Change your life

di Anna_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Is a order ***
Capitolo 2: *** 2° CAPITOLO ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Is a order ***


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X "Tu da oggi farai quello che ti dico io! È un ordine!" queste parole mi rimbombano sempre nella testa durante il giorno e la notte sogno ciò che è successo prima di queste parole.
Dopo allora, io “lavoro” per quell essere, perché non è una persona, non è un uomo, non saprei descrivere cosa sia. È solo un essere che non sa quello che vuole, anzi si, vuole solo soldi, quei ******issimi pezzetti di carta che sembra che cambino la vita, ma non la mia, lui fai soldi attraverso me e altre ragazze, con questo “lavoro” così lo definisce lui. 
A me fare ciò fa schifo, Faccio ciò da quando avevo 16 anni, sono passati 2 anni e mezzo ormai, dice che io sia la più esperta in questo ambito, non vuole lasciarmi andare, ho tentato di scappare, ma mi ha ritrovata e l’ho pagata cara, mi ha picchiato, non è stata la prima, lo fa da quando sono nata. Vi chiederete ‘come fa a picchiarti da quando sei nata?’ quest’essere è mio padre. Eh bene si, quando avevo 3 anni vedevo che picchiava mia madre in una maniera assurda, vedevo che lei stava male, sanguinava, lo denunciava e lui si vendicava sempre più fino a quando ha iniziato ad alzare le mani su di me. Avevo 5 anni, mi picchio così forte che persi l’equilibrio cadendo a terra e perdendo i sensi. Risultato? Un anno di coma. Appena mi svegliai trovai mia mamma addormentata vicino me, che appena mi mossi si sveglio dicendomi che MIO PADRE era stato condannato a 8 anni e 6 mesi di carcere e lavori forzati, a me questo non bastava, speravo che in carcere subisse tutto ciò che è accaduto a me e mia madre. 
Gli anni passarono e lui ritornò a casa dicendo che quest’esperienza lo aveva cambiato, ma non fu così. Dopo 2 mesi uccise mia mamma e il giorno del mio sedicesimo compleanno mi picchiò nuovamente ma questa volta abusò di me e disse quella frase che rimbomba sempre nella mia testa. Sono Katy, ho 19 anni, alta, fisico normale, bruna e occhi color miele, non ho mai finito gli studi non per colpa mia ma perché mio padre mi ha obbligato a lavorare dall’età di 16 anni. Il mio lavoro? 
Sono una prostituta.
Ogni sera sono costretta ad indossare quei vestitini o quelle gonne che non coprono nulla e che io odio molto, calze a rete e tacchi vertiginosi, trucco troppo scuro. Ogni sera mi porta il quel posto intorno alle 22:00 e viene a prendermi la mattina alle 07:00. Vedo così tanti uomini, di differenti età, che non sanno la storia che ho alle mie spalle, non sanno chi sono io realmente, anzi chi ero, perché mi sono chiusa in me stessa, non ho più fiducia in nessuno. 
Questa sera non sto molto bene, ma devo andare lo stesso in quel posto li. Aspetto e aspetto. Cammino avanti e indietro, sempre solita routine. Ecco si è appena fermata un auto, mercedes, nero con vetri oscurati. Mi avvicino, abbassa il finestrino, tipo affascinante, è più giovane di tutti quelli che si fermano. Capelli castani, occhi color ghiaccio, la luna ci si specchiava dentro, bellissimo, avevo l’impressione di averlo già visto, sicuramente sarà venuto nuovamente.

"Non sei troppo giovane per fare questo?" chiese curioso
"Non sei troppo giovane per andare a prostitute?" chiesi di rimando con lo stesso tono
"Hai ragione ho osato troppo, sali" salgo senza esitare, intanto era partito.
"Allora, viene…" non riesco a finire di parlare
"Non mi interessa saperlo, non sono venuto per quello"
"Allora, sei pregato di riaccompagnarmi, ho del lavoro da svolgere"
"E’ così ce lo definisci? Lavoro?"
"Come posso chiamarlo se non tale? È questo che devo fare e lo faccio" cosa interessa a lui di come lo definisco io
"Katy, hai 19 anni, diamine, non puoi continuare così, non puoi farti sottomettere così" inizio a preoccuparmi. Come fa a sapere queste informazioni su di me?
"Chi sei? Cosa vuoi da me?" cerco di aprire lo sportello dell’ auto ma non ci riesco, c’erano le sicure. Ho davvero paura, cosa può volere da me questo tipo, non lo conosco, ha solo un viso familiare ma non riesco a capire chi sia. Si ferma e mi guarda attentamente
"Non può essere…. Louis…"
Era proprio lui, quegl’occhi, come poterli dimenticare? È stata la persona più importante della mia per 10 anni, oltre a mia mamma naturalmente, il mio migliore amico, io ero una tipa che non credeva nell’amicizia tra ragazzo e ragazza, fino a quando non ho trovato lui, riusciva a capirmi, ad aiutarmi nel momento del bisogno, c’è sempre stato, anche quando mia mamma morì. 
Lui era sempre lì, a sostenermi, a strapparmi anche un misero sorriso, con le sue stupide battute, riusciva a farmi cambiare l’umore da un momento all’altro. Ma da quel maledetto giorno, non l’ho più rivisto, mi è mancato così tanto i primi mesi, non sapevo con chi sfogarmi, non avevo nessuno a parte un quaderno ed un quaderno che usavo e uso ancora come “diario segreto” con cui sfogarmi. La sua famiglia era accogliente nei miei confronti, mi trattavano come una figlia, chissà cosa hanno pensato quando sono sparita così all’improvviso, senza ne un ma ed un perchè, chissà cosa penseranno di me ora se sanno o se scoprono ciò che faccio. Li avrò delusi sicuramente. 
Chissà come sarà stato Louis senza di me, se ha accettato subito la mia “scomparsa”, anche se non era così, eravamo nello stesso paese sole che io la mattina dormivo e la notte lavoravo, mentre lui andava a scuola, senza di me, che lo rimproverava per ogni minimo errore che faceva, anche il più stupido, che litigavamo per alcune stupidaggini, solo che non riuscivamo a stare lontani per più di 2 ore che sentivamo la mancanza dell’altro. Chissà come avrà superato tutto ciò, cosa ha dovuto inventare a scuola come scusa quando ho iniziato a non frequentare più. 

"Si, sono io" sorride, quel sorriso, quanto mi è mancato e mi manca ancora, mi faceva impazzire, un suo sorriso, provocava in automatico uno mio. Perché è venuto questa sera? Cosa vuole?


LOOK AT ME!
Ciao a tutti!
Eccomi qui con la mia 3° storia, spero che non sia un fallimento come le altre, questa mi ha presa molto.
Ho alcuni capitoli successivi già pronti.
Che ne dite di lasciarmi qualche recensione?
Spero che vi piaccia, fatemi sapere...

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Capitolo 2
*** 2° CAPITOLO ***


1111 Perché è venuto questa sera? Cosa vuole?
"Cosa vuoi Louis?" chiesi impaziente di una risposta
"Aiutarti" rispose tornando alla serietà che aveva all’inizio
"Non puoi, nessuno può, neanche io" iniziai ad agitarmi
"Perché non posso? Sono più di 2 anni che fai ciò e a me non sta bene"
"Perché proprio ora?" le lacrime erano sul punto di scendere senza il mio permesso, perchè si è ricordato di me dopo 2 anni? Cos’è cambiato da allora? 2 anni fa doveva aiutarmi, quando qual lurido stronzo mi ha trascinata a fare ciò non ora.
"Ho sempre saputo ciò che ti faceva fare, solo non ho mai avuto il coraggio di aiutarti, all’inizio pensavo fossi stato io a fare qualcosa che ti turbò, la sera stessa mi nascosi dietro la siepe della villetta di fronte casa tua ed ho visto tutto. Tutte le sere venivo e ti vedevo, non potevo non vederti, non potevamo stare uno senza l’altro, questa sera ho preso coraggio e sono venuto"
"Non puoi aiutarmi" risposi nuovamente
"Perché non posso?" chiese agitandosi
"Ho provato a scappare e mi ha picchiata, non voglio che ciò accada anche a te, lo capisci o no che quell’uomo è pericoloso per la vita di ognuno di noi?" le lacrime scorrevano come cascate senza tregua, ripensando a tutto ciò che mi ha fatto
"Non sono solo, ho qualcuno che mi aiuterà"
"Chi? Chi si metterebbe nei guai per una persona che neanche conosce"
"Ti conoscono e come, io quando venivo tutte le sere, non ero solo, avevo 4 ragazzi con me, che non riuscivano a credere ciò che vedevano, da quando sei “sparita” è arrivato un nuovo ragazzo Harry, abbiamo legato presto, però non è riuscito a prendere il tuo posto e nessuno mai lo farà, mi conosci come le tue tasche, come io conosco te…" lo interruppi subito
"Louis, non riuscirete mai ad avere la forza, voi 2 di distruggerlo, vi ammazzerà"
"Non siamo in due, ho fatto anche amicizia con Niall, Liam e Zayn"
"Perché dovrebbero aiutarmi?"
"Perché in questi 2 anni, li trascinavo sempre con me dietro quella villetta a spiarti, vedevamo tutti i tuoi movimenti ho visto quante volte ti ha picchiato, anche loro lo vedevano, volevo venire da te ed aiutarti ma loro me lo impedivano, ripetevano che avresti avuto giustizia, per 2 anni ho continuamente parlato di te, loro sanno chi sei realmente Katy, devi farti aiutare"
"Louis"
"Katy, per favore, non c’è la faccio più a vederti con quel viso, e non sopporto il fatto che ti fai tutti quegli uomini, che non hai potuto avere un rapporto con la persona che avresti dovuto amare, ma hai solo fatto ciò che lui ti obbligava a fare
"È passato troppo tempo, devo ritornare o si insospettirà"
"Sappi solo che ti voglio un bene dell’anima, come mai a nessun altro ho voluto"
"Pensavo ti fossi dimenticato di me" sorrisi a malapena, con il volto sconfitto. Mi prese il volto tra le mani
"Non avrei mai potuto" dopodiché mi baciò la fronte e il mio cuore accelerò notevolmente
"Mi sei mancato" sorrisi sinceramente, lui ricambiò
"Anche tu piccola"
Mi riaccompagno, passai tutta la serata a sorridere come un imbecille al solo pensiero che era ritornato anzi che non mi aveva mai abbandonata come pensavo realmente e che voleva aiutarmi pur sapendo la fine che avrebbe potuto fare.
Ritorno a casa e comincio nuovamente a scrivere quel quaderno che a quanto pare non era l’unica cosa rimasta.

“Caro diario,
oggi ho avuto una sorpresa inaspettata, indovina un pò chi mi ha cercata? L’unico che sa chi sapeva chi ero realmente e che non sa quanto sono cambiata da allora, Louis. Quando ho capito chi fosse, mi sono passati in mente tutte le stupidaggini che abbiamo fatto insieme, tutti i litigi, le volte che abbiamo fatto pace, le uscite improvvise, i film visti, quando cantavamo come stupidi. Louis era parecchio portato per il canto aveva una voce che mi faceva rinascere, mi faceva commuovere, avevo i brividi che mi percorreva tutto il corpo, anche solo sentirlo parlare o sorridere, avevo questi brividi, che si sono presentati questa sera, mi è mancato così tanto. C’è stato un periodo, quando avevo 14 anni, pensavo di aver avuto una cotta per lui, però non volevo rovinare l’amicizia tra di noi e non l’ho mai detto, penso che questa cotta non sia mai passata. Adesso vado a letto, sai, sono molto stanca. A domani ”

Era questo ciò che pensavo di Louis, non avevo mai avuto il coraggio di ammetterlo per semplice paura che mi avrebbe respinta anche come amica, in fondo come si dice? Nell’amicizia tra maschio e femmina prima o poi qualcuno dei due s’innamora dell’altro no? Questo era successo a me

*Louis pov’s
Finalmente ho avuto il coraggio di andare da lei, è sempre stata così bella, lo è ancora se non fosse che ha un volto sempre così triste. Non la vedevo sorridere da una vita, ogni suo sorriso era un giorno in più per me. I ragazzi mi aspettano in quella villetta, hanno visto che ci ho parlato, loro vogliono aiutarli, gli ho parlato così tanto di lei. Gli voglio bene a quei ragazzi, perché non erano i tipi che ti dicevano “mamma mia Louis, è la decima volta che ci parli di lei” o cose simili, loro erano VERI AMICI, quelli su cui potevi contarci, che ti avrebbero aiutato in tutto e per tutto, stanno mettendo a repentaglio la loro vita pur di aiutare un amico, ed una ragazza che non conoscono personalmente ma soli attraverso i miei racconti. Si, mi avrebbero aiutato perché sanno quanto sia stato male per lei quando sparii, quanto mi è mancata, tutte le sere che venivo qui a spiarla e loro decisero di accompagnarmi. Eccoli li, che mi aspettano per sapere cosa ci siamo detti.
"Com’è andata?" Harry, tipo affascinante, grandi occhi verdi e capelli ricci
"Bene" risposi io, non curante del fatto che stia sorridendo.
"E quel sorriso stampato in faccia?" Zayn, con i suoi sguardi maliziosi, occhi caramello, capelli corvini, pelle olivastra molto misterioso
"Non ho nessun sorriso in faccia" sorridevo sempre più è sempre stato questo l'effetto che mi ha fatto
"Se tu non sorridi io non ho fame" non poteva mica mancare un affermazione del genere fatta da Niall, biondo tinto e occhi azzurro cielo, la sua risata coinvolge tutti anche in questo momento
"Louis, amico, io ti ripeto ciò che ti ho sempre detto da quando mi hai parlato la prima volta di lei, tu sei cotto" lui era il più “serio” del gruppo ma anche il più giocherellone, Liam, capelli castani, occhi cioccolato.
"No Liam, non sono affatto cotto di lei, è solo che mi è mancata così tanto, come nessuno mai"
Ci incamminammo verso casa, dopo il college, decidemmo di comprare una casa tutta per noi, abitiamo insieme da meno di 1 anno e ci troviamo benissimo. Abbiamo anche formato un gruppo ONE DIRECTION, abbiamo fatto i provini per X Factor e siamo passati, prima di entrare a far parte del programma, devo assolutamente aiutare Katy ad uscire da quel giro. Non sopporto tutto ciò che le è accaduto e che le sta accadendo, odio il padre, l’ho sempre odiato. Non merita di camminare per strada come se nulla fosse, come se non avesse rovinato la vita di una ragazza amante della vita.

*Katy pov’s
Un’altra giornata è passate e tante altre ne passeranno, spero che Louis ritorni a trovarmi, mi manca già. Forse starò esagerando, sono stata 2 anni senza lui e ora dopo 12 ore di lontananza mi sembra che non lo vedo da una vita. È la persona più buona a questa mondo, che aiuterebbe anche il suo peggior nemico in caso di difficoltà, e non posso mica nascondere che è stupendo. Penso proprio che quella cotta non mi sia mai passata.
Mi piacerebbe sapere cosa gli è capitato in questi anni, se li sono mancata o meno, se ha avuto qualche ragazza e specialmente chi, cosa hanno pensato i suoi genitori quando non mmi sono più fatta viva, se sanno ciò che faccio ora e come l’hanno presa.
Vorrei conoscere i suoi nuovi amici, se sono come lui, simpatici e belli, dentro e fuori, conoscendolo, saranno persone speciali, se non lo sono, non meritano di starli vicino.
È arrivata l’ora, devo andare a fare ciò che sono obbligata a fare. Solo il pensiero che non mi da neanche una sola sterlina per ciò che mi fa fare è veramente brutto, mi ha anche impedito di trovarmi un lavoro che si possa chiamare tale. Non posso neanche dire che quando mangio mi faccio le solite scorpacciate, mangio due panini al giorno che mi porta lui, alcune volte immagino che ci metta del veleno dentro per farmi morire. Le altre ragazze mi aspettano, non abbiamo un rapporto di amicizia, ma di semplice conoscenza, io non so nulla del perché loro fanno ciò e lo stesso vale per loro.

*Louis pov’s
A quest’ora si stara dirigendo sicuramente li. Ho avvertito i ragazzi che ci sarei andato anche questa sera e hanno insistito per accompagnarmi.
Voglio scoprire qualcosa di più su quell’uomo se devo attaccarlo.
"Ragazzii, vi volete sbrigare? Vi sto aspettando da mezz’ora, Zayn lascia perdere il ciuffo per l’ amor del cielo"
"Veramente io sarei già pronto, l’unico che manca è Niall" rispose divertito Zayn sapendo cosa stesse facendo
"Niallllll, vieni immediatamente qui" urla il riccio
"Eccomi ho finito"
"Pulisciti le labbra che le hai di cioccolato" Liam è il ragazzo che si prende cura di noi, in un certo senso il più serio, ma quando c’è da divertirsi, lui è il primo a fare baldoria.
Iniziamo ad avviarci verso la villetta dietro cui ci nascondiamo. Non è ancora arrivata, anzi no, eccola li, sta uscendo da un auto. Inizia a passeggiare avanti e indietro fin quando non si ferma una macchina. Lei ci si dirige con un sorrisetto finto, fintissimo direi, si piega in modo provocante verso il finestrino, dopodiché entra in macchina e sparisce. Noi aspettiamo li in silenzio
"Ragazzi, potete andare, nessuno vi costringe a rimanere"
"Non dire cazzate Louis, siamo o non siamo i tuoi amici?"
"Niall, ti voglio un bene dell’anima, spero che lo sai"
"Chi non me ne vorrebbe!?" disse per poi scoppiare, seguito da noi per poi ricevere un colpetto dietro la nuca da Harry.
Continuo nel guardarla continuamente, è cambiata parecchio, è dimagrita tantissimo, è bella lo stesso ma amavo il suo fisico prima. È maturata tantissimo lo si può vedere dal suo viso, più adulto, più responsabile, ma allo stesso tempo impaurito da qualcosa o meglio qualcuno.
Un’altra auto si ferma, tutte le volte che succede voglio andare li e portarla via, non merita tutto ciò è sempre stata una ragazza sensibile, sincera, solare ed anche un po’ lunatica, per il resto è una bravissima ragazza. Quando non si fece più vedere dopo circa 2 giorni, i miei iniziarono a preoccuparsi, chiedendomi se avessimo litigato, se non stesse bene, cose varie, perché era strano per loro non vederla per così tanto tempo poiché eravamo sempre insieme, era come una figlia per loro, io rispondevo semplicemente che era partita e loro si rabbuiavano perché pensavo venisse a salutarli continuavo dicendo che sarebbe tornata presto che questa partenza è stata momentanea, infatti sono passati più di due anni e loro non si danno pace, provavano a chiamarla e risultava inesistente, forse aveva cambiato numero.
Mi chiedono continuamente dove fosse ed io non ho mai risposto sviando il discorso o lasciandoli li impalati a guardare le mosche, . Manca a tutti, a mia madre, alle mie sorelle ma soprattutto a me è mancata tantissimo, ma ora che l’ho ritrovata non la lascerò più andare.



Look at me!!!

Ehiii eccomi qui con un nuovo capitolo, spero che vi interessi.
Come al solito non ci sono recensioni da parte vostra, questo mi delude molto poichè penso non sia interessante.
Se è così ditemelo che smetto. Non vorrei continuare pensando di non piacere.
Vi prego recensite, anche una sola recensione mi aiuterebbe molto.
Con questo vi chiedo... Cosa succederà a Katy? Louis riuscirà ad aiutarla? Cosa penseranno i ragazzi di Katy?
Fatemi sapere le vostre opinioni...
Grazie mille...

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***


3232323232323232323232 *Katy pov
Chissà perché questa sera non è venuto, ci tenevo, non ho mica detto qualcosa di sbagliato eri. No impossibile. Domani mattina voglio andare al bar, voglio fare colazione come si deve. Il sonno mi sta uccidendo.

IL GIORNO SEGUENTE
Sono le 11:45 diciamo che è un po’ tardi per fare colazione, ma decido di uscire lo sesso, voglio fare una passeggiata al parco, riammirare cose che non vedo da parecchio, forse rincontrerò qualcuno che conosco, o riconoscerò qualche viso familiare. Vado allo Starbucks, frappuccino espresso e un muffin. Mi alzai per andare a pagare
X: "Non si preoccupi signorina, è tutto pagato"
"Come scusi?" chiesi allibita, lui mi face segno fuori. Vidi un ragazzo di spalle fermo a guardare le auto che passavano. Mi diressi verso l’uscita, gli sfiorai la spalla e si girò. Istintivamente, un sorriso si riaffiorò sulle mie labbra, facendo sorridere anche lui, era Louis.
"Grazie mille"
"Figurati, questo ed altro. Passeggiata?"
"Certo, avevo intenzione di andare al parco e da tanto che non ci vado."
"Andiamo>"
Nel tragitto parlammo di tutto ciò che era successo in questo tempo, stavamo iniziando a recuperare il tempo perso. Eravamo seduti su di una panchina quando si avvicinarono dei ragazzi, con dei sorrisi sornioni, Louis ricambiava e io li guardavo
"Loro sono Niall" mi indicò un ragazzo dagli occhi angelici ed un sorriso mozza fiato
"Liam" un ragazzo dall’apparenza dolce ma anche serio e giocoso
"Harry" un ragazzo b ellissimo, alto che degli occhi verdi e dei ricci che facevano invidia a Alicia Keys.
"Zayn" wow, ciuffo perfetto, corvino, occhi semplicemente stupendi.
"Ragazzi lei è Katy, loro sono i ragazzi che mi aiuteranno nel salvarti da quell’uomo"
"Grazie ragazzi, ma non dovete, in fondo neanche ci conosciamo, non potete mettervi nei guai per una sconosciuta"
"Fidati non sei una sconosciuta" disse sorridendo il riccio
"Scusami?" chiesi gentilmente
"Louis, parla continuamente di t.." Zayn gli dà un colpo dietro la nuca
"Louis ci ha detto che sei la sua migliore amica e noi aiutiamo gli amici dei nostri amici"
"Quanto sei complicato Zayn, gli amici di Louis sono anche amici nostri" disse sorridendo Liam
Sembravano ragazzi apposto, nulla da ridire, nella scelta di Louis. Niall, mi sembra così tenero, ma allo stesso tempo sfacciato, in questo siamo uguali, mi piacerebbe conoscerlo meglio, anche gli altri intendo.
"Ehmmm… Ragazzi che ne dite di andare a pranzare è l’1:00 pm" Niall
"Oh dio mio, che ore sono?"
"L’1:00 pm perché?" chiese confuso Louis
"Alle 12:30 mi porta il pranzo, appena mi vede mi ammazza, scusatemi" corro via, contro la mia volontà.
Li si respirava un’aria così tranquilla, avevo lasciato tutti di stucco e questo mi dispiaceva. Arrivata a casa, trovai tutto sotto sopra, bicchieri e piatti rotti, il mio letto capovolto, tutti i mobili aperti. Era stato sicuramente li e non trovandomi ha tentato di trovare indizi, ma tanto non ci sarebbe riuscito perché non avevo lasciato nulla che facesse capire dove stessi andando. Mi avvicino al tavolo, vedendo che un coltello ci era conficcato dentro, mi avvicino e c’era un biglietto attaccato
“Ti piace scappare eh? Oggi niente pranzo e niente cena, voglio proprio vedere, lo farai nuovamente”
Ecco cosa c’era scritto. Mi ero cacciata in un brutto guaio. Iniziai a pulire quando sentii dei rumori, presi il coltello e mi nascosi per bene, quando i rumori si avvicinarono, uscì dal mio nascondiglio puntando il coltello. Era lui, con un ghigno stampato in faccia.
"Dove sei stata?" chiedeva avvicinandosi e sorridendo maliziosamente, io automaticamente mi allontanavo
"Rispondimi diamine" andai a sbattere violentemente contro lo spigolo della finestra ricaddi a terra dal dolore, lui vedendomi in difficolta, cerco di aiutarmi ad alzarmi, vedendo che perdevo sangue dalla schiena, mi portò in ospedale. Forse in fondo, in fondo, un cuore ce lo aveva che si stava prendendo cura della figlia in quel momento.

*NARRATORE
Passarono esattamente 25 giorni e di Katy nessuna notizia, il padre era molto preoccupato perché sapeva che se era in quelle condizioni era colpa sua. In fondo, le voleva bene, non voleva che morisse o che rimanesse in coma perché anche se si comportava così con lei, era l’unica persona rimasta. 
Rimaneva giorno e notte in quella stanza sperando in un miglioramento per la figlia, in quei giorni guardandola ha ripensato, ripensato a tutto ciò che le aveva fatto passare in quei dannai 2 anni e mezzo. Si stava pentendo di tutto, tutto il male che le aveva fatto, le botte, le violenze, la prostituzione, gli aveva tolto l’adolescenza, gli amici, ma cosa ancor più grave, le aveva tolto la madre. 
Quando passeggiava per strada e vedeva le mamma con i figli che giocavano aveva qualcosa che gli rodeva dentro. I ragazzi e le ragazze, con la propria mamma si sfogavano e chiedevano consigli, lui glielo ha negato ammazzandola davanti i suoi occhi, e togliendoli la possibilità di provare nuove esperienze.
Pensava a tutto ciò e le lacrime hanno iniziato ad impossessarsi del suo viso. La guardava e pensava che aveva sofferto tanto e che era arrivato il momento di smettere. Aveva deciso di andarsene per sempre dalla sua vita. 
Mentre faceva le valigie rifletteva. Se andava via l’avrebbe abbandonata e avrebbe sofferto ancora. Ricordò, si ricordò di un ragazzo con cui Katy era sempre, non sapeva se abitava sempre lì, ma decise di scrivergli una lettera, in fondo, tentar non nuoce.

*Louis pov’s
Sono giorni che non ho notizie di Katy. E se le fosse successo qualcosa? Sono molto preoccupato, non è neanche in quel lurido posto da circa un mese, da quando siamo andati al parco. I ragazzi cercano di calmarmi ma senza risultati. Ma dove diamine è il cellulare, a eccolo
"Pronto?"
"Louis, sono io, mamma, è arrivata una lettera per te qui a casa, sarà di qualcuno che non sa del tuo trasferimento"
"Grazie mamma, vengo subito a prenderla"
"Va bene a dopo tesoro"
Tutti sanno del mio trasferimento, non riesco a capire perché la lettera è stata spedita li. 
"Ragazzi arrivo subito, vado un attimo da mia mamma"
Nel tragitto non faccio che pensare a chi avrebbe poter scritto quella lettera e il suo contenuto. Immerso nei miei pensieri, non avevo notato di esser quasi arrivato
"Mamma, sono io, potresti darmi questa lettera? Devo correre a casa i ragazzi mi aspettano"
"Ecco"
"Ciao mamma ti voglio bene"
"Ciao amore" decido di leggerla a casa con i ragazzi.
"Ragazzi, potete venire un attimo?" chiedo gentilmente urlando come un pazzo per tutta casa
"Cosa c’è?" chiede Zayn spazientito, visto che aggiustava il ciuffo
"Hanno spedito questa per me a casa da mamma ed ho deciso di leggerla con voi"

Caro ragazzo,
so che ti starai chiedendo chi sono. Sono l’uomo più crudele al mondo, capirai alla fine chi sono.
Le ho strappato via tutto, era una semplice adolescente, che voleva vivere e lei non ha mai saputo cosa significasse. 
Le ho tolto la madre, una spalla su cui piangere per i primi amori, per gli errori commessi o anche per una semplice chiacchierata.
Le ho tolto gli amici, o meglio ancora il suo migliore amico, tutte le volte che tornava a casa era sorridente e da due anni a questa parte non c’è più stato quel bellissimo sorriso.
Ma cosa ancor più grave, le ho tolto la sua verginità stuprandola, non volevo farlo, ma ero ubriaco.
L’ho fatta prostituire, una cosa davvero brutta sempre per il semplice motivo che mi ubriacavo in continuazione, e non sapevo ciò che facevo.
L’altro giorno, circa 25 ho fatto una cosa più brutta ancora. Sono andato in camera sua e non era li, ho frugato da per tutto per trovare indizi. Quando è tornata, non so come, è andata a sbattere contro lo spigolo della finestra. Ora è all’ospedale in coma, da 25 giorni.
Non ho mai voluto farle tutto ciò è stato sempre l’alcool, da quando è successo ciò non ho toccato un bicchiere, sono sempre stato con lei, giorno e notte ed ho capito tutto il male che le ho fatto, mi sono pentito di tutto. Ho deciso di andarmene ed è per questo che ti scrivo, perché andandomene sarebbe rimasta sola e avrebbe sofferto ancora, se tu invece le rimarrai accanto, non sarà così.
Scusami se ti ho tolto un’ amica, a cui penso che volessi bene, visto tutti gli anni passati assieme, e spero che ancora provi questo sentimento nei suoi confronti e se non è così penso che non hai mai voluto. 
Scusami per questo sfogo, ma dovevo delle spiegazioni a qualcuno che le vuole più bene di me, perché anche io gliene voglio, è pur sempre mia figlia, sangue del mio sangue.
Grazie di tutto quello che farai per il suo bene

Un padre crudele

Ho una rabbia indescrivibile dentro. Come può averle fatto una cosa del genere. Non può averlo fatto sul serio. Come può pensare che io non provi più del bene nei suoi confronti. Rileggere tutto ciò che le ha fatto scritto da lui stesso è stato più brutto di quanto pensassi. Però sono anche contento che abbia capito tutto il male che le ha fatto. Ho gli occhi che mi pizzicano, stanno per cadere altre lacrime. Alzo lo sguardo guardandomi intorno, incrociando lo sguardo spaventato e confuso allo stesso tempo. Devo andare all’ospedale, ora.
"Noi veniamo con te" la voce del riccio mi proviene alle spalle. Non rispondo, decido semplicemente di aprire la porta, uscire fuori e lasciarla aperta alle mie spalle, per far capire che possono venire.
Arrivati in ospedale, chiediamo quale fosse la sua camera. Corsi per le scale, aspettare l’ascensore ci metterebbe troppo tempo. I ragazzi, tentano di mantenere il mio passo. Arrivato di fronte alla sua stanza mi fermo, guardo i ragazzi con il fiatone, mi annuiscono con la testa, decido di entrare.


Look at me!!

Ehi ciao a tutti, come va? Spero che stia piacendo questa storia. Scusatemi per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare per il continuo, ma la scuola me lo impediva, ora che è finita spero di riuscire a pubblicare più spesso.

Katy:   http://www.trendfashion2013.com/wp-content/uploads/2012/12/78_jessica_alba.jpg

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


22222222222222222222 Lì distesa su quel letto, piena di tubi che la circondano, c’è la persona più importante della mia vita.
Perché le persone a cui teniamo di più sono destinate a soffrire? Anche io ho sempre sofferto per lei, in questo momento più degli altri. Vederla lì, che dorme da 25 giorni è un colpo al cuore, ma sapere che questi 25 giorni sono stati i più tranquilli per lei mi rassicura. 
Non riesco a muovere da li, inizio anche a piangere per la disperazione. Però devo, voglio accarezzarla, però ho paura di farle del male. 
Piano piano mi ci avvicino, prendo la sedia e mi siedo vicino, di solito si dice che quando una persone è in coma, e le parli ti ascolta, voglio provarci, forse ascoltandomi si riprenderà, tentar non nuoce
 
I giorni, i mesi passavano e noi ci ritrovavamo ad essere sempre più amici. Quando provai a farti il solletico, sei l’unica ragazza che abbia mai conosciuto che non lo soffre, questo ti rende più speciale di quello che già sei. Abbiamo fatto le superiori insieme, tutti pensavano che fossimo fidanzati, anche i miei lo pensavano, io in fondo ci o sempre sperato. Hai capito bene, tu mi piacevi da morire, eri l’unica ragazza che vedevo, le altre non esistevano. Alle superiori ero un ragazzo “popolare” definito così dalle ragazze che mi sbavavano dietro però non avevo bisogno di loro, solo di te. Non ho mai fatto il primo passo è vero. 
Pensavo che mi respingessi, e non mi avresti più rivolto la parola, ed io senza parlarti non sapevo stare. Poi sono arrivati i fatidici 16 anni ed è accaduto tutto così in fretta, sei sparita all’improvviso ed io iniziai a pensare che avessi fatto qualcosa di sbagliato, mi ero chiuso in me fin quando non sono arrivati i ragazzi circa un anno dopo. Si, per un anno non ho voluto qualcuno al mio fianco perché ti aspettavo, immaginavo saresti arrivata prima o poi in tutta la tua bellezza. 
Invece una sera passavo da quella maledettissima via e ti ho vista lì indifesa che camminava tranquillamente aspettando quegli uomini. Ho provato rabbia, tanta rabbia. Volevo ammazzarlo. Come poteva un padre comportarsi così con la propria figlia? I miei ancora non si capacitano al fatto che sei sparita così, gli ho detto che se dovuta partire con urgenza, gli manchi tanto, manchi a tutti.
Ti prego Katy riprenditi, per favore non posso vivere sapendo che tu non ci sarai più.> 
Ormai le lacrime avevano preso possesso delle mie guance, sapevo che i ragazzi sono venuti a controllare, ho sentito il rumore della porta, ormai sono 3 ore che sono qui e non ho intenzione di andar via, non ora che lei era in questa situazione. I pensieri mi offuscavano la mente. I giorni passavano ed io rimanevo giorno e notte con lei in quella camera.
 


risposi secco e scocciato era l’ennesima volta che mi ripetevano la stessa cosa





Vado via, consapevole che si potrebbe svegliare da un momento all’altro.

*Pov’s Zayn
Louis è appena andato via, io prendo il suo posto. Non la conosco bene, però in due anni ho imparato a conoscerla. È una ragazza speciale che ha sopportato di tutto. È bellissima. Louis ci tiene troppo a questa ragazza e vederlo soffrire ci fa star male. 
L’elettrocardiogramma inizia a suonare velocemente bloccandosi all’istante, cosa diavolo succede
urlo fuori dalla porta.
Si dirigono all’istante, mi fanno uscire dalla camera mentre cercano di animarla. Guardo dalla finestra che da sul corridoio. Usano il defibrillatore, so che è un cattivo segno, ma voglio pensare positivo. Aumentano la potenza delle scosse.
Alla terza, il cuore inizia a battere nuovamente. Loro escono ed io entro. Le accarezzo una guancia per poi sedermi al suo fianco.
Ad un certo punto, la sua mano si muove. Nulla di più. Sarà stata un’ allucinazione.
Si, sarà stata sicuramente un'allucinazione. Non voglio darmi e dare false speranze.
Louis, aveva ragione quando diceva che era bellissma, non voleva ammatterlo a noi ma dentro di lui sapeva che era pazzo di lei. Forse per questo non ha mai avuto una ragazza fissa, ma solo pochissime storielle, per lo più da ubriaco, da sobrio non ha mai fatto nulla, pensava di tradire la loro amicizia, se così poteva essere definita. In fondo si sa, l'amicizia tra uomo e donna non esiste poiche prima o poi uno dei dui si innamora.
Quando l'ho vista sono rimasto esterefatto, abbiamo lo stesso colore degli occhi, non mi era mai capitato. Fisico da mozzare il fiato, con le curve al posto giusto, guardandola bene, forse è un pò magra, con qualche chilo in più farebbe stragi. I lineaminti del suo viso così delicati, naso perfetto, labbra sottili ma su di lei stavano bene. 
All'improvviso morfeo mi culla tra le sue braccia.

*Louis pov's
Malik mi ha fatto tornare a casa ma non riesco a riposare, ho potuto fare solo un bagno rilassante. non sapendo cosa fare mi riavvio verso l'ospedale. 
Entro nella sua camera, Zayn dormiva, le tenava la mano.
"Zayn, Zayn, svegliati" 
"Ehm... Si, sono sveglio" si come no
"Ora tocca a te riposare, grazie per esserle rimasto affianco"
"Di nulla Lou" dicendo ciò si alza pian piano, ma quando tenta di staccare le loro mani, lei stringe alli'improvviso. Corrughiamo entrambi la fronte.
Lui ritenta, ma nulla.
"Lou, prima che mi addormentassi, ha mosso nuovamente la mano ma pensavo fosse un mio presentimento"
"Rimani qui, chiamo i dottori" detto ciò mi avvio. 
Ci fanno uscire per poterla visitare, la tensione sale alle stelle. Spero in un miglioramento, anche minimo, peò è sempre un passo avanti. 
"Voi siete gli amici vero?"
"Si" rispondo con tono acuto
"Katy sis ta riprendendo, questi sono i primi sintomi di un risveglio, speriamo che avvenga il prima possibile" dicono conenti, un sorriso si apre sul mio volto
"Ma quando si sveglierà, ricorderà qualcosa?"
"Si, non avendo sbattuto la testa, non ci sono rischi di una perdita di memoria"
"Meno male, vi ringrazio, grazie mille dottori" gli stringo la mano e appena si allontanano salto in braccio a Zayn che era al mio fianco, ache lui sorrideva
"Louis, ehi calmati" dice con tono dolce e contento
"Come faccio a calmarmi, sta meglio"
"Conserva un pò di euforia per quando si sveglia" nel frattempo arrivano gli altri, mentre Zayn racconta ciò che è accaduto, io vado da Kty, la piccola si sta riprendendo.
"Piccola mia, stai migliorando, per favore ora svegliati, ho bisogno di te per favore" sorridevo e iangevo allo stesso tempo. Mi siedo nuovamente e sempre la solita routine. La notte mi addormento. La mattina, non volevo svegliarmi, ma il sole penetrava nella camera e mi infastidiva, per lo più c'era qualcosa tra i miei capelli. Scaccio via ciò che avevo in testa, con gli occhi ancora chiusi
"Ehi... Mi hai fatto male" cosa diamine, mi alzo di scatto, mi giro, quei suoi bellissimi occhioni mi guardano divertita
"Ka-Katy?" chiedo confuso, starò sognando sicuramente
"Mi prendi in giro Louis?"
"Ti sei svegliata finalmente"
"Quanto tempo che sono qui dentro?"


Look at me!!
Ehiiii, ciao a tutti, è passato parecchio tempo, dall'ultimo capitolo, spero che vi possa piacere, recensite anche negativamente, almeno so che qualcuno la legge...

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


"40 maledettissimi giorni, aspettami chiamo i dottori"
Esco di corsa fuori, i ragazzi sono nel corridoi che parlano tra di loro
"Si è svegliata, si è svegliata" urlo alla ricerca di un dottore, quando torno i ragazzi sono con lei, anche loro sembrano molto contenti di ciò.
"Scusate, dovete uscire dobbiamo visitarla" annuncia il dottore
Usciamo fuori e attendo impaziente l'esito della visita. Dopo circa 15 minuti, il dottore esce
"Ragazzi, dovete tenerla sotto controllo, è ancora molto debole, ha bisogno di riabilitarsi, visto che sono 40 giorni che non cammina, deve e dovete stare molto attenti a non farla faticare, prendetevi cura di lei"
"Non si preoccupi starà da noi" dice Zayn è molto strando da parte sua un atteggiamento del genere
"Grazie Zayn" sussurro, mi risponde con un sorriso
"Quando potrà uscire dottore?"
"Ancora è presto, dobbiamo farle altre analisi e poi sarà libera, tra circa 3 giorni"
"La ringrazioo per tutto ciò che ha fatto dottore"
"Si figuri"
Entro sorridendo, lei è girata verso lla finestra pensierosa
"Dov'è?" chiede, so a cosa si riferisce ma faccio finta d non capire
"Chi?"
"Louis" mi ammonisce, sospiro e le racconto della lettera
"Finalmente un pò di pace" sospira con gli occhi che le luccicano di gioia
"Ho parlato con il dottore, uscirai tra 3 giorni, e verrai a stare da noi, hai bisogno di aiuto"
"Louis, non c'e ne bisogno, so badare a me stessa, ho una casa"
"Piccola, per favore, lascia che ti aiuti ora, visto che in passato non ho potuto farlo"
"Ma..." la interrompo
"Ti prego"
"Fin quando non starò meglio, e non accetto repliche" sorride
"Vedremo se andrai via quando starai meglio" sorrido anche io.
"Sei stato sempre qui?"
"No, mi ha dato alcune volte il cambio Zayn, in modo che potessi riposarmi" dal suo sguardo ho intuito che stava tentando di ricordare chi dei 4 fosse "Il ragazzo moro con la cresta"
"Oh si" sorride
"Ora vado, riposati devo sbrigare alcune faccende per il tuo ritorno a casa"
"Va bene" sorride "Ah, Louis" mi volto e torno indietro
"Dimmi piccola" le sorrido
"Mi piacerebbe rivedere i tuoi e chiedergli scusa se gli ho fatti stare in pensiero"
"Certo, preferisci che vengano qui?"
"Si, e se non ti dispiace vorrei dirgli la verità, non mi piacciono le bugie"
"Certo piccola, se desideri questo fallo, ti capiranno, ora devo scappare, gli avviso così domani vengono" le stampo un bacio sulla fronte e vado via.
Pensavo che il suo risveglio mi avrebbe fatto bene, ma ho ancora miliardi di pensieri che mi circolano per la testa.
Perchè Zayn, mi dava sempre il cambio? Perche ha proposto di farla stare da noi?
Spero solo che a Zayn non interessi, non è la sua tipa, la farebbe solo soffrire. Questo è solo uno dei pensieri. Come la prenderanno i miei quando sapranno la verità? La capiranno? Le staranno accanto con prima? L'aiuteranno a ritornare la ragazzina impacciata di prima? Lo spero con tutto il cuore, se le vogliono realmente bene, la capiranno e di questo ne sono certo. La prima cosa che faccio appena metto piede fuori dall'ospedale è andare dai miei.
"Mamma, devo dirti una cosa, ti conviene sederti"
"Cosa succede Lou? E' qualcosa di grave"
"No, anzi"
"Allora dimmi, dai"
"Katy, è sempre stata qui" a queste parole diventa pallida
"E p-per-rchè è sp-sparita così?" balbetta
"Vuole vedervi, ve lo spiegherà lei, si aspetta che la capiate, è molto fragile"
"Dimmi dov'è, ci vado subito"
"In ospedale" impallidisce nuovamente
"In che senso in ospedale?"
"Si mamma, in ospedale" detto questo, prende le chievi e si precipita fuori di casa, so già che sta andando da lei

*Katy pov's
Spero che ora tutto vada per il meglio, lui finalmente ha deciso di lasciarmi vivere. Il sole risplende nel cielo, la porta si apre, sarà uno dei ragazzi sicuramente
"Oh mio dio!" esclama una donna, la cui voce, riconosco benissimo, mi volto è lì, con le lacrime agli occhi
"Johannah!" esclamo i mi piazzicano gli occhi.
"K-katy" esclama con la voce rotta dal pianto.
Rimango li ce la fisso, non è cambiata minimamente, lei mi si avvicina con passo lento, io rimango li. 
Arrivata a me, mi stringe a se, sembr uasi non voglia lasciarmi andare, e nel frattempo piange, anche io la stringo a me e vedendola in quello stato non posso fare altro che pensare al male che gli ho potuto fare in questi ani che sono mancata, quando sono sparita così allìimprovviso, senza neanche degnarla di un saluto, pensando a tutto ciò anche a me iniziano a scorrere migliaia di lacrime, che scorrono come non mai. 
Ci sediamo sul letto, una accando all'altra, ci stringiamo le mani, mi sorride, un sorriso vero, che esprime tuto ciò che ha dentro.
"Pechè non ci hai detto tutto dal principio dei fatti, potevamo aiutarti" è lei a interrompere quel silenzio, aveva un tono calmo ma allo stesso tempo mi sgridava.
"Non potevo, mi avrebbe uccisa ed avrebbe ucciso anche voi e non poevo permetterlo" abbasso lo sguardo dicendo queste parole
"Mi dispiace per quello ch ti è successo piccola, se hai bisogno di qualcosa io ci sono, non farti scrupoli quando hai bisogno di aiuto" mi accarezza i capelli
"Grazie mille Johannah."
Rimanemmo a parlare per circa altre 2 ore, quella donna è fantastica, proprio come il figlio, capaci di farmi sorridere con una semplice battuta. Dopo un lunghissimo abbraccio mi avvertì che doveva andare via, dicendomi che mi sarebbe venuta a trovare l'indomani, poichè dovevamo recuperare gli anni persi, io accettai sorridendole.
Non avevo mai avuto migliori amiche o semplici amiche, solo conoscenti. Ds quando la mamma non c'era più, e dovevo sfogarmi con una persona che non era Louis, ma una ragazza, lo facevo con Johannah, mi è sempre stata di aiuto.
Ricorda ancora quando Louis, venne in classe mia il primo giorno... All'uscita da scuola corse da sua mamma felicissimo, quest'ultimo mi saluto agitando la mano, la mamma si girò verso di me e mi sorrise sinceramente.
Qando crescemmo, intorno ai 14 anni, pensava che io e Louis fossimo fidanzati, poichè trascorrevamo più tempo del solito insieme, ha pensato ciò per parecchio tempo, fino a quando noi sfiniti dalle sue insistenti parole dicemmo che eravamo come fratelli, nulla di più. 
Anche perchè, lui era il "popolare" della scuola e tutte le ragazze che gli si avvicinavano, mi fulminavano con continui sgurdi di fuoco ed io preferivo rimanere nella mia incolumità rispetto a farmi uccidere vocalmente da quelle ochette che si confondevano benissimo in un sacchetti di grissini per il loro fisico a dir poco ascitto.
Quei pensieri mi fecero addormentare, al mio risveglio c'era qualcuno in camera, quando realizzai chi fosse sorrisi.
"Buonasera" disse
"Anche a te" risposi....


LOOK AT ME!!
Ciao a tutti... Scuate per il ritardo.
Ma spero sempre che le visualizzazioni aumentino visto che recensioni sono uguali a zero.
Però io continuo la storia. Chissà forse c'è qualche lettore nell'anonimato a cui piace e che vorrebbe sapere come finisce.
Comunque, cosa ne pensate di questo capitolo?
Spero di trovare qualche recensione.

Un bacio Anna <3

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


22222222222222222222 "Anche a te" risposi.
Era davvero carino, con quei suoi occhi cioccolato e quei capelli tirati su in un perfettissimo ciuffo.
"Come stai?" chiese gentilmente ed un sorriso appare sul suo viso
"Bene grazie, accamodati" dico gentilmente facendo spazio sul letto
"Sai tra quanto uscirai?"
"I medici hanno detto 2 giorni al massimo, vogliono tenermi per altri cntrolli, vogliono essere sicuri che stia bene"
"Meglio così" sorrise nuovamente.
Iniziammo a parlare, a conoscerci e scherzare, è un bravissimo ragazzo, molto solare, l'unico difetto è il fumo, in 1 ora e mezza che abbiamo parlato, è uscito in balcone per fumare 4 volte. Mi sembra di conoscerlo da una vita, siamo così simili ma allo stesso empo così divesi.
Arrivò il giorno delle mie dimissioni dall'ospedale e Louis mi aspettava all'uscita per aiutarmi con le borse, gentilissimo come sempre.
Arrivati in casa sua, mi fa vedere casa , era composta da quattro stanze da letto, due bagni uno al piano superiore uno al piano inferiore, il salone, la cucina una verando ed il giardino.
"Questa è la tua camera d'ora in poi, era la stanza degli ospiti per quando venivano a trovarci i nostri genitori, una delle due con il letto matrimoniale, la camera di fronte è di Harry, sai il ragazzo ha bisogno della sua privacy" capii subito a cosa si riferiva "quella affianco a questa è quella di Liam e Zayn mentre quella infondo al corridoio è quella mia e di Niall, quindi sei hai bisogno di qualcosa non esitare"
mi sentivo molto a mio agio, però avevo paura di essere di troppo, così decisi di mettermi in un angolino per non dare fastidio.
"Katy, cosa ci fai li? Vieni qui vediamo un pò di tv" dice Liam entusiasto. 
Mi alzo e lentamente mi avvicino e mi siedo sul divano vicino a Louis. Ad un tratto passa la pubblicità per i provini di X Factor.
"Ma voi non dovevate fare il provino?" chiesi molto curiosa
"E' vero ragazzi, perchè non ci proviamo?" chiese Harry speranzoso, gli altri annuirono e vidi Louis, pensarci su
"Ragazzi, scusatemi, ma ho paura che se veniamo presi, Katy rimanga sola e può succederli qualunque cosa"
"Non ci provare minimamente, tu ci vai e fai quel provino" sbottai
"No Katy, ha ragione Louis, sei appena uscita dal coma e tuo padre potrebbe ritornare da un momento all'altro non possiamo lasciarti sola, hai bisogno di cure e di persone che ti stiano accanto, possiamo farlo il prossimo anno il provino, così nel frattempo possiamo continure a provare per poter migliorare" dice un Niall molto serio
"Non voglio essere la causa principale se non avverate il vostro sogno, con uesto non voglio dire che non siete bravi, anche se ancora non so come cantate" sorrido e a loro volta lo fanno anche loro "però se questo non accade un giorno non vorrei che qualcuno di voi rinfacciasse il fatto che sono entrata nelle vostre vite e così facendo vi avrei rovinato il futuro"
"Non essere sciocca, se sei qui è perchè vogliamo aiutarti e potresti farlo anche tu con noi" dice Niall, mentre gli altri cercavano di capire a cosa stesse pensando
"In che modo?" chiedo molto curiosa, mentre dico ciò gli altri scoppiano a ridere forse capendo le sue intenzioni
"Be sai una donna in casa fa sempre comodo, mogari potresrti cucinarci qualcosa, sa cucinare vero?" mi guardai in giro
"Veramente in questa casa c'è bisogno si di una donna, ma non solo pe cucinare" scoppiarono nuovamente a ridere
"Ahahahah scusaci ma non abbiamo avuto tempo per sistemare" dice Liam
"Non preoccupatevi"
I giorni passavano e i ragazzi erano sempre con me, quando dovevano lavorare facevano a turno in modo che non rimanessi da sola, ho legato con tutti, specialmente con Zayn. Oggi toccava a lui farmi da "baby-sitter".
Involontariamente gli abbassai il ciuffo. Unica cosa che non dovevo fare era proprio quella, perchè quando mi sono resa conto di ciò che avevo fatto, aveva uno sguardo omicida
"No Zayn, ti prego, non l'ho fatto di propostito ti prego" dissi alzando le mani in segno di resa ed indietreggiando, mentre lui si avvicinava sempre più
"Sapevi che questo" disse indicando il ciuffo "è intoccabile e tu cosa fai? Lo abbassi? Hai sbagliato piccola" disse facendo un sorriso che la sapeva lunga. 
Non so per quale motivo iniziai a correre per tutta casa, lui mi inseguiva, forse per la paura che potesse vendicarsi in qualsiasi modo. Correndo mi ritrovai i camera mia, mi chiusi la porta dietro e mi stesi sul letto.

*Louis pov's
Appena finito di lavorare vado a casa.
Appena entrato dei rumori fanno si che mi diriga al piano di sopra, la porta della camera di Katy era semi aperta e mi ci avvicino, c'era Zayn su di lei che tentava di farle il solletico, ma il fatto che non lo soffrisse la rende ancora più speciale.
"Zayn, non ho mai sofferto il solletico" dice lei sorridendo.
Lui molto lentamente le si avvicinava, facendo infine combaciare le loro labbra. Non so per quale strano motivo, ho iniziato ad indietreggiare.
Sentivo qualcosa alla bocca dello stomaco. Che fosse gelosia? No, lei è semplicemente Katy, è vero, ho provato qualcosa per lei, ma è impossibile che ci sia ancora qualcosa. Forse ho paura che per Zayn, si possa allontanare da me. Esco di casa e decido di andare al bar a prendere una birra. 
*Katy pov's
"Zayn, non soffro il solletico" dico molto divertita, lui lentamente mi si avvicina e mi bacia, cosa inaspettata.
Mi allontanai da lui immediatamente, non era quello che volevo.
“No, Zayn, cosa stiamo facendo?” chiesi alzandomi dal letto, lui si tocco la testa imbarazzato
“Scusami, mi ha preso la situazione” restai in silenzio
“Io ora andrei” annui impercettibilmente .
Mi lasciò immersa nei pensieri. E se Louis avesse saputo ciò cosa penserebbe? Mi avrebbe trattata come sempre? Si sarebbe allontanato da me? C’è sempre stato un bacio con uno dei suoi migliori amici. Mi darebbe della poco di buono. In fondo è quello che sono stata. No. È pur sempre il mio migliore amico non penserebbe mai una cosa simile.
È ora di cena, scendo giù, gli altri sono immersi in una conversazione.
“Dov’è Louis?” chiedo guardandomi intorno
“Non è ancora tornato, sarà andato a farsi un giro prima di tornare” guardo il riccio che ha appena parlato
“Vado a cucinare”.
Dopo cena vado in camera mia, mentre i ragazzi erano in salone, aspettavano che ornasse Louis.
Erano le 23:00 e non era ancora tornato, iniziavo a preoccuparmi, così lo chiamai, non rispose, che fosse successo qualcosa?
Sento lo sbattersi di una porta e mi precipito giù. Trovo i ragazzi che tentavano di sostenere Louis, tranne Zayn.
“Tu non mi toccare” continuava a ripetergli e rideva
“Perché?” chiedeva Zayn confuso
“Ahahaha, non fingere con me Zayn¬” l’ultima parte l’ha detto molto seriamente. Un istante dopo gli si buttò addosso e lo picchiava.
“No Tommy, smettila, gli fai del male” lo chiamavo così già da piccoli, tutti lo chiamavano Tommo, io preferivo Tommy.
“Cosa vuoi tu da me?” chiese indicandomi
“Andiamo a letto sei ubriaco fradicio” gli vado incontro ma mi scansa
“Io posso anche essere ubriaco, però tu rimani la solita ******a”
“Lou cosa ***** dici?” questa volta è Zayn che gli si avventa contro, mentre gli altri lo guardavano basiti.. Sentirsi dire dal proprio migliore amico una cosa del genere è davvero brutto, pensavo ci tenesse davvero a me dopo tutto quello che ha fatto per aiutarmi. Non potevo fare altro che andarmene, infondo aveva ragione io ero quello e solo quello potevo fare. Ritornai al mio “posto di lavoro”.


LOOK AT ME!!
Buongiorno a tuttiiii :)
Sono molto contenta di vedere che le visite stanno aumentento uaesto mi fa capire che forse inizia a piacere a qualcuno questa storia (?) anche se non ci sono recensioni.
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Cosa succederà secondo voi?
Capirà di aver sbagliato Louis?
Spero di ricevere recensioni :)
Un bacio
Anna...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


1111

Ritornai al mio “posto di lavoro”. Se era lui a dirmi una cosa del genere non vorrei immaginare cosa pensino gli altri sul mio conto. È davvero frustrante. Ero lì. Mi stringevo le braccia, come se mi stessi proteggendo. Avevo freddo. Le lacrime non cessavano.

 

*Louis pov’s

Vengo svegliato dalla luce del sole che penetra dalla tapparella semiaperta. Istintivamente chiudo gli occhi per poi riaprirli. In camera non c’era nessuno. Scendo giù, per fare colazione, c’erano tutti tranne Katy. Che stesse dormendo?

“Buongiorno” dissi sbadigliando, tutti alzarono lo sguardo verso di me e non risposero

“Katy dorme?” chiesi ingenuamente, nuovamente tutti mi fissarono e riabbassarono lo sguardo

“Ma cosa avete oggi? Volete rispondermi?” chiesi alzando la voce, fecero nuovamente ciò, solo che Zayn sorrise, si alzò e se ne andò lo stesso fece Niall solo che salì al piano superiore.

Non sapendo cosa stesse succedendo, mi siedo per fare colazione.

“Non ricordi nulla di ieri sera?” chiese con un tono molto basso Harry

“No, cosa dovrei ricordare?”

“Quanto sei e sei stato stronzo” sbottò Liam, anche lui andò via, non mi sarei mai immaginata una reazione simile da lui..

“Puoi spiegarmi almeno tu cosa diamine succede?”

“Ieri sera, sei tornato molto tardi  a casa. Ubriaco. Noi ti stavamo aiutando ma tu prima hai rifiutato Zayn e poi…” si fermò, sembrava quasi non volesse continuare

“E poi?” lo spronai

“È scesa Katy, ti voleva accompagnare a letto poiché eri ubriaco e tu le hai risposto… ”

“Harry diamine vuoi parlare” sbottai innervosendomi

“Hai detto esattamente: io posso anche essere ubriaco, però tu rimani la solita zoccola”

“Dov’è ora?” chiesi duramente

“Appena hai detto ciò è andata via e non è più tornata, siamo andati a cercarla ma nulla non l’abbiamo trovata” non risposi stringevo così forte i pugni che mi stavo procurando del male

“Sono preoccupato Louis… Come cazzo ti è saltato in mente di dire una cosa del genere eh? Sai che ciò che ha fatto, lo ha dovuto fare non per il suo piacere, ma per non rischiare la morte…  Sai quanto cazzo ha sofferto quella povera ragazza? Tu invece dovevi rovinare tutto con la tua stupidaggine no?” urlò così forte che mi fece spaventare.

Come diamine mi è saltato in mente di chiamarla in questo modo. Non è ciò che pensavo e che penso realmente.

È tutto per me quella ragazza. La cosa più importante della mia vita.

Esco correndo di casa, devo trovarla. Devo chiederle scusa.

Inizio a cercare in tutta la città. Vado a casa sua e non c’era. Sono anche andato nel suo “posto di lavoro”.

Camminando, mi ritrovo in un posto sperduto. Un prato verdissimo. Con dei bellissimi alberi che procurano ombra ad alcune panchine che vi si trovano al di sotto. Poi noto un scivolo. Dei ricordi mi passano la mente. Me e Katy che ci rincorrevamo al parco. Un altro ricordo. Lei su un’altalena ed io che la spingevo. Dovevamo avere 13-14 anni. Quel posto. Quel parco era lo stesso che ricordavo. Mi avvicinai molto lentamente allo scivolo. Ricordavo che alla sua sinistra c’erano 2 altalene. Ora era solo una. Mi ci andai a sedere. Ripensai a tutto da ciò che abbiamo passato assieme. Alcune lacrime iniziarono a solcare il mio viso.

 

Flashback

“Tommy, mi spingi?” chiese con un sorriso che le copriva tutto il volto

“Sali sopra arrivo”

Iniziai a spingerla sempre più forte e ridevamo. Eravamo così felici.

“Piccola guarda li, quell’albero, è bellissimo, che bei fiori che ci sono”

“Vieni andiamo, saliamoci sopra”

“È pericoloso!”

“Hai per caso le chiavi di casa?”

“Certo perché?”

“Dammele”

Appena gliele diedi, lei iniziò ad incidere qualcosa sulla corteccia

*Tommy-Piccola

15/06/2007*

Fine Flashback

 

Senza volerlo inizio a dirigermi verso quell’albero, chissà forse si vedeva ancora l’incisione.

Infatti era lì e non andrà più via.  Le lacrime scendevano lente sulle mie guance. Ricordi si facevano spazio nella mia mente.

Look At Me!!

Ehy ciao, è da parecchio che non aggiorno, scusatemi...

Spero vivamente che questa storia vi piaccia, altrimenti sarò costretta ad abbandonarla.

Cosa ne pensate del comportamento di Louis? E di quello di Katy? Che fine avrà fatto? Louis riuscirà a trovarla?

Spero ancora che qualcuno recensisca.

Alla prossima, 

Un bacio

Anna

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


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È sempre stata la bambina più bella che abbia mai visto, che con l’andar del tempo diventava sempre più bella.

Devo trovarla, non può essere andata lontano.

Istintivamente mi alzo e mi dirigo verso il cimitero. Era solita andare lì quando stava male. Varcato il cancello sento come un peso al cuore. Quante volte sono stato qui quando Katy in quei due anni era “scomparsa” e da quando ci siamo rincontrati non sono più venuto.

Spero che sia qui, questo è l’ultimo posto in cui cercherò, dopodiché andrò a denunciare la sua scomparsa.

Era proprio come pensavo. Era distesa sulla tomba della sua mamma, sembrava dormisse.

“Katy! Katy sveglia” sussurro

“Non ancora Tommy…” sembra svegliarsi all’improvviso “c-cosa ci fai t-tu qui, vai via” mentre dice ciò si allontana sempre più da me e questo suo gesto mi fa realmente male.

“Per favore Piccola ascoltami, è importante”

“È importante? Ti senti quando parli? Mi hai dato della zoccola quando sai quanto ci sto male per questo! Non so neanche il motivo e non mi interessa neanche saperlo! Sei uno stronzo Louis, non credevo che questi anni ti abbiano cambiato così tanto! Non ti riconosco! Con quale faccia ora ti presenti qui, sulla tomba di mia madre, dicendomi che hai da dirmi cose importanti? Va via!” quest’ultima parte la sussurra, come se non volesse che l’ascoltassi, come se in realtà non voleva che andassi realmente via.

“Per favore dammi 5 minuti per spiegarti il motivo di quella reazione, era contro il mio intento”

“Contro il tuo intento? Ahaha ma per favore va via di qui, non voglio questo tipo di gente vicino a mia madre”

“Voglio solo dirti ciò che volevo dirti a 16 anni e che non ho mai avuto la possibilità di dirti… TI AMO”

“Come scusa?” chiede sussurrando

“Su dai, non farmelo ripetere hai capito”

“Ripetilo per favore” i suoi bellissimi occhi si stanno inumidendo

“Ti amo, ti ho sempre amato, non te l’ho mai detto pensando non ricambiassi, ma ora come ora ho bisogno di te, sei tutto per me, quei due anni senza dite sono stati tragici e quando quella sera sono venuto li, il mio cuore ha ripreso a battere ferocemente”

“Perché allora ieri sere hai detto ciò?”

“Perché ho assistito al bacio tra te e Malik e mi sono sentito come rifiutato, avevo bisogno di sfogarmi in qualunque modo e sono entrato nel primo bar che mi è capitato a tiro. Questa mattina non ricordavo nulla, quando ho chiesto di te ai ragazzi mi hanno voltate le spalle, tutti tranne Harry, che prima mi ha spiegato tutto e poi mi ha dato dello stronzo non esplicitamente, ma gliel’ho letto negli occhi” rimase li fissa  a guardarmi

“Per favore piccola mia, di qualcosa, non riesco a sopportare questo silenzio. Dimmi anche che non hai mai provato nulla di tutto ciò, però parla per favore.”

“Louis, io… Io… Mi dispiace che ieri hai assistito a ciò, ma sicuramente non avrai  visto tutto, perché ho immediatamente allontanato Malik da me, lui per me è un semplice amico come anche gli altri. Louis, io non so cosa provo per te, sono certa di provare attrazione, ma aiutami a capirlo. Aiutami a capire cosa si sente quando  si è innamorati” le sorrido e la stringo a me.


Look at me!!
Ciao a tutti è da tanto che non aggiorno, però noto, con molta felicità che le visite sono aumentate tantissimo.
Cosa ne pensate di questo capitolo? E del comportamento di Louis? Aiuterà Katy a risvegliare i suoi sentimenti?
Cosa penseranno gli altri ragazzi di questa nuova situazione?
Recensite in molti..
Baci
Anna

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