vampires in the dark.

di Chloe olsen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1- Una conversazione indesiderata ***
Capitolo 3: *** capitolo 2- A scuola. ***
Capitolo 4: *** capitolo 3-Un incontro a sorpresa. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4- Discussione con Matt. ***
Capitolo 6: *** capitolo 5- si va a caccia ***
Capitolo 7: *** capitolo 6- Un bacio imbarazzante. ***
Capitolo 8: *** capitolo 7-Matt e Mason. ***
Capitolo 9: *** capitolo 8- Elena si arrabbia ***
Capitolo 10: *** capitolo 9- Rio de janeiro ***
Capitolo 11: *** AVVISO. ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Il mostro era dentro casa, mi ero chiusa dentro l'armadio quando avevo sentito le urla di mia madre al piano di sotto. Sento solo il mio respiro accelerato e il mio cuore che batte all'impazzata, cerco di calmare il respiro per non farmi sentire ma non ci riesco, ho troppa paura.
<< piccola!>> sento la voce del mostro chiamarmi, è vicino e ho tanta paura, << vieni a giocare>> esclamo la voce si sta avvicinando << vieni a giocare con me e la tua mamma, si sta divertendo tanto non l'hai sentita>> era vicinissima, proprio davanti all'armadio.
Le ante spalancarono e comparve la faccia dei miei incubi << eccoti!>> aveva un sorriso macabro.
Io piagnucolai , non avevo mai avuto tanta paura in vita mia. << oh. Non piangere ti divertirai lo prometto>>. Mi svegliai , ero nella mia camera da letto e avevo di nuovo 17 anni, le coperte erano tutte attorcigliate nelle mie gambe ed ero sudata anche se era pieno inverno << maledizione, non posso continuare cosi>> borbottai districandomi dalle coperte.

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Capitolo 2
*** capitolo 1- Una conversazione indesiderata ***


Il mostro era dentro casa, mi ero chiusa dentro l'armadio quando avevo sentito le urla di mia madre al piano di sotto. Sento solo il mio respiro accelerato e il mio cuore che batte all'impazzata, cerco di calmare il respiro per non farmi sentire ma non ci riesco, ho troppa paura. << piccola!>> sento la voce del mostro chiamarmi, è vicino e ho tanta paura, << vieni a giocare>> esclamo la voce si sta avvicinando << vieni a giocare con me e la tua mamma, si sta divertendo tanto non l'hai sentita>> era vicinissima, proprio davanti all'armadio. Le ante spalancarono e comparve la faccia dei miei incubi << eccoti!>> aveva un sorriso macabro. Io piagnucolai , non avevo mai avuto tanta paura in vita mia. << oh. Non piangere ti divertirai lo prometto>>. Mi svegliai , ero nella mia camera da letto e avevo di nuovo 17 anni, le coperte erano tutte attorcigliate nelle mie gambe ed ero sudata anche se era pieno inverno << maledizione, non posso continuare cosi>> borbottai districandomi dalle coperte.

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Capitolo 3
*** capitolo 2- A scuola. ***


Il college, il sogno di ogni teenager. Qui le ragazze pensano alle feste e ai ragazzi carini, i ragazzi pensano a quante ragazze si faranno e se la loro squadra di football vincerà il campionato. Come ogni mattina da quando sono qua tutti i ragazzi si voltano a guardarmi, mentre scendo dalla moto e mi tolgo il casco. Per loro sono l'inarrivabile, non possono avermi e questo li fa interessare ancora di più. Ci provano da 3 anni ormai ma io gli smonto anche prima che comincino ad aspettarmi all'armadietto o cerchino di parlare con me. Le ragazze erano, o invidiose, o mi ammiravano o semplicemente mi odiavano, al mio passaggio in corridoio i ragazzi si mettevano tutti ai lati per non intralciare il mio passaggio, c'erano le fidanzate dei ragazzi che davano colpi alle loro costole per distogliere il loro sguardo da me. Questo era successo in prima quando un ragazzo troppo insistente all'uscita aveva cercato di baciarmi, io l'avevo steso con una ginocchiata e da allora nessuno aveva più tentato di insistere per non fare la figuraccia davanti a tutta la scuola. Arrivata al mio armadietto trovai Caroline che mi spettava, anche lei era una spirante cacciatrice, ma a differenza mia gli piaceva giocare con i ragazzi. Li usava come bambole e poi quando si stancava le mollava. <> ma stava ridendo pure lei. << Non lamentarti ci guadagni, non esci con i ragazzi più carini della scuola? E allora di che ti lamenti?>> chiesi dirigendomi con lei verso la 1°ora di storia. <> esclamò, a quel punto scoppia a ridere, metà del corridoio si girò a fissarmi sorpreso. Non ridevo molto ma quando lo facevo tutti erano talmente sorpresi che mi fissavano. <> feci una smorfia di disgusto. Brandon era il ragazzo più, come lo chiamavano le altre ragazze ''figo'' della scuola e mi faceva la corte da quasi un' anno, quando si era accorto che non aveva speranze aveva giocato la carta della gelosia. <> chiese cambiano argomento, <> ridacchiò, Matt aveva 4 anni più di me e credeva di comandarmi come gli pareva, cosi alla fine finiamo per litigare. <> la campanella suonò e ci affrettammo ad entrare il classe.

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Capitolo 4
*** capitolo 3-Un incontro a sorpresa. ***


All'uscita Caroline continuò a parlare dei ragazzi che aveva intenzione di abbordare. << Caroline>> la interruppi, guardavo verso la mia moto. Lei guardò nella mia stessa direzione, <> esclamò lei sorpresa << non mi è mai piaciuto, è uno stronzo>> disse poi tornò a guardarmi, << e ti ha fatto soffrire>> disse seria, <> dissi dirigendomi verso di lui, Caroline mi seguì. Quando fui davanti a lui, si tolse gli occhiali e mi guardò con i suoi occhi verdi. <> disse con un sorriso sulle labbra, sapeva che mi innervosiva. << Non chiamarmi cosi, cosa vuoi?>> chiesi scontrosa, incrociai le braccia. << Come cosa vuoi! non posso venire a vedere la mia cacciatrice preferita, mi deludi Elena>> disse tornando serio, ma nei suoi occhi vidi ancora una traccia di divertimento, poi si volto verso Caroline e sorrise freddo, << Vedi che il tuo cagnolino è ancora vivo>> << Ciao Mason>> lo salutò freddamente Caroline, lui nemmeno la guardò più. << Te lo ripeto per l'ultima volta. Che. Cosa.Vuoi?>> << Non posso venire a trovare la mia ragazza?>> << Non lo sono da un pezzo, e tu non vieni da me per vedermi, hai sempre qualcosa che vuoi>> risposi, Mason era stato il mio ragazzo, lo amavo ma lui mi usò solo per arrivare alla società e uccide il padre di Matt. << Non sei cambiata, sempre sospettosa di tutto e di tutti. Sono venuto a sapere se sapevi qualcosa del marcato di schiavi.>> <> << Come desideri ci vediamo>> disse al mio orecchio prima di andarsene, quando fu abbastanza lontano ripresi a respirare, mi appoggiai alla moto perchè le gambe mi tremavano. <> mi chiese Caroline, io annui e mi raddrizzai. << Si, penso che verrò all'incontro.>>

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Capitolo 5
*** Capitolo 4- Discussione con Matt. ***


Spalancai i battenti della sala e tutti si voltarono a guardarmi. Nessuno fu sorpreso, e mi sedetti nella poltrona destinata a me, appoggiai i piedi sul tavolo per mettermi comoda. Matt che stava parlando mi guardò irritato ma continuò con quello che stava dicendo prima che entrassi. <<.... che ispezionaste il lato sud e voi quello nord>> finì di dire poi si rivolse a me, << Vedo che non hai smesso di fare le tue entrate>> disse mentre gli altri uscivano dalla sala, Caroline, rimase al mio fianco ma dopo un'occhiata da Matt se ne andò. Io alzai un sopracciglio con fare interrogativo, questo lo fece irritare ancora di più. << Perchè sei venuta? credevo che non ti interessavi a queste '' stupidaggini'' come dici tu>> disse, forse l'avevo fatto incazzare troppo. Gli occhi mandano fiamme, era sul serio incazzato. << Calma, calma. Sai che mi piace farti arrabbiare, mi dispiace questa volta non sono qui per questo>> dissi alzandomi in piedi, cominciai a camminare per farlo irritare di più. << Allora perchè diavolo sei qui?>> esclamò, io sorrisi compiaciuta di me stessa. << C'è una cosa di cui devo parlarti>> lo guardai negli occhi seria. << Non so come dirtelo ma... Mason è tornato>> lui rimasse impietrito, poi si piazzò davanti a me e mi scrollò. << Dovè. Dove lo hai visto? lo uccido se lo vedo>> la sua voce era fredda, anche lui era un cacciatore temibile. Lo lasciai sfogare, anche se potevo liberarmi. << Non lo troverai. è troppo esperto per farsi trovare facilmente>> dissi staccandomi le sue mani dalle braccia. << cosa credi che non ci abbia provato a cercarlo? e introvabile, credo che sia in combutta con quei mostri, se lo vedo e sicuramente mi cercherà, cercherò di... non lo so nemmeno io che cosa farò.>> scrollai le spalle, non potevo ucciderlo, perchè era un'umano e avevo giurato di proteggerli. << Ha detto o chiesto qualcosa?>> chiese tornando freddo, stava tornando in se. << si mi ha chiesto se sapevo qualcosa sul mercato degli schiavi>> risposi. <> mi confessò, io sorridi freddamente. << non te lo detto>> sospirò sedendosi. << sapevo tutto, Tu stai cercando di comandarmi come se fossi tua proprietà, cosa che non sono.Sono una cacciatrice solitaria e non faccio parte di questo gruppo. Anche tuo padre cercava di farlo ai miei genitori, ma loro non hanno mai ceduto, sono stufa. Non fraintendermi,tu mi stai simpatico>> sorrisi , lui sbuffò come per dire '' col cavolo''. << Ma non ho nessuna, intenzione di farmi comandare>>. Mi voltai irritata verso la porta. << e grazie per avermelo detto>> poi uscì sbattendo la porta dietro di me.

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Capitolo 6
*** capitolo 5- si va a caccia ***


Ero appostata nell'ombra, il respiro leggero, quasi impercettibile. Sentì dei passi del vampiro, dall'odore doveva avere 400 anni all'incirca, quando svoltò l'angolo uscì dall'ombra, cercai di sembrare più debole e indifesa possibile. << Mi perdoni, non sono di qua, mi può dire dove posso trovare un hotel?>> lui sorrise subito, gia pregustando la preda. Che stupido, si avvicinò di un paio di passi a me << Certo signorina, venga con me>> continuò per la strada che ci avrebbe portato in un vicolo ceco. Quando arrivammo si voltò un sorriso, << Mi dispiace ma non credo che le serva andare da nessuna parte>> gli occhi si accesero e diventarono rossi. << Certo che certe volte siete proprio scemi>> dissi prendendolo per il collo e attaccandolo al muro, << siete accecati dalla fame di potere, che nemmeno vi rendete conto di chi avete davanti>> allora vidi la comprensione nei suoi occhi. << La Morte.>> disse prima di essere trafitto dal mio paletto nero ed esplose in cenere. Sentì battere le mani, mi voltai di scatto col paletto in mano anche sapendo che non mi sarebbe servito. << Sei meravigliosa, per questo non riesco a starti lontano>> sotto un lampione c'era Mason, rabbrividì tenendo stretto il paletto. <> in un attimo fu a un soffio dal toccarmi, inspirai e espirai, lui strinse il mio polso dove tenevo il paletto. << Mollalo>> sussurrò, io piano piano mollai lo mollai, senti il suono quando cadde a terra. Chiusi gli occhi e feci un passo indietro. Una volta a debita distanza ricominciai a respirare, << Perchè non mi lasci in pace?>> chiesi con voce ferma, Grazie a Dio. Lui si avvicinò di nuovo e io indietreggiai sbattendo contro il muro, dannazione, era proprio quello che voleva. << Sai che sono ancora attratto da te.>> si stava avvicinando pericolosamente, non riuscivo a muovermi. Lo volevo anche io ma... aveva tradito la mia fiducia. << Non mi interessa, tu hai ucciso un' essere umano, e poi sei sparito.>> <> <> dissi. << Certo si è tagliato apposta per farlo credere Elijah è stato trasformato in un vampiro>> quell'affermazione mi cadde addosso come un masso sulle spalle. << Non ti credo.>> dissi scuotendo la testa. << Sai che è la verità, ho le prove, sai che non ti mentirei mai>> mi stava forse implorando di crederlo? Mason non mentiva mai, ignorava le domande ma mai e poi mai mentiva. Lentamente annui. Lui mi mise le mai sui fianchi, ma gliele tolsi subito, << Questo non vuol dire che puoi fare ciò che vuoi>> lo raggirai e me ne andai. Lo sentì ridere ma lo ignorai.

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Capitolo 7
*** capitolo 6- Un bacio imbarazzante. ***


Solita mattina, niente sonno e di nuovo a scuola. Caroline non sarebbe venuta, e io sarei stata sola. All'entrata tutti si spostarono ai lati tranne uno. Non fui sorpresa di vederlo, poteva fare tutto. <> mi salutò Mason, io gli sorrisi e senti gli altri che esclamavano di sorpresa. << Buongiorno Mason>> gli passai davanti e continuai per la mia strada. All'ora di pranzo tutti sapevano che avevo sorriso a un ragazzo nuovo, che tra l'altro aveva superato Brandon nella classifica dei più ''fighi'' della scuola. Entrai in mensa, Mason era circondato da ragazze soprattutto le cheerleaders, mi diressi verso loro e subito se ne andarono. << Non mi sorprende che quelle scappino, sei la loro regina. Nessuna ha il coraggio di parlarti!>> sorrise prendendomi per la vita, << Questa è la Elena che mi piace, nessun ragazzo intorno e tutte le donne gelose>> mi baciò prima che potessi spostarmi, non resistetti e ricambiai, mi staccai per prima, << Questo lo potevi evitare. Adesso tutti ne parleranno per settimane!>> sussurrai nel suo orecchio, lui ridacchiò compiaciuto. << Lo fatto solo per far capire che sei mia>> <> poi me ne andai. Senti gli occhi di tutti su di me, ma non ci feci caso. Mi infilai nell'aula di informatica e lasciai la porta aperta, Mason mi aveva seguita e chiuse la porta dietro di se. << Tirale fuori>> gli dissi senza guardarlo, lui fece come gli avevo chiesto. Mi voltai sulla cattedra c'erano varie fatto di Elijah, in una parlava con altri vampiri che conoscevo bene, in altre beveva sangue da una povera donna. In altre si vedeva che caricava donne e uomini in catene su un camion. << Mio Dio>> borbottai vedendo una foto dove c'era l'immagine di una fossa comune piena di corpi umani.

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Capitolo 8
*** capitolo 7-Matt e Mason. ***


<< Maledizione ascoltami, stupido uomo ottuso>> gridai bloccandogli le braccia dietro la schiena. << Non voglio farti del male>> gli dissi, Matt era impazzito quando aveva visto Mason, l'avevo portato nel suo ufficio per dirgli quello che avevo scoperto. << Anche se lui l'avesse ucciso non puoi ucciderlo>> sbattei con la faccia sul muro. Dopo un po in quella posizione sembrò calmarsi. << Va bene>> sussurrò col fiatone, << Giura, giura che non lo toccherai>> quando lo lasciai libero, lui si mise a posto i vestiti e si sedette sulla sua poltrona nella sua scrivania. << Parla>> disse in tono glaciale. Mason annuì e sparse le foto sul tavolo. Sentendo la stessa cosa che aveva detto a me Matt divenne sempre più bianco ogni secondo che passava. << Adesso che sai, volevo dirvi cos'ho deciso di fare>> dissi ottenendo l'attenzione di tutti e due, << Ucciderò Elijah e poi mi farò rapire per trovare dove gli portano per poter....>> << NO!>> urlarono contemporaneamente Mason e Matt, io scossi la testa. << Perchè no?>> << Non ti farò and...>> dissero di nuovo insieme, << Tu non essere protettivo come se fossi di tua proprietà tu non sei il mio capo>> dissi irritata, << Farò lo stesso quello che voglio, quindi non servirà a nulla urlare>> << Non essere stupida, tu non puoi farlo e se ti succedesse qualcosa?>> chiese Matt, Mason gli lanciò un' occhiataccia ma annuì dandogli ragione. << Non se ne parla, non andrai sola. Io devo rimanere qui, e tu in Brasile da sola non ci vai>> disse Mason. << Adesso ti comporti come mio zio>> borbottai << Non sei nessuno per...>> venni interrotta da Matt. << Ci vado io con lei. Conosco il posto e poi sarebbe più al sicuro>> disse. << Elena puoi aspettare fuori?>> chiese Mason serio, << Ma...>> cercai di dire ma lui mi bloccò con una mano davanti al viso, << Vai fuori>> disse rigido, << No, non posso più di tutti questi segreti>> urlai, << Sono stufa di voi due, mi trattate come se fossi una bambina. Maledizione! adesso basta>> quei due mi guardavano sorpresi come se all'improvviso mi fossero spuntate due teste. << Di che cosa dovete parlare, di cosi importante che io non posso sapere?>> chiesi. << Per favore Elena, vai>> chiese Matt cercando di essere gentile, << Andate a fanculo tutti e due>> dissi uscendo, non sbattei la porta sarebbe stato troppo infantile. << Cosa hai intenzione di fare?>> chiese Mason era infuriato, << Lei è mia, so che sei innamorato di lei, ma sono io quello che vuole averla e sono io che l'avrò>> << Non sono...>> << Si che lo sei. Non darmela a bere, lo sei da diversi anni. Tu non la meriti.>> << Perchè? tu te ne sei andato per sette mesi Dio sa dove. Lei era distrutta, e adesso torni e pretendi che tutto torni come era un tempo ma le cose non vanno cosi>> << Vedremo chi ci riuscirà. E' ancora tutto da vedere>> << Bene>> << Non provare a toccarla quando andrai in Brasile>> << Non ho nessuna intenzione di fare nulla. Le voglio bene come una sorella e nient'altro>> << Si certo, L'hai vista? una sorella>> sbuffo << So che la desideri, sento l'odore>> << Come... un licantropo! Sei un maledetto licantropo>> disse << Glielo hai detto?>> << Non sa...>> la porta si spalancò e ne comparve Elena era infuriata. << Elena...>> cominciò a dire Mason. << Stai zitto una buona volta>> lo interruppe Elena.

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Capitolo 9
*** capitolo 8- Elena si arrabbia ***


<< Stai zitto una buona volta>> lo interruppi, come si permettevano. << Non me ne frega nulla di quello che vuoi tu. Sono stufa di te. Andrò in Brasile. E cos'è questa storia del licantropo?>> stavo urlando adesso, ero infuriata, non mi aveva detto nulla in 3 anni di rapporto. << Non te l'ho detto per questa ragione>> disse indicandomi, io scossi la testa. E passai la mia attenzione a Matt per non dargli importanza. << Matt, mentre voi parlavate ho chiesto a Brad di prenotare il viaggi partiamo domani sera.>> feci per andare ma all'ultimo mi fermai. << Mason, non cercarmi, non parlarmi, perchè senno potrei fare qualcosa di cui mi potrei pentire>> conclusi e uscì. Montai sulla moto e andai a casa. << Zia!>> dissi entrando in cucina e trovando la mia zia preferita, l'abbracciai, << Come sono felice di vederti piccola mia.>> << Anche per me zia jenna>> dissi rimettendomi dritta,, mi rivolsi a zio Jonatan. << Devo partire>> presi uno dei biscotti che c'era sul piatto sopra il tavolo e lo addentai. << Dove? e cosa devi fare?>> chiese zio, sapeva che non poteva contrastare o impedirmi di andare perchè ci sarai andata lo stesso, domani compio 18 anni. << In Brasile. E non credi che quello che devo fare ti farebbe stare tranquillo, quindi sarebbe meglio che non lo sapessi.>> fini il biscotto e salì si sopra per preparare i bagagli. Infilai tutto quello che potevo, e ci misi acqua santa, croci e i paletti. Avevo anche dei coltelli e delle pistole che sarei riuscita a far passare facilmente grazie a un permesso speciale. Sentì bussare alla porta, sapevo gia chi era. Jonatan volava sapere di più su quello che dovevo fare, ma quando mi voltai non trovai zio Jonatan ma davanti a me c'era Mason. << Ti ho detto di starmi lontano>> dissi arrabbiandomi, mi voltai per continuare a sistemare la roba, << Vattene>> << No se non chiariamo.>> rispose si era avvicinato molto e adesso mi stava quasi toccando, quasi perchè sennò lo avrei steso, non ero in vena di quei giochetti. << Non c'è nulla da chiarire. Sono mesi che me ne sono fatta una ragione, adesso sei tu quello che ci deve pensare. Non ho voglia di tornare a piangere per te>> dissi. << Hai pianto? sul serio io...>> cominciò a dire ma io mi voltai verso di lui, << Non voglio la tua compassione, e poi credo che mi sia passata. In fondo ho solo 18 anni, posso fare ciò che voglio e divertirmi con chi voglio. No forse potrei provare con...>> << Tu non starai con nessuno di quei ragazzini, penso che tu stai cercando di farmi ingelosire. Lo so che provi qualcosa per me, ammettilo>> aveva un sorriso che non mi piaceva, mi sarebbe piaciuto cancellarglielo da quella faccia. << Ed è su questo che ti sbagli. Non mi conosci cosi bene se pensi che farò lo stesso errore di quando ero più giovane. Dovresti sapere che una volta che sbaglio non risbaglio di nuovo.>> dissi prima di voltarmi verso la valigia, << Puoi andare ho detto tutto>> << Va bene, stai per certo che quando torni non ti libererai di me>> poi non si sentì più nulla, solo allora ispirai.

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Capitolo 10
*** capitolo 9- Rio de janeiro ***


Rio De Janeiro era stupenda, nelle strade si sentiva della musica. Era notte quando arrivammo nella nostra pensione, avremmo diviso una stanza perchè avevamo fatto finta di essere due sposini in viaggio di nozze. Ero stanza ma non potevo riposare, mi sarei fatta una doccia e poi vestita con un paio di shorts e una maglietta c'era troppo caldo. << Io vado a farmi una doccia tu prepara tutto>> dissi prima di entrare in bagno. Finita la doccia mi vestì e legai i capelli sulla testa in una coda di cavallo alta. << Vai a prepararti Matt, ci penso io a finire>> dissi guardandolo mentre cercava di montare l'apparecchiatura elettronica, lui annuì subito e entrò in bagno. La doccia fredda mi aveva svegliato e cosi in pochi minuti tutto era collegato. << Da dove cominciamo?>> chiese Matt, era fermo davanti alla porta del bagno con solo un paio di pantaloni, distolsi lo sguardo dal suo petto nudo. << Pensavo di fare un giro per le strade e uccidere qualche vampiro e poi devo dormire sennò mi spengo, non dormo da 5 giorni.>> dissi accendendo il computer. << Iniziamo domani a cercare i vampiri. Sono troppo stanco>> << Concordo. Come facciamo? Voglio dire c'è solo un letto...>> le parole mi morirono in bocca, perchè ero cosi nervosa al pensiero di dormire con Matt? in fondo era come un fratello e... ecco perchè! Adesso che sapevo che cosa provava. Ero a disaggio ma questo non spiegava perchè mi sentivo le farfalle nello stomaco, non ci dovevo pensare. << Cedo che per me vada bene il pavimento>> << Va bene, comincia a mettere tutto io vado a cercare bella valigia>> che mi prendeva? farfugliavo come una ragazzina vergine alla sua prima volta. Quando tornai in camera le luci erano spente e Matt dormiva per terra. Mi infilai nel letto e chiusi gli occhi.

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Capitolo 11
*** AVVISO. ***


Ciao a tutti, non so se continuare si o no, se vi piace potete almeno recensire una volta o due? un abbraccio.

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