Ti amo, ti odio però intanto ... di Ai_no_Uta (/viewuser.php?uid=34134)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ed ora? ***
Capitolo 2: *** Sono solo un oggetto... ***
Capitolo 3: *** Quando il passato ritorna... ***
Capitolo 4: *** Meeting... ***
Capitolo 5: *** Relationship... ***
Capitolo 6: *** Decision...? ***
Capitolo 7: *** In the End ***
Capitolo 1 *** Ed ora? ***
Il
silenzio calò nella stanza. "Credo di non aver capito" disse
il ragazzo biondo al mio fianco. Io posai lo sguardo prima sull'uomo
che sedeva davanti a noi e poi di nuovo sul puzzle che stavo facendo.
L'uomo, il vecchio Roger, sembrava invecchiato di secoli dall'ultima
volta che l'avevo visto, ovvero quella mattina.
"L è
morto?" domandai in tono neutro. Nonostante il mio
comportamento, il cervello non riusciva ad accettare questa cosa. Roger
annuì lentamente e il ragazzo vicino a me cacciò
un urlo. "E chi ha scelto tra noi due?" chiese con voce stridula. "Lui
è morto prima di farlo" spiegò l'uomo con voce
calma e pacata. "Cosa?" esclamò il biondo prendendo l'uomo
per il colletto della camicia. "Mello! Cerca di calmarti!"
ribatté Roger. "L è stato ucciso da Kira, non
è così?" chiese ancora Mello, non ascoltando le
parole dell'uomo. Roger annuì di nuovo ed io ebbi un tuffo
al cuore. La reazione di Mello fu diversa dalla mia.
Cominciò a dire che avrebbe vendicato L a tutti i costi.
"Allora perché non unite le vostre forze per trovare Kira?"
domandò Roger, con tono calmo e guardando verso di
me, probabilmente il più ragionevole dei due. "Mmm... non
sarebbe una cattiva idea" osservai io, considerando il fatto che, con
Mello dalla mia parte, catturare quel bastardo di Kira sarebbe stato
relativamente più semplice. Lui aveva ucciso L, la persona
che più amavo e ammiravo al mondo. L'avrei trovato a
qualsiasi costo. "No, assolutamente no! E poi Near è
sicuramente più adatto di me ad ereditare il nome di L"
disse Mello, che ormai si poteva dichiarare uscito di senno. "Come
preferisci" conclusi finendo il puzzle, un mille pezzi completamente
bianco. "E io me ne vado" aggiunse Mello, sorprendendo sia me che
Roger. Io lo guardai negli occhi. Voleva abbandonarmi anche lui? Era
vero che eravamo sempre stati in competizione per quanto riguardava
l'eredità di L, ma pensavo che almeno un po' fossimo amici.
Lo pensavo. "Che hai da guardare?" mi chiese Mello, palesemente
seccato. "Niente" risposi distogliendo lo sguardo. Alla fine lui era
sempre stato così, mi odiava con tutto il suo cuore.
Passai tutto il
pomeriggio ha cercare dati ed informazioni su Kira.
Volevo cominciare subito a vedere se riuscivo a tirare fuori qualcosa
anche solo usando internet. Volevo inoltre sapere sin da
subito cosa dovevo fare per prendere quell'uomo, perché
certamente Dio non era. Avevo intenzione di andare a trovare Mello nel
tardo pomeriggio dato che sarebbe partito la mattina seguente. Ero
intenzionato a convincerlo che non era una buona soluzione partire.
La porta della sua
camera era aperta, così mi appoggiai allo
stipite della porta e, giocando con una ciocca di capelli, lo osservai
mentre si faceva la valigia. "Cosa ci fai qui?" mi domandò
senza neppure voltarsi. "Mi chiedevo se avevi bisogno di una mano"
risposi guardando la schiena del ragazzo. "Non ne ho bisogno. Vattene"
ribatté lui secco. Io sussultai leggermente dato che aveva
alzato la voce, ma non mi mossi di un solo centimetro. "Ti ho detto di
andartene, non lo capisci?" domando poi sempre più irritato.
"Mello... io ..." cominciai avvicinandomi alla sua valigia. "Vattene e
non farti vedere mai più!" esclamò lui buttandomi
fuori dalla camera e richiudendosi la porta alle spalle. Cosa gli era
preso? Volevo solo aiutarlo, alla fine, mica mangiarlo.
Quella notte non
riuscivo a dormire a causa del temporale e continuavo
a pensare alla morte di L e allo strano comportamento di Mello. Per
quanto mettessi la testa sotto il cuscino, i tuoni continuavano a
perseguitarmi. D'impulso e senza troppo pensarci, presi il cuscino e mi
diressi nell'unico posto in cui andavo in momenti del genere: la camera
di Mello. Non era la prima volta che succedeva, ma temevo che Mello
m'avrebbe mandato via quella sera.
Bussai lievemente alla
porta. "Chi è?" domandò la voce
del ragazzo. "Sono io..." risposi in un sussurro, sussultando per
l'arrivo di un nuovo tuono. "Forza, vieni dentro" disse Mello
sospirando. Entrai e vidi che il ragazzo era già a letto.
"Mi
dispiace disturbarti" mormorai rigirandomi una ciocca di capelli fra le
dita. "Ormai l'hai già fatto. Vieni" rispose lui facendomi
posto
sul suo letto. Mi spostai fino a lì e, prima di
salirci,
vi appoggiai il cuscino e mi ranicchiai vicino al ragazzo. "Mello, mi
dispiace" dissi piano, evitando di guardarlo. E mi dispiaceva davvero.
Di essere il preferito di L, di essere sempre stato il migliore tra i
due, di occupargli così spesso il letto e un sacco
di
altre cose ancora. "Stupido, non è colpa tua" rispose lui,
cercando di allontanarsi da me. "Perché te ne vai allora?"
domandai giocando con i capelli. "Perché ne ho voglia"
ribatté lui seccato. "Anche tu mi lasci, dunque" sospirai,
senza
farla però sembrare una domanda. Mi dispiaceva immensamente
quella cosa. Prima L e poi Mello. Alla fine, oltre a Watari e Roger,
erano le uniche persone con le quali avevo legato lì alla
Wammy
House. "Cosa vuoi da me, Near? Cosa vuoi che faccia?" mi chiese
guardandomi negli occhi. "Niente. Non voglio assolutamente niente"
ribattei, facendo per andarmene. "Non andartene" mi disse il ragazzo
prendendomi la manica del pigiama. Io mi girai verso di lui e lo
guardai negli occhi. "Come hai detto scusa?" gli domandai piano.
Speravo seriamente di aver capito male.
Continua...
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