Menti Deviate

di _Cthylla_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo contatto ***
Capitolo 2: *** Menti deviate - la reunion ***
Capitolo 3: *** Cominciano i guai ***
Capitolo 4: *** Follia rosa ***
Capitolo 5: *** Pessimo risveglio ***
Capitolo 6: *** Spie nemiche! ***
Capitolo 7: *** Buon appetito... ***
Capitolo 8: *** I promessi sposi ***
Capitolo 9: *** Extra - regali di nozze ***
Capitolo 10: *** La giornata mondiale dei supereroi! ***
Capitolo 11: *** i barbari! ***
Capitolo 12: *** Madness'end - ricercate everywhere ***



Capitolo 1
*** Primo contatto ***


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Avviso: quella che state per leggere è una fan fiction puramente nonsense, isterica e nevroticheggiante nonché folle e piuttosto grezza. Ogni riferimento a persone, fatti davvero accaduti o cose realmente esistenti (previa autorizzazione delle persone in questione) è puramente voluto.

Soundwave vs Fiamma - The Writer -



Fiamma si trascinò pigramente giù dal letto, infilando le ciabatte (nere) ed uscendo in terrazza. Era quello il brutto dell’estate, proprio quando avrebbe potuto dormire perché non c’era scuola col gran caldo non riusciva mai ad addormentarsi prima delle tre.
Fuggevolmente diede un’occhiata al suo coniglio, che dimorava proprio in terrazza. Quel testa di cavolo aveva di nuovo rovesciato la ciotola di cibo così, tanto per rompere! O beh, lei non l’avrebbe raccolta di sicuro.
Alzò gli occhi e guardò il cielo, pensando che quello spettacolo se non altro ripagasse la sua “insonnia estiva”. Appoggiò i gomiti sulla ringhiera ed osservò la propria carnagione lattea, messa ancor più in risalto dalla canottiera nera che indossava. C’era poco da fare, non si abbronzava nemmeno passando tutto il giorno in piscina. A tal proposito si mise a pensare che doveva mettersi seriamente a dieta; a volte mentre era in acqua si sentiva una specie di Moby Dick.
“…o ma chissenefrega la vita è una e io voglio mangiare quanto mi pare” si disse poi, come faceva sempre appena nel cervello iniziava a vorticare la parola “dieta”.
Solo a quel punto si accorse che c’era qualcosa che non andava.
E quel “qualcosa” era precisamente un robot gigante nero, con le cromature viola e senza faccia che se ne stava lì immobile a fissarla.
Dopo essere stata impossibilitata a muoversi per qualche istante a causa dello shock, Fiamma rientrò precipitosamente in camera, chiuse il finestrone, tirò le tende, e si lasciò andare ad un’impressionante sfilza di bestemmie ed improperi vari. Di solito non era una che bestemmiava, nonostante il linguaggio “colorito” e prevalentemente dialettale, ma con la strizza che aveva non riuscì proprio a trattenersi!
- …’sta maiala, ‘sta troia, ‘sta zingara!!! - concluse, col cuore che le batteva a mille. Non era possibile che Soundwave fosse lì fuori. Lui non era reale! Nessuno di loro lo era! Erano fottuti personaggi di un fottuto cartone animato!!!
Afferrò la chiavetta USB nera e la strinse forte, con le mani che tremavano. Se Soundwave era lì per il motivo che pensava, ovvero le fan-fiction che aveva scritto, allora era nei guai.
“sono nella merda fino al collo. Anzi, ci sto affogando dentro!” pensò disperatamente. Soundwave era un personaggio che le piaceva da morire, ma come tutti i personaggi che “le piacevano da morire”, nelle sue storie lo faceva tribolare come un matto tutte le volte, sia in quelle pubblicate che non.
Ed ora era lì. E lei era sull’orlo di una crisi isterica.
Aveva più volte scherzato con Adriana, la compagna di banco che aveva un po’contagiato con la sua mezza mania per i TF, su cosa avrebbe fatto se avesse incontrato qualcuno di loro.
“ah, fosse Soundwave lo piglierei per il culo di continuo. Superiore? Ma de che, che non parla e non c’ha manco la faccia? Ma che diavlo vol fa’?”
In quel momento però non se la sentiva proprio di fare una cosa del genere. Non era Delta Ride lei, non aveva poteri sovrumani, non era fatta di Nereon, non era Nefertari con Asphys, Skorpius, Dilers e compagnia bella, ed anche se suo cugino viveva a poca distanza non aveva i poteri di Leo Lopez, e lei non era Fly. L’unica cosa che aveva in comunque con loro era la sua linguaccia, che le aveva procurato diversi guai, quindi non poteva nemmeno tentare di cavarsela alla Spectra Specter style.
Prese il cellulare senza capire bene cosa stesse facendo e chiamò Adriana, incurante dell’ora e del fatto che se le avesse risposto l’avrebbe fatto solo per mandarla a quel paese.
Adriana rispose dopo cinque squilli. -ma perché mi chiami alle tre di notte?!!
- o A…no seriamente quel che sto per di’ non c’ha…è assurdo ma…o insomma! Soundwave è qui!!! Nel giardino di casa mia!!! CAZZO!!!
Dall’altra parte per un paio di secondi non ci fu risposta. - tu sei diventata completamente imbecille!
- A, guarda che so’seria!!! C’è veramente!!! Mi vuole uccidere!!!...cioè a di’ la verità io che diavolo vuole non lo so - disse poi - ma insomma hai capito, c’ho quel coso là fuori, c’è davvero, giuro su la mi’ testa!!!
Temette seriamente che Adriana pensasse che era impazzita, e l’avrebbe pure capita. Invece la sentì trattenere il respiro. - ok. Ti credo - la sua voce suonava strana, strozzata.
- o A, che hai fatto?
- c’è quello fuori dalla mia finestra. Quello brutto - la sentì dire.
- quello brutto quale? - trovò la forza di domandarle.
- Megatron…
La cosa stava diventando sempre più assurda e potenzialmente pericolosa, ma se non altro con “mal comune mezzo gaudio” Fiamma stava allontanando la crisi isterica.
- ma che diavolo vogliono tu me lo devi di’…! - esclamò, per poi accorgersi che la linea era caduta. Telefono muto. Anche il fisso.
Temeva di sapere perché. Di certo era colpa di quello là fuori…ok, ok. Doveva decidere alla svelta che fare, specie perché ora anche Adriana era coinvolta. Si armò di carta e penna.
- “io Fiamma, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali”…seh, più o meno…“lascio a mia sorella i miei risparmi, a Chiara smalti e trucchi e tutto il resto a quel ciccione trombone pesta fracassone del mio gatto Macchia. Famiglia vi ho sempre voluto bene. per piacere, qualcuno dica a quel demente del Verme che l’abbronzatura va di moda, ma non l’arancione da autoabbronzante”. Fine - mormorò, posando foglio e penna sul cuscino. E ora?
Ricordò vagamente una conversazione che aveva avuto con un tipo del tutto psicotico che, ne era sicura al 90%, era un alieno, e che amava chiamare “Penny”.
“ma se incontrassi un alieno che faresti?” le aveva domandato. Fiamma aveva tenuto eccezionalmente per sé un bel “quando ho incontrato te che ho fatto”?
“ ma boh, che ti devo di’…gli darò ‘na Coca-Cola ” gli aveva risposto.
Scese al piano di sotto, aprì il frigorifero e prese due lattine di Coca-Cola fregando anche una Kinder Pinguì. Poteva permetterselo , forse era l’ultima che avrebbe mangiato!
Una volta tornata in camera appoggiò la roba sul letto, si rimise gli occhiali e si rifece la coda. Avere una massa infinita di capelli ricci lunghi fino ai fianchi poteva essere una bella cosa, ma non d’estate.
Fatto questo prese un bel respiro, aprì una lattina ed usci di nuovo in terrazza addentando la Kinder Pinguì. Quello era ancora lì, maremma schifa.
- eeeh…buonasera - sollevò la lattina - salute strano cybertroniano senza volto che non parla…ehm…’na Coca-Cola? La vuoi?
La totale immobilità di Soundwave non le fu di conforto.
- ok niente Coca-Cola. D’altra parte come la bevi…non hai la bocca. Eheh. - lo guardò e fu lei a berne un lungo sorso - quindi…sei uscito da non si sa dove e sei venuto qui. e anche Lord Meggy, ehm, Lord Megatron. Che è a casa di una mia amica e…eh…la domanda è…come mai tutta ‘sta cosa? - gli domandò gesticolando - ah già…non parli, quindi come cazzo mi rispondi? Ahah. Che stupida sono.
Bevve un altro sorso di Coca-Cola. Lattina finita, ma tanto c’era l’altra. - no, seriamente, se me lo dicessi…
- tu sai perché - la interruppe Soundwave con un cupo ringhio.
- …al momento non mi viene in mente, sarà che sono le tre di notte e sono mezza insonnolita…
- tu. Sai. Perché. - ripeté Soundwave - non fare la finta tonta.
- ‘l mi’ cocco…e chi finge? - ribatté Fiamma con una smorfia - alle tre di notte poi di tutto c’ho voglia meno che di fingere…- vedendolo tirare fuori i tentacoli però cambiò decisamente registro, nascondendosi dietro una colonna - cazzo, c’è chi ha scritto di peggio!!! Almeno nelle mie storie non ti fai Prime vestito da Cappuccetto Rosso! Perché te la prendi con me, e che c’entra pure l’Adriana, scusa eh?!! Lei non scrive!!!
Fiamma venne afferrata da un tentacolo, aveva una paura terribile di cadere e/o che Soundwave la buttasse giù. Dio se odiava l’altezza!
- me la prendo con te perché le TUE storie nel mio mondo di avverano! - ringhiò Soundwave - ogni maledetta riga che scrivi si avvera, non so perché ma è così. Quindi sei potenzialmente pericolosa per i decepticon - la stretta aumentò - e decisamente dannosa per me. Soprattutto perché Adriana adesso mi vuole morto perché adora Arcee, che in una tua storia ho Marchiato e tutto il resto!
- e la biasimi pure? - come detto una dei tanti difetti di Fiamma era che la lingua partiva sa sola senza prima consultarsi col cervello. Sentendo la stretta allentarsi Fiamma cercò di correre ai ripari.
- come non detto!!!...chiedo venia!!!...Soundwave superiore, Fiamma inferiore!...seh, e ‘sti gran caz…SUPERIORE, SUPERIORE!!! - strillò, sforzandosi di contenere i vari improperi.
- dimmi un po’, lo pensi sul serio? - ora Fiamma aveva la sensazione che Soundwave la stesse leggermente e minacciosamente prendendo in giro.
- sicuuuuuro…- rispose la ragazza con un sorriso a trentadue denti - Soundwave superiore. L’ho sempre detto…
- “…crrrl’unica differenza tra Soundwave e i mobili della Nemesis? I mobili se fanno i cazzi loro…crrrcavolo, la mi’nonna è meno impicciona di Soundwave il che è tutto dire…crrrsecondo me con quei tentacoli ce fa cose losche e non dico le intercettazioni”.
- ‘azzo sei, uno stalker?!!
- solo uno che si tiene informato.
Fiamma cercò di rimanere lucida, ma era dura. - dimmi chiaro e tondo che vuoi da me. Bada che se è per le storie che scrivo, però…- se era proprio così nella merda tanto valeva giocarsi il tutto per tutto - …se vuoi farmi fuori poi il peggio è per te, perché la tua storia non migliorerà resterà ferma e tu intrappolato in quello schifo.
Soundwave fece partire una registrazione di Megatron. - “la prenderemo e scriverà solo quel che le ordineremo. Non oserà disobbedire, spaventata come sarà dalla minaccia di uccidere lei e le sue due amiche”.
Dopo questa registrazione nient’altro. - ah. Capito - mormorò Fiamma - bell’idea, si. Ma guarda che io per i decepticon tutto so’ meno che ‘na minaccia, c’ho il vostro simbolo attaccato alla porta da quando avevo dieci anni. Sul serio, tutto farei meno che far vincere Prime…
- in compenso fai disastri con tutto il resto. Hai fatto ammazzare mia figlia in due serie e mi hai fatto perdere la testa per donne irraggiungibili, stronzissima umana inferiore - sibilò Soundwave. una sfilza di bestemmie mentali accompagnò lo stringersi dei tentacoli.
- non dovrei dirtelo, ma guarda che se ti dessi una mossa con una delle donne andrebbe diversamente, e quanto a tua figlia in una delle serie è ancora…
- silenzio - la interruppe freddamente il mech - e ritieniti fortunata, se non avessi ordini diversi ti avrei già terminata, maledetta put…
- la tu’mamma - non poté esimersi dal dire Fiamma, ancora una volta lasciando andare la lingua per fatti suoi. Ma porca miseria, quello veniva lì a quell’ora, la minacciava, la insultava…quando è troppo è troppo! - prima di parlare pensa a chi c’avevi in casa nella serie dove c’è Nefertari!
Quando si rese conto di quel che aveva fatto perse quel poco di colore che aveva.
- chiedo venia.
- niente venia.
- no eh?

***


Megatron vs Adriana - The Autobots' Supporter -



Dalla parte di Fiamma era caduta la linea. Che le fosse successo qualcosa? Adriana sperava di no. Cavoli, al capitolo 25 di “Dall’Egitto con amore” Soundwave rivelava di avere un minimo di coscienza in fondo. Poi che continuasse a volere che Fiamma gliene facesse capitare di tutti i colori per come aveva trattato Arcee era un’altra storia.
Al momento comunque Adriana era più preoccupata per sé e la sua famiglia considerando che Megatron là fuori le stava facendo cenno di uscire. Oddio, ma che poteva volere da lei? Non era lei quella che scriveva! Ci aveva pensato, si, ma non aveva mai buttato giù niente; un po’perché non aveva voglia, un po’perché non aveva tempo. Non era mica come Fiamma, che non faceva un cavolo tutto il giorno!
“ecco, se invece che scrivere avesse studiato economia aziendale questi non sarebbero fuori da casa nostra!” pensò, divisa tra la paura e l’irritazione, temporaneamente dimentica del fatto che anche lei aveva contribuito a dare idee per “Dall’Egitto con amore”.
“mamma mia è proprio brutto! MA BRUTTO!” pensò poi, guardando Megatron continuare a farle cenno di venire fuori. Possibile che nessuno lo vedesse? Lei poi abitava vicino alla città!
Ma quella notte tutto sembrava deserto. Perfino sua sorella, di solito col sonno agitato, dormiva in modo tale da sembrare una statua. Probabilmente questo era parte dell’assurdità che aveva portato dei personaggi dei cartoni animati nel loro mondo.
Alla fine Adriana si rassegnò, si vestì, fece la coda, mise gli occhiali e si preparò ad uscire. Megatron probabilmente non avrebbe fatto del male alla sua famiglia, ma era meglio non correre rischi ed accontentarlo andando a sentire che voleva. Un pensiero orribile le attraversò la mente: e se non avesse più rivisto i suoi genitori e i suoi fratelli? Se Megatron l’avesse portata via con sé? Lei non riusciva a pensare di stare senza di loro.
Mentre chiamava l’ascensore pensò che quella (Fiamma) se a venirla a prendere fosse stato un altro decepticon, non si sarebbe curata di niente e nessuno e via! Sarebbe partita senza alcuna remora, senza chiedere perché, per come e senza manco salutare nessuno.
Prese un gran respiro ed uscì dal condominio. Cristo, più gli si avvicinava più il Lord dei decepticon le sembrava brutto! Ma Adriana se non altro aveva abbastanza furbizia da tenere quella considerazione per sé.- che…che vuoi da me? - ebbe il fegato di chiedergli prima ancora che lui le rivolgesse la parola.
- inchinati e mostra il rispetto che mi devi dandomi del “Lei” - la avvertì il Lord - lo fanno i miei simili, e a maggior ragione devi farlo tu.
Fa a causa di quella frase e del temperamento latino americano pieno d’orgoglio di Adriana che fin da subito iniziarono a crearsi quei piccoli attriti che la ragazza inizialmente aveva avuto intenzione di evitare. - e perché…mica sono nel tuo esercito, tu non mi sei niente…non mi inchino - disse testardamente scuotendo la testa - non se ne parla.
Megatron digrignò i denti. Deboli umani insolenti…era proprio perché erano così inferiori che solitamente li lasciava stare, ma alcune volte era dura! Sperò (per lei) che l’altra ragazza, quella che aveva messo su casino col potere di far avverare le storie che scriveva, sarebbe stata abbastanza furba da non fare arrabbiare ancor di più Soundwave, che era nero già di suo.
- voi umani avete il brutto vizio di essere impudenti - borbottò - cosa voglio da te? È facile. Devi venire con me, sarai l’incentivo che farà si che la tua amica scriva quel che voglio io!
- eh?
- già, non lo sai…le storie della tua amichetta da noi si avverano tutte. Potrebbe essere un pericolo per i decepticon, e comunque TU vuoi morto il mio tecnico!
Adriana lo guardò allibita. Ecco perché erano lì allora…ma se era così Fiamma era nei guai davvero, e lei idem. - guarda, per i decepticon non c’è pericolo, non farebbe mai vincere gli autobots purtroppo, ma…
- come “purtroppo”?!
- io tifo gli autobots mica te e gli altri - affermò Adriana. Mentalmente Megatron apostrofò lei e Primus con i peggiori epiteti.
- questo non migliorerà la tua condizione lo sapevi?
- facile prendersela con qualcuno quando si è alti venti metri…- borbottò Adriana. Un borbottio udibilissimo in quel totale silenzio.
- mi auguro per loro che le tue amiche siano più ragionevoli di te.
“Le sue” amiche? Che voleva dire? la faccenda riguardava solo lei e Fiamma, chi altri?
- che significa LE mie amiche?
- c’è un’altra che ha letto di noi e che Fiamma ha registrato come sorella in quella cosa che chiamate Facebook. Due ostaggi sono meglio di uno.
Ad Adriana stava venendo un dubbio. Chi era che Fiamma aveva registrato come sorella ed aveva letto le storie? Un momento…
- aspetta. È una bionda, per caso?
- proprio - sogghignò Megatron.
Adriana si mise le mani nei capelli. Oh cielo, già Chiara normalmente aveva atteggiamenti piuttosto “da diva”, figurarsi cosa avrebbe fatto trovandosi davanti un robot gigante che parlava! Avrebbe dato di matto. Sclerato tanto da farsi sentire fino in Cile. Si sarebbe lamentata che gli abbinamenti di colore della corazza del robot in questione erano fatti male!
- povero…chi hai mandato da lei?
- Knock Out.
- povero Knock Out - Adriana scosse la testa - poverino.

***



Knock Out vs Chiara - The Diva -



Knock Out iniziava ad avere il timore che la sua testa sarebbe esplosa in mille pezzi. Ma quanto accidenti urlava quella? Da quando se l’era trovato davanti (lei era di rientro da una delle tante feste a cui andava praticamente tutte le sere) Chiara aveva iniziato a strillare con tutto il fiato che aveva in gola e a chiamare freneticamente Michael, il suo ragazzo, che preso dalla stessa “magia” per la quale i familiari di Adriana e Fiamma dormivano senza accorgersi di nulla chiaramente non le rispondeva.
- Michael!!! C’è un robot gigante davanti a casa mia!!! - era il decimo messaggio che gli lasciava in segreteria - RISPONDI CAZZO SE NON LO FAI GIURO CHE TI LASCIO CAPITO?!!!
- eh…umana?
Chiara urlò ancora come una matta. - STAI ZITTO NON VEDI CHE STO AVENDO UNA CRISI ISTERICA?!!! - si mise le mani sul viso, strillò ancora chiudendo gli occhi e fece una corsetta sulle decolleté rosse tacco quindici che trovava più comode delle ciabatte .
- ma vuoi starmi a senti…- Knock Out fu interrotto dall’ennesimo strillo - INSOMMA SMETTI DI STRILLARE!
- non alzare la voce con me, sei tu che ti sei presentato davanti a casa mia quindi strillo quanto mi pare perché qui l’unica che ha il diritto di strillare sono IO!!! - gridò Chiara guardandolo malissimo - ma perché non mi sentono?!! Mi devono sentire!!! Ma dov’è Michael?! Perché non richiama? IO VOGLIO MICHAEL!!! E tu vai via!!! VIA!!! VIAAAAAA!!!
Mamma mia che incubo! Questo era troppo per la pazienza del medico decepticon, che digrignando i denti tirò fuori la sega circolare.
- o stai zitta o ti taglio la testa, vedi tu!
- MA COME TI PERMETTI, CHI SEI TU PER MINACCIARMI!!! Io non so nemmeno chi sei e che vuoi e TU arrivi QUI e minacci ME ma chi cazzo sei?!! - avanzò verso di lui e sciaguratamente un sasso rovinò il tacco della scarpa destra, rigandolo.
- NOOOO i miei tacchi rossi! Erano l’ultimo paio!!!colpa tua!!! Hai rovinato i miei tacchi!!! - strillò iniziando a lanciare a Knock Out tutto quello che le capitava in mano - non ce ne sono più in negozio, erano l’ultimo trentasette! Brutto idiota che non sei altro!!!
- ma io che c’entro, sei tu che…
- STAI ZITTO NON PROVARE A DARE LA COLPA A ME!!! Vai via!!! Non ne voglio sapere niente di te! Non ti voglio vedere!!! Michael perché cazzo non rispondi?!!
Alla fine Knock Out afferrò la ragazza con forza e la sollevò davanti al proprio viso. - adesso stai zitta e mi ascolti! Gli ordini che ho sono di prenderti e portarti nella Nemesis, senza farti del male, e se la tua amica collabora non ti accadrà niente anche se io avrei voglia di farti fuori per quanto strilli!
Quelle parole parvero calmare le urla isteriche di Chiara almeno un po’. - che amica?!
- la tua amica Fiamma. Le storie che scrive da noi si avverano e Lord Megatron la ritiene una potenziale minaccia per noi decepticon. Gli ordini sono di prendere te ed una certa Adriana in ostaggio così che Fiamma scriva quel che vogliamo noi.
- QUINDI SE HO UN MOSTRO DAVANTI A CASA È COLPA SUA!!! Ma io l’ammazzo! La meno!!! le strappo tutti i capelli!!! Non è possibile!!!
- non sei la sola che vorrebbe farlo, credimi, ma considerando che a prenderla è andato Soundwave non se la sta passando bene…
- e io che c’entro?! A stento so chi siete!!! - riprese a strillare Chiara.
- o senti gli ordini che ho sono…
- NON ME NE FREGA NIENTE DEGLI ORIDNI CHE HAI!!! Adesso tu mi lasci e basta!
- non è da te che prendo ordini - ringhiò il decepticon.
- cioè io adesso devo farmi rapire per colpa di Fiamma?! - Chiara prese a botte la mano di Knock Out - NO! NO, NO, NO, NO E NO!!!
“ma se le dessi una botta in testa?” pensò Knock Out.
- e invece si. dimmi un po’ - cercò di cambiare discorso - la mia corazza è o non è splendida?
Chiara si calmò di botto, guardandolo con occhio critico. - i colori sono abbinati bene e sei lucido, ma - indicò il punto preciso - hai una macchia oscena!!!
- dove?! - esclamò Knock Out trovando la macchia e pulendola subito.
- l’unica cosa buona è che hai un po’di stile - borbottò Chiara - se fossi stato uno tutto pieno di graffi mmmh, che orrore!!! Ma comunque sei un idiota perchè mi-hai-rigato-i-tacchi!!!
- alla Nemesis vuoi arrivarci sveglia o svenuta?
- ma io non ci voglio arrivare proprio!!! Almeno fammi prendere le scarpe i trucchi ed i vestiti! Devo fare le valigie, non posso venire via solo con quel che ho addosso!
Knock Out fece un sospiro. - va’ a fare quel che devi fare basta che la smetti di strillare perchè mi stai facendo esplodere i recettori uditivi! - disse, mettendola giù. Chiara gli diede un’occhiata.
- in che ti trasformi?
- Aston Martin - rispose Knock Out con solennità.
Chiara tirò fuori la patente, fresca fresca di rilascio. - ma allora ti fai guidare si?
- scordatelo! Vai a fare le valigie e muoviti, perché mi sto scocciando.
- TU NON HAI DIRITTO DI SCOCCIARTI!!! - strillò la ragazza, rientrando in casa per fare le valigie sbattendo la porta.


se volete vedere le tre matte versione sailor senshi, cliccate qui! XD

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Capitolo 2
*** Menti deviate - la reunion ***



Vedendo quella scena Fiamma attaccò a ridere come un’imbecille, nonostante la situazione in verità avesse ben poco di divertente.
Lei e le sue amiche erano state rapite in piena notte dai decepticon, la maggior parte dei quali le avrebbe volentieri fatto la pelle. Ma quando vide arrivare Chiara (ancora berciante) assieme al povero Knock Out carico di valigie non riuscì proprio a trattenersi e rise tanto da farsi dolere la pancia.
- ATTENTO!!! Quella è la valigia dei trucchi!!! Se la fai cadere ti rovino, io ti rovino, CAPITO?!
Tutto sommato Fiamma era lieta che Chiara anche in un momento come quello avesse mantenuto il proprio spirito. Era uno sprazzo di normalità in una situazione totalmente assurda.
Non che l’assurdo l’agitasse poi tanto, in verità. Lei ci sguazzava, nell’assurdo. Lei stessa era assurda, a detta degli amici!
- TU!!!...- sembrando più che mai una diva bionda sanguinaria Chiara si diresse verso Fiamma con aria decisamente minacciosa - ti rendi conto che per colpa tua questo idiota - indicò Knock Out - mi ha rovinato i tacchi?!
Il brutto era che a Fiamma veniva ancora da ridere, le sembrava di avere un dejà vu, già un’altra volta era successo che a Chiara rigassero i tacchi.
Con conseguenze disastrose.
- non c’è un cazzo da ridere!!! - strillò infatti - ma ti rendi conto..?!
- ok, ok, non rido…- disse Fiamma, ma la faccia che aveva era piuttosto eloquente - Knock Out, hai fatto la tua! - e guardandolo, ancora carico di valigie, riprese a ridere.
- presto le risate finiranno - borbottò il decepticon - ma dov’è Soundwave?”
- ihih! M’ha portata qua e è andato per cazzi sua, sennò mi sa che mi faceva fuori! Per qualche motivo non mi sopporta, vattelapesca come mai…anzi no vattelapesca, vattelapeach- rispose, come sempre parlando quasi una lingua tutta sua - ma l’Adriana dov’è?
Proprio in quel momento anche Megatron fece ritorno nella Nemesis assieme alla succitata Adriana. Appena lo vide, Chiara fece una faccia assolutamente disgustata. - ma dai, ma non si può…! - si coprì gli occhi - ma quelle cicatrici!!! ma non si può andare in giro con quelle cicatrici!
Adriana alzò gli occhi al cielo e diede un’occhiataccia a Fiamma che cercava inutilmente di trattenere le risate.
-queste cicatrici sono il simbolo dei miei combattimenti nell’arena di Kaon! - disse Lord Megatron in tono ringhioso.
- saranno simbolo di quel che ti pare ma sono OSCENE! - esclamò Chiara. La risata di Fiamma risuonò per tutta la Nemesis, e Megatron decise misericordiosamente di ignorare il commento di Chiara per rivolgere a Fiamma tutta la sua attenzione. - e così tu saresti quella che ha causato tanti problemi…
Dopo tutto quel ridere Fiamma aveva iniziato a rilassarsi. Come detto, lei nell’assurdo ci sguazzava. Forse era più normale essere nella Nemesis che certe cose che sentiva dire o vedeva fare da certa gente che conosceva! - no cocco, ti confondi, quella è la mi’ gemella cattiva… - si era calmata a tal punto da ricominciare a sparare le sue solite cavolate.
- lascia perdere le battute e le risatine, non so se la situazione in cui vi trovate ti è chiara, ma…- vide la valanga di valigie che Knock Out aveva portato - e quelle che sono?!
- valigie - disse Adriana - un mucchio…e figurati…
- pensa un po’, a lei portano le valigie e a me Soundwave mi ha minacciata di morte - commentò Fiamma.
- “a me mi” non si dice! - la redarguì Chiara.
- ma però è più meglio - ribatté Fiamma, ridendo ancora e facendo ridere anche Chiara.
- smettetela di ridere! - sbottò Megatron.
- “smettetela di ridere!” - si sentì ripetere. Soundwave era rispuntato dall’oltretomba, evidentemente.
- oddio ma non ha la faccia! Pure questo è osceno! - esclamò Chiara. Fiamma si sentiva morire, perché avrebbe voluto scoppiare a ridere ma per non fare incavolare Soundwave ulteriormente cercava di trattenersi.
- guarda che ce l’ha la faccia, solo che la copre - la informò Adriana.
- e perché ‘sta cosa? - si lagnò Chiara, e a quel punto Fiamma non ce la fece più e scoppiò di nuovo a ridere.
- “smettetela di ridere!” - ripeté nuovamente Soundwave.
- ihihihihih, chiedo venia!...mmmpfihihihihihahah “chiedo venia”, ma che diavlo è?!
- NON FARE QUELLA VOCE!!! - esclamarono in simultanea Chiara ed Adriana.
- d’accordo, ora basta di fare salotto - disse seccamente Lord Megatron - tu d’ora in poi sarai ai miei ordini, scriverai solo quel che ti sarà detto senza sgarrare. E voi due pagherete le conseguenze delle sue eventuali insubordinazioni…
- “scriverai solo quel che ti sarà detto senza sgarrare”…”voi due”…”le conseguenze” - ripeté Soundwave rivolto alle ragazze.
- c’è vagamente l’eco ta ‘sto posto - borbottò Fiamma.
- spero di essere stato chiaro - continuò Megatron - questa non è una gita di piacere.
- “non è una gita di piacere” - ripeté Soundwave.
- ma la smetti di ripetere?! Che nervi!!! - sbottò Chiara. Adriana dal canto suo se ne stava zitta, cercando di non aggravare la propria condizione. Se quelle due continuavano a dare aria alla bocca lei non voleva essere coinvolta.
- Lord Megatron, anche con un ostaggio in meno va bene uguale - Knock Out tirò nuovamente fuori la sega circolare, guardando malissimo Chiara. Non per quel che aveva detto a Soundwave, ma semplicemente perché lo irritava da morire.
- ma togli quella sega! - sbottò di nuovo Chiara.
- …e vattene a fa’una - aggiunse Fiamma, facendo scoppiare a ridere sia Chiara che sé stessa. Adriana si coprì il volto con le mani, ma quelle due non lo capivano che stavano tutte quante rischiando la vita?!
- tu molto fine eh! - commentò Chiara.
- come sempre, cocca - ribatté Fiamma.
- adesso basta - disse seccamente (e con la propria voce) Soundwave - queste vanno divise, altrimenti non risolveremo nulla.
- non risolvete niente uguale ma dettagli - disse Fiamma.
- giusto Soundwave - concordò Megatron - allora, direi che io terrò in ostaggio Adriana, Knock Out Chiara…
- ma non la si potrebbe dare a Dreadwing? - intervenne il medico, venendo ignorato.
- …e tu, Soundwave, la nostra cara scrittrice - terminò Megatron - ti ripeto il concetto umana, scrivi anche una parola che non va e le tue amiche la pagheranno.
- ho capito, mica so’scema…- replicò Fiamma, indolente - mica so’ Soundwave.
Megatron dovette dare un’occhiataccia al proprio tecnico, che stava per schiacciare la ragazza sotto il piede. - niente uccisioni. Ricordate gli ordini, siete autorizzati ad usare solo in pungolo di energon se necessario, e nient’altro. Loro ci servono vive. E Fiamma oltre che viva anche pronta a scrivere.
A Fiamma però era venuta in mente una cosa. Se quel che scriveva si avverava, perché mai avrebbe dovuto obbedire ai decepticon? Le bastava scrivere qualcosa del tipo “nonostante le minacce, ogni volta che avrebbero dovuto essere punite ai decepticon, agli insecticons e chiunque altro capitava qualcosa che non glielo consentiva” , e il gioco era fatto! Poi avrebbe potuto fare quel che voleva!
I decepticon volevano spaventarla, e all’inizio c’erano pure riusciti…ma avrebbero scoperto a loro spese cosa significasse minacciare qualcuno con una mente deviata ed il potere di modellare la realtà a suo piacimento.
“ ho tanto la vaga idea che ci divertiremo come bimbe sceme”.

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Capitolo 3
*** Cominciano i guai ***


- non riesco a scrivere con te che mi fissi.
Soundwave ignorò la protesta di Fiamma, avvicinando il pungolo di energon. – Megatron ti ha dato un testo. Devi solo riscriverlo. Ed io non ti toglierò gli occhi di dosso nemmeno per un milliciclo, perché di te non mi fido.
- non è così che funziona però! – ribatté Fiamma – così facendo non si avvera niente! Ribadisco, non è così che funziona. Deve esserci la condizione giusta perché “succeda” - gesticolò – come cazzo fo a farvelo capire?!
Quel che stava dicendo era totalmente vero. Non le riusciva proprio di fare qualcosa se le veniva imposto di farlo in un certo modo e a condizioni che non le piacevano. - …guarda che darmi addosso quel coso di energon non ti servirà. Quindi evita – aggiunse. Doveva trovare il modo di distrarlo…
- non prendo ordini da te – disse seccamente Soundwave.
- a dire il vero di solito prendete TUTTI ordini da me, ma dettagli…
Un’altra sfilza di bestemmie accompagnò il colpo col pungolo di energon. - …’te piasse ‘na paralisi secca ai tentacoli almeno!!!...e pure una umida…anche se io non so che diavlo è ‘na paralisi umida…seh, comunque guarda che la Nemesis sta per essere attaccata da un certo Spectrus Specter che conosci bene – lo avvisò facendo una risata, sperando che ci cascasse – ebbene si, ho preso una misura precauzionale che nel caso succedesse qualcosa come questo rapimento tacchete ta, casino!
- è un bluff.
- 19…18…17…16…io controllerei!...14…13…
Alla fine Soundwave fu costretto a controllare. Era sicuro che fosse un bluff. DOVEVA esserlo! Però…se invece fosse stato vero? Se avesse davvero previsto qualcosa? Non sembrava brillare per intelligenza, ma aveva una mente deviata, quindi chissà! Poteva averlo fatto sul serio.
In nome di Unicron, che nervi!
Appena Soundwave girò i sensori ottici Fiamma iniziò a scrivere a tutta velocità.
“ogni volta che i decepticon o altri pensavano di far del male alle ragazze o di impedire a Fiamma di scrivere, finivano invece per creare grossi danni solo a sé stessi e alle ragazze non accedeva nulla”.
Salvò il documento appena prima che Soundwave si voltasse di nuovo verso di lei.
- maledetta..! lo sapevo che era un bluff!
- ma se l’sapevi perché mi hai dato retta scusa eh?!
- che cosa hai fatto?!
Fiamma rise. – se vuoi saperlo pensa a quel che vorresti farmi in questo momento! Tutti i modi in cui vorresti farmi fuori! Su!
Appena finì la frase Soundwave si irrigidì ed iniziò a battere le mani a tempo, aprendo il comm-link con tutti quelli con cui aveva un contatto ed inserendosi nel sistema audio della Nemesis.
- una volta ero ubriaco/ c’era un insecticon/ e me lo sono fatto! Tichitì! Tichitì! – lo aveva detto pure cantando. Oh cielo, Fiamma aveva scritto “creare danni solo a loro stessi” ma non aveva specificato che tipo di danni!
“cazzo, anche meglio di quel che immaginavo!” pensò, ridendo come una matta.
- un’altra volta/sempre ubriaco/invece che un insecticon/ mi sono fatto Megatron! Tichitì! Tichitì!
Fiamma non sapeva se quelle che stava stonando Soundwave fossero cose vere o cavolate, sapeva solo che moriva dalle risate!
- tutti i giorni/con i tentacoli/”pulisco” i canali di espulsione dei soldati! Tichitì!Tichitì!...FALLO SMETTERE!!! – riuscì a ringhiare l’ex gladiatore.
- ma dai che sto a morì dal ride!...e poi non ci posso fa niente, fai così perché hai pensato di punirmi, tu smetti di pensarlo e pure questo finisce.
Smettere di immaginare di ucciderla, ma qualcosa di più difficile no? – lo ammetto/ sono un guardone e me ne vanto/ sulle mie riprese mi ci sego tanto! Tichitì!Tichitì!
Doveva cercare di non pensarci però, perché si stava rovinando da solo! Quindi fece un eroico sforzo di volontà, reso difficilissimo dalle continua risa della ragazza, e riuscì a smettere di sputtanarsi in musica. – tu sei il diavolo!!!
- vagamente cocco, solo vagamente. Dai, sta’su, che pure agli altri appena pensano qualcosa a traverso capiterà qualcosa del genere…- Fiamma si stiracchiò – adesso sono fatti vostri. Che comunque io ho scritto “danni”, ma era generico, quindi io manco so quel che diavlo succederà.
- come non lo sai?!
- no, ‘nnel so. Seriamente.
Intanto nell’altra stanza Knock Out vide Chiara tentare nuovamente di chiamare Michael, per poi infilare il cellulare nello stivale. Umani! Che cose strane!
- perché l’hai fatto?
- che?
- mettere quella cosa nello stivale.
Chiara alzò gli occhi al cielo.- quando si va a ballare il telefono si mette lì o nel reggiseno, sennò te lo fregano…ma tu che ne sai? A te, al Dobermann, non farebbero entrare.
- cos’è il Dobermann? – le domandò il medico seccato.
- un locale! – rispose Chiara, altrettanto seccata – Dobermann! ètoile! sono locali! Pussibile che tu non li conosca, Dio Cristo?! Almeno sul vostro pianeta c’era qualcosa del genere? Spero di si, sennò che facevate? Io comunque devo capire dove dormo, io non posso dormire sul pavimento, sia chiaro! E dov’è l’armadio? Non posso lasciare la roba nelle valigie, si rovina!!! Dov’è il bagno? Io pretendo di fare una doccia!
Quanto gli dava sui nervi! Era un ostaggio, cos’erano tutte quelle pretese? – ficcati in testa che sei una prigioniera una buona volta!!!
- NON ALZARE LA VOCE CON ME!!! Io PRETENDO di dormire comoda, PRETENDO un armadio e PRETENDO il bagno!!!
- non sei nella posizione di pretendere niente!!!
- e invece si perché…!
Knock Out non era in vena di tollerare l’ennesima tirata della bionda, ed afferrò il pungolo di energon.
- adesso è troppo, piccola…!!!
A quel punto però si irrigidì, lasciò cadere il pungolo di energon, andò verso un mobile e da esso tirò fuori un (enorme) pennello e dei barattoli di vernice (enormi) di diversi colori.
- ma cosa…non…non controllo il mio corpo!!! AIUTO!!!
Iniziò a dipingersi la corazza a strisce discontinue e gocciolanti. “qui c’è in mezzo Fiamma” pensò Chiara “pure loro sono cretini, l’hanno portata qui dove modifica la realtà come vuole!”.
A quel pensiero assunse un’aria estremamente preoccupata. O mio dio. Fiamma con quel potere. O MIO DIO.
Si augurò che qualunque cosa facesse non le rovinasse i vestiti, altrimenti le avrebbe tirato qualcosa dritto in faccia. Già, tanto che c’era Chiara poteva chiederle di far comparire una suite come la voleva lei…
- fallo…fallo smettere!!! – urlò Knock Out, spennellandosi la faccia. In quel momento il comm-link si aprì e sentì Soundwave sputtanarsi da solo.
- ma che diamine..?!
Chiara, tendendo le orecchie, riuscì a sentire quel che stava sentendo Knock Out ed ebbe la conferma che ‘entrava Fiamma, in quella storia. Certe grezzate giusto lei! Tirò fuori il telefono dallo stivale ed iniziò a scrivere un sms.
“ ma una suite? =)”
“ ok cocca. Ke ne pensi dei danni, Knock Out se li è fatti?”
“si è impiastricciato tutto…-.- con la vernice…”
“AHAHAHAH”.
Nel suo alloggio, sentendo Soundwave stonare quelle oscenità, Megatron trasalì.
- ma che…?!
Adriana, come Chiara, riusciva a sentire quel che stava sentendo lui. Fiamma non si smentiva mai…
- la tua amichetta ha fatto una stupidaggine! – commentò il Lord con un ringhio cupo e minaccioso – non ha capito che siete prigioniere, che deve obbedire senza fiatare! Di solito non tocco gli umani…ma lei ha passato il limite…ed io l’avevo avvisata – aprì il comm-link – Soundwave, avvisa l’umana che Adriana sta per essere punita a causa sua!
Megatron si avvicinò ad Adriana col pungolo di energon, Adriana si ritrasse spaventata, ma Megatron si irrigidì e lasciò cadere il pungolo, dirigendosi verso il computer per registrare un messaggio vocale diretto al suo nemico giurato, Optimus Prime.
- “ciao sono iiooo amore miiiooo pensavo a teee!!”…”ti aaamo! Ti amo ti! Aaamo!”…”non vivo più senza te, anche se, anche se…”…BASTA FATEMI SMETTERE!!! – gridò dopo aver inviato il messaggio vocale.
- ben ti sta – borbottò Adriana – solo una cosa, certo che Fiamma non si smentisce mai…
In quel momento Knock Out e Soundwave entrarono nella stanza, accompagnati dai rispettivi ostaggi. Vedendo com’era ridotto il medico Megatron rimase di sasso, era tutto impiastricciato! Soundwave invece tremava di rabbia, mentre Fiamma rideva sfacciatamente e Chiara si limava le unghie.
- che, Megatron, problemi? – Lo apostrofò Fiamma.
- TU!!! Che hai fatto? Perché è successo…quel che è successo?
- che ha fatto? – Fiamma si rivolse ad Adriana.
- ha mandato a Prime delle canzoni d’amore cantate da lui…
Fiamma rise fino alle lacrime.- ihihihihihihih cazzo è peggio di quel che pensavo!!!
- Soundwave, tu dov’eri mentre questa scriveva?! EH?! – urlò Megatron.
- ha minacciato l’arrivo di Specter, ho dovuto controllare – replicò Soundwave.
- …e l’ho fregato. Ogni volta che penserete di farci del male o impedirmi di scrivere quel che vi è successo succederà ancora – disse Fiamma. I tre mech si guardarono.
- non possiamo far loro del male – mormorò Knock Out.
- pare di no! – disse Chiara.
- …né impedirle di scrivere – mormorò Soundwave. Adriana si coprì il volto con le mani, i decepticon le facevano quasi pena.
- proprio, cocco. E sai questo che vuol di’? che tu – lo indicò – tu – indicò Megatron – e tu n’co – indicò Knock Out – siete fregati. Affogate in un mare di merda, e finché mi va continuerete a farlo! Ihihih. Poveracci.
- chi ha avuto l’idea di portarle qua?
- lei, Lord – disse Knock Out.
- vi siete rovinati da soli – commentò Chiara.
E i tre decepticon avevano la sensazione che fosse proprio così!


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Capitolo 4
*** Follia rosa ***


- sono ostaggi e stanno meglio di noi - borbottò Knock Out - la bionda e l’altra hanno una suite, ma vi rendete conto?! 
Soundwave rimase in silenzio. Si stramalediva ancora per essersi fatto fregare in quel modo, era colpa sua se adesso invece che le ragazze erano diventato loro gli ostaggi, in balia dei deliri mentali di una psicotica col potere di alterare la realtà e le sue amiche, una delle quali relativamente normale e l’altra…lasciamo perdere. 
Dreadwing camminava accanto a loro, limitandosi ad ascoltare. Il secondo in comando dei decepticon in tutta quella storia non aveva voluto entrarci, e quella che aveva preso sembrava essere stata la decisione giusta. del canto suo contro Fiamma non aveva nulla, lei lo aveva sempre lasciato in pace nei suoi scritti, e Chiara ed Adriana non gli facevano né caldo né freddo. 
- non possiamo stare con le mani in mano, facciamo qualcosa! o…o rimandiamole da dove sono venute, a questo punto! - Knock Out era tesissimo - rimandiamole di là! 
- forse tu non hai capito qual è la questione - intervenne Soundwave - adesso sono loro a non volersene andare. Fiamma ha scritto ancora, facendo in modo che finché restano qui il tempo nel loro mondo non scorra… 
- avreste fatto meglio a lasciarle dov’erano - disse Dreadwing - io con Fiamma ci ho parlato. Da quel che mi ha detto per le sue storie, e quindi per noi, aveva in mente degli happy end, ma date che siete andati “a rompe le palle” adesso sono “cazzi amari” e “c’ha in mente roba grossa”. Inutile tentare di dissuaderla, non ascolta nemmeno le altre ragazze. 
- siete fortunati che le vostre stanno nella suite - ringhiò Soundwave - quella invece ha fatto comparire un letto e un bagno nel MIO alloggio ed è rimasta lì! Ha messo tutto in disordine! Fruga tra la MIA roba! Attacca la musica quando voglio ricaricarmi! Mi sfotte di continuo! - 
Soundwave stata iniziando a parlare come Chiara (modalità Isteria Portami Via), segno evidente di quanto la sua coinquilina lo facesse andare fuor dai gangheri - e non posso nemmeno pensare di ucciderla, perché…quel che succede lo sapete - borbottò. Lo “sputtanamento in musica” c’era stato altre quattro volte, ognuna peggiore dell’altra, tanto che se i soldati non avessero avuto ancora paura di lui gli avrebbero riso in faccia di continuo. 
- e poi provoca - continuò - sapendo che non posso toccarla non fa che provocarmi! E ride, sorride, irride!!! 
A quel punto si sentì un enorme boato, seguito da stranissimi rumori di cui i tre decepticon non riuscivano a comprendere la natura. - ma che…?! - Knock Out guardò gli altri - che succede?!! 
- corriamo da Lord Megatron, presto! - esclamò Dreadwing, dirigendosi verso la sala riunioni più rapidamente che poteva insieme agli altri. quando arrivarono, aprirono la porta e videro quale era l’origine di quei rumori rimasero scioccati. 
- in nome di Unicron…! - boccheggiò Knock Out. Si sentirono degli squilli di tromba… 
- son qua! Son qua! I rosa elefanti van, tre per tre eccoli marciano! Quaggiù! Laggiù! Arrivan di su e di giù! 
I vehicons si stavano tutti trasformando in giganteschi elefanti rosa che mentre cantavano e ballavano ovunque, pareti e soffitto incluse, si divertivano a devastare l’intera sala riunioni. 
- son qua! Son qua! Continuano ad avanzar, come mar… 
- TOGLIETEMELI DI DOSSO!!! - urlò Lord Megatron, preso in ostaggio da dieci elefanti rosa che oltre a cantare di continuo la loro canzone sembravano aver una gran voglia di stuprarlo. - …marciano ondeggiano! Di qua! Di là! I rosa elefanti van! 
Appena si accorsero dell’arrivo di Knock Out, Soundwave e Dreadwing venti elefanti smisero di ballare sulle pareti e dividendosi in due gruppi assalirono il tecnico ed il “povero” dottore. Il secondo in comando invece fu risparmiato. 
- cosa farò, cosa farò, dove fuggire potrò?! 
Gli spari erano inutili contro quelle creature che come venivano colpite guarivano, e solo per pura fortuna Soundwave riuscì a scappare. Ma sentiva ancora le voci degli elefanti rosa, che lo stavano inseguendo. 
- io non ho terror di vermi, né di serpenti né di germi… 
Soundwave entrò in un magazzino e si chiuse dentro. Quella follia era opera di quella mente deviata di Fiamma! Se solo avesse potuto altro che Airachnid…avrebbe dato sfogo a tutta la sua vena sadica… 
Con sommo orrore vide filtrare una sostanza rosa gelatinosa da sotto la porta, e da essa formarsi tre elefanti! - …ma i rotondi pachidermi mi fan rabbrividir! 
- ma per tutti i Prime!!! - urlò, sparando contro gli elefanti e la porta, uscendo e riprendendo la fuga. Doveva trovare la pistola ad onde soniche, forse con quella sarebbe riuscito a sconfiggere quelle cose! 
Arrivò nel suo alloggio ed aprì uno sportello… 
- non son tipo da svenire, né da farmi intimorire… 
ANCHE LÌ!!! C’erano due elefanti rosa nel mobile! Soundwave riprese a fuggire. 
Knock Out invece, come Megatron, era rimasto intrappolato nella sala riunioni. Avevano un bel prenderli a botte, fucilate e quant’altro, ma contro quegli elefanti non funzionava nulla! 
- ma vedermi comparire i rosa elefanti mi fa mal, tanto mal…! 
- mandali via! Mandali via! Quale orror! Che terror! I rosa elefanti NOOOOO!!! - si sgolò Fiamma, servita e riverita da un elefante che le portava la birra ogni volta che voleva. 
- tu stai male - borbottò Adriana bevendo la piña colada che il suo elefante le aveva servito - tu sei partita di testa cara mia! 
- gli elefanti rosa hanno stile! - esclamò Chiara, bevendo il suo Long Island - e poi almeno imparano…anche se hai ragione, è partita del tutto. 
- ma no freghe, è solo un po’di delirio mentale… 
Dreadwing era accanto a loro e non aveva ancora toccato l’energon. - quanto dura questa cosa? 
- 24 ore cocco. Te l’avevo detto che volevo fa qualcosa di serio…m’avete voluta qui? adesso v’attaccate. 
Chiara guardò Knock Out in procinto, come Megatron, di essere violentato dagli elefanti rosa e si mise a ridere. Adriana sperò solo che quelle due non andassero del tutto fuori di testa…o almeno, che Chiara non lo facesse. 
- l’avevo detto che era una pessima idea - borbottò Dreadwing - Lord Megatron e Soundwave pensavano che vi sareste spaventate e quindi sarebbe filato tutto liscio… 
- all’inizio infatti c’avevo una paura che non ti dico, ma poi m’è passata - replicò Fiamma - e Soundwave lo facevo più intelligente. L’ho fregato subito… 
- secondo me aveva più paura lui di te che tu di lui…- disse Chiara. 
- dopo quel che gli hai fatto c’è da capirlo - aggiunse Adriana - sta di fatto che si è fregato da solo e ha messo nei guai gli altri. Poveri loro.
- non …questa è la prima e ultima follia spero! - esclamò dreadwing, molto allarmato - o hai in mente dell’altro? - il sorriso di Fiamma non gli piacque affatto. 
- non ha finito, ha appena iniziato - commentò Chiara - vero? 
- e beh! Posso dare sfogo alla mia pazzia e che fo, mi fermo? Ma manco se viene giù Cristo a dirmi “o Fia’, fermati” ! 
- me l’immaginavo - sospirò Adriana - l’abbiamo persa! 
- cocca, io me so “persa” da quel di’ - rise Fiamma. Meno male che se lo diceva da sola. 
- FALLI SPARIRE!!! - urlò Megatron, liberandosi degli elefanti rosa e dirigendosi verso Fiamma con aria omicida. Sciaguratamente per lui, quel che Fiamma aveva scritto all’inizio valeva ancora, e si irrigidì, per poi andare vicino ad un computer ed iniziare a cantare un’altra canzone d’amore a Prime. Fiamma e Chiara si piegarono in due dal ridere! 
- ah, poi vorrò vedere che farà Soundwave quando rimodernerò l’alloggio, un bel “Fiamma superiore Soundwave inferiore” sulla parete, poi tutto bianco e nero! 
- orribile - commentò Adriana. 
- tu non capisci! Bianco e nero= JUVE! Juve= VITA! Inter merda!!! 
- è la Juve che fa schifo! 
- e quelli dell’Inter sono ladri! 
- è la Juve che ruba! 
- no è l’Inter che…! 
- MA BASTA, DIO CRISTO!!! - sbottò Chiara. Le due si zittirono. 
- seh comunque ho mandato un po’di elefanti anche da Ratchet. Mi sta altamente sulle palle quel figlio…- disse Fiamma. 
Ed infatti in quel momento gli autobots stavano cercando di togliere Ratchet dalle grinfie di una dozzina di elefanti rosa. 
- MA COSA SONO QUESTI AFFARI?! - urlò Bulkhead, sparandogli e vedendoli guarire subito. 
- probabilmente sono un’arma decepticon! Dobbiamo capire come fermarli! - esclamò Prime - ultimamente accadono cose strane, Primus solo sa quel che succede nella Nemesis! 
”che Megatron mi mandi canzoni d’amore è tutto meno che normale!” pensò disgustato.

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Capitolo 5
*** Pessimo risveglio ***



- io ti odio. Ti detesto. Non ti sopporto! Tu sei la rovina della mia vita! Torna da dove sei venuta!
- peccato, che tu me se’ simpatico.
Soundwave sentiva di non poterne più, di essere arrivato al limite. Fiamma gli aveva invaso la vita in tutti i sensi, e non sembrava avere la minima intenzione di lasciarlo in pace.
- o, ma poi gli elefanti ti hanno beccato si o no?
Soundwave diede un pugno contro la parete e non le rispose. Ovvio che alla fine l’avessero beccato, ovunque era andato se li era trovati davanti, erano ovunque, dentro i mobili, nei motori dell’astronave, nella vasca d’olio!
- …che poi Spectra la devi a me, quindi io non capisco di che diavlo ti lamenti. È bellina, è cotta persa di te, è nobile, è pure vergine, che vuoi di più?
- Spectra è l’unica cosa buona che hai fatto! - esclamò Soundwave - per il resto, non finirò mai di dirlo, sei la mia rovina!!!
- e allora Arcee che dovrebbe di’? ho fatto peggio a lei che a te, eh. Non è che non mi piaccia, mi piace abbastanza, è solo che si crede troppo l’centro dell’Universo. Ogni cosa che succede è sempre colpa sua, e se nn’è così nn’è contenta. Tra un po’ si da’ la colpa anche dell’uragano Katrina e dell’effetto serra - commentò spietatamente - o, comunque tra un po’faccio arrivare su un’amica mia, che per lei adesso ho scritto che il tempo scorre.
- scordatelo! - protestò Soundwave, ma Fiamma lo ignorò e fece partire una chiamata proprio mentre Adriana e Chiara entravano nella stanza.
- chi chiami? - chiese subito la bionda, abbracciando Fiamma.
- la Francesca…io penso che ce divertimo sul serio se viene su.
Adriana si mise le mani nei capelli. - oddio…
Il fatto era che, quando quelle due erano insieme, non si reggevano proprio. Era come avere a che fare con due Fiamma, o due Francesca, dipendeva dai punti di vista: stessa identica mente deviata! Dicevano cose che capivano solo loro, facevano battute per cui morivano dal ridere solo loro, facevano cose del tutto senza senso e sparavano cazzate a non finire. A Budapest l’avevano fatta impazzire, povera Adriana!
- ommadonna - disse Chiara. Soundwave stava iniziando a preoccuparsi. E parecchio.
- com’è questa…Francesca?
- è come lei - Adriana indicò Fiamma - sono uguali!
Soundwave si sentì gelare. - Fiamma, non ti azzardare a portarla qui. Hai sentito quel che ti ho detto?!
- si ma non me ne frega niente sinceramente …- e comunque era troppo tardi, perché Francesca aveva risposto - o Frà? Eri sveglia? Booono…senti, adè davanti a te compare una luce. Tu entraci dentro…no, non è ‘na cazzata, so’seria. La vedi? - nell’alloggio di Soundwave si aprì un Ponte - ecco, se entri arrivi dove sto io! Anche la Chiara e l’Adriana so’ di qui…
Dal Ponte uscì una bella ragazza con capelli ed occhi scuri, alta e ben piazzata, che si guardò in giro.
- ma che è ‘sto posto? - poi vide Soundwave e lo indicò - ma che cavolo è?!
- te ricordi quando dicevo dei robot giganti che parlano? Lui è uno, ma non ti preoccupà, che li abbiamo fregati e…insomma facciamo quello che ci pare, poi ti dico. Ma ieri ti sei persa una cosa…
- ha fatto invadere tutto dagli elefanti rosa! Ma dovevi vedere, una cosa assurda, hanno messo su un casino che non aveva più fine - raccontò Chiara, e sia Fiamma che Francesca attaccarono a ridere senza riuscire a smettere.
- ma ‘ste cazzate giusto noi! - rise Francesca.
- ma infatti ti ho fatta venire su apposta, pensa quanto ce divertimo! Che per oggi non ho previsto niente, tra che è sera e tutto, e poi volevo sentire te…magari tiriamo fuori qualcosa di ancora peggio che gli elefanti rosa!
Questo era poco ma sicuro. Adriana scosse la testa ed alzò le mani. - qualunque cosa sia io non ne voglio sapere, me ne resto nella suite, ne ho già abbastanza di queste pazzie!
- ok A, come ti pare…Chià?
- dipende quel che tirate fuori, partecipo solo se posso farlo con stile - affermò Chiara - Soundwave, potresti abbassarti un attimo?
- perché dovrei? - disse il mech, seccato.
- te l’ha chiesto senza fa’scene, e abbassati no? - intervenne Fiamma - guarda che è una gran cosa.
- non ti intromettere! - sbottò Soundwave.
- mettemola così, o lo fai o lo fai, perché sennò la prossima volta che scrivo lascerò che la mia testa bacata vaghi liberamente con tutte le conseguenze del caso…- lo minacciò la ragazza, con un sorrisetto che Soundwave trovò assolutamente irritante.
“ come se non avessi intenzione di farlo comunque, di lasciar vagare liberamente la testa bacata! Poveraccio ” pensò Fiamma. Alla fine l’ex gladiatore si costrinse ad esaudire la richiesta di Chiara ed abbassarsi. La bionda utilizzò il suo schermo visivo come uno specchio, sistemandosi i capelli.
- fatto…me ne torno nella suite, fatemi sapere ok? - disse, voltandosi ed uscendo senza nemmeno ringraziare lo strumentalizzatissimo Soundwave che a vedersi usare come specchio stava montando su una certa furia che però poteva solo contenere. Vide che Francesca stava osservando la maglia di
Fiamma, che aveva una civetta disegnata sopra, con uno strano sorriso.
- no eh…o Fra’…- Fiamma sospirò - e vabbè, come te pare, ormai…
- OGNI CIVETTA HA LA SUA CASA! UN ALBERO-O! - attaccò a cantare, ben presto seguita da Fiamma.
- MA IL BARBAGIANNI INVECE NO, NO, NO!!! - urlarono a squarciagola, prendendosi a braccetto e dirigendosi verso i letti che con l’arrivo di Francesca erano diventati due. poco dopo le ragazze sentirono diversi rumori di metallo che si scontrava con altro metallo, e videro Soundwave che prendeva a testate il muro.
- ma che ho fatto di tanto male per meritarmi questo eh?! Ditemelo!!! Che…
- che diavlo ho fatto di tanto male? - concluse Fiamma, causando a Francesca un attacco di risate irrefrenabile, l’ennesimo della serie.
- stai zitta!!! - Soundwave non sapeva se essere arrabbiato o disperato, o entrambi - almeno lasciami imprecare in pace maledizione!
Lei fece spallucce. - ok. Fra’, guardaaaa…
- una candela! - Francesca tirò subito fuori l’accendino e diede fuoco allo stoppino, per poi iniziare ad accarezzare la fiamma (della candela). Fiamma (quella deviata) poco dopo iniziò a fare lo stesso.
- ma sai se diamo fuoco all’energon nel magazzino,,,l’energon è quello che mangiano questi qua praticamente…
- eh, che succede?
- ka- boom!!! - rispose Fiamma, con un gesto esplicativo - esplode tutto! Ma se scrivo che noi ci salviamo chissenefrega.
- non ci provate nemmeno! - gridò Soundwave, ora veramente sull’orlo dell’isteria.
- oddio, anche i robot sono isterici?
- psicotici isterici nevroticheggianti con tendenze schizomaniacali sublimate nonché…boh. Comunque sono alieni - fece spallucce - lo sai come sono gli alieni. Abbiamo esperienza noi, con gli alieni! - disse Fiamma. Soundwave non capì perché attaccarono di nuovo a ridere, ma decise che non se ne sarebbe curato. Le avrebbe ignorate. Avrebbe fatto di tutto per ignorarle.
Si sdraiò sulla cuccetta e si impose di andare in ricarica. Forse avrebbe fatto meglio a restare sveglio: non avrebbe cambiato nulla, ma se non altro avrebbe saputo cosa lo attendeva…

***



Soundwave si sentiva strano quella mattina.
Volgendo lo sguardo verso i letti delle due psicotiche con cui si trovava forzatamente a condividere l’alloggio al “sentirsi strano” si aggiunse una momentanea esplosione di gioia, seguita da una di panico ancora più grande. I motivi erano rispettivamente:
a) i letti erano vuoti e non trovarsele lì a scocciargli era un sollievo
b) i due letti erano vuoti, quindi Primus soltanto poteva immaginare cosa stessero facendo quelle due.
Oltretutto la sensazione di stranezza era in continua crescita. Non capiva proprio cosa avesse.
- ma che diamine…?- a sentire il suono della propria voce trasalì, si guardò il petto e quel che vide gli fece emettere uno strozzato gemito di sorpresa.
Pensando che fosse impossibile, un’allucinazione, Soundwave andò ad osservare la propria immagine riflessa su una superficie lucida, e con sommo orrore vide che era diventato…una femme!
Una femme con presa riproduttiva e tutto!
- DANNATISSIME PSICOTICHE!!! - grido lo (la) spymaster. Basta. Quello era veramente, veramente troppo! Non poteva fargliela passare liscia, in qualche modo doveva fargliela pagare, o almeno provarci!
Esitò a lungo, ma alla fine inviò un messaggio agli autobots spiegando loro tutto quel che era successo. Aiutarli sarebbe stato conveniente anche per loro, dato che a Fiamma Ratchet stava antipatico e di conseguenza chissà cosa aveva in mente per quel poveretto!
Fatto ciò, volendo comunque fare un bel discorsetto a quella vipera, aprì la porta del suo alloggio con l’intento di andarla a cercare.
Per poco non andò in standby. La Nemesis non era più la Nemesis.
Al posto dei familiari corridoi, magazzini e stanze, c’era nientemeno che il circolo polare artico. E non era finita, perché quelli che avevano davanti erano pinguini giganti mezzi androidi ed armati fino ai denti, assurdità che si aggiungeva all’assurdità anche solo perché dimensioni ed armi a parte…i pinguini vivono in Antartide!
Per di più gli (le) rivolsero uno sguardo decisamente…affamato.
Oh no. dopo gli elefanti maniaci anche i pinguini no!
- prendetela e portatela nel pinguinharem! - ordinò uno di loro, e cinque pinguini le furono addosso.
- LASCIATEMI SUBITO! - gridò, riuscendo a divincolarsi e a fuggire via, bestemmiando pesantemente in cybertroniano. Doveva trovare gli altri, Megatron e Knock Out, cui probabilmente era accaduto quel che era accaduto a lui (lei).
Donne! erano diventati donne! E c’erano dei pinguini semi robotici giganti che davano loro la caccia e volevano portarle tutte nell’harem! Soundwave voltandosi e vedendo i pinguini inseguirlo, anzi inseguirla, su dei cingolati alle bestemmie aggiunse le preghiere. Non aveva più armi. Non poteva trasformarsi e volare via. Non poteva lasciare l’astronave. Poteva solo correre!
E la maledetta, Fiamma, con le sue degne amiche deviate, non si era ancora vista. La cosa non prometteva affatto bene.
- Soundwave! sei tu…?!
Quella robottina rossa che sgambettava verso di lui ed aveva a sua volta dei pinguini alle calcagna poteva essere solo Knock Out.
- hai visto cosa ha fatto quella…!
- CORRI, che anche io ho dietro i pinguini! - strillò Soundwave, a cui veniva quasi da piangere dal grande stress nemmeno fosse preda di una sindrome premestruale alla massima potenza. Si sentì un’esplosione, e le sue transformer furono quasi colpite da un’enorme…
Bistecca. Con tanto di osso.
- MA CHE COS’È?! - grido Knock Out, pestando i piedi e piangendo in preda ad una crisi isterica. Lui, e Chiara la notte in cui l’aveva rapita, si somigliavano moltissimo in quel momento.
- CARICAAAARE IL CANNONEEE!!!...3!...2!...1!...FUOCO!
Un’altra esplosione, e Soundwave per sua fortuna riuscì ad evitare un’altra bistecca. Questa però colpì Knock Out di striscio, facendole dare una gran sederata contro il ghiaccio. Le due femme stavolta, se non altro, videro da dov’era partito il colpo…
- Fra’! fa’ un po’ portare qua dai cloni quei missili salame per piacere…
Fiamma e Francesca erano a bordo di una nave che aveva la forma di una caramella alla menta incartata, e presumibilmente era anche fatta con lo stesso materiale. Gli enormi cannoni che si trovavano su ogni lato della nave venivano caricati con un’assurda quantità di bistecche, salami, prosciutti e polli arrosto, tutti di dimensioni spropositate. Ma la cosa più spaventosa era che a governare la Santa Mania, così si chiamava la caravella - anzi, la caramella- e caricare i cannoni erano le due ragazze e i loro cloni.
Due erano già troppe, e adesso c’erano una trentina di Fiamma ed una trentina di Francesca; praticamente un incubo.
- li abbiamo quasi presi! - esclamò Francesca mentre dirigeva i cloni con i missili salame - i pinguini si vedono?
- pinguini a ore sette! - gridarono dei cloni di Fiamma.
- caricate i cannoni a babordo!!! Abbattiamo quei volatili che ‘n volano!!! Corpo di mille balene! - esclamò Fiamma, fingendo di zoppicare e chiudendosi un occhio con una mano.
Quel che avevano concepito le due ragazze era una battaglia navale contro pinguini robotici e decepticon donne, in un tutti contro tutti senza precedenti a colpi di bistecche e salumi vari, almeno per quanto riguardava Fiamma e Francesca sulla nave ammiraglia.
- TACCO A SPILLO IN ARRIVO! - gridò Knock Out, ed un’enorme decolleté nera si abbatté sulla calotta ghiacciata dove si trovavano spezzandola e facendoli, anzi facendole, cadere nell’acque gelida.
- colpiti ! - esclamò un clone di Chiara. La vera Chiara sorrise.
- ma quanto mi sta bene quel vestito bianco?
- come quello rosso! - esclamò un altro clone, con indosso il suddetto.
- e quello blu! - sorrise un altro clone ancora.
Chiara ed i suoi cloni governavano da sole un’altra “caramella”, rosa fragola, al sapore di fragola e tutta luccicante. La bandiera, come quella della Santa Mania, raffigurava un elefante rosa.
- o Chià?! L’hai beccati si! - urlò Fiamma.
- ovviamente! Ma io ve l’avevo detto che i tacchi a spillo erano più efficaci delle bistecche…io ho sempre ragione, c’è poco da fare - gongolò la bionda - ma quell’amore di tua sorella dov’è?
- da’addosso a Megatonto co’ la su’ nave - replicò Fiamma.
- ALTRI PINGUINI! - esclamò Francesca, sparando loro file e file di salsicce - Soundwave e Knock Out? Dove so’?
- tu butta in acqua due polli bomba, che se so’sott’acqua li becchiamo - disse Fiamma - già, ma la Laura non mi sta facendo sapere niente…O LAAAÀ’!!! - urlò la ragazza - l’hai beccato?!
Una risata maniacale precedette una sfilza di esplosioni di palle di cannone vere e proprie, che si avvicinavano sempre di più ad una povera femme argentata con gli occhi rossi e piena di cicatrici che correva come una pazza.
- AIUTATEMIII!!!
- dai, ferma, fatti distruggere! - esclamarono contemporaneamente Laura ed i suoi cloni, per poi tornare a chiacchierare tra loro.
- pareva tanto carina e dolce tua sorella! - commentò Francesca.
- dicono tutti così, ma solo perché non ce l’hanno intorno tutto il giorno! è la bimba di Satana, damme retta. C’ha solo dieci anni, ma è più fuori di me che ne ho diciotto - ribatté Fiamma.
Da un iceberg che una volta evidentemente era stato una porta sbucarono fuori gli autobots.
- ma che…?- si stupì Arcee.
- ma cosa…?! - si guardò intorno Bulkhead.
- non è possibile, ma che succede? - allibì Prime.
- LAURAAAA SPARA A QUELLI TU CHE HAI I CANNONI FATTI BENE! - urlò Fiamma, e con un’altra risata da psicotica sua sorella eseguì, colpendo in pieno il povero Ratchet…neanche a farlo apposta, eh?
- oh no, Ratchet! - lo soccorse Smokescreen.
- bella botta - disse Francesca gettando in mare quattro polli bomba. Stavolta riuscì a stanare Soundwave e Knock Out, che vennero gettati da un’onda su un’altra calotta di ghiaccio.
- BISTECCAAAA!!! - strillò Fiamma, sparando e colpendo quattro pinguini che stavano per tuffarsi e tentare un attacco sottomarino. Optimus era scioccato, quando aveva letto la richiesta d’aiuto di Soundwave aveva pensato che fosse diventato matto, e invece…!
Quindi quella che sparava bistecche era la stessa che aveva creato Spectrus, fatto si che Delta gli strappasse la Matrice e soprattutto fatto tanti danni ad Arcee! E la guerriera autobot infatti stava per attaccarla, ma venne colpita da uno stivale di venti e passa metri. Evidentemente Chiara aveva deciso che quella gente non aveva un minimo di stile, perché lei ed i suoi cloni da quel momento in poi iniziarono a sparare contro gli autobots ogni genere di scarpa, borsa, cintura…
Prime era indeciso. Lasciare che quelle pazze continuassero a fare tali disastri non era bello, anche se si trattava dei suoi nemici, ma…”meglio non svegliare il can che dorme”, diceva il proverbio. Né lui né gli altri avevano voglia di farsi trasformare in donne, braccare con i cannoni, e portare nell’harem da dei pinguini e Ratchet aveva bisogno d’aiuto…
Così se ne andarono, lasciandoli al loro destino. Se l’erano cercata.
Intanto nella suite Adriana e Dreadwing bevevano tranquillamente dell’energon e del succo di frutta. Adriana non aveva partecipato, e Dreadwing era stato risparmiato anche stavolta.
Per fortuna che non si era messo in mezzo…

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Capitolo 6
*** Spie nemiche! ***


- Soundwave, tu lo sai che ogni civetta ha la sua casa (un albero) ma il barbagianni invece no?
Per un motivo che il tecnico non comprese, Francesca alle parole di Fiamma si mise a ridere. Chiara alzò gli occhi al cielo.
- …che io quando fa così non la sopporto, ma tanto ormai lo so com’è…
- eh! O Chià! Ma c’hai pensato che potrei fare col potere che c’ho? Nel senso, se ho fatto riprendere a scorrere il tempo per la Francesca dall’altra parte e ho rimandato di là mia sorella potrei fa anche dell’altro. Ma tipo che posso conquistare il mondo davvero!
- ma anche no! - disse subito Adriana - lascialo com’è!
- …allora, prima di tutto a morte tutti i politici - iniziò ad elencare Fiamma - anzi no, li mando a scavare nelle miniere di bignè finché non ne estraggono uno, ovvero per sempre perché cavare un bignè dalla terra è complicato…
- e mano a mano li facciamo uccidere da Dexter! - aggiunse Francesca.
- ma si va’, ci sta.
- ci sta - rafforzò il concetto Francesca, mentre Chiara si metteva a giocare col cellulare.
- io mi rifiuto di parlare con loro.
- …poi ci buttiamo anche il Verme e Penny, con i politici. Anzi no, solo il Verme, Penny lo rimandiamo sul suo pianeta…- continuò Fiamma.
- ma no, che l’hanno esiliato, non ce lo vogliono.
- eh, ovvio che non ce lo vogliono! È angoscioso! - sbuffò Chiara, facendo mille smorfie - voglio di, uno non può arrivare ed attaccare a parlare così…- gesticolò - di cose di cui non te ne frega un cazzo…non so se è più inquietante lui o questo tizio osceno senza faccia. No, aspetta, i peggio erano quelli che sono venuti qua durante la battaglia navale!!! - si coprì il volto - non avevano un minimo di stile, non si possono guardà!
Fiamma, come sempre quando Chiara attaccava lo “spetteguless” come lo chiamava lei, iniziò a ridere. - ma io te l’avevo detto. Hai visto, te gli hai scritto, ma se ne sono andati! - la ragazza rise in faccia a Soundwave che tremava di rabbia.
- tanto prima o poi te le faccio pagare tutte. Ve le faccio pagare tutte.
- campa cavallo cocco…no, campa barbagianni.
Altro scoppio di risate, ed altro sbuffo da parte di Chiara. Adriana si era messa ad ascoltare la musica.
- ma perché non ve ne andate eh?! Andatevene! In tutte quelle maledette storie ho già abbastanza problemi senza che vi ci mettiate anche voi! - guardò Adriana, che tra le quattro le sembrava la più savia - andate via! Lasciatemi in pace!
- non è che ci sia voluta venire io qua eh - ribatté Fiamma.
- stavo per dirlo io, ma in effetti io qui invece ci sono venuta da sola - disse Francesca - o, tra quanto…?
- un minuto! O freghe, muoviamoci! - Fiamma e Francesca montarono su uno dei due letti.
- io dove vado? - domandò loro Chiara. Soundwave era un po’perplesso, ma una certa inquietudine iniziava ad impadronirsi di lui…
- sull’altro letto. Adrià…
- io non voglio entrarci.
- mi sa che ci entri per forza, ti conviene venire qua - Chiara le fece cenno di salire sul letto.
- non vorrete…- Soundwave scosse la testa, ora spaventato davvero - non ci sarà in programma qualche altra follia!!!
- UN’ALTRA FOLLIA?!! - Knock Out, Dreadwing e Megatron entrarono di corsa nella stanza.
- ti ordino di non farla iniziare! - ringhiò Megatron a Fiamma.
- me ne frega ‘na sega dei tuoi ordini, a me - ribatté lei in perfetto perugino.
- gli elefanti!!! I pinguini!!! La battaglia navale!!! Così mi rovinerai irrimediabilmente la carrozzeria!!! - esclamò il medico disperato.
- poi te la ripari uguale - disse Chiara.
- ma ho detto “irrimediabilmente”!
- NON CONTRADDIRMI!!! Se ho detto che te la ripari te la ripari, CHIARO?!
- …chiaro? - aggiunse Fiamma, ridendo come una matta insieme a Francesca.
- ma non potremmo fare che basta? - le supplicò Dreadwing.
- tu mica sei coinvolto, che vuoi? - ribatté Francesca. Dreadwing, a malincuore, fece un sospiro di sollievo. Per fortuna lo lasciavano in pace.
- …tre…due…uno!
Ci fu un repentino cambio di scena, ed i decepticon (tranne Dreadwing che si trovò in cielo trasformato) si ritrovarono in quello che sembrava uno degli oceani terrestri.
- m-ma che diavolo…?! - Megatron sputò acqua - ma che hanno studiato adesso?! Soundwave!...ma…sei di legno!!!
- anche tu! - ribatté il tecnico. Knock Out gemette, per lui era lo stesso.
Erano tre burattini decepticon di legno grandi come Pinocchio, che galleggiavano in un’infinita distesa d’acqua. Che voleva fare Fiamma, farli marcire?
- temo che questo non sia niente…- mormorò Soundwave.
Poco dopo infatti si sentirono degli sciabordii, accompagnati da risa sguaiate ed urla oscene di voci impastate dall’alcool. I tre decepticon si guardarono ed iniziarono a nuotare senza meta, pur di allontanarsi.
- ogni civetta ha la sua casa, noi barbagiaff…barbagiaggi…barba…quel che è…invece noooo!!! Guerra alle civette! Prendiamoci la nostra casa! - urlò qualcuno, prima di fare un singulto ed un tuffo in acqua.
- ihihih Gianni è cadutooo - ci fu un rumore, seguito da altri due tuffi.
- andiamo a fare la guerra alle civette! - urlarono altri.
Knock Out si decise a voltarsi. - m-ma…ma quelli sono…
Era un esercito di barbagianni parlanti palesemente ubriachi, che tenevano le redini di pesci rossi grandi come balene. Ma essendo ubriachi non solo i barbagianni stessi cadevano in acqua, ma facevano sbandare ovunque i pesci rossi creando una sfilza di ingorghi.
- pesci rossi grandi come balene guidati da barbagianni ubriachi - allibì Megatron - che vanno a far la guerra alle civette.
- quelle sono…sono…- Soundwave sbatté le mani sull’acqua - DEVIATE!!! Accidenti a loro e ai barbagianni!
- eeeeeeeehi, qualcuno ha detto accidenti ai barbagiaff…barbagiggi…a noi!!! hic! - esclamò un barbagianni - ma chi è stato?
- i tre cosi di legno in acqua - disse un altro - se ci hanno hic! Mandato un accidenti sono spie delle civette!
- spie delle civette! Dove, dove?! Hic! - e finì in acqua.
- qui!
- laggiù!
- i tre cosi di legno sono spie!
- FACCIAMOLI NERI!!! - urlarono tutti i barbagianni. Megatron e Knock Out guardarono Soundwave con odio.
- accidenti a te, non a loro! - ringhiò Knock Out, per poi mettersi a nuotare più veloce che poteva per sfuggire a quel branco di barbagianni in stato di ebbrezza ed arrabbiati. Ma i problemi non erano finiti.
- ogni civetta ha la sua casa! I barbagianni invece no!!! e le cose devono restare così! civette all’attaccoooo!!!
Dall’altro lato del campo di battaglia arrivò un esercito di civette in sella a degli ornitorinchi col cappello, che si diresse subito verso i barbagianni.
- no, pure le civette no! - esclamò Soundwave disperato. Una civetta sull’ornitorinco nuotando colpì Megatron per sbaglio.
- ach!!! Maledizione accidenti alle civette…! - sbottò.
Brutto errore.
- ha detto "accidenti alle civette"? È una spia dei barbagianni allora!
- dove?
- lì! Quei tre!
- prendiamoli! Facciamoli neri!!!
- accidenti a tutti e due allora!!! - strillò Knock Out, che per colpa loro adesso doveva fuggire sia dai barbagianni ubriachi che dalle civette sobrie.
E in tutto questo…
- ho fatto bene o no a volere lo yacht? - disse Chiara, che prendeva il sole.
- diciamo di si…ma Fiamma e Francesca…?
Si sentirono degli urli. Le due matte invece che da uno yacht avevano preferito assistere alla scena da uno yak volante.
- OGNI CIVETTA HA LA SUA CASA! UN ALBERO-O…
- MA IL BARBAGIANNI INVECE NO, NO, NO!!!
- sono lì - le indicò Chiara. Adriana scosse la testa.
- no comment.
- no comment davvero…- borbottò Dreadwing.


N.d.A.: l'idea per questo capitolo è principalmente della deviata numero quattro -in ordine di arrivo-!

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Capitolo 7
*** Buon appetito... ***


Fiamma e Francesca erano scrupolose nell’occuparsi delle piantagioni di bio barbagianni che avevano fatto comparire nell’alloggio di Soundwave.
Bio barbagianni. Soundwave aveva iniziato ad odiare i barbagianni, le civette, e qualunque cosa di elefantesco, gufesco o pinguinesco. O avesse le paillettes rosa.
Bio barbagianni.
- perché?
- che? - disse subito Francesca.
- o, ce la dai una mano ad innaffiare i bio barbagianni? - Fiamma uscì dalle piantagioni in cui si era addentrata - c’hanno bisogno di parecchia acqua, se c’aiuti facemo prima.
- e per quale...DIAVOLO…
- diavlo!!!
- non interrompermi!!! - sbottò Soundwave, per poi passarsi una mano sullo schermo visivo. Non ce la faceva proprio più. Ultimamente stava odiando davvero la propria vita, così come odiava Fiamma, Francesca e Chiara e quella scritta sulla parete. “Fiamma superiore, Soundwave inferiore”.
Quanto avrebbe voluto che se ne andasse!
Dopo la faccenda dei barbagianni aveva avuto un crollo nervoso vero e proprio, era arrivato a mettersi in ginocchio e supplicarle di andar via! Non gli importava quale sarebbe stato il prezzo da pagare, voleva solo liberarsene e non rivederle mai più!
Solo con una delle deviate la sua supplica disperata aveva attecchito. Adriana, dopo questo, aveva deciso di tornare dall’altra parte chiedendo a Fiamma di farsi anche cancellare i ricordi di quelle follie.
“guardate come li avete ridotti” lì c’era solo Soundwave, ma Adriana aveva visto anche com’erano ridotti Megatron e Knock Out, per cui poteva parlare al plurale “per quel che mi riguarda è più che abbastanza. Io mi fermo qui, rimandami dall’altra parte e cancellami i ricordi; io di tutto questo non ne voglio sapere più niente! una faccenda è pareggiare i conti, un’altra è infierire”, aveva detto.
“quanto se’ noiosa delle volte” aveva sbuffato Fiamma, scrivendo ed obbedendo alla sua richiesta. Prima di andarsene, Adriana aveva lanciato una bella occhiata di rimprovero a tutte e tre.
Chiara si era eroicamente trattenuta dallo sbottare, per esplodere dopo che Adriana se n’era andata. Possibile che dovesse essere sempre così…? lei si stava divertendo a tal punto che non sentiva ancora la nostalgia di nessuno, nemmeno di Michael, il che era tutto dire visto che solitamente erano sempre e costantemente insieme.
- perché dovrei aiutarvi?!! Togliete subito i bio barbagianni dal mio alloggio!!! - gridò, sentendosi un imbecille a parlare di piantagioni di bio barbagianni. Chiara entrò nella stanza mettendosi il mascara, mentre si guardava in uno specchietto.
- Soundwave mi serve uno specchio, abbassati.
- no!
- Soundwave! Sei una sega!!! - sbottò Chiara - sei una grandissima sega!
Fiamma si era messa a ridere non appena Chiara aveva detto “Soundwave”. Francesca lo stesso.
- non solo è una sega, ma si sega pure tanto sulle sue riprese…non negarlo Soundwave, l’hai detto tu, eh! - lo derise - eddai abbassati, che ti costa? Tanto più in basso di come sei caduto non ci puoi andà cocco…
- acida oggi! - commentò Chiara.
- uuuh, oggi si, da morì. Si comunque tra un po’ succede un altro disastro…
- ANCORA?! No!!! Mi rifiuto! Basta! - Soundwave diede un pugno tale alla parete da lasciare il segno. Francesca e Chiara impallidirono, vedere un robot di venti metri così furioso faceva impressione.
Lo avevano già visto arrabbiato, ma mai in quel modo. Quella era l’aria di uno che stava per esplodere. E poi un conto era vedere arrabbiati Knock Out o Megatron, un altro vederci Soundwave. Lui si che faceva paura davvero.
- eddai non fa’ l’isterico su, che tanto non serve! - disse Fiamma in tono indolente - mi dispiace, ma l’invasione di puffi verdi non ve la toglie nessuno.
- l’invasione di cosa?!
Si sentì un gran rumore, seguito da un insopportabile cicaleccio di migliaia di migliaia di piccole voci che si parlavano tutte quante addosso.
L’intera stanza in breve tempo fu invasa da una massa brulicante di piccoli omini verdi che erano vestiti con le divise mimetiche e viaggiavano ognuno con un piccolo mitra.
- questa nave è nostra!!!
- è nostra si!
- invadiamo la nave!
- uccidiamo il capo e prendiamoci la nave!
- chi è il capo?
- chi è?
- chi è?
- uno dei capi è lui - li informò subito Fiamma con un gran ghigno, indicando Soundwave - e ha appena dichiarato che la tassazione qui per voi in quanto puffi verdi sarà mooooolto alta!
Il capo dei puffi verdi si fece avanti, furioso.
- che cosa?! Tasse elevate per i puffi verdi anche qui!!! Che manica di razzisti!!! - strillò - siete tutti razzisti! I cugini blu ci hanno cacciati dalle nostre case perché non pagavamo l’IMU e adesso dovremmo venire qui e pagare ancora di più!
Soundwave cercò di indietreggiare. Il numero dei puffi verdi era incalcolabile, e lo stavano guardando decisamente male. anzi, più che male sembravano guardarlo come un goloso guarderebbe un profiterol. La cosa non deponeva bene.
Si chiese se anche Megatron e Knock Out si trovassero nella stessa situazione o se l’invasione fosse semplicemente cominciata da lì e i puffi non si fossero ancora sparsi in giro.
- ma infatti si! - concordò Francesca - io mi opporrei!
- non è giusto! Ribelliamoci al sistema! No all’IMU! No alla tassazione elevata! Romperemo! I maroni! Alla direzione!!! - gridò Fiamma facendo di tutto per non ridere - ROMPEREMO! I MARONI!...
- …ALLA DIREZIONE!!! - completarono i puffi verdi, iniziando a ripetere lo slogan come un mantra.
Seccato più che impaurito, e nostalgico dei bei vecchi tempi, Soundwave tentò di riportare l’ordine sollevando un piede e schiacciandovi sotto diversi puffi verdi, ripetendo l’operazione più volte che poteva. Purtroppo non poteva farlo a Fiamma, Chiara e Francesca, ma a quesi mostriciattoli verdi a quanto pare si!
Non avrebbe lasciato che la Nemesis fosse invasa dai puffi verdi evasori fiscali. Grida di terrore e di dolore invasero la stanza, mentre Fiamma e Francesca continuavano ad annaffiare le piantagioni di bio barbagianni.
- ma la Chiacchiera du’ è?
- chi?
- la Chiara. ..oh, eccola. Fate passare, è dei nostri! - esclamò Fiamma ai puffi verdi che si scansarono consentendo a Chiara l’accesso alle piantagioni.
- ma chi sono questi…?
- puffi verdi, non vedi? - Fiamma passò a Francesca l’annaffiatoio - Soundwave, io fossi in te smetterei.
Il tecnico però non sembrava affatto in vena di starla a sentire, e continuava a fare la frittata di puffi. Solo che più ne schiacciava più ne arrivavano, e questi lo guardavano sempre peggio.
- ‘sta zitta! - intimò a Fiamma.
- d’accordo, se devo sta’ zitta allora non ti dirò che è che mangiano questi tizi…- a quelle parole attaccò a ridere. I puffi verdi iniziarono ad arrampicarsi sulle gambe dell’ex gladiatore e aprendo le bocche scoprirono denti tali e quali a quelli delle schegge.
- …mangiano i cybertroniani. Come te - lo informò con un sorrisetto mentre i puffi verdi davano il primo morso. Soundwave urlò di dolore, mischiando alle grida anche le più crude maledizioni nei confronti delle tre ragazze, due delle quali erano piegate in due dalle risate.
- no…i puffi verdi cannibali no, Dio Cristo…- sospirò Chiara.
- e non dimenticare perché sono qui: li hanno cacciati perché non pagano l’IMU! - le ricordò Francesca.
Incurante delle loro chiacchiere e con ancora diversi puffi verdi addosso Soundwave si lanciò in una corsa disperata lungo il corridoio. Anche da lì, da ogni fessura, fuoriuscivano puffi verdi pronti a concedersi un lauto banchetto.
- liberatemi di questi affari!!! - urlarono Megatron e Knock Out all’unisono uscendo dalle rispettive stanze con dei puffi verdi a mangiucchiarli.
- ROMPEREMO! I MARONI! ALLA DIREZIONE!!!... ROMPEREMO! I MARONI! ALLA DIREZIONE!!!... ROMPEREMO! I MARONI! ALLA DIREZIONE!!!... ROMPEREMO! I MARONI! ALLA DIREZIONE!!!
A mali estremi, estremi rimedi. I decepticon iniziarono a spararsi addosso a vicenda nel tentativo di togliersi di dosso i puffi cannibali, riuscendo nell’intento e scappando a rinchiudersi in una camera a tenuta stagna.
- q-quelle maledette!!! - gridò Knock Out - me la pagheranno!!! Me la pagheranno per come mi hanno ridotto la corazza!!!
- la corazza è il meno, razza d’idiota! - sbottò Lord Megatron - è il resto che…eh…ma che diamine…?!!
La camera a tenuta stagna NON ERA più tale.
Adesso erano piombati nel bel mezzo di una festa di strane creature nel cuore dell’Africa. Creature del tutto simili ai Raving Rabbids, solo giganti, con il gonnellino di paglia ed un osso che forava entrambe le orecchie.
Nella mano destra avevano ognuno uno stura lavandini gigante, e li guardavano incuriositi.
- L-Lord Megatron!!! mi aiuti!!! La prego!!!
Allibiti i tre decepticon videro Starscream, legato, bollire in una pentola d’olio caldo. I Rabbids giganti gli erano intorno, posate alle mani. Evidentemente pure loro gradivano i cybertroniani all’ora di cena.
- aiutoooooooo!!!
Starscream però non era il solo. Nel pentolone con lui c’era Ratchet, anch’egli immobilizzato!...beh, Fiamma l’aveva detto che le era antipatico. E vicino a loro c’era posto giusto giusto per altri tre…
- spariamogli ed andiamocene di qui! - ordinò Megatron, per accorgersi con sommo orrore che le armi non funzionavano più. E che non riusciva a trasformarsi.
- oh no…- Soundwave scosse la testa - no. NO.
- oooooh si! - Fiamma, Francesca e Chiara uscirono dalle piantagioni di bio barbagianni, evidentemente anch’esse collegate alla terra dei Rabbids come la ex camera a tenuta stagna - Cumbala combala ma-lon-ga, mana manà mana! Ijò mba lè! Ijù mba lè! Nananananana…- stonò - Ramaya! O-o-o-o Ramaya!
- ABANTU RAMAYA! ISH TUM BA LA! O-o! - urlarono i Rabbids saltando addosso ai decepticon, afferrandoli, legandoli e buttandoli nel pentolone a bollire.
- Ramaya! O-o-o-o Ramaya! - …e mentre li cucinavano continuavano a cantare, giustamente.
Le tre ragazze intanto si facevano viziare sia dai sopraggiunti puffi verdi che dai Rabbids, che stavano offendo loro un trattamento da SPA di prima qualità.
- ma Dreadwing dov’è…? - Chiara si sentiva rimettere al mondo, grazie al massaggio dei puffi verdi.
- ah, lui è una SPA Rabbidt a poca distanza da qui. Lo staranno a stravizià - disse Fiamma.
- dici che un paio di bistecche di maiale ce l’hanno? - si informò Francesca.
- ma penso di si, voglio dì, la fiorentina ce l’hanno - rispose Fiamma - aaah, che bello. Poi ho invitato anche…
- devo ammettere che il servizio non è affatto male - asserì Airachnid mentre arrivava tranquillamente, avvolta in una specie di asciugamano. Le sue dimensioni erano ridotte a quelle di una donna umana, ma non se ne curava; era convinta di essere in un sogno!
- tutto merito nostro cocca, mettiti qua a farti massaggiare i cavi del collo - la invitò Fiamma - dov’è Delta Ride?
- eccomi - la bella seeker nero azzurra si mise vicina ad Airachnid. Anche lei era convinta che fosse tutto un sogno assurdo, dato che stranamente nel pentolone c’era giusto gente che o tentava di creare problemi a lei e i suoi figli o le era antipatica. Soundwave a dire il vero era un caso a parte, di problemi ne aveva creati più Delta a lui che il contrario. Ma era solo un sogno no?
- come te trovi di qui, cocca? - Fiamma vide che Chiara e Francesca si erano addormentate.
- beh come sogno non sarebbe male. Anche se è del tutto insensato…ma è sempre una distrazione dai miei problemi, pur essendo vero che attualmente sono in fuga.
- con Specter?
- eh! - annuì Airachnid - lo conosci?
- ovvio, l’ho inventato e mandato là io! Non so se ve l’ha detto, dovrebbe avere parlato a una delle due di una tizia che dice “ma che diavlo è” o simili con questa voce.
- ma io ti ho già vista…nella realtà però - rifletté Delta - quella che abbiamo liberato dalla compagnia molesta dell’alieno. Eri con un’amica.
- l’Adriana - annuì Fiamma - eh, io un’apparizione ce la fo quasi sempre. In un’altra storia ho pure beccato una sportellata in faccia ma lasciamo stare.
- ma tu guarda che associazioni mentali nei sogni - borbottò Airachnid, come Delta Ride incurante delle grida di aiuto dei poveracci nel pentolone bollire.
- pure a te - Fiamma si rivolse a Delta - ti ho inventata io lo sai? Però tanto ti sei sviluppata come volevi tu e fai quel che ti pare indipendentemente da me.
- io faccio sempre quel che mi pare - disse Delta Ride.
- ah, pure noi. Da tutte le parti, aggiungo - disse Fiamma indicando sé, Francesca e Chiara.
Delta Ride non le chiese delucidazioni riguardo quelle frase, ma ancora non conosceva le deviate versione robotica della sua attuale realtà, Deathstar, Mintaka e Stylequeen che non erano altri che gli alter ego delle tre ragazze accanto a loro.
- parli come una mia vecchia conoscenza della scuola base, anche lei era sempre a dire quel "ma che diavlo è" - commentò invece la vedova nera. Fiamma sorrise.
- ah davvero?
- Ramaya! O-o-o-o Ramaya! Abantu ramaya...ish tum ba là…!

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Capitolo 8
*** I promessi sposi ***


Avviso: questo (solo questo ) capitolo presenta elementi crossover ed una coppia het. Ma non penso valga la pena di cambiare le caratteristiche generali della storia per un singolo capitolo.


- dai freghi, oggi niente di male male ma proprio male. Dovete giusto fa i camerieri.
I decepticon guardarono Fiamma in cagnesco. Loro, fare i camerieri?!
- anche io? - le chiese Dreadwing, che fino ad ora non era mai stato coinvolto.
- no, tu no, ti metto nella lista degli invitati.
- dai una festa? - Chiara, arrivata in quel momento, fece giusto in tempo a sentire “lista degli invitati” - con chi? Dove? Quando?
- qui, stasera e…eh…- Fiamma tentò una specie di sorriso - non penso che la gente che voglio invitare ti piaccia. Non sono esattamente…umani. E anche gli umani che ci saranno comunque sono un filo strani…difatti devo tenere conto che probabilmente, a meno che io non scriva chiaro e tondo di no, scoppierà una certa cagnara…- rifletté brevemente - ok, no, lo scrivo - disse, andando al computer ed aggiungendo un paio di righe ad un documento che poi salvò.
- la Nemesis è una nave da guerra! Non una pista da ballo! - ringhiò Megatron.
- la Nemesis finché noi stiamo qua è quel che pare a noi - ribatté Chiara.
- brava Chiacchiera.
- …hai detto cagnara? - sopraggiunse anche Francesca.
- ha detto che vuol dare una festa con umani strani e gente strana non umana…ma una festa normale no? Dio Cristo! - protestò la ragazza.
- ma le feste normali dopo un po’diventano segose, almeno per me- disse Fiamma - o comunque se c’aiutate in cucina, dato che tra io e loro non compicciamo granché…
- loro chi? - Knock Out era, a ragione, piuttosto allarmato.
- l’ho fatti venire prima, che almeno preparavamo tutto per la festa…
- non potevi scrivere che a una cert’ora tutto era magicamente pronto? - osservò intelligentemente Francesca.
- infatti si - aggiunse Chiara.
Si sentì un gran botto, e sulla parete metallica della stanza si aprì un gran buco - oh, eccoli! FREGHI!
Cinque stranissimi esseri piombarono della stanza atterrando in una sequenza che sembrava prestabilita. Il più alto e massiccio di loro, un gigante con un ciuffo di capelli arancione in testa, si schiarì la gola mentre assumeva una buffa posa.
- hm,hm…RECOOOOM!
Subito dopo di lui fu l’altro gigante, un alieno dalla pelle blu, ad assumere una posa molto simile a quella dell’altro.
- BARTEEER!
Chiara guardò Fiamma, che fece spallucce. Fatto ciò, rifiutandosi di avere a che fare con quella gente, la bionda si ritirò nella propria suite.
- ah! GEEEEES! - disse quello con la pelle rosso fuoco ed una gran massa di capelli bianchi, poggiando un ginocchio a terra ed alzando le mani.
- ma chi sono questi? - disse Knock Out tra i denti.
Soundwave tra sé e sé imprecò in cybertroniano. Ci mancava solo un gruppo di dementi ballerini per completare il quadretto!
Quanto a Megatron, li guardava allibito.
- GULDOOOOO! - esclamò un bruttissimo alieno piccolo, tozzo e verde acido, facendo una posa simile a quella di Gees.
- …eeeee GINEW! - esclamò l’ultimo alieno, di uno strano colore lilla e con due corna in testa.
- SQUADRA GINEW IN AZIONE!!!
- no freghi, ma dopo tutti ‘sti anni che non ci vediamo mi fate ancora ‘sta posa? - disse Fiamma avvicinandosi.
- eh! Non pensare di scamparla, perché adesso tocca anche a te - disse Recoom - è ora che anche tu faccia la posa con noi!
- e non provare a dire di no - le intimò Ginew.
- no no freghi, lo sapete che io sono impedita per certe cose…- cercò di sottrarsi la ragazza, mentre tutti guardavano lei la squadra Ginew con tanto d’occhi.
- che ci vuole a tenere sollevata una gamba? - protestò Ginew.
- eh, se uno è incordato come me…
- tutte scuse! - protestò Guldo.
- dai non possiamo perde più tempo freghi, dobbiamo preparare la roba per stasera, che viene qua un botto di gente….
I membri della Squadra Ginew si scambiarono un’occhiata, come se sapessero qualcosa in più di Fiamma riguardo a quella festa.
- già, proprio tanta gente - mormorò Ginew - chi sono questi? - chiese alla ragazza indicando i decepticon con un cenno del capo.
- loro sono i nostri camerieri - li presentò Fiamma - e lei invece è la Frà. Frà! Vieni qua, mica mordono!...niente da fare - commentò, vedendo la sua amica ritirarsi nella suite. Forse la Squadra Ginew era un po’troppo anche per lei.
- non siamo i camerieri di nessuno! - protestò con veemenza Knock Out.
- si che lo siete, altrimenti io e i miei amici ci arrabbiamo- sorrise Fiamma.
- si beh anche il grande Freezer non sarebbe contento di non avere i camerieri al vostro matrim…
Recoom venne zittito da Barter con una gomitata. Ma quel che aveva detto era più che sufficiente.
- eheh…il nostro…cosa?
“matrimonio? CHE MATRIMONIO?! Io non ho scritto niente del genere!” pensò Fiamma “e poi che salta in testa a Freezer di…”
Poi ricordò. Si batté una mano sulla fronte.
Non era possibile, non poteva essere per quello
Era accaduto quando aveva sei, sette anni. A quell’età sua nonna ogni sera le raccontava delle favole, ma non erano favole comuni tipo Cappuccetto Rosso o simili. No. Fiamma le faceva inserire i personaggi che più le piacevano, come Freezer per l’appunto.
E mentre le altre bambine magari si sarebbero fatte promettere in matrimonio al principe azzurro, lei si era fatta promettere al tiranno galattico che ai tempi considerava il suo grande amore!
“…e quando Fiamma fu in età da marito si sposarono”. La favola si era conclusa così, e lei aveva applaudito a sua nonna con le piccole mani, entusiasta.
Evidentemente Fiamma non era la sola a poter influenzare il mondo della fantasia, in famiglia. Ed ecco che a causa di quella promessa di undici e passa anni fa adesso si trovava a gestire una variabile incontrollabile nella sua storia, ossia Freezer.
- a questo punto facciamo accomodare il catering…- disse piano Ginew, mentre dal buco che avevano creato entravano alieni su alieni di tutte le specie possibili ed immaginabili, che portavano quantità enormi di cibo, di addobbi e chi più ne ha più ne metta.
- ovviamente la festa si farà lo stesso, solo che invece che una festa tanto per fare sarà un ricevimento nuziale - disse Barter, un po’imbarazzato. Non era così sicuro che Fiamma fosse contenta di tale sorpresa.
- insomma Freezer…starebbe venendo qui.
- eh già - confermò Guldo.
Lei impallidì, e sentì i decepticon farsi una bella sghignazzata.
- vedo che l’idea di sposarti ti piace parecchio, razza di stronza! - rise Soundwave.
- tanto varrebbe solo nelle varie realtà della fantasia - borbottò la ragazza - non nel mondo reale.
- vero, ma non penso che il grande Freezer ti permetterà di tornare nel mondo reale - la avvisò Guldo.
- non siamo ancora sposati e già sarei per chiede l’divorzio, pensa ‘n po’…- disse. Dopo qualche istante di silenzio in cui aveva riflettuto con aria assente su come risolvere questa faccenda, Fiamma osservò la Squadra Ginew.
- sapete cosa? Ci sto! - esclamò - però devo chiedere alle ragazze di farmi da testimoni di nozze…
I decepticon si guardarono stupiti. Ma come, prima impallidiva tanto da far pensare che sarebbe svenuta e poi se ne usciva con un “ci sto”?
- vado e torno - disse con un sorriso a trentadue denti, scomparendo nella suite. Cinque minuti dopo di sentì un urlo spaventoso, “MA TU SEI COMPLETAMENTE FUORI DI TESTA!”, che presumibilmente era di Chiara. Dopo questo un po’di parlottii confusi, del silenzio, ed infine Fiamma tornò fuori.
- hanno accettato!
- oh! Bene!
- la vedo piuttosto entusiasta delle nozze adesso - commentò piano Knock Out.
- arrivaci, mentre era dalle altre due avrà scritto qualcosa no? - disse Megatron - non dovevano lasciarla andare se volevano incastrarla. A questo punto dubito che le nozze si faranno.
- ah, Freezer ha mandato questo - disse Ginew, porgendole un pacco.
Un vestito da sposa viola scurissimo, quasi nero, con la scollatura a cuore, il corpetto a pieghe, ed una gonna a balze non eccessivamente ampia ma abbastanza da nascondere quel che c’era da nascondere in termini di fianchi.
- io questo vestito lo conosco.
- si è basato su un tuo disegno - le rivelò Gees - tiene d’occhio tutti i tuoi vari profili su Internet.
- il nostro Internet e il vostro è lo stesso? Non lo sapevo - osservò bene il vestito - minchia - commentò - ha azzeccato il modello giusto per il mio fisico…a beh, a questo punto vado a prepararmi - disse, scomparendo di nuovo nella suite.
- vedete di lavorare sodo stasera, altrimenti Freezer vi ridurrà in un mucchio di lamiere; sono undici anni che aspetta di sposarsi! - li avvisò Ginew.
- undici anni che aspetta quella lì? Ma allora è coglione - ribatté Knock Out.
Appena finita la frase, venne afferrato da Recoom e scaraventato parecchio più in là. Era molto più piccolo di loro, ma schifosamente forte!
- il grande Freezer non gradisce gli insulti.
Megatron e Soundwave si guardarono, capendo che forse conveniva collaborare. Si sorpresero quando videro gli autobots al completo, Starscream, e anche Shockwave, materializzarsi improvvisamente lì. Avevano indosso una specie di divisa, e non capivano assolutamente cosa stesse succedendo.
Soundwave si guardò. Aveva anche lui la divisa, ora.
- ma che diamine…?!! - Bulkhead si guardò attorno.
- mal comune mezzo gaudio. Siamo i camerieri al matrimonio del secolo - commentò aspramente il tecnico - potete immaginare di chi. Niente commenti, grazie.



La sala principale della Nemesis era gremita di folla. C’era l’intero esercito di Freezer, c’era la Baroque Works al gran completo…
- miss Golden Wick, dipingi quelle statue di cera per cortesia.
- va bene Mr.Three - eseguì la ragazza, dipingendo le varie statue tra cui quella degli (tra poco) sposi.
C’erano Arlong ed i suoi uomini pesce, c’era il capitano Kuro, c’erano Cell, Bu, insomma tutti i personaggi più strani (nonché i più cattivi!) che ci fossero in giro.
E parlando di cattivi…
- …cambio di scenario piuttosto brusco - commentò Spectrus Specter, guardandosi attorno.
- se non altro qui ho ancora entrambe le braccia - disse una ragazza umana sui vent’anni che Specter non conosceva - mi è un po’difficile capire se sia un sogno so se sono veramente saltata da un mondo all’altro. Sia come sia, auspico di tornare presto nel mio Universo. Ho delle faccende importanti da sbrigare…comunque…non ti ho mai visto dalle mie parti - lo guardò - tu saresti?
- Spectrus Specter.
- io sono Nefertari Sely - si guardò intorno - il volto di quella ragazza mi è familiare - disse, osservando le statue.
E se era familiare a lei, figuriamoci a Spectrus! Era stata quella ragazza a mandarlo nell’Universo dove si trovavano Delta Ride, Meg e gli altri!
- io la conosco, a questa qui.
- noooooo, zingara di Solus Prime, pure nei sogni me lo ritrovo!...devo essere andata in ricarica all’improvviso. Mintà! Anche tu qui?
- eh, pare!
- un altro sogno strano, ne faccio diversi ultimamente - osservò una voce femminile che Spectrus conosceva bene.
- Delta Ride!
- Specter, anche tu qui?...ma ci vedo doppio…?
Due Airachnid infatti si stavano guardando allibite. Una era l’Airachnid dell’Universo di Nefer, l’altra quella dell’Universo WCB.
- ok. È un sogno in fondo - concluse quest’ultima - ci sta. No Delta?
La seeker fece spallucce.
- oh, sicché tu saresti mia suocera? - disse Deathstar.
- finalmente conosco mia nuora. Ciao - le strinse la mano - Specter, chi è questa ragazza?
- Nefertari Bishop Rhamir Sely…- si presentò nuovamente - e sinceramente non capisco perché mi trovo qui, dato che non sono nemmeno sicura di conoscere la sposa.
- è un sogno, tutto è possibile - minimizzò una delle due Airachnid.
- io non sono così sicuro che sia un sogno…- mormorò Spectrus.
- Delta!
- Fly Lopez, ma tu guarda…Specter, Fly. Fly, Specter. È la mia amica mezza demone e sposa di un dio, te ne ho parlato. Fly, questa è Nefertari Sely. L’abbiamo appena conosciuta.
- piacere - dissero in contemporanea le due stringendosi la mano, senza in realtà alcun “piacere” reale.
- o, ma quella che diavlo è?
- sembra una statua di cera. Lieta di vedere che stai bene Deathstar - la salutò l’Airachnid di WCB.
- Fly?
- Leo?
- oh, c’è pure lui! - per Delta era una sorpresa piacevole dopo l’altra.
“se la sposa non avesse detto ‘niente assorbimenti, niente cagnara’ io a quella con i capelli neri l’assorbirei” pensò Cell poco distante da Fly Lopez, mentre dopo una breve chiacchierata Delta Ride e Nefertari si scambiavano la frequenza sul comunicatore universale. Tanto la seeker era ancora convinta che fosse un sogno…
- mamma?
- Meg, vedo che ci sei anche tu…- il suo sguardo andò da lei a Specter, che ebbe il buon senso di restare in silenzio. Lui e Megatryde non si salutarono nemmeno.
Dietro a Meg c’era Spoke Ryder, mentre invece di Magnus non c’era traccia.
Al matrimonio di Fiamma i buoni non erano invitati, e gli unici presenti facevano da camerieri.
- cameriera! - sorrise malignamente Delta Ride ad Arcee - porta dell’energon bello freddo. Di corsa.
- ho visto un tavolo dall’altra parte della sala, sai che vuol dire che è pieno zeppo di granite, gelati, frozen yogurt…pare che il pianeta dello sposo abbia tutte queste specialità fredde- osservò Meg.
- già, lo sposo come diavlo si chiama?
- Freezer! - li informò il capitano Kuro.
- ah beh allora non c’è da sorprendersi - commentò Mintaka - ma quella ragazza che sta mangiando le granite la conoscete?
- è una delle due testimoni della sposa.
Ovviamente era Francesca, che si stava perdendo tra gelati e granite nell’attesa che Chiara finisse di aiutare Fiamma a prepararsi.
- tu chi sei? - domandò Stylequeen, appena arrivata, al capitano.
- il capitano Kuro, detto anche l’uomo dai mille piani.
- solo mille? - Spectrus lo guardò con sufficienza, beccandosi un’occhiataccia.
- si sposa! E chi l’avrebbe mai detto - esclamò Arlong, arrivando di fianco a Kuro - la conosco da quando era piccola così…
- ma allora com’è che si chiama la sposa?
- Fiamma!
- finalmente un nome da associarle - disse Airachnid dell’Universo di Nefer - ma la cerimonia quando inizia?
- tra poco, Freezer è già su all’altare - li informò Loki, appena arrivato - peraltro abbiamo tutti dei posti in prima fila. Facciamo meglio ad andare - disse, senza guardare in faccia Delta Ride.
L’intero gruppo si avviò fino alle prime file, dando così una bella occhiata allo sposo.
Freezer per l’occasione si era pure vestito da cerimonia, ed era nella sua forma finale. Fluttuava a mezz’aria e, al solito, aveva le braccia incrociate. Ma aveva comunque l’aria di uno che non vedeva l’ora di sposarsi, bontà sua. Accanto a lui c’erano suo padre, che aveva il compito di officiare le nozze, ed il fratello Cooler che gli faceva da testimone. Kuriza, il suo figlioccio, era già seduto anch’egli in prima fila.
Si sentì suonare una campanella. Finalmente si cominciava…
- dobbiamo andarcene di qui! - sibilò Wheel Jack a Bulkhead.
- non si esce. Ci ho già provato - sussurrò il demolitore - hai visto chi c’è?
- chi, Delta Ride, Specter, loro? li ho visti eccome…
Quando tutti quanti si furono messi a sedere partì la marcia nuziale, e la sposa fece il suo ingresso, seguita dalle sue testimoni. Ovviamente la signorina non camminava, ma era portata a spalla dalla Squadra Ginew…
“è quella che ha fatto fallire uno dei miei piani!” pensò Nefertari.
A metà strada Fiamma fece fermare la Squadra Ginew, e barcollando un po’si alzò in piedi guardando tutti gli astanti.
- FREGHI! MI SPOSO!
Patirono applausi, ovazioni, qualche fischio e diverse risate. Delta Ride fece facepalm.
- va bene l’entusiasmo, ma questo è eccess…
- E SI SPOSAAAAAAA! - urlò Deathstar.
- Freezer comunque sembra sollevato - osservò Specter.
E in effetti lo era. Meglio che la sposa fosse entusiasta, decisamente, soprattutto perché erano state una sorta di nozze a sorpresa. Re Cold invece era un po’meno contento del figlio, ma d’altra parte ormai com’era fatta Fiamma lo sapeva da un pezzo. Cooler si fece una risata, il giovane Kuriza lo stesso.
Finalmente la sposa arrivò all’altare.
- non ci vediamo da undici anni e la prima cosa che fai è sposarmi, io penso che giusto tu…
- è stata una cosa improvvisa ma non ci sarebbero state altre occasioni a breve. Comunque da oggi non c saranno più problemi - le disse Freezer - sai che non tornerai nel mondo reale, vero?
Lei sorrise. - certo che lo so.
Freezer le diede una lunga occhiata, per qualche motivo fece una sorta di espressione rassegnata, e si preparò finalmente a sposarsi.
“la Squadra Ginew ha la lingua maledettamente lunga. dovrò tagliargliene un pezzo” pensò.
- ha capito che lei tornerà dall’altra parte - commentò piano Meg.
Delta Ride annuì. - probabile.
La cerimonia fu relativamente breve, bastava che Re Cold desse semplicemente la sua benedizione dopo lo scambio delle promesse.
- prometto che non assumerò mai la mia penultima forma perché so che ti fa schifo- disse Freezer.
Si era alzato in volo per sembrare un po’più alto, ma scese quando Fiamma gli fece cenno di tornare giù!
- prometto che eviterò l’uso di camicie da notte…- sapeva che lui aveva una fobia per le camicie da notte, va’a capire perchè - che tanto non metto uguale perché io preferisco il pigiama - aggiunse Fiamma.
- prometto che non protesterò quando guarderai Tempesta d’Amore.
- prometto che ti darò una mano tiranneggiare come si deve anche se lo fai bene da solo.
Chiara alzò gli occhi al cielo.
- prometto che lascerò perdere i tentativi di far fuori Goku.
- prometto che non farò più commenti sul fatto che io ho i capelli di tre persone mentre tu sei pelato.
- prometto che non assumerò mai neanche la mia quinta forma.
- prometto che non indosserò mai scarpe con i tacchi in tua presenza.
“ma che promesse sono?” allibì Delta, mentre Deathstar e Mintaka morivano dal ridere.
- vuoi tu Freezer prendere in sposa la qui presente Fiamma finché morte non vi separi?
- lo voglio - disse con decisione il tiranno.
- e vuoi tu Fiamma prendere in sposo il qui presente Freezer finché morte non vi separi?
- eh! M’ha aspettata undici anni e dovrei anche dire di no? Voglio si!
Altre risate, mentre Re Cold dava la sua benedizione.
Inspiegabilmente Delta, Spectrus, le due Airachnid ed i gemelli scomparvero dai loro posti. Anche Dreadwing era sparito chissà dove.
- prima che l’unione diventi ufficiale c’è da rispettare un’ultima tradizione…- ricordò loro Re Cold.
Freezer si illuminò. Era una tradizione che gli piaceva particolarmente.
- mia cara, hai preferenze sul pianeta che va distrutto? - chiese a Fiamma.
Lei guardò gli autobots ed i decepticon. Il sorriso che fece non prometteva assolutamente niente di buono, e anche Chiara e Francesca iniziarono a inquietarsi.
- questa è una cerimonia particolare, considerati gli astanti - disse Fiamma - sarebbe gradevole per tutti vedere la paura e l’orrore sul volto dei nostri camerieri, nonché “fornitori di location”…- il sorriso si allargò un po’ - quindi direi che il pianeta Cybertron è il più adatto da distruggere.
Ed in effetti paura ed orrore fu proprio ciò che ottenne dai cybertroniani presenti.
- NO! NON SE NE PARLA, NON TI PERMETTERÒ DI DISTRUGGERE CYBERTRON!!! - urlò Megatron, ancora prima di Optimus Prime. Pesanti manette comparvero alle loro mani, ed anche ai piedi, facendoli crollare a terra. Solo Soundwave rimase senza.
Freezer capì una volta di più perché l’aveva voluta in moglie. La vide minimizzare con un cenno il commento di Chiara “ma non ti sembra esagerato?!”.
- ad aprire il Ponte Spaziale sarà ovviamente il nostro Soundwave. Comincia pure.
- non se ne parla! - ringhiò il tecnico - te lo scordi! A tutto c’è un limite!
Fiamma e Freezer si scambiarono un’occhiata. - la ragazza che mi hai chiesto di far catturare dalla Squadra Ginew c’entra qualcosa in tutto ciò? - le chiese il tiranno.
- certamente.
- portatela qui - ordinò Freezer, secco.
La squadra Ginew uscì, e quando rientrò trascinava con sé Spectra legata da migliaia di catene.
- SPECTRA! - gridò Soundwave - lasciatela stare!
Gli invitati, a quella scena, risero. 
- bel colpo, cognata - commentò Cooler.
Chiara e Francesca si guardarono, pensando che l’influenza di tutta quella gente non facesse affatto bene a Fiamma. Tirava fuori il suo lato malvagio.
- mettiamola così, inutile ammasso di ferraglia - disse Freezer in tono annoiato - o ci porti a Cybertron o la ragazza muore. Allora?
- Soundwave aiutami!!! - strillò Spectra.
La punta del dito di Freezer si illuminò, era pronto a scagliare il suo raggio letale. - allora? - ripeté.
Senza dire una parola Soundwave fu costretto ad aprire il Ponte. In pochi istanti furono a Cybertron.
Gli invitati e gli ostaggi si recarono tutti nella sala principale della Nemesis, mentre Fiamma e Freezer uscivano fuori. Che lei potesse respirare nello spazio era il segno evidente che aveva scritto di poterlo fare.
- che i fuochi d’artificio abbiano inizio - sorrise Freezer, stringendo a sé la sposa con la coda.
La piccola sfera di energia che aveva sul mignolo divenne sempre più grande, fino ad eguagliare le dimensioni di Cybertron. Freezer la lanciò.
Autobots e decepticon urlarono fino a perdere la voce, ma il pianeta esplose, e Freezer diede un bacio alla sposa infilandole al dito l’anello di famiglia, preziosissimo.
Quanto alla festa, non c’è bisogno di dire che durò tutta la notte.



- addormentarsi col marito e svegliarsi senza è vagamente deprimente ma chissene - disse Fiamma il mattino dopo, osservando l’anello - e dai, piantatela con quei musi lunghi! Avevo scritto che questa mattina Cybertron sarebbe tornato a posto.
- sei un demonio! Un mostro malvagio! - urlò Soundwave.
- ma dai, voleva solo divertirsi - minimizzò Francesca.
Chiara sospirò. - c’è modo e modo.
- erano tutti cattivi, che dovevo fa?...
- ma Freezer sapeva che stamattina non sarebbe più stato qui? - le chiese Francesca.
- ci siamo accordati durante i fuochi d’artificio su quando e quanto vederci. È tutto ok. No comunque è stato epico…”Grande Freezer permettici di fare la nostra danza benaugurale!”…”no, almeno al mio matrimonio risparmiatemi!”…e poi la Squadra Ginew l’ha fatta lo stesso perché io invece la volevo vedere! Anche se ho dovuto rinunciare ai 7 Cervelli…
- eh no, Freezer aveva ragione, non puoi far esibire ad un matrimonio gente che canta “Vanga Style” - commentò Chiara - è grezzissima!
- e io che so’, scusa ve’?
Quantomeno se lo diceva da sola.
- adesso che ti sei sposata intendi toglierti finalmente dalle scatole?! - sbottò Megatron.
- ovviamente no. Magari tra due capitoli!

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Capitolo 9
*** Extra - regali di nozze ***


Menti Deviate Extra: Regali di Nozze




= Mini raccolta di drabbles su alcuni regali di nozze ricevuti...potete divertirvi ad indovinare i mittenti, ma anche no! xD =




”Piumiccia”- «io quell’orrore rosa non lo metto ».

- Chiacchiera, qui non è questione di vattelapeach che, ma io quell’orrore rosa non lo metto.
- ma dai…quanto sei…- sbuffò la bionda - anche tu delle volte sei una grandissima sega!
- o Chià! È orribile! Frà, e diglielo anche tu che è orribile!
- si, in effetti…- guardò l’oggetto in questione - è veramente orrenda.
- mettila, almeno nasconderai tutta quella ciccia strabordante che hai addosso - disse sarcasticamente Soundwave, venendo palesemente ignorato.
- che poi…io non capisco che cavolo è - continuò Francesca, riferendosi alla “cosa”.
- è una pelliccia…- disse Chiara.
- ma du’è ‘na pelliccia se non c’ha né pelle né pelo?! Quella è ‘na piumiccia!
Francesca scoppiò inevitabilmente a ridere, mentre Chiara scuoteva la testa e Fiamma continuava il suo (per Soundwave assolutamente insopportabile) sproloquio.
- … ‘na piumiccia che se la poteva pure tenere, s eper il matrimonio mi doveva regalà ‘sta cosa poteva pure fare a meno e non portarmi niente!
- lui ne indossa una identica, avrà pensato di farti un regalone - commentò Chiara.
- sia come sia…io la piumiccia di fenicottero non la metto - concluse Fiamma.
Poi si voltò a guardare Soundwave.
Il tecnico aveva una vaga idea su che sarebbe stato a beccarsi la “piumiccia”…


Prodotti di bellezza- « è la madre di mio marito… ».


- io penso solo che questo fondotinta è meraviglioso - disse Chiara con aria estatica - si adatta ad ogni colore, grana e tipo di pelle! Copre tutte le imperfezioni!
- e puoi usarlo su chiunque. Anche su di loro - rise Fiamma. Indicando Knock Out e Starscream.
- che?! Ma non se ne parla proprio! - protestò quest’ultimo.
- invece mi sa che vi tocca - disse Francesca.
- su con la vita, i prodotti di bellezza di Kamabakka sono i migliori che ci siano - minimizzò Fiamma.
- io però una cosa non la capisco - buttò lì Francesca - se era un matrimonio a cui erano invitati praticamente solo i cattivi, che c’entrava Emporio Ivankov? La grande Ivan?
Fiamma tentò disperatamente di non ridere.
“tanto fregatogli il fregabile divorzio”.
- è la madre di mio marito…lo sapete che si dice in giro che sia sparita, no? beh non è esattamente così.
Bocche spalancate.
Certe domande era meglio non farle.


Coccobanana- « te l’avevo detto che la scritta non si tocca! ».


Lui ci aveva provato in tutti i modi, davvero.
Aveva cercato di patteggiare. Niente.
L’aveva minacciata. Niente.
L’aveva supplicata. Niente.
Aveva cercato di convincere le altre due. Niente.
…aveva dato della carne ai ventidue coccobanana di guardia…
- te l’avevo detto che la scritta non si tocca!
“ Fiamma superiore, Soundwave inferiore”.
E con un pezzo di sedere in meno.
Maledetta lei. E maledetti i coccobanana.


Statue di cera- « non è un’opera d’arte? ».


I decepticon le odiavano profondamente.
- quella statua resterà qui per molto?
Non si capiva cosa avessero contro quella splendida statua di cera in cui erano rappresentate Fiamma, Francesca e Chiara che li calpestavano con aria divertita.
No no, non si capiva proprio.
- non è un’opera d’arte?
Dreadwing fu l’unico a non ringhiare di rabbia, mentre quelle ridevano.


“Come raggiungere la Perfezione”- « c’è crisi, c’è crisi! »


- dovresti dargli una letta, Soundwave - disse Fiamma indicando il libro.
- si è sprecato tutto - commentò Chiara.
- fortuna che amo leggere. E poi lo sai, c’è crisi.
- purtroppo ami anche scrivere - sibilò Soundwave.
Francesca si fece passare il libro. - te l’ha regalato l’androide che sembra una mezza diavletta*?
- si, il cosiddetto essere perfetto. mi sa che avrebbe dovuto leggerlo meglio prima di sbolognarlo a me, più che l’essere perfetto è il fallito perfetto.
Chiara alzò gli occhi al cielo. - hai dimenticato chi hai sposato?
- Freezer è un fallito ma è un fallito sfondo di soldi, a cui porterò via anche le mutande che non ha per poi divorziare. Finché non trovi l’uomo che ti riempie di gioia il cuore, sfrutta quello che ti riempie di soldi il portafogli.
Chiara alzò un sopracciglio. - molto dolce, eh.
- c’è crisi, c’è crisi! - disse Francesca facendo spallucce.
Soundwave pensò che tutto sommato di quel libro lei non avesse bisogno. Era già una perfetta deviata bastarda.


Una montagna di dolci- « quindi siamo diventate cannibali?! ».


Le tre ragazze erano letteralmente sprofondate in una montagna di dolcetti, prevalentemente cioccolatini, che si stavano sbafando sotto gli occhi assolutamente disgustati di Megatron.
“ disgustati? Epperchéppoi?” pensò Fiamma.
- quello non è un regalo del mostrone rosa?
- fi!...fono tutti buoniffimi questi cofi - bofonchiò Francesca, con la bocca piena di dolci.
- ma lui non è quello che trasforma in dolci le persone?!
Le ragazze smisero immediatamente di ruminare.
- quindi siamo diventate cannibali?! - strillò Chiara.
- ma ti pare che possa avermi regalato dolci fatti con le persone? Penso che possiamo continuà a magnà senza sentirci Hannibal Lecter.
- già lui che ti ha regalato? - le domandò Francesca.
- diverse bottiglie di Chateâu d’Yquem.
- perfette per accompagnare un piatto di carne umana, cannibali che non siete altro!
Fiamma alzò gli occhi al cielo. - cocco mio se vuoi i cannibali ti accontento subito.


- Ramaya! O - o - o Ramaya!...
- AIUTOOOOOO!!!





* . “diavletta” traducesi col più conosciuto “cavalletta”. È il diavlese, che volete farci?

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Capitolo 10
*** La giornata mondiale dei supereroi! ***


Era quasi assurdo il fatto che Fiamma, ormai da diverso tempo in una dimensione cui praticamente tutto le era concesso tra cui fare qua e là tra i diversi Universi ogni tanto si mettesse ancora a leggere i fumetti degli X-Men. Accidenti, avrebbe potuto farli comparire tutti lì solo scrivendolo, e leggeva i fumetti?
Probabilmente era tutta colpa della sua pseudo vita coniugale che la bloccava in una grigia gabbia di apatia senza follia alcuna.
La cosa di certo aveva dato respiro ai decepticon, ma Chiara e Francesca iniziavano a preoccuparsi sul serio.
- da quando si è sposata ha man mano perso la sua follia - osservò Francesca.
- in un certo senso è meglio, ma primo non è più lei, secondo non può restare con quella lucertola oscena. Aveva detto che avrebbe divorziato presto, e invece questa cosa si trascina da...boh. Da troppo - concluse la bionda, aprendo di scatto il primo cassetto di una scrivania tirando fuori una penna ed un plico di fogli tenuto insieme da una puntina, per poi sbattere tutto davanti a Fiamma.
ma che diavlo è?
- i documenti per il divorzio. Senti, che diventi normale non è nemmeno una brutta cosa, ma non puoi rimanere con quella brutta sottospecie di lucertola albina.
- perché?
- perché lo avevi detto tu - le ricordò Francesca - e perché da quando vi siete sposati non hai più combinato niente.
Fiamma prese in mano la penna con aria pensierosa. Le ragazze avevano ragione, da quando era sposata con Freezer la sua follia aveva subito un calo assai drastico, ed alla sua creatività era successa la stessa cosa.
Era quello l'effetto della vita di coppia su di lei, la rendeva apatica, noiosa e monotona, nonché improduttiva. E più una relazione diventava lunga, più per lei stessa e la sua creatività era veleno.
Fu il ricordo di due anni improduttivi a farle firmare di getto quei fogli. - fatto. E se Freezer non controfirma vorrà dire che si ritroverà senza poteri in un palazzo invaso da zombie vestiti da ballerine brasliane.
- alé! La follia è tonata! - esultò Francesca. Chiara era un po'meno contenta, ma fece un sospiro di sollievo pensando che non avrebbe fatto da madrina a dei bimbi mezzi lucertola. - i documenti come glieli invii?
- ficcali nel secondo cassetto Chiacchiera, che in quel modo gli arrivano subito...
Oh si, il divorzio le aveva proprio giovato, e guardando il fumetto che stava leggendo le vennero in mente un'amica ed un suo conoscente...
- freghe vi ci vedete in versione super?
- eh? - entrambe la guardarono perplessa, ma Fiamma non poté iniziare a spiegare che il cellulare squillò.
- è il mio ormai praticamente ex marito, che fo, gli rispondo?
- mah, magari un minimo di spiegazione gliela devi, per correttezza...- disse Francesca.
- metto il vivavoce così vi divertite un po'. Poi vi spiego che ho pensato.
 
***
 
Soundwave intercettando quei discorsi aveva immediatamente allertato gli altri decepticon col dire che la deviata era tornata a devianteggiare dopo il divorzio. 
- stupido io che pensavo si sarebbero tolte dalle scatole a breve! - si disperò Knock Out - da dopo il matrimonio non era successo più chissà cosa e pensavo se ne sarebbero andate...
Era stato il pensiero e la speranza di tutti, ma le intercettazioni di Soundwave avevano infranto i loro sogni come un sasso infrange il vetro. Durante la telefonata poi erano venute fuori certe chicche...
" che vol di' perché, metti 'sta firma e non scaramellà la fava oh ".
" naaaaaaah tu mica hai fatto niente, è solo che mi sono rotta le palle che non ho e stavo perdendo di vista la cosa più importante nel nostro rapporto: me".
" ovvio che non era per amore! Cioè no era per amore, ma dei soldi che ti frego con tutta questa faccenda".
" 'scolta, l'unico Freezer che 'nteressa ta me è quello dove ce ficco 'l da magnà".
- sbagliavamo a quanto pare, e...- Soundwave venne interrotto da un gran fracasso - è cominciata!
- che sarà adesso? - Lord Megatron ed i decepticon si misero in formazione appena prima che comparissero anche gli autobots.
- ancora?! - strillò Rathcet, a cui l'idea di avere a che fare con le deviate faceva strillare come una donnicciola.
- ancora - confermò cupamente Optimus.
- oggi è...LA GIORNATA MONDIALE DEI SUPEREROI! - sentirono esclamare Fiamma. Al che alzarono i sensori ottici trovandosi davanti le deviate volanti ed in costume da supereroi.
- io sono...Nigntwoman! - dichiarò Fiamma, senza sollevare il cappuccio nero che le copriva metà viso.
- io sono...Superstar! - esclamò Chiara, facendo una piroetta sugli altissimi tacchi che indossava.
- ed io sono...Who Woman! - concluse Francesca.
- si sono date i superpoteri...-fu l'asciutto commento di Arcee.
- ma in questa battaglia non saremo sole! - continuò Fiamma. A quelle parole il tetto della Nemesis venne sfondato da due figure sconosciute.
- io sono...- avviò a dire una delle due bevendo dalla bottiglia che aveva in mano ed emettendo un fragaoroso rutto - dio ****!!! Porca ******! Maiala!!! IO SONO SUPER CLOD!!! - esclamò una ragazza vestita come Superman, solo dei leggings blu scuro a pois bianchi.
L'altra figura fece un giro su sé stessa, per poi mostrare una maglietta giallo evidenziatore che abbagliò tutti tranne lui, che portava dei truzzissimi occhiali da sole con la montatura verde brillante. -ed io sono l'uomo del sole: Sunman!
Effetto più o meno previsto: Nightwoman cadde per terra dal gran ridere. Lo aveva fatto venire lì, appure lo sapeva che Sunman era un atlal sua salute fisica nonché finanziaria (aveva dimenticato 5€ sul bancone del bar una volta perché troppo impegnata a ridere e psicoanalizzare le piante insieme a lui...).
- oddio no altri due!!! - esclamò Starscream.
- tranquillo, sono qui solo per oggi non ti piscià sotto cocco .
- cazzo di robot giganti!!! Maiala!!! - urlò Super Clod, accendendo una sigaretta e bevendo ancora dalla bottiglia. Nigntwoman non riusciva proprio a smettere di ridere. - o Clà!!! Maial del mondo!
- maiala de la ******!!!
Gli autobots e Superstar le guardavano scandalizzati, mentre Sunman accecava i decepticon. Non era stato a chiedersi il perché e il percome, poteva essere davvero un supereroe per una volta!...e Who Woman...rideva, che doveva fare?
"ti prego Primus, fa' che finisca presto" pregò Ultra Mgnus, mentre Superstar e Who Woman partivano all'attacco, Super Clod cadeva a terra mantenendo però intatta la grinta, e tra Sunman e Nightwoman scoppiava una lotta intestina, essendosi ricordati di essere "avversari"...
- va bene, qui serve Predaking! - sentenziò Shockwave.
- Predaking? - disse Sunman - che diavlo è?!
...anche se uniti nel che diavlo è. E Predaking a quel punto fece il suo ingresso.
- chiiiiiiiuuuuuu - pigolò un draghetto cucciolo.
- e che secondo voi 'n' ce pensavo?
Ok. Avevano perso anche quella battaglia...e pure la guerra.





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Capitolo 11
*** i barbari! ***


Quella volta la colpa era stata tutta di Francesca.
Se n’era uscita con la storia di lei che inseguiva un gatto - ormai lontano e dunque imprendibile, anche perché lei mai, mai avrebbe fatto del male ad un animale - con un’accetta.
Inutile dire che con le menti deviate che si ritrovavano tale storia potesse solo far venire idee folli a qualcuno che, in quel periodo, con le sue follie già da un pezzo stava rovinando la vita ai poveri decepticon.
- correre ad accetta sguainata!!! Come i barbari!!! Francy! I BARBARI!!!
Chiara le lanciò un’occhiata d’avvertimento. - Fiamma…lascia i barbari dove sono per piacere, sono grossi, sporchi, sudati, puzzano e non si sanno vestire.
- cocca mia, a me Conan il barbaro frega un cavolo se non si sa vestire! - ribatté Fiamma - DIAVLO!!! Bellissimo! Faremo i barbari!!!
Francesca attaccò irrimediabilmente a ridere all’idea. - si, dai è fantastico!
- ma manco per niente! - protestò Chiara.
- si bensì un urlo di guerra ci vuole, che sennò che facciamo? - inutile, Fiamma era partita e non l’ascoltava…- Frà! Suggerisci!!!
- mmmh…non lo so…- si mise a riflettere, ma poco dopo fu Fiamma stessa ad uscirsene con…
- CANDELAAAAAAAAAAAAAA!!!
…al che Francesca scoppiò a ridere di nuovo. - si, mettiamo una candela sopra all’accetta, tu con un po’di sale ed io con un po’di pepe!
La curiosità scientifica che le aveva pervase a Budapest le aveva portate a gettare qualche granello di pepe e sale sulla fiamma di una candela (sempre con la totale disapprovazione di Adriana). Il pepe era un po’scoppiato, il sale niente…
- ma si, dai! È bellissimo! - Fiamma si mise al computer - solo una cosa, facciamo venire qui Asterix e Obelix o un’orda di barbari barbari?
- ma no, ma nessuno dei due! - esclamò Chiara.
- Chià, loro lì fo vestì coi brillantini rosa, ok?
- ah,ok.
Ed ecco che era sistemata. In quel momento entrò Dreadwing, che assunse immediatamente un’espressione assai allarmata nel vedere Fiamma scrivere.
- oh no…no…- e dire che a lui non aveva mai fatto nulla!
- la colpa è sua - disse Chiara indicando Francesca.
- ma già è abbastanza deviata da sola, non ti ci mettere anche tu - si lamentò il robot. Francesca fece spallucce.
- eheheheheheheh i baaaaarbariiii!!! - Fiamma se ne uscì con una risata satanica mentre scriveva - …che se abbiamo fortuna li riutilizzeremo anche più in là. Se conosco bene ‘l mi’ex marito, che è tonto col botto, vuoi che in futuro non venga a scocciare pure lui? La versione lucertolosa della mucca della Milka…
- basta che non rapisca anche me, che io non lo posso vedere…ha una testa pelata coma una palla da biliardo - commentò Chiara.
- la versione lucertolosa della mucca della Milka!!! - rise Francesca.
Dreadwing scosse la testa. Ma quando sarebbe finita? Quando?!
 
***
- fratelli barbari!!! ALL’ASSALTOOOO!!!
Orde su orde di enormi, barbuti (ma profumatissimi e pulitissimi) barbari con vestiti rosa si avventò ad asce, spade e martelli sguainati sui vari computer e si decepticon stessi, ridotti a dimensioni umane ed impossibilitati a reagire.
- ma in nome di Unicron!!! - urlò Lord Megatron - questa storia deve finire!!!Deve finire!!!
Francesca gli assestò una bella martellata sulla testa. - zitto, và…
- no,no no e no!!! Più dritti con quella schiena! Ma che siete, barbari?!
- eh si o Chià - commentò Fiamma - sono barbari.
Mentre tentava di respingere l’orda all’assalto Soundwave si maledisse una volta di più per l’idea che aveva avuto di portarle lì.
 

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Capitolo 12
*** Madness'end - ricercate everywhere ***


- confessate, bastardi!!! Siete stati voi, eh?!! Le tracce portano qui!!!

Il più alto dei quattro ospiti indesiderati puntò il fucile al plasma verso un ridotto e disarmato Megatron, che era stato anche legato come un salame. Stessa sorte era toccata a Soundwave e Knockout, oltre che a Starscream e Shockwave che avevano avuto sfiga di essere coinvolti un paio di capitoli fa. A salvarsi, come al solito, era stato il solo Dreadwing, che dunque al momento non stava subendo l’interrogatorio da parte…

- ammettetelo!!! Siete stati voi a versare la Tubby pappa!!!

…dei Teletubbies infuriati per il rovesciamento della Tubby pappa da parte di “un anonimo transformer di nome Megatron; Nemesis, Nevada, U.S.A., cielo”.

Inutile dire che Megatron non c’entrava assolutamente niente nel rovesciamento di quell’abominevole pappa rosa, ma giustamente Fiamma nello scrivere aveva avuto premura di lasciare alle quattro strane creature un biglietto falso, oltre che ai fucili al plasma ed una voglia di vendetta smisurata.

- ma io non so nemmeno cosa diavolo sia la Tubby pappa, maledizione!!! - urlò Megatron - e non so nemmeno chi accidenti siete voi quattro!!! Ma una cosa posso assicurarvela…- osservò truce le tre deviate rimaste, in particolar modo la riccia-di-recente-tinta-rosso-fuoco che rideva senza ritegno  - il vero nemico qui non siamo noi!

- tu dici le bugie! Hai lasciato anche un biglietto! Bastardo! - strillò e pianse Po, il più piccolo dei Teletubbies prendendo da non si sa dove una mazza chiodata ed abbattendola sul povero leader dei decepticon - voglio la Tubby pappa, la Tubby pappa!!!

- visto, per colpa tua è tutto il giorno che dobbiamo sorbirci questa lagna! - sbottò Lala, l’unica Teletubbie femmina, spesso sospettata di intrattenere rapporti intimi con Tinky Winky e Dipsy, e se non lo faceva anche con Po era solo per non rischiare un’accusa di pedofilia.

- se confessate magari decido di non usare questo benedetto fucile - ringhiò Dipsy, minacciando Starscream  - fatelo, risarciteci, e invece di farvi saltare la testa magari colpisco solo le gambe!

- e con cosa vorreste essere risarciti, scusa?! - berciò il seeker.

- con la Tubby pappa che avete rovesciato! Quella quantità più un interesse del 30% da calcolare per ogni lagna di Po, il che significa il decuplo - calcolò Tinky Winky - e la vogliamo subito, chiaro?!

- ma noi non ce l’abbiamo la…- Soundwave ebbe un lampo di genio - ok, forse possiamo produrvela, ma dovete liberarci. Shockwave, tu sei in grado di produrla?

- io posso riprodurre qualunque cosa.

- attento Tinky Winky, stanno cercando di avvelenarvi! - si intromise Fiamma, facendo poi l’ennesima risata.

- maledetti infidi robot! - sbottò Dipsy - Po!!! Passami la mazza chiodata!

E mentre degli inediti Teletubbies da guerra si accanivano sui poveri robot indifesi (ed i suddetti robot lanciavano loro le peggiori maledizioni) le ragazze e Dreadwing erano saliti su una barca fatta comparire da Fiamma, chissà perché. E stavano bevendo rispettivamente birra (la rossa), del cranberry (Francesca), un qualche drink di quelli pesanti (Chiara), e dell’energon di ottima qualità (Dreadwing, naturalmente).

- …io non riesco a capire com’è che ti è venuta quest’idea dei Tele…cosi.

- Teletubbies, Dreadwing, Teletubbies! - Fiamma bevve un gran sorso dal proprio bicchiere - e guarda che questo non è niente.

- che vuol dire “non è niente”?! senti, i barbari li sopporto una volta, ma non di più!!! - protestò subito Chiara.

- no, no, niente barbari. Io quel che ha scritto l’ho letto - disse Francesca, dimezzando il bicchiere di cranberry - a te che piace il rosa, dovrebbe fare contenta tutto ciò.

- cosa s’intende  per “tutto ciò”?! - nessuna follia aveva mai coinvolto Dreadwing, ma il povero si allarmava ogni volta.

- no, è che visto che ‘sti Cristi vogliono la Tubby pappa…c’hai presente quando la gente chiacchiera e sogna di nuotare in una piscina piena di cioccolato? Cosa che a me a dire il vero farebbe anche schifo ma…- Fiamma aveva iniziato a divagare, se qualcuno non l’avesse riportata in carreggiata avrebbero anche potuto finire non si sa come a parlare dei Vashta Nerada che Francesca, da autentica Whovian, conosceva così bene.

- …non perdere il filo del discorso!!! Che cavolo hai scritto?! - la interruppe Chiara.

- allora, praticamente ho scritto che…- si sentì un forte rombo, che riuscì addirittura a coprire le urla dei robot torturati  - uuh. Mo’ lo vedi.

- che cos’è questo rumore?!!

Da ogni imboccatura presente iniziarono ad uscire immensi fiotti di liquido rosa, accolti con urla entusiastiche da parte dei Teletubbies e con strilli molto femminei e molto spaventati dei poveri decepticon.

- eheheheheheh! Un oceano di Tubby pappa! - Fiamma allargò le braccia rivolta verso le sua amiche e Dreadwing, come se stesse presentando l’ottava meraviglia del mondo, mentre la barca si sollevava e le grida di aiuto di Megatron, Soundwave e compagnia venivano bellamente ignorate - faremo kite surf!!! Ho sempre voluto fare kite surf, ma la differenza è che tu sarai il mio aquilone Dreadwing, che così è anche ventimila volte più bulo!

- in pratica ha fatto tutto questo casino perché voleva fare kite surf - spiegò Francesca.

- ma non potevi farlo al lago, scusa? - le chiese Chiara perplessa.

- Chiacchiera, vòi mette?- tradotto: “vuoi veramente mettere a confronto il kite surf sul lago con il “kite” surf sulla Tubby pappa”?

La bionda fece un lungo sospiro- - vabbè.

- o, comunque una buona notizia per voialtri tonti ce l’ho: dopo questa squagliamo via - tradotto: “ce ne andremo” - sé contento cocco?

- ve…ve ne andate davvero? - Dreadwing tremava addirittura per la gran felicità trattenuta.

- si! Ultima festa, ultima cicciata con delle bistecche alte due dita e poi andiamo via! - Francesca più che altro era contenta per la grigliata in questione.

- yyyyyyyaaaa- ah- ah- ah- uuuuuuuuuuuuuh!!! - strillò Dreadwing - tornerà tutto alla normalità!!!

- sempre che un manipolo di robot che si massacra per cause idiote sia una cosa normale…

 

[…]

 

- bistecca numero ottantasette prontaaaaaaaaaaaaah!!!

L’immensa griglia sfrigolava. Salsicce, bistecche di vitello, bistecche di maiale, costolette di maiale, e per non farsi mancare nulla pure il pollo. Anche la friggitrice lavorava, sfornando ottime patate fritte a bastoncino e non, e anche in pastella.

- concludiamo degnamente un soggiorno fantastico! Pensione Nemesis, voto…tre stelle. Per la compagnia! Molti dei padroni di casa non erano tanto socievoli eh! - disse Fiamma alzando il boccale di birra da un litro - allora!... un brindisi…alla Chiacchiera! Perché senza la Chiacchiera i barbari avrebbero fatto veramente schifo e invece profumavano!

- oooleeè!!!

I presenti erano tutti volti già visti al matrimonio (eccetto l’ex marito, naturalmente) con delle aggiunte, rappresentati da alcuni componenti della famiglia Lancaster che credevano ovviamente di sognare.

- un brindisi…alla Frà! Che senza la Frà, l’idea delle civette e i barbagianni ubriachi non mi sarebbe venuta! E poi riguardo lei ci sarebbero un milione di cose da dire, ma se le dicessi poi dovrei uccidervi, quindi niente!

- papà…hai una qualche vaga idea su dove siamo?

- in verità no, ma i cocktail sono ottimi, e ci sono delle persone che conosco. Se è un sogno, non è affatto male. L’unica cosa che manca per rendere tutto perfetto è la presenza di tua madre - concluse Howard salutando con un cenno la signora Van De Kamp che lo stava invitando a raggiungerla - direi che possiamo stare tranquilli, Hammy.

- se lo dici tu mi fido.

- uhm…inoltre mi sembra di aver visto la ragazza con i capelli lunghi rossi al tuo matrimonio. Solo che in quell’occasione erano biondo-castano chiaro dorato.

- bah. Io non mi ricordo.

- un brindisi…a tutta questa bella gente che c’è! Tra l’altro io conosco bene parecchi di voi, anche se voi non sapete un cavolo di me, eheheh.

Un’affermazione che fece scambiare tra molti degli astanti delle occhiate perplesse e/o inquiete.

- uh. Devo dire che questo white russian è ottimo - commentò una donna di mezz’età con uno strabismo indecente ed un’indifferenza da manuale.

- uh , ciao Ally, ci sei anche tu? - la salutò un albino con gli occhiali ed il sorriso sornione un po’più largo del solito.

- …ma che pantaloni ha quel tipo?!! - allibì Chiara, terrificata. Ma mai quanto il ragazzo vestito in uno stile simil vittoriano modernizzato, che appena vide Alana cacciò uno strillo orripilato.

- m-ma che cosa sei?! Sei un insulto all’estetica!

- ma cosa dici? È sublime! Il modo in cui si toglie l’occhio per poi farselo ricrescere è così artistico! - disse un ragazzo dai capelli azzurrini, gli occhi rossi e l’aria estatica; trattavasi di Spoke Ryder, figlio di Delta Ride, conosciuta in vesti umane come Regina Van De Kamp.

- ok…e per ultimo un brindisi a me! perché…boh, perché ci sta, che ne so - Fiamma finì il boccale di birra - camerieri! Altre bistecche, prego!

I camerieri ovviamente erano sia i decepticon che gli autobots. Insieme. E no, non erano contenti.

Ma due cose avevano tirato su loro il morale: il fatto che le deviate se ne sarebbero finalmente andate, e…

- hai inviato quelle taglie, Soundwave?

- si. Alla Marina, alla polizia spaziale, ai corpi speciali di Cybertron, alla Corte del pianeta Amazon e…e tutto quello che mi è capitato sottomano.

 

Wanted
-dead or alive-
CHIARA
€ - $ - quello che sia: 500.000

 

 Wanted
-dead or alive-
FRANCESCA
€ - $- quello che sia: 400.000.000

 

Wanted
-dead or alive-
FIAMMA
Chiedete quel che volete e vi sarà dato, fossero anche cento pianeti, ma per il bene di tutti… basta che la sistemiate!!!

 

- bene…molto, molto bene.

Si.

Bisognava vedere “molto bene” per chi, se per coloro che avrebbero tentato di catturarle e/o ucciderle…o per le ragazze...!

 



Ok...questa raccolta folle è ufficialmente giunta al termine xD grazie a chiunque si è sorbito questo insieme di ca**ate spaventose dall'inizio alla fine!

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