Our little moment

di Christina Malfoy
(/viewuser.php?uid=30283)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1-Lettere.. ***
Capitolo 2: *** Si parte! ***
Capitolo 3: *** Una brutta notizia ***
Capitolo 4: *** Gocce di memoria ***
Capitolo 5: *** Sorprese inaspettate ***
Capitolo 6: *** La notte di Capodanno ***
Capitolo 7: *** Insieme per sempre? ***
Capitolo 8: *** Goodbye to you ***
Capitolo 9: *** Ricominciare a vivere.. senza te ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1-Lettere.. ***


Lettere..

Il 23 Dicembre gli studenti di Hogwart si apprestavano a partire per tornare,per le feste di Natale, dalle loro famiglie.

Tuttavia,non tutti avevano potuto usufruire di questa possibilità.

Nella Sala comune di Grifondoro quattro ragazzi stavano comodamente seduti davanti al camino.

“Draco,questa è la seconda sera,che ti travesti ed entri di nascosto nella nostra sala comune,se ti scopre qualcuno, lo andrà a dire a Silente!”

“Ginevra… Io credo che Silente già sappia che in questo momento sono qui… Non credo certo che ci sia bisogno che qualcuno glielo vada a riferire!”

“Si,hai ragione!Uffy,però,non è giusto che tu sia un Serpeverde! Non possiamo vederci così!”

“Tesoro non è colpa mia lo sai.. Tutta la mia famiglia ha fatto parte di quella casa”

“Si,lo so,ma tu sei diverso!”


”Solo perché ho rinnegato mio padre non significa che non sono un Serpeverde!Di sangue lo sarò sempre!”

“Ma almeno non sei cattivo! E non sei un Mangiamorte! E per questo che sto con te… Fuori sembri un pezzo di ghiaccio,ma dentro.. sei più tenero di un agnellino!”

Ginny Weasley si accoccolò meglio accanto al suo ragazzo,poggiando la testa sulle sue gambe e stendendosi sul divano.

Accanto a loro Hermione e Ron stavano nella stessa posizione.

“Herm, dopo potresti aiutarmi in pozioni? Devo fare un tema e non sono riuscita a capire delle domande nella traccia!”

“Certo Gin” disse Hermione sorridendole.

“È mai possibile che voi due pensiate solo a studiare? Ginny,prima non eri così.. Non vorrai certo diventare come H-.. Ahia! “Ron non terminò la frase,perché Hermione lo colpì con un cuscino.

“E pure che fosse? Che c’è di male ad essere come me?”Ribattè Hermione,guardandolo imbronciata.

“Ma. Niente,niente” si affrettò a dire Ron

Intanto Ginny e Draco,guardavano divertiti la scena.

“Anzi.. Magari fosse come te… Sei bellissima!” disse Ron dolcemente.

Hermione arrossì.

“Ehi!!! Che vorresti dire? Che la mia Gin è brutta? Non ti azzardare!” disse Draco prontamente,prendendo la bacchetta in mano.

“Bravo amore,così si fa!” disse Ginny,ridendo.

“E se anche fosse così? Che mi faresti?” rispose prontamente Ron,anche lui prendendo la bacchetta.

Draco e Ron si guardarono per un attimo in cagnesco per poi scoppiare a ridere due secondi dopo.

“Ahh,uomini!” dissero insieme Ginny e Herm.

Entrambe ricordavano quando Ginny aveva comunicato al fratello e ad Harry, che stava con Malfoy. All’inizio si era scatenato il putiferio. Successivamente,però, avevano entrambi capito che Malfoy era diverso da suo padre e dai suoi uomini. Da allora,il giovane Malfoy era entrato a far parte del loro gruppo.

“Peccato che Harry non ci sia.. Ma credo che lui non stia sentendo la nostra mancanza… Visto che è con Cho!”

“Hihihi” ridacchiò Herm “Hai proprio ragione!”

“Se la sta spassando sicuramente più di noi!” disse Draco maliziosamente.

“Ma è possibile che mi ritrovo un pervertito come fidanzato?” disse Ginny,guardando Draco con le mani suoi fianchi.

“Gin,quando fai così mi ricordi la mamma!” disse Ron,guardando l’atteggiamento della sorella.

“Su Ginny,andiamo a studiare! Lasciamo questi due a parlare di… delle loro “faccende”” concluse Hermione alzandosi.

“Eh,no! Dove credi di andare? Mi hai promesso che questa sera saremo stati insieme” disse Ron afferrandola per i fianchi e guardandola in tralice.

Hermione lo guardò facendo un sorriso malizioso “Si… ma… solo se mi prendi!” Cominciò a correre per tutta la sala comune e Ron le corse velocemente dietro.

Dopo pochi secondi riuscì a raggiungerla e prendendola in braccio la condusse nel suo dormitorio.

Intanto Ginny e Draco presero a baciarsi con passione. “Che ne dici se andiamo anche noi?” Chiese Draco, scendendo a baciare il candido collo per provocarla.

“Devo studiare!” ribattè Ginny poco convinta.

Draco si lasciò sfuggire un sorrisetto. “Ne sei proprio sicura?”

Ginny lo guardò negli occhi e vi lesse un forte desiderio.

“No.. Andiamo!”

Sorridendo,si avviarono verso la stanza delle necessità.

Nel dormitorio maschile di Grifondoro dei piccoli gemiti di una ragazza riempivano l’atmosfera.

La stanza era quasi completamente immersa nel buio. Ad illuminarla c’erano solo delle piccole candele sul grande camino.

Su uno dei cinque letti a baldacchino,erano comodamente stesi due ragazzi.

Hermione,questa volta,aveva lasciato campo libero al suo ragazzo,al momento impegnato a baciarle dolcemente il collo.

“Hihi, smettila, lo sai che soffro il solletico..!” disse Hermione cercando di resistere.

Sorridendo,Ron abbandonò il collo della ragazza per poi catturare le sue labbra in un profondo bacio. Hermione lo strinse a sé,e quando lui cominciò ad accarezzarle la pelle fresca sotto il maglione,prese a giocherellare con i bottoni della sua camicia.

Ron continuò ad accarezzarle la schiena,baciandola sulle labbra e sul collo più volte. Poi la guardò negli occhi. Sembrava tranquilla.

Le tolse la maglietta,e le baciò la pancia piatta.

Lei,di rimando gli tolse la camicia e prese ad accarezzare le spalle muscolose,le braccia robuste.

Poi si tolse da sola il reggiseno e Ron la guardò arrossendo.

Hermione scoppiò in una serena risata. “Come è bello il mio amoruccio imbarazzato!”

Ron le sorrise “Tu sei più bella”

Si chinò su di lei e prese a baciarle un seno, con lentezza e dolcezza.

Hermione si lasciò sfuggire un lieve gemito.

Si aggrappò a lui e gli accarezzò la schiena per poi scendere in basso fino al bordo dei pantaloni.

Si fermò un attimo e fece un respiro per acquistare sicurezza.

Scese alla chiusura dei pantaloni e la aprì senza difficoltà. Glieli sfilò lentamente.

A sua volta Ron fece lo stesso con la gonna e le calze della ragazza.

Un brivido freddo fece tremare Hermione.

“Hai freddo?” le chiese Ron premuroso.

“Beh.. un po’!”

Ron la fece stendere sotto il lenzuolo e dopo averla raggiunta prese ad accarezzare il corpo seminudo della ragazza.

Ad entrambi restavano solo quei piccoli pezzi di stoffa leggera.

“Hermione non sei obbligata.. io..”

Ron non terminò la frase perché Hermione gli poggiò una mano sulla bocca “Shhh.. io voglio!”

Ron fece un sospiro e stava quasi per toglierle quell’ultimo indumento,quando un forte picchiettio alla finestra lo fece fermare.

“Ma cosa..?” si voltò verso la finestra e vide un gufo grigio che batteva violentemente le ali.

“Fallo entrare!Starà congelando!” disse Hermione preoccupata.

Ron scese dal letto,indossò velocemente una felpa e andò ad aprire la finestra.

Il gufo planò nella stanza cadendo sul letto.

Ron gli si avvicinò e prese la lettera dal suo becco. La lesse velocemente,sgranando gli occhi.

Notando il suo sguardo Hermione gli chiese “Che dice?”

“Beh… Belle e brutte notizie” disse Ron guardandola tristemente.

Nella stanza delle Necessità due ragazzi erano stesi su un comodo letto,coperti da calde lenzuola celesti.

“Sai non vedevo l’ora che arrivasse Natale! Così potremo stare finalmente un po’ insieme!”

Draco si staccò di malavoglia dal generoso decoltè della ragazza per risponderle.

“Si,hai ragione… Mi sei mancata,non ce la facevo più!” disse con la faccia da cucciolo.

Ginny lo guardò alzando un sopracciglio. “Ah, è così! Ti manco solo per questo” disse indicando il proprio corpo.

Si staccò da lui,mettendosi seduta.

“Sai che non è così!” ribattè subito Draco, cercando di raddolcirla.

Ginny incrociò le braccia al petto,mettendo il broncio.

“Non ti sarai mica offesa?” chiese Draco preoccupato.

Ginny si voltò verso di lui e vedendo la sua espressione non riuscì a trattenere un sorriso.

“Come sei buffo!”gli si avvicinò prendendogli il viso tra le mani.

“E comunque mi sei mancato anche tu,sciocchino!”

Draco,prontamente, la prese per i fianchi e la fece stendere sotto di sé.

Ginny ridacchiò “Aiuto,aiuto.. Un maniaco mi vuole violentare!”

“Mmm,sai,potrei anche farlo!”

“Allora fallo!” disse lei provocandolo.

Draco approfittò di quella affermazione per baciarla con passione.

Ginny a sua volta lo strinse a sé per prolungare quel bacio.

Poi posizionandosi tra le cosce della ragazza,la sollevò appena per entrare in lei.

Ginny non riuscì a trattenere un gemito forte, e cercò le labbra del ragazzo.

Pochi minuti dopo,Draco cadde sfinito al suo fianco e lei gli accarezzò dolcemente la fronte sudata “Ti amo”

Draco la guardò intensamente negli occhi “Anch-“

Un forte rumore lo bloccò.

Si voltarono entrambi e videro un gufo bianco fuori dalla finestra.

Ginny si alzò,indossando il maglione del ragazzo e dopo aver fatto entrare il gufo,prese la lettera dal suo becco.

“È per me… Da parte di mamma… Oh,no!”

“Che succede?” domandò preoccupato Draco mettendosi seduto.

Ginny lo guardò mordendosi un labbro.

“Mi sa che le nostre vacanze sono rovinate… Devo partire!”

“Ron che succede?” domandò Hermione preoccupata.

“Mi dispiace… Non potremo stare insieme questo Natale.. Io e Ginny dobbiamo partire con la nostra famiglia!”rispose Ron,abbassando lo sguardo.

Continua…

Ciaoo!!! Ed eccomi qui con una nuova ff, non sarà molto lunga,massimo 7,8 chap!

Come abbiamo visto, i piani di queste dolci coppiette sono rovinati.. Ron e Ginny partiranno.. cosa succederà durante la loro assenza??

Beh.. lo vedremo presto!

Allora che cosa ne pensate? Mi raccomando fatemi sapere la vostra opinione,è importante!!!! Pleeeaseeeee

Ringrazio tutti coloro che lo faranno!

A presto! Kiss

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Si parte! ***


Si parte!

 

“Ron che succede?” domandò Hermione preoccupata.

“Mi dispiace… Non potremo stare insieme questo Natale.. Io e Ginny dobbiamo partire con la nostra famiglia!”rispose Ron,abbassando lo sguardo.

“Ma che cosa è successo?” richiese Hermione.

“Charlie.. Non so bene cosa sia successo. Mamma ha detto che un drago l’ha ferito,non so se sia grave…Ma non credo,perché mamma me lo avrebbe detto.. Andremo da lui… Sai è da tanto tempo che volevo vedere il luogo in cui Charlie lavora… ma farlo così…”

“Oh,Ron,mi dispiace…” disse Hermione,alzandosi e abbracciandolo.

“Dai,credo che stia bene.. Ne approfitterai per.. ehm.. vedere il posto,che so..”

Hermione stava cercando di nascondere il suo dispiacere.

Ma fu inutile.

Ron la conosceva da troppo tempo.

“Tesoro,lo so che ti dispiace,che ti avevo promesso che saremmo stati insieme… ma.. non so che fare!” disse Ron,cercando di scusarsi.

“Lo,so!” disse Hermione abbattuta “Vabbè.. cercheremo di recuperare.. che so.. quando torni… Sai almeno quando torni?” chiese Hermione speranzosa.

“Io.. ehm.. credo che torneremo il tre,il quattro gennaio…” disse Ron,ancora più dispiaciuto.

Hermione mosse appena la bocca.
”Ah.. capisco…”

Abbassò la testa e fece un respiro,per poi tornare a guardare Ron.

“Partirai domani?”chiese Hermione,sperando almeno in quello.

“No.. oggi pomeriggio”

“Bene,ehm.. allora ti lascio.. vorrai.. vorrai fare le valige!” disse Hermione,sorridendo sarcasticamente.

“Hermione,ti prego non fare così!”

“Così,come Ron? Non ti preoccupare,saprò gestirmi queste vacanze da sola. Ne approfitterò per rilassarmi!”

“Mi dispiace” concluse Ron,abbassando la testa.

“Ci vediamo dopo!”

Hermione andò verso la porta e uscì senza nemmeno voltarsi.

 

 “Che succede?” domandò preoccupato Draco mettendosi seduto.

Ginny lo guardò mordendosi un labbro.

“Mi sa che le nostre vacanze sono rovinate… Devo partire!”“Partire?” disse Draco,spalancando gli occhi “ E per dove?” “Dobbiamo andare da mio fratello Charlie,è stato ferito da un drago,non è grave…però mamma ha insistito” disse Ginny,tristemente.

 

Draco non disse niente.

“E quando tornerai?”

“Credo per la fine delle vacanze!”

“Ottimo,beh.. allora buone vacanze!” disse Draco alzandosi e cominciando a vestirsi.

“Tesoro,ti prego,non è colpa mia,devo andarci per forza!” disse Ginny avvicinandosi a lui.

“Ah si? E chi lo dice,la mammina? Mi avevi promesso che saremmo stati insieme… Mi fa piacere scoprire che le promesse le sai proprio mantenere!” continuò lui,infilandosi i jeans,senza guardarla.

“Ma è mai possibile che dai sempre la colpa a me per tutto?” disse Ginny,cominciando ad arrabbiarsi e ad alzare la voce. “Che posso farci io?”

“Niente,non puoi fare niente,e non farai niente… Ciao Ginny,divertiti… e se torni.. fammelo sapere!”

Draco si avviò verso la porta,ma Ginny lo bloccò.

“Se esci da quella stanza,sappi che non mi rivolgerai più la parola!” disse la ragazza,con gli occhi di fuoco.

“E dimmi cosa dovrei fare?” rispose lui,aprendo le braccia “Sono stanco Ginny,stanco.. di doverti sempre aspettare,stanco di non poterti vedere il pomeriggio,di dover sempre accettare le regole che la tua famiglia ti impone…

Per fortuna hai avuto il coraggio di parlare a tuo fratello di noi… e per farlo ci hai messo due anni.. dimmi,quanto ci vorrà per poter stare due giorni consecutivi insieme?..”

“Ne abbiamo già parlato.. e sai che tutto ciò non dipende da me! Se mi amassi non dovrebbe essere un problema per te aspettarmi…”

Ecco l’aveva fatto. Aveva lanciato la bomba.

Dopo due anni che stavano insieme,Draco non le aveva mai detto “Ti amo”.

Fra loro era sempre stato tutto sottointeso.

Draco la guardò negli occhi,cercando di nascondere la delusione che sentiva dentro.

“E questo che pensi? Che io non ti amo?”

“Beh… io non lo so…” disse Ginny,imbarazzata “Non me l’hai mai detto!”

“Non credo che tra noi ci sia mai stato bisogno di parole…Vuoi sentirti dire che ti amo? Ecco.. Ti amo! Ti va bene così?”disse lui arrabbiato.

“Draco io non volevo… non volevo che facessi questo!” disse Ginny, tristemente.

Lo abbracciò.

Lui restò fermo e lei lo strinse di più.

Alla fine Draco cedette e ricambiò l’abbraccio.

“Non dirlo più,Ginevra… mi hai fatto male!”

“Mai più,lo giuro.. e ti giuro anche che troveremo il tempo per stare insieme!”

Si guardarono intensamente negli occhi.

Poi Draco,prendendole il viso tra le mani la baciò a lungo.

Dopo quella che sembrò un eternità,si staccarono.

“È meglio che vada a fare le valige!” disse Ginny,sciogliendo tristemente quell’abbraccio.

“Ti odio.. mi lascerai tutto solo!” disse Draco,fingendosi arrabbiato.

“Dai,amore.. sono solo due settimane.. vedrai che troverai qualcosa da fare!”

 

Ron scese la scala a chiocciola del suo dormitorio e vide Hermione seduta davanti al camino.

Si avvicinò a lei e si sedette sul divano.

Hermione voltò appena la testa.

“Ciao Ron..beh.. buon viaggio!”

Ron le prese una mano “Tesoro,lo sai che vorrei portarti con me?”

Hermione non si mosse.

“Si… Ma con-”

Ron le mise un dito sulle labbra.

“Shh.. non dire niente. So che sei arrabbiata con me… ti prometto che mi farò perdonare… Ti amo Hermione… Ti amo!”

Finalmente la ragazza si voltò e lo guardò negli occhi.

“Anche io ti amo… Non dimenticartelo!”

“Hermione non sto partendo per la guerra!” ironizzò Ron “Dai,starò via solo due settimane,vedrai.. passeranno presto!”

“Si..” Hermione sorrise.

Poi Ron l’attirò a sé per baciarla.

Dopo pochi secondi si staccarono e Hermione prese ad aiutarlo con le valige.

Uscirono fuori il cortile,dove vi era una piccola carrozza,che li avrebbe portati alla stazione.

Presto Ginny e Draco li raggiunsero.

“Ciao Herm! Questo imprevisto non ci voleva proprio!” disse Ginny,salutando l’amica.

“Già… Controllami questa specie di ragazzo!” scherzò Hermione.

Ginny e Draco risero.

“Non ti preoccupare,lo farò!” disse Ginny sorridendo.

“Ehi… specie di ragazzo,a chi?” disse Ron, incrociando le braccia.

“Solo a te può riferirsi,lenticchia!” disse Draco, guardandolo con il solito ghigno sul volto“Non vedo altri “quasi” ragazzi!”

“Sta attento a quello che dici,Malfoy!” scherzò Ron “Solo perché ti ho permesso di stare con mia sorella,non vuol dire che puoi prendermi in giro!”

“Ok,basta!” si intromise Ginny. “Andiamo! Altrimenti mamma ci uccide!! Ciao amore” disse baciando Draco.

Nello stesso istante Ron e Hermione fecero la stessa cosa.

“Mi raccomando voi due,non combinate guai!” disse Ginny,guardando sorridendo Hermione e Draco.

“Ci sentiamo appena arriviamo!” disse Ron,prendendo i bagagli e caricandoli.

Salutò di nuovo Hermione per poi salire sulla carrozza.

Draco aiutò Ginny a salire sul sedile posteriore.

Quando la carrozza iniziò la sua discesa verso la valle, Hermione agitò il braccio per salutarli,fino a che la carrozza scomparve.

Alla fine si avviarono verso l’ingresso e salutandosi,ognuno di avviò nella propria Sala Comune.

 

Hermione chiuse il libro di Trasfigurazione,mettendolo nella borsa.

Apri il cassetto della sua scrivania e vi estrasse un pacchetto abbastanza grande.

Con rabbia strappò la carta della confezione e lo guardò.

Era un carinissimo album,in cui c’erano tutte le foto di lei e di Ron,dalla nascita fino alla scorse estate.

Non ricordava quanto tempo ci avesse messo a completarlo e non voleva pensare alla delusione che aveva adesso.

Visto che non poteva darglielo da vicino,non glielo avrebbe proprio dato.

Lo chiuse sentendo la rabbia salirle alla testa.

Decise di andare a dormire.

Quello sarebbe stato il Natale più brutto della sua vita.

 

 

Draco chiuse la porta del suo dormitorio,sbattendola, e si avvicinò alla finestra.

“Dannazione! Ci mancava solo questa!” disse a se stesso.

Mise la mano nella tasca destra ed estrasse un piccolo cofanetto e lo aprì,guardando il suo contenuto tristemente.

Dentro c’era un anello bellissimo, una fedina d’oro bianco con un piccolo diamantino incastonato al centro.

Questo era il regalo che avrebbe dovuto dare a Ginny,la notte seguente.

L’aveva ordinato nella più bella gioielleria di Londra.

Non ricordava quanto gli era costato,ma questo non gli importava.

Aveva deciso di comprarlo,perché sapeva che sarebbe stato ancora più bello,su quella delicatissima manina bianca.

L’aveva tenuto quel pomeriggio in tasca,prima che lei partisse, ma alla fine aveva deciso di non darglielo.

Buttò la scatolina sul comodino e sospirando decise di andare a dormire.

 

Ginny e Ron arrivarono alla stazione alle dieci e mezza di sera.

Scesero dall’espresso e si diressero verso l’uscita.

Il signor Weasley andò loro incontro,sorridendo.

“ Bene,ragazzi… tempismo perfetto! Siamo per la prima volta in orario! E adesso sbrighiamoci! Abbiamo un aereo da prendere! Come sono emozionato!!! È la prima volta che saliamo su un aereo. Vostra madre non era d’accordo.. ma alla fine l’ho convinta!”

Ginny e Ron sorrisero appena al signor Weasley,per manifestare la loro “allegria”.

Dopo aver caricato i bagagli,i ragazzi salirono in macchina,senza dire una parola.

“Tesori.. come è andato il viaggio?” chiese loro,la signora Weasley.

“Tutto bene,mamma!” rispose Ginny.

“Ma cosa sono queste facce? Non siete contenti di venire? Bill e Fleur ci raggiungeranno domani. Percy non può venire perché ha da fare..”

Certo.. avrà trovato un scusa!” pensò Ginny.

“E i gemelli sono già arrivati! Fra qualche ora saremo di nuovo tutti riuniti!” disse sorridendo la signora Weasley.

Ron e Ginny sorrisero appena.

Un ora dopo erano arrivati all’aeroporto.

Dopo mezz’ora di controlli,finalmente la famiglia riuscì ad imbarcarsi.

Il viaggio non fu molto lungo. Ginny si addormentò sul suo sedile e Ron guardò un film,sperando che la traversata durasse poco.

Anche la signora Weasley si era addormentata.

L’unico sveglio e pimpante era il signor Weasley,che si guardava intorno allegro.

“Certo che i Babbani,ne hanno inventato di mezzi per viaggiare!”

Alle due e mezza atterrarono nell’aeroporto di Berlino.

Ginny si svegliò,sbadigliando.

Scesero dall’aereo e entrarono nel bar dell’aeroporto.

Si sedettero ad un tavolino e ordinarono la colazione.

“Mamma,ma questa non è la Romania!” disse Ginny,guardandosi intorno.

“Beh… in effetti…” disse la signora Weasley, arrossendo.

“Che cosa significa? Dimmi che hai inventato la storia di Charlie solo per farci venire e ti ammazzo!” disse Ginny,alzando la voce.

“Che cosa?” disse Ron, togliendosi le cuffie dalle orecchie.

I signori Weasley non dissero niente.

“Ecco,lo sapevo!” disse Ginny,incrociando le braccia e mettendo il broncio.

“Dai,su che sarà mai?” disse la signora Weasley “Vedremo posti nuovi,conosceremo nuove persone! Dovreste ringraziarci!”

“Non mi interessa vedere posti nuovi o conoscere nuove persone,io voglio passare il Natale con.. con i miei amici!” disse Ginny,arrossendo.

“Lo stesso vale per me! Stavamo così bene ad Hogwarts, non potevate andarci solo voi?”continuò Ron.

“Ragazzi,adesso basta!” disse il signor Weasley,vedendo l’espressione della moglie “Vostra madre sentiva la vostra mancanza e quindi abbiamo deciso di fare questo viaggio. Adesso è tardi per tornare indietro,quindi passerete questi giorni qui con noi,con la vostra famiglia! Visiteremo la Germania e se farete i bravi vi porteremo anche in Austria!” disse il signor Weasley,guardando poi Ginny.

Per un istante gli occhi di Ginny brillarono. Visitare l’Austria era sempre stato un suo grande sogno.

“L’ Austria?” disse spalancando gli occhi.

“Si!” disse sorridendo il signor Weasley.

Aveva colpito e affondato.

Ginny si riprese. “Ma ciò non significa che dovevate costringerci a venire! Avevamo già programmato le nostre vacanze!...” riprese.

“Oh… ci sarà tanto tempo per passare le vacanze con i vostri amici,per quest anno faremo una cosa diversa! E adesso muoviamoci che dovremmo stare in albergo per le sette! I vostri fratelli sono arrivati ieri”

Ron e Ginny,ormai rassegnati,presero le loro valige per poi avviarsi verso l’uscita.

Alle quattro in punto arrivarono all’albergo.

Dopo aver parlato con il proprietario,entrarono nelle loro stanze.

Erano arredate semplicemente. La moquette e la carta da parati avevano le stesse decorazioni: dei piccoli fiori bianchi su uno sfondo blu notte.

C’era un piccolo salottino,una cucina,un bagno e una camera da letto con un letto matrimoniale.“Mamma e noi dove dormiamo?” chiese Ginny osservando la stanza.

“Oh,non si preoccupi,signorina!” disse il proprietario.

“Questa è la stanza dei vostri genitori. Voi dormirete nelle camere accanto”

“Ah,capisco!” disse Ginny.

Il proprietario la condusse nella stanza,che era composta da un piccolo ingresso,una camera da letto e un bagno.

“Se le serve qualcosa chiami,come ho detto già ai suoi genitori. Spero che si trovi bene! Nell’albergo ci sono altre due famiglie che hanno dei figli. La sera dopo la cena,facciamo dei balli di gruppo.. se vuole partecipare..”

“Grazie, ci penserò!” disse Ginny.

Il proprietario chiuse la porta della stanza e Ginny si buttò sul letto esausta.

“Speriamo che almeno queste vacanze passino in fretta!”

Si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra che affacciava su un piccolo balconcino.

Uscì sul balcone,rabbrividendo quando un vento freddo le soffiò sulla pelle.

Fece appena due passi,quando vide una ragazzo seduto sul balconcino affianco.

“Ehm.. Ciao… Io sono Ginevra, siamo appena arrivati da Londra.. E staremo qui per due settimane,anche se avrei preferito non venire.. eh vabbè, cosa non si fa per i genitori.. ah scusa… non ti ho chiesto come ti chiami!” cominciò Ginny,parlando a raffica.

Il ragazzo la guardò appena,senza rispondere. Spostandosi i capelli neri dagli occhi celesti,si portò una sigaretta alle labbra e fece un lungo tiro. Soffiando si voltò per risponderle.

“Parli sempre così… a raffica? Sai può dar fastidio,soprattutto ad una persona che si rifugia qui sopra per trovare un po’ di pace!” disse,con un mezzo sorriso sarcastico stampato sulla faccia.

Chi sa chi mi ricorda!” pensò Ginny,sorridendo mentalmente.

“Scusa hai ragione… Mi dispiace di averti disturbato. Continua pure… io vado dentro!”

Ginny si voltò,ma la voce del ragazzo la bloccò.

“ Siamo anche permalose! Vabbene,fa come vuoi, buona notte “Bambolina” disse,guardandola negli occhi.

Ginny arrossì “Bambolina? Mi sembrava di averti detto il mio nome!”

Il ragazzo non rispose. Fece un altro tiro di sigaretta.

Ginny sospirò “ Mah, sei proprio strano… beh,io vado,sono distrutta,notte!”

Entrò nella stanza,senza guardarlo.

Prese il suo pigiama dalla valigia e dopo aver lavato i denti si mise a letto.

Chi sa chi è questo ragazzo! Sarà il figlio di qualche cliente,come ha detto il proprietario! Certo che è proprio strano! Vabbè,non mi interessa… domani chiamerò Draco,adesso sono distrutta”

Così chiuse gli occhi,addormentandosi subito.

 

 

Una ragazza dai lunghi capelli lisci,di un biondo lucente,uscì fuori ad un piccolo balcone,dove era comodamente seduto un ragazzo.

Gli occhi verdi della ragazza erano ricalcati da una matita del medesimo colore,e da un pesante trucco verde scuro. Le labbra carnose erano ricoperte da un lucidalabbra alla fragola.

Indossava una minigonna di velluto,un maglione leggero e stivali neri con tacchi a spillo,che ad ogni suo passo producevano un lieve rumore.

“Ciao tesoro! Come mai ancora qui?”disse,guardando il ragazzo.

“Volevo stare qui. E non chiamarmi tesoro!” ribattè il ragazzo,alzandosi.

“Dai,tesoro, perchè fai così? Non ti sarai mica arrabbiato per Steven… Dai,te l’ho detto, stavo solo scherzando.. non era niente di serio..” si avvicinò a lui,prendendogli il viso tra le mani “.. A me piaci solo tu!” disse,avvicinando le sue labbra a quelle del ragazzo per baciarlo.

Ma quest ultimo la scostò bruscamente.

“Lasciami in pace, Michelle!” disse il ragazzo,rientrando nell’albergo.

Michelle, fece un respiro, scocciata.

“Che palle! È sempre arrabbiato,non ci si diverte più. Devo cercare di ammorbidirlo!” si disse, imbronciata.

Sentì un fischio provenire da un motorino fermato sotto il palazzo e sorrise.

Almeno c’è Steven che mi fa divertire!” pensò,scendendo velocemente la scala che portava in giardino.

La moto partì veloce, rompendo il silenzio di quel tranquillo quartiere,mentre i raggi del sole cominciavano a spuntare all’orizzonte.

Continua….

 

Salve a tutti, dopo quasi un mese di assenza sono tornata!!!

Mi dispiace di aver tardato così tanto ,ma la scuola non mi ha lasciato un attimo di spazio.

Non ho nemmeno il tempo di ringraziare singolarmente coloro che hanno recensito. GRAZIE GRAZIE GRAZIE  a tutti quelli che lo hanno fatto.

Spero che questo nuovo chap, vi sia piaciuto,fatemi sapere cosa ne pensate,mi raccomando recensiteee!!!!  Voglio vostri commenti sulla storia!!! PleaseeeeJ.

Grazie ancora, prometto di aggiornare presto^_^.

Un bacio,vostra

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Una brutta notizia ***


-Una brutta notizia-

Camminava speditamente, non sapendo di preciso dove andare.

Voltò un incrocio,continuando a camminare.

Sentiva l’ansia crescere dentro di lei.

Strinse i pugni e deglutì.

Vide davanti a sè una porta nera socchiusa.

Si avvicino coraggiosamente,respirando piano.

Appoggiò una mano alla porta e la aprì lentamente.

 

Entrò nella stanza e si guardò intorno.

Era una camera da letto, ma non c’erano nobili,era tutto buio, si poteva intravedere solo un piccolo letto illuminato da una candela sul comodino.

Sul letto era distesa un uomo,apparentemente irriconoscibile,con il volto nascosto tra i cuscini e il corpo seminascosto dalle coperte.

Si avvicinò tremando.

“Si.. signore?...” disse toccandogli il braccio scoperto.

Sbarrò gli occhi,vedendo che era freddo come il marmo.

Sentì la paura entrarle nel corpo e percorrerle ogni singola vena,quando nella mente le apparve una possibile verità.

Si fece coraggio e sposto lentamente le coperte dal corpo.

Il lenzuolo era completamente macchiato di sangue,sangue che usciva dalla profonda ferita sul fianco sinistro di quell’uomo.

 

“Ahhhhhhhhhhhhhh…..”

“Hermione,Hermione svegliati!!” urlò Draco, scrollando la ragazza per le spalle.

Hermione spalancò gli occhi e si guardò intorno. Poi vide Draco accanto a lei e tremando scoppiò a piangere.

Il ragazzo la strinse a sé.

“Piccola… ero venuto qua su per mandare un gufo a Ginny,quando ho sentito le tue urla,pensavo che ti fosse successo qualcosa,così sono corso e ti ho trovata qui sdraiata… Dai calmati… era solo un sogno… ”

 

“Oh Draco, era così reale! Ho avuto tanta paura…” disse la ragazza,asciugandosi le lacrime.

“Se vuoi puoi raccontarmelo,se ti fa sentire meglio…”

“Stavo camminando,di preciso non so dove stavo andando,però sapevo che dovevo andare per quella strada,è come se qualcosa mi guidasse… Poi ho visto una porta e anche se avevo paura sono entrata nella stanza. Non c’era niente,solo un letto.

Mi sono avvicinata e ho visto che c’era qualcuno disteso,ho cercato di svegliarlo.. ma…” Si bloccò sentendo di nuovo le lacrime salirle agli occhi.

Draco capì e restò in silenzio. “Sai almeno chi era?”

Hermione scosse la testa.

“È questo il problema.. ho avuto la possibilità di guardarlo,ma non l’ho fatto.. perché.. mi sembrava di conoscerlo.. E non ho voluto guardarlo…”

Draco le strinse affettuosamente il braccio.

“Ne parleremo con Silente,lui saprà cosa fare..”disse alzandosi e aiutandola ad alzarsi.

“Si, Grazie Draco.. “ disse Hermione.

Poi si bloccò un attimo guardandolo.

“Sai ti ho giudicato male.. Quando Ginny mi disse che stavate insieme… io beh.. non ero d’accordo,pensavo che ti saresti approfittato di lei,che l’avresti fatta soffrire.. ma mi sbagliavo! Le sei stato sempre vicino e questo .. questo è davvero bello!” concluse,sorridendo.

“L’ho fatto perché io tengo davvero a lei..” disse semplicemente Draco “è una ragazza unica e ne è valsa la pena.. “

“Si.. Hai ragione.. Mi dispiace che tu mi abbia trovata in queste situazioni,ero venuta stamattina presto in Guferia per rispondere a Ron,ma devo essermi addormenta e poi… Sai cos’è successo! beh io devo andare…!” disse avviandosi verso la porta.

“Vai,vai!..” le rispose Draco. “Ah… Hermione?”

Lei si voltò “Si…?”

“Buon Natale!”

Hermione sorrise. “Anche a te!”

______________

 

“Ginny.. svegliati.. Ginny!!!!”

La signora Weasley stava bussando rumorosamente alla porta della camera della figlia.

Ginny emise un piccolo gemito e aprendo appena gli occhi guardò l’orologio.

Sette e mezza.

“Mamma ma sei pazza? È prestissimo!”

Disse per poi voltarsi dall’altro lato e premersi il cuscino sul volto.

“Muoviti svegliati! Stanno già servendo la colazione… Indovina? Creapes alla nutella!”

Ginny spalancò gli occhi:

“Cosa??? Scendo subito!!”

La signora Weasley sorrise soddisfatta,prima di avviarsi di sotto.

Ginny aprì il piccolo armadio della stanza e prese un semplice jeans e un carinissimo e morbidissimo maglioncino celeste,regalatole da Draco lo scorso Natale.

Si chiuse in bagno e dopo una lunga rilassante doccia,prese a vestirsi con cura.

Lasciò i capelli ramati sciolti,fermandoli con piccole mollettine celesti ai lati.

Si guardò allo specchio per un istante.

“Ma cosa sto facendo? Perché mi preparo così? In fondo non c’è nessuno che debba vedermi!”

Si avviò velocemente verso la porta e uscì dalla stanza.

Non si accorse nemmeno del piccolo pacchettino ai piedi del letto.

 

Scese velocemente le scale ed entrò in una piccola stanza,con numerosi tavolini,dove gruppi di persone stavano facendo colazione.

Al centro della stanza vi era un gigantesco albero di Natale luccicante.

Su ogni tavolino c’era  un cesto di dolci con un  bigliettino d’auguri da parte dei proprietari della locanda.

Ginny si avvicinò al tavolo dei genitori e dopo aver salutato Charlie,Fred e George, si sedette sorridendo.

“Buon giorno! Sono già arrivate le creapes?”

“Devi ordinarle! Ecco sta arrivando il cameriere!”le rispose il signor Weasley.

“Buon giorno,gentili ospiti e Buon Natale! Cosa volete mangiare di buono oggi?”

Ginny lo guardò con gli occhi che le brillavano.

“Io vorrei una creapes alla nutella e un cappuccino!”

“Benissimo signorina! E voi?” chiese il cameriere

“Un caffè!” risposero i gemelli,contemporaneamente.

 

Dopo aver fatto colazione, l’allegra famiglia si alzò per prepararsi ad uscire.

Prima di farlo,però,decisero di passare per la hall dell’albergo per salutare i proprietari.

“Ah buon giorno e buon Natale! Spero che abbiate dormito bene…Signora Weasley”disse il proprietario,il signor Wilson,stringendo la mano al signore e alla signora Weasley. Evidentemente era rientrato da poco,perché aveva ancora il naso adunco rosso per il freddo e i capelli bianchi scombinati.

“Benissimo,grazie.. ah mi chiami Molly!” rispose quest ultima,sorridendo.

“Mi fa piacere…  Bene, sono contento che siate passati di qui! Perché volevo informarvi che per la giornata è stata organizzata una gita per gli ospiti di questo albergo… Andrete a visitare Berlino,ci sarà un pullman che vi porterà sul posto. È già stata preparata la colazione a sacco e il rientro è previsto per le sei in modo che possiate ristorarvi prima di cenare. Alle otto e mezza inizierà il karaoke,se volete partecipare” disse il proprietario tutto d’un fiato.

I Weasley lo guardarono per un istante sconvolti,fu la signora Weasley a rompere quel silenzio.

“La ringrazio! Beh.. Visto che siamo qui credo proprio che parteciperemo.. Quante famiglie partecipano?”

“Oh una decina,in più ci sono altre due famiglie,miei parenti che ormai passano il Natale qui ogni anno! Venite,voglio presentarvi mia moglie e il resto della famiglia!”

Il proprietario li guidò in un salottino,riscaldato da un caldo camino.

Sedute ad un tavolo ovale vi erano una decina di persone.

“Marge cara…” disse il proprietario rivolgendosi ad un donna seduta a capotavola,con i capelli bianchi raccolti in una morbida crocchia e due caldi occhi castani. La signora Wilson si alzò e si avvicinò a loro.

 

 ” Voglio presentarti questa famigliola arrivata ieri sera dall’Inghilterra. Il signore e la signora Weasley e i figli: Charlie, i gemelli Fred e George, Ronald e questa graziosa signorina Ginevra.. e più tardi arriverà il primogenito Bill,con la fidanzata! Ah Molly...” Disse il proprietario,rivolgendosi alla signora Weasley “Se suo figlio volesse partecipare,può aggiungersi tranquillamente!” concluse.

Certo che questo ha proprio il vizio di parlare a raffica!” pensò Ginny,sorridendo divertita.

 “Sono felice che abbiate scelto questo albergo signora Weasley, spero che si troverà bene.. Non faccia caso se mio marito parla molto! In tutti questi anni ha ancora la forza di farlo!” disse la signora Wilson,sorridendole.

“Non si preoccupi,signora Wilson.. è un bene che lo faccia… mette allegria.. ah,come ho già detto a suo marito, mi piacerebbe che mi chiamaste Molly” disse affettuosa la signora Weasley.

“Certo.. Lo stesso vale per me.. Signora Wilson mi fa sentire troppo vecchia,e noi non lo siamo,vero Molly? Venga le presento questa scatenata famiglia!”

Si avvicinarono al tavolo e la signora Wilson richiamò l’attenzione dei commensali.

Tutti si voltarono a guardarli e Ron e Ginny arrossirono.

“Signora Weasley vorrei presentarle mia figlia Martha e suo marito Robert Wright e la loro figlia Michelle,che frequenta il settimo anno di Beauxbatons ” disse indicando una donna dai capelli castani e profondi occhi verdi che sorrise alla signora Weasley allegramente,un signore da una scura capigliatura e occhi castani che si limitò a scutarli,e una ragazza bionda che alzò appena gli occhi verdi e squadrò Ginny,che arrossì ancora di più.

“E i loro amici che ormai sono diventati quasi una famiglia per noi” continuò la signora Wilson “ Ryta e Charles Stevens “ indicando un’altra donna,dagli occhi e dalla chioma castana,seduta vicino Martha e un signore dai profondi occhi celesti che li salutò agitando la mano

“e i loro figli Emily,che frequenta il terzo anno di Beauxbatons” una ragazza dalla chioma bionda e riccioluta e dagli occhi castano scuro salutò Ginny “e J-… Ma dov’è Jay?”chiese la signora Wilson non vedendo il ragazzo.

“Sta ancora dormendo nonna!” rispose Michelle,con una voce infastidita,continuando ancora a fissare Ginny.

“Capito.. Mi dispiace Molly,conoscerete Jay dopo…” poi tornò a voltarsi verso i suoi parenti.

“I signori Weasley e i loro figli vengono da Londra,i ragazzi,infatti,hanno frequentato Hogwarts e alcuni la frequentano ancora.. ”sorrise a Ginny e a Ron “Resteranno qui per due settimane e oggi parteciperanno alla gita a Berlino!”

“Oh che bello! Allora potremo conoscerci meglio Molly” disse sorridendo Martha.

“La ringrazio Martha!”

“Oh… basta con questo tono formale dammi del tu!”disse alzandosi Martha

Sua figlia la guardò disgustata.

“Credo che abbiamo finito di mangiare!”disse nervosa.

“Mi dispiace non volevamo interrompervi..”si scusò la signora Weasley.

“Ma che dici Molly! Avevamo già finito e Michelle non voleva offenderti…vero cara?”

La ragazza sorrise freddamente.

Dopo pochi minuti le famiglie si separarono per prepararsi.

*     *     *

Ad ora di pranzo Hermione decise di scendere per pranzare nella Sala Grande.

Aveva passato tutta la mattinata a riflettere su quel sogno e aveva deciso che nel pomeriggio ne avrebbe parlato con Silente.

Scendendo le scale sentì un buon profumo provenire dalla Sala e affrettò il passo sentendo il suo stomaco brontolare.

In effetti non mangiava dalla scorsa sera.

Aprendo le porte della Sala vide che le quattro tavolate delle case erano sparite.

Al loro posto vi erano dei piccoli tavolini disposti a cerchio,intorno ad uno spazio vuoto.

Si avvicinò perplessa,guardando la Sala.

Notò che molti studenti erano rimasti ad Hogwarts,molti più di quanto credeva.

C’erano diversi Grifondoro,soprattutto del settimo anno,qualche Tassorosso,Corvonero e Serpeverde.

Draco,che stava seduto in un tavolino con Pansy e Blaise,le fece segno di avvicinarsi.

 

Anche l’atteggiamento degli altri Serpeverde del sesto anno era cambiato nei confronti dei ragazzi di Grifondoro,da quando Draco e Ginny avevano reso pubblica la loro relazione e molti sospettavano che Silente fosse immischiato nella faccenda.

Tuttavia quella nuova situazione aveva dato ottimi esiti,infatti i rapporti tra le case erano migliorati moltissimo.

 

Hermione si avvicinò al gruppetto,ancora con un volto perplesso.

“Ciao Herm!” la salutò Draco.

“Granger” disse appena Pansy. (Ovviamente il cambiamento non era avvenuto completamente in Pansy Parkinson!^^ nda)

“Hermione! Tutto bene?” disse Blaise,sorridendole.

“Salve ragazzi! Benissimo Blaise…” disse sedendosi “ Ma cosa succede qui?”domandò,indicando la sala.

“Ah è vero non lo sai! Silente ha annunciato che il 31 faremo una grande festa,visto che ad Hogwarts sono rimasti tanti studenti e stasera ci sarà una grande Tombolata!” le rispose Draco.

“Almeno avremo qualcosa da fare!” aggiunse Pansy.

“Che ne dite di andare in giardino dopo?”propose Blaise.

“Per me va bene!” disse Pansy.

“Anche per me!” concordò Draco.

Tutti si voltarono verso Hermione.

“Io non so… Dovrei.. “ guardò Draco,che capì cosa voleva dire.

“Non dirmi che devi studiare perché ti picchio,Granger!”disse Pansy,facendo finta di stringere i pugni.

“No.. no è che.. devo mandare un messaggio a Ron,vi raggiungo dopo!” concluse velocemente.

“Herm ti accompagno se vuoi,anche io devo scrivere a Ginny!”disse Draco.

Blaise li guardò entrambi.

“Cosa ci state nascondendo?”

“Niente Blaise,cosa dovremmo nascondere?” disse Draco,fingendosi sincero.

“Non lo so!” disse Blaise.

“Bene.. Allor-”

Silente si alzò,interrompendo il loro discorso.

“Cari studenti, sono davvero contento che molti di voi siano rimasti ad Hogwarts,il Natale è più bello quando si passa in compagnia e sono sicuro che riusciremo a divertirci. Bene…Come sapete questa sera ci sarà una grande tombolata in questa Sala,se volete partecipare iscrivetevi prima delle otto.

Beh… Non credo che ci sia bisogno di aggiungere altro buon appetito e Buon Natale!”

I tavolini si riempirono di pietanze,di antipasti,carne e dolci di Natale.

“Certo che quest’anno gli elfi si sono proprio dati da fare!”commentò Blaise.

Lo sguardo di Hermione si intristì. “Poverini dovrebbero passare anche loro un tranquillo Natale!”

“Sono sicuro che lo stanno facendo!”la rassicurò Draco. Sapeva quanto tenesse a quegli esserini,visto che Ginny lo aveva avvisato sul fare battutacce.

 

Dopo il pranzo Hermione e Draco si avviarono nell’ufficio di Silente,ma prima che lo potessero raggiungere,furono fermati dalla McGranitt.

“Signorina Granger,signor Malfoy.. dove state andando?”chiese sospettosa.

“Professoressa ho bisogno di parlare con Silente…”rispose Hermione.

“Capisco.. Mi dispiace ma in questo momento il Preside non c’è… è partito subito dopo pranzo,tornerà stasera..”

Hermione abbassò lo sguardo “Ho capito!”

“Era così urgente?”domandò la McGranitt,vedendo lo sguardo della studente.

“No,non si preoccupi… Grazie!”

La McGranitt sorrise. “Non si preoccupi signorina Granger,potrà parlare con Silente stasera.. perché adesso non andate in giardino? È una bella giornata dovreste approfittarne…”

“Certo,grazie..”

Draco e Hermione si incamminarono verso il parco del castello.

“Dai Herm la McGranitt ha ragione.. potrai parlargli dopo… Su adesso andiamo!”

“Si,hai ragione” rispose Hermione,sorridendogli.

Eppure non riuscì a scacciare quella brutta sensazione che sentiva nello stomaco.

Uscendo all’aria aperta fece un lungo respiro,cercando di convincersi che sarebbe andato tutto bene.

*    *    *

Ginny si preparò velocemente.

Indossò un caldo cappellino bianco con la sciarpa coordinata e un paio di guanti dello stesso colore.

Uscì dalla porta e si avviò verso le scale,cercando di chiudere la cerniera del suo cappotto.

Era talmente concentrata che non si accorse di essere arrivata al bordo delle scale.

Facendo un passo in avanti,sentì il vuoto sotto i piedi.

Si vide praticamente in fondo alle scale e ci sarebbe finita se una forte mano non l’avesse afferrata per un braccio,tirandola indietro.

Sconvolta e tremante si girò su se stessa per ringraziare la persona che l’aveva salvata,ma appena voltò la testa si ritrovò a guardare due profondi occhi azzurri.

“Tu!”disse sorpresa

“Si,sono io… Oh ti ringrazio anche io.. Sai poco fa ho solo… Rischiato la vita? Tu che dici?”disse il ragazzo,sorridendo sarcastico.

Ginny arrossì. “Scusami… Ti ringrazio”

“Così va meglio…”

Ginny si rese conto che lui la teneva ancora per il braccio e che i loro volti erano a pochi centimetri di distanza.

Il ragazzo parve accorgersi del suo imbarazzo,perché lasciò la presa per poi voltarsi e allontanarsi senza salutarla.

Ginny restò alcuni secondi imbambolata a guardarlo,fino a che si ricordò di essere in ritardo e allora scese di corsa le scale avviandosi verso il cortile dell’albergo.

“Ginevra!” disse la signora Wilson “Va tutto bene? TI vedo un po’ pallida!”

“Si sto bene!”rispose lei

“Bene!Vieni ci siamo tutti! Solo mio nipote non verrà.. Ma non preoccuparti ci divertiremo senza di lui!”

 

La giornata trascorse velocemente, tra le stradine, i monumenti e i negozi di Berlino.

Le famigliole rientrarono alle sette in punto.

“Molly cara, ci vediamo a cena,ci farebbe molto piacere se vi uniste a noi a tavola!” disse Martha alla signora Weasley,parlando a nome di tutti.

“Oh ne saremmo onorati,grazie… ci uniremo volentieri!”

“Bene,allora ci vediamo tra un oretta giù in salotto,a dopo!” la salutò la signora Wilson.

“A dopo!”

 

“Ginny è davvero bello questo vestitino che hai comprato e non è costato nemmeno molto!”disse la signora Weasley alla figlia,guardando il pacchetto che la ragazza stringeva in mano.

“Si,mamma. Vado a metterlo nell’armadio!”disse la ragazza,salendo le scale.

Rientrò nella sua stanza e tirò il vestito dalla busta,guardandolo.

Era di lana,color blu notte,a maniche lunghe, con uno scollo a barca. Le scendeva morbido sui fianchi,fermandosi appena sopra il ginocchio. E una cintura brillantinata le stringeva la vita sottile.

“È bellissimo!” disse contenta “Lo metterò appena se ne presenterà l’occasione! Farò impazzire Draco!” continuò ridacchiando.

 “Si è carino! Ma credo che sarebbe più bello se lo indossassi… non so chi è Draco,ma credo che sia un po’ esagerato dire che impazzirà!”disse una voce.

Ginny si voltò di scatto,specchiandosi di nuovo in quelle pozze azzurre. Per un attimo si sentì imbarazzata,ma continuò a guardarlo fredda.

“Cosa ci fai qui? Fuori dalla mia finestra? E poi che te ne frega,non ho chiesto certo il tuo parere… ”

“Ehi calmati Bambolina… Ho solo espresso il mio parere.. Comunque la colpa non è mia.. La finestra era aperta e ti ho sentito parlare… Così non avendo niente da fare… ”

Ginny lo guardò esasperata. “E non avevi niente di meglio da fare che… venirmi a trovare? E non chiamarmi bambolina.. ho un nome: Ginevra… G-I-N-E-V-R-A..”

“Ma io preferisco chiamarti bambolina. Comunque visto che disturbo tanto me ne vado!” disse voltadosi.

“Eh no,adesso no te ne vai!” disse Ginny correndo verso la finestra e uscendo.

Il ragazzo continuò a camminare senza considerarla.

“Sei un maleducato,non mi hai detto nemmeno come ti chiami.. Dimmi ti s- Ahia!”

Il ragazzo si voltò giusto in tempo per vederla inciampare su una corda posta sul pavimento del terrazzo.

Corse verso di lei e la afferrò per la vita.

Ginny si appoggiò a lui, per rimettersi in piedi e alzò il volto arrossato,guardandolo negli occhi.

Lui restò per un istante paralizzato,non riuscendo a staccare il suo sguardo dagli occhi magnetici della ragazza, poi riprendendosi sorrise.

“Questa è la seconda volta che ti salvo… Non prenderci gusto però…”

Ginny non disse niente,ma sentì le sue guance in fiamme.

Il ragazzo la tenne ancora un po’ poi la lasciò per poi voltarsi e andarsene.

Ginny restò imbambolata su quel terrazzo,sentendosi una stupida.

L’aveva salvata due volte e non sapeva nemmeno il suo nome.

Scosse la testa e rientrò nella stanza e prima di cominciare a prepararsi,sbarrò la finestra,chiudendo le spesse tende.

Decise di indossare una gonna beige e un maglioncino marrone,a collo alto.

Indossò dei caldi stivali marroni,con un tacco medio e arricciò i capelli con il ferro,non potendo usare la magia.

Uscì dalla stanza guardando l’orologio. Otto e dieci.

Sono in orario!”pensò sorridendo.

“Che ti sorridi,bambolina?”

Questa volta Ginny si voltò infastidita,sapendo che da un momento all’altro sarebbe esplosa.

“Ma si può sapere cosa vuoi da me? Mi stai seguendo da oggi,non ne posso più..”

“Mi piace infastidirti!”

“Beh,cercati un’altra preda,perché io sono stufa! Non ti far vedere più,altrimenti chiamo il proprietario dell’albergo e ti faccio cacciare!”

Detto questo si voltò di nuovo verso le scale e prese a scenderle,senza dargli la possibilità di ribattere.

Il ragazzo dal canto suo sorrise tranquillo,avviandosi nella sua stanza.

 

Dieci minuti dopo erano tutti in salotto.

“Bene,se volete seguirmi,la cena sta per essere servita!”

Tutti si avviarono in sala da pranzo. Il tavolo era stato allungato e il camino acceso.

“Sedete,sedete”

La porta di fronte il salotto si aprì ed entrò un ragazzo.

I capelli scuri gli ricadevano sulla fronte e gli occhi azzurri brillavano, con aria di sfida.

Ginny lo guardò con odio,chiedendosi cosa volesse ancora.

Si avvicinò a lui sbuffando,ma prima che potesse dire qualcosa,la signora Wilson la interruppe.

“Finalmente ti sei fatto vedere! Ma dove sei stato tutto il giorno?”domandò al ragazzo.

Ginny la guardò perplessa.

“Mi scusi signora,conosce questo ragazzo?”

Lei rise. “Certo che lo conosco. Lui è mio nipote Jay!”

Ginny spalancò gli occhi,guardandoli sconvolta.

“Piuttosto vedo che vi conoscete…” disse la signora Wilson,guardando entrambi.

Jay sorrise sarcasticamente,guardando Ginny con soddisfazione.

“Si,nonna… Ci siamo conosciuti ieri… E devo dire che abbiamo già fatto amicizia!”

“Ottimo! Su venite a tavola! È ora di mangiare!”

Ginny continuò a guardare il ragazzo sconvolta.

Jay si avvicinò e le sussurrò all’orecchio “Cosa hai detto che volevi fare?”

Rise soprassandola e sedendosi accanto a Michelle,che aveva osservato tutta la scena,guardando Ginny con odio.

*    *     *

Erano ormai le dieci passate quando gli studenti di Hogwarts decisero di abbandonare la Sala Grande.

La tombolata era durata due ore e tutti erano stanchi e desiderosi di addormentarsi.

Draco, Pansy ,Blaise e Hermione, si avviarono verso il loro dormitori.

I primi tre ridevano ancora a crepapelle,ricordando il capitombolo di Piton,quando Hagrid urlando “Tombola” ,si era alzato buttando tutto il tavolo e i suoi componenti per l’aria,Hermione invece era silenziosa.

Non avevano visto ombra di Silente per tutto il giorno e quella strana sensazione nel suo stomaco non era ancora sparita.

Draco se ne accorse e disse agli altri di avviarsi,con la scusa di doverla accompagnare.

“Herm,tutto bene?”chiese preoccupato.

“Si!” disse lei mentendo.

Lui la guardò poco convinto.

“Credi di riuscire a fregare il grande Draco Malfoy? Beh,ti sbagli di grosso! Su forza,cosa c’è?

“Niente Draco,sto ancora pensando a quel sogno, non riesco a dimenticarlo…” disse tristemente.

“Capisco.. Mi dispiace,ma Silente non c’è.. Non so cosa dirti,vorrei fare qualcosa per aiutarti, Ron mi ammazzerebbe se ti vedesse così e anche Ginny”

“Si lo so… Forse è anche questo,il fatto che loro sono lontani… “

“Ti capisco, non è stato proprio un grande Natale,ma pensa che almeno quando torneranno potremo divertirci insieme e gli racconteremo tutte le scemenze che abbiamo fatto in questi giorni,moriranno dal ridere quando sentiranno che la McGranitt e stata travolta da una montagna di neve!”

Hermione sorrise. “Hai ragione.. Chissà cosa staranno facendo adesso…”

Parlando non si accorsero di essere arrivati,davanti al ritratto della Signora Grassa.

“Oh,siamo arrivati! Beh.. Grazie Draco, passa una buona notte!” disse Hermione,sorridendogli.

“Buona notte anche a te,Herm.. Mi raccomando se c’è qualche problema manda un gufo!”

“Si lo farò! Grazie..”

Entrò nel ritratto e Draco si diresse verso la sua Sala Comune.

 

Erano ormai le due di notte,quando Hermione si svegliò di colpo.

Aveva le mani gelate e sentiva il suo corpo sudato e freddo.

Sentendo un brivido percorrerle la schiena,si alzò, sapendo che non sarebbe riuscita a dormire.

Si vestì velocemente e mettendo una coperta nello zainetto,usci dalla stanza senza far rumore.

Percorse velocemente la Sala Comune e si avvicinò al ritratto.

“Cosa ci fai impiedi a quest’ora? Lo sai che non puoi uscire? Torna a letto!”

“Non posso,devo uscire! Fammi uscire! Non ti farò riaddormentare se non mi fai uscire!”

La signora Grassa la guardò infastidita e la ragazza incrociò le braccia al petto.

“Oh e va bene… Ma se ti prendono,io non ho colpe!”

Hermione scavalcò velocemente il ritratto e si avviò verso la Torre di Astronomia.

I corridoi del castello erano bui e sentendo freddo accellerò il passo.

Arrivata in cima alla torre,guardò il paesaggio dalla finestra.

Non c’era nemmeno una nuvola,le stelle brillavano luminose e la luna piena illuminava il lago.

Un vento freddo la fece rabbrividire.

Prese la coperta dallo zainetto e sistemandosela sulle spalle,la strinse forte.

Sentì un rumore provenire dalle scale e impaurita decise di nascondersi dietro un colonna.

Restò ferma in ascolto,fino a che non vide una figura avvicinarsi.

Si mise una mano sulla bocca,cercando di respirare piano.

La figura si avvicinò verso di lei,fino a che il riflesso della luna non la illuminò.

“Draco!” disse Hermione sollevata.

“Hermione che ci fai qui?”

“Non riuscivo a dormire e tu?”

“Non lo so… Mi sono sentito chiamare.. Era come se qualcosa mi dicesse di venire qui…”

Hermione lo guardò perplessa. “Come è possibile.. A me è successa la stessa cosa!”

L’arrivo di un gufo interruppe i loro discorsi.

Hermione si voltò a guardarlo.

Reggeva una lettera nel becco.

Si avvicinò sfilandogliela dalla bocca e osservò a busta.

“È per me”disse con una strana nota nella voce.

Draco si avvicinò tranquillo. “Aprila!”

Hermione alzò gli occhi,guardandolo impaurita. “Ho un brutto presentimento!”

“Dai ci sono qui io, non può essere niente di brutto,magari è Ron che ci avverte che torneranno prima…”

“Si,forse…” disse Hermione,fiduciosa.

Facendosi coraggio,aprì la lettera e ne lesse lentamente il contenuto.

Sentì le gambe cedere e la vista appannarsi.

Draco spaventato la sorresse,mentre lei iniziava a piangere,guardando il vuoto.

“Hermione,Hermione che succede?”chiese preoccupatissimo il ragazzo.

La ragazza continuò a piangere,non riuscendo a rispondergli.

“È da parte di mia madre…” cominciò con la voce interrotta dal pianto e dai singhiozzi “Mio padre… Mio padre è… è morto!”

Draco l’attirò a sè,stringendola forte,non riuscendo a dire niente,sconvolto come lei da quella notizia.

 

Continua…

 

Salve a tutti! Finalmente sono riuscita ad aggiornare, è vero avevo promesso che avrei aggiornato presto,ma sniifff… non è colpa mia! Non ho proprio avuto tempo,scusate,scusate,scusate!!!!

Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate di questo chap!

Recensite!!!

Ringrazio coloro che hanno recensito lo scorso chap,sperando che continueranno a seguirmi e cioè:

 

Keira91

Angie

Minnie

Dany/Smile

Milly92

Drakina94

Kahyrin

Magicrossy

Sorellina

Rivoltella j

 

 

 

Ringrazio anche coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti e cioè:

AuraD
Diddola
elegant loner
London
titti6493

 

Prego anche voi di recensire,sniffsniff!!!

Un bacio, appena potrò aggiornerò! Grazie a tutti

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Gocce di memoria ***


-Gocce di memoria-

 

“Hermione,Hermione che succede?”chiese preoccupatissimo il ragazzo.

La ragazza continuò a piangere,non riuscendo a rispondergli.

“È da parte di mia madre…” cominciò con la voce interrotta dal pianto e dai singhiozzi “Mio padre… Mio padre è… è morto!”

Draco l’attirò a sè,stringendola forte,non riuscendo a dire niente,sconvolto come lei da quella notizia.

Proprio in quell’istante scoccò la mezzanotte,rendendo i loro animi ancora più tristi… Era Natale.

“Piccola ci sono qui io… Piangi… Sfogati…” disse Draco,accarezzando dolcemente la chioma morbida di Hermione.

Aveva la gola improvvisamente secca e non riusciva a trovare le parole adatte.

La ragazza si aggrappò a lui,continuando a singhiozzare forte e a lamentarsi.

Si accasciò a terra e Draco le sedette accanto,continuando a stringerla.

Passarono,secondi,minuti… forse ore,quando la ragazza ebbe il coraggio di alzare il volto.

Gli occhi erano gonfi e rossi e le guance ancora rigate di lacrime.

Lo guardò negli occhi e lui si sentì spezzare il cuore vedendo quello sguardo vuoto.

“Voglio andare da lui… Portami da lui…” sussurrò appena la ragazza.

“Va bene.. ti porterò da lui… Ma prima dobbiamo andare da Silente,lui saprà cosa fare…”

Sentendo quel nome,Hermione scoppiò di nuovo a piangere.

“Dovevo avvertirlo… Lui poteva salvarlo.. io.. non avrei dovuto aspettare.. è tutta colpa mia…”

Draco scosse la testa.

Si aspettava quella reazione da lei e aveva sperato che non l’avesse.

“Hermione non è colpa tua,tu non potevi saperlo..”

“Invece si..” ribattè duramente la ragazza “Io… ho avuto l’opportunità di guardare quell’uomo sul letto,nel mio incubo,avrei potuto guardarlo…avrei dovuto.. ma non l’ho fatto perché…” ricominciò a singhiozzare “.. perché avevo paura.. è colpa mia… Che razza di Grifondoro sono? Non sono degna di appartenere a questa Casa.. Non sono coraggiosa.. Non sono niente… è colpa mia,tutta colpa mia…”

Si portò una mano al petto,stringendo forte il leggero maglione,mentre le lacrime prendevano a scenderle veloci dai suoi occhi.

Draco la prese con forza per le spalle,facendola voltare.

“Guardami Hermione,guardami…”

La ragazza posò di nuovo i suoi occhi devastati su quelli del ragazzo,che in quel momento apparivano decisi.

“Non è colpa tua,chiunque avrebbe avuto paura.. Io stesso non sarei riuscito a guardare… E ormai è troppo tardi per rimpiangere azioni che non potremmo più fare… Adesso devi cercare di essere forte.. di andare avanti.. lo so che sembrano parole difficili,inutili.. Ma devi farlo Hermione, devi farlo per tutte le persone che ti circondano,che ti vogliono bene,che contano su di te.. Devi farlo per tua madre,per Ron, per Harry,per Ginny,per tutti gli altri,per me.. e anche per tuo padre,sono sicuro che adesso ti sta guardato e non è per niente contento di quello che stai facendo..”

Hermione alzò gli occhi,guardando il cielo tristemente.

Draco attese la sua risposta.

Dopo poco,Hermione tornò a guardarlo,questa volta si asciugò le lacrime.

Draco le sorrise,accarezzandole il braccio.

Hermione si alzò.

“Andiamo da Silente,voglio tornare a casa… Mamma ha bisogno di me..”

Draco annuì e insieme si diressero nell’ufficio di Silente.

Quest ultimo era tornato da poco e purtroppo aveva già saputo della morte del padre di Hermione.

Quando vide i due entrare sospirò tristemente.

“Hermione,vieni… Io..”

“So già tutto,Professore..” disse la ragazza,abbassando lo sguardo “So di mio padre.. Sono venuta qui per chiederle il permesso di tornare a casa,vorrei stare vicino a mia madre…”

Il Preside annuì lentamente.

“Si.. Puoi tornare Hermione e se vuoi sarei felice di accompagnarti..”

Hermione lo guardò colpita.

“Io..”

“Professore,se per lei va bene vorrei accompagnarvi anche io..”

Hermione si voltò a guardare Draco e sentì di nuovo gli occhi inumidirsi,ma questa volta trattenne le lacrime.

“Benissimo,partiremo tra un ora,andate a prepararvi..”

Gli studenti salutarono il preside e andarono a fare i bagagli.

Draco l’accompagnò nella Sala,lasciandola solo per farle prendere le poche cose che avevano deciso di portare.

Un ora dopo erano davanti i cancelli di Hogwarts.

Andremo prima ad Hogsmeade.. e da li ci Smaterializzeremo.. Vi siete mai Smaterializzati?”

Hermione e Draco annuirono.

“Bene… Allora possiamo partire!”

*   *   *

 

“Allora Ginny,che hanno stai frequentando ad Hogwarts? Non vedo Silente da molto tempo ormai..”domandò gentilmente la signora Wilson alla ragazza.

“Sesto anno.. E mio fratello il settimo! Ma voi conoscete Silente?” domandò stupidamente Ginny.

La signora Wilson rise allegramente.

“E chi è che non lo conosce? Ci siamo conosciuti al mio ultimo anno ad Hogwarts,quando lui cominciò ad insegnare… ehh è passato tanto tempo..” poi avvicinandosi a lei,le disse a bassa voce “Sarei felice se gli portassi i miei saluti!Ma non dire niente a mio marito.. Il signor Wilson è sempre stato “geloso” della stima che provo per Albus”

“Certamente,si figuri..”rispose Ginny,ridacchiando.

Michelle la stava ancora guardando,ma Ginny non capiva perché le stesse così antipatica.

Non le aveva rivolto parola,ma continuava a scrutarla.

Decise di ignorarla e si voltò a guardare Jay.

Il ragazzo parlava tranquillamente con il nonno,prendendolo in giro e facendo ridere tutti.

Era molto simpatico e Ginny ripensò al loro primo incontro.

Le era sembrato così scorbutico… chissà.. forse era carattere… Oppure l’aveva conosciuto in un brutto momento.

Ma non seppe darsi una spiegazione all’atteggiamento che aveva avuto in seguito nei suoi confronti.

Mentre pensava questo non si era accorta di essere rimasta con lo sguardo fisso su di lui.

Il ragazzo sentendosi gli occhi puntanti addosso si voltò a guardarla e le sorrise.

Ginny arrossì e ricambiò quel semplice sorriso.

Un’altra persona invece contrasse il volto in una smorfia. Michelle li guardava con rabbia.

Dopo la cena l’allegra compagnia si riunì davanti al camino per aspettare la mezzanotte.

Ginny stava per sedersi,quando si sentì afferrare per un braccio.

Voltandosi specchiò i suoi occhi in quelli di Jay.

“Parliamo?” le chiese semplicemente il ragazzo.

Lei annuì. “Si,ma per poco.. manca mezz’ora alla mezzanotte..”

“Non preoccuparti…”

La fece sedere accanto a sé,su un piccolo divanetto e Ginny si sentì agitata.

“Perché non mi hai detto che eri il nipote del proprietario… Ti sei divertito a prendermi in giro,vero?”domandò subito Ginny.

“Beh.. in effetti si… volevo vedere che cosa saresti stata capace di fare… Peccato che la nonna abbia rovinato i piani.. Sei così buffa quando sei arrabbiata..”disse sincero il ragazzo,ridendo.

“Ah è così?” disse Ginny,fingendosi arrabbiata.

In realtà sorrideva anche lei.

Doveva ricredersi.. Jay non era affatto antipatico,anzi.. però quel senso di agitazione non riusciva ad abbandonarla, e la cosa più strana era che quella strana sensazione l’aveva provata sono con due persone.. Con Harry e con Draco.. e aveva capito che quell’agitazione era dovuta al fatto che si era innamorata di entrambi.. Ma questa volta era diverso.. A lei non piaceva Jay..

L’arrivo di sua madre interruppe i suoi pensieri.

“Tesoro,vieni.. Andiamo a messa! Manca un quarto d’ora alla mezzanotte e la signora Wilson ha detto che c’è una chiesa dietro l’angolo della strada,se facciamo presto possiamo raggiungerla prima che scocchi la mezzanotte…”

“Va bene,ma devo prendere il giubbotto..”

La madre glielo porse e Ginny alzò gli occhi al cielo.

Quella donna aveva già fatto tutto,dovevano solo uscire.

Ginny indossò il suo piccolo giubbotto nero e si voltò per salutare Jay.

“Tu non vieni?”

“No.. Preferisco restare qui,nonno avrà bisogno di me,nemmeno lui viene…”

Ginny annuì.

“Beh,allora… ci vediamo..”

“Domani!”concluse Jay.

Si alzò e si avviò verso la cucina.

Ginny rimase per un istante ferma.Non le aveva nemmeno dato la mano…

“Che ti aspettavi,che ti desse un abbraccio e un bacio sulla guancia come fanno Harry e tutti gli altri?”pensò dandosi della stupida.

Si voltò e uscì dall’albergo dirigendosi verso la chiese,concedendo il braccio alla signora Wilson.

*   *   *

Dopo pochi minuti Silente,Hermione e Draco erano giunti davanti casa Granger.

La luna brillava luminosa nel cielo e la strada era silenziosa.

Avviandosi verso l’ingresso Hermione sentì di nuovo le gambe cedere,ma trovò al suo fianco Draco,pronto a sostenerla.

Varcarono insieme la soglia ed entrando in salotto non videro nessuno.

“È di sopra,dobbiamo andare sopra.. Nella loro stanza,mio padre è lì..”

Silente la guardò curioso,come faceva la ragazza a saperlo?

Salirono lentamente le scale e aprendo la porta trovarono la signora Granger ai piedi del letto a piangere.. Sul letto giaceva suo marito,con gli occhi chiusi e il viso sereno.

La signora Granger alzò gli occhi e vedendo la figlia,le tese la mano,continuando a piangere.

“Hermione..”

La ragazza si avvicinò alla madre e l’abbracciò forte,ricominciando a piangere.

Silente e Draco si guardarono e uscirono dalla stanza,per lasciarle sole.

Scesero in salotto e Silente fece comparire del tea e del caffè.

“Draco..”

“Caffè..”

Silente gli porse la tazza e prese per sé del tea.

“Come sapeva Hermione…?”

“L’ha sognato.. Ha sognato di vedere un uomo morto su un letto,voleva parlarne con lei,ma.. non c’è stata la possibilità..”

Silente abbassò gli occhi tristemente. “Non avremmo potuto evitarlo comunque.. Il signor Granger era malato.. e da molto tempo,ma Hermione non sapeva niente…”

Draco lo guardò sbalordito.

In effetti non aveva notato sangue sul cadavere,quindi il padre di Hermione non era stato ucciso!

“Draco ti prego di stare accanto ad Hermione,i vostri amici non ci sono adesso e lei ha solo te…”

“Si,Signore.. Lo so. Le starò sempre accanto.. Non la lascerò mai da sola..”

Silente annuì sorridendogli.

Quanto era cambiato quel ragazzo.

Meno di un anno fa lo aveva visto sconfitto, abbattuto,costretto a seguire gli ordini del padre.. Ma adesso era cresciuto e sapeva che parte di quel mutamento era stato causato dall’amore..

“Credo che sia giusto informare i vostri amici,però.. Devono saperlo,daranno il loro sostegno ad Hermione..”

“Si,scriverò una lettera a Ginevra subito..”

Si alzò avviandosi in cucina.

 

Quella fu una notte molto lunga.

Hermione e la signora Granger la passarono abbracciate a confortarsi l’una con l’altra.

Solo dopo diverse ore Hermione riuscì a chiudere gli occhi.

La signora Granger scese in salotto per parlare con Silente.

I suoi capelli erano sciolti e stopposi e il volto stanco e pallido.

“Sono felice che abbiate accompagnato Hermione, grazie per essere qui.. Lei,io..”le salirono di nuovo le lacrime agli occhi e Silente la fece sedere su una poltrona e le diede una tazza di tea.

“Mio marito era molto malato.. Sapevo che ormai non gli restava molto,ma.. Non ero preparata…”

Silente annuì comprensivo.

“Non si è mai preparati a lasciare una persona a noi cara.. Nessuno è in grado di farlo… Lei adesso deve pensare a sua figlia,ma sappia che non è sola… Ci sono molte persone che la sosterranno.. Dovete essere forte…”

“Si… In fondo credo che mio marito avrebbe voluto così… Non ha nemmeno potuto salutare sua figlia..” pensò tristemente,lasciando che una lacrima le percorresse il volto.

“Perché non riposa un po’?” le propose dolcemente Silente.

“Non posso.. Devo pensare ai funerali,ai miei parenti… Ho tante cose da fare…”

“Non si preoccupi penserò a tutto io…”

La signora Granger sorrise appena per ringraziarlo e alzandosi andò nella sua stanza.

 

Sono gocce di memoria
queste lacrime nuove
siamo anime in una storia
incancellabile

 

Hermione si sveglio dopo poche ore.

Il sole era ormai sorto da qualche ora.

Si guardò intorno e guardando la sua stanza si sentì assalire dalla tristezza.

Quanti ricordi le riaffiorarono alla mente,ricordi di anni passati serenamente,quando nulla le sembrava triste,quando tutto era magico,senza che sapesse della magia.

Guardò la sua casa delle bambole,il padre gliela aveva regalata a cinque anni.

L’aveva costruita personalmente,scegliendo con cura il legno per le pareti e i particolari delle stanze.

 

 

Siamo gocce di un passato
che non puo' piu' tornare
questo tempo ci ha tradito
e' inafferrabile


Gocce di lacrime scesero di nuovo dai suoi occhi,gocce di un passato che non sarebbe più tornato,gocce di ricordi che sarebbero rimasti nel suo cuore per sempre.

Uscì dalla stanza ed entrò in quella del padre.

Si avvicinò al suo letto,guardandolo dolcemente.

Aveva gli occhi chiusi e il viso sereno,sembrava quasi addormentato e socchiudendo gli occhi,sembrava quasi che respirasse.

Hermione gli accarezzò i capelli e si abbassò per dagli un bacio sulla fronte.

La pelle era fredda come il marmo,proprio come aveva constatato nel suo sogno.

Hermione sentì di nuovo le lacrime salirle agli occhi.

“Perdonami papà… Non ho saputo salvarti…”

Si accoccolò accanto a lui e poggiando il capo sul suo petto,chiuse gli occhi.

Era come tornare al passato.

Quante volte da bambina si era addormentata così,quante volte il padre l’aveva consolata dandole un bacio e accarezzandole i capelli.

Tutto quello che era stato non sarebbe più tornato.

Adesso era morto e non avrebbe più potuto rifugiarsi nelle sue braccia e piangere.

 

Draco aprì piano la porta e la vide stesa accanto al padre.

Facendosi forza si avvicinò a lei e le accarezzò una guancia.

“Hermione… è mattina.. Dobbiamo scendere…”

La ragazza aprì gli occhi e guardò fuori dalla finestra.

“Draco.. Tu credi nel paradiso?”

Draco restò colpito da quella domanda.

“Io.. Non lo so… Forse esiste… Non possiamo saperlo,possiamo solo sperarlo…”

Hermione abbassò gli occhi e si alzò.

“Devo andare da mia madre… Devo starle vicina”

 

*   *   *

La messa durò un oretta e fu molto bella.

Ginny si sentiva molto stanca e si congedò subito dagli altri.

Salendo le scale,sentì due persone parlare in un stanza.

 

“Jay non sono “gelosa”! Non lo sono mai stata e sinceramente non ho bisogno di esserlo,per quella cosetta spennacchiata..”

Ginny si avvicinò incuriosita.

A parlare erano Michelle e Jay.

“ E allora perché ti comporti così… Ho visto gli sguardi di fuoco che le lanci e sei stata tu a volermi parlare…

“E non vedi gli sguardi che le lanci tu?”ribattè infastidita Michelle “Non dirmi che ti piace, perché resterei davvero delusa,quella non vale niente!”

Ginny si sentì arrossire. Stavano parlando di lei.

Aspettò la risposta di Jay.

Quest ultimo scoppiò a ridere.

“Piacermi? Ma l’hai vista? Sei pazza… è come se mi dicessi che mi piace una Puffola pigmea… Semplicemente ridicolo!è solo una stupida ragazzina,mi diverto a prenderla in giro.. A me piacciono le donne non le bambine!”continuò ridendo.

Michelle sorrise soddisfatta.

Si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani.

“E so anche quale parte delle donne ti piace..”

Ginny si offese subito e disgustata,decise di salire in camera.

Chiuse la porta e si buttò sul letto.

Sentiva un senso di delusione crescerle dentro.

“Ma che me ne frega! Io ho Draco…”disse alzandosi.

Uscì fuori al balcone e si sdraiò su una piccola sedia a sdraio in vimini.

Alzò gli occhi,guardando le stelle con tristezza.

“Oh Draco,come mi manchi.. Chissà cosa strarai facendo adesso…”

Chiuse gli occhi e quando li riaprì le parve di vedere un gufo bianco volare verso di lei.

Socchiuse gli occhi e vide che c’era davvero un gufo.

Si alzò di scatto,osservando il gufo planare verso il balcone.

Il gufo le atterrò accanto e le porse una lettera.

Ginny sorrise,vedendo che era da parte di Draco.

L’aprì velocemente e leggendo il sorriso le morì sul volto.

 

Ciao tesoro mio,

scrivendoti questa lettera avrei voluto darti belle notizie,dirti che stiamo bene.. Purtroppo,invece,ne ho solo brutte

Questa notte il padre di Hermione si è spento.Era malato da molto tempo,ma la nostra piccola Hermione non lo sapeva.

Mi dispiace darti questa brutta notizia in modo tanto brusco,ma non ho nemmeno il tempo di trovare le parole adatte.

Adesso sono a casa sua,con Silente.

Hermione è davvero distrutta e mi dispiace non poter fare niente per lei.. Le starò accanto,sperando che voi possiate tornare presto.

I funerali si terranno domani mattina e so già che saranno davvero strazianti.

Sono sicuro che adesso starai piangendo,soprattutto perche non potrai sostenere la tua migliore amica.

Oh Ginevra quanto mi manchi,quanto ho bisogno di te adesso!

Non mi sento capace di affrontare una cosa del genere... So cosa sta provando Hermione,io stesso mi sentvo così quando morì mia madre... è così triste... Non ho mai visto Hermione in questo stato..Si sta chiudendo in se stessa.. è davvero terribile.

Spero che potremo rivederci presto.

Se vuoi scrivermi,manda la lettera ad Hogwats.

Ti risponderò appena torneremo.

Un bacio

Tuo Draco Malfoy

 

Ginny rilesse la lettera più volte e come aveva previsto Draco,sentì le lacrime salirle agli occhi.

La sua povera Hermione stava soffrendo e lei non poteva fare niente.

Si sentiva davvero triste,avrebbe voluto partire subito,ma non poteva.

Si sdraiò di nuovo sulla sedia a sdraio e questa volta guardando le stelle,pregò per l’anima del povero signor Granger.

Sentendo il rumore dell’infisso di una finestra,si asciugò velocemente gli occhi.

Pochi secondi dopo,vide Jay venirle incontro.

“Ehi,bambolina.. Che ci fai qua fuori?”

Ginny sentì la rabbia crescerle dentro.

“Non sono affari,tuoi.. Lasciami stare!” rispose bruscamente.

Jay la guardò confuso e si avvicinò a lei.

“Ehi,ma che ti ho fatto?”

Poi notò gli occhi lucidi della ragazza e la lettera,ancora aperta tra le sue mani.

Sorrise.

“Cos’è il ragazzo ti ha lasciata?” disse sarcasticamente,voltandosi a guardare il panorama “Dai non è la fine del mondo.. Ne troverai un altro..”

La sentì singhiozzare e si voltò di nuovo a guardarla.

Questa volta si sentì in colpa.

“Ehi.. stavo scherzando…”

Ma la ragazza non lo ascoltava.

“Stai zitto! Non sei nemmeno perché sto così… E non puoi nemmeno immaginarlo! Vattene! Sei solo un insensibile…”

Jay si grattò la nuca,confuso.

Non sapeva cosa fare,non era bravo a consolare le persone ed era sicuro che il motivo di quel pianto era molto serio..

Si avvicinò a lei e le sedette accanto.

“Senti io non so perché stai così.. Ma vedendo come piangi suppongo che sia un motivo serio…”

La ragazza annuì,tristemente.

Jay sospirò.

“Mi dispiace,qualunque sia il motivo…”

Ginny si voltò a guardarlo e vide sul suo volto un velo di tristezza.

“Hai mai perso qualcuno?” domandò senza pensarci.

Jay rimase sorpreso da quella domanda.

Alzò gli occhi e guardò le stelle e infine annuì.

“Si… Mia cugina… Era molto piccola e le ero davvero affezionato…” guardò Ginny e decise di chiederglielo.

“Chi hai perso?”

“Non io… La mia migliore amica… Suo padre è morto stanotte.. Lo so ti sembrerò stupida,non dovrei piangere… Ma lei per me è come una sorellina e il pensiero che adesso lei è sola nel suo dolore,senza che io possa stare accanto a lei a sostenerla,mi fa stare davvero male…” ammise tristemente.

Jay la guardò in modo strano.

“Non sei stupida… Anzi… è davvero commovente che stai così per la tua amica..”

Ginny si voltò a guardarlo con rabbia.

“Mi stai prendendo in giro?”

“No, lo giuro…”

Jay aprì la tasca del suo giubbotto,prese un fazzoletto e glielo porse.

“Grazie…”

Jay gli sorrise.

“Perché fai così?”gli domandò Ginny.

“Così come?”

“Prima sei scorbutico,antipatico e poi dolce e sensibile… Prima mi paragoni ad una Puffola Pigmea e poi mi consoli…”

Jay arrossì.

“Hai sentito il nostro discorso?”

“Si… E devo dire che mi sono “offesa”…”

Jay rise.

“Scusami, non penso davvero quello che ho detto,ma Michelle è un tipo di persona che deve essere accontentata…”

“Non so se crederti…”

Jay rise di nuovo.

“Già… Dovresti rischiare… Hai conosciuti i miei lati più brutti… Facciamo una cosa!”

Si alzò e si posizionò davanti a lei.

“Ricominciamo daccapo!”

Ginny sorrise.

“Tu sei pazzo!”

“No,davvero,sono seio!”

Le porse la mano.

“Ciao! Io sono Jay Stevens.. e tu sei?”

“Ginevra Weasley! Piacere di fare la tua conoscenza Jay!” disse la ragazza,prendendo la mano del ragazzo.

Si! Forse questa volta sarebbe andata meglio!

*   *   *

La funzione funebre si svolse la mattina seguente alle undici e fu accompagnata dai gemiti e lamenti della signora Granger.

Molte persone occupavano la chiesa.

Erano venuti in tanti a dare il loro ultimo saluto a quell’uomo che aveva sempre dimostrato la sua bontà a tutti,non negando mai niente a nessuno.

Hermione era aggrappata al braccio di sua madre e piangeva silenziosamente.

Silente e Draco stavano accanto a loro,con un espressione triste sul volto.

Il signor Granger fu seppellito nel giardino della casa,perché la signora Granger non aveva voluto affidarlo al cimitero comunale.

Alla fine della funzione Draco le si avvicinò e le strinse il braccio,riaccompagnandola a casa,dove potè piangere liberamente con il capo poggiato sul suo petto.

La ragazza riuscì a calmarsi dopo poche ore e Draco la portò in giardino.

Hermione si avvicinò alla tomba del padre e l’accarezzo dolcemente.

Draco rimase indietro ad osservarla.

“Mi mancherai papà… Mi mancherai tanto… Mi prenderò cura della mamma,perché so che tu avresti voluto così.. Spero che un giorno sarai fiero di me… Ti voglio bene!”

Si alzò e permise che nuove lacrime le riempissero gli occhi.

Ma questa volta non si lasciò andare alla disperazione.

Sarebbe ansata avanti,sarebbe stata forte.

Si voltò verso Draco.

Gli doveva tanto,le era sempre stata accanto.

Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.

“Grazie…”

Draco le sorrise e insieme si avviarono in casa.

Il signor Granger non sarebbe mai stato dimenticato,ma sarebbe vissuto nei cuori delle persone che aveva amato per sempre…

 

Continua…

 

Ciaooooo!!!!

Rieccomi con questo nuovo chap! Lo so è molto triste!! Vi prometto che i prossimi saranno più allegri,però mi raccomando continuate a seguirmi e a recensire!

Se continuerò questa fic dipenderà da voi!!!

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito lo scorso chap,sperando che continuino a seguirmi.

Grazie anche a quelli che hanno inserito la fic tra i preferiti!

Prego anche voi di recensire.

Grazie anche ai lettori.

Vostra

Christina Malfoy

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Sorprese inaspettate ***


-Sorprese inaspettate..-

 

Hermione e Draco tornarono ad Hogwarts la mattina seguente.

La signora Granger non aveva permesso alla figlia di restare a casa e aveva pregato Draco di starle accanto e di proteggerla.

Durante il viaggio,quando Hermione aveva pianto più volte e Draco era sempre stato pronto ad offrirle la sua spalla.

 

Il ragazzo era maturato tantissimo in quei due giorni e lui stesso era sorpreso dal suo cambiamento.

Nei giorni che seguirono Draco ed Hermione erano sempre rimasti insieme,non si lasciavano mai.

Tra loro era nata una profonda amicizia e Hermione non si era mai trovata così bene con una persona,nemmeno con Harry.

 

Passavano le loro giornate passeggiando nel parco,ridendo e scherzando con Pansy e Blaise,che non avevano visto nulla di male nella amicizia dei due,anzi anche loro cercavano di stare vicino ad Hermione.

Pansy le aveva addirittura chiesto di trasferirsi momentaneamente nella sua stanza,per stare vicine.

La ragazza aveva chiesto il permesso di Silente il quale non aveva posto obiezioni.

Il rapporto tra Hermione e Pansy era migliorato moltissimo.

 

Non erano proprio come delle vere amiche,ma ognuna rispettava l’altra.

Hermione,inoltre, aveva trovato in Pansy un ottima confidente.

Non pensava che la ragazza fosse così genuina e simpatica.

Era bellissimo addormentarsi accanto a lei e sentirla parlare dell’infanzia di lei e di Draco.

Le aveva mostrato una foto del ragazzo,con il faccione tondo tutto sporco di cioccolata e avevano riso insieme per ore..

 

Ma il momento che Hermione preferiva della giornata era la notte fonda,quando lei e Draco si ritrovavano nella Torre di Astronomia,dove restavano ore ed ore a parlare e ad osservare le stelle.

Parlavano del loro passato,dei ricordi,del futuro,delle loro speranze,dei loro sogni..

Erano gli unici attimi in cui Hermione pensava al padre,a quello che aveva significato per lei perderlo e allora Draco le lasciava di piangere,stringendola a sé e permettendole di stendere il capo sulle sue gambe.

 

Pansy e Blaise avevano notato e parlato delle fughe notturne dei due ragazzi,dei loro continui abbracci,del fatto che passassero molto tempo insieme da soli,di come Draco le stesse sempre accanto,sempre dietro,di come il suo atteggiamento fosse cambiato.

Non si era mai comportato così,pensavano preoccupati,ma alla fine non avevano ritenuto opportuno insistere.

Erano amici e con tutte quelle attenzioni Hermione pian piano si stava

riprendendo.

 

Due giorni dopo,mentre i ragazzi stavano tranquillamente facendo colazione, arrivò una lettera da parte di Ginny,in cui la ragazza si scusava per non essere stata vicina ad Hermione e le diceva che le voleva bene e che non doveva sentirsi sola,perché sarebbe tornata presto.

 

Dietro la lettera Ron aveva lasciato il suo saluto alla ragazza,ripentendo le stesse parole di Ginny.

Hermione,leggendo la lettera,scoppiò di nuovo a piangere e corse fuori dalla Sala.

Draco si alzò subito,ma Blaise lo trattenne.

“Ci vado io!”disse subito Pansy,alzandosi e correndo dietro alla ragazza.

“Draco,dimmi la verità…”cominciò Blaise “Che cosa provi per Hermione?”

Draco sbarrò gli occhi.

“Ma che cazzo stai dicendo,Blaise? Perché dovrei provare qualcosa per Hermione?”disse infuriato.

 

“Calmati Draco… è solo che,in questi giorni,siete stati un po’ troppo…”

“Vicini?è questo che vuoi dire?”concluse Draco arrabbiato “Blaise,non fare l’idiota! Le è morto il padre,è distrutta,è normale che mi preoccupo per lei! La madre mi ha chiesto di badare a lei.. Di non lasciarla mai sola.. E io sto solo facendo quello che mi ha chiesto..”

“Ho capito,scusami… Hai ragione,è solo che tu e Hermione non siete mai stati amici e.. Sono stato uno stupido a pensare..”

 

“Non fa niente Blaise” tagliò corto Draco. “Dai vieni.. Andiamo da loro!”

Si alzarono e uscirono dalla stanza,ma anche se aveva un espressione tranquilla,Blaise era ancora preoccupato.

Draco pensò alle parole dell’amico.

Erano stati vicini in quei giorni,ma non aveva mai pensato ad Hermione come… ad… Una ragazza e non solo come un’amica…

“Ma che cosa sto pensando! Noi siamo amici,non posso fare questi pensieri!”

 

Decise ti eliminare dalla sua mente le parole dell’amico e si avviò verso le ragazze che erano sedute sotto un albero del parco.

Si sedette accanto ad Hermione,che aveva smesso di piangere.

La ragazza si voltò verso di lui e Draco la strinse in un abbraccio,alzando però gli occhi per guardare Blaise,che sorrise appena.

Hermione si lasciò cullare da quell’abbraccio.

Non si era mai sentita sicura e protetta come in quel momento,tra le braccia di quel ragazzo.

 

Il suo profumo le inebriava la mente e non riusciva a staccarsi da lui “Oh Draco… vorrei stare così per sempre…”

Ma alla fine lo fece e per un attimo non riuscì a nascondere un espressione confusa per ciò che aveva pensato due secondi fa…

Pansy notò il suo sguardo,ma non disse niente.

Tuttavia nella sua anima sentiva la stessa preoccupazione che stava assalendo Blaise.

 

*   *   *

Nei giorni seguenti il rapporto di Ginny e Jay si era approfondito.

I due ragazzi passavano molto tempo insieme,parlavano della loro vita,dei loro interessi.

Jay le aveva raccontato dei suoi anni a Durmstrang,della sua infanzia e della sua storia con Michelle.

“Siamo stati insieme un anno,ma poi abbiamo preso strade diverse. Lei è ancora a Beauxbatons e lui,impegnato a diventare un impiegato della Gringott”

 

“Sembra,però,che lei non abbia capito che non state più insieme…”

“No,in effetti no… Ma prima o poi lo capirà..”

Erano scoppiati insieme a ridere e Ginny non aveva colto lo sguardo intenso di Jay.

A sua volta la ragazza le aveva parlato di Draco,di come la loro storia fosse nata,del rapporto fantastico che avevano istaurato tra loro ed era così presa dal suo discorso,da non essersi accorta dello sguardo infastidito di Jay.

Sembrava che il ragazzo non fosse interessato a Draco,ed era ancora più infastidito dal modo con cui lei ne parlava.

 

E così passarono velocemente altri quattro giorni.

Ogni mattina Jay si univa al gruppo delle escursioni,cosa che sorprese molto sua nonna,la quale in diciotto anni non lo aveva mai visto così allegro e attivo nel partecipare a quelle gite.

La sera,quando cenavano,lui e Ginny si sedevano vicino parlando ininterrottamente,ridendo e scherzando.

Michelle era sempre più arrabbiata,ormai lei e Jay non parlavano più come prima,ma non voleva ammettere di essere “gelosa” dell’amicizia sorta tra i due.

 

La situazione infastidì,non poco, anche Ron,il quale era ancora scioccato per aver saputo dalla sorella e non dalla stessa Hermione,della morte del padre di quest ultima.

Una sera,quando la ragazza era entrata per portargli dei panini-visto che il ragazzo quella sera si era rifiutato di scendere,con la scusa di essere stanco- lui si era alzato dal letto e l’aveva guardate intensamente negli occhi.

“Ginny non mi piace che frequenti quel ragazzo. Ieri sera mi sono affacciato alle finestra e ho visto che usciva con quella biondina,Michelle..”

 

“E allora? Che c’è di male che escano,Ron? Sono amici…”rispose semplicemente la rossa.

Era riuscita a conquistarsi l’amicizia di quel ragazzo e non voleva che Ron rovinasse tutto.

“Ma perché sei così attaccata a lui,Ginny? Fra meno di una settimana ripartiremo e non lo vedrai mai più.. Non capisco tutto questo attaccamento!Non è che ti piace?”

“Ma che dici,Siamo amici Ron e poi mi è simpatico,tutto qui!”

“Si vede che ti è simpatico.. State sempre azzeccati,come se nella stanza ci foste solo voi due,secondo me tu a lui piaci,anzi ne sono quasi convinto,non vedi come ti guarda…”disse lui,lasciando trasparire nella sua voce un velo di rabbia.

 

“Ma che stai dicendo?” rispose Ginny,infastidita dall’atteggiamento infantile del fratello

“Sei solo geloso perché tu non sei riuscito a stringere amicizia con nessuno… non prendertela con me se nello stringere amicizia sei una frana, e ti prego lascia stare quello che faccio io!

Se ti senti solo,esci da questa stanza e vatti a divertire invece di venire da me a lamentarti delle amicizie che ho stretto io!”

“Come posso uscire da questa stanza e divertirmi,se il pensiero di come sta Hermione in questo momento,non mi abbandona mai?Sei tu l’insensibile che non se ne frega niente.. Non io.. Ti stai divertendo come se non fosse successo niente e..”

 

“STAI ZITTO!” urlò Ginny,ormai con i nervi alle stelle e gli occhi lucidi per la rabbia.

“Tu non capisci minimamente come mi sento in questo momento.

La mia migliore amica sta soffrendo e io non posso fare niente.

Più di scriverle non so che fare… Siamo qui in Vacanza,come hai detto tu non ci torneremo mai più qui, e io non mi sto affatto divertendo!

Sto cercando di far trascorrere queste giornate in tranquillità,perché se reagissi come stai facendo tu,se mi rinchiudessi in camera,non cambierebbe niente!

Anzi per me sarebbe ancora peggio,perché il pensiero di stare qui senza poter fare niente,mi ucciderebbe.

Quindi prima di parlare e di dare giudizi,pensa a quello che sentono le altre persone!”

 

Ginny si voltò e uscì,sbattendo la porta,dalla camera del fratello prima che quest ultimo potesse ribattere.

Ron rimase alcuni secondi a fissare la porta dalla quale era uscita la sorella.

Ginny aveva ragione,si vergognava ad ammetterlo,ma era così…

Tornò a stendersi sul letto e guardò il soffitto.

La vernice stava incominciando a cedere e il lampadario di ferro battuto cominciava ad arrugginirsi…

Chiuse gli occhi e pensò alla bella Gryffindor.

La sua Hermione stava soffrendo e lui non poteva farci niente,non sapeva nemmeno tra quanti giorni l’avrebbe rivista…

 

Distrattamente guardò il calendario..

Era il 30 dicembre,il giorno seguente sarebbe stato la vigilia di Capodanno..

Quella settimana era volata via velocemente,senza che se ne accorgesse.

Sarebbero tornati ad Hogwarts il tre mattina.

Restavano solo quattro giorni di vacanza… Quattro giorni prima di riabbracciare la sua metà.

Tornò a chiudere gli occhi e mentre si addormentava,sperò che quei quattro giorni passassero velocemente.

 

*   *   *

Hermione stava studiando silenziosamente in Biblioteca,in realtà guardava distrattamente le pagine del libro di Pozioni senza vederle realmente.

Sebbene la stanza fosse  completamente deserta, la ragazza non riusciva a concentrarsi.

Alla fine,scocciata chiuse il libro e stava per riporlo nella borsa di pelle nera,poggiata sul tavolo di noce della biblioteca,quando la porta si aprì.

Draco Malfoy si fece avanti e vedendo la ragazza seduta con in mano un grosso libro marrone fece una smorfia.

 

“Herm,non dirmi che stai studiando? Dai è il 29 Dicembre!”

“Draco non so che fare… Non mi va di stare con gli altri,né di uscire. Sono quasi le sei,fra poco ceneremo.. Quindi… Non c’è niente che possiamo fare…A meno che tu non trovi qualcosa di divertente e originale..”

Draco aggrottò le sopracciglia e cercò di pensare ad un posto divertente dove andare.

Poi pian piano un grande sorriso si dipinse sul suo volto.. Ma certo! Perché non ci aveva pensato prima…

 

“Hermione… C’è un posto bellissimo dove potremmo andare…”

“E quale sarebbe?”

“Beh… è una sorpresa…”

Lei lo guardò confusa.

“È pericoloso?”

“No!”

“Ci vuole tempo per arrivare? E come facciamo,non possiamo uscire da scuola!”

“Tu lascia fare me!”disse lui,cercando di assumere un aria convincente.

 

Uff, perché mi sono fatta convincere? Chissà dove mi starà portando…” pensò la bella Gryffindor.

Erano ore che stavano camminando... O almeno che lui stava camminando…

Draco,dopo averla bendata, l’aveva fatta salire a cavalcioni sulla sua schiena,reggendola per le gambe e dicendole di aggrapparsi alle sue spalle.

 “Quanto manca?”

“Oh,poco…”disse il biondino,con il fiato corto.

“Sei stanco Draco?” chiese la riccia,preoccupata.

“Beh… Un po’.. Non sei proprio una piuma.. Meno male che il Quidditch fa miraco..Ahi!”

Non aveva finito la frase,perché Hermione gli aveva dato un ceffone sulla nuca e per poco non caddero tutti e due.

 

“Ehi,Herm… Ti consiglio di rimandare la tua vendetta a dopo.. Altrimenti rischiamo di farci male entrambi… Oh che fortuna siamo arrivati!”

La fece scendere dalle sue spalle e l’aiutò a salire delle piccole scale.

“Dove siamo?”domandò curiosa la ragazza “Che cos’è questo dolce profumo?”

“Mamma mia sei proprio impaziente!”rispose Draco,sorridendo.

Hermione mise il broncio e Draco le si avvicinò.

“Ho capito,non arrabbiarti… Ecco.. che ne dici?”disse,togliendole delicatamente la benda dagli occhi.

Hermione sorrise felice.

 

“O mio dio,ma… siamo a.. Mielandia!”

“Precisamente nel suo magazzino!”

“Cosa? Ma… è fantastico!” disse la ragazza,con gli occhi che le brillavano… Ma quel luccichio svanì presto.

“Ma non possiamo.. Questo è rubare!”

Draco alzò gli occhi al cielo.

 

“E dai Herm… Non è che svuoteremo il magazzino!In due mangeremo qualche cioccolatino,nessuno se ne accorgerà.. a meno che… Tu non ti trasformi in un porcellino assetato di dolciumi!”

Rise a quella visione e Hermione si gettò su di lui,cominciando a dargli leggeri pugni sul petto.

Draco continuò a ridere e ben presto anche Hermione scoppiò a ridere,arrendendosi.

“Dai cosa vuoi mangiare?”

“Mmm… Cioccorane! Sono le mie preferite!”

 

“Beh.. come scelta non è male,ma io preferisco la cioccolata! Quella si che è unica!”disse prendendo una manciata di cioccolatini da un sacco gigante.

Hermione sorrise e prese un cioccolatino dalla sua mano,portandoselo alla bocca,all’interno vi era una calda e densa crema al cioccolato.

“Mmm, buonissimo.. Mai assaggiato i Twix?”

“I ngosa?”disse Draco,masticando una decina di cioccolatini contemporaneamente.

“Lascia stare…” disse Hermione.

Draco alzò le spalle e si voltò per prendere altri cioccolatini,ma si bloccò all’istante.

 

Ghignò subito quando individuò qualcosa di estremamente buono.

“Herm guarda che ho trovato!”

La ragazza si voltò e vide che Draco reggeva due bottiglie di Burrobirra in mano.

“Draco… Non vorrai mica berle?”

“E perché no… Dai prendine una…”

Gliela porse e la ragazza la guardò indecisa.

“Dai Herm non è la fine del mondo…”

Alla fine si convinse e la prese.

“Ok.. ma solo un goccetto…”

 

Non ricordava quante burrobirre avesse bevuto,ma sapeva che non riusciva più a stare in piedi.

Si avvicinò a Draco,che continuava a scolarsi Burrobirre una dopo l’altra e a buttarsi manciate di cioccolatini in bocca.

Rimase a guardarlo per un pò e quando il ragazzo si voltò verso di lei e le sorrise,scoppiò a ridere.

“Che c’è? Perché ridi?”

Ma Hermione non rispose.

 

Era piegata in due dalle risate… Ma sospettava che anche la Burrobirra avesse dato la sua parte…

“Hermione mi vuoi dire che c’è?” disse il ragazzo,confuso.

“Ahahaha,guardati.. ahah.. devi guardarti…ahaha…”

Draco si avvicinò allo specchio e guardò la sua immagine riflessa.

Aveva cioccolata sparsa dappertutto,sui denti sulla bocca,perfino sul naso.

Sorrise anche lui e tornò a voltarsi verso la ragazza.

 

“È così,eh? Ridi di me? Ti faccio ridere io..”

Si avvicinò a lei e prima che la ragazza potesse opporre resistenza,la scaraventò a terra e salendole sopra cominciò a farle il solletico.

“Noooo,Draco,ahahahaha… Basta.. ahaha,non ce la faccio,ti prego.. Bastaaa…”

“Cosa c’è… Non ce la fai a resistere… Piccola teppistella.. Allora non sei così forte… Chiedi perdono…”

“Mi arrendo,ahahaha… Mi arrendo,perdono… ti prego,non ce la faccio più…ahaha…”

 

Draco le tolse le mani dai morbidi e perfetti fianchi e restò a guardarla.

Aveva il viso arrossato,i capelli sparsi sul pavimento e gli occhi luccicanti a causa dell’effetto della Burrobirra,eppure non le era mai apparsa più bella di quel momento.

La ragazza smise di ridere e lo guardò negli occhi.

Draco non riusciva a staccare il suo sguardo da quello della ragazza,come se gli avesse scagliato un incantesimo.

Quest ultima,sentì un strana sensazione stringerle lo stomaco.

Guardava quelle iridi argentate intensamente,erano come una calamita e lei in quel momento si sentiva come un piccolo bastoncino di ferro.

 

“Draco… Hai gli occhi d’argento!”

Sorrise imbarazzata per quell’affermazione stupida che aveva appena fatto.

Il ragazzo dal canto suo non la sentì nemmeno,era troppo occupato a frenare i suoi istinti.

Intanto Hermione,che ormai non riusciva più a controllarsi,gli aveva accarezzato la guancia e lo guardava con una strana espressione sul volto.

Draco sentiva che il suo autocontrollo stava per cedere.

 

“Maledetta Burrobirra,giuro che non ne prenderò mai più…” La ragazza gli mise una mano dietro la nuca,avvicinando i loro visi.. Riusciva a scorgere le varie tonalità delle sue iridi dorate,mentre il profumo della ragazza gli inebriava la mente.. “Oh Hermione,quanto sei bella.. Ma cosa dico?Io non dovrei pensare questo…”.. Riusciva a scorgere delle piccole lentiggini sul delicato nasino della giovane Grifondoro… “ Tutto questo è sbagliato.. Cosa penserebbe Ginny…”.. vide Hermione chiudere gli occhi e sentì il dolce tocco delle sue morbide labbra…

 

“Ginny!No.. Hermione no…”

Si alzò bruscamente,allontanandosi dalla ragazza e mettendosi le mani sugli occhi per cercare di riprendersi.

La ragazza parve delusa e tristemente chiuse gli occhi.

“Hermione,io credo che sia tardi,dobbiamo andare,non importa quello che è successo poco fa.. Dimenticheremo tutto,adesso però dobbiamo andare… Hermione?”

Si voltò verso di lei e vide che aveva il capo poggiato su un braccio.

 

“Oh,no… Hermione non puoi addormentarti adesso.. Dobbiamo andare…”

Si avvicinò a lei e la scrollò piano.

Hermione si lamentò nel sonno…

“Mmmm… No.. sono stanca studierò domani.. Mi fa male la testa.. Lasciami stare..”

Toccandole il volto Draco vide che era molto calda.

Le toccò anche la fronte e si rese conto che la ragazza bruciava. Spalancò gli occhi sorpreso.

 

“Ma tu hai la febbre alta!”

Con non poca fatica la fece alzare e vedendo che non riusciva a farla stare in piedi la prese in braccio.

Il ritorno da Mielandia non gli era mai sembrato lungo come in quel momento.

Quando riuscì ad attraversare la statua che dava sul corridoio di Hogwarts vide che fuori la finestra l’oscurità era totale.

 

“Ma che ore sono?”pensò sorpreso.

Continuò a camminare,finchè non raggiunse l’infermeria.

“Madama Chips,presto venga…”

La donna uscì da una stanzetta che dava sull’infermeria.

“Dimmi caro…” poi notò che il ragazzo aveva in braccio Hermione “Oh Dio,che cosa è successo?”

“Ha la febbre alta…”

 

“Piccola,vieni poggiala qui..” indicò un lettino coperto da un soffice lenzuolo bianco.

Draco poggiò delicatamente la ragazza sul letto,facendola stendere e cercando di non svegliarla.

“Vado a prendere delle coperte!”disse Madama Chips,sparendo dietro una porta.

Poi Draco si ricordò della Burrobirra.

Dovevano sicuramente puzzare di quella sostanza,così prima che la donna tornasse fece un piccolo incantesimo di sua invenzione sulla ragazza.

 

Posò la bacchetta giusto in tempo.

Madama Chips si avvicinò a loro e posò molte coperte sul corpo debole della ragazza,poi si voltò verso Draco.

“Credo che sia meglio che tu vada,caro.. Potrai venire a trovarla domani,sono sicura che guarirà presto,ha bisogno di stare al caldo e di riposare..”

Draco annuì e prima di uscire si voltò a guardare Hermione.

Ripensò a quello che era successo pochi istanti prima.

Scrollò il capo e dopo averle accarezzato una guancia si diresse nel suo dormitorio.

 

 

*   *   *

Ginny camminava velocemente,diretta nella sua stanza.

Era ancora arrabbiata e di scatto si asciugò gli occhi lucidi con la manica del maglione.

Entrando nella stanza,si avvicinò agli infissi in legno scuro della  spessa finestra che dava sul grande balcone.

Uscì all’aria aperta,saltando sul freddo pavimento in pietra.

Si avvicinò alla ringhiera e guardò in basso.

Nello stretto vicolo c’era una moto color blu elettrico.

Appoggiati ad essa vi erano un ragazzo e una ragazza,che Ginny riconobbe come Jay e Michelle.

Sembrava che stessero litigando e così si abbassò appena,per non farsi scorgere.

 

Non riusciva a sentire le loro parole,ma capiva che Michelle era arrabbiata perché continuava a puntare l’indice contro il petto del ragazzo e ad alzare gli occhi al cielo,esasperata.

Ginny, si spostò per cercare di nascondersi meglio e involontariamente fece cadere un piccolo vasetto poggiato sulla ringhiera.

Prima che essa si schiantasse si abbassò di scatto e sperò che Jay non l’avesse vista.

 

Michelle si voltò bruscamente e guardò in alto.

“Chi c’è?” domandò,arrabbiata.

Dal basso non si scorgevano le camere e quindi non poteva sapere che era stata Ginny,ma Jay si… Avevano passato molte sere fuori dalla finestra della ragazza e sapeva perfettamente dove affacciava.

“Deve essere stato un gatto” ipotizzò per tranquillizzare Michelle.

 

La ragazza tornò a voltarsi verso di lui e Ginny sospirò sollevata.

“Jay, te lo ripeto… Questa situazione non mi piace.. Devi allontanarti da quella… cosa! Per fortuna che partiranno fra quattro giorni, ho sentito la signora Weasley dirlo alla nonna oggi…”

“Si,lo so.. vedi non c’è niente di preoccupante… Finito con questo inutile sproloquio?”

“Si! E spero che sia servito a qualcosa? A proposito,che ci fa la tua moto qui? Sarà un mese che non la prendi…”

“Appunto! Voglio farmi un giro!”

 

La ragazza sorrise eccitata. “Voglio venire con te!”“No! Voglio andarci da solo!”

Michelle sbuffò. “E dai! Solo un giretto…”

“Ti porterò un altro giorno,contenta?”

Michelle si arrese.. “Va beh! Ma vedi di mantenere la promessa…”

Si avvicinò a lui e gli scoccò un dolce bacio sulle labbra.

Ginny,intanto, si era rialzata e vedendo i due che si baciavano,provò una strana sensazione allo stomaco… Che fosse… “Gelosia?”

“No,impossibile! Perché dovrei essere gelosa di lui? Siamo solo amici…” pensò,camminando silenziosamente verso una sedia di vimini.

 

Non vide che Jay aveva bruscamente scostato la ragazza,né che quest ultima fosse corsa dentro,ancora più arrabbiata.

Jay alzò gli occhi in alto e spero che Ginny non li avesse visti.

Provava un attenzione verso quella ragazza molto forte e non riusciva a capire che cosa lo avesse spinto a legarsi a lei in quel modo.

Che mi abbia dato una pozione d’amore?”pensò ridendo,prima di recarsi all’interno dell’edificio.

 

Raggiunse la sua stanza dopo pochi minuti e uscendo fuori dalla finestra non si sorprese nel trovare la ragazza seduta su una sedia,intenta a guardare un punto fisso.

Ginny,invece,appena lo vide assunse un espressione stupita.

Jay le si avvicinò,sorridendole.

“Ciao Ginevra…”

La ragazza sorrise appena.

 

“Ci hai sentiti,vero?”

Ginny annui,senza mentire.. Aveva capito che lui l’aveva vista.

“E hai anche visto…”

Ginny annuì di nuovo,prima che lui terminasse la frase.

Jay si diede dello stupido mentalmente sicuro che il suo piano fosse fallito,ma provò lo stesso,sperando che la ragazza accettasse.

 

“Che stavi facendo?”

“Niente…”

“Capisco.. e.. Senti,io…Vorresti venire a fare un giro con me in moto?”

Per la prima volta in vita sua Jay si sentì in imbarazzo e stupito,contemporaneamente. Non si era mai comportato così! Da dove proveniva tutto quello imbarazzo?

Ginny fu colta di sorpresa,non si aspettava quella domanda.

“Ma non avevi detto che..?”

 

“Hai proprio sentito tutto allora! Beh,in realtà non volevo andarci con lei,volevo invitare te… Volevo farti una sorpresa,ma credo che la sorpresa sia rovinata!”

“Niente affatto!” rispose Ginny. “So che andremo in moto.. Ma non so dove!”

Il viso di Jay si illuminò. Non solo la ragazza gli aveva dato un idea geniale,ma aveva anche acconsentito ad andare con lui.

“Questo era un si?” chiese per sicurezza.

Ginny,in risposta,rise.

 

“Si,era un si…”

“Bene.. Ti consiglio di prendere un maglioncino e.. Non vuoi avvertire tua madre?”

“Le ho detto che andavo a dormire e che non doveva disturbarmi.. Ed era proprio quello che stavo per fare..”

“Allora sono arrivato in tempo!” disse allegramente il ragazzo.

“Vado un attimo dentro,torno subito!”

Entrò nella stanza e aprendo il cassettone si mise a frugare,tra i veri maglioni cercandone uno adeguato.

Alla fine ne scelse uno verde scuro,molto attillato con il collo alto.

 

Lo infilò e sorrise all’immagine riflessa nello specchio.

Stava per uscire,quando ebbe un attimo di esitazione.

Stava facendo la cosa giusta? Era opportuno andare con Jay? Cosa avrebbe pensato Draco?

Ma in quel momento Draco non c’era e lei stava semplicemente uscendo con un amico!

Scacciò quei pensieri dalla mente e uscì fuori al balcone.

 

Jay la guardò meravigliato, era bellissima con quel maglione!

“Sei pronta,possiamo andare?” disse,cercando di sembrare tranquillo.

“Prontissima!” disse allegramente la ragazza.

Scesero per la scaletta che aveva utilizzato Michelle la prima sera che si erano conosciuti… Quel giorno sembrava così lontano.. Eppure era passata solo una settimana da allora,ma erano successe molte cose.

 

Dopo essersi infilato un casco nero e averne dato un altro a Ginny, Jay salì sulla moto e la accese.

Vedendo lo sguardo di Ginny,fisso con aria confusa sul casco sorrise.

“È un casco,devi metterlo se non ti vuoi far male..Su forza,Sali!”

Ginny arrossì appena. Non era mai salita su quell’oggetto Babbano!

Jay scorse il suo rossore,nella penombra del vicolo e ridacchiò.

“Hai bisogno di aiuto?” disse,prendendola in giro.

 

Ginny arrossì ancora di più!

“No! In fondo è come una scopa.. Giusto?”

“Si…” rispose divertito il ragazzo.

Ginny montò sulla moto e arrossì di nuovo quando vide che era praticamente incollata alla schiena del ragazzo,si infilò il casco proprio come aveva fatto Jay.

“Tieniti forte!” le disse il ragazzo,spingendo in basso l’acceleratore.

Aveva ancora il freno premuto,quindi la moto non si mosse,ma produsse un forte rumore.

 

“Perché? Ahhhhhhhhhh”

Jay aveva appena tolto la mano dal freno e la moto era partita a tutta velocità.

Ginny si aggrappò a lui,temendo di cadere all’indietro,spinta dalla forza della velocità.L’aria fredda le sferzava il viso,facendole lacrimare gli occhi, guardò a terra e vide l’asfalto sfuggire sotto le ruote, come un fiume nero.

Chiuse gli occhi e si strinse ancora di più a Jay.

“Ehi bambolina…Vuoi rilassarti? Aprì gli occhi,così è brutto!”disse il ragazzo,guardandola dallo specchietto.

 

Ginny obbedì e fu sorpresa da quello che vide.

Non era poi così terribile andare su quella moto... anzi era eccitante!

Sorrise osservando il paesaggio che si apriva davanti ai suoi occhi.

Jay si era allontanato dalla città e aveva scelto una strada tranquilla,costeggiata da alberi e ben presto raggiunsero la Sprea,il fiume che attraversava Berlino.

Ginny si incanto a guardare quello specchio quasi ghiacciato,che le ricordò il lago nero di Hogwarts.

 

Dopo venti minuti Jay si fermò.

Ginny si guardò curiosa attorno,ma prima che potesse dire qualcosa Jay era già sceso dalla moto,le aveva tolto il casco e le aveva messo una benda sugli occhi.

“Jay,ma cosa..”

“Shh.. Seguimi…”

“Ho paura di cadere,non vedo niente!” disse la ragazza,mordendosi un labbro.

Quel gesto fece fremere lo stomaco del ragazzo,che si costrinse a restare fermo.

“Certo che tu sei proprio viziata!”

 

Ginny lo sentì avvicinarsi e prima di rendersene conto,Jay l’aveva presa in braccio.

“E non lamentarti… Quello che si dovrebbe lamentare sono io!” le disse prima che lei potesse dire qualcosa.

Ginny ridacchiò e si lasciò portare dal ragazzo.

Non sapeva dove stessero andando,ma dal fiato pesante del ragazzo e dai continui sbalzi delle sue braccia,suppose che stessero salendo delle scale.

Dopo cinque minuti Jay la fece scendere,ma le bloccò il polso appena vide il suo tentativo di togliersi la benda.

“Non ancora…”

 

Era esausto,ma riusci comunque a camminare.

“Ecco fermati qui…”Ginny tese le mani e le appoggiò su quello che sembrava un muretto.

Jay si mise dietro di lei e lentamente le tolse la benda.

“Adesso puoi guardare…”

Ginny restò a bocca aperta.

Erano saliti su un edificio e ai loro piedi c’era una spettacolare Berlino illuminata da tantissime luci dalla luna e dalle numerose stelle che brillavano nel cielo in quella fredda notte d’inverno,in lontananza si vedeva il fiume che avevano costeggiato poco prima.

“Ma.. ma.. è bellissima…”

 

“Sapevo che ti sarebbe piaciuta… Vengo qui da solo ogni anno,sempre lo stesso giorno e ogni volta mi stupisco sempre della bellezza di questa città…”

“È la prima volta che porti qualcuno?” domandò stupita Ginny,voltandosi verso il ragazzo,che era ancora dietro di lei.

“Beh,si.. Ho sempre voluto tenere per me questo segreto.. Il palazzo è disabitato,quindi penso che poche persone conoscano questa vista”

Ginny restò ferma a guardarlo,sorpresa da quell’affermazione.

 

Sentì lo stomaco chiudersi e il cuore battere improvvisamente.

Non le succedeva da tempo e cercò di reprimere quelle sensazioni che non erano per niente giuste, ma Jay non riuscì a fermarsi.

Le scostò una ciocca vermiglia dal volto e le accarezzò dolcemente un guancia.

“Sei così bella,Ginevra…” disse sottovoce, aveva paura che ogni sua parola potesse spezzare quell’attimo.

Si avvicinò timidamente a lei,prendendole il viso con entrambe le mani.

 

Ginny era paralizzata.. Non sapeva che fare,non riusciva a reagire,non riusciva a muoversi,sapeva che tutto quello che stava succedendo era sbagliato,ma non aveva la forza per respingere Jay,o semplicemente non voleva farlo.

Le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza,quando Ginny vide negli occhi di Jay quelli di Draco.

“NO!”

 

Si scostò bruscamente da lui, mentre le lacrime le riempivano gli occhi “Io non posso farlo!”

Jay restò spiazzato da quel rifiuto. In tutta la sua vita nessuno ragazza si era mai opposta ad un suo bacio… nessuna fino a quel momento.

Sul suo viso per un attimo comparve un espressione arrabbiata,poi cercò di calmarsi.

Che cosa si era aspettato? Era troppo presto.. Lei era innamorata del suo ragazzo…

 

“Scusami,Ginevra… Io non avrei dovuto… Mi dispiace…”

La ragazza non rispose,chinò lo sguardo,non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi.

“Vuoi andare a casa?”

Lei annuì,senza alzare lo sguardo.

Il viaggio di ritorno non fu eccitante come l’andata.

Ginny strinse le braccia attorno alla vita del ragazzo e cercò di non pensare a quello che era appena successo,ma  non riusci a farlo.

Pensò alle parole di Ron.. Che suo fratello avesse ragione? Jay si era invaghito di lei? No,era impossibile,lui stesso l’aveva definita una bambina,anche se poi le aveva detto che aveva mentito, ma non poteva essere così,lei non poteva piacergli… Ma allora perché aveva cercato di baciarla?

Immersa com’era nei suoi pensieri e ancora più confusa di prima,non si accorse che erano arrivati.

Scese velocemente dalla moto,restituì il casco a Jay e dopo averlo ringraziato,senza nemmeno guardarlo negli occhi,risalì la scala di ferro e scavalcando la ringhiera,sparì dietro la finestra aperta della sua stanza.

 

Continua…

 

 

 

Allora ragazzi,che mi dite? Dai sono stata veloce ad aggiornare e prometto di esserlo anche per il prossimo chap! Mi raccomando non perdetelo è davvero importante!!!!

Che ne dite di questo? Vi è piaciuto? Fa schifo? È da riscrivere?? Non so,ditemi voi!!!

Almeno non è triste come quello vecchio,no?

Mi raccomando recensite in tanti,il vostro parere è importantissimo!!!

Ringrazio di cuore coloro che hanno recensito lo scorso chap e cioè:

 

Kahyrin: Ciao!! Grazie,sono contenta che il chap ti sia piaciuto,mi dispiace se ti è sembrato troppo triste! Spero che anche questo sia di tuo gradimento^_^. kiss

 

Keira91: Zau!!! Glattie,sei dolcissima ^^. Spero che questo chap non ti abbia deluso,mi raccomando fammi sapere!!

 

Minnie: Mi dispiace che il chap ti sia sembrato troppo triste,spero che questo ti sia sembrato più allegro www,continua a seguirmi,bacioni!

 

Miky Jane Malfoy: Ciao tesoroo!! Sono contenta che stai seguendo questa ff!! Allora che ne dici del capitolo? Ti piase??? Draco è sempre più bello,madòòòòòò voglio essere Hermioneeeeee,cryyyyyy… hihihi!!!

Fammi sapere se il chappy ti è piaciuto,sei sempre dolcissima e t.v.b

 

Dany/Smile: Ciao anche a te!!! Hihihih,condivido il tuo odio per Michelle,ma vedrai.. Avrà,prima o poi,un ruolo importante quindi non sottovalutarla!!! Baci

 

Magicrossy: Super grazie per i tuoi bellissimi complimenti,sei troppo buona,come ho già detto a Dany non giudicate subito il personaggio di Michelle,in fondo anche Jay all’inizio era antipatico,non so se adesso per voi lo è ancora www.. Fammi sapere cosa ne pensi del chap!! Megakiss

 

Milly92: Tesorooooooo,hai visto ho aggiornato,come promesso ;). Allora se prima sbavavi per Draco adesso?? Ahhhhh,come volevo essere Herm in quel momento,mentre scrivevo,hihihhi… L’avrei costretto a baciarmi!!! Beh Ron è ricomparso,come vedi… Anche se per poco,perché per ora il suo personaggio non mi interessa molto.. E Michelle? Beh.. Poi vedrete^^. Come ti sembra questo chap?? Ci sentiamo presto tesoro un bacioneee

 

Ringrazio anche quelli che hanno inserito la fic tra i preferiti,mi raccomando commentate anche voi!!!

 

Se vi va leggete anche l’altra mia Dramione With a kiss,I die che sarà aggiornata in questi giorni!!!

Grazie anche a quelli che leggono solo la ff

Un bacio a tutti

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La notte di Capodanno ***


 

Ciao a tutti! Allora prima di cominciare questo nuovo capitolo volevo dare alcuni avvertimenti.

Questo capitolo sarà un po’ particolare perché descriverò in alcune parti delle scene contemporaneamente per questo,per non creare disagi al lettore ho ritenuto opportuno assegnare ad ogni coppia un determinato colore.

Herm e Draco saranno le scritte blu;

Ginny e Jay bordeaux;

Questo tipo di scrittura però non comincerà subito ma più o meno,alla metà del chap!

Vi ringrazio,mi dispiace dell’interruzione!

Spero davvero che il capitolo vi piaccia J.

Ci vediamo in fondo,buona lettura!!!!

 

 

-.. La notte di Capodanno..-

 

 

Nel buio fitto della notte,voci leggere aleggiavano nell’aria.

Un dolce profumo avvolse i suoi sensi,conosceva quel dolce aroma rosato,ma non ricordava dove l’avesse sentito.

Sebbene provenisse dalla sua pelle,sapeva di non aver mai utilizzato quel tipo di profumo.

Si guardò intorno ma non vide nulla.

Poi all’improvviso una grande luce l’accecò.

Socchiuse gli occhi,mentre le figure innanzi a lei si facevano più chiare.

Si trovava in una grande sala,circondata da molte persone… Persone che non riusciva a riconoscere perché erano tutte travestite e con il viso coperto da un maschera.

Dopo aver fatto alcuni passi  si ritrovò davanti ad uno specchio grande e spesso,ricoperto da una cornice d’oro.

Guardò l’immagine riflessa ma non riusciva a capire chi fosse,perché anche lei era mascherata.

“Sei qui…”

Si voltò di scatto.

Quella voce le era familiare,ma non sapeva a chi apparteneva,visto che anche il ragazzo aveva una maschera.

Il ragazzo la strinse a sé e lei per un istante si sentì rassicurata.

“Toglimi la maschera!”gli disse.

Quest ultimo le sorrise e la fece voltare verso lo specchio.

Con delicatezza slacciò i sottili fili che tenevano la maschera legata al suo volto…

Mancava poco…

Solo un ultimo movimento e avrebbe scoperto chi era..

 

“GINNY!!!”

La ragazza spalancò gli occhi di scatto,spaventata. Si guardò intorno e vide che era sdraiata nel letto dell’albergo.

“Ginny svegliati è tardi! Dobbiamo uscire!” le urlò la signora Weasley dal corridoio.

Ginny sbuffò,voltandosi a guardare la sveglia. Erano le otto meno dieci. Si alzò,ancora assonnata,dirigendosi verso l’armadio della stanza.

L’apri distrattamente,ripensando al sogno che aveva appena fatto..

“Molto strano!Perchè ho fatto questo sogno? Era tutto così strano,così irreale.. Perchè non riuscivo a vedermi? E chi era quel ragazzo dietro di me? Forse era Draco… ahhh..Basta.. Non ci voglio pensare.. Devo averlo sognato per quello che è successo ieri..”commentò,prendendo a rovistare tra i vari pantaloni appesi alle stampelle di ferro.

Alla fine scelse un jeans scuro che le modellava perfettamente le sue gambe lunghe e un maglione di kashmir panna.

Si chiuse in bagno e dopo una veloce doccia si vestì,cercando di non perdere troppo tempo.

Lasciò i capelli sciolti visto che aveva ancora perfetti boccoli,grazie all’intervento dell’incantesimo di sua madre, e si truccò appena.

Usci dalla stanza portando con se il soffice cappotto nero che la madre le aveva regalato per Natale e scendendo le scale entrò nell’atrio.

“Signorina Weasley,buon giorno! Arriva giusto in tempo!”

“Signor Wilson,buon giorno anche a lei…” rispose cordialmente la ragazza.

“Gradisce una tazza di caffè?”

“No,grazie.. Ha visto i miei genitori?”

“Ecco stavo appunto per dirglielo! Sono in salotto,vi stavamo aspettando!”

Accompagnò la ragazza nel salottino,dove vide un gruppo di persone radunate attorno al camino.

“Buon giorno!” salutò Ginny.

“Tesoro,finalmente! Sei pronta?”le chiese la signora Weasley,voltandosi a guardarla.

“Si.. Mi dispiace di avervi fatto aspettare..”si scusò la rossa.

“Oh,non preoccuparti,Ginevra! Hai fatto recuperare un po’ di sonno ai tuoi fratelli..” le rispose dolcemente la signora Wilson.

In effetti,guardandosi intorno,Ginny vide i ragazzi Weasley erano accoccolati sulle poltrone.

Ron cercava di restare sveglio,tenendo una grossa e fumante tazza di caffè tra le mani,Fred e George cercavano di sostenersi a vicenda e Charlie parlava con il signor Stevens,trattenendo ogni tanto uno sbadiglio.

“Ah cara Ginny,Bill e Fleur sono partiti questa mattina. Mi hanno detto di salutarti..”

“Grazie mamma..”

“Bene credo che ci siamo tutti! Possiamo andare!” disse allegramente il signor Wealsey.

“Ma dove andiamo?” domandò Ginny,confusa.

“Oh è una sorpresa..”le rispose Fred,facendole l’occhiolino.

“Odio le sorprese!”pensò Ginny,infastidita,mentre seguitagli altri in una delle tre macchine noleggiate.

 

Non sapeva quanto tempo fosse passato,ma era sicura che non ce la faceva più ad aspettare e proprio quando stava per richiedere la destinazione che la macchina si fermò.

La portiera si aprì e lei aspettò che gli altri uscissero.

Alla fine quando scese dalla macchina,aiutata dal gentile autista restò a bocca aperta.

“Non ci credo.. non ci credo!” disse eccitata.

La signora Wilson e gli altri risero.

“Sono felice di vedere che il posto ti piace Ginevra.. Tuo padre ha insistito tanto affinché ci andassimo,perché sapeva che ti sarebbe piaciuto!”

Ginny abbracciò forte il padre.

“Grazie.. è .. bellissimo,più bello di come lo avevo immaginato!”

Erano giunti al Palazzo Schönbrunn,in Austria.

 

Prenotarono una guida e iniziarono a visitare per i numerosi e vasti giardini.

Si fermarono a pranzare in un carinissimo chiosco vicino all’albergo che dava sul palazzo e nel pomeriggio ripresero la visita.

Ginevra,incantata com’era a guardare l’eccezionale spettacolo offerto dalla vista sul lago del palazzo,non si era accorta che gli altri avevano proseguito e che lei era rimasta sola.

“È tutto così magico.. Così perfetto.. Come vorrei abitare qui..”

“Chi non vorrebbe?”

Ginny si voltò di scatto,riconoscendo quella voce.

“Jay! Cosa ci fai qui?”

Si guardò intorno e vide che non c’era nessuno.

Non si vedevano dalla sera precedente e di certo non le andava che parlassero li,da soli.

“Sono arrivato nel pomeriggio,non mi avevano avvertito.. Perché,non c’ero..”

Ginny sospettò che dopo il loro ultimo incontro,arrabbiato, fosse andato a divertirsi in qualche bar Babbano.

 

“Io credo che dovremo raggiungere gli altri… Potremo perderci..”disse,incominciando a camminare.

Ma Jay la fermò,prendendola per il polso.

“Non preoccuparti! Il palazzo non è così grande.. Perché mi eviti? Perché ti comporti diversamente…”

“Non lo sai..?”

Jay sbuffò.

“Lo avevo immaginato..”

“Che cosa ti aspettavi? Che ti salutassi come se non fosse successo niente?”

“Ma non è successo niente”

“Hai cercato di baciarmi!Questo per te è “niente”?” disse Giny alzando il tono della voce.

“Abbassa la voce! Non stiamo facendo una recita..”rispose Jay,infastidito..“Eh va bene,ho cercato di baciarti.. Ma non puoi biasimarmi Gin.. Non sono riuscito a fermarmi,era tutto così perfetto.. La luna,le stelle,Berlino.. Tu..”

Ginny arrossì,ma non distolse lo sguardo.

“Ho sbagliato… Ma è stato più forte di me..”

“Si che hai sbagliato.. Hai sbagliato a portarmi in quel posto,hai sbagliato perché sapevi che sono fidanzata e..”

“Ho capito.. Volevo solo condividere qualcosa con te,farti stare meglio perché vedevo che eri triste per la tua amica,ho cercato..”

Jay si interruppe e Ginny si sentì in colpa.

Lui aveva fatto tanto per lei e lei.. Lo ripagava in quel modo… Però aveva ragione! Lui non aveva il diritto di provare a baciarla,sapendo che in quel momento era debole..

“Scusa Jay… Grazie per tutto quello che hai fatto…”

“Scusami tu! Non dovevo.. Sono stato uno stupido..”

“Non fa niente.. Ormai non possiamo farci niente..”

Jay la guardò negli occhi e dal suo sguardo si leggeva una speranza.

 

“Resteremo amici o quello che abbiamo costruito è perduto per sempre?”

Ginny,finalmente sorrise.

“O questo dipende da te e soprattutto se riuscirai a… prendermi!”disse cominciando a correre.

Jay si guardò intorno imbarazzato.

C’erano centinaia di persone e lui non voleva fare brutta figura..

“Jay,che aspetti? Ti vergogni?” urlò la ragazza,ridendo.

Jay accettò la sfida. “Ti stavo dando solo un po’ di vantaggio,invece di urlare conserva il fiato e corri..”

Detto questo prese a rincorrerla,mentre la ragazza ricominciò a correre,ridendo allegramente.

Ma sebbene fosse abbastanza veloce,Jay ben presto riuscì ad accorciare la distanza tra loro e la raggiunse dopo poco,prendendola per la vita e gettandola per terra.

Risero entrambi felici e senza fiato.

“Hey! Non si più stare sulla aiuole,attenzione la pompa…”

Ma il giardiniere non fece in tempo ad avvertirli.

Le pompe dell’acqua si aprirono e i due ragazzi scattarono in piedi,cominciando a bagnarsi per forti getti dell’acqua.

“Presto Gin,vieni!”

Ricominciarono a correre,finchè uscirono dall’aiuola e si sedettero su una panchina,alquanto fradici.

Jay si guardò i vestiti sconvolto.

“Qui ci ammaliamo!”

Si voltò verso Ginny.

Quest ultima guardando l’espressione del ragazzo,scoppiò di nuovo a ridere.

La risata coinvolse anche Jay e durò finchè non arrivò il loro gruppo.

 

“Ginny eccoti finalmente! Ti stavamo cercando.. Jay ci sei anche tu! Ma da dove sei spuntato?”

Jay indicò la moto parcheggiata accanto all’ingresso.

Ron,Fred e George lo guardarono con invidia,la signora Weasley non aveva mai permesso loro di salirci.

“Ma come Ryta permetti a tuo figlio di salire su quell’aggeggio Babbano?”

“Che vuoi farci,cara Molly! Sono ragazzi.. se non si divertono adesso…”

Fred e George annuirono vigorosamente,mentre Ron fissò la sorella in modo preoccupato.

“È di nuovo con lui!” pensò arrabbiato. Ma poi il ricordo del loro litigio,lo costrinse a non dire niente.

“Jay dov’è Michelle?” domandò la signora Wright,la mamma di Michelle.

“Martha stamattina non c’era all’albergo,credo che sia uscita..”

“Capisco..”

 

“Ragazzi tutti in macchina è il momento di tornare.. Sono quasi le sei! Dobbiamo cenare.. E ci vorranno quasi due ore per tornare!”disse energicamente il signor Weasley.

Si avviarono verso le macchina,Ginny e Jay camminavano vicini.

“Vuoi venire con..?”cominciò Jay

“Ginny,vieni!”la richiamò la signora Weasley.

“Non posso” rispose Ginny,dispiaciuta “Mamma mi ucciderebbe!”

“Non fa niente… Ci vediamo dopo!”

“Ok! Stai attento!”

Jay le fece l’occhiolino prima di salire sulla moto,mettere il casco e partire accompagnato dal rumore ruggente del motore.

Ginny risalì in macchina,preparandosi alla ramanzina della madre e di Ron.

 

*   *   *

Quando il pomeriggio seguente Hermione aprì finalmente gli occhi,trovò ai piedi del suo letto Pansy.

“Herm! Ti sei svegliata! Ci hai fatto prendere uno brutto spavento!” disse la mora,rasserenata.

“Ciao Pan! Mi dispiace.. Non riesco a capire come abbia presto questa febbre…”

“Madama Chips dice che in questo periodo è normale.. Mah! Ieri sera,quando io e Blaise ci siamo.. ehm.. salutati, sono entrata nella stanza e ho visto che non c’eri! Ti ho aspettato per una mezz’oretta,poi alla fine verso mezzanotte sono scesa nella sala comune e ho trovato Draco seduto su una poltrona. Gli ho chiesto di te e mi ha detto che eri qui con la febbre e che dovevamo aspettare la mattina per vederti… Ma cosa è successo? Draco aveva una faccia!”

“Niente.. In realtà non ricordo molto..” si affrettò a rispondere Hermione.

In realtà ricordava perfettamente tutto quello che era accaduto prima,tutto fino a quando si era addormentata.. Ricordava anche gli occhi di Draco fissi nei suoi,il suo viso così vicino,il tocco fresco delle sue labbra.. Arrossì subito e distolse lo sguardo,sperando che Pan non se ne accorgesse.

 

“Come ti senti Herm? Sei ancora un po’ rossa!”

“Ops.. Se n’è accorta!”

“Beh sicuramente meglio di ieri..”

“Bene!”disse Pansy sorridendo “Allora per domani guarirai.. Meno male!”

“Perché domani che c’è di importante?”

“Giusto! Tu non lo sai… Preparati,Herm.. Indovina Silente cosa ha organizzato per domani sera?”

“Ehm.. non so.. un’altra tombolata??” ipotizzò la ragazza.

“Ma nooo.. di meglio! Un ballo! Ma non come quello del Ceppo con tutti quei vestiti complicati! Un ballo semplice,come se andassimo in discoteca! In effetti è per i giovani,i professori non parteciperanno! Cioè.. All’inizio si,ma verso le dieci se ne andranno e a mezzanotte ci saranno i Fuochi! Non è fantastico?”

 

“Oh si.. Ma bloccata in questo letto non credo che lo sarà..”

“Ma come Herm? Vedrai che per domani mattina sarai fuori da questa stanza! Lo dice anche Madama Chips!”

“Davvero? Speriamo… Oddio ma cosa metterai per il ballo?”

Il sorriso di Pansy si fece ancora più grande..

“Beh,sinceramente adesso non lo so,ma domani.. credo proprio di si…”

Hermione alzò un sopraciglio confusa.

“Ecco un’altra bella novità… Poverina questa mattina ti sei persa molte cose… Domani mattina andremo ad Hogsmeade per fare shopping! Non sei contenta?”

“S-si.. è bellissimo!” rispose Hermione,cercando di assumere un espressione convincente.

Ma Pansy presa dalla sua felicità non se ne accorse.

“Che cosa è successo ancora?” domandò Hermione,curiosa.

“Oh… Pensano che a Mielandia questa notte ci siano stati i ladri! Mancano alcune bottiglie di Burrobirra,ma i ladri non hanno lasciato traccia,probabilmente non sono stati dei ladri,piuttosto i proprietari presi dal loro lavoro,hanno fatto male i conti!”

Pansy ridacchiò e Hermione cercò di restare calma.

Lo aveva detto lei che se ne sarebbero accorti!!!

 

Pansy stava ancora ridacchiando,quando la porta dell’infermeria si aprì.

Blaise e Draco si fecero avanti e quando videro che Herm era sveglia ebbero due reazioni diverse.

Blaise si avvicinò di corsa a lei,abbracciandola.

“Che bello,Herm! Ti sei svegliata! Sono più di dodici ore che dormi!”

Hermione sorrise all’amico e poi si voltò verso Draco.

Il ragazzo era rimasto vicino alla porta,ad osservarla.

“Dray che ci fai ancora li,vieni qua!”gli disse Blaise.

Draco si avvicinò e si sedette accanto all’amico,ma lui e Herm non si parlarono.

Pansy e Blaise percepirono quell’imbarazzo,ma non seppero darsi una spiegazione.

“Beh Hermy io devo andare,ho tante cose da fare prima di domani..” disse frettolosamente Pansy,alzandosi “Blaise vieni?”

Il ragazzo capì al volo,perché si alzò.

“Ma come già ve ne andate?”domandò dispiaciuta Hermione. “Blaise sei appena arrivato!”

“Mi dispiace Herm! Verremo a trovarti più tardi!”

Pansy le diede un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza,seguita dal suo ragazzo.

 

Nella stanza calò il silenzio,silenzio interrotto dal respiro dei due ragazzi.

Alla fine Hermione si decise a far cessare quell’imbarazzo.

“Draco,io.. io credo che dobbiamo dimenticare quello che è successo! Eravamo entrambi ubriachi,non sapevamo quello che facevamo.. Alla fine non è stato niente..”

Draco annuì poco convinto.

“Si,Herm.. Hai ragione.. Non è stato niente,per nessuno dei due ha avuto importanza.. quindi non c’è motivo di preoccuparsi..”

“S-si.. infatti..” concordò la ragazza.

Draco si alzò.

“Scusami Herm,ma devo andare.. Sai domani,il ballo…”

“Non ti preoccupare Draco,vai.. ci vediamo domani..”

Il ragazzo le sorrise appena e uscì dalla stanza.

Entrambi pensarono di essere dei totali idioti,perché per entrambi quel piccolo,semplice bacio aveva prodotto tante emozioni,che si erano tramutate in incertezze,paure…

Quella notte fu lunga per entrambi.

Pansy e Blaise non tornarono da Herm,ma le mandarono un biglietto con delle caramelle.

La ragazza rimase sveglia fino a tardi,pensando e ripensando al biondino che poche ore prima era stato accanto al suo letto.

Era tutto così strano,non riusciva a non pensarlo e si malediceva da sola quando pensava a Ron.. Il suo Ron… il ragazzo dolce e sensibile che le era sempre stato accanto.. Non si meritava questo..

“Basta devo dimenticare quello che è successo! Non posso andare avanti così..”

La sua voce risuonò nella stanza silenziosa,e anche se nessuno poteva sentirla,questa affermazione riportò la calma nell’animo della bella Gryffyndor,che riuscì finalmente a riaddormentarsi.

 

Purtroppo proprio in quel momento,un biondino appartenente alla casata degli Slytherin stava facendo gli stessi pensieri.

Stava pensando alla sua Ginny,al tempo che ci aveva messo per conquistarla,al tempo impiegato per farle confessare il loro amore ai suoi amici..

“Non posso buttare questi due anni al vento,per uno stupido bacio.. Io.. Sono legato a Ginny,non voglio allontanarmi da lei..”

Si mise le mani tra le ciocche bionde cercando di riordinarsi le idee.

 

Nel frattempo nel dormitorio delle ragazze del settimo anno di Serpeverde,due adolescenti erano seduti su un comodo letto ornato con colori verdi e argentati.

Le pareti della stanza erano ricoperte da arazzi degli stessi colori.

Sui mobili spiccava la sagoma scolpita di un enorme serpente argentato, e su uno dei comodini una luce fioca dava la giusta atmosfera rilassante.

“Blaise secondo te che ci nascondono quei due?”

“Pan non lo so.. Ma sono così strani,non ho mai visto Draco in quello stato! Hai visto? Sembrava così assente..”

“Perché Hermione ti sembra normale? Non la conosco bene.. e quello che sto per dire due anni fa mi avrebbe indotta al suicidio per perdita di materia grigia: Sono preoccupata per lei! È strana! È silenziosa e arrossisce ogni volta che parlo di Draco.. Mah.. secondo me c’è qualcosa sotto..”

“Non credo,Pan! Sono sempre stati con noi..”

“Sarà.. Vabbè alla fine non voglio intromettermi,anzi Herm mi sta più simpatica di quella piattola!”

“La odi ancora,eh?”

“Certo.. è insopportabile! Non so come ha fatto Dray a trovarla! Non ero meglio io?”

“Ma certo,amore..”

Blaise prese il viso della sua ragazza tra le mani.

“Ma io sono felice che non abbia scelto te… Perché così adesso sei solo mia..”

Pansy sorrise maliziosamente,prima che le sue labbra venissero catturate da quelle del ragazzo in un profondo bacio.

“Ti amo,Pansy…”le disse guardandola negli occhi,come se volesse passarle attraverso.

Pansy sentì il suo cuore battere all’impazzata.. Non glielo aveva mai detto..

“Anche io,Blaise..”

Il ragazzo l’attirò di nuovo a sé,baciandola con ardore,prima di cominciare a sfilarle la gonna,e a permetterle di aprirgli la camicia..

 

La mattina seguente,quando Hermione fu dimessa,Pansy si fece trovare davanti alla sua porta.

“Allora,sei pronta tesoro? Andiamo?”

Hermione sorrise e prese a braccetto Pansy.

“Certo,Prontissima!” rispose sorridendo.

Insieme si avviarono verso l’uscita.

Se adesso mi vedesse Ginny,penserebbe che Pansy mi abbia lanciato un Imperio!”pensò Hermione,ridacchiando mentalmente.

Quella mattina il villaggio di Hogsmeade era alquanto affollato.

Molti studenti erano accorsi per fare gli ultimi acquisti prima del ballo.

“Stasera,invece delle Sorelle Stravagarie, ci sarà un DJ! Come nelle vostre discoteche Babbane! È stata un idea si Silente”

“Ma come farà un Babbano ad entrare..”

“Oh non è un vero Babbano! È un mago che ha seguito un corso,su quei dischi.. Uhhh guarda quel negozio! È molto carino!”

Entrarono nel negozio e videro che oltre ad essere carino era anche costoso..

“Pansy non credo che posso..”disse Hermione,arrossendo.

“Oh Herm! Dai vedrai che troveremo qualcosa da poco.. Vieni…”

La condusse verso il banco,dove chiesero ad una commessa di aiutarle.

 

“È per un ballo..”cominciò Pansy,parlando spontanea e con tranquillità.

“Ad Hogwarts,vero?”

“Si.. sono già venute altre ragazze?”

“Si,per comprare accessori..”

“Capisco.. Beh per il ballo ci serve qualcosa non troppo elegante,semplice e raffinato…”
”Certo.. Venite seguitemi,ho alcuni modelli che possono piacervi.. La taglia..”

“Entrambe una 40.. credo..”

Si voltò verso Hermione,la quale annuì appena.

Non era ancora convinta che quello fosse il negozio adatto.

La commessa si rivelò molto cordiale e paziente.

Fece provare alcuni abiti prima a Pansy.

Dopo aver provato circa otto vestiti,Pansy uscì per l’ennesima volta dal camerino.

“Herm che ne dici di questo?”

 

Era stretto in vita e aveva una gonna svolazzante che partiva dalla vita e le arrivava fin sopra al ginocchio. Il corpetto di un tessuto pesante era di un prugna rosato,che esaltava le sue forme e la sua capigliatura scura.

Mentre la gonna di seta era lilla chiaro,che lasciava scoperte le lunghe e snelle gambe.

“Stai benissimo!” le disse Hermione,sorridendo.

Quell’abito le stava davvero bene.

Pansy si guardò di nuovo nello specchio,poi sorrise.

“Si,mi piace!”

“Bene.. Può metterci queste scarpette sotto!”

Le consegno delle decoltè dello stesso colore della gonna.

“Si,sono belle! Ti piacciono,Herm?”

La ragazza annuì di nuovo,con convinzione.

 

“Bene per gli accessori vediamo dopo” disse la commessa. “E adesso tocca a lei,Hermione…”

La ragazza sorrise imbarazzata,mentre sostituiva Pansy che aveva indossato di nuovo i suoi vestiti.

Anche Hermione provò molti vestiti,ma nessuno sembrava colpirla in modo particolare.

Erano troppo stetti,troppo scollati,troppo lunghi,troppo corti..

Stava quasi per arrendersi quando la commessa,sempre pazientemente,le porse un abito di chiffon, color champagne. Da una fascia rigida che le stingeva la pelle sotto il seno,mettendolo in risalto,partivano due sottili strati di morbida e increspata stoffa,sempre chiffon,che le coprivano i seni e si incrociavano morbidamente intorno al collo legandosi tramite una spilla dorata.

La scollatura lasciava le spalle e la schiena scoperte.

Dalla fascia rigida sotto i seni,poi, partiva una gonna leggera,senza cuciture,che scendeva lunga,disegnandole i fianchi alla perfezione e terminava appena sopra il ginocchio.

“Hermione sei…sei stupenda!”commentò Pansy senza parole.

“Ha ragione,questo abito le sta alla perfezione!”

Hermione si voltò verso di loro,arrossendo ancora.

“Dite?”

“Assolutamente si..”

“Provi queste..”

La commessa le porse un paio di sandali dorati.

“Nel castello farà caldo,quindi li potrai mettere..”disse Pansy.

 

Dopo aver confezionato i vestiti,passarono agli accessori.

Pansy prese degli orecchini lunghi con al centro una pietra preziosa la rosa di Francia,coordinati a questi comprò il bracciale un sottile ed elegante collier.

Hermione,invece, prese solo un braccialetto dorato,dicendo che aveva già orecchini e collana da indossare.

Quando pagarono la ragazza ebbe paura di non farcela,ma alla fine pagò molto meno di quanto avesse immaginato.

Ridacchiando le ragazze uscirono dal negozio e chiacchierando decisero di passare dai Tre manici di scopa per un cioccolato caldo.

Erano quasi le quattro,quando le studentesse decisero di tornare al castello per prepararsi.

Quella sarebbe stata una lunga notte…

 

*   *   *

Dopo la cena Jay informò Ginny che prima della mezzanotte lei e Michelle sarebbero andati in un locale.

“Volete venire anche voi?” chiese ai ragazzi Weasley.

Ron guardò il padre.

“Arthur falli andare.. è la notte di Capodanno e poi il locale non è tanto lontano.. Ci possono arrivare anche a piedi!”cercò di convincerlo la signora Wilson,facendo l’occhiolino a Ginny.

Il signor Weasley annui.

“Per me va bene.. Vi accompagnerò io con l’auto… “

Michelle guardò i ragazzi con un espressione disgustata.

“Possibile che alla loro età devono ancora chiedere il permesso? È ridicolo!” pensò scocciata.

Si alzò,salutando l’allegra compagnia.

“Jay ti aspetto fuori tra dieci minuti,vado a finire di prepararmi..”

“Ok..”

 

Ginny seguì l’esempio della ragazza.

“Vado anche io.. A dopo,allora!” disse ai fratellie a Jay.

Salì velocemente le scale e dopo essersi chiusa in camera aprì l’armadio.

Decise che avrebbe indossato il vestitino Blu che aveva comprato pochi giorni prima.

Dopo esserselo messo,indossò delle collant color carne contenitive,anche se non c’era niente da nascondere, e decoltè nere con tacco alto,che sua madre aveva sempre detestato,perché diceva che era ancora piccola per indossarle.

Fermò i capelli in una coda alta,lasciando che ciocche ricce le incorniciassero il volto.

Truccò il viso leggermente,cercando di ammorbidire i lineamenti e di far risaltare gli occhi blu.

 

Dopo mezz’ora era pronta.

Indossò il cappottino nero e prese a scendere lentamente le scale,cercando di non cadere.

Quando i fratelli la videro rimasero spiazzati.

“Ginny,ma sei tu?”domandò stupidamente Fred.

“Ma certo che è lei! Altrimenti già ce l’avremmo scopa..”

“GEORGE!” lo richiamò il padre “È questo il modo di parlare a tua sorella?”  

Ginny ridacchiò.

“Su forza andiamo!”

Seguirono il padre nella macchina.

Durante il tragitto il cuore di Ginny batteva a tremila e non sapeva nemmeno perché.. o almeno lo sapeva,ma.. non voleva ammetterlo.

*   *   *

 

Le due ragazze impiegarono molto tempo a prepararsi.

Decisero comunque di farlo nel dormitorio di Hermione,in modo che i ragazzi non le avrebbero disturbate.

Ed era anche più bello farsi aspettare ai piedi della scalinata dell’ingresso.

Dopo essersi entrambe fatte un lungo bagno, presero a vestirsi e ad aiutarsi a vicenda con le acconciature.

Pansy aveva scelto,dal suo libro di acconciature, uno chignon particolare,molto stretto e articolato.

Hermione invece ne aveva preferito un altro più morbido.

Pansy le aveva applicato delle Extension simile a quelle Babbane,ma molto più lucenti e morbide,in modo che dallo chignon scendesse una lunga coda di boccoli che ricadevano,fermandosi,sulla spalla della ragazza.

Altre ciocche dorate le circondavano il viso.

Passarono poi al trucco.

 

Pansy un rosa chiaro,accennato e una matita nera che le ricalcava gli occhi scuri.

Hermione,un velo dorato,che le illuminava il volto e alcuni brillantini sugli occhi.

Con un spruzzata del loro profumo preferito erano perfette.

Uscirono dal dormitorio sotto lo sguardo sbalordito delle altre Grifondoro e si avviarono verso la Sala Grande.

“Hermione,posso parlarti un attimo?Non ci vorrà molto..” le chiese Calì.

“Si.. Pansy avviati arrivo subito!”

La ragazza annui e prese a percorrere il corridoio.

“Herm sei bellissima,sentì volevo dirti che mi dispiace per..”

“Calì grazie,ma non è il momento! Non voglio che questa serata diventi triste,voglio rilassarmi..”

“Certo scusa Herm!”

“Non ti preoccupare.. Ci vediamo dopo..”

Detto questo la ragazza si avviò verso l’ingresso.

Ad ogni passò sentiva il cuore pulsare sempre più forte.

 

*   *   *

 

My life is brilliant.
My love is pure.
I saw an angel.
Of that I'm sure.

 

 

Camminava avanti e indietro. La musica nella sala ormai era forte,ma era come se per lui non esistesse.

Guardando la pista vide Michelle ballare vicino ad un ragazzo.

Quella ragazza non cambiava mai.. Sempre in cerca di qualcuno..

“Ma quando arrivano? Sono le undici e un quarto! Dovrebbero essere qui già da dieci minuti.. E se non vengono.. “ si torturò il ragazzo.

Ma poi all’improvvisamente,voltandosi sorrise.

Fu un attimo e la vide.. Lei l’angelo dei suoi sogni..

 

 

You're beautiful. You're beautiful.
You're beautiful, it's true.
I saw your face in a crowded place,
And I don't know what to do,
'Cause I'll never be with you.

 

Era bellissima,con quel vestito.. Lo ricordava… Le aveva detto che sarebbe stato più bello se l’avesse indossato e aveva ragione.. Le stava di incanto..

Vide i suoi occhi osservare la sala,in cerca di qualcosa,in cerca di qualcuno..

Chi cerchi Ginevra…? Cerchi forse me..? Ti prego dimmi di si!.. Ti ho vista qui,in questo posto affollato,e appena ti ho visto ho dimenticato tutto il resto.. Ma adesso non so cosa fare.. Perché ho paura di perderti…”

Si avvicinò lentamente a lei e quando la vide voltarsi verso di lui si sentì sprofondare.

Da vicino era ancora più bella.

La ragazza gli sorrise imbarazzata.

“Sei bellissima..”

La vide arrossire.

“Vuoi ballare?..”

La vide annuire.

Le prese la mano con dolcezza,facendola passare tra la marea di persone che affollavano la stanza.

Ma nella stanza adesso c’erano solo loro due e.. la musica.

 

 

She caught my eye,
As we walked on by.
She could see from my face that I was,
Flying high

 

 

Era li fermo ad aspettarla accanto a Blaise e si sentiva un idiota.

Stava andando contro la sua promessa,contro le barriere che si era imposto,ma non poteva farci niente.. L’amico lo aveva costretto a venire.

Ma lui non poteva sapere che la strega dallo sguardo dorato aveva catturato il suo sguardo,l’aveva rapito,portandolo in alto,in un mondo che non aveva mai sognato,facendolo volare nella sua fantasia..

Si sentiva uno stupido,ma non riusciva ad andarsene.

Vide Pansy scendere le scale.

Quel vestito le stava veramente bene.

La ragazza sorrideva,ma quel sorriso non era per lui… Vide Blaise avvicinarsi alla scala,con gli occhi spalancati,lo sguardo stupito.. Vide i due baciarsi e sorridersi.

Vide Pansy voltarsi verso di lui.

“Hermione sta scendendo,Calì l’ha trattenuta.. Ah eccola!”

Si voltò ad indicarla e quando il biondino la vide,sentì le sue barriere cedere per sempre.

 

You're beautiful. You're beautiful.
You're beautiful, it's true.
I saw your face in a crowded place,
And I don't know what to do,
'Cause I'll never be with you

(You’re Beautiful, James Blunt)

Bellissima,ecco la parola adatta e forse.. L’unica!

Era bellissima,con quell’abito così simile ai suoi capelli,così perfetto su quel corpo…

Cercò di apparire tranquillo,di non tradire alcuno sguardo davanti ai suoi amici,ma non poteva negare di avere occhi solo per lei..

La ragazza scese lentamente le scale, sorridendo timidamente ai suoi amici e cercando di restare tranquilla,ma le fu impossibile quando vide Draco.

Bello nei suoi semplici pantaloni neri e in quell’elegante camicia bianca appena sbottonata.

Il Principe delle Serpi,Eros in persona… Ecco chi era..

Si avvicinò a lui,come se nella stanza non ci fosse nessun altro e si lasciò condurre dal tocco leggero della sua mano nella Sala Grande.

Senti a stento il suono della sua voce.. “Sei bellissima..”

Draco la strinsè a sé ed ebbe paura di quel contatto,non sapeva che fare,non sapeva come comportarsi,perché una cosa era certa.. Lei non sarebbe mai stata sua..

 

*    *    *

 

Nel locale suonarono molti pezzi,alcuni moderni e House,altri Pop e ancora Rock.

Ginny era seduta accanto a Jay e ai suoi fratelli.

Avevano ballato alcuni pezzi,ma alla fine avevano deciso di prendere una pausa.

Sulla pista c’erano solo Fred che ballava con una tedesca e Michelle che ballava con un altro ragazzo.

Ron e George stavano inghiottendo l’ennesimo bicchiere di whisky Babbano,Jay e Ginny invece,parlavano tranquillamente.

“Bene ragazzi.. è arrivato uno dei momenti più attesi dalle ragazze.. Il lento! Forza maschi.. portate queste belle donzelle in pista.. Si balla!”

Jay si voltò a guardare Ginny.

“Vuoi ballare?”

Lei restò spiazzata. Il lento era un ballo per innamorati.. Un ballo in cui i corpi erano incollati.. Non sapeva che fare…

Guardò i fratelli.. Non si erano accorti di niente,troppo presi dal bere,tornò a guardare Jay.

Il ragazzo sembrava tranquillo,non la stava costringendo…

“Va bene..”

Jay si alzò e le prese di nuovo la mano,conducendola sulla pista.

In quel momento Michelle si voltò a guardarli e senti crescere odio e rabbia dentro di sè.

Prese il primo ragazzo che le passò davanti e gli chiese di ballare con lei.

 

 

Nella Sala Grande c’erano molti ragazzi.

Per la prima oretta,dopo il tipico discorso di Silente,il DJ attaccò con pezzi semplici,in modo che anche i professori potessero partecipare.

Hermione si divertì molto a vedere il Preside ballare con la McGranitt e Vitious con la Sprite.

Perfino Piton alla fine si lasciò convincere, e ballò la Ma carena,ballo di gruppo Babbano, con gli studenti di Serpeverde.

“Ahahaha, questa è una scena da immortalare! Harry e Ron non ci crederanno mai..” commentò la ragazza.

Ma il ricordo di Ron per un istante le fece tornare la tristezza del giorno precedente.

“Herm,vieni a ballare!” la invitò Pansy.

Le due ragazze si spinsero al centro della Sala e cominciarono a muoversi a ritmo,mentre Silente in persona le applaudiva e la McGranitt guardava compiaciuta la sua allieva prediletta.

Come aveva detto Pansy i professori si congedarono alle dieci,lasciando spazio ai giovani.

Il DJ allora cambiò genere,mettendo soprattutto musica House.

Dopo essersi scatenate un bel po’ ,Ballando e bevendo della Burrobirra portata da alcuni ragazzi,Hermione e Pansy decisero di fare una pausa.

Ma avevano appena abbandonato la sala quando nell’aria risuonò l’inizio di un lento.

Pansy scattò.

“Blaise muoviti.. Dobbiamo ballarlo! È il nostro primo lento!”

Lo strascinò sulla pista,mentre i ragazzo guardava con uno sguardo supplicante gli amici.

Hermione e Draco ridacchiarono.

Ma le loro risa finirono quando si resero conto di essere di nuovo soli.

Il ragazzo osservò Hermione,che con gli occhi sognanti guardava le coppie in pista,strette l’uno all’altra.

“Mh,mh… Herm..”
La ragazza si voltò a guardarlo.

Draco si sentì trapassare l’anima da quegli occhi dorati.

“V-vuoi ballare?”

Hermione spalancò gli occhi.

“Io.. Va bene..”

Draco la condusse sulla pista e Blaise e Pansy si voltarono a guardarli.

All’inizio i due ragazzi si sentirono imbarazzati,ma appena presero a volteggiare,sembrò che il mondo intorno a loro fosse scomparso.

*    *    *

 

Find me here
and speak to me
I want to feel you, I need to hear you
You calm the storms and you give me rest
You hold me in your hands
You won't let me fall
You still my heart when you take my breath away

Cause you're all I want, you're all I need
You're everything..

 




Sentirla così vicina a sé gli fece uno strano effetto. Sentiva il respiro della ragazza sul collo,ma non riusciva a guardarla negli occhi,perché sapeva che non avrebbe resistito.

Eppure non si era mai sentito così bene come in quel momento.

Tutto sembrava diverso… Tutto appariva più bello…

“Sono qui,Gin.. Puoi trovarmi quando vuoi,ci sarò sempre per te,sempre… Ti prego parlami.. Voglio sentire il suono della tua voce,quella dolce voce che mi da sollievo.. ne sento il bisogno… Apri i tuoi occhi e guardami,non desidero altro..”
E come se avesse ascoltato i suoi pensieri la ragazza alzò lo sguardo e Jay,specchiandosi in quelle pozze azzurre,si sentì rinascere..

Senti la calma attraversargli gli occhi,scorrergli nella mente.

Sentì il sangue pulsare vene.

Ginny,dal canto suo, percepì il corpo andare in fibrillazione,ogni muscolo si tese,sentiva l’elettricità avvolgerla i brividi percorrerle la schiena e non era male.. anzi.. Prendendo le mani del ragazzo tra le sue si sentì sicura,protetta..Non riusciva a staccare lo sguardo dagli occhi del ragazzo,non riusciva a muoversi,sentiva che tra poco anche il suo cuore avrebbe smesso di battere,lasciandola senza fiato..

Eppure per lei andava tutto bene..

Ti prego tienimi con te.. Portami nel profondo,nei meandri della tua anima.. Voglio sentirmi libera.. è questo il vero amore? Dio dammi la forza per capire.. Perchè quello che sento mi sta distruggendo.. Perchè lui per me sta diventando tutto quello che voglio,tutto quello di cui ho bisogno.. Lui è tutto..”

 

And how can I stand here with you
Would you tell me how could it be any better than this

I'll be your cryin' shoulder

You are the light that's leading me to the place
Where I find peace again

You are the strength that keeps me walking
You are the hope that keeps me trusting
You are the light to my soul
You're everything

 

Draco si muoveva piano,tenendo stretta a sé Hermione,che aveva il capo poggiato sulla sua spalla.

Il suo profumo ormai era entrato dentro di lui e chiudendo gli occhi gli sembrava di volare…

“Come posso stare qui con te,senza fare nulla? Cosa potrei desiderare di più di quest attimo con te?Oh Hermione,sei diventata tanto per me.. e il pensiero di perderti mi farà morire...Voglio stare con te,voglio sempre esserci per te.. Sarò quello di cui avrai bisogno,la spalla su cui piangere,il letto su cui dormire,l’uomo da amare..”

Non voleva parlarle,non voleva rompere quella magia,ormai la sua mente non riusciva più a pensare,non riusciva più a ragionare.. Si sentiva perso,ma non voleva risalire da quel fondo.. Perché tornare alla realtà sarebbe stato doloroso.

Alzò appena il viso della ragazza e la guardò negli occhi,cercando di leggervi le sue emozioni e quello che vide lo lasciò senza fiato.

Gli occhi del ragazzo emanavano un bagliore acceso,una luce abbagliante e lei sapeva che in molti ne erano rimasti colpiti..

Ma adesso l’ho capito.. è vero che tu sei una luce.. La luce che mi sta facendo trovare me stessa,la stessa luce che mi porterà nel posto dove troverò di nuovo la pace. Sei la forza che mi sta facendo camminare,che mi sta aiutando.. Mi hai dato tanto Draco..Mi hai dato speranza,hai permesso che la fiducia tornasse in me,dai vita alla mia anima,Tu sei tutto per me.. ed è quello che voglio..”

*   *   *

 

Non seppe per quanto tempo ballarono,ma alla fine dovettero staccarsi.

Ginny evitò di guardarlo,di parlargli,non riusciva a respirare. L’aria di quella stanza era soffocante,o era il suo cuore che aveva bisogno di calmarsi..

Tornò a sedersi,accanto ai fratelli ed evitò di parlare.

Poco dopo vide Jay ballare con Michelle e la cosa la fece stare ancora peggio.

Si alzò di scatto e uscì dalla stanza.

Percorse un lungo corridoio,che era affiancato da numerose stanze e alla fine raggiunse un balconcino che dava sulla strada.

L’aria fredda la fece rabbrividire e si maledisse per non aver portato con sé il cappotto.

Camminò avanti e indietro cercando di calmarsi e soprattutto per riacquistare un po’ di buon senso.

Che cosa stava facendo? Che cose le stava succedendo? Lei amava Draco,presto lo avrebbe rivisto,sarebbe tornata da lui,non poteva sconvolgere tutto adesso.. Ma era più forte di lei.. Era troppo attratta da Jay,non riusciva a staccarsi da lui.. Durante quel ballo si era sentita così bene.. Non si era mai sentita così,nemmeno con Draco..

 

How can I just let you walk away
Just let you leave without a trace
When I stand here taking every breath with you
You're the only one who really knew me at all

 

“Non dovresti essere qui..”

Chiuse gli occhi,in preda alla rabbia e al dolore..

“Nemmeno tu.. Perché mi hai seguita?..”

“Ti ho vista uscire di corsa,ero preoccupato..”

“Non dovevi..”

“Non potevo,è più forte di me..”rispose lui tranquillo.

“Perché?”chiese con la voce tremante,mentre sentiva le lacrime salirle agli occhi.

“Ormai dovresti averlo capito..”

Ginny si voltò. Ormai le lacrime sgorgavano dai suoi occhi,disegnando scie luminose sulle sue guance.

“Perché?” ripetè di nuovo “Io non posso e tu lo sai..”

“Lo so che non puoi ma io non posso farci niente..”disse lui,cominciando ad avvicinarsi.

“Devi farlo,io… io..”cercò di dire Ginny

“So che anche per te è così..”continuò lui,accorciando sempre di più la distanza tra loro.

“Non è vero..” ma ormai nemmeno lei ci credeva “Non è vero..” quelle parole ormai erano solo un sussurro.

Jay si fermò davanti a lei e stringendole la vita con le braccia l’attirò a sé e la baciò.

E proprio in quell’attimo scattò la mezzanotte..

Ginny non cercò nemmeno di opporre resistenza,ormai sapeva che sarebbe stato inutile,lo voleva anche lei.. eccome che lo voleva,lo sentiva dalle palpitazioni del suo cuore,dall’elettricità che stava percorrendo ogni singolo tratto del suo corpo.

Portò le braccia intorno al collo del ragazzo,unendo ancora di più i due corpi.

Jay sentendosi bruciare come fuoco ardente dentro,la sollevò di scatto e staccandosi un attimo da lei,la condusse di nuovo dentro.

Dopo appena due passi aprì una porta e si ritrovarono in un salottino deserto,illuminato solo da alcune candele su un tavolino.

 

Chiuse la porta alle sue spalle e adagiò Ginny sul divano,stendendosi poi su di lei.

La sentì fremere sotto di lui,mentre le accarezzava la pelle fresca sotto il vestito.

Continuò a baciarla,ad accarezzarla con lentezza il collo,le spalle,la pelle fresca del suo decoltè, ma non si spinse oltre.

Non voleva spaventarla.

Sospettava che fosse ancora vergine.

Ginny gli accarezzò le spalle robuste,sotto il sottile maglione che il ragazzo portava e si sentiva sempre più persa ed eccitata.

Non aveva mai provato davvero quelle sensazioni, e la cosa le provocava turbamento e piacere.

Senza capire più niente,scese con le mani fino all’attaccatura dei jeans del ragazzo,il quale rimase stupito da quel gesto e suppose che la ragazza avesse bevuto.

Lei però continuò tranquilla e alla fine anche lui si decise a contribuire.

La sollevò appena,facendole salire il vestito.

Le tolse con delicatezza le calze leggere e prese a baciarle le cosce nude,salendo sempre di più...

Ginny si morse a sangue il labbro per trattenere un gemito,quando il ragazzo le scostò le sottili mutandine per continuare la sua esplorazione..

Abbassò i pantaloni al ragazzo,avvicinandolo a sé.

 

Fu un attimo.

Proprio nell’istante in cui Jay stava per penetrarla,sentirono un urlo.

Si alzarono entrambi di scatto,spaventati.

Ma nella stanza non c’era nessuno.

Si guardarono negli occhi,cercando di capire da dove provenisse quel grido.

“Aiuto.. Vi prego,aiutatemi..”

“Oh mio Dio! Ma è la voce di Michelle!” disse Jay,sconvolto.

Scattò in piedi,riabbottonandosi i Jeans.

Ginny fece la stessa cosa.

Si alzò le calze,sistemandosi il vestito.

Uscirono dalla stanza e si avvicinarono ad un’altra,la cui porta era già spalancata.

Lo spettacolo che trovarono li fece sussultare.

Su un letto,semi nuda e sanguinante c’era Michelle che piangeva.

Davanti a lei un uomo alto,reggeva una bottiglia di Whisky rotta.

Ai piedi del letto c’era Ron,semisvenuto, con la testa sanguinante.

“Jay..Jay sei tu!” piagnucolò Michelle,sollevata nel vedere il ragazzo.

“Ma cosa..”

L’uomo si voltò e prima che potesse fare qualcosa,Jay lo colpì con un incantesimo,facendolo volare dall’altra parte della stanza e perdere i sensi.

“Fortuna che esiste la magia..” disse prima di avvicinarsi a Michelle.

Prese il lenzuolo dal letto,per coprirla e poi la prese in braccio.

La ragazza nascose il volto contro il suo petto,vergognandosi

 

Jay si voltò a guardare Ginny.

La ragazza era corsa accanto al fratello e gli stava tamponando la ferita.

Con un semplice colpo della bacchetta Jay la rimarginò e Ginny lo ringraziò con lo sguardo.

Aiutò il fratello ad alzarsi e insieme uscirono dalla stanza.

Proprio in quell’istante arrivarono Fred e George.

“Che cosa è successo?”

“Non ora.. Credo che sia meglio tornare a casa..” disse loro Jay.

I ragazzi annuirono.

Fred lo aiutò  a trasportare Michelle e George diede il cambio a Ginny,visto che la ragazza non ce la faceva.

“Tieni coprila con questo! È meglio che non la vedano in questo stato!” disse Ginny,porgendo a Jay il suo cappotto.

Michelle alzò lo sguardo sorpresa.

“Grazie..” disse sorridendole per la prima volta.

Ginny ricambiò il sorriso.

 

Il tragitto verso casa fu molto più breve dell’andata.

Ginny suggerì a Michelle di passare prima dalla sua stanza per ricomporsi,così Jay aiutò la ragazza a salire sulla scala sul retro.

Dopo essersi cambiata e asciugata le lacrime,la ragazza uscì di nuovo fuori al balcone.

“Ginny l’accompagno in camera,ha bisogno di dormire.. Ci.. vediamo domani.. Buona notte e Buon anno..”

La ragazza sorrise,salutandoli e chiudendo la finestra.

Si sdraiò sul letto,distrutta,si sentiva confusa,ma un cosa era certa… Quello che era successo quella sera le avrebbe cambiato la vita e non solo la sua..

 

*   *   *

 

“Ragazzi,venite! Andiamo tutti fuori manca un quarto d’ora alla mezzanotte!”

Hermione e Draco si staccarono,presi dall’euforia generale.

“Ma siamo troppi! Non ci godremo i fuochi..!”
”Draco ho un idea! Che ne dici se li vediamo dalla torre di astronomia?”

“Si,li si vedranno benissimo! Diciamolo anche a Pansy e Blaise..Su forza andiamo!”

Ma osservando la sala non riuscirono a scorgere i loro amici.

“Non penso che li troveremo e se restiamo ancora ci perderemo i fuochi!”

Percorsero velocemente la stanza e uscendo dalla porta andarono nel senso contrario agli studenti.

Arrivarono alla torre giusto dieci minuti dopo.

“Guarda,Herm! È fantastico da qui.. Hihih,guarda come sono tutti piccoli..”

“Hai ragione.. è fantastico!Oh Dio, Manca poco.. Due minuti.. Mamma mia,che ansia.. Chissà cosa porterà il nuovo anno..”

“Non si sa,speriamo che sia qualcosa di buono..”

“Uh,guarda hanno cominciato ad accendere le lanterne,che belle…”

“Manca meno di un minuto.. 46.. 45.. ”

Sentirono i loro compagni cominciare a contare,mentre in alto si formava un grande orologio.

“Contiamo anche noi Draco..”

“30.. 29.. hihi.. Sai è la prima volta che faccio il conteggio alla rovescia,mio padre l’ha sempre ritenuto una cosa da femminucce..”

“Io e mio padre,invece,lo facevamo sempre…” rispose  la ragazza.

Chiuse gli occhi,cercando di restare serena.

“10.. 9.. 8.. 7.. 6..”

“..5.. 4.. 3.. 2.. 1..”

Hermione riaprì gli occhi

Una marea di scintille attraversarono l’ aria.. I fuochi partirono dal parco,incrociandosi e disegnando perfettamente una scritta a lettere dorate…

 

“BUON 2008”


Hermione sorrise contenta,mormorando piccole parole..”Buon 2008 papà..”,mentre il ragazzo la guardava con tenerezza.

I fuochi furono stupendi.

Applaudirono insieme ai ragazzi sul palco ridendo e festeggiando.

“Ragazzi,ricomincia la musica!”

Il DJ riattaccò la sua attrezzatura,questa volta nel parco.

Molti amplificatori erano stati disposti sulle mura di Hogwarts e la musica risuonava fino alla Torre.

“Draco,balliamo!” disse,Hermione sorridendo ancora.

E quando si avvicinarono di nuovo,avvertirono le stesse sensazioni di quella notte a Mielandia.

Erano di nuovo soli e sapevano che questa volta,nessuno li avrebbe fermati,nemmeno la loro razionalità..

Avrebbero semplicemente seguito il loro istinto, il loro cuore..

 

 

We shared the laughter and the pain
And even shared the tears
There's so much I need to say to you
So many reasons why
You're the only one who really knew me at all

 

Hermione abbassò gli occhi, poggiando di nuovo il suo capo sul petto del ragazzo.

Poteva sentire il suo cuore battere all’impazzata,avvertiva la sua agitazione e cercò di calmarlo,abbracciandolo più forte.

Draco accettò quell’abbraccio e alzando gli occhi,osservò con le due iridi argentate le stelle luminose che li osservavano silenziose.

Cercò la forza,il coraggio da loro,non sapeva cosa fare..

“Cosa posso fare? Vorrei solo che tu ti fermassi un attimo a guardarmi.. guardami negli occhi,per tranquillizzarmi..non ho più niente da nasconderti,abbiamo condiviso le risa e il dolore persino le lacrime

Eppure ci sono tante cose che ho bisogno di dirti,così tante perché tu sei l’unica che mi ha conosciuto davvero…”

Si sentiva tranquillo e allo stesso tempo agitato,ma non osava fare niente,aspettava qualcosa da lei.. e quel qualcosa arrivò..

Hermione,come aveva già precedentemente fatto,alzò di nuovo gli occhi e questa volta tenne fisso il suo sguardo,senza dire niente,non aspettava nemmeno una sua reazione,era decisa,voleva farlo,questa volta ne era convinta,perché era sicura che lui era quello giusto,non Ron,ma lui…

Fece serpeggiare le sue braccia intorno al collo del ragazzo e alzandosi in punta dei piedi lo baciò..

All’inizio fu un bacio casto,accennato,ma presto anche Draco non riuscì più a opporsi al suo desiderio.

La strinse forte contro di sé,baciandola con passione,una passione che non aveva mai lasciato trasparire neppure con Ginny..

Con un rapido gesto della bacchetta,fece apparire delle candele e due morbide e pesanti coperte,che ricaddero lente e leggere sul pavimento,coperto di paglia..

Hermione si staccò da lui e prendendogli dolcemente le mani e guardandolo con dolcezza lo condusse verso quel piccolo giaciglio.

 

Si stesero su di esso e alzando lo sguardo,Hermione scoprì che riusciva a vedere le stelle.

Con gli occhi lucidi tornò a guardare Draco e avvicinandosi al suo viso lo baciò di nuovo.

Il ragazzo si staccò da lei e prese a baciarle il collo delicato,facendo scorrere le sue mani sulla schiena scoperta della ragazza,provocando in lei brividi di piacere.

Hermione fece scendere le sue mani sulla camicia del ragazzo,aprendo piano i bottoni e infilando timidamente le mani dentro.

Gli accarezzò la schiena,le spalle muscolose,il torace scolpito,con una lentezza esasperante.

Le mani di Draco scesero in basso,verso le gambe snelle della ragazza,mentre quest ultima gli toglieva la camicia,gettandola in una parte imprecisa della stanza

Le mani del ragazzo risalirono su,attraversando ogni centimetro della sua pelle,fino a fermarsi ala chiusura del vestito.

Si fermò un attimo e la guardò.

La ragazza aveva gli occhi chiusi ma sorrideva e sembrava serena.

Allora lentamente,senza fretta,cominciò ad aprire la sottile lampo di metallo,godendosi la vista del corpo della ragazza che pian piano appariva in tutta la sua bellezza.

Restò senza fiato a guardare quel piccolo corpo,piccolo ma generoso.

Sentendola tremare avvolse entrambi con la coperta.

“Hai freddo?”chiese premurosamente.

“Sto bene..”rispose lei con un sorriso.

Il ragazzo le sorrise e scese a baciarle un seno,stuzzicandoglielo con la lingua.

Hermione gemette sotto quel tocco suadente e strinse la schiena di Draco,affondando con le unghie nella sua pelle.

Draco,eccitato dal dolore,percorse con la lingua la pelle del suo decoltè,risalì poi sul collo latteo e ridiscese fermandosi a baciarle il ventre piatto.

Hermione intanto,gemeva chinando il capo all’indietro e continuò ad accarezzare la schiena del ragazzo,disegnando linee immaginarie.. Scese all’attaccatura dei jeans,che sfilò con delicatezza.

Restavano ormai quei piccoli indumenti intimi a separarli..

Ma ben presto anche quelli andarono a far compagnia agli altri indumenti sul pavimento.

Draco si fermò ad osservare quel corpo perfetto che giaceva sotto di lui,cercando di imprimerlo nella mente..

Hermione arrossì.. Non si era mai spinta tanto con Ron,e non era esperta.. Ma non voleva che lui se ne accorgesse,lei era pronta e voleva farlo..

Draco avvertì il suo imbarazzo e improvvisamente,per la prima volta, sentì la paura,la preoccupazione assalirlo.. Non voleva che lei se ne pentisse,non sapeva se l’avesse già fatto,se era sicura..

“Hermione.. Se non vuoi..”

“Shh.. Voglio farlo.. Con te..”

A Draco bastarono quelle parole.

Scese di nuovo a baciarla,mentre faceva scivolare dolcemente una mano fra le sue cosce..

La ragazza gemette di nuovo,questa volta più forte,ma continuò a baciare il ragazzo,tenendo gli occhi chiusi.

Draco sfilò la mano da quella calda cavità e si distese su di lei,posizionandosi fra le sue gambe.

Hermione inarcò la schiena,quando il ragazzo entrò in lei.

Sentì un forte bruciore e strinse i denti,cercando di restare calma.

Draco preoccupato,le strinse le mani.

“Ti faccio male?”

Hermione scosse la testa.

Poi alzò il volto cercando le sue labbra,mentre le spinte si facevano più forti.. E poi pian piano,il dolore si trasformo in piacere.. In infinito piacere.. immenso,puro,soddisfacente.. piacere!

Si muovevano a ritmo,sempre più velocemente.

Hermione aprì gli occhi e alzando lo sguardo li specchiò in quelli del biondino.. Oro e Argento,sole e ghiaccio.. Non erano più Shytherin e Gryffyndor,ma un'unica cosa.. Un'unica anima,un unico corpo..

 

Dopo quelle che sembrarono infinite albe,i due si separarono,stanchi,ansimanti e sudati..

Draco ricadde accanto a lei e baciandosi ancora si addormentarono così,abbracciati,stretti l’uno all’altro.. Fuori dal tempo,fuori dal mondo,mentre le stelle scintillanti vegliavano i loro sogni e l’ultima candela della stanza si spegneva,lasciando nell’aria un dolce profumo rosato..

 

Continua…

 

Ciaooo!!!!! Allora come vi è sembrato questo chap? Deludente? Schifoso? Bello?? Da riscrivere?

Ditemi voi,fatevi sentire… Ho bisogno dei vostri commenti! Altrimenti dove la prendo l’ispirazione??

Se avete dubbi riguardo alle traduzioni dei pezzi in inglese chiedete pure!

Ho preferito non metterle,perché erano abbastanza semplici!

Se inoltre avete dubbi sul chap intero,se trovate errori,se non lo trovate convincente,segnalatemelo,così cercherò di correggere i miei errori e di chiarirvi i punti poco chiari!

Ringrazio le canzoni che mi hanno dato ispirazione per scrivere questo chap:

-You’re Beautiful James Blunt;

-You’re Everything Lifehouse;

 

Spero davvero che vi sia piaciuto perchè è il mio preferito..

Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso chap,mi dispiace di non potermi dilungare molto nei miei ringraziamenti:

 

Kahyrin,Dany/Smile,Keira91,Magicrossy,Minnie,Sorema,Arya,Milly92!

 

Sperando che continuino a seguirmi e a recensire www.

 

Grazie anche a quelli che hanno inserito la fic tra i preferiti e a quelli che la leggono solo.

Un commentino anche voi,pleaseeee..

Un bacio

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Insieme per sempre? ***


Insieme per sempre?

 

 

La mattina dopo, quando alzandosi aprì le spesse tende verdi, illuminando la stanza con i caldi raggi del sole,ogni piccola cosa ai suoi occhi sembrava diversa. Aveva trascorso un’esperienza orribile, passato una notte insonne, a riflettere.. ed ora si sentiva forte e cambiata.

Si avvicinò al suo specchio preferito, fabbricato da un artigiano locale e guardandosi attraverso vide un’altra persona e l’altra se stessa che vedeva non le dispiaceva, anzi… Le sembrava ancora più bella.

Ricordava ancora ogni singolo minuto di quello che era successo la notte precedente, la sua gelosia per Jay, le innumerevoli schifose bottiglie di Whisky,scolate senza ritegno, i suoi passi in quel lurido e cupo corridoio, la porta aperta di quella stanza, l’uomo  apparso improvvisamente alle sue spalle, che l’aveva scaraventata con forza su quelle fredde e secche lenzuola, i suoi tentativi di liberarsi mentre l’uomo incominciava a spogliarla e a baciarle ogni parte del suo corpo con quella sua sudicia bocca, picchiandola a sangue per farla stare ferma, le sue grida, la porta spalancata, l’arrivo di quel ragazzo, il suo tentativo di salvarla,gettando l’uomo per terra,le sue parole dolci e rassicuranti, poi quel colpo alla testa,il sangue,le lacrime e infine l’arrivo di Jay,la gentilezza di Ginny e dei suoi fratelli..

Aveva sbagliato a giudicarli, aveva sbagliato tutto, ma ormai non importava.. Era tutto passato, sarebbe ripartita daccapo, si sarebbe scusata con loro, avrebbe ricominciato a vivere..

Prese una piccola spazzola di legno dal cassettone accanto allo specchio e cominciò a pettinarsi lentamente i fili dorati della morbida e splendente chioma, sorridendo alla sua immagine riflessa.

Sentendo un allegro vociare provenire dalle camere accanto, cominciò a canticchiare serena, facendo brillare i suoi occhioni verdi.

Non si era mai sentita tanto bene con se stessa e si ripromise di ringraziare il ragazzo che l’aveva salvata.. Ronald, se non fosse stato per lui… non riusciva nemmeno ad immaginare che cosa sarebbe potuto succedere.. Ringraziò la sua buona stella, continuando a pettinarsi e a cantare.

 

Jay stava tranquillamente passeggiando nei corridoi dell’albergo, pensando a lei.. Non riusciva a crederci, alla fine era successo, era successo quello che aveva sempre ritenuto impossibile.. Si stava innamorando..

Era accaduto tutto così in fretta in quella breve settimana erano cambiate tante cose, com’era possibile? Sentiva ancora il suo profumo nell’aria, la freschezza della sua pelle sotto le sue mani, la sua morbida bocca, i suoi caldi occhi.. Scosse la testa per riprendersi, si sentiva stupido ma era felice!

Salendo le scale udì un dolce canticchio e scoprì che proveniva dalla camera di Michelle. Incredibile! Dopo anni che la conosceva era la seconda volta che la sentiva cantare.. La prima era stato molti anni prima, quando si erano conosciuti.

Sorrise ancora di più,constatando che non era l’unico ad essere di buon umore e dopo svoltato l’angolo si diresse verso la sua stanza, guardando sorridendo il pacchetto che aveva tra le mani.

Vi entrò con calma e dopo aver chiuso la porta ed essersi guardato velocemente allo specchio uscì fuori la finestra.

La fresca brezza mattutina lo fece sospirare. Si avvicinò ad una finestra di sua conoscenza e senza nemmeno bussare,visto che era aperta, entrò. Lo spettacolo che ebbe davanti lo fece sorridere dolcemente. In un piccolo letto, dormiva tranquillamente una ragazza dai capelli ramati, capelli che in quel momento erano sparsi sul cuscino di piume d’oca. Un dolce sorriso era dipinto sul suo volto, sorriso dovuto sicuramente ad un bel sogno che la ragazza stava facendo. Jay si avvicinò silenziosamente e osservandola più da vicino si sentì assalire da una strana tenerezza,sentimento a lui ignoto fino ad ora. Non voleva svegliarla, era così dolce, così bella.. Avvicinò il suo viso a quello della ragazza e le diede un tenero bacio sulle labbra. La senti grugnire nel sogno e mentre lei si voltava dall’altra parte rise mentalmente divertito. Lasciò il suo pacchettino sul comodino e dopo averla guardata un ultima volta e aver scritto un piccolo biglietto,attaccandolo al pacchetto, uscì dalla stanza.

Un ora dopo Ginevra si destò e si alzò stiracchiandosi. Voltando lo sguardo verso il suo comodino, sorrise. Prese il pacchetto tra le mani e lo aprì. Dentro c’era un carinissimo golfino azzurro, con uno scollo a V, molto aderente.

Prese il bigliettino che era accanto alla busta.

 

Buon Giorno Gin,

Stamattina sono entrato nella tua stanza dalla finestra,ma non ho avuto il coraggio di svegliarti,perché.. anche quando dormi sei bellissima... Spero che questo piccolo pensierino ti piaccia! L’ho visto in un negozietto e il colore mi ha fatto subito pensare ai tuoi occhi.. Consideralo come un regalo di Natale posticipato!!

Ci vediamo più tardi.. e considerato che sei una dormigliona, credo non prima di pranzo ^^.

Un bacio

Jay

 

La ragazza arrossì leggendolo. Era stato nella sua stanza, mentre dormiva.. e l’aveva definita bellissima.. Guardò l’orologio e scoppiò a ridere. Era mezzogiorno.. Jay aveva ragione! Era proprio una dormigliona!

Dopo aver preso un jeans nero dall’armadio e una sottile camicia bianca a righe celesti,si chiuse nella toilette facendo un bel bagno caldo.

Dopo più di mezz’ora ne uscì profumata e preparata. Raccolse i capelli in una mezza coda lasciando che alcune ciocche ricce le ricadessero sul volto e indossò i suoi stivaletti neri.

Alla fine dopo essersi guardata un ultima volta nello specchio,usci dalla stanza, dirigendosi verso le scale.

Entrando nel salottino vide il solito gruppo riunito. Sua madre  parlava allegramente con Martha,con Ryta e con la signora Wilson.

Il padre invece con Charles, Charlie con Robert. Ron stava seduto accanto ai gemelli e insieme si stavano sbellicando dalle risate.

“Oh Gin.. Vieni a sentire anche tu questi due scemi.. Fred hai superato te stesso!” la invitò Ron,ridendo.

Ginny si sedette accanto a loro, scuotendo la testa. “Stavamo dicendo.. Quest anno mamma non ha potuto sentire la sua canzone di Natale: Un calderone pieno di forte amor bollente.. Quindi abbiamo pensato..

“Non vi permettete di accendere la radio.. Altrimenti mamma comincia a cantare! Chissà quale angelo quest anno ci ha risparmiato questa tortura, o grazie..” disse subito Ginny a bassa voce,alzando gli occhi al cielo.

I fratelli ridacchiarono guardando l’espressione della sorella.

In quel momento entrò nella stanza Michelle e si avvicinò a loro.

I ragazzi smisero di ridere,ma continuarono a sorridere.

“Bonjour, Mademoiselle” disse Fred,alzandosi e inchinandosi scherzosamente, rivolto verso Michelle. Aveva saputo da Ron quello che era successo e dispiaciuto,non voleva farlo pesare alla ragazza.

“Merci chèri…”disse la ragazza, rispondendo allegra al saluto,con un accento francese perfetto.

“Oh che bello! Ho conosciuto un’altra francese DOC, sai la moglie di mio fratello, Bill.. è  francese.. Fleur..”

“Oh si,la conosco! Abbiamo frequentato Beauxbatons insieme.. Peccato che se ne sia andata subito..” concluse.

Poi si rivolse verso gli altri.

“George, Gin.. Grazie per i vestiti, sei stata troppo buona, puoi prenderli quando vuoi..”disse subito la ragazza.

“Grazie Michelle, è stato un piacere..”

“Ronald.. Posso parlarti?” chiese Michelle,rivolgendosi al ragazzo.

“S-si..” disse quest ultimo,alzandosi.

“Buon giorno ragazzi..”

Era appena sceso anche Jay.

“Ehi Jay! Come va? Ehh.. che ti sei perso ieri..!” commentò ridacchiando George. “Ma dove eri finito?”

“A prendere una boccata d’aria.. “

Ginny arrossì voltandosi verso di lui. “Ciao, Jay..”

“ ‘Giorno Gin, oggi pomeriggio io e Michelle volevamo andare a pattinare, c’è una pista bellissima in centro.. Che ne dite?” domandò Jay,rivolto anche verso i gemelli.

“Bella idea.. Sarà uno spasso far cadere Ron.. Spero solo che non vengano anche i nostri..”

“Oh,no.. Ho parlato con mia madre! Loro andranno al museo..”

Tutti e quattro sbuffarono. “Che palle!” aggiunse Fred.

“Già.. Vabbè allora è deciso..”

“Per i pattini non preoccupatevi si noleggiano!”aggiunse Jay,sorridendo.

 

 

Ron seguì Michelle nella stanza accanto. La ragazza si fermò vicino al caminetto e si voltò verso di lui.

 “Ronald io.. Volevo,insomma, ringraziarti.. Se non fosse stato per te.. non so dove sarei adesso.. I miei mi avrebbero ammazzata, sono sempre stato motivo di vergogna per loro.. io.. Grazie anche per non averlo detto a nessuno, non so davvero cosa dire,come ringraziarti.. ” cominciò la ragazza, parlando piano. Non riusciva a trovare le parole adatte,si sentiva imbarazzata,era la prima volta che le succedeva. Era sempre stata schietta, loquace, arrogante, scontrosa, non le era mai importato del parere della gente,eppure adesso.. Quel ragazzo le faceva uno strano effetto..

“Michelle,non preoccuparti.. è stato un dovere, se mia sorella, la mia ragazza si fossero trovate nella stessa situazione avrei reagito allo stesso modo, non c’è bisogno di nessun ringraziamento, davvero, spero solo che tu stia bene..”

“Si,si.. Adesso si.. Non sapevo che avessi una ragazza…” disse Michelle, stranamente turbata dalla confessione del ragazzo.

“Si.. si chiama Hermione..”

“Ah la Granger! Ho sentito parlare di lei sui giornali,durante il torneo Tremaghi.. Ma non stava con Harry Potter?” chiese subito,infastidita.

“No,no.. erano solo voci.. Sai Rita Skeeter...” Disse subito Ron, imbarazzato e confuso da quelle domande.

“Capisco.. Vabbè non importa, credo che Jay l’abbia già detto agli altri, oggi andiamo a pattinare… che ne dici? Vuoi venire?” cambiò discorso,Michelle.

“Certo.. Sarà.. Fantastico!” rispose Ron.

Insieme tornarono in salotto, Ron rosso in volto. Non voleva ammetterlo,ma lui non aveva mai saputo pattinare.

Dopo pranzo i ragazzi informarono gli adulti sui loro programmi. I genitori di Michelle e Jay diedero subito il loro consenso.

“Mamma, posso andare anche io?”domandò Emily, la sorellina di Jay.

“Certo tesoro, basta che qualcuno ti stia vicino!” rispose Ryta, sorridendo alla ragazzina.

“No tu sei piccola!” ribattè il fratello,facendole la linguaccia.

Ginny scoppiò a ridere,non aveva mai visto Jay scherzare con la sorella. “Dai falla venire! Non è così piccola.. Si divertirà..”

“Ha ragione Ginny, anche tua sorella è qui in vacanza, Jay.. per una volta accontentala..” concordò Michelle.

Emily sorrise alle sua protettrici.

“ E va bene.. visto che tutte le ragazze sono contro di me.. Potrai venire.. Ma ti terranno d’occhio loro..” indicò Ginny e Michelle.

“Non ce n’è bisogno.. Ce ne occupiamo noi!” dissero Fred e George, contemporaneamente.

“Oh, no.. Poverina.. Non l’affiderò mai nelle vostre mani, potremo ritrovarla sconvolta psicologicamente..” disse subito Ginny.

Tutti risero. La signora Weasley aveva raccontato delle burlate dei gemelli.

“Bene, allora ci ritroviamo stasera… Credo che a questo punto salterete anche la cena.. Visto che ogni volta che andate a pattinare vi fermate in quella locanda..”

“Ovvio!” disse subito Jay.

“Beh.. allora andiamo! Gin,puoi venire un attimo nella mia stanza, vorrei darti una cosa..” disse Michelle, guardandola in modo eloquente.

Ginny annuì subito. “ Certo.. Buona giornata a tutti, a stasera!”

La signora Wilson le guardò sorridendo. Avvertiva un cambiamento nella nipote e ne era davvero felice e questo cambiamento, ne era sicura, era dovuto solo alla presenza di quei ragazzi fantastici.

Le ragazze salirono in camera di Michelle.

“Oh che bella stanza..” commentò Ginny. “Ti piace? A me piace il colore.. Verde acqua, è davvero rilassante!”

“È vero! Io purtroppo non ho proprio una stanza enorme, con sei fratelli…”

“Ci credo! Però è bellissimo secondo me vivere con loro.. Ho sempre voluto una famiglia numerosa, per questo ormai Ryta, Charles, Jay e Emily sono come una famiglia per noi.. Ci troviamo bene con loro.. Alcuni ci scambiano davvero per cugini..”

Ginny sorrise. Non aveva mai visto Michelle parlare tanto. La ragazza era davvero dolce, aveva sbagliato giudizio su di lei..

Michelle le porse i vestiti,che le aveva prestato la sera precendente.

“Non smetterò mai di ringraziarti.. Io non meritavo tanto affetto,tante attenzioni, mi sono comportata male con voi, Gin.. Sono stata troppo scontrosa..”

Ginny la zittì con la mano. “Non preoccuparti.. Sbagliare è umano, l’importante è capirlo in tempo..”

Michelle sorrise. “Già.. Beh! Ti conviene prepararti! Usciremo tra poco!”

“Certo! Beh.. allora a dopo!” mormorò Ginny prima di uscire dalla stanza.

 

*   *   *

 

Su una alta torre di Hogwarts, avvolti in due calde coperte, in quel momento c’erano due ragazzi che stavano tranquillamente dormendo.

La ragazza aveva il capo poggiato sul petto del ragazzo, che si muoveva appena ad ogni respiro. Cominciando a svegliarsi Hermione sorrise. Aveva trascorso una notte bellissima, fatto l’amore per la prima volta e adesso si trovava accanto al ragazzo dei suoi sogni. Alzò appena il capo, scostando la cascata di boccoli all’indietro per non procurare solletico a al petto nudo del ragazzo e osservò quel Dio biondo che dormiva ancora profondamente.

Sorrise guardando la sua espressione dolce, e non riuscì a trattenersi dal dargli un dolce bacio sulle labbra.

Poi lentamente, si alzò, rabbrividendo per il fresco vento mattutino. Con un movimento della bacchetta fece apparire dei vestiti, che aveva fatto scomparire la sera prima, quasi come se avesse previsto quello che sarebbe successo. Indossò un jeans e una calda felpa e guardò oltre la torre. Il sole non era ancora sorto, ma ormai mancava poco.

Allora scattò. Si avvicinò di nuovo al  ragazzo e lo scosse piano.

“Draco.. Svegliati.. è mattina..”

Sentì il ragazzo grugnire e poi aprire gli occhi. E come ogni volta Hermione si senti passare attraverso da quelle iridi argentate.

Draco le sorrise, prima di attirarla a sé.

“Buon giorno, principessa…”

Il sorriso contagiò anche Hermione, che si lasciò trasportare da quella dolcezza.

“Sbrigati Draco, voglio farti vedere una cosa, dai fai presto..”

“Va bene… Ma calmati.. Che cos’è tutta questa agitazione?”

Si mise a sedere,stiracchiandosi.

“Ma Hermione non è ancora giorno! Che dobbiamo fare?”

La ragazza però non rispose. Era rimasta incantata a guardare il corpo scolpito del ragazzo, corpo che la sera prima aveva appena intravisto nella penombra.

Arrossì,quando il ragazzo si accorse che lo stava guardando.

Draco ridacchiò. “Perché arrossisci? Non dirmi perché sono.. nudo? Ma come.. Non lo sai che sono bellissimo?”

Hermione alzò gli occhi al cielo, prima di buttargli addosso i pantaloni e la camicia.

“Vestiti, invece di vantarti! Sei fin troppo “modesto”!”

Draco rise e Hermione ne fu deliziata. Non lo aveva mai visto ridere veramente, ridere con lei, per lei..

“Muoviti! Dobbiamo sbrigarci!”

“Eh va bene.. Sono quasi pronto!”

Hermione, appena fu pronto, gli prese le mani, facendolo avvicinare al muretto della torre.

“Ecco ci siamo!”

“Ehm.. che cosa dovremmo fare?”

“Niente.. aspettare, direi…”

“Si.. ma cosa?”

“Shh.. abbi pazienza!”

Pochi minuti dopo, all’orizzonte cominciò a spuntare dalle montagne un bagliore rosato, che pian piano assunse varie tonalità, dal rosso acceso all’arancio, per poi ancora tramutarsi in un giallo vivo alla comparsa del primo spicchio di sole.

Hermione sorrise.

“Volevo vedere la prima alba dell’anno nuovo, con te..” disse semplicemente, arrossendo.

Draco la abbracciò da dietro, commosso e felice. Prese a baciarle il collo, sussurrandole

“È davvero bellissima, ma forse lo è solo perché ci sei tu..”

Hermione si voltò verso di lui, mentre Draco la teneva ancora stretta.

Si baciarono a lungo,mentre il sole continuava a salire e a comparire sui monti ad est.

Quando ormai era comparso completamente, decisero di tornare nelle loro sale comune, per indossare vestiti più decenti e fare colazione.

Si avvicinarono alle coperte che li avevano tenuti caldi la notte precedente e quando Draco sollevò la prima, qualcosa attirò il suo sguardo.

Delle piccole macchioline rosse coprivano la parte centrale della seconda.

Si voltò verso Hermione con un espressione confusa e lei abbassò lo sguardo, imbarazzata.

Draco aprì la bocca un paio di volte prima di riuscire a crederci.

“Hermione tu..”

“Si.. Ero vergine! È stata la mia prima volta ieri sera, io.. Aspettavo solo.. Io e Ron non..”

Si voltò dall’altra parte, non riuscendo a sostenere lo sguardo stupito del ragazzo.

Si sentiva una stupida.. Era ovvio che lui l’avesse già fatto..

Ma in quel momento l’espressione stupita di Draco fu sostituita da una preoccupazione.

Si avvicinò di nuovo a lei e la fece voltare verso di sé, mentre una morsa si impossessava del suo petto.

“Tu.. insomma, ti sei pentita di.. di averlo fatto con me?”

Hermione scosse la testa. “Ma no.. cosa dici? Non sono per niente pentita.. Non l’ho mai fatto con Ron perché.. non ne abbiamo avuto la possibilità, ma forse era destino, forse.. Lui.. Non era quello giusto..”

Draco spalancò gli occhi. “E io..?”

Hermione gli sorrise. “Si.. Penso che sia tu quello giusto..”

Il peso che Draco aveva sul petto si sciolse subito. Attirò di nuovo la ragazza a sé, baciandola e stringendola.

Ridendo fecero scomparire la seconda coperta e ancora abbracciati scesero di nuovo nei loro dormitori,per cambiarsi.

 

“Hermione? Ma dove sei stata ieri sera?”

La ragazza era appena entrata nella Sala Grande,quando Pansy le fece quella domanda.

“Io.. Ho visto i fuochi d’artificio, poi.. Sono tornata nel dormitorio!” disse cercando di restare calma.

Per fortuna Draco non era ancora arrivato e Hermione sospettò che fosse stato trattenuto da Blaise.

“Tu invece..?”

“Io e Blaise,dopo aver visto i fuochi siamo stati un po’ nel parco.. Era tutto così magico.. Peccato che non ci siamo incontrate..”

“Già c’era tanta gente..”

“Ma Draco era con te?”

“S-si.. all’inizio, poi però..”

“Capisco..” disse Pansy, cercando di scorgere qualcosa negli occhi della ragazza.

Con grande sollievo di Hermione, arrivarono Blaise e Draco, che posero fine a quelle domande.

Draco e Hermione si scambiarono un occhiata eloquente. Avrebbero parlato dopo.

“Ragazzi, che si fa oggi?” domandò Blaise, dopo aver salutato le ragazze.

“Credo che studierò.. Mi mancano alcune cose..” disse Hermione.

“Ma come? Il primo dell’anno,studi?” chiese Pansy, sconvolta “Oh, Herm.. Non cambierai mai.. Perché invece non andiamo nel parco? C’è la neve, potremo fare i pupazzi!”

Hermione e i due ragazzi risero.

“Mi piace questo lato bambina di te Pan..” le disse Blaise dolcemente.

Pansy gli diede un tiepido bacio, ma si staccarono subito, perché Piton aveva già cominciato a guardarli male.

“Allora è deciso! Tutti nel parco!”

 

*   *   *

 

Salita nella sua stanza, indossò il golfino celeste sopra la camicia,sciolse i capelli ramati e messa una bella sciarpa bianca,un cappellino e i guanti coordinati,sopra il cappottino nero, uscì di nuovo dalla stanza,avviandosi nell’ingresso.

Uscendo fuori la porta vide Jay spiegare a Fred e George il meccanismo della moto.

Ridacchiando si avvicinò a loro.

“Ragazzi non ci sperate,la mamma non ve la farà mai portare..”

“Shhh.. Faremo un giro nel parco! Li non ci vedrà nessuno!”

“Non vorrete rischiare di investire dei poveri innocenti,spero!”

“Non preoccuparti.. è semplice guidarla,da quello che ho capito! E poi per due battitori come noi.. Non sarà difficile!”

“Sarà.. Ma come andiamo al parco?”

“C’è una macchina!” disse Jay,indicando una macchina grigia li vicino.

“ La guiderò io all’andata..” cominciò Fred “..e io al ritorno!Abbiamo scommesso, chi guida meglio vince!” concluse George.

Ginny scoppiò di nuovo a ridere. “Voi sapete guidare?”

“Certo! Ci ha insegnato papà..”

Ginny aggrottò le sopracciglia. “Quando?”

“La scorsa estate..”rispose Fred

“.. di nascosto alla mamma ovviamente..” aggiunse George.

Ginny scosse il capo divertita.”Siete incredibili! Ma non ce la faremo lo stesso! Ci sono solo cinque posti.. e sperando che il freddo non mi abbia atrofizzato il cervello siamo sette!”

“Infatti non staremo tutti nella macchina, tu e Jay andrete con la moto.. Emily, verrà con noi e Michelle deve farle compagnia, Ron ha paura della moto, io devo seguire la scommessa con Fred quindi.. l’unica che resta sei tu! Ritieniti fortunata!” concluse George

Ginny arrossi. L’ultima volta che lei e Jay erano andati sulla moto era stata quella notte a Berlino..

In quel momento, con gran sollievo di Ginny, uscirono Michelle, che indossava un jeans scuro e un giubbotto nero attillato, con i capelli biondi stretti in due trecce e un carinissimo cappellino celeste. Accanto a lei c’era Emily, con un enorme sorriso dipinto sul volto e Ron.

“Ci siamo tutti? Bene.. Possiamo andare!”

Michelle e Emily entrarono nella macchina,seguiti da Ron e dai due gemelli.

Jay porse il casco a Ginny. “Sei sempre bellissima..”

Ginny arrossì di nuovo e salì dietro di lui. “Grazie, ma adesso concentrati sulla strada, non voglio rischiare di morire a sedici anni!”

Jay ridacchiò e accese la moto.

Come la volta precedente,Ginny si strinse a lui, temendo di cadere. Poi,per la seconda volta, la paura si trasformò in piacere.. Era bellissimo chiudere gli occhi e sentire il fresco vento sul volto. Aprì gli occhi,quando si accorse che Jay aveva rallentato.

“Siamo già arrivati?”

“No.. Ma ho dimenticato una cosa..” disse il ragazzo,scendendo dalla moto.

“Cos- “

Ginny non terminò la domanda, perché Jay catturò le sue labbra in un dolce bacio.

Ginny sorrise contro le labbra del ragazzo. “Adesso ho capito..”

Jay rise, una risata allegra, piena di vita. Risalì in moto e riaccese il motore. La moto tornò a correre veloce sulla pista, scivolando leggiadra sulla asfalto nero.

Arrivarono alla pista pochi minuti dopo.

“Ehi! Ma quanto ci avete messo?”

“Avevo dimenticato una cosa! Siamo dovuti tornare indietro..” rispose subito Ginny,cercando di non arrossire.

Michelle la guardò attentamente. Qualcosa le disse che l’affermazione della rossa era una bugia. Guardò anche Jay e vi lesse una strana espressione sul volto. Un’espressione che aveva avuto l’anno prima con lei..

Non ci credeva… Il suo Jay si stava innamorando.. Eppure questo non le diede dispiacere, anzi era felice.. Aveva scelto proprio la persona giusta!

“Gin, Jay, venite.. Prima che prenotino tutti i pattini!” li richiamò Michelle.

Jay e Ginny risero,raggiungendo gli altri e Michelle fu sempre più convinta che erano proprio una bella coppia.

“Gin, pattini con me e Michelle?” domandò Emily.

“Ma certo! Ci divertiremo..”

“Ecco brave andate a divertirvi.. Che noi dobbiamo pensare a questioni più importanti! Jay,Ron venite con noi…” dissero i gemelli.

Le tre ragazze fecero loro la linguaccia ed entrarono nella la pista.

Si tenevano per mano,scivolando morbidamente sul ghiaccio, ridendo felici.

Intanto i ragazzi cominciarono a tifare per i gemelli, che disputarono una gara sugli slittini.

Alla fine vinse George e Fred si preparò a pagare la sconfitta. Avrebbe dovuto lavare e stirare per un mese le “mutande” di George..

“Che schifo! Sarò costretto a convivere per un mese con gli stupidi rifiuti dei tuoi ormoni..”

“Ehi non offendere i miei amichetti! Sono loro che ci rendono uomini,dico bene Jay?” rispose George offeso.

Ma Jay non li ascoltava. Stava guardando la sua bella rossa, che sorrideva pattinando con grazia..

Entrò nella pista e si avvicinò a lei.

“Le dispiace signorina pattinare con me?”

Ginny gli sorrise. “Ma certo che no!”

Il ragazzo le prese dolcemente la mano e cominciarono a pattinare insieme, mentre i gemelli li guardavano stupiti ridacchiando, prima di costringere Ron, che fissava preoccupato la sorella, ad entrare nella pista.

Il ragazzo si rivelò subito incapace e i fratelli cominciarono a prenderlo in giro. Per sua fortuna arrivò Michelle.

“Invece di prenderlo in giro, voglio proprio vedere cosa sapete fare voi! Vieni Ron, ti insegno io!”

“Ti facciamo vedere!!” dissero subito i gemelli, che non ammettevano che il loro orgoglio fosse colpito.

Entrarono nella pista, cominciando a pattinare velocemente e superarono Michelle e Ron,con un espressione spavalda sul volto, finchè Fred scivolò trascinando con se il fratello.

Risero tutti insieme, mentre i due gemelli facevano fatica ad alzarsi.

Michelle ridendo ancora prese le mani di Ron per aiutarlo e quando i loro sguardi si incrociarono arrossi di nuovo. Ma che cosa le stava succedendo?

Ron, inizialmente imbarazzato, cominciò a tranquillizzarsi, seguendo i consigli della bionda.

Dopo pochi minuti partì una allegra musica natalizia, e i ragazzi si divertirono molto a ballare sul ghiaccio. I gemelli fecero un passo a tre con Emily, facendola volteggiare e divertire con le loro stupide battute, Michelle e Ron cominciarono a pattinare più velocemente visto che il ragazzo aveva preso sicurezza, ma i migliori erano Jay e Ginny, che si muovevano elegantemente sulla pista, incrociandosi, volteggiando, facendo addirittura passaggi complicati.

Ad un certo punto Jay si fermò davanti a lei, prendendola per la vita.

“Jay, non qui!” disse la ragazza, allontanandosi .

“Scusa.. Vieni uniamoci agli altri..”

Fu un pomeriggio bellissimo e solo quando il grande orologio della chiesa scoccò le otto, i ragazzi decisero di abbandonare la pista per cenare.

 

*   *   *

 

Quel pomeriggio i ragazzi uscirono fuori. L’aria era fredda, per questo, si coprirono con delle sciarpe pesanti.

Si divertirono moltissimo a creare pupazzi dalle facce buffe, fecero una gara sul pupazzo che si avvicinava di più a Piton.

Ben presto a loro si unirono anche altri studenti. Hermione e Pansy stavano completando il loro pupazzo,quando i ragazzi le sorpresero da dietro, buttando loro delle soffici palle di neve.

“Oh.. Ma come osate! Hermione vendichiamoci!”

“Non ve la faremo passare liscia!”

E allora partì una grande battaglia di palle di neve. I ragazzi presero a rincorrersi, si riparavano dietro gli alberi, cercavano di colpirsi a vicenda e vincere. Il pomeriggio passò così allegramente, alla fine vinsero Pansy e Hermione, in realtà solo perché i ragazzi volevano farle felici.

“Blaise.. Vieni qui.. Lo so che avete fatto apposta! Non è giusto.. hihihi..”

Pansy corse verso il ragazzo, saltandogli addosso e scherzando cominciò a picchiarlo. Risero quando Blaise se la caricò sulle spalle.

“Adesso ti faccio vedere io.. Ragazzi,scusateci ci vediamo dopo..”

“Blaisee.. mettimi giù,hihihi… Lasciami!!”si ribellò la mora, ridendo e scalciando.

I due ragazzi sparirono oltre le mura di Hogwarts e Hermione sapeva bene dove stavano andando. Ridacchiò di nuovo,scuotendo la testa. Quei due erano sempre i soliti.

“Hermione..”

La ragazza si voltò, specchiandosi negli occhi di Draco.

“Si?”

“Ti va di fare una passeggiata?”

“Certo!”

Cominciarono a camminare tra i giardini del parco, che in quei giorni erano inondati di soffice e leggera neve bianca. Attraversarono il cortile principale, spingendosi fino alla capanna di Hagrid, che in quel momento non era in casa. La superarono e scesero il percorso che portava al lago, dove si fermarono. L’aria gelida fece rabbrividire Hermione e Draco controllando che non ci fosse nessuno, la strinse  a sé.

Hermione alzò gli occhi,guardando con malinconia il lago.

“Vorrei che questo istante non finisse mai.. Sto così bene con te…”

“Non finirà, se lo vogliamo..”

“Che cosa faremo? Cosa diremo..”

“Shh..” la zittì lui, poggiandole un dito sulla bocca. “Non pensiamoci adesso..”

Hermione appoggiò il capo contro il petto del ragazzo e chiuse gli occhi, abbandonandosi nel suo abbraccio.

Quando il freddo divenne insostenibile i due decisero di tornare nel castello.

Decisero di rintanarsi nel dormitorio di Hermione, perché era quello meno affollato. Fortunatamente non incontrarono nessuno durante il tragitto, e una volta chiusi nella stanza della ragazza, sembrò che il mondo intorno a loro fosse scomparso, come era successo la sera prima. E allora accadde di nuovo..

 

Such pretty hair, May I kiss you
May I kiss you there?

So beautiful you are
Please don’t move
It feel so good to me

 

Fecero l’amore per la seconda volta, e questa fu ancora più bella della prima. Si spogliarono lentamente, godendosi ogni attimo, ogni respiro, ogni battito del loro cuore e quando furono entrambi nudi si rintanarono sotto le calde coperte di piuma d’oca

Draco la strinse a sé,percorrendo con la sua mano l’intero corpo perfetto della ragazza, provocandole brividi di piacere.

“Sei bellissima…”

Parole sussurrate nel silenzio della stanza, nel silenzio delle loro anime, anime che in quel momento erano libere di sognare, di amare..

Hermione chiuse gli occhi e sorrise. Fare l’amore con Draco non le provocava solo piacere fisico, non era un qualcosa voluto dai loro ormoni ormai andati in escandescenza, era qualcosa di più, qualcosa che andava oltre il corpo, oltre i sensi.. Quando stava con Draco si sentiva come rinascere, era come volare, e non esisteva una sensazione più appagante.

Senti le sue labbra percorrerle il collo,la spalla, i seni e lasciare sulla sua pelle scie di fuoco, fatte di teneri baci.

Sebbene si sentisse ancora incapace e inesperta partecipò a quel piacere, adesso con più calma, con serenità..

Quella sera si unirono con più passione della notte precedente, forse perché adesso non c’era niente da temere, ormai si appartenevano completamente.

 

*   *   *

 

Quando i ragazzi tornarono all’albergo erano ormai passate le nove. Si erano divertiti tantissimo, ma tutti loro erano stanchi.

Ginny e Jay si recarono subito sopra, fingendo si essere stanchi e si rincontrarono come sempre fuori la finestra della stanza della ragazza.

I gemelli,invece, accompagnarono Emily nella sua camera.

Michelle si voltò per salutare Ron.

“Grazie Ronald, è stata una bella giornata.. Mi sono divertita molto, non mi succedeva da tempo…”

“È stata bella anche per me..”

Michelle gli sorrise, stava per andarsene quando alzando gli occhi arrossì.

“Siamo sotto il vischio..” mormorò.

Ron rimase fermo. Non sapeva che fare.. Era una tradizione… però..

Michelle alla fine si decise. Si avvicinò a lui e gli diede un bacio. Poi staccandosi corse verso il corridoio della sua stanza e scomparve dietro l’angolo.

Era stato un bacio semplice, affettuoso, ma aveva provocato in entrambi delle strane sensazioni.

Ron tornò nella sua stanza, con la mente confusa. Quel bacio lo aveva davvero scosso!

“Ma che sto pensando… Miseriaccia.. Io sto con Hermione! Non dovrei fare questi pensieri…!”

Si sedette vicino ad un tavolino e preso un foglio,cominciò a scrivere una lettera.

 

*   *   *

 

“Draco è mezzanotte! Penso che dovresti tornare nel tuo dormitorio..”

“Shh.. Voglio restare qui con te..”

Ma non puoi! Cosa diranno gli altri? Ti prego, va.. Ci vediamo domani mattina!”

Draco sbuffò, alzandosi dalla comoda posizione che aveva.

“Certo che quando decidi qualcosa, sei irremovibile!”

Hermione rise. “Sempre..!”

Draco le scoccò un dolce bacio, ma Hermione lo allontanò subito. “Draco siamo nella Sala comune.. se ci vede qualcuno..”

“Herm è già strano che io sia qui.. Non credo che farebbe molta differenza..”

“Si, ma è meglio non rischiare..”

“Eh va bene…Buona notte.. A domani..”

“Buona notte…”

Dopo averlo visto sparire dietro il quadro, Hermione rimase qualche secondo seduta ancora sulla comoda poltrona davanti al camino, pensando a quello che era successo in quei giorni.. Erano cambiate tante cose.. E adesso cosa sarebbe successo?

Ad interrompere i suoi pensieri, fu il rumore di un ticchettio alla finestra. Voltandosi vide che era un gufo.

“Oh no.. E adesso cosa sarà successo?”

Si avvicinò alla finestra e l’apri per far entrare il piccolo gufo, il quale lasciò cadere sul tavolino una lettera.

Hermione la prese tra le mani e prima di aprirla fece un sospiro.

 

Ciao Amore,

come va li ad Hogwarts? Ormai sono giorni che non ci sentiamo e volevo dirti che noi stiamo tutti bene.. Qui abbiamo conosciuto delle persone,sono simpatiche ma.. Non riesco a divertirmi perché ho sempre la tua immagine nella mente.. Oh Herm, Hogwarts mi manca, tu mi manchi.. mi manchi da impazzire.. Come vorrei adesso stare vicino a te e abbracciarti, stringerti, baciarti.. Non riesco a trovare nemmeno le parole adatte.. Non vedo l’ora che passino questi due giorni, così potrò rivederti e allora non ti lascerò mai più. Sei troppo importante per me e mi dispiace di non esserti stato vicino in questi giorni, spero che Malfoy sia riuscito almeno a farti distrarre, altrimenti lo ammazzo.. Come è strano svegliarmi la mattina e non vederti, è tutto così diverso qui.. Ho tanta voglia di sentire il tuo profumo, il tocco dolce e caldo delle tue labbra.. Non essere triste,amore mio, presto sarò di nuovo li con te.. Sogni d’oro,mia piccola stella.. Ricorda che TI AMO…

Tuo

Ron

 

Hermione senti il suo cuore spezzarsi e man mano che leggeva, senti di nuovo le lacrime riempirle gli occhi, bagnarle il volto.. Cosa aveva fatto? Cosa stava facendo? Ron l’amava e lei.. lei lo aveva tradito, lui non si meritava questo, lei non avrebbe dovuto.. E poi pensò a Ginny, la sua migliore amica, si stava innamorando del suo ragazzo, il ragazzo per cui aveva rischiato tutto.

Continuò a piangere, stringendo a sé la lettera, sentendosi un’egoista, un’ipocrita, un essere ignobile, indegno di esistere, indegno di avere persone che l’amavano..

Si addormentò così quella notte, piangendo su quel divano, cercando di trovare una soluzione adeguata,che avrebbe aggiustato le cose, una soluzione che, sapeva.. non sarebbe arrivata, perché in un modo nell’altro qualcuno avrebbe sofferto e lei ne era la sola e unica causa.

 

Continua…

 

Salve a tuttiiiiii!!!! E rieccomi con questo nuovo capitolo.. Ero partita bene e poi.. sniff.. Purtroppo le cose non andranno come avevamo sperato… Cosa succederà adesso? Continuate a seguirmi e lo scoprirete..

Che ne dite di questo capitolo, vi è piaciuto??? Mi raccomando,fatemi sapereeeeee!!!!!!

Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso chap:

 

Aqa

Kahyrin

Miky Jane Malfoy

Milly92

Sorellina

Dany/smile

Keira91

Minnie

 

Siete sempre uniche,graaaaziiieeeeee!!!

Ringrazio anche coloro che hanno inserito la ff tra i preferiti!

Un bacio,ci si vede al prossimo chap!

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Goodbye to you ***


Goodbye to you..

 

Il cielo quella mattina appariva alquanto minaccioso. Erano trascorsi solo due giorni dall’inizio dell’anno e il tempo era già cambiato. Attraverso la spessa e fredda lastra di vetro, guardava il parco che si stendeva attorno il castello. La luce del sole illuminava appena la fresca e bianca neve che ancora ricopriva il verde manto, cercando di attraversare le dense nuvole che impedivano il passaggio. Sospirò, distogliendo lo sguardo dal gruppo di ragazzini che erano corsi sotto un albero per cominciare una lunga battaglia di palle di neve. Concentrò lo sguardo sul rosso e scoppiettante fuoco che ardeva nel camino, riscaldando la piccola e comoda Sala Comune dei Grifondoro. Osservò le fiamme danzare, scontrarsi tra loro, creare figure e cancellarle con una nuova fiammata. Non seppe per quanto tempo stette li ferma, in quella posizione, su quel freddo marmo, ritornò alla realtà solo quando sentì le gambe dolerle. Allora decise di alzarsi e sospirando ancora annuì a se stessa. Era decisa a farlo, doveva farlo.. Non aveva scelta, era la decisione giusta. Uscì dalla Sala comune camminando lentamente, cercando di imprimere nella mente ogni passo, sperando che quello che stava facendo fosse davvero giusto.

Giunta davanti al portone dell’ingresso rabbrividì,maledicendosi per non aver portato con se un mantello o un giubbotto. Continuò a camminare cercando di non pensare all’aria fredda, che le stava pungendo il viso e le braccia e si concentrò su quello che stava per fare. Ma quel pensiero non la confortava molto.. e quando lo vide, fermo sotto quell’albero, con la schiena poggiata sul tronco, le mani nelle tasche e le solite ciocche bionde,che ricadevano su quelle pozze di ghiaccio, si sentì anche peggio.

Draco si staccò dall’albero,avvicinandosi alla ragazza.

“Herm.. Sei impazzita? Starai congelando.. Su andiamo dentro! Sta anche per piovere!”

Disse avvicinandosi a lei e attirandola a sé. La ragazza lo scostò bruscamente da lei, evitando di guardarlo negli occhi.

“Aspetta Draco.. Prima devo dirti il motivo per cui ti ho fatto venire qui..”

Draco la guardò confuso. “Non capisco.. Pensavo che volessi fare una semplice passeggiata..”

Hermione si mordicchiò il labbro inferiore,mantenendo lo sguardo basso.

“Herm che cosa succede?”

La ragazza sentì le lacrime salirle agli occhi, ma riuscì a trattenerle. Draco osservando la sua reazione si avvicinò di nuovo a lei.

“NO!” lo respinse Hermione, alzando finalmente lo sguardo. “Draco.. Noi non possiamo più stare insieme..”

 

Goodbye my lover.
Goodbye my friend.
You have been the one.
You have been the one for me.

 

Il ragazzo spalancò gli occhi. “Ma cosa stai dicendo? Tu sei sconvolta Hermione, non sai cosa dici.. Che cosa è successo?”

“Niente.. Ho detto solo che non possiamo più stare insieme..”

“Perché non possiamo.. Non è giusto, noi.. Non dobbiamo.. Non pensi agli altri, a Ron, a Ginny… Abbiamo sbagliato, noi..”

“E non pensi a me?...Come posso dimenticare tutto?Abbiamo condiviso cose importanti.. Abbiamo fatto l’amore Hermione..” ringhiò lui arrabbiato.

 

You touched my heart you touched my soul.
You changed my life and all my goals.
And love is blind and that I knew when,
My heart was blinded by you.
I've kissed your lips and held your head.
Shared your dreams and shared your bed.

 

“La verità è che hai toccato il mio cuore, Hermione, la mia anima, hai cambiato la mia vita, i miei progetti. Il mio cuore è rimasto accecato da te. Ho condiviso tutto con te, ti ho visto piangere, ho sostenuto la tua testa, ho condiviso con te i tuoi sogni il tuo letto, sono diventato dipendente da te..”

Hermione abbassò la testa. Non si aspettava questa risposta, non da lui, non da Draco Malfoy.

“Abbiamo sbagliato Draco, io ho capito che.. che non provo niente per te..”la voce le tremò, mentre diceva quelle cose.

“Non ci credo! Tu non sei cosi..”continuò lui

“Ti sbagli!” rispose lei fredda. “Per me non sei niente.. Io mi sono lasciata prendere dalle emozioni e me ne pento..”

Il ragazzo la guardò con odio.

“Sei solo una stupida,non riesci nemmeno a guardarmi negli occhi.. Dio come ho potuto essere così stupido.. Come ho potuto credere che.. Avevo tutto quello che desideravo.. Ginny era tutto.. Come ho potuto buttare all’aria tutto, per cosa? Per te…”

Draco sputò a terra, prima di sorpassarla. “Non voglio mai più parlarti.. Per me non esisti più!”

Hermione rimase sola e allora potè farlo. Si avvicinò al lago e pianse, pianse a lungo, ancora una volta.

And as you move on, remember me,
Remember us and all we used to be

 

“Addio Draco..Continua a vivere.. Ma ricordati di me, di noi.. Addio..”

 

Il biondino arrivò nel suo dormitorio in pochi minuti. Era arrabbiato, deluso, frustrato, disperato. Fu felice di vedere che Blaise non c’era. Si chiuse nella sua stanza, e sedendosi sul letto chiuse gli occhi.

“Non è possibile, lei.. non ci credo.. Come ha potuto, come ho potuto.. Addio Hermione.. Sei stata l’unica, l’unica che mi ha capito, che ha conosciuto le mie paure, non ti dimenticherò..”

Mentre una goccia salata gli scendeva dagli occhi, prese una pergamena e scrisse velocemente una lettera. La favola era finita, la realtà stava per tornare da lui e il modo migliore per ricominciare era partire dal principio.

 

*      *      *

 

“Hihihi… Lasciami Jay.. Non ce la faccio più!”esclamò Ginny, non riuscendo a smettere di ridere

“Solo se mi dai un bacio..”propose Jay, tenendola ben ferma sotto il suo peso, e continuando a solleticarle il piatto ventre.

“Va bene.. va bene.. Ma lasciami!”annuì la ragazza, arrendendosi.

Jay si chinò su di lei e catturò le sue labbra in un intenso bacio. Ginny si lasciò andare, cominciando ad accarezzargli la chioma corvina.

Jay si staccò dalla bella rossa, guardandola con i suoi occhi azzurri. “Devo andare adesso.. Ma ci vedremo dopo.. te lo prometto!”

Ginny sorrise e il ragazzo l’aiutò a rialzarsi da quel comodo giaciglio. Ginny sistemò velocemente il letto e si voltò di nuovo verso il ragazzo. “Esci dalla finestra!”

Jay annuì. “Si meglio non destare sospetti… A dopo Gin!”

Le diede un affettuoso bacio sulla fronte prima di scomparire dietro le spesse tende verdi.

Ginny sospirò,osservando la stanza, che appariva estremamente in disordine. “Mettiamoci all’opera!” disse, rimboccandosi le maniche.

Cominciò a prendere maglioni e jeans alla rinfusa. Li poggiò sul letto, per poi cominciare a ripiegarli. Dopo mezz’ora aveva quasi finito, quando soffermò il suo sguardo su una piccola scatoletta ai piedi del letto. Si chinò per raccoglierla, fissandola con aria confusa. Non appena l’aprì la sua espressione si tramutò in una di completa sorpresa. All’interno dell’involucro c’era un piccolo anello d’oro bianco, che al centro aveva una pietra verde smeraldo con sopra inciso un serpente. Spalancò la bocca un paio di volte prima che i suoi occhi diventassero tristi.

“Draco..”

Abbassò gli occhi, sentendosi in colpa e proprio in quel momento arrivò il colpo di grazia. Un piccolo gufo bianco planò nella sua stanza, depositando una pergamena sul suo letto.

Ginny la guardò sconfortata. Sapeva che era da parte di Draco e non aveva il coraggio di leggerla. Prese la lettera tra le mani e alla fine decise di non aprirla. Richiuse la scatoletta contenente l’anello e la pose insieme alla pergamena in una tasca interna della sua valigia.

 

La giornata trascorse molto velocemente, forse un po’ troppo, pensava Ginny. La sera arrivò fredda e silenziosa prima che la ragazza se ne potesse accorgere. Si preparò, come suo solito, questa volta però con più tristezza nell’animo. Era l’ultima sera che passava li e il pensiero di tornare ad Hogwarts nel suo accogliente dormitorio non le fu di alcun sollievo. Finì di stirarsi i capelli e si legò una catenina d’argento al collo, con al centro un ciondolo a forma di goccia.

Jay si avvicinò alla finestra della ragazza e bussò piano. Ginny alzò lo sguardo e si avvicinò alla finestra, scorgendo il ragazzo che la guardava sorridendo.

“Ciao..” lo salutò, ancora un po’ imbarazzata.

“Ciao.. Sei pronta?”

Ginny annuì energicamente. “Devo solo mettere il cappotto.. Dove andiamo?”

“In un posto che conosci.. Metti una calda sciarpa. Fa molto freddo stasera..”

Osservò la ragazza mentre questa finiva di prepararsi. Uscirono fuori,scendendo come sempre la scaletta che portava nel cortile dove era parcheggiata la moto di Jay.

Ginny indossò il casco, salendo dietro il ragazzo. La moto partì velocemente. Come le aveva detto Jay, l’aria era molto fredda, e ben presto Ginny cercò di ripararsi il volto dal gelido vento, nascondendo il viso nella calda sciarpa di lana. Si strinse di più a lui,poggiando una guancia sulla sua schiena.

“Gin, hai freddo?”

“No.. Sto bene.. Non preoccuparti..”

 

La moto percorse velocemente le strade affollate di Berlino. Man mano che procedeva il paesaggio risultava sempre più familiare a Gin, che aveva ormai capito dove erano diretti.

Jay spense la moto, aiutandola a scendere. Salirono le scale lentamente e una volta in cima, Ginny spalancò di nuovo gli occhi come la prima volta,quando vide Berlino splendere sotto il suo sguardo.

Jay si avvicinò a lei cingendola da dietro e poggiando una guancia su quella della ragazza.

Ginny chiuse gli occhi, tristemente.

“Jay io devo parlarti..”

“Shh.. So cosa devi dirmi.. so che domani partirai, che probabilmente non ci vedremo più, ma non importa.. questa è la nostra ultima notte insieme, Gin.. Non roviniamo questo momento.. Non dire niente.. Voglio che sia la notte più bella della tua vita.. Adesso siamo solo io e te.. voglio che tu lasci il resto fuori, solo per questa notte..”

Ginny annuì, mentre una sola, piccola lacrima le inumidiva guancia.

Si voltò verso di lui, mentre Jay le prendeva il viso tra le mani. “C’è qualcosa che ti piacerebbe fare?”

Ginny scosse la testa. “Mi basta stare qui con te..”

Jay sorrise, stringendola a sè. Con un fluido movimento della bacchetta, fece apparire un piccolo stereo, che si accese facendo partire un cd.

Mentre le note della canzone si espandevano dolcemente nell’aria i due ragazzi cominciarono a volteggiare lentamente, l’uno stretto all’altro.

 

Listen to your heart
when he's calling for you.
Listen to your heart
there's nothing else you can do.

 

 

Ginny fece serpeggiare le sue braccia intorno a quelle del ragazzo, alzando lo sguardo e concentrando le sue iridi azzurre in quelle grigie del ragazzo. Jay la baciò diverse volte, senza smettere di tenerla stretta a sé. Le stelle, che brillavano sopra di loro, illuminarono quella struggente e dolce danza, fatta di baci, parole non dette e accompagnata da una canzone che esprimeva perfettamente la loro situazione..

 

 


I don't know where you're going
and I don't know why,
but listen to your heart
before you tell him goodbye.

 

Restarono così per molto tempo, stretti nel loro amore, in quel luogo che li aveva fatti conoscere, in quel luogo dove avevano vissuto le prime emozioni, anche quando le ultime note cessarono di riempire il silenzio delle loro anime, continuarono a volteggiare lentamente, guardandosi negli occhi, baciandosi, ballando in silenzio, seguendo il ritmo dei loro respiri, dei loro cuori.

Molte ore passarono, prima che i due giovani avessero il coraggio di staccarsi, prima che i loro cuori riuscissero a dirsi addio..

“Non ti dimenticherò mai, Gin.. Grazie.. grazie per quello che mi hai dato..”

La ragazza sentì le lacrime salirle agli occhi e non fece niente per frenarle.

“Nemmeno io ti dimenticherò Jay.. Non riuscirei a farlo!”

Il ragazzo le sorrise tristemente, prima di catturare quelle morbide labbra in un ultimo bacio disperato, in cui trasmise tutto l’ardore, l’amore, la passione che provava per quella fantastica ragazza che gli aveva cambiato la vita.

Il ritorno all’albergo fu davvero penoso e Ginny non si era mai sentita così angosciata come in quel momento. Chiuse di nuovo gli occhi,abbracciando Jay, lasciando che la velocità della moto trasportasse via le lacrime che scendevano lente dai suoi occhi.

Fu ancora più doloroso salutarlo fuori quella finestra.

“È qui che ci siamo conosciuti.. e sarà qui che ci lasceremo.. Domani non ci sarò!” sussurrò Jay, prendendole le mani tra le sue.

“Addio, Gin.. Si felice..”

Le baciò entrambi i dorsi delle mani, mentre lei lo guardava tristemente.

“Spero che un giorno ci rivedremo..”

“Lo spero anche io..”

 

Quella notte Ginny non riuscì ad addormentarsi. Pensò a quei giorni, al suo primo incontro con Jay, agli eventi che si erano susseguiti e si rese conto di provare molto più di una semplice attrazione per lui.. e quando giunse il giorno seguente desiderò che quelle settimane non fossero passate così in fretta. Si vestì senza voglia, e scese nell’ingresso per aiutare suo padre con i bagagli. Salutò quelle magiche persone che avevano resto fantastica quella vacanza, riuscendo a trattenere le lacrime. Tutti erano tristi, perfino i gemelli si mostrarono dispiaciuti. Vide Michelle scoccare un bacio sulla guancia di Ron e sorrise notando il rossore di entrambi.

“Allora non sono l’unica ad aver stretto “amicizia”!” pensò tristemente.

Abbracciò Michelle pentendosi di non aver avuto tanto tempo per conoscerla meglio, diede un bacio alla piccola Katie e si lasciò cullare dalla signora Wilson, che la costrinse a prometterle che sarebbe tornata a trovarli. “Sarete sempre i benvenuti.. Basta solo una vostra pergamena..”

Con sua delusione Jay non scese a salutarli. Ma in fondo l’aveva avvertita. Uscì dall’ingresso e prima di salire in macchina, alzò lo sguardò, osservando la finestra aperta del ragazzo. Sospirando abbassò lo sguardo, decidendosi a seguire i fratelli suoi sedili posteriori della macchina.

Voltandosi indietro vide l’allegra famiglia allontanarsi sempre di più dalla sua vista.

“È stata una bella vacanza” commentò la signora Weasley, cercando di nascondere la tristezza che anche lei provava. “Peccato che sia finita presto..”

Ginny non disse niente. Si limitò a voltare lo sguardo verso il paesaggio che appariva fuori dal finestrino.

“Addio Jay..Grazie..”

 

*     *     *

 

Durante la traversata verso l’Inghilterra Ginny trascorse la maggior parte del tempo dormendo. Quando atterrarono, le strade della famiglia Weasley si divisero. I gemelli e la signora Weasley presero un autobus che li avrebbe portati al Paiolo Magico, per poi rientrare attraverso la polvere volante alla Tana. Ginny e Ron,invece, furono accompagnati dal signor Weasley alla stazione di King Cross, per prendere l’Espresso per Hagwarts.

I due ragazzi occuparono uno scompartimento isolato, nonostante il treno fosse occupato da un gruppetto numeroso di ragazzi.

“Gin.. dimmi una cosa.. C’è stato qualcosa tra te e Jay?”

La rossa guardò il fratello, sconvolta. “Ma cosa dici,Ron?”

“Non ti arrabbiare e solo..”

“Certo che no! Siamo solo amici o almeno lo eravamo..”

Quest ultima affermazione bastò per rassicurare Ron, che non fece più domande. Il viaggio fu lungo e stancante. Ginny non ricordava che il tragitto per Hagwarts fosse così lungo, ma ormai erano molte le cose che aveva dimenticato. A Berlino era tutto così diverso.. Quella bellissima città le sarebbe mancata. Cercò di non pensare alla sera precedente, concentrandosi su una rivista che aveva comprato all’aereoporto.

Solo quando ormai il cielo era diventato completamente buio, il treno si fermò alla stazione di Hogsmeade.

Ron aiutò la sorella a trasportare i pochi bagagli che avevano e insieme si diressero verso le carrozze trainate dai Thestral.

Man mano che l’imponente immagine del castello si avvicinava, Ginny si sentì sempre più angosciata..

Cosa sarebbe successo adesso? Avrebbe avuto il coraggio di continuare la sua storia con Draco, e Hermione? Sarebbe stata sincere con lei?

Non sapeva che in quello stesso momento il suo ragazzo e la sua migliore amica si stavano ponendo la stessa domanda.

 

 

 

Continua..

 

Salve ragazze! Mi dispiace di aver tardato così tanto, spero che il chap vi sia piaciuto, anche se è davvero triste. È molto più breve degli altri, perché ho deciso di tagliarlo per aggiornare prima. Non ho nemmeno il tempo di ringraziare coloro che hanno recensito lo scorso chap, vi prometto che lo farò nel prossimo chap!

Grazie a tutti, continuate a seguirmi

Christina Malfoy

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ricominciare a vivere.. senza te ***


Ricominciare a vivere.. senza te!

 

 

L’impatto con Hogwarts fu più traumatico di quanto avesse pensato. Si ritrovò li,davanti a quei cancelli spogli e minacciosi, a tremare e il pensiero che il castello per lei era sempre stato un luogo caldo e accogliente non l’aiutò di certo. Ma il peggio doveva ancora arrivare.. Varcò la soglia lentamente, cercando quasi un modo per fermare il tempo, per riportarlo indietro!

Ron al suo fianco sembrava molto più rilassato e felice.. Lui non aveva niente da nascondere, niente di cui vergognarsi.

Ma mano che avanzavano il castello appariva sempre più imponente, quasi lugubre. Il parco era spoglio, freddo, umido, il lago calmo e opaco. Era davanti a lei.. tutto ciò che aveva amato in quegli anni era di nuovo davanti a lei.. ma questa volta l’effetto era diverso, non le trasmetteva niente.. decisamente niente!

Si apprestarono a percorrere l’immensa distesa d’erba mista a neve che circondava il castello. Giunti davanti al portone d’ingresso Ginny fece un lungo e disperato respiro, per prendere coraggio e forza. Attraversò i portoni dell’ingresso e se li ritrovò davanti a suoi occhi, in silenzio, vicino alle scale.

Hermione.. la sua colonna,la sua migliore amica.. e Draco, il suo fidanzato.. quello con cui aveva condiviso tutto.. quello che aveva appena tradito!

Si avvicinò a loro, abbozzando un sorriso.

“Herm.. Draco! Che bello rivedervi!”

Entrambi le sorrisero, ma nello stato di confusione e tristezza in cui si trovava non riuscì a cogliere la falsità di quei sorrisi.

Intanto anche Ron era entrato nella stanza.

Ginny si avvicinò alla riccia, abbracciandola forte. “Herm.. mi dispiace..”

“Sto meglio adesso, Gin.. Sta passando, passerà..” rispose Hermione. Alzò appena lo sguardo e fece scivolare i suoi occhi in quelli di Draco, il quale però, distolse lo sguardo con forza e si avvicinò a Ginny.

“Amore..”disse abbracciando la sua ragazza.

Sia Ginny che Hermione sentirono una forte fitta al petto, Ginny a causa del senso di colpa, Hermione per la gelosia e il dolore..

“Draco..”sussurrò Ginny, restituendo l’abbraccio.

“Mi sei mancata..”disse ancora il biondo, alzando lo sguardo e guardando fisso in avanti.

Questa volta fu il turno di Hermione.. Abbassò lo sguardo, respirando piano e si allontanò dai due, avvicinandosi a Ron.

“Herm,piccola..” la salutò lui, baciandola affettuosamente. Le labbra di Hermione sembravano in quel momento fatte di marmo, ma fortunatamente il ragazzo non se ne accorse.

“Come è andato il viaggio?”domandò passiva la riccia.

“Bene.. Ma siamo stanchissimi, vero Gin?”

“Si..”

“Ho proprio voglia di rilassarmi..”disse Ron, cingendo con un braccio le spalle di Hermione “Andiamo in Sala Comune!”.

Gli altri due ragazzi seguirono il suo esempio e insieme cominciarono a percorrere i diversi corridoi che conducevano al settimo piano. A Draco fece uno strano effetto rientrare nel dormitorio dei Grifondoro. L’ultima volta che aveva lasciato il loro salottino risaliva a due giorni prima, quando era ancora insieme ad Hermione.

“Quando tornerà Harry?”domandò Ginny, per porre fine a quell’imbarazzante silenzio.

“Dovrebbe tornare tra tre giorni..”rispose Hermione tranquilla.

Essendo giunti alla base della scala a chiocciola i ragazzi si fermarono.

“Buona notte, ragazzi a domani!”esclamò Ron, ridacchiando e salutando Ginny e Draco. Ma nessuno dei due sembrò contento!

Cominciarono a salire le scale, portando nel cuore ognuno il proprio fardello.

 

*     *     *

 

Buio, buio intorno a loro..e un unico istinto.. Era già accaduto tante volte, ma quella era diversa..

“Mi sei mancata, Gin” disse Draco, mentendo anche a se stesso.

“Anche tu, tanto..”rispose Ginny, tristemente.

Sentì le lacrime salirle agli occhi, ma le trattenne, cercando di essere forte.

Si guardarono per qualche istante,in silenzio, persi nei loro pensieri, finchè Draco,non riuscendo più a porre fine ai suoi tormenti interiori e sapendo che c’era solo un modo per farlo, dopo averle preso il viso tra le mani, cominciò a baciarla.. Si baciarono a lungo, cercando l’uno nell’altro quasi conforto. Continuarono a baciarsi in quel modo sino a quando capirono entrambi che quei baci non bastavano, sino a quando seppero di dover andare oltre..

In quel momento sorse imbarazzo tra loro.. Ma non si fermarono..Sapevano di doverlo fare, perché nessuno dei due voleva destare sospetti nell’altro.. Non si vedevano da due settimane, era logico che lo dovessero fare.. Eppure entrambi avevano la mente altrove.

Ginny chiuse gli occhi, cercando di non immaginare riflessi nei suoi quelli di Jay.

Draco trattenne il respiro, provando a non confrontare il profumo dolce di Ginny, con quello pungente e fresco di Hermione..

Si spogliarono lentamente, quasi cercando, sforzandosi di rendere tutto più piacevole, eliminando il disagio, incentivando la voglia.. Ma non c’era desiderio in loro, non c’era passione, non traspariva niente dai loro occhi.. i loro corpi erano fermi, passivi, le labbra si cercavano poco.. Si distesero sul letto duro, continuando a baciarsi e a spogliarsi..eliminando pian piano gli indumenti che coprivano i loro corpi e quando, alla fine,tra loro non rimasero barriere,  Draco, senza nemmeno degnarsi di guardarla negli occhi, come aveva sempre fatto prima di fare l’amore con lei, la penetrò con forza, violenza, chiudendo gli occhi e stringendo forte i denti e sotto quelle mani, quella virilità, Ginny gemette forte, aggrappandosi alle sue spalle, graffiando la sua pelle lattea ad ogni affondo, partecipando con sofferenza a quella danza dolorosa, aumentando la presa di quella morsa, sfogando la sua rabbia, la sua disperazione allo stesso modo con cui lo stava facendo anche Draco.. e il gioco durò a lungo, fu pesante e opprimente per ambedue, fino a che stremati raggiunsero il puro piacere. Quando Draco ricadde al suo fianco non ci furono baci, abbracci dolci, non ci fu niente.. Si addormentarono così, l’uno accanto all’altra, vicini ma con i cuori lontani e in quel momento capirono senza dirselo, senza rivelarlo, che tra loro quella notte c’era stato solo sesso e quel pensiero fu distruttivo per entrambi. Dopo due anni in cui erano stati insieme, due anni in cui avevano combattuto per far valere il loro amore, si ritrovavano così in quel letto, svuotati, senza un pizzico di ardore, tenerezza.. come era possibile?

Ginny si aggrappò forte al suo cuscino, non riuscendo più a trattenere le lacrime, che caddero lente dai suoi occhi, macchiando le candide e fresche lenzuola del cuscino, pianse in silenzio, cercando di respirare piano, sperando che Morfeo si impossessasse presto di lei. Draco dal canto suo rimase fermo, non cercò nemmeno di avvicinarla, sarebbe stato solo un tentativo inutile. Chiuse gli occhi con forza, cercando anche lui quel sonno che gli avrebbe permesso di dimenticare tutto.

 

*      *      *

 

Se per Draco e Ginny era stata dura, per Hermione fu peggio. Si ritrovava li, nel suo dormitorio, con un ragazzo che adesso le sembrava un estraneo, con cui aveva condiviso solo anni di amicizia e di affetto.. si.. aveva finalmente capito di non aver mai davvero amato Ron, aveva scambiato la loro amicizia per qualcosa di più, ma era stata solo vana illusione.

E adesso lui era li, davanti a lei con i suoi sentimenti e le sue pretese.

Lo vide avvicinarsi a lei e sentì il tocco caldo della sua mano sulla guancia, un tocco dolce, affettuoso, un tocco che però portava a qualcos’altro..

Vide il volto del ragazzo avvicinarsi, sentì le labbra rosee muoversi sopra le sue, ma nel petto non avvertì nessuna emozione, solo dolore, rimpianto, senso di colpa..

E poi sentì che le sue guance erano diventate umide.. stava piangendo, stava piangendo e non riusciva a fermarsi…

Pian piano il suo corpo cominciò ad essere scosso dai singhiozzi, chiuse gli occhi con forza, ignorando la voce di Ron, che le chiedeva cosa avesse..

“Herm, che hai? Piccola.. io.. mi dispiace.. è per tuo padre?”

A quel nome una nuova fitta colpì il petto di Hermione.

Sua padre.. era morto.. e l’unica persona che era sempre stata in grado di consolarla adesso non esisteva più, non per lei..

Si distese sul letto, raggomitolandosi, chiudendosi in se stessa.

Ron intanto si era inginocchiato davanti a lei, non sapendo che fare le prese la mano..

Si sentiva inutile e inadatto, non sapeva che dirle, ogni parola era sbagliata.

“Amore mio.. Piangi, sfogati.. passerà..”

Passarono secondi.. minuti.. Ma lei non riusciva a calmarsi..

Il dolore che provava era troppo forte, si sentiva affondare sempre più, in quell’ abisso nero, da cui solo Draco aveva saputo salvarla..

E ora lui non c’era.. E sapeva dov’era, sapeva cosa stava facendo, si che lo sapeva, perché per lui le cose sarebbero state più facili..

Sarebbe riuscito a recuperare il suo rapporto con Ginny e sapeva che allora lei si sarebbe sentita davvero persa!

“Ron.. ti prego” cominciò a dire, cercando di placare i singhiozzi “Lasciami sola.. Ho bisogno di stare da sola..”

Non lo voleva accanto, sarebbe stato peggio! Il pensiero di far soffrire anche il ragazzo la distruggeva, ma farlo stare li con lei era ancora più doloroso.

Ron sentì il cuore sprofondare. “No, Herm non ti lascio..”rispose fermo.

“Ti prego..”supplicò lei, stremata.

“Non posso.. non in queste condizioni..”

Hermione fece un lungo respiro, cercando quella forza che sembrava aver perso.

“Ho bisogno di dormire.. Ti prego..”

“Aspetterò che ti addormenti..” continuò Ron sicuro.

Hermione non rispose, chiuse gli occhi, continuando a provare a calmarsi..

E si addormentò così.. con il volto devastato dalle lacrime e Ron accanto, che le teneva ancora la mano.

 

*      *       *

 

La mattina seguente ognuno di loro cercò di indossare nel modo migliore la proprio maschera.

Ron, temendo una nuova reazione, non chiese niente ad Hermione. Si limitò a seguirla verso la Sala Grande come se non fosse successo niente. La stessa ragazza non gli diede spiegazioni.

Ginny e Draco parlarono poco, ignorando la situazione e sperando che tutto si sarebbe aggiustato da sé, col tempo.

Entrati nelle Sala decisero di sedersi insieme a Pansy e Blaise, che mattinieri li stavano aspettando.

“Oh i fratelli Weasley.. bentornati!” li salutò Pansy, sorridendo.

“Grazie Parkinson!..” rispose Ginny, tranquilla.

“Ragazzi..”  fece cenno col capo Ron, sedendosi accanto ad Hermione.

Pansy guardò la riccia con una strana espressione. “Herm, tutto bene? Mi sembri pallida!”

“Tutto ok, Pan.. Solo stanchezza..”

Draco tenne lo sguardo basso, senza verificare con gli occhi ciò che l’amica aveva appena detto.

Ginny guardò le due ragazze con espressione sorpresa. Da quando la Parkinson si rivolgeva in torno amichevole con Hermione? E da quando Hermione la chiamava Pan?! Che cosa si era persa?

Cominciarono a far colazione. Pansy e Blaise si guardarono perplessi, non capivano il motivo di quel silenzio, inoltre Hermione e Draco non si erano ancora rivolti parola!

Sembrata tutto così strano..

“Allora Ginny.. Com’ è Berlino?” domandò Blaise,per aprire discorso.

“Bella.. e gigante..”

“Dove avete alloggiato?”domandò Pansy, continuando a spalmare burro sui suoi toast.

“Oh, in un piccolo albergo al centro, piccolo ma accogliente..”

Al pensiero della sua stanza, del suo letto di ferro battuto, su cui tante volte si era distesa insieme a Jay, lo stomaco le si strinse in una dolorosa stretta.

“E avete fatto qualche conoscenza?”domandò ancora Pansy.

“Si, con i proprietari dell’hotel.. Hanno una famiglia numerosa!”

Questa volta a rispondere fu Ron, perché a Ginny le parole morirono in gola.

Ron cominciò a spiegare quello che avevano fatto, i posti che avevano visitato, mentre sua sorella al suo fianco restava in silenzio, cercando di non pensare a quelle due bellissime settimane, che erano appena trascorse. Nemmeno Hermione e Draco intervennero, ognuno era chiuso nei propri pensieri.

Non era facile.. non era facile per nessuno di loro..

“Insomma vi siete divertiti!” concluse Pansy, sorridendo.

“Si, moltissimo..” affermò Ron, finendo di mangiare le sue uova.

Finirono di fare colazione e decisero di trascorrere la loro ultima giornata di vacanza in giardino.

Sebbene facesse ancora molto freddo, le tracce di neve ormai era poche, per questo si fermarono, come loro solito, sotto la loro quercia preferita, sul viale a metà tra la casa di Hagrid e il lago.

“E invece.. come è stata la vita ad Hogwarts in questi giorni?”domandò Ron, pentendosene subito dopo. Osservò attentamente Hermione, come del resto fecero tutti loro, tranne Draco, ma quest ultima non diede alcun segno di incertezza.

“Alquanto monotona e noiosa, direi..” rispose freddo il biondino dagli occhi di ghiaccio.

Gli altri lo guardarono male. Soprattutto Pansy e Blaise, che non capivano il motivo di quel cambiamento.

“Per fortuna che sono finite le vacanze..”continuò a biascicare, torturando un legnetto,raccolto da terra “…Finalmente potrà tornare tutto come prima..” concluse, sottolineando con un tono diverso le ultime parole.

Ginny gli sorrise falsamente, Hermione tenne lo sguardo basso, testando ancora una volta il suo livello di sopportazione. Ron sembrava scendere dalle nuvole. Non capiva il fine di quel discorso, ai suoi occhi erano tutti strani e misteriosi.

Blaise e Pansy, invece, capirono molto più del dovuto.. e pregarono affinché nessuno dei presenti in questione avesse una reazione improvvisa.

E quella reazione arrivò nel preciso istante in cui Draco tirò Ginny tra le sue braccia, per baciarla intensamente.

Per Hermione fu troppo. Non riusciva più a controllare, a frenare quel blocco, quella fitta continua che sentiva nello stomaco. Si alzò di scatto, voltandosi dalla parte opposta dei due amanti.

“Io.. devo andare a studiare! Domani c’è lezione e..e non posso.. Ci vediamo dopo!” farfugliò, cercando inutilmente di non far notare il suo disagio. 

Ron la guardò confuso, ma non si preoccupò più di tanto.. Hermione aveva avuto quegli scatti diverse volte in passato. Ginny e Draco continuarono a baciarsi, cercando entrambi di metterci quel sentimento che stavano tentando di recuperare. Blaise e Pansy si scambiarono un occhiata equivoca, capendo che era giunto il momento di intervenire!

 

*       *        *

 

Il resto del pomeriggio trascorse velocemente, senza che se ne accorgesse. E così anche gli altri tre giorni successivi. La sua vita era diventata davvero monotona. Dormiva, mangiava, studiava.. Parlava poco..

Trascorse quei giorni principalmente in biblioteca, affondando i pensieri in quel volumi polverosi, cercando distrazioni. Rimaneva li ore, fino a che la stessa Madama Pince non l’esortava ad andare in Sala Grande per cenare. E fu così anche quel lunedì sera. Non aveva visto gli amici per tutto il giorno ed era riuscita a frenare anche le solite lacrime quotidiane. Uscire da quella stanza però le fece bene.

Decise di non dirigersi direttamente a cena, affrontare quei volti non sarebbe stato ancora facile.

Era così assorta nei suoi pensieri da non accorgersi del saluto di un Grifondoro di sua conoscenza. Spalancò gli occhi, meravigliata!

“Harry! Sei tornato!” disse sorridendo finalmente e correndo ad abbracciarlo.

Il ragazzo sorrise, stringendola tra le sue braccia.

“La mia piccola Herm! Tesoro mi sei mancata!” confessò il ragazzo, cullandola dolcemente.

Una piccola lacrima bagnò una guancia di Hermione. “Anche tu..” sussurrò lei, stringendo gli occhi..  “Dai racconta..”disse poi tirando su col naso e staccandosi da lui. Gli diede un buffetto sullo stomaco guardandolo in tralice “.. Come è andata dai Chang?”

Il ragazzo sorrise imbarazzato. “Beh.. devo ammetterlo.. Pensavo di peggio, ma.. Si.. mi sono divertito!” confessò contento “Dove sono tutti gli altri? Ah.. ho una fame da lupi, andiamo in Sala Grande..”

Hermione annuì, cercando di non perdere il suo entusiasmo.

Gli altri ragazzi accolsero Harry con lo stesso calore di Hermione.

“Ehi.. Ho ancora raccolte la sfilza di lettere che mi hai mandato!” disse sarcastico Ron, dandogli un buffo dietro il collo.

“Mi dispiace ragazzi… sono stato impegnato!”si giustificò il moro.

“See.. immaginiamo che tipo di impegni avrai dovuto affrontare!”continuò Ron, malizioso.

“È mai possibile che tu debba sempre pensare male?”

I ragazzi scoppiarono a ridere.

“E ditemi voi.. Come sono state le vacanze qui ad Hogwarts?”

Un improvviso silenzio calò sul tavolo. I ragazzi si guardarono pensosi. Harry li guardò confuso, non riusciva a capire il motivo di quell’improvviso silenzio. Alla fine a rispondere fu Blaise. “In realtà.. Non sono state proprio fantastiche.. Ron e Ginny sono partiti..”

“Ah si? Bello! Dove siete andati?”domandò curioso.

“Germania.. Berlino!”rispose Ron, alzando le spalle.

“Capisco.. e allora? Niente da raccontare?”

“No.. Abbiamo visto un po’ il paese, niente di che..” rispose Ginny, senza entusiasmo.

“E voi altri? Siete rimasti qui al castello?”

Gli altri ragazzi annuirono. Hermione gli fece solo un cenno. Harry colse la sua strana espressione con la coda dell’occhio e ne rimase turbato. Quando, dopo aver cenato, la ragazza informò gli altri di volersi ritirare a causa della stanchezza, Harry chiese loro il motivo di quel comportamento.

“Oh Harry.. come mi dispiace, tu non sai..”cominciò Ginny, tristemente “Purtroppo la mattina di Natale il signor Granger..”le parole le morirono in gola e gli altri la guardarono comprensivi. Draco aveva lo sguardo fisso nel vuoto, nessuna espressione gli copriva il volto.

Harry spalancò gli occhi sorpreso. “Oh Dio.. Io, non potevo immaginare.. Dopo andrò da lei, non mi va che stia da sola..”

Gli altri annuirono, comprendendo il suo stato d’animo.

 

*      *       *

 

“Domani ricominciano le lezioni..”affermò Blaise, facendo un altro tiro dalla sua sigaretta alla menta,mentre la fresca brezza serale gli accarezzava i capelli ribelli.

“Eh già.. sono finite le vacanze!”concordò Pansy, accoccolandosi meglio tra le sue braccia.

“E che vacanze!”

Pansy sospirò,decidendo finalmente di introdurre l’argomento.

“Non mi piace come stanno reagendo quei due..”

“Hai i miei stessi sospetti?” domandò Blaise, quasi sicuro della risposta, arrivando subito al dunque.

“Si.. Per me quei due nascondono qualcosa..”

“Credi che sia successo..?”

“Non lo so” confessò Pansy incerta “Ma pensaci.. Erano così legati prima e adesso che sono tornati i Weasley, non so.. mi sembrano due estranei…”

“E poi tutti quegli sguardi, quelle parole a doppio senso.. Naa.. per me c’è qualcosa sotto..”

“Sarà.. ma non mi piace per niente, vedo Hermione troppo giù.. se continua così non si riprenderà mai.. Quell’imbecille di Weasley è inutile..”disse la mora, stringendo i pugni.

“Tu credi che dobbiamo intervenire?..”

“Beh credo che sia ora..Ma che possiamo fare? Parlare ad entrambi?”

“.. Si e cercare di scoprire qualcosa..Prima che sia troppo tardi..”

“E con i Weasley?”

“Loro non c’entrano niente.. o meglio.. è grazie a loro se la situazione adesso è precipitata, ma non importa..”

“Quando?..”chiese Blaise, facendo l’ultimo tiro e facendo evanescere la sigaretta con la bacchetta.

“Sabato e cerchiamo di ricavarne qualcosa!”

 

*       *        *

 

La sera era ormai calata da un pezzo e nella stanza si sentiva solo il fruscio del vento che batteva contro le finestre del castello.

Per l’ennesima volta si ritrovò li sola a dover combattere contro le sue paure, i suoi pensieri.. Tutto stava precipitando, ma continuò a ripetersi che era solo l’inizio, che con il tempo sarebbe andata meglio.

Questa era l’unica speranza a tenerla ancora in piedi, presente con mente e corpo.

Il cigolio del quadro della signora Grassa la fece riscuotere dai suoi pensieri. Dopo alcuni secondi apparve davanti ai suoi occhi, l’alta e statuaria figura di Harry Potter.

“Herm, sei qui.. Studi ancora?”domandò dolcemente il ragazzo, avvicinandosi a lei.

La ragazza scosse leggermente la testa, sorridendogli.

Harry si sedette accanto a lei e prese ad accarezzarle i dolci boccoli dorati.

“Tesoro..”cominciò, cercando le parole giuste.

“Te l’hanno detto..”asserì la riccia, chinando il capo “Ma non preoccuparti.. va bene.. è stato meglio così.. te l’avrei detto prima, ma..”

“Shh..” la interruppe lui, continuando ad accarezzarla con delicatezza “Non devi scusarti, non ne hai motivo.. Non ti dirò mi dispiace e cose simili.. perché non servono a niente, ne so qualcosa.. Ti dico solo che sono qui, per te, quando vuoi, appena hai voglia di ridere, piangere, picchiarmi, distrarti.. Qualunque cosa, ok?” proferì sincero e sicuro.

Hermione alzò lo sguardo per incrociare con i suoi dorati quelle iridi color smeraldo.

Un moto di commozione le sali al petto e non riuscì a trovare le parole adatte per ringraziarlo.

Aprì diverse volte la bocca, ma invano.

Harry sorrise capendo il suo tentativo e alla fine anche la ragazza si arrese.

Si abbracciarono forte, a lungo.. E finalmente Hermione si sentì di nuovo sicura, protetta.. Riuscì a trovare quel pizzico di serenità che Ron non era stato in grado di darle e che Draco non aveva più potuto concederle.. E finalmente capì ciò che bisognava fare..

L’abbandono di Draco era dipeso anche da lei e dalla decisione che aveva preso.. e adesso sapeva di doverne prendere un’altra ancora più dolorosa.

“Herm.. io vado! Sono molto stanco e..”

“Notte Harry, vai a riposarti! Starò qui un altro po’, ma presto andrò anche io!”

“Notte piccolina e ricorda quello che ho detto!”ribadì lui, baciandole la fronte.

“Certo.. Grazie..”

 

Attese a lungo.. attese a lungo, seduta li, tentando di trovare parole adatte, parole che non riuscì a toccare.. Sospirò affranta! Era l’unica soluzione per tutti e due, per ricominciare, per rifarsi una vita nel modo migliore.. Non sarebbe stato facile, ma non aveva scelta!

Questa volta sarebbe stata meglio, era più pronta, lo aveva già fatto.

Lo vide attraversare il ritratto della signora grassa, con il solito dolce sorriso su quel volto gentile e trattenne il respiro, cercando di imprimere nella mente quel riso, forse l’ultimo che le avrebbe rivolto da quel giorno.

“Herm.. piccola.. Ti stavo cercando..”affermò Ron, avvicinandosi a lei e baciandola dolcemente.

Hermione gli sorrise prendendogli le mani tra le sue. “Ron.. Io vorrei parlarti di.. di noi..”

Il ragazzo rimase sorpreso da quella dichiarazione. Le sedette accanto, continuando a tenerle le mani.

“In tutti questi anni siamo stati amici, più che amici.. Abbiamo affrontato tante difficoltà insieme e con noi anche Harry, per questo voi siete diventate delle persone speciali per me.. i miei migliori amici, il mio sostegno e poi.. l’anno scorso ho capito che per te provavo più di semplice amicizia.. e il resto lo sai..”

Ron le sorrise e lei si fermò un attimo per riuscire a trovare il coraggio per affrontare la seconda parte del discorso, quella più difficile.

“..Siamo stati bene in questi mesi,è stato davvero fantastico,bellissimo, non mi sono mai sentita così felice e tutto stava procedendo bene.. finché..”chiuse gli occhi respirando piano. Ron le strinse le mani, incoraggiandola a proseguire “Finché.. non sei partito. Da allora qualcosa è cambiato.. Dopo la morte di papà tutto mi è sembrato diverso,cambiato.. io sono cambiata, troppo e.. e non credo che sarò più la stessa!”

Ron la guardò confuso. “Capisco Herm.. ma.. non so dove vuoi arrivare..”

“Quello che voglio dire è che.. non credo che neanche il resto sarà più lo stesso.. nemmeno “noi”..”

Ron spalancò gli occhi, cominciando finalmente a comprendere. “Herm..non puoi dire cosi.. per noi c’è ancora speranza.. possiamo ancora recuperare.. non possiamo, non dobbiamo mandare questi mesi, questa storia che abbiamo costruito all’aria.. non può finire così..”cominciò a proferire il ragazzo, mentre una strana paura cominciava ad impossessarsi del suo cuore.

“Ron io.. io non ho la forza di ricominciare.. Ho bisogno di pensare a me stessa e… questa relazione potrebbe diventare troppo impegnativa per me, richiederebbe costanza, energie.. che in questo momento non sono capace di offrirti.. io.. non sarei capace di sostenerla.. non ci riuscirei..”

La ragazza abbassò lo sguardo, mentre lacrime calde cominciavano a riempire i suoi occhi.

“No, Herm.. non puoi farlo, non puoi lasciarmi..”dichiarò Ron, lasciandole le mani.

Hermione alzò lo sguardo di nuovo, supplicandolo con gli occhi. “Ti prego Ron, cerca di capire..”

“Cosa? Cosa dovrei capire? Stai dicendo che sono troppo per te.. Stai buttando anni insieme all’aria..”

“Non posso farne a meno..”si giustificò la riccia.

“Già.. Come vuoi.. bene..”disse lui alzandosi di scatto “Cerca conforto in qualcun altro che non ti sia di peso..” ribadì con rabbia, allontanandosi verso il ritratto “Buona fortuna!” concluse, uscendo furioso.

 

Non seppe per quanto tempo rimase seduta li, in preda ai singhiozzi. Si sentiva una stupida egoista, ma sapeva che aveva agito per il suo bene..

“Perdonami Ron, ti voglio bene..”

 

Continua…

 

Ciauu!! E dopo mesi di assenza sono tornata anche con questa fic.. che purtroppo sta per finire! Spero che questo nuovo chap  vi sia piaciuto! Aspetto i vostri commenti sniff!!

Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso chap:

 

Minnie

 

Keira91

 

Aqa

 

Milly92

 

Grazie anche a coloro che hanno inserito la fic tra i preferiti e naturalmente i soli lettori! Credo che aggiornerò entro una settimana ^_^. A presto bacioni

Christina Malfoy

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=174578