Potevamo essere come oceani infiniti.

di macbarbie07
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trama ***
Capitolo 2: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 3: *** Ricordi ***



Capitolo 1
*** Trama ***


'' Caro diario,
sembrerà stupido che io a 18 anni compiuti ho iniziato a scrivere un diario. E' da bambini,ma non importa. Voglia raccontarti una storia,una storia vissuta da me in prima persona..una storia che mi ha fatto soffrire,ma mi  ha dato la cosa che amo di più al mondo. Hannah,la mia piccolina di 2 anni. Si perchè questa mia storia risale a due anni fa,quando un ragazzo qualsiasi è voluto entrare nel mio cuore senza nemmeno chiedermi il permesso e io glielo concesso per amore,un amore ingenuo e dolce. Un amore che nascondeva dietro tante delusioni,tanti tradimenti e inganni. L'amore rende ciechi non solo in fatto di bellezza,ma anche quando sei troppo innamorata da non accorgerti che il tuo ragazzo si sta prendendo gioco di te. Mi vergogno di questo,ma non ho rimpianti. Farei tutto di nuovo,tutto per l'unico che nei miei diciotto anni di vita ho mai potuto amare. Mi ha consolata,mi ha fatto di innamorare,ha fatto di me quello che lui voleva,mi ha usata e poi mi ha buttata via come un pezzo di carta. E io l'ho perdonato,ancora per amore. Amore. Che parola bella,perchè nonostante questo io continuo ancora a credere nell'amore,in quell'amore che ti fa battere il cuore,che ti fa venire le farfalle nello stomaco,che ti fa tremare le gambe. Un amore come quello di film,che ha sempre il lieto fine. Che finirà sempre con un vissero per sempre felici e contenti. Anche se non esiste più,io ci credo.
Ma io chi sono? Mi chiamo Kelsey e ho 18 anni,sono una persona positiva ma ho un passato burrascoso. Quando ero piccola ho dovuto sentire la mancanza di una figura paterna,poichè mio padre ha abbandonato la mia mamma per un'altra donna più giovane. E da quel momento siamo rimaste solo io,mia mamma e mia nonna. Noi tre,che insieme abbiamo passato momenti belli e momenti brutti sempre a confortarci una con l'altra. Ma ora la mia famiglia s'è allargata,si è aggiunta ancora una piccola donna. La mia piccola donna. Ti ho già raccontato all'inizio di Hannah,della mia bellissima figlia. So di essere una mamma giovane,e so di avere tanti pregiudizi ma io ti giuro che io la amo da morire,è la cosa migliore che mi sia potuta accadere nella mia vita,e non ringrazierò mai abbastanza Dio che mi ha dato la fortuna di avere lei. Sono felice quando la vedo,quando vedo i suoi grandi occhi azzurri e il suo sorriso,quel sorriso che mi ha sempre dato al forza di andare avanti..esattamente come quello di mia mamma e di mia nonna. Mi ha completamente stravolto la vita fin da quando ho scoperto di essere incinta,quando ho visto che una piccola creatura cresceva in me ansiosa di venire fuori,di presentarsi al mondo. Un mondo crudele e pieno di ingiustizie,ma io la proteggerò contro il male,perchè ho bisogno di lei,ho bisogno dei suo abbracci,ho bisogno dei suoi ti voglio bene,ho bisogno di lei. E' sempre bellissima l'emozione che si prova quando mi chiama MAMMA,mi si illuminano gli occhi di felicità. La amo con tutta me stessa. E amo con tutta me stessa anche quel bellissimo vigliacco di suo padre che non vuole prendersi le sue responsabilità. Ma non fa niente,io penso che se devi amare,devi amare forte e io ho amato fortissimo. Mi manca,mi manca tutto di lui. I suoi ti amo,la sua voce,mi fanno ancora male i ricordi di NOI,quel noi che non esiste più. E non lo so cosa mi prende,ma tutto questo non mi fa rimanere in piedi e se tornassi indietro rifarei tutto da capo solo con una piccola differenza,lui rimane con me. Per sempre.''

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Capitolo 2
*** Un nuovo inizio ***


''Vorrei procedere con il racconto..
Era la primavera di due anni fa,non so perchè ma io l'ho sempre amata questa stagione anche più dell'estate. Era sempre bello vedere i fiori che sbocciavano,l'erba che cresceva rigogliosa e io che rimanevo sempre la stessa della stagione passato. Nella vita,una ragazza solare e positiva,in casa una ragazza troppo pigra anche per fare un letto,a scuola sono stata un vero fallimento non ho avuto voglia di studiare nemmeno un momento 
perchè ho capito che la vita vera non la impari nei libri di storia che gli occhi di chi soffre hanno più memoria e che non sarà un 3 in pagella a non darti gloria.
Ma che bella ragazza che ero!
Però se dico primavera,sono un po' troppo generica. Era aprile,un meraviglioso sabato d'aprile. Un sabato interrotto di mattina dal tipico suono delle sveglie e dalle grida di mia madre.
«Kels svegliati! Lavati e scendi a fare colazione!»
Non avevo assolutamente voglia di andare a passare 5 ore della mia preziosa vita in quell'inferno che prendeva il nome di scuola,ma dovevo farlo sennò chi la sentiva a mia madre.
Mi recai nel bagno e mi feci una doccia veloce,e in dieci minuti fui giù per la colazione. Optai per un cappuccino e una brioche,e dopo aver schioccato un bacio sulla guancia a mia madre e mia nonna,mi avviai verso scuola. Era abbastanza distante da me ed ero in ritardo,ma comunque camminavo con una andatura lunga. Visto che la strada che dovevo percorrere era abbastanza lunga,misi all'orecchie il mio i-Pod e misi una canzone qualsiasi.

i'll go wherever you will go
So lately, been wondering
Who will be there to take my place

Ero così immersa nelle parole della canzone,che non mi accorsi di un ragazzo e quindi mi scontrai contro lui. E caddi a terra come una cretina,facendomi pure male. Vidi una mano tesa verso di me e istintivamente la presi per rialzarmi. Solo dopo essermi rialzata mi accorsi dei fogli sparsi sul marciapiede,e subito andai a recuperarli aiutata dal ragazzo con cui mi ero scontrata.
«Mi dispiace è tutta colpa mia,dovevo fare più attenzione.» Mi disse.
Subito replicai. «No,non preoccuparti non c'entri niente te. Sono io la solita sbadata che non vede dove mette piede!»
Sorrise. «Piacere Jason!»
«Io sono Kelsey!»
«Bel nome! Comunque devo andare,ci si vede.» Esclamò.
Io mi limitai ad annuire e a salutarlo con la mano. Lo osservai mentre se ne andava,e nella mia mente pensavo quanto potesse essere bello quel ragazzo.''
 

                                                                                                               ANGOLO AUTRICE

Vorrei ringraziare tutti coloro che seguono la mia storia! Un bacio!
Ecco come io immagino Kelsey:


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Capitolo 3
*** Ricordi ***


ANGOLO AUTRICE
 

Questo non sarà il continuo del racconto,ma una serie di ricordi miei cioè di Kelsey perchè tengo a ricordarvi che questa storia non è frutto di una fantasia ma della semplice realtà dei fatti.
Comunque ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia un bacio.




Mi capita di passarti davanti e sentirmi bruciare la schiena.
Quella parte del corpo che tu riempivi di baci, che carezzavi quando io piangevo, così dolcemente che le paure scivolavano via.
Sulla mia schiena ci sono i ricordi di noi, le cicatrici che mi ha inferto il destino, le parole d'amore che tu tracciavi con le dita.
Erano messaggi che solo io potevo cogliere.
Quelle parole esistevano perchè esistevi tu, sapevano volare libere sotto la mia pelle fino ad arrivarmi al cuore.
La schiena è la prima parte che notiamo quando qualcuno va via, quando ci dice addio, per questo io non avrei voluto mostrartela.
Ma con te ci sono due parole che non possono essere più pronunciate: mai e sempre. Ho detto ciao alla noia dei pomeriggi, alle case troppo strette che ti ci senti soffocare dentro, ai pensieri pesanti che non lasciano spazio ai sorrisi.
Ho detto arrivederci alle presenze assenti, alle situazioni che mi facevano sentire fuori dal mondo, agli sguardi sfuggenti di chi non sa restare accanto.
Ho detto addio agli amori indecisi, ai silenzi troppo pesanti che non lasciano traccia, alle persone che ti sono accanto ma vorrebbero sedersi altrove. 


«Qual è il tuo sogno? »
«Quello di poter baciare sotto la pioggia. E il tuo? »
«Che inizi a piovere. »


Ho passato le ore a guardarti.
Conosco a memoria le tue ciglia più lunghe delle mie, che battono sempre veloci.
L'incavo delle tue spalle su cui più volte mi sono rifugiata.
Il battito irregolare del cuore quando poggio l'orecchio sul tuo petto.
Le dita delle tue mani che stringono le mie, sempre troppo fredde.
Le braccia così forti in cui trovo il mio posto, la mia casa.
I capelli sempre curati che ti accarezzo la sera, dopo tante resistenze.
Le tue mani che si muovono senza paura, che sanno essere delicate solo con me.
Il sorriso perfetto che vive sul tuo volto quando mi guardi.
La bocca su cui ho poggiato tante volte le mie labbra, non saziandomi mai.
I tuoi occhi scuri che per me sanno ugualmente di mare.
Le gambe che hanno fatto tanta di quella strada per arrivare a me.
I nei sulla schiena che traccio con le mie dita, quasi a creare una poesia per te.
Anche se chiudo gli occhi, io ti riconosco.
A te che hai fatto di me un nuovo inizio: grazie. 
Perchè hai cambiato tutte le carte in tavola, mi hai fatta riscoprire per la prima volta, hai svelato la vera me. 
Ti sei fatto spazio nella mia vita in modo insolito, in un giorno di fine estate quando ero del tutto confusa, quando in testa avevo un' altra persona, totalmente diversa da te. 
E ti ho conosciuto con la voglia di chi pensa che sia tutto tempo perso, che tu non eri altro che la solita brutta illusione. Con la consapevolezza che il ghiaccio dentro di me era ben radicato, credendo che la barriera tra me e la fiducia non potesse mai crollare. 
Sei entrato nella mia vita quando pensavo che chiudermi in me stessa fosse la cosa più naturale e logica, ma mi sbagliavo. 
In realtà non sono mai stata brava con le persone, è sempre stato difficile per me costruire legami profondi e sinceri forse perché mi sono sempre sentita “sotto esame” da chi non capiva. 
Io avevo bisogno di liberarmi e tu hai spezzato le catene senza volerlo. 
Per la prima volta, la vita mi ha dato qualcosa senza strapparmi nulla, mi ha fatto scoprire che anche io sono capace di creare qualcosa. Perché non c’è proprio nulla di banale nell’amare. 
E io amo senza mezze misure, senza stupidi rimorsi e rimpianti, amo senza nessun dolore, amo come se fossi eterna. 
I ricordi non vanno mai in letargo. 
Non hanno stagioni né orari da rispettare. 
Succede che alcune volte li trovi dove l'hai lasciati, tra una carezza e una lacrima. Altre volte devi corrergli dietro per poterli rivivere, e ti costa molto tempo e altrettanta fatica. 
Capita a pochi di passargli davanti e non sentirsi bruciare la schiena, perchè un ricordo se non viene dimenticato ci manda in fiamme il corpo.
Ogni tanto tornano alla mente quelli più vicini al cuore. Perché c'è sempre un po' di passato nel futuro. 
E succede che allora devi sempre fare i conti coi tuoi ricordi.
Devo chiedermi scusa per le volte in cui mi sono messa da parte.
Per i momenti in cui i sorrisi non abitavano il mio volto.
Per i giorni in cui non ho pianto e mi son tenuta tutto dentro.
Per il poco amore che mi sono donata.
Per le infinite volte che l'ho sprecato per altri, quell'amore.
Per le mattine di sole in cui sono rimasta a casa.
Per le mattine di pioggia in cui sono uscita con l'ombrello.
Per i lividi a cui non ho mai badato troppo.
Per le ferite che non si sono chiuse col tempo.
Per aver creduto al destino e non aver mai partecipato.
Per la fiducia che ho dispensato, mille volte tradita.
Per le parole che non ho saputo centellinare.
Per i sorrisi beffardi della gente che ho capito troppo tardi.
Per le paure che ho trattenuto a lungo nel petto.
Per le insicurezze che mi hanno tagliata in due.
Per l'amore che metto in ogni cosa, rischiando di implodere.
Sono stata sul punto di rompermi in mille pezzi.
Mi sono salvata per miracolo.
Se ti lascio andare poi torni, vero? E ti amo, e mi manchi.
Ti ho cercato nel fondo dei bicchieri dove lasciavamo prosciugare i ricordi e le sere senza amore.
Non è l'addio che fa male,ma i flashback che seguono. Ma io mi ci devo solo abituare alle tue assenze,alle mancanze nel cuore continue.

«Ti amerò per sempre. »
«Lo farai? »
«Si. E’ questo il problema. »

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