The Fast and The...Coat

di catlady
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Fast and The...Coat ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** The Fast and The...Coat ***


Now: decisamente Brian Molko e Matthew Bellamy non mi appartengono…purtroppo. E tutto quello che scrivo e finzione, in questo caso direi per fortuna XD e non ci cavo un ragno dal buco, al massimo perdo tempo e salute mentale, io e voi che leggete.


Brian arrivò a casa di Matthew decisamente nervoso.
Aveva litigato con il resto del gruppo per puttanate, e l’unica cosa di cui aveva bisogno ora, era una serata di sfrenato sesso anti-stress con il suo “MattyMatty”.

Così bussò a casa di Matt e rimase alquanto stupito di trovare la porta accostata. L’aprì lentamente e chiamò il suo ragazzo.
“Matty…amore ci sei?”

Un mugolio indistinto arrivò dal bagno. Brian iniziava a preoccuparsi. Perché la porta era aperta? E perché Matthew era chiuso in bagno?

“MattyMatty? Posso entrare?” bussò lievemente alla porta del bagno.
“NOOOOOO!!” un urlo isterico che fece sobbalzare Brian, arrivò da oltre la porta.
“MattyMatty??”
“Amore non azzardati a entrareeeeee!!”
“Va bene cucciolo…ma perché?”
“Sono un mostro amore…” la voce di Matt giunse rotta dai singhiozzi.
“MattyMatty?? Cosa succede?” Brian iniziava a essere seriamente preoccupato.
“No amore…non te lo dico!”

Il tono indisponente di Matthew, fece tornare a Brian tutto il nervoso di colpo. Sospirò forte cercando di calmarsi e bussò ancora alla porta.
“MattyMatty…amore…dai su aprimi la porta!”
“NO!”
“MattyMatty…”
“No Brian…mi vergogno a farmi vedere così da te.”

Brian si stava seriamente incazzando. Era un anno che stavano insieme, e lui si vergognava di farsi vedere dal suo ragazzo?

“Matthew…Apri. Questa. Dannatissima. Porta. Ora.”
“NO!”
“Matthew…”
“Amore…se mi vedessi mi lasceresti…”
“Non dire puttanate! Se volessi lasciarti lo farei per il tuo abbigliamento! Su apri questa porta!”
“Non ti piace come mi vesto Brian?”
“Non è questo il punto amore…su apri questa porta.”
“E va bene…ma io ti avevo avvisato.”

Lentamente la porta del bagno si aprì e ne uscì un Matthew Bellamy a petto nudo. Brian si fissò a guardarlo e di colpo gli tornò in mente cosa volesse fare quella sera con il suo ragazzo. Ma quando lo guardò in faccia rimase sconvolto. Matthew aveva gli occhi rossi di lacrime.
Brian gli si avvicinò e prendendolo per mano, lo portò a sedere sul letto affianco a lui.

“MattyMatty…amore, cosa c’è?”
“Ma Brian…non lo vedi? Sono un orribile mostro”
“Non esageriamo ora…hai gli occhi un po’ rossi e…”
“Non è per quello!” urlò isterico Matt.
“E per cosa allora?”
“Lo vedi amore? È proprio qui…in mezzo al petto.”

Brian socchiuse gli occhi e guardò fisso dove il suo ragazzo indicava. Onestamente lui non vedeva nulla. Poi con uno sguardo più attento lo vide.
Era lì. In mezzo al petto, un minuscolo pelo, invisibile quasi a occhio nudo, troneggiava sul petto di Matt.
Brian si mise a ridere.

“Amore???” Matthew lo guardò scandalizzato.
“Cucciolo…tutto qui?”
“Come tutto qui??? È orrendo!”
“MattyMatty…se non me l’avessi fatto vedere tu, non me ne sarei nemmeno accorto”
“Logico! Avrei tenuto la maglia…”
“Tesoro…credi forse che ti avrei lasciato vestito?”
“Ma Brian! Pensi forse che mi sarei spogliato con una cosa così…così…orrenda sul petto???”

Brian lo guardò male.

“Senti un po’…secondo te me ne frega qualcosa di quel minuscolo peletto??”
“Sei un insensibile!”
“No amore…semplicemente credo che mi faresti sesso anche con un maglione di pelo addosso…”
“Davvero??”
“Bhè…forse ho esagerato un po’…comunque il concetto è che anche con quel cosino sul petto ho una voglia di fare del sano sesso con te che nemmeno immagini”

Matthew sorrise malizioso e si lanciò sul suo ragazzo.

“Amoooooreeee!!! Anche io voglio farlo con te!”
“Cosa aspettiamo allora?”

Senza dare al suo ragazzo il tempo di replicare, Brian Molko gli tappò la bocca con un lungo bacio e iniziò a sfilargli i pantaloni. Quando Matthew rimase completamente nudo di fronte a lui, Brian interrupe il bacio e si spogliò velocemente. Non vedeva l’ora di fare l’amore con il suo ragazzo, così si sarebbe sfogato un po’. Si sdraiò su Matthew e stava per baciarlo di nuovo, quando il ragazzo prese a parlare, evidentemente Brian non era stato abbastanza veloce.

“Ma amore…sei sicuro che non ti dia fastidio?”
“Cosa scusa?”
“Il pelo…insomma…è proprio in mezzo al petto. Sicuro che non ti punga?”

Brian sospirò e si lasciò cadere a peso morto su Matthew. Decisamente non era stato abbastanza veloce.


Then: Diciamo che questa cosa la sto mettendo su questo sito per dare un contentino a Lisachan e a Elisa…che altrimenti mi perseguiterà fino nell’oltretomba, in attesa di una lemon tra Brian e Matthew…a proposito di quest’ultimo, non mi è venuto adorabilmente checcoso? *-* credo di amarlo, ma lo amerei comunque in ogni caso XD.
Ci tengo a precisare che questa delirante delirata, perché non è nemmeno una fic XD o una drabble o quel che volete, mi è venuta in mente dopo aver studiato fisica per ore. Quindi in caso di lamentele, rivolgetevi alla mia professoressa ù.u è lei la vera responsabile della mia perdita di sanità mentale.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Now: mi sono già discolpata per questa cosa nel precedente capitolo. Solo un piccolo piccolo avviso…per evitare di essere uccisa alla fine XD. Dunque…la tanto attesa (da chi non so) lemon, non sarà in questa fic *schiva coltelli* per il semplice motivo che siccome è stupida, ho voluto lasciarla stupida e non rovinarla diciamo. Per non rompervi troppo, vi lascio alla lettura *-* ci vediamo in fondo XDD


Ok. Brian decisamente non era stato veloce e quindi Matthew aveva potuto aprire ancora una volta quella boccaccia, e dire stronzate. L’avesse almeno usata per qualcos’altro. No lui diceva stronzate. E bisognava fare attenzione, eh! Perchè a volte poteva influenzarti.

Come quando Brian si era lasciato convincere che i Teletubbies in realtà erano orride creature infernali, e quindi ogni volta che apparivano in tv, bisognava spegnere l’apparecchio e poi esorcizzarlo. Come andasse esorcizzato, Brian non l’aveva ancora capito, in realtà non gliene fregava più di tanto, stava solo attento che nessuno dalle finestre di fronte, potesse vedere il suo uomo con uno strano bastone in mano, che diceva strane cose alla televisione. O più precisamente diceva Stronzate.

Comunque avrebbe fatto in modo di diventare più veloce. Doveva essere scattante e imparare a percepire quando Matthew stava per sparare qualche clamorosa, plateale, gigantesca Stronzata. Di quelle con la esse maiuscola e in grassetto. In realtà questo non era difficile, la maggior parte delle volte che Matthew parlava, diceva una stronzata.

”Bri?”
“mh?”
“Stavo pensando…” il cervello di Brian stava cominciando a lanciare segnali di pericolo.
“Cosa?”
“Stasera…” Brian cominciò a rilassarsi un pochino.
“Si?”
“Ti va di uscire noi due soli?” Brian si rilassò del tutto.
“Ovvio amore…”
“Ottimo! Perché c’è un posto dove vorrei davvero, davvero andare e mi fa molto piacere che tu mi accompagni.” Matthew sorrise felice, di un sorriso ingenuo e genuino. E il cervello di Brian cominciò a captare di nuovo pericolo.

Non se ne curò molto in realtà, in fondo, Matthew voleva uscire con lui. Solo loro due. Che male c’era?

Ovviamente tutto. Brian pensava che il suo ragazzo, volesse stare solo con lui. E in effetti aveva tutti i presupposti per pensarlo, Matthew aveva esordito dicendo “uscire noi due SOLI” forse non l’aveva calcato così tanto, ma il significato era chiaro e lampante: Matthew voleva passa una serata romantica con Brian.
Matthew voleva passare una serata a una stupidissima conferenza sui cerchi nel grano con Brian.
Ecco qual era il vero significato nascosto in quelle parole. Chissà come aveva fatto a non capirlo.

In realtà il suo cervello l’aveva messo in guardia, ma lui non gli aveva dato retta, e così si era ritrovato a passare la serata in mezzo a un gruppo di ossessionati da buchi, o cosa diavolo erano, che discutevano seriamente di stronzate.
Non avrebbe mai più ignorato i segnali di pericolo che provenivano dal suo cervello.

Anche se in fondo, sperava ancora che l’idiozia di Matthew potesse avere un limite, minimo, ma pur sempre un limite. O perlomeno una decenza.
Per esempio la decenza di mettersi a tacere quando erano in momenti intimi, come quello che stavano vivendo ora, accoccolati sul divano, a scambiarsi tenerezze abbracciati.

Incredibilmente, per una sera, sembrava che Matthew non avesse niente da dire. Così Brian si stava veramente godendo quel momento, e magari sarebbe riuscito a farlo diventare ancora più intimo.
Per esempio sfilando la maglia di Matthew e costringendolo dolcemente, con una mano sul petto, a sdraiarsi sul divano.
Brian era assolutamente convinto che niente avrebbe turbato quel momento, così si sfilò veloce la maglia e si sdraiò sul suo ragazzo, coinvolgendolo in un lungo bacio che lasciò entrambi senza fiato alla fine.

“Brian…”
“Dimmi amore…”
“Secondo te sono stati davvero gli alieni a lasciare quei cerchi nel grano? NO, sai perché se fossero stati loro, vorrebbe dire che non siamo soli nell’universo…”

Brian si alzò e andò ad accendersi una sigaretta, ancora non aveva imparato ad essere veloce.


Then: perdono ç_ç. Prometto che m’impegnerò di più. Lo giuro. E che presto avrete quella benedettissima lemon promessa a destra e a manca. Ma ho deciso di riservarla per una fic che sto scrivendo, decisamente meno stupida di questo.
Anche se io trovo che Matthew sia adorabilmente stupido in questa fic. XD
Grazie a chi ha commentato questo delirio e a chi l’ha letto. Vi adoro *-*
Per discolparmi, posso dire ancora di aver scritto questa cosa con addosso i postumi di un sabato sera? No? Ok…sono stupida io XD

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