Where is my prince?

di Horan princess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** London Lane ***
Capitolo 2: *** School. ***
Capitolo 3: *** One Direction. ***
Capitolo 4: *** Abigail Janette Jonson? Bitch. ***
Capitolo 5: *** Jade. ***
Capitolo 6: *** Ciliegie e sigarette. ***
Capitolo 7: *** I've met her. ***
Capitolo 8: *** Happy Birthday London! ***
Capitolo 9: *** Brother? ***
Capitolo 10: *** Love? Really? ***
Capitolo 11: *** We're not just friends. ***
Capitolo 12: *** A big, loud laught. ***



Capitolo 1
*** London Lane ***


London, London Lane. Esatto questo è il mio nome, penso che la fantasia manchi propio ai miei genitori. Chiamare una persona che vive a Londra London. Tutto ciò non ha minimamente senso. Tornando alle presentazioni, sono London, ho 17 anni ho i capelli castani scuri e gli occhi color cioccolato. Sono molto socievole ma solo con i miei VERI amici che saranno 5 o 6 in croce, per gli altri sono solo una nanetta stronza, eggià, sono bassa, 1.65, per la mia età e come essere un puffo e come se il mondo intero fosse Gargamella(?), tutti più alti di me, tranne la mia migliore amica, Abigail. Abigail è la solita ragazza figa dei film, la ragazza perfetta, magra, bionda, occhi celesti e affettuosa. Io sono la solita deficente dei film invece, magra, castana, occhi marroni e stronza. Chi mi piglia a me? Gli altri miei migliori amici? Sono cinque, cinque deficenti. Harold, il riccio presuntuoso, guai se gli tocchi i capelli. Zayn, il pakistano figo, il solito bad-boy, il suo più grande vizio? Il fumo. Niall, il mangione, il ragazzo più dolce ed affettuoso della Terra. Liam, il tenerello, il ragazzo più "calmo" per modo di dire. Louis, il giocherellone, ha la mentalità di un bambino di massimo cinque anni e mezzo. La mia storia è davvero complicata da spiegare. Ecco, sono nata da una famiglia agiata, in un'enorme villa nel pieno centro di Londra, mia sorella è la solita studente rompiminchia modello, mentre mio fratello è perlopiù una sottospecie di animale. Mio fratello Cuck ed io non diamo grandi soddisfazioni ai nostri genitori, solo Annabel, mia sorella, porta a casa ottimi voti e fa la lecchina with everyone. Ah, piccolo particolare che ho tralasciato, frequento un istituto del marketing in periferia. Impiego ben 13 minuti e 24 secondi con l'autobus da casa a scuola, ma chissene frega no? -Londoooooooooooooon! -Abby, per quale oscuro motivo stai urlando? Sono solo le 8.05 del mattino e tu...Cazzo Abby! Sono le 8.05 la scuola inizia tra 25 minuti!Porca minchia porca minchia- -LONDONNNNNNNNNNNN!- -Abby preparati!Che cavolo aspetti?- -Ehm...Oggi è sabato London, non c'è scuola.- -Fanculo Abby, perchè mi hai svegliata?- -Shopping?- -Ahhhh!Io ora mi alzo con calma e dopo ti uccido!Mi hai svegliata per andare a fare shopping?- -Si!Ahaha- -Cazzo ti ridi Abigail Janette Jonson non devi ridere quando la gente ti urla in faccia.- -London Christal Lane non devi urlare, oggi andiamo al Justin-Store a fare shopping!- -Dirmelo prima no è? Idiota- -HA-HA-HA Già lo sapevi- -Ehi aspetta, ma che ci fai tu qui?- -Mi ha aperto Chuck!- *disse con occhi sognanti* -Smettila!Non pensare cose sconce su mio fratello!- -Ahaha scusa Lon- -Sta volta passi Abby- -Bussano alla portaaaaaa- Urlò Chuck dalla stanza di fianco. -Andarci tu no eh? Magari sono i tuoi amici testa di merda- -Chi ha aperto la porta alla tua amica eh? Io!- -Taci piccoletto.Chi è l'adulto qui?- -Annabel è l'adulta dopo mamma e papà- -Ma Annabel è una cretina lo sai quindi regno io.- -Che principio del cazzo sorellina- Ribattè Chuck. -Piantala pulce- Scesi le scale e andai ad aprire la porta, erano quei cretinetti degli amici di mio fratello. -Ciao London- Mi salutò un amichetto carino di mio fratello. -Ciao piccoletto- -Non sono piccoletto, ho 15 anni- -Appunto!- -Ma..- -La nostra discussione finisce qui.- Mentre salivo le scale urlai a mio fratello che i suoi amici erano arrivati. Sfiga vuole che oggi Annabel deve rompere la minchia già di mattina. -Cara London, oggi mi recherò al supermarket per acquistare alcuni prodotti salutari per il nostro nutrimento.Segna ciò che vuoi su questa lista e te la comprerò, mamma mi ha detto di prenderti ciò che vuoi.- -Mamma non tornerà nemmeno questo weekend vero?- -Purtroppo devo annunciarti che la situazione è propio questa, mamma e anche papà non torneranno questo fine settimana- -Okkei ora smamma, lasciami cinque minuti per aggiungere le cose alla lista- Appena mia sorella uscì aggiunsi di tutto e di più alla lista: - 3 VASI DI NUTELLA -4 PACCHI DI SUPERCARAMELLE FORMATO EXTRAGIGANTE -10 PACCHI DI POPCORN CINEMAGIC -MARSHMELLOW A VOLONTA' -BISCOTTI AL CIOCCOLATO -BIBITE DI OGNI GENERE (Coca, fanta, Redbull, The ecc..) -TANTE BARRETTE DI CIOCCOLATO Scesi rapida le scale e, dopo aver piegato in quattro la lista della spesa la consegnai ad Annabel che poco dopo uscì dal garage con cautela con la sua Range.Rover bianca. Mi piacerebbe scrivere "sfrecciava" ma per mia sorella non è il verbo adatto. Verso le 10.30 suonò il mio fastiodiosissimo campanello. Ovviamente il suono lo avevano fatto scegliere ad Annabel. -Lon!- -Harry!Che ci fai qui tutto solo?- -Devo parlarti di una cosa molto importante..- -Harry dimmi tutto!- -Okkei, saliamo in camera tua- -C'è Abby in camera, la devo mandare a casa?- Non mi servì una sua risposta, sapevo che era un si. -Abby, devo fare una chiaccherata urgente con Harry, ci si vede dopo per andare al Ciasten-store?- -Certo, mi chiami tu?- -Va bien! A dopo principhesa- Mi schioccò un bacio sulla guancia e se ne andò senza nemmno salutare Harry. La cosa brutta è che tra Abby e gli altri cinque non c'è un buon rapporto, solo che la bionda non mi chiede di scegliere tra lei o loro perchè sa che potrebbe rimanere sola. In effetti tra Abigail e gli altri cinque sceglierei Harry, Zayn, Niall, Louis e Liam perchè sono legata più con loro che con Abby. -Eccoci soli Harry, dimmi tutto!- -Emh...Ecco è una cosa un po' complicata da dire- -Più complicata di me? Non credo! Dai, tranquillo!- -Ecco, a me piace una persona.- -E' questa la cosa difficile che devi dirmi?- -Ehm..No.- -Allora sputa il rospo- Dissi sorseggiando un po' d'acqua. -Louis è quella persona- A momenti non mi strozzavo con l'acqua per quello che Harry mi aveva detto. -Q-Quindi sei g-gay?- -Credo di si Lon- Saltai in aria e vidi l'espressione interrogativa di Harold, salii sul letto e saltai anche su quello. -Ho sempre voluto un amico gay, ed ora c'è l'ho, ed è il mio migliore amico!- -Ma..Non mi aspettavo questa reazione- -Dio che figata Haroldo tu non sai che bello! Ti aiuterà io con lui!- -Grazie Lon! Usciamo oggi?- -Certo Styles, andiamo a fare shopping?- -London..- -Si- -Io faccio il maschio della relazione, rimango l'Harry che ero prima.- -Uffi- -Massì dai, ti porto a fare shopping- -Andiamo al Justin-Store?- -Devi andarci con la Jonson- -Non chiamarla LA JONSON, io non ho capito il perchè di questo eterno conflitto tra voi- -London, è una lunga storia!- -Abbiamo tempo, ci mettiamo esattamente 27 minuti per arrivare alla gelateria del parco, di conseguenza, camminando lentamente ce ne metteremo circa 37 e avrai tempo per raccontarmi questa lunga storia- -London, che ragionamento scrauso è mai questo?- -E' intelligente!Dai susu Hazzino, racconta.- -Avevamo circa quattordici anni e ci trovavamo ai giardini pubblici, ad un certo punto comparve Abigail, in quel perdiodo, a Zayn piaceva la Jonson e si frequentavano, lei da grande puttana quale è lo ha mollato bruscamente davanti a tutti, ha urlato che lei voleva solo sesso e Malik non glielo aveva dato.- -Ma ora Zayn è il Dio del Sesso sceso in terra- -Le poche che lo hanno scopato dicono cosi- -Bho..Ma tu e gli altri lo odiato per lo stesso motivo? -Abigail ha detto che tutti noi quattro ci avevamo provato con lei e che Louis le aveva tastato il culo, abbiamo litigato con Zayn per questo.- -Ommioddio- -Purtroppo è cosi- -Che merda.- -LA JONSON è una persona di merda- -..Non so che dire, non so nemmeno che fare...- -E io non so come aiutarti Lon- -Harry scusa io torno a casa non me la sento di stare fuori, oggi parlerò con Lou per vedere se capisco qualcosa in più okkei?- -Non è necessario tranquilla- -Sei o non sei il mio migliore amico?- -Grazie, ti riaccompagno- Arrivammo in una decina di minuti a casa mia passando per delle viuzze sperdute. Arrivata a casa salutai Harry, salii in camera, mi buttai sul letto e scoppiai in lacrime. *Dliiiiiiiiin* Mi era arrivato un messaggio, Harry. -So che stai piangendo, vero? Xx- -Mi conosci troppo bene!Xx- -Aprimi che salgo- Scesi giù dalle scale ed aprii ad Harry che subito mi accolse in uno dei suoi abbracci, i migliori. -Ti voglio bene Lon, tanto- Eravamo ancora abbracciati quando mi squillò il cellulare a ritmo di 'Nobody Compares' una canzone che Harry,Niall,Zayn,Liam e Louis avevano scritto e cantanto, erano eccezionali. Aspettai un pochino prima di rispondere per farmi cullare dalle loro voci, poi, senza guardare il display risposi. -Ehi Lon!Che c'è ,non mi chiami più per andare al Justin-Store?- -No.- Riattaccai, era Abigail. Bussarono alla porta, aprii e mi ritrovai una sagoma di una ragazzo e una sagoma di un panino. Indovina indovina, Niall. -Lon, che succede? Perche piangi?- Mi fiondai tra le sue braccia senza dire una parola. Poco dopo squillò il telefono di Harry, Anne, sua madre, lo voleva a casa per cena. -Ragazzi io vado scusate- Mi diede un bacio sulla fronte, salutò Niall ed infine aggiunse -Stalle vicino!- Rivolto a Niall. Harry uscì e solo ora mi accorsi che mentre Niall mi abbracciava stavo provando strane sensazioni. Mica che mi sto innamorando?Nhaa! -Lon?- -Mhh- -Posso avere un bacino?- Gli diedi un bacino sulla guancia e poi lo invitai a salire in camera con me. -Che si fa Nello?- -Scegli tu principessa!- -Film, popcorn e pigiama-party? Gli proposi. -Yep- -Che film guardiamo? Titanic, Never Say Never, LOL pazza del mio migliore amico...- -Quello che vuoi tu- Mi disse facendomi un sorriso a 32 denti. Afferrai la custodia di "LOL, pazza del mio migliore amico" e ne esatrassi il Dvd. Lo misi nel registratore e dopo aver selezionato lingua e tutto lo feci partire, ottimo per le circostanze direi. Sono nella stessa situazione di Lola in questo momento, credo di amare il mio migliore amico, Niall. Arrivò velocemente il punto in cui si capisce che tra Lol e Kayle nascerà qualcosa e poco dopo mi sentii osservata. Mi girai verso Niall e incrociai quei suoi occhi irresistibili, non so come mi uscì ma gli dissi "And your eyes..Irresistible" era un pezzo della canzone 'Irresistible' sempre dei ragazzi. Rimasi scioccata da ciò che avevo appena detto finchè un contatto non mi distrò definitivamente dal mio pensiero. Niall mi aveva baciata. '-It makes your liiiiiips so kissable and your kiiiis unmissable, your fingertips so touchable..'- -And your eyes...Irresistible- Finii il pezzo di canzone che Niall aveva cantato. -Lon, anche se crederai che chiederti di essere la mia ragazza sia troppo posso dimostrarti che io ti conosco più di me stesso- -Cosa intendi?- -So che ami il colore verde,la tua canzone preferita è 'Moments' ed al secondo posto troviamo 'Nobody Compares' ed 'Irresistible' so che la tua frase delle nostre canzoni che preferisci è 'He drives to school every morning while I walk alone in the rain' so che..- Non lo lasciai finire che mi precipitai nuovamente sulle sue labbra morbide ancora con il sapore del Big Mac, il mio panino preferito. La serata passò tra film, cibo e coccole. Io e Niall stavamo definitivamente insieme. 'London Christal Lane e Niall James Horan si sono fidanzati ufficialmente' Ecco la scritta che sconvolse la vita di altre quattro innocenti persone. Ahaha ma che dico?Erano felici! ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ehi ragazzi! Continuo a due recensioni! <3 -Cecilia Ps.Scusate per i dialoghi ma non me li fa mettere separati -.-

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Capitolo 2
*** School. ***


Non parlavo con LA JONSON da ben due settimane, ed ero felice così, anche se non avrei risolto nulla la eliminai dagli amici di facebook, la unfollowai su twittah, eliminai il suo contatto Skype. Per me ora Abigail Janette Jonson era la solita puttana che avrei odiato per il resto della mia vita. -London!- -Che vuoi mamma? Sono solo le 7.00 del mattino!- -C'è scuola oggi, alzati e prepara la borsa.- -Borsa?Cartella no eh?- -Borsa, cartella, quello che vuoi!- Mi vibrò il cellulare, un messaggio da Niall: -Oggi niente autobus!Ho preso la patente si va con la mia macchina! Ti amo Xx Ps. Passo sotto casa alle 8.00- Risposi immediatamente -Dopo ti farò i complimenti per la patente per bene, comunque ti aspetto. Ti amo anche io Xx- Mi preparai e aspettai con ansia le 8.00 , mentre aspettavo preparai delle ciambelle al cioccolato, le preferite di Niall. Appena arrivò Niall mi catapultai fuori con la cartella e con un sacchetto contenete tre ciambelle, una per me e due per lui. Lo baciai e mi complimentai per la patente e per l'auto a dir poco fantastica, gli porsi le ciambelle che divorò in circa 45 secondi. Io finii la mia circa a metà strada. Arrivati a scuola vidi Zayn vicino a una biondina che non mi piceva mica tanto. -Chi è?- Chiesi facendo un cenno verso la ragazza. -Perald Edwards ovvero Perrie- Rispose prontamente Niall. -Si ma... Che fa Zayn?- -Bho, però spero solo che non lo ferisca! Solo questo.- -Sei propio tenero- Gli dissi stringendogli le guance e dandogli un leggero bacio a stampo. Facemmo appena in tempo a scendere dalla macchina che la campanella suonò. Io e Niall ci recammo verso le nostre rispettive classi. -Ci vediamo alla quarta ora!- Mi disse Niall con il suo solito sorriso. -Okkei a dopo!.-Gli stampai un bacio sulle labbra e mi avviai verso la mia classe. Alle prime ore arte e musica, va bene. Terza ora filosofia, la prof è una testa di minchia con un cognome da sito porno ma vabbè, tralasciamo. Stesi questa brutta puttana con un sette nell'interrogazione e poi mi recai a prendere la sacca per fare palestra, ma chi c'ha voglia di fare educazione fisica?Massi dai, posiamo la sacchetta e facciamo finta di non averla. -Va bene Lane!Siediti sugli spalti e guarda la partita!- -Okkei signor Mckkibben- Mi recai subito verso gli spalti e salii correndo verso il gradino più alto. Qualche secondo dopo vidi Niall uscire dallo spogliatoio e venirmi incontro. -Ehi piccola!- Mi stampò un leggero bacio a stampo. -Non fai palestra?- -Ahahahaha ormai mi dovresti conoscere! Ti guardo, questo è il mio sport!- -Ahaha okkei! Vado ad allenarmi se no "facciadicazzoMckkibben" mi sgrida- Fece un'imitazione perfetta del prof e scese dagli scaloni ridendo, facendo ridere anche me. L'ora finì velocemente e Niall era davvero un gran pezzo di figo in canottiera e pantaloncini da basket. -Ehi Lon!- Sentii una voce dietro le mie spalle, mi voltai e incrociai il mio sguardo con quello di Liam. -Ehi Payne!Che ci fai per i corridoi a quest'ora?- -E' intervallo- -Era giusto per far scena no? Ahaha. Che ora hai adesso?- -Matematica- -Ahaha io religione! Povero sfiggy- -Sfiggy?Ahaha- -Si, sfiggy,trasgry,putty,simpy! Ahaha!- -Okkei, sei molto "simpy"- Disse mimando le virgolette mentre pronunciava l'ultima parola. Drinnnnnnnn! -Vado Liam, ci sentiamo dopo!- -Certo ciao Lon-Mi schioccò un bacio sulla guancia e si allontano dal corridoio. Tornai nella mia classe e poco dopo la prof di religione ci condusse in aula video. -Ragazzi io vado un attimo al bagno, fate i bravi!- -Okkei- Dissimo tutti in coro. Appena la prof uscì afferrai il cellulare ed iniziai a chattare con Niall che in quell'ora aveva arte. -Ehi!Che disegni di bello?- -Di bello nulla ahahaha, e tu, che apostolo illustra il documentario?- -Bho, per te lo sto seguendo?!?!- -Ahaha in effetti..- -Ora vado che sta tornando la prof, ti amo Xx- -Anche io, ciao piccola Xx- Bloccai il cellulare e lo misi in silenzioso, cercai di fare uno sguardo interessato e puntai gli occhi sullo schermo pensando completamente ad altro. L'ora finì, mi aspettava la terribile quinta ora, chimica. -Bene ragazzi, oggi provocheremo una reazione!- -Minchia vuole questa da noi?- Chiesi al mio vicino di laboratorio, Mark. -Bho, ora ci chiederà i possibili reattori.-Mi rispose subito. -Ditemi alcuni possibili reattori- Pronunciò scandendo bene le parole la prof. -Che c'è crede che siamo cretini, deve anche scandire le parole?- Chiesi un po' incazzata a Mark. Non so io, perchè i prof ci devono trattare come se fossimo dei coglioni? Bha. Finalmente finì anche la quinta ora ma, con l'entusiasmo tre metri sotto terra mi recai in classe aspettando la professoressa di Storia. -Buongiovno vagazzi- -Buongiorno prof- Non mi scomadai nemmeno di alzarmi, tanto ero in ultima fila e non mi avrebbe vista. -Apvite il libvo a pagina centotventadue.- Ma io non so se lo fa apposta per farci ridere o cosa. E' come se Jovanotti cantasse sempre la "S" o la "Z" si quel che l'è. Dopo che ebbe finito di spiegare aprì quel fatidico registro. -Lon..pss...Quando sei stata interrogata?- Mi girai verso Jasmine che mi aveva fatto la domanda ed aprendo il libretto le dissi: -Tre volte fa, tu?- -Il mese scorso- -Cazzo, sei pronta Jass?- -Ma va, no! Prenderò due, come mio solito.- -Jass devi muovere il culo e studiare se no rimmarrai qui ancora a lungo!- -Grazie dell'incoraggiamento Lon!- Disse strizzandomi l'occhio. -Sono tua amica e queste cose te le devo dire.- -LANE, WARREN perchè si parla?- Sbraitò la prof. -Nulla prof ci scusi- Dissimo all'unisono. Jasmine venne interrgata e prese il suo solito due. OMMALLEO S'IMPALLAO SI ESCE SI ESCE OMMALLEO S'IMPALLAO SI ESCE SI ESCE. Okkei London, okkei. -Ragazzi, oggi da me?- Chiesi a Liam, Louis, Zayn, Harry e Niall. -Certo!- Dissero in coro. -Pizza?- -Che domande?- Mi rispose Niall. ---------------------------------------------------------------- Recensiteeeeeeee! So che come capitolo è corto ma se volete il continuo voglio 2 recensioni! A presto! -Cecilia

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Capitolo 3
*** One Direction. ***


17 Aprile 2010, una data, tanti ricordi. Era passato solo un mese dal nostro fidanzamento ma ci sentivamo uniti da sempre. -Ragazzi!Avete tutti le autorizzazzioni per l'uscita didattica?- Chiese la prof a tutti gli alunni delle classi seconde. -Sii!- Risposimo come al solito in coro a mo di caproni. Dieci minuti dopo eravamo sul pullman a scherzare ed a far impazzire i prof. Meta? Cardiff. -Dopo questo viaggio avrò definitivamente perso l'uso delle chiappe, anche se non servono a nulla, avranno perso la loro utilità- Dissi a Niall che ovviamente, era sedunto vicino a me. -Ahaha poverina.- Disse facendo la voce da scemo. -Ahahaha cretino, voglio vedere te per 3 ore senza cibo, eggia Niall, per la sosta mancano ancora tre ore.- -Dammi una cuffietta, solo la musica mi distrae un po'.- Gli passai una cuffietta e feci partire "Moments", una conzone scritta da Niall, Zayn, Liam, Louis e Harry. Cavolo, canzone sbagliata, mi commuovevo sempre ascoltandola, appunto cercavo di ascoltarla quando ero sola,per non farmi vedere. Eccola, ecco una lacrima, purtroppo Niall si accorse e stoppò la musica. -Che c'è piccola?- -Questa canzone..Mi...Mi..Mi commuove, ecco.- Avevo detto la verità, vedevo un po' di insicurezza nei suoi occhi ma lasciai perdere e la canzone finì, ne misi una un po' movimentata, "Up all night". Adoravo ogni singola parola delle loro canzoni, avrebbero fatto stare bene qualsiasi persona. Sapevo che in "They Don't Know About Us" i "girl" di Harry e Louis non erano "girl" ma "boy". La gità passò con tranquillità e Niall appena scesi dal pullman si precipitò nel primo autogrill trovato sulla sua via. A Cardiff ci divertimmo un mondo e Niall comprò una nuova chitarra. Tornammo a casa e subito dovemmo darci dentro con gli studi. Le giornate passavano velocemente e presto arrivò il weekend, ero a casa, sola, e vidi una pubblicità, quella di "X Factor" Pensai. Perchè non inscrivere i ragazzi? Sono talentuosi e potrebbero portare una delle loro canzoni all'audizione. Mi salvaii il numero nella rubrica e subito chiamai per registrare il gruppo sotto il nome di "One Direction", nome suggerito da Harry ed apprezzato da tutti. Dopo qualche giorno ricevetti una chiamata nella quale mi fu detto di far presentare il gruppo il giorno 23 Luglio, quel giorno, i ragazzi, anche se terrorizzati salirono sul palco. Il 23 Luglio 2010 alle ore 8.22 nacque una nuova band, i One Direction. Puntata dopo puntata miglioravano, i loro fans aumentavano ed alla fine di ogni esibizione dicevano che l'avevano dedicata a ME. I ragazzi continuavano a passare i turni e ben presto arrivò la finale. One Direction, Rebecca Ferguson e Matt Cardle. Sono certa che i ragazzi possono farcela, in caso la carriera da cantanti già gli è stata assicurata. -E..Il primo concorrente che passa alla FINALISSIMA è.. Matt Cardle.!- Vidi nei visi dei ragazzi un velo di sconforto, ma erano comunque felici di essere arrivati fin lì. -Ed il secondo posto alla Finalissima va a...... Rebecca Ferguson!- Persi un battito, anzi, forse due. Vidi nei ragazzi una forte delusione, sapevo che in quel momento si stavano maledicendo per non aver dato il meglio di loro anche se invece, lo avevano fatto. Appena scesero dal palco e venirono nel backstage li accolsi in un coloroso abbraccio. -Non so se serve a molto questo mio abbraccio ma voglio dirvi solamente che avete fatto un ottimo lavoro e che sarete ingaggiati da milioni di case discografiche.- Evidentemente non mi sbagliavo. --------------------SO CHE E' CORTO, SE VOLETE IL SEGUITO VOGLIO DUE RECENSIONI <3 -Cecilia

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Capitolo 4
*** Abigail Janette Jonson? Bitch. ***


'Sul palco tra 5..4..3..2..1..si sale' Niall mi mandó un bacio e li vidi salire sul palco. Iniziarono subito con Up All Night 'I WAANNNAAA STAY AP OLL NAIT END GIAMP ARAUND UNTUL UI SII DE SAN' cantai a scuargiagola insieme al mitico Paul, il loro agente. Alla fine della canzone salutarono le fans e proseguirono con la scaletta. Dopo circa 2 ore salutarono nuovamente le fans e scesero dal palco, li abbrcciai uno ad uno e gli diedi un sacchetto di Haribo, li accompagnai nel camerino e rimasi li con loro mentre si cambiavano, poco dopo erano pronti, uscimmo e andammo verso il tourbus. Stavamo finalmente tornando a casa dopo il tour estivo. Arrivati a Londra adammo tutti a casa mia stanchi morti, loro in particolare. -Mi abbracci?- Mi chiese dolcemente Niall. Gli saltai addosso e gli diedi un lungo abbraccio, quel ragazzo era 1/5 della mia vita e lo amavo piú di me stessa. Ci addormentammo come degli accampati ed il giorno dopo fui la prima a svegliarmi. Decisi di fargli uno scherzo, dato che erano sdraiati sui sacchi a pelo aprii la porta e li portai a bordo piscina, tutti tranne Zayn, lo avrei traumatizzato. Feci partire Rock Me a tutto volume e i ragazzi caddero come dei bruchi (?) in piscina. Zayn si alzó ed iniziò a ridere insieme a me, mi diede il cinque e continuó a ridere. Appena riemersi i ragazzi mi dissero -Ti conviene correre, sei spacciata!- Iniziai a correre ma sapevo che era inutile, mi buttai in piscina da sola, giusto per non dargli quella soddisfazione. Dopo essere riemersa uscii dalla piscina ridendo e mi diressi verso la cassetta della posta, ne estrassi il contenuto tra cui un quotidiano tutto spiegazzato. Lessi i primi titoli -ABIGAIL JONSON, RAGAZZA DICIASSETTENE LONDINESE DICHIARA: SONO STATA FIDANZATA CON ZAYN MALIK, É DAVVERO FANTASTICO, VORREI TORNARE CON LUI, NON SO NEMMENO PERCHÉ MI ABBIA LASCIATA.- Salii in camera, mi cambiai velocemente e corsi verso casa di Abigail, i ragazzi mi seguirono chiedendomi spiegazioni che per ovvie ragioni non gli diedi, mi avrebbero fermata. Nella borsa avevo portato un paio di forbici ed avevo in mente un bellissimo piano che avrebbe evitato di averla ancora tra le palle. Suonai il campanello, come sempre Abigail era sola, mi aprí la porta e io estraendo le forbici dalla borsa iniziai ad inseguirla, appena la presi le tirai i capelli e iniziai a tagliargileli, corti, propio come li odiava lei. Uscii di casa trionfante tra le risate dei miei amici e le urla isteriche di Abigail, ero stata esagerata?No, per niente. Avevamo ancora tutta l'estate davanti e non sarebbe di certo stata la Jonson a rovinarmela. Avevo ormai capito che contro la Jonson avrei sempre vinto io, lei era sola, debole, depressa. Io invece ero supportata, forte, felice. Prima di litigare con lei non avrei mai ammazzato nemmeno una mosca mentre dopo quel che avevo saputo l'istinto omicida dentro di me cresceva sempre più. Come si può essere cosi stronze? Non puoi mollare una persona perché a 14 anni non ha voglia di scopare con te, non bast il semplice fatto che ti ami? No, per lei no. Da quando non le parlavo se l'erano passata tutti i ragazzi del quinto anno, del quarto ma anche degli altri anni. Non era sfuggita a nessuno. Tutti la usavano come cavia, nessuno davvero la voleva, la sua relazione più lunga era durata ben tre ore, accidenti ragazzi, un'infinità. Non la capisco, davvero. -Lon, che ci fai qui?- Sentii la voce roca di Harry alle mie spalle, mi girai e gli sorrisi, -Hei Styles! Nulla, sono venuta a pensare un po'- -Ti vedo sempre un po' persa quando sei in questo parco.- -Ehm..- Dissi sorridendo. -Un bel ricordo?- -Un ricordo..buffo- -Dai racconta- Mi incitò Harry sedendosi vicino a me sulla panchina e spegnendo il mio Ipod che era ancora in riproduzione. -Avevo circa 13 anni, qui diedi il mio primo bacio, proprio ad una persona che conosci bene.- -Chi? Non dirmi che è Liam? Così si spiegherebbe tutto!- -Cosa si spiegherebbe?- -Nulla, tu racconta..- -Si, si tratta proprio di Liam, a lui diedi il mio primo bacio, proprio li-Indicai un albero-Sotto quel ciliegio- Mi scappò un sorriso al solo ricordo. -Ricordo che mi aveva fatto una coroncina di margherite facendo passare gli steli nel centro del fiore, era bellissima.- Harry sorrise e mi diede una pacca sulle spalle. -Lane?- Mi sentii chiamare da dietro. -Si, chi disturba questa magnifica chiacchierata con il mio migliore amico?- -Jonathan- -Jonathan chi?- Dissi senza nemmeno girarmi. -Jonathan Micchigan, non ricordi?- -Ah si, Micchigan, quel Micchigan.- -In che senso? Comunque non posso avere l'onore di essere guardato in faccia?- -Ehm no, non hai nemmeno l'onore di essermi ad un metro di distanza.- -Hai le tue cose Lane?- -Ehm.. No. Ora puoi andare caro.- Se ne andò senza fiatare, non volevo nemmeno parlargli, figuriamoci guardarlo. Jonathan Micchigan, colui che aveva rovinato la mia vita alle scuole medie, lo odiavo con tutta me stessa e se avessi avuto un paio di forbici gli avrei fatto fare la stessa fine di Abigail, gli avrei tagliato quei suoi capelli lunghi a modi Jacob nel primo film della saga di Twilight. Preferisco non andare oltre con la descrizione, mi farebbe tornare alla mente orribili ricordi.

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Capitolo 5
*** Jade. ***


-Ho capito, si mamma, okkei.- Ogni conversazione con mia mamma finisce così, ogni volta devo litigarci. -London. Non possiamo più andare avanti cosi. Io e tuo padre non possiamo proseguire la nostra vita di coppia.- Me ne andai in camera sbattendo la porta, presi il cellulare, l' Ipod e uscii dalla finestra, come sempre. Appoggiai un piede sul primo cornicione, mi sedetti e saltai arrivando sana e salva a terra, iniziai a camminare verso il parco con le cuffiette nelle orecchie e 'Little Things' a palla. Camminai a lungo, arrivai alla London Eye, come al solito, la osservai con il grande desiderio di salirci, pagai il biglietto e salii. -Ehi, piacere, sono Jade.- Mi disse una ragazza molto carina in modo gentile ed amichevole. -Ciao! Io sono London.- Le feci un sorriso e le strinsi la mano che educatamente mi aveva porto. -Sei di qui?- -Si, sono di qui. E tu?- -Anche io abito qui, convivo con mio cugino Josh, è un tipetto molto carino ma sempre li a suonare con la batteria.- -Ahaha fidati che posso capire benissimo.- -Ahahaha anche tu convivi con qualche peste?- -Esattamente.- -Povere noi.- Mi disse abbozzando un sorriso. -Conosci i One Direction?- -Si, sono i miei idoli, la ragione di questo sorriso.- Disse indicando il suo splendido sorriso. -Ehm, ti va di seguirmi? Voglio farti conoscere una persona!- -E' una Directioner?- Mi chiese tutta eccitata. -Ehm..Più o meno.- -Mhm..Allora ok!- Il giro sulla London Eye fu bellissimo, come sempre, ma corto, come sempre. -Eccoci qua.- Dissi estraendo dalla borsa il mio mazzetto di chiavi. -Uh, che bella casa.- Disse guardando la porta d'ingresso con occhi a dir poco meravigliati. -Perdonami in anticipo, dentro potrebbe esserci molto casino.- -Nulla, con Josh ne sono abituata!- Risi della sua risposta e girai la chiave nella serratura, sapevo che probabilmente i casa mia ci sarebbero stati i ragazzi che giravano in mutande, avevano le chiavi di casa mia e mia mamma era partita poco dopo la mia 'scappatella' (Non in senso perverso) dalla finestra. Chuck era da amici e Annabel era stata ammessa ad Oxford quindi non era in casa ormai da un mese. -SONO A CASAAAAAAAAAAA!- Urlai appena misi un piede dentro casa. -CIAOOOOOOOO!- Sentii un urlo assolutamente riconoscibile che riconobbe anche Jade. -Questa era la voce di Louis- Gridò in preda all'emozione. -Ne sono sicura.- -Sicura di essere sicura? Ahaha. No sai io vole..- -AHHHHHH! Oddiooooo!- Jade scoppiò in lacrime, Harry era entrato in stanza in mutande. -Ehm..Harry..- Gli dissi ridendo sotto i baffi. Abbracciai Jade e la presentai ai ragazzi. -Sapevo che era la voce di Louis, li riconoscerei tra mille, duemila, tremila.- Risi alla frase. Passammo un bellissimo pomeriggio che passò molto in fretta, verso sera Liam si offrì di portare a casa Jade. -*LIAM POV* -Ehm.. Dove abiti?-Chiesi imbarazzato alla ragazza. -Moonrose street numero 34- Rispose prontamente con un sorriso in faccia. -Okkei, ci metteremo poco.- -Grazie mille Liam.- Sorrise, magari le piacevo. -Chi di noi ragazzi preferisci?- Le chiesi con un velo di timidezza. -Ehmm..Tu.- Disse arrossendo lievemente. Le sorrisi, giusto per farla rassicurare. -Grazie mille Liam- Mi disse scendendo dalla macchina e parlando dal finestrino aperto. -Daresti questo a London, è il mio numero.- -Si, certo!- La salutai velocemente dal finestrino e dopo che si fu girata me ne andai, diretto verso casa Lane. Arrivai in fretta, circa 10 minuti di viaggio. -Eccoti!- Ecco che mi sciolsi nuovamente, perchè mi devi sorridere London, perchè? Mi fai morire. -Già, eccomi.- Sorrisi, un sorriso falso che più falso non si può. Eggià, ero innamorato di London, è passato molto da quel bacio ma mi ha segnato a vita. *LOUIS POV* Si vede, si vede lontano un miglio che è innamorato. Liam ama London, London ama Niall e Niall ama il cibo. Nhaa.. scherzo, Niall ama London ed il cibo.

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Capitolo 6
*** Ciliegie e sigarette. ***


FLASHBACK -Ehi Lon, guarda che bella coroncina- Disse Liam con il suo solito sorriso porgendomi una splendida corona di margherite. -Wow Liam. L'hai fatta tu?- Chiesi. -Si, l'ho fatta per te! Vieni, sediamoci sotto quel ciliegio!- -Ma quello è l'albero degli innamorati Liam!- Gli dissi ridendo anche se sotto sotto ci sarei voluta andare. -Appunto, London, io ti amo.- -Aww Liam, ne sono davvero onorata, grazie, anche tu mi piaci molto.- -Ci vieni con me sotto al ciliegio?- -Si Liam, volentieri.- Andammo sotto il ciliegio e ci baciammo, fu un semplicissimo bacio a stampo ma mi fece felice, si, avevo solo 13 anni ma era stato dolce da parte sua. -Vuoi essere la mia ragazza?- Mi disse Liam porgendomi una viola e la coroncina di margherite. -Si.- Dissi intimidita. Misi la coroncina di fiori e dopo esserci presi per mano ci raccontammo un po' di cose, stavamo insieme. FINE FLASHBACK -London..- -Si- Risposi in modo del tutto assente. -Mi accompagni?- -Dove Zayn?- -In tabaccheria, ho finito il pacchetto.- -Ma Zayn..- Mi fece una faccia da cucciolo e fui costretta ad accompagnarlo in tabaccheria. -Fumi troppo Zayn.- -Lo so.- -E' come una droga per te, è peggio di qualsiasi cosa.- -Non è cosi, l'amore mi distrugge, l'amore è la mia droga.- -Stai male per amore?- -Malissimo.- -Oh, ti va di parlarne?- -Ehm..La ragazza che amo da un bel po' di anni è impegnata con un altro, ma non posso dirle che la amo, rovinerei la nostra fantastica amicizia.- -Oddio Zayn, chi è questa ragazza?- -Ehm..- -Zayn?- -Si?..- Fece in modo molto distratto. -Chi è?- -Non la conosci..- -Almeno dimmi il nome che la cerco su facebook.- -Non ha facebook.- -Ahaha la pedini proprio allora eh?- Dissi facendo una piccola risata che divertì anche Zayn. -Malik..So che la conosco, so che ha facebook, chi è?- -Non posso dirtelo..- -Semplicemente non puoi dirmelo perché non ti fidi o per altri motivi?- -Altri motivi, di te mi fido ciecamente.- -Oh..Grazie.- Dissi con un tono dispiaciuto. Dopo qualche minuto Zayn estrasse la seconda sigaretta dal pacchetto. -No Zayn, mettila via, perfavore.- -Okkei.- Riaprì la scatoletta e ripose la sigaretta dentro come se niente fosse. -Zayn, c'è davvero qualcosa che non va, tu stai troppo male, non so se solo per amore ma stai troppo male.- -E' vero, e si, solo per amore.-

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Capitolo 7
*** I've met her. ***


-Baciami.- -Cosa?..- -Fallo, perfavore.- -Ma sei mio fratello! Chuck sei drogato?- -Baciami, ti prego.- Lo baciai sulla guancia. -Contento ora?- -Senti- Mi disse come se stesse parlando ad una scema. -Quel ragazzo mi prende in giro perché ho 15 anni e non ho la ragazza, baciami, ti prego.- Lo baciai, tanto chissene frega no? E' mio fratello. -Grazie Lon, ti devo un favore.- -Già piccoletto, già- Mi alzai dalla panchina del parco e diedi un bacio sulla guancia a mio fratello, dopo, senza voltarmi, me ne andai. Mi incamminai verso l'Harrods, avevo bisogno di fare compere. Venni fermata una decina di volte per fare foto con le Directioners ma per il resto andò tutto tranquillo. -Grazie London!- -Prego bella.- La ragazza si allontanò e la sentii dire "questa è la foto più bella che io abbia mai fatto", la seguii e dopo averla raggiunta le proposi di farsi un giro con me. -Davvero me lo stai chiedendo?- -Si certo!- Le dissi con un sorriso a 32 denti. Come al solito c'erano anche fotografi e giornalisti ma non mi infastidivano. -Non fare nulla che possa compromettere la tua reputazione.- Dissi alla ragazza ridendo. -Ahahaha cercherò di fare dl mio meglio, comunque piacere, Jessica, per gli amici.- -Piacere.- Dissi stringendole calorosamente la mano. -Ehm..Oh mamma! Sono le sette! Devo andare.- Dissi. -Oh, che peccato.- -Cavoli, davvero. Ehm..ho un'idea. Vieni a mangiare a casa mia!- -Oh mamma, davvero?- -Si! Vieni, seguimi.- Arrivammo a casa e aspettammo per circa un'ora. -Siamoo quii!- -Oh mio Dio, sono i ragazzi.- Mi disse Jessica tutta eccitata. -Si, ahahaha sono loro.- Dopo averli fatti conoscere e dopo aver cenato abbondantemente Louis riaccompagnò a casa Jessica. Quella ragazza mi aveva fatto una buona impressione, mi piaceva, mi ricordava l'incontro che avevo avuto con Jade, ma non l'avevo più sentita, sapevo solo che si era dovuta trasferire a Miami per degli studi vicino allo studio dei suoi genitori. -Cazzo. Sta piovendo. Domani dovevo andare al 1D STORE.- -Ahaha ma se puoi avere le nostre cose gratuite!- -Voglio farmi un giro!- °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° AL GIORNO POSTO CIRCA 2 CAPITOLI QUINDI QUESTO E' CORTO PER QUESTO MOTIVO, POI STO ASPETTANDO I RAGAZZI ALLA CHAMPIONS. RECENSITE? -Cecilia Xx

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Capitolo 8
*** Happy Birthday London! ***


30.12 Finalmente il mio compleanno. Era tanto che lo aspettavo, finalmente posso bere senza corrompere i baristi, posso fare la patente ALLELUJAAA ALLELUJAAA. -Londonnn!- Cinque coglioni urlanti irruppero nella mia stanza e si catapultarono sul mio letto senza un minimo di grazia. -Ragazzi!.- Dissi scompigliando i capelli ad Harry e abbracciandoli. -Auguri principessa.- Mi dissero all'unisono. -Grazie.- Dissi con un sorriso stampato in faccia. -Ora..- Aggiunse Harry -Ora posso bere senza corrompere la gente!- Dissi facendoli ridere. -Oggi si va in un posto speciale, ma prima.. I REGALI!- -E' inutile dire quello che tutti dicono di solito.. i regali li volevo quindi grazie ahahaha!- Iniziai a scartare quello di Zayn, ero un peluche enorme, alto quasi come me di un unicorno. -Oddio!-Dissi abbracciando Zayn e il peluche, amavo gli unicorni. -Grazie Zayn!.- -Prego piccola!.- Scarati poi quello di Harry, era un bracciale con una targhetta con su scritto 'I'm here, for you'. Abbracciai anche lui, lo ringraziai e mi infilai subito il bracciale. Passai al pacco di Louis, era un vestito meraviglioso, quello che avevo provato assieme a lui in un negozio pazzesco. Abbracciai anche lui e proseguii. Liam, la dolcezza di quel ragazzo è infinita. Davvero mi aveva preso un cagnolino che avremmo accudito insieme? No cioè, oddio. -Ommamma.- Dissi prendendo il cagnolino in braccio. -Come vuoi chiamarlo?.- Mi chiese. -Non lo so, decidi tu.- Gli dissi abbozzando un sorriso. -Ehm.. opterei per Loki.- -Va bene, mi piace!- Dissi mettendo giù il cagnolino e abbracciando fortissimo Liam. -Ora il mio turno!.- Disse Niall. Aprii il suo regalo, c'era dentro tantissima roba. -Questi non sono ciò che penso vero?.- -Dipende da cosa pensi!- -Sai bene cosa penso, non dirmi che li hai comprati.- -Allora non te lo dico.- -OMMIODDIO!- Erano sei biglietti per una crociera, solo noi sei su tutta la nave, non ci credo. -Ragazzi io vi amo! Non capite quanto valgano tutti questi regali per me!.- Bussarono alla porta e io un po' seccata perchè quel bel momento era stato rovinato incitai chiunque fosse ad entrare. -Ehi Lon, auguri!- -Grazie Chuck!- -Ti dovevo anche un fovore quindi..ecco.- Disse consegnandomi una busta. C'era dentro una lettera che mi aveva scritto, mi aveva fatta commuovere, poi c'erano ciraca 300 buoni 'ESCI DALLA MIA STANZA SENZA PROTESTARE' ovvero potevo cacciarlo dalla mia stanza senza che potesse protestare, dovevo usarli con parsimonia perchè sapevo che 300 si sarebbero esauriti subito. -LONDONN!.- -Annabel..- -Tieni il mio regalo.- Mi diede un pacco che aprii velocemente, chissà che si era inventata quest'anno. -Una crema per i brufoli, davvero? Ti sembra che io abbia qualche brufolo? E' da quand ho 14 anni che non ne ho più.- -Ti farà bene.- Appena Annabel uscì io, i ragazzi e Chuck scoppiammo in una fragorosa risata. Lanciai la scatoletta a Chuck e gli dissi " Serve più a te piccoletto!". -Grazie Lon eh. Ahahaha.- -Nulla!.- Mamma e papà mi avevano concesso di andare a vivere con i ragazzi e li ringraziai moltissimo, loro me lo avevano chiesto già da un po' ma i miei non volevano. Preparai subito dei borsoni ed andammo a casa dei ragazzi. -L'importante è che dalla camera di Niall non escano rumori strani.- Disse Harry con fare perverso. Lo guardai e scoppia a ridere. Appena arrivai disfai le valigie e scesi poi in salone, c'erano Harry e Louis e dato che non mi avevano ne vista ne sentita tornai su per lasciarli soli, ridevano. Impedii di scendere agli altri tre facendo una chiaccherata di gruppo. Niall andò a farsi la doccia e Zayn anche, rimasi sola con Liam, c'era qualcosa che non andava in lui, non sorrideva più come prima. -Liam, che succede?- Gli dissi facendogli capire che non accettavo un 'niente' come risposta. -Non è grave, solo, non sto molto bene.- -Cosa ti senti?- Chiesi un po' preoccupata -Mi fa male qui.- Mi disse indicandosi il cuore. -Oddio vieni, andiamo in ospedale!.- -Ma quale ospedale?- Mi disse ridendo. -Non mi fa male per salute, fa male per amore.- -Oh no, anche tu...- Cavolo, poverini, sia lui che Zayn, cazzo.

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Capitolo 9
*** Brother? ***


-Ahi! Che cazzo fai?- -Scusa Lon solo..io..ehm..- -Che c'è Harry?- -Ho bisogno di un tuo capello.- -E perché?- -Tu dammelo e firma qui che poi ti spiego.- -Ma posso saperne il motivo?- Dissi strappandomi un capello e dandolo a Harry.- -Vestiti, andiamo in ospedale.- -Harry, ma perché?- -Tua mamma non ha avuto 3 figli, ne ha avuti 4!- -Cosa stai dicendo?- -Stiamo andando a fare un test!- -Harry ma che cosa dici? Mia madre ha tre figli!- -Credo che mi abbia donato.- -Cosa? Non lo avrebbe mai fatto!- -Non hai mai notato una vaga somiglianza tra noi? Capelli lievemente ricci, le fossette, gli occhi tendenti al verde, il carattere.- -Cosa mi dici delle date di nascita?- Harry estrasse un foglio dalla tasca come se già sapesse che gli avrei fatto quella domanda, guardai il foglio e lessi tutto, l'ostetrica che aveva fatto nascere Harry era stata pagata per cambiare la data di nascita. Harry era nato il 30 Dicembre 1993, proprio come me. -Questo vuol dire che..?- -Si Lon, molto probabilmente si.- Arrivammo in ospedale, Harry già aveva chiesto un appuntamento con uno specializzato, oltre ai capelli ci chiese un prelievo del sangue. Ovviamente accettai, se il mio migliore amico era davvero mio fratello lo volevo sapere!- Aspettammo a lungo fuori dalla sala medica, seduti in una stanza bianca con un odore di amuchina misto a quello di sangue ovunque, che schifo. -Eccoci!- Disse il dottore sporgendosi dalla porta della sala. -Venite- Andammo verso la stana con una camminata veloce, mano nella mano. -Ci vorranno solo pochi secondi.- Disse facendo un sorriso di conforto. -Ecco i risultati, si stanno stampando.- Andò verso la stampante, io e Harry eravamo lì in piedi, inermi, immobili, tesi. Il dottore sorrise. -Mi sembravate troppo uguali per essere semplici amici.- Abbracciai Harry con tutta la forza che avevo in corpo, davvero il mio migliore amico era mio fratello?- Uscimmo felici dall'ospedale, io in lacrime, lui con gli occhi lucidi. -Bisogna recuperare il tempo perduto!- -Non abbiamo mai perso tempo, sei sempre stato come un fratello per me, ora lo sei davvero.- Dissi sorridendo. Harry si abbassò e mi fece salire sulla sua schiena, andammo in giro per Londra così, con i passanti che ci fissavano. HARRY POV. Lo sapevo, ci somigliavamo troppo! E poi menomale, mi sarebbe sempre piaciuto avere una sorella così, una sorella a cui puoi confidare tutto.- LOUIS POV E tutte urla la fuori? Oh, sono Harry e London. -Ehi ragazzi!- Dissi aprendo la porta e sorridendogli. -London perché sei in lacrime?- Chiesi preoccupato. Harry mi diede un foglio, lessi velocemente e li abbracciai, cavolo, ecco perché si somigliavano quasi in tutto.

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Capitolo 10
*** Love? Really? ***


Harry's Pov. Mi girava la testa, mi veniva da vomitare e tutto per un semplice motivo: Mi ero ubriacato. Mi rigirai più volte nel letto tenedo gli occhi chiusi a causa di una forte luce che batteva insistente sulle palpebre chiuse. Aprii gli occhi lentamente trovando vicino a me una figura fin troppo nota, Louis. Stava dormendo teneramente e ogni tanto emetteva qualche suono insignificante. Stetti a fissarlo finchè non iniziò a stiracchiarsi, mi alzai velocemente e andai verso il bagno. -Harry.- Sentii chiamarmi dalla camera. -Si Lou.- -Nulla, cercavo solo i miei boxer.- -I tuoi cosa?- -Boxer Harry, boxer. Indumento intimo maschile, non ricordi?- Disse Lou ironizzando. -E perchè dovrebbero essere in camera mia?- Risposi confuso. La testa di Louis apparve fulminea dalla porta del bagno. -Come, non ricordi nulla?.- -Cosa dovrei ricordare?- -Questo.- Mi disse baciandomi. -Ma..- -Si sa che gli ubriachi dicono la verità no? Tu mi hai detto che mi ami.- -Io cosa? Non posso averlo fatto.- -Perchè, non è vero?- Chiese Louis con un tono evidente di delusione. -Si, è vero, ma non avrei mai avuto il coraggio, poi, non pensavo che ricambiassi.- -Ricambio da prima delle audizioni di Xfactor.- -Perchè non me lo hai mai detto?-Chiesi imbarazzato. -Nemmeno tu l'hai mai fatto.- Aveva ragione, nemmeno io lo avevo fatto. Peccato che non ricordavo nulla della nottata precedente. Scesi a prendere un bicchiere d'acqua e trovai London e Liam intenti a giocare all'XBox. -Liam, sei davvero una schiappa.- -Ma..- Rispose offeso. -Hahahaha scherzo piccolo Liam.- Gli disse stritolandogli le guance. -Buongiorno. Ma gli altri?- Intervenni. -Giorno!Ti sei divertito ieri eh? Comunque Zayn e Niall sono andati a comprare un po di roba da mangiare.- Mi rispose London. London's Pov. Harry era strano, sembrava appena rimerso da un bagno d'alcool. Mi alzai dal divano dove stavo giocando con Liam e mi diressi verso di lui. -Harry, che è successo ieri?- -Non ricordo.- Mi rispose massaggiandosi le tempie probabilmente per il malditesta post-sbronza. -Merda. La sera più bella della tua vita ti ubriachi, scopi e non ti ricordi? Fantastico. Stasera io e i ragazzi usciamo, non ubriacatevi tu e Lou, questa sera te la ricorderai.- -Grazie Lon. - Mi disse ridendo. -Hei gente.- L'entusiasmo di Louis contagiava tutti anche di prima mattina. -Ciao Lou!- Dissi con un sorriso enrme stampato in faccia. -Sbaglio o ci stanno mettendo troppo?- Chiesi a Liam un po' preoccupata. -Nha, se c'è Niall al supermercato potrebbero tornare anche domani o dopo!- -Hahaha ma povero cucciolo, lui ha semplicemente un po' di fame in quasi tutti i momenti della giornata.- -No, lui ha sempre una fame immensa a tutte le ore del giorno.- Mi disse Liam ridendo.

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Capitolo 11
*** We're not just friends. ***


Avevo ormai capito che la fama non li avrebbe montati, ne ora ne mai. Erano rimasti quei cinque ragazzi seduti sul muretto di casa mia a fare le gare di chi faceva il salto più lontano. Erano quei cinque ragazzi che si rompevano tutte le ossa del loro corpo per vincere quelle gare. Erano quei cinque ragazzi ingestibili. Zayn,si, lui sembrava il più tranquillo assieme a Liam, ma davvero, non lo è. All'età di sei anni aveva scaraventato la televisione fuori dalla finestra perché Trisha, sua madre, gli aveva detto che non avrebbe visto la puntata dei Power Rangers perché c'era un programma che interessava a lei. Quel giorno Zayn corse a casa mia e stette da me per circa una settimana. Eravamo molto legati già fin da piccoli. -Quindi, come hai conosciuto questi cinque playboy?- Mi domandò un'intervistatrice. Non sapevo se tirarle un pugno in faccia per il termine a loro attribuito ingiustamente o se rispondere in modo calmo ed educato. Scelsi la seconda con molta fatica. -Sinceramente penso di averli conosciuti in ospedale, le loro mamme avevano già partorito, tutte tranne la mia...- -Ehi ehi ehi, aspetta, Harry è nato dopo di te.- Intervenne l'intervistatrice. Io e Harry volevamo dire al mondo ciò che avevamo scoperto e volevamo farlo proprio lì, in quell'esatto momento. Passai velocemente il microfono ad Harry e dopo averlo afferrato e aver chiuso gli occhi per qualche istante iniziò a balbettare qualche suono insignificante. Harry era teso, non ce la faceva. Niall, strappò in microfono di mano a Harry e, un poco insicuro di ciò che stava facendo disse 'Harry e London sono fratelli'. Tra il pubblico calò un silenzio di tomba, Harry si alzò e prese posto vicino a me abbracciandomi da dietro. -Oh..Deve essere una notizia dura per tutti. Comunque, ti va di proseguire?- Mi chiese la presentatrice con l'aria da colei che ha scoperto l'acqua calda per la prima volta. -Bhe..La prima volta che li ho incontrati è quando sono nata, Harry ovviamente un pochino prima.- Questa battutina squallida fece ridere qualche spettatore del pubblico e anche la presentatrice dalla faccia da culo. -Abbiamo avuto sempre un bellissimo rapporto, siamo sempre stati migliori amici.- Conclusi. -Qualcuno di voi si è mai innamorato di lei?- E li, ecco la botta che nessuno di loro voleva ricevere, ebbene si, c'erano passati tutti. Alzarono tutti e cinque la mano timidamente e la presentatrice ne rimase scioccata. -Wow! Puoi vantarti di essere piaciuta ai One Direction.- -Già.- Dissi in modo sarcastico. -Ma dimmi, come prosegue la tua relazione con Niall?.- Guardai negli occhi Niall e ci sorridemmo. -Direi perfettamente.- Disse il biondino che era seduto affianco a me. Mi prese la mano e la presentatrice mi guardò in modo alquanto sufficiente. -Bene. Fans dei One Direction! Alla prossima intervista!.- I tendoni si chiusero e insieme ci recammo nei camerini per struccarci e cambiarci quegli orribili vestiti che ci avevano messo addosso. -Ehi cari.- Sentii una squillante voce, riconoscibile tra mille, perforarmi i timpani. -Ciao.- Le risposi seccata. -Non a te sciocca.- Mi rispose in modo molto arrogante. I ragazzi videro nei miei occhi un velo di rabbia, loro sanno che London Christal Lane è l'ultima persona che va provocata in questo modo, se non mi conosci a maggior ragione non devi permetterti. Vidi sul viso dei ragazzi spuntare un sorrisino, sapevano che stavo per fare un poema pieno di parolacce a questa. -Ehi tu.- Dissi facendola voltare. -Come ti chiami?- Le chiesi con un viso angelico. -Caroline.- Rispose decisa. -Bene Clementine, hai fatto scattare il tassello. Già ho le mestruazioni, poi si aggiunge la tua faccia da culo che mi rovina la giornata.- -Hahaha, comunque mi chiamo CAROLINE. C-A-R-O-L-I-N-E.- -Sisi va bene Valentine, non mi interessa, tanto spero di non rivederti più.- -CAROLINE.- Disse furiosa. -Va bene Clementine, Valentine, come cazzo ti pare. Mi hai già belle che scassato le ovaie quindi vedi di sparire e di levare questo tuo culone dalla faccia di mio fratello che ti infilo quelle due tette rifatte nelle narici.- -Pensi di spaventarmi?- -Penso proprio di si.- Iniziai a farle una sfilza di insulti e prediche cosi che riuscii a farla andare via, quasi in lacrime. Mi voltai ed i ragazzi avevano i lacrimoni agli occhi per quanto avevano trattenuto la risata. Mi girai e tutti mi batterono in cinque come per congratularsi.

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Capitolo 12
*** A big, loud laught. ***


Cosa avevo fatto per meritarmi tutto l'amore e la simpatia delle Directioner? Forse il fatto che lo ero anche io le aveva tranquillizzate. Tornando a noi, sono successe molte, troppe cose. Liam, il mio cucciolone si è fidanzato. Zayn è riuscito a diminuire il numero di sigarette diurne. Louis ha dichiarato di essere gay e che la Modest, che hanno licenziato, lo ha costretto a fare il doppio gioco con le sue fans. Eleanor è stata mandata lontano e tutti i contatti con i ragazzi le sono stati levati, per i ragazzi questo non è un problema. Tutti, compreso Louis, odiavano El. Louis e Harry si sono messi insieme, sono davvero una coppia meravigliosa, presto ci sarà il coming-out. -London.- Mi sentii chiamare dal retro della casa. -Dimmi voce.- Andai sul retro della casa e lo ritrovai, la testa di cazzo,Johnatan. -Vaffanculo.- Dissi prima di rientrare in casa dalla porta sul retro. Johnatan continuava a bussare e la mia pazienza stava per esaurirsi. Presi le cuffie, la giacca e con cautela uscii dalla porta principale lasciando quel maniaco alle mie spalle. Arrivai al parco e mi sedetti sotto il mio solito albero, il ciliegio. -Ehi Lon, anche tu qua?- Sentii la voce di Zayn e vidi la sua chioma sbucare da dietro la corteccia dell'albero. -Ehi Zay, si, sto scappando.- -Da chi?- Mi chiese con un'espressione visibilmente preoccupata. -Nulla, Micchigan.- -Giuro che se lo prendo gli spacco la faccia.- Disse con un voce roca e spaventosa. -Ehi Jawaad, perché tutta questa rabbia verso di lui?- -Sai bene cosa ti ha fatto.- -Ma lo ha fatto a me, non a te.- -Ma tu sei la mia piccola principessa.- Disse raddolcendo il tono di voce. -Aw.- Sospirai ormai convinta che il ragazzo che avevo di fronte era super protettivo. Dopo aver parlato un po' con Zayn lo lasciai andare ad un'intervista mentre io rimasi li ancora qualche minuto. Dopo aver fatto un lungo respiro per assaporare la fresca aria mattutina del parco mi incamminai verso Nando's per dei gamberi croccanti come si deve. Arrivai in una decina di minuti dopo aver camminato a passo svelto per la troppa fame. -Ciao Pauline!- Rivolsi un cenno di saluto alla cameriera che passò vicino a me. -Ciao bella! I ragazzi?.- -Sono a fare un'intervista.- Dissi con il sorriso sulle labbra. -Va bene, accomodati al 5.- Mi disse sorridente. -Ok grazie.- -Arrivo subito.- Mi rispose Pauline prima di scomparire in cucina. Nonostante sapessi che tra esattamente 2 minuti e 37 secondi Pauline sarebbe arrivata con i miei gamberi, con delle patate al forno e con il mio solito the alla pesca osservai l'orologio per contare quanto ci metteva. -Ehi Pau! Hai battuto il record!.- Le dissi entusiasta. -Oggi è martedì, tu vieni sempre di martedì, avevo preparato già tutto!.- -Ehi, cosi non vale.- Dissi scherzosamente mentre addentavo un gambero. Dopo aver pagato il conto uscii dal ristorante lasciandomi alle spalle il mio adorato profumo di pollo e di gamberi fritti. Mi incamminai verso il centro di Londra, avevo voglia di fare qualcosa, ma cosa? Optai per il mio solito giro sulla London-Eye sperando di non trovarci su nessuna ragazza che avrei dovuto portare a casa e che poi si sarebbe dovuta trasferire. -Sono 3.20£- -Ecco a lei.- Dissi sorridente al cassiere. -Ecco il tuo biglietto, buon giro!- Mi disse sorridendo il bigliettaio. Salii sulla prima cabina che arrivò e con felicità notai che ero sola. Mi piaceva di più essere sola quando facevo il giro sulla London-Eye, me lo godevo di più e mi risparmiavo i commenti idioti dei turisti o quelli di londinesi che non erano mai saliti e soffrivano l'altezza. Il giro finì in breve tempo e appena scesi dovetti fermarmi un secondo per riprendermi dato che mi girava la testa, come al solito. Con passo svelto e felpato passai tra le mille persone sul marciapiede e mi incamminai verso StarBucks, volevo un frappè al cioccolato come si deve. -Salve, un frappè al cioccolato grande grazie.- Dissi porgendo 5 sterline al barista. -Ecco a lei, lo può ordinare al bancone!- Mi disse porgendomi lo scontrino. Mi avvicinai al bancone e dopo poco un barman mi porse il mio frappè. Salutai e uscii rapida dal negozio. Avevo una nuova destinazione, in museo delle cere, era tanto che non andavo. -Sono 20 £- -Ecco a lei.- Dissi porgendo i soldi e afferrando il biglietto che il signore mi stava dando. Entrai ed iniziai a farmi foto con tutte le statue che mi interessavano. Arrivai in un grande salone, feci la foto con Justin, Lady Gaga e poi mi soffermai a guardare uno spazio vuoto, vedendo che c'era un inserviente lì vicino domandai chi avrebbero messo in quello spazio. -One Direction, se ci danno il consenso.- -Veramente?- Chiesi strabuzzando gli occhi. -Si- -La prego, mi porti dal dirigente.-Dissi sorridendo. Dopo aver parlato con il direttore avevo un sorriso stampato in faccia. -Quindi non faccia uscire la notizia da qui, le porterò tutte le misure che le servono.- -Manderò degli specialisti a casa sua per le misure, mi dia l'indirizzo, fingerò che sia per dei vestiti o robe varie, stia tranquilla.- Dopo avergli stretto la mano andai via, finii il mio piccolo tour e mi avventurai nelle periferie di Londra con l'intento di tornare a casa. Entrai in casa e sentii qualcuno battere in modo molto lento e debole alla porta sul retro. Aprii. -Ancora tu?- Dissi guardando il ragazzo davanti a me con disprezzo. -Si, devo parlarti.- Mi disse con aria stanca. Accostai la porta dietro di me e gli feci cenno di iniziare a parlare. -Mi piaci, mi spiace averti preso in giro alle medie, mi spiace averti umiliata e ferita, scusami, ma ora senza vederti non ce la faccio.- Scoppia in una grossa risata interrompendo il suo discorso e lasciandolo interdetto. -Basta, mi fai troppo ridere.- Entrai in casa e chiusi violentemente la porta dietro le mie spalle continuando a ridere più forte che potevo per farmi sentire dal maniaco.

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