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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Only for these, few fifteen minutes *** Capitolo 2: *** Like a Cigarette *** Capitolo 3: *** Omnis eripit sensus mihi *** Capitolo 4: *** Irritante *** Capitolo 5: *** Dance Floor Anthem *** Capitolo 6: *** Delicious Breakfast *** Capitolo 7: *** Mossa Sbagliata *** Capitolo 8: *** Everything is made to be broken *** Capitolo 9: *** Cancellare la malinconia [Epilogo] ***
Capitolo 1 *** Only for these, few fifteen minutes ***
Only
for these, few fifteen minutes
[219 Words]
I
corridoi della scuola erano deserti a quell’ora.
Ino
era immersa nel silenzio, interrotto solo dalla serratura dell’armadietto che
stava chiudendo. Non si muoveva nulla, quel luogo le sembrava quasi statico.
Ma
sapeva di non essere sola: sentiva quegli occhi sulla schiena pesarle sulle
spalle e nel contempo bruciarle la pelle.
E
poi, arrivò. Una carezza leggera di labbra sul collo e una mano che si
insinuava nel tessuto leggero della sua divisa da cheerleader.
Ino
soffiò dolcemente, trattenendo un gemito di aspettativa.
Si
lasciò ruotare su se stessa, intrappolare tra le sue braccia e baciare con
impeto premuta contro l’armadietto.
Non è giusto, quello che fai, Ino –
si ammoniva stancamente, pensando a Sasuke.
Non è giusto quello che fai Itachi – lo attaccava senza emettere un
suono, pensando a Sakura.
Avrebbe
voluto dire tante cose, Ino, ma non trovava il fiato per parlare.
I
suoi erano solo gemiti soffocati, e una passione bruciante nata per caso e che
le era divenuto il suo fardello da mesi.
E,
benché la colpisse la nausea ogni volta che faceva la doccia per cancellare
ogni gesto compiva, quando Itachi la sfiorava, così
silenziosamente da parere sogno, non desiderava altro che i suoi occhi nei suoi
e la sua lingua tra i denti.
Solo
per quei quindici, miseri minuti, Ino avrebbe sofferto una vita intera.
*^*^*
Uhm,
ecco questo è nato per colpa di Mimi,
quindi è dedicata a lei stà roba qui. Spero che ti
piaccia almeno un pochino! *-* Se non ti piace, peggio per te dato che sei tu
la causa di tutto! XDDD
Itachi/Ino,
signori, ambientata in un AU. Immagine che mi è nata per caso, ma che me gusta
parecchio, un po’ influenzata dall’AU di Mimi18 (leggetela! *-* Ino cheerleader
è troppo una galla! XD)
Forse,
non so, potrebbe diventare una raccolta. Per ora, non la metto finita, ma non
so se lo diventerà sul serio o meno, con tutto il lavoro che ho ci mancherebbe
anche questo! XD
Comunque,
i commenti sono graditissimi, anche critiche (basta che siano costruttive! ;D)
Itachi aveva avvertito la
presenza di lei non appena aveva varcato la soglia di casa, tornato dalla sua
serale uscita con i suoi amici e la sua attuale ragazza, Sakura.
Con
tranquillità, aveva bevuto un’altra birra dal frigorifero e era salito sulle
scale, diretto in camera sua.
Aperta
la porta, vi entrò, trovandola come l’aveva lasciata. Computer accesso,
chitarra appoggiata alla parete, i libri tutti fuorchè
scolastici appoggiati disordinatamente sulla scrivania. L’unico segno del
passaggio dei loro servi, era il letto rifatto e il pavimento pulito.
Buttò
malamente la felpa sul letto, e aprì la porta-finestra del terrazzo, fermandosi
a guardare la città illuminata. Tirò fuori dalla tasca dei jeans una sigaretta
e l’accendino e fermò la striscia di tabacco tra le labbra, dandole fuoco.
Placidamente,
aspettò.
E
non per molto: qualche minuto, e un piccolo cigolio lo avvertì dal suo arrivo.
Senza
voltarsi, lasciò che Ino lo raggiungesse senza parlare. Non parlavano molto, in
effetti. Eppure aveva più volte sentito il fratello lamentarsi di quanto fosse
chiassosa e irritante.
Lei
si appoggiò al bancone, coperta solo da una camicia (che riconobbe come la
divisa scolastica del suo otouto), ma lo sguardo era puntato su di lui.
Con
un gesto veloce gli rubò la sigaretta e appoggiò il mozzicone alle labbra,
facendo un tiro.
E
Itachi capì perfettamente la muta, disperata
richiesta di lei.
Le
sfilò dalle dita la sigaretta e l’abbracciò con un braccio, mentre l’altro accompagnava
la mano a spegnere il mozzicone sul balcone.
Ino
si alzò sulla punta delle dita e cozzò le sue labbra morbide contro la sua
clavicola, e Itachi sentì il suo corpo infiammarsi improvvisamente,
come se fosse stato accesso da un accendino.
Le
prese il mento con le dita e guidò le sue labbra contro le sue, baciandola e
stringendosela addosso come se potesse cancellare il gelo che l’autunno stava
portando [e un altro tipo di gelo, più
difficile da esorcizzare].
Ino
fece scivolare le mani sul suo petto e le nascose sotto alla sua canotta,
accarezzandogli la schiena e premendosi contro di lui [Non aveva paura di essergli vicina].
Lui
si staccò dalle sue labbra e portò in camera, buttandola sul letto e sdraiandovici sopra, febbricitante.
Ino
era solo un piccolo passatempo, nato per infastidire Sasuke.
Un
passatempo piacevole, che era diventato pericolosamente
un’abitudine.
*^*^*
Ecco
la seconda flashfic. Sinceramente forse farò una
piccolissima raccolta (date le insistenze XD) con tema questa passione
proibita. Oppure mi fermerò qui. Mah, sono molto indecisa, ma finchè Mimi mi farà da musa tutto bene! XD
Un
grazie gigantesco a coloro che hanno commentato: Mimi18, _Rael_89, RuKiA, ino_chan96, Nightmares, PiNk_ViDel, e Giselle! *inchino*
In
particolare, a Mimi, Rael e la mia gemellinaRuKia che hanno
aggiunto la storia ai preferiti. Siete troppo gentili! *__*
E
ora mi dileguo… a scrivere ancora! XD Giornata
fruttuosa! X3
Il
biglietto tra le sue dita si stava stropicciando e – data la forza con cui lo
stringeva – si sarebbe presto anche rotto.
TenTen la guardò di
sbieco, senza capire il perché del suo pallore, ma non fece domande,
trascinandola invece sotto il palco. Ino non si oppose, sentendosi vicina alla
nausea.
Aveva
cercato di evitare quel concerto per un’intera settimana, di evitare di averlo ancora una volta sotto gli occhi. Il
fato non sembrava sorriderle: TenTen, fan della band
degli Akatsuki, l’aveva trascinata con lei
comprandole il biglietto, facendola vestire con jeans sgualciti e un top nero, coordinati
dallo smalto del medesimo colore e l’eyeliner.
Ed
era si trovava sotto il palco, ad un concerto rock. Il concerto di Itachi. Il suo
quinto concerto.
Ino
stava stringendo convulsamente i pugni, attirando l’attenzione di TenTen che non capiva la sua irrequietezza. Ma, da buona
amica, sperò che il concerto le avrebbe donato la solita energia e sicurezza;
Ino, invece, sperava ardentemente che il suo sesto senso che annunciava
catastrofe si sbagliasse.
Il
fiato le si fermò in gola appena Itachi fece il suo
ingresso.
Un
paio di note di basso. Il tocco della batteria. Poi, la sua chitarra. E la sua
voce. Suadente, bassa, strisciante, l’incantesimo a cui non riusciva a
esorcizzarsi. L’espressione di eterno mistero. I capelli neri sciolti sulle
spalle e due occhiaie sotto gli occhi che lo rendevano più enigmatico.
La
musica crebbe e Ino chiuse gli occhi, sentendone le vibrazioni di quelle parole
dentro di sé come un eco.
Poi,
quel brivido. Le palpebre truccate si
spalancarono e incontrò due occhi neri che la fissavano.
Ino
morse un labbro per frenare l’impulso di saltare sul palco e baciarlo.
Itachi aveva il sapore
del proibito. E Ino era Eva, che si accingeva a [tradire] mordere la mela.
Al
suono più gutturale della voce di lui, Ino si leccò un labbro, lasciando
volutamente scivolare lungo il collo la mano anelata. E poteva vedere i suoi
occhi indugiare su di lei, annebbiandole i sensi.
[Le sue sensazioni non le appartenevano più, la sua
volontà si annientava.
Era dolcemente sottomessa a quel brivido che lui le
dava.]
Naturalmente
nessuno si accorse dello scambio di taciti accordi. Ino aveva compreso
immediatamente e sapeva che lo avrebbe cercato alla fine del concerto, e
sarebbe caduta sotto le sue dita e il suo corpo, concedendosi ancora una volta
a lui.
Era
un circolo vizioso a cui non poteva scappare.
Alla
fine, Eva mangiò la mela.
Approfittando
che TenTen aveva visto da lontano Rock Lee e Nejiallontanandosi
da lei, Ino era corsa nel backstage, evitando il gruppo di fan accanite che
urlavano. Lei sapeva di un passaggio che solo al personale era concesso
conoscere e non era la prima volta che lo usava.
[Dopo un morso, non si riesce a smettere.]
Il
corridoio era buio e silenzioso, e Ino ebbe una sensazione di dejà-vu e due
mani che la fermavano contro il muro, rubandole le labbra [e, forse, anche l’anima].
Si
aspettava che lui, come al solito, la sorprendesse, fermandole il polso e
buttandola addosso al corpo sudato a causa della performance sul palco,
accarezzandola, mentre la sua mente ripercorreva ogni sua canzone. Ma non aveva
fatto bene i suoi conti. Non aveva pensato di sentire chiaramente la voce di
Sakura riecheggiare in quei corridoi.
Avrebbe
dovuto andarsene, Ino. Sì, decisamente avrebbe dovuto seguire il suo istinto
che le mandava solo segnali negativi. Invece, strisciò lungo i muri e sbirciò
nella porta socchiusa.
Udì
l’eco delle parole di Itachi, roche e suadenti, la
prima volta che aveva lasciato che la baciasse: “La curiosità uccide, Ino”.
Il
corpo seminudo di Sakura che le dava di schiena. Il volto di Itachi inclinato appena sul collo di quella che era stata
la sua migliore amica. E i suoi occhi neri
fissi nei suoi.
Ino
spalancò gli occhi e scostò il viso, cominciando a camminare verso l’uscita,
senza emette un suono.
Non
sentiva le lacrime (aveva forse il diritto di piangere?); non sentiva il freddo
pungente né il suono delle fans, chiassoso e
irritante.
L’unica
cosa che percepiva chiaramente era una sorta di vuoto che prima le era
sconosciuto.
“Omniseripitsensusmihi – mi strappa tutti i sensi.”
Catullo, Carme LI
*^*^*^*
Ok,
ho deciso di portala avanti. Ho già pensato a 9 flash-fic,
sempre legate al tema del tradimento; ogni scena rappresenta un momento
particolarmente importante in questo rapporto, visto sia da Itachi
che da Ino. Le prime due sono di introduzione, questa, invece, rappresenta come
si sente Ino vedendo Itachi con la sua vera ragazza.
Lo so, non ho descritto nei minimi particolari come si sente, ma mi piace
accennarlo; non so se mi è venuto bene, temo di essere stata un po’ troppo
banale. Mah. -.-
Un
grazie gigante a *__*: Mimi18 (oh
musa! *o* Anche tu sei troppo simpatica XD), tinembrella (sempre molto
gentile con me, ti ringrazio dato che so che tu sei molto brava ^^ di questa
che dici? XD), _Rael_89 (io leggo
volentieri la Rivincita, spero che tu legga con la stessa piacevolezza anche
questa storiellina ^^), ino_chan96
(grazie, ho continuato hai visto? XD), maoa (continuata! ^^) e RuKiA (gemellina!
*-* Grazie! ç.ç anche io sono felice di averti per
gemella! XD).
Purtroppo
per qualche problema con il mouse, dopo il computer rotto e internet
traballante, mi sta mettendo in difficoltà. Cacchio. -_-Quindi non so quando riuscirò a aggiornare,
mi spiace! Io mi impegnerò! é.è
Grazie
anche a chi legge, raccomando a tutti di lasciare però una recensionuccia!
^-^
Alla
prossima flash-fic! à #4: Irritante[Sasuke & Ino – POV Itachi]
“Itachi, tutto questo è anti-artistico! Mi rifiuto di stare
qui!”
Sbuffò
silenziosamente, senza nemmeno rispondere a Deidara
che, imbronciato, aveva preso a borbottare affiancato da un accigliato Sasori e un sogghignante Kisame; si sedette, invece, silenzioso e pensieroso
sulle gradinate dello stadio, in un angolo vicino alla panchina della squadra
di casa, cioè della Konoha’sFire.
Itachi aveva sempre
trovato odiato accompagnare i genitori alle partite di calcio del fratello, sin
da quando erano piccoli. Le trovava noiose e dannatamente irritanti, per non
dire inutili. Così, non appena fu maggiorenne, smise di scappare durante le
partite e non vi andò più definitivamente.
Era
strano guardare nuovamente quella lunga distesa verde e due squadre – la scuola
di Suna contro Konoha,
aveva capito – correre dietro ad un banalissimo pallone.
Itachi aveva lasciato che
i suoi occhi indugiassero solo qualche minuto sul campo, preferendo ai
pantaloncini bianchi e blu dei giocatori della Konoha’sFire le gambe scoperte e la gonna bianca delle cheerleaders, cercandone un paio in particolare.
Solo
dalle gambe avrebbe potuto identificarla: nivee, lunghe e slanciate; ma Ino
spiccava tra le chiome corvine e brune con la lunga coda bionda che si ciondolava
ritmicamente insieme alla testa seguendo gli schemi ideati per tifare la Konoha e per suo fratello.
La
gonna si alzava, mostrando la candida culotte
elastica che sola la copriva dagli occhi di estranei, i pon-pon
nella sua mano si agitavano convulsamente e il viso era arrossato per le
capriole e le urla energiche di incitamento.
Itachi si lasciò sfuggire
un mezzo-sorriso, divertito, notando con interesse che un bordo della gonna si
era piegato verso l’esterno che lasciava intravedere una farfalla sul sedere.
Ino sembrò non preoccuparsene, anzi, si mise a saltare incontrollabile,
scambiando un cinque con una brunetta al suo fianco.
Itachi, insospettito,
alzò gli occhi sul tabellone, scoprendo che la Konoha
aveva segnato un goal; quando riabbassò lo sguardo, sentì il bisogno di una
sigaretta e di picchiare qualcosa. Le mani di suo fratello erano sui fianchi di
Ino e lei gli sorrideva, tempestandolo di piccoli baci a farfalla sul viso,
ridendo dell’espressione mezza scocciata e mezza compiaciuta stampata sul viso
del suootouto.
Patetico.
“Itachi, che diavolo siamo venuti qui a fare?” la voce di Deidara gli risultò più odiosa del solito.
“Ora
ce ne andiamo.” Rispose secco, voltandosi verso l’uscita e tirando fuori una
sigaretta.
“No,
aspetta Itachi! Ho cambiato idea…
guarda, c’è tuo fratello che si sta facendo una da sveniment–”
“Andiamo.”
Deidara
rimase congelato da quello sguardo freddo. “Ok! Ok!” si affrettò a uscire,
borbottando, seguito da Sasori e Kisame,
che si limitarono a fare come ordinato, scambiandosi però sguardi interrogativi.
Itachi li ignorò e fece cenno loro di sbrigarsi a
lasciare l’arena.
Prima
di seguirli, però, lasciò vagare di nuovo gli occhi sul campo. Due grandi occhi
azzurri lo squadravano, spalancati, e il sorriso sulle labbra arrossate di Ino
si spense.
Itachi accese la
sigaretta, coprendo la fiamma con le mani senza voltarsi nuovamente indietro.
Le
partite di calcio era veramente irritanti.
Normale
era avere voglia di picchiare suo fratello, anormale invece era volerlo fare per
aver baciato una bionda insignificante.
Itachi non era un tipo
geloso. Sakura si era impegnata un paio di volte per vedere quanto era geloso
di lei, fallendo ogni volta.
Ma
Sakura era sua, di questo ne era
sicuro. Ino, invece, apparteneva cuore e anima a suo fratello. Non aveva alcuna
certezza, su di lei.
Irritante.
*^*^*^*
Non
ho saputo resistere e ho voluto pubblicarla perché mi stavo semplicemente
annoiando e l’ho pronta da ieri! XD
Uffa,
questa non mi convince proprio, credo sia un po’ sottotono rispetto alle prime
tre. O.O”
È
stato maledettamente difficile descrivere Itachi in
questo frangente. Non credo di essere sfociata nell’OOC, ma continua a non
soddisfarmi. Vedrò di rifarmi con la prossima, che mi ispira decisamente di più
essendo più a sfondo erotico! XD Insomma, credo che Itachi
e Ino mi ispirino sensualità O.O”, sarà la situazione
particolare in cui si trovano? Mah, mistero! XD
Un
grazie a Mimi che mi ha aiutato nella scelta dello sport di Sasuke,
avrei voluto fare scherma ma purtroppo dopo Ino non era cheerleader e non
andava bene, nono. ;P
E
un grazie in forma gigante a:
ino_chan96: Mi
fa davvero piacere che la storia ti piaccia! ^^ Grazie! X3
Mimi18: *rotola dal ridere* Confetto dei
miei stivali? XDDD OMG! Sìsì, la nostra è un’adorazione
mutevole, non mi stancherò mai di ripeterlo! Questo paragone con Eva è piaciuto
più di quel che pensassi… wow. *-* Grazie! :3
tinebrella:
Sistemata quella cosuccia del ‘vuotezza’ con vuoto. Grazie dell’avviso! ^^ Ah,
sono felice che ti sia piaciuta! *__* Purtroppo temo che con questa il livello
si sia abbassato, ma non sono riuscita a fare di meglio nonostante l’abbia
riletta almeno una decina di volte. ARGH! Spero che comunque mi lascerai un
commentino, anche costruttivo, ci tengo parecchio! >_< Grazie! *-*
Tsuki no Hana:
Anche io preferisco la ItaIno alla ItaSaku (che me piace comunque XDDD). Se ho fatto la tua
felicità scegliendo la ‘cinghialina’ benissimo! Me felice! *_* Grazie! X3
Nightmares: Cognatina! *__* Hai visto che ho aggiornato in fretta? *_*
Uh, grazie mille dei complimenti, detto da te mi rende orgogliosa! *_* Arigatou! *__*
Alla
prossima flash-ficà#5: Dance FloorAnthem[ItaIno]
Entrando
nel “Paradise”, Ino sapeva di entrare nel territorio dell’Akatsuki, e quindi,
come membro di quella band, nel territorio di Itachi.
Il
buon senso le gridava disperato di non seguire la lussuria che la stava
consumando da quando lo conosceva, ma Ino non l’ascoltò.
Sapeva
bene che l’Akatsuki si era guadagnata un angolo privato nel pub, suonando per
loro ogni giovedì sera. Aveva sentito più di una volta qualche fan della band
confabulare su un’uscita di venerdì, quando erano certe che tutto il gruppo
sarebbe stato nel loro privè, per rilassarti dopo la performance della sera
prima.
Era
venerdì. E Itachi era sicuramente nel piano inferiore del pub, nella zona
discoteca, infondo a destra, le aveva sentite parlottare.
Così
Ino pagò l’ingresso, e si avventurò lungo la scala chiocciola che portava nei
piani inferiori del Paradise: direttamente all’Inferno.
La
musica le rimbombava nelle orecchie con un ritmo martellante.
Sentiva
addosso a sé diversi sguardi che la fecero fremere per il disgusto.
Ma
non poteva tornare indietro.
Aveva
bisogno di lui.
Ino
aveva cercato, vanamente, di non desiderarlo, di disintossicarsi da Itachi
Uchiha. Cinque giorni senza vederlo,
sette senza toccarsi. E non riusciva
a concentrarsi in nient’altro che non fosse il ricordo dei suoi occhi, delle
sue mani, dei suoi capelli, pezzi di immagini che nella sua mente si
susseguivano vorticosamente uno dietro l’altro.
Itachi.
Itachi. Itachi.
Ossessione.
Tradimento. Lussuria. Peccato. Droga.
Quanti
nomi aveva Itachi?
Lei
non lo aveva mai chiamato, si era solo limitata a baciarlo, toccarlo,
assaporarlo.
Il gusto del proibito è
qualcosa a cui Ino non ha imparato a resistere.
Finalmente
lo vide: e lui vide lei.
In
un attimo era scomparso di nuovo dalla sua vista, ma Ino sospirò, più
tranquilla.
Quando
otto secondi più tardi sentì due mani che le accarezzavano la vita, sorrise,
sentendo che il nome di ‘Itachi’ non le rimbombava più in mente, ma era
diventato solo un eco lontano.
Quando
quelle mani la fecero piroettare su se stessa, Ino sorrise contro due labbra
sottili che la sfioravano.
Itachi.
Tutto
il suo mondo si era finalmente fermato in quel piccolo, stupido attimo di
debolezza [perché non sapere resistere a
quel frutto proibito era una debolezza, no?].
Le
mani di Ino si infilarono nelle tasche dei suoi jeans, per attirarlo di più a
sè, mentre i suoi fianchi si muovevano a ritmo con la musica.
Itachi.
Sentiva
ogni suo movimento contro di lei, ogni piccolo muscolo tendersi per lei, e le sue labbra lambirle la
pelle del collo, e a ogni piccolo bacio la sua pelle che bruciava, e si tendeva
piacevolmente.
Il
cuore martellante, al ritmo della musica.
Le
sue ciglia che si muovevano contro quella clavicola che odorava di tabacco e
colonia.
Il
suo nome delle orecchie, un inno proibito, un inno che le stava per uscire
dalle labbra in un grido spasmodico.
“…Itachi…”
Un
gemito rauco le arrivò alle orecchie e si meravigliò scoprendo di esserne la
fautrice. Non aveva mai pronunciato il suo nome, non con la voce almeno. Si era
limitato ad essere un fastidioso, ultimamente ossessivo, eco nelle orecchie.
“Ita–
” lui racchiuse il suo nome tra le labbra, per la prima volta la zittì (perché per la prima volta aveva parlato).
Itachi. Itachi.
Itachi.
Ossessione. Tradimento. Lussuria. Peccato. Droga.
Quanti nomi aveva Itachi?
Abbastanza
da farla impazzire.
*^*^*
Oddio,
questo è delirio puro! Ino aveva bevuto prima di andare al Paradise: ecco la
verità! XD
Ok,
mi prendo la responsabilità di quel che ho scritto! :P In realtà nella mia idea
era qualcosa di più, uhm, sensuale,
ma ho dato vita a qualcosa di ossessivo. Però mi pare abbastanza plausibile che
Itachi sia un droga! XD
Però,
al solito, sono a rischio banalità. Ma – attenzione! – ho cominciato a far
vedere gli sviluppi che questa storia sta comincia ad avere. Per Ino sta
diventando qualcosa di necessario, avete visto? E l’ha chiamato per la prima
volta per nome. Questo è importante. Molto, per spiegare la drabble#8 per bene,
quindi ci tengo a sottolinearlo.
Adesso
non vi tedio più, giuro!, rispondo solo a voi amatissimi lettori! *__*
Mimi18:
Tesoro, hai subito individuato il punto che nessuno ha messo nella recensione:
la conoscenza minuziosa di Itachi delle gambe di Ino! XDDD E se la SasuIno ti è
piaciuta, commento di Deidara compreso, me non può che essere felice! ^^ Alla
fine il calcio è piaciuta a tutti come scelta. Bien. X3 Eh, certamente, ti adoro anche io, poi mi racconti bene
come è andata a Lucca! *__* Fammi sapere anche di questa, che ricorda, è
dedicata a te Musa! XDDD Bacione! **
tinebrella:
Ah, tranquilla, anche io di tanto in tanto sbaglio e recensisco sul primo
capitolo! XD Hai riscritto la recensione? ò.ò Madò, che pazienza, io ODIO
riscrivere, perché mi vengono sempre peggio delle prime e perché sono
pigrissima! XDDD Sono felice che ti sia piaciuta anche la #4, ma continua a non
piacermi molto nonostante le varie rassicurazioni. Non so manco io perché, in
realtà… è a pelle, ecco! Comunque se le reazioni di Itachi sono plausibili, mi
chiudo la bocca e smetto di fare la lagna! XD Anche a me è piaciuto mettere
Deidara, Kisame e Sasori, Deidara soprattutto è un verso spasso! XD Pucciosi
miei! *__* E comunque, sì, ci tengo, e mordi se c’è bisogno di mordere che le
critiche non fanno mai male! XDDD “Scrivi bene”? *___* Oh, parbleu! *si inchina* Grazie!!! Un bacio, Leti (così ci siamo
scambiate i nomi XD)
Nightmares:
Cognatina bella, sono d’accordo: Ino sta meglio con Itachi di Sakura! XD Mi
rendi tutta orgogliosa e coccolosa quando mi fai i complimenti, ti adoro! *_*
Chissà cosa ne pensi di questa… se non ti piace, graffiami pure apposta di
farmi le fusa, ma non essere troppo cattiva, mi raccomando! XDDD Bacio **
neko_chan:
Ciao, grazie per aver commentato ogni flashfic, mi sono fatta quattro risate ad
ogni tuo commento, sei troppo fuori! XDDD Povero Itachi, dai, non maltrattarlo
che mi serve ancora! XP Ah, un’altra a cui piace la ItaIno, bene benissimo!
*__* Visto? Non ti ho fatto aspettare troppo! :P Bye!
ino_chan96:
Tranquilla, l’importante è che ci sei! XD Grazie!
_Rael_89:
Uh, uh, tu riprenditi con calma dal Lucca Comics (ragazza fortunata ç__ç), e
poi leggiti la raccolta con calma! ^^ Per placare il tuo odio per Sakura pensa
questo: Itachi la scorna alla grande! XDDD Sìsì, Itachi e Ino sono come il
peccato originale… tradimento… *muahaha* Dimmi del pezzo SasuIno e di questa
cosuccia qui, oki? *__* Ci tengo, eh! XD Baci!
Prima
di uscire di scena, un salutino e un abbraccio forte alla mia gemellina. (L)
Grazie
a chi legge e a chi commenta! *__*
Bye,
Kaho
Piccola curiosità sul
titolo: “Dance Floor Anthem” sarebbe letteralmente “Inno
Discoteca/Sala da ballo” se non sbaglio. In realtà l’idea di Itachi come inno
mi è venuta dopo, inizialmente l’ho preso soltanto perché è una canzone che
piace a una mia amica dei Good Charlotte, e, dato che si adattava all’ambiente
in cui ho messo Itachi e Ino, l’ho presa per me! XD Ok, basta, me ne vo,
altrimenti latino buonanotte! XDDD
Un
colpo d’aria gli trasmise un brivido lungo la schiena.
Itachi
cercò a tentoni la coperta, e, trovatala, la tirò verso di sé, ma questa gli
sfuggì di mano, combattuta da una forza che gli impediva di mettersela addosso.
Aprì
svogliatamente un occhio, guardandosi attorno, e non potè
impedirsi di trovarsi un po’ stordito nel trovare un piccolo fagotto di
lenzuola accanto a sé, capitanato da una testa di scomposti capelli biondi.
Itachi
sorrise lentamente e, afferrata per la vita Ino, se la portò addosso, ancora
assonnato, aspirando l’odore dolce del suo shampoo.
Era
strano sentirsela addosso, nella placidità del mattino.
Solitamente
trascorrevano insieme quindici minuti o al massimo un’ora in cui non c’era
tempo per abbracci rilassati, era solo un caotico prenderla e baciarla,
semplice sesso; poi lei o lui scomparivano per trovarsi appena possibile.
E
a lui era andata bene così, poiché solitamente odiava i risvegli dopo quel genere di serate. I suoi precedenti
l’aveva abituato a dover spiegare alla ragazza di turno che non c’era nulla di
serio, in quel rapporto, ed ogni volta era snervante e noioso farlo.
Con
Ino si sentiva tranquillo. Probabilmente perché era un’eccezione, e sapeva
benissimo da sola che non era nulla di serio. Che il loro rapporto non era niente.
Le
baciò pigramente l’incavo del collo, e lei mugugnò, infastidita, girandosi e
aprendo i suoi grandi e puliti occhi celesti che incontrarono i suoi, scuri e
sporchi. E gli sorrise, insonnolita ma maliziosa.
“Buongiorno,
Itachi.”
Aveva
una cadenza particolare il suo nome su quelle labbra. Ino sbagliava ad
accentarlo, e lo rendeva quasi buffo.
Si
chinò e le accarezzò le labbra con la lingua, prima di violare la sua bocca e
stringerla contro il materasso. La sentì svegliarsi rapidamente e intrecciare
le dita dietro il suo collo e le gambe intorno alla sua vita.
Sentì
la vibrazione della sua risata sulle labbra e si staccò da lei, guardandola
interrogativo.
Ino
alzò le spalle e sorrise.
“Non
hai sentito?”
Itachi
inarcò un sopracciglio. “Cosa?”
“Il
mio stomaco,” rise lei, “Brontola!”
Itachi
evitò per un soffio di alzare gli occhi al cielo con un sorrisetto, ma ebbe una
buonissima idea per sfruttare la fame di Ino.
Lasciò
che le sue labbra si muovessero urtando contro quelle di lei. “Io ho fame.
Fammi fare la mia colazione.”
La
sentì rabbrividire sotto il tocco delle sue mani e annuire docilmente.
Mikoto Uchiha si
meravigliò vedendo entrare il figlio maggiore in cucina (cosa che non faceva
mai da anni quando qualcuno era in
casa) e rubare dal frigo ben due pezzi di torta e una bottiglia di succo.
“Itachi,
ma cosa…?”
Lui
grugnì. “Ho fame, donna.”
La
povera Mikoto non poteva certo immaginare che lo
stomaco della fidanzata del secondo figlio aveva interrotto Itachi proprio sul
più bello.
*^*^*
Merito
di una ItaIno inglese, o sarà memore di aver letto la
raccolta SasuIno di Rael
che mi ha messo addosso una pucciosità incredibile
XD, ho prodotto velocemente la #6. Mi stupisco io stessa di questa velocità,
sarà che mi piace troppo la storia o che adoro le recensioni che mi lasciate?
XD
Il
tono, avrete notato, è più leggero. È la flash-fic “prima
della tempesta”, e è per questo quella dall’impronta un poco più romantica… XD Certo, non è romanticissimo, ma la situazione
è quel che è, e il romanticismo di conseguenza è mitigato! XDDD
Ora,
che ve ne è parso? Lo so. Non è ossessivo. Non è abitudine. È ancora peggio:
tranquillità nel rapporto: e cioè? Eh, qualcosa a cui non daranno mai il nome appropriato!
;P
L’idea
di Mikoto mi è venuto all’ultimo e mi stuzzicava
troppo, ho dovuto metterla! XD
Forse
Itachi e Ino sono un poco OOC…? Però, dai, è un AU e
qualche volta ci vuole un po’ di gentilezza oltre al sesso bestiale, uh. ù__ù
Vi
ringrazio come sempre, siete mitici! *___*
neko_chan:
Tranquilla, tra pazze ci si intende! XD Ti è piaciuto Itachi qui? Vero che non
sembra nemmeno lui? [Infatti NON SONO IO! ndItachi] Tzè, ignoriamolo! XD Sono riuscita a far trapelare l’ossessione?
*-* Bene benissimo! XDDD Era ciò che volevo! *__* Bene, bene alla prossima! ^.-
_Rael_89:
D’oh, visto cosa mi hai ispirato? XD E’ colpa della #3 e della #8… ok, di più
della #8 dove c’erano Sasuke e Ino così carini da
bambini! *__* Io me li immagino avvolti nella stessa sciarpa gigante con il
simbolo Uchiha… che cosa puccia!
*___* E anche questo è puccio, ecco…
beh, in realtà è più comico! XDDD
RuKiA: Gemellina, a te perdono tutto, lo sai che ti lovo! *___* E poi ho presente i problemi di mouse…cretino… -.- Bacio!
Mimi18:
A te, oh Musa, non dico niente oltre a: io mi sciolgo con le tue recensioni. Ecco,
dico solo questo e poi mi zittisco! XD Ti adoro! *_*
tinebrella: Ecco,
qui avrai da graffiare! XD Vedo che hai notato subito il cambiamento rispetto
all’altra. Ed era proprio quello che volevo: far notare i cambiamento, l’evoluzione.
Vedrai che piega questa evoluzione! XD “Dai loro gesti trapela un'urgenza quasi malata, una
tensione palpabile.” Oddio, davvero? *___*
Che gioia, persino da Itachi! XD Grazie mille, anche per le correzioni, appena
posso sistemo! ^^; E ora dimmi di questa che ci tengo parecchio! XDDD Bye, Leti
Ino
si accorgeva sempre quando due
persone stavano assieme.
Ad
esempio si era accorta della segreta storia di TenTen
e Neji, e come lei molti altri. Certo, non agli
albori, ma con l’andare del tempo si poteva percepire l’elettricità tra i due
quando erano vicini, anche se non si toccavano.
Consapevole
di ciò, lei e Itachi si incontravano lontano da occhi altrui, perché nonostante
non ci fossen i e n t e(vero Ino?) tra
loro sul piano sentimentale, qualcuno
avrebbe potuto intuire di quellacosa.
…e,
allora, cosa avrebbe fatto lei? Cosa avrebbe fatto Itachi?
Ino
pregava (inutilmente) che quel giorno
non arrivasse mai. Quel giorno, invece, vide concretizzarsi questa possibilità.
Sasuke
era arrivato da lei, come da consuetudine, dopo gli allenamenti. Aveva in viso
un volto truce, e lei capì subito che era qualcosa che riguardava la sua
famiglia.
“Sasuke?”
Lui
sospirò con stanchezza. “Ino, mia madre vuole che invitiamo le nostre fidanzate
alla festa annuale della mia famiglia. Ci verresti?”
‘Invitiamo’.
Chi doveva invitare? Ci sarebbe stato Itachi?
Naturalmente
non osò chiedere; sorrise con dolcezza e annuì, accarezzando la mano di Sasuke.
“Certamente.”
Mossa sbagliata, Ino.
La
casa degli Uchiha era immensa e quella sera era gremita di gente. Ino si
risistemò frettolosamente i capelli e il vestito da cocktail che aveva scelto,
e camminò insieme a Sasuke, obbligandolo a tenerla a braccetto. Sorrise quando
lo vide arrossire leggermente, imbarazzato, e pensò che era proprio carino,
Sasuke, che gli voleva bene.
(Ma Itachi aveva deturpato quel
sentimento, facendola sentire a disagio.)
“Ehi
Ino, stai bene?”
Alzò
gli occhi e rassicurò Sasuke con un tiepido sorriso. “Sì certamente, non vedo
l’ora di vedere i tuoi genitori!” esclamò. Il suo accompagnatore annuì,
rilassandosi appena.
La
prima a venire loro incontro fu Mikoto Uchiha. Era
una splendida donna, ed erano sicuramente sui i capelli neri e morbidi di
entrambi i fratelli Uchiha. Le sorrise con calore, allungando elegantemente una
mano.
“Tu
devi essere Ino Yamanaka… Sasuke ci ha parlato molto
di te.”
Ino
arrossì. “Spero bene!” rispose, sforzandosi di ridere (di non cercare tra la folla il suo demone). “La ringrazio
dell’invito, Uchiha-sama. È un onore.”
Mikoto
aveva un’espressione dolcissima mentre la fissava con gli occhi scuri che
luccicavano.
“Sono
felice che Sasuke si sia trovato una ragazza così a modo.”
Le apparenze ingannano, lo sa, Uchiha-sama?
“Madre,
risparmiate questi commenti imbarazzanti a Ino.” Era intervenuto Sasuke,
inarcando un sopracciglio. Mikoto nascose
elegantemente una risata dietro la mano, e voltò appena il viso e questo si
illuminò di nuovo.
“Oh
Itachi! Sei venuto anche tu, allora, vieni a presentarmi questa bella ragazza.”
Ino
si irrigidì e istintivamente cercò la mano di Sasuke e la strinse. Lui la
osservò dubbioso, ma ricambiò la stretta, irritato dalla presenza del fratello
che si avvicinava con una graziosa Sakura avvolta in un abito rosa pallido.
“Madre.”
Si limitò a dire Itachi, guardando il suo gruppo (nontenontenonte).
“Piacere.”
Si affrettò Sakura sorridendo. “Sono Sakura Haruno.
Grazie per l’invito.”
Mikoto
annuì, piena di gioia per quella piccola riunione, senza che la sfiorasse il
pensiero di una definitiva rottura tra i due fratelli.
“Ah,
sapete ragazzi? Dovreste aprire voi le danze!” esclamò deliziata e Ino avvertì
Sasuke accigliarsi.
“Madre
sapete che odio ballare.”
“Ma
Sasuke, sono certa che Ino abbia voglia di un ballo…
anche tu vero Sakura-san?”
Sakura
sorrise incerta. “Temo di non sapere come ballare, signora.”
“Ah,”
Mikoto si rivolse a Ino. “E tu mia cara?”
“Ecco,”
Ino non sapeva se mentirle o dirle la verità. “Mi ha insegnato mio padre e ho
frequentato un corso di tango e liscio.”
Mikoto
schioccò la lingua dispiaciuta. “Un vero peccato che Sasuke non voglia farti divertire…Itachi,
perché non porti tu Ino-san a ballare?”
Ino
sentì ogni muscolo contrarsi dolorosamente.
Non dire di sì. Non dire di sì. Non
dire di–
“Perché
no? Solo se Ino-san vuole.”
Mossa sbagliata, Itachi.
Ino
annuì, portandosi nervosamente in mezzo alla pista, Itachi al suo fianco
silenzioso come sempre.
“Valzer,
conoscendo mia madre.” Ino non si sentì affatto rincuorata, ma annuì.
“Valzer
va bene.”
La
musica cominciò a suonare piano, e Ino si spaventò, inorridita. “Itachi… questo è un tango!”
Lui
non battè ciglio. “Sei capace di ballarlo?” Lei
annuì, spaventata.
“Non
possiamo, ci scopriranno, noi–“
“Sarà
peggio se non balli, Ino.”
Lei
respirò una boccata d’aria e annuì. “Ok. Però–“
“Non
invaderò i tuoi spazi.”
Sapeva
anche come rassicurarla, ora? Come diavolo faceva a rimanere calmo?
Appoggiò
una mano in quella di Itachi e l’altra sulla sua spalla, mentre le dita di lui
le stringevano piano il fianco.
Tre
passi lenti. Uno, due, tre. E una serie di passi veloci. Un due tre, un due tre… scivolare. Ino fece scivolare la gamba lungo quella di
Itachi, e lui le afferrò la coscia, portandola a sé. Ino si staccò, disturbata
da quell’intimità e da quegli occhi brucianti (permepermeperme), sapendo che
c’era Sasuke.
Itachi
le afferrò una mano, e le si fermò, voltandosi verso di lui. Due passi
indietro. Uno strattone, e fu di nuovo tra le sue braccia.
Era
come se conoscesse la sua prossima mossa meglio di lei stessa, la prevedeva, la
guidava in quel ballo e lei lo seguiva docilmente.
Sentiva
l’aria palpitare e il sangue pompare, bruciando piacevolmente la pelle.
E
dimenticò per un attimo Sasuke (come sempre) e guardò Itachi con determinazione
e lussuria, senza nascondere niente (ma non c’era nulla da nascondere, vero?).
Due
passi veloci, uno lento, strusciarsi, lasciarsi, riprendersi.
Veloce,
veloce, gira, rigira, scappa ma non puoi scappare, Ino.
Hai fatto la mossa sbagliata.
Quando
la musica scivolò in uno scrosciare di applausi, Ino Yamanaka
non ebbe il coraggio di sorridere, né quello di piangere.
Era
come se stesse soffocando.
Si
aggrappò al braccio di Itachi disperatamente, gli occhi che bruciavano.
Le
uscite non spiegate.
Le
bugie.
L’elettricità
tra lei e Itachi che era divenuta quasi palpabile.
Anche
senza incontrare gli occhi di Sasuke, Ino sapeva che sia lui che Sakura li
avevano scoperti.
*^*^*^*
Dio,
mi ha fatto penare le pene dell’inferno questo capitolo. E non sono riuscita a
farlo come pensavo, ma dopo 3 volte che lo riscrivo mi sono arresa.
Mi
spiace, volevo renderlo più bello, il tango è venuto male, ma uffaaaa! >.<
Sigh,
e io come faccio a pubblicare questo? Vi prego, non mi linciate! ç.ç
Nel
prossimo, le reazioni di Sasuke e Sakura. Itachi e Ino lasceranno i loro patner e si metteranno assieme o questo è la fine di tutto?
Risposta nel prossimo quiz! XD
Un
grazie a tutti, vi adoro!
Un
bacio a: _Rael_89, Mimi18, tinebrella, RuKiA, Nightmares, ino_chan96, neko_chan,
arwen5786, _Fallen_star. Vi adoro, davvero, siete persino troppo buone/i.
XD
Capitolo 8 *** Everything is made to be broken ***
Everything is made to be broken
[856
Words]
And I’d give up
forever that touch you
‘cause I know
that you feel me somehow
E rinuncerei per sempre a toccarti
Perché so che in qualche modo tu mi senti
La
prima a reagire fu Sakura.
Si
premette una mano sulla bocca, e Ino vide un luccichio, che aveva già osservato in quegl’occhi di giada,
appannati (ancora a causa sua) di
lacrime. Si scusò con Mikoto Uchiha e scappò, uscendo
nell’immenso giardino.
Itachi
non si mosse, né la lasciò andare, e Ino in qualche modo gli fu grata, perché
le gambe sembravano non potersi più reggere da sole.
Sasuke
la guardò, intensamente, il viso indurito.
Ino
lo vide, nascosto sotto la maschera, quel dolore che credeva di poter guarire,
che aveva guarito, ma che adesso
aveva nuovamente causato.
E
sentì un enorme peso gravarle sulle spalle. Istintivamente, conficcò le unghie
nella carne del braccio che la sosteneva, e si sentì prossima ad un pianto
isterico.
Poi
anche Sasuke uscì dal salone, senza emettere parola.
Ino
deglutì, la gola serrata dolorosamente e il torace che si contraeva
spasmodicamente per un poco di aria.
Alzò
gli occhi, e incontrò quelli di Itachi.
E
fu come se qualcuno l’avesse colpita sulla testa e rotta in mille cocci, come
un vaso.
Sasuke.
Itachi.
Non
avrebbe nemmeno dovuto sentirsi così frantumata.
Amava
Sasuke. Punto.
Itachi
era…che
diavolo ne sapeva lei di cosa era?!
Niente, niente, niente!
Si
morse un labbro tremante, e distolse lo sguardo. Lo sentì sospirare, piano.
Fu
lui il primo a staccarsi da qual convulso abbraccio, e se ne andò, senza
emettere una sillaba.
Gli
occhi di Ino erano aperti, scioccati, umidi.
Tentò
di non pensare che tutto si era
irrimediabilmente rotto, che non
riusciva ancora a stare in piedi senza sostegno, e corse verso Sasuke.
And all I can
taste is this moment
And all I can
breathe is your life,
‘cos sooner or later is over
E tutto ciò che posso assaporare è questo momento
E tutto ciò che respiro è la tua vita
Perché presto o tardi è finita
“SASUKE!”
Ogni
volta che sforzava la voce in un grido, sentiva la gola bruciare.
Ogni
passo, era come sollevare un macigno.
E
lei doveva correre, alzare faticosamente le ginocchia e rincorrerlo prima che
svanisse.
“SASUKE!”
Sasuke
si fermò solo quando afferrò il suo braccio, ansimante e con gli occhi lucidi.
“Sasuke,
io– ”
“Con mio fratello.” La interruppe, freddo
e tagliente. La vista le si appannò irrimediabilmente, e la sua mano si mosse
verso Sasuke, per toccarlo, sentirlo
vicino.
“Sasuke,
mi spiace io…”
“No,
Ino, non ti scuserò.” Sasuke scostò la sua mano, e gli occhi neri vibrarono
addolorati.
Ancora
un rumore di cocci, dentro Ino.
“Sasuke…” La voce le tremava, senza controllo. “Io non
voglio perderti…” lo supplicò, con sentimento.
Non
voleva, non poteva perderlo!
Sasuke
sospirò e si passò stancamente una mano sul viso.
“Non
voglio lasciarti, Ino. Ho… ho ancora bisogno della
tua presenza, nella mia vita. Per cui stai tranquilla.”
Non
riuscì a trattenere la sorpresa, e allungò nuovamente la mano per accarezzargli
una guancia e ringraziarlo, ma Sasuke si scostò, schivo.
“Ho
bisogno di rimanere da solo, oggi, Ino.”
E
ancora, guardandolo andare via, le sembrò di essere stata fatta a pezzi.
Si
accasciò al suolo, cedendo al peso che le gravava sulla testa, e prese a
singhiozzare come una bambina, tentando di cancellare le lacrime (inarrestabili) con i pugni.
[Frantumata da un dolore che le era
sconosciuto.]
Non
si era mai sentita così sola.
And I don't want
the world to see me
Cause I don't think that they'd understand
E non voglio che il mondo mi veda
Perché non penso che potrebbero capire
Come
aveva previsto, Sakura non era molto lontano.
La
trovò, lei si divincolò dalla sua presa, piangendo e gettandogli parole e
insulti addosso, soffocati dalle lacrime che le solcavano le guance fredde.
Erano
bastati un abbraccio, e una bugia, “Scusami”, per rabbonirla ed essere
perdonato.
Sakura
finalmente aveva calmato i singhiozzi, e, con la testa appoggiata al suo petto,
gli stringeva i vestiti, in modo molto simile a quello di Ino, ma meno
disperato, più simile a sollievo e meno ad una rottura.
“Itachi… ti prego, abbracciami per stanotte.”
Lui
annuì piano e le accarezzò i capelli, gli occhi fissi sul cielo e non su di
lei.
Da
qualche parte sapeva che Ino era distrutta, che si stringeva le gambe, tremante
per le lacrime, piangendo per suo fratello.
Appoggiò
un bacio sulla fronte di Sakura distrattamente, e la sentì rilassarsi.
Così
facendo, si assicurò il corpo della giovane nel suo letto stanotte.
Aveva bisogno di una scusa per
sentirsi a pezzi.
And you can't
fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
E non puoi combattere le lacrime che stanno arrivando
o il momento di verità nelle tue bugie
Ino piangeva. Non era ancora pronta per lasciare
Sasuke.
[E’
difficile rinunciare ad un certezza, per tuffarsi nell’ignoto.
Anche
se qual tuffo nel vuoto ti manca.]
Itachi non poteva permettersi di amare qualcun altro
oltre a se stesso.
[E’
difficile ammettere che l’hai lasciata andare per non farvi male.]
***
Wah,
ultimo capitolo prima dell’epilogo. *_*
Ancora non ci credo… un po’
mi spiace, mi sono appassionata e alla coppia e alla storia…
ma non disperate, per quanto ami i finali amari, c’è l’epilogo (che solo IO so!
Voi crogiolatevi nell’attesa! XD).
I pezzi della canzone sono tratti da una bellissima
canzone dei GooGooDolls, Iris. È stupenda, adatta alle NaruSaku,
ma qualche pezzo l’ho utilizzato anche qui! <3 Sono messi in particolari
posizioni, appositamente. Il primo pezzo, implica la spiegazione del fatto che
Itachi lascia andare per primo Ino. Il secondo pezzo sono i pensieri segreti di
Ino mentre Itachi ancora l’abbracciata, e la sua consapevolezza che ora tutto è
finito. Il terzo pezzo è questa Ino distrutta, che nessuno può capire, perché,
intendiamoci, tutti/e le daranno della poco di buono, mentre lei… ecco, ha agito seguendo quello che sentiva. Il quarto
pezzo, l’ultimo, è sia dal punto di vista di Ino (le lacrime) che di Itachi (le
bugie).
Grazie davvero a tutti coloro che hanno commentato, mi
avete rassicurato su un capitolo a cui tenevo e credevo sottotono…
invece, a quanto pare, tendo a sottovalutarmi! XD
Questo però mi è piaciuto proprio, ne sono fiera! *.*
E ora rispondo *__*:
_Rael_89: Uh, Boss, ubbidisco assolutamente ad
ogni tuo comando! *si mette sull’attenti*
Sono felice che ti sia piaciuto il capitolo, l’elettricità e la NejiTen sono stati messi apposta per rendere più credibile
questa intuizione di Sasuke e Sakura… credo davvero
che si possa capire da uno sguardo se c’è qualcosa tra due persone, e il tango
è stato il colpo di grazia! *_* Ho considerato l’idea del triangolo…
ma poi avrei ucciso Ino, povera troppe indecisioni! XD Era una situazione un
po’ ingestibile un triangolo del genere dopo un tradimento! °°” (Però quello
della Rivincita è stupendo!! *ç*). Visto? Sasuke ha “vinto”, beh, più o meno.
Qualcosa si è rotto. D’altronde non può essere rosa e fiori, uh? XD Grazie del
commento, Boss, sempre un onore averti tra i commentatori! *_* Baci!
ino_chan96: Ah, Ino-chan!
Sono felice che ti sia piaciuto! *_* Purtroppo non mi ha ancora aggiunto il tuo
contatto su MSN, appena ce l’ho dialoghiamo un po’ (collega sostenitrice di IchiRuki! XD). Grazie, bye!
Mimi18: Oh, gemeee!
*___* Se hai quasi pianto per Sasuke nello scorso capitolo, in questo sono
riuscita a strapparti la lacrimuccia? Ti ho emozionato come nello scorso? *-*
Me felice quando vedo che ti piace questa storiella, di cui sei la Musa! *__*
Ancor di più vedere quanto sai calarti nel personaggio…
(L) Più che amarezza e tristezza, qui c’è proprio angst. Pesante, direi! XD Dimmi
se ti è piaciuto, mi raccomando! *-* Un bacio, gemella diversa!
tinebrella: Ti giuro che avevo molti
dubbi, ma come ho detto prima è anche vero che mi sottovaluto. ^^; L’idea del
tango mi è balzata in mente da quando ho cominciato a percepirla come una vera
storia, cioè dopo il secondo capitolo, ma ero insicuro perché è stata davvero
difficile da descrivere. *sospiro* Uh, mi hai tentata con la scena urlante
(fatta da Sakura, naturalmente XD), ma poi ho preferito qualcosa di meno
teatrale e forse più realistico… che ne dici? XD
Grazie del commento! *_* Un bacio!
neko_chan: Se tenevi alla ItaIno (come sono sicura stavi facendo XD), sono certa che
questo ending ti abbia lasciato l’amaro in bocca! XD
Hai detto bene, conoscendo Itachi e anche Ino non poteva che finire così… però ci sono un sacco di sottointesi su questa
decisione, no? ^^ Comunque, spera nell’epilogo! XD Bye, grazie! *-*
Nightmares: Cognatina bella, che piacere vedere queste tue reazioni!
*__* Sono felice che ti sia piaciuta la scena-tango e ancor di più la storia!
*__* Meow, io ti coccolo o pucciosissimamicetta! XD *coccola* Grazie! *_* Un Bacio, con la
maiuscola! XD
RuKiA: Gemellina,
ma sono riuscita a toglierti le parole? XD Vuol dire che ti è piaciuto, me
superfelice! *__* Grazie, per le tue reazioni, direi esagerate rispetto aquel che leggi! XD Un bacio, e un abbraccio!
*_*
maoa:
Uh, in realtà li avevano già scoperti… XD Comunque,
ti ringrazio, sono felice che ti piaccia! ^^ Grazie del commento!
Al prossimo capitolo!
Bye,
Kaho
Spoiler
dell’epilogo -> Tre anni più tardi…
un incontro. I fili del destino si muovo.
“Avevano
imparato che non c’era bisogno di parole.”
Capitolo 9 *** Cancellare la malinconia [Epilogo] ***
Cancellare la
malinconia
[1075 Words]
In
tre anni dal primo successo della band, l’Akatsuki
tornava a Konoha per due concerti, uno riservato e
l’altro pubblico.
Tenten l’aveva pregata di
andare con lei a vederli, come tre anni prima. Ino aveva accettato con un
sorriso, finalmente serena dopo quattro mesi da single spesi a rimpiangere un
passato ormai lontano, ma che ora le sembrava meno doloroso.
“Il tempo sistema le
cose.” l’aveva consolata Tenten,
quando si era gettata tra le sue braccia dopo la partenza di Sasuke per l’America.
Forse, talvolta era vero.
Quella
sera ci sarebbe stato il concerto.
Ino
aveva chiuso prima il negozio dei genitori, era corsa a casa e si era preparata
per l’arrivo di Tenten. La stava aspettando
appoggiata alla finestra con una sigaretta che mollemente le penzolava dalle
labbra, stese in un mezzo sorriso.
Il
ricordo di Itachi Uchiha – e di baci al sapor di tabacco – era tornato con
prepotenza nei suoi pensieri.
Ci
aveva pensato, a quel concerto. Tanto. Troppo.
Ma
che senso aveva rifletterci così?, si era chiesta una mattina. Sapeva che, in
ogni caso, avrebbe cercato Itachi Uchiha. Perché da settimane era malata di [ossessiva] malinconia per il suo tocco,
per il suo sapore [ormai fumogeno ricordo].
Si
sarebbe pentita tutta la vita di non averci provato, se non lo avesse cercato.
*
I
camerini non erano cambiati, e il passaggio stava nello stesso posto.
Però
erano paurosamente aumentate le fans, che gridavano i
nomi dei loro beniamini, e Ino impiegò circa dieci minuti per distrarle e
infilarsi nella porticina nascosta. Quando giunse al cortile interno, vide ben
tre uomini vestiti con un completo scuro: come temeva, oltre a godere di grande
popolarità, ora gli Akatsuki godevano della
protezione di guardie del corpo.
Come previsto.
Si
sistemò la minigonna nera, e si infilò la giacca elegante e un paio di occhiali
da segretaria. Con un elastico si legò i capelli biondi in uno chignon sfatto,
e nascoste accuratamente nella borsa la maglietta della band comprata ad un
botteghino.
Uscì
allo scoperto, avanzando sui tacchi lucidi con aria professionale e altezzosa.
“Mi
scusi,” cominciò rivolgendosi ad una di quelle guardie. “Sono qui per vedere
Uchiha Itachi.”
L’uomo
la scrutò criticamente, ma Ino non dette segni di titubanza.
“E
lei sarebbe…?”
“Ino
Yamanaka,” si presentò inforcandosi gli occhiali sul
naso, “Vengo da parte del mio capo, il produttore di una rivista molto famosa
in città. Vorremmo proporre un’intervista a signor Uchiha.”
“Non
vedo il vostro nome sulla lista.”
“Non
avevo appuntamento, visto che l’agenda del signor Uchiha era già piena. Ho
pensato di fare un salto dopo il concerto: sono convita che mi dedicherà
qualche minuto della sua pazienza.”
“Attenda,
per favore.”
Quel
gorilla era entrato per verificare, non ancora convinto. Ino dovette mordersi
il labbro per non mostrare quanto fosse impaziente.
Quando
l’uomo si avvicinò dieci minuti più tardi senza Itachi, Ino artigliò la borsa,
e sperò che la commedia fosse servita. Ma vista la faccia dura del mercenario,
sentì i suoi piani sfumare (e la
malinconia accentuarsi).
“Signorina,
sono spiacente ma il manager ha detto– ”
“Yamanaka Ino.”
Ino
smise di fulminare la guardia del corpo, e girò il collo a sinistra. Un sorriso
malizioso le increspò le labbra.
Itachi
la stava osservando, appoggiato svogliatamente alla parete, la sigaretta
sull’angolo della bocca, e la solita espressione indecifrabile.
“Itachi.” Rispose lei, quasi divertita
dalla sua apparizione. Tossì, e si raddrizzò. “Signor Uchiha…
le posso offrire qualcosa e intervistarla?”
Itachi
alzò un sopracciglio.
“E’
per il giornale per cui lavoro.” Aggiunse Ino.
“Dobbiamo
mandarla via?” intervenne un’altra guardia. Itachi scosse la testa.
“Arrivo.”
E scomparve ancora nel corridoio. Ino scioccò un sorriso trionfante e una
linguaccia ai tre mercenari, si tolse gli occhiali e aspettò trepidante.
Ino
lo portò in un bar di periferia, lontano da paparazzi, e gli offrì da bere; Itachi
accettò, gustò con lei un martini mentre Ino a parlava, parlava, parlava.
Non
le dispiaceva se lui non le rispondeva; non aspettava nemmeno che stesse con
lei tutta la sera, come si era poi verificato.
Itachi
si limitava a guardarla, con intensità tale che ancora le dava i brividi (le faceva lo stesso effetto, anche se tutto
quello non era proibito. Solo un gioco. Pericoloso e calamitante.)
Quando
il locale chiuse, si ritrovarono nelle fredde vie della città, e Ino si sentì
un po’ più esposta. Ora erano da soli. Lo osservò di sottecchi accendersi un
sigaretta e aspirarne il fumo.
Chissà cosa voleva,
Itachi, da lei… chissà se sentiva la nostalgia del
suo tocco…
Si
rese conto che non le era bastato averlo rivisto, e aver sentito sulla pelle i
suoi occhi.
Come
tre anni prima, Ino bramava la sua mano su di lei [capace di annullare il mondo per quindici minuti].
Ino
allungò la mano e gli rubò la sigaretta, prendendone un tiro. Avvolse le
braccia intorno alle spalle, mimando un brivido esagerato. “Freddo vero?”
Itachi
alzò le sopracciglia scure e ghignò, avvicinandosi; Ino, d’istinto, indietreggiò
contro il muro. Lui riprese la sigaretta, e provocatoriamente lasciò più del
dovuto il filtro tra le labbra, assaporando il sapore del martini che aveva
lasciato lei.
Ino
gli rubò nuovamente il tabacco, e lo fece cadere, schiacciandolo sotto i tacchi.
Sentì
una parvenza di risata. Ma solo un fantasma, quasi inudibile.
Le
labbra di Ino si stirarono in un sorriso sbieco mentre Itachi abbassava per la
prima volta il volto verso il suo, appoggiando la mano sulla coscia. Piacevolmente invadente.
Itachi
la sentì fremere sotto le dita e vide quel luccichio malizioso di una donna (non la lussuria peccaminosa di una
ragazzina).
Alzò
lievemente la gonna di lei e tastò la pelle calda tra i polpastrelli; fece
scivolare una mano tra i capelli biondi e li sciolse, in modo che le cadessero
sulle spalle.
Itachi
appoggiò la fronte su quella di Ino, e respirò forte, inebriato da
quell’essenza delicata, e strinse con più forza la carne sotto le dita. Lei trattenne
il respiro, e lo fece sorridere (Il
ricordo di Ino che gemeva il suo nome.)
Quando
la baciò, lei avviluppò le braccia intorno al suo collo e lui la guidò,
facendosi cingere i fianchi dalle due lunghe gambe della bionda, entrambi
tentando di eliminare ogni inutile distanza.
Di
quello che successe quella notte, poi, furono lenzuola, sudore e ricordi che
piacevolmente diventavano presente.
In
silenzio.
(avevano
imparato che non c’era bisogno di parole)
Loro
lo sapevano bene: non c’era bisogno di parole.
Solo
di annullare la malinconia che portava il solo ‘ricordare’.
*^*^*^*
Oddio.
Ho un nodo alla gola.
È
finita. Questa storia raccontata per momenti è finita! ç.ç
Credo mi mancherà un po’… chissà se sono riuscita a condensare tutto
nell’epilogo (sarebbe come una one-shot, ma chiudiamo un occhio XD)…
naturalmente la sensualità regna, come giusto che sia! ù.ù
Mi
sono affezionata a questa Ino e questo Itachi: mi è piaciuto troppo
descriverli, sono incredibilmente versatili per una situazione del genere *__*…
e mi mancheranno anche i vostri gentilissimi commenti che mi hanno fatto
sorridere più di una volta. ^^
Velocemente,
voglio ringraziare ad uno per uno coloro che hanno lasciato una loro traccia, e
chi ha messo la storia nei preferiti. In particolare, un grazie a colei che ha
ispirato (inconsciamente XD) questa storia: Mimi.
Grazie,
con tutto il cuore a tutti! <3
Ora
rispondo alle recensioni dell’altro capitolo! *_*
_Rael_89:
Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta la scena SasuIno, e
che ti avrebbe rincuorata un po’! *_* Uhm, pacato lo scorso capitolo? Forse. La
scelta di non descrivere i sentimenti di Sakura e Sasuke, come hai intuito tu,
sono voluti: questo perché essendo una storia incentrata su Itachi e Ino erano
loro che mi interessavano, diciamo. XD Me super-felice di averti fatto
orgogliosa, Boss! *_* E certamente grido il nostro motto: SHIPPO IS LIVE AND
LOVE! <3 Grazie! *__* Bacio!
P.S =
Mi spiace se ieri non sono riuscita a risponderti… è
venuto il tecnico e stiamo facendo un paio di esperimenti…
il primo credo sia fallito -.- Non migliora niente! ARGH! >_< Comunque,
sono quella che dorme (foto scattata all’una di notte XDXDXD)! Scusami ancora,
Boss! ç.ç*me si inchina*
tinebrella:
Leggendo la recensione, mi sono sciolta. Quanti complimenti! ò//ò La canzone è
una delle mie preferite, mi fa sempre sciogliere ed emozionare e mi rende pucciosa! :3 Anche se ho dovuto eliminare qualcosa per
renderla calzante, ma sono felice che ti piaccia! *_* La lotta nel fango l’ho
risparmiata stavolta, magari alla prossima fic, ok?
XD Oh, Sasuke! L’ho reso davvero così bene come volevo che risultasse? Leggendo
quello che hai scritto su di lui, sì, ci sono riuscita! *_* I’m so proudofmyself! :3 Sai che non mi
sento in colpa neanche un po’? XD Sono solo iper-contenta
che tu l’abbia messa nei preferiti! *__* E se sono riuscita a farti piacere un
po’ la ItaIno, wah, me
super-esaltata! *__* Un bacio!
maoa:
Perché Sasuke ha scelto Ino? Mi serviva il finale tragico! XD Sono felice che
la storia ti piaccia! *_* Spero che anche l’atteso epilogo sia di tuo
gradimento! ^^ Bye! Grazie!
ino_chan96: XDDD Grazie dei
complimenti e foreverItaIno
e IchiRuki! Yeah! Grazie!
:3
Nightmares:
Anche a me quella canzone fa lo stesso effetto. Wah. E
‘wah’ è anche il tuo commento. Cognatina,
ti ringrazio, mi rendi orgogliosa! *_* Besos
neko_chan: *Kaho naviga nel mare di lacrime, binocolo in mano in cerca
di Neko*Neko, mi stai
bagnando tutti i vestiti! è_é (…me
lo merito, immagino XD) Oddio, non credevo che il capitolo ti sconvolgesse
tanto! XD Grazie per quel ‘perfetto’ me gongola ancora! *^* Per la seconda parte… credo proprio che non ci sarà. Non ho idee, e
probabilmente sarebbe monotona. -.- Ma nella testa ho in mente una ItaIno… che purtroppo rimarrà nella testa ancora per molto!
XD Grazie di tutte le tue parole e delle risate che mi fai sempre fare! ^^ Bye
_Fallen_star_:
Era proprio come volevo che fosse: qualcosa di realistico! *_* Sono felice che
la storia ti sia piaciuta tanto… e spero che
l’epilogo ti sia piaciuto ugualmente! ^^ Grazie mille! :3 Bye!
RuKiA: Gemellina! *_* Purtroppo ti è capitato l’arancione,
adeguati, ci stava bene nella scala dei colori! XD *me
piace scala colori*Io… un
genio? Ò.ò Beh, sarà una caratteristica di famiglia!
XD Ti adoro! *_* Besos!
arwen5786:
Grazie, modestamente di musica ne me intendo! XD E grazie del commento! ^^
Questa tua sorpresa mi riempi di orgoglio, adoro l’effetto surprise! :D E sei ti piace Ino
con Itachi… vuol dire che la coppia ti piace! *_* Yeee! Non sai quanto questo mi renda felice! *__* In
qualche modo, il gioco passionale non è finito. A tre anni di distanza, brucia
ancora. :D Spero ti sia piaciuto l’epilogo! ^^ Bye!
Devil_Uchiha: Uh,
visto? Alla fine si mette con Itachi… XD Grazie dei
complimenti, le tue parole mi hanno fatto un enorme piacere! *__* Spero
commenterai anche l’epilogo! ;) Bye!
Vi
lascio qui, con questo incontro, la storia ancora aperta. La lascio alla vostra
fantasia: fatevi vostri Ino e Itachi (beh, non nel senso letterale XD),
immaginate dopo questa notte il loro legame, un’altra rottura, tutto ciò che
volete e che vi piace. ;)
Alle
volte il tempo non corrode solamente.
Grazie,
un bacio a tutti! *__*
Bye,
Kaho
P.S =
In fondo metto (sperando che l’esperimento riesca XD) le foto del mio personale
Itachi di OFTFFM (Keanu Reeves – in questa particolare fotografia&posa
*_*) e la mia personale Ino (Laura Vandervoot –
adatta a lui, eh? xD). Per farvi lavorare di fantasia,
assolutamente non perché non avevo nulla di meglio da fare! ù.ù