A simple holiday? I think not.

di _dogorectioner_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** "Attenta a dove cammini." ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


«Dai Chanel! Scendi e aiutami a prendere le valigie.» esclamò Suzanne, mente apriva il portabagagli, vedendo la figlia che scendeva dall’auto, intenta a scrivere un messaggio sul cellulare.
«Arrivo mamma! Voi andate, vi raggiungo subito.» urlò di risposta Chanel Baker a sua madre e a suo padre George, finendo di scrivere il numero del destinatario sullo schermo touch del suo telefono.
«Aspettatemi!» prese la valigia e iniziò a correre verso i suoi genitori che, presi dalla fretta, fecero quasi cadere tutti i bagagli a terra.
«Finalmente! Dovresti smetterla di stare sempre con gli occhi puntati su quell’aggeggio.» disse George alludendo al cellulare di sua figlia. Lei sbuffò, ormai aveva ripetuto quella frase dieci volte nell’arco di tutto il viaggio per arrivare al porto. 
Entrarono in una grande hall piena di gente con valigie alla mano, pronti per fare il check-in nello stesso istante in cui a Chanel vibrò il cellulare, aveva ricevuto un SMS. Prese il cellulalre e lo sbloccò, lesse il nome e aprì il messaggio, era della sua migliore amica Chloe.

’Ehi bella, passa delle buone vacanze! Già mi manchi. :( T
i voglio un mondo di bene. C.’

Lei e Chloe si conoscevano dalla nascita, sua madre lavorava insieme a Jennifer, la madre di Chloe, e da lì divennero inseparabili.
Sapeva già cosa rispondere al messaggio, ma…
«ORA BASTA! Questo non lo vedrai più fino alla fine della crociera e che sia chiaro, non venire a chiedermelo.» urlò George prendendo il cellulare dalle mani di Chanel. «Papà ridammelo, devo rispondere al messaggio di Chloe» cercò di supplicarlo, ma nulla da fare. « Chloe potrà aspettare, ora sbrigati e vedi di non farci fare tardi.»
’Che bell’inizio per un’orrenda vacanza’  fu il suo unico pensiero prima di vedere un ragazzo poco più lontano da loro che la fissava. Aveva dei pantaloncini blu e una maglietta attillata bianca,che fisico pensò, prima di sentire una voce che la chiamava.
«Chanel! Dobbiamo andare, veloce!» la voce di sua madre la fece distrarre dallo stato di trance in cui si trovava.
Passarono il check-in e salirono a bordo della nave, la crociera era finalmente iniziata e Chanel poteva godersela a pieno, o almeno così credeva.










SALVE.
Non ho molto da dire, solo che quando ho scritto questa sottospecie di capitolo non avevo un granchè di ispirazione, quindi capisco quanto possa fare schifo.
Comunque...se siete arrivate/i fino a qui significa che avete letto, quindi...GRAZIE. c': Comunque questa è solo l'introduzione, quindi non stupitevi se questo "capitolo" è corto. c:

Se vi va lasciate una recensione, accetto qualsiasi tipo di consiglio! 


~dogorectioner.

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Capitolo 2
*** "Attenta a dove cammini." ***


Entrarono. La nave era immensa e Chanel non si ricordò di aver mai visto una cosa del genere.

«Non troveremo mai la nostra camera. E’ un labirinto qui» rimase davvero stupita, al contrario di sua madre che sembrava vivere lì dentro da un sacco di tempo e conoscere i posti a memoria. Però stranamente anche lei, che di solito sapeva orientarsi molto bene, era in difficoltà.
«Non so..chiederemo a qualcuno. Vai a cercare un cameriere o qualunque persona che conosca questo posto, forza!» la incitò, ma lei sembrava non aver voglia neanche di camminare.
«Ma mamma, perché non ci mandi papà?» cercò di farle cambiare idea. Era meglio se non lo faceva, perché ricevette sia da sua madre che da suo padre un occhiata come per dire ‘dopo facciamo i conti’
«Muoviti, non costringermi a farti fare una brutta figura davanti a tutta questa gente.»la obbligò sua madre alludendo alle persone vicine che non erano neanche poche.
Chanel iniziò o camminare, arrabbiata, con i pugni stretti e con lo sguardo rivolto verso il basso.
«Ehi stai attenta a dove cammini.» un ragazzo alto e castano si rivolse a lei con un tono abbastanza alto che fece girare alcune persone nei paraggi.
Chanel alzò lo sguardo, era lui. Il ragazzo che aveva visto prima di partire.
’Wow’ era l’unica cosa che la sua mente riusciva a tirar fuori.
«Ehm…S-scusa, n-non ti avevo visto.» la voce le tremava, è stata sempre quella piccola bambina dagli occhi azzurri che non voleva parlare con nessuno, e ancora pareva essere così, ad eccezione che ormai il “bambina” si è tramutato in “ragazza”.
«Tranquilla, stà più attenta la prossima volta però, stavi per buttarmi per terra!» disse il ragazzo con una voce dolce e rassicurante (molto diversa da quella di qualche momento prima), sorridendole mentre lei era rimasta completamente stregata dai suoi occhi.
«S-si, s-scusami.» ripetè lei, facendo dietro-front per tornare dai suoi genitori.
Fece appena un passo quando sentì una mano calda e asciutta afferrarle il polso. Si girò di scatto e rimase un attimo con gli occhi spalancati.
«Non mi hai detto come ti chiami, io sono Louis.» era il ragazzo di prima, la ragazza aveva le guance andare a fuoco, sia per la figuraccia che aveva fatto qualche istante prima che per quel preciso momento, in cui era interamente squadrata dagli occhi di Louis.
«Chanel, p-piacere.» la ragazza sorrise timidamente, ma c’era un qualcosa nello sguardo di Louis che le dava un senso di sicurezza, nonostante non lo conoscesse per niente, forse perché nonostante tutto si era dimostrato abbastanza gentile nei suoi confronti.
«Credo che qualcuno ti stia cercando Chanel.» le fece notare Louis. La ragazza si girò mentre sua madre  camminava verso di lei a passo svelto.
«Abbiamo trovato la nostra stanza, è enorme! Su vieni a veder…oh salve! E…tu sei?» si rivolse al ragazzo che aveva di fronte, di cui ancora non conosceva l’esistenza.
«Piacere signora, sono Louis, mi sono scontrato per sbaglio con sua figlia mentre camminavo, le stavo chiedendo scusa.» Louis difese Chanel, senza alcun motivo, mentre la ragazza  lo fissava confusa.
«Oh tranquillo, non è nulla di grave! Andiamo Chanel?» disse Suzanne rivolgendosi dolcemente al ragazzo e poi a sua figlia prima di riprendere a camminare verso la loro cabina.
Si poteva ben capire che quel misterioso ragazzo ‘conosciuto’ per caso aveva affascinato Chanel sin dal primo sguardo.



                                                                                                BENTORNATI

    E' cortissimo, faccio schifo non c'è nulla da fare, oltre al fatto che ho aggiornato dopo amen.
Comunque, non so se vi stia piacendo, spero di sì, spero di continuare il più presto possibile, sempre che la scuola non si intrometta.
Un' ultima cosa, GRAZIE a tutti quelli/e che hanno letto c:
Se vi va recensite, accetto tutto.
_dogorectioner_

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