Hoods Red

di Broken_Plate
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


*Prologo L'avevamo aspettata per secoli, se non millenni. Era stato un argomento di primo piano; aveva avuto oppositori e sostenitori. Ci aveva fatto stare col fiato sospeso nel 1000, nel 2000 e infine nel 2012. E alla fine era arrivata. Non sappiamo se tutto questo successe perchè i Maya non erano i grandi calcolatori del tempo che pensavamo o semplicemente perchè ci eravamo sbagliato noi a leggere il loro calendario, fatto sta che alle 12.12 del 21 Dicembre 2013 la fine del mondo arrivò. Non fu così catastrofica come l'avevano annunciata. Non ci furono ne spaccature della crosta terrestre o tsunami o eruzioni vulcaniche violente. Semplicemente alle 12.12 del 21 Dicembre 2013 una luce accecante accompagnata da un boato assordante aveva colpito la terra per alcuni secondi. In seguito il cielo era diventato nero, senza neanche la luce di una stella. Quello che successe può essere considerato da voi terribile ma quello che vedemmo noi superstiti dopo lo fu cento volte di più. Il boato aveva fatto scoppiare le vene ai più fortunati mentre gli altri dovettero fare i conti con il freddo, il buio, le carestie e le epidemie. Dopo quell'avvenimento  la maggior parte della popolazione morì. 
Il paesaggio cambiò completamente: il sole non tornò più a splendere e la notte regnava costantemente su quello che un tempo era stato il pianeta più fertile.
Le verdi e rigogliose pianure e colline avevano lasciato il posto a steppe fredde e desolate e ghiacciai.
Le piante abituate al caldo e alla luce morirono. Resistettero solamente quelle che riuscirono ad adattarsi al freddo polare e al buio.
Le città, vuote, decaderono e vennero dimenticate; le nazioni, i fiumi, i laghi e le montagne persero il loro nome.
Fortunatamente i nostri avi si erano preparati a una situazione simile e avevano installato 5 generatori d'emergenza : uno in quella che un tempo era stata una città della Russia denominata in seguito Ozram, uno in quella che un tempo era stata una città della America denominata in seguito Edramon, uno in quella che un tempo era stata una città dell'Italia denominata in seguito Nishaf, uno in quella che un tempo era stata una città della Cina denominata in seguito Lauhn e uno in quella che un tempo era stata una città della regione della Patagonia denominata in seguito Iriofr.
Intorno a questi generatori si formarono piccole comunità composte da non più di 70 individui,  noi superstiti.
Anni dopo, purtroppo, un violento terremoto rase al suolo Iriofr e Lauhn. 
I reduci del sisma, senza generatore, cercarono di raggiungere la comuità più vicina per riuscire a salvarsi. Fu tutto inutile.
Da quel momento la comunità di Ozram , guidata dalla regina Tessa, decise di sterminare Edramon e Nishaf per poter prendere i loro generatori e diventare onnipotente.
La guerra ebbe inizio e le armate di Ozram vennero chiamate Le Cappe Rosse.

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Capitolo 3
*** Capitolo 1 ***


Graham stava guardando fuori dalla finestra quando sentì la porta aprirsi. "Siamo pronti signore." disse il ragazzo che stava sull'attenti sulla soglia. "Non fare lo stupido Em. " disse Graham. Il ragazzo scoppiò a ridere, entrò nella stanza e si buttò sul letto. "Che stai facendo amico?" "Guardo fuori dalla finestra.." " Oh ma che attività eccitante!!! Smettila di fare il depresso Gram! Usciamo andiamo a prendere Melanie e raggiungiamo gli altri alla taverna." disse Em con tono persuasivo. " Non sono depresso.. è solo che stasera non ho voglia di uscire." "Anche ieri non avevi voglia e anche la sera prima! Amico mio devi uscire, prendere aria, godere del cielo stellato e della compagnia dei tuoi cari amici!" "Oh Em, come sei poetico e poi così bello e coraggioso! Saresti l'uomo perfetto per ogni ragazza!" " Ei, ei io SONO l'uomo perfetto per ogni ragazza" disse l'altro sottolineando la parola "sono". "Ah giusto dimenticavo la tua innata modestia.." "Giusto. Infatti te lo stavo per ricordare. Comunque.. cosa hai deciso? Vieni?" chiese Em guardando il ragazzo ancora in piedi davanti alla finestra. " No, te l'ho già detto. Stasera non ho voglia, ho cose molto più importanti da fare che perdere il mio PREZIOSO tempo alla taverna." rispose Gram e detto questo si girò e ricominciò a guardare la finestra con fare molto interessato. "Oh bè.. fa niente. Vuol dire che ci saranno più ragazze, carine, simpatiche e prorompenti , disponibili a passare la serata con me" . Dopo non aver ricevuto nessuna risposta a questa affermazione, Emmet sospirando si alzò andò davanti allo specchio e si sistemò la camicia. " Bè a questo punto ci vediamo domani mattina all'allenamento" disse il ragazzo prima di uscire. Senza girarsi Graham salutò l'amico e appena sentì la porta chiudersi corse verso la cassettiera. Aprì il secondo cassetto, spostò la biancheria e, dopo essersi assicurato che nessuno stesse per entrare nella stanza, tirò fuori una scatola. Si diresse verso il tavolo, appoggiò l'oggetto e si sedé. Solo a quel punto si decise ad aprire la scatola e a tirare fuori il suo contenuto. Una pergamena. Spostò il contenitore in modo da poter srotolare l'oggetto e cominciò a leggere il titolo. "La leggenda del Bellavir".

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