I Hate You But Maybe It’s Because I Love You.

di inharoldsarms
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Begin Again ***
Capitolo 2: *** Welcome To My Life. ***
Capitolo 3: *** The Last Time. ***
Capitolo 4: *** Just Give Me a Reason. ***
Capitolo 5: *** I Will Wait ***
Capitolo 6: *** I Miss You. ***



Capitolo 1
*** Begin Again ***


 
Begin Again.

-Jess, scendii! Farai tardi.- mia madre mi urla dal piano di sotto che devo scendere.
Oggi è il primo giorno di scuola e in effetti non vorrei arrivare in ritardo. Questo sarà il mio ultimo anno di scuola.

Ricomincia la solita routine. Sveglia alle 6,30 e poi cinque lunghe ore a scuola. Come se non bastasse devo rivedere quello ‘stronzo’ di Styles.
Harry. Harry Styles. Il ragazzo più amato dalle oche di tutta la scuola. Uno stronzo che si porta a letto tutte le ragazze che gli passano davanti. C’ero cascata anche io tre anni fa, quando avevo appena 16 anni. Ero piccola e mi aveva illuso, come una mamma che dice alla figlia che le darà le caramelle solo dopo aver fatto i compiti, ma poi la bambina le caramelle può anche sognarsele.
Io e Styles siamo nello stesso corso di matematica da più di quattro anni ed è esattamente dal giorno dopo che siamo andati a letto insieme che non mi saluta ne mi rivolge più la parola. Diciamo che è un bel ragazzo, è affascinante, attraente, è bello ma stronzo.
Se ora, in questa scuola non ci fosse lui, sarebbe tutto perfetto, o quasi.

Mi vesto e poi scendo giù, prendo una fetta biscottata al volo e mi avvio a piedi verso scuola.
Nel frattempo chiamo Deb, la mia migliore amica, quest’anno saremo insieme al corso di psicologia e l’anno prossimo andremo insieme all’università.
Mi dice di aspettarla davanti alla segreteria della scuola, così dopo un po’ la vedo arrivare. Si era abbronzata parecchio perché nell’ultima settimana era stata con i suoi genitori in Spagna. I capelli lunghi e mori le accarezzavano la schiena con soffici boccoli, gli occhi azzurri risaltavano come diamanti alla luce del sole.
Ero troppo impegnata a fissarla che non mi accorsi che mi stava correndo contro. Mi saltò addosso abbracciandomi, ma cademmo a terra.
-Oh cazzo che male.- dicemmo all’unisono
Scoppiammo in una risata lunghissima, una di quelle che ti rallegrano la giornata, tanto che la bidella ci minacciò dicendo che ci avrebbe portato dalla preside.
Prendemmo il nostro orario e mi avviai al mio armadietto, presi i libri per la lezione di italiano che avrei avuto alla prima ora e andai in classe.

La prima ora passò velocemente, anche la seconda dato che avevo psicologia con Deb.
Stavo andando a prendere i libri che mi sarebbero serviti per la terza ora nel mio armadietto quando andai a sbattere contro qualcuno e mi caddero tutti i libri a terra.
-Oh scusa, sono così sbadato..non volevo.- disse una voce maschile.
-Non importa, davvero.- alzai lo sguardo e mi accorsi che era Louis Tomlinson. Uno dei migliori amici di Styles. Bocciato per due volte. Quest’anno lo avrebbe passato sicuramente perché non credo che i professori lo volessero ancora in questa scuola, sapeva soltanto combinare guai.
Sembrava gentile, forse infondo era anche simpatico, chi lo sa.

C’era qualcuno che non avevo ancora visto questa mattina, Niall. Anche lui fa parte della comitiva di Styles, ma non è come lui. Niall è..Niall è qualcosa di indescrivibile. Siamo amici da tantissimo tempo. Lui è il mio angelo. Se sei triste ti basta guardarlo negli occhi che ti torna il sorriso. E’ biondo e ha gli occhi azzurri. Esattamente come un angelo.
Controllai cosa avrei avuto alla terza ora. MATEMATICA. Odiavo quella materia e in più sapere che Styles stava nella mia stessa stanza mi dava ai nervi. Ero in ritardo così cominciai a correre per i corridoi cercando la mia classe. Entrai di botto in classe e vidi tutti gli occhi puntati verso di me. MERDA. Erano già tutti seduti, il prof mi guardava male e l’unico posto vuoto era quello vicino a Styles.
OH SIGNORE, mi sembra di essere in una fan fiction dove ti siedi vicino a quello che odi e alla fine..PUFF, ti ci metti insieme.
Fortunatamente non è così perché se lo odio lo odio e meno lo vedo meglio è.
Mi avvicino al mio posto e Styles mi fissa. Mi siedo e mi fissa. OH MA CHE CAZZO VUOLE QUESTO?

-Problemi?- dico guardandolo dritto negli occhi
-Collins, sembra che staremo vicini fino alla fine dell’anno- mi dice con uno di quei sorrisetti da paraculo.
Ci metto un po’ per realizzare quello che aveva appena detto.
-Spero starai scherzando Styles.-
-No, l’ha appena detto il prof.-
OH NO. Non poteva essere, non a me.
-Prof?- richiamo l’attenzione del prof che si gira e mi guarda storto.
-Si, Collins dimmi-
-Non è che potrei cambiarmi di posto?-
-I posti saranno così per almeno fino alla fine del semestre-
‘Fino alla fine del semestre’ ossia 6 mesi su 9 ossia tutto l’anno.
Per tutta l’ora io e Styles rimaniamo in silenzio, io ascoltavo attentamente quello che stava spiegando il professore, mentre lui non sembrava stare attento e vagava con lo sguardo fuori dalla finestra.


Suona la campanella, finalmente. PAUSA PRANZO. Scappo subito in cerca di Niall e Deb, li trovo già seduti insieme alla mensa. Mi precipito da loro e mi siedo.
-Voi non potete neanche immaginare- sbotto
-Hai visto un fantasma nel bagno delle ragazze?- dice Niall ironicamente
-Niall, non fare il deficiente come al solito. Jess raccontaci dai!-
-Dovrò stare tutto l’anno vicino a Styles, io mi ammazzo.-
Niall ride, ma io dico ‘cosa c’è da ridere?’ Gli do uno di quegli sguardi dove se stai zitto e immobile è meglio.
-Oh..scusa, dai infondo non pensare più al passato, Harry non è così come sembra.- mi dice
-Uno che ti porta a letto e il giorno dopo non ti guarda più in faccia come dovrebbero essere?- gli dice Deb
Iniziano a litigare, per me. Ecco cosa sa fare Harry, creare casini. I miei migliori amici stanno litigando tra loro a causa sua.
-Ragazzi dai basta, smettetela. Io e Harry non andremo mai d’accordo. E Niall, so che dovrei dimenticare il passato ma è difficile e se veramente Harry non è più così come sembra dovrà dimostrarlo.
Rimasero in silenzio, io mi alzai e uscii da scuola per passeggiare un po’.

Stavo vagando senza una meta precisa così decisi di tornare a casa per farmi una bella doccia calda.
Mia madre non era in casa così dopo essermi lavata, non cenai e andai subito a dormire.

Soltanto il primo giorno di scuola ed ero già così stanca.











BUENOS DIAAASSS.

Allora questa non è la mia prima fanfiction solo che non mi ricordo la password dell'altro account di EFP e quindi non posso più entrarci. 
Comunque questo è il primo capitolo di questa nuova fan fiction che mi è venuta in mente l'altra sera mentre ero nel letto HAHAHAHA 
So che all'inizio potrà sembrare come le altre ma non lo è. THIS IS JUST THE BEGINNING.
Volevo fare un ringraziamento speciale a @Rel_Liam__payne (su twitter) che mi ha aiutata a scegliere il nome per questa fan fiction. GRAZIE LIAM.
Anyway grazie anche a tutte quelle che sono arrivate fin qui a leggere. 
Ora vado che se non studio storia domani prendo 4 e non mi sembra il caso.. :)

BYE
xoxo 

 

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Capitolo 2
*** Welcome To My Life. ***


 

Welcome To My Life.


Mi svegliai di botto, pensavo fosse tardi invece dopo aver controllato l’ora nel mio telefono mi accorsi che erano soltanto le 4.30 del mattino.
Avevo fatto un incubo e posso assicurarvi che sognarsi di rimanere sola al mondo con Styles è più che un incubo. Un incubo al quadrato.
Non riuscii più a riprendere sonno così decisi di andare a correre, di solito non ci andavo mai la mattina prima di andare a scuola, preferivo andarci di sera o andare direttamente in palestra.
Mi misi una tuta presi il telefono le cuffiette e andai a correre.


Correre mi aiutava a scaricare la tensione prima di un interrogazione come nel caso di questa mattina.

QUELLO STRONZO DI FISICA MI AVREBBE INTERROGATA.

In poco tempo si erano fatte già le 7 e mi affrettai a tornare a casa per lavarmi, mangiare qualcosa e andare a scuola.
Mi ricordai proprio mentre stavo per riuscire di casa che Niall sarebbe passato a prendermi per andare insieme a fare colazione al bar sotto scuola.
Lo aspettai nel vialetto e dopo circa dieci minuti arrivò.
“Ciao Niall! Mi sono ricordata poco fa che saresti venuto tu” dissi ridendo
“Sei proprio svampita Jess”
“Lo so, non sei il primo a dirmelo”
In effetti aveva ragione, ero proprio svampita, mi dimenticavo di tutto anche delle cose più importanti.
“Ho parlato con Harry” mi disse tranquillamente
“Ah, molto interessante, cosa ti ha detto?” dissi fingendo di essere interessata
“Mah niente di che..ha detto che non sei molto gentile con lui”
“Niall, perfavore non voglio ricominciare a parlare di questo argomento.”
“Okayy.”
Il resto del tragitto fu silenzioso e Niall ricominciò a parlare quando oramai eravamo all’interno del bar dicendomi che gli sarebbe piaciuto essere proprietario di una pasticceria così avrebbe potuto mangiare gratis ma non lo stetti molto a sentire.
Stava cominciando a farsi tardi e così ci avviammo verso scuola.

Alla prima ora scoprii che l’interrogazione era stata rimandata perché il prof non c’era. Così avendo un ora buca ne approfittai per andare in biblioteca a studiare un po’. Era completamente vuota c’era solo Liam Payne un altro della comitiva di Styles.
Era stato con Deb un paio d’anni fa ma si erano lasciati dopo 3 mesi mi sembra.
E’ carino, alto, occhi e capelli castani..però non è il mio tipo.
Lo salutai facendogli un cenno con la testa, alla fine era simpatico.
Non mi andava di studiare così mi misi a leggere ‘50 sfumature di grigio’ me l’aveva regalato Zayn. Chi è Zayn? Ovviamente un altro amico di Styles. Erano tutti amici suoi, tutti simpatici, educati, gentile tranne lui.
Zayn era bellissimo ero stata innamorata di lui per due anni però poi avevamo deciso che sarebbe stato meglio rimanere amici.
Leggendo il tempo passava veloce così mi avviai al mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti per l'ora di mate.

Presi posto vicino a Styles come mi era stato ordinato dal professore e stranamente mi salutò cosa che io non feci, accennai un ‘ciao’ con la testa e mi sedetti.
“Allora come butta?” mi dice
“Butta..” rispondo
“Dai ma perché mi devi rispondere così a cazzo di cane?”
“Innanzitutto modera il linguaggio e poi, cosa vuoi tu che non mi hai mai salutata in tutti ‘sti anni!?”
Non rispose, e fece bene.
Il professore iniziò la lezione e stranamente anche Styles stava a sentire, l’ora passò velocemente e mentre stavo prendendo le mie cose per uscire dalla classe Styles mi chiamò.
“Collins?”
“Styles?”
“Senti..io ho parlato con Niall e mi ha detto che ce l’hai con me per una cosa successa più di tre anni fa. Mi dispiace e ti chiedo scusa ma per quale motivo dovresti essere ancora arrabbiata con me?”
Non trovai la forza di dire più di quattro parole.
“Sei uno stronzo”
Gli tirai uno schiaffo talmente forte da lasciargli una manata nella guancia destra e poi mi dileguai molto velocemente.

Feci in tempo ad uscire dalla porta che qualcuno mi tirò per un braccio e mi ritrovai faccia a faccia con Styles.
“Cosa vuoi ancora?”
“Ascoltami per favore, io voglio chiederti scusa, fammi parlare, ci metterò 30 secondi. Te lo giuro.
Mi sussurrò questa frase nell’orecchio mentre mi teneva stretta a se.
Cosa avrei dovuto fare? Era uno stronzo e meritava di marcire in una stalla con i porci però mi faceva anche un po’ pena.
“Alle 3 presentati davanti casa mia, alle 3 e 30 secondi dovrai già essertene andato. Chiaro?”
MA CHE CAZZO AVEVO FATTO? Non dovevo invitarlo a casa mia.
“Grazie mille, ti giurò che verrò”
Gli avevo dato questa possibilità ma se non sarebbe venuto alle 3 non gliene avrei più date.
Mi avviai verso la classe di psicologia e mi sedetti vicino a Deb.
“Ho sentito che vuoi perdonare Styles..”
“Cosa? Ma chi te l’ha detto? Non è assolutamente vero”
“Le voci per i corridoi girano veloci e poi a me non interessa..”
La sua voce era strana così gli spiegai velocemente la situazione.
“Senti mi ha detto di volermi chiedere scusa e siccome mi sembrava un cane bastonato e non mi sembrava il caso di parlare nel corridoio, gli ho detto che se vuole parlare lo aspetto alle 3 a casa mia, sennò CIAO.”
 
Dopo scuola andai velocemente a casa e mi affrettai per finire i compiti al più presto perché sapevo che Styles sarebbe sicuramente venuto in ritardo e non sarebbe rimasto solo per 30 secondi.
La casa era un po’ in disordine ma non mi interessava. Quando mia madre era fuori per lavoro era sempre così e il giorno prima che tornasse chiamavo sempre una donna delle pulizie per farle pulire tutto il casino che c’era.
14.59 e 59 secondi. Il campanello suona. Era già arrivato, addirittura in anticipo di 1 secondo oh. 






HOLAAAAAAAAAAA

Avevo detto di aggiornare entro sabato e l'ho fattoooo! Nonostante io sia molto impegnata con la scuola.
Di fisica mi ha interrogata veramente oggi e ho preso 6.5 lol
Non so quando penso di mettere il nuovo capitolo forse domenica, boh non lo so.
Grazie a chi recensisce, a chi legge..insomma GRAZIE A TUTTII.

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Capitolo 3
*** The Last Time. ***


The Last Time.

 
HARRY’S POV
 
 
Stavo andando a casa di Jess. Mi aveva detto che avrei avuto solo 30 secondi per parlarle ma avevo bisogno di più tempo, doveva perdonarmi in qualche modo.
Doveva capire che non ero più lo stesso di tre anni fa, quello che si faceva tutte le ragazze che gli passavano davanti.
Mi ricordo esattamente il giorno in cui io e lei eravamo andati a letto insieme.
Eravamo ad una festa a casa di Malik, io ero ubriaco lei pure così ci eravamo baciati ma poi ci eravamo spinti oltre.
La mattina dopo mi svegliai e corsi via sperando che lei non si ricordasse niente. Mi sentii un vero stronzo a lasciarla li. Niall, suo e mio migliore amico, non so come ma venne a sapere quanto successo e si presentò a casa mia per prendermi a pugni.
Mi disse che non dovevo più rivolgere la parola a Jess perché le avevo spezzato il cuore. Così non potei neanche scusarmi con lei. Da quel giorno non le parlai più. Io e Niall poi tornammo amici ma non più come prima.
Volevo andare da Jess per raccontarle tutto. Lei doveva saperlo, non doveva pensare che io l’avevo soltanto usata. Era una ragazza bellissima, mi ricordo come se fosse ieri il primo giorno che la vidi a scuola. La sua coda di cavallo nera oscillava al ritmo dei passi veloci. I miei occhi si incrociarono per un istante con i suoi, verdi, e poi scivolarono verso il basso notando i jeans aderenti, le sue gambe favolose.
Mi era sempre piaciuta, ma non avevo mai avuto il coraggio di dirglielo perché sapevo che lei non avrebbe ricambiato, ma oggi avrei dovuto provarci.
Erano le 15.00 precise quando mi trovai davanti la sua porta.

Mi fermai a riflettere, indeciso se bussare o meno ma mi trovai Jess davanti agli occhi, rimasi impietrito.
Di solito davanti alle ragazze la mia reazione non era questa ma Jess invece mi faceva restare immobile davanti a lei.
 
“Allora cosa pensi di fare? I 30 secondi stanno già passando..se al tre non parli chiudo la porta. 1..2..”
“Jess dannazione aspetta, non chiudere la porta. Andiamo, 30 secondi sono troppo pochi per spiegarti tutto.”
“30 secondi sono pure troppi e poi cosa c’è da spiegare?”
“Per favore, se non vuoi che io entri possiamo anche rimanere fuori ma voglio spiegarti di quella sera.”
“Non toccare quell’argomento Harry”
Mi aveva chiamato Harry? Non mi ci chiamava mai, dovevo preoccuparmi?
“Tu non sai come sono andate le cose quella sera, voglio spiegarti, ti prego.”
“Solo 10 minuti e poi te ne dovrai andare”
La seguii in casa, e ci sedemmo in un grande divano in sala.
“Dai parla”
Mi sudavano le mani, il cuore mi batteva forte.

AOH NON E’ CHE ME STAVA A PRENDE N’INFARTO?

Incominciai a parlare comunque.

“Vedi...quella sera, eravamo entrambi ubriachi e lo sai anche tu, così la mattina dopo quando mi svegliai me ne andai subito pensando che tu non ti ricordassi bene cosa fosse accaduto la sera prima. Sono stato un vigliacco, uno stronzo lo so e infatti volevo venire a scusarmi con te ma poi Niall mi disse che sarei dovuto stare alla larga da te e ci menammo anche e..”
“Aspetta fermo, Niall? Cosa c’entra lui?”
“I-io..non lo so, penso che, forse lui era innamorato di te”
“Niall innamorato di me, certo AHAHAHAHAHA hai finito o hai qualcos’altro da dirmi?”
“Si, cioè ti stavo dicendo che da quel giorno non ti parlai più perché mi sentivo un vero stronzo e poi volevo dirti anche che.. Jess tu, t-tu…”

DIN-DON

Ma che cazzzzooooo. Il campanello proprio ora doveva suonare!?
“Scusami, devo andare ad aprire.”
Si incamminò verso la porta, mi alzai e vidi Niall entrare. La sua espressione era confusa, lo salutai e ricambiò.
“Niall vai nel salone arrivo subito, Harry se ne stava appena andando”
Lui si incamminò nel salone mentre Jess mi prese per un braccio e mi tirò verso la porta d’ingresso.
“Styles il discorso lo finiamo un’altra volta”
Annuii.
“Tu parla con Niall, ti dirà la stessa cosa che ti ho detto io, credimi.”
“Lo farò”

Detto questo uscii dalla casa di Collins per andare a raccontare tutto a Louis, il mio migliore amico in assoluto.

 
 
JESS’ POV
 

Styles se ne era appena andato e io rimasi un attimo dietro la porta  a riflettere. Se quello che aveva detto era vero Niall aveva qualcosa da spiegarmi se invece non era vero Styles con me aveva chiuso. PER SEMPRE.

Tornai da Niall che nel frattempo si era stravaccato nel divano e stava giocando con la play.
“Niall, dobbiamo parlare..”
“Cos’è successo? Harry ti ha fatto qualcosa?” scattò subito in piedi
“Siediti dai..Harry non mi ha fatto niente”
Si sedette subito.
“Dimmi Jess”
“Dovrai dirmi la verità. Harry mi ha detto che il giorno dopo che io e lui eravamo andati a letto insieme tu gli hai detto che non doveva più parlarmi e lo hai anche menato. E’ vero? Dimmi solo SI o NO.”
“Ecco Jess..non è così facile da spiegare”
Mi stavo arrabbiando, non sopportavo quando la gente faceva tutti questi giri di parole.
“Andiamo Niall, non è così difficile devi dirmi solo due lettere.”
“Si, è vero. Okay Jess? Sei contenta adesso che te l’ho detto?”
Mi aveva urlato e per lo spavento avevo indietreggiato con la poltrona.
Si alzò in piedi di scatto, uscì di casa correndo e non feci in tempo a dirgli niente.

Perché aveva reagito così?
Forse Harry aveva ragione anche sul fatto che Niall provava qualcosa per me.
Dovevo parlare con lui al più presto ma oggi proprio non me la sentivo era stata una giornata troppo pesante per me. Dovevo riposarmi.
Feci una bella doccia e mi infilai subito sotto le coperte, dovevo pensare.
Dovevo decidere se perdonare Harry e poi lui doveva finirmi di dire qualcosa.
Avremmo parlato domani.

 

***

 

La mattina seguente ero ancora troppo stanca per andare a scuola così dato che mia mamma ancora non era tornata decisi di rimanere un giorno a casa.
Mandai un messaggio a Deb.

 

“Non mi sento molto bene, stamattina non vengo, se vedi Niall digli che ho bisogno di parlare con lui. Non mi risponde al telefono. Se oggi pomeriggio sei libera ti spiegherò cosa è successo. xx Jess”
 
La risposta arrivò pochi minuti dopo.
 
“Lo farò. Ci vediamo alle 16.00 a casa tua. Ti voglio bene. x Deb”
 
Avevo bisogno anche di parlare con Harry ma oggi pomeriggio sarebbe venuta Deb quindi molto probabilmente ci avrei parlato domani a scuola.
Approfittai della mattinata per studiare e poi mi stravaccai sul divano per aspettare Deb.
Quando mancavano pochi minuti alle 16.00 andai a lavarmi e mi cambiai.
Deb stava ritardando ma la vidi arrivare dal vialetto.
Appena entrò la abbracciai e scoppiai a piangere senza un preciso motivo.
“Jess calmati cosa è successo? Devo preoccuparmi?”
“N-non ne posso più, Niall è arrabbiato con me e non risponde né ai miei messaggi né alle mie chiamate”
“Dai non preoccuparti, ci parlerai. Ma cosa è successo ieri? Styles ti cercava..”
“Il giorno dopo che andai a letto con Harry, Niall gli disse che non doveva più parlarmi e lo prese a cazzotti. Ieri me l’ha detto Harry e Niall l’ha confermato e ora non mi parla più.”
“Oh..capisco comunque dovresti parlare con Harry e Niall non c’era a scuola oggi”
“Dobbiamo trovare Niall”
“Ehii non è mica scappato! Sarà sicuramente a casa sua a dormire. Io ora vado tu cerca di risolvere con Harry e poi fammi sapere. Se Niall non si fa sentire neanche entro stasera chiamami.”
“Va bene, grazie Deb. Ci vediamo domani”
“Si ciaoo!”
Mi asciugai le lacrime e presi il telefono per chiamare Harry, non avevo il numero del suo cellulare così chiamai nel numero di casa.




I'M BAAACK

Questo capitolo è noioso lo so ma dovevo scriverlo per forza. Non so quando
caricherò il prossimo perchè in questo periodo sono anche molto impegnata con la scuola però comunque credo che riuscirò a metterlo martedì.
Ora scappo, che devo fare i compiti. CIAOO!
p.s.= grazie a tutti quelli che recensiscono, leggono e basta, e hanno messo la storia tra le preferite/seguite.
Un bacio, a presto!

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Capitolo 4
*** Just Give Me a Reason. ***


Just Give Me a Reason.

 
Il telefono squillava a vuoto e era da circa mezz’ora che stavo provando a chiamare. Ad un certo punto mi rispose una donna, credo fosse stata sua madre.
“Pronto, con chi parlo?” mi disse lei
“Buonasera signora, cercavo Harry, sono una sua amica..ehmm potrei parlare con lui?”
“Certo cara, te lo chiamo subito”
 
Mentre aspettavo, pensai a Niall. Chissà dove si era cacciato?! Se non si fosse fatto vivo avrei chiamato la polizia.
A risvegliarmi dai miei pensieri fu la voce roca di Harry.
“Collins? Che è successo?”
“Styles..dobbiamo parlare”
“Ma, adesso? E’ ora di cena! Non mangi tu?”
“Si certo che mangio, vieni da me dai, ceniamo a casa mia” la mia voce era debole, se avrei parlato un altro po’ sarei probabilmente scoppiata a piangere.
“Okay..penso sia successo qualcosa di serio. Passo a prendere la pizza, va bene?” la sua voce era un po’ abbattuta ma capii comunque che stava sorridendo.
“Si va bene Styles” risposi sorridendo anche io.
 
Riattaccai e andai al bagno per pulirmi la faccia e truccarmi un po’ dato che avevo due occhiaie pazzesche.
Ebbi appena il tempo di cambiarmi i vestiti che il campanello suonò.
Scesi subito sotto. Era arrivato ed io ero agitata ma non ne capivo il motivo.
“Il pizzaiolooo è quii” disse con il suo solito sorriso radioso
“Sei pazzo”
 
Non so perché ma mi aveva fatto tornare il sorriso, di solito appena lo vedevo volevo cambiare strada o mandarlo a quel paese. Forse dovevo davvero perdonarlo, dopo tutto anche se mi aveva trattata in quel modo, aveva avuto il coraggio di dirmi la verità.
Entrammo in casa e ci mettemmo seduti nel divano.
“Non sporcarmi il divano di pomodoro Styles”
“Non lo farò Collins, stai tranquilla”
“Cosa devi dirmi?”
“Ehmm..allora, avevi ragione per quanto riguarda Niall, scusa se non ti ho creduto. Pensavo fossi il solito stronzo ma evidentemente non è così, quindi possiamo provare ad essere amici..?” le parole mi uscirono dalla bocca e quando mi accorsi di cosa avevo detto, avrei voluto ritirare tutto. Ma non lo feci, forse volevo davvero provare ad essere sua amica.
“Oh ma certo Jess, ma dovevi dirmi soltanto questo?”
“Non proprio..prima Niall, dopo avermi detto che quello che avevi detto tu era vero, è scappato da casa mia correndo e non si è fatto più sentire inoltre non risponde neanche più al telefono e io sono leggermente preoccupata” trattenni le lacrime, non volevo farmi vedere debole da lui.
“Oddio, mi dispiace, vuoi andare a cercarlo?” mi chiese dolcemente
“Faresti questo per me?”chiesi supplichevole
“Si, per te questo e altro” mi disse. E io rimasi senza parole.
 
Andammo a cercare Niall con la macchina di Harry ma dopo aver girato per la città per quasi tutta la sera senza risultati decidemmo di tornare a casa. Il viaggio di ritorno fu un po’ strano, non sapevo cosa dire e appena giravo la testa verso Harry vedevo che mi fissava e sorrideva. Se avesse continuato così saremo andati  a sbattere contro qualcuno.
“Vuoi morire Styles?”
“Che cosa?”
“Guarda la strada che è meglio.”
Si mise a ridere come un bambino. Dopo poco arrivai a casa, scese anche lui dalla macchina per accompagnarmi davanti alla porta di casa.
“Merda, merda, merda, merdaaaaaaaaaaa! Harry ho lasciato le chiavi dentro casaaa!”
“Collins sei sempre la solita indormita” disse ridendo come un deficiente
Cioè, mi aspettava una notte da barbona e lui mi rideva in faccia?
“Chiamo Deb, andrò da lei”
“Vieni da me, ho una stanza per gli ospiti libera”
“Non mi sembra il caso..”
“Perché? Ho tanto da farmi perdonare, lasciami fare qualcosa per te”
“Se la metti così allora, vengo volentieri..”
Non so da dove mi uscì quel ‘vengo volentieri’. In quel momento non sapevo cosa fare perché se Deb non mi avesse risposto sarei rimasta realmente a dormire fuori di casa e quindi l’unica soluzione era andare da Harry. Probabilmente, appena salii in macchina mi addormentai perché dopo qualche ora mi risvegliai in un letto che dovrebbe essere stato quello degli ospiti di casa Styles.
 
Realizzai dopo poco che ero a casa di Harry, controllai l’ora ed erano appena le 4.00 del mattino e non potevo di certo andarmene. Non avevo più sonno e così andai a farmi una doccia fresca e rilassante.
Rimasi in accappatoio dopo essere uscita dalla doccia perché avevo bisogno di vestiti puliti ma io non ne avevo.
Cautamente camminai nel corridoio fino a raggiungere la porta della camera di Harry ed entrai senza far rumore.
Stava dormendo. Quando dormiva sembrava proprio un’altra persona. Era, bellissimo. Mi sedetti accanto a lui e rimasi a fissarlo.
Perché stavo facendo questo? Avevo detto che dovevo essergli amica e di solito gli amici non ti fissano mentre dormi.
Harry era così fottutamente affascinante a tal punto da odiarlo.
Lo odiavo perché lui non mi aveva mai scelta. Anche solamente quando dovevamo creare squadre per le staffette. Io non ero mai stata scelta da lui. E lo odiavo perché l’unica volta in cui l’aveva fatto mi aveva spezzato il cuore.

Lo odiavo ma allo stesso tempo io, io forse lo amavo.
Non potevo pensare questo, forse era solo troppo presto e avevo ancora bisogno di dormire. Non avrei dovuto dargliela vinta così, avrei dovuto farlo soffrire, anche se sarebbe stato difficile.
Mi avrebbe dovuta desiderare. Non so se ci sarei riuscita. Ma avrei dovuto provarci.
Smisi di fissarlo, questo avrebbe solo peggiorato la situazione perché se si fosse svegliato chissà a cosa avrebbe pensato.
Accesi tutte le luci e incominciai a strattonarlo. Appena aprì gli occhi, si spaventò. Probabilmente ero davvero così orribile.
 
“Jess! Ma cos’hai? Sei impazzita? Sono le 5.00 del mattino”
“Dai forza, alzati! Mi sto annoiando.”
“Dammi il tempo di fare una doccia e poi ti riporto a casa”
“Vabene”
 
Era da un sacco di tempo che stava sotto la doccia, non voglio pensare a cosa stesse facendo perché mi veniva da vomitare solo a pensarci.
Io ero rimasta nel suo letto. Fuori aveva incominciato a piovere e avevo una paura tremenda dei tuoni e dei lampi.
Quando uscì dal bagno, il suo corpo nudo era avvolto da un misero asciugamano che lasciava immaginare ai pensieri più perversi. Rimasi imbambolata dalla sua bellezza. Era cresciuto proprio bene il ragazzo.
 
“Ti piaccio eh?” mi disse in tono scherzoso.
“Ma anche no, Styles” risposi sorridendo.
 
Avrei voluto rispondergli che mi piaceva, eccome se mi piaceva. Ma non potevo.
 
“Saltiamo la scuola oggi?” mi propose così su due piedi.
Eravamo in macchina, verso casa mia, dovevo assolutamente cambiarmi, ero uscita da casa sua con una sua maglietta e diamine come profumava, avrei voluto tenerla sempre con me.
“Mi vuoi portare sulla cattiva strada?”
“No, solo pensavo di recuperare il tempo perso. Potremmo passeggiare, prendere un gelato, cose che fanno gli amici”
“Sei così dolce con me, perché? Insomma io ti ho trattato male per tantissimo tempo e inoltre tu non sei mai stato questo tipo di ragazzo”
“Sono cambiato” disse semplicemente.
 
“Ci metterò poco a cambiarmi, fai come se fossi a casa tua.”
Salii le scale con calma e mi cambiai mettendomi un semplice jeans, una felpa e le converse bianche.
Avevo deciso  di non saltare la scuola, se l’avessi fatto l’avrei data vinta ad Harry. Così presi la borsa con i libri e scesi di sotto.
 
“E’ ora di andare a scuola” dissi
“Ma come? Non dovevamo saltarla?”
“No, non ho voglia”
 
Sembrava deluso e forse anche arrabbiato, era abituato ad avere tutte le ragazze che voleva ai suoi piedi, ma non ero una di quelle.
 
“Preferisci essere interrogata piuttosto che..non so, andare al mare con me?”
“Si.” risposi decisa. Anche se avrei preferito mille volte andare con lui.
 
Si mise a sedere nel divano mentre io andai in cucina per mangiare qualcosa, quando tornai lui non c’era più.
Cavolo, non volevo farlo arrabbiare. Provai a chiamarlo, ma non rispondeva, così gli mandai un messaggio.
 

“Dammi una ragione valida per cui dovrei venire con te e verrò. -Jess”


 







HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
Sono una bastarda lo so, è un mese che non aggiorno ma tra la scuola e cavoli vari non ho potuto,ora giuro solennemente che continuerò. Però voi almeno una recensione lasciatela. PLS.

Se mi cercate, su twitter sono: @DaniPeazah 
ALLA PROSSIMA. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

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Capitolo 5
*** I Will Wait ***


 

I Will Wait

 
HARRY’S POV
 
Non era voluta venire con me, si era rinchiusa in cucina e io ne avevo approfittato per scappare da quella casa. Non posso dire come mi sentivo in quel momento, che cosa provavo. Ero deluso, arrabbiato, triste.
Lei mi rendeva così. Per la prima volta dopo moltissimo tempo, piansi. Per lei.
Mi ero raggomitolato nel mio letto, volevo starmene li e basta. Ero abituato ad ottenere tutto quello che volevo. E non potevo accettare che lei non avesse voluto venire con me.
Mi sentivo impotente.
Presi il mio telefono perché mi era arrivato un messaggio. I miei occhi, da spenti e scuri, tornarono al mio solito verde smeraldo.
Era lei.


Dammi una ragione valida per cui dovrei venire con te e verrò. -Jess

 

 

 

 

 
Riusciva sempre a sorprendermi e a lasciarmi senza parole. Non sapevo cosa rispondere. Non avrei potuto dirgli per messaggio che mi piaceva e che forse mi stavo innamorando di lei.
 
“Devo parlarti, seriamente e non posso aspettare ad oggi pomeriggio perché se non lo faccio adesso non lo farò mai più. Rimani a casa, tra 10 minuti ti passo a prendere. Per favore, vieni con me. -Harry”
 
La mia risposta fu semplicemente questa, e questo voleva dire che avrei dovuto dirle che mi piaceva.
Non persi tempo, uscii e andai subito sotto casa sua.
 
La vidi già dalla fine del vialetto, bellissima, come sempre.
 
“Fai che quello che hai da dirmi sia davvero così importante, ho saltato la scuola per stare con te”
“E’ importante fidati” le dissi.
 
Rimasi a fissarla mentre si allacciava la cintura di sicurezza e si sistemava. Avrei voluto baciarla, slacciarle la cintura e tornare a casa per passare tutto il giorno nel divano abbracciati e a scambiarci coccole. Ma se l’avessi fatto, si sarebbe sicuramente tirata indietro.
“Dove andiamo allora?” la sua voce mi risvegliò dai miei pensieri
“Non so..ti va di andare al parco? La spiaggia sarà tutta bagnata.”
Aveva smesso di piovere da quando avevo riportato Jess a casa, ora c’era un timido sole e le nuvole stavano scomparendo.
“Ok, va bene”
 
Eravamo arrivati al parco, e ora stavamo camminando affiancati, non c’era nessuno e il rumore dei nostri passi nella stradina di ghiaia rimbombava nel parco.
Passeggiavamo in silenzio, non ci eravamo parlati da quando eravamo partiti, ognuno di noi sembrava immerso nei propri pensieri, però ad un certo punto, istintivamente gli presi la mano.
Lei si fermò, io con lei. Ci guardammo intensamente negli occhi per un momento che sembrò interminabile.
“Non credo sia la cosa giusta, Harry”
“Gli amici non si tengono per mano?”
“Si ma...Hai ragione, siamo solo amici”
 
Come vorrei che non fossimo solo amici. Dovevo farmi coraggio, ora o mai più.
 
 
JESS’ POV
 
Avevo accettato l’invito di andare al parco con Harry, avevo ceduto.
Avevo perso la scommessa che avevo fatto con me stessa.
Tutto questo perché io lo amavo, e forse non avevo mai smesso di farlo.
 
Stavamo camminando, il profumo di Harry mi inebriava, ad un certo punto mi prese la mano e forse io reagii in un modo un po’ troppo brusco. Rimasi immobile al tocco della sua mano con la mia, e le parole uscirono da sole dalla mia bocca quando gli dissi che prendersi per mano non sarebbe stata una buona idea.
 
Harry era agitato, non l’avevo mai visto così.
 
Continuammo a camminare tenendoci per mano fino ad una panchina poco distante, ci sedemmo, ogni tanto il vento autunnale faceva cadere foglie rosse dall’albero dietro di noi. Harry iniziò subito a parlare, guardandomi dritta negli occhi.
C’era qualcosa nei suoi occhi che ancora non capivo..era qualcosa di strano, qualcosa come un misto tra mistero, dolcezza, paura, imbarazzo.
 
“Jess..io devo dirti una cosa”
  Istintivamente gli strinsi la mano, come per dargli coraggio ed incitarlo a continuare.
“Ti ascolto” dissi dolcemente
 
“Ecco io mi sono reso conto che, i-io credo che tu..MI PIACI JESS, mi sei sempre piaciuta e..”
Inspiegabilmente e improvvisamente, le mie mani cominciarono a pulsar, sentii il battito del mio cuore sperduto in ogni singolo millimetro del mio corpo, le mie mani iniziarono a sudare, ero agitata, tremavo.
Mi sentivo il cuore a mille, mi sentivo la testa girare, non capivo più nulla.
Era come se la panchina sotto di me non esistesse più, come se nulla intorno a me esistesse.
 C’eravamo solo io, lui, NOI.
 
Non lo lasciai continuare, rimasi sorpresa dalle parole che uscirono dalla sua bocca, buttai le mani dietro al suo collo e lo baciai.
Penso che rimase spiazzato dal mio gesto, ma dopo tutto non ero più riuscita a resistere.
Quando le mie labbra sfiorarono le sue, mi sentii come non ero mai stata prima. Pensavo e mi chiedevo se lo volevo veramente, ero assalita dai dubbi.

La mia testa si ripeteva in continuazione “è questo l’amore?” ma ne il mio cuore ne quel bacio dettero una risposta.
Quando sentii la sua mano sfiorare la mia guancia rossa e bollente,  i dubbi svanirono, era come se quel tocco vellutato, quel contatto tra il mio corpo e il suo avesse trasformato in me qualcosa..

Le mie dita si intrecciarono ai suoi capelli, ricci, anche se la mia mente non aveva mai ordinato di farlo.
Era bello sentire le nostre labbra giocare, era fantastico sentire le nostre lingue sfiorarsi gentilmente, era come se tutto in quegli istanti fosse così dannatamente perfetto.
 
 
 
 
“Questo cosa vuol dire Harry?” gli chiesi mentre la mia testa era appoggiata nelle sue gambe e mi accarezzava dolcemente i capelli.
“Io penso di essermi innamorato di te, Jess” mi sussurrò nell’orecchio
“Se tu..insomma se non mi vuoi io posso aspettarti, ti aspetterò per sempre.”
“Non ce n’è bisogno Harry, anche tu mi piaci, da tanto.”



BUENA NOCHESS RACAZZE. (non so se si scriva così)

QUESTO CAPITOLO E' CORTO LO SO, MA NON SAPEVO PIU' COSA SCRIVERE E IN PIU' IN TV C'E' UN FILM ASDFFGHJKL (almeno per me) CHE SI CHIAMA (single per contratto)

Alla prossima.

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Capitolo 6
*** I Miss You. ***


I Miss You.



Harry mi aveva portato a casa perché mia madre mi aveva scritto che era appena tornata da New York per lavoro, sicuramente sarebbe ripartita tra qualche giorno. 
Non la vedevo quasi mai, era una giornalista abbastanza importante, per questo non stava quasi mai a Londra.
 
Mi ero abituata a restare in casa da sola, mio padre ci aveva lasciate quando avevo 10 anni.
 
Avevo trovato mia madre in cucina mentre mangiava dei cereali con il latte.
Istintivamente la abbracciai, mi era mancata,  e quello che era successo in questi giorni mi aveva stancata. Dovevo ancora trovare Niall e chiarire con lui.
 
“Mi sei mancata mami”
“Anche tu tesoro, domani però devo ripartire subito e starò via per un po’ di più”
“Ah..per quanto questa volta?”
“Un mese, so che è tanto e avevo pensato di mandarti a casa di Niall per non farti rimanere sola..”
“Ehm..veramente è successo un po’ un casino con Niall, comunque penso di potercela fare da sola, ora devo scappare, a dopo!”
 
Uscii velocemente da casa e andai a casa di Niall, che era a circa 2 o 3 isolati dalla mia.
Sua madre mi fece entrare e andai subito in camera sua, conoscevo la sua casa a memoria, c’ero entrata un miliardo di volte.
La porta era chiusa, se avessi bussato e gli avessi detto che ero io, sicuramente non mi avrebbe fatto entrare così aprii piano la porta, senza fare rumore.
 
Era disteso sul letto a pancia in giù, non si accorse della mia presenza così mi avvicinai a lui.
 
“Mi  manchi Niall” gli sussurrai in un orecchio.
“Chi ti ha fatto entrare?” gridò alzandosi velocemente dal letto.
I suoi occhi erano arrossati, molto probabilmente aveva pianto.
“Niall, fammi spiegare” mi lanciai addosso a lui, abbracciandolo e cercando di calmarlo.
“Mi sei mancato, perché sei scappato? Io ti voglio bene Niall”
“Vattene Jess, non voglio più vederti” 
“Cosa ti ho fatto Niall, dimmelo cazzo!”
“Perché non lo capisci Jess?”
“Non capisco cosa?”
“Che tu mi piaci, cazzo! Mi piaci da prima che Harry ti portasse a letto con lui, io ti amo Jess.”
 
Rimasi senza parole, quando Harry mi aveva detto che Niall era innamorato di me era vero e io non gli avevo creduto.
Ma perché Niall si era tenuto tutto questo dentro per più di due anni?
Non sapevo cosa fare, io amavo Niall, ma in un altro senso, lo amavo come si amano due migliori amici. 
 
“Niall io..perchè non me l’hai mai detto?”
“Perché sono un deficiente Jess.”
“Io non voglio perderti Niall, ma non possiamo stare insieme, non voglio che la nostra amicizia si rovini e poi..”
“Poi..?”
“Io e Harry..abbiamo chiarito.”
“Ah..quindi state insieme?”
“No, non me l’ha ancora chiesto..”
“Capito..puoi andare ora? Vorrei stare un po’ da solo.”
“Certo..ti voglio bene”
 
Andai verso di lui per abbracciarlo ma mi spinse indietro. Non sapevo davvero cosa fare con lui, doveva smetterla di comportarsi così. 
 
 
 
Tornai a casa, sopra al tavolo c’era un biglietto, di mia mamma.
 
“Scusa tesoro, mi hanno chiamato e sono dovuta partire prima, mi mancherai. Mi hai detto che con Niall ci sono un po’ di casini così ho chiamato Anne la mamma di Harry e le ho chiesto se può ospitarti per questo mese. 
A presto, 
mamma.”
 
Credo di aver riletto quel biglietto per 5 minuti o almeno fino a quando non bussarono alla porta. 
Era Harry, con il bagagliaio della macchina già aperto. 
“Heii” mi salutò dandomi un bacio a stampo. 
“Non ho ancora preparato niente e tu sei già pronto?” gli dissi ridendo
“Ti aiuto io, non c’è problema.”
 
Salimmo di sopra, presi la valigia nello sgabuzzino e la portai in camera. 
Harry si era seduto nel mio letto e si stava guardando intorno, era stato qui solo un paio di volte quando eravamo molto piccoli.
Presi le prime cose che trovai nell’armadio e le buttai in valigia, sarei ripassata a prendere altri vestiti. 
 
“Ho fatto” risvegliai Harry dai suoi pensieri, era così dannatamente bello, che sarei potuta starlo a guardare per ore. 
“Va bene principessa, andiamo.”
“Principessa? Harry ma ti sei impazzito?” 
 
Non ero un maschiaccio, ero romantica si..ma questi soprannomi svenevoli non li sopportavo proprio.
 
“Volevo solo essere romantico.”
“Tu mi piaci così come sei.”
 
 

*   *   *
 
 
La mamma di Harry era stata davvero gentile con me, mi aveva mostrato tutta la casa e mi aveva fatto accomodare nella camera degli ospiti. 
Quando Harry aprì la porta della mia camera non mi accorsi nemmeno, per questo sobbalzai dallo spavento.
 
“Hei..ehm la cena è pronta, non volevo spaventarti”
“Tranquillo, andiamo?”
 
Mangiai poco, ero un po’ stressata..sia per via di Niall sia perché avrei voluto passare più tempo con mia mamma.
E poi io ed Harry cosa eravamo?
 
“Tutto bene Jessica” mi chiese Juliet, la sorella di Harry.
“Oh si certo! Chiamami Jess!” le risposi educatamente sorridendo. 
 
La cena proseguì bene.
 
“Jess, ti dispiace aiutarmi con i compiti di matematica? Non ci ho capito niente.”
“Va bene Haz.”
 
Salimmo di sopra, nella sua camera. La tipica camera di un maschio, rimasi sorpresa solo dal fatto che al muro non c’erano foto di tipe mezze nude ma c’era..una nostra foto?
 
“Hai una nostra foto, nella tua camera?”
“Si, non so il perché..mi piaceva allora l’ho messa. Eri troppo buffa con quel vestito.”
“Anche tu eri buffo”
 
Era una foto di una festa di carnevale, avevamo all’incirca 5 anni credo. 
Io ero vestita da ‘principessa’ e lui da ‘indiano’. 
 
“Beh allora cosa non hai capito di matematica?”
“Oh Jess..come sei ingenua, lo sai perfettamente che ho 9 in matematica”
“E allora? Pensavo non avessi capito davvero qualcosa..avrei potuto aiutare tua mamma di sotto”
 
Si avvicinò verso di me, sapevo esattamente cosa voleva ma non sapevo se ero pronta. 
 
“Se la caverà” mi sussurrò all’orecchio facendomi rabbrividire
 
Le sue mani si muovevano velocemente nel mio corpo, mentre mi lasciava dolci baci sul collo. 
“Ti voglio Jess..”
 
Stavo impazzendo, o per  meglio dire, Harry mi stava facendo impazzire. 
 
“Anche io ti voglio Harry” dissi gemendo
 
Mi stava baciando in ogni singola parte del mio corpo.
 
“Fai finta che questa sia la tua prima volta Jess, cancella il ricordo di quando l’abbiamo fatto due anni fa, ti prego”
“Si Harry”
 
Eravamo entrambi nudi sul letto, Harry era sopra di me.
Gemetti quando Harry entrò in me, in quell’esatto momento capii che noi ci appartenevamo, io ero sua e lui era mio. 
 
Le sue spinte aumentavano sempre di più.
“Urla il mio nome Jess” disse con il fiato spezzato
 
Venimmo entrambi, lui urlando il mio nome e io urlando il suo. 
 
“Non mi ricordavo fossi così brava a letto Jess!”
“Coglione!” dissi ridendo. 
“Ti amo Jess” mi aveva detto che mi amava, ma me lo aveva dimostrato anche prima a letto. 
“Anche io ti amo Harry”


OKAY POTETE DIRMI CHE SONO UNA STRONZA PERCHE' E' TIPO UN MESE CHE NON AGGIORNO MA HO AVUTO VARI PROBLEMI CON LA SCUOLA..
MA ORA CI SONOOO! E CI SARO' PER SEMPRE..
ANYWAY, SO CHE QUESTO CAPITOLO FA SCHIFO PERO' SE NON SONO BRAVA A SCRIVERE NON E' COLPA MIA.
HO CHIAMATO LA SORELLA DI HARRY 'JULIET', PERCHE' LA TRADUZIONE IN ITALIANO E' GIULIA, CHE E' UNA MIA AMICA E VOLEVO FACESSE PARTE DI QUESTA FF. 

CIAOO GIULIA. <3

CREDO DI INIZIARE UNA NUOVA FANFICTION..



 

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