Last Year

di pomello
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - the sky is everywhere ***
Capitolo 2: *** Cap 1 - God saved her ***
Capitolo 3: *** Cap 2 - Skyfall ***
Capitolo 4: *** Cap 4 - Sesso, Cola e Rockn'roll ***



Capitolo 1
*** Prologo - the sky is everywhere ***


A mio padre,
che mi ha spento la luce mentre scrivevo.


Il vento si insinuava delicato tra i folti capelli, accarezzandola docilmente come una piccola farfalla. Le palpebre pesanti erano abbassate e le coprivano gli occhi scuri e profondi. Hermione Granger era in meditazione sulle rive del lago nero. In fondo, quello era il suo ultimo anno ad Hogwarts e voleva portare con sé più ricordi possibili. Il paesaggio mozzafiato, l'acqua cristallina, quella sensazione di calore che le saliva allo stomaco quando volgeva il suo sguardo verso l'imponente castello. Una mano le scivolò leggera sul fianco e un paio di labbra umide si posarono sulle sue guancia vellutate. Lei aprì gli occhi di scatto

«Harry»

Mugolò dolcemente. Aprì lentamente gli occhi per osservare quelli enormi e verdi che si posavano incontrastati sui suoi. Arrossì leggermente. Odiava quando Harry la guardava così, la faceva sentire in imbarazzo. Poi sorrise, un sorriso tirato che nascondeva un velo di tristezza. Vederlo ancora accanto a lei faceva riemergere le profonde ferite dell'anno prima. Il nulla la inondava quando cercava di far affiorare quelle ore in bilico tra la vita e la morte. Ricordava il vuoto negli occhi di Molly nel comprendere che suo figlio non l'avrebbe più punzecchiata con una stupida battuta, ricordava le mani intrecciate di Lupin e Tonks, ricordava tutto, e ricordava niente.

Teneri lillà spuntavano silenziosi nell'esteso parco e flotte di ragazzini rumorosi scendevano giù per la ripida discesa.

Una testa rosso fuoco si distinse dalla massa e iniziò a correre incontro alla tenera coppia.

Una ragazza dagli occhi scuri e intelligenti e le labbra rosate li stava fissando con intensità, poi con una risata corse ad abbracciare gli amici.

«Oh Harry, si sto bene, e tu 'mione? Quel deficiente di mio fratello dov'è?»

Si. Ginevra Weasley non era quella che si poteva definire una ragazza a modo. Me era bella, intelligente e simpatica e questo certo bastava.

" Quel deficiente " apparve improvvisamente al loro fianco

«Mi pare di aver sentito qualcuno che mi lodava»

E scoccò una gelida occhiata alla sorella che rispose con un innocente alzata di spalle.

Il raggi del sole sfioravano i ciuffi di capelli rossi che gli coronavano il volto donandogli un immagine quasi regale, le braccia muscolose erano ben visibili sotto la leggera maglietta bianca che indossava… un candido sorriso si disegnò sul volto del giovane uomo e si posò sulle labbra rosse della sua ragazza. Hermione. La osservò intensamente, il suo sguardo seguì la perfetta linea del mento per poi proseguire verso il collo, il seno… la osservava rapito di tanta bellezza e grazia che alleggiavano in lei; era orgoglioso che lei fosse una proprietà del Re Weasley, ogni essere più insignificante di quel castello sapeva che quella stupenda donna era sua, e solo sua.

«Quindi Ron, va bene? Possiamo?»

«Oh si, ok»

 

MISERIACCIA! Cosa aveva detto?

 

 Le due ragazze si guardarono dapprima allibite e poi sempre più euforiche. Lui non riusciva a capire cosa avesse appena acconsentito a fare. Dopodiché Ginny e Hermione si alzarono e corsero subito nel dormitorio.

 

«Harry? A cosa ho appena acconsentito?»

«Hai dato il permesso a tua sorella di andare a quella festa di halloween. Ed Hermione, beh lei ci sarebbe già andata ma il punto è che sarà senza di te»

 

Lui guardò l'amico allibito, fece per aprir bocca ma la richiuse un' attimo dopo: non aveva nulla da dire. Aveva torto. Marcio. Si guardò i palmi delle mani, erano ruvide e secche, il legno dei manici di scopa non rendevano certo la pelle morbida e rosea. Scrollò i suoi pensieri con un' ondata di spalle

 

                                                              

«Hermione? Sei sicura di stare bene?»

La voce preoccupata della rossa risuonava nei bagni femminili.

«Vai Ginny. Arrivo dopo»

Quando sentì i passi lasciare l'enorme stanza, finalmente, vomitò.

Strano, quando sono passata davanti alla sala grande avrei giurato di vedere un uomo. Sarà solo una coincidenza ma ho sentito un dolore fortissimo provenire dal mio stomaco… Hmm… No, non mi convince.

Guardò verso il gabinetto bianco e inorridì.

Una melma scura e lucida era uscita dalla sua bocca, una massa gelatinosa. Non era normale. Per niente. Poi un dolore acutissimo la colpì e cadde a terra.

 

Svenuta.

 

Angolo dell'autrice:

 

Salve a quelle che avranno la cortesia di leggere la mia storia. :) è la prima di cui sono davvero orgogliosa. so che è breve ma, dopotutto è solo l'inizio. il problema è che questo prologo l'ho scritto di getto e non ho ben idea su come proseguirla e SE proseguirla.

Diciamo che è un' esperimento…

Quindi consigli e suggerimenti sono sempre ben accolti. Grazie a quelli che leggeranno questa storia, spero che la recensiate tutti!

Aga ∞

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Capitolo 2
*** Cap 1 - God saved her ***


*THUM THUMP*

Dei passi risuonavano nei sotterranei

 

*SWISSH*

Un mantello lungo svolazzava  tra i minuscoli corridoi

 

*ANF ANF*

Qualcuno stava respirando rumorosamente.

 

Nonostante ciò. Il corridoio del terzo piano risultava terribilmente vuoto e sinistro. La fioca luce della luna filtrava verdognola nelle minuscole finestre nere. Tutto era nero a ben vedere…

«AAAH!» un urlo disumano squarciò il silenzio palpabile.

«stupido, ci farai scoprire! Smettila di frignare come una femminuccia. Ricorda. Il bene superiore. Quello stolto di Potter non sapeva ciò che aveva scoperto.» un rumore ovattato, come se qualcuno scalciasse dentro un sacco a pelo.

«ti prego basta. Non lo voglio fare… ti prego. Usa qualcun' altro. Dio la salvi.» una voce fioca. Una voce di ragazzo stava implorando una sconosciuta presenza.

 

«Crucio»

 

Il ragazzo venne sollevato in aria. Un urlo roco e soffocato usci dalle sue labbra increspate in una smorfia di puro dolore.

«ti spetta questo. Fallisci e non sarò così magnanimo. Mi sembra giusto che tu lo sappia»  e se ne andò via frusciando, sferrando prima un calcio al ragazzo rannicchiato ai suoi piedi.

 

Con sforzo disumano si alzò sputacchiando sangue rosso vivo, il mantello verde era abbandonato in un angolo della stanza; si alzo zoppicando e lentamente si dileguò.


*angolo dell' autrice*
salve gente! allora... questo capitolo è breve-breve. lo so. era un po' per incuriosire, quindi non uccidetemi ;) mi scusa TANTISSIMO per lil lungo arco di tempo dal primo capitolo. è che ne avevo scritto uno completamente diverso, che poi sarà il terzo capitolo. spero che questo piccolo spacco vi sia piaciuto.

grazie a 

Liz_Potter96. la tua recensione è stra-carina. e quindi, eccomi qui con questo breve, secondo capitolo.

Olivia101. che mi ha aiutato a scrivere il terzo capitolo. anche se non ha ancora risposto. ora ti crucio, sappilo.<3 e grazie alle sue brillanti idee :)

feffiemarghe. visto? è più breve del primo. sto retrocedendo spaventosamente xD

 

E a tutti quelli che hanno letto c:

RECENSITE :D

l'autrice.

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Capitolo 3
*** Cap 2 - Skyfall ***


Stava cadendo nel vuoto, nel vuoto più assoluto, una discesa senza fine la stava trascinando con sé.  Si sentiva soffocata, il respiro affannato risuonava ovunque….
- No, no, basta!-

Stava delirando. Due mani l'avevano presa per le spalle e la stavano scrollando con veemenza.

 

Improvvisamente si trovò seduta su un letto, con le palpebre pesanti si guardò attorno e notò tre paia di occhi che la fissavano con attenzione. Piano piano le immagini si fecero più nitide e riuscì a distinguere ciò che la circondava. Era in infermeria, Madama Chips stava correndo dalla sua parte brandendo un termometro nella mano destra e un calice colmo di liquido verde scuro nella sinistra, il cipiglio imbronciato faceva trasparire tutta la sua irritazione.
- Weasley, Potter. Filate nei dormitori! La signorina Granger deve riposare!

Le si avvicinò dolcemente e le pose una mano sulla fronte. Sorrise leggermente
- La febbre è passata, non ti preoccupare… bevi questa pozione e tra due giorni potrai ricominciare le lezioni, ma ora raccontami cosa è successo, ti hanno trovata svenuta nel corridoio del terzo piano...

 

COSA?!? Ma io sono svenuta in bagno! Me lo ricordo benissimo! Quel dolore potente alla testa e poi il vuoto… come ho fatto ad arrivare lì? C-cosa mi sta succedendo?

- Non ricordo… ho un vuoto nella testa -
- Va bene, ne parleremo domani, ora è tardi…

 

***

Hermione Granger guardò l'orologio, le tre di notte. Non riusciva a chiudere occhio, proprio non ce la faceva. l'immagine di quell'uomo visto nella sala grande la perseguitava, chi era? Cosa voleva? Se lo era immaginato?

Un fruscio improvviso le fece balzare il cuore in gola, si voltò lentamente… le spalle si alzavano e si abbassavano frementi, la bocca rosicchiava senza pietà le unghie, una mano scivolò involontaria verso la bacchetta.
- Winky pulisce signorina, è suo compito. Lei ha sempre nel cuore padron Barty ma ora è elfo domestico di Hogwarts! -

La ragazza sorrise sollevata, per un momento aveva creduto che ci fosse qualcuno.

 Che sciocca che sono - pensò contrariata.

Si voltò verso il comodino e prese il lungo calice argento che strabordava di un liquido viola , lo svuotò con un sol sorso.

 

Un brivido la percorse, come un getto freddo e inaspettato.

Cadde in un sonno strano e movimentato, antefatti degli anni precedenti riaffioravano come i rifiuti di un fiume dopo un potente temporale. Dolorosi e belli.

                                                *sogno*
- Mamma mamma! È arrivata una lettera!-

Sua madre che fissava pensierosa la busta color panna cotta con il logo di Hogwarts.

Silente che spiegò ciò che più ignorava, era una strega.

La sua terribile paura di essere inferiore alle famiglie di maghi e il suo affannarsi sui libri per sentirsi alla pari degli altri

- … ammazzare, o peggio, ESPELLERE …

Si era resa conto dell'idiozia che aveva detto ma Ron non le aveva dato il tempo di correggersi

 

Un vorticoso labirinto di pensieri e ricordi la stava investendo.  Il basilisco, Sirius, Voldemort, Horcrux. Si mescolavano tutti come si amalgamano gli ingredienti di una pozione che bolle a fuoco lento.

 

***

- Hermione sei strana

Proferì Ron quando lei scansò il bacio che stava cercando di darle.
- Non mi rompere le palle Ron, scusa devo andare a studiare

Voltò le spalle e lasciò il ragazzo interdetto e confuso.

Ron non capiva cosa fosse successo: la sua dolce ragazza lo trattava come il più piccolo ed insignificante pivello del primo anno… era fredda, distante e lui stava impazzendo, aveva bisogno di lei, lo completava, lo faceva sentire bene. Ed ora tutto gli sfuggiva dalla dita come l'acqua.

Dal canto suo Hermione si sentiva strana, infastidita quasi, alla sola vista dei suoi amici, alcune volte covava il profondo desiderio di  schiantarli tutti. Era anche spaventata, sì, molto spaventata; sempre più spesso si rifugiava in biblioteca nel reparto proibito. Si sentiva attratta dai pesanti e polverosi volumi che emanavano magia oscura, incantesimi di tortura, pozioni soffocanti…

 

 

Angolo dell'autrice:

 

Allora in questo capitolo ho trovato grandissime difficoltà. Non avevo l'ispirazione e temevo (e temo ancora) che deluda le aspettative delle gentili persona che hanno apprezzato il primo capitolo. Vorrei ringraziare Olivia101 che mi ha aiutato con questo problematico, terzo capitolo. Anche se l'avrei avadakedavrizzata (?) quando non mi rispondeva più (scusa, ero in ansia)

 

Parliamo della storia. Allora… Hermione è cambiata, come abbiamo potuto notare… secondo voi cosa è successo? Perché? scrivete sotto la vostra opinione e cosa pensate possa succedere.

 

So di aver messo 76536745 virgole, in particolare nell' ultima parte ma mi davano una buona impressione (?) e sono anche consapevole che è corto ma… non riesco proprio a farli più lunghi, scusatemi tutti :)

 

 beh, non ho nulla da dire. Un grandissimo bacione a tutti quelli che hanno recensito la storia o che l'hanno solo letta. Ah, un'ultima cosa. Aggiornerò solo quando la storia avrà superato le 100 visualizzazioni e le 3 recensioni… datevi da fare ;)

 

L' autrice.

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Capitolo 4
*** Cap 4 - Sesso, Cola e Rockn'roll ***


Hermione camminava spedita per i corridoi, i tacchi battevano forte sul pavimento di pietra. Al limitare del lungo corridoio si ergeva un'imponente arazzo. Lei si fermò proprio davanti ad esso.

«parola d'ordine?» chiese la voce della bambina ritratta

«Whisky Incendiario»

Il ritratto si fece da parte e scoprì una strettoia, dalla cui fine arrivavano sciami di voci confuse.

Un respiro profondo… ed ecco che i ticchettii delle scarpe di Hermione rincominciarono a risuonare per  il varco.

Dopo silenziosi ma densi minuti sbucò in quella che, settimane, forse mesi fa' avrebbe dovuto essere solo un' enorme, noiosa e rovinata stanza.

Senza dubbio ora non correva questo rischio.

Un' opaca pista da ballo occupava metà del pavimento rovinato, il soffitto, composto da grandi archi in pietra era stato stregato e, come la sala grande ora ritraeva il cielo esterno. Luminose stelle volteggiavano nella volta celeste, illuminate dalla pallida luna che splendeva gloriosa come un regina della notte.

Un bancone in marmo grezzo era apparso dal nulla e in bella vista si potevano osservare minuscoli elfi intenti a preparare deliziosi cocktail colorati e dall'aria invitante.

Hermione avanzò lentamente, passo dopo passo, con l'abito strusciante che ad ogni movimento le scopriva una parte di pelle.

Tutti si voltarono a guardarla, ammirati e forse un po' impauriti da ciò che i loro occhi vedevano. La più severa ed intransigente caposcuola che Hogwarts abbia mai avuto… ad una festa?

Ma rettifichiamo, non era tanto il vederla partecipare ad una festa che allibiva tutti, ma il suo meraviglioso, sexy e succinto abito.

Dopo pochi, imbarazzanti minuti di silenzio le coppie si rimisero a ballare senza però evitare che qualche occhio cadesse sulle gambe nude e sensuali che si intravedevano tra le pieghe del vestito.

A passo lento e quasi strascicato si spostò, dirigendosi verso il bancone.

«un idromiele. FORTE.»

Un buffo e raggrinzito elfo le porse, con un gran sorriso, un lungo bicchiere da cui strabordava leggermente un denso liquido azzurro cielo.

Una voce tossicchiò divertita alle sue spalle.

«Caposcuola Granger. Cosa dirà la professoressa McGranitt a vederti… ubriaca? Puoi diventare bella quanto vuoi ma… sei ancora, solo, una  sudicia e sporca mezzosangue»

La "sporca e sudicia mezzosangue" sorrise beffarda.

«sai Pansy? Non credo tu sia nella situazione di fare insinuazioni. Un' altra parola e… track… Serpeverde rischia di perdere cento punti e… sarebbe davvero sconveniente perdere per la settima ( ed evidenziò quest'ultima parola con malizia) volta, non trovi? E comunque, tutti potrebbero divertirsi molto a sentir raccontate in diretta le tue avventure notturne… ( e qui abbassò la voce ) … te l'ho detto che ho sempre una bottiglietta di veritaserum con me?»

Pansy Parkinson la guardò livida di rabbia e sibilò tra i denti

«attenta a te, Granger. È un avvertimento»

«sai che paura»

E con il suo idromiele si allontanò felice; almeno questo, pensò,  era sistemato.

 

Si sedette spossata su un soffice pouf beige la musica che le rimbombava ancora nelle orecchie. Chiuse gli occhi affaticata…

-che mi sta' succedendo?- pensò spaventata.

Quella sera non solo si era presentata vestita come una signora delle tenebre ma, aveva bevuto, aveva messo a tacere la Parkinson e aveva baciato cinque o sei ragazzi.

«sto semplicemente vivendo. Che male c'è?» sbottò infervorata.

«nessuno» … poco più di un sussurro ...

Hermione sobbalzò violentemente e la bibita gialla si rovesciò sul tappeto.

«n-non mi ero accorta di aver parlato ad alta voce»

«ho notato» ribatté Draco secco.

I capelli biondo-argento erano arruffati, la camicia quasi del tutto sbottonata lasciava intravedere la pelle diafana e fredda, come quella di un fantasma, gli occhi espressivi e profondi scrutavano senza sosta il volto bello ed incorniciato da morbidi boccoli della ragazza. Le mani di Malfoy la presero per le spalle e le fecero alzare la testa con violenza.

«ascoltami Hermione. Come ti senti? S-sei ubriaca … adesso ce ne andiamo, afferra la mia mano. ORA». Era praticamente un ordine.

Lei era ancora persa negli occhi del ragazzo, osservava rapita la sfuggente bellezza che lui emanava e poi, lentamente arrossì… prese la mano di Draco e lo seguì, silenziosa…

 

«Mollami»

«NO»

«Ti ho detto di mollarmi, Malfoy. So badare a me stessa»

«Da che pulpito Granger! Da te non mi aspettavo nient'altro... »

«Lasciamo Draco. Corri dalla tua adorata Pansy, se no...»

«Se no cosa? Chi ti parerà quel bel sederino che ti ritrovi? Il caro san poter e lenticchia? Non credo.

Senti, Hermione non sono contento per niente di ciò che è successo. Se Weasley viene a sapere come lo hai spudoratamente cornificato ti uccide. Ok? Quindi dovresti solo essermi grata»

Hermione spalancò gli occhi. Ron! Harry! Ginny!

Pensò a quest'ultima con orrore… e se lei l'avesse vista mentre baciava con foga Theodore Nott? Lo avrebbe detto a Ron?

Era sconvolta.

Poi le gambe caddero, l'alcol iniziava a fare effetto.

Si aggrappò a Malfoy per non scivolare di faccia sul pavimento, vedeva tutto sfocato… aveva la mente offuscata e un potente desiderio le saliva dalla gola.

Non aveva più il controllo del suo corpo, delle sue emozioni. Aveva solo il violento e inumano impulso di sbattere Draco sul muro e baciarlo.

-No! No no no… basta!-  dentro di sé infuriava una potente battaglia…

Alla fine l'impulso divenne troppo forte da combattere e così la sopraffò.

I baci leggeri si trasformarono in morsi ardenti, carichi di passione. Gli occhi di Hermione erano neri e profondi come pozzi.

Il loro respiro affannato si perdeva nel lungo e buio corridoio.

All'inizio Draco cercò di respingerla ma… si ritrovò con la mano destra che vagava sempre più su, verso la coscia e quella sinistra che tentava di slegare il vestito nero della ragazza.

Lei ansimava violentemente

«D-draco»

Il solo suono del proprio nome lo fece tornare alla normalità, si staccò dalle labbra umide di Hermione e la allontanò di scatto.

«tu… tu non stai bene Granger. Lo sai?»

«si» pronuncio ella con una nota maligna della voce.

«questo non va' per niente bene.
Oblivion...»

Angolo dell'autrice

questo capitolo, personalmente mi piace da morire! ho deciso che cercherò di pubblicare almeno un capitolo alla settimana... ok?
Come sempre ringrazio tutti quelli che hanno recensito questa storia, per me è molto importante
E, come al solito anche se so' che non vorrà a nulla vi chiedo di lasciare un vostro commento a proposito di ciò che avete letto, così che io possa migliorarmi ogni volta.
Ho il timore di aver fatto troppo uso delle virgole ma, ahimè, le amo alla follia.
Parliamo della storia... questo capitolo è di VITALE importanza! cosa ne pensate? cosa credete accadrà in seguito? chissà mai che prenda spunto dalle vostre idee... :)
beh, non ho nulla da virvi. spero vi sia piaciuto
IN ALTO LE BACCHETTE

un bacio. agata.

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