bolle di sapone

di Ronvin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.like a child ***
Capitolo 2: *** 2. the boy and the girl ***
Capitolo 3: *** 3. simple..and beautiful ***
Capitolo 4: *** 4. unplanned ***



Capitolo 1
*** 1.like a child ***


*Bolle di sapone*

Per alcuni versi sono ancora un bambino, me ne accorgo.

Quanti ragazzi della mia età se ne starebbero sotto un albero, all’alba, da soli, a fare bolle di sapone?

Si contano sulle dita di una mano, anzi forse ce n’è solo uno in tutto il mondo magico e non: io.

Questa mattina, mentre ancora tutti dormivano (lo so! Mi sorprendo di me stesso!!) e il sole non era ancora sorto, sono sgattaiolato in cucina. Ho preso un bicchiere, una cannuccia, ho mescolato un po’ di acqua e sapone ed ecco fatto.

Ed ora eccomi qui: nel mio pigiama arancione (che fa davvero a cazzotti con il colore dei miei capelli), seduto a gambe incrociate sotto un albero.

Fra le mani la mia tazza di acqua saponata, la cannuccia in bilico sulle ginocchia. La prendo con la destra, la intingo nel bicchiere, mescolo un po’.

Sulla superficie dell’acqua si formano delle bollicine e un po’ di schiuma bianca disegna strani percorsi addensandosi sui bordi della tazza.

Porto la cannuccia alle labbra e soffio delicatamente.

Ecco che si sta formando!

Beh.. si, le bolle di sapone mi piacciono. Mi sono sempre piaciute. Da quando ero un bambino. Da quella volta che la mamma mi aveva insegnato a farle, per consolarmi perché nessuno dei miei fratelli mi voleva fra i piedi.

Mi perderei ore a guardarle, mi affascinano: belle e ricercate pur nella loro semplicità.

Ci vuole anche una certa esperienza per farle venire bene! È un’arte! E modestamente io me la cavo bene.

Quella che si è appena staccata dall’estremità della cannuccia è davvero bellissima. Rapito, osservo i colori dell’arcobaleno che scivolano velocemente lungo tutta la superficie della bolla. Rosa, azzurro, verdino, giallo… formano un’unica miscela che si riunisce e si ridivide.

La mia prima bolla si lascia accarezzare dalla leggera brezza. Vola leggera, fa qualche piroetta e poi con un plop silenzioso, scoppia.

Guardo per qualche istante il punto in cui è scoppiata, ma per poco. Sono già con la cannuccia fra le labbra.

Comincio a fare altre bolle.

Alcune così piccole che scompaiono dalla mia vista prima che io possa vedere dove esploderanno.

Altre così grandi che mi ci vuole un’immensa concentrazione e attenzione per farle staccare senza danneggiarle. Finiscono subito fra l’erba, poi.

Contemplo i loro colori per non so quanto tempo. La luce che sta diventando più intensa, evidenzia ancora meglio le sfumature. Gioco un po’, cercando di prenderle con le dita senza farle scoppiare.

In alcune mi ci vedo pure riflesso. Un faccione enorme deformato dalla sfericità della bolla.

Mi sembra quasi di guardare in una di quelle stupide palle di vetro della Cooman! In effetti non vedo solo me stesso.. ma chi è quella?

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Capitolo 2
*** 2. the boy and the girl ***


*2*

Ecco, ora me la vedo pure nelle bolle di sapone.. che immaginazione! Però un pensiero si fa lentamente strada nella mia mente, un pensiero così assurdo che.. mi irrigidisco, mi giro di colpo.

La tazza sobbalza fra le mie mani, un po’ di acqua saponata mi si riversa addosso. Miseriaccia..

Guardo rapidamente il danno (una chiazza umida sul mio pigiama), poi lentamente mi giro verso la fonte dei miei pensieri che ha preso corpo al mio fianco.

Faccio uno sguardo altamente scocciato, ricalcando le occhiatacce che proprio lei mi rivolge quando la interrompo nella lettura dei suoi amati libri. “Hermione che ci fai qui?” borbotto.

“Buongiorno anche a te!” sembra di buon umore. Mah.

Non che non sia contento di averla qui, tutta per me. Aspetta un attimo.. siamo soli?! Ok, calma.

Si sono decisamente contento, però cavolo! Un po’ di preavviso no? Sono in pigiama (e sottolineerei, un orrendo pigiama), all’alba, in giardino, a fare bolle di sapone! Bolle di sapone, miseriaccia!.. no, decisamente no. Ora mi crederà ancora più stupido e infantile di quello che già mi ritiene.

Si siede anche lei. Si accuccia alla mia destra, incrocia le gambe, e nell’osservare tutte queste operazioni, noto che anche lei è in pigiama. È adorabile: ci si perde quasi in quel pigiamone largo, azzurro cielo. Arrossisco, lo sento dal calore che si sprigiona dal mio viso; distolgo lo sguardo da lei.

“Allora che fai di bello?” non sembra essersi accorta della mia reazione e nemmeno della situazione strana in cui ci troviamo. “Nulla!” spero ardentemente che ci caschi e cerco di nascondere con un gesto veloce la tazza e la cannuccia, ma so già che la sua è una domanda retorica. Non era da poco che era lì in piedi ad osservarmi, ne sono certo.

“Dai Ron!” ha uno sguardo eloquente e un sorrisino divertito. Mi si butta praticamente addosso per vedere cosa le ho nascosto alla vista. Ma non importa per quale motivo.. mi si butta addosso e questo basta a farmi perdere in altri mille pensieri e a farmi assumere una nuova tonalità di rosso.

Lei sembra ancora non accorgersi di nulla, continua a giocare. Io resto pressoché immobilizzato sotto la leggera pressione del suo corpo. Mi sfila, da dietro la schiena, tazza e cannuccia.

“Lo sapevo! Ti avevo visto!” è così contenta che non me la sento di rimanere con quest’espressione da ebete. Sorrido.

Davvero felice perché a vederla così spensierata e allegra mi si allarga il cuore.

“Allora cosa chiedi a fare?”

Ignora la mia domanda, mi guarda implorante e domanda:“Ne fai ancora?”

Bene.. sparatemi pure per il ritardo nell’aggiornare! Lo so, ma la scuola purtroppo ha la priorità.. fosse per me starei a scrivere tutto il tempo!

Ringrazio molto London ed Hermionina che hanno recensito! (ma anche tutti quelli che hanno letto! perché non commentate? T.T anche per dirmi che fa schifo, non mi offendo!)

Baci*

Ronvin

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Capitolo 3
*** 3. simple..and beautiful ***


*3*

La guardo, di nuovo frastornato.

“Daiii!!”

Cerco di non farmi incantare dalla sua voce giocosa e dai suoi sorrisini imploranti, ma è troppo adorabile quando fa così. Sono rari i momenti in cui non ci scanniamo ed è davvero da stupidi farsi sfuggire uno di questi.

E poi sinceramente questa Hermione mi piace molto. A chi non la conosce può sembrare una persona fredda, attaccata solo ai suoi libri, ma il bello di lei sta nel fatto che mi sorprende sempre..

“Dai Ron, per favooore! Mi piacciono tanto le bolle di saponee!!”

Ecco, come ora: chi l’avrebbe mai immaginato? Hermione non è quella ragazza razionale, di precisione quasi maniacale, in ansia se non va tutto come dice lei?

No, lei è anche quella che ancora si sorprende per le piccole cose, quella semplice e allo stesso tempo sofisticata.. e proprio ora mi viene in mente: come una bolla di sapone! Sì! Ecco il paragone giusto. Una bolla di sapone.

Semplice perché in fondo è composta solo da acqua e sapone, ma allo stesso tempo bellissima. Con mille sfumature di colore. Non ne esistono due perfettamente uguali.

Come non esiste qualcuno come lei; è unica. E me ne sono accorto, come al solito, in ritardo.

“Allora?” la sua voce mi riporta bruscamente alla realtà.

Sorrido apertamente. “Va bene, va bene! Avrai il privilegio di vedere un maestro all’opera!”

Mi da una finta gomitata, poi sghignazza divertita per prendermi in giro. “Vediamo il grande maestro all’opera!” pronuncia con enfasi le parole grande maestro, cercando di imitare, peraltro con scarso successo, la mia voce.

Faccio finta di offendermi, recupero tazza e cannuccia.

Ricomincio la mia attività di produttore-di-bolle. È davvero bellissima. E non mi riferisco solo alla bolla che è appena svolazzata via.

Non pensavo che altri, in particolar modo lei, potessero rimanere affascinati quanto me da un fenomeno simile. Lei è semplicemente imbambolata, gli occhi che quasi luccicano (ma forse è solo la luce che si sta intensificando con il passare dei minuti), i capelli ribelli sistemati alla bell’e meglio dietro le orecchie, le mani ritirate nelle maniche del pigiama e appoggiate sulle ginocchia.

Bella.

Mi distraggo a guardarla e naturalmente mi dimentico delle mie mansioni.

Lei stavolta se ne accorge: quando in aria non vede più nessuna bolla, fissa gli occhi su di me, altrettanto imbambolato quanto lei qualche secondo prima.

“R-ron?” si schiarisce la voce, che gli è uscita sorprendentemente roca e ..sì, seducente “tutto ok?”

Ciaooo!! Ecco il 3 capitolo! Non è molto lungo, ma vado secondo l’ispirazione!.. ringrazio:

Hermionina- graziee! Sono contenta che ti piaccia (e sono lusingata dal fatto che tu abbia letto tutte le mie ff! **)

Elly- sì, l’intenzione era di renderla semplice come una bolla di sapone! Mi hai letto nel pensiero? Mi fa molto piacere sapere che Ron sia IC!

MIONERON- grazie! Non ti preoccupare, penso che la terminerò presto..

Ringrazio anche chi ha solo letto!

Recensite?? Please!

Ronvin

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Capitolo 4
*** 4. unplanned ***


*4*

E ora cosa le dico? Deglutisco rumorosamente.

“Si” ma la mia voce non è affatto sicura.

Ci guardiamo per qualche istante, fino a quando lei, imbarazzata, abbassa lo sguardo e comincia a strappare distrattamente qualche filo d’erba. No, io non resisto. È troppo bella, troppo.. troppo. Decisamente.

Non ce la faccio proprio a frenarmi, e al diavolo le conseguenze. Poggio tazza e cannuccia al mio fianco e puntellandomi con le mani, mi avvicino lentamente a lei. Nella mia testa persiste una vocina che mi ricorda che sono ancora in tempo per evitare un gesto così avventato, ma la scaccio comprimendola in un angolino remoto. Avrò tempo per pentirmi, ora non mi importa più nulla. Vedo lei, il suo viso dolce, la sua espressione imbarazzata, sento il suo respiro leggermente accelerato, il suo profumo di buono.

Mi accosto ancora più lentamente al suo viso, sono vicinissimo alle sue labbra.. le mie non vogliono altro che posarsi su quelle morbide di lei. E in un secondo non capisco più cosa succede.

Lei scosta, con un gesto inaspettato, il viso dal mio. È un piccolo movimento, un leggero scatto verso la sua destra, ma basta a lasciarmi impietrito. E confuso.

Sbatto più volte le palpebre. Immagini di ricordi mi sfrecciano veloci nella testa. Mi accorgo di stare immobile nella posizione di pochi secondi (o molto tempo?) fa. Ancora più lentamente mi rimetto a sedere, schiena contro l’albero, frustrato.

E la vocina di prima non si lascia attendere, insensibile si riaffaccia nei miei pensieri. Ma che cosa mi era venuto in mente? Perché per una dannata volta non controllo la mia impulsività? Perché?

Alzo gli occhi al cielo per qualche istante, ma poi mi ricordo che non sono solo.. non so se ce la faccio a guardarla, no mi imbarazzo troppo, dopo che ho tentato di baciarla, dopo che lei mi ha clamorosamente respinto.. no. Ma che faccio, sto qui come un cretino a fare finta di nulla??

“Ron..” no eccola, chissà ora quante me ne dice.

Decido di prevenirla: “Senti Hermione..scusa, lo so che non dovevo, lo sai che sono impulsivo. Scusami ancora, non succederà più..”

Con la coda dell’occhio la vedo ancora impietrita, al suo posto. Non si è mossa di un millimetro.

Sta lì. Perché? Ma perché le dico queste cose quando in realtà non mi pento affatto e quando non sono sicuro di potermi controllare in futuro?

“Ron” che vuole ancora? Mi sono già umiliato abbastanza, mi pare.. “Ron..scusa”

Eh?? “Scusa. Non so cosa mi prende. Mi sono comportata malissimo, lo so quanto coraggio ci vuole per sporgersi anche solo di quel millimetro necessario a colmare una distanza. Non sai quanto anche io volevo..” ma che mi sta dicendo, così all’improvviso? Hermione, ormai mi hai rifiutato, più chiara di così, non potevi essere! Inutile fare discorsi, parole che, per quanto mi interessano in questo momento, mi entrerebbero da un orecchio e mi uscirebbero dall’altro. Sì, evidentemente gli faccio schifo. Perché dovrebbe volere baciarmi? Non è che sono tutta questa bellezza.. può avere di meglio. E al solo pensiero di Krum, mi si forma un groppo nella gola e i palmi delle mani cominciano a sudarmi.

“..volevo baciarti” L’ultima parola è quasi sussurrata. Ma ora le scuse sono inutili.

“Dai Hermione, a chi vuoi darla a bere! È inutile che cerchi di non farmi offendere, ho capito”

La butto un po’ sull’indifferente. “Altrimenti non ti saresti certo scansata, ti pare?” però mi meraviglia che non si sia già trasformata in una furia per quello che ho tentato di farle. E mentre mi immagino una scena nella quale lei rabbiosa, mi accusa di aver tentato di violentarla, la sua voce mi riporta alla realtà.

“Ron dico sul serio! Mi sono girata perché non me l’aspettavo, non perché non lo volessi. Anzi. Non sai da quanto tempo avrei voluto. Mi hai colto di sorpresa, tutto qui”

No, giuro che io non la capisco. Come non capisco tutto l’universo femminile. Mi pare di averle già chiesto di scrivere un manuale di comportamento con le ragazze.

“Quindi se io riprovassi a baciarti adesso, che succederebbe?” sono davvero scettico. Ma quel filo di speranza non mi ha mai abbandonato.

“Adesso?” ecco, come non detto.. ora è proprio sparito “Non è che non voglia capiscimi! Ma così sarebbe troppo.. programmato!”

“Ma scusa! Se sono improvviso ti scansi perché ti spaventi, se te lo dico in anticipo non va bene perché è programmato..!” sbotto insofferente. Si lo so che ora dovrei cominciare a balbettare e ad arrossire, ma ci sono rimasto proprio di sasso e il mio corpo si è dimenticato di reagire a questa situazione assurda e imbarazzante.

Lei fa finta di non aver sentito la mia provocazione. Ci rimettiamo a guardare ognuno in direzioni diverse. È assurdo. Stamattina chi l’avrebbe mai pensat-

Non posso più pensare. C’è una ragazza bellissima che ora si è attaccata repentinamente alle mie labbra.

Questa si che è una sorpresa.

Dolce. Il suo bacio è dolce. E lento. Meglio di come l’ho sempre immaginato.

La mia espressione cambia di colpo: da imbronciata e pensierosa a rilassata ma allo stesso tempo imbarazzata. Ecco il mio carattere che riemerge. Mi sento le orecchie in fiamme.

Lei si stacca da me. Ma io vorrei per sempre tenerla qui, anche nella posizione scomposta con la quale si è gettata fra le mie braccia. Anche confuso seppur felice come non lo sono mai stato. Pure lei è rossa, ma è ancora più adorabile.

Sorride e soffia “ Ora si che non era programmato..” e si riavvicina al mio viso.

Ecco qua l’ultimo capitolo! E finalmente ce la fecero! ^^

Allora! Intanto mi scuso per il ritardo cronico ( a mia discolpa posso dire di non essere stata molto bene) ma spero di essermi fatta perdonare.. grazie a Elly (è vero che sarebbe stata meglio come one-shot, però non avevo idea di come si sarebbe svilppata..in seguito ci penserò meglio!), Feux (si sono proprio dolci, soprattutto Ron eheh..), -vale- (grazie! Se non ci fossi tu che mi minacc-cioè, sproni a continuare a scrivere..), Hermionina (contentissima che ti piaccia!^^), MIONERON (si, l’avevo lasciata sul più bello! Sorry! ^^’ spero di essermi fatta perdonare..) che hanno recensito.

(un altro grazie a sere.. che si sorbisce in anteprima tutte le mie pazze idee!)

Grazie anche a chi ha solo letto!

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Baci*

Ronvin

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