Si apre il sipario

di LittleRogue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il primo spettacolo ***
Capitolo 2: *** La grande novità ***
Capitolo 3: *** Il provino ***
Capitolo 4: *** La nuova compagnia ***
Capitolo 5: *** Tutti al mare! ***
Capitolo 6: *** State buoni... se potete! ***
Capitolo 7: *** Chitarrista improvvisato ***
Capitolo 8: *** Preparare le valige! ***



Capitolo 1
*** Il primo spettacolo ***


Ehi, ciao! Sei anche tu uno di quei ragazzini che sognano di diventare attori? Se è così allora non puoi assolutamente perderti questo spettacolo teatrale. Gli attori sono ancora nei camerini a prepararsi ma i posti a sedere sono già tutti occupati. Lo spettacolo che andrà in scena questa sera si intitola "La Bella e la Bestia". La conosci la storia? E' tratta da una famosa fiaba, di cui hanno fatto anche un cartone animato.                                                                                            
Ogni anno la scuola di teatro di Treviso porta in scena uno spettacolo di fine corso, a giugno, per mostrare al pubblico quello che i ragazzi hanno imparato durante l'anno.                                                                        
 
C'è grande fermento in sala, soprattutto per due ragazzini in particolare. Li vedi come si agitano sulle poltroncine della quarta fila? Uno è Martino e l'altra accanto a lui si chiama Anna. Martino è un po' seccato: - Ma quando inizia? Non vedo l'ora di vedere Alice in azione!                                                                                                     
- Smettila di agitarti! - Lo rimprovera Anna - Sembra che hai un granchio sotto la maglietta! Tra poco dovrebbe iniziare...                                    
Martino sbuffa impaziente sistemandosi bene sulla poltroncina.                        
Ora ti chiederai: ma chi è Alice? Per vederla dobbiamo spostarci dietro le quinte, nei camerini. Eccola, la vedi? E' quella seduta davanti allo specchio che sta finendo di mettersi a posto i capelli. Sembra agitata... questo è il suo primo spettacolo. La sua passione per la recitazione se la porta dietro fin dalla nascita, non sto scherzando! E ora che ha tredici anni finalmente sente che è arrivato il momento di andare in scena. Ha passato molto tempo ad esercitarsi e prepararsi per lo spettacolo. E' un momento che aspetta da anni, anche se frequenta la scuola di teatro solo da uno. Da pochi giorni è finita la scuola e secondo lei non c'è modo migliore di dare il benvenuto all'estate che quello di recitare in uno spettacolo. Da qui puoi capire quanto sia importante per lei. Quando aveva appena dieci anni decise che sarebbe diventata un'attrice, e nessuno è ancora riuscito a farle cambiare idea. Passa ore e ore a recitare assieme a Martino e Anna.                                                               
Martino è uguale ad Alice: ha la sua stessa passione per la recitazione, con l'unica differenza che lui non può permettersi corsi di teatro perché sua mamma è senza lavoro e il papà se n'era andato di casa quando lui era molto piccolo. E' anche per questo motivo che Martino desidera diventare un attore: vuole aiutare sua mamma con i soldi, e magari un giorno potergli comprare una nuova casa.                                
Anna invece fa danza. E' una vera e propria appassionata di Breakdance e dice sempre che vorrebbe continuare a ballare per tutta la vita. Appena ha un momento libero si mette a perfezionare qualche passo e a volte li insegna anche ad Alice e Martino.                                                  
Questi tre amici si sono conosciuti quando avevano appena sei anni, alle elementari, e da allora non si sono più lasciati!                         

L'insegnante del corso si chiama Adeline e insegna recitazione da pochi anni, ma un anno di tempo non gli è bastato per accorgersi del talento di Alice per la recitazione, così gli ha dato solo una piccola parte secondaria. Alice ha mandato giù il boccone a fatica, ma ha promesso di impegnarsi lo stesso a interpretare bene il suo ruolo.                                                                                                           

Attenzione! Adeline è entrata nei camerini per avvisare gli attori che tra pochi secondi si inizia! Le sue parole sono state come una scarica elettrica per tutti.
Alice e i suoi compagni si mettono in fila davanti all'entrata sul palco. Ma guardandosi intorno si accorge che c'è qualcosa che non va... i suoi compagni sono agitatissimi, molto più di lei, non parlano, non riescono a stare fermi, muovono mani e gambe senza controllo. Alice sa che una delle cose più importanti per un attore è appunto l'autocontrollo, e ora guardando i suoi compagni inizia ad avere un brutto presentimento.                                                                        
Adeline sale sul palco per presentare lo spettacolo al pubblico che la accoglie con un applauso.
Dopo qualche minuto l'insegnante scende e va a sedersi in prima fila, nella platea.                                               
Le luci della sala si spengono, parte la musica e gli attori protagonisti salgono sul palco per il primo atto. Restano dietro le quinte solo i personaggi secondari, compresa Alice, che reciteranno solo nella scena finale.                                                                                            
Il primo atto si conclude bene.

Inizia il secondo. Ma c'è un problema: l'attrice che dovrebbe salire sul palco adesso... non c'è! Alice dietro le quinte si guarda intorno in cerca della compagna. Intanto sul palco gli attori si accorgono del problema ed entrano nel panico.
Nel teatro è calato il silenzio. I compagni in scena non sanno che dire, perché Adelina durante l'anno non ha mai fatto esercizi di improvvisazione, che in realtà sono utilissimi per un attore. E ora i ragazzi sono ammutoliti a fissare il pubblico, immobili. Alice capisce che deve fare qualcosa, corre in camerino e trova la sua compagna, di nome Erin, seduta su una sedia che piange.                                                                                    
- Ehi! Tocca a te, devi andare!                                                              
Erin fa cenno di no con la testa e risponde singhiozzando: - Scusa... non ce la faccio... ho troppa paura!                                                  
Alice vede il costume piegato su una sedia, lo prende, se lo infila più veloce che può e si avvicina all'entrata del palco.
Lì si ferma un attimo, chiude gli occhi, prende un profondo respiro, e sale.        
 
Sul palco Alice improvvisa qualche battuta. Adeline in platea è più sorpresa che mai: che ci fa lei in scena?                                          
Alice improvvisa tutta la scena senza sbagliare mettendo in mostra tutta la sua bravura fino alla fine del secondo atto dove torna dietro le quinte, nei camerini, per cambiarsi il costume.                                
Inizia il penultimo atto, in quello successivo dovrà tornare sul palco col suo personaggio.                                       
Erin si è calmata, e asciugandosi gli occhi gli dice timidamente: - Scusa...
- Tranquilla, sono riuscita a salvare la scena!                                     
Lei sorride: - Grazie!
 
Intanto, in sala, Anna e Martino sono a bocca aperta. Alice li aveva avvisati che avrebbe recitato solo l'ultima scena, e non riescono a capire il perché sia salita così presto sul palco. Oltretutto Alice questa sera sta dando il massimo per interpretare bene il suo personaggio e i due amici in platea non sapevano che la loro migliore amica fosse così brava! Insomma, quando lei recita con loro due non si impegna così tanto, ed è per questo che Anna e Martino sono così sorpresi: è la prima volta che la vedono recitare al massimo!                                                                        
Martino però vuol far finta di niente: - Per me non è così brava...                      
Anna lo guarda malissimo e gli tira una gomitata sul braccio:             
- Bugiardo! Sei sorpreso anche tu! Dici così solo perché sei invidioso, vorresti essere anche tu lì sul palco a recitare!                                                      
Martino alza la voce: - Cosa? Non è vero!                                           
Forse ha urlato un po’ troppo... infatti la signora che le è di fianco gli dice spazientita: - Fate silenzio, un po' di educazione!                           
Martino incrocia le braccia sul petto, offeso.
Anna ha ragione: verrebbe anche lui essere lì sul palco a recitare.                                             
 
Dopo il terzo atto Alice torna in scena per quello finale.
 
Lo spettacolo si è concluso bene e ora tutti gli attori sono nei camerini a cambiarsi. Alice ha appena finito di vestirsi quando sente Adeline che la chiama fuori dal camerino. E' arrabbiatissima:                             
- Alice! Come ti sei permessa di andare in scena al posto della tua compagna senza il mio consenso?                                                  
Alice è impaurita: non si aspettava una reazione del genere.          
L'insegnante alza la voce e gli punta un dito addosso: - Non lo fare mai più!                                                                                             
Alice è ammutolita. Sente le lacrime salirgli agli occhi, non ha neanche la voglia di spiegare cosa è successo veramente. Dopo aver salvato lo spettacolo non si meritava di certo un rimprovero dalla regista. Si copre gli occhi con una mano per non far vedere le lacrime, prende il suo zaino e corre fuori dal teatro, senza neanche accorgersi di Anna e Martino che la stanno aspettando in sala. L'amico è preoccupato quando la vede correre via e chiede ad Anna: - Cosa gli sarà successo?                                                                                 
Anna non risponde.
Escono velocemente dal teatro e la trovano seduta sui scalini d'entrata con i suoi genitori vicino, che hanno assistito allo spettacolo a qualche fila più indietro di Martino e Anna.                                    
La mamma è inginocchiata sui scalini che le chiede spiegazioni. Si chiama Stefania, è una donna molto dolce. Ora è preoccupata per sua figlia, che ancora non ha detto niente. Il papà invece si chiama Roberto, ed è in piedi davanti a lei.                                                           
I due amici si avvicinano ad Alice. Quando lei li vede arrivare spiega tutto quello che è successo.
 
Stefania è arrabbiatissima: vorrebbe entrare e dirgliene quattro a quella regista che non sa proprio lavorare! Ma è Roberto che la ferma: - E' inutile, protestando peggioreresti solo le cose senza ottenere niente, perché dopo Adeline se la prenderebbe con Alice appena ricomincerà il corso, a settembre.                                                                                                   
E' questo il pregio migliore di papà Roberto: sa sempre cosa fare nel momento giusto. A volte però ne combina proprio delle belle, da far ridere tutti quelli che lo circondano!                                                  
Dopo qualche secondo di silenzio Alice guarda i suoi due migliori amici e dice: - Non reciterò mai più.                                                 
Anna spalanca gli occhi: - Cosa? Stai scherzando?                          
Martino cerca di convincerla: - Ma non puoi farlo! La recitazione è tutta la tua vita!                                                                                             
L'amico ha ragione, ed è sempre stato così per Alice. Ora però sembra avere idee diverse...                                                                                
- Non sto scherzando - conclude.
Roberto cerca di risollevare il morale: - Ragazzi, che ne dite se ce ne andiamo tutti a mangiare al mio ristorante?                                                                                    
Tutti accettano senza troppo entusiasmo: la notizia del ritiro dalle scene di Alice li ha sconvolti.                                       
Papà Roberto è il padrone di un ristorante, lui però non ci lavora, ha una "squadra" di cuochi e camerieri che pensano a cucinare e servire i clienti, ed è per questo che ha molto tempo da dedicare alla famiglia, come pure Stefania che è una casalinga.                                                   
Sofia, la mamma di Martino, e Giovanna, la mamma di Anna, raggiungono il gruppetto, poi assieme si dirigono al ristorante di Roberto.
 
Al ristorante i tre amici mangiano silenziosamente, mentre i genitori discutono su quello che è successo ad Alice.                                         
- E' un'ingiustizia! - Esclama Sofia.                                                        
- I ragazzi dovrebbero divertirsi, non andare in scena con il terrore di sbagliare! - Commenta Giovanna.                                                    
Alice si intromette nel discorso: - Adeline prima dello spettacolo non ci ha detto neanche una parola di incoraggiamento, e così i miei compagni sono saliti sul palco pieni di paura...                                               
Poi guardando i suoi genitori conclude: - Non ci voglio più andare a questo corso di teatro!                                                                     
Tutti annuiscono con approvazione: ha fatto la scelta giusta.                   
Dopo un paio di minuti di silenzio Martino chiede ad Anna: - Perché tuo fratello non è venuto a vedere lo spettacolo?                                
- Questa sera aveva la sua ultima lezione al corso di violino prima delle vacanze e non voleva assolutamente perderla. Sai com'è fatto, no?                                                                                                    
Martino annuisce pensieroso.                                                                  
Il fratello di Anna ha dieci anni e si chiama Sebastiano. Suona il violino da quando ne aveva 5, e ora è un vero e proprio prodigio di questo strumento! Sebastiano ha una particolarità: è Angelo Branduardi in miniatura. Lo conosci Angelo? E' il famoso cantautore e musicista italiano, l’autore della canzone “Alla fiera dell’Est”. Ecco, se vuoi immaginarti Sebastiano basta che prendi il famoso cantante e lo rimpicciolisci: eccoti il fratello di Anna! E come Angelo, anche Sebastiano suona il violino e anche un po' di chitarra classica. L'unica differenza che hanno è che il fratello di Anna è biondo, mentre il cantante da giovane aveva i capelli castani.                                                                                                  
 
La cena trascorre tranquilla fino al momento del dessert, quando Alice ad un certo punto riceve una telefonata...

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Capitolo 2
*** La grande novità ***


Alice risponde al telefono sotto lo sguardo dei genitori, di Martino e di Anna.
- Pronto? Ciao... Cosa è successo? ...Allo spettacolo?                                
I presenti si accorgono che qualcosa non va, perché Alice fa la faccia più sconvolta che abbiano mai visto.
Dopo qualche minuto riattacca, riconsegna il cellulare a sua mamma e china la testa. Anna trova il coraggio di chiedergli: - Cos'è successo?
Alice, con tono triste, spiega: - Al telefono era una mia compagna di teatro. Mi ha detto che ad assistere allo spettacolo di questa sera c'era anche un regista cinematografico... Non so come lo sia venuto a sapere, ma mi ha anche detto che dopo la rappresentazione se n'era andato via insoddisfatto criticando male lo spettacolo per colpa degli attori che non sapevano recitare. Era venuto perché sta cercando un ragazzo per il suo prossimo film, e ovviamente è andato via a mani vuote…                                                                                
Anna e Martino sono increduli. Si scambiano un'occhiata, poi Martino dice: - Aly mi dispiace...                                                          
Alice fa cenno di no fissando il pavimento. Anna e l'amico sono dispiaciuti nel vedere la loro migliore amica così giù di morale, ma non sanno cosa fare per rimediare.
Anna forse ha avuto un'idea, infatti si mette a bisbigliare con Martino. Alice riesce a sentire solo alcune parole: - Domani mattina... palco....                                                   
 
Finito il dessert le tre famiglie tornano a casa.
 
La mattina seguente Alice si sveglia per il suono del campanello di casa. Sente sua mamma urlare dall'altra parte della casa: - Alice apri tu, io sono in accappatoio!                                                        
Alice sbadiglia e ancora in pigiama apre la porta. In quel momento si ritrova davanti Martino e Anna, che la salutano.                           
- Ciao, che ci fate qui?                                                                       
- Ti va di venire con noi sul "Palco"? - Chiede Martino entusiasta. Alice non ha mai rifiutato offerte del genere dai suoi due migliori amici!                                                                                                 
Il "Palco" è un luogo che hanno scoperto i tre amici circa un anno fa. Si tratta di un grande capannone abbandonato situato poco distante dalle loro case, un tempo probabilmente usato per le sagre paesane. Sotto questo capannone c'è appunto un palco molto ampio dove i tre amici si ritrovano spesso per esercitarsi: Martino e Alice con la recitazione e Anna con il ballo. Il giorno della scoperta di questo capannone i tre amici hanno discusso a lungo sul nome che avrebbero voluto dare a quel luogo, ma ognuno aveva idee diverse. Anna voleva chiamarlo "Il Palco del Successo", ma secondo Alice era troppo lungo. Per Martino invece il nome perfetto era "Il Paese delle Meraviglie", ma Anna lo trovava ridicolo e continuava a prenderlo in giro dicendo: "Certo Martino, io faccio il Cappellaio Matto, Alice fa la protagonista e tu sei il coniglio col panciotto!".                                                                                          
Alice a quelle parole si era letteralmente piegata in due dalle risate. Martino per tutta risposta le aveva fatto una linguaccia. Alla fine decisero di chiamarlo semplicemente il "Palco".                                     
Come ti ho spiegato prima, Alice, Anna e Martino si trovano spesso lì per i loro esercizi, ma oggi Alice non ha proprio voglia di andarci: - No, andate voi. Io resto a casa - Risponde. Il morale dei due amici si sgonfia come un palloncino.                                                          
- Dai Aly! - Insiste Anna.                                                                  
Alice scuote la testa: - Vi accompagno fino al piano terra.            
Alice abita al terzo piano di un mini appartamento, mentre Anna e Martino abitano nelle due case accanto, per questo motivo possono vedersi e stare assieme anche giornate intere.                                
Alice torna in casa per cambiarsi, poi accompagna i due amici fino al piano terra. Martino sospira deluso: - Noi andiamo. Se cambi idea ci trovi lì.                                                                                             
Prima di andare i due amici si fermano a guardare un ragazzo sui trent'anni salire le scale fino alla casa del secondo piano, seguito da una ragazza. Entrambi portano dei scatoloni in mano. Martino incuriosito chiede a bassa voce: - Chi sono?                                                          
- Una coppia, - Risponde Alice - si sono appena trasferiti sotto casa mia. I miei genitori mi avevano avvisato che sarebbero arrivati oggi.                                                                                   
Martino però sembra preoccupato.                                                         
 - C'è qualcosa che non va? - Gli chiede Anna osservandolo. Lui fa cenno di no con la testa: - E' solo che quel ragazzo... l'ho già visto da qualche altra parte.                                                              
I tre amici restano in silenzio per qualche secondo pensando alle parole di Martino. In effetti non ha tutti i torti, anche per Anna e Alice il viso di quel ragazzo non è nuovo...                                      
Anna rompe il silenzio: - Noi andiamo.                                              
- Va bene, ciao.                                                                                  
- Ciao Aly! - Conclude Martino.                                                                  
Lei rimane a guardare i due amici allontanarsi, poi decide di risalire.
E' da due giorni che ha dentro di sé un profondo senso di tristezza. Ha pubblicamente affermato che non reciterà mai più, ma in realtà sa che è ancora innamorata del cinema e del teatro, e la mancanza di queste due cose la rendono triste. E' consapevole che non riuscirà a realizzare presto il suo sogno, come invece vorrebbe. Ma sa bene anche che per queste cose ci vuole tempo: il successo nel cinema non è una cosa da poco. La vita di un attore è tempestata di impegni, interviste e riprese di vari film. Senza contare la continua pressione dei fan e dei fotografi. << Sarà molto dura >> Si ripete salendo le scale.
Decide di non rientrare subito in casa, ma si siede sulle scale del secondo piano per riflettere se la vita dell'attrice è quello che vuole veramente. << Potrei comunque diventare una cuoca come mio papà, o una veterinaria... >> pensa tra sé << Infondo io amo gli animali! >>. In quel momento gli passano per la testa mille diversi lavori. << Quello dell'attore non è l'unico lavoro a questo mondo >> cerca di convincersi. Nello stesso istante esce dalla porta della casa del secondo piano il ragazzo di prima che saliva le scale, quello con la faccia familiare. Esce con in mano una scopa e inizia a spazzare il pavimento davanti all'ingresso della casa. Alice, presa dai suoi pensieri, non si è nemmeno accorta di lui. << Non voglio fare l'attrice >> continua a pensare. Poi, esasperata da quel pensiero, si sfoga ad alta voce: - Ma che dico? Io amo recitare! Voglio diventare un'attrice!                                      
Il ragazzo a sentire quelle parole smette di spazzare e osserva la ragazzina seduta sulle scale. Alice ha la testa tra le mani e guarda il pavimento.
- Tutto ok? - Gli chiede dolcemente il ragazzo. Alice alza la testa. Imbarazzata e giù di morale risponde di no, poi ci ripensa e aggiunge: - E' successa una brutta cosa ieri sera a teatro, quando è finito lo spettacolo in cui ho recitato.
Forse parlare con qualcuno potrebbe risollevarla un po’.                                                            
Con grande sorpresa di Alice, il ragazzo sembra molto interessato all'argomento, infatti chiede: - Vuoi venire dentro da me a parlarmene? Non credo che le scale siano un luogo molto adatto! Forse posso aiutarti...                                                                             
A sentire quelle parole Alice capisce che il nuovo vicino non è italiano. Parla bene la lingua, ma ha un forte accento inglese. Un'altra cosa sorprende Alice: quel ragazzo ha sempre l'aria felice e sorridente, quasi prendesse la vita come un gioco o un divertimento. E questo lo rende un ragazzo molto simpatico, e Alice lo capisce subito. Trasmette anche una certa aria di fiducia, ed è per questo che accetta volentieri l'invito.                                        
Appena entra nella casa il ragazzo gli dice: - Scusa del disordine ma sono arrivato da pochissimi giorni e devo ancora sistemare tutto.                                                                                                    
Il vicino la fa accomodare su una sedia davanti a un tavolo e dice: - Torno subito.                                                                                     
Alice si guarda attorno. La sala è piena di scatoloni, come pure le altre stanze della casa. Ci sono anche dei scaffali e delle mensole vuote appese ai muri. Niente televisione, niente divano. In mezzo alla stanza c'è solo il tavolo con quattro sedie.                                          
Dopo pochi minuti il ragazzo torna con due bicchieri di succo di frutta in mano e la ragazza alle sue spalle che lo segue. Entrambi si siedono e il ragazzo porge un bicchiere ad Alice. Il vicino si presenta: - Io mi chiamo David Andrew, ma chiamami pure Andrew. Lei è mia moglie Jasmine.                                                        
- Piacere, io sono Alice.                                                                             
Dopo le presentazioni Alice racconta ad Andrew tutto quello che era successo la sera prima. Gli dice dello spettacolo, della paura dei compagni di andare in scena, della sua improvvisazione nei panni del personaggio della sua compagna, delle parole che gli ha detto Adeline e della notizia del regista cinematografico. Andrew e Jasmine ascoltano apprensivi, poi Andrew commenta: - Non lo trovo giusto. Dei ragazzi come voi dovrebbero divertirsi a recitare. Tu non hai sbagliato a salire sul palco anche se non era il tuo turno, anzi hai fatto benissimo. Ti sei comportata da vera attrice! E credimi, te lo sta dicendo un esperto!                                                                   
Alice dopo aver sentito quelle parole pensa sorpresa: << Che vuol dire "te lo sta dicendo un esperto"? Ma chi è questo ragazzo? >>.
Però si sente risollevata e inizia a raccontare della sua passione per la recitazione, del suo sogno di diventare un'attrice, e poi anche dei suoi amici Anna e Martino.
Andrew sembra molto contento di questa cosa, però ha un dubbio: - Perchè prima hai detto quelle cose sulle scale?                                            
- Beh... dopo l'episodio di ieri sera mi sono un po' scoraggiata...                                                                                    
Andrew gli sorride: - Non pensare a ieri sera. Secondo me hai agito benissimo. Se quella regista è un'incompetente non è colpa tua.                        
- A me sembrava una brava regista all'inizio - gli dice.                  
Andrew risponde sicuro: - Tu devi ancora conoscerlo un bravo regista.                                                                                                 
Il ragazzo guarda sua moglie, poi dice: - Vorrei invitare te e i tuoi genitori a venire qui da me questa sera per cenare tutti assieme, se vuoi. I tuoi sono in casa adesso?                                                                             
Alice annuisce contenta e dice: - Vieni, te li faccio conoscere.                                                                                              
 
Andrew suona il campanello. Accanto a lui c'è Alice. La porta si apre e i due si ritrovano davanti Roberto. Andrew e il papà di Alice si presentano, poi il ragazzo gli spiega dell'incontro con sua figlia e dell'invito a cena per questa sera. Roberto torna in casa, parlotta un po' con Stefania, poi dice ad Andrew: - Va bene, accettiamo l'invito! Vuole venire dentro a bere un caffè con noi?                             
- No adesso non posso, devo sistemare la mia casa. Non voglio che questa sera vediate tutta la confusione che c'è adesso!                                   
Il ragazzo saluta la famiglia e torna a casa. Ad Alice invece, dopo questa chiacchierata, è venuta una gran voglia di recitare, quindi prende la sua bici e si dirige verso il "Palco" da Martino e Anna.
 
Prima di entrare dentro il capannone Alice sente i suoi due migliori amici recitare qualche battuta.
Entra con un sorriso stampato in faccia e saluta i due amici con un cenno della mano. Anna e Martino gli saltano letteralmente addosso dalla gioia ricoprendola di saluti, poi Alice spiega dell'incontro con Andrew e della cena a casa sua.
Dopo le spiegazioni Anna e Martino gli porgono un copione e salgono sul palco con ancora più entusiasmo.
La giornata passa così per i tre amici. Si ritrovano anche dopo aver pranzato e per tutto il giorno si esercitano assieme, fino alle 19, l'ora in cui Alice deve tornare a casa per la cena con Andrew.
 
Alle 19 e 30 Alice e i suoi genitori si presentano a casa di Andrew, che li accoglie e li invita a sedersi a tavola. Alice osserva che la casa ora è molto più in ordine di prima. Ora i scaffali sono ornati con dei soprammobili e nella sala non ci sono più i scatoloni che ingombravano il passaggio.                                                                 
Prima di iniziare a cenare, Andrew si siede a tavola con la famiglia e dice: - Mia moglie Jasmine non c'è, è partita poco fa per un tour.                             
- Un tour? - Chiede Alice senza capire.                                             
- Sì, mia moglie è una cantante. Starà via qualche settimana.         
Roberto e Stefania sorridono nel vedere la loro figlia così sorpresa della notizia. Il papà decide che è arrivato il momento delle presentazioni. Si rivolge ad Andrew stringendogli la mano:                                              
- Piacere, io sono Roberto e lei è mia moglie Stefania.                      
Andrew ricambia la stretta di mano.                                                  
- Spero che mia figlia non abbia disturbato, questo pomeriggio - Dice Stefania.                                                                                     
- Assolutamente no! - Risponde Andrew - Anzi mi ha fatto proprio piacere conoscerla, e anche conoscere voi. Vi ho invitati da me questa sera perché oggi parlando con Alice mi è venuta in mente un'idea di cui vi vorrei parlare. Ma vi spiego tutto dopo, ora pensiamo a mangiare che ho una fame che mi divorerei un toro!                                                         
Alice e i suoi genitori si guardando divertiti.
Andrew serve a tavola un antipasto: affettato misto e formaggio. Chiacchierano un po' poi Andrew serve il primo: tacchino in salsa, roba da leccarsi i baffi. La famiglia di Alice capisce subito che il ragazzo è veramente molto bravo a cucinare, infatti Roberto dice soddisfatto: - Ti faccio i miei complimenti! Sai, io ero un cuoco. Ora sono il proprietario di un ristorante in centro a Treviso.                                                             
Andrew sorride e ringrazia. Stefania si intromette: - La prossima volta ti invitiamo noi a venire a mangiare nel nostro ristorante!                                   
- Con molto piacere! - Risponde Andrew addentando un boccone di tacchino.                                                                                            
- E tu invece che lavoro fai? - Chiede Alice al ragazzo. Andrew guarda la famiglia sorridendo. Sa che quello che sta per dire avrà un certo effetto, soprattutto su Alice.                                                  
- Io ero un attore - risponde tranquillamente.

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Capitolo 3
*** Il provino ***


Alice a quella notizia lascia ricadere nel piatto davanti a sé il crostino che tiene in mano e fissa il ragazzo a bocca aperta. Ora capisce tutto! Capisce il perché a lei, Martino e Anna il suo viso era familiare e capisce perché quel pomeriggio gli aveva detto la frase: << Te lo dice un esperto! >> quando lei gli aveva spiegato dello spettacolo della sera prima! Lui è un attore!                                     
- E ora non lo sei più? - Gli chiede Stefania, anche lei un po' sorpresa della notizia come Roberto. Andrew scuote la testa e spiega: - No, io fino a poco tempo fa abitavo in America, a Los Angeles. Ho cominciato a recitare a sedici anni, a venticinque vinsi l'Oscar come migliore attore e a trenta ero ormai all'apice del successo. Poi quattro anni fa ero venuto qui in Italia, a Venezia, per girare un film. Durante le riprese ho conosciuto Jasmine. Abitava a Venezia, vicinissimo al set dove giravamo ogni giorno. Poi, finite le riprese, sono ritornato nei Stati Uniti, ma mi accorsi ben presto che quella bellissima ragazza, Jasmine, mi aveva rubato il cuore e se lo era tenuto con sé a Venezia. Dunque sono tornato qui in Italia. Il primo bacio ce lo siamo dati proprio sul Ponte di Rialto. Un anno dopo ci siamo sposati, poi ho deciso di lasciare il mondo dello spettacolo e dedicarmi alla famiglia. Per questo ci siamo trasferiti qui. Saletto mi sembra un paesino molto tranquillo, ideale per riposarsi e costruirsi una bella famiglia!                                                                    
Stefania e Roberto si guardano felici e commossi dal racconto di Andrew. Alice invece non si è ancora ripresa: - Hai vinto l'Oscar? - balbetta incredula. Non vede l'ora di gustarsi le espressioni di Martino e Anna quando gli racconterà tutto quello che sta succedendo!                                                                                            
- Sì, vieni con me - risponde Andrew divertito dalla reazione della ragazzina. I due si dirigono in una stanza e si fermano davanti a uno scaffale pieno zeppo di premi cinematografici. Lo sguardo di Alice ricade su un oggetto dorato che riconosce immediatamente: - L'Oscar! - esclama più felice che mai. Andrew lo prende e lo da ad Alice, che se lo rigira tra le mani osservando ogni particolare dell'oggetto. Il premio più importante che un attore possa mai vincere ora è nelle sue mani! Poi legge a voce alta la scritta su una targhetta dorata nella parte frontale dell'oggetto: - Oscar al migliore attore protagonista.                                                                 
Gli occhi di Alice si illuminano come due lampadine: - Troppo super! - esclama felicissima, poi aggiunge: - Anche io ne ho uno, ma è di plastica!                                                                                     
Andrew scoppia a ridere, poi assieme tornano a tavola per finire di mangiare.
 
Finita la cena Andrew picchietta il coltello sul suo bicchiere appoggiato al tavolo per richiamare il silenzio. E' arrivato il momento della notizia del ragazzo: cosa dovrà dire di così importante?                                                                                      
Alice e i suoi genitori si mettono all'ascolto.                                         
- Bene - dice Andrew - come vi ho già detto io ho lasciato il cinema da quasi un anno. Però la mia passione per la recitazione la porto ancora nel cuore, ed è per questo che quando mi sono trasferito qui decisi che avrei insegnato recitazione a bambini e ragazzi che abbiano anche loro questa passione. Oggi però, parlando con Alice, mi è venuta in mente un'idea migliore: vorrei fondare una compagnia teatrale, con giovani che abbiano voglia di mettersi alla prova e di divertirsi. Ora chiedo a te, Alice: vuoi fondare con me questa compagnia teatrale?                                                         
Lei guarda felice i suoi genitori. Loro annuiscono e lei risponde sicurissima: - Sì! - l'idea della compagnia gli piace un sacco!                        
Andrew sorride contento: - Benissimo! In questi giorni avvisa tutti i tuoi amici e chi hai piacere che prenda parte al gruppo. Tra una settimana vi farò dei provini qui a casa mia.                                                    
Alice però ha un'idea migliore: - E se invece i provini li facciamo dal capannone abbandonato? E' poco distante da qui e all'interno c'è un grande palco che non usa più nessuno!                                            
Andrew è entusiasta dell'idea: - Fantastico! Al capannone allora!           
La famiglia e l'ex attore si alzano da tavola e si dirigono verso l'uscita.                                                                                                      
- Grazie della bella serata! - dice Andrew. Alice e i suoi genitori lo salutano, contenti della ottima cena.                         
- Ricordati di avvisare i tuoi amici! E dì loro che mi piacerebbe vedervi fare qualcosa al provino, per esempio ballare o suonare, per farmi vedere quello che sapete fare! Quindi preparatevi un monologo o una coreografia o una vostra presentazione. Tra sette giorni sotto il capannone. Ciao! - conclude Andrew.
 
La mattina dopo, al telefono con Alice, Martino non riesce a contenere le sue emozioni: - Cosa? Alice, mi prendi in giro? Un provino per una compagnia teatrale? Ma questo è un sogno!                                                
- Calmati Martino! - lo rimprovera Alice - Lo farà anche Anna, gli ho telefonato prima.                                                                              
Dopo la notizia del provino, Alice spiega all'amico tutto quello che era successo la sera prima da Andrew. Quando gli racconta dell'Oscar, Martino si mette a urlare: - Eh? Hai preso in mano l'Oscar?!                                                                                                  
L'amico è entusiasta di poter fare un provino da un attore così bravo, come pure Anna. Finalmente hanno l'occasione di mostrare a qualcuno quello che sanno fare!                                                       

Puoi già immaginarti cosa hanno sognato questa notte i nostri due amici: la serata degli Oscar, la camminata sul tappeto rosso circondati dai flash dei fotografi e dai fan urlanti che li implorano per avere un loro autografo, conoscere tanti altri attori famosi, e finalmente... vincere anche loro un Oscar! Un'emozione unica che ti dura per tutta la vita. Anna invece ha sognato di esibirsi in un ballo davanti a migliaia di spettatori e di vincere il premio come migliore ballerina dell'anno!                                                                              
Andrew non scherza: ha in mente molti progetti per la compagnia che sta per nascere.                                                                                
I genitori di Alice sono contenti di vedere la loro figlia di nuovo così felice e sentono che questa compagnia sarà fantastica!                               
I giorni seguenti Anna, Alice e Martino oltre a trovarsi sul "Palco" per prepararsi al provino, telefonano a qualche amico o parente per invitarli all'evento. Sebastiano, il piccolo Angelo
Branduardi, è felicissimo di potervi prendere parte e passa giornate intere ad esercitarsi con il suo violino. Alice e Martino, invece, stanno studiando un monologo da recitare, e Anna una coreografia da ballare.                                                                                              

Una sera, a qualche giorno dal provino, Alice riesce a convincere sua cugina Viola a parteciparvi.                                                           
- Ci verrò - afferma Viola al telefono con Alice - Ma non farò il provino.                                                                                                
Alice tenta di convincerla, ma sa che sarà una grande impresa riuscirci, visto il caratterino di sua cugina: - Dai Viola! Provaci anche tu!                                                                                                             
Viola, sicurissima di sé, gli risponde vantandosi: - Io non faccio il provino perché ho paura di essere la migliore fra tutti voi e di demoralizzarvi troppo, non perché ho paura di non superarlo. Io se lo faccio vengo presa di sicuro in compagnia. Si sa, io sono la migliore!                                              
Alice al telefono fa una smorfia schifata, come se avesse in bocca qualcosa di aspro: - Fa come vuoi.                                                       
Viola ha tredici anni, come Alice, Anna e Martino, e da quello che hai sentito capisci che non è proprio gentile e simpatica! Gli piace parlare in giro di sé raccontando a tutti le sue doti per il disegno. Riesce a fare dei disegni bellissimi! La sua passione sono i vestiti e i gioielli, che disegna spesso. Per questo il suo sogno è quello di diventare una stilista.
 
La sera prima del provino Anna telefona ad Alice: - Saremo in sette al provino: io, te, Martino, mio fratello Sebastiano, tua cugina Viola, il mio vicino di casa Leo, e Giacomo il nostro compagno di classe.
Alice corregge l’amica: - Saremo in otto. Ho invitato anche Erin, la mia compagna del corso di teatro che allo spettacolo non aveva il coraggio di andare in scena. Te la ricordi?                                       
Anna alza la voce sorpresa: - Cosa? Perché hai invitato anche lei? Non sa recitare!                                                                                     
- Questo lo vedremo al provino di domani.                                    
Anna è preoccupata: - Aly, ho paura... cosa mi farà fare Andrew al provino? Sarò all'altezza della cosa?                                                
Alice sospira: - Non preoccuparti, Andrew è una brava persona. Non ti farà di certo fare cose impossibili!                                          
- Speriamo... a domani. Ciao Aly - conclude Anna prima di riattaccare.
 
L'appuntamento è alle 15 sotto il capannone. Il primo ad arrivare è Martino, emozionatissimo: questo è il suo primo provino e vuole assolutamente superarlo!                                                                       
Ad uno ad uno tutti gli invitati si radunano. Alice si guarda attorno. Martino è seduto sul palco concentratissimo a leggere alcuni fogli che ha in mano, probabilmente in cui c'è scritto il monologo che presenterà oggi. Accanto a lui c'è Sebastiano che sta sistemando nella custodia il suo prezioso violino. Qualche metro più in là, di fronte a loro, c'è Viola con un piccolo specchio in mano e si sta sistemando i capelli. Seduto sull'angolo del palco c'è Giacomo, il compagno di classe di Alice, Martino e Anna ed è impegnato a scrivere qualcosa su un piccolo quaderno. In mezzo al capannone c'è Leo, il vicino di casa della Anna, vestito da calciatore, che sta palleggiando con il suo pallone. Alice si accorge subito che quel bambino è un vero fuoriclasse del calcio. Palleggia da più di dieci minuti senza che gli sia mai caduto il pallone a terra! Di fianco a lui c'è Anna che si sta scaldando i muscoli per la dimostrazione di danza, vicino ai suoi piedi c'è un piccolo stereo per la musica.                                           
<< Non c'è Erin! >> pensa Alice. Dopo essersi guardata bene attorno si accorge che in realtà la sua compagna di teatro è in piedi sull'angolo del capannone, molto distante dagli altri, che sta guardando il gruppo. << Deve essere veramente molto timida >> pensa Alice << Chissà se riuscirà a fare il provino... >>                                                         
Mentre pensa a quelle parole finalmente dall'entrata del capannone spunta Andrew che entra velocemente con un quaderno ad anelli e una penna in mano. Sale sul palco e batte qualche colpo con le mani per richiamare l'attenzione dei presenti. Il gruppo si mette all'ascolto.                                                                
- Ciao a tutti - dice - io mi chiamo Andrew e sarò il regista della compagnia. Innanzi tutto vi volevo dire che non voglio che prendiate questo provino troppo seriamente, deve restare comunque un'attività divertente per bambini e ragazzi. State tranquilli, questo provino ve lo faccio fare solo per conoscervi. Voi presentandovi a questo incontro avete già dimostrato di voler prendere parte al gruppo, e quindi siete già automaticamente ammessi alla compagnia.                                                                        
Tutti i presenti in quel momento si guardano tra loro sorpresi e felicissimi della notizia. Ora si sentono una forte energia dentro, come se avessero ricevuto una scarica elettrica. Tutti, tranne Viola che alza la mano come a scuola interrompendo il discorso di Andrew e dice: - Io non voglio far parte del gruppo. Sono venuta qui solo per guardare.                                                                       
Martino prima era talmente impegnato a ripassare il suo monologo che non si era neanche accorto di quella ragazza. Ora la sta fissando a bocca aperta e si sente come se avesse preso un'altra scarica elettrica, più forte di quella precedente. E' incantato davanti a quella bellissima ragazza dai capelli lunghi e neri...                        
Anna se ne accorge e coglie subito l'occasione per prenderlo in giro. Tira una gomitata ad Alice e a bassa voce gli dice sghignazzando: -Martino è cotto! Guardalo, è rosso come un peperone!                                                                                          
Alice da un'occhiata all'amico e si copre la bocca con le mani per cercare di trattenere una risata.                                                          
- Allora, chi vuole essere il primo? - chiede Andrew. Martino si riprende e dice sicuro: - Vengo io!                                                   
Sale sul palco e Andrew si fa da parte per lasciargli spazio. Gli occhi di tutti i presenti sono puntati su Martino.                             
I provini sono ufficialmente iniziati!

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Capitolo 4
*** La nuova compagnia ***


- Bene Martino. Hai preparato qualcosa? - Chiede Andrew.
Martino annuisce: - Ho preparato un monologo da recitare.                                               
- Va bene, quando vuoi puoi cominciare.                                           
Martino prende un profondo respiro ad occhi chiusi. Aspetta qualche secondo, e inizia a recitare il suo pezzo.                                   

Dopo due minuti, alla fine del monologo, guarda Andrew e gli dice: - Finito.                                                                                     
L'ex attore annuisce e risponde: - Bravo! Bel monologo. Ora parlami un po' di te. Cosa fai nel tempo libero?                                                   
- Mi piace venire qui con Anna e Alice per esercitarmi a recitare. Poi quando sono da solo in camera mia mi piace anche cantare!                             
- Fai qualche sport?                                                                             
Martino scuote la testa.                                                                           
- Che lavoro ti piacerebbe fare da grande?                                         
Martino non vedeva l'ora di rispondere a questa domanda: - L'attore!                                                                                                
Andrew segna qualcosa sul suo quaderno, poi sorride: - Va bene, puoi scendere. Per te il provino è finito! Chi vuole venire adesso?                                                                     
Martino scende più felice che mai e batte un cinque con Anna che si è offerta per seconda e sta salendo sul palco con il suo piccolo stereo.                                                                                                     
- Ciao! - gli dice Andrew - Cosa hai preparato per oggi?                       
- Una coreografia. Ho portato lo stereo per la musica.                                    
Andrew annuisce: - Quando te la senti puoi iniziare.                              
Anna appoggia lo stereo per terra a qualche metro di distanza. Fa un movimento con le spalle per scogliere i muscoli, poi fa partire la musica. Si mette al centro del palco e inizia a ballare.
Alice e il resto del gruppo sono a bocca aperta: è veramente molto brava!
A fine dimostrazione parte un applauso da tutti i presenti, compreso l'ex attore, che gli dice: - Molto brava! Ora dimmi: cosa fai nel tempo libero?                                                                          
- Appena ho un momento libero mi esercito a ballare e a perfezionare qualche passo, oppure vengo qui per aiutare Alice e Martino ad esercitarsi con la recitazione! - Risponde Anna, con ancora un po' di fiatone per il ballo.                                                 
- Fai qualche sport?                                                                              
- Sì, frequento un corso di Breakdance da quattro anni. Da grande mi piacerebbe trovare un lavoro dove io possa ballare!                    
Andrew batte un colpo con le mani: - Va bene, puoi andare! Chi è il prossimo?                                                                                                
Anna scende, contenta di come ha fatto il provino. Al suo posto sale Alice. Anche lei, come Martino, ha preparato un monologo, che al via di Andrew inizia a recitare.
Ovviamente, avendo fatto un anno di corso di teatro è più preparata.                                       
Alla fine Andrew gli dice: - Molto bene. Ora parlami di te.                                                    
- Nel tempo libero mi piace venire qui con Anna e Martino per esercitarmi nella recitazione. Da grande mi piacerebbe diventare un'attrice e magari un giorno poter vincere un Oscar come te!                                           
Andrew ride: - Fai qualche sport?                                           
Alice fa cenno di no con la testa: - No ma qualche volta mi piace andare al campo di calcio a giocare a pallone assieme al mio amico Leo.
Andrew annuisce, la fa scendere e chiama il prossimo. Sul palco sale proprio Leo, con il suo inseparabile pallone.
Andrew gli dice: - Ciao. Cosa hai preparato per oggi?                                            
Leo guarda il suo pallone e risponde: - Io so giocare bene a calcio, quindi ho pensato di mostrarvi che cosa so fare…                          
Andrew annuisce: - Va bene, vediamo.                                            
Leo si mette in mezzo al palco e comincia a palleggiare. Destro, sinistro, destro, sinistro... non gli cade mai! I ragazzi sono molto stupiti.                                                                                              
- Ma chi è quel bambino? - chiede Anna - è un fenomeno!            
Dopo qualche palleggio da in piedi, il piccolo calciatore continuando a palleggiare pian piano si siede sul palco e continua da seduto! L'applauso da tutto il gruppo parte ancora prima che il bambino abbia finito la dimostrazione. Poi si rialza e guarda Andrew. Anche lui è stupito, e lo guarda da testa a piedi.                
- Sei bravissimo! Un vero giocoliere! - commenta - Dimmi qualcosa di te adesso.              
- Il mio vero nome è Leonardo, ma tutti mi chiamano Leo, e ho dieci anni. Il mio tempo libero lo passo ad allenarmi a calcio, che è la mia più grande passione. Da grande infatti mi piacerebbe fare il calciatore! Frequento una scuola di calcio da quando avevo sei anni.                                                                                                       
- Va bene, Leo! Chi viene adesso?                                                   
Sul palco sale Giacomo con dei fogli in mano e dice: - Ciao, mi chiamo Giacomo e ho tredici anni. La mia più grande passione è la scrittura. Quando ho del tempo libero mi metto a scrivere racconti di tutti i generi, dal giallo, all'avventura, e anche di paura. Infatti da grande mi piacerebbe diventare uno scrittore o un giornalista come mia mamma. Non frequento nessuno sport. Siccome mi occupo solo di scrittura per oggi ho scritto un breve racconto che mi piacerebbe leggere.                                                                          
- Certo, leggi pure! - risponde Andrew.
Giacomo legge il suo racconto, lungo una pagina.

E' veramente molto bello! Infatti Andrew alla fine gli dice: - Bravo, mi è proprio piaciuto! Hai molta fantasia, complimenti!                                                                                        
Giacomo fa un inchino e scende dal palco. Al suo posto sale Sebastiano con il suo violino. Andrew ora è veramente sorpreso: - Accidenti! Lo sai che sei identico ad Angelo Branduardi?                                     
Sebastiano ride un po' e dice: - Si lo so, me lo dicono tutti! E come lui anche io suono il violino. E oggi vi presento proprio un brano scritto da Branduardi!                                                                                    
Detto questo si sistema il violino sotto i mento, chiude gli occhi, e inizia a suonare. Muove il corpo a ritmo di musica. Anche Alice e Giacomo chiudono gli occhi, per ascoltare bene ogni nota del bellissimo brano.                                                   
- Sono incantato! - commenta Andrew quando Sebastiano ha finito di suonare - Io oltre alla recitazione sono un grande appassionato di musica, e devo dire che la tua è veramente fantastica! Bravissimo! Ora parlami di te.                                          

Alice si accorge che, come Andrew, anche il piccolo violinista ha sempre un'aria felice e sorridente.                                                                 

- Io mi chiamo Sebastiano e ho dieci anni. A scuola sono in classe con Leo, che è il mio migliore amico! La mia più grande passione è la musica. Frequento un corso di violino da cinque anni e ho imparato a suonare la chitarra classica da autodidatta. Da grande mi piacerebbe fare il cantante e il musicista, proprio come Angelo Branduardi, che è il mio mito!                                                                
Andrew è meravigliato da questo bambino. << E' veramente eccezionale! >> pensa contento.                                                       
 - Bravo Sebastiano, puoi scendere. Chi viene adesso? Mi sembra che manchi solo tu, giusto? - Dice guardando la timidissima Erin. Lei si avvicina al palco e guarda Andrew: - Io veramente... Ho un po' di paura - Dice piano.                                                                   
Andrew capisce cosa intende e spiega: - Sai, se io dicevo che questo sarebbe stato solo un incontro per conoscerci, tu ora non avresti paura. Tu hai timore di salire qui perché sai che questo è un provino. Questo succede a quasi tutti gli attori: prendono paura solo perché sentono la parola "provino". Ma per me "provino" o "incontro" sono la stessa cosa. Puoi stare tranquilla.                       
Erin è sorpresa dalla gentilezza di Andrew, e si accorge di avere dentro di sé molto più coraggio. Con convinzione sale sul palco e si presenta: - Io mi chiamo Erin e ho dodici anni. Ho frequentato per un anno assieme ad Alice il corso di teatro di Adeline, ma il giorno dello spettacolo non ho avuto il coraggio di andare in scena. Mi piace recitare, ma all'ultimo minuto mi ritiro per la mancanza di coraggio. La mia passione comunque è l'estetica. Mi piace il trucco in generale e da grande mi piacerebbe fare l'estetista! Non frequento nessuno sport.                                             
Andrew annuisce e dice: - Non hai preparato niente per oggi?            
Erin abbassa la testa e fissa il pavimento dispiaciuta: - No, non sapevo cosa portare...                                                                       
Andrew gesticola con la mano come per scacciare una mosca e risponde: - Tranquilla non importa. La tua presentazione mi basta!                           
Erin, molto più risollevata, scende dal palco. Andrew guarda tutti i presenti, poi il suo sguardo si sposta su Viola, la cugina di Alice: - Sicura di non volerlo fare il provino?                                              
Viola scuote la testa, sempre con quell'aria da vanitosa. Ma non sembrava un no troppo convinto, e Andrew se ne accorge: - Dai, non ti costa nulla. E se cambi idea puoi sempre ritirarti dalla compagnia.                                                                                       
Viola ci pensa un po' su, poi afferma: - Va bene, ma facciamo una cosa veloce!                                                                                        
Sale sul palco con passo deciso e si presenta: - Io mi chiamo Viola e ho tredici anni. La mia passione è il disegno, mi piace disegnare vestiti e gioielli, e da grande diventerò appunto una famosa stilista! Non faccio sport perché non mi piacciono. Il mio tempo libero lo passo ogni volta in un modo diverso perché odio la routine quotidiana.                                        
Andrew la guarda e dice: - Sembri molto sicura di te!                        
- Ovvio! - afferma lei alzando leggermente il mento.                              
- Va bene ragazzi, provini finiti! Sono contento di tutti voi, siete stati molto bravi! Domani alle 16 vi voglio tutti qui con i vostri genitori per i risultati dei provini e per decidere il nome della compagnia! Potete andare, ciao ragazzi.                                                                                           
Dal gruppo parte un coro di saluti, poi tutti escono dal capannone. Tutti tranne Andrew, che si siede sul palco a scrivere qualcosa sul suo block notes.                                                                                    
Alice, Anna, Martino e Leo decidono di andare al campetto di calcio per una partita a pallone. Sebastiano, Giacomo, Erin e Viola preferiscono andare a mangiare un gelato per parlare della compagnia e a fantasticare sul loro futuro.
 

Lunedì mattina.                                                                                      
I ragazzi sono emozionatissimi. Ieri, il giorno del provino, quando sono tornati a casa hanno spiegato ai genitori tutto quello che era successo, e ora non vedono l'ora di andare all'incontro di questo pomeriggio con Andrew per i risultati. Sanno già di far parte della compagnia, ma sono curiosi lo stesso di sentire cosa deve dire l'ex attore.
Come avrai capito, oggi all'incontro non si devono presentare solo i ragazzi, ma anche i loro genitori. Questo vuol dire che Andrew ha qualcosa di veramente importante da comunicare.
 
Alle 16, puntualissimi, gli otto amici e i genitori si ritrovano sotto il capannone dove ad attenderli sopra il palco c'è Andrew. L'ex attore ha sistemato due file di sedie davanti al palco. Quando vede le famiglie entrare, dice: - Ciao a tutti! Prego, accomodatevi.                                                                                         
Il numeroso gruppo obbedisce. Martino senza farsi troppo notare si siede accanto a Viola, di nuovo rosso come un peperone. Alice se ne accorge, sospira e dice ad Anna: - Mi sa che presto io e Martino diventeremo parenti...                                                                           
Leo si siede accanto a suo papà con in braccio il suo inseparabile pallone, Giacomo preferisce stare vicino ad Erin e Sebastiano è in seconda fila con Anna, Alice e i genitori.                                               
Quando tutti si sono sistemati Andrew inizia a parlare: - Allora ragazzi, ora vi dirò i risultati del provino di ieri.                                
Apre il Bloch notes che ha in mano e continua: - Ognuno di voi avrà un ruolo ben preciso nella compagnia. Tutti reciterete nei spettacoli, ma oltre a questo avrete anche un altro compito. I ruoli li ho assegnati in base alle vostre attitudini e alle vostre passioni, ecco un altro motivo del perché vi ho fatto fare un provino. Bene, allora cominciamo: Alice, tu sarai attrice e aiuto-regista. Mi aiuterai a portare in scena gli spettacoli che faremo.                                                                          
Alice guarda felicissima i suoi genitori che le sono accanto.               
- Martino, tu sarai attore e cantante. Canterai nelle colonne sonore dei spettacoli.                                                                                          
Martino è a bocca aperta: - Non ci posso credere... - dice piano.          
- Anna, tu sarai attrice e coreografa. Sceglierai i passi giusti per i balli dei spettacoli.                                                                                
- Mitico! - esclama lei battendo un cinque con Alice.                          
- Leo, tu sarai attore ed educatore sportivo. Farai fare un po' di sport ai miei giovani attori!                                                               
- Eh? - esclama Viola arrabbiatissima - Io non voglio fare sport!             
- Erin, - continua Andrew - tu sarai attrice e truccatrice. Truccherai e sistemerai gli attori prima dei spettacoli.                                           
- Giacomo, tu sarai attore e sceneggiatore. Inventerai e scriverai le storie dei spettacoli.                                                                               
- Wow! - esclama felicissimo abbracciandosi con Erin.                                 
- Sebastiano, tu sarai attore e musicista. Scriverai e suonerai le colonne sonore dei spettacoli e accompagnerai la voce di Martino.                             
- Super mitico! - esclama lanciando i pugni al cielo.                                     
- E tu, Viola, sarai attrice e costumista. Disegnerai i costumi per gli spettacoli.                                                                                                
Viola ora deve ammetterlo: è contenta anche lei e si unisce al gruppo per festeggiare.

Andrew osserva soddisfatto i suoi giovani attori che ora stanno parlando felicissimi tra loro dei ruoli appena ricevuti. Anche i genitori discutono tra loro.                                                           
- E' in gamba questo regista! - Commenta Giovanna, la mamma di Anna.                                                                                                       
Andrew richiama l'attenzione dei presenti con un battito delle mani e dice: - Ora, ragazzi, vi annuncio il nome che ho scelto per questa compagnia.                                                                                  
Il gruppo ascolta attento.                                                                           
- Noi ci chiameremo: Compagnia dei Giovani. Ieri ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che questo è il nome di una compagnia teatrale che è stata attiva dal 1954 al 1974 e gli attori che ne facevano parte erano i migliori di quel tempo. Tutt'ora si dice che questa compagnia sia una delle migliori che l'Italia abbia mai avuto.                                                                                               
I ragazzi si guardano tra loro stupiti.                                                      
- Allora, vi piace questo nome? - chiede l'ex attore                               
- E' bellissimo, Andrew! - commenta Leo                                                  
- Per me va benissimo! - dice Anna                                                         
- Anche per me! – conclude Giacomo per tutti.                                                              
Andrew sorride: - Allora siamo tutti d’accordo! Noi saremo la Compagnia dei Giovani!                                                                                           

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Capitolo 5
*** Tutti al mare! ***


Andrew prosegue con il suo discorso. Ora deve dire una cosa molto importante: - Ho in mente molti progetti per questa compagnia, tra cui un piccolo viaggio per domani sulle spiagge di Jesolo, se vi fa piacere.                                                                                                     
I ragazzi osservano i loro genitori.                                                        
- Altroché se ci fa piacere! - commenta Sebastiano.                            
Andrew sorride e continua: - Se i vostri genitori sono d’accordo, io domani vi porto a Jesolo, così in spiaggia tra un bagno e l'altro vi farò fare il vostro primo esercizio di recitazione!                                                
I ragazzi trattengono il respiro aspettando la risposta dei genitori. Loro si guardano e Sofia, la mamma di Martino, risponde per tutti: - Per noi va bene.                                                                                  
In quel momento tutta la compagnia butta fuori il fiato trattenuto in un coro di: - Evviva!                                                                                 
- Bene, allora domani ci troveremo tutti qui alle 10 per partire. Non preoccupatevi per il mezzo di trasporto, a questo ci penso io. Per domani avrei bisogno di almeno due adulti accompagnatori. Chi si offre?                                                                                                       
Roberto e Stefania si lanciano un'occhiata e alzano le mani, subito dopo la alza anche Sofia.                                                                         
Andrew annuisce: - Perfetto. Ma le sorprese non sono finite qui. A settembre qui a Treviso partirà la prima edizione del campionato provinciale di recitazione. Ho sentito che parteciperanno molte compagnie della provincia... vorrei farvi partecipare anche voi.                                                       
Ora le espressioni del gruppo si fanno più preoccupate. Martino infatti commenta: - Ma non siamo abbastanza bravi! Non sappiamo fare niente... arriveremo ultimi!                                                                        
- A questo non ti devi preoccupare - gli risponde Andrew - abbiamo tutta l'estate per prepararci. E cominceremo da domani in spiaggia.                                                                                                
I ragazzi non sono troppo convinti. Hanno da poco conosciuto Andrew, la compagnia è nata solo oggi e l'ex attore vuole già farli partecipare a una gara? Secondo loro questo regista sta correndo troppo velocemente.                                                                                
- Oltre alla giornata al mare di domani - prosegue Andrew - Prossimamente vorrei fare anche qualche viaggetto più impegnativo, di due o più giorni, sempre per divertirci ed esercitarci.                                                                                          
In quel momento, quasi senza accorgersene, gli otto amici si prendono per mano.                                                                                                      
- Bene ragazzi, potete andare! Ci vediamo tutti qui alle 10 domani mattina. E ricordatevi le creme solari!                                                    
I ragazzi sono felicissimi: il giorno seguente avrebbero fatto il loro primo esercizio di recitazione!                                                            
Leo e Sebastiano, felici di tutte quelle belle notizie, escono dal capannone abbracciatati e saltellando.
Alice si avvicina a loro e commenta: - Sempre uniti voi due, eh? Sembrate due fratelli!                                               
Sebastiano e Leo si guardano sorridendo, poi battendo un cinque esclamano in coro: - Yò fratello, amico gemello!                                       
La compagnia e tutti i genitori che erano attorno scoppiano a ridere.
 
Quella sera Roberto invita tutti al suo ristorante per festeggiare la nascita della Compagnia dei Giovani.
Alle 20, all'entrata del ristorante, la compagnia e i genitori si raggruppano. Tutti i ragazzi fissano stupiti l'ingresso del ristorante.                                                  
- Wow, tuo papà è un grande! - Afferma Erin rivolgendosi ad Alice.
Infatti papà Roberto per l'occasione ha appeso un enorme cartello sopra l'entrata del ristorante in cui c'è scritto: BENVENUTA COMPAGNIA DEI GIOVANI!                                                                                                
Appena esce Roberto dal ristorante, parte un grande applauso dalla compagnia e dai genitori.                                                                               
- Grande papà! - esclama Alice. Roberto ringrazia e invita tutti ad entrare.
Anna osserva suo fratello: - Perché hai portato il violino?                                                                                                      
- Dopo vedrai... - risponde lui con un sorriso.                                                                

La tavola preparata da Roberto è molto grande e decorata. I genitori si siedono tutti da un lato, e i ragazzi dall'altro. Alice, Anna e Martino si siedono vicini, accanto a loro ci sono Viola, Giacomo, Erin. Ed infine in fondo al tavolo ci sono Leo e Sebastiano.                                                              
- Andrew non è stato invitato? - chiede Erin.
Roberto risponde sistemandosi il tovagliolo sulla gambe: - L'ho invitato, ma al telefono prima mi ha detto che non può venire per un altro impegno che si era preso. Ha anche detto però che forse ci raggiungerà più tardi.                                                                                                     

Il gruppo mangia con gusto la cena che Roberto ha preparato personalmente.
Per tutta la serata i ragazzi non fanno che parlare della giornata al mare di domani. Sono entusiasti dell'idea di fare il loro primo viaggio tutti assieme!                                                            

Dopo il dolce, Sebastiano si alza in piedi e apre la custodia del suo violino. Tutti i presenti smettono di parlare e osservano il piccolo violinista che ha iniziato a suonare un bellissimo brano. I clienti del ristorante che sono seduti sui tavoli vicini si alzano e si avvicinano al piccolo Angelo per ascoltare bene le melodie prodotte dal violino.
Dopo un breve brano d'inizio Sebastiano annuncia il nome del secondo: - Ora suonerò la base musicale della canzone "La tempesta", ovviamente di Angelo Branduardi!                                      
Parte un leggero applauso, poi il violinista inizia a suonare.
Da tutti i presenti inizia pian piano un coro della canzone: - Ma se la vita è tempesta, tempesta allora sarà...                                                            
Anche i genitori iniziano a cantare.
Il gruppo alza la voce per far sentire bene le parole della canzone. Alice mette le sue braccia intorno alle spalle di Martino e Anna, il resto del gruppo li imita, così i Giovani si ritrovano presto a cantare tutti abbracciati.
Alla fine del brano parte un altro applauso, molto più forte di quello precedente. Dai gruppo dei clienti si sentono delle urla:                                            
- Bravissimo!                                                                                                
- Sei un grande!                                                                                         
- Fenomenale!                                                                                              
Anna, a sentire quelle parole, dice vanitosamente alzando il mento: - Anche io come mio fratello ho molto talento! Io e nessun altro! Nessuno sa ballare come me!                                                                  
Sebastiano, malgrado la confusione del pubblico, sente quello che ha detto sua sorella e dice a voce alta per farsi sentire: - Anna, ricordati delle parole di una canzone di Branduardi: "Se felice sei dei piaceri tuoi, godendo solo d'argento e d'oro alla fine che ti resterà? Vanità di vanità! Vivete con gioia e semplicità"!                                 
Anna abbassa la testa, gli altri invece scoppiano a ridere!                          
- Bravo Sebastiano, hai dato proprio un bel consiglio ad Anna!                
La compagnia smette di ridere e si guardano tra loro senza capire. Tutti stanno pensando alla stessa cosa: << Chi ha pronunciato quella frase? >>. Ad un certo punto la folla di gente che si è raggruppata per ascoltare il piccolo prodigio forma un varco per lasciar passare un ragazzo che il gruppo riconosce immediatamente.                                                                                    
- Andrew! Che ci fai qui? - Esclama Leo.                                                      
- Sono riuscito a liberarmi presto dell'impegno - risponde lui, poi continua - Sapete, ragazzi, un artista anche se molto bravo deve sempre rimanere umile, sennò rischia di perdere l'ammirazione dei propri fan! Infatti, chi ammirerebbe mai una persona arrogante e prepotente? Se è veramente così bravo allora lo dimostra sul palco, non parlando in giro di sé inutilmente!                                                                    
Dal gruppo dei genitori partono commenti positivi: - Bravo Andrew!                   
- Ottimo consiglio!                                                                                      

Per tutto il resto della serata Sebastiano suona altri brani, il gruppo più Andrew cantano in coro e il pubblico applaude contento del piccolo concerto improvvisato.
Ad un certo punto, durante la festa, Alice si avvicina ad Andrew. Osserva i suoi amici che si divertono felicissimi a cantare, e pensa alla giornata di domani al mare e a tutte le avventure future che avrebbero vissuto tutti assieme. In quel momento abbraccia Andrew con le lacrime agli occhi e gli dice: - Grazie per aver reso possibile tutto questo.                                             
Andrew le sorride e ricambia l'abbraccio.
 
Martedì mattina.                                                                                      
I ragazzi, Sofia e i genitori di Alice stanno aspettando Andrew davanti al capannone da quindici minuti.                                                 
- Ma dov'è Andrew? - chiede Giacomo spazientito - Non è che si è dimenticato della giornata al mare di oggi?                                         
Sebastiano alza le spalle: - Non credo... l'ha organizzata lui!                  
Martino controlla l'ora per l'ennesima volta: - Sono quasi le 10 e 20 - dice sbuffando.
Leo per passare il tempo si mette a palleggiare con il suo pallone. Anna lo guarda storto: - Prima o poi te lo sposerai quel pallone! 
Leo, continuando a palleggiare, risponde ironicamente: - Eh già, me lo porto anche a letto!                                                                       
Tutti scoppiano a ridere, lui continua: - E' vero! Io dormo con il mio pallone!                                                                                                     
Martino ricontrolla l'ora, spazientito. Non vede l'ora di andare al mare!                                                                                                          
- Mi sembri una caffettiera da come sbuffi! - gli dice Erin ridendo.                                  
Martino risponde divertito: - Già, adesso mi ci vorrebbe proprio un bel caffè. Tra poco mi addormento in piedi come un cavallo!                                
In quel momento il gruppo vede arrivare un pullmino bianco che si ferma proprio davanti al capannone. Dal pullmino esce Andrew che dice: - Scusate il ritardo! Ecco il mezzo di trasporto per il mare! Forza, caricate gli zaini dietro che partiamo.                                                 
- Mitico, un pullmino! - dice Alice, felice della novità.                               
- Proprio come le squadre di calcio! - commenta Leo.                               
- Ti sei ben organizzato vedo! - Dice Sofia all'ex attore.                   
La compagnia carica gli zaini sul bagagliaio del pullmino e salgono. Martino dalla fretta di aggiudicarsi il posto accanto a Viola fa quasi cadere atterra Anna con uno spintone. Lei si gira e urla per farsi sentire da tutti: - Non spingere, Martino! Tanto ormai lo sanno tutti che sei innamorato di Viola!                                                          
Martino spalanca gli occhi e velocemente tappa la bocca di Anna esclamando a bassa voce: - Stai zitta!                                                     
Poi lancia un'occhiata alla cugina di Alice davanti a lui per vedere se ha sentito qualcosa, ma Anna lo ha urlato talmente forte che era impossibile non sentirlo. Infatti Viola lo sta fissando severamente negli occhi, poi cambia espressione e, a sorpresa di tutti, soprattutto di Alice, gli dice a Martino: - Ti vuoi sedere accanto a me?                                                        
Martino abbassa lo sguardo, diventa rosso come un peperone e annuisce timidamente.                                                                            
- Va bene, vieni - gli risponde lei dolcemente.
Alice è a bocca aperta: da quando in qua sua cugina è così gentile con qualcuno?                            

Quando tutti si sono sistemati, Andrew alla guida accende il motore e parte.
Alice ovviamente si è seduta accanto ad Anna, Sebastiano con Leo, Viola con Martino e Giacomo con Erin. Davanti al pullmino ci sono Stefania, Roberto e Sofia.                                                              
- Il viaggio fino a Jesolo durerà quaranta minuti circa - dice Andrew alla compagnia guardandoli sullo specchietto retrovisore - Volete che metto un po' di musica?                                                                                    
- Sì! - risponde Sebastiano per tutti.
Andrew prende un cd e lo infila nel lettore.
Quando Anna sente l'inizio della prima canzone si mette a urlare felicissima: - Non ci posso credere! E' Justin Bieber!                              
Justin Bieber è un cantante diciannovenne Canadese che Anna adora! A casa ha tutti i suoi cd e sa tutte le canzoni a memoria. E' il suo mito e il suo desiderio più grande, oltre a quello di poterlo incontrare, è di imparare a ballare come lui. << E' bravissimo! >> dice sempre.                                                                                               
Martino invece non la pensa come lei... Infatti stringe il sedile con una mano e con l'altra si da un colpo sulla fronte protestando: - Noooo! Di nuovo quel bambino!                                                                            
- Non è un bambino! - Urla Anna arrabbiatissima. E' stanca di sentire quelle prese in giro verso il suo amato Justin.                                    
- E invece è proprio un neonato che non sa cantare! - conferma Viola.                
- A me piace - dice Sebastiano tranquillamente.                                        
- E' bravissimo a cantare e a ballare! - afferma Alice correndo in aiuto di Anna.                                                                                                  
- A te piace? - chiede Martino a Leo per cercare un nuovo sostegno alla sua idea riguardo a Justin.                                                                                     
Lui alza le spalle: - Non so neanche chi sia!                                                          
- Te lo spiego io chi è! - Si intromette Giacomo - E' un grande cantante!                                                                                                                  
In quel momento dentro il pullmino scoppia il finimondo. La compagnia è divisa in due: da una parte quelli che sostengono che Justin non sappia fare niente, dall'altra quelli che lo adorano. Gli unici che non dicono niente sono Leo ed Erin, che non sanno neanche di cosa stanno parlando. E sinceramente non gli interessa fare baruffa con i suoi amici per un cantante. Lo trovano stupido e da immaturi.                                                                                                           
I genitori si alzano e cercano di calmare il gruppo, senza però riuscirci. Tutti si mettono a urlare la propria idea e nel pullmino si forma così tanta confusione che Andrew è costretto a fermarlo in parte della strada.
Spegne il motore e si alza.
I ragazzi finalmente si rendono conto di averla combinata grossa e si zittiscono.
Andrew li guarda severamente uno ad uno. E' arrabbiatissimo. 




NOTA DELL'AUTRICE: Scusate per la lunga attesa, ma ho avuto problemi con il computer (non si accendeva più). Molto presto arriverà il prossimo capitolo, e...sorpresa! Anche una nuova storia (rating rosso). A presto!

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Capitolo 6
*** State buoni... se potete! ***


- Ragazzi! - urla Andrew - state buoni... se potete! Non voglio sentire mai più certe critiche contro un cantante, un attore o un artista in generale, chiaro? E' una persona come altre e merita tutto il rispetto di una persona normale!                                                                 
I ragazzi non si aspettavano una reazione così brusca dal loro regista, che fino a poco fa sembrava così tranquillo.                                 
- Sei arrabbiato, Andrew? - chiede Alice timidamente.                                  
- Adesso no - risponde lui fissando i ragazzi - ma avete ancora tante cose da imparare... E una di queste è proprio: non criticare mai un artista per il modo in cui esegue il suo lavoro! Lui, Justin Bieber, è un ragazzo come voi che sognava il successo. E ci è riuscito, lottando ha realizzato il suo sogno, come state cercando di fare voi! Dovremo ammirarlo per questo, non dire quelle cose brutte! Martino, Viola, ricordatevi: l'invidia è una bruttissima cosa.                                                   
Viola incrocia le braccia al petto e guarda fuori dal finestrino, mentre Martino china la testa, dispiaciuto.                                            
Andrew dopo il suo discorso riaccende il motore e parte.                             
Per tutto il resto del viaggio la Compagnia rimane in silenzio. Sebastiano ascolta musica con il suo Ipod, Anna, Leo, Giacomo ed Erin organizzano una partita a carte, mentre Viola e Martino guardano fuori dal finestrino, silenziosi.
 
All'arrivo il gruppo scende dal pullmino e riprendono gli zaini. Andrew si accorge della tensione che c'è adesso tra i membri della Compagnia.                                                                                                        
- Dai ragazzi - dice - è solo un cantante. Non puo' distruggere delle amicizie. Fate pace, forza.                                                                                
Viola e Martino guardano il resto del gruppo per pochi secondi, poi chiedono scusa. Gli altri invece, da buoni amici, rispondono con un abbraccio. Anche Andrew si scusa per essere stato così severo.
Amici come prima!                                                                                         
Si incamminano verso la spiaggia parlando felicissimi della giornata che avrebbero trascorso e programmando qualcosa da fare.                                                                                  
Giacomo forse ha una buona idea: - A parte fare il bagno in mare, che questo mi sembra una cosa ovvia, in spiaggia potremo fare un piccolo giochino tutti assieme. Dopo vi spiego di cosa si tratta.                           

In spiaggia adulti e ragazzi sistemano gli asciugamani per terra e si tolgono pantaloncini e maglietta, rimanendo così in costume, pronti per fare il primo tuffo in mare! Tutti, tranne Martino, che invece si siede all'ombra sotto l’ombrellone.                                                               
- Togliti la maglietta, non senti che caldo che fa? - gli dice sua mamma.                                                                                                           
- Eh no! - esclama lui - Non voglio arrostirmi! Sennò dopo sarò ben cotto per il pranzo!                                                                                        
Il gruppo scoppia a ridere, tranne Sofia che insiste: - Ma se ti metti la crema protettiva non ti brucerai!                                                           
Martino sbuffa e se la toglie, ma subito prende la crema e inizia a spalmarsela. Ad un certo punto Erin esclama puntando un dito verso il mare: - Guardate! Due cigni!                                                                        
I ragazzi osservano allibiti. Infatti davanti a loro sulla riva del mare stanno nuotando tranquillamente due cigni bianchi.                                
- Io non ho mai visto dei cigni al mare... Sono bellissimi! - commenta Viola.                                                                                                               
Giacomo richiama l'attenzione del gruppo: - Andiamo a farci un bagno si o no?                                                                                                   
- In mezzo ai cigni? - chiede Leo.                                                                   
- Non è una cattiva idea - commenta Erin - Se gli stiamo lontano non ci fanno niente.                                                                                        
 - Perché Martino ci mette così tanto per mettersi un po' di crema? - Chiede Anna sconsolata. In quel momento i genitori, Andrew e i ragazzi si girano per guardare cosa sta facendo Martino alle loro spalle. Anna ha ragione, Martino ci sta mettendo troppo tempo. Ma appena lo vedono capiscono il perché e si piegano tutti dalle risate. Sebastiano e Leo addirittura si lasciano cadere a terra dal ridere. Infatti Martino ha esagerato troppo con la crema ed è completamente bianco! Sofia è furiosa: - Hai finito tutto il barattolo di crema!                                                                             
Alice ridendo come non mai lo prende in giro: - Sembri una mummia!                                                                                                      
Anche Andrew come i ragazzi sta ridendo fino alle lacrime! Roberto e Stefania si coprono la bocca per nascondere la loro risata. Ma adesso succede il peggio: Sofia è arrabbiata da far paura e si mette a rincorrere Martino per la spiaggia. Ovviamente i passanti e quelli che sono vicini alla Compagnia si mettono anche loro a ridere alla vista di Martino che continua a scappare da sua mamma che lo insegue agitando con la mano il barattolo di crema vuoto. Martino però dalla foga della corsa non si accorge neanche dei due cigni e ci cade proprio in mezzo. Andrew, Stefania, Roberto e i ragazzi tornano seri perché adesso Martino non è più rincorso da sua mamma, ma dai cigni!                                                                             
- Aiuto! Aiuto! - urla lui impaurito correndo più veloce che può verso la torretta del bagnino in riva al mare. Il bagnino sente le urla, capisce cosa sta succedendo e corre in aiuto di Martino scacciando via i due cigni.
Appena i due animali si sono calmati, Martino si lascia cadere a terra esausto. Il bagnino e la Compagnia si avvicinano.                                                                                             
- Tutto okay? - gli chiede Andrew aiutandolo a rialzarsi.                           
 - Bianco come sono - spiega Martino col fiatone - mi avranno preso per un loro simile!                                                                                           
Il gruppo ringrazia il bagnino e tornano dai loro asciugamani.
Dopo aver aiutato Martino a togliersi tutta quella crema, finalmente i ragazzi decidono di farsi un bagno in mare. Corrono verso la riva e si tuffano in acqua.                                                                                        
- Aspettatemi, vengo anch'io! - urla Andrew seguendoli.                            
In un attimo in mare si scatena una battaglia d'acqua tutti contro tutti, finché Viola non propone: - Ragazzi, tutti su Andrew!                         
Lui prende paura dal gruppo di ragazzi che lo stanno rincorrendo. Riesce ad arrivare fino al bagnasciuga, ma subito viene atterrato da Sebastiano e Leo che gli sono saltati sulle spalle. Tutti scoppiano a ridere quando vedono Andrew rialzarsi interamente ricoperto di sabbia! Si gira e con un urlo di battaglia ritorna dai ragazzi in acqua per la sua vendetta.                                                                                    
Roberto, Stefania e Sofia sono sulla riva a godersi lo spettacolo della simpatica lotta in mare.                                                                                    

Dopo il movimentato bagno Andrew richiama i ragazzi: è l'ora di pranzare.                                                                                                              
- Ho una fame da lupi! - dice Leo asciugandosi con il suo asciugamano più in fretta che può.                                                               
Tutti si rivestono e si dirigono verso un piccolo ristorante lì vicino.
 
Seduti a tavola i ragazzi non riescono a decidere cosa ordinare da mangiare. Il ristorante prepara tutti piatti a base di pesce.                       
- Sei fortunato, papà - dice Alice a Roberto - Tu adori mangiare il pesce!                                                                                                                
Roberto infatti è felicissimo, e dopo un'attenta rilettura del menù dice: - Io ordino una bella frittura di pesce!                                                                
- Anche io! - esclama Giacomo.                                                                     
Anna non ha più dubbi: - Allora anch'io! - dice alzando una mano come a scuola.                                                                                             
Andrew dice sospirando: - Va bene, ho capito. Cameriere, ci porta 12 fritture di pesce?
 
In spiaggia, dopo pranzo, per passare il tempo Giacomo propone il suo gioco. Si mette in piedi davanti alla compagnia e spiega: - Il gioco è questo: ci si siede a coppie uno davanti all'altro e ci si fissa seriamente negli occhi. Chi ride o fa smorfie perde la sfida. E' molto utile per un attore questo esercizio!                                                                                  
I ragazzi si guardano tra loro senza troppo entusiasmo.                              
- Tutto qui? - commenta Alice con aria sufficiente.                                       
- E' una cavolata! - commenta Viola.                                                             
Andrew, che è disteso sul suo asciugamano accanto a loro si mette a ridere e dice: - Sembra facile, ma non lo è per niente!                              
Dopodiché si mette a sedere a gambe incrociate: - Voglio proprio godermi lo spettacolo. Bravo Giacomo, è un bel esercizio per riscaldarsi prima di iniziare la lezione di recitazione!          
- Chi comincia? - Chiede Martino. Sebastiano e Leo alzano subito le mani, poi si mettono seduti uno di fronte all'altro e iniziano a fissarsi negli occhi. Il piccolo violinista non resiste neanche dieci secondi e scoppia a ridere. I ragazzi si guardano tra loro stupiti.                                   
- Non può essere così difficile! - dice sicuro Giacomo.
Ad uno ad uno i ragazzi provano la strana sfida e si accorgono che Andrew ha proprio ragione: non è per niente facile! L'ex attore sorride soddisfatto, poi si alza e dice: - Va bene, cominciamo!                                              
- Che cosa? - chiede Erin.                                                                             
- La nostra prima lezione di recitazione! - risponde lui. Poi continua: - State pure seduti, tanto la prima parte della lezione è tutta teoria!                                                                                            
I ragazzi si guardano sorpresi: come teoria? Loro vogliono giocare e divertirsi a recitare! Cosa ha in mente Andrew?                                                                                                          
L'ex attore rassicura: - Tranquilli, è teoria leggera e semplice. Vi spiego in cinque minuti delle cose fondamentali del teatro.                            
I ragazzi si mettono all'ascolto. Andrew inizia a parlare: - Fare teatro assieme è innanzi tutto un divertimento e un modo per conoscere se stessi. Tre cose vi chiedo per affrontare gli esercizi teatrali di oggi e tutte le altre volte che faremo lezione: molta concentrazione, molta fiducia e rispetto in se stessi e negli altri, e molta voglia di giocare, di stare assieme e di divertirsi!                                                                  
Poi va verso la riva dove prende un ramo e vicino ai ragazzi disegna sulla sabbia un grande rettangolo e spiega: - Lo spazio dove vengono svolti gli esercizi teatrali o dove semplicemente si recita si chiama "spazio teatrale".                                                                               
Indicando il rettangolo a terra dice: - Questo oggi sarà il nostro spazio teatrale. Ricordate: lo spazio teatrale è un luogo magico e separato. Tutto quello che succede all'infuori di esso mentre ne siete dentro a voi non riguarda. Quando si è nello spazio teatrale ci si dimentica del mondo esteriore. Bene, ragazzi, entrate nello spazio teatrale per il vostro primo esercizio!                                                           
La Compagnia non se lo fa ripetere due volte e si precipita all'interno del rettangolo disegnato da Andrew chiacchierando e parlando ad alta voce. L'ex attore li ammonisce: - State buoni... se potete!                                                                                                            
Alice gli sorride: - Ma lo sai che questa è una battuta che ripete spetto l'attore protagonista nel famoso film che si intitola appunto "State buoni se potete"?                                                                              
Andrew annuisce: - Certo! per questo la dico sempre anche io!             
Sebastiano aggiunge: - E lo sapete che in quel film ci recita anche Branduardi? E' l'unico film in cui ha recitato, perché il regista alla fine delle riprese gli ha detto che lui potrà fare tutto nella vita, meno che l'attore! Pensate che lui nel film doveva dire solo una battuta ed è stata doppiata perché Angelo non riusciva a recitare neanche quella...                                                                                                              
Scoppiano tutti a ridere e Giacomo aggiunge: - Allora spero tanto di non recitare come lui…                                                           
Andrew sorride ancora divertito, poi richiama il silenzio e spiega il primo esercizio: - Distendetevi sulla sabbia.
I ragazzi eseguono, poi Andrew continua: - Questo è un esercizio di concentrazione. Stendete bene le gambe, e lasciate le braccia rilassate lungo i fianchi. Chiudete gli occhi.
L'ex attore prende una piccola radiolina dal suo zaino, la appoggia per terra vicino ai ragazzi e fa partire una musica tranquilla e leggera.
Dopo qualche secondo, Andrew girando attorno ai ragazzi inizia a parlare piano e lentamente, quasi sotto voce: - Concentratevi su ogni parte del vostro corpo. Dovete sentire bene i vostri piedi. Sentiteli come se il resto del corpo non ci fosse...
Lascia scorrere per qualche altro secondo la musica, e dice: - Ora concentratevi solo sulle vostre gambe. Respirate piano e a fondo. Non c'è nulla intorno a voi, solo il buio. Pian piano passate la vostra concentrazione sul braccio destro. Non esiste nient'altro che il vostro braccio.
Andrew parla molto, molto lentamente per lasciare il giusto tempo ai ragazzi di concentrarsi.
- Ora la vostra concentrazione è tutta sul braccio sinistro. Sentitelo, esiste solo lui. Il resto del corpo non c'è.
La musica è molto dolce e tranquilla, e aiuta molto in questo esercizio.
- Pian piano concentratevi solo sulla vostra testa.
I ragazzi eseguono.
- Ora - prosegue l'ex attore- Dovete concentrarvi su tutto il vostro corpocontemporaneamente. Ogni particolare fino alla punta delle dita, dovete sentirlo tutto. E' lì, presente. Il vostro corpo: lo strumento più importante che possiedono gli attori. E' vostro, il vostro strumento principale. Sentitelo...
Detto questo lascia scorrere la musica per qualche minuto.
- Adesso, molto lentamente, potete riaprire gli occhi e rialzarvi.
La Compagnia obbedisce e pian piano si ritrovano tutti in piedi. Si guardano sorridenti, poi il loro sguardo si sposta su Andrew, che chiede: - Come vi sentite?
- Molto rilassato - risponde Martino stiracchiandosi le braccia.
- Tranquillissimo! - aggiunge Giacomo.
Viola però ha un dubbio: - Perchè prima ci hai detto che il corpo è il nostro strumento migliore?
Andrew sorride: - Sono contento che tu me lo abbia chiesto. Per un attore il corpo è il miglior strumento perchè attraverso di esso comunica tantissime cose. Se per esempio durante un'interrogazione a scuola ti tormenti le mani, le nascondi in tasca, oppure ballonzoli avanti e indietro, ti attorcigli i capelli... è facile capire che sei a disagio, che provi insicurezza e ansia. Chi sta in scena invece deve saper controllare tutti questi piccoli segnali del corpo.
Andrew guarda i suoi giovani allievi, poi dice: - Ora mettetevi di fronte a me. Facciamo qualche esercizio per sciogliere i muscoli.
L'ex attore li fa riscaldare bene con esercizi di stretching.
- Bene. Ora vi spiegherò il primo esercizio di teatro, ma prima di tutto mettetevi a coppie. Cercate di non stare sempre con la stessa persona.
I ragazzi obbediscono. Alice si mette con Erin, Giacomo con Martino, Anna con Viola e Leo con Sebastiano.
Andrew continua: - Ora, uno per ogni coppia deve mettersi di spalle rispetto al suo compagno, poi, dopo aver ben irrigidito tutto il corpo, deve lasciarsi cadere all'indietro. Il compagno alle sue spalle lo deve afferrare prima che cada a terra. Tutto chiaro?
I ragazzi si guardano tra di loro con aria interrogativa. Leo chiede: - A cosa serve questo esercizio?
Andrew sposta lo sguardo su Alice: - Tu lo sai?
Lei annuisce e spiega: - Serve per aumentare la fiducia verso i propri compagni.
- Brava! Ora iniziate.
I ragazzi eseguono.
Viola osserva Anna: - Mi raccomando, non lasciarmi cadere!
- Tranquilla, fidati! - risponde l'amica.
Tutti, compresa Alice, hanno difficoltà a lasciarsi completamente cadere all'indietro.
- E' normale, ragazzi - li tranquillizza Andrew - è la prima volta che lavorate tutti assieme. Ora cambiate le coppie e ritentate.
Alice va con Sebastiano, Giacomo con Viola, Anna con Leo e Martino con Erin.
Ripetono l'esercizio per qualche altro minuto, ma il risultato è sempre lo stesso.
- Bene! - urla Andrew.
Viola lo interrompe: - No che non va bene! Non siamo riusciti a farlo correttamente!
La Compagnia abbassa la testa, dispiaciuta.
Andrew li ammonisce: - Ragazzi, avete appena cominciato! E' normale avere non poche difficoltà all'inizio, e queste non saranno neanche le ultime! Ogni volta che cadete dovete SEMPRE trovare la forza di rialzarvi e ritentare, anche se questi significasse ripetere un esercizio per cento volte, se necessario. Ci vuole tanta, tanta pazienza. Ora continuiamo con la lezione. L'esercizio che vi farò fare ora si chiama "il gioco della zattera". Al mio via, tutti assieme dovete iniziare a camminare all'interno dello spazio teatrale. Immaginate di essere sopra ad una zattera: dovete occupare ogni singolo buco, cercando di non stare tutti nello stesso lato, altrimenti la zattera si rovescia.
I ragazzi si mettono in posizione.
- Pronti... via! - Urla Andrew.
La Compagnia esegue abbastanza bene l'esercizio. Dopodiché Andrew estrae due fogli dal suo zaino e dice: - Ora vi farò recitare.
Dal gruppo parte un coro di esclamazioni positive.
- Dividetevi in due gruppi.
I ragazzi eseguono. Il primo è composto da Alice, Sebastiano, Anna ed Erin, l'altro da Martino che ha voluto a tutti i costi stare con Viola, Leo e Giacomo.
Andrew consegna un foglio per ogni gruppo e dice: - Qui ci sono scritte alcune battute. Dividetevi i personaggi, cercate di renderli VERI e CREDIBILI. Preparatevi una scenetta. Vi do 10 minuti di tempo.
I due gruppi si mettono subito all'opera.
Scaduto il tempo, Andrew fa sgombrare lo spazio teatrale dove vi rimane solo il gruppo di Martino. Appena i 4 della Compagnia pronunciano le prime battute, alcune persone che passavano vicino si fermano ad ascoltare. In questo modo, con un piccolo pubblico ad ascoltarli, i ragazzi mettono alla prova la loro voglia di andare in scena senza paura.
A fine esibizione, durata qualche minuto, parte un applauso da tutti, anche da Andrew. I gruppi si danno il cambio.
Nello spazio teatrale, poco prima di cominciare, Alice carica i suoi compagni: - Forza, amici! Mettiamocela tutta!
- Sì -rispondono loro in coro.
I ragazzi recitano con molta energia, e il pubblico se ne accorge applaudendo entusiasta.
Finita l'esibizione, ancora tra gli applausi, Andrew dice: - Bravissimi ragazzi! Ora, tutti sul palco per l'inchino! Bisogna sempre salutare gli spettatori!
I ragazzi, ognuno con un grande sorriso, eseguono l'inchino.
 
Il resto della giornata passa tranquilla per genitori e ragazzi. Dopo la lezione, la Compagnia ha organizzato una partita di calcio contro un altro gruppo di ragazzi. Hanno giocato tutti tranne Viola, che si è seduta all'ombra per godersi la partita. Leo è spiccato rispetto a tutti grazie alla sua bravura. E' riuscito da solo a segnare ben 3 gol!
- Quel bambino danza col pallone - ha commentato uno della squadra avversaria.
 
Alle 19.00, quando i ragazzi fanno ritorno ai loro ombrelloni, trovano i genitori e Andrew che stanno parlottando tra loro.
- Compagnia - dice Roberto rivolgendosi agli otto ragazzi - abbiamo deciso che, se vi fa piacere, questa sera possiamo andare a cenare in un ristorante cinese.
Gli otto amici si guardano tra di loro felicissimi, soprattutto Erin che commenta: - Io adoro la cucina cinese!
- Perfetto! - Dice Sofia - allora preparatevi che andiamo!
I ragazzi non se lo fanno ripetere due volte e si vestono alla velocità della luce.
- Ho una fame da lupi! - dice Sebastiano.
 
Di tutto il gruppo, solo Martino non era mai stato in un ristorante cinese. Prima di iniziare a mangiare, Alice cerca di spiegargli per l'ennesima volta come si impugnano correttamente le bacchette, sotto lo sguardo sconsolato di tutti gli altri.
Ecco, finalmente Martino è riuscito ad alzare un pezzetto di pollo, ma gli cade proprio mentre lo sta portando alla bocca. Anna sospira guardandolo, e Martino dice ironicamente: - Siamo sicuri che questo sia veramente pollo?
Giacomo gli risponde annuendo.
- E se trovo un baffo di gatto in mezzo alla carne?
Il gruppo scoppia a ridere, Martino un po' meno perchè ancora non è riuscito a mangiare niente per via delle bacchette.
- Ora basta! - esclama scocciato - cameriere, si può avere una forchetta?
 
La sera, tornando a casa, nel pullmino della Compagnia regna il silenzio. Tutti i ragazzi si sono addormentati, stanchi ma felicissimi per la bellissima giornata passata.
Nel silenzio, ogni tanto, si sente il leggero bisbiglio dei genitori e di Andrew che parlano tra di loro: stanno decidendo cosa fare l'indomani.
Altre nuove avventure aspettano la Compagnia dei Giovani!

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Capitolo 7
*** Chitarrista improvvisato ***


La mattina dopo, i genitori avvisano i ragazzi: quella sera si sarebbero riuniti tutti per andare a cenare alla sagra di Treviso.
- Mitico! - esclama Anna appena viene a sapere della notizia.
 
Nel pomeriggio i ragazzi decidono di ritrovarsi al campetto di calcio per aiutare Leo con il suo allenamento. I primi ad arrivare sono Alice, Martino, Leo ed Erin. Cinque minuti dopo la Compagnia è al completo.
- Bene, iniziamo! - esclama Leo lanciando in aria il pallone. L'unica a non giocare è come sempre Viola, che preferisce sedersi all'ombra.
 
Quella sera la Compagnia, tutti i genitori e Andrew si ritrovano davanti allo stand gastronomico.
Mentre tutto il gruppo si siede a tavola vicino al palco, Sebastiano dice entusiasta: - Tra poco dovrebbe arrivare una band per una serata di musica dal vivo!
- E scommetto che non vedi l'ora di conoscere i musicisti - gli dice Erin. Il piccolo violinista risponde annuendo.
 
Verso metà cena Martino e Viola si accorgono che qualcosa non quadra.
- Dov'è il gruppo? - chiedo Martino osservando il palco ancora vuoto. La cugina di Alice risponde: - Non so... dovevano iniziare a suonare alle 21, ma sono già le 22!
Sebastiano fissa il palco seriamente per qualche secondo, poi senza avvisare nessuno si alza e corre verso i retroscena.
- Sebastiano, dove vai? - gli urla Leo.
Ragazzi, genitori e Andrew si alzano in piedi.
- Mio fratello è per caso diventato matto? - sbotta Anna.
Intanto, Sebastiano quando arriva dietro le quinte vede i membri del gruppo seduti per terra a testa china. Tutti in silenzio, nessuno parla, non si accorgono nemmeno del piccolo violinista che si avvicina pian piano. Si ferma a fissarli, finché chiede timidamente: - Tutto bene, ragazzi?
I membri del gruppo alzano lo sguardo e uno di loro gli risponde con tono triste: - No... il nostro chitarrista ha avuto un imprevisto molto urgente e adesso dobbiamo annullare il concerto. Era il nostro primo concerto... ci tenevamo molto.
Tutto il gruppo è giù di morale.
Sul tavolo numero 35, la Compagnia dei Giovani è ancora in piedi ad aspettare che Sebastiano faccia ritorno.
Giovanna, la mamma di Anna e Sebastiano, sospira: - Sediamoci e finiamo di mangiare. Tornerà prima o poi...
 
Dopo circa dieci minuti succede l'inaspettato. Durante il dessert, la Compagnia guarda verso il palco: le luci si sono accese e finalmente il gruppo fa il suo ingresso in scena.
Andrew, i genitori e i ragazzi sono tutti a bocca aperta: sul palco è salito anche Sebastiano!
Tutti si alzano dalla tavola e corrono sotto il palco, mentre il loro giovane compagno imbraccia la chitarra classica.
Anna si mette a sbraitare: - Che diavolo ci fai tu lì?
Suo fratello spiega mentre prende il plettro: - Il chitarrista ha avuto un imprevisto e farà tardi. Mi sono offerto di prendere il suo posto per qualche brano finché non arriva. Per fortuna che avevano in programma di suonare canzoni famose, di cui già conosco gli accordi!
- E se te li dimentichi? - chiede Leo preoccupato.
- E' impossibile dimenticarli - risponde l'amico - vedi? Terrò lo spartito davanti a me. Wow, non vedo l'ora di iniziare!
Tutta la Compagnia sorride entusiasta, Viola e Giacomo urlano in coro: Forza Sebastiano!
Gli ultimi componenti del gruppo salgono sul palco e controllano se Sebastiano è pronto. Lui annuisce e si mette in posizione.
Parte la prima canzone. Il giovane musicista si dimostra da subito bravissimo, riesce tranquillamente a seguire gli altri del gruppo. L'intera Compagnia è scatenata sotto il palco, compresi Andrew e i genitori!
Inizia il secondo brano. La gente che sta seguendo il concerto è stupefatta: da dove salta fuori quel bambino?
Finito il brano scattano gli applausi di tutto lo stand, compresi di quelli che stanno servendo ai tavoli.
Finita la terza canzone Sebastiano deve scendere perchè finalmente è arrivato il chitarrista. Dietro le quinte, poco prima di salire, dice a Sebastiano mentre gli stringe la mano: - Grazie di cuore, hai salvato il concerto!
Lui, con un grande sorriso, risponde: - E' stato un piacere, mi sono divertito molto. In bocca al lupo per la vostra carriera!
Quando torna dai suoi amici lo accolgono con abbracci e complimenti. Sua mamma, Giovanna, è entusiasta.
Andrew è fiero di avere nella sua Compagnia dei giovani che hanno così tanto entusiasmo e così tanta voglia di crescere e imparare. Durante il concerto, infatti, gli è venuta in mente una grande idea. Mentre escono dal capannone, l'ex attore chiama a raccolta i genitori dei ragazzi: - Vorrei parlarvi privatamente di una cosa...
Sofia guarda Martino e gli altri Giovani: - Va bene. Intanto voi ragazzi andate a giocare.
Loro si allontanano come richiesto. I genitori e Andrew iniziano a parlottare tra di loro, mentre i ragazzi li osservano da lontano.
- Cosa gli starà dicendo Andrew? - Chiede Erin.
Anna alza le spalle: - Non ne ho la più pallida idea.
- Preparatevi, ragazzi! - dice Alice - Sapete com'è fatto Andrew, no? Dobbiamo aspettarci di tutto da lui.
Intanto i minuti passano, e la loro discussione si anima sempre di più.
- Inizio ad annoiarmi - commenta Martino lasciandosi sprofondare sulla panchina.
- Idea! - Esclama Leo - che ne dite se andiamo a prenderci un gelato?
- Fantastico! - commenta Sebastiano battendo un cinque con Leo.
Viola corre dal gruppo dei genitori e li avvisa.
- Va bene - risponde sua mamma Giovanna - Vi raggiungiamo in gelateria fra 5 minuti.
I ragazzi corrono fino alla gelateria e ognuno si prende il suo gelato.
Martino osserva Viola, e poco prima di pagare gli dice: - Tranquilla... il gelato te lo offro io.
Leo e Sebastiano scoppiano a ridere, mentre Giacomo dice a Erin: - Guarda com'è diventato rosso!
Martino lancia un'occhiataccia a tutti. Viola gli sorride: - Grazie.
Poi si allontana con il suo gelato. Martino bisbiglia ad Alice: - Wow, mi sento svenire...
 
Dopo 5 minuti i genitori assieme ad Andrew raggiungono la gelateria, e dopo essersi presi anche loro un gelato, l'ex attore si rivolge ai ragazzi: - Bene Giovani, io e i vostri genitori abbiamo preso una decisione.
I ragazzi smettono di mangiare e osservano il loro regista con aria interrogativa.
- Intanto - prosegue Andrew - volevo ringraziarvi per tutto quello che state facendo. Siete proprio una bellissima Compagnia, composta da ragazzi pieni di entusiasmo e voglia di imparare.
I Giovani si guardano tra loro, felici.
- Perciò ho deciso di premiarvi.
Tutti gli sguardi si spostano di nuovo su Andrew, che continua: - Non voglio fare tanti giri di parole, quindi ve lo dico subito: tra due settimane voi ragazzi assieme a me e Giovanna, Sofia, Roberto e Stefania, che si sono offerti di accompagnarci, partiremo per una vacanza in Sicilia! 

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Capitolo 8
*** Preparare le valige! ***


- C... c... come? - Chiede Anna balbettando. Sono tutti a bocca aperta, increduli.
- Credo di non aver capito bene... - Dice Martino.
Dopo questa frase i ragazzi si guardano tra di loro e tutti contemporaneamente scoppiano a ridere. I genitori li guardano sorpresi. Roberto, agitando una mano come per cacciare una mosca, dice: - Perchè ridete?
Giacomo, ancora fra le risate, risponde: - Che bello scherzo, c'eravamo quasi cascati!
Andrew guarda i genitori sorridendo, poi si rivolge ai ragazzi: - Ma noi non stiamo affatto scherzando.
Noi andremo una settimana in Sicilia a vedere il Festival del Cinema di Taormina. E poi devo farvi conoscere un po' di persone che potrebbero interessarvi.
I ragazzi si bloccano di colpo. Si guardano ancora tra loro e, come prima, tutti contemporaneamente esplodono in urla di gioia. Anche Erin, che di solito è sempre ben composta e non alza mai la voce, ora sta saltando e abbracciando i suoi compagni.
I genitori e Andrew ridono divertiti.
 
La mattina dopo Alice, Anna e Martino decidono di andare sul "Palco". Ma questa volta è diverso. Questa volta non sono soli. Infatti chiamano a raccolta tutti gli altri componenti della Compagnia e assieme raggiungono il capannone.
Seduti sul palco, Giacomo dice: - Sapete qual è la cosa che mi preoccupa?
I sette amici lo guardano. Lui continua: - Che alla partenza mancano due settimane. E' troppo tempo! Cosa facciamo per farle passare più velocemente?
I Giovani non fanno in tempo a rispondere che subito una voce dice: - Ve lo dico io cosa faremo.
I ragazzi si alzano di scatto e guardano l'ingresso del capannone.
- Andrew! - Esclama Leo.
L'ex attore si avvicina velocemente: - Faremo qualche lezione di teatro. Forza, in posizione!
I ragazzi si guardano senza capire.
- Non avete sentito? - continua Andrew alzando il tono di voce - Non avete voglia di recitare?
I ragazzi sorridono felicissimi e si preparano per la lezione improvvisata.
Andrew ha con sé la radiolina che ha usato per la lezione al mare.
Gli esercizi sono gli stessi della prima lezione.
- Sono molto utili - dice Andrew durante la lezione - perciò li faremo spesso finché tutti non li sapranno fare bene.
 
Dopo un'ora e mezza i ragazzi stanno finendo l'ultimo esercizio. E' stata una bella lezione, tutti si sono impegnati al massimo divertendosi.
Al termine della lezione Andrew dice ai ragazzi: - Anche se andremo una settimana in Sicilia non dobbiamo dimenticare che a settembre parteciperemo al concorso provinciale di recitazione.
I ragazzi lo guardano seriamente.
- Perciò questa estate dovremo lavorare molto. Chiaro?
La Compagnia annuisce: ce la metteranno tutta!
- Chi supera le provinciali - spiega Andrew - passerà al campionato regionale, e dopo quello ci sarà il nazionale.
Ad Alice e Martino, a sentire quelle parole, gli brillano gli occhi. Accennano un sorriso pieno di volontà e determinazione.
- Bene, per oggi abbiamo finito! - conclude Andrew.
I ragazzi battono il 5 tra loro e iniziano a fantasticare sul concorso.
- Se vinco - dice Anna ironicamente - mi tingo i capelli di rosso!
Scoppiano tutti a ridere, Giacomo aggiunge: - Io mi raso a zero!
Riprendono a ridere divertiti immaginandosi il loro amico ridotto in quello stato.
Andrew esce dal capannone sorridendo.
 
Le due settimane di attesa sono state le più pesanti e lente che la Compagnia abbia mai vissuto. Assieme ad Andrew hanno fatto altre tre lezioni di teatro, ma nell'ultima a quattro giorni dalla partenza, i ragazzi non riuscivano proprio a concentrarsi. Stavano tutti pensando al viaggio in Sicilia. Andrew a fine lezione li aveva ammoniti: - Anche se siamo a qualche giorno di distanza nel fare qualcosa di importante, a lezione dovete essere sempre concentrati! Ricordate: quando siete all'interno dello spazio teatrale i pensieri e le preoccupazioni svaniscono.
Loro, un po' delusi da sé stessi, erano tornati a casa per l'ora di cena.
Adesso, invece, alle 19 e 30 del giorno prima della partenza, Alice è in camera sua intenta a preparare la valigia, e così anche per tutto il resto della Compagnia. Stanno tutti correndo da una parte all'altra della stanza per controllare se hanno preso tutto il necessario.
Sono emozionatissimi, i minuti sembrano ore, il tempo sembra non voler passare. Gli otto amici quasi trattengono il respiro ogni volta che controllano l'ora.
- Alice, è pronta la cena! - urla Roberto dalla cucina. Alice corre a tavola: ha famissima, coma al suo solito.
Tutti i Giovani inventano qualsiasi stratagemma per far passare il tempo più velocemente.
 
Sono le dieci di sera.
Erin è distesa a letto a fissare il soffitto. Non riesce a dormire. Solo Leo, Sebastiano e Viola sono riusciti a prendere sonno. Martino, Anna, Giacomo e Alice sono ognuno nel proprio soggiorno davanti alla televisione. Dopo svariati tentativi hanno rinunciato all'idea di dormire.
 
Passata la mezza notte, finalmente anche tutto il resto del gruppo è riuscito ad addormentarsi.
 
- Svegliati, dai! - urla Sofia a Martino. Lui finalmente riesce a svegliarsi. Ancora ad occhi chiusi pensa: "Cosa sta succedendo? Aspetta... che giorno è oggi?". Poi si alza di scatto dal letto spalancando gli occhi e a voce alta dice: - Siamo il 2 luglio, il giorno della partenza!
 
In quel preciso instante nelle case degli altre ragazzi sta succedendo il caos. Si sentono solo urla da parte dei genitori: - Hai preso tutto?
- Sei pronto? Muoviti dai!
- Forza, dobbiamo andare!
 
Al momento di chiudere la porta di casa alle loro spalle, stringendo i manici della valigia in mano, i ragazzi pensano tutti alla stessa cosa: "Ok, siamo pronti. Sicilia stiamo arrivando!"
 
 
 
 
 
 
Non perderti il viaggio della Compagnia dei Giovani in Sicilia! Tra Festival del Cinema, bagni al mare e visita alle grandi città, Andrew ha preparato qualche bella sorpresa per i ragazzi. Di cosa si tratterà? Te lo racconterò nel prossimo libro!
A presto!

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