 
X:-Sì, sei tu Hailey?-
Io:-Sì, perchè?-
X:-Piacere, sono Josh. C'è una lettera per te.-
Io:-Per me??-
J-Sì, tieni- *mi da una lettera bianca con su scritto a computer il mio indirizzo e il mio nome*
Aprii la busta e....
 
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH- Urlai spaventando Josh.
Quella era la busta della felicità. Conteneva tutto ciò che più desideravo e credevo di non poter mai avere. 
In quella busta c'era..


ANGOLINO AUTRICE:
Sciao a tutti c: Caaaapitolo due !! :D Qui la cosa comincia a farsi emozionante lol. E' un capitolo molto emotivo e insomma... cè... mentre lo scrivevo piangevo :'( Ma non preoccupatevi, perchè dal prossimo capitolo tutto si farà più faigo e interessante.
Love ya

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