Tom... di margy (/viewuser.php?uid=28805)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Impossibile da sopportare... ***
Capitolo 2: *** Discorso.. ***
Capitolo 3: *** Epilogo.. ***
Capitolo 1 *** Impossibile da sopportare... ***
Tom
Tutto
ciò che scrivo è frutto della mia immaginazione,
i Tokio Hotel NON
mi appartengono, non li conosco e non li ho mai incontrati
(...purtroppo!) .
Qualsiasi riferimento a fatti o persone realmente esistenti
è puramente casuale.
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"Tom..."
Questa mattina non la smette di piovere.
Mi alzo dal
letto controvoglia a causa del freddo.
"Chi l'avrebbe
mai detto che ad agosto sarebbe potuta calare così la
temperatura,eh?"
Mi giro e ti
vedo, Bill, ancora in boxer, appena sveglio.
Bello come
sempre.
Il mio volto
sta vistosamente prendendo colorito.
Non capita
molto spesso di
avere i miei genitori fuori casa per cui mi devo ancora un po' abituare
al fatto che vieni a dormire da me quando loro non ci sono.
Non so come
comportarmi.
Ti avvicini e
dolcemente mi baci.
Tu invece lo
sai, vero?
In un attimo
tutto l'imbarazzo di poco prima sembra svanire.
Vorrei che
questo momento non finisse mai.
Sarebbe un
sogno potessimo farlo durare per sempre.
Ma lo
squillare del telefono ci riporta alla realtà.
Rispondi.
In un attimo
il tuo viso si fa serio.
Non vedo
più quel sorriso malizioso di poco prima.
Ti siedi al
fondo del letto.
"Chi
è?", ti bisbiglio.
Ma non
rispondi.
Sei
concentrato sulla voce della persona dall'altra parte del telefono.
Quando la
chiamata finisce, nella stanza scende il silenzio.
Abbassi lo
sguardo ed ho il timore di chiederti cosa sia successo.
Mi accuccio di
fronte a te appoggiando le mie mani sulle tue ginocchia.
Prendi
respiro, rialzi il viso e mi fissi.
Hai iniziato a
piangere.
Vedo numerose
lacrime scendere giù da quei tuoi grandi occhi color
nocciola.
Ed io ancora
ignara del perché.
Ti abbraccio,
più forte che posso.
Qualunque cosa
sia successa voglio starti vicina.
Il tuo pianto
si fa più forte ed il respiro affannoso.
"Bill", cerco
di alzare il tuo viso, ma non vuoi, e lo premi nell'incavo della mia
spalla come per trovare riparo.
"Bill, ti
prego, rispondimi, cos'è successo?", ma ancora niente,
sembri non sentirmi.
Non ti chiedo
altro,
capisco che adesso non ne vuoi parlare, anche se vorrei tanto sapere se
esiste un modo per farti stare meglio...
Passano i
minuti che a me sembrano durare un'eternità.
Tu stai ancora
piangendo.
Finalmente
alzi la testa, incroci il mio sguardo e sfiori le mie labbra con le tue.
"Tom...",
l'unica cosa che dici dopo quel contatto.
"Era lui al
telefono? Cosa ti ha detto?".
"No, non era
lui, era mia madre..." prendi un lungo respiro "Tom è in
ospedale".
Un’ondata
di calore
colpisce il mio corpo, seguita da una sensazione di freddo che mi fa
rabbrividire...spero con tutta me stessa di aver capito male.
Non
può essere.
Vedi il mio
sguardo stupito dalla notizia e mi spieghi ciò che ti ha
detto tua madre poco fa.
La tua voce
è strozzata dalle lacrime che ancora, incessanti, scendono
sul tuo viso.
"Ha avuto un
brutto
incidente, stanotte, contro un'altra macchina, in questo momento
è in sala operatoria, ma non sanno se, nonostante stiano
facendo
tutto il possibile, riuscirà a riprendersi ".
Non me ne
rendo conto, ma ho cominciato a piangere anche io.
Sono le dieci
e siamo arrivati in ospedale da poco.
Tua madre ci
è venuta incontro appena entrati nella sala d'aspetto.
Poverina,
è davvero distrutta; come anche noi d'altronde.
Siamo seduti
uno accanto all'altro.
Aspettiamo.
In silenzio.
Vedo che sei
nervoso.
"Andrà
tutto bene, vedrai"
Lo dico quasi
più
per convincere me che te, non sopporterei se dovesse accadere qualcosa
a Tom, non voglio neanche immaginarlo.
Ci stringiamo
la mano come
per darci coraggio a vicenda e tu che continui a fissare quella grande
porta bianca dalla quale ancora nessun dottore sembra aver intenzione
di uscire.
Passa ancora
mezz'ora ma niente.
Finalmente si
apre e un uomo col camice ti chiama.
Ti avvicini.
Da dove sono
io non posso sentire quello che ti dice.
Ma ad un certo
punto lo vedo scuotere il capo e tu ti irrigidisci.
Non
può essere,
Tom.
Ti vedo
accasciarti a terra.
Il dottore
cerca di sostenerti ma tu non ti reggi in piedi.
Non
è possibile.
Io e tua madre
abbiamo comiciato a piangere ed ora ci abbracciamo forte...
Anche se nessuno ce lo ha detto, purtroppo, abbiamo capito lo stesso
quel che è successo.
Non riesco
ancora crederlo.
Tom...
Fine
del primo capitolo, spero vi sia piaciuto anche se mi rendo conto che
è davvero corto...
Ne seguiranno solo altri due, ma l'ultimo sarà solo
un piccolo epilogo.
E' la prima FanFiction che pubblico per cui sono molto emozionata!
;)
Per
favore,commentate...mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne
pensate.
Sono
apprezzatissimi i consigli e anche le critiche costruttive.
Aggiornerò
a breve, ciao! _margy_
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Capitolo 2 *** Discorso.. ***
Ormai è passato qualche giorno ma sei ancora triste,
così come lo siamo ancora tutti, ma per te è
diverso, lo so.
Oggi
pomeriggio ci sarà il funerale e tu hai insistito per fare
un discorso nonostante il prete fosse contrario.
Però,
alla fine, fortunatamente ha accettato.
Sono appena
entrata in camera tua e ti vengo ad abbracciare.
Da quando
è accaduto tutto abbiamo parlato poco.
Sembra quasi
esserci imbarazzo tra noi.
Ma per ora mi
basta starti vicina ed averti vicino.
Perché
a volte i gesti vogliono dire molto più delle parole.
Ci stacchiamo
e mi dici che è ora di andare.
Mi prendi per
mano, la stringi forte, quasi per impedirmi di lasciarti.
Scendiamo
insieme le scale e ci rechiamo alla macchina.
Tua madre
è già andata in chiesa poco fa assieme a tuo
padre.
Sembra strano
rivederli insieme dopo tutto quello che hanno passato.
Ma in questa
situazione si può anche dimenticare il rancore per un po'.
Il viaggio lo
facciamo in silenzio.
Nessuno sa
cosa dire.
Guardo fuori
del finestrino e nella mia mente si accavallano ricordi.
Mi manca tanto
Tom.
Era tuo
fratello ma anche il mio migliore amico.
Ci divertivamo
tanto a prenderti in giro quando ti arrabbiavi del fatto che mi
confidavo più con lui che con te, ma nonostante tutto non
eri geloso perché sapevi bene che tipo di rapporto avevo con
lui...e già, lui era il fratello che non avevo mai avuto.
Senza
accorgermene siamo arrivati.
La chiesa
è piena di gente che piange.
Molti sono
anche vostri fans.
Al fondo si
concentra una massa informe di fotografi e giornalisti, che squallidi.
Ma tu non li
consideri.
Hai altro a
cui pensare.
Deciso sali
sul pulpito dal quale farai il tuo discorso.
Chiedi ai
presenti la loro attenzione.
Ti schiarisci
la voce.
Cominci.
"Se qualche
giorno fa mi avessero chiesto un aggettivo col quale descrivere la mia
vita, avrei sicuramente risposto 'Perfetta'...
Amore, amici,
soldi, fama, successo...a ventun'anni non si potrebbe chiedere di
meglio.
Ti sembra
quasi di vivere un sogno ad occhi aperti.
Tutti ti
conoscono e molti ti amano.
E nonostante
tu non sappia neanche chi sono queste persone, li ami a tua volta
perché sono loro che hanno permesso e che ti permettono
tuttora di essere ciò che sei.
Ma il brutto
dei sogni è che prima o poi ti devi svegliare.
E
così, una mattina come un'altra, all'improvviso ti ritrovi
catapultato in un mondo che non ti appartiene, dove tutto è
cambiato e dove niente potrà mai più tornare
com'era.
Ventuno anni
fa sono venuto al mondo con una persona al mio fianco.
Nella mia
vita, mai e poi mai, mi sono trovato solo.
Avevo accanto
a me un secondo io che mi sosteneva, mi appoggiava e mi confortava.
Forse molti di
voi non riescono a capire il rapporto che c'era tra noi, altri, invece,
lo hanno sempre frainteso urlando 'incesto!' ogni volta che ci vedevano
vicini.
Ma a me non
importa quello che pensate, non mi è mai importato
così come non è mai importato a mio fratello.
Tom.
Dire fratello
è poco per descrivere quello che lui rappresentava per
me...era anche il mio migliore amico, quello che si prendeva cura di me
quando non stavo bene, la persona con la quale parlavo se avevo
problemi, chi mi ha sempre protetto quando a scuola alcuni mi
prendevano in giro, è stato il mio aiutante quando non
sapevo come fare per conoscere la ragazza che ora è l'amore
della mia vita...
Lui non
è altro che la parte che ora mi manca per essere completo.
Da quando se
n'è andato, ogni secondo della mia vita, provo
l'irrefrenabile istinto di raggiungerlo, ma ciò che mi
blocca è il fatto che lui non vorrebbe mai che io lo
facessi...lo conosco bene e so ciò che pensa in ogni
momento, so che da lassù mi guarda, mi sorride e
veglia su di me.
Ma aspettami
fratellino, un giorno saremo di nuovo insieme, te lo giuro...e niente
potrà più dividerci.
Grazie di tutto Tomi."
Vedo il tuo
viso scurirsi di nuovo.
Chini la testa
verso il pavimento per evitare di far vedere a quei sciacalli dei
fotografi che stai piangendo.
Scendi e ti
vieni a sedere accanto a me.
Mi prendi la
mano e mi sussurri di uscire.
Ci sediamo su
una panchina poco lontana dalla chiesa.
Finalmente,
dopo giorni, ricominciamo a parlare.
Ti sento di
nuovo vicino.
E ritrovo quel
poco di vita che credevo aver perso...
Mi abbracci,
forte.
Sai di poter
contare su di me.
E
che potremo ricominciare.
Di nuovo.
Insieme.
Questo è il secondo capitolo della mia
FanFiction, ma anche l'ultimo.
Manca
ancora un piccolissimo epilogo, però.
Grazie a chi ha commentato e anche a chi ha
letto senza commentare.
Spero che commentiate il mio primo lavoro.
Grazie 1000! ;)
_margy_
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Capitolo 3 *** Epilogo.. ***
Sono
passati, ormai, sette lunghi anni da quel giorno.
Siamo riusciti
ad andare avanti.
Siamo stati
forti ed ora siamo una famiglia.
E
già, il nostro amore è davvero come avevamo
previsto.
Per sempre...
Nonostante tu
non abbia mai più cantato ed il gruppo si sia sciolto, con
Gustav e Georg è rimasto tutto com'era.
Sono spesso da
noi.
Si
può quasi dire che la nostra è diventata la loro
seconda casa.
E mi fa
piacere che sia così.
Ci abbiamo
messo tanto ad avere tutto quello che abbiamo ed io lo amo con tutta me
stessa.
Ma la cosa che
amo di più a questo mondo lo sai bene cos'è.
Perché
so che anche per te è la cosa più importante.
Ed ora sta
dormendo beato tra le tue braccia.
Il nostro
piccolo Tom.
Lo guardi con
tutto l'amore possibile.
Sei proprio un
buon papà.
Giri il tuo
sguardo verso di me, mi sorridi.
Eccoli i miei
due amori più grandi.
Non potrei
desiderare nient'altro dalla vita.
Mi avvicino
alla finestra e guardo la pioggia che, là fuori, inizia a
scendere piano.
E mi vieni in
mente tu, Tomi...
Hai visto che
bel bambino che abbiamo io e tuo fratello?
Lo abbiamo
chiamato proprio come te.
Gli abbiamo
voluto donare il nome di un angelo.
Sai,
però, dovrei chiederti un favore...se davvero da
lassù ci guardi, ti prego, proteggilo...
Noi, qui, gli
parleremo molto di te, deve sapere dello zio che non potrà
mai conoscere perché ci è stato portato via
troppo presto.
Gli
racconteremo della fantastica persona che eri e di quanto eri
importante nelle nostre vite.
Non
permetteremo mai che tu venga dimenticato.
Bill si
avvicina, mi porge il bambino e mi bacia sulla guancia.
"Sei la mamma
più bella del mondo"
Amore mio,
come sei dolce.
E' questa la
vita che ho sempre desiderato.
Tu, io e Tom.
La nostra
famiglia di nuovo al completo.
...Vi amo
tanto angeli miei.
Ed eccoci arrivati alla fine della mia prima (e corta)
fanfiction...
Spero vi sia piaciuto anche il finale!
Grazie 1000 a chi ha commentato, siete stati davvero gentili!
;)
Continuate a commentare, mi fa tanto tanto piacere leggere cosa ne
pensate!
Un bacione a tutti, margy.
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